Merry Little Christmas

di ___Page
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrocco ***
Capitolo 2: *** Pura, semplice logica ***
Capitolo 3: *** Tutti insieme appassionatamente ***
Capitolo 4: *** Questione di stile ***
Capitolo 5: *** Domande esistenziali ***
Capitolo 6: *** O lui o me ***
Capitolo 7: *** Il regalo più bello ***
Capitolo 8: *** Rosso ***
Capitolo 9: *** Fresco Natale ***
Capitolo 10: *** Biscotti e sospetti ***



Capitolo 1
*** Arrocco ***


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Giorno: 15 dicembre
Tema: Imprevisti
Prompt“Credi che quelle scintille/fiamme/fumo/odore strano siano un buon segno?" // "Assolutamente no!" (Bonus: "ma abbiamo di meglio da fare...")


 

ARROCCO


 
«Tu lo senti?» domandò pacato, senza alzare la testa né accennare a staccare la mano dal mento.
«Che cosa, lo sfrigolio, il fumo o questo suono che ricorda una specie di lamento?»
«Tutti e tre» ribatté monocorde, spostando l’alfiere.
«Arrocco» dichiarò l'altro, invertendo i pezzi coinvolti. «Comunque credo che tuo cugino Rufy, e i suoi discutibili amici, quello con il nasone e quello che gira in mutande, abbiano scommesso a chi teneva più a lungo infilati nel naso i bastoncini scintillanti. Accesi»
Law sollevò un sopracciglio e gli occhi sul prozio. Dal giardino le urla non accennavano a smettere ma visto lo scenario appena rivelato potevano essere di agonia come di auto-incoraggiamento.
Di certo non sembravano un buon segno e se ancora non lo erano, un brutto segno, lo sarebbero diventato.
«Ragazzo, tocca a te»
Ma la partita a scacchi con Crocus all’antivigilia era sacra e fuori c’era abbastanza neve per applicare una veloce manovra di refrigeramento anche all’ultimo minuto. Non era proprio il caso di allarmarsi. Dopotutto, a Natale era giusto stare tutti più rilassati.

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Capitolo 2
*** Pura, semplice logica ***


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Giorno: 16 dicembre
Tema: Addobbi
Prompt: A ha un'idea tutta sua su come si prepara l'albero. Cosa succederà a B? ----> Prompt riadattato. 
Note: Questa flash è un missing moment della mia long Castle on the Hill. Non è necessario averla letta per capire il seguente parto della mia mente, basta sapere che Law è il mentore di Ishley e non stupirsi dello strano assortimento di personaggi, in uno slancio di fede verso di me. Grazie a tutti voi che siete qui, hope you'll enjoy it. Page.  



 

PURA, SEMPLICE LOGICA



«Ish non puoi essere seria»
La moretta si girò verso le amiche, sinceramente perplessa.
«Perché no?» domandò e Reiju si scambiò un’occhiata con Aisa.
Era stata un’idea carina aiutarsi a vicenda a fare gli addobbi nelle rispettive case, anche se lei una parte ci aveva tenuti a farli con Sabo, in onore del loro primaoNatale insieme. Ma ora cosa c’era che non andava?
«Io dico che lo è»
«Ma non ha nessun senso!»
«Certo che ce l’ha» si accigliò Ishley, scuotendo appena il capo.
«Ma tu sei disordinata allo stremo e poi ti impunti su queste cose?!» protestò ancora Aisa.
Ishley sbatté le palpebre un paio di volte, cercando con gli occhi un aiuto da Perona, però troppo impegnata a cucinare i biscotti di Natale per accorgersene.
Non capiva cosa c’entrasse, davvero. Erano due questioni totalmente diverse.
«Ma scusate…» indicò ancora una volta le statuette del presepe shandiano. «Il tipo che dorme non può stare accanto a quella che suona. Se quella suona lui come fa a dormire?» allargò le braccia, gomiti chiusi e palmi al soffitto, certa che una spiegazione così non potesse che venire accolta come logica e inoppugnabile.
E allora perché Praline ghignava così divertita?!
«O per i ceppi di Roger, ma è veramente seria» mormorò Aisa, allibita.
«E questo, bambine mie...» annunciò solenne Praline «...è quello che succede a stare troppo a contatto con il dottor Occhiaia»
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Tutti insieme appassionatamente ***


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Giorno: 17 dicembre
Tema: Tradizioni
Prompt
Lo stesso identico film ogni Natale



 
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE


 
«Ma non si potrebbe vedere qualcosa di meno natalizio?»
«Ma il senso di questa domanda? È la Vigilia!»
«Okay, ma Rakoyou ha ragione, mica c’è una legge che ci impone di vedere per forza un film di Natale solo perché è la vigilia» protestò anche Deuce, strappando un convinto cenno del capo a Bay.
Marco lasciò vagare gli occhi per la stanza, rimpallando da uno all’altro dei suoi fratelli, fino a incrociare quelli dell’unica altra persona che appariva sana di mente quanto lui, anche se era, appunto, solo apparenza, perché Halta, se si impegnava, sapeva essere peggio di tutti loro messi assieme. Ma Halta sapeva, come lo sapeva Marco, che era inutile sprecare energie in quel momento.
«Mettiamolo ai voti!» propose stentoreo Vista.
Tanto finiva sempre alla stessa maniera.
Non imparavano mai.
«La scimmia non conta!» mise in chiaro Deuce, indicando il primate appollaiato sulla spalla di Douma che scoccò un’occhiata belluina al fratello.
«Ehi che succede qui?»
Non imparavano proprio mai.
Il silenzio calò improvviso in salotto, mentre Edward si affacciava dalla porta.
«Uh? Oh no, no, niente papà!» ci provò in un disperato tentativo Bay.
Disperato e vano.
Non imparavano veramente e proprio mai.
Edward li scrutò qualche istante, prima di sgranare appena gli occhi, colto da improvvisa illuminazione. «Già che siete tutti qui perché non guardiamo un bel film tutti insieme?» bofonchiò avanzando fino alla poltrona e appropriandosi del telecomando.
Marco non riuscì a non rispondere al ghigno di Halta, mentre Bay sospirava tragicamente e Rakoyou borbottava che lo sapeva che sarebbe finita così.
Ovviamente era finita così, come ogni anno. Anche quell’anno ci avevano messo troppo a scegliere.
E anche quell’anno “Tutti insieme appassionatamente”.




Note: Non è stato facile scegliere un film adatto al buon vecchio Eddy Daddy ma ho pensato che fosse tremendamente evocativo. Ai posteri l'ardua sentenza e a voi che avete letto un grazie! Page. 

 

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Capitolo 4
*** Questione di stile ***


 
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Giorno: 18 dicembre
Tema: Regali
Prompt
Regali imbarazzanti da fare
Note: Storia liberamente ispirata a fatti, ahimé, realmente accaduti un Santo Natale di alcuni anni fa.  

 


QUESTIONE DI STILE

 
«Dai non può essere così tragico» tentò di rabbonirla Lamy, guadagnandosi un’occhiata assassina.
«Non così tragico? Non così tragico?!»
«Ma tu perché gliel’hai data da aprire a casa sua allora?»
«A dire il vero la domanda giusta sarebbe perché gli ha fatto quel regalo, tanto per cominciare» precisò Sugar, con il suo tono perennemente annoiato. «Non che io disapprovi, chiariamo…»
Pudding spostò gli occhi da una all’altra amica, che la fissavano attraverso le rispettive webcam, in attesa.
«Lui… la voleva! Ma io come potevo immaginare?! Oggi vado a conoscerli per la prima volta, mi hanno invitato per il panettone e io… io… chissà cosa penseranno» mugugnò disperata l’adolescente, spiaccicandosi le mani in faccia.
«Beh cosa vuoi che pensino? Saranno tutti fieri di lui, no?»
Pudding lasciò scivolare via le mani e riportò la propria attenzione su Sugar che si strinse nelle spalle.
«Voglio dire, tu e Yonji state insieme da quattro mesi e gli hai già regalato una maglietta con scritto Orgasm Donor»
 

 

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Capitolo 5
*** Domande esistenziali ***


 
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Giorno: 19 dicembre
Tema: Neve
Prompt
“Per colpa tua ho la neve in posti che neanche pensavo di avere!"
Note: Vi chiedo umilmente perdono. 


 
DOMANDE ESISTENZIALI




«Usopp dai! Eddai! Ma perché fai così?!» protestò dietro all’amico che, cipiglio adombrato e passo di marcia, si allontanava senz’accennare a fermarsi.
«Piantala Rufy! Io sono il primo che adora battagliare a palle di neve ma c’è un limite a tutto! Santo cielo ho la neve in posti che neanche pensavo di avere! Ed è gelida!» sbraitò il nasone, dimentico della sua naturale codardia di fronte alla fastidiosa sensazione che gli faceva battere i denti.
L’espressione di Rufy virò dal deluso al perplesso, mentre una mano saliva a grattare la nuca mora in un gesto neanche pensato, tipico di quando il più giovane dei Monkey non riusciva a comprendere qualcosa in apparenza e per il resto del mondo semplice.
«Ma in che senso scusa?»
Usopp strabuzzò gli occhi. Se cercava rogne, aveva scelto il giorno sbagliato. «Rufy ho la neve persino nelle mutande!!» pestò un piede a terra, inducendosi brividi in tutto il corpo il cui epicentro si trovava in luoghi dove mai avrebbe voluto provare un simile gelo. Ma Rufy stava veramente tirando la corda a fingere di non capire che si riferiva alle manciate di neve che gli aveva infilato nei boxer, tenendolo inchiodato al suolo con la sua elastica mole.
Rufy sbatté le palpebre un paio di volte per poi sgranare gli occhi lentamente. Usopp trattenne a stento un gemito. Che gli prendeva adesso?! Voleva andare a cambiarsi, dannazione!
«Posti che neanche pensavi di avere? Ma Usopp… non ti sei mai chiesto come fai a fare la cacca?»

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Capitolo 6
*** O lui o me ***


 
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Giorno: 20 dicembre
Tema: A Natale siamo tutti più buoni
Prompt“O se ne va quel pupazzo di neve o me ne vado io”
Note: I quattro protagonisti sono da immaginare e considerarsi nel fiore dei loro vent'anni. Grazie a tutti! Page. 


 
O LUI O ME


 
«Non se ne parla»
«Oh dai, amico!»
«Assolutamente no»
Era difficile, per il resto del mondo, capire quando Crocodile arrivava all’esasperazione. Loro tre però non erano il resto del mondo e non avevano un briciolo di giustificazione per mostrarsi così divertiti o disinteressati perché il suo tono monocorde, per loro, non era affatto fuorviante. E poi lo sapevano che non tollerava venire deriso.  
«Vi avevo detto che non sarebbe stato d’accordo»
«Secondo me gli sfugge il potenziale»
«Non sarebbe la prima volta che succede, vero Croco-chan?»
Prese un profondo respiro e, cappotto e sciarpa ancora sulle spalle, si voltò per tornare da dov’era appena arrivato.
«Croco ma dove vai?» si allarmò Shanks mentre Dofla continuava imperterrito a sogghignare, cercando di contagiare anche Mihawk che, dal canto proprio, voleva solo farsi il suo pisolino.
Ma no, Crocodile era irremovibile, non avrebbe ceduto.
Aveva accettato le luci che sembravano dei falli, aveva accettato il Babbo Natale che faceva la pipì nell’angolo del balcone e aveva anche accettato, due Natali prima, che quei due invasati provassero ad adottare una renna. E non era stato nemmeno lui ad allertare la protezione animali.
Ma il pupazzo di neve grandezza naturale che ballava a ritmo di Jingle Bell Rock era troppo.
Non c’era spazio per tutti e due in quell’appartamento.
E andava bene fare uno sforzo per essere più buoni, a Natale. Ma non stava scritto da nessuna parte che fosse un’attenuante per essere più idioti.
 

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Capitolo 7
*** Il regalo più bello ***


 
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Giorno: 21 dicembre
Tema: A Natale siamo davvero tutti più buoni
PromptA sente freddo e B cerca di riscaldarlo/a + “Il regalo più bello sei tu"


 
IL REGALO PIÙ BELLO

 
Socchiuse gli occhi nella piacevole penombra della camera da letto.
Era Natale, lo sentiva dalle risate dei bambini e dagli scambi di auguri tra vicini che si incrociavano in strada.
Sì, era il giorno di Natale e lei, ovviamente, aveva l'influenza ma almeno la febbre era scesa. Certo quell'anno era stata una bella tranvata, ben più debilitante del solito, al punto che, nonostante la temperatura nuovamente compatibile con la vita e la coperta pesante, Rouge sentiva lo stesso un po' di freddo.
Si rigirò nel letto, rannicchiando tutto il corpo per scaldarsi ma il fruscio prodotto era decisamente troppo forte per esserne lei la sola causa.
«Roger...» mormorò mentre due mani la afferravano e trascinavano contro un petto caldo. «Così ti ammali anche tu»
«Ho sempre voluto una scusa per passare Natale a letto» ribattè prontamente e Rouge sapeva che stava sorridendo, lo sentiva contro la propria tempia che aveva appena baciato.
Si accomodò meglio contro di lui e, santo cielo, chi si alzava più adesso?!
Una mano callosa di Roger scivolò fino alla sua pancia arrotondata e quella più morbida di Rouge si sovrappose subito alla sua.
Non c'era fretta, poco importava dei pacchetti da scartare. In fondo per il regalo più bello dovevano avere ancora un po' di pazienza.
 

 

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Capitolo 8
*** Rosso ***


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Giorno: 22 dicembre
Tema: Natale in rosso
Prompt: Natale rosso fuoco

 
ROSSO

Rosso.
Rosso come le stelle di Natale, come le ghirlande, le palline, gli ombrelli che spuntavano per strada.
Rosso come l’organza con cui decorare casa, come le scritte luminose in giro per la città, come la glassa sulla torta preferita di quei tre mocciosi.
Rosso come i maglioni, come le sciarpe ai ferri, come le fiamme nel camino.
E rosso anche come l’estintore che, grazie al cielo che lo teneva sempre a portata di mano!
«Ma come avete fatto… a dare fuoco… all’albero?!?»
«D-dadan, è stato un incidente»
«Sì, davvero, non volevamo mica e…»
«Non lo dirai al vecchio vero?»
«Che avete quasi incendiato tutto, giocando al piccolo chimico e usando l’albero come cavia? Di sicuro vi ammazzerebbe di botte se lo facessi» rifletté Dadan, Sabo e Ace che la ascoltavano a fiato sospeso. «Non credo sarà necessario, no»
I due fratelli tirarono il fiato, francamente troppo sollevati per potersi trattenere. Era proprio vero che il Natale ammorbidiva le persone.
«Perché vi uccido prima io!!!»
«Dadan no!»
«Aspetta!»
Rosso era il colore del Natale e Dadan di sicuro ci vedeva rosso in quel momento.
E, di sicuro, dell’altro rosso sarebbe scorso entro pochi minuti.
 

 

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Capitolo 9
*** Fresco Natale ***



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Giorno: 23 dicembre
Tema: Natale alternativo
Prompt: Natale in prigione

 
FRESCO NATALE

 
«Marimo vuoi stare fermo?!»
Per tutta risposta, Zoro gli diede una spallata per poi riposizionarsi schiena contro schiena con lui. Purtroppo la parete di quella maledetta cella era troppo scomoda, e detto da lui che dormiva anche sui chiodi era tutto dire.
Ma forse non era tanto la parete, il freddo, i discutibili compagni di prigionia e Sanji. Forse era il pensiero di Nami, di che razza di pezza gli avrebbe attaccato, di come avrebbe preteso che ripagasse i soldi della cauzione e dubitava gli avrebbe concesso un saldo in natura.
Come aveva fatto a cacciarsi in una situazione del genere alla Vigilia? Come?!
«Ehi principesse» l'agente si avvicinò con un sinistro sorriso e gli occhi puntati su di loro, strappando un'infuocata occhiata a entrambi. «Sono passati un tizio con il nasone e una rossa per voi»
Entrambi scattarono più dritti, più per avventarsi sul poliziotto se avesse fatto apprezzamenti che non per preparsi a uscire.
«Ha detto la rossa di dirvi che vi verranno a recuperare domani mattina, forse, e di sfruttare la nottata per rinfrescarvi le idee. Buon Natale» sogghignò profondamente​ divertito mentre Sanji sgranava gli occhi sconvolto e Zoro sospirava rassegnato.
Figurarsi. Non si aspettava niente di meno dalla sua mocciosa.
Senza una parola, i due si riposizionarono schiena contro schiena.
«Marimo?»
«Mh?»
«Ricordami di non partecipare mai mai mai più a una gara di pisciata in lungo»

 

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Capitolo 10
*** Biscotti e sospetti ***


 
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Giorno: 24 dicembre
Tema: Tema libero
PromptGocce di cioccolato bianco
Note: Ed eccoci alla fine, cavolo se è volata! Per la prima volta ho partecipato a qualcosa che somiglia a una run, diciamo, perchè comunque una storia al giorno è un bell'impegno, ma anche un impegno bellissimo. Sono felice che di tutte sia stata questa, sono felice di aver potuto partecipare al Xmas Countdown, ormai una tradizione per il FairyPiece. Voglio ringraziare lo staff per l'organizzazione e Zomi non solo come admin ma anche come lettrice e amica, supportiva e sempre presente. Grazie per la pazienza e per le recensioni. Grazie anche a Rika e Sara e a tutti coloro che hanno letto, seguito, preferito. Grazie a Soly, con cui è sempre un piacere collaborare. E naturalmente, buona Vigilia e buon Natale a tutti. 
Nota sul capitolo: Tiger non è da intendersi come padre naturale di Koala. Nelle AU per me è un uomo di colore e il retroscena sul "rapporto" con la madre di Koala è lasciato ambiguo apposta. Nella mia testa c'è una versione fluff e una angst, ma nessuna delle due ci stava senza allungare troppo la flash (che non sarebbe più tanto stata una flash). Riguardo il "caro genero", io ho ovviamente un'idea ben precisa ma in pov Tiger mettere più dettagli mi stonava, quindi è rimasto vago. Buona lettura, spero vi piaccia. Page. 


BISCOTTI E SOSPETTI



250 grammi di farina
90 grammi di zucchero di canna
150 grammi di burro
un uovo
la scorza di mezza arancia
mezza bustina di lievito
50 grammi di cereali integrali
170 grammi di gocce di cioccolato bianco
 


I biscotti al cioccolato bianco e arancia erano una tradizione a cui mai Koala avrebbe rinunciato. La Vigilia non era Vigilia se non profumava di vanillina e cose buone e quella punta lievemente amara che rilasciava la scorza d'arancia durante la cottura.
No, Koala non ci avrebbe rinunciato per niente al mondo ed era tutto dire visto che il cioccolato bianco non era di certo il suo preferito, ma in quei biscotti faceva tutta la differenza e lo mangiava volentieri. Solo in quei biscotti. Tranne quel pomeriggio.
Quel pomeriggio Koala continuava a rubare gocce di cioccolato bianco, scintillanti e appiccicose, a gruppetti da tre e portarsele alle labbra, senza neanche rendersene conto.
Forse Tiger avrebbe dovuto dirglielo.
Avrebbe dovuto dirle che anche sua madre aveva sviluppato una singolare attrazione per il cioccolato bianco, quando la aspettava.
Forse però, non era necessario. Forse Koala aspettava solo il momento giusto per rivelarlo, come il più bel regalo di Natale. Forse doveva ancora scoprirlo ma già si accarezzava la pancia per puro istinto.
La sua bambina aveva da sempre un'eccezionale​ istinto, d'altronde. 
Sorrise a labbra strette, lanciando un'occhiata verso il forno ricolmo della prima infornata.
Era decisamente il caso di fare un piccolo discorso al suo caro genero, ma poteva sempre offrirgli un biscotto in segno di pace. Non che fosse facile da intimorire ma non voleva rovinare l'atmosfera.
Dopotutto, era Natale.
Altri venti minuti poteva anche aspettarli.
 
 
 
 

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