Prede e Cacciatore

di They are almost Canon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Canti di Natale ***
Capitolo 2: *** Mangiare le Neve ***
Capitolo 3: *** Addobbare l'Albero ***
Capitolo 4: *** L'avaro ***
Capitolo 5: *** Luminarie ***
Capitolo 6: *** Cioccolata Calda ***
Capitolo 7: *** Tormentone ***
Capitolo 8: *** Mollata sotto il Vischio ***
Capitolo 9: *** Zabaione ***
Capitolo 10: *** Dono ***
Capitolo 11: *** pioggia di stelle ***
Capitolo 12: *** N ***
Capitolo 13: *** Nastro Rosso ***
Capitolo 14: *** Ministro di Culto ***
Capitolo 15: *** Tredici a Tavola ***
Capitolo 16: *** Confort Food ***
Capitolo 17: *** Flash mob ***
Capitolo 18: *** Chiuso per ..... l'eternità ***
Capitolo 19: *** Puntale ***
Capitolo 20: *** Natale in tre ***
Capitolo 21: *** Zucchero Filato ***
Capitolo 22: *** Luminarie #2 ***
Capitolo 23: *** Fake News ***
Capitolo 24: *** lontananza ***
Capitolo 25: *** Ritorno a casa ***



Capitolo 1
*** Canti di Natale ***


note pre storia
  • il protagonista (l'assassino) è presente in lista ho deciso di svelarlo a tempo debito perciò al momento no compare nelle liste
  • i fatti sono poera di fantasia, e non vogliono giustificare in nessun modo l'omicidio e il mancato rispetto dei tutori dell'ordine, nonchè il reato grave a cui le vittime hanno preso parte
  • pubblicherò ogni giorno una drabble
  • scrivo da poco in questo fandom, spero di vedervi e chissà magari trovarvi anche a leggere le originali e le storie di Saint Seiya
  • attendo le vostre recensioni, mai come ora mi sono utili, vorrei ampliare lo spettro di personaggib di cui scrivo, perciò i riscontri su quest* mi sono utili
Buona Lettura

Canon
***********************

Un bagliore improvviso, aveva teletrasportato l'uomo in un tempo sconosciuto, dove tutto per lui era diverso.
Con se aveva solo il movimento tridimensionale e la rivoltella, vagava da giorni, in cerca di un modo per sbarcare il lunario, quando un uomo gli aveva proposto di lavorare per lui.

« Sai usare una pistola, e non ti conosce nessuno... che ne dici di metter paura a sti idioti di poliziotti? » gli propose « la cosa è allettante, ma dimmi, cosa ne ho io in cambio? » chiese lui.

« bhè.. ti ho fatto arrivare io... vuoi tornare nel tuo mondo? allora uccidi » disse l'uomo, porgendogli una sacca di denaro « queste ti serviranno per campare, scegli tu come uccidere... divertiti... un morto al giorno » fu quanto pattuito.

Doveva farcela, tornare a casa e acconsentì.

Vagando per la città sentiva spesso una manica di ragazzini intonare canti smielati, intanto cercava uno dei suoi obiettivi che trovò poco dopo.

Una giovane poliziotta stava aiutando dei ragazzini visti poco prima.. Lei sembrava.. Anzi.. Era la vittima 0 perfetta..

Si nascose per seguirla e quando la donna entrò in un vicolo fischiettando uno di quei dannati canti fu un attimo: si nascose dietro un automobile, mirò, un colpo secco sulla collottola. La donna al suolo, morta.

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Capitolo 2
*** Mangiare le Neve ***


L'uomo si incontrò nuovamente con il committente appena dopo aver commesso il primo degli omicidio.

<< hai fatto un ottimo lavoro >> gli disse << la ringrazio ora vorrei sapere come tornare al mio mondo >> .

<< non ancora. Mi sarai ancora utile >> tuonò.

L'assassino - sbuffando - rimase ad ascoltare, ottenendo le indicazioni utili per il secondo omicidio.

Quella sera stessa cominciò a nevicare, creando inaspettata una situazione proficua.

Camminava nella neve, scrutando la vittima designata.

Era un uomo senza fissa dimora, un barbone, un ex poliziotto molto amato dalla comunità e dormiva in uno scantinato cercando cibo da se.

Mentre camminava il pover'uomo si fermò e, in preda alla sete, si mise in bocca un blocco di neve fresca.

L'assassino lo stava inseguendo, vide la collottola libera e sparò.

Di nuovo un poliziotto a terra... Riverso sulla neve da cui cercava idratazione.

 

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Capitolo 3
*** Addobbare l'Albero ***


Colpito il suo secondo bersaglio l'assassino misterioso tornò dal suo mandante << nel mio mondo ho ucciso abbastanza per capire che i tuoi obbiettivi non sono casuali >> disse << sei un uomo intelligente.. Da dove vieni tu c'è corruzione?? >> chiese << oh si... Tanta.... È uno dei motivi per cui sono chi sono >> rispose

<< allora non avrai problemi col prossimo obiettivo... È il direttore di una banca.... Praticamente i soldi delle tangenti li tira fuori lui.... Agisci >>

L'assassino uscì... Dopo aver ricevuto tutte le indicazioni del caso e intravide il suo obiettivo uscire con un ragazzo << mi ricorda mio nipote, stavolta sembrerà un incidente.. Il nano soffrirà comunque, ma per una disgrazia >>

Vagava seguendolo, e si accorse che aveva comprato uno di quegli alberi finti che si vedevano per strada.

La sera lo vide tutto dimesso, con degli abiti più dimessi, in una grande casa intento a decorare l'albero.

Si appostò nuovamente, stavolta non mirò alla collottola, ma a uno strano palo da cui partiva un cavo tirato dalla casa dell'uomo.

Uno sparo, la casa al buio e l'uomo cadde da una scala morendo per la botta tra la sua collottola e un mobile.

 

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Capitolo 4
*** L'avaro ***


<< Non finirai mai di stupirmi, uomo venuto da chissà dove >> esordì il mandante all'ennesimo incontro << certo... come se tu fossi sincero. Avanti, parlami del tuo prossimo obiettivo >> lo incalzò.

<< tra quei corrotti c'è uno spilorcio tremendo seguilo, gli sentirai dire la solita, odiosa frase. >> spiegò << e come faccio ... >> << a capire?? semplice, ti basterà guardare la faccia da totale disilluso di chi se la sentirà dire >>

camminava per la città, con la mente a quelle scarne indicazioni, quando – in prossimità di quella che gli sembrava una bettola malfamata vide un uomo di mezz'età parlare con un conoscente << sai, siamo alle solite, non ho il becco di un quattrino e mia moglie pretende, cosa faccio?? quella se la prenderà male >>

L'assassino ebbe un flash, aveva un nipote ed un compagno e se avesse potuto far di più per entrambi lo avrebbe fatto. Il nervosismo gli fece capire, quell'idiota era il suo obiettivo << ora i soldi che non spendi serviranno ai tuoi parenti per seppellirti >> inveì da lontano, poi come sempre mirò alla collottola e sparò.....

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Capitolo 5
*** Luminarie ***


<< ogni volta vai a segno, voglio affidarti un nuovo compito >> esordì il mandante al nuovo incontro << chi altro? >> gli chiese e per tutta risposta si vide porgere una foto << una coppietta, vuole che li uccida entrambi?? >> chiese.

La risposta, alquanto strana fu << uno solo, a tua discrezione >> e il misterioso assassino si ritrovò a vagare nuovamente per la città.

Improvvisamente li notò, la gioia della ragazza nel vedere le luminarie gli ricordava in qualche modo il suo compagno, quando da lontano vedeva le luci della Capitale del loro mondo.

Decise di colpire quello che sembrava essere il suo compagno, e lo fece una sera, in mezzo alla folla si udì  uno sparo e poi le urla di terrore misto a dolore di quella tizia ed il fuggi fuggi generale, che mostrò al mondo un cadavere riverso a terra in un lago di sangue ed un unico, precisissimo colpo di pistola.

 

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Capitolo 6
*** Cioccolata Calda ***


il nuovo incontro tra i due criminali era avvenuto in una locanda strana, diversa da quelle che l'assassino conosceva, lì aveva avuto modo di assaporare una strana bevanda del mondo in cui si trovava, che tutti chiamavano "cioccolata calda" e c'era da dire che con le temperature pungenti era un ottima cosa.

Mentre sorseggiavano aveva ricevuto le istruzioni per un nuovo omicidio ed aveva notato che gli rimanevano più quattro colpi nel caricatore << devo giocarmeli bene >> pensava, quando vide il suo nuovo obiettivo: una giovane che viveva sola.

 

Era in casa sua, intenta a prepararsi quella che sembrava la prima cioccolata dell'anno, ciò che non sapeva era che un destino irriverente quanto il serial killer che si aggirava in città la avrebbero resa l'ultima.

Quando prese la tazza fumante non fece in tempo a berne metà, che si ritrovò morta, nello stesso – infame – modo degli altri, un colpo solo, alla collottola.

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Capitolo 7
*** Tormentone ***


I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is you

 

quelle strane parole risuonavano nelle vie della cittadina da giorni, e l'uomo era ormai stufo di sentirle ed – dopo che gliene avevano spiegato il significato – intristirsi pensando al compagno lasciato a casa.

 

Il suo committente gli aveva parlato di una festa alla stazione di polizia con le famiglie e detto semplicemente << basta un morto, che nessuno pensi possa essere al sicuro >>

Si appostò, quel luogo non era diverso dal suo ambiente perciò gli era facile muoversi e vide l'obbiettivo ideale.

La vittima designata era una giovane che indossava un abito "da donna di strada" rosso e dorato e che intonava parecchie melodie davanti a tutti.
Finì per intonare proprio quel canto, un vetro andò in frantumi misteriosamente, e la ragazza spirò con un vetro e un proiettile conficcati nella collottola, era l'ottava vittima.

 

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Capitolo 8
*** Mollata sotto il Vischio ***


La città in cui si trovava era letteralmente rivestita di ramoscelli di vischio in ogni dove, gli era stata detta l'usanza del bacio tra le coppie "un'altra cosa che mi fa sentire la sua assenza" aveva pensato – triste – al compagno lasciato nel mondo da cui proveniva.

Gli era stato affidato un'altro incarico, con indicazioni scarne: solo una scuola, un orario e una descrizione sommaria della sua vittima.

Arrivò l'una – l'ora prestabilita – e l'ignara insegnante di diritto stava uscendo dall'istituto commerciale per dirigersi, come sempre, al bar di fronte mangiare qualcosa e far ritorno in classe.

Solo che in classe non ci arriverà mai.

La morte, rapida come un colpo di pistola la colpì mentre saliva i gradini in lacrime perchè l'ormai ex fidanzato – uno dei poliziotti corrotti – l'aveva piantata in asso rifiutandole un bacio sotto uno di quei ramoscelli.

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Capitolo 9
*** Zabaione ***


il mandante aveva chiesto di incontrarsi davanti ad un negozietto, dove gli aveva offerto una crema a base di uova, zucchero e liquore che aveva chiamato "zabaione" e di cui l'assassino si era letteralmente innamorato.

L'uomo gli aveva spiegato che quel dolce divideva la gente tra chi lo amava e chi lo odiava, e persino tra i poliziotti corrotti la battaglia era cosa abbastanza costante.

La richiesta fu chiara, uccidere qualcuno, a caso.

Vide un uomo minuto, coi capelli biondo cenere che leggeva un libro, mentre assaporava quella crema.

Temeva di essere impazzito, e sparò un colpo << se è davvero lui non morirà >> pensò, sparando alla tempia dell'ignaro agente – l'unico che non ha colpito alla collottola – che morì sul colpo lasciando l'assassino senza colpi.

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Capitolo 10
*** Dono ***


dopo l'assassinio del giorno prima l'uomo misterioso si era ritrovato a vagare per la città in cerca di un'armeria ma si era palesato un grave intoppo: non essendo di quel mondo era impossibile per lui acquistare ciò di cui necessitava.

Il suo committente – ammirato dalla sua precisione – decise di aiutarlo e lo convocò una prima volta dove erano soliti vedersi.

<< mostrami l'arma >> gli disse il committente, con tono perentorio, poi osservando l'oggetto ne analizzò il caricatore << 21 colpi, semiautomatico per grandi velocista, degno del cecchino quale sei, vieni con me >> disse.

I due tornarono all'armeria, e il misterioso essere entrò da solo.
All'interno mostrò un distintivo e ricevette quanto richiesto, per poi uscire e consegnarlo al misterioso serial killer << Per me? >> chiese << si... ora provali... fa secco quel menagramo >>

l'uomo venuto dal posto misterioso sparò un colpo, che andò a segno, preciso e sicuro nella collottola << la ringrazio... >> disse, allontanandosi.

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Capitolo 11
*** pioggia di stelle ***


<< Stasera sono tutti a guardare le stelle. Se vuoi uccidere qualcuno ti conviene salire al fiume... >> disse il committente al seria killer, che lo ascoltava assorto nei suoi pensieri.
<< ottimo, un omicidio in mezzo alla folla. Mi mancava... era tempo che non agivo così. E sia >>

la sera, come preannunciato il traffico verso la collina era sostenuto, e lui quasi ringraziò di avere risparmiato le bombole del movimento tridimensionale.

Arrivò lì prima di tutti, e si piazzò in cima ad un'albero ad osservare la scena.
Coppiette, gruppi di amici, persone sole... tutti salivano e si assiepavano sul belvedere.

Non aveva ricevuto indicazioni dal committente, ma distinse chiaramente un uomo con una grossa fascia attorno al petto.

Capì che la persona importante quella sera era lui, e fu così, si vede l'uomo riverso a terra con un proiettile nella collottola, sotto cinquanta metri di strapiombo e sulla collina un uomo indossare un capello da cowboy ed andarsene.

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Capitolo 12
*** N ***


Quella mattina, l'inizio della dodicesima giornata lontano da casa era iniziata stranamente senza indicazioni, fatto salvo per un lapidario << uccidi >> ed una nevicata che persisteva dalla sera precedente.

Tutti erano impegnati in qualche modo a dare una mano: chi puliva, i mezzi che spargevano una sostanza a lui sconosciuta sulle strade, altri che portavano bevande calde a chi ne aveva bisogno, locande e altri locali riscaldati che permettevano alla gente di stare dentro e tanto altro.

Poi passando davanti a uno di quei locali decise di entrare e bersi qualcosa di forte.
Tra gli avventori vide un ragazzo che guardava qualcosa in uno strano apparecchio, in quelle immagini riconobbe il suo mondo ed uno dei dannati gendarmi.

Guardando ancora vide il volto del nipote, e notò che quel ragazzo gli somigliava parecchio << no, non è lui... non ho cresciuto un tale scansafatiche >> pensò, mentre usciva.

Improvvisamente un vetro andò in frantumi, l'apparecchio di quel ragazzo cade a terra con l'immagine di una "N" rossa ferma al centro ed il suo sfaccendato proprietario riverso a terra, morto nel consueto modo.

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Capitolo 13
*** Nastro Rosso ***


<< oggi... chi devo uccidere? >> chiese il misterioso serial killer al suo mandante << vedo che sei affidabile al punto di chiedermi direttive. Vediamo... oggi ti farò colpire la popolazione civile. >>

Camminavano per la città, in cerca della vittima ideale, sotto il tiepido sole di una giornata in cui la gente affollava le strade.

Videro tanta gente raccolta attorno a un banchetto in un mercatino, ed un via vai di oggetti e pacchetti vari, tutti adornati da un nastro di raso rosso.

<< Lei è la signora dei nastri, la tua prossima vittima. Colpiscila, e sarai più vicino al momento in cui ti dirò come tornare >>

L'assassino impugnò la sua arma, un proiettile sibilò in mezzo alla folla, colpendo alla collottola la sua nuova vittima.

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Capitolo 14
*** Ministro di Culto ***


la città in cui si era ritrovato brulicava di gente di tutte le età e di mercatini che vendevano decori per l'imminente festa.

Vide un gruppo di persone acquistarne tante e dirigersi verso un edificio enorme nella piazza centrale dove c'era un signore vestito con una tunica << pure qui i reverendi del culto delle mura? È impossibile >> pensò.

In quel momento gli si avvicinò il suo mandante << quello è un sacerdote, e l'edificio dietro di lui si chiama chiesa >> spiegò, poi – sicuro di avere attentzione – proseguì << mettiamola così... se ammazzi questo tizio ti avvicinerai al momento in cui ti dirò come tornare a casa >> .

La proposta era allettante, seppur l'uomo fosse una guida per quella gente.

L'assassino vagò a lungo, pensando a cosa farsi, poi vide alcuni ragazzi attorno alla sua potenziale vittima.

 

Erano tutti intenti ad addobbare la piazza quando una ragazza diede un bacio all'uomo e gli avvolse al collo una decorazione luccicante che poteva somigliare ad una sciarpa.
Qualcosa* dava fastidio all'assassino, che decise di agire.

Un colpo secco, nel solito punto, la quattordicesima vittima.

*in questa storia si ritiene valido il celibato per le figure religiose di entrambi i mondi

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Capitolo 15
*** Tredici a Tavola ***


quella sera il mandante era stato invitato ad una cena, a cui sarebbe andato malvolentieri, organizzata dal corpo di polizia e gli era stato chiesto di andare con un'accompagnatore << così non siamo in tredici >> disse alla persona prescelta.

La serata sembrava scorrere tranquilla, tra risate – a dire il vero false – e ottima cucina. Ad un certo punto l'uomo presentò a tutti il suo accompagnatore << lui è il mio amico Kenny, è un Militare proveniente dall'estero >> disse.

Improvvisamente una telefonata distolse l'attenzione di uno dei commensali << scusate, è il pronto soccorso... sono pieno di emulatori del serial killer.... che tra l'altro oggi non ha ancora colpito >> disse uscendo di corsa.

Ora erano in tredici ovvero Kenny, il misterioso mandante e undici tra ex poliziotti e loro parenti.

A fine cena nessuno si muoveva finchè un ragazzo – sicuro che non sarebbe accaduto nulla si alzò ed uscì seguito dalla sua ragazza.

Rientrati a casa il mandante guardò Kenny con un cenno d'intesa.

Pochi minuti dopo il serial killer colpì e la vittima che il medico presente alla cena si trovò davanti era proprio il ragazzo alzatosi per primo una volta rimasti in 13.

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Capitolo 16
*** Confort Food ***


la notizia dell'omicidio non impiegò molto a diventare di dominio pubblico, il ragazzo che era stato assassinato era il figlio del capo della polizia.

L'identità del ragazzo aveva fato capire a tutti che il Serial Killer non era da sottovalutare e che letteralmente chiunque era in pericolo.

I superstiti della sera prima erano sotto shock, specialmente la ragazza della vittima, che si chiuse in casa a piangere e mangiare un dolce chiamato "ceppo di Natale", come il mandante aveva spiegato a Kenny, suggerendogli di porre fine alle sue sofferenze.

Annuì, e andò a cercare l'appartamento della giovane e la vide esattamente come descritto.
Kenny mirò, e poco dopo un proiettile si conficcò – come sempre – nella collottola della giovane.

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Capitolo 17
*** Flash mob ***


la gente del posto cercava di tornare alla normalità, nonostante gli omicidi, organizzando eventi di tutti i tipi e riaprendo i mercatini.

Kenny e il suo committente stavano passeggiando, quando videro uno dei tanti flash mob << sta mania, ce n'è uno ogni giorno.... >> borbottò l'uomo.

<< Potrebbe essere un idea per un nuovo omicidio che dici?? >> disse l'uomo << si , non sarebbe male. Tapa la bocca ad uno di sti saltimbanchi improvvisati >> tuonò, prima di congedarsi, per tornare a casa.

 

Kenny si fermò in città e continuò a vagare, vide un uomo seduto ad un pianoforte in mezzo a una piazza "all I Want for Christmas, is yoouuu" cantava, con sempre più gente che si univa al canto avvicinandosi a lui.

<< Uri >> pensò per un'attimo << no.. non è lui... non è venuto in questo mondo.... ora morirai... impostore >> pensò, per poi sparare un colpo secco verso un lampione, una delle cui schegge colpì l'artista alla collottola, rendendolo di fatto un'altra vittima del serial killer.

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Capitolo 18
*** Chiuso per ..... l'eternità ***


i colloqui col committente, per non destare sospetti nelle indagini, ormai erano frequentemente in città, lontano dal luogo del primo incontro.


<< iniziano a sospettare di me e te, dobbiamo stare attenti a non farci notare >> spiegò nervosamente il misterioso mandante << se non vuoi che spiattelli che sei davvero tu a ordire tutto questo, degnati di dirmi come tornare a Paradis! >> inveì Kenny.

<< quando sarà il momento, ora uccidi ancora per me >> rispose seccato ed indicandogli la vetrina di un'agenzia viaggi << sti viaggi sono un ricettacolo di stronzi in pensione, agisci >> disse, per poi allontanarsi.

Kenny notò la titolare di quel luogo, e decise di agire alla chiusura e così fu, solito modus operandi, freddo e preciso, e l'agenzia di viaggi chiuse per sempre.

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Capitolo 19
*** Puntale ***


<< hai fatto chiedere l'agenzia alla str*** complimenti Kenny >> l'elogio, evento raro col committente arrivò davanti alle vetrine di una ludoteca, dove un'insegnante anziana e minuta si stava occupando dei piccolini della zona.

<< grazie. Spero che oltre agli elogi tu... >> ribatté lui, lusingato << presto, ancora qualche omicidio e poi ne parliamo >> replicò.
Kenny era stufo di quella risposta, voleva tornare a Paradis, da Uri e abbastanza vicino a dove potrebbe essere Levi.
Capì che l'unico modo era sopportare e agire ancora qualche giorno << la donna giusto?? >> chiese al committente che annuì << si è la madre di un pezzo grosso >>

la sera la donna stava addobbando l'albero, e tentava di mettere il puntale, nonostante l'oggetto fosse troppo in alto per lei, e fu così che una seconda volta la persona che compiva quel gesto cadeva al suolo, con la firma del serial killer bene in vista nella nuca.

 

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Capitolo 20
*** Natale in tre ***


il figlio del sindaco della città era spesso sui quotidiani per le sue scorribande col gentil sesso, ed era noto per aver sedotto e abbandonato parecchie giovani della città e parecchie prostitute che la frequentavano.

Ultimamente era riapparsa sulla sua porta la figlia di un facoltoso imprenditore in rovina per colpa della corruzione, chiedendogli aiuto, ma lui si era sempre rifiutato. Kenny aveva assistito al tutto e decise di porre fine al comportamento del giovane.

Non si sentì nenneno col committente, perchè aveva riconosciuto il ragazzo e intuiì che ucciderlo sarebbe stato gradito anche al mandante.

Agì quel giorno stesso, un proiettile e l'ignobile esistenza del giovane cessò nel consueto modo

A casa della ragazza suonò il campanello, davanti a lei una scatola con del denaro di quel mondo, generi alimentari e prodotti per il bambino. Poi un biglietto

 

passa Natale col piccolo e tuo padre... e siate di nuovo felici

"il seria killer della collottola"

 

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Capitolo 21
*** Zucchero Filato ***


quel giorno aveva aperto il Luna Park e il mandante era andato con un amico a vedere che giostrai e stand ci fossero.

Si fermò a parlare col titolare degli autoscontri e da lui scoprì che la corruzione era celata anche tra i suoi colleghi << sta all'occhio al clown che serve lo zucchero filato... è un ex poliziotto... corrotto >>

il committente, adirato uscì e andò a cercare Kenny – che si nascondeva a casa del misterioso mandante – e gli raccontò tutto << nascondersi in un luogo che deve portare gioia, gesto ignobile. Immagino che io debba agire >> commentò, ricevendo in risposta solo un gesto di assenso col capo.

Due giorni dopo i giostranti stavano mestamente richiudendo tutto, pronti a lasciare la città senza alcun divertimento.

All'obitorio un uomo con ancora gli abiti dal clown e una sola annotazione << vittima del serial Killer della collottola >>

 

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Capitolo 22
*** Luminarie #2 ***


<< ancora le luci, con tutte ste cavolo di coppiette >> sbottò il misterioso mandante.

<< un uomo come te, che si danna per una tale inezia.... sei strano capo >> ribattè Kenny, davanti all'ennesima bottiglia di vino rosso e al suoi interlocutore ubruiaco fradicio.

La mattina dopo confermò tutto, odiava quelle lucine e voleva un nuovo omicidio.

Stavolta il malcapitato doveva essere un tecnico, fratello di un poliziotto, che si occupava della manutenzione delle luci cittadine.

Kenny chiese ancora come ottenere il modo per tornare a casa, rimediando il solito << uccidi >>

Ripensò a quanto accaduto, e capì che la morte che avrebbe soddisfatto il committente era proprio quella del giovane tecnico.

Lo sparo non tardò, un altra collottola era stata colpita e un altro poliziotto corrotto "punito" per le sue malefatte, a pochi giorni dal Natale.

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Capitolo 23
*** Fake News ***


Due giovani si erano lasciati da poco, a causa di una brusca lite per un presunto tradimento.

La voce era stata messa abilmente in giro da alcuni amici dei due, per uno scherzo di cattivo gusto e tra questi vi era un giovane cadetto della polizia, già immischiato nel giro di corruzione.

 

Il ragazzo che era rimasto saolo era un parente del mandante ed aveva sfogato la sua tristezza con lo zio.

Questo, che amava molto i due ragazzi si era adoperato per eliminare quelle assurde voci, e i due ragazzi erano tornati assieme la vigilia di Natale.

Però il misterioso mandante non si accontentava, voleva punire quel ragazzo così arrogante e chiese a Kenny di intervenire.

Il Killer non se lo fece dire due volte, portando a compimento il nuovo incarico, come sempre.

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Capitolo 24
*** lontananza ***


Kenny era entrato nello studio del suo mandante, nella cui casa alloggiava, in cerca di un qualsiasi sistema per tornare dai suoi cari.

L'occhio gli cadde inesorabile sul grande calendario appeso alla parete "24 dicembre, vigilia di Natale" , recitava.

Lui fissandolo no potè far a meno di pensare al nipote, il figlio della sorella, che il giorno dopo avrebbe compiuto 15 anni << ormai sei un uomo >> pensò, ritornando con la mente al giorno in cui lo prese con se ancora bimbo.

Doveva tornare, vederlo per un'ultima volta prima di lasciarlo nel mondo "dei grandi" ma era bloccato lì, lontano da tutto e da tutti.

Improvvisamente entrarono l'uomo e sua moglie, e lui di riflesso sparò alla donna, uccidendola nel solito modo, per poi puntare l'arma e la sua furia cieca dritto negli occhi del mandante...

che sarebbe accaduto??

 

nota: la storia si spezza per le regole di questa challange, riprenderà domani, nell'ultimo capitolo

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Capitolo 25
*** Ritorno a casa ***


....Per poi puntare l'arma e la sua furia cieca dritto negli occhi del mandante...

<< Se ti è cara la vitas ti conviene dirmi come tornare a casa >> sbottò Kenny, mantenendo salda la mira << guardati attorno amico... e ascolta... >>

Improvvisamente Kenny notò che in uno dei quadri era raffigurato un ambiente apparentemente familiare << i bassifindi? >> pensò.

<< vedo che sei attratto da quello specchio... qualsiasiasi cosa ti abbia mostrato toccalo ... e ascolta >> spiegò con una calma disarmate il mandante.

Il Serial Killer stranamente gli diede ascolto, sentì la voce di suo nipote coinvolta in un accesa discussione << vorresti andare ad aiutare il moccioso vero? Cerca di capire chi blocca il varco e vai, zio.... >> rispose l'uomo, tradendosi.

<< e così, oltre ad essere il Capo della Polizia, il PRIMO dei corrotti, e un gran bastardo. Lo sospettavo dalle tue risposte evasive. Ora apri il VARCO! >> inveì l'omicida.

<< si aprirà solo se avrai il sangue freddo di uccidermi esattamente e mezzanotta, amico mio >>

<< io NON sono amico di un bastardo >> ribattè, per poin premere il grilletto – mentre toccava il quadro – proprio al rintocco della mezzanotte, per ritrovarsi pochi istanti dopo nella piazza dove il nipote stava ancora discutendo, sorridergli e lasciandoselo – adulto – alle spalle.

Dopo poche ore arrivò nel luogo in cui riedeva, il suo compagno – vedendolo emerse dal gigante e gli andò incontro << bentornato Kenny >> gli disse, mentre il suo amato lo baciava dolcemente sulla fronte << mi sei mancato mio Uri, ora non mi assenterò più per tutto questo tempo >> lo rassicurò, per poi tornare in casa con lui.

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