Feel me. Sentimi.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Serata in vista. ***
Capitolo 2: *** Sguardi. ***
Capitolo 3: *** Perfetta. ***
Capitolo 4: *** Only the name. ***
Capitolo 5: *** Rivedersi. ***
Capitolo 6: *** Imbarazzo e speranza. ***
Capitolo 7: *** L'invito. ***
Capitolo 8: *** Hurt. ***
Capitolo 9: *** Talento 1. ***
Capitolo 10: *** Talento 2. ***
Capitolo 11: *** L'appuntamento. ***
Capitolo 12: *** Finally love. ***
Capitolo 13: *** We're together. ***
Capitolo 14: *** Felice. ***
Capitolo 15: *** Ti sorprenderò. ***
Capitolo 16: *** Needing to talk. ***
Capitolo 17: *** La domanda 1. ***
Capitolo 18: *** La domanda 2. ***
Capitolo 19: *** Promossa. ***
Capitolo 20: *** Good news. ***
Capitolo 21: *** Fraintendere. ***
Capitolo 22: *** Only mine. ***
Capitolo 23: *** Io voglio... ***
Capitolo 24: *** How much I love you. ***
Capitolo 25: *** Gone again. ***
Capitolo 26: *** I want it too. ***
Capitolo 27: *** He's ok. ***
Capitolo 28: *** Lessons. ***
Capitolo 29: *** Decisioni e decisioni. ***
Capitolo 30: *** Divertente tensione. ***
Capitolo 31: *** Fiera. ***
Capitolo 32: *** Progetti e desideri. ***
Capitolo 33: *** Nuova vita. ***
Capitolo 34: *** Trasloco 1. ***
Capitolo 35: *** Trasloco 2. ***
Capitolo 36: *** Revelation. ***
Capitolo 37: *** Emotions. ***
Capitolo 38: *** Doppia felicità. ***
Capitolo 39: *** Declaration. ***
Capitolo 40: *** Love your smile. ***
Capitolo 41: *** A sweet love. ***
Capitolo 42: *** A casa Luthor. ***
Capitolo 43: *** Idea originale. ***
Capitolo 44: *** Idea approvata. ***
Capitolo 45: *** Same present. ***
Capitolo 46: *** Imbarazzo mattutino. ***
Capitolo 47: *** Se chiudo gli occhi... ***
Capitolo 48: *** Le damigelle. ***
Capitolo 49: *** Wedding. ***



Capitolo 1
*** Serata in vista. ***


KaraLena

Era una bellissima serata e, a Los Angeles, in una casa fuori dal traffico e dal caos della città, Kara Danvers, una giovane Alpha, era appena ritornata dopo una giornata di lavoro alla CatCo, agli ordini di Cat Grant, la compagna di sua zia Astra.

Le suonó il cellulare "Alex!" Sorrise la ragazza, correndo in camera per scegliere qualcosa da indossare e mise il vivavoce.

"Non ti sarai tirata indietro, vero?" Chiese la sorella adottiva di Kara "Perché giuro che vengo lì e..."

"No no, vengo." Sospiró la bionda "Tu, Maggie e gli altri mi avete stressata per tre giorni... Non vi do buca, ma devo scegliere cosa mettere!"

Alex sospiró "Ecco! Dovevamo trovarci per le otto e, invece, arriverai come minimo con due ore di ritardo!"

Kara si finse offesa "Non è vero! Eddai, consigliami..."

"È un locale in cui si balla... Maggie ha detto che sono tutti balli Latino-Americani... E non saprei, metti qualcosa di attillato, di comodo... Anch'io mi sono trovata in difficoltà."

"Ok. Faccio io... Ci vediamo lì. Ciao!" Concluse Kara, riattaccando la chiamata e prese indumenti a caso.

Corse in bagno per una doccia veloce, si spoglió e s'infiló sotto il caldo getto d'acqua, finendo in una decina di minuti.

Si vestì e si asciugó i capelli, facendosi una coda di cavallo e mise gli occhiali. Erano finti, ma le piaceva portarli, glieli aveva regalati Jeremiah, suo padre adottivo e genitore naturale di Alex, quando era piccola.

Aveva perso la vita un paio di mesi prima a causa di un incidente sul lavoro e mancava a lei, Alex e, soprattutto, ad Eliza, sua moglie.

Quando fu pronta, prese le chiavi dell'auto e uscì, chiuse la casa e salì sulla sua auto, guidando verso la città e il locale ove doveva incontrarsi con Alex ed i suoi amici.

Altrove, in centro città, una ragazza aveva appena aperto la porta di casa sua, al suono del campanello "Ciao, Lena!"

Lena Luthor, una giovane Omega, sorrise alle amiche Samantha Arias, quella appena entrata e Jess "Ciao."

"Ehi, ma sei uno schianto! Stasera farai colpo."

Lena sorrise appena "Non mi interessa, fare colpo. Ma voi due mi avete stressata così tanto per questa uscita..."

"Dai, sarà divertente! A te piace ballare."

"Non tutti i balli, però. In che genere di locale andiamo?"

"Sorpresa." Disse Jess, che era nientemeno che la sua segretaria.

Infatti Lena non era solo un'eccellente studentessa, ma gestiva già una delle aziende di famiglia, la L-Corp, con sede proprio a LA.

"Ti divertirai in modo pazzesco! E... Verrà anche Lucy. Saremo la coppia più bella sulla pista e so già che ci invidieranno tutti, perciò..."

"Io non ti invidieró, tranquilla!"

Sam sorrise e, prima che Lena potesse ripensarci, lasciò che prendesse borsetta e cellulare, spingendola poi fuori di casa e Jess chiuse la porta, dando la chiave alla padrona di casa.

Salirono sull'auto di Sam e costei partì a tutta velocità verso la loro meta.

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Capitolo 2
*** Sguardi. ***


Kara arrivó al locale con cinque minuti di ritardo e, fuori, trovó Alex, un'Omega e la sua ragazza Maggie, che era un'Alpha, assieme ai loro amici.

Nia Nal ed il suo ragazzo Brainy, Omega ed Alpha, Winn Schott Jr e James Olsen, due Beta e la sorella di costui, Kelly, un'Omega, poi vi erano Mon-El ed Imra Ardeen, Alpha e Omega, infine Clark Kent e Lois Lane, a loro volta Alpha ed Omega.

Clark era il cugino di Kara.

"Alla buon'ora!" Disse Alex, raggiungendo la sorella.

"Si, scusatemi!" Rispose la bionda.

Entrarono nel locale e presero posto ad un tavolino, mentre la musica era già molto alta ed il tipico sound Latino-americano riempiva il locale.

"Andiamo in pista?" Chiese Maggie ed Alex accettó.

Con loro andarono Mon ed Imra e Clark con Lois, mentre Winn s'incaricó di ordinare drink per tutti e stuzzichini.

Kara, nonostante gli inviti degli amici a ballare, declinó perché non le andava molto e rimase a guardare chi ballava.

Dall'altra parte del locale, si erano sedute Lena, Jess e Sam, con costei che era letteralmente saltata in braccio a Lucy Lane, la sua ragazza "Amore!"

"Ciao, piccola!" Sorrise la bruna, baciandola con passione "Vieni, andiamo in pista!" Disse l'Alpha, prendendo Sam per mano.

"Andiamo anche noi?"

Lena scosse il capo "Non mi va... Scusa. Ma tu vai pure!"

Jess la lasció al tavolo e, subito, due tizi, due Alpha, si sedettero accanto a lei, decisi a romperle le scatole.

"Bellezza, vieni a fare due salti in pista?"

"Prima in pista e poi a letto!" Disse l'altro.

"No. Non mi interessate, sono in compagnia!"

I due erano insistenti, ma ci pensó Lucy a riportarli alla realtà "Levatevi dai piedi! Lei è amica della mia ragazza e, se la toccate, lo prendo come uno sgarbo... Cosa scegliete? Sparite o volete prenderle?"

I due, visto che si stava avvicinando uno dei buttafuori, decisero saggiamente di allontanarsi.

"Ti ringrazio."

"Figurati! Ma non vuoi ballare? Se vuoi, io e Sam..."

"No no, tranquilla! Rimango qui."

"Come vuoi." Rispose Lucy, tornando in pista da Sam, che la bació e, al ritmo di salsa, riprese a strusciarsi sulla sua Alpha.

Ma qualcosa attiró l'attenzione di Lena.

Nonostante la folla, quando le luci si spostarono verso i lati del locale, vagando piano su chi stava seduto ai tavolini, i suoi occhi incontrarono un altro paio di occhi, che le sembravano bellissimi.

Rimase a fissare in quella direzione, senza immaginare che il suo sguardo era pienamente ricambiato.

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Capitolo 3
*** Perfetta. ***


Kara si era fermata a fissare un punto imprecisato della sala, col panino a metà strada tra tavolo e bocca.

"Ehi! Pronto?" Tentó Winn, schioccando le dita.

"L'abbiamo persa..." Scherzó James.

"Io credo che abbia visto qualcuno..." Disse Clark, con un mezzo sorriso, cercando di seguire lo sguardo della cugina.

"Oppure è rimasta scioccata perché, in un locale di balli Latino-americani stanno suonando anche musica Caraibica... E mi manda in confusione!" Disse Brainy, facendo sorridere Nia e Kelly.

Kara balzó in piedi quando non vide più quegli occhi che, di certo, erano stupendi e andò in pista "Cavolo, deve aver visto qualcuno che le ha fatto perdere la testa..." Commentó Imra.

"Sono curiosa di vedere chi è..." Disse Alex.

In pista, Lena era stata trascinata a ballare da Jess, ma i quattro idioti di poco prima tornarono alla carica "Ehi, bella!"

Lena sbuffó alla loro vista "Sparite!"

Uno di loro la prese per il polso, approfittando del fatto che Jess fosse impegnata a ballare con un Beta "Vieni!"

Ma il tipo venne afferrato a sua volta "Lasciala!"

"Fatti gli affari tuoi!" Ringhió uno di loro, liberando i suoi feromoni da battaglia ma, quando l'Alpha rispose, sottomettendoli tutti e quattro, se la diedero a gambe.

"Stai bene?" Chiese ad alta voce.

Lena era a bocca aperta. Era la proprietaria di quegli occhi che aveva incrociato mentre era seduta e, ora che era vicina, era bellissima. Per non parlare del suo odore muschiato, di salsedine... Perfetta.

"Si, grazie per l'aiuto!"

"Kara." Disse la bionda, molto vicina, tendendole la mano, subito stretta.

"Lena!" Rispose ed anche la bionda Alpha rimase a bocca aperta.

I suoi occhi erano ancora più belli di come li avesse immaginati. Era bellissima ed il suo odore di fiori ed agrumi la rendevano perfetta.

Senza dire niente e senza distogliere lo sguardo, le due si avvicinarono, lasciando che i loro corpi venissero a contatto.

La bachata appena iniziata le coinvolse e presto si persero nelle molteplici sensazioni che quel ballo sensuale infondeva in loro.

Lena sentì i muscoli di Kara, grazie alla maglietta attillata e le portó le mani sul petto, ottenendo un ringhio di apprezzamento da parte dell'Alpha, che la strinse a sé e le carezzó la schiena, lasciandole poi le mani sui fianchi.

Le due ragazze si strusciarono lievemente l'una contro l'altra, nel vortice dei vari balli, soprattutto quando Kara si portó alle spalle di Lena, muovendo in sincro i loro bacini.

Avevano una coordinazione perfetta, si muovevano a tempo con la musica, come se ne facessero parte.

Entrambe non avevano voglia di lasciarsi andare, perché il ballo era iniziato nello stesso momento in cui i loro occhi si erano incontrati.

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Capitolo 4
*** Only the name. ***


Il giorno dopo, Lena si svegliò presto per andare a scuola e, dopo aver fatto la doccia, si vestì e prese lo zaino, uscendo di casa per salire sull'auto di Sam che, al solito, veniva a prenderla come ogni mattina.

"Ciao! Allora? Come stai?"

Lena rispose e salutò anche Jess "Sto bene. Perché?"

"Beh... Ieri sera, a ballare, ci hai dato dentro! E poi quella bionda era uno schianto..." Sorrise la castana.

Lena, al solo ricordo, arrossì. Non aveva mai visto occhi tanto belli e non le era mai capitato di sentire un odore buono come quello di Kara.

Già, Kara. Di lei sapeva solo il nome e non poteva cercarla, anche solo per sapere chi fosse.

"Si... Ballava molto bene!"

Sam di voltò un secondo "Tieni gli occhi sulla strada!" Se ne uscì Jess.

"Ballava molto bene?? Mi prendi in giro?"

"Cosa dovrei dirti?"

"Cavolo, vi siete strusciate addosso per tutta la sera... Ad un certo punto pensavo che sareste andate via per darci dentro!"

Lena divenne bordeaux "Ma... T-Ti pare?? Non la conosco nemmeno..."

"Perché non provi a chiedere a Lucy?"

"Ottima idea! Tra schianti ci si intende!" Sorrise Sam, parcheggiando la sua auto nel parcheggio della scuola.

Scesero, camminarono verso il vicino bar e Sam corse subito dalla sua Lucy "Ciao, amore!" Salutò la bruna.

Sam le saltò in braccio e la baciò "Ciao!"

"Vederti e baciarti è il mio buongiorno preferito!"

"Anche il mio." Sorrise Sam, mentre si sedevano ad un tavolino ed un cameriere prese i loro ordini "Posso farti una domanda?"

"Ma certo. Cosa vuoi sapere?"

"Ricordi l'Alpha con cui ha ballato ieri Lena?"

"Lo schianto?" Chiese la bruna "Certo! Ti ha fatto qualcosa? Devo andare a riempirla di botte??"

"No no... Ma... Ecco... La conosci? Si chiama Kara..."

Lucy sorrise un po' "Scherzi?"

"No... Perché?"

"L'unica Alpha che conosco e che si chiama Kara è solo una... Kara Danvers! È una grande amica e... Non potrei picchiarla nemmeno volendo!"

"Infatti è tua amica... Perché picchiarla?" Chiese Jess.

"A parte quello... Ma Kara è molto più forte di me!" Ammise e le tre Omega rimasero a bocca aperta.

"Adesso puoi cercarla e... Divertirti con lei!" Scherzò Sam e, nonostante il buffetto che Lena le tirò sul braccio, la stessa mora fu davvero felice di sapere quale fosse il nome di quell'Alpha stupenda.

Intanto, proprio a casa sua, Kara di era svegliata ed era in bagno. Dopo aver fatto la doccia si lavò i denti e lo sguardo le cadde sulla maglietta che indossava la sera prima.

La prese ed inspirò l'odore di quella bellissima Omega che le era rimasto addosso. Quanto era bella. Peccato che di lei sapesse solo il nome.

Ma non lo avrebbe mai dimenticato, così come non avrebbe mai scordato il suo odore ed il suo viso.

"Ehi... Inizio a credere che tu abbia dei problemi, se ti metti ad annusare la tua stessa maglietta!"

Kara sorrise a sua sorella Alex, che era un'Omega "È... Per l'odore..."

"L'Omega di ieri sera?"

"Dio, Alex, non ho mai conosciuto qualcuno con un odore così buono... Dovevo chiederle il numero, invece so solo il nome..."

"Meglio di niente! E poi... Chissà, magari vi incontrerete ancora! Domani andremo ancora a ballare, è il compleanno di Nia..."

"Lo so... Speriamo!"

"Sono felice per te." Sussurrò Alex, baciandola sulla guancia destra.

Kara sorrise, posò la maglietta nel cestello della lavatrice con altri panni e l'accese, poi finì di prepararsi per andare a lavorare.

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Capitolo 5
*** Rivedersi. ***


Il giorno dopo, al termine di un'estenuante giornata di lavoro, Kara arrivò a casa sua e si buttò letteralmente sotto la doccia.

Doveva essere al Tropical per le otto ed erano da poco passate le sette.

Dopo dieci minuti, la bionda uscì dalla doccia ed entrò in camera sua per cercare cosa mettere e le suonò il telefono.

"Pronto? Dimmi, Alex!"

"Kara, sei già in strada?"

"No, sono appena uscita dalla doccia... Sto cercando qualcosa da mettere."

"Io e Maggie stiamo venendo a prenderti, così andiamo insieme. Ti aiuto io, a scegliere qualcosa di decente."

Riattaccarono e, dopo dieci minuti, Kara aprì la porta e lasciò entrare la sorella e Maggie. Le due sorelle entrarono in camera della bionda.

"Allora? Questa o questa?"

"Decisamente questa... È attillata! Sai che, coi muscoli che hai, l'attillato ti calza a pennello."

Kara mise la maglietta blu scelta dalla sorella, jeans e snickers comode, poi tutte e tre lasciarono l'appartamento, chiuso dalla bionda.

Salite in auto, Maggie guidò verso il Tropical, poi parcheggiò e raggiunsero il gruppetto di amici fuori dal locale "Eccovi!" Disse Winn "Hai fatto di nuovo tardi al lavoro?"

"Si... Oggi Cat mi ha fatto scrivere due articoli e me li ha fatti revisionare due volte, perché erano troppo... Scarsi di contenuto."

Qualcuno sorrise, poi arrivò Nia "Ciao!"

Tutti fecero i loro auguri all'Omega, che prese poi per mano il suo Brainy e, finalmente, entrarono nel locale.

Presero posto ad un tavolino, sedendosi sui divanetti attorno "Vado a prendere i drink!" Disse James.

Ma, prima che potesse andare, qualcuno si avvicinò "Kara... Kara Danvers! Non posso crederci..."

La bionda e gli altri si voltarono verso la voce "Lucy Lane!"

Le due Alpha si abbracciarono subito, felici di essersi ritrovate "Come stai?"

"Bene! E tu?"

"Anch'io." Sorrise la bruna "Sai... L'altro giorno hai fatto colpo su una cara amica della mia ragazza."

"Ti sei fidanzata?"

"Aha! Mi aspetti qui? Vado a prenderle e te le presento."

Lucy si allontanò tra la folla "E quella?" Chiese James.

"È Lucy, la sorella di Lois. È una mia grande amica."

Qualcuna rimase a bocca aperta e, qualche minuto dopo, Lucy ritornò, assieme a tre ragazze.

E Kara sentì il cuore batterle impazzito nel petto.

"Lei è Samantha Arias, la mia ragazza, per tutti Sam. Loro sono le sue amiche... Lei è Jess, lei è Lena Luthor."

Kara strinse a tutte la mano, come fece il resto del gruppetto, ma la bionda si soffermò su Lena.

"Ti ho ritrovata..."

Lena arrossì lievemente e scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Anch'io sono felice..."

"La serata è appena iniziata! Aspettate almeno un paio d'ore, prima di andare ad appartarvi!" Scherzò Sam ed entrambe divennero bordeaux.

"È il mio compleanno... Perché non vi fermate con noi?"

Tutte e quattro accettarono l'invito di Nia e si sedettero, così James, Mike e Maggie andarono a ordinare drink e stuzzichini.

Chiacchierarono fino al ritorno dei tre andati al bar, per conoscersi meglio poi, verso le nove e mezza, quando i proprietari del locale aprirono la pista da ballo, quasi tutti i nostri si buttarono nella mischia.

Anche Winn, che di solito ballava poco, che era molto preso da Jess.

Kara fissò Lena e le tese la mano "Mi concedi questo ballo?"

Lena sorrise "Volentieri." Rispose, posando la mano destra su quella della bionda, seguendola in pista.

Finalmente potevano ballare ancora insieme.

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Capitolo 6
*** Imbarazzo e speranza. ***


Il mattino dopo, Kara era stesa a letto e guardava il soffitto preda dei suoi pensieri e, al centro di essi, vi era Lena.

Si erano riviste, grazie all'incontro con Lucy, avevano chiacchierato un po', anche se con lieve imbarazzo ed infine si erano concesse alcuni balli.

Cumbia, salsa, merengue, una sensuale bachata ed un lento, richiesto da un uomo che aveva fatto la proposta di matrimonio alla sua fidanzata.

Le era piaciuto tantissimo tenere Lena stretta a sé ed inspirare il suo odore di fiori ed agrumi e specchiarsi in quei due smeraldi che erano i suoi occhi.

Era un'Omega stupenda e le piaceva molto. Non si era mai sentita così.

A distrarla ci pensò il suono del campanello, così Kara si alzò per andare ad aprire e si trovò davanti Alex "Buongiorno! Ehm... Ti ho disturbata?" Chiese la rossa, facendo scendere lo sguardo sul corpo della sorella.

Kara seguì lo sguardo di Alex e divenne bordeaux, mentre cercava di coprire la protuberanza imprigionata nei suoi boxer "N-No... No. Ma tu come mai sei qui? È Mercoledì, devi lavorare..."

Alex sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta "Mi prendi in giro? Abbiamo preso entrambe la giornata libera per andare dal ginecologo!"

"Oh, cavolo, è vero! Mi preparo subito."

La bionda corse in bagno e si buttò sotto la doccia, mentre la rossa mangiò qualche stuzzichino ed alcune patatine.

Dieci minuti e Kara tornò dalla sorella "Possiamo andare!"

Alex aveva in mano due fette biscottate con la marmellata di pesche mentre lasciava la villetta di Kara.

Salirono in auto e fu Kara a guidare, visto che Alex stava mangiando.

Di tanto in tanto, Kara la fissava con un piccolo sorriso. Il suo odore era cambiato, ma non voleva dirle nulla, affinché la rossa potesse dirle quanto le stava accadendo.

Fuori dallo studio della ginecologa, Kara parcheggiò e scese poi dall'auto, mentre Alex si poggiò ad essa "Un secondo..."

"Stai bene?" Chiese la bionda, carezzando la schiena della sorella.

"Mi viene da vomitare..."

Kara si portò il braccio destro di Alex dietro il collo e la prese in braccio, come solitamente si prende una sposa "Ti porto io dentro!"

"Posso camminare..."

"Lo so, ma ti ci porto lo stesso!"

Alex non obiettò e la bionda la portò nello studio medico, ove un'infermiera, una Beta, si avvicinò loro "Serve aiuto?"

"Ha un appuntamento con la dottoressa Mayfield. La tengo io, ha un po' di nausea..." Rispose Kara e l'altra donna andò a chiamare la dottoressa.

Un paio di minuti e ritornò "Prego, accomodatevi."

Le due sorelle entrarono nell'ufficio della Mayfield "Buongiorno! Finalmente vedo una brava Alpha che porta la compagna in braccio. La cavalleria non è morta come credevo."

"Siamo sorelle..." Rispose scioccata Alex, mentre Kara era ancora più senza parole "E credo che solo mia sorella abbia ancora la cavalleria nel DNA."

La donna, un'Omega, sorrise e fece cenno a Kara di stendere Alex sul lettino "Togli la maglietta. Il gel è un po' freddo..."

Alex eseguì e la dottoressa iniziò la visita, indicando poi il monitor "Ecco, quello è il suo bambino! Anzi... Bambini! Quei due puntini sono i suoi figli."

La rossa era emozionata e Kara a bocca aperta "Sarò madre..."

"Sarò zia! Evviva!" Esultò la bionda, abbracciando la sorella.

Nel mentre, altrove, Lena, Sam e Jess uscirono dal loro solito cafè per andare a scuola "Allora? Non ci dici nulla?"

"Riguardo a cosa?"

"Eddai!" Avanzò Sam "Lo sai... Ti dice niente il nome Kara?"

Al sentire il nome, un sorriso apparve sul volto di Lena, assieme ad un lieve rossore "Beh, è una grande ballerina e... È molto bella."

"Lo sapevo, lo sapevo!" Gioì Sam "Ci uscirai??"

"Non lo so... Sai che devo studiare, in questo ultimo mese di scuola..."

"Hai il diploma dell'MIT e, il giorno dopo il diploma delle superiori, discuterai la tesi di laurea. Sei un genio..."

"Sarà, ma devo pur sempre studiare!" Rispose Lena "E poi non ci siamo nemmeno scambiate i numeri..."

"Lo chiedo a Lucy! O Jess può chiederlo a Winn."

Jess non di stupì nel vedere che Sam sapeva, aveva un sesto senso per le questioni di cuore "Ok ok... Puoi dire a Lucy di dare a Kara il mio numero, ma bisogna vedere se è libera. Tu fai presto a parlare..."

"Lucy saprà anche questo."

"Sei incredibile... Se ti applicassi nello studio come nell'hobhy di trovarmi l'amore saresti la prima della classe."

"Non credo, è impossibile battere te."

Lena sorrise, mentre entravano nella loro classe. Sperava con tutto il cuore che Kara la contattasse perché, con o senza l'intromissione di Sam, sarebbe uscita lo stesso e volentieri con Kara.

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Capitolo 7
*** L'invito. ***


Kara ed Alex lasciarono la clinica della dottoressa Mayfield felici, soprattutto la rossa, visto che sarebbe diventata mamma di lì a sette mesetti, più o meno.

"Ci fermiamo al centro commerciale? Voglio prendere gli ingredienti per preparare la torta preferita di Maggie, per festeggiare quando le darò la bella notizia!"

"Certo che ci fermiamo." Sorrise Kara, parcheggiando dopo diversi minuti.

Entrarono nel centro commerciale e presero un carrello, girando tra i reparti, ma qualcosa attirò la loro attenzione.

"Che succede laggiù?"

Kara annusò l'aria "Lena..."

"Come?" Chiese Alex, seguendo la sorella, corsa verso il folto gruppo di persone. Tutti a guardare e nessuno che interveniva.

Un Alpha aveva tirato un pugno a Jess e Lena si era parata innanzi a lei con Sam per proteggerla "Levati sporca Omega o ne avrò anche per te!" Disse, liberando i suoi feromoni da battaglia.

Ma a contrastarlo ci pensarono altri feromoni. Lena e le due amiche conoscevano quell'odore.

"Perché non te la prendi con me?" Avanzò Kara.

"Un'Alpha che protegge delle sporche Omega?? Sei un disonore per la specie." Ribadì il tale.

"Sei tu, il disonore. Su, fatti sotto! Oppure levati di torno."

"Venite con me." Disse Alex, allontanandosi con le tre Omega.

"Ma... Lei, da sola..." Bofonchiò Lena.

"Kara è molto forte. Nemmeno dieci Alpha insieme la batterebbero!"

Le quattro Omega osservarono lo scontro, che comprendeva solo l'uso dei feromoni e che vide Kara vincitrice, col tizio che cadde in ginocchio, mostrando il collo in segno di sottomissione.

"Sparisci. E se darai ancora fastidio a loro o ad altre Omega..."

"Ok ok." La interruppe lui, andandosene.

Le Omega raggiunsero Kara, con Lena che l'abbracciò, d'istinto "Grazie..."

"Di nulla." Sorrise la bionda, stringendola a sé.

Realizzato il suo gesto, avvenuto poi sotto gli sguardi di Sam e Jess, Lena si allontanò subito, imbarazzata "S-Scusami..."

"Tranquilla. A me basta che stai... Che state bene."

Lena scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro "Stiamo bene solo grazie a te."

Kara avanzò verso Lena, sotto gli sguardi interessati di Sam, Jess ed anche di Alex "Lucy mi ha dato il tuo numero..."

"Si, ho detto a Sam di dirle che poteva dartelo..."

L'Alpha arrossì appena, quanto Lena "Se... S-Se ti invitassi ad uscire con me... Accetteresti?"

"Accetterei volentieri." Sorrise Lena.

Anche Kara sorrise "Allora... Ti andrebbe di uscire con me? Domani sera..."

"Certo! Molto volentieri. Se ho imprevisti ti chiamo..."

"Io farò lo stesso."

Le due si persero nel rispettivo sguardo "Ehm... Odio disturbarvi, ma... Lena, tra venti minuti inizia la lezione pomeridiana..." Disse Sam.

"Si, arrivo." Rispose Lena "A domani."

Kara le sorrise dolcemente "A domani!"

"Se volete io vi organizzo una sessione di sesso sfrenato!"

"Sam..." Sibilò Lena, trascinandola via, salutando le due sorelle.

"Che tipo, quella Sam... Lucy ha fatto una gran scelta!"

"È bellissima..." Sussurrò Kara, con sguardo sognante.

Alex se ne accorse e schioccò un paio di volte le dita "Si si, so bene quanto ti piace Lena! Dai, rubacuori, andiamo. Dobbiamo finire di fare la spesa e poi, a casa, devo fare la crostata pere e cioccolato..."

"Si... Andiamo..."

La rossa roteò gli occhi. Kara era davvero molto presa, da Lena e sperava che tra loro potesse nascere qualcosa di importante.

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Capitolo 8
*** Hurt. ***


Kara e Lena, purtroppo, per motivi di studio di quest'ultima, non erano riuscite ad uscire insieme.

La mora, infatti, doveva studiare per l'esame di diploma e la tesi di laurea.

"Allora? Andrai a vederla discutere la tesi di laurea?"

Kara fissò Alex "Si... Mi piacerebbe portarle un pensiero... Sono sicura che sarà fantastica!"

Allora le due sorelle uscirono di casa, Alex chiuse a chiave e salirono in auto, dirette verso l'università.

Fuori da essa trovarono Lucy con Sam e Jess "Ehi!"

Kara ed Alex le raggiunsero "Siamo qui per assistere alla performance di Lena!" Disse la rossa, indicando la sorella senza farsi vedere.

Insieme entrarono nell'edificio e trovarono l'auditorium nel quale i laureandi venivano ascoltati dai docenti.

Quella di Lena era già iniziata e le ragazze presero posto a metà della platea e rimasero ad ascoltare. Kara era rapita, da quella voce melodiosa e non vedeva l'ora di darle il suo regalo.

Dopo un'ora abbondante, Lena terminò tra gli applausi di chi assistiva e le lodi della commissione d'esame.

Lena si alzò e le ragazze fecero per scendere, fermandosi quando videro un ragazzo alto, dalla carnagione scura, un Alpha, dirigersi verso la mora con un grande mazzo di rose rosse, circa cento.

Le porse alla ragazza, che sorrise nel ricevere il dono, oltre ad un bacio sulla guancia destra.

"Jack Spheer... Che spocchioso." Disse Jess.

L'Omega venne distratta dal rumore di qualcosa che veniva gettato a terra e le quattro videro che Kara aveva buttato a terra il suo mazzo di rose e la scatola di cioccolatini.

Anche Lena aveva sentito il rumore "Kara!" La chiamò, vedendola allontanarsi, ridando i fiori a Jack per poterla seguire senza impedimenti.

Alex fece per uscire, a seguito della sorella, ma Lucy la fermò "Devono risolverla loro... Credo che Kara abbia frainteso tutto."

"Per questo la devo seguire."

La rossa uscì e le altre tre al suo seguito, trovando le due ragazze faccia a faccia "Kara..." Tentò la mora.

La bionda emise un forte ringhio, che mai aveva prodotto, come notò subito Alex. L'Alpha in lei si stava svegliando, ma la rossa sapeva che la sorella era in grado di controllare il suo istinto animale.

"Adesso capisco perché non potevi uscire con me..."

"Kara no, non è così..."

La ragazza si limitò ad alzare le mani e ad allontanarsi senza dire nemmeno una parola, ferita ed amareggiata, troppo orgogliosa per voltarsi indietro ed ascoltare quell'Omega meravigliosa di cui si era perdutamente innamorata.

Adesso voleva solo allontanarsi, andare via il più possibile.

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Capitolo 9
*** Talento 1. ***


Kara si era incamminata fino al suo appartamento, senza fretta e senza voltarsi indietro.

Alex e le sue amiche la chiamavano, ma lei non si era fermata.

Una volta in casa, Kara si spogliò e si buttò sotto la doccia, cercando di rilassarsi e dimenticare ciò che aveva visto.

Accese la lavatrice dopo aver messo dentro i panni sporchi ed andò in camera sua per indossare altro.

Ritornò poi in soggiorno, abbandonandosi sul divano e, in quel momento, arrivarono Alex, Maggie e Lucy.

"Ehi..." Disse subito la sorella.

Kara abbozzò un piccolo sorriso "Ehi."

"Come ti senti?"

"Mi passerà. È stata colpa mia, mi sono illusa..."

"Spheer è cotto di Lena da molto e fa leva sul fatto che ha parecchi soldi." Spiegò Lucy "Ma lei non lo ama. La conosco da un po' e posso dirti che non è proprio il suo tipo!"

"Ah si? Perché se una persona non mi interessa, non mi faccio baciare nemmeno sulla guancia."

"Dai, non pensarci... Si sistemerà tutto. Dovete solo parlare!"

"Non so se accadrà presto... Adesso non voglio vederla."

Alex di avvicinò alla sorella e le posò le mani sulle spalle, carezzandole e sfiorandole il collo. Sapeva come calmarla.

Lucy le guardava. Sembravano quasi una coppia.

E Maggie che non mostrava gelosia era quasi incredibile, ma sapeva che tra le due sorelle vi era un legame forte.

"Che ne dici di cantare per me?"

"Davvero canti??" Chiese Lucy "Questo mi era sfuggito!"

Alex la fissò e le sorrise appena, per tornare poi a fissare Kara "Invece canta benissimo."

Anche Kara sorrise ed annuì col capo e prese il telecomando dello stereo, accendendolo e partì la base musicale di una canzone, Dancing on my own.

Somebody said you got a new friend

Does she love you better than I can?

There's a big black sky over my town

I know where you at, I bet she's around

And yeah, I know it's stupid

But I just gotta see it for myself

I'm in the corner, watching you kiss her, oh oh oh

I'm right over here, why can't you see me, oh oh oh

And I'm giving it my all, but I'm not the guy you're taking home, ooooh

I keep dancing on my own

I'm just wanna dance all night

And I'm all messed up, I'm so out of line, yeah

Stilettos and broken bottles

I'm spinning around in circles

And I'm in the corner, watching you kiss her, oh

I'm right over here, why can't you see me, oh oh oh

And I'm giving it my all, but I'm not the guy you're taking home, ooh

I'm keep dancing on my own

And oh no

So far away but still so near

The lights come up, the music dies

But you don't see me standing here

I just came to say goodbye

I'm in the corner, watching you kiss her, oh

And I'm giving it my all, but I'm not the guy you're taking home, ooh

I keep dancing on my own

And oh no

Si down in the corner, watching you kiss her, oh no

And I'm right over here, why can't you see me, oh no

And I'm giving it my all, but I'm not the guy you're taking home, ooh

I keep dancing on my own

So far away, but still so near

The lights come up, the music dies

But you don't see me standing here.

Lucy era rimasta a bocca aperta e mise via il cellulare, col quale aveva filmato l'amica mentre cantava e Maggie spense lo stereo.

"Sei... Pazzesca! Complimenti."

"Grazie." Sorrise appena Kara, abbracciando poi Alex, che ricambiò.

"Ti senti un po' meglio?"

"Si, grazie... Adesso esco un po' a correre."

"Se stasera organizzassimo una pizzata a casa mia e di Sam?" Propose Lucy e Maggie accettò, così come fece Alex.

"Sei dei nostri, piccola Danvers?"

Kara sapeva che Lena ci sarebbe stata "Ok, va bene. A stasera."

Le tre la salutarono e se ne andarono, mentre Kara, preso un respiro profondo, uscì di casa e chiuse la porta.

In vista della serata, una corsetta per schiarire le idee era ciò che le serviva.

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Capitolo 10
*** Talento 2. ***


Kara era pronta per la pizzata a casa di Lucy e Sam, così Alex e Maggie erano venute a prenderla, come d'accordo.

"Sei pronta?" Chiese la rossa.

"Si... Sono pronta."

"E mentalmente? Come stai?"

Kara prese un respiro profondo "No. Ma lo sarò..."

Alex le carezzò le spalle ed insieme lasciarono la villetta, chiusa a chiave, quindi se ne andarono con l'auto della mora poliziotta.

Il tragitto non fu lungo e, una volta a destinazione, le tre ragazze videro tutti i loro amici e Kara notò subito Lena.

Appena entrata in casa, i loro occhi si erano incontrati.

"Il fattorino sarà qui a momenti..." Disse Sam, felice di vederle. O meglio, era felice di vedere che Kara aveva accettato l'invito.

La bionda Alpha andò sul balcone "Ciao..."

"Ciao." Rispose, senza voltarsi, perché sapeva a chi apparteneva quella voce ed il suo odore era buonissimo, quindi non poteva sbagliare.

"Io... Vorrei tanto parlare con te..."

Kara si voltò, specchiando i suoi occhi azzurri in quelli verdi di Lena "Non abbiamo nulla da dirci. Non sei la mia ragazza, non mi devi spiegazioni... Puoi scegliere chi amare."

Lena rimase per un attimo senza parole "Invece si."

La bionda la guardava "Quel tizio ti ama..."

"Ma io non amo lui! E non ho accettato le sue rose, però ho preso le tue e... E anche i cioccolatini."

"Si saranno rovinati..."

"No." Sorrise Lena "I fiori erano bellissimi e lo sono ancora, li ho messi nel mio studio. Ed i cioccolatini erano ottimi!"

"Sono i miei preferiti..."

"Allora abbiamo gli stessi gusti." Sorrise la mora e Kara con lei.

Lena era felice di vederla sorridere, non voleva altro "Sono arrivate le pizze!" Le interruppe James, beccato poi dalla sorella Kelly, che gli rimproverò la sua mancanza di tatto.

Kara fermò Lena, prendendola piano per il polso "Se... S-Se te lo chiedessi... Usciresti con me?"

"Chiedimelo." Avanzò Lena, fermandosi e concedendo alla bionda tutta la sua attenzione.

"Lena, vorresti uscire con me?"

"Volentieri!" Sorrise la mora, arrossendo un poco.

Anche Kara sorrise, liberando un profondo respiro che non sapeva di trattenere "Perdonami."

"Va tutto bene." Rispose, abbracciandola e Kara fece altrettanto.

Entrambe si persero l'una nell'altra.

Entrarono in casa e Brainy si avvicinò a Kara "Perché non ci canti qualcosa?" Chiese l'Alpha.

Kara sbattè un paio di volte le palpebre "Come?"

"Lucy ha mandato a tutti noi su WhatsApp il video in cui canti..." Spiegò Nia.

"Non ho resistito!" Si discolpò la padrona di casa.

Kara prese un respiro profondo "Hai qualcosa di bello?"

"L'ho scaricata apposta per questa serata." Disse, accendendo lo stereo.

There goes my heart beating

'Cause you are the reason

I'm losing my sleep

Please come back now

There goes my mind racing

And you are the reason

That I'm still breathing

I'm hopeless now

I'd climb every mountain

And swim every ocean

Just to be with you

And fix what I've broken

Oh, 'cause I need you to see

That you are the reason

There goes my hand shaking

And you are the reason

My heart keeps bleeding

I need you now

If I could turn back the clock

I'd make sure the light defeated the dark

I'd spend every hour, of every day

Keeping you safe

And I'd climb every mountain

And swim every ocean

Just to be with you 

And fix what I've broken

Oh, 'cause I need you to see

That you are the reason, oh

(I don' t wanna fight no more) 

(I don't wanna hurt no more)

(I don't wanna cry no more) 

(Come back, I need you to hold me closer now)

You are the reason, oh

(Just a little closer now) 

(Come a little closer now)

(I need you to hold me tonight)

I'd climb every mountain 

And swim every ocean 

Just to be with you

And fix what I've broken

'Cause I need you to see

That you are the reason

Kara terminò di cantare e la passione, il ritmo e tutto ciò che mise nelle parole, le valsero applausi e fischi d' apprezzamento.

Che voce stupenda, pensarono tutti gli amici.

E Lena era senza parole.

Non avevano mai smesso di guardarsi, durante la canzone e si era letteralmente innamorata anche della voce di Kara, non solo del suo aspetto fisico. Era pazza di lei.

E non vedeva l'ora di sentirla cantare ancora.

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Capitolo 11
*** L'appuntamento. ***


Kara e Lena si erano messe d'accordo per uscire insieme di Sabato e, quando il giorno arrivò, la bionda era piuttosto tesa.

"Dai, puoi farcela! Lena ti piace molto, ma stai tranquilla..."

Kara prendeva un respiro profondo dopo l'altro "Ok... Sono pronta!"

"Dove la porti?" Chiese Nia.

"Andiamo a ballare al Coral..."

"Ehi ehi!" Sorrise Maggie "Al piano superiore di quel locale ci sono delle stanzette per il post ballo..."

Kara arrossì molto "S-Sono vicina al periodo del calore, ma non la porterei mai in una squallida stanzetta!"

"Sono fiera di te!" Disse Alex "Vai, non fare tardi."

La bionda prese la sua giacca di pelle ed uscì, dirigendosi a piedi verso l'appartamento di Lena, poco distante dalla villetta di Alex e Maggie.

Dopo l'ennesimo respiro profondo, Kara suonò il citofono e rispose Sam "Te la mandiamo giù subito!"

"Grazie."

Infatti, in meno di cinque minuti, Lena uscì dall'ascensore e Kara le aprì galantemente la porta "Ciao!"

"Ciao..." Sussurrò Kara, perdendosi sull'abito da sera rosso, scollato e corto che Lena indossava, i capelli legati in un chignon ed i suoi occhi stupendi "Sei... Meravigliosa..."

"Anche tu stai benissimo..." Rispose Lena, notando i jeans stretti, la maglietta e la giacca di pelle, i capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e gli occhi che la guardavano con intensità.

Kara le offrì il braccetto, che Lena accettò ed insieme camminarono verso il locale, ad un paio di isolati da lì.

Passeggiavano in silenzio, apprezzando la rispettiva compagnia ed arrivarono al locale.

Entrarono e si sedettero ad un tavolino "Ciao! Cosa vi porto?"

"Per me un doppio cheeseburger con patatine!"

"Io prendo polpette di pollo ed un'insalata." Rispose Lena.

Il ragazzo si allontanò "Ti va di ballare?" Chiese Kara, tendendo la mano a Lena, che la fissava con uno sguardo ammaliato.

"Volentieri!"

La mora posò la mano su quella di Kara, che la condusse in pista e si mossero all'unisono, sulle note del mambo appena iniziato. 

"Balli stupendamente..."

"Anche tu mi lasci senza parole." Disse Kara "Stanno portando le nostre ordinazioni... Dopo balliamo ancora."

Tornarono al tavolino per cenare, chiacchierando di questo e quello, finché la musica non cambiò "Una salsa!"

"Andiamo, allora." Avanzò Kara, lasciando quindici Dollari sotto il tagliando che indicava loro l'ammontare del conto.

La salsa era molto coinvolgente, anche se le due ragazze erano molto prese l'una dall'altra, visto che entrambe stavano per entrare nel loro periodo del calore e ciò rendeva più pungente il loro odore.

Un altro Alpha si avvicinò alle spalle di Lena ma, quando fece per premersi contro di lei, il ringhio di Kara gli fece cambiare idea.

Iniziò la bachata e le due si muovevano in sincro, strusciandosi l'una contro l'altra, con Lena che buttò le braccia attorno al collo di Kara, mentre costei le carezzava i fianchi e la nuda schiena.

I grattini di Lena provocarono un lieve ringhio da parte di Kara e, quando i loro occhi s'incontrarono, vi lessero dentro puro desiderio.

"Kara..."

Per tutta risposta, la bionda le rubò un bacio profondo e languido, coinvolgente e passionale "Che ne dici di andarcene?"

"Ti dico che sono d'accordo!"

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Capitolo 12
*** Finally love. ***


Lasciato il Coral, le due ragazze si incamminarono verso la casa di Lena mano nella mano, apprezzando la rispettiva compagnia.

Arrivate al palazzo nel quale era ubicato l'appartamento della mora, costei aprì la porta ed entrarono in ascensore.

Kara prese Lena per i fianchi e la tirò a sé, lasciando che l'Omega si stringesse a lei "Sei così bella..."

"Kara..." Sussurrò Lena, prima che Kara la prendesse in braccio, premendola tra il proprio corpo e la parete dell'ascensore.

Si guardarono intensamente e si baciarono, ma il ding dell'ascensore indicò loro che erano arrivate.

Lena passò la chiave a Kara, che aprì la porta e la rinchiuse alle loro spalle "La camera?"

"Seconda porta a destra."

La bionda la raggiunse e stese l'Omega sul letto, ma Lena si mise seduta, baciandole il collo e Kara inspirò il suo odore.

"Sei bellissima e hai un odore ottimo..." Disse la bionda, con la voce roca per via del calore, mentre le sue mani privavano Lena del suo vestito.

Si tolsero le scarpe e poi la mora, ansimando, privò Kara dei pantaloni, lasciandola in boxer e maglietta.

La bionda tirò a sé Lena, facendola sedere sulle sue gambe e la mora le cinse la vita, inarcando la schiena sotto il tocco dell'Alpha, gemendo.

Lena tolse la maglietta di Kara e si trovò sotto gli occhi il fisico scultoreo della bionda, duro e muscoloso. Lasciò cadere le mani sugli addominali dell'Alpha e li carezzò, ottenendo un ringhio da parte di Kara, che scese col viso per baciarle ed assaggiarle i seni, dopo averle tolto il reggiseno.

Kara la stese sotto di sé e le tolse l'ultimo pezzo di intimo, come fece anche Lena e, finalmente, i loro corpi nudi vennero a contatto, facendo liberare a Lena dei gemiti simili a miagolii e dei leggeri ringhi a Kara.

"Kara... Kara, ti voglio..."

"Ti voglio anch'io. Tanto!"

La bionda scese allora per assaggiare l'essenza del suo amore, che gemette di puro piacere.

Solo dopo Kara risalì per far sentire alla sua amata il suo stesso sapore con un bacio molto coinvolgente e passionale. E si posizionò, pronta a fare sua la bellissima Omega.

"Kara, io... I-Io sono vergine. E tu sei... Molto dotata..."

"Farò piano, te lo prometto." Sorrise, dandole un bacio dolce.

"Marchiami."

La richiesta fece eccitare Kara, che penetrò piano Lena "Sei perfetta... Sei stupenda. Lena..." Disse piano, aggiungendo poi diversi termini piuttosto coloriti, a causa del calore che, negli Alpha, risvegliava gli istinti animali.

Quando la bionda penetrò completamente l'Omega, iniziò a spingere dapprima piano e poi con un certo ritmo finché, nel culmine del piacere, le zanne apparvero e Kara le affondò nel collo di Lena, alla giuntura con la spalla. Ed il piacere fu enorme, per entrambe.

La bionda la portò altre due volte oltre l'apice del piacere, durante i quali Lena graffiò la schiena di Kara "Wow..."

L'Alpha sorrise appena, baciando la mandibola ed il collo della mora, leccandole il marchio "Credo proprio che saranno due giorni interessanti, quelli che ci aspettano..."

"Non vedo l'ora di viverli tutti!"

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Capitolo 13
*** We're together. ***


Kara e Lena trascorso i tre giorni del calore a fare l'amore, dormendo molto poco. In quei giorni, infatti, dormire e mangiare non era la priorità.

"Un penny per i tuoi pensieri?"

La bionda strinse a sé Lena, baciandole la fronte "Nulla... Pensavo a noi."

"Davvero?" Chiese Lena, carezzandole il petto ed il collo.

"Certo!" Sorrise la bionda "Ti ho marchiata, ho fatto di te la mia compagna. Quindi... Verresti a vivere con me?"

Lena si sollevò e la fissò "Come?"

"Se non vuoi nessun problema... Ma io voglio prendermi cura di te. Voglio averti accanto sempre... Voglio che tu sia la mia famiglia!"

La mora sorrise, prendendo tra le mani il viso di Kara, baciandola con tutta la dolcezza di cui disponeva "Si! Si."

"Davvero?"

"Assolutamente!" Sorrise Lena "Non vedo l'ora!"

"Se trovassimo una casa nuova in cui vivere?"

"Mi piacerebbe molto." Rispose Lena, accettando il bacio che Kara le regalò.

La bionda sistemò il lenzuolo e si stese sopra la mora, baciandola.

Si abbracciarono e fecero l'amore, strette l'una all'altra, pronte a vivere la loro vita insieme.

Nel mentre, a casa loro, Alex si era seduta di soprassalto, svegliando anche Maggie "Ehi... Cosa c'è?"

"Mi... Mi sento male!"

La rossa corse in bagno e la Latina la raggiunse dopo aver messo boxer e maglietta "Alex... Cosa c'è?"

L'Omega stava dando di stomaco, anche se non aveva ancora mangiato nulla "N-Non so... Dopo vado dal medico. Scrivo a J'onn e prendo un paio d'ore di permesso."

"Va bene... È passato?" Chiese, mentre le massaggiava la schiena.

"Un po'..." Rispose la rossa, alzandosi con l'aiuto della compagna, bagnandosi il viso "Scrivo a J'onn."

Prima che potesse prendere il cellulare, qualcuno suonò alla porta e, una volta aperto, la rossa si trovò davanti i suoi genitori "Ciao, tesoro!"

"Mamma... Papà..."

Alex li abbracciò e poi anche Maggie fece lo stesso "Stai bene? Sei pallida..." Notò Eliza.

"Ho appena dato di stomaco..."

"Dopo ti accompagno dal dottore!"

Alex ringraziò la madre, poi avanzò Jeremiah "Kara dov'è?"

"Aveva un appuntamento tre giorni fa. Mi ha detto di essere entrata nel periodo del calore e... Si è trattenuta."

I due coniugi sorrisero, poi la porta si aprì alle loro spalle "Mamma! Papà!"

"Tesoro!" Disse Eliza, abbracciandola.

Kara abbracciò i genitori, felice e Jeremiah notò la persona alle spalle della figlia "E tu chi sei?"

"Mi chiamo Lena Luthor." Sorrise quasi con timidezza la mora. Non voleva conoscere i genitori di Kara in questo modo.

"È la mia Omega!" Annunciò felice Kara, ottenendo gli sguardi scioccati dei due coniugi, di Alex e di Maggie, mostrando il marchio sul collo di Lena.

"Sono fiera di te, piccola Danvers!" Disse la Latina, abbracciandola.

Anche i genitori ed Alex abbracciarono la bionda ed anche Lena.

La notizia era stata presa molto bene e adesso andava detto agli amici. Ma il primo step per iniziare la vita insieme era fatto.

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Capitolo 14
*** Felice. ***


Kara e Lena andarono con Eliza ed Alex dal medico che aveva lo studio ad un isolato dal loro appartamento.

L'uomo, il dottor Malcom, fece accomodare Alex dopo una decina di minuti di attesa "Mi dica... Qual è il suo problema?"

"Da stamattina mi sento male, avverto un senso di malessere e ho dato di stomaco." Spiegò la rossa, stendendosi sul lettino ed il medico la visitò.

"Capisco... Ha come dei crampi?"

"Si, anche. Ho dei fastidi..."

"Lei ha un compagno?"

"Ho una compagna... Perché?"

"Credo di aver capito il problema... Devo farle un prelievo di sangue per avere la conferma. Va bene?"

Alex annuì ed il medico le fece il prelievo "Devo preoccuparmi?"

"No. Se ho ragione può essere felice! La chiamo appena ho i risultati. Prenda delle vitamine."

La rossa strinse la mano tesa dell'uomo, ringraziò e poi uscì dallo studio per raggiungere la madre, Kara e Lena, spiegando loro ciò che il dottore le aveva detto "Credo che il medico abbia il mio stesso sospetto..."

"Anch'io mi sto facendo un'idea." Sorrise Lena.

"E sarebbe?" Chiese Kara, fissandola, come faceva Alex.

"Vedrai..." Si limitò a dire la mora, facendo l'occhiolino alla sua bionda ed Eliza sorrise. Lena le piaceva ed era certa che fosse molto intelligente.

Kara diede un bacio alla sua ragazza "Andiamo a fare un giro?"

"Non devi lavorare?" Chiese Eliza.

"No. Oggi Cat aveva una riunione coi soci e due interviste... Noi stagisti abbiamo un giorno di libertà!"

"Capisco..." Sorrise la donna "Dove volete andare?"

"Le ho proposto di vivere insieme." Rivelò Kara, guardando prima la madre e la sorella e poi Lena, che le sorrise "Pensavo di andare in un'agenzia immobiliare a vedere se hanno qualcosa."

"Volete compagnia?"

Le due annuirono ad Eliza "Io devo andare al lavoro." Disse Alex, abbracciando madre, sorella e Lena "Grazie per essere venute con me."

La rossa scrisse a Maggie di andarla a prendere in farmacia, visto che doveva comprare delle vitamine. Così si congedò da loro.

Eliza s'incamminò con le due ragazze, che stavano mano nella mano, finché Kara non lasciò Lena per entrare in un negozio.

Vi uscì qualche minuto dopo con tre coppette di gelato in mano e ne porse una alla madre ed una a Lena "Provalo, è buonissimo! Spero che fragola, crema e panna ti piaccia."

"Mi piacciono molto! Come facevi a sapere i miei gusti?"

"Ho provato a sorprenderti."

"Ci sei riuscita!" Ammise Lena, dandole un bacio sulla guancia e Kara le fece le fusa.

Eliza osservava le loro dolci interazioni e non potè essere più felice. Le sue figlie erano innamorate, erano la gioia in persona e questo le faceva piacere.

Per un genitore era una soddisfazione enorme e motivo di orgoglio.

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Capitolo 15
*** Ti sorprenderò. ***


Kara e Lena, insieme ad Eliza, arrivarono all'agenzia immobiliare più importante di LA ed entrarono.

"Salve! Posso aiutarvi?" Chiese uno degli impiegati.

"Si... Vorremmo una casa!" Disse Kara "Avete qualcosa in vendita da mostrarci?" Chiese, avvicinandosi con la mora.

"Certo. Prego... Potete visionare gli annunci affissi su quelle due pareti. Ci sono case di tutti i tipi e tutti i prezzi."

Le due ragazze ed Eliza si avvicinarono alle due pareti con gli annunci immobiliari e guardarono con attenzione.

Ad un certo punto, Kara e Lena presero il medesimo foglio "Questa!"

Eliza sorrise. Quelle due sembravano leggersi nel pensiero.

L'uomo di poco prima le raggiunse "Vediamo... Ottima scelta! Volete vederla?" Chiese.

"Certamente!" Rispose Lena "Quando è disponibile?"

"Oggi, verso le tre. Adesso ho due appuntamenti... Questo è l'indirizzo."

Kara prese il foglietto "Bene, grazie! A dopo... Buona giornata."

Le due ragazze ed Eliza lasciarono l'agenzia "Cosa ne dite di andare a mangiare qualcosa?"

"Ti dico che accetto molto volentieri!"

Lena si limitò ad annuire "Va bene."

"Amore mio, dove preferiresti pranzare?"

La mora fissò Kara "Come... Come mi hai chiamata?"

Eliza avanzò, per dare loro privacy "Ti ho chiamata amore mio." Sorrise la bionda, baciandole la mano destra "Perché quando si ama veramente una persona, spesso ci si chiama così..."

Lena arrossì "Nessuno... N-Nessuno prima d'ora mi aveva mai chiamata così perché non ho mai amato e... Nemmeno dalla mia famiglia sono mai stata amata." Rivelò.

Kara la guardò con tristezza e compassione, abbracciandola "Mi dispiace... Mi dispiace tanto. Ma io ti starò sempre accanto, te lo prometto!"

Lena nascose il viso nell'incavo del collo della sua Alpha e Kara le leccò il marchio "Grazie... Grazie."

Eliza guardava le due innamorate e sorrise. Kara teneva Lena stretta a sé e cercava di calmarla, facendole le fusa e dandole dolci bacetti.

"Allora... Dove preferisci pranzare?"

"Giapponese?"

"E giapponese sia! A te va bene, mamma?"

"Ma certo." Sorrise la donna.

S'incamminarono verso un ristorante giapponese poco lontano e, una volta lì, un cameriere le fece accomodare "Volete ordinare?"

"Per me sushi..." Disse Lena ed Eliza con lei.

"Io okonomiyaki e takoyaki con la salsa di soia! Porzioni abbondanti."

Il ragazzo si allontanò per portare gli ordini in cucina ed Eliza fissò la figlia "Non esagerare, mi raccomando... Ricordi l'ultima volta che siamo state in un ristorante e hai detto porzioni abbondanti?"

"Si... Ma era un ristorante cinese ed avevo esagerato con arancini di riso e riso alla cantonese!"

"Esatto! Io credo che tu abbia un pessimo rapporto coi ristoranti orientali..."

"Ma no... È stata una sfortunata coincidenza."

Eliza, che ben conosceva la figlia, si limitò ad annuire e, quando vennero servite, Kara ci diede dentro.

"Mangi sempre così tanto?" Chiese una scioccata Lena.

"Si... Ho un ottimo metabolismo!"

"Incredibile... Sei piena di sorprese!"

"E non hai ancora visto niente." Sorrise Kara "Ho intenzione di sorprenderti, amore mio. Farò in modo che tutti i giorni, tutti i momenti, siano speciali per te! Lo prometto."

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Capitolo 16
*** Needing to talk. ***


Terminato di pranzare, Kara, Lena ed Eliza pagarono il conto e poi chiamarono un taxi per andare all'indirizzo della casa da visionare.

Il posto era fuori città e dai suoi rumori e, quando vi arrivarono, videro una casa da ristrutturare e parecchio terreno tutto intorno.

L'agente immobiliare era già arrivato e le tre si divisero la spesa della corsa in taxi "Buongiorno!" Sorrise l'uomo, stringendo a tutte la mano "Prego."

In casa, le tre si guardarono intorno e l'uomo iniziò a mostrare le stanze della grande casa, che comprendeva cucina, soggiorno, due bagni e sette stanze, otto con quella matrimoniale.

"Ha molto potenziale." Disse Eliza.

"Si... E mi piace tanto! Cosa ne dici?"

Lena sorrise "Si, è vero! E mi dica, il terreno tutto intorno..."

"Allora, dieci metri quadrati tutt'intorno alla casa sono di chiunque la comprerà. Il resto del terreno non è di nessuno."

"Per poterlo comprare..."

Kara ed Eliza fissarono Lena "Se vuole comprarlo deve chiedere al comune ed all'ufficio del catasto."

"Perfetto." Sorrise la mora, fissando poi Kara "Che ne dici? Se compriamo tutto, avremo posto per tante cose..."

La bionda sorrise "Va bene... Ma facciamo a metà! Non paghi tutto tu."

Lena annuì col capo "Affare fatto!"

Eliza sorrise, vedendo quanto la figlia e Lena andassero d'accordo. E conosceva i Luthor ed il loro grandissimo patrimonio e sperava che questo non potesse mai essere un problema nel rapporto tra Kara e Lena.

"Allora la prendete?"

"Si, ma prima devo informarmi per il terreno."

L'uomo annuì "Bene... Quando si è informata, passi da noi in agenzia!"

La mora si limitò a sorridere poi, l'agente immobiliare chiuse la casa "Chiamo il taxi." Disse Eliza.

"Tranquille, signore, vi accompagno io."

Lena ed Eliza lo ringraziarono, mentre Kara teneva il capo chino "Io... Vado a piedi. Voglio fare quattro passi..."

La bionda si allontanò prima che Lena potesse dire qualcosa ed Eliza capì che la figlia, probabilmente, stava pensando alla differenza economica tra loro "Perché ha scelto di andare a piedi? È lontano..."

"Credo che Kara di senta inferiore a te..."

"Perché? Non dovrebbe... Non mi è inferiore!"

"Voi avete patrimoni differenti. Lei sa bene che voi Luthor siete ricchissimi, ma lei è una stagista... E anche se otterrà il posto da giornalista non arriverà mai al tuo livello. Il tuo voler comprare tutto l'ha un po' destabilizzata, diciamo..." Spiegò con dolcezza la donna.

Lena sgranò gli occhi e chinò il capo "Ma... Ma io voglio il meglio per noi... Non volevo offenderla o chissà cosa..."

"Lo so... Dovete parlare, di questo."

"Appena arriverò a casa le parlerò."

Eliza sorrise e le carezzò il capo, poi prese il telefono per scrivere a Kara e sapere a che punto fosse.

Quando la bionda rispose, la donna le disse di tornare al suo appartamento perché lei e Lena dovevano parlare.

Kara l'aveva marchiata e Lena era la sua Omega. Erano legate indissolubilmente e non potevano permettersi di essere divise da qualcosa come il denaro.

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Capitolo 17
*** La domanda 1. ***


Kara arrivò al suo appartamento di pomeriggio e trovò sia Eliza che Lena, con costei che si alzò ed andò subito ad abbracciare la sua Alpha.

"Bentornata."

La bionda sorrise ed Eliza si alzò a sua volta "Vi lascio sole... Dovete parlare." Disse, dando un bacio sulla fronte ad entrambe ed uscendo poi di casa per dare spazio e privacy alle due ragazze.

"Mi dispiace..."

Lena fissò Kara, confusa "Per cosa?"

"Io... Dovevo sapere che non sarei mai stata alla tua altezza."

"No no no! Non devi dire o pensare queste cose!" Avanzò la mora "Sono io ad aver sbagliato e quindi sono la sola a dovermi scusare! Sono ricca, molt o ricca e sono semplicemente abituata a comprare... Tutto qui."

"Io sono solo una stagista e, se dovessi ottenere il posto da giornalista, non guadagnerei mai quanto te..."

"Ma a me questo non importa! Io ti amo per la splendida persona che sei, perché mi fai sentire speciale ed amata, non per il denaro."

Kara sospirò e l'abbracciò "Adesso devo scusarmi doppiamente..."

"Perché?" Chiese la mora, abbracciando la sua Alpha e facendole le fusa "Non hai fatto nulla..."

"Anch'io ti amo per tutto ciò che sei e per ciò che mi fai provare e... Per quanto riguarda il denaro, faremo a metà per tutto!"

"Certo, come vuoi."

"E... Voglio che tu mi permetta di viziarti e di renderti felice come meriti!"

Lena sorrise e baciò piano Kara "Ok. Ma già mi rendi felice..."

"Non è mai abbastanza." Sussurrò la bionda, baciando la mandibola della sua ragazza, che le cinse il collo, accettando più che volentieri il bacio dolce e pieno d'amore che Kara le regalò.

"Ciao! Ho portato le piz... Oh, scusate!" Avanzò Maggie, entrando senza bussare e le due si staccarono, rossissime in viso.

"Perché non bussi mai?" Chiese Alex.

"Ehm... Non so. Abitudine?"

La rossa diede una pacca sulla spalla sinistra della sua compagna, poi arrivarono Eliza e Jeremiah "Risolto?" Chiese la donna.

"Risolto." Risposero assieme le due ragazze.

Poi Kara ed Alex prepararono la tavola, sulla quale Maggie sistemò le pizze, con Jeremiah che prese in disparte Kara "Tutto ok?" Chiese l'uomo.

"Si, va tutto bene! Perché?"

"Eliza mi ha raccontato tutto..."

"Stiamo bene." Sorrise la bionda "Faremo a metà di tutto."

"Bene!" Sorrise a sua volta l'uomo, abbracciando la figlia, che fece altrettanto "Ma dimmi..."

"Si?"

"Quando mi darete dei nipotini?"

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Capitolo 18
*** La domanda 2. ***


Per tutta la cena, Kara fissava Lena, incapace di togliersi dalla mente la domanda del padre.

Andò sul balcone, mentre gli altri sparecchiavano e lì la raggiunse Eliza "Tesoro, tutto ok? Sei stata piuttosto silenziosa..."

"Si... Stavo solo pensando..."

"A cosa, se posso chiedere?"

Kara prese un profondo respiro "Prima di cena, papà mi ha chiesto quando gli darò dei nipotini!"

Eliza se la rise divertita, indispettendo Kara "Scusami, tesoro, ma vedi... Diventare nonni è il sogno di tutti i genitori!"

"Sarà... Ma io temo di non essere una brava mamma."

"Perché dici questo? Guarda che ci sarà anche Lena, non dovrai fare tutto da sola! E poi tutte le donne hanno l'istinto materno innato."

Kara sorrise appena "Grazie..."

Eliza la baciò sulla guancia, poi arrivò Lena con due coppette "Scusate, non volevo disturbarvi... Jeremiah sta servendo il gelato!"

"Nessun disturbo. Vado ad aiutarlo!"

Lena diede la coppetta a Kara, sedendosi accanto a lei "Stai bene?"

"Si... Sto bene."

"Sicura? Credevo avessimo risolto..."

"Non è per il denaro..." Rispose l'Alpha, prendendo un respiro profondo "Mio padre, prima di cena, mi ha chiesto quando gli darò dei nipotini!"

Lena la fissò "E questo ti sconvolge?"

"Solo perché non credo che sarei una buona madre..."

La mora si poggiò alla spalla destra di Kara "Invece io credo che sarai una madre fantastica!"

"Grazie." Sorrise la bionda, dandole un bacio sulla fronte.

Proprio Kara portò poi via le coppette e tornò da Lena, che si sedette sulle sue gambe, carezzandole collo, spalle ed infilò le mani sotto la maglietta del suo amore "E poi..."

Lena cercava di restare lucida, visto che Kara le prese le mani per portarsele sugli addominali "E poi?" Ripetè la bionda, baciandola sul collo, sussurrando con malizia.

"Se mi baci così non riesco a concentrarmi..."

"Scusa... Allora ti bacio così."

Kara le carpì il respiro con un bacio dolce ed appassionato e Lena vi si perse totalmente "Wow..." Sussurrò Lena, intrecciando le dita nelle bionde trecce della sua Alpha.

"Allora? Cosa volevi dirmi prima?"

"Che... Che probabilmente i cuccioli potrebbero arrivare prima di quanto immagini." Disse e Kara la fissò con occhi sgranati.

"Come??"

"Sai, durante i tre giorni del calore non abbiamo mai usato le precauzioni..."

Kara, a quelle parole, sgranò gli occhi "Cavolo... Scusami, non ci ho proprio pensato..." Disse, visibilmente dispiaciuta.

"Non devi scusarti! Perché se devo avere dei cuccioli, allora è con te che voglio farli." Ammise, baciando la bionda.

L'Alpha sorrise e carezzò il ventre dell'Omega "Allora li aspetterò con ansia. Anche perché, sicuramente, saranno bellissimi o bellissime come te!"

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Capitolo 19
*** Promossa. ***


Il giorno dopo, Lena si svegliò tra le braccia di Kara e si sentì tremendamente al sicuro.

Nel muoversi, però, gemette nel sentire che era ancora unita alla sua Alpha nel modo più intimo possibile.

"Dove vai così presto?" Chiese l'Alpha, mezza assonnata.

"Sono quasi le otto... Volevo fare una bella doccia e poi sentire in Municipio per il terreno della casa."

"Capisco." Disse la bionda, circondandole la vita col braccio destro e carezzandole il ventre "Poi mi farai sapere?"

"Certo!" Sorrise Lena e Kara si sfilò dalla sua amata per potersi stendere sopra di lei e la mora sentì subito la mancanza della sua Alpha.

Le due amate si sorrisero e si baciarono dolcemente, facendo l'amore "Che ne dici se stasera andassimo a ballare?"

"Per festeggiare il probabile acquisto di quella che sarà la nostra casa?"

"Direi che è perfetto!"

Lena le sorrise e la baciò "Bene! Adesso sarà meglio fare la doccia... Se farai tardi, Cat Grant si arrabbierà!"

Al solo pensiero, Kara sgranò gli occhi e lasciò presto il letto per entrare in bagno "Il solo pensiero..."

"Chissà cosa ti farà fare oggi..."

"Non lo so proprio." Rispose la bionda, prendendo poi Lena per i fianchi per tirarla nella doccia con sé ed aprì l'acqua "Adesso, però, so che voglio godere dei tuoi baci e le tue carezze."

"Come vuoi." Sorrise Lena, accettando il bacio che Kara le regalò mentre le insaponava la schiena.

Dopo qualche minuto, le due innamorate uscirono dalla doccia, si asciugarono e si lavarono i denti, finendo in camera da letto a vestirsi.

"Allora poi fammi sapere... Così ti do le coordinate del mio conto bancario."

"Va bene." Sorrise Lena "Avremo quella casa!"

"Sicuramente! Io penserò a pagare l'arredamento e ciò che servirà."

"D'accordo. A dopo allora!" Disse la mora, baciandola.

Kara ricambiò il languido bacio poi, notato che erano quasi le nove, si congedò da Lena e schizzò fuori di casa.

La mora uscì pochi minuti dopo, quando il suo autista arrivò, così chiuse la casa e prese il telefono per chiamare il Municipio.

Intanto la bionda era arrivata alla CatCo in taxi e, quando l'ascensore la portò al piano desiderato, si trovò davanti una Cat furente "Keira!" Tuonò la bionda Omega.

"Si, signora Grant?"

"Che significa tutto questo??"

Kara si guardò intorno e notò, effettivamente, che non c'era nessuno "Non so, signora Grant... Avranno aderito allo sciopero..."

"Siobhan non ha inoltrato la mail in cui io dico che qui nessuno sciopera?"

"A quanto pare no..."

"Quella ragazza... Adesso mi sente!"

"Certo, signora."

La donna fece per andare verso il suo ufficio, ma si fermò "Keira."

"Si, signora Grant?"

"Per la tua devozione al lavoro ti raddoppierò la paga! E ti darò un ufficio."

Kara non credette alle sue orecchie "Come?"

"Hai capito benissimo! E adesso vai a scrivere dei saldi... Inizieranno la prossima settimana e voglio un bell'articolo!"

La bionda Alpha sorrise, ancora incredula "Vado subito! E grazie... Grazie mille! Non la deluderò, lo giuro."

Kara se ne andò e Cat la guardò andare "Sei l'unica che non lo fa mai." Disse, col silenzio ad ascoltarla, prima di entrare nel suo ufficio per prendere il telefono e chiamare Siobhan.

Alla mora Beta stava per arrivare una bella lavata di capo.

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Capitolo 20
*** Good news. ***


Verso le dieci, Lena chiamò Kara e le disse che l'ufficio del catasto aveva confermato che il terreno era della casa che avevano visionato e che le avrebbero mandato documenti e certificati vari.

"Stasera avremo un altro motivo, per festeggiare..."

"Sul serio? E sarebbe?" Chiese Lena.

"Cat mi ha dato un aumento ed una promozione per la mia dedizione al lavoro... Sai, oggi tutti hanno scioperato perché Siobhan non ha inoltrato l'email della signora Grant."

Lena sorrise, dall'altro capo del telefono "Davvero? Sono molto felice per te! Allora stasera festeggeremo a dovere."

Anche Kara sorrise "Non vedo l'ora... Finisco alle sette, tempo di prepararmi e poi cena e ballo!"

"Sono d'accordo." Disse la mora "Adesso devo andare, ho un meeting. Chiamo l'agente immobiliare e riferisco ciò che ho saputo, poi ti faccio sapere... Va bene?"

"Benone! A stasera, amore. Ti amo!"

"Ti amo tanto anch'io."

Le due riattaccarono, poi Kara riprese a fare ricerche su internet per scrivere il suo articolo sui saldi.

Era così impegnata a digitare che non si accorse di Cat "Keira."

"Si, signora Grant?" Chiese Kara, alzando lo sguardo dal monitor.

"Visto che nessuno dei tuoi colleghi è venuto a lavorare, appena finisci l'articolo puoi andare a casa."

"Davvero? Per me non è un problema restare fino alle sette."

Cat sorrise appena "Lo so. Ma non è giusto trattenerti fino a tardi... Quindi vai pure a casa."

"Va bene. Ma posso fare una domanda?"

"Certamente."

"Lo sciopero dura una settimana..."

"Se verrai tutta la settimana, avrai lo stesso periodo in più per le vacanze di Natale e per quelle estive!"

Kara non credeva alle sue orecchie "Grazie... Grazie mille!"

"Su, al lavoro!" Disse Cat, tornando nel suo ufficio.

La bionda si rimise al lavoro e l'articolo, dopo che era stato concluso e riletto, venne pronto per mezzogiorno, così Kara lo inviò a Cat.

Kara mise la giacca e prese il cellulare, andando da Cat e bussò alla porta" Ho finito, signora Grant e ho inviato il mio articolo."

"Bene... Puoi andare. Ci vediamo domani!"

"Buona giornata, signora Grant."

"Anche a te. E... Keira, queste sono tue." Disse, dandole un paio di chiavi "Sono le chiavi dell'ufficio che fu di Smalder."

"Io... Sono senza parole... Non so che dire..."

"Non dire niente. Continua a fare il tuo dovere."

Kara la ringraziò ancora prima di andare e, mentre era in ascensore, la chiamò Lena "Amore, ti disturbo?"

"Non disturbi mai! Dimmi."

"L'agente immobiliare ha ricevuto i documenti e ho avanzato un'offerta per la casa, che è stata accettata!"

"Davvero?? Fantastico!" Rispose la bionda "Quando ritorneremo le chiavi?"

"Oggi verrà qui il notaio con l'agente immobiliare e porteranno i documenti da firmare. Riesci a passare per le tre?"

"Ho già finito." Rivelò Kara "Cat ha detto che potevo andare una volta finito il mio articolo... Inoltre avrò una settimana in più di vacanza a Natale e d'estate. Non è bello?"

"Molto! Allora ti aspetto... A dopo."

"A dopo, amore mio." Disse Kara, riattaccando.

Scrisse a sua madre e ad Alex per dire loro dell'acquisto della casa e non vedeva l'ora di vivere con la sua Lena.

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Capitolo 21
*** Fraintendere. ***


Kara andò a comprare qualcosa per pranzo e solo dopo si diresse alla L-Corp in autobus.

Entrò nell'edificio e salì all'ultimo piano in ascensore, salutando la segretaria di Lena, ovvero Eve, che le sorrise e bussò, aprendo la porta ed entrando.

Ma, quando Kara entrò nell'ufficio di Lena, si fermò subito nel vedere un uomo alto e possente, un'Alpha, dalla folta barba e la pelle olivastra, molto vicino alla sua Lena, intenti a guardare insieme il portatile.

"Miss Luthor." Chiamò Eve.

Quando Lena sollevò il capo, incontrò subito lo sguardo duro di Kara e si alzò per raggiungere la sua Alpha "Kara..."

"Non toccarmi!" Ringhiò la bionda, indietreggiando, dando ad Eve le buste col cibo da asporto "Mangia con lui! Buon appetito."

"Kara! Kara no, aspetta. Aspetta, ti prego!" Tentò, ma fu tutto inutile. Kara entrò in ascensore e se ne andò.

Lena ritornò nell'ufficio e si sedette alla scrivania con le mani sul viso "Va tutto bene?" Chiese l'uomo.

"Si... Ma ho dimenticato di dire a Kara che saresti passato a vedere la planimetria della nostra casa per arredarla... E ora ha frainteso."

Lui le carezzò le spalle "Mi dispiace."

"Non è colpa tua, Jack. Ma mia! Tra un meeting e l'altro ho dimenticato di dirglielo... E ora è arrabbiata!"

"Ti vedo molto presa, da lei..."

"È la mia anima gemella... La mia metà perfetta. E non voglio perderla!"

Jack sorrise "Non ti ho mai vista tanto presa da qualcuno..."

"Perché non ho mai avuto intorno persone interessanti."

"Ti capirà, vedrai..."

"Lo spero... Prima di parlare di arredamento, devo parlarle."

"Dalle pure il mio numero, se dovesse servire."

Lena sorrise appena "Grazie... Ci vediamo."

Jack se ne andò e Lena prese la borsetta ed il cellulare "Se ne va, Miss Luthor?" Chiese Eve.

"Si... Chiama l'agente immobiliare e dagli l'indirizzo di casa mia. Io devo trovare Kara... Potresti chiamare il mio autista?"

"Certamente."

Anche la mora Omega se ne andò e, mentre era in ascensore, sperava che Kara fosse a casa.

E doveva soprattutto pensare a cosa dirle.

Jack era un amico e non avrebbe mai potuto essere nulla di più perché nel suo cuore c'era solo lei.

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Capitolo 22
*** Only mine. ***


Lena arrivò a casa e ringraziò il suo autista, che se ne andò, così lei prese l'ascensore e salì all'ultimo piano, nel suo attico.

Kara era lì, seduta sul divano e sembrava stare male "Kara..."

"Lasciami stare!" Ringhiò la bionda "D-Devo andare..."

"Non sembri stare bene. Resta qui... Hai frainteso tutto."

"M-Ma non mi dire..." Tentò l'Alpha, alzandosi dal divano, barcollando "Vado via... S-Starò il albergo per un po'..."

"No! No, ti prego... Lascia che ti spieghi."

"S-Sono entrata nel mio periodo del calore... E non voglio passarlo con te!"

Lena non credeva alle sue orecchie ed iniziò a sentirsi strana a sua volta "Jack è un mio amico, a cui ho chiesto di arredare casa nostra..."

Kara voltò il capo verso di lei e, in un battito di ciglia, le fu accanto e nascose il viso nell'incavo del collo della mora, inspirando il suo odore e ringhiando il suo apprezzamento nell'orecchio di Lena, che sentì tutto il suo essere vibrare e fremere dall'eccitazione che l'Alpha provocava in lei.

La bionda la prese per i fianchi e la strinse a sé "Perdonami... Perdonami..."

Lena le cinse il collo con le esili braccia e le baciò la mandibola "Certo che ti perdono... È colpa mia, ho s-scordato di dirti che sarebbe passato per prendere le planimetrie della casa..."

"Tu sei mia!"

"Tua! Tua e mai di nessun'altra." Ribadì la mora e Kara la prese in braccio, portandola in camera da letto.

L'Alpha la stese e si strinsero l'una all'altra, baciandosi e spogliandosi, con Kara che strappò la camicetta ed il reggiseno di Lena, mentre costei aprì in due la maglietta della bionda.

Ormai senza veli, Kara scese con una scia di baci fino al basso ventre, arrivando a lambire il punto in cui la mora la desiderava maggiormente.

Lena gemette di puro piacere e Kara risalì poi, baciando con passione l'Omega, specchiando i loro occhi gli uni negli altri "Ti farò mia..."

La mora gemette, scostò i capelli di lato e mostrò il collo a Kara, che la penetrò e spinse piano in lei, aumentando poco a poco il ritmo e, quando il culmine fu vicino per entrambe, le zanne di Kara fecero capolino e l'Alpha le piantò nel collo di Lena, il cui orgasmo fu molto più intenso del solito, regalando a quella pelle nivea il suo marchio.

Ora Lena era sua a tutti gli effetti. Era la sua Omega.

Insieme raggiunsero nuovamente l'apice del piacere più di una volta, finché Kara non ribaltò le posizioni, così da lasciare Lena sopra di sé "È stato stupendo... Bellissimo."

"Si... Lo è stato." Rispose la bionda, leccando il marchio sul collo della mora "Adesso tutti sapranno che sei mia!"

"Non volevo altro." Sorrise Lena "Ci aspettano tre giorni molto interessanti..."

Kara sorrise, mentre Lena si sedeva sul suo bacino "Però voglio sapere una cosa... Riguardo il tuo amico arredatore..."

Lena cercava di formulare pensieri coerenti, perché l'essere unita a Kara ed il sentire le sue carezze sui fianchi le rendeva difficile pensare "Cosa vuoi sapere? Non... Non gli ho dato le planimetrie... V-Volevo prima parlarti..."

"Capisco. Però, per favore, se ti proponesse di tingere le pareti di un qualsiasi colore sgargiante o di nero, rifiuta!"

Lena rise divertita "Concordo. Le pareti saranno bianche!"

"Un'altra cosa..."

"Cio che vuoi..." Sussurrò Lena, sporgendosi in avanti per baciare il petto di Kara e carezzarle gli addominali.

"Quella che sarà la camera dei cuccioli... Quella non si tocca."

La mora guardò la compagna nei suoi bellissimi occhi azzurri "Come?"

"Se avremo dei cuccioli, sarò io a sistemare la loro cameretta."

Lena sorrise e baciò Kara "Glielo diremo! E... Non vedo l'ora di avere i tuoi cuccioli... Ti amo tanto."

"Anch'io ti amo tantissimo! Ma adesso vieni qui." Disse Kara, tirando a sé Lena, pronta a fare ancora l'amore con lei.

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Capitolo 23
*** Io voglio... ***


I tre giorni passarono e sia Kara che Lena finirono il loro periodo del calore, trascorso nel modo più piacevole possibile.

Lena era stesa sopra Kara, che le carezzava i capelli "A cosa pensi?"

"A tutto e a niente..."

L'Omega sollevò lo sguardo "Credevo fosse tutto apposto, tra noi..."

"Si si, non è per questo." Sorrise Kara, sfiorando con tenerezza la guancia destra di Lena "Diciamo che... Ho corso un po' con la fantasia."

"In che senso?"

"Ecco... Pensavo al nostro futuro." Rispose l'Alpha, fissando intensamente la compagna "Pensavo a... A come saranno i nostri cuccioli. E... E a come sarai stupenda il giorno del nostro matrimonio!"

La mora arrossì "S-Stavi pensando...?"

"È troppo presto... Ecco perché non volevo dirti nulla."

"Non è troppo presto. Sai, anch'io stavo iniziando a pensarci... Ci penso da quando siamo andate a vedere la nostra casa!"

Kara si mise seduta e Lena con lei, con l'Alpha che baciò "Allora chissà... Forse, prima o poi, te lo chiederò!"

"Aspetterò quel giorno con ansia!"

Le due si baciarono ancora, finché il telefono di Kara non squillò e, con riluttanza, la bionda lasciò le labbra di Lena per cercare il cellulare.

"Pronto?" Chiese Kara, quando trovò il telefono.

"Ciao! Sono io. Disturbo?"

"Affatto. Dimmi Nia."

"Allora stasera tu e Lena ci siete?"

Kara ricordò che era il compleanno di Nia "Si si, ci siamo! Dove ci troviamo?"

"Per le otto e mezza al Coral!"

"Perfetto... Lo dico a Lena."

"Bene! Ah, prima Alex mi ha chiesto di dirti di essere puntuale."

La bionda ridacchiò "Va bene, va bene. A stasera e... Tanti auguri."

"Grazie! A più tardi."

Kara mise il telefono in carica e tornò da Lena "Tutto ok?"

"Si si, era Nia. Oggi è il suo compleanno e ci ricordava che stasera ci si ritrova per le otto e mezza al Coral."

"Perfetto! Più tardi le faccio gli auguri. Ma ora..." Sussurrò, baciando la mandibola di Kara "Facciamo la doccia insieme?"

"Assolutamente si."

Lena sorrise e Kara la prese in braccio, portandola in bagno per poter fare l'amore con lei sotto il caldo getto d'acqua.

Ma nelle menti di entrambe, però, vi era un pensiero fisso.

Il volere una famiglia, dei cuccioli. Semplicemente una vita insieme.

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Capitolo 24
*** How much I love you. ***


Alle otto precise, Kara e Lena arrivarono al Coral mano nella mano, trovando Alex e gli amici fuori da esso.

La rossa guardò l'orologio "Sei puntuale! Sta forse per nevicare?"

"Spiritosa!" Ribadì ironica Kara, abbracciandola.

Lena fece gli auguri a Nia, poi insieme entrarono nel locale e presero posto ad un tavolino, accomodandosi sui divanetti attorno ad esso.

"Ciao! Cosa vi porto?" Chiese una cameriera.

Ognuno diede i suoi ordini, ma Kara era indecisa "Non so cosa prendere..."

"Se posso permettermi, sexy, i calzoni sono ripieni e molto buoni!"

La cameriera si era avvicinata molto a Kara e le stava carezzando le spalle "Allora prendo il numero tre!"

"Ottima scelta, tesoro!" Sorrise la ragazza "Posso lasciarti il mio numero?"

"Io sono felicemente fidanzata." Rispose tranquilla Kara e la cameriera, notato lo sguardo di Lena, capì e si allontanò.

Tutti risero, alla scena "Com'è che fai sempre colpo?" Chiese James.

"Lei non fa la civetta con tutte!" Disse Kelly.

"È dolcissima, onesta e sincera." Avanzò Nia.

"Ha un fisico da paura..." Aggiunse Sam.

Kara sorrise appena, un filo imbarazzata "Perché ho come l'impressione che tutte siano innamorate di Kara?" Chiese Lena in un sussurro, sporgendosi verso Maggie.

"Perché Kara piace a tutte. Lei è una vera rubacuori!"

"OH... Capisco..."

"Ma stai tranquilla. Lei ha scelto te e ti ama tantissimo!"

Lena sorrise e Kara, quasi avesse percepito il suo disagio, baciò la compagna sulla guancia destra e le cinse le spalle.

La mora regalò un tenero bacio a Kara, poi due camerieri portarono i loro ordini ed i nostri mangiarono.

Verso le dieci aprì la pista da ballo ed i nostri stavano per finire il dolce "Vuoi ballare con me?" Chiese Brainy.

"Certo che si!" Rispose felice la festeggiata.

Maggie portò Alex, Winn andò con Jess, Lucy con Sam e James portò sua sorella, gli ultimi furono J'onn e la sua ragazza M'gann.

"Ti andrebbe di ballare con me?"

"Certo." Rispose Lena, accettando il tenero invito.

In pista, l'Omega si strinse alla sua Alpha e la baciò con passione, lasciando Kara senza fiato "A cosa devo questo bacio?"

"Tu sei mia ed io sono tua."

"Certo! Io ti amo. Pensavi il contrario?"

"Ecco... Quella cameriera..." Rivelò la mora, in imbarazzo.

Kara sorrise divertita, dandole un altro bacio "Sei gelosa?"

"No! I-Io non sono gelosa."

La bionda sorrise "A me fa piacere sapere che sei gelosa di me. Io di te lo sono moltissimo! Se vedessi un'Alpha che ci prova con te... Non so come reagirei. Io ti amo tantissimo, Lena e sarà così per sempre."

Lena arrossì per l'intensità dello sguardo di Kara e, insieme, si persero a ballare un mambo e poi una sensuale bachata.

"Ti amo anch'io!" Disse Lena, mentre si perdeva tra le braccia di Kara, stretta a lei, muovendosi sensualmente e all'unisono.

Entrambe si strinsero l'una all'altra e si scambiarono diversi bacetti, così da dimostrare a chi avevano intorno quanto si amassero.

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Capitolo 25
*** Gone again. ***


Il giorno dopo, Kara e Lena si svegliarono presto, visto che dovevano andare a casa loro ed incontrarsi lì con Jack, che avrebbe mostrato loro i mobili scelti per arredare le stanze varie.

Mentre erano in bagno, Kara accese la lavatrice e poi si spogliò, entrando nella doccia, sotto il caldo getto d'acqua e cinse con le braccia la vita di Lena, dandole teneri bacetti sul collo.

L'Omega sorrise e si voltò nell'abbraccio della sua amata, dandole un bacio dolcissimo "A cosa devo questa tenerezza?"

"A tutto. Insomma, tra pochi giorni inizieremo a vivere nella nuova casa...a nostra casa!" Sorrise la bionda "E... E beh, è meglio che non dica altro."

"Dai, dimmi! Adesso mi hai incuriosita."

"No... È... È troppo presto."

Lena la fissava "Allora impiegheremo i prossimi minuti a fare qualcosa di più piacevole..."

Il tono sensuale e malizioso della mora fece sorridere Kara, che le diede un dolce bacio e la strinse a sé.

Le due ragazze si amarono con passione, per poi asciugarsi e andare in camera a prepararsi.

Una volta pronte, Lena chiamò il suo autista ed uscì dall'appartamento con Kara, che chiuse la porta ed entrarono in ascensore.

Arrivarono al piano terra e lasciarono il lussuoso condominio, trovando Frank l'autista di Lena, ad aspettarle, con la portiera aperta "Buongiorno Miss Luthor. Signorina Danvers..."

Le due ragazze lo salutarono, poi Lena gli diede l'indirizzo e Frank mise in moto, guidando verso la direzione indicata dal navigatore.

Una volta lì, Kara scese dall'auto ed aprì la portiera per Lena, mentre Jack, che era già arrivato, s'avvicinò loro e fece il baciamano alla mora "Lena... Sempre incantevole!"

Lena gli sorrise "Dovresti fare il carino con Sally."

Lui sorrise a sua volta "Ma io sono carino soprattutto con lei! A proposito, diventerò padre, sai?"

"Congratulazioni!"

"Grazie! Sai... Non vedo l'ora!"

Lo sguardo di Lena si posò poi su Kara, ma notò che la bionda si era avvicinata a Frank "Perdonami, Frank, ma potresti portarmi via di qui, per favore?" Chiese, con tono duro.

"Kara, ma?" Tentò Lena, avvicinandosi alla bionda.

"Vado, così state soli." Rispose l'Alpha "Tu dici di amarmi, ma qui sembro io la sola innamorata. Tu... Tu non mi vedi, Lena. Non mi vedi!"

"Ma è mio amico, stiamo solo parlando."

"Ecco perché prima, sotto la doccia, non ho detto nulla..." Sussurrò la bionda, carezzando il ventre della mora con uno sguardo triste.

Salì poi in auto e Frank mise in moto, guidando in direzione della città, lasciando Lena di sasso a guardare la macchina e, soprattutto, il suo amore, allontanarsi nuovamente da lei.

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Capitolo 26
*** I want it too. ***


Passarono due giorni e, nonostante il lavoro, Lena continuava a chiamare e scrivere a Kara, senza ricevere risposta.

Così, arrivato il Sabato, chiese a Jess di cancellare i suoi impegni pomeridiani e si fece accompagnare a casa di Alex da Frank.

Lui sapeva dov'era Kara perché l'aveva accompagnata e le aveva promesso di non dirlo a nessuno.

Arrivata a destinazione, la ragazza congedò il suo autista e raggiunse la porta, suonando poi il campanello "Ehi... Cosa ti porta qui?"

"Ciao Maggie... C'è Alex?" Chiese, speranzosa.

"No... Posso aiutarti io?"

Lena sapeva che Maggie era al corrente di tutto, visto che tra lei ed Alex non c'erano segreti "Kara è... È qui?"

"No, credo sia al suo appartamento."

"Il suo appartamento?" Ripetè Lena "Sai dov'è? Io... Io non ci sono mai stata..." Tentò.

"Si... Vieni, ti ci accompagno. Non è lontano!"

La mora Alpha chiuse a chiave la porta e s'incamminò con Lena, finché non si fermarono innanzi ad un palazzo vecchio, tutto in mattoni.

Vi entrarono e la prima cosa che saltò al naso delle due fu l'odore di muffa e videro delle macchie di bagnato su pavimento e muri e, una volta prese le scale, la cosa non cambiò.

Arrivate al quarto piano, Maggie suonò al campanello "Ehi! Come mai qui?" Chiese Alex, aprendo la porta e notando poi Lena "Capisco..."

"Io... Io voglio parlare con Kara."

"Lo immagino, ma non credo che lei voglia parlarti."

Lena chinò il capo, mentre Alex chiuse la porta e se ne andò con Maggie, dopo aver salutato l'Omega, che rimase lì.

Lena non seppe dire quanti minuti rimase lì in piedi, ma a distrarla ci pensarono due Alpha, entrambi maschi "Visto? Lo dicevo io, che si sentiva puzza di Omega..."

"Già... Allora possiamo prenderla e farne ciò che vogliamo!"

"State indietro... Indietro!"

"Ohooo la piccola si scalda... Meglio!"

"Lasciatela in pace! Sparite."

La mora guardò oltre i due e vide Kara. La sola vista della sua Alpha la fece sorridere "Kara!"

I due si voltarono e, mentre uno liberava i suoi feromoni da battaglia, l'altro tirò un pugno alla bionda, che non si scompose e, liberati i suoi feromoni, li sottomise entrambi "Sparite."

Inutile dire che se la diedero subito a gambe.

La bionda si voltò e tornò in casa, lasciando la porta aperta e Lena la seguì, chiudendola e si avvicinò alla sua Alpha "Sanguini..." Disse, sfiorandole il labbro inferiore "Lascia che..."

"Lo faccio da sola!" Ribadì la bionda, scostandosi "Cosa ci fai qui, in questo posto schifoso?"

"Cercavo te... Non ho mai smesso, di farlo. E lo sai."

Kara chinò il capo "Non ho risposto di proposito."

"Perché?" Chiese allora Lena.

"Tu non mi vedi... Quando capita di vedere quel tuo amico. Vedi solo lui."

"È mio amico. Io non sono gelosa, quando ti vedo parlare con Sam, Nia o Kelly, pur sapendo che hanno tutte un debole per te."

"So che hanno una cotta per me, ma non m'importa... Io amo solo te e non ti escludi dalle nostre conversazioni, se sei presente..."

"Lo so... Ma anch'io ti amo, altrimenti non ti avrei mai permesso di marchiarmi." Disse la mora, avvicinandosi e sfiorando il taglietto con la punta della lingua, posandovi un piccolo bacio, visto che non sanguinava più. E Kara chiuse gli occhi alle sensazioni che provò.

Sensazioni che, in due giorni, le erano mancate terribilmente.

Le posò le mani sul ventre "Io voglio dei cuccioli... Voglio sposarti e avere una famiglia con te. Una vita insieme. Volevo dirti questo, quella mattina..."

Lena sgranò gli occhi, incredula e Kara, temendo di aver detto troppo, si allontanò, ma Lena la raggiunse e le cinse la vita da dietro.

"Anch'io voglio dei cuccioli! Ma solo con te." Sorrise la mora, con gli occhi lucidi, quando Kara si voltò.

La bionda la strinse a sé e si persero nel rispettivo sguardo e, strette nel loro abbraccio, si baciarono con passione.

"Non è un bel posto, questo... Torniamo a casa."

"Si! Non chiedo di meglio."

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Capitolo 27
*** He's ok. ***


Il giorno dopo, Kara e Lena si svegliarono l'una tra le braccia dell'altra, con la mora stesa sopra la bionda.

"È stato bellissimo..." Sorrise Lena, carezzando il petto di Kara "E poi... Ho dormito bene, come non mi capitava da due giorni."

Kara la strinse a sé con fare possessivo, carezzandole la nuda schiena e baciandole la fronte "È stato semplicemente stupendo. E... E ti prometto che non scapperò più perché non riesco a stare senza te, che sei la mia compagna. E poi Alex mi ucciderebbe, minimo!"

Lena sorrise appena "Perché dovrebbe ucciderti?"

"Perché non riesce a calmarmi. Inoltre quando si stende al mio fianco e mi carezza i capelli, so che non è te..."

La mora si perse negli occhi di Kara "Ti amo."

"Ti amo anch'io." Sorrise la bionda, baciando Lena.

Il suono del campanello le riportò alla realtà "Chi sarà, alle sette?"

"Vado a vedere..." Sussurrò Kara, carezzando il viso della compagna "Perché tu non prepari un bel bagno caldo?"

"Sarà un piacere."

Entrambe misero un accappatoio, poi Lena entrò in bagno e Kara scese di sotto, guardò dallo spioncino e sospirò.

Aprì la porta "Jack... Buongiorno."

L'Alpha dalla pelle bruna sorrise alla bionda "Buongiorno Kara!"

"Lena è di sopra... La vado a chiamare."

"No, in realtà speravo di trovare te..."

La bionda lo fissò, facendolo entrare "Me?"

"Esatto." Rispose lui, posando la valigetta sul tavolo e tirando fuori dei progetti "Quando dovevano vederci due giorni fa, volevo concordare gli ultimi dettagli... Ho proposto le mie idee a Lena, ma lei ha detto che voleva anche la tua opinione perché è la tua compagna. Ecco perché sono qui!"

Kara annuì col capo "Va bene."

"Ecco... Lena ha scelto legno di cedro e noce, ed il marmo." Iniziò Jack, illustrando tutto a Kara "E... Lena si è raccomandata di non toccare la camera dei bambini perché vuoi arredarla tu..."

"Precisamente. Spero non sia un problema."

Jack sorrise e scosse il capo "Affatto! Anzi... Per curiosità mia, come vorresti farla?" Chiese, entusiasta.

Kara sorrise appena. Lo trovava quasi simpatico ora "Sarà una sorpresa per tutti. Ma non deluderò le aspettative..."

"Ne sono certo!" Disse lui, mettendo via i progetti "Quando Lena mi ha detto di essersi innamorata, volevo tanto vedere e conoscere l'Alpha che l'ha conquistata. Pensavo fossi vuota e banale ma, quando ti ho vista, mi sono ricreduto e non solo perché si vede che sei forte, ma soprattutto perché Lena ha mostrato subito il suo sorriso e i suoi occhi esprimevano solo amore. È la mia migliore amica e sono felice che abbia trovato un'Alpha come te, che è degna di lei!"

Le tese la mano e Kara la strinse "Grazie."

"Sono io, che ti ringrazio! Perché finalmente Lena è felice."

"Io farò sempre l'impossibile, per renderla felice!"

Jack sorrise, annuì col capo e se ne andò, salutando Kara.

Proprio la bionda, voltandosi, vide Lena in cima alle scale, che scese di sotto e la raggiunse "Allora? Cosa ne pensi, di lui?"

"Che è apposto. Ho proprio sbagliato, a giudicarlo..."

"Invece io non ho affatto sbagliato, con te." Sorrise la mora.

"Hai sentito tutto, vero?" Chiese la bionda, stringendola a sé e Lena le posò le mani sulle spalle, mettendosi in punta di piedi.

"Tutto." Rispose Lena, baciando la sua compagna "Il bagno è pronto..."

"Perfetto." Disse semplicemente Kara, prendendo Lena in braccio e salendo le scale per godersi al meglio quel poco tempo che avevano prima di andare al lavoro.

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Capitolo 28
*** Lessons. ***


Dopo essersi godute il bagno assieme, Kara e Lena si prepararono per andare al lavoro "Se stasera uscissimo, per cena?"

"D'accordo!" Sorrise la mora "Non ho molti impegni oggi..."

Anche Kara sorrise, chiudendo la porta di casa "Perfetto! Allora passo alla L-Corp per le otto..."

"Perfetto." Rispose l'Omega, baciando Kara e salendo in auto ed il suo autista partì, stando attento al traffico.

Kara prese l'autobus che, in una decina di minuti, la portò a pochi metri dalla CatCo, così entrò nello stabile e prese l'ascensore per arrivare al piano ove lavorava. E rimase a bocca aperta.

"Ma... Che state facendo??"

Nia e James si voltarono "Kara!" Disse la prima.

"Kara??" Avanzò Siobhan Smythe "Mio Dio, eccoti! Mi serve un'urgente lezione di ballo!"

La bionda sgranò gli occhi "Prego??"

"Mia sorella si sposa. E io, a parte il lento, non so ballare!"

"La signora Grant ci darà una bella lavata di capo."

"Potete scommetterci!" Se ne uscì proprio la bionda Omega, arrivando alle loro spalle, fissandoli tutti severamente.

"Mi dispiace... Colpa mia!"

"Sentiamo, Siobhan... Come puoi non saper ballare?"

"Non ho mai imparato, signora Grant."

La donna roteò gli occhi e sospirò "Faccio una telefonata." Disse la donna, prendendo il cellulare.

"Chissà chi chiama..." Sussurrò James e Nia fece spallucce.

Cat entrò poi nel suo ufficio per posare borsetta, soprabito e occhiali da sole e, ovviamente, gustarsi il suo cappuccino.

Pochi minuti dopo, dall'ascensore uscì Lena "Ehi!" Se ne uscì Nia.

Kara si voltò, avendo sentito l'odore della compagnia e sgranò gli occhi "Amore mio! Come mai qui?"

"Mi ha chiamata Cat Grant, dicendomi di venire qui."

"Eccoti, Miss Luthor. Grazie per essere qui!"

"Di nulla... Se un investitore non avesse disdetto un appuntamento all'ultimo minuto, non avrei avuto tempo."

"Sarò breve... Tu e Keira dovrete ballare e insegnare a lei!" Disse, indicando Siobhan e Lena guardò interrogativa Kara, che le spiegò tutto.

Le due innamorate accettarono e James mise la musica, scegliendo un tango. E l'alchimia tra le due si vide subito.

Siobhan e gli altri impiegati della CatCo non credettero ai loro occhi, tranne Nia e James che, durante le uscite col resto degli amici, sapevano quanto le due ragazze ballassero bene.

Fu James, il cavaliere di Siobhan "Dai, stai andando bene!"

La bruna Omega sorrise "Grazie."

"Bene, basta così!" Avanzò Cat "Spero tu abbia capito! E adesso, visto che sono quasi le dieci... Tutti al lavoro!"

Lena rimase stretta a Kara "Torno al lavoro..."

"Signora Grant, posso..."

"Certo, puoi accompagnarla!" La interruppe la donna, entrando nel suo ufficio e chiudendo la porta.

Kara e Lena, felici di fare un po' di strada insieme, entrarono in ascensore e lasciarono poi la CatCo mano nella mano.

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Capitolo 29
*** Decisioni e decisioni. ***


Kara, dopo aver accompagnato Lena alla L-Corp ed averla salutata con un bacio, tornò in auto alla CatCo.

"Kara, eccoti!"

La bionda vide Nia "Ehi... Hai bisogno di me?"

"Si, dobbiamo andare ad intervistare il nuovo sindaco..."

Kara sospirò "Il sindaco?"

"Esatto." Disse la castana "Doveva venire lui, invece ha avuto un imprevisto."

"Classico." Se ne uscì Kara e Nia sorrise.

Fecero per andarsene con l'auto dell'Omega, ma le due vennero fermate da Siobhan "Kara! Kara!"

"Non dirmi che ti servono altre lezioni di ballo..."

"No no, grazie. Sei troppo brava, per me! Credo che chiederò a James."

Le due sorrisero "Allora dimmi..."

"Volevo ringraziarti. Sai, visto che parto alle due per andare da mia sorella, non sapevo se avrei fatto in tempo a dirti grazie."

"Di nulla."

"Ringrazia anche Lena!"

"Lo farò." Sorrise la bionda, andando via con Nia.

Intanto, alla L-Corp, Lena aveva iniziato una videoconferenza con un cliente importante e, dopo una decina di minuti, qualcuno bussò alla porta del suo ufficio "Avanti." Disse e Jess fece capolino.

La segreteria ed amica di Lena attese che costei finisse la videochiamata "Jess, dimmi."

"C'è Jack Spheer, dice che è importante."

"Grazie, fallo passare."

Jess uscì e chiamò Jack, che entrò "Lena... Che piacere."

"Jack! Cosa ti porta qui? Novità per la casa?"

"Si." Disse, posando la valigetta sulla scrivania della mora, aprendola "La mia squadra è dentro a tinteggiare le pareti... E sono arrivati i mobili. Domani mattina inizieremo a montarli."

"Bene!" Rispose soddisfatta Lena, guardando i fogli che le mostrava Jack, raffiguranti i mobili scelti "Devo firmare?"

"Si, i moduli di consegna e pagamento."

"Kara voleva fare a metà... Dovresti passare anche da lei."

"Perfetto. Ma non ho il suo numero..."

"Ci penso io." Disse Lena, prendendo il suo cellulare e scrivendo un messaggio a Kara, che non ci mise molto a rispondere "Ecco... Dice che ha tempo attorno alle due, ora è con Nia ad intervistare il nuovo sindaco."

"Ok. Non ho impegni... Allora vado a pranzo poi passo da lei."

"Perfetto. Grazie!" Sorrise l'Omega, stringendo la mano di Jack, che mise via fogli e documenti e se ne andò.

Intanto, diversi minuti dopo, attorno a mezzogiorno, Kara e Nia avevano finito l'intervista al nuovo sindaco "Ci fermiamo da Noonas?"

"Si... Perché poi devo vedere Jack."

"L'amico di Lena, l'arredatore?"

"Proprio lui. Non so di cosa abbia bisogno..."

"Allora tu e Lena andrete a convivere?"

"Si e non vedo l'ora! Io voglio sposarla, avere una famiglia con lei."

Nia sorrise "Sono contenta! Spero che anche Brainy si decida... Anche a me piacerebbe andare a convivere con lui."

"Dagli tempo... Vedrai che farà anche lui il passo."

La castana chinò il capo e deglutì "E... Se lo forzassi?"

"Forzarlo? E come?"

Nia prese un respiro profondo "Ecco... Io sono incinta." Rivelò, lasciando Kara senza parole.

"Intanto congratulazioni. E... Si, penso che dovresti forzarlo!"

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Capitolo 30
*** Divertente tensione. ***


Kara e Nia, finito di pranzare, tornarono alla CatCo e la bionda di sedette alla sua scrivania, la mora di fronte a lei, pronte a scrivere il loro articolo.

Il bip del cellulare di Mia attirò la loro attenzione "È Brainy..."

"Diglielo. Vedrai che andrà tutto bene." Disse la bionda e la mora sorride, rispondendo al messaggio.

Alle due precise, dall'ascensore uscì Jack e Kara, quando lo notò, si alzò in piedi e gli fece cenno con la mano "Kara... Che piacere."

"Jack... Come posso aiutarla?"

"Puoi darmi del tu, non mi offendo."

"Andate alla mia scrivania..." Disse Nia.

"Mi scusi, non l'avevo notata. Jack Spheer."

"Nia Nal." Rispose la mora, stringendo la mano tesa.

Kara e Jack andarono alla scrivania di Nia e la bionda gli indicò la sedia, affinché si accomodasse "Cosa ti porta qui?"

"Ho dei documenti e degli ordini di consegna da farti firmare." Disse, sedendosi ed aprendo la valigetta "Sono stato da Lena, mi ha detto che volevi pagare qualcosa anche tu... Così ho suddiviso casualmente ciò che c'è da firmare."

"Bene." Sorrise un poco la bionda, iniziando a firmare il tutto.

"Poi sono arrivati i mobili e la mia squadra sta tinteggiando le pareti... Domani verranno montati."

"Perfetto!" Se ne uscì Kara "Per voi sarebbe un disturbo se usassi la mia pausa pranzo per venire alla casa ed iniziare a fare la camera dei cuccioli?"

"Per me va benissimo!" Sorrise lui "Ma... Lena è incinta?"

"No no, ma preferisco pensarci in anticipo."

"Fai bene... Ok, fammi sapere quando vuoi venire."

"D'accordo. Penso domani di esserci... Devo comprare il necessario."

"Perfetto. A domani allora!" Disse Jack, mettendo via i fogli e chiudendo la valigetta, poi si alzò e tese la mano a Kara, che la strinse e lo salutò.

Kara tornò poi da Nia, andata nel mentre a parlare con Brainy, arrivato subito alla CatCo quando lei gli aveva detto di avere qualcosa di importante da dirgli. Ma la mora era strana "Ehi... Tutto bene?"

"Si... Brainy è venuto qui prima. Gli ho detto di essere incinta e... Ed è andato via, senza dire niente..."

"Dai, andrà tutto bene." Tentò Kara, carezzandole le spalle.

Finito l'orario di lavoro, la bionda se ne andò e raggiunse la L-Corp, salendo in ascensore all'ultimo piano "Buonasera Miss Danvers."

"Buonasera." Rivolse Kara a Jess che, come lei, voleva essere professionale sul luogo di lavoro.

La bionda bussò alla porta dell'ufficio di Lena, che diede il permesso di entrare e Kara la vide in compagnia di un uomo, un'Alpha a giudicare dall'odore. Il tipo era troppo vicino a Lena, per i suoi gusti.

"Torno più tardi, scusate il disturbo."

"No no, Kara, resta! Qui abbiamo finito." Rispose subito Lena, porgendo i documenti che aveva firmato al tizio accanto a lei, che se ne andò, fulminato, e spaventato, dallo sguardo di Kara.

La bionda strinse i pugni, serrò la mascella e prese un respiro profondo "Calma, Kara... Non è nulla... Non è nulla..." Sussurrò s sé stessa, quasi fosse un mantra.

Lena le si avvicinò e le carezzò le spalle "Sono felice che tu sia qui." Sorrise l'Omega, baciando la bionda sulla guancia destra "Jack è passato?"

"Si si, tutto risolto. E... Gli ho esposto una mia idea."

"Sul serio?" Chiese in tono seducente Lena "Di cosa si tratta?"

"É una sorpresa... La vedrai quando sarà pronta, assieme alla casa."

Lena annuì e baciò dolcemente Kara, che la strinse a sé e si abbandonò totalmente a lei.

Ma, all'improvviso, la porta venne aperta ed entrò un agitatissimo Brainy "Oh eccoti! Sei qui.. Ti ho trovata!"

"Brainy... Ma ti pare??"

"Nia è incinta! È incinta e... E... E io non so cosa fare! Oddio, voglio chiederle di trasferirsi da me, voglio marchiarla e sposarla e..."

"Stop stop." Disse Kara, mettendogli le mani sulle spalle "Intanto respira e... Quando sarai molto, molto calmo, vai da Nia e dille tutto."

Lui prese respiri profondi "Si... Si! Hai ragione, farò così. Grazie e ciao!"

Le due ragazze, rimaste di sasso, si guardarono e scoppiarono a ridere "Povero... Era tesissimo!"

"Già! Spero non si farà prendere dall'ansia."

"Lo spero anch'io."

Kara la prese poi per i fianchi "Senti... Se ora io ti portassi a cena e poi a casa tua, ove ti toglierò i vestiti e ti farò mia?"

Lena si morse il labbro inferiore e le cinse il collo con le braccia "Andiamo. Perché anch'io non vedo l'ora di spogliarti!"

Le due amanti si baciarono, poi Lena prese le sue cose e se ne andò con la sua Kara, mano nella mano.

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Capitolo 31
*** Fiera. ***


Il giorno dopo, Lena si svegliò da sola nel letto, così mise la sua camicia da notte e cercò Kara, trovandola in bagno.

"Buongiorno... Ti sei alzata presto."

Kara sputò acqua e dentifricio nel lavandino, poi fissò la mora "Buongiorno, amore mio! Si, mi sono svegliata presto perché voglio andare in ferramenta a prendere ciò che mi serve per iniziare la stanza dei cuccioli..."

Lena sorrise "Allora la inizi oggi?"

"Beh... È una cosa che voglio tenere segreta."

"Dai, puoi dirmelo! Non ti ho chiesto di dirmi come vuoi arredarla..."

Anche Kara sorrise "Non voglio dire proprio nulla perché ho un'idea precisa in mente e non voglio scordare niente."

"Allora dirò a Jack di fare la spia..."

"Veramente?" Chiese la bionda, un po' indispettita.

"No." Ribadì l'Omega, baciando Kara "Ho fiducia in te e... Sono curiosa di vederla! Già non vedo l'ora che sia finita."

Kara la strinse a sé e la baciò con passione "Anch'io mi fido di te!"

"Grazie... Per me è importante."

"Lo so." Sorrise Kara "Stasera a che ora finisci?"

"Attorno alle otto... Perché?"

"Nia voleva andare a cena e poi a ballare, così da poter dare la notizia a tutti." Spiegò la bionda.

"Si può fare." Sussurrò Lena "Allora a stasera... Adesso vai."

Nuovamente Kara la baciò poi, presa la sua borsa, uscì di casa in tutta fretta, trovando Alex ad aspettarla.

"Eccoti!" Disse la rossa, abbracciando la sorella.

Kara corrispose il tenero gesto "Grazie... Il tuo aiuto è prezioso."

"Figurati. Ho la mattina libera... Ti accompagno volentieri."

La bionda sorrise e, assieme ad Alex, andò ad una grande ferramenta, ben fornita ed impiegò tutta la mezz'ora che aveva prima di iniziare a lavorare per comprare ciò che le serviva.

"Ecco! Adesso ho tutto."

"Meno male! Credevo volessi svaligiare il posto..." Disse ironica Alex.

Kara sorrise appena "Se un giorno sarò madre, voglio che tutto sia perfetto. Dalla cameretta al resto..."

"Sono felice di vederti tanto innamorata."

"Non pensavo che avrei trovato la compagna a neanche vent'anni... Per questo voglio che tutto sia perfetto!"

Alex sorrise "Sono fiera di te."

"Grazie." Rispose la bionda, abbracciando la rossa.

Alex si fermò poi fuori da casa sua "Tieni la macchina finché ti serve, ma ricordati di venire a portare e prendere me e Maggie al lavoro."

"Assolutamente!"

"Ci vediamo stasera, alla festa... E sii puntuale."

"Lo sono sempre!" Ribadì Kara, salutando Alex e andandosene verso la CatCo, pronta e decisa a mettersi al lavoro durante la pausa pranzo.

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Capitolo 32
*** Progetti e desideri. ***


La giornata passò e, alle sei e mezza, Kara arrivò a casa e posò subito la borsetta sul tavolo, assieme alla tracolla col materiale da lavoro.

Lena sarebbe arrivata di lì ad un'ora e, alle otto e mezza, dovevano ritrovarsi al loro solito locale con gli amici.

"Sono a casa!"

Kara fece capolino dalla camera coi suoi vestiti in mano "Amore, come mai sei arrivata così presto?"

"Uno degli investitori ha dovuto disdire l'appuntamento all'ultimo per un impegno personale."

"Capisco..."

"Non dovevi andare a prendere Alex e Maggie?"

"Tornavano con Imra e Lucy."

Lena sorrise e le si avvicinò, carezzandole il petto, facendola ringhiare di piacere "Allora facciamo la doccia insieme?"

"Certo! Il tempo c'è." Ribadì la bionda, prendendo la compagna per mano ed entrando in bagno con lei.

Si spogliarono tra un bacio e l'altro, infilandosi sotto il caldo getto d'acqua, senza smettere di baciarsi, toccarsi e coccolarsi.

Le due innamorate si presero il loro tempo e fecero l'amore, con Kara che tenne Lena stretta a sé, poggiata tra il suo corpo e il muro.

La mora ansimava e Kara le baciò il collo "Kara... Così mi farai impazzire..."

"Io sono già pazza d'amore per te." Ammise la bionda, chiudendo poi l'acqua ed uscendo con Lena, alternandosi all'asciugarsi i capelli e a lavarsi i denti.

Solo dopo entrarono in camera a vestirsi e Lena si perse ad ammirare il profilo di Kara, mentre costei abbottonava la camicia "Allora oggi com'è andata alla nuova casa?"

"Bene! Stamattina ho preso in ferramenta tutto ciò che mi serviva e... Ho messo le basi per iniziare il mio lavoro! Credo di finire in due giorni e poi andrò a scegliere i mobili."

Lena sorrise e la baciò "Farai un ottimo lavoro, ne sono sicura!"

Anche Kara sorrise "Grazie." Disse, dandole un bacio "Sono pronta... Andiamo?" Chiese, notando poi ciò che indossava la compagna.

"Vedi qualcosa che ti piace?"

"Tutto." Sussurrò Kara "Dovrò guardare male chiunque ti guarderà il sedere... Questa minigonna ti sta da urlo."

"A me interessa solo attirare la tua, di attenzione."

"Ha già funzionato!" Ammise la bionda "Andiamo o non usciamo più."

Le due uscirono di casa e Kara chiuse la porta, poi salirono sull'auto prestata da Alex e la bionda si mise al volante.

Arrivarono al locale insieme a James e Winn "Ehi! Siete uno schianto." Commentò quest'ultimo.

"Grazie." Risposero assieme le due ragazze.

Entrati nel locale, trovarono gli altri seduti ai soliti due tavoli, presero posto e ordinarono ad un cameriere "Io e Brainy abbiamo una cosa da dire." Se ne uscì ad un certo punto Nia "Qualcuno lo sa già..."

Kara le fece l'occhiolino e fece cenno col capo "Non tenerci sulle spine!" Disse allora Kelly, sorella di James.

Nia prese un respiro profondo "Ecco... Io e Brainy..." 

"Oddio, vi sposate??" Chiese Mon-El.

"Non interrompere!" Disse Imra.

"Dicevo... Io e Brainy... Ecco... Noi saremo genitori! Aspetto un bambino."

Sui volti dei presenti si dipinsero bellissimi sorrisi, con ognuno che abbracciò i due amici "E non è tutto!" Avanzò Brainy, fissando Nia "Vieni a vivere con me."

La ragazza sorrise e lo abbracciò "Si!"

"Qui ci vuole un brindisi!" Avanzò James.

Tutti, al suo seguito, alzarono il rispettivo bicchiere e Kara posò lo sguardo su Lena.

Loro già vivevano insieme, ma la bionda voleva dei cuccioli. Una famiglia. Voleva tutto ciò che la vita poteva darle.

E Lena, manco le avesse letto nel pensiero, la guardò a sua volta e le sorrise con la solita dolcezza.

Anche lei voleva le stesse cose.

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Capitolo 33
*** Nuova vita. ***


Passò una settimana, durante la quale Kara continuò ad andare alla casa nuova per continuare la cameretta.

E, finalmente, l'aveva conclusa. Doveva solo mostrarla a Lena.

Verso sera, mandò un messaggio a Lena, che si sarebbe fatta accompagnare lì da Alex e Maggie.

Arrivarono attorno alle sei, trovando Kara intenta a parlare con Jack "Eccole!" Disse costui, presentandosi alla rossa ed alla compagna.

"Non vedo l'ora di vedere la cameretta!"

"Ho cercato di farmi anticipare qualcosa, ma è ermetica."

"Ha fatto di certo un ottimo lavoro!" Ammise Lena, abbracciando la sua bionda preferita, che fece altrettanto.

Entrarono in casa, che Alex e Maggie videro per la prima volta, salirono le scale ed arrivarono innanzi alla porta della cameretta.

Kara portò le mani sugli occhi di Lena affinché li tenesse chiusi ed Alex aprì la porta. La vista lasciò tutti a bocca aperta.

"Guarda." Sussurrò la bionda, togliendo le mani.

Anche Lena rimase piacevolmente colpita "È... È bellissima..."

Le pareti erano bianche, con decorazioni rosa e azzurre, un letto a castello, accanto una cassapanca, di fronte un fasciatoio ed un armadio con due ante e tre cassettoni, sotto la finestra una scrivania con una sedia e, in totale, vi erano sei mensole piene di peluches.

Lena, d'istinto, abbracciò Kara, baciandola "Ti piace?"

"Mi piace tantissimo!" Singhiozzò la mora.

"La cameretta è stupenda, ma... Davvero piangi?"

"È più forte di me... È perfetta..."

Anche Alex carezzò le spalle di Kara "Hai fatto un lavoro eccellente!"

"Quando toccherà a noi arredare la cameretta, ti chiamerò senz'altro. E credo che anche Nia lo farà..." Disse Maggie.

"A tal proposito..." Avanzò Jack "Questa cameretta ha molto potenziale. Posso scattare delle foto e metterle sul mio sito? Ovviamente darò i crediti del lavoro a te..."

"Certo, nessun problema."

"Se vuoi arrotondare, puoi farmi da consulente. Se qualcuno dovesse richiedere di parlare con te, ti pagherò..."

"Se dovesse servire, lo faccio gratis."

"Kara, un lavoro va sempre pagato." Disse Maggie.

"Lascerò a te la scelta." Rivolse a Jack "Se la consulenza servirà, mi pagherai, altrimenti no."

"Affare fatto!" Rispose lui, tendendole la mano, stretta.

I tre se ne andarono poi, così da lasciare sole Kara e Lena, con la mora che non si stancava di guardare il grande lavoro fatto.

Lena si strinse subito a lei "Ti amo tanto!"

"Ti amo anch'io! Più della mia vita."

Le due innamorate si baciarono dolcemente "Non vedo l'ora di utilizzare la cameretta... Avere i nostri figli..."

"Anch'io non vedo l'ora!" Sorrise Kara "Quando ci trasferiamo?"

"Nel fine settimana?"

"Perfetto! Oggi è Giovedì... Inizio a chiamare James, Mon-El e gli altri per farci aiutare."

"La nostra vera vita insieme sta per iniziare..."

"E sarà stupenda!" Ammise Kara, stringendo a sé la sua Omega "Ogni giorno con te sarà perfetto."

"Lo sono già."

"Si... Ma voglio che lo siano maggiormente!"

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Capitolo 34
*** Trasloco 1. ***


Arrivato il sabato mattina, tutti gli amici si trovarono a casa di Lena per aiutare costei e Kara col trasloco.

Ad aiutare erano arrivati anche Eliza con Jeremiah e Clark con Lois e il piccolo Jon, per la gioia di Kara, che adorava il nipotino.

"Lena dov'è?"

"Di sopra... Stava mettendo via i suoi vestiti." Rispose Alex.

"Vado a vedere se le serve una mano."

"No, furbacchione! Salgo io." Disse Imra e Mon sospirò, riprendendo a portare fuori i due trolley con le scarpe.

"Dai dai, su col morale!" Tentò James.

Imra, salita di sopra, trovò Lena seduta sul letto "Ehi... Va tutto bene?"

La mora si voltò "Si... Tutto bene."

"Non ci starai ripensando, vero?"

"No no, assolutamente!"

"E allora cosa c'è?"

L'Omega prese la sua borsetta e, da essa, tirò fuori qualcosa "Mi sentivo male da un paio di giorni, così ieri ho chiesto ad Alex di accompagnarmi dal medico. E... Lui mi ha mandata dalla ginecologa..."

Imra capì subito e sorrise, trovando conferma in ciò che Lena le stava mostrando "Congratulazioni!" Disse, abbracciandola.

"Grazie. E... Non dire nulla a Kara."

"Sarò muta come un pesce!"

Lena riprese a mettere via le sue cose e l'altra Omega l'aiutò "Amore, hai bisogno di una mano?" Chiese Kara, facendo capolino dalla porta.

"No, ho quasi finito. Tu a che punto sei?"

"Devo ancora mettere via scarpe e intimo."

La mora sorrise, avvicinandosi alla sua amata "Ho mai detto quanto amo il tuo intimo?" Sussurrò, con malizia.

"Mai quanto io adoro la tua, di biancheria intima!" Rispose, carezzandole i fianchi "Ti lascio finire."

"Va bene."

"A proposito, mia madre e Lois stanno preparando il pranzo! Vuoi qualcosa in particolare?"

"No... Basta che ci sia un po' di frutta."

Kara sorrise "D'accordo, amore! Chiamo subito mia madre."

La bionda si congedò dalla sua amata con un tenero bacio e trascinò il suo trolley "Chissà quando lo saprà..."

"Sono curiosa anch'io!"

Un forte tonfo attirò la loro attenzione ed uscirono dalla stanza, trovando Kara addosso a Mon e James "Che botta..."

"Tutto bene??" Chiese Lena, preoccupata.

"Siamo inciampati portando giù la cassettiera..." Spiegò Mon.

"Colpa nostra, scusa!" Rivolse James a Kara, notando che si teneva il braccio sinistro "Ehi..."

"M-Mi fa male il braccio..."

"Ti accompagno in ospedale!" Offrì Mon.

"No! Voi due impiastri lavorate." Li beccò Imra.

"La porto io." Avanzò Clark "Vi terrò aggiornati."

I quattro annuirono, così i due cugini se ne andarono, con Clark che aiutò Kara, la quale sembrava molto sofferente.

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Capitolo 35
*** Trasloco 2. ***


Arrivati al Pronto Soccorso, Clark e Kara attesero una decina di minuti, dopo la registrazione, prima che un medico chiamasse la bionda.

La fece accomodare in una stanza "Salve, sono il dottor McGines. Qui leggo che è caduta per le scale e ha forti dolori al braccio..."

"Esatto." Rispose la bionda, sofferente.

Kara venne aiutata da Clark a togliere la camicia "Kara!" Chiamò Lena, entrando nella stanza con un'infermiera.

"Ha detto di essere la sua ragazza."

"Si... È la mia Lena."

Allora l'infermiera se ne andò e il medico controllò la bionda "La mando a fare una radiografia. Credo abbia una doppia frattura."

Kara annuì e l'infermiera nella stanza la condusse in radiologia, andando a consegnare la documentazione al radiologo "Come mai... Sei qui?"

"E-Ecco..." Iniziò Lena, arrossendo un poco "Ehm... Ho pensato che avresti dovuto togliere la camicia e... E chiunque avrebbe visto il tuo fisico..."

Clark se la rise tra sé e sé, mentre Kara si sporse verso la mora, baciandola "Possono guardare quanto vogliono. Tutto questo sarà sempre tuo!"

Lena sorrise "Lo so."

"Kara Danvers?" Chiamò il medico, uscendo dalla stanza.

"Sono io."

"Vuoi che t'aiuti?" Offrì Clark.

"No... Accompagna Lena a mangiare qualcosa. È un po' pallida..."

Il ragazzo fissò la mora e annuì "D'accordo."

Kara seguì il medico, mentre Lena e Clark andarono ai distributori automatici e le prese una brioche ed una lattina di aranciata.

"Grazie... Sei molto gentile."

"Di nulla! Ma sei davvero pallida... Sicura di star bene?"

Lena annuì, poi aprì la borsetta e mostrò al ragazzo ciò che aveva tra le mani "Sono incinta... Per questo sono pallida."

Lui sorrise felice "Congratulazioni!"

"Grazie!" Rispose l'Omega "Spero solo che Kara non abbia nulla di grave."

Rimasero lì una decina di minuti, poi tornarono in radiologia, dalla quale Kara era appena uscita "Mando subito i referti al dottor McGines."

I tre ringraziarono e tornarono al Pronto Soccorso, ove chiesero del medico, che li fece chiamare subito "Non ho belle notizie..."

"Mi dica..."

"Ha una doppia frattura ad omero e scapola." Spiegò, indicando i punti lesi "Necessita di un intervento per ridurre le fratture."

Kara chiuse gli occhi e sospirò "Proprio nel mezzo del trasloco..."

"Ci pensiamo noi, tranquilla."

"Andiamo a casa a prendere le tue cose personali e il pigiama."

Il medico fece cenno ad un infermiere di ricoverare Kara in Ortopedia, mentre Clark e Lena se ne andarono.

Intanto, alla casa nuova, i nostri stavano finendo di sistemare i mobili come Lena aveva spiegato loro prima di andare.

"Chissà come sta Kara..."

"Speriamo non sia nulla di grave."

"Ahia! Una scheggia!" Lamentò James.

"Un'altra? È già la terza..." Disse Kelly, prendendo la pinzetta per toglierla.

"Non è mica colpa mia."

Pochi minuti dopo arrivarono Clark e Lena "Come sta Kara?" Chiese subito Alex, preoccupata.

"Frattura a omero e scapola... Dev'essere operata." Rispose la mora e tutti sospirarono.

Non ci voleva proprio.

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Capitolo 36
*** Revelation. ***


Kara venne operata quello stesso pomeriggio, così Lena, Clark ed Alex rimasero in ospedale con lei.

Era in sala operatoria da poco più di tre ore e, finalmente, il dottor McGines uscì per dare loro informazioni "Tutto bene."

I tre tirarono un sospiro di sollievo "Per fortuna..."

"Posso vederla?"

"Certo, mi segua."

Lena e gli altri due seguirono il medico, che indicò loro la stanza nella quale Kara era stata portata "Grazie."

Il medico annuì e Lena entrò, sedendosi sulla sedia accanto al letto ed Alex la raggiunse, mentre Clark era andato a prendere qualcosa al bar.

La bionda si svegliò pochi minuti dopo "Ehi..."

Alex le sorrise, carezzandole i capelli e anche Kara fece lo stesso "Ehi..."

"Kara! Come ti senti?" Chiese Lena.

La bionda le sfiorò le nocche con la mano sana "Meglio..."

"Vado ad avvisare Clark."

Alex uscì dalla stanza, lasciando sole le due ragazze e Lena si sporse per dare un bacio a Kara.

"Mi dispiace..."

"Perché? Non dovresti. Gli altri si stanno dando da fare."

"Volevo aiutare... È... È la nostra casa..."

Lena le carezzò la fronte "Hai fatto la cameretta dei cuccioli! Hai fatto molto." Sorrise l'Omega "E... Tra qualche mese servirà."

Kara sbattè le palpebre un paio di volte "Ok... È l'effetto dei farmaci..."

La mora prese la mano sana dell'Alpha e la posò sul suo ventre "Sono incinta di quattro settimane!"

E la bionda le regalò il suo più bel sorriso "È fantastico!"

"Si... Si!"

"Era un motivo per ballare... Dovevamo inaugurare così la casa..."

"Lo faremo, quando starai meglio."

Kara le carezzò di nuovo il ventre "Ancora non ci credo..."

"La prossima settimana farò l'ecografia, perché la mia ginecologa aveva lo studio chiuso per motivi familiari."

"Capisco... Non vedo l'ora di vedere il nostro piccolo o piccola!"

Lena sorrise "Immagino! Sarà bellissimo."

"Lo sarà davvero."

"Ma ora riposa... Non devi affaticarti..."

Kara le diede un ultimo bacio, poi si appisolò, sperando di sognare il viso del suo piccolo o piccola.

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Capitolo 37
*** Emotions. ***


Passarono tre giorni e Kara venne dimessa ed Alex l'accompagnò a casa prima di andare al lavoro.

La bionda era da sola e, nonostante il gesso alla spalla, riuscì a prepararsi un paio di panini per pranzo, poi prese gli antidolorifici ed infine si stese sul divano per riposare.

Lena sarebbe tornata alle sette e non vedeva l'ora di passare del tempo con lei. In ospedale si scambiavano solo piccoli baci e basta, visto che era un continuo andare e venire di medici.

Ma ancora non riusciva a credere al fatto che presto sarebbe divenuta madre. Il suo sogno si sarebbe realizzato.

Chiuse gli occhi e lasciò che questi dolci pensieri le riempissero la mente mentre dormiva.

Fu poi un dolce tocco alla sua spalla sana a svegliarla "Non volevo svegliarti, solo farti sapere che sono tornata presto..."

"Lena..." Biascicò la bionda, con la voce impastata dal sonno.

"Riposa tranquilla." Disse piano, baciandola.

Kara si mise seduta "No, penso di aver dormito abbastanza... Adesso voglio altro..." Sussurrò, avvicinandosi alla mora.

"E... Cosa vorresti?" Chiese maliziosa.

La bionda prese il telecomando dello stereo e lo accese "Un lento. E poi, sai com'è... Una cosa tira l'altra..."

Lena si morse il labbro inferiore e cinse con le braccia il collo della sua amata, che le posò il braccio sano sulla vita, all'altezza dei reni.

Alla mora era mancata molto la compagna e, finalmente, potevano inaugurare la loro casa ballando.

"Finalmente..."

Kara le baciò il collo, inspirando il suo profumo "Non vedevo l'ora di stare sola con te, amore mio."

"Anch'io." Rispose l'Omega, mostrandole il collo, affinché la bionda potesse baciarla ed amarla.

"Che ne dici se uscissimo a cena?"

"Si... Ottima idea."

Kara passò a baciarle il petto "Saliamo a farci un bel bagno?"

Lena sorrise, sfiorando il collo ed i capelli del suo amore "Certo! So quanto ti piace farti coccolare..."

La bionda la strinse a sé "Solo se sei tu a farlo."

La mora si allontanò un poco e la prese per mano "Va bene... Allora andiamo. Ti prometto che sarà molto piacevole!"

"Su questo non ho dubbi... Ma prima..."

L'Omega si fermò e l'Alpha si inginocchiò, posandole dolci bacetti sul ventre leggermente rigonfio "Adoro i tuoi baci e scommetto che li amerà anche lui o lei..."

"Aspetto con ansia la prossima settimana per assistere al l'ecografia!"

"Sarà un'emozione... Condivideremo insieme una delle gioie più belle della vita." Sorrise Lena.

Kara si rimise in piedi e baciò la sua amata "La prima di tante!"

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Capitolo 38
*** Doppia felicità. ***


Passò una settimana e le due ragazze erano finalmente pronte per la prima ecografia, soprattutto Kara non vedeva l'ora.

"Dai dai, altrimenti faremo tardi!"

Lena guardò l'orologio "Ma... Amore, sono solo le nove! Ho l'appuntamento tra un'ora."

"Lo so, ma io sono in trepidante attesa!"

La mora sorrise, finì il suo succo d'uva e s'avvicinò alla compagna "So quanto ci tieni e anch'io non vedo l'ora! Poi, stasera, quando tornerò dal lavoro, festeggeremo a dovere."

Kara si morse il labbro inferiore ed abbracciò la sua Omega, baciandola dolcemente "Stasera ti porto fuori a cena. Ho già organizzato una cosetta speciale, ma semplice... Per stare in intimità..."

"Mi piacerà sicuramente!" Ammise Lena.

Pochi minuti e le due ragazze se ne andarono, con la mora che chiamò il suo autista, finalmente ritornato al suo servizio dopo aver risolto i suoi problemi personali, chiedendo di accompagnarle dalla ginecologa.

Lena diede all'uomo l'indirizzo e ci vollero diversi minuti, per arrivare, dato il traffico causato dai lavori in corso.

Le due ragazze entrarono nella clinica mano nella mano "Buongiorno!"

"Salve, ho un appuntamento con la dottoressa Clements."

La segretaria guardò l'agenda "Lei è Lena Luthor?"

"Si, precisamente."

"Prego, la dottoressa la sta aspettando." Disse, accompagnandole alla stanza ove Lena avrebbe fatto l'ecografia.

"Buongiorno, Lena! Come sta?"

"Bene, grazie. Ieri mattina sono iniziate le nausee..."

"Dopo le prescrivo le vitamine prenatali. Prego, si metta sul lettino che la visito e faccio l'ecografia..."

"Va bene."

Poi la donna sulla quarantina notò Kara "Lei è la sua compagna?"

"Si, sono Kara Danvers!" Disse la bionda, esibendo il suo bellissimo sorriso.

"Mi aveva detto che era bellissima, ma non così tanto! Supera moltissimo le mie aspettative e... Siete davvero una bella coppia!"

Entrambe sorrisero, poi Kara prese posto su una sedia accanto al lettino e tenne la mano di Lena, mentre la Clements iniziò la visita ginecologica.

Al momento dell'ecografia, le due innamorate guardarono il monitor "Va tutto bene?" Chiese Kara.

La donna sorrise, indicando lo schermo "Benone! E... Questi puntini sono i vostri cuccioli."

"S-Sono... Sono due?" Tentò Lena.

"Esattamente! E stanno crescendo bene."

Lena sorrise e specchiò gli occhi in quelli bellissimi e commossi di Kara, che la baciò dolcemente "Ti amo. Ti amo tanto!"

"Ti amo anch'io."

"Due... Un sogno che si avvera!"

La mora pagò la visita, salutarono la donna e lasciarono la stanza, con Kara che abbracciò la mora "Kara, ma..."

"Non potevo baciarti come volevo prima..." Sussurrò, coinvolgendo in un bacio pieno di passione la compagna.

La bionda era davvero felice di diventare madre e, in più, in cuccioli erano due, quindi la felicità era doppia.

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Capitolo 39
*** Declaration. ***


Lena avrebbe finito di lavorare alle sette e Kara, che aveva invece terminato alle quattro e mezza, passò il tempo a preparare la serata.

O meglio, ciò che aveva in mente.

"Spiegami... Perché io non ho capito come mai vuoi fare un pic-nic con Lena nel vostro giardino." Disse Lucy.

Anche Sam, Nia e Kelly se lo chiedevano e Kara si limitò a sorridere, guardando il cielo "Per le stelle..."

"In centro c'è un bellissimo ristorante dove si può mangiare in veranda e vedere anche le stelle!"

"Pecchi di spirito romantico." Rivolse Sam alla compagna.

Lucy sospirò "Ok, mi arrendo. Ma sappi che io ti porterò solo e soltanto in un ristorante o in una pizzeria!"

"Va bene." Sorrise Sam, dandole un bacio "Adesso vai al centro commerciale o ci vorrà una vita, per fare la torta Paradiso."

La bruna se ne andò con Kelly "Quanto vorrei che Brainy fosse romantico come te..." Disse Nia.

"Non lo è?"

"Non molto... Mi porta sempre parecchio sushi e se non fosse per le voglie, mangerei solo quello!"

"Qui serve il tuo tocco, Sam!" Sorrise Kara.

"Ci penserò io!"

Lucy e Kelly tornarono diversi minuti dopo, lasciando Sam e Kara alle prese con la torta "Grazie per il tuo aiuto!"

"Di nulla." Sorrise la castana "Sono io che ti ringrazio."

"Non ho fatto nulla..."

"Si, invece. Tu hai amato e, soprattutto, accettato Lena... La rendi felice. Ed ora diventerete anche madri..."

"Anche lei mi rende felice. Molto felice!"

Sam le sorrise, continuando a preparare la torta, con Kara che pensò poi a panini e spuntini vari.

Le tre amiche se ne andarono verso le sei, così la bionda andò a farsi una bella doccia e si cambiò, uscendo poi a sistemare il tutto.

Lena arrivò alle sette, puntuale come al solito "Amore, sono a casa!"

"Ciao, amore mio." Sorrise la bionda, dandole un bacio.

Lena le cinse il collo con le braccia e la baciò ancora "Vado a fare la doccia..." Sussurrò, ottenendo un altro bacio.

"Vai pure... Dopo ho una sorpresa per te. Ciò a cui alludevo oggi..."

"Sono curiosa."

La bionda sorrise "Quando sei pronta, raggiungimi in giardino, sul retro."

La mora salì le scale ed entrò in bagno, si spogliò e s'infilò sotto il caldo getto d'acqua, rilassandosi.

Pochi minuti e andò in camera a vestirsi, uscendo poi in giardino. E rimase a bocca aperta.

Innanzi a lei, Kara era in piedi, con infisso jeans e camicetta, mentre alle sue spalle vi era una coperta stesa, un cesto da pic-nic, diverse candele tutte intorno piantate nel terreno e un'atmosfera fantastica.

"Kara... Ma..." Tentò, piacevolmente sorpresa, avvicinandosi.

"Tutto per te, amore mio." Sussurrò, dandole un bacio e mettendosi in ginocchio, fissandola con amore e devozione.

La mora Omega capì e deglutì, gli occhi già lucidi "Kara..."

"Lena, amore mio, io... Io ti amo. Sei l'amore della mia vita, la gemella della mia anima, il mio tutto." Iniziò, visibilmente tesa "All'inizio ho un po' sbagliato a causa della mia gelosia, dovuta all'amore che provo e alla paura di perderti... E non voglio che accada. Mai. Quindi... Vorresti rendermi l'Alpha più felice dell'Universo accettando di sposarmi?"

Mise la mano sul cuore e le mostrò l'anello e Lena s'inginocchiò" Si... Si si si! Solo e per sempre si."

Kara sorrise, le mise l'anello e lo baciò, prima di stringersi a Lena e rubarle un bacio pieno di passione "Ti amo."

"Ti amo anch'io!"

"Spero che tutto questo ti piaccia... Confesso che Sam, Lucy, Nia e Kelly mi hanno aiutata o non sarei riuscita a fare tutto da sola..."

"L'hai fatto col cuore. Mi piacerà sicuramente!"

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Capitolo 40
*** Love your smile. ***


Il mattino seguente, Kara e Lena si svegliarono nel loro caldo abbraccio e la mora si stese poi sulla sua amata, dandole un tenero bacio.

"Il mio buongiorno preferito!"

"Anche il mio."

Dopo qualche bacetto, Kara stese Lena sotto di sé, stando attenta a non farle male e rimase a guardarla, sfiorandole il viso con una tenera carezza "Come sei bella..."

Il tono e lo sguardo rapirono Lena, che si trovò ad arrossire "Lo sei anche tu..." Sussurrò, carezzandole il collo "E sono felice ogni giorno, per averti accanto. Non vedo l'ora che sia per sempre!"

"Quando vorrai, ne parleremo." Sorrise la bionda, abbassandosi per baciare ed assaggiare la pelle nivea di Lena, che gemette di piacere.

La strinse a sé e presto la passione le avvolse, con Lena che raggiunse presto il culmine del piacere.

Lena rimase stesa sopra a Kara, ancora unita a lei, cercando di regolarizzare il respiro "Ti amo."

"Ti amo anch'io!"

L'Omega sollevò lo sguardo e sorrise, trovando gli occhi bellissimi di Kara, sempre pieni d'amore per lei "Ci sposeremo a Maggio, tra le rose..."

"Tutte le rose che vuoi! Dovessi ordinarle da ogni fiorista della città."

Lena sorrise, stringendosi a lei e carezzandole il petto "Però non voglio sapere come ti vestirai..."

"Sono d'accordo. I nostri abiti saranno una sorpresa."

"Ma... Hai intenzione di darmi ragione su tutto?"

"Si. Voglio che sia perfetto e indimenticabile... Voglio che sia il tuo ricordo più bello!"

Lena la fissava "Mi ami a tal punto?"

"Non sai quanto! Il mio amore per te non si può quantificare."

La mora baciò la sua Alpha "Va bene... Però devi decidere qualcosa anche tu." Disse, con un mezzo sorriso.

"Ok... Allora, niente pesce al buffet. Ogni volta che lo mangio, è un'intossicazione garantita!"

"Anch'io pensavo di bandire il pesce... Non voglio un buffet sofisticato."

Kara sorrise "Ci sarà la pista da ballo. Noi dobbiamo sempre ballare, è una delle passioni che ci accomuna!"

"Non mancherà di certo! Ma evitiamo di mettere James come DJ."

"Si, ti prego! Meglio evitare che parta chissà che genere musicale in un giorno tanto speciale."

Le due innamorate rimasero strette l'una all'altra e di coccolavano "E... Poi parleremo degli invitati..."

"Alludi alla tua famiglia?"

"Si... Io non ho sposato Edge. Ho scelto te e la felicità, ho scelto il vero amore... Se anche li invitassi, non verrebbero."

"Non puoi saperlo..."

"Credimi... Non verrebbero mai."

Kara sentì che la sua Omega stava cadendo preda delle sue emozioni, così la coccolò e le fece le fusa "Non essere triste... Ci sono io."

"Lo so. Per fortuna che ci sei!"

La bionda le baciò la fronte "Senti, che ne dici se andassimo a ballare stasera?" Propose, carezzandole la schiena "Andremo tutte le sere, se vuoi. Dobbiamo approfittarne, prima di dedicarci totalmente al mio amore... O amori." Sorrise, sfiorandole il ventre.

"Si, mi piacerebbe molto!"

"Bene, allora."

"Grazie." Disse la mora.

Kara le diede un tenero bacio "Non voglio vederti triste, amore. Io amo il tuo sorriso e farò di tutto, affinché non sparisca mai!"

Lena non sapeva davvero cosa potesse aver fatto di buono in vita sua per meritare Kara nella sua vita.

Le diede semplicemente un bacio, per farle sentire tutto l'amore che provava per lei.

Un bacio che voleva dire tutto.

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Capitolo 41
*** A sweet love. ***


Terminata la giornata lavorativa, Lena arrivò a casa e trovò Kara in soggiorno, in boxer e maglietta.

"Ciao, amore! Bentornata." Disse Kara.

"Ciao! Grazie." Rispose Lena, abbracciandola "Adoro vederti con indosso poco e niente..." Sussurrò, baciandole la mandibola e carezzandole gli addominali, ottenendo un ringhio di apprezzamento.

"Facciamo la doccia insieme?"

"Si... Voglio sentire i tuoi muscoli... Il tuo corpo..."

Kara si morse il labbro inferiore "Sarà meglio fare solo la doccia o non usciamo più."

L'Omega fu d'accordo con lei "Bene... Terremo il meglio per dopo..."

La bionda le diede un bacio molto dolce, tuttavia prese in braccio la compagna e la portò in bagno.

Aprì l'acqua della doccia, si spogliarono e s'infilarono sotto il caldo getto d'acqua, insaponandosi e schioccandosi dolci bacetti.

Finita la doccia, le due innamorate si asciugarono e poi andarono in camera a vestirsi, uscendo poi quando furono pronte, dopo aver chiuso tutto.

Decisero di raggiungere il locale a piedi, camminando mano nella mano, guardando le vetrine dei negozi ed apprezzando la rispettiva compagnia.

Arrivate al locale, le due innamorate raggiunsero la pista da ballo e si sedettero su uno dei divanetti ai suoi lati.

"Attendiamo un ballo più tranquillo... Non voglio che i cuccioli rischino..."

"Non credo che rischino... Però meglio essere caute."

Kara sorrise e le diede un dolce bacio poi, finalmente, sulla pista accanto, partì un lento "Posso avere l'onore?"

"Certo!" Sorrise Lena.

Andarono in pista e danzarono, strette l'una all'altra, inspirando il rispettivo profumo "Ti amo."

"Ti amo anch'io!" Sussurrò la mora.

Dopo il lento partirono un tango ed una bachata "Mi mancava ballare con te!" Ammise la bionda.

"Anche a me! Adoro sentire i tuoi muscoli... Tutti, i tuoi muscoli."

Kara le carezzò la schiena e la strinse a sé "Che ne dici di prendere qualche stuzzichino e andare a casa? Così potrai toccarli tutti..."

Lena si morse il labbro inferiore e si avvicinò all'orecchio destro del suo amore "Cerchiamo di fare presto... Non abbuffarti come al solito..." Sussurrò, con malizia.

"Oooh, sapendo ciò che mi aspetta a casa, prometto di mangiare in fretta! E con moderazione."

Lena si limitò a sorriderle, mentre si sedevano ad un tavolino al bar e ordinarono qualche stuzzichino e dell'acqua ad uno dei tre baristi.

Vennero servite ed iniziarono a mangiare, scambiandosi qualche bacetto e dolci coccole.

Ma Kara prese una decisione.

Voleva che Lena fosse felice in tutto e per tutto, quindi avrebbe parlato con la famiglia di Lena per invitarli al matrimonio.

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Capitolo 42
*** A casa Luthor. ***


Il mattino seguente, Kara si svegliò presto e carezzò le spalle di Lena, che si voltò nel suo abbraccio "Amore..."

"Dormi, è presto. Io devo fare una cosa..."

Lena aprì gli occhi "E cosa dovresti fare?"

"Voglio fare una cosa e, se alla fine sarò riuscita nel mio intento, spero che ne sarai felice!"

La mora si limitò a fissarla e sorrise "Va bene..."

"Riposa e stai tranquilla. Io spero di fare presto!" Disse la bionda, dando un bacio a Lena e lasciando la stanza per andare a fare la doccia.

Ritornò in camera diversi minuti dopo per vestirsi e dare un altro bacio a Lena, prima di prendere e uscire di casa.

Kara trovò Alex ad aspettarla "Ciao! Vuoi fare davvero ciò di cui mi hai parlato nel messaggio di ieri sera?"

"Si. Voglio andare dai genitori di Lena ed invitarli al matrimonio... Anzi, la madre e il fratello, il padre è morto quando era piccola..."

La rossa annuì e mise in moto e, durante il tragitto, Kara pensava a cosa dire loro, sapendo che erano persone difficili.

Circa un quarto d'ora più tardi furono a destinazione "Sei pronta?"

"Si e spero proprio che verranno. A Lena farebbe piacere!"

Alex sorrise "In bocca al lupo."

Kara annuì, prese un respiro profondo e scese dall'auto, attraversò la strada e raggiunse la grande villa, suonando il campanello.

Fu un inserviente ad aprirle "Desidera?"

"Sono Kara Danvers, vorrei parlare coi signori Luthor."

"Attenda." Disse il tipo, chiudendo la porta per andare a riferire ai suoi padroni e tornò poco dopo "Prego, si accomodi."

Kara ringraziò e seguì l'uomo lungo un corridoio e, nella sala da pranzo, vide Lillian e Lex "Buongiorno."

"Hai una bella faccia tosta, a presentarti qui."

"Buongiorno." Salutò invece Lex.

"Cosa vuoi?"

"Io e Lena ci sposeremo a Maggio e volevamo invitarvi al nostro matrimonio e sarebbe bello avervi nella vita dei nostri cuccioli."

Lillian la fulminò con lo sguardo "Non solo hai portato via Lena, ma vi sposate e lei è incinta! Oltraggioso."

"Mi spiace che la pensi così, signora Luthor."

"Non saremo della cerimonia. Puoi andartene."

"Mi dispiace, ci avrebbe fatto piacere." Disse Kara, salutando e andandosene, ma venne raggiunta da Lex.

"Aspetti."

La bionda si fermò "Mi dica, signor Luthor."

"Lex va bene." Ribadì, dandole un biglietto da visita "Quando avrete deciso luogo, data e ora, mi scriva."

"D'accordo, lo farò."

"Mia madre è una persona difficile ed io non sono sempre stato un santo, con mia sorella, ma lei rende Lena felice e questo mi basta."

"Anche lei mi rende felice."

Lui fece un piccolo sorriso "Buona giornata, Miss Danvers."

"Anche a lei." Rispose, tornando in auto da Alex.

"Allora?" Chiese la rossa e Kara le raccontò quanto accaduto "Beh dai, non è andata male. C'è speranza."

"Si... Spero davvero che verranno!"

"Adesso dove andiamo?"

"A prendere la colazione per il mio amore!" Sorrise Kara ed Alex fece altrettanto, dirigendosi verso il loro café preferito.

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Capitolo 43
*** Idea originale. ***


Passarono un paio di settimane ed arrivò Febbraio, con Kara che era già alla ricerca del perfetto regalo di San Valentino.

"Ma... Sai che mancano tredici giorni, vero?"

"Lo so, ma voglio farle un bel regalo." Disse la bionda, sedendosi sul divano.

Alex le porse una tazza di thè caldo, prendendo posto accanto alla sorella "Ok, ti aiuterò. Sai cosa vuoi regalarle?"

"Mmmh... Ho diverse idee..."

"Dimmele."

Kara sorseggiò la calda bevanda "Beh... Pensavo a un abito, gioielli... Fiori... Una bella cena in un posto romantico..."

"Allora... Potresti regalarle tutte quelle cose."

"Che?? Per San Valentino?"

"Si!" Sorrise Alex "Che ne dici?"

"La mia carta di credito è quasi al limite..."

Alex sospirò "Fammi indovinare... A parte le bollette, hai comprato altri peluches e giochi per i cuccioli!"

Kara sorrise "Si, confesso!"

"Allora, fossi in te, opterei per cena e fiori! E non scordare i cioccolatini."

La bionda annuì col capo, finendo il thè e posando la tazza sul tavolino innanzi al divano "Allora dovrò sfoderare tutte le mie abilità culinarie!" Disse l'Alpha, mostrando i muscoli e facendo ridere la sorella.

"Bene! Per fortuna la mamma ci ha sempre fatto imparare."

"Già, ma proverò lo stesso a chiederle qualche consiglio."

Alex sorrise e la baciò sulla fronte "Dai, andiamo a fare un giro al centro commerciale!" Propose.

Kara accettò di buon grado, così uscirono di casa e salirono in auto e, durante il tragitto, la bionda ebbe quasi un'illuminazione "Ho trovato!"

"Cosa?" Chiese l'Omega, spaventatasi per l'improvvisa ammissione della sorella "Mi hai fatto prendere un colpo!"

"Il regalo giusto per Lena..."

"Hai già cambiato idea su cena, fiori e cioccolatini?"

"No no."

"E allora cosa?"

"Le regalerò l'abito da sposa!" Dichiarò.

Alex era senza parole "Non è una brutta idea... È molto originale!"

Kara sorrise "Risparmierò e le prenderò l'abito più bello di tutti!"

"Tu che risparmi? Cos'è, una barzelletta?" Chiese, in tono ironico e la bionda si finse offesa, facendo ridere di gusto la rossa.

"Vedrai... Il giorno del matrimonio sarà stupenda!"

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Capitolo 44
*** Idea approvata. ***


Una volta a casa, Kara trovò Lena, che era uscita prima dal lavoro ed era seduta sul divano.

"Amore, ti senti bene?"

"Si si, solo un po' di nausea... E tu dov'eri?"

"Con Alex... A scegliere il tuo regalo di San Valentino!"

La mora sorrise appena "Davvero? Mancano tredici giorni..."

"Voglio che sia speciale, per farti capire quanto ti amo!"

Lena le carezzò dolcemente il viso "Ma io so che mi ami!" Sorrise l'Omega "E... Io, il regalo, l'ho già preso!"

Anche Kara sorrise "Davvero? Mi fa piacere."

"Bene..." Sussurrò la mora, sporgendosi per darle un bacio, che Kara corrispose ben volentieri.

"E ho avuto un'idea un po' particolare..."

"Del tipo?"

"Voglio regalarti l'abito da sposa!"

Lena sgranò gli occhi, certa di aver capito male "Come? L'abito da sposa? Ma... Non sei il tipo che freme dalla voglia di vedere la compagna col vestito, tenendosi la sorpresa?"

"Generalmente si... Ma impazzirò comunque, perché non vedrei l'ora di ammirarti in tutta la tua bellezza!"

L'Omega le diede un altro bacio "Ok, va bene... Allora io sceglierò e comprerò il tuo abito!"

"Non un abito, io voglio lo smoking!"

"E smoking sia!" Sorrise Lena, sedendosi in braccio a Kara, che le carezzava la vita e baciava il collo "Chissà come sarai bella..."

"Mai quanto te, amore mio."

Lena le regalò un bacio molto dolce, che si fece subito appassionato, finché la mora non si staccò, così da alzarsi e correre in bagno.

Kara la raggiunse e s'inginocchiò accanto a lei, carezzandole schiena e spalle "L-La nausea..."

"Spero di darti un po' di sollievo... Va meglio?"

"Insomma..." Rispose la mora, prima di dare nuovamente di stomaco.

E pensare che il periodo delle nausee era appena iniziato.

Diversi minuti dopo, Kara aiutò Lena a mettersi in piedi e, mentre costei si bagnava il viso, l'Alpha le preparò un bel bagno caldo.

"Scendo a prepararti qualcosa di nutriente e leggero."

"Grazie."

Kara le diede un bacio "Sono totalmente ai tuoi ordini, amore!"

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Capitolo 45
*** Same present. ***


Kara fu davvero presa a organizzare la sorpresa di San Valentino per Lena e, finalmente, il giorno era arrivato.

"Allora? Hai organizzato la sorpresa?" Chiese Alex.

"Si si, ho fatto! Non come volevo io, ma spero che a Lena piaccia..."

"Le piacerà sicuramente!" Ribadì l'Omega, terminando il suo pranzo.

Le due sorelle pagarono il pranzo e poi si divisero, con Alex che tornò al lavoro e la bionda andò invece a casa, visto che faceva mezza giornata.

Ne avrebbe approfittato per preparare il tutto.

Ogni ristorante romantico in città era già andato sold-out e l'Alpha non voleva portare Lena in un posto a caso a San Valentino.

Una volta a casa, si rimboccò le mani e si mise ai fornelli, per preparare le lasagne e la torta Paradiso, seguendo le ricette di Eliza.

Per prima cosa, la bionda si dedicò alla torta, visto che aveva il suo tempo da riposare in frigorifero e, verso le quattro, decise di preparare le lasagne.

Lena sarebbe tornata alle sette, aveva tutto il tempo del mondo. Inoltre non vedeva l'ora di andare con Eliza, l'indomani, a scegliere l'abito per Lena.

Alle cinque e mezza Kara aveva finito e, mentre le lasagne cuocevano, optò per una doccia rilassante.

Sotto il caldo getto d'acqua, la bionda si rilassò e cercò le parole giuste per esprimere il suo amore per Lena, anche se non serviva.

Dopo pochi minuti uscì dalla doccia, si asciugò e andò in camera per vestirsi, scendendo di sotto per tirare fuori le lasagne dal forno e controllare la torta, la preferita di Lena.

La mora arrivò a casa puntuale e trovò la sua amata in giardino "Ciao, amore, sono a casa!"

Kara si voltò e le regalò il suo bellissimo sorriso, abbracciandola "Bentornata, amore! Vai pure a fare la doccia... Io sto preparando la nostra serata..." Sussurrò maliziosa.

Lena si morse il labbro inferiore e la baciò "Non vedo l'ora..."

Entrò allora in casa per fare la doccia e Kara concluse i preparativi, prese un respiro profondo e, quando Lena uscì, diversi minuti dopo, rimase a bocca aperta "Vieni, amore."

"Kara, è... È bellissimo..."

"Tutto, per te. Ti amo tantissimo!"

"Anch'io ti amo." Sorrise Lena "E questo è per te..."

Le porse una scatolina avvolta nel tessuto blu e Kara l'aprì, trovando una catenina col suo nome inciso sul retro "È bellissima!" Ammise Kara, mentre la mora la allacciava al suo collo.

"Ti sta davvero bene."

"Io e te siamo proprio connesse..." Sorrise Kara, porgendole il suo pacchetto, avvolto in una carta rossa "Guarda il mio regalo."

Lena l'aprì e rimase nuovamente sorpresa "Ma... Ma è la stessa catenina! Ovviamente ha inciso il mio nome..." Disse, mentre Kara la metteva al suo collo, sorridendo teneramente.

"È la prova che il vero amore esiste!"

La mora sorrise ed abbracciò la sua Alpha "Sono felice che tu sia il mio."

"Posso dire lo stesso! Ma adesso ceniamo."

Le spostò galantemente la sedia, Lena si accomodò e la bionda andò a prendere le lasagne, da bere e la torta, successivamente "La mia torta preferita! Come hai indovinato?"

"Perché è dolce e delicata come te."

Lena sorrise e fece cenno a Kara di avvicinarsi "Tutto questo merita un bel bacio..."  Sussurrò, tirandola verso di sé, prendendola per il colletto della camicia e la bionda accettò l'effusione.

"Domani vado a scegliere il tuo abito assieme a mia madre..."

"Io a comprare il tuo con Sam e Nia."

"Interessante... Aspetta."

Kara sparecchiò, portando tutto in casa, poi tornò da Lena e la prese in braccio "Wow..."

"Dove eravamo rimaste?"

Lena sorrise e decise di restare al gioco "Non so... Ma credo che eravamo sul punto di concludere al meglio la nostra serata..."

La bionda sorrise a sua volta e le rubò un bacio appassionato, entrando in casa e, successivamente, in camera da letto, così da poter dimostrare ancora a Lena quanto l'amasse.

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Capitolo 46
*** Imbarazzo mattutino. ***


Il mattino seguente, Lena si era svegliata presto, visto che aveva appuntamento con Sam e Nia, che sarebbero passate a prenderla alle nove e mezza per andare in giro per negozi.

La mora guardò Kara, stesa sotto di lei ed ancora addormentata e sorrise, baciandole il petto "Svegliati, dormigliona, o farai tardi..."

Eliza, infatti, sarebbe arrivata alla stessa ora di Sam e Nia "È presto..."

Per fortuna Lena sapeva come svegliare la sua amata "Se ti svegli ti do un bacio e facciamo la doccia insieme... Abbiamo una decina di minuti..." Sussurró all'orecchio della bionda.

Kara aprí subito gli occhi "Dicevi?"

Lena la baciò "Non so di cosa parli..."

L'Alpha stette al gioco poi, rapida, la prese per i fianchi e la stese sotto di sé, baciandola con passione "Voglio fare la doccia con te..."

L'Omega sorrise e la baciò ancora "Anch'io!"

Allora Kara la prese in braccio ed entrarono in bagno, ove mise a terra Lena, che entrò nella doccia ed aprí l'acqua, mentre la bionda chiuse la porticina.

La bionda la issó tra le proprie braccia e la baciò "Ti amo."

"Anch'io ti amo!" Rispose Lena, concedendosi totalmente al suo amore.

Ad interromperle ci pensò il suono del campanello e Kara si staccò da lei, ringhiando "Ma chi diavolo è??"

"Non saprei... Ma tu non smettere..."

"Non smetto di certo! Tanto se è mia madre, ha le chiavi... E pure Alex..."

Proprio Alex, pochi minuti dopo, entrò in bagno, spalancando la porta "Ragazze, siete..." Iniziò, interrompendosi subito, rossa per l'imbarazzo "Oh... OH! Scusatemi..." Biascicó, schizzando fuori dal bagno.

Le due amanti si guardarono in faccia e sorrisero "Farai meglio ad andare a vedere cos'ha..." Sussurró Lena, che cercava di riprendersi dall'orgasmo raggiunto subito prima dell'irruzione di Alex.

"Si... Sarà meglio!" Sorrise Kara, baciando la sua ragazza.

Uscì dalla doccia e mise l'accappatoio e le ciabatte, poi scese di sotto, trovando anche Eliza "Ciao, tesoro!"

"Ciao, mamma! Ehm... Ciao Alex..."

"Solo ciao mi dici??"

"Non sono mica io quella che è entrata in bagno senza bussare..."

Alex roteó gli occhi "Ok ok... Scusa!"

"Non sono arrabbiata, tranquilla!"

"Io, invece, sarò traumatizzata a vita!"

Il siparietto fece sorridere Eliza "Siamo arrivate con una mezz'ora di anticipo, spero non ti dispiaccia..."

"Affatto! Sam e Nia saranno qui alle nove e mezza."

"Allora preparo la colazione!" Offrí la donna, mentre scendeva Lena, che salutò Eliza e si scusó con Alex.

Anche Sam e Nia arrivarono con un po' di anticipo, così riuscirono a fare colazione tutte insieme "Sapete già dove andare?"

"Io avrei fatto una specie di cernita dei vari negozi..." Disse Sam.

"Anch'io!" Ammise Alex "Altrimenti ci vorranno due giorni per andare in tutti i negozi che vendono abiti da cerimonia e nuziali!"

I due mini gruppetti guardarono le loro destinazioni, poi Kara e Lena andarono a prepararsi, così da poter andare finalmente a cercare l'abito nuziale adatto, visto che il tempo stringeva.

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Capitolo 47
*** Se chiudo gli occhi... ***


I due mini gruppetti uscirono e si divisero, con Lena che salì sull'auto di Sam on costei e Nia, mentre Kara sul mezzo di Alex con costei e la madre.

Entrambe raggiunsero il centro città e, manco a farlo apposta, agli estremi, così non si sarebbero incontrate.

"Ecco, questo è il primo negozio." Disse Sam "Il migliore di tutta la città!"

Entrate, Lena si guardò intorno "Credo che qui troverò ciò che cerco."

"Buongiorno! Sono Raul, il proprietario. Come posso aiutarvi?"

Le tre lo salutarono a loro volta "Vorrei vedere gli smoking."

"Certo! Ma... Se posso permettermi, il suo corpo non è per uno smoking..."

"È per la mia compagna. Io scelgo il suo abito, lei il mio."

"È tutto chiaro! Mi segua."

L'uomo condusse le tre ragazze al reparto degli smoking e subito gli occhi di Lena di illuminarono "Questo!" Indicò l'Omega.

"Ha buon gusto, signorina!"

"Sicura?" Chiese Sam.

"Si. Perché se chiudo gli occhi, riesco ad immaginarmela... E sarà bellissima." Sorrise e le due amiche con lei.

"È un completo giacca-pantalone con abbinata una camicia di velluto."

"Ci sono le scarpe da cerimonia bianche come il completo?"

"Naturalmente!" Rispose, facendo cenno di seguirlo.

"Posso già comprare tutto o sono modelli espositivi e deve ordinarli?"

"Devo ordinare!" Disse Raul, digitando i codici dei capi d'abbigliamento e delle scarpe sul Tablet, assieme alle misure di Kara, che Lena forní con estrema precisione "Li avrà entro quindici giorni e può pagare subito, così le lascio la ricevuta, da portare quando viene a ritirarli."

"Perfetto!" Sorrise Lena e, una volta raggiunta la cassa, pagò e se ne andò con le due amiche.

"E ora?" Chiese Nia.

"Ora pensiamo a quelli delle damigelle?"

"No... Facciamo shopping in generale. Io e Kara dobbiamo ancora sceglierle..." Rispose Lena "Io ho voi due e Kelly, Kara penso avrà Alex..."

"Lucy so che non vuole fare la damigella."

"Ecco... Molte cose vanno considerate."

Nel mentre, dall'altra parte della città, Kara, Alex ed Eliza avevano a loro volta trovato l'abito per Lena "Ne è certa?" Chiese Benjamin, un commesso.

"Si! Accidenti, Lena sarà stupenda, in questo vestito. Se chiudo gli occhi me la immagino, in tutto il suo splendore..."

"Perfetto! È un vestito di raso e seta, molto semplice e delicato, con scarpe col tacco abbinate. Ha strass e brillanti sugli orli, attorno alla scollatura e lungo la schiena, sulla parte che la lascerà nuda."

"Per questo credo che sarà bellissima, più del solito!" Sorrise Kara, dandogli un foglietto, sul quale aveva scritto le misure di Lena.

"Bene... Ordino tutto e può ritirare tutto tra quindici giorni. Venga a pagare, così le rilascio la ricevuta, che dovrà portare al momento del ritiro."

"D'accordo, grazie!"

"A voi! Buona giornata e grazie."

Kara, Alex ed Eliza se ne andarono "Adesso cerchi gli abiti per le damigelle?"

"Io e Lena dobbiamo ancora parlarne... Per ora ho solo Alex."

"Capisco... Io e tuo padre abbiamo già gli abiti."

La bionda sorrise, poi abbracciò Alex, felice di farle da damigella "Anduamo a fare la spesa... Stasera voglio cucinare per Lena!"

"Perfetto." Accordarono assieme Alex ed Eliza.

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Capitolo 48
*** Le damigelle. ***


I quindici giorni passarono e mancava un mese al matrimonio e le due ragazze avevano ritirato il vestito, con Kara che lasciò ad Alex quello scelto per Lena e costei affidò a Sam lo smoking di Kara.

Tutto il resto era stato organizzato, mancavano solo le damigelle, perché non tutte volevano farle.

Alex aveva promesso alla sorella ed a Lena che avrebbe pensato lei a trovare le damigelle per entrambe.

Ed erano appena arrivate.

Tre Alpha e tre Omega.

Le prime, ovvero Sara e Laurel Lance e Caitlin Snow per Kara, mentre Ava Sharpe, Dinah Drake e Felicity Smoak per Lena.

Kara e Lena presero le rispettive damigelle per poter decidere il tipo ed il colore dell'abito da indossare.

"Ma chi me l'ha fatto fare..." Borbottó Laurel, passandosi una mano tra i corti capelli biondi.

"Dinah!" Ribadí Sara "Cosa non si fa per amore..."

"Non lo so, ma di certo non si ricatta!"

"Ti ha ricattata?" Chiese Kara, mentre si incamminavano per andare al medesimo negozio in cui la bionda aveva comprato l'abito per Lena.

"Si! Ha minacciato di mandarmi in bianco la prima notte di nozze!"

Anche se Sara e Caitlin stavano soffocando dalle risate, Kara era scioccata "Oddio... Spero Lena non lo faccia mai! Comunque sia, se ti serve una damigella, mi offro."

"Tu si che mi capisci!" Ribadí la bionda, fissando torvamente Sara, che rideva a crepapelle "Non come lei!"

"Figurati... Chiamala pure solidarietà tra Alpha."

"Allora per il vestito siamo d'accordo così?" Chiese Caitlin.

"Si... Smoking! Blu, nero o bianco!" Rispose Kara, trovando l'approvazione generale "Niente abiti e fronzoli!"

Nel mentre, dall'altra parte della città, Dinah aveva raccontato il medesimo episodio del ricatto fatto a Laurel ed anche Lena, Felicity e Ava ridevano di gusto, molto divertite.

"Davvero l'hai ricattare?"

"Si!" Sorrise soddisfatta la castana.

"Mi piace il tuo modo di pensare."

"Perfide..." Disse Felicity.

"Però scommetto che non saresti mai stata capace di resisterle." Se ne uscì Lena "Anche Laurel, così come anche Sara e Caitlin, sembra avere un corpo ben fatto... Come quello di Kara!"

"Oh si! È tutto da baciare e toccare."

"Anche quello di Sara! Dovreste vederla quando si allena... Anzi no! Perché è una visione privata."

"Io non posso lamentarmi di Oliver!"

"Siamo arrivate." Disse Lena.

"Niente di maschile, vero?" Chiese Ava.

"No! Saremo tutte fronzoli e merletti."

"L'idea non mi aggrada, ma per il mio ricatto... Accetto!"

Tutte d'accordo a loro volta, entrarono nel negozio in cui Lena aveva comprato lo smoking di Kara.

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Capitolo 49
*** Wedding. ***


Finalmente arrivò il giorno del matrimonio e le due ragazze, tenute separate, non vedevano l'ora di vedersi.

Sam aveva lasciato ad Alex lo smoking di Kara e la rossa aveva dato alla castana il vestiti di Lena.

Quando Kara vide lo smoking, rimase colpita "È... Davvero bello!"

"Si, credo proprio che ti donerà!" Sorrise Sara "Dai, indossalo!"

"Su su, anche voi dovete prepararvi!" Le beccó Eliza, che aveva il compito di tenerle tutte a bada e farle preparare senza perdere tempo.

Le tre Alpha si prepararono, con Eliza ed Alex che cercavano di aiutarle come meglio potevano, soprattutto con le acconciature e l'unica che non doveva preoccuparsi di questo era Laurel, avendo i capelli corti.

Finalmente, alle nove e mezza, le quattro erano pronte e lasciarono la stanza della cappella in cui si erano preparate per andare in chiesa.

Nella stanza adiacente, Lena stava finendo di indossare il vestito, aiutata dalle damigelle, Sam, Kelly e Nia "Questo abito ti sta divinamente!"

"Grazie." Sorrise la mora a Felicity.

"Per fortuna che non volevi mettere abiti..."

Dinah sorrise, mentre Nia finiva di raccoglierle i capelli in un chignon alto ed elegante "Si... Alla fine non mi dispiace!"

"Pronte!" Disse Sam, esultando letteralmente.

Anche loro uscirono dalla stanza in cui si stavano preparando.

In chiesa, Kara era già sull'altare ad attendere il suo amore e Lena, fuori dalla chiesa, vide Jeremiah "Sei bellissima."

"Grazie." Sorrise la mora, visibilmente emozionata.

"Kara mi ha chiesto di accompagnarti all'altare. Pronta?" Chiese, porgendole il braccetto e l'Omega accettò il tenero invito.

La marcia nuziale partí e Lena fece il suo ingresso, lasciando tutti a bocca aperta, comprese le Leggende, il Team Arrow ed il Team Flash.

Ma, da entrambe le parti, furono anche le damigelle a fare colpo.

Kara, emozionatissima, porse subito le mani a Lena, che vi posó sopra le proprie e poi il prete iniziò la cerimonia.

Al momento dello scambio delle fedi nuziali, vi fu particolare emozione da entrambe le parti e, in vista delle promesse, qualcuno iniziò a piangere.

"Io non ho nulla da promettere, perché tu mi leggi dentro. Sai sempre ciò che voglio e ciò che penso... Ti amo tanto e non smetterò mai, di farlo!"

La bionda sorrise, nel suo smoking nero e camicia bianca "Io voglio prometterti tutto. Avremo presto dei cuccioli e prometto di aiutarti sempre, con loro. E... E ti prometto il mio cuore, la mia anima, la mia mente... Io ti prometto me stessa, amore mio. Oggi e per sempre!"

Le promesse di Kara diedero il colpo di grazia ad alcuni invitati, che piansero tutte le lacrime a disposizione, probabilmente.

"Col potere conferitomi, vi dichiaro moglie e moglie. Potete baciarvi!" Disse il prete e le due ragazze non aspettavano altro.

Kara abbracció Lena, stando attenta al pancione e baciò la compagna con passione, poi diede un bacio anche al ventre rigonfio del suo amore, tutto tra gli applausi ed i fischi di gioia degli invitati.

Fuori, nel cortile della cappella, ove era stato allestito un grande gazebo con tanto di un ricco buffet e di un palco per ballare.

Proprio l'orchestra iniziò a suonare e gli invitati esortarono le due neo mogli per il primo ballo, con Kara e Lena che li accontentarono, danzando sulle dolci note di un valzer.

Anche gli altri invitati e le damigelle danzarono, con Sara che si prese la sua Ava e Dinah, tra le braccia di Laurel, ritirò il suo ricatto.

"Sono felice..." Sorrise Lena, stretta a Kara.

"Anch'io, amore mio."

"Abbiamo iniziato con un valzer, quando ci siamo conosciute..."

"E finiamo con un valzer, ora che siamo sposate!" Sorrise Kara, baciando l'amore della sua vita.

E, quattro mesi più tardi, Lena diede alla luce due bellissimi gemelli, Leander e Karver, per la grande gioia di Kara.

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