Life with Super babies.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Durante la festa. ***
Capitolo 2: *** Babies! ***
Capitolo 3: *** A hard child. ***
Capitolo 4: *** Il Segreto È... ***
Capitolo 5: *** Rinforzi? ***
Capitolo 6: *** Ai Grandi Magazzini. ***
Capitolo 7: *** Ammirazione... ***
Capitolo 8: *** All'asilo. ***
Capitolo 9: *** You're not a monster. ***
Capitolo 10: *** Desiderio. ***
Capitolo 11: *** Nel Cuore. ***
Capitolo 12: *** Surprise... ***
Capitolo 13: *** Al Lago. ***
Capitolo 14: *** L'importante è divertirsi. ***
Capitolo 15: *** Bake! ***
Capitolo 16: *** Fail. ***
Capitolo 17: *** Uniti. ***
Capitolo 18: *** So sweet. ***
Capitolo 19: *** Tienimi Per Mano. ***
Capitolo 20: *** Dreams... ***
Capitolo 21: *** Attacco. ***
Capitolo 22: *** Febbre. ***
Capitolo 23: *** Tornare a casa. ***
Capitolo 24: *** Frutta e fiori. ***
Capitolo 25: *** Importante Novità. ***
Capitolo 26: *** Intoppo. ***
Capitolo 27: *** Arksh. ***
Capitolo 28: *** Happy to be back. ***



Capitolo 1
*** Durante la festa. ***


Superbabies

Era una giornata tranquilla e Kara Danvers aveva appena finito di lavorare alla CatCo e stava tornando a casa, ove si sarebbe preparata per uscire, visto che c'era la festa di compleanno di Cat Grant.

La donna in carriera avrebbe festeggiato sulla spiaggia, coi fuochi d'artificio, visto che erano i suoi secondi anta.

Tornata a casa, la bionda non pensò di trovare lì sua sorella Alex assieme al Team Arrow e alle Leggende "Ehi! Che bello rivedervi. Come state?"

Felicity Smoak l'abbracciò subito "Benone! E tu?"

"Bene. Devo prepararmi perché la signora Grant compie gli anni e ci sarà una festa in spiaggia."

"Possiamo imbucarci." Suggerì Mick.

"Non credo ci saranno problemi, alla fine finiremo per essere il doppio degli invitati..."

"Chi sono gli invitati?" Chiese Rene.

"Tutti gli impiegati della CatCo." Rispose la bionda.

Kara andò poi in bagno a prepararsi, mentre gli altri continuavano a scrivere il rapporto per il DEO, visto che Alex e Brainy erano andati su Terra 1 ad affrontare quattro alieni che, purtroppo, erano riusciti a scappare chissà dove.

Kara riemerse dal bagno una mezz'ora più tardi, entrò nella sua stanza e riapparve davanti a loro con due vestiti in mano "Eccola..." Sussurrò Alex, che già sapeva che Kara le avrebbe chiesto un parere.

"Rosso!" Disse Zari.

"Io metterei il verde..."

"Ci penso io, Kara." Avanzò Felicity "Fammi vedere cosa offre il tuo armadio."

La bionda accompagnò la nerd in camera sua e uscirono poco dopo "Sei davvero bella!" Ammise Mick.

"Uhm... Grazie." Sorrise Kara, che non si aspettava un complimento da lui.

Uscirono tutti di casa ed optarono per una piacevole passeggiata fino alla spiaggia, che non era molto lontana, visto che il tempo era bello.

Una decina di minuti e furono a destinazione, con Kara che lasciò sorella ed amici accanto ad uno dei tavoli, mentre lei sarebbe andata da Cat "Oh, eccoti Keira!"

"Signora Grant... Posso fare qualcosa?"

"No, è tutto apposto. Divertiti... Ma quando terrò il mio discorso, mi aspetto di vederti in prima fila!"

"Sicuramente."

Allora la bionda tornò dai suoi amici, appena raggiunti da Maggie, la ragazza di Alex "Questo cibo è fantastico!"

"Non ingozzarti, Mick, o starai male!" Lo ammonì Sara, totalmente persa dietro ad Ava.

Invece Laurel fissava qualcosa sul tavolo a braccia incrociate "Se ti concentri di più rischi di esplodere..."

La bionda sapeva di avere accanto Dinah "Non riesco a decidere..."

"Tra cosa?"

"Gelato alla crema o alla stracciatella?"

"La ritengo una scelta impossibile."

Poi Cat, salita sul piccolo palchetto appositamente allestito, attirò l'attenzione generale ed iniziò il suo discorso di ringraziamento per gli invitati, oltre a qualche aneddoto sulla sua vita, finché delle grida non attirarono la loro attenzione.

"Sono quegli alieni!" Disse Diggle.

"Andiamo!"

Kara si nascose dietro alcune auto parcheggiate per mettere i panni di Supergirl, partendo poi all'attacco assieme a tutti gli altri, anche se Ava, Amaya, Felicity e Thea aiutavano gli invitati a scappare.

"Io non vado!" Se ne uscì Lena Luthor, una delle poche persone invitate che non facessero parte della CatCo e che non fossero imbucate.

"Sia ragionevole!" Tentò Amaya.

Kara, Laurel, Zari e Sara notarono un alieno di colore diverso dagli altri "Per me quello è il capo..."

"Concordo."

"Attacchiamo lui e gli altri tre dovrebbero andarsene o arrendersi!"

Insieme si scagliarono contro l'alieno, ma questo sparò un raggio violaceo dalla bocca che le colpì in pieno.

Alex e gli altri erano preoccupati per le amiche e, quando tre alieni su quattro riuscirono a scappare, l'altro era stato catturato da Nia, Diggle e Acciaio, andarono a cercarle.

"E-Ehi... Ehi!"

Gli eroi fissarono Cat, che conosceva la vera identità di Kara e che avrebbe mantenuto il segreto su quelle degli altri "Che succede?"

"Io... Credo di averle trovate..."

Tutti di avvicinarono, comprese Lena, Amaya, Ava e Felicity e nessuno riuscì a credere ai propri occhi.

"Io... Non capisco..."

"Nemmeno io."

"Propongo... Di cercare una soluzione. E in fretta!"

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Capitolo 2
*** Babies! ***


Gli Eroi avvicinatisi a Cat non credettero ai loro occhi e J'onn fu il più reattivo, di pensiero.

"Prendiamole e portiamole al DEO!"

L'alieno assunse le sue sembianze naturali e prese in braccio le quattro eroine, prive di conoscenza, si alzò in volo e sparì all'orizzonte.

"Signora Grant..." Disse Alex.

"Non si preoccupi, non dirò nulla. Solo... Cercate di trovare una soluzione a quanto accaduto, perché rivoglio indietro la mia miglior reporter!" Rispose la donna.

In volo o con diverse auto, i nostri Eroi raggiunsero il DEO "Allora?" Chiese di nuovo la rossa Omega.

"I medici stanno facendo loro le analisi." Rispose J'onn.

"Voglio aiutare." Disse Lena.

"Anche noi." Ribadirono assieme Felicity e Ray Palmer.

"Tutto l'aiuto è ben accetto."

Allora i cervelloni del gruppo si sarebbero divisi il laboratorio e mandarono Alex a prendere un campione di sangue dall'alieno, che si rifiutava di parlare e rispondere alle domande.

"Dobbiamo tornare su Terra 1, non possiamo rimanere tutti qui." Disse Oliver "Anche Star City ha bisogno di noi... Vi manderemo qualcuno che possa aiutarvi!"

"Anche noi faremo altrettanto." Disse Martin Stein, che avrebbe preso il comando provvisorio delle Leggende.

"Io resto ad aiutare." Offrì Dinah.

"Anch'io." Ribadì Amaya, mentre tutti sapevano che Ava sarebbe rimasta in automatico, visto che stava con Sara.

"Tu non rimani?"

Mick fissò Snart "Perché dovrei?"

"Sei un bravo babysitter. E... Ci saranno molti cattivi da combattere."

"Accetto! Io sarò il bodyguard."

"Chiedo scusa." Avanzò Brainy "Alex, c'è tua madre."

La rossa sgranò gli occhi "Mamma!"

Eliza Danvers abbracciò la figlia "Ho letto il tuo messaggio... Stavo già venendo qui per farvi una sorpresa, poi quando ho visto cos'hai scritto, ho noleggiato una macchina e mi sono precipitata qui!"

"Ci serve tutto l'aiuto possibile. Perché quell'alieno le ha... Rimpicciolite."

Eliza le vide dalla finestra dell'infermeria "Che amori... Sono quattro bambine bellissime!"

Poi il Team Arrow e le Leggende se ne andarono, dopo aver salutato, lasciando lì Dinah, Amaya, Ava e Mick "Il problema è dove stare..." Disse Amaya "Non ci conviene tenerle separate, poi insieme siamo più forti."

"Concordo." Intervenne Dinah "Anche perché potrebbero ritornare vecchi nemici per provare ad uccidere."

"Io ho una casa... Una tenuta, poco fuori città." Disse Lena "È immersa nella natura e c'è molto spazio."

"È un'ottima idea! Ai bambini fa bene crescere in mezzo alla natura."

Winn notò qualcosa alle spalle di Brainy, James e Ava "Un portale?"

Da esso uscirono un uomo ed una ragazza "Quentin! Thea!" Disse Dinah.

L'uomo avanzò subito "Dinah, dimmi... È tutto vero??"

La castana indicò la finestra dell'infermeria e lui si affacciò "Cavolo... E io che non ci credevo..."

Quentin entrò, assieme a tutti gli altri "Sara è... È... Che dolci ricordi... E Laurel è così diversa... Non è come la mia Laurel..."

Quentin prese una foto dal portafoglio "Beh, è un po' trascurata..." Notò Eliza.

"Magari sulla sua Terra non ha avuto un'infanzia felice come la Laurel originale..." Ipotizzò Alex.

"Puo darsi... Ci penseremo noi, a prenderci cura di lei e delle altre piccole." Dichiarò Quentin.

Tutte furono d'accordo con lui, anche perché non era facile prendersi cura di quattro bambine "Si stanno svegliando." Notò James.

Quando le quattro bimbe aprirono gli occhi, tutti le trovarono dolci e adorabili ma, non appena le piccole iniziarono a piangere, ognuno si ricredette immediatamente.

Tranne Eliza e Quentin. Dopotutto loro erano molto esperti, quando si trattava di sorrisi, pianti e capricci.

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Capitolo 3
*** A hard child. ***


I medici portarono i risultati delle analisi fatte alle tre Eroine, ora tornate bambine e, per fortuna, stavano tutte bene.

"Ho incaricato due veicoli del DEO di portarvi alla tenuta di Lena." Disse J'onn "Ovviamente dovrai indicare la strada agli Agenti."

"Naturalmente." Rispose la mora, scrivendo su un foglio l'indirizzo e lasciandolo ad Alex.

"Su su, basta piangere!" Tentò Mick, col suo vocione, ma le sue parole sortirono l'effetto contrario.

Eliza, allora, s'inginocchiò davanti a loro "Ho dei lecca-lecca... Se fate le brave bambine, ve ne do uno. E non dovete avere paura di Mick."

Pian piano le piccole si calmarono ed Eliza diede loro quanto promesso, poi lei e Quentin si offrirono di prenderle per mano per andare ai garage e salire sui veicoli che le avrebbero portate alla tenuta di Lena.

Solo Laurel non prese la mano di Quentin e rimase dietro, isolandosi anche sul veicolo, continuando a mangiare il suo lecca-lecca.

Invece Sara guardava Ava e le sorrideva "Ti ricordi di me, vero?"

"Io shono Sara!" Sorrise la bimba, fissandola coi suoi occhioni verdi.

Ava sospirò e, chi era con lei, capì che le quattro non avevano memoria di ciò che erano state fino al giorno prima e questo rendeva il tutto più difficile "Ricorderà, vedrai."

La bionda sorrise appena ad Eliza, la quale aveva Kara tra le braccia, intenta a mangiare il terzo lecca-lecca "Mi chiedo se su Krypton esistano diabete, carie dei denti e cose simili."

"Dovremo chiederlo a lei."

Zari dormiva tra Eliza ed Ava, mentre Laurel stava per poggiarsi alla portiera per fare lo stesso "Vieni in braccio... Non è molto comodo, dormire contro la portiera."

Laurel fissò Dinah e guardò fuori dal finestrino, con la castana che prese un respiro profondo "Sii paziente. È il segreto, coi bambini... Poi lei sembra un po' difficile."

"E non possiamo chiedere a Quentin, essendo lei di un'altra Terra..." Disse Ava, incrociando le braccia.

"Già... Vedremo come si evolverà la cosa." Rispose Eliza.

Allora Dinah guardò nuovamente Laurel "Senti, perché non ti stendi poggiando la testa sulle mie gambe?"

La bionda bambina si voltò e la guardò, come se la stesse studiando, poi distolse lo sguardo "È davvero difficile..."

"Tieni questo, allora." Avanzò la castana, togliendo la sua giacca di pelle e l'avvolse a mo di cuscino "Solleva la testa."

Almeno su questo la piccola obbedì, così Dinah gliela mise sotto la testa, affinché potesse stare comoda e, finalmente, la bimba si addormentò.

L'auto frenò bruscamente, all'improvviso, coi suoi occupanti che notarono tre alieni intenti ad attaccarli e Mick che, sportosi dal finestrino del veicolo di dietro, che cercava di colpirli con la sua pistola lanciafiamme "Maledetti..."

"Agente." Chiamò Dinah.

"Mi dica."

"Il tettuccio è apribile?"

L'uomo annuì, premette un bottone ed il tetto s'aprì, permettendo a Dinah di uscire, mettendosi in piedi sul sedile "Fai attenzione!" Raccomandò Eliza, che teneva Kara e Zari strette a sé per non metterle in pericolo.

La castana liberò il suo Grido e riuscì a colpirne uno poi, fortunatamente, arrivò Imra in volo a darle man forte, che stese gli altri due.

La squadra del DEO arrivata con un altro mezzo al suo seguito, si occupò di loro "Seguivano noi?" Chiese Ava, sporgendosi, accanto a Dinah.

"No no, erano dei rapinatori di banche in fuga!" Rispose la ragazza "Vi farò da scorta fino a destinazione."

E, detto questo, i due veicoli ripresero la loro marcia.

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Capitolo 4
*** Il Segreto È... ***


Dopo altre due ore di viaggio, finalmente i veicoli del DEO arrivarono alla tenuta di Lena, della quale nessuno conosceva l'esistenza.

I militari lasciarono le quattro bambine, Eliza, Lena, Ava, Dinah, Quentin e Amaya fuori dal grande cancello "È un posto molto grande..."

"Vedrete dentro." Rispose Lena, aprendo col telecomando, mentre Imra atterró accanto a loro.

Una volta in cortile, tutte notarono quanto enorme fosse e lo stesso accadde quando furono in casa "Ovviamente l'arredo è molto pregiato..." Disse Dinah "Forse tre anni del mio stipendio."

"Sei un Capitano... Non puoi guadagnare poco."

Dinah sorrise appena ad Amaya "Più che i soldi, a me interessa il bene della città. Poi sia quel che sia..."

"Sei una bravissima ragazza." Commentò Eliza e Dinah sorrise ancora, ringraziandola.

Lena sentì poi qualcuno tirarle i pantaloni e guardò in basso, vedendo Kara, Sara e Zari che le sorridevano e si inginocchiò "Ditemi."

"Piciina!" Dissero insieme.

La mora Omega sorrise loro "Guardo se ho dei miei costumi di quando ero piccola, così potete fare il bagno!"

Le tre bimbe esultarono, mentre Laurel andò a sedersi in un angolo "Tu non vuoi fare il bagno?"

La bimba guardò Quentin e distolse poi lo sguardo "Non parla?" Chiese Ava e lui scosse il capo.

"Se hanno perduto la memoria e hanno ricordi di quando erano piccole, chissà lei che infanzia ha vissuto... La mia Laurel era felice, ma lei..." Sussurrò l'uomo.

La piccola si rannicchiò, poi tornò Lena coi costumi da bagno e le altre tre bimbe furono felicissime "Tu non vai a fare il bagno?"

Laurel scosse il capo è, quando Lena fece per insistere, Eliza le poggiò la mano sulla spalla "Non insistere... Il segreto, coi bambini, non è solo la pazienza, ma anche il non insistere."

Lena annuì "Ok... Allora penserò alla loro istruzione. Chiamerò l'asilo... Lunedì inizia, dopo le vacanze estive."

Eliza accordò, poi arrivò Rory "Io, all'asilo, volevo bruciare la maestra!"

"Cerca di non dirlo a loro quattro."

Lui lo promise, poi arrivarono le tre piccole con Amaya e Ava, che le avevano aiutate a prepararsi "Vieni, così ci aiuti a guardarle."

"Ma io ho fame!" Ringhió lui.

"Tranquillo, Mick, ci penso alla cena."

La Leggenda guardò Eliza come se fosse una Divinità, poi uscì in giardino e raggiunsero la piscina.

Per fortuna Lena aveva ancora delle ciambelle gonfiabili, così Mick ed Imra si offrirono di gonfiarle, a forza di polmoni e le diedero alle bimbe "Piano e non fatevi male!"

Mick si sedette sul bordo, tolse scarpe, calzini ed avvolse l'orlo dei pantaloni per tingere i piedi in acqua, sorseggiando la sua birra e, per oovo, la palla lanciata da Kara non lo colpì "Ehi! Attenta."

"Usa già la sua forza... Ma non penso sia sappia controllare." Disse Amaya, mentre Ava rimproverava la piccola.

"Calma... Non è successo niente." Avanzó Quentin, notando l'espressione di Kara "Fai attenzione."

La bimba gli sorrise e tornò dalle due amichette e giocavano coi gonfiabili, senza venir mai perse di vista dalla parte adulta del gruppo.

"Io vado..." Disse Imra "Vi serve qualcosa?" Chiese, entrando in cucina.

"Per stasera si, ma domani andremo a fare la spesa..." Rispose Eliza.

La ragazza annuì, salutò e se ne andò in volo, mentre Dinah si era avvicinata a Laurel, ancora seduta nel suo angolino "Ehi..."

La bimba la guardó "Non vieni in piscina?" Chiese e Laurel scosse il capo

"Nemmeno a tingere i piedi?"

La piccola Alpha la guardó negli occhi e poi la mano tesa della castana.

Titubante vi poggió sopra la sua e, dalla cucina, Eliza sorrise, perché forse Dinah era l'unica in grado di fare breccia nel muro alzato da Laurel.

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Capitolo 5
*** Rinforzi? ***


Il giorno dopo, le ragazze si svegliarono presto per sistemare la casa ed aiutare Eliza con la colazione.

Non erano molto stanche, visto che le quattro bimbe, stranamente, furono colte dal sonno poco dopo la fine della cena e furono messe a letto, in una delle stanze per gli ospiti.

"Che profumo di caffè..." Disse Ava.

"Serviti pure! Ne ho preparato molto, sapendo che ci saremmo alzate presto..." Rispose Eliza.

Pochi minuti ed arrivarono le bimbe, ancora assonnate, così Eliza entrò in cucina con Lena ed Amaya.

"Io penso a spalmare la marmellata sulle fette biscottate."

Eliza annuì, poi si fermò e sorrise "Ragazze, non vi sentite osservate?"

Le due la fissarono "No..."

"Guardate dietro di voi... Credo che ci sia una signorina che ha fame." Disse, in tono dolce.

Infatti, voltatesi, le tre videro Kara che, seduta sul pavimento della cucina, le guardava col suo bel sorriso ed Eliza la prese in braccio, mettendola seduta sul tavolo.

"Vuoi un biscotto?" Tentò Lena ed il sorriso che la piccola le regalò le fece battere forte il cuore.

La bimba tese poi le braccia verso Lena e la mora l'abbracció "Accie!"

"Aaah, che furba! A Lena dici grazie, eh?" Chiese divertita Eliza.

Kara sorrise "Io bene!"

"Anch'io ti voglio bene." Rispose l'Omega, carezzandole i capelli.

Quando la colazione fu pronta, tutte si sedettero a tavola e mangiarono, dopodiché Quentin e Mick portarono le piccole in bagno, affinché potessero lavarsi "Vi serve una mano?"

"No, ce la caviamo benissimo!"

"Parla per te!" Ringhió Mick "Sembro un pupazzo di sapone!"

"Ma cos..." Disse Dinah, bloccandosi quando vide Kara, Sara e Zari correre fuori dal bagno ancora insaponate e Mick, coperto di schiuma, che le seguiva, mentre Laurel, tutta avvolta in un asciugamano, andava verso la stanza per vestirsi.

"Ferme!!" Se ne uscì Mick.

"Niente gelato, se non fate le brave!"

Le piccole si fermarono, innanzi a Thea "Ben fatto."

"Con me funzionava sempre."

In quella che era la loro stanza, Laurel cercava di aprire l'armadio per prendere i vestiti da mettere "Non devi fare tutto da sola."

Dinah aprí l'armadio, nel quale vi erano dei vestiti di Lena, di quando era piccola e che costei aveva trovato in soffitta "Mh."

La castana prese quella specie di mugugno come una risposta e si sedette accanto a lei, lasciando che scegliesse cosa mettere e la piccola prese una maglietta e un paio di pantaloncini, mostrandoli poi a Dinah "OK, vieni che li indossiamo!"

Per tutta risposta, Laurel provò a vestirsi da sola e Dinah notò quanto testarda fosse, nonostante i quattro anni, ma questo la fece sorridere.

"Oddio, è proprio vero..."

Dinah scattò con lo sguardo verso la porta e vide Nyssa Al-Ghul con sua sorella Talia, scioccate. "Voi due... Come mai qui?"

"Abbiamo aiutato Oliver a catturare un tizio e, quando non vi abbiamo viste, ho chiesto... E Oliver ci ha spiegato quanto accaduto."

"Mia Adorata..."

Dinah fissò Nyssa "TUA Adorata??"

"Io sono molto legata alle sorelle Lance... Anche se lei non è la Laurel di Terra 1." Disse, indicando la piccola.

E Laurel, sorprendendo le tre, corse fuori dalla stanza con le lacrime agli occhi "Accidenti a voi!"

Dinah la seguì e la trovò in soggiorno, seduta in un angolo, intenta a piangere e si sedette accanto a lei "Auell!" Chiamò Kara, che provava a darle una caramella.

"Ci penso io, Kara... Vieni, siediti qui."

La biondina si sedette sulla gamba sinistra della castana "No voio te."

"Perché? Io voglio stare con te, sono tua amica."

"No amica. Io no ho!"

"Invece io lo sono! Tieni, questo dimostra la mia amicizia." Disse l'Omega, togliendo il suo ciondolo per metterlo al collo di Laurel "Adesso vieni qui."

La piccola guardó la catenina e poi si sedette timidamente in braccio a Dinah, dandole la caramella che Kara aveva dato a lei.

Eliza le guardó dal ciglio della porta e sorrise, restando sempre dell'idea che solo la castana poteva toccare il cuore di Laurel.

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Capitolo 6
*** Ai Grandi Magazzini. ***


Finita la colazione e vestite le bambine, il gruppetto si preparó per uscire, visto che alle piccole servivano vestiti e dovevano fare la spesa.

"È Domenica... Dove pensate di andare a comprare le cose?" Chiese Talia.

"Ai grandi magazzini."

"Mettetevi qualcosa di decente." Disse Thea, facendo loro cenno di seguirla.

Presto anche le due sorelle furono pronte ed uscirono di casa, ove trovarono Alex e Winn con due veicoli del DEO "Noi arriveremo di corsa. Vi seguiremo nell'ombra."

Tutti fissarono le due Al-Ghul poi, una volta in auto, Alex e Winn misero in moto e partirono verso la loro destinazione, arrivandovi dopo una mezz'ora abbondante.

Entrati nei grandi magazzini, le quattro bimbe si guardarono attorno meravigliate "Civooo!!" Gridò Kara.

"Kara, ferma!" Disse Eliza.

Fu Thea a seguirla assieme a Alex, mentre le altre, nel camminare, si chiesero ove fossero Talia e Nyssa "Bu!" Se ne uscì la prima, spaventando un poco il gruppetto, specialmente Zari, che scoppiò a piangere.

"Su su..." Tentò Mick, carezzandole i capelli, ma fu Amaya a calmarla, prendendola in braccio.

"Aari piagge!" Disse Sara, tirando calci a Talia e, per fortuna, erano deboli.

"Tranquilla, Mia Adorata! Non l'ha fatto apposta..." Tentò Nyssa.

"Si invece!" Replicò Talia.

Nyssa la guardò malissimo, poi Eliza richiamó l'attenzione generale "Kara è andata sui gonfiabili, Alex è con lei e credo che anche Sara e Zari vogliano andarci... Chi va a tenerle d'occhio?"

Furono Quentin, Amaya e Mick ad offrirsi, con quest'ultimo che raccomandó alle altre di comprare molta birra.

Le altre entrarono nei grandi magazzini per fare acquisti di vario genere "Che bambine vivaci. Sono davvero carine!"

"Pondera le parole... Ricordi a casa?" Chiese Lena e la bruna notò Laurel che, di mano a Dinah, si era un po' irrigidita.

"Tranquilla... Ha fatto un complimento, ok?"

Laurel annuì soltanto alle parole della castana e, una volta arrivate al reparto dei vestiti per bambini, solo Laurel poté scegliere ciò che le piaceva, anche se la bimba sembrava puntare a qualcosa in particolare "Credo voglia una giacca di pelle nera come la tua." Disse Winn.

Dinah sorrise, perché la piccola Laurel aveva i medesimi gusti della sua versione adulta, così le si inginocchió davanti "Se la troviamo, te la regalo d'accordo?"

La bimba accennó un mini sorriso "Se non la troviamo, chiederò ad un sarto di fiducia di fartela." Disse Lena.

Gli abiti per Kara, Sara e Zari vennero presi grazie all'occhio allenato di Eliza, così come per le scarpe poi, dopo aver pagato, lasciarono il negozio e presero due carrelli "Allora... A parte la birra per Mick, cosa serve?"

"Di tutto." Rispose Lena "Non sono mai andata in quella casa, da adulta, ci sono tornata ieri dopo dodici anni... Quindi frigo, freezer e dispense vanno rifornite. Poi, alla fine, pago io."

"Dividiamo, come prima..."

"Tranquilla, Eliza... È casa mia, quindi pago io. È una questione di principio!"

"Va bene... Come vuoi."

Ma, mentre giravano per i reparti, guardando e comprando questo e quello, Laurel si fermò "E adesso che succede??" Chiese Talia, quasi seccata.

Dinah e nuovamente Nyssa la guardarono in tralice, mentre la castana prestava la sua attenzione alla bimba "Dimmi... Che succede?"

Laurel, quasi con imbarazzo, chinò il capo "Credo debba fare la pipí..."

La castana rimase un secondo a bocca aperta, poi ritornò a guardare la bimba "Andiamo, ti porto io."

Dinah la prese in braccio e corse verso l'uscita senza acquisti, così da poter raggiungere il corridoio coi bagni, tanto le altre non avevano ancora molto, da comprare e sapeva che si sarebbero aspettate ai veicoli del DEO.

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Capitolo 7
*** Ammirazione... ***


Finita la spesa, tutti si ritrovarono fuori, si due veicoli del DEO, con Winn che aveva scritto a chi di loro era ancora nei grandi magazzini.

Caricati gli acquisti sui due veicoli, i nostri ripartirono e, in auto, Kara, Sara e Zari erano molto eccitate per i giochi fatti sui gonfiabili "Poiima votta tu acche!" Sorrise Sara.

Laurel si limitò a guardare in basso "Cosa le è successo?" Chiese Thea.

"Doveva andare in bagno e Dinah l'ha accompagnata... Per me si è imbarazzata." Spiegò Eliza e le sue parole vennero confermate quando la piccola si rannicchió.

"Tranquilla, ok? Va tutto bene." Sorrise Dinah.

Arrivati finalmente a casa, gli uomini, Alex, Nyssa e Talia aiutarono a scaricare i veicoli, uno dei quali venne lasciato a loro per essere usato in caso di necessità, poi Alex e Winn andarono via.

Le quattro bimbe, una volta in casa, andarono nella loro stanza con Eliza, che mostrò loro gli abiti comprati e le aiutò a mettere il costume "Però andate dopo, in piscina, ok? Adesso preparo la pizza per tutti."

Kara esultó alla parola pizza e, finito di sistemare, le piccole e la donna tornarono di sotto, ove la spesa era stata sistemata.

Sara e Zari andarono a giocare con Thea, Laurel si mise nel suo angolo a trafficare con qualcosa e Kara si appostó in cucina, sperando di scroccare un biscotto e qualche coccola, specialmente da Lena.

Dinah, seduta al tavolo a controllare e pulire la sua pistola, come stavano facendo Mick ed Ava, teneva d'occhio Laurel "Ehi... Ma è così chiusa?" Chiese Nyssa.

"Si... Non lega con nessuno."

"Prima o poi legherà con te, vedrai..." Sorrise Ava "Ti ascolta e ti guarda molto spesso..."

"Anch'io vorrei legare con te."

Dinah fissò in tralice Mick "Sono qui, accanto a te! Posso darti del piombo, se vuoi." Minacció la poliziotta.

"Mi piacciono le donne risolute!" Rivelò lui e, prima che tentasse un qualsiasi approccio, con sorpresa di tutti, Laurel gli tirò un calcio "Dannata ragazzina..."

La piccola, a capo chino, porse un foglio a Dinah, che lo guardò "Cos'è? Mi hai fatto un disegno?"

Laurel si limitò ad annuire "Visto? Dicevo io, che si legherà a te. Sei la sola a cui presta attenzione." Disse Ava, poi Dinah mostrò il disegno.

"Ma è bellissimo!" Se ne uscì la poliziotta, guardando il cuore, o quello che doveva sembrare un cuore, disegnato con un pastello rosso.

"Sarà..." Disse invece Talia.

"Sei una pessima babysitter."

"Io sono un'assassina, non una babysitter. Chiaro?"

"Smettila Talia." L'ammoní Nyssa.

"Vieni, appendiamolo in camera vostra." Avanzó la castana, tendendo la mano alla piccola, che la strinse, titubante e salì le scale con lei.

Dopo diversi minuti, Eliza chiamò tutti per il pranzo e Kara uscì felice dalla cucina, tenendo la mano di Lena "Riuscirai a mangiare tutto?" Chiese proprio la mora.

La bionda Alpha sorrise e, non appena Quentin ebbe tagliato a tutte e quattro le bimbe la pizza in piccoli pezzetti, fu la prima che inizió a mangiare.

"Vorace, la mocc... Ehm... La piccola." Si corresse Talia.

"È una Kryptoniana... Sai che il loto appetito è smisurato."

"Beh, vedo... Credo che finirà prima di me." Ammise la bruna.

"Gaa!" Disse Kara.

"Vuoi gareggiare con me? Hai fegato, lo riconosco."

"Questa non me la voglio perdere." Se ne uscì Nyssa, con una punta d'ironia.

Mentre Kara e Talia facevano la gara a chi mangiasse di più, Sara e Zari vennero divise da Amaya, visto che si lanciavano le verdure presenti sulla pizza e solo Laurel mangiava tranquilla e guardava Dinah "Vuoi una fetta di pizza?"

La poliziotta distolse la piccola dai suoi pensieri e Laurel si limitò a dissentire col capo, riprendendo a mangiare la sua pizza.

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Capitolo 8
*** All'asilo. ***


Il giorno dopo, tutte si svegliarono presto, visto che per le quattro bambine sarebbe stato il primo giorno d'asilo.

"In quale le hai iscritte?"

"È un asilo privato, che fa parte di un complesso scolastico a cui ho fatto una piccola donazione per beneficenza." Rispose Lena.

"Wow... Interessante..." Disse Thea.

"Ufficialmente sono delle mie cuginette, che sono in città per un tempo limitato."

"Si spera sia limitato sul serio!"

"Posso chiederti una cosa?" Chiese Amaya, posando la tazza.

"Chiedi pure."

"Ecco... Ricordo di aver sentito dire che sei una multi miliardaria. Quanto hai donato?"

"Quel che io non guadagnerei in una vita!" Rispose Quentin, trovando l'approvazione di tutti.

"Due milioni." Riveló tranquilla Lena ed Ava sputó il caffè su Mick, che rischiò di strozzarsi col bombolone alla crema, mentre le sorelle Al-Ghul rimasero scioccate.

"Tutti quei soldi per quattro pidoc.. Ehm... Per queste quattro tartarughine?" Chiese.

"Tartarughine..." Ripeté Nyssa "Ti prego, sorella, non trovare più nomignoli. Sei pessima!"

Eliza mise poi negli zainetti delle bimbe il rispettivo pranzo, con Kara che lo aveva piuttosto abbondante "Mi raccomando! Mangiate e bevete solo quando lo dice la maestra. Capito Kara?" Avanzó la bionda e la bimba mise il broncio.

Uscirono poi di casa e salirono sul SUV, con Amaya, Eliza, Mick, Dinah ed ovviamente Lena che le avrebbero accompagnate, Quentin si mise al volante e Lena gli diede l'indirizzo.

Il viaggio durò una ventina di minuti e, finalmente, arrivarono in vista del complesso scolastico della Fondazione Luthor "Wow..."

Quentin parcheggió e tutti scesero dal mezzo, con Eliza che prese per mano Kara, Quentin ed Ava tenevano Sara, Amaya e Mick erano con Zari e Laurel era dietro, vicina a Dinah.

Vennero raggiunte da una donna dall'aspetto severo, austero e composto "Miss Luthor... Quale onore averla qui."

"Signora Dubois." Rispose la mora, col suo tipico portamento da Luthor.

"Queste sono le sue cuginette?"

"Precisamente. Mi aspetto che vengano trattate bene, con rispetto."

"Sicuramente!"

Lena si voltó verso le bimbe "Coraggio, andate. Passiamo a prendervi alle quattro!"

Kara tese le mani verso Eliza, che si inginocchió e, sorridendo, le diede un bacio sul capo e l'abbracció "Fai la brava e mangia quando ti viene detto, ok?" Chiese la donna.

La bimba sorrise ed annuì, diede la mano a Sara e si diressero dalla signora Dubois "Su, vai..." Disse dolce Amaya, ad una Zari piuttosto restía a voler andare e si aggrappó letteralmente a Mick, che la prese in braccio.

"Coraggio, vai." Avanzó lui.

Per tutta risposta, la piccola si strinse a Mick e pianse, a pieni polmoni "Noooooo!! No vado."

"Ferma, accidenti! Non gridare, mi sfondi i timpani."

"Ehi... Va tutto bene..." Tentò Quentin, carezzandole la schiena "Coraggio, ci saranno molti giochi dentro."

Zari, pian piano, si calmó e Mick la mise giù "Tu non vai?"

Gli occhi di tutti erano per Laurel, che si era stretta ai pantaloni di Dinah e costei si mise in ginocchio, guardandola "Ehi... Non devi avere paura, capito?"

"No paura."

"Allora cosa c'è?"

Laurel chinò il capo e, prima che potesse rendersene conto, si strinse al collo di Dinah "Io con te..."

Dinah, nonostante fosse stata presa alla sprovvista, ricambió l'abbraccio "Vedrai che le quattro arriveranno presto e... Potrai farmi un altro disegno. Che ne dici?"

Laurel si staccò da lei "Si."

"Poi mi racconti tutto, ok? Divertiti, mi raccomando! Gioca con Kara, Sara e Zari... A casa avrai una sorpresa, promesso." Sorrise, porgendole il mignolo.

Laurel la fissò ed intrecció il suo mignolo sinistro con quello di Dinah, poi entrò nell'asilo con le altre tre bimbe e la signora Dubois.

"Ce la faranno?"

"Si... Per qualsiasi problema, la signora Dubois mi chiamerà."

"Andiamo..."

"Vuoi che ci fermiamo ai grandi magazzini?" Rivolse Quentin a Dinah.

"Si... Ho promesso a Laurel una sorpresa. E mantengo sempre le mie promesse!"

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Capitolo 9
*** You're not a monster. ***


Dopo aver lasciato le bimbe all'asilo, le ragazze più Mick e Quentin si fermarono ai grandi magazzini, ove Dinah prese il regalo per Laurel.

"Fatto?" Chiese Amaya.

"Fatto!" Sorrise Dinah.

Tornarono poi a casa, dopo aver accompagnato a lavoro Lena e lì sbrigarono le faccende domestiche.

Finché il telefono non squilló ed Elisa rispose "Pronto? Si... Si, può dire tranquillamente a me."

"Chissà cos'è successo..."

"Quando il telefono suona non è mai nulla di buono." Disse Talia, mangiando il gelato.

Eliza riattaccó e sospirò "È successo qualcosa di grave?" Chiese Thea.

"Laurel..."

"Cos'è successo alla mia adorata?" Domandò subito Nyssa, ottenendo un'occhiataccia da parte di Dinah.

"Ha picchiato due bambini... E ha usato il suo Grido. Poi è scappata."

Dinah balzó in piedi "Vado a cercarla!"

"Vengo con te." Disse Quentin ed anche Nyssa s'aggiunse a loro.

Eliza chiamò Alex e le spiegò quanto accaduto, poi fece lo stesso con Lena "Soluzioni?" Chiese Mick.

"Alex ha detto che chiederà a Winn e Brainy di rintracciare Laurel tramite le telecamere e i satelliti."

"Io vado!" Disse Dinah.

La castana uscì di casa di corsa, senza restare ad ascoltare il resto di quanto Alex aveva detto alla madre.

"Dinah! Aspetta."

"Prendi la macchina, meglio." Suggerí Nyssa e Quentin annuì.

Arrivata in città correndo a perdifiato, la castana raggiunse l'asilo e lì vide J'onn ed Alex, che la notò "Ehi... La stai cercando?"

"Si. Cosa ci fa qui J'onn?"

"Cancella la memoria a tutti..." Spiegò Alex "I bambini hanno gli occhi chiusi, non si ricorderanno di noi. Ed ovviamente a Kara, Sara e Zari non verrà fatto nulla!"

"OK... Io vado a cercare Laurel."

"È verso Est. Puoi raggiungerla tranquillamente, è piccola e va a piedi..."

La castana annuì e s'incamminó verso Est, trovando presto Laurel, seduta su una panchina "Ehi..."

La bimba sollevò il capo e Dinah vide i suoi occhi verdi pieni di lacrime "Io..." Singhiozzó la piccola.

"Va tutto bene. Abbiamo risolto tutto!"

Dinah le tese la mano e Laurel la fissò "Io no uguale... Io mostto..."

"No! No, non è vero."

Nyssa e Quentin rimasero a guardare l'interazione tra le due "È troppo brava, coi bambini. Perché non è sposata? Tutti gli Alpha di Star City hanno cambiato gusti?"

Quentin sorrise "Dillo a Laurel, se e quando tornerà adulta!"

"Bongustaia." Ammise la mora "Non sarà la mia adorata, ma... Mi piace. Questa Laurel ha un bel carattere, è una tosta."

"Lo è!"

Dinah attese con pazienza che Laurel la prendesse per mano e, quando lo fece, la castana la condusse in un vicolo, seguita da Quentin e Nyssa.

"Non sei un mostro! Guarda." Disse Dinah, liberando il suo Grido.

Laurel la guardò ad occhi spalancati "Tu..."

"Non siamo mostri. Siamo... Speciali. Noi usiamo questo Potere a fin di bene, per aiutare gli altri!"

Dinah si era inginocchiata e sorrise a Laurel "Si."

"Detto questo... Ti andrebbe un bel gelato? Poi andiamo a casa e avrai la sorpresa che ti ho promesso."

"Geaato! Ma... Io non baava... Io ccappata..."

"Prometti di non farlo più?"

Laurel si limitò ad annuire ma, quando Dinah fece per andarsene, la bimba strinse un lembo di pantalone della ragazza nella manina "Io ttacca."

La castana sorrise e prese in braccio la piccola, dirigendosi verso una vicina gelateria e, a loro, si aggiunsero Alex, J'onn ed anche Talia, mandata da Eliza a controllare che tutto fosse apposto, mentre i due del DEO erano lì per dire loro che tutto era risolto.

Ognuno prese il gelato e si sedettero ad un tavolino, anche se qualcuno non era molto interessato al dolce.

Infatti Talia fissava Dinah ed anche con un certo interesse.

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Capitolo 10
*** Desiderio. ***


Quentin andò a prendere Kara, Sara e Zari all'asilo, per portarle a casa ma, lungo la strada, venne attaccato.

Per fortuna Imra stava pattugliando la città e lo aiutò "Tutto bene?"

"Si, grazie! Ho lasciato a casa la pistola..." Rispose, controllando poi le tre bimbe "State bene?"

Le tre alzarono le manine divertite, sorridendo, come fossero al luna park.

"Beh, sono davvero... Particolari..."

"Sono scioccato quanto te!"

"Accooa!" Disse Kara.

"Che?? Vuoi farlo ancora?"

"Shiiii!!" Risposero tutte e tre, insieme, sorridendo.

"Meglio andare a casa..."

"Già! Faremo un bel bagno in piscina."

Nuovamente le tre bimbe esultarono e Quentin guidò verso casa, dopo aver fatto salire Imra.

Arrivati a destinazione, le bimbe andarono ad abbracciare Eliza e si ricongiunsero con Laurel, poi Kara entrò in cucina, trovando Amaya e si sedette sul pavimento a guardarla, col suo bel sorriso e gli occhietti vispi "Vuoi un dolcetto?"

"Ooccetto!"

Amaya le diede un muffin e la piccola, dopo aver sorriso, andò a sedersi al tavolo con le altre piccole per mangiare, anche se Laurel stava facendo un disegno.

Infatti Dinah le aveva comprato un album da disegno ed una valigetta con dentro tempere, pastelli, pennarelli, pastelli a cera, quattro matite, gomma e temperino.

La piccola raggiunse Dinah, sul divano e le diede il disegno "L'hai fatto per me?"

Laurel si limitò ad annuire e la castana le fece cenno di sedersi accanto a lei "Hai dipinto, mia Adorata?" Chiese Nyssa.

Nuovamente Laurel annuì e Dinah sorrise, mostrando il disegno, ovvero due persone che si tenevano per mano, una casa e il sole, tutto molto stilizzato "È bellissimo! Siamo io e te?"

"Shi." Rispose Laurel, quasi fosse imbarazzata e Dinah le carezzó i corti capelli biondi.

"Andiamo in piscina!" Disse Mick, col suo vocione e le bimbe andarono con Thea a prepararsi, mentre Ava preparò la lavatrice.

Le piccole e Mick si buttarono in piscina, controllate anche da Quentin, Thea ed Amaya, oltre che da Lena, arrivata da poco dal lavoro.

Invece, in casa, Dinah era andata nella sua stanza ad appendere il disegno fatto da Laurel "Ehi... Tutta sola?"

"Si." Sorrise la castana, uscendo poi dalla stanza, seguita da Talia.

Talia che la fermò, prendendola per il polso e mettendola spalle al muro "Sei molto interessante..."

"Fossi in te lascerei la presa..."

"Vuoi combattere? Perché io voglio fare altro..."

Dinah sgranó gli occhi ma, prima che potesse dire o fare qualcosa, arrivò Laurel, che non era andata in piscina e si frappose tra Dinah e Talia, ringhiando, mostrando le zanne alla bruna "Che succede qui??" Chiese Ava, uscendo dal bagno.

"Sto per dare una lezione a questa mocciosa, che osa mostrarmi le zanne... Poi prendo ciò che voglio!"

"Ma sei impazzita??"

Talia fece per prendere la sua katana, ma qualcuno si frappose tra Dinah e Laurel "Fatti da parte!"

"Tu fatti da parte, sorella!" Disse Nyssa "Non provare a toccare la mia Adorata e la sua innamorata."

Dinah voleva poter replicare, ma ora la sua priorità era Laurel, che stava mostrando un coraggio da leone, nonostante la giovanissima età, così la tenne stretta a sé.

Talia fissò la sorella "Se loro non torneranno adulte, sarai mia, Black Canary. Ti avrò ad ogni costo!" Sussurró, scendendo le scale.

"Non contarci!"

Dinah s'inginocchió accanto a Laurel e Nyssa sorrise "Sei stata forte!"

La bimba si limitò a stringersi al collo di Dinah "Mia." Disse, soltanto.

La parola colpí entrambe "Certo." Sorrise Dinah, guardando Nyssa e sussurrandole un grazie, quindi tutte e tre scesero di sotto, pronte per entrare in piscina a loro volta.

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Capitolo 11
*** Nel Cuore. ***


Passato il pomeriggio all'insegna dello svago, di sera vennero Alex e Maggie a cena, anche per stare con Kara.

"Qualche novità?"

"Nessuna." Rispose Alex "Winn e Brainy ci stanno lavorando parecchio e si scambiano idee con Ray, Martin Felicity e Curtis, ma zero."

"Vorrei tanto poter dare una mano..." Disse Lena.

"Anch'io, ma il nostro compito è ugualmente importante!"

Lena annuì col capo, mentre Maggie le si avvicinava "Come va, con Kara?"

"È dolcissima!" Rispose subito, sorridendo, guardandola mentre giocava con Zari.

"È sempre stata così." Ricordó Alex.

La cena fu pronta e, nel prendere posto, Laurel salí sulle gambe di Dinah e ringhió nuovamente a Talia, mostrandole le zanne "Chiudi il becco, cucciolo spelacchiato!"

La biondina, però, si strinse al collo di Dinah e continuó a ringhiare "Come mai tutto questo?" Chiese Maggie e, sia a lei che ad Alex, venne spiegato quanto accaduto.

Laurel guardava Talia che, se avesse potuto, l'avrebbe arsa viva pur di avere Dinah "Mia!" Disse con voce ferma la piccola e Talia impugnó il coltello con fare minaccioso.

"Non provarci, sorella." Sibiló Nyssa "Ritirati da qualche parte, stai per entrare nel tuo periodo del calore."

Talia ringhió e si alzò, uscendo e andando chissà dove poi, finita la cena, Thea, assieme ad Alex, portó le bimbe di sopra per fare il bagno e far mettere loro il pigiama, invece gli altri si lavarono al piano di sotto.

Alex e Maggie se ne andarono verso le nove, con la rossa che salutó la madre ed abbracció Kara, che fece altrettanto, mentre guardava i cartoni animati con Zari.

"Andiamo a dormire?" Chiese Quentin, che aveva in braccio Sara e costei tirò la maglietta di Ava.

"Shonno." Biascicó, sbadigliando.

La tv venne spenta e ognuna si ritiró nella propria stanza, coricandosi in pochi minuti, data la stanchezza.

Durante il sonno, accadde qualcosa di incredibile, negli inconsci di Amaya, Ava, Lena e Dinah.

"Ma... Dove sono?"

"Nel tuo cuore."

"Zari!" Disse la ragazza, abbracciandola "Oh... Siamo anime..."

"Si beh, non possiamo essere tangibili qui e poi stiamo dormendo."

Entrambe sorrisero "Già."

"Grazie per ciò che stai facendo."

"Sai cosa provo per te..."

"Si. La stessa cosa che provo anch'io!"

Anche Ava si era ritrovata nel suo cuore con Sara in versione adulta e la bionda la stava baciando "Mi mancava baciarti!"

"Già." Sorrise Ava "Siamo anime, ma sento i tuoi baci..."

"Io bacio sempre con passione!" Ammise, tornando a dedicarsi alla fidanzata "Grazie."

"Di nulla!"

Invece Lena si guardava intorno, non vedendo praticamente nulla, in quel mondo tutto bianco "Ciao."

L'Omega si voltò e vide Kara "Ciao... Ma... Sei tornata adulta?"

"No..." Rispose dispiaciuta la bionda "Ma qui siamo nel tuo cuore. Qui possiamo parlare quando vuoi!"

"Solo di notte, però..."

"Basta che mi pensi." Disse dolce la bionda, avvicinandosi.

"Non smetto mai di farlo."

Kara deglutí e la fissò seria "Se e quando tornerò adulta, io e te..."

"Si!" La interruppe Lena "Qualsiasi cosa tu mi stessi per chiedere, è si."

La bionda sorrise e le due si abbracciarono, godendosi la rispettiva compagnia.

Anche Dinah, ovviamente, era nel suo cuore e non credette a chi si stava avvicinando "Laurel..."

"Ehi..." Sorrise un poco la bionda "Il tuo cuore è molto accogliente."

Dinah sorrise "Spero ti troverai bene."

"Certo che si." Rispose l'Alpha "Grazie per ciò che stai facendo per me... Non sono facile."

"Non è un problema. E... Hai un grande coraggio, per essere piccola."

Anche Laurel sorrise "Si... Credo che una donna debba esserlo sempre."

"Giusto."

"E... E poi Talia vuole prendere ciò che è mio. O meglio... Ciò che avrei voluto, che vorrei! E se tornerò adulta..."

"Aspetterò con ansia, quel giorno!" Ammise Dinah, poggiando la fronte contro quella di Laurel e costei le posò la mano destra sul viso.

"Resisti... Non cedere..." Sussurró in tono dolce, lasciandole tenere carezze.

"Non lo farò mai!"

"Tu sei mia."

"Ed io sono tua." Rispose Dinah e Laurel le diede un bacio molto dolce.

Sui volti delle quattro ragazze e delle quattro bimbe si dipinsero dei teneri sorrisetti.

Ora tutte erano più consapevoli dei propri sentimenti.

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Capitolo 12
*** Surprise... ***


Il giorno dopo, le ragazze si svegliarono con le bimbe strette a loro, ancora addormentate e nessuna volle svegliarle.

Le giovani fecero la doccia e si trovarono in cucina, con Lena che ebbe un'idea "Sentite, perché non le portiamo a fare una passeggiata?"

"È un'ottima idea..."

"Hai in mente un posto preciso?"

"Onestamente si." Sorrise la mora "Ci muoveremo a cavallo!"

"Aspetta... Hai dei cavalli??" Chiese Ava, incredula.

"Certo. La scuderia è a pochi metri da qui!" Rispose la mora.

"Non smetterai mai di sorprendermi." Disse Quentin, incrociando le braccia.

Lena sorrise e, pochi minuti dopo, le piccole scesero di sotto, ancora mezze assonnate "Venite, andiamo a fare il bagno!" Sorrise Thea "Dopo c'è una bella sorpresa per voi!"

Le bimbe si svegliarono totalmente alla parola sorpresa, anche se Kara prese e andò in cucina, come suo solito e, per sua grande gioia, Lena si era inginocchiata e le porse metà della sua croissant con marmellata di pesche "Accie!"

"Di nulla." Sorrise Lena e Kara si mise in piedi, dandole un bacetto sulla guancia sinistra e la mora la strinse a sé, mentre Eliza sorrise a sua volta.

Invece Sara e Zari cercavano di far dire a Thea quale fosse la sorpresa e la giovane Queen voleva solo portarle a fare il bagno "Andiamo a fare il bagno, altrimenti niente sorpresa!"

Allora le bimbe seguirono finalmente Thea di sopra, Lena fece una telefonata e, pochi minuti dopo, arrivò Mon "Ciao a tutte!" Disse il giovane Daxamita "Ecco, questo è il pacco che mi hai chiesto di ritirare."

"Grazie." "Allora vado!" Disse e, dopo aver salutato, uscì e spiccó il volo.

"Cosa c'è lì dentro?" Chiese Quentin.

Lena aprí il pacco "È da un paio di giorni che ci stavo pensando... A questa passeggiata, intendo. Così ho fatto preparare dei completi da equitazione per voi."

Le altre non credettero ai loro occhi e presero ciascuna un completo, così da andare a indossarlo e, ovviamente, c'erano anche gli stivali "Hai proprio pensato a tutto..." Disse Amaya.

"Avendo a che fare con gente diversa a causa del mio lavoro, ho l'abitudine a pensare in anticipo!"

"È sempre un'ottima dote."

Tutte andarono a prepararsi, trovandosi in soggiorno dopo diversi minuti "Tu bella!" Sorrise Kara e Lena fece altrettanto.

Sara e Zari avevano perduto la parola innanzi ad Ava e Amaya, mentre Laurel si era avvicinata a Dinah e l'aveva presa per mano.

"Che ne dite di una bella passeggiata a cavallo?" Chiese Lena e le bimbe esultarono, felici.

Uscirono così di casa, con Quentin, Eliza ed Imra che sarebbero rimasti lì, mentre il gruppetto si dirigeva verso una struttura che si vedeva in lontananza, arrivandovi in una decina di minuti.

Una volta lì, i quattro stallieri riconobbero Lena "Miss Luthor! Quanto tempo... È qui per cavalcare con Thunder?"

La ragazza sorrise "Esatto. Sellatelo... E sellate anche i cavalli per le mie amiche."

"A parte Thunder, ne possiamo sellare solo cinque... Per gli altri stiamo aspettando il veterinario."

"Capisco..." Rispose lei, poi gli stallieri si misero al lavoro.

I cavalli vennero sellati a tempo di record e le quattro ragazze salirono sugli equini, con Nyssa che passó le piccole alla rispettiva fiamma, poi salì sull'ultimo cavallo rimasto, visto che Tornado l'aveva preso Mick.

"Eccomi!" Disse Thea "Ma... Non ci sono più cavalli??"

Nyssa le tese la mano "Coraggio, monta." Avanzó la castana Alpha.

"D-Dietro di te?"

"E dove sennò?"

Thea arrossí e deglutí, tuttavia strinse la mano di Nyssa e salì sul cavallo.

Finalmente potevano mettersi in marcia.

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Capitolo 13
*** Al Lago. ***


Le ragazze, assieme alle bimbe, cavalcarono per un quarto d'ora abbondante in tutta tranquillità, anche se le piccole iniziavano a spazientirsi "Io ttacca!" Lamentó Zari, stropicciandosi gli occhi.

"Siamo quasi arrivate." Sorrise Lena "E scommetto che poi non sarai più tanto stanca!"

La bimba di limitò ad annuire e, qualche minuto dopo, Lena indicò un punto innanzi a sé "Ci siamo?" Chiese Mick, più spazientito delle bambine.

"Si, finalmente ci siamo!"

Le quattro bimbe prestarono subito attenzione a ciò che avevano davanti e sorrisero, nel vedere un bellissimo lago "Tuffo!!" Gridò Kara, che cercava di scendere da cavallo.

"Aspetta, sii paziente."

Nyssa scese da cavallo, lo prese per le briglie e lo legó ad un albero, poi aiutò un'imbarazzata Thea a scendere e poi prese le bambine, le quali corsero verso lo specchio d'acqua.

"Attente, non andate troppo vicino!" Disse Eliza ma, prima che parlasse, Kara e Sara erano entrate in acqua, inciampando e cadendo.

"Porco mondo!" Imprecó Mick e si adoperó per ripescare le due bimbe.

Eliza e Quentin le fissarono con severità "Se lo rifate, rimarrete in castigo tutto il giorno!" Avanzó l'uomo, mentre Ava avvolgeva le due bimbe in altrettante coperte, affinché si scaldassero.

"Oh, eccovi... Immaginavo foste voi!" Il gruppetto vide Talia "Finito il periodo del calore?"

"Si, sorella. Ma non ho rinunciato a colei che voglio..."

Dinah fece finta di nulla e continuó ad aiutare Laurel a cambiarsi e mettere il costume, anche se la piccola non le rendeva le cose facili, visto che ringhiava alla bruna.

"Stai ferma, non riesco a toglierti la maglietta..."

"Tu mia!" Ribadí la bimba, salendo in piedi sulle ginocchia di Dinah e stringendosi al suo collo, mentre ringhiava a Talia.

"Smettila, sgorbio!"

"Sei tu, che devi smetterla! Ti ho già detto che non mi interessi." Ribadí Dinah "Il mio cuore appartiene a qualcuno più degno di te!"

"Impossibile!"

"Lei mia!" Continuava imperterrita Laurel, col tipico fare possessivo degli Alpha, nonostante fosse bambina.

La castana le sorrise e le carezzó i corti capelli biondi "Brava, mia adorata! Vieni, lascia che ti aiuti a mettere il costume."

A quel punto Laurel, nonostante fosse piccola, venne colta da un naturale imbarazzo e, preso il costume, andò da Quentin, che l'aiutó.

Pochi minuti e le quattro bimbe avevano tutte indosso un paio di boxer da bagno colorati "Devo troppo fotografarle..." Disse Ava "Potrò ricattare Sara a vita! E pure Zari."

"Quattro mocciose sculettanti in costume... Cosa c'è di bello?" Se ne uscì Talia.

"I bambini piacciono a tutti!"

"A me no."

"Io direi di buttarci in acqua! Che ne dite?" Se ne uscì Lena che, invece di perdersi in chiacchiere, si era nascosta dietro alcuni cespugli e si era messa un bikini rosso.

Tanti rimasero a bocca aperta e le bimbe le si avvicinarono, tranne Laurel "Non vai?" Chiese Thea.

"No... Io con lei."

"Vai pure, mi cambio e arrivo."

Laurel guardó torvamente Talia "Tranquilla, la proteggo io." Offrí Nyssa, ma la bimba fu irremovibile.

Allora Dinah andò a cambiarsi e, poco dopo, con indosso un bikini nero, prese per mano Laurel e si diresse con lei verso il lago, tuffandosi ed unendosi a Lena, Mick e alle altre tre bimbe per giocare.

Solo Eliza e Quentin rimasero sulla piccola spiaggia "Sai cosa mi piace di tutto questo?"

"Cosa?" Chiese lui.

"Mi piace vedere come le ragazze, nonostante siano tornate bambine, continuino ad amare la rispettiva fiamma... Spesso inconsciamente, ma è davvero bello."

"Sono d'accordo con te!"

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Capitolo 14
*** L'importante è divertirsi. ***


Le bimbe giocavano tra di loro e con le altre, soprattutto in acqua, anche se Laurel ringhiava dietro a Talia, che ne approfittava sempre per fare apprezzamenti a Dinah.

"Cerca di divertirti, mia Adorata! Lasciala perdere." Disse Nyssa.

"Infatti... Stiamo giocando..."

Laurel fissò Dinah "Aooa tu etta con ei!" Ribadí, nuotando verso la riva.

"Tesoro, cosa ti succede?" Chiese Quentin, carezzando i corti capelli della bimba.

Laurel non rispose e si limitò a sedersi sull'asciugamano che Ava aveva steso per lei, accanto a quello per Kara.

Eliza si sedette accanto a lei, ma Laurel le diede le spalle e si stese, così la donna le asciugò la schiena e le carezzó i capelli "Non devi preoccuparti, Dinah ti vuole tanto bene." Sorrise.

"No vero. Io ttacca."

"Allora fai il riposino... Io resto qui, vicina a te."

Laurel le fece un piccolo sorriso e, pian piano, si addormentò, sempre cullata dalle carezze di Eliza.

Poi Quentin chiamò tutti, visto che era mezzogiorno, affinché ognuno potesse venire in spiaggia a pranzare e così fecero.

"Si è addormentata?"

Eliza annuì e continuava a carezzare Laurel "Ti vuole tanto bene."

"Anch'io gliene voglio." Sorrise Dinah, sedendosi vicina alla bionda, che riposava beatamente.

"Io prendo un panino e vado a esplorare la zona..." Disse Thea.

"Verso Nord ci sono diversi alberi da frutto... Se ti va raccogline un po', così possiamo fare torte e non solo."

La giovane Queen annuì e Nyssa si alzò "Vengo con te."

Thea arrossí un poco "Ok... Va bene."

"E vieni anche tu!"

Talia sbuffó, incrociando le braccia "E perché devo venire con voi?"

"Perché è si!"

Le tre s'incamminarono verso la direzione indicata da Lena e Nyssa teneva in mano le due sacche che si era portata da casa.

"Dimmi un po'..." Iniziò Talia, affiancandosi alla sorella.

"Cosa devo dirti?"

"Tu e la sorella di Oliver..."

"È molto carina. Chissà..."

"Mettiti con lei alla svelta, così io posso pensare a Dinah!"

"Se ci provi, ti taglio la gola!" Ribadí, fulminando la sorella con lo sguardo.

Intanto, al lago, le ragazze avevano finito di pranzare e stavano prendendo il sole, mentre Laurel continuava a riposare "È così tranquilla, quando dorme..."

"Posso farti una domanda?"

Dinah fissò Eliza e sorrise "Se vuoi chiedermi se sono innamorata di lei, la risposta è sì. E non vedo l'ora che torni adulta..."

"Bene, è ciò che volevo sapere. Lei è davvero affezionata a te e credo che sia uscita dall'acqua perché vedeva Talia sempre vicina a te..."

Mentre le due parlavano, le altre tre bimbe si tuffarono nuovamente e Mick, controvoglia, le seguí per tenerle d'occhio "Accidenti... Ma non si scaricano mai??"

"L'importante è che si divertano!" Sorrise Quentin.

"È una bambina difficile, che ha bisogno di tanto amore... E tu puoi dargliene, in ogni forma."

Dinah fissò prima Eliza e poi Laurel e sorrise "Non voglio fare altro."

La donna carezzó le spalle di Dinah e, in quel momento, si svegliò Laurel "Ehi, ben svegliata! Hai fame?"

La bimba guardò la donna e scosse il capo, poi vide Dinah porgerle un piattino nel quale vi erano alcuni spicchi di mela e di pesca "Ti va di mangiare questa frutta con me?"

Laurel annuì e si alzò, per potersi avvicinare a Dinah e, sorprendendola, si poggió a lei e le lasciò un piccolo bacio sulle labbra, sorprendendo Dinah stessa, Quentin, Eliza e le altre ragazze, rimaste a prendere il sole.

"Mia." Sussurrò la bimba.

"Tua." Sorrise la castana "Ma... Cerca di tornare adulta!"

E la soddisfazione di Laurel aumentò nel vedere lo sguardo scioccato di Talia, tornata dalla ricerca di frutta con Nyssa e Thea, e questo, per lei, era un grande divertimento.

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Capitolo 15
*** Bake! ***


Tornate a casa attorno alle due ove, dopo aver riportato i cavalli alla scuderia, Quentin e Thea accompagnarono le bimbe in bagno, affinché si lavassero e cambiassero.

Invece Eliza, entrata in cucina, stava prendendo qualcosa dagli armadietti e dal frigo, mentre Nyssa lavava la frutta raccolta "Vuoi fare la torta?"

"Avere raccolto molta frutta, ne potremo fare anche quattro... Ho una certa idea..."

Nyssa fissò Eliza e sorrise, avendo colto il suo sguardo "Ti adoro, mamma Danvers!"

Quando le bimbe scesero, entrarono in cucina e notarono ciò che Eliza aveva preparato "Che ne dite di preparare una torta ciascuna?"

"Totta!!" Risposero assieme le piccole.

"Esatto! Scegliete una persona che vi aiuti..."

"Io no!" Ringhió Mick "Le voglio mangiare, le torte, non farle."

Ma Mick non venne nemmeno considerato, visto che Kara scelse Lena, Laurel ovviamente Dinah, Zari andò da Amaya e Sara da Ava.

"Adesso venite qui e mettetevi all'opera!"

"Siiiii!!" Gridarono le bimbe.

Eliza si avvicinò poi a Nyssa, Talia e Thea "Volete tenerle d'occhio, mentre io, Quentin e Mick facciamo le pulizie?"

"Va bene."

"Io vado a dormire. Ho sonno!" Disse Talia, andando di sopra.

Eliza se ne andò coi due uomini per iniziare a pulire ma, dopo diversi minuti, alcuni schiamazzi attirarono la loro attenzione "Ma che...??"

"Cosa combinano??" Chiese Mick, mollando la scopa a terra.

Tornato di sotto ed entrato in cucina, un tuorlo d'uovo lo colpí in faccia "Sara, Laurel, basta!"

"Zari, smetti di farti una maschera con la farina!"

"Kara, non mangiare l'impasto!"

Eliza, Mick e Quentin guardarono il casino fatto dalle quattro bimbe "Non potevate fermarle?? Adesso ci tocca pulire." Ringhió Mick.

"Sono divertenti, tutto sommato."

"E poi Nyssa è stata involontariamente coinvolta..." Disse Thea e Nyssa stessa, voltatasi, rivelò farina e un po' di tuorlo sul lato destro del viso.

"Vi faccio arrosto, mocciose!" Avanzó Mick, puntando contro le piccole la sua pistola.

"Scommetto che hanno iniziato loro... Giusto?" Chiese Quentin.

"Ehm... Si..." Rispose Ava.

"SARA, LAUREL, PIANTATELA!!" Gridò proprio Quentin e le piccole si fermarono subito, con le due in questione che si misero a piangere.

"Oddio... Non ci credo..."

"Sono sconvolta quanto te." Disse Dinah, fissando Ava e le piccole.

"Hanno sempre fatto così... E anche lei, pur non essendo la mia Laurel, la rispecchia!"

"Per Zari non posso parlare, non so come fosse, da piccola... Ma Kara, come avete visto, ha il vizio di sedersi in cucina per ricevere qualcosa da mangiare."

"Venite, vi riporto a fare il bagno." Offrí Thea, ma le bimbe non la seguirono.

Laurel e Sara si stavano calmando, Zari stava mettendo della farina anche sul viso di Amaya e Kara prese un pezzetto di impasto e lo porse a Lena, dandole un bacio sulla guancia.

Proseguirono con ciò che stavano facendo per una buona mezz'ora, poi Nyssa decretó che tutte le torte erano belle e le piccole, felici, andarono finalmente con Thea a fare il bagno.

"Dai, non sono venute proprio male..."

"Loro si sono divertite più di noi!"

"Siete state brave." Sorrise Eliza "Domani torneranno all'asilo, ma le avete rese molto felici!"

Le quattro Omega sorrisero, poi qualcuno aprì la porta di casa con veemenza ed entrò Talia "Non eri andata a dormire?" Chiese Lena.

"Si, ma i miei sensi sono sempre all'erta e... Ho trovato questi due fuori dal cancello!"

"Onore ai tuoi sensi, ma loro due lavorano al DEO con Alex." Disse Eliza.

Allora Talia liberò Winn e Brainy, che si misero in piedi "Grazie, Eliza!" Avanzó il primo.

"Perché siete qui?"

"Ray Palmer e Martin Stein hanno mandato un messaggio dalla Waverider..."

"Pensano di aver trovato il modo per farle tornare adulte!"

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Capitolo 16
*** Fail. ***


Le piccole, una volta fatto il bagno e messo il pigiama, vennero portate da Winn e Brainy al DEO, assieme a tutti gli altri, accompagnati da Alex e Maggie, che si era offerta.

Una volta lì, videro la Waverider parcheggiata dietro all'imponente struttura che era il DEO e vi salirono a bordo "Benvenute, signorine!" Disse Martin, gentile come sempre.

"Venite in laboratorio..." Offrí Ray, o Yay, come lo avevano ribattezzato le piccole, mentre Martin era Attin.

"Abbiamo studiato un composto che non crea assuefazione e speriamo davvero che funzioni!"

Le bimbe vennero fatte stendere su quattro lettini e la rispettiva fiamma era accanto a loro per consolarle, visto che avevano paura degli aghi.

A convincerle ci pensarono dei dolci bacetti sulle guance "Avete già capito che sono delle ruffiane di prima categoria... I miei complimenti!" Se la rise Quentin.

"Fermati, Kara, non riusciamo a metterti l'ago..." Tentò Jacks, visto che la piccola Kryptoniana era intenta a fare le fusa a Lena, tanto le erano piaciuti i bacetti.

"Dopo te ne do altri, ma ora ascolta Jacks, ok?"

"Kei!" Sorrise la bimba.

Ray iniettó poi loro il composto preparato da lui e Martin "E ora?" Chiese Thea.

"Ora non ci resta che aspettare..."

"Se siete stanche andate pure... Resto io." Offrí Nyssa.

"Resto anch'io." Aggiunse Thea.

"Ed io!" Se ne uscì Alex.

Alla fine restarono tutti, anche se Ray, Martin e Jacks si allontanarono con Lena, Winn e Brainy, così da controllare insieme il composto ed analizzarlo "Speriamo abbia funzionato!"

"Speriamo..."

Passarono forse un paio d'ore e tutti andarono in infermeria per vedere se il composto aveva funzionato, ove le piccole si erano addormentate, tanto su di loro vegliava Gideon, l'AI della Waverider "Gideon, come stanno le bambine?"

"Dormono tranquille, dottor Stein. Ma il composto non sembra aver funzionato."

Tutti sospirarono, pieni di sconforto, ma sapevano che era una possibilità concreta "Gideon, posso farti una richiesta?"

"Certamente, Miss Luthor."

"Possiamo contare anche sul tuo aiuto?" Tentò la mora Omega.

"Sarò ben felice di aiutare."

"Ottimo!" Sorrise Ray "Beh, potevamo chiederglielo dall'inizio..."

"Colpa tua, Bei Capelli!" Borbottó Mick, attaccato alla quinta birra.

"Intanto facciamo loro un prelievo di sangue e lo analizzeremo di nuovo... Ne manderemo un campione al DEO, così avremo l'aiuto di tutti!" Disse Martin ed ognuno annuì, poi si mise all'opera e fece il prelievo alle bimbe.

Zari, però, sentita la puntura, si svegliò di colpo e pianse "Miss Tomaz non ama le iniezioni!" Disse Gideon.

"Shhh, ci sono io..." Rispose subito Amaya, prendendola in braccio per cullarla.

"Miss Tomaz è anche una mammona!" Rivelò Gideon "Così come Miss Danvers ed il Capitano Lance! Invece l'altra Miss Lance è attratta solo da Miss Drake."

"Qualcosa avevamo capito... Ma sono informazioni che tornano sempre utili!" Sorrise Ava.

A seguito del pianto di Zari, anche le altre bimbe si erano svegliate e singhiozzavano, stropicciandosi gli occhi "Bioss!"

Tutti guardarono Kara, che era la sola a non piangere "Non credo abbia mai pianto in vita sua, da piccola... Giusto?" Chiese Thea.

Eliza sorrise, inginocchiandosi innanzi alla sua piccola, che subito sorrise "Mai... È sempre stata una bambina forte!"

"Bioss mami."

"Andate pure in sala ristoro... Col falsificatore potrete avere tutte le brioches che volete!" Disse Gideon.

"Vi ci porto io, così prendo un'altra birra!" Ringhió Mick e tutte lo seguirono, Kara in primis.

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Capitolo 17
*** Uniti. ***


Le piccole, ciascuna con una brioches in mano, vennero portate a fare un giro turistico della Waverider, con Gideon che faceva a tutti da Cicerone anche se, ovviamente, Ava ed Amaya sapevano bene ove fossero.

"Pappa!"

"Ma sa dire altro o solo questo?" Chiese Jacks.

"Da piccola cercava spesso solo il cibo, perché non sapeva la lingua... Poi, quando ha imparato, ovviamente ha iniziato a parlare normalmente, pian piano!" Rispose Eliza.

"Io beee Eena!"

"Credo abbia detto che ti vuole bene." Sorrise Nora, fissando Lena.

La mora sorrise innanzi agli occhioni ed al sorriso radioso della bionda "Anch'io ti voglio bene!"

"Io pposa lei!"

"Ullallà! La piccola ha le idee chiare." Disse Ray, gioviale come sempre.

Lena, rossissima, riuscì a mettersi in ginocchio e fissò Kara, che continuava a sorriderle "Ti sposo solo quando tornerai adulta!" Ammise ed il sorriso della bimba divenne più ampio.

"Beh, se la sposi adesso ti sbattono dentro!" Ringhió Mick e tutti lo fissarono "Che c'è? Dalle volte che sono stato dentro, ho imparato anche i tipi di reato!"

"Sorprendente, Mister Rory!" Disse Martin, con un mezzo sorriso.

Entrati in cucina, trovarono Gary Green, che lavorava con Ava al Time Bureau "Agente Sharpe! Bentornata e... Wow..." Sussurró, notando Lena.

"A cuccia, Gary!" Lo beccó Ava "È impegnata, non è roba per te."

"Si si si, io intendevo solo..."

"Eei mia!" Avanzó Kara, parandosi innanzi a Lena "Io pposa lei, no te!"

Lui si sistemó gli occhiali "Prego?"

"Lei, ecco... In vesti adulte, è Supergirl!" Disse Constantine.

"Oh... OH!"

"Io ooppe ullo te se tu oocca eei!"

La frase, nonostante il linguaggio difficoltoso di Kara, fu ben comprensibile a tutti "Kara! Non si dicono queste cose, signorina." La sgridó Eliza, severa e la piccola si scusó subito con Gary.

"No oopa ua..." Intervenne Zari "Oroo gaddavano fimm!" Disse, indicando Mick e Talia.

"Un film?" Chiese Amaya.

"Shi! E diceano atte paoacce!"

"Siete dei pessimi baby-sitter!" Ammise Martin, con ovvietà "Ai bambini si fanno vedere i documentari sulla natura, sugli animali... Non si fanno sentire parolacce da chissà quale film."

"Stasera guarderete con loro un bel documentario! O niente cena e solo faccende domestiche per una settimana." Minacció Quentin.

I due deglutirono, temendo le faccende e Mick di restare senza birra "Ok." Risposero insieme.

Si sedettero tutti al tavolo e le piccole sul divano "Pappa!" Esclamò felice Kara, quando vide le due croissant che Eliza le stava portando "Accie!"

"Di nulla tesoro."

Mentre le piccole mangiavano, gli adulti competenti si confrontavano sulla possibile cura per farle tornare adulte, ma non sembravano raggiungere una valida idea, con le molte teorie campate in aria.

Finché a Lena e Martin non venne un'idea comune.

"E se usassimo il DNA di quell'alieno?"

"Mah, potrebbe funzionare..."

"Scrivo a Brainy di prenderne un campione!" Disse Alex, ma la risposta che ricevette qualche minuto dopo non le fece piacere "Cavolo..."

"Che è successo?"

"L'alieno si è suicidato mordendosi la lingua..."

"Chiedi di estrarre comunque il DNA, possiamo tentare..."

"Speriamo vada bene o la cosa sarà parecchio complicata..."

"Perché?" Chiese Nyssa.

"Il pianeta Aork è stato distrutto e la popolazione rimanente vive su un pianeta sconosciuto..."

I presenti sospirarono o chiusero gli occhi "Accidenti!" Se ne uscì Dinah.

Anche Ava, Amaya e Lena erano disperate quanto lei, ma ottennero un conforto speciale.

Infatti Laurel era subito andata ad abbracciare Dinah e Zari aveva fatto lo stesso con Amaya, Sara aveva dato un bacio sulla guancia ad Ava e Kara sorrideva a Lena "Io aatto beee te eppre!" Disse, accarezzandole la mano con la sua manina.

E non vi fu incoraggiamento più bello, più sentito, per le ragazze e per tutti i presenti.

"Uniti ce la faremo!" Se ne uscì Ray.

"Uniti!!" Esclamarono in risposta tutti gli altri.

"È da molto che sognavo di dirlo!"

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Capitolo 18
*** So sweet. ***


Brainy riuscì ad estrarre il DNA dall'alieno, nonostante fosse morto e lo consegnò direttamente a Martin e Ray, i quali avevano deciso di lavorare da soli alla cura, assieme a Winn, che si sarebbe unito momentaneamente alle Leggende.

I tre avevano deciso di non disturbare Lena se non per estrema necessità, visto che lei badava già a Kara.

Il gruppetto, dopo aver pranzato, si stava rilassando in piscina e, mentre Laurel, Zari e Sara si erano addormentate sul dondolo, Kara si era appisolata sul gonfiabile a forma di cigno "Non si scotterà?"

"No... È molto resistente!"

"I suoi poteri comprendono anche resistenza alle ustioni?"

"Si... Oltre ad avere una salute di ferro, non si è mai scottata. E d'inverno non le sono mai venuti i geloni alle mani."

"Quanto avrei voluto nascere sul suo pianeta!" Disse Mick, mentre si imbottiva di crema solare.

Nel girarsi, però, la piccola cadde in acqua e Lena si tuffó subito, per aiutarla e, dopo averla ripescata, la stese sul gonfiabile "Kara! Kara, mi senti?" Tentò, chiamandola.

"Sta bene?" Chiese Amaya, che l'aveva raggiunta.

La piccola aprí gli occhi, stropicciandoli con la manina "Eena... Io tacca..."

"Sei caduta in acqua... Stai bene?"

Kara focalizzó lo sguardo sulla mora "Io cautta... Tu aiutata?"

"Si... E mi sono spaventata!"

La bimba abbracciò d'istinto Lena e le fece le fusa "Accie." Sussurró, dandole poi un bacetto sulla guancia.

Lena, però, venne colta da una profonda tristezza e cercò di non darlo a vedere "O-Ok, ehm... Rimani qui e divertiti... Torno subito."

La piccola annuì e Lena nuotó verso la riva, uscì dalla piscina ed entrò in casa, ove si sedette al tavolo.

"Va tutto bene?" Chiese Thea, entrando a sua volta.

"Io... Si..." "Non si direbbe."

Lena prese un respiro profondo "E se non riuscissimo a farle tornare adulte? Io non sopporterei una vita senza Kara! Cioè, senza la lei adulta."

"Tu la ami, vero?"

"Moltissimo! E... E vorrei averglielo detto..." Rispose, singhiozzando.

"Vedrai che Palmer, il Professore e Winn ce la faranno, a trovare quel maledetto antidoto!"

Lena annuì, poco convinta, poi arrivò Kara, di corsa "Eena!"

L'Omega cercò di asciugarsi gli occhi e forzó un sorriso alla piccola "Dimmi... Vuoi fare un gioco?"

Kara tirò indietro la sedia accanto a Lena e vi salì "Tu piagge!"

"I-Io... Io non..."

"Ppetta!"

La piccola saltò giù e corse fuori di casa, senza usare la super velocità, lasciando di stucco Lena e Thea "Chissà cos'ha in mente..."

"Non saprei..."

"È un vero terremoto! Chissà come facevano Eliza e suo marito, quando Kara era piccola per davvero..."

"Sono ottimi genitori, non sarà stato troppo difficile."

Kara ritornò poco dopo con una mano nascosta dietro la schiena e salí di nuovo sulla sedia "Cudi occi!"

Lena obbedí e Kara sorrise, poi mostrò anche a Thea ciò che teneva in mano "Glieli facciamo aprire?"

La piccola annuì a Thea "Appi!"

La mora obbedí e vide che Kara le stava porgendo una rosa rossa e le sorrideva "È... Per me?"

"Pette!" Sorrise la piccola e Lena prese il fiore.

"È bellissimo! E che profumo." Disse la mora, ma Kara non sembrava ancora soddisfatta.

La piccola Alpha posò le manine sul viso di Lena "Tu no piagge! Molto beaa se no piagge... E io ama te Eena! Io seppe ama te." Disse, dandole un piccolo bacio.

Quel contatto, tanto semplice, significó più di ogni altro, per Lena.

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Capitolo 19
*** Tienimi Per Mano. ***


Il giorno dopo, le piccole si svegliarono piuttosto tardi, visto che era Domenica, così come Mick, anche se costui era reduce da una sbronza potente.

"Buongiorno..."

"Buongiorno Thea! Sembri stanca..."

"Oh no, ehm..."

"Notte di fuoco?" Chiese allora Ava, sorridendole con malizia.

Thea arrossí un poco "Ehm... Forse..."

"Raccontaci tutto, finché le bambine sono in bagno con Quentin ed Amaya." Esortó Maggie Sawyer, la ragazza di Alex, arrivata con costei per uno scopo ben preciso.

"Vado a fare la doccia!"

Pochi minuti e le piccole scesero in soggiorno con Quentin ed Amaya, tutte in maglietta e calzoncini "Aexx!"

"Ciao, Kara!" Sorrise la rossa, abbracciandola e dandole un bacetto sulla guancia destra.

"Alex e Maggie sono venute a trovarvi e ci hanno dato una bella notizia..."

Le piccole prestarono alle due la loro totale attenzione ed Alex si alzò "C'è l'inaugurazione di un parco dei divertimenti! Che ne dite di andare?"

Le quattro piccole Alpha balzarono in piedi, tutte felici, con Kara che andò poi da Eliza "Pappa!"

La donna sorrise e diede due croissant a Kara che, tutta contenta, si sedette al tavolo per mangiare e la stessa Eliza si mise a preparare dei tramezzini e tagliò della frutta a pezzetti, mettendoli in tre diversi contenitori di plastica e poi il tutto in uno zaino, assieme a tre bottigliette d'acqua.

Quando Kara ebbe finito, il gruppetto prese ed uscì, salendo su un pullmino anni Ottanta preso a noleggio da Jeremiah, con le bimbe che non vedevano l'ora di essere a destinazione.

Una volta in città, Jeremiah parcheggió il mezzo in uno dei pochi posti trovati liberi e le bimbe guardarono l'ingresso del parco con occhi pieni di meraviglia.

"Entriamo?" Chiese Ava e le bimbe alzarono le manine, tutte contente.

Maggie prese i biglietti, quindi il gruppetto entrò nel parco dei divertimenti "Giotta!!" Avanzó Sara.

"Ok... Quella sembra piuttosto tranquilla." Disse Quentin.

Peccato però che la cosiddetta tranquillità per le bimbe voleva dire giostre simili alle montagne russe, finché non arrivarono proprio in vista delle montagne russe vere e proprie "Finalmente si ragiona!" Se ne uscì Talia.

"Quettin! Uelle!" Indicò Zari.

"Spiacente, tesori, ma io lì non ci salgo!"

"Ci vengo io!" Ringhió Mick.

"Ed io." Aggiunse Talia.

"Vi prego... Qualcuno sano di mente che salga con loro?" Chiese Quentin e furono Dinah, Amaya, Nyssa e Thea, a farsi avanti.

Sulle montagne russe, le piccole di divertirono come matte anche se, una volta scese, solo Kara era in piena forma, le altre sembravano un po' scombussolate.

"Adesso andiamo in un'area pic-nic a riposare, ok?" Chiese Eliza e, pian piano, ne raggiunsero una.

Lena si stava divertendo, ma sembrava persa nei suoi pensieri e Kara se ne accorse, così andò a dire qualcosa all'orecchio sinistro di Jeremiah e costui sorrise, allontanandosi con lei.

Ritornarono pochi minuti dopo e la bimba si avvicinò alla mora "Eena!"

L'Omega le concesse la totale attenzione alla bionda che, tutta sorridente, le stava porgendo un cono col gelato alla crema "Questo..."

"Tu tritte, così io pottato geaato chemma... Tuo peffeito!"

A quel punto Lena sorrise e prese il gelato, per la gioia di Kara, che ricevette poi da Eliza due tramezzini e una bottiglietta d'acqua "Posso chiederti una cosa?"

Kara fissò Lena "Chiede!"

"Tienimi per mano... Non smettere mai, di farlo. Mi sento al sicuro se so che sei al mio fianco!"

La bionda prese subito la mano di Lena tra le proprie e le regalò il suo più bel sorriso "Io tiene seppe! Io pometto."

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Capitolo 20
*** Dreams... ***


L'indomani, Eliza e Jeremiah notarono che Lena, Amaya, Dinah ed Ava erano già sveglie e stavano in giardino, o meglio, in piscina.

"Buongiorno!" Le salutò Eliza e tutte risposero "Tutto bene?"

"Si... Stiamo bene!"

"Sarà, ma non me la raccontate giusta..."

La donna entrò in casa e fu Thea ad uscire "Eccovi! Posso unirmi a voi?"

"Certo."

"Come mai siete qui?"

Le quattro si guardarono in faccia "Ecco..."

"Oddio... Siete entrate nel periodo del calore?"

"No no, ma... Ecco... Abbiamo fatto tutte dei sogni piuttosto... Hot!"

Thea sgranó gli occhi "Wow! Ehm... Cioè, adesso servirebbe proprio Felicity con la sua curiosità e i consigli vari..."

"Posso immaginare!" Sorrise Dinah.

"Embè? Volete raccontarli?"

"Veramente..." Iniziò Ava "Bene o male abbiamo sognato tutte la stessa cosa, ma con una compagna diversa ovviamente."

"Ok..."

"Le mani di Sara..."

"Quelle di Zari..."

"La bocca di Laurel..."

"E la forza di Kara, con cui mi ha..."

"Ok, stop! Io vado a controllare le bambine... Non posso sentire queste cose alle otto del mattino!"

La castana avvolse l'asciugamano alla vita e rientrò in casa, salendo le scale per entrare in bagno, decisa a farsi la doccia "Ehilà! Buonshorno." Disse Talia, mentre si lavava i denti.

"Buongiorno a te."

Entrò in bagno anche Nyssa, proprio nel momento in cui Talia uscì e Thea preparó shampoo e bagnoschiuma dopo aver aperto l'acqua della doccia.

L'Omega s'infiló sotto il getto d'acqua, cercando di rilassarsi, quando sentí due mani forti e gentili sulle sue spalle "Sei tesa... Rilassati..."

"Si..." Sussurrò la ragazza, poggiandosi a Nyssa "Sapessi cosa mi stavano raccontando Lena, Ava, Dinah e Amaya..."

"Sul serio?" Chiese la mora, sorridendo appena, baciando l'orecchio dell'altra "Cos'hanno sognato? Di essere in intimità con Kara, Sara, Laurel e Zari?"

"E non solo!" Ammise Thea, voltandosi nell'abbraccio dell'altra "Sono fuggita in casa, letteralmente."

Nyssa rise divertita, poi sollevò il mento di Thea con due dita e la baciò dolcemente, finché dei colpi sulla porta non le riportarono alla realtà "È meglio che mi lavi i denti, così non penserà male, chiunque sia."

Thea annuì e, dopo un altro bacio, Nyssa uscì dalla doccia, prese uno spazzolino, vi mise su il dentifricio e lo mise in bocca, poi aprí la porta, facendo entrare Quentin con le bimbe "Boggionno!" Salutarono le piccole, anche se Kara si stropicciava gli occhietti.

"Buongiorno, piccole." Sorrise la mora "Kara, hai ancora sonno?"

La bimba annuì, quindi Nyssa riprese a lavarsi i denti, mentre Quentin e le piccole andarono alla vasca.

Pochi minuti e tutti uscirono dal bagno, Thea per ultima, con Laurel che, una volta scese in soggiorno, si lanciò contro Talia, la quale stava annusando Dinah "Tu... Mocciosa!"

"Tu no tocca lei!" Ringhió la piccola "Lei mia!"

"Devi metterti in testa che io faccio quello che voglio." Ribadí Talia.

"Noi punisce te!" Avanzó Laurel e, ad un suo cenno, le altre tre bambine la spinsero in piscina.

O meglio, vi caddero tutte dentro.

"Mocciose maledette!"

Talia fece per colpirle, ma Nyssa fermò la sorella "Lasciale stare."

L'altra se ne andò, borbottando, ma altro attirò l'attenzione generale, mentre Nyssa riportò al bordo le bimbe, sgridate da Quentin ed Eliza.

Era infatti scattato l'allarme sul lato destro della villa e tutti si prepararono ad un'eventuale scontro.

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Capitolo 21
*** Attacco. ***


Giunti sul lato destro della villa, i nostri videro quattro alieni e un gruppetto di malviventi "Qui ci sono nascosti gli Eroi... Gente vigliacca, ma che ha una bella taglia sulla testa. Nel nostro mondo valgono oro, quindi... Radiamo al suolo questo posto e catturiamo tutti vivi!" Avanzó uno di loro e tutti gridarono.

"Hai delle armi qui?" Chiese Quentin.

Lena annuì "Ho un intero arsenale!" Rispose, allontanandosi con l'uomo, Dinah e Ava.

Invece Eliza rimase al sicuro con le bimbe, mentre prendeva il telefono per chiamare Alex "Mamma... Dimmi. Tutto bene?"

"No, tesoro... Siamo sotto attacco!"

"Come??" Chiese, balzando in piedi dalla sua postazione al DEO "Ti mando subito qualcuno, resta al sicuro!"

La donna lo promise e poi riattaccó, mettendo al riparo le piccole in cucina "Qui siete al sicuro, ok? Siate brave e non fate rumore."

Le bimbe annuirono, poi arrivò Quentin con un giubbotto antiproiettile "Tieni, mettilo."

"Ok... Non sapevo ne avessimo!"

"Siamo in casa di una Luthor... C'è un rifugio interrato, pieno di armi!"

"Capisco... Sarà meglio tenerlo sempre ben chiuso quando non serve!"

"Già. Anche perché, con loro, ho paura di scoprire cosa potrebbero combinare lì dentro..."

"Semplice." Ringhió Mick, arrivando alle loro spalle "O uccidono Talia o fanno saltare la casa con noi dentro!"

"Vero... Su, usciamo! Sii prudente." Disse ed Eliza annuì, poi i due se ne andarono, tornando sul lato est.

Lì tutti stavano combattendo, compresi Alex, Imra e Mon, arrivati per occuparsi degli alieni.

Nessuno usò i propri poteri con i malviventi, limitandosi a combattere o sparare, mentre il discorso era diverso per gli alieni.

Uno dei malviventi riuscì ad entrare in casa ed Eliza, non appena il tale diede le spalle alla porta della cucina, la donna la spalancó e colpí il tizio con una padella alla nuca "Maledetta..."

"Ehi, tu! Non toccarla!" Avanzó Mick, che stava cercando il tizio, dopo che si era allontanato e gli tirò un pugno al viso, tramortendolo.

"Grazie, Mick!"

"Di nulla, mamma Danvers! E... Bel colpo." Rispose lui e la donna sorrise.

Arrivarono poi Alex, Lena, che era rimasta di guardia al rifugio con le armi, Dinah, Ava e Amaya "Mamma! Tutto ok? Le bambine?"

"Beh, direi che stanno bene..."

"Alla faccia nostra che eravamo fuori a fare il nostro dovere..." Se ne uscì Ava e tutte videro le piccole sedute in cerchio sul pavimento innanzi al frigo, lasciato aperto, intente a bere e mangiare, oltre che schizzarsi in faccia ketchup e altre salette in tubetto, con un getto di maionese che colpí Amaya sul naso e quasi Dinah.

Fu Alex a sgridarle e le bimbe se la diedero a gambe, con la rossa stessa che le portò di sopra e Quentin le raggiunse poi, così da fare loro il bagno, visto che si erano sporcate, permettendo alla ragazza di andarsene, dopo aver salutato la madre e le altre.

"Che disastro... Sarà meglio ripulire." Disse Nyssa così, aiutata da Thea, Mick e Amaya, si mise all'opera.

"Sono state molto intraprendenti... Si sono procurate il cibo da sole!"

"C'è solo un problema..." Osservò Ava.

"E sarebbe?" Chiese Mick.

"Se ho ben capito, Kara mangia parecchio, come da caratteristica dei Kryptoniani... Giusto?"

"Giusto." Rispose Thea.

"Penso di aver capito..." Avanzó Lena.

"Anch'io." Aggiunse Eliza.

"Cosa avete capito?"

"Beh, semplicemente... Se Kara impara ad aprire il frigo e prendersi il cibo da sola, ogni giorno dovremo andare a fare la spesa!"

"Fortuna che non abbiamo problemi di denaro..." Disse Talia, fissando Lena.

"A proposito di spesa..." Se ne uscì proprio la mora, prendendo dal portafoglio trecento Dollari in contanti "Chi se la sente di andare?"

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Capitolo 22
*** Febbre. ***


Il mattino seguente, le piccole furono le prime a svegliarsi e corsero nella stanza in cui dormivano, su letti separati, Eliza e Quentin, saltando su di essi.

"Bimbe... Cosa succede?"

"Kara cotta!"

La donna sgranó gli occhi e uscì dal letto, correndo in camera delle bimbe e, avvicinatasi al letto di Kara, le toccò la fronte "Ha la febbre?" Chiese Quentin.

"Si e non capisco come sia possibile... I Kryptoniani non si ammalano mai."

"Magari uno dei tizi di ieri ha fatto qualcosa... Dopotutto c'è un motivo, se si è allontanato dagli altri..."

"Si... Sarà meglio sentire Alex!"

Allora Eliza le scrisse e pensò anche di mandare un messaggio a Clark, per sapere se esisteva un qualche farmaco, ma trovava la cosa difficile.

"Che succede?" Domandò Lena, arrivando con le altre ragazze.

"Pesti!" Lamentarono Mick e Talia "Svegliare la gente saltando sul letto..."

"A te è andata di lusso... A me una è inciampata sulle coperte e ti lascio immaginare dove sia atterrata..."

Lena si era seduta sul lato destro del letto di Kara e le carezzava i capelli "Kara... Mi senti?"

"Eena..." Disse piano la piccola, tossendo poi, con la manina sulla bocca, come Eliza aveva insegnato alle altre tre piccole.

"Tranquilla, ok? Ci prenderemo cura di te..."

Dopo mezz'ora, durante la quale Quentin aveva preparato la colazione per tutti, arrivò Alex "Come sta?"

"Ha la febbre alta..."

"Clark mi ha detto che non esistono farmaci... Però ricorda che Lex gli fece una cosa simile qualche anno fa..."

"Il tizio entrato in casa, infatti, ha detto che un tizio ha pagato lui e gli altri per venire qui e distrarre tutti mentre lui spruzzava il virus dell'influenza mischiato alla Kryptonite..."

"Era nebulizzato e Kara l'ha inalato..." Disse Ava.

"Ho un rilevatore di Kryptonite..." Rivelò Lena "Prima cercherò di creare una soluzione che la contrasti e distrugga, poi userò il rilevatore e la spruzzeró!"

"Vuoi che ti mandi Winn o Brainy?"

"Chi vuoi tu..." Disse Lena "Non posso immaginare Kara ridotta così..."

"Starà meglio presto!"

"Intanto propongo di portarla al DEO e metterla sotto le lampade al sole giallo..." Avanzó Alex, andando a prendere la sorella di sopra.

Prima che andasse via, però, Lena si avvicinò e diede un bacio sulla fronte della piccola "Rimettiti presto." Sussurró, facendole una lieve carezza.

Alex se ne andò e le tre piccole sembravano essere divenute tristi per l'assenza di Kara.

"Che ne dite se andiamo a farci un bel bagno e poi sulle giostre?"

"Su giotte con Kara! A lei piace."

"Ok, umm... Allora se andassimo a fare un giro a cavallo?"

"Con Kara a cavaoo!"

"Mi arrendo!" Disse Thea.

"Non scoraggiarti... Penso che non vogliano fare nulla senza Kara... Si sono affezionate l'una all'altra..."

Thea annuì "Allora andiamo a fare una passeggiata? Così vediamo se c'è un bel posto in cui potremo portare anche Kara, quando starà meglio."

Allora le tre bimbe annuirono e Thea le portò di sopra, ma Laurel si fermò a metà scala, avendo visto Talia in giardino, vicina a Dinah.

Scese le scale, uscì e saltò sulle spalle della mora, finendo con lei in piscina "Maledetta mocciosa!"

"Te lo dicevo, di lasciarmi in pace..." Se ne uscì Dinah "Vieni, Laurel... Vai di sopra, così poi andiamo a passeggiare!"

La bimba, un po' a fatica, tornò al bordo e Dinah la prese per le manine, tirandola fuori, così la biondina corse di sopra.

Per loro sarebbe stato difficile non avere lì Kara, ma le ragazze avrebbero fatto di tutto per farle distrarre.

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Capitolo 23
*** Tornare a casa. ***


Passó una settimana e Lena, dopo aver costruito il rilevatore di Kryptonite assieme a Brainy, scoprí che il tizio l'aveva spruzzata accanto alla porta della cucina, quindi spruzzó una soluzione nebulizzata creata sempre da lei che la neutralizzó.

Alex, il giorno prima, aveva detto che avrebbe riportato Kara dopo colazione e le tre piccole erano incollate alla finestra ad aspettarla.

E scattarono in piedi quando videro il SUV scuro di Alex, che parcheggió e poi scese, fece il giro e slacció la cintura di sicurezza a Kara, prendendola in braccio ed avviandosi verso la villa.

Tutti uscirono ad aspettarla ed ognuno fu felice di vederla arrivare col suo bellissimo sorriso, gli occhioni vispi e due croissant in mano.

Se possibile, il suo sorriso divenne più grande quando vide uscire Lena e molló le croissant, prese da Alex prima che cadessero a terra.

La piccola si alzò in volo e si diresse verso Lena, che l'accolse a braccia aperte, stringendola a sé quando la bionda si attaccò letteralmente a lei. Lena si commosse e le sfuggí qualche lacrima "Mi sei mancata tanto, sai?"

"Tu maccatta me!" Sorrise la bimba, facendole le fusa e la mora le accettò più che volentieri.

Poi Lena la mise giù e le altre tre le saltarono letteralmente addosso, felici di riaverla a casa e la presero per i piedi, tirandola in piscina con loro.

"Sono proprio sceme..." Disse Talia "Che senso ha avuto tirarla in piscina se poi ci sono finite dentro a loro volta??"

"Senza offesa, ma tu corteggi con insistenza una ragazza che non ti ama e le sceme sono loro?" Avanzó Quentin, trovando la cosa divertente.

"Uno a zero per lo sbirro." Disse Mick, sorseggiando la sua birra.

"Tu taci!"

Thea ripescó le bimbe, che continuavano a ridere felici "Che ne dite di andare ad asciugarvi e vestirvi? Così poi portiamo Kara al posto che abbiamo trovato ieri."

Allora le piccole andarono in casa con lei e Kara rimase lì, visto che Alex aveva un cambio d'abiti per la sorella.

Quando Kara rimase in boxer, si voltò verso Lena, che si inginocchió innanzi a lei "Gadda Eena!"

"Cosa?" Chiese la mora. La piccola piegó le braccia e le mostrò i muscoli "Io foote! Quaddo io gadde, io pposa te!"

Lena arrossí molto, ma le regalò in tenero sorriso e le diede un bacetto sulla guancia destra "Non vedo l'ora che torni grande e poi... Certo che ti sposo!"

Kara si avvicinò e le circondó il collo con le braccia, tutta contenta, poi corse dalla madre "Mamma! Lei pposa!"

Eliza le sorrise e si chinò, prendendola in braccio "Sono contenta per te, tesoro!"

"Hai davvero le palle! Sono colpita."

"Il linguaggio, Talia... Bada a come parli."

La ragazza fissò Mick "Ma chi sei diventato?? Mary Poppins?"

"Fra tutti e due fate pena..." Disse Quentin "Prima mi hai dato dello sbirro... Controllati anche tu."

I due sbuffarono e rientrarono nell'attimo in cui uscivano Thea e le piccole "Su, andiamo a mostrare il nostro posto segreto a Kara... Portiamola a raccogliere le mele!"

"Io chietto Eena se pposa me e lei detto shi!!" Esclamó, tutta felice.

"Dammi il cinque." Se ne uscì Nyssa e Kara, con tutta la delicatezza del caso, lo fece.

E poi via, Thea e Nyssa se ne andarono con le piccole, che si tenevano per mano, con Amaya e Ava che si erano aggregate.

Il resto del gruppo le avrebbe raggiunte più tardi, un volta terminate le pulizie.

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Capitolo 24
*** Frutta e fiori. ***


Le ragazze avevano portato le piccole verso Ovest, in un campo ove c'erano degli alberi da frutto.

Solo che, il resto del gruppetto, dovette cercare un qualsiasi tipo di riparo, visto che le bimbe si stavano lanciando addosso i nocciolini vari, come fossero palle di neve.

"Le accoppo!" Ringhió Talia, quando un nocciolino la colpí in pieno viso.

"Tranquilla... Lasciale giocare."

"Basta schivare i noccioli!" Disse Imra, alla quale Alex aveva chiesto di restare lì come supporto extra.

"Tu sei molto veloce... La fai facile!"

Ma le piccole smisero la loro battaglia quando videro arrivare Eliza, temendo una delle sue punizioni.

E la donna, come previsto, si avvicinò loro "Fate le brave o vi tolgo la tv e i cartoni per una settimana!"

"Noooooo!!" Lamentarono assieme le quattro piccole.

"Ho un'idea... Perché non raccogliete i frutti che vi piacciono? Così facciamo delle crostate o delle mousse..."

Kara, a sentire la voce di Lena, volò verso di lei con un grande sorriso e la mora sorrise a sua volta, carezzandole i capelli biondi "Mio amooee!"

Lena di trovò ad arrossire "Me lo devi dire quando sarai tornata grande..."

"Io pometto!"

"Brava."

"Ppetta!" Disse poi la Kryptoniana, volando via.

"Dove vai??"

"Non devi allontanarti!"

"Ci penso io." Offrì Nyssa, correndo verso la direzione presa dalla bionda.

La giovane Al-Ghul la raggiunse in un campo vicino a cui erano passati per giungere in quello con gli alberi da frutto "Io no ccappata..."

"So che non sei scappata." Sorrise la mora, inginocchiandosi "Ma... Perché sei venuta qui?"

Kara puntó il dito verso il campo e Nyssa notò che c'erano molti fiori, così capí "Io ppedde fioii per Eena!"

"Posso aiutarti?"

La bionda sorrise ed annuì, tutta convinta "Tu pedde fioii per Thea!"

"Giusto... Una ciascuna!" Rispose, facendole l'occhiolino.

Insieme raccolsero qualche ranuncolo, margherite e vuole, poi Nyssa le tese la mano, che Kara strinse, tornando dagli altri, che avevano raccolto un po' di frutta.

"Eccole!" Notò Amaya.

Appena furono in vista delle altre, Kara si staccó da Nyssa e, tutta contenta, coi fiori in mano, corse verso Lena e rimase poi a fissarla, coi suoi occhioni grandi e bellissimi "Pette!"

Lena vide il mazzetto e si inginocchió "Grazie... Sono bellissimi!" Rispose, dandole un bacetto sulla guancia.

"Uffiana!" Disse Sara.

"Io no uffiana! Eena mio amooee, io ama tatto eei."

"Kara ha fatto un bel gesto, portando i fiori a Lena... Prendete esempio o non vi sposeremo!" Avanzó Ava che, ovviamente, scherzava.

E anche le altre tre andarono a cercare il campo coi fiori e Nyssa, dopo aver dato i suoi a Thea ed aver preso un bacio come ringraziamento, partí al loro inseguimento.

"Sono un quartetto di pazze!" Se ne uscì Talia, incrociando le braccia.

"No... Sono solo innamorate." Rispose Quentin.

"Torniamo a casa, il cielo si sta annuvolando..." Notò Dinah.

"Vado a dirlo a Nyssa." Offrí Imra, alzandosi in volo.

Ma, quando la ragazza ebbe raggiunto Nyssa e le piccole, costoro rifiutarono di andarsene, visto che erano decise a raccogliere fiori per la rispettiva innamorata.

"Looo no pposa noi se no pottiamo fiooi!" Disse Zari che, tra le quattro, era la più sempliciotta.

"Non vi lasciano, tranquille... Vi amano troppo!" Sorrise Nyssa e, per fortuna, riuscirono tutte a raccogliere qualche fiore prima di tornare a casa.

Appena in tempo, visto che il cielo si stava annuvolando in fretta, segno che sarebbe presto scoppiato un temporale.

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Capitolo 25
*** Importante Novità. ***


Il gruppetto tornò a casa appena in tempo, visto che si era messo a piovere piuttosto forte in meno di un'ora.

Eliza, Thea e Amaya si erano messe a preparare la cena e Quentin aveva portato le bimbe a lavarsi, assieme a Nyssa e Imra.

Tornarono in soggiorno poco dopo, visto che avevano fatto una doccia veloce, giusto in tempo per gustare la deliziosa pasta con prosciutto e formaggio preparata da Eliza.

"Bboa!" Esclamò Zari.

"Grazie!" Sorrise la donna.

"Ehi... Ma che faccia fai??" Chiese Talia, guardando Kara.

"Ha le papille gustative in pieno godimento! La capisco benissimo." Ringhió Mick.

"A Kara piace molto. Assieme alle potstickers, è il suo piatto preferito."

"Ho un'idea!" Se ne uscì di nuovo Talia "Visto il tempaccio... Perché non ci raccontiamo storie di paura?"

"Approvo!" Ammise Mick e, con lui, anche Quentin, Imra e Dinah.

La cena passò in tutta tranquillità ma, prima di iniziare a raccontarsi le storie di paura, Thea portò le piccole a fare il bagno e mettersi il pigiamino poi, finalmente, le quattro tornarono in salotto e tutte si risposero in cerchio, nel soggiorno buio, illuminato solo da due candele.

Ovviamente fu Talia ad iniziare il racconto ed i suoi obiettivi erano far spaventare Dinah, così da farla finire tra le sue braccia per consolarla e, manco a dirlo, far spaventare a morte le quattro piccole.

Solo che nessuno dei suoi obiettivi andò a segno.

Dinah, così come Mick, Ava, Amaya e persino Lena, si rivelò essere davvero abile con le storie di paura, così come Imra e Quentin.

Anche se quella specie di competizione la vinse Eliza a mani basse, visto che le piccole lanciarono un urlo acutissimo e scapparono nella loro stanza a gambe levate.

Infatti lo Stregone Antidolce che fece sparire tutti i dolcetti dal mondo le terrorizzó parecchio, visto che poi li usava anche per attirare e mangiare i bambini golosi.

Poi la parte adulta andò a prepararsi per potersi coricare ed Eliza, assieme a Nyssa e Imra, sistemó il soggiorno. Invece squilló il cellulare di Lena che, notato il nome di Ray Palmer sul display, rispose subito "Pronto? Si, sono io, ciao... Ok, bene. Beh, un indice di fallimento era prevedibile... No, come? Davvero? Ok bene, vi aspetto in mattinata. Buonanotte e grazie per l'avviso."

Eliza, quando la mora ebbe riattaccato, le si avvicinò "Tutto bene?"

"Si... Ray e Martin forse hanno scoperto l'elemento fondamentale per farle tornare adulte!"

"Sul serio? È fantastico!"

"Domattina lui e il Professor Stein verranno qui e ci spiegheranno tutto."

"Sono davvero felice! Anche se mi mancheranno molto, da bambine..."

Lena sorrise "Sono adorabili... Mancheranno a tutte. Forse tranne a Talia!"

"Già!" Accordó Eliza.

"Vado a dirlo alle altre." Disse Lena e la donna annuì.

La mora Omega raggiunse le altre tre ragazze interessate in prima persona in bagno e raccontò loro della telefonata, poi decisero di andare a dirlo anche alle bimbe.

Ma, arrivate nella loro stanza, le trovarono tutte intente a nascondere qualcosa sotto il letto matrimoniale che tutte e quattro dividevano "Cosa state facendo?"

"Nette!" Risposero insieme.

"Io ho un ottimo fiuto, non mi fregate." Avanzó Amaya.

"Ce lo dite o chiamiamo Eliza?"

Allora le bimbe, temendo una punizione, si guardarono in faccia e decisero di mostrare il tutto alla rispettiva innamorata e le quattro Omega videro parecchie merendine e cioccolatini ben nascosti.

"Così Ttegone non ubba!"

"Noi feggato lui!"

"Noi fubbe!"

"Lui seemo!" Concluse Zari.

Le quattro Omega si guardarono in faccia sconcertate, ma presto si misero tutte a ridere di gusto perché, se il tutto avrebbe funzionato, questi momenti sarebbero svaniti, restando impressi solo nella memoria.

Le chiamarono per farle sedere davanti a loro, poi Lena diede loro la notizia da poco ricevuta.

E le piccole erano assai felici all'idea di tornare adulte, perché finalmente avrebbero potuto sposare la rispettiva innamorata.

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Capitolo 26
*** Intoppo. ***


Il giorno dopo, al termine della colazione, Lena prese e chiamò Jess, la sua segretaria, così da avere la mattinata libera alla L-Corp e poi scrisse ad Alex, affinché venisse a prenderla per portarla al DEO.

Infatti Winn, Brainy e Ray le avevano scritto, perché c'era giusto un piccolo problema e lei non poteva non provare a risolverlo.

Arrivate al DEO, Lena trovò Ray, Winn e Brainy ad aspettarla "Eccoti! Quattro menti brillanti sono meglio di tre."

"Di cosa si tratta?"

"Ecco... Abbiamo scoperto che il siero falliva perché mancava una cosa fondamentale..."

"E sarebbe?"

"Il DNA di ognuna di loro mischiato ad DNA di quell'alieno che le ha rimpicciolite!" Disse Ray, gioviale come suo solito.

"Quindi ognuna deve avere il suo siero... Ho capito."

"E qui sorge il problema..." Se ne uscì Winn, grattandosi la testa.

"Sarebbe?"

Brainy mostró sul monitor un pianeta "Quello è il pianeta dal quale provengono è piuttosto lontano, dalla Terra... Molto lontano!"

"Costruiamo un portale!"

"Mi piace!" Sorrise Ray, già pronto ad aiutare Lena.

"Non è semplice... Bisogna calcolare la giusta distanza e altre variabili..."

"Fatemi sapere quali e calcolo tutto!"

"Tu rimani con Kara... Ci pensiamo noi." Disse allora Ray.

"Allora cosa l'abbiamo chiamata a fare??" Chiese Brainy.

"Sappiamo bene che, se non dovesse funzionare, c'è anche il rischio di perderle..."

Lena lo fissò subito "Come sarebbe a dire perderle??"

"È necessaria una goccia di cianuro per ciascun siero... Ma se non dovesse avvenire la reazione che ci aspettiamo, potrebbero morire."

La mora era sconvolta e capí il motivo per cui Ray le aveva chiesto di tornare a casa, così obbedí e Alex, che già era al corrente di tutto, la acconpagnó.

Arrivata a casa, non appena ebbe varcato il cancello, vide Kara in lontananza che, volando e col bellissimo sorriso dipinto sul viso, si fiondó tra le braccia "Eena!"

La mora, inconsciamente, la strinse a sé "Kara..." Sussurró, sentendo poi le manine della piccola sul viso.

"Tu piagge! No piagge, io ama te!" Tentò la bimba, non sapendo come calmare la sua amata "Acche Mmaya, Ava e Dinna piaggono!"

Allora Lena cercó di farsi forza, avendo notato gli occhi di Kara riempirsi di lacrime "Va tutto bene... Solo una brutta notizia..."

"Butta?"

"Ecco... Forse una persona a cui tengo moltissimo potrebbe morire..."

A quelle parole, Kara colpí Lena, visto che la piccola l'abbracció e le posò un lieve bacetto sulle labbra "Se io muoee, ammeno io dato bacio te! No voio moiee sezza avetti dato bacio."

"Se potessi darti un bacio vero..."

"Io so che tu ama me."

Lena sorrise e mise giù Kara, che la prese per mano e, insieme, andarono verso la casa, con la piccola che si fiondó in cucina.

Uscì qualche minuto dopo, con in mano due bignè, che Eliza aveva precedentemente preparato e ne porse uno a Lena "Per me?"

"Si!" Sorrise la bimba.

Anche Lena sorrise e andò a prendere posto sul divano, con Kara che la seguì e si sedette accanto a lei.

"Andiamo a farci un bel bagno in piscina, c'è troppa gente che piange qui dentro!" Ringhió Mick.

"Tu guadda." Disse piano Kara.

Lena le prestó la sua totale attenzione e sorrise di gusto, così come Amaya, Ava e Dinah, quando vide le quattro bimbe prendere Mick alle spalle e buttarsi con lui in piscina.

Talia se la rideva di gusto "Stavolta è toccato a te!"

"Guardati le spalle!" Disse Nyssa, spingendo la sorella maggiore in acqua e le bimbe schizzarono anche lei, facendola alterare.

Le giovani Omega fissavano le bimbe e, in questo momento, non volevano più pensare a tutte le cose negative che sarebbero potute capitare.

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Capitolo 27
*** Arksh. ***


Serví una settimana a Winn e Brainy per calcolare tutte le variabili possibili e costruire il portale che li avrebbe portati su Arksh, il pianeta dal quale provenivano quegli alieni che avevano rimpicciolito le quattro Eroine.

Tutti erano pronti a partire, da Alex ad Imra e Mon-El, senza scordare Lena e le bimbe, più le Leggende ed anche Oliver e il suo Team.

Infatti si era scoperto che quegli alieni erano una razza molto violenta e tutte le forze in campo servivano per stanare la specie giusta, visto che dovevano trovare un alieno con la pancia bianca e le corna, per avere il DNA e creare così l'antidoto.

"Allora siete pronti?" Chiese J'onn e, quando tutti annuirono, Winn e Brainy azionarono il portale e tutti lo varcarono, compreso Kal, arrivato apposta da Metropolis per aiutare la cugina e le altre amiche.

Varcato il portale, il gruppo si ritrovò su un pianeta buio, pieno di rocce e sporgenze, spuntoni e precipizi.

"Che postaccio..."

"Facciamo la massima attenzione!"

I gruppetti ed i compiti erano stati assegnati, con Ray e Lena che avevano un localizzatore di DNA, costruito da Martin usando il sangue dell'alieno che le aveva rimpicciolite, morto nelle celle del DEO e, con loro, sarebbero andati Oliver, Dinah, Martin, Jacks e Mon, per proteggerli.

Invece tutti gli altri avrebbero composto la linea di difesa avanzata, perché gli Arkshani erano si una razza violenta, ma erano anche avanzati sul piano della sorveglianza.

Infatti non ci volle molto prima che una trentina di alieni li attaccassero e, tra loro, se ne videro diversi che avevano la pancia bianca e le corna.

"Eccoli! Guardate!" Indicó Jacks.

"Prendiamo il sangue di uno di loro... Bracchiamo il primo che capita."

Allora Snart puntò la sua pistola verso le zampe di uno dei pancia bianca e riuscì a bloccarne una, ma l'essere si liberò "Ehi! Se lo brucio va bene lo stesso?"

"È meglio evitare di arrostirlo!" Disse Ray "Però se riuscite a prendergli un po' di sangue va benissimo!"

"Allora sequestriamone uno!" Gridò nuovamente Mick "Datemi una mano... Addosso!"

Con lui andarono Snart, Ava, Dinah, Amaya, Nyssa, Talia, Wild Dog e pure Oliver, ma a sorpresa furono le bimbe ad assalirlo e Kal, collaborando con Kara, riuscì a schienarlo.

"Tenetelo ben fermo!" Disse Lena e, con Ray, gli piantó una siringa nel petto e prelevó il sangue.

"Due belle siringhe... Andiamo!"

Alex premette il tasto per aprire il portale e lasciò che Lena, Ray e Martin vi entrassero per primi, poi vi seguirono tutti gli altri.

Al DEO, però, non riuscirono a chiudere il portale in tempo ed uno degli alieni lo attraversó, ma ci pensarono Oliver e Kal a sistemarlo e permettere ad alcuni Agenti di arrestarlo e portarlo in cella.

"Bene... Adesso io devo andare..." Disse Kal e tutti lo ringraziarono, col ragazzo che si soffermó su Kara.

Infatti era stato messo al corrente dell'uso del cianuro e non voleva rischiare di salutare la cugina per l'ultima volta "Azzie."

"Di nulla..." Sorrise lui, uscendo poi sul balcone del DEO e volando via.

"Adesso ci mettiamo subito al lavoro!"

E, detto questo, Ray, Martin, Lena, Winn e Brainy si chiusero in laboratorio per iniziare a lavorare all'antidoto, perché tutte non vedevano l'ora che le quattro Eroine tornassero adulte.

Ora avevano a disposizione tutto il necessario ed il lavoro poteva iniziare.

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Capitolo 28
*** Happy to be back. ***


Servirono tre giorni a Ray, Winn, Martin e Brainy per mettere a punto l'antidoto, aiutati anche da Lena.

Le Omega, però, non erano totalmente pronte a salutare le quattro Alpha, o meglio, loro da piccole.

Alex ed Imra erano andate a prenderle alla villa di Lena per portarle al DEO e permettere ai quattro di somministrare l'antidoto alle Alpha.

Però, una volta lì, le Omega dovettero lasciare le quattro bimbe, visto che la città era sotto attacco.

"Stanno andando alla L-Corp..." Disse J'onn "Lena, c'è qualcosa che potrebbe interessare dei rapinatori?"

"Si... Ho dei progetti per armi potenziate che volevo mostrare a Winn e Brainy..."

"Dove li tieni?"

"Nel caveau!"

Allora la moda venne accompagnata da Alex ed anche gli altri Eroi andarono sul posto per combattere, visto che c'erano anche sei alieni, oltre alla decina di rapinatori mascherati e armati fino ai denti.

Intanto Martin somministró l'antidoto alle quattro Alpha.

Nel mentre, sul campo di battaglia, Lena si era distaccata dagli altri per entrare nella L-Corp, scortata da Thea e J'onn, per raggiungere il caveau e lì trovarono i tizi armati.

"Bene bene... Risparmieremo l'esplosivo! Abbiamo il piacere di avere qui Miss Luthor in persona... Su, aprilo!"

"Mai."

"Ti do l'ultimo avvertimento." Disse uno dei tizi armati, ma senza scalfire la compostezza di Lena.

In strada, gli alieni erano stati catturati, tranne uno e Talia era felice di poter finalmente menare seriamente le mani.

"Ci fate divertire un po'??"

"Siamo un po' scariche..."

"Dobbiamo ritrovare il ritmo!"

Tutti si voltarono, al suono delle tre voci e le nuove arrivate erano nientemeno che Laurel, Sara e Zari, tornate adulte.

L'ultimo alieno lo presero loro e lo consegnarono a quelli del DEO. E poi erano lì, in piedi, innanzi alla rispettiva amata.

Sara corse ad abbracciare e baciare Ava, Zari fece lo stesso con Amaya, anche se con un filo in più di timidezza e, infine, Laurel baciò con ardore Dinah.

Invece, nella L-Corp, uno degli uomini, che erano stati messi KO da Thea e J'onn, non era completamente svenuto e sparó verso Lena.

"No!!"

"Stai giù, riparati!"

Ma i proiettili non colpirono Lena e si infransero contro qualcosa. O qualcuno.

Thea lo colpí nuovamente, facendolo svenire e, sorridendo, li portò via tutti, assieme a J'onn.

"Stai bene?"

Lena smise di tremare ed aprí di scatto gli occhi, sollevò il capo e pianse di gioia, quando incontrò quelli azzurri e bellissimi di Kara, che la guardavano con amore, proprio come quando era in versione mini.

"Kara... Kara, mio Dio... Allora l'antidoto ha funzionato..."

"Si! Martin ha nominato una reazione immediata e, in pochi secondi, siamo tornate tutte normali."

Lena non la fece continuare, in quanto si lanciò tra le sue braccia e si strinse a lei "Grazie..." Sussurró la bionda, abbracciandola a sua volta.

"Di nulla!"

"Ti amo. Ti amo tanto!" Ammise Kara, allontanando un poco la mora, così da guardarla negli occhi mentre lo diceva.

"Anch'io ti amo. Tantissimo!"

E, finalmente, anche loro si unirono in un bacio dolcissimo e pieno d'amore.

Finalmente le quattro Alpha erano ritornate adulte e, purtroppo, ognuna dovette ritornare a casa, sulla propria Terra e riprendere la battaglia contro il male.

Ma non si persero di vista.

E, dopo un anno, si ritrovarono in quella villa e rivissero ogni momento, assieme ai loro cuccioli, visto che, nel mentre, le quattro Omega avevano reso madri le quattro Alpha.

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