Like brother and sister? I don't think so

di Fede_leanatic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10.1 ***
Capitolo 11: *** 10.2 ***
Capitolo 12: *** 11 ***
Capitolo 13: *** 12 ***
Capitolo 14: *** 13 ***
Capitolo 15: *** 14 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Ciao a tutti! Questa è la mia prima Fanfiction Finchel! Diciamo che ho preso ispirazione da varie fanfiction che ho letto , quindi siate clementi nelle recensioni!!!

Capitolo 1

Finn e Rachel erano amici fin dalle elementari: i loro padri, inoltre, si conoscevano da molto tempo prima. Purtroppo il padre di Finn morì poco prima che lui nascesse, quindi Leroy e Hiram (i papà di Rachel) erano rimasti in buoni rapporti con Carole (la mamma di Finn).

I due ragazzi avevano frequentato, fin dalle elementari, la stessa scuola e si vedevano anche durante i fine settimana, finchè al liceo ognuno si fece la propria compagnia e quindi si vedevano solamente a scuola. Sebbene fossero cresciuti insieme, fra loro due c’era solamente un profondo legame di amicizia ed era come se fossero fratello e sorella: l’uno conosceva l’altra meglio di chiunque altro e non perdevano occasione per difendersi l’un l’altra o anche prendersi in giro, per poi far pace immediatamente.

In quanto agli “affari sentimentali”, entrambi avevano avuto varie relazioni fin dai tempi delle scuole medie. Al liceo poi, Finn era diventato il quarterback della squadra di football e si era fidanzato, chissà se per “tradizione” o vero amore, con la capo cheerleader Quinn Fabray. Questa era esattamente l’opposto di Rachel: era bella, bionda e con un fisico perfetto; Rachel invece era bassina, mora, con il tipico naso ebreo e per niente popolare al liceo. Nonostante ciò, era felice di poter contare sull’aiuto e l’amicizia di Finn, ed era per questo che Quinn era molto gelosa di quello che c’era fra i due. Questo però non aveva affatto cambiato il loro rapporto, anzi, con il passare del tempo erano sempre più legati.

Le cose però cambiarono quando, a metà del 2° anno, al McKinley arrivò un ragazzo che si era appena trasferito a Lima da New York, un certo Jesse St. James. Aveva subito attirato l’attenzione di Rachel, con la quale aveva lezione di storia in comune la mattina del suo arrivo. Fra i due, infatti, era scattato subito qualcosa: un vero e proprio colpo di fulmine. Cominciarono ad uscire insieme molto spesso e, dopo un paio di mesi, avevano fatto coppia fissa.
Questa cosa infastidì parecchio Finn: non poteva sopportare di dover condividere la SUA Rachel. Tuttavia cominciò a pensare se quella gelosia nei confronti di Rachel fosse dettata solo dal fatto che passavano tutto il tempo libero insieme da molti anni, oppure perché provava davvero qualcosa di diverso nei confronti della sua amica. Non poteva però pretendere che Rachel non si facesse una sua vita, visto che lui era fidanzato da tempo con Quinn. Era molto confuso, e di certo il fatto di vedere quei due insieme non lo aiutava per niente.



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Ciao a tutti! So che questo primo capitolo è un po' corto, ma è giusto per fare una specie di prefazione a quello che succederà più avanti. Eh già, non potevo non mettere Jesse al fianco di Rachel (confesso di avere una crush per lui) e Quinn con Finn (non la sopporto -.-") ... Al prossimo capitolooo!!!

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Capitolo 2
*** 2 ***


Capitolo 2
Nelle ultime settimane Finn non si era visto molto a scuola e Rachel si stava preoccupando: anche se era fidanzata con Jesse, Finn era pur sempre un suo grande amico da moltissimo tempo e doveva sapere cosa gli fosse successo.
Dopo scuola, Rachel si diresse a casa di Finn dove Carole, tornata prima da lavoro, l’accolse a braccia aperte. Per Rachel, Carole era come una madre e le raccontava tutto quello che le passava per la testa. Quel giorno, però, non aveva tempo per parlarle e, scusandosi, salì le scale andando verso la camera di Finn. Quando arrivò sulla porta, sentì quella del bagno aprirsi e, girandosi, vide Finn abbastanza sorpreso di vederla. Lei, da parte sua, era felice di vedere che Finn stesse bene e non aveva niente di cui preoccuparsi.
  • Cosa ci fai qui?
  • Ciao Finn, si sto bene grazie per esserti interessato – cominciò sarcasticamente Rachel – sono venuta a vedere se stavi bene. A scuola non ti ho più visto e mi stavo preoccupando
  • Preoccupando? E il tuo ragazzo che dice sul fatto che tu sia “preoccupata” per me?
Rachel rimase a bocca aperta sentendo la domanda di Finn. Era geloso di quello che c’era fra lei e Jesse, non se lo sarebbe mai aspettato.
  • Non sa che sono venuta o che io sia preoccupata. Ma cosa c’entra Jesse adesso? Non mi dirai che sei geloso?
  • Io geloso? Di quel ricciolino con la faccia da idiota? Assolutamente no. E poi perché dovrei? Io ho già una fidanzata, se ricordi.
Le rispose Finn, un po’ troppo prepotentemente ma era l’unico modo per nascondere la gelosia che lo stava divorando da giorni.
A scuola, e anche quando erano in giro, Quinn si era accorta che Finn fosse geloso visto che non smetteva di lamentarsi di Jesse. I due, infatti, avevano litigato di brutto la sera precedente, ed era anche per quello che Finn, anche quel giorno, non si era presentato a scuola.
  • Bene, è meglio che sia così. Fra noi non potrà mai esserci niente di più di questo legame, Finn, siamo cresciuti insieme e io ti voglio bene come se fossi mio fratello
Quelle ultime parole ferirono molto Finn: lui non voleva che lei lo considerasse come un “fratello”. Lui voleva di più, ma non poteva pretendere che Rachel provasse qualcosa per lui
  • E visto che stai bene, io direi che posso anche andare. Ci si vede a scuola, Finn!
Aggiunse Rachel dopo, facendo per andarsene ma Finn la trattenne per un polso guardandola dolcemente
  • No dai, resta. Possiamo guardare qualche film come al solito e mangiare un bel gelato
Le disse entusiasta, ottenendo il consenso d Rachel a rimanere. Dopo aver fatto una bella chiacchierata in camera, Rachel e Finn scesero in salotto e, sul divano, cominciarono a guardare qualche film e mangiare insieme il gelato. Rachel si appoggiò, come sempre, sulla spalla di Finn e lui mise il braccio attorno alle sue spalle, godendosi quella vicinanza fra loro due e apprezzando ogni singolo secondo. Quando fu abbastanza tardi, Finn riaccompagnò Rachel a casa
  • Allora.. ci vediamo domani a scuola, suppongo
  • Ti sei deciso a tornare?
  • Si, non voglio perdere troppi giorni, e poi la chiacchierata con te mi ha fatto capire che devo affrontare Quinn per sistemare le cose
  • Ti auguro di riuscirci! Siete una bella coppia.. buonanotte Finn,  a domani!
Rachel scese dalla macchina di Finn e si diresse verso casa sua, aprendo la porta e andando dritta verso la sua stanza. Si sdraiò sul letto e, dopo una lunga telefonata col suo ragazzo, si mise a pensare a tutto ciò che lei e Finn si erano detti poco prima.
Lo aveva capito benissimo che Finn era geloso, ma non riusciva a capirne il motivo: erano come fratello e sorella e non aveva mai avuto reazioni di questo tipo con le relazioni precedenti. Dopo essersi messa il pigiama, si mise a letto cercando di dormire, anche se mille pensieri le occupavano la mente.
Il giorno dopo, a scuola, Rachel era contenta di rivedere Finn girare per i corridoi e darle fastidio nei vari cambi d’ora. A Jesse, come a Quinn, non piaceva il rapporto che si era creato fra i due. Quinn e Finn avevano fatto pace: alla fine lui le aveva spiegato che sentiva di dover proteggere Rachel, perché per lui lei era come una sorellina. Ma in realtà non era così: a Finn quel tizio non piaceva per niente e desiderava tanto trovarsi al suo posto.

Jesse, da parte sua, cominciò a essere più possessivo verso Rachel, facendola sentire quasi “soffocata” da questo suo comportamento. Quando lei gli chiese spiegazioni, lui si limitò a dirle era solo sua e che l’amava da morire. Quelle parole fecero riflettere molto Rachel: lei voleva molto bene a Jesse e le piaceva davvero, ma non era ancora al punto di sentire di amarlo. Questo fece preoccupare ancora di più Jesse visto che Rachel stava cominciando ad evitarlo e ad essere più distante.

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Capitolo 3
*** 3 ***


Capitolo 3

Due giorni dopo, Finn era andato a casa di Rachel per studiare insieme. Dopo un paio d’ore erano entrambi esausti e optarono per smettere all’istante e fare altro. Improvvisarono uno dei loro soliti duetti e poi passarono il resto del tempo a parlare
  • Jesse è diventato tremendamente possessivo nei miei confronti, non riesco a capire che gli prenda
  • Già… anche Quinn è strana ultimamente. Non si allontana un attimo e mi sento soffocare
  • … mi sento così anche io!
  • Beh, siamo cresciuti insieme. Era inevitabile che potessimo provare le stesse cose
Dopo quello che disse Finn, restarono entrambi in silenzio e Rachel guardò, poco dopo, Finn con un’espressione sorpresa ma anche sconvolta
  • Forse ho capito perché si comportano così… noi due siamo cresciuti insieme e passiamo molto tempo l’uno con l’altra. Loro…
  • …loro pensano che proviamo qualcosa nel confronti l’uno dell’altra!
Rachel guardò Finn sorpresa: aveva capito quello che lei voleva dire e, come sempre, erano perfettamente in sintonia. Per sdrammatizzare la situazione, Rachel scoppiò a ridere
  • Che sia chiaro, io…
Rachel non riuscì a finire la frase che si ritrovò il viso di Finn pericolosamente vicino al suo. La sua mano, appoggiata sulla guancia, cominciò ad accarezzarle il viso. E i suoi occhi, marroni e profondi, che guardavano dritti nei suoi e poi il suo sguardo scese verso le labbra di Rachel. Erano mesi che pensava a lui e Rachel come una coppia e non desiderava altro che baciarla, essere al posto di Jesse. La mano di Finn continuò ad accarezzarle il viso e scese poi verso il collo: quel contatto fece rabbrividire Rachel, il collo era il suo punto debole e, dopo anni di esperienza con il solletico, Finn lo sapeva benissimo. Infatti, pochi secondi dopo, attaccò dolcemente le sue labbra al collo della ragazza, facendola sobbalzare per la sorpresa.
  • Finn, che stai facendo?
  • Shh… Rachel io… Io credo di essere innamorato di te. Odio vederti insieme a Jesse e questo mi ha fatto capire che tu per me sei più di una sorella
  • No.. Finn non possiamo. Io sono fidanzata con Jesse e tu con Quinn
Le ultime parole di Rachel fecero allontanare Finn, che aveva alzato il viso per parlarle, e gli fecero rendere conto che stava sbagliando tutto. Quello non era il momento adatto, ma non poteva tenersi tutto dentro
  • Hai ragione. Scusami Rachel, sono stato un idiota, è meglio che me ne vada adesso. Ci vediamo lunedì a scuola
Le disse Finn, alzandosi e dandole un bacio sulla fronte prima di uscire dalla camera di Rachel e scendere di sotto andando verso la macchina. Rachel rimase con lo sguardo fisso verso la porta finchè non sentì il rumore della macchina di Finn che piano piano si allontanava da casa sua. Finn era innamorato di lei, non riusciva a crederci. Pensandoci meglio, poi, capì il motivo del suo comportamento quando lei e Jesse si erano messi insieme. Il problema però era uno: cosa provava lei per Finn? Non poteva negare che lo stare così vicina a Finn le fosse piaciuto, e che per un momento aveva sperato che la baciasse, ma lei era fidanzata con Jesse e provava un forte sentimento per quest’ultimo. Come poteva risolvere quella situazione?

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Capitolo 4
*** 4 ***


Capitolo 4


Il lunedì seguente, Rachel arrivò a scuola puntuale: non voleva vedere né Jesse né Finn prima di entrare a scuola. Quel giorno era molto silenziosa rispetto al solito e anche questo la fece riflettere. A metà mattinata, mentre stava andando verso l’aula di spagnolo, incontrò Finn in corridoio. Si salutarono appena, senza guardarsi e quel momento era abbastanza imbarazzante.
  • Rachel possiamo parlare?
Le chiese Finn dolcemente, porgendole la mano
  • Di cosa vuoi parlare? Io non devo dirti niente
Cominciò a rispondergli Rachel, ma lui la prese per il polso portandola nell’aula canto, vuota in quel momento , e chiudendola a chiave
  • Che fai? Finn ti denuncio per sequestro di persona!
Quello che disse Rachel fece ridere di gusto Finn, che prese la mano di Rachel e la fece sedere, sedendosi accanto a lei
  • Rachel io ho bisogno di parlarti. Ti devo qualche… molte, spiegazioni su quello che è successo a casa tua l’altro giorno. Beh, prima di tutto volevo dirti che ho lasciato Quinn e…
  • Tu cosa? Finn state insieme da quasi due anni!
  • Lasciami continuare. L’ho lasciata, e il motivo lo sai benissimo. Io… non smetto di pensare a te per un attimo. So di essere stupido, ma per me sei l’unica e provochi in me certe sensazioni che…
  • Ti prego Finn, basta. Io non posso stare con te. Non provo quello che tu provi per e.. io amo Jesse
  • No, tu non lo ami
  • Scusa!? Ti permetti di contraddirmi? Tu che ne sai che io non lo amo?
Finn non le rispose, si limitò invece ad avvicinare il viso a quello di Rachel rimanendo a pochi centimetri dalle sue labbra
  • Perché anche tu sei innamorata di me… E non dire che per te sono come un fratello, non ci credo. Dai, pensaci. Passiamo molto tempo insieme e ci conosciamo meglio di chiunque altro
  • Siamo cresciuti insieme, mi sembra anche logico
  • No, non è solo quello
Le disse Finn, avvicinando di più le sue labbra a quelle di Rachel, lasciando qualche bacio lì vicino
  • Finn, smettila ti prego. Io non…
Finn non la fece finire di parlare e baciò Rachel. Era un bacio dolce: le labbra di Rachel avevano il sapore di quel lucidalabbra alla fragola che si metteva sempre e a Finn piaceva particolarmente. Rachel era talmente scossa per quel bacio che realizzò quello che era appena successo poco dopo, allontanandosi bruscamente da Finn e alzandosi, rimanendo un po’ lontana da lui
  • Non avevi nessun diritto a baciarmi! Così complichi la mia storia con Jesse! Non posso nascondergli quello che è appena successo
  • Rachel… calmati! Basta non dire nulla. So che per te è difficile visto che sei una pettegola di prima categoria!
Le rispose Finn, ridendo alla fine e facendo ridere anche Rachel
  • Sei più bella quando ridi
  • Vai a quel paese Finn!
Gli rispose Rachel, girandosi e facendo per andarsene, ma venne bloccata dalla mano di Finn attorno al suo polso
  • Che vuoi ancora?
  • Mi son dimenticato di dirti che mamma ti ha invitata a cena stasera e non accetta un “no” come risposta
  • Sai una cosa? Stasera verrò da te, ma vorrei tanto che i nostri genitori non si fossero mai conosciuti così non avrei mai avuto a che fare con te!
  • Ci saremmo conosciuti qui al liceo e, sinceramente, non mi sarei lasciato scappare una ragazza come te!
Le disse Finn, andando ad aprire la porta e facendo arrossire Rachel. Il fascino del quarterback non faceva sconti a nessuno. Prima di uscire, Finn si girò verso di lei e, facendole l’occhiolino, la salutò andando in corridoio verso la prossima lezione.
Rachel rimase lì per un po’, fin quando non passò Jesse mentre faceva avanti e indietro abbastanza confusa.
  • Ehi piccola! Non ti ho vista fuori scuola, pensavo non saresti venuta
  • Ciao Jesse. Ho semplicemente fatto tardi stamattina
  • Rachel Berry che fa tardi… incredibile! Tutto bene?
Rachel annuì e Jesse le diede un bacio, abbracciandola per i fianchi e tenendola stretta a lui. Rachel era a disagio, decisamente, e si staccò dal suo ragazzo congedandosi con un sorriso e uscendo dall’aula, lasciando Jesse senza parole. Fortunatamente la giornata passò in fretta e Rachel tornò finalmente a casa, riposandosi un po’, anche se alla fine crollò addormentata
  • Rachel, tesoro… svegliati o faremo tardi!
  • Che? Oddio… mi sono addormentata! Ma venite anche voi?
  • Mi pare ovvio! Devo raccontare un sacco di cose a Carole e programmare le vacanze estive
  • No… cosa? Faremo le vacanze insieme?
  • Certo, come sempre piccola. È successo qualcosa con Finn?
Rachel rimase in silenzio e scosse la testa, sorridendo a suo padre
  • No, anzi… sono solo un po’ confusa perché mi sono appena svegliata e… Jesse non sarebbe d’accordo
  • Non mi piace quel Jesse. Rachel, lo vedo come torni a casa quando sei con lui e non sei per niente il ritratto della felicità! Non ti fa bene starci insieme.
  • È difficile, papà.. ma ti prometto che ci penserò
Leroy annuì alla figlia e lasciò la stanza dopo averle dato un bacio sulla fronte. Rachel si alzò dal letto e andò a prepararsi, scendendo poco dopo e andando in macchina con i suoi papà verso la casa di Finn. Una ventina di minuti dopo arrivarono davanti casa loro, ma non scesero dalla macchina e lasciarono Rachel parecchio confusa.
  • Perché non scendiamo? Che succede?
Chiese Rachel, ma ebbe la risposta alla sua domanda quando sentì la portiera della macchina aprirsi e Carole e Finn salire in macchina. Rachel salutò la donna e diede uno sguardo compiaciuto a Finn, che ricambiò sorridendo. Dopo una decina di minuti arrivarono davanti ad un ristorante che non avevano mai frequentato e, proprio prima di entrare, Rachel sentì il telefono squillare. Era Jesse, aveva molte cose da spiegargli e, dopo che gli altri entrarono, lei rimase fuori per rispondere
  • Pronto! Come mai mi chiami adesso? È successo qualcosa?
  • Non posso chiamare la mia ragazza quando mi pare che deve essere per forza successo qualcosa?
  • No, hai ragione. Tutto bene?
  • Si, tutto bene ma… Rachel io e te dobbiamo parlare, non credi?
  • Di cosa vuoi parlare? Se è un discorso lungo vorrei sentirlo più tardi. Sono a cena con Finn e sua madre e non vorrei sembrare scortese
  • Finn… ma è possibile che voi due stiate sempre insieme?
  • I nostri genitori dovevano vedersi per parlare delle vacanze e…
  • Ah, così adesso passate le vacanze insieme?
  • Lo abbiamo sempre fatto! Senti Jesse, che problemi hai con Finn? Non puoi proibirmi nulla nei suoi confronti, lo conosco da quando sono nata
  • Non posso proibirti niente? E allora cosa significa quel bacio in aula canto?
  • Cosa? Tu.. ci hai visti?
  • Sai, il tuo “amico” dovrebbe scegliere un’aula senza vetri la prossima volta
  • Non ha significato niente, io non provo niente per lui
  • Si, certo.. sei molto confusa ultimamente e so di per certo che è per lui quindi… Rachel io voglio lasciarti. Non voglio stare con  una persona che è confusa riguardo ai suoi sentimenti
  • Cosa?
  • Già. Ci si vede, Rachel. Ah, non cercarmi
Le rispose infine Jesse, chiudendo la chiamata e lasciando Rachel senza parole e in lacrime. Alla fine ci teneva molto a Jesse e non poteva credere che l’avesse appena lasciata.
Incaricato dai papà di Rachel, Finn uscì per vedere cosa la stesse trattenendo e la trovò sugli scalini mentre piangeva
  • Rachel..
Lei, sentendo la voce di Finn, si alzò e si buttò fra le sue braccia
  • Che è successo? Che ti ha detto quell’imbecille?
  • Ci siamo lasciati, cioè lui ha lasciato me. Ha visto mentre mi baciavi e crede che io provi qualcosa per te
  • E non è così?
  • Finn, ti prego smettila. Io non provo niente per te, ti voglio solamente un gran bene
  • Okay… non insisterò, per stasera almeno. E lui è un grande idiota facendosi scappare una ragazza come te!
  • Direi che dovresti smetterla… tipo per sempre!
  • Ehy! Io non mi arrendo così facilmente. Ti avrò e non mi pentirò di niente di ciò che farò da adesso…
Le disse, prendendo il viso della ragazza dandole un bacio a stampo, guardandola poi divertito
  • … in poi!
  • Hudson sei incorreggibile! Andiamo o ci daranno per dispersi!
Rispose Rachel divertita, rientrando nel ristorante e passando quella serata nel migliore dei modi, dimenticando quello che era successo con Jesse e proponendo varie idee per le vacanze. Finn, da parte sua, mangiava e guardava Rachel divertito e incantato. Lei se ne accorse e schioccò le dita davanti ai suoi occhi
  • Terra chiama Finn! Che ne dici di Los Angeles?
  • Los Angeles? Per quest’estate? Idea fantastica, approvo

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Capitolo 5
*** 5 ***


Capitolo 5

I giorni seguenti, Finn e Rachel arrivavano sempre a scuola insieme, visto che lui l’aspettava ogni mattina sotto casa. Non si poteva dire che qualcosa fra loro due fosse cambiata: erano sempre gli stessi, ma Rachel cominciava a provare davvero qualcosa per lui anche se faceva di tutto pur di nasconderlo. Jesse era tornato a NY, lasciando tutti piuttosto perplessi, e Quinn si era messa con Noah Puckerman, anche lui membro della squadra di football e migliore amico di Finn. Questa cosa non infastidì Finn: sapeva benissimo che Puck andava dietro  a Quinn fin da quando, insieme, frequentavano le medie e poi lui aveva solo un obiettivo,ovvero quello di riuscire a conquistare Rachel.
Tuttavia, fino alla fine dell’anno, i due restarono buoni amici e per entrambi, in qualche modo, andava bene così. Le vacanze estive, quindi, arrivarono in men che non si dica e Rachel era elettrizzata all’idea di passare un mese intero a Los Angeles. Sognava fin da piccola di poter sfondare o ad Hollywood o a Broadway e quello era un ottimo modo per “tastare” il terreno. Aveva la valigie già tutte pronte, e si sarebbe goduta al meglio quel mese dall’altra parte della nazione.  Sia la sua famiglia che quella di Finn si fecero accompagnare in aeroporto in taxi dal momento che, altrimenti, avrebbero dovuto lasciare la macchina lì un mese intero. Il volo durò quasi tre ore: Hiram, Leroy e Carole su tre sedili vicini e Rachel e Finn seduti sugli altri due dall’altra parte dello stretto corridoio. Rachel si era comprata una guida turistica di Los Angeles che, mentre la sfogliava, venne tolta dalle sue mani da Finn
  • Vediamo un po’ cosa possiamo visitare! Hmm, ci sono molte spiagge… spero di incontrare tante belle ragazze!
  • Finn, dai! La stavo leggendo io!
  • Eddai Rachel, non fare la bambina capricciosa! Uh guarda qui! Ci sono gli studi televisivi dell’Universal e della Paramount e… oddio, quanto vorrei essere un attore di Hollywood!
  • Tu un attore di Hollywood? Ma ti sei visto?
  • Si. Sono bellissimo, sexy e molto attraente!
Le rispose, divertito, facendo espressioni da fotomodello senza cedere la guida a Rachel
  • Al massimo ti prendono per la pubblicità della Coca Cola!
  • Hmm… interessante, chissà quante belle ragazze ci sono!
  • Beh, mancano due anni al diploma e dovresti pensare veramente a cosa farne del tuo futuro
  • E tu? Tu cosa vuoi fare?
  • Io…ho due opzioni in realtà – disse Rachel alzando le spalle – o fare l’attrice ad Hollywood o tentare a Broadway
  • Ti vedo più a NY.. sei una star nata, Rachel, non limitarti a fare l’attrice qui. Hai una voce che fa invidia al mondo, pensaci bene!
Rachel non rispose, ma si limitò a guardarlo sorridendo. Finn la conosceva bene e , nonostante non perdesse l’occasione di darle fastidio, voleva solo il meglio per lei. Il resto del viaggio lo passarono a dormire: la  testa di Rachel sulla spalla di Finn, e la testa del ragazzo leggermente appoggiata su quella della ragazza. Ciò che poteva sembrare strano al loro risveglio era che, chissà per quale motivo, le loro mani erano l’una nell’altra. Quando Finn si svegliò se ne accorse, ma tenne la piccola mano di Rachel nella sua finchè anche lei si svegliò e la lasciò facendo finta di niente. Mezz’ora dopo arrivarono all’aeroporto di LA: Rachel era elettrizzata, non avrebbe permesso a niente e a nessuno di rovinarle quella vacanza. L’hotel in cui avrebbero passato quel mese non era molto distante da lì, ma presero comunque un taxi non conoscendo per niente la città in cui si trovavano. I genitori dei ragazzi decisero di restare in albergo a riposarsi, ma Rachel era troppo euforica e voleva uscire, così andò a bussare alla camera di Carole e Finn, e fu quest’ultimo ad aprirle
  • Rachel!
  • Ti prego, accompagnami a fare un giro per LA!
  • Io in realtà…..
  • Okay, grazie! Ci vediamo di sotto fra 5 minuti!
Rachel non diede a Finn nemmeno il tempo di risponderle, ma era contento alla fine di poter passare del tempo da solo con lei. Uscirono dall’hotel con in mano una cartina e si prefissarono un paio di posti in cui andare, per andare alla fine su una delle spiagge più famose.
  • Questa città è fantastica!
  • Concordo. Wooooh, guarda quanto è gnocca quella ragazza!
Alle parole di Finn, Rachel gli diede un leggero pugno sullo stomaco e , poi, decise di stare al suo stesso gioco per vedere la sua reazione
  • Questa città è piena anche di bei ragazzi…
Disse Rachel tenendo lo sguardo fisso e arrossendo quando uno di questi puntò lo sguardo su di lei. Finn se ne accorse e fece girare Rachel nella sua direzione, guardandola negli occhi
  • Quante volte ti devo dire che l’unico ragazzo che ti avrà sarò solo io?
  • E io quante volte devo dirti che non proverò mai niente per te?
  • Se lo dici tu..
Quelle parole fecero ridere Rachel e anche Finn rise con lei, abbracciandola e porgendole poi la mano
  • Nessun impegno. Prometto di essere discreto – cominciò, riferendosi al fatto di doversi tenere per mano – andiamo ?
Rachel mise la sua mano in quella di Finn e, dopo aver annuito, continuò a camminare per le strade di LA incantata. Quando si avvicinava il tramonto, ormai stavano andando verso la spiaggia.
  • Aspetta Finn… farà buio, non ci conviene tornare in hotel?
  • E perderci il tramonto sul mare? Non se ne parla!
Le rispose, andando verso la spiaggia e sedendosi su un telo che avevano portato apposta
  • È bellissimo. Hai fatto bene ad insistere
  • Si, lo so. Sono particolarmente portato  per questo genere di iniziative
  • E sei anche molto modesto, mio caro…
  • Hey! Mi conosci, non dovresti sorprenderti
Rachel lo guardò ridendo e scuotendo la testa, mentre Finn  si stava avvicinando a lei
  • Che fai?
  • Sta ferma…
Finn non disse nient’altro e portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio di Rachel, continuando ad avvicinare il suo viso a quello della ragazza e sentendo il suo caldo respiro sulla sua pelle. Cominciò a sfiorarle il viso con la mano e Rachel chiuse gli occhi a quella sensazione, convinta che ormai aveva già deciso di baciarla
  • Avevi una ciglia, proprio qua!
Le disse, toccandole un punto della guancia e togliendo la ciglia che aveva lì. Rachel riaprì gli occhi un po’ scossa e gli diede una spinta sulla spalla facendolo quasi cadere sulla sabbia e scoppiando a ridere quando Finn la guardò divertito e l’abbracciò.

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Capitolo 6
*** 6 ***


Ciao a tutti!
Scusate il ritardo (enorme) nell'aggiornare la FF, ma fra l'università e i vari viaggi in questi due mesi non sono proprio riuscita a caricare il capitolo nuovo! Spero che vi piaccia e vi piaccia come sta procendendo la storia! :)

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Capitolo 6

La vacanza a Los Angeles stava procedendo davvero bene: la mattina in spiaggia e il pomeriggio in giro per la città. Rachel rimase decisamente folgorata dalla bellezza di Los Angeles e si chiese se, come aveva detto Finn, era davvero Broadway il posto giusto per lei. Questo dubbio la assillò parecchio, tanto da rifiutarsi di andare in spiaggia per poter dare un’occhiata ai vari college, facendosi accompagnare ovviamente da Finn: non voleva aggirarsi per LA tutta da sola
  • Tu sei pazza, lasciatelo dire
  • Come scusa?
  • Stai sprecando una mattinata al mare per vedere i college… e io che non volevo vedere una scuola in questi tre mesi
Rachel fece finta di non ascoltarlo, arrivando davanti all’Actor Studio, nei pressi di Hollywood. Rachel entrò dentro a chiedere informazioni su eventuali audizioni e Finn l’aspettò fuori, seduto su un muretto, osservando ciò che succedeva intorno a lui: non poté fare a meno di seguire con lo sguardo un gruppo di ragazze che, in bikini, si stavano dirigendo verso la spiaggia passando proprio lì davanti e sorrise fra sé e sé. Qualche secondo dopo Rachel uscì dall’istituto
  • Okay, adesso possiamo…. Ma che..?
Si chiese abbastanza confusa vedendo dove stava guardando Finn. Anche se voleva stare a tutti i costi insieme a Rachel, era pur sempre un ragazzo single e poteva guardarsi in giro. Questo, però, provocò qualcosa in Rachel; qualcosa che lei non aveva mai provato… era gelosa.
Per tutto il tragitto fino all’Howard Fine Acting Studio e poi all’Hollywood Actors Studio Rachel rimase in silenzio e Finn, come suo solito, cominciò a stuzzicarla
  • Fai così perché sai di non essere tagliata per fare l’attrice
  • Sta zitto, non sai niente
  • Rachel tutto a posto? È da quando siamo usciti da quell’altro college che te ne stai zitta. E se tu stai zitta, c’è qualcosa che non va. Ti conosco troppo bene
  • Tutto a posto..
  • Dai, cosa c’è? Lo sai che so che stai mentendo
Rachel fortunatamente fu salvata dal loro arrivo ad un altro dei vari college di cui aveva chiesto informazioni. Non aveva assolutamente nessuna intenzione di dire a Finn ciò che aveva provato un’ora prima quando stava guardando delle ragazze. Entrò quindi nel college, stavolta seguita da Finn, e si diresse al centralino
  • Guarda un po’ chi c’è qui… Rachel Berry e Finn Hudson
I due si girarono insieme e, con sorpresa, trovarono un loro amico con cui andavano alle medie, Sam Evans. Rachel gli corse subito incontro abbracciandolo, scusandosi con la segretaria, e Finn fece lo stesso una volta che la ragazza si allontanò da lui
  • Cosa ci fai qui Sam?
  • Sono venuto a dare un’occhiata alle ragazze che ci sono qui e in altri college della città. Valuterò così le più carine per un’eventuale scelta dopo il liceo
Sam, dopo le medie, si era trasferito a LA con i suoi genitori che avevano trovato un lavoro molto redditizio ed erano diventati abbastanza conosciuti lì
  • Voi piuttosto, che ci fate qui?
  • Siamo in vacanza, ma qualcuno oggi ha deciso di perdere una giornata alla spiaggia per girare per i college che ci sono qui
Rispose Finn, indicando Rachel, e facendo ridere Sam
  • Rachel a Hollywood… sai che non ti ci vedo? Per me potresti fare la modella. Hai un fisico mozzafiato, fattelo dire
Rachel sorrise, arrossendo un po’ per i complimenti di Sam e Finn li guardò, alzando un sopracciglio, deciso ad interrompere quello che stava succedendo
  • Io Rachel la vedo bene a Broadway invece. Come attrice e modella è sprecata, secondo me…
  • Se lo dici tu… ascoltate ragazzi, stasera danno una festa per chi frequenta il college, ma sono riuscito a far entrare me e un paio di amici… sarebbe fantastico se veniste anche voi!
  • Perché no? Rachel, che dici?
Rachel ci pensò su un attimo. Lei non era una tipa da discoteca o da feste e, in mezzo a ragazzi decisamente più grandi di lei, non se la sentiva molto
  • Io…
  • Dai, vieni con noi. Ti divertirai!  - la pregò Sam
  • Io… okay, va bene. Verrò con voi!
  • Fantastico, magari è la volta buona che Finn trova la ragazza!
Rachel guardò prontamente in direzione di Finn, che fece la stessa cosa, abbassando lo sguardo.
[…]
La sera, dopo cena, Finn e Rachel si diressero verso il Vault Night Club & Lounge, dove si teneva la festa. Rachel aveva indossato un vestito argentato piuttosto corto e dei tacchi, mentre Finn si era messo semplicemente un paio di pantaloni , una t-shirt e una camicia aperta. Sam li aspettò fuori e rimase quasi folgorato quando vide quanto era bella Rachel. Andò verso di loro salutandoli, senza togliere un attimo lo sguardo dalla ragazza, che era palesemente in imbarazzo.
Entrarono nel locale: Rachel in mezzo ai due ragazzi, che sembravano quasi le sue guardie del corpo, e andarono a sedersi su uno dei divanetti bianchi in pelle del locale, ordinando qualche drink leggero e chiacchierando fra di loro. Dopo una decina di minuti, Sam si alzò invitando i due a ballare. Finn esitò e restò lì, non era molto in grado a ballare e preferiva non esser ricordato a LA come “quello che non sa muovere un piede in pista” e restò a guardare Rachel che, invece, era andata a ballare senza pensarci due volte.
Finn guardò Rachel tutto il tempo, rimanendo quasi rapito dalla naturalezza che metteva mentre ballava, senza essere volgare, e guardando anche parti del suo corpo che “da amico” non avrebbe dovuto guardare. Distolse lo sguardo solo quando una ragazza si fermò in piedi davanti a lui con un drink in mano. Finn la guardò dalla testa ai piedi: era veramente bella e sicuramente ci avrebbe provato con lui tutta la sera.
“Magari è la volta buona che Finn si trova la ragazza!”: furono le parole che rimbombarono nella testa di Rachel quando vide Finn che parlava con quella ragazza, interessato a cosa si stessero dicendo. Quando Finn rivolse lo sguardo verso di lei, si accorse che lo stava guardando, o meglio, stava uccidendo la ragazza al fianco di Finn con lo sguardo. Finn allora decise di provare a farla ingelosire un po’ di più e le sorrise entusiasta, rigirandosi verso la ragazza e avvicinandosi di più a lei, facendo finta di essere interessato. Rachel rimase un attimo a bocca aperta e poi, cercando Sam fra la folla, lo prese per un braccio cominciando a ballare con lui, senza esagerare troppo con i movimenti, a differenza di Sam che non aveva perso tempo a strusciarsi su di lei dopo cinque minuti che stavano ballando.
A Finn non ci volle molto, con la coda dell’occhio, a rendersi conto di quello che stava succedendo in pista. Fortunatamente per lui vide Rachel sussurrare qualcosa a Sam e allontanarsi. Seguì la ragazza con lo sguardo e vide che stava andando verso uno dei terrazzi fuori. Dopo qualche secondo si alzò anche lui, congedandosi dalla ragazza e raggiungendo Rachel fuori.
  • Sei diventato uno stalker adesso?
Gli chiese Rachel, appoggiata alla ringhiera del balcone, vedendo Finn
  • Volevo solo prendere un po’ d’aria… ti sei divertita con Sam in pista prima, eh?
Le chiese lui, cercando di sembrare il più naturale possibile, ma non riuscì a far trasparire un po’ di gelosia.
  • Si, molto. Sam balla molto bene e alla fine son contenta di esser venuta stasera
Gli rispose Rachel: al momento opportuno le sue doti da attrice le erano molto utili
  • E tu… con quella ragazza? Hai fatto colpo?
  • Non lo so… è possibile che sia cotta a puntino
  • E a te non interessa, vero?
Finn era sempre più spaventato dalla capacità di Rachel di leggerlo come un libro aperto e si limitò a scrollare le spalle.
  • Che senso avrebbe impegnarsi con una ragazza di LA, se poi io torno a Lima e dovrei farmi km per raggiungerla?
Rachel non rispose e si limitò ad annuire, dando ragione a Finn e sentendosi anche un po’ più sollevata. Sorrise al ragazzo e poi si staccò dal balcone per ritornare dentro
  • E adesso dove vai?
  • Beh, pensavo di tornare dentro… non è molto carino restare qua fuori mentre Sam, che ci ha permesso di venire, è dentro e magari ci sta aspettando
Gli rispose Rachel. Non vedendo alcuna reazione da parte del ragazzo si girò e fece per andare, ma si sentì subito fermare da Finn per un braccio e, cercando di mantenere l’equilibrio, si ritrovò faccia a faccia con Finn. Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata. Com’era possibile che Finn potesse farle quell’effetto?
  • Che c’è?
  • Non tornare dentro
  • Ma Sam…
  • Rachel… che mi importa di Sam! Se sono qui stasera è per stare un po’ insieme a te, da soli, ma è difficile se tu vuoi continuamente tornare dentro per stare insieme al biondino
  • E cosa mi dici della ragazza che ci provava prima con te?
  • Quello era solo per farti ingelosire un po’
Le disse Finn con un sorrisetto, spostando le mani sui fianchi di Rachel e guardandola negli occhi. Sentendo le mani di Finn sui suoi fianchi, Rachel si avvicinò un po’ di più  a lui e restò a guardarlo negli occhi, prima di abbassare lo sguardo un po’ imbarazzata. Finn le tirò su il viso e le sorrise.
  • Che dici se andiamo a fare un giro?
Rachel annuì semplicemente e, dopo aver salutato Sam, uscì con Finn dal locale cominciando a passeggiare per le vie di LA, arrivando fino al lungomare e godendosi quell’aria fresca e rilassante.

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Capitolo 7
*** 7 ***


Capitolo 7
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Ciao a tutti! Scusate l'immenso ritardo con cui aggiorno la FF, ma fra l'Università e tutto il resto non ho avuto più tempo o fantasia... finchè, rileggendo la storia questa sera,  mi son venute alcune idee per continuarla. Non so quando arriverà il prossimo capitolo, ma spero che questo vi piaccia!!
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La mattina dopo Rachel si svegliò di buon umore; la serata che aveva passato insieme a Finn dopo la festa era stata una delle migliori da quando erano a Los Angeles. Appena sveglia, Rachel rimase a fissare il soffitto, sorridendo mentre ricordava ogni momento della sera precedente.
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Appena usciti dal locale, avevano cominciato a camminare per il lungomare e, dopo un po’, Finn la trascinò sulla spiaggia, dove  Rachel si tolse i tacchi per riuscire a camminare senza problemi, tenendo le scarpe con una mano. Cominciarono a camminare in riva al mare e Finn ad un certo punto le prese la mano. Rachel non disse nulla, non voleva protestare per poi rovinare quel momento ma, anzi, voleva godersi quei minuti che stava passando con una persona che piano piano stava diventando molto più di un amico  o di un fratello per lei.
  • Oddio Finn… guarda che ora si è fatta, non credi che dovremmo tornare a casa?
  • Forse…
Le rispose Finn e Rachel si fermò, guardandolo confusa ma allo stesso tempo divertita. Finn si avvicinò quindi a lei, accarezzandole il viso con una mano e tenendola vicino a lui con l’altra. Rachel sapeva benissimo quello che stava per succedere e quella volta non si tirò indietro; sapeva che era il momento perfetto per abbandonarsi completamente ai suoi sentimenti nei confronti di Finn. Lui, dopo qualche secondo, avvicinò il viso a quello di Rachel, lasciandole qualche bacio delicato vicino alle labbra e, dopo, spostandosi su di esse, baciando Rachel con tutto quel sentimento che provava per lei. Rachel ricambiò quel bacio e, quando sentì la lingua di Finn chiedere il “permesso” , Rachel lasciò che Finn approfondisse il bacio. Non riusciva a descrivere quel tipo di sensazioni, non aveva mai provato con nessuno quello che stava provando in quel momento e, quando finirono di baciarsi, Rachel sorrise sulle labbra di Finn spostando poi il suo sguardo sui suoi occhi.
  • Te l’ho detto che saresti stata mia prima o poi
  • Sai che odio darti ragione!
Risero entrambi. Essere cresciuti insieme dava loro anche il privilegio di capirsi e ridere insieme, prendendosi un po’ in giro a vicenda, senza offendersi.
  • Possiamo tenerlo segreto? Solo fino a quando non torniamo a casa… non voglio che i nostri genitori si preoccupino di cosa possa succedere di male mentre siamo in vacanza
  • Certo… mamma e i tuoi papà non sapranno niente… fino al nostro ritorno a Lima, promesso!
Le rispose Finn, sollevando l’animo di Rachel alla quale diede un altro bacio prima di incamminarsi verso l’hotel. Visto che poi Rachel non aveva voglia di rimettersi i tacchi, Finn la prese in braccio portandola fino all’hotel, come una vera principessa. Continuarono a stuzzicarsi e fare battute, cercando di non ridere fragorosamente, fino a quando raggiunsero la porta della camera di Rachel.
  • Buonanotte, piccola
Le disse Finn, dandole un bacio piuttosto lungo e sorridendo a Rachel quando la vide arrossire
  • Buonanotte Finn, a domani
Disse infine Rachel entrando in camera e mettendosi a letto.
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Quando scesero a fare colazione, Rachel e Finn si rivolsero qualche sorriso senza togliere lo sguardo l’uno dall’altra per tutto il tempo.
  • Tutto bene voi due?
Chiese Hiram quando si accorse che erano diventati anche abbastanza silenziosi e cominciò a chiedersi cosa avessero combinato la sera precedente per essere così silenziosamente felici
  • Eh? Si, si… tutto bene. Ieri siamo rientrati un po’ tardi e siamo stanchi… quella festa è stata veramente strepitosa!
Rispose prontamente Rachel, che si inventò la scusa della festa per giustificare il loro silenzio. Hiram fece finta di crederci e poi, per vedere se stessero raccontando la verità, decise di far finta di nulla, continuando a parlare con Leroy e Carole sulle cose da fare mentre erano ancora lì
  • Rachel, hai più sentito…come si chiamava già? Ah, si, hai più sentito Jesse?
Subito il sorriso sui visi di Rachel e Finn scomparve e quest’ultimo rimase irrigidito alla domanda del padre di Rachel alla ragazza. Hiram capì di aver fatto centro, confermando che quei due stavano nascondendo qualcosa
  • No, papà, non sento più Jesse da quando ha deciso di mollarmi e poi perché me lo chiedi dopo mesi che è successo? Non rovinarmi questi ultimi giorni qua, per favore!
  • Uh come siamo nervose.. era solo una domanda, magari eri così felice perché vi sentivate di nuovo
  • No, assolutamente…
  • E allora come è andata la festa ieri?
  • Bene… bene… ho… ho conosciuto un ragazzo ieri
Disse Rachel, più che altro per mascherare la cosa ma ricevendo lo sguardo sorpreso di Finn, che era rimasto quasi sconvolto dall’affermazione della ragazza
  • Lo sapevo che l’amore c’entrava qualcosa! E tu, Finn? Hai conosciuto qualcuna ieri?
  • Io.. si, anche io e credo di aver fatto colpo su qualcuno
  • Ma sapete entrambi che le storie a distanza non funzionano!
  • Hiram, smettila di parlare così a questi poveri ragazzi – intervenne Leroy, che aveva capito le intenzioni del marito – vogliono sperimentare nuove storie, che lo facciano, ma l’importante è che sappiano a che rischi vanno incontro
  • Lo so benissimo a che rischi vado incontro, papà, grazie..ma so badare a me stessa
  • Si, anche io… so già cosa devo fare con quella ragazza
Disse Finn, sperando poi che il discorso si chiudesse lì. Ma quando uscirono dalla sala, Carole cominciò a riempire Finn di domande e lui si fermò appena davanti alla porta principale, lasciando andare su la madre per prepararsi e facendo cenno a Rachel di raggiungerlo, la quale, dopo aver detto ai genitori che li avrebbe raggiunti, raggiunse Finn sedendosi accanto a lui sul dondolo
  • Dici che hanno capito tutto?
  • Ti sei inventata quella storia salvandoci, non hanno capito nulla
  • Ho una buona fantasia, lo devo proprio ammettere!
  • Si, assolutamente… e sentiamo, chi sarebbe questo ragazzo, l’ho conosciuto anche io?
  • Oh… si, lo hai conosciuto anche tu e ci hai parlato tanto, tanto tempo
  • Devo fargli la ramanzina su come trattare la mia “sorellina”?
A quella domanda Rachel scoppiò a ridere, seguita da Finn. Sapevano quanto fosse difficile nascondere la loro storia per quei giorni. Erano all’inizio ancora, quindi qualunque cosa facessero, la dovevano fare stando attenti a non incontrare i genitori.
  • Dici che dobbiamo salire? O penseranno che abbiamo mentito
  • Perché, non l’abbiamo fatto per caso?
  • Finn dai, alzati e andiamo!
Rachel gli tese la mano e Finn la prese, alzandosi e andando con lei verso l’ascensore. Entrarono dentro, schiacciando il tasto del loro piano ma, ad un piano di distanza, Finn fermò l’ascensore
  • Ma sei pazzo?
Gli chiese Rachel, ma si trovò placcata addosso alla parete, con il viso di Finn vicino al suo. Il ragazzo la guardò divertito, scendendo poi verso il suo collo e dandole qualche bacio, forse soffermandosi un po’ troppo su un punto sul quale lasciò un segno lievemente visibile
  • Finn… con questo segno hai completamente fatto sì che capiscano tutto quanto
  • Nah… puoi dire che è stato quel ragazzo, com’è che si chiama?
  • Sei un idiota
  • Shh
Finn alla fine si avvicinò alle sue labbra, dandole un bacio abbastanza passionale, sentendo il bisogno di Rachel, felice del fatto che finalmente era riuscita a conquistarla e a far sì che diventasse la sua ragazza
  • Finn… andiamo!
Disse Rachel, sfuggendo dalla presa di Finn e schiacciando il pulsante per salire verso il piano. Quando arrivarono, si diedero un ultimo bacio prima che si aprissero le porte dell’ascensore e ognuno andò nella rispettiva camera per cambiarsi per poi scendere in spiaggia tutti insieme.

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Capitolo 8
*** 8 ***


La parte più bella di quella relazione segreta era appunto il “segreto”. Per qualche strana ragione, vedersi di nascosto per quei 5/10 minuti o uscire la sera facendo finta di uscire insieme ad amici conosciuti a Los Angeles, rendeva tutto ancora più bella. 

 

I giorni comunque passarono. Quel sentimento che c’era fra Finn e Rachel continuava a crescere. E in un batter d’occhio arrivò la fine delle vacanze, il che significava tornare a Lima e affrontare il discorso con i genitori. 

 

Per tutto il viaggio in aereo, Finn e Rachel fecero attenzione a non dare segni, dato che i loro genitori erano seduti dall’altra parte del corridoio e da qualche giorno erano diventati più curiosi del solito. Sarebbe stato difficile dire la verità ai loro genitori, sperando che non cambiasse nulla nella loro amicizia e che, soprattutto, accettassero la relazione. Con tutti quei pensieri nella testa, il viaggio sembrava non finire mai e, una volta arrivati a casa, entrambi decisero di affrontare il discorso il prima possibile. 

 

•Rachel• 

 

  • papà, papino... devo parlarvi un attimo. Sono successe delle cose quest’estate e vorrei tanto parlarvene. 
  • Certo Rachel, tesoro... cosa è successo? Stai bene?
  • Si, si... sto bene. Anzi, benissimo direi. Quello di cui vi devo parlare riguarda me... e Finn. Sapete, era già da qualche mese prima di partire che fra noi c’era qualcosa. Io in realtà non l’ho capito finché non siamo arrivati a Los Angeles. E, la sera della festa insieme a Sam, io e Finn... ecco... abbiamo deciso di provarci e ci siamo messi insieme 

 

Hiram e Leroy rimasero entrambi in silenzio. Non sapevano cosa dire. Non sapevano se, a lungo andare, quel sentimento che c’era fra i due ragazzi avrebbe portato a qualcosa di bello o, al contrario, qualcosa di brutto. In fondo si conoscevano da quando erano piccoli e sarebbe stato brutto che la loro amicizia finisse per una tal sciocchezza. Tuttavia, entrambi avevano notato quanto Rachel fosse felice in quei giorni e, finalmente, avevano dato un nome e un volto alla ragione di così tanta felicità. 

 

  • vi prego ditemi qualcosa...
  • Rachel, tesoro... tu e Finn vi conoscete da moltissimo tempo, siete cresciuti insieme e, forse, questa relazione era già scritta nel destino. Non nascondiamo che siamo un po’ scettici su quello a cui porterà questo vostro rapporto e, soprattutto, se dovesse finire male. Ma siamo consapevoli che Finn ti rende felice come non ti vedevamo da molto tempo. Per cui hai la nostra benedizione. Vogliamo che tu sia felice e i tuoi papà saranno sempre disponibili per te. Ti vogliamo bene e ci mancava vedere quel sorriso sul tuo viso...

 

I papà di Rachel non fecero in tempo a finire di parlare che si trovarono fra le braccia della loro figlioletta. 

 

Rachel sta così felice. Non si aspettava per niente che i suoi papà accettassero così facilmente e fossero felici di vederla finalmente sorridere. 

 

  • Finn •

 

Appena arrivati a casa, Finn chiese a sua mamma di fermarsi un attimo nel salone perché doveva parlarle di una cosa molto importante. 

 

  • mamma... c’è una cosa che devo dirti ed è molto importante 
  • Finn tesoro, dimmi tutto
  • Ecco... tu sai che all’inizio di quest’anno ho rotto con Quinn. Non andavamo più d’accordo e lei era estremamente gelosa
  • Gelosa? E di chi?
  • Lei... era gelosa di quello che c’era tra me e Rachel. Cioè... non che ci fosse chissà cosa ma tu sai che tra me e lei c’è un legame molto profondo
  • Certo... siete cresciuti insieme
  • Ecco... col tempo questo legame è diventato molto, molto, profondo e mentre eravamo a Los Angeles abbiamo deciso di provare ad avere un rapporto “più serio”... l’ho baciata e ci siamo messi insieme. 
  • Oh mio Dio! Finn ma davvero?

 

La domanda che gli rivolse Carole, sebbene potesse sembrare contraria a quello che c’era fra i due ragazzi, in realtà era espressione di una grande gioia. Sapeva in fondo che quei due sarebbero finiti insieme e che avrebbero condiviso una parte della loro adolescenza e il futuro insieme. Per questo abbracciò finn prima che questo potesse rispondere. 

 

  • finn, amore mio... sai che adoro Rachel e sono davvero contenta che abbiate deciso di darvi una possibilità! Non ti nascondo che ci ho sempre sperato e... ammetto che quella biondina non mi piaceva per niente! 
  • Mamma... ti voglio bene!

 

E restarono così per degli interminabili minuti. Uno fra le braccia dell’altra. Finn amava da morire sua madre. Si era fatta in quattro da quando suo padre era morto, ovvero da sempre, e per lui era la figura di riferimento più importante della sua vita. Non avrebbe mai voluto deluderla, e sperava a quel punto che fra lui e Rachel le cose andassero bene ogni giorno che passava. 

 

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Capitolo 9
*** 9 ***


Le vacanze finirono e il terzo anno di liceo cominciò. Finn e Rachel avevano deciso di iscriversi insieme al Glee club; solo loro due fino ad allora sapevano quanto le loro due voci fossero incredibilmente fantastiche insieme e quella era un’opportunità per dimostrarlo e, ovviamente, per passare più tempo insieme possibile (come se già non passassero molto tempo insieme). Tutti ormai sapevano che facevano coppia fissa e molti, nella scuola, “facevano il tifo” per loro e li ammiravano moltissimo. 

 

Tra di loro andava infatti a gonfie vele: non dovevano più nascondersi, ne dai loro genitori ne a scuola, e questo dava loro ampia libertà di esprimere l’affetto che provavano l’uno nei confronti dell’altra. 

 

I mesi passarono velocemente: il Glee club, con finn e Rachel a capo e come coppia fondamentale nelle gare, era arrivata fino alle nazionali, che quell’anno si sarebbero tenute a New York. I ragazzi lavoravano mattina e pomeriggio per essere il più perfetti possibile: erano campioni in carica da anni e non potevano deludere le aspettative del pubblico. 

 

Quindi, arrivato il momento, la squadra del Glee partì per questo viaggio piena di speranza, ma anche paura e ansia di non farcela. Rachel soprattutto. Era una di quelle artiste che puntavano sempre alla perfezione e nulla doveva andare male. 

 

Una volta arrivati a New York, per Rachel fu immediatamente un colpo di fulmine: ora sapeva qual era il posto a cui apparteneva. Al contrario, Finn puntava più sulla carriera di attore e trasferirsi quindi nella soleggiata Los Angeles. Ovviamente non ne avevano ancora parlato, sapevano entrambi che sarebbero iniziate le prime discussioni se avessero accennato all’argomento, soprattutto ora che Rachel aveva le idee ben chiare.  I ragazzi provavano tutti i giorni precedenti alla gara per tutto il giorno, fino a quando il giorno tanto atteso arrivò. Inutile dire che i ragazzi delle Nuove Direzioni furono i migliori e, proprio per questo, vinsero anche quelle nazionali, guadagnandosi il rispetto di tutta la scuola. 

 

L’ultimo giorno a New York fu dedicato alla visita libera della città. Finn e Rachel si presero del tempo per stare da soli loro due. 

 

Mentre camminavano, Rachel era parecchio silenziosa. Stava pensando al suo futuro, a quella città, ma soprattutto a quanto sarebbe stato difficile separarsi da finn una volta divisi. 

 

  • ehi, cos’hai?
  • Eh?
  • Sei piuttosto silenziosa e non è da te. Abbiamo vinto le nazionali Rachel! Non sei un minimo entusiasta? 
  • Si... si, scusami. Devo ancora realizzare che in un solo anno io e te abbiamo portato la nostra squadra alla vittoria. È stato un grande successo...

 

Finn sapeva che c’era altro che Rachel non gli voleva dire, la conosceva fin troppo bene. A volta infatti essere cresciuti insieme si rivelava un punto a vantaggio in questo senso. 

 

  • vieni qua...

 

Disse finn, sedendosi sulla prima panchina che incontrarono lungo la passeggiata a central park

 

  • so che c’è qualcosa che ti passa per la testa e che non vuoi dirmi, ma ehi... sono qua, qualsiasi cosa mi dirai mi andrà bene. Basta che non mi lasci, non potrei sopportare il viaggio di ritorno altrimenti 

 

Le disse, scherzando alla fine, solo per vedere un sorriso spuntare sul viso della ragazza (cosa che gli riuscì almeno per un paio di secondi). Rachel non rispose subito. Non sapeva come affrontare il discorso e non sapeva come l’avrebbe presa finn. Alla fine si prese coraggio. 

 

  • Credo di aver trovato “il mio posto”... dopo il diploma voglio trasferirmi a New York, Finn... 

 

Dopo questa rivelazione, Finn rimase in silenzio per qualche secondo. Sapeva che in fondo si trattava di questo, ma non pensava che avrebbe subito pensato al momento in cui si sarebbero dovuti separare. 

 

  • Te lo dico fin da quando eravamo bambini che sei un’artista straordinaria e che New York sarebbe stato il posto giusto per te. Non ti nego che l’idea di dovermi separare da te mi faccia star male già da tempo... già... è già da un po’ che ci penso e, fidati, quello sarà un momento terribile e spero che arrivi il più tardi possibile, ma... 

 

Cominciò a dire finn, fermandosi ad un certo punto sia per riprendere fiato che per prendere il coraggio di andare avanti 

 

  • ... io ti amo, Rachel, e voglio solo il meglio per te. Se siamo destinati a stare insieme, troveremo il modo, anche se ci troviamo nelle due coste opposte della nazione.

 

Rachel rimase sorpresa quando Finn le confessò di amarla e un piccolo sorriso si fece spazio sul suo viso fino a quel momento dominato dalla tristezza. 

 

  • Anche io ti amo, Finn, più di qualsiasi cosa... è solo che l’idea di dover stare senza di te per chissà quanto tempo mi spaventa... le relazioni a distanza non sono facili. E se poi dovessi incontrare qualche ragazza migliore di me? 
  • Non succederà mai... ci ho messo così tanto tempo a conquistarti, non ci sarà mai nessuno alla tua altezza o migliore di te. Rachel Berry è la mia stella, e quando sarà il momento potremmo stare per sempre insieme, se me lo permetterai 
  • Hmm.. non so se potrei sopportarti per così tanto tempo, ma ci proverò. 

 

Gli rispose Rachel, aggiungendo quelle parole per sdrammatizzare la situazione. Essere fidanzata con Finn, il suo migliore amico, le dava una sicurezza che non tutti erano stati in grado di trasmetterle. 

 

  • abbiamo ancora un anno, comunque... godiamocelo e pensiamo al peggio solo quando sarà il momento, ok? 

 

Rachel annuì e si scambiarono un bacio dolce, non urgente... quasi come se con quel bacio si fossero ripromessi il “per sempre”.

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Capitolo 10
*** 10.1 ***


*New York - 2 anni dopo*

 

Rachel camminava per le strade di New York, ormai appartenente a quel luogo così magico e allo stesso tempo caotico. Quella città era davvero magica: non solo ti faceva sentire a casa, ma riusciva anche a far avverare i tuoi sogni. 

 

Ebbene sì, alla fine Rachel era entrata alla NYADA, uno dei college più prestigiosi per quanto riguardava le arti drammatiche. Insomma, lei era sempre appartenuta a quel mondo. L’unico tasto dolente era stato non avere accanto Kurt, il suo migliore amico, per i primi mesi in cui si trovava lì. Poi, magicamente, Kurt l’aveva raggiunta, era entrato alla NYADA e condividevano un piccolo loft a Brooklyn. 

 

Quell’anno era stato particolarmente difficile, da una parte, per Rachel. Aveva dovuto rinunciare a Finn, che non solo l’aveva praticamente spinta ad andare a New York senza di lui, ma era dall’altra parte del paese e, a causa della lontananza e incomprensioni irrisolvibili, avevano deciso di porre fine alla loro relazione. Un colpo duro per Rachel: Finn era da sempre la sua spalla su cui piangere, il miglior amico con cui ridere e la persona con cui aveva dei ricordi bellissimi. Ricordi che facevano parte di tutta la sua vita, dato che avevano passato l’intera infanzia e adolescenza insieme. 

 

Ma Rachel si era ripresa. Aveva usato questo evento come un punto di forza. Si era fatta valere al college e ora era una delle allieve più ammirate e rispettate fra tutti. Certo, non era facile, proprio per niente, ma Rachel cercava di metterci sempre tutta se stessa e dare il massimo. Aveva anche tentato di rifarsi una vita, ma nessuno, nessuno, era all’altezza di Finn. Forse il punto era proprio questo: doveva cercare qualcuno che fosse diverso da lui. Qualcuno che non le ricordasse lui. Qualcuno che la facesse ricominciare da zero. 

 

Infatti, nelle ultime settimane stava frequentando un ragazzo della NYADA, Brody, con cui c’erano stati anche dei baci. Ma nulla di più, Rachel non si sentiva ancora pronta a lasciarsi andare completamente con un’altra persona. 

 

[...]

 

Un giorno, facendo un po’ di jogging a Central Park, si era fermata al chiosco per prendere una bottiglietta d’acqua e riempire così la sua borraccia. Non si sarebbe mai aspettata che dall’altra parte del chiosco c’era proprio lui, Finn. In un primo momento pensava di aver avuto un’allucinazione, ma quando si rese conto che era Finn in carne ed ossa, decise di girare i tacchi e continuare a correre. 

 

Ovviamente, Finn fu più veloce di lei. La raggiunse da dietro e le toccò dolcemente la spalla. 

 

  • Ehi, newyorkese. Non si saluta?

 

Le disse Finn, cercando di sdrammatizzare come al suo solito. Ma Rachel non era divertita, anzi. Come poteva Finn essere a New York e non averle detto nulla? E da quanto tempo, soprattutto? 

 

Rachel si girò. Lo guardò dalla testa ai piedi con uno sguardo ben poco felice, ma decise che non gli avrebbe tolto il saluto. Finn era troppo importante per lei. 

 

  • ciao, Finn... cosa... cosa ci fai qui a New York?

 

  • oh, sì giusto... beh, sono qui per un tirocinio. A Los Angeles mi hanno proposto varie opzioni e, sapendo che tu eri qua, ho deciso di fare qualche mese di tirocinio all’Actor Studio. Volevo farti una sorpresa, in realtà, ma per quanto Central Park sia così immenso, sono riuscito a trovarti qua e... beh, sorpresa!!!

 

Rachel era confusa, ma quando Finn smise di parlare non fu facile trattenere una piccola risata. Alla fine era contenta e se Finn voleva farle una sorpresa, forse non era il caso di preoccuparsi del fatto che non volesse contattarla. 

 

  • mi sto vedendo con qualcuno 

 

Disse Rachel, forse un po’ troppo bruscamente. Finn, infatti, ci rimase di sasso. Le fece solo cenno di sedersi sulla panchina più vicina, convinto che sarebbe svenuto da un momento all’altro. 

 

  • ok. Dovevo aspettarmelo... ma non ci hai messo molto a rifarti una vita, wow. 
  • Finn...
  • No, Rachel. Non ho il diritto di criticare le tue scelte. Scusami. Voglio solo che tu sia felice, e se questo comporta dover rinunciare a te, sarà quel che farò. In fondo, non starò qui a New York per sempre, non posso pretendere di averti tutta solo per me. Non sarebbe giusto nei confronti di...?
  • Brody. È un ragazzo che studia alla NYADA
  • Ovviamente... dovevo aspettarmi anche che trovassi qualcuno con la tua stessa ambizione. Ma fammi dire solo una cosa: tu sei speciale Rachel. Non farti eclissare da lui. Sei una stella, e come tale devi brillare. E in qualsiasi momento tu abbia bisogno del mio aiuto, ti basta solo chiedere. In fondo sei la mia migliore amica, nonostante come sia andata fra noi

 

Rachel aveva le lacrime agli occhi: quello che Finn le aveva detto l’aveva rassicurata, e non poco. Finn sapeva che Rachel era stata sempre molto insicura di se stessa, e sapere di averlo al suo fianco, anche solo come migliore amico, l’aveva decisamente tranquillizzata. 

 

Si buttò fra le sue braccia, senza dire nulla. Con Finn non ce n’era mai stato bisogno. 

 

  • quindi... l’Actor Studio eh? 
  • Eh si. Non uccidermi, so che me l’avevi proposto un anno fa, ma sai che ho sempre avuto un debole per Los Angeles. 
  • Certo. Sono felice per te Finn, davvero. E sono contenta che tu sia qui. Sai che vivo insieme a Kurt? Abbiamo un piccolo loft a Brooklyn e siamo riusciti a trasformarlo in una mezza casa un po’ decente. 
  • Sono contento, davvero. Vorrà dire che a lui potrò fare davvero una sorpresa sbucando da dietro una porta o qualunque altra cosa. Che ne dici? Ricominciamo a camminare? Mi si atrofizzeranno le gambe altrimenti 

 

E così si alzarono e si raccontarono tutto quello che era successo loro in quei mesi in cui non si erano più sentiti, dopo la rottura. Finn si offrì di riaccompagnare Rachel a casa. 

 

Una volta arrivati al portone, la situazione si fece un po’ tesa. Nessuno dei due sapeva come salutarsi. In una situazione normale, si sarebbero dati un bacio o si sarebbero abbracciati senza lasciarsi. Ma quella non era una situazione normale: si erano lasciati, e Rachel si vedeva con Brody. 

 

Alla fine, Finn si avvicinò a lei e decise di stringerla in un abbraccio. In fondo, quello che li legava era qualcosa che andava ben oltre ciò che si poteva spiegare. 

 

  • ehm... anche se ti stai vedendo con quel Brody, digli che io e te siamo destinati a stare insieme. Per cui... 
  • ma al parco avevi detto... 
  • lo so cosa avevo detto, ma sai anche che ti ho sempre amata e farò di tutto pur di riaverti 

 

Rachel non disse nulla. Rimase in silenzio per qualche secondo prima di districarsi dall’abbraccio e guardare Finn 

 

  • Grazie per avermi riaccompagnata. Ci sentiamo, Finn 

 

E si chiuse la porta dietro alle spalle.

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Capitolo 11
*** 10.2 ***


*Finn PoV- 2 anni dopo*

 

Finn si trovava a Los Angeles: aveva sempre sognato di poter vivere in quella città meravigliosa. Libertà, era la parola che più descriveva Los Angeles. Le spiagge, I Luna Park, i mille studi cinematografici, le scalate per poter raggiungere la famosa scritta “Hollywood” e per mantenersi in forma. Non poteva chiedere di meglio, o forse sì. 

 

Era entrato in uno dei college più prestigiosi per quanto riguardava il cinema: il The Los Angeles Film School. E, fin da subito, strano a dirsi, si era messo sotto e si era impegnato dando tutto se stesso. Questo impegno fu notato dai professori e dal direttore del college e, un giorno, venne convocato per poter svolgere un tirocinio in un college affiliato in un altro stato del Paese. Aveva un bel po’ di possibilità fra cui scegliere, ma quella che gli saltò subito all’occhio fu l’Actor Studio di New York. 

 

L’Actor Studio. Quel college per cui Rachel aveva tanto insistito prima del diploma. Per poter andare a New York insieme, per poter stare con lui per sempre. Ma le cose non andarono così. Finn aveva da sempre il pallino per la California, e Rachel lo sapeva bene. Per cui decise di prendere una decisione estrema e, il giorno dopo il diploma, la costrinse a prendere il treno per New York. Da sola, senza di lui. Così doveva essere, e se erano davvero destinati a stare insieme, prima o poi avrebbero trovato il modo. 

 

Purtroppo però le cose non andarono bene fra di loro. La distanza di certo non aiutava. Finn era geloso della gente con cui usciva Rachel, e Rachel era gelosa della gente con cui usciva Finn. Non riuscivano più ad andare d’accordo, a trovare un punto di incontro per fare pace e continuare la loro storia. Per cui, decisero che sarebbe stato meglio lasciarsi. Consapevoli comunque dell’amore che provavano l’uno per l’altra. 

 

Ma, di fronte a quel catalogo, Finn non ci pensò due volte. Scelse l’Actor Studio. Avrebbe frequentato il tirocinio a New York. Sarebbe andato da Rachel e, forse, sarebbe riuscito a riconquistarla. 

 

[...]

 

Un giorno, facendo un po’ di jogging a Central Park, si era fermato al chiosco per prendere una bevanda. Non si sarebbe mai aspettato che dall’altra parte del chiosco c’era proprio lei, Rachel. Si accorse di lei in un momento in cui la ragazza aveva lo sguardo altrove, pensierosa. Era bellissima, ma non sapeva come poter approcciarsi a lei. Era quello il momento giusto? Ovviamente, quando Rachel si girò di scatto e fece per andarsene, capí che non poteva aspettare oltre. Non poteva permettersi un’ulteriore incomprensione. Per cui, pagò velocemente, e la seguí. La raggiunse da dietro e le toccò dolcemente la spalla. 

 

  • Ehi, newyorkese. Non si saluta?

 

Le disse, cercando di sdrammatizzare come al suo solito. Rachel non sembrava molto convinta ma si girò, lo guardò dalla testa ai piedi con uno sguardo ben poco felice, e Finn non sapeva proprio cosa aspettarsi. 

 

  • ciao, Finn... cosa... cosa ci fai qui a New York?

 

  • oh, sì giusto... beh, sono qui per un tirocinio. A Los Angeles mi hanno proposto varie opzioni e, sapendo che tu eri qua, ho deciso di fare qualche mese di tirocinio all’Actor Studio. Volevo farti una sorpresa, in realtà, ma per quanto Central Park sia così immenso, sono riuscito a trovarti qua e... beh, sorpresa!!!

 

Rachel sembrò confusa, ma quando Finn smise di parlare la vide ridere fra se e se. Se c’era una cosa a cui Finn non poteva rinunciare era vederla felice. E in quella situazione, quella sua risata riuscì ad ammorbidire la tensione che si era creata inizialmente. 

 

  • mi sto vedendo con qualcuno 

 

Disse Rachel, forse un po’ troppo bruscamente. Finn, infatti, ci rimase di sasso. Le fece solo cenno di sedersi sulla panchina più vicina, convinto che sarebbe svenuto da un momento all’altro. 

 

  • ok. Dovevo aspettarmelo... ma non ci hai messo molto a rifarti una vita, wow. 
  • Finn...
  • No, Rachel. Non ho il diritto di criticare le tue scelte. Scusami. Voglio solo che tu sia felice, e se questo comporta dover rinunciare a te, sarà quel che farò. In fondo, non starò qui a New York per sempre, non posso pretendere di averti tutta solo per me. Non sarebbe giusto nei confronti di...?
  • Brody. È un ragazzo che studia alla NYADA
  • Ovviamente... dovevo aspettarmi anche che trovassi qualcuno con la tua stessa ambizione. Ma fammi dire solo una cosa: tu sei speciale Rachel. Non farti eclissare da lui. Sei una stella, e come tale devi brillare. E in qualsiasi momento tu abbia bisogno del mio aiuto, ti basta solo chiedere. In fondo sei la mia migliore amica, nonostante come sia andata fra noi

 

Quelle parole costarono molto a Finn. La amava con tutto se stesso, l’avrebbe voluta di nuovo al suo fianco. Ma se Rachel voleva andare avanti, chi era lui per impedirglielo? Voleva comunque rassicurarla che lui ci sarebbe stato sempre: erano cresciuti insieme e sarebbe stato da stupidi buttare via quello che si era creato negli anni.  Rachel si buttò fra le sue braccia, senza dire nulla. Tra di loro non ce n’era mai stato bisogno. 

 

  • quindi... l’Actor Studio eh? 
  • Eh si. Non uccidermi, so che me l’avevi proposto un anno fa, ma sai che ho sempre avuto un debole per Los Angeles. 
  • Certo. Sono felice per te Finn, davvero. E sono contenta che tu sia qui. Sai che vivo insieme a Kurt? Abbiamo un piccolo loft a Brooklyn e siamo riusciti a trasformarlo in una mezza casa un po’ decente. 
  • Sono contento, davvero. Vorrà dire che a lui potrò fare davvero una sorpresa sbucando da dietro una porta o qualunque altra cosa. Che ne dici? Ricominciamo a camminare? Mi si atrofizzeranno le gambe altrimenti 

 

E così si alzarono e si raccontarono tutto quello che era successo loro in quei mesi in cui non si erano più sentiti, dopo la rottura. Finn si offrì di riaccompagnare Rachel a casa. 

 

Una volta arrivati al portone, la situazione si fece un po’ tesa. Nessuno dei due sapeva come salutarsi. In una situazione normale, si sarebbero dati un bacio o si sarebbero abbracciati senza lasciarsi. Ma quella non era una situazione normale: si erano lasciati, e Rachel si vedeva con Brody. 

 

Eppure un pensiero attraversò la mente di Finn. Rachel era così bella. Era diversa da come l’aveva lasciata. Era cresciuta, ma dentro era sempre la stessa Rachel di Lima. Piccola, fragile, ma allo stesso tempo forte. 

 

Alla fine, Finn si avvicinò a lei e decise di stringerla in un abbraccio. In fondo, quello che li legava era qualcosa che andava ben oltre ciò che si poteva spiegare. 

 

  • ehm... anche se ti stai vedendo con quel Brody, digli che io e te siamo destinati a stare insieme. Per cui... 
  • ma al parco avevi detto... 
  • lo so cosa avevo detto, ma sai anche che ti ho sempre amata e farò di tutto pur di riaverti 

 

Rachel non disse nulla. Rimase in silenzio per qualche secondo prima di districarsi dall’abbraccio e guardarlo negli occhi.  

 

  • Grazie per avermi riaccompagnata. Ci sentiamo, Finn 

 

E si chiuse la porta dietro alle spalle. 

 

In quel momento, a Finn non rimase altro che andarsene, ma non riusciva a muoversi da lì. Era scosso da quello che era successo nelle ultime ore. Ma era comunque felice di aver ritrovato Rachel e aver potuto parlare tranquillamente con lei. 

 

Quello che non sapeva era che dall’altra parte del portone c’era una Rachel altrettanto confusa. L’amore della sua vita era ricomparso magicamente, e lei aveva sentito qualcosa dentro che non poteva spiegarsi. In quelle ore passate con Finn, Brody non esisteva più. In quelle ore passate con Finn, avrebbe solo voluto buttarsi fra le sue braccia, baciarlo e tenerlo stretto a sè. E allora perché non riusciva a schiarirsi le idee? Perché era così difficile ammettere a se stessa di non aver mai smesso di amare Finn? 

 

Di impeto, si girò verso il portone, guardò dallo spioncino e vide Finn ancora lì, fermo a fissare il vuoto davanti a sè. Così, senza pensarci più di troppo, aprì il portone e guardò Finn dolcemente. 

 

  • vuoi salire? Facciamo merenda come quando vivevamo praticamente insieme?

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Capitolo 12
*** 11 ***


Sicuramente il ritorno di Finn aveva reso la vita a New York molto più bella per Rachel. Nonostante tutto, era finalmente di nuovo insieme al suo miglior amico e non poteva esserne più che felice, anche se sapeva che una volta finito il tirocinio Finn sarebbe dovuto tornare nella parte opposta del Paese. 

 

Per tutto quel che c’era di buono nel ritorno di Finn, ovviamente la quasi relazione di Rachel e Brody ne aveva risentito, fino a diventare completamente nulla. Erano tornati due perfetti sconosciuti, ma Rachel sapeva che sarebbe andata a finire così prima o poi. Nel profondo sapeva che lei e Finn avrebbero trovato un modo per ritrovarsi sempre. 

 

Nonostante ciò, aveva deciso che per il momento sarebbe stato meglio se fossero rimasti buoni amici, come d’altronde erano sempre stati. 

 

Finn, da parte sua, nutriva ancora un gran sentimento nei confronti di Rachel. Però la conosceva: se si fossero rimessi insieme, e poi lui se ne fosse andato, le cose sarebbero tornate esattamente come prima e forse sarebbero arrivati addirittura ad odiarsi. Lei era troppo fragile, anche se non lo dava a vedere, e non voleva farla soffrire. 

 

Avrebbe però voluto tanto poterle dimostrare tutto quell’affetto. E sapeva come fare. 

 

[•••]

 

Ehi Rach, qui Finn! Stasera vestiti carina, ti porto in un posto fichissimo che ho appena scoperto! Passo a prenderti alle otto! XOXO

” 

 

Rachel non poteva credere a quello che aveva appena letto sul suo telefono. Perché Finn le aveva appena dato un appuntamento? Cosa c’era sotto? 

 

Queste domande frullarono nella testa di Rachel esattamente come in un frullatore. Ma decise di non pensarci troppo. Per una sera voleva lasciare da parte per un attimo il passato e divertirsi con il suo migliore amico. 

 

[•••] 

 

  • Sei bellissima... 

 

Rachel indossava un vestito grigio e nero, dei tacchi e aveva lasciato i capelli sciolti sulle spalle. Di certo era un’altra ragazza rispetto alla Rachel di Lima. Aveva lasciato Finn letteralmente senza fiato. 

 

  • Grazie, Finn. Anche tu non sei niente male 

 

Gli rispose lei, cercando di non esagerare troppo. 

 

Usciti dal palazzo, si avviarono verso la meta ignota decisa da Finn. Le luci di New York illuminavano tutto quanto, e Rachel sentiva un senso di tranquillità incredibile. Pochi minuti dopo, si ritrovarono davanti a Sardi’s. 

 

  • Sai per cosa è fichissimo? Ho visto che sulle pareti ci sono i ritratti in forma di caricatura di un sacco di star! 
  • Si, volevo venirci da un po’ effettivamente... 
  • stavi aspettando che arrivassi io, dì la verità 
  • Finn Hudson colpisce ancora... hai azzeccato eccome! 

 

Risero entrambi. Era piacevole poter di nuovo parlare e scherzare con Finn. Nonostante tutto quello che era successo, le era mancato tanto. 

 

  • Sai, sono sicuro che un giorno ci sarà la tua di caricatura su queste pareti
  • Non ci giurerei... la strada è lunga. Probabilmente quando sarà il momento giusto, questo ristorante avrà già chiuso i battenti 
  • Non essere così pessimista. Rachel tu sei incredibilmente incredibile! Ce la farai, forse in un arco di tempo più breve rispetto a tutti gli altri! 

 

Dopo aver finito di mangiare, la serata pensata da Finn non era ancora finita. Per non rovinare troppo la sorpresa, bendò gli occhi di Rachel e, piano piano, la condusse verso un teatro in cui avrebbero assistito a Funny Girl, con l’unica e sola Barbra Streisand. 

 

Prima di prendere posto, Finn portò Rachel (ancora bendata) verso i camerini e, davanti a quello della protagonista, le tolse la benda, bussando alla porta. 

 

Rachel rimase a bocca aperta quando davanti a lei si palesò la figura di Barbra. Era da sempre sua fan, probabilmente aveva guardato i suoi film e ascoltato le sue canzoni più di qualsiasi altra cosa. Le venne quasi da piangere, ma Barbra accorse e la abbracciò. 

 

  • un ragazzo che ti regala una cosa così è da tenerselo stretto... non fartelo scappare 

 

Le sussurrò all’orecchio. Rachel sorrise e non fu capace di dire niente. Era ancora incredula e quasi in estasi davanti al suo idolo. 

 

  • forza, andate a prendere posto! Al massimo ci rivediamo più tardi! 

 

I due ragazzi lasciarono il backstage, con Rachel a cui brillavano ancora gli occhi. Fermò Finn per un braccio prima di poter entrare in platea e lo abbracciò calorosamente. 

 

  • grazie, grazie, grazie. Mi hai fatto un regalo bellissimo. Non credo di potermelo meritare dato come è andata fra noi, ma ti ringrazio dal profondo del mio cuore. Nonostante tutto ti voglio ancora un gran... 

 

Non riuscì a finire di parlare che si trovò le labbra di Finn sulle sue, in un bacio dolce ma quasi necessario. Le sembrò di tornare a respirare. Il suo Finn. Quanto le era mancato poterlo baciare così. Ad un certo punto, per poter riprendere aria, si allontanò da lui e lo guardò dolcemente, prima di prenderlo per mano e andarsi a sedere nei loro posti. 

 

Durante tutto lo spettacolo, Rachel cantò ogni singola canzone e sembrava anche sapere ogni battuta a memoria. Finn rimase senza parole davanti a quello spettacolo e a lei, la sua Rachel. La ragazza che aveva sempre desiderato avere accanto era lì, con lui. E lui l’aveva baciata. Aveva fatto bene? In fondo sapeva che non sarebbe rimasto per molto in quella città. Ma lui, di una cosa, era assolutamente certo: amava Rachel, e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di restarle accanto.

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Capitolo 13
*** 12 ***


Svegliarsi vicino a Finn era una cosa che Rachel sognava ormai da tempo, precisamente da quando era a New York. 

 

Finn stava ancora dormendo e Rachel lo osservò mentre dormiva, chiedendosi come aveva fatto ad essere così fortunata da essersi ritrovata con l’amore della sua vita. Ci pensò... in fondo, se ne avevano passate così tante e si erano sempre ritrovati, allora forse erano davvero destinati a stare insieme. Ripensò alla sera precedente: Sardi’s, Barbra, i baci rubati. 

Quando Finn aveva riaccompagnato Rachel a casa, nessuno dei due avrebbe immaginato che sarebbe andata a finire così. O forse lo immaginavano, ma cercavano di evitare che succedesse. C’erano troppe cose in ballo e questo tipo di riavvicinamento avrebbe solo peggiorato le cose. Ma non potevano resistere all’amore che li univa e a quella tensione che si era creata in quelle ultime ore. 

 

Finn accompagnò Rachel fino alla porta del suo appartamento e la strinse forte a sé per salutarla. Sembrava filare tutto liscio: Rachel sciolse l’abbraccio e tirò fuori le chiavi di casa aprendo la porta. Ma una volta aperta, sentì il fiato di Finn decisamente troppo vicino al suo collo. Rachel deglutì e si girò verso Finn, che non perse un attimo e unì le sue labbra a quelle di Rachel, in un bacio tanto sentito quanto necessario. 

 

Indietreggiarono fino a chiudersi la porta alle spalle e, mano nella mano, si diressero verso la stanza di Rachel. Una volta chiusa la porta, Finn si riavvicinò nuovamente a lei. Le accarezzò il viso, avvicinandosi e baciandola, per poi spostare le sue labbra al suo collo: la pelle di Rachel aveva lo stesso profumo che lui si ricordava. Quel profumo che gli era rimasto nella mente e che sperava di poter sentire di nuovo sotto al suo respiro. Con le mani raggiunse la zip del suo vestito, tirandola giù delicatamente e liberando Rachel dell’indumento. Rachel, da parte sua, fece scivolare le mani fino all’orlo della maglia di Finn, tirandola su per sfilargliela. Insomma, un vestito tolto tirò l’altro e si ritrovarono completamente nudi l’uno vicino all’altra, nel letto di Rachel. Prima di potersi unire, Finn tirò fuori le dovute precauzioni e, con delicatezza, entrò in lei baciandola nello stesso momento. 

 

Fecero l’amore per quasi tutta la notte, come se quella fosse stata l’ultima notte in cui potevano amarsi come desideravano fare da mesi ormai. 

 

Finn aprì gli occhi, trovando la sua Rachel ad osservarlo con quei suoi grandi occhi. 

 

  • Buongiorno... 

 

Le disse, avvicinandosi per darle un bacio e accarezzandole i capelli. 

 

  • Buongiorno a te, hai dormito bene? 
  • Scherzi? Questo letto è il letto più comodo su cui io abbia mai dormito. Supera di gran lunga quello di Los Angeles e quello del mio appartamento qua a New York... e poi, come si potrebbe dormire male dopo... 

 

Finn non finì di parlare, perché nel frattempo si era riavvicinato al collo di Rachel per respirare il suo profumo e lasciarle dei baci da lì fino a vicino le sue labbra. 

 

  • è stata una notte fantastica... mi sei mancato
  • Anche tu... non puoi capire quanto 

 

Continuarono a baciarsi per millemila minuti, finché non sentirono bussare alla porta della stanza 

 

  • quando avete finito di fare cosacce potete uscire da lì? Non ho ancora salutato Finn dall’ultima volta che l’ho visto settimane fa! 

 

Disse Kurt da dietro la porta. Rachel e Finn risero di gusto e, dopo essersi cambiati, o meglio, rivestiti, raggiunsero Kurt in cucina che nel frattempo era andato a prendere la colazione da Starbucks. 

 

Tra una chiacchiera e l’altra, la mattinata passò e Finn dovette, ahimè, salutare Rachel per poter andare a seguire le lezioni al college. 

Separarsi quella mattina fu più difficile del solito, ma entrambi avevano la certezza di avere ancora davanti a se tante serate come quella appena passata. 

 

  • lo sai che non durerà, vero? 
  • Cosa? 
  • Pronto? Terra chiama Rachel. Tesoro, Finn fra qualche settimana finirà il tirocinio e dovrà tornare dall’altra parte del paese. Siete sicuri di farcela stavolta? 
  • Non lo so... onestamente spero di sì. Ma anche se non dovesse andare, alla fine ci ritroveremo. Lo facciamo sempre. 
  • Rachel sii realista. Questa cosa succede solo nei film. Se la vita fosse un film avrei gli occhi a cuoricino per quello che hai appena detto, ma la realtà è molto più dura di così... 
  • no, io e lui ce la faremo. 

 

Disse Rachel, più a se stessa che a Kurt, sperando davvero che sarebbe stato così. 

 

Purtroppo, come volevasi dimostrare, il destino non era dalla loro parte. Appena entrato al college, Finn ricevette una chiamata da Los Angeles: avrebbe finito il tirocinio a New York prima del previsto perché, grazie al suo buon rendimento, un regista di Los Angeles lo voleva al suo fianco per la produzione di un film, che sarebbe iniziata di lì a pochi giorni. Finn acconsentì a questa richiesta, ma si sentiva morire dentro. Proprio ora che aveva ritrovato Rachel, era costretto a separarsene di nuovo. 

 

[sms da Finn] “Rachel, dobbiamo parlare. È importante” 

 

Rachel rimase sorpresa dal tono di quel messaggio: non presagiva nulla di buono. 

 

[sms da Rachel] “Ok... troviamoci al nostro posto a Central Park fra un’oretta”

 

Rachel era agitata. Finn era stravolto. Affrontare quella conversazione avrebbe significato metter di nuovo un punto alla loro storia. 

 

  • ehi, che succede? 
  • Rachel... 

 

Finn andò verso di lei e senza pensarci due volte la baciò, approfondendo il bacio fino a farlo diventare fin troppo passionale. 

 

  • finn cosa succede? 
  • Vieni... 

 

Si sedettero sulla coperta stesa da finn sul prato. Non sapeva come iniziare la conversazione, sapeva che sarebbe finita male comunque e non voleva che succedesse. 

 

  • un famoso regista di Los Angeles mi vuole al suo fianco per girare un film
  • Davvero? Ma è una notizia stupenda finn! 
  • Si... e no. Cominciano a girare questo weekend. 
  • Quindi... 
  • quindi devo andare via, Rachel.

 

Rachel si sentì mancare il respiro per un secondo. Doveva andarsene? Di nuovo? Così velocemente? 

 

  • Io ho detto che andrò, è un’occasione imperdibile per me... ma separarmi di nuovo da te mi fa stare male 
  • Finn, sapevamo che sarebbe andata comunque così. Quante settimane mancavano alla fine del tirocinio? Due, se non sbaglio. Avremmo dovuto affrontare questa conversazione in ogni caso. La nostra storia non è mai stata semplice: quante cose abbiamo dovuto affrontare prima di stare finalmente insieme? Quante prima di poterci ritrovare? Io ti amo. Tu mi ami. Un amore così forte può sopravvivere a qualsiasi cosa. 
  • L’ultima volta non è andata così bene 
  • Lo so... e mi spaventa da morire questa cosa. 

 

Stettero in silenzio per un’interminabile manciata di minuti. Rachel stretta fra le braccia del suo finn. Come potevano separarsi di nuovo? Sarebbero sopravvissuti alla distanza? 

 

  • È il tuo ultimo giorno nella Grande Mela, rendiamolo speciale! 

 

Rachel si alzò di scatto, allungando la mano verso Finn, che la prese e si alzò insieme a lei. 

Per prima cosa tornarono all’appartamento di Finn: abitava in un appartamento con vista su Times Square, a pochi passi dall’Actor Studio. Se Finn fosse rimasto per sempre, avrebbero potuto festeggiare l’anno nuovo senza dover per forza scendere in piazza in mezzo a tutta quella gente. Rachel aiutò Finn a rifare le valigie e inscatolare tutto quanto. 

Dopodiché passarono alle coccole, chissà quanto tempo avrebbero dovuto aspettare prima di ritrovarsi l’uno di fianco all’altra. 

 

Il giorno seguente Rachel e Kurt accompagnarono Finn in aeroporto. Dirsi nuovamente addio era più difficile dell’ultima volta 

 

  • Ti amo
  • Ti amo 

 

E Finn scomparve dietro alla zona del metal detector. Rachel era distrutta: quando finn non poté più vederla, scoppiò in un pianto quasi disperato. Le ultime 48 ore insieme a Finn erano state veramente intense e separarsene di nuovo l’aveva distrutta. 

 

 

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Capitolo 14
*** 13 ***


 

 

  • Rachel? 

 

Kurt bussò alla porta del bagno dove Rachel era entrata già da dieci minuti. Era una situazione stressante e sapere di non poter aiutare la sua migliore amica rendeva tutto ancora più stressante. 

 

  • Rachel! Dai esci! Non puoi rimanere lì dentro per sempre. 

 

Rachel uscì dal bagno. Lo sguardo basso sulle sue mani, che tenevano stretto quel dannato bastoncino. 

 

  • aspetto un bambino 

 

Disse Rachel senza tanti giri di parole, incredula. Non poteva crederci. Era assurdo e si chiese come mai. Lei e Finn erano stati attenti... o forse no? 

 

Erano passate già un paio di settimane da quando Rachel aveva cominciato a non sentirsi bene. Vomitava ogni mattina ed era sempre stanca, oltre ad avere sempre fame senza alcuna ragione. Inizialmente attribuì la situazione al fatto che Finn se ne fosse andato e che lei fosse rimasta da sola, un’altra volta. Ma quando si accorse di avere un ritardo, capì che c’era qualcosa. E quel qualcosa stava crescendo dentro di lei. Quel qualcosa era un bambino. Un bambino. Suo e di Finn. Di certo pensava che questo piccolo miracolo sarebbe potuto accadere molti anni più avanti, di certo non ad appena vent’anni. 

 

  • come lo dirai a Finn?
  • Non lo so... non posso incastrarlo in questa cosa. Lui è a Los Angeles ad inseguire i suoi sogni, io qui a New York ad inseguire i miei. Come faremo a crescere un bambino se nemmeno noi siamo insieme? 
  • Quindi non lo terrai? 
  • Oddio Kurt, no... certo che lo terrò. Non porrò fine ad una vita perché la mia sta andando a rotoli. 
  • La tua vita non sta andando a rotoli, Rachel. Sono sicuro che troverete una soluzione
  • Andrò da lui a Los Angeles... vedremo come gestire la situazione 
  • So che lo farete... siete Finn e Rachel d’altronde 

 

Rachel sorrise alle parole di Kurt e si buttò fra le sue braccia. Di certo avere il supporto del suo miglior amico rendeva le cose meno complicate. 

 

Ma comunque fra lei e Finn non andava tutto a rose e fiori come speravano. Da che si sentivano ogni giorno per ore e ore, avevano cominciato a sentirsi una volta ogni paio di giorni e le chiamate duravano sempre meno. Di certo la distanza stava rendendo tutto dannatamente complicato, ma ora c’era un bambino in ballo, e avrebbero dovuto trovare una soluzione al più presto. 

 

Un paio di giorni dopo Rachel era su un aereo diretto a Los Angeles. Quando atterrò si fece portare in albergo: si sentiva stanca e aveva bisogno di riposare, prima di dover affrontare la conversazione più dura della sua vita. Quando si risvegliò guardò l’ora. Finn era sicuramente al college e fu verso quel luogo che Rachel si incamminò. Quando arrivò lì davanti, si dovette fermare un attimo per prendere coraggio ed entrare per cercare Finn. Ottenne le indicazioni su dove trovarlo, ma quando raggiunse l’aula la scena che si palesò davanti ai suoi occhi le fece desiderare di non essere mai andata a cercarlo. 

Finn e una ragazza si stavano baciando. Era forse per quel motivo che aveva cominciato ad essere distante? Quando finn si accorse di Rachel, lei aveva già girato i tacchi e se ne era andata. 

 

  • Rachel!!!

 

Urlò correndole dietro. Quando finalmente la raggiunse riuscì a fermarla per un pelo, prima che uscisse dalla struttura. La prese per mano e la portò dentro un’aula lì vicino. 

 

  • Rachel... quello che hai visto non era...
  • Chi è? 
  • Lei è... non ha importanza chi è Rachel! Non è nessuno di importante per me. È stata lei a baciarmi. Ha frainteso le mie intenzioni, io la stavo solamente aiutando a risolvere un dubbio su una materia che stavamo studiando
  • E dovrei crederti?
  • Certo che devi credermi, Rachel! Che motivo avrei per mentirti? 
  • Non lo so... ci sentiamo sempre meno
  • Entrambi corriamo da una parte all’altra e non abbiamo molto tempo, perché devi credere che io ti stia tradendo? 

 

Rachel fece spallucce e si girò dall’altra parte. 

 

  • perché sei qui, Rachel? 

 

Rachel non rispose. Si girò, lo sguardo basso. Le sue mani sul suo ventre. E i suoi occhi lentamente tornarono verso Finn 

 

  • Io... noi... Finn, sono incinta 
  • Oh mio dio. Tu... tu cosa? E... è mio?
  • Di chi potrebbe essere altrimenti? 

 

Finn la guardò confuso. Come era potuto succedere? Forse non erano stati abbastanza attenti. Lui non era stato attenta e aveva fatto un casino. 

 

  • cosa... cosa facciamo? 
  • Sono venuta qui per parlartene. Io... io voglio tenere questo bambino, Finn. Ma non posso costringerti ad abbandonare tutto per stare con noi. 
  • Beh, io... posso lasciare questo college e chiedere il trasferimento all’Actor Studio. Non voglio lasciarti da sola.
  • Faresti davvero questo per me? Abbandoneresti il tuo sogno californiano per stare con noi?
  • Scherzi? Il mio sogno non è la California. Il mio sogno è stare con te. Formare una famiglia.. certo, ora è troppo presto rispetto alla norma, ma noi siamo forti, ce la caveremo. Io, te e questa piccola creatura. 

 

Le disse, avvicinandosi a Rachel e mettendo le sue mani sulle sue, appoggiate sulla sua pancia. 

 

  • una famiglia... 
  • già... chi l’avrebbe detto? Siamo cresciuti insieme da quando abbiamo entrambi il pannolino e ora dovremo cambiarne uno noi, di pannolino! 

 

Scoppiarono entrambi a ridere. Finn riusciva a sdrammatizzare sempre le situazioni peggiori e mostrare che c’era comunque un lato positivo anche nelle situazioni più difficili. 

 

  • ok. Dovremo trovare un appartamento più grande di quello che avete tu e Kurt a Brooklyn. Magari possiamo stare vicino a Times Square come piace a te. O prendere un loft con vista su central park. 
  • Un appartamento a Times Square andrà più che bene. 

 

  • Rachel avremo un bambino! 

 

Disse finn entusiasta, prendendo Rachel in braccio e facendola girare. 

 

  • avremo un bambino, si 
  • Ti amo da morire 

 

 

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Capitolo 15
*** 14 ***


 

Da quando Rachel aveva annunciato a Finn, e di conseguenza a tutta la famiglia e amici, che era incinta, c’era stato un gran cambiamento nelle loro vite: Finn aveva chiesto il trasferimento all’Actor Studio e, poter mantenere la sua famiglia, aveva trovato un lavoretto che lo teneva occupato solo nel weekend, permettendogli di frequentare le lezioni al college e che gli concedeva di poter passare comunque tempo con Rachel. Rachel continuava a frequentare la NYADA, fra gli alti e i bassi della gravidanza, e aveva ottenuto una cattedra di ruolo nell’insegnamento di canto corale in una scuola di New York. Se il professor Schuester avesse visto dove era arrivata con le sue sole forze, sarebbe stato più che fiero di lei. 

 

Tutto filava liscio: avevano trovato un appartamento davvero delizioso nei pressi di Times Square e, grazie al via vai dei loro amici, non erano mai soli. Kurt, soprattutto, aveva sempre nuove idee e proposte sia per l’appartamento che per l’armadio di Rachel e del bambino, o bambina. Era ancora presto per sapere il sesso del bebè e questo rendeva il tutto ancora entusiasmante. 

 

  • quando ti deciderai a chiederle di sposarti? 

 

A finn andò di traverso la bibita che stava bevendo. Il suo collega non aveva tutti i torti, ma non era presto? Insomma, si erano appena rimessi insieme e se avesse chiesto a Rachel di sposarlo avrebbe solo aggiunto altra ansia e stress. Conosceva bene Rachel: se le si ponevano troppe cose davanti, rischiava di dare di matto. E, con un bambino in grembo, non era la cosa più giusta da fare 

 

  • credo che aspetterò finché non nasce il bambino. Avrà già tanto da sopportare durante la gravidanza, non voglio metterle ulteriore stress addosso 
  • Amico, avrete un bambino. Il matrimonio è inevitabile. Almeno... falle sapere che hai intenzione di farlo. 

 

Finn rifletté molto su quelle parole: doveva far capire a Rachel che per lui lei era l’unica al mondo con cui voleva stare. Ora e per il resto della vita. 

 

Decise quindi di andarla a prendere al college, ma quello che vide lo lasciò di sasso. Cosa ci faceva Rachel con Jesse? Quel tizio non era scomparso ormai da anni? Non aveva deciso di non farsi più vivo con lei? E perché stava abbracciando la SUA Rachel? Quando Rachel si girò e vide Finn, quest’ultimo girò lo sguardo da un’altra parte, visibilmente ferito. 

 

  • ehi, non mi avevi detto che saresti passato a prendermi
  • Già... si chiamano “sorprese” Rachel, conosci? 
  • Finn... 
  • che ci fa lui qua? 
  • Jesse? Studia anche lui alla NYADA, ma finn tra noi non c’è nulla.
  • Perché stavate abbracciati? 
  • Ha saputo del bambino e si è congratulato. Ma cos’è questo? Un interrogatorio? 
  • Beh sai... vedere un altro uomo che abbraccia mia moglie, e oltretutto è uno dei suoi ex, non è esattamente una cosa che mi sarei aspettato di vedere 

 

A Rachel scoppiò letteralmente il cuore. “Mia moglie” aveva detto? Rimase in silenzio senza dire nulla, cercando di tornare lucida per poter affrontare quella conversazione. 

 

  • certo... capisco. Probabilmente avrei reagito allo stesso modo. Anzi, l’ho fatto quando ho visto un’altra ragazza BACIARTI
  • Ti ho già detto che quel bacio non significava niente e lei tantomeno 
  • E io ti ho detto che l’abbraccio di Jesse era per congratularsi della gravidanza. Per quanto ancora dobbiamo andare avanti? 
  • Non lo so

 

Disse finn facendo spallucce. 

 

  • non lo sai?
  • No, Rachel. Non lo so. Ero venuto qua con l’intenzione di farti passare un giorno fantastico e ti trovo abbracciata a quel... coso 

 

A Rachel scappò una risatina e si avvicinò a Finn, arrivando praticamente col corpo attaccato al suo. 

 

  • Per me esisti solo tu. Gli altri “cosi” non avranno mai la stessa importanza che hai tu 
  • Come riesci?
  • A fare?
  • A farmi sempre tornare la ragione. Dio... vederti insieme ad altri mi fa andare fuori, Rachel 
  • Non dovresti preoccuparti... tua “moglie” non ti abbandonerà mai 

 

Finn le fece un mezzo sorriso: incredibile come avesse dato tanta importanza a quelle parole. L’abbracciò per qualche secondo e poi insieme si avviarono verso la macchina. Finn aveva intenzione di farle capire quanto amore provasse per lei. Per questo, aveva deciso di fare una cosa estrema: la portò al One World Observatory e, una volta raggiunto l’ultimo piano, ammirando dall’alto New York, prese il suo viso fra le mani per darle un bacio. Dopodiché si inginocchiò di fronte a lei. Il cuore di Rachel perse un colpo e tutti, TUTTI, si fermarono a guardarli. 

 

  • cosa stai facendo? 
  • Avevo capito già da piccoli come sarebbe finita tra noi: ci saremmo sposati e avremmo avuto tanti bambini. Certo, chi avrebbe immaginato che tutto sarebbe successo a soli vent’anni e che avremmo dovuto passare tutte queste peripezie prima di renderci conto che l’uno senza l’altra non ci possiamo stare? Io voglio stare con te, Rachel, per sempre. E non ti chiederò adesso di sposarmi. Non voglio metterti troppe pressioni addosso. Ora abbiamo un bambino a cui pensare e, quando sarà il momento, penseremo a sposarci ma... per ora voglio che tu sappia che per nulla al mondo mi separerei da te. Voglio che un giorno tu sia mia moglie: già ti immagino camminare lungo la navata di una chiesa in un vestito bianco, ovviamente il più bello in commercio perché, si sa, sei la più bella dell’universo. Voglio invecchiare con te. Passare il più tempo possibile con te. Viverti, ad ogni respiro. Ti amo, e questa è la mia promessa per il nostro futuro. 

 

Nel frattempo Rachel aveva le lacrime agli occhi e, quando finn finì di parlare, si sentì un applauso diffondersi fra il “pubblico” che era rimasto lì ad ascoltare. 

 

  • tu sei pazzo, Finn hudson. 
  • Pazzo di te, Rachel berry. 

 

E si abbandonarono in un bacio che, quella volta, aveva un significato diverso dai soliti. Significava tanto, significava una promessa. Significava poter stare tutta la vita insieme. 

 

 

 

________________

 

Ciao a tutti! Come avete potuto notare ho avuto una botta di ispirazione senza precedenti!!! 

 

Eccoci arrivati ad un punto molto importante della storia fra Finn e Rachel. Vorrei tanto mi deste la vostra opinione sulla storia fino ad adesso!!! Mi farebbe molto piacere!!! Accetto anche le critiche, servono anche quelle!!! 

 

Aspetto di leggervi!!! Un bacio, F.

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