Pensieri distratti di un'attenta pensatrice.

di Miss_Juls_giu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi di mezz'estate ***
Capitolo 2: *** Just a little, Lady sucide ***
Capitolo 3: *** Like a raindrops fall ***
Capitolo 4: *** Tentate parole di un senso contorto ***
Capitolo 5: *** L'immateriale concezione del reale ***
Capitolo 6: *** Quel che resta di un cuore spezzato ***
Capitolo 7: *** Donna bambina. ***
Capitolo 8: *** Passato imperfetto ***
Capitolo 9: *** Ma La Cri Ma. ***
Capitolo 10: *** Solo un saltello. ***
Capitolo 11: *** Sola. ***
Capitolo 12: *** Fe de. ***
Capitolo 13: *** Peccato di ***
Capitolo 14: *** Dettagli pericolosi. ***
Capitolo 15: *** In un Attimo. ***
Capitolo 16: *** Svelata ***
Capitolo 17: *** Sulla punta dello Specchio ***
Capitolo 18: *** Una donna Ferita. ***
Capitolo 19: *** Supernova ***
Capitolo 20: *** Convinta che Non. ***
Capitolo 21: *** Ossigeno per te ***



Capitolo 1
*** Ricordi di mezz'estate ***


Ricordi di mezza estate

Oggi il cielo basta a se stesso, e le nuvole si possono contare sulla punta delle dita.

Oggi, il vento respira su di noi, il suo soffio leggero e caldo.

Profumato.

Dolce,

questo ricordo d'estate.

Quest'odore di mare, questa brezza punge,

come baci salati,

che con la loro asprezza si mescolano al sapore fresco e amaro della tua pelle.


Il suono delle onde, l'infinità si colora di azzurro.

L'infinito colora te e il tuo ricordo.

Ricordi di un tempo, ricordi di pagine mosse dal vento.

Ricordi.

Spensierati e malleabili ricordi.

Eppure il desiderio che tornino lo è molto meno, malleabile, è tangibile.

Indecifrabile.

Vicino, puro.

Spunta un sorriso sulle mie labbra.

Mi trascino, un passo dopo l'altro, l'odore della frutta matura rimane fermo nell'aria,

in questo giorno di primavera.

In questo sogno d'estate.

Chiudo gli occhi, il cuore accelera il suo battito...


Sono ferma.

I piedi nudi accarezzano la sabbia, quasi bollente.

Una scia di schiuma bianca la rinfresca.

Mi volto, le mie impronte sono lontane, continue.

Alcune stanno svanendo.

Le più vecchie.

Ma cosa importa? Quando posso farne talmente tante altre?


...Riapro gli occhi.

Sono qui, il desiderio nella mia testa.

Il vento sulla mia pelle.

Il sapore ancora nella mia bocca.


Dietro di me, nessun impronta



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Capitolo 2
*** Just a little, Lady sucide ***


Just a little, Lady sucide.

Ed è il soffio del vento

che scuote

La pelle, le ossa,

scontento

di tutto il mare che può agitare

il tuo neppure lo riesce a contemplare

ogni barca affondata per un pelo

ogni respiro soffiato per il gelo

ogni casa

ogni botta

ogni gatto

cane

grido animale

al miracolo.

Se non l'avessero già detto

ecco che direi

“E' questo che ti ammazza”

quanto mi dai per ogni cicatrice?

Per ogni occhiata, palpata, per ogni botta data.

Ha un prezzo diventare insensibili?

È solo teoria,

la povera pratica degli impotenti.

Ed è così che siamo

così che rimaniamo

che moriamo.

E allora girati dentro al tuo letto, intorno alle tue coperte, dentro la tua tomba

e crepaci in tutto questo, così capisci quanto è facile

suggerire la morte.

Voglio vedere se riesci a vivere.


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Capitolo 3
*** Like a raindrops fall ***


Like a raindrops fall

Una lacrima si ferma.

Poi cade

giù.

Rotola,

rotola

rotola

e scivola via.

Affoga nel mare, si confonde, si amalgama.


Io, non so più riconoscerla.

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Capitolo 4
*** Tentate parole di un senso contorto ***


Tentate parole di un senso contorto

Guardare.

Vedere.

Osservare.


Sentire.

Le lacrime sono ferme lì, pronte a cadere.

Chiamano il tuo nome, ma non vuoi sentirlo.

Catturare quell'istante e tramutarlo in eterno.

Ecco, quello che vorresti.

Non puoi.

Nessuno può.

Ogni suo movimento distrugge un pezzo di te.

Cosa rimarrà in fondo?

La tua essenza forse può reggere, bisogna solo saper ricostruire tutto il resto.


E Tu

Continui ad osservare il temporale.

Vuoi che lavi via tutto lo sporco che c'è.

Invece ogni goccia brucia sulla tua pelle come farebbero le sue mani.

Dolore.

Sei abituata.

Desiderio.

Anche troppo.


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Capitolo 5
*** L'immateriale concezione del reale ***


L'iimateriale concezione del reale

Quante braccia, quante ombre, potranno costringerti a voltarti.

È il prezzo di ogni cosa, la delusione.

Si insinua tra i raggi del tuo sole

Porta nebbia,

Porta oscurità.

E dopotutto, a quella ci si può abituare.

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Capitolo 6
*** Quel che resta di un cuore spezzato ***


Quel che resta di un cuore spezzato

La calma della tue parole mi uccide.

Sangue che scorre.

Pace. Porta solo questo.

Guardandomi intorno, ti vedo, fermo, inerme.

Rinchiuso nella tua solita ed inafferrabile paura.

Cerco di tenderti la mia mano, ma non sai afferrarla, non vuoi.

Resta lì, dove sei.

Dove non posso sentirti.

Dove il tuo odore non riesce più a pervadermi.

Dove l'aria che respiro non sappia di te, di me, di noi.

Dove il sole non illumini quel giorno.

Dove l'ombra annebbi il desiderio del tuo ritorno.


Sfocato, esattamente, come non potrebbe essere altrimenti.

Il tuo profilo che, curvandosi in un sorriso, tocca proprio lì, dove il dolore è troppo

Dove ricostruire sarà come una lenta agonia.

Sfocato il tuo ricordo, sfocata la tua pelle scura.

Scusa.

Non riuscirò a ricostruire proprio nulla.

Perderò

ogni

singolo

pezzo.

Tornerai mai?

Non credo.


Non credo di volerlo.

Io.

Non credo di volere te.


Credo che dimenticare sia essenziale

per vivere

per respirare,

per non annegare.

Il punto è sempre lì, sempre lì la sbiadita cicatrice

sempre lì pronta a ricordare

sempre lì, che affannosamente cerca di costringerti a non sbagliare.


Aspettiamo il tempo

impariamo a contare,

di nuovo.

Impariamo ad imparare.

Io proverò

sola.


Cercando i miei pezzi

Uno

per

uno.

Fin quando l'ultimo non sarà primo, e il primo tornerà ad essere ultimo.


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Capitolo 7
*** Donna bambina. ***


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Piccola dolce bambina

Che ora non sei più.


Piccola grande donna, dov'è la tua bambola?

I dentini da latte ormai non tagliano più.


Dove sono i tuoi dolci, ingenui sorrisi?

Gli occhi grandi pronti a scrutare l'ignoto quelli no, non li hai perduti.


Dietro di te hai lasciato un solco, l'ingenuità prende per mano la purezza.

Piccola dolce donna, dimmi che non è tutto qui.

Dimmi che il mondo non finirà mai, dimmi che posso fidarmi.

Dimmi che il passato non è passato da troppo tempo.

Dimmi che il presente ti aiuterà a guardare al futuro.

Dimmi sei sai farlo.

Dimmi che puoi.


Prima emettevano flebili e piccoli suoni le tue labbra, ora hanno imparato ad amare.

Dimmi che un bacio vale più di mille parole.

Dimmi che un bacio cambierà le cose.

Dimmi che vale la pena vivere per un bacio.

Dimmi che vale la pena.


Dimmi, piccola donna,

Riesci ancora a guardare le stelle senza pensare che molte di esse potrebbero essere già morte?

Riesci ancora a ricordare senza perderti nella tristezza?


Donna, una sola cosa devi saper sempre fare.

Sognare.



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Capitolo 8
*** Passato imperfetto ***


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Riuscire a sfuggire per fuggire pensieri.

Parole distratte

di tempi mai veri.

Non conoscono il momento, inopportune fottono

l'attimo e il tempo.

Non conoscono la vita, la morte e la tua ombra,

libere di professare l'amore.

Loro, almeno libere di fuggire.


Non hanno sesso nella tua testa

piccoli embrioni che nascono dalle tue labbra.

Concepite da chissà cosa e chissà quando.

Scavate all'interno e visibili fuori.


Segni di vita, quanto di morte.


E tu, nata da poco,

dimentichi i loro vagiti fuggiti in passato

dimentichi il tempo e nasci di nuovo.

Nasci per la prima volta.


Fuggi i pensieri di anni lontani,

ricordi profani

e spalanchi gli occhi.

Apri le braccia, respiri, espiri,

il mondo, questo sconosciuto.

Dietro di te un taglio netto

ma non sulla pelle, il passato

imperfetto.

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Capitolo 9
*** Ma La Cri Ma. ***


lacrima

Scorre piano

impertinente

imperterrita

impossibile

impressione

impressa

sul viso.


intrusa

Scorre

leggera

non leggiadra

libera

non lusinghiera

liscia

e

veloce

vaga

dove la voce non ha più facoltà.

Possibilità di rottura, possibilità limitatamente infinite.

Possibilità allontanate dalla vicinanza.


Piovendo su di te, lacerando dentro e morendo

un'altra sta

ferma.


Incredibile

leggera

veloce

la lacrima piange il tuo dolore

scavandoti la pelle.

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Capitolo 10
*** Solo un saltello. ***


jjju

All'ombra del buco

un bruco cerca riparo

dove intemperie non mentano

dove piedi non calpestino volontari o involontari che siano.

E sta e guarda

e

vive.


All'ombra di un rosone

un piccione cerca riparo

dove ali più grandi di lui non sbattano

non fermino l'aria con il loro vento

e muove il collo

senza midollo

gli occhi di lato in cerca di prospettiva

lontana e 

sconosciuta invettiva.


All'ombra della sua anima

un uomo cerca la sua rima sparsa

in un senso affine.

Fine di un inizio perpendicolare ad un strada senza curve vicine.

Scaccia il piccione

schiaccia il bruco.

Un saltello di appena due lettere e tutto sembra uguale 

e dovuto.

Maledetto uomo, davvero non sa cosa ha perduto.

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Capitolo 11
*** Sola. ***


nf

Respiro veloce di

anima

Incastonata flebilmente

tra finzione

e realtà.

Soffio atroce di

vento.

Battito sconnesso di

cuore

palpito connesso ad

amore.

Stacca la spina di quella luce portante

potente

non sente niente,

Sola nel buio

l'anima nuda

svestita dal freddo

scossa dal cuore.

Distrutta dall'amore.

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Capitolo 12
*** Fe de. ***


Fe de.

Contare su te

per contare pezzi di cielo

sparsi

pari ad un anima

in cerca di nervi da alleviare.


Per il

Caso

che guardi con distacco,

aspetti la fortuna

fortuita

di momenti

distanti.


Per l'equilibrio

che perdi con

capillare

copiosa

cocente

Cosa?


Fede

che schiacci con le scarpe rotte.

Quanto lo paghi questo tempo

che più passa più ti fotte?

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Capitolo 13
*** Peccato di ***


Peccato di "gola".

Fiamme di fuoco

mi riportano

a bruciare.

Colpa di questo cuore

incastrato nel torpore gelidamente paradossale

dell'inferno.

Due occhi

un desiderio.

Due mani

un'utopia.


Quel che rimane

di una donna nuda

spogliata “del resto”, Me.

Guardami.

Tutto ciò che vuoi.

Chiedi.


Prenditi le mie ossa

le mie mani

la mia pelle

i miei occhi

Ma non la mia Bocca.

Baciarti

è l'unico peccato a cui non posso rinunciare.


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Capitolo 14
*** Dettagli pericolosi. ***


lacrima

Disperata nasce tra il confine della palpebra ed

il sopracciglio leggero,

la Lacrima.

Piano cammina incerta tra le occhiaie e le guance rosee,

Con dolce contrasto muta il suo colore,

ma niente è davvero suo.

Né l'occhio da sui precipita, né

la guancia su cui scivola,

L'angolo della bocca, che sente il suo salato,

devia solo la sua traiettoria,

neppure il mento, che la riaccoglie scontento,

le appartiene, e sa far solo lo sporco gioco di darle la

spinta che le serve per cadere giù,

nel vuoto, su abiti non suoi,

che l'asciugheranno incuranti

del motivo per cui la Disperata, faccia ogni volta lo stesso

errore di cadervi addosso.

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Capitolo 15
*** In un Attimo. ***


In un Attimo.

Il suono profondo dei tuoi battiti mi distrugge, logora, assale e traveste i miei occhi di nebbia incosciente, in un urlo silenzioso mi confondo dentro di te, sprofondo, affogo, nego alla mia vista ogni possibilità, affannosa mi immergo dove sfuggire è la peggiore aspirazione,

Sospesa nel turbinio del tuo cuore, rifugio la mia anima nel limbo dei tuoi occhi.

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Capitolo 16
*** Svelata ***


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Trovami quel pensiero che è il marchio di noi,

cercalo sulla pelle,

Scava nel respiro tra la piega delle mie labbra e

schiudi lo

stretto scrigno del mio

cuore.


Convulso il respiro sbigottito dalla calda freschezza del tuo soffio vitale,

Fluido

movimento eterno dell'umana

passione.


Svuotata dall'impulso, annichilita dal desiderio

soffoco la coscienza nell'utopia del tuo

amore.


E la carne lacerata dalla pesantezza che leggera

mi sovrasta, dei tuoi baci soffiati;

mi resta il vuoto malato di questo deserto,

dove affogo nell'incoscienza, inconsapevolezza, incredula

della realtà.

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Capitolo 17
*** Sulla punta dello Specchio ***


Sulla punta dello specchio

Unghie che raschiano la pelle indifesa,

nell'atto eterno di imprimerti

l'amore

Tremo tutto il freddo dell'anima derisa,

Scossa,

Il volto mutevole accoglie le

le dolose lacrime,

Colpevole di ingenua sentenza

Sporgo le labbra verso

il suono più crudo,

E Tentenno pensieri,

deviati dal rombo assordante di battiti che ad eco

Corrodono te da me,

esule corpo rimasto;

Vacillo, sola,

E Sulla punta dello specchio,

Affogo

nel pianto.

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Capitolo 18
*** Una donna Ferita. ***


una donna ferita

Una donna ferita ritrae allo specchio il suo ritratto malato.

Una donna ferita prende lo specchio e lo lancia nel vuoto.

La donna ferita crolla in mille pezzi,

come il suo specchio.


Una donna ferita spoglia il suo essere da ogni garbo, un guanto sottile copre il suo volto

sconfitto.

La vergogna salda i bulloni della sua anima afflitta, la dignità persa, presa a calci.

Una donna ferita si guarda intorno, sotto la pioggia, dentro il vento.

Niente lacrime per questa donna ferita, niente urli,

un donna ferita che cova il dolore, lo riscalda, lo riaccende, malleabile, lo sente dentro di se.

Né fa linfa vitale, perchè è ricordo di quel che l'ha resa ferita.

Di quel che l'ha spogliata,

di quel che prima o poi dovrà imparare a ricostruire.


Una donna ferita si ritrae nei pezzi dello specchio rotto.

Non è più lei.

Ma solo il riflesso del suo cuore.

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Capitolo 19
*** Supernova ***


Supernova

Perle rinchiuse in un guscio,

Sono

Parole che sfuggono al controllo delle mie labbra,

Sono

lacrime che piegano gli angoli della mia bocca,

dolci, come non dovrebbero.

Sento ciò che più

vicino al vuoto di un buco nero non potrebbe essere.

E che

Risucchi in questo scuro oblio, la mia mente

il mio panico,

tremo.



Turbinio di macchie, colori, nebbia, calore, ed esplodo

nel ricordo del tuo bacio.

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Capitolo 20
*** Convinta che Non. ***


non

Non

sogno il respiro di queste parole

Non

penso più a te

vivo il dolore

Sì sento

le ossa, bruciare la pelle e tira.

Non muovo le labbra

non credo più

con il petto che batte

da solo in mancanza di un cuore

che non

sento più.

Perdo la strada e pezzo per pezzo non vivo la vita che

annaspo e calpesto, rovescio ed affogo

convinta

che Non

Convinta che No.

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Capitolo 21
*** Ossigeno per te ***


ossigeno per te

Sospesa leggo il tuo nome, cerco il tuo sguardo

cammino vaga.

mi mangiano i ricordi, mi divorano pezzi di anima.

vorrei essere la cellula buona del tuo corpo,

vorrei essere l'unica, tra tutte in grado di destarti

dal torpore,

vorrei essere il sangue che fluisce nelle tue vene, per

scorrere in quelle giuste,

vorrei essere un tuo brivido per scuoterti al momento adatto,

vorrei essere nei tuoi occhi

per guardarmi attraverso di te e ricordarti come si ama.


Avrei voluto essere solo tua,

talmente tua da dimenticare

di respirare per me,

Talmente,

da credere di essere ossigeno per te.


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