MewBug

di Jack83
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sfilata in giappone ***
Capitolo 2: *** Arrivo a Tokyo ***
Capitolo 3: *** Identità svelate ***



Capitolo 1
*** Sfilata in giappone ***


Nathalie Sancoeur si apprestò ad entrare nella cucina della magione Agreste con sottobraccio un plico di fogli.
La donna, vestita con il suo solito tailleur scuro e i suoi occhiali sottili ben messi sul naso, segretaria da anni del noto stilista Gabriel Agreste era un po’ in ansia per il figlio di quest’ultimo.
Ansia dovuta al fatto che doveva andare a Tokyo per una sfilata di moda del marchio del padre e con lui doveva andare anche la sua fidanzata che aveva avuto l’onore di avere alcuni suoi progetti prodotti dal marchio Agreste.
Entrò nella cucina, dopo aver bussato e vide la famiglia Agreste; riunita dopo molte peripezie a seguito delle vicende che portarono il signor Agreste a divenire Papillon mentre Adrien e la fidanzata rispettivamente Chat Noir e LadyBug al termine delle quali ci fu il risveglio dopo un lungo coma della moglie di Gabriel, fare con calma colazione.
-Nathalie- fece Gabriel, un uomo alto vestito molto elegantemente, nel mentre sorseggiava il suo caffè -Tutto pronto? –
-Certo- fece lei -Adrien partirà oggi pomeriggio alle 14 ed arriverai a Tokyo domani alle 10:30 assieme alla signorina Dupain Chang dall’aeroporto Charles De Gaulle con il volo diretto per Tokyo -
-Adrien- fece una donna dai lunghi biondi e dai bellissimi occhi verdi -Hai preparato tutto? -  
-Sì, madre- rispose sorridendo un ragazzo anche lui dai capelli biondi e dagli occhi verdi
-la valigia è pronta come pure il bagaglio a mano-
La donna sorrise ed osservò il marito che rimaneva impassibile -Spero che Marinette non si faccia prendere dalla sua solita ansia… È incredibile come una ragazzina come lei sia riuscita a battere un supercattivo come me-
Adrien sbuffò alla battuta del padre -Sembra quasi che io non abbia contribuito alla tua caduta-
L’uomo rimase impassibile -Vorrei ricordarti figliolo che la tua fidanzata era quella che aveva più sale in zucca dei due… Tu partivi troppe volte a testa bassa senza riflettere prima-
Il figlio sospirò -Hai ragione… Marinette però ormai ha superato la sua fase di imbranataggine cronica che la contraddistingueva-
Questo scambio di battute fu seguito dalle due donne che ridacchiavano sotto i baffi.
-Ah! Un’ultima cosa prima che mi dimentichi- fece Nathalie -Il manager di Zakuro Fujiwara ha comunicato che ha accettato la sua proposta, con il marchio Agreste farà la sua ultima sfilata prima di ritirarsi dalle scene e sposarsi con Ryo Shirogane-
Gabriel increspo solo le labbra ma gli occhi brillarono compiaciuti
-Dunque, la modella che hai sempre inseguito ti ha finalmente degnato di risponderti? – chiese la moglie sorridendo in maniera furba -Sai che potrei essere gelosa? –
L’uomo sbuffò -Mia cara Emile- fece lui -C’è una solo un’altra persona che è stata sfuggente come la signorina Fujiwara o dovrei chiamarla signora Shirogane-
-Chi sarebbe questa persona? – Chiese furba la donna
-Ma te mia cara- rispose lui in maniera altrettanto furba
Adrien a quel punto sorrise in maniera aperta e lanciò uno sguardò verso la segretaria della famiglia, notando che anche lei sorrideva -Nathalie- fece lui -A che ora devo passare a prendere Marinette? –
-Con il gorilla e la famiglia Dupain Chang siamo rimasti d’accordo che sareste andati verso le 12 per poi andare all’aeroporto-
Adrien annuì alle informazioni della donna, prese quindi le stoviglie adoperate per fare colazione e le depose nella lavastoviglie.
-Pensi di portare con te Plagg? – Chiese poi il padre
-Pensi che non sia necessario? Comunque, sì pensavo di portarlo con me, così da fargli cambiare un po’ d’aria – rispose il figlio appoggiandosi con la schiena al lavandino -Tokyo non ha supercattivi da sconfiggere e quello che facciamo io e LadyBug al massimo, per fortuna, e farci vedere ogni tanto per mettere a cuccia qualche criminale normale ma anche lui merita un po’ di vacanza-
-Tu non ti ricordi Adrien ma una dozzina di anni fa Tokyo fu al centro di una strana sequela di eventi ed ho la strana sensazione che possano ricominciare, quindi condivido la tua scelta di portarti dietro quel pianta grane -
-Parli di quelle ragazzine che sembravano mezze animali e a quei tipi che sembravano elfi? - Chiese a quel punto Emile
-Sì- rispose solamente l’uomo
La donna si voltò dunque verso il figlio con uno sguardo preoccupato -Fai attenzione figliolo-
Adrien sorrise, si avvicinò alla madre e gli diede un bacio sulla fronte
-Non ti preoccupare mamma- rispose -Sono pur sempre Chat Noir e al mio fianco ho la bellissima LadyBug-
Detto ciò salì in camera.
Ad accoglierlo arrivò svolazzando uno strano essere nero che assomigliava ad un gatto.
-Ehi Adrien- fece lo strano essere -Pronto per andare a Tokyo? –
-Certo Plagg ma se vuoi venire anche te devo riporti nel cofanetto… Non credo che sopporteresti più di 12 ore di volo chiuso nel bagaglio a mano-
Il piccolo essere sbuffò -Devo proprio? – chiese con fare triste
-Mi sa di sì- fu la risposta del ragazzo

Allo stesso tempo, in un appartamento al piano superiore di una delle panetterie migliori di Parigi, una ragazza dai tratti asiatici e dai capelli neri legati con due trecce stava avendo un attacco di panico.
Nonostante la presenza della sua migliore amica, una ragazza dalla carnagione scura e dai capelli lunghi ed ondulati, cercasse di calmarla.
-Marinette- fece per l’ennesima volta la ragazza -Hai messo tutto! Sono stata io ad aiutarti a fare la valigia! -
-Ma se ho dimenticato qualcosa? – chiese ancora una volta lei
-Non hai dimenticato nulla! - fece di nuovo l’amica -Prendi un profondo respiro e calmati.
Lo so che andare in un altro continente con il proprio fidanzato è una cosa bellissima ma ricordati che ci andrete per lavoro…-
-Il passaporto! - gridò a quel punto la ragazza dai capelli scuri precipitandosi verso la scrivania e prendendo in mano il prezioso documento con annesso visto.
La castana a quel punto prese il libricino dalle mani della ragazza e lo infilò dentro la borsetta di lei.
Quindi la lego ad una borsa più piccola che mise vicino ad una valigia più grande.
-Ora piantala Marinette Dupain Cheng! – Fece risoluta -Ora vai in bagno! Ti fai una doccia e ti vesti in maniera comoda! visto che dovrai fare più di dodici ore di viaggio! –
La mora a quel punto fece un saluto militare per lo spavento -Sì signora Alya! - e corse verso la suddetta stanza.
Quando entrò nel bagno un esserino rosso con una chiazza circolare nera che gli copriva una parte consistente della fronte e due antennine le balenò davanti.
-Tutto bene Marinette? – Chiese.
La ragazza sospirò -Sì, Tikki tutto bene. Sono solo un po’ nervosa per il viaggio-
-Posso comprenderlo bene amica mia- fece l’altra -Ma sei comunque LadyBug cerca di ricordarlo-
-Lo so- pigolò la ragazza -Ma vuoi saperlo? Non è tanto il fatto che andrò via con Adrien ma che incontrerò Zakuro Fujiwara! Una delle modelle più apprezzate del mondo e molto probabilmente indosserà la stola che ho disegnato io! –
-Non hai avuto paura di affrontare Papillon ma adesso hai paura di una modella? –
-Sì! Se non le piace la mia stola? Se la odiasse? Se la facesse cadere? –
L’esserino scosse il capo -Marinette- fece di nuovo lei dolce ma anche risoluta -Piantala con questi tuoi castelli mentali non succederà niente a Tokyo.
Poi ricorda che ci sarò io, ci sarà Adrien e ci sarà anche quel pianta grane di Plagg-
A sentire l’ultimo nome la mora esalò un sospiro -Speriamo che Plagg si comporti bene… Preparati anche te Tikki, vieni con me a Tokyo lo sai-
Detto ciò si mise sotto la doccia per calmarsi.

In un rinomato ristorante di Tokyo due coppie stavano cenando quando, una ragazza dai capelli neri legati da uno chignon sulla nuca non fece una domanda all’altra ragazza, una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri e dallo sguardo enigmatico, qualcosa riguardante l’indomani
-Allora One-Sama domani arriverà il famoso Adrien Agreste? Il figlio del famoso stilista Gabriel? -
L’altra ragazza annui -Sì, Minto. Domani io e Ryo andremo a prendere lui e la sua fidanzata. Mi hanno detto che questa ragazza abbia colpito il signor Agreste, di solito molto severo con i giovani stilisti, con i suoi lavori e non è la prima volta che un suo capo sia presentato durante una sfilata del marchio Agreste-
L’altra ci pensò un attimo -Adesso che ci penso avevo letto qualcosa su una bombetta disegnata da una compagna di scuola di Adrien-
-Se non erro- fece uno dei due ragazzi seduto allo stesso tavolo, un tipo biondo dai profondi occhi blu. -Durante quella sfilata ci fu un bel casino a causa di una tipa che si faceva chiamare Style Queen-
-Già- fece pensieroso l’altro ragazzo seduto allo stesso tavolo, un ragazzo dai capelli lunghi castani legati a coda di cavallo e dagli occhi castani -Abbiamo indagato per vedere se c’era pericolo per Tokyo o se ci fosse un collegamento con dei Chimeri lasciati qui dai nostri alleati durante la guerra che ci avevano fatto ma…-
-Ma? - Chiese la ragazza con i chignon seduta al suo fianco
-Ma Pai e Kisshu hanno escluso questa possibilità ed indagando con loro abbiamo potuto scoprire l’esistenza di alcune coincidenze su molti fatti storici che hanno a che fare con i cosiddetti eroi di Parigi-
-Vi riferite a Chat Noir, LadyBug e ai loro alleati? – Chiese la ragazza dai capelli lunghi
-Sì, Zakuro. Sembra che questi eroi siano presenti da moltissimo tempo e che siano in qualche modo legati ad alcune figure storiche- Rispose meditabondo il biondo
-Ryo stai pensando a qualcosa? – chiese Minto
-Non so ma spero di sbagliarmi- detto ciò prese il cellulare, guardò alcune foto con fare pensieroso e poi lo rimise in tasca.
-Ora torniamo alla cena e pensiamo a festeggiare l’addio alle scene di Zakuro e il ritorno di Minto a Tokyo per il suo debutto come prima ballerina all’opera-
A quel punto tutti alzarono i calici e bevvero alla salute delle due ragazze.

Intanto da un’altra parte della città altre cinque persone stavano attendendo una sesta persona per mangiare anche loro ma qualcosa non quadrava perché i tre uomini avevano delle strane orecchie da elfo.
-Domani il biondino andrà assieme alla lupetta a raccattare quei due ragazzini? – Chiese un tipo strano dai capelli verdi corti, dagli occhi dalle iridi dorate e con le pupille dal taglio felino.
-Così sembra Kisshu- sospirò una ragazza dai capelli rossi lunghi fino alle spalle
-Ehi vecchiaccia- fece questa volta un ragazzo dai capelli castani corti -Hai le vibrisse che vibrano? –
La ragazza in questione lo guardò male -Nanetto- rispose nonostante la persona in questione fosse alta quanto lei -Sarà meglio che tu non prenda tanto in giro le mie sensazioni! -
L’altro alzò le spalle -Secondo me ti stai facendo troppe paranoie- detto ciò si avvicinò ad una culla dove stava dormendo un bambino dai capelli verdi -Da quando è nato il cucciolo di Pai e Retasu sei diventata molto più ansiosa… Non è che… devi dire qualcosa a mio fratello Kisshu -
I due arrossirono quando una voce dolce lo riprese -Taruto-kun non mettere in imbarazzo Ichigo-Chan e Kisshu-Kun… Verrà anche il loro momento ed anche il tuo-
A quel punto arrossì anche lui e sparì veloce perché vide che le due persone citate in questione gli stavano lanciando letteralmente dei coltelli addosso con lo sguardo.
-Scusatelo- fece poi una voce più profonda proveniente da un uomo dai capelli viola corti
-Sapete com’è fatto quando non ha vicino Purin-
-Diventa un cretino siderale… Ma ho paura che sia una cosa di famiglia- rispose incrociando le braccia Ichigo guardando male i due uomini presenti
-Non infierire micetta- sospirò Kisshu che poi guardò la persona appena entrata
-Allora Pai- fece poi sorridendo -Come sta andando la notte con il piccolo? -
Il viola sorrise -Per ora bene- fece -Il cucciolotto dorme che è una meraviglia-
-È molto tranquillo- rimarcò Retasu sorridendo.
L’altro sorrise -Beh buon sangue non mente-
A quel punto sentirono il campanello suonare -Sarà Purin- commentò il maggiore che provò ad andare ad aprire ma fu preceduto da Taruto.
-Finalmente scimmietta ce ne hai messo di tempo- disse lui aprendo la porta con fare scorbutico
La ragazza, dai capelli biondi e dall’aria esuberante, non si scompose e diede un bacio al fidanzato e spiegò il perché avesse tardato -L’ultima lezione del pomeriggio è andata per le lunghe… Un mio allievo voleva a tutti costi affrontare Heicha ma… le ha prese di santa ragione-
Il castano scosse la testa -Certa gente non capisce che tua sorella non sopporta chi la sfida impunemente-
Lei annui -Ma sai ho come la sensazione che tra quei due c’è del tenero-
L’altro alzò gli occhi al cielo -Cos’è masochista? – Poi si girò verso Kisshu che stava portando qualcosa verso il tavolo - In qualche modo mi ricorda qualcuno- sussurrò poi all’orecchio della ragazza che ridacchio annuendo.
Prese poi la prese per mano ed andarono verso la sala da pranzo, diedero un bacio sulla fronte della nipotina e si andarono a sedere al tavolo per la cena con gli altri.

In un tempio shintoista posto in una zona elegante di Tokyo si era creata una strana nebbiolina.
Forse a causa dell’umidità della sera oppure a causa della vicinanza di un piccolo stagno sta di fatto che essa rendeva il luogo inquietante.
Se gli abitanti del tempio avessero teso le orecchie avrebbero pure sentito una strana voce sussurrare: “Finalmente dopo tanti secoli potrò avere la mia vendetta e poi conquistare il mondo! È stata una fortuna per me che alcune gocce di quell’acqua miracolosa abbiano bagnato le mie ossa mortali ma adesso… Adesso che i Miracolus torneranno nella terra del sol levante io potrò tornare in vita!”
Ma forse avrebbero pensato che fosse tutto ricollegabile al venticello che spirava, alla immaginazione che viaggiava a causa dell’ambiente spettrale… Oppure no.
Perché in quel tempio giacevano le spoglie mortali di Eiki Tujo antenato del più noto Hideki Tojo*.
Traditore di Oda Nobunaga, fondatore del Giappone moderno, e di Kennyo Kosa, monaco guerriero del santuario Buddhista Hongan-ji di Kyoto.

*Per chi non lo sapesse Hideki Tojo è stato uno dei maggiori responsabili delle guerre di aggressione giapponesi in Asia.
Condannato poi a morte durante il processo che fu definito: La Norimberga giapponese.

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Capitolo 2
*** Arrivo a Tokyo ***


Adrien e Marinette stavano sonnecchiando placidamente nei loro sedili di prima classe quando il comandante del volo gli svegliò con un annuncio -È il comandante che vi parla, fra pochi minuti atterreremo all’aeroporto di Tokyo-Narita, vi chiediamo pertanto gentilmente di: raddrizzare i vostri sedili, chiudere i tavolini e allacciarvi le cinture di sicurezza.
A Tokyo troverete bel tempo ed una temperatura di 25 gradi circa. Vi ringraziamo di aver scelto AirFrance per il vostro viaggio e vi auguriamo di trascorrere un periodo felice a Tokyo-
Adrien a quel punto si stiracchiò e diede un leggero scossone a Marinette che, in quel momento, sembrava essere lei il possessore del Miracolus del gatto nero.
-Ancora cinque minuti mamma- il ragazzo sorrise alla protesta della ragazza ma insistette nello scuoterla
-Marinette siamo quasi a Tokyo-
La ragazza a quel punto si alzò e meccanicamente rimise a posto il sedile e allacciò la cintura, non prima di aver buttato un’occhiata fuori dall’oblo per ammirare la città di Tokyo.
-Sto per atterrare in un altro continente- fece lei
-Già- rispose sorridendo il fidanzato -Sei in un altro continente con il tuo fidanzato-
-Cosa c’è di meglio? – Sorrise lei
-Nulla- annui lui raggiante
 
Intanto qualche centinaio di metri più in basso due persone si stavano avvicinando al Gate con un rotolo di carta.
Una era una ragazza ma vestita in maniera tale che non fosse possibile capire chi fosse: Un cappello a larghe tese da donna rosso che nascondeva i capelli lunghi raccolti in un chignon, occhiali da sole una camicia lunga bianca e pantaloni lunghi grigi.
Mentre l’uomo biondo e dagli occhi azzurri indossava dei Jeans ed una maglietta a maniche lunghe nera a giro collo.
-Dovrebbero arrivare fra pochi minuti- fece la ragazza osservando il display su cui venivano segnalati gli arrivi provenienti dall’estero.
-Nervosa? – Chiese lui mentre dispiegava il cartello
-No, perché dovrei esserlo? Non sono mica Ichigo- rispose lei sorridendo furba
-Già la nostra gattina andrebbe fuori di testa ma penso anche le altre non sarebbero da meno- ridacchiò l’altro.
Lei annui e poi tornò a guardare seria davanti a sé.
-Comunque prima ti ho mentito sono nervosa- fece Zakuro -Questa sarà la mia ultima sfilata e poi si aprirà una nuova pagina della mia vita-
-Non sei convinta? – chiese lui preoccupato
-No, sono convinta di questo mio passo ma il cambiamento è sempre un’incognita, poi sfilare per Agreste è sempre qualcosa di “particolare” … Alcune mie college mi hanno raccontato che non è facile rapportarsi con il signor Agreste, specialmente fino a che la moglie non è tornata da lui-
Ryo annui -Sì, il tuo agente mi ha raccontato qualcosa in merito, il periodo peggiore è stato senza dubbio quello dove è saltato fuori quel Papillon a Parigi… Per fortuna lui non sarà presente qui a Tokyo. -
A quel punto tirò fuori il cellulare e guardo di nuovo delle foto, scosse la testa e poi lo ripose di nuovo nelle tasche.
-Ryo non dirmi che stai pensando che…- Chiese lei guardando male il fidanzato
-Zakuro non so che dire ma devi ammettere che si somigliano troppo… e sono meno riconoscibili di voi… Per fortuna che nessuno ha mai fatto uno più uno con voi-
Rispose guardando la fidanzata alzando le spalle
-Forse perché qui a Tokyo la gente era più impegnati a vedere i nostri costumini sexy piuttosto che le nostre facce-
Replico lei guardandolo storto
L’altro si guardò intorno colpito nel segno ma poi si voltò per controbattere -Però, quando siamo da soli, ti piace il costumino-
Lei a quel punto lo fulminò con lo sguardo -Guarda che…-
Lui a quel punto alzò le mani e si scusò
Aspettarono ancora una decina di minuti chiacchierando d’altro quando sentirono dall’altoparlante l’annuncio che l’aereo da Parigi era atterrato e che i passeggeri stavano sbarcando.
Allora presero il cartellone distendendolo per far vedere la scritta, in francese: “ICI DUPAIN-CHENG”
e si ci avvicinarono al gate.
Attesero poco per vedere i due ragazzi avvicinarsi
-GoodMorning- fece Adrien sicuro -I’m Adrien Agreste and She’s Marinette Dupain-Cheng.
Are you Shirogane Ryo San and Fujiwara Zakuro San? - *

-Yes, we are Mr. Agreste- rispose semplicemente Ryo sorridendo
-Good Morning- fece Marinette rossa in viso e facendo un inchino
Zakuro rispose all’inchino per poi chiedere in francese -Avete fatto un buon viaggio? - sorprendendo i due
-Sì, grazie- risposero loro -Viaggiare in prima classe ha i suoi indiscutibili vantaggi- specifico poi Adrien che prosegui -Sa signorina Fujiwara non sapevo che parlasse francese-
Lei abbozzo un sorriso -È stata una mia richiesta a suo padre signor Agreste, volevo farvi una sorpresa-
Marinette tirò un sospiro di sollievo, era vero che aveva passato le vacanze estive a Londra per una vacanza studio dove aveva imparato l’inglese ma parlare francese la metteva più a suo agio.
-La ringrazio Fujiwara-san- fece lei -Se per lei non è di troppo disturbo con lei potremmo parlare in francese? Sa non mi fido molto del mio inglese-
-Non c’è problema Signorina Dupain-Cheng ma per piacere basta utilizzare il lei diamoci del tu e chiamatemi Zakuro per piacere-
I due si ragazzi si guardarono ed annuirono

-Solo se ci chiamerai Adrien e Marinette- fecero i due
-Bene piacere Marinette e Adrien io sono Ryo- fece il ragazzo stringendo la mano ai due
-Se volete seguirci vi portiamo dove abitiamo, così potrete riposarvi- spiegò poi lui
-Grazie- risposero i due francesi che prese le loro valigie si diressero verso l’uscita dell’enorme aeroporto.
 
In quel momento da un’altra parte di Tokyo Ichigo stava cercando di fare una vaccinazione ad un cane
-Mirai stai giù- fece la rossa cercando di convincere il grosso labrador a farsi fare la puntura ma il cane era troppo interessato a fargli le feste che ad ascoltarla.
Quando dalla porta entro la zazzera verde di Kisshu -Ehi micetta- fece lui sorridendo -Riesci a fare ciò che devi fare? Così possiamo andare alla festa di benvenuto dei due francesini-
Lei guardò male il marito per poi osservare malamente il cane che invece sembrò non capire e continuava a scodinzolare contento -Se Mirai collaborasse avrei già finito- sbuffò
Il verde rise -Sai ho paura che il caro Mirai sia più interessato alla tua parte felina che a farsi fare la vaccinazione-
-Questo l’avevo capito da me- ringhiò lei
Kisshu osservò un attimo il cane con fare serio per poi ordinare -Mirai seduto che la mia micetta ti deve guardare- ed il cane, scodinzolando, si mise a seduto permettendo così ad Ichigo, esterrefatta, di fargli la puntura**.
-Prima o poi mi spiegherai come fai a farti ascoltare dai cani come Mirai- esalò lei dopo aver riconsegnato il cane al padrone.
-Un po’ di charme alieno e di consigli da parte di Zakuro- Spiegò lui con un sorriso beffardo
-Tu e Zakuro assieme fate paura-
-Gelosa? – Chiese lui
-Un po’… Tanto- fece lei incrociando le braccia e guardandolo male
A quel punto il verde si avvicinò e iniziò a fargli il solletico -Ma guarda qua la mia koneko-chan è gelosa…-
Lei provò a divincolarsi ma lui la teneva stretta -Dai Kisshu non è ora di fare gli idioti- protestò lei ridacchiando
Kisshu sbuffò serio -Già quei due-
-Cosa c’è? - chiese lei preoccupata
-No, niente- rispose lui scuotendo la testa -dai andiamo se no sai che Minto comincerà a starnazzare che arrivi sempre in ritardo… Sarà stata a New York tutto questo tempo ma il suo carattere non è sicuramente migliorato-
-Già ma sai che alla fine lo fa solo per mascherare il suo buon cuore- replicò lei dallo spogliatoio dove era intenta a cambiarsi.
Lui non sembro molto convinto di ciò che diceva la moglie, visti i suoi trascorsi, ma si fidava di lei e del suo giudizio.
Appena lei uscì i due si diressero verso la metropolitana così da arrivare a casa di Ryo e Zakuro.
 
I due giunsero in poco tempo a quello che fu il Cafè Mew Mew ed Ichigo guardò l’edificio con una certa malinconia -Sai fa sempre una certa emozione ripensare a tutte le cose che sono successe qui –
Il giovane uomo accanto a lei annuì -Ricordi belli e brutti… Ti ho chiesto di sposarmi sulla balconata e tu sei andata fuori di testa-
Lei a quel punto rise -Kami sama mi hai portato su durante la festa di matrimonio di Pai e Retasu con una scusa e poi tirasti fuori l’anello… Cavolo ero già emozionata perché la mia amica si era sposata e tu fai la tua mossa-
A quel punto gli diede un pugno sulla spalla mentre il marito ridacchiava in maniera maliziosa -Sono stato bravo no-
-Quella volta sì- fece lei guardandolo male -Ma altre volte… Lasciamo stare-
Kisshu a quel punto incrociò le braccia al petto e sbuffò -Al tempo eravamo nemici e mi odiavi-
-Al tempo eri uno stalker pazzo- replicò lei

-Nessuno è perfetto- fece lui guardandola male per poi sorridere
-Che strano siete in orario- fece una voce, ben conosciuta, dietro di loro
-Ciao Minto- fecero di due voltandosi sospirando, detto ciò Ichigo abbracciò l’amica
-Ci siamo scritte e telefonate ma rimane il fatto che, da quando sei tornata la settimana scorsa, non siamo riuscite a parlarci per bene- Le ricordò la rossa

-Già, le prove e gli allenamenti per il mio primo spettacolo ed il tuo lavoro non ci danno molto tempo per parlare a quattrocchi… Senza contare che adesso passi il tuo tempo libero con questa palla al piede- replicò la mora guardando male Kisshu
-Ehi! Colombella- rispose a tono lui -Sono suo marito e poi ieri sera avevamo una cena in famiglia-
Minto ridacchiò -Sei uno spettacolo elfuccio quando te la prendi… Comunque, avrei voluto vedere già ieri sera Kibou ma Ryo ed Keiichiro hanno voluto farci una sorpresa-
L’uomo la guardò un attimo male per poi sospirare -Ci spiace non essere potuti venire ieri sera ma eravamo un po’ incasinati-
-Fa niente- alzò le spalle l’altra -Mi sono goduta la compagnia di Zakuro-
A quel punto i tre entrarono nel locale addobbato con dei festoni per dare il benvenuto ad Adrien e Marinette.
-Ciao a tutti- fu il saluto lanciato da Ichigo -I due ospiti non sono ancora arrivati? – Chiese poi guardandosi intorno.
-No- fu la risposta di Pai che stava dondolando sulla spalla il figlio -Ryo ha telefonato poco fa dicendo che hanno trovato traffico-
Minto osservò un attimo l’uomo.
In quel momento era senza le sue caratteristiche aliene; come Kisshu, Taruto e il figlio, grazie ad uno dispositivo inventato da lui e Ryou per nasconderle, dispositivo che loro utilizzavano quando erano in presenza di persone che non erano a conoscenza delle loro reali origini.
La giovane donna Si disse mentalmente che mai avrebbe pensato di vederlo con in braccio un bambino e soprattutto così paterno.
Il viola si accorse di ciò e la guardò stranito -C’è qualcosa che non va Aizawa-san? –
Lei fece un segno di diniego con la testa -È solo che è strano vederti così…-
-Paterno? – Rispose lui sorridendo a mezza bocca intuendo ciò che stava per dire -Un piccolo ti cambia… Lo vuoi prendere in braccio? – propose poi il giovane padre.
Minto arrossì -Io?!- chiese lei imbarazzata -Ma non saprei da dove iniziare-
Pai la guardò in una maniera strana -Farai pratica per quando Seiji ti darà un nipote oppure avrai un figlio tuo-
-Dai colombella non avrai paura? – la sfidò Kisshu

-Forza Minto, non avere paura- la spronò a sua volta Ichigo
La mora si guardò attorno cercando una via d’uscita poi socchiuse gli occhi -Va bene! -
Si avvicinò a Pai che gli diede le indicazioni su come prendere il frugoletto e cominciò a cullarlo.
-Sei brava Minto-San- Fece Retasu entrando nella sala
-Grazie Retasu ma penso che sia merito di Kibou è così calmo- sorrise la mew bird
-Non si direbbe che sia il figlio di due guerrieri- stavolta a parlare era stato Taruto che, assieme a Purin, era entrato nella sala con dei vassoi pieni di pasticcini e li aveva posati su uno dei tavoli
-Però loro due erano già quelli più calmi Taru-Taru quindi mi pare logico che il loro bambino sia quello più tranquillo- Propose Purin posando anch’ella un vassoio
-Allora non voglio pensare a come saranno i vostri figli o come saranno quelli di Kisshu e Ichigo- sospirò Minto dando Kibou alla madre.
-Ehi- protestò a quel punto la rossa -Non fare previsioni strane che poi rischi di avere un terremoto in casa te-
La mora rispose con una linguaccia quando la porta principale si aprì ed entrarono chi stavano aspettando.
-Buongiorno- salutò Ryo -Ci siamo tutti a quanto vedo… Anche la ritardataria cronica-
-Buongiorno a te rompiscatole- rispose a tono Ichigo
Questo breve scambio di battute fu osservato, senza capirci molto da Adrien e Marinette***.
-Dovete scusarli- spiegò loro Zakuro con un sorriso appena accennato -È il loro modo di volersi bene -
-Buongiorno a tutti- il saluto della modella fece in modo di portare l’attenzione su di lei
-Vorrei presentarvi Adrien Agreste e Marinette Dupain-Cheng, per piacere parlate in inglese così che vi possano capire –
-Piacere di conoscervi io sono Momomiya Ichigo e questo è mio marito Ikisatashi Kisshu- il verde sorrise tra il beffardo e il malizioso -Piacere- detto ciò fecero un breve inchino
-Salve- salutò Pai -Mi chiamo Ikisatashi Pai e questi- fece poi indicando Retasu -Sono mia moglie Midorikawa Retasu e mio Figlio Kibou-
A sentire il nome della giovane donna ad Adrien e Marinette si illuminarono gli occhi -Lei è la famosa Retasu? La scrittrice di quella serie di libri e sceneggiatrice di quei manga fantasy? –
Lei arrossì ed inizio a balbettare -Grazie è un vero piacere conoscervi-
-Adoro la sua serie sul guerriero Kayu e la principessa elfica Mayu- A Marinette non sembrò vero di poter essere vicina ad una persona così famosa.
Minto scosse la testa nel vedere la sua amica in difficoltà per un semplice complimento, decise allora di alleggerirgli la tensione presentandosi -Buongiorno, mi chiamo Ayazawa Minto ed è un vero piacere conoscere il figlio di uno dei miei stilisti preferiti ma mi dicono che la tua fidanzata sia sotto la sua ala protettiva-
I due arrossirono -La ringrazio signorina Ayazawa riporterò i suoi complimenti a mio padre- fece Adrien mentre la povera Marinette inizio ad incespicare con le parole e a mescolarle tra inglese e francese.
Provocando la risata di Kisshu -Vedo che qualcuno è peggio di te mia cara- disse poi rivolto Ichigo che perciò guardò male il marito.
La cosa però portò a far calmare Marinette -Mi scusi signor Ikisatashi… Sono una frana quando sono nervosa-
Lui sorrise scuotendo leggermente la testa -Non preoccuparti ragazzina e chiamatemi Kisshu-
A quel punto Purin si parò davanti ai due stringendogli le mani e muovendole furiosamente in alto e in basso.
-Salve ragazzi io sono Fong Purin- poi prese per un braccio Taruto, che nel mentre protestava perché strattonato, posizionandolo davanti ai due -Questo invece è il mio fidanzato: Ikisatashi Taruto-
Marinette e Adrien si guardarono un attimo imbambolati per l’atteggiamento della ragazza e salutarono entrambi.
A quel punto dalla cucina uscì Keiichiro con un vassoio con una teiera e alcune tazze -Benvenuti in Giappone io sono Akasaka Keiichiro ragazzi- salutò sorridendo l’uomo e stringendo le mani ai due.
-Piacere- risposero i due presentandosi
-Andato bene il viaggio? – chiese poi l’uomo sempre gentile
-Sì, grazie – risposero i due
Poi il castano invitò i due ad assaggiare la sua produzione

Riscontrando l’apprezzamento di Marinette -Sa- fece lei leccandosi i baffi -I miei a Parigi hanno una bulangerie molto apprezzata e fanno degli ottimi pasticcini ma anche lei non è da meno-
Kei sorrise -Ti ringrazio Marinette ma vedo che anche Adrien apprezza-
Il biondo infatti aveva un pasticcino per mano e le labbra sporche di cioccolato -Mi scusi ma sono veramente buoni-
Il cuoco rise -Stai tranquillo tanto anche qualcun altro apprezza- Infatti Ichigo e Kisshu si stavano letteralmente abbuffando.
Ciò fece storcere il naso a Minto che però non disse nulla.
-Ragazzi posso chiedervi una cosa? – Kisshu si avvicinò di nuovo ai due dopo essersi preso dei pasticcini e una tazza di tè
-Chiedi pure- fu la risposta di Adrien per entrambi

-Come è andata a finire la questione Papillon? Sapete che anche due cittadini giapponesi**** furono coinvolti in quella vicenda? Quindi se ne è parlato molto qui in Giappone-
Marinette guardò un attimo Adrien che sorrideva in maniera preoccupata -Beh non si sa molto- rispose lei
-Sappiamo solo che così come è apparso di punto in bianco è scomparso… E che Chat Noir e LadyBug hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per batterlo-
-Già- confermò Adrien -Quel poco che sappiamo l’abbiamo letto sul un blog tenuto da una nostra amica che ha intervistato uno degli eroi di Parigi: Rena Rouge che ha aiutato i due nella battaglia finale-
Kisshu però sembrò non pienamente convinto dal racconto dei due ma, stranamente, decise di non calcare la mano.
-Potreste gentilmente darmi l’indirizzo del blog? -
Marinette sorridendo glielo disse -Ma ci capirà qualcosa? È scritto in francese e la nostra amica Alya non ha mai fatto una versione in inglese. –

-Tranquilla piccola ci sono sempre i traduttori automatici ma toglietemi una ancora curiosità?  - Chiese poi ancora il verde -Non avete paura o ansia? Lavorando assieme a Zakuro capita spesso di averne? –
La francese arrossì ed inizio a balbettare mentre Adrien sorrideva di circostanza -Sono ben felice di lavorare assieme ad una star come Fujiwara-san- spiegò il biondino -e mi hanno raccontato che lei ha un atteggiamento a volte scostante ma anche mio padre ha un tale carattere quindi sono abituato-
-Mentre la tua fidanzata sta straparlando- Notò il verde con un sorriso strano
-Ehi ragazzina- fece lui nel tentativo di rassicurarla -Zakuro sarà una lupa solitaria ma non ti mangerà mica- nel mentre lo diceva richiamò la modella che stava parlando con Retasu e Pai con un gesto -Non ti denuncerà per così poco sai -
I tre quindi si avvicinarono a lui e ai giovani francesi -Zakuro tranquillizza Marinette, perché ha una paura folle di una tua reazione sbagliata verso di lei nel caso ti capitasse qualcosa con uno dei suoi capi-
La mew lupo guardò con tanto d’occhi la giovane che cominciò a scusarsi per poi sorridere gentile

-Marinette stai tranquilla l’unica persona qui che rischia una mia brutta reazione è Kisshu- detto ciò lanciò uno sguardo strano al verde che ridacchiò impaurito, cosa che fece ridere i due francesi e gli altri presenti
-Comunque- fece Kisshu -Marinette potrebbe diventare una sceneggiatrice bravissima ma dimmi Adrien fa spesso così quando è sotto pressione? -
Marinette voleva sprofondare mentre Adrien guardava malamente in verde -Kisshu ti prego di smetterla-
Lui ridacchiò imbarazzato anche perché sia Pai che Zakuro lo stavano bruciando con lo sguardo -Scusatemi ma dovrebbe provare a buttare su carta le sue “fantasie” potrebbe dare una mano alla pesciolina- 
-Ti ringrazio Kisshu ma no, non potrei farlo- Disse la francese imbarazzata -Un po’ perché non saprei da dove iniziare e un po’ perché sarebbe imbarazzante mettere giù certi film mentali che mi faccio-

Lui rise di nuovo e a quel punto si allontanò.
-Ma Kisshu è sempre così poco educato? – Chiese Marinette appena fu sicura che non sentisse.

Pai la guardò in una maniera indecifrabile -Diciamo- spiegò lui -che io e miei fratelli non abbiamo avuto una bella infanzia ma quella di Kisshu è stata decisamente peggiore-
I due guardarono quindi il verde parlottare con Taruto e Keiichiro con il secondo che annuiva con decisione

-Posso chiedervi una cosa- domandò titubante Marinette
-Vuoi prendere in braccio Kibou? – Retasu capì al volo cosa volesse la ragazza -Dai prendilo non avere paura-
Lei allora prese il piccolo e con delicatezza cominciò a cullarlo
-Vedo che hai già dell’esperienza con i bambini- constatò la donna giapponese
-A Parigi Marinette è una babysitter provetta- spiegò Adrien
-In qualche maniera devo pagarmi gli sfizi quindi… Si fa di necessità virtù-
-Fai bene- si complimentò Zakuro -bisogna sempre capire il valore dei soldi-
-E del sacrificio- annuì Minto -Io dovrei essere l’ultima a parlare, visto che la mia famiglia è molto ricca ma… La danza è una attività che ti impone sacrifici-
Marinette annuì alle rassicurazioni delle due donne poi si voltò verso Adrien che stava parlando con Pai di qualcosa, lui a quel punto si voltò e sorrise.
-Hai proprio un bel fidanzato Marinette- disse Minto -Ti ringrazio Ayazawa-san-
Ma lei fece un segno di diniego -Chiamami Minto-
-D’accordo Minto, hai detto che sei una ballerina? –
La Mew bird annuì -Sì, sono tornata da poco da New York dove ho studiato alla Julliard e ho fatto la ballerina per il Metropolitan, prima come ballerina di fila e poi come sostituta prima ballerina. –
Marinette a quel punto aprì la bocca sbalordita -Quindi sei molto brava-
Minto sorrise compiaciuta -Sì, adesso sono tornata perché un importante teatro di Tokyo mi ha offerto il ruolo di prima ballerina… Non potevo non rifiutare-

-Minto-San non lo ammetterà mai ma aveva nostalgia di casa- spiegò Retasu guadagnandosi una brutta occhiata da parte della prima.
Adrien intanto parlava con Pai -È uno strano gruppetto il vostro- constatò il biondo francese
Il più grande annui -Diciamo che è nato per caso- spiegò
-Sì, Ryo e Zakuro hanno accennato, durante il viaggio, al fatto che le ragazze erano cameriere in questo locale-
-Già, erano delle ottime cameriere poi il locale ha chiuso perché i proprietari erano tornati alla loro attività primaria e le ragazze si erano tutte laureate o, comunque, sistemate in qualche maniera-
Intanto Ichigo si era messa a parlare con Ryo in un posto defilato ed alla fine, con un po’ di riluttanza, gli aveva consegnato uno dei suoi portachiavi, un piccolo peluche rosa a forma di palla con le ali.
 
La piccola festa continuò finché i due ragazzi, stanchi per il lungo viaggio, cominciarono a sbadigliare
Ryo e Keiichiro a quel punto aiutarono i due a portare le loro valigie nelle loro stanze e fatto ciò salutarono gli altri invitati che tornarono alle loro case.
Una volta dentro le loro stanze i due poterono liberare i loro kwami che, fino a quel momento, erano stati rimessi nei loro cofanetti.
-Finalmente- sbuffò infastidito Plagg -Ti sei forse dimenticato di me? –

Adrien sorrise al rimprovero del suo amico e poi gli porse un pezzo di camembert -Tieni-
L’esserino l’annuso un attimo e poi iniziò a strafogarsi -Spero solo di non doverti utilizzare sai, non ho molta voglia di apparire sui notiziari giapponesi-

-Nemmeno io se per questo… Se esistono gli eroi di Tokyo perché rubargli il posto? – Chiese il kwami nero
-Ehi avverti casa che sei arrivato- gli ricordò ancora lui nel mentre finiva il pezzo di formaggio
-Già fatto mio caro- rispose Adrien stiracchiandosi.
-Adesso scusa ma mi stendo un attimo, il Jat Lag comincia a farsi sentire-
Plagg guardò il suo padrone andare nel bagno della stanza per cambiarsi poi scosse il capino nero
-Non so perché- mormorò -Ma ho una strana sensazione… Non ho molta voglia di mettermi a lavorare qui… Voglio godermi anche io il Giappone Moderno -
 
-Ti hanno già fatto fare un giro per Tokyo? – chiese il Kwami della coccinella alla sua portatrice appena uscì dal suo astuccio.
Marinette scosse la testa -No, Tikki non abbiamo avuto il tempo e poi non penso che ne avremo. -
Poi sospirò estasiata -Sai è molto bella questa casa, è immersa in un bellissimo parco e sono davvero sorpresa che qui una volta ci fosse un cafè-

-Domani voglio vederla dall’esterno-
Marinette sorrise, non voleva rovinargli la sorpresa raccontandogli di che com’era l’esterno.
-Com’è Zakuro dal vero? – Chiese poi ancora Tkki
La francesina la guardò fiduciosa -Mi sembra una persona gentile, intelligente e seria però ha uno sguardo…-
-Ha uno sguardo? – La incalzo il kwami
-Ha uno sguardo glaciale a volte. Prima il marito di una delle sue amiche mi ha messo in imbarazzo e lei lo stava letteralmente gelando- A quel punto si strinse le braccia, come avesse realmente freddo, e si massaggio le braccia come per scaldarsi.
-Tipo interessante allora- affermò l’esserino rosso
-Già ma un po’ tutti lo sono addirittura ho conosciuto Retasu Midorikawa! -
-La famosa scrittrice? -
Chiese Tikki con tanto d’occhi

-Già, con lei c’era il figlio che è un amore e il marito, sembra un musone ma vicino a lei si trasforma- poi si portò una mano alla fronte -Mi stavo per dimenticare, voglio farti assaggiare i biscotti fatti da uno degli amici di Zakuro-
Quindi diede uno dei biscotti di Keiichiro al kwami che si leccò i baffi -Sono buonissimi Marinette! -

-Già- annui lei -Scusami Tikki ma adesso mi faccio un riposino… Il viaggio si sta facendo sentire. –
Detto ciò si tolse i vestiti, indossò il pigiama e si stese nel letto addormentandosi.
Il kwami della coccinella osservò ancora la sua portatrice per poi andare alla finestra.
-Sono passati secoli ma sono tornata in Giappone… Spero che non ci siano problemi ma… è come se qualcuno ci stesse aspettando ma non per cose positive-
 
-Allora? – Chiese scuro Pai con la schiena poggiata alla porta del laboratorio -Sono loro? -
-A quanto sembra sì- rispose Ryo osservando i dati provenienti dal computer
-Due forti fonti di energia provengono dalle loro stanze, sono paragonabili all’acqua mew-
L’alieno sbuffo -Speriamo che non debbano essere utilizzate qui-
-Speriamo- fece il biondo continuando a studiare i dati -Ma come sai è meglio prevenire che curare-
Keiichiro scosse la testa -Hai paura che quella leggenda sia vera? -
L’americano l’osservò male -Quelle carte dell’Archivio Vaticano parlano chiaro lui avrebbe cercato vendetta-

L’alieno più grande scosse la testa -Speriamo che quei racconti siano solo opera della fantasia contorta di un pazzo. – dicendo ciò si avvicinò ai due per osservare meglio i dati -Non ho voglia che Retasu tornì a combattere e nemmeno io ho voglia di farlo, ho un figlio a cui pensare ma se è una cosa reale- A quel punto strinse la mano per il nervoso -Mi impegnerò a fermarlo-
Keiichiro annuì -Lo faremo tutti. Kibou ha diritto ad una infanzia tranquilla e noi a goderci la nostra vita placida-
 
 Qualche ora dopo i due ragazzi si svegliarono, si diedero una rinfrescata e scesero di nuovo al piano terra.
-Avete riposato bene? – Chiese Keiichiro vedendoli arrivare nel salone
-Sì, grazie- risposero i due
-Volete ancora dei pasticcini? Del Tè? – Chiese ancora il castano
-No, grazie- rispose Marinette -Ma avrei voglia di farmi un giro per il parco che ne dici Adrien? –
Il ragazzo sorrise -Dico che è un’ottima idea Marinette, ho proprio bisogno di sgranchirmi le gambe-
-Se vi perdete? Il parco è grande potrei venire con voi – Keiichiro a quel punto si propose di accompagnarli
-Stai tranquillo Keiichiro-san, abbiamo il suo numero di cellulare quindi basta chiedere dov’è il suo cellulare al GPS e noi sappiamo tornare- Rispose tranquillo Adrien
L’uomo annui -Va bene ma state attenti-
-Ci vediamo più tardi- Salutò quindi Marinette che, presa per mano dal fidanzato, uscì dal locale.
 
“Sono tornati! I miracolous sono tornati!” fece la voce di Eiki Tujo.
Poi una mano spettrale strappo una foglia di ciliegio e, come faceva Papillon con le farfalle a sua disposizione, la impregno di potere.
Dopo di che la inviò nel parco Inohara dove cercò qualcuno da infettare.

Trovandolo.
Un uomo sulla trentina, vestito con pantaloni grigi, camicia bianca e cravatta nera con la giacca del completo posata alla sua destra, sopra la panchina dov’era seduto.
Il tipico salary man giapponese che, tranquillo, stava pensando a qualcosa: cosa mangiare per cena, se invitare ad un appuntamento la collega carina o se comprare l’ultimo numero del suo manga preferito.
Fino a che la foglia non gli si posò sulla spalla destra e lo avvolse come in un bozzolo.

Da cui uscì un essere verdognolo dalle fattezze umane che cominciò a vagare per il parco.
-È proprio splendido questo parco- Marinette era estasiata nel vedere quel parco alle luci della sera.
-Sì, è veramente meraviglioso, ti da un certo senso di serenità e di calma- ammise Adrien che però osservava la fidanzata che, in quel momento, sembrava una bambina.
Quando però una specie di liana non gli passò in mezzo.

-Datemi i miracolous! – Grido l’essere: Il viso si era allungato così come i capelli e le orecchie, gli occhi era divenuti rosso fuoco, mentre i vestiti erano lacerati, il braccio da cui era partita la liana era un groviglio esso stesso di liane che stava lentamente riprendendo la sua forma normale.
-Ehi!?- Gridarono al contempo i due possessori per poi evitare un altro attacco da parte dell’essere nascondendosi dietro un muretto.
-Ma Tokyo non era una città tranquilla? – Chiese Adrien ad una sbigottita Marinette -Di sicuro non lo è questo parco- rispose lei
Quindi si guardarono attorno e, non notando nessuno, richiamarono i due Kwami
-Ed io che speravo di godermi una vacanza… Non potremmo lasciare che se la sbrighi qualcun altro? - Chiese sbuffando Plagg
-No, direi di no. Non so se le Tokyo Mew Mew siano in giro a quest’ora sai- rispose Adrien -Plagg! Trasformami! – Gridò alla fine
-Tikki sei pronta? – chiese Marinette alla sua Kwami
-Certamente Marinette- rispose lei
-Tikki! Trasformami -
I due eroi parigini si misero di fronte all’essere pronti ad affrontarlo
 
In quel momento una serie di allarmi al cafè scattò e mise sull’attenti i tre presenti.
-A quanto sembra- fece serio Ryo -Dobbiamo sporcarci le mani-
Pai guardò un attimo i due poi annui -Vado a prendere Retasu e Kibou, dovrete dargli un’occhiata-
Keiichiro sorrise -È sempre un piacere fare da babysitter al vostro piccolo-
Sentito questo l’alieno aprì un varco e sparì
-Io telefono alle altre- Ryo tirò fuori il telefono e fece partire una chiamata di gruppo
In quel momento dall’alto apparve Zakuro che osservò con severità il luogo, vide gli sguardi scuri del fidanzato e dell’amico e capì.
-Aspetto le altre e i nostri alleati-
 
In casa Ikisatashi-Momomiya i due si stavano godendo un attimo di relax prima della cena.
-Sai- fece la rossa con un sorriso timido -Kibou è proprio carino-
-Già, il nostro nipotino è proprio splendido- concordò il verde stringendo maggiormente a sé la moglie.
Ichigo prese un respiro per poi alzare lo sguardò verso Kisshu che, sentendo lo sguardo su di sé abbassò la testa verso di lei.
-C’è qualcosa che non va? - Chiese lui
-tutto bene- rispose lei -Solo che pensavo… Se mettessimo in cantiere un cuginetto o una cuginetta per Kibou? -
Kisshu guardò malizioso la donna -Che mi hai letto nella mente piccola. – detto ciò le prese con gentilezza il mento con due dita e se lo portò verso il viso quando… Lo squillo del telefono dei due ruppe il momento idilliaco

-Ryo- sospirarono i due leggendo il nome di chi stava chiamando -Problemi biondino? – Chiese il verde per entrambi
-Sì, gli eroi parigini sono usciti fuori-
Il verde fece una smorfia -A quanto sembra i nostri dubbi erano fondati-
-A quanto sembra- rispose dall’altro capo della linea l’americano
-Dove sono? – Chiese ancora l’alieno
-Nel parco Inohara- rispose l’altro
-Ryo stai dicendo che Adrien e Marinette…- Minto e Ichigo si intromisero nella conversazione
-Sì, ragazze Marinette e Adrien sono LadyBug e Chat Noir! Ora andate-
A quel punto Kisshu guardò la moglie -Andiamo a prendere la cornacchietta e poi di corsa ad incontrarli-

-Sono in camera mia- fece sospirando Minto
-Noi andiamo diretti là- fecero in coro Purin e Taruto
La rossa annui -Se sono apparsi significa che…-
-Che c’è qualcuno o qualcosa che li ha costretti ad apparire- rispose il marito serio
-Per questo ti sei comportato così con Marinette e Adrien? – Chiese ancora la giovane donna
Lui ridacchiò -Già- rispose -Penso che la mia parte “sadica” abbia preso un po’ troppo il sopravvento… Dai andiamo-
Quindi le prese la mano e si tele trasportarono dalla Mew Bird.
 
Retasu era a casa, stava finendo di cambiare Kibou quando percepì che Pai stava apparendo.
Si voltò e lo vide con il volto scuro -Sono davvero loro? - Chiese lei
Lui annuì -Dobbiamo andare- disse poi semplicemente.
La moglie sospirò -Prendo solo la borsa di Kibou- dettò ciò diede il bimbo al padre e andò in un’altra stanza a prendere ciò che aveva detto.
Pai strinse a sé il figlio con fare protettivo -Andrà tutto bene piccolo-

Il piccolo sbatté gli occhi divertito ed incurante di ciò stava per accadere.
 
Nel parco LadyBug e Chat Noir stavano cercando di mettere in difficoltà il loro avversario.
L’eroe in nero con il suo bastone allungabile, usato come spada e come lancia, riusciva a colpire il mostro ma non sembrava che ne risentisse troppo.
Ma anche l’eroina, tramite il suo yo-yo, non riusciva a fare molto.

-A quanto sembra è più duro del previsto My Lady- affermò Chat Noir
-Se fosse almeno uno degli akumattizzati di Papillon ci basterebbe trovare l’oggetto da distruggere per liberarlo- concordò LadyBug evitando un attacco del mostro.
-Come facciamo My Lady? La piantina troppo cresciuta sembra non volerci dare tregua -
LadyBug non poteva che dare ragione al suo compagno come potevano fare?
Quando un leggero alito di vento sembro dire “Cercate la foglia”

-Hai sentito? – Chiese l’eroina coccinella
-Sì- rispose il compagno -Ha detto cercate la foglia-
Ed osservandolo per bene videro che il mostro aveva una foglia su una spalla.
-Eccola! – fu il grido dei due

-Beh! Sarà meglio mettersi all’opera mia signora- affermò sorridendo Chat Noir faceva da scudo agli attacchi dell’essere roteando il bastone.
Lady Bug annuì e lanciò il suo Lucky Charm
 
-Aiutiamoli- Proruppe quel punto qualcuno nascosto nell’ombra
-No, mia cara- rispose un’altra figura -Aspettiamo e vediamo come si comportano-
-Perché? – Chiese
-Perché i genietti vogliono vedere da vicino i loro poteri- spiego la figura accanto alla prima
La prima a quel punto borbotto qualcosa di poco comprensibile.
 
Dallo Yo-yo magico apparve uno spray
-Interessante- fece l’eroe gatto -Cos’è del diserbante? -
-Forse- rispose la coccinella che poi strinse gli occhi e vide come battere il mostro.
-Cerchiamo di attrarlo verso quegli alberi e poi con lo yo-yo lo facciamo inciampare- spiegò poi la ragazza.

-Ho capito My Lady- concordò Chat -Dopo di che gli spruzziamo addosso ed io distruggo la foglia con il mio cataclisma-
-Hai capito tutto micetto- sorrise lei che lanciò lo yo-yo contro il mostro per distrarlo per poi scappare assieme al suo compagno verso il gruppo di alberi che il Lucky Charm le aveva indicato.
L’essere cominciò ad inseguirli ma non si accorse che l’eroina aveva legato la sua arma ed aveva teso il filo, così facendo l’inseguitore si inciampò e cadde.
LadyBug fu lesta a quel punto ad usare la bomboletta spruzzando il contenuto negli occhi del mostro che si dimenò ma Chat a quel punto balzò fuori con il suo potere attivato e distrusse la foglia.
La cosa riportò l’uomo alla normalità anche se svenuto e i due eroi parigini si batterono il pugno

-Ben Fatto! – Si dissero l’un l’altro poi LadyBug lanciò lo spray in aria per fare in modo che il potere ristoratore rimettesse a posto i danni fatti.
Quando stavano per andarsene una voce gli fece alzare la testa
- Nee Koneko-chan, anata no dansei no aite ga anata to onaji kurai tsuyoi youda na? -*****
A parlare era stato un uomo o meglio una figura che assomigliava ad un uomo visto che aveva delle strane orecchie da elfo, vestito con una maglietta a collo alto a maniche corte nera con gli orli rossi, gli avambracci erano coperti da delle bende rosse, un gilet marrone, pantaloni a pinocchietto neri sovrastati da due pezzi di stoffa marrone, con due lunghe fettucce di stoffa che partivano dai lati dei pantaloni fluttuavano vicino a lui mentre ai piedi aveva degli strani stivali che sembravano più che altro pezzi di stoffa legati con dei lacci neri che avvolgevano le gambe stringendo il tutto con sotto delle bende rosse; stava fluttuando vicina ad una donna dalle fattezze di gatto che era inginocchiata ad un ramo di un albero pronta a saltare.
Indossava una strana uniforme rosa formata da un corpetto che terminavano in quattro punte, una gonna a palloncino, guanti, dei stivali con zeppe, un fiocco sulla coda, con degli elastici con pelo rosso ai bordi sulle braccia e una giarrettiera alla gamba destra, anch’essa con pelo rosso sui bordi.

-Hai, done tentomoushi mo tsuyoi - *****
LadyBug e Chat Noir si sentirono persi, avevano usato i loro poteri e da lì a breve la loro trasformazione si sarebbe sciolta.
 
 
 
 
 
 
 
*L’idea è quella che quando Adrien e Marinette comunichino con il Team Mew Mew parlino in inglese ma ovviamente io “scriverò” tutto ciò in italiano.
** questa scena è un omaggio alla fic Si alza il vento di FairyQueen78 presente nel fandom di Inuyasha
*** Lo scambio di battute è avvenuto in giapponese quindi è logico che i due non l’abbiano capito
**** Parlo Katami Tsurugi e della madre Tomoe che vengono akumatizzate da Papillon in tre occasioni: Katami negli episodi Risposta (Della seconda stagione) e Oni-Chan (Della terza) mentre la madre Tomoe viene akumatizzata nell’episodio Ikari Gozen (Della terza stagione)     
***** Sai gattina sembra proprio che la tua controparte maschile sia forte quanto te? Kisshu
Anche la coccinella è forte mio caro. Ichigo/Mew Ichigo

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Capitolo 3
*** Identità svelate ***


Attenzione! Ci sono spoiler e una mia teoria su come si risolverà la situazione della madre di Adrien
 
-My Lady- fece Chat Noir stringendo con forza il bastone allungabile -Credo che le possibilità siano due: Scappare oppure combattere-
L’eroina coccinella annuì -Direi di optare per la seconda- detto ciò cominciarono ad indietreggiare.
Quando però sentirono una risata argentea alle loro spalle.

-Uffa- a quel punto chi aveva riso parlò -Io speravo di affrontare il mostro però… Ci hanno tolto il divertimento T… Tesoro*-
Si girarono e videro che a parlare era stata una ragazza che stava appesa ad un ramo di un albero a testa in giù.
Addosso aveva un vestito a pagliaccetto giallo, ai piedi un paio di scarpe classiche cinesi, indossava strane calze strette con dei lacci e dei guanti senza dita di pelo marrone.
Sulle braccia aveva anche due elastici gialli bordati di marrone, così come il collare e la giarrettiera sulla gamba sinistra.
-Io invece vi ringrazio perché non avevo nessuna voglia di sbattermi- questa volta a parlare fu un ragazzo dai capelli castani che, ammisero i due eroi parigini, assomigliava a Taruto e affiancava la ragazza fluttuandole accanto.

Vestito con una maglietta nera corta che lasciava scoperta la pancia con sopra un gilet rosso chiuso da un grosso fiocco nero, pantaloni corti neri da cui, come per la prima figura maschile, spuntavano delle lunghe fettucce di stoffa nere mentre sugli avambracci e sulle gambe aveva delle bende che fasciavano il tutto.
-Proviamo- ma la proposta di LadyBug le morì in gola visto che alzando lo sguardo si accorsero che c’era una ragazza che, volando, bloccava loro la fuga dall’alto.
Indossava un bel tubino dal color verde mare, dello stesso colore erano i guanti e gli stivaletti.
Come per le altre figure femminili aveva anche lei degli elastici alle braccia e su una coscia dello stesso colore del vestito e con il bordo di pelo blu.

-Niente My lady- disse con preoccupazione Chat -Ormai manca poco… proviamo a dividerci… io a destra e tu a sinistra… ci rivediamo da Ryo Ok? -
LadyBug annui e provò a fare come da proposta ma… Si trovò subito di fronte a due persone una ragazza, con lo sguardo ansioso, e uno strano uomo simile alle due figure che avevano visto in precedenza.
La donna indossava un body verde che, nella parte superiore, terminava in quattro punte con quelle posteriori più lunghe rispetto a quelle anteriori.
Ai piedi aveva degli stivali lunghi fino alle ginocchia e fra i capelli aveva dei lunghi nastri bianchi.
Come per le altre ragazze aveva un collare, degli elastici alle braccia e una giarrettiera dello stesso colore del vestito ma con i bordi bianchi.

Mentre la figura maschile, che la osservava tra lo scettico e il nervoso, indossava una specie di salopette nera e viola, una cintura viola dai bordi verdi da cui, come le altre figure maschili, partivano due lunghe strisce di stoffa viola, sugli avanbracci invece aveva degli scaldamuscoli viola, con delle bende di colore verde a coprirgli le gambe fino al ginocchio mentre ai piedi aveva delle calzature che sembravano delle espadrillas.
-Dannazione- sbottò LadyBug che strinse lo yo-yo ed iniziando a rotearlo pronta per ogni evenienza.
Ma neanche Chat ebbe maggior fortuna visto che una donna dai lunghi capelli viola, delle orecchie e una folta coda da lupo lo fermò guardandolo in maniera decisa.
La donna lupo indossava un top a balconcino con i bordi di pelo bianco e pantaloncino color porpora.
Dello stesso colore erano gli stivali alti fino al ginocchio, così come le polsiere, gli elastici, la giarrettiera e il collare che in più avevano, tranne le polsiere e gli stivali, i bordi di pelo bianco.
-Molto carina signoria ma io preferisco le coccinelle- fece in maniera spavalda Chat -Ora se vorreste scusarci noi vorremmo andarcene- lanciò quindi uno sguardo alla compagna, indietreggiata verso di lui, che annuì.
Ma prima che potessero provare ad attaccare i due vennero bloccati: Chat si trovò con delle liane legato mani e piedi come in una croce di Sant’Andrea mentre LadyBug era immersa in una specie di budino giallo.
-Scusate se mio fratello e la sua fidanzata vi hanno attaccato- fece seraficamente una delle prime due figure che erano apparse.
-Ma volevamo parlarvi in maniera tranquilla… Forse però apparirvi così di punto in bianco davanti vi ha spaventati un po’… Miei cari Adrien e Marinette- spiegò poi la stessa figura che aveva parlato per prima.
-Come fate…- Ma prima che potessero chiedere alle otto figure che intanto si erano avvicinate a loro, come facessero a sapere le loro vere identità la trasformazione terminò e i due ritornarono in borghese.
-Che carino! - Trillò la ragazza vestita di giallo vedendo Plagg cadere a terra esausto.
-Ehi scimmietta- fece però la persona accanto a sé somigliante a Taruto -Rimaniamo sul pezzo-
Lei sbuffò al suo rimprovero e tronò verso di lui.
A quel punto i due eroi parigini capirono chi avessero di fronte -Voi siete le mew mew e i loro alleati- esclamò Marinette.
-Sapete assomigliate molto a…- Fece Adrien nel mentre cercava di liberarsi divincolandosi
-Sì, siamo le persone che avete conosciuto oggi pomeriggio- Sospirò Ichigo -Adesso però ci dovremo sorbire la lavata di capo di Ryo-
-Beh! per una volta non sarà colpa mia- ghigno Kisshu guardando Taruto e Purin.
-Scusate ma era da un po’ che non utilizzavamo i nostri poteri- Spiegarono i due
 
-Siete degli Idioti! – Tuonò Ryo nei confronti di Taruto e Purin -Ma anche voi altri…- Disse rivolto al resto del team per poi scuotere la testa -Lasciamo perdere-
-Scusa Ryo vorremo avere delle spiegazioni- Fece seria a quel punto Marinette che teneva Tikki, che intanto si mangiava dei biscotti, fra le mani.
-Già- rimarcò Plagg mentre mangiava un pezzo di formaggio -Non è stato molto carino legare come un salame il mio portatore anche se gli capita spesso di fare quella fine-
-Zitto Plagg! - lo redarguì Adrien -Vorremo capire perché quel tipo ci ha attaccati, perché poi ci avete circondato e se voi tre siete umani-
-Prima di tutto vorremo scusarci per il nostro comportamento- fece Ryo imbarazzato -Non pensavo che Purin e Taruto vi bloccassero in quel modo-
-Ehi volevano attaccarci quindi – Spiegò malamente Taruto
I due eroi parigini sospirarono sconfortati
-Comunque, non vi avremmo mai attaccati per davvero- fece a questo punto Pai -Abbiamo motivo di credere che voi siate l’obbiettivo di una nuova minaccia per Tokyo e forse il mondo intero-
-In che senso? – Chiesero i due parigini
-Nel senso che c’è qualcuno o qualcosa che vuole i vostri miraculous- spiegò loro Ryo
-Partiamo dal principio però biondino- Disse Kisshu mentre osservava i due ragazzi appoggiato ad un muro con le braccia incrociate.
-Ci hanno chiesto sei siamo umani… Beh no, non lo siamo. Per l’umanità noi saremo degli alieni anche se in verità noi saremo i primi veri abitanti della terra che hanno creato una civiltà altamente progredita-
Spiego a quel punto il verde lasciando di sasso i due ragazzi e i kwami.
-Quindi Kibou? – Chiese Marinette
-Kibou è il primo bambino umano-alieno della storia- disse loro una sorridente Retasu stringendo il figlio
-Oh! mamma! - fece Adrien portandosi una mano alla fronte e massaggiandosela
-Non vi vedo molto sconvolti ragazzi- Notò Ichigo
-Un po’ sorpresi lo siamo- ammise Marinette
-Ma non sconvolti visto che abbiamo a che fare con i kwami e abbiamo avuto a che fare con degli akumatizzati- specificò Adrien
-Com’ era logico aspettarsi- Fece Pai osservandoli
-Andiamo al punto- sospirò Ryo -Ma per farlo dobbiamo spiegarvi un paio di cose: Molti anni fa mio padre scoprì che la terra aveva avuto questa civiltà ma, durante queste ricerche, risvegliò una creatura chiamata chimero che uccise lui e mia madre. – Mentre diceva questo gli occhi di Ryo si fecero umidi quindi prese un respiro e continuò.
-Decisi quindi di continuare le sue ricerche assieme al mio tutore Keiichiro, che era un allievo di mio padre, e scoprimmo che loro- alla parola loro indicò Kisshu, Pai e Taruto -Sarebbero tornati e avrebbero cercato una sostanza che chiamavano Blue Acqua.
Essa permetteva molte cose fra le altre la rinascita del loro capo supremo: Deep Blue-

-Peccato che Deep Blue ci aveva sfruttato solo per ritornare in vita e non aveva intenzione di far tornare sulla terra il nostro popolo che viveva su un pianeta quasi invivibile-
Spiegò a quel punto Kisshu -All’inizio della nostra tentata invasione io e i miei fratelli abbiamo seguito-
-Qualcuno più o meno- fece a bassa voce Taruto che venne però sentito da Kisshu e rimesso al suo posto con uno sguardo bruciante -le sue direttive ma poi, anche a causa di queste splendide fanciulle- a quel punto il verde indicò le ragazze ed in particolare Ichigo, Retasu e Purin che sorrisero imbarazzate -ci siamo ribellati al volere del nostro capo-
-Al termine di quegli eventi, mettemmo fine all’esistenza di Deep Blue- A riprendere il racconto fu Pai -e portammo sul nostro pianeta abbastanza Blue Acqua da renderlo vivibile.
Quando i nostri capi ce lo permisero tornammo sulla terra e ci confondemmo tra voi e intanto davamo una mano alle mew mew nel tenere a freno la piccola delinquenza e i fatti strani. -

-Che bella storia- Fece a quel punto Plagg annoiato che volò di fronte al maggiore dei tre alieni -Questo non spiega perché ci avete dato un bel benvenuto-
-Ha ragione Plagg – disse Tikki annuendo e volando anche lei di fronte al viola -tutto ciò non spiega ancora il vostro comportamento-
-Vero- rispose Keiichiro -Dovete sapere che una parte di quella sostanza andò dispersa durante la lotta contro deep blue: in parte risveglio dei chimeri che i nostri attuali alleati avevano lasciato in giro-
A quel punto la squadra guardò malamente Kisshu che sorrise imbarazzato.
-Ma un’altra parte sembra che abbia risvegliato quella minaccia ma non ha ancora abbastanza forza per combattere direttamente-
Marinette però lo interruppe -Questo però non spiega ancora chi o cosa è questa minaccia e perché vuole i miracoluos!? -
Il pasticcere annui alle rimostranze della ragazza -Non sappiamo bene chi sia, abbiamo un sospetto che riguarda il passato del Giappone.
Avete mai sentito parlare di Oda Nobunaga e di Kennyo Kosa? –

I due ragazzi scossero la testa ma i due kwami sembravano preoccupati.
-Ebbene- cominciò a spiegare Kisshu -Questi due tipi erano due personcine a modo, due guerrieri che non guardavano in faccia nessuno e se potevano… Tagliavano teste a profusione in particolare il primo-
Ryo sbuffò -Kisshu per piacere-
-Biondino- replico l’altro -volevo solo colorare un po’ la storia ma va bene va avanti te-
-Dicevamo di Oda Nobunaga e di Kennyo Kosa, il primo è in pratica il fondatore del Giappone moderno.
È il samurai che ha, in pratica, dato il via agli eventi che misero fine alle guerre civili che imperversarono in Giappone tra quindicesimo e in l’inizio del diciassettesimo secolo. Guerre che finirono quando prevalse un suo vecchio alleato Tokugawa Ieyasu che impose lo shogunato.
il secondo è un monaco buddista guerriero che diede filo da torcere a Oda ma che si arrese e lasciò il suo monastero fortezza solo dopo un lungo assedio-

Adrien sospirò -In pratica ci stai facendo una lezione di storia del Giappone feudale-
-Lo so è una cosa abbastanza noiosa ma se volete saperlo Zakuro è una discendete di Oda Nobunaga visto che il clan Fujiwara di cui fa parte ha dato i natali a Oda-
I due ragazzi a quel punto si girarono verso di lei che, senza darlo a vedere, arrossi.
-Ma non tutti volevano che Kennyo se ne andasse vivo e quindi attaccò i due che avevano raggiunto un accordo. Fino a qui ci siete? –
I due annuirono alla domanda di Ryo che riprese a parlare notando che anche le mew mew e Taruto stavano prestando attenzione
-Oda e Kennyo però vennero avvertiti da un servo di uno di questi che, segretamente, era un cristiano e prima di riferire questa notizia chiese consiglio al suo padre spirituale, un missionario gesuita portoghese che gli disse: Meglio la morte di un empio che la morte di cento giusti. -
-Scusate ma come fate a saperlo? – Chiesero i due
-Perché mentre facevamo una vacanza a Roma l’anno scorso io e Reatsu- spiegò loro Pai
-Abbiamo colto l’occasione di fare delle ricerche: lei per il suo ultimo libro mentre io su questa vicenda nell’archivio di stato vaticano. Un nostro conoscente ci aveva mandato una riproduzione di una lettera tra un gesuita portoghese e il superiore della congregazione in cui gli dava ragguagli su alcune vicende capitate in Giappone. Questo nostro conoscente, sapendo che ci interessavamo di questi argomenti, ci ha inviato il materiale che aveva-
Marinette e Adrien a quel punto si guardarono con lo sguardo di chi ci non stava capendo niente mentre i Tikki e Plagg sembravano sempre più a disagio.
Cosa che Kisshu notò -Ehi spiritelli- sbottò a quel punto -Voi ne sapete niente? -
-Ehi- rispose a tono Plagg che si fiondò davanti al suo viso -Non siamo spiritelli ma Kwami! -
Il verde assottiglio lo sguardo e lo fissò malamente -Ripeto la domanda Kwami: ne sapete qualcosa? Noi sappiamo che due tipi: una donna travestita da coccinella e un uomo travestito da gatto nero hanno fermato questo tipo che voleva ammazzare Nobunaga e Kosa… -

Tikki a quel punto sospiro attirando l’attenzione su di sé -Plagg… Forse è meglio dirglielo-
-Dirci cosa Tikki? – Chiese a quel punto Marinette leggermente in ansia.

Il kwami della distruzione sbuffò -Ed io che speravo di farmi una vacanza tranquillo… Ma quel tipo Eiki Tujo ha proprio deciso di tornare! Non poteva maledire qualcos’altro! -
-Scusate ma chi è questo Eiki Tujo? – Chiesero a quel punto Adrien e Marinette ai due kwami.
Tikki guardò i due portatori per poi cominciare a raccontare -Si tratta di un nemico della LadyBug e dello Chat Noir dell’epoca Sangoku.
I due portatori erano una Geisha, in realtà era una delle poche donne samurai del clan Fujiwara, ed un generale di Oda che dovettero affrontare Eiki Tujo che aveva fatto un patto con un demone ragno* per poter distruggere Kennyo che riteneva un eretico ed un apostata mentre Oda un traditore se salvava Kennyo. –

Plagg a quel punto prese la parola -Oda e Kennyo affrontarono Eiki con i loro soldati migliori ma lui risultò troppo forte per loro. Solo grazie alla LadyBug e allo Chat Noir di allora si riuscì a fermarlo e a confinarlo da qualche parte nel sottosuolo di questa zona… Fino ad oggi-
Dicendo ciò guardò male Kisshu, Pai e Taruto.

-Ma ciò non spiega come siete riusciti a scoprire l’esistenza di noi kwami- disse ancora Plagg
-Perché l’abbiamo letto su una lettera di un ex venditore di armi portoghese che assistete alla vostra battaglia anche se non eravamo sicurissimi della vostra esistenza- spiegò Pai.
-La persona in questione, dopo quella battaglia, tornò in portogallo e si ritirò in un monastero dove, al termine dei suoi giorni, scrisse una lettera che mandò al superiore dell’ordine che la portò nell’archivio vaticano e lì rimase fino a poco tempo fa. –

Plagg a quel punto sospirò infastidito -Da qui avete intuito che c’era una connessione tra i nostri passati possessori e loro due- detto ciò indicò con un cenno del capino Adrien e Marinette.
-Almeno siete più svegli di loro due che ci hanno messo anni a fare due più due- sbuffò poi
-Già- fece sorridendo in maniera furba Ryo.
-Quindi il comportamento di oggi di Kisshu…- Chiese Marinette
-In parte era una cosa studiata- ridacchio il verde -Sappiamo che i vostri Miracolous sono due oggetti molto potenti, rappresentano lo Yin e lo Yang cioè la creazione e la distruzione-
-Inoltre- riprese a parlare Keiichiro -Sappiamo dell’esistenza degli altri miracolous anche se per gli altri sappiamo ancora meno dei vostri. -
-Allora che si fa? – Fece seria Marinette -Non possiamo certo lasciare i Miracolous a questo Eiki-
-Certo- rispose Ryo -Per questo la squadra vi sorveglierà-
-Ehi- fece a quel punto Ichigo -Non siamo mica delle bodyguard! –
-Mia cara se vogliamo salvare il mondo dovete farlo – Rispose il biondo americano
-Guardate che possiamo difenderci da soli- disse a quel punto Marinette a bassa voce.
-Marinette, Adrien- a quel punto a parlare fu Zakuro -Sappiamo bene che voi due avete affrontato nemici potenti e che avete alla fine sconfitto Papillon ma qui non sapete come muovervi e poi una mano non guasta –
Adrien e Marinette si guardarono per poi annuire -Va bene- fecero i due per poi alzarsi e stringere le mani a Ichigo, Ryo e Kisshu.
-Siamo sulla stessa barca- sospirò Marinette
-Toglimi una curiosità Adrien prima che io e la mia micetta torniamo a casa- fece sorridendo Kisshu
-Chiedi pure- Rispose lui
Minto a quel punto si avvicinò a Ichigo con uno sguardo contrariato per poi bisbigliarle -Non glielo chiederà, vero? -
-Conoscendolo- disse la mew neko sospirando
-Ma tu fai le fusa come mia moglie quando sei trasformato? –
Adrien arrossì mentre Marinette si portò una mano alla faccia.
-Avanti ragazzino- lo istigò Plagg sorridendo melenso -rispondi-
Anche Pai alzò le orecchie ma anche gli altri sembravano in qualche maniera interessati alla risposta del biondo parigino che prese un respiro ed annuì -Sì, Kisshu faccio le fusa quando sono trasformato-
-Sentito biondino!? Paga! –
Detto ciò Ryo prese il portafoglio, tirò fuori due banconote da diecimila yen e le diede a Kisshu che gongolava.
 A tutta la squadra scese un gocciolone per quello che era appena successo
-Aveva fatto una scommessa con Ryo- mormorò sconsolata la ragazza gatto
-Ehi- fece a quel punto Purin sorridendo -Perché non facciamo una serata solo donne e invitiamo anche Marinette? -
Le ragazze si guardarono e sembravano tutte d’accordo tranne Zakuro che le osservo con un sopracciglio alzato.

-Dai Zakuro One-sama- la incoraggio a quel punto Minto -Così potremmo conoscere meglio Marinette-
La Mew Lupo sospirò -Va bene ma ricordatevi che domani e il giorno dopo abbiamo le prove della sfilata-
Quindi guardò Adrien -Sarà meglio andarci a riposare-
Il francese annuì -Sì, sono d’accordo Zakuro. Oggi è stata una giornata pesante-
-Però domani sera serata! – Insistette la biondina e a quel punto tutte le altre cedettero.

 
Ma i due francesi non andarono subito a dormire prima dovevano avvertire i loro compagni di cosa era successo tramite una videochiamata.
-Avete incontrato gli eroi di Tokyo?!- gridò entusiasta Alya -Perché non sono potuta venire con voi! Dannazione in qualche modo potevo imbucarmi! Così avrei potuto intervistarli per il mio blog! –
Un ragazzo moro, con gli occhiali e la carnagione scura seduto accanto a lei ridacchio -Alya sai benissimo che i tuoi non te l’avrebbero permesso e poi noi qua dobbiamo tenere d’occhio la situazione mentre loro sono assenti inoltre abbiamo la scuola, loro hanno avuto un permesso speciale ma noi… -
La ragazza, punta sul vivo, borbotto qualcosa che nessuno capì ma poi si rianimò
-Ma almeno potete dirci chi sono? – Chiese lei facendo degli occhi da cerbiatta
Marinette e Adrien si guardarono scombussolati poi scossero la testa tra il dispiaciuto e lo sconfortato
-Alya- fece con tono paternalistico la portatrice del kwami della coccinella -Non possiamo dirti chi sono. Lì abbiamo conosciuti anche senza maschera e loro hanno conosciuto noi ma è meglio che le loro vere identità le sappiamo solo noi. –
-Però- fece Adrien -Possiamo dirti che sono persone molto in gamba e… particolari almeno, se tralasciamo il fatto che le ragazze sono mezze animali e mezze umane per davvero… - a quel punto il biondo prese un respiro -e i maschi lo sono molto di più perché sono alieni in incognito-
-Cosa!? – fecero i due eroi rimasti a Parigi sbalorditi poi Alya si ricordò di una foto che aveva visto qualche giorno prima e lei, visto che Marinette stava per andare a Tokyo, aveva deciso di fare delle ricerche sugli eroi di Tokyo ed era incappata in un’immagine che ritraeva una ragazza con dei vestiti stropicciati, con delle strane orecchie feline, che inginocchiata baciava un ragazzo, con delle orecchie elfiche, steso per terra che si teneva una spalla.
-Ragazzi posso chiedervi una cosa? – fece con un sorriso furbo la ragazza.
-Dicci Alya – fecero i due che però cominciarono a sudare ben conoscendo la natura indagatrice dell’amica
-Ma ci sono delle coppie tra quegli eroi? –
I due si guardarono -Sì, ci sono delle coppie ma adesso torniamo a noi- Disse risoluta Marinette
-A quanto sembra qui a Tokyo c’è un problema con un tizio che dei nostri predecessori hanno sconfitto e che adesso sia ritornato in vita per cercare vendetta. –
Nino sospirò sconfortato -Quindi dovrete agire anche lì? –
I due a Tokyo annuirono -Però le mew mew e i tre alieni ci aiuteranno- gli informò Marinette
-Ehi ragazzi- disse Alya prima di chiudere la comunicazione -Quando torno qua voglio saperne di più-
Nino, Marinette e Adrien alzarono gli occhi al cielo sospirando all’insistenza dell’amica.
I due chiusero la videochiamata con i due compagni rimasti a Parigi per poi sospirare.

-Adesso- fecero all’unisono -La parte più difficile-
Fecero partire la videochiamata e salutarono le due persone che apparvero sullo schermo
-Ciao Papà, mamma- fece Adrien -Salve Signor Agreste, signora- fece balbettante Marinette.
 
In quel momento in casa Ikistashi Momomiya c’era un po’ di tensione.
Ad Ichigo non era piaciuto molto che il marito le avesse tenuto nascosto la possibilità di un nuovo nemico.

-Allora- chiese lei a braccia conserte e guardandolo male -da quanto lo sai? –
Lui alzò le spalle -l’ho scoperto per caso, leggendo dei documenti di Pai e quindi ho fatto un paio di ricerche per loro-
-Potevi dirmelo- rimarcò lei
-Hai ragione piccola- sospirò lui -Ma fino a che i Miraculous sarebbero rimasti al sicuro, da qualsiasi parte essi fossero stati, non c’era motivo di avvertirvi. –
Lei scosse la testa poi l’abbraccio -Scommetto che Ryo ti abbia costretto a tenere il segreto-
Lui sorrise furbescamente -Sì, mi ha promesso, se avessi tenuto il segreto, un viaggio tutto spesato in Italia e a Parigi -
-Allora è più un ricatto- ribatte la moglie capendo cos’era successo in realtà.
-Forse ma se vuoi possiamo rimandare il tutto a dopo il nostro progetto di allargamento della famiglia- propose lui
Ichigo a quel punto fece un segno di diniego -Prima sistemiamo questa faccenda, poi partiamo e poi cerchiamo di tornare in tre… Che ne dici? –
Kisshu fece uno dei suoi sorrisini -Direi che la tua idea è magnifica-
 
Lo spirito di Eiki alleggiava ancora nel tempio Shintoista quando una piccola lucciola cominciò a volteggiare nella sala principale dove lui aveva preso residenza.
-Ti sento maledetta- Proruppe lo spirito infuriato -Tu e il tuo compagno secoli fa mi avete impedito di attuare la giusta purificazione e adesso? Volete impedirmi di prendermi la giusta vendetta! -
La lucciola lentamente prese una forma umana che aveva i lineamenti di Zakuro.
-Eiki- fece lei -Il tuo patto scellerato era sbagliato allora e lo è ancora adesso. La mia discendente assieme alle altre guerriere e ai possessori dei Miraculous ti fermeranno ancora una volta e questa volta definitivamente. –
-Tu credi? – Chiese lui in maniera malvagia -Io non credo… Questa volta vincerò io-
L’antenata di Zakuro sembrò alzare le sopracciglia in maniera scettica -Io ti ho avvertito Eiki e ti dirò di più.
La tua anima corrotta non vedrà più la luce del sole-

-Staremo a vedere portatrice- detto ciò rise in maniera beffarda nel mentre osservava lo spirito tornare ad avere una parvenza di lucciola per poi sparire.
 
* Purin è stata avvertita che non doveva farsi scoprire, quindi al posto del suo solito Taru-Taru ha optato per il Tesoro.

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