Captain Tsubasa: reactions (part 2)

di CKS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maki Akamine ***
Capitolo 2: *** Yoshiko Fujisawa ***
Capitolo 3: *** Sanae&Tsubasa (reaction di coppia) ***
Capitolo 4: *** Junior reaction (part 1) ***
Capitolo 5: *** La sorte di Genzo (extra) ***
Capitolo 6: *** Trick or Treat? (Halloween's extra) ***
Capitolo 7: *** La cena (prima prova) ***
Capitolo 8: *** Yukari Nishimoto (with Sanae Ozora) ***
Capitolo 9: *** Yayoi Aoba (with Ayla Wakabayashi) ***
Capitolo 10: *** Un pomeriggio tranquillo (o quasi) ***
Capitolo 11: *** Azumi Hayakawa ***
Capitolo 12: *** I preparativi dell'incontro speciale ***
Capitolo 13: *** Happy Christmas! ***
Capitolo 14: *** Queste maledette teorie! ***
Capitolo 15: *** Il primo incontro ***
Capitolo 16: *** Junior reaction (part 2) ***
Capitolo 17: *** La decisione finale ***



Capitolo 1
*** Maki Akamine ***


          Captain Tsubasa: reactions (part 2)
                            Maki Akamine 
Ultimamente Kojiro è più nervoso e arrabbiato del solito.
Altro dettaglio strano: prima lui e Wakabayashi cercavano di fare di tutto per ignorarsi, adesso si chiamano sempre per telefono e dicono spesso una frase, un qualcosa come 'C'è da farla finita con questa storia!'.
Mi dispiace solo che mio marito non mi abbia ancora parlato di questa cosa...
Sul tavolino davanti a me c'è il suo cellulare.
Scusa Kojiro, ma sono troppo curiosa per poter restistere...
Digito velocemente il PIN e davanti a me appare una scritta: 'EFP Fanfictions'.
Scorro con l'indice e una storia mi colpisce: i personaggi indicati sono proprio mio marito e Wakabayashi.
Clicco sopra e comincio a leggere.
I miei occhi si spalancano man mano che proseguo.
Quei due stanno andando fuori di testa per delle storie?! Ma sono seri?!
-Cosa stai facendo con il mio cellulare, Maki?!-
-Perché usi quel tono? Stavo solo indagando sul tuo strano atteggiamento degli ultimi giorni!-.
Lui sbianca.
-Anzi, sai che ti dico? Wakabayashi non è mica così male... Insomma, è veramente un bel ragazzo e credo che ci sappia fare molto bene... Esattamente come te!-.
Credo che scioccato e scandalizzato siano i termini più corretti per descrivere l'espressione della mia Tigre in questo momento.
-Vabbè, tu vedi di rimanere lì come uno stoccafisso, io chiamo Wakabayashi e lo invito a pranzo, così vediamo di chiarire e chiudere questa storia!-.
Cerco il suo numero salvato sulla rubrica, ovviamente non è Wakabayashi, ma 'Il Damerino'.
Faccio partire la chiamata -Pronto? Ciao Wakabayashi, sono Maki Akamine, la moglie della Tigre. Domani ti voglio a pranzo con noi, dobbiamo parlare, e non accetto un no come risposta, sappilo!-.
Dato che ha riscosso molto successo, ho deciso di continuare la pubblicazione delle reactions, almeno così riesco a togliermi una storia in meno sulla quale lavorare!
Non so se ci sarà una pubblicazione regolare, ma prometto che non ci sarà molto da aspettare per gli aggiornamenti! In media credo ogni due o tre giorni, se proprio voglio esagerare dico una settimana, ma non credo che arriverò a così tanto!
Grazie a tutti, e come sempre buona lettura!
CKS 

                   Captain Tsubasa: reactions (part 2)


                                 Maki Akamine


Ultimamente Kojiro è più nervoso e arrabbiato del solito.

Altro dettaglio strano: prima lui e Wakabayashi cercavano di fare di tutto per ignorarsi, adesso si chiamano sempre per telefono e dicono spesso una frase, un qualcosa come 'C'è da farla finita con questa storia!'.

Mi dispiace solo che mio marito non mi abbia ancora parlato di questa cosa...Sul tavolino davanti a me c'è il suo cellulare.

Scusa Kojiro, ma sono troppo curiosa per poter restistere...

Digito velocemente il PIN e davanti a me appare una scritta: 'EFP Fanfictions'.

Scorro con l'indice e una storia mi colpisce: i personaggi indicati sono proprio mio marito e Wakabayashi.

Clicco sopra e comincio a leggere.

I miei occhi si spalancano man mano che proseguo.

Quei due stanno andando fuori di testa per delle storie?! Ma sono seri?!

-Cosa stai facendo con il mio cellulare, Maki?!-

-Perché usi quel tono? Stavo solo indagando sul tuo strano atteggiamento degli ultimi giorni!-.

Lui sbianca.

-Anzi, sai che ti dico? Wakabayashi non è mica così male... Insomma, è veramente un bel ragazzo e credo che ci sappia fare molto bene... Esattamente come te!-.

Credo che scioccato e scandalizzato siano i termini più corretti per descrivere l'espressione della mia Tigre in questo momento.

-Vabbè, tu vedi di rimanere lì come uno stoccafisso, io chiamo Wakabayashi e lo invito a pranzo, così vediamo di chiarire e chiudere questa storia!-.

Cerco il suo numero salvato sulla rubrica, ovviamente non è Wakabayashi, ma 'Il Damerino'.

Faccio partire la chiamata -Pronto? Ciao Wakabayashi, sono Maki Akamine, la moglie della Tigre. Domani ti voglio a pranzo con noi, dobbiamo parlare, e non accetto un no come risposta, sappilo!-.





Dato che ha riscosso molto successo, ho deciso di continuare la pubblicazione delle reactions, almeno così riesco a togliermi una storia in meno sulla quale lavorare!

Non so se ci sarà una pubblicazione regolare, ma prometto che non ci sarà molto da aspettare per gli aggiornamenti! In media credo ogni due o tre giorni, se proprio voglio esagerare dico una settimana, ma non credo che arriverò a così tanto!

Grazie a tutti, e come sempre buona lettura!

CKS 

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Capitolo 2
*** Yoshiko Fujisawa ***


Yoshiko Fujisawa 
In genere, quando mi prendo cura del piccolo giardino che fa parte dell'abitazione che io e Hikaru abbiamo comprato, mi rilasso sempre.
Oggi, purtroppo per me (e specialmente per lui) no!
Continua a ronzarmi in testa l'incontro che ho avuto assieme a tutte le altre ragazze per discutere della faccenda 'Fanfic'.
Sicuramente è Sanae ad avere molte gatte da pelare, dato che sembra essere lei il personaggio femminile più gettonato nelle storie.
Io non ho avuto molto da ribattere, del resto il mio problema con queste storie è uno solo: il fatto che Hikaru non mi meriti perché sono sempre a piangermi addosso.
Onestamente non capisco neppure come le Autrici abbiano fatto a sapere vita e miracoli di tutti noi, forse sapranno anche della nostra morte, a questo punto!
Non è che siamo finiti in un programma sullo stile di 'The Truman Show'*?
Finisco di bagnare i fiori di camomilla, raccolgo un po' di foglioline di menta e le porto in casa per lavarle.
-Sei sicura di non stancarti troppo?- mi chiede premurosamente il mio compagno.
Hikaru è davvero dolcissimo, ma se mi stesse un po' meno appiccicato sarebbe anche un pochino meglio... D'altra parte sono soltanto al quarto mese, non è che non possa fare nulla!
-Sì, Hikaru, credo di conoscere abbastanza bene il mio corpo, e di conseguenza capire quando sono stanca- gli lancio un'occhiataccia, sperando che comprenda che non è necessario domandarmi altro circa la mia salute.
-Com'è andato l'incontro con le ragazze? Vi siete divertite?-.
Ovviamente non sanno che noi ragazze anziché andare tutte al centro commerciale siamo state a casa, davanti a una bella tazza di te, a discutere più o meno animatamente su queste maledette storie.
Odio mentirgli, ma non ho altra scelta.
-Guarda che lo so che non siete andate a fare shopping- confessa il mio compagno quasi all'improvviso -Sembravate fin troppo agitate e nervose, e in questi giorni non è proprio che tu sua serena, Yoshiko- mi prende le mani, e le stringe affettuosamente -Io non so cosa abbiano scritto, e non lo voglio nemmeno sapere. Ti prego, non pensarci più, non mi piace vederti così-
-Hai ragione. Stare a rimuginarci non aiuta le cose, effettivamente-
-Concentriamoci su altro, piuttosto!-
-Per esempio?-
-Non vorrai che questo piccolino- e mi accarezza il ventre -O piccolina non abbia un nome, vero? Non riduciamoci all'ultimo minuto!-
-Sì, ma tra una settimana sapremo il sesso, quindi credo sia meglio aspettare ancora un po'-.
Lui sorride, e mi abbraccia con dolcezza. Chiudo gli occhi e assaporo questa sensazione di benessere.
Hikaru ha ragione, che vadano pure al diavolo queste storie!
(*) È un film (a mio parere bellissimo, e il finale è decisamente commovente) che riguarda la vita di un uomo, Truman, che viene costantemente ripreso per anni e anni (senza che lui lo sappia) e moltissima gente si appassiona moltissimo alla sua vita, tanto da seguirlo ventiquattro ore su ventiquattro!
Da qui il collegamento con Captain Tsubasa!
Un secondo chiarimento, ma credo si sia capito: per preservare la sanità mentale Hikaru ha scelto di non dare neanche una sbirciatina a ciò che si scrive su di lui!
Forse questa mi è uscita più in chiave romantica che comica!
Però con loro non ho potuto farne a meno, sono la coppia più romantica di tutto CT!
Spero di aver reso Yoshiko un tantino più determinata e meno sdolcinata (il miele l'ho passato a Hikaru! XD).
Grazie a tutti!
CKS 

                                 Yoshiko Fujisawa 


In genere, quando mi prendo cura del piccolo giardino che fa parte dell'abitazione che io e Hikaru abbiamo comprato, mi rilasso sempre.

Oggi, purtroppo per me (e specialmente per lui) no!

Continua a ronzarmi in testa l'incontro che ho avuto assieme a tutte le altre ragazze per discutere della faccenda 'Fanfic'.

Sicuramente è Sanae ad avere molte gatte da pelare, dato che sembra essere lei il personaggio femminile più gettonato nelle storie.

Io non ho avuto molto da ribattere, del resto il mio problema con queste storie è uno solo: il fatto che Hikaru non mi meriti perché sono sempre a piangermi addosso.

Onestamente non capisco neppure come le Autrici abbiano fatto a sapere vita e miracoli di tutti noi, forse sapranno anche della nostra morte, a questo punto!

Non è che siamo finiti in un programma sullo stile di 'The Truman Show'*?

Finisco di bagnare i fiori di camomilla, raccolgo un po' di foglioline di menta e le porto in casa per lavarle.

-Sei sicura di non stancarti troppo?- mi chiede premurosamente il mio compagno.

Hikaru è davvero dolcissimo, ma se mi stesse un po' meno appiccicato sarebbe anche un pochino meglio... D'altra parte sono soltanto al quarto mese, non è che non possa fare nulla!

-Sì, Hikaru, credo di conoscere abbastanza bene il mio corpo, e di conseguenza capire quando sono stanca- gli lancio un'occhiataccia, sperando che comprenda che non è necessario domandarmi altro circa la mia salute.

-Com'è andato l'incontro con le ragazze? Vi siete divertite?-.

Ovviamente non sanno che noi ragazze anziché andare tutte al centro commerciale siamo state a casa, davanti a una bella tazza di te, a discutere più o meno animatamente su queste maledette storie.

Odio mentirgli, ma non ho altra scelta.

-Guarda che lo so che non siete andate a fare shopping- confessa il mio compagno quasi all'improvviso -Sembravate fin troppo agitate e nervose, e in questi giorni non è proprio che tu sua serena, Yoshiko- mi prende le mani, e le stringe affettuosamente -Io non so cosa abbiano scritto, e non lo voglio nemmeno sapere. Ti prego, non pensarci più, non mi piace vederti così-

-Hai ragione. Stare a rimuginarci non aiuta le cose, effettivamente-

-Concentriamoci su altro, piuttosto!-

-Per esempio?-

-Non vorrai che questo piccolino- e mi accarezza il ventre -O piccolina non abbia un nome, vero? Non riduciamoci all'ultimo minuto!-

-Sì, ma tra una settimana sapremo il sesso, quindi credo sia meglio aspettare ancora un po'-.

Lui sorride, e mi abbraccia con dolcezza. Chiudo gli occhi e assaporo questa sensazione di benessere.

Hikaru ha ragione, che vadano pure al diavolo queste storie!


(*) È un film (a mio parere bellissimo, e il finale è decisamente commovente) che riguarda la vita di un uomo, Truman, che viene costantemente ripreso per anni e anni (senza che lui lo sappia) e tanta gente si appassiona moltissimo alla sua vita, tanto da seguirlo ventiquattro ore su ventiquattro!

Da qui il collegamento con Captain Tsubasa!


Un secondo chiarimento, ma credo si sia capito: per preservare la sanità mentale Hikaru ha scelto di non dare neanche una sbirciatina a ciò che si scrive su di lui!




Forse questa mi è uscita più in chiave romantica che comica!

Però con loro non ho potuto farne a meno, sono la coppia più romantica di tutto CT!

Spero di aver reso Yoshiko un tantino più determinata e meno sdolcinata (il miele l'ho passato a Hikaru! XD).

Grazie a tutti!

CKS 

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Capitolo 3
*** Sanae&Tsubasa (reaction di coppia) ***


Sanae&Tsubasa (reaction di coppia)
-Ancora?! Ma spuntano come i funghi queste storie?!-.
Mio marito sta dando di matto. Cosa che in questi giorni è accaduta spesso. E il motivo è sempre uguale.
Sorseggio il succo d'arancia mentre vedo i suoi occhi spalancarsi man mano che va avanti con la lettura.
Spegne lo schermo e tenta di allontanare con calma il dispositivo, nonostante sia abbastanza chiaro il suo nervosismo.
-Cosa possiamo fare per impedire che continuino a scrivere questi... Racconti-.
Alquanto stizzito, vedo.
Ma non posso negare che mi piace vederlo così geloso, così possessivo nei miei confronti. 
Sorrido, giocando con la cannuccia. Non voglio ancora esprimermi.
-Beh?- incrocia le braccia -Non hai nulla da dire, Sanae?-
-Credo che tu abbia già capito quale sia la mia opinione riguardo questa faccenda. Mi sembra inutile ripeterla-.
Sbuffa, ma è consapevole che ho perfettamente ragione.
-Le cose sono due, Tsubasa: o continuiamo a farci venire il sangue amaro per queste storie o facciamo come hanno fatto Hikaru e Yoshiko, che hanno saggiamente deciso di ignorarle, e non badarci più di tanto.
Altrimenti ci sarebbe una terza soluzione...-
-Sarebbe?-
-Rapiamo Genzo Wakabayashi e lo teniamo in ostaggio. Filmiamo con una videocamera il tutto e lo spediamo alle autrici in questione con tanto di un bel messaggio che potrebbe essere 'Smettetela di descrivere il Portiere come un seduttore irresistibile e uomo dei sogni, rimarrà nelle nostre mani finché le storie su di lui non diminuiranno'.
E stai tranquillo che non siamo soli: Jun e Yayoi hanno già dato la loro disponibilità, così come Ryo e Yukari, anche Kojiro lo vuole fare, assieme a Naoko-
-Come Capitano opterei per la soluzione più diplomatica, ovvero fare finta di niente e metterci una bella pietra sopra-.
Io rido e mi avvicino a lui, poggiandogli un dito sotto al mento.
-E la scelta di Tsubasa come mio marito?-
-Sicuramente la terza scelta!-
Gli do un bacio a stampo, ma lui non sembra per niente soddisfatto e incolla le sue labbra alle mie.
-Però sono curioso, Sanae! Cosa ne pensi delle descrizioni fatte dalle autrici sulla nostra coppia? Intendo determinate scene...-.
Sorrido maliziosa -Beh, non sono affatto male... Tuttavia sono un po' troppo tiepidine rispetto alla realtà!-
-Non avevo dubbi sul fatto che mi avresti dato questa risposta!-.
Tsubasa e Sanae sono parecchio OOC, ma è così che io li vedo!
Volevo scrivere una reaction da parte di Azumi, ma alla fine la recensione di Tsusan mi ha fatto venire la voglia di scrivere ancora qualcosa su Tsubasa e Sanae.
Secondo voi quale sarebbe la decisione migliore per loro riguardo la questione fanfic?
Grazie ancora per l'accoglienza data a questa storia! Confesso che sono rimasta piacevolmente sorpresa! :).
CKS
                           Azumi Hayakawa 

                                 Sanae&Tsubasa (reaction di coppia)


-Ancora?! Ma spuntano come i funghi queste storie?!-.

Mio marito sta dando di matto. Cosa che in questi giorni è accaduta spesso. E il motivo è sempre lo stesso.

Sorseggio il succo d'arancia mentre vedo i suoi occhi spalancarsi man mano che va avanti con la lettura.

Spegne lo schermo e tenta di allontanare con calma il dispositivo, nonostante sia abbastanza chiaro il suo nervosismo.

-Cosa possiamo fare per impedire che continuino a scrivere questi... Racconti-.

Alquanto stizzito, vedo.

Ma non posso negare che mi piace vederlo così geloso, così possessivo nei miei confronti. Sorrido, giocando con la cannuccia. Non voglio ancora esprimermi.

-Beh?- incrocia le braccia -Non hai nulla da dire, Sanae?-

-Credo che tu abbia già capito quale sia la mia opinione riguardo questa faccenda. Mi sembra inutile ripeterla-.

Sbuffa, ma è consapevole che ho perfettamente ragione.

-Le cose sono due, Tsubasa: o continuiamo a farci venire il sangue amaro per queste storie o facciamo come hanno fatto Hikaru e Yoshiko, che hanno saggiamente deciso di ignorarle, e non badarci più di tanto. Altrimenti ci sarebbe una terza soluzione...-

-Sarebbe?-

-Rapiamo Genzo Wakabayashi e lo teniamo in ostaggio. Filmiamo con una videocamera il tutto e la spediamo alle autrici in questione con tanto di un bel messaggio che potrebbe essere 'Smettetela di descrivere il Portiere come un seduttore irresistibile e uomo dei sogni, rimarrà nelle nostre mani finché le storie su di lui non diminuiranno!'. E stai tranquillo che non siamo soli: Jun e Yayoi hanno già dato la loro disponibilità, così come Ryo e Yukari, anche Kojiro lo vuole fare, assieme a Naoko-

-Come Capitano opterei per la soluzione più diplomatica, ovvero fare finta di niente e metterci una bella pietra sopra-.

Io rido e mi avvicino a lui, poggiandogli un dito sotto al mento.

-E la scelta di Tsubasa come mio marito?-

-Sicuramente la terza scelta!-

Gli do un bacio a stampo, ma lui non sembra per niente soddisfatto e incolla le sue labbra alle mie.

-Però sono curioso, Sanae! Cosa ne pensi delle descrizioni fatte dalle autrici sulla nostra coppia? Intendo determinate scene...-.

Sorrido maliziosa -Beh, non sono affatto male... Tuttavia sono un po' troppo tiepidine rispetto alla realtà!-

-Non avevo dubbi sul fatto che mi avresti dato questa risposta!-.







Tsubasa e Sanae sono parecchio OOC, ma è così che io li vedo!






Volevo scrivere una reaction da parte di Azumi, ma alla fine la recensione di Tsusan mi ha fatto venire la voglia di scrivere ancora qualcosa su Tsubasa e Sanae.

Secondo voi quale sarebbe la decisione migliore per loro riguardo la questione fanfic?

Grazie ancora per l'accoglienza data a questa storia! Confesso che sono rimasta piacevolmente sorpresa! :).

CKS



                           



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Capitolo 4
*** Junior reaction (part 1) ***


Junior reaction (part 1)
-Lo hai trovato?-
-Sì, è qualcosa che si chiama EFP!-.
Akako* è un genio. È riuscita a carpire i discorsi dei nostri genitori e zii. Ultimamente sembrano tutti un po' inquieti. Mio padre soprattutto... Dice spesso a mia madre che rapire zio Genzo potrebbe essere la soluzione migliore.
-Ma si può sapere cosa c'è su questo sito? Mi sembrano quasi tutti impazziti per questa cosa!-
-Non ti preoccupare, adesso lo scopriremo- rispondo a Tora* mentre vado sul motore di ricerca e digito queste tre lettere.
Il traduttore automatico cambia tutte le parole da quello che sembra italiano al Giapponese. Devo ricordarmi di ringraziare zia Cherry e zia Vanessa che hanno cominciato a insegnarci un po' di italiano!
Clicco sulla prima storia con il quadratino rosso.
Pochi secondi di caricamento e mi trovo questa frase 'La seguente storia presenta contenuti vietati ai minori. Per leggerla è necessario avere un account e aver dichiarato la maggiore età'.
-Che palle! Non si possono leggere queste!-
-Queen!- mi riprende Airi, scandalizzata.
Una perfettina come zio Jun e zia Yayoi. Esattamente come loro.
-Comunque sia queste storie non le possiamo leggere- giro lo schermo e faccio vedere a tutti la pagina -Sono vietate ai minori, bisogna iscriversi e dichiarare la maggiore età-
-N-O-N È P-O-S-S-I-B-I-L-E!- tartagliò Kiyoshi.
-Cosa succede, Wakabayashi?- lo pungolò Queen.
-Che questa storia ha come personaggi tua madre, mio padre, il tipo di coppia è etero, la storia è vietata ai minori di diciotto anni!-.
Silenzio. Lungo silenzio.
Queen rischiò di mollare il cellulare e tirare un bel pugno al muro. La sua mano non ne avrebbe risentito, il povero muro sì*.
-Ora capisco perché stanno andando fuori di testa! C'è qualcuno che scrive storie... Assurde!-
-Naaa! Alcune sono molto realistiche!-.
Queen assottigliò gli occhi.
-Fratellino, c'è qualcosa che mi hai tenuto nascosto?- c'era qualcosa di sinistro nella sua voce.
-Ovviamente-
-E ti ricordi che abbiamo giurato di non avere segreti tra noi, vero?-
-Mmm... Fammici pensare... Forse non lo ricordo tanto bene-
-Daibu!- 
-Ma li avete visti? Hanno quasi tutti trentaquattro anni e stanno avendo le reazioni più infantili che io abbia mai visto. Mi è venuta la curiosità e sono andato a leggere anch'io le stesse storie. La reazione che ho avuto è stata uguale a quella dei nostri genitori e zii.
Volevo limitare il danno il più possibile, ma adesso ci siamo dentro tutti!-
-Ok. Adesso cosa si fa? Leggiamo qualcosa?-.
Vorrei dire un bel no alla proposta di Akako, ma non nego che mi piacerebbe vedere fin dove si sono spinte le autrici.
-Allora siamo tutti d'accordo?- chiedo, sperando che tutti lo siano.
Le mie aspettative non vengono deluse.
-Va bene. Daibu, puoi dirci il tuo nickname e la password, così vediamo anche quelle rosse?-.
Annuisce.
Ma ho la sensazione di aver appena firmato la mia personale condanna a morte.
(*) Akako è la figlia di Yukari e Ishizaki.
      
Tora è il figlio di Maki e Hyuga, e significa 'Tigre'. Non so se sia femminile, nel caso lo fosse, potete perdonare questa mia licenza poetica?
Ammetto che nella frase sul pugno sul muro ho volutamente esagerato per sottolineare la forza fisica di Queen (si è capito che ha un bel caratterino?)
Secondo la linea temporale della raccolta i figli non sarebbero ancora nati. Diciamo che queste sono flashfic a parte (sì, ci saranno più parti).
Mi dispiace se non ho ancora risposto alle recensioni (e ne ho un arretrato da fare) ho giusto avuto il tempo di scrivere questa flashfic. Cercherò di rimediare!
CKS 

                                   Junior reaction (part 1)


-Lo hai trovato?-

-Sì, è qualcosa che si chiama EFP!-.

Akako* è un genio. È riuscita a carpire i discorsi dei nostri genitori e zii. Ultimamente sembrano tutti un po' inquieti. Mio padre soprattutto... Dice spesso a mia madre che rapire zio Genzo potrebbe essere la soluzione migliore.

-Ma si può sapere cosa c'è su questo sito? Mi sembrano quasi tutti impazziti per questa cosa!-

-Non ti preoccupare, adesso lo scopriremo- rispondo a Tora* mentre vado sul motore di ricerca e digito queste tre lettere.

Il traduttore automatico cambia tutte le parole da quello che sembra italiano al Giapponese. Devo ricordarmi di ringraziare zia Cherry e zia Vanessa che hanno cominciato a insegnarci un po' di italiano!

Clicco sulla prima storia con il quadratino rosso.

Pochi secondi di caricamento e mi trovo questa frase 'La seguente storia presenta contenuti vietati ai minori. Per leggerla è necessario avere un account e aver dichiarato la maggiore età'.

-Che palle! Non si possono leggere queste!-

-Queen!- mi riprende Airi, scandalizzata.

Una perfettina come zio Jun e zia Yayoi. Esattamente come loro.

-Comunque sia queste storie non le possiamo leggere- giro lo schermo e faccio vedere a tutti la pagina -Sono vietate ai minori, bisogna iscriversi e dichiarare la maggiore età-

-N-O-N È P-O-S-S-I-B-I-L-E!- tartagliò Kiyoshi.

-Cosa succede, Wakabayashi?- lo pungolò Queen.

-Che questa storia ha come personaggi tua madre, mio padre, il tipo di coppia è etero, la storia è vietata ai minori di diciotto anni!-.

Silenzio. Lungo silenzio.

Rischio di mollare il cellulare e tirare un bel pugno al muro. La mia mano non ne avrebbe risentito, il povero muro sì*.

-Ora capisco perché stanno andando fuori di testa! C'è qualcuno che scrive storie... Assurde!-

-Naaa! Alcune sono molto realistiche!-.

Assottiglio gli occhi.

-Fratellino, c'è qualcosa che mi hai tenuto nascosto?- la mia voce suona alquanto sinistra.

-Ovviamente-

-E ti ricordi che abbiamo giurato di non avere segreti tra noi, vero?-

-Mmm... Fammici pensare... Forse non lo ricordo tanto bene-

-Daibu!-

-Ma li avete visti? Hanno quasi tutti trentaquattro anni e stanno avendo le reazioni più infantili che io abbia mai visto. Mi è venuta la curiosità e sono andato a leggere anch'io le stesse storie. La reazione che ho avuto è stata uguale a quella dei nostri genitori e zii.

Volevo limitare il danno il più possibile, ma adesso ci siamo dentro tutti!-

-Ok. Adesso cosa si fa? Leggiamo qualcosa?-.

Vorrei dire un bel no alla proposta di Akako, ma non nego che mi piacerebbe vedere fin dove si sono spinte le autrici.

-Allora siamo tutti d'accordo?- chiedo, sperando che tutti lo siano.

Le mie aspettative non vengono deluse.

-Va bene. Daibu, puoi dirci il tuo nickname e la password, così vediamo anche quelle rosse?-.

Annuisce.

Ma ho la sensazione di aver appena firmato la mia personale condanna a morte.






(*) Akako è la figlia di Yukari e Ishizaki.      

 

Tora è il figlio di Maki e Hyuga, e significa 'Tigre'. Non so se sia femminile, nel caso lo fosse, potete perdonare questa mia licenza poetica?

 

Ammetto che nella frase sul pugno sul muro ho volutamente esagerato per sottolineare la forza fisica di Queen (si è capito che ha un bel caratterino?).

 

Secondo la linea temporale della raccolta i figli non sarebbero ancora nati. Diciamo che queste sono flashfic a parte (sì, ci saranno più parti).





Mi dispiace se non ho ancora risposto alle recensioni (e ne ho un arretrato da fare) ho giusto avuto il tempo di scrivere questa flashfic. Cercherò di rimediare!

CKS 


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Capitolo 5
*** La sorte di Genzo (extra) ***


La sorte di Genzo (extra)
-Rosso o blu?-
-Decidi te, io non m'intendo di accostamenti di colori-.
Mia moglie osserva attentamente i due enormi rotoli con i nastri colorati.
-Vi prego, non fatemi questo!-.
Sogghigno mentre sento la voce provenire dall'enorme pacco in cui lo abbiamo rinchiuso. Gli abbiamo praticato dei fori abbastanza grandi perché possa respirare senza problemi.
-Ok, va benissimo blu! Rosso è troppo natalizio, non è stagione!- afferma Sanae soddisfatta della sua scelta.
-Vi scongiuro!-
-Mi dispiace Portiere, quello che stiamo facendo è per il bene comune!-
Sollevo con un po' di difficoltà il pacco, e aspetto che Sanae appoggi il nastro a terra, poi lo metto giù.
Con l'ausilio di uno sgabello riesce ad arrivare fino in cima, e lega i nastri in un bel fiocco voluminoso.
-Finalmente abbiamo finito!-.
Dalla scatola non proviene alcuna voce. Credo che a questo punto si sia rassegnato.
-Dai, Genzo, di sicuro sono ragazze molto carine, non ti andrà così male!-.
Silenzio.
-Riesci a respirare?- gli chiedo, preoccupato che possa avere mancanze d'aria.
Nessuna risposta.
Sanae avvicina le orecchie ai buchi.
-Sì, sta respirando. Probabilmente sta meditando sulla sua sorte-.
Prendo un foglio dal tavolo -Qui c'è l'elenco delle persone alla quale dobbiamo mandarlo-.
Mia moglie annuisce -Fammi dare una ricontrollata... Marina_1990, Rachelprice71, 404, Fujiko Wakabayashi*...-.
Continua a leggere, caspita, le autrici sono davvero tante!
Non le invidio per niente, dovranno mettersi d'accordo per tenere il Portiere la stessa quantità di tempo.
-Bene, mi sembra che non manchi nessuna! Ora c'è da scrivere i bigliettini per spiegare il regalo improvviso!-.
Le porgo carta e penna, le prende e con cura scrive per tutte la stessa frase.
'Ecco un bel regalo da tutta la Nazionale Giapponese, trattalo con cura!'
-Adesso dobbiamo decidere: chi è la prima?-
-In realtà sarebbe uguale per tutte, dato che lo devono tenere per la stessa quantità di tempo-
-Sei consapevole che oggi, forse, sarà l'ultima volta nella nostra vita che vedremo Genzo Wakabayashi?-
-Sì-
-Ok, per me andrebbe bene inviarlo a Marina_1990! È stata lei a darci l'idea! Poi le altre si metteranno d'accordo-
-Ok, va benissimo!-.
Prende il cellulare e scatta un selfie con la scatola.
-Questa la posto sui social, così sapranno cosa è accaduto!-
-Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta? D'altra parte Genzo è il miglior portiere...-
-Wakashimazu saprà migliorare le sue doti, ne sono sicura!-.
Io rido, vedo ancora mia moglie aprire la pagina EFP e scrivere un messaggio alla prima fortunata che potrà avere in esclusiva il Portiere.
'Genzo Wakabayashi è in arrivo! Goditelo finché puoi! ;)'.
Alla fine hanno rapito Genzo per darlo a voi! Siatene felici!
(*) Ovviamente questi sono solo alcune delle persone alle quali piace Genzo. Sarebbe venuto un elenco lunghissimo!
C'è qualcun altra che lo vuole tenere, oltre alle persone citate? Oppure: chi vuole Tsubasa? (Sanae Ozora non ve lo lascia, però).
Spero che questa flashfic soddisfi le vostre aspettative! E mi sa che con Sanae e Tsubasa ho finito!
Grazie a tutti!
CKS 

                                 La sorte di Genzo (extra)


-Rosso o blu?-

-Decidi te, io non m'intendo di accostamenti di colori-.

Mia moglie osserva attentamente i due enormi rotoli con i nastri colorati.

-Vi prego, non fatemi questo!-.

Sogghigno mentre sento la voce provenire dall'enorme pacco in cui lo abbiamo rinchiuso. Gli abbiamo praticato dei fori abbastanza grandi perché possa respirare senza problemi.

-Ok, va benissimo blu! Rosso è troppo natalizio, non è stagione!- afferma Sanae soddisfatta della sua scelta.

-Vi scongiuro!-

-Mi dispiace Portiere, quello che stiamo facendo è per il bene comune!-.

Sollevo con un po' di difficoltà il pacco, e aspetto che Sanae appoggi il nastro a terra, poi lo metto giù.

Con l'ausilio di uno sgabello riesce ad arrivare fino in cima, e lega i nastri in un bel fiocco voluminoso.

-Finalmente abbiamo finito!-.

Dalla scatola non proviene alcuna voce. Credo che a questo punto si sia rassegnato.

-Dai, Genzo, di sicuro sono ragazze molto carine, non ti andrà così male!-.

Silenzio.

-Riesci a respirare?- gli chiedo, preoccupato che possa avere mancanze d'aria.

Nessuna risposta.

Sanae avvicina le orecchie ai buchi.

-Sì, sta respirando. Probabilmente sta meditando sulla sua sorte-.

Prendo un foglio dal tavolo -Qui c'è l'elenco delle persone alla quale dobbiamo mandarlo-.

Mia moglie annuisce -Fammi dare una ricontrollata... Marina_1990, Rachelprice71, 404, Fujiko Wakabayashi*...-.

Continua a leggere, caspita, le autrici sono davvero tante!

Non le invidio per niente, dovranno mettersi d'accordo per tenere il Portiere la stessa quantità di tempo.

-Bene, mi sembra che non manchi nessuna! Ora c'è da scrivere i bigliettini per spiegare il regalo improvviso!-.

Le porgo carta e penna, le prende e con cura scrive per tutte la stessa frase.

'Ecco un bel regalo da tutta la Nazionale Giapponese, trattalo con cura!'

-Adesso dobbiamo decidere: chi è la prima?-

-In realtà sarebbe uguale per tutte, dato che lo devono tenere per la stessa quantità di tempo-

-Sei consapevole che oggi, forse, sarà l'ultima volta nella nostra vita che vedremo Genzo Wakabayashi?-

-Sì-

-Ok, per me andrebbe bene inviarlo a Marina_1990! È stata lei a darci l'idea! Poi le altre si metteranno d'accordo-

-Ok, va benissimo!-.

Prende il cellulare e scatta un selfie con la scatola.

-Questa la posto sui social, così sapranno cosa è accaduto!-

-Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta? D'altra parte Genzo è il miglior portiere...-

-Wakashimazu saprà migliorare le sue doti, ne sono sicura!-.

Io rido, vedo ancora mia moglie aprire la pagina EFP e scrivere un messaggio alla prima fortunata che potrà avere in esclusiva il Portiere.

'Genzo Wakabayashi è in arrivo! Goditelo finché puoi! ;)'.





Alla fine hanno rapito Genzo per darlo a voi! Siatene felici!

 

 


(*) Ovviamente queste sono solo alcune delle persone alle quali piace Genzo. Sarebbe venuto un elenco lunghissimo!

C'è qualcun altra che lo vuole tenere, oltre alle persone citate? Oppure: chi vuole Tsubasa? (Sanae Ozora non ve lo lascia, però).


Spero che questa flashfic soddisfi le vostre aspettative! E mi sa che con Sanae e Tsubasa ho finito!

Grazie a tutti!

CKS 





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Capitolo 6
*** Trick or Treat? (Halloween's extra) ***


Trick or Treat? (Halloween's extra)
-Stai benissimo, Queen!-.
Airi è una piccola streghetta per questa occasione. Sistema meglio il cappello a punta, dalla quale pende un ragnetto finto. Nonostante non le piaccia il nero, per questa occasione ha deciso di chiudere un occhio e provare a mettere qualcosa di questo colore.
Il mio sguardo scende attento a studiare il vestito viola scuro da una parte e rosa dall'altra. Stile romantico da una parte, stile gotico dall'altra.
Akako, che tiene in mano la zucca preparata con l'aiuto di zia Yukari, mi squadra perplessa.
-Qualche problema?- le chiedo in uno sbuffo.
-Ok, è Halloween, ma dimmi tu il senso di vestirsi metà da Lolita e metà da Ghotic Lolita!-
-Un senso non ci deve essere, basta che sia originale!-.
Sento una sorta di soffio sul collo, seguito poi da un leggero pizzico. So cos'è: la dentiera con i canini di mio fratello.
-Daibu, per cortesia!-.
Ride, e mi stringe in un abbraccio -Stai benissimo così!-.
Arrossisco un po', mio fratello non è il tipo da fare tanti complimenti.
-Anche tu sei bellissimo- gli rispondo stringendomi al suo collo.
-MI HAI RUBATO L'IDEA!-
-NO, SEI STATO TU A RUBARMELA!-
-COME NO, WAKABAYASHI!-
-COME NO, HYUGA!-.
Tora e Kiyoshi si stanno scaldando.
Entrambi indossano un lenzuolo bianco la stoffa tagliata in corrispondenza degli occhi e della bocca.
-Stanno litigando perché sono vestiti uguali? Seriamente?!- borbotto stupita, anche se non dovrei esserlo, dato che hanno preso molto dai loro padri, in questo senso.
Mi metto a frugare tra il mucchio dei costumi e trovo due parrucche colorate, oltre che a due nasi rossi colorati, come quelli che indossano i clown.
Strappo da loro i lenzuoli e senza troppa attenzione ficco a loro la parrucca in testa.
-Ma che diavolo fai?!-
-Vi ho trovato un travestimento molto adatto. Direi che travestiti da pagliacci state molto meglio, vi si addice di più!-
-QUEEN!-
-Sorellina, sei terribile!-.
Sbatto gli occhi con finta innocenza -Ma tutti voi mi conoscete bene, avreste dovuto aspettarvi una cosa del genere!-.
Mio fratello ghigna, così come Kiyoshi e Tora.
Ho un brutto presentimento.
Con uno scatto fulmineo mi circondano e non mi lasciano via di fuga.
Guardo disperatamente Akako e Airi in cerca di aiuto, ma non sembrano intenzionate a volermi salvare.
Daibu mi si avvicina con quello stupido sorrisetto dipinto sul volto.
Le sue dita corrono veloci e leggere sui miei fianchi, ma non è una carezza...
-No, il solletico no!-
-Indovinato! Pronta a 'soffrire'?-
-Ti prego, Daibu!- e gli faccio pure gli occhi dolci che con mio padre funzionano sempre.
-Mi dispiace, ma a questo giro non posso cascarci! Tutti loro mi hanno caldamente invitato ad attuare questa vendetta!-.
Non dico più nulla. Tanto sono perfettamente consapevole che non la scamperò.
Daibu continua a farmi il solletico e io rido, finché gli altri non sono soddisfatti.
-Dai, Daibu, adesso puoi smetterla, credo sia sufficiente!- afferma Kiyoshi.
-Che magnanimità!- sussurrò sarcasticamente.
-Ragazzi, siete pronti?-
-Zia Cherry!-.
Si avvicina velocemente. È vestita tutta in azzurro, e probabilmente indossa una parrucca. Sempre azzurra, ma di una tonalità più scura dell'abito.
-Allora, avete fatto la lista?-.
Appoggiata sul tavolo c'è la lista delle persone alle quali andremo a fare visita. Ma non chiederemo proprio dolcetto o scherzetto. Abbiamo fatto scorta di caramelle per tutte le autrici che hanno scritto fanfic senza dividere i nostri genitori o zii. Per tutte le altre abbiamo preparato una bella scorta di carta igienica pronta per essere lanciata sui tetti delle case.
Zia Cherry mi prende per mano -Allora, pronti per andare a divertirci per tutta la notte?-.
Ovviamente la risposta è un 'Sì' corale.
Come al solito la mia mente viaggia per i fatti propri... Avevo iniziato a scrivere su Yayoi, ma dato che oggi si festeggia Halloween ho fatto un leggero cambio di programma!
Spero non vi dispiaccia!
Perdonate il mio ritardo per le risposte alle recensioni, appena avrò un po' di tempo finirò di rispondere a tutte!
CKS 

                     Trick or Treat? (Halloween's extra)


-Stai benissimo, Queen!-.

Airi è una piccola streghetta per questa occasione. Sistema meglio il cappello a punta, dalla quale pende un ragnetto finto. Nonostante non le piaccia il nero, per questa occasione ha deciso di chiudere un occhio e provare a mettere qualcosa di questo colore.

Il mio sguardo scende attento a studiare il vestito viola scuro da una parte e rosa dall'altra. Stile romantico da una parte, stile gotico dall'altra.

Akako, che tiene in mano la zucca preparata con l'aiuto di zia Yukari, mi squadra perplessa.

-Qualche problema?- le chiedo in uno sbuffo.

-Ok, è Halloween, ma dimmi tu il senso di vestirsi metà da Lolita e metà da Ghotic Lolita!-

-Un senso non ci deve essere, basta che sia originale!-.

Sento una sorta di soffio sul collo, seguito poi da un leggero pizzico. So cos'è: la dentiera con i canini di mio fratello.

-Daibu, per cortesia!-.

Ride, e mi stringe in un abbraccio -Stai benissimo così!-.

Arrossisco un po', mio fratello non è il tipo da fare tanti complimenti.

-Anche tu sei bellissimo- gli rispondo stringendomi al suo collo.

-MI HAI RUBATO L'IDEA!-

-NO, SEI STATO TU A RUBARMELA!-

-COME NO, WAKABAYASHI!-

-COME NO, HYUGA!-.

Tora e Kiyoshi si stanno scaldando.

Entrambi indossano un lenzuolo bianco la stoffa tagliata in corrispondenza degli occhi e della bocca.

-Stanno litigando perché sono vestiti uguali? Seriamente?!- borbotto stupita, anche se non dovrei esserlo, dato che hanno preso molto dai loro padri, in questo senso.

Mi metto a frugare tra il mucchio dei costumi e trovo due parrucche colorate, oltre che a due nasi rossi colorati, come quelli che indossano i clown.

Strappo da loro i lenzuoli e senza troppa attenzione ficco a loro la parrucca in testa.

-Ma che diavolo fai?!-

-Vi ho trovato un travestimento molto adatto. Direi che travestiti da pagliacci state molto meglio, vi si addice di più!-

-QUEEN!-

-Sorellina, sei terribile!-.

Sbatto gli occhi con finta innocenza -Ma tutti voi mi conoscete bene, avreste dovuto aspettarvi una cosa del genere!-.

Mio fratello ghigna, così come Kiyoshi e Tora.

Ho un brutto presentimento.

Con uno scatto fulmineo mi circondano e non mi lasciano via di fuga.

Guardo disperatamente Akako e Airi in cerca di aiuto, ma non sembrano intenzionate a volermi salvare.

Daibu mi si avvicina con quello stupido sorrisetto dipinto sul volto.

Le sue dita corrono veloci e leggere sui miei fianchi, ma non è una carezza...

-No, il solletico no!-

-Indovinato! Pronta a 'soffrire'?-

-Ti prego, Daibu!- e gli faccio pure gli occhi dolci che con mio padre funzionano sempre.

-Mi dispiace, ma a questo giro non posso cascarci! Tutti loro mi hanno caldamente invitato ad attuare questa vendetta!-.

Non dico più nulla. Tanto sono perfettamente consapevole che non la scamperò.Daibu continua a farmi il solletico e io rido, finché gli altri non sono soddisfatti.

-Dai, Daibu, adesso puoi smetterla, credo sia sufficiente!- afferma Kiyoshi.

-Che magnanimità!- sussurrò sarcasticamente.

-Ragazzi, siete pronti?-

-Zia Cherry!-.

Si avvicina velocemente. È vestita tutta in azzurro, e probabilmente indossa una parrucca, sempre azzurra, ma di una tonalità più scura dell'abito.

-Allora, avete fatto la lista?-.

Appoggiata sul tavolo c'è la lista delle persone alle quali andremo a fare visita. Ma non chiederemo proprio dolcetto o scherzetto. Abbiamo fatto scorta di caramelle per tutte le autrici che hanno scritto fanfic senza dividere i nostri genitori o zii. Per tutte le altre abbiamo preparato una bella scorta di carta igienica pronta per essere lanciata sui tetti delle case.

Zia Cherry mi prende per mano -Allora, pronti per andare a divertirci per tutta la notte?-.

Ovviamente la risposta è un 'Sì' corale.







Come al solito la mia mente viaggia per i fatti propri... Avevo iniziato a scrivere su Yayoi, ma dato che oggi si festeggia Halloween ho fatto un leggero cambio di programma!

Spero non vi dispiaccia!

Perdonate il mio ritardo per le risposte alle recensioni, appena avrò un po' di tempo finirò di rispondere a tutte!

CKS 











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Capitolo 7
*** La cena (prima prova) ***


La cena (prima prova)
N.B. La flashfic è ambientata prima di quella precedente, quindi Genzo è ancora tra loro.
Genzo dovrebbe arrivare a momenti.
In genere è Kojiro che prepara i pasti, ma dato che 'Scordati che io debba cucinare per quel Damerino!', abbiamo optato per un'altra soluzione: pizze a domicilio e l'immancabile lattina di Coca Cola per mio marito.
Per Genzo ho messo in tavola sia il vino che la birra, a lui la Coca Cola non piace perché la beve quel 'Cavernicolo' di mio marito.
A differenza sua, che è un fascio di nervi, io sono molto calma. Andiamo, sono solo delle storie, non capisco perché debbano rovinarsi la vita per qualche fanfic Yaoi!
-È permesso?- è arrivato Genzo.
Zittisco Kojiro con un'occhiataccia: oramai lo conosco come le mie tasche, so quali sono le sue intenzioni.
-Vieni pure, Wakabayashi, accomodati!- lo invito ad entrare. Lui appoggia la giacca firmata sull'appendiabiti vicino all'ingresso.
-Buonasera- grugnisce mio marito, giusto per fare qualche convenevole.
-Le pizze dovrebbero arrivare tra qualche minuto, che ne dite di un aperitivo?- chiedo, cercando in ogni modo di evitare la via degli insulti senza fine.
-Per me va bene- annuisce il Portiere. Anche mio marito sembra essere d'accordo.
Bicchiere in mano, decido di cominciare a parlare dell'argomento spinoso.
-Allora Wakabayashi, come l'hai presa dopo quello che scrivono di te su EFP?-.
Spalanca gli occhi, forse non immaginava una domanda così diretta. Pazienza, a me non piace fare tanti giri di parole, preferisco sempre arrivare al dunque.
-Male, mi sembra ovvio!-.
Sbuffo.
-Perchè invece non potete prenderla con filosofia? Sono solo storie, fatevi due risate!-.
Non rispondono.
Mi irrito.
-Siamo qua per parlare di questo, no? Almeno parliamone!-
-Sì, che io con quello lì non ci sto! Che razza di fantasia hanno queste autrici?!-
-Scusa, perché devi sempre scagliarti sul povero Wakabayashi? Guarda che le fanfic Yaoi non riguardano soltanto lui con te... Sbaglio o ti mettono anche con Ken?-
-Touchè. È vero, sto anche con lui!-
-E poi guarda che Genzo è spesso impegnato con donzelle niente male, non è affatto interessato a te!-
-Come, no, ma con mia sorella se la intende benissimo, giusto?!-.
Mi sa che dovevo starmene zitta.
-Basta!- Genzo sbatte le mani al tavolo, arrabbiato -Mi dispiace, Maki, ma non c'è possibilità di dialogo con tuo marito. Si deve mettere in testa che la colpa non è mia! Io non ho mai voluto stare con sua sorella, con lui e con il resto delle ragazze che s'inventano! Io sto benissimo da single!- afferra la giacca e la indossa velocemente -Levo il disturbo, buona serata!-.
E se ne va.
Io e Kojiro rimaniamo a fissarci, sbigottiti.
Pochi secondi dopo suona nuovamente il campanello.
-Signori, le tre pizze che avete ordinato!-.
Con una mossa improvvisa del SGGK salta la cena! 
Ma almeno un po' di confronto c'è stato, anche se non approfondito per la testardaggine di Hyuga.
Vi ringrazio tutti di cuore per aver letto e per avermi scritto il vostro parere. Davvero, grazie!
CKS 

                               La cena (prima prova)


N.B. La flashfic è ambientata prima di quella precedente, quindi Genzo è ancora tra loro.



Genzo dovrebbe arrivare a momenti.

In genere è Kojiro che prepara i pasti, data la mia capacità in materia, ma visto che ha messo bene in chiaro questo concetto, ovvero 'Scordati che io debba cucinare per quel Damerino!', abbiamo optato per un'altra soluzione: pizze a domicilio e l'immancabile lattina di Coca Cola per mio marito.

Per Genzo ho messo in tavola sia il vino che la birra, a lui la Coca Cola non piace perché la beve quel 'Cavernicolo' di mio marito.

A differenza sua, che è un fascio di nervi, io sono molto calma. Andiamo, sono solo delle storie, non capisco perché debbano rovinarsi la vita per qualche fanfic Yaoi!

-È permesso?- è arrivato Genzo.

Zittisco Kojiro con un'occhiataccia: oramai lo conosco come le mie tasche, so quali sono le sue intenzioni.

-Vieni pure, Wakabayashi, accomodati!- lo invito ad entrare. Lui appoggia la giacca firmata sull'appendiabiti vicino all'ingresso.

-Buonasera- grugnisce mio marito, giusto per fare qualche convenevole.

-Le pizze dovrebbero arrivare tra qualche minuto, che ne dite di un aperitivo?- chiedo, cercando in ogni modo di evitare la via degli insulti senza fine.

-Per me va bene- annuisce il Portiere. Anche mio marito sembra essere d'accordo.

Bicchiere in mano, decido di cominciare a parlare dell'argomento spinoso.

-Allora Wakabayashi, come l'hai presa dopo quello che scrivono di te su EFP?-.

Spalanca gli occhi, forse non immaginava una domanda così diretta. Pazienza, a me non piace fare tanti giri di parole, preferisco sempre arrivare al dunque.

-Male, mi sembra ovvio!-.

Sbuffo.

-Perchè invece non potete prenderla con filosofia? Sono solo storie, fatevi due risate!-.

Non rispondono.

Mi irrito.

-Siamo qua per parlare di questo, no? Almeno parliamone!-

-Sì, che io con quello lì non ci sto! Che razza di fantasia hanno queste autrici?!-

-Scusa, perché devi sempre scagliarti sul povero Wakabayashi? Guarda che le fanfic Yaoi non riguardano soltanto lui con te... Sbaglio o ti mettono anche con Ken?-

-Touchè. È vero, sto anche con lui!-

-E poi guarda che Genzo è spesso impegnato con donzelle niente male, non è affatto interessato a te!-

-Come, no, ma con mia sorella se la intende benissimo, giusto?!-.

Mi sa che dovevo starmene zitta.

-Basta!- Genzo sbatte le mani al tavolo, arrabbiato -Mi dispiace, Maki, ma non c'è possibilità di dialogo con tuo marito. Si deve mettere in testa che la colpa non è mia! Io non ho mai voluto stare con sua sorella, con lui e con il resto delle ragazze che s'inventano! Io sto benissimo da single!- afferra la giacca e la indossa velocemente -Levo il disturbo, buona serata!-.

E se ne va.

Io e Kojiro rimaniamo a fissarci, sbigottiti.

Pochi secondi dopo suona nuovamente il campanello.

-Signori, le tre pizze che avete ordinato!-.





Con una mossa improvvisa del SGGK salta la cena! Ma almeno un po' di confronto c'è stato, anche se non approfondito per la testardaggine di Hyuga.

Vi ringrazio tutti di cuore per aver letto e per avermi scritto il vostro parere. Davvero, grazie!

CKS 









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Capitolo 8
*** Yukari Nishimoto (with Sanae Ozora) ***


Yukari Nishimoto (with Sanae Ozora)
-Sei seria, Yukari?-
-Ovviamente- rispondo distrattamente a Sanae mentre continuo a scorrere con il mouse lungo la barra che mi permette di visualizzare le immagini.
Effettivamente Sanae non ha tutti i torti, ma questo tarlo me lo devo togliere.
Seriamente il mio Ryo assomiglia ad una scimmia?!
Guardo ancora le immagini, ho semplicemente digitato 'Scimmia' in generale, se dovessi andare a cercare ogni tipo di specie... Beh... Potrei stare anche degli anni.
Però dai, per il momento non mi sembra proprio che Ryo possa assomigliare anche minimamente ad una scimmia!
-Boh, secondo me c'è bisogno di un bravo oculista per queste autrici. Dove la vedono la somiglianza tra il mio Ryo e una scimmia?-
-Magari nel cervello-
-La Spagna e il Brasile ti hanno fatto male Sanae, sei diventata troppo diretta!- la rimprovero, ma lei scoppia a ridere.
-Mi hanno fatto bene, invece! Mi hanno fornito almeno un po' di apertura mentale. E ammettilo, mi vestivo davvero come una suora, anche alle superiori!-
-Sì, va bene, lo ammetto. Eri un po' suora una volta-
-Yukari, secondo me non dovresti prestare tanta attenzione a ciò che scrivono-
-Dici?-
-Non lo so, ma a me e Tsubasa sembra la soluzione migliore... Almeno non stiamo a dannarci-
-Ah, sì, com'era? Sembra che a Wakabayashi piaccia chiamarti 'La mia piccola Anego'!-
-Se vuoi che io vada a vomitare al cesso come ho fatto durante i primi mesi di gravidanza continua pure!-
-No, non sono sadica fino a questo punto- le rispondo ancora, mentre davanti a me continuano ad apparire le più disparate immagini di scimmie. Ma nulla.
-Però fammi capire: anche te hanno messo assieme a Wakabayashi, perché non hai mai detto nulla?-.
Sorrido.
-Beh, dato che ci sono già molti che si sono schierati contro quel poveraccio mi sembrava troppo aggiungerci una persona in più. Senza contare che anche Ryo se lo sarebbe sbranato ben volentieri. E poi... Oggettivamente non è un bel ragazzo con una carica erotica a mille?-
-Sì, una carica talmente alta che non sono mai riuscita a filarmelo e spesso e volentieri ci litigavamo!-
-Sì, ma nelle fanfic questi litigi erano il preludio a molto altro... E poi ammettilo, è pure bravo a letto!-
-Yukari, credo che tu stia parlando di come sia Wakabayashi nelle fanfic! Ayla, sotto mio personalissimo terzo grado, mi ha detto che durante la loro prima volta ha dovuto prendere lei il comando perché lui era nel panico più totale!-
-Nel panico?!-
-Esattamente-.
Questa immagine di Genzo mi fa quasi venire la voglia di ridere.
-Basta, ci rinuncio!- spengo il pc -Non ne trovo nemmeno una che sia vagamente somigliante a Ryo!-.
Sanae si rilassa sul divano.
-A proposito, le due pesti come stanno?- 
-Daibu e Queen stanno muovendo i primi passi sui piedi, Yukari, avresti dovuto vederli!- i suoi occhi s'illuminano sempre quando parla dei figli -In realtà è stata Queen la prima a provare, e non ti dico la faccia che aveva quando non riusciva a stare in piedi! E Daibu, dato che se una cosa la fa uno, la deve per forza fare l'altro, cercava di imitarla!-
-Oddio, seriamente?!-
-Sì, seriamente-.
Mi appoggio le mani sul ventre -Non vedo l'ora di vedere anche lui che prova a muovere i primi passi!-.
E subito dopo questa frase la mia migliore amica mi stringe in un abbraccio fortissimo -Sono così felice per voi, Yukari!-.
All'inizio avevo intenzione di seguire un certo ordine cronologico, ma come avete visto adesso i moments si susseguono senza uno schema particolare.
Ovviamente il fatto che Genzo sia stato spedito alle autrici non riguarda la parte dei Juniors e quella con Ayla, dato che mi sembra ovvio dire che si trovi ancora con tutti.
Grazie a tutti, e come sempre, buona lettura!
CKS 

                      Yukari Nishimoto (with Sanae Ozora)


-Sei seria, Yukari?-

-Ovviamente- rispondo distrattamente a Sanae mentre continuo a scorrere con il mouse lungo la barra che mi permette di visualizzare le immagini.

Effettivamente Sanae non ha tutti i torti, ma questo tarlo me lo devo togliere.

Seriamente il mio Ryo assomiglia ad una scimmia?!

Guardo ancora le immagini, ho semplicemente digitato 'Scimmia' in generale, se dovessi andare a cercare ogni tipo di specie... Beh... Potrei stare anche degli anni.

Però dai, per il momento non mi sembra proprio che Ryo possa assomigliare anche minimamente ad una scimmia!

-Boh, secondo me c'è bisogno di un bravo oculista per queste autrici. Dove la vedono la somiglianza tra il mio Ryo e una scimmia?-

-Magari nel cervello-

-La Spagna e il Brasile ti hanno fatto male Sanae, sei diventata troppo diretta!- la rimprovero, ma lei scoppia a ridere.

-Mi hanno fatto bene, invece! Mi hanno fornito almeno un po' di apertura mentale. E ammettilo, mi vestivo davvero come una suora, anche alle superiori!-

-Sì, va bene, lo ammetto. Eri un po' suora una volta-

-Yukari, secondo me non dovresti prestare tanta attenzione a ciò che scrivono-

-Dici?-

-Non lo so, ma a me e Tsubasa sembra la soluzione migliore... Almeno non stiamo a dannarci-

-Ah, sì, com'era? Sembra che a Wakabayashi piaccia chiamarti 'La mia piccola Anego'!-

-Se vuoi che io vada a vomitare al cesso come ho fatto durante i primi mesi di gravidanza continua pure!-

-No, non sono sadica fino a questo punto- le rispondo ancora, mentre davanti a me continuano ad apparire le più disparate immagini di scimmie. Ma nulla.

-Però fammi capire: anche te hanno messo assieme a Wakabayashi, perché non hai mai detto nulla?-.

Sorrido.

-Beh, dato che ci sono già molti che si sono schierati contro quel poveraccio mi sembrava troppo aggiungerci una persona in più. Senza contare che anche Ryo se lo sarebbe sbranato ben volentieri. E poi... Oggettivamente non è un bel ragazzo con una carica erotica a mille?-

-Sì, una carica talmente alta che non sono mai riuscita a filarmelo e spesso e volentieri ci litigavamo!-

-Sì, ma nelle fanfic questi litigi erano il preludio a molto altro... E poi ammettilo, è pure bravo a letto!-

-Yukari, credo che tu stia parlando di come sia Wakabayashi nelle fanfic! Ayla, sotto mio personalissimo terzo grado, mi ha detto che durante la loro prima volta ha dovuto prendere lei il comando perché lui era nel panico più totale!-

-Nel panico?!-

-Esattamente-.

Questa immagine di Genzo mi fa quasi venire la voglia di ridere.

-Basta, ci rinuncio!- spengo il pc -Non ne trovo nemmeno una che sia vagamente somigliante a Ryo!-.

Sanae si rilassa sul divano.

-A proposito, le due pesti come stanno?-

-Daibu e Queen stanno muovendo i primi passi sui piedi, Yukari, avresti dovuto vederli!- i suoi occhi s'illuminano sempre quando parla dei figli -In realtà è stata Queen la prima a provare, e non ti dico la faccia che aveva quando non riusciva a stare in piedi! E Daibu, dato che se una cosa la fa uno, la deve per forza fare l'altro, cercava di imitarla!-

-Oddio, seriamente?!-

-Sì, seriamente-.

Mi appoggio le mani sul ventre -Non vedo l'ora di vedere anche lui che prova a muovere i primi passi!-.

E subito dopo questa frase la mia migliore amica mi stringe in un abbraccio fortissimo -Sono così felice per voi, Yukari!-.






All'inizio avevo intenzione di seguire un certo ordine cronologico, ma come avete visto adesso i moments si susseguono senza uno schema particolare.

Ovviamente il fatto che Genzo sia stato spedito alle autrici non riguarda la parte dei Juniors e quella con Ayla, dato che mi sembra ovvio dire che si trovi ancora con tutti.

Grazie a tutti, e come sempre, buona lettura!

CKS 







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Capitolo 9
*** Yayoi Aoba (with Ayla Wakabayashi) ***


Yayoi Aoba (with Ayla Wakabayashi)
-Va meglio?-.
Annuisco, ma non mi stacco dall'incavo della sua spalla.
La mia reazione a queste dannate storie è stata davvero terribile. Mi sa che adesso ho proprio fatto vedere il peggio di me stessa.
-Scusa- e singhiozzo ancora -Devo sembrare patetica, ridicola!-
-No, non lo sei- mi rassicura Ayla -Sei soltanto disperata perché hai letto un qualcosa che ti ha colpito profondamente, tanto da farti salire le lacrime-.
Mi asciugo gli occhi, per poi fare dei respiri profondi e calmarmi.
-Mi sa che dovremmo bere il tè senza torta- mi dice, e colgo una vena d'imbarazzo nel suo tono di voce.
-Uh?-
-Non sono granché ferrata in cucina... La torta che ho provato a preparare non è commestibile, e questo lo dico perché l'ho assaggiata. Due secondi dopo che l'ho messa in bocca sono corsa al lavandino della cucina per sputarla. Se l'avessi ingoiata sarei ancora sulla tazza del gabinetto a dare di stomaco-.
Ciò che ha appena detto riesce finalmente a strapparmi il sorriso in questa giornata grigia.
-Si potrebbe rimediare... Lasciami solo andare di là-.
Annuisce e si mette comoda.
Entro in cucina e prendo il barattolo dei biscotti. Li ho sfornati ieri.
-Ecco! Almeno qualcosa da inzuppare nel tè ce lo abbiamo!-.
Ayala piega le labbra in un sorriso, e ai lati delle guance le si formano le fossette.
La scelta di Wakabayashi ha stupito molto l'intero mondo. Tutti si erano messi in testa che la ragazza che lui avrebbe scelto sarebbe stata di sicuro bellissima e piena di qualità. 
Ma quando la sua storia con Ayala è venuta alla luce molte testate hanno iniziato a criticarla, additandola come una bambina e addirittura a domandarsi il perché di questa scelta.
Ayala ha i suoi difetti, come ad esempio il fatto di essere pigra e di non voler mai fare nulla. È negata nei lavori manuali, ma ha una capacità di ragionamento a dir poco straordinaria, ed è molto portata per la matematica e le scienze, infatti si è laureata ad Harvard.
La invidio moltissimo per gli occhi, sono azzurri, ma un po' mi dispiace per lei per la forma del naso: si lamenta spesso sul fatto di avere la gobbetta.
Dopo tutto questo tempo ho capito cosa ha colpito Wakabayashi di lei: l'ottimismo. Ayala cerca sempre di vedere il lato positivo in tutto, e non si perde mai d'animo.
-Ehi, Yayoi, ci sei?-
-Sì, stavo solo pensando. Ti ringrazio per essere venuta qua-
-Non ringraziarmi. Per me è un piacere poterti vedere-
-Scusa se mi sono messa a piangere... È solo che io e Jun abbiamo affrontato tanto assieme. Abbiamo sofferto, ma anche gioito.
Durante la partita contro la Germania sono svenuta. Ma non è accaduto perché avevo una qualche malattia fisica oppure un momento di debolezza. È accaduto perché in quel momento la paura di perdere Jun mi ha generato una sensazione di vuoto e di soffocamento...-
Mi sento stringere in un forte abbraccio e continuo a parlare -Leggere della mia relazione con Jun descritta come se fosse spazzatura mi ha fatto male, malissimo! È vero che alcune autrici sono state molto meno superficiali e hanno approfondito di più, però...-
-Non dire altro- Ayala punta i suoi occhi nei miei -Lascia che questa sensazione di malessere vada via, e poi cerca di non pensarci più, non lasciarti influenzare, e soprattutto segui la retta via intrapresa da Hikaru e Yoshiko-.
Ancora una volta, con una sua frase, riesce a farmi sorridere.
-Va bene, adesso basta pensieri tristi. Lo beviamo questo tè, prima che si raffreddi?-
-Ovviamente- annuisce lei -Mettiamoci una bella pietra sopra e vedi di non pensarci più!-.

                          Yayoi Aoba (with Ayla Wakabayashi)


-Va meglio?-.

Annuisco, ma non mi stacco dall'incavo della sua spalla.

La mia reazione a queste dannate storie è stata davvero terribile. Mi sa che adesso ho proprio fatto vedere il peggio di me stessa.

-Scusa- e singhiozzo ancora -Devo sembrare patetica, ridicola!-

-No, non lo sei- mi rassicura Ayla -Sei soltanto disperata perché hai letto un qualcosa che ti ha colpito profondamente, tanto da farti salire le lacrime-.

Mi asciugo gli occhi, per poi fare dei respiri profondi e calmarmi.

-Mi sa che dovremmo bere il tè senza torta- mi dice, e colgo una vena d'imbarazzo nel suo tono di voce.

-Uh?-

-Non sono granché ferrata in cucina... La torta che ho provato a preparare non è commestibile, e questo lo dico perché l'ho assaggiata. Due secondi dopo che l'ho messa in bocca sono corsa al lavandino della cucina per sputarla. Se l'avessi ingoiata sarei ancora sulla tazza del gabinetto a dare di stomaco-.

Ciò che ha appena detto riesce finalmente a strapparmi il sorriso in questa giornata grigia.

-Si potrebbe rimediare... Lasciami solo andare di là-.

Annuisce e si mette comoda.

Entro in cucina e prendo il barattolo dei biscotti. Li ho sfornati ieri.

-Ecco! Almeno qualcosa da inzuppare nel tè ce lo abbiamo!-.

Ayla piega le labbra in un sorriso, e ai lati delle guance le si formano le fossette.

La scelta di Wakabayashi ha stupito molto l'intero mondo. Tutti si erano messi in testa che la ragazza che lui avrebbe scelto sarebbe stata di sicuro bellissima e piena di qualità. Ma quando la sua storia con Ayla è venuta alla luce molte testate hanno iniziato a criticarla, additandola come una bambina e addirittura a domandarsi il perché di questa scelta.

Ayla ha i suoi difetti, come ad esempio il fatto di essere pigra e di non voler mai fare nulla. È negata nei lavori manuali, ma ha una capacità di ragionamento a dir poco straordinaria, ed è molto portata per la matematica e le scienze, infatti si è laureata ad Harvard.

La invidio moltissimo per gli occhi, sono azzurri, ma un po' mi dispiace per lei per la forma del naso: si lamenta spesso sul fatto di avere la gobbetta.

Dopo tutto questo tempo ho capito cosa ha colpito Wakabayashi di lei: l'ottimismo. Ayla cerca sempre di vedere il lato positivo in tutto, e non si perde mai d'animo.

-Ehi, Yayoi, ci sei?-

-Sì, stavo solo pensando. Ti ringrazio per essere venuta qua-

-Non ringraziarmi. Per me è un piacere poterti vedere-

-Scusa se mi sono messa a piangere... È solo che io e Jun abbiamo affrontato tanto assieme. Abbiamo sofferto, ma anche gioito.

Durante la partita contro la Germania sono svenuta. Ma non è accaduto perché avevo una qualche malattia fisica oppure un momento di debolezza. È accaduto perché in quel momento la paura di perdere Jun mi ha generato una sensazione di vuoto e di soffocamento...-.

Mi sento stringere in un forte abbraccio e continuo a parlare -Leggere della mia relazione con Jun descritta come se fosse spazzatura mi ha fatto male, malissimo! È vero che alcune autrici sono state molto meno superficiali e hanno approfondito di più, però...-

-Non dire altro- Ayla punta i suoi occhi nei miei -Lascia che questa sensazione di malessere vada via, e poi cerca di non pensarci più, non lasciarti influenzare, e soprattutto segui la retta via intrapresa da Hikaru e Yoshiko-.

Ancora una volta, con una sua frase, riesce a farmi sorridere.

-Va bene, adesso basta pensieri tristi. Lo beviamo questo tè, prima che si raffreddi?-

-Ovviamente- annuisce lei -Mettiamoci una bella pietra sopra e gustiamoci questo delizioso spuntino pomeridiano!-.











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Capitolo 10
*** Un pomeriggio tranquillo (o quasi) ***


Un pomeriggio tranquillo (o quasi)
Dato che alcune sere fa non siamo riusciti a concludere nulla, pensavo che non ci sarebbe stata più occasione per far incontrare Kojiro e Genzo.
E ancora una volta il Portiere è riuscito a sorprendermi, e ha invitato me e mio marito ad Amburgo, per poter finalmente discutere, e si spera anche chiudere, la questione sulle fanfic.
Ovviamente Kojiro non voleva assolutamente accettare questa proposta, ma ho saputo velocemente convincerlo a partecipare all'incontro.
Sogghigno.
Una volta la Nazionale si è trovata ad affrontare molti contrasti interni, e la situazione creata era davvero pessima.
Quindi io e tutte le ragazze ci siamo riunite per poter studiare un piano d'azione, e quello proposto da Sanae Ozora, che ho applicato anche adesso con mio marito, è risultato vincente. D'altra parte serve solo un po' di buona volontà per impedire ai nostri calciatori di allungare le mani.
Sì, insomma, abbiamo deciso di mandarli in astinenza fino a che la situazione non si fosse risolta.
Tempo un giorno e la squadra è tornata ad andare d'amore e d'accordo.
-Sono felice che abbiate accettato il mio invito!-.
Genzo Wakabayashi ci apre il cancello e ci invita ad entrare, do un pizzicotto a mio marito affinché non se ne stia immobile come uno stoccafisso.
Accanto a Genzo c'è un cane... No, un attimo, non è Lilly, il Cocker Spaniel di Tsubasa e Sanae?
-È la prima volta che ti vedo in versione dog sitter, Wakabayashi!-.
Lilly continua a scodinzolare allegra, sembra che ci abbia riconosciuto.
Appena entriamo si getta su mio marito, lavandogli letteralmente la faccia!
-Ehi, buona!- cerca di allontanarla, ma con scarsi risultati.
Io e Wakabayashi lo soccorriamo, e finalmente allontaniamo il cane da lui.
-Grazie, la faccia me l'ero già lavata questa mattina!- esclama, sempre riferendosi a Lilly.
Per tutta risposta lei, che sembra essersi calmata, appoggia il muso tra le sue gambe.
-Ah, non guardarmi così... Va bene, va bene, ti perdono!-.
Wakabayashi le lancia una pallina e finalmente si allontana.
Ci invita ad entrare, e lo seguiamo nell'enorme salotto, arredato in modo impeccabile.
-Prego, sedetevi pure. Gradite qualcosa?-.
Come sempre anticipo mio marito nella risposta.
-Ascoltatemi bene, tutti e due! Se solo uno di voi osa tagliare corto o andarsene sarà in grossi guai- li guardo entrambi male -Capito il concetto?-.
Entrambi annuiscono e sorrido soddisfatta. Con la coda dell'occhio vedo Lilly entrare, ma non le presto molta attenzione.
-Allora, ricapitoliamo: voi due nelle storie fate parecchio, sia con personaggi originali, ma siete spesso e volentieri assieme-
-Sì, Maki, continua-
-A volte però Naoko s'innamora di Wakabayashi...-.
Kojiro assottiglia gli occhi, e irrigidisce la mandibola.
Ricambio il suo sguardo tagliente senza timore.
-Kojiro, la sai benissimo che Naoko prova soltanto rispetto per Wakabayashi!-
-Ma nelle storie no!-
-Nelle storie, appunto!-.
Fissato, è semplicemente fissato!
-Kojiro, andiamo avanti fino alla fine dei nostri giorni oppure magari la chiudiamo qua?-
-Ma...-
-Se volete fate il cavolo che vi pare, ma non venite a scassare i cosiddetti a me e agli altri!-.
Si zittiscono e rimangono a fissarmi. Forse è la prima volta che alzo così tanto la voce e do di matto...
Genzo si muove velocemente -No, ma perché!-.
Lilly cammina allegra con in bocca una scarpa.
-Forse si era stufata della classica pallina, Wakabayashi!- lo prendo in giro.
-Sì, ma proprio una scarpa doveva andare a prendere?!-
-Immagina se ti avesse preso le mutande!-
-Maki!-
Forse a questo giro Maki, Kojiro e Genzo non sono stati i protagonisti assoluti... 
Spero che Lilly vi piaccia, in questa flashfic è stata un po' monella...

Un pomeriggio tranquillo (o quasi)



Dato che alcune sere fa non siamo riusciti a concludere nulla, pensavo che non ci sarebbe stata più occasione per far incontrare Kojiro e Genzo.

E ancora una volta il Portiere è riuscito a sorprendermi, e ha invitato me e mio marito ad Amburgo, per poter finalmente discutere, e si spera anche chiudere, la questione sulle fanfic.

Ovviamente Kojiro non voleva assolutamente accettare questa proposta, ma ho saputo velocemente convincerlo a partecipare all'incontro.

Sogghigno.

Una volta la Nazionale si è trovata ad affrontare molti contrasti interni, e la situazione creata era davvero pessima.

Quindi io e tutte le ragazze ci siamo riunite per poter studiare un piano d'azione, e quello proposto da Sanae Ozora, che ho applicato anche adesso con mio marito, è risultato vincente. D'altra parte serve solo un po' di buona volontà per impedire ai nostri calciatori di allungare le mani.

Sì, insomma, abbiamo deciso di mandarli in astinenza fino a che la situazione non si fosse risolta.Tempo un giorno e la squadra è tornata ad andare d'amore e d'accordo.

-Sono felice che abbiate accettato il mio invito!-.

Genzo Wakabayashi ci apre il cancello e ci invita ad entrare, do un pizzicotto a mio marito affinché non se ne stia immobile come uno stoccafisso.

Accanto a Genzo c'è un cane... No, un attimo, non è Lilly, il Cocker Spaniel di Tsubasa e Sanae?

-È la prima volta che ti vedo in versione dog sitter, Wakabayashi!-.

Lilly continua a scodinzolare allegra, sembra che ci abbia riconosciuto.

Appena entriamo si getta su mio marito, lavandogli letteralmente la faccia!

-Ehi, buona!- cerca di allontanarla, ma con scarsi risultati.

Io e Wakabayashi lo soccorriamo, e finalmente allontaniamo il cane da lui.

-Grazie, la faccia me l'ero già lavata questa mattina!- esclama, sempre riferendosi a Lilly.

Per tutta risposta lei, che sembra essersi calmata, appoggia il muso tra le sue gambe.

-Ah, non guardarmi così... Va bene, va bene, ti perdono!-.

Wakabayashi le lancia una pallina e finalmente si allontana.

Ci invita ad entrare, e lo seguiamo nell'enorme salotto, arredato in modo impeccabile.

-Prego, sedetevi pure. Gradite qualcosa?-.

Come sempre anticipo mio marito nella risposta.

-Ascoltatemi bene, tutti e due! Se solo uno di voi osa tagliare corto o andarsene sarà in grossi guai- li guardo entrambi male -Capito il concetto?-.

Entrambi annuiscono e sorrido soddisfatta. Con la coda dell'occhio vedo Lilly entrare, ma non le presto molta attenzione.

-Allora, ricapitoliamo: voi due nelle storie fate parecchio, sia con personaggi originali, ma siete spesso e volentieri assieme-

-Sì, Maki, continua-

-A volte però Naoko s'innamora di Wakabayashi...-.

Kojiro assottiglia gli occhi, e irrigidisce la mandibola.

Ricambio il suo sguardo tagliente senza timore.

-Kojiro, la sai benissimo che Naoko prova soltanto rispetto per Wakabayashi!-

-Ma nelle storie no!-

-Nelle storie, appunto!-.

Fissato, è semplicemente fissato!

-Kojiro, andiamo avanti fino alla fine dei nostri giorni oppure magari la chiudiamo qua?-

-Ma...-

-Se volete fate il cavolo che vi pare, ma non venite a scassare i cosiddetti a me e agli altri!-.

Si zittiscono e rimangono a fissarmi. Forse è la prima volta che alzo così tanto la voce e do di matto...

Genzo si muove velocemente -No, ma perché!-.

Lilly cammina allegra con in bocca una scarpa.

-Forse si era stufata della classica pallina, Wakabayashi!- lo prendo in giro.

-Sì, ma proprio una scarpa doveva andare a prendere?!-

-Immagina se ti avesse preso le mutande!-

-Maki!-

-Scherzavo! Sistema questa cosa con quell'ammasso di pelo, poi vieni che terminiamo questa faccenda!-.





Forse a questo giro Maki, Kojiro e Genzo non sono stati i protagonisti assoluti... Spero che Lilly vi piaccia, in questa flashfic è stata un po' monella...




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Capitolo 11
*** Azumi Hayakawa ***


Azumi Hayakawa
-Maestra!-.
Uno dei miei allievi mi riscuote dai pensieri ingombranti che negli ultimi giorni hanno preso piede nella mia testa. Accidenti, perché proprio adesso?!
Gli sorrido e lui mi porge il foglio su cui ho chiesto di ritrarre una persona a loro cara.
Ma rimango stupita quando vedo che sulla carta, in modo molto ingenuo, ovviamente, il soggetto sono io.
-Adrien, grazie!- e gli faccio una piccola carezza.
-Ti piace?- mi chiede timidamente. Sin dal primo giorno di scuola ho messo in chiaro che non volevo essere eccessivamente formale con i miei alunni.
-Sì, ti sei impegnato molto per farlo! Penso che tocchi a te, questa settimana, il premio per l'impegno!*-.
Ho comprato dei libri, e per ogni settimana l'alunno che ha dimostrato maggior impegno potrà sceglierne uno. 
-Davvero?! Che bello!-
-Sì, ma adesso torna al posto. Puoi fare quello che vuoi, a patto di non disturbare i tuoi compagni che stanno terminando l'attività-.
Lui annuisce e ritorna silenziosamente al banco. Riordina le sue cose e ne mette alcune in cartella.
Distolgo lo sguardo e mi concentro sul foglio bianco davanti a me, lo prendo in mano.
La mia personalità, nelle storie che ho letto, ha lo stesso spessore di questa carta.
Per la carità, io e Sanae condividiamo dei tratti, ma per il resto siamo come il giorno e la notte!
Forse l'unico lato positivo è che, avendo lo stesso spessore di un foglio di carta, non vengo citata così spesso nelle fanfic.
Ma mio marito sì...
Faccio un bel respiro profondo.
Calma, Azumi, calma. Sei in classe, non fare scenate, gli allievi devono avere un buon esempio da seguire...
Stai calma.
Matita in mano, tracciò delle linee sottili sul foglio.
Il disegno in questi casi è fondamentale, un po' come Yoshiko che nel tempo libero si dedica al giardinaggio.
Ora che ci penso... Mi potrebbe passare qualche tisana particolarmente efficace per distendere i nervi...
Continuo a disegnare, non badando al tempo che scorre.
-Maestra...-.
Uh?
-Ah, Adrien, cosa succede?-
-È già da cinque minuti che la campanella è suonata, perché non ci accompagni sotto? Di solito sei sempre molto precisa con gli orari!-.
Arrossisco per essere stata presa in contropiede.
Quando i miei allievi fanno qualcosa di sbagliato non esito a rimporoverarli, quindi adesso è il mio turno scusarmi.
-Mi dispiace, ora vi accompagno!-.
Getto un'occhiata al materiale, lo tornerò a prendere più tardi.
Un sorriso distende le mie labbra quando vedo il volto di mio marito sul foglio.
Non mi poteva capitare soggetto migliore!
-Va bene, ora usciamo, mi raccomando, fate una fila ordinata. Quando saremo fuori partirà il gioco dello zero*-
-Va bene!- annuiscono tutti e li porto finalmente fuori. Nella prossima assemblea mi scuserò con i genitori di questo ritardo.
(*) Molti anni fa, quando ho frequentato le elementari, la mia maestra d'Italiano era solita a regalare dei libri a chi s'impegnava con lo studio.
Inoltre faceva anche questo 'Gioco dello zero', così da farci stare zitti (chi parlava prendeva un punto).
Scusate se non ho ancora risposto alle recensioni, tra un impegno e l'altro sono riuscita a scrivere questa piccola flashfic.
Ne avrò ancora per un po' ma confido di riuscire ad aggiornare per Natale!
CKS 

                                       Azumi Hayakawa

 

-Maestra!-.

Uno dei miei allievi mi riscuote dai pensieri ingombranti che negli ultimi giorni hanno preso piede nella mia testa. Accidenti, perché proprio adesso?!

Gli sorrido e lui mi porge il foglio su cui ho chiesto di ritrarre una persona a loro cara.

Ma rimango stupita quando vedo che sulla carta, in modo molto ingenuo, ovviamente, il soggetto sono io.

-Adrien, grazie!- e gli faccio una piccola carezza.

-Ti piace?- mi chiede timidamente. Sin dal primo giorno di scuola ho messo in chiaro che non volevo essere eccessivamente formale con i miei alunni.

-Sì, ti sei impegnato molto per farlo! Penso che tocchi a te, questa settimana, il premio per l'impegno!*-.

Ho comprato dei libri, e per ogni settimana l'alunno che ha dimostrato maggior impegno potrà sceglierne uno.

-Davvero?! Che bello!-

-Sì, ma adesso torna al posto. Puoi fare quello che vuoi, a patto di non disturbare i tuoi compagni che stanno terminando l'attività-.

Lui annuisce e ritorna silenziosamente al banco. Riordina le sue cose e ne mette alcune in cartella.

Distolgo lo sguardo e mi concentro sul foglio bianco davanti a me, lo prendo in mano.

La mia personalità, nelle storie che ho letto, ha lo stesso spessore di questa carta.

Per la carità, io e Sanae condividiamo dei tratti, ma per il resto siamo come il giorno e la notte!

Forse l'unico lato positivo è che, avendo lo stesso spessore di un foglio di carta, non vengo citata così spesso nelle fanfic.

Ma mio marito sì...

Faccio un bel respiro profondo.

Calma, Azumi, calma. Sei in classe, non fare scenate, gli allievi devono avere un buon esempio da seguire...

Stai calma.

Matita in mano, traccio delle linee sottili sul foglio.

Il disegno in questi casi è fondamentale, un po' come Yoshiko che nel tempo libero si dedica al giardinaggio.

Ora che ci penso... Mi potrebbe passare qualche tisana particolarmente efficace per distendere i nervi...

Continuo a disegnare, non badando al tempo che scorre.

-Maestra...-.

Uh?

-Ah, Adrien, cosa succede?-

-È già da cinque minuti che la campanella è suonata, perché non ci accompagni sotto? Di solito sei sempre molto precisa con gli orari!-.

Arrossisco per essere stata presa in contropiede.

Quando i miei allievi fanno qualcosa di sbagliato non esito a rimporoverarli, quindi adesso è il mio turno scusarmi.

-Mi dispiace, ora vi accompagno!-.

Getto un'occhiata al materiale, lo tornerò a prendere più tardi.

Un sorriso distende le mie labbra quando vedo il volto di mio marito sul foglio.

Non mi poteva capitare soggetto migliore!

-Va bene, ora usciamo, mi raccomando, fate una fila ordinata. Quando saremo fuori partirà il gioco dello zero*-

-Va bene!- annuiscono tutti e li porto finalmente fuori. Nella prossima assemblea mi scuserò con i genitori di questo ritardo.




(*) Molti anni fa, quando ho frequentato le elementari, la mia maestra d'Italiano era solita a regalare dei libri a chi s'impegnava con lo studio.

Inoltre faceva anche questo 'Gioco dello zero', così da farci stare zitti (chi parlava prendeva un punto).

Scusate se non ho ancora risposto alle recensioni, tra un impegno e l'altro sono riuscita a scrivere questa piccola flashfic.

Ne avrò ancora per un po' ma confido di riuscire ad aggiornare per Natale!

CKS 









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Capitolo 12
*** I preparativi dell'incontro speciale ***


            I preparativi dell'incontro speciale 
Forse Cherry non ha tutti i torti a definire me e Sanae degli 'Psicopatici ossessivi complsivi'.
Mia moglie è seduta al tavolo della nostra cucina e sta mordicchiando il tappo della penna.
Alla fine abbiamo deciso di organizzare un incontro con le persone che sostengono la nostra coppia.
Tuttavia Sanae ha deciso di imporre delle condizioni che adesso sta scrivendo su quel foglio.
Foglio che ovviamente resterà appiccicato sulla mia maglia, che ovviamente sceglierà lei.
E sicuramente mi farà indossare quella più larga tra tutte, stessa cosa per i pantaloni.
-Fatto!- esclama allegra e mi passa la carta.
Roteo gli occhi al cielo appena vedo il primo punto.
• Non toccare.
• Non avvicinarsi per scopi poco casti.
• Nessuna palpata.
• Niente sguardi lascivi.
• Niente pensieri perversi.
-Sanae, ti prego, secondo me hai esagerato!-
-Davvero? E pensare che potevo scrivere qualcosa in più!-
-Ma stiamo parlando di persone adulte e civili- replico sicuro delle mie idee -E quindi non c'è bisogno di questa lista dei comportamenti da tenere-.
Non presta attenzione alle mie parole e sparisce un attimo nel corridoio.
Mi passò la mano tra i capelli mentre scorro i nomi di chi deve partecipare all'incontro: anna900, Tsusan, Marina_1990 e Patty19.
Non sono molte persone, Sanae dice che ci sono tantissime fans della nostra coppia, ma non vuole fare un qualcosa di caotico, quindi si farà tutto un poco alla volta.
Ritorna finalmente in cucina, con in mano una maglia larga, così come i pantaloni.
-Credevo che le mie parole fossero state abbastanza chiare-
-Tsubasa, va bene che negli anni la tua ingenuità si è parecchio smorzata, ma sembra che tu ne abbia ancora un po'-
-Non ti seguo-.
Per tutta risposta si siede sulle mie gambe e insinua la mano dentro alla mia camicia.
-Guarda che questa camicia mostra chiaramente cosa c'è qui sotto, e pure i pantaloni che stai indossando! Poche storie, mettiti questi!-
-Lo farò, ma ad una condizione!-.
Mia moglie arriccia le labbra -Quale?-
-Dato che hai detto che ho abbandonato l'ingenuità che mi contraddistingueva...- e le stringo possessivamente i fianchi -Mi vorresti far vedere ciò che c'è dentro il sacchetto che hai portato ieri a casa? Se non sbaglio c'era il logo di Victoria's Secrets sopra, e sapendo della tua passione per...-
-Ok, basta così! Condizione accettata, ma solo dopo l'incontro-.
Sospiro.
-Va bene, vado a mettermi quei vestiti. Quando dovrebbero arrivare?-
-A momenti, penso. Credo al massimo tra un quarto d'ora-.
Annuisco e mi dirigo in bagno per potermi cambiare con tranquillità.
Appena ritorno in salotto vedo che Sanae ha già disposto sul tavolino le tazze con la cioccolata calda e la torta fatta in casa.
Viene verso di me, e con una spilla da balia sistema il foglio con i divieti.
Poco dopo quest'azione sento il suono del campanello: sono arrivate.
È Sanae ad andare ad aprire, mentre mi accomodo sul divano.
Ho la sensazione che sarà un pomeriggio molto lungo...
Questa flashfic è nata dall'ispirazione presa da due recensioni: la prima è quella di Tsusan, che riguardava il supporto delle lettrici su questa coppia, e la seconda di Patty19 con la mia presunta conversione al lato oscuro.
La gelosia spropositata di Sanae Ozora è uno dei lati che adoro della mia caratterizzazione su di lei.
E Tsubasa riesce a rigirarla a proprio vantaggio! ;).
Nel mese di Dicembre sarò molto impegnata, e non credo che sarò molto costante con la pubblicazione, ma credo che a Gennaio potrò ritornare a pubblicare con molta tranquillità.
Grazie davvero a tutti!
CKS 

            I preparativi dell'incontro speciale

 

Forse Cherry non ha tutti i torti a definire me e Sanae degli 'Psicopatici ossessivi complsivi'.

Mia moglie è seduta al tavolo della nostra cucina e sta mordicchiando il tappo della penna.

Alla fine abbiamo deciso di organizzare un incontro con le persone che sostengono la nostra coppia.Tuttavia Sanae ha deciso di imporre delle condizioni che adesso sta scrivendo su quel foglio.

Foglio che ovviamente resterà appiccicato sulla mia maglia, che  altrettanto ovviamente sceglierà lei.

E sicuramente mi farà indossare quella più larga tra tutte, stessa cosa per i pantaloni.

-Fatto!- esclama allegra e mi passa la carta.

Roteo gli occhi al cielo appena vedo il primo punto.

• Non toccare.

• Non avvicinarsi per scopi poco casti.

• Nessuna palpata.

• Niente sguardi lascivi.

• Niente pensieri perversi.

-Sanae, ti prego, secondo me hai esagerato!-

-Davvero? E pensare che potevo scrivere qualcosa in più!-

-Ma stiamo parlando di persone adulte e civili- replico sicuro delle mie idee -E quindi non c'è bisogno di questa lista dei comportamenti da tenere-.

Non presta attenzione alle mie parole e sparisce un attimo nel corridoio.

Mi passò la mano tra i capelli mentre scorro i nomi di chi deve partecipare all'incontro: anna900, Tsusan, Marina_1990 e Patty19.

Non sono molte persone, Sanae dice che ci sono tantissime fans della nostra coppia, ma non vuole fare un qualcosa di caotico, quindi si farà tutto un poco alla volta.

Ritorna finalmente in cucina, con in mano una maglia larga, così come i pantaloni.

-Credevo che le mie parole fossero state abbastanza chiare-

-Tsubasa, va bene che negli anni la tua ingenuità si è parecchio smorzata, ma sembra che tu ne abbia ancora un po'-

-Non ti seguo-.

Per tutta risposta si siede sulle mie gambe e insinua la mano dentro alla mia camicia.

-Guarda che questa camicia mostra chiaramente cosa c'è qui sotto, e pure i pantaloni che stai indossando! Poche storie, mettiti questi!-

-Lo farò, ma ad una condizione!-.

Mia moglie arriccia le labbra -Quale?-

-Dato che hai detto che ho abbandonato l'ingenuità che mi contraddistingueva...- e le stringo possessivamente i fianchi -Mi vorresti far vedere ciò che c'è dentro il sacchetto che hai portato ieri a casa? Se non sbaglio c'era il logo di Victoria's Secrets sopra, e sapendo della tua passione per...-

-Ok, basta così! Condizione accettata, ma solo dopo l'incontro-.

Sospiro.

-Va bene, vado a mettermi quei vestiti. Quando dovrebbero arrivare?-

-A momenti, penso. Credo al massimo tra un quarto d'ora-.

Annuisco e mi dirigo in bagno per potermi cambiare con tranquillità.

Appena ritorno in salotto vedo che Sanae ha già disposto sul tavolino le tazze con la cioccolata calda e la torta fatta in casa.

Viene verso di me, e con una spilla da balia sistema il foglio con i divieti.

Poco dopo quest'azione sento il suono del campanello: sono arrivate.

È Sanae ad andare ad aprire, mentre mi accomodo sul divano.

Ho la sensazione che sarà un pomeriggio molto lungo...




Questa flashfic è nata dall'ispirazione presa da due recensioni: la prima è quella di Tsusan, che riguardava il supporto delle lettrici su questa coppia, e la seconda di Patty19 con la mia presunta conversione al lato oscuro.

La gelosia spropositata di Sanae Ozora è uno dei lati che adoro della mia caratterizzazione su di lei.

E Tsubasa riesce a rigirarla a proprio vantaggio! ;).

Nel mese di Dicembre sarò molto impegnata, e non credo che sarò molto costante con la pubblicazione, ma credo che a Gennaio potrò ritornare a pubblicare con molta tranquillità.

Grazie davvero a tutti!

CKS 

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Capitolo 13
*** Happy Christmas! ***


Happy Christmas!
-Ahi!-.
Mi soffermo a vedere la sottile punta dell'ago ora macchiata con un po' di sangue.
È inutile, sono totalmente negata.
E sconsolata osservo la mia opera: le cuciture imprecise, i bottoni penzolanti...
Faccio dondolare il pupazzetto che avrebbe dovuto richiamare almeno un pochino mio fratello, ma nulla. Solo un ammasso di stoffa cucita molto male, che a fatica riesce a tenersi assieme.
-Tutto bene, Princesa?-
-Papà!-.
Il suo sguardo si sofferma sul pupazzetto che ho in mano.
-E questo?-
-Beh, ecco, sarebbe dovuto essere il mio regalo per Daibu... Ma credo che penserò a qualcos'altro...-
-Fammi vedere- mi dice e mi tende le mani -Non è messo così male, pensavo peggio, considerando che è la prima volta che ti vedo con un ago in mano-
-Effettivamente il cucito non mi è mai interessato-
-È per tuo fratello?-.
Annuisco.
Lui sorride e mi prende l'ago di mano.
-Cerchiamo di sistemarlo, ok?-
-Sai cucire?-
-Non benissimo, ma credo di potermela cavare!-
-Io pensavo che fosse mia madre a...-
-Tale madre, tale figlia!-.
Ok, con questa frase ha già detto tutto.
-Dai, vediamo di ricominciare, Sanae e Daibu torneranno tra un po'!-.
                                           *
-Ti vedo pensieroso, Daibu. Tutto bene?-.
A mia madre non posso proprio nascondere nulla. Ha sempre capito i miei stati d'animo, nonostante io abbia spesso cercato di tenerli nascosti, e ha sempre agito di conseguenza.
-È per il regalo di mia sorella... Mi è venuta in mente una cosa, ma non credo sia fattibile...-
-Dai, va avanti, mi hai incuriosita!-
-Sai che Queen adora il pattinaggio artistico, giusto?-
-Sì-
-E sai che parla sempre di Yuzuru Hanyu*?-
-Aspetta, ci sono: vorresti che Queen lo incontrasse?-
-Ehm... Ecco, sì. Però non credo che questa cosa sia fattibile-.
Mi madre m'interrompe -Lascia che ci pensi io- e mi fa l'occhiolino -I mezzi ce li ho. Ma devi venire anche te e parlargli di persona-.
Non la lascio neanche finire che l'abbraccio forte -Grazie, grazie, grazie!-.
Lei ricambia, stringendomi con affetto.
-Sono sicura che tua sorella farà i salti di gioia per questa sorpresa!-
-Ci conto!-
-Sì, contaci pure!- ride mi madre, e mi separa dall'abbraccio.
                                         *
Mio fratello e mia madre mi nascondono di sicuro qualcosa.
Li guardo di sottecchi, in questi giorni sono usciti parecchie volte assieme, e non ci hanno nemmeno detto dove andavano!
Daibu prende il mio cappotto, sciarpa e cappello e mi porge gli indumenti.
-Forza, vestiti che usciamo!-.
Lo guardo dubbiosa, e cerco mio padre. Lui sorride.
Ma che cavolo hanno tutti?
-Dove dobbiamo andare?-.
Mia madre sorride. Anche lei.
-È una sorpresa!- e mi fa anche l'occhiolino.
Annuisco, ma rimango sempre vigile. In genere abbiamo sempre festeggiato il Natale qui a casa, non siamo mai usciti...
Saliamo tutti in macchina, Daibu mi si avvicina con una strana striscia di stoffa in mano.
-Che vuoi fare?-
-Bendarti, è ovvio!-
-Ovvio una se...-
-Queen- mi riprende mio padre con un tono seccato, sa bene quando mi scappare dei termini un po' volgari.
Sbuffo, ma lascio che mio fratello mi avvolga la benda.
Passano circa dieci minuti, poi sento la macchina fermarsi.
Sciolgo la stoffa che ha coperto i miei occhi, e con grande stupore vedo lo Skating Club de Barcelona.
-Che ci facciamo qui?- chiedo sottovoce a Daibu.
-Aspetta ancora qualche minuto e lo saprai!-.
Sto zitta, ma a dir la verità inizio a spazientirmi di tutte queste stranezze.
Ci fanno entrare: strano, credevo che la pista chiudesse il giorno di Natale.
Ma appena vedo la figura che sta pattinando sul ghiaccio, le gambe decidono di non sorregermi più.
È mio padre ad afferrarmi prima che io possa cadere poco elegantemente a terra, e soprattutto davanti al mio idolo.
Yuzuru Hanyu si avvicina a me.
-Ciao- mi saluta con quel bellissimo sorriso genuino.
Mi ci vuole qualche secondo prima di poter coordinare lingua e pensieri.
-Scusa della mia reazione, è solo... Solo che mi sembra incredibile!-
-Devi ringraziare tuo fratello, è stato lui ad avere questa idea!-.
Mi giro di scatto verso Daibu. Ecco cos'era tutto quel mistero! Stavano organizzando questo incontro!
Mio fratello mi abbraccia con calore, e io ricambio con altrettanto affetto.
Il mio regalo... L'incontro con Yuzuru Hanyu è il mio regalo!
Mi salgono le lacrime agli occhi, ma cerco di trattenerle, non è il momento di mettersi a piangere.
Gli sorrido e mi avvicino di nuovo a Yuzuru.
-Puoi pattinare con me?-
-Certo! Sono venuto qui per questo!-.
Mio padre mi porge la custodia con i pattini, mi vado a sedere a bordo pista per poterli mettere.
Mentre lo faccio vedo con la coda dell'occhio Brian Orser* che parla sia con mia madre che con Yuzuru. In mano tiene Pooh San*.
-Io sono pronta, si può andare?-.
Hanyu annuisce e prendendomi per mano m'invita ad entrare.
Ci scambiamo ancora un sorriso.
                                         *
-Daibu?-
-Sì?-.
Mia sorella si avvicina, e timidamente mi porge un pacchettino. La carta è di color oro e rosso.
Lo scarto, e lei mi parla.
-Il tuo regalo è stato molto più bello... Non credo che questo possa minimamente essere paragonato alle emozioni che ho provato oggi. Ma l'ho fatto con tutto il mio cuore... O meglio, l'abbiamo fatto, ammetto di aver ricevuto dell'aiuto da papà!-.
Finalmente la carta cede, e mi ritrovo in mano un pupazzetto con le mie sembianze.
Lo stringo tra le dita, poi ringrazio Queen con un abbraccio.
-Forse questa frase è un po' scontata, ma come si dice? L'importante è metterci il cuore, giusto?-.
La sento fare cenno di sì con la testa.
-Buon Natale, Queen!-.
E lei mi risponde.
-Buon Natale, Daibu!-.
(*) Yuzuru Hanyu è un pattinatore giapponese. Detiene diversi record e ha inoltre vinto la medaglia d'oro sia alle Olimpiadi di Sochi, nel 2014, e a PyongChang nel 2018.
Brian Orser è l'allenatore di Yuzuru Hanyu.
Yuzuru Hanyu adora Winnie The Pooh, spesso, nelle competizioni ufficiali, lo si vede tenerlo in mano durante l'annuncio dei punteggi.
Inoltre molta gente che assiste alle sue esibizioni lancia sulla pista dei pupazzi che raffigurano sempre l'orsetto giallo.
Mi sto discostandosi un po' troppo dall'argomento principale di questa fanfic, ma non temete, la prossima flashfic ritornerà ad essere una reaction, e l'argomento riguarderà una teoria ambigua che gira tra tre personaggi... Riuscite a capire di chi sto parlando?
Colgo l'occasione per augurare un buon Natale a tutti, e come sempre, grazie per aver letto e recensito questa storia!
CKS 
                                              

                                  Happy Christmas!

-Ahi!-.

Mi soffermo a vedere la sottile punta dell'ago ora macchiata con un po' di sangue.

È inutile, sono totalmente negata.

E sconsolata osservo la mia opera: le cuciture imprecise, i bottoni penzolanti...

Faccio dondolare il pupazzetto che avrebbe dovuto richiamare almeno un pochino mio fratello, ma nulla. Solo un ammasso di stoffa cucita molto male, che a fatica riesce a tenersi assieme.

-Tutto bene, Princesa?-

-Papà!-.

Il suo sguardo si sofferma sul pupazzetto che ho in mano.

-E questo?-

-Beh, ecco, sarebbe dovuto essere il mio regalo per Daibu... Ma credo che penserò a qualcos'altro...-

-Fammi vedere- mi dice e mi tende le mani -Non è messo così male, pensavo peggio, considerando che è la prima volta che ti vedo con un ago in mano-

-Effettivamente il cucito non mi è mai interessato-

-È per tuo fratello?-.

Annuisco.

Lui sorride e mi prende l'ago di mano.

-Cerchiamo di sistemarlo, ok?-

-Sai cucire?-

-Non benissimo, ma credo di potermela cavare!-

-Io pensavo che fosse mia madre a...-

-Tale madre, tale figlia!-.

Ok, con questa frase ha già detto tutto.

-Dai, vediamo di ricominciare, Sanae e Daibu torneranno tra un po'!-.


                                           *


-Ti vedo pensieroso, Daibu. Tutto bene?-.

A mia madre non posso proprio nascondere nulla. Ha sempre capito i miei stati d'animo, nonostante io abbia spesso cercato di tenerli nascosti, e ha sempre agito di conseguenza.

-È per il regalo di mia sorella... Mi è venuta in mente una cosa, ma non credo sia fattibile...-

-Dai, va avanti, mi hai incuriosita!-

-Sai che Queen adora il pattinaggio artistico, giusto?-

-Sì-

-E sai che parla sempre di Yuzuru Hanyu*?-

-Aspetta, ci sono: vorresti che Queen lo incontrasse?-

-Ehm... Ecco, sì. Però non credo che questa cosa sia fattibile-.

Mi madre m'interrompe -Lascia che ci pensi io- e mi fa l'occhiolino -I mezzi ce li ho. Ma devi venire anche te e parlargli di persona-.

Non la lascio neanche finire che l'abbraccio forte -Grazie, grazie, grazie!-.

Lei ricambia, stringendomi con affetto.

-Sono sicura che tua sorella farà i salti di gioia per questa sorpresa!-

-Ci conto!-

-Sì, contaci pure!- ride mi madre, e mi separa dall'abbraccio.


                                         *

 

Mio fratello e i miei genitori mi nascondono di sicuro qualcosa.

Li guardo di sottecchi, in questi giorni sono usciti parecchie volte assieme, e non ci hanno nemmeno detto dove andavano!

Daibu prende il mio cappotto, sciarpa e cappello e mi porge gli indumenti.-Forza, vestiti che usciamo!-.

Lo guardo dubbiosa, e cerco mio padre. Lui sorride.

Ma che cavolo hanno tutti?

-Dove dobbiamo andare?-.

Mia madre sorride. Anche lei.

-È una sorpresa!- e mi fa anche l'occhiolino.

Annuisco, ma rimango sempre vigile. In genere abbiamo sempre festeggiato il Natale qui a casa, non siamo mai usciti...

Saliamo tutti in macchina, Daibu mi si avvicina con una strana striscia di stoffa in mano.

-Che vuoi fare?-

-Bendarti, è ovvio!-

-Ovvio una se...-

-Queen- mi riprende mio padre con un tono seccato, sa bene quando mi scappare dei termini un po' volgari.

Sbuffo, ma lascio che mio fratello mi avvolga la benda.

Passano circa dieci minuti, poi sento la macchina fermarsi.

Sciolgo la stoffa che ha coperto i miei occhi, e con grande stupore vedo lo Skating Club de Barcelona.

-Che ci facciamo qui?- chiedo sottovoce a Daibu.

-Aspetta ancora qualche minuto e lo saprai!-.

Sto zitta, ma a dir la verità inizio a spazientirmi di tutte queste stranezze.

Ci fanno entrare: strano, credevo che la pista chiudesse il giorno di Natale.

Ma appena vedo la figura che sta pattinando sul ghiaccio, le gambe decidono di non sorregermi più.

È mio padre ad afferrarmi prima che io possa cadere poco elegantemente a terra, e soprattutto davanti al mio idolo.

Yuzuru Hanyu si avvicina a me.

-Ciao- mi saluta con quel bellissimo sorriso genuino.

Mi ci vuole qualche secondo prima di poter coordinare lingua e pensieri.

-Scusa della mia reazione, è solo... Solo che mi sembra incredibile!-

-Devi ringraziare tuo fratello, è stato lui ad avere questa idea!-.

Mi giro di scatto verso Daibu. Ecco cos'era tutto quel mistero! Stavano organizzando questo incontro!

Mio fratello mi abbraccia con calore, e io ricambio con altrettanto affetto.

Il mio regalo... L'incontro con Yuzuru Hanyu è il mio regalo!

Mi salgono le lacrime agli occhi, ma cerco di trattenerle, non è il momento di mettersi a piangere.

Gli sorrido e mi avvicino di nuovo a Yuzuru.

-Puoi pattinare con me?-

-Certo! Sono venuto qui per questo!-.

Mio padre mi porge la custodia con i pattini, mi vado a sedere a bordo pista per poterli mettere.

Mentre lo faccio vedo con la coda dell'occhio Brian Orser* che parla sia con mia madre che con Yuzuru. In mano tiene Pooh San*.

-Io sono pronta, si può andare?-.

Hanyu annuisce e prendendomi per mano m'invita ad entrare.

Ci scambiamo ancora un sorriso.


                                         *


-Daibu?-

-Sì?-.

Mia sorella si avvicina, e timidamente mi porge un pacchettino. La carta è di color oro e rosso.

Lo scarto, e lei mi parla.

-Il tuo regalo è stato molto più bello... Non credo che questo possa minimamente essere paragonato alle emozioni che ho provato oggi. Ma l'ho fatto con tutto il mio cuore... O meglio, l'abbiamo fatto, ammetto di aver ricevuto dell'aiuto da papà!-.

Finalmente la carta cede, e mi ritrovo in mano un pupazzetto con le mie sembianze.

Lo stringo tra le dita, poi la ringrazio con un abbraccio.

-Forse questa frase è un po' scontata, ma come si dice? L'importante è metterci il cuore, giusto?-.

La sento fare cenno di sì con la testa.

-Buon Natale, Queen!-.

E lei mi risponde.

-Buon Natale, Daibu!-.



(*) Yuzuru Hanyu è un pattinatore giapponese. Detiene diversi record e ha inoltre vinto la medaglia d'oro sia alle Olimpiadi di Sochi, nel 2014, e a PyongChang nel 2018.

 


Brian Orser è l'allenatore di Yuzuru Hanyu.

 


Yuzuru Hanyu adora Winnie The Pooh, spesso, nelle competizioni ufficiali, lo si vede tenerlo in mano durante l'annuncio dei punteggi.

Inoltre molta gente che assiste alle sue esibizioni lancia sulla pista dei pupazzi che raffigurano sempre l'orsetto giallo.




Mi sto discostandosi un po' troppo dall'argomento principale di questa fanfic, ma non temete, la prossima flashfic ritornerà ad essere una reaction, e l'argomento riguarderà una teoria ambigua che gira tra tre personaggi... Riuscite a capire di chi sto parlando?

Colgo l'occasione per augurare un buon Natale a tutti, e come sempre, grazie per aver letto e recensito questa storia!

CKS                                               

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Capitolo 14
*** Queste maledette teorie! ***


Queste maledette teorie!
Natsuko guardò sbigottita Roberto e il marito.
Ma quanto potevano essere maliziose le persone?
Va bene che la situazione avrebbe potuto essere facilmente fraintendibile, ma così si va davvero nel ridicolo!
-Riassumendo: dicono che tu mi avresti tradito con Roberto mentre io viaggiavo?-
-Io NON ti ho tradito!- replico stizzita -Non mi salterebbe nemmeno per l'anticamera del cervello di farlo!-.
Koudai addolcì il tono -Dicono, Natsuko, dicono. Io non ti ho accusata di nulla-.
Lei gli lanciò ancora un'occhiata, per poi sospirare.
Roberto non aveva ancora pronunciato una parola, e si limitava a fissare lo schermo del telefono di Koudai.
Ma davvero tutti credevano che lui facesse cose del genere?! Non era un maniaco!
Trovava che Natsuko fosse davvero molto dolce, gentile e carina, nonostante non fosse più così giovane, la stimava molto come persona, ma accidenti! Di qui a portarsela a letto ce ne voleva, e tanto!
-Koudai, Natsuko è stata davvero molto disponibile con me, ma devi credermi, non avremmo mai fatto una cosa del genere!-.
Il signor Ozora si lisciò i baffi, annuendo.
Nonostante quelle malelingue, conosceva molto bene sua moglie, e sapeva che non lo avrebbe mai tradito.
E conosceva altrettanto bene Roberto, e sapeva che era una persona rispettosa e di sani principi.
-Mamma...-.
Daichi si affacciò dalla porta, interrompendo la discussione.
-Tesoro, cosa c'è?-
-Qualcuno ha suonato, dovrebbe essere mio fratello!-.
Natsuko si alzò di scatto dalla poltrona, andò ad aprire la porta e la prima cosa che vide fu il volto allegro del figlio maggiore.
-Tsubasa!- lo abbracciò così di slancio che il ragazzo rischiò di perdere l'equilibrio.
-Mamma, ti devo essere mancato tanto?-
-Sì- gli rispose con un velo di commozione.
Sanae era rimasta leggermente indietro per poter permettere alla madre e al figlio di potersi salutare con calma.
-Che sciocca!- si rimproverò Natsuko -Scusa se non ti ho ancora salutata per bene, Sanae!- e strinse anche lei con grande affetto.
-Prego, entrate! Tsubasa, oltre a tuo padre c'è anche Roberto! Sono in salotto-.
Lui si affrettò a raggiungerli.
Sanae e Natsuko erano rimaste lì, all'ingresso.
-Allora ci siamo quasi, eh?-
-Puoi dirlo. Io e Tsubasa siamo così felici, ma al tempo stesso nervosi- affermò Sanae, posando una lieve carezza sul ventre prominente.
-Dai, andiamo da questi uomini che ci piantano sempre in asso!-.
La giovane donna non disse niente, si limitò a sorridere e a seguire la suocera.
Una volta salutati anche Roberto e Koudai, Sanae venne fatta accomodare sulla poltrona.
Non le sfuggì l'espressione scocciata di Tsubasa, che prima non aveva.
-È successo qualcosa?-
-Se ti dicessi che scrivono pure su di loro?-.
Sanae si portò una mano alla fronte -Fantastico!- sibilò con sarcasmo -Cosa si sono inventati a questo giro?-
-Che Roberto e mia madre avrebbero una tresca- le rispose prontamente Tsubasa.
-Ecco perché ora sei seccato mentre cinque minuti fa non lo eri... Capisco, hanno trovato il modo di parlare anche di voi-
-Anche?- Natsuko alzò un sopracciglio -Perchè? Parlano anche di voi?-.
Tsubasa sbuffò: non voleva che la sua famiglia lo sapesse, era già abbastanza che la Nazionale andasse fuori di testa per quelle maledette storie!
-Niente che non si possa gestire- affermò sicura Sanae -Solo che non ne volevamo parlare per creare inutili preoccupazioni. Giusto, Tsubasa?-.
Lui annuì alle parole della moglie, ma Natsuko capì che quella domanda aveva in realtà tutt'altro tono.
Al momento lasciò cadere il discorso, ci avrebbe pensato dopo ad avere maggiori spiegazioni dal figlio maggiore.
-Sanae, sapete già se sarà maschio o femmina?- chiese Roberto, cambiando l'argomento della conversazione.
Tsubasa e Sanae si scambiarono uno sguardo complice.
-Sono due: un maschio e una femmina!-
-Che bello!- Natsuko batté le mani entusiasta -Ci sarà anche una femminuccia, io non ci speravo più-
-Mi sa che nemmeno Cherry ci sperava più- rise Roberto -Mi ha fatto una bella strigliata sul fatto che io e tantissime persone volessimo vedere un bel maschietto. Sue testuali parole: 'Ma ne abbiamo già abbastanza di bravi calciatori!'-.
E tutti risero con lui. Certe uscite della Principessa erano davvero esilaranti!
Buon anno a tutti!
Tra qualche capitolo questa raccolta di reactions giungerà al termine!
CKS 

                          Queste maledette teorie!


Natsuko guardò sbigottita Roberto e il marito.

Ma quanto potevano essere maliziose le persone?

Va bene che la situazione avrebbe potuto essere facilmente fraintendibile, ma così si va davvero nel ridicolo!

-Riassumendo: dicono che tu mi avresti tradito con Roberto mentre io viaggiavo?-

-Io NON ti ho tradito!- replicò stizzita -Non mi salterebbe nemmeno per l'anticamera del cervello di farlo!-.

Koudai addolcì il tono -Dicono, Natsuko, dicono. Io non ti ho accusata di nulla-.

Lei gli lanciò ancora un'occhiata, per poi sospirare.Roberto non aveva ancora pronunciato una parola, e si limitava a fissare lo schermo del telefono di Koudai.

Ma davvero tutti credevano che lui facesse cose del genere?! Non era un maniaco!

Trovava che Natsuko fosse davvero molto dolce, gentile e carina, nonostante non fosse più così giovane, la stimava molto come persona, ma accidenti! Di qui a portarsela a letto ce ne voleva, e tanto!

-Koudai, Natsuko è stata davvero molto disponibile con me, ma devi credermi, non avremmo mai fatto una cosa del genere!-.

Il signor Ozora si lisciò i baffi, annuendo.

Nonostante quelle malelingue, conosceva molto bene sua moglie, e sapeva che non lo avrebbe mai tradito.

E conosceva altrettanto bene Roberto, e sapeva che era una persona rispettosa e di sani principi.

-Mamma...-.

Daichi si affacciò dalla porta, interrompendo la discussione.

-Tesoro, cosa c'è?-

-Qualcuno ha suonato, dovrebbe essere mio fratello!-.

Natsuko si alzò di scatto dalla poltrona, andò ad aprire la porta e la prima cosa che vide fu il volto allegro del figlio maggiore.

-Tsubasa!- lo abbracciò così di slancio che il ragazzo rischiò di perdere l'equilibrio.

-Mamma, ti devo essere mancato tanto?-

-Sì- gli rispose con un velo di commozione.

Sanae era rimasta leggermente indietro per poter permettere alla madre e al figlio di potersi salutare con calma.

-Che sciocca!- si rimproverò Natsuko -Scusa se non ti ho ancora salutata per bene, Sanae!- e strinse anche lei con grande affetto.

-Prego, entrate! Tsubasa, oltre a tuo padre c'è anche Roberto! Sono in salotto-.

Lui si affrettò a raggiungerli.

Sanae e Natsuko erano rimaste lì, all'ingresso.

-Allora ci siamo quasi, eh?-

-Puoi dirlo. Io e Tsubasa siamo così felici, ma al tempo stesso nervosi-affermò Sanae, posando una lieve carezza sul ventre prominente.

-Dai, andiamo da questi uomini che ci piantano sempre in asso!-.

La giovane donna non disse niente, si limitò a sorridere e a seguire la suocera.

Una volta salutati anche Roberto e Koudai, Sanae venne fatta accomodare sulla poltrona.

Non le sfuggì l'espressione scocciata di Tsubasa, che prima non aveva.

-È successo qualcosa?-

-Se ti dicessi che scrivono pure su di loro?-.

Sanae si portò una mano alla fronte -Fantastico!- sibilò con sarcasmo -Cosa si sono inventati a questo giro?-

-Che Roberto e mia madre avrebbero una tresca- le rispose prontamente Tsubasa.

-Ecco perché ora sei seccato mentre cinque minuti fa non lo eri... Capisco, hanno trovato il modo di parlare anche di voi-

-Anche?- Natsuko alzò un sopracciglio -Perchè? Parlano anche di voi?-.

Tsubasa sbuffò: non voleva che la sua famiglia lo sapesse, era già abbastanza che la Nazionale andasse fuori di testa per quelle maledette storie!

-Niente che non si possa gestire- affermò sicura Sanae -Solo che non ne volevamo parlare per creare inutili preoccupazioni. Giusto, Tsubasa?-.

Lui annuì alle parole della moglie, ma Natsuko capì che quella domanda aveva in realtà tutt'altro tono.

Al momento lasciò cadere il discorso, ci avrebbe pensato dopo ad avere maggiori spiegazioni dal figlio maggiore.

-Sanae, sapete già se sarà maschio o femmina?- chiese Roberto, cambiando l'argomento della conversazione.Tsubasa e Sanae si scambiarono uno sguardo complice.

-Sono due: un maschio e una femmina!-

-Che bello!- Natsuko batté le mani entusiasta -Ci sarà anche una femminuccia, io non ci speravo più-

-Mi sa che nemmeno Cherry ci sperava più- rise Roberto -Mi ha fatto una bella strigliata sul fatto che io e tantissime persone volessimo vedere un bel maschietto. Sue testuali parole: 'Ma ne abbiamo già abbastanza di bravi calciatori!'-.

E tutti risero con lui. Certe uscite della Principessa erano davvero esilaranti!






Buon anno a tutti!

Tra qualche capitolo questa raccolta di reactions giungerà al termine!

CKS 




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Capitolo 15
*** Il primo incontro ***


Il primo incontro 
-Va bene per le sette?-
-Sì, signor Wakabayashi. Le prepareremo il tavolo per quell'ora-.
Sorrido soddisfatto.
Finalmente io e i miei genitori avremo un po' di tempo per stare assieme, così ho deciso di prenotare un tavolo al phillips Restaurant.
Sto per andare via, quando della gente mi ferma per degli autografi e per delle foto: mi hanno riconosciuto.
D'altra parte non mi piace andare in giro con le guardie del corpo, e neppure indossare un qualcosa come parrucche o occhiali da sole per non rendermi riconoscibile.
La mia attenzione vene attirata da una donna, che a occhio e croce potrebbe avere la mia età, che è seduta a un tavolo un po' defilato.
Ma la sua espressione non sembra affatto felice, anzi. Sembra quasi che sia sul punto di piangere.
Mi scuso con le persone e mi avvicino a lei, che alza la testa.
-Tutto bene?-.
La osservo meglio. I capelli lunghi, nerissimi e gli occhi azzurri. Il naso ha la gobbetta, ma questo non le rovina il volto. Solamente... Le dà un'aria particolare.
-Sì, più o meno- 
-Davvero, stai bene?- non so come, ma le do direttamente del tu.
-Non proprio- e abbozza un sorriso imbarazzato e tira su con il naso -Ma non voglio annoiarti con le mie chiacchiere-
-Oh, no. Non pensare questo- mi siedo sul posto libero -Deve venire qualcuno con te?-
-Avrebbe dovuto- mi dice con una smorfia amara -Peccato che nemmeno un quarto d'ora fa il mio ragazzo mi abbia mollata qua al tavolo. Oggi doveva essere il nostro primo anniversario come coppia, e avevamo deciso di concederci un piccolo lusso- mi squadra con attenzione -Di sicuro per te è normale venire qui una volta a settimana, ma per noi no. Però a quanto pare salterò la cena-
-Aspetta- la fermo proprio mentre sta per alzarsi -Facciamo così: tu mi racconti qualcosa in più su di te, e io ti offro la cena. Ci stai?-.
Si ferma, indecisa se accettare o meno.
-Va bene, a patto che anche tu mi racconti qualcosa!-.
                                          *
L'espressione di Genzo in questo momento è impagabile: testa china e guance rosse per l'imbarazzo!
Sia per aver macchiato l'unico abito di marca che possiedo, sia di essersi ricordato di non aver preso il portafoglio perché era venuto qui soltanto per prenotare il tavolo per una cena con i genitori, proprio mentre il cameriere ha consegnato il conto!
Per fortuna siamo riusciti a cavarcela perché Genzo ritornerà dopodomani al ristorante, e salderà anche il conto di questa cena.
-Senti, mi dispiace. Ho reso questa serata un vero e proprio disastro-
-Tu dici? Fammi capire, sei un perfezionista?-
-Non proprio, ma in genere quando esco con le ragazze non ho mai combinato un disastro dietro l'altro-.
Lo conosco da poco, ma quando sento la parola 'Ragazze' stringo un po' i denti.
Ovvio che una persona così abbia tante... Ammiratrici.
-Allora dovresti sapere una cosa: io odio gli appuntamenti perfetti!-
-Come?- mi guarda sinceramente stupito.
-Sì, non mi piace quando voi ragazzi vi fissate sul fatto di organizzare per filo e per segno delle serate che non debbano avere il minimo difetto. In un linguaggio più terra terra: sai che palle!-
-Aspetta: tu mi stai praticamente dicendo che non sei minimamente arrabbiata perché ti ho sporcato il vestito e ho rischiato di farti pagare il conto?!-
-Esatto! Genzo, va bene che questo è un vestito di marca, ma si può lavare come tutti gli altri vestiti che esistono su questo pianeta!
E per il conto... Effettivamente era una cifra un po' altina ed equivaleva a ciò che io guadagno in un mese, ma ti dico che avrei comunque pagato perché, onestamente, non mi va di fare la mantenuta!-
-Non lo nego, le tue risposte mi hanno stupito-
-Però effettivamente, se proprio vuoi farti perdonare, ci sarebbe qualcosa che vorrei da parte tua!-
-E sarebbe?-
-Voglio un secondo appuntamento!-
-Sul serio?-
-Sì-
-Va bene, devo farmi perdonare, quindi questo ed altro! Ma... Sarei troppo sfacciato se ti chiedessi qualcosa anch'io?-.
Faccio finta di pensarci su.
-Dipende dalla richiesta-.
Mi prende tra le braccia... E mi bacia.
-Ecco!- sussurra quando ci siamo staccati -È questo che volevo da te!-
-Allora... Quando sarà il prossimo appuntamento?-
-Ce l'hai il telefono?-.
Annuisco e lo prendo dalla borsetta.
-Ti do il mio numero, così possiamo tenerci in contatto. Non credo sia possibile decidere così, ora, su due piedi-.
Lui mi detta il numero, lo salvo in rubrica.
-Vieni, ti accompagno a casa-
-Guarda che è abbastanza lontana da qua!-
-E che importa? Almeno ho più tempo di stare con te, no?-.
Mi stringo di più al suo braccio.
-Giusto!- e gli schiocco un bacio sulla guancia, in segno di ringraziamento.
Questa flashfic è dedicata a Marina_1990, ed è un piccolo regalo di compleanno per lei!
Dato che Ayla sembra aver riscosso un certo 'Successo', ho deciso di approfondire il personaggio e scrivere qualcosa in più su di lei.
Inoltre questa flashfic si riallaccia a quella che ho scritto su Genzo nella precedente raccolta!
Scusate se (come al solito) non ho risposto alle recensioni, cercherò di rimediare in fretta.
Nel frattempo mi prenderò una piccola pausa per scrivere le ultime flashfic, così da aggiornare poi molto più velocemente, e terminare la raccolta, e anche scrivere il capitolo per la long che ho cominciato, ma poi è rimasto lì.
Vi ringrazio tutti, davvero, anche se mi dispiace che tra qualche flashfic questa avventura finirà!
CKS 

                                         Il primo incontro 


-Va bene per le sette?-

-Sì, signor Wakabayashi. Le prepareremo il tavolo per quell'ora-.

Sorrido soddisfatto.

Finalmente io e i miei genitori avremo un po' di tempo per stare assieme, così ho deciso di prenotare un tavolo al phillips Restaurant.

Sto per andare via, quando della gente mi ferma per degli autografi e per delle foto: mi hanno riconosciuto.

D'altra parte non mi piace andare in giro con le guardie del corpo, e neppure indossare un qualcosa come parrucche o occhiali da sole per non rendermi riconoscibile.

La mia attenzione vene attirata da una donna, che a occhio e croce potrebbe avere la mia età, che è seduta a un tavolo un po' defilato.

Ma la sua espressione non sembra affatto felice, anzi. Sembra quasi che sia sul punto di piangere.

Mi scuso con le persone e mi avvicino a lei, che alza la testa.

-Tutto bene?-.

La osservo meglio. I capelli lunghi, nerissimi e gli occhi azzurri. Il naso ha la gobbetta, ma questo non le rovina il volto. Solamente... Le dà un'aria particolare.

-Sì, più o meno-

-Davvero, stai bene?- non so come, ma le do direttamente del tu.

-Non proprio- e abbozza un sorriso imbarazzato e tira su con il naso -Ma non voglio annoiarti con le mie chiacchiere-

-Oh, no. Non pensare questo- mi siedo sul posto libero -Deve venire qualcuno con te?-

-Avrebbe dovuto- mi dice con una smorfia amara -Peccato che nemmeno un quarto d'ora fa il mio ragazzo mi abbia mollata qua al tavolo. Oggi doveva essere il nostro primo anniversario come coppia, e avevamo deciso di concederci un piccolo lusso- mi squadra con attenzione -Di sicuro per te è normale venire qui una volta a settimana, ma per noi no. Però a quanto pare salterò la cena-

-Aspetta- la fermo proprio mentre sta per alzarsi -Facciamo così: tu mi racconti qualcosa in più su di te, e io ti offro la cena. Ci stai?-.

Si ferma, indecisa se accettare o meno.

-Va bene, a patto che anche tu mi racconti qualcosa!-.


                                          *


L'espressione di Genzo in questo momento è impagabile: testa china e guance rosse per l'imbarazzo!

Sia per aver macchiato l'unico abito di marca che possiedo, sia di essersi ricordato di non aver preso il portafoglio perché era venuto qui soltanto per prenotare il tavolo per una cena con i genitori, proprio mentre il cameriere ha consegnato il conto!

Per fortuna siamo riusciti a cavarcela perché Genzo ritornerà dopodomani al ristorante, e salderà anche il conto di questa cena.

-Senti, mi dispiace. Ho reso questa serata un vero e proprio disastro-

-Tu dici? Fammi capire, sei un perfezionista?-

-Non proprio, ma in genere quando esco con le ragazze non ho mai combinato un disastro dietro l'altro-.

Lo conosco da poco, ma quando sento la parola 'Ragazze' stringo un po' i denti.

Ovvio che una persona così abbia tante... Ammiratrici.

-Allora dovresti sapere una cosa: io odio gli appuntamenti perfetti!-

-Come?- mi guarda sinceramente stupito.

-Sì, non mi piace quando voi ragazzi vi fissate sul fatto di organizzare per filo e per segno delle serate che non debbano avere il minimo difetto. In un linguaggio più terra terra: sai che palle!-

-Aspetta: tu mi stai praticamente dicendo che non sei minimamente arrabbiata perché ti ho sporcato il vestito e ho rischiato di farti pagare il conto?!-

-Esatto! Genzo, va bene che questo è un vestito di marca, ma si può lavare come tutti gli altri vestiti che esistono su questo pianeta! E per il conto... Effettivamente era una cifra un po' altina ed equivaleva a ciò che io guadagno in un mese, ma ti dico che avrei comunque pagato perché, onestamente, non mi va di fare la mantenuta!-

-Non lo nego, le tue risposte mi hanno stupito-

-Però effettivamente, se proprio vuoi farti perdonare, ci sarebbe qualcosa che vorrei da parte tua!-

-E sarebbe?-

-Voglio un secondo appuntamento!-

-Sul serio?-

-Sì-

-Va bene, devo farmi perdonare, quindi questo ed altro! Ma... Sarei troppo sfacciato se ti chiedessi qualcosa anch'io?-.

Faccio finta di pensarci su.

-Dipende dalla richiesta-.

Mi prende tra le braccia... E mi bacia.

-Ecco!- sussurra quando ci siamo staccati -È questo che volevo da te!-

-Allora... Quando sarà il prossimo appuntamento?-

-Ce l'hai il telefono?-.

Annuisco e lo prendo dalla borsetta.

-Ti do il mio numero, così possiamo tenerci in contatto. Non credo sia possibile decidere così, ora, su due piedi-.

Lui mi detta il numero, lo salvo in rubrica.

-Vieni, ti accompagno a casa-

-Guarda che è abbastanza lontana da qua!-

-E che importa? Almeno ho più tempo di stare con te, no?-.

Mi stringo di più al suo braccio.

-Giusto!- e gli schiocco un bacio sulla guancia, in segno di ringraziamento.








Questa flashfic è dedicata a Marina_1990, ed è un piccolo regalo di compleanno per il suo compleanno!

Dato che Ayla sembra aver riscosso un certo 'Successo', ho deciso di approfondire il personaggio e scrivere qualcosa in più su di lei.

Inoltre questa flashfic si riallaccia a quella che ho scritto su Genzo nella precedente raccolta!

Scusate se (come al solito) non ho risposto alle recensioni, cercherò di rimediare in fretta.

Nel frattempo mi prenderò una piccola pausa per scrivere le ultime flashfic, così da aggiornare poi molto più velocemente, e terminare la raccolta, e anche scrivere il capitolo per la long che ho cominciato, ma poi è rimasto lì.

Vi ringrazio tutti, davvero, anche se mi dispiace che tra qualche flashfic questa avventura finirà!

CKS 

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Capitolo 16
*** Junior reaction (part 2) ***


Junior reaction (part 2)
Un bel pigiama party!
Ecco cosa abbiamo escogitato per evitare che i grandi ci scoprissero a ficcanasare sulle storie che riguardano loro.
Mi sono preparata psicologicamente, anche se non so ancora bene che cosa aspettarmi.
Adesso ci siamo messi in cerchio e aspettiamo che Daibu faccia l'accesso con il suo account.
Lui esegue, poi ci chiede da dove vogliamo iniziare.
-Scusa- è Airi a parlare -Perché questa domanda?-
-Dipende quando volete sconvolgervi la vita-.
Lo guardano tutti, interdetti.
-Via il dente, via il dolore. Giusto?- domanda retoricamente Tora.
-Ok, va bene. Le storie che vanno più o meno bene, e dipende da voi, sono le storie in cui i nostri genitori si mettono assieme dopo una serie di peripezie- spiega mio fratello. Ovviamente lui è più preparato di me e di tutti noi, dato che ha già letto un po' di roba.
-Beh, non vedo nulla di così stravolgente...- afferma Kiyoshi, tranquillo.
-Aspetta, perché per te c'è un discorso a parte, che faremo più tardi- beve un sorso di succo, tanto che Akako, già tesa di suo, sbotta -Forza, parla!-
-Come sapete, ci sono diversi rating: verde, giallo, arancione e rosso. Alcune storie sui nostri genitori hanno il rating rosso-.
Silenzio tombale.
-Ecco, nelle rating rosso ci sono delle descrizioni alquanto dettagliate su ciò che fanno i nostri genitori-
-Fanno in che senso?- domanda Airi -Cioè, che so, cucinano, puliscono, fanno delle passeggiate-.
Ingenua la ragazza, non c'è che dire.
-Airi, le descrizioni dettagliate riguardano la loro attività sessuale-.
Tutti si voltano verso di me come se avessi bestemmiato.
-I vostri genitori ve l'hanno detto che non vi ha mica portato la cicogna, oppure che non siete nati sotto un cavolo?- chiedo sarcasticamente.
E adesso ancora silenzio, ma riesco a percepire l'imbarazzo degli altri.
-Dato che questa è la vostra reazione, penso che ci dovremmo fermare qui- afferma mio fratello portandosi una mano tra i capelli.
-È così grave?- Tora scuote la testa: tra tutti sembra quello meno scandalizzato dalla notizia.
-Beh, se pure loro sono andati fuori di testa...-.
Le reazioni dei nostri genitori non erano propriamente calme e tranquille.
-Ok. Come avevate detto prima? Via il dente via il dolore...- si fa sentire Akako -Dai, spara!-.
Daibu mima una pistola con le dita -Bang!-.
Akako scoppia a ridere -Non in quel senso, scemo!-.
Ma a differenza sua, io con questo suo gesto, m'inquieto.
Daibu, a differenza della sottoscritta, è sempre serio.
Quindi, se si mette a fare cose di questo genere, è perché scoppierà un bel trambusto.
-Va bene: il problema è che... Diciamo che non in tutte le storie i nostri genitori stanno assieme...-
-Che problema c'è? Magari restano semplicemente amici!- afferma ancora Airi, sempre con il suo tipico candore.
-Airi, non è questo il punto! Riesci a immaginarti nostra madre fare sesso con il padre di Kiyoshi?!-.
Il diretto interessato spalanca gli occhi talmente tanto che rischiano di andare fuori dalle orbite.
La mia reazione è più o meno la stessa, solo che riesco a trattenermi e a non sembrare una pazza appena uscita dal manicomio.
-COSA, COSA, COSA?! Mi stai prendendo in giro, vero?!-
-Quanto vorrei che fosse una presa in giro, Kiyoshi... E stai tranquillo che tuo padre viene messo assieme a molte ragazze...-.
-Ma... Ma... Perché?!- lui scoppia a piangere davanti a noi -Mio padre è innamorato perso di mia madre, non vede nessun'altra all'infuori di lei!-.
Mi fa tenerezza. La sua famiglia è molto legata, e capisco bene la sua difficoltà ad accettare questa cosa.
-Kiyoshi, non fare così!- interviene Airi -Per ciò che ho capito, si tratta solo di storie, non è la realtà!-
-Sì, ma...-.
-Niente 'Ma'- lo interrompe lei -Ora smettila di piangere, non è da te comportarti così!-.
È vero. Airi è ingenua, ma odia vedere le persone infelici, e quando le vede, amici o no, cerca sempre di fare qualcosa per tirarle su di morale.
-Queen, nostra madre può stare assieme anche a zio Kojiro, a Schneider e una volta ho letto una storia in cui lei si metteva con zio Hikaru-
-Bene- stringo i denti -Ci sono altri?-.
Ma prima che Daibu possa aprire bocca, sento una voce.
-Ecco il motivo di questo pigiama party improvvisato-.
Cazzo, è zio Genzo.
E dietro ci sono i nostri genitori...
Per prima cosa mi devo davvero scusare con tutti voi per questo immenso ritardo.
Ma avevo bisogno di staccare un po' perché nell'ultimo periodo ho trascurato troppo la mia RL. E questo non va proprio bene.
Detto ciò, spero che la reactions vi piaccia: ci sarà una terza parte in cui Juniors e genitori si confronteranno.
E dopo quella o chiuderò la raccolta, oppure ne scriverò un'ultima di chiusura della storia... Devo ancora decidere.
Grazie a tutti per la vostra pazienza nei miei confronti! 
CKS 
                          La decisione finale

                                   Junior reaction (part 2)


Un bel pigiama party!

Ecco cosa abbiamo escogitato per evitare che i grandi ci scoprissero a ficcanasare sulle storie che riguardano loro.

Mi sono preparata psicologicamente, anche se non so ancora bene che cosa aspettarmi.

Adesso ci siamo messi in cerchio e aspettiamo che Daibu faccia l'accesso con il suo account.

Lui esegue, poi ci chiede da dove vogliamo iniziare.

-Scusa- è Airi a parlare -Perché questa domanda?-

-Dipende quando e quanto volete sconvolgervi la vita-.

Lo guardano tutti, interdetti.

-Via il dente, via il dolore. Giusto?- domanda retoricamente Tora.

-Ok, va bene. Le storie che vanno più o meno bene, e dipende da voi, sono le storie in cui i nostri genitori si mettono assieme dopo una serie di peripezie- spiega mio fratello. Ovviamente lui è più preparato di me e di tutti noi, dato che ha già letto un po' di roba.

-Beh, non vedo nulla di così stravolgente...- afferma Kiyoshi, tranquillo.

-Aspetta, perché per te c'è un discorso a parte, che faremo più tardi- beve un sorso di succo, tanto che Akako, già tesa di suo, sbotta -Forza, parla!-

-Come sapete, ci sono diversi rating: verde, giallo, arancione e rosso. Alcune storie sui nostri genitori hanno il rating rosso-.

Silenzio tombale.

-Ecco, nelle rating rosso ci sono delle descrizioni alquanto dettagliate su ciò che fanno i nostri genitori-

-Fanno in che senso?- domanda Airi -Cioè, che so, cucinano, puliscono, fanno delle passeggiate-.

Ingenua la ragazza, non c'è che dire.

-Airi, le descrizioni dettagliate riguardano la loro attività sessuale-.

Tutti si voltano verso di me come se avessi bestemmiato.

-I vostri genitori ve l'hanno detto che non vi ha mica portato la cicogna, oppure che non siete nati sotto un cavolo?- chiedo sarcasticamente.

E adesso ancora silenzio, ma riesco a percepire l'imbarazzo degli altri.

-Dato che questa è la vostra reazione, penso che ci dovremmo fermare qui- afferma mio fratello portandosi una mano tra i capelli.

-È così grave?- Tora scuote la testa: tra tutti sembra quello meno scandalizzato dalla notizia.

-Beh, se pure loro sono andati fuori di testa...-.

Le reazioni dei nostri genitori non erano propriamente calme e tranquille.

-Ok. Come avevate detto prima? Via il dente via il dolore...- si fa sentire Akako -Dai, spara!-.

Daibu mima una pistola con le dita -Bang!-.

Akako scoppia a ridere -Non in quel senso, scemo!-.

Ma a differenza sua, io con questo suo gesto, m'inquieto.

Daibu, a differenza della sottoscritta, è sempre serio.

Quindi, se si mette a fare cose di questo genere, è perché scoppierà un bel trambusto.-Va bene: il problema è che... Diciamo che non in tutte le storie i nostri genitori stanno assieme...-

-Che problema c'è? Magari restano semplicemente amici!- afferma ancora Airi, sempre con il suo tipico candore.

-Airi, non è questo il punto! Riesci a immaginarti nostra madre fare sesso con il padre di Kiyoshi?!-.

Il diretto interessato spalanca gli occhi talmente tanto che rischiano di andare fuori dalle orbite.

La mia reazione è più o meno la stessa, solo che riesco a trattenermi e a non sembrare una pazza appena uscita dal manicomio.

-COSA, COSA, COSA?! Mi stai prendendo in giro, vero?!-

-Quanto vorrei che fosse una presa in giro, Kiyoshi... E stai tranquillo che tuo padre viene messo assieme a molte ragazze...-.

-Ma... Ma... Perché?!- lui scoppia a piangere davanti a noi -Mio padre è innamorato perso di mia madre, non vede nessun'altra all'infuori di lei!-.

Mi fa tenerezza. La sua famiglia è molto legata, e capisco bene la sua difficoltà ad accettare questa cosa.

-Kiyoshi, non fare così!- interviene Airi -Per ciò che ho capito, si tratta solo di storie, non è la realtà!-

-Sì, ma...-.

-Niente 'Ma'- lo interrompe lei -Ora smettila di piangere, non è da te comportarti così!-.

È vero. Airi è ingenua, ma odia vedere le persone infelici, e quando le vede, amici o no, cerca sempre di fare qualcosa per tirarle su di morale.

-Queen, nostra madre può stare assieme anche a zio Kojiro, a Schneider e una volta ho letto una storia in cui lei si metteva con zio Hikaru-

-Bene- stringo i denti -Ci sono altri?-.

Ma prima che Daibu possa aprire bocca, sento una voce.

-Ecco il motivo di questo pigiama party improvvisato-.

Cazzo, è zio Genzo.

E dietro ci sono i nostri genitori...







Per prima cosa mi devo davvero scusare con tutti voi per questo immenso ritardo.

Ma avevo bisogno di staccare un po' perché nell'ultimo periodo ho trascurato troppo la mia RL. E questo non va proprio bene.

Detto ciò, spero che la reactions vi piaccia: ci sarà una terza parte in cui Juniors e genitori si confronteranno.

E dopo quella o chiuderò la raccolta, oppure ne scriverò un'ultima di chiusura della storia... Devo ancora decidere.

Grazie a tutti per la vostra pazienza nei miei confronti! 

CKS 




                          





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Capitolo 17
*** La decisione finale ***


La decisione finale
Genzo toglie bruscamente il cellulare dalle mani di mio fratello. È visibilmente incazzato.
-Dovevate starne fuori. Tutti quanti- e ci guarda storti.
-E voi- continua lui, indicando sia me che Daibu -Siete più grandi di loro, e per questo dovreste essere dotati di un minimo di buon senso e maturità! E invece pensate bene di ficcanasare!-
-È un archivio pubblico. Le storie possono essere accessibili a tutti- ribatto io -Prima o poi avremmo di sicuro capito il motivo dei vostri scleri-.
Ma zio Genzo non sembra voler ascoltarmi.
-Come cavolo li avete educati i vostri figli, Tsubasa!- esclama incollerito -Si permettono pure di rispondere!-
-Dacci un taglio, Genzo! Ti ha risposto, ma in modo pacato ed educato-
-Non cambia la sostanza delle cose: non avrebbe dovuto rispondermi!-
-Ma come cazzo ragioni Wakabayash?!- esplode zio Kojiro -I figli di Tsubasa e Sanae hanno quattordici anni, possono tranquillamente dire il loro parere in modo educato. E Queen l'ha fatto-.
Fantastico! Ci mancava solo questa discussione.
E meno male che sono loro i 'Grandi'.
E mentre continuano a litigare su quale sia il metodo di educazione più efficace, sotto lo sguardo sbigottito dei miei amici, Daibu decide d'intervenire.
-Come avete scoperto EFP?-.
Zia Ayla sembra pensarci su -Tsubasa, Sanae, siete stati voi a dirci di consultare questo sito, giusto?-
-Non proprio. È stata Cherry a dirlo a noi, e noi lo abbiamo detto a voi-.
Ok. Adesso si spiega tutto.
-Allora, se lei ha combinato tutto questo casino, sarà lei a tirarcene fuori!-.
                                        *
Mio padre e mia madre hanno in mano una strana boccetta, e sono seri in volto.
-Cos'è?- chiede mio fratello.
-Una pozione che, secondo Cherry, ci permetterà di dimenticare EFP. Come se non avessimo mai letto nessuna storia-
-L'ha data a tutti?-
-Sì, a tutti quelli che hanno letto le storie- risponde mia madre, facendomi capire che Hikaru e Yoshiko non l'hanno ricevuta.
-E... La beviamo?-
-A questo punto sì, a meno che non ci sia qualcuno che vuole continuare a tormentarsi- spiega mio padre.
-Io ci sto, basta che il sapore non faccia così schifo come quella volta...- dico io, ricordando di come noi Juniors avessimo scambiato una pozione di Cherry per del succo all'arancia. Peccato che non sapesse per niente di succo all'arancia e che ci fossero spuntati sul viso una miriade di brufoli.
-No, Cherry ci ha detto che non sa di nulla, quindi puoi stare tranquilla, Princesa-  sorride dolcemente mio padre.
-Va bene- annuisco e prendo in mano il bicchierino che ha preparato mia madre.
-Addio EFP. È stato bello conoscerti, anche se non più di tanto- scherza Daibu prima di bere dal bicchierino.
Lo faccio anch'io.
E finalmente si potrà tornare alla routine di tutti i giorni senza doversi preoccupare di genitori andati fuori di testa, di discussioni, di incomprensioni...
             
E qui, finalmente, si chiudono le reactions.
Alla fine scelgono tutti di dimenticare, nessuno vuole più avere a che fare con storie che causano queste reazioni infantili e, a volte, anche esagerate.
Vi ringrazio davvero tutti, mi avete incoraggiata e sostenuta, mi ha davvero fatto molto piacere leggere i vostri pareri.
Ringrazio anche i lettori silenziosi, ultimamente alcuni sono anche venuti allo scoperto, ed è stata una grande sorpresa.
Adesso sono libera di continuare con la long in corso, e mi dedicherò a quella.
CKS 
                                           

                                              La decisione finale

Genzo toglie bruscamente il cellulare dalle mani di mio fratello. È visibilmente incazzato.

-Dovevate starne fuori. Tutti quanti- e ci guarda storti.

-E voi- continua lui, indicando sia me che Daibu -Siete più grandi di loro, e per questo dovreste essere dotati di un minimo di buon senso e maturità! E invece pensate bene di ficcanasare!-

-È un archivio pubblico. Le storie possono essere accessibili a tutti- ribatto io -Prima o poi avremmo di sicuro capito il motivo dei vostri scleri-.

Ma zio Genzo non sembra voler ascoltarmi.

-Come cavolo li avete educati i vostri figli, Tsubasa!- esclama incollerito -Si permettono pure di rispondere!-

-Dacci un taglio, Genzo! Ti ha risposto, ma in modo pacato ed educato-

-Non cambia la sostanza delle cose: non avrebbe dovuto rispondermi!-

-Ma come cazzo ragioni Wakabayash?!- esplode zio Kojiro -I figli di Tsubasa e Sanae hanno quattordici anni, possono tranquillamente dire il loro parere in modo educato. E Queen l'ha fatto-.

Fantastico! Ci mancava solo questa discussione.

E meno male che sono loro i 'Grandi'.

Mentre continuano a litigare su quale sia il metodo di educazione più efficace, sotto lo sguardo sbigottito dei miei amici, Daibu decide d'intervenire.

-Come avete scoperto EFP?-.

Zia Ayla sembra pensarci su -Tsubasa, Sanae, siete stati voi a dirci di consultare questo sito, giusto?-

-Non proprio. È stata Cherry a dirlo a noi, e noi lo abbiamo detto a voi-

.Ok. Adesso si spiega tutto.

-Allora, se lei ha combinato tutto questo casino, sarà lei a tirarcene fuori!-.


                                                                     *


Mio padre e mia madre hanno in mano una strana boccetta, e sono seri in volto.

-Cos'è?- chiede mio fratello.

-Una pozione che, secondo Cherry, ci permetterà di dimenticare EFP. Come se non avessimo mai letto nessuna storia-

-L'ha data a tutti?-

-Sì, a tutti quelli che hanno letto le storie- risponde mia madre, facendomi capire che Hikaru e Yoshiko non l'hanno ricevuta.

-E... La beviamo?-

-A questo punto sì, a meno che non ci sia qualcuno che vuole continuare a tormentarsi- spiega mio padre.

-Io ci sto, basta che il sapore non faccia così schifo come quella volta...- dico io, ricordando di come noi Juniors avessimo scambiato una pozione di Cherry per del succo all'arancia. Peccato che non sapesse per niente di succo all'arancia e che ci fossero spuntati sul viso una miriade di brufoli.

-No, Cherry ci ha detto che non sa di nulla, quindi puoi stare tranquilla, Princesa-  sorride dolcemente mio padre.

-Va bene- annuisco e prendo in mano il bicchierino che ha preparato mia madre.

-Addio EFP. È stato bello conoscerti, anche se non più di tanto- scherza Daibu prima di bere dal bicchierino.

Lo faccio anch'io.

E finalmente si potrà tornare alla routine di tutti i giorni senza doversi preoccupare di genitori andati fuori di testa, di discussioni, di incomprensioni...
             




E qui, finalmente, si chiudono le reactions.

Alla fine scelgono tutti di dimenticare, nessuno vuole più avere a che fare con storie che causano queste reazioni infantili e, a volte, anche esagerate.

Vi ringrazio davvero tutti, mi avete incoraggiata e sostenuta, mi ha davvero fatto molto piacere leggere i vostri pareri.

Ringrazio anche i lettori silenziosi, ultimamente alcuni sono anche venuti allo scoperto, ed è stata una grande sorpresa.

Adesso sono libera di continuare con la long in corso, e mi dedicherò a quella.

CKS 

Ps. Come sempre sono in ritardo con le risposte, appena posso mi metto in pari! :).




                                           

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