Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, Angst.
Avvertimenti: accenni a tematiche delicate, Quentin!Centric
Rating: Giallo.
Prompt: 012. (a fine storia).
Contesto: da qualche parte dopo la 4x05.
Personaggi: Quentin Coldwater, Eliot Waugh (accennato), Il Mostro (accennato).
Pairings: Queliot.
II
{ 277 parole }
Ogni giorno è più difficile del primo. Ogni giorno è più orribile del precedente.
Suo padre è morto. A sua madre non importa niente di lui. I suoi amici sono in un altro mondo, o lo hanno tradito, o sono concentrati a salvare il mondo (e loro stessi).
Il Mostro che stanno combattendo – in segreto – continua ad andarsene in giro a uccidere (a volte porta le sue vittime nell’appartamento, altre volte porta lui con sé dalla prossima).
Quentin incassa tutto, si prende ogni colpo senza emettere un lamento – stringe i denti, ingoia rimorsi e sangue e va avanti, ma--
è stanco. La verità è che per la maggior parte del tempo vorrebbe solo fermarsi, vorrebbe avere un attimo, un solo dannatissimo attimo di tregua, vorrebbe solo arrendersi e--
poi ricorda. Ogni volta che sente di annegare in se stesso ricorda ed è peggio di qualsiasi altra cosa gli venga gettata addosso. Quando il Mostro arriva e lo guarda, Quentin ricorda, e le immagini si sovrappongono terribili e meravigliose allo stesso tempo – perché ora tutto quello che vede sono gli occhi di Eliot, Eliot che è ancora lì, Eliot che lo guarda come lo ha guardato solo in un’altra vita, Eliot – e la sensazione di annegare aumenta, ma per tutt’altre ragioni.
(Negli occhi di Eliot Quentin è annegato per così tanto tempo da aver imparato a fare a meno di respirare.)
Ogni giorno è più difficile del primo. Ogni giorno è più orribile del precedente.
Ogni giorno Quentin vorrebbe solo arrendersi.
E ogni giorno – ogni singolo momento – mentre annega ricorda come sopravvivere senza respirare.
(Almeno fino a quando la bocca di Eliot tornerà a dargli ossigeno.)
{ You are the reason I still fight.
~ Bring Me The Horizon, Throne }
|