«British Smile» di juliet_ (/viewuser.php?uid=54875)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** «Preface» ***
Capitolo 2: *** 1. «Eyes On Fire» ***
Capitolo 3: *** 2. «Dilemma» ***
Capitolo 4: *** 3. «Special Dream» ***
Capitolo 5: *** 4. «Ready for Love» ***
Capitolo 1 *** «Preface» ***
«British Smile»
«Preface»
Ore 7:25
Golden Palace ,
appartamento numero 308.
La musica della sveglia ,come ogni mattina ,mi trascinò
brutalmente via dal soffice mondo dei sogni .I raggi del sole opaco di
Gennaio,
entravano silenziosi nella mia stanza, attraversando la vetrata .
Londra era
ricoperta da un soffice strato di neve , e il cielo sembrava pronto a
donarne
ancora.
Mi stiracchiai , portando il lenzuolo sopra il mio viso ,
soffocando uno sbadiglio .
Sentii Remy saltare sul letto , e fare le fusa sulla mia
pancia . Ridendo, abbassai il lenzuolo , e dopo averlo preso in braccio
e
avergli dato il bacio del ‘buongiorno’ , andai in
cucina a preparare la mia
solita e santa tazza di caffè .
Ore 7:25
English Knight Hotel ,
stanza numero 213.
Il vibrare assordante
del cellulare investì l’intera stanza . Mi
strofinai gli occhi, nella speranza
di riuscire a svegliarmi un pò . Tastai sul comodino ,alla
ricerca del
cellulare , che non aveva ancora smesso di suonare . Gettai
svogliatamente uno
sguardo alla sveglia , e ci mancò poco che mi venisse un
infarto : ero andato a
dormire solo quattro ore prima .
Guardai il telefonino
, mentre William continuava a chiamare . Cercai di rimanere calmo .
«Cosa diamine vuoi ?
»
«Buongiorno
anche a te Ben . Preparati ,
stamattina andiamo a farci una bella colazione da ‘TheOldQueenInn’»
«William
, amico mio. Hai idea di che ora siano ?» sbottai ,
infastidito .
«Su Principe Caspian, è
una
bella giornata di sole , gli uccellini cantano .Hai mezz’ora
di tempo per
sistemarti , dopo di che passo a prenderti»
«Will
, sul serio.. »
biascicai
, alla cornetta muta .
Consideravo
quel ragazzo il mio migliore amico , ma svegliarmi così
presto per una tazza di
tea nel bar inglese per eccellenza , era troppo .
Posai
il telefono sul comodino , pronto per rimettermi a dormire , e dopo
aver chiuso
gli occhi per qualche secondo ,
sbuffando mi alzai .
Una
giornata andata in rovina .
spazio autrice :
Inizio, dicendo che il carattere di Ben , o di altri
personaggi non di mia invenzione , non rispecchiano la
realtà .
I nomi del palazzo dove vive Emma , dell'albergo di Ben o del Bar ,
sono di mia invenzione ( per il nome del bar
ringrazio Titty , che come sempre mi sopporta ed aiuta <3 ).
Questa FanFiction è nata all'improvviso . Ho aperto Word , e
i primi capitoli sono volati sulle pagine del programma .
Spero che la 'Prefazione' sia di vostro gradimento , ma spero
soprattutto di ricevere qualche commento .
Un bacione .
juliet
|
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Capitolo 2 *** 1. «Eyes On Fire» ***
«Primo Capitolo»
«Eyes On Fire»
Scesi gli ultimi due gradini con un
solo salto
, mentre alzavo il cappuccio per coprirmi dalla pioggerellina che
scendeva
lenta da un cielo ricoperto di severi nuvoloni neri .
Iniziai a correre ,
non perché fossi in ritardo , ma per non arrivare zuppa da
Fred .
Lavoravo in quel bar
ormai da quattro anni , ovvero da quando avevo deciso di andar via da
Bristol.
Fred Lair era come un tondo zio per me . Sulle sue guance rosee, le rughe di un perenne
sorriso paterno non
andavano mai via , e nonostante la notorietà del suo locale
, lavorare con lui
era uno spasso .
Nel clima caldo del
bar , conobbi anche Sarah e Erica , che presto divennero le sorelle che
non ho
mai avuto.
Sarah era alta e
slanciata , carnagione olivastra, capelli ramati e due occhi verdi
smeraldo .
Senza pudore e amante
degli uomini .
Erica , invece , era
più bassa e tonda , con una montagna di ricci biondi e due
occhi castani
espressivi più delle sue parole, l’amica sincera
che trova sempre una buona
parola su tutto.
Con il fiato corto
aprii la porta sul retro , andando a sbattere contro Sarah .
«Hey bellezza, siamo
vogliose già di primo mattino ?»
Scoppiai a ridere,
mentre le davo un bacio sulla guancia .
«Sei sempre la solita
cameriera perversa Sà»
«Come potrei non
esserlo Emma, soprattutto oggi» disse , con un sorriso
malizioso sulle labbra .
Alzai gli occhi al
cielo .
Dalla fessura della
porta gettai uno sguardo al locale , mentre iniziavo a cambiarmi.
Erica , già in divisa
, prendeva ordinazioni dalle solite signore di alto ceto .
Più in là , due
ragazzi parlavano animatamente . Uno sembrava che se la stessa
spassando , l’altro
, reduce da una notte insonne .
«Non ti seguo» dissi
, tornando a guardarla .
Sarah sbuffò , e
spinse il mio viso verso la fessura .
«Il signor William ha
portato il Principe Ben con sé , stamattina»
Sgranai gli occhi .
Londra era tappezzata
di poster o spot pubblicitari su ’Le Cronache di Narnia
– Il principe Caspian’,per
non parlare delle fan frenetiche che gettavano volantini o lettere
ovunque ,
invocando ed esaltando i loro miti .
Per fortuna,
lavorando in un bar frequentato solo da gente famosa , servire due
giovani
famosi non mi faceva più alcun effetto .
Sistemai meglio il
cartellino con il mio nome sulla divisa , che consisteva in una
camicetta rosa
e una gonnellina nera . Ai piedi portavo le mie fedeli converse nere .
Uscii dalla stanza ,
legando i miei lunghi capelli neri in una coda alta .
Sarah , dietro di me
, mi passò il cerchietto rosa con il fiocco ,in tinta con la
camicetta.
Sorrisi a Fred , che
mi salutava da dietro il bancone .
«Tieni qui» bisbigliò
Sarah , porgendomi il block notes e la penna .
La guardai
interrogativa .
«Stamattina servilo
tu al bel William»
«E per quale motivo
dovrei andarci io ? » domandai , incrociando le braccia .
«Perché Mister Occhi
Neri non ti ha staccato gli occhi da dosso da quando sei uscita dalla
stanzetta» disse , sorridendo sorniona .
Sapevo bene che era
una battaglia persa .
M’incamminai verso il
tavolo , mandando un bacio a Erica ,ancora intenta a prendere
ordinazioni dalle
due anziane.
«Salve , cosa vi
porto ? » dissi , sorridendo .
Mi voltai a guardare
il ragazzo di nome Ben , ed incrociai due profondi occhi color onice
.
Fissavo la pioggia scendere lenta , fuori dalla
finestra del ‘TheOldQueenInn’
.
Sentivo
gli occhi pesanti , e la temperatura perfetta del locale non faceva
altro che
aumentare la mia sonnolenza .
William
mi guardava , ridendo sotto i baffi .
«Ringrazia
che ti parlo
ancora Will , ma se continui a guardarmi così , giuro che mi
alzo e vado via»
sbottai , adirato .
Si mise una mano
davanti , nella speranza di nascondere la sua risata .
Schioccai la lingua ,
e continuai a guardare fuori .
«Vivrei qui , se non
fossi fidanzato» disse , sospirando .
Mi voltai a guardarlo
.
«Dovresti vedere le
cameriere . Ho preso confidenza con la rossiccia ,Sarah, è la classica
tentatrice. Ma c’è Emma , che è
davvero bella . Capelli lunghi e neri , fisico slanciato e occhi verde
mare .
Sembra una bambola , con la carnagione candida che ha . Mi ringrazierai
di
averti regalato un ‘buongiorno’
così» disse , come se la cosa fosse ovvia .
«Si , certo»
«Suvvia Ben , hai
ventotto anni . Vuoi rimanere zitello? »
«Credo di saper
riconoscere quando vale la pena fidanzarsi oppure no . Sai
com’è William , mi
dispiacerebbe fidanzarmi , e guardare il culo alle altre donne
,anziché quello
della mia ragazza»
Mi fissò per un
attimo , e pensai seriamente di averlo offeso .Ma la sua risata
riempì il locale
, ed il mio nervosismo aumentò .Poco dopo lo sentii saltare
dalla sedia , e fissare
il lato destro del bancone.
Da una porta nascosta
, uscirono due ragazze .
Riconobbi la ragazza
rossiccia , dalla descrizione , vera , di William .
Ma a lei concessi solo
un breve sguardo , perché i miei occhi finirono
sull’altra ragazza in divisa .
Aveva la classica
carnagione inglese , ma lei sembrava fosse di porcellana . I capelli
neri le
scendevano in un onda morbida lungo la schiena , ma poco dopo , li
raccolse in
una coda di cavallo, passando una mano sulla frangia folta, e
sistemandosi un
cerchietto tra i capelli . Si voltò , dandoci le spalle ,e
prendendo il block
notes che le porgeva l’altra ragazza .Quest’ultima
aveva un sorriso malizioso
sulle labbra .Iniziò ad avvicinarsi al nostro tavolo ,
salutando l’altra
cameriera che da dieci minuti aspettava che due anziane signore troppo
curate
ordinassero .
Incrociai il sorriso
di chi la sa lunga di William .
Scappò un sorriso
anche a me , mentre la ragazza di nome Emma , sorridendo , ci
domandò le
ordinazioni .
Guardò per pochi
secondi William ,e dopo guardò me
.
I suoi occhi erano
incredibilmente accesi , di un verde mare ipnotico .
Aveva ciglia lunghe ,
che quando abbassò lo guardo sul blocchetto , sembrarono
sfiorarle la pelle .
«Per me un succo alla
mela e fragola » le disse William , guardandomi beffardo .
«Ok, a te cosa porto?
»mi domandò .
Soffermai lo sguardo
sul suo viso , più di quanto fosse richiesto .
«Un caffè macchiato
panna e una brioche al cioccolato» le risposi .
Vidi le sue labbra
incurvarsi in un sorriso , mentre scriveva le ordinazioni .
«Mi saluti Sarah ?»
«Certamente» rispose
a William , e andò via .
La guardai
avvicinarsi al bancone , scambiare uno sguardo con Sarah , e poi
guardare di
nuovo me .
Ma questa volta ,
legò i miei occhi ai suoi per pochi secondi .
«Eh amico , questi ci
lavorano con la gente famosa . Non basta uno sguardo per conquistarle
»
Scoppiai a ridere .
«E cosa ti fa credere
che io voglia conquistarla?»
«Dicono che sei
misterioso , ma nessuno sa leggere nei tuoi occhi meglio di me Ben. E
tu raramente
guardi così a lungo una ragazza» rispose, serio .
Annuii , perché quel
che aveva detto era vero , in parte . La sentii ritornare , e
posò
delicatamente ciò che avevamo ordinato sul tavolo .
Senza dire nulla ,
andò verso un altro tavolo .
«Di un pò Emma»
esclamò William , facendomi l’occhiolino , prima
che si girasse .
«Si ?»
«Abiti qui a Londra
?» le chiese .
Lei affilò lo sguardo
, e assunse un espressione divertita .
«Certamente»
«Capisco, posso
sapere dove ?»
«Non distante da qui.
Ma mi dispiace , non c’è nessun armadio magico in
casa mia»
Ridemmo .
«Ah , comunque lui è
Ben» disse , indicandomi .
Mi alzai dalla sedia
, porgendole la mano .
«Piacere»
«Piacere mio , Emma»
rispose , stringendo la mia .
I nostri occhi
finivano inevitabilmente per concatenarsi.
«Emma, ti vogliono al
telefono»
Allontanammo le
nostre mani , mentre lei si voltò a guardare il proprietario
del Bar .
«Arrivo Fred» gli
rispose .
«Scusatemi . Buona colazione»
e corse dentro la stanzetta da dove era arrivata .
William iniziò a bere
il suo succo , senza smettere di sorridere .
Girai il caffè , e
sorridendo , diedi un morso alla brioche.
spazio
autrice:
Sono
senza parole *w*
Grazie infinite a : alina81 e Yuna , che hanno aggiunto la storia ai
loro preferiti .
Grazie mille anche a : Aeris90 , Lady_Malfoy e SlytherinAngel , che
l'hanno aggiunta alle seguite .
E grazie anche e soprattutto a Yuna , giu020 e Aeris90 , che sono state
così gentili da commentare la Prefazione .
GRAZIE
DI CUORE .
Come avrete certamente notato , il Primo Capitolo
è un po un introduzione , come il primo verso di una canzone
.
Spero che la divisione dei POV sia abbastanza chiara .
Il primo pezzo , è la visione di Emma , il secondo , del
caro Ben .
Se avete qualche dubbio , chiedete subito .
Ovviamente , la vita di Emma verrà fuori con lo scorrere
della storia ;D
Un bacio a tutti<3
juliet.
|
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Capitolo 3 *** 2. «Dilemma» ***
«Secondo
Capitolo»
«Dilemma»
Quel
mercoledì
mattina ,pochi minuti dopo l’inizio della pausa pranzo ,
iniziarono a scendere
dal cielo piccoli fiocchi di neve .
Era senza dubbio l’inverno più freddo che avesse
colpito
Londra .
Tra folate di vento gelido e piogge perenni , anche Gennaio
stava per finire .
Mi sedetti sugli scalini , sotto la tettoia dell’ingresso ,
e mi accesi una sigaretta . Dentro , Erica spazzava il pavimento ,
mentre Sarah
era andata a prendere qualche toast alla paninoteca dietro
l’angolo .
Avevamo cacciato
Fred , che aveva intenzione di restare fino alla chiusura ,nonostante
il suo
brutto raffreddore . Le sue grandi mani paffute , portavano i segni di un uomo che per
settant’anni si era
guadagnato il pane con la propria forza e senza l’aiuto di
nessuno .
Già , perché il caro e vecchio Fred , era un uomo
solo .
Eppure non lo vidi mai piangere , o esser triste ,ne mai
rinfacciare alla vita di non avergli regalato la sua metà ,
o per non avergli
donato la gioia di avere un figlio .
Dubito di essermi mai affezionata così tanto ad una persona
.
Ma fu il primo ad accogliermi in quella fredda notte di
febbraio , come se fossi una nipote che viene da lontano , e non una
fuggitiva
sconosciuta .
Mi offrì un posto di lavoro , e mi aiutò a
trovare un tetto
.
Ma soprattutto , riscaldò il mio cuore con un abbraccio vero .
«Ho finito»
sussurrò
Erica , stringendosi nel suo cappotto scozzese .
Le sorrisi , e le
diedi il mio pacchetto di sigarette .
«Giuro che te le
torno , prima o poi» biascicò , sedendosi sul mio
stesso scalino .
«Me lo ripeti da
quattro anni , e tutte le volte ti mando a quel paese . Non ti stanchi
mai ?»
le risposi, stringendole la guancia con la mano .
«Effettivamente si»
Sorrisi .
«Sbaglio o sei un po
giù oggi?»
Istintivamente
abbassai lo sguardo sulla punta delle converse .
«Ogni tanto penso più
del solito» risposi , alzandomi .
«Pensi ai caldi
abbracci che necessitiamo in queste fredde giornate di neve ?»
Sospirai.
«No , penso a chi di
abbracci caldi non ne ha avuti mai»
Capì a chi mi
riferivo , e anche lei abbassò lo sguardo .
«Ma in fondo non è
più tanto solo. Ci siamo sempre noi con lui»
«Spero che sia
davvero così , Erica» dissi , buttando via
l’ultimo tiro della sigaretta .
Gettai uno sguardo
alla strada , mentre macchine armate di catene , aspettavano che il
semaforo
desse loro il permesso di rientrare nell’asciutto delle
proprie case .
«Ma Sarah ?» le
domandai , abbassando il cappellino di lana viola sulle orecchie .
«Avrà incontrato
qualcuno , sai com’è lei»
borbottò .
Sbuffai .
«Sbaglio , o sono tre
giorni che William e Ben non vengono al bar ?»
Già.
«Perché me lo chiedi?
»
Le sue labbra si
curvarono in un sorriso accennato .
«Sarah mi ha
raccontato delle occhiatine con Ben»
«Siete due pettegole!
In fondo è pur sempre una persona famosa . Lo guardano tutti
, non vedo perché non
dovrei guardarlo io» sbottai .
Erica alzò gli occhi
al cielo .
«Mi sembra ovvio»
Mi voltai a guardarla.
«Levatevi tutte e due
dalla testa che…»
«Ecco Sarah,
dannazione!Ma…con chi è ? »
esclamò , alzandosi e incrociando le braccia .
Seguii il suo sguardo
curioso , e stranamente ironico .
Sarah trotterellava ridendo,
mentre alzava il cappuccio del suo giubbotto giallo .
Al suo fianco , un
ragazzo con dei jeans chiari e un cappotto blu scuro portava delle
borse ,
mentre rideva e le dava un piccolo pugno sul braccio .
Dietro di loro , un
altro ragazzo con un giubbotto nero in pelle e dei jeans scuri parlava
al
telefono .
Il primo era biondo ,
l’altro aveva capelli scuri che gli incorniciavano il volto .
Sentii il mio cuore
fermarsi di botto .
Spalancai la bocca ,
pronta a dire una marea di insulti contro Sarah
Ma non uscì nessun
suono .
«Non ci posso credere»
sussurrò Erica , per poi scoppiare a ridere .
Guardai il modo in
cui camminava , con una mano dentro le tasche del giubbotto .
Fissai il muovere
delle sue labbra e come il vento scompigliava i suoi capelli .
Ebbi solo il tempo di
fare un profondo sospiro , prima che i suoi occhi neri incrociassero i
miei .
Misi
in moto la
mia BMW X6 , ed accesi subito l’iPod .
Non avrei sopportato la voce William un minuto di più .
«E’ inutile che
accendi la musica, la mia voce è abbastanza alta da coprire
quella di Ryan
Tedder» sbottò ,
abbassando il volume .
Imboccai il viale principale
in silenzio .
«Ti è mancata Londra
eh»
«Si Will , mi è
mancata Londra»
E i
suoi occhi verde mare.
«Domani colazione al ‘TheOldQueenInn’ immagino»
cantilenò .
Strinsi più forte il
manubrio .
«Se proprio ci tieni
. Perché non presenti Sarah a Anna ?» dissi ,
ridendo.
Sgranò gli occhi ,
allarmato .
«Non dire cazzate.
Fermati qui , mangiamoci un toast , sto morendo di fame»
Sbuffai .
«Ma non dovevamo
andare al ristorante tedesco? »
Con la mano indicò il
suo stomaco , tentando di assumere un espressione innocente.
Nonostante la musica
di sottofondo , lo sentii borbottare affamato .
Scoppiai a ridere ,
mentre scendevo dalla macchina .
«Sei assurdo»
La neve continuava a
scendere , fredda e
leggera .
Mi strinsi nel giubbotto
, affondando le mani nelle tasche .
«Offro io oggi» disse
William , aprendo la porta della paninoteca .
«Piantala» risposi ,
tirandogli uno scappellotto .
Si fermò di botto ,
dopo di che lo vidi sorridere beato .
Riconobbi i capelli
rossicci della ragazza che avevamo di fronte .
«Buongiorno Sarah» le
sussurrò William , nell’orecchio .
Lei , impegnata in
chissà quali pensieri , sobbalzò , per poi
voltarsi di colpo .
«William , oddio che
spavento» biascicò , portandosi una mano al cuore .
«Le chiedo perdono» e
le baciò la mano .
Mi girai dall’altro
lato , annoiato .
«Ciao Ben» mi salutò
lei .
Le sorrisi.
«Non lavori oggi?» le
domandai .
«Siamo in pausa, e io
sono l’addetta al pranzo»
«Anche noi siamo
venuti a prendere qualche toast. Pranziamo tutti insieme?»
Mi voltai di scatto
verso William .Lo vidi farle l’occhiolino , mentre lei
prendeva la busta con i
suoi panini caldi .
La suoneria del mio
cellulare iniziò a riempire la piccola paninoteca .
«Will , prendi quello
che vuoi. Vi aspetto fuori» ed uscii .
Chiamata anonima.
«Pronto?»
«Ciao
Ben »
Riconobbi la voce
calda e femminile .
«Victoire , ciao»
«Dove
sei?»
«Sono atterrato a
Londra poco fa»
La sentii sospirare.
«Sei
partito senza salutarmi»
«Ero di fretta , e tu
dormivi» le risposi .
Finalmente uscirono dal
locale, ridendo . William con un gesto della mano mi domandò
chi fosse.
Alzai gli occhi al
cielo , e lui capì .
«Con chi
sei?»
« Con Will ed una
nostra amica. Senti Victoire ,ci sentiamo dopo, ok ?»
«Ti ho
disturbato per caso ?»
Camminavo con il
volto basso , seguendo le impronte di Sarah e William .
Il vento era
tagliente .
« No , non è questo
il punto . E’ che sto andando a pranzo con delle amiche, e
non mi va di stare
con il cellulare in mano»
«Capisco.
Quando tornerai in Francia ?»
Sbuffai.
«Senti Victoire ,
davvero , è stata solo una… »
Ma le parole mi
restarono in gola .
La vidi , in piedi
sulle scale , avvolta in un cappotto nero e con un cappello in lana
viola .
Quel giorno aveva i
capelli sciolti , mossi
da piccoli
boccoli .
Mentre i suoi occhi ,
erano della stessa essenza di cui ricordavo.
«Devo andare , ci
sentiamo dopo»
Chiusi la chiamata ,
e posai il telefono nella tasca del giubbotto .
Le sorrisi , e fui
felice di essere ricambiato .
«Salve Emma e Erica»
disse William , entrando .
«Ciao William» lo
salutò lei.
Sarah prese
sottobraccio Erica ,e lei si lasciò trascinare dentro,
lasciando me fuori con
Emma .
«Ciao Ben»
«Ciao » le risposi .
«Non sei venuto in
questi giorni» disse , mentre usciva un pacchetto di Camel
dalla tasca , e si
sedeva sullo scalino.
«Sono stato a Parigi
, ad una conferenza per il film»
«Capito»
La guardai mentre
accendeva la sigaretta . Le sue labbra erano più rosee , a
causa del freddo .
«Cosa hai fatto in
questi giorni ?»
«Ho lavorato , sono
andata a fare un po di compere con Sarah e Erica , e poi a
casa»
«Potessi farlo io»
sussurrai .
Si mise a ridere .
«Non osare lamentarti
,Principe Caspian, o ti faccio assumere dal vecchio Fred»
Risi .
«Non mi dispiacerebbe»
risposi , guardando il cielo .
Le nuvole erano nere
e minacciose , mentre la temperatura continuava ad abbassarsi .
«Mi dispiace, niente
consumazioni gratis al di fuori della pausa pranzo»
scherzò .
«E cosa ti fa credere
che sia per le consumazioni?» sussurrai , guardandola negli
occhi .
Notai le sua guancie
tingersi lievemente di rosa .
«E per cosa , allora
?»
Continuai a guardarla
, senza batter ciglio .
Calò un improvviso
silenzio in tutto il quartiere , sembrò che persino il vento
fosse rimasto con
il fiato sospeso .
Avrei voluto dirle la
verità .
Dirle che in questi
tre giorni avevo pensato al suo sguardo limpido . Avevo sperato di
tornare il prima
possibile al Bar , per poter sentire di nuovo la sua voce .
Avrei voluto dirle
che desideravo conoscerla .
Ma la mia realtà non
equivaleva alla sua . La mia assenza era più sicura di una
mia presenza .
E non volevo rischiare
di rimanere dentro ad un girone impossibile ,faceva parte del gioco .
Abbassai lo sguardo ,
e sorrisi , amaro .
«Non lo so, per
provare qualcosa di diverso , probabilmente» risposi ,
guardando la neve
scendere lenta e posarsi sull’asfalto .
Vidi i suoi occhi
spegnersi , ma sul suo volto rimase un debole sorriso.
Si alzò , e buttò la
sigaretta .
«Vado a mangiare ,
prima che finisca la pausa pranzo»
Ed entrò , senza più
guardarmi .
Non avevo mai creduto
ai colpi di fulmine . Ritengo che
sia
impossibile innamorarsi di una persona, senza conoscerla .
Eppure , sentivo strane
vibrazioni nell’aria , quando lei era vicino a me .
Sentivo il bisogno di
toccarla , abbracciarla .. baciarla .
E’ solo
un momento Ben , non essere sciocco .
Tutto scorre e nulla permane .
Ma era quello che
volevo ?
Sbuffai , portando i
capelli indietro con entrambe le mani .
Dentro , Emma era
seduta tra William e Sarah , e stava scartando un toast .
Rideva .
«Dove diamine eri ?»
«Qui sulle scale
Will, fa così freddo che c’ho messo un po ad
alzarmi»
Scoppiammo a ridere .
Mi sedetti sulla
sedia di fronte a lei .
Sorridendo , mi passò
un toast ancora incartato .
«Grazie» le dissi e le
sfiorai la mano .
Tutto scorre e nulla
permane .
Ma in fondo , tutto può succedere ,perché volere
è potere.
spazio
autrice:
Non ci
credo nemmeno io ,ma si , eccovi il Secondo Capitolo .
Sarà il tempo cupo e la pioggerellina ad ispirarmi .
Anzi no , sono i vostri adorabili commenti <3.
Grazie a : _screps_,
giu020 e SlytherinAngel .
Ahimè , per adesso il bel William è fidanzato con
Anna , l'attrice che interpreta Susan ne ''Le Cronache di Narnia'' .
Ho letto che stavano insieme su un forum , tempo fa , e mi andava di
riportarlo anche nella mia FF .
A prescindere se sia un rumor o meno .
Grazie mille per tutti i complimenti . Non immaginate quanto io sia
felice che la storia vi piaccia .
Grazie a ryry
e Niki_CuLLen_
che l'hanno aggiunta ai loro 'preferit'i .
Ma ringrazio anche a _screps_
per averla aggiunta alle 'seguite'.
Siete fantastiche <3
Adesso , spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento .
Al prossimo aggiornamento .
Commentate.
kisses.
juliet
|
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Capitolo 4 *** 3. «Special Dream» ***
«Terzo Capitolo»
«Special Dream»
Sembrava
ieri ,
quando lo vidi seduto a quel tavolo, con gli occhi velati da un ombra
scura,
quasi malinconica .
Riuscivo ancora a sentire il respiro accelerare , ogni qual
volta incontravo il suo sguardo , il calore traditore invadermi le
guance
quando mi regalava uno dei suoi sorrisi .
Ma dall’ultima volta che il mio corpo ricevette una
piacevole scarica elettrica, trascorsero poco più di tre
settimane .
Erica ormai preferiva chiamarmi ‘ghiacciolo
innamorato’ ,e
categoricamente rispondevo semplicemente sbuffando .
Ma quanto c’era di vero nelle sue parole ?
Londra stava attraversando la stagione più rigida degli
ultimi trent’anni .
Può il clima gelare l’anima ?
Perché anche dentro me , sembrava inverno .
Ero a conoscenza che tutto ciò era insano e masochista . Non
si può perdere la testa per una persona irraggiungibile , o
per qualcuno che
non riuscirà mai ad essere presente . Ma soprattutto , per
qualcuno che ti vede
come una qualunque.
Non ho mai preteso nulla dalle persone, forse perché in
realtà non sono mai stata interessata a ricevere nulla. E la
cosa che mi faceva
male, era che la cosa che desideravo di più, era avere un
qualsiasi contatto
con lui, fino a riuscire a ricevere un po di quel sentimento che da
giorni
bruciava la mia anima fino a farmi piangere.
Ero sciocca, terribilmente e schifosamente sciocca.
Dopo chissà quanto tempo, anni forse, ero innamorata.
Avevo smesso da tempo di chiedermi perché il mio cuore
avesse deciso di vibrare per lui, al cuor non si comanda, e quel
briciolo di
ragione va a farsi benedire la maggior parte delle volte.
Ma, evidentemente, era così solo per me.
L’alba arrivò troppo in fretta, e Morfeo anche
quella notte
mi lasciò in balia della realtà.
Con un ultimo sospiro, andai a prepararmi una tazza di
caffè.
Sarah aveva dato il mio numero a William, che a sua volta
l’avrebbe
dato a Ben.
Non ricevetti mai una chiamata da un numero sconosciuto.
Ed era inutile sperarci.
Quel giorno mi sarei fatta una promessa: avrei voltato
pagina e affrontato il resto delle mie giornate come avevo sempre fatto
.
Guardai il mio riflesso nella grande vetrata che affacciava
il salotto del mio appartamento su Londra.
La pelle del mio viso senza un filo di trucco era color
avorio, con qualche lentiggine sulle guance .
I miei occhi avevano uno strano colorito quella mattina.
Erano spenti.
Bevvi in un sorso il caffè, e senza voglia, andai a farmi
una lunga doccia calda.
Faceva
freddo in
Francia,quella mattina.
Un
freddo strano , vuoto.
La finestra della camera mostrava una Parigi ancora addormentata, ed
immersa
nei propri sogni innocenti.
Avevo
smesso da tempo di sentirmi innocente.
Guardai
il corpo nudo di Victoire, semi coperto dalle
lenzuola blu notte del letto.
Dormiva
anche lei, senza pensieri e le labbra carnose
schiuse accennavano un sorriso.
Era
bella Victoire, come solo le modelle francesi sanno
esserlo .
I
suoi lunghi capelli color rame le scendevano in morbidi
boccoli fino alla fine della sua schiena dritta. Gambe lunghe e occhi
grigi, e
una passione che bramava solo il mio nome.
Le
dicevo sempre addio, ogni qual volta ritornavo a Londra.
Ma
non esisteva una notte francese senza di lei.
Era
un anno che questa storia andava avanti, e quando venivo
a cercarla, nonostante non mi facessi sentire, le sue labbra non mi
rifiutarono mai.
Sfogavo
lo stress, e lei le sue voglie. William diceva che
mi ammirava, ma che prima o poi avrei dovuto smettere . Facevo sempre
finta di
non sentirlo, poiché credevo che fosse troppo stolto in quei
momenti per capire
quanto fossero salutari le notti con Victoire.
Ma
la notte passata, non fu come le altre.
Il
mio cervello era disconnesso dal corpo. La mia mente
vagava altrove , mentre le mie mani esploravano le sue curve.
Finii
per immaginare che fossi con un'altra, e non con lei.
Quella
notte, desideravo essere con Emma.
Desideravo
sentire il suo profumo dolce sulla mia pelle,
poter accarezzare i suoi capelli e le sue labbra. Avrei voluto fare
l’amore, e
non quel che facevo con Victoire.
Quello
era tutt’altro che amore, era una sporca convenienza.
Emma
invece, era puro desiderio.
Guardai
il cellulare,e l’orologio m’informo che erano
appena
le sei.
Mi
coricai di nuovo, senza alcuna intenzione di dormire.
Victoire,
con un sospiro, posò la sua mano sul mio petto, ed
avvicinò il suo viso ad esso.
Mi
sentivo nauseato. Non da lei , o dalla situazione, ma da
me stesso.
«Come
mai sei
sveglio?»
Spostai il mio sguardo
sul suo viso.
Aveva ancora gli
occhi chiusi , ma le labbra erano incurvate in un sorriso soddisfatto.
«Non ho sonno»
«Eri strano stanotte»
disse, mettendosi a sedere sul letto, e facendo scivolare il lenzuolo
dal suo
corpo.
Nemmeno la guardai.
«Non ho più voglia»
risposi , duro.
«Dovresti essere più
docile e calmo, forse è per questo»
«No Victoire, non ho
più voglia di te» sbottai, guardandola negli occhi.
La sua espressione
divenne sconvolta , come se avesse appena udito una bestemmia.
Ma durò poco, perché il
sorriso compiaciuto ricomparve sul suo volto.
«Dici sempre così»sbuffò.
«Questa volta sono
serio. E’ ora di finire questa messa in scena»
Mi alzai di scatto
,recuperando i miei vestiti e pronto ad uscire il prima possibile da
quella
stanza.
«Se pensi che dopo
mesi tu possa andare via così, Benjamin ti sbagli di
grosso»
Non le risposi,e
continuai ad abbottonare la camicia.
«Sei solo un
bastardo. Non si trattano così le donne! Mi hai usata, come
se fossi una
sguattera qualunque»
Mi voltai di scatto,fulminandola.
«Eppure anche questa
notte mi hai sussurrato di volermi così come sono. E non ti
ho mai vista
interdetta. Addio Victoire, è stato un piacere»
E con la giacca sotto
braccio, mi diressi fuori dal suo Hotel.
Digitai il numero di
William.
«Si?»
«Scusami
se ti ho
svegliato Will, ma volevo dirti che ho deciso di smettere con
Victoire»
«E come mai?»
biascicò, tentando di nascondere uno
sbadiglio.
«Perché a Londra ho
lasciato buona parte di me»
Ridacchiò.
«Non avevo dubbi Ben caro. Ci vediamo
lì»
Sorrisi
alla cornetta
muta.
Mi
avvicinai alla
macchina del mio taxista.
«Dove
la porto signor
Barnes? »
«All’aereoporto»
Era
la cosa giusta.
spazio autrice:
Sono commossa *-*
Non immaginavo che questa storia potesse piacere così tanto.
Non finirò mai di ringraziarvi.
Ed eccovi qui il Terzo Capitolo. E' breve,ma s'inizieranno a capire un
po di cosette.
Chi è Victoire, soprattutto.
E credo che adesso sarà fin troppo odiata la povera
francesina xD
Passiamo ai vostri amati commenti;
carlottina: Cara, condividiamo entrambe
l'odio per le francesi,haha. Eva Green, quant'è divina
quella donna? Mi hanno rimpita di
gioia i tuoi complimenti. La cosa che spero di più, quando
scrivo, è che i personaggi arrivino a voi. Che non siano
solo parole.
Ovviamente, è anche merito vostro se la voglia di scrivere
rimane.
thanks <3
Ramona37: Grazie infinite :D
ranyare:E fu così che
Hamtaro trovò Bijou xD Perchè di sorci fuori di
testa, nella capoccia li ho anche io .
William lo adoro anche io, e lo immagino proprio così. Come
quelle persone che hanno un viso di porcellana,
ma che appena aprono bocca fanno impallidire persino il diavolo xD
Ti ringrazio per i complimenti, e stai tranquilla, ti
sopporterò con tanto amore ;)
Baci da Bijou xD
SlytherinAngel: Essì , anche io
avevo sentito qualcosa del genere su William e Anna. Ma non dureranno
molto nemmeno nella mia storia,
questo ve lo concedo x''D. Per quanto riguarda i personaggi ,pian piano
conoscerete anche la vita di Emma prima di andare via da Bristol .
Vi anticipo che proviene da una vecchia e benestante famiglia inglese,
e che non è tutto oro quel che luccica . Capirete ;)
Grazie per i complimenti =*
giu020: Spero di non deludervi mai
:) E se dovesse succedere, fatemelo notare. Accetto le critiche come i
complimenti :)
_screps_: Ed eccolo qui :D Grazie
mille.
Yuna Shinoda: Titty cara *-* Beh,credo che
adesso siano entrambi coscenti su cosa fa battere i loro cuori :) thank
you so much<3.
Niki_CuLLen_: Niki :) grazie mille per i
complimenti. Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento.
Grazie infinite anche a tutti coloro che l'hanno aggiunta ai Preferiti e alle Seguite, e a chi
legge soltanto.
Alla prossima :D
xxoo
Julia
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Capitolo 5 *** 4. «Ready for Love» ***
Quarto
Capitolo
Ready
for love
Posai
le
tazze da tea sul vassoio, guardando distratta la neve, che fluttuava
fuori
dalla finestra.
Quella
mattina ero fin troppo nervosa, e a dir poco sfinita.
Erika restò
a casa, e Sarah spazzava in silenzio il pavimento.
Erano le
dodici passate, ma non avevo per niente appetito.
Sentii Sarah
canticchiare un vecchio pezzo che
passava alla radio, anche lei presa dai suoi pensieri.
O forse,
lasciava me libera di pensare.
Sistemai le
tazzine ed il resto nella lavastoviglie, e l’azionai,
poggiando la testa sull’armadietto.
Perché la
mia testa vagava inevitabilmente da lui ?
Perché provavo a immaginare cosa
stava facendo in quel momento?
E se magari, mi dedicava un pensiero?
L’angoscia
mi catturò di nuovo.
«Emma, vado
a prendere i panini»
Mi voltai
verso la porta, da dove Sarah mi guardava con uno sguardo preoccupato.
Annuii
semplicemente.
E senza
aggiungere altro, uscì.
Alla radio
passò una canzone romantica e strappalacrime.
Infastidita,
andai a spegnerla
Distrattamente
guardai il tavolo al centro della sala. Il suo
tavolo.
E mi si
fermò il cuore, quando vidi che lui era lì.
Indossava un
cappotto nero, sopra una camicia blu notte leggermente sbottonata.
Jeans scuri
e scarpe nere eleganti.I suoi occhi
erano ansiosi, ma un sorriso colorò il suo viso.
Si alzò,
passandosi una mano tra i capelli.
«Ciao»
sussurrò, avvicinandosi.
Lo guardai
un ultima volta, e poi abbassai lo sguardo.
«Ciao»
«Come stai?»
Sorrisi alla
domanda.
«Una
meraviglia. Tu?»
I suoi occhi
neri continuavano a guardare i miei, mentre si appoggiava al bancone.
Vicino,
troppo vicino a me.
Prese a
guardarsi le mani, come se stesse pensando una risposta valida da darmi.
«Volevi
qualcosa? E’ pausa pranzo questa» sbottai, senza
temere di essere sgarbata.
Ma non
rispose, e non si mosse.
La rabbia
cresceva, fino a farmi tremare.
«Bene. Se
hai bisogno di qualcosa fai un fischio. Io vado a fumarmi una
sigaretta»
aggiunsi, prendendo il giubbotto.
La sua mano
fredda strinse il mio polso, fermandomi.
«Resta, ti
prego»
La sua voce
era un sussurro, quasi triste. Seguì ogni mio movimento,
mentre mi risedevo di
fronte a lui.
«Senti Ben»
iniziai, sospirando «qualsiasi cosa tu stia pensando, o
qualsiasi storia tu mi
voglia raccontare, sappi che non m’importa.
Non sto male per te. Non sono
triste perché aspettavo una tua chiamata o chissà
cosa. Odio illudermi ed
essere illusa, quindi, ti prego, se non hai da dire nulla, va
via»
Ripresi fiato,
senza distogliere gli occhi dai suoi.
Li socchiuse
appena, per poi accarezzare il mio viso.
«Ho da
aggiungere una cosa. Poi, se vorrai, andrò via»
sussurrò, quasi sorridendo.
«Sentiamo»
sbottai.
Fu tutto
molto veloce.
Scese dal
bancone, senza scostare la mano dal mio viso, che scendeva sul mio
collo, e
saliva sulle guance.
Sentii il
mio battito accelerare, mentre mi tirava a se.
E mi sembrò
di morire, quando lo vidi socchiudere gli occhi, e poggiare le sue
labbra calde
e morbide sulle mie appena dischiuse .
Con entrambe
le mani prese il mio viso, mentre delicato, si apriva ad un nuovo bacio.
In preda ad
una strana fitta alla stomaco, ma terribilmente piacevole, socchiusi
gli occhi,
e mi unii del tutto quel contatto.
Era dolce,
ma allo stesso tempo sentivo il suo desiderio.
Sapeva di
fragola, e le sue labbra erano incredibilmente morbide.
Durò poco, o
forse tanto.
Lo sentii
sorridere, prima di interrompere il bacio.
Fui sicura
che le mie guance arrossirono sotto le sue mani, ed un sorriso
spontaneo
apparve anche sul mio viso.
Si schiarì
la voce.
«Vuoi ancora
che vada via?» domandò, ironico.
Sentivo il
corpo leggero, e le labbra ancora riscaldate dalle sue.
Nascosi il
mio viso sotto al suo mento, mentre lui mi chiudeva tra le sue braccia.
«Tu vuoi
andare via, di nuovo?» domandai.
Inspirò tra
i miei capelli, per poi baciarmi la fronte.
«No. Sono
qui, pronto ad amarti»
Spazio
Autrice:
Non ci crederete, ma dopo secoli, eccovi il quarto capitolo xD
Chiedo perdono, ma con la scuola ed il resto, ho pochissimo tempo
._.
Non finirò mai di ringraziarvi come si deve.
Siete fantastiche**
Ringraziamenti:
Aeris90:
Grazie
cara, e ti ringrazio per averla aggiunta alle Preferite.
MoonLilith:
Che onore**
mi fa piacere che ti piaccia, e spero che anche questo capitolo
Riesca a catturarti : ) baci;
ranyare:
Haha,
povera Victoire xD ( sta antipatica anche a me -.-)
Bin Bons è abbastanza dolce in questo capitolo, e credo di
averti
fatta contenta , almeno un po xD
Spero ti piaccia il capitolo cara :*
Jas_93:
TaDaaan.
Eccoti il quarto capitolo appena sfornato :D
Mi auguro che ti piaccia** e grazie : )
SlytherinAngel:
Anche
questo non è un capitolo kilometrico, ma credo che la
sostanza sia abbastanza
succulenta :D fammi sapere che ne pensi ;D
E
adesso non mi rimane che ringraziare chi legge , chi ha aggiunto
la storia ai preferiti o alle seguite, e a chi
commenterà<3
Mille baci.
-Jù-
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