Niamh O'Neil e il viaggio di Fenella

di GattyP
(/viewuser.php?uid=1044091)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Incidente temporale ***
Capitolo 3: *** Serata ad Hogwarts ***
Capitolo 4: *** Alla ricerca dei Libri Sibyllini ***
Capitolo 5: *** Jack Jones ***
Capitolo 6: *** I Libi Sibyllini ***
Capitolo 7: *** I nodi si sciolgono ***
Capitolo 8: *** Il ritorno di Rita Skeeter ***
Capitolo 9: *** Verso casa? ***
Capitolo 10: *** Conclusione ***



Capitolo 1
*** Ritorno ad Hogwarts ***


Capitolo 1.

 

Ritorno ad Hogwarts

 

 

Un attimo di pace. Finalmente! Era una bella domenica di ottobre, con un bel sole, quasi primaverile, e Deirdre e Patrick, dopo pranzo, erano usciti fuori, a fare una passeggiata (e a vedere se incontravano le adorabili foche che si riposano lungo la spiaggia) con i miei genitori. Charles stava ninnando Fenella, che, sul suo lettino, stava chiudendo gli occhi, mentre Sikr, uno dei nostri due elfi (in realtà erano dei Montague, ma i miei suoceri ce li lasciavano durante la giornata) aveva appena messo a dormire Killian. Miracolo: silenzio… silenzio quasi assoluto!!!

Purtroppo, in quel momento ho sentito i piedini dei due piccoletti correre verso la porta di casa nostra e un’aquilotta urlare: - Aintín Niamh! Aintín Niamh! Tá ulchabhán tagtha! (zia Niamh! zia Niamh! E’ arrivato un gufo!)

Subito i gemelli, ancora non scivolati nel sonno, hanno aperto gli occhi e si sono messi a sedere battendo le manine e chiamandoci, mentre Deirdre, mia nipote, apriva velocemente la porta e si precipitava verso di me sventolando una lettera.

Sospiro da parte mia. Avremmo dovuto rifare tutto. Intanto  l’aquilotta continuava a strillare Aintín Niamh! Aintín Niamh! Buffo! Le avevamo insegnato a parlare in inglese, naturalmente (come tutti sanno, in Irlanda, a parte alcune zone in cui si parla ancora irlandese come prima lingua, si parla inglese), ma la piccola aveva imparato l’irlandese dagli elfi (e un po’ anche da noi, ad essere sinceri, dato che ogni tanto lo utilizziamo) e, quando era emozionata, si esprimeva nella lingua dei nostri antenati celti. E ora era molto emozionata, agitando come una forsennata la lettera che, evidentemente aveva appena ricevuto.

Fenella approfittò della distrazione per fuggire dal lettino (c’erano le sbarre, ma con un pizzico di magia, non so quanto involontaria, riusciva benissimo a bypassarle), ma per fortuna sono riuscita a bloccarla, prenderla per il pigiama, coprirla di baci (unico modo per impedirle di fuggire… è sfuggente come una serpentella!) e passarla velocemente a mio marito, mentre il povero elfo, Sikr, ricominciava a ninnare uno ora sveglissimo Killian, che ci chiamava con la sua vocina insistente. Uhm, tutto da rifare! Sarebbe stata dura, quel giorno, metterli a dormire per il riposino pomeridiano!

 

Ok, forse è meglio che mi presento, prima di continuare a raccontare la storia… Io sono Niamh… Niamh O’Neil Montague. Ho 21 anni, ex Tassorosso ed ex insegnante (di Cura della Creature Magiche) ad Hogwarts (ho interrotto la carriera docente l’anno scorso, quando sono nati i gemelli) e ora, a parte l’incarico (quasi gratuito) di Presidente  della Riserva Magica Irlandese del Connemara, mamma a tempo pieno, di due bellissimi gemelli.

Presidente della Riserva magica del Connemara! Il titolo è molto figo, ma ho solo il compito di controllare che gli animali magici del Connemara non siano disturbati (il che è difficile, dato che nel territorio del Parco non abita quasi nessuno) e non disturbino i pochissimi turisti che vengono fin da noi. E’ più impegnativo fare la mamma a tempo pieno… Mi sono sposata infatti, con Charles, due anni fa e dopo una decina di mesi sono nati i piccoletti, Fenella e Killian, che ora poco più di un anno e, quando non piangono, urlano, chiacchierano o giocano con me e loro padre (quanta energia hanno i bambini piccoli?), scorazzano per tutta l’isola seguiti da noi o da qualcuno della nostra famiglia, soprattutto zii o nonni.

Sì, perché abitiamo in un’isola tutta nostra, l’isola di Lith, dove abbiamo sistemato una casetta preesistente trasformandola in una specie di castello (ci hanno aiutato gli amici e gli elfi di famiglia di Charles che, diciamolo tra di noi, appartiene ad una delle famiglie più ricche del mondo magico, i Montague). Fenella è veramente birichina (da chi avrà preso?) e fugge sempre dietro alle pecorelle, alle caprette, alle foche, ai gufi, a Blacky (il mio amico corvus glacialis… teoricamente un animale legato alla magia oscura virtualmente immortale, opposto teorico delle fenici, dato che si autoiberna, alla fine di ogni ciclo vitale, in un cubetto di ghiaccio, per rinascere quindi come pulcino; in realtà è il mio migliore amico da quando ero piccina e mi ha aiutato innumerevoli volte) mentre suo fratello (gemello) Killian ci ronza sempre attorno e sembra non volersi staccare mai da noi… La notte, poi, sono terribili: si svegliano ad orario alternato (ma come fanno? sembrano sincronizzati al contrario) e ci tormentano con un pianto disperato se non andiamo subito da loro (la nostra salute mentale si sta deteriorando!). Per fortuna ho Charles che mi dà una mano nella gestione dei piccoletti, perché, magia o non magia, stare dietro a due bimbetti magici non è semplicissimo…

E  ho una famiglia molto numerosa!  I miei mi hanno avuto prestissimo (a sedici anni, nell’anno della famosa battaglia di Hogwarts!) e, dopo di me, sono nati Seanna e Ryann (anche loro gemelli) che ora hanno diciannove anni: Seanna (mia sorella) convive con Ginevra MacArthur  (la sua ragazza) da un paio di anni a Cambridge, dove entrambe frequentano un corso medimagico; Ryann e la sua compagna, Lorna, si trovano ora nello Swaziland insieme a Rolf Scamander a studiare non so quale specie di scorpione magico che il mio avventato fratello e quella falsa santarellina di Lorna vogliono allevare in Inghilterra. Da incoscienti come sono, torneranno solo tra tre mesi e, nel frattempo,  mi hanno lasciato la loro figlioletta, Deirdre, che ora ha quattro anni (erano incoscienti anche da piccoli, dato che l’hanno avuta quando erano due ragazzini!) e che vive più con me e Charles che con i suoi genitori. Il che, per lei, è una fortuna, penso, perché i due come genitori sono proprio un disastro… Io e Charles vogliamo un bene dell’anima a Deirdre, ma anche lei è piccola e richiede tante attenzioni!

Per fortuna i miei mi danno una mano a badare a tutta la tribù di piccoletti. Mia mamma, che si chiama Lily e fa la bibliotecaria a Clifden, e  mio babbo, che è impiegato al Ministero Magico Irlandese, Peter O’Neil, appena possibile si trasferiscono a Lith insieme al mio ultimo fratello, Patrick, che è coetaneo di Deidree e gioca sempre con lei… Mi manca qualcuno? Sì, mio fratello Conan, che ha sedici anni ed ora è a scuola, a Cork (frequenta la scuola magica in quella città) e solo nei fine settimana torna a casa dai miei. E’ un po’ che non lo vede, perché saggiamente (almeno dal suo punto di vista) sta lontano da casa mia per paura che gli affibbi qualche piccoletto da controllare…

Ok, confesso. Ci danno una mano anche un paio di elfi, bravissimi, che ci hanno “prestato” i miei suoceri… Non so come si possa vivere senza un paio di elfi che svolgono con piacere qualsiasi cosa tu possa chiedere. E, all’occorrenza, si trasformano anche in fantastici baby-sitter! Purtroppo per noi, però, la sera tornano a casa loro, dai miei suoceri,  lasciandoci in balìa dei piccoletti che non ne vogliono sapere di andare a dormire…

 

- Aintín Niamh! Seo an litir! Litir an ulchabháin… (Zia Niamh! Ecco la lettera! La lettera che ha portato il gufo…) - mi diceva intanto la mia adorabile nipotina consegnandomi una lettera tutta spiegazzata che evidentemente era riuscita a prendere al gufo che era appena arrivato - Deir Mamó gur mise è (La nonna dice che è per te)!

Poco dopo è entrata anche mia madre (mio padre era rimasto fuori con Patrick, evidentemente): - Scusa, Niamh, la piccola non vedeva l’ora di portartela…

- Va benissimo, mamma - le ho detto. E poi, guardando il mittente: - Toh… è stata inviata da Hogwarts… strano, cosa vorranno? La grafia sembra quella di Minerva…

Subito ho aperto la lettera, mentre Charles si avvicinava, anche lui incuriosito Killian (anche lui fuggito dal lettino… uffa, questa magia “involontaria” dei piccoletti!) ora si era aggrappato alla mia gonna, mentre Deirdre cercava di allontanarlo dandogli la manina e dicendogli che la mamma (cioè io) dovevo un secondo leggere una importante lettera giunta dalla famosa scuola inglese…

Un attimo di pace! Ho aperto la lettera e subito l’ho letta ad alta voce.

Carissima Niamh,

tutto bene? Qui sentiamo tutti la tua mancanza e tutti i colleghi sono dispiaciuto per la tua assenza, in quest’anno scolastico: eri una vulcanica, simpatica presenza qui ad Hogwarts e, malgrado l’insegnante che ti ha sostituito sia bravissimo e competente - te ne ho parlato in una mia precedente missiva - ci manchi. Ma soprattutto manchi ai tuoi ragazzi che domandano sempre di  te e mi chiedono continuamente quando verrai, come ci hai promesso, a fare la conferenza sui corvus glacialis.  

Tuttavia il motivo di questa mia missiva è un altro. E’ appena arrivata una persona che tu e Charles conoscete  molto bene, proveniente da molto lontano. E, d’accordo con Harry  (che mi ha subito contattato, per assicurare a tutta la faccenda la maggiore riservatezza possibile), ci è sembrato giusto chiedere a te e a Charles di venire subito da noi. E’ infatti necessaria  la vostra presenza  immediata  ad Hogwarts: mi dispiace non poter essere più esplicita, ma quando verrete capirete la necessità di questa mia richiesta. Lascio una carrozza davanti all’Ufficio Postale di Hogsmeade.

Vi aspetto al più presto. Fammi sapere se non puoi. Un abbraccio forte. Minerva.

P.S. Non portate i gemellini

- Enigmatica, Minerva - ha detto Charles - Se vuoi, posso accompagnarti, ma non so se possiamo lasciare i piccoli…

Mia madre è subito intervenuta: - I bambini li teniamo io e babbo, se voi volete. Potete materializzarvi ad Hogsmeade anche subito. Sono le 15.00 e, se fate veloci, sarete qui di nuovo per cena. Altrimenti mandateci un patronus e ci fermeremo questa notte, e anche tutto domani…

- Sì, non preoccupatevi - ha detto mio padre, che era entrato  qualche minuto prima insieme a Patrick - Ci pensiamo noi.

Beh, meglio così. Vogliamo un sacco di bene ai piccoli (a tutti e tre, Deidre compresa) e sapevamo di lasciarli in ottime mani.  Chissà perché ci aveva mandato a chiamare? Minerva era stata enigmatica… chi era che era arrivato? E perché doveva vederci subito? Non poteva essere più esplicita?

Così, salutati tutti (mentre Deirdre e Patrick, sentendosi “grandi” ci dicevano che si sarebbero presi loro cura dei “piccoli”), siamo subito partiti.

Qualche minuto dopo, via passaporta, eravamo ad Hogsmeade dove, usciti dall’Ufficio Postale, abbiamo subito trovato la carrozza, mossa da invisibili thestrall, che ci aspettava.

- Grazie, ragazzi, possiamo andare! - ho detto loro (non li vedo, ma immaginavo che fossero al solito posto) e la carrozza si è subito mossa alla volta di Hogwarts. 

Naturalmente, considerando che c’era almeno un quarto d’ora prima di arrivare al castello, da bravi genitori senza figli tra i piedi, abbiamo approfittato per giocare un po’ tra di noi… Ci bastava un cenno d’intesa, in effetti, e subito partivamo, approfittando di ogni momento libero. Anche perché a Lith, tra piccoletti sempre attaccati a noi  e una tribù di parenti e amici sempre presenti, non riuscivamo più di tanto a farlo. E anche la notte spesso dormivamo come due sassi nei pochi momenti rimasti liberi tra una chiamata e l’altra da parte dei piccoletti, nel nostro letto che, malgrado i nostri patetici tentativi di collocarli nel loro lettino, si riempiva quasi subito di due o tre piccolini distesi tra me e Charles…

Alla fine arrivammo al Cancello di Hogwarts che avevamo appena concluso il nostro “gioco” preferito (non lo facevamo da un sacco di tempo!) ed eravamo molto, molto sereni.

- Presto, ricomponiamoci - ho detto a Charles tirandogli la camicia che, non so come (oddio, lo so benissimo come) era finita dall’altra parte della carrozza. Dov’era finito il mio…

Era domenica, non c’erano lezioni e, nel primo pomeriggio, dopo il pranzo, molti studenti si preparavano ad uscire per andare ad Hogsmeade oppure camminavano tranquillamente nel parco del castello, parlottando tra loro o giocando a freesbee zannuti o a calcio babbano. Che bella Hogwarts!
Siamo scesi dalla carrozza.

- Ehi, prof! - sentii dire da una voce femminile. Una ragazza stava correndo verso di noi.

- Ciao, Myriam - le dissi abbracciandola. Era Myriam Prewett, una delle mie alunne (di qualche anno prima) preferite e, dall’ultima volta che l’avevo vista, era ancora cresciuta ed ora era più alta di me (ok, lo confesso, non sono altissima) - Che bello vederti!

Dietro a lei arrivarono anche quattro o cinque altri ragazzi: c’erano James Potter ed Jorge Ezer, Jasmite Flith e George Smithson… tutti i mei ex alunni, tutti felici di vedermi (che carini!)

- Viene ad insegnare di nuovo? - mi ha chiesto Jorge

- No… e poi so che il vostro nuovo prof è bravissimo! - gli ho detto - Mi mancate tanto, ma non riuscirei proprio, con i bambini…  forse il prossimo anno…

Dopo aver fatto qualche domanda, ci siamo salutati (mi hanno fatto promettere che sarei venuta prestissimo per la conferenza sui corvus glacialis) e ci siamo avviati verso la Presidenza.

- Buongiorno, professoressa! Buongiorno signor Montague. Avviso subito la Preside del vostro arrivo. E’ in Presidenza, insieme al signor Potter e agli altri - ci ha spiegato Gazza.

Subito ci siamo avviati, ma incontravamo in continuazione i miei ex colleghi e i miei ex alunni, che erano tutti contenti di vedermi.  Finalmente giungemmo nella torre in cui è collocata la Presidenza, vicino alla quale ci imbattemmo in altri miei due ex alunni.

- Ti raggiungo subito - ho detto a Charles, che, stoicamente, era rimasto al mio fianco durante quel breve tragitto che era stato interrotto tante volte dagli incontri - Saluto un secondo i ragazzi e arrivo. Tu intanto precedimi dalla McGranitt…

Poi, qualche minuto dopo, ero dal mio amico gargoyle.

- Buongiorno, professoressa - mi disse quella bruttissima statua.

- Ciao, amico mio - gli dissi - Tutto bene?

- Certo. Ma c’è un po’ di movimento oggi. Tutti parlano di lei e del signor Charles, ma soprattutto di lei… Ci è molto mancata. Tutto bene a casa?

- Sì, grazie. Mi dispiace aver lasciato, quest’anno, ma non ce l’avrei fatta con dei bambini così piccoli. Ma mi mancate tanto tutti… - gli ho detto. Ed era vero.

Poi, ho continuato: -  Ora vado a vedere cosa vuole la preside - e ho salutato anche il mio amico gargoyle.

Sono salita anch’io sulle scale e sono entrata, finalmente, in Presidenza… La prima cosa che ho visto, è stata… una biondina sconosciuta abbracciata a mio marito! E anche Charles la abbracciava e sembrava tutto contento! Ma….! E i due parlottavano piano piano, guardandosi fissi! Ma che succedeva?

Ho staccato un attimo gli occhi da quella strana immagine. Non che mio marito non possa abbracciare chi vuole, ci mancherebbe, ma… sembravano molto affiatati. Ma chi era quella biondina? E intorno c’erano altre persone che sorridevano e ci guardavano. Cosa avevano da sorridere? C’erano Minerva ed Harry Potter, ma anche Teddy Lupin, Dennis Canon e un altro tipo che non conoscevo… C’era qualcosa che mi stava sfuggendo… tutti sorridevano, come se assistessero a qualcosa di bello… cioè… a mio marito che stringeva una sconosciuta e parlottava sottovoce con lei!

In quel momento la biondina ha alzato la testa, mi ha visto, ha fatto un gigantesco sorriso e si è staccata da Charles, correndo verso di me. Aveva qualcosa di familiare, in effetti… assomigliava un po’ a mia sorella… e anche alla sorella di Charles…

- Che bello vederti, mamma! - mi ha detto. abbracciandomi, mentre io la guardavo stupita - Sono io, sono Fenella… Fenella, tua figlia… sono arrivata… dal futuro… per un incidente… ho bisogno del vostro aiuto per tornare a casa…

 

____________________________

Ecco di nuovo Niamh in un'altra sua avventura. La vicenda, come vi siete accorti, è ambientata nell'ottobre 2019, un paio di anni dopo l'ultima ff e Niamh e felicemente sposata e impegnata nel ruolo di mamma di due bellissimi (e impegnativi) gemelli. Naturalmente qualcosa deve sempre capitare a scombussolare la "tranquillità" della nostra irlandesina preferita... Un cordiale saluto a tutti e a presto (non so quando potrò pubblicare il secondo capitolo: purtroppo non posso assicurare la stessa regolarità delle precedenti ff. Non vi farò comunque aspettare mesi: di questo sono sicuro...). S.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Incidente temporale ***


Capitolo 2.

 

Incidente temporale

 

 

- Che bello vederti, mamma! - mi ha detto. abbracciandomi - Sono io, sono Fenella… Fenella, tua figlia… sono arrivata… dal futuro… per un incidente… ho bisogno del vostro aiuto per tornare a casa…

Io non sono mai svenuta, ma, se dovessi scegliere, ipoteticamente, una situazione paradossale per svenire, ecco, questa sarebbe stata perfetta! Avevo appena lasciata a Lith Fanella, la mia figlioletta di poco più di un anno, che diceva le sue prime paroline e scorazzava come una serpentella per casa e mi trovavo ora aventi una bella ragazza, più alta di me (poteva quasi essere una mia coetanea!)  che mi abbracciava e che diceva che era mia figlia venuta dal futuro! Che casino è il mondo magico! Non potevo nascere in una normalissima banale tranquilla famiglia babbana?

Abbracciai anch’io la ragazza, che, intanto, mi stringeva forte. Sì, era mia figlia. Me lo sentivo. E poi, diciamo la verità, era un mix di caratteri miei e di Charles, ora lo vedevo benissimo! E la guardavo con molto piacere: certo, ero stato proprio brava a fare una ragazza così bella! Era bionda come Charles ma aveva i miei stessi lineamenti e due bellissimi occhi azzurri. Insomma, era proprio carina!

- Ma… Fanella… - le dissi - Come è successo?  Come mai sei qui?...

- Mi hanno trovato quei due Auror in Ministero, questa mattina presto, e hanno avvisato subito Harry Potter…

Fenella si è staccata dal mio collo, ma mi ha preso la mano. Mi ha fatto tanto tenerezza. Non mi sembrava vero… non so perché, ma mi veniva anche da piangere… ero commossa!

Intanto Harry aveva cominciato a parlare:  - Ciao, Charles. Ciao, Niamh! Mi dispiace che ci vediamo per questa situazione, ma è stato un bel colpo anche per noi, al Ministero. E, d’accordo con Hermione e con Kingsley, abbiamo pensato di portarla ad Hogwarts, dove dovrebbe passare inosservata… La ragazza è apparsa questa mattina al Ministero, in prossimità della zona interdetta… Ci sono alcune stanze in cui è proibito entrare, non so se lo sapete, quelle dove, nel 1996, durante la battaglia all’Ufficio Misteri, erano stipate le giratempo… tutte quelle macchine del tempo sono esplose in quell’occasione e hanno creato una specie di aberrazione temporale in quel luogo… per questo già Caramell, e poi tutti i Ministri successivi, hanno proibito di accedere in quel luogo, che è instabile ed è stato sigillato…

- Io e Colin eravamo di guardia, questa notte al ministero - ha continuato Teddy - Facevamo il solito giro di ronda e, ad un certo punto, proprio dalla zona interdetta, abbiamo sentito battere la porta, dall’interno, e chiedere aiuto. E abbiamo aperto quella porta.

- Tra l’altro infrangendo tutti i protocolli di sicurezza - ha aggiunto Harry, guardando, senza però particolare malanimo, il suo figlioccio. - Per fortuna non c’erano pericoli immediati, ma solo la vostra ragazza, Fenella, che è stata risucchiata nel 2019, dal 2035, come lei ci ha detto.

Fenella mi ha stretto più forte la mano, poi si è spostata verso Charles e ha preso la sua. E ha cominciato a raccontarci anche lei, la stessa storia che, sicuramente, aveva già raccontato agli Auror e ad Harry: - La MMR… cioè la Montague Magic Reclaim, una delle nostre società… i Montague hanno una serie di imprese di vario tipo tra cui la MMR ha vinto l’appalto per bonificare la zona interdetta… è stata una decisione del Wizengamot, che pensa di utilizzare le stanze interdette per costruire un archivio sulle pratiche magiarchitettoniche…  noi della MMR siamo specializzati in bonifica di ampie zone danneggiate  dalla magia oscura… e io sto frequentando un corso a Durmstrag sul contenimento di effluvi magici sinistri…

Era evidentemente emozionata. Non capita tutti i giorni, evidentemente, di fare un salto temporale di sedici anni e trovarsi con i genitori che sono quasi tuoi coetanei!

Si è fermata un attimo, poi ha ripreso, con più calma: - Io stavo monitorando, cercando di stare più lontana possibile, l’ampiezza dell’aberrazione magica quando questa, che è instabile, è esplosa… un’onda di calore mi ha investita e, in un attimo, mi sono trovata indietro qui, come hanno detto, nel 2019… dal 2035…

Dunque Fenella aveva… diciassette anni… aveva fatto un salto indietro di sedici anni. Oddio… e adesso? Come faceva a tornare a casa?

- Io devo tornare a casa… da voi… da Killiam… da James e da…

Il signore che non conoscevo, un mago grassoccio completamente calvo e con un pizzetto nero (e con un’espressione indecifrabile), a questo punto ha interrotto mia figlia.

- Scusatemi, miss Montague… Le ho già detto che non è opportuno che lei parli del suo tempo a noi del nostro… In questi viaggi temporali, meno cose si conoscono e meglio è… C’è sempre un rischio a rivelare particolari di eventi che non sono ancora successi… Potremmo creare un paradosso temporale con conseguenze disastrose per le nostre due dimensioni…

Intervenne a questo punto Harry: - Voi non lo conoscete, ma Hermione ha vivamente consigliato di contattare… e anch’io sono stato subito d’accordo… il professor Landrius, uno dei massimi esperti di gestione magica del tempo e, tra l’altro, l’inventore delle giratempo…

- Invenzione molto pericolosa, a dire il vero… - ha aggiunto tristemente Landrius, facendo un grosso sospiro - Ed è stato provvidenziale che siano tutte sparite… Non si scherza con il tempo… mi sono pentito di averle create ed è stata una buona cosa che il Ministero abbia deciso di bandirle e di distruggere tutti i progetti e i testi in cui era indicato come si creassero, e mi abbia proibito di parlarne in giro… mi hanno costretto addirittura con un voto infrangibile a non divulgare nessuna informazione su quei diabolici strumenti!…

Quel tipo non mi piaceva… non so perché, ma non mi convinceva… All’inizio sembrava effettivamente triste, ma, intuivo, non perché le giratempo fossero effettivamente pericolose, ma perché il Ministero aveva bandito le sue invenzioni e cancellato le sue scoperte… Alla fine, per quanto cercasse di dissimulare la cosa dietro ad una superiore signorilità, mi sembrava addirittura arrabbiato, quando parlava del voto infrangibile. Era stata una mossa saggio farlo interessare a mia figlia?

- Ma ora pensiamo alla ragazza… a nostra figlia - ha detto Charles - deve ritornare nel 2035… Lei sa come possiamo fare?

- No. Francamente no… - rispose Landrius - Cioè… ho qualche idea, ma niente di concreto…. Escludendo naturalmente le giratempo di mia invenzione, che sono solo un pallido palliativo di una vera macchina del tempo, i cui effetti duravano qualche  ora al massimo, l’unico viaggio del tempo a cui possiamo fare riferimento è  quello di Tuccia Sabinilla, alias Morgana.

- Di chi? - ho domandato io. Morgana era da tutti conosciuta, anche dai bambini piccoli (se non altro perché c’era la sua figurina nelle cioccorane! Tutti sapevano che era la sorellastra di re Artù!), ma il primo nome, Tuccia Sabinilla, mi era del tutto sconosciuto. E chi l’aveva mai sentito? Noi tutti ascoltavamo con attenzione quello che diceva Landrius.

- Secondo una cronaca inglese, riportata nel De potentissimis magis et magabus, di Coppius Pittus, Morgana, la sorellastra di Artù, appartenente al “Popolo delle Colline” riuscì, all’età di quindici anni, nell’Isola delle Mele,  a manipolare il tempo trovandosi nell’antica Roma, da cui tornò poi nel V secolo grazie ad un potentissimo incantesimo, la cui formula trovò nei Libri Sibillini… mitici libri andati perduti nell’antica Roma…  Probabilmente è solo una leggenda, una fantasiosa leggenda… ma ci sono dei libri di magia bianca e di magia oscura che ne parlano…

Oddio, dei Libri Sibillini avevo sentito parlare… da mia madre, mi sembrava… no, da nonna, ma mia madre forse sapeva qualcosa… Dovevamo partire da qui? Non dissi però niente… Volevo un attimo riflettere prima di raccontare tutto, anche perché, lo dico sinceramente, quel Landrius, o come si chiamava, non mi piaceva per niente.

- Oh, mio Dio - ha detto a questo punto Fanella - Mi stavo dimenticando….

- Di cosa? - Abbiamo subito chiesto io e Charles.

- Mi avete dato, ieri sera, una lettera chiusa, dicendo di leggervela questo pomeriggio… L’affermazione era effettivamente piuttosto strana, ma lì per lì non ci ho pensato…

- Cioè, io della tua età… del 2035…  ti ho detto… di leggermela… - balbettai. Quando?  nel 2019? o nel 2035? la cosa un po’ mi confondeva

Fenella aveva fatto un segno con la testa e intanto aveva estratto, dal suo mantello, una piccola lettera, che teneva nella mano, che le tremava. Poverina: mi sembrava una bambina, adesso, una bambina spaventata! Strappata la busta,  tirò fuori  un piccolo pezzo di pergamena e un’altra busta.

- La pergamena è mia… almeno è la mia grafia - ha detto - ma non ricordo d’averla scritta: “Mamma, babbo. Sono tornata. Tutto bene. E’ stato bello conoscervi quando eravate giovani. Vi voglio bene”.

Ha aperto, nel silenzio generale, la busta, che era stata sigillata e portava, impressa nel sigillo, la data del 24  novembre 2019: - La grafia è tua, mi sembra, mamma…

Ho guardato e, sì, sembrava la mia grafia. O almeno era molto simile. Intanto Fenella leggeva il contenuto della busta: - “Ho ricevuto questa lettera subito dopo la partenza di mia figlia, il 23 novembre 2019: me l’ha spedita dal 2035 per farmi sapere che il viaggio è riuscito. La sigillo e la consegno a lei il giorno prima del suo viaggio nel tempo, il 20 ottobre 2035. La me stessa del 2019, insieme a Charles, riuscirà a rimandarla a casa. Non dico come per non creare paradossi temporali, di cui Landrius, nel 2019, ci ha parlato. Ma tutto è già successo e ci riuscirete”. C’è anche la tua firma, mamma.

- Sì, è vero… dovrebbe essere la mia… - ho confermato. Che confusione! Odio i paradossi temporali!

- Bene - ha detto Landrius, tutto soddisfatto - Ci riuscirete… Riusciremo a rimandarla a casa… Evidentemente i voi del 2035 l’hanno già fatto, nel 2019, e, saggiamente, hanno preferito non offrirci troppe informazioni… I paradossi temporali sono rischiosissimi e si possono concludere con la distruzione di coloro che sono coinvolti… Inutile dire che, per nessun motivo, le due Fenella devono incontrarsi, perché si innescherebbe un processo di autocombustione e autodistruzione in entrambi i soggetti…

Certo che quel Landrius era proprio rassicurante! C’era qualcosa di inquietante in quell’uomo! A me piaceva sempre di meno! Avevo fatto bene a non dire niente dei Libri Sibillini e dell’esile filo che avevo individuato… Sì, sicuramente mia madre e mia nonna sapevano qualcosa… le avevo sentite una volta parlare…

A questo punto ha parlato Harry. - Io mi sono consultato anche con Kingsley, e con Hermione… che sono d’accordo nel fare tutto ciò che ci è possibile per chiudere questo paradosso  temporale. Hermione ha proposto che intanto rimanga ad Hogwarts, dove passerà inosservata, finché non  troviamo il modo di riportarla a casa…  Ed è opportuno che meno persone possibile conoscano la faccenda: ci sarebbe una pressione enorme da parte dell’opinione pubblica, un desiderio spasmodico di conoscere gli eventi futuri e Fenella sarebbe vista, nella migliore della ipotesi, come un fenomeno da baraccone. Nella peggiore qualcuno potrebbe cercare di condizionarla per conoscere il futuro e adeguarsi di conseguenza…

- Certo - disse Landrius con un inquietante sorriso (perché doveva sorridere?) - Qualsiasi informazione sarebbe importantissima… dal nome della squadra vincitrice al torneo di quidditch a notizie di catastrofi, o accordi commerciali… si potrebbero guadagnare milioni di galeoni…

Gli occhi gli luccicavano… brrr, che persona viscida!

- Per questo è opportuno che Fenella stia tranquilla e serena qui ad Hogwarts e non parli del futuro - tagliò corto Harry Potter - Nessun altro del resto è informato su questa faccenda, a parte il Primo Ministro, Hermione e i componenti di questo piccolo gruppo. Noi non diremo niente a nessuno. Voi due invece - e si rivolse a me e Charles - naturalmente potete dirlo ai vostri familiari stretti… ad esempio a tua sorella, Charles…

- Sì… - intervenne la McGranitt - mi sono permessa di proporre di coinvolgere nella faccenda anche Annah Montague. Potrebbe aiutare Fenella ad inserirsi, magari presentandola come una sua amica, venuta da Durmstrang, che rimarrebbe qui un po’ di tempo.

- Durmstrang? - ho detto.

- Sì mamma. Ho frequentato le superiori a Durmstrang - mi ha chiarito Fenella - Sai, per meglio contenere la mia…

- Come detto, miss Montague - intervenne stizzosamente il professor Landrius - Non deve dare informazioni di nessun tipo riguardanti il futuro! Tanto più ai suoi genitori che, in questo piano temporale, devono ancora prendere importanti decisioni sulla sua vita futura! Mi son spiegato?

In quel momento abbiamo sentito bussare alla porta.

- Dovrebbe essere tua sorella, Charles - ha detto la McGranitt - Era ad Hogsmeade con il suo fidanzato e ho detto a Gazza di farla venire subito, appena fosse rientrata.

Infatti, poco dopo, è entrata Annah Montague.

- E’ permesso? Buongiorno, Preside. Ciao, Niamh! Ciao, Charles! Anche voi qua? - ha detto.

Ci ha guardato un attimo, poi la sua attenzione si è soffermata sulla ragazza che stava ancora vicino a me e a Charles  e che ci somigliava tantissimo.

Fanella le ha fatto un grandissimo sorriso.

- Ti sembrerà strano, Annah - le ho detto - ma questa è nostra figlia, Fenella, che per un pasticcio temporale è stata catapultata nel presente dal 2035…

Fanella ha mosso gentilmente la manina e ha fatto un mezzo sorriso, dicendo semplicemente: - Ciao, zia.

Annah l’ha guardata con la bocca aperta, poi ha volto lo sguardo su di me (e io ho assentito con la testa), poi ha guardato Charles (che ha fatto lo stesso), poi: - Forse mi serve una sedia…

 

Qualche precisazione: per me non è canon la sconcertante "Maledizione dell'erede", quindi non mi sento legato né alla possibilità di realtà alternative create con la macchina del tempo (non esiste possibilità di modificare il futuro: ciò che avverrà nel 2019 è ricordato nel 2035, dato che è stato già vissuto: non c'è la possibilità di creare un'infinità di linee temporali alternative) né ad una Hermione primo ministro (qui è una affermata collaboratrice del solito Kingsley Shaklebolt, a cui lascio volentieri l'incarico). Grazie a chiunque abbia letto, inserito tra i preferiti e commentato il primo capitolo e a presto! S.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Serata ad Hogwarts ***


Capitolo 3

 

Serata  ad Hogwarts

 

Ho subito mandato un patronus a casa avvisando  i miei che saremmo tornati dopo cena: la Preside aveva tanto insistito per averci tutti quanti ospiti a tavola, anche per far sentire un po’ più sicura Fenella che sarebbe stata stata affidata ad Annah (che le avrebbe fatto vedere il Castello e la casa di Tassorosso e l’avrebbe aiutata a sistemare i vari capi di abbigliamento: Hermione, efficiente come sempre, aveva inviato un baule pieno di effetti personali ad Hogwarts), ma che avrebbe avuto piacere di  vedere ancora, per qualche ora i suoi due genitori.

- Grazie, zia - aveva detto riconoscente Fenella - quando mia cognata le aveva proposto di andare a fare un giro nel castello.

- Forse è meglio che mi chiami Annah… - le ha detto sorridendo.

- Ok. E naturalmente zio Lenny lo chiamo semplicemente Len… - ha aggiunto serena Fenella, prima di sentire la voce del solito professor Landrius che, come al solito, la sgridava: - Le ho spiegato già una ventina di volte che non deve anticipare niente a nessuno! C’è sempre il rischio di un’alterazione temporale!

Uh, che esagerato! Era scontato che Annah e Leonard Mcnair si sposassero. Stavano sempre insieme e si volevano tanto bene! Erano carinissimi!

- Ha ragione, professore… cercherò di stare attenta. - disse mia figlia con una faccia falsamente contrita. Mi ricordava… me stessa! E potevo quindi benissimo capire quando bleffava!

- Si ricordi: lei è Sybilla O’Brien. Da questo momento non si chiama più Fenella Montague! Ed è qui ad Hogwarts per uno stage di due mesi, proveniente da Durmstrang! E’ chiaro? Dobbiamo ripeterlo ancora una volta? - disse quell’antipatico di Landrius.

Quant’era odioso! Era tanto bello il nome di mia figlia e l’aveva voluto cambiare con un anonimo Sybilla, che a me ricordava quella buffa insegnante della Cooman!

- E lei, professoressa Montague - disse rivolgendosi a me, con un tono saccente - è qui perché deve parlare con la preside di quella conferenza… su quel coso oscuro, non per un altro motivo, se qualcuno glielo chiede… com’è che si chiama quel coso oscuro? - continuò

Gli sibilai, fredda fredda: - Non è un coso… è un corvus glacialis… ed è oscuro solo nella testa di persone ignoranti, che non sanno quanto sia sensibile e intelligente il mio Blacky!

- Sì, sì, va bene, quell’uccello… - disse guardandomi storto quel Landrius, con sufficienza - Ora andate a cena, poi da domani mi metterò a studiare la questione nella Biblioteca Segreta del Ministero, dove sono conservati i libri di Magia Oscura Inconoscibili sequestrati nei passati secoli e decenni, e, quando avrò elaborato un piano, vi contatterò… E cercate di seguire le mie direttive…

Io e Charles avremmo intanto agito per conto nostro. Non avevamo bisogno dello stupido aiuto di quel borioso presuntuoso professore dei miei stivali. Per me aveva qualche interesse personale a studiare il caso di mia figlia… sicuramente voleva creare un’altra macchina del tempo, approfittando del fatto che il Ministero gli dava la possibilità di leggere non so quali libri proibiti in quella, come l’aveva chiamata, biblioteca di Magia Oscura Inconoscibile! Io ho un sesto senso per queste cose! Quel tipo non mi piaceva!

Comunque, poco dopo, salutata Fenella (alias Sybilla), che se è partita insieme a mia cognata, quell’odioso professore se ne è andato a confabulare con la McGranitt e io e Charles abbiamo salutato Teddy e Dennis Canon, che si apprestavano a tornare a casa. Teddy, prima di andare via, è venuto ad abbracciarmi, dato che non ci eravamo ancora salutati per bene. Nel frattempo Charles lo fulminava con gli occhi e poi è andato a parlare con Dennis Canon ed Harry (non so perché ma Teddy non gli è molto simpatico!) e io ho approfittato  per chiedergli notizie di Victoire. Gli occhi gli si sono illuminati…

- Sai… adesso conviviamo… - mi ha detto -  a Londra… Vic ha una camera al college, a Cambridge… insieme a tua sorella e a Ginevra… ma in realtà stiamo quasi sempre insieme, anche se lo sanno solo i suoi genitori e i nostri amici più stretti…

- Oh, che bello! - ho detto - Allora ormai è cosa fatta! E Bill…

- Bill mi vuole bene - ha detto sorridendo Teddy - Altrimenti penso che mi avrebbe tirato volentieri il collo… sai, tiene tanto, e giustamente, a Victoire… ma mi ha sempre considerato come uno  di famiglia e… l’ha presa tutto sommato bene. Fleur poi è al settimo cielo. Non lo sanno ancora Dominique e Louis, però… Dominique frequenta il secondo anno qui ad Hogwarts, insieme a Lily Luna, lo sai, vero?… non dirle niente, mi raccomando, se per caso la incontri… ci penseremo io e Victoire, presto…

- Certo, Teddy - gli dissi, sorridendo - Io sarò  muta come un pesce!

E poi: - Dalle per me un grosso bacio, e abbracciala forte! Mi raccomando!  

Che bello! Finalmente i due stavano insieme e, immaginavo, dovevano recuperare tutti gli anni persi a corrersi dietro in modo alternato! E non dubitavo che la cosa piacesse anche a mia sorella e a Ginevra, con cui avevano dovuto, secondo le norme del college, dividere la camera: ora avevano l’appartamentino tutto per loro…

- Ora andate, però - disse in quel momento Harry Potter, che ci aveva raggiunto - tu e Dennis. E, mi raccomando. Nessuno deve sapere…

- Non preoccuparti, capo - disse Dennis, e anche Teddy assentì.

- Tutto bene a casa, Niamh? - mi chiese poi Harry, dopo che i due erano scomparsi tramite metropolvere.

- Sì, Harry. E’ molto impegnativo, però, con due bambini piccoli. E poi fino a Natale starà con noi anche Deirdre, che, diciamolo, è piccola anche lei… Insomma, corriamo sempre! E abbiamo, durante la giornata, due elfi che ci aiutano! Ma tu lo saprai, dato che hai avuto tre figli… ne senti la mancanza, ora che sono tutti e tre ad Hogwarts?

- Io e Ginny.. beh… sinceramente sì… Per fortuna ogni tanto capitiamo qui per un motivo o per un altro e li vediamo... anche se ultimamente Lily Luna è molto sfuggente…

- Chi, la piccola? Impossibile, è adorabile! - ho detto. Non la vedevo dal battesimo dei gemelli ed era stata perfetta, gentilissima, un adorabile esuberante folletto dai bellissimi e lunghi capelli rossi, come la mamma, con gli occhi di Harry, però…

- Frequenta il secondo anno ad Hogwarts, come tu sai…

Certo che lo sapevo! C’era rimasta tanto male, quando aveva saputo che non sarei stata la sua insegnante di Cura delle Creature Magiche, ma erano appena nati i gemelli e non potevo assolutamente lasciarli. L’avevo però fatto conoscere tutti gli animali che ho radunato a Lith, quando è venuta a trovarmi, e così si era rabbonita… Mi avrebbe fatto tanto piacere vederla!

- … ed è strana, ultimamente: lei e la cugina, con cui sta sempre insieme, Dominique… stanno sempre a confabulare… o a mandarsi gufi… e guai a chi fa loro domande….  … C’è qualcosa che non mi convince in loro… chiamala deformazione professionale, ma ho un sesto senso per queste cose… ci stanno nascondendo qualcosa… Per fortuna Rose, la figlia di Ron e Hermione, ci ha promesse che darà loro un’occhiata…

- Non è niente, Harry - gli ho detto - Sarà l’adolescenza…

- Ma se hanno solo dodici anni! Insomma, più crescono, più ci sono problemi…

E, sì, era vero! Anch’io avevo una figlia di diciassette anni e dovevo rispedirla a casa! In confronto la piccola Fenella di un anno e mezzo al massimo non voleva dormire… o voleva correre fuori a vedere le foche anche se pioveva…

- Ne sappiamo qualcosa anche noi - ha detto Charles sospirando. Evidentemente pensava quello che stavo pensando io. E ci siamo presi la mano e l’abbiamo stretta forte.

 

A cena eravamo rimasti solo io e Charles. Quell’antipatico professor Landrius aveva chiesto ad Harry di accompagnarlo da Hermione, al Ministero, per avere un pass per consultare i testi di Magia Oscura Inconoscibile nella Biblioteca Segreta del Ministero… quel tipo mi piaceva sempre di meno! Per me aveva approfittato dell’occasione per leggersi tutti i libri di magia oscura riguardanti il tempo! Ero sempre più convinta che volesse crearsi una pericolosissima macchina del tempo, in confronto alla quale le giratempo sarebbero sembrate giocattoli per bambini!

Insomma, a cena, del gruppetto iniziale, eravamo solo noi due. Minerva ci ha fatto accomodare al tavolo degli insegnanti e siamo capitati vicino a Neville e al prof. Valenstain (il mio sostituto, un ragazzo molto in gamba a cui piaceva molto la materia e con cui abbiamo chiacchierato del più e del meno, di animali fantastici e di piante rare). Poi, ad un certo punto, sono entrati mia figlia, Annah e Leonard. Lenny è poi andato a sedersi a Grifondoro, mentre mia figlia e mia cognata si sono accomodate alla tavolata di Tassorosso.

Certo che se Hermione ed Harry avevano pensato di collocare mia figlia ad Hogwarts perché non suscitasse l’attenzione del mondo magico, c’erano riusciti solo fino ad un certo punto! Sicuramente suscitava l’attenzione di almeno metà della popolazione maschile di Hogwarts! In effetti l’ingresso di Fenella non è passato inosservato! Effettivamente ho fatto un bella ragazza (dolcissima nel viso e con un bel corpo, non c’è che dire) e non so quante teste si sono girate a guardarla mentre passava tra i tavoli. E camminava anche in modo molto aggraziato.  Insomma, non erano passati cinque minuti e  uno dopo l’altro, un gruppetto consistente di ragazzi si è concentrato intorno a mia figlia cercando di conoscerla!

- Popolare, la ragazza! - mi ha sibilato Charles, che non le staccava gli occhi di dosso.

- Chi è quella lì, quella nuova? - chiedeva intanto Neville alla Preside.

- Una studentessa di Durmstrang… - gli ha detto la McGranitt, rimanendo nel vago - E’ irlandese… mi sembra che si chiami O’Brien… rimarrà con noi un paio di mesi.

- Beh… è proprio carina… non è passata inosservata - commentò Neville - E’ irlandese… Voi la conoscete?

- Vagamente. In Irlanda ci conosciamo quasi tutti - ho  risposto - E’ una brava ragazza… conosco i suoi genitori…

Toh, anche James Potter la guardava fisso fisso, mentre Myriam Prewett guardava con una faccia indecifrabile, prima Fenella, poi James. Ho sentito puzza di guai… oddio, magari mi stavo sbagliando (speravo!): James aveva solo quindici anni e mia figlia due in più! Poi, un attimo dopo, si sono voltati e guardavano uno dei ragazzi che aveva ronzato intorno a mia figlia e ora tornava al suo posto, al tavolo di Corvonero.

Se non sbaglio era un certo Jones… Jack Jones… non era stato mio alunno, ma lo conoscevo di vista. Un po’ troppo esuberante forse… un paio di anni prima giocava nella squadra di quidditch, se non sbagliavo…

Ho girato gli occhi e ho visto Lily Luna, che ci faceva un grande saluto. L’ho salutata anch’io da lontano. Era seduto al tavolo di Grifondoro, insieme alla cugina, alla sorella di Victoire, che mi salutava anche lei, anche se, signorilmente, in modo più contenuto. Graziosissime entrambe, tranquille ragazzine dodicenni… Certo che non avevano niente da nascondere! Delle volte i genitori sono paranoici e, secondo me, Harry aveva proprio preso un granchio. Ma poi non me ne importava più di tanto, ad essere sincera: avevo da risolvere il problema di mia figlia…

- Ma guarda da quanto ragazzi è attorniata, ora! - diceva Charles, in cui era esplosa la sindrome del padre protettivo - E quello laggiù la sta ancora puntando dall’inizio del pranzo…

Quel Jack Jones, infatti, mostrava tutto il suo  apprezzamento per Fenella e la fissavano con insistenza… Ma non era Hogwarts il posto in cui mia figlia doveva passare inosservata?

 

Subito dopo cena, di comune accordo, abbiamo deciso di tornare a casa. Io sarei potuta passare per Forais Ui Néill, il portale che si trovava al sesto piano, da cui sarei subito giunta a Lith. Charles sarebbe andato un attimo a Londra dai suoi (era sempre responsabile delle imprese di famiglia e il padre doveva parlargli di una questione di affari e non poteva non andare) e poi, tramite passaporta, mi avrebbe raggiunto il prima possibile a casa.

Dopo aver salutato tutti, siamo scesi comunque a salutare Fenella e Annah. Avrei voluto tanto abbracciarla (e così Charles, immagino), ma le stringemmo solo la mano, fingendo che la conoscessimo superficialmente.

- Non preoccuparti, ti troverai bene… - le sussurrai.

- Mi dispiace non poter venire a Lith - mi disse sottovoce - Da’ un bacio per me ai nonni, a Killian… e a Blacky…

- Certo - sempre sottovoce e poi, a voce più alta - Mi ha fatto molto piacere vederti.

E sottovoce: -  Io e Charles torneremo presto...

- Ci puoi contare! - aggiunse Charles

- Mi farebbe tanto piacere - disse piano Fenella

Poi ce ne andammo. Quanto mi dispiaceva non poterla abbracciare!

Salutai poi Charles, che si avviò, insieme a Neville (che gentilmente l’accompagnava), al di fuori del recinto anti-smaterializzazione di Hogwards e mi avviai al sesto piano.  Quante preoccupazioni!  Ma, mentre camminavo per i corridoi, sentii delle voci femminili, che parlavano sottovoce, dietro un angolo:

- Ma… sei sicura? - diceva una. Toh, dalla voce sembrava Rose Weasley!  

- Certo… Tu però non devi dire niente a zio Harry, né ai miei, e neanche a Victoire! - questa era la voce di Dominique!

- Ma certo… io so mantenere un segre... - disse, interrompendosi quando mi vide arrivare.

Subito vennero a farmi le feste. Erano sempre state molto carine.

- Dai un bacino ai piccoli da parte mia! Non vedo l’ora di rivederli! E dà un bacino anche a Blacky… mi raccomando - ha detto Rose. Si era fatta veramente carina! Era cresciuta, aveva un bel corpicino, un viso allegro, incorniciato da una cascata di capelli rossi (come quelli del padre) perennemente scompigliati (come quelli della madre). Chissà se stava sempre appiccicata a Scorpius Malfoy… Ho un sesto senso per queste cose e, un paio d’anni prima, tra i due c’era qualcosa più di una simpatia… Sì, lo so, ogni tanto sbaglio, ma questa volta ero (quasi) sicura!

 - Certo, Rose - le ho detto - Anche loro non vedono l’ora di vederti. E tu, mi raccomando, saluta i tuoi, e ringrazia tua mamma per l’aiuto che mi ha dato… E’ sempre efficientissima!

Poi abbiamo parlato qualche minuto del più e del meno e ci siamo lasciati con grandi abbracci e grandi promesse di invitarle/venire a Lith a giocare con i gemelli… Quanto erano graziose!

Chissà di che segreto stavano parlando! Va bene, cose da adolescenti. E poi, ad essere sincera, avevo tanti altri problemi per la testa, che neanche ho dato  peso alla faccenda.

Poco dopo ero a Lith, tutta presa da altri pensieri. Fenella e Killian erano naturalmente ancora svegli e mi corsero incontro, tutti felici. Io, naturalmente li ricoprii di baci, bloccandoli E, un attimo dopo anche Deirdre e Patrick si aggiungevano al gruppo. Aiuto! Ora dovevo gestire quattro piccoletti!

- Hanno voluto aspettarti svegli! Ora, via, tutti a letto! - disse mio padre, con un tono fintamente burbero - O dico a Blacky di sbeccolarvi tutti.

I bimbi risero e corsero subito nei loro letti. Mia madre si affacciò dalla cucina, tutta spettinata. Dietro a lei un esausto Blacky…

- Giornata piacevolissima con i piccoletti.. - disse (ma non so se era ironica la frase… forse sì) - Tutto a posto ad Hogwarts? Ci sono novità?

- Sì, qualcuna… - le dissi. E poi, ad entrambi: - Ma ora mettetevi seduti…

E ho cominciato a raccontare.

 

Un grande ringraziamento a chi ha letto la storia e a chi ha commentato i precedenti capitoli (vi sono molto riconoscente!). A presto. S.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Alla ricerca dei Libri Sibyllini ***


Capitolo 4

 

Alla ricerca dei Libri Sibyllini

 

Perché non mi ero subito ricordata della profezia? Ne avevano parlato tante volte i miei! Il guaio che, quando ero piccola, ero un po’ distratta e non ricordavo mai niente… (No, non è vero, non solo quando ero piccola… sono piuttosto distratta anche adesso!). I miei mi avevano più volte raccontato di una profezia che riguardava proprio mamma, profezia che nonna, nonno, zia Mary e Lily Evans (la mamma di Harry Potter) avevano letto, proprio nei Libri Sibyllini, quando mia madre  non era ancora nata. Ok, questa è un’altra storia. Ma c’era il fatto che loro c’erano stati, e avevano letto da quei libri introvabili. E quindi sapevano dove si trovavano!

- C’è un portale, in Scozia, che permette di entrare in quel luogo… Mia madre, però non vi è entrata, lei è rimasta fuori, ma sono entrati gli altri tre - mi ha spiegato mia madre - Zia Mary può aiutarti. Se vuoi possiamo raggiungerla domattina, a MacDonald Castle…

Zia Mary non è proprio una zia, ma considera mia madre una specie di nipote ed è molto legata a tutti noi. Ha una sessantina d’anni, è un po’ scorbutica (non con noi, però: ci ha voluto sempre bene) ed eccentrica, ma, ne ero sicura, ci avrebbe aiutato… Purtroppo gli altri due, invece, erano morti da molti anni (Lily Evans nel 1981, come è scritto in tutti i libri di storia, quando Voldemort voleva uccidere suo figlio; nonno durante la battaglia di Hogwarts)…

Ero comunque contentissima per aver trovato un modo di raggiungere quegli strani libri! Avevo un indizio molto promettente, alla faccia di quell’antipatico di Landrius e dei suoi libri di Magia Oscura Inconoscibile, o come diavolo si chiamava!

E, più tardi, quando è tornato Charles, l’ho aggiornato. E, approfittando del fatto che Patrick e i miei erano andati via e che i tre piccolotti (stranamente) dormivano, abbiamo anche provato a giocare un po’ tra noi, a letto, giusto per festeggiare… eravamo contenti! Ma il gioco è durato poco perché, sul più  bello, abbiamo sentito i piedini di Fenella dirigersi verso il lettone e poi la piccoletta infilarsi, mezza addormentata sotto le coperte, fra di noi. E, poco dopo, è arrivato anche Killian… Ok, tutto rimandato…

Il giorno dopo, appena sono arrivati gli elfi, io e Charles siamo andati in Scozia, da zia Mary. Abita in un meraviglioso castello, dove sono stata tante volte con i miei: mi sono sempre sentita un po’ di casa, dato che i MacDonald considerano mia madre come una di famiglia e  stravedono per tutti noi. Mary è stata naturalmente contentissima di vederci, ci ha fatto tante feste (“che peccato che non avete portato i piccoli! Sono mesi che non li vedo!” ci ha detto subito) e si è fatta subito in quattro, saputa la storia. Ci ha dato tante informazioni, ma purtroppo la faccenda era piuttosto complicata.

Intanto l’ultima copia dei Libri Sibyllini esistente (che effettivamente lei aveva visto) si trovava in un posto chiamato Imo nemore, a cui si accedeva grazie a dei portali, uno dei quali era in Scozia (yeeeh!). Solo che, per entrare, nonno (cioè Severus Piton, il famoso preside di Hogwarts che ha ingannato quel mago oscuro, Voldemort, e ha fatto vincere la battaglia ad Harry Potter) aveva calibrato un potente incantesimo, “tarato” su un serpeverde e due grifondoro, legati da affetto e stima reciproci. L’incantesimo poteva proporcelo: lo ricordava, e poi sapeva che era scritto anche nel diario di Lily Evans, che lei conservava in biblioteca, ma non poteva funzionare se i maghi non fossero stati in tre e non avessero le altre caratteristiche sopra descritte.

- Beh, io posso andare - ha detto Charles, tranquillamente - E possiamo chiedere una mano a Seanna e a Victoire… Non so, altrimenti, chi sia abbastanza fidato che possa aiutarci.

Sì, in effetti. Tutti gli altri erano da escludere, o perché di altre Casate (i miei erano Corvonero, come Ginevra; mio fratello e la sua compagna Serpeverde; Teddy era grifondoro, ma metterlo insieme a Charles non era proprio il massimo…)

- Sì, hai ragione - ho detto anch’io.

Mi dispiaceva di non poter essere della partita,  ho però  pensato, e dover delegare il compito ad altri. Sì, mia sorella si sarebbe subito prestata, e poteva fare affidamento anche su Victoire, che era una vera amica… Ok, non potevo andare…

- Poi, dentro, è tutto un andirivieni di porte e passaggi - ha continuato zia Mary - … Severus, tuo nonno, li aveva studiati tutti e qualcosa mi ricordo… ma è passato un sacco di tempo… Doveva però avere degli appunti… C’è il rischio, altrimenti, di perdersi in un grande labirinto che si trova prima del portale vero e proprio… Poi, una volta giunti nel luogo, c’è un grande libro su un leggio: basta formulare ad alta voce la richiesta… e spontaneamente si aprirà la pagina con la risposta, dove c’è la risposta, in latino.

- Grazie, zia… - ho subito detto. Mi è venuta lì per lì un’idea - Cosa dici… il quadro di nonno… il quadro che sta ad Hogwarts… saprà qualcosa?

- Non ho idea - ha detto zia Mary - E’ un’immagine dipinta, ma ha qualche reminiscenza del vero Severus… Forse puoi  tentare…

E poi: - Vi fermate a pranzo con me? - ha chiesto zia Mary - E’ tanto che non vi vedo!

Naturalmente abbiamo declinato l’invito. Dovevamo seguire la traccia e organizzarci per Fenella. Del resto zia Mary lo capiva; le promettemmo comunque che saremmo tornati presto con tutto il clan…

 

Un attimo dopo ero ad Hogwarts (io posso spostarmi direttamente usando un portale privato, a cui solo noi O’Neil possiamo accedere: Faraois Ui Néill). Charles nel frattempo si sarebbe diretto a Cambridge per parlare con Seanna e Victoire, che frequentano lì un corso medimagico. Ci saremmo poi visti, per pranzo, a casa.

- Buongiorno, professoressa Montague - mi ha salutato Gazza, appena mi ha visto- Anche oggi qui?

- Buongiorno anche a lei, Gazza - gli ho risposto- Devo parlare con la Preside…

- E’ ancora nel suo ufficio, ma tra poco deve recarsi al Ministero, mi sembra…

Mi sono affrettato verso la Presidenza, ma, passando per i corridoi, ho visto, dalla finestra… Fenella che passeggiava tranquillamente in giardino con un ragazzo! Era quel Jack Jones, il Corvonero del settimo anno, quello che la puntava la sera precedente! Certo che si era ambientata subito bene, ad Hogwarts!

Nel frattempo passavano due studentesse, che non hanno fatto caso a me, che ero dietro una t enda, appiccicata ad una finestra laterale; hanno dato un’occhiata distratta al giardino e una di loro ha detto: - Guarda, fa il cascamorto con quella nuova, quella di Durmstrang…

E l’altra: - Tanto per cambiare… Ne lasciasse in pace una…

Dovevo cominciare a preoccuparmi? Ho fatto un bel respiro! Dovevo pensare positivo: sicuramente mia figlia aveva abbastanza sale in testa da decidere come rapportarsi con i suoi nuovi compagni… Perché avevo allora uno spasmodico desiderio di sapere chi fosse in realtà quel Jones? Io, praticamente, non lo conoscevo affatto!

Intanto avevo cose più importanti a cui pensare… dovevo parlare con nonno. Questo aveva la precedenza! Mi sono diretta velocemente in Presidenza, dove c’era ancora Minerva McGranitt, che però si stava preparando a partire, via metropolvere.

- Ciao, Niamh. Sono in ritardo: mi aspetta Kingsley Volevi qualcosa?

- Parlare con il nonno. Posso, Minerva? - le ho domandato

- Certo. Rimani pure in Presidenza tutto il tempo che ti è necessario e sentiti a casa tua - mi ha risposto. E poi: - Stamattina Sybilla è venuta normalmente a colazione, poi ha seguito le lezioni con Annah. Ora dovrebbe essere a Difesa, poi ha un’ora libera e magari puoi incontrarla, poi Aritmanzia… Se vuoi fermarti a pranzo…

Sì, a Difesa contro le Arti Oscure… aveva subito bigiato e se ne era andata a spasso con quel… Jack Jones… Avrei dovuto farle un discorsetto?

- Grazie, Minerva - le ho risposto -  Dopo la incontrerò sicuramente, ma non riesco a fermarmi per pranzo. Sei sempre gentilissima!    

Poi mi ha salutato e, gettata la polvere nella fiamma, velocemente è scomparsa.

Io mi sono avvicinata i al quadro di nonno e l’ho salutato.

- Ciao, Niamh - Mi ha detto bonariamente l’immagine. Generalmente stava sempre con un’aria scontrosa a guardare tutti dall’alto in basso, ma, appena mi vedeva, faceva un impercettibile sorriso e mi strizzava l’occhio. Sarebbe stato un gran nonno, lo immaginavo, ma purtroppo era morto, per altro eroicamente a quanto tutti mi raccontavano, durante la battaglia e ora di lui rimaneva solo quell’immagine, che era un’imitazione pallida del suo carattere…

Gli ho sorriso: - Ciao, Nonno. Ho bisogno di un consiglio…

E poi, dato che tutti gli altri quadri mi stavano guardando con attenzione, ho lanciato un muffliato: li avevo fregati! Ora non potevano ascoltare niente.! Specialmente quello con la barba bianca, Silente, che stava sempre a sentire!

- Dimmi, Niamh.. se posso aiutarti… lo sai che sono solo un’immagine dipinta… - mi ha detto nonno - ho solo una parvenza della memoria del vero Severus Piton…

- Sì, nonno. Ma non so a chi posso rivolgermi. Mi servono tutte le informazioni in tuo possesso su quella volta che sei andato, con nonna, zia Mary e Lily Evans ad Imo Nemore, dove c’erano i Libri Sibillini… E’ importantissimo per mia figlia… devo assolutamente consultarli…

- Immaginavo… Sai, sono stato a sentire ieri… Io non ho memoria di quel fatto - mi ha detto mio nonno nel quadro - ma l’archivio di Severus Piton, del vero Severus Piton, è qui ad Hogwarts, tra le carte della Segreteria, quelle riservate… forse lì troverai qualcosa… Sono laggiù, in quegli scaffali… funzionano a chiamata: basta che dica un nome e vengono fuori tutti i documenti riguardanti la persona che cerchi…

- Grazie, nonno! - gli ho detto tirandogli un bacio.

Minerva non avrebbe avuto niente in contrario, ne ero sicura, se avessi consultato lo schedario: mi sono diretta quindi verso quello scaffale e l’ho aperto. Il cassetto era completamente vuoto. L’ho chiuso. Ho detto ad alta voce “Severus Piton”e l’ho riaperto: dentro c’erano stipati centinaia di documenti! Oh, no! Avrei dovuto leggerli per tutta la giornata… Va bene, per Fenella questa ed altro… E mi sono messo a leggere il primo.

 

Due ore dopo (e centinaia di documenti letti), ho trovato quello che cercavo: era un appunto di nonno con i vari passaggi per raggiungere il luogo centrale di Imo Nemore, con le formule necessarie ad aprire ogni porta. Evviva!

Ho duplicato il documento (con un semplice geminio), l’ho rimesso nello schedario e stavo per andarmene, quando mi è balenata nella mente un’idea.

- Jack Jones! - ho detto ad alta voce. E nello schedario sono comparsi i documenti di quel ragazzo che avevo visto passeggiare in giardino con mia figlia.

 

Grazie a tutti quelli che hanno commentato il capitolo precedente! Un abbraccio e alla prossima. S.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Jack Jones ***


Capitolo 5.

 

Jack Jones

 

Ora avevo possibilità di sapere tutto di Jack Jones, il ragazzo che aveva mostrato un palese interesse per mia figlia (cioè per la sua versione diciassettenne). Era giusto? O forse avrei dovuto fidarmi del buon senso di Fenella? Non avrei dovuto impicciarmi, vero?

In effetti, forse non avrei dovuto, ma… subito cominciai a leggere! C’erano alcune informazioni neutre: dove abitava (a Londra), la composizione della famiglia (il madre era Simon Jones, il famoso e ricchissimo magiarchitetto; la madre una strega ugualmente famosa, Leyla Lummark, famosa magistilista), voti di tutti gli anni (non male… sicuramente meglio dei miei, che, lo ammetto francamente, che, a parte Erbologia e Cura delle Creature Magiche, erano penosi). Ok, niente da dire sulla famiglia, non erano maghi oscuri, né in qualche modo preoccupanti.

Continuai a leggere gli altri documenti… nella squadra di quidditch dal secondo anno, come portiere… piuttosto bravo, sembrava… e dall’anno precedente capitano della squadra di Corvonero. Ok, anche questo lo sapevo.

Aprii un altro plico, piuttosto consistente… toh, erano le punizioni ricevute e i punti che aveva fatto perdere alla sua Casa! Questo sembrava più interessante… Un litigio con James Potter perché, secondo Potter, stava importunando la  sua amica, Myriam Prewett… cercava di baciarla… novembre 2017… quando lei aveva tredici anni e lui quindici! Che idiota! Lei era una bambina! E James gli aveva lanciato una fattura orcovolante! Ben fatto!

Seguivano poi una serie di ammonizioni (e detrazioni di punti) per essere stato sorpreso in atteggiamento sconveniente con metà della popolazione femminile di Hogwarts praticamente in ogni posto, dalla gufiera alle serre, dai sotterranei alla torre di Grifondoro… toh, c’era anche la sottrazione di dieci punti e l’ennesima ammonizione  per essere stato trovato, a maggio 2018, insieme a Samantha Seth (la conoscevo di vista: era una tranquilla ragazzina gallese), “parzialmente svestito” nel bagno dei prefetti! Che sfrontato!

Oddio, ad essere sincero anche io e Charles… sì, ma quello non contava! Sarà da comportarsi in questo modo? Ero allibita: non si danno più punizioni serie ad Hogwarts? Io l’avrei almeno espulso…

Smisi di leggere quei richiami, che mi avevano innervosita: ce ne erano ancora altri cinque o sei dello stesso tenore… non si poteva dire che non si fosse dato da fare! Insomma, quel Jones non mi piaceva assolutamente! Ero allibita. La povera Fenella aveva fatto amicizia… con chi? con un dongiovanni da strapazzo che aveva secondi e sconvenienti fini! Avrei dovuto parlarle assolutamente!

Rimisi tutto a posto e mi affrettai per i corridoi. Era quasi ora di pranzo Forse sarei riuscita ad intercettare Fenella tra la torre di Grifondoro e la Sala Grande.

Sentii, infatti, poco dopo, delle risate femminili: mi affacciai e vidi Annah e Leonard mano nella mano e, dietro a loro, Fenella che sorrideva e rideva insieme a quel Corvonero…  E  quel Jones aveva la mano sulla vita di mia figlia! E la mano era anche piuttosto in basso! Ma… ma… ma… Va bene socializzare, ma c’è un limite a tutto!

- Fe… Sybilla e Annah! Che piacere vedervi! Posso parlarvi un attimo?

Lenny e quel Jones le salutarono dicendo che le aspettavano in Sala Grande.

- C’è qualcosa, mamma? - mi disse sottovoce Fenella.

- Beh… quel Jones…

- E’ proprio un bel ragazzo, non trovi? - mi disse tranquillamente, sorridendo.

- Lo sai che non devi avere troppi contatti… - provai a dire - sai, per i paradossi temporali

- Sì, sì… infatti siamo solo amici! E’ tanto carino! Ha detto che vuole farmi sentire a mio agio, qui ad Hogwards…

Immaginavo cosa volesse da mia figlia! Farla sentire a suo agio… si dice così, adesso? Uffa! E’ possibile che, a ventun anni, dovevo fare la parte della madre bigotta? Mi diedi una calmata (sicuramente Fenella era in grado di gestire i rapporti con i ragazzi da sola, pensai, dato che aveva diciassette anni… ed era quindi maggiorenne… ma intanto dentro friggevo… anche perché pensai che, alla sua età io e Charles… ) e le dissi, con tutta la calma possibile, quello che avevo trovato, compreso tutte le note che quel tipo aveva collezionato.

- Grazie, mamma! Sei veramente grande! - mi disse - Sono contenta che tu mi abbia informato! Starò sicuramente attenta!

Ne era davvero convinta? O utilizzava la mia stessa tattica, cioè quella di fingere di essere d’accordo con mia madre e poi fare quello che mi pareva?

- Non preoccuparti, Niamh… do un’occhiata anch’io ai due ragazzi! - mi disse Annah, che si era accorta che ero preoccupata - In classe Fenella si è subito integrata, è stata praticamente perfetta e ha fatto una bella impressione in tutti i professori. E sono sicura che tutti le vogliono bene…

Sì, immaginavo che, carina com’era, non fosse troppo difficile volerle bene...  specialmente quel Jones, che evidentemente voleva qualcosa da lei…

Per fortuna a quel punto ci accorgemmo che loro erano in ritardo per il pranzo (e anch’io dovevo andare a casa!) e pertanto diedi  loro un bacio e mi diressi verso il bagno del sesto piano, per tornare a Lith. Sarei tornata a controllare la situazione, costasse quel che costasse!

Ma le sorprese non erano finite: dietro un angolo trovai… Dominique e, di nuovo, Rose Weasley… che, non avendo badato a me, continuarono per qualche secondo a parlare

- Ma sei sicura? - diceva Rose - Io non so se è la scelta giusta…

- E’ d’accordo anche Lily Luna! E io non me la sento di dire di no… E’ troppo importante… E poi anche Lily Luna mi dice che non dobbiamo farci scappare l’occasione…

- Lily Luna è un’ingenua, tante volte! - continuava Rose - Forse potremmo aspettare! Non so se conviene fidarsi…

- Ma io e Lily Luna abbiamo deciso di farlo! Tu fai come vuoi…

- No, no… vi do una mano anch’io…

A questo punto mi videro e, un po’ impacciate (di cosa stavano parlano?), mi salutarono con grandi sorrisi e cambiarono discorso. Va bene, avevo tanti problemi per la testa, ma… era possibile che adesso dovessi preoccuparmi anche delle giovani Weasley-Potter ? Uffa, forse avrei dovuto parlarne con Victoire, e metterle una pulce nell’orecchio… quei tre stavano organizzando qualcosa, le due piccolette e la cugina più grande, quella responsabile, che avrebbe dovuto controllarle… Perché non ci si può mai riposare?

 

Qualche minuto dopo ero a Lith, soffocata da Deirdre e dai piccoletti. Diede un sacco di baci a tutti e tre e, in particolare, a Fenella…

- Mamma, giochiamo con Blacky? - mi disse la mia figlioletta.

- Sì… dopo pranzo gli mettiamo il completino rosa che gli piace tanto… (il povero Blacky si era ormai arreso a tutti i puerili giochi di mia figlia e con molta rassegnazione accettava tutto quello che lei gli faceva).. ma intanto devi mangiare tutto quello che ci ha fatto Sikr… Va bene, piccola?

Ero di nuova a mio agio, in mezzo ai miei piccoli. Che bello che Fenella fosse così piccola e volesse giocare con Blacky! E, in quel momento arrivò anche Charles, dal camino, subito subissato dai piccoletti. Lo guardai: quanto mi piaceva! Dimenticai per un attimo tutti i problemi

- Lasciate un attimo in pace il babbo - dissi, avvicinandomi di lui - Devo dargli un bacino…

E baciai mio marito, abbracciandolo stretto stretto, mentre Deirdre sorrideva e batteva le mani, seguita da tutti e due i gemelli. E non era un bacio castigato.

- Signora Montague, che bella accoglienza - mi disse mio marito. E poi, nell’orecchio: - Vorrei baciarti anch’io così… ma non ti dico dove…

- Scostumato - gli sibilai, staccandomi da lui, e sorridendo. E poi: - Forza, bimbi, tutti a lavarsi le manine!

 

-------------------------

 

Nel pomeriggio, dopo aver giocato un poco con  Blacky (veramente stoico nella sua sopportazione dei piccoletti), abbiamo ricevuto l’abituale visita dei miei genitori, che erano anche passati ad Hogwarts per salutare Fenella (quella diciassettenne), poco dopo pranzo. Anche loro volevano salutarla e vedere come era cresciuta, in quei sedici anni. Erano poi tornati a casa, avevano recuperato Patrick ed ora i bambini stavano giocando tranquillamente insieme, disegnando su grandi fogli bianchi (o, nel caso di Killian e Fenella, imbrattando con strani segni i fogli stessi).

Nel frattempo parlavamo del nostro piano. Mio marito mi aveva subito aggiornato su quello che aveva fatto nella mattinata: - Seanna era sotto choc… in effetti non è da tutti sentire che è presente ad Hogwarts una ragazza della tua età che è la tua nipotina di un anno e mezzo. Pensava addirittura che scherzassi. Poi, quando le ho spiegato con calma tutto, ha acconsentito a darci una mano. Victoire non sapeva niente… penso anche che sia arrabbiata con Teddy perché non l’ha informata… sai i due vivono insieme, praticamente… ma poi sono riuscita a rabbonirla sottolineando che il tuo amico aveva avuto un ordine preciso da suo zio Harry e che lui, come auror, deve obbedire ai suoi superiori. Comunque entrambe ci daranno volentieri una mano. Potremmo muoverci la settimana prossima, secondo loro, approfittando di una pausa di qualche giorno che hanno nel loro corso medimagico. Oppure, se pensiamo prima, loro sono sempre disponibili a penetrare  in quel posto di cui parlava tua zia… Den Natair, vicino a Paisley…

- Mi dispiace di non poter essere della partita… - gli ho detto, mentre cercavo di afferrare dei pennarelli che quei birichini dei miei figlioletti facevano lievitare (magia involontaria fino ad un certo punto, secondo me. Per me quei due si divertivano a vedermi rincorrere quei colori…)

- In effetti ho dato un’occhiata agli appunti che mi hai portato e, secondo me, tua zia Mary ha ragione: non è possibile modificare la formula d’ingresso che tuo nonno ha creato per i serpeverde e i grifondoro … Ma non preoccuparti: vedrai che, anche senza di te, riusciremo a vedere cosa c’è scritto in quel libro. Poi trascriviamo tutto e ti raccontiamo tutto…

«Sì, va bene» ho pensato, mentre Blacky mi dava una mano a recuperare i colori che stavano schizzando per l’intera stanza «ma non è la stessa cosa…»

 

___________________________________

 

Il giorno successivo sono stata occupatissima con il lavoro: mi hanno chiamato da Kylemore Abbey, dove c’è il mio ufficio (sono sempre direttrice della Riserva Magica del Connemara, anche se non vado tutti i giorni al lavoro) per risolvere una delicata questione con i lepricani, che avevano ricominciato a vendere gingilli di qualità scadente (facendoli passare per opere di alto artigianato preziosissime) agli ingenui turisti che giungevano  in zona (naturalmente assumono aspetto umano, anche per nascondersi ai maghi che li tengono d’occhio). Insomma, è stata una giornata infernale. Insomma, non sono potuta andare ad Hogwarts che alle 21.00 del giorno dopo, per giunta approfittando di Charles, che si sarebbe occupato dei bimbi: questo voleva dire che avevo al massimo un’ora di tempo, dato che non è umanamente possibile, senza elfi e senza genitori o qualcun altro che ti dia una mano, resistere da soli ai piccoletti per più di quel tempo: ti logorano il cervello! Per fortuna io potevo utilizzare il mio portale e mi trovavo immediatamente nel castello, senza nessun tempo morto.

- Ciao, Niamh - mi ha detto James Potter, in cui mi sono subito imbattuta, appena uscita dal bagno.

Era lì, fermo, nel corridoio, appena fuori della porta del bagno, insieme alla sua amica Myriam Prewett. Sembrava che mi stessero aspettando…

- Che bello rivederla, prof!  Ci siamo appostati qui, dove lei  passa uscendo dal portale, per vedere se la incrociavamo. Altrimenti le avremmo scritto…

- Sì? C’è qualcosa che volete dirmi? - ho chiesto loro con una certa preoccupazione.  

James si è rivolto a me: - E’ una cosa che ti riguarda… e poi eravamo incerti se comunicarlo a qualche professore, o alla Preside, perché  avrebbero scoperto che siamo in possesso di un oggetto magico particolare…  niente di pericoloso… però è meglio che non si sappia in giro

Che discorso misterioso! Di cosa stavano parlando?

- Dite pure, ragazzi! - li ho incoraggiati

- Mio padre… mi ha lasciato un oggetto magico di nonno… guarda… - ha detto James, e ha tirato fuori un foglio di pergamena bianco.

Lo ha steso su un tavolino presente nel corridoio e ha tirato fuori la bacchetta, dicendo: “"Giuro solennemente di non aver buone intenzioni!”. Improvvisamente la pergamena si è riempita di disegni e puntolini in movimento.

- Ecco… vedi, Niamh… questi sono tutti coloro che si aggirano nel castello… E’ una pergamena magica che riporta con precisione posizione e nomi di tutti quelli che si trovano in ogni punto del castello… a parte la stanza della necessità, a dire il vero.  C’è un piccolo cartiglio sotto ogni puntino, che spiega chi siano le persone che si aggirano per Hogwarts… E’ comodissimo: è possibile controllare dove sia ogni singola persona… guarda, qua ci sono i ragazzi che sono a Tassorosso, qui i professori… Neville sta parlando con la Elizabeth Smith… E c’è anche Gazza che perlustra i corridoi del secondo piano e…questi siamo noi tre!

In effetti c’erano tre puntini fermi con i nostri nomi in corrispondenza del corridoio in cui eravamo! Bellissimo oggetto magico. Per giunta molto importante… Se l’avessi avuto avrei potuto controllare, in ogni momento, dove si trovava Fenella! E sgridarla se bigiava la scuola!

- Fantastico! E la McGranitt lo sa?

- No, non lo sa… e vorremmo che non lo sapesse mai…

- Beh, io non lo dirò sicuramente! - ho confermato. Di solito non faccio la spia (se non è necessario). E poi non ero più neanche una professoressa!

Myriam ha preso la parola: - Ieri abbiamo notato una cosa, ma anche oggi abbiamo avuto la conferma: la ragazza nuova, quella irlandese… Sybilla O’Brien… in realtà non è lei… il vero nome è Fenella Montague… si chiama come sua figlia! Non può essere una coincidenza! E’ una tua parente? Sotto c’è qualcosa di poco chiaro sotto? Tu ne sei a conoscenza?  Dobbiamo dirlo a qualcuno?

Oddio, l’avevano subito scoperto. Ora glielo dovevo dire?

In quel momento James mi indicò due puntolini, vicini vicini, in un punto appartato di un corridoio, vicino alla torre di Corvonero (quel posto lo conoscevo! Ci andavo con Charles a limonare!!!): c’erano inequivocabilmente i nomi, sotto i puntolini, di Fenella Montague e Jack Jones. Ed erano vicini vicini!!!

- Guardi, prof - ha detto Myriam - Guardi sulla mappa… questa è quella ragazza!

Insomma, tanto per cambiare era  insieme a quel ragazzo… Per giunta, immaginavo, stavano limonando!

- No, ragazzi… non c’è niente di oscuro. Adesso vi spiego tutto, poi andrò a fare un discorsetto alla ragazza. Ma non dovete dire niente a nessuno, à un segreto…

- Certo, Niamh - ha detto James Potter - Sai che di noi ti puoi fidare…

- Sì, professoressa - disse Myriam Prewett

- Venite, dai, mettiamoci comodi - e, lanciato un muffliato, ho cominciato a spiegare…

 

 

Nella prossima puntata riprende la ricerca del modo con cui rimandare Fenella a casa. Intanto la ragazza sembra che si sia ambientata bene ad Hogwarts... Grazie a voi tutti e, in particolare, a chi mi aiuta con i suoi commenti e le sue impressioni! Alla prossima.  S.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** I Libi Sibyllini ***


Capitolo 6

 

I Libri Sibyllini

 

Ho logicamente dovuto spiegare tutto a Myriam Prewett e James Potter (erano due bravi ragazzi e, ne ero sicuro, non avrebbero raccontato la cosa in giro). I due sono rimasti molto colpiti dal mio racconto e mi hanno subito chiesto se potevano darmi una mano in qualche modo.

- Non penso, ragazzi - ho detto loro - Se fosse possibile, sarei la prima a chiedervelo.

Certo, se avessi potuto scegliere le compagnie di mia figlia, avrei sicuramente scelto quei due e non quel ceffo che le stava sempre appiccicato.

- Comunque, se ci accorgiamo di qualcosa che non va, la avvisiamo subito - mi ha detto Myriam, pensierosa.

- Ti posso dire, però, Niamh, già da adesso - ha continuato James, accrescendo il mio tasso di preoccupazione - che quel Jack Jones ha qualcosa di poco chiaro… E’ molto disinvolto… Myriam ne sa qualcosa…  non è sempre simpatico come sembra… ed è anche molto ambizioso, vuole affermarsi, diventare qualcuno e, secondo me, per arrivare al successo non guarderebbe in faccia nessuno…

Uh… quante belle informazioni tranquillizzanti!

- Grazie, ragazzi! Ci penso io a fare un discorsetto a quella ragazza! Sentiamoci, i prossimi giorni, anche via gufo…

In effetti non potevo tardare tanto perché, tra l’altro, a casa, i tre piccoletti probabilmente stavano distruggendo fisicamente mio marito, che è tanto buono, ma, come tutti gli esseri umani, ha dei livelli di sopportazione che non dovrebbero essere superati…

Sono andata quindi verso i dormitori di Tassorosso (il puntolino con l’indicazione di mia figlia nella mappa di James Potter si era diretto lì, l’ultima volta che avevo dato uno sguardo: aveva lasciato quindi quel Jones) e l’ho velocemente raggiunta. Sospiro di sollievo: sembrava piuttosto composta (già me la immaginavo tutta arruffata e con i vestiti in disordine!).

Dopo averla abbracciata, ho preso il discorso alla lontana. chiedendole come si era trovata in quelle prime giornata, ad Hogwarts?  

- Sì, ma… Niamh. E’ stato… bello!… Ho lasciato Durmstrang da poco ed Hogwarts è completamente diversa: le richieste sono inferiori, il clima è piacevolissimo, i professori sono gentili e anche i ragazzi si farebbero in quattro per te…

Certo, carina com’era, volevo vedere se qualche ragazzo non si facesse in quattro per accontentarla!

- Soprattutto… un certo Jack Jones? - le ho chiesto a bruciapelo

La ragazza si è messa sulla difensiva: - Sì… Jack è gentilissimo… mi fa compagnia e mi ha fatto conoscere tutti i suoi amici e le sue amiche… perché?

Ok. Era il momento della paternale?

- Ma lo sai che quel Landrius ti ha chiesto di limitare i contatti, vero? Per i paradossi temporali...

- Sì… ma, detto tra noi, quel Landrius mi è proprio antipatico! Non faccio niente di male! Faccio solo amicizia con un ragazzo… neanche lo conoscerò, nel futuro!

- No… non dirmi niente del futuro, Niamh… ma non dovresti, però, forse, essere tanto affettuosa con lui… Non lo conosci, e poi non sai le conseguenze che potrebbe avere questa relazione, nel futur…

- Ma… mamma! Non penserai che stia flirtando con Jack? Siamo solo amici! - mi ha detto con la voce scandalizzata.

Il mio sesto senso mi spingeva ad essere sospettosa su questa affermazione, anche perché nel frattempo era arrossita… Uffa, quanti problemi! E’ vero,  mia figlia, che aveva diciassette anni, non uno e mezzo, sapeva sicuramente come comportarsi (almeno speravo!). E poi era Landrius era antipatico anche a me! Stavo sbagliando? Già mi sembrava di essere diventata come Molly Weasley, perennemente occupata a preoccuparsi per i nipoti…

- Hai conosciuto James Potter e Myriam Prewett? - le ho chiesto, cambiando discorso. Ok, l’ho fatto maldestramente… - Sai, sono tra i miei ex alunni preferiti e penso che anche tu…

- Mamma! - mi ha sibilato  Fenella (sarebbe stata benissimo a Serpeverde, se avesse frequentato Hogwarts!) - Mi vuoi forse dire chi devo frequentare? Ti sfugge che ho diciassette anni?

- No… dicevo così per dire… -. mi sono pateticamente giustificata.

Uffa, quanto è difficile avere a che fare con un’adolescente! Qualsiasi cosa dicessi, era sbagliata!

Era meglio salutarci: - Ora però devo andare… altrimenti raccolgo tuo padre con il cucchiaino. Ci vediamo nei prossimi giorni…

L’abbracciai. Ok, anche lei mi stava abbracciando: - Ciao, Fenella. Salutami Annah. E ricordati che i tuoi genitori mi hanno detto di dirti  che ti vogliono molto bene…

- Quando li vedi, puoi dire che anch’io voglio molto bene anch’io a loro - mi disse mia figlia

E, immagino, stesse pensando “anche se mia madre è un’ impicciona!”

Poi ho sorriso e sono tornata a casa.

 

___________________________________________________   

 

 

Recuperare la profezia è stato più facile del previsto. Noi pensavamo a chissà quali trabocchetti ci fossero nel percorso: magie oscure, animali velenosi, trappole mortali. In realtà, mi hanno raccontato Charles, Victoire e Seanna, tutto è andato liscio come l’olio e, grazie alle indicazioni riguardanti il labirinto che nonno aveva appuntato, quelle che io avevo duplicato in Presidenza, i tre sono subito giunti al centro di quel luogo… come si chiamava… Imo nemore… Lì, su un leggio c’era un antico libro, vecchio e mezzo tarlato. Appena pronunciato il nome di mia figlia, il libro si è aperto e ha mostrato la pagina con le indicazioni che la riguardavano. Il tutto al massimo in un paio di ore: alle 11.00 tutti e tre erano già tornati a Lith, dove, intanto, Ginevra, mia cognata, mi stava dando una mano con i piccoletti.

- Ho naturalmente trascritto tutto - mi ha detto Charles, estraendo una pergamena. Vicino a lui Seanna seguiva non attenzione le nostre informazioni, mentre Victoire si era messa a agiocare con i piccoletti.

Ho letto. Uffa, era tutto in latino! - Maga insulae vitulorum marinorum die Sancti Colombani domi revertet a loco ubi apparuit. In calice porphyrectico aquam Maiae, aureum ibernicum signum, temporis arenam. In calice  diem dicat, calex unae horae spatio revertit.

E, tradotto, Charles… sarebbe? - gli ho chiesto. Meglio non fidarsi delle mie (vaghe) conoscenze della lingue morte…

- Beh, se  non sbaglio: La strega dell’isola delle foche tornerà nel giorno di San Colombano, dal luogo in cui è apparsa. Nel calice di porfido (metta) l’acqua di Maia, il simbolo ibernico d’oro, la sabbia del tempo. Dica nel calice la data, il calice rientra entro un’ora.

Oh, che bello (detto in senso ironico!). Odio il mondo magico quando bisogna sciogliere questi indovinelli incomprensibili!

- Fenella sarebbe “la strega dell’isola delle foche” - ha detto mia sorella. Fino a qui ci sarei arrivata anch’io. A Lith ci sono le foche e a Fenella (di un anno e mezzo) piace tanto andarle a trovare…. ad essere sincera  ho radunato  intorno a casa mia non so quanti altri animali, e poi, ma, va bene, poteva anche starci…

- Ok - ha aggiunto Ginevra  - Quindi possiamo riassumere: Fenella tornerà a casa il 23 novembre, giorno di San Colombano (santo irlandese che tu conosci benissimo, Niamh, dato che fa parte delle figure famose della t ua isola), come del resto sapevamo, e deve partire dal Ministero, cioè dal luogo in cui è apparsa. Inoltre deve avere un bicchiere, un calice, insomma un contenitore di porfido e mettere dentro quegli strani elementi… l’acqua di Maia, il simbolo ibernico del colore dell’oro, la sabbia del tempo. Dovrà urlare la data nel calice e se ne andrà… e il contenitore tornerà entro un’ora, evidentemente indietro nel tempo, al punto di partenza.

- Sì - ha detto Charles - Fenella vi metterà dentro il biglietto (che poi Niamh le consegnerà nel 2036 perché lo possa aprire nel 2019) con quelle poche parole che attestano che tutto è andato bene…

Che confusione questi paradossi temporali! Sì, il biglietto che mia figlia aveva aperto davanti ai nostri occhi il giorno in cui l’abbiamo vista per la prima volta!

Ma… cos’erano quelle strane cose? Abbiamo parlato a lungo. Cosa fosse “l’acqua di Maia” non era chiaro a nessuno (e chi era Maia? Un luogo? Una persona? Una famosa strega?), nemmeno cosa fosse “la sabbia del tempo”…

Qualche ipotesi l’abbiamo fatta sul “simbolo ibernico d’oro”: ibernico vuol dire irlandese, questo lo sapevo anch’io.

- Dovrebbe trattarsi di un trifoglio… il simbolo dell’irlanda, di color oro… - propose Seanna

- E perché non un’arpa? o la croce di San Patrizio? o la nostra bandiera? - ho detto io - Forse non la bandiera per via del colore… a meno che il colore oro sostituisca uno dei tre, magari l’arancio, che non è troppo lontano…

Insomma. tanto per cambiare avremmo dovuto scervellarci per capire cosa dovevamo trovare!

Stavamo pensando a quello che poteva essere questo oggetto, quando è arrivato un patronus da parte di Harry: il professor Landrius ci aspettava ad Hogwats, in Presidenza alle 16.00.

- Non preoccuparti, Niamh! - ha detto mia sorella - rimaniamo io e Gin con i piccoli.

- Se volete rimango anch’io - ha detto Victoire - ho detto a Teddy di raggiungermi qui, se a voi non dispiace. Potete quindi andare tranquillamente

Sì, avevo voglia di vedere Fenella (diciassettenne… quella piccolina mi era sempre intorno), che non vedevo da qualche giorno, e poi non potevamo non parlare con quel Landrius delle nostre scoperte… anche perché magari sapeva cosa fossero quegli oggetti strani: simbolo dell’Irlanda in oro, sabbia del tempo, acqua di Maia…

Così, subito dopo pranzo, ci siamo mossi per Hogwarts e, verso le 15.00, ero al Castello. Charles passava un attimo dai suoi per aggiornarli, poi andava ad Hogsmeade (non può usare il mio portale, purtroppo) e di lì sarebbe  giunto ad Hogward; io invece avrei subito usato il mio portale, quello che conduce direttamente ad Hogwarts e che solo noi O’Neil possiamo utilizzare, e avrei approfittato di quell’oretta per rivedere Fenella prima dell’incontro con Landrius ed Harry Potter. Era qualche giorno che non la vedevo e, anche se i messaggi da parte di Annah e Leonard erano rassicuranti (ci inviavano un gufo al giorno e, nelle lettere, anche Fenella ci mandava informazioni e saluti), avevo voglia di riabbracciarla.

E di controllare la situazione, anche perché avevo ricevuto un insospettabile gufo da parte di Myriam Prewet e James Potter che sottolineavano che tutto andava bene, anche se, nella Mappa del Malandrino, i puntolini di Fenella e di quel Jones erano sempre appiccicati.

- Quel Jones non mi piace - aveva detto Charles - Dovrei fare un discorsetto ai due…

- Non puoi, dato che si chiederebbe  per quale ragione tu voglia farglielo: non sa che Fenella è nostra figlia! - gli ho detto, mostrandomi scandalizzata - E poi lei è una ragazza maggiorenne e responsabile. Dobbiamo darle fiducia!

- Ma, Niamh, i ragazzi alla loro età…

Oddio, come mi sentivo vecchia! Avevamo ventun anni ed erano passati solo quattro anni dall’età di Fenella! In cui noi due, a dire il vero…

- Ognuno è diverso. Dobbiamo darle fiducia! - ho ribattuto.

Peccato però che, dentro di me, fremevo pensando a cosa quel maniaco potesse fare ad una ragazzina ingenua come doveva essere mia figlia… Uffa, non è giusto! Doversi preoccupare a ventun anni di una figlia di diciassette! Dovevo avere ancora qualche anno prima che Fenella (quella di un anno e mezzo) si interessasse ai ragazzetti! E ora mi trovavo impelagata in questa assurda  situazione!

Insomma, volevo precedere Charles anche per parlare con lei, tranquillamente, da madre a figlia. Ma poteva essere ovunque (avevo paura di conoscere dove si fosse imboscata… e con chi…) e, appena uscita, mi sono diretta  a Grifondoro a cercare James Potter. Sono stata così fortunata da trovarlo, insieme a Myriam, in prossimità della casa.

- Ciao, Niamh! - mi ha detto subito.

- Mi fai dare un’occhiata alla carta? - ho detto a James, dopo aver salutato quei due cari ragazzi.

- Certo… “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” - ha detto e, come per miracolo, sono apparsi figure e puntolini nella carta.

- Ecco… è con quel Jones… nel corridoio del  terzo piano…

- Grazie, James! - e mi sono precipitata nel punto in cui i due dovevano trovarsi.

Naturalmente Fenella era impegnata a… baciare quel tipo! Altro che amico! Ma… ma… ma… ed erano appiccicati come due sottilette… e la mano di lui indugiava sotto la sua camicetta!

- Ciao… Sybilla! - improvvisai, apparendo improvvisamente. E poi, tutta d’un fiato: - Ti porto i saluti dei tuoi genitori, che ho incontrato per caso…

- Oh, che bello! Devi raccontarmi tutto! - Disse mia figlia, che si è subito ricomposta. Doveva avere un grande sangue freddo, perché si è rivolta subito a quel tipo, al maniaco, come se niente fosse: - Ci vediamo stasera, va bene?

- Certo, piccola! - le ha detto Jack Jones.

Piccola? Erano già arrivati a quel punto… ai nomignoli… “caro”… “tesoro”… “amore”… “piccola”!

E i due si sono dati un leggero bacio sulle labbra! Anche questo? Davanti a me? Ma… ma… ma…

Prima di andare, quel Jones si è rivolto a me e: - Lei non insegna quest’anno, vero, professoressa Montague?...

Io non riuscivo a proferire parola e lui ha continuato ridacchiando: - … non ci può togliere quindi punti perché stavamo limonando in pubblico!

Ma quant’ero spiritoso! Avevo una voglia matta di affatturarlo! Limonare con… la mia bambina! E confessarmelo impunemente! 

Per fortuna Fenella mi ha preso per mano e ci siamo messe a sedere. Ha anche provveduto a lanciare un muffliato (io ero troppo squinternata per farlo… avevo appena lasciato una Fenella piccolina che giocava con il fratellino, la cuginetta, Blacky e le zie e, neanche un quarto d’ora dopo, dovevo preoccuparmi perché pomiciava con un ragazzo… davanti a me!)

- Ma, Fenella, non ti sembra di esagerare? - le ho detto quando ripresi l’uso delle parole -  Neanche conosci bene quel Jones. E poi, tra qualche giorno, dovresti tornare al tuo tempo…

- Non preoccuparti, mamma. Siamo solo amici. Stiamo bene insieme e ci divertiamo soltanto, senza niente di impegnativo! Abbiamo chiarito tutto dall’inizio, sa che partierò presto e… a noi sta bene così… - mi ha detto, tranquilla tranquilla, guardandomi negli occhi.

In quel momento ho notato un particolare, vedendo come cadeva la camicetta… o mia figlia non portava il reggiseno, o… quel maniaco glielo aveva slacciato!

Ho sgranato gli occhi, fissandole la camicetta… Il mio volto era molto espressivo, evidentemente.

- Sai che tu stessa a trentasette anni sei molto meno bigotta di te a ventun anni? - mi ha detto Fenella, spiazzandomi - Non preoccupatevi per me… so benissimo come ci si relaziona con i ragazzi…

Sì, questo lo immaginavo. Che ne sapesse più di me? Insomma, la ragazza aveva superato sicuramente lo “choc” di trovarsi in un’altra dimensione temporale!

- Bigotta o non bigotta, pensaci! E non una ma dieci volte…

Com’era impulsiva! Assomigliava… a me! Alla sua età… Oddio… speravo che non mi assomigliasse da quel punto di vista! Anche perché alla sua età, io e Charles…E’ possibile che nel mondo magico non ci si può rilassare un attimo?


 

Un grande ringraziamento a Carme93 che mi ha corretto una grave svista che avevo fatto nel capitolo precedente!  Ho deciso di postare anche il capitolo 7 (ultimamente ho anche troppo tempo libero...)  A dopo (se volete continuare la lettura). S.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** I nodi si sciolgono ***


Attenzione: oggi ho postato anche il capitolo 6

 

 

Capitolo 7

 

I nodi si sciolgono

 

 

 

Alle 16.00 io e Fenella siamo andati in Presidenza: c’era naturalmente Minerva ed erano già arrivati Charles (e subito mia figlia è corsa ad abbracciarlo: lui per fortuna non immagina niente di cosa nostra figlia faccia insieme a quel pervertito di  Jack Jones!), Harry Potter e quel saccente di Landrius, con un’espressione tra il superbo e lo schifito in faccia.

Pomposamente ha cominciato a parlare: - Ho trovato la soluzione… o almeno una parte di essa. In uno dei libri proibiti ho trovato la relazione di Morgana e del suo viaggio nel tempo… Si tratta dei Fantastici viaggi nel tempo, di Coppius Pittus. In primo lungo Pittus elenca le regole del viaggio nel tempo, che lui stesso aveva individuato leggendo decine di antichi testi ora perduti e grazie all’esperienza maturata analizzando le cronache che parlano del magico viaggio di Morgana…

Uh, che noia. Stava facendo una lezione? L’aveva presa alla lontana!

- … In effetti - diceva Landrius - il manoscritto spiega anche che il ritorno è possibile solo in un’unica occasione ogni saeculum, cioè ogni 110 anni, in corrispondenza con l’allineamento di quattro pianeti del cielo.  Inoltre spiega che è possibile viaggiare solo all’indietro, non in avanti, pena una permanenza eterna negli intermundia, zona atemporale tra le dimensioni, se non ho capito male. Unica eccezione è costituita da colui, o colei, che è stato catapultato indietro: costui può effettivamente ritornare nel suo tempo, facendo attenzione di ripetere la cerimonia nello stesso luogo, ripetendo la data precisa di destinazione…

- Complimenti, professore - ha detto Charles - Ha trovato informazioni importantissime!

Stava scherzando? No, penso. Charles, che è un bravissimo ragazzo, non ha il minimo senso dell’ironia e in più ama la storia! Io mi ero piuttosto annoiata… mi sembrava una delle noiose lezioni del nostro insegnante fantasma, quando, con la sua voce monotona ripeteva stancamente le noiose guerre tra folletti e orchi…

- Grazie! In effetti il mio contributo fondamentale in questa faccenda - disse ancora senza un minimo di modestia (che palle!)

Poi continuò: - Comunque, Coppius parla anche del viaggio di Morgana: ha provocato anche lei involontariamente un’aberrazione temporale che l’ha spedita indietro addirittura di trecento anni e, per poter tornare al suo tempo (vi è tornata sei mesi dopo!) si è dovuta spostare da Avalon, l’Isola delle Mele, a Roma e poi tornare in Britannia. A Roma  ha letto in uno dei Libri Sibillini come tornare al suo tempo…

Ora lo stavao ascoltando con attenzione. Aveva anche lui trovato il modo di far tornare indietro Fenella?

- Morgana ha praticamente creato una “passaporta temporale” e, dopo aver inserito in un contenitore l’acqua del Tevere, la sabbia di una clessidra e un frammento del Graal, è tornata indiet...

- Ma certo! - ho esclamato, sorprendendo tutti! Evviva, ora tutto era più chiaro. Anche quel palloso di Landrius era servito a qualcosa! - La sabbia del  tempo è la sabbia di una clessidra, che serve a misurare il tempo, prima che i babbani creassero gli orologi!  E l’acqua di Maia… potrebbe essere l’acqua del Tevere?

Tutti mi stavano  guardando come se fossi matta. Beh, in effetti, non sapevano quello che noi Montague-O’Neil-Weasley avevamo scopeto!

Charles ha approfittato  per prendere la parola e spiegare brevemente la spedizione che lui e due nostre altre parenti avevano fatto… Inutile dire che Landrius è rimasto con la bocca aperta (evidentemente non è da tutti i giorni sentire che qualcuno possa consultare i mitici Libri Sibyllini… lui stesso non li aveva visti e parlava solo in base a ciò che aveva letto in noiosi libri di una biblioteca!) informandolo del vaso di porfido, necessario per il  viaggio, e delle altre informazioni che avevamo trovato, tra cui la sabbia del tempo (= sabbia di una clessidra!), l’acqua di Maia e il simbolo irlandese d’oro.

- Beh - ha detto Landrius, che aveva perso molto della sua presunzione (era quasi sopportabile, ora) - l’acqua di Maia… potrebbe… o meglio dovrebbe essere l’acqua del Tevere…sì… Maia è il nome segreto di Roma, quello che non era possibile pronunciare… Roma aveva infatti un nome segreto, che solo il pontifex maximus conosceva… Esso tuttavia venne pubblicato da Quinto Valerio Sorano, che fu condannato alla pena capitale da…

Oh, no, cominciava una nuova lezione di storia! Dovevo interromperlo!

- Lei è bravissimo, professore, sa tutto! - gli ho detto (delle volte sono proprio ipocrita!) - Ma… come collegare il Graal e il simbolo dell’Irlanda in oro? Il Graal non mi sembra che c’entri molto con l’Irlanda…

- Il terzo elemento - ha detto a questo punto Minerva McGranitt, che era stata a sentire in silenzio le spiegazioni e le informazioni - evidentemente è legato alla patria di Morgana, che era britanna… e il Graal si trovava in Britannia nel V secolo… e non di Fenella, che invece è irlandese. Nell’incantesimo evidentemente si creano magici legami tra Roma (il vaso di porfido, simbolo del potere imperiale, e l’acqua del Tevere), il tempo (la sabbia della clessidra) e il luogo di provenienza…. in quel caso la Britannia, in questo caso l’Irlanda…

- Certo, certo - disse Landrius, tutto eccitato e contento - e l’oggetto in oro è un piccolo trifoglio! Simbolo dell’Irlanda. Che ne dite?

- E perché non l’arpa di Brian Boru o la bandiera nazionale? - ha detto Charles

- O la croce celtica… o l’anello Claddagh? - ha aggiunto la McGranitt

- O il pastorale di San Patrizio? - ha continuato mio marito.

Uffa, era praticamente impossibile capire quale fosse…

- Non si potrebbe… - ha detto a questo punto Fenella - comprare tanti piccoli oggetti in oro, ognuno dei quali rappresenti uno di questi simboli e inserirli tutti? Così, in ogni caso, ci prendiamo…

Andai da mia figlia e le diedi un bacio. Quanto era intelligente! Io non ci avrei pensato! Evidentemente aveva preso dal padre.

- Beh, sì, potrebbe funzionare, signorina Montague - ha ammesso a denti stretti Landrius.

- E all’acqua del Tevere ci penso io - ha detto Harry Potter - Ho qualche amico in Italia, a Roma, e non penso ci voglia troppo farmi inviare un po’ di acqua… Spedisco subito un gufo e, per domani, avrò qualche provetta nella mia mano. Così, per il 23 siamo pronti…

 Stava andando tutto bene... o sarebbe successo qualcosa che avrebbe ingarbugliato la faccenda, come mi capitava di solito?

 

Grazie a voi tutti per aver letto il capitolo. Un ringraziamento particolare, naturalmente, a chi mi dà una mano con le recensioni! A presto. S.

P.S. - 3 alla conclusione


 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Il ritorno di Rita Skeeter ***


Capitolo 8

 

Il ritorno di Rita Skeeter

 

I giorni successivi passavano veloci. Charles, con la scusa di controllare una squadra di magioperai che stava riparando alcune zone del castello, se ne andava ogni tanto a dare un’occhiata alla “piccola”.

- Ancora quel tipo intorno a lei! -  mi raccontava, poi - Quel tipo non mi piace per niente….

Il tipo era l’onnipresente Jack Jordan, che accompagnava sempre Fenella in ogni momento libero.

- Beh, non è che io impazzisco per lui - gli ho detto. E ne ero convinta. Mi piaceva sempre meno… e aveva qualcosa di losco! Io ho un sesto senso per queste cose! - Ma Fenella è grande e deve fare le sue scelte. E poi  tra poco andrà via… non litighiamo con lei ora…

Un paio di volte ancora sono andata anch’io, ma… non potevamo sempre starle con il fiato sul collo! Bisogna in effetti ammettere che avere mamma e babbo che ti controllano quando sei a relazionarti con i tuoi coetanei, avrebbe fatto perdere la pazienza anche ad una santa… e mia figlia non lo era, anzi, avevo capito, aveva un caratterino niente male, piuttosto deciso e sicuro di sé.  Insomma le nostre visite erano (purtroppo) piuttosto rade; per fortuna riusciavamo a riempire la giornata in mille modi, correndo a destra e a manca (dietro ai piccoli o anche al lavoro… sì, perché sia io sia Charles dovevamo anche andare a lavorare… il mondo magico da questo punto di vista non è diverso da quello babbano!) e io avevo anche da risolvere una serie di questioni con quei burloni dei Lepricani, che (quanto sono rompiscatole!) spostavano in continuazione i cartelli direzionali e facevano girare in tondo i pochi turisti che venivano a visitare, in autunno, il Connamara.

Intanto radunavamo, naturalmente, quello che ci occorreva per il viaggio di Fenella: Charles aveva trovato un bellissimo calice di porfido appartenuto addirittura a Salazar Serpeverde (perfettamente adatto per quella serpentella di mia figlia, immaginavo), Harry Potter aveva ricevuto non una provetta ma una damigiana con l’acqua del Tevere, Ginevra e Seanna si erano preoccupate di compare dei bellissimi oggettini in oro raffiguranti tutti i simboli del mio paese… Insomma, eravamo pronti per il viaggio della ragazza.

Intanto passavano velocemente le giornate e arrivò velocissimo il 20 novembre. Ok, mancavano solo tre giorni alla partenza… un po’ mi sarebbe dispiaciuto, lo immaginavo, ma sarei stata anche contenta, ne ero sicura, di saperla tornata al suo tempo, lontano dalle “brutte compagnie”, cioè da quel Jack Jordan, che mi (ci) piaceva sempre meno...  

Stranamente i piccoli erano tutti e tre a giocare tranquillamente con gli elfi e (finalmente) io e Charles stavamo approfittando per riposarci e farci due coccole… ok, eravamo nel letto matrimoniale, lo confesso (e, in realtà non ci riposavamo affatto!)... quando abbiamo sentito un gufo sbattere sulla finestra.

- Non aprirgli - mi ha sussurrato Cherles - Continuiamo, dai…

- Ma potrebbe essere da Hogwarts! - ho detto. E, lasciato (sigh) mio marito (e perso quel bel momento… sigh sigh), sono andata a prendere il messaggio.

Subito mi sono allarmata: - Proviene da Hogwarts! Che sarà successo? Oddio, sarà Fenella?

- Leggilo ad alta voce, Niamh, se vuoi… - ha detto Charles, che si stava (tristemente) rivestendo.

Oh… era una lettera di Myriam Prewett. L’ho subito aperta e l’ho letta: «Carissima prof.ssa, scusi se la disturbo, ma non so a chi rivolgermi. Forse potrei parlarne a James, ma non so la sua reazione. Lei, professoressa, è sicuramente meno impulsiva di James…» ok, mi sopravvalutava «e saprà invece come comportarsi. Poco fa mi è giunta una lettera.  Solo dopo averla letta, mi sono accorto che non è per me, ma per Rose Wesley, la cugina di James. Me l’ha portato un vecchio gufetto, mezzo cieco e completamente rimbambito (mi sembra che si chiami Leotordo), che, come fa qualche volta, ha sbagliato persona. Insomma, per farla breve, la lettera era stata inviata da Rita Skeeter, la famosa giornalista, sicuramente in risposta ad una che Rose le aveva scritto a quella giornalista… legga lei stessa! La allego. Mi dia un consiglio, la prego. Devo parlarne a James? E’ tanto buono e si preoccuperebbe moltissimo, e vorrebbe probabilmente informare i genitori! Devo dirlo a qualche insegnante? Metterei, penso, in entrambi i casi, Rose, Lily Luna e  Dominique in difficoltà. A me sembra che la Skeeter le stia ricattando… Ma se poi i miei sospetti fossero infondati? Insomma, non so come comportarmi. La prego, mi dia una mano, o almeno un consiglio! Un abbraccio. Myriam.

P.S. Allego la lettera che quel maldestro gufo mi ha portato»

Io avevo gli occhi sbarrati. La Skeeter? E cosa voleva la Skeeter da Rose? Ora anch’io ero preoccupata. Anche se non mi tormentava più da un paio di anni, continuava a scrivere pungenti articoli, ricchi di allusioni malevole, sulle principali famiglie del mondo magico, Potter-Weasley comprese. Insomma, non era una persona proprio simpatica… Subito l’ho letta.

Carissima Rose,

aspetto dalle tue cugine il materiale. Ma dovete consegnarmelo entro stasera, altrimenti non garantisco! Io non sopporto quando non riesco a fare le cose a regola d’arte!. Di’ alle due di sbrigarsi… si stanno prendendo troppo tempo! Se non possono darmelo loro, fammelo consegnare da  qualcun altro, o se vuoi vieni anche tu, ma lo voglio assolutamente questa sera, vicino al cancello, alle 20.00, come ho già detto più volte alle tue cugine. Non dire niente a James e Albus, mi raccomando, altrimenti… sai quali saranno le conseguenze!  Rita

Oddio! Le stava ricattando! E le ragazze erano state costrette a consegnare qualcosa di compromettente che la Skeeter avrebbe pubblicato! Probabilmente segreti di famiglia! O normali documenti che lei, come al solito, avrebbe stravolto! Dovevo assolutamente intervenire!

- Sì - mi ha detto Charles - Vai subito ad Hogwarts e bloccala… Io rimango qui con i bambini…

Impressionante come riuscisse subito a capire al volo le mie intenzioni. Sapevo che Charles era un pessimo legilimens, ma, in questi casi, percepiva subito quello che avrei voluto chiedergli. E aveva anche rinunciato a… Ok, quel discorso prima o poi l’avremmo ripreso…

- Grazie, amore - gli ho detto, dandogli un leggero bacio sulle labbra. E mi sono vestita velocemente. Un attimo dopo ero ad Hogwarts. Ho guardato l’orologio: erano le 19.30. Potevo intervenire!

- Immaginavo che saresti venuta! - mi ha detto Myriam quando mi ha visto. Mi stava aspettando fuori del bagno del sesto piano dove c’è il portale - Tutti sono a cena, abbiamo il campo libero…

- Presto, andiamo al cancello - le ho detto, affrettandomi verso l’uscita, seguita da Myriam - e vediamo cosa quella strega vuole.

Fuori era tutto buio, era freddo (eravamo a novembre) e si sentiva in lontananza il lugubre verso dei gufi… insomma, una serata da passare all’interno, al caldo, bevendo birra, o vino, con gli amici, accanto al fuoco... C’era per fortuna un bellissimo plenilunio che ci illuminava la strada.

- Vediamo, Myriam, come stanno le cose e, se necessario, … - stavo cominciando, quando le ho viste. Le tre ragazze, Dominque, Rose e Lily Luna, erano ferme vicino al cancello, tutte imbacuccate, come se aspettassero qualcuno.

Ci siamo nascoste dietro un cespuglio e abbiamo guardato la scena. Poi, un attimo dopo, si è vista arrivare, piano piano, a piedi… la Skeeter! Era proprio lei!!! Che incubo! Naturalmente non poteva entrare ad Hogwarts (il cancello è chiuso e lei non è proprio un’ospite desiderata, da quando ha commesso qualche carognata di troppo nei passati anni, alcune delle quali nei miei confronti), ma nessuno le poteva impedire di avvicinarsi al cancello.

- Siete già qui, ragazze? - ha detto allegramente - Avete il materiale?

- Certo… eccolo qui… ma, siamo sicuri… - disse Dominique

- Non preoccupatevi: vedrete che bella sorpresa ci sarà dopodomani! Pagherei non so cosa per vedere la faccia di Harry Potter e di tutti i Weasley…

Era troppo! Voleva pubblicare qualcosa di compromettente e aveva costretto le ragazzina a dar loro qualcosa su cui imbastire il suo articolo. Era veramente spregevole! Dissi a Myriam: - Non uscire. Se mi capitasse qualcosa,  torna al castello e avvisa tutti!

Mi sono poi precipitata fuori dal cespuglio.

- Non datele niente! - urlai e uscii fuori con la bacchetta sguainata. - Non date assolutamente quei documenti a quella vecchia strega bavosa!

La Skeeter mi guardava con un’aria interrogativa: - Oh, professoressa Montague… è un po’ che non ci vediamo… passi per “vecchia”… ma non sono “bavosa”… E poi cosa ci fa qui? Sapevo che aveva preso un paio di anni di riposo, quando sono nati i suoi figli…

- Sì… ma sono sempre in grado di venire qui e sventare i suoi malvagi piani! - le ho detto, e poi alle ragazze che mi guardavano sbalordite - Non preoccupatevi, se vi minaccia. Ci penso io. Non datele niente!

- Ma… perché non dobbiamo darle… - ha detto Dominique - … le favole babbane che ci ripeteva il nonno? Volevamo fargli un regalo…

- Sì, Niamh… Dopodomani è il compleanno di nonno Arthur - ha aggiunto Rose - e noi ragazze abbiamo pensato di fargli un regalo… abbiamo raccolto in queste settimane tutti i ricordi delle belle favole che nonno Arthur ci ha raccontato in questi anni…

- Come? - Una vocina mi stava dicendo che mi stavo comportando da idiota…

- Sì - ha detto Lily Luna - Nevebianca e i sette nani, Cenerella e il topo magico, La Sirenetta e il Principe senza voce, Hansel, Gretel e la megera… sono favole babbane…

- Ad essere sinceri - ha aggiunto Rose - sono favole babbane un po’ reinterpretate da nonno…mamma mi ha raccontato le originali… ma a noi sono piaciute tantissimo e, fino a qualche anno fa, gli chiedevamo sempre di raccontarcele e… è un peccato che vadano perdute. Così le abbiamo tutte trascritte e Lily Luna ha avuto l’idea di farne tirare un’edizione limitata, da regalare a nonno, domenica, quando ci sarà il suo completato, e darne anche una copia a tutti i familiari. Dominque ha anche fatto i disegni, vedi, Niamh?

- Ma… la Skeeter?

- Doveva un piacere alla famiglia del mio ragazzo, a Scorpius - ha continuato Rose - Ma, mi raccomando, non dire in giro che io e Scorpius andiamo insieme! Mio padre ancora non lo sa e gli verrebbe un infarto se non lo preparo per bene… Anche la Skeeter mi ha promesso di non pubblicare niente fino a quando non le darò il consenso.

- Certo. Rita Skeeter mantiene sempre la parola. Ma tu mi hai promesso di darmi l’esclusiva della storia: ricordatelo, ragazzina! -

E poi, rivolta a me: - Insomma, Montague, per una volta sto solo facendo un piacere a Draco e Astoria… devo consegnare le bozze ad un magitipografo di mia conoscenza che, a tempo di record, ne stamperà una trentina di copie, da distribuire ad Arthur e a tutti i suoi figli e nipoti domenica…

- Ma… la segretezza? - ho detto. Avevo abbassato la bacchetta e maledicevo me stessa per come sono impulsiva e sventata.

- Doveva essere una sorpresa per tutti… - ha ripetuto pazientemente Rose - per forza doveva essere segreto…

Insomma, avevo fatto la figura dell’idiota.

- Scusami, Rita… ho pensato male, quando ho saputo…

- Vorrà dire che mi devi un’intervista, prima o poi… già vedo l’articolo: “La mia vita a Lith, lontano da una folle Preside e dagli intrighi della corrotta Hogwarts”….

La guardai perplessa. Stava scherzando?

- Dai, è una battuta! - mi ha detto, ridacchiando. E mi ha teso la mano: - Sono ancora in debito di non so quante carognate con te… Diciamo che siamo quasi pari…

- Grazie, Rita - e scusami, le ho detto stringendole la mano attraverso le sbarre del cancello. Niente da dire, se mi avessero detto, due anni prima, che avrei stretto la mano a quella giornalista, mi sarei messa a ridere…

E poi, rivolto alle tre ragazzette: - E scusatemi tutte voi per la mia idiozia.

- Non preoccuparti, Niamh… - ha detto Lily Luna - Lo hai fatto perché ci vuoi bene, lo sappiamo…

E tutte sono venute ad abbracciarmi.

- Ehi, scusate - abbiamo sentito dall’altra parte del cancello - Ho una certa età… anche se non sono “bavosa”… ed oggi è piuttosto freddo… Se voleste darmi quel maledetto plico… Devo anche tornare indietro a piedi, perché qui non ci si può smaterializzare…

Subito ci siamo messe a ridere. Poi, mentre le ragazze le passavano il materiale, le ho salutate e sono tornata indietro, da Myriam.

- Presto,  torniamo indietro prima che ti vedano … E’ una sorpresa per tutti i Weasley…  non c’è niente di male… Se vuoi ti spiego… - le ho detto. Tanto sapevo che lei non avrebbe detto niente a nessuno, neanche a James! Myriam è molto discreta…

- No, non importa: mi fido di te! - mi ha detto sorridendo - E poi James mi racconterà tutto, prima o poi…

Insomma tutto è finito bene. La Skeeter, per una volta, non voleva fare nessuna carognata… Perché devo essere paranoica e vedere complotti ovunque? Ho deciso: prima di fidarmi ancora del mio sesto senso, d’ora in poi ci penserò non una ma dieci volte!

 

Ok, falso allarme: le ragazze non facevano niente di pericoloso e rischioso e anche la Skeeter non è stata carogna come al solito. Andrà così bene anche a Fenella? Un saluto a tutti e grazie per aver letto il capitolo. A presto. S.

P.S. - 2 alla conclusione

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Verso casa? ***


Capitolo 9.

 

Verso casa?

 

Ok. Avevamo preparato tutto. Quella sera Fenella sarebbe tornata a casa (già mi mancava! Cioè, mi mancava la ragazza diciassettenne, ma avevo ancora la piccoletta di un anno e mezzo che correva per tutta Lith!).

Harry era venuto a trovarci, il giorno prima, a Lith, insieme a Ginny e, dopo aver giocato con i piccoletti, approfittando di un momento di tranquillità e ad altri che badavano a loro  (eh, fantastici gli elfi domestici!), ci aveva spiegato tutto: - Ci vediamo domani sera, alle 20.00, noi cinque al Ministero, di fianco alla zona proibita. I miei uomini avranno già provveduto ad allontanare eventuali curiosi dalla zona che, comunque, sarà presieduta dagli auror. Non voglio che nessuno sappia di questo viaggio… con il tempo non si scherza e Kingsley mi ha pregato di tenere tutto segreto. Naturalmente conto sulla vostra discrezione…

- Puoi fidarti di noi, lo sai - ha detto Charles.

- Certo, ragazzi - ha continuato Harry -  Di questo ero sicuro. Comunque noi ci vediamo al Ministero, entriamo nella zona proibita, salutiamo Fenella che parte per la sua destinazione temporale e aspettiamo un’ora, che giunga il calice di ritorno con il biglietto della ragazza dal futuro…  Quel biglietto poi dovrai riconsegnarlo, Niamh, a tua figlia il giorno prima della sua partenza.

Uh, quant'era complicato...

- Sembra fatta, allora - ha detto Charles.

- Aspettiamo che tutto sia risolto, prima di dirlo - ha detto Harry - So, per esperienza, che possono capitare gli imprevisti fino all’ultimo momento…

- Questa volta spero di no - sono intervenuta io - abbiamo il vaso, gli oggetti, sappiamo come effettuare il trasferimento, conosciamo il luogo preciso…

- E Landrius ha insistito per esserci… glielo dobbiamo - ha concluso Harry -  dato che si è impegnato tanto. Saremo quindi in cinque, compresa Fenella…

Chissà perché un brivido mi ha percorso la schiena. Ci si poteva fidare di quel Landrius?

 

Poco dopo ero ad Hogwarts ad avvisare Fenella delle novità.

- Mi dispiacerà lasciarti…-  le ho detto, dopo averle riassunto le informazioni che Harry ci aveva portato.

- Non mi lasci… Sono sicuro che, quando tornerò nel mio tempo, sarai lì ad accogliermi, insieme a babbo e a tutti gli altri….

- Devi salutare qualcuno? - le ho chiesto.

- Saluto gli zii domani mattina… sono stati adorabili… ma zia Annah e zio Lenny sono adorabili anche nel futuro, ad essere sincera. E i nonni li ho già salutati ieri, quando sono venuti a trovarmi. E ho visto anche, ieri, zia Seanna e zia Ginevra… peccato non aver visto zio Ryann e zia Lorna… abbracciali tu da parte mia, quando li rivedi… e abbraccia anche Killian e Deirdree…

- E… scusa se sono impicciona… quel Jones… tutto a posto? … lo sa che devi andare?…

- Ci siamo lasciati ieri… - mi ha detto Fenella, con un visino apparentemente impoassibile - Avevi ragione tu… una volta avuto quel che voleva..

- L’ha avuto!?! - le ho chiesto, con un filo di voce (e con gli occhi sbarrati… impressionante quanto le cose cambino di prospettiva, quando sei dall’altra parte!). Ok, non dovevo chiederglielo, riguardava la sua vita privata ed era grandina…

- Ma, mamma! Saranno affari miei, no? - mi ha detto, scandalizzata - E zia Annah mi ha raccontato che tu e babbo avete fatto ben altro… mi sbaglio?

Touché! Potevo dirle niente?

- Sì, hai ragione, scusami - ho ammesso. Quanto è difficile fare la madre di un’adolescente!

Fenella ha comunque un grande autocontrollo, perché ha subito cambiato discorso: - E’ comunque uno stronzo. Avevi ragione tu. Meglio che non lo riveda più… E domani saluto anche gli insegnanti e gli altri ragazzi. Sanno che riparto per Durmstrang… Mi ha fatto  piacere fare questa esperienza e conoscervi a quest’età…

- Anche a noi - ha detto Charles, che si era appena avvicinato. Per fortuna non aveva  sentito le battute precedenti, altrimenti, penso, avrebbe preso un mezzo infarto…

 

_____________________________________

 

Finalmente erano le 19.00. Harry ci aveva appena mandato un patronus dicendo che erano giunti già al Ministero lui, Landrius, Fenella e anche la McGranitt, che si era voluta aggiungere per salutare la nostra piccola che tornava al suo tempo.

- Dai, è ora di andare - mi ha detto Charles.

- Sì, dai, Niamh… pensiamo noi ai piccoli - ha detto mio padre. Lui e mia madre erano venuti a Lith ad occuparsi dei tre monelli.

- Eccomi: hai preso gli oggetti? - ho chiesto a mio marito per la ventesima volta

- Certo. Dai, altrimenti siamo in ritardo!

Un attimo dopo, via Metropolvere, eravamo al Ministero. Non si vedeva nessuno in giro, a parte Teddy:  - Ciao, ragazzi. Tutto bene?

- Sì, decisamente. E da te? - gli ho chiesto.

- Tutto benissimo. Vic vi saluta. Dominque mi ha invece dato un messaggio per te: “Il piano procede. Abbiamo già il materiale” Che piano, scusa? E che materiale?

- Cose da donne - gli ho detto. Ci mancava solo che facessi la spia… sarebbe stata sicuramente una bella sorpresa, il giorno dopo…

Il Ministero era deserto, a parte alcuni auror che vigilavano professionalmente nei corridori e nelle entrate. Ci siamo diretti velocemente verso la zona proibita.

- Ecco, dietro quella porta - ha detto Teddy. Io rimango qui e controllo la situazione - Buona fortuna.

- Grazie, Teddy - ho detto.

- Grazie di tutto - ha aggiunto mio marito, dandogli una mano. Toh. Era una delle poche volte che non lo guardava in cagnesco.

 

Appena entrati, subito è corsa da noi Fenella e ci ha abbracciato.

- Ciao, mamma, ciao, babbo! Vi aspettavamo…. vi aspettavo…

Io avevo un groppone in gola… Sì, lo so, avrei subito rivisto la piccoletta (Fenella ad un anno e mezzo), ma mi dispiaceva che questa se ne andasse… anche se logicamente era l’unica cosa da fare...

- Oh, eccovi finalmente! - ha detto Landrius - E’ un quarto d’ora che vi attendiamo

Uffa, simpatico come al solito! Ho girato gli occhi e ho visto, poco lontano, Harry Potter e Minerva McGranitt, che ci stavano salutando.

- Bene, bene, bene - ha continuato Landrius - Ora basta con questi patetici saluti e avviamo il viaggio. Il calice di porfido è pronto… professoressa Montague… lo prenda… lo riempia con tutti i ninnoli che avete radunato…

Era veramente antipatico! Comunque, senza ribattere, ho messo dentro quel bel calice la sabbia di una clessidra (me ne aveva data una, antichissima, mio padre, appartenente addirittura al mitico Brian Boru… magari funzionava meglio!) e tutti i gingillini in oro che rappresentavano i molti simboli del nostro paese. Charles intanto aveva tra le mani l’acqua del Tevere, che gli aveva dato, un attimo prima, Harry Potter, e l’ha versato nel calice.

- Bene, dovremmo esserci - ho detto.

Fenella, dietro indicazione di Landrius, si era collocata in mezzo alla stanza e mi guardava con attenzione. Era commossa anche lei. Malgrado gli aspetti negativi di quell’esperienza (= Jack Jones), era sicuramente rimasta molto colpita dall’averci conosciuto, e dall’avere conosciuti tutti, zii e nonni, ad esempio, in un contesto diverso… Ero commossa anch’io!

- Ora, professoressa Montague, consegni a sua figlia il calice e lei, Miss Montague,  dica forte la data di destinazione, possibilmente guardando il calice! Buon ritorno! E… non perda tempo! - blaterava ancora Landrius.

Non mi sembrava vero! Mia figlia stava partendo. Ho stretto la mano di Charles e mi stavo avviando verso Fenella quando….

- No… un attimo! Aspettate! - ha detto la McGranitt, che era saltata dietro a Fanella, bloccandole un braccio dietro la schiena e puntando la bacchetta sulla sua tempia  - Fermi tutti, o la ammazzo!

Come? Minerva McGranitt? Ma... il mondo stava andando a rovescio?

- Minerva? - ha provato a dire Harry - Ma… sei impazzita?

Io ero esterrefatta. Minerva McGranitt che si comportava come… una criminale?

- Fermi tutti o ammazzo Fenella. Sono capace di inviare una maledizione senza perdono… e la distanza è minima

 - Cosa vuoi fare, Minverva? Lasciala andare subito! Ti ha dato di volta il cervello? - le ho urlato

- Non sono la McGranitt, idioti… Mai sentito parlare di pozione polisucco?

Odio la pozione polisucco! Dovrebbero proibirla!!!

- Ma…

 - Poche ciance… Tutte le bacchette a terra - ha detto quella falsa McGranitt.

Ci siamo guardati l’un l’altro.

- Lei non può fare questo…  - ha provato a dire Landrius - … non può interrompere l’esperimento…

- Presto, le bacchette, o l’ammazzo!

Io e Charles, e poi anche Harry Potter, e infine Landrius abbiamo buttato a terra le bacchette. Io tenevo sempre in mano il calice

- Accio, bacchette! - ha detto quella falsa McGranitt. E tutte e quattro sono volate nella sua mano. Contemporaneamente ha sfilato dal mantello quella di Fenella e l’ha spinta sgarbatamente verso Charles.

 - Jack… Jack Jones… - ha detto mia figlia, delusa. Aveva capito? Era lui?

- Sì… come mi hai riconosciuto? - ha chiesto, sorridendo.

- Solo tu puoi essere così stronzo… - gli ha detto, con due occhi sottili sottili mia figlia.

- Pentita? - ha risposto con un sorrisetto ironico la falsa Minerva. Che poi non era Minerva, sembrava, ma quello stronzo di Jones…

- La vera Minerva? - ha chiesto Harry Potter - Che fine ha fatto?

- Schiantata… Non preoccupatevi. La vecchia ha la pelle dura e starà ancora riposando, nella stanza dove l’ho attirata con una scusa… Certo che è stata dura anche per me assumerne l’aspetto! Diventare una vecchia!

- Lo sai che andrai in prigione? - ha detto Harry - Ti sei assicurato una decina d’anni di galera, almeno… a meno che tu non deponga la bacchetta e ci ridia le nostre…

- Idiota - ha detto Jack - Pensi di convincermi in questo modo?

 Intanto si stava ritrasformando e tornava il bel ragazzo, alto e magro, che era sempre stato. Anche se, devo dirlo francamente, era ridicolo con i vestiti della McGranitt! Ma in quel momento ero stroppo preoccupata per notare il lato ridicolo di quella situazione. Stringevo tra le mani il calice, mentre Fenella la guardava dura, tra le braccia del padre, mostrando nel volto la sua delusione.

 

Grazie a voi tutti che avete letto fino a qui e a presto! S.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Conclusione ***


Capitolo 10.


Conclusione

 

Eravamo chiusi in una stanza, al Ministero. Nessuno sarebbe intervenuto. Non avevamo più le bacchette ed eravamo sotto le minacce di un pazzo che, ad essere sincera, non ci aveva ancora detto cosa voleva.

- Ora dammi quella passaporta temporale - ha detto Jones, guardandomi.

- Ma… Jones… sei un ragazzo… lascia perdere e tutto si sistemerà… - ho provato

- Ma che ragazzo! Ho diciassette anni!

Beh, il mio istinto mi diceva che qualcosa non quadrava… Ok, il mio istinto delle volte va a farsi friggere, sono d’accordo, ma… era possibile che un ragazzo di diciassette anni avesse organizzato tutto questo? E da solo?

- E, giusto per farti contenta, prof.ssa Montague, posso spiegarvi tutto… tanto ormai ho tutte le carte in mano, io. Sono stato molto astuto  E ho unito l’utile al dilettevole… e il dilettevole è stata tua figlia… che, devo farle i complimenti, ci sa proprio fare…

Oltre che cattivo era anche stronzo! Fenella continuava a guardarlo con due occhi sottili sottili. Ma la cosa non mi quadrava lo stesso…

- Torna in te stesso… - ha detto Harry - Sei ancora in tempo. Potresti essere mio figl…

Ma, improvvisamente, Jones l’ha schiantato!

- Questa faccenda la porto fino alla fine, a costo di ammazzare qualcuno! Ecco, vedete, non ho avuto nessuna esitazione a schiantare il grande capo degli auror, il salvatore del mondo magico… E ora - disse rivolto ancora a me - Accio, calice!

Strinsi il calice il più possibile. Ma non fu necessario, perché il calice però non si mosse dalle mie mani. Che succedeva?

- Il porfido è uno dei materiali che non possono essere compresi dall’incantesimo di appello. Anche per questo fu utilizzato, al tempo dell’Impero Romano, come simbolo del potere imperiale; ma naturalmente anche per altre caratteristiche del materiale, come per esempio la gradevolezza cromatica, il peso specifico che possiamo attribuire… - si mise a parlare Charles. Landrius lo guardava perplesso… Ma sì! Jack Jones era sotto imperius!

- Lei è… - dssi a quel professore antipatico - lei è d’accordo con… Jones?

- Sì, ha ragione! - disse Landrius. E… tirò fuori dal mantello, lentamente, un’altra bacchetta - Da quando l’avete capito?

- Da sempre - bleffai. Ok, dovevo cercare di portare fino alla fine il mio gioco - Tant’è che questa non è la vera coppa di porfido… è marmo irlandese trasfigurato!

Landrius mi guardò con due occhi da spiritato. Aveva abboccato al mio gioco - Spero per lei che non sia così. Portala qui, vicino a me, professoressa …

- Guardi che non può usarla… non funzionano così le passaporte temporali! Si può solo andare nel passato… non nel futuro… l’unica eccezione è per chi dal futuro è venuta indietro e deve tornare al suo tempo… si perderà negli intermundia! - gli dissi. Sì, era stato utile starlo a sentire… non è che avevo capito tutto, ma era grosso modo quello che lui ci aveva detto qualche giorno prima!

- Mi dia subito quella coppa! O lancio una maledizione senza perdono a sua fi…

Questo non doveva dirlo. Voleva la coppa? Con tutta la forza che avevo gliela lancia addosso! Era impossibile non colpirlo! E sono stata velocissima! Quel disgraziato non si aspettava la mia reazione e non ha avuto il tempo di prenderla al volo. Anche perché il porfido non risponde alla magia e un mago è abituato a usare la bacchetta, non le mani! Da questo punto di vista, i babbani ci superano abbondantemente!

Insomma, la coppa l’ha colpito in fronte e, mentre Charles la riprendevo al volo, io correvo veloce verso la sua bacchetta, che era scivolata a terra insieme a quel grassone, tramortito. Certo che devo averne di forza! Si era afflosciato subito!

Ma non avevamo considerato Jones, che disse velocemente: - Accio, bacchetta.

Ora le aveva tutte lui! Quante ne aveva in mano?

- Buoni tutti - disse Jones - Vi siete scordati di me? Male, professoressa Montague…

- Tu… eri sotto imperius, non è vero? - gli dissi. - Ora Landrius è svenuto, quindi dovresti essere uscito dalla maledizione…

Fece una risata folle… Ma dovevo incontrare sempre qualche svitato? Sono io ad attirarli o sono semplicemente sfortunata?

- Ti sfugge un particolare, professoressa! Sono io che ho fatto un Imperius a quell’idiota, non il contrario… Come avrei potuto sapere tutto, altrimenti? Oggi viaggerò nel tempo e finalmente potrò conoscere il futuro; poi ritornerò indietro e… sarò immensamente ricco, e potente… Dammi quel calice…

A me non importava troppo se lui fosse andato nel futoro, o se si fosse perso nel futuro, o negli intermundia, come aveva detto Landrius, anzi, quasi se lo meritava. Tuttavia avrebbe pregiudicato la possibilità a Fenella di tornare nel suo tempo… avrebbe portato via gli oggetti che avevamo radunato. E poi… come aveva detto Landrius? Una sola volta ogni 110 anni era possibile effettuare questo viaggio?

 Guardai Charles. Anche lui era preoccupato.

- Quando tornerai, ti arresteranno - ha provato a dire Charles.

- Idiota! Tornerò, ma non qui in Inghilterra… è possibile tornare indietro viaggiando non solo nel tempo, ma anche nello spazio… questo ancora non l’avete capito, mi sono fatto una cultura in materia… o meglio, se l’era fatta Landrius… e quando l’ho affatturato quel pallone gonfiato mi ha detto tutto…e dall’estero saprò tutto quello che accadrà in futuro, dai vincitori del campionato di quidditch alle squadre che vinceranno in quei patetici giochi babbani… e vincerò una fortuna con le scommesse. E saprò quali saranno i problemi e le catastrofi dei prossimi anni. E potrò investire nei settori promettenti… Diventerò ricchissimo, molto più dei miei… e famosissimo… l’unico mago che ha viaggiato nel tempo! E in Francia non c’è estradizione…

- Non dargliela, Charles. Passala a Fenella! - ho detto a mio marito, mettendomi davanti a Fenella.

Un attimo dopo mia figlia aveva la coppa in mano.

- Vai via! Subito! - le urlai - A questo ci pensiamo io e babbo!

Ma Fenella guardava seria seria, con due occhi sottili quel Jack Jones e non si eramossa, né aveva detto niente.

- Brava, piccola - ha ripetuto Jack Jones. E ha puntato la bacchetta su di me.

Poi, rivolta a Fenella: - Dammela subito. E’ l’ultima possibilità che hai di salvare tua madre! Tu vattene e giuro che l’ammazzo!

Fenella lo guardava e, per la prima volta, parlava: - Jack… ci siamo… voluti bene…

- Non dirmi che sei stata così idiota da crederci - le disse lui - bella e sciocca… come tutte le ragazze… e, devo dirlo, sei anche brava a letto… ma sciocca… non ti sei neanche accorta che io ti ho manovrano come volevo…

- Ma… come… ? - provai a dire.

- Landrius… sì, lo conosco, è un amico di famiglia… e si è confidato con i miei, raccontando loro tutto… e io ho ascoltato…perché non approfittarne?  Il sogno di ogni mago… viaggiare nel tempo… sì, con la coppa si può tornare indietro, nel tempo e nello spazio con la formula opportuna… l’ho letto nella mente di quello sciocco, che ha trovato queste informazioni in qualcuno di quei  suoi astrusi libri al Ministero… dopo che l’avevo messo sotto Imperius… Sono troppo diabolico!

E poi, rivolto a Fenella: - Dai, ci siamo divertiti, io e te… siamo stati bravi… e non dire che non lo sono…

- Ma Jack - ha detto Fenella. Aveva ancora lo sguardo duro e lo guardava con due occhi sottili sottili. Se non fosse stata mia figlia, avrei avuto paura a sostenere quello sguardo -  … E’ possibile che…

- Non mi importa niente di te! Come te lo devo dire? - disse quel cafone - Forza! Dammi quegli oggetti oppure ammazzo la tua mammina….

- Non dargli niente - ha detto Charles - Qui ci pensiamo noi! Va’ via. Urla in quel vaso quella maledetta data.

- Vai subito via! - ho insistito anch’io - Te lo ordino! Sei mia figlia!

Fenella ci ha pensato un attimo, poi: - No… non posso rischiare la vita delle persone a cui voglio bene… prendi pure la passaporta temporale…

E ha lanciato il vaso verso di lui…

Per una frazione di secondo, mentre il calice era in aria, Jones si è distratto e, un attimo dopo, senza capire, come, veniva schiantato, volando per la stanza e battendo la testa contro la porta. Che botta! Se non c’era rimasto, ci mancava poco!

- Ma… che succede? - chiese Charles, mentre il calice si era fermato a mezz’aria e poi, tranquillamente, ritornava nelle mani di Fenella

Io non avevo la bacchetta, ma neanche Charles e Fenella… chi era stato? Harry no, dato che era ancora schiantato, così come lo era Landrius… Mi precipitai verso quello stronzo di Jack (respirava ancora: gli era andata bene) e mi ripresi le bacchette.

- Sono stato io - ha detto Fenella, mentre io e Charles la guardavamo stupiti.

- Babbo, mamma… c’è un motivo perché mi avete mandato a Durmstrang e non ad Hogwarts… “Enorme quantità di potenziale magico, utilizzabile anche senza sopporti lignei, di qualità elevata, di probabile origine oscura”, ha detto il magimedico, quando avevo dieci anni… facevo una serie di azioni magiche piuttosto impegnative… A Durmstrang mi hanno insegnato a canalizzarla nella bacchetta, ma posso fare magie anche senza… e sono piuttosto brava …

- Sì, abbiamo visto - ha detto Charles, sbalordito

- Jack mi è sembrato simpatico… sì, un po’ sbruffone, un po’ vanitoso, ma… simpatico, ed è un bel ragazzo, e poi… beh, insomma, avete capito… da qual punto di vista mi piaceva… l’ho sottovalutato… non pensavo che fosse un pericolo. Ma sono stata corretta: gli ho detto chiaramente dall’inizio che me ne sarei dovuta andare via presto… che era solo un gioco, che non ero innamorata.…

- Oh, amore mio! - ho detto, abbracciandola - Sei stata bravissima! Quanto mi dispiace che devi andartene…

Mi ha sorriso: - Beh… mi rivedrai tra sedici anni… e poi hai una piccola Fenella da crescere.

- E io come faccio senza la mia ragazza? - ha detto Charles, abbracciandola. Era commosso anche lui.

- Se sei così disponibile, ricordati di non mettermi in punizione, quando avrò sei anni e brucerò, involontariamente, la cucina di casa nostra, a Lith…

- Cosa? Altro che punizione! - ho subito urlato! Non la cucina!

- E poi voi due avrete tanto da fare nei prossimi anni… Credetemi, gli anni voleranno subito e ci rivedremo nel 2035 in un attimo…

Charles l’abbracciò forte. Poi fu il turno mio… ora stavo piangendo… ero veramente commossa.

Intanto Harry aveva ripreso conoscenza e impacchettava per bene quell’idiota di Jack Jones: - Poi mi spiegate… Ultimamente, quando sono con voi Montague-O’Neil, ho paura che mi togliate il posto… E Landrius? Cosa è successo.

- Poi ti raccontiamo tutto - ha detto Charels - Landrius dovrebbe essere innocente… se non ho capito male…

Poco dopo il professore tornava quasi normale… un po’ squinternato, forse.

Fenella si rivolse a lui: - Grazie, professore, per tutto… Le chiedo solo di non rivelare a nessuno quello che ha scoperto. I viaggi nel tempo sono piuttosto pericolosi…

- Sì… - ha detto quello, cercando di rimettersi in piedi, ancora tutto frastornato - E’ quello che ho sempre sostenuto. Mai più scherzare con il tempo! Non si preoccupi, miss Montague. Posso farle anche un giuramento infrangibile, se vuole…

- No, so che manterrà la parola - disse Fenella. Certo che lo sapeva! Lei veniva dal futuro!

Poi strinse il  calice e, si posizionò al centro della stanza: - Fra un’ora  tornerà indietro. Se tutto va bene metterò dentro un bigliettino spiegando che tutto è a posto.

- Sì, lo so - ho detto - E io te lo consegnerò, chiuso nella busta, il giorno prima della tua partenza, tra sedici anni, non dicendoti però niente...

E poi, rivolto a Landrius: Tanto ciò che è avvenuto non si può cambiare, vero?

- No, professoressa Montague, non si cambia - mi ha risposto - E’ una delle leggi più ferree del tempo. Non so come potesse pensare di modificare il normale flusso temporale Jack… evidentemente ha letto nella mia mente alcune informazioni inaffidabili… sa, c’è del ciarpame pseudo-scientifico nella Biblioteca Oscura del Ministero, non solo delle opere serie.

 

Qualche minuto dopo Niamh si posizionava in mezzo alla stanza e ci salutava: -  Ciao a tutti. Salutatemi i nonni, Killian, Blaithin, gli zii, tutti i cuginetti man mano che nasceranno, Blacky… insomma, un po’ tutti - disse prendendo il vaso nelle mani. Ci guardò per l’ultima volta, poi sorrise e urlò la data… Un attimo dopo era svanita. Che peccato!

- Mi mancherà, lo sai, Charles?

- La rivedremo, non preoccuparti,  amore mio… A proposito… Hai idea di chi sia Blaithin?

- Beh… è un bel nome per una bambina... Blaithin vuol dire "piccolo fiore" nella mia lingua… - gli dissi.

- Un’altra figlia? Ma non ti bastano i gemelli e Deirdre?

- Se t’impegni a “metterla in cantiere”, io mi impegno a… (e gli dissi qualcosa di assolutamente sconveniente… o no? si può proporre al marito?).

- Beh… Blaithin è un bel nome…sì, Blaithin Montague... suona bene... - mi disse, e scoppiammo a ridere.

Beh, non ci vuol tanto a convincerlo: quando uno sa quali sono le leve giuste...

 

Carissimi amici, grazie per avermi accompagnato in questa mia avventura. Un grazie particolare a Barbie_Etteleine_91 e a Carme93, che mi hanno aiutato con i loro suggerimenti e commenti. Un abbraccio a tutti. S.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3886303