The Heir Of The Heir

di Kiki BSK
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


A/a:

Questa FF è nata dopo che ho finito di vedere per la prima volta Wynonna Earp e non riuscivo a darmi spiegazioni su alcuni fatti accaduti durante la serie (alcuni poi li ho capiti successivamente con altre visioni della serie)... fatti che nella serie tv vengono lasciati un po' a se come... perché la pancia di Wynonna non è diminuita quando il tempo ha ripreso a scorrere? (Melanie incinta a parte) O l'anello di Bulshar, non è un boomerang, quindi come fa a tornare indietro da solo?

Fantasticando un po' è nata "The Heir Of The Heir", incentrata principalmente sul personaggio di Alice Michelle Earp, ambientata verso la fine della terza stagione (tranne il capitolo finale che chiuderà con una specie di Flashforward) dove la mia mente bacata ha cercato di dare delle spiegazioni ai miei vari dubbi.

Non tratterò tutti i dubbi che mi erano sorti ma solo alcuni di essi.

Non aggiungo altro per il momento, fatemi sapere cosa ne pensate ;)









 

Capitolo 1

 

-Devo tornare indietro- dico cercando di prendere le ultime cose.

-Se lo fai cambierai un sacco di cose e creerai una linea temporale alternativa Alice- dice Claire.

-Non se lo faccio nel modo giusto- rispondo infilando tutto in uno zainetto.

-Portami con te, almeno posso essere sicura che non reagirai alla Earp- dice lei incrociando le braccia al petto.

-Sta per succedere la seconda apocalissi e tu vuoi venire con me per assistere alla prima?- chiedo e lei sorride annuendo.

-Oh avanti, non è la prima volta che viaggiamo nel tempo per divertimento. Hai assorbito i poteri del Time Master per un motivo no?! Quindi… porta la tua migliore amica come hai sempre fatto le altre volte anche se questa è una missione. In più, due teste sono meglio di una- ribatte e mi mostra il suo zainetto a terra.

-Ma chi fa da se fa per tre- ribatto e lei mi fulmina con lo sguardo.

-Non iniziare con questa sfida perché sai che la perderai, Earp- ribatte ed io alzo gli occhi al cielo.

-Okay va bene. Conosci le regole giusto?- chiedo e lei annuisce.

-Non puoi vedere te stessa e non puoi rivelare la tua vera identità o scateni il panico… togliendo il fatto che io ero in Italia e tu con tua zia Gus non vedo modo come io possa incasinare le cose anche se rivelassi la mia vera identità, sei tu quella che manderebbe tutto a puttane- dice ridacchiando.

-Okay okay frena la lingua serpe. Nel caso succedesse, prima di tornare qui dovrò cancellare la memoria degli altri. Niente foto o simile!- rispondo puntandole un dito contro, si alza e raccoglie il suo zainetto per poi avvicinarsi a me mentre io mi metto il mio amato cappello da cowgirl.

Sentiamo un rumore al piano di sotto e delle urla dei mostri infernali che salgono le scale.

-MUOVITI!- dice, chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo.

Penso esattamente al posto, ora e momento dove voglio trovarmi poi sento quel calore avvolgermi, poco dopo sparisce sostituito da un grande freddo.

 

-Merda, mi ero dimenticata che era inverno- dico strofinando le mani sulle mie braccia.

Indossavo un paio di anfibi neri, jeans aderenti blu scuro, maglia bianca e giubbotto in pelle nero.

Claire era messa meglio, indossava degli anfibi anche lei, jeans chiari, maglietta rossa e piumino dello stesso colore della maglia.

-Io no- dice per poi camminare verso Shorty.

-Non hai più Pacemaker- dice bloccandosi di colpo.

-No, non potevo portarla perché si sarebbe creato un paradosso- rispondo e lei alza un sopracciglio.

-Dove diavolo l'hai lasciata?- chiede spalancando gli occhi.

-Tranquilla, in un posto sicuro- rispondo e lei alza un sopracciglio.

-Dimmi che non hai fatto come tua zia Nicole che per "Posto sicuro" intende "Lanciamo l'anello in mezzo al bosco" facendo quasi vincere Bulshar?!- dice per poi prendere fiato.

-No, almeno a nascondere le cose ho preso da zia Waverly- dico mentre raggiungiamo l'entrata di Shorty.

-Dobbiamo cercare di far tenere tutti gli elementi che servono a sti zucconi per evitare di morire prima della seconda finendo tutti bellamente in paradiso senza una via d'uscita quando si chiudono le porte- dico passandomi una mano tra i capelli.

-Sai che probabilmente rimarranno solo tua madre e Nedley fuori da quella porta vero? Tutti gli altri scomparirebbero- dice Claire affiancandosi a me.

-Lo so, ma almeno possiamo lasciarli con le armi giuste in modo che sopravvivano e non aprano le porte dell'inferno… se tutto va bene, quando torneremo a casa, io e te avremmo ancora dei genitori- dico dandole una piccola spinta con la spalla.

Per colpa di quello che era successo io non conobbi mai mia madre e mio padre, tanto meno le zie perché cercarono per cinque anni di tenere i demoni dell'inferno qui a Purgatory, quando si ruppe il confine cominciarono a cacciarli per il mondo e morirono quando io compii 25 anni.

I genitori di Claire li avevano conosciuti perché decisero di allearsi con loro contro i demoni visto che loro, in Italia, cacciavano i demoni che c'erano in Europa.

Diciamo che io e lei siamo due eredi di due famiglie che cacciano i demoni per rispedirli all'inferno.

Al contrario di me, lei è stata addestrata per questo lavoro.

Dei miei genitori e zie avevo solo visto delle vecchie foto che corrispondevano più o meno a questo periodo.

-Dici che ci conosceremo nel futuro che ci aspetta quando torneremo a casa?- domanda rallentando il passo fino a fermarsi.

-Ricordi cosa dissero i tuoi? Un demoni è scappato dall'Europa per venire in America per la seconda volta. Ricordi chi era? Kate, la vecchia sposa di mio padre quindi, visto che loro la inseguiranno… io e te ci conosceremo sicuro- rispondo.

-Ma non è detto che tu sia a Purgatory quando io arriverò- ribatte.

-Se tutto questo finisce per il meglio, ci sarò anch'io, te lo prometto. In più apportando alcune piccole modifiche la nostra linea temporale rimarrà intatta, io e te quando torneremo a casa saremmo ancora nella mia stanza- rispondo.

-E se non fosse così?- chiede e solo ora mi accorgo della sua paura.

-Farò in modo che durante il viaggio i nostri ricordi non vengano cancellati, ci proverò e se saremo lontane prenderò l'aereo per venire a prendere la mia migliore amica e portarla in questo buco di mondo ovunque lei si troverà- rispondo abbracciandola.

-Dobbiamo salvare il mondo ricordi? Non possiamo tirarci indietro adesso ed essere egoiste… la nostra amicizia contro l'intera umanità, ricordi?- chiedo e lei si allontana.

-Meno male che ti conosco o direi che sei una senza cuore che non ci tiene per niente a me- dice colpendomi la spalla con un pugno.

-Potremmo sempre scriverci i numeri di telefono sul braccio e vedere cosa succede una volta tornate nella nostra linea temporale- dico ridendo riprendendo a camminare e lei alza un sopracciglio.

-Ci stai pensando sul serio?- chiedo e lei alza le spalle.

-Non ci sto pensando, ho deciso che lo faremo e basta- dice ed io alzo gli occhi al cielo.

Mi fermo all'entrata di quel locale.

-Non comportarti come farebbe tua madre o tuo padre o risulterai troppo ovvia e non entrare nel raggio di Pacemaker o diventa blu e tutti sapranno che sei un erede- dice lei bloccandomi la gamba per aria visto che stavo per aprire le porte con un calcio.

-Guasta feste- rispondo per poi seguirla all'interno.

Appena entrate notiamo mia madre, mio padre, Jeremy, zia Waverly e zia Nicole ad un tavolo che parlano, cerco di non guardarli.

Ero già tornata una volta in questo periodo, o prima, per vederli e conoscerli ma li avevo solo visti da lontano.

-Okay, direi che è ora di andare a prenderci da bere- dico avviandomi verso il balcone.

-Se volevi farti notare ci stai riuscendo- sussurra Claire ed io ridacchio chiedendo del Whiskey liscio senza ghiaccio al cameriere.

-é quello che voglio o come faccio a capire cosa avranno in mente?!- rispondo voltandomi a guardarla.

-Ciao, siete nuove di qui?- chiede una voce che conosco piuttosto bene e quasi mi strozzo.

-é abitudine spaventare le persone da queste parti senza farsi prima notare?- chiedo voltandomi per poi ricevere un calcio da Claire.

-Oh scusami, non era mia intenzione spaventarti- risponde Waverly guardandomi per poi porgermi una mano.

La prima ad afferrarla è Claire.

-Si siamo nuove, piacere di conoscerti, io sono Claire Smith- si presenta e vedo mia zia sorridere.

Stava testando le nostre auree per vedere se eravamo demoni, poteva sentirlo di per se ma se stringeva la mano la percepiva meglio… cose da angeli.

Finita la loro stretta di mano vedo che la porge verso di me.

MERDA! Dovevo inventarmi un nome alla svelta.

Stringo la mano e sorrido.

-Io sono Diana Queen- rispondo e la vedo alzare un sopracciglio.

Cerco di tenere la miglior faccia da poker, aveva sicuramente sentito che la mia aurea era diversa dalle altre ma non malvagia.

-Strano… cognome- dice lasciandomela andare.

-Già, non dirlo a me che ci devo vivere- dico ridacchiando per poi bere metà del bicchiere in una volta.

-Come mai a Purgatory?- chiede una seconda voce, zia Nicole, mi accorgo che dietro di loro c'erano anche mamma, papà e Jeremy.

Non avevo mai conosciuto i miei genitori in questi 27 anni perché non avevano avuto "tempo" per venirmi a trovare.

Se ero frustrata, arrabbiata e quant'altro? Si

Capivo le motivazioni? Si

Li ho mai perdonati? No e questo Claire lo sapeva molto bene.

-Turiste- rispondo fredda guardando mia madre.

-Turiste?- chiede appunto lei e vedo zia Waverly fermarla dal prendere Pacemaker.

-Okay, siamo cacciatrici di Demoni- risponde Claire ed io mi volto verso di lei spalancando gli occhi.

-Voi siete… cosa?!- chiede Doc avanzando verso di noi.

-C'è un motivo per cui il nostro lavoro deve restare segreto, non potevi reggere la scusa delle turiste?- chiedo voltandomi verso di lei capendo esattamente il suo piano.

-Delle turiste a Purgatory, non ci crederebbe nemmeno tua madre- dice ridacchiando ed io alzo gli occhi al cielo.

-Okay, per… quale razza di demone siete qui? Dio, ora cominciamo a distinguerli pure per razze?!- dice mia madre facendo una faccia disgustata.

-Bulshar- rispondo in automatico attirando l'attenzione di tutti.

-Troppo in fretta?- chiedo voltandomi verso Claire che annuisce massaggiandosi le tempie.

-Bene, aggiungiamo due sedie e parliamone assieme visto che è lo stesso con cui abbiamo a che fare noi- dice Jeremy tornando al tavolo.

Ci sediamo e ci aggiorniamo sulla situazione, inutile dire che io e Claire sapevamo più del dovuto ma non potevamo intervenire in questo momento per cambiare gli eventi.

-Hai un'aria familiare- dice mia madre guardandomi negli occhi dopo tre ore passate a vedere se si potevano fidare di noi.

Bene… avevo preso la chioma di mia madre, gli occhi di mio padre, ci credo che avevo un'aria familiare.

Ero poco più alta di mia madre ma vestivo uguale a lei inconsciamente, da mio padre avevo preso la velocità e la mira nell'usare le armi.

-Anche a me ricordi qualcuno- dice zia Waverly.

-Sei famosa?- chiede Jeremy ed io ridacchio.

-Abbastanza- rispondo ridacchiando per poi beccarmi uno scappellotto.

-Non lo sei idiota, non darti delle arie inutilmente- mi riprende Claire spalancando gli occhi.

-Come desidera ma'am, ma ora dobbiamo andare a trovare un alloggio quindi si alzi e mi segua- dico recuperando il mio cappello che avevo momentaneamente lasciato appeso allo schienale della sedia, rigorosamente nero.

-Perché non state da noi al podere?- chiede zia Waverly ed io mi immobilizzo, quel posto non lo avevo mai visto perché come tutta Purgatory era finito in pasto alle fiamme dell'inferno.

Sento Claire scuotermi per un braccio ed io mi volto verso di lei.

-Cosa?- chiedo voltandomi cercando di riprendermi.

-Se volete venire a stare da noi al podere degli Earp- ripete Waverly.

-Siete… Wynonna e Waverly Earp?- chiedo facendo la finta tonta.

-Le uniche e sole spacca culi di Purgatory, e probabilmente del mondo… anche se lei è per metà un angelo… ergo una Nephilim- risponde mia madre mettendo Pacemaker sul tavolo.

Ecco… altra cosa che nessuno sapeva a parte me… con l'esercitazione un Earp poteva allungare la mano verso Pacemaker e questa volava verso l'erede, mia madre dovrebbe scoprirlo tra due anni.

-Hai paura delle armi tesoro?- chiede mio padre sghignazzando.

-No, Sir- rispondo e lui alza un sopracciglio.

-Come te la cavi?- domanda e Claire sghignazza.

-Più che bene, può starne certo- risponde mentre io resto in piedi dietro la mia sedia.

-Dimostralo- mi sfida ed io rido per poi avvicinarmi a zia Nicole per sfilarle la pistola dalla fondina e sparare due colpi, il primo colpisce la bottiglia di Tequila che c'era sul bancone, la seconda colpisce la carta da gioco che un ragazzo teneva col braccio teso verso l'alto e che stava per buttare sul tavolo perché stava vincendo.

-Sei brava a Poker?- chiede Jeremy ed io deglutisco, stavano facendo domande troppo precise.

-Si, ha perso solo una volta da piccola ed è stato quando ha imparato a giocare… ora dovremmo andare a fare un giro di circospezione- dice Claire alzandosi mentre io metto la sicura alla pistola e la restituisco alla proprietaria.

 

-SEI IMPAZZITA?!- chiede Claire quasi urlando.

-Hey, non sono io quella che ha dato le risposte giuste quando non avrebbe dovuto farlo!- rispondo e lei si ferma.

-Oh, hai ragione- dice per poi seguirmi.

-Dove stai andando?- chiede subito dopo.

-A comprare una moto, ne avremmo bisogno fidati- rispondo per poi dirigermi verso l'officina.

Compro una Harley Davidson Road King e poi chiamo Waverly (ci eravamo scambiati i numeri di telefono visto che avremmo dovuto aiutarli con Bulshar) per chiederle dov'era il podere, giusto per non destare ALTRI sospetti.

 

-Hey, la cena è quasi pronta. Abbiamo solo una camera matrimoniale a disposizione se non è un problema- dice una volta che siamo entrate in casa.

-Nessun problema- risponde Claire mentre io mi guardo attorno.

-Allora state assieme!- dice ed io mi volto con un sopracciglio alzato.

-Nope- rispondo per poi indicare una foto di me vicino a mia madre.

-Non ho visto niente per i bambini- dico.

-Non sono affari tuoi- dice una voce glaciale alle mie spalle.

-Scusa, non volev- vengo fermata.

-Già non volevo e non vorrai mai farlo- risponde per poi sparire al piano di sopra.

-Scusatela, è successo da poco. Ha dovuto mandare sua figlia in un posto sicuro visto che Purgatory è un concentrato di demoni dell'inferno che vogliono ucciderla dato che è l'erede- dice Waverly accarezzando la cornice della foto.

-Non è mai andata a trovarla?- chiedo cercando di tenere un tono di voce neutrale.

-Non ancora, ci sono molte cose da risolvere qui e non è sicuro per Alice- dice e chiudo gli occhi cercando di fermare le lacrime.

-Capisco- sussurro per poi scuotere la testa e riprendermi.

-Porto le nostre cose di sopra, dai una mano a Waverly- dico a Claire che annuisce.

-Oh tranquilla, non ce n'è bisogno- dice mentre io comincio a salire le scale.

-Non è per te, ma per lei… vuole restare sola- risponde.

 

 

Pov Waverly

-Come fa a sapere che deve andare di sopra?- chiedo guardandola salire le scale.

-Oh, è molto brava ad osservare. Ha visto che qui c'è solo la cucina, il salotto e un bagno oltre che uno sgabuzzino, quindi ha dedotto che le camere degli ospiti e le vostre siano al piano superiore perché li ce n'è una ma deduco fosse di vostro padre e vostra madre- risponde Claire.

-Lo hai notato anche tu a quanto pare- dico alzando un sopracciglio.

-Beh si, se vai con lo zoppo impari a zoppicare, giusto?!- chiede lei ridacchiando nervosa.

-Si- rispondo tornando in cucina seguita da lei, ci mettiamo a cucinare assieme.

-Come siete venute a conoscenza di Bulshar?- domando curiosa.

-La setta di vampiri che è venuta dall'Europa. Li stavamo seguendo ma abbiamo perso le loro tracce arrivate al confine col Canada perché abbiamo avuto un piccolo imprevisto… Un Lupo Mannaro che se la prendeva col bestiame dei contadini e provava ad uccidere i loro figli, il solito- dice lei alzando ed abbassando le spalle.

-Esistono i lupi mannari?!- chiedo sconvolta.

-Si stupisce quella che per metà è un angelo- ribatte lei cogliendomi impreparata.

-Touché- rispondo e ridiamo entrambe.

-Hey novellina, mia sorella ha già la ragazza- dice Wynonna entrando in cucina.

-Oh lo so, siete una bellissima coppia- risponde ed io ringrazio.

-Wynonna, non è che se io sono gay lo devono essere anche tutte le ragazze che incontri- dico ridacchiando.

-In realtà sia io che Diana siamo bisessuali- risponde Claire ed io mi volto verso di lei stupita.

-Uno a zero Baby Girl- dice ridacchiando mia sorella per poi bere dalla bottiglia di Whiskey.

Sento un rumore al piano di sopra ed alzo un sopracciglio.

-Che ore sono?- chiede Claire cercando un orologio.

-Le otto di sera- rispondo stranita e la vedo correre di sopra.

Sia io che Wynonna la seguiamo e quando arriviamo davanti alla porta della camera troviamo Diana stesa a terra e Claire che cerca qualcosa nel suo zaino.

-Soffre di qualcosa?- chiedo avvicinandomi alla ragazza.

-No è solo molto stanca ed ha bisogno di zucchero- risponde ed io aggrotto le sopracciglia.

-Perché lo zucchero?- domando.

-Perché deve alzarsi e venire a mangiare o domani mattina ti svuota il frigo- risponde ridacchiando.

-Aiutami a metterla sul letto- dico verso Wynonna che se ne stava poggiata allo stipite con le braccia incrociate sul petto.

Sbuffa e si avvicina, io la prendo per le gambe e lei per le braccia.

-Grazie- dice Claire mentre apre una bustina di zucchero.

-Ora capisco, ti piace lei- dice Wynonna ed io mi volto a guardarla.

-Hai la delicatezza di un elefante- la riprendo.

-Ma ha ragione- dice la ragazza al mio fianco mentre si avvicina al letto.

-Ha un calo di zuccheri e le dai una bustina di zucchero… non era meglio una ciambella?- chiede Wynonna.

-Si ma non ce l'ho- risponde la ragazza guardando mia sorella.

-Nemmeno io- risponde Wynonna.

-Hey, la svegliamo o battibecchiamo sulle ciambelle?- dico indicando Diana stesa.

-Giusto- risponde Claire voltandosi verso la sua amica restando immobile, la vedo aprire e richiudere più volte la bocca per poi sbuffare.

-Cosa sei, un pesce?!- dice esasperata Wynonna avvicinandosi al letto.

-Non scuoterla o altro perché ti mette istantaneamente al tappeto- dice Claire bloccando le mani di Wynonna.

-Quindi cosa dovresti dirle per farla svegliare? Ho visto che chiudevi ed aprivi bocca senza dire niente… è perché non puoi?- chiedo e lei annuisce.

-Anche se- dice aggrottando la fronte per poi avvicinarsi all'orecchio della sua amica e sussurrarle qualcosa, sento solo le ultime parole che sono "Torna da me".

Lentamente la ragazza riapre gli occhi e si mette a sedere, prende le due bustine di zucchero e le mangia come se ne valesse della sua vita.

-Dove sei andata?- chiede ridacchiando l'altra.

-Oh beh, ho fatto un giro all'inferno ma ero più stronza di Satana quindi mi ha risputata fuori ed eccomi qui- dice lei sarcastica per poi bere l'acqua dalla bottiglietta.

-Bene, la cena è pronta- dico cominciando a scendere le scale seguita dalle altre.

Suona il campanello e vado ad aprire a Nicole, Doc e Jeremy.

Dopo aver apparecchiato ci sediamo a mangiare e una volta finito vedo Doc tirare fuori un mazzo da carte e le fiches.

-Doc, non vorrai mica- comincio ma mi interrompe subito.

-Oh si, nessuno è più bravo di me a Poker- dice ed io scuoto la testa.

Si uniscono anche Wynonna e Nicole mentre io, Jeremy e Claire ci spostiamo in salotto.

-Sa che ti piace?- chiedo mentre noto che osserva Diana di nascosto.

-No, non so neanche se glielo dirò mai- dice sospirando poggiando la testa allo schienale del divano.

-Dovresti farlo, potrebbe ricambiare sai?- rispondo sorridendo per poi prendere un sorso del vino che sia io che lei stiamo bevendo.

-é… complicato. Lei è uno spirito libero ed ho paura di rovinare la nostra amicizia- dice per poi bere.

-Mi ritiro!- dice Nicole per poi raggiungerci sul divano.

-Di cosa parlate?- chiede ed io indico prima Claire e poi Diana.

-Ha una cotta per lei ma non glielo dice perché ha paura di rovinare la loro amicizia e perché è "COMPLICATO"- dico virgolettando l'ultima parola mettendoci anche enfasi nel dirla.

-Oh, e se lei ricambiasse?- dice Nicole mentre io mi metto più comoda contro di lei che in automatico comincia a giocare coi miei capelli facendomi rilassare.

-Non penso mi abbia mai visto come qualcosa di più di un'amica- dice per poi finire il bicchiere di vino in un sorso.

-Oh magari lei non lo sa ancora, sembra abbastanza protettiva nei tuoi confronti- dice Nicole stringendomi leggermente.

-Lo è, ma fa così perché sono la sua famiglia in poche parole- dice lei guardando il fondo del bicchiere prima di poggiarlo sul tavolino.

Sento Nicole baciarmi il retro della testa così mi volto a lasciarle un piccolo bacio sul collo.

-Secondo me lo capirà… o comunque ne parlerete- dice Jeremy e noto che anche Wynonna si ritira.

-Sono due stronzi, mi hanno liquidata come niente- dice sedendosi sulla poltrona e tutti ci giriamo verso i due.

-Bene bene Miss Queen, siamo rimasti solo noi due- dice Doc e in automatico ci alziamo tutti per andare al tavolo, tranne Wynonna che prima si riempie un bicchiere di Whiskey.

-Senza pietà Doc Holliday- dice lei afferrando le carte.

-Senza pietà- risponde lui.

Dopo qualche minuto Diana va in All In.

-Stai bluffando, vuoi davvero puntare tutto?- dice lui ridacchiando per poi spingere tutte le sue fiches al centro del tavolo.

-All In- ribatte lui.

-Oh oh, al mio tre girate le carte!- dice Wynonna per poi contare.

Al tre le carte vengono messe in tavola, scala reale contro poker d'assi.

-Come… Non è possibile!- dice Doc per poi guardare Diana ridacchiare e bere un po' di scotch che aveva nel bicchiere.

-Solo una brava bugiarda può battere un bravo bugiardo, Sir Holliday- dice lei alzandosi per poi mettersi in testa il cappello.

-Ora il pacchetto di sigarette che abbiamo scommesso, visto che non ho il mio, e l'accendino- ribatte e lui glieli cede borbottando qualche imprecazione.

-Hai giocato pulito?- chiede lui bloccandole il polso.

-Quanto te, sono una donna di parola- risponde lei guardandolo negli occhi per poi liberarsi dalla presa e allontanarsi verso l'uscita.

-Merda, mi ha fregato la ragazzina- dice sistemandosi contro lo schienale della sedia.

-Meno male che non avete giocato a soldi- ribatte ridacchiando mia sorella.

Noto Nicole guardare la porta con le sopracciglia aggrottate.

-Tutto bene?- chiedo abbracciandola dalla vita.

-Si, stavo solo riflettendo su quella ragazza- dice per poi baciarmi.

-Ora vomito arcobaleni- dicono Wynonna e Claire all'unisono.

-Beh, direi di battere in ritirata e ci vediamo domani per gli aggiornamenti- dice Jeremy.

Ci salutiamo e andiamo alla porta, Nicole sarebbe rimasta a dormire da noi.

Quando ci siamo salutati tutti rientriamo in casa e noto Diana appoggiata al mobile di ingresso.

-Tutto bene?- chiedo avvicinandomi.

-Il viaggio mi ha risucchiato le energie- dice ridacchiando.

-Vieni, ti accompagno di sopra- dico mettendo un braccio attorno alla vita mentre con l'altro le tengo la mano del braccio che porta sulle mie spalle.

Vengo raggiunta da Nicole che fa la stessa cosa dall'altra parte.

-Sicura di non voler andare in ospedale?- chiede Nicole.

-Si, più che sicura- dice lei mentre comincia a far fatica a camminare.

-Okay ragazzina, non farci spaventare… se qualcosa non va diccelo e ti portiamo in ospedale- dice mia sorella ed io alzo gli occhi al cielo.

-Ragazzina, hai un anno in più rispetto a me Wynonna- ribatte lei mettendosi leggermente più dritta come se dovesse dimostrarle qualcosa.

-Okay tigre, a letto- dice Claire avvicinandosi.

-Mettetela a Koala, non è la prima volta che succede, so cosa fare- dice lei e noi obbediamo.

-Tra quando ti ubriachi e quando ti riduci così ho fatto bene ad annullare l'abbonamento della palestra, la faccio con te praticamente- dice lei ridacchiando.

-Zitta che ci vai ancora o come fai ad avere questi bicipiti?!- dice tirandosi indietro e le due si sbilanciano qualche secondo mentre sono e metà scala, noi tre giù ridiamo.

-Sicura che non ti serve aiuto?- chiedo guardando la comicità e complicità delle due.

-Sicura grazie… e tu piantala di muoverti mongola!- dice dandole uno schiaffo sul culo, sentiamo Diana ridere e poi una porta chiudersi piano.

-Se quelle due non si mettono assieme le faccio diventare io una coppia- dice Nicole ridacchiando.

-Gaymaker!- dice Wynonna mettendosi a ridere e facendo ridere noi altre.

-Sa piccioncine, io vado a dormire, voi… fate quello che volete ma ricordatevi che i muri sono sottili- dice lei indicandoci mentre è a metà scala.

 

-Andiamo di sopra?- chiede Nicole abbracciandomi da dietro.

-Direi che è un'ottima idea- rispondo baciandole la mascella.

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Alice's Pov

Mi sono svegliata prima degli altri così scendo e preparo la colazione per me, poi comincio a farla per gli altri.

Conosco esattamente i gusti di tutti visto che Gus mi raccontava tutto sulla mia famiglia, voleva rendermi partecipe ed io mi alternavo tra giorni in cui ero felice di ascoltare e giorni in cui preferivo non sapere niente.

-Sveglia di prima mattina?- chiede Wynonna alle mie spalle.

-Non sono mai stata una che dorme molto- rispondo girando i pancake per zia Waverly in padella.

-Ti senti meglio?- chiede ed io rispondo in modo affermativo.

-Non sei una che parla molto vero?- chiede versandosi del caffè.

-No, sono una persona abbastanza… chiusa diciamo- rispondo cercando lo sciroppo d'acero.

-Ieri ci hai fatto preoccupare, cosa ti è successo esattamente? Di punto in bianco sembrava ti fossi scolata una cassa di whiskey- dice ed io ridacchio.

-Abbiamo fatto un viaggio molto lungo e guido sempre io. Abbiamo sconfitto un demone prima di arrivare, ed era abbastanza tosto, ho avuto un bel calo di zuccheri. Il fatto che sia crollata prima di andare a dormire è stata per via della stanchezza- rispondo prendendo la pentola per mettere i pancake nel piatto.

-Se lo dici tu- dice afferrando prendendo un altro sorso.

-Come fai a sapere che questa è la colazione ideale per noi?- chiede poi aggrottando le sopracciglia.

-Perché è quella che farei io ogni giorno se avessi abbastanza tempo per prepararmela- dico mettendo in pancake al centro del tavolo.

Pancake, caffè, succo, waffle, fragole, pesche, panna montata, nutella e pane… non mancava niente.

-Stai dimenticando una cosa- dice mia madre ed io aggrotto le sopracciglia.

-Cosa?- chiedo voltandomi a guardarla.

Vedo che prende il vaso di fiori e lo mette a centro tavola.

-Ora è perfetto e farai colpo su mia sorella che ama queste cose- dice bevendo altro caffè ed io scuoto la testa ridacchiando.

Prendo la mia tazza di caffè e bevo un sorso.

-Cosa farete oggi?- chiede ed io cerco di ricostruire gli eventi che sarebbero accaduti oggi.

Un redivivo entrava da Shorty per cercare di rubare la vecchia scorta di Dolls, poi tutti quelli che prendevano la sostanza avrebbero attaccato mia madre e gli altri al locale.

-Farò un giro e poi farò qualche partita a biliardo o a carte da Shorty, devo far su qualche soldo- rispondo e lei ridacchia.

Sento dei passi verso le scale e noto zia Waverly scendere per poi bloccarsi a metà ed annusare l'aria.

-Hai fatto tutto tu?- chiede stupita verso di me ed io annuisco.

-Perché non potrei essere stata io?- chiede Wynonna.

-Perché sei troppo pigra la mattina per metterti a cucinare- risponde lei, mia madre le fa la linguaccia per poi servirsi altro caffè riempiendo anche la mia tazza.

-Ti ringrazio per- Oooooh! I PANCAKE!- dice venendomi ad abbracciare di corsa per poi sedersi a tavola.

-Lasciane qualcuno a Nicole- dice mia madre mentre Waverly se ne serve metà.

-Dove sei stata per tutto questo tempo?!- dice lei mettendo ancora dello sciroppo d'acero.

-Nord America principalmente- rispondo con un'alzata di spalle.

Vedo zia Waverly fermarsi con la forchetta per aria e la bocca aperta, non indossava ancora l'anello di Bulshar quindi non poteva vedere i miei ricordi.

-Ripeto, mi sei stranamente familiare- dice per poi assaggiare i pancake.

-E questi pancake sono buonissimi- risponde continuando a guardarmi.

-Si è la migliore nel farli, ricetta di sua zia- dice Claire scendendo le scale per poi sedersi di fronte a Waverly.

-Oh beh, dille che se questi sono i suoi pancake voglio tutte le sue ricette- dice continuando a mangiare mentre Claire scoppia a ridere.

-Sicuramente- rispondo tirando uno scappellotto a Claire per poi sedermi al suo fianco, mia madre si siede a capotavola.

-Wuo, non vedo e faccio una colazione simile da non so quanto- dice Nicole entrando in cucina, bacia mia zia e poi si siede al suo fianco.

-Sai di sciroppo d'acero- dice per poi pulirle l'angolo della bocca sporco, erano la mia coppia preferita in assoluto.

-Ci ha versato mezza boccetta sopra- dice mia madre ed io ridacchio.

-Assaggiali!- dice puntando l'altra metà rimasta, Claire si serve i Waffle e così facciamo io e mia madre.

-Wow, sono buonissimi!- dice zia Nic.

-Grazie- rispondo bevendo del caffè.

-Sei alla terza tazza di caffè?- chiede Claire ed io nego.

-Quarta- rispondo e Waverly comincia a tossire.

-Quanto caffè bevi al giorno?!- dice ed io rido.

-Di solito tre tazze ma siccome ieri sera non stavo in piedi ho bisogno di energia extra- rispondo bevendo un sorso.

-Ha senso- risponde mia madre per poi addentare il waffle.

-Per te anche se un cavallo avesse le ali avrebbe senso- dice Nicole a bassa voce facendomi ridere.

-Okay, prima che scoppi una guerra, piano per oggi?- chiede Waverly a Wynonna.

-Quando succederà non toccare o metterti nel raggio di Pacemaker- dice Claire entrando nel locale, gli altri erano giù all'interno.

-Si mamma- dico alzando gli occhi al cielo.

-Sono seria!- dice lei aprendo le braccia.

-LO SO!- rispondo imitandola per poi entrare.

-Hey, novità! I redivivi hanno rubato la droga del nostro vecchio drago Dolls ed ora sono… impazziti- dice Jeremy ed io mi fingo sorpresa.

-Dobbiamo recuperarla- diciamo all'unisono io e mia madre per poi guardarci.

-Bene, questo è il piano- comincia a i redivivi entrano nel locale, super pompati e super arrabbiati.

Ci ritroviamo a combatterli ma qualcosa cambia nella linea temporale, le cose non stanno andando come dovrebbero.

Jeremy è nascosto dietro al bancone, Doc è stato disarmato e sta combattendo a mani nude quando avrebbe già dovuto stendere due redivivi.

Zia Waverly è alle prese con tre di loro, al suo fianco Zia Nicole che però non sta riuscendo ad estrarre la pistola, e mia madre ne ha altrettanti che cercando di sopraffarla.

-Claire occupati di quei due, sono più del previsto- dico indicandogli i due che stanno andando da Jeremy.

Mi avvicino a quelli di mia madre per aiutarla ma uno di loro mi colpisce in pieno petto spedendomi dall'altra parte del locale.

-Merda!- dico cercando di alzarmi, mi bruciava il fianco e noto una bruciatura.

-Ottimo- dico una volta in piedi, le cose si stavano mettendo male.

Carico gli stessi di prima e scivolo sotto le gambe di uno per poi rialzarmi al fianco di Wynonna.

-Così si fa- dice dandomi il cinque, basta quello perché un redivivo le prenda Pacemaker e la butti lontano da lei e dagli altri.

-Merda, ora siamo nei casini- dice evitando il colpo di un redivivo ed io faccio lo stesso, ne riesco a mettere KO uno e poi guardo Claire che mi guarda e scuote la testa.

-Le cose si stanno mettendo male!- le urlo mentre entrambe continuiamo a combattere contro i redivivi sotto steroidi.

-Ma non mi dire!?- dice Waverly colpendo un redivivo con un bastone.

-Devo farlo- dico verso Claire e mi prendo un pugno nello stomaco per quella distrazione.

-NON PROVARCI!- risponde lei colpendo un redivivo, la vedo scuotere la mano mentre quello cade a terra.

-Sono più del previsto, e se deve andare così?- chiedo finendo a terra.

-Qualcuno mi passi Pacemaker!- urla Wynonna.

-Okay, ma io me ne tiro fuori se mandi a puttane tutto!- urla lei.

Prendo un respiro profondo e allungo la mano verso Pacemaker che vola subito da me.

-Cosa cazzo?!- urla Wynonna ed io sparo al primo redivivo spendendolo all'inferno, poi al secondo, terzo e così finché non ce ne sono più.

-Okay, cosa cazzo è successo? Perché puoi maneggiare Pacemaker senza… brrrrr pffff boom?!- chiede avvicinandosi.

-Solo un erede può maneggiarla- dice Zia Waverly avvicinandosi.

-Lo so- dico sospirando mentre Claire mi allunga una bottiglia di Whiskey, me la porto alle labbra e bevo quanto più riesco in un sorso.

-Bene, io non do spiegazioni, tocca a te- dice lei dandomi una pacca sulla spalla per poi sedersi sul bancone del bar.

-E non chiedere il mio aiuto! Ti ho detto da quando siamo arrivate qui che non dovevi fare cazzate- dice puntandomi un dito contro.

-LO SO!- rispondo alzando le braccia, in una la bottiglia di whiskey nell'altra Pacemaker, sembravo mia madre.

-HEY, SPIEGAZIONI. ADESSO!- urla mia madre riprendendosi Pacemaker per poi puntarmela contro, questa si illumina di blu, il colore che assume quando la si punta contro un erede o quando un erede che non ha ancora raggiunto i 27 anni la utilizza sotto il comando di uno che li ha compiuti… come quando zia Waves l'aveva puntata contro Rosita sotto comando di mia madre.

-Hey, possiamo sempre tornare indietro di qualche minuto, aspettare che quelli fuori arrivino e sconfiggerne un po' e poi tornare qui- dico guardando Claire.

-No perché poi ci sarebbero due versioni di noi nello stesso momento che proverebbero a fare la stessa cosa e in più sentiresti la tua stessa presenza, rischieresti di incepparti in un paradosso e faresti un gran bel casino- risponde lei mentre io bevo un altro sorso.

-Hai ragione- dico sbuffando per poi sedermi sulla prima sedia che trovo.

-Bene, mettetevi comodi e sposta Pacemaker da me- dico rivolta a mia madre.

Tutti prendono una sedia tranne mia madre che resta in piedi.

-Dammi retta, siediti- dico porgendole una sedia col piede, sbuffa e fa come le dico.

-Il mio nome non è Diana Queen- dico ridacchiando.

-Bene, allora saresti?- chiede Doc ed io bevo altro whiskey arrivando a poco più di metà bottiglia.

-Ora penso di essere abbastanza leggera da avere questa conversazione restando lucida- dico e Claire si avvicina mettendosi in piedi dietro di me.

-Il mio vero nome è Alice- dico guardando tutti per poi sospirare.

-Alice Michelle Earp Holliday- dico spiazzando tutti, Claire poggia le mani sulle mie spalle e stringe un pochino prima di allentare la presa.

-Non può essere, sei con Gus nel nord America non…- comincia Wynonna per poi guardarmi.

-Quando il Time Master ha fatto ripartire il tempo io sono rimasta della stessa grandezza, giusto?- chiedo e Waverly annuisce.

-Questo perché ho assorbito i suoi poteri e li ho potenziati naturalmente tanto da riuscire a viaggiare nel tempo- rispondo alzando ed abbassando le spalle.

-Perché sei qui?- chiede mio padre.

-Non posso rivelarvi il futuro e nemmeno la mia motivazione o rischierei di… incasinare e mandare a puttane il futuro in stile Earp- dico prendendo un altro sorso di Whiskey.

-Sai maneggiare le armi, sai combattere- comincia Wynonna.

-E sa cantare, ballare, suonare un sacco di strumenti ma non tutti, va a cavallo ed eccelle in qualsiasi arte marziale… tutte queste cose le fa divinamente- dice Claire elle mie spalle ed io mi volto a guardarla con un sopracciglio alzato.

-Che c'è?! é vero- dice in sua difesa.

-Ma non stiamo parlando di questo- risponde Nicole riattirando la nostra attenzione.

-Abbiamo fallito in poche parole- dice Wynonna verso Doc.

-No, non avete fallito… é che ho dovuto prendere il vostro posto, tutto qui. Non posso dire altro per via del futuro e bla bla bla- dico vaga muovendo una mano.

-Ecco perché mi eri familiare- dice Waverly sorridendo.

-Già- rispondo togliendomi il cappello appoggiandolo sulla gamba.

-Come hai fatto a richiamare Pacemaker a te?- domanda subito dopo.

-Allenamento, Pacemaker alla fine risponde solo agli eredi quindi possiamo richiamarla a noi telepaticamente- dico alzando ed abbassando le spalle.

-Quindi può farlo anche Wynonna?- chiede Jeremy.

-Si, può farlo anche lei- rispondo.

-Allora insegnami- dice ed io scuoto la testa.

-Imparerai a farlo da sola tra due anni- rispondo.

-Tanto vale accelerare i tempi- dice ed io scuoto di nuovo la testa.

-Accadrà una cosa in un futuro non molto lontano dove se tu sarai già in grado di farlo non esiterai a fare questo e sparare mandando a puttane il futuro- dico ridacchiando.

-Se ti do la mia parola?- chiede ed io rido ricordandomi quante volte mi aveva dato la sua parola che sarebbe venuta a trovarmi.

-No, anche perché dovrei svelarti esattamente quando non dovresti farlo, dovrei rivelarti il futuro- dico alzandomi indossando di nuovo il cappello e sistemandomi il giubbotto.

-Non lo userò mai fino a che questa storia di Bulshar non sarà finita, deve per forza avere a che fare con lui se no non saresti qui- dice alzandosi anche lei.

-No- dico per poi dirigermi verso l'uscita.

-Alice aspetta!- mi richiama ma ormai sono già fuori.

Mi avvicino alla moto e infilo il casco, vedo gli altri uscire ma parto verso uno dei luoghi che più mi facevano rilassare di quel posto.

Sento il mio telefono vibrare così accosto e lo tiro fuori.

-Dove sei?- chiede subito Claire.

-Poco lontana da dove sei tu- rispondo.

-E sentiamo saputella, dove sarei io?- chiede.

-Al Podere e in questo momento stai guardando fuori dalla finestra per vedere se sono li vicino ma no, sono a quindici minuti di distanza- dico ridacchiando.

-Non ho guardato fuori dalla finestra- dice ed io ridacchio.

-Come no- ribatto per poi prendere un respiro profondo.

-Torna qui, la cena è quasi pronta- dice ed io la fermo prima che possa chiudere.

-Hanno… fatto domande su di me e il mio futuro?- chiedo incerta e lei sospira.

-Mi hanno chiesto se sono mai venuti a trovarti da Gus. Ho detto la verità, che non ci verranno mai ma quando mi hanno chiesto il perché ho detto che non potevo dire nulla per la storia del viaggio del tempo e rivelare il futuro e bla bla bla- dice ed io ridacchio.

-Quindi è passata la prima tempesta di questo viaggio, bene- rispondo sbuffando.

-Torna a casa- dice per poi mettere giù, infilo di nuovo il casco e torno al podere.

Sul pianerottolo trovo zia Nicole e zia Waverly che parlano sedute sui gradini ma si fermano quando sentono il rumore della moto.

-Tutto bene?- chiede Waverly avvicinandosi di corsa a me.

-Si Waverly, tutto a posto- rispondo togliendomi il casco.

-Capelli di Wynonna e occhi di Doc, aveva ragione Jeremy- dice Nicole ridacchiando ed io con lei.

-Faccio strage di cuori, si- dico conservando il casco per poi scendere dalla moto.

-Hai la camicia strappata sul fianco ed è rossa- dice Waverly indicandomi il punto.

Mi tolgo la giacca che era intatta e poi guardo la camicia.

-Vieni dentro o muori congelata, sei proprio come tua madre- dice lei poggiandomi la giacca sulle spalle per poi spingermi verso il podere.

Una volta dentro mi tolgo la giacca e la camicia, avevo tre tagli un po' profondi.

-E ora chi la sente Claire- dico sbuffando.

-Non ti fa male?- chiede Nicole avvicinandosi, era rossa tutta intorno e doveva essere disinfettata.. e molto probabilmente si era infettata.

-Non mi faceva male fino a che non l'ha notata Waverly, diciamo che ero troppo occupata a scappare dai miei problemi e trovare un modo per… risolvere tutto- dico sbuffando per poi provare a sedermi sul divano ma mi rimetto in piedi perché le ferite pizzicavano, erano proprio sul fianco.

-Merda- sussurro e Nicole mi prende le mani visto che stavo cadendo.

-Hey, stenditi okay?- dice e mi aiuta a stendermi, in quel momento entra Waverly.

-Pomata, garze, cerotti e disinfettanti- dice mettendo tutto sul tavolino li vicino per poi iniziare a mettere l'acqua ossigenata sulle ferite.

-Sono profondi due centimetri, rimarranno le cicatrici- dice guardandomi meglio.

Urlo e di corsa afferro un cuscino e lo mordo visto il male che stava facendo.

-Cosa caz-oooh, che diavolo ti sei fatta?!- urla Claire avvicinandosi.

-Si stava infettando, lo sai?! IDIOTA!- dice piazzandosi davanti, la schiuma che si stava formando non aveva il solito colore bianco.

Urlo di nuovo quando Waverly pulisce la ferita e picchio un pugno sullo schienale del divano.

-C'è un party e me lo sto perd-oh quello deve far male- dice Wynonna arrivando con Doc e Jeremy.

-Non mi hai ancora risposto- dice Claire ed io lascio andare il cuscino.

-Le cazzo di unghie di un redivivo, pensavo non mi avesse presOOOOOOOO CAZZO!- urlo quando questa volta noto che ci è stato versato dell'alcol puro.

-Merda brucia fottutamente tanto- dico stringendo il cuscino tra i denti e grugnisco quando sento che ne versa altro.

-Da quando sei un'infermiera?- chiede Wynonna ridacchiando.

-Da quando sto facendo il corso online- risponde ridacchiando.

-Devo toglierti quel po' di carne infetta che hai okay? Farà male- dice ed io annuisco.

-Whiskey- dico verso Claire che va di sopra, torna dopo pochi minuti con la mia fiaschetta, bevo tutto il contenuto il un sorso e poi annuisco.

-Hai… parecchie cicatrici- dice Nicole guardandomi.

-Ognuna di loro ha una storiA- urlo la "a" visto che stavo sentendo un coltello cominciare a tagliarmi la carne.

-Ma non dovrei essere sotto anestesia?!- chiedo stringendo i denti.

-Si ma non ho nulla con cui anestetizzarti- risponde Waverly e sento come mi sta tagliando la carne infetta.

-Non potevamo portarla in ospedale?- chiede Jeremy e tutti si fermano un attimo.

-Ha ragione- dice Doc.

-Ormai finisci, se domani non migliora andiamo in ospedale- dico girandomi verso mia zia che mi guarda con un sopracciglio alzato.

-Sicura?- chiede ed io annuisco, del resto era un angelo e anche se non aveva l'anello con cui guarirmi mi fidavo di lei.

-Quella sulle costole come te la sei fatta?- chiede Jeremy.

-Colpita di striscio- rispondo chiudendo gli occhi.

-Quelle tre sull'addome?- chiede.

-Combattimento contro un demone… aveva una specie di spada al posto di una mano… lui è morto definitivamente quindi l'ho ridotto peggio io- dico stringendo i denti.

-Gamba destra- chiede ed io aggrotto le sopracciglia.

-Come fai a sapere che ne ho una sulla gamba destra se ho i jeans?- chiedo e lui indica Claire.

-Ops- dice alzando ed abbassando le spalle mentre io stringo il cuscino in una mano, aveva tolto solo un pezzo della carne infetta.

-Un altro demone. Il segno delle sbucciature sulle ginocchia me le sono procurate ballando, il taglio sopra la sbucciatura del ginocchio sinistro l'ho avuto giocando a Softball, il piccolo taglio in fronte è perché a cinque anni sono caduta sui gradini dell'asilo. Ho rotto il pezzo di marmo crepato che ho colpito- dico ridacchiando al ricordo mentre stringo i denti e urlo quando versa l'alcol dove ha tolto i due pezzi.

-Ne mancano due- dice ed io respiro profondamente.

-L'ultima cicatrice che ho è sulla caviglia, me la sono fatta giocando a basket… sono caduta su un pezzo di vetro in palestra- rispondo poggiando la testa sul cuscino, bruciava e faceva fottutamente male e non me ne ero accorta.

-Giocavi a basket?- chiede Nicole, lei era stata capitano delle sue squadre fino all'università e stessa cosa ho fatto io solo che ero capitano anche della squadra di softball.

-Si, sono stata capitano della squadra femminile di basket e della squadra di softball fino all'università- rispondo e poi prendo un respiro profondo.

-Sei stata l'unica che mi ha pensata almeno una volta. Mi spedisti per il mio quarto compleanno un pallone da basket ed io cominciai a giocarci, ho ancora quel pallone in camera da letto- dico mordendo il cuscino, sento una mano poggiarsi su una mia gamba e noto che è Nicole che mi si è seduta accanto e mi sorride, ricambio il sorriso e poi spalanco gli occhi, altro alcol sulla ferita.

-Dio non ce la faccio più- dico sospirando e chiudo gli occhi.

-Ne manca solo uno tesoro- dice Waverly ed io annuisco.

-Taci che tutte quelle te le sei medicata da sola- dice Claire ridacchiando, stavano cercando di farmi parlare in modo da distrarmi.

-Davvero?- chiede Wynonna.

-Sei laureata in medicina?- chiede Doc ed io rido per poi sibilare dal dolore.

-No, sono laureata in lingue, storia, letteratura, chimica e biologia con master in biotecnologia- rispondo e Claire ridacchia probabilmente per le loro espressioni.

-Ed hai solo 27 anni- dice Doc.

-Si ma ho già le lauree che mi servono visto che questo lavoro poi ho dovuto farlo da sola per un anno, poi si è unita quella zucca davanti a me- dico sibilando di nuovo.

-Se non sei laureata in medicina come facevi a medicarti da sola?- chiede Wynonna.

-Andavo nello scantinato che ho adibito a laboratorio, facevo dell'anestetizzante e me lo iniettavo ma non mi bastava mai totalmente quindi una buona dose di alcol e via, ripulivo le ferite, mettevo punti e tutto il resto solo che dovevo essere molto brilla per farlo. Brilla ma lucida- rispondo e poi spalanco gli occhi.

-Le devi anche ricucire- dico e Waverly stringe le labbra in una linea retta guardandomi prima di staccare anche l'ultimo pezzo di carne infetta.

-Me lo chiedo anch'io come non abbia mai avuto bisogno di andare in ospedale visto che riusciva a medicarsi da sola- dice Claire.

-Forse perché odio gli ospedali?- dico ridacchiando.

-O perché é una Earp- risponde Wynonna e per un attimo i nostri occhi si incontrano e mi pare di leggere quanto fosse fiera di me finché non seppellisco di nuovo il volto nel cuscino e urlo a causa dell'alcol.

-Okay, ora dobbiamo ricucirle- dice Waverly prendendo ago e filo.

-Dimmi che almeno hai scelto un colore carino e non il nero- dico ridacchiando.

-Verde e blu vanno bene?- dice ed io rido per poi poggiare di nuovo la testa sul cuscino.

-Quando vuoi- sussurro, lei infila l'ago ed io stringo le mani in pugni.

La mano di Nicole sulla mia gamba mi stringe appena come per darmi coraggio, una mano si poggia sulla mia spalla e capisco che è Claire perché sento il metallo freddo degli anelli che porta sempre sul medio.

Respiro profondamente e chiudo gli occhi sentendomi stanca.

-Hey non puoi addormentarti adesso dormigliona- dice Claire ed io scuoto la testa.

-Non mi addormento, come faccio con- mugugno, il primo taglio era stato chiuso e disinfettato di nuovo.

Dopo averli chiusi tutti e tre ed averli disinfettati un'ultima volta Nicole mi mette la pomata mentre Waverly sistema tutto il resto e butta quello che doveva essere buttato.

-Quando ha finito mettiamo le garze e le fissiamo con lo scotch di carta apposta, okay?- chiede Waverly ed io annuisco.

Almeno la pomata era fredda mi sembrava di essere in autocombustione.

-Ho fatto raffreddare la cena- dico e Waverly mi accarezza i capelli per poi baciarmi la fronte.

-Non importa- dice ed io sento gli occhi bagnarsi di lacrime, nascondo il viso nel cucino e piango in silenzio.

Non avevo mai ricevuto una dimostrazione d'affetto da parte di uno di loro, in più il fatto che Waverly mi stesse trattando come una bambina indifesa, anche se lei aveva 24 anni ed io 27, mi aveva fatto pensare a quanto mi ero persa non potendo stare assieme a queste persone.

Respiro profondamente ricomponendomi, non piangevo mai e dovevo continuare così.

Applicata la pomata mette le garze e le fissa con lo scotch poi Nicole mi aiuta ad alzarmi.

-Tieni, metti questa- dice Claire porgendomi la maglia ed io la indosso.

Dopo cinque minuti la cena era nuovamente pronta così ci sediamo tutti al tavolo, io sono tra Waverly e Claire che mi tengono d'occhio e si assicurano che io non faccia movimenti che permettano alle ferite di perdere sangue o riaprirsi.

A cena parliamo di quello che avremmo fatto il giorno dopo e secondi gli eventi domani Nicole avrebbe buttato l'anello nel bosco.

Guardo Claire che annuisce avendo già capito tutto.

Finita la cena aiuto Waverly e sparecchiare e a lavare i piatti mentre gli altri si spostano in salotto.

-Ti spiace se vado un po' fuori?- chiedo e lei sorride dandomi il permesso.

-Sei mia nipote, sei più grande di me e mi chiedi il permesso per stare sul pianerottolo?- chiede ed io scuoto la testa sorridendo.

Vado di sopra ed afferro la mia chitarra e prima di uscire recupero il mio cappello.

Sono a maniche corte e fuori c'è il classico venticello che si alza la sera giusto per ricordarti che ormai è inverno, in effetti la neve ormai starà cadendo da qualche settimana, ma non mi importa, non ho voglia di ritornare dentro.

Comincio ad accordare la chitarra e poi comincio a strimpellare qualche accordo.

All'età di sedici anni scrissi una canzone basandomi sulla storia della mia famiglia, soprattutto su Wynonna, e sui racconti riguardanti la mia famiglia.

Era da anni che non la suonavo e non ero nemmeno sicura di ricordarmi il testo.

Chiusi gli occhi e respiro profondamente per poi lasciare le dita formare da sole gli accordi.

Wynonna's POV

-Tell that devil to take you back, take you back, take you back- la sento cantare da fuori e subito zittisco tutti.

-My heart went from red to black, red to black, red to black- mi also e mi avvicino alla finestra.

-Came up from that lake of fire, lake of fire, lake of fire- sento Waverly che mi raggiunge ed entrambe guardiamo quella ragazza a maniche corte al freddo che canta e suona una chitarra… ed una bottiglia di Whiskey a lato.

-Only had that one desire, one desire, one desire- continua.

-Non la cantava da un sacco di tempo- dice Claire avvicinandosi.

-Got a mouth full of gasoline. Don't you bring your mind in me- continua e sento una morsa al petto così afferro una mano di Waverly.

-I gave you all I got to give, I know that ain't no way to live. So I told that devil to take you back, I told that devil to take you back- stave raccontando la mia storia?

-Si Wynonna, quella canzone l'ha scritta principalmente pensando a te- mi da conferma Claire, probabilmente leggendo la domanda sul mio volto o forse l'avevo fatta ad alta voce senza rendermene conto.

-You came around to watch me break, watch me break, watch me break. Just another soul to take, soul to take, soul to take- mi porto una mano alla bocca e mi asciugo delle lacrime che non sapevo stessi versando.

-Sweet shot of kerosene. When I threw it back, it poisoned me. I gave you all I got to give, I know that ain't no way to live. So I told that devil to take you back, I told that devil to take you back- continuo ad osservarla fino alla fine della canzone e poi mi volto verso Waverly che mi abbraccia mentre io crollo, poco dopo sento che anche Doc si è unito all'abbraccio.

-Non ci sono mai stata per lei- comincio a parlare tra i singhiozzi.

-E lei… fa questo pensando a me ed io non l'ho protetta io non- singhiozzo e Doc mi dice di respirare profondamente.

-Le cicatrici non… Non le ho io ma lei, queste… Lei combatte demoni peggiori e… Non siamo mai andati a vederla… Io- respiro di nuovo, mi sembrava di aver fallito anche con lei.

-Non sei stata tu Wynonna, è stato il corso degli eventi. Tu non hai colpe, NOI non abbiamo colpe- dice ed io annuisco per poi staccarmi dall'abbraccio ed asciugarmi gli occhi.

-Hai ragione noi… non è colpa nostra… ha più lauree di Waverly quindi qualcosa di buono le abbiamo trasmesso- dico e mia sorella mi colpisce il braccio.

-Hey- dice Waverly piccata ma un sorriso la tradisce.

-Lo sai che ti voglio bene- le sussurro nell'abbraccio e lei mi bacia la guancia.

Pov Alice

-Non hai freddo?- chiede Claire alle mie spalle.

-No, sto bene così- rispondo sospirando.

-Era da parecchio che non cantavi quella canzone- dice sedendosi al mio fianco mentre io afferro la bottiglia di Whiskey.

-Già- dico bevendo un sorso.

-Suoni qualcos'altro?- chiede ed io mi fermo a pensare.

-Non lo so, ho solo canzoni tristi che mi vengono in mente- dico ridacchiando e lei allora afferra la mia chitarra e canta "Wish That You Were Here" dei Florance and The Machine.

Al contrario di me che ho un timbro più marcato e delle volte sporco e roco, lei lo ha più limpido e soave.

Cantiamo assieme "Vincent" di Don Mclean, "The Night We Met" dei Lord Huron, e "The A Team" di Ed Sheeran.

-Ti prego ravviviamo la serata o comincio a sperare che arrivi un redivivo- dico prendendo un altro sorso di Whiskey.

Sorrido e riprendo la chitarra, quella canzone l'avevamo cantata una sera mentre eravamo mezze ubriache e sopraffatte da tutto quello che ci stava succedendo.

Si poteva definire la nostra canzone.

-Bevi- dico porgendole la bottiglia e lei prende un sorso per poi porgermela.

-Oh no, tutta, devi arrivare al mio livello- dico ridacchiando e lei aggrotta le sopracciglia, poi sembra realizzare perché finisce quello che resta della bottiglia in un sorso.

Batto due volte sulla chitarra e sorrido.

-Some nights I stay up cashing in my bad luck. Some nights, I call it a draw- canto e lei si alza ridendo.
-Some nights I wish that my lips could build a castle. Some nights, I wish they’d just fall off- continua e scuote la testa.

-But I still wake up, but I still see your ghost. Oh Lord, I’m still not sure what I stand for oh- cantiamo ad alta voce.
-What do I stand for? What do I stand for? Most nights, I don’t know anymore… Oh woah, oh woah, oh woah oh oh. Oh woah, oh woah, oh woah oh oh- continuiamo e comincio a suonare la chitarra, guardo come si apre la porta di ingresso e gli altri escono per vedette quello che stava succedendo spalancando gli occhi quango vedono me e Claire cantare e ballare mentre suono.

-This is it, boys, this is war – what are we waiting for? Why don’t we break the rules already?- canto guardando mia zia, Gus mi aveva raccontato che aveva una bella voce ma cantava raramente.
-I was never one to believe the hype – save that for the black and white, I try twice as hard and I’m half as liked, but here they come again to jack my style- continua Claire avvicinandosi a me e poggiando un braccio attorno alle mie spalle.

-And that’s alright- canto e zia Waverly fa la seconda voce, le faccio segno di continuare.

-I found a martyr in my bed tonight, she stops my bones from wondering just who I am, who I am, who I am Oh, who am I? mmm… mmm- canta ed io sorrido per poi guardare gli altri che rinunciano e decidono di godersi lo spettacolo.

-Well, Some nights, I wish that this all would end, cause I could use some friends for a change- canto e poi sorrido quando vedo zia Nicole abbracciare zia Waverly da dietro.
-And some nights, I’m scared you’ll forget me again- canta con me Nicole e decido di lasciar continuare lei.
-Some nights I always win, I always win- continua.

-But I still wake up, but I still see your ghost. Oh Lord, I’m still not sure what I stand for, oh. What do I stand for? What do I stand for? Most nights, I don’t know… come on- cantiamo tutti assume.

-So this is it? I sold my soul for this? Washed my hands of that for this? I miss my mom and dad for this?- canto guardando Wynonna e Doc cercando di non piangere.

-No. When I see stars, when I see, when I see stars, that’s all they are. When I hear songs, they sound like this one, so come on- canto e poi cominciamo ad alternarci finché zia Waverly e Claire fanno l'acuto.

-Well, this is it guys, that is all – five minutes in and I’m bored again. Ten years of this, I’m not sure if anybody understands. This one is not for the folks at home; Sorry to leave, mom, I had to go. Who the fuck wants to die alone all dried up in the desert sun?- canta Claire ed io mi avvicino a lei poggiando la testa sulla sua spalla.

-My heart is breaking for my sister and the con that she call “love”. When I look into my nephew’s eyes… Man, you wouldn’t believe the most amazing things that can come from… Some terrible lies…ahhh- canta Waverly ed io ridacchio visto che aveva prima guardato sua sorella e poi me, poi cantiamo di nuovo tutti assume.

-The other night, you wouldn’t believe the dream I just had about you and me. I called you up, but we’d both agree, it’s for the best you didn’t listen. It’s for the best we get our distance- continuiamo finch non finisce la canzone, mi fermo e sorrido per poi abbracciare Claire poggiandole un braccio sulla spalla.

-Ci voleva- dico buttando la testa indietro ridendo.

-Bis!- urla Jeremy e mi volto a guardare come mia madre e mio padre sono seduti vicini, un braccio di Doc poggiato sulle sue spalle mentre lei tiene la testa poggiata sulla spalla.

Guardo tutti attentamente e forse per la prima volta mi sento veramente felice.

Trascurando il motivo per cui ero li, ero con la mia famiglia, erano vivi e se avevo imparato una cosa in tutti questi anni è che dovevo godermi qualsiasi piccolo momento di gioia che mi veniva regalato.

-When, when we came home, worn to the bones, I told myself this could get rough- comincio a cantare chiudendo gli occhi.

Ero sempre stata brava ad esprimere me stessa cantando, l'unica a saperlo era Claire che subito poggia una mano sulla mia spalla.

-And when, when I was off, which happened a lot, you came to me and said, that's enough- canto ricordando tutte le volte che ci siamo aiutate quando eravamo stanche di tutto quello che succedeva.

-Oh, I know that this love is pain, but we can't cut it from out these veins, no- canta poggiando la fronte alla mia mentre io comincio a piangere inconsciamente.

-So I'll hit the lights and you lock the doors. We ain't leaving this room 'til we both feel more- canto riuscendo a tenere la voce ferma.

-Don't walk away, don't roll your eyes- canta ridacchiando ed io con lei per poi allontanarmi da lei riprendendomi.

-They say love is pain, well darling, let's hurt tonight- cantiamo assieme, a noi si aggiungono anche Jeremy e Waverly subito dopo quando fingiamo di ululare alla luna.

-When, when you came home, worn to the bones I told myself, this could get rough- canta Claire poi guardandomi brevemente negli occhi.

-Oh, I know you're feeling insane tell me something that I can explain, oh- canto cercando il suo sguardo che vita di incontrare il mio.

Cantiamo il ritornello e a noi si uniscono Waverly e Jeremy.

-So you hit the lights and I'll lock the doors- canta zia Waverly.

-Let's say all of the things that we couldn't before- canta Nicole.

-I won't walk away, won't roll my eyes- canto per poi girarmi verso Claire aspettandomi che cantasse lei la frase successiva ma invece la canta Jeremy.

-If this love is pain, then honey let's love tonight- finiamo io e Waverly.

Subito partono gli applausi di Doc e Wynonna che ridacchiando.

-Era da un sacco che non facevamo una cosa simile- dice Waverly sorridendo.

-Beh, non ci era mai venuto in mente di farlo con tutto quello che ci sta passando- risponde mia madre.

-Bisogna imparare a godersi dei momenti felici anche quando tutto sembra buio- dico poggiandomi ad una colonna del portichetto portandomi la chitarra sul fianco.

Restiamo tutti un attimo in silenzio finché non sospiro e tiro Claire dal braccio portandola vicino a me per abbracciarla.

-Direi che è ora di tornare a casa, ci vediamo domani- dice Jeremy per poi alzarsi in piedi seguito da Doc e Wynonna, gli unici seduti, zia Waves e zia Nic erano messe come me e Claire.

-Domani mattina solito posto- dice Wynonna, salutiamo tutti e torniamo dentro.

-Ci vediamo domani mattina a colazione noi- dice Wynonna salutando tutti in generale.

-A domani Nonna- risponde Waves seguita subito da noi.

-Andiamo anche noi, ci vediamo domani ragazze- dice Waves avvicinandosi e abbracciandoci entrambe, seguita subito da Nicole.

-Andiamo anche noi?- chiedo a Claire che annuisce.

-Hey, tutto bene?- chiedo avvicinandomi e lei scuote la testa per poi sorridere.

-Certo, andiamo, sono solo stanca- dice per poi precedermi sulle scale.

Stava mentendo ma sapevo che se avessi insistito l'avrei solo fatta arrabbiare e non volevo.

 

 

A/a:

Yay! Mi faccio viva a Capodanno ehehe... meglio di niente dai ':D

Volevo augurarvi un Buon Anno Nuovo (Sperando per me che sia meglio di questo 2019 onestamente) e niente... Godetevi la serata e quando leggerete, se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate che ad uno scrittore fa sempre piacere :D

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


La mattina dopo mi sveglio di nuovo per prima così scendo e preparo di nuovo la colazione, questa volta indosso le cuffie per tenermi compagnia.

Era rischioso perché comunque potevamo venire attaccate da un momento all'altro ma del resto avevamo l'amuleto che allontanava i redivivi e qualsiasi altra forma di demone… quindi a parte quelli potevano attaccarci solo gli umani.

Forse è per questo che non mi accorgo di zia Waverly quando entra in cucina e mi becca a ballare e cucinare sulle note di Symphony dei Clean Bandit e Zara Larson, finché non mi volto con la miscela per pancake in mano che rischio di far cadere dallo spavento.

-Oh no continua, eri adorabile- dice ridacchiando togliendomi una cuffia.

-Facciamo che lo attacchiamo allo stereo- dice indicando il mio telefono che subito le porgo come una bambina ubbidiente.

-Wow, Gus ha fatto un bel lavoro per quanto obbedienza- dice ridacchiando ed io alzo gli occhi al cielo, subito dopo la musica si sparge per la casa a volume basso.

Passano alcune canzoni finché non sento partire "Write my story" di Olly Anna e zia Waverly si blocca mentre io scoppio a ridere.

-Okay, perché hai quella canzone sul telefono?- chiede diventando rossa.

-Oh, adesso non si può avere una canzone sul telefono?- chiedo cercando di non scoppiare a ridere.

Una volta ero tornata indietro nel tempo a 18 anni per vedere com'era la mia famiglia ma li avevo osservati da lontano… ergo era stati come non vederli, però ricordo benissimo il balletto che zia Waverly fece a Nicole con questa canzone, avevo visto tutto dalla finestra mentre seguivo mia madre.

-Si ma… questa… è?- chiede esasperata e sempre più rossa.

-Oooh, intendi per questo?- chiedo aspettando il punto esatto della canzone per poi replicare il suo balletto, quando finisco la lascio a bocca aperta.

-Pensavo di ritrovarmi una replica ma non da mia nipote- dice Nicole sulla soglia della cucina.

-LO HAI VISTO!- mi punta un dito contro Waverly.

-Si ma da molto lontano… dal tetto del fienile in pratica- rispondo ridacchiando.

-Quindi sei già tornata indietro nel tempo- dice Nicole.

-Solo quella volta e… beh, almeno ho capito che la danza e il ritmo gli ho ereditati da te- dico e Waverly si copre il viso con le mani.

Io e Nicole scoppiamo a ridere mentre lei si avvicina a zia per abbracciarla e baciarla.

-Dimmi che questa volta avevi delle mutandine- dice Wynonna entrando in cucina.

-Questa volta non l'ho fatto io il ballo ma tua figlia- dice zia e mia madre si gira verso di me.

-Shippo troppo Wayhaught, non metterti in mezzo- dice aggrottando le sopracciglia.

-Oh avanti, dovresti capirlo che stavo prendendo in giro zia Waves, zia Nic è arrivata giusto in tempo per assistere- dico ridacchiando e lei mi da il cinque, nel frattempo andava in sottofondo Somebody to Love dei Queen.

-Questo è un bel risveglio- dice Claire entrando in cucina, amava i Queen e moooolte altre band Rock, diciamo che amava qualsiasi genere di musica ma aveva un debole per il Rock.

-Uuuuh, ed io devo compiere il mio dovere- dico avvicinandomi mentre c'è la parte strumentale.

-Uuuh no- dice lei cercando di protestare ma non sapeva resistermi.

Mi avvicino e le prendo le mani portandole dietro il mio collo per poi allacciare le mie alla sua vita e farla ballare.

-Claicy sia- dice mia madre dando il cinque a sua sorella.

-Cosa state confabulando?- chiedo staccandomi piano da Claire quando Freddy Mercury riprende a cantare.

-Vi hanno appena trovato il nome della vostra ship- risponde Nicole ridacchiando.

-Oh avanti, siete troppo carine assieme!- dicono all'unisono mia madre e sua sorella.

-Così come io e i miei amati waffle- dice Claire sedendosi a tavola.

-ASPETTA!- urla Waverly spaventando tutti.

-VUOL DIRE CHE QUELLA E' LA MIA RICETTA DEI PANCAKE!- dice puntando ai pancake ormai pronti sul tavolo.

-I pancake, gli waffle e qualsiasi cosa quella scimmia sappia cucinare- dice Claire puntandomi col pollice mentre continuava a guardare Waves.

-Hey! Scimmia a chi pappagallo!- ribatto ridacchiando sedendomi al suo fianco versandomi del caffè.

Ci sediamo tutte quante e facciamo colazione, poi ci separiamo per le varie missioni.

-Odio il freddo di questo posto- dice sbuffando Claire mentre seguiamo a distanza Waverly, Nicole e Jeremy, avevano scoperto degli alberi.

-Sssh, fai piano o ci sentiranno e noi non potremmo recuperare l'anello- rispondo e lei alza gli occhi al cielo.

Quando zia Nicole lancia l'anello noi lo recuperiamo e facciamo in modo che possa ritrovarlo lei, così andiamo a casa sua e glielo poggiamo sul comodino.

-Ciao Calamity Jane!- dico salutando la micia che stava sdraiata sul divano prima di allontanarci ed uscire di casa.

-Non capisco perché quel nome- dice Claire ridacchiando.

La sera spiamo Nicole che ritrova l'anello e resta sconvolta.

-Bene, ora dobbiamo tenerla d'occhio perché proverà a liberarsene di nuovo e dobbiamo riportarglielo- rispondo.

E così facciamo per altri due giorni, il terzo però lo trova prima Jeremy e così ci dirigiamo al Podere.

Nel frattempo mia madre aveva trovato il padre di Waverly ma nessuno sapeva ancora che era lui.

-Okay, cosa dovrebbe accadere oggi?- chiede Claire disperata.

-Uhm… Waverly penso indosserà l'anello, lei e Wynonna dovranno cercare il braccio di Bulshar e… Dio non lo so, abbiamo cambiato gli eventi anche se in minima parte- sbuffo e lei alza gli occhi al cielo.

-Okay, io terrò sott'occhio Nicole e Jeremy mentre tu terrai d'occhio Wynonna e Waverly- risponde lei ed io annuisco.

-ASPETTA!- urlo e lei si blocca subito.

-Cosa c'è?- domanda.

-Mia madre… ha ancora Pacemaker… Bulshar avrebbe dovuto prendergliela... qualcosa tipo ieri- dico e lei aggrotta le sopracciglia.

-Abbiamo fottuto il tempo?- chiede ed io spalanco gli occhi.

-Non ne ho la più pallida idea- rispondo.

Subito dopo vediamo dalla finestra come Jeremy tira fuori l'anello, Nicole fa per raccoglierlo e in quel momento entra Waverly che pensa sia una proposta di matrimonio per poi scoprire che non lo è.

-Spero che una delle due la faccia seriamente- dice Claire ed io ridacchio.

-Sarà Waverly ma non riceverà risposta se Wynonna le interrompe e se finisce in paradiso… ergo… dobbiamo salvare suo padre, fare in modo che Bulshar recuperi Pacemaker e tutto il resto ma che non si aprano quelle maledette porte!- dico e Claire annuisce.

Subito dopo facciamo come abbiamo detto, io seguo Waverly e Wynonna mentre Claire segue Nicole e Jeremy.

A fine giornata Bulshar non si era fatto vivo e Waverly non aveva fatto la proposta a Nicole come sarebbe dovuto accadere.

-Okay, qualcosa non va- dico sospirando e gettandomi sul letto.

-Le cose non vanno come previsto?- chiede Claire ridacchiando.

-ESATTO!- rispondo.

-Tecnicamente tra due giorni dovrebbero aprirsi le porte e tutto il resto e noi forse stiamo fottendo un pò troppo questa linea temporale- dico rialzandomi e passeggiando avanti e indietro.

-Ho bisogno d'aria- dico sospirando.

-Vuoi compagnia?- chiede ed io nego per poi baciarla sulla fronte e scendere le scale.

Gli altri erano in cucina per una riunione ed io allungo una mano per rubare Pacemaker a mia madre.

-Hey teppistella!- dice lei alzandosi per poi raggiungermi alla porta.

-Cosa?- chiedo facendo finta di niente.

-Pacemaker, avanti- dice allungando una mano.

-Posso usarla?- chiedo e lei nega.

-Ti insegno come richiamarla a te- dico provando a fregarla.

-Non ci casco, sappi che sei sangue del mio sangue, conosco questi trucchi- dice ridacchiando.

Sbuffo e gliela restituisco per poi aprire la porta del podere, richiamarla a me, mentre mia madre si avvicinava di nuovo alla cucina per uscire.

-OH AVANTI!- dice mia madre uscendo mentre io sparo il primo colpo colpendo una lattina, sospiro sollevata.

-Vedo che abbiamo lo stesso modo per schiarire le idee- dice avvicinandosi a me.

-Si- rispondo.

-Ma quella è la mia pistola- dice porgendomi la mano, sento Pacemaker vibrare leggermente.

Osservo la pistola e poi mia madre.

-Rifallo- dico e lei aggrotta le sopracciglia.

-Cosa?- chiede ed io capisco che sto veramente fottendo un pò troppo questa linea temporale.

Prendo Pacemaker e la lancio il più lontano possibile con mia madre che urla un disperato "No".

-Chiamala- dico e lei aggrotta le sopracciglia.

-Cosa? Mica è un cane, non posso mettermi a fischiare e fare "Qui Pacemaker Bella"!- dice ed io mi stampo una mano in fronte.

-Allunga una mano verso la direzione in cui l'ho lanciata e chiamala con la mente- dico e lei ridacchia.

-Sai che non posso- riprova ma io la interrompo.

-Tu fallo e basta, ma devi crederci- dico e lei sbuffa.

Guarda la direzione in cui era sparita Pacemaker, allunga la mano e dopo pochi secondi torna indietro.

-WUOOOO!- dice lei guardando la pistola prima spaventata e poi entusiasta.

La rilancia e mentre è in aria la richiama.

-Altro che martello di Thor!- urla per poi andare in casa, la inseguo, e fa la dimostrazione.

-Hai fottuto la linea temporale- dice Claire dalle scale ed io la guardo annuendo.

-E se dovesse essere così? Insomma… avete continuato a riportare l'anello a Nicole quindi- dice zia Waverly ed io spalanco gli occhi.

-Allora non è maledetto!- dice lei ed io nego.

-Dovete tenerlo voi, non dovete buttarlo- dico e loro aggrottando le sopracciglia.

-Diciamo che non si può perché è attaccato al dito di Waverly e non si scolla più- dice Wynonna ed io guardo mia zia che mi indica l'anello.

-A tempo debito capirete perché l'anello resta attaccato a Waverly- dico e lei aggrottano le sopracciglia.

-Okay, non l'abbiamo fottuta più di tanto, sta tornando nella norma- dico verso Claire che annuisce.

-Ricordi quando ti ho detto che non dovevi usare questo trucco in questa battaglia?- dico rivolta a mia madre e lei annuisce.

-Arriverà il momento in cui vorrai usarlo, fidati di me… non devi provarci per nulla al mondo o mandi tutto a puttane in stile Earp- dico e lei aggrotta le sopracciglia.

-Ti prego- dico e lei annuisce dandomi la sua parola.

-Questo vuol dire che questa notte… e domani… e siamo nei tempi visto che… no?- dice Claire cercando di non dire nulla.

-Esatto… avverrà solo tutto più velocemente- dico e in quel momento compare una donna, la stessa che aveva mandato Wynonna e Waverly a prendere il braccio di Bulshar.

-Sai che stai intervenendo in un evento particolare, vero?- chiede ed io annuisco, avevo fermato il tempo appena avevo sentito la sua presenza.

-Ci saranno delle conseguenze- dice ed io annuisco di nuovo.

-Potresti non sistemare niente o potresti sistemare tutto… sai i rischi che stai correndo Alice Earp?- chiede ed io sospiro.

-Lo so, potrei riavere la mia famiglia in futuro o potrebbe essere tutto uguale- rispondo.

-E la tua memoria? La tua amica? Sei pronta a sacrificarla per la tua famiglia? Potresti non avercela più in futuro- dice ed io ridacchio.

-Siamo cocciute ed abbiamo un forte legame, ci ritroveremo- rispondo e lei indurisce lo sguardo.

-Stai attenta a quello che fai, non giocare a fare Lui- dice.

-Magari è Lui che vuole questo- dico e lei ride.

-Sei divertente quanto tua madre, sarebbe un peccato non fosse così. Sono solo autorizzata a dirti che gli eventi riprenderanno da domani sera. Tua madre e tuo padre verranno rapiti da Bulshar… goditeli finché puoi. Dovrai assolutamente tornare alla tua linea temporale quando tutto avrà inizio, sai troppe cose e Lui non vuole che tu interferisci troppo o subirai delle conseguenze- replica per poi scomparire ed io faccio scorrere di nuovo il tempo.

-Cosa mi sono persa?- chiede Claire.

-Niente di cui preoccuparsi… tutto inizierà domani sera se i miei calcoli sono giusti- dico sospirando.

-Quindi abbiamo questa notte e tutta la mattinata di domani tranquilla?- chiede Waverly.

-In pratica si- dico sospirando e mettendomi seduta sul divano poggiando i gomiti sulle ginocchia e prendendomi la testa tra le mani.

-Potete lasciarci sole?- chiede Claire e le tre donne si allontanano in cucina.

-Cosa c'è che non va?- chiede poggiandomi una mano sulla schiena.

-Ho la sensazione che fallirò, me lo sta dicendo il mio sesto senso… manca qualcosa. Domani sera mia madre e mio padre verranno rapiti da Bulshar, Peacemaker sparirà, mia madre si alleerà coi Redivivi, la battaglia finale, la morte di Julian e le porte si aprono… manca un tassello. Perché tutto è andato storto la prima volta?!- chiedo disperata.

-Hey, basta romperti il cervello in questo modo. Non lo saprai mai come andrà a finire, ci stai provando. Stai provando a salvare il mondo e sai cosa? Hai tutto domani per pensare a dove potresti fallire, dove potresti avere successo… goditi questa serata con loro, quando mai potrà ricapitarti?- dice indicandomi la cucina dove Wynonna beveva una tazza di caffè, Nicole era seduta su una sedia con in braccio Waverly che ridevano.

-Hai ragione… domani, ora godiamoci il presente- dico sospirando e lei mi sorride alzandosi in piedi porgendomi la mano che afferro.

-Ho voglia di pizza- dico subito dopo.

-VEDI CHE NON SONO L'UNICA!- dice mia madre circondandomi le spalle con un braccio mentre entro in cucina.

-Tale madre, tale figlia… pizza sia- si arrende Waverly.

-SI!- urliamo io e mia madre dandoci il cinque.

-Io chiamo e prenoto, voi scegliete un film- dice Nicole.

-Facciamo che veniamo con te- dice Waverly trascinando con se Claire.

-In tre per ordinare le pizze?- chiede stranita.

-Ti perdono perché sei carina… meno male che sei un genio in altri momenti- dice Waverly ridacchiando.

-Posso parlarti?- chiede mia madre ed io annuisco mentre la seguo fuori.

Prima di uscire lei afferra il suo piumino mentre io mi limito alla mia giacca in pelle.

-Come va la ferita?- chiede ed io tiro su la maglia.

-Direi bene- rispondo ridacchiando e lei annuisce sedendosi sul muretto.

-Volevo scusarmi per quello che ti ho fatto- dice sospirando ed io annuisco presa alla sprovvista.

-Mi dispiace di non esserci stata per te, è esattamente la cosa che mi ero ripromessa di non fare- dice e posso vedere come trattiene le lacrime.

-Le cose possono ancora cambiare, sto cambiando il futuro per un motivo- dico provando a farla sorridere ma senza successo.

-Lo so, ho intuito che qualcosa di veramente brutto potrebbe accadere e facendo due calcoli le porte del paradiso potrebbero non essere le uniche ad aprirsi, vero?- chiede ed io annuisco.

-Quando sei nata- comincia e poi prende un profondo respiro.

-Diciamo che non hai scelto il momento migliore- ridacchia asciugandosi una lacrima ed io ridacchio avvicinandomi a lei.

-Ti ho partorito sul tavolo da bigliardo di Shorty e subito dopo un sacco di redivivi sono entrati perché volevano portarti via o ucciderti- dice spostandomi una ciocca di capelli da davanti gli occhi mentre io ormai sono arrivata a sistemarmi tra le sue gambe.

-Per fortuna zia Waverly ti ha portata via appena in tempo. Ti ho stretta per qualche secondo tra le mie braccia prima. Eri l'esserino più bello di tutto il mondo e sapevo che se ti avessi tenuta un secondo di più non ti avrei lasciata più andare… e tu saresti stata costantemente in pericolo- sospira poggiando la fronte alla mia, accarezzandomi la guancia.

-Non avrei mai potuto rischiare di perderti Alice- dice e posso sentire una lacrima cadere sulla mia guancia.

-Ho sempre vissuto con la speranza che prima o poi sarei venuta da te e avrei potuto crescerti sempre se tu… se tu mi avessi accettata- dice ed io la abbraccio, abbraccio che viene subito ricambiato.

-Sono stata stupida- sospiro.

-No, avevi le tue motivazioni- dice ed ora stiamo piangendo entrambe.

-Ti chiedo scusa per aver pensato male ed essermi arrabbiata con te- dico nascondendo il viso nel suo collo.

-Non hai niente di cui scusarti tesoro- dice lei ridacchiando ed accarezzandomi i capelli.

-Ti voglio bene mamma- rispondo riuscendo a dirle per la prima volta quella parola.

La sento stringermi più forte e così faccio anch'io.

-Prima che mi cadano i denti per le troppe carie, andiamo- dice allontanandosi da me per guardarmi negli occhi.

Sorride e mi lascia un bacio sulla fronte per poi poggiare la sua alla mia, ed in quel momento vedo un'immagine dietro le palpebre, un quaderno e mia madre che scrive.

Mia madre aveva un diario segreto?

Subito dopo quel diario finisce sotto al suo letto.

Apro gli occhi e guardo dritto nei suoi, sono felici ma sotto a quella felicità riesco a leggere la preoccupazione per quello che sta per succedere… e qualcos'altro che non riesco a capire.

-Voglio quella pizza, subito- dice lei facendomi un'occhiolino, poggia il braccio sulla mia spalla ed entriamo in casa.

-Ditemi che stanno arrivando quelle pizze- dico mentre io e mia madre ci togliamo i piumini.

Quando ci voltiamo vediamo Waverly sul divano che legge un libro, Claire stesa a terra e Nicole che guarda la tv.

Mi volto verso mia madre che alza gli occhi al cielo facendomi segno verso Waverly e poi fa due righe sulle guance.

Guardo meglio zia e noto che ha le guance bagnate.

-Oh avanti, non possiamo nemmeno avere un po' di privacy?!- chiedo e tutte e tre spalancano gli occhi.

-Non abbiamo visto o sentito niente- dice Claire.

-Oh si, perché tu sei stesa a terra a non far niente per quale motivo? Al massimo hai sempre un libro in mano- dico poggiando una mano sul fianco.

-Chi ti dice che non ne ho già finito uno?- chiede ed io ghigno avvicinandomi a lei.

-Okay okay, prima che si commetta un omicidio scusateci non lo faremo più- dice Waverly e mia madre mi affianca, Nicole sorride e guarda entrambe.

Mi volto verso mia madre e noto che abbiamo assunto la stessa posa, entrambe abbiamo adesso le braccia incrociate, sorrido e scuoto la testa.

-Le pizze arrivano tra poco comunque- dice Nicole ed io mi siedo sulla schiena di Claire che cercava di alzarsi.

-No ti prego, pietà- dice arrendendosi dopo qualche secondo.

-Perché mai, sei così comoda- dico e poco dopo mi ritrovo col culo a terra perché mi pizzica il fianco e lei ne approfitta per divincolarsi.

-Che film avete scelto?- chiedo subito dopo restando seduta ai piedi del divano, affianco a me Claire.

-Stavamo cercando qualcosa di interessante peste- dice Waverly spettinandomi leggermente.

-Genere?- chiede Nicole.

-Horror- rispondiamo all'unisono io e Wynonna.

-Me ne bastava una, ora c'è anche il suo clone- dice Nicole facendomi l'occhiolino.

-Hey, puoi goderti questo spettacolo due volte, di cosa ti lamenti- dice mia madre indicando tutto il suo corpo facendomi ridacchiare.

-Che ne dite di una commedia?- dice Claire.

-Sempre meglio dell'horror- dice Waverly.

-Bene, votazioni… chi è per l'horror?- chiede Nicole ed io e mia madre alziamo la mano.

-Chi per la commedia?- dice dopo e le tre restanti alzano le mani.

-Abbiamo vinto- dice facendo la linguaccia a mia madre.

-Hai scelto il miglior cagnolino della zona sorellina, complimenti- ribatte Wynonna ricevendo un cuscino in faccia da Nicole, io e Claire scoppiamo a ridere.

Scegliamo il film e poco dopo arrivano le pizze, le portiamo in cucina e le mangiamo tra qualche chiacchiera.

Principalmente sono chiacchiere basate sulle nostre vite giornaliere.

Cosa facciamo io e Claire come routine al di fuori del dare la caccia ai mostri, cosa fanno loro tre qui, e finite le pizze questa volta sono Waverly e Nicole a trattenermi un attimo.

-Io preparo i bicchieri- dice Wynonna.

-Io il Whiskey, vi aspettiamo di là- dice Claire guardandomi e si allontana solo quando le faccio segno di stare tranquilla.

-Ti vuole molto bene- dice Waverly sedendosi in braccio a Nicole.

-Già- rispondo sedendomi sulla sedia di fronte.

-Molto, molto, ma molto bene- dice Nicole ed io faccio roteare gli occhi.

-Sei davvero uguale a tua madre- sussurra Waverly facendomi ridacchiare.

-Lo so- dico dopo un sospiro.

-Cosa?- chiede Nicole con in viso stampata la classica espressione di chi sa tutto e fa la finta tonta.

-Che le piaccio in quel senso- dico guardando entrambe e loro sorridono.

-E?- chiede zia Waverly.

-Non posso- rispondo e zia Nicole assottiglia lo sguardo.

-Perché?- chiede alzando un sopracciglio confusa, sospiro e mi passo una mano tra i capelli.

Guardo verso il salotto e vedo mia madre ridere a qualcosa che Claire ha appena finito di dire.

-Non posso ferirla- dico continuando a guardarla per poi voltarmi verso di loro che, stranamente, sorridono.

-Oltre ai rischi che ti prendi nel combattere demoni dovresti prenderne qualcuno in più- ridacchia Nicole.

-Sono andata a letto con un sacco di gente sperando che questa cotta le passasse- dico esasperata ma tenendo un tono di voce basso.

-Tesoro, è cotta a puntino… e avrei preferito non saperlo- dice Waverly coprendosi momentaneamente il viso con le mani.

-Anche io avevo paura di poter ferire Waves, sai?- dice zia Nic attirando l'attenzione di entrambe.

-Davvero?- chiede Waverly.

-Assolutamente, ancora oggi ne ho… ed ho sempre paura di perderti- dice mentre si guardano negli occhi, io sorrido vedendo quello che per me era sempre stato dipinto come vero amore.

-Perché?- chiede Waverly accarezzandole una guancia.

-Perché ho sempre paura di non riuscire a proteggerti visto quello che facciamo, anche se so che tu sei una delle donne più forti che io conosca- dice Nicole per poi prenderle la mano e baciargliela, erano completamente perse l'una nell'altra.

-Ho paura che un giorno tu possa stancarti di me ed accorgerti che non sono come ti aspettavi che fossi, ho paura di poterti ferire di nuovo dopo la storia del certificato e… mi chiedo ogni giorno che cosa ho fatto per meritarti- dice mentre mia zia ha le lacrime agli occhi.

-Mi proteggi sempre Nic, e non potrei mai stancarmi di te. Litigheremo ancora forse, ma il nostro amore andrà sempre oltre ad ogni litigio- dice mia zia per poi baciarla, io cerco a tutti i costi di trattenere un "awww" vedendo tutta quella tenerezza.

Quando si staccano si sorridono e poi Nicole scuote la testa tornando a guardare me.

-Quello che volevo dire- dice per poi sorridere sentendo come Waverly si stringe di più a lei.

-é che se tu non rischi, potresti perdere qualcosa di simile- dice indicando se stessa e poi Waves.

-Ti piace e non puoi negarlo, devi solo farti avanti e rischiare un po' di più… fare il famoso salto nell'oceano- dice ridacchiando voltandosi verso Nicole, io sorrido e poi sospiro.

-Forse avete ragione- dico e loro alzano un sopracciglio.

-Senza il forse?- dico e Waverly arriccia il naso sorridendo.

-Senza il forse- risponde per poi alzarsi e scompigliarmi i capelli.

-Andiamo da quelle due prima che si finiscano il Whiskey da sole- dice prendendo per mano Nicole, mi da un bacio sulla guancia mentre zia Nic me lo da sulla fronte.

Una volta in salotto Nicole e Waverly si sistemano sul divano, Wynonna si tiene la poltrona mentre io e Claire restiamo ai piedi del divano sedute a terra.

A circa metà film sento Claire poggiare la testa sulla mia spalla così avvolgo le braccia alla sua vita e, come sempre abbiamo fatto, la faccio sedere tra le mie gambe e poggiarsi a me, subito dopo ci cade una coperta addosso e guardo mia madre che mi sorride e mi fa un occhiolino.

Copro sia me che Claire e continuiamo a guardare il film, ridendo alle scene più divertenti, finché non finisce.

-Io non ho sonno, chi vuole vederne un altro?- chiede mia madre e tutte optiamo per un altro film.

Circa a metà scopro che Claire si è addormentata e così anche zia Waverly.

-Direi che è ora di andare a dormire- dice Nicole guardando le due addormentate.

-Direi di si, riposiamo visto che domani si scatenerà il caos- dice mia madre alzandosi in piedi.

-Hai bisogno di una mano?- chiede guardando Claire ed io scuoto la testa.

-Ormai so come fare- dico ridacchiando.

Mi sposto da dietro di lei che in automatico finisce contro il divano, mi alzo in piedi e poi la prendo in braccio.

Subito dopo fa la stessa cosa Nicole e dopo un buonanotte generale, un bacio sulla fronte a me e zia Waverly da parte di Wynonna, andiamo tutte a dormire.

Arrivata in stanza cambio velocemente Claire mettendola successivamente sotto le coperte, poi faccio la stessa cosa con me.

Sospiro e comincio a pensare alla visione che avevo avuto toccando la fronte di mia madre, a quanto pare aveva un diario segreto… ma perché mostrarmelo? Dovevo leggerlo?

-Riposati, sento i tuoi ingranaggi da qui- dice Claire di punto in bianco.

-Come…? Stavi dormendo- sussurro e lei ridacchia.

-Conosco i miei polli- dice aprendo piano gli occhi.

Io ero in posizione supina con le braccia dietro la testa, mentre lei era su un fianco rivolta verso di me.

-Non riesco a prendere sonno- sbuffo e lei sospira.

-Se non la smetti di pensare ci credo che non prendi sonno- dice ormai del tutto sveglia anche lei.

-Non so perchè ma ho poggiato la fronte su quella di mia madre ed ho visto che tiene un diario segreto sotto al suo letto- dico e lei alza un sopracciglio.

-Quindi non sai se devi leggerlo oppure no?- chiede ed io annuisco voltandomi nella sua direzione.

-Esatto… in più abbiamo l'obbligo di tornarcene nella nostra linea temporale domani sera- dico e lei sgrana gli occhi.

-COME SCUSA?!- dice ed io le tappo la bocca perché aveva gridato.

-Abbassa la voce… dobbiamo tornare nella nostra linea temporale appena tutto inizia, forze maggiori non vogliono che io intervenga quando tutto tornerà nella norma… ho già fatto abbastanza casini a quanto pare e potrei subire gravi conseguenze se non obbedisco- rispondo e lei aggrotta le sopracciglia per poi chiudere gli occhi e sospirare.

-A tempo debito capirai se dovrai leggere quel diario o meno, ora per favore dormiamo o mi viene mal di testa- dice chiudendo gli occhi e dandomi le spalle.

Sospiro e mi avvicino a lei abbracciandola da dietro, la sento irrigidirsi per un secondo e poi si rilassa.

Non lo avevo mai fatto prima ma dovevo cominciare ad ascoltare i consigli che mi erano stati dati quel giorno e mettermi in gioco un po' di più.

 

 

A/a:

Lol, un po' di tenerezza prima dei guai... giusto?

Spoilernotspoiler

Scherzi a parte... cosa ne pensate?

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il giorno dopo mi sveglio, come sempre, per prima e scendo in cucina per iniziare a preparare la colazione.

Con mia sorpresa trovo mia madre già sveglia seduta al tavolo con una tazza di caffè.

-Buongiorno- dico avvicinandomi e lasciandole un bacio sulla fronte.

-Buongiorno tesoro- risponde guardando fisso nel suo caffè.

-Qualcosa non va?- chiedo e lei sospira.

-A parte il fatto che oggi ci sarà l'inizio dell'apocalisse ed io non so cosa aspettarmi... tutto bene- dice sarcastica ed io ridacchio.

-So che salverai il mondo- dico poggiando le mani sulle sue spalle e lei si appoggia a me chiudendo gli occhi.

-Ma non voglio che qualcuno si faccia male- sospira ed io le sposto una ciocca di capelli da davanti il viso.

-Nessuno si farà male- rispondo baciandole la fronte.

Desideravo davvero con tutta me stessa che le cose sarebbero andate per il verso giusto.

 

La mattina fu abbastanza tranquilla, per pranzo arrivarono anche gli altri e ovviamente iniziarono a fare dei piani nel caso si fossero presentate diverse situazioni.

Ad un certo punto a metà pomeriggio mia madre si allontana per qualche minuto sparendo in camera sua mentre io rimango appoggiata allo stipite della porta della cucina ad osservare gli altri.

-Dici che sta scrivendo sul diario?- chiede Claire alle mie spalle facendo perdere cinque anni di vita.

-Può essere ma, per favore, evita di farmi perdere cinque anni di vita- rispondo guardando gli altri che ridono.

-Quando torna devi andare a leggerlo e vedere cos'ha in mente- risponde ed io alzo un sopracciglio.

-Dovrei leggere il diario di mia madre?- chiedo perplessa.

-Si, solo l'ultima pagina per vedere cos'ha in mente- risponde ed io alzo gli occhi al cielo.

-é un si?- chiede ed io annuisco ricevendo un bacio sulla guancia come premio prima che anche lei raggiunga gli altri.

Raggiungo anche io gli altri e dopo mezz'ora sento due braccia abbracciarmi da dietro all'altezza del collo, mi volto e vedo mia madre sorridermi e poi sorride anche verso tutti gli altri.

In quell'esatto momento mi viene una forte fitta alla testa da farmi mancare il fiato.

-Alice, Alice?! TUTTO BENE?- urla mia madre prendendomi il viso tra le mani.

Sento vari rumori, probabilmente le sedie che si spostano, ma tutto ciò che vedo è l'immagine di mia madre che brinda con gli altri.

Bevono tutti tranne lei e Waverly, gli altri poco dopo svengono.

Sento il tempo fermarsi per qualche secondo e la frase "Non ti resta molto tempo, LUI ha voluto darti un piccolo indizio" detta dalla stessa donna che mi aveva dato la bella notizia di non giocare con LUI.

-Alice, torna da me- la voce di Claire, con quelle semplici parole riprendo a respirare e subito prendo una grande boccata d'aria.

-Cos'è successo?- chiede mia madre mentre io sento uno strano gusto metallico in bocca e qualcosa darmi fastidio nel naso, appunto appena abbasso la testa mi accorgo che sta sanguinando.

Afferro un fazzoletto e me lo porto alla bocca, sputo e scopro che è sangue, stessa cosa per il naso, sta sanguinando.

-Cosa succede?- chiede mia madre preoccupata.

-Non era mai successo, non lo so- dice Claire preoccupata anche lei.

-Acqua, Succo, Whiskey, qualcosa che mi tolga questo gusto- dico a fatica tenendomi il naso mentre rifletto su ciò che avevo visto.

Mi viene passata una bottiglia e bevo, succo ai mirtilli, zia Waverly sicuro.

-Vado in bagno e arrivo- dico alzandomi tenendomi al tavolo.

-Ti accompagno- dice mia madre ma io mi volto e sorrido facendole un'occhiolino.

-Ci vuole ben altro per stendermi- dico e lei scuote la testa.

Raggiunto il piano di sopra mi dirigo in camera di mia madre prendendo subito il diario, apro l'ultima pagina e leggo:

"Non possono soffrire, non posso rischiare che si facciano del male. Se qualcuno deve pagare per ciò che ha fatto Wyatt tempo fa, quella sono solo io".

BINGO!

Ecco dove aveva sbagliato mia madre.

Aveva, come sempre, deciso di fare di testa sua.

Rimetto il diario sotto al letto e corro al piano di sotto, il mal di testa stava aumentando, qualcuno stava cercando di riportarmi nel mio tempo contro la mia volontà.

-Mamma!- urlo alla fine delle scale rischiando di cadere a terra.

Mia madre mi raggiunge subito afferrandomi per le spalle.

-Devo parlarti, subito... qualcuno sta cercando di riportarmi indietro e non mi resta molto. CLAIRE VIENI QUI!- urlo senza distogliere lo sguardo da mia madre.

Qualcuno mi stava forzando a sentire quello che mia madre, e tutti gli altri, stavano provando ma allo stesso tempo si sforzavano di nascondere.

Mi inginocchio a terra ed urlo, era troppo, era la mia punizione per aver incasinato la linea temporale.

Urlo ancora e il naso riprende a sanguinare, comincio a piangere senza accorgermene.

-Alice, torna da me, sono qui!- dice mia madre ed io spalanco gli occhi respirando ma senza smettere di piangere.

Sentivo le loro più profonde paure, le loro sofferenze, il male che ognuno di loro ha provato durante la loro vita e di ognuno stavo rivivendo i momenti più dolorosi... tutti assieme.

Non era solo un male mentale ma anche fisico.

Urlo ancora una volta e sento mia madre prendermi tra le braccia.

Tutte quelle sofferenze le avevano vissute da soli.

Urlo ancora e sento il sangue scorrermi su un fianco, Waverly quando era stata presa di striscio.

Il male al petto quando Willa aveva sparato a Nicole, le torture subite da mia madre a causa di quel redivivo.

-Alice parlami, se non hai molto tempo resisti a qualsiasi cosa ti stia succedendo, per favore- dice passandomi una mano sulla fronte.

-Non devi fare tutto da sola, stai sbagliando. Dovete risolvere tutto questo assieme- dico facendo fatica a respirare.

-Cosa- comincia ma la fermo.

-Ho visto che nascondevi un diario sotto al letto, sono andata a leggere l'ultima pagina perché ho visto il mio passato che sarà il tuo futuro. Cercherai di fare tutto da sola dando del sonnifero agli altri... quando ti verrà questo istinto non farlo, sarà la rovina di tutto. Per favore mamma, non farlo. Non devi pagare TU per ciò che ha fatto Wyatt- dico per poi nascondere il viso nel suo collo e respirare il suo profumo.

Sentivo il corpo bruciare e dolore ovunque, faticavo a respirare.

-Devi tenere in vita Julian o prenderà Waverly- sussurro vicino al suo orecchio e il male che sentivo ora è come se fosse raddoppiato.

-Cosa ti sta succedendo?- chiede Claire preoccupata.

-Sto pagando per quello che ho fatto, tutto ha un prezzo- dico ridacchiando per poi urlare, del sangue mi scorre lungo il collo, poi cominciano a comparire dei lividi.

-Dobbiamo tornare indietro- dice subito Claire avvicinandosi a me e prendendomi la mano.

-Non è ancora il momento, non sarò io a riportarci indietro questa volta- dico e urlo di nuovo, dolore mentale... ciò che mia zia aveva provato con Jolene, come si era sentita e cosa aveva provato.

Una delle mie paure più grandi, la solitudine.

Urlo ancora rannicchiandomi su me stessa piangendo ed urlando mentre tutti gli altri mi guardano preoccupati senza sapere cosa fare.

-Mamma- sussurro alzando il viso per incontrare il suo.

-Sono qui- dice lei baciandomi la fronte con le lacrime agli occhi.

-Ti prego, fai come ti ho detto- sussurro e lei annuisce.

-Claire- la chiamo voltandomi prona cercando di respirare meglio.

La voce sparisce e non riesco a parlare, zia Waverly quando le avevano rubato la voce.

-Cosa?- chiede lei guardandomi, provo a parlare ma niente.

-Sta rivivendo le nostre vite- dice Nicole dopo qualche secondo ed io annuisco.

-Le nostre sofferenze- precisa Waverly ed li guardo tutti piangendo mentre Claire mi tira a sedere.

-Respira, finirà presto- dice ed io scuoto la testa per poi guardare mia madre, baciarla sulla fronte e farle segno di allontanarsi.

-Ci rivedremo- promette ed io annuisco per poi spalancare la bocca dal dolore, ma nessun suono viene emesso.

Stavo rivivendo la temporanea morte di mia madre.

In quel momento tutto viene illuminato da una luce accecante ed io sento le forze venirmi a mancare.

Chiudo gli occhi e sento tutto il corpo formicolare.

 

 

 

-Alice Michelle Earp Holliday- sento la voce di mia madre chiamarmi così apro gli occhi.

Mi guardo attorno ed è tutto... rosa?

-Odio il rosa- sussurro e lei ridacchia.

-Lo odi anche tu- rispondo e lei ghigna divertita.

-Cosa dovrei fare con te?- chiede ed io aggrotto le sopracciglia, mi guardo meglio in giro e ora capisco.

-Sei Lui, vero?- chiedo e in cambio ricevo una piccola risata.

-Si, assumo la forma della persona che più viene stimata dal mio interlocutore... e a quanto pare tu stimi molto tua madre- dice Lui guardandomi dritta negli occhi.

-Già- dico mettendomi in piedi restando ferma sul posto.

-Ciò che hai fatto ti condanna direttamente all'inferno, lo sai?- dice ed io annuisco.

-Del resto è nel DNA degli Earp essere condannati- rispondo ridacchiando e Lui scuote la testa.

-Sei intervenuta nella linea temporale, nel corso degli eventi che io ho programmato e costruito per un bene egoista- dice ed io alzo un sopracciglio.

-Hey! L'ho fatto per salvare l'umanità! Probabilmente il tuo piano aveva qualche faida visto che l'inferno si stava scatenando sulla terra!- rispondo e sento tutto attorno a me tremare.

-Bada a come rispondi ragazzina- risponde Lui.

-Vuoi dirmi che il tuo piano era scatenare l'apocalisse sulla terra?- chiedo incrociando le braccia sotto al seno, non ricevo risposta.

-Appunto- dico puntando la figura di mia madre con una mano che poi mi porto sul fianco.

-Hai creato due linee temporali ed una deve andare distrutta- riprende subito dopo.

-Distruggi quella dell'apocalisse- rispondo subito.

-Per quale motivo?- chiede.

-So che noi umani siamo dei poveri imbecilli che capiscono troppo tardi gli errori che abbiamo commesso e all'ultimo cerchiamo di rimediare... a volte riuscendoci altre no... ma meritiamo tutti una seconda possibilità. Aiutaci e noi coi mezzi che ci fornisci cercheremo di migliorare- rispondo.

-Quindi non hai fatto tutto questo per riavere indietro tua madre e il resto della tua famiglia?- domanda ed io scuoto la testa sospirando e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.

-All'inizio si- ammetto guardandolo negli occhi.

-Ma stando con loro ho capito molte cose e spero che alcune le abbiano capite anche loro- rispondo e Lui mi guarda con un sopracciglio alzato.

Corrugo un attimo la fronte ripensando alle sue parole.

-Mi stai dicendo che nel mio prossimo futuro ci sarà tutta la mia famiglia?- chiedo scettica.

-Non lo so, ancora non ho tessuto i fili di quella linea temporale- risponde.

-E Claire?- domando.

-Mi ascolti quando parlo?!- dice scocciato assomigliando molto a mia madre, ridacchio e rimango in silenzio.

-Cosa sei disposta a perdere per avere quel futuro?- chiede dopo qualche secondo di silenzio, mi fermo e rifletto.

-Niente- rispondo guardandolo negli occhi azzurri di mia madre.

-Mi hai tolto tutto, mi hai letteralmente fatto passare le pene dell'inferno per aver cercato di salvare l'umanità quindi si... non voglio perdere niente di quello che mi sono guadagnata- rispondo sfidandolo.

-Ad ogni richiesta corrisponde un sacrificio- dice guardandomi negli occhi.

-Allora prendi me. Io per prima ho sbagliato tornando indietro nel tempo per salvare il mondo, io ho incasinato la linea temporale, io ho suggerito a mia madre e agli altri cosa fare per non aprire le porte dell'inferno oltre a quelle del paradiso. Devi prenderti qualcosa in cambio? Prendi me- rispondo sicura guardandolo negli occhi.

Lo vedo sorridere e scuotere la testa ridacchiando.

-Adoro voi Earp, sai?- dice sedendosi su uno sgabello comparso all'improvviso.

-Siamo unici nel nostro genere, lo so- dico per poi ridacchiare.

-Quindi sacrifichi te stessa per il bene dell'umanità?- chiede Lui guardandomi fisso, il volto inespressivo questa volta.

-Si- rispondo decisa.

-Bene, allora fai buon viaggio- risponde prima di sparire, di nuovo il buio torna a farmi compagnia.

 

 

 

A/a:

Penultimo capitolo di questa storia.

Devo ammettere, avevo iniziato a scrivere questa FF per gioco e inaspettatamente mi sono accorta che la stavo dedicando ad una persona per me molto importante. Non voglio dilungarmi molto su chi e perché, diciamo che una volta che l'ho finita e l'ho riletta tutta d'un fiato (motivo per cui molto probabilmente ci sono ancora degli errori) ho esclamato un "Oh cazzo, non mi ero accorta di averla scritta per te mamma"... quindi si... siamo al penultimo capitolo.

Fatemi sapere cosa ne pensate.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Lentamente comincio a riprendere conoscenza ma non riesco a muovere un muscolo dalla stanchezza… o forse è quella che si chiama paralisi del sonno?

-Bene piccola Earp, vedo che ti stai riprendendo- conosco quella voce… l'ho vista nel passato.

E' la sua messaggera, se così si può chiamare.

-Strano ma vero anche le divinità hanno un cuore- dice ridacchiando.

-Quindi non ti ha tolto la vita ma ti ha semplicemente tolto il tuo dono, la tua abilità di viaggiare nel tempo. Hai detto che avresti sacrificato te stessa per l'umanità, gesto nobile da parte tua, così ha deciso di prendersi solo una parte di te- continua.

-Gli Earp… una maledizione ed una benedizione al contempo- dice ridacchiando.

-Tutti si ricordano che sei andata nel passato e tutti sanno che cosa sarebbe accaduto oggi, tu ancora hai i tuoi ricordi- continua.

-Non ti dico chi è presente o meno in questo tuo presente, dovrai scoprirlo da sola- continua e sento due dita sfiorarmi il viso.

-La tua missione è finita- dice lasciandomi un bacio sulla fronte e in quel momento apro gli occhi e riesco a muovermi, di lei nessuna ombra.

Prendo una boccata d'aria a pieni polmoni, come se fino a quel momento mi fossi trovata sott'acqua, e mi guardo attorno.

Tutto tranquillo, io ho ancora 27 anni, sono in camera mia.

Mi avvicino alla finestra e c'è un giardino… non sono da Gus ma sono al podere.

-Alice! Il pranzo è pronto, scendi il tuo culo dal letto!- urla mia madre.

In quel momento una serie di ricordi mi attraversa la mente, è il mio nuovo presente, è la mia nuova vita.

Ci sono ancora tutti e le porte dell'inferno non si sono mai aperte.

La porta si apre e trovo mia madre sul ciglio della porta, una spalla appoggiata allo spigolo.

E' invecchiata magnificamente visto la sua bellezza.

-Siete ancora vivi- sussurro e lei annuisce.

-Grazie a te, si- risponde ed io comincio a piangere.

-Ci hai salvati tutti ed avevi ragione, sono fiera di te- dice sedendosi affianco a me abbracciandomi.

-Io lo sono di voi- sussurro in risposta.

Mi aggrappo a lei cominciando a piangere e singhiozzare, nel frattempo sento altri passi sulle scale.

-Ecco la mia bambina- dice mio padre sorridendomi, era invecchiato… non era più un vampiro?

-Non sei più un vampiro?- chiedo e lui annuisce, dei flashback su come era tornato umano compaiono nella mia mente e sorrido… aveva scelto la famiglia.

Mi alzo e abbraccio anche lui, subito dopo zia Waves e Nicole e zio Jeremy.

Mi guardo attorno, mancava qualcuno all'appello.

Altri flashback, eravamo amiche e nulla di più, lei continuava a provare qualcosa per me ma non me lo aveva mai detto.

-C'è nessuno?- chiede una voce al piano di sotto e subito sorrido.

-Vai da lei- dicono mia madre, zia Waves e zia Nicole all'unisono, mio padre e Jeremy ridacchiano.

Scendo di corsa le scale e la trovo in mezzo alla sala che si guarda attorno.

-Hey bella addormentata, ci hai salvati tutti- dice ridacchiando, ricordava anche lei.

Cammino velocemente verso di lei.

-Cos- non finisce la frase perché le mie labbra si posano sulle sue.

-Ce l'abbiamo fatta- ripeto per poi baciarla di nuovo, lei sorride nel bacio e sento zia Nicole e mia madre esclamare un "Finalmente" per poi darsi sicuramente un cinque.

Quando mi stacco da lei la guardo negli occhi e sorrido.

-Questo non me lo aspettavo- dice ed io ridacchio.

-Avrei dovuto farlo prima- rispondo poggiando la fronte alla sua.

-Hey cugina, non si saluta?- chiede una ragazza dietro Claire.

Cugina?

Altri flashback… Fauna, la figlia di Waverly e Nicole.

Sorrido ed emetto un gridolino, eravamo come sorelle visto che siamo cresciute assieme, lei aveva quattro anni in meno di me.

Saluto anche Gus che era arrivata con lei.

La abbraccio stretta e mi guardo attorno cominciando a piangere silenziosamente, guardo uno ad uno i volti di quelle persone.

-Ben tornata a casa- dice mia madre e il mio sorriso si espande.

 

 

 

A/a:

Bene bene, ultimo capitolo e il più corto di questa FF... cosa ne pensate?

Stavo per farla finire in tragedia del tipo: Alice non riesce a salvare il suo mondo e vede morire Claire davanti ai suoi occhi e subito dopo moriva anche lei ma... QUALCUNO MI HA MINACCIATA DI MORTE SE LO AVESSI FATTO! Quindi ho ben pensato di dare un lieto fine a tutto (love ya s XD ).

Ammetto che mi sono affezionata un sacco al personaggio di Alice perché lei ha avuto una seconda opportunità dove io non potrò mai averla quindi, cara mia, non sprecarla e goditi la vita XD

Detto ciò... prima FF Long conclusa dopo non so quanto tempo.

Sto scrivendo, in mezzo a tutte le altre FF che sto continuando o scrivendo e che ho nelle bozze non ancora pubblicate, alcune WayHaught... vi andrebbe di leggerle o devo semplicemente buttarle via?

Fatemi sapere ;)

P.s Sono troppo contenta per Dominique *.*

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