Saudade

di lagertha95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***
Capitolo 10: *** X ***
Capitolo 11: *** XI ***
Capitolo 12: *** XII ***
Capitolo 13: *** XIII ***
Capitolo 14: *** XIV ***
Capitolo 15: *** XV ***



Capitolo 1
*** I ***


Questa storia partecipa alla Challenge delle Mani indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp
Salve a tutti/e, sono Lagertha e non pubblico quasi mai originali, però questa challenge mi ha fatto venire un sacco di idee originali e quindi ho detto "perchè no?"
Eccomi qui, quindi, a ringraziare chiunque leggerà e a lasciarvi, appunto, alla lettura della prima parte.
Lagertha

 

I. Schiaffo
 

Prompt 1 – uno schiaffo

Il rumore dello schiaffo risuonò chiaro nella stanza vuota della casa rossa di via Pessoa.
Alberto si teneva la guancia e tra le dita vidi scorrere un rivolo di sangue.
Mi guardai la mano: non avevo tolto gli anelli, la fede e il solitario brillavano maligni all’anulare sinistro.
Con la mano colpevole mi coprii la bocca, gli occhi mi si riempirono di lacrime.
La mano destra scattò per un attimo, cercandolo, ma si ritrasse nel vedere i suoi occhi pieni di odio e furore.
Nessuno disse niente, ci limitammo a guardarci finché il sole calò e non ci restò altro da fare che andare a dormire.

[106]


 

II. Distanti
 

Prompt 2 – mani che si cercano senza mai trovarsi

Erano passati giorni da quel litigio culminato con lo schiaffo, i cui segni ancora Alberto portava sulla guancia.
Dormivamo insieme, non avevamo altra scelta, ma non ci toccavamo.
Io distesa sul fianco destro dal lato sinistro del letto, lui al contrario.
Intere notti a darci le spalle, impegnati a mantenere il silenzio, a non cedere al desiderio di chiedere scusa.
Eppure le nostre mani – inanellate e morbide le mie, callose e ruvide le sue – le ritrovavamo vicine, non a contatto, come se durante la notte si fossero cercate e poi, trovatesi, si fossero ritratte, neanche loro ancora pronte a chiedersi scusa.

[103]


 

III. Normalità
 

Prompt 3 – schiocco di dita

Come qualche settimana prima il silenzio era stato rotto dallo schiaffo, così questa volta fu uno schiocco di dita a farlo.
“Diamine, che idiota!”
Alberto faceva così ogni volta che si scervellava su una definizione di un cruciverba.
Le mani callose, da meccanico, sempre sporche di olio, sbattevano di palmo sul tavolo in legno e poi lui schioccava le dita.
Non rideva quasi mai, ma impugnava stretto il lapis e si precipitava a riempire e caselle vuote.
Mi piaceva guardarlo mentre faceva le parole crociate, le mani mai ferme, le dita sempre sporche.
Era delle sue mani che mi ero innamorata.

[101]

 


IV. Ritornare
 

Prompt 4 – carezza

Mi colse di sorpresa, in mezzo alla notte, la carezza sulla guancia.
Aprii gli occhi, ma non mi mossi, godendomi la sensazione di calore che mi era così tanto mancata.
“Mi dispiace.” sussurrò Alberto, continuando a carezzarmi il viso, mentre io sentivo le lacrime premere per uscire.
Quella ruvidezza, quel peso…dio, era solo una settimana che non sentivo le sue mani sul mio corpo eppure ne sentivo la mancanza come fossero mesi.
Lasciai che i suoi polpastrelli abituati a maneggiare chiavi inglesi e cacciaviti percorressero le curve morbide del mio corpo, fino a trovare la mia mano e stringerla.
“So che sei sveglia. Scusa. Ti amo.”
Sorrisi.

[107]

 


V. Convinzioni errate
 

Prompt 5 – segno particolare sulla mano

Quella voglia tra pollice e indice lo aveva sempre fatto ridere.
“Ha la forma di un culo!” diceva sempre, sfiorando quella pelle caffellatte con le dita, stringendomi poi la mano.
Mia madre che mi aveva sempre detto che era una bella voglia a cuoricino, che sulla manina bianca di una bambina era bellissima.
Poi era arrivato lui e aveva distrutto venticinque anni di convinzioni.
Così alla fine ero passata da avere il cuore ad averci il culo, disegnato sulla mano.

[80]

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Capitolo 2
*** II ***


Sale a tutti/e!
Eccoci con la seconda parte di questa raccolta di drabble scritta per la Challenge delle mani.
Spero vi piaccia 
Baci Lagertha

VI. Nyx
 

Prompt 6 – zampa e mano

“Non uccidermi!” esordii entrando in casa e alzando l’unica mano libera.
Albero mi guardò sorpreso, alzando gli occhi dalla Settimana Enigmistica.
“Che è successo?” chiese poi, guardando sospettoso la mano che tenevo nascosta dietro la schiena.
Un miagolio lievissimo, quasi inudibile, gli rispose e io portai davanti a me il cestino in cui stava un minuscolo gattino, tutto nero e con enormi occhi gialli.
“Avevamo detto…” iniziò, sospirando.
“Lo so, ma era in un fosso e stava iniziando a piovere.” risposi io, posando il cestino sul tavolo.
Il panterino uscì barcollando e posò una zampina, morbida e rosa, sulla mano grande e callosa di Alberto.
“E sia. Si chiamerà Nyx.”

[110]

 

VII. Ezechiele 25:17
 
Prompt 7 – dito sul grilletto

“Come fa a piacerti un film così?”
Ad Alberto, Tarantino non è mai piaciuto, così decide di farmi questa domanda proprio nel mezzo della mia scena preferita, pur sapendo quanto odi chi fa domande durante un film.
Jules punta la pistola addosso a quell’idiota che ha cercando di fottere Marsellus Wallace, ha il dito sul grilletto, le mani curatissime di un killer. Che scena.
“Ehi, mi rispondi?”
In questo momento vorrei essere Jules e avere il dito sul grilletto di una pistola puntata contro Alberto.
“Ezechiele 25:17”
Inizia il monologo di Jules, Alberto forse capisce la sacralità del momento e si zittisce.
Io giungo le mani davanti al viso. Finalmente.

[110]

 

VIII. Ricordo
 
Prompt 8 – baciamano

Abbiamo appena finito di fare l’amore.
Alberto mi abbraccia e io strofino il naso sul suo petto.
Mi prende una mano, intreccia le dita, se la porta alle labbra e la bacia.
Anche la prima volta che ci siamo visti mi ha fatto il baciamano.
Era ubriaco e non ci conoscevamo. Crollò in ginocchio davanti a me e, tanto per darsi un tono, mi prese la mano e la baciò urlando “Sposami!”. Fece ridere tutto il locale.
Guardo le nostre mani poggiate sul suo petto: 10 anni da quel giorno e ancora mi fa il baciamano.
Bacio la sua mano anche io e mi accoccolo di più contro di lui.

[110]

 

IX. Paura
 
Prompt 9 – mano ferita

“Cazzo!” grido, lasciando cadere il bicchiere nel lavello e avvolgendo la mano nel canovaccio.
Alberto accorre preoccupato e impallidisce vedendo lo straccio inzupparsi di sangue.
“Andiamo al Pronto Soccorso.” ordina, spaventato.
“Non serve, è solo un taglio.” rispondo, ma mi sento sempre più debole.
Alberto non ascolta. Mi prende in collo e mi carica in macchina.
Al Pronto Soccorso mi curano subito.
“15 punti e tu dici che non era niente!” borbotta mentre il medico chiude i punti e mi fascia la mano. Poi mi bacia sulla fronte e aggiunge “Mi hai fatto spaventare.”
“Starò più attenta, promesso.” rispondo io, godendomi le sue labbra calde sulla fronte sudata.

[108]


 
X. Colpa
 
Prompt 10 – mano tagliata

Alberto è tornato a casa sconvolto.
Mario ha perso una mano in officina, mentre lui e Alberto lavoravano insieme.
Trema, mentre mi racconta, ancora incapace di capire come sia successo.
La sega circolare purtroppo non perdona, ma se non altro i medici dicono che grazie a Alberto che ha messo subito la mano nel ghiaccio e lo ha portato in ospedale, Mario ha buone probabilità di farsi riattaccare la mano e riacquistare un minimo di mobilità.
Lo cullo mentre si guarda le mani, incolpandosi di qualcosa di cui non può prendersi la colpa. Lo cullo finché non si addormenta e neanche allora smetto di farlo, sentendolo agitarsi nel sonno.

[109]

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Capitolo 3
*** III ***


Salve a tutti/e!
Terza parte, sempre partecipante alla challenge delle mani su Il giardino di EFP.
Ecco qua i prompt dall'undicesimo al quindicesimo.
Buona lettura, 
Baci Lagertha


XI. Finalmente
 
Prompt 11 – dita sulle labbra

Sto per venire, quasi urlo, ma Alberto mi preme un dito sulle labbra e io resto zitta, annaspando in cerca d’aria.
Il piccolo sta dormendo tranquillo, non è il caso di svegliarlo, ma sono quattro mesi che non facciamo l’amore e io non riesco a trattenermi.
Il parto è stato doloroso e non è stato semplice tornare alla normalità.
Alberto è dentro di me, finalmente, e non vorrei dovermi zittire, ma Lorenzo dorme e noi possiamo fare sesso senza paura di essere interrotti, con un dito sulle labbra che ben presto viene sostituito dai baci, molto più efficaci.

[98]

 

XII. Rivincita
 
Prompt 12 – grazia o morte, segnale con il pollice

Russel Crowe ne “Il gladiatore” è al massimo del suo splendore.
Il colosseo gremito di gente nello schermo tv è completamente in silenzio, in attesa che il pollice dell’imperatore venga rivolto verso il basso o verso l’alto.
Commodo e Massimo si guardano, il primo padrone indiscusso del destino del secondo, la mano di Commodo trema, Alberto si tende sul divano e…
Lorenzo inizia a piangere.
Alberto quasi urla per la frustrazione, ma poi respira, stoppa il film e si alza, andando a prendere nostro figlio.
Li trovo così, quando rientro, sul divano, Alberto che cerca di spiegare a Lorenzo perché non si debba piangere durante quella scena.

[107]


 
XIII. Sfiniti
 
Prompt 13 – mano che dice basta

Nessuno dei due ce la fa più.
Chiamiamo mia madre in preda allo sfinimento e lei arriva, baldanzosa e fiera nonna.
Afferra Lorenzo, lo mette sul seggiolone e gli si siede davanti.
Senza tentennamenti lo prova ad imboccare e al terzo rifiuto del piccolo si alza, mette una mano sui fianchi e con l’altra fa cenno che così basta.
“Eh no carino! Non tollero di essere trattata così da te!” esclama, decisa.
Io e Alberto attendiamo, certi che il piccolo Satana da noi creato prenderà il cucchiaio pieno di pappa e lo lancerà sulla nonna.
Invece no, Lorenzo guarda mia madre e poi, ubbidiente, si infila il cucchiaio in bocca.

[110]


 
XIV. Colori
 
Prompt 14 – inchiostro sulle dita

Torno a casa da lavoro, saluto Alberto con un bacio, poi vado dal piccolo che ha da poco compiuto un anno e che ha scoperto la passione per il disegno.
Sul tappeto del salotto ci sono credo cinque o sei pennarelli aperti che stanno macchiando il tessuto.
Il mio cucciolo è sdraiato a pancia in giù e, tra una ciucciata e l’altra alla punta colorata, scarabocchia un foglio.
Quando mi vede si tira su entusiasta e con le mani tutte completamente piene di inchiostro, mi viene incontro e mi stampa una bacino arancione e bavoso sulla guancia.
“Dadda mamma, sauro!” dice, mostrandomi fiero il disegno.
Amore di mamma.

[108]


 
XV. Stretta
 
Prompt 15 – mani che si stringono

Per un attimo torno con la mente al passato, quando Lorenzo è nato.
I miei ricordi sono annebbiati e spezzati, tranne che per le mani di Alberto.
Se le è lasciate stringere ad ogni contrazione. Ha lasciato che quasi gli spezzassi le dita.
Con quelle stesse mani - mani che ho stretto con ogni goccia della forza che possiedo - ha carezzato il mio viso prima di baciarmi sulle labbra e poi ha preso in braccio, delicatamente, nostro figlio, stringendolo senza fargli male.

[83]

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Capitolo 4
*** IV ***


Buona domenica a tutti/e!
Quarta parte di questa raccolta di cui mi ritengo piuttosto soddisfatta, sperando che anche a voi piaccia e continui a piacere.
Buona lettura 
La vostra Lagertha

 

XVI. Relax
 
Prompt 16 – carezza sul viso

Lorenzo sta mettendo i dentini e non dorme quasi per niente.
Piange e lagna tutto il giorno e io non so più che cosa fare.
Preparo un bagno caldo, lo prendo in braccio, lo spoglio e mi spoglio, entriamo in vasca insieme.
La schiuma e il vapore ci avvolgono, Lorenzo si stringe a me, lo carezzo sul viso mentre con una manina grassoccia stringe il mio seno.
È calmo, non piange, continuo a carezzarlo finché Alberto non rientra a casa.
“È quasi ora di cena…” sussurra, guardandoci immersi nell’acqua.
Annuisco, ma non mi muovo, continuando a carezzare il visino dolce di mio figlio.

[103]

 

XVII. È stata mia sorella
 
Prompt 17 – Pugno

Una delle prime volte che uscimmo insieme, Alberto si presentò con un occhio nero e un labbro tumefatto risultando, comunque, bellissimo ai miei occhi.
Abbastanza sconvolta, feci finta di niente, ma a fine cena non riuscii a trattenermi.
“Scusa, ma che cosa ti è successo?” chiesi, indicandogli il viso in generale.
“Oh, beh, sai…” tentennò, arrossendo. “Stavo giocando con la mia sorellina, le ho tirato un pizzicotto, pensavo di essere stato delicato!” iniziò a giustificarsi.
“Ma evidentemente non era così, Livia si è rivoltata e mi ha dato un pugno.”
Scoppiai a ridere, facendo girare tutti, mentre Alberto mi guardava e sorrideva.
“Adoro la tua risata.” mi avrebbe detto poi.

[110]


 
XVIII. Amore di mamma
 
Prompt 18 – Indicare qualcuno

“Dadda mamma!” Lorenzo è nel periodo in cui indica tutto e tutti senza distinzione.
Colori, persone, suoni…tutto attira la sua attenzione e lui, allora, attira la nostra.
Questa volta, in metro, il suo ditino indica una signora di una certa età particolarmente corpulenta e indossante una pelliccia di un improponibile color verde oliva.
Non so cosa aspettarmi, ma in ogni caso tremo perché la signora è troppo vicina a noi.
“Shh, amore, me lo dici dopo…” tento, inutilmente.
“Ma mamma, ‘gnora sauro!” urla, continuando a indicare la signora.
Questa arrossisce e scende di corsa dalla metro e io lancio un’occhiataccia a mio figlio.
“Non si fa, Lorenzo, non si fa.”

[110]


 
XIX. Rete di sicurezza
 
Prompt 19 – Mani sugli occhi

Gli saltai sulle spalle e gli coprii gli occhi con le mani.
Eravamo giovani e stavamo insieme da poco e ogni momento era buono per ridere, scherzare, giocare.
Iniziò a camminare avanti e io, urlando, gli tolsi le mani dagli occhi perché avevo paura che cadesse.
Con un movimento rapido mi disarcionò e, altrettanto velocemente, mi prese tra le braccia.
Lentamente e con dolcezza mi posò a terra.
“Non ti farai mai del male, con me.” disse, posandomi un bacio sul naso.

[82]


 
XX. Acchiappa il bacio
 
Prompt 20 – Catturare un bacio tra le dita

Quando non insulta con la nonchalance tipica di un bambino, Lorenzo manda baci bavosi a chiunque e si arrabbia tremendamente quando il destinatario del bacio, scelto tra altre mille e più persone, non si accorge del bacio e non lo cattura tra le dita, spiaccicandoselo poi sulla guancia.
Io e Alberto decisamente non vogliamo contraddire la bestia dormiente, così siamo diventati campioni di “acchiappa il bacio” perché, signori, non è così semplice come potreste pensare e Lorenzo è un giudice molto severo e le sue urla né io né Alberto le auguriamo a nessuno.

[94]

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Capitolo 5
*** V ***


Buonasera a tutti/e!
Oggi ci sarà un triplo aggiornamento di Saudade, per il semplice motivo che ci terrei a completare la challenge e non posso continuare a pubblicare cinque drabble al giorno.
Il punto è che ho un problema con i numeri (forse è la mia mania di controllo che parla) e non riesco a pubblicare "capitoli" di diversa lunghezza. 75, il numero dei prompt della challenge, è divisibile per 5, per 15 e per 25, ma 15 e 25 mi sembravano troppe drabble da inserire in un singolo capitolo, quindi la scelta è ricaduta su 5 drabble a capitolo.
Per completare la challenge avrei quindi avuto bisogno di 15 giorni che non ho.
Insomma, eccoci qui con i prompt da 21 a 25.
Buona lettura, 
Lagertha.


 
XXI. Enea
 
Prompt 21 – Promessa stretta con i mignoli

Quando ero bambina avevo un amico del cuore.
Si chiamava Enea e il suo nome mi piaceva da impazzire.
Tutte le estati – lui abitava in città – giocavamo sempre insieme e ad ogni fine delle vacanze ci ripromettevamo, incrociando i mignoli, che l’anno successivo ci saremmo ritrovati.
Soltanto una volta non abbiamo incrociato i mignoli a fine estate.
L’anno successivo non venne al mare.
Sua madre mi chiamò dicendomi che era venuto a mancare.


[75]


 
XXII. Sì
 
Prompt 22 – Stringere un fazzoletto

Mia madre e mia – adesso davvero – suocera piangono e si asciugano ripetutamente le lacrime con un fazzoletto stretto tra le dita guantate.
Alla fine io e Alberto ci siamo sposati.
Abbiamo tentennato tanto, pensandoci e ripensandoci e alla fine ci siamo detti “Perchè no?”
Con Lorenzo in prima fila tra i nonni e gli zii, mio padre che ruba il fazzoletto stretto tra le dita di mia madre per asciugarsi la lacrimuccia che gli è sfuggita, io e Alberto pronunciamo quegli agognati – se non altro dai nostri genitori – sì, poi ci voltiamo e apriamo le braccia, accogliendo Lorenzo tra noi.

[104]
 
XXIII. Che schifo
 
Prompt 23 – Patto di sangue

Lorenzo ha quindici anni e ama leggere.
Sono in salotto, quando arriva decisamente sconvolto e mi si siede di fianco.
“Mamma, ti rendi conto?”
“Di che cosa?” domando, senza distogliere lo sguardo dal mio libro.
“Questi idioti fanno un patto di sangue!” quasi grida, indicando il libro che tiene stretto. “Senti! Con il coltello dall’affilata lama d’argento si tagliarono i palmi poi, guardandosi negli occhi, si strinsero le mani, sigillando la loro promessa.” Mi guarda come allucinato. “A parte che vabbé, un patto di sangue, ma per favore…ma poi che schifo! Non ci pensano alle malattie?”
Le malattie. Questi fanno un patto di sangue e lui si preoccupa delle malattie.


[110]


 
XXIV. Abbandonato 

Prompt 24 – Impugnare coltello

Sto tagliando le verdure in cucina, tengo stretto nel pugno il coltello quando Alberto arriva e mi spaventa, prendendomi per i fianchi e facendomi sfuggire di mano la lama, che cade tintinnando sul marmo.
“Sei un idiota! Non vedi che avevo un coltello in mano?”
“Oh, andiamo! Sei sempre così tesa!” esclama, per poi abbassare la voce e lasciarmi dolci e umidi baci sul collo lasciato libero dai capelli. “Lascia che ti faccia rilassare…” sussurra, sfiorandomi in punta di dita.
Il coltello viene abbandonato sul marmo, mentre risate risuonano dalla camera da letto.


[93]


 
XXV. Melodramma

Prompt 25 – Mano sul cuore

Adele è il melodramma sotto forma di bambina di otto anni.
Lorenzo guarda la sorella che, distesa sul tappeto e la mano destra sul cuore, si dispera.
“Perché? Perché mi fai questo, papà?”
Quasi grida, guardando il padre che, seduto sul divano, la guarda in preda ai rimorsi.
“Ma amore, io-” tenta, cercando il mio sguardo.
“Proprio tu!” continua Adele, portandosi la mano che prima era sul cuore a coprirsi gli occhi. “Me lo aspettavo dalla mamma, ma non da te!”
“Ma Adele, ho solo detto di no ad un pony!”

[91]

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Capitolo 6
*** VI ***


XXVI. Adele

Prompt 26 – Mani sporche di sangue

“Vuole sentire la testa?” mi chiede l’ostetrica, sorridendomi.
Sono in sala parto, sono stanca, Adele cerca di uscire da una marea di ore, ma trovo la forza per sussurrare un “Sì.”
L’ostetrica mi prende la mano e la porta tra le mie cosce, dove sento il capino umido, pelosetto e morbido di Adele.
“Forza, un’ultima spinta!” mi incita, mentre io ritiro la mano sporca di sangue e faccio un ultimo sforzo.
Poi un pianto e le mani insanguinate dell’ostetrica mi sistemano Adele in braccio.
Un vagito di Adele, un singhiozzo di Alberto.


[92]

 
XXVII. Campionessa

Prompt 27 – Mani sudate

Il silenzio in salotto è assoluto, la tensione si taglia con il coltello.
Alberto si morde il labbro inferiore, ha le mani sudate.
Basta un unico movimento, uno soltanto…
La torre di mattoncini crolla, Adele e Lorenzo esultano, io strofino la schiena di mio marito e gli stringo le mani sudate.
“Beh amore, questa volta il titolo di campionessa di Jenga spetta ad Adele…”
Alberto sussurra parole che non capisco come fosse in trance, ma lo capisco, non capita spesso di perdere il titolo che si deteneva da vent’anni.


[89]

 
XXVIII. Identità

Prompt 28 – Foto tra le mani

Io e i bambini siamo venuti a trovare i nonni.
Entriamo in casa e troviamo i miei genitori seduti sul divano, tutt’intorno sono sparsi i tantissimi album fotografici che ritraggono me e mio fratello.
Tengono delle foto tra le mani, di me e mio fratello mia madre, di Adele e Lorenzo mio padre.
“Certo che Adele sei tutta tuo padre!” esclama mia mamma quando si accorge di noi.
Lorenzo avvicina le labbra al mio orecchio – ora che è più alto di me la cosa è semplice – e sussurra “Io assomiglio a te invece, vero mamma?”
Lo abbraccio e non dico niente, ma ha ragione, lui assomiglia a me.


[110]

 
XXIX. Accanto

Prompt 29 – Mani sott’acqua

Tiro le mani fuori dall’acqua, dopo averle tenute sotto per un sacco di tempo.
Le osservo: sono vizze come prugne secche e pallide.
Non sono belle mani, ma d’altronde le mie non mi sono mai piaciute, così fini e delicate.
Torno ad immergerle, le guardo assumere un tono verdognolo, mi incanto.
“Che fai?”
Alberto mi abbraccia e mette le sue mani – le bellissime e forti mani di cui mi sono innamorata – accanto alle mie, sott’acqua.
Adesso le mie mani mi appaiono più belle.


[85]

 
XXX. Biacco

Prompt 30 – Toccare un animale

L’animale preferito di Adele è, sorpresa, il serpente, in particolar modo quello che a casa nostra si chiama biacco.
È un serpente lungo, dalla pancia giallastra e dal dorso nero, non velenoso, ma con una potente coda frustante.
Adele ha toccato per la prima volta un biacco durante una gita in campagna, quando senza paura si è avvicinata a quell’enorme – rispetto a una bambina – ofide tenuto fermo dallo zio e ha teso una mano grassottella e infantile, sfiorandolo gentilmente davanti ai miei inorriditi occhi e alla sorpresa di tutti gli altri.
“Mamma possiamo averne uno?” mi chiese, la manina sul capo del serpente.
Avrei voluto rispondere no.

[109]

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Capitolo 7
*** VII ***


XXXI. Gesti
 
Prompt 31 – Osservare i movimenti di una mano

Quello che ha sempre incantato i bambini è vedermi dipingere.
Fin da piccoli hanno sempre seguito con attenzione e in totale silenzio le mie mani che, armate di carboncino, pennello o matita, volavano leggere sulla tela o sulla carta creando dal nulla figure meravigliose.
Io invece ho sempre trovato la pace nei movimenti delle mani di Alberto, mani sporche e callose, mani che amo guardare mentre riparano motori, mani capaci di maneggiare con destrezza un martello e poi, con la stessa abilità, percorrere il mio corpo donandomi il più estremo dei piaceri.
Mani che adesso mi carezzano il volto, facendomi lentamente scivolare nell’oblio del sonno.

[105]


 
XXXII. Amore
 
Prompt 32 – Mani sulla pelle

Mani sulla pelle mi causano brividi e sospiri.
Mani che mi accarezzano, mani che stringono, mani che-Oh Dio!
Fa’ che queste mani non smettano mai, fa’ durare questi attimi in eterno…
“Amore…” sospiro, quasi soddisfatta, mentre mi tendo sotto il tocco di Alberto, che mi conosce così bene.
“Amore.” Mi chiama lui, sorridendo nel buio.

[55]


 
XXXIII. Mordred e Galvano
 
Prompt 33 – Guanto

Adele, vestita da cavaliere, lancia un guanto sul palco in legno e, con voce ferma, declama “Io ti sfido, Ser Galvano!”
A scuola hanno messo in atto uno spettacolo sul ciclo arturiano in chiave un po’ meno cruenta. Adele impersona Mordred e ha appena sfidato Davide, suo compagno di classe, in un duello all’ultimo sangue.
“Accetto, Ser Mordred!” risponde Galvano-Davide, raccogliendo il guanto da terra.
Sguainano le spade di legno e il combattimento ha inizio.
“Non è brava, Adele?” sussurra Alberto, fiero papà, al mio orecchio.
Annuisco.

[87]


 
XXXIV. Non orgoglio né pregiudizio
 
Prompt 34 – Anello al dito

“Sì, sì, mille volte sì!” esclama Adele in perfetta sincronia con Jane Bennett che, nel film, sta accettando con le lacrime agli occhi l’agognata proposta del signor Bingley.
Adele si porta le mani alla bocca, emozionata come ogni volta che guardiamo Orgoglio e Pregiudizio, poi afferra la mano di Davide, che le sta seduto accanto, e insieme osservano teneramente l’anello che mia figlia porta al dito.
Davide, dopo dieci anni di fidanzamento, le ha chiesto di sposarlo con una proposta identica a quella che Mister Darcy fa ad Elizabeth.
“Ne è passato di tempo da quando erano Mordred e Galvano, eh?” mi sussurra Alberto, da dietro la spalliera del divano.

[110]


 
XXXV. Maria
 
Prompt 35 – Mani di velluto

Uno dei ricordi più vividi di quando ero piccola sono le mani di velluto della mia bisnonna.
Mani grandi e nodose, dalle unghie lunghe e sempre curate, dipinte di rosa perlato.
Mani dalla pelle sottile e dalle vene evidenti, lisce e morbide come velluto.
Mani di una donna che, rimasta vedova da giovane, si era rimboccata le maniche e aveva tirato su un figlio e poi si era accollata una giovane nuora e alla fine si era occupata delle nipoti e dei bisnipoti.
Una donna che però non aveva mai rinunciato alla cura delle sue mani che fino alla fine, a novantaquattro anni, erano state mani di velluto.

[108]

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Capitolo 8
*** VIII ***


XXXVI. Papà
 
Prompt 36 – Lasciare la presa

Il papà di Alberto è morto due giorni fa, dopo una lunga malattia, nel letto morbido di casa sua, circondato dalla sua famiglia.
“È arrivato il momento...” ha sussurrato sereno, guardandoci negli occhi uno ad uno, la mano stretta in quella della moglie. “Dovete lasciare la presa.”

[47]
[NdA] In questa drabble mi sono presa la licenza del mollare la presa in senso metaforico, spero non vi dispiaccia.

 
XXXVII. Nonno
 
Prompt 37 – Mano che stringe un fiore

Adele e Lorenzo hanno preteso di essere accompagnati al cimitero dal nonno.
Alberto non vuole saperne di quel posto “orribile e tetro”, quindi li ho accompagnati io.
Hanno comprato dei fiori con le loro paghette, fiori che adesso, in piedi davanti alla tomba del nonno, stringono tra le mani tremanti.
“Ci manchi.” Sussurra Adele, posando sul marmo il suo girasole.
Lorenzo non parla, si limita a mandare un bacio alla foto e poggiare il suo tulipano accanto al fiore della sorella.
Adesso questo posto è un po’ meno orribile e tetro.

[91]

 
XXXVIII. Un po’ di più
 
Prompt 38 – Mano che tenta di fermare una pallottola

A me Matrix non è mai piaciuto, ma in fondo non ho un gran feeling con la tecnologia.
Lorenzo invece lo adora e soprattutto adora la scena in cui Neo tenta di fermare la pallottola con la mano, cosa impossibile e stupida, ma è un film assurdo, pieno di cose impossibili e stupide.
Oggi è il suo compleanno e, come ogni anno, siamo riuniti sul divano, pronti a guardare Matrix.
Oggi, tutto sommato, anche Matrix mi piace un po’ di più.

[81]

 
XXXIX. Rotte
 
Prompt 39 – Tatuaggio

A diciotto anni ho fatto il mio primo tatuaggio.
Da allora una cosa che ho sempre adorato è il leggero rilievo delle linee del disegno che ho sul costato.
Con le dita ne seguo i rilievi, leggera, una carezza in punta di dita, solleticante, rilassante.
Gioco a indovinare a che punto del tatuaggio sia, mi complimento se indovino, mi arrabbio se non lo faccio.
A volte mi sono addirittura addormentata sfiorando quelle cicatrici bluastre e Alberto mi ha trovato così, distesa sul fianco destro, le dita sotto la maglietta.

[89]

 
XL. Argentina
 
Prompt 40 - Dito sul mappamondo

Il mappamondo gira, spinto dalle dita infantili di Lorenzo.
Gira e gira, come una trottola, poi il ditino di io figlio poggiato sul legno dipinto ne rallenta la corsa fino a fermarlo.
“Dove andiamo quest’estate?” chiedo.
Lorenzo si sforza, sta imparando a leggere il corsivo.
“Ar…gen…ti…na…” insicuro rilegge dentro di sé. “Argentina!” ripete infine, sicuro.
Alberto, al computer, inizia a cercare voli economici per l’Argentina.

[65]

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Capitolo 9
*** IX ***


XLI. Fratelli
 
Prompt 41 – Magia con la mano

Adele è in quel periodo in cui si entusiasma pazzamente per ogni cosa.
Lorenzo è nel periodo “da grande voglio fare il mago”.
Rientro a casa e li trovo, quasi completamente in silenzio, sul tappeto dell’Ikea della loro stanza con i letti a castello.
Con un maldestro movimento, Lorenzo tira fuori dall’orecchio della sorellina cinquanta centesimi che chissà dove ha trovato.
Adele ride, entusiasta, davvero felice. Acchiappa il fratello e lo riempie di baci.
La sua risata e le proteste di Lorenzo mi seguono mentre raggiungo Alberto in salotto.

[89]


 
XLII. Muzio Scevola
 
Prompt 42 – Mano sul fuoco

“Con questa mano ho sbagliato e adesso la punirò!” Esclama Adele nei panni di Muzio Scevola, mettendo la mano destra sul finto braciere.
Davide impersona il suo nemico, Porsenna, re degli etruschi e la guarda con occhi che mai apparterrebbero a un nemico, troppo innamorati.
“Metto la mano sul fuoco che quei due, prima o poi, si metteranno insieme.” Mi sussurra Lorenzo all’orecchio.

[63]

 
XLIII. Nodosità
 
Prompt 43 – Stringere un bastone

Al parco dove andiamo io, Alberto e i bambini c’è sempre un uomo molto anziano che stringe tra le mani – mani anziane, nodose, dalla pelle sottile come carta velina che lascia trasparire vene azzurrine – un bastone di legno nodoso come le sue mani, a cui si appoggia per camminare.
Lorenzo lo guarda sempre con interesse, anche mentre gioca con Adele.
Lo osserva attentamente e poi, quando torniamo a casa, annota ogni cambiamento, ogni particolare nel suo diario segreto.

[80]

 
XLIV. Ruffiana
 
Prompt 44 – Graffio

“NYX! Mi hai fatto male!”
Mi trattengo, ma vorrei ridere a crepapelle.
Alberto, offeso da Nyx che ha osato graffiargli una mano, la guarda severo e la sgrida come se la nostra gattina potesse capire, come se fosse un’umana.
E forse lo è, perché Nyx lo guarda, china il capo, dilata le pupille e gli si avvicina tremante.
Gli dà un leccotto sul graffio e poi si strofina contro la mano di Alberto facendo le fusa.
Alberto tenta di tenere il muso, ma cede e la prende, portandosela a letto.

[90]

 
XLV. Caduta
 
Prompt 45 – Senza mani

Alberto sta insegnando ad Adele ad andare in bicicletta.
Io li osservo seduta sul marciapiede, Lorenzo fa il furbo mostrando alla sorellina quanto è bravo ad andare in bicicletta senza mani.
Adele ha uno sguardo strano. Osserva il fratello, si sistema sulla sella, scappa alla presa di Alberto.
Pedala frenetica, va bene, poi toglie le mani dal manubrio e si schianta per terra.
Non piange, si guarda le mani sbucciate e poi lancia uno sguardo rancoroso al fratello che trattiene una risata.
A chiare lettere in faccia le si legge “La pagherai”.

[92]

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Capitolo 10
*** X ***


Salve a tutti/e!
Solito aggiornamento, nell'ultimo giorno utile per completare la challenge.
In questo "capitolo" dovrebbero esserci i prompt da 46 a 50, in realtà (ma giudicherete voi se in modo ben eseguito o meno) ci sono due drabble che contengono più di un prompt.
Buona lettura a tutti/e, 
Baci Lagertha


 
XLVI. Testarda
 
Prompt 46 – Infilare un guanto
Prompt 47 – Mani gelate
Prompt 48 – Toccare la neve

“Andiamo Adele, ti si congeleranno le mani!” esclamo, al limite dell’esasperazione, cercando di infilare i guanti a mia figlia che, ostinatamente da Ariete quale è, si dimena impedendomelo.
È la prima settimana bianca da quando è nata Adele e io sono qui, a cercare di infilare i guanti a mia figlia invece di aver già inforcato i miei Rossignol e aver già percorso un paio di rosse, così per scaldarmi.
Adele si rifiuta, io non ce la faccio più.
“Bene, allora andiamo, riderò quando mi implorerai di darti i guanti.”
Indovinate chi è tornata a casa con le mani gelate e rosse per averle infilate nella neve, ma senza guanti?

[110]

 
XLIX. Partenze
 
Prompt 49 – Stringere una valigia
Prompt 59 – Salutare con la mano

Stringo le cinghie dello zaino che porto in interrail come valigia dopo aver controllato un’ultima volta che tutto sia a posto.
Mamma, papà, Elio e Alberto mi hanno accompagnata alla stazione e adesso, dal finestrino, mi salutano con la mano.
Alberto mi manda un bacio di cui ritrovo il sapore dell’ultimo che mi ha dato prima che salissi sul treno.
Poi il capotreno fischia, il treno parte e loro si fanno sempre più piccoli sulla banchina.
Guardo avanti, infilo le cuffie e sorrido: Parigi arrivo.

[82]

 
L. Perdersi
 
Prompt 50 – Frugare nella borsa

Io e Alberto eravamo usciti a cena fuori e alla fine, dopo una lunga passeggiata sul lungomare, mi aveva riaccompagnata a casa.
Davanti alla porta di casa ci eravamo baciati per la prima volta.
Baci lunghi e dolci, giovani e affrettati.
Poi, dopo aver strofinato i nasi, io avevo iniziato a frugare nella borsa, le mani tremanti che non trovavano quello che cercavano.
Alla fine le mie dita avevano stretto le chiavi di casa, ma le dita di Alberto, intrufolatesi nella mia borsa, me le avevano fatte perdere, portandomi a baciarlo di nuovo, perdendomi in lui come le chiavi si erano perse nella borsa.

[104]

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Capitolo 11
*** XI ***


LI. Infame
 

Prompt 51 – Taglio sulle dita
Prompt 52 – Baciare le dita di una mano

“MAMMA!”
Adele urla, come sempre.
“Che succede?” chiedo, continuando a tagliare le verdure.
“La carta è infame!” decreta, mostrandomi l’indice destro offeso.
Un sottile taglio attraversa il polpastrello di Adele, lasciando uscire piccole stille di sangue.
I tagli da carta frizzano e sono fastidiosi, ma Adele è decisamente tragica.
Alzo gli occhi al cielo e sospiro, Alberto arriva, la vede, le bacia il dito ferito, poi la porta in bagno e la cura.
Adele torna col ditino incerottato, mi guarda e sentenzia "Avrei subito dovuto cercare papà!"
Forse, sotto sotto, sta dicendo che ad essere infame non è solo la carta.

[101]

 

LIII. Vernice
 

Prompt 53 – Smalto

È quasi estate.
Sono in terrazza con mamma, un bicchiere di vino in mano, a parlare e a dare lo smalto alle sedie, scrostate dopo l’inverno.
Adele e Lorenzo, con i cugini, stanno giocando nel grande giardino dei nonni.
Mio padre è alla griglia insieme ad Alberto e a mio fratello, il profumo di carne si spande nell’aria.
Il sole di giugno asciuga la vernice, i bambini giocano felici.
Raggiungo Alberto, lo abbraccio, mio padre sorride, i bambini gli preparano un assalto, lui ride con quella sua risata profonda e vibrante, mia madre ci osserva, col pennello tra le dita e le mani sporche.

[104] In questa drabble ho inteso smalto come smalto da oggetti, vernice insomma.

 

LIV. Ansia
 

Prompt 54 – Dare l’ok con il pollice

Lorenzo, quindici anni, longilineo e altissimo, è seduto sulla seggiolina dietro al blocco di partenza.
È ansioso, lo vedo anche dagli spalti: si tortura le mani, stringe il nodo del costume, controlla gli occhialini.
È la finale regionale e mio figlio si gioca la qualificazione al campionato italiano.
Ci cerca con gli occhi, ci trova nella marea di gente sugli spalti della piscina.
Alberto sorride, io mando un bacio, Adele lo guarda seria e gli fa “ok” con il pollice.
Lorenzo abbozza un lieve sorriso.
Tre fischi, si alza. Due fischi, monta sul blocco.
"Take your marks." dello speaker, un fischio, parte.
Sono solo quattro vasche, metti la mano avanti.

[110]

 

LV. Intoccabile
 

Prompt 55 – Essere così vicini e non potersi toccare

Lorenzo non è un chiacchierone e io non sono una mamma impicciona: al bisogno, mi cerca.
È arrivato stamani, distrutto e senza che io dicessi nulla ha iniziato a raccontare di come lui e Bianca, la sua migliore amica nonché fidanzata di Marco, abbiano cominciato una specie di relazione.
Si sente in colpa, ma la sofferenza più grande è sapere che Bianca è lì, sempre vicino a lui, ad un soffio, ma che non può toccarla se non come amico.
“Che cosa faccio, mamma? Non ce la faccio più ad averla così vicina e a non poterla sfiorare neanche con la punta delle dita.”

[104]

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Capitolo 12
*** XII ***


LVI. Bianca
 

Prompt 56 – “Stai chiedendo la mia mano?”

“Bianca, stai chiedendo la mia mano?”
La scena è, oggettivamente, abbastanza comica: Bianca è inginocchiata sul tappeto persiano e tiene stretta la mano tremante di Lorenzo che la osserva da interi minuti.
“Beh, mi sembrava il momento adatto…” fa spallucce lei, alzandosi e portandosi le mani unite di entrambi al cuore. “Allora, amore mio, vuoi farmi l’onore di diventare mio marito?”
Adele, una mano davanti alla bocca, è divisa tra le lacrime e le risate.
Lorenzo si riscuote e prende le mani di Bianca, le bacia e sussurra “Sì.”

[89]

 

LVII. Empatia
 

Prompt 57 – Pungersi con un ago

Adele è sul divano, seduta in punta, con gli occhi spalancati, tesa.
In televisione scorrono le immagini della cassetta de “La bella addormentata nel bosco”.
Aurora sale le scale, Adele mi prende la mano.
Aurora entra nella torre e vede il fuso, Adele allunga il collo sottile.
Aurora allunga la mano, il dito è punto dall’arcolaio e la principessa cade addormentata, Adele mi stritola la mano, si alza di scatto e, rabbiosa, urla “NO!”

[74]

 

LVIII. Compleanno


Prompt 58 – Tirare le orecchie


“Tanti auguri a Diana, tanti auguri a teeee!"
Tutti battono le mani, io sorrido felice e soffio sulle candeline.
Due mani giovani, una per parte, mi si avvicinano e iniziano a tirare le orecchie.
Le dita stringono i lobi e li tirano in basso.
“…trentotto, trentanove, quaranta! Tanti auguri mamma!”

[50]

 

LX. Zoe
 

Prompt 60 – Stringere la mano di un bambino

Siamo corsi appena ci hanno chiamati.
Appena ieri stavano recitando in uno dei loro drammi personalizzati e adesso entriamo in questa stanza che trovo così poco adatta ad una nascita.
Vediamo Adele, sudata e scarruffata, felice e sorridente, accarezzata dolcemente da Davide. Tra le braccia stringe un fagottino avvolto da una coperta gialla.
Mi scappa un singhiozzo, Alberto mi accarezza la schiena, ci avviciniamo.
Una manina sbuca dall’involto, in un riflesso che non posso fermare tendo la mano e avvolgo con la mia, grande macchiata, quella piccola, morbida e purissima che esce dalle coperte gialle.
"Mamma, papà, vi presentiamo Zoe."

[100]

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Capitolo 13
*** XIII ***


LXI. More
 

Prompt 61 – Raccogliere bacche

Ci è sempre piaciuto andare per boschi e tornare a casa con cestini pieni di qualsiasi cosa la natura ci offra.
È agosto, fa caldo, i bambini sono al mare con gli amici, il bosco ci attira con pace e frescura.
Raccogliamo more per ore, poi stendiamo un asciugamano ai piedi di un leccio e ci mettiamo a guardare il cielo.
Le mani sporche di succo di Alberto mi sfiorano una coscia lasciata scoperta dal pantaloncino. Sorrido alle nuvole e aspetto.
Di nuovo ragazzini, ci amiamo con urgenza e desiderio, timorosi di essere scoperti, eccitati.
Torniamo a casa pieni di impronte di mani e dita, sporche di succo di more.

[110]

 

LXII. Estate
 

Prompt 62 – Scavare a mani nude

Le onde si infrangono lievi sulla battigia.
Mi rilasso al sole, un occhio appisolato che tiene d’occhio Adele e la sua amichetta Clizia che stanno scavando una buca.
“Dobbiamo creare un tunnel!” decreta Adele, prepotente come al solito. “Dobbiamo scavare con le mani.”
Allora, immerse fino ai gomiti nella sabbia bagnata, Adele e Clizia gettano le palette e iniziano a scavare a mani nude, la sabbia che si infila sotto le unghie di quelle mani infantili.
Le onde continuano a infrangersi sulla riva, io mi addormento cullata dal vento e dalle strida dei gabbiani.

[94]
 


LXIII. Paura
 

Prompt 63 – Mano che spunta dal terreno
Prompt 64 – Scheletro di una mano

Non mi piacciono i film dell’orrore, mi mettono ansia.
Adele invece li adora.
Alberto e Lorenzo sono partiti per un weekend padre-figlio e io e Adele siamo rimaste a casa.
Ieri abbiamo visto Kill Bill vol.I, ho scelto io, oggi ha scelto Adele e mi è toccato un film orrendo e spaventoso, un filmaccio di seconda categoria.
Siamo al cimitero, una mano spunta dal terreno, una mano a cui mancano pezzi di pelle e carne.
Nyx sbuca da sotto il divano, mi tocca una gamba.
Un urlo, il mio, risuona nella notte: stupida gatta.

[94]
 


LXV. Il Re
 

Prompt 65 – Leccare le dita

Mio padre è un ottimo cuoco.
Fin da quando sono piccola la cucina è il suo regno, ma dove dà il meglio di sé è la griglia.
È l’anniversario di matrimonio dei miei e per l’occasione mio padre ha fatto la carne alla griglia.
“Nonno, sei il re della rosticciana!” esclama Adele, sporca fino al naso.
Lorenzo sta in silenzio, sorride e si lecca le dita.

[66]

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Capitolo 14
*** XIV ***


LXVI. Scusa.
 

Prompt 66 – Mani nascoste dietro la schiena

“Che cosa hai combinato?”
Adele sta in piedi in mezzo al salotto, tiene le mani dietro la schiena e ha sul viso un sorriso di quelli che non promettono nulla di buono.
Lorenzo la guarda serio: si sta arrabbiando e lui non si arrabbia mai.
“Adele, che cosa hai combinato?”
“Scusa.”
Tra le mani, adesso in vista, di mia figlia sta, in mille pezzi, l’X-fighter fatto di lego di Lorenzo.
Lorenzo che quasi sviene alla vista del disastro.


[78]

 

LXVII. No!
 

Prompt 67 – Contare sulle dita

Zoe è in prima elementare, sta imparando a leggere e a contare.
Il pomeriggio è spesso da noi, dai nonni.
Mentre sono in cucina a prepararle la merenda la sento contare.
Mi affaccio in quella che, a suo tempo, è stata la cameretta di Adele.
Sta facendo i compiti di matematica. Con le ditina di bambina conta.
“Uno, due, tre, cinque-NO!” e ricomincia. “Uno, due, tre, quattro, cinque…”


[68]

 

LXVIII. Stronzi
 

Prompt 68 – Tirare i capelli

Mio fratello ha sempre curato i capelli e proprio per questo, quando litigavamo, era la prima cosa che afferravo per fargli male.
“SEI UNA GRANDISSIMA STRONZA!” mi urlò una volta, quando tirai più forte del solito e quasi glieli strappai.
A me veniva da ridere a vederlo con gli occhi gonfi di lacrime.
Tre giorni dopo mi svegliai con i capelli tagliati a metà. Quel grandissimo stronzo.


[67]
 


LXIX. Radici
 

Prompt 69 – Afferrare qualcuno

L’afferravo al volo mentre, piccola, eccitata e spaventata al tempo stesso, la facevo volare in aria.
Essere lanciata e ripresa era il gioco preferito di Adele, da bambina.
Lorenzo ha da sempre preferito starsene con i piedi ben piantati in terra, magari con un bel libro tra le mani.
Adesso lei va a fare bungee jumping dai ponti in giro per il mondo e mi manda le riprese.
Lui, invece, mi manda le recensioni che pubblica dei libri che legge.


[80]

 

LXX. Collo
 

Prompt 70 – Stringere le mani al collo

Ho avuto paura, per la prima volta in vita mia, quando Riccardo, il mio ex ragazzo, mi ha messo le mani intorno al collo e ha stretto.
Avevamo litigato, di brutto. Io volevo lasciarlo e lui allora mi aveva afferrata e aveva iniziato a stringere.
Gli tirai un calcio tra le gambe, mi lasciò andare e nonostante fossi paralizzata dal terrore riuscii a scappare.
Le mani di Alberto mi stringono il collo adesso, ma sono delicate, gentili, diverse da quelle di Riccardo, carezzano e sfiorano lievi e amorevoli.

Grazie ad Alberto ho ricominciato a vivere.

[95]

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Capitolo 15
*** XV ***


LXXI. Imparare
 
Prompt 71 – Parlare con i segni

Non ho mai imparato la lingua dei segni, non ne ho mai avuto bisogno fino ad ora.
La fidanzata di Zoe, Teresa, è sordomuta e per lei l’ho imparata.
A quasi settant’anni, con la fatica di chi non è più abituato a imparare, mi sono fatta insegnare da Zoe la LIS e oggi, che è il compleanno di Teresa, quando sono venute a casa nostra per pranzo, io e Alberto le abbiamo “cantato” tanti auguri con i gesti.
Ci ha baciati e ringraziati e poco prima che andassero via Zoe mi ha sussurrato “Sono orgogliosa di avervi come nonni.”

[99]


 
LXXII. Pannolini
 
Prompt 72 – Nascondere il viso tra le mani

Abbiamo appena festeggiato le nostre nozze d’oro e Dalila, la figlia di Lorenzo e Bianca, ci ha annunciato di essere incinta.
Sono emozionata: diventerò bisnonna!
Mi prendo il viso tra le mani, nascondo le lacrime.
Alberto mi abbraccia e mi dà un bacio sui capelli ormai bianchi.
“Bisnonni...” sussurra. “Diamine, dovremo di nuovo cambiare pannolini?”

[55]


 
LXXIII. Elia
 
Prompt 73 – Mani rugose
 
Mi guardo le mani: non sono più né lisce né morbide.
Sono rugose e macchiate e stridono in contrasto con quelle minuscole, grassocce e immacolate di Elia, il nostro bisnipotino appena nato.
Accanto a me, anche Alberto tende un dito e Elia glielo stringe.
Alberto soffoca un singhiozzo e io mi appoggio a lui, mia roccia da sempre che adesso ha bisogno di me.
 
[64]

 
 
LXXIV.  Fine
 
Prompt 74 – Libro tra le mani
Prompt 75 – Mani che si lasciano
 
Mi lascia andare la mano.
È arrivato il momento.
Sono stanca, tanto stanca.
Alberto è accanto a me, ha un libro tra le mani, mi legge qualche estratto.
Quasi non ascolto, mi si chiudono gli occhi.
Sono stanca, non ce la faccio più.
Scivolo nell’oblio.
“Ti amo.” Riesco a sussurrare prima che sia troppo tardi.
 
[55]


Note dell'autrice:
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio.
Come al solito, in queste righe c'è tanto, forse troppo di mio, molto poco di inventato.
Raccontare una vita insieme, a pezzi, fotogrammi, come ho provato a fare io non è semplice e se sono riuscita nell'intento di rendervi anche solo un attimo partecipi delle vite di Diana e Alberto, beh, non posso che esserne felice.
Ringrazio tutti voi che mi avete seguito, che avete utilizzato un po' del vostro tempo per leggermi e per lasciarmi scritto quel che pensavate della storia.
Un bacio grande a tutti.
Alla prossima avventura,
La vostra affezionata Lagertha

 

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