Legami.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I giovani El. ***
Capitolo 2: *** Shock! ***
Capitolo 3: *** Alla Festa... ***
Capitolo 4: *** A Sweet Kiss. ***
Capitolo 5: *** La mia lei. ***
Capitolo 6: *** Preparare e rivelare. ***
Capitolo 7: *** Annuncio. ***
Capitolo 8: *** Saluti. ***
Capitolo 9: *** Two years later. ***
Capitolo 10: *** Powerful. ***
Capitolo 11: *** Between kisses... ***
Capitolo 12: *** A sad, true love. ***
Capitolo 13: *** The prison. ***
Capitolo 14: *** Forza e determinazione. ***
Capitolo 15: *** First times. ***
Capitolo 16: *** Vedere. ***
Capitolo 17: *** Come Deve essere. ***
Capitolo 18: *** Sweet Moments. ***
Capitolo 19: *** Loschi Progetti. ***
Capitolo 20: *** My Mate. ***
Capitolo 21: *** Graffi. ***
Capitolo 22: *** Stare insieme. ***
Capitolo 23: *** I Viandanti. ***
Capitolo 24: *** Il vero obiettivo. ***
Capitolo 25: *** Wruk. ***
Capitolo 26: *** The Power's Essence. ***
Capitolo 27: *** Il Contenitore. ***
Capitolo 28: *** Solo per te. ***
Capitolo 29: *** Volontà. ***
Capitolo 30: *** Puoi Farcela! ***
Capitolo 31: *** Massaggio. ***
Capitolo 32: *** L'alchimista e i Basilischi. ***
Capitolo 33: *** The Dragon. ***
Capitolo 34: *** My Strength. ***
Capitolo 35: *** Divertimento e... ***
Capitolo 36: *** A Special Bond. ***
Capitolo 37: *** Adorabili Pasticcioni. ***
Capitolo 38: *** Un'Arte è Un'Arte. ***
Capitolo 39: *** Fondamentale. ***
Capitolo 40: *** Evil Association. ***
Capitolo 41: *** La Battaglia Finale 1. ***
Capitolo 42: *** La Battaglia Finale 2. ***



Capitolo 1
*** I giovani El. ***


Era una bellissima giornata e, nel Regno di El, i sovrani Zor El e sua moglie Alura avevano radunato i loro otto cuccioli Zoro, Kara, Zari, Carol, Clark, Lonny, Sara e Mon-El.

Zoro e Clark avevano nove anni ed erano i più grandi, poi vi erano gli altri, che di anni ne avevano otto.

Erano tutti gemelli eterozigoti. Avevano lo stesso DNA ma non si somigliavano fisicamente.

Gli otto bambini erano seduti sul letto matrimoniale dei genitori, in piedi davanti a loro.

"Cari, sappiate che stasera daremo una festa in cui saranno invitate molte Principesse e Principi dei Regni confinanti."

"Così facendo potrete conoscere altri Alpha, ma anche Omega e Beta che hanno all'incirca la vostra età."

La Regina battè le mani un paio di volte ed entrarono le quattro ancelle al servizio degli otto piccoli Alpha "Accompagnateli dai sarti affinché confezionino degli abiti per la festa di stasera."

"Come volete, mia Regina." Rispose una delle ancelle.

Gli otto cuccioli le seguirono e lasciarono il castello, così da potersi dirigere verso la bottega dei sarti di fiducia della Famiglia Reale.

"Ecco i nostri cuccioli preferiti!" Avanzò una delle sarte "Buongiorno."

"Buongiorno!" Risposero insieme i cuccioli, gioviali come sempre.

"Venite, così vi prendiamo le misure." Disse un'altra sarta.

Nella bottega lavoravano undici sarte e ciascuna si prese un cucciolo, mentre le tre rimanenti mostravano ai piccoli tessuti e stoffe di vari colori, affinché scegliessero i loro preferiti.

I piccoli adoravano quei colori sgargianti ed ognuno aveva i propri gusti, nonostante la giovane età.

"Saranno pronti nel pomeriggio!"

"Va bene. Riferiamo ai sovrani."

Fuori dalla bottega delle sarte, i piccoli dovevano essere accompagnati dal calzolaio affinché facesse loro degli stivali nuovi.

Anche il calzolaio ed i tre lavoranti furono molto felici di vedere gli otto cuccioli, che erano tanto amati dai loro sudditi "Ciao principini!"

I piccoli gli sorrisero "Ciao!"

"Tutti necessitano di stivali nuovi per la festa di stasera."

"Bene. Venite."

I cuccioli erano molto obbedienti ed anche il calzolaio non ci mise molto a fare ciò che doveva. Gli stivali sarebbero stati pronti nel corso del pomeriggio.

"Visto che siete stati bravi, andiamo sul mercato!"

I piccoli esultarono perché non c'era cosa che amassero di più che passeggiare tra i vari banchetti pieni di colori, profumi e odori. Era una delle loro attività preferite.

I sudditi li salutavano con un inchino ed i piccoli si limitavano a salutare col cenno della mano o con un sorriso.

"Principini!" Chiamò uno dei venditori ed i cuccioli corsero subito dall'uomo, che ben conoscevano, visto che ogni volta regalava loro una mela ciascuno.

Ed anche stavolta non fu da meno, regalando uno dei deliziosi frutti a ciascun piccolo.

"Grazie!" Dissero, tutti insieme.

"Di nulla! Buona passeggiata." Rispose il mercante, salutandoli.

Le ancelle li riaccompagnarono poi al castello, visto che era quasi ora di pranzo e poi, nel corso del pomeriggio, avrebbero dovuto prepararsi per la festa.

Le cose da fare erano sempre molte ed il tempo sembrava non essere quasi mai abbastanza, soprattutto quando si era piccoli e si avevano già molte responsabilità.

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Capitolo 2
*** Shock! ***


Dopo pranzo, sempre molto abbondante per via del grande appetito dei cuccioli, le ancelle andarono a ritirare abiti e stivali per l'imminente festa.

I piccoli erano attesi dall'allenamento agli ordini dei Generali dell'Esercito del Regno di El, ovvero Edward Newgate detto Barbabianca, Shanks, Drakul Mihawk e Silver Rayleigh, che ben conoscevano il valore di quei cuccioli, già capaci di lottare alla pari coi soldati di quarta fascia, i più deboli della gerarchia militare.

"Su, coraggio!" Iniziò Barbabianca "A terra! Fate trenta flessioni."

I piccoli e gli altri militari, compresi i quattro Generali, fecero l'esercizio e proprio Barbabianca teneva d'occhio i piccoli assieme a Rayleigh, mentre Shanks e Mihawk incitavano gli altri soldati, che erano pari a dodicimila unità, divise in quattro fasce.

"Guardate che muscoli!" Notò Rayleigh, in tono ironico, indicando le braccia di Kara e Carol e le due piccole Alpha sorrisero.

Per gli otto cuccioli, Rayleigh e Barbabianca erano dei nonni, visto che avevano quasi sessant'anni.

L'allenamento durò un paio d'ore, poi le ancelle vennero a prendere i cuccioli per portarli a fare il bagno nella sorgente del castello.

"Eccoci! Su, spogliatevi ed entrate in acqua." Disse una delle ancelle. I cuccioli si spogliarono e saltarono in acqua, tutti felici, iniziando a schizzarsi, per giocare.

"Dai, fate i bravi. Venite qui."

Ciascuna ancella si prese un cucciolo, così da insaponarli e lavarli al meglio, visto che erano sudati e sporchi di terra, dopo l'allenamento.

Dopo il bagno, le ancelle fecero per portare i cuccioli nella rispettiva stanza, ma una guardia le fermò "La Regina vuole che i piccoli si vestano nella stanza dei sovrani!"

Le ancelle accompagnarono i piccoli nella grandissima stanza dei loro genitori, ove già si trovavano i nuovi abiti e gli stivali.

Alura sorrise loro, baciandoli uno ad uno sulle guanciotte "Aiutateli pure a prepararsi. Gli invitati stanno per arrivare... La festa inizia tra due ore."

Le ancelle aiutarono un cucciolo alla volta ed Alura li guardava piena d'orgoglio. Erano Alpha davvero forti, nonostante la giovane età.

Zoro indossava un abito verde, dalle diverse tonalità, Kara, Clark e Carol un abito rosso e blu, Zari portava un abito rosso e nero, quello di Lonny era arancione, Sara portava un abito bianco e Mon-El era vestito di rosso con sfumature di bordeaux.

"Eccovi qui! Tutti pronti."

"Siete bellissimi, amori miei. Andiamo! E... Non scordate il mantello."

Le ancelle allacciarono il mantello, rosso per tutti e col simbolo della Casata degli El impresso sul tessuto, sulle spalle di ciascun cucciolo, poi i piccoli se ne andarono con la madre.

Giunsero nel grande salone e videro parecchie persone, tra adulti e bambini ed ognuno si inchinò, quando passarono i piccoli El.

Alura condusse i figlioletti dal loro padre, che stava parlando con J'onn J'onzz, una delle guardie, per la sorveglianza "Principini." Salutò l'uomo di colore, facendo l'inchino.

"In attesa dell'inizio della festa, parlate con gli invitati. Molti di loro desiderano conoscervi... Siete il futuro di questo Regno e, tra queste persone, potrete trovare i vostri futuri alleati e... Chissà, magari anche in compagno o una compagna."

L'uomo se ne andò, ma i figlioletti erano tutti scioccati.

Nessuno aveva menzionato la ricerca di un compagno o compagna.

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Capitolo 3
*** Alla Festa... ***


La grande festa iniziò puntuale e gli otto cuccioli venivano avvicinate da Omega, Beta ed anche Alpha più o meno della loro età.

Il problema era che, ai piccoli El, non interessavano discorsi su giochi, dolcetti e liti. Avevano interessi un po' diversi da quelli dei comuni cuccioli, per quanto loro stessi amassero i dolci ed avessero molti giochi.

"Io vado da quelle bambine!" Disse Mon-El, allontanandosi tutto felice.

"Ciao!" I sette cuccioli videro Alex Danvers, figlia di Eliza e Jeremiah, due Ministri del Regno assieme ad Astra, sorella di Alura e la sua compagna Cat Grant.

Con lei vi erano Rufy, Nami e sua sorella Nojiko, Maggie Sawyer, Winn Schott Jr, James Olsen e la sorella Kelly, Nia Nal e Querl Dox, detto Brainy, i loro amici.

"Mettete queste." Disse Nia, porgendo ai sette amici delle maschere molto buffe e Zoro fu l'unico imbarazzato all'idea di mettere la sua.

Zari e Sara andarono da alcune bambine che parlavano in gruppo, Carol aveva notato un'Omega dai capelli castano scuri.

Clark si era avvicinato ad un'Omega dai corti capelli castani, che lo guardava molto.

Kara e Lonny erano rimaste con Zoro, il quale si frappose tra loro e sei Alpha maschi "Cosa vuoi??"

"Cosa volete voi dalle mie sorelline!"

Uno di loro, tutti adolescenti, deglutì "Zoro... Zoro Zor-El..."

"Ehm... Ci dispiace!" Dissero due del gruppetto, spaventati, sparendo poi tra gli altri invitati.

Kara aveva visto una bambina che, per lei, era molto bella e scelse di avvicinarsi lo stesso, nonostante fosse in compagnia di un ragazzo più grande e, sempre a detta della bionda Principessa, stava ridendo di lei.

"Ciao!" Salutò Kara, sorridendo.

L'altra bambina era a bocca aperta e fece un saluto elegante e raffinato "Principessa El..." Avanzò, riuscendo a rimanere perfettamente seria.

"Vorreste concedermi questo ballo?"

Kara tese la mano e fece l'inchino e l'altra bambina vi posò sopra la sua "Certo." Rispose, con un tenero sorriso e, per un attimo, Kara credette di aver avuto un attacco di cuore, tanto erano belli gli occhi verdi che aveva di fronte. Due smeraldi puri.

Zoro aveva preferito avvicinarsi ad uno dei tavoli per mangiare e bere, visto che non era molto bravo, a fare amicizia.

Sentì poi qualcuno al suo fianco e si voltò, restando colpito. Alla sua destra vi era una bambina coi capelli mori lunghi fin sopra le spalle e gli occhi azzurri "Principe El... È un piacere conoscervi."

Zoro fece un piccolo inchino "Piacere mio. Io sono Zoro... Voi?"

"Nico Robin. Sono la Principessa del Regno di Ohara!"

"Capisco..." "Vi andrebbe di passeggiare?"

Il Principe dai corti capelli verdi annuì ed uscirono in giardino, ove l'attenzione del giovinetto fu per la sorella Lonny che, postasi a difesa di una bambina, stava fronteggiando i medesimi Alpha di poco prima.

"Cosa vorresti fare, mocciosetta?"

"Provate a farvi sotto."

Zoro si scusò dalla mora Omega ed avanzò e, a lui, si era unita Kara, che era uscita a sua volta con l'Omega a cui aveva chiesto di ballare ed il ragazzo che l'accompagnava.

Stavolta gli Alpha non se ne andarono e attaccarono i tre fratelli che, per tutta risposta, gliele diedero di santa ragione, senza nemmeno sudare.

Arrivarono J'onn e John Diggle, due delle guardie "Voi! I vostri genitori vi cercano." Rivolse il primo, ai sette Alpha battuti, che si alzarono a fatica e seguirono le due guardie.

"È molto forte, quella Principessa... Vero, Lena?"

"Si, Jack. È molto forte!"

"Il problema è quella stupida maschera... Esilarante direi!"

Lena sorrise "Molto."

Kara e Zoro, notato che Lonny stava bene, tornarono dalla rispettiva Omega e rientrarono nel palazzo.

Invece Lonny s'inginocchiò innanzi alla bambina che aveva salvato "Stai bene?" Chiese, tendendole la mano.

"Si... Grazie..."

L'Omega dai corti capelli castani e gli occhi quasi ambrati posò la mano su quella di Lonny, che l'aiutò ad alzarsi "Io sono Lonny Zor-El."

"Anne, Principessa del Regno di Floràn." Sorrise, con un saluto elegante e Lonny le fece l'inchino.

Le due bambine, tenendosi per mano, rimasero sedute a chiacchierare su una delle panchine, poi entrarono nel palazzo per mangiare qualcosa.

Ai piccoli El quella festa aveva portato molte emozioni e, soprattutto, tutti e otto avevano fatto incontri più che piacevoli.

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Capitolo 4
*** A Sweet Kiss. ***


Dal giorno della festa passarono sei anni ed i giovani El, divenuti adolescenti, prendevano già parte alle battaglie assieme all'Esercito, quando serviva e pattugliavano i confini con gli altri soldati.

E non solo, visto che tutti avevano sperimentato il dolore e la sofferenza causati dal primo periodo del calore.

Tutti avevano preferito prendere i soppressori per placare dolori e desiderio sessuale, con il solo Mon-El che aveva scelto di andare con giovani Omega che si erano offerte di alleviare ciò che sentiva in modi più piacevoli e per tutta la durata del calore, che era di tre giorni.

Mentre gli otto giovani erano di pattuglia, al palazzo Alura e Zor-El stavano dando udienza a qualcuno che era presente la sera della festa.

"Voi siete qui a chiederci di poter abitare nel Regno..." Avanzò il Re.

"I Luthor sono nostri nemici, perché dovremmo farlo?"

"Perché io non voglio avere nulla a che fare, con la mia famiglia! Dalla sera della festa, la mia matrigna e mio fratello rendono la mia vita impossibile." Spiegò una ragazza dai lunghi capelli mori e gli occhi verdi, messasi in ginocchio.

I due sovrani guardarono la ragazza ed il ragazzo che era in ginocchio alle sue spalle "E sia! Avete il permesso."

I due sorrisero "Grazie!" Dissero insieme, chinando il capo.

"Voi avete danzato con nostra figlia Kara, la sera della festa..." Disse Alura.

"Ho danzato con una delle Principesse, ma non so quale fosse. Portavano tutte una buffa maschera..." Sorrise, al ricordo.

"Vi farò preparare due camere qui nel palazzo." Disse Zor-El, battendo le mani ed arrivarono le ancelle.

"Preparate loro due stanze!" Avanzò Alura e le ragazze annuirono.

Nel palazzo, da un paio di mesi, vivevano anche Nico Robin, Principessa del Regno di Ohara e Lois, Principessa del Regno di Gyros.

Anche Ava, Principessa del Regno di Velian viveva nel palazzo, visto che le sue terre erano state attaccate e distrutte ed i suoi genitori l'avevano fatta fuggire nelle terre degli El.

"Perdonate l'interruzione, ma il summit sta per iniziare." Disse Jeremiah Danvers, il padre di Alex, uno dei Ministri del Regno.

"Grazie, Jeremiah." Salutò il Re.

Le ancelle accompagnarono Lena e Jack nella rispettiva stanza, che avrebbero preparato.

Al summit partecipavano i sovrani del Regno di Haryan, quelli del Regno di Floràn, del Regno di Kerou e quelli del Regno di Krey. I sovrani di questi Regni, i più grandi alleati del Regno di El, erano i genitori di alcune Principesse che erano presenti sei anni prima alla festa.

Ora le ragazze, tutte adolescenti, stavano passeggiando per i giardini del castello o nei suoi pressi scortate dalla rispettiva guardia del corpo.

Amaya di Kerou, Imra di Haryan e Diana di Krey si erano trovate con Ava in giardino ed erano sedute su una panca a conversare, mentre Lena, Robin e Lois erano in biblioteca a leggere.

Invece Anne di Floràn era uscita dalle mura del palazzo, fermandosi nei pressi del campo d'allenamento "Attenzione!" Gridò qualcuno.

Anne si riparò il viso con le mani ma, quando le scostò, vide qualcuno innanzi a sé "Siete sempre in pericolo, Principessa di Floràn... Ma è bellissimo rivedervi!"

La castana Omega dagli occhi ambrati non riusciva a credere a chi aveva di fronte "Voi... Lonny!"

Lonny si voltò, le sorrise mentre riponeva la spada nel fodero e le prese la mano destra nella propria, baciandole le nocche, facendola arrossire.

"Come mai siete qui?"

"I miei genitori sono qui per il summit... Io passeggiavo con Berens, la mia guardia del corpo, ma l'ho lasciata dal fabbro..."

"Principessa!!"

"Credo vi abbia trovata..."

Anne sorrise ed alzò la mano "Sono qui, sto bene."

"Non fatelo più! Non dovete allontanarvi, senza dirmelo..."

"Scusami."

"Per fortuna state bene."

"Si." Sorrise Anne, fissando Lonny, che le sorrideva a sua volta "Sono in ottime mani."

Berens notò la castana e sgranò gli occhi "Principessa El... Perdonatemi, non vi avevo vista..."

"Tranquilla. A proposito, me la lasciate qualche secondo?"

"Naturalmente." Disse Berens, facendo un inchino e andandosene.

Lonny tese la mano ad Anne, che la strinse e, insieme, rientrarono tra le mura del castello, dirigendosi verso la parte Est del giardino.

Lì Anne rimase a bocca aperta "Che rose stupende..."

"Le coltiva mia sorella Kara." Spiegò Lonny "Ho pensato che, venendo dal Regno dei fiori, vi sarebbero piaciute."

"Ed è così! Sono bellissime."

Le due si accomodarono su una panchina e Lonny colse una rosa rossa, porgendola ad Anne "Per te."

L'Omega accettò il fiore ed arrossì "Grazie..."

"Sei bellissima, proprio come quella rosa." Sussurrò Lonny.

Anne si perse negli occhi ambrati dell'Alpha, che si avvicinò a lei e le regalò un bacio dolcissimo.

Bacio che venne corrisposto senza indugio.

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Capitolo 5
*** La mia lei. ***


Nel palazzo, mentre il summit era in corso, Zoro, Mon e Sara stavano andando alla rispettiva stanza per prendere qualcosa da indossare e concedersi un bel bagno.

"Sono tranquilli, i confini?" Chiese Ava, che era assieme alle altre Principesse.

"Si, va tutto bene!" Sorrise Mon, fissando poi Imra "Mi farete compagnia, al prossimo periodo del calore?"

La bruna ragazza incrociò le braccia e gli si avvicinò "Sapete cosa vi dico?"

"Che accettate?" Tentò il moro.

"No! Dico che vi tiro un pugno sui denti, se me lo chiederete ancora."

"No no no. Non voglio essere picchiato." Tentò, allontanandosi con Zoro e Sara.

Le Principesse vennero raggiunte da Lena e dal ragazzo che l'accompagnava "Lena! Mancavate solo voi." Disse Diana.

Amaya si fermò all'improvviso "Kara! Andate di pattuglia?"

A sentire il nome, Lena si voltò e rimase a bocca aperta quando vide la Principessa El con cui aveva ballato sei anni prima. Era davvero bellissima, una Dea.

"Si, assieme a Zari, Lonny e Clark. Voi? Tutte a leggere?"

"Prima portiamo Lena e il suo amico a vedere il palazzo." Rispose Robin.

Kara notò i due, col ragazzo che fece un inchino e Lena un saluto elegante "Principessa El..." Dissero insieme.

"Kara va benissimo." Sorrise la bionda Alpha dagli occhi azzurri "Mi ricordo di voi, dalla sera della festa. Ridevate di me..."

I due si guardarono e poi fissarono Kara "Non volevamo offendervi, ma la maschera che portavate..." Tentò Lena, che corrugò la fronte quando vide Kara sorridere.

"Non temete, non mi sono offesa... Le maschere di Nia sono sempre molto buffe." Convenne la bionda.

"Oh... Capisco."

"Io devo andare. Divertitevi e spero che voi ed il vostro ragazzo vi troverete bene!"

Lena e le altre Principesse guardarono Kara andare "Cosa ne pensate di Kara, ora che l'avete vista senza maschera?"

"Beh... È molto bella..."

"Bella? Solo bella?" Ripeté Lois "Io ho occhi solo per Clark, ma Kara è davvero molto bella!"

"Ha un carattere stupendo... È solare, gentile, generosa, è molto forte..." Aggiunse Amaya.

"E dovresti vederla sorridere! È come se avessi davanti il sole." Concluse Imra e tutte sospirarono.

"In caso non te ne fossi accorta, sono tutte cotte di Kara." Sorrise Robin.

Anche Lena sorrise. Come si poteva non essere cotte di Kara? Era bellissima, aveva un ottimo odore, sembrava avere un bel carattere e come Alpha pareva forte e dotata, sotto ogni punto di vista.

Intanto, al lato Est del giardino, Lonny ed Anne continuavano a scambiarsi teneri bacetti e l'Alpha carezzava con dolcezza le guance della castana Omega, guardandola con amore.

Anne baciò la mano che la carezzava con devozione "Mi piacete, Lonny. Mi piacete moltissimo!"

"Anche voi mi piacete, Anne di Floràn. E solo Rao, il nostro Dio, sa quanto!"

L'Omega le sorrise e si concesse ad altri bacetti, che Lonny fu ben contenta di dare e ricevere.

Le due Principesse rimasero poi sedute sulla panca, abbracciate, a chiacchierare di quel che capitava.

"E così combattete tutti assieme all'Esercito..."

"Esatto. E pattugliamo i confini... Facciamo gli stessi turni dei soldati, perché qui nel Regno siamo tutti uguali sia davanti agli occhi di Rao che innanzi alla legge!"

"È davvero bello!"

Poi Lonny sgranò gli occhi "Accidenti... Stavo per dimenticarmi!"

"Di cosa?"

"Devo iniziare il turno di pattuglia con Kara e Zari!"

"Capisco... Andate allora, ci rivedremo."

Lonny le prese le mani tra le proprie e le baciò le nocche "Non vedo l'ora di rivedervi. Mi mancherete tanto, vi penserò sempre!"

"Anch'io vi penserò ogni giorno."

"Siete il mio primo ed unico amore. Non smetterò mai, di amarvi!"

Anne sorrise, arrossendo un po' "Anche voi siete il mio primo ed unico amore, Lonny e vorrei stare con voi per sempre!"

Lonny l'abbracciò "Lo vorrei moltissimo anch'io e, un giorno, sarà possibile!"

Anne si strinse alla castana "Lo spero." Sospirò.

"Venite, cerchiamo Berens."

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Capitolo 6
*** Preparare e rivelare. ***


Dopo altri due anni, i sovrani dei Regni alleati al Regno di El si ritrovarono con figli e figlie nella Capitale Argo per una grande festa.

Infatti Zor-El ed Alura non solo avevano organizzato questa festa per celebrare il fidanzamento tra Clark e Lois e tra Sara ed Ava, ma anche per un annuncio importante.

Proprio Ava e Lois si stavano preparando per la serata aiutare da Lena, Robin, Diana, Imra ed Amaya "Ecco, ho trovato la vostra amica!" Avanzò Jack, arrivando con Anne.

"Anne! Mancavate solo voi." Sorrise Amaya, felice.

"Ultimamente abbiamo problemi con dei briganti... Siamo partiti in ritardo." Spiegò la castana.

Quando ebbero scelto gli abiti da indossare, uscirono dalla stanza di Ava, dato che Lois aveva già scelto cosa indossare.

"Buongiorno!" Salutò Carol.

"Buongiorno." Risposero tutte le Principesse, con un piccolo inchino.

"I nostri confini sono sicuri?"

"Perfettamente!"

Carol sorrise a Diana e poi se ne andò "La prossima festa di fidanzamento sarà la vostra?" Rivolse Lois a Diana.

"Non saprei... La Principessa Carol è bellissima, ma non credo di piacerle."

"Secondo me sbagli!"

Videro poi Kara, che aveva un asciugamano legato in vita ed uno legato dietro al collo "Kara! Allenamento finito?" Chiese Robin.

"Si... Oggi è stato più breve del solito."

"Bisogna prepararsi per la festa..." Tentò Lena.

La bionda Alpha la guardò "Scusatemi, Principesse, devo andare."

Le ragazze la guardarono andare "Ma... Cos'è successo, tra voi?"

"Nulla... Perché?" "Beh, Lena, ricordo che all'inizio parlavate... Ora Kara sembra... Insofferente, direi." Spiegò Ava.

"Non saprei cosa dire."

"Principesse..."

Le Omega videro Lonny, anch'ella con un asciugamano legato in vita ed uno che le ricadeva sulle spalle, coprendo i seni.

E le giovani notarono i muscoli della castana.

Grazie alle ancelle, le Principesse avevano saputo che Zoro era muscolarmente più dotato tra i maschi, mentre Kara, Sara e Lonny avevano dei muscoli molto sviluppati.

"Lonny! Pronta per la festa?"

"Pronta! A proposito, congratulazioni." Rivolse a Ava e Lois.

"Grazie!"

Gli occhi ambrati di Lonny si specchiarono in quelli altrettanto belli di Anne e si sorrisero "Principessa di Floràn... Siete stupenda!" Sussurrò la castana, facendole un elegante baciamano.

Anne arrossì e sorrise "Lonny... Anche per me è un immenso piacere! Vi trovo bene."

Lonny le sorrise "Si, sto davvero bene. Grazie!" Rispose, fissando le altre Principesse "Ragazze, potete lasciarla con me? Vorrei chiederle un consiglio..."

Le ragazze annuirono e le lasciarono sole "Qualcosa mi dice che loro due..." Tentò Lois, trovando l'approvazione delle altre Principesse.

Lonny, rimasta sola con Anne, le tese la mano e la castana la strinse, seguendola, ed arrivarono innanzi ad una porta, che Lonny aprì.

"Questa è la mia stanza... Prego."

Anne si guardò intorno "È molto bella! Arredata con ottimo gusto."

Lonny le cinse la vita da dietro e le baciò il collo "Mi sei mancata moltissimo..." Sussurrò la castana.

Anne espose il collo per ricevere quei bacetti dolcissimi, poi si voltò nell'abbraccio di Lonny e le cinse il collo con le esili braccia "Anche tu mi sei mancata tantissimo!"

Le due ragazze si baciarono dolcemente, restando abbracciate ed Anne posò la fronte sulla spalla sinistra di Lonny ed un bacio sul suo petto "Sarà meglio che mi vesta o non usciremo più da qui."

L'Omega sorrise e Lonny le diede un ultimo bacio, prima di aprire il suo armadio e scegliere i pantaloni e la maglia che indossava quando andava a cavallo. Anne, per rispetto, nonostante la tentazione, non guardò.

"Quegli abiti vi donano."

"Sono quelli che indosso quando vado a cavallo o mi alleno... Venite, andiamo." Disse, tendendo la mano, subito stretta.

Per i corridoi, le due Principesse passeggiarono a braccetto e raggiunsero il salone delle feste "Lonny!"

"Madre... Come procede il tutto?"

"Molto bene. Sono appena arrivati i fiori e in cucina stanno lavorando benissimo, come sempre."

"Mi fa piacere!"

"E voi, Anne? Pronta per la festa?"

"Molto, mia Regina! Le vostre feste sono sempre bellissime."

"Grazie. Ma ditemi, avete visto Kara?"

"Io l'ho vista poco fa in corridoio... Non so ove stesse andando."

"Volevo chiederle di andare a cogliere i frutti maturi nel nostro frutteto assieme a Lena."

"Non credo sia una buona idea, madre... Possiamo andare noi."

La donna corrugò la fronte, poi sorrise "Va bene, andate voi e poi portateli in cucina. Vi ringrazio!"

Le due sorrisero e lasciarono il palazzo per uscire all'esterno "Posso farti una domanda?"

"Certo! Tutto ciò che vuoi."

"Tra Kara e Lena..."

"Non c'è stato nulla. A mia sorella Lena piace, ma... C'è Jack che le sta sempre appiccicato. Kara non fa amicizia facilmente e... Se le piacesse, non farebbe mai un passo."

"Lui è il suo ragazzo?"

"Non lo so... Nessuno lo sa per certo. Lena e Jack sono molto riservati. Ma noi fratelli siamo tutti con Kara!"

Anne sorrise "Per questo mi piacete tanto! Saranno due giorni bellissimi."

"Resterai per due giorni?"

"Si... Staremo insieme un pochino."

"Tutto il tempo che posso passare con te mi rende felice!" "Posso dire lo stesso." Sorrise Anne.

Lonny la baciò dolcemente, poi presero un cesto a testa ed entrarono nel frutteto.

E lì videro Kara.

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Capitolo 7
*** Annuncio. ***


Lonny ed Anne si avvicinarono ma, quando videro arrivare Lena, si allontanarono, così da permettere loro di parlare tranquillamente.

"Kara... Non sapevo foste qui."

"Colgo i frutti maturi da portare in cucina." Rispose, senza guardarla.

"Sono qui per lo stesso motivo... Posso tenervi compagnia?" Chiese la mora e Kara si limitò ad annuire.

"Fate come volete."

"Lena! Eccoti." Disse Jack.

Kara, sentita la voce del ragazzo, si allontanò, avvicinandosi a Lonny ed Anne, con la prima che strinse a sé la sorella, baciandola sul capo.

"Rimani pure con noi." Disse la castana ed Anne sorrise, con Kara che fece altrettanto e le ringraziò.

Pochi minuti e le Principesse andarono a portare i cesti di frutta in cucina e poi ognuna si ritirò nella rispettiva stanza a prepararsi.

Ovviamente dopo aver fatto il bagno.

All'ora prestabilita, tutti furono pronti e, nel grande salone, la festa iniziò. Zoro era con Carol vicino al buffet, Clark aveva invitato Lois a ballare con lui, come Sara aveva fatto con Ava, Zari era presa da Amaya, Mon ci provava con tutte le Omega lì presenti, Lonny danzava con Anne e Kara era in compagnia di Alex, Rufy, Nia, Winn e Brainy.

"Allora? Nulla da fare, con Lena?"

"Non mi interessa più... A lei piace Jack, sta con lui. Me ne farò una ragione." Rispose la bionda.

"Falla ingelosire." Disse la sopraggiunta Maggie, baciando Alex.

"Sarò ben lieta di aiutarvi, Principessa." Avanzò Boa Hancock, una bellissima Omega, la compagna di Mihawk.

Kara non era il tipo da usare simili espedienti, ma accettò l'invito di Hancock e la condusse in pista, pronte a danzare sulle note del valzer appena iniziato.

Lena non staccava gli occhi di dosso a Kara ma, a distrarre tutti dai loro pensieri e dal divertimento, ci pensò Alura, che prese parola "Miei cari sudditi e amici, ho una notizia molto importante da darvi." Iniziò, sorridendo "I miei figli, gli otto Principi, sono stati ammessi alla prestigiosa scuola di Capital City per un anno di corso! Partiranno tra due giorni, quindi... Festeggiamo anche loro!" Disse e tutti applaudirono.

Ava e Lois, a quanto pare, lo sapevano ed abbracciarono rispettivamente Sara e Clark, Robin andò a congratularsi con Zoro, Mon abbracciò Imra, nonostante le velate minacce di costei, Carol chiese la mano di Diana per un ballo, come fece Zari con Amaya.

Lonny era stretta ad Anne, che stava versando piccole lacrime "Mi mancherai maggiormente... Capital City è lontana. Ma sono molto fiera di te!" Sorrise l'Omega.

"Grazie." Rispose Lonny, carezzandole la schiena, baciandola sulla guancia destra con tenerezza.

Invece Kara si avvicinò ai genitori "Tesoro... Perché non sei a goderti la festa?" Chiese Alura.

"Vorrei parlarvi."

"Qualcosa non va?"

Kara fissò il padre "Io vorrei andare ad allenarmi con Rayleigh..."

I due sovrani si guardarono "Sai, lui stesso oggi è venuto a chiederci il permesso di portarti con lui."

"Come? Sul serio?"

"Si. Quindi potrai andare... Ma stai attenta." Disse Alura, baciando la figlia più giovane sulla fronte, mentre Zor-El le carezzava i capelli.

"Lo prometto madre! Grazie."

I due le sorrisero "Adesso vai... C'è qualcuno che vuole la tua compagnia." Se ne uscì Alura e Kara notò Lena così, anche se non ne aveva voglia, la raggiunse.

La bionda Alpha si avvicinò a Lena e le fece cenno di seguirla sul balcone "Ditemi." Avanzò Kara.

"Io... Volevo farvi i complimenti e dirvi che mi mancherete tanto."

"Vi ringrazio, Lady Lena."

La mora Omega si avvicinò e posò le mani sul petto di Kara, poggiando la fronte alla spalla destra "Mi mancherete moltissimo."

Kara voleva abbracciarla e lo fece, quasi con timidezza, sistemando il proprio mantello sulle spalle di Lena, che sussultò a causa di un brivido di freddo "Tenete. Vi scalderà."

"Oh... Vi ringrazio."

"Spero che il vostro ragazzo non abbia nulla in contrario, se vi chiedo la mano per un ballo."

Prima che Lena potesse rispondere, Kara le tese la mano e fece un elegante inchino "Accetto con piacere." Sorrise Lena, posando la mano su quella di Kara, che la condusse all'interno, pronta a ballare.

Sara ed Ava, così come Clark e Lois, si erano ritirati nella rispettiva stanza per consolidare la loro unione e concludere al meglio la serata.

Anche Lonny ed Anne erano entrate nella stanza della prima, per stare un po' da sole "Le ancelle hanno portato qui il vostro bagaglio."

"È possibile fare un bel bagno?"

"Certo! Ci sto andando anch'io."

Presero le loro cose personali e si diressero verso il grande bagno, entrandovi "Le ancelle sanno che io faccio sempre il bagno a quest'ora e me lo fanno trovare sempre pronto."

Anne sorrise "È una cosa molto bella. Le vostre ancelle sono davvero preparate e servizievoli!"

Vero." Rispose Lonny "Venite, entrate con me. Sarò rispettosa, lo prometto!"

Anne entrò in acqua quando Lonny le ebbe dato le spalle "Eccomi."

Lonny si voltò e le sorrise, poi nuotarono agli opposti della grandissima piscina interrata per lavarsi ed insaponarsi, finché l'Alpha non si avvicinò alle spalle di Anne "Sarò rispettosa, come ho promesso, ma posso lavarti la schiena?"

"Solo se posso ricambiare."

"Assolutamente si."

Lonny lavò la schiena di colei che tanto amava, massaggiandola e baciandole il collo "Mi farai perdere il controllo..." Sussurrò l'Omega.

"È un rischio, ma è presto... Siamo giovani. Ma quando tornerò da Capital City prometto di venirti a prendere e di portarti qui per sposarti!" Ammise.

Anne si voltò, decisa a lavare la schiena del suo amore, ma prima le rubò un bacio molto dolce "Aspetterò con ansia quel giorno!"

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Capitolo 8
*** Saluti. ***


Il mattino seguente, Lonny si svegliò presto e sorrise nel vedere Anne stesa accanto a lei, che teneva la mano sinistra sul suo petto.

Cercò di alzarsi senza svegliarla, ma fu inutile "Lonny..."

L'Alpha le sorrise "Dormi... È presto."

"Tu? Vai già a prepararti?"

"Si... Mia madre ha detto che saremmo partiti tra due giorni, ma Capital City è lontana. A cavallo ci vorranno tre giorni."

"Capisco..."

Lonny si sedette accanto all'Omega e le carezzò le spalle, baciandole il collo "Non essere triste... Sarà solo un anno." Tentò, dandole dolci bacetti.

"Questo è quasi finito... Passerete lontana tutto il prossimo e parte di quello successivo."

Anne si strinse a Lonny, che cercava di calmarla "Non importa dove sarò e quanto starò via, perché il mio amore per te non svanirà mai. E quando tornerò, verrò a prenderti e farò di te la mia compagna!"

Anne sorrise ed accettò il dolce bacio che Lonny le regalò, restando abbracciata a lei "Ti amo."

"Ti amo anch'io, mia bellissima Principessa." Sussurrò l'Alpha.

Tempo un'ora e tutti gli otto fratelli si trovarono nel salone coi genitori, le Principesse, le ancelle ed i servitori più stretti.

"Sicuri di voler partire oggi?" Chiese Alura, preoccupata.

Tutti annuirono, poi avanzò il padre "Sono fiero di voi, figli miei." Disse, abbracciandoli uno ad uno.

"Noi siamo pronti."

I presenti videro Mihawk e Roger "Vi faremo da scorta." Avanzò il primo.

"Invece io prenderò questa ragazza." Ammise il sopraggiunto Rayleigh, mettendo una mano sulla spalla destra di Kara "Pronta?"

"Prontissima."

"Non... Non vieni con noi?" Chiese Mon, un po' triste.

"No." Sorrise la bionda "Avrò un insegnante che mi seguirà ovunque andrò." Rivelò.

Zoro avanzò ed abbracciò la sorella "Mi mancherai, sorellina. Stai attenta!"

"Anche tu."

Anche gli altri fratelli e sorelle l'abbracciarono, comprese le Principesse, con Lena che si soffermò maggiormente "Tornate..."

"Lo prometto." Rispose Kara "A presto. E siate felice, con lui." Disse, facendo cenno verso Jack.

La bionda si allontanò con Rayleigh dopo aver salutato tutti e, una volta fuori, Rufy si unì a loro.

E s'incamminarono verso Sud.

Ava e Lois erano tra le braccia, rispettivamente, di Sara e Clark e sembravano inconsolabili.

"Dai... L'anno passerà in fretta."

"Torneremo, state tranquille."

Dopo gli ultimi sguardi e gli ultimi saluti, anche gli altri sette Principi se ne andarono.

"Se la caveranno, vero?" Chiese Ava.

"Certo che si." Rispose Amaya.

Berens, la guardia di Anne, carezzò le spalle della sua Principessa "Posso fare qualcosa per alleviare la vostra tristezza?" Chiese l'Alpha.

Anne sorrise appena "No... Potresti però andare dai miei genitori a chiedere quando ripartiamo."

"Vado subito." Disse Berens, facendo un inchino.

"Siete di fretta per tornare a casa?"

Anne fissò Alura "No, mia Regina, ma ultimamente il Regno di Floràn è stato assalito diverse volte da orde di briganti." Rivelò, seria "E poi ho anch'io i miei studi..."

"Se volete potete stare qui con tutte loro." Offrì la Regina.

"Vi ringrazio, ma devo tornare a casa." Rispose la ragazza.

"Di qualsiasi cosa serva al vostro Regno, non esitate a mandare un messaggio con un piccione viaggiatore." Disse Zor-El.

Anne annuì "Sarà fatto!"

"Io ho un'idea, se posso permettermi..." Avanzò Jeremiah, il padre di Alex.

"Ma certo, Jeremiah. Di cosa si tratta?"

"Se mandassimo nel Regno di Floràn qualche soldato?"

"Soldati?" Chiese Anne.

"Ne basteranno anche tre o quattro. Lasceremo la scelta al Comandante Barbabianca, visto che Roger, Mihawk e Rayleigh sono coi ragazzi."

Zor-El ed Alura furono d'accordo e lasciarono andare Anne e Jeremiah dai soldati.

Al campo d'addestramento, Barbabianca venne messo al corrente dell'idea di Jeremiah proprio da costui ed il possente uomo guardò le fila di soldati "Ace! Sabo! Marco! Yozu! Venite qui."

I quattro lo raggiunsero "Comandante?" Chiese Marco.

"Andrete nel Regno di Floràn con la Principessa Anne, i suoi genitori e la sua guardia. Orde di briganti stanno portando scompiglio... Fate capire loro chi comanda!"

I quattro annuirono, si misero sull'attenti e tornarono a palazzo con Anne e Jeremiah.

Un'ora più tardi, dopo i saluti di rito, anche Anne, I suoi genitori e Berens se ne andarono, assieme ai quattro soldati scelti.

Prima di mezzogiorno chi doveva andare l'aveva fatto.

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Capitolo 9
*** Two years later. ***


I quasi due anni passarono in fretta per tutti e non vi furono grandissimi cambiamenti. Almeno, non per tutti.

Infatti era cambiata la vita di Clark e Sara che, tre mesi prima, erano ritornati a casa per vedere Lois ed Ava dare alla luce il rispettivo primo erede.

Clark e Lois avevano chiamato il loro cucciolo Jon, mentre Sara ed Ava scelsero Tia come nome della loro piccola.

Poi fecero ritorno a Capital City per terminare il percorso di studi.

Solo di Kara nessuno aveva più saputo nulla e questo quasi privò Lena del sonno, tanto era preoccupata per la bionda Alpha.

Ed i sette giovani El erano finalmente pronti per tornare a casa e, con loro, anche Roger e Mihawk.

Sellati i cavalli e prese le loro cose, partirono prima del sorgere del sole.

"Finalmente torneremo a casa!" Disse Sara "Ava e Tia mi mancano!"

"Ti capisco."

"Se non ricordo male, i nostri genitori e le Principesse sono con Barbabianca ed una decina di soldati nel Regno di Floràn... La Principessa Anne ha terminato con successo gli studi e i suoi genitori hanno organizzato una festa in suo onore!" Disse Carol.

"Una festa ci voleva!" Sorrise Mon.

L'attenzione di tutti fu, però, per un piccione viaggiatore che si posò sulla mano destra di Roger "Problemi?"

"È un messaggio della Regina Alura! Dice che due orde di briganti sono ai confini del Regno di Floràn e... E la Principessa Anne è stata rapita!"

A quelle parole, Lonny prese la sua sacca, s'alzò in volo e partì a tutta velocità verso Est.

Anche gli altri fecero lo stesso, tranne Roger, che scrisse un messaggio e lo legò alla zampetta destra del volatile affinché lo portasse agli stallieri del Regno di El, prese i cavalli per le briglie e li legò ad un albero, poi s'alzò a sua volta in volo e non ci mise molto, a raggiungere gli altri.

In volo, Zoro si era affiancato a Lonny "Tutto bene, sorellina?"

La ragazza serrò la mascella "Noi non uccidiamo nessuno, a meno che non sia strettamente necessario..."

"Esatto." Rispose il giovane dai corti capelli verdi e tre orecchini pendenti all'orecchio destro.

"Se quelli hanno torto anche un solo capello ad Anne, nessuna delle loro divinità sarà in grado di salvarli!"

Il ragazzo la fissò, abbozzando un piccolo sorriso "Sarò pronto a coprirti le spalle in caso di bisogno, ma so che non sarà necessario."

In quei due anni, i sette Principi si erano anche allenati molto duramente ed erano diventati tutti più forti.

Grazie alla loro velocità, raggiunsero il Regno in poco più di un'ora ed atterrarono nel giardino "Altolà!"

"Siamo del Regno di El." Disse Zari.

"Va tutto bene." Avanzò la Regina Venren, madre di Anne "Sono due Comandanti ed i Principi del Regno di El!" Rivelò la donna e le guardie s'inginocchiarono subito, scusandosi.

Tutti i presenti a palazzo uscirono in giardino, con Alura e Zor-El che abbracciarono i loro figli, come fecero le Principesse, mentre Marco, Ace, Sabo, Yozu e Barbabianca salutarono con un inchino.

"Regina Venren, ditemi..." Avanzò Lonny "Dove si trovano i briganti?"

"Sulla piana a Nord di qui."

"Porto notizie!!" Gridò una guardia e l'attenzione di tutti fu per lui.

"Che succede, soldato?" Chiese Aarten, il Re, il padre di Anne.

"I briganti si muovono! Stanno venendo qui."

"Bene... Ci risparmiano tanta fatica."

"Calmi, figlioli." Disse Zor-El "Ricordate... Noi non uccidiamo nessuno, neanche i criminali della peggior specie. Esiste la Giustizia!"

I sette Principi annuirono e Lonny strinse i pugni "Vedranno..."

"Come mai sei così tesa? Tu che sei sempre calma..."

"Quelli hanno preso l'Omega sbagliata! Gravissimo errore."

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Capitolo 10
*** Powerful. ***


I sette El e tutti gli occupanti del castello del Regno di Floràn uscirono dalle mura e si diressero ad Est, trovando presto i briganti.

"I Principi El..." Disse il barbaro che avanzò, probabilmente il capo "Sulle vostre teste ci sono belle taglie. Ma ne manca una, se ben vedo..."

Fu Lonny ad avanzare "Avete preso la Principessa Anne. Liberatela!"

Il tizio, Arsund, rise fragorosamente "A te cosa importa?"

"Lei è la mia ragazza. Farò di lei la mia compagna, quindi lasciatela!"

Arsund alzò la mano sinistra e tre barbari avanzarono, tenendo Anne "Lonny!" Disse la castana.

La castana Alpha le fece l'occhiolino poi, in un battito di ciglia, Lonny fu alle spalle di Anne ed aveva steso i tre che la tenevano prigioniera, legata con corde molto robuste.

Lonny la prese in braccio "Maledetta..." Sibilò Arsund.

"Pazienta... Sarò subito da te."

Con la medesima velocità Lonny portò Anne dai suoi genitori, poi prestò attenzione ai barbari e Arsund brandì la spada, alzandola "Uomini, addosso!!" Gridò con fervore e tutti i barbari urlarono poi, armi in mano, si scagliarono sui nostri.

Ma una trentina di loro, quelli più avanti, caddero a terra, svenuti e con la bava alla bocca, senza che nessuno li ebbe toccati.

"Scusate il ritardo."

I nostri si voltarono verso la voce familiare e tutti videro Rayleigh con Kara e Rufy "Kara..." Sussurrò Lena.

La bionda Alpha aveva i soliti lineamenti dolci, un poco più marcati e pareva molto concentrata, il suo sguardo duro.

"L'Ambizione..." Disse Alura.

"Come supponevo, Kara è fortissima... Più di quanto non dimostri." Sorrise Rayleigh, fiero "Quella ragazza ha una purezza incredibile, un cuore forte ed una fede incrollabile!"

Anche Lena sorrise, felice di sentire parlare così bene di Kara.

"Tutti i Principi conoscono e usano l'Ambizione." Rivelò Roger "Li abbiamo ben allenati, in questi anni."

"Kara!" Avanzò Anne.

L'Alpha si fermò e si voltò appena "Dimmi."

"C'è un'altra Omega prigioniera... La Principessa Dinah del Regno di Caanerian." Rivelò la castana.

"Capito."

"Principi, ve la caverete benissimo da soli!" Gridò Barbabianca "Noi prenderemo i barbari che hanno aggirato la piana per attaccare il castello sul retro!"

Barbabianca si allontanò con gli altri Comandanti, Rufy ed i soldati vari, mentre i Principi erano pronti ad affrontare le tre orde di barbari.

Insieme corsero verso Arsund e gli altri barbari, decisi a combattere a mani nude, per non uccidere nessuno, come promesso al loro padre.

Tutti usarono l'Ambizione, mentre chi non combatteva si godeva lo spettacolo offerto dagli otto giovani.

"Sono... Incredibili..."

"Già... Sono fortissimi!"

Servì meno di venti minuti agli otto fratelli per stendere tutti i barbari "Sparite! E se ritornerete da queste parti non avremo pietà di voi." Sibilò Lonny, prima di tramortire Arsund con un pugno secco allo stomaco.

Invece Kara aveva trovato la Principessa Dinah e l'aveva presa in braccio, ritornando dagli altri assieme ai fratelli e alle sorelle.

Subito Anne corse verso Lonny, che faceva altrettanto "Lonny!"

"Amore mio..." Disse l'Alpha, che prese l'Omega in braccio e la strinse a sé "Stai bene? Sei ferita?"

"No... Sto benone! Ti amo."

"Ti amo anch'io!" Ribadì Lonny e le due si scambiarono un bacio molto dolce ed appassionato.

"Stanno insieme veramente! Ma quando??" Tentò Zari.

"Ci amiamo da quando ci siamo riviste nel nostro palazzo, a quattordici anni..." Rivelò Lonny.

"Non me ne sono accorta!"

"Nessuno l'ha notato." Disse Clark.

Lonny, tenendo Anne per mano, si avvicinò ai suoi genitori, Venren ed Aarten "Miei sovrani, io amo vostra figlia e voglio fare di lei la mia compagna. Vi chiedo la sua mano!"

I due le sorrisero "Ne saremmo felici! Non vorremmo nessun altro Alpha, per nostra figlia." Disse il Re.

Le due ragazze si abbracciarono felici, mentre Lena, seguita da Jack, andò da Kara "Ciao..."

"Ciao."

"Stai bene... Ero... Ero preoccupata..."

"Non avresti dovuto."

Lena la fissava. Non riusciva a dire cosa fosse, ma sentiva che Kara era cambiata, in qualche modo.

Non solo era diventata ancora più forte, come i suoi fratelli, ma aveva proprio un qualcosa di diverso.

Invece Alura e Zor-El andarono da Dinah "Principessa del Regno di Caanerian... Dinah." Disse il Re.

La ragazza dai lunghi capelli castani mossi e gli occhi ambrati fece un saluto elegante "Mio Re, mia Regina..."

"Il tuo Regno è andato distrutto. Che ne dici di vivere nel nostro palazzo?"

"Seriamente?"

"Certo." Sorrise la donna.

"Accetto! Vi ringrazio."

I due sovrani le sorrisero, poi Alura si rivolse a tutti gli altri, compresi Barbabianca e quelli andati con lui, tornati vittoriosi "Torniamo a casa! Abbiamo una grande festa, da organizzare."

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Capitolo 11
*** Between kisses... ***


I Principi El sarebbero tornati al loro palazzo in volo, mentre i loro genitori e le guardie col rispettivo cavallo.

Solo Lonny sarebbe rimasta al castello di Anne un po' di più, visto che la ragazza voleva prendere i suoi abiti e le sue cose personali.

"Perché vi siete fermata?"

Anne chiuse gli occhi e sospirò, voltandosi "Perché sento su di me uno sguardo molto... Insistente."

"Vi distraggo?"

"Molto." Sorrise l'Omega, sapendo che Lonny sarebbe stata allo scherzo e, infatti, l'Alpha stava ridendo.

Proprio l'El si alzò e s'avvicinò ad Anne, carezzandole i fianchi "Allora ti lascio sola, così puoi prendere le tue cose con calma..." Sussurrò Lonny, baciandola dolcemente.

L'Omega sorrise nel bacio e ne diede uno a sua volta alla castana, che se ne andò poi dalla sua stanza.

Diversi minuti dopo, Anne terminò di preparare i bagagli ed uscì in giardino, trovando Lonny intenta ad aiutare i servitori a preparare la carrozza per i sovrani.

"Buon viaggio, amore." Disse la Regina "Noi ci vediamo al palazzo degli El."

"Certo. Siate prudenti!"

Altri servitori portarono fuori le cose di Anne per metterle sulla carrozza, mentre l'Omega si avvicinò a Lonny, che la prese in braccio e si alzò in volo dopo averla coperta col suo mantello.

Data la grande velocità, le due ragazze non ci misero molto ad arrivare al palazzo del Regno di El, atterrando nel giardino "Ehi, eccovi!"

Ava andò subito loro incontro ed Anne l'abbracciò "Ciao!"

"La mia nipotina?"

Ava indicò loro un punto poco lontano e le due ragazze videro Sara che, stesa sull'erba, faceva giocherellare la piccola Tia, che si divertiva molto "Talvolta non capisco chi sia la bambina..." Ironizzò Ava.

"Sara è sempre stata così."

Lonny lasciò Anne con Ava dopo averle dato un bacio ed entrò nel palazzo "Spero vi sentirete a casa..."

Dinah sorrise appena ad Alura "Sarà di certo meglio della mia. Vi ringrazio mia Regina!"

"Sembrate triste... È successo qualcosa?"

"Si... Ma non voglio arrecarvi disturbo e fastidio. Già avete fatto molto, per me..."

"Nessun disturbo."

"Possiamo aiutarvi in qualche modo?" Chiese Kara, arrivando assieme a Zoro e Zari.

Dinah chinò il capo "La mia Alpha..."

"Avete una compagna?"

La bellissima Principessa, però, non rispose alla domanda e corse verso il corridoio dell'ala Est, ove vi era la sua stanza e quella delle altre Principesse.

"Chissà cosa le è accaduto..."

"Spero che la sua compagna non sia venuta a mancare. È un dolore inimmaginabile, anche per la persona più forte del mondo."

"Quando sarà pronta ce ne parlerà..."

"Esatto... Noi andiamo ad allenarci."

"Ehi, Mon-El!" Lo chiamò Zari, vedendolo arrivare "Vieni ad allenarti un po' con noi?"

"No... Ho un appuntamento. Non so se mi spiego..."

La Principessa roteò gli occhi "Si, come sempre!"

Lui le sorrise, diede un bacio sulla guancia destra della madre e poi uscì tutto contento dal palazzo.

Ma l'attenzione di tutti fu per una guardia, che arrivò di corsa, gridando "Porto notizie!"

"Soldato, cosa succede?" Chiese Alura.

L'uomo si inginocchiò subito "Jack e Berens sono stati feriti e catturati!"

"Cosa? E da chi?"

"Da un uomo alto e molto robusto, dai capelli lunghi... Ha detto di chiamarsi Burgess..."

"Perché erano fuori dalle mura?"

"Sono andati a cogliere more, lamponi e frutti di bosco per i cuochi..."

"Berens è la guardia di Anne..."

"È tornata con noi per aiutarci con la festa." Disse Zari.

"Sai dove gli hanno portati?"

"A Hell Below, la grande prigione!"

"Sono in buoni rapporti col Direttore Magellan... Li farò liberare!"

"No, mia Regina! Quel Burgess ha detto che la prigione è in mano al suo capo... Credo progettino un'evasione!"

"Ci pensate voi, ragazzi?"

Kara, Zoro e Zari annuirono "Andiamo a cercare gli altri e reclutiamo qualcuno." Disse il ragazzo.

"Hell Below..."

I ragazzi ed Alura videro Dinah "Conosci quel posto?"

"La mia Alpha si trova lì."

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Capitolo 12
*** A sad, true love. ***


Alura mandò a chiamare gli altri figli, che si ritrovarono nella stanza assegnata a Dinah assieme alle altre Principesse.

"Quindi la vostra Alpha è a Hell Below? Cos'ha fatto?" Chiese Clark.

"Niente." Rispose amaramente la castana, chinando il capo.

"Allora perché è lì?"

"I miei genitori... Erano di una perfidia indescrivibile. Una cattiveria mai vista prima."

"Sul serio?"

Dinah annuì col capo "Volevano che io sposassi il Principe Kruan del Regno di Myyllor, ma io rifiutai."

"Un Regno alleato del Regno di Luthor." Disse Lena e Dinah annuì.

"I miei genitori dissero che me l'avrebbero fatta pagare, ma io non sapevo come, dal momento in cui non ero intenzionata a trovare un'Alpha..."

"C'è un ma in arrivo?" Tentò Mon ed Imra gli tirò l'orecchio destro.

"Taci, non interrompere!"

"Ma un giorno ho incontrato Laurel..." Ricordò la castana, addolcendo lo sguardo "Stavo tornando a casa da una cavalcata ed un manipolo di delinquenti mi aggredirono... Usai il Grido, ma uno di loro mi colpì alle spalle. Ed in quel momento arrivò lei."

"Il Grido?" Chiese Anne.

"Il potere posseduto dalla Famiglia Reale del mio Regno."

"Capisco..."

"Laurel mi salvò, fronteggiando quei balordi con l'Ambizione e un'ottima tecnica spadaccina..." Raccontò Dinah, attirando l'attenzione di Zoro, che era un grande spadaccino "E... Non so cosa scattò, ma sentii qualcosa di nuovo crescere in me."

"L'amore..." Disse con fare melodrammatico Mon, allontanandosi però da Imra, per evitare un'altra tirata d'orecchie.

Dinah sorrise appena, ma con una bella luce negli occhi "Mi disse di essere un cavaliere senza terra, così le proposi di diventare la mia guardia personale ed iniziammo a passare molto tempo insieme."

"Poi cos'è successo?" Domandò Zari.

Dinah chiuse gli occhi e sospirò "Un giorno, mentre eravamo a pranzare in riva al fiume, Laurel iniziò a fissarmi in modo nuovo e, prima di rendercene conto, ci stavamo baciando."

"Stupendo..." Sussurrò Amaya.

"Però non sapevamo che i miei genitori mi avevano messo alle costole i miei stessi sudditi, divenuti loro spie in cambio di cinquanta Denari. E..."

La ragazza si interruppe ed i suoi occhi si riempirono di lacrime e Kara le carezzò la schiena "E?"

"Nel mio Regno, nessuno poteva guardarmi in viso finché non fossi stata sposata e Laurel aveva sempre rispettato questa regola anche quando mi salvò."

"Aspetta... Vi siete innamorate ma lei non ti ha mai guardata in viso?"

"Esatto. Ma... Ma i miei genitori, un giorno, mentre ci stavamo baciando nella mia stanza, entrarono e la staccarono da me. Non so cosa le fecero, ma lei perse totalmente la vista... Divenne cieca."

Qualcuno chinò il capo, evidentemente dispiaciuto "È triste..." Singhiozzò Anne, subito abbracciata da Lonny.

"La portarono poi fuori dalla mia stanza e non la vidi più. Continuai a indagare, a cercarla e, prima che il mio Regno fosse distrutto, riuscii a scappare... Perché seppi da una guardia che Laurel era stata portata a Hell Below."

Dinah cercò di essere forte e Kara le asciugò le lacrime coi pollici, mentre a Lena non sfuggirono quei teneri gesti che la bionda rivolgeva alla castana "Ve la riporterò a casa, promesso. Dobbiamo salvare anche Berens, la guardia di Anne e Jack, il ragazzo di Lady Lena... Ed anche i detenuti e il personale della prigione vanno aiutati. Nessuno merita di morire."

"Ben detto." Disse Zoro "Andiamo e facciamo capire chi comanda a quelli che hanno assaltato la prigione!"

"Tornerete per la festa?" Chiese Alura.

"Certo!" Risposero assieme gli otto fratelli, sicuri.

La Regina sorrise e li baciò uno a uno, con Sara e Clark che baciarono il rispettivo primo erede "Vengo con voi." Disse Dinah.

"Sapete combattere?"

"Altroché. E poi voglio aiutare Laurel."

I Principi accettarono e Dinah era ben intenzionata a farsi valere e, soprattutto, a salvare Laurel.

Sperando che fosse ancora viva.

"Stai attenta." Sussurrò Anne.

Lonny le diede un bacio molto dolce "Lo prometto."

"Kara." La chiamò Lena e la bionda si fermò, fissandola.

"Ditemi."

"Tornate... E state attenta."

"Si... E vi riporterò Jack, tranquilla."

La mora fece per dire qualcosa, ma Kara si scusò e si congedò da lei, affinché potesse partire coi fratelli e Dinah alla volta di Hell Below, l'inespugnabile prigione in mezzo all'oceano.

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Capitolo 13
*** The prison. ***


I giovani El più Dinah, Rufy, Sanji, Alex e Maggie, arrivarono ai limiti della costa Ovest, ove il cielo era terso e carico di pioggia, spirava un forte vento e sulla superficie dell'acqua andavano a crearsi onde più o meno minacciose.

"Eccola... Pronti?"

Tutti annuirono, così i Principi, prendendosi in spalla chi non sapeva volare, attraversarono il tratto oceanico e atterrarono innanzi al grande portone in ferro e Clark lo aprì, aiutato da Zoro.

Vi entrarono, guardandosi attorno "C'è un silenzio che uccide..." Disse Maggie "Troppo strano."

"Altolà!"Avanzarono alcune guardie" Chi siete? Come siete entrati?"

"Siamo i Principi El." Rispose Sara "Nostra madre dovrebbe aver chiamato il Direttore Magellan..."

"Bene bene." Dissero alcuni tipi dall'aspetto minaccioso.

"I Principi El... Quale onore!" Rise fragorosamente un uomo alto e robusto, con capelli e barba incolti "Io sono Marshall D. Teach, per tutti Barbanera! E questa prigione è sotto il mio controllo."

"Per quale motivo?"

"Dovevo liberare qualche valido elemento per la mia ciurma di pirati..." Rispose, ridendo.

"Andate a cercare Laurel, Jack, Berens e sinceratevi delle condizioni di tutti!" Disse Lonny.

"Le vostre teste valgono parecchio! Non andrete da nessuna parte." Gridò Barbanera, scagliandosi con grande velocità su Dinah.

"Sono io, la tua avversaria." Rispose tranquilla Kara.

Il criminale esibì un sorriso malvagio "Bene bene... Hai fermato il mio attacco con un dito. Una tra i più giovani El è un mostro..."

Kara rimase impassibile innanzi alle provocazioni dell'Alpha che aveva davanti "Andate."

"Voi restate qui! Burgess, Van Ooger, Lafitte!"

I tre chiamati andarono contro i giovani El, ma vennero fronteggiati da Lonny, Sara e Mon, mentre Clark era contro Vasco Shot, Zari contro Katarina Devon, Carol fronteggiava Avalo Pizarro e Zoro se la vedeva col gigantesco San Juan Wolf.

"Noi andiamo, coraggio!" Se ne uscì Rufy, andando via con Dinah, Alex, Maggie e Sanji.

"Di certo ci saranno altri suoi uomini... Stiamo attenti!"

I cinque corsero per la lunga rampa di scale, che pareva interminabile, trovando alcuni pirati col vessillo di Barbanera sulle spalle o tatuato, ma non erano forti come il loro Capitano o gli altri uomini di sopra, questi erano i classici gregari.

Infatti vennero battuti facilmente, con Rufy che ne abbattè alcuni con l'Ambizione, così i nostri poterono correre verso il secondo piano.

Tutti i piani erano enormi, visto che su ognuno vi erano quattro celle piene di detenuti e la zona per torturarli, diverse per piano.

Più si scendeva e più vi erano detenuti pericolosi "Eccoci al secondo piano..."

"Dov'è l'ufficio di Magellan??"

"Mia madre ha detto al quarto piano."

"Prendiamo uno di quei piratucoli e chiediamo loro ove hanno rinchiuso tutto il personale!"

"Ottima idea."

Ne videro arrivare una ventina e Dinah avanzò, usando il suo Grido ed i quattro amici di tapparono le orecchie "Accidenti..."

"È un potere incredibile!"

Dinah prese per il colletto della camicia mezza strappata uno dei seguaci di Barbanera, sollevandolo da terra con poca gentilezza "Dov'è il personale della prigione?"

"C-Crepa..."

"Villano!" Ribadì Sanji, tirandogli un calcio "Non si parla così ad una ragazza! Rispondi."

"S-Sono nell'ufficio di Magellan... E altri rinchiusi in una cella del sesto piano... Non so altro!"

Sanji lo tramortì e corsero verso le scale che li avrebbero portati al terzo piano e lì, ad attenderli, trovarono un uomo possente, in uniforme, dallo sguardo gelido e un sigaro in bocca "Una guardia..."

"Totalmente libera... Stai con Barbanera?" Chiese Alex.

Il tizio rise, nonostante il sigaro "Esatto. Io sono Shiryu della Pioggia, ex capo carceriere di Hell Below! E vi ucciderò tutti."

"Penso io, a te." Offrì Rufy "Andate."

Nel correre, Alex, Maggie e Sanji fissavano Dinah, che riusciva perfettamente a non lasciar trasparire emozioni "Stai bene?"

"Si... Ma siamo al terzo piano e ancora nessuna traccia di Laurel. Chissà dove l'hanno messa..."

"Negli elenchi dei prigionieri appesi accanto alle scale di ogni piano, il suo nome non è ancora figurato..."

"Sarà più in basso..."

"Ma non è una criminale e non è tanto pericolosa da essere messa più in giù del terzo o quarto piano."

"L'avranno valutata in base ad altro..."

"Saranno stati i miei genitori! Ne sono certa." Ammise Dinah.

"La troveremo."

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Capitolo 14
*** Forza e determinazione. ***


Dinah, Sanji, Alex e Maggie lasciarono Rufy a combattere contro Shiryu, mentre loro scesero al quarto livello "Rao, qui fa un caldo incredibile!" Disse Alex.

"Anche qui niente... Fra i nomi dei detenuti, il suo non c'è!"

La Principessa era disperata, finché la loro attenzione non fu per un tipo strano che danzava "Sarà uno degli uomini di Barbanera?"

"Scopriamolo."

Si avvicinarono al tipo, in divisa da detenuto "Bonjour! State ammirando il mio modo di danzare?"

"Sei uno dei tirapiedi di Barbanera?"

"Io?? Nemmeno morto. Mi chiamo Bon Cure e amo danzare!"

"Che tipo... Con questo caldo..."

"Senti, potresti aiutarci?"

L'uomo smise di volteggiare e li fissò "Certo! Cosa posso fare per voi?"

"Sai di una ragazza bionda, portata qui poco più di sei mesi fa?"

"Una ragazza... Ne sono state portate undici in tutta la prigione..."

"Lei è cieca... Ha perso la vista..."

"Oh si, quello zuccherino! Spero sia ancora viva... Era molto malridotta."

Dinah sgranò gli occhi "Portami da lei! È la mia Alpha."

"Vengo con te, voi andate da Magellan." Rivolse Sanji ad Alex e Maggie, che si fecero indicare la strada da Bon Cure.

Correndo a perdifiato nonostante il caldo, Dinah, Sanji e Bon Cure arrivarono alla cella nel mezzo del piano, a pochi metri da una delle sei fornaci "È qui."

Dinah si aggrappò alle ardenti sbarre della cella "Laurel!"

"Siete voi!" Disse Berens, avvicinandosi con Jack.

"Dov'è Laurel??"

"È quella?" Chiese Jack, indicando una ragazza seduta contro il muro, totalmente immobile.

"Laurel! Laurel, mi senti??"

Non ricevette risposta, ma Dinah non smise di chiamarla "È morta, non vedete?" Avanzò un uomo che teneva un sigaro in bocca ed aveva una cicatrice sul viso, quasi a tagliargli a metà naso e guance.

"Crocodile! Das Bornes!" Se ne uscì Bon Cure "Che volete?"

"Barbanera ed i suoi hanno creato scompiglio, di sotto, facendo uscire tutti i detenuti e parecchi sono evasi."

"Che bella notizia..." Disse ironico Sanji "Avanzi di galera a piede libero."

Crocodile aprì la cella e Dinah corse dentro "Laurel! Laurel!"

"Venite con noi nel Regno di El."

I due si guardarono in faccia ma, prima che potessero rispondere, videro Barbanera cadere dall'alto, bucare il pavimento e cadere di sotto.

"Assurdo! Ma chi è stato?"

"Kara, una dei Principi del Regno di El, lo stava affrontando."

"Pazzesco..." Sussurrò Crocodile, sapendo quanto spesso fossero gli strati di cemento tra piano e piano.

Kara non doveva essere normale, per scaraventare qualcuno di sotto con tutta quella forza.

"Era Barbanera quello che è precipitato?" Chiese un uomo alto e possente, che indossava un copricapo a forma di corna.

"Si... Era lui." Rispose Alex.

"Voi! Cercate lui ed i suoi e sbatteteli nel sesto livello. E tutti i suoi subalterni tra primo e secondo livello." Ordinò e le guardie andarono, assieme ai capocarcerieri SadiChan e Saldeath.

Invece Hannyabal, il vice Direttore, ebbe l'incarico di fare un elenco dei detenuti evasi ed avvisare poi la CP9, un gruppetto di assassini che collaboravano con la Giustizia affinché li catturassero.

Alex, che un po' sapeva di medicina, s'avvicinò a Laurel "È in fin di vita... Dobbiamo portarla subito a palazzo!"

"Saliamo. Bisogna trovare i Principi!"

"Quei due vengono con noi e anche lui." Indicò Sanji, facendo cenno a Bon Cure, Crocodile e Das Bornes.

Magellan annuì e s'avviò con loro verso le scale, trovando una ventina di detenuti "Uccidiamoli!!" Gridarono.

Ma, appena mossero un passo, l'Ambizione li mise KO "Chi è stato?"

"Laurel..."

"Che determinazione..." Disse Berens.

"È ferita, incosciente e non vede, ma ha usato l'Ambizione... Sorprendente."

Dinah le carezzò le spalle, con Magellan che lasciò i detenuti alle guardie affinché li riportassero in cella al rispettivo piano.

Si ricongiunsero con Rufy, scoprendo che Shiryu era andato alla ricerca di Barbanera con gli altri.

Presto trovarono tutti, coi Principi che avevano qualche livido, tranne Kara, la quale aveva un fastidio alla spalla destra.

"Hai buttato tu di sotto quel tale?"

La bionda fissò Crocodile "Si."

L'uomo ghignò "Sarò felice di servire qualcuno di così potente!"

Magellan firmò i documenti necessari per il rilascio dei detenuti, visto che Laurel, Jack e Berens erano stati portati lì ingiustamente.

Una volta finite le pratiche, i Principi se ne andarono, con Berens che, sapendo volare, era partita subito, così da portare Laurel dai dottori Kureha e Chopper, i medici di corte.

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Capitolo 15
*** First times. ***


Dopo aver salutato e ringraziato Magellan, che fece altrettanto, i Principi ed i loro amici si alzarono in volo per tornare a casa.

Dinah, in braccio a Kara, era molto preoccupata per Laurel "Non temere, i nostri medici sono i migliori."

"È... Così malridotta..."

"È molto forte. Ho sentito il suo potere scorrere in lei... Ce la farà!" Ribadì la bionda e Dinah annuì.

Arrivati finalmente al palazzo, i Principi atterrarono nel giardino e vennero accolti dai sovrani "Ottimo lavoro, figlioli."

"State bene?" Chiese Alura, baciandoli tutti sulle guance.

"Si... Ma Kara ha un fastidio alla spalla." Disse Carol.

"Andate tutti in infermeria... Ho chiesto di rinviare la festa a quando sarete tutti in perfetta forma!"

I Principi annuirono, mentre arrivavano le altre Principesse "Berens!" Avanzò Anne.

"Principessa... Che bello rivedervi!" Rispose, inginocchiandosi.

"Grazie per averla salvata."

Lonny sorrise e diede un bacio alla sua ragazza "Di nulla. Ci vediamo dopo... Vado in infermeria."

Anne annuì ed anche Lena abbracciò felice Jack ma, quando fece per ringraziare Kara, costei se ne stava andando con Dinah.

Arrivati tutti in infermeria, furono gli altri medici Martin Stein, Jefferson Jackson e Caitlin Snow a visitarli, assieme ad Eliza, la madre di Alex "Guardate prima Kara." Disse Zoro "Ha lottato come un leone!" Ammise fiero, baciando sul capo la sorella.

"Come volete." Rispose Martin.

L'uomo visitò accuratamente la bionda "È la spalla destra."

"Vedo... È solo uscita, bisogna rimetterla in asse." Spiegò e, al cenno di Kara, la sistemò con una manovra che sembrava dolorosa.

"Grazie... Posso andare?"

"Si, Principessa. Caitlin ti farà la fasciatura..."

"Potrebbe farla domattina? Vorrei solo riposare..."

Lui annuì e Kara se ne andò, trovando Lonny ed Anne intente a baciarsi e sorrise.

Era bellissimo vederle innamorate e felici.

Lonny prese Anne in braccio, la portò nella loro stanza, chiuse la porta e stese l'Omega sul letto.

La baciò con passione e si spogliarono piano, apprezzando ogni centimetro di pelle che scoprivano "Sei bellissima... Bella..."

Anne gemette per i baci sulle spalle e sulla schiena e sgranò gli occhi quando l'Alpha la prese "L-Lonny... Aah... S-Sei davvero dotata..."

"È tutto merito tuo." Sussurrò l'altra castana, muovendosi nella sua Omega, portandola oltre l'apice del piacere e la fece poi voltare.

La prese e fece l'amore con lei, marchiandola e facendola sua, senza lasciare il collo della compagna.

"Stupendo..."

"Stupendo!" Ripetè Lonny, avvolgendo Anne nel suo caldo abbraccio, baciandola dolcemente "Il periodo del calore migliore di sempre, passato col mio amore!"

Intanto, Kara era appena entrata nella sua stanza dopo aver fatto un bagno veloce, quando sentì bussare "Avanti."

Fu Lena ad entrare e chiudere la porta alle sue spalle. A chiave.

"Ciao... Volevo ringraziarti..."

"Non serve. Andate, state col vostro ragazzo... Va bene così."

Lena sospirò e le si avvicinò "Jack non è il mio ragazzo. Non lo è mai stato!"

Kara era a bocca aperta "Come?"

"Lui è il mio migliore amico, il solo di cui potessi fidarmi quando stavamo nel mio Regno."

"Oh... Mi spiace... Capisco..."

"Non potrei mai amarlo, p-perché... Perché io amo qualcuno, fin da quando ero bambina!"

"Persona fortunata."

"Kara..." Sussurrò Lena, avvicinandosi e posandole le mani sul petto nudo, visto che il seno era coperto da un asciugamano messo dietro il collo e ne teneva un altro legato in vita.

L'Alpha ringhiò il suo apprezzamento senza aggressività o irruenza, specchiando i suoi occhi azzurri in quelli verdi dell'altra "Lena..."

L'Omega si mise sulle punte e posò le labbra su quelle di Kara, che le sfiorò i fianchi "Sei tu quella persona."

Kara la fissava con amore, le iridi scure per via della passione e la baciò con tutto ciò che aveva dentro, lasciando che i sentimenti repressi uscissero e facessero capire a Lena quanto l'amava.

"Ti amo."

Lena non credette alle sue orecchie, perché Kara, che spesso sembrava fredda, le aveva detto di amarla.

"Anch'io ti amo."

L'Alpha prese in braccio Lena e la stese sul letto, spogliandola piano e perdendosi su quel corpo bellissimo, su quella pelle nivea che voleva tanto baciare ed accarezzare "Sei meravigliosa."

Anche Lena, tolti gli asciugamani a Kara, poté bearsi della gloria di quel fisico perfettamente allenato, duro come il marmo, che la desiderava come mai nessuno aveva fatto "Anche tu sei meravigliosa!"

La bionda si stese sulla mora e si baciarono, notando come i loro corpi si incastonavano come i pezzi di un puzzle "Mia."

"Tua." Rispose la mora, poi Kara la prese, portandola oltre l'apice del piacere e marchiandola.

Anche loro avevano iniziato al meglio il loro periodo del calore.

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Capitolo 16
*** Vedere. ***


Passarono tre giorni, durante i quali Kara e Lonny finirono il loro periodo del calore, passato rispettivamente con Lena ed Anne.

Le due Omega erano state marchiate ed erano ufficialmente legate alla rispettiva Alpha. Solo Carol, Zari, Mon-El e Zoro non avevano ancora fatto il passo decisivo con colei che amavano.

"È stato bellissimo..." Disse Anne, poggiata sul petto del suo amore.

"Si... Ero stanca di passare ogni periodo del calore chiusa in stanza ad assumere medicine che non funzionavano, visto che i dolori non passavano mai."

Anne sorrise "Già, anch'io li passavo così. Ma ora siamo insieme... Sono tua. E sarà più piacevole!"

"Senza dubbio!" Accordò Lonny, stendendo Anne sotto di sé per amarla nuovamente.

Anche Lena, stesa sopra a Kara, era parecchio soddisfatta dai giorni trascorsi a fare l'amore con la bionda ed era orgogliosa di portare il suo marchio.

Persa ad accarezzare il collo, il petto e l'addome scolpito, non s'accorse della bionda che, svegliatasi, tirò un po' in su le lenzuola "Tieni... Copriti..."

"Grazie." Sorrise la mora.

Kara le carezzava la schiena e risalì, fino a sfiorarle il viso "Ti amo. Sei la mia compagna ed avrò sempre cura di te." Sussurrò, baciandole il collo proprio sul marchio e Lena gemette.

Presto le loro labbra si trovarono e furono i loro corpi a parlare.

Nel mentre, in infermeria, Dinah stava accanto a Laurel, che migliorava, ma ancora non si era svegliata "Può andare a farsi un bagno, a cambiarsi... A mangiare qualcosa..." Disse Kureha che, assieme a Chopper, era il medico responsabile.

"No... Non voglio lasciarla..."

"Come preferisce."

Dinah avvicinò il viso a quello di Laurel e le diede un bacio sulla guancia sinistra "Svegliati, amore..."

Kureha, una donna molto arzilla dall'età indefinita, come dicevano tanti, aveva fatto del suo meglio, ma la ragazza era piuttosto debilitata e nemmeno lei sapeva quanto ci avrebbe messo a svegliarsi.

"Ancora nulla?" Chiese Zari, arrivando assieme a Zoro.

"Nulla..."

"Senti... Se andassi a prendere qualcosa che tu possa indossare? Chiedo alle ancelle di prepararti un bagno e da mangiare..."

"Io... Non voglio lasciarla..."

"Vedrai che capirà, se dovesse svegliarsi. Stai tranquilla!"

"Resterò io, qui con lei. Te lo prometto!" Disse Zoro.

Allora Dinah si convinse ed andò con Zari in bagno, nel quale due ancelle riempirono la vasca e vi misero dei sali profumati "Vado a chiedere di farti portare qualcosa da mangiare in infermeria."

"Ti ringrazio."

Zari uscì dal bagno, trovando Lonny ed Anne che, mano nella mano, stavano andando nel salone per la colazione e, una volta lì, s'unirono a Kara e Lena "Due coppie felici... Il mio cuore esplode di gioia!"

"Adesso tocca a te." Sorrise Kara.

"Esatto..." Accordò Anne "Amaya sta aspettando solo te."

"Farò del mio meglio. Adesso sono qui per prendere qualcosa da mangiare per Dinah... Laurel non si è ancora svegliata."

Le quattro sospirarono, quindi Zari tagliò due mele a spicchi e li mise su un piatto con tre pezzi di formaggio.

Nell'andare in infermeria, trovò Dinah che usciva dal bagno e le porse il piatto col cibo "Grazie..."

La castana riprese il suo posto accanto a Laurel, ringraziando Zoro e Zari per la loro gentilezza.

Mentre mangiava, in compagnia dei giovani El e delle altre Principesse, che volevano starle accanto, la sua attenzione fu tutta per la debole stretta alla mano sinistra.

Laurel le stava stringendo la mano.

E Dinah sentì che si era svegliata "D-Dinah... Sei qui..."

La castana Omega pianse, felice "Laurel... Stai meglio?"

"Si... E... E vorrei tanto baciarti..."

Dinah si avvicinò, decisa a dare alla sua amata quel contatto che lei stessa desiderava, ma arrivò Kureha "Aspetta..."

"Eddai, Doc!" Disse Mon "Aspettano questo bacio da molto!"

"Lo so, giovinastro! Ma credo che la ragazza voglia vedere la sua Principessa, mentre la bacia."

Dinah e gli altri la fissarono "Cosa? L-Lei... Lei potrà... Vedere?"

"Certo! Le era stato spalmato molto unguento agli estratti di ortica, che può seriamente compromettere la vista... Una volta ripuliti con molta cura e con l'unguento adatto, dovrebbe aver riacquistato la vista!"

Laurel, aiutata da Zoro e Carol, si mise seduta e Kureha le tolse la fasciatura sugli occhi "Io..."

"Non avere paura... Aprili."

La bionda Alpha, pian piano, aprì gli occhi e si voltò verso Dinah.

E da quelle iridi verdi scesero piccole lacrime.

Posò la mano sul viso di Dinah "Sei bellissima... Non vedo l'ora di marchiarti e farti mia, poi sposarti."

Dinah, a sua volta in lacrime, si buttò tra le braccia di Laurel, che l'accolse più che volentieri e, finalmente, le loro labbra si unirono in un bacio dolcissimo, tra la gioia e la commozione generale.

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Capitolo 17
*** Come Deve essere. ***


Kureha e Chopper imposero a Laurel due giorni di riposo, perché doveva rimettersi in forze prima di stabilirsi nella stanza di Dinah.

"Sto bene." Sorrise l'Alpha dai corti capelli biondi.

"Allora vai... Per qualsiasi cosa, siamo qui." Disse Chopper.

"Grazie mille. Ad entrambi!"

"Abbiamo fatto il nostro lavoro."

Allora Laurel s'alzò e se ne andò con Dinah, che le era rimasta sempre accanto, camminando per il corridoio mano nella mano.

"Allora faremo un giro per il palazzo e i giardini reali?"

"Si." Sorrise Dinah "Kara mi ha detto che c'è un posto molto romantico..."

"Mi piacerà molto andarci con te."

Dinah si fermò e la baciò dolcemente "Anche a me!"

Laurel le sorrise e si voltò, così da farla salire sulle sue spalle e la castana Omega accettò l'invito.

"Buongiorno! Finalmente in piedi."

Le due videro Robin, Amaya ed Ava "Si... Non resistevo più. Volevo stare con Dinah ad ogni costo!"

"Buona passeggiata!"

"Grazie!" Risposero le due innamorate, uscendo poi dal palazzo.

"Non avevo mai visto Dinah tanto felice..." Disse Ava.

"Ha di nuovo il suo amore accanto. Si può capire la sua gioia..."

Fuori, Laurel e Dinah incontrarono Alura "Buongiorno mie care."

Le due si inginocchiarono "Mia Regina..." Dissero insieme.

"Lieta di vederti in piedi. State andando a passeggiare?"

"Si, volevo mostrarle il palazzo ed i bellissimi giardini."

"Andate pure. Stasera ci sarà la festa, alle otto precise."

"Non mancheremo!"

"Grazie per aver dato una casa a Dinah e per averne data una anche a me. Vi sarò fedele sempre!" Avanzò Laurel, inginocchiandosi e poggiando la fronte al suolo.

"Laurel..."

"Alzatevi." Comandò Alura e la bionda obbedì, ricevendo una carezza "Tutti meritano una casa ed una vita degna di essere vissuta. E poi voi avete l'età dei miei figli... Mai e poi mai vi avrei abbandonate, così come non è accaduto con le altre Principesse, Berens e Jack."

"Vi ringrazio."

"Grazie."

Alura sorrise loro "Di nulla, mie care. Ora andate, godetevi la passeggiata."

Le due ragazze si allontanarono, mano nella mano, raggiungendo il bellissimo giardino, nel quale trovarono Kara, intenta ad illustrare a Lena i vari tipi di fiori "Ciao."

La mora Omega salutò le due ragazze "Stai meglio?"

"Molto, grazie. Questi fiori sono stupendi." Notò Laurel "Li hai coltivati tu?"

"Da quando ero piccola. E non ho mai smesso di curarli!"

"Posso coglierne uno?"

"Certo. Li coltivo affinché vengano volti ed utilizzati..."

Laurel le sorrise e prese una rosa rossa, voltandosi verso Dinah "Per te, amore mio."

Dinah sorrise a sua volta e prese il fiore, accettando poi il bacio che la bionda le stava regalando.

"Dobbiamo cogliere i frutti da portare in cucina..." Disse Lena.

"Andiamo."

Laurel e Dinah si sedettero sulla panca innanzi alla bellissima e folta siepe di rose "Eccoci qui, come avrebbe sempre dovuto essere..."

"Come sarà, oggi e per sempre."

"Ti amo tanto. Grazie per non avere mai smesso di cercarmi."

"Non l'avrei mai fatto. Perché che vita sarebbe stata, la mia, senza di te?"

"Come la mia se tu non ci fossi stata più. Vuota e triste." Disse Laurel "Ma sono convinta che, ora, sarei all'altro mondo..."

"Non voglio pensarci."

"Nemmeno io." Sussurrò la bionda, cercando e trovando le labbra di Dinah, che fu ben felice di ricambiare il bacio.

Non rimasero molto sulla panca, visto che c'era una festa in procinto di iniziare e dovevano prepararsi.

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Capitolo 18
*** Sweet Moments. ***


L'ora della festa arrivò e Dinah si era preparata con le altre Principesse, che ci tenevano a sorprendere il rispettivo amore o fiamma con la loro bellezza.

Le giovani entrarono nel salone ed i Principi dedicarono loro tutta l'attenzione possibile ed il figlio dei sovrani di un Regno vicino si avvicinò a Dinah "Principessa... Siete un incanto. Mi concedete questo ballo?"

"Mi spiace, sono impegnata."

Il tipo ci rimase male quando vide la castana andare da Laurel, che si stava avvicinando a sua volta, ed abbracciarla, facendosi portare sulle note del delicato valzer.

Zari danzava con Amaya, Zoro con Robin e Carol aveva invitato a danzare Diana, con tutta la galanteria di cui disponeva "Ti sei decisa..."

Carol sorrise "Mi spiace di non averlo fatto prima."

"Basta che l'hai fatto ora."

Clark e Sara si godevano rispettivamente Jon e Tia assieme a Lois ed Ava "Finalmente Zoro si è deciso, con Robin!"

"Già." Sorrise Ava "E... Imra non ha ancora minacciato Mon-El. Incredibile!"

Gli altri tre sorrisero "È vero, ma a lui Imra piace... Si diverte a provocarla."

"Lo vedo, ma così finisce male!"

Invece il moro Principe si avvicinò proprio ad Imra "Sei bellissima."

Lei sorrise "Grazie. Anche tu."

"Balli con me? O vuoi picchiarmi?"

"No... Ballo con te." Rispose ed anche lui sorrise, felice.

Dopo diversi minuti, Dinah uscì in giardino a prendere un po' d'aria, quando qualcuno la prese alle spalle.

Lo spocchioso Principe di poco prima.

"Non lo sapete, mia cara, ma non accetto un no come risposta!"

"Lasciatemi o finirete male!"

"Siete in minoranza." Disse e, dietro di lui, arrivarono le sue dieci guardie.

"Lasciatela stare."

I tizi videro Kara e Laurel e se la rise "Bene bene... Kara Zor-El. E quella che sembra il cruccio di questo splendore." Se ne uscì, con disprezzo.

"Lei è la mia compagna. Non la cederò mai, ad uno come te!"

Il Principe schioccò le dita ed i suoi attaccarono le due ragazze, ma Kara e Laurel si difesero egregiamente, con quest'ultima che stese anche lo spocchioso tipo, quando le andò contro con un pugnale.

"Principessa!" Avanzarono J'onn e Diggle, uscendo con Marco e Yozu.

"Quel tipo voleva aggredire Dinah."

"Adesso pensiamo noi a questi qui!"

Laurel raggiunse Dinah e l'abbracciò "Stai bene?"

"Si si, siete arrivate in tempo. L'avrei preso a pugni!"

La bionda Alpha sorrise e baciò la sua ragazza "Vieni con me..."

"Dove vuoi andare?"

"Lo saprai quando arriveremo..." Rispose vaga Laurel, incrociando poi lo sguardo con Kara, che annuì con un piccolo sorriso.

"Amore mio!" La chiamò poi Lena, uscendo dal palazzo.

Kara andò verso di lei e la strinse a sé, dandole un bacio molto tenero "È tutto apposto, torniamo alla festa."

La mora ricambiò il bacio ed annuì "Si..." Sussurrò, prima che Kara la portasse in un angolo del giardino.

Lì la bionda Alpha posò le mani sui fianchi della compagna e la baciò con tutta la passione e la dolcezza che aveva in corpo "Ti amo."

"Ti amo anch'io!" Sorrise Lena, quindi Kara la prese per mano e tornarono alla festa.

Nel mentre, Laurel e Dinah erano arrivate ad un laghetto a pochi metri dalle mura ad Ovest "Cosa ci facciamo qui?" Chiese l'Omega.

Laurel stese una coperta a terra, che la castana notò solo in quel momento "Ricordi quando, nel tuo Regno, parlavamo di come sarebbe stata la nostra prima volta?"

Subito Dinah sorrise "Decidemmo che l'avremmo vissuta in riva ad un lago o un fiume, sotto la luna..."

"Ecco perché siamo qui." Sussurrò l'Alpha, avvicinandosi e carezzando la sua amata, che le cinse il collo con le braccia "Ti amo."

"Ti amo anch'io!" Rispose l'Omega "Allora fammi tua..."

Laurel non aspettava altro e si sedette sulla coperta, invitando la sua amata a seguirla e Dinah si mise a cavalcioni sulle gambe della bionda "Sei stupenda..."

Catturò poi le labbra della castana, che accettarono e ricambiarono il bacio con passione, poi Laurel la stese sulla coperta e si spogliarono piano, ammirandosi ed accarezzandosi, scoprendo finalmente il piacere derivante dallo stare insieme.

Piacere che raggiunse il culmine quando Laurel la prese e la marchiò, facendola sua, beandosi della bellezza di Dinah e della sua sensualità, accogliendola poi tra le sue braccia diversi minuti dopo per addormentarsi, cullate dal battito del rispettivo cuore.

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Capitolo 19
*** Loschi Progetti. ***


Il mattino seguente, Laurel e Dinah tornarono insieme a palazzo, mano nella mano, scambiandosi piccoli bacetti di tanto in tanto.

"Ehi... Eccovi!" Sorrise Clark.

"Nottata stupenda?" Chiese Sara, con uno sguardo malizioso.

Entrambe sorrisero e Dinah mostrò loro il marchio "Sono felice per voi!"

Lonny e gli altri Principi le abbracciarono o strinsero la mano "Noi andiamo ad allenarci, come facciamo ogni mattina. Vieni con noi?" Domandò Kara.

Laurel annuì "Va bene! E tu?"

"Se posso, vengo anch'io."

"Certo che puoi!"

Si diressero al campo e Barbabianca avanzò, sorridendo soddisfatto "Ecco i miei Principi preferiti!"

"Abbiamo portato due nuove leve."

Il possente uomo sorrise "Una Principessa ed il suo Cavaliere... Sono onorato! Il vostro Grido è piuttosto famoso."

"Vi ringrazio, Comandante."

L'uomo indicò una vecchia parete in mattoni "Abbattetela col Grido."

"Io... Non lo possiedo." Disse Laurel.

"Se una persona che possiede il Grido diventa la compagna o il compagno di qualcuno che non lo possiede, allora questa persona le avrà a sua volta!"

Dinah e Laurel si guardarono in faccia "Come??" Chiesero insieme.

"Ma solo se si è uniti da vero amore!"

Le due si guardarono nuovamente ma, quando fecero per avanzare, Barbabianca fermò Laurel, affinché andasse prima Dinah.

E l'Omega liberò il suo Grido, poi il Comandante fece cenno a Laurel di andare e nessuno riuscì a credere ai propri occhi, quando la bionda lo usò a sua volta.

Barbabianca sorrise e Mon-El esultò "Si! Evviva!"

"Ma... Io non capisco..."

"Abbiamo appena visto ciò che pensiamo??"

I nostri videro le altre Principesse, compresi i piccoli Jon e Tia, in braccio alla rispettiva madre "Si." Rispose semplicemente Zari.

"Venite, sedetevi. Voglio raccontarvi una cosa... Visto come stanno andando gli eventi, la dovete sapere."

I giovani El e la rispettiva compagna si sedettero innanzi al possente uomo "Quali eventi e quale storia?"

"Non tutte, ma diverse coppie sono state quasi scritte dal Destino..."

"Non capisco..." Dissero Mon e Zoro.

"Che novità!" Ribattè Imra, mentre Robin si limitò a sorridere.

"Voi, ad esempio..." Iniziò Barbabianca, indicando Dinah e Laurel "I tuoi genitori hanno tolto a lei la vista e l'hanno fatta sparire solo per darti in sposa a qualche loro perfido alleato, così che fosse lui ad avere il Grido."

"Ma... Io non avrei mai amato nessuno, come amo lei! Piuttosto mi sarei tolta la vita." Ammise Dinah.

Laurel la strinse a sé e cercò di consolarla "Lo so." Annuì l'uomo, indicando poi Lena "Tu... Quella sera, di dieci anni fa, venisti qui con Jack in occasione della festa..."

"Si... Esatto."

"I Luthor sono sempre stati nemici degli El, lo sai vero?"

Lena deglutì, annuendo "Si. Ma io amo Kara con tutta me stessa e loro sono tutti miei amici."

"Lo so, tranquilla." Sorrise lui "Ma quella sera, tua madre fece in modo di mandarti qui sperando tu facessi colpo su uno dei Principi."

"C-Cosa? Io non lo sapevo..."

"Lei ti ha sempre usata, perché desiderava il Potere degli El e... Uno o più eredi da crescere coi suoi ideali."

Lena rabbrividì "M-Mia madre..."

"Una volta incinta, però, ti avrebbe data in sposa al suo più potente alleato... Barbanera!" Rivelò scioccando i presenti.

La mora era in lacrime ed era davvero scioccata "C-Credi che... C-Che se io e Kara avremo dei cuccioli, lei... L-Lei proverà a portarmeli via?"

"Si, è probabile! Lillian Luthor e Barbanera hanno spie ovunque, senza contare l'altro alleato del Regno di Luthor, ovvero quello di Edge!"

L'Omega era senza parole, ma due forti braccia la strinsero da dietro e Lena incrociò i bellissimi occhi di Kara "Non lo permetterò mai! Proteggerò te ed i nostri futuri cuccioli a costo della vita!"

La mora si voltò e pianse, tra le braccia del suo amore "Noi tutti ti proteggeremo! Fai parte della famiglia." Disse Carol.

"Precisamente." Accordò Zari.

E l'Omega li fissò tutti "Grazie."

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Capitolo 20
*** My Mate. ***


Le Principesse lasciarono il campo d'addestramento ed i giovani El più Dinah e Laurel al loro allenamento quotidiano.

"Andiamo sul mercato?" Propose Ava.

"Io ci sto!"

Tutte furono d'accordo "Lena?"

La chiamò Diana "Stai bene?"

"Io... Si... Andiamo..."

Le ragazze andarono nella ridente cittadina, quando videro arrivare Kara, di corsa "È successo qualcosa?" Chiese subito Anne.

"No no, nulla." Rispose, fissando poi Lena "Ho solo sentito tutta la sua tristezza e molto dolore!"

La mora si strinse subito a lei e Kara la prese in braccio, entrando in un piccolo vicolo ove non vi era nessuno.

Kara e le altre Principesse notarono che Lena stava piangendo "Ehi..." Tentò Amaya, carezzandole le spalle.

"È per quello che ha detto Barbabianca?" Chiese Robin.

Lena si limitò ad annuire, stringendosi maggiormente a Kara, che la mise a terra, sollevandole poi il mento con due dita "Guardami."

Il tono dell'Alpha era dolce e la mora specchiò i suoi occhi in quelli stupendi della compagna "Io..."

"Ci sarebbero molte cose, da dire, ma dirò solo ciò che reputo importante..."

"Va bene..." Rispose l'Omega, convinta di essere vicina a venire cacciata dal Regno di El.

"A me non importa del tuo nome. Non mi importa se sei una Luthor. Io ti amo e ti amerò per sempre! E giuro sul mio onore che mai nessuno ti porterà via da me e saranno guai per chi oserà avvicinarsi a te ed ai nostri futuri cuccioli!"

Lena aveva le lacrime agli occhi e, commosaa, si lanciò tra le braccia del suo amore, che l'accolsero senza esitazione "Grazie..."

"E di cosa?"

"Di tutto." Sorrise Lena "Ti amo!"

"Ti amo anch'io! Tantissimo."

A distrarre le due innamorate ci pensarono dei singhiozzi e notarono le altre Principesse, tranne Robin, con gli occhi lucidi "Le hai commosse." Spiegò la Principessa del Regno di Ohara, con un tenero sorriso.

"Oh... Mi dispiace!" Tentò Kara, che non aveva intenzione di far piangere le altre Principesse.

"Sei tanto dolce..." Disse Amaya.

"Hai un cuore enorme, grande come il tuo coraggio!" Se ne uscì invece Diana.

Kara sorrise loro "Non è vero... Io seguo soltanto i miei ideali. E... Per farmi perdonare, vi accompagno sul mercato! Andiamo."

"Ma... Non devi allenarti?"

"Abbiamo già finito."

"Non vi allenate mai molto..." Notò Lois "Come mai?"

"Non possiamo combattere a pieni poteri. Facciamo solo un po' di corpo a corpo per tenerci in esercizio."

"Chi pattuglia i confini?"

"Coi soldati sono andate Carol e Zari."

Continuando a chiacchierare, s'incamminarono per le stradine, entrando presto in quella principale, salutando tutti i sudditi che le omaggiavano con un saluto o una stretta di mano.

Dei cuccioli andarono incontro a Kara, tutti felici "Principessa!"

"Ciao, piccoli!" Disse la bionda, inginocchiandosi ed aprendo le braccia, tra le quali i bambini si lanciarono "Venite."

"Siiii!!"

I piccoli cercavano tutti di prendere Kara per mano o di attaccarsi ai suoi pantaloni, ma la bionda notò una piccola Omega che sembrava avere paura di avvicinarsi.

Fu lei, ad avvicinarsi alla bimba, le sorrise e la prese in braccio "Ciao, piccolina!"

La bimba arrossì un po', ma si limitò a sorridere e stringersi al collo della sua Principessa.

Kara li portò tutti al banchetto della frutta e poi a quello dei dolci, comprando loro tutto ciò che desideravano.

Invece le altre Principesse la guardavano, stupite, perché mai avrebbero pensato che Kara fosse tanto generosa e che agisse con tale naturalezza in mezzo al suo popolo.

"Sarà una madre fantastica." Disse Anne, sorridendo.

"Devi essere molto fiera, di lei."

"E voi non prendete nulla?" Rivolse loro Kara stessa, interrompendo parole e pensieri, concentrandosi poi ancora sui cuccioli.

Lena la guardava e sorrideva "Sono più che fiera, di essere la sua compagna!" Ammise, incapace di toglierle gli occhi di dosso.

Sperava con tutto il cuore di darle dei cuccioli, perché Kara sarebbe stata certamente una madre fantastica.

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Capitolo 21
*** Graffi. ***


Kara e le altre Principesse raggiunsero una collinetta poco fuori dalla cittadina assieme ai cuccioli che si erano avvicinati alla bionda.

Lì tutti si sedettero sull'erba sotto la grande quercia ed ognuno iniziò a mangiare "Ma... Questi cuccioli?"

"Abitano tutti nell'orfanotrofio, sono dodici." Rispose Kara "Qualcuno è del Regno, altri sono stati portati qui..."

"In che senso?"

"Magari sono rimasti orfani a causa di guerre, conflitti vari o povertà... Qui diamo loro una casa!"

"È bellissimo." Disse Ava. Kara sorrise "Vero. Ed è molto bello stare con loro, farli sentire amati... E quando mi capita di passeggiare, compro sempre loro qualcosa!"

Le Principesse sorrisero e, quando ebbero finito di mangiare, tutte insieme riaccompagnarono i piccoli all'orfanotrofio e tutti abbracciarono non solo Kara, ma anche le altre Principesse "Grazie, Principessa!" Dissero le due suore che si occupavano del posto e dei piccoli.

"Tenete." Disse la bionda, dando loro qualche moneta d'oro "Portateli dal sarto e dal calzolaio, così avranno abiti e calzature nuove."

Le due suore la ringraziarono nuovamente, poi Kara e le altre Principesse se ne andarono.

Tornate al palazzo, trovarono Mon "Eccovi! Imra, ti andrebbe di venire a passeggiare con me?"

La castana Omega accettò l'invito del giovane e lasciarono il palazzo, mentre Kara e le altre optarono per fare, a turno, un bel bagno, con Ava e Lois che andarono per prime, dovendo anche cambiare Jon e Tia.

Entrata nella sua camera, Amaya trovò Zari, che stava cercando di medicarsi una ferita al polso destro "Ti sei fatta male?"

"Un po'... Tu pensa, stavo sistemando il filo spinato assieme a Carol. Poi un soldati si è messo a gridare..."

"Nemici?"

"Lo pensavamo, invece era un falso allarme. Però ci ha fatto perdere la concentrazione... Io ho questa piccola ferita, ma a Carol non è andata così bene, si è fatta più male."

Amaya aiutò Zari a fasciare il graffio, mentre Carol era nella sua stanza "Ciao..." Salutò Diana.

La bionda le regalò un piccolo sorriso "Ciao."

"Credevo fossi a pattugliare i confini con Zari..."

"Si, ma c'è stato un incidente col filo spinato..."

Solo in quel momento Diana notò i segni sulle mani, sul collo e sulla spalla destra della Principessa "Oddio... Aspetta, lascia che ti aiuti."

Diana si sedette alle spalle di Carol e tinse il panno nel catino che conteneva un liquido rossastro e lo passò delicatamente sulle ferite della bionda e l'Alpha ringhiò lievemente, tanto le piaceva sentire le mani di Diana sulla sua pelle.

La mora Omega le fece una fasciatura leggera e perfetta e, d'istinto, Carol posò la propria mano sinistra su quella dell'altra "Ti ringrazio."

Il respiro caldo della bionda e quello della mora solleticavano la rispettiva pelle, con l'Alpha che posò delicatamente le proprie labbra su quelle dell'altra, che chiuse gli occhi e corrispose la tenera effusioni "È... È stato proprio come lo immaginavo..."

Carol sorrise un poco "Mi fa piacere..."

Diana le diede un altro bacio e Carol le fece cenno di sedersi sulle sue gambe, così la mora cercò di non farle male, lasciando che l'altra le baciasse il collo "Mi piacciono i tuoi baci..."

"Ne sono lieta! Ho intenzione di dartene molti."

Diana sorrise e lasciò che Carol la stendesse sotto di sé "Fai piano... I graffi... Un paio erano profondi..."

"Adesso voglio pensare a te." Sorrise la bionda "E... Se farò bene la mia parte, conto di averne altri, di graffi. Certamente più piacevoli!"

L'ammissione di Carol fece sorridere maggiormente Diana "Chissà... Può darsi..." Rispose vaga, lasciando che Carol la spogliasse per poterla finalmente amare.

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Capitolo 22
*** Stare insieme. ***


Il giorno dopo, Diana si svegliò tra le braccia di Carol, con costei che la stava guardando "Ciao."

"Ciao!" Sorrise Diana, dandole un dolce bacio e carezzandole il petto, facendola ringhiare lievemente "Fammi vedere i graffi..."

"Come supponevo, ne ho di nuovi."

Diana arrossì un poco "In effetti... Hai fatto il tuo dovere alla grande."

Carol sorrise e si mise seduta, facendo sedere Diana sulle sue gambe e la prese "I graffi possono aspettare..."

"Non ti facevo tanto amante delle coccole... Devo ricredermi." Sussurrò, pronta a concedersi di nuovo all'altra.

Mon e Zoro, invece, che erano stati rispettivamente con Imra e Robin, dovettero alzarsi presto per pattugliare i confini coi soldati, assieme a Zari, ancora assonnata "Sorella, ti vedo stanca..." Alluse Mon.

"Perché, tu sei fresco come una rosa?"

"Io, in amore, sono molto allenato!"

"Povera Imra..." Disse Zoro.

"Adesso sto con lei e le sarò sempre fedele! Ci ho messo molto, a conquistarla." Replicò il moro.

I tre se ne andarono, mentre si erano svegliati Sara e Clark, che portarono in bagno il rispettivo erede "In che modo possiamo aiutarvi?" Chiese l'ancella veterana, seguita dalle altre.

"Se potete preparare del latte..."

"Anche per Tia." Sorrise Sara, coccolando la sua piccola Omega.

"Subito, Principi."

I due adoravano stare col rispettivo erede, anche per aiutare Lois ed Ava, che avevano anche bisogno di riposare ed entrambi speravano di avere altri cuccioli.

Ma, per il momento, non volevano dirlo alle due Omega, essendo presto, però se fosse capitato, ne sarebbero stati felici.

Lonny, nella sua stanza, stava facendo l'amore con Anne, che gemeva di piacere, stretta alle spalle del suo amore "Sei bellissima..."

"Anche tu." Rispose Anne, chiudendo gli occhi quando sentì Lonny leccarle il collo, proprio sul marchio.

La giovane El portò la compagna oltre l'apice del piacere, prima di abbandonarsi, stanca e soddisfatta, sul corpo del suo amore.

Anche Kara era in piena dolce attività con Lena, con la mora che era stretta alla bionda "Sai... Quello che hai fatto ieri con quei cuccioli è stato bellissimo..." Disse, tra un ansimo e l'altro, visto che i baci dell'Alpha la mandavano in tilt.

"Voglio bene a tutti loro. Non sono solo sudditi, ma cuccioli che meritano di essere amati e per questo mi piace viziarli, quando li vedo." Rispose, senza smettere la sua attività.

"Non vedo l'ora di averne di nostri e... Ah! D-Di renderti madre..."

"Anch'io non vedo l'ora di avere dei cuccioli! Per questo dobbiamo darci da fare..." Sorrise la bionda, facendole l'occhiolino.

"N-Non lo stiamo già facendo?"

"Si... Ma io vorrei stare con te sempre. Se potessi scegliere, non uscirei mai dal letto!"

"Non ti facevo tanto passionale..."

"Lo sono con te perché ti amo."

"Anch'io ti amo!" Rispose la mora, concedendosi un bacio appassionato, prima che Kara la portasse ancora oltre l'apice del piacere.

Anche Dinah e Laurel non perdevano tempo, con l'Alpha dai corti capelli biondi che baciava il collo della sua innamorata "Laurel..."

"Dimmi..."

"Mi stai facendo impazzire."

La bionda sorrise contro la pelle della ragazza "Davvero?"

"Si... Io voglio sentirti..." Sussurrò la castana, guardando l'amata negli occhi verdi e bellissimi.

"Come vuoi." Rispose l'Alpha, stendendo la ragazza sotto di sé, prendendola, pronta a donarle il suo amore.

"Laurel..."

"Dimmi."

"Secondo te... Ah! C-Come saranno i nostri cuccioli, quando li avremo?"

Laurel, tra un ringhio e l'altro, sorrise, senza smettere la sua attività "Di certo bellissimi come te!"

Tra gemiti, ansiti e miagolii, Dinah guardò Laurel negli occhi "Magari prenderanno u-un po' da entrambe..."

"Io so soltanto che li amerò a prescindere. Saranno figli miei, ma anche tuoi... E questo mi basta. Avere una famiglia nostra è la cosa che voglio di più!"

Principi e Principesse amavano stare con la rispettiva compagna e, a parte Clark e Sara che già avevano un cucciolo a testa, tutti gli altri speravano di averne presto.

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Capitolo 23
*** I Viandanti. ***


Il giorno dopo, alcune guardie corsero nel palazzo, interrompendo bruscamente la colazione dei sovrani e delle Principesse.

"Che succede?" Chiese Zor-El, alzandosi in piedi.

"Perdonateci, ma abbiamo visto delle carovane lungo il confine a Sud!"

"Carovane?"

"Si... Saranno una decina." Disse un'altra guardia "Ma non riusciamo a capire se hanno qualche problema o se sono solo di passaggio."

"Ci penso io." Disse Kara, chiudendo gli occhi, concentrandosi.

Le Principesse la guardavano esterrefatte "Ma... Cosa fa?" Chiese piano Ava a Sara.

"Sinceramente? Non lo so."

La bionda riaprì gli occhi "Sono una quarantina di persone e trasportano cose strane... Hanno problemi con due carrozze." Disse, notando poi gli sguardi di tutti su di sé.

"Cos'hai appena fatto?"

"È l'Ambizione... Non so nemmeno io, come ci riesco."

I fratelli e le altre Principesse erano a bocca aperta, poi Zor-El si rivolse loro "Andate! Vedete di aiutarli."

I giovani El corsero verso la finestra aperta e volarono fuori, assieme a Laurel, che portava in spalla Dinah e, in pochissimo, raggiunsero i viandanti "Voi chi siete?"

"Noi siamo i Principi del Regno di El." Avanzò Zoro "Lei è la più forte tra i nostri Cavalieri, mentre lei è la Principessa del Regno di Caanerian."

Al nome del Regno, gli sguardi dei viandanti cambiarono e Kara brandì la propria spada "Cosa c'è?" Chiese Lonny, avvicinandosi alla bionda.

"Sento ostilità..."

Prima che la castana dicesse altro, un uomo di fece largo tra gli altri uomini e donne "Perdonateci... Ma il Regno di Caanerian non ci pagò..." Iniziò il tipo "Noi siamo viandanti e abbiamo un circo errante. Facciamo spettacoli."

"Mi dispiace." Disse Dinah "Sono cose che i miei genitori facevano..."

"Ce ne siamo fatti una ragione, Principessa, non preoccupatevi." Avanzò il tipo "Io mi chiamo Tral."

"Quale genere di problema avete?"

"Abbiamo rotto due ruote di altrettanti carri... Stavamo venendo nel vostro Regno per qualche spettacolo... Conoscete qualcuno che possa aiutarci?"

"Fatemi vedere."

Carol s'avvicinò e guardò i danni riportati dalle ruote "Riesci a fare qualcosa?" Chiese Mon.

"No... Vado a prendere Usop e Franky!" Rispose la bionda, alzandosi in volo e tornando qualche minuto dopo con Usop, mentre Franky arrivò con un carretto sul quale aveva i suoi strumenti da lavoro.

L'uomo dal naso di ferro ed il ciuffo azzurro guardò lo stato delle ruote danneggiate "Nessun problema! Avete quelle di cambio?"

Tral fece cenno a due uomini di prendere le ruote di scorta, poi Franky ed Usop ne presero una a testa, con Zoro da una parte e Carol dall'altra che sollevavano un carro, l'altro era alzato da Kara e Clark.

Finita la doppia riparazione, Franky e Usop vennero pagati e, salutati i giovani, se ne andarono col carretto.

"Grazie." Disse Tral "Possiamo entrare tra le mura della città per trovare una piazza in cui fare i nostri spettacoli?"

"Si... E non date problemi." Rispose Zoro, prima di andarsene coi fratelli, Dinah e Laurel.

La carovana si rimise in marcia "Siamo riusciti a ingannarli... Non hanno capito il nostro vero scopo..." Disse un altro uomo, Rask.

"Io non credo... Non li abbiamo ingannati tutti." Rispose Tral "La Principessa bionda... Quella ha capito qualcosa."

"Quella che brandiva la spada?"

"Si... Quella non mi lascia tranquillo."

"Secondo me ti preoccupi per niente."

"Lo spero... Perché dobbiamo assolutamente prendere ciò per cui siamo venuti fin qui!"

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Capitolo 24
*** Il vero obiettivo. ***


I viandanti trovarono la piazza principale tra le mura del castello e si sistemarono, iniziando a dividersi i vari compiti, visto che, in serata, volevano fare uno dei loro spettacoli.

Nel palazzo, Kara era affacciata alla finestra della sua stanza, dalla quale scorgeva la piazza "Va tutto bene?"

La bionda sorrise appena, nel sentire la voce di Lena e le tese la mano, subito stretta "Quei viandanti..."

"Le persone che avete soccorso stamattina?" Chiese la mora, portandosi al suo fianco.

"Esatto." Rispose Kara, fattasi nuovamente seria "Quando Zoro ha presentato noi e Laurel nulla, ma quando ha menzionato Dinah ed il Regno da cui viene, ho chiaramente sentito ostilità."

"Ostilità? Conoscono Dinah?"

"Uno di loro ha detto che erano stati nel loro Regno e che non erano stati pagati, ma credo che sia una scusa."

"Allora va protetta..."

"Credo di si, ma non ho prove..."

"Cosa intendi fare?" Chiese l'Omega, carezzando le forti spalle del suo amore, che ringhiò.

"Non lo so... Ma starò all'erta." Rispose, voltandosi poi per posare le mani sui fianchi della ragazza, regalandole poi un dolce bacio.

Furono sul punto di andare oltre, quando dei colpi dati sulla porta le portarono ad allontanarsi "Saranno le ancelle che ci chiamano per il pranzo..." Tentò Lena, cercando di ricomporsi come meglio poteva.

"Avanti." Disse Kara.

Dalla porta fece capolino Laurel "Scusate il disturbo..."

"Nessun disturbo." Sorrise Lena.

"È successo qualcosa?" Chiese Kara.

"Quei tizi, stamattina... Il modo in cui hanno guardato Dinah... Dimmi che non è stata una mia impressione."

"No. Ho sentito anch'io ostilità."

"Devo preoccuparmi?"

"Senza prove è meglio limitarsi a tenere gli occhi aperti!"

"Non dormirò nemmeno!"

"Resta sempre con lei." Disse Kara e Laurel annuì, lasciandole sole.

Proprio Dinah era andata in piazza con Ava, la piccola Tia, Lois con Jon e Nico Robin "Sarà davvero bello, il circo... Non lo vedo da molto!"

"Sul serio, Lois? È così bello?"

La castana fissò Dinah con occhi sgranati, quasi avesse detto un'eresia "Ma stai scherzando?"

"I miei genitori non mi hanno mai permesso di uscire liberamente." Rispose Dinah.

"Capisco... Mi dispiace."

"Non è colpa tua."

Le quattro arrivarono in vista del grande tendone e delle carovane, trovando anche alcuni popolani che guardavano incuriositi e, quando le notarono, si inginocchiarono in segno di rispetto e saluto.

"La Principessa del Regno di Caanerian... Ci rivediamo."

Dinah, Lois, Ava e Robin si voltarono e la prima riconobbe Tral "Siete voi..."

Il tipo sorrise in modo sghembo "Come mai da queste parti?"

"Stiamo semplicemente passeggiando." Disse la castana.

"Se volete venire a vedere i nostri spettacoli siete la benvenuta... Assieme alle vostre amiche."

"Verremo sicuramente." Rispose Lois, quindi se ne andò con le altre tre.

Lo sguardo di Tral, che le guardava allontanarsi, cambiò radicalmente "È stato difficile trattenere l'impulso?"

Tral notò Rask alle sue spalle "Molto."

"Stanotte agiremo." Disse Tral "Quella ragazza cesserà di vivere. Abbiamo viaggiato tanto ed ora che sappiamo dove si trova..."

"Morirà tra atroci sofferenze."

"Il palazzo è molto sorvegliato."

Rask annuì "Tutti noi siamo pronti."

"Il palazzo può essere sorvegliato quanto vogliono, ma il nostro potere è unico. Avremo la sua testa!"

"Sicuro!" Rise malignamente Rask "Sei ancora preoccupato?"

"Non più!" Ribadì ma, quando Rask si allontanò, Tral deglutì perché la sua preoccupazione era ancora grande.

E faceva bene, ad essere preoccupato, visto che Kara era ben decisa a proteggere non solo Dinah, ma anche Lena, fratelli, sorelle, i genitori, la servitù e, se serviva, anche i sudditi.

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Capitolo 25
*** Wruk. ***


Durante il giorno, i giovani El e la rispettiva compagna andarono al circo ed i viandanti che non erano impegnati in numeri vari, tenevano d'occhio Dinah, cercando di non farsi notare dai Principi.

Kara si guardava intorno e non pareva affatto tranquilla, sentiva qualcosa di strano.

Finito lo spettacolo e tornati a palazzo, i Principi notarono che Anne, Lena e Dinah erano piuttosto pallide "Amore, stai male?" Chiese Lonny.

"Io... No..."

Lena si poggió semplicemente a Kara, che la prese in braccio, mentre Dinah sudava ed ansimava "Mi... Mi gira la testa... Sto male..."

"Vieni, ti porto da Kureha e Chopper!"

A seguito di Laurel, anche Kara e Lonny, con la rispettiva amata tra le braccia, raggiunsero l'infermeria "Che succede?" Chiese Kureha.

"Si sentono male!" Risposero le tre Alpha, insieme.

La dottoressa le fece stendere su tre lettini e iniziò a visitarle, aiutata da Chopper, ma qualcosa attirò l'attenzione di Kara "Cosa c'è?"

La bionda non rispose, limitandosi a guardare verso la finestra "Sentite già il profumo della cena, Principessa?"

Kara scosse il capo "Sono qui..."

"Li sento." Disse Laurel.

"Ma chi?" Domandò allora Lonny.

"Quei viandanti... O chiunque essi siano." Ribadí semplicemente la bionda "Lonny, resta qui e proteggile."

Kara si scambió un cenno con Laurel ed uscirono dalla finestra dell'infermeria, volando sul tetto e lì furono raggiunte da Barbabianca, Rayleigh, Roger, Shanks, Mihawk e Boa Hancock "Questa strana sensazione..."

"Quei tizi del circo."

All'improvviso, il gruppetto vide del movimento e partirono all'inseguimento, arrivando alla piana a Nord, poco fuori le mura.

Lì, con loro grande sorpresa, trovarono Zor-El ed Alura incatenati, così come i piccoli Jon e Tia, che piangevano "Una Principessa, un Primo Cavaliere, i Cinque Generali e la moglie... Quale onore!"

Dall'ombra uscirono Trask, Kral e gli altri viandanti "E voi chi siete?"

"Wruk." Rispose Trask.

Presto arrivarono gli altri giovani El ed i rimanenti Wruk con Lena ed Anne, legate e lasciate a terra, e Dinah, che un tizio possente teneva per la gola "Dinah!!" Gridò Laurel.

La castana Principessa cercava di liberarsi o di allentare la presa, tenendo le mani sul polso del tipo, ma fu tutto inutile "La salveremo."

"Cosa vi ha fatto?" Chiese Alura.

"I suoi genitori ce la promisero in cambio dei nostri servigi..."

"Servigi?" Ripeté Mon.

Nel mentre, arrivò Lonny, che lanciò un Wruk a terra "Immaginavo non sarebbe durato..." Disse Rask.

"Altri hanno preso la mia compagna. E il mio potere non si è contenuto."

"Noto." Rispose Tral, avanzando e notando delle ustioni sul corpo del Wruk morto.

"Tornando a noi... Di che servigi parlate?" Chiese Carol.

"Omicidi." Se ne uscì Roger "I Wruk ammazzano per poco."

"Invece per i sovrani di Caanerian uccidemmo in cambio della figlia che, come sapete, è stupenda!" Disse, prendendo la mascella di Dinah tra le dita, stringendo per farle male.

"Invece lei, quando il Regno cadde, scappò per cercare la sua amata... E noi restammo senza ricompensa."

"Perché la volete??"

"Per avere dei figli e per avere il Grido!" Rispose Rask.

Laurel sgranó gli occhi e strinse i pugni, attirando l'attenzione dei Principi, delle Principesse accorse con loro, dei sovrani, dei Generali e di Boa "Lasciatela." Ringhió.

"E, visto che è già in dolce attesa, uccideremo lei e chi cresce nel suo grembo!" Ribadí Tral.

Prese una scimitarra ma, quando fece per trafiggere Dinah al ventre, un potente ruggito che proveniva da Laurel attirò l'attenzione generale.

E nessuno riuscì a credere ai propri occhi.

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Capitolo 26
*** The Power's Essence. ***


I presenti fissavano Laurel che, circondata come da folate di vento, stava liberando molto potere.

"Ma... È incredibile!" Disse Mon.

"Immaginavo nascondesse qualcosa, ma mai avrei pensato a questa forza..." Avanzó Boa.

"E credetemi, credo si stia trattenendo." Ammise Barbabianca.

I Wruk erano spaventati, ma cercavano di non darlo a vedere ed il tizio possente commise l'errore di trafiggere Dinah con la scimitarra, infierendo più volte sul ventre.

"NO!!!!" Gridò Laurel.

"Se non possiamo averla noi, nemmeno tu l'avrai!"

Il Wruk robusto la lanciò a terra, ma Laurel, velocissima, riuscì a prenderla e tornare dagli altri "Amore... Amore mio... Dinah..."

La castana aveva lo sguardo spento ed il respiro si faceva sempre più flebile "Spostati, lascia fare a me!"

La bionda fissò Zari "Puoi curarla?"

"Si... Conosco la Magia Curativa, la imparai da piccola..." Rispose, notando come Laurel si stesse contorcendo, quasi stesse male o avesse le convulsioni.

"Non farla morire." Ringhió.

La sua voce era diventata quasi irriconoscibile ed enorme fu lo stupore generale quando la ragazza si trasformò in un drago.

"Oh Rao..." Si lasciò sfuggire Roger "Da quanto non vedevo quel Potere..."

Anche i Principi erano tutti sorpresi, perché mai avrebbero immaginato che Laurel nascondesse un tale Potere "È pazzesca..." Sussurró Carol.

"Un Primo Cavaliere di tutto rispetto!" Ammise Zoro, con un piccolo sorriso.

"Laurel!" La chiamò Alura.

La ragazza, però, non pareva avere sentore delle persone attorno a lei, si limitava a ruggire "Morirai lo stesso, sai? Ti uccideremo!" Minacciò Rask.

Ma Laurel, invece, dall'alto della sua enorme stazza, con la sola zampa destra scaglió lontano i Wruk "Li ucciderà tutti..." Disse Lonny.

"Si... Sicuramente."

Kara prese e andò a liberare in primis i due piccoli nipotini, poi i genitori, Lena ed Anne, passando a costei Jon e Tia, poi si sedette a guardare lo scontro "Ti metti comoda?" Chiese Ava, accanto a lei.

"Non dovrei dirlo, ma... Sono contenta, se li uccide." Ammise, tutta tranquilla "Hanno sempre puntato a Dinah ed ora spero che Zari possa salvarla. Quindi... Si, se li ammazza tutti, non biasimeró Laurel per averlo fatto! Io stessa lo farei, se avessero torto un solo capello a Lena!"

Proprio Lena si sedette in braccio a lei e le diede un dolce bacio, poi tutte guardarono lo scontro "Fatto!" Se ne uscì Zari e tutti le si avvicinarono, notando che Dinah aveva gli occhi aperti e, pian piano, si mise in piedi, portandosi subito le mani sul ventre.

"Io..."

"Tranquilla." Sorrise Zari "Se aspetti dei cuccioli, staranno bene anche loro. La mia Magia è potente!"

Dinah l'abbracció, sussurrandole ripetuti grazie "Laurel?"

La mora Alpha fece cenno verso l'enorme drago e Dinah sgranó gli occhi, incredula "Si è trasformata quando ti hanno trafitta."

"Devo fare qualcosa... Devo aiutarla."

"Non puoi fare nulla. Guardala, è una furia." Disse Mon.

"Io la amo. Non posso perdere la mia Alpha... Lei mi ascolterà. Eccome se mi ascolterà!"

Mosse pochi passi, continuando a chiamare Laurel e, quando questa continuava a trucidare i Wruk, la castana liberò il suo Grido ed in quel momento il drago si fermò, voltandosi "Pazzesco..." Disse Clark.

"L'amore è amore." Avanzó Sara.

"Spesso l'amore è l'essenza del potere di ognuno di noi." Se ne uscì Zor-El.

I giovani e gli altri guardarono l'enorme bestia accucciarsi di fronte a Dinah e costei si sedette, carezzandole il muso senza alcuna paura "Non sapevo fossi tanto potente... Sono ancora più fiera di essere la tua Omega." Disse, sorridendo un poco, senza smettere di carezzarla "Torna da me, amore mio."

Presto tutti videro Laurel riprendere le sue sembianze umane, anche se completamente nuda e Zoro diede a Dinah il suo mantello, così da coprire la bionda, che si stava riprendendo "Ma cosa... Cosa..." Biascicó Laurel, notando le mani sporche di sangue "Io... Oddio..."

"Va tutto bene... Stai tranquilla."

Laurel sollevó immediatamente la testa "Dinah!" Disse, stringendola subito a sé "Sei viva... Sei viva..."

"Si, amore mio." Sorrise, dandole un bacio sulla guancia destra "Torniamo a casa. Devo dirti una cosa..."

La bionda annuì col capo e baciò la sua amata, mentre i giovani El, le Principesse, i sovrani ed i Generali più Boa erano pronti a starle accanto, come avrebbe fatto Dinah.

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Capitolo 27
*** Il Contenitore. ***


Tornati a palazzo, Kara e Zoro stavano accanto a Laurel, accompagnata da loro e Dinah in infermeria, ove Chopper e Kureha erano tornati, così da preparare il necessario.

Carol, che li aveva portati lì, stava controllando il grande buco sul muro "Domani verrò con Franky ed Usop a ripararlo!" Disse la bionda.

Kureha e Chopper la ringraziarono e la bionda se ne andò, lasciando che i due medici aiutassero una Laurel piuttosto sconvolta, che evitava di guardare Dinah "Adesso ti visitiamo, ok?" Chiese dolce Chopper.

"Si..." Rispose l'Alpha, prendendo un respiro profondo "Dinah, puoi uscire per favore?"

La castana trovò strana la richiesta "Io voglio restare e tenerti la mano..."

"Esci!!" Gridò la bionda, colpendo non solo Kara e Zoro, ma anche Dinah stessa, che mai aveva sentito Laurel usare un tono tanto aggressivo nei suoi confronti.

Senza dire nulla e con gli occhi lucidi, l'Omega uscì dall'infermeria e Laurel tirò come un sospiro di sollievo.

Kara si scambió un cenno con Zoro e lasciò l'infermeria, col ragazzo che si sedette accanto a Laurel "Non dovevi mandarla via... Voleva solo starti accanto." Disse lui.

"Io... Non voglio che mi veda così..."

La bionda gridò poi, quando Chopper la prese sotto le ascelle per sollevarla, affinché Kureha sistemasse meglio i cuscini "Ho fatto piano..." Tentó il giovane medico, colto alla sprovvista dal grido dell'Alpha.

"Ho bisogno che mi trovi Barbabianca... Lui e Roger sembrano conoscere il suo Potere e noi abbiamo bisogno di informazioni!"

Chopper lasciò l'infermeria e, fuori da essa, trovò Kara e Dinah, in lacrime e preoccupata "Come sta?" Chiese subito la castana.

"La dottoressa Kureha mi ha chiesto di trovare Barbabianca e Roger, così da sapere di più sul Potere di Laurel..." Spiegò lui.

"Prima ha gridato... È ferita?"

"Non lo sappiamo, Principessa. Adesso vado... Non c'è tempo da perdere!"

Le due lo guardarono andare, poi la loro attenzione fu nuovamente per le grida di Laurel "Come sta?" Chiese Lonny, arrivando con gli altri fratelli, sorelle e le Principesse.

"Ancora non si sa." Rispose la bionda.

"Era lei che gridava?" Tentò Clark.

"Si... Ma non si sa il motivo."

Chopper tornò pochi minuti dopo con Barbabianca, essendo Roger impegnato nell'addestramento quotidiano "Eccomi! Hai bisogno di me?" Domandò il possente uomo.

"Si... Devo sapere di più sul suo Potere. Mai visto prima... E, anche se porto benissimo i miei anni, non sono più giovanissima..."

L'uomo rise di gusto "Conosci il Regno di Draconio?"

"A Sud di qui... Perché?"

"È il Potere che possiedono solo i membri della Famiglia Reale."

La donna fissò Laurel, che aveva chiuso gli occhi "Sei una Principessa?" "No... Io... Ero semplicemente una guardia fedele al Re ed alla Regina."

"Il Regno è stato distrutto..."

"Si..." Sospirò Laurel "Fu Ourhan, figlio illegittimo del Re a raderlo al suolo, con una decina di guardie e il supporto del Regno di Edge."

"Alleati dei Luthor..." Disse Kureha e Laurel annuì.

"Re Drestos, capite le intenzioni del figlio, mi fece chiamare e... U-Una volta nelle sue stanze... Lui e l-la Regina, c-con l'aiuto di un Mago, passarono a me tutto il loro Potere..."

"Sei diventata il contenitore del Drakon." Sorrise l'uomo, con fierezza "Di solito ci si autorigenera, ma credo che tu non sappia usare il Potere."

"N-Non mi è mai servito..."

"Tranquilla. Ti aiuteremo io e Roger, a controllarlo... Andremo in un luogo apposito. Ma ora vado con Chopper a cercare erbe apposite e ti preparerà poi un decotto ricostituente." Disse lui, carezzando con la grande mano i corti capelli della ragazza "Tu riposa."

"La porto in stanza." Rispose Zoro, che era rimasto in silenzio ad ascoltare.

Zoro prese Laurel in braccio con delicatezza e lasciarono l'infermiera, fuori dalla quale non c'era nessuno. "Grazie..."

"Di nulla."

"Non ti facevo p-premuroso..."

"Colpa delle mie sorelle e di Robin."

Laurel sorrise appena, sibilando di dolore, sperando anche che Dinah non fosse in camera.

Non voleva farsi vedere in quello stato dal suo amore.

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Capitolo 28
*** Solo per te. ***


Chopper, tornato da Kureha dopo aver raccolto erbe mediche con Barbabianca, preparò il decotto per Laurel e andò a portarglielo.

"Ciao." Salutò il medico, trasformato da umano in renna umanoide da una Magia "Non entri?"

Dinah lo fissò "Ho paura che non mi voglia... Temo che mi stia allontanando e... E..."

"Tranquilla, non piangere." Disse, entrando poi nella stanza dopo aver bussato ed ottenuto il permesso.

Laurel era con Lonny, visto che Kara e Zoro erano con Zari a pattugliare i confini "Ciao..."

"Ciao!" Rispose il medico "Come stai?"

"Sento dolore... Dappertutto..."

"Ho qui il decotto... Bevilo."

Laurel, aiutata da Lonny, tentò di mettersi seduta e gridò di dolore "Fai piano..." Se ne uscì Lonny, aiutandola.

"Che odore strano..."

"Si, è un po' pungente."

La bionda prese un respiro profondo e lo sorseggió, pian piano "Sembra fare un po' schifo..." Disse Lonny.

Chopper sorrise, mentre Laurel riuscì a finire il decotto "Ehm... Dinah è qui fuori... Credo dovresti parlarle..."

L'Alpha addolcí subito lo sguardo "Non voglio che mi veda così..."

"Si sente esclusa e, probabilmente, anche in colpa. Non allontanarla!"

Laurel chiuse gli occhi, poi Chopper prese il bicchiere e fece per andarsene "Aspetta..."

"Senti ancora male?"

"No... Ma... Dille di entrare..."

Lonny sorrise e se ne andò, salutando la bionda, mentre Dinah entrava ma, chiusa la porta, rimase lontana "Stai meglio?"

"Non proprio... Ho bevuto un decotto disgustoso..."

Dinah chinò il capo "Mi spiace."

Laurel la guardava "Vieni qui..."

La castana si avvicinò e si sedette sul letto, stendendosi poi "Posso fare qualcosa per te?"

"Andrò con Barbabianca e Roger ad allenarmi, per imparare a controllare il Drakon..."

"Oh... Capisco..."

"Mi spiace di averti un po' esclusa, ma... Avevo paura. E... E mi hai vista diventare un drago, perdere il controllo... Ho avuto paura di poterti uccidere, senza rendermene conto..."

"Avevo fiducia, in te. Ne avrò sempre!"

Laurel sorrise appena "Avvicinati di più..." Sussurró la bionda.

Dinah obbedí e Laurel, un po' a fatica, posò la mano destra sul ventre della compagna "Laurel..."

"Lo faccio solo per te... Per voi... La mia famiglia..."

La castana si sporse e baciò dolcemente Laurel che, nonostante il dolore, approfondí l'effusione, finché non la sciolse "Cosa c'è?"

"Non... Non sento più dolore..."

"Come? Sul serio?"

"Si... Posso muovermi..." Disse Laurel "Credo sia stato il decotto."

"Può essere..." Sorrise Dinah "Mi fa piacere!"

Laurel si voltò verso la compagna, stendendola sotto di sé "Non so quando vorranno partire... Ma ora... Voglio fare altro..."

Dinah sorrise, avendo colto la malizia della compagna e le carezzó il viso, poi il collo "Anch'io..."

Anche Laurel sorrise, baciando la castana, pronta e decisa a fare l'amore con lei.

Intanto, nel salone, Barbabianca e Roger, stavano parlando coi sovrani "Allora porterete Laurel alla Grotta dell'oblio?" Chiese Zor-El.

"Non sarà troppo, per lei?"

"Se quella ragazza è forte come credo che sia, riuscirà a controllare il Drakon." Rise Barbabianca.

"Certo, per lei sarà doloroso e le causerà molta sofferenza... Ma concordo con Barbabianca."

"Bene, allora... Quando intendete partire?" Domandò il Re.

"Parleremo con Laurel, ma contiamo di farlo il prima possibile."

"Se i Luthor si stanno alleando con Edge e Barbanera, dobbiamo aspettarci di tutto... Quindi più forti siamo, meglio è."

"Concordo."

"Allora parlate con lei... Noi continueremo a tenere sotto controllo i confini."

"Certo!" Risposero assieme i due Generali, ritirandosi, per andare a parlare con Laurel e decidere con lei quando partire.

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Capitolo 29
*** Volontà. ***


Barbabianca e Roger, decisi a parlare con Laurel per scegliere quando partire ma, giunti innanzi alla porta, si fermarono.

"Meglio bussare... Dopotutto ha una compagna..."

"Hai ragione!" Rise Roger.

Fu il possente Barbabianca a bussare e ricevette il permesso di entrare "Allora, Cavaliere, come ti senti?"

"Meglio. Grazie per il decotto..."

Laurel dava loro le spalle, aveva scoperta solo parte superiore del busto e Roger entrò nella stanza "Vogliamo portarti in un posto, così da allenarti... Quando vuoi partire?"

"Quando volete."

"Allora facciamo domattina presto..." Disse Barbabianca "Adesso goditi la compagnia della tua Omega!"

I due si ritirarono dalla stanza di Laurel e, dalle lenzuola, sbucó Dinah, che le carezzó il petto "Hai avuto un autocontrollo incredibile..."

"Sai che riesco a focalizzarmi su più cose nello stesso momento..."

La castana sorrise e Laurel la strinse a sé, restando sul fianco, baciandola dolcemente "Lo so." Sussurró Dinah, facendole le fusa e ricevendole a sua volta, assieme a teneri bacetti.

Laurel le carezzó i capelli, passando le dita tra i riccioli del suo amore, rubandole un bacio profondo, pieno di passione, poi scese, sparendo sotto le lenzuola per assaggiare la pelle della compagna e baciarle il ventre "Ti prometto che tornerò, amore mio."

"So che lo farai. Ti amo!"

"Ti amo anch'io!" Sorrise la bionda, stendendo sotto di sé la compagna per poterle donare tutto il suo amore.

Le due ragazze fecero l'amore e si coccolarono, prima di addormentarsi, visto che Laurel avrebbe dovuto alzarsi presto.

Anche le altre Principesse erano prese dalla loro dolce attività, tranne Sara e Clark che, per far riposare la rispettiva compagna, badavano a Tia e Jon, che avevano fame.

Mon e Zoro riposavano, visto che Imra e Robin si stavano dedicando alla lettura, così come Anne, anche se costei si fece distrarre volentieri da Lonny, appena entrata nella loro stanza con un asciugamano legato attorno alla vita ed uno ke le ricadeva sul seno "Ehi... Visto qualcosa che ti piace?" Chiese la giovane El.

Anne la raggiunse "Assolutamente."

Lonny la prese in braccio e la baciò, stendendola sul letto per poterla amare, prestando inizialmente attenzione al ventre dell'altra, nel quale cresceva il suo piccolo o piccoli e gli regalava dolci carezze.

Invece Zari stava ben pensando di rimpinzarsi con dei dolcetti "Zari..."

"Rao, Amaya, i tuoi dolcetti sono fantastici! Mai assaggiato nulla di più buono, giuro."

"Zari..." Chiamò l'altra.

La mora El sgranó gli occhi, rimase a bocca aperta e molló inconsciamente il dolcetto quando vide Amaya fare scivolare dalle proprie spalle la veste che indossava "A-A-Amaya..."

"Vuoi mangiare ancora il dolcetto?"

"Credo... Credo proprio di no..."

L'altra sorrise e fu ben felice di abbracciare e baciare Zari, quando costei la raggiunse sul letto.

Problema che non avevano Carol e Diana, prese dalla loro dolce attività, piuttosto passionale "Che ne pensi della scelta di Laurel?" Chiese proprio Diana mentre Carol, stesa sulla sua schiena, le baciava il collo.

La bionda le lasciò un segno del suo passaggio, poi le fece le fusa "Laurel sa ciò che fa, è molto coraggiosa e sono certa che ne uscirà più forte!"

"Ciò che pensavo anch'io."

La stessa preoccupazione aveva preso possesso di Lena "Io... Ho paura per Laurel... Non sai che allenamento farà?" Tentò.

"Credo di immaginarlo..." Rispose, carezzando la gamba destra del suo amore, pronta a farla sua.

"Sarà tremendo?"

"Dipende da lei... Tutto starà nella sua forza di volontà! Ma posso dirti che ne uscirà fortificata."

"Lo spero... Con Dinah in dolce attesa..."

"Le staremo tutti accanto."

"Certo." Sorrise Lena, carezzando il viso di Kara, guardandola con amore e venerazione, baciandola.

Ed anche loro si lasciarono travolgere dalla passione, ma tutte sapevano che Laurel sarebbe tornata da Dinah ancora più forte.

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Capitolo 30
*** Puoi Farcela! ***


L'indomani mattina, Laurel si svegliò presto, ancor prima del sorgere del sole, così da potersi preparare per la partenza "Già te ne vai?"

La bionda sorrise a Dinah con amore e la strinse a sé "Volevo fare il bagno, prima... Una cosa veloce..."

"Lo facciamo insieme?"

"Ma certo!" Disse, prendendo quattro asciugamani e si diressero in bagno, senza nulla addosso, tanto a quell'ora nessuno girava per il palazzo.

In bagno, le due ragazze si sorpresero nel vedere la grande vasca interrata già piena e pronta "Ma...??"

"Quando scoprirò chi è stato, avrà la mia gratitudine!" Disse Laurel, d'accordo con Dinah, ed entrambe s'immersero nell'acqua calda, tra la schiuma ed il profumo dei sali.

Si baciarono e coccolarono, poi uscirono dalla vasca e tornarono in stanza con due asciugamani ciascuna a nascondere le loro nudità e Laurel si preparó, mentre qualcuno bussò alla porta "Avanti..." Disse Dinah.

Roger entrò nella stanza "Buongiorno. Sei pronta?"

"Si... Sono pronta!"

Lasciarono la stanza, con Dinah che teneva per mano la compagna e, una volta fuori, trovarono i Sovrani, i giovani El, le altre Principesse ed i Comandanti "Laurel..."

A parlare era stata Alura, che si era avvicinata alla ragazza e l'aveva abbracciata "Mia Regina..."

"Tornerai più forte di prima!"

"Farò tutto il possibile."

La donna le sorrise e le carezzó il viso, il Re ed i Principi le diedero una vigorosa stretta di mano e le Principesse l'abbracciarono commosse "Ti abbiamo preparato questo." Disse Diana.

"Ci sono dentro cibarie varie... Non sapevamo di preciso cosa preparare e non volevamo disturbare Dinah per conoscere i tuoi gusti, così..."

Laurel abbracció Robin e Amaya "È stato un pensiero molto dolce! Grazie. E... Io mangio di tutto!"

"Buono a sapersi." Sorrise la Principessa di colore.

Fu poi il turno dei Comandanti, che le strinsero la mano, visto che solo Roger e Barbabianca sarebbero andati con lei e poi le sorelle El l'abbracciarono, prima fra tutte Zari "Fai attenzione!"

"Certo. Sempre!"

"Mi unisco a Zari..." Avanzó Lonny.

"Ti ringrazio."

"Fatti valere." Sorrise appena Carol "Ce la puoi fare!"

Sara le diede una vigorosa pacca sulla spalla e le si avvicinò molto "Spacca il sedere a quella Grotta!"

"Ma che linguaggio usi? E poi non ha troppo senso..."

La bionda sbattè le palpebre "In effetti... Hai ragione!"

Fu poi il turno di Kara "Piaciuto il bagno?" Chiese, con un piccolo sorriso.

"È stato perfetto! Grazie mille."

"Di nulla."

Laurel abbracció istintivamente Kara che, passato l'attimo, ricambió il tenero gesto "Devo chiederti un favore, se posso..."

"Certamente."

"Se non dovessi tornare... Se dovessi fallire in questa prova..."

"No!" Ribadí Kara "Sono cose a cui non dovresti nemmeno pensare..."

"Se non dovessi tornare..." Riprese Laurel "Ti prego, occupati tu di Dinah e del cucciolo o cuccioli che porta in grembo. So che hai Lena e sarete madri anche voi, ma..."

"Te lo prometto!" Ammise Kara "Ma tu ce la farai! Il tuo spirito è forte e hai tutto ciò che serve, per farcela."

"Lo spero!"

"Ricordati di guardare dentro di te e di non dimenticare mai le tue priorità!"

Laurel annuí e la ringraziò, andando poi da Dinah "Amore... Ti amo tanto!"

La castana pianse e si strinse forte al suo amore "Ti amo anch'io!"

"È ora." Disse Barbabianca.

L'Alpha baciò con passione la compagna, rivolse a tutti un ultimo saluto e poi si allontanò coi due uomini, cercando di immaginare com'era il posto verso cui era diretta.

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Capitolo 31
*** Massaggio. ***


Partita Laurel, Dinah sentì subito un profondo senso di solitudine e si carezzó il ventre, finché un tocco sulla spalla destra non riuscì a distrarla dai suoi pensieri "Kara..."

"Tornerà, vedrai. Non temere!"

"Si... Me l'ha promesso."

La bionda le tese la mano "Io le ho promesso che mi sarei presa cura di te e del vostro erede." Iniziò la bionda "Vieni con me e Lena a passeggiare?"

Dinah sorrise appena "D'accordo... Passeggiare e schiarirmi i pensieri mi farà bene..."

"Non fate colazione con noi?"

"No, madre... Mangiamo qualcosa nella cittadina."

Alura sorrise alla figlia e le diede un bacio sulle guance, come fece con le due Omega, quindi le tre se ne andarono.

Una volta alla cittadina, Kara le portò in una locanda e, i due proprietari, si inginocchiarono subito alla sua vista "Principessa... Cosa vi porta qui?"

"In piedi, non dovete inginocchiarvi..." Sorrise un poco la bionda "Volevo chiedere una cosa..."

"Certamente." Rispose Raun, il proprietario "Diteci!"

"Voi e vostra moglie preparate ancora quella deliziosa torta di mele?"

I due sorrisero "Assolutamente!" Disse Kina, la moglie "Ve ne porto una fetta con del thè!"

"Per loro due del latte... La mia compagna e la Principessa Dinah sono in dolce attesa!"

"Felicitazioni!" Dissero insieme i due, poi la donna andò in cucina.

Kara spostó galantemente lo sgabello per le due Omega e presero posto al bancone, ove vennero servite e la bionda lasciò subito dieci monete d'oro per pagare il conto.

Le tre mangiarono e sorseggiarono la rispettiva bevanda tranquillamente, finché cinque tizi non fecero letteralmente irruzione nella locanda "Pezzenti, dateci tutte le monete!"

"Sparite."

I tipi guardarono Kara e uno la riconobbe "L-La Principessa El..."

Il capobanda prese la sua scimitarra e la puntò al collo della bionda che, per tutta risposta, prese la lama con due dita, strinse e la mandó in frantumi "Ripeto... Sparite. O mi vedrò costretta a farvi davvero male!"

I cinque se la diedero subito a gambe "Grazie, Principessa!" Disse Raun "La colazione la offriamo noi."

"È molto gentile, ma preferisco pagare." Sorrise l'Alpha.

I due locandieri ringraziarono e le tre Principesse se ne andarono per tornare a palazzo.

Una volta lì, Kara condusse le due Omega nella sua stanza "Ehm... Io torno nella mia..."

"No." Rispose semplicemente Kara.

Dinah guardó Lena con fare interrogativo, poi Kara uscì dal suo bagno personale con indosso gli abiti che solitamente metteva per andare a cavallo, con una boccetta in mano, lasciata sul comodino.

Si avvicinò a Lena e la prese in braccio, stendendola sul letto, facendo poi lo stesso con Dinah "Posso camminare, sai?"

"Fiato sprecato." Rispose Lena.

"Spogliatevi."

"Guarda che sono incinta, ma posso benissimo difendermi!"

Kara fissò Dinah con sguardo scioccato "Sei la compagna di Laurel e non tradirei mai la sua fiducia. Secondo, io amo solo Lena! E... E ho chiesto a mia madre come si rilassava quando era in dolce attesa e mi ha consigliato un massaggio..."

"Quindi... Vuoi farci un massaggio?"

"Mi offende che tu abbia pensato ad altro!" Ribadí Kara.

Dinah si scusó e, quando entrambe le Omega ebbero scoperto il rispettivo ventre, Kara mise un po' di olio profumato sulle mani e le massaggió, a turno "Non volevo pensare male..."

"Tranquilla, ho già dimenticato."

"Sei davvero dolce, grazie."

"Di nulla."

"Hai trovato una compagna fantastica!" Lena sorrise "Anche tu! E... Dobbiamo parlare più spesso, di loro."

"Hai ragione."

"Invece di parlare, rilassatevi. Così il massaggio sarà migliore!"

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Capitolo 32
*** L'alchimista e i Basilischi. ***


Erano passati un paio di giorni dalla partenza di Laurel e Kara continuava a prendersi cura anche di Dinah, oltre che della sua Lena.

Ma un problema gravava sul Regno.

Infatti, ai margini della foresta a Ovest, erano stati trovati dei cadaveri maciullati o semplicemente sventrati e nessuno sapeva cosa pensare.

"I soldati pattuglieranno i confini e quella foresta..." Disse Zor-El "E voi li guiderete. Non si sa mai cosa possono trovare..."

"Se sarà un orso lo porterò ai cuochi e lo farò cucinare!" Avanzó Mon.

"E poi te lo mangi tu!" Ribadí Imra, in accordo con Lois, Robin e Ava.

"Se posso permettermi..." Tentò Lena, alzando la mano.

"Ma certo." Disse il Re "Avete un'idea?"

"Io... Credo che quella creatura sia un Basilisco."

La cosa colpí tutti "Che?? Un Basilisco?" Chiese Clark.

"Esatto. Solitamente vivono nelle zone del Regno di Luthor e... Ed essendo una creatura mitologica, credo proprio che ci sia lo zampino di mia madre e mio fratello."

"Se è una creatura mitologica, come può esistere?"

"Può essere stato solo Alistair, l'alchimista... Ha sempre fatto un sacco di esperimenti al limite dell'umana immaginazione."

"Li fermeremo. Proteggeremo il Regno!" Ammise Kara.

Arrivò poi una guardia, tutta trafelata "Sire!!"

"Che succede?"

"Quella creatura è tornata! Marco, Yozu, Ace e dieci soldati lo stanno affrontando a Ovest!"

A quelle parole, tutti lasciarono la sala da pranzo per raggiungere la piana e rimasero a bocca aperta nel vedere una creatura molto strana "Ma... È enorme!" Disse Diana.

"Come pensavo, è un Basilisco!" Ammise Lena "Ma è enorme..."

"Ci rivediamo, Principessa Lena."

I nostri si voltarono verso la voce stridula e la mora sgranó gli occhi "A-Alistair..."

L'uomo lanciò un bastone verso di lei, che si tramutó in un serpente, ma Kara di paró innanzi alla compagna, afferrando la serpe e stringendo, annullando l'incantesimo.

"Principessa Kara Zor-El... Sei un portento, come si sente dire."

"Le vostre parole non mi toccano."

Lui ghignó malignamente e schioccó le dita "Attaccali, Basilisco!"

"State indietro!" Gridò Sara.

"Tornate alla cittadina e mettete in salvo gli abitanti!" Ordinò Mon ai soldati, mentre Zoro e Carol affrontavano l'imponente creatura.

"Prendi questo, bestiaccia!" Avanzó Zari, riuscendo a ferire la bestia ad una zampa, ma un'altra creatura apparve dalla foresta.

"Attenta!!"

La seconda bestia colpí Carol, che si era posta innanzi alla sorella e fu scagliata lontano "Carol!!" Gridó disperata Diana.

"Voi prendete e andate a cercarla! Marco, accompagnale." Ordinó Zor-El.

"Vado con loro." Disse Alura e il Re si limitò ad annuire.

"Tua madre e tuo fratello saranno felici di sapere che porti in grembo un erede dei potenti El." Ghignó Alistair.

"Nessuno si prenderà il cucciolo o cucciola che porto in grembo!"

"Lo vedremo!"

"Nessuno prenderà nostro figlio. Dillo pure ai tuoi padroni!" Avanzó decisa Kara e la sua espressione geló il sangue dell'alchimista, che cercó comunque di restare impassibile.

"Non sei invincibile, Principessa El."

"Ne sono consapevole. Siete voi ad essere troppo sicuro dei vostri mezzi!"

Nuovamente il tizio ghignó "Per adesso mi ritiro, una delle mie adorate creature è ferita... Ma ci rivedremo presto!"

"Portatevi un esercito, la prossima volta." Lo sfidó Kara.

"Chissà... Potrei farlo." Disse, saltando in groppa ad uno dei due Basilischi e le due creature volarono via.

Subito Lena abbracció Kara e pianse, tra le braccia della sua Alpha, con la bionda che le fece le fusa per calmarla "Tranquilla... Va tutto bene. Ci sono io, con te. Con voi! Farò di tutto, per proteggere la mia famiglia."

Lena annuì e baciò Kara "Andiamo a cercare Carol! Il colpo che ha subìto è stato piuttosto forte." Disse Zoro.

"Yozu, Ace, affido a voi la mia amata. Accompagnatela a palazzo, nella nostra stanza."

I due soldati si inginocchiarono e il robusto Yozu prese in braccio la Principessa, poi s'avvió verso il palazzo con l'amico.

Invece il Re e gli altri Principi e Principesse speravano che Carol stesse bene.

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Capitolo 33
*** The Dragon. ***


Zoro, andato a cercare Carol, la trovò conficcata, si poteva dire, in una parete rocciosa.

"Aspetta, sorella, non muoverti! Potresti avere fratture."

"Q-Quella bestiaccia mi ha tirato un colpo molto forte."

"Già... Hai lasciato la tua impronta in questo monte." Scherzó il giovane.

Carol riuscì a sporgersi e Zoro, che si era alzato in volo per raggiungerla, la prese al volo "Diana e le altre... I... I nostri genitori..."

"Stanno tutti bene, alla fine ho chiesto loto di tornare a palazzo.

Kara ha messo in fuga il tizio e le sue bestie, ma siamo all'erta..."

Carol fece per rispondere ma, all'improvviso, la sua attenzione e quella del fratello fu tutta per delle figure in lontananza "Stanno già tornando... Allora andiamo a palazzo!"

Zoro prese in spalla la sorella e volò a tutta velocità verso il palazzo, atterrano nel cortile esterno "Carol!"

Diana e le altre Principesse corsero dai due fratelli e la mora abbracció la compagna "Sto bene..." Rispose la bionda, baciandola.

"Quel tizio e le sue creature stanno tornando! Dobbiamo affrontarli."

"Andiamo!" Ordinò Zor-El, partendo assieme alla moglie, ai figli, alle altre Principesse ed ai Comandanti, arrivando alla medesima piana di poco prima.

Zoro e Carol avevano ragione, visto che Alistair ed i due Basilischi atterrarono innanzi a loro pochi minuti dopo.

"Ci rivediamo..."

"Hai già rimesso in sesto quelle bestiacce?" Chiese Mihawk.

Alistair rise "Sono un'Alchimista. Non solo le ho rimesse in sesto, ma le ho potenziate... Attaccateli!"

I Basilischi si scagliarono sui nostri, ma Kara e Zoro, data la forza fisica, ne bloccarono uno a testa e li spinsero via "Potrei farli a fette..." Disse il ragazzo, prendendo le sue tre spade, mettendone una in bocca.

"Attenti!" Gridò Anne ed i due Principi notarono che i due Basilischi stavano per lanciare fiamme dalla bocca.

Ma, prima che chiunque potesse reagire, una fiammata proveniente da Est annientó le fiamme delle bestie e li colpí "Cos'è??" Chiese Ava.

"Scusate il ritardo!" Dissero Roger e Barbabianca, arrivando alle spalle del gruppetto.

"Voi... Quindi quella creatura..."

"Laurel..." Sussurró Dinah, incredula come tutti.

"Esatto, bambina." Disse Barbabianca, posando la sua manona destra sulla spalla della giovane "La tua compagna ti sorprenderà. I suoi Poteri sono andati al di là della nostra immaginazione."

La bionda atterró e riprese le sue sembianze umane "Lieta di rivedervi."

"Credete di battermi con così poco?"

Alistair, con un cenno della mano, ordinò ad uno dei Basilischi di attaccare, ma Laurel uccise la bestia muovendo solo la mano "Cos'era? Una specie di lama di vento?"

"Esatto..." Sorrise Roger.

"Accidenti... Accidenti!" Gridò Alistair, montando in spalla all'altro Basilisco per scappare.

Kara fece per partire al suo inseguimento, ma Laurel la fermò "Che ne dici di un passaggio?"

La Principessa sorrise e, non appena Laurel si trasformó in drago, Kara le saltò in spalla e l'inseguimento iniziò, raggiungendo presto l'uomo e la sua creatura "Cosa??"

"Sei finito!" Disse Kara, saltando dalla schiena di Laurel per colpire Alistair, ma costui saltò di sotto e la giovane era in balía del Basilisco.

Kara sfoderó la spada e Laurel soffió fiamme sulla lama, rendendola rossa ed incandescente, poi fece tutto l'abilità spadaccina della Principessa, che tagliò la bestia in due.

Entrambe atterrarono innanzi ad Alistair, il quale scaglió verso di loro fiamme dai palmi delle mani e fu Laurel, ad avanzare in forma umana, anche se era totalmente bianca con una sorta di aura azzurro-dorata che la circondava.

La ragazza sputó dalla bocca fiamme azzurre, che estinsero quelle di Alistair e, rapidissima, gli fu davanti e lo tramortí con un secco pugno.

"È... Pazzesca..." Sussurrò Mon.

"Puoi dirlo!" Accordó Lois.

Mihawk e Rayleigh presero Alistair per portarlo alle prigioni e Dinah corse dalla sua amata "Laurel!"

"Amore mio... Mi sei mancata!"

"Anche tu, tantissimo!"

"Adesso dono qui e non vi lascio più." Sorrise, tornando normale, stringendo a sé Dinah per rubarle un bacio pieno d'amore.

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Capitolo 34
*** My Strength. ***


Tornate a palazzo, Alura comunicò che, quella stessa sera, vi sarebbe stata una festa per il ritorno di Laurel ed ognuno iniziò ad adoperarsi per preparare il tutto.

Proprio Laurel era nella sua stanza assieme a Dinah e si stavano baciando con passione "Mi sei mancata..."

"Anche tu!" Sussurrò la bionda, baciando il collo della compagna, mettendosi poi in ginocchio per riservare tenerezze anche al ventre del suo amore.

"Com'è stato il tuo allenamento?"

"Molto duro." Rispose Laurel, mentre spogliava la castana "Una volta entrata in quella grotta, ecco... Il paesaggio intorno è mutato e mi sono trovata in un mondo tutto bianco."

"Davvero?"

"Si. L'entrata è scomparsa e lì ho iniziato ad allenarmi con Roger e Barbabianca."

Dinah sorrise, togliendole la maglia e passandole le dita tra le corte trecce bionde "Sono fiera di te!"

Anche Laurel sorrise "È stato tutto merito tuo!"

"Perché?"

"Scusami, amore, ma adesso non ho molta voglia di parlare..."

"A pensarci bene... Nemmeno io." Rispose, con malizia, lasciando che Laurel la stendesse sotto di sé per poterla amare.

Intanto, non solo la servitù, ma anche gli altri Principi e Principesse si stavano preparando per l'imminente festa, con Kara che andò a cogliere frutti nel grande frutteto della famiglia reale, aiutata da Anne, Ava e Lois, che si erano portate dietro Jon e Tia "Se dovete fermarvi per badare a loro, fatelo..."

Ava e Lois sorrisero a Kara, che rimase a cogliere frutta con Anne "Sei stata formidabile, prima, in battaglia..."

"Grazie."

"Tu e Laurel siete una squadra imbattibile!"

"Il segreto è rimanere calme e non perdere la testa. Non c'è cosa che gli avversari odiano di più!"

Anne sorrise, d'accordo con la bionda "Però, sai... Ho l'impressione che tu non abbia ancora rivelato il tuo Potere." Riprese, avvicinandosi a Kara "Sai controllarti alla perfezione e..."

"Hai ragione." La interruppe Kara, con un mezzo sorriso "E... Spero di non doverlo mai usare. Ma, in caso dovesse servire, se sarai presente, ti do il compito di portare al riparo chiunque sarà lì..."

Anne incroció le braccia, seria "Dovrei preoccuparmi?"

"No, tranquilla. È per non mettere in pericolo chi ci sarà, eventualmente..."

"Va bene, puoi contare su di me."

Kara sorrise, poi arrivó Carol "Ehi..."

"Vi serve una mano?" Chiese l'altra bionda, avvicinandosi alle piante di mele, accanto ad Ava.

"Ti sei già rimessa in piedi?"

"Scommetto che è scappata dall'infermeria..." Disse Kara.

"Mia sorella mi conosce molto bene."

Le due si sorrisero e Carol aiutò a raccogliere le mele, poi arrivó Kureha "Giovinastra maledetta! Chi ti ha detto di lasciare l'infermeria?"

Carol, per evitare di far infuriare Kureha, la seguí per tornare in infermeria e farsi curare, anche se Zari avrebbe certamente fatto prima, con la Magia Curativa.

Passarono poi quattro ore ed arrivarono le nove, ora d'inizio della festa "Laurel! Ti vedo raggiante..."

"Si, mia Regina. Vi ringrazio per la festa in mio onore, nessuno aveva mai avuto un bel pensiero per me prima d'ora." Disse, inginocchiandosi.

"Alzati, mia cara e non preoccuparti. Pensa solo a divertirti!"

La bionda annuì e si avvicinò al buffet con Dinah "Quante cose buone..."

"Prova queste patate... Sono ottime!" Disse Lena e Dinah prese un piatto, mettendone dentro un paio.

"Anche tu hai molto appetito?"

"Si... Poi i cuochi sono davvero abili!"

Laurel e Dinah andarono poi sul balcone per mangiare, prima di buttarsi in pista a ballare "Posso farti una domanda?"

"Certo!"

Dinah si sedette in braccio a Laurel ed accavalló le gambe, poi fissò la compagna "Prima hai detto che ce l'hai fatta per merito mio... Cosa intendevi?"

"Quando l'allenamento si faceva duro, io pensavo subito a te, alla promessa che ti avevo fatto prima di partire e al fatto che dovevo farcela per poi tornare da te e dal nostro o nostra erede..."

"Davvero?"

"Si. Perché tu sei la mia forza, Dinah."

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Capitolo 35
*** Divertimento e... ***


La festa era iniziata e le Principesse si divertirono, così come gli altri invitati, anche se Lonny ed Anne avevano optato per allontanarsi qualche minuto per godersi una passeggiata in giardino.

Tutte le altre ballavano o mangiavano, soprattutto Lena e Dinah, in preda alle voglie da gravidanza.

Ma non erano le sole.

Tutte le Principesse, le Omega, a parte Anne, erano intente a mangiare più del dovuto e la sola Alura, guardandole da lontano, capí e sorrise, perché presto lei ed il Re avrebbero avuto altri nipotini.

"Imra, non ti fa bene mangiare così tanto! Ingrasserai!"

"Cafone maleducato!" Ringhió la giovane, allontanandosi da Mon, che la seguì per chiederle spiegazioni.

Zoro fissò la scena e poi le ragazze "Non ditemi che... Che anche voi..." Iniziò, balbettando "Che anche tu..."

Robin sorrise al compagno "Si! Siamo tutte in dolce attesa."

Lui sorrise teneramente, ovvero come faceva solo con lei e la strinse a sé "Sono davvero felice!" Sussurrò, baciandola sulla fronte.

"Ho sentito davvero ciò che ho sentito?" Chiese Carol, arrivando alle spalle del fratello.

Le Omega sapevano che Carol, Kara e Zari avevano un udito molto sviluppato, ma non pensavano così tanto "Si."

Carol sembrava fredda, ma si perdeva ogni volta negli occhi e nel sorriso di Diana "Wow..." Sussurrò, mentre le carezzava il ventre.

"Ti piace l'idea di diventare madre?"

La bionda Alpha sorrise dolcemente ed abbracciò la compagna, prendendola in braccio "Molto! E... Non vedo l'ora di dimostrarti quanto ti amo!"

"So quanto mi ami!"

"Non è mai abbastanza." Ribadí la bionda, portando Diana verso la loro camera, per poterla amare.

"Lei credo che stia per svenire..."

A seguito di tali parole, le ragazze diedero ragione ad Ava, quando videro Zari impallidita ed a bocca aperta "Ehm... Amore?"

"Amaya... Tu..."

"Si, Zari. Anche noi saremo madri!"

Zari si sedette su una seggiola e guardò Amaya con occhi sgranati "Ma... Davvero?"

"Davvero!"

"Hai sempre avuto paura di essere impotente... Questo dimostra che non lo sei!" Scherzó Sara, dandole una pacca sulle spalle.

"Ti amo!" Ammise la mora ed Amaya, sedutasi sulle sue gambe, le diede un dolce bacio.

"Anch'io ti amo!"

Intanto, Laurel e Dinah avevano appena concluso l'ennesimo ballo ed erano andate sul balcone "Che bel cielo... Nel Regno di Caanarian non si vedevano tante stelle!"

"È vero." Sorrise la bionda "Stai tremando?"

"Ma come hai fatto?? Non mi hai nemmeno guardata..."

"Riesco a sentirlo."

"Sei incredibile!"

La bionda sorrise appena "Non credo più di tanto."

"Per me lo sei!" Ammise la castana, mentre Laurel le metteva il suo mantello sulle spalle.

Invece, in giardino, Kara e Lena erano sedute su una delle tre panchine vicine al bellissimo roseto e guardavano le stelle strette nel loro abbraccio "Sono bellissime..."

"Tu lo sei di più!"

Lena sorrise e voltò appena il capo per poter dare un bacio sulla guancia destra del suo amore "Anche tu."

Kara la sollevò un poco per metterla seduta sulle sue gambe e le diede poi un bacio sulle fresche labbra, rosse, piene e molto invitanti "Sei stupenda e buonissima... Vorrei mangiarti..."

"Non sono cose che una Principessa dovrebbe dire..." Sussurrò con malizia.

"Farei l'amore con te qui, sotto le stelle..."

Lena notó le iridi di Kara, divenute blu notte e capí "Sei entrata nel tuo periodo del calore..."

Kara ringhió lievemente per la vicinanza di Lena e le carezzó i fianchi, mentre le baciava il collo "Si."

"Pensi di resistere finché non siamo in camera?" Chiese la mora, deglutendo, visto che le carezze di Kara la mandavano in tilt.

E la bionda si limitò ad annuire, così prese in braccio la compagna e si alzò in volo, raggiungendo il balcone della sua stanza.

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Capitolo 36
*** A Special Bond. ***


Passarono tre giorni, durante i quali Kara passò il periodo del calore facendo l'amore con Lena e coccolandola, sempre ricambiata.

Gli otto fratelli e Laurel vennero chiamate dai Comandanti al campo di addestramento e, finiti gli esercizi per i soldati, toccò a loro.

"Sono curiosa di vederli lottare..." Disse Ava, mentre cullava Tia.

"A chi lo dici!" Sorrise Lois, che stava allattando Jon.

Arrivò anche Boa Hancock al campo, la moglie di Mihawk, l'unica Omega tra i Comandanti, una vera potenza "Chi saranno le mie avversarie?"

"Loro!" Disse Barbabianca, indicando Lonny, Zari, Mon e Kal.

"Quattro? E va bene."

"Non strapazzarli." Rise Rayleigh.

"Farò del mio meglio!"

Lo scontro iniziò poi, accanto a loro, Mihawk affrontó Zoro, essendo entrambi formidabili spadaccini, Rayleigh stesso combattè contro Carol e Sara, mentre Roger, Shanks e Barbabianca con Kara e Laurel.

"Accidenti... Prevedo un vero e proprio massacro!" Disse Amaya.

"Già..." Accordó Diana "Ma Hancock è davvero forte! Non l'avrei mai detto perché non è quasi mai con l'Esercito, visto che lei e Mihawk hanno dei cuccioli..."

"È un esempio da seguire!" Disse Dinah e tutte furono d'accordo.

La donna si rivelò molto abile e, se i quattro fratelli non fossero stati davvero forti, Hancock li avrebbe sopraffatti facilmente.

"Siete davvero bravi, Principi!" Disse, inchinandosi "Ci alleniamo insieme da quando eravate fanciulli e sono molto fiera, di voi."

"E noi siamo fieri di averti avuta, e di averti, come maestra!" Rispose Lonny, in accordo con gli altri tre fratelli.

Presto gli altri scontri finirono, col trionfo dei Principi e di Laurel, che dimostrò una grande alchimia con Kara e questo, in battaglia, era sempre un'ottima cosa.

"La prossima volta a pieni poteri!" Rise di gusto Roger.

"Esatto!" Accordó Barbabianca.

L'idea attizzó l'indole Alpha di Kara e Laurel, entrambe molto amanti delle sfide "Credo che l'idea piaccia ad entrambe!" Sorrise Lena.

"L'apprezzano sicuramente, ma ora lasciatele a me!" Avanzó Hancock.

"Vuoi massacrarle di esercizio?" Scherzó Roger.

Hancock sorrise "Non farò mai del male ai miei adorati fanciulli."

Gli otto El si avvicinarono alla donna e, a sorpresa, l'abbracciarono e lei fece lo stesso, poi fece loro cenno di seguirla ed i giovani obbedirono.

Le Omega rimasero dov'erano, a bocca aperta "Ma..."

"Non capiamo..." Disse Lois "Cioè, insomma... Non pensavamo fossero tanto legate..."

"Hancock tiene moltissimo ai Principi... Li ha addestrati fin dalla più tenera età, anche più di noi!"

"È che... Ecco... Sembra una persona un po' fredda..." Disse Lena "Non pensavo che avesse un tale legame, con loro."

"Questi legami sono bellissimi." Sorrise Laurel, asciugandosi il sudore.

I Comandanti le diedero ragione e lasciarono poi tutti liberi di andare per tornare a palazzo a riposare in vista della cena.

Nel mentre, nel cortile della casa di Mihawk e Hancock, costei era seduta coi Principi ad un tavolino "I tuoi biscotti sono sempre fantastici!" Sorrise Kal.

"Vero!" Accordó Mon.

"Grazie, ragazzi." Sorrise la donna che, con gli otto Principi, abbandonava totalmente la sua maschera di freddezza "Ma... Come mai Laurel, Dinah e le vostre compagne non sono venute con noi?"

"Non saprei..."

"Secondo me hanno pensato che il tuo invito fosse solo per noi." Disse Kara.

Tutti furono d'accordo con lei "Allora vi preparo un po' di biscotti da portare loro..."

"Davvero??"

"Anzi... Perché non li preparate voi?"

A quelle parole i Principi deglutirono, perché erano fortissimi in battaglia, ma non di poteva dire lo stesso per la cucina.

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Capitolo 37
*** Adorabili Pasticcioni. ***


Hancock entrò in cucina, stranamente poco arredata, seguita dai Principi e preparó tutti gli ingredienti necessari per cucinare i biscotti.

"Junya e Shun non ci sono?"

"Già... Volevamo salutarli..." Tentarono Mon e Kal.

"Sono a scuola! E... Se fossero stati qui, non vi avrebbero impedito di preparare i biscotti!"

"Io sono un vero uomo e accetto questa sfida!" Avanzó deciso Zoro.

Hancock sorrise "Robin ti fa davvero bene... Su, mettete i grembiuli e fatemi vedere cosa sapete fare!" Disse e tutti i Principi sudarono freddo.

Nel mentre, Laurel e le Omega avevano lasciato il campo d'addestramento con Mihawk, che le avrebbe condotte a casa sua.

"Posso fare una domanda?"

"Certo."

"Come li ha addestrati Hancock?"

"I'm ogni modo... Dai semplici esercizi di stretching al corpo a corpo."

"Capisco..."

"Zoro l'hai addestrato sempre tu?" Chiese Robin.

"Si. È un abile spadaccino e, un giorno, sarà migliore di me."

Il Comandante entrò poi con Laurel e le ragazze in una tavola calda, visto che Lena, Robin e Diana avevano voglia di croissants con la marmellata "Comandante... Cosa posso portarvi?" Domandò la cameriera.

Lui fissò le giovani Omega, che ordinarono e la donna prese nota di tutto, poi portò il foglio con le ordinazioni al banco.

"Sei molto gentile, ad offrire il tutto..."

"Non c'è problema." Sorrise appena lui che, al contrario di Hancock, non smetteva mai la sua maschera di freddezza "Ordinate ciò che volete."

Le Omega non abusarono della gentilezza di Mihawk e presero solo qualche croissant e un succo a testa, mentre Laurel scelse un thè freddo.

Rimasero lì il tempo di mangiare, poi l'uomo pagò il conto e lasciarono il posto, dirigendosi verso la casa del Comandante.

Una volta lì, lui le fece accomodare e, entrate in cucina, non credettero ai loro occhi.

I Principi, nessuno escluso, stavano tentando di preparare l'impasto per i biscotti e, talvolta, si tiravano addosso dei piccoli pezzetti.

"Bentornato!" Sorrise Hancock, avvicinandosi al gruppetto per baciare il compagno.

"Cosa stanno facendo?"

"Stanno cercando di fare dei biscotti per voi... O meglio, stanno provando a fare l'impasto da mezz'ora!"

Le Omega erano scioccate "Ma... Ma è semplicissimo!" Disse Lois.

"Chiedo scusa..." Avanzó Laurel.

"Puoi parlare liberamente..."

La bionda annuì e guardò i Principi "Mi piange il cuore nel vedere come stanno maltrattando quella sottospecie di impasto... Potrei farli io?" Tentò.

Hancock la fissò con interesse "Sai cucinare?"

"Me la cavo."

"Su, ragazzi, fate provare lei!"

I fratelli fissarono Laurel con gratitudine e Zari le passò il suo grembiule, così la bionda lo indossó e si mise all'opera.

Laurel prese gli ingredienti che le servivano ed iniziò a cucinare, in tutta tranquillità, con calma, come se fosse da sola.

"È incredibile..." Sussurró Lena "Sembra essersi estraniata da tutto..."

"Ha una mente molto forte e una grande concentrazione."

Hancock si avvicinò a Dinah "È la tua compagna, vero?"

"Si. E l'amo moltissimo!"

"Posso darti un consiglio?"

"Certamente."

La mora lanciò un altro sguardo a Laurel e tornò a guardare Dinah "Tienitela stretta... Un'Alpha tanto potente che è anche capace di cucinare è una rarità!"

"Lo farò!" Ammise Dinah.

I Principi, sentitisi feriti nell'orgoglio, avanzarono con decisione "Miglioreremo anche noi!"

"Ti andrebbe di insegnarci?"

"Va bene... Ma intanto guardate lei!"

I fratelli prestarono attenzione a Laurel e ai suoi movimenti, estremamente precisi, cercando di carpire qualche segreto culinario.

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Capitolo 38
*** Un'Arte è Un'Arte. ***


Passò una settimana ed i Principi fecero del loro meglio per imparare a fare i biscotti, dividendo il loro tempo tra l'addestramento, i turni di pattuglia, la rispettiva compagna e la casa di Hancock.

Stranamente, solo Kara non riusciva a prepararli, per quanto si impegnasse e la cosa le dava fastidio visto che, di solito, apprendeva molto in fretta.

"Vuoi che ti aiuti?"

"No, amore mio. Voglio farcela da sola, così potrai sentire l'amore che ci ho messo nel prepararli!"

Lena sorrise, si avvicinò e l'abbracció "Io lo sento sempre, il tuo amore." Iniziò, prendendole le mani e posandosele sul ventre "Guarda cos'ha generato, il nostro amore..."

La bionda sorrise a sentire il ventre rigonfio della compagna e le diede un bacio dolcissimo "Anche per questo lo voglio fare... Io non mi stanco mai di darti amore!"

Anche l'Omega sorrise "Allora ti lascio qui a provare... Io torno a palazzo. Leggerò un po' e poi farò un riposino."

"D'accordo!"

Uscita dalla casa di Hancock, Lena trovò proprio costei "Ciao! Kara sta riuscendo in questa impresa?"

"No... Non riesce a venirne a capo, ma si impegna molto!"

"È sempre stata così! È un genio dell'impegno."

"Sono d'accordo."

"Sai... Se non avessi Drakul, se lei non avesse te e se non ci fossero sei anni tra me e lei, ci avrei fatto un pensierino!"

Lena sgranó gli occhi, ma cercò di non scomporsi più di tanto "È fantastica e Mihawk è un brav'uomo."

"Sono d'accordo con te! Siamo state entrambe fortunate."

"E poi sei anni, se ci si ama veramente, non sono molti!"

"Vero anche questo... Beh, ti saluto. Vado a vedere se posso darle qualche consiglio utile." Disse Hancock, congedandosi da Lena.

In casa, la mora Comandante sorrise nel vedere Kara ai fornelli e le si avvicinò "Ci riuscirò... Sento di essere vicina a farcela!"

"Insomma..."

"Non va bene?"

Hancock sospirò e si sedette su uno degli alti sgabelli vicini all'isola "Puoi fare di meglio."

"Sicuramente."

"Sai, la tua compagna è molto carina..."

"Lena è stupenda!"

La mora sorrise "Si... Vero. Anche se sanno tutti che io sono la più bella del mondo!"

Anche Kara sorrise "Certo."

L'Omega prese con due dita il mento di Kara e la fece voltare verso di sé "Amo i tuoi occhi azzurri."

"So che hai sempre avuto un debole per me... L'ho capito!"

"Immaginavo, sei perspicace!"

"Vorresti dirmi qualcosa in particolare?" Chiese la bionda.

"Non ho molti ricordi di mia madre, ma ricordo benissimo che mi diceva sempre un'arte è un'arte."

"Un'Arte è un'Arte?"

"Esatto! E in questa non eccedi, ma eccederai... Ne sono certa! Quindi pensa a come sarà felice Lena, quando le porterai i biscotti... Pensa solo a questo e lavora, Principessa."

Kara la fissò, come se quelle semplici parole l'avessero folgorata.

Per la soddisfazione di Hancock, la bionda si rimise al lavoro, cercando di seguire al meglio le istruzioni del libro e, finalmente, diversi minuti dopo, poté dire di avere tra le mani un vero e proprio impasto.

"Ci sono riuscita!"

"Non ne dubitavo!" Sorrise la mora "E ti rivelo un segreto... Ho fatto lo stesso discorso anche ai tuoi fratelli e sorelle. E ci sono riusciti!"

"Penso di aver capito una cosa molto importante! Lo dirò a Lena."

"Assolutamente!"

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Capitolo 39
*** Fondamentale. ***


Kara mise i biscotti in un sacchetto e ringraziò Hancock, andandosene dopo averla salutata, così da tornare a palazzo da Lena.

"Ci è riuscita?" Chiese Mihawk.

La mora sorrise e diede un bacio al compagno "Si. È stata davvero brava!"

"Bene, sono contento."

"Ne vuoi?" Domandò la mora e lui ne prese uno, dandole un bacio.

"Grazie."

Intanto, a palazzo, Mon e Zoro incrociarono Kara "Ehi! Fatti i biscotti?" Chiese il primo.

"Si e li porto a Lena!"

"Brava, sorellina! Sono fiero, di te." Disse Zoro, carezzandole i capelli biondi e lei sorrise.

"Grazie! A dopo."

La bionda andò a cercare Lena in biblioteca, ma lì trovò solo Robin ed Anne, intente a leggere "Lena è in camera, è andata a riposare."

"Grazie."

Allora Kara andò in camera sua e sorrise subito, nel vedere la sua amata distesa sul letto, intenta a riposare.

Posò il sacchetto sul comodino e si stese sul letto accanto a lei, abbracciandola da dietro.

Diversi minuti dopo, l'Omega si svegliò e si accoccoló contro la sua Alpha, facendola ringhiare un poco "Ben svegliata."

"Dormivo bene, col mio amore tra le braccia..." Sussurró Kara, baciandole il collo.

Lena gemette e mostrò il collo alla compagna, voltandosi poi per poterla baciare dolcemente "Sei riuscita a fare i biscotti?"

Kara sorrise, si mise seduta e prese il sacchetto che aveva lasciato sul comodino e lo porse a Lena, che lo aprì e prese un biscotto, sorridendo.

"Non... Non ti piacciono?"

"Sono a forma di L... Li hai fatti pensando a me?"

"Quando faccio qualsiasi cosa penso a te!" Ribadí la bionda.

Lena si morse il labbro inferiore e poi assaggió il biscotto, gemendo "È buonissimo!"

"Davvero??"

"Si, è delizioso! Potrei chiederti di prepararmene tutti i giorni."

"Se vuoi lo farò."

Lena sorrise "Come ci sei riuscita?"

"Grazie alle parole di Hancock e a te."

"A me?"

"Si... Perché tu mi hai resa migliore. Sei al centro di ogni mio pensiero e desiderio, sei la mia anima gemella... Per me sei la perfezione e non smetterò mai, di dirti quanto ti amo!"

Gli occhi di Lena si fecero lucidi e si gettò letteralmente tra le braccia della compagna" Anche tu sei tutto questo, per me! Ti amo tanto."

"Ti amo tantissimo anch'io!" Rispose Kara e, non appena Lena ebbe posato il sacchetto sul suo comodino, la bionda strinse a sé la sua innamorata, pronta a donarle il suo amore e farla sua, dopo averla privata dei suoi abiti.

"Tu sei ancora vestita..."

"Spogliami." Sussurró Kara, baciandole il lobo dell'orecchio destro e Lena non se lo fece ripetere.

Completamente nude e nascoste dalle lenzuola, le due ragazze fecero l'amore, piano, prendendosi il loro tempo, assaporandosi e la mora accolse la compagna, che la portó presto oltre l'apice del piacere.

"È molto bello, fare l'amore con te..."

"Già!" Sorrise Kara, carezzandole la schiena "Promettimi una cosa..."

Lena si sollevò col busto e fissò la sua Alpha "Certo..."

"Promettimi di restare sempre al mio fianco, qualsiasi cosa accada."

"Certo che lo prometto, ma non spaventarmi..."

"Scusa, non volevo... Però sai, quando ci sarà la battaglia finale..."

"Io sarò qui, ad aspettare il tuo ritorno. Perché so che lo farai... Io mi fido ciecamente di te!"

Kara le prese la mano con cui le stava carezzando il viso e le baciò le nocche "Non vorrei saperti altrove... Ti amo e amo i nostri piccoli!"

"Anch'io vi amo!" Rispose e, dopo un ultimo bacio, si vestirono, visto che era quasi ora di cena ed entrambe avevano fame.

Nonostante avessero appena finito di gustare il dolce.

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Capitolo 40
*** Evil Association. ***


Mentre nel Regno di El le cose andavano benissimo, nel Regno di Luthor, Lillian e Lex stavano aspettando i loro illustri ospiti per iniziare un summit.

E questi non tardarono ad arrivare.

Il primo fu il loro vicino Morgan Edge, poi i sovrani del Regno di Caanerian e infine nientemeno che Barbanera e la sua ciurma di bucanieri.

"Luthor... Perché ci avete convocati?" Chiese proprio Barbanera.

"Semplice... Ci servono alleati molto forti per invadere il Regno di El e uccidere la Famiglia Reale!"

"Li abbiamo incrociati a Hell Below... O meglio, abbiamo avuto a che fare con le Principesse..."

"A Hell Below abbiamo fatto rinchiudere la scudiera di nostra figlia..." Disse Tarken, Regina di Caanerian, madre di Dinah.

"Vostra figlia l'ha liberata. È un'abile combattente... Ma con noi non avrà scampo!" Avanzó Burgess.

"Una richiesta... Nostra figlia sarà nostra. Ci occuperemo noi, di lei!"

"Certo, concesso!" Rise Lillian "Io e Lex ci occuperemo di Lena... Quella traditrice!"

"Non uccidetela, però... Farò di lei la mia sposa." Se ne uscì Edge, ridendo malignamente.

"Faremo del nostro meglio." Rispose Lex "Dovrai domarla... È una selvaggia. E ha pessimi gusti!"

"Sarà un onore plasmarla a mia immagine."

"Visto che si stanno avanzando richieste..." Avanzó Barbanera.

"Hai un conto in sospeso con qualcuno?" Chiese Lillian.

"La Principessa Kara." Rispose il filibustiere, con fare rozzo, mettendo i piedi sul tavolo "Quella ragazza ha un Potere diverso da quello dei suoi fratelli e sorelle."

"Ho sentito dire che, in quella prigione, ti ha dato una bella batosta." Disse Atkos, Re di Caanerian e padre di Dinah.

Barbanera ghignó con fare maligno "È vero, ma la prossima volta avrà ciò che merita."

"Stiamo mettendo a punto un piano per attaccarla e distruggerla tutti insieme!" Rivelò Van Ooger.

"Sono curiosa di vedere..." Rise Lillian.

"C'è solo una cosa di cui sono sicuro..."

"E sarebbe?" Chiese Lex.

"Quella ragazzina, quando mi ha colpito, non ha usato nemmeno metà della sua potenza."

La rivelazione colpí i presenti "Allora la lasceremo volentieri nelle vostre mani." Disse Lillian.

"Allora siamo d'accordo." Riprese Lex "Fra tre giorni, tutte le nostre truppe si raduneranno qui, marceremo verso il Regno di El... E lo raderemo al suolo!"

Nel mentre, proprio nel Regno di El, Kara era in piedi, affacciata al balcone della sua stanza e guardava l'orizzonte "Amore..."

Lena l'abbracció da dietro e le posò un bacio sulle spalle, quindi Kara si voltò e l'avvolse nel suo abbraccio "Un brutto presentimento..."

"Riguardo a cosa?"

"La battaglia finale si sta avvicinando."

Lena si strinse maggiormente alla sua Alpha "Lillian e Lex?"

"Probabile." Rispose Kara, senza distogliere lo sguardo dall'orizzonte "E ricorda cosa dovrai fare..."

"Tenere tutti al sicuro."

Kara sorrise, baciandole la fronte "Si, esatto... Ma ci sarà una delle mie sorelle o miei fratelli a proteggervi tutte." Disse, seria "Io sarò fuori, sul campo di battaglia e, che Rao mi perdoni, ma farò fuori tutti!"

"Spesso ci sono cose che vanno semplicemente fatte, non si possono evitare..."

"È vero. Perciò, ora, penserò a te e al piccolo o piccoli nel tuo ventre..." Disse, prendendola in braccio e dirigendosi verso il letto, sul quale la stese "Sono sette mesi. Devi riposare."

"Tu resti accanto a me?"

"Assolutamente si." Rispose la bionda, baciando dolcemente Lena.

Ma non solo Kara.

Anche i suoi fratelli e le sue sorelle avevano percepito l'imminente pericolo e tutti erano ugualmente pronti a combattere.

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Capitolo 41
*** La Battaglia Finale 1. ***


I tre giorni passarono e le truppe alleate dei Luthor si ritrovarono nel Regno di costoro e, come annunciato, si misero in marcia verso il Regno di El con lo scopo di distruggerlo.

Ma, arrivati ai confini del Regno, i malviventi trovarono schierato tutto l'Esercito, coi Comandanti, le Principesse ed i Sovrani.

"Ci accolgono al gran completo..."

"Mi sento importante!" Ghignó Lex.

"All'attacco!!" Gridò Barbanera e gli Eserciti iniziarono lo scontro finale.

Solo Hancock non era presente, visto che era rimasta a protezione del palazzo con le sue sorelle, ovvero Marigold e Sandersonia.

"Andrà tutto bene?"

"Certo!" Sorrise Sandersonia, possente come Marigold "Nessuno arriverà qui! E, semmai dovesse accadere, ci pensiamo noi."

Sul campo di battaglia, intanto, anche Rufy, Nami, Usopp, Franky, Brook, Jinbei, Alex, Nia, James e gli altri amici dei Principi si stavano mettendo in mostra.

"Principessa... Ci rivediamo!"

Kara guardava Barbanera senza battere ciglio e l'uomo, al contrario della sua ciurma, non pareva essere intimorito dalla giovane, o riusciva a non darlo a vedere.

I manigoldi, con un atto di vigliaccheria, colpirono Kara con della Kryptonite, indebolendola.

Ma, quanto a determinazione, anche la bionda non era inferiore a nessuno.

Nella baraonda generale, Lillian, Lex e i genitori di Dinah, con Burgess e Lafitte, si diressero verso il palazzo.

Solo che avevano sottovalutato le capacità di percezione delle Principesse e di Mihawk che, notata la loro assenza, essendo un acuto osservatore, intuí le loro intenzioni e, con le spalle coperte dai suoi compagni, si allontanò con Laurel e Clark, che avrebbe pensato a Lex.

Gli scontri non erano iniziati da molto, ma già in tanti avevano perduto la vita o erano feriti, però si continuava a oltranza.

"Attenti alla Principessa Kara! È indebolita, dobbiamo proteggerla."

"Mia sorella non ha bisogno di protezione, non è una debole sprovveduta! Pensate a voi, piuttosto!" Ringhió Zoro.

"Forza, avanziamo!" Incitó Carol, che guidava le armate assieme a Sara e Zari, mentre Mon guardava le retrovie, rimaste scoperte.

Anche i sovrani tornarono verso il palazzo, scortati da una decina di uomini e, proprio lì, i due Luthor e i sovrani di Caanerian erano appena arrivati, assieme a Burgess e Lafitte.

Erano giunti lì nel momento in cui le Omega ed i due cuccioli erano usciti per controllare che tutto andasse bene e la loro vista geló il sangue di Lena e Dinah "Chi si vede..."

"Entrambe in dolce attesa..." Rise Lex "Vi strapperemo i figli dal ventre e li cresceremo con le nostre idee!"

"Siete troppo ottimisti!"

Hancock, le sue sorelle e poi anche Mihawk, Clark e Laurel, arrivarono a dare loro man forte.

"La scudiera... Non sei crepata??"

"No. Ma ora sarete voi, a fare quella fine!" Rispose la bionda.

Le Omega e i due cuccioli rientrarono nel palazzo e le due fazioni iniziarono a battersi.

Invece, sul campo di battaglia primario, Barbanera colpí forte Kara e la scaglió nel vicino lago, ma la bionda divise le acque e si rivelò essere in piedi.

"Sei davvero un mostro!" Ghignó Barbanera "Sei indebolita, eppure non lo dai a vedere e continui a lottare... Ti prenderei nella mia ciurma e ti farei vice Capitano!"

"Non ho interesse a seguirti."

"Allora muori! Black Hole!!" Gridó, usando i suoi Poteri.

Kara si strappó il mantello e la maglia, con Rayleigh che, vedendola da lontano, sorrise.

La Principessa era pronta ad usare tutta la sua potenza per mettere fine alla battaglia.

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Capitolo 42
*** La Battaglia Finale 2. ***


Sul campo di battaglia si iniziava a sentire la fatica, soprattutto le Principesse e i Principi, i quali avevano affrontato e sconfitto tutta la ciurma di Barbanera.

Solo costui era rimasto e Kara se ne stava occupando.

L'uomo usó anche l'Ambizione unita ai suoi Poteri e divenne ancora più forte, ma ciò non toccó minimamente Kara, nonostante la maglia strappata e qualche ferita.

"Che forza incredibile..." Notó Roger, che assisteva allo scontro assieme a Shanks e Barbabianca, visto che avevano battuto i rispettivi avversari.

"Non avete ancora visto nulla." Avanzó Rayleigh, tutto tranquillo.

Barbanera guardava Kara con sufficienza, come se avesse già vinto "Adesso ti do il colpo finale, Principessa dei miei stivali! Muori!"

Ma, con grande sorpresa del perfido uomo e degli altri sopravvissuti, Kara fermò il pugno leggermente, con una mano sola.

I suoi occhi erano dorati e, presto, anche il suo corpo era divenuto tutto d'oro "Tu sei il male. E il male non avrà mai vita, nel mio Regno!"

"Sei un mostro! Ti ucciderò!"

"Tu sei il mostro." Rispose in tutta tranquillità la bionda, spiccando un salto prodigioso.

Anche il cielo divenne d'oro.

"Che... Che meraviglia..."

"È da molto tempo, che non vedevo più l'Aurum." Disse Barbabianca.

Rayleigh stava sorridendo "Si... Si, lo immaginavo! Il suo Potere si erge oltre il cielo infinito!"

"Sparisci dal mio Regno!!" Gridò Kara, scagliandosi poi su Barbanera, che cercò di contrastarla, ma il colpo lo disintegró.

Tutti corsero poi da Kara, visto che i nemici superstiti erano fuggiti, ma la bionda sembrava piuttosto stanca e provata.

Zoro la sorresse prima che potesse cadere a terra "Sei stata eccezionale, sorellina. Adesso ci sono io..." Disse, ordinando poi a tutti di tornare a casa, curare i feriti e dare degna sepoltura ai morti.

Una volta a palazzo, le Omega andarono subito da Zoro, che teneva in braccio la bionda "Kara!" La chiamò Lena, preoccupata.

"Avete visto il cielo d'oro??" Chiese Mon, tutto eccitato "È stata lei! Dovevate vedere che forza."

Le ragazze ed i sopraggiunti sovrani la fissavano, poi arrivarono Chopper e Kureha "Ha usato l'Aurum, da ciò che ho sentito... Non succedeva da parecchio..."

"Puoi aiutarla?" Chiese Lena.

"Certo! Tu, Dragone..." Chiamò la donna e Laurel avanzó.

"Farò tutto! Ditemi cosa."

"Prendile la mano e libera la tua energia, controllandoti, facendo attenzione."

"Ti aiuto." Offrí Rayleigh e, con lui, anche gli altri Comandanti, Principi e Principesse.

Liberarono energia poco a poco e, dopo diversi minuti, il corpo di Kara perse il pallore e riprese colore, con la bionda che aprí piano gli occhi.

"Kara..." Disse Lena, piangendo di gioia e la bionda sorrise.

"Amore mio... Amore..."

La mora si chinó su di lei e la baciò, poi tutti le diedero pacche sulle spalle o baci sulla fronte, nonostante gli ammonimenti di Kureha e Chopper, preoccupati per le ferite di Kara.

"Sparite, giovinastri!" Sbraitó l'anziana donna.

"Un secondo... Ma... Gli altri... Che fine hanno fatto? Lillian, Lex..."

"Lex l'ho ucciso io." Rispose Clark "Lillian è stata pietrificata da Hancock, invece Lafitte e Burgess sono stati uccisi da Laurel e Mihawk!"

"OK... Capisco..."

"La guerra è finita."

"La guerra è finita." Ripeté Kara, fissando poi Lena "Adesso possiamo sposarci..."

"Appena starai meglio!" Sorrise la mora, baciandola ancora.

I matrimoni di Principesse e Principi vennero celebrati con una grande festa un mese più tardi e, dopo un altro mese, Lena diede alla luce Lukas e Kayla, i suoi primi cuccioli.

Dinah, Amaya, Robin e Diana ne diedero alla luce uno a testa, Anne e Imra ebbero due bambine, mentre Ava e Lois si riscoprirono in dolce attesa pochi mesi dopo.

La discendenza e la pace del Regno di El erano al sicuro per molte generazioni a venire.

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