*I Sentimenti Mancanti*

di terroristabionda95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mondo, una politica, un orfanotrofio. ***
Capitolo 2: *** Il Vecchio Antiquariato ***
Capitolo 3: *** Viaggio in Treno ***



Capitolo 1
*** Il mondo, una politica, un orfanotrofio. ***


Oggi è il 12 Febbraio 2058.
Il mondo è cambiato molto.
Prima, tutto era bellissimo.
Pieno di colore.
Di vita.
Di sentimenti.

Adesso.
Adesso è tutto grigio.
Adesso si vive per non essere mangiati.
Si.
Tipo gli animali.
Ma anche per loro è cambiato.

    Il mondo è guidato dalla politica.
Una politica.
Una politica del cazzo.
Si cerca di sopravvivere, ma...
Non ne vale nemmeno la pena.

Mi presento.
Sono Sana Kurata.
Sono orfana.
Non ho mai conosciuto i miei genitori, e mai li vorrò conoscere.
Ho 18 anni.
E a quest'età si può andare via dall'orfanotrofio.
Infatti, e quello che sto per fare.
Io e Akito.

Akito è come un fratello per me.
Lui è più grande di me...ma di poco.
Anche lui è orfano.
Siamo arrivati qua, a Saint Mary's, lo stesso giorno.
Il 12 Febbraio
i2040.
Conosciamo ogni nostro segreto.
Conosciamo ogni nostra estremità.
Ci conosciamo.
E siamo degli amici fantastici.

Ma in questo mondo.
Con questa politica.
Ci è difficili essere ciò che siamo.

Stiamo preparando i bagagli.
Due magliette, un paio di jeans, un paio di scarpe, un cambio di intimo, e il mio libro di poesie.
Ecco!
La mia valigia è fatta!
Chissà se anche Akito ha finito?

Ho poca roba perché ci danno solo dei stracci.
Si aspettano che ci guadagniamo il pane d soli.
Ma è difficile.
Non siamo istruiti.
Non abbiamo talenti.
Non c'è lavoro.
Mi chiedo se andrà tutto bene...

-Akito, hai finito di preparare la valigia?-
Chiedo spavalda.

-Si...Dai muoviti. Non vedo l'ora di andare via da questa topaia...-
Dice lui freddo e spaventato.

Odiamo questo posto.
Tutti odiano questo posto.
Ci crescono.
Ci sfamano.
Ma lo fanno con cattiveria.

Molti si sono lamentati.
Molti si sono ribellati.
Ma noi siamo minorenni.
Non capiamo niente.
Non abbiamo opinione.

Loro invece sono adulti.
Sono forti.
Sono intelligenti.
Ci hanno insegnato loro questo.
Ci hanno imposto "questo".

Ma da oggi tutto cambierà!
Io e Akito siamo adesso liberi.
Liberi.
Sono così...
così...

Non conosco questo sentimento...
Nessuno conosce questo sentimento.

In questo mondo nessuno sa.
Nessuno conosce.
Io ho letto.
Ho letto molto su queste cose.
Si chiamano "sentimenti".
I sentimenti sono quello che si senti in una precisa situazione.

Io so queste cose perché ho studiato.

Quando si andava al mercato il sabato.
Ogni sabato c'era quel vecchio signore antiquariato.

Lo chiamavo così poiché vendeva mobili antiquariati.

Ogni sabato, passavo per il suo negozio.
Ma fin dalla prima volta che passai davanti ai suoi occhi,
lui aveva capito.
Mi disse che ho il dono della lettura.
Della lettura antica.
E così mi regalò libri, dizionari, enciclopedie, raccolte.
Mi insegnò addirittura a leggere.

Devo molte cose a quell'uomo.

Come dicevo, in questo mondo non esistono sentimenti.
Sono stati oppressi.
E guai.
Guai a chi li manifesta.

Non c'è "Felicità".
Non c'è "Gelosia".
Non c'è "Rabbia".
Niente.

Non c'è nemmeno la mia preferita.
Quella di cui ho sentito tanto parlare.
Quella di cui i più grandi uomini della letteratura, parlano entusiasti.

Dove c'è Lei, c'è Felicità.
Dove c'è Lei, c'è Gelosia.
Dove c'è Lei, c'è Rabbia.
Insomma.
Tutto è collegato a Lei.

Amore.

*Leggete plz!*
Hello guys! Ok sono tutta scema!
Scrivere due FanFiction allo stesso tempo....
Ma a cosa sto pensando??
Vedete questa FF è molto diversa.
Negativa.
Grigia.
Cupa.
Si può dire anche tetra...
Ma vedete è situata in questo mondo negativo, grigio, cupo, tetro.
Ovvio!
Non ci sono i sentimenti!
Ma non c'è il sentimento principale...Amore.
Se ci pensate ogni altro sentimento è collegato a Lei.
Se si prova Gelosia e perché si è innamorati di una persona, che ama un altro...ecc...
Vi consiglio di leggere questa parte...è interessante...
Spiega anche la storia in un senso.
Cosa ne pensate??

Questa volta non scrivo nel mio solito modo.
Quindi è anche un po' difficile per me...
Ma c'è la metterò tutta!
Vi piacerà sicuro!

In questo 1° chappy c'è una spiegazione personale.
C'è, però, movimento.

Battaaaaa!!!
Non vi dico niette più!!!
Uffyy!!
Ciau a ttutti!!!

.TerrorittaBionda.

U.U
. . .



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Capitolo 2
*** Il Vecchio Antiquariato ***


Il vecchio antiquariato
- Sana Muoviti! Tra poco la Libertà!-
Disse entusiasta Akito.
Presi la mia roba, tutto di un colpo, e cominciai a correre.

- Addio signora Marple! Lo sa? Cucina una schifezza!-
Gridiamo soddisfatti alla cuoca.

- Addio vecchia zitella Ruvert! -
Insultiamo in coro alla Ruvert, direttrice dell'orfanotrofio.

Ma adesso basta con gli Addii!
Corriamo verso il Grande Portone .

Il "Grande Portone" era la porta che divideva l'orfanotrofio dal paese di Blue Waters.
Era la porta della Libertà.
Quando si era più piccoli non si riusciva mai a vedere oltre quella porta.
Ognuno di noi se lo immaginava in modo diverso.
Io per esempio, mi aspettavo un cielo azzurro, prati di fiori.
Come descritte nelle fiabe dei più grandi.
Ma poi fatta cinque anni vidi la realtà.
Ma si usciva, e questo era quello che contava.
Certo accompagnati.
Ma si usciva.

Spalanchiamo il grosso portone!
Urliamo:
- Mondo! Non ci fai paura! -

Ed era, come si dici nei racconti, il giorno più bello della mia vita.

Uscì da lì con un sorriso.
Appena uscita risi ad alta voce guardando il cielo nuvoloso, stringendo la mano di Akito.
Anche lui faceva lo stesso.
Ma quel momento di pura beatitudine finì, svegliandoci dalla realtà.

- Ragazzotti! Ve lo dico! E vi Avviso! Qua non si può stringere la mano altrui. Non bisogna essere sorridenti. State attenti a ciò che fate! Se no arrivano "Loro"...-
Il vecchio contadinotto si era fatto capire.

E con quelle semplici parole aveva segnato l'inizio, nonché la fine.

- Ha ragione...Akito...Sistemiamoci. Io ho un po' di soldi...partiamo con il treno e andiamo... -
Dico semplicemente.

- E dove vuoi andare? Lo sai...ormai non si può fare nulla... dove vai vai, rimane tutto uguale. -
Dice lui rassegnato.

- Questo è vero...ma...Voglio andare lontano...almeno non volgilo vivere qua...dove ci sono così pochi ricordi...dove c'è l'orfanotrofio... -.

- Ok...ma quanto hai? Sai che dobbiamo mangiare con quei soldi... -.

- 500... -
Sussurro.

- Abbassa la voce cretina! Sono un sacco di soldi...teniamoli stretti e cari...Ma come mai così tante? -
Dice sorpreso.

- Non ti interessa... Andiamo a trovare il vecchio antiquariato prima di partire...e da tanto che non lo vedo... -
Sussurro fredda.

500 sono molti soldi.
Pochi hanno questa somma.
Ma io ho te
nuto caro ogni piccolo centesimo.
Mi raccontavano che una famiglia di 5 persone viveva all'anno con soli 10.

Ogni volta che trovavo una monetina per terra lo raccoglievo e lo infilavo nell'intimo, insomma nelle mutande.
Sembra strano ma dovevo conservare così i miei soldi.
 
Se sapevano che avevi qualcosina di valore, il mattino dopo spariva.
Con il tempo avevo imparato a cucire.
Così feci una nuova tasca nelle mutande.

Quella zitella malefica della Ruvert rubava ai bambini più piccoli.
Mi ricordo che quando ero di soli 6 anni arrivò una bambina.
I genitori affidarono questa piccola creatura alla Ruvert.
E per farsi ricordare in qualche modo dalla bimba, le misero attorno al collo un ciondoletto con le sue iniziali.
Il giorno dopo sparì.
 
I soldi, farina del diavolo, servono specialmente in questo nuovo mondo.

Stavamo camminando nel Vicoletto Cuds, una piccola scorciatoia per raggiungere "The Old Club House", il negozio di antiquariato del vecchio.

- Ma come? è chiuso? -
Dico sorpresa.

Appesa nel vetro una lettera.

Dolce ragazzina dagli occhi nocciola.

In questi anni sei stata tu la mia unica cliente.

E come avrai studiato dai libri di economia, una cliente soltanto non è molto utile per sfamare la bocca dei

miei "marmocchi".


Sana sorrise.
Il vecchio le parlava spesso dei suoi "marmocchi".
Erano cinque ragazzi.
Nicolas, Yukiko, Sachiko, James, Antonie.

Il vecchio si era sposato una giapponese mentre lui era americano.
Appunto le femmine avevano nomi Giapponesi mentre i maschi nomi Americani.

La lettera continuava.






Dolce ragazzina dagli occhi nocciola.

Lo sai è dura in questo mondo.
 
Ma anche in questo paesino.

Ho deciso di portare la mia famiglia lontana da questa catastrofe.

Siamo andati via.

Un posto molto diverso.

Là tutto è diverso.

E i valori non sono quelli materiali.

Vorrei che mi raggiungessi, ma se avessi messo l'indirizzo su questa nota, ci avrebbero trovato.

Raggiungici.

Ti prego!

Ho parlato di te a tutti, e i mocciosi vogliono incontrarti.

Ti regalo un libro.

Quello Verde.

Spero di incontrarti presto.

Tuo, Hans Oldenbook.






- Akito, fammi cercare il libro un attimo... -
Imploro come una cagnolina.

- Muoviti però... -
Dice accontentandomi.

Entro.
Cerco di non farmi notare se no, possono pensare che sto rubando.

Guardo tra gli scaffali.
Oggetti di poco valore.
Cazzate, insomma.

Eccolo!
Trovato!

"Giuda al Nuovo Mondo"




Interessante.





Hellooo people!
A grande richiesta ho aggiornato il chappy-chap-chap!
In questo chappy troviamo più "azione".

Sana e Akito sono finalmente usciti dall'orfanotrofio.
Hanno molti soldi con loro.
Ma appena usciti si ricordano che devono essere più attenti.
Per loro sorpresa, però, Il Vecchio Antiquariato non lavora più.

Cosa succederà? Ki lo sa, ki lo sa?!

Cosa ne pensate?
Recensite!

Grazie a : 
free__sky__77, delican123, Ili91, chany41!



.TerroristaBionda.

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Capitolo 3
*** Viaggio in Treno ***


3. Viaggio in treno
"Giuda al Nuovo Mondo"




Interessante.
Sfoglio un attimo il libro.
Sono molte le pagine.
   Non c'è scritto il nome dell'autore.
Strano.

- Sana, leggerai il libro in treno...adesso andiamo. -
Dice lui scocciato.

- E dove andiamo? La nostra meta sarà...? -
- Elmers Town! -
- Elmers Town? -
- Si! Ho visto questo annuncio...in affitto un' appartamento...Andiamolo a vedere! -

- Andiamo... -
Dico arresa.

Perché mi faccio convincere sempre dalle sue stupide idee?
Akito è sempre stato così.
Testardo.
Cocciuto.
Se una cosa lo attirava non riusciva a staccarsi.

Corriamo.

"Chiamata per l'ultimo treno per Elmers Town"
   Urla la voce metallica della signorina che rimbomba in ogni angolo della stazione.

- Fai presto i biglietti, intanto io prendo il posto! -
urlava lui saltando sul treno per cercare un posto decente.

Pago i biglietti, li tengo stretti e cerco di trovare il biondo cocciuto.
Eccolo!
Alzo il braccio e sventolo la mano di qua e di là.

- Sana di qua! -
Urla un' altra mano.

Cerco di passare negli spiragli delle persone affollate dinanzi al treno.
E che fatica!
Eccomi davanti a lui.

- Dai entra, prendi quei posti là. -
Dice lui indicando dei posti grezzi e sporchi.

- No no caro! Il viaggio è lungo e perciò mi sono presa la briga di pagare di più per dei posti semplici ma comodi! -
Dico soddisfatta sorridendo altezzosa.

- Piccola bimba scema! Non dovevi...avrai speso un sacco... -
- No! Ma non ti preoccupare! -

Ci sediamo.
Ah è comodissimo.
Comodissimo in confronto ai letti dell'orfanotrofio.
Akito cominciò ad addormentarsi.
Io invece, tirai fuori il libro dalla borsa e comincia a leggerlo.

Primo capitolo.
la scrittura è scorrevole e facile.
Sembrerebbe una biografia.
Ecco, l'autrice è questa: Shizuka.
Scrive molto bene.

Dedicato alla mia piccola bimba, spero che mi perdoni per la mia scelta.

Parla del mondo quando lei era 14 anni.
    Lo descrive un mondo problematico, ma bello e pieno di colori.
Già c'era la corruzione?
Già venivano giudicati?
Allora questo sarebbe il vero inizio.

Alzo lo sguardo.
Akito dorme come un bimbo.
Che viso dolce.
Chiudo il libro.
Lo continuerò più tardi.
Cercherò di dormire un po' anch'io.

- Sveglia...siamo arrivati. -
Mi sussurra, poi mi bacia la fronte.

Mi alzo, prendo la borsa con tutto dentro e si scende dal treno.

- Allora l'indirizzo? -
Chiedo.

- Vediamo...Lanty Road, 20, Elmers Town...L'ho scritto prima. -

Akito sapeva leggere ma non bene quanto me.
Dopo aver imparato dal vecchio, insegnai a lui come si fa.
Il suo primo libro fu sulle arti marziali.
Imparò dal libro tecniche nuove.
Gli insegnai piano piano a leggere e anche a scrivere.
Avevo tenuto caro il dono datomi dal vecchio.
Stranamente Akito si vergognava spesso quando sbagliava.
Voleva fare sempre da solo.
Mi ricordo quel ciuffo biondo che spuntava da dietro al libro, che era più grande di lui, mentre leggeva.
Era tenerissimo!

Eccoci arrivati.
Un edificio molto grande.
Saranno vari appartamenti.

- A chi chiediamo? -
- Alla signorina Webmier...lei è proprietaria di questo edificio... -
Dice lui con lo sguardo perso.

Chissà a cosa pensa.

Si avvicina una signorina.
Alta, magra.
Molto bella.
Ha lo sguardo triste e ci sorride con falsità.

- Salve... Io sono Akito e lei è mia sorella Sana... Abbiamo visto l'annuncio per un' appartamento... Ne saremo interessati. -
Fa con aria seria.

Sorella?
Mi guarda.
Nei suoi occhi leggo "Ti spiego dopo".

- Ah, tutti i miei appartamenti sono uguali...Una stanza, un bagno e una cucina. Il gas è impiantato già assieme all'acqua calda... solo che l'acqua va e viene...pagherete 20 al mese... -
Elenca lei ricordando tutti i dettagli.

- E quando ci potremo trasferire? -
chiedo seccata.

- Anche subito! Prendo le chiavi... Chi firmerà il contratto? -
si rivolge ad Akito.

- Io... -
Dico quasi urlando.

- Bene vieni con me... -
Mi odia, si vede.

Firmo, pago e raggiungo Akito fuori l'appartamento della Webmier.

- Il nostro appartamento è la 274. Andiamo? -
Dico sorridendo.

Hello people!

Sono appena tornata dalle vacanze...veramente ieri...ma comunque...xD

Come vi va la vita??

In questo chappy c'è una scena che...bhe...come dire...mi ha  reso felice di scriverlo....AVRETE CAPITO QUALE?

Scusa a Chocola92...non ti ho ringraziato nel secondo chappy.

Grazie a Delichan123, Ili91, Chany41, Free_Sky_77...

Ma lo sapete che i 23 è il mio compleanno....Non ridete!!!

(per chi non sa il 23 nella tombola napoletana significa lo scemo....U.U)

Bhe ciaoooo aggiornerò presto prestissimoooooo!!!!

.TerroristaBionda.

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