Pensieri distratti di un'attenta pensatrice. di Miss_Juls_giu (/viewuser.php?uid=54898)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi di mezz'estate ***
Capitolo 2: *** Just a little, Lady sucide ***
Capitolo 3: *** Like a raindrops fall ***
Capitolo 4: *** Tentate parole di un senso contorto ***
Capitolo 5: *** L'immateriale concezione del reale ***
Capitolo 6: *** Quel che resta di un cuore spezzato ***
Capitolo 7: *** Donna bambina. ***
Capitolo 8: *** Passato imperfetto ***
Capitolo 9: *** Ma La Cri Ma. ***
Capitolo 10: *** Solo un saltello. ***
Capitolo 11: *** Sola. ***
Capitolo 12: *** Fe de. ***
Capitolo 13: *** Peccato di ***
Capitolo 14: *** Dettagli pericolosi. ***
Capitolo 15: *** In un Attimo. ***
Capitolo 16: *** Svelata ***
Capitolo 17: *** Sulla punta dello Specchio ***
Capitolo 18: *** Una donna Ferita. ***
Capitolo 19: *** Supernova ***
Capitolo 20: *** Convinta che Non. ***
Capitolo 21: *** Ossigeno per te ***
Capitolo 1 *** Ricordi di mezz'estate ***
Ricordi di mezza estate
Oggi il cielo basta a se stesso, e le
nuvole si possono contare sulla punta delle dita.
Oggi, il vento respira su di noi, il
suo soffio leggero e caldo.
Profumato.
Dolce,
questo ricordo d'estate.
Quest'odore di mare, questa brezza
punge,
come baci salati,
che con la loro asprezza si mescolano
al sapore fresco e amaro della tua pelle.
Il suono delle onde, l'infinità si
colora di azzurro.
L'infinito colora te e il tuo ricordo.
Ricordi di un tempo, ricordi di pagine
mosse dal vento.
Ricordi.
Spensierati e malleabili ricordi.
Eppure il desiderio che tornino lo è
molto meno, malleabile, è tangibile.
Indecifrabile.
Vicino, puro.
Spunta un sorriso sulle mie labbra.
Mi trascino, un passo dopo l'altro,
l'odore della frutta matura rimane fermo nell'aria,
in questo giorno di primavera.
In questo sogno d'estate.
Chiudo gli occhi, il cuore accelera il
suo battito...
Sono ferma.
I piedi nudi accarezzano la sabbia,
quasi bollente.
Una scia di schiuma bianca la
rinfresca.
Mi volto, le mie impronte sono lontane,
continue.
Alcune stanno svanendo.
Le più vecchie.
Ma cosa importa? Quando posso farne
talmente tante altre?
...Riapro gli occhi.
Sono qui, il desiderio nella mia testa.
Il vento sulla mia pelle.
Il sapore ancora nella mia bocca.
Dietro di me, nessun impronta
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Capitolo 2 *** Just a little, Lady sucide ***
Just a little, Lady sucide.
Ed è il soffio del vento
che scuote
La pelle, le ossa,
scontento
di tutto il mare che può agitare
il tuo neppure lo riesce a contemplare
ogni barca affondata per un pelo
ogni respiro soffiato per il gelo
ogni casa
ogni botta
ogni gatto
cane
grido animale
al miracolo.
Se non l'avessero già detto
ecco che direi
“E' questo che ti ammazza”
quanto mi dai per ogni cicatrice?
Per ogni occhiata, palpata, per ogni
botta data.
Ha un prezzo diventare insensibili?
È solo teoria,
la povera pratica degli impotenti.
Ed è così che siamo
così che rimaniamo
che moriamo.
E allora girati dentro al tuo letto,
intorno alle tue coperte, dentro la tua tomba
e crepaci in tutto questo, così
capisci quanto è facile
suggerire la morte.
Voglio vedere se riesci a vivere.
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Capitolo 3 *** Like a raindrops fall ***
Like a raindrops fall
Una lacrima si ferma.
Poi cade
giù.
Rotola,
rotola
rotola
e scivola via.
Affoga nel mare, si confonde, si
amalgama.
Io, non so più riconoscerla.
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Capitolo 4 *** Tentate parole di un senso contorto ***
Tentate parole di un senso contorto
Guardare.
Vedere.
Osservare.
Sentire.
Le lacrime sono ferme lì, pronte a
cadere.
Chiamano il tuo nome, ma non vuoi
sentirlo.
Catturare quell'istante e tramutarlo in
eterno.
Ecco, quello che vorresti.
Non puoi.
Nessuno può.
Ogni suo movimento distrugge un pezzo
di te.
Cosa rimarrà in fondo?
La tua essenza forse può reggere,
bisogna solo saper ricostruire tutto il resto.
E Tu
Continui ad osservare il temporale.
Vuoi che lavi via tutto lo sporco che
c'è.
Invece ogni goccia brucia sulla tua
pelle come farebbero le sue mani.
Dolore.
Sei abituata.
Desiderio.
Anche troppo.
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Capitolo 5 *** L'immateriale concezione del reale ***
L'iimateriale concezione del reale
Quante braccia, quante ombre, potranno
costringerti a voltarti.
È il prezzo di ogni cosa, la
delusione.
Si insinua tra i raggi del tuo sole
Porta nebbia,
Porta oscurità.
E dopotutto, a quella ci si può
abituare.
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Capitolo 6 *** Quel che resta di un cuore spezzato ***
Quel che resta di un cuore spezzato
La calma della tue parole mi uccide.
Sangue che scorre.
Pace. Porta solo questo.
Guardandomi intorno, ti vedo, fermo,
inerme.
Rinchiuso nella tua solita ed
inafferrabile paura.
Cerco di tenderti la mia mano, ma non
sai afferrarla, non vuoi.
Resta lì, dove sei.
Dove non posso sentirti.
Dove il tuo odore non riesce più a
pervadermi.
Dove l'aria che respiro non sappia di
te, di me, di noi.
Dove il sole non illumini quel giorno.
Dove l'ombra annebbi il desiderio del
tuo ritorno.
Sfocato, esattamente, come non potrebbe
essere altrimenti.
Il tuo profilo che, curvandosi in un
sorriso, tocca proprio lì, dove il dolore è troppo
Dove ricostruire sarà come una lenta
agonia.
Sfocato il tuo ricordo, sfocata la tua
pelle scura.
Scusa.
Non riuscirò a ricostruire proprio
nulla.
Perderò
ogni
singolo
pezzo.
Tornerai mai?
Non credo.
Non credo di volerlo.
Io.
Non credo di volere te.
Credo che dimenticare sia essenziale
per vivere
per respirare,
per non annegare.
Il punto è sempre lì, sempre lì la
sbiadita cicatrice
sempre lì pronta a ricordare
sempre lì, che affannosamente cerca di
costringerti a non sbagliare.
Aspettiamo il tempo
impariamo a contare,
di nuovo.
Impariamo ad imparare.
Io proverò
sola.
Cercando i miei pezzi
Uno
per
uno.
Fin quando l'ultimo non sarà primo, e
il primo tornerà ad essere ultimo.
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Capitolo 7 *** Donna bambina. ***
cdef
Piccola dolce bambina
Che ora non sei più.
Piccola grande donna, dov'è la tua
bambola?
I dentini da latte ormai non tagliano
più.
Dove sono i tuoi dolci, ingenui
sorrisi?
Gli occhi grandi pronti a scrutare
l'ignoto quelli no, non li hai perduti.
Dietro di te hai lasciato un solco,
l'ingenuità prende per mano la purezza.
Piccola dolce donna, dimmi che non è
tutto qui.
Dimmi che il mondo non finirà mai,
dimmi che posso fidarmi.
Dimmi che il passato non è passato da
troppo tempo.
Dimmi che il presente ti aiuterà a
guardare al futuro.
Dimmi sei sai farlo.
Dimmi che puoi.
Prima emettevano flebili e piccoli
suoni le tue labbra, ora hanno imparato ad amare.
Dimmi che un bacio vale più di mille
parole.
Dimmi che un bacio cambierà le cose.
Dimmi che vale la pena vivere per un
bacio.
Dimmi che vale la pena.
Dimmi, piccola donna,
Riesci ancora a guardare le stelle
senza pensare che molte di esse potrebbero essere già morte?
Riesci ancora a ricordare senza
perderti nella tristezza?
Donna, una sola cosa devi saper sempre
fare.
Sognare.
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Capitolo 8 *** Passato imperfetto ***
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Riuscire a sfuggire per fuggire
pensieri.
Parole distratte
di tempi mai veri.
Non conoscono il momento, inopportune
fottono
l'attimo e il tempo.
Non conoscono la vita, la morte e la
tua ombra,
libere di professare l'amore.
Loro, almeno libere di fuggire.
Non hanno sesso nella tua testa
piccoli embrioni che nascono dalle tue
labbra.
Concepite da chissà cosa e chissà
quando.
Scavate all'interno e visibili fuori.
Segni di vita, quanto di morte.
E tu, nata da poco,
dimentichi i loro vagiti fuggiti in
passato
dimentichi il tempo e nasci di nuovo.
Nasci per la prima volta.
Fuggi i pensieri di anni lontani,
ricordi profani
e spalanchi gli occhi.
Apri le braccia, respiri, espiri,
il mondo, questo sconosciuto.
Dietro di te un taglio netto
ma non sulla pelle, il passato
imperfetto.
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Capitolo 9 *** Ma La Cri Ma. ***
lacrima
Scorre piano
impertinente
imperterrita
impossibile
impressione
impressa
sul viso.
intrusa
Scorre
leggera
non leggiadra
libera
non lusinghiera
liscia
e
veloce
vaga
dove la voce non ha più facoltà.
Possibilità di rottura, possibilità
limitatamente infinite.
Possibilità allontanate dalla
vicinanza.
Piovendo su di te, lacerando dentro e
morendo
un'altra sta
ferma.
Incredibile
leggera
veloce
la lacrima piange il tuo dolore
scavandoti la pelle.
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Capitolo 10 *** Solo un saltello. ***
jjju
All'ombra del buco
un bruco cerca riparo
dove intemperie non mentano
dove piedi non calpestino volontari o
involontari che siano.
E sta e guarda
e
vive.
All'ombra di un rosone
un piccione cerca riparo
dove ali più grandi di lui non
sbattano
non fermino l'aria con il loro vento
e muove il collo
senza midollo
gli occhi di lato in cerca di
prospettiva
lontana e
sconosciuta invettiva.
All'ombra della sua anima
un uomo cerca la sua rima sparsa
in un senso affine.
Fine di un inizio perpendicolare ad un
strada senza curve vicine.
Scaccia il piccione
schiaccia il bruco.
Un saltello di appena due lettere e tutto sembra uguale
e dovuto.
Maledetto uomo, davvero non sa cosa ha
perduto.
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Capitolo 11 *** Sola. ***
nf
Respiro veloce di
anima
Incastonata flebilmente
tra finzione
e realtà.
Soffio atroce di
vento.
Battito sconnesso di
cuore
palpito connesso ad
amore.
Stacca la spina di quella luce portante
potente
non sente niente,
Sola nel buio
l'anima nuda
svestita dal freddo
scossa dal cuore.
Distrutta dall'amore.
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Capitolo 12 *** Fe de. ***
Fe de.
Contare su te
per contare pezzi di cielo
sparsi
pari ad un anima
in cerca di nervi da alleviare.
Per il
Caso
che guardi con distacco,
aspetti la fortuna
fortuita
di momenti
distanti.
Per l'equilibrio
che perdi con
capillare
copiosa
cocente
Cosa?
Fede
che schiacci con le scarpe rotte.
Quanto lo paghi questo tempo
che più passa più ti fotte?
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Capitolo 13 *** Peccato di ***
Peccato di "gola".
Fiamme di fuoco
mi riportano
a bruciare.
Colpa di questo cuore
incastrato nel torpore gelidamente
paradossale
dell'inferno.
Due occhi
un desiderio.
Due mani
un'utopia.
Quel che rimane
di una donna nuda
spogliata “del resto”, Me.
Guardami.
Tutto ciò che vuoi.
Chiedi.
Prenditi le mie ossa
le mie mani
la mia pelle
i miei occhi
Ma non la mia Bocca.
Baciarti
è l'unico peccato a cui non posso
rinunciare.
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Capitolo 14 *** Dettagli pericolosi. ***
lacrima
Disperata nasce tra il confine della
palpebra ed
il sopracciglio leggero,
la Lacrima.
Piano cammina incerta tra le occhiaie e
le guance rosee,
Con dolce contrasto muta il suo colore,
ma niente è davvero suo.
Né l'occhio da sui precipita, né
la guancia su cui scivola,
L'angolo della bocca, che sente il suo
salato,
devia solo la sua traiettoria,
neppure il mento, che la riaccoglie
scontento,
le appartiene, e sa far solo lo sporco
gioco di darle la
spinta che le serve per cadere giù,
nel vuoto, su abiti non suoi,
che l'asciugheranno incuranti
del motivo per cui la Disperata, faccia
ogni volta lo stesso
errore di cadervi addosso.
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Capitolo 15 *** In un Attimo. ***
In un Attimo.
Il suono profondo dei tuoi battiti mi
distrugge, logora, assale e traveste i miei occhi di nebbia
incosciente, in un urlo silenzioso mi confondo dentro di te,
sprofondo, affogo, nego alla mia vista ogni possibilità, affannosa
mi immergo dove sfuggire è la peggiore aspirazione,
Sospesa nel turbinio del tuo cuore, rifugio la mia
anima nel limbo dei tuoi occhi.
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Capitolo 16 *** Svelata ***
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Trovami quel pensiero che è il marchio
di noi,
cercalo sulla pelle,
Scava nel respiro tra la piega delle
mie labbra e
schiudi lo
stretto scrigno del mio
cuore.
Convulso il respiro sbigottito dalla
calda freschezza del tuo soffio vitale,
Fluido
movimento eterno dell'umana
passione.
Svuotata dall'impulso, annichilita dal
desiderio
soffoco la coscienza nell'utopia del
tuo
amore.
E la carne lacerata dalla pesantezza
che leggera
mi sovrasta, dei tuoi baci soffiati;
mi resta il vuoto malato di questo
deserto,
dove affogo nell'incoscienza,
inconsapevolezza, incredula
della realtà.
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Capitolo 17 *** Sulla punta dello Specchio ***
Sulla punta dello specchio
Unghie che raschiano la pelle indifesa,
nell'atto eterno di imprimerti
l'amore
Tremo tutto il freddo dell'anima
derisa,
Scossa,
Il volto mutevole accoglie le
le dolose lacrime,
Colpevole di ingenua sentenza
Sporgo le labbra verso
il suono più crudo,
E Tentenno pensieri,
deviati dal rombo assordante di battiti
che ad eco
Corrodono te da me,
esule corpo rimasto;
Vacillo, sola,
E Sulla punta dello specchio,
Affogo
nel pianto.
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Capitolo 18 *** Una donna Ferita. ***
una donna ferita
Una donna ferita ritrae allo specchio
il suo ritratto malato.
Una donna ferita prende lo specchio e
lo lancia nel vuoto.
La donna ferita crolla in mille pezzi,
come il suo specchio.
Una donna ferita spoglia il suo essere
da ogni garbo, un guanto sottile copre il suo volto
sconfitto.
La vergogna salda i bulloni della sua
anima afflitta, la dignità persa, presa a calci.
Una donna ferita si guarda intorno,
sotto la pioggia, dentro il vento.
Niente lacrime per questa donna ferita,
niente urli,
un donna ferita che cova il dolore, lo
riscalda, lo riaccende, malleabile, lo sente dentro di se.
Né fa linfa vitale, perchè è ricordo
di quel che l'ha resa ferita.
Di quel che l'ha spogliata,
di quel che prima o poi dovrà imparare
a ricostruire.
Una donna ferita si ritrae nei pezzi
dello specchio rotto.
Non è più lei.
Ma solo il riflesso del suo cuore.
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Capitolo 19 *** Supernova ***
Supernova
Perle rinchiuse in un guscio,
Sono
Parole che sfuggono al controllo delle mie labbra,
Sono
lacrime che piegano gli angoli della mia bocca,
dolci, come non dovrebbero.
Sento ciò che più
vicino al vuoto di un buco nero non potrebbe essere.
E che
Risucchi in questo scuro oblio, la mia mente
il mio panico,
tremo.
Turbinio di macchie, colori, nebbia, calore, ed esplodo
nel ricordo del tuo bacio.
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Capitolo 20 *** Convinta che Non. ***
non
Non
sogno il respiro di queste parole
Non
penso più a te
vivo il dolore
Sì sento
le ossa, bruciare la pelle e tira.
Non muovo le labbra
non credo più
con il petto che batte
da solo in mancanza di un cuore
che non
sento più.
Perdo la strada e pezzo per pezzo non
vivo la vita che
annaspo e calpesto, rovescio ed affogo
convinta
che Non
Convinta che No.
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Capitolo 21 *** Ossigeno per te ***
ossigeno per te
Sospesa leggo il tuo nome, cerco il tuo
sguardo
cammino vaga.
mi mangiano i ricordi, mi divorano
pezzi di anima.
vorrei essere la cellula buona del tuo
corpo,
vorrei essere l'unica, tra tutte in
grado di destarti
dal torpore,
vorrei essere il sangue che fluisce
nelle tue vene, per
scorrere in quelle giuste,
vorrei essere un tuo brivido per
scuoterti al momento adatto,
vorrei essere nei tuoi occhi
per guardarmi attraverso di te e
ricordarti come si ama.
Avrei voluto essere solo tua,
talmente tua da dimenticare
di respirare per me,
Talmente,
da credere di essere ossigeno per te.
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