FROST POINT II : THE WAY BACK

di Exeregen
(/viewuser.php?uid=123554)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 - FROST ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 - FIGLI ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 - FROST ***


CAPITOLO 1 - FROST

 

E' passato poco più di un anno da quando Caitlin ha ripreso in mano la sua vita dopo che il

tempo si è ripristinato.

Caitlin e Barry si sono sposati e hanno avuto il loro primo figlio ovvero David , anche se paradossalmente Caitlin ha partorito due volte lo stesso figlio , ma in linee temporali differenti.

Vivono una vita felice e spensierata , anche se di notte qualcuno è sopraffatto dagli incubi : è Caitlin.

La donna fa sempre lo stesso incubo : Killer Frost che uccide Nora e David dissolversi davanti agli occhi.

Questo , in un certo senso per le regole del tempo , non è mai accaduto , ma nella mente di Caitlin è stato tutto reale e doloroso.

Ogni volta , per calmarsi , si prende una sedia e si avvicina alla culla del piccolo David e lo osserva dormire ... per poi addormentarsi anche lei.

Barry , puntualmente , si accorge che sua moglie non è nel letto e va nella cameretta di David e la prende in braccio e la porta di nuovo in camera da letto.

Barry è preoccupato per gli incubi di Caitlin e vorrebbe fare qualcosa e , prima di andare a lavoro , si sfoglia qualche libro sulla psicologia umana e sugli incubi.

 

"Sono solo un pompiere , dopo tutto ..." , bisbiglia Barry scoraggiandosi un po.

Lui lavora come pompiere , a differenza di altri Barry che conosciamo tutti.

E' un lavoro che ha scelto lui stesso visto che ammirava il padre , anche esso pompiere ... anche se è stato proprio quel lavoro a costare la vita all'uomo.

Quando Caitlin la mattina si sveglia , si gira e sa di non trovare suo marito visto che il marito attacca presto la mattina.

Lei lavora ai laboratori S.T.A.R.S subentrata dopo la morte di Wells di quella Terra , ma si è presa un periodo di aspettativa , rimanendo a fianco a suo figlio.

Caitlin ha preso le giuste precauzioni per isolare il suo gene "Frost" , in modo che i suoi figli non lo ereditassero , perché quel gene è fuori controllo e ha portato Nora a diventare nemica del multiverso.

Riguardo invece la parte i geni da "velocista" , quelli non sono stati isolati perché dopo una attenta e lunga chiacchierata sia Barry che Caitlin sono giunti alla conclusione di non sopprimere del tutto i poteri dei figli , visto che il gene "dannoso" era solo quello Frost.

La stessa Frost era d'accordo con questo e l'idea di sopprimere totalmente i poteri ai ragazzi sarebbe stata controproducente.

Mentre Caitlin vaga tra i pensieri , sente il piccolo David piangere e non ci pensa nemmeno un attimo a precipitarsi da lui.

 

"Hai fame , eh?" , diceva Caitlin cullando il piccolo David mentre si avviava in cucina a preparare il latte ,

"Fa strano sapere che tra un po avrai anche una sorellina , uno spoiler piacevole ..." , aggiunse Caitlin mentre poggiava David in un seggiolone.

"E non sarà pazza" , aggiunse Frost intromettendosi , parlando nella testa di Caitlin.

"Frost , non di prima mattina ..." , disse Caitlin facendo una smorfia e toccandosi la tempia.

"Io non dormo mai , infatti se succede qualcosa , ti sveglio subito e infilzo la minaccia"

"Frost..."

"Va bene , mi limito a spaccargli qualche osso e poi vedo quanto è reale la minaccia"

 

Le due vivono ormai da anni in perfetta simbiosi , ma non è stato sempre facile.

E' stato merito di Caitlin che ha cercato di aiutarla , ma anche Frost ha aiutato Caitlin rafforzando un po il suo carattere.

 

"Devi fare qualcosa per quei tuoi incubi" , disse Frost.

A queste parole , Caitlin si fermò un attimo da quello che stava facendo e si voltò verso David che si era calmato giocando con i suoi pupazetti.

"Frost , ho ucciso Nora con le mie mani e David si è dissolto davanti a me senza che potessi fare nulla"

"Cait , precisiamo : ho ucciso io Nora e tutto questo grosso senso di colpa te lo devi scrollare da dosso perché tutto quello non è accaduto"

"E' tutto nella mia testa , pure se la realtà è stata riscritta ... io ricordo tutto.

David mi ha permesso di mantenere i ricordi di quella realtà per evitare che ciò accadesse di nuovo.

Non puoi capire ..."

 

Frost non rispose immediatamente , ma si era presa una pausa come per ragionare su quello che avrebbe detto in seguito.

 

"Lo so , farò sempre fatica a capire queste cose , ma anche se mi dimostro fredda e distaccata ricorda che sostanzialmente ho ammazzato oltre a tua figlia , anche la mia ... visto che parte di me era in lei.

Quella volta non è morta solo Nora , ricordatelo"

 

E Frost si chiuse in lungo silenzio.

 

"Frost ... Frost? Ah ... che cretina , scusa non riposo bene la notte e hai ragione devo scrollarmi da dosso tutto e andare avanti , ma invece di accusarti e allontanarti ... mi serve il tuo aiuto"

"...devi ammazzare qualcuno?"

" No"

"E allora a cosa ti servo?"

"Sei mia amica e anche se mi riempi di meriti per aver fatto qualcosa per la tua solitudine , tu hai fatto altrettanto e mi servi proprio tu per uscirne"

"Prima sfama Baby Allen e nel mentre mi inventerò qualcosa"

 

Barry intanto era in pausa pranzo e leggeva i libri di psicologia e sui sogni.

Un uomo si avvicinò a lui , togliendogli il libro dalla mano.

 

"Come interpretare i sogni e gli incubi ... sei serio?"

Era lo zio di Barry , Manuel Allen , caposquadra esperto dei vigili del fuoco.

Barry era un po nervoso e lo rivoleva indietro.

"Nipote mio , hai qualche mostro sotto al letto che ti fa paura la notte?

Guarda che i peluche li ho regalati tutti a David , ma se vuoi ne compro anche uno a te"

Barry gli tolse il libro dalle mani e se lo riprese , rimettendolo dentro la borsa.

"Andiamo , Bar ... sai che puoi parlarne a tuo zio" , disse Manuel mettendosi vicino a Barry avvolgendo il braccio intorno a Barry come in una morsa.

"Voglio aiutare Caitlin , quegli incubi non la fanno dormire bene la notte"

Manuel si staccò da Barry e lo fissò per poi prepararsi a parlare.

 

"Ha ancora quegli incubi ... avete provato con qualche psichiatra?"

"Sai che non funzionerebbe , non con lei"

"Voi metaumani ... tu poi non mi rendi mai le cose facili : devo coprirti ogni volta che un emergenza chiama e devi fare Flash e anche su lavoro stesso... avrai usato si e no due volte le pompe per spegnere le fiamme e il resto l'hai lasciato a Flash"

"E cosa centra questo ora?"

"Fammici arrivare , scemo. Quello che intendo dire è che alcune volte hai il complesso di Dio e ci sta visto che corri come un fulmine , viaggi nel tempo e fai altre cose sensazionali.

Quando ti ritrovi davanti a qualcosa che non riesci a controllare , vai nel panico.

Sono incubi , Bar ... non è un alieno di una galassia che vuole mangiarci.

Giorni fa David ha tossito e tu l'hai preso e sei corso all'ospedale pregando non avesse nulla , per poi tornare indietro dicendo che gli ospedali non sono attrezzati perché è metaumano e hai blaterato altre cose , mentre Caitlin era calmissima.

Tu stai vivendo nell'ansia a causa dei ritmi che tieni"

 

Barry rimase senza parole e poi cominciò a ridere.

 

"Cosa ridi?"

"Certo che potevo consultare te invece di quei libri"

"Non capisco se è un complimento o se mi stai prendendo in giro , ma meriti una strofinata di testa"

 

e Manuel afferrò la testa di Barry grattandogli sopra con le nocche con violenza.

 

Nel frattempo , Caitlin e Frost erano entrate in contatto nel loro palazzo mentale , unico posto dove si potevano incontrare.

 

"Perchè sono qui?" , si domandava Caitlin , passeggiando nel mondo astratto della sua mente

"Mi hai chiesto di darti una mano e ho intenzione di farlo , ma potrebbe essere doloroso"

 

Caitlin guardò Frost e Frost guardò Caitlin.

Dopo un breve scambio di sguardi Caitlin accennò "si" con la testa e Frost aprii una porta di ghiaccio .

Attraversarono la porta e iniziarono a conversare.

 

"Cosa ci sarà dall'altra parte?"

"Il mio mondo"

"Il tuo mondo?"

"Cait , mia ingenua Cait , pensi davvero che io per tutto il tempo viva nel palazzo mentale?

Sai che noia.

No , c'è un mondo creato dai miei più profondi desideri dove vivo"

 

E si ritrovarono in un posto simile all'Alaska , con un palazzo di ghiaccio in lontananza.

 

"Cosa fai quella faccia sorpresa? Pensavi che desiderassi le Hawaii?"

"Perchè c'è il palazzo di Frozen laggiù?!"

"NON è il palazzo di Frozen!"

"E' uguale ..."

"Non è vero"

"E' colpa mia , l'avrò visto trenta volte quando la notte David non prendeva sonno e in qualche modo ti ho influenzata"

"Cait , stai zitta ... e concentra tutta l'angoscia che provi in quei sogni in questo posto"

 

Caitlin si divertiva a stuzzicare Frost , visto che lei faceva sempre l'altezzosa , ma ... il momento degli scherzi era finito.

Caitlin si concentrò sulle emozioni negative date da quegli incubi e qualcosa si manifestò in mezzo a una tormenta.

La figura si avvicinava : sembrava una ragazza , completamente nuda , che sembrava farsi strada nella tormenta.

Frost cessò la tormenta e il viso della misteriosa ragazza era diventato ben visibile : era Nora , o almeno ... la Nora posseduta da Frost.

 

"Nora?" , domandò Caitlin avvicinandosi lentamente alla ragazza che la scansò per correre tra le braccia di Frost , immobile e sorpresa dell'iniziativa della ragazza.

"Sono io ... Reaper , tua figlia" , disse la ragazza abbracciando Frost.

 

Caitlin tornò indietro cercando di capire , ma notò solo l'imbarazzo di Frost immobile davanti a quell'abbraccio.

 

"E' tua ... figlia?" , domandò Caitlin con scetticismo.

"Si nota una certa somiglia ... nel gusto dei nomi" , rispose Frost cercando di staccarsi da Reaper.

"E' lei la causa dei miei incubi? E' una manifestazione di qualche mio rimorso?"

 

Reaper si voltò verso Caitlin , guardandola in cagnesco.

 

"Io sono reale , bella mia" , disse Reaper.

"Non capisco" , disse Caitlin , scrutando la ragazza.

"Perchè vai in giro nuda? Che svergognata" , disse Frost generando un manto per avvolgerla.

"Frost , esigo una spiegazione" , disse Caitlin mettendosi a braccia conserte.

 

Frost non riusciva a parlare , mentre Caitlin la esortava a farlo con un gesto della mano.

 

"Da quando sei incinta a fino a quando hai partorito , ho cominciato a nutrire un sentimento ... materno.

Nel mio mondo di fantasia ho provato a immaginare di tutto , ma senza successo ... e il mio pensiero tornava sempre su di lei.

Molte volte mi è comparsa davanti e successivamente è sparita , ma stavolta ha consistenza.

Forse questo mio grande desiderio ha interferito con i tuoi incubi , ma ora che ti ho portata qui ...

... sembra che le cose siano stabilizzate"

 

Caitlin aveva ascoltato attentamente.

 

"In qualche modo i miei ormoni ... ti hanno influenzata?"

 

 

"Se vuoi metterla così ... "

"I miei incubi erano dovuti dai tuoi continui tentativi di creare una figlia che assomigliasse alla Nora che abbiamo affrontato , ma ogni volta che provavi a crearla si creava un interferenza ...

... tu puoi creare quello che vuoi qui dentro , ma Nor... Reaper non era possibile crearla senza questi problemi ... come?"

"Non saprei , ma abbiamo risolto ora ... sicuro tu non avrai più incubi e io avrò una figlia"

 

Caitlin era arrabbiata.

 

"Ho passato un anno di incubi e tu ne eri la causa.

Non solo! Avevi il modo di risolvere e non l'hai fatto subito , come mai?!"

 

Frost guardò Reaper e poi Caitlin.

 

"Volevo capire se fosse giusto , ho osservato continuamente i tuoi incubi e mi chiedevo se fosse giusto immaginare una figlia identica a quella che avevo ucciso"

 

Caitlin fece un respiro profondo e cercò di trovare le parole giuste.

 

"Frost , mi dispiace per tutto quello che hai passato e ho dato per scontato tantissime , ma mentre tu riflettevi su cosa fare ... io soffrivo facendo sempre il solito incubo legato in qualche modo al desiderio di creare una figlia in questo posto.

Sto davvero pensando che parte di quegli incubi erano anche parte del tuo senso di colpa.

Vorrei solo che mi avessi consultato..."

 

Caitlin stava per andarsene , ma Frost la chiamò.

 

"Caitlin! Mi dispiace ... ma sai che sono un egoista e sai che la convivenza con me è difficile , forse il siero antimetaumani ..."

 

Caitlin si voltò di scatto.

 

"Ascolta , di solito quella che piagnucola sono io e sentirti dire certe sciocchezze mi sta trasformando in una Killer Caitlin .

Sono arrabbiata , è vero , ma io ho bisogno di te.

Mi passerà e ne riparleremo , ma non azzardarti a pensare che cancellarti sia la soluzione giusta.

Non ti permettere , perché io non lo penserei mai.

E' chiaro?"

 

CONTINUA . . .

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 - FIGLI ***


Sono nata per un "incidente" e diventata l'altra faccia dell'anima di Caitlin Snow.

Purtroppo non posso essere etichettata come persona : vengo vista come una trasformazione di Caitlin che la porta a un incremento di forza.

Non capiscono?

Io sono reale...

...non è Caitlin a cambiare aspetto.

Io penso.

Io provo emozioni.

Io esisto.

 

CAPITOLO 2 - FIGLI

 

Caitlin si trova dal medico per una visita al piccolo David.

 

"Caitlin , non voglio più girarci intorno : suo figlio peggiora giorno per giorno.

E' un processo lento , certo ... ma se cresce così con questa salute cagionevole..."

 

Caitlin osservava il piccolo che si era addormentato su un lettino dove la dottoressa l'aveva appena visitato.

 

"E' qualcosa che non mi so spiegare..."

 

Caitlin si avvicinò al lettino mentre la dottoressa ancora parlava della questione.

Decise di prenderlo in braccio e di salutare la dottoressa solo con un cenno della testa.

Abbastanza sovrappensiero , si scontrò con un uomo : Jefferson Pierce.

 

"Scusi..."

 

Caitlin avanzò senza guardarlo , mentre l'uomo nominò il nome di lei

 

"Caitlin...?"

 

Lei si voltò e vide finalmente in faccia l'uomo in questione.

 

"Signor Pierce ... cosa ci fa qui?"

 

Jefferson si avvicinò a Caitlin , sfoggiando quasi un sorriso paterno.

 

"Sei cresciuta davvero tanto ... come stai? Oh , non dirmelo! Questo è ..."

 

Jefferson indicò il piccolo David che si era appena svegliato e guardava il mondo intorno a lui.

Caitlin accennò un sorriso.

 

"Si , è mio figlio ... David"

 

- - -

 

I due si sedettero nel corridoio di ospedale e iniziarono a conversare del più e del meno.

 

"Credi che ai laboratori S.T.A.R ci sia la soluzione per curare tuo figlio?"

"Si , altrimenti non saprei proprio..."

 

Caitlin si interruppe e cambiò discorso.

 

"Signor Pierce ... perché lei è qui? E' molto lontano da casa"

 

Pierce guardò davanti a se e accennò un sorriso.

 

"Sono qui per mia figlia , Anissa ... ha deciso di lasciare Freeland e si è trasferita a Central City insieme alla sua nuova fidanzata"

 

Caitlin cullava David che sembrava dormire serenamente.

 

"Come vanno le cose a Freeland?"

 

Jefferson accennò un sorriso , ma era un sorriso nervoso.

Si alzò dalla sedia e si chinò verso Caitlin , accarezzando la testa del piccolo David.

 

"E' la solita storia , ma io faccio del mio meglio per tenere uniti tutti i pezzi di una città ormai disgregata.

Gang , violenza , razzismo ... e la ciliegina sulla torta ... metaumani"

 

Poi guardò Caitlin con un espressione fiera in volto.

 

"Tu invece sei cresciuta tantissimo e mi dispiace di non essermi fatto sentire per tanto tempo.

Io e tuo padre eravamo grandi amici , ma il dramma di Elseworld ci ha separati tutti.

Non dormo la notte pensando al sacrificio di tuo padre..."

 

Caitlin si alzò dalla sedia e tese una mano verso Jefferson , per salutarlo.

 

"Pierce , è stato un piacere rivederla"

 

Gli occhi di Caitlin erano lucidi , ma si sforzava di non piangere.

Jefferson aveva notato la tristezza nel viso di Caitlin e le poggiò una mano sulla spalla.

 

"Mi dispiace , Cait. Io ero mosso dalla nostalgia e ho parlato a vanvera , mentre ... per te deve essere ancora dura.

Era un grande scienziato , ma prima di tutto era tuo padre.

Sarebbe fiera di vederti oggi e lo sai perché ne sono così sicuro?

Perchè io sarei fiero ad avere una figlia come te"

 

Caitlin divenne tutta rossa e ringraziò Jefferson e se ne andò.

Una volta usciti dall'ospedale , Frost intervenne.

 

"Stai bene , Cait?"

"Sto bene , la priorità ora è David ... devo fare qualcosa per lui"

"Chi è a capo ora dei laboratori STAR?"

 

Caitlin si fermò davanti a una TV esposta in vetrina.

 

I Laboratori STAR sono sempre all'avanguardia.

Io , Anna Whittaker , voglio fare di più e aiutare anche quelli che , ancora oggi , sono esclusi facilmente dalla società principalmente per paura ovvero ... i metaumani.

Mia madre , Mary Whittaker , ha sempre desiderato integrare i metaumani nella nostra società e qualche passo avanti lo si è fatto da quando ha iniziato lei.

Purtroppo , ancora la paura vive tra umani e metaumani ... e questi , in cerca di aiuto , vengono molte volte respinti.

Molti metaumani rimangono soli e alcuni poteri in loro possesso ... possono nuocere a loro stessi e alle persone intorno a loro.

Non tutti vogliono fare del male ad altri e cercano aiuto per controllare i propri poteri o anche sbarazzersene ... perché non tutti ci sono nati o non tutti si trovano bene a vivere così.

A chi possono chiedere aiuto?

Io sono qui , come lo è stata prima mia madre ... le porte sono aperte a tutti i metaumani che cercano aiuto.

Io vi aspetto ... amici miei.

 

Caitlin osservò la TV molto interessata , mentre Frost non sembrava convinta.

 

"C'è qualcosa che mi puzza"

 

Caitlin osservò David e tornò ad incamminarsi verso l'auto.

 

"Mi stai ascoltando , Cait?"

 

Nessuna risposta.

 

"Io non andrei alle STAR Labs"

 

Caitlin rispose in modo un po stizzita dicendo "Frost ! David sta male e ora non posso stare dietro alle tue paranoie"

 

Frost rimase in silenzio per qualche secondo.

 

"Non è intelligente quello che intendi fare. E non chiede nessun compenso?

Puzza di sospetto da lontano un miglio ... i villain iniziano così"

 

Caitlin arrivò vicino casa e parcheggiò.

 

"Frost ... non ho tempo per questo.

Se tu avessi un figlio capiresti..."

 

E prese David dal seggiolino e aprii la porta di casa , portandolo dentro il lettino a dormire.

Caitlin si mise la mano davanti agli occhi e sussurrò qualcosa.

 

"Frost ... sei ancora li ? Mi dispiace... per me è difficile ..."

 

Prese una sedia e si sedette , mettendosi una mano davanti alla fronte , guardando il soffitto.

 

"Tu non c'eri ancora e io ero piccola ... c'è stata una crisi mondiale che ha coinvolto quasi tutti i super eroi e le migliori menti del pianeta , tra cui ... mio padre.

Io odiavo quell'uomo , sempre così pieno di dubbi e paure.

Era ossessionato.

La sua paura l'ha portato alla morte della mia sorella gemella ... Claire Snow.

Lei era molto malata e lui era diffidente davanti ogni medico.

Diceva che avrebbe trovato quello più bravo , ogni singola volta ... lo diceva sempre ...

mentre lei si aggravava disperatamente alla vita.

Poi lasciò Claire alle mie cure , perchè era stato chiamato per sventare la fine del mondo.

Lui non tornò più perchè la vita e mia sorella lo stesso , tra le mie braccia ... mentre lei , ignara dello stupido padre che aveva ... continuava a chiamarlo.

Se c'è la minima possibilità che Whittaker possa salvare mio figlio , allora sia.

Frost , io ho paura di perderlo.

Quello che fiuti tu , lo sento anche io , ma sono disperata...

... se mi fossi laureata in medicina , ci capirei qualcosa di più.

Io ti chiedo scusa per essere stata ingiusta ... "

 

Per qualche secondo ci fu silenzio , ma poi Frost cominciò a parlare.

 

"Mi ero appisolata , dicevi?

Non farti questi stupidi problemi , non me la prendo per così poco.

E credo che tu abbia ragione ... dobbiamo portare David da quella sciroccata... da quella Whittaker.

Aspettiamo Barry?"

 

Caitlin si alzò dalla sedia e scrisse un messaggio su un foglietto , per poi riprendere David dal lettino.

 

Scusa , amore.

Sono andata ai laboratori STAR.

Per la cena ... arrangiati.

Un bacio.

 

 

FINE CAPITOLO 2

Personaggi :
Jefferson Pierce
Jefferson Pierce da Black Lightning



Manuel Allen (Personaggio originale)
Zio di Barry Allen.



Anna Whittaker (Personaggio originale) , capo dei Laboratori S.T.A.R

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3875124