I love you, my little Purdy Girl

di I am Maryanne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap 3 ***
Capitolo 4: *** Cap 4 ***



Capitolo 1
*** Cap 1 ***


Eccomi tornata dopo un bel po'... spero che con questa nuova voi tutti/e possiate perdonare la mia latitanza. Ora sono tornata, ancora più carica e pronta a pubblicare!

[Se siete nuovi di qui e non sapete chi sono vi consiglio di andare a guardare alcune delle mie vecchie ff (alcune complete, altre non ancora) e spero che vi piacciano quelle come questa nuovissima. Fatemi sapere cosa ne pensate!]

Vi voglio bene! Un bacione dalla vostra Miri :3 

Cap 1

Era ormai mattina quando il bassista della nota band metal “Black veil Brides”, Ashley Purdy stava dirigendosi a casa dopo una serata in un noto locale di Los Angeles, dove aveva passato la serata precedente bevendo birra e flirtando con le bariste e le cameriere del locale.
Aprì la porta di casa e tra la sbronza la stanchezza e il mal di testa, non riuscì a giungere nemmeno alla camera da letto, lasciandosi cadere a peso morto sul divano di pelle del grande open space della villa in cui viveva.
Si addormentò profondamente.
Si svegliò a mattinata inoltrata, il mal di testa non cessava, anzi, sembrava quasi peggiorato. Restò sdraiato sul divano fino a che non si riprese e barcollando un po’ si diresse in cucina, aprì il frigo e afferrò una bottiglia d’acqua che si scolò completamente in un sol fiato.
Passò in corridoio per tornare in salotto e solo dopo essersi specchiato notò che indossava ancora i vestiti della sera prima, i capelli neri sparati e senza il minimo senso in quanto consistenza e forma, per non parlare della camicia bianca tutta stropicciata, sudata e con macchie varie di birra e rossetti di vari colori.
Si strofinò gli occhi ancora assonnato portando il trucco nero che aveva un po’ ovunque sul viso assomigliando sempre di più a quello di un panda.
Dopo varie riflessioni sul da farsi decise finalmente di andare a buttarsi sotto la doccia e lavare via tutto.
Uscì dalla cabina doccia e dopo essersi avvolto un asciugamano bianco in vita e ancora con i capelli bagnati ma almeno un minimo puliti, uscì dal bagno dirigendosi in camera ed asciugarli.
Accese il phon e iniziò stancamente ad asciugarsi a casaccio un po’ ovunque. Sentì il campanello suonare, lo ignorò e continuò a fare ciò che stava facendo.
Suonò nuovamente la porta. Sbuffò ed ignorò nuovamente.
Al terzo suono del citofono sbottò dirigendosi alla porta ancora scalzo e bagnato rischiando di scivolare sul pregiato parquet.

-Chi è?!- sbottò il bassista infastidito dal continuo citofonare aprendo la porta con in dosso solo il misero asciugamano bianco.

Impallidì, spalancò gli occhi nerissimi lasciando il mento cadergli a terra alla vista di ciò che gli si presentò avanti.

-Ashley, ti ricordi di me?-

 

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


Eccomi di nuovo qui, eccovi il secondo capitolo: leggetelo e fatemi sapere cosa ve ne pare :)
Un abbraccio. Miri
 
-Ashley, ti ricordi di me?-
Ashley restò pietrificato sull’uscio della porta di casa ritrovandosi davanti la sua ex conosciuta mesi prima e poi dimenticata come tutte le altre 
- Che ci fai tu qui tu?! – rispose scocciato 
-Che ci faccio qui?! E me lo chiedi pure!?- sbottò la ragazza facendo sobbalzare il bassista ancora assonnato spingendolo verso l’interno di casa facendosi spazio per entrare.
- Avevo chiuso con te!- sbottò Ashley 
- Sapevo che non avrei mai dovuto mettermi con te!- urlò la ragazza
- Ma io e te non siamo mai stati insieme!- rispose lui
La ragazza tacque un secondo nel sentir pronunciare quelle parole.
-Che c’è?!- continuò – ti sembro mica uno che si vuole impegnare! –
La ragazza rimase in silenzio, pietrificata dalle parole di quello che qualche tempo prima pensava potesse essere l’uomo giusto per lei.
-Beh, mi dispiace sai… - sussurrò lei con un fil di voce – forse ora è giunto il momento per te di iniziare a pensare alle azioni che fai – continuò 
-Mi dispiace mia cara ragazza – rispose il bassista avvicinandosi lentamente alla ragazza e facendola leggermente indietreggiare e prendendole il mento tra le dita
– Ashley Purdy è un uomo libero, sai non sono Andy – sorrise maliziosamente - ma se vuoi divertirti un po’, è sempre accett.. – non riuscì a terminare la frase che gli arrivò una cinquina sul viso arrossandolo
- SONO INCINTA ASHLEY!- urlò lei alzando la maglietta e mostrando la pancia tonda di un evidente 6° mese
Lui sbiancò e rimase a fissare il ventre della ragazza – Che cazzo dici!?!?- rispose incredulo – Non può essere! – continuò 
- E’ possibile, eccome! – rispose stufa la ragazza
-NO NO NO! – scosse la testa – Come cazzo è successo!? - continuò mettendosi le mani sul viso
- Vuoi che te lo spiego com’è successo o ci arrivi da solo, tesoro?! – alzò nuovamente la voce lei
- So com’è successo! E’ che non posso essere io! IO? NO! No no no, non può essere! – continuò il ragazzo iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza nervosamente.
Si sedette sul divano in preda ad uno svenimento, poggiò le mani alle tempie, chiuse gli occhi e provando a ricordare…

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Capitolo 3
*** Cap 3 ***


Ecco il nuovissimo capitolo, non mi dilungo troppo e vi lascio alla lettura! 
Questo caitolo richiama la storia di Ashley con Rose (la sua ex)
Buona lettura!
Miri


Cap 3

Ashley stava tornando verso casa, dopo una serata passata con i suoi compagni di band, aveva bevuto parecchio quella sera. Prese il telefono e digitò a fatica il numero della sua “ragazza”: Rose.
-Ehi – rispose la ragazza entusiasta vedendo sullo schermo del suo telefono il nome del bassista, accompagnato da un cuore.
- Ehi baby – rispose Ashley entrando nella sua auto nera tirata a lucido - fatti trovare pronta – continuò e chiuse la chiamata per poi accendere il motore e dirigersi verso l’appartamento della ragazza.
Rose era felice che Ashley l’avesse chiamata, stava fremendo all’idea di vederlo, anche solo poco.


Non si conoscevano da molto ma lei si innamorò perdutamente del bassista.


Fece veloce a prepararsi, indossando un intimo di pizzo nero, una vestaglia leggera e dei tacchi vertiginosi.
Legò i lunghi capelli e si truccò con del rossetto, rosso come i capelli.
Quando sentì il campanello della porta suonare si precipitò subito, rischiando di prendersi una storta dati i tacchi un po’ troppo alti. Fece un respiro profondo, si diede un’ultima occhiata allo specchio e aprì la porta.
- eccomi – salutò sensualmente il ragazzo che la afferrò baciandola intensamente.
I due iniziarono a baciarsi sempre di più, sempre più forte. Fecero l’amore lì, in piedi, contro il muro. Rose era convinta che tra lei e Ashley potesse nascere qualcosa di vero e meraviglioso, era una ragazza semplice e non avrebbe mai immaginato che uno come Ashley, potesse innamorarsi di lei… Almeno, pensava fosse innamorato…


I due fecero l’amore tutta la notte, spostandosi dal muro, al tavolo della cucina, sul divano, fino ad arrivare alla stanza di Rose, dove si addormentarono.


Il giorno dopo Rose si svegliò a mattina inoltrata, i capelli spettinati, il trucco sbavato, la casa nel disordine più totale, della sera precedente. Si tirò a sedere, ancora nuda. Non trovò Ashley accanto a lei, ma un biglietto con la sua calligrafia “Grazie per ieri. Ash” poche parole ma che la resero felice ugualmente. Strinse il foglietto sul cuore e felicemente iniziò ad immaginare la sua vita con lui.
 
Le sere come quella erano frequenti, tutto uguale: Ashley chiamava, lei si preparava per lui, si vedevano e dopo aver fatto l’amore, il bassista si dileguava.


Un giorno, non vedendo la chiamata del ragazzo, Rose provò a telefonarlo. Rispose una voce femminile accompagnata da tante altre e poi sentì la voce di Ashley. Era evidentemente ubriaco, non sapeva dove si trovava, ma era evidente che l’aveva tradita.
Staccò il telefono e scoppiò a piangere a dirotto. “Stupida! Sei una stupida!” si ripeteva tra i singhiozzi.

Da quel giorno non lo sentì più…

I mesi passavano e Rose si sentiva particolarmente strana: nausea, vomito, attacchi di fame…
Prese coraggio e fece un test di gravidanza. Positivo.

____________

Eccomi! Che ne pensate? Fatemelo sapere tramite recensioni :)
Un abbraccio
Miri

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Capitolo 4
*** Cap 4 ***


Cap 4

Passarono pochi giorni dalla notizia. Rose tornò nel suo appartamento e Ashley chiamò subito i suoi amici per raccontargli tutto.
-COOOSA!?!?- chiese incredulo CC –NO, non ci credo Ash, dimmi che non è vero- continuò
- E’ così cazzo!- rispose il bassista appoggiando le mani sul viso
I musicisti si trovavano nel salotto di Ashley, seduti sul divano. Nessuno riusciva a credere a quanto avevano sentito. Ashley scherzava molto, ma questa volta era serio. Preoccupato.
-Ash, sicuro sia tuo?- domandò Andy preoccupato per l’amico
- Non usavamo il preservativo Andy… - rispose –credetemi, non so cosa fare… - continuò disperato
I quattro (Andy, Jake, CC e Jinxx) si guardarono qualche secondo, come per trovare una soluzione. Jake si sedette a fianco a lui, poggiandogli una mano sulla spalla:
-E’ tuo figlio Ash… - iniziò – è una parte di te, una vita. Capisci? E’ dura lo capiamo ma sappi che un figlio è il tuo sangue. Noi ci saremo sempre per te Ashley- terminò il chitarrista invitando con un gesto del capo gli altri ragazzi ad abbracciare il bassista.
- Grazie ragazzi – sussurrò lui – vi voglio bene –
 
________


Passò circa una settimana, Rose non si fece sentire ne vedere da quella mattina in cui si presentò alla porta di Ashley.
Preoccupato, decise di dirigersi da lei per vedere come stava. Bussò. Aprì un’amica di Rose e fece entrare Ashley in casa:
-Come sta?- chiese lui
-Ha avuto dei forti dolori l’altra sera, sono venuta a dormire da lei e oggi abbiamo chiamato il dottore per visitarla. Deve riposare.- rispose la ragazza seccata dalla visita inopportuna di lui.
Ashley entrò nella stanza. La vide nel letto, stava riposando. Il viso angelico di Rose gli ricordava i bei momenti avuti con lei…
Si sedette sul letto, cercando di non fare troppo rumore, allungò una mano e la poggiò sul ventre sempre più grande. Sospirò “mio figlio” pensò “ti vorrò bene piccolino”. Una lacrima gli rigò il viso magro.
Rimase poco lì, si alzò dal letto e prima di uscire diede un’ultima carezza al pancione.
Uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle. Si asciugò il viso e andò via.




Spazio Autrice:
Eccolo qua, il nuovo capitolo. Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando di recensire!
Miri

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