Ma, no
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** # 11 ***
Capitolo 2: *** # 05 ***
Capitolo 3: *** # 65 ***
Capitolo 4: *** # 15 ***
Capitolo 1
*** # 11 ***
# 11  DITA SULLE LABBRA 95 parole «Tu non sei tuo padre, Aurea». Le dita di Zania esitano sopra le sue labbra – Aurea è chiusa dentro questa mano, e con lei il senso di colpa, l’impotenza; potrebbe scoppiare da un momento all’altro, gli occhi s’infiammano, la bocca trema. Zania passa ancora, ancora, col pollice e l’indice, il medio, l’anulare, il mignolo, a consolare le sue labbra mute. È una carezza che sa di bacio, Aurea l’assapora, se ne inebria, l’ansia tace. Resta solo questa mano, che la tiene e la sostiene, se l’avvolge attorno al cuore, e in essa si addormenta. Avevo in mente un sacco di aggiornamenti per gennaio e febbraio, ma non avevo tenuto in conto la sessione invernale che incombeva... Quando ho visto questa challenge sul gruppo del Giardino ho pensato di fare un tentativo, anche solo per continuare a scrivere qualcosa senza rubare troppo tempo allo studio. Questa raccolta quindi nasce senza alcuna pretesa come semplice sfogo tra un esame e l’altro, anche perché le drabble non sono proprio il mio forte (sono talmente chiacchierona)! Spero comunque che nella sua semplicità possa piacervi ♥ Per quanto riguarda il prompt di oggi, Aralia e Zania hanno sempre avuto un posto speciale nel mio cuore da quando scrissi Jeunesse. L’anno scorso ho provato diverse volte a stendere qualcosa di più sostanzioso su di loro, penso che in questa sezione ci sia bisogno di più coppie saffiche, ma le mie insicurezze e la mia lentezza purtroppo non mi hanno fatto portare nulla a compimento. Ho voluto recuperare con questa drabble, che rappresenta un punto speciale di una storia in particolare che avevo in mente. Alla prossima settimana! Persej *Egon Schiele, Ragazza seduta con blusa verde (dettaglio), 1913 |
Capitolo 2
*** # 05 ***
# 05  SEGNO PARTICOLARE SULLA MANO 108 parole Gira e rigira l’anello sull’anulare. Meyer lo cerca con le dita affannate, è una caccia compulsiva, per riafferrare in qualche modo quel che si è lasciato sfuggire dalle mani – eppure lo teneva, saldamente, così, fino a un attimo fa; non ne è più certo. I bambini, di là, stanno cantando. Aura non c’è. «Dov’è l’anulare? Dov’è l’anulare? Eccolo qua! Eccolo qua!». È rimasto solo un segno, sulla base del dito, un’impronta. «Come sta, signore? Molto bene, grazie!». Meyer sa che non c’era altra cosa da fare, che il divorzio era l’unica soluzione, eppure, eppure... Blaziken lo sta guardando, nelle zampe ha una Pietra Chiave. «Vado via! Scappo via!». Per questo pezzo forse avrei potuto riferirmi anche al prompt #34 Anello al dito, però mi interessava di più focalizzarmi sul segno della mancanza che sull’anello stesso. Meyer è un personaggio dell’anime ed è il papà di Lem e Clem, mi sono ispirata alla storia che sto scrivendo, Come conchiglie trascinate dal mare, in cui Meyer si ritrova a dover affrontare la separazione da sua moglie e l’apertura ad un nuovo amore necessaria per accettare sé stesso e il passato che deve lasciarsi alle spalle. Nell’anime Meyer è anche il supereroe Maschera di Blaziken e insieme al suo Mega Blaziken protegge la città di Luminopoli. La canzoncina che ho utilizzato come sfondo per la vicenda è una filastrocca che si insegna ai più piccini per imparare i nomi delle dita, penso sia diffusa un po' in tutta Italia con qualche variante, qui ho riportato la versione che mi insegnarono da bambina. Spero che la drabble di oggi vi sia piaciuta! Ci vediamo la prossima settimana ♥ Persej *Egon Schiele, Lovemaking (dettaglio), 1915 |
Capitolo 3
*** # 65 ***
# 65  LECCARE LE DITA 110 parole Elisio sta disseminando baci sulla sua intera mano. È un campo fiorito, e quelle labbra sono petali morbidi, le dita steli fragili e lunghi. «Leccale», dice Augustine. Elisio lo guarda – non hanno fatto ancora nulla, Augustine è impazienza, è desiderio carnale che sboccia e s’incapriccia – e la sua bocca s’inarca mentre lascia uscire un pezzetto di lingua, sorride, si posa sul suo polpastrello, lo avvince tra le labbra. Poi si ritrae, meschino, ritorna, lo tormenta finché finalmente non inizia a succhiare, ed è così delicato e sensuale, tenero, caldo, sottomesso. Augustine non si trattiene e osa: «...Andresti un po’ più giù?». Sulle sue dita vibra un ghigno. «A suo tempo...». ...Mica pensavate che avrei lasciato indietro questi due? Poveri ingenui! C’erano veramente tanti prompt pieni di angst che avrei potuto utilizzare per loro, ma siccome li faccio già soffrire abbastanza per stavolta ho pensato di andare su qualcosa di più tranquillo e lasciargli un momento di pace tutto per loro. Confesso che ogni tanto ho provato a scrivere robette più esplicite, ma non credo che certi pezzi vedranno mai la luce di Efp. Stavolta non ho molto da dire, siamo ormai giunti quasi alla fine! Ancora un ultimo capitolo e avremo finito. Prima di chiudere vorrei ringraziare di nuovo Itzi e czerwony per le loro gentilissime recensioni ai primi due prompt ♥ Sono molto felice tra l’altro che l’impaginazione che ho scelto per questa raccolta stia piacendo! Un abbraccio a tutti e alla prossima settimana con l’aggiornamento conclusivo ♥ Persej *Egon Schiele, Uomo disteso a faccia in giù, veduta posteriore (dettaglio), 1910 |
Capitolo 4
*** # 15 ***
# 15  MANI CHE SI STRINGONO 108 parole Come un marinaio sulla scialuppa, Narciso naviga solitario nelle increspature della notte, ondeggia da un pensiero all’altro, una strana tempesta lo scuote: è amore iracondo verso di sé. D’un tratto perde il controllo e affonda, affoga in queste acque nere di un buio perenne; intorno non c’è nient’altro che lui, la sua immagine riflessa. Nel freddo che gl’intorpidisce le membra due schegge roventi lo colpiscono in petto, Narciso freme, si sveglia, riemerge così dalla sua solitudine. Accanto a lui dormono Lino e Valérie, le dita intrecciate in un unico, intricato nodo – sono due mani dentr’una, la sua nelle loro. Sarebbe troppo complicato ammettere al mondo di amarli entrambi. Allora, devo fare questa confessione del fatto che io per tutto il mese ho pensato a quando nelle note di quest'ultima drabble avrei parlato di Pokémon Masters che realizza le OT3 e della sofferta mancanza di Valérie, invece l'altro giorno hanno annunciato che la aggiungeranno insieme a Sylveon e sono una persona troppo contenta, spero sia di buon auspicio per questo piccolo pastrocchio di oggi! Non me ne vogliano i fan di Lino x Violetta (che nell'anime sono qualcosa di favoloso), ma nei giochi una commensale del Ristorante la Buona Forchetta di Luminopoli ci fa sapere che: «Pare che uno dei Superquattro sia uno chef di fama leggendaria! Dicono che a volte inviti i Capipalestra Lino e Valérie e prepari loro certi manicaretti...» e la trovo una cosa talmente adorabile che il mio cuore non ce la fa e li ama incondizionatamente. Ho sempre considerato deliziosa l'accezione affettuosa della parola manicaretto e cucinare qualcosa con cura apposta per una persona penso sia uno dei gesti più dolci che ci possano essere. Mi piacerebbe tanto poter scrivere qualcosa di più lungo su loro tre prima o poi, magari a questo punto ambientata a Pasio... Chissà? E purtroppo siamo giunti alla fine della raccolta! Mi sono divertita molto e un po' mi spiace, però direi che come primo esperimento non è andato affatto male: probabilmente ne creerò altre in futuro, magari anche al di là dei prompt proposti dal Giardino. Per il momento non posso far altro che sperare che vi sia piaciuta, lettori silenziosi e non ♥ Ringrazio di cuore tutti quelli che sono passati a dare un'occhiata nel corso di queste settimane, ma soprattutto Itzi e czerwony che hanno seguito con tanta passione gli aggiornamenti. Mando a tutti un abbraccio e ci vediamo prestissimo con le prossime pubblicazioni ♥ Persej *Egon Schiele, Gruppo di tre ragazze (dettaglio), 1911 |