La rinascita della fenice

di mikafreak95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riunione di famiglia ***
Capitolo 2: *** Prima dello show ***
Capitolo 3: *** Risorgere dalle ceneri ***



Capitolo 1
*** Riunione di famiglia ***


Finalmente il dia de Muertos era arrivato di nuovo e Hector non vedeva l’ora: un anno fa si era svegliato nella sua baracca a Shantytown credendo che non avrebbe superato la notte e che non avrebbe più rivisto Coco e ora era qui, supportato dall’amore della sua famiglia e dalla musica che era tornata ad essere sua amica. Questa volta sarebbe stata una serata felice: avrebbe incontrato la sua famiglia vivente per la prima volta e poi si sarebbe esibito all’Alba Spettacolare con altri musicisti che aveva avuto modo di conoscere alle prove; era un po’ nervoso a riguardo perché non si era più esibito da quando Ernesto aveva rubato la sua vita un secolo fa ma con l’incoraggiamento della sua famiglia e il lavoro di Frida e Ceci pensò che sarebbe andato tutto bene .
“Hector, vedi di muoverti! Non abbiamo tutta la notte! Devi anche prepararti per il concerto!”   disse Imelda in modo autoritario
“Scusa mi amor ero sovrappensiero! Arrivo subito!”   Imelda alzò gli occhi al cielo ma capiva l’eccitazione di suo marito: dopo un secolo di sofferenza anche lui meritava un po’ di felicità. Dopo aver passato lo scanner, lo aspettò con Coco e quando lo vide arrivare con un gran sorriso, andò a baciarlo per esprimere quanto fosse felice per lui in quel momento per poi unirsi al resto della famiglia per attraversare il ponte. Durante la visita, Hector non riusciva a parlare: era troppo occupato a focalizzare i dettagli della sua città natale che era molto cambiata dall’ultima volta che l’aveva vista; ma non riuscì a trattenere uno slancio d’orgoglio per Miguel quando al cimitero vide il mausoleo di de la Cruz trascurato e la scritta “Dimenticato”. Arrivati alla loro casa, Imelda lo introdusse al resto della famiglia e poi si godettero il resto della serata ridendo, scherzando e godendosi l’esibizione di Miguel sulle note di Proud corazon.
“Hector, dobbiamo andare. Abbiamo 3 ore prima del concerto e non voglio che arrivi tardi. Devi anche provare l’abito che Ceci e tia Claudia hanno cucito per te!”   disse Imelda guardando l’orologio che segnava le 3 del mattino
“Sto arrivando tesoro. Devo fare una cosa prima!”   
Andò in casa cercando la stanza di Miguel, entrò e lo trovò addormentato che balbettava nel sonno
“Non so se sono riuscito a mantenere la mia promessa e se tu sei ancora qui papà Hector ma se così fosse, spero che tu sia fiero di me e che sia riuscito a renderti giustizia con la mia canzone.”
“Oh chamaco. Tu sei già un musicista migliore di me. Sono molto fiero di te. Grazie per tutto quello che hai fatto per me. Te ne sarò sempre grato! Dulces sueños mi angelito! Ci vediamo il prossimo anno!”   e diede a Miguel un bacio sulla fronte prima di uscire. Stava per raggiungere sua moglie quando udì un movimento nella stanza dell’ofrenda: era Elena che stava mettendo in ordine e rimuovendo le fotografie
“Non avresti dovuto lasciare Abuelita e Mamà da sole quando avevano bisogno di te. Ma volevi tornare indietro e sei stato ucciso per questo. Quella bestia non aveva il diritto di farti questo. Se solo l’avessimo saputo prima … spero che tu possa perdonarmi Abuelito!”   dopo lo shock iniziale dovuto al fatto che stesse parlando con la sua foto, Hector sentì una lacrima cadere dalla sua faccia. Avrebbe voluto confortarla ma non poteva perché non poteva vederlo ma provò comunque a passarle un po’ del suo calore
“Non c’è niente da perdonare mija!”   e accarezzò la sua faccia. Elena rimase spiazzata per un momento; era come se avesse sentito il tocco di un angelo sulla sua pelle ma poi tirò fuori un sorriso e mormorò un gracias che fece sciogliere ancora di più Hector. Dopodiché, finalmente lasciò la casa e raggiunse Imelda e Coco sempre pronte ad aspettarlo e tornarono alla Terra dei morti mano nella mano preparandosi per il seguito della serata.

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Capitolo 2
*** Prima dello show ***


Erano le 3 del mattino ed era tempo di allestire il palco per lo show; anche questa volta Frida era stanca perché aveva avuto meno di 2 mesi per preparare tutto ma, al contrario degli anni passati, era completamente soddisfatta del suo lavoro, soprattutto perché lavorare con Hector Rivera era un piacere al contrario di quell’arrogante di de la Cruz: Ernesto non gli era piaciuto fin dall’inizio e dopo l’anno scorso lo odiava ancora di più. Anche Ceci era molto più rilassata: gli abiti dei ballerini e dei musicisti erano stati finiti in tempo perché era stata aiutata da Claudia Lopez Garcia a cucirli e ora aspettavano solo di essere tirati fuori e provati e le scarpe erano state fatte da Oscar e Felipe Rivera e consegnate quella mattina
“Señora Ceci, è questo l’abito che Rivera indosserà questa sera? Possiamo vederlo?”   chiese un gruppo di giornalisti, avvicinandosi ad una stampella coperta da un telo
“Oh no no no no! Porta sfortuna vedere l’abito prima dell’esibizione.”
“Non puoi dirci neanche un piccolo dettaglio? Per favore!”   disse uno di loro. Ceci lo conosceva, il suo nome era Josè e ogni anno guardava sempre gli abiti di de la Cruz con enorme curiosità
“Rosso. L’abito sarà rosso e molto semplice, niente diamanti o altre pietre preziose, solo un disegno stilizzato. Basta, ho detto troppo!”
“Per favore, lasciacelo vedere!”
“Ho detto no! Ora lasciateci lavorare in pace.”    e furono tutti trascinati fuori con grande sollievo di Frida
“Questi giornalisti! Ma quando impareranno una buona volta?”   borbottò Ceci
“Lasciali perdere cara, anche loro devono lavorare!”   disse Frida dandole una pacca sulla spalla. Mentre parlavano, arrivò Claudia Lopez Garcia senza fiato
“Sono in ritardo ragazze?”
“No, Hector e gli altri non sono ancora arrivati.”
“E l’abito? Non ci sono stati problemi di trasporto vero?”
“No Claudia, è tutto apposto!”   disse Ceci alzando gli occhi al cielo. Soddisfatta della risposta, Claudia andò un momento ad ammirare il lavoro suo e di Ceci, del quale era veramente orgogliosa
“Mi sobrinito sarà una bomba con quell’abito!”
“Sicuramente lo sarà!”
Ceci per la prima volta sentiva che il suo lavoro sarebbe stato ben ripagato; si, certamente sarebbe stata una bella serata! Pensò con un ghigno.
 
 
 
Sobrinito= nipote da parte di zio/a

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Capitolo 3
*** Risorgere dalle ceneri ***


Erano le 4 del mattino e finalmente i musicisti erano tutti arrivati e stavano provando un ultima volta; mancava solo Hector
“Scusami Frida. Mi sono trattenuto più del dovuto!”  ed eccolo arrivare senza fiato
“Non preoccuparti Hector, sei in tempo!”
“Sobrinito finalmente sei arrivato! Ceci e io ti stavamo aspettando. Vieni a vedere il tuo abito per lo show.”  Disse Claudia eccitata. Così lo portò nel camerino,gli consegnò la stampella coperta dal telo e cominciò a spiegare i dettagli:
“Per questo abito, Ceci e io ci siamo ispirate ad uno indossato da Ernesto quando era vivo durante una sua esibizione. Era blu, tempestato di diamanti e con un pavone stilizzato; per te, abbiamo scelto il rosso,non abbiamo aggiunto pietre preziose perché tu sei una persona semplice e abbiamo cambiato soggetto!”   e lo rivelò rimuovendo il telo; Hector sussultò
“La fenice? Perché?”
“Perché rappresenta la tua personalità, fragile ma allo stesso tempo forte e in grado di superare le difficoltà!”
“E’ meraviglioso!”
“E non è tutto. Abbiamo aggiunto anche questa maschera di fenice per te da indossare all’ingresso del palco perché anche la coreografia è particolare. Bene, ora non ti resta che provarlo Hector!”   e lo lasciò a cambiarsi in pace. Quando ebbe finito,lui stesso era spiazzato: per anni si era vergognato guardandosi allo specchio a causa delle ossa ingiallite ma ora sembrava splendido
“Eres hermoso cariño!”   disse Claudia entrando con Ceci
“Gracias tia Claudia, gracias Ceci. È tutto grazie alle migliori!”   e diede un bacio sulla guancia ad entrambe. Nel frattempo, anche Imelda, Coco ed Emilio erano entrati
“Stai benissimo papà!”
“Oh mija, grazie!”   disse abbracciandola
“Sei muy guapo con quest’abito mi amor!”   disse Imelda facendo l’occhiolino
“Muy guapo eh?”
“Guardati! Non vedevo questo sorriso da una vita. Splendi come il sole figlio mio!”   Emilio era commosso
“Papà!”  lo abbracciò forte.
Nel frattempo, al carcere era stato concesso un giorno d’uscita ai prigionieri dalle loro celle per potersi riunire in una sala e godere delle offerte avanzate; Ernesto era seduto in un angolo, a girarsi i pollici per la noia quando la sua attenzione fu catturata dalla televisione: no, non poteva credere ai suoi occhi! Hector aveva accettato di esibirsi. Curioso, cominciò ad osservare; si spensero le luci e subito apparve una statua di Frida Kahlo che poi fu distrutta da un pavone; poi i ballerini entrarono in scena danzando sulle note di Stravinsky e finalmente apparve una splendida fenice che ridiede vita alla statua, oscurò il pavone con la sua bellezza e poi volò in cielo spegnendosi e facendo entrare in scena un uomo mascherato. Era Hector, Ernesto l’avrebbe riconosciuto tra mille. Poi rimosse la maschera e iniziò a strimpellare la chitarra sulle note di “Ricordami”
“Ma come può avere di nuovo quella chitarra? Ahh,Miguel!”   disse Ernesto digrignando i denti ma continuando a guardare. Nel frattempo Hector aveva cominciato a cantare e tutti ascoltavano incantati; quando ebbe finito,ci furono grandi applausi e questo fece infuriare Ernesto soprattutto quando la telecamera inquadrò Emilio Lopez Garcia per un momento mostrando il suo sorriso orgoglioso: sembrava che gli stesse dicendo tu non ce l’hai fatta, non sei riuscito a distruggerlo. Dopo vide altri 13 musicisti esibirsi, inclusa una talentuosa bambina di 10 anni di nome Luna che aveva scelto di duettare con Hector sulle note di “Will you be there”, e sperava che questo tormento finisse presto per poter tornare in cella; ma tutto sembrava contro di lui: finito lo show, Hector aveva rilasciato un intervista dove aveva ringraziato tutti quelli che erano venuti per la loro generosità e annunciato che presto sarebbero cominciati i lavori per la costruzione dell’ospedale per i quasi dimenticati nella sua villa
“Questo è davvero troppo! Non consegnerò la mia villa a quegli scheletri ammuffiti! Hector e il suo buon cuore, mi fanno venire la nausea! Devo evadere!”   e così decise che il giorno dopo avrebbe escogitato un piano di fuga con Jessica,il suo avvocato.
 
 
 

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