La distanza di un amore

di Clauridice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anima complicata ***
Capitolo 2: *** Una nuova amicizia ***
Capitolo 3: *** La nuova collega ***
Capitolo 4: *** Confidenze ***
Capitolo 5: *** Gelosia ***
Capitolo 6: *** Primi approcci ***
Capitolo 7: *** La sfuriata ***
Capitolo 8: *** Un incontro misterioso ***
Capitolo 9: *** Inevitabile follia ***
Capitolo 10: *** Una saggia decisione ***
Capitolo 11: *** Una scoperta sconvolgente ***
Capitolo 12: *** L'inaspettato ***
Capitolo 13: *** Turbamenti ***
Capitolo 14: *** "Preferisco dimenticare" ***
Capitolo 15: *** Il segreto svelato ***
Capitolo 16: *** Ricominciare ***
Capitolo 17: *** Destinazione Arras ***
Capitolo 18: *** Il tentativo di Oscar ***
Capitolo 19: *** Sensi di colpa ***
Capitolo 20: *** Un piccolo spiraglio ***
Capitolo 21: *** Una serata speciale..quasi ***
Capitolo 22: *** Fine dei giochi ***
Capitolo 23: *** "Sei l'unica certezza che attrae la mia anima ***
Capitolo 24: *** "Mi vuoi sposare?" ***



Capitolo 1
*** Anima complicata ***


Polizia Scientifica Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria Nazionale Francese Ufficio del Colonnello Oscar Francoise De Jarjayes 
Parigi primi di Giugno 2019 
Ore 22:00


Oscar era immersa nelle scartoffie che occupavano gran parte della sua scrivania.
Nell'ultimo periodo era sempre impegnata nel suo lavoro che le impediva di dedicarsi alla sua vita privata.
Ma a lei questo non importava poi tanto.
Per lei la sua carriera era più importante di qualsiasi altra cosa al mondo.
Ma c'era un pensiero che occupava la sua mente,
un pensiero che non l'abbandonava mai nonostante facesse di tutto per allontanarlo da sé, questo pensiero aveva anche un nome :André Grandier.
Si proprio lui. 
Erano cresciuti insieme, avevano condiviso la loro infanzia, la loro adolescenza, erano sempre stati inseparabili fin da bambini. 
Una sera dopo aver cenato insieme a casa sua, lui le aveva confessato di amarla anzi di averla sempre amata fin dal primo giorno che i loro sguardi si erano incrociati. 
Oscar in un primo momento era rimasta colpita da quella confessione inaspettata, ma allo stesso tempo felice perché il suo cuore era sempre stato suo anche se non aveva mai osato ammetterlo neanche a sé stessa. 
André non le aveva dato neanche il tempo di replicare. 
L'aveva stretta a sé e baciata con passione, lei aveva risposto al bacio con la stessa intensità e infine si erano ritrovati a far l'amore per la prima volta. 
Dopo averla amata l'aveva abbracciata forte per un tempo infinito e l'aveva cullata tra le braccia con una dolcezza che le aveva fatto salire le lacrime agli occhi. 
Da quella sera non si erano più lasciati. 
Avevano  persino comprato un piccolo appartamento per andare  a vivere insieme. 
 Erano così innamorati  che tutte le notti non facevano altro che appartenersi, non erano mai sazi l’uno dell’altra, i loro corpi si  attiravano come due calamite umane. 
La loro relazione era proseguita serenamente per diversi mesi finché qualcosa in lei si era spezzato. 
Non sapeva bene cosa le stesse succedendo, sapeva soltanto che aveva paura. 
Di questo ovviamente ne aveva parlato anche con lui dopo che Rosalie aveva insistito più volte dicendole che doveva essere sincera, che André non si meritava di subire tali menzogne che potessero ferirlo. 
André in un primo momento aveva cercato di comprenderla il più possibile, infatti per farla stare tranquilla e serena, aveva lasciato l'appartamento che avevano acquistato insieme nella speranza che  un po' di solitudine potesse aiutarla a fare un po' di chiarezza nel suo cuore. 
Ma purtroppo non era andata così. 
Le cose erano peggiorate giorno dopo giorno. 
André l'aveva invitata più volte a passare del tempo insieme o a fare una semplice passeggiata ma lei ogni volta aveva sempre trovato una scusa per evitarlo. 
Lui che ormai sapeva leggere dentro di lei si era fatto nuovamente da parte per lasciarle il tempo di capire cosa desiderasse veramente. 
Finché una sera stanco di tutto ciò aveva deciso di presentarsi a casa sua per parlare con lei. 
Ineffetti fu così. 
Avevano parlato a lungo, lei gli aveva detto che aveva bisogno di un altro po' di tempo per capire cosa le stesse succedendo. 
André che ormai di pazienza ne aveva avuta fin troppa le aveva detto che era meglio finirla lì, che non aveva più intenzione di illudersi e che era stanco di aspettare una possibile ripresa del loro rapporto che non accennava ad arrivare. 
Lei cocciuta com'era gli aveva detto che non l'aveva mai capita  ed era stato proprio in quel istante che avevano finito per litigare. 
Dopo la furiosa lite André era uscito di casa sbattendo la porta mentre Oscar si era accasciata sul pavimento scoppiando in lacrime. 
Quella sera dopo la lite si era recato in un bar dove aveva annegato il suo dolore nell'acool e poi completamente ubriaco era tornato a casa. 
D'allora non si parlavano più tranne nelle ore di lavoro, ma nonostante tutto quello che era successo tra di loro entrambi si sentivano legati l'uno all'altra da un filo invisibile che non si era mai spezzato. 
È allora perché continuare a soffrire in questo modo? 
In quel momento per Oscar non c'era nessuna risposta che potesse risolvere quell'enigma così complicato, sapeva soltanto che gli mancava da morire ma lei era troppo orgogliosa per ammetterlo e così soffocava la sua sofferenza gettandosi a capo fitto nel lavoro. 
Lo squillo del cellulare interruppe il corso dei suoi pensieri.


Ciao a tutte, 
ed eccomi tornata con un'altra illuminazione che spero vi piaccia, vi anticipo che non saranno tutte e rose e fiori vabbè tanto lo sapete che con me ci si aspetta di tutto :D accadranno delle cose che quando leggerete non vorrete fare altro che linciarmi ahahahhahah vabbè bando alle ciancie spero gradiate 
Un bacio a tutte 
Cla 

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Capitolo 2
*** Una nuova amicizia ***


Con un sospiro prese il cellulare e rispose alla chiamata.
"Pronto"! 
"Pronto Oscar, sono io"! 
"Salve papà"! lo salutò lei 
"Sei ancora in ufficio"? 
"Si, avevi bisogno di qualcosa"? 
"No figlia mia, volevo soltanto dirti che domani arriverà la nuova collega"! la informò 
"Ah bene, però prima avrei voluto parlarne con te"! 
"Ma ne abbiamo già parlato, che c'è Oscar? Non ti fidi delle mie scelte"? 
"Ma certo che mi fido"! 
"E' allora di cosa ti preoccupi"? 
"Ma di niente papà, e solo che volevo discurterne con te, ma non preoccuparti mi fido della tua persona "! sorrise la giovane 
"Perfetto allora, buonanotte"! 
"Buonanotte papà e grazie"! detto ciò riattaccò il cellulare dopo di che mise apposto le pratiche e uscì dall'ufficio.
Oscar stava per raggiungere l'uscita della caserma quando scorse Alain e Andrè. 
Appena vide quest'ultimo sentì il cuore sussultarle nel petto. 
Ogni volta che lo vedeva la reazione era sempre la stessa.
Doveva lottare contro l'impulso di abbracciarlo e dirgli che lo amava, ma c'era qualcosa dentro di se che le impediva di esternare tutto l'amore che nutriva per lui.
Ma non poteva andare avanti così, doveva assolutamente reagire, doveva fare qualcosa per poter rinascere affinchè niente potesse farle male.
Perchè era questo quello che sentiva nel cuore e nell'anima, un dolore immane che l'accompagnava ormai da un anno e che non poteva più sopportare. 
"Buonasera Colonnello"! la salutò Alain 
"Buonasera, capitate a proposito, ho una notizia da darvi"! 
"Ci dica"! 
"Ho ricevuto una telefonata da mio padre, mi ha informata dell'arrivo della nuova collega, arriverà domani"! li informò 
"Bene Colonnello, spero sia affascinante quanto lei"! rispose lui con la sua solita fervente maniera di esprimersi 
"Tenente Alain De Soissons, ti ricordo che questa è una caserma non un corcorso di bellezza"! lo ammonì 
"Mi scusi Colonnello, era solo una battuta"! 
"Cerchi di astenersi e domani vi voglio qui, puntuali"! 
"D'accordo Oscar"! esclamò Andrè 
Oscar non aggiunse altro e uscì dalla caserma. 
"Per quanto tempo hai intenzione di continuare così"? 
"Non capisco a cosa tu ti stia riferendo Alain"! 
"Andiamo amico, hai capito benissimo"! 
"Ormai è una storia chiusa, non abbiamo più niente da dirci, non c'è più nulla che ci leghi"! rispose Andrè con un tono amaro nella voce 
"E' invece si"!
"E cosa te lo fa pensare , sentiamo"! 
"Il mondo in cui vi guardate, vi ho visto poco fa, cosa credi che non me ne sia accorto? Oscar è la tua donna, siete fatti l'uno per l'altra"! 
"Una volta, tanto tempo fa, adesso non più, lo aspettata per ben ventanni, sono stanco Alain"! detto ciò si allontanò e uscì dalla caserma.
Raggiunse la sua auto nel parcheggio, mise in moto e partì senza una vera meta.
Durante il tragitto l'immagine di Oscar continuava ad occupare la sua mente e questo non faceva altro che fargli del male. 
Accese lo stereo nella speranza che potesse aiutarlo a scacciare quel pensiero dalla sua mente. Ma non fu così.
Proprio in quel momento alla radio Andrè sentì l’ultima canzone che avrebbe voluto ascoltare:
"Se tu non ci fossi" che lui le aveva dedicato il giorno che si erano fidanzati ufficialmente. 
" Io ti devo molto
mi hai insegnato a vivere
a capire che l'amore sei tu
se tu non ci fossi
a dar luce agli occhi miei
io davvero non vedrei che è buio
intorno a me
anch'io ti devo molto mi hai insegnato
a vivere
a capire che l'amore sei tu...
A quelle parole, le lacrime iniziarono ad uscire copiose dai suoi occhi, forse non era da lui reagire in questo modo, ma in quel momento era così deluso e affranto da non poterle trattenere, ma nonostante questo si disse che doveva farcela, che doveva superare questo dolore e mostrarsi forte anche se era terribilmente dura. 
Si asciugò il viso e spense lo stereo.
Durante il percorso scorse un pub dove andava spesso con Alain.
Decise di farci un salto, aveva bisogno di dimenticare anche se sapeva benissimo che l'alcool non era la soluzione migliore per alleviare le sue pene, ma se sarebbe servito a cancellare Oscar dalla sua mente almeno per qualche istante allora ne sarebbe valsa la pena.
Parcheggio' la macchina nell'area riservata ai clienti, scese dall'auto e si avviò nel locale.

Tutti i tavoli erano occupati, ma André scorse uno sgabello libero vicino al bancone e vi salì. 
Studiò il menù alla ricerca del suo drink
"Cosa desideri"? disse il giovane dietro al bancone 
"Un Vodka, doppio"! rispose mettendo da parte il menù 
Il ragazzo annui e gli servi quello che aveva chiesto. 
André lo afferrò e bevve il distillato tutto d’un fiato
“Un altro per favore”!
Il giovane gli  riempì nuovamente il bicchiere e lui bevve rapidamente per l’ennesima volta. 
"Salve, posso avere un Kiwiny Smoothie"? disse una voce femminile accanto a lui 
"Subito"! rispose il ragazzo 
André si voltò e si trovò davanti una giovane ragazza alta, magra, capelli castani e occhi azzurri. 
Aveva una bella bocca carnosa e la pelle bianca come la neve. 
Indossava un paio di jeans a vita bassa con un top monospalla bianco e infine portava i lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo.
Rimase a guardarla per un lungo istante poi spostò di nuovo l'attenzione per ordinare un altro Vodka.
"Non credi di aver bevuto abbastanza"? le disse lei bevendo un sorso della bevanda che il barista le aveva appena servito 
Lui la guardò e non rispose dopo di che tornò a fissare il bicchiere 
"Scusami, non volevo essere invadente, e che ti ho notato per caso e...
"Tranquilla, nessun problema"! intervenne lui pacato 
"Giornata storta"? 
"Ho passato momenti migliori"! 
"Mi dispiace, spero niente di grave"! 
"Passerà"! 
"Comunque...mi chiamo Jennifer Loren"! si presentò lei 
"Andrè Grandier"! sussurrò lui porgendole la mano 
"Piacere di conoscerti Andrè"! sorrise la ragazza 
"Piacere mio"! 
"Non sei Francese vero"? aggiunse lui bevendo un sorso di Vodka 
"Si che lo sono, vengo da Deauville"! 
"E come mai ti trovi qui a Parigi"?
"Semplicemente per lavoro"! 
"Capisco"! 
"Bene mio bel moretto, credo sia il momento che io vada, domani ho la sveglia alle sei"! 
"Ma è ancora presto"! 
"E che stasera la mia macchina ha avuto un guasto e sono praticamente a piedi e la mia casa è un pò distante da qui e non vorrei fare molto tardi"! spiegò la ragazza 
"E che problema c'è? ti accompagno io"! sorrise lui 
"Be non mi sembri nelle condizioni adatte"!.
"Si, hai ragione"! le disse porgendole le chiavi dell'auto "D'accordo, possiamo andare"! detto ciò uscirono insieme dal pub.


Ciao a tutte, 
come avete letto il nostro Andrè ha fatto amicizia con una lei , chi sarà questa ragazza ? 
So che forse lo avete capito ma acqua in bocca :D 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 3
*** La nuova collega ***


André era intento a lavorare al computer nella sua postazione.
Quella mattina era più stanco del solito, aveva un gran mal di testa a causa della Vodka che aveva bevuto la sera precedente. 
Insomma la sua vita era diventata un vero e proprio disastro.
Trascorrere la serata al pub a bere Vodka non lo aveva aiutato affatto, ma in compenso l'incontro con Jennifer era stato molto piacevole.
Era una ragazza davvero speciale, se ne era accorto durante la loro chiacchierata in macchina sulla via del ritorno.
Gli aveva raccontato una piccola parte della sua vita.
A Deauville frequentava una casa famiglia, ogni volta che poteva andava a dare una mano a chi era stato meno fortunato di lei.
Andrè era rimasto piacevolmente colpito da questo suo aspetto, Jennifer aveva proprio un gran cuore. 
Con un sospiro aprì il cassetto della scrivania e tirò fuori un analgesico che bevve in un bicchiere d'acqua.
Proprio in quel momento ecco arrivare una figura femminile. 
La giovane si stava dirigendo proprio verso di lui. 
"Scusa, mi puoi indicare l'ufficio del Colonnello De Jarjayes"? domandò 
Andrè alzò lo sguardo e rimase di stucco.
Di fronte a lui c'era proprio lei: Jennifer Loren. 
Indossava la divisa da poliziotto e aveva raccolto la sua morbida chioma castana in uno chignon, quell'acconciatura feceva risaltare il suo lungo collo  e il  suo bellissimo azzurro dei suoi occhi.
Andrè rimase a guardarla incredulo, poi si alzò e si avvicinò a lei.
"Ma tu....tu...tu sei....
"Brigadiere Jennifer Loren, quella nuova"! disse lei con un sorriso 
"Non ci posso credere, sei la nuova collega"! rispose lui piacevolmente sorpreso 
"Esatto, sono proprio io"! 
"Che sorpresa, benvenuta tra noi"! 
"Ti ringrazio Tenente"! disse osservando le due strisce bianche incise sulla divisa 
"Sono felice di rivederti"! disse lui con un sorriso 
"Anch'io Andrè"! 
Proprio in quell'istante ecco arrivare Alain.
"Ciao, Tenente Alain De Soissons, tu sei quella nuova vero"?
"Esatto, Brigadiere Jennifer Loren, Jenny per gli amici"! 
"Piacere di conoscerti Jenny, sono felice di avere una collega affascinante come te"! rispose lui con un sorriso malizioso 
"Sei sempre il solito"! intervenne Andrè alzando gli occhi al cielo 
"Ehi amico, ma che ho detto? Le stavo facendo un complimento"! 
"Ma piantala"! esclamò dandogli una leggera gomitata sul braccio 
In quel momento la voce di Oscar giunse alle loro orecchie.
"Vedo che finalmente è arrivata Brigadiere, bene , venga nel mio ufficio"! 
"Subito Colonnello"! 
"Ci vediamo dopo ragazzi"! aggiunse detto ciò seguì Oscar nel suo ufficio. 
"Prego "! Le disse Oscar facendole segno di sedersi 
"Grazie"! 
"Allora, Brigadiere Jennifer Loren,  laureata in chimica,   esperta di balistica ed esplosivi"! disse Oscar dando un occhiata al curriculum della giovane 
"Complimenti Brigadiere, lei ha un ottimo percorso lavorativo"! aggiunse quando fini di leggere il curriculum 
"La ringrazio Colonnello"!
"Venga, facciamo il giro della caserma"! detto ciò uscì dal suo ufficio seguita da Jennifer 
L'edificio era molto grande ma anche molto semplice, erano presenti  uffici, mense, luoghi per attività di addestramento e depositi. 
"Questo è il suo ufficio "! disse Oscar aprendo la porta della stanza
Sulla scrivania faceva capolino  un portatile, un porta penne, dei notebook e tutto l'occorrente necessario. 
"Grazie Colonnello, sono onorata di poter lavorare con voi"! 
"La ringrazio Brigadiere, mi fa molto piacere, le auguro buon lavoro"! detto ciò si congedò
Durante le sue prime ore di lavoro aveva fatto conoscenza con il resto dei colleghi.
Il Capitano Victor De Girodelle laureato in fisica e criminologia e il SottoTenente Jean Valois Genetista e biologa molecolare. 
Nonostante era il suo primo giorno di lavoro si sentiva già a casa, forse questo era anche merito del suo carattere solare che faceva simpatia a tutti. 
Ora mentre stava controllando dei documenti qualcuno bussò alla sua porta.
"Avanti"! disse la ragazza 
"Jennifer, scusa ti disturbo"? 
"Niente affatto Andrè, entra pure, cosa posso fare per te"? 
"Ecco io...io volevo invitarti a pranzo, per festeggiare il tuo primo giorno di lavoro ovviamente, sempre se non hai altri impegni"! 
"Ti ringrazio, hai avuto un pensiero molto carino, accetto volentieri il tuo invito"! sorrise la ragazza 
"Perfetto, allora a dopo, buon lavoro"! 
"Grazie"! 

Ciao a tutte, 
come molti di voi avranno letto pochi giorni fa, avevo deciso di ritirarmi perchè la cattiveria in questo fandom non ha limiti, ma poi ci ho pensato su e sono arrivata alla conclusione che devo continuare a coltivare la mia passione, io non sono una scrittrice, non pretendo di esserlo e non voglio esserlo, io sono una persona che assorbe giorno dopo giorno ma poi scoppia, perchè come si suol dire "Il troppo stroppia " ma sappiate che sono maledettamente cocciuta proprio come Oscar e la soddisfazione di vedermi sconfitta e umiliata non ve la dò sappiatelo, le vostre critiche da oggi in poi mi scivoleranno addosso come l'acqua. 
Scusate lo sfogo  e grazie a chi mi segue con affetto e dedizione :) 
Cla 
P.S. Questa è Jennifer spero vi piaccia 

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Capitolo 4
*** Confidenze ***


Jennifer era molto entusiasta di lavorare con dei colleghi cosi disponibili come Oscar e il resto della squadra. 
Andrè l'aveva appena invitata a pranzare insieme per festeggiare il suo ingresso e lei era stata molto felice di accettare il suo invito. 
Lo conosceva soltanto da poche ore e già sentiva di potersi fidare di lui, era un collega davvero speciale. 
Di Alain aveva potuto constatare la sua simpatia e il suo carisma, la galanteria di Victor , il sorriso felino di Jeanne e la sua caparbietà e infine il Colonnello tutto d'un pezzo di Oscar Francois De Jarjayes di cui aveva sentito tanto parlare. 
Di lei sapeva che era stata allevata come un uomo e che era entrata nell'esercito giovanissima. 
Che era un ottimo comandante lo aveva capito da sola, infatti nonostante la conoscesse soltanto da pochi minuti nutriva già una grande stima nei suoi confronti. 
L'ora di pranzo non tardò ad arrivare.
Jennifer stava facendo delle fotocopie di alcuni documenti, quando una figura maschile si materializzò alle sue spalle. 
"Non hai ancora finito?" 
"Oh Andrè, il Colonnello mi ha chiesto di farle delle fotocopie, dammi un minuto e sarò da te!" 
"Non preoccuparti, nel suo ufficio non c'è , è andata a mensa con gli altri"! le comunicò 
"Ah perfetto allora, raggiungiamoli"! 
"Veramente vorrei portarti in un posto!" 
"Dove"? chiese lei curiosa 
"Vieni e vedrai"! sorrise lui detto ciò uscirono insieme dalla caserma
Dopo pochi minuti arrivarono al "MacDonald's Rue de la Republique" 
La maggior parte dei tavoli erano occupati, ma infondo al locale ne scorsero uno libero e vi si accomodarono. 
Studiarono il menù alla ricerca del loro panino preferito e alla fine ordinarono un Mc chicken  con petto di pollo impanato, insalata croccante e infine una deliziosa salsa e per finire un Big Mac con  carne cucinata alla piastra con sale, pepe e cipolla a cubetti, con croccante lattuga iceberg e formaggio fuso e per completare quel pranzo gustoso dei bicchieri di coca cola. 
Il giovane cameriere annuì e annotò l'ordine prima di servirgli i bicchieri di coca cola in risposta ai loro desideri. 
"E' molto carino qui!" osservò lei 
"Sono contento che ti piaccia!" 
"Ci vieni spesso?" 
Lui si rabbuiò. 
"Ho detto qualcosa che non va?" 
"No, no tranquilla, va tutto bene"! rispose con un mezzo sorriso 
"Avanti che succede, con me puoi sfogarti, siamo amici no?" 
"Si, hai ragione!" sospirò 
Nel frattempo ecco arrivare il giovane con le loro ordinazioni.
"Buon appetito ragazzi"! 
"Grazie"! esclamò Jennifer 
"Allora?" aggiunse 
"Io e Oscar venivamo spesso in questo fast food, siamo stati insieme due anni, poi è finita"! 
"Mi dispiace tanto, ti va di parlarne? Magari dopo ti sentirai meglio"! 
Andrè annuì.
"Io e Oscar siamo cresciuti insieme, nella stessa casa come fratello e sorella, dopo la dipartita dei miei genitori mi trasferì insieme a mia nonna a Palazzo De Jarjayes, lei ci lavora ancora tutt'ora come governante ed è stata anche la balia di Oscar, ci siamo amati fin da ragazzi, ma lei non ha mai esternato i suoi sentimenti, fino a quando una sera durante una cena a casa sua mi ha finalmente confessato di amarmi e da quella sera è iniziata la nostra storia!" concluse il giovane 
"E' poi cos'è successo"? disse lei addentando il panino 
"Ha iniziato a evitarmi fino a quando non abbiamo rotto definitivamente"! 
"Per quale motivo"? 
"Non ne ho idea, non mi ha mai dato un motivo specifico"! 
"Ma ci sarà una spiegazione concreta"! 
"Non lo so credimi"! 
"Perchè non provi a parlarle"? 
"Non sai quante volte ci ho provato"! 
"E lei non ti ha ascoltato vero"? 
"Già"! 
"Comunque ti capisco , anch'io ho avuto una relazione con un mio collega"! gli rivelò 
"Si chiama Alex, siamo stati insieme sei mesi, poi è finita"! 
"Benvenuta nel club"! sdrammatizzò lui 
"Vedo che nonostante tutto non hai perso il senso dell'umorismo"! 
"Così sembra"! sorrise 
"Per farla breve io desideravo una famiglia ma per lui la cosa più importante era la carriera"! 
"Il classico idiota"! 
"Già, ma forse è meglio così"! 
"Bè adesso hai me no? Cioè no...scusa...volevo dire che hai un amico su cui contare"! si corresse lui imbarazzato 
"Tranquillo avevo capito"! lo rassicurò subito lei 
"Comunque grazie"! disse lui 
"Per cosa"? 
"Mi ha fatto bene parlare con te, sei stata molto gentile ad ascoltare le mie pene d'amore"! 
"Figurati, quando avrai bisogno di sfogarti io ci sarò sempre"! sorrise 
Lui rimase a guardarla.
Aveva un sorriso meraviglioso e due occhi color zaffiro a dir poco affascinanti e lui se ne sentì stranamente rapito. 
Era felice di aver trovato una collega con cui poter condividere la delusione che aveva subito.
Per la prima volta si sentì profondamente sereno e tutto grazie a quella ragazza meravigliosa che aveva di fronte, Jennifer era davvero speciale. 
Il pranzo proseguì tranquillamente dopo di che tornarono in caserma. 

Ciao a tutte,
come avete potuto leggere Andrè e Jennifer stanno sviluppando la loro amicizia e per la prima volta il nostro moro si sente molto più leggero dopo tutto quello che ha passato se lo merita no? 
Staremo a vedere...
Un bacio a tutte 
Cla

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Capitolo 5
*** Gelosia ***


Erano appena le 14:00 quando Jennifer e Andrè rientrarono in caserma. 
Camminavano sottobraccio e si scambiavano dei sorrisi complici, cosa alquanto strana per Andrè, queste effusioni le aveva sempre rivolte alla sua Oscar. 
Ma adesso al suo posto c'era Jennifer. 
Ragazza piena di vita, una vera bomba di entusiasmo ed energia, attaccata al suo braccio come se gli appartenesse da sempre.
Una fitta di gelosia attraversò il cuore di Oscar che li aveva visti arrivare insieme.
Ma d'altronde a lei cosa importava? 
Lei e Andrè non erano più una coppia e lui aveva tutto il diritto di rifarsi una vita con un'altra donna che lo amasse quanto lei. 
A passo spedito gli andò incontro. 
"Voi due da dove venite?" domandò seria 
"Il Tenente Grandier mi ha gentilmente invitata a pranzo, voleva onorare il mio ingresso tra voi"! spiegò la ragazza 
"E' perchè non avete pranzato con gli altri a mensa, vi ricordo che siamo una squadra e l'affiatamento del gruppo è molto importante"! li ammonì 
"Lo so benissimo Oscar, ma siccome era un occasione speciale ho preferito così, dato che conoscevo già il Brigadiere Loren"! intervenne Andrè 
"Basta chiacchiere, al lavoro"! 
"Agli ordini Colonnello"! esclamò la ragazza che si ritirò nel suo ufficio 
Oscar lo fulminò con lo sguardo e si congedò sotto gli occhi di Alain che aveva assistito a tutta la scena.
"L'hai fatta incavolare di brutto amico eh!" 
"Ma che le prende"! sbruffò il giovane 
"E' gelosa marcia"! affermò l'amico 
"Che cosa? Ma che vai blaterando?" 
"Ascolta Andrè, tu sei il mio migliore amico e voglio che tu stia bene con chi ami veramente, perciò ti prego, parla con lei e cercate di trovare un punto di incontro"! 
"Non capisco a cosa ti riferisci"! 
"Andiamo amico, hai capito benissimo!" 
"Alain io apprezzo molto il tuo interesse nei miei confronti, ma ti ricordo che è stata lei a lasciarmi e non io, ho fatto di tutto per recuperare il nostro rapporto, ma come vedi non è servito a nulla!" sbottò 
"Io credo che la tua Oscar ti ami ancora, ne sono certo"! 
"E' cosa te lo fa pensare sentiamo"! rispose con sarcasmo 
"I suoi occhi ogni volta che posa il suo sguardo su di te"! 
"Alain per favore, mettiamoci al lavoro"! 
Il giovane annuì e tornarono alle loro mansioni.


Ore 22:30 
Oscar aveva appena finito di lavorare al microscopio.
Aveva esaminato tutti i dettagli di un campione che avevano repertato sul luogo di un delitto.
Era molto stanca e non vedeva l'ora di tornare a casa per farsi una doccia, mettere qualcosa sotto ai denti e andare finalmente a dormire. 
Si tolse i guanti in lattice e li getto nel bidone dei rifiuti. 
Stava per uscire dal laboratorio quando vide Andrè in compagnia di Jennifer dirigersi verso l'uscita della caserma.
Entrambi avevano un'espressione di chi aveva trascorso una giornata di lavoro molto serena. 
Vederli nuovamente insieme le provocò un mix di rabbia e dolore. 
Non sopportava di vederlo con un'altra donna che non fosse lei, e allora perchè non faceva nulla per recuperare il loro rapporto? 
La sua testardaggine la stava ripagando con la stessa moneta e lei come sempre non voleva ammettere questo aspetto negativo del suo carattere che non faceva altro che danneggiarla. 
Si appoggiò al banco cattedra e nella sua mente riaffiorarono tutti i momenti più belli vissuti insieme al suo Andrè.
Alla vacanza che avevano fatto in Italia, a tutte le volte che aveva dormito sui suoi bellissimi pettorali, a tutte le volte che avevano fatto la doccia insieme e la passione li aveva travolti, in particolare quando l'avvolgeva nel morbido accappatoio per poi denudarla nuovamente per accarezzare il suo bellissimo corpo snello con la punta della lingua. 
Le mancavano tanto quei momenti di intimità anche se come al solito non osava ammetterlo neanche a se stessa. 
Con un sospiro si tolse il camice e uscì dal laboratorio decisa a dimenticare il passato una volta per tutte.


Ciao a tutte, 
come avete letto ho accennato il laboratorio scientifico visto che in Francia sono presenti e quindi ovviamente ho modificato il primo rigo del primo capitolo, ho preferito specificare visto che in giro ci sono le malelingue...
Detto ciò la nostra Oscar sta iniziando ad essere gelosa di Jennifer e non sopporta che Andrè stia in sua compagnia secondo voi cosa succederà? 
Lo scoprirete presto 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 6
*** Primi approcci ***


Erano passati due mesi dall'arrivo di Jennifer.
In quell'arco di tempo lei e Andrè erano diventati sempre più intimi.
Ogni giorno pranzavano insieme a mensa in disparte dai colleghi soprattutto da Oscar che  stava cercando di considerare un lontano ricordo ovviamente invano. 
Oscar invece si era buttata a capofitto nel lavoro, si era auto convinta che per lei doveva esistere soltanto la carriera mettendo da parte i sentimenti e il grande amore per il suo Andrè. 
Ma anche per lei era stato tutto inutile. 
André continuava a essere presente nei suoi pensieri, nell'anima e nel cuore. 
Non poteva cancellare tutto quello che c'era stato tra di loro, sarebbe rimasto scolpito in ogni fibra del suo animo per il resto della sua vita. 
Ora si trovava in pasticceria da Rosalie. 
Ogni domenica pomeriggio aveva un appuntamento speciale con la sua migliore amica, un appuntamento a cui non avrebbe rinunciato per nulla al mondo. 
Lei era l'unica in quel momento in grado di capirla. 
Per lei Rosalie era come una sorella minore a cui confidare le proprie pene, gioie e dolori, era la spalla su cui piangere, su cui aggrapparsi quando la vita era pronta a colpire senza pietà. 
"Ecco qui la tua torta al cioccolato!" le disse l'amica sedendosi accanto a lei 
"Grazie!" rispose con un mezzo sorriso 
"Spero che la tua torta preferita possa farti ritornare il buon umore!" disse osservando la sua espressione malinconica
"Ci vorrebbe un miracolo, comunque la tua torta è una vera delizia!" disse assaggiando un boccone 
"Avanti che c'è"? 
"Niente, perché?" 
"Oscar ti conosco da anni e so che stai ancora soffrendo per la fine della tua storia con André!" 
"Si, è cosi, ma sto bene non preoccuparti"! 
"No Oscar, tu non stai bene, tu devi dirgli la verità, tra due persone che si vogliono bene non ci devono essere segreti"! 
"Lo so, ma non posso farlo, non voglio che soffra!" 
"Ma ti rendi conto di quello che dici? André ha il diritto di saperlo, non si merita di vivere nella menzogna solo per evitargli di soffrire, anzi sta già soffrendo abbastanza e tu lo sai benissimo!" 
"Non lo so Rosalie, ho bisogno di tempo, di riordinare le idee!" 
"Oscar tu per me sei come una sorella e voglio che tu sia felice perché te lo meriti, ma ti prego, non buttare tutto all'aria!" 
"Non lo farò tranquilla, ho bisogno soltanto di un po' di tempo!" 
"Oscar, se non lo farai tu lo farò io, andrò da André e gli racconterò tutto!" 
"Ma che dici? Sei impazzita?" rispose alzando la voce 
"No, sto cercando di salvare una delle storie d'amore più belle che io conosca!" 
"Rosalie promettimi che non lo farai"! 
"Te lo prometto, ma tu devi fare ciò che è giusto!" 
"D'accordo"! acconsenti 
"Ti voglio bene tesoro"! le disse l'amica 
"Anch'io Rosalie, non  so come farei senza di te"! 
"Te la caveresti egregiamente Colonnello!" sorrise 
Oscar le sorrise tristemente e mangiò il resto della torta. 

Andrè sedeva in uno dei tavoli della gelateria Berthillon insieme a Jennifer. 
André aveva preso un cono alla frutta mentre Jennifer una coppa al cioccolato. 
Stavano chiacchierando del più e del meno e ogni tanto si lanciavano sorrisi e sguardi complici. 
Era la prima volta che si sentiva tranquillo e in pace con se stesso, forse perché Jennifer era davvero una ragazza speciale. 
La sua presenza le regalava serenità, condizione emotiva che non provava da tempo e che finalmente aveva ritrovato grazie a quella deliziosa ragazza. 
Ora gli stava raccontando alcuni episodi comici legati ai tempi dell'accademia militare. 
Ad ogni parola non riusciva a trattenere una risata e André non poteva fare altro che rimanere a guardarla. 
Adorava la sua voce e la sua risata allegra che risuonava nell'aria come una musica. 
"Lo sai che sei bellissima quando ridi?" osservò lui 
"Solo quando rido?" lo canzono' lei 
"Be cioè.... No, no, voglio dire....
Jennifer scoppiò a ridere 
" Sei unico André Grandier "! 
" Tu di più"! esclamò guardandola negli occhi 
" Perché mi guardi così? "
" Perché mi piaci, mi piaci tantissimo! "
Non le diede neanche il tempo di replicare che catturo' le sue labbra in un bacio passionale.


Ciao a tutte,
come avete potuto leggere il nostro moro ha trovato quella serenità che Oscar non può più dargli e tutto questo grazie a Jennifer con cui ha istaurato un rapporto a dir poco speciale. 
E' adesso cosa accadrà?
Come si evolverà la vicenda?
Lo scoprirete nei prossimi capitoli 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 7
*** La sfuriata ***


Dolce, calda e tremendamente buona.
Sapeva ancora di cioccolato. E di desiderio.
Lo stesso che aveva travolto André mentre poco prima si era perso nei suoi meravigliosi occhi color zaffiro.
Il cuore di Jennifer si fermò per poi accelerare, ma così forte che credette le ribalzasse dal petto da un momento all'altro.
In un primo momento era rimasta immobile senza nemmeno incoraggiarlo ma poi aveva schiuso le labbra per accoglierlo.
Dio com'era bello stare a contatto con la sua bocca mentre con la lingua indugiava sempre più intensamente fino a farla fremere in tutto il corpo.
Molte sensazioni la pervadevano in quel momento.
Piacere. Calore. Eccitazione.
Le mancava il respiro, era stordita, le girava la testa.
La passione tra loro crebbe e il desiderio si fece più intenso.
Jennifer sentiva il sangue pulsarle nelle vene e si sentiva ormai libera dai freni della ragione.
Desiderava che lui l'accarezzasse e, quando pensò alle forti di mani di André sulla propria pelle nuda, un brivido le corse lungo la schiena.
Proprio in quel momento dall'altra parte della strada, Oscar era in sella alla sua moto, stava tornando a casa dopo essere stata da Rosalie.
Il suo sguardo si posò per caso proprio su loro due.
Appena li vide si senti trafiggere da una lama in pieno petto.
Il suo Andrè stava baciando la collega solo perché non era ancora riuscita a rivelare il segreto che la stava tormentando da due anni. Lui certamente stava cercando di ricominciare con lei visto che ormai erano diventati molto intimi e lei non poteva fare nulla per evitarlo.
Ripenso' alle parole di Rosalie.
Aveva avuto perfettamente ragione quando le aveva detto che doveva parlare con lui e chiarire ogni cosa e invece la sua testardaggine l'aveva guidata sulla strada sbagliata.
Con le lacrime agli occhi si allontanò dicendosi che non c'era più niente che potesse farla ritornare indietro.
"Ho desiderato farlo dalla prima volta che ti ho vista"! sussurrò lui staccandosi di pochi centimetri dalla sua bocca
"Anch'io, ma non possiamo farlo, io non posso, io...
" Perché? So che ti piaccio, te lo leggo negli occhi! " mormorò piano lui
" Si è cosi, però...
"Shh, zitta e baciami!"
Jennifer completamente soggiogata obbedi'.

Oscar era arrivata in caserma più presto del solito.
Quella notte non aveva chiuso occhio.
Aveva sempre davanti agli occhi la scena di André e Jennifer che si baciavano appassionatamente davanti alla gelateria.
Più ci pensava e più il sangue le ribolliva nelle vene.
Eppure era stata lei a lasciarlo, André era un uomo libero, libero di frequentare chi voleva, ma il pensiero di vederlo con un 'altra donna la stava facendo impazzire.
Perchè questo? Perché a lei? Perché doveva soffrire in questo modo per colpa di quel maledetto segreto che continuava a perseguitarla?
Con un sospiro apri il pc per trascrivere dei documenti.
Proprio in quel momento arrivò il resto della squadra compresi André e Jennifer.
Ormai erano diventati inseparabili e questo la faceva irritare terribilmente.
Distolse lo sguardo e tornò sullo schermo del pc.
Dopo circa un' ora senti bussare alla sua porta.
"Avanti"! disse
"Colonnello mi scusi, posso?" disse Jennifer aprendo la porta
Oscar non rispose e con un gesto della mano le fece segno di entrare.
"Le ho portato i risultati dei repertamenti che abbiamo analizzato" le disse porgendole un foglio
Oscar lo prese è inizio a leggere il testo.
All'improvviso aggrotto' le sopracciglia e si alzò di scatto dalla scrivania.
"Brigadiere qui c'è un errore di battitura, si rende conto di quello che ha fatto?" le disse furiosa
"Mi scusi Colonnello, non me ne sono accorta!" rispose lei pacata
"Cerchi di stare più attenta è chiaro? è chiaro?" urlo' con tutto il fiato che aveva in gola
Proprio in quel momento ecco arrivare André.
"Ma che diavolo sta succedendo qui?" disse il giovane
"Succede che la gente incompetente non dovrebbe stare qui"! rispose mostrandogli il foglio
André osservò il testo con attenzione e si accorse della piccola imperfezione.
"Stai facendo tutto questo baccano per un banale errore di battitura? Non ti sembra di esagerare? Può capitare a tutti!"
"Non ti immischiare!" rispose fulminandolo con lo sguardo
"Si invece, è una collega"!
"Ah dimenticavo adesso siete diventati intimi voi due!" disse con sarcasmo
"Oscar mi dispiace dirtelo, ma in questo momento non sei lucida!" l'ammoni lui
"André non ti permetto di parlarmi in questo modo"! rispose furiosa
" Sei sempre la solita prevenuta"!
"Andiamo, vieni!" aggiunse poi rivolgendosi a Jennifer detto ciò uscì dall'ufficio sbattendo la porta.
Oscar afferrò il portapenne che aveva sulla scrivania e con una imprecazione lo scaravento' al suolo.

Ciao a tutte, 
la nostra Oscar ha perso il controllo tornerà mai ad essere quella di prima? 
Lo scoprirete prossimamente 
Cla

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Capitolo 8
*** Un incontro misterioso ***


"Stai bene"? le chiese lui premuroso
"Si, non preoccuparti"!
"Mi dispiace, ma ti assicuro che Oscar non è così, è sempre stata una donna dolcissima e adesso la gelosia le sta facendo perdere la ragione"!
"Non ti preoccupare André, lo so benissimo, ormai ho imparato a conoscerla, lei ti ama e soffre per un qualcosa che secondo lei non potrà più recuperare"!
"Forse hai ragione, ma è stata lei a mettere fine alla nostra storia e adesso voglio guardare al futuro insieme a te"!
"André, tu mi piaci moltissimo, ma credo che non sia giusto tutto questo, voglio dire tu ami lei e per te sarò sempre una seconda scelta e io non voglio che soffra per colpa nostra, ho imparato a stimarla in questo ultimo periodo e credo che una seconda possibilità se la meriti"!
"Mi stai lasciando?" chiese lui guardandola negli occhi
No André, non è così, sto solo dicendo che dovresti parlare nuovamente con lei! "
" Sarebbe inutile credimi, adesso rimettiamoci a lavoro non vorrei che facesse un'altra scenata!"
" D'accordo"! detto ciò raggiunsero Alain in laboratorio
La giornata lavorativa prosegui tranquilla.
Oscar dopo la sfruriata con Jennifer si era rifugiata al poligono di tiro, aveva bisogno di sfogarsi, di staccare da tutto e da tutti.
Dopo che era ritornata in sé aveva capito di aver sbagliato e di essere stata troppo dura con la collega soltanto perché era gelosa della loro relazione.
Ma il ricordo di averli visti in intimità l'aveva fatta uscire fuori di senno.
Non era sua abitudine trattare i colleghi in malo modo ma quella situazione era davvero snervante.
Ma ovviamente orgogliosa com'era non avrebbe mai chiesto scusa, per lei era una questione di principio.
Con un sospiro carico' nuovamente la pistola e iniziò a sparare sui bersagli con una foga che sembrava volesse eliminare a colpi di pistola tutto quello che le era successo.
Mentre scaricava la tensione una figura maschile si materializzo' alle sue spalle.
"Guarda guarda chi si rivede, il Colonnello Oscar Francoise De Jarjayes"! disse l'uomo con tono beffardo
Quella voce familiare le fece raggelare il sangue nelle vene.
Non poteva essere vero.
Ancora lui.
"E tu che diavolo ci fai qui?" disse voltandosi verso di lui
"Ti ho vista entrare e ho pensato che forse volevi divertirti un po' con me, non è forse così Colonnello?" rispose con un sorriso beffardo
"Sparisci bastardo"! esclamò lei furiosa
"Colonnello, non sta bene usare certi termini specialmente per una donna bella come te"! le disse sfiorandole il viso con la lingua
"Non mi toccare"! disse disgustata
"Ti pesa non dargliela al tuo ex vero? So che adesso se la spassa con la nuova collega, fortunata la ragazza, sono certo che André saprà soddisfarla a dovere!" rispose deridendola
"Adesso basta, sparisci o giuro su Dio che ti faccio un buco in testa!" urlò
"D'accordo Colonnello, ma ricorda quello che ti ho detto!" detto ciò si allontanò
Proprio in quel momento ecco arrivare un addetto alla sicurezza.
"Colonnello"! la chiamò
"Si, mi dica"! rispose voltandosi di scatto
"Tutto bene?"
"Si, perché?" degluti' lei
"Mi è sembrato di sentire delle urla!"
"No, non ho sentito nulla, probabilmente si è sbagliato"! menti lei
"Può darsi, comunque se ha bisogno di qualcosa non esiti a chiedere"!
"La ringrazio molto, grazie"!
"Si figuri"! detto ciò si congedò e Oscar fece un sospiro di sollievo.

Ed eccomi qui a pubblicare l'ennesimo capitolo con un piccolo indizio diciamo..
Chi sarà quest'uomo? 
Che cosa vuole dalla nostra Oscar? 
Lo scoprirete nei prossimi capitoli 
Un bacio 
Cla

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Capitolo 9
*** Inevitabile follia ***


Oscar rientrò alle 20:30.
Era stanca, piuttosto nervosa e tesa in volto.
Chi non lo sarebbe stato con un incontro spiacevole com'era accaduto a lei poche ore fa?
Non si sarebbe mai aspettata di rivederlo dopo tanto tempo e non era stato affatto piacevole.
Adesso desiderava soltanto farsi una doccia per levarsi di dosso il suo sgradevole odore e sapore nel momento in cui le aveva sfiorato il viso con la
sua lurida lingua.
Avrebbe tanto voluto piantargli un proiettile in testa ma lei era un pubblico ufficiale e questa soluzione non era affatto idonea alla sua persona.
Con un sospiro si spoglio' ed entro' nel box doccia.

André stava cenando in compagnia di Jennifer.
Da quando si frequentavano cenavano insieme quasi tutte le sere.
Sedevano uno affianco all'altro e ogni tanto André le lanciava sorrisi e sguardi complici e lei ricambiava il gesto con un dolce sorriso.
Ormai erano diventati una cosa sola nonostante André continuasse a pensare alla sua dolce bionda.
Ma d'altronde cosa poteva fare?
Era stata proprio lei a lasciarlo libero e adesso aveva tutto il diritto di rifarsi una vita.
Dopo cena si trasferirono in terrazzo a bere un bicchiere di lillet.
"Si sta molto bene qui!" disse Jennifer bevendo un sorso di aperitivo
"Si, anche se io con te sto bene dappertutto, sei bellissima "! le sussurrò lui all'orecchio
"Adulatore"! rise
"Vieni qui!" disse lui catturando la sua bocca con una passione che la lasciò senza fiato
"Come sei buono André Grandier!" sussurrò lei a fior di baci
"Anche tu!" detto ciò le prese il bicchiere e lo depose su un tavolino insieme al suo ancora colmo di liquore
Andrè continuò a baciare Jennifer mentre fra le braccia la trasportava verso la sua stanza.
"André...Huhmm...cosa fai? - sussurrò lei persa fra i suoi baci
"Ti desidero Jennifer ...- rispose lui con ardore depositandola dolcemente sul grande letto
Lei rimase a guardarlo mentre con foga si liberava dalla maglietta, quel gesto ebbe il potere di eccitarla ancora di più.
" Sei perfetto André "! osservò lei mentre con le dita gli sfiorava il torace nudo che pareva scolpito
Lui le sorrise e le sfilò l'abito che andò a raggiungere la maglietta sul tappeto.
Scopri con sorpresa che non indossava il reggiseno e ne approfittò per sfiorare le sue rotondità con la punta della lingua.
Jennifer gemette e rovesciò la testa all'indietro chiudendo gli occhi.
"Non possiamo.... Non possiamo!" ansimo' lei senza riuscire a fermarlo
Andrè continuava a stuzzicare i suoi bellissimi seni sodi e rosei mentre lei completamente rapita dalle sue sensuali attenzioni affondava le dita tra la sua morbida chioma corvina giocando con essa.
Quando con la mano raggiunse l'orlo degli slip si sentì mancare il fiato.
Con un gesto delicato ma veloce si liberò anche di quell' inutile ostacolo mentre lei faceva lo stesso con lui.
"Mia dolce Jennifer, ti voglio , ti desidero immensamente!" le sussurrò lui con ardore
"Anch'io... ma non possiamo, non deve accadere"! mormorò in preda all'eccitazione più estrema
"Si invece è quello che desideriamo entrambi , noi siamo fatti l'uno per l'altra!" detto ciò le apri' le gambe e si fece spazio dentro di lei.
Jennifer si irrigidi' e poi si abbandonò completamente a lui, alle sue carezze, ai suoi baci, alle sue spinte che man mano si facevano sempre più profonde e regolari.
" Ti piace tesoro? Dimmelo, ho bisogno di sentirtelo dire!" ansimo' lui con ardore
"Si, si, mi piace da morire!" mormorò lei con un gemito
Quelle parole ebbero il potere di eccitarlo ancora di più.
Completamente rapito dalla passione e dal desiderio iniziò a muoversi sempre più velocemente finché insieme raggiunsero il piacere più assoluto.


Ciao a tutte,
ovviamente prima o poi doveva succedere e adesso? 
Un bacio a tutte 
Cla

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Capitolo 10
*** Una saggia decisione ***


Una luce lo svegliò.
Ricordava perfettamente di essersi addormentato con affianco la ragazza più dolce del mondo.
Dopo tanto tempo dopo la rottura con Oscar aveva passato la notte più bella della sua vita.
Era bellissimo vedere la sua lunga chioma castana sparsa sul suo petto e il suo dolce peso che lo sovrastava.
Era assurdo pensare che adesso aveva tutto quello di cui aveva bisogno, perché sapeva benissimo che non era così.
Il suo cuore apparteneva ad Oscar.
Aveva cercato disperatamente di dimenticarla ma era stato tutto inutile.
La sua figura era sempre presente nella sua mente, nel cuore, nell'anima e in ogni fibra del suo corpo.
Sapeva che anche per lei era la stessa cosa, ma non riusciva a capire il motivo della sua decisione di troncare la loro relazione.
Si era posto mille domande senza nessuna risposta fino a quando esausto aveva deciso di uscire definitivamente dalla sua vita.
Ma nonostante questo non si era pentito di aver fatto l'amore con Jennifer.
Quella ragazza aveva guarito gran parte delle sue ferite, le regalava pace e serenità ed era stato grazie a lei se era riuscito ad andare avanti senza farsi prendere dall'angoscia che fino a poco tempo fa lo stava logorando.
La guardo' dolcemente e le baciò i capelli.
Quel gesto la svegliò'.
"Buongiorno principessa!" le sussurrò lui
"Buongiorno bel moretto!" sorrise
"Dio quanto sei bella, sei bellissima!" mormorò lui guardandola intensamente negli occhi
"Siamo in vena di complimenti stamattina eh'"! rise
"Per te sempre!" detto ciò le catturo' la bocca con uno dei suoi bellissimi baci che avevano il potere di suscitare in lei emozioni indescrivibili.
"Vieni qui tesoro!" sussurrò piano mentre la ribaltava dolcemente sotto di lui
"Che hai intenzione di fare Tenente?" gli chiese lei con ardore
"Questo"! e la baciò
"È questo!" aggiunse e le allargò le gambe con un ginocchio facendosi nuovamente spazio dentro di lei
"Sei insaziabile Tenente!" ansimo'
"Si tesoro, sei adorabile, sei meravigliosa!" mormorò mentre continuava a muoversi contro il suo corpo
"André, André, oh André... io... io...non riuscì a finire la frase a causa della bellissima sensazione che le stava regalando e lui ne approfitto' per amarla sempre più intensamente fino a farla urlare di piacere.
Ancora ansimanti se ne stavano uno sopra l'altro ad ascoltare i battiti dei loro cuori che tornavano alla normalità.
"Ascolta André!" disse lei mettendosi a sedere accanto a lui
"Dimmi!"
"Credo sia meglio finirla qui!" disse seria
"Per quale motivo?" chiese lui profondamente deluso
"Lo sai benissimo il perché!"
"Guarda che con Oscar è finita da due anni, sono un uomo libero ormai!"
"No André, ti sbagli, lei fa ancora parte di te e tu di lei ed è giusto così!"
"Jennifer per favore io...
" André! "lo interruppe lei
" E meglio cosi credimi! "
" Ma è solo grazie a te che ho ritrovato la voglia di vivere, e grazie a te se adesso mi sento rinato, se ho ritrovato la serenità e la tranquillità che credevo aver perso per sempre! "
" Mi fa molto piacere saperlo e sono felice per te credimi, ma il tuo posto è accanto a lei! "
" Tu...tu non mi desideri più ?- domandò guardandola nei profondi occhi color del cielo.
"Si che ti desidero André, ma non riesco a togliermi dalla testa Alex"! confessò
"Anch'io amo Oscar e...probabilmente la amerò sempre, ma la vita continua Jennifer , se non diamo un taglio al passato non vivremo mai il presente, provo davvero qualcosa di speciale e di grande per te !"
"Anch'io André credimi, ma preferisco così!
Andrè si scostò poggiando la testa sul cuscino.
" La donna che amo mi lascia per motivi a me sconosciuti e quella giusta mi rifiuta! " sbuffo'
" Non ti sto rifiutando André, non potrei mai, non ho mai conosciuto qualcuno speciale come lo sei tu, ma sento che è meglio così!"
"Allora non ti piaccio proprio"!
"Ma che dici Tenente, tu mi piaci moltissimo e voglio che tu mi stia sempre vicino, ma come un fratello!" rispose lei guardandolo negli occhi
"D'accordo, se è questo quello che vuoi rispetterò il tuo volere!" acconsentì
"Grazie André, ero sicura che mi avresti capito, ti voglio tanto bene!"
"Anch'io Jennifer!" sorrise
"Dai adesso sbrighiamoci o faremo tardi in caserma"!
"Agli ordini Brigadiere!" detto ciò si alzò insieme a Jennifer e dopo circa mezz'ora uscirono di casa.

Alain si avvicinò al distributore automatico per prendere un caffè.
Quella mattina ne aveva particolarmente bisogno.
Si era alzato all'alba per sbrigare del lavoro arretrato che sperava di finire in mattinata.
Appena arrivato aveva visto Oscar nel suo ufficio.
Aveva notato in lei un espressione al quanto stanca, gli occhi scavati e il viso pallido e putroppo sapeva anche il motivo.
Se solo si fosse decisa a parlare forse le cose sarebbero andate diversamente e invece cocciuta com'era continuava a tenersi tutto dentro rischiando di perdere per sempre il suo grande amore.
Con un sospiro bevve il suo caffè.
Proprio in quel momento ecco arrivare André in compagnia di Jennifer.
"Buongiorno!" lo salutarono
"Ehi buongiorno ragazzi, vedo che avete una bella espressione beata in volto!" osservò malizioso
"E allora?" disse André con una smorfia
"Ragazzi io vado in laboratorio ho del lavoro da finire!" intervenne la ragazza
"Prego tesoro, va pure!" le disse Alain
"Ci vediamo dopo"! detto ciò si congedò
"Sai Tenente, hai l'aria di chi ha passato una notte di fuoco!"
André avvampo'.
"Ma....ma che... che diavolo stai dicendo Alain? " balbetto'
"Avanti collega, è inutile che cerchi di nasconderlo, si vede lontano un miglio che avete passato la notte insieme!"
"Si è cosi, ma è finita!"
"Come finita?" domandò sorpreso
"Dice che entrambi i nostri cuori sono occupati da altre persone e che non intende far soffrire nessuno!"
"Saggia la ragazza"! esclamò con ammirazione
"Direi di si!"
"Comunque André, cerca di parlare con la tua Oscar, non ha un bell'aspetto, fidati!"
"Adesso non è il momento, lo farò a tempo debito!"
"Come vuoi, ma fallo presto!"
André annuì e raggiunse la collega in laboratorio insieme ad Alain.


Ciao a tutte, 
come avete potuto leggere Jennifer e Andrè hanno interrotto la loro relazione perchè i 
loro cuori sono occupati dai loro vecchi amori...
Voi che cosa avreste fatto? 
Un bacio 
Cla

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Capitolo 11
*** Una scoperta sconvolgente ***


Era trascorsa una settimana da quando André e Jennifer avevano messo da parte la loro relazione.
Da allora la loro amicizia era cresciuta giorno dopo giorno, mentre Oscar come al solito non aveva un attimo di pace.
La sua vita ormai era diventata un vero e proprio
fallimento.
Non le era bastato nemmeno sapere della fine della relazione tra i due per darle un barlume di speranza, non sapeva più cosa fare.
Il segreto che stava nascondendo ormai da due anni stava diventando alquanto stretto.
Per la prima volta in vita sua non sapeva come comportarsi, di solito affrontava le situazioni più difficili anche senza l'aiuto di nessuno, ma questa volta era diverso.
Non poteva rischiare.
Ora Alain e i colleghi si erano concessi un momento di pausa.
Il giovane aveva portato il "Flan parisien al cioccolato" fatto egregiamente da sua sorella Diane.
"Devo ammetterlo tua sorella ha le mani d'oro"! disse Victor assaporando il dolce
"Sono d'accordo, la piccola Diane ha sempre avuto la vena culinaria!" rispose André
"Posso averne un 'altra fetta?" chiese Jeanne
"Certamente!" sorrise Alain
"E tu? Perché non assaggi questa delizia?" disse André rivolgendosi a Jennifer
"Scusate e che oggi non mi sento molto bene, ho un po' di nausea!"
"Come mai?"
"Credo di non aver digerito, ma non preoccuparti non è niente!" sorrise
"Sei sicura di stare bene, sei pallida!" osservò
"Dai assaggia, sono sicuro che ti rimetterà in sesto!" intervenne Alain porgendole una fetta di torta
"Forse hai ragione, e poi ha un bellissimo aspetto!"
Jennifer prese il dolce e ne assaggio' un boccone.
"Mmmh, è davvero molto buona!"

Ma appena ingoio' il boccone il senso di nausea si fece più accentuato ma così tanto che dovette correre in bagno a vomitare.
André la raggiunse subito e bussò alla porta
“Jennifer , Jennifer, stai bene”? chiese lui preoccupato
“Si, non preoccuparti sto benissimo”! lo rassicurò lei dopo pochi minuti uscì dal bagno sudata, pallida e visibilmente provata
“Ehi , ma che succede ? chiese il giovane
“Non ne ho idea , e da stamattina che non mi sento affatto bene, forse non ho digerito la colazione”!
“Può essere, ma adesso siediti e stai tranquilla”! le disse portandole una sedia
“Si, grazie”! non aveva finito di dire così che un nuovo malessere la fece ritornare di corsa in bagno André naturalmente la segui
“Senti, ti porto dal medico”!
“Ma no non preoccuparti, sto già meglio, tranquillo!
“No Jennifer , non sono affatto tranquillo, sei pallida”!
“Si è perché non sto bene, puoi uscire che devo vomitare di nuovo”?
André uscì dal bagno ma non si allontanò rimase davanti alla porta fino a quando non la vide uscire con il volto ancora visibilmente pallido
“Tranquilla adesso chiamo il dottore ”!
“No, non c’è ne bisogno davvero"!
“Ma tu stai male, faresti meglio ad ascoltarlo! " intervenne Alain
“Si, ma non voglio che venga inutilmente!"
“Ok come vuoi”!
Jennifer fece per rispondere quando all’improvviso le prese un forte capogiro tant’è che fu costretta ad aggrapparsi al collega
“Adesso siediti qui , alza la testa e fa dei respiri profondi”! le disse André
“D’accordo”! rispose lei facendo come lui le aveva ordinato
“Adesso come va”?
“Meglio André , grazie”! ma quando fece per alzarsi si senti le gambe barcollare, la testa nuovamente girare e infine si lasciò cadere senza forze sull’impiantito

Era passata circa un'ora da quando Jennifer era arrivata in ospedale.
Nell'arco di quel tempo Oscar e i colleghi non avevano saputo nessuna notizia sul suo stato di salute.
Andrè se ne stava seduto su una sedia della sala d'aspetto.
Era visibilmente preoccupato, aveva paura, molta paura.
Era molto affezionato a quella ragazza e il pensiero che potesse succederle qualcosa di brutto lo terrorizzava.
Sperava tanto che non fosse niente di grave, che fosse semplicemente un malore causato dallo stress, perché se fosse stato il contrario sicuramente non lo avrebbe sopportato.
Finalmente la porta dell'ambulatorio si apri.
La dottoressa che l'aveva visitata si stava dirigendo verso di loro.
André e gli altri le andarono incontro.
"Dottoressa ci dica, come sta?" chiese André ansioso
"Stia tranquillo, la vostra collega sta benissimo!" comunicò la donna
"Sia ringraziato il cielo!" rispose il ragazzo sollevato
"Ma se sta bene perché quel malore?" chiese Oscar
"Nelle sue condizioni è normale!"
"Quali condizioni?" chiese André perplesso
"La vostra collega è incinta!"
Un silenzio totale calo su di loro.
La notizia per quanto bella poteva essere lasciò in tutti i presenti un senso di incredulità.
Oscar aveva perfettamente capito cosa era successo: l'uomo che amava perdutamente e che aveva dovuto lasciare per il suo stesso bene, aveva fatto l'amore con un'altra donna.
Tutto ciò avrebbe dato un frutto, un figlio.
Un bambino loro.
André la fissava con gli occhi vuoti, Oscar non abbassò lo sguardo.
Gli occhi bruciavano, ma non avrebbe mai pianto di fronte a lui.
Continuò a fissarlo, l'azzurro degli occhi era liquido e colmo di disapprovazione e profonda delusione.
Come aveva potuto?
Senza dire una parola si allontanò e uscì dall'ospedale.
Raggiunse la macchina, mise in moto e parti mentre calde lacrime le solcavano copiosamente il viso.


Ciao a tutte,
era prevedibile ma non fate conclusioni affrettate perchè il prossimo capitolo sarà un colpo all'anima 
Cla 

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Capitolo 12
*** L'inaspettato ***


Oscar partì a eccessiva velocità e giunse senza accorgersi a Place de la Concorde.
Si fermò, dovette farlo poiché le lacrime e i nervi a fior di pelle le impedivano di continuare a guidare, si rese conto di essere un pericolo ambulante.
Scese dall'auto e passò in rassegna con lo sguardo l'enorme piazza.
Era grande come il buco nero che le mozzava il respiro e le faceva a pezzi il cuore.
Lo aveva perduto esclusivamente per colpa del proprio carattere riservato e spigoloso.
Se lo avesse coinvolto André l'avrebbe aiutata, sostenuta, consigliata.
Loro si amavano.
Ed era ancora così.
Quasi in automatico la sua mente iniziò a pensare a Jennifer.
Così dolce, simpatica, solare.
Era stato normale che André l'avesse trovata attraente.
Un profondo odio si fece strada per pochi istanti tra i suoi pensieri.
Poi il buon senso ebbe il sopravvento: -" Devi solo ringraziare te stessa, Oscar.
Non trovare capri espiatori.
Lei non ha colpe..."-
Sussurro tra sé e sé.
Poi scosse il capo, che sciocca.
Doveva tornare in ospedale e parlare con André e anche con Jennifer.

Appena rientrata nell'edificio vide che c'era un'emergenza medica in corso.
Ebbe un brutto presentimento.
Corse verso il pronto soccorso e trovo' André in lacrime.
Gli si avvicinò e gli appoggiò piano la mano sulla spalla, lo obbligo' a girarsi verso di lei.
-"Cosa... cosa sta succedendo?
André, ti prego dimmi cosa..."-
Le lacrime si fermarono di colpo, ma la sua voce sembrava arrivare da lontano:
-"Oscar... dovevano dimetterla... dovevano... poi ha avuto una fitta all'addome... c'era sangue, tanto sangue, è... è svenuta.
Credo che...abbia perso il bambino....lo ha perso..."-
André non fini' la frase ma si lasciò cadere su una sedia della sala d'aspetto con la testa tra le mani.
Oscar pur avendo sentito tutto perfettamente non poteva crederci.
Si sentì sollevata, ma immediatamente dopo si sentì in colpa per i suoi pensieri.
Una piccola vita non aveva potuto nascere, non c'era niente di positivo in una cosa del genere.
Chiuse gli occhi e lasciò che le lacrime le rigassero il viso liberamente.
La rabbia era svanita, adesso si sentiva colma di pena e disperazione.

Ciao a tutte, 
stavolta non ho parole per descrivere questo capitolo vi dico soltanto che sono sconvolta 
Cla

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Capitolo 13
*** Turbamenti ***


Passarono circa due ore da quando Jennifer era entrata in sala operatoria.
Due ore di angoscia assoluta, due ore di paura che non accennava a dissolversi nell'animo di André.
Se ne stava li seduto in sala d'attesa con lo sguardo perso nel vuoto, un dolore immane gli stava lacerando cuore e anima, aveva paura, tanta paura.
Jennifer era diventata una figura molto importante per lui, era la sua migliore amica, la ragazza che gli aveva donato serenità e pace dopo la fine della sua relazione con Oscar, perderla sarebbe stato come tornare a quel giorno in cui Oscar aveva deciso di allontanarlo dalla sua vita.
No, non poteva succedere, non doveva accadere.
Oscar era rimasta con lui.
Non si era allontanata neanche per un secondo.
Stava cercando di tranquillizzarlo in tutti i modi possibili.
La presenza della donna che amava lo rincuorava anche se il timore di perdere la collega non lo aveva mai abbandonato.
"Ehi, vedrai che andrà tutto bene, ne sono sicura, Jennifer è una ragazza forte!" lo incoraggiò lei
"Lo spero, perché se dovesse succederle qualcosa io... io..
" Non le succederà niente, intesi?" lo interruppe lei
" Grazie per essere rimasta, senza di te non so se sarei riuscito a mantenere i nervi saldi!"
" Non mi devi ringraziare, faccio solo il mio dovere!" sussurrò
"Senti Oscar, io....
Qualsiasi cosa avesse voluto dire si interruppe quando vide la porta della sala operatoria aprirsi.
Videro il chirurgo dirigersi verso di loro.
Aveva un aria esausta, un espressione molto provata e seria.
Paura, ansia e terrore assalirono l'animo di André.
Con il cuore in tumulto gli si avvicinò insieme ad Oscar.
"Dottore, mi dica la verità, come sta la collega? voglio la verità"! disse lui con il fiato sospeso
"L'intervento è andato bene, putroppo però la paziente ha perso il bambino, la sua era una gravidanza extra uterina che ha impedito al feto di svilupparsi provocando un aborto spontaneo!" comunicò l'uomo
André si sentì trafiggere da una lama mentre calde lacrime gli solcavano copiosamente il viso.
Il frutto della loro unione si era dissolto come in una nuvola di fumo, quel piccolo esserino che avrebbe potuto cambiargli la vita dopo tutto quello che aveva passato non esisteva più.
Nonostante amasse Oscar più della sua stessa vita quel bambino lo aveva desiderato con tutto il suo cuore, infondo quella piccola creatura non aveva nessuna colpa.
"Lei come sta?" domandò in un filo di voce
"È ancora sotto l'effetto dell'anestesia, adesso la stanno portando in sala intensiva, vi consiglio di andare a casa a riposare, state tranquilli la vostra collega è in buone mani!" li rassicuro'
"André, il dottore ha ragione, qui non possiamo fare nulla per lei, ti prego si ragionevole e vieni con me, ti accompagno a casa!" disse la ragazza amorevolmente
André annuì e uscì dall'ospedale insieme ad Oscar.
Durante il tragitto nessuno dei due parlò.
André se ne stava in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto, Oscar ogni tanto gli lanciava un occhiata per assicurarsi che stesse bene.
Avrebbe tanto voluto stringerlo a se, dirgli che l'amava, dirgli che tutto sarebbe andato bene, che tutto il dolore che stava provando si sarebbe dissolto lasciando posto alla felicità perduta.
Sapeva benissimo che non poteva continuare così, che doveva parlare con lui, dirgli il motivo che l'aveva spinta a lasciarlo, ma come avrebbe potuto fare? Come avrebbe reagito sapendo la verità? Non osava immaginare la sua reazione nello scoprire qualcosa di assolutamente sconvolgente, ma non poteva certo continuare a celare il suo segreto per sempre, doveva parlare con lui il più presto possibile ma ovviamente non poteva certo farlo in quel momento in cui André stava attraversando la prova più dura della sua vita naturalmente dopo la loro rottura.
Dopo circa mezz'ora arrivarono a destinazione.
"Grazie per il passaggio Oscar, sei stata molto gentile!" le disse lui
"Non ringraziarmi, era mio dovere!"
Andrè sorrise tristemente.
Fece per scendere dall'auto quando Oscar lo bloccò.
"André aspetta!"
"Dimmi Oscar!"
"Se me lo permetti vorrei salire con te, non me la sento di lasciarti solo!"
"Certo Oscar, lo sai che mi fa piacere avere la tua presenza!"
Oscar sorrise e insieme scesero dall'auto avviandosi nel portone.
Una volta dentro casa André andò in bagno per farsi una doccia calda in quel momento ne aveva bisogno per potersi rilassare almeno un po' mentre Oscar era rimasta ad aspettarlo seduta sul divano del salone.
Si guardo' attorno.
Non era cambiato niente, tutto era al suo posto come lei lo aveva lasciato visto che la maggior parte della loro vita insieme l'avevano trascorsa proprio in quella casa.
Ci fu un particolare che attirò la sua attenzione.
Era una fotografia che ritraeva loro due nel giorno del loro fidanzamento ufficiale.
I loro amici più cari gli avevano preparato una festa a sorpresa e loro erano stati felici di condividere la loro gioia insieme a tutti loro.
Si alzò e si avvicinò alla fotografia che si trovava su una mensola.
Prese la cornice d'argento che custodiva quel bellissimo ricordo che non avrebbe mai cancellato dal suo cuore fino al suo ultimo alito di vita e la sfiorò con le dita.
Subito una lacrima le solco il viso.
Le mancavano tanto quei momenti ma dopo tutto quello che le era successo non sapeva se sarebbe stata di nuovo pronta per ricominciare.
Sapeva soltanto che non aveva mai smesso di amarlo, neanche per un istante, era sempre stato presente nei suoi pensieri, nel cuore, nell'anima.
Lo senti arrivare e rimise la cornice al suo posto asciugandosi il viso.
"Scusa se ti ho fatto aspettare!" disse lui entrando in salone
Lei si voltò e rimase senza fiato.
André indossava ancora l'accappatoio, la scollatura a V lasciava intravedere gran parte dei suoi meravigliosi pettorali, era scalzo e aveva i capelli umidi che le incorniciavano il bellissimo viso.
Era tremendamente sensuale e irresistibile, in quel momento qualsiasi donna gli sarebbe caduta ai piedi.
"Non ti preoccupare!" rispose cercando di celare il grande desiderio che l'aveva invasa vedendolo arrivare
"Oscar, stai bene? Mi sembri strana!" chiese preoccupato
"Si sto benissimo, stavo pensando a Jennifer, spero che possa riprendersi presto! menti'
" Anch'io, senti posso offrirti qualcosa? "
" Si, il tuo corpo sul mio! " penso'
" Un bicchiere d'acqua andrà bene grazie! "rispose lei tornando alla realtà
" D'accordo! "
Dopo pochi minuti tornò da lei e le porse il bicchiere.
" Grazie! "rispose
" Oscar, ti prego, non mentire! "le disse lui inaspettatamente
" Come scusa? "
" Prima mi hai detto che stavi pensando a Jennifer, ma so che non è così, tu mi desideri come io desidero te, non cercare di nascondere ciò che provi"!
"Che dici io...
" Oscar te lo leggo negli occhi, so leggere dentro di te! " a quel punto allungò una mano per sfiorarle il viso
Oscar sgrano' gli occhi e si scostò di scatto
" Non mi toccare! " urlò detto ciò uscì di casa sbattendo la porta lasciando André completamente sconvolto.


Ciao a tutte ,
la verità è sempre più vicina e io al posto di Oscar non so se sarei riuscita a sopravvivere per quello  che ha subito
Un bacio a tutte 
Cla

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Capitolo 14
*** "Preferisco dimenticare" ***


Oscar scese velocemente giù per le scale.
Raggiunse l'auto e vi sali.
Le lacrime le rigavano il viso, il suo animo era dilaniato da un dolore che le stava spaccando il cuore.
In quel momento avrebbe voluto morire anziché far soffrire l'uomo che amava più della sua stessa vita.
Avrebbe tanto voluto essere sua, le mancava tanto il calore del suo corpo sul proprio, la sua bocca sulle parti più sensibili e immaginabili, le sue mani forti accarezzarle i piccoli seni tondi e rosei, le sue dolci spinte mentre diventavano una cosa sola, quel piacere meraviglioso che solo lui sapeva donarle, le mancava tutto.
Adesso non provava altro che frustrazione e nient'altro.
"Perdonami amore mio, ti prego, perdonami!" disse con disperazione

Ospedale Ospedale Saint-Louis ore 21:00

Oscar varco' la soglia dell'ingresso ospedaliero e a passo svelto si avviò lungo il corridoio che portava alla stanza di Jennifer.
Arrivata vide André seduto accanto a lei.
Appena lo vide venne colta da un senso di colpa e frustrazione.
Le mancava l'aria, ma si disse che doveva mantenere la lucidità necessaria per affrontare tutto ciò anche se era terribilmente difficile.
Ma mollare non era assolutamente da lei.
Fece un profondo respiro e bussò alla porta.
"Avanti!" disse lui
"Buongiorno, posso?"
"Buongiorno Colonnello, venga!" rispose Jennifer nel suo letto d'ospedale
Si era svegliata dall'intervento dopo pochi minuti che i due colleghi avevano lasciato l'edificio.
I medici si erano presi cura di lei dandole qualche antidolorifico e passando di tanto in tanto per accertarsi che fosse tutto apposto.
In quel momento i loro sguardi si incrociarono giusto il tempo di leggervi un infinita tristezza.
Per quanto tempo ancora sarebbero vissuti in quelle condizioni?
"Ehi, come stai?" domandò Oscar rivolgendosi alla ragazza
"Sono stata meglio!" rispose debolmente
"Mi dispiace tanto per quello che è successo, davvero!"
"Lo so Colonnello, la ringrazio tanto per essere venuta!"
"Non mi devi ringraziare, era mio dovere!"
"Mi raccomando cerca di riprenderti presto, la caserma non è la stessa senza di te!" aggiunse
"Farò del mio meglio, grazie Colonnello"!
"Chiamami Oscar, lo preferisco!"
"D'accordo Oscar!" sibilo' la ragazza con un sorriso
"Bene, adesso il dovere ci chiama, torneremo presto a trovarti!"
"Buon lavoro ad entrambi!"
"Grazie!" esclamò Oscar prima di lasciare la stanza
"Ci vediamo presto ok?" le disse lui
Jennifer annui e lui le diede un bacio sulla fronte
"Ciao!" detto ciò raggiunse Oscar nel corridoio
"André!" iniziò lei
"Dimmi Oscar!"
"Per quanto riguarda ieri non ce l'ho con te, comunque preferisco dimenticare!"
"Oscar, ti prego, dimmi cosa ti succede!"
"Sto bene André non preoccuparti!"
"No, tu non stai bene, te lo leggo negli occhi, so leggere dentro di te e so che stai mentendo!"
"André, ti ho detto che sto bene, adesso torniamo in caserma abbiamo tante cose da fare!"
"Per quanto tempo ancora hai intenzione di mentire?"
Oscar si volto' di scatto fulminandolo con lo sguardo.

Ciao a tutte, 
siamo sempre più vicine al segreto di Oscar che pubblicherò sicuramente domani 
avendo già il capitolo pronto, detto ciò che cosa accadrà adesso ?
Lo sciprirete nel prossimo capitolo 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 15
*** Il segreto svelato ***


"Adesso basta André"! urlò colpendolo con un sonoro schiaffo non le diede neanche il tempo di formulare la frase che si allontanò uscendo dall'ospedale.
" Maledizione"! impreco' prima di raggiungerlo in macchina.

Era trascorso un mese da quel giorno, da allora non avevano più affrontato l'argomento.
Jennifer si era ristabilita completamente e da quando era tornata al lavoro era molto più serena, questo grazie anche alla vicinanza dei colleghi che le stavano sempre accanto.
André stava facendo di tutto per celare la sua frustrazione, non voleva far preoccupare i suoi amici ma nonostante facesse degli sforzi per nascondere il suo stato d'animo per loro non era difficile comprendere che la sua vita stava andando a rotoli.
Oscar stava controllando dei documenti seduta alla sua scrivania.
Ormai non faceva altro che lavorare, continuava a non uscire di casa tranne quando aveva del lavoro da sbrigare.
Ora mentre era immersa nelle scartoffie le squillo' il cellulare.
"Pronto!" rispose
"Buongiorno Colonnello, ti sono mancato?" le disse una voce familiare
Ad Oscar le ci vollero pochi istanti per capire di chi si trattasse.
"Stai firmando il tuo ordine d'arresto!" rispose
"Bene Colonnello, vorrà dire che il tuo Tenente pagherà le conseguenze al posto tuo"!
"Non lo farai!"
"E cosa te lo fa pensare?"
"La tua vigliaccheria, sei un lurido bastardo!"
"Perfetto Colonnello, vorrà dire che ti dimostrerò il contrario!"
"Tu prova soltanto a toccarlo con un dito, e giuro su Dio che ti ucciderò con le mie stesse mani!"
Lui scoppiò a ridere in una risata beffarda e riattacco' il telefono
"Serpente schifoso!" esclamò lei furiosa scaraventando il cellulare sul pavimento
Tutto questo era avvenuto sotto gli occhi di André che in quel momento stava passando per caso davanti al suo ufficio.
La vide visibilmente sconvolta, ma decise di non entrare perché sapeva benissimo che se lo avesse fatto si sarebbe infastidita ancora di più, quindi decise che l'avrebbe raggiunta a casa dopo il lavoro.
Senza farsi notare tornò al suo lavoro.
La sera non tardo' ad arrivare.
Come sempre Oscar uscì per ultima.
Arrivata a casa fece una doccia e ceno' con un contorno di verdure.
Guardò un po' la tv cercando di rilassarsi come meglio poteva.
Ma la sua voce era ancora presente nella sua testa e per quanti sforzi facesse non riusciva a disfarsene.
Decise che forse era meglio andare a riposare aveva trascorso una giornata massacrante e tutto ciò che desiderava era potersi staccare dal mondo.
Spense la tv, stava per avviarsi in camera quando bussarono alla porta.
"Chi diavolo è a quest'ora?" si disse
Immaginando fosse lui prese la pistola sul mobile dell'entrata e si avvicinò lentamente alla porta.
"Chi è?" chiese circospetta
"Oscar, sono io, André"!
Tiro' un sospiro di sollievo e depose la pistola al suo posto.
Apri la porta.
"Ehi, che ci fai qui?"
"Scusa se piombo a casa tua a quest'ora, ma ho bisogno di parlarti!"
Oscar annuì e lo fece entrare.
"Dimmi, ti ascolto!"
"Non mi devi dire niente?"
"No, perché?"
"Oscar, non mentire!"
"Ma è la verità!"
"E inutile che cerchi di far finta di niente, ti ho vista oggi in ufficio stavi parlando con qualcuno e non sembrava certo una chiacchierata amichevole!"
"Che fai adesso? Mi controlli?" rispose infastidita
"No, mi preoccupo per te, perché ti amo!"
Oscar scoppiò in lacrime.
Ebbene si, era arrivato il momento della verità che aveva nascosto per ben due anni.
Aveva paura, tanta paura di poter nuovamente percorrere quel calvario che l'aveva segnata fino infondo all'anima.
" Oscar, amore mio, ti prego, calmati e raccontami tutto"!
Oscar annui e gli fece segno di sedersi.
"Quello che sto per dirti non ti piacerà affatto!"
"Tranquilla, per te sono pronto a fare qualunque cosa!"
Oscar trasse un profondo respiro e iniziò a parlare.
"Ti ricordi di Samuel Perez?" chiese lei
"Si, era il nostro ex compagno di accademia, ma che c'entra lui adesso?"
"Una sera mi ha telefonato, mi ha chiesto se gli potevo dare una mano con un caso che stava seguendo e mi ha chiesto gentilmente se potevo raggiungerlo a casa sua, io ho accettato di aiutarlo perché tra colleghi questo è molto importante, lo raggiunto a casa sua e... Oscar si interruppe, le lacrime le rigavano copiosamente il viso e un groppo alla gola le impediva di continuare
"Oscar, calmati, ci sono io qui con te, cerca di stare tranquilla!" le sussurrò lui amorevolmente
La giovane annui e riprese a parlare.
"Appena arrivata mi ha offerto da bere, poi a un certo punto....
" Oscar, che cosa è successo?" le chiese lui con gli occhi sbarrati
" Ha iniziato a baciarmi, a toccarmi, ho cercato disperatamente di allontanarlo da me, ma lui...lui...mi ha stesa sul divano del salone e mi ha bloccata sotto al suo corpo, io lo pregavo di lasciarmi andare, ma lui niente, ha iniziato a spogliarmi, sentivo il suo sesso pulsare sulla mia intimità, la sua lurida lingua che percorrereva ogni lembo del mio corpo, le sue mani stringere i miei seni, fino a quando....fino a quando con violenza mi ha schiuso le gambe, stava per farsi spazio dentro di me, in quel momento per la prima volta mi sono sentita indifesa e senza speranza, ma prima che potesse farlo lo colpi alla testa con un porta oggetti in cristallo che si trovava su un tavolino in vetro accanto al divano e quando cadde svenuto sono fuggita via"! concluse la ragazza disperata
André era rimasto ad ascoltarla con gli occhi sgranati e colmi di lacrime.
Samuel uno dei suoi migliori amici aveva tentato di abusare della donna che lui amava.
Non poteva essere vero, non poteva crederci, si rifiutava di credere una cosa tanto ignobile compiuta da un collega.
"Perché... Perché... Perché"! continuava a ripetere visibilmente sconvolto
"Perché non me lo hai detto, perché non ti sei fidata di me, perché dimmelo Oscar"! urlò
"Perché mi ha ricattata!"
"Che cosa?" esclamò lui incredulo
"Si è cosi, due giorni dopo mi ha chiamata e mi ha riferito che se avessi raccontato quello che è successo saresti stato tu a pagare le conseguenze, e io non potevo permettere che accadesse, non potevo permettere che ti facesse del male, non me lo sarei mai perdonato"! disse la ragazza continuando a versare calde lacrime
"Maledetto bastardo"! urlò il giovane detto ciò uscì di casa completamente sconvolto.

Ciao a tutte, 
ed ecco finalmente svelato il segreto della nostra bionda , Oscar ha paura di avere contatti fisici a causa della molestia subita, riuscirà il nostro moro a tirarla fuori dal baratro? 
Lo scoprirete presto 
Un bacio a tutte e grazie di cuore 
Cla

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Capitolo 16
*** Ricominciare ***


André si avviò a passo spedito verso la sua auto e si mise a girovagare per la città senza una meta.
Quello che Oscar gli aveva appena rivelato lo aveva profondamente sconvolto.
La donna che amava era stata molestata e per giunta da uno dei suoi migliori amici.
Ma quello che gli faceva più male, quello che gli stava spaccando il cuore era il pensiero che non era stato presente per aiutarla a superare questo terribile momento.
Ma in realtà non aveva nessuna colpa visto che era rimasto allo scuro di tutto per ben due anni.
Il pensiero che quel bastardo le aveva messo le mani addosso lo stava facendo impazzire.
In quel momento avrebbe tanto voluto andare da lui e farlo fuori con un colpo di pistola alla testa, ma lui era un Tenente della polizia, un uomo d'onore che non si sarebbe mai macchiato di un delitto simile.
Girovagando per la città si ritrovò davanti al pub
dov'era solito andare e si fermò.
Sapeva benissimo che l'alcool non avrebbe alleviato le sue pene ma in quel momento ne aveva bisogno come l'aria.
Scese dall'auto e si avviò dentro il locale.
Entrando vide uno sgabello libero vicino al bancone e vi sali'.
Ordinò un brandy.
Il giovane gli riempì il bicchiere e bevve il contenuto tutto d'un fiato.
Il barman rimase a guardarlo sbigottito, non aveva mai visto nessuno bere così
"Che hai da guardare? Dammene un altro!" sbotto' André scocciato
"Credo che tu stia esagerando!" azzardo' il giovane
"E a te che importa? Non ho bisogno della balia!" rispose furioso detto ciò afferrò un'altra bottiglia di brandy e prima che potesse fermarlo si riempì nuovamente il bicchiere ingerendo il contenuto mentre lui sconvolto rimaneva a guardarlo.
Proprio in quel momento una figura maschile si materializzo' alle sue spalle.
" Ehi amico, ma che stai facendo?"
"Alain che diavolo ci fai qui?"
"Non pensi che potrei chiederti la stessa cosa?"
"Alain lasciami in pace!"
"Non ho alcuna intenzione di farlo, adesso basta, sei ubriaco fradicio!"
"Piantala!"
"André ho detto basta!" detto ciò lo prese di peso e lo trascinò fuori dal locale.
"Ma che diavolo ti salta in mente?" chiese Alain quando furono in macchina
"Perdonami Alain, sono disperato!" mormorò con le lacrime agli occhi
"Dai amico dimmi che succede!"
"Sono stato da Oscar stasera e ho scoperto una cosa terribile!"
"Che cosa?" esclamò preoccupato
"Ti ricordi di Samuel Perez?"
"Certo, ha frequentato l'accademia insieme a noi!"
"Ha tentato... di... di..di violentare Oscar!" disse scoppiando in lacrime
"Che... Che.... Che cosa"?
"Oscar mi ha detto che le ha telefonato, voleva un aiuto per risolvere un caso, quando all'improvviso è successo"!
"Come ha fatto ad evitare la violenza?"
"Lo ha colpito in testa con un vaso e non e tutto, due giorni dopo la richiamata dicendole che se avesse raccontato tutto sarei stato io a pagare le conseguenze!"
"Adesso si spiega tutto, brutto serpente schifoso!" rispose Alain disgustato
"Tranquillo amico, adesso ti accompagno a casa e poi ci penso io a quel bastardo!"

Ore 09:00

Oscar si trovava in ufficio già da un paio d'ore.
Dopo tutto quello che era successo non aveva chiuso occhio.
Aveva ancora davanti agli occhi l'immagine sconvolta di André.
Avrebbe tanto voluto risparmiargli tutto quel dolore ma poi era arrivata alla conclusione che non meritava altre bugie da parte sua.
Che dopo due lunghi anni doveva liberarsi di quel macigno che le aveva oppresso l'anima fino all'esasperazione.
Vide Alain e Andrè varcare la soglia dell'ingresso e uscì per andare incontro ai colleghi.
"Come mai a quest'ora?" chiese lei
"Ci scusi Colonnello Oscar, avevamo una cosa molto importante da sbrigare!" rispose Alain
"André le spiegherà ogni cosa!" aggiunse prima di congedarsi
"André, che succede?"
"Ieri sera mi sono preso una bella sbronza, ero sconvolto e..
" Pensi che l'alcool possa risolvere ogni cosa Andrè? " lo ammoni
" No Oscar, non lo penso, ma fortunatamente ho incontrato Alain, gli ho raccontato tutto e siamo andati a parlare con tuo padre il Generale De Jarjayes, da questo momento Samuel è fuori dall'arma"! le comunicò
"Che cosa? Avete raccontato a mio padre quello che è successo?" rispose incredula
"Ogni cosa, perdonaci Oscar ma tu meriti giustizia, ogni donna merita di essere tutelata e..
" Grazie!" lo interruppe lei
" Non ci devi ringraziare, abbiamo fatto soltanto il nostro dovere"!
"Oscar! aggiunse
"Dimmi!"
"Desidero starti vicino, desidero aiutarti a superare questo dramma, Oscar io ti amo, desidero che tu sia felice, ti prego permettimi di starti accanto!" le disse lui guardandola negli occhi
"Ti amo anch'io, ma ti prego di avere pazienza, per me non è facile!"
"Si amore mio, per te sono pronto a tutto!"
Oscar gli sorrise e tornò nel suo ufficio.

Buon pomeriggio a tutte,
il nostro Andrè si è preso un'altra bella sbronza fortunatamente  però il nostro rozzone dal cuore d'oro come lo chiamo io ahahahahahaha si è ritrovato nello stesso posto al momento giusto :D 
Cla

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Capitolo 17
*** Destinazione Arras ***


Era trascorsa una settimana da quel giorno.
Oscar sembrava aver ritrovato un piccolo spiraglio di serenità grazie alla vicinanza dei colleghi e soprattutto di André che le stava sempre accanto senza essere invadente.
Amava tanto la sua Oscar e per lei era pronto a tutto.
Ogni volta che rimaneva da solo con lei provava l'irresistibile impulso di baciarla, di spogliarla e di farla sua ma ovviamente non avrebbe mai fatto una cosa del genere contro la sua volontà specialmente dopo tutto quello che aveva subito.
Per adesso si accontentava di starle accanto per lui non c'era niente di meglio.
Ora si stava dirigendo nel suo ufficio con un bel sorriso stampato sul viso, era da tanto tempo che non sorrideva ma quello che doveva riferirle lo rendeva particolarmente felice.
"Oscar, posso?" disse bussando alla porta
"Avanti André, entra pure!"
"Ti disturbo?"
"Assolutamente no tranquillo, cosa ti serve?"
"Devo metterti al corrente di un certo programma"!
Oscar lo guardò con aria interrogativa
"Quale programma?"
"Nel pomeriggio partiremo per Arras, io e te da soli!"
Oscar sgrano' gli occhi.
"Che cosa? Ma che vai blaterando, sei sicuro di stare bene?"
"Non sono mai stato meglio in vita mia, ho parlato con il Generale tuo padre, mi ha concesso un congedo per entrambi, voglio aiutarti a superare questo trauma Oscar, e Arras è il posto adatto, ti prego Oscar vieni con me, hai bisogno di staccare, io ti amo sono pronto a fare qualsiasi cosa per te!" le disse lui guardandola negli occhi
" Tu sei pazzo!"rise
" Si sono pazzo, sono pazzo di te Oscar Francoise De Jarjayes!"
" Grazie! " fu solo in grado di mormorare
Andrè le sorrise
" Perfetto Colonnello, partiremo nel primo pomeriggio, le valigie sono già in macchina!"
" Hai pensato proprio a tutto Tenente!" esclamò sorpresa
" Avevi dubbi Colonnello?"
" Con te mai!"
André le sorrise nuovamente e uscì dall'ufficio.

L'ora della partenza non tardò ad arrivare.
Oscar era passata da casa per indossare qualcosa di comodo per poi tornare nuovamente in caserma per lasciare le ultime raccomandazioni a Victor a cui aveva lasciato il comando.
Aveva già avvertito Claire, la custode che curava la Tenuta De Jarjayes per darle gentilmente una pulita dopo di che si misero in Viaggio.
Durante il tragitto Oscar, si domandava se la sua permanenza nella tenuta di famiglia avrebbe avuto effetti positivi sulla sua persona, di questo non ne era del tutto convinta ma sapeva che la presenza di André era molto preziosa per lei.
Lui era la cosa più bella che le fosse capitata, André era tutto il suo mondo, la sua aria, il suo scoglio, il suo tutto.
Nonostante quello che aveva subito era felice di tornare nei luoghi dove avevano trascorso la loro infanzia e poi con André era tutto più speciale.
Dopo circa due ore arrivarono a destinazione.
Claire era già sulla porta ad attenderli.
"André, Oscar, bambini miei"! esclamò la giovane donna andandogli incontro
"Claire, come sono felice di rivederti"! sorrise la ragazza
"Salve Claire'! la salutò André
" André, sei proprio tu? Sei diventato un bellissimo giovanotto"! osservò la donna
"L'ultima volta che ti ho visto eri solo un ragazzino, adesso sei un uomo"!
"Tu invece non sei cambiata per niente"! le disse dandole un bacio sulla guancia
"Il solito adulatore, avanti venite vi aiuto con le valigie"!

Ore 20:30
André e Oscar stavano cenando insieme.
Claire aveva preparato i loro piatti preferiti.
Era mancata ad entrambi la sua arte culinaria infatti in cucina era la numero uno.
Durante la cena André non aveva mai smesso di guardarla.
Quella sera era più bella del solito nonostante indossasse un semplice paio di jeans con una canotta militare.
I capelli raccolti sulla nuca accentuavano l'eleganza del suo collo lungo.
Adorava quel collo, e non solo, amava le sue labbra, le forme dei suoi seni piccoli e sodi che si intravedevano leggermente sopra la scollatura.
Dopo cena si erano trasferiti sulla piccola loggia a bere un bicchiere di cognac.
"Sono davvero felice di essere tornata in questi luoghi a me tanto cari!" disse lei
"Anch'io, avrei voluto soltanto non essere qui per il motivo che conosciamo entrambi!"
"Lo so, ma sono ugualmente felice perché ci sei tu al mio fianco!"
"Ci sarò sempre amore mio!" sussurrò piano
"André!"
"Si!"
"Voglio che tu sappia che nonostante abbia quel problema io continuo a desiderarti, io voglio essere tua completamente, voglio la tua bocca sulla mia, le tue mani, il tuo corpo"! disse lei guardandolo negli occhi
"Lo so amore mio, anch'io voglio la stessa cosa, ma saprò aspettare, ti aspetterò per tutto il tempo che ci vorrà"! sorrise
"Grazie vita mia!"
"Grazie a te, di esistere"!

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Capitolo 18
*** Il tentativo di Oscar ***


Quella mattina era troppo bella per rimanere chiusi in casa.
Andrè aveva deciso di fare una sorpresa alla sua Oscar.
L'aveva convinta a uscire con lui e ora stavano passeggiando per le strade di Arras.
In realtà stava per portarla in un posto molto speciale per loro.
Si trattava di un piccolo boschetto dove erano di solito andare da bambini e dove si erano scambiati il loro primo bacio.
Era stato il giorno più bello della loro vita.
Erano andati a fare una scampagnata, avevano trascorso una bellissima giornata, parlato del più e del meno fino a quando si erano ritrovati a scambiarsi un bellissimo bacio passionale e da quel giorno non si erano più separati fino a quando la molestia subita non li aveva allontanati definitivamente.
Ma il potere dell'amore li aveva travolti nuovamente con la sua forza e adesso che finalmente si erano ritrovati niente e nessuno li avrebbe mai separati.
"Vieni con me, voglio portarti in un posto!" le disse lui
"Dove?"
"Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa, non credi?" rispose lui
"Hai ragione!" sorrise detto ciò lo segui
Dopo circa venti minuti arrivarono a destinazione
"Eccoci qui!" disse lui
Oscar si guardò attorno e sorrise
"Ma questo è....
" Si, il boschetto da dove tutto è iniziato!"
"Grazie André, è un gesto molto bello!"
"Non mi devi ringraziare, per te farei qualunque cosa, io ti amo!"
"Anch'io, tanto!"
"André!" riprese lei
"Dimmi!"
"Vorrei....vorrei provare a rivivere quel momento!"
"Oscar non ti devi sentire obbligata a farlo, io...
" André! " lo interruppe
" Non mi sento obbligata, voglio soltanto potermi liberare di quel ricordo e voglio farlo insieme a te!" disse guardandolo negli occhi
" D'accordo amore mio, proviamoci!" sorrise
Oscar annuì e si avvicinò lentamente verso di lui
Senza smettere di guardarlo negli occhi gli sfiorò i contorni delle labbra con un dito
Andrè senti il cuore sussultargli nel petto, sperava tanto che la sua forza di volontà potesse darle una via d'uscita.
Non sopportava più di vederla così frustrata, desiderava la sua felicità, desiderava essere suo, desiderava il suo dolce sapore di fragola, tutto.
Oscar avvicinò lentamente le labbra alle sue sfiorandole delicatamente con la punta della lingua, André schiuse le labbra per invitarla a entrarne completamente in contatto.
E cosi fu.
Le loro bocche si erano finalmente unite in un bacio, dapprima timido per poi diventare sempre più passionale.
Era cosi bello stare a contatto con le sue dolcissime labbra, le aveva desiderate come non mai e adesso erano sue, soltanto esclusivamente sue.
Ma quando sembrava che tutto andasse per il meglio il ricordo della tentata violenza riaffioro' nella sua mente.
"Nooooooo!" urlò staccandosi con violenza
"Oscar calmati ti prego, sta tranquilla!" le disse subito lui cercando di rassicurarla
"Perdonami ti prego, è colpa mia!" disse scoppiando in lacrime
"Ma che dici? Non è colpa tua amore mio, è normale che sia così!"
"Mi dispiace, mi dispiace!" mormorò con disperazione
"Ti prego Oscar, calmati!"
"Non posso, non posso, non ce la faccio Andrè"! detto ciò corse via
"Oscar, aspetta....

Ciao a tutte , 
come avete letto la nostra Oscar non ha retto al suo approccio con Andrè d'altronde la sua reazione è comprensibile ce la farà la nostra bionda a uscire dal tunnel? 
Lo 
scoprirete presto 
Un bacio 
Cla

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Capitolo 19
*** Sensi di colpa ***


Oscar prosegui la marcia.
Si sentiva inutile, vuota e terribilmente frustrata.
Aveva cercato con tutte le sue forze di cancellare per sempre quel tragico ricordo dalla sua mente ma il pensiero di aver fallito la faceva soffrire enormemente.
D'altronde la sua reazione era del tutto normale aveva soltanto bisogno di tempo, ma il suo amore per André era talmente grande che avrebbe voluto buttare giù quel muro all'istante per ritornare ad essere sua come una volta.
"Oscar, aspetta, fermati!" le disse lui raggiungendola
"Mi dispiace tanto io...
" Oscar tranquilla, non è successo nulla, tutto questo è assolutamente comprensibile!" la rassicuro' subito lui
Lei annui tristemente
" Andiamo a casa per favore!"
" D'accordo!"

Andrè stava apparecchiando il tavolo in terrazza.
Avevano deciso di pranzare all'aria aperta e di approfittare della bella giornata di sole che Arras era solito regalare.
Mise il pranzo sul tavolo che Claire aveva preparato per loro ed entrò in casa per chiamare Oscar.
Da quando erano tornati non aveva detto neanche una parola e lui non sapeva più cosa fare per tirarla su di morale.
Non sopportava più di vederla così abbattuta, avrebbe tanto voluto alleviare le sue pene, credere che tutto quello che era successo fosse soltanto un terribile incubo ma purtroppo non era così, quello che era accaduto era la triste realtà che sperava diventasse un lontano ricordo.
"Oscar"! la chiamò
"Vieni il pranzo è pronto!" ma non ricevette nessuna risposta
"Oscar"!
Penso' che molto probabilmente si trovasse in camera da letto infatti e li che la trovò.
Se ne stava seduta al centro del letto con le ginocchia sotto al mento e le braccia che le circondavano le gambe.
"Ehi, sapevo di trovarti qui, vieni il pranzo è pronto!" le disse lui
"Scusami, ma non ho fame!" mormorò
"Credi che digiunando riuscirai a risolvere il problema?" rispose sedendosi accanto a lei
"No, però...
" Però? "
" Il pensiero di averti deluso mi fa star male! "
" Oscar ma che dici? Tu non mi hai deluso, come ti viene in mente una simile sciocchezza? Oscar io ti amo, ti desidero, ti voglio con tutto me stesso, oggi quando mi hai baciato è stato il momento più bello della mia vita, non mi importa quello che è successo dopo, tu hai fatto un tentativo e questo ti fa onore, mi hai dimostrato che vuoi farcela, che stai cercando di lasciarti tutto alle spalle, ma devi avere pazienza, quello che hai subito richiede tempo"! concluse lui guardandola amorevolmente negli occhi
"E poi lasciatelo dire Colonnello, il tuo sapore è così buono e dolce che mi fa impazzire" aggiunse con ardore
"Anche il tuo Tenente!" sorrise lei
"Finalmente sono riuscito a strapparti un sorriso Colonnello, inizio a pensare che dovrò farteli più spesso questi complimenti lo sai?"
"Non chiedo altro Tenente!" rispose guardandolo negli occhi
Lui le sorrise
"Dai adesso andiamo, sennò si fredda!"
Lei annuì e lo segui in terrazzo.

Ore 01:30

Oscar era distesa sul divano del soggiorno.
Quella notte non riusciva a chiudere occhio nonostante André aveva cercato di tranquillizzarla, di sussurarle che l'amava, che era la donna della sua vita, ma lei era talmente turbata che non faceva altro che pensare che tutti gli sforzi che stava facendo erano del tutto inutili.
Ora mentre stava guardando un documentario su Virgilio alla tv sentì dei rumori provenienti dalla camera degli ospiti......

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Capitolo 20
*** Un piccolo spiraglio ***


Oscar balzò in piedi.
Spense la tv e afferrò la pistola.
Lentamente si avviò nel corridoio che portava alla stanza degli ospiti, la camera era illuminata solamente dalla luce fioca della luna, guardò all'interno e vide un' immagine avanzare verso di lei.
Quando la figura le si materializzo' davanti sgrano' gli occhi.
"Vedo che sei sorpresa di vedermi Colonnello!"
"Tu? Che diavolo ci fai qui bastardo?"
"Ma come Colonnello, accogli cosi i vecchi amici?" disse con un sorriso beffardo
"Io e te non siamo mai stati amici Samuel, e adesso sparisci prima che ti faccia un buco in testa!" rispose lei puntandogli l'arma contro
"Non credo potrai farlo con una pistola scarica Colonnello!"
"Che diavolo stai dicendo?"
"Semplicemente che mentre eri fuori a passeggio con il tuo bel Tenente sono entrato in casa e ho messo fuori uso la tua pistola!"
"Farabutto , non sperare di farla franca posso affrontarti ugualmente, non ho paura di te!"
"Bene Colonnello, voglio proprio vedere come te la caverai!" disse con una risata beffarda detto ciò estrasse una pistola dalla tasca posteriore dei jeans e la puntò contro di lei
"Addio mio Colonnello!" disse lasciando partire un colpo
"Nooooooo!" urlò Oscar svegliandosi di soprassalto
Andrè che aveva sentito quanto accaduto la raggiunse immediatamente.
"Oscar"! la chiamo'
Quando entrò nella stanza accese la lampada sul comodino e la vide tutta sudata e visibilmente provata.
"Oscar, calmati, calmati amore mio, era soltanto un incubo!" la rassicuro' subito lui
Oscar scoppiò in lacrime e lo strinse forte a se
"Era qui, era lui, mi puntava un arma contro!" mormorò mentre calde lacrime le solcavano il viso
"Lo so, lo so, tranquilla, calmati, sei qui con me!" le sussurrò lui
"Rimani con me ti prego, non mi lasciare!"
"Certo amore mio, sono qui, non ti lascerò!" le disse staccandosi da lei di pochi centimetri "Tranquilla!" aggiunse mentre le asciugava delicatamente le lacrime con i pollici
"Grazie!" mormorò
Lui le sorrise e si sdraio' accanto a lei
Rimasero per un lungo istante a guardarsi negli occhi fino a quando inaspettatamente Oscar gli si avvicinò catturandogli le labbra in un bacio.
Andrè rimase piacevolmente sorpreso.
Quel bacio era carico di passione e desiderio, non c'era traccia di tensione o altro che la frenasse nel compiere quello che desiderava di più.
E se quell'incubo le avesse dato una piccola spinta per lasciarsi finalmente andare?
Molto probabilmente era cosi, ma in quel momento gli importava solamente della donna che amava più di se stesso.
Andrè rispose con la stessa intensità finché esausti si addormentarono uno tra le braccia dell'altro.

Una luce lo svegliò.
Apri lentamente gli occhi e se la ritrovò accanto più bella che mai.
La morbida chioma bionda sparsa sul cuscino con alcune ciocche che le incorniciavano delicatamente il viso.
Per la prima volta aveva un'espressione serena e rilassata e lui ne fu talmente felice che i suoi occhi divennero lucidi per l'emozione.
Inspiro' il suo meraviglioso profumo di rose e le diede un leggero bacio sulle labbra.
Quel gesto la svegliò.
"Buongiorno principessa!"
"Buongiorno!"
"Come stai?" chiese lui
"Bene, grazie a te!" sussurrò guardandolo negli occhi
"Ma io non ho fatto nulla!"
"Si invece, mi sei stato accanto e mi hai trasmesso tanta serenità!"
"A dire il vero me ne sono accorto lo sai?" rispose con un sorriso
"Da cosa?"
"Dal meraviglioso bacio che mi hai dato, questa volta non sei scappata ed è stato bellissimo!" disse guardandola intensamente negli occhi
Ad Oscar le ci volle un attimo per comprendere il significato di quelle parole.
"È... è vero io... io.... non ci posso credere, se è solo un sogno ti prego, non svegliarmi! "
" No amore mio, è la realtà non temere!" la tranquillizzo' subito
"Quell'incubo mi ha dato una piccola spinta!"
"Esatto, questo è un bellissimo inizio amore mio!"
"Si!" sorrise lei prima di stampargli un altro bacio sulle labbra.
Nel frattempo qualcuno li stava osservando dai vetri di una finestra....


Ciao a tutte, 
chi sarà a spiare i nostri amati? 
Lo scoprirete presto 
Cla 

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Capitolo 21
*** Una serata speciale..quasi ***


Era trascorsa una settimana da quel giorno.
Oscar si sentiva finalmente rinata.
Grazie a quell'incubo e alla vicinanza del suo Andrè stava rapidamente tornando ad essere la stessa di sempre.
Aveva ricevuto una telefonata da Rosalie che era stata felicissima di sapere la notizia più bella che potesse ricevere.
Il giorno precedente aveva chiamato Alain che l'aveva aggiornata degli sviluppi lavorativi e Oscar era rimasta soddisfatta della sua squadra che svolgeva sempre egregiamente il suo lavoro.
Aveva parlato anche con Jennifer, le aveva domandato del suo stato di salute e lei le aveva detto che si era sottoposta a una visita di controllo e che era tutto nella norma, poi le aveva dato una notizia che l'aveva lasciata piacevolmente sorpresa.
Da poche settimane aveva iniziato una relazione con Alain.
Durante la loro assenza si erano conosciuti meglio e avevano scoperto di avere tante cose in comune e che Alain nonostante fosse un tipo molto irrascibile era dotato di una grande sensibilità e questo suo lato nascosto che le aveva conquistato il cuore.
Oscar era stata felicissima di sapere che finalmente anche lei aveva ritrovato la serenità, la stessa reazione l'aveva avuta André, che dopo tutto quello che aveva passato si meritava anche lei un po' di felicità.
Ora era indaffarata in cucina insieme a Claire.
André le aveva proposto una cena per festeggiare i suoi miglioramenti e lei aveva accettato molto volentieri.
Rosalie sapendo dell'evento le aveva spedito un abito da Parigi.
Oscar nonostante non avesse mai indossato un abito in vita sua era stata felicissima di ricevere quel dono dalla sua migliore amica.
Rosalie aveva scelto per lei un bellissimo completo di lino verde smeraldo, formato da un paio di pantaloni a vita bassa abbinato a un top monospalla con inserto in pizzo.
Jennifer invece le aveva spedito un paio di sandali color oro con tacco medio che aveva scelto insieme a Rosalie.
Sapeva già che non si sarebbe sentita a suo agio ma per non deludere le sue amiche avrebbe fatto uno strappo alla regola.
Nel frattempo anche Andrè aveva fatto shopping.
Su consiglio di Alain aveva acquistato un paio di jeans neri abbinati a una polo azzurra con scollo a V e delle convers blu.
Ora era arrivato dal fioraio.
Voleva regalare ad Oscar un bellissimo bouquet di rose bianche, le sue preferite.
Era certo che avrebbe apprezzato.
Acquistato il mazzo tornò alla Villa.

Ore 20:00
André e Oscar stavano cenando in terrazzo chiacchierando del più e del meno.
Al centro del tavolo troneggiavano le rose bianche che lui le aveva regalato.
La cena che aveva preparato Claire era all'altezza dell'occasione come anche il completo verde che indossava.
Andrè era rimasto senza fiato.
Appena l'aveva vista era rimasto a guardarla imbambolato, incapace di emettere qualsiasi suono.
Non era abituato a vederla in abiti femminili ma era felice che finalmente avesse cambiato idea anche perché quella sera era tremendamente affascinante.
"Amore mio, stasera sei bellissima!" le disse lui guardandola negli occhi
"Solo stasera?" lo canzono' lei
"No cioè... io... volevo dire che.. insomma
Oscar scoppiò a ridere
" Ti diverti a prendermi in giro eh Colonnello?" rise
" Da morire!"
" Non sai quanto io sia felice di vederti sorridere!"
mormorò lui
" Grazie a te, grazie al tuo amore che mi sostiene giorno dopo giorno!"
Lui le sorrise, si alzò facendo il giro del tavolo e fece partire la musica da uno stereo
" Mi concedi questo ballo Colonnello? "
" Con molto piacere Tenente!" accettò subito lei
La prese per mano e la condusse al centro della terrazza dove iniziarono a ballare un bellissimo lento stretti uno tra le braccia dell'altro.
In quel momento si sentivano i protagonisti di una favola divenuta realtà.
Era come se il mondo intorno a loro non esistesse più.
Solo loro e la musica che accompagnava i loro movimenti con la sua dolce melodia.
"Ti amo!" le sussurrò all'orecchio
"Ridimmelo"! mormorò lei
"Ti amo!"
"Ridimmelo ancora!"
"Ti amo, ti amo, ti amo, sei la cosa più importante della mia vita!"
"Anche tu, amore mio!"
Lui la guardò negli occhi e le catturo' le labbra in un bacio passionale e travolgente.
All'improvviso uno sparo riecheggio' nell'aria.....

Ciao a tutte, 
e adesso cosa sarà successo?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo 
Un bacio 
Cla

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Capitolo 22
*** Fine dei giochi ***


Oscar si accascio' a terra dolorante e Andrè si sentì morire.
Il braccio le sanguinava copiosamente e doveva subito fare qualcosa per fermare l'emorragia.
Afferrò la tovaglia dove avevano cenato e ne strappò un lembo per avvolgere la ferita.
"Non pensare a me, sto bene, vai André è lui ne sono sicura!" disse lei sofferente
"No, non ti lascerò!"
"Vai André, è un ordine!" lo ammoni
"D'accordo, ma tu non ti muovere"! detto ciò prese la pistola e corse velocemente fuori dalla Villa
Una volta fuori lo vide correre verso la sua auto.
Oscar aveva ragione.
Samuel era tornato per vendicarsi dopo essere stato allontanato dall'arma, purtroppo avevano sottovalutato il problema e adesso ne stavano pagando le conseguenze per fortuna non in modo grave e questa era la cosa più importante.
"Fermati Samuel, o sparo!" urlò André
"Non lo farai Tenente!" detto ciò gli punto' la pistola contro ma prima che potesse sparare André lasciò partire un colpo che lo colpi ad una gamba.
Il giovane lo raggiunse, lo prese con violenza e lo ammanetto'
"Hai finito di fare il pazzo, caro collega!" disse André furioso
"André, André, stai bene? Ho sentito uno sparo!" intervenne Oscar quando l'ebbe raggiunto
"Si non preoccuparti, sto benissimo, ti avevo detto di non muoverti!"
"Ti ho detto che sto bene, non ti preoccupare!"
"Oh ma che bel quadretto, e pensare che quella volta ci siamo divertiti vero Colonnello?" disse lui con un sorriso sarcastico
"Ti consiglio di chiudere quella fogna di bocca prima che ti pianti un proiettile in quel cervello psicopatico che ti ritrovi!"le disse lei furiosa
" Ma Colonnello non sta bene che una donna bella come te usi certi termini!"
Oscar presa da una rabbia incontenibile lo colpi' con un calcio in pieno stomaco facendolo contorcere dal dolore
" Wow, trovi sempre il modo di stupirmi amore mio!" sdrammatizzo'
"Modestamente!" detto ciò chiamarono i colleghi per farlo portare via.
Quando finalmente rimasero soli André prese la cassetta del pronto soccorso e usò tutto il necessario per medicarle la ferita coprendola con una garza sterilizzata.
"Ecco fatto!"
"Grazie André!"
"Ho avuto paura di perderti!" disse guardandola intensamente negli occhi
"Sto bene, sta tranquillo!" le sorrise
"Si, ma il pensiero che quel farabutto...
" Shh"! lo zitti lei posandogli un dito sulle labbra
"Tranquillo André, è tutto finito!" lo rassicuro' lei
"Ti amo, ti amo da morire, sei tutta la mia vita!"
"Anche tu, dai adesso andiamo a riposare siamo entrambi molto stanchi"!
Lui annuì, mise la cassetta del pronto soccorso al suo posto e andò in camera insieme a lei.

Ciao  a tutte, 
finalmente è tutto finito i nostri eroi hanno superato anche questa che dire? 
Li amo 

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Capitolo 23
*** "Sei l'unica certezza che attrae la mia anima ***


Era trascorso un mese da quella sera.
Oscar e Andrè avevano finalmente ritrovato la loro serenità.
Erano tornati ad essere la coppia di un tempo, innamorati, felici e appassionati.
I fantasmi del passato erano ormai un lontano ricordo e finalmente potevano pensare a un futuro insieme.
Si erano concessi un'altra settimana per vivere la loro intimità prima di tornare alla vita di tutti i giorni, anche se una volta tornati sarebbero ritornati a vivere insieme nel piccolo appartamento che avevano preso prima di mettere fine alla loro relazione.
André stava tornando alla Villa dopo aver fatto delle commissioni , non vedeva l'ora di trascorrere del tempo con la sua donna, di stringerla fra le sue braccia, di baciare le sue labbra, di averla tutta per se.
Ovviamente nell'arco di quel tempo non avevano ancora avuto nessun contatto fisico a parte qualche bacio passionale e qualche abbraccio.
Ma lui era ugualmente felice, desiderava soltanto vederla serena e tranquilla non chiedeva altro.
Arrivato a destinazione scorse una bellissima rosa bianca nel giardino che circondava la casa.
Sorrise e pensò che ad Oscar avrebbe fatto piacere riceverla poiché era la sua preferita.
Colse delicatamente il fiore ed entrò in casa.
"Oscar, sono tornato!" disse chiudendosi la porta alle spalle ma non ricevette nessuna risposta
"Oscar!" la chiamò ancora una volta detto ciò si avviò nel corridoio che portava alla loro stanza e quando entrò rimase senza fiato.
Oscar aveva appena fatto la doccia e se ne stava stesa al centro del grande letto completamente nuda.
Aveva gli occhi chiusi, i piccoli seni umidi, sodi e rosei dai capezzoli tondi e perfetti facevano capolino tra la scollatura dell'accappatoio, il ventre piatto e invitante e le sue lunghe gambe affusolate lo stavano facendo impazzire.
Senza distogliere lo sguardo dalle sue bellissime fattezze entrò nella stanza.
Si sedette delicatamente accanto a lei e con la rosa iniziò ad accarezzare le curve del suo corpo.
A quella dolce carezza Oscar apri' lentamente gli occhi e sorrise.
"Ehi, finalmente sei tornato, mi sei mancato!" sussurrò lei guardandolo con gli occhi luccicanti
"Anche tu mi sei mancata!" mormorò
"Amore mio, sei bellissima!" aggiunse ammaliato dal suo splendore
"Adulatore!" sorrise
"Questa è per te!" le disse porgendole la rosa
"È meravigliosa amore mio, grazie!" Oscar afferrò il fiore e ne aspiro' il profumo delicato.
André la guardò e lottò contro l'irresistibile impulso di farla sua.
Nonostante Oscar avesse quasi superato il trauma non l'avrebbe mai costretta a fare qualcosa che la turbasse.
Per amor suo era disposto ad aspettare anche anni.
"Tu di più vita mia!" mormorò lui
Oscar depose la rosa sul comodino e si mise a sedere al centro del letto, poi con grande sorpresa di André si sfilò l'accappatoio e si avvicinò a lui.
"André!" disse piano lei
"Si!" rispose senza fiato
"Credo di essere pronta ad essere tua...completamente!" mormorò
"Oscar sei... sei.. sei sicura? Non voglio che tu ti senta obbligata, io.....
" Shh"! Lo zitti lei
"Non mi sento affatto obbligata, ho soltanto bisogno di te, del tuo corpo , delle tue mani, della tua bocca!" aggiunse lei con ardore
"Anch'io, anch'io Oscar, ti voglio, ti desidero da impazzire!" detto ciò le catturo' le labbra in un bacio che la lasciò senza fiato.
La baciò a lungo, poi si staccò dalle sue labbra per pochi minuti e si sbottonò i jeans senza distogliere mai gli occhi da quelli di lei.
La vide sbattere le lunghe ciglia e poi trasalire, mentre si liberava degli ultimi indumenti che indossava.
A quel punto la stese sotto di lui e la sovrasto'.

Oscar si ritrovò sotto quel corpo possente e caldo, le sue mani salirono sulla schiena , poi le fece scendere giu' finchè esse raggiunsero le dolci rotondità dei glutei perfetti del suo uomo.

Vi fece aderire i palmi e vi affondò le dita possessivamente.
"Adoro i tuoi glutei!" sussurrò lei con voce arrochita dal desiderio
"Solo quelli Colonnello?" sussurrò
"No, amo tutto di te, amo i tuoi bellissimi occhi, la tua bocca, le tue mani, io...
Qualsiasi cosa avrebbe voluto dire si bloccò nell'istante in cui lui le apri' le gambe e si fece spazio dentro di lei.
Oscar si irrigidi'.
" Ti ho fatto male amore mio? " chiese preoccupato
"No, amami Tenente, non desidero altro!"
Lui le sorrise dolcemente e iniziò a muoversi contro il suo corpo.
Oscar gli circondo' la vita con le gambe per farsi sempre più parte di lui.
Andrè le catturo' nuovamente le labbra con foga avvolgendo la sua lingua calda nella sua.
Adorava il suo sapore di fragola, lo faceva letteralmente impazzire.
Oscar staccò la bocca dalla sua non riuscendo a trattenere un gemito.
Lui rimase a guardarla soddisfatto.
Adorava sapere che lui era l'autore del suo piacere e voleva godersi ogni suo mormorio di estasi.
"Che cosa provi, dimmelo, ho bisogno di saperlo!" ansimo' lui
"André, oh André... mi fai bruciare dentro amore mio!" sussurrò con ardore
"È quello che voglio, farti bruciare di passione!"
"Si amore mio, lo voglio!"
André la sollevò facendola adagiare sul suo bacino e iniziò a spingere più forte.
Oscar si lasciò sfuggire un gemito gutturale e lui ne approfittò per spingere ancora più forte.
I loro bacini danzavano contemporaneamente, sempre più alla ricerca del piacere assoluto che non tardò ad arrivare.
Oscar lanciò un urlo di piacere e si abbandonò tra le braccia del suo uomo.

"È stato bellissimo amore mio!" sussurrò lei quando i loro respiri furono tornati alla normalità
"Anche per me, vita mia!"
"Perdonami amore!"
André la guardò perplesso
"Per cosa?"
"Per averti fatto soffrire, io non volevo, mi dispiace tanto io..
" Shh!"la zitti lui
" Ormai non ha più importanza amore mio, e poi non è stata colpa tua, adesso basta rimuginare nel passato, dobbiamo pensare al presente ed essere felici, sei l'unica certezza che attrae la mia anima!" rispose prima di catturarle nuovamente le labbra in un bacio passionale.

Ciao a tutte, 
ed eccomi qui con il penultimo capitolo, finalmente la nostra Oscar ha superato il trauma grazie al suo moro, ma noi lo sapevamo che il nostro moro è speciale *w* 
Un bacio 
Cla

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Capitolo 24
*** "Mi vuoi sposare?" ***


Stretti uno tra le braccia dell'altro André e Oscar se ne stavano seduti sul divanetto del salone a guardare la tv.
Quella era l'ultima sera che trascorrevano ad Arras, il giorno dopo sarebbero tornati a Parigi e alla vita di tutti i giorni.
Speravano un giorno di poter tornare, magari con i loro pargoletti a cui avrebbero fatto vedere le splendide albe che avevano accompagnato gran parte della loro adolescenza.
"Come si sta bene tra le tue braccia amore mio!" sussurrò lei guardandolo negli occhi
"E io amo il tuo calore sulla mia pelle!"
"Solo quello?" rispose con un sorriso malizioso
"No, io amo tutto di te, ti adoro, sei il fulcro della mia vita, sei il sole che illumina la mie giornate, sei la chiave del mio cuore!" mormorò
"Anche tu vita mia!" sussurrò
"Ti amo!" le disse prima di catturare le sue dolci labbra in un bellissimo bacio
Oscar si sentì rinascere.
Le erano mancati tanto i suoi baci, le sue carezze, il suo sapore, la sua lingua calda nella sua, tutto, e adesso che finalmente aveva recuperato la sua vita si sentiva la donna più felice della terra.
"Huhmmm...come sei buono amore mio!" mugugno' lei
"Anche tu!" mormorò lui a fior di baci
"Amore mio ti va un bicchiere un cognac prima di andare a letto?" aggiunse
"Certo, molto volentieri!"
André si alzò dal divanetto e si avviò in cucina.
Dopo pochi minuti tornò con il digestivo impregnato di cubetti di ghiaccio.
Le porse il calice e si sedette accanto a lei.
Mentre consumavano il liquore, Oscar noto' qualcosa di strano in uno dei cubetti.
Infilo' un dito all'interno del bicchiere ed estrasse il pezzo di ghiaccio quasi sciolto.
Quando vide di cosa si trattava rimase senza fiato.
Davanti ai suoi occhi brillava un bellissimo anello d'oro bianco con finiture lucide.
Lo stile era semplice e delicato grazie al diamante solitario che faceva capolino sul gioiello.
Tutto questo sotto lo sguardo emozionato di André che ovviamente era l'artefice di tutto.
"André...ma che... ma cosa... io.... Era troppo emozionata per parlare quindi non disse nulla
Lui sorrise.
Depose il bicchiere sul tavolino del salone, le prese la mano e la fece alzare.
Prese l'anello e si inginocchiò davanti a lei.
" Ci sono molti modi per essere felici nella vita. Ma conosco una sola persona in tutto l’universo con cui vorrei condividere la mia felicità, e questa persona sei tu.
Vuoi sposarmi?" le disse lui guardandola intensamente negli occhi
Oscar rimase a guardarlo visibilmente emozionata.
Il cuore le batteva all'impazzata nel petto, le gambe le tremavano, il sangue le pulsava nelle vene e la testa le girava per l'emozione.
L'uomo della sua vita, il suo compagno di giochi, il suo collega, l'amico fraterno le aveva appena chiesto di sposarlo e lei era talmente felice che le parve di vivere in un sogno.
"Si, si, si, mille volte si!" rispose lei con le lacrime agli occhi
André sorrise e le infilò l'anello al dito.
Si alzò, la trasse a sé e la bacio per un tempo infinito.
"Ti amo!" le sussurrò all'orecchio
"Anch'io!"
Il giovane la prese in braccio, leggera come una piuma, e si diresse verso la camera degli ospiti al piano terra.
La poggio' delicatamente sulle coperte.
La osservò a lungo, senza parole.
Poi con un gesto veloce e delicato le sfilo' la canotta e gli slip mentre lei a sua volta faceva lo stesso con lui.
La sovrasto' con il proprio corpo e la fece sua.

Ciao  a tutte,
Eccovi l'ultimo capitolo della mia storia, grazie di cuore per avermi seguito con affetto e dedizione, non mi aspettavo tutto questo ma voi avete reso tutto speciale grazie dal profondo del mio cuore, vi voglio bene ❤️❤️ spero di tornare presto con un'altra illuminazione.
E a chi mi ha criticato sappiate che non vi ho risposto per non darvi soddisfazione ci tenevo a precisare 
P. S. Questo è l'anello in questione spero vi piaccia ❤️❤️

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