«British Smile»

di juliet_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** «Preface» ***
Capitolo 2: *** 1. «Eyes On Fire» ***
Capitolo 3: *** 2. «Dilemma» ***
Capitolo 4: *** 3. «Special Dream» ***
Capitolo 5: *** 4. «Ready for Love» ***



Capitolo 1
*** «Preface» ***


«British Smile»
«Preface»

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Ore 7:25
Golden Palace , appartamento numero 308.
La musica della sveglia ,come ogni mattina ,mi trascinò brutalmente via dal soffice mondo dei sogni .I raggi del sole opaco di Gennaio, entravano silenziosi nella mia stanza, attraversando la vetrata . Londra era ricoperta da un soffice strato di neve , e il cielo sembrava pronto a donarne ancora.
Mi stiracchiai , portando il lenzuolo sopra il mio viso , soffocando uno sbadiglio .
Sentii Remy saltare sul letto , e fare le fusa sulla mia pancia . Ridendo, abbassai il lenzuolo , e dopo averlo preso in braccio e avergli dato il bacio del ‘buongiorno’ , andai in cucina a preparare la mia solita e santa tazza di caffè .

 

Ore 7:25
English Knight Hotel , stanza numero 213.
Il vibrare assordante del cellulare investì l’intera stanza . Mi strofinai gli occhi, nella speranza di riuscire a svegliarmi un pò . Tastai sul comodino ,alla ricerca del cellulare , che non aveva ancora smesso di suonare . Gettai svogliatamente uno sguardo alla sveglia , e ci mancò poco che mi venisse un infarto : ero andato a dormire solo quattro ore prima .
Guardai il telefonino , mentre William continuava a chiamare . Cercai di rimanere calmo .
«Cosa diamine vuoi ?
»
«Buongiorno anche a te Ben . Preparati , stamattina andiamo a farci una bella colazione da ‘TheOldQueenInn’»
«William , amico mio. Hai idea di che ora siano ?» sbottai , infastidito .
«Su Principe Caspian, è una bella giornata di sole , gli uccellini cantano .Hai mezz’ora di tempo per sistemarti , dopo di che passo a prenderti»
«Will , sul serio..
» biascicai , alla cornetta muta .
Consideravo quel ragazzo il mio migliore amico , ma svegliarmi così presto per una tazza di tea nel bar inglese per eccellenza , era troppo .
Posai il telefono sul comodino , pronto per rimettermi a dormire , e dopo aver chiuso gli occhi per qualche secondo ,  sbuffando mi alzai .
Una giornata andata in rovina .


















spazio autrice :
Inizio, dicendo che il carattere di Ben , o di altri personaggi non di mia invenzione , non rispecchiano la realtà .
I nomi del palazzo dove vive Emma , dell'albergo di Ben o del Bar , sono di mia invenzione ( per il nome del bar
ringrazio Titty , che come sempre mi sopporta ed aiuta <3 ).
Questa FanFiction è nata all'improvviso . Ho aperto Word , e i primi capitoli sono volati sulle pagine del programma .
Spero che la 'Prefazione' sia di vostro gradimento , ma spero soprattutto di ricevere qualche commento .
Un bacione .

juliet

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Capitolo 2
*** 1. «Eyes On Fire» ***


«Primo Capitolo»
«Eyes On Fire
»

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Scesi gli ultimi due gradini con un solo salto , mentre alzavo il cappuccio per coprirmi dalla pioggerellina che scendeva lenta da un cielo ricoperto di severi nuvoloni neri .
Iniziai a correre , non perché fossi in ritardo , ma per non arrivare zuppa da Fred .
Lavoravo in quel bar ormai da quattro anni , ovvero da quando avevo deciso di andar via da Bristol. Fred Lair era come un tondo zio per me . Sulle sue guance rosee,  le rughe di un perenne sorriso paterno non andavano mai via , e nonostante la notorietà del suo locale , lavorare con lui era uno spasso .
Nel clima caldo del bar , conobbi anche Sarah e Erica , che presto divennero le sorelle che non ho mai avuto.
Sarah era alta e slanciata , carnagione olivastra, capelli ramati e due occhi verdi smeraldo .
Senza pudore e amante degli uomini .
Erica , invece , era più bassa e tonda , con una montagna di ricci biondi e due occhi castani espressivi più delle sue parole, l’amica sincera che trova sempre una buona parola su tutto.
Con il fiato corto aprii la porta sul retro , andando a sbattere contro Sarah .
«Hey bellezza, siamo vogliose già di primo mattino ?»
Scoppiai a ridere, mentre le davo un bacio sulla guancia .
«Sei sempre la solita cameriera perversa Sà»
«Come potrei non esserlo Emma, soprattutto oggi» disse , con un sorriso malizioso sulle labbra .
Alzai gli occhi al cielo .
Dalla fessura della porta gettai uno sguardo al locale , mentre iniziavo a cambiarmi.
Erica , già in divisa , prendeva ordinazioni dalle solite signore di alto ceto .
Più in là , due ragazzi parlavano animatamente . Uno sembrava che se la stessa spassando , l’altro , reduce da una notte insonne .
«Non ti seguo» dissi , tornando a guardarla .
Sarah sbuffò , e spinse il mio viso verso la fessura .
«Il signor William ha portato il Principe Ben con sé , stamattina»
Sgranai gli occhi .
Londra era tappezzata di poster o spot pubblicitari su ’Le Cronache di Narnia – Il principe Caspian’,per non parlare delle fan frenetiche che gettavano volantini o lettere ovunque , invocando ed esaltando i loro miti .
Per fortuna, lavorando in un bar frequentato solo da gente famosa , servire due giovani famosi non mi faceva più alcun effetto .
Sistemai meglio il cartellino con il mio nome sulla divisa , che consisteva in una camicetta rosa e una gonnellina nera . Ai piedi portavo le mie fedeli converse nere .
Uscii dalla stanza , legando i miei lunghi capelli neri in una coda alta .
Sarah , dietro di me , mi passò il cerchietto rosa con il fiocco ,in tinta con la camicetta.
Sorrisi a Fred , che mi salutava da dietro il bancone .
«Tieni qui» bisbigliò Sarah , porgendomi il block notes e la penna .
La guardai interrogativa .
«Stamattina servilo tu al bel William»
«E per quale motivo dovrei andarci io ? » domandai , incrociando le braccia .
«Perché Mister Occhi Neri non ti ha staccato gli occhi da dosso da quando sei uscita dalla stanzetta» disse , sorridendo sorniona .
Sapevo bene che era una battaglia persa .
M’incamminai verso il tavolo , mandando un bacio a Erica ,ancora intenta a prendere ordinazioni dalle due anziane.
«Salve , cosa vi porto ? » dissi , sorridendo .
Mi voltai a guardare il ragazzo di nome Ben , ed incrociai due profondi occhi color onice
.

 

Fissavo la pioggia scendere lenta , fuori dalla finestra del ‘TheOldQueenInn’ .
Sentivo gli occhi pesanti , e la temperatura perfetta del locale non faceva altro che aumentare la mia sonnolenza .
William mi guardava , ridendo sotto i baffi .
«Ringrazia che ti parlo ancora Will , ma se continui a guardarmi così , giuro che mi alzo e vado via» sbottai , adirato .
Si mise una mano davanti , nella speranza di nascondere la sua risata .
Schioccai la lingua , e continuai a guardare fuori .
«Vivrei qui , se non fossi fidanzato» disse , sospirando .
Mi voltai a guardarlo .
«Dovresti vedere le cameriere . Ho preso confidenza con la rossiccia ,Sarah,  è la classica tentatrice. Ma c’è Emma , che è davvero bella . Capelli lunghi e neri , fisico slanciato e occhi verde mare . Sembra una bambola , con la carnagione candida che ha . Mi ringrazierai di averti regalato un ‘buongiorno’ così» disse , come se la cosa fosse ovvia .
«Si , certo»
«Suvvia Ben , hai ventotto anni . Vuoi rimanere zitello? »
«Credo di saper riconoscere quando vale la pena fidanzarsi oppure no . Sai com’è William , mi dispiacerebbe fidanzarmi , e guardare il culo alle altre donne ,anziché quello della mia ragazza»
Mi fissò per un attimo , e pensai seriamente di averlo offeso .Ma la sua risata riempì il locale , ed il mio nervosismo aumentò .Poco dopo lo sentii saltare dalla sedia , e fissare il lato destro del bancone.
Da una porta nascosta , uscirono due ragazze .
Riconobbi la ragazza rossiccia , dalla descrizione , vera , di William .
Ma a lei concessi solo un breve sguardo , perché i miei occhi finirono sull’altra ragazza in divisa .
Aveva la classica carnagione inglese , ma lei sembrava fosse di porcellana . I capelli neri le scendevano in un onda morbida lungo la schiena , ma poco dopo , li raccolse in una coda di cavallo, passando una mano sulla frangia folta, e sistemandosi un cerchietto tra i capelli . Si voltò , dandoci le spalle ,e prendendo il block notes che le porgeva l’altra ragazza .Quest’ultima aveva un sorriso malizioso sulle labbra .Iniziò ad avvicinarsi al nostro tavolo , salutando l’altra cameriera che da dieci minuti aspettava che due anziane signore troppo curate ordinassero .
Incrociai il sorriso di chi la sa lunga di William .
Scappò un sorriso anche a me , mentre la ragazza di nome Emma , sorridendo , ci domandò le ordinazioni .
Guardò per pochi secondi William ,e dopo guardò  me .
I suoi occhi erano incredibilmente accesi , di un verde mare ipnotico .
Aveva ciglia lunghe , che quando abbassò lo guardo sul blocchetto , sembrarono sfiorarle la pelle .
«Per me un succo alla mela e fragola » le disse William , guardandomi beffardo .
«Ok, a te cosa porto? »mi domandò .
Soffermai lo sguardo sul suo viso , più di quanto fosse richiesto .
«Un caffè macchiato panna e una brioche al cioccolato» le risposi .
Vidi le sue labbra incurvarsi in un sorriso , mentre scriveva le ordinazioni .
«Mi saluti Sarah ?»
«Certamente» rispose a William , e andò via .
La guardai avvicinarsi al bancone , scambiare uno sguardo con Sarah , e poi guardare di nuovo me .
Ma questa volta , legò i miei occhi ai suoi per pochi secondi .
«Eh amico , questi ci lavorano con la gente famosa . Non basta uno sguardo per conquistarle »
Scoppiai a ridere .
«E cosa ti fa credere che io voglia conquistarla?»
«Dicono che sei misterioso , ma nessuno sa leggere nei tuoi occhi meglio di me Ben. E tu raramente guardi così a lungo una ragazza» rispose, serio .
Annuii , perché quel che aveva detto era vero , in parte . La sentii ritornare , e posò delicatamente ciò che avevamo ordinato sul tavolo .
Senza dire nulla , andò verso un altro tavolo .
«Di un pò Emma» esclamò William , facendomi l’occhiolino , prima che si girasse .
«Si ?»
«Abiti qui a Londra ?» le chiese .
Lei affilò lo sguardo , e assunse un espressione divertita .
«Certamente»
«Capisco, posso sapere dove ?»
«Non distante da qui. Ma mi dispiace , non c’è nessun armadio magico in casa mia»
Ridemmo .
«Ah , comunque lui è Ben» disse , indicandomi .
Mi alzai dalla sedia , porgendole la mano .
«Piacere»
«Piacere mio , Emma» rispose , stringendo la mia .
I nostri occhi finivano inevitabilmente per concatenarsi.
«Emma, ti vogliono al telefono»
Allontanammo le nostre mani , mentre lei si voltò a guardare il proprietario del Bar .
«Arrivo Fred» gli rispose .
«Scusatemi . Buona colazione» e corse dentro la stanzetta da dove era arrivata .
William iniziò a bere il suo succo , senza smettere di sorridere .
Girai il caffè , e sorridendo , diedi un morso alla brioche.

















spazio autrice:
Sono senza parole *w*
Grazie infinite a : alina81 e Yuna , che hanno aggiunto la storia ai loro preferiti .
Grazie mille anche a : Aeris90 , Lady_Malfoy e SlytherinAngel , che l'hanno aggiunta alle seguite .
E grazie anche e soprattutto a Yuna , giu020 e Aeris90 , che sono state così gentili da commentare la Prefazione .
GRAZIE DI CUORE .
Come avrete certamente notato , il Primo Capitolo è un po un introduzione , come il primo verso di una canzone .
Spero che la divisione dei POV sia abbastanza chiara .
Il primo pezzo , è la visione di Emma , il secondo , del caro Ben .
Se avete qualche dubbio , chiedete subito .
Ovviamente , la vita di Emma verrà fuori con lo scorrere della storia ;D
Un bacio a tutti<3

juliet.

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Capitolo 3
*** 2. «Dilemma» ***


«Secondo Capitolo»
«Dilemma
»


Quel mercoledì mattina ,pochi minuti dopo l’inizio della pausa pranzo , iniziarono a scendere dal cielo piccoli fiocchi di neve .
Era senza dubbio l’inverno più freddo che avesse colpito Londra .
Tra folate di vento gelido e piogge perenni , anche Gennaio stava per finire .
Mi sedetti sugli scalini , sotto la tettoia dell’ingresso , e mi accesi una sigaretta . Dentro , Erica spazzava il pavimento , mentre Sarah era andata a prendere qualche toast alla paninoteca dietro l’angolo .
Avevamo cacciato Fred , che aveva intenzione di restare fino alla chiusura ,nonostante il suo brutto raffreddore . Le sue grandi mani paffute , portavano  i segni di un uomo che per settant’anni si era guadagnato il pane con la propria forza e senza l’aiuto di nessuno .
Già , perché il caro e vecchio Fred , era un uomo solo .
Eppure non lo vidi mai piangere , o esser triste ,ne mai rinfacciare alla vita di non avergli regalato la sua metà , o per non avergli donato la gioia di avere un figlio .
Dubito di essermi mai affezionata così tanto ad una persona .
Ma fu il primo ad accogliermi in quella fredda notte di febbraio , come se fossi una nipote che viene da lontano , e non una fuggitiva sconosciuta .
Mi offrì un posto di lavoro , e mi aiutò a trovare un tetto .
Ma soprattutto , riscaldò il mio cuore con un abbraccio vero .
«Ho finito» sussurrò Erica , stringendosi nel suo cappotto scozzese .
Le sorrisi , e le diedi il mio pacchetto di sigarette .
«Giuro che te le torno , prima o poi» biascicò , sedendosi sul mio stesso scalino .
«Me lo ripeti da quattro anni , e tutte le volte ti mando a quel paese . Non ti stanchi mai ?» le risposi, stringendole la guancia con la mano .
«Effettivamente si»
Sorrisi .
«Sbaglio o sei un po giù oggi?»
Istintivamente abbassai lo sguardo sulla punta delle converse .
«Ogni tanto penso più del solito» risposi , alzandomi .
«Pensi ai caldi abbracci che necessitiamo in queste fredde giornate di neve ?»
Sospirai.
«No , penso a chi di abbracci caldi non ne ha avuti mai»
Capì a chi mi riferivo , e anche lei abbassò lo sguardo .
«Ma in fondo non è più tanto solo. Ci siamo sempre noi con lui»
«Spero che sia davvero così , Erica» dissi , buttando via l’ultimo tiro della sigaretta .
Gettai uno sguardo alla strada , mentre macchine armate di catene , aspettavano che il semaforo desse loro il permesso di rientrare nell’asciutto delle proprie case .
«Ma Sarah ?» le domandai , abbassando il cappellino di lana viola sulle orecchie .
«Avrà incontrato qualcuno , sai com’è lei» borbottò .
Sbuffai .
«Sbaglio , o sono tre giorni che William e Ben non vengono al bar ?»

Già.
«Perché me lo chiedi? »
Le sue labbra si curvarono in un sorriso accennato .
«Sarah mi ha raccontato delle occhiatine con Ben»
«Siete due pettegole! In fondo è pur sempre una persona famosa . Lo guardano tutti , non vedo perché non dovrei guardarlo io» sbottai .
Erica alzò gli occhi al cielo .
«Mi sembra ovvio»
Mi voltai a guardarla.
«Levatevi tutte e due dalla testa che…»
«Ecco Sarah, dannazione!Ma…con chi è ? » esclamò , alzandosi e incrociando le braccia .
Seguii il suo sguardo curioso , e stranamente ironico .
Sarah trotterellava ridendo, mentre alzava il cappuccio del suo giubbotto giallo .
Al suo fianco , un ragazzo con dei jeans chiari e un cappotto blu scuro portava delle borse , mentre rideva e le dava un piccolo pugno sul braccio .
Dietro di loro , un altro ragazzo con un giubbotto nero in pelle e dei jeans scuri parlava al telefono .
Il primo era biondo , l’altro aveva capelli scuri che gli incorniciavano il volto .
Sentii il mio cuore fermarsi di botto .
Spalancai la bocca , pronta a dire una marea di insulti contro Sarah
Ma non uscì nessun suono .
«Non ci posso credere» sussurrò Erica , per poi scoppiare a ridere .
Guardai il modo in cui camminava , con una mano dentro le tasche del giubbotto .
Fissai il muovere delle sue labbra e come il vento scompigliava i suoi capelli .
Ebbi solo il tempo di fare un profondo sospiro , prima che i suoi occhi neri incrociassero i miei .

 

 

 

Misi in moto la mia BMW X6 , ed accesi subito l’iPod .
Non avrei sopportato la voce William un minuto di più .
«E’ inutile che accendi la musica, la mia voce è abbastanza alta da coprire quella di Ryan Tedder» sbottò , abbassando il volume .
Imboccai il viale principale in silenzio .
«Ti è mancata Londra eh»
«Si Will , mi è mancata Londra»

E  i suoi occhi verde mare.
«Domani colazione al
TheOldQueenInn’ immagino» cantilenò .
Strinsi più forte il manubrio .
«Se proprio ci tieni . Perché non presenti Sarah a Anna ?» dissi , ridendo.
Sgranò gli occhi , allarmato .
«Non dire cazzate. Fermati qui , mangiamoci un toast , sto morendo di fame»
 Sbuffai .
«Ma non dovevamo andare al ristorante tedesco? »
Con la mano indicò il suo stomaco , tentando di assumere un espressione innocente.
Nonostante la musica di sottofondo , lo sentii borbottare affamato .
Scoppiai a ridere , mentre scendevo dalla macchina .
«Sei assurdo»
 La neve continuava a scendere , fredda e leggera .
Mi strinsi nel giubbotto , affondando le mani nelle tasche .
«Offro io oggi» disse William , aprendo la porta della paninoteca .
«Piantala» risposi , tirandogli uno scappellotto .
Si fermò di botto , dopo di che lo vidi sorridere beato .
Riconobbi i capelli rossicci della ragazza che avevamo di fronte .
«Buongiorno Sarah» le sussurrò William , nell’orecchio .
Lei , impegnata in chissà quali pensieri , sobbalzò , per poi voltarsi di colpo .
«William , oddio che spavento» biascicò , portandosi una mano al cuore .
«Le chiedo perdono» e le baciò la mano .
Mi girai dall’altro lato , annoiato .
«Ciao Ben» mi salutò lei .
Le sorrisi.
«Non lavori oggi?» le domandai .
«Siamo in pausa, e io sono l’addetta al pranzo»
«Anche noi siamo venuti a prendere qualche toast. Pranziamo tutti insieme?»
Mi voltai di scatto verso William .Lo vidi farle l’occhiolino , mentre lei prendeva la busta con i suoi panini caldi .
La suoneria del mio cellulare iniziò a riempire la piccola paninoteca .
«Will , prendi quello che vuoi. Vi aspetto fuori» ed uscii .
Chiamata anonima.
«Pronto?»

«Ciao Ben »
Riconobbi la voce calda e femminile .
«Victoire , ciao»

«Dove sei?»
«Sono atterrato a Londra poco fa»
La sentii sospirare.

«Sei partito senza salutarmi»
«Ero di fretta , e tu dormivi» le risposi .
Finalmente uscirono dal locale, ridendo . William con un gesto della mano mi domandò chi fosse.
Alzai gli occhi al cielo , e lui capì .

«Con chi sei?»
« Con Will ed una nostra amica. Senti Victoire ,ci sentiamo dopo, ok ?»
«Ti ho disturbato per caso ?»
Camminavo con il volto basso , seguendo le impronte di Sarah e William .
Il vento era tagliente .
« No , non è questo il punto . E’ che sto andando a pranzo con delle amiche, e non mi va di stare con il cellulare in mano»

«Capisco. Quando tornerai in Francia ?»
Sbuffai.
«Senti Victoire , davvero , è stata solo una… »
Ma le parole mi restarono in gola .
La vidi , in piedi sulle scale , avvolta in un cappotto nero e con un cappello in lana viola .
Quel giorno aveva i capelli sciolti ,  mossi da piccoli boccoli .
Mentre i suoi occhi , erano della stessa essenza di cui ricordavo.
«Devo andare , ci sentiamo dopo» 
Chiusi la chiamata , e posai il telefono nella tasca del giubbotto .
Le sorrisi , e fui felice di essere ricambiato .
«Salve Emma e Erica» disse William , entrando .
«Ciao William» lo salutò lei.
Sarah prese sottobraccio Erica ,e lei si lasciò trascinare dentro, lasciando me fuori con Emma .
«Ciao Ben»
«Ciao » le risposi .
«Non sei venuto in questi giorni» disse , mentre usciva un pacchetto di Camel dalla tasca , e si sedeva sullo scalino.
«Sono stato a Parigi , ad una conferenza per il film»
 
«Capito»
La guardai mentre accendeva la sigaretta . Le sue labbra erano più rosee , a causa del freddo .
«Cosa hai fatto in questi giorni ?»
«Ho lavorato , sono andata a fare un po di compere con Sarah e Erica , e poi a casa»
«Potessi farlo io» sussurrai .
Si mise a ridere .
«Non osare lamentarti ,Principe Caspian, o ti faccio assumere dal vecchio Fred»
Risi .
«Non mi dispiacerebbe» risposi , guardando il cielo .
Le nuvole erano nere e minacciose , mentre la temperatura continuava ad abbassarsi .
«Mi dispiace, niente consumazioni gratis al di fuori della pausa pranzo» scherzò .
«E cosa ti fa credere che sia per le consumazioni?» sussurrai , guardandola negli occhi .
Notai le sua guancie tingersi lievemente di rosa .
«E per cosa , allora ?»
Continuai a guardarla , senza batter ciglio .
Calò un improvviso silenzio in tutto il quartiere , sembrò che persino il vento fosse rimasto con il fiato sospeso .
Avrei voluto dirle la verità .
Dirle che in questi tre giorni avevo pensato al suo sguardo limpido . Avevo sperato di tornare il prima possibile al Bar , per poter sentire di nuovo la sua voce .
Avrei voluto dirle che desideravo conoscerla .
Ma la mia realtà non equivaleva alla sua . La mia assenza era più sicura di una mia presenza .
E non volevo rischiare di rimanere dentro ad un girone impossibile ,faceva parte del gioco .
Abbassai lo sguardo , e sorrisi , amaro .
«Non lo so, per provare qualcosa di diverso , probabilmente» risposi , guardando la neve scendere lenta e posarsi sull’asfalto .
Vidi i suoi occhi spegnersi , ma sul suo volto rimase un debole sorriso.
Si alzò , e buttò la sigaretta .
«Vado a mangiare , prima che finisca la pausa pranzo»
Ed entrò , senza più guardarmi .
Non avevo mai creduto ai colpi di fulmine . Ritengo che sia impossibile innamorarsi di una persona, senza conoscerla .
Eppure , sentivo strane vibrazioni nell’aria , quando lei era vicino a me .
Sentivo il bisogno di toccarla , abbracciarla .. baciarla .

E’ solo un momento Ben , non essere sciocco .
Tutto scorre e nulla permane .

Ma era quello che volevo ?
Sbuffai , portando i capelli indietro con entrambe le mani .
Dentro , Emma era seduta tra William e Sarah , e stava scartando un toast .
Rideva .
«Dove diamine eri ?»
«Qui sulle scale Will, fa così freddo che c’ho messo un po ad alzarmi»
Scoppiammo a ridere .
Mi sedetti sulla sedia di fronte a lei .
Sorridendo , mi passò un toast ancora incartato .
«Grazie» le dissi e le sfiorai la mano .

 Tutto scorre e nulla permane .
Ma in fondo , tutto può succedere ,perché volere è potere.

 























spazio autrice:
Non ci credo nemmeno io ,ma si , eccovi il Secondo Capitolo .
Sarà il tempo cupo e la pioggerellina ad ispirarmi .
Anzi no , sono i vostri adorabili commenti <3.
Grazie a : _screps_, giu020 e SlytherinAngel .
Ahimè , per adesso il bel William è fidanzato con Anna , l'attrice che interpreta Susan ne ''Le Cronache di Narnia'' .
Ho letto che stavano insieme su un forum , tempo fa , e mi andava di riportarlo anche nella mia FF .
A prescindere se sia un rumor o meno .
Grazie mille per tutti i complimenti . Non immaginate quanto io sia felice che la storia vi piaccia .
Grazie a ryry e Niki_CuLLen_ che l'hanno aggiunta ai loro 'preferit'i .
Ma ringrazio anche a _screps_ per averla aggiunta alle 'seguite'.
Siete fantastiche <3
Adesso , spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento .
Al prossimo aggiornamento .
Commentate.
kisses.

juliet

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Capitolo 4
*** 3. «Special Dream» ***


«Terzo Capitolo»
«Special Dream»

 

Sembrava ieri , quando lo vidi seduto a quel tavolo, con gli occhi velati da un ombra scura, quasi malinconica .
Riuscivo ancora a sentire il respiro accelerare , ogni qual volta incontravo il suo sguardo , il calore traditore invadermi le guance quando mi regalava uno dei suoi sorrisi .
Ma dall’ultima volta che il mio corpo ricevette una piacevole scarica elettrica, trascorsero poco più di tre settimane .
Erica ormai preferiva chiamarmi ‘ghiacciolo innamorato’ ,e categoricamente rispondevo semplicemente sbuffando .
Ma quanto c’era di vero nelle sue parole ?
Londra stava attraversando la stagione più rigida degli ultimi trent’anni .
Può il clima gelare l’anima ?
Perché anche dentro me , sembrava inverno .
Ero a conoscenza che tutto ciò era insano e masochista . Non si può perdere la testa per una persona irraggiungibile , o per qualcuno che non riuscirà mai ad essere presente . Ma soprattutto , per qualcuno che ti vede come una qualunque.
Non ho mai preteso nulla dalle persone, forse perché in realtà non sono mai stata interessata a ricevere nulla. E la cosa che mi faceva male, era che la cosa che desideravo di più, era avere un qualsiasi contatto con lui, fino a riuscire a ricevere un po di quel sentimento che da giorni bruciava la mia anima fino a farmi piangere.
Ero sciocca, terribilmente e schifosamente sciocca.
Dopo chissà quanto tempo, anni forse, ero innamorata.
Avevo smesso da tempo di chiedermi perché il mio cuore avesse deciso di vibrare per lui, al cuor non si comanda, e quel briciolo di ragione va a farsi benedire la maggior parte delle volte.
Ma, evidentemente, era così solo per me.
L’alba arrivò troppo in fretta, e Morfeo anche quella notte mi lasciò in balia della realtà.
Con un ultimo sospiro, andai a prepararmi una tazza di caffè.
Sarah aveva dato il mio numero a William, che a sua volta l’avrebbe dato a Ben.
Non ricevetti mai una chiamata da un numero sconosciuto.
Ed era inutile sperarci.
Quel giorno mi sarei fatta una promessa: avrei voltato pagina e affrontato il resto delle mie giornate come avevo sempre fatto .
Guardai il mio riflesso nella grande vetrata che affacciava il salotto del mio appartamento su Londra.
La pelle del mio viso senza un filo di trucco era color avorio, con qualche lentiggine sulle guance .
I miei occhi avevano uno strano colorito quella mattina. Erano spenti.
Bevvi in un sorso il caffè, e senza voglia, andai a farmi una lunga doccia calda.

 

 

Faceva freddo in Francia,quella mattina.
Un freddo strano , vuoto. La finestra della camera mostrava una Parigi ancora addormentata, ed immersa nei propri sogni innocenti.
Avevo smesso da tempo di sentirmi innocente.
Guardai il corpo nudo di Victoire, semi coperto dalle lenzuola blu notte del letto.
Dormiva anche lei, senza pensieri e le labbra carnose schiuse accennavano un sorriso.
Era bella Victoire, come solo le modelle francesi sanno esserlo .
I suoi lunghi capelli color rame le scendevano in morbidi boccoli fino alla fine della sua schiena dritta. Gambe lunghe e occhi grigi, e una passione che bramava solo il mio nome.
Le dicevo sempre addio, ogni qual volta ritornavo a Londra.
Ma non esisteva una notte francese senza di lei.
Era un anno che questa storia andava avanti, e quando venivo a cercarla, nonostante non mi facessi sentire, le sue labbra non mi rifiutarono mai.
Sfogavo lo stress, e lei le sue voglie. William diceva che mi ammirava, ma che prima o poi avrei dovuto smettere . Facevo sempre finta di non sentirlo, poiché credevo che fosse troppo stolto in quei momenti per capire quanto fossero salutari le notti con Victoire.
Ma la notte passata, non fu come le altre.
Il mio cervello era disconnesso dal corpo. La mia mente vagava altrove , mentre le mie mani esploravano le sue curve.
Finii per immaginare che fossi con un'altra, e non con lei.
Quella notte, desideravo essere con Emma.
Desideravo sentire il suo profumo dolce sulla mia pelle, poter accarezzare i suoi capelli e le sue labbra. Avrei voluto fare l’amore, e non quel che facevo con Victoire.
Quello era tutt’altro che amore, era una sporca convenienza.
Emma invece, era puro desiderio.
Guardai il cellulare,e l’orologio m’informo che erano appena le sei.
Mi coricai di nuovo, senza alcuna intenzione di dormire.
Victoire, con un sospiro, posò la sua mano sul mio petto, ed avvicinò il suo viso ad esso.
Mi sentivo nauseato. Non da lei , o dalla situazione, ma da me stesso.
«Come mai sei sveglio?»
Spostai il mio sguardo sul suo viso.
Aveva ancora gli occhi chiusi , ma le labbra erano incurvate in un sorriso soddisfatto.
«Non ho sonno»
«Eri strano stanotte» disse, mettendosi a sedere sul letto, e facendo scivolare il lenzuolo dal suo corpo.
Nemmeno la guardai.
«Non ho più voglia» risposi , duro.
«Dovresti essere più docile e calmo, forse è per questo»
«No Victoire, non ho più voglia di te» sbottai, guardandola negli occhi.
La sua espressione divenne sconvolta , come se avesse appena udito una bestemmia.
Ma durò poco, perché il sorriso compiaciuto ricomparve sul suo volto.
«Dici sempre così»sbuffò.
«Questa volta sono serio. E’ ora di finire questa messa in scena»
Mi alzai di scatto ,recuperando i miei vestiti e pronto ad uscire il prima possibile da quella stanza.
«Se pensi che dopo mesi tu possa andare via così, Benjamin ti sbagli di grosso»
Non le risposi,e continuai ad abbottonare la camicia.
«Sei solo un bastardo. Non si trattano così le donne! Mi hai usata, come se fossi una sguattera qualunque»
Mi voltai di scatto,fulminandola.
«Eppure anche questa notte mi hai sussurrato di volermi così come sono. E non ti ho mai vista interdetta. Addio Victoire, è stato un piacere»
E con la giacca sotto braccio, mi diressi fuori dal suo Hotel.
Digitai il numero di William.

«Si?»
«Scusami se ti ho svegliato Will, ma volevo dirti che ho deciso di smettere con Victoire»
«E come mai?» biascicò, tentando di nascondere uno sbadiglio.
«Perché a Londra ho lasciato buona parte di me»
Ridacchiò.

«Non avevo dubbi Ben caro. Ci vediamo lì»
Sorrisi alla cornetta muta.
Mi avvicinai alla macchina del mio taxista.
«Dove la porto signor Barnes? »
«All’aereoporto»
Era la cosa giusta.
























spazio autrice:
Sono commossa *-*
Non immaginavo che questa storia potesse piacere così tanto.
Non finirò mai di ringraziarvi. 
Ed eccovi qui il Terzo Capitolo. E' breve,ma s'inizieranno a capire un po di cosette.
Chi è Victoire, soprattutto.
E credo che adesso sarà fin troppo odiata la povera francesina xD
Passiamo ai vostri amati commenti;
carlottina: Cara, condividiamo entrambe l'odio per le francesi,haha. Eva Green, quant'è divina quella donna? Mi hanno rimpita di
gioia i tuoi complimenti. La cosa che spero di più, quando scrivo, è che i personaggi arrivino a voi. Che non siano solo parole.
Ovviamente, è anche merito vostro se la voglia di scrivere rimane.
thanks <3
Ramona37: Grazie infinite :D
ranyare:E fu così che Hamtaro trovò Bijou xD Perchè di sorci fuori di testa, nella capoccia li ho anche io .
William lo adoro anche io, e lo immagino proprio così. Come quelle persone che hanno un viso di porcellana,
ma che appena aprono bocca fanno impallidire persino il diavolo xD
Ti ringrazio per i complimenti, e stai tranquilla, ti sopporterò con tanto amore ;)
Baci da Bijou xD
SlytherinAngel: Essì , anche io avevo sentito qualcosa del genere su William e Anna. Ma non dureranno molto nemmeno nella mia storia,
questo ve lo concedo x''D. Per quanto riguarda i personaggi ,pian piano conoscerete anche la vita di Emma prima di andare via da Bristol .
Vi anticipo che proviene da una vecchia e benestante famiglia inglese, e che non è tutto oro quel che luccica . Capirete ;)
Grazie per i complimenti =*
giu020: Spero di non deludervi mai :) E se dovesse succedere, fatemelo notare. Accetto le critiche come i complimenti :)
_screps_: Ed eccolo qui :D Grazie mille.
Yuna Shinoda: Titty cara *-* Beh,credo che adesso siano entrambi coscenti su cosa fa battere i loro cuori :) thank you so much<3.
Niki_CuLLen_: Niki :) grazie mille per i complimenti. Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento.
Grazie infinite anche a tutti coloro che l'hanno aggiunta ai Preferiti e alle Seguite, e a chi legge soltanto.
Alla prossima :D
xxoo
Julia

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Capitolo 5
*** 4. «Ready for Love» ***


Quarto Capitolo
Ready for love

 

 

Posai le tazze da tea sul vassoio, guardando distratta la neve, che fluttuava fuori dalla finestra.
Quella mattina ero fin troppo nervosa, e a dir poco sfinita.
Erika restò a casa, e Sarah spazzava in silenzio il pavimento.
Erano le dodici passate, ma non avevo per niente appetito.
Sentii Sarah canticchiare un vecchio pezzo  che passava alla radio, anche lei presa dai suoi pensieri.
O forse, lasciava me libera di pensare.
Sistemai le tazzine ed il resto nella lavastoviglie, e l’azionai, poggiando la testa sull’armadietto.
Perché la mia testa vagava inevitabilmente da lui ? 
Perché provavo a immaginare cosa stava facendo in quel momento? 
E se magari, mi dedicava un pensiero?
L’angoscia mi catturò di nuovo.
«Emma, vado a prendere i panini»
Mi voltai verso la porta, da dove Sarah mi guardava con uno sguardo preoccupato.
Annuii semplicemente.
E senza aggiungere altro, uscì.
Alla radio passò una canzone romantica e strappalacrime.
Infastidita, andai a spegnerla
Distrattamente guardai il tavolo al centro della sala. Il suo tavolo.
E mi si fermò il cuore, quando vidi che lui era lì.
Indossava un cappotto nero, sopra una camicia blu notte leggermente sbottonata.
Jeans scuri e scarpe nere eleganti.I suoi occhi erano ansiosi, ma un sorriso colorò il suo viso.
Si alzò, passandosi una mano tra i capelli.
«Ciao» sussurrò, avvicinandosi.
Lo guardai un ultima volta, e poi abbassai lo sguardo.
«Ciao»
«Come stai?»
Sorrisi alla domanda.
«Una meraviglia. Tu?»
I suoi occhi neri continuavano a guardare i miei, mentre si appoggiava al bancone.
Vicino, troppo vicino a me.
Prese a guardarsi le mani, come se stesse pensando una risposta valida da darmi.
«Volevi qualcosa? E’ pausa pranzo questa» sbottai, senza temere di essere sgarbata.
Ma non rispose, e non si mosse.
La rabbia cresceva, fino a farmi tremare.
«Bene. Se hai bisogno di qualcosa fai un fischio. Io vado a fumarmi una sigaretta» aggiunsi, prendendo il giubbotto.
La sua mano fredda strinse il mio polso, fermandomi.
«Resta, ti prego»
La sua voce era un sussurro, quasi triste. Seguì ogni mio movimento, mentre mi risedevo di fronte a lui.
«Senti Ben» iniziai, sospirando «qualsiasi cosa tu stia pensando, o qualsiasi storia tu mi voglia raccontare, sappi che non m’importa. 
Non sto male per te. Non sono triste perché aspettavo una tua chiamata o chissà cosa. Odio illudermi ed essere illusa, quindi, ti prego, se non hai da dire nulla, va via»
Ripresi fiato, senza distogliere gli occhi dai suoi.
Li socchiuse appena, per poi accarezzare il mio viso.
«Ho da aggiungere una cosa. Poi, se vorrai, andrò via» sussurrò, quasi sorridendo.
«Sentiamo» sbottai.
Fu tutto molto veloce.
Scese dal bancone, senza scostare la mano dal mio viso, che scendeva sul mio collo, e saliva sulle guance.
Sentii il mio battito accelerare, mentre mi tirava a se.
E mi sembrò di morire, quando lo vidi socchiudere gli occhi, e poggiare le sue labbra calde e morbide sulle mie appena dischiuse .
Con entrambe le mani prese il mio viso, mentre delicato, si apriva ad un nuovo bacio.
In preda ad una strana fitta alla stomaco, ma terribilmente piacevole, socchiusi gli occhi, e mi unii del tutto quel contatto.
Era dolce, ma allo stesso tempo sentivo il suo desiderio.
Sapeva di fragola, e le sue labbra erano incredibilmente morbide.
Durò poco, o forse tanto.
Lo sentii sorridere, prima di interrompere il bacio.
Fui sicura che le mie guance arrossirono sotto le sue mani, ed un sorriso spontaneo apparve anche sul mio viso.
Si schiarì la voce.
«Vuoi ancora che vada via?» domandò, ironico.
Sentivo il corpo leggero, e le labbra ancora riscaldate dalle sue.
Nascosi il mio viso sotto al suo mento, mentre lui mi chiudeva tra le sue braccia.
«Tu vuoi andare via, di nuovo?» domandai.
Inspirò tra i miei capelli, per poi baciarmi la fronte.
«No. Sono qui, pronto ad amarti»















Spazio Autrice:
Non ci crederete, ma dopo secoli, eccovi il quarto capitolo xD
Chiedo perdono, ma con la scuola ed il resto, ho pochissimo tempo ._.
Non finirò mai di ringraziarvi come si deve.
Siete fantastiche**

Ringraziamenti:
Aeris90: Grazie cara, e ti ringrazio per averla aggiunta alle Preferite.
MoonLilith: Che onore** mi fa piacere che ti piaccia, e spero che anche questo capitolo
Riesca a catturarti : ) baci;

ranyare: Haha, povera Victoire xD ( sta antipatica anche a me -.-)
Bin Bons è abbastanza dolce in questo capitolo, e credo di averti fatta contenta , almeno un po xD
Spero ti piaccia il capitolo cara :*

Jas_93: TaDaaan. Eccoti il quarto capitolo appena sfornato :D
Mi auguro che ti piaccia** e grazie : )

SlytherinAngel: Anche questo non è un capitolo kilometrico, ma credo che la sostanza sia abbastanza succulenta :D fammi sapere che ne pensi ;D 

E adesso non mi rimane che ringraziare chi legge , chi ha aggiunto la storia ai preferiti o alle seguite, e a chi commenterà<3
Mille baci.

-Jù-

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