A Christmas Code

di Il Narratore FT
(/viewuser.php?uid=943118)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Una vigilia particolare ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Ah, vous dirai-je, Maman ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Se solo... ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Futuro da incubo ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: L’ultima chance ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Una vigilia particolare ***


Capitolo 1: Una vigilia particolare

 

E’ la vigilia di natale in Svizzera, la gente è più generosa, è più allegra e spensierata, eppure in mezzo a tutta questa felicità c’è qualcuno altrettanto triste, Aelita Stones, o per meglio dire, Aelita Tyron.

Come previsto da Jeremie, non appena Lowell Tyron ha riacceso il suo Supercomputer, il virus del giovane Einstein ha annientato X.A.N.A. definitivamente, i ragazzi avevano vinto, o almeno così credevano, il professore Tyron compii la sua vendetta una settimana da lì, portare via Aelita dalla Kadic, allontanandola una volta per sempre dai suoi amici.

 

Aelita parlava in videochat con i suoi amici, il grande William, la temeraria Yumi, quell’immancabile giocherellone di Odd, l’introverso Ulrich con tatto però dei suoi sorrisi più sinceri, ed il geniale Jeremie.

Erano tutti nei loro rispettivi abitacoli a parlare tra loro, era l’unico modo per poter far sentire Aelita parte del gruppo nonostante l’oceano di distanza.

I ragazzi non avevano mai avuto alcuna intenzione di abbandonare Aelita, tutt’oggi stanno ancora ragionando sul modo migliore per farla tornare alla Kadic insieme a loro:

Odd: “E se materializzassimo un Kolosso da dargli in pasto? Poi Aelita gli dice che se non la fa tornare alla Kadic, gli farà da merenda!”. La cosa triste è che quasi sicuramente non stava scherzando.

Yumi: “Certo… e dove lo troviamo un scanner tanto grande da materializzarlo sulla terra?”. Chiese con un tono sarcastico la mora.

Odd: “Ma è ovvio no? Jeremie lo costruirà. Problema risolto!”.

Ulrich: “Forse dovremmo invece materializzarti un cervello che potresti finalmente usare.”.

William: “Già! Jeremie materializza un cervello di un Kankrelat, sarebbe un bel miglioramento.”.

Jeremie: “Un netto miglioramento vorrai dire.”.

A parte Odd scoppiarono tutti a ridere: “Ha-ha-ha, molto divertente continuate a ridere, probabilmente questa sarà l’ultima volta che sentiremo una battuta divertente da Einstein.”. Allora toccò a Jeremie subire le risate dei loro compagni in videochat.

Aelita provava molta gioia a sentire le loro risate, ma anche una certa pena, l’idea di non poterli riabbracciare, tenere per mano Jeremie come una volta, non sopportava più quella situazione:

Aelita: “Adesso basta ragazzi...”. Disse freddamente la rosata.

Jeremie: “Ma Aelita… visto che hai fatto Odd?”. Afferma incolpando il biondo.

Odd: “Io?”.

Ulrich: “Sei un disastro perfino in videochat, ma come fai?”.

Yumi: “Scusati adesso.”.

Kiwi, il cane di Odd, cominciò a guaire, come se provasse compassione per la povera Aelita: “Anche tu ce l’hai con me?”.

Aelita: “No ragazzi ascoltatemi: sono stata bloccata in un mondo virtuale perdendo dieci anni della mia vita, convinta di essere una guardiana virtuale creata unicamente per affrontare un programma senziente, poi ho incontrato Jeremie e tutti voi, mi avete fatta sentire umana ancora prima che riconoscessi di esserlo...”. Aelita aveva il viso rigato dalle sue lacrime, i ragazzi però capirono che stava piangendo dalla voce.

Yumi: “Non fare così.”.

Aelita: “Lasciatemi finire: è da quando sono stata portata via che cerchiamo una soluzione ma non funziona niente, nemmeno posso contare su mia madre da quando ha sposato quel Lowell!”.

William: “Non devi biasimare tua madre.”. La corresse.

Ulrich: “Non mi piace ammetterlo ma William ha perfettamente ragione, lei credeva di aver perso sia sua figlia che suo marito, immagina la sorpresa nel constatare che hai addirittura l’età di allora.”.

Aelita: “Il punto è un altro, non posso pretendere che sprechiate le vostre vite per una che nemmeno dovreste conoscere, il regalo migliore che possa farvi è questo.”. Detto questo chiuse la connessione con William, il ragazzo da casa riprova a riconnettersi, ma fallisce.

Yumi: “Perché hai…?”. Yumi non ebbe il tempo di finire la frase che venne disconnessa pure lei.

Odd: “Dammi il tempo di fare un’ultima battuta!”. Non ne ebbe, anche lui disconnesso.

Aelita: “Lo faccio per voi!”.

Ulrich: “Ma noi vogliamo…!”. Anche Ulrich disconnesso, rimaneva soltanto Jeremie.

Jeriemie: “Aelita! No!”. Aelita non ebbe il coraggio di premere il tasto, si bloccò: “Non mi importa quanto tempo ma non avrò pace fino a quando…!”.

Aelita: “E’ questo il punto.”. Jeremie accarezza lo scherzo nell’illusione di toccare il viso della ragazza, la ragazza per un momento crede di sentire le sue dita: “Vi voglio bene ragazzi, ricordati Jeremie...”.

Jeremie: “No...”. Al ragazzo scappò un singhiozzo.

Aelita: “Ricordati che ti amo.”. Chiuse la connessione anche con lui, Jeremie sconvolto butta a terra gli occhiali, e scoppia in lacrime, da casa sua Aelita fa lo stesso, cerca di autoconvincersi di aver fatto la cosa giusta, ma il dolore rimane tale.

 

3 ore dopo:

Anthea, la madre di Aelita, sta provando da ben due ore di parlare con lei, ma lei aveva chiuso a chiave la porta di camera sua, la giovane non aveva voglia di parlare con nessuno.

Anthea decise di andarsene, pensava che forse la ragazza non era pronta per parlargli faccia a faccia, ma poi la porta si aprì, seguita da una musica molto triste:

Anthea: “Tesoro come stai?”. Chiese sedendosi ai piedi del letto.

Aelita rimanendo sotto le coperte rispose: “Ho detto addio per sempre ai miei amici, Lowell ha vinto, dillo al tuo dolce maritino.”. Rispose con un tono insolente.

Anthea non la biasimava per il suo atteggiamento, ma come madre sapeva che il suo gesto nei confronti dei suoi amici gli faceva più male di quanto la giovane stava già facendo apparire: “Secondo me hai fatto un grosso sbaglio, poche persone sarebbero rimasti coerenti nonostante quello che avete passato.”.

La donna si alza in piedi dirigendosi verso il portatile della ragazza, quest’ultima stizzita chiede: “Ma cosa stai facendo?”.

Anthea: “Scommetto che se torniamo in chat rivedremo notificate le chiamate tuoi amici.”. Rispose tranquillamente.

Aelita: “Ma, hai craccato la mia password!”.

Anthea: “Non dirmi che sei sorpresa, sono tua madre ed ho sposato ben due...”. Aelita di scatto chiude il portatile, per un pelo non prendeva le dita di sua madre: “Ma, Aelita!”.

Aelita: “Si può sapere come ti permetti? Tu non hai fatto niente per aiutarmi davvero, se veramente volevi il mio bene mi avresti lasciata alla Kadic insieme ai miei unici amici!”. Aelita era irriconoscibile, non era mai stava così arrabbiata.

Anthea ferita cerca di trattenere le lacrime: “D-Dieci anni… sono passati più di anni da quando tu e tuo padre siete scomparsi.”.

Aelita: “E così credevi che non facendo niente avremmo avuto modo di recuperare il tempo perduto? Ti odio! Come hai potuto essere così egoista?”. Anthea crolla, corse via in lacrime, Aelita ancora adirata corse verso la porta e grida: “Lowell non sarà mai mio padre, e tu non sei più mia madre!”. Sbatte la porta e torna a piangere sul suo cuscino, tra un singhiozzo e l’altro lamenta: “Detesto il Natale! I miracoli non avvengono quando è necessario!”.

 

E’ mezza notte, Aelita non aveva mangiato niente quella sera poiché non aveva appetito, il suono delle campane di mezza notte la svegliano, lei cerca di ignorarle ma fallisce, poi venne distratta da altri rumori provenienti, ad alta voce chiese se c’era qualcuno, nessuna risposta la risolleva, accese le luci e constatò che non c’era nessuno, sicura di essersi immaginata tutto, spense le luci per tornare a letto, ma i rumori tornarono, sempre più forti, allora riaccese le luci, ma subito dopo le lampadine si fulminarono, la ragazza in preda al panico si ritira nella sua coperta pesante, i rumori si fanno più pesanti, ma improvvisamente si arrestarono, la ragazza ha ancora troppa paura per controllare, due minuti dopo si fece coraggio ormai sicuro di essere fuori, riaprì gli occhi e: “BU!”. La ragazza lanciò un urlo fortissimo, anche la presenza davanti a lui urlò come lei, finalmente finito di urlare, da parte di entrambi chiaramente, Aelita riconosce la figura di quella persona: “William!?”.

Il ragazzo levitando da terra la corresse tutto impettito: “Non sono William, sono uno del Natale messaggero.”. Aelita lo esaminò per bene, sebbene avesse le fattezze di William, non poteva essere lui, era una entità con i suoi caratteri, dai capelli scuri all’abbigliamento del suo stile, ma era tanto trasparente da poter vedere attraverso il suo corpo, provo addirittura a toccarlo, come previsto poteva passargli attraverso: “Hai finito?”. Aelita mortificata si scusa: “Nessun problema. Allora ecco il punto della situazione, avrai capito forse capito che ti trovi in una situazione del tipo Christmas Carol, solo che è tutto vero.”. Aelita spaesata si sedette ai piedi del letto, poi realizzando che tutto ciò non poteva essere vero, ignorò lo spirito e tornò a letto, egli divertito dalla sua noncuranza, si mise in ginocchio verso il suo viso, la luce fluorescente violetta del suo corpo impediva alla ragazza di prendere sonno: “Stai cercando di sognare il tuo Jeremie?”.

Aelita stizzita si alza dal letto per cantargliene quattro: “Mettiamo le cose in chiaro, so benissimo di aver fatto la cosa giusta con i miei amici, tu sei solo una conseguenza dei miei possibili ripensamenti, non ho bisogno di sognare…!”. Lo spirito gli pizzicò con violenza la sua guancia, Aelita diede fondo a gran parte delle sue energie per liberarsi dalla sua presa a granchio, il dolore che sentiva gli tolse ogni dubbio: “Allora non è un sogno...”. Toccava incredula la sua guancia ancora arrossata.

Lo spirito cercò di tornare serio, ammesso che lo sia mai stato: “Perfetto, adesso che mi credi...”.

Aelita: “Aspetta.”. Lo ammonì per ricapitolare: “Se non è un sogno allora perché sei uguale in tutto e per tutto a William Dumbar?”.

Lo spirito non sembrava sorpreso dalla domanda: “Noi spiriti assumiamo l’aspetto di persone care per far sentire a loro agio i clienti, infatti volendo...”. Lo spirito si trasformò nella versione digitale di William, con tatto di spada: “Posso assumere qualunque sembianza.”.

Aelita: “Uno spirito con una spada gigante non mi sentire esattamente… capisci.”. Puntualizza.

Lo spirito sembrava stufo della situazione: “Ah… voi umani fate tutti i critici.”. Lo spirito fece sparire la spada per andargli incontro.

Aelita: “Se potevi essere chiunque, perché proprio William? Lui è mio amico, ma gli altri...”.

William: “Perché mia cara? Perché tu e William siete più simili di quanto tu non creda: dei disadattati con una terribile paura di non essere accetti. Quando tu avevi paura di non riuscire ad ambientarti sulla Terra, William provava quella stessa paura quando non vi fidavate più ad averlo come amico, tutt’oggi ha paura di fare qualche sbaglio che vi possa spingere ad allontanarlo di nuovo.”. Aelita non ci aveva mai pensato: “Se non ti dispiace, riprendo la spiegazione, siamo già oltre la tabella di marcia: incontrerai tre spiriti che ti guideranno in un viaggio oltre lo spazio ed il tempo… scherzo in realtà solo il tempo! Alla fine del tuo viaggio capirai a cosa porteranno i tuoi errori fatti oggi.

Aelita: “I miei staranno bene senza di me, ne sono certa.”. Afferma decisa.

Lo spirito con freddezza risponde: “Credi che quello sia stato il tuo unico errore fatto fatto?”. Aelita non ebbe il tempo di ripensare alle sue parole, che lo spirito riprese la spada e: “Scusa, non volevo arrivare a tanto ma… oggi è andata.”. Con un’ondata di energia emessa dalla spada, squarcia il muro alle spalle della ragazza, un spazio sismico di colore cerca di risucchiarrla, Aelita in un gesto disperato si aggrappa alla coperta, chiaramente non avrebbe resistito ancora per molto. Lo spirito in volo prima di lasciarla alza la voce per farsi sentire: “NON VOLEVO ESSERE COSÌ BRUTALE, MA TE L’HO DETTO, SIAMO INDIETRO CON LA TABELLA DI MARCIA. ATTENTA A NON PRENDERE UN INFARTO.”. Aelita molla la presa e venne risucchiata dentro il portale, una volta presa, la sua camera tornò esattamente come prima: “E buon Natale.”.

 

Angolo dell’autore:

Che ne dite? Code Lyoko mi manca troppo, voglio continuare ad illudermi che riprendano la serie un giorno, Code Lyoko Evolution non è finito male, ma un’ultima serie o un film non sarebbe guastato, insomma, Ulrich e Sissy si sono baciati ben due volte mentre Lui e Yumi neanche una! Magari insieme alzeremo una campagna per farlo riprendere.

Che ne dite di questo Christmas Carol in stile Code Lyoko? Spero vi piaccia.

Il Narratore FT

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: Ah, vous dirai-je, Maman ***


Capitolo 2: Ah, vous dirai-je, Maman

 

Parigi, era notte fonda, a parte le luci serali della città ad illuminare la Francia, la sua parte la fece pure un portale di color arancio metile provenire dall’alto, per quanto fosse grande sembrava che nessuno notasse la sua comparsa. Da quel portale spunta fuori Aelita e si richiuse subito dopo, la ragazza stava precipitando verso la punta della torre Eiffel, convinta di essere spacciata si coprì il volto per la paura, poi comincia ad accorgersi che la sua caduta era già arrestata, era sulla punta della torre tra le braccia di un altro volto familiare: “S-Sei tu Ulrich?”.

L’entità era un altro spirito del Natale: “Non sono Ulrich, sono lo spirito del Natale passato, avresti dovuto intuirlo dal mio corpo che brilla di luce propria.”. Aelita imbarazzata distolse lo sguardo: “Voi umani siete molto buffi con le vostre gote arrossate.”.

Aelita stizzita ribatte: “Non sto arrossendo, e fammi tornare a casa non ho tempo da perdere!”.

Lo spirito divertito controbatte: “Non hai tempo per viaggiare nel tempo? Questo è in colmo.”. Lo spirito la rimette in piedi tenendola tra le sue braccia, non voleva che precipitasse al suolo: “Allora Arlita...”.

La ragazza lo corresse: “Aelita!”.

Lo spirito incurante: “Come ti pare. Andiamo a farci un bel giro in moto.”. Una moto venne improvvisamente materializzata, sembrava la vera Overbike di Ulrich, non appena lo spirito vi montò sopra, assunse le sembianze di Ulrich nella sua versione digitale: “Sei carina in versione digitale.”. Commentò, Aelita non capiva che intendesse, poi si esaminò e constato di aver assunto le sua forma digitalizzata: “Non ti dispiace vero? Capirai che non mi capita spesso di assumere queste forme, ne voglio approfittare.”. Aelita spaesata non sa che dire: “Che aspetti? Monta principessa.”. Aelita capisce che è inutile fuggire, si accomoda dietro il suo chaperon e partirono, stavano volando in alto nel cielo, dall’alto la ragazza contempla la bellezza di Parigi, non era la prima volta che volava, ma non credeva che avrebbe mai avuto modo di farlo persino nel mondo reale. Sporgendosi un centimetro di troppo, cadde dall’Overbike, lo spirito cerca di prenderla ma non sembra abbastanza veloce, Aelita mentre cadeva vede al polso il suo braccialetto con la stella, toccandolo gli apparvero le sue ali rosa, provava una certa nostalgia nel riaverle: “Fiu… aggrappati bene alla mia schiena stavolta.”.

 

Avevano lasciato Parigi da un po’, nell’attesa la ragazza riteneva d’obbligo fare conversazione: “Ok allora… perché hai scelto di assumere le sembianze di Ulrich?”.

Lo spirito tenendosi concentrato sulla guida risponde: “Ti spiego subito: non è un segreto che il tuo amico Ulrich era leggermente stufo della vita tra scuola e Lyoko, più volte ha rimuginato su come la sua vita sarebbe stata più facile senza aver mai avuto a che fare con il supercomputer.”.

Aelita accigliata: “Me ne sono resa conto da tanto tempo: mi rincresce averlo trascinato in tutta quella storia, più che mai dovresti capire perché ho tagliato i ponti con loro.”.

Lo spirito interpellato risponde: “Certo capisco, ma non lo avrebbe mai fatto se non avesse creduto che ne valesse davvero la pena, lui ti è amico, a volte tra amici si litiga, ma è proprio per questo che succede, nei rapporti ogni tanto capitano gli alti e bassi, non per questo bisogna scinderli.”. Aelita comincia ad avere qualche ripensamento: “Aelita un tempo eri molto più allegra nei periodi natalizi, ora ti faccio vedere, si fermarono in una baita di montagna, Aelita scende dal mezzo, guardò meglio e vide una piccola bambina dai capelli rosa coperta da una giacca viola ed una sciarpa rossa: “Quella bambina...”.

La piccola stava facendo un pupazzo di neve, voleva attirare l’attenzione dei suoi genitori: “Hai visto mamma?”. Quella bambina era Aelita da piccola, durante un natale di circa due decine prima.

Anthea: “Tesoro non ti allontanare troppo!”. La raccomanda sua madre.

Aelita trattiene a stento le lacrime: “Quella sei tu a otto anni Aelita, ora torniamo indietro di un’ora.”. Lo spirito in uno schiocco di dita si teletrasportò insieme alla ragazza dentro la baita, un’ora prima che la piccola uscisse per fare un pupazzo di neve: “Ricordi questo giorno?”.

Aelita: “Sì… è la notte di natale in cui ricevetti Mr. Puck.”. La ragazza assunse un’aria serena mentre guardava se stessa scartare il regalo.

Piccola Aelita: “Oh quanto è carino! Come posso chiamarlo?”.

Il padre si intromette: “Che ne dici di Mr. Puck? Significa folletto.”.

Anthea: “Ti piace amore?”.

Piccola Aelita: “Oh sì!”. La piccola corre tra le braccia della madre per dimostrargli il suo affetto: “Grazie mamma!”.

Lo spirito non aveva finito lì: “Ora andiamo avanti di tre ore.”. In uno schiocco di dita si teletrasportarono tre ore avanti, in quell’attimo la piccola stava imparando a suonare il piano da suo padre con una sonata di Mozart, Ah, vous dirai-je, Maman: “La musica è matematica, ascolta.”. Disse suo padre.

Aelita amava quella canzone, era piena di bei ricordi: “Il Natale non è responsabile del tuo dolore, nemmeno i tuoi amici, sai cosa devi fare vero?”.

Aelita rispose freddamente: “Un bel niente.”. Lo spirito non sembrava particolarmente deluso dalla sua risposta: “Nessuno dei miei amici ha sofferto come me in questo periodo, loro hanno ancora l’un l’altro!”.

Lo spirito gli pose la mano per farsela prendere e disse: “Ma non è sempre stato così.”. Aelita confusa gli prende la mano: “Ora ti faccio vedere alcuni natali dei tuoi amici!”. Lo spirito sguainò una delle sue katane, con un fendente sul terreno aprì un portale per un altro luogo e tempo.

 

Aelita si sveglia dal suo stato comatoso, al suo risveglio era di fianco allo spirito del Natale passato, voleva rimproverarlo per i suoi modi nel cambio di scenario, ma questo gli fa segno di tacere ed osservare il palco davanti a loro, all’apertura del sipario c’erano dei bambini che allestivano uno spettacolo natalizio, tra quei bambini la ragazza riconosce distintamente la figura di William da piccolo, doveva avere dieci anni, interpretava uno dei re magi, quello che doveva regalare la mirra a Gesù bambino.

Lo spettacolo era stato molto bello, gli stessi due ospiti hanno apprezzato l’opera, ma poi successe qualcosa di imprevedibile, William si mise in ginocchio davanti alla piccola Maria, a squarcia gola urlò: “Silvia, IO TI AMO! SPOSAMI TI PREGO!”.

La piccola Silvia infastidita dalla dichiarazione prende il sasso colorato di giallo e glielo lanciò in testa: “Stupido! Tu non mi piaci!”.

Il pubblico rise a crepapelle per la figuraccia del piccolo William, rincarando la dose di imbarazzo nei suoi confronti.

Aelita soffre empaticamente per lui: “E non è tutto, guarda lì”. Aelita non credeva come la situazione di William potesse peggiorare, poi vide i genitori del ragazzino chiaramente imbarazzati, un adulto dietro di loro gli chiede se è il loro figlio, questi negano. Il piccolo William vide la scena, disperato cerca di scappare, ma perse l’equilibrio allo spigolo del palco, cadde a terra di testa, i suoi genitori chiamano l'ambulanza poiché il piccolo perdeva e riprendeva conoscenza in continuazione, i piccoli urlano spaventati rendendo le acque sempre più agitate.

Aelita era rimasta basita, lo spirito con noncuranza prepara il prossimo viaggio, la ragazza non poteva credere al suo atteggiamento menefreghista: “Ma hai visto quello che ho visto io?”.

Lo spirito: “Adesso il tuo amico scoppia di salute, siamo indietro con i tempi quindi preferisco andare.”. Con un secondo fendente verso terra apre un altro portale, trascinandosi insieme ad Aelita.

 

Aelita si risveglia davanti a un canile, sempre affiancato dal suo compagno spirito, dal canile vede uscire un ragazzino dai capelli corti con in braccio un gattino bianco:

Aelita: “Quello è Odd da piccolo?”. Lo spirito rispose affermativamente: “Non credevo avesse avuto un gatto perché non ne ha mai parlato?”.

Un cane scappa dal canile, il proprietario cerca di rincorrerlo ma scivola nella neve, il gatto spaventato scappa, Odd prova a rincorrerlo ma cade pure lui, cercando di rialzarsi venne investito dal cane che lo fa cedere di faccia al suolo innevato.

Il gatto continua a scappare, una motociclista che stava sfrecciando non lo vide in tempo che lo prese in pieno, il pelo bianco del gattino diventò rosso e Odd era ancora rimasto scioccato dalla scena, quello fu un Natale indimenticabile per lui: “Ecco perché non parlarne.”. Detto ciò lo spirito aprì un altro portale.

 

Aelita era in una camera illuminata unicamente da una lampadina che aiutava la lettura di un piccolo con gli occhiali, aveva già intuito di chi si trattava: “Oh Jeremie...”. La ragazza lo trovava molto dolce immerso nella lettura di un libro di informatica introduttiva della materia: “Nemmeno mi hai lasciato digerire la scena di prima.”. Ammonì il suo compare: “Tranquilla, nessuna vittima in questo Natale, ora guarda.”.

Dalla porta entrarono i genitori del piccolo genio ad augurargli: “Buon Natale Jeremie!”. Il piccolo del tutto disinteressato rispose altrettanto: “Allora figliolo, sei pronto per andare dai tuoi cuginetti?”.

Jeremie: “Sono già pronto, se posso portarmi il mio libro non vedo nessun problema.”.

Michel: “Suvvia figliolo più energia è Natale! Non vuoi fare una battaglia di neve con i tuoi amici prima di uscire?”.

Jeremie: “Quali amici?”.

Suo padre affranto risponde: “Allora... partiamo tra un’ora.”. Jeremie torna alla sua lettura come se nulla fosse.

Aelita era dispiaciuta per il suo amico, lo spirito voleva aprire un altro portale quando: “Aspetta un secondo.”. Aelita lo ferma, prima vuole salutare il giovane Jeremie: “Buon Natale piccolo Einstein.”. Cerca di toccarlo ma fu inutile, con un cenno diede il permesso allo spirito del Natale passato di partire.

 

Aelita riprende conoscenza in cielo, non ricordava di aver attivato le ali per volare, ma lo spirito la distoglie dai suoi pensieri facendogli notare di trovarsi in Giappone, anche stavolta per assistere ad uno spettacolo natalizio, trovarsi in Giappone significava una cosa soltanto, era lì per Yumi: “Non vedo Yumi tra i bambini.”. Lo spirito gli indica la piccola Yumi travestita da pecora, uno dei magi cade per terra facendo rovesciare uno scrigno che avrebbe dovuto contenere l’incenso, invece al suo interno c’era rancida gelatina di frutta, Yumi scappa via imbarazzata, a ridere c’erano soltanto un gruppo di bambine dietro le quinte, Aelita si avvicina per sentire la loro parlantina, non voleva credere alle loro parole: “Bella mossa ad averlo fatto inciampare e aver sostituito il contenuto dello scrigno, così quella smorfiosetta impara a non mettersi in mostra con Bred.”. Aelita voleva vedere assicurarsi come stesse Yumi, ma il suo amico spirito aveva altri piani, prima che lei stessa se ne potesse accorgere, aveva già attraversato il portale.

 

Aelita riprende conoscenza seduta su una panchina, a quanto pare stava assistendo ad un torneo di Pentjak Silat del girone minori, non una competizione qualsiasi, ma una finale che vedeva Ulrich tra i due contendenti per il titolo di miglior giovane lottatore del paese: “Non posso credere che una sconfitta possa rovinare il Natale ad Ulrich.”.

Lo spirito di fianco gli rispose: “Non sarà la sconfitta infatti a farlo.”. Il combattimento ebbe inizio, l’avversario con un’unica ginocchiata atterra il piccolo Ulrich, la sua vittoria schiacciante spinsero al povero amico della rosata a piangere in pubblico. Lo spirito con uno schiocco di dita teletrasportò se stesso e la ragazza a casa di Ulrich, mezz’ora dopo la premiazione, il piccolo era nel pieno di una clamorosa paternale: “Non solo sei stato sconfitto miseramente, ma hai addirittura pianto davanti a tutti!”.

Ulrich: “M-Mi dispiace, avevo qualcosa nell...”.

Walter: “Nemmeno trovi il coraggio di essere responsabile delle tue azioni!”. Era furibondo, sua moglie avrebbe voluto fare qualcosa, ma sapeva bene che era inutile parlarne con lui: “In camera tua! I perdenti come te non meritano di festeggiare il Natale.”. Ulrich corse via in fretta, nascondendosi sotto le coperte.

Aelita affranta segue lo spirito del Natale passato fuori casa attraversando le pareti in volo: “Hai principessa? Non sei l’unica ad aver passato un infelice Natale.”. Aelita non voleva parlarne: “Se Ulrich non ti avesse mai incontrato suo padre non gli avrebbe mai detto di essere orgoglioso di lui prima di un ritorno al passato, grazie a te lui nutre ancora la speranza di un buon rapporto con lui, tutti i tuoi amici hanno beneficiato della tua influenza.”. Aelita rimase inespressiva, lo spirito del Natale passato constata felicemente che sono rientrati nei tempi previsti: “Perfetto siamo in orario, monta in moto così posso passare il testimone, almeno che tu non abbia già imparato la lezione.”.

Aelita: “BASTA!”. Lancia un campo energetico contro di lui, di certo elgi non si aspettava tale reazione dalla ragazza: “E’ vero che non hanno avuto una vita perfetta, ma la mia presenza può solo peggiorare la situazione!”.

Lo spirito ancora dolorante controbatte: “Allora non hai fatto attenzione principessa, sai cosa disse il filosofo Santayana? Coloro che non imparano dalla storia sono destinati a ripeterla, tu credi di fare la cosa giusta ma hai torto marcio e non te ne rendi conto perché sei ancora accecata dalla rabbia verso Lowell Tyron.”.

Aelita: “TACI! Tu non sei il mio Ulrich, ora me ne vado e tu non potrai fare niente per impedirmelo!”. Aelita vola via a tutta velocità, lo spirito del Natale passato salì sull’Overbike e la segui in volo.

 

Aelita non ha idea di dove andare, non ha ragionato a sufficienza prima di andarsene, quando alle calcagna riconosce la figura dello spirito, sempre con le sembianze di Ulrich: “Aelita non abbiamo finito con te, completa il tuo viaggio e vedrai che andrà...”.

Aelita: “MAI!”. Aelita sferra una serie di campi energetici, il suo avversario li evita tutti, tranne uno che colpisce il mezzo che scompare nel nulla, lo spirito fortunatamente perse il mezzo sulle appendici di una montagna, con il supersprint raggiunge velocemente la ragazza prima che potesse volare via, lei evita le lame dell’avversario, ma questo riesce a tagliarle le ali riportando il combattimento a terra, lei non si arrende, materializza delle rocce che cadono a terra nel tentativo di colpirlo, egli si triplica, gesto apparente inutile, ma le due copie lo lanciano via mentre loro vengono prese in pieno. Aelita rimane scoperta e lo spirito può colpirla, con la base della katana la neutralizza: “Non volevo arrivare a tanto te lo assicuro, ma adesso devo, Aelita lancia un altro campo energetico che l’avversario non ebbe modo di evitare, sta per lanciarne un altro quando lui lanciò una delle katane che si conficcò sul terreno, avrebbe potuto colpirla se fosse stato quello il suo intento, in realtà voleva riaprire un portale che la trascinasse via da quell’epoca, Aelita riattiva le sue ali, a fatica riesce man mano ad allontanarsi, ma lo spirito completamente tranquillo lancia la seconda katana dentro il portale, un fascio di luce proveniente da esso investe la rosata che riprese le sue sembianze umane, come tale non possiede più le sue ali e non può far altro che entrare dentro il portale.

Il portale si chiuse senza arrecare danno alla vegetazione, lo spirito del Natale passato materializzata nuovamente il suo mezzo e corse via: “Caspita, mai incontrata un’umana tanto agguerrita, ti passo il testimone amico.”.

 

Angolo dell’autore:

che ne dite vi piace? Aelita ha visto che la vita non è difficile solo per lei, con o senza Lyoko, cosa imparerà nella prossima avventura? Aspettate domani per saperlo.

Il Narratore FT

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3: Se solo... ***


Capitolo 3: Se solo...

 

Un portale di colore porpora si apre nella stanza di Aelita, ella viene catapultata dentro atterrando addosso ad un ragazzo basso dai capelli biondi che emanava una lieve luce violetta col proprio corpo: “Avrei potuto lasciarti attraversare il mio corpo, ma mi sono detto ma come attutiscono la sua caduta.”. Aelita riconosce subito la voce del suo caro amico Odd, ma sapeva benissimo che non poteva essere lui.

Aelita: “Tu non sei Odd purtroppo.”.

Lo spirito fingendo dispiacere: “Molto gentile: sono lo spirito del Natale presente, al tuo servizio principessa.”. Affermò con tatto di inchino.

Aelita: “Mi fa piacere, ma che ne dici di approfittare del fatto di essere nel presente per andartene?”.

Lo spirito guardò l’orologio: “Spiacente ma abbiamo una tabella di marcia da rispettare, so che hai causato dei bei grattacapi al mio collega, ora grazie a te dovremo fare tutto di fretta, ora andiamo.”.

Aelita spazientita: “Dove vorresti portarmi?”.

Odd: “Che domande, dai tuoi amici.”. Aelita esita a rispondere, si era convinta che la cosa migliore fosse non rivederli più: “Tranquilla nessuno di loro potrà vederti finché starai col sottoscritto.”.

Aelita è tentata a rifiutare, ma pensò che sarebbe stato altrettanto furbo andare con lui: “Va bene ma voglio andarci in versione digitale, come per il precedente spirito.”.

Lo spirito nutre qualche dubbio nella sua buona fede, riflettendoci poi si rende conto che non sarebbe saggio da parte della ragazza reagire, considerando poi come è finita con il suo collega: “Va bene ci sto, non mi sono mai trasformato in un uomo gatto, potrebbe essere divertente.”. Lo spirito materializza l’Overboard di Odd, una volta saliti i due assunsero la cambiarono le loro fattezze e schizzarono fuori dalla finestra a tutta velocità, avrebbero raggiunto la Francia in poco tempo.

 

I Odd erano dieci minuti di distanza dalla destinazione secondo lo spirito, chissà da chi sarebbero arrivati per primi: “Scusa per la forte velocità, ma dovevamo stringere i tempi.”.

Aelita: “Tranquillo, intanto dimmi spirito, hai assunto le sembianze di Odd proprio perché lui è un ragazzo spensierati che non mai ne indietro ne avanti giusto?”.

Lo spirito felice della sua acutezza si congratula: “Ottima osservazione! Odd sempre stata un’ancora per, quando eri triste trovava sempre il modo di risollevare gli animi con la sua… HA!”. Lo spirito venne colpito alle spalle da un campo energetico, cade dal suo mezzo ma riuscì a riaggrapparsi con i denti: “Queshto nn e shtat carrino!”. Tento di affermare lo spirito in difficoltà.

Aelita era in volo a lanciare altri campi energetici, ha voluto assumere la sua forma digitale per poter combattere lo spirito: “Non me la sento di rivederli, invisibile o no non ce la faccio.”. Lo spirito si rimette in piedi sullo skate in uno scatto di reni, lancia diversi colpi laser per contrastare i campi energetici della ragazza: “Non volevo combatterti spirito.”.

Lo spirito in dubbio risponde: “Non sembra proprio, sai non ho mai incontrato un umano così testardo, non deve piaceri davvero prendere lezioni.”.

Aelita: “Io non sono come gli altri!”. Aelita raccolse l’energia per scagliare un campo energetico dal diametro più grande.

Lo spirito innalza lo scudo per proteggersi: “Vero, infatti dovresti avere più di vent’anni, invece sei ancora una ragazzina troppo ingenua per capire la differenza tra giusto e sbagliato.”.

Aelita: “Tu non sai niente di me quindi sta zitto!”.

Lo spirito per niente intimorito risponde: “Ti sbaglia Aelita noi sappiamo tutto di te, siamo a conoscenza di tutte le esperienze che ti hanno portato a fare le scelte fatte fin’ora, sei coraggiosa quanto incosciente. Cominciamo da cosa ti ha spinto a lasciare i tuoi amici.”.

Aelita: “Di che vuoi parlare? So benissimo che avrebbero speso tutta la vita a cercare una soluzione per riportarmi indietro, l’hanno sempre fatto, hanno sempre cercato di mettermi al sicuro dal mondo, sempre per questo hanno pagato le conseguenze: Ulrich con il suo andamento a scuola, Odd si è esposto dichiarando il fatto di essere mio cugino, Yumi per gli attriti con i suoi genitori, William è persino stato controllato da X.A.N.A. due volte! E Jeremie… avrebbe potuto entrare nelle strutture scolastiche più prestigiose al mondo, la mia presenza gli ha tolto tante occasioni.”. Aelita nota che lo spirito non stava più aprendo bocca, lo guardò meglio e notò che stava sonnecchiando sul veicolo: “ALLORA MI PRENDI IN GIRO!”. Aelita furibonda carica un campo energetico con il diametro paragonabile ad una torre di Lyoko, lo spirito si sveglia per prepararsi, Aelita sferra l’attacco, lui va incontro senza paura, con un balzo felino salta dalla vettura che esplode insieme al campo energetico e lui approfittando del polverone colpisce di sorpresa la ragazza con un destro.

 

Aelita si risveglia in una stanza dalla tintura lilla, sapeva di esserci già stata, si tolse ogni dubbio trovando la sua amica Yumi alla scrivania:

Yumi: “Allora ragazzi nessuno di voi ha ancora trovato il modo di contattarla?”. Yumi era in video chat con il resto della combriccola.

Jeremie: “Negativo...”.

Ulrich: “Ma che...”.

William: “Idem.”.

Odd: “Gno.”. Il ragazzo rispose mentre mangiava un sacchetto di patatine.

Yumi: “Ma Odd ti sei messo a rimpinzarti?”.

Odd: “Ho bisogno di carburante, non mi scocciare.”.

Lo spirito del Natale si rimaterializza, prese in braccio la rosata e saltò dentro il computer di Yumi, uscirono da lì ritrovandosi nella camera di Ulrich: “Così abbiamo fatto prima.”.

Furibondo entrò in camera il padre del ragazzo: “Ulrich Stern, stai ancora chattando con quei buoni a nulla dei tuoi amici?”.

Odd: “E’ un piacere risentirla signor Stern, il tatto non è il suo forte vero?”.

Ulrich: “Così non mi aiuti Odd, comunque loro sono i miei migliori amici, che ti piaccia o no.”. Lo rimbecca il ragazzo.

Walter: “Ma fammi il favore, starai ancora andando dietro a quella giapponese.”. Si avvicina allo schermo per parlare direttamente con Yumi: “Ehi tu Yuri giusto? Di chiaramente a questo pelandrone che non sei interessata, così smette di sognarti la notte!”.

Ulrich: “PAPÀ!”. Tutti i suoi amici risero a crepapelle allo spettacolo, Odd addirittura dalla sedia.

Aelita trattenne a stento le risate: “Divertente ma perché siamo qui allora?”.

Lo spirito ancora stordito dalle sue stesse risate rispose: “Come potevamo mancare allo spettacolo!? Adesso andiamo dal tuo ragazzo su.”. Aelita imbarazzata lo segue attraverso il computer.

 

Giunsero in camera del giovane genio appena ripreso dalle risate, si era riadoperato per contattare Aelita con email, messaggi, faceva tutto quello che era in suo potere: “Non abbandonarmi Aelita, ho bisogno di te...”. Aelita esce dalla stanza intristita attraverso le mura, lo spirito la segue.

Si fermarono sul letto di un fiume, lo spirito per rompere il ghiaccio: “Strano che tu non te la sia presa per la batosta di prima.”.

Aelita: “Non sono in vena, hai visto come si impegnano solo per potermi parlare, ho fatto bene a lasciarli andare.”.

Lo spirito sperava di finirla lì, ma non fu così: “Sei ancora di questa idea incredibile.”.

Aelita: “Se solo… se solo non avessero mai avuto a che fare con me...”.

Lo spirito ebbe un’idea: “Scopriamolo.”. Aelita non afferra il significato di quella affermazione: “In teoria non potrei fare questa cosa senza il permesso dello spirito del passato, ma immagino tu non sia in vena di aspettare.”. Lo spirito materializza una sfera, attraverso la sfera vedono Jeremie alla fabbrica.

Aelita: “Che significa?”.

Lo spirito: “Vediamo come sarebbe la vita dei tuoi amici se il tuo amichetto non avesse mai acceso il supercomputer: il tuo fidanzatino aveva bisogno di materiale per completare la costruzione dei suoi robot in miniatura, con una piccola modifica...”. Il attraverso la sfera vedono il ragazzo prendere i pezzi necessari vicini all’ascensore invece di salirci dentro, fatto ciò non aveva più motivo di salirci dentro, scoprendo così il laboratorio.

Fatto ciò un portale di colore porpora si apre sorprendendo lo stesso spirito, risucchiò i due portandoli altrove.

 

Aelita era a terra priva di sensi, lo spirito la sveglia dal suo stato di incoscienza: “In piedi hai ottenuto quello che volevi.”.

Aelita si rimette finalmente in piedi, ancora spaesata: “Ah… dove siamo?”.

Lo spirito: “Nella migliore scuola d’Europa.”.

Aelita: “Mi prendi in giro!”. Aelita non avrebbe mai immaginato di catapultarsi proprio lì: “Jeremie vero?”.

Lo spirito: “Già, ci troviamo in una realtà alternativa dove il tuo ragazzo, ex-ragazzo, insomma lui non ti ha mai incontrato, ha avuto modo di applicarsi al meglio nello studio, un certo Graven lo ha notato e l’ha portato qui.

Aelita: “Graven hai detto? Mm… lo già sentito questo nome.”. Disse cercando di ricordarsi dove.

Lo spirito la tranquillizza: “Ma sì un sacco di persone si chiamano così, ti sorprenderesti di sapere quante persone si chiamano Aelita, torniamo a casa del tuo amico.”.

 

I due si erano già messi a bordo dell’Overboard, erano quasi arrivati:

Aelita: “Che ti dicevo spirito, Jeremie ha una vita migliore senza di me.”. Lo spirito ignora le sue parole, poiché sapeva che presto avrebbe cambiato idea.

Erano appena tornati a casa di Jeremie, chiaramente non avevano bisogno di bussare per entrare, vedevano i genitori del ragazzo dormire insieme, poi si svegliarono dal loro sonno, sembravano entrambi in ansia per qualcosa, capì meglio la situazione quando la signora Belpois: “Tesoro, mi chiedo se abbiamo fatto la cosa giusta a accettare l’iscrizione in quella scuola per Jeremie”.

Michel: “Tu capisco amore, Jeremie è cambiato da quando è entrato nelle grazie di quel Lowell Tyron.”. Aelita era rimasta shoccata, non voleva credere a quello che stava sentendo, aveva appena realizzato che il nome Graven apparteneva ad un agente del suo patrigno: “E poi quell’uomo non mi è mai piaciuto.”. Aelita esce di corsa da quella stanza per andare da Jeremie, lo spirito non era sorpreso della reazione, in tutta tranquillità attraversa le mura precedendo la ragazza.

Aelita in lacrime cerca di svegliare il ragazzo, voleva delle spiegazioni da parte sua: “Jeremie! Perché l’hai fatto? Lowell è un mostro, un MOSTRO! Non posso credere che la mia assenza ti abbia permesso di venire soggiogato da quello!”.

All’improvviso il cellulare del ragazzo squillò, il ragazzo di mala voglia risponde, ma mutò umore sapendo di chi si trattava: “Salve signor Tyron.”. Dal marchio di voce riconosce che quello non poteva essere il Jeremie il quale aveva tanto amato, era freddo e parlava come un pari di Tyron: “Ok come preferisci, Lowell.”. Aelita tenta disperatamente di buttare via il cellulare del ragazzo, non poteva sopportare la fine l’esistenza di un simile Jeremie.

Lo spirito del Natale le fa notare che è il momento di andarsene, ma lei non lo ascolta: “No! Devo fare qualcosa, se davvero la mia presenza gli ha impedito di essere un affiliato di Lowell devo essere io a fare qualcosa!”. Lo spirito nemmeno prova a fare un ultimo tentativo, con un colpo laser colpisce il terreno sotto i piedi di Aelita, questa mentre viene risucchiata cerca di farsi sentire dal suo Jeremie, ma lui non può sentirla.

 

“JEREMIE!”. Aelita si risveglia in camera di Ulrich, ma lei non voleva stare lì: “Spirito! Per favore riportami da Jeremie!”. Lo spirito non si fa vedere.

Ulrich stava dormendo profondamente, il suo cellulare squillante aveva altri piani purtroppo: “Mm! Chi rompe…? Ti ho mandato il regalo per posta Sissy abbi pazienza.”.

Aelita: “Ulrich esce con Sissy? Ma è ancora peggio!”.

Lo spirito ricompare al suo cospetto: “Puoi dirlo forte.”. Egli lanciò un altro colpo portando i due da un’altra parte.

 

Aelita riprende conoscenza in camera di Yumi, la sua amica stava parlando al telefono con qualcuno, una persona molto cara evidentemente:

Yumi: “Buon Natale William, mi manchi.”. Affermò riattaccando, Aelita non si aspettava di ritrovarsi in un tempo in cui Yumi si sarebbe messa con William.

Lo spirito ricompare per darle spiegazioni: “Yumi non aveva amici arrivata alla Kadic, poi ha conosciuto Ulrich e hanno cominciato ad uscire insieme, solo che le continue intromissione di Sissy creò dei disagi tra i due, l’anno dopo Ulrich accettò di uscire con Sissy, lei per ripicca fece lo stesso con il suo unico amico William.”.

Aelita: “E’ assurdo, non ho niente contro William ma Yumi e Ulrich erano destinati a stare insieme.”.

Spirito: “L’esperienza a Lyoko non ha avuto modo di legarli, poiché il supercomputer non è mai stato acceso, ma non è questa la parte peggiore, ascolta e capirai.”.

Yumi prima di mettersi a letto, aprì il suo diario, non doveva scriverci nulla voleva solo vedere una foto di lei insieme a Ulrich: “Mi dispiace William, non te lo meriti.”. Aelita empatica si avvicina alla sua amica, lo spirito però ha altri piani, aprire un nuovo portale.

 

Aelita si trova in una pista da skate, c’erano urla e schiamazzi mischiate a qualche imprecazione, due ragazzi si stavano fronteggiando, uno di questi era proprio William: “Ma che sta succedendo?”.

Lo spirito: “Senza di te, quindi senza il gruppo, William ha avuto una certa visione contorta della differenza tra giusto e sbagliato, per farla breve crede che guadagnare attraverso competizioni illegali di skate sia giusto, mentre chiedere la paghetta come i normali ragazzi della sua età sia sbagliato.”.

William stava per mettersi in posizione, il avversario non aspettava altro: “Che fine avevi fatto?”. Chiese lui.

William: “Scusa parlavo con la mia tipa, non potevo rimandare.”.

Il suo avversario curioso chiede: “E dimmi com’è?”.

William: “Ah, è il massimo, ma temo provi ancora qualcosa per il suo ex, voglio dimostragli che dovrebbe concentrare le sue attenzioni ad un vincente, non a un perdente come quello!”.

Lo spirito guardando l’ora si prepara per il prossimo viaggio: “Ok, andiamo prima dell’arrivo della polizia.”.

Aelita: “Ok sono… aspetta cosa!?”. Non ebbe il tempo di ricevere altre spiegazioni che venne trascinata dentro il portale.

 

Aelita si risveglia in volo affiancato dal suo amico spirito sull’Overboard: “Dove ci troviamo?”.

Lo spirito: “Non ha importanza, piuttosto guarda che sta per accadere laggiù e preparati all’inseguimento.”.

Aelita scrutò meglio la vista, riconosce Odd sullo skate insieme ad una ragazza, portavano a presso dei sacchi e correvano come se ne dipendesse della loro vita, ma non sembravano preoccupati, anzi sembrava si stessero divertendo un mondo: “Sì può sapere da che stanno scappando?”. Chiese mentre li seguivano.

Lo spirito: “Dalla giustizia.”. Infatti guardando dietro di se vide degli agenti sulle moto.

Aelita era sempre più confusa: “Che cosa ha fatto Odd per avere tutte queste attenzioni?”.

Lo spirito: “Ho voluto lasciare il pezzo forte per ultimo principessa: il tuo cuginetto non ha mai fatto amicizia con Ulrich, poiché questo ultimo non ha mai voluto avere niente a che fare con lui, la totale mancanza di amici lo ha spinto tra le braccia della sua amica Sam, insieme sono diventati i Bonny e Clyde del ventunesimo secolo.”.

Aelita: “Mi stai prendendo in giro!”.

Lo spirito spazientito risponde: “Credi sia in vena di scherzi? Anche se non sembra prendo molto seriamente il mio lavoro!”. Lo rimproverò lo spirito: “Sam non è mai stata contagiata positivamente da Odd in questa linea temporale,

I due fuggitivi avevano ottenuto un elevato distacco dai loro inseguitori imboccando un percorso pieno di ostacoli, credevano di essere fuori pericolo, ma la loro baldanza gli costò cara, Sam cadde dallo skate slogandosi una caviglia, Odd si ferma per soccorrerla: “Odd, non pensare a me, puoi ancora fuggire.”.

Odd prende tutta la refurtiva, prima di andarsene da un ultimo bacio appassionato alla sua Bonny: “Non aspettarmi non ne vale la pena, addio Sam, fatti una vita migliore tu che puoi.”. Il ragazzo attirò l’attenzione degli inseguitore, portandoli da tutt’altra direzione rispetto alla posizione di Sam, dieci minuti dopo si ritrovò in un vicolo cieco, circondato dalla polizia: “Ok agenti mia avete beccato, ora possiamo risolverla pacificamente e… aspetta quello è un taser? HAAAAA!”.

Aelita chiude i occhi per non assistere, il suo compagno spirito le anticipò il resto per risparmiare tempo: “Odd andrà in riformatorio, si è assunto la responsabilità delle azioni commesse con Sam, Sam ha onorato il suo sacrificio conducendo una vita migliore, ma quello di Odd da lì a poco è solo peggiorata, vuoi che ti racconto?”. Aelita volò via, non voleva ascoltarlo: “Lo prendo per un no.”.

 

Aelita si sedette su una panchina di un parco, non avrebbe mai creduto che la sua vita avesse influenzato così positivamente la vita dei suoi amici, non sapeva più come comportarsi: “Ti renderai conto che è ora di smetterla con i tuoi capricci principessa, hai visto con i tuoi occhi il presente dei tuoi amici senza di te.”. Aelita non proferì parola: “Non hai cambiato vero, ancora non vuoi parlare con i tuoi amici, scommetto che ti sentiresti meglio se smettessi di mentire a te stessa.”.

Aelita prese coraggio, a voce alta disse cosa la opprimeva davvero: “Sono un’egoista, perché l’ho fatto solo per me: ho lasciato andare i miei amici perché ero stanza di combattere ogni giorno, e l’idea di vederli sparire uno dopo l’altro col tempo mi spaventava, sono una vigliacca, ecco la verità.”.

Lo spirito aprì un ultimo portale con un colpo laser verso il laghetto del parco, ma non costrinse la ragazza ad attraversarlo: “Aelita, puoi scegliere di trovare una soluzione definitiva attraversando quel portale, oppure rompere questa sfera, annullare tutto questo, e smettere di combattere, ti avverto che così facendo la situazione non migliorerà come hai sostenuto in principio, scegli in fretta.”.

Aelita si alzò in piedi, prese in mano la sfera, prima scaraventarla a terra vede riflesso il suo volto distorto, dietro quegli occhi rivide una guerriera di Lyoko che voleva lottare, lanciò la sfera allo spirito del Natale presente e di corsa attraversò il portale subito prima che si chiudesse: “Molto bene Aelita.”. Orgoglioso lo spirito lancia la sfera verso l’alto e la colpisce con l’ultimo colpo laser rimastogli, si riaprì un portarle che attraversò alla guida del suo Overdrive: “Il futuro è nelle tue mani adesso.”.

 

Angolo dell’autore:

che fatica ragazzi sono esausto! Non avete idea della fatica per questo capitolo, nemmeno ho finito i compiti delle vacanze di matematica, Aelita deve fare un’ultima avventura prima di chiuderla qui, come se la caverà?

Il Narratore FT

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4: Futuro da incubo ***


Capitolo 4: Futuro da incubo

 

Un portale di color magenta si apre in alto nel cielo, Aelita ne esce fuori precipitando, è terrorizzata poiché ha ripreso le sue sembianze umane e non può più volare, stava per sfracellarsi contro un tetto quando lo attraversa completamente incolume atterrando sul letto di camera, la ragazza tirò un sospiro, quando all’improvviso un vento forte spalancò la finestra innalzato da un vento tanto forte da spazzare per aria tutto quello che era all’interno della camera, Aelita cerca riparo sotto il suo letto, sarebbe rimasta lì fino alla fine della tempesta, ma questa non vuole cessare. Dalla finestra appare un soggetto incappucciato, questo entra in tutta tranquillità per niente preoccupato dalla tempesta, Aelita si nasconde per bene sotto il letto, non voleva farsi trovare dal quella persona, poi vide una mano che scaraventò via il letto, lei voleva scappare ma era paralizzata pensando a quello che sarebbe potuto succedergli, l’incappucciato prende il suo cappuccio per mostrare il suo volto, Aelita si coprì gli occhi per non vedere quando: “Ehi, stai bene?”. Aelita riconobbe la voce della sua amica Yumi, chiaramente aveva già capito che si trattava dell’ennesimo spirito: “Piacere sono lo spirito del Natale Futuro, al tuo servizio principessa.”.

Aelita sbottò per lo spavento che gli aveva fatto prendere lo spirito: “Accidenti perché hai fatto questa entrata da film horror!?”.

Lo spirito non capisce che cosa intendesse: “Non capisco, che ho fatto di male?”.

Aelita: “Non fare quell’aria da innocentina, sei passata dalla finestra come un ladro!”.

Lo spirito: “Era già aperto.”.

Aelita: “Hai scaraventato il mio letto!”.

Lo spirito: “Ogni tanto non imparo a controllare la mia forza cambiando forma, la tua amica Yumi deve essere una ragazza molto forte.”.

Aelita: “Se non volevi spaventarmi perché hai innalzato un vento da fine del mondo?”.

Lo spirito: “Non dipende da me, semplicemente è una notte molto ventosa questa.”.

Aelita: “Allora perché indossi un vestito da Morte? Manca solo la falce!”.

Lo spirito: “Ma hai la minima idea di quanto faccia freddo con questo vento?”. Aggiunse infine giustificandosi.

Aelita era ancora sconvolta, poi realizzò che la cosa migliore fosse mettere fine alla faccenda: “Allora, perché hai assunto le sembianze di Yumi, in tutta sincerità mi aspettavo Jeremy dato che...”.

Lo spirito l’anticipa con una nota di malizia: “Perché è tutto il tuo mondo?”.

Aelita arrossisce: “L-Lascia andiamo, voglio proprio vedere dove mi porterai.”.

Lo Spirito materializza l’Overwing di Yumi, una volta sopra le sue signorine assunsero le loro rispettive forme digitali: “Tieniti forte, andremo veloci.”. Le due partirono, la partenza fu particolarmente lenta ma man mano lo spirito aumentava la velocità del veicolo.

Dopo un’ora di viaggio atterrarono davanti a un edificio civile, un tribunale, la ragazza era in pena per quello che avrebbe dovuto vedere: “Siamo fortunate, le storie dei tuoi amici abbastanza collegate in questo giorno, ti risparmierai diversi viaggi attraverso gli anni.”.

Aelita sollevata: “Meno male, non mi piace perdere conoscenza ogni dieci minuti, ma perché siamo qui? E’ per Odd? Ero convinta che aveste eliminato la linea temporale in cui io non ho mai incontrato i miei amici.”.

Lo spirito: “L’abbiamo fatto, anche perché dubito avresti gradito il futuro da incubo creato da quella aberrazione.”.

Le due erano arrivate nel pieno svolgimento di un processo, nel banco della difesa vi sedeva una signora in outfit da udienza, aveva dei corti capelli neri e dei bei occhi marroni: “Quella è Yumi… è un avvocato, sapevo che avrebbe fatto grandi cose.”.

Lo spirito non vedeva perché esserne felici, facendogli notare chi era al banco vestito a righe, il sorriso della rosa si spense: “Oh no William.”.

Lo spirito gli diede delle spiegazioni: “Siamo diciotto anni avanti nel futuro, dopo il tuo addio il gruppo dei tuoi amichetti restò unito solo per poco, Yumi non sapeva come comportarsi con Ulrich e William non essendo più una loro amica, ma non voleva comunque ferire nessuno dei due, decise che la cosa migliore fosse...”.

Aelita: “Rimanere sola, è proprio da Yumi sacrificare i rapporti per il bene altrui.”.

Lo spirito: “Già… che grande sciocchezza, ha fatto il tuo stesso errore ed ora il tuo amico William ne sta pagando le conseguenze: tre giorni prima i due si rividero dopo tanto tempo, il marito di una donna colpevole di appropriazione indebita, voleva vendicarsi su di lei a tutti i costi, fortunatamente William era sul posto insieme a lei, ma venne arrestato per aggressione.”.

Aelita: “Aspetta io che centro con William in questo caso?”.

Lo spirito: “Vedi, William ha dei precedenti, gli piaceva attirare un po’ troppa attenzione negli ultimi tempi, è tornato ad essere un soggetto impulsivo, pensa che si è messo a fare il vigilante all’età di diciotto anni.”.

Aelita: “Mi stai prendendo in giro.”. La ragazza non voleva credere allo spirito.

Lo spirito: “Non scherzo, William non ha più apprezzato il gioco di squadra da quando tu stessa te ne sei andata, entrato in accademia di polizia faceva tutto da solo e venne espulso qualche settimana fa scoprendo la sua identità.”.

Aelita: “E’ una cosa assurda, ma ammetto che non mi sono esattamente comportata come degna compagna, non potendo più fidarsi di me non poteva fidarsi degli altri.”.

Lo spirito: “Hai capito vedo, ora silenzio che c’è il verdetto.”. Il povero William venne dichiarato colpevole, Yumi si lamenta con la corte per il verdetto, le sue erano parole andate a vuoto per loro: “Se ti interessa saperlo, in quell’epoca alternativa creata da te, i due si sarebbero sposati, avrebbero divorziato due anni dopo, perché ti chiederai: la tua amica Yumi tradiva William con il suo vero amore, Ulrich.”.

Aelita: “NO! Non ci posso credere, per quanto si amano Yumi non avrebbe tradito William!”.

Lo spirito con freddezza risponde: “Allora non crederai nemmeno che in quell’epoca Ulrich è stato assassinato proprio da William durante una lite.”. Aelita trova un appoggio per non cadere a terra, troppe rivelazioni in una volta: “William si costituì subito dopo, ma Yumi sentendosi colpevole, si tolse la vita per raggiungere il suo...”.

Aelita: “ANDIAMO VIA DI QUI!”. Lo spirito finì di parlare, esaudisce la richiesta della ragazza lanciando un ventaglio contro il muro, aprì un portale che portò via le due signorine.

 

Aelita riprede conoscenza una casa molto grande con le pareti bianche, esplorando la casa vide una teca con dei trofei per i primi posti nel Pencak Silat: “Ulrich...”. Pensò la ragazza.

Lo spirito riappare di fianco a lei cogliendola involontariamente di sorpresa: “Scusami Aelita. Penserai che se la stia passando bene qui, in questa bella casa con jacuzzi e posate d’argento, ma se ascolterai bene la conversazione con la sua dolce mogliettina cambierai presto idea.”.

Aelita si dirige in sala da pranzo, nel bel mezzo c’era un tavolo due volte più grande del normale, seduti uno di fronte l’altro c’erano Ulrich dieci anni più grande, e la sue ormai ex- persecutrice, Sissy. Aelita non credeva che avrebbe sposato Sissy, nonostante il miglioramento della ragazza, era sempre Sissy:

Sissy: “Parla, perché sei così pensieroso?”.

Ulrich di malavoglia proferisce parola: “Non ti riguarda.”.

Sissy stizzita: “Scommetto che stai ancora pensando a Yumi, è stata lei a darti il due di picche, non è rispettoso nei miei confronti pensare ad un’altra mentre sei già impegnato a vita con me!”.

Ulrich: “Hai ragione… mi dispiace tanto Sissy non te lo meriti, invece di arrendermi con Yumi avrei dovuto lottare invece mi sono arreso perché credevo fosse la scelta più rispettosa nei suoi confronti.”. Si alzò da tavola lasciando a metà la sua metà: “Perdonami se non ti amo Sissy.”. Ulrich esci dalla porta senza voltarsi neanche una volta, Sissy in lacrime continua a mangiare facendo finta di niente.

Aelita: “Oh povero Ulrich… e Sissy.”.

Lo spirito: “Nella realtà alternativa Ulrich tenta il suicido il giorno dopo il loro matrimonio.”.

Aelita: “Non mi sorprende sinceramente, è sempre Sissy, ma mi addolora vedere che futuro ho creato.”. Lo spirito rimaterializza l’Overwing, quello stesso Natale doveva mostrare alla ragazza la situazione di Odd, così partirono alla volta di prigione.

 

Aelita scende dal veicolo in volo, attivò le sue ali per entrare dentro la struttura di riformazione, vide Odd vestito a righe circondato da soggetti con intenzioni bellicose: “Un’altra battuta e ti cambio i connotati nanerottolo!”. Esclamò uno dei detenuti.

Odd: “Va bene, promettimi che non mi farai brutto come te almeno. Anzi ritiro tutto, ce ne vuole per trasformare questo principe in un ranocchio come voi.”. Come promesso i detenuti lo picchiarono, nessun agente era intenzionato ad intervenire in aiuto di Odd.

Aelita sconcertata non riesce a guardare e torna fuori dallo spirito: “Hai visto? Una volta divisi il tuo amico Odd ha frequentato brutte compagnie, oggi hai visto come paga le conseguenze. Mentre nel futuro alternativo in cui non siete cugini, lui ci muore in prigione, poiché non ha mai imparato a difendersi da energumeni come quelli.”.

Aelita era addolorata, se pensava a cos'altro avrebbe dovuto sopportare, gli veniva da piangere: “E Jeremy?”. Lo spirito lanciò l’ennesimo ventaglio verso il basso, si aprì l’ennesimo portale che attirò le due signorine.

 

Aelita riprese conoscenza sulle scalinate di una casa, a giudicare dalle dimensioni di essa e delle altre doveva trovarsi in un quartiere di famiglie benestanti, prima di attraversare la porta vide avvicinarsi un’altra donna sulla trentina dai capelli rosa, appena la vide bene negli occhi ebbe l’impressione di vedersi allo specchio, era lei nel futuro quella donna: “Quella sei tu a trentacinque anni Aelita.”. Lo spirito ricompare a introdurgli la visita guidata: “In questa casa abita Jeremy Belpois con sua moglie, ha vinto diversi nobel per la fisica, per la pace e addirittura una medaglia Fields.”.

Aelita disillusa chiede: “Immagino che neanche lui sia felice come sembra.”.

Lo spirito: “Non esattamente, entra e capirai.”.

 

Aelita e lo spirito del Natale futuro entrarono dentro, c’era Jeremy seduto su una poltrona mentre pregustava una bottiglia di vino del Quebec, ottenuto insieme una delle sue premiazioni:

La Aelita del futuro trovò il coraggio di aprire bocca per prima: “Ti trovo bene, so della tua ennesima premiazione.”.

Jeremie fingendo il minimo interesse nelle sue parole risponde garbatamente: “Ti ringrazio, tu invece… sei bella come allora, quando ci hai abbandonati.”.

L’Aelita del futuro vorrebbe giustificarsi, ma non trova le parole, così cambiò discorso: “Non sapevo avessi vinto dei nobel per la pace.”.

Jeremy: “Non contano niente per me, li tengo per il semplice gusto di riempire la teca.”.

L’ospite di sentiva fuori posto, aveva capito che Jeremy non era felice di rivederla, vorrebbe dare spiegazioni, dirgli il perché di quello che ha fatto, che gli era mancato più di tutti, quando vide la foto del suo matrimonio, emise un singhiozzo riconoscendo la sposa: “H-Hai sposato Laura, ti confesso che non me l’aspettavo.”.

Jeremy: “Lei non mi ha abbandonato, quando ha detto di amarmi è rimasta con me e non ha permesso a nessuno di separarsi da me, tu nemmeno volevi più tentare.”. Entrambe le Aelita si sentirono a pezzi sentendo quelle parole: “Ora te ne devi andare, non voglio che la piccola veda un ospite non desiderato.”. Disse alludendo a sua figlia.

Entrambe le Aelita andandosene recriminarono pensando che quella poteva essere la loro bambina: “Allora… buon Natale Jeremy Belpois.”. E Uscì da dalla dimora Belpois, con l’amaro in bocca.

Jeremy una volta sicuro che se ne fosse andata: “Buon Natale Aelita Tyron.”.

La Aelita del futuro corse verso la sua auto, faticava a mettere le chiavi nel cruscotto in parte perché aveva molta fretta nel farlo, ed in parte perché le sue lacrime gli alteravano la vista, infine le caddero dalle mani seguite dalle sue stesse lacrime.

Lo spirito del Natale futuro aprì un altro portale, prese per mano la ragazza mentre osservava il suo alter ego in piena disperazione.

 

Aelita e lo spirito tornarono nel presente, il viaggio era finito, sarebbe dovuto finire con la ragazza che si sarebbe sentita finalmente meglio, invece stava peggio di prima: “Jeremy non sta male con Laura, forse potrai sopportare l’idea che sia felice senza di te, ma credi davvero di poter vivere in un mondo in cui ti odia?”.

Aelita: “SMETTILA!”.

Lo spirito non le da ascolto: “Nel futuro alternativo lui non solo sposa Laura, ma prende l’eredità di Lowell.”.

Aelita rimane basita, poi di sbotto rispose: “Stai mentendo! Sono menzogne perché continui a mentirmi!?”.

Lo spirito: “In quel futuro lui riuscirà in quello che ha fallito il tuo patrigno, controllare X.A.N.A. ed con lui il resto del mondo.”.

Aelita ha finalmente compreso in cosa ha sbagliato, sapeva che doveva rimediare ad ogni costo: “Riportami indietro! Posso fare ancora qualcosa...”.

Lo spirito risponde negativamente: “E’ troppo tardi, grazie a te siamo stati oltre la tabella di marcia, infatti è già il 26 Dicembre e i tuoi amici hanno accettato il fatto che tu li hai abbandonati, hai perso la tua possibilità di redenzione.”. Lo spirito voleva lanciargli il ventaglio per farla tornare umana, ma Aelita non voleva permetterglielo.

Aelita: “RIPORTAMI INDIETRO!”. La ragazza lanciò dei campi energetici contro lo spirito, questa viene colpita cadendo fuori, Aelita la segue con le sue ali però una volta fuori non vede più lo spirito, lo spirito attira la sua attenzione e lancia i suoi ventagli contro la ragazza, il primo non andò a segno mentre l’altro sì, la rosa non demorde, materializza un iceberg sopra lo spirito, questo non si muove da lì, con telecinesi spostò il pericolo lontano da se, lanciò di nuovo i ventagli ma Aelita preparata li distrugge con i suoi campi energetici, crede di avere la vittoria a portata di mano però lo spirito non è della sua stessa idea, corre verso apparentemente disarmata, con la telecinesi prende in volto la ragazza con un cumulo, tirò fuori un bastone che colpendo la guerriera di Lyoko la butta a terra, Aelita stordita cerca di rialzarsi, lo spirito conficca sul terreno il suo bastone aprendo un ultimo portale che portò via la ragazza: “Ti prego, devo risistemare tutto!”. Aelita è stata ormai risucchiata, lo spirito trionfante materializza l’Overwing ed esce di scena.

 

Angolo della’autore

Aelita non ha potuto fare niente, come si comporterà conoscendo il futuro che l’aspetta?

Il Narratore FT

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5: L’ultima chance ***


Capitolo 5: L’ultima chance

 

Aelita riprese conoscenza in un luogo buio e freddo, non c’era nulla per chilometri di distanza da lei, ma non le importava, a causa delle sue scelte ha rovinato la vita dei suoi migliori amici, l’idea di non poter più fare niente per rimediare le privo completamente la voglia di combattere: “Mi dispiace tanto Aelita, non volevamo che finisse in questo modo.”. Davanti alla ragazza ricompare lo spirito del Natale messaggero con le sembianze di William, evidentemente avvilito.

Aelita: “Ora ho capito.”. Lo spirito non comprende l’affermazione della rosata: “Ho capito per lo spirito del Natale futuro ha assunto le sembianze di Yumi invece di Jeremy: Yumi è sempre stata sincera nei miei confronti e ho sempre potuto contare su di lei, a differenza sua io non ho mai tradito la sua fiducia, era come una sorella maggiore per me.”.

Lo spirito cerca di confortarla: “Sono certo che lei pensava lo stesso di te.”.

Aelita: “Potresti dirmi dove siamo?”.

Lo spirito: “Siamo in un limbo temporale, qualcosa non è andato bene durante il tuo ritorno nel presente, il combattimento avrà creato delle interferenze.”.

Aelita: “Immagino che tu voglia riportarmi a casa, nel 26 Dicembre del 2013.”.

Lo spirito: “Dovrei, ma ero certo che volessi un’ultima chance.”. Lo spirito materializza la sua spada Zweihänder, la puntò in segno di sfida: “Battimi e ti riporterò al 24 Dicembre 2013, altrimenti dovrai accettare il tuo destino.”. Aelita non poteva perdere quell’occasione, diede inizio al combattimento sferrando una serie di campi energetici, lo spirito con il superfumo cambia forma in fumo nero ed evita gli attacchi: “Abbiamo già iniziato? OK!”. Lo spirito riprende le sue sembianze, con la spada sferra un’onda d’energia contro la ragazza, ella lo evita in volo, consapevole che un colpo simile la abbatterebbe all’istante, l’avversario ne sferra un altro, Aelita si protegge con uno scudo d’energia, ma l’attacco è così potente cadde a terra stordita, lo spirito di scatto cerca di trafiggerla, Aelita lo colpisce con un campo energetico prima che ciò accada, in seguito, da terra lo calcia con tutti e due i piedi.

 

Da lontano ad osservare lo scontro, ci sono i tre spiriti dei Natali sempre con le sembianze dei guerrieri Lyoko:

Lo spirito del Natale presente si gusta il combattimento mangiando un sacchetto di patatine: “Che bel combattimento, peccato sapere già chi vincerà.”.

Lo spirito del Natale: “Non dirlo a me, passa delle patatine.”.

L’interpellato non ha alcuna intenzione di essere generoso: “No, sono miei spiacente.”. Lo spirito del Natale passato lo colpisce sulla nuca per ammonirlo: “HA! Perché?”.

Lo spirito del Natale passato elenca serie di motivi che lo hanno spinto a farlo: “Motivo numero uno, devi imparare ad essere più generoso, numero due, non dovevi cambiare la storia senza il mio permesso, numero tre, voglio godermi lo scontro in pace.”.

Lo spirito del Natale presente allora tacque.

 

Lo scontro non era ancora finito, Aelita evita tutti i colpi di spada del suo avversario, questo per sbaglio ha conficcato l’arma nel terreno riuscendogli impossibile rimuoverla, Aelita ne approfitta per colpirla con i suoi campi energetici, sferra quello che dovrebbe essere l’attacco decisivo, quando il suo avversario attiva il superfumo e circonda la ragazza, lei attiva le ali per sfuggire dalle sue grinfie, lui la insegue cercando invano di avvolgerla, poiché lei continua ininterrottamente a sferrargli i suoi campi energetico ma ad un certo punto no riesce più nel tentativo, doveva essere troppo stanca, lo spirito riprende le sue sembianze antropomorfe, con un colpo di tacco scaraventa la ragazza al suolo, Aelita non riesce a rialzarsi.

Lo spirito riprende la sua spada e la punta alla ragazza inerme: “Peccato principessa, credimi io tifavo per te, ma hai perso.”. Aelita gli fa credere di non avere speranze, ma voleva provare a fare un ultimo tentativo: “Hai lottato valorosamente lo ammetto, contro tutti noi, ma nemmeno una volta ti sei fermata a pensare se quello che facevi era giusto, insomma hai perso i tuoi amici, hai allontanato tua madre, cosa ti porterai alla fine di tutto questo?”.

Aelita con un sorriso beffardo risponde: “La tua sconfitta...”.

Lo spirito confusa esclamò: “Cosa?”. Una roccia di elevate proporzioni cade sopra lo spirito, questo lo solleva per non venire spiaccicato, dando così però il tempo ad Aelita di rialzarsi ed allontanarsi da lui: “Mi-Mi hai giocato!”.

Aelita: “Per i miei amici farei di tutto.”. La ragazza carica il campo energetico, colpendo lo spirito sarebbe stato schiacciato dal masso, un solo colpo e lo avrebbe eliminato, ma stava esitando nel farlo.

Lo spirito la incoraggia a farlo: “Allora che aspetti?”. Ad Aelita tremava la mano: “Fallo!”. La ragazza temendo di non trovare il coraggio carica più potenza nella sfera: “Fallo è salverai il futuro dei tuoi amici!”. Aelita era pronta a sferrare il colpo, invece ritirò l’attacco e smaterializzò il masso, salvando lo spirito.

Aelita scoppia in lacrime, non era fiera per quello che era sul punto di fare: “Non potevo farlo, nemmeno per i miei amici.”. I quattro spiriti circondano la ragazza: “Portami a casa, non importa a quando, farò il possibile per risistemare tutto con o senza il vostro aiuto, lotterò a modo mio.

I quattro spiriti sorrisero a quella affermazione, i loro corpi brillanti di luce propria si smaterializzavano piano piano, le particelle luminescenti che si staccavano dai loro corpi avvolgevano la rosata sconcertata da quello che stava succedendo, sebbene non capiva come stava evolvendo la situazione, sorrise, in coro quattro spiriti dissero: “Questo è quello che volevamo sentirti dire.”.

 

Aelita era tra le sue coperte, la sua sveglia non accennava a smettere di suonare, così in un impeto di rabbia lo scaraventa contro il muro, trionfante cerca di tornare a dormire, ma poi realizzò: “Accidenti che faccio! Ma… sono in camera, è mattina, è tutto come lo avevo lasciato prima di… ah!”. Di scatto prese il cellulare per controllare la data, erano le otto e mezzo del 25 Dicembre 2013: “E’ Natale, è la mattina di Natale! Ma allora… non è tardi!”. La ragazza si alzò dal letto, in tutta fretta si dirige in camera da letto di sua madre, con un balzo salta sul suo letto spaventando la povera signora Tyron: “Mamma è Natale!”.

Sua madre completamente frastornata cerca di capire il perché di tutta quella euforia: “Ma tesoro, lo so benissimo che è Natale, crederai di aver dormito ventiquattro ore in più del solito, me ne sarei accorta.”.

Aelita: “Il punto è un altro mamma: mi dispiace, mi dispiace tanto tanto tanto per quello che ti ho detto ieri, sei la madre migliore del mondo ed è proprio per questo che volevi stare con me ad ogni costo, credimi l’ho capito sulla mia pelle com’è essere disposti a tutto per fare quello che si ritiene giusto.”.

Sua madre la abbraccia con molta forza, era felice di aver ritrovato l’affetto di sua figlia: “Ti adoro figliola mia, ti amo tantissimo.”. Aelita si sentiva al sicuro tra le sue braccia, quando realizza che non aveva ancora finito con le scuse. Prende sua madre per mano e la porta di corsa fuori dalla camera.

 

Aelita la porta in camera sua, in tutta fretta riapre il portatile sperando di trovare i suoi amici, ogni tasto che premeva le metteva più ansia che mai, temeva che a quell’ora si sarebbero arresi, e che se davvero il suo fosse stato tutto un sogno… non ci voleva più pensare, non appena aprì il suo account: “AELITA!”. I suoi amici erano rimasti alzati tutta la notte cercando di contattarla, questo significava che non aveva sognato nulla, era tutto reale.

Aelita chiede infinitamente perdono per quello che aveva fatto il pomeriggio della vigilia: “Oh ragazzi, siete i migliori, vi prego perdonatemi! Non voglio che Odd e William vadano in prigione, non voglio che Jeremy passi la sua vita ad odiarmi e non posso sopportare che Ulrich sposi Sissy!”.

I suoi amici non capivano il seguito del suo discorso:

Yumi: “A-Aelita, sicura di stare bene?”.

Odd: “Infatti, come puoi solo immaginare Ulrich che si sposa Sissy?”.

William: “Certo… è questo che ti sorprende vero Odd.”. Lo rimbecca il bel tenebroso.

Ulrich: “Io non faccio fatica ad immaginare voi due compagni di cella.”. Intervenne il ragazzo.

Odd: “Spiritoso, ma io e Will saremmo una coppia d’acciaio in gattabuia!”.

William: “Non chiamarmi Will!”.

Aelita: “Lasciate perdere, il punto è che non voglio perdervi ragazzi.”.

Jeremy: “Certo che non ci perderai Aelita, ed io come potrei odiarti ?”.

Aelita: “Non dovrai mai scoprirlo.”. Aelita afferra le mani di sua madre ed in ginocchio gli chiese: “Mamma, per favore iscrivimi alla Kadic, devo tornare dai miei amici!”.

Sua mamma affranta: “Oh tesoro non chiedermelo, non posso pensare di rivederti soltanto in vacanza.”.

Aelita: “Non succederà se verrai con me.”. Sua madre non capisce: “Puoi mandare un curriculum alla Kadic per insegnare come professoressa di informatica.”.

Sua madre nutriva qualche dubbio, Jeremy si intromise: “Se posso permettermi signora, il nostro ultimo professore di informatica è andato in pensione ed il preside stava ancora cercando un supplente quando siamo andati via da scuola per le vacanze invernali.”.

Yumi: “Inoltre i nostri vicini della casa di fronte si sono trasferiti da poco e nessuno ha ancora comprato l’abitazione.”.

Aelita: “Hai sentito mamma? Lowell può benissimo stare senza di noi (di me), ancora non posso considerarlo mio padre dopo quello che ha fatto a me ed ai miei amici, ma posso sforzarmi. Ti prego, sarebbe il regalo di Natale più bello del mondo!”.

Sua madre ci ripensò più e più volte, sapeva che Lowel non ne sarebbe stato contento, ma la felicità di sua figlia era altrettanto importante per lei: “Va bene, tornerai alla Kadic dai tuoi amici.”.

Aelita ed i suoi amici esultarono con grande gioia: “SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ!”.

Odd: “E’ fantastico! Ma come ce la caveremo col fatto che non sei più mia cugina?”.

Ulrich: “Che ti importa, goditi questo miracolo di Natale.”.

Yumi: “Ragazzi, mi ero dimenticata che era Natale stando alzata tutta la notte.”.

Jeremy: “E’ vero: buon Natale amici!”.

Odd: “Buon Natale ragazzi!”.

William: “Buon Natale!”.

Yumi: “Auguri di buon Natale!”.

Ulrich: “Grazie, auguri a voi buon Natale!”.

Aelita fece accomodare sua madre sulla sua sedia girevole, si era resa conto di non aver ancora fatto le dovute presentazioni: “Ragazzi, questa splendida donna è mia madre Anthea.”.

Anthea imbarazzata si presenta: “Salve, gli amici di Aelita possono darmi del tu e chiamarmi per nome.”.

Aelita: “Anche io?”.

Anthea con una piccola nota di rimprovero: “Scordatelo signorinella.”.

Odd: “Meno male, non mi sarebbe piaciuto chiamarla signora Tyron.”.

I suoi amici lo rimbeccarono in coro: “ODD!”.

Il ragazzo preso in fallo: “Che c’è, Anthea è un bel nome, non siete d'accordo?”. Risero tutti all’ennesima gaffe del biondino.

 

Da lontano ad osservare le risate di gioia provenire da quella stanza, c’erano i quattro spiriti fieri del loro lavoro:

Lo spirito del Natale passato tirando un sospiro di sollievo: “Fiu… però ne è valsa la pena, no?”.

Lo spirito del Natale futuro risponde affermativamente: “Già, soprattutto tu spirito messaggero, non deve essere stato facile fingere di perdere contro quella ragazzina.”.

Lo spirito messaggero rispose con una certa modestia: “Ti dirò non è stato così difficile, quella ragazzina è forte, soltanto alla fine, quando ho finto di non essermi accorto del masso ne ho approfittato.”.

Lo spirito del Natale passato: “Io glielo avevo detto che era in colmo non avere tempo per viaggiare nel tempo, doveva aver capito che era tutto programmato.”.

Lo spirito del Natale futuro: “Beh… la bravata dello spirito del Natale presente non era prevista effettivamente.”.

Lo spirito del Natale presente: “Ho già detto che mi dispiace uffa!”.

Lo spirito del Natale gli fece notare il contrario: “Veramente no, non l’hai fatto, ma fa lo stesso, diciamo che il fine giustifica i mezzi. Penso sia ora colleghi.”. I quattro spiriti brillando di luce propria, ripresero le loro forme originali, sfere di luce, Aelita li vede, dalla finestra saluta le quattro entità mentre queste salgono in cielo, sparendo per sempre: “Buon Natale amici spiriti, e grazie.”.

 

 

 

Angolo dell’autore:

Che fatica ragazzi, alla fine ho finito, spero vi sia piaciuto, e se vi piace Code Lyoko tanto quanto me, impegniamoci per il suo ritorno! Spero che altri come me, comincino a scrivere fanfiction su Code Lyoko, in modo che il brand riprenda popolarità, non so voi ma il finale di Code Lyoko evolution non mi ha per niente soddisfatto. Auguri di buon Natale e felice anno nuovo, dal Narratore FT!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3877247