One Upon a time - Draco&Hermione

di draamiione
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto cominciò così... ***
Capitolo 3: *** L'inizio della storia ***
Capitolo 3: *** Tu aiuti me, io aiuto te ***
Capitolo 4: *** "Nuova" o quasi amicizia ***
Capitolo 5: *** Punti interrogativi ***



Capitolo 1
*** Tutto cominciò così... ***


Prologo

Le favole. 
Buffo come nelle favole vada sempre alla grande. La bella addormentata, cenerentola, Biancaneve, alla fine è tutto uguale, una principessa che viene salvata da un principe. 
E quella frase, quella frase che viene sempre letta alla fine della favola..."e vissero per sempre felici e contenti"...
Questa frase non mi ha mai convinto, manca, come dire, le manca qualcosa, manca la parola "insieme" possibile che nessuno ci abbia mai fatto caso? "Felici e contenti" perchè tutte le favole hanno un lieto fine, che sia bello o brutto, tranne questa, o forse...
La guerra era finita e Ginevra Weasley stava tentando di mettere Scoprius Malfoy a letto, dopo che la sua migliore amica le aveva chiesto di occuparsi di lui. 
"Scorpius Malfoy a letto!"
Il ragazzo non ne voleva sapere di andare a letto, anzi, aveva solo voglia di giocare. 
«Ma zia non ho sonno! Voglio giocare!»
Scorpius aveva appena sei anni ed era un bambino piuttosto movimento, e perfino Ginevra Weasley non riusciva a stargli dietro, ma come faceva lei non ci riusciva nessuno. 
Infondo lo aveva promesso alla sua amica che si sarebbe presa cura del piccolo. 
«E se ti leggessi una favola?»
«Che tipo di favola? Chi sono i protagonisti? Tassorosso e Corvonero?»
Ogni sera Ginevra gli leggeva una storia diversa sui protagonisti di Hogwarts, una volta su Cedric, Tassorosso, poi su Cho, Corvonero...
Ma sta volta i protagonisti erano ben diversi...
La ragazza fece no con la testa. 
Scorpius aveva gli stessi capelli biondo platino e gli occhi color grigio del padre. 
Ginevra si perse a guardare quella creatura che assomigliava tanto a lui.
Poi sospirò e con un filo di voce disse: 
«Tale padre tale figlio...chissà se anche lui avrà la sua grifondoro...»
La ragazza si era persa nei suoi pensieri quando la voce del piccolo la portò alla realtà. 
«Vado a prendere il libro!»
La storia era diventata famosa, e chiunque conosceva quella storia di come un serpeverde aveva conquistato il cuore di una grifondoro. 
«Grifondoro e Serpeverde»
Scorpius aveva capito a quella favola si stava riferendo, una di quelle favole che conosceva a memoria. Senza pensarci due volte, si sedette sulle gambe della ragazza. 
«Allora sei pronto?»
Il ragazzo fece sì con la testa e si mise ad ascoltare attentamente la storia. 
Come tutte le favole, anche questa cominciava così:

C'erano una volta, in un lontano castello....

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Capitolo 3
*** L'inizio della storia ***


Capitolo 1

Era una tranquilla giornata d'autunno ed erano appena le dieci. Il sole splendeva e gli studenti stava seguendo la lezione di Pozioni. 
Non era una materia che piaceva a tutti, ma quest'anno, quella materia, attirava l'attenzione di alcuni studenti del quinto anno, in particolare gli studenti di grifondoro e Serpeverde. 
Il professore finì di spiegare la lezione e assegnò un compito alla classe: 
«Bene ragazzi, il primo a completare questa pozione in maniera perfetta, riceverà 10 punti, trovate gli argomenti a pagina 394»
Ogni studente seguì le indicazioni del professore, ma nessuno o quasi, riuscì a portare al termine il compito. 
Hermione Granger mescolava di tutto e di più, sfogliava e sfogliava le pagine del libro, il risultato? Un'esplosione. 
Com'era possibile? Non era mai successo che la grifondoro fallisse in un compito. 
Dall'altra parte dell'aula si trovava il bambino sopravvissuto che riuscì a completare la pozione. 
«Guarda Hermione, Harry è riuscito a preparare la pozione prima di te!»
La ragazza non riusciva a capire come era possibile. 
Harry Potter era negato in questa materia! Lei era la migliore, e lo doveva essere sempre! Invece, questa volta aveva fallito. 
Tutti si misero intorno al bambino sopravvissuto per fargli i complimenti.
Infastidita andò da lui a chiedergli spiegazioni. 
«Mi spieghi come diavolo ci sei riuscito, sei negato in pozioni!»
Fece un sorrisetto come per dire «Ho avuto più fortuna di te»
«La fortuna del principiante credo»
In quel momento arrivò Ronald che gli diede una pacca sulla spalla. 
«Complimenti amico! Hai battuto la so tutto io!»
«Non ho fatto niente, penso sia solo fortuna»
«Complimenti Harry! 10 punti a grifondoro!»
Ad osservare quella scena c'erano i serpeverde, in particolare, solo uno di loro, stava osservando attentamente la scena, gli altri se ne stavano tra di loro a commentare. 
«Per fino per una stupida pozione ti devono fare i complimenti, San Potter»
E dopo questa affermazione, Draco Malfoy uscì dalla classe sbattendo la porta. 
La grifondoro non poteva altro che dare ragione al serpeverde. Anche per una pozione veniva venerato come un dio. 
Appena la ragazza uscì dalla classe si ritrovò un ragazzo dai capelli biondo platino sulla soglia della porta che la fissava. 
«Vuoi una foto Malfoy?»
«Come siamo simpatiche oggi Granger»
E mentre se ne stava per andare per evitare dei problemi con il ragazzo, quest'ultimo le prese il polso impedendole di scappare. 
«Lasciami!»
La lasciò lentamente e la sua espressione tornò seria. 
«Devo chiederti una cosa e mi servi tu»
«E c'è bisogno di tenermi il polso in questo modo? Insomma le buone maniere, Malfoy!»
Il ragazzo si stava spazientendo. 
«Su Granger non ho molto tempo da perdere»
Draco Malfoy che chiede qualcosa ad Hermione Granger? 
Qui c'è qualcosa che non quadra. 
«Sicuro di non aver bevuto troppa burro birra?»
«Mai stato più sicuro e ora  ti chiedo di ascoltarmi»
La grifondoro avrebbe voluto girare i tacchi e andarsene, ma l'ultima frase del serpeverde la incuriosó.
«Allora?»
«Ho qualche problema con Incantesimi, e dato che tu sai tutto, mi chiedevo se potessi darmi una mano»
«Che cosa vuoi in cambio?»
Sapeva che il serpeverde non era il tipo che chiedeva aiuto, o almeno, non direttamente o a lei.
«Certo che salti subito fuori alle conclusioni eh Granger» poi continuò.
«Frena Granger, allora accetti?»
«Ti ho chiesto che cosa vuoi in cambio, sei pregato di rispondere»
«Accetta e lo saprai»
Lo odiava. Lo odiava con tutta se stessa e la faceva letteralmente impazzire. 
«Se tu accetti, te lo dirò sta sera, stanza delle necessità dopo le lezioni»
La ragazza si mise a braccia conserte e guardò seria il ragazzo. 
«E ti aspetti che io accetti?»
Ed ecco il solito ghigno su volto del serpeverde. 
«Non ho alcun dubbio»  
«Se mi vedrai vuol dire che accetto, altrimenti...»

Quella lezione non si poteva neanche chiamare una lezione, insomma ora San Potter è un genio anche in Pozioni? 
Dopo aver "chiacchierato" con la ragazza, il serpeverde entrò nella sua camera che condivideva con Zabini, un vecchio amico d'infanzia, dove lo trovò che giocava a carte con Tiger e Goyle. 
«Blaise ti devo parlare»
Blaise alzò lo sguardo verso l'amico e inizia a blaterare qualcosa.
«Oh buongiorno amico, come stai? Io sto bene grazie è un piacere parlare con te»
«Blaise.»
Cos'hanno tutti con le buone maniere? Insomma, prima la Granger ora Blaise. 
Lui era Draco Malfoy, le buone maniere erano le ultime cose che doveva rispettare. 
«Andiamo nella mia camera, lì c'è meno confusione»
Dopo aver chiuso la porta della camera il biondo iniziò a girare a vuoto nella stanza. 
«Draco fermarti mi fai venire il mal di testa»
Sia chiaro, si era fermato solo perchè glielo aveva chiesto il suo migliore amico, se fosse stato qualcun'altro probabilmente avrebbe continuato. 
«Mi dici cos'è successo?»
«Mezzosangue»
Solo con questa parola avrebbe dovuto capire che si trattava della Granger. 
«E così c'è la Granger di mezzo, su racconta»
«Le ho chiesto di farmi ripetizioni di Incantesimi»
Appena ebbe finito la frase scoppiò a ridere. 
«Sei il migliore in quella materia, perchè le hai chiesto ripetizioni?»
Il suo discorso non faceva una piega, infondo era vero, era il migliore. 
«Ho davvero bisogno di ripetizioni, sono indietro con i compiti»
«Draco non mi prendere per stupido, che cos'hai in mente?»
Il serpeverde si sedette sul letto. Zabini aveva capito che non voleva riptezioni, ma bensì, voleva qualcosa di più.
«Mi fa diventare matto quella donna, più mi respinge più la desidero»
Poi calò un silenzio nella stanza e a rompere questo silenzio ci pensò il biondo.
«Io sono Draco Malfoy, e Draco Malfoy in cosa è particolarmente bravo?»
«A far innamorare le ragazze»
«Allora si è che sei intelliente Blaise»
«Hai davvero intenzione di far innamorare la Granger?»
«Lei è l'unica che non è ancora caduta ai miei piedi, insomma ormai mezza scuola mi viene dietro, tutti tranne lei.» Blaise era l'unico che riusciva a capirlo, anche in momenti come questi. 
«E questa cosa fa impazzire il principe delle serpe»
«Perspicace davvero perspicace»
«Hai idea di quanto sia testarda? Non sarà per niente facile» 
Il ragazzo non aveva tutti i torti. Poi continuò: 
«Io scommetto che non ci riuscirai, insomma stiamo parlando della Granger»
Il biondo si alzò in piedi in segno di sfida. 
«Io sono Draco Malfoy e se voglio una cosa la ottengo sempre, con le buone o con le cattive.»




 

 

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Capitolo 3
*** Tu aiuti me, io aiuto te ***


Capitolo 2

La mattina dopo, la grifondoro non riusciva a seguire nemmeno una parola della professoressa. Aveva dormito poco e come se non bastasse, c'era Draco Malfoy che non faceva altro che fissarla tutto il tempo. Per fortuna però la lezione finì in fretta, e la ragazza cercò di andare in bagno, ma fu fermata da un ragazzo platinato.

«Dove pensi di andare Granger? Ieri sera non sei venuta all'appuntamento, non è così che si fa, te lo hanno detto?»

«Insomma Malfoy che cosa vuoi?»

Draco Malfoy stava davvero perdendo la pazienza e non aveva voglia di perdere tempo, gli serviva il suo aiuto e subito.

«Sei sorda per caso? Ho già detto che cosa voglio da te e non l'ho ripeterò un'altra volta.»

«Sai Malfoy? Questa storia non mi convince per niente: non mi rivolgi la parola per 5 anni e se lo fai non fai altro che insultarmi dalla mattina alla sera. Poi di punto in bianco, vieni da me e mi chiedi aiuto, come se fossimo dei vecchi amici, non ti sembra strano?»

La grifondoro stava cercando di allontanare il ragazzo ma sfortunatamente non ci riuscì, poi le venne in mante qualcosa.

«Sai che ti dico? Sta sera dopo le lezioni, stanza delle necessità»

Il piano della ragazza era quello di confondere il serpeverde e di scoprire che cosa aveva in mente, perciò accettò la sua idea "delle ripetizioni".

«Come mai ora hai cambiato idea Mezzosangue?»

Draco Malfoy era confuso sì, ma di certo non voleva darla vinta alla sangue sporco.

«Pensavo che forse potremmo diventare amici, che ne dici ci stai?»

Più la conversazione andava avanti più il ragazzo si eccitava all'idea che aveva la ragazza in pugno, e di sicuro non si sarebbe perso questa occasione per divertirsi.

«Ci sto, allora a dopo?»

«Ad una condizione però»

Il Serpeverde voleva giocare? Allora avrebbero giocato, ma alle condizioni della grifondoro.

«Che sarebbe?»

«Devi fingere di essere il mio ragazzo, dovrai chiamarmi Hermione e non Mezzosangue o sangue sporco. Dovrai tenermi la mano, insomma le solite cose che fanno i fidanzati.»

«Quindi dovrei anche baciarti? Scordatelo Mezzosangue.»

«Stiamo cominciando male, caro il mio furetto. Se ti serve il mio aiuto, devi accettare le mie condizioni.»

Ronald Weasley si era messo con Lavanda Brown e la cosa infastidiva anche troppo Hermione. Quindi, perché non farlo ingelosire, per di più con Draco Malfoy?

«E sentiamo perché mai dovrei accettare?»

Poi il ragazzo iniziò a pensare per quale motivo Hermione Granger potesse fare una cosa del genere, e tutto gli parve molto più chiaro: voleva far ingelosire lenticchia, e la cosa lo fece scoppiare dalle risate.

«Si può sapere perché ora stai ridendo?»

«Davvero pensi di far ingelosire lenticchia con me? Ti credevo inteliggente mezzosangue, e dire che ti chiamano "la strega più brillante della tua età"»

«E sentiamo il genio ha qualche altra brillante idea?»

«Sai che ti dico? Ti aiuterò con il tuo folle piano, ma dobbiamo renderlo credibile, molto credibile se vuoi che lenticchia si ingelosisca»

«Perché ora hai cambiato idea?»

In realtà era molto semplice, se il piano A non funziona, abbi sempre un piano B. E dato che la dolce grifondoro voleva il suo aiuto con lenticchia, in cambio, lei aiuterà lui con l'Armadio svanitore. Era semplicemente geniale.

«Così quando io avrò bisogno del tuo aiuto, tu non potrai tirarti indietro perché sarai in debito con me. Allora quando cominciamo?»

Più lo guardava, e più Hermione pensava che fosse pazzo. Pazzo ma carino, questo però non doveva pensarlo.

«Aspetta. Cosa?! Vuoi cominciare ora?!»

E senza aspettarselo, il Serpeverde prese la mano della grifondoro entrambi si diressero verso la sala grande. 

 

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Capitolo 4
*** "Nuova" o quasi amicizia ***


Capitolo 3

Quella sera tutti rimasero a bocca aperta, vedere Hermione Granger che teneva per mano Draco Malfoy era... strano? Scioccante? E come entrambi si aspettavano, ecco che partivano i primi commenti.

«No, non è possibile hai visto?»

«Ma Weasley non aveva lasciato la Granger per la Brown?»

«Credo di sì, ma l'unica cosa è che ora Ronald Weasley sta con Lavanda Brown e che a quanto pare, la Granger esce con Malfoy»

Hermione faceva finta di non sentirli, erano troppo fastidiosi e invadenti secondo lei. La ragazza era arrivata davanti al tavolo dei grifondoro e diede un bancio sulla guancia a Malfoy, davanti a tutti, poi si maledì perché non capiva nemmeno lei perché lo avesse fatto.

«E così ora stai con Malfoy, Hermione? Davvero?»

«Si Ronald davvero e ora lasciami in pace»

L'ultima cosa che voleva era dar spiegazioni a Ronald, sperando che Harry e Ginny non facessero delle domande, ma sapeva che prima o poi doveva parlarne con la sua migliore amica.

«Avete visto chi è il nuovo professore di pozioni?»

«Si dicono che sostituisca Piton per quest'anno e che il prossimo anno cambierà di nuovo»

Hermione non li stava neanche ascoltando perché era troppo concentrato a capire che cosa si stava dicendo Malfoy con i suoi compagni.

Anche il Serpeverde aveva sentito quei commenti e per fortuna, per lui era facile ignorali. Ma nessuno della sua casata capiva che cosa stava succedendo, insomma, ora Draco Malfoy usciva con i Mezzosangue?

«Quando avevi intenzione di dirmelo che ti stavi frequentando con la Granger?»

Le cose stava accadendo troppo velocemente e Draco non aveva detto niente a Blaise, ma parlare in sala grande era troppo rischioso perché tutti potevano ascoltare, così appena finita la cena, Draco raccontò tutto a Blaise.

«Allora? Posso sapere perché il mio migliore amico entra in sala grande mano nella mano con una mezzosangue?»

«Si chiama Hermione comunnque»

«Oh fantastico, adesso la chiami pure per nome? Dio Draco ma cosa ti sta succedendo ultimamente?»

Infondo Blaise aveva ragione, che cosa gli stava succedendo? Non aveva mai chiamato la mezzosangue per nome e di sicuro non le avrebbe mai dato la mano. Ma il fatto che la grifondoro voleva far ingelosire Weasley proprio con lui, lo incuriosiva e voleva anche andare infondo alla storia.

«Io non lo so Blaise, stavamo solo parlando...»

Forse la cosa migliore in quel momento, era far credere al suo migliore amico che si stava innamorando della grifondoro, sperando che non andasse oltre con le domande.

«Anche il fatto che parlate è strano, in cinque anni l'hai solo insultata e ora vi mettete a parlare come se foste dei vecchi amici? Io non me la bevo Draco e andrò infondo a questa storia.»

Perfetto, ci mancava solo Blaise che si metteva ad indagare sul perché usciva con la Granger.

«Come vuoi, è solo tempo perso perché non scoprirai nulla.»

Il principe delle serpi era bravo a far nascondere le sue tracce e Blaise non avrebbe mai scoperto che tutto questo "piano" era solo per riparare l'armadio svanitore. Dopo che il suo migliore amico se andò dalla sua stanza, mandò un messaggio via gufo alla ragazza, per un nuovo incontro.

"Che ne dici se ci vediamo sta sera
Per parlare di quello che faremo?
Tra un'ora davanti alla stanza delle
Necessità, non fare tardi e non accetto
Un no come risposta.
DLM."

Probabilmente la ragazza non sarebbe mai venuta dopo le voci che giravano nel castello, ma la speranza era l'ultima a morire, così il serpeverde aprì il suo armadio, tirò fuori l'abito migliore che aveva e andò alla stanza delle necessità.

Passarono 20 minuti e della Granger nessuna traccia, possibile che gli aveva dato buca? Pff, impossibile. Lui era Draco Malfoy e nessuno poteva dargli buca, allora cos'era quella strana sensazione allo stomaco?

Guardò a destra e a sinistra per almeno 10 minuti, quando finalmente la vide arrivare, e solo in quel momento, mentre la stava guardando arrivare, un pensiero si fece spazio nella sua mente: era bellissima. E sta sera, era tutta per lui.

«Alla fine sei venuta...»

«Non avevo altra scelta, dopo quello che è successo oggi, spero solo che tutto questo finisca in fretta»

Fingere. Draco doveva solo fingere. Doveva fingere di aiutare la mezzosangue, doveva fingere di essere innamorato di lei, ma l'obbiettivo rimaneva sempre quello: riparare l'armadio svanitore.

Entrarono nella stanza della necessità dove comparve un enorme letto... "La stanza mostra solo quello che realmente desideriamo", pensò Draco e così, entrambi si sedettero nel bordo del letto.

«Quindi vuoi far ingelosire Weasley»

«Esatto»

«Fino a qua posso anche caprine il motivo, ma non capisco perché proprio con me»

Forse Draco ne aveva intuito il motivo, per un qualsiasi motivo che probabilmente ignorava, voleva farselo sentire dire da lei.

«Io non lo so, non lo so cosa mi sia saltato in mente, forse stiamo facendo un grosso sbaglio...»

E senza neanche pensarci due volte, per far capire ad Hermione che non stavano sbagliando, le diede un bacio, che prese di sorpresa entrambi.

Nonostante sapesse di aver davanti il ragazzo che ha odiato per cinque anni, a contatto con quelle labbra, si sentiva al sicuro, come se niente potesse toccarla, eppure, quel ragazzo davanti a lei, era Draco Malfoy.

Come poteva Draco Malfoy farle provare quelle sensazioni che con Ronald non aveva mai provato? Così istintivamente, ricambiò.

Dopo che Draco lasciò andare quel bacio, senza dire niente, Hermione se ne andò, dandogli prima un bacio sulla guancia...E con questo era il secondo della settimana, che cosa le stava succedendo?

 

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Capitolo 5
*** Punti interrogativi ***


Capitolo 4

Erano passati due giorni da quell'incontro, ed era quella domanda che tormentava entrambi "Cosa stava accadendo?", eppure nessuno dei due riusciva a trovare una risposta, come se quella domanda fosse nata senza avere una risposta.

Hermione lo stava facendo perché voleva tornare insieme Ronald, ma Draco perché lo stava facendo? Per aiutarla? Per prenderla in girlo? Per un suo secondo fine? Non se lo spiegava nemmeno lei, così decise per un po' di tempo di stagli lontano.

Dall'altra parte il serpeverde cercava una soluzione per quel maledetto armadio svanitore, e anche sta volta l'incantesimo non funzionò e si convinceva sempre di più che aveva bisogno dell'aiuto della mezzosangue.

«Maledizione!.»

Tutti erano a lezione, tutti tranne loro due. Probabilmente state pensando che quei due erano insieme a fare chi sa cosa, ma ahimè devo darvi una delusione. Mentre Malfoy cercava di riparare l'armadio svanitore, Hermione era in bagno a piangere e ad essere consolata da Mirtilla Malcontenta, fino a quando non si ricordò di essere tremendamente in ritardo. Ma quando arrivarono, arrivarono di corsa facendo attirare l'attenzione di tutti su di loro, soprattutto quella di Blaise.

«Scusi del ritardo non succederà più»

Il serpeverde guardò perplesso la grifondoro. Si stava scusando anche per lui?

E così Hermione andò a sedersi vicino al suo migliore amico Harry, mentre per Draco l'unico posto libero era quello vicino a Theodorre Nott.

«E così tu e la Granger, congratulazioni amico, sapevo delle tue conquiste ma sta volta ti sei superato»

«Esattamente dove lo vuoi il pugno? Perché c'è né qui che aspetta solo di colpire la tua faccia.»

Per fortuna la lezione durò poco e la grifondoro non vedeva loro di essere il più lontana possibile dal serpeverde, ma nonostante i suoi tentativi, ecco che Draco Malfoy la raggiunse.

«Mi stai evitando mezzosangue?»

Per quanto non volesse, cercava in tutti i modi di non guardarlo negli occhi.

«Mi avevi detto che non mi avresti più chiamato così, evidentemente non sei di parola, quindi il patto salta...»

Ma Draco sentiva che qualcosa andava, e a farglielo notare fu il fatto che non lo guardava mai negli occhi.

«Granger guardami.»

Appena il serpeverde la chiamò per cognome e non "mezzosangue" le venne d'istinto guardarlo negli occhi, e solo in quel momento si accorse dei suoi bellissimi occhi grigi.

«Ecco io...»

Poi il serpeverde si accorse che la piccola mezzosangue aveva gli occhi rossi, probabilmente aveva pianto e voleva scoprire perché.

«Tu hai pianto, perché?»

«Non sono cose che ti riguardano...»

Eppure, Draco sentiva che qualcuno le aveva fatto del male, e purtroppo aveva già capito chi era stato.

«Weasley. Io giro che lo ammazzo.»

Hermione non capiva come Malfoy avesse capito che c'entrava Ronald, ma aveva capito che se non lo fermava in tempo, sarebbe successo l'inevitabile, così appena si voltò per andarlo a cercare, lo afferrò per il polso e gli diede un bacio, un bacio che nessuno dei si aspettava, o forse sì...

«Non fare niente, non rendere le cose più complicate di quanto non lo siano già...»

In quel momento vide Blaise dall'altra parte del corridoio che li stava osservando, e Draco pensò che potesse aver visto anche il loro bacio.

Così per tranquillizzarla e farle capire che lui era dalla sua parte le diede un bacio e andò a cercare Blaise.

«Devo andare a fare una cosa, cerca di non metterti nei guai»

Mentre tornava in sala comune, non faceva altro a pensare a ciò che era successo poco fa. Insomma, lei ha baciato lui e lui ha baciato lei.

Che il mondo stia impazzendo? O che stia girando al contrario?

Ma di una cosa era certo Draco Malfoy: sentire il sapore di quelle labbra lo facevano impazzire e giurò a sé stesso che quella non sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe baciata.

«Spero che ti sia piaciuto lo spettacolo»

Blaise aveva chiaramente visto il suo migliore amico e la mezzosangue che si baciavano, ma ancora non capiva perché Draco stesse facendo tutto questo e soprattutto perché non gli avesse detto niente. Forse perché non si fidava più di lui? Cosa aveva fatto per tradire la sua fiducia?

«Lo ammetto, sei bravo a recitare ti faccio i miei complimenti, ma rispondi alla mia domanda: perché?»

«Non devo darti alcuna spiegazione, perché non c'è niente da spiegare»

Blaise sapeva benissimo che Draco era il migliore a mentire, ma non capiva perché era arrivato a mentire anche con lui.

«Andiamo Draco, un tempo ci dicevamo tutto, ed è ancora così giusto?»

Più guardava il suo amico davanti a sé, e più si rendeva conto che la relazione con la mezzosangue lo stava cambiando, e questo non gli piaceva.

«Hai usato bene il passato, perché le cose sono un po' cambiate, e d'ora in avanti non sarò più tenuto a dirti quello che succede nella mia vita, e tanto meno m'interessa quello che succede nella tua.»

Quelle parole per Blaise furono come un coltello piantato nel cuore. Possibile che la mezzosangue gli stesse portando via il suo migliore amico? Suo fratello? Sicuramente era successo qualcosa, ed era sua intenzione scoprire cosa. E se era necessario doveva mettere fine a quella relazione.

«Non hai nient'altro da dire Draco?»

«Chiudi la porta quando esci, non voglio essere disturbato»

 

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