The call

di Wisegirl31006
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Annabeth ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Percy ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Piper ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Jason ***
Capitolo 5: *** Flashback ***
Capitolo 6: *** Back together ***
Capitolo 7: *** Nuovo capitolo ***
Capitolo 8: *** Capitolo 1-Nuova versione ***
Capitolo 9: *** Nuovo capitolo prossimamente! ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Annabeth ***


Annabeth DRIIINN! Il rumore della sveglia mi perfora i timpani. "Percy, alz-" mi interrompo, accorgendomi che sto parlando all'aria. Ancora non riesco a rendermi conto che Percy mi ha lasciata. È accaduto tutto un mese fa: il telefono fisso stava squillando, Percy ha risposto e, dopo aver balbettato qualcosa al telefono è uscito. Poche ore dopo è tornato, pallido in volto: ha preso le sue cose e se n'è andato. Siamo sempre stati una coppia affiatata, da quando avevamo 20 anni. Ora io ne ho 27, vivo a New York in un appartamento abbastanza spazioso, con un grande studio pieno di disegni dell'Olimpo. Già, adesso sono un architetto e lavoro nello studio del mio fratellastro. Guardo l'orologio: le sei. Mi devo muovere. Esco dal letto e corro in cucina, mangio un toast mentre guardo la posta elettronica. Poi mi dirigo in bagno, dove mi lavo e cerco di aggiustarmi i capelli. Prendo la matita nera e disegno il contorno occhi. A Percy piaceva quando non mi truccavo tanto, diceva che bastava un po' di matita e i miei occhi grigi avrebbero fatto il resto. Esco dal bagno e prendo la borsa e il cappotto ed esco di casa. Mi dirigo verso la metropolitana, scendo le scale, timbro il biglietto, e vado al binario 8, proprio quando le porte del mio treno si chiudono. ----- - Se siete venuti qui perché vi interessa la mia storia o semplicemente perché avete visto l'avviso che ho riscritto il primo capitolo, sappiate che l'ho ripubblicato e che quindi non lo troverete qui ma lo vedrete come ultimo capitolo pubblicato! Grazie, Wisegirl

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Percy ***


Percy Le porte del treno si chiudono, e la scritta del binario 8 mi passa veloce davanti agli occhi. Questo è il treno che Annabeth prende per andare a lavoro. Voglio rivederla, ma allo stesso tempo voglio che scompaia dalla mia vita. Ora vivo con mia madre, nell'appartamento di quando ero bambino. La forma della casa è simile a quella che avevo con Annabeth, solo che l'appartamento di Sally è tutto blu, e nell'aria aleggia un costante profumo di crostata al mirtillo. Mia madre non fa che ripetere che Annabeth è la persona più intelligente, coraggiosa e dolce che conosca, senza di cui la mia vita sarebbe inutile. E ha ragione. Ma non penso di poterla perdonare per quello che ha fatto... Un mese fa ho ricevuto una chiamata dal ginecologo di Annabeth. È incinta. Lei non lo sa, e penso che se lo sapesse capirebbe perché me ne sono andato. Ma alla fine, perché dirglielo? Lei mi ha tradito spudoratamente e questo è quello che si merita. Già, perché quel piccolo feto, l'esserino che vivrà dentro Annabeth per i prossimi nove mesi non proviene da me. Perché io sono sterile.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Piper ***


Grazie a tutti per star per leggere anche il terzo capitolo!! Lasciate una recensione e ditemi cosa ne pensate Buona lettura! Piper Guardo l'orologio: l'una. Annabeth è in ritardo. Per ingannare il tempo rispondo a qualche messaggio. C'è un vocale di Grover e, subito dopo, un messaggio che dice: << MASSIMA URGENZA! FALLO ASCOLTARE AD ANNABETH!!! >>. Faccio per ascoltarlo quando sento il campanellino della porta del bar suonare. Alzo lo sguardo e vedo la mia migliore amica entrare. "Piper, da quanto tempo!" "Anny! Che bello rivederti!" Non accenno alla questione di Percy. So che è un tasto dolente, e non so se la ferita si è ancora rimarginata. "Scusa il ritardo, ma Grover mi ha chiamata. Gli ho detto che avevo un appuntamento con te. Mi avrebbe sicuramente parlato di Percy, ma oggi i ragazzi sono off-limits!" "Saggia decisione, che ne dici di ordinare qualcosa? Ho una fame..." dico, sentendo il mio stomaco brontolare. Dopo aver finito di pranzare, ci dirigiamo verso la fermata della metropolitana per andare in centro. Scendiamo le scale, timbriamo il biglietto e andiamo al binario. Mi ero dimenticata di quanto fosse divertente uscire con Annabeth! Ma del resto è per questo che siamo migliori amiche... Arriva la metro, saliamo e ci facciamo strada tra la folla: non ci sono posti a sedere. Poco male, rimarremo in piedi. Ci mettiamo subito a parlare. Ad un certo punto mi accorgo che Annabeth è pallida. "Anny, tutto bene?" le chiedo "Si, si, mi gira solo un po' la-" BUM. Annabeth cade a terra, priva di sensi. Panico. E ora? Che faccio? Un' idea mi balena in testa. Accendo il telefono e cerco il suo numero. Da quando ci siamo lasciati non ci siamo parlati molto, ma per fortuna non ho eliminato il suo contatto. "Forza Anny!-dico alla mia amica mentre la porto fuori dal treno-Jason sta arrivando."

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Jason ***


Eccomi tornata con il quarto capitolo! Si è fatto un po' attendere, ma alla fine eccolo qui! Vi attendo numerosi nella sezione recensioni, buona lettura! :) JASON Sono nel mio ufficio che compilo dei moduli. O almeno credo. Sto aspettando una chiamata da Reyna: ci siamo messi insieme da poco e oggi mi deve telefonare per dirmi una cosa importante. Poco dopo essere rientrato dalla pausa pranzo il mio telefono inizia a vibrare. Il battito cardiaco diventa sempre piú veloce quando afferro l'iPhone dalla tasca posteriore dei jeans, ma quando leggo il nome sul display mi tranquillizzo. È Piper. Due minuti dopo la chiamata mi trovo sull'ambulanza a sirene spiegate. Stando a quanto mi ha detto Piper, Annabeth è svenuta in metropolitana senza preavviso. Avrà visto un ragno... Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da un mio collega che mi informa che hanno caricato Annabeth sulla barella e che dovrei andare ad accertarmi delle sue condizioni. In un batter d'occhio siamo arrivati e trasportiamo Annabeth in corsia, dove le inizio a prelevare del sangue. Prima di fare qualsiasi altra cosa bisogna sempre controllare il sangue e perciò, dopo il prelievo, porto la fialetta in laboratorio. Dopodiché torno da Piper per tranquillizzarla. La trovo intenta a guardare il telefonoSi trova controluce, i capelli castani formano una specie di aureola intorno alla sua faccia e solo in quel momento mi accorgo che è diventata ancora più bella. Ma in fin dei conti è figlia di Afrodite: se non è bella lei, chi è! Sta parlando con Grover, sembra ci sia un problema. Faccio per avvicinarmi quando un infermiere mi avverte che i risutati degli esami della mia amica sono pronti. Mi allontano ma con la coda dell' occhio mi accorgo che Piper mi sta seguendo, un misto di emozioni sul volto. Arrivato in corsia leggo i risultati, incredulo. Li rileggo più volte per essere sicuro di aver capito bene. "Annabeth" dico alla mia amica nel momento in cui arriva Piper. "Sei incinta". Appena finita la frase mi accorgo che io e Piper abbiamo detto la stessa cosa contemporaneamente.

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Capitolo 5
*** Flashback ***


N/A Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Come avrete notato, ho fatto un po' di modifiche perché mi è venuta un'idea. I cambiamenti principali sono il titolo, che è diventato Tre topolini ciechi, il fatto che ora sia una song-fic e un po' di ansia in più. L'idea è che i primi quattro capitoli siano una sorta di introduzione e che da qui inizi la vera storia. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!! :) Buona lettura! P.S. Da adesso è tutto narrato in terza persona. Nota dell'Autrice Ultima cosa: Volevo solo ringraziarvi perchè 118 persone hanno letto il primo capitolo :). Eppure non ho ancora ricevuto recensioni. :( Perció, dato che non so se la FF vi stia piacendo, penso che la cancelleró a meno che non mi diciate cosa ne pensate. Mi dispiacerebbe molto toglierla, perció cliccate il bellissimo bottone delle recensioni e recensite!! Aspetto qualche giorno per vedere se qualcuno recensisce la FF e poi la tolgo, perchè mi sembra abbastanza uno spreco di tempo scrivere una fanfiction se nessuno mi dice cosa ne pensa. Vanno bene anche (ma speriamo di no) recensioni negative, per aiutarmi a migliorare. Ringrazio infinitamente il/la primo/a recensore, e lo/a ringrazieró/a anche nel prossimo capitolo. Buona lettura! :) P.S. PER FAVORE RECENSITE!!!! Era ormai notte, e Annabeth camminava lungo la strada che conduce a casa sua, assorta nei suoi pensieri. Piper aveva insistito per accompagnarla a casa, ma lei aveva rifiutato. Era ancora sconvolta dal fatto che fosse incinta. Erano ormai tre mesi che non lo faceva con Percy, perció non poteva essere lui il padre, e in più lui era sterile, quindi... Annabeth non beveva, perció non poteva essere andata a letto con nessuno da ubriaca. Ma ad un certo punto un ricordo prese forma nella sua testa: era notte pure lí, pioveva. Stava tornando da casa di Piper, dove aveva cenato. Era quasi arrivata al suo appartamento quando sentí qualcuno canticchiare una vecchia filastrocca "Tre topolini ciechi, tre topolini ciechi. Guarda come corrono, guarda come corrono. Corsero tutti e tre via dalla moglie del contadino, che tagliò loro la coda con il taglierino..." Annabeth rabbrividí e affrettó il passo, ma l'uomo fu più veloce. La prese per il braccio e le sussuró in un orecchio "Hai mai visto una cosa del genere in vita tua? Come tre topolini ciechi..." Provó in tutti i modi a liberarsi dalla stretta dell'uomo, ma non ci riuscí. Fu buttata in un angolo vicino ad altre due donne che sembravano più giovani. "Bene ora che siete tre topolini, rendiamovi ciechi", e cosí l'uomo prese tre bende, coprí gli occhi di tutte le ragazze e inizió a farsele tutte e tre insieme. Dopo 10 minuti, tolse la benda a Annabeth e, leccandosi le labbra, le disse "Lo sai che in Inghilterra questa filastrocca si canta sempre due volte di fila?..."

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Capitolo 6
*** Back together ***


Eccomi tornata! Lo so, avevo detto che avrei cancellato la storia ma ho un sacco di idee per migliorarla quindi non mi interessa. Se vi piace, bene (recensite!) se no non la leggete! -POV Percy- Alzo la mano per suonare il campanello, ma mi trattengo. Perchè sto facendo questo? Perchè sto andando da lei? Una vocina nella testa mi dice che è incinta e dovrei vedere come sta. E poi Annabeth non è il tipo di persona che si scopa il primo arrivato, ci deve essere una spiegazione plausibile. Perció mi faccio forza busso. Silenzio. Magari è fuori, o sta ancora dormendo, penso. Riprovo a bussare e mi accorgo che la porta non è chiusa. È tutto sempre più strano: Annabeth chiude sempre la porta a chiave, si sveglia sempre alle sei (ora sono le sette) e, a guardare bene, ci sono delle macchioline di sangue sullo stipite. Faccio per aprire la porta impaurito quando sento un fruscio dietro di me; mi volto e vedo Annabeth. O meglio, vedo una ragazza bionda, con un sopracciglio tagliato e i vestiti strappati. Appena mi vede mi abbraccia fortissimo e, piangendo, mi racconta cosa le è successo. Dallo stupratore di un mese fa a quello di ieri sera. E finalmente il puzzle nella mia testa si ricompone: Annabeth è stata violentata ed è per quello che è incinta. Mi rendo conto che l'ho abbandonata proprio quando aveva bisogno di me e mi sento un deficiente. ----due mesi dopo---- POV Annabeth- "Annie", mi chiama Percy. Mi giro verso di lui e lo guardo ammaliata dalla sua bellezza. "Oggi andiamo in ospedale. Sei sicura di voler tenere il bambino. Intendo, lo vuoi adottare?" mi chiede "Certo. Mi ricorderà di quello che mi è successo, ma non voglio che provi quello che ho provato io quando ho scoperto che mia madre mi ha abbandonata. Perció, si, sono sicura di tenerlo. Sempre che vada bene per te" rispondo "A me va bene tutto quello che decidi tu. L'importante è che tu stia bene." detto quello mi bacia appassionatamente, mettendo la mano sulla mia pancia. E penso che sono la donna più fortunata del mondo ad avere un fidanzato così dolce e amorevole. Proprio quando pensi che la tua vita sia un disastro completo, mi diceva sempre mio padre, arriverà qualcuno o qualcosa che ti farà cambiare idea. Per me quel qualcuno è Percy Jackson.

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Capitolo 7
*** Nuovo capitolo ***


Ciao! Ho deciso (grazie ai gentili consigli di un lettore) di cambiare lo stile della mia storia. Terrò più o meno la stessa trama, ma cambio un po' di cose. Grazie per aver letto e spero che il nuovo capitolo ti piaccia!! A presto, Wisegirl

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Capitolo 8
*** Capitolo 1-Nuova versione ***


Capitolo 1

POV-ANNABETH
DRIIIINNNN!!!! La sveglia suona fortissima, perforandomi i timpani come al solito. “Percy, alz-“ mi interrompo a metà frase, rendendomi conto che sto parando all’aria. Già, Percy non è vicino a me e non lo è da più o meno un mese. Ha ricevuto una chiamata da qualcuno, ha balbettato qualcosa al telefono ed è uscito. Poco dopo è tornato, ha preso le sue cose e se n’è andato. Io stavo lavorando da casa, perciò ho assistito a tutta la scena ma non ho capito né sentito la conversazione di Percy. Io e lui siamo sempre stati una coppia affiatata, sin da quando avevamo 16 anni. Ora io ne ho 25 e sono un architetto, sto progettando di nuovo l’Olimpo e  ci sto riuscendo alla grande. In caso non si fosse capito abito a New York nell’appartamento che avevo comprato con Percy qualche anno fa.
Ma tornando a noi, Percy mi ha lasciata senza una ragione apparente e ho perciò perso il mio unico vero amore, tutto a causa di una misteriosa chiamata. Ma se non mi muovo rischio di perdere anche il lavoro. Oggi, infatti, è giovedì e devo andare a lavorare nello studio. Perciò, mi preparo e scendo in strada, dirigendomi verso la fermata della metropolitana. Una volta arrivata prendo il treno e arrivo a lavoro giusto in tempo per la riunione.
Molte ore dopo e altrettante runioni dopo, esco dallo studio. Finalmente posso tornare a casa! Dopo una lunga giornata di lavoro posso finalmente tornare nel mio appartamento per riposarmi un po’. Detto questo, mi faccio strada tra la folla (strano, di solito questo quartiere è deserto) e arrivo alla stazione della metropolitana. Scendo in fretta le scale e…
  
 Mi accorgo che non riuscirò mai a prendere la metro. C’è troppa gente e il treno sta per partire. Uff, dovrò aspettare un’altra mezzora prima di arrivare a casa. Triste, mi accomodo sulla panchina del binario e tiro fuori il libro che sto leggendo, cercando di far passare il tempo più velocemente.

 Inizio a correre giù per le scale e tra la folla e riesco a prendere il treno per un soffio. C’è tantissima gente dentro, ma almeno non devo aspettare troppo tempo per poter tornare a casa. 
Nel giro di quindici minuti sono sotto casa mia, apro il portone e mi dirigo verso il mio appartamento. Scorgo una figura davanti alla porta e perciò mi affretto: non aspettavo nessuno. Seppur da lontano, capisco che è un uomo e vedo che è vestito tutto di nero: inizio ad innervosirmi e inizio a pensare chi possa essere. Eppure, nonostante i miei sforzi per riconoscere l’uomo, non mi sarei mai aspettata che la persona che ho davanti è…

POV-Percy
Circa un mese fa ho ricevuto una chiamata da un numero che non era nei miei contatti. Dopo aver parlato con la persona all’altro capo del telefono per qualche minuto, balbetto qualcosa, prendo le mie cose e me ne vado piantando Annabeth in asso. Ero troppo shoccato per ragionare e perciò ho fatto l’unica cosa che mi è venuta in mente: lasciare Annabeth per stare un po’ solo a pensare.
Dato che, come ho detto, non ho pensato prima di agire, ho deciso di tornare da Annabeth per chiedere spiegazioni e per dirle chi era all'altro capo del telefono. Perciò mi incammino verso casa sua per poi ricordarmi che oggi, dato che è giovedì, Annabeth lavora dallo studio. Poco male, la aspetterò davanti a casa sua.

È quasi un’ora che sono qui ad aspettarla e ormai ho perso speranza nel vederla arrivare. Forse si è fermata a mangiare fuori o è con una sua amica. Fatto sta che lei non è ancora a casa e io mi sto annoiando a morte. Direi che è ora per me di tornare nel mio appartamento. Non l’ho vista e non le ho parlato, non abbiamo chiarito niente e mi chiedo perché io sia andato da lai in primo luogo. Sarà il destino.

È passata mezz’ora quando sento dei passi nel corridoio. Visto che non so chi sia, preferisco non voltarmi fino a quando non sono sicuro che è Annabeth. Pochi secondi dopo, riconoscendo l’odore della mia ragazza, mi giro è la vedo in tutta la sua bellezza. Vedo i suoi occhi grigi spalancarsi, vedo la sua bocca aprirsi in un’esclamazione di stupore. Vedo i suoi capelli biondi ricaderle sulle spalle e vedo le sue guance rosse per la corsa su per le scale. Mi tornano in mente tutti i bei momenti passati insieme, il nostro primo bacio. Mi vengono in mente le nostre avventure e i nostri scherzi. E in quel momento mi faccio forza e parlo, le chiedo spiegazioni e lei mi fa entrare in casa. Sarà il destino voleva farci rincontrare.

NDA: Ciao! Se sei arrivato fino a qua ti ringrazio enormemente per aver letto il capitolo. Un lettore mi ha consigliato di cambiare un po' la FF e allungare i testi, e perciò ho seguito i suoi consigli. Ecco qui un capitolo nuovo di zecca, in cui riparto da capo. La trama è sempre la stessa, ma ho cambiato lo stile. L' idea, in caso non si fosse capito, è di creare due dimensioni parallele diverse, in cui i personaggi (gli stessi) vivono due situazioni diverse da quando Annabeth perde la metro, evento che determina gli eventi successivi. Si, se te lo stai chiedendo è ispirato a Sliding Doors, film molto bello che consiglio di vedere. 
Grazie ancora per aver letto e alla prossima! :)
Wisegirl



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Capitolo 9
*** Nuovo capitolo prossimamente! ***


Ciao! Dato che giovedì ho un grande esame non sono riuscita a postare niente! Scusate l'inconveniente, ma da venerdì riprenderò la storia. Scusate ancora, Wisegirl

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