Quando saliamo o cadiamo, facciamolo insieme

di Rinalamisteriosa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arian (Argento) ***
Capitolo 2: *** Cyllell (Coltello) ***
Capitolo 3: *** Gyfrinachol (Segreto) ***
Capitolo 4: *** Glas (Blu) ***
Capitolo 5: *** Sky (Cielo) ***
Capitolo 6: *** Gwaed (Sangue) ***
Capitolo 7: *** Esgyrn (Ossa) ***
Capitolo 8: *** Ofn (Paura) ***
Capitolo 9: *** lle tân (Camino) ***
Capitolo 10: *** Cysylltiad (Legame) ***



Capitolo 1
*** Arian (Argento) ***


Doc

Titolo raccolta: Quando saliamo o cadiamo, facciamolo insieme

Fandom: Shadowhunters (libri)

 

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Prompt: 59. Argento

Numero parole: 118

Iniziativa: «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione».

Nota: Prima drabble di una raccolta che inizialmente avevo pubblicato solamente su Torre di Carta, un forum di scrittura che seguo da qualche anno e che se volete vi invito a visitare qui.

Siccome ultimamente sto di nuovo in fissa con Will e Jem, ho deciso di condividerla qui su EFP: i primi capitoli (composti da drabble e da flashfic) sono già pronti per cui ne posterò uno ogni tre giorni, garantito! =D

Non le avevo pensate con un ordine cronologico: seguivo l’ispirazione del momento e penso proprio che continuerò su questa linea per le idee future.

Ovviamente i due meravigliosi personaggi non appartengono a me, ma a Cassandra Clare <3

*Argento in gallese

____

 

 

 

 

 

*Arian

 

 

Argentei erano i suoi capelli, sfondo scuro sfumato a causa dello yin fen, da quando aveva iniziato seriamente l’addestramento per essere uno Shadowhunter.

I cerchi intorno agli occhi marroni, i suoi completi preferiti, il bastone-spada con il pomo di drago appartenuto al padre.

Argentea la luna che Jem rimirava affacciato al Blackfriars Bridge, in cui talvolta meditava mentre il suo Will era intento a vagabondare senza meta per tutta Londra, preda di chissà quali tormenti e segreti che lui ignorava, ma che non lo allontanavano affatto dal parabatai.

Argentea era la sua malattia, nonché la decisione ultima di contrastarla.

E tinti d’argento erano i capelli di William, molti anni dopo, prima che l’ultimo alito di vita lo lasciasse.

 

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Capitolo 2
*** Cyllell (Coltello) ***


Doc

Prompt: 8. Macchie di sangue su di un coltello

Numero parole: 120

Iniziativa: «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione».

*Coltello in gallese

 

 

 

 

 

*Cyllell

 

 

 

Un colpo di tosse era ormai divenuto un avvertimento alle sue orecchie, un segnale che Will doveva cogliere per tempo.

Spesso era un sintomo fin troppo chiaro della sua malattia demoniaca, implicava che il suo Jem si era sforzato troppo, che aveva raggiunto il limite e che stava per crollare, soprattutto se insieme alle emissioni di fiato usciva anche il sangue.

Esso macchiò la mano pallida con la quale Jem teneva un coltello dalla lama angelica.

E appena Will vide quelle macchie anche sul coltello, subito l’adrenalina della lotta da poco terminata si quietò e la solita apprensione lo spinse a mettergli una mano sulla spalla, a comunicare con uno sguardo che era ora di abbandonare il campo di battaglia.

 

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Capitolo 3
*** Gyfrinachol (Segreto) ***


Doc

Prompt: 84. Segreti

Numero parole: 120

Nota: Jem POV

Iniziativa: «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione».

*Segreto in gallese

 

 

 

*Gyfrinachol

 

 

 

Quali segreti custodisci nel profondo, Will?

Anche se non ti rivolgo domande in proposito, mi sono domandato se può esistere un motivo tanto grave da essere nascosto persino al tuo parabatai, mi sono chiesto quale può essere questo motivo angosciante. Certamente esso si trova in un recesso oscuro e tormentato della tua anima alla quale nemmeno io posso sperare di accedere, né di aprire un minimo spiraglio e guardarvi dentro.

È una cosa tanto brutta, Will?

Non vuoi rivangarla perché ti riporta alla mente la tua famiglia?

Qualunque sia la causa di questo tuo riserbo, aspetterò: attenderò che sia tu a parlarmene spontaneamente, senza forzarti a farlo.

Perché mi fido e credo in te al di sopra di ogni cosa.

 

 

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Capitolo 4
*** Glas (Blu) ***


Doc

Prompt: 53. Blu scuro

Numero parole: 120

Iniziativa: «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione».

*Blu in gallese

 

 

 

 

 

*Glas

 

 

 

Non era facile definire l’esatto colore degli occhi di Will, per Jem.

Quando, dodicenni, spendevano il tempo libero dalla sorveglianza di Charlotte giocando sul tetto dell’Istituto, Jem poteva vedere che i suoi occhi erano azzurri come il cielo sereno e ridenti come il suo umore in quel momento.

Se li fissava attentamente mentre si sottoponevano all’addestramento oppure mentre William si concentrava per il lancio dei pugnali, sembravano di un azzurro leggermente più scuro.

Tuttavia, quando Will era tormentato da qualche pensiero cupo e angosciante, quando lottavano insieme contro i demoni, soprattutto quando lo assisteva nel momento in cui la malattia si faceva più opprimente e la febbre saliva, blu scuro era l’esatto colore dei suoi occhi.

Un blu di sofferenza.

 

 

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Capitolo 5
*** Sky (Cielo) ***


Doc

Prompt: 72. “Le mie mani come vedi non tremano più e ho nell'anima, in fondo all'anima, cieli immensi, e immenso amore,” I giardini di marzo, Lucio Battisti

Numero parole: 118

Iniziativa: «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione».

*Cielo (gallese e inglese qui coincidono XD)

 

 

 

 

 

*Sky

 

 

 

Jem non è più un Fratello Silente.

Dopo la guerra contro Sebastian e gli Ottenebrati, ha dovuto prendersi qualche mese di tempo per riprendere possesso di tutte le sue facoltà, soprattutto quelle che come membro della Fratellanza prima non gli era consentito usare.

I sentimenti gli sono arrivati doppiamente amplificati, l’amore per Tessa è rimasto tale e riscalda la sua anima più di quanto facesse a suo tempo, quando era solo uno Shadowhunter malato e vicino alla morte.

Adesso i suoi occhi vedono chiaramente, il suo cuore continua a battere a un ritmo regolare. Le sue mani non tremano più e sa che il ricordo di Will – perché non lo lascia mai veramente solo – dipinge cieli immensi nella sua anima.

 

 

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Capitolo 6
*** Gwaed (Sangue) ***


Doc

Immagine: 8 (Sangue dalla bocca)

Numero parole: 244

Iniziativa: «Halloween Haunted Run».

*Sangue in gallese

 

 

 

 

 

*Gwaed

 

 

 

Non era mai consigliabile disturbare un vampiro che si nutriva, eppure Jem conosceva Will e la sua avventatezza. Lo fece ritrarre, per quanto possibile.

In questo caso si trattava di una donna e aveva perso il controllo, probabilmente doveva ancora imparare a controllare la propria sete di sangue.

Fiotti vermigli scivolarono dalla sua bocca insieme a grumi scuri, sporcandole buona parte del mento. Era pallida in viso, di un pallore abbastanza evidente. Forse non beveva da giorni.

«Signorina, siamo spiacenti di infastidirla, ma non le conviene mettersi contro l’Enclave. Se rispetterà le regole, le diamo la nostra parola di gentiluomini di lasciarla andare senza infliggere danni alla sua persona», considerò Will, mentre Jem lo tratteneva. Il suo parabatai era imprevedibile: l’ultima volta aveva morso un vampiro e come conseguenza era stato male per tutta la notte, costretto a bere e a rigettare acqua santa.

Per Jem era stato orribile vederlo in quello stato, quasi come se stesse sanguinando personalmente. Preferiva tossire sangue, piuttosto che sapere Will in pericolo.

La vampira non fiatò, non disse una parola. Finché non mostrò i canini appuntiti e non si lanciò in avanti, per assalirli.

«William…» lo avvertì Jem, ammonendolo con lo sguardo.

«Non la morderò, se è questo che stai pensando», commentò lo Shadowhunter, scartando velocemente di lato, Jem che faceva lo stesso dalla parte opposta.

«Diamole il ben servito, James».

L’altro sorrise lievemente: in effetti, se la contrastavano e la finivano insieme, non c’era nulla da temere.

 

 

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Capitolo 7
*** Esgyrn (Ossa) ***


Doc

Immagine: 116 (Mucchio di ossa)

Numero parole: 286

Iniziativa: «Halloween Haunted Run».

Nota: Jem POV. Qui ho reso i suoi pensieri volutamente più lugubri di come sono in realtà, anche perché sappiamo che il vero Jem è sicuro che, nonostante tutto, rivedrà Will in un’altra vita, che nemmeno la morte li separerà.

*Ossa in gallese

 

 

 

 

 

*Esgyrn

 

 

 

Ero stato alla Città di Ossa ancor prima di essere costretto a prendere in considerazione l’idea definitiva di entrare nell’ombrosa fratellanza. I Fratelli Silenti vivevano da sempre in mezzo alle ossa degli Shadowhunters morti, perché perfino nella morte essi potevano servire alla causa, combattere il male e concedere la loro forza e la protezione dai demoni in quel luogo sì buono, ma decisamente inquietante.

I Fratelli Silenti erano come degli eremiti immortali: avevano la bocca e gli occhi cuciti, possedevano delle rune particolari, vivevano isolati dal mondo e potevano intervenire soltanto se convocati. La loro condizione speciale gli vietava di provare sentimenti umani, positivi o negativi che fossero. Non emettevano parola, eppure le loro voci risuonavano ugualmente nelle menti. Faceva terrore essere come loro.

Io non avevo paura di morire, ma osservare quei mucchi di ossa gettati alla rinfusa in una cavità interna alla città sotterranea occupata dalla Fratellanza mi opprimeva il petto in un modo che non sapevo spiegarmi. Pensare che un giorno avrei fatto quella fine… Pensare che anche Will avrebbe fatto quella fine, poiché i nostri destini erano ormai intrecciati fra loro – null’altro se non la morte ci separerà – era un’immagine che non mi piaceva affatto. Tuttavia non potevo farci nulla se non sacrificarmi e accettare il mio fato. Non ero un Fratello Silente come tutti gli altri: i miei occhi non si erano chiusi completamente, i miei sentimenti non erano scomparsi, si nascondevano nei recessi della mia anima in attesa di venir fuori. Gli anni sarebbero passati, la morte sarebbe giunta inevitabile e la carne sarebbe scomparsa: gli Shadowhunters non vivevano per sempre e anche quelle ossa bianche sarebbero finite polverizzate dallo scorrere incessante del tempo.

Pulvis et umbra sumus.

Siamo polvere e ombra.

 

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Capitolo 8
*** Ofn (Paura) ***


Doc

Prompt: 47. Fear (Paura)

Numero parole: 110

Iniziativa: Oh, Darling, Where’ve you been?”, 50 Prompt Table C (50-C)

*Paura in gallese

 

 

 

*Ofn

 

 

 

 

 

 

«William… ma… Fai sul serio?!» trasecolò.

«James, stai sottovalutando la questione. Non capisci che quelle… cose conquisteranno il mondo? Ci caveranno gli occhi nel sonno, ci tireranno via il naso, ci faranno piangere dal dolore e godranno mentre ci contorciamo nell’agonia!» esagerò il migliore amico alzando teatralmente le braccia, forse rivolto a un pubblico immaginario che nella sua testa lo stava acclamando come si acclamava un bravo attore drammatico.

«Quest’anatra e i suoi adorabili anatroccoli?» sorrise con esasperazione Jem, indicandoli. «Dovrebbero essere loro ad avere paura di te, Will, alto e imponente come sei», concluse.

Ottenne solo che l’amico si riparasse dietro la sua schiena, sconvolto.

«Non farli avvicinare!» esclamò.

 

 

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Capitolo 9
*** lle tân (Camino) ***


Doc

Prompt: 49. Davanti al fuoco

Numero parole: 105

Iniziativa: «Corsa delle 24 ore – V Edizione»

*Camino in gallese


lle tân








Davanti al fuoco si condivide un momento di raccoglimento e confidenze ritrovando il giusto equilibrio: ci si confronta, si scherza e si ride; si legge un buon libro e si suona un assolo di violino.

Davanti al fuoco tutto è calore, tepore avvolgente, ancora di salvezza e balsamo nelle sofferenze più intrinseche.

Il fuoco crepita mentre il legno del camino si consuma, osservarlo a lungo rilassa e dona pace.

Per Will e Jem, il fuoco costituisce anche il fulcro di un legame indistruttibile e inscindibile. Nel cerchio infuocato si sono uniti come parabatai e hanno forgiato indissolubilmente il loro destino che mai potrà allontanarli veramente.

 

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Capitolo 10
*** Cysylltiad (Legame) ***


Doc

Prompt: 33. “I legami troppo forti ti rendono vulnerabile.” – The Blacklist

Numero parole: 120

Iniziativa: «Corsa delle 24 ore – V Edizione»

*Legame in gallese

Nota: Ho terminato con quelle che avevo scritto in passato, questa è davvero l’ultima. Se in futuro ne scriverò altre vedrete la raccolta aggiornata <3

 

 

 

Cysylltiad

 

 

 

 

 

A volte William prova un’oppressione interna che non sa misurare.

Un tempo credeva fosse per l'allontanamento dalla sua famiglia e la decisione irremovibile di non vederli più, saperli al sicuro – presumendo di essere maledetto.

Poi è arrivata Tessa ed è stata una benedizione spiazzante nella sua vita: ha abbattuto quel muro impenetrabile che lui aveva intorno al cuore, Will non doveva più farsi odiare, ma poteva concedere spazio all’amore, al calore che solo una moglie e dei figli danno.

Tuttavia, sono i legami troppo forti che rendono vulnerabili.

Separarsi da James, non averlo più accanto nella lotta contro i demoni, immaginarlo immerso nel cupo scenario della Città Silente: è questa la parte veramente opprimente.

Perché sente la mancanza di Jem.

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