Ricordi natalizzi

di Alex Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Kai e Nya ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Jay ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Cole ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Skylor ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Wu ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Garmadon ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Pixal ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Lloyd ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Zane ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Kai e Nya ***


Sulle strade innevate del villaggio si poteva sgruttare una figura avvolta in un cappotto pesante di color rosso magenta che trainva un caretto pieno di scatole verso la bottegga del fabbro.
Una volta arrivata a casa Nya si tolse il cappotto e si mise al lavoro, era la vigilia di Natale e lei aveva ancora un bel po' di lavoro da fare: doveva pulire, addobare e cucinare sopratutto perchè non poteva fidarsi di suo fratello per queste cose. Lui ci metteva tutto l'impegno del mondo per occuparsi di lei da quando i loro genitori erano scomparsi però a volte il suo entusiasmo unito alla sua testardagine nell'essere sempre il migliore gli facevano combianare un disastro.
Quindi eccola lì a fare le faccende domestiche un'attività che odiava, ma che allo stesso tempo adorava in quel periodo dell'anno.
Nya adorava il Natale e se fosse dipesso da lei quel periodo gioiso non sarebbe mai finito.
Ora che ci pensava doveva ancora preparare il regalo per Kai, ma c'era tempo doveva solo impacchetarlo e alla festa in piazza mancavano ancora un bel po' di ore.

Kai detestava il lago, che esso fosse ghiacchiato o no.
Non sapeva nuotare o pattinare e cosi si ritrovava sempre sulla riva mentre gli altri ragazzi si divertivano, ma che altro poteva fare, Nyal'aveva praticamente cacciato di casa per poterla addobare in santa pace.
Lui non era cosi imbranatto come diceva la sorella. Ok, come fabbro poteva ancora migliorare però era bravo in tante altre cose.
Voleva che i suoi genitori fossero qui per poter festeggiare in maniera normale come tutti.
Se solo ci fossero stati Nya non si sarebbe fatta in quattro per preparare tutto da sola e alla festa annuale del vilaggio dove le famiglia si scambiavano i regali non avrebbero ottenuto gli sguardi di pietà delle altre persone, sopratutto degli anziani, che erano dispiaciutti per quei poveri bambini tutti soli al mondo.
Loro però non erano soli, lui aveva Nya e lei aveva lui.
In questo periodo la nostalgia si faceva più forte perché lui si ricordava i pochi Natali con i genitori e ogni anno pensava che non importavano tutti gli sforzi della sorella niente sarebbe stato meglio dei suoi ricordi.
Era quasi il tramonto quindi Nya a quest'ora doveva aver finito di preparare la cena(inoltre lui stava morendo di fame)quindi si diresse a casa trovandola come sempre perfettamente addobatta come se fosse uscita da una cartollina.
“Muoviti Kai la cena si sta raffredando.” disse Nya già seduta a tavola con il piatto pieno. Kai si sedette e la sorella gli fece scivolare davanti un paccho con su un fiocco rosso.
“Perché me l'ho dai adesso?” domando Kai.
“Perché se te l'ho dopo so che fignirari come una feminuccia davanti a tutti.” disse con nonchalance Nya scrolando le spalle. Kai fece una linguaccia e apri il pachetto rimanendo senza parole era una cornice di legno fatta a mano e dentro c'era una foto che ritareva lui e Nya con i genitori durante il primo natele in assoluto della sorella.
“Grazie... il mio regalo al confronto è una pattaca.” disse Kai cercando di trattenere le lacrime di commozione.
“Sciochezze! L'importante per me è rendere il Natale ancora più stupendo di quando non sia già.” rispose Nya.
Kai l'abbraccio capendo di doverla smettere di confrontare il passato con il presente.
Nya era l'unica persona con la qualle condividere questo giorno di festa e questo gli bastava.

Angolo dell'autrice: salve fandom da quanto tempo non sentivate parlare di me? Vi sono mancata? Ho pensato di festeggiare con voi il periodo natalizzio con questa mia piccola idea, un capitolo un Natale per ogni ninja e forse anche altri personaggi. Comunque grazie per aver letto e alla prossima.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Jay ***


Non si poteva dire che la sua famiglia fosse... tradizionale.
Insomma vivevano in una discarica con l'insegna illuminata tutto l'anno dalle luci che di solito la gente metteva solo in questo periodo dell'anno. Il suo albero era fatto di metalo e deccorato con vari pezzi di scarto eppure a lui piaceva.
Certo a volte Jay si vergognava dell'eccesiva... vitalità dei suoi genitori oppure del fatto che mentre tutti i suoi amici vivevano in casa normali in mezzo a negozi e ad altrre persone lui era qui in una discarica vivendo dentro una vecchia roulette che di sicuro sarebbe finita in pezzi appena qualcuno avesse provato a muoverla.
A lui però piaceva il Natale e al contrario di quello che gli altri pensavano non avrebbe mai cambiato la festa trascorsa in questo mucchio di rottami con niente al mondo. Suo padre cantava in maniera stonata mentre cercava di spalare al neve dai mucchi e sua madre cucinava la cena della vigilia, si sarebbero scambiati regali a mezzanotte ridendo tra di loro e dicendosi in faccia se avessero odiatto il donno invece di fingere che gli piacesse.
Ogni volta però a Jay piacevano i suoi regali erano sempre perfetti, quando si metteva a fare un'invenzione i suoi genitori gli regalavano sempre il componenete che gli serviva come se gli avessero letto nel pensiero. Quest'anno voleva fare un donno speciale ai suoi genitori, ma come al solito la sua idea gli era(letteralmente)esplosa in faccia.
Voleva aiutare i suoi genitori con quella strana automobile che stavano progettando, ma non era riuscito a portare a termine le giuste modifiche al motore.
“Cos'è questo trambusto?” chiese suo padre uscendo dalla roulette e precipitandosi verso di lui con la neve fino alle caviglie.
Jay gli disse tutta la verità sicuro che sarebbe finito nei guai, le settimane di lavoro dei suoi genitori erano andate in fumo per colpa sua.
Suo padre invece rise allegramente e predendo gli attrezi si mise a lavorare con lui poco dopo arrivo anche sua madre e tutti e tre collaborarono per far partire il motore.
Non fu un Natale come gli altri, ma fu il più felice che Jay avrebbe ai ricordato.
Ci fu la cena, le risate e i regali solo che stavolta tutta la famiglia aveva passato la notte fuori al gelo a fare “gli strambi” come dicevano gli altri.
“Penso di aver reso il motore troppo rumorosso.” disse Jay in un pigolio.
“Non preoccuparti è perfetto cosi com'è.” disse sua madre pizzicandoli le guance e Jay ci credette almeno finchè non morì dall'imbarazzato quando i suoi lo portarono a scuola con in sottofondo quel trambusto infernale.
Ma questa è un'altra storia.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Cole ***


L'unica cosa positiva della Marty Openaimer erano le vacanze.
Due settimane lontano dalle lezioni di canto e ballo dove non riusciva mai bene in niente, in realtà lì non era come se l'era immaginato. Era una frana, ma i suoi compagni erano persone piacevoli e simpatiche che offrina a Cole aiuto e consigli insomma non erano affatto spocchiosi dammerini come si era immaginato quando era arrivato qui la prima volta ciò nonostante non vedeva l'ora di andarsene a festeggiare il Natale con la famiglia.
“Cole da questa parte!” grido sua madre quando lo vide all'entrata della scuola.
Il ragazzo saluto la madre e le corse incontro abbraciandola forte, chissà quante volte ancora avrebbe potutto farlo.
Era malata, ma non voleva pensarci adesso era un periodo felice e non si sarebbe fatto rovinare la vacanza da brutti pensieri.
Arrivata in città vide già i cori per le strade e le persone che che si precipitavano in casa per prepararsi alal festa della vigillia del gruppo canoro di suo padre infatti la casa era già completamente addobbata e sul un enorme tavolo in sala c'erano tutti i tipi possibili di cibo. Cole aveva già l'aquollina in bocca, ma sapeva di dover aspettare l'arrivo degli ospitti... e l'esibizione dei suoi genitori che facevano sempre dei bellissimi duetti per intrattenere gli ospiti.
Il ragazzo si senti un nodo in gola perchè a questo Natale avrebbe cantato con i suoi davanti a tutti. Sapeva già di essere un disastro e adesso avrebeb fatto una figuraccia davanti a tutti. Però per quanto odiasse l'idea di seguire le orme del padre non voleva deluderlo e quindi non aveva scelta, avrebbe fatto del suo meglio e vada come vada.
La sera arrivo e la festa come sempre fu gernitta di ospitti elegantemente vestiti che si scambiavano doni e chiacchere mentre in sottofondo i Fabbri Reali intonavano a bassa voce qualche melodia per alietare al serata.
Se solo non fosse stato cosi stonato Cole era sicuro che si sarebbe divertito molto di più.
“Cole muoviti è arrivato il momento della canzone.” disse sua madre accompagndolo verso il piano dove c'era già suo padre.
“Come vi avevo detto quest'anno mio figlio avrebbe cantoto con me e mia moglie, ma sfortunatamente si è fatto male alla gola e quindi anche quest'anno sentirete solo un duetto chiedo perdono a tutti.” disse suo padre. Cole rimase a bocca aperta e fu ancora più stupito quando suo padre gli fece l'occhiolino.
Quel natale ebbe due fantastici regali: il fatto che suo padre fosse riuscito a capirlo e il set d'arramicata che gli avrebbe permesso di dedicarsi alla sua vera passione.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Skylor ***


Alcune persone possono trovare stressante il fatto che tuo padre oltre ad essere un criminale incallito imprigionato a vita su un'isola fosse anche molto meno responsabile di te però non Skylor.
La ragazza non aveva affatto simpatia per Clous lo trovava un verme strizziante e adullatore putroppo anche lui era imprigionato a vita sull'isola quindi buttarlo in mare non era un'opzione.
Lei poteva andare e venire a suo piacimento e di solito passava metà del tempo con la madre, si chiedeva spesso come i suoi si fossero conosciutti. Di certo per quanto cattivo suo padre aveva avviato un divorzio ragionevole con sua madre, la qualle lasciava alla figlia piena libertà di andarlo a trovare nel periodo natalizio. Se c'era qualcosa infatti che Skylor odiava più di Clous era il freddo invernale.
Da suo padre poteva godere di un clima tropicale piuttosto piacevole e inoltre stava pensando di trasferirsi lì in maniera definitiva. Adorava sua madre, ma il fatto che avesse ereditato da lei i poteri a volte la faceva sentire a disagio.
Il suo elemento era l'Ambra e al contrario della madre non aveva mai avuto occasione di usarlo si sentiva esclusa e a volte anche strana come se non fosse completamente normale, ma nemmeno una vera maestra degli elementi. Ironicamente si sentiva a suo agio soltanto all'interno del culto del padre durante le vacanze ed era proprio per questo senso d'appartenenza che ogni anno attendeva con impazienza il Natale.
La barca attraco e con suo dispiacere vide Clous darle il benvenuto, suo padre veniva raramente ad accoglila d'altronde meditare vendetta e gestitre un'impero culinario di noodles erano attività particolarmente impegnative.
La treatalita di Chen aumentava al massimo in periodo festivo, Skylor era sicura che nemmeno Ninjago Citty fosse più coloratta e piena di luci come il palazzo di suo padre. Anche i regali della ragazza erano molto di più di quelli che molto probabilmente avrebbero ricevutto i cittadini, suo padre obbligava sempre i suoi “sottoposti” a farle un regalo.
E per quanto amava stare con Chen ed essere al centro delle sue attenzioni, un piccola parte di lei si sentiva come se qullo non fosse il suo posto. “
Skylor sei pronta per festeggiare!” grido suo padre accogliendola.
Dubbi e malvagità di Chen a parte lei adorava essere qui per Natale.

Angolo dell'autrice: come avevo detto ho fatto una short anche su Skylor o si scrive Skilar? Non importa, comunque vi saluto e alla prossima inoltre vi sfido indovinate che sarà il prossimo personaggio?

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Wu ***


Ragomitolato nel suo sacco a pelo il piccolo Wu cercava con tutte le sue forze di non addormentarsi.
Se l'avesse fatto non sarebbe riuscito a vedere Babbo Natale e lui doveva assolutamente incontrarlo perchè doveva dirgli una cosa importante e se non fosse riuscito a consegnare il messaggio non si sarebbe mai perdonato. Senti dei rumori provenire dal corridorio e spense la piccola fiamella che aveva con se per vedere per poi raggomitolarsi ancora di più nel sacco a pello sperando di scomparire nell'oscurità. Dai passi si avvicinarono all'albero, era la sua occasione oera o mai più.
“Signor Babbo Natale?” chiese timidamente avvicinadosi all'ombra che si trovava di spalle davanti a lui.
L'uomo di irrigidi colto di sorpressa nel sentire quella vocina.
“Non volevo essere maleducato e disturbarla, ma avrei un favore da chiederle.” continuo il piccolo Wu.
La figura non si mosse, ma si limito ad annuire cosi il bambino sorridendo si decise a pore la sua domanda.
“Ecco so che mio fratello non si è comportato molto bene ultimamente però... bè non vorrei mettermi in mezzo al suo lavoro però vorrei sapere se ci sono dei regali anche per lui e se non ci fossero potrebbe dargli i miei.” domando Wu speranzoso.
Se Garmadon era cambiato la colpa era solo sua, se solo non avesse perso quella katana o se fosse andato lui a riprenderla adesso suo fratello non sarebbe vitima del veleno del Great Devoir.
“Tranquillo ci sono regali anche per lui.” disse la figura la qui voce gli parve stranamente famigliare, ma non ebbe il tempo di pensarci perchè si addormento all'istante.

Wu fini la sua meditazione e nonostante di solito era un'esercizio che lo faceva sentire meglio stavolà la sua visione l'aveva turbatto. Il suo sguardo si rivolse alla finestra dove poteva vedere la neve cadere, per lui sarebbe stato un bianco natale ma dubitava che lo fosse anche per suo fratello imprigionato giù negli inferi per colpa sua.
“Un giorno magari trascoreremo di nuovo un felice Natale tutti insieme Garmadon.” disse Wu tornando a meditare.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Garmadon ***


Il tempo sembrava non passare mai giù negli inferi ed era proprio per questo che Garmadon costringeva a continui pattugliamenti i suoi schelletri.
Come ogni anno in suoerficie era arrivato il periodo natalizzio e la sua rabbia contro il fratello e contro il mondo aumentava, ma sopratutto quella verso il padre.
Le Armi d'oro appartenevano a lui e Wu glielo aveva impeditto e per di più l'aveva esiliato lì lontano da tutto e tutti. Garmadon poteva immaginare che Wu approfitasse di questo per avvicinarsi a Misako, magari adesso stavano festeggiando insieme come una famiglia senza nemmeno pensare a lui e che se era qui era colpa delal vigliacheria del fratello minore. Qui lui non aveva regali e invece della bianca neve candida aveva le fiamme violacce che riempivano l'aria di zolfo.
Ora che ci penasava nemmeno da piccolo gli era mai piaciutto il Natale, era uno spreco di tempo. Se si voleva stare in famiglia non c'era bisogno di uno stupido albero o di alcuni pidocchioso regali bisognava volervo e basta.
Non come suo padre che aveva sempre preferito Wu a lui diamine cosa aveva il fratellino che lui non aveva? 
Per lui Wu è e sarebbe sempre stato un debole, un debole che lui avrebbe schiaciatto.
Una volta in superficie avrebbe avuto la sua vendetta e non ci sarebbero più stati dei Natali felice per nessuno al mondo. Intanto però una parte di lui fu felice che almeno Misako e suo figlio in questo momento si stessero godendo la compagnia reciproca in un clima gioioso.

Angolo dell'autrice: questo è decisamente più corto rispetto agli altri e mi scuso per averci messo tanto.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Pixal ***


Non sapeva essatamente cosa pensare, esisteva soltanto da poche settimane e nel vedere le persone correre in giro per i negozzi con i pachetti la incuriosiva e la confondeva.
Cos'era il Natale?
La storia di tale festività era registata sulla sua memoria interna, ma semplicemente non capiva perché tanti agitazione per una festa che non si diferenziava nemmeno cosi tanto dalle altre. Questo era il suo unico dubbio e avrebbe tanto voluto avere una risposta e se questa non c'era nella sua banca dati sarebbe andata a cercala da qualche altra parte.
Scesse in strada e inizio a chiedere ai pasanti cosa fosse essatamente il Natale però al contrario di come aveva previsot non ricevette una sola risposta, ma diversa alcune positive altre negative.
A sto punto non essendo ancora del tutto sodisfatta Pixal decise di passare alla pratica e di capire di persona cosa fosse il Natale. Compro degli adobbi, un albero e dei cd di musica natalizzia con i qulli decoro l'ufficcio di Cyrus Borg.
All'inizio si annoi, ma poi decise di mettere su un film riguardante la festa.
Quando ebbe finito di vederlo doveva ammetere che le era piaciutto e che stava guardando l'ambiente intorno a se con occhi nuovi.
Il Natale era festa decicata alle famiglia, lei non n'è aveva veramente una ma decise che d'ora in avnati avrebbe sempre festeggiato questa ricorenza anche se continuava a non capirla del tutto.
Infondo una piccola macchia d'ombra tra le sue conoscenze non era la fine del mondo sopratutto perchè questa le piaceva.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Lloyd ***


Adorava il Natale, era l'unico periodo dell'anno in cui poteva godersi un po' di pace.
Gli studenti della sua scuola se n'è andavano cosi come gli insegnanti per tornare dalle loro famiglia perché a quanto pareva anche i fututri ditatori del male amavano il Natale.
Lloyd invece non avendo nessuno rimaneva a scuola completamente solo però la cosa non glidispiaceva, non c'erano compitti o persone che lo prendevano in giro. A scuola rimaneva soltanto il rettore che comunque si assicurava soltanto di dargli da mangiare per il resto Lloyd rimaneva da solo e passava tutto il suo tempo in bibliotecca a leggere libri d'avvenuture, se i suoi compagni l'avessero saputo probabilmente il bullismo nei suoi confronti sarebbe aumento quindi lo teneva segreto perchè lui segretamente tifava sempre per gli eroi.
Perchè loro avevano tutto quello che lui non aveva: amici, compagni e sopratutto una famiglia.
Avrebbe tanto voluto sapere cosa significava passare il Natale in compagnia ricevere regali, mangiare con i famigliari. Non aveva mai nemmeno visto un albero addobato, sua madre l'aveva portato qui quando era piccolissimo a soli due anni.
Non l'aveva voluto, suo padre era esiliato negli inferi e suo zio... non sapeva nemmeno che faccia avesse però era certo che se fosse stato un brav'uomo sarebbe stato con lui non in questo posto. La verità era dolorosa, am doveva accetarla: la sua famiglia non lo voleva e perciò da bravo futuro imperatore del male neanche lui voleva loro, se gli avesse incotrati gli avrebeb sputato in faccia.
Ciò nonostante un pensiero fisso gli ronzava in testa: “Se divento come papà magari lui mi vorrà indietro.”
E forse quando sarebeb accaduto avrebeb potutto festeggiare finalmente il suo primo vero Natale.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Zane ***


“Incontrarai altri ragazzi come te, altri futuri ninja.” gli aveva detto Wu quando gli aveva proposto di seguirlo per diventare un ninja, un protettore.
La prospettiva di poter aiutare le persone lo entusiasmava e per qualche ragione faceva accendere in lui una strana senzasione, una specie di Deja vù però non n'è capiva il motivo.
D'altraparte il suo intero passato era un mistero, non ricordava i suoi genitori e nemmeno come fosse diventato orfano però si ricordava perfettamente tutti i Natali celebrati lì nel suo piccolo vilaggio inevato dove era cresciutto, però non ci era nato visto che nessuno poteva dirgli qualcosa su quel suo quasi inesistente passato, ed era una festa che gli piaceva perché spingeva le altre persone ad essere più gentile e aperte verso gli altri.
“Quando sarò un ninja farò in modo che la gente si senta ispirata da me cosi come è ispirata da questa meravigliosa festività.” si ripeteva di continuo.
Era un po' strano lo sapeva, non aveva senso dell'umorisomo lo sapeva e cosa più importanti: lì dentro ceh fosse Natale o no erano tutti come un'unica famiglia e lo sapeva.
Un giorno tutti sarebeb stati protetteti da lui e quael giorni indipedentemente dal periodo dell'anno avrebbe ricevuto il suo regalo più bello.

Angolo dell'autrice: e con questo siamo giunti alla fine. Auguro buon Natale a tutti e spero che questa mia piccola raccolta vi sia piaciutta. Baci!

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