About Destiny di Nephertiti (/viewuser.php?uid=829904)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 15: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XV ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 18: *** Capitolo XVII ***
Capitolo 19: *** Capitolo XVIII ***
Capitolo 20: *** Capitolo XIX ***
Capitolo 21: *** AVVISO ***
Capitolo 1 *** Prologue ***
ABOUT
DESTINY
Prologue
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
La
prima volta che lo avevi sognato, era una fredda sera di febbraio.
Avevi
avuto una giornata pesante, a lavoro, e spiacevoli ricordi erano
riaffiorati nella
tua memoria, ricordi di un passato che volevi dimenticare, ma che
prepotente
continuava a fare ritorno.
La
tua migliore amica aveva insistito affinché usciste, ma
avevi bisogno di stare
da sola.
Sentivi
che nessuno poteva capirti.
Non
che avessi molti amici, solo (n/a).
Ma
nessuno avrebbe potuto immaginare tutto il dolore che la vita ti aveva
riservato, a partire dalla morte dei tuoi.
Avevi
mangiato una cotoletta, senza alcun contorno, e ti eri buttata sul
letto: il
lavoro prosciugava la maggior parte delle tue energie, ma non avevi
altra
scelta, se volevi vivere in modo dignitoso.
I
tuoi zii avevano fatto del loro meglio per non farti mancare nulla,
durante
l’adolescenza, ma non ti eri potuta permettere
un’università.
E
così eri finita a lavorare in un triste bar, a servire
anziani appassionati di
calcio.
D’altronde,
le partite di calcio, che venivano trasmesse quasi ogni sera, erano
l’unico
motivo per il quale qualcuno frequentava ancora quella specie di pub.
Il
tenebroso uomo con la maschera si era manifestato
all’improvviso nei tuoi
sogni, era un personaggio molto singolare: indossava un completo nero
ed era
avvolto in un mantello, per non parlare della maschera, che non
rivelava nulla
del suo viso, neppure gli occhi.
Era
sorpreso quanto te, quando vi eravate trovati faccia a faccia.
-
Chi sei?
Aveva
chiesto e, nonostante fossi un po’ spaventata, gli avevi
risposto.
-Mi
chiamo (t/n).
Lui
era rimasto in silenzio, aveva piegato il capo, come a studiarti meglio.
-
Da che pianeta vieni?
-
Pianeta… Terra?
-
Mai sentito.
La
sua affermazione ti aveva fatto sorridere, era decisamente il sogno
più
bizzarro che avessi mai avuto.
-
Chi sei tu? - Avevi replicato.
E
lui aveva dichiarato di chiamarsi Kylo Ren.
Il
nome stesso suscitava un certo timore.
Quando
ti eri svegliata, non avresti mai creduto di avere una così
fervida
immaginazione.
Ma
Kylo era comparso nuovamente nei tuoi sogni, la notte seguente e quella
successiva ancora.
L’intera
faccenda ti turbava.
Anch’egli
si chiedeva perché riuscisse a vederti nei suoi sogni.
Come
se fosse dotato di vita propria, come se anche lui fosse in grado di
sognarti a
sua volta.
Avevi
fatto delle ricerche, credendo di essere pazza, ma non avevi trovato
nulla che
spiegasse come mai, nel tuo spazio onirico, si materializzasse sempre
lui da un
paio di giorni.
Quindi
ti eri convinta che fosse solo la tua mente, a giocarti brutti scherzi,
probabilmente era un periodo stressante e quella sensazione di
solitudine aveva
creato questa sorta di amico immaginario nei tuoi sogni.
-
Certo, potevo sceglierlo meno inquietante... – avevi pensato.
Così,
quando lo avevi sognato nuovamente, avevi cercato di approfondire la
vostra
conoscenza, ma lui non sembrava incline a raccontare nulla di
sé.
Tuttavia,
non perdeva occasione nel raccogliere informazioni sul tuo conto,
deciso ad
interrompere questa specie di connessione fra voi due.
E
così gli avevi raccontato di essere nata sulla Terra, come
se lui provenisse da
un altro pianeta, e di aver vissuto con i tuoi zii, in quanto i tuoi
genitori
erano morti poco dopo la tua nascita.
Un
incidente d’auto, avevi spiegato, ma lui ignorava cosa fosse
un’automobile.
Il
fatto che avessi perso i tuoi genitori, da bambina, non sembrava averlo
toccato
minimamente, però era difficile giudicare cosa gli passasse
per la testa, con
quell’elmetto che nascondeva ogni sua espressione e, in
più, modificava la sua
voce, rendendola robotica.
Avresti
voluto chiedergli di toglierla, ma probabilmente la tua fantasia non
aveva immaginato
un vero volto, sotto quella maschera.
Kylo
Ren restava solo un ipotetico uomo dall’identità
sconosciuta.
Che
fosse un uomo si capiva dall’altezza e dalla costituzione.
Un
giorno, però, così com’era comparso,
svanì dai tuoi sogni.
Trascorsero
mesi, poi anni.
Quando
pensavi di aver dimenticato quella strana vicenda, Kylo Ren apparve
nuovamente
nella tua vita, ma non in sogno, questa volta.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente!
Da
accanita fan di Star Wars, non potevo non dedicare una fan fiction a
questo
fandom, e spero che non sarà l’ultima.
Partiamo
dal presupposto che, durante gli episodi della nuova trilogia, ho
shippato fin
da subito Kylo Ren/Ben Solo e Rey.
Capisco chi non condivide la ship, ma io ho
esclamato “finiranno insieme” sin da “Il
risveglio della Forza”.
E
non farò commenti a riguardo, soprattutto se alcuni di voi
non hanno guardato “L’ascesa
di Skywalker”.
Per
chi l’avesse guardato e avesse bisogno di parlare con
qualcuno, sentitevi liberi di
contattarmi privatamente.
Ma
torniamo alla nostra storiella che, come vi anticipavo, sarà
una Kylo Ren x
Reader. Non ci saranno spoiler, per il momento almeno,
poichè si colloca nel periodo che precede l'episodio VII.
A
chi non piacerebbe sentirsi protagonista e ricevere le attenzioni di
Kylo Ren??
È
la prima volta che scrivo un personaggio
x lettore, ma non avendo trovato molto materiale in giro, non
in italiano almeno,
ho deciso di scriverne una io stessa e ho partorito un’idea
un po’ contorta ma
interessante, almeno spero XD
Tuttavia
la vostra opinione conta molto, quindi vi prego di lasciare un
giudizio, che
sia una recensione o un messaggio privato, soprattutto a partire dal
prossimo
capitolo, poiché vorrei sapere cosa ne pensate e se ci sono
eventuali errori
grammaticali, non si sa mai.
Adesso
vi saluto, concludendo questo lunghissimo spazio autrice!
Grazie
in anticipo per chi ha letto la mia storia, a presto,
Nephy-
|
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Capitolo 2 *** Capitolo I ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
Capitolo
I
Tutti
i notiziari parlano ancora dell’accaduto, perfino le
televisioni in vendita,
nelle vetrine dei negozi, continuano a mostrare quelle navicelle venute
dallo
spazio.
Ma
ormai nessuno si sofferma più a guardare quelle
“edizioni straordinarie”.
I
giornalisti stessi erano scappati subito dopo il servizio: inizialmente
si era
parlato di alieni.
Ed
effettivamente, erano usciti strani esseri, da quella sorta di navi spaziali, completamente vestiti di
bianco.
Erano
atterrati in diverse parti del mondo e c’era voluta una
seconda occhiata per
capire che si trattava di costumi: uomini o donne, non si sapeva dire
con
certezza, che indossavano quella specie di armatura, uguale per tutti,
con una
maschera sul capo annessa.
La
gente nei dintorni, spiazzata dall’avvenimento, aveva tentato
un approccio con
questi alieni, che, in
realtà,
nell’aspetto sono molto simili agli esseri umani, se non
fosse per quei costumi
che indossano.
L’evento
straordinario era ben presto giunto alle orecchie di ogni persona nel
mondo,
attraverso le radio, internet e i notiziari.
Nessuno
di quei tizi vestiti di bianco aveva pronunciato una parola, ma quando
un
gruppo di impavidi si era avvicinato a curiosare attorno le astronavi,
quegli
altri avevano aperto il fuoco.
E
non si trattava di semplici pistole: i colpi che erano usciti dalle
loro armi,
simili a fucili, erano luminosi e letali come proiettili, se non di
più.
Così
si era generato il caos: centinaia di persone, che avevano avuto la
sfortuna di
trovarsi nelle vicinanze, erano state uccise da quelle armi
“aliene”.
I
politici a capo di ogni nazione si erano riuniti, per discutere sul da
farsi,
in una situazione così assurda e rischiosa, e alla fine
avevano deciso di
contrattaccare, ma la guerra contro gli invasori era stata breve: era
durata
solo alcune settimane, ma non per questo era stata meno devastante e
traumatica.
Milioni
di militari e civili avevano perso la vita.
I
carro armati non avevano potuto nulla contro la potenza dei cannoni
delle
navicelle.
E
poi, la tecnologia degli alieni è
di
gran lunga superiore a quella terrestre, mentre il loro
“leader” possiede doti
sovrannaturali, che hanno favorito la vittoria, impedendo perfino alle
bombe di
esplodere.
Nessuno
sa da dove siano spuntati: nei pianeti limitrofi alla Terra, non era
mai stata
registrata alcuna forma di vita.
Ma
probabilmente sono arrivati da una galassia molto lontana…
E
così è stato creato un nuovo stato, un impero,
così lo hanno definito.
La
Terra, ormai, non è altro che l’ennesimo pianeta
colonizzato dal Primo Ordine.
La
gente è stata obbligata a riprendere le attività
quotidiane, ma seguendo alcune
nuove regole imposte dal leader supremo, conosciuto come Snoke.
Chi
si è ribellato, è andato incontro alla morte.
Molti
bambini sono stati strappati alle proprie famiglie, per essere
addestrati ed entrare
a far parte delle truppe d’Assalto, vale a dire gli uomini
con l’uniforme
bianca.
***
Ancora
stenti a crederci.
Una
mattina ti sei soffermata a guardare un telegiornale, dietro la vetrina
di un
vecchio negozio di elettronica, che trasmette sempre la stessa notizia,
e hai
scosso la testa: com’è potuto accadere?
Come,
delle astronavi sbucate dal nulla, hanno conquistato la Terra?
Come
fosse un film fantascientifico anni novanta, con l’unica
differenza che gli
“alieni” sono simili agli esseri umani.
Ti
sei domandata nuovamente com’è potuto accadere,
poi hai ripreso a camminare,
diretta a lavoro.
I
semplici bar non sono stati toccati, mentre qualsiasi locale
più sofisticato è
stato costretto a chiudere.
Così
come i ristoranti di lusso, le discoteche e qualsiasi cosa considerata
troppo
pretenziosa.
Il
Primo Ordine odia gli sprechi.
Forse
non è stata una così brutta idea lavorare da Jo,
il proprietario del posto.
Almeno
adesso non ti ritrovi a casa, senza un impiego.
Una
volta dentro il bar, inizi a servire i tavoli e la tua collega ti fa
notare che
un gruppo di Stormtropper, così si chiamano i membri delle
truppe d’Assalto, sono
appena entrati nel locale.
Si
accomodano ad un tavolo e spetta a te prendere le loro ordinazioni.
Non
hanno ancora preso familiarità con il “cibo
terrestre”, così c’è chi
ordina dei
pancakes, chi dei tramezzini.
-
Loro non pagano.
T’informa
Jo.
Questo
è un incentivo in più, affinché il bar
non venga distrutto.
Annuisci
scocciata, odi sottostare a quelle creature che vi hanno rubato vite
umane e la
libertà stessa.
Poi,
una strana sensazione ti percorre la schiena, come un brutto
presentimento,
come se la temperatura sia di colpo precipitata.
Noti
gli Stormtropper scattare in piedi, sull’attenti, e ti volti
a guardare alle
tue spalle, per scoprire chi è appena giunto nel bar.
Il
tenebroso uomo mascherato,
mormora una vocina nella tua testa.
Kylo
Ren ha appena fatto il suo ingresso, col suo completo nero e quella
maschera
inquietante a coprirgli il viso.
Rimani
immobile a fissarlo, cercando di capire se sia ancora una volta la tua
immaginazione a tirarti brutti scherzi.
Ma,
considerata la reazione degli Assaltatori, balzati in piedi
all’improvviso, capisci
che non è solo frutto della tua fantasia.
Lui
si accorge di te pochi secondi dopo, punta la sua maschera sulla tua
figura e intuisci
che ti sta osservando.
I
presenti sembrano intimoriti dalla sua figura, è
più alto di quanto avresti
immaginato, te ne accorgi quando ti passa affianco, senza degnarti di
una
parola, e raggiunge i suoi compagni.
Da
come lo trattano, dev’essere un pezzo grosso, nel Primo
Ordine.
Vorresti
parlargli, hai capito che non era solo un personaggio nei tuoi sogni,
ma una
persona reale, in carne ed ossa, e per qualche strano motivo, vi
sognavate a
vicenda.
Riesci
ad origliare la sua conversazione.
-
Il leader Supremo ha dato nuove disposizioni: niente luoghi di svago.
Ripulite
questo locale.
Sgrani
gli occhi, sentendo Kylo pronunciare quegli ordini.
-
Non potete farlo! – sbotti in preda all’ira.
Sei
quasi certa che gli Stormtropper siano rimasti di stucco, lo capisci
dal modo
in cui alternano lo sguardo tra te e Kylo Ren, probabilmente nessuno si
era mai
rivolto a lui con quel tono.
Posa
i suoi occhi su di te, o almeno credi, e rimane in silenzio a fissarti.
Vorresti
aggiungere qualcosa, tipo che vi hanno già privato di tante
libertà, ma sei
paralizzata dalla paura.
-
Gli ordini del Leader Supremo non si discutono, sarà meglio
che ti faccia da
parte.
Così
dicendo, fa un cenno con la mano ai suoi sottoposti, i clienti vengono
cacciati
malamente dal bar.
La
tua collega ti affianca, è spaventata, ma tu continui a
guardare Kylo Ren
dritto nella fessura della sua maschera, così scura che non
lascia alcun spazio
all’immaginazione.
Jo
esce dalla cucina.
-
Che sta succedendo? – chiede.
Kylo spiega che è stato deciso di eliminare i luoghi
pubblici, tra cui bar,
ristoranti, centri commerciali e così via, ogni abitante
dovrà provvedere da sé
al proprio nutrimento.
-
Ma questo è il mio locale! Non avete il diritto! –
insiste il proprietario,
mentre degli Stormtropper ripuliscono la dispensa.
Jo
si avventa su uno di loro, tentando di strappargli di mano una cassa di
birre
artigianali.
-
Queste le ho fatte personalmente! Non vi lascerò portar via
nulla! –
A
quelle parole, un seccato Kylo Ren estrae un oggetto cilindrico e da
esso si
propaga una striscia luminosa: con un colpo deciso trapassa il busto
dell’uomo.
Tu
e la tua collega indietreggiate, in preda al terrore, a lei sfugge un
urlo.
Quello
che sembrava essere solo una creazione della tua mente, si è
rivelato un essere
reale e spietato.
-
Tornate a casa. – vi ordina Kylo e la tua collega non ci
pensa due volte a
raccogliere la sua borsetta e scappare via dal bar.
Sulla
soglia d’ingresso, si rende conto che tu sei ancora
lì dentro, accanto a
quell’assassino, e ti incita a seguirla fuori.
-
Perché l’hai fatto? Era innocente! –
sbotti invece, rivolgendoti a Kylo.
-
Stava intralciando il Primo Ordine.
Hai
gli occhi lucidi e tremi, ma non hai intenzione di demordere.
-
Voleva solo proteggere il suo locale!
Un
Assaltatore si avvicina a Kylo, annunciando che tutti i beni sono stati
sequestrati, ma lui non lo degna d’attenzione e resta fisso
nella tua
direzione.
-
Prendete anche lei e disfatevi del corpo.
Questo
è il suo comando, ma non elabori la frase finché
uno Stormtropper ti ammanetta
all’improvviso.
Ti
ribelli ma non puoi nulla contro di loro, ti hanno legata e ti spingono
fuori,
vi dirigete verso la navicella.
La
tua collega ti vede passare, mentre ti dimeni, e muove qualche passo
nella tua
direzione.
La
noti e scuoti il capo in dissenso: deve scappare, almeno lei che ne ha
la
possibilità.
Una
lacrima le solca il viso, sai bene cosa sta pensando, poiché
è quello che stai
pensando anche tu: cosa mi
succederà
adesso?
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente!
Vi
confesso che mi è stato difficile scrivere questo capitolo,
visto che tratta di
un’invasione del Primo Ordine sulla Terra, inizialmente era
molto più lungo e
dettagliato, spero che non risulti troppo una forzatura, ma era
necessario per
lo sviluppo della trama, vi chiedo quindi di essere clementi se non
tutto è
stato spiegato chiaramente, se
avete
qualche critica o qualche suggerimento, saranno ben accetti.
Comunque
la vera e propria storia inizia adesso, in fondo è una Kylo
Ren x Reader,
dunque le attenzioni saranno concentrate su i due personaggi principali.
Vorrei
ringraziare coloro che hanno recensito il capitolo precedente, hanno
inserito
la storia tra le preferite/seguite/ricordate e anche i lettori
silenziosi,
invito tutti a lasciare una piccola opinione, per me è
importante.
A
presto,
Nephy-
|
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Capitolo 3 *** Capitolo II ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
Capitolo
II
La
navicella su cui sali non è eccessivamente grande,
è una navetta con un’ala
centrale e due laterali.
Vieni
caricata di forza all’interno e gettata su un sedile, gli
Stormtrooper ti
liberano delle manette, mentre al tuo fianco si accomoda proprio Kylo
Ren, che
prende il comando del veivolo.
Fai
per alzarti, è rischioso, ma devi pur tentare la fuga,
tuttavia una forza
invisibile ti costringe a rimanere seduta.
Ti
guardi intorno, cercando di capire se si tratti di magia o tecnologia,
e noti
che Kylo tiene la mano destra sospesa a mezz’aria.
Che
sia dotato di… poteri?
-
Allaccia le cinture. -, ti ordina.
Senti
le braccia libere dalla morsa invisibile e, seppur riluttante, esegui
il
comando.
Sai
bene che, se ti ribellassi, Kylo ti punirebbe senza esitare.
L’astronave
si solleva, con un lieve ronzio di sottofondo, e puoi scorgere le ali
laterali
spiegarsi, così si stacca dal terreno.
L’uomo
mascherato impiega entrambe le mani per afferrare i comandi e tu
osservi gli
edifici e le case sottostanti rimpicciolirsi sempre di più.
Con
una velocità inaudita, la navicella continua a salire, oltre
le nuvole, oltre
il cielo stesso, e di colpo tutto diventa confuso: è come
trovarsi sulle
montagne russe, senti lo sbalzo di velocità inchiodarti sul
sedile.
Chiudi
gli occhi e ti aggrappi ai braccioli laterali con tutte le tue forze,
temendo
di essere sbalzata via dalla rapidità con cui vi state
muovendo.
All’improvviso
vi fermate.
-
Puoi aprire gli occhi. -, annuncia Kylo Ren e quando lo fai, ti rendi
conto di
trovarti nel bel mezzo del nulla, milioni di puntini bianchi ad
illuminare
l’oscurità.
-
Ci troviamo nello… spazio?
L’altro
non ti degna di una risposta, ma intuisci che è proprio
così.
L’idea
di trovarti così distante dalla Terra ti terrorizza.
Non
vedi alcun pianeta nei dintorni, non sapresti dire con certezza dove vi
trovate.
E
le tue conoscenze sulla galassia, si limitano alla Via Lattea, che
ospita il
sistema solare e dunque la Terra.
Non
avresti mai creduto che la vita ti avrebbe riservato questo
destino.
Credevi
di aver affrontato abbastanza, negli anni passati, e che avresti
trascorso il
tempo che ti restava lavorando da Jo.
Magari
avresti trovato un ragazzo educato e gentile, non come il tuo
precedente
fidanzato, vi sareste sposati e avreste vissuto una normalissima vita
di
coppia.
Invece
mi trovo su una fottuta
navicella spaziale, chissà dove nella Galassia, con la
compagnia di un’omicida.
Ti
trovi a pensare.
-
Dove stiamo andando? – tenti ancora una volta, non
può ignorarti per sempre,
dovrà pur cedere, e tu vuoi assolutamente sapere che cosa ti
aspetta.
-
Ti spiacerebbe rispondermi?
Ancora
il silenzio.
-
Mi hai rapita e trascinata in un punto indefinito nello spazio,
potresti almeno
degnarmi di una-
La
parole ti muoiono sulle labbra, una stretta intorno alla gola ti mozza
il
respiro.
Ti
porti le mani intorno al collo, sperando di liberarti da quella presa
soffocante.
Kylo
tiene pollice e indice vicini, come se siano quelli a strangolarti.
Quando
distende le dita, tossisci violentemente, cercando di recuperare quanto
più
ossigeno possibile.
Lo
fissi con sconcerto.
Sicuramente
ha delle doti sovrannaturali, che gli permettono di controllare le
persone, di
immobilizzarle, se lo aggrada, o di soffocarle...
Ti
domandi di cos’altro sia capace.
-
Cose che vanno oltre il limite della tua comprensione. -, annuncia,
rispondendo
ai tuoi pensieri.
Ottimo,
riesce anche a
leggere nella mente?
Ti
chiedi, soppesando la sua reazione.
Non
muove un muscolo e continua a guidare l’astronave, ma sei
certa che sia in
grado di entrare nella testa delle persone, in qualche modo.
Vorresti
aggiungere qualcosa, ma, dopo il suo gesto, tieni la bocca chiusa.
-
Se avessi voluto ucciderti, l’avrei già fatto.
Il
tono che usa, mescolato al modulatore che distorce la sua voce, ti
mette i
brividi.
E
non dubiti neppure per un istante che stia mentendo.
Basta
pensare a come ha brutalmente ucciso il povero Jo.
-
Devo studiarti.
Quella
dichiarazione ti lascia perplessa: hai timore di spiccar parola, ma
vorresti
chiedere delucidazioni a riguardo, tipo se ha intenzione di
vivisezionarti come
una rana.
Già
ti immagini, stesa su un tavolo di metallo, legata mani e piedi, pronta
per
essere aperta in due.
Kylo
Ren si decide a voltare il capo.
-
Sarebbe eccessivo perfino per me.
-
Quindi mi stai veramente leggendo nel pensiero, non ne hai il diritto!
-,
esclami, come se avessi colto un bambino a rubare caramelle.
E
lui ha quasi l’istinto di giustificarsi, prima di ricordare a
sé stesso il
ruolo che ricopre.
-
Non sono un tuo simile, dovresti rivolgerti a me con riverenza.
-
Ma sei un essere umano. -, gli fai notare.
O
almeno credi lo sia.
-
Vero e sono anche il maestro dei Cavalieri di Ren, nonché
allievo di Snoke,
quindi portami rispetto.
Non
hai la più pallida idea di chi siano questi Cavalieri di
Ren, ma conosci bene
quel nome, Snoke.
Il
Leader Supremo.
-
Adesso che atterreremo, ascolta i miei ordini o ci saranno delle
conseguenze
spiacevoli.
Ti
mette in guardia Kylo, ma tu sei troppo occupata ad osservare
un’astronave
dalle dimensioni sproporzionate e costellata di
cannoni, che
si staglia a qualche chilometro da voi, se così si
può dire, essendo sospesi
nello spazio.
-
Cos’è?
-
Ti trovi davanti uno Star Destroyer.
E
con quell’informazione, fate il vostro ingresso
all’interno dell’hangar.
***
Tu
e Kylo Ren venite accolti da un gruppo di Stormtrooper, capeggiato da
un uomo
alto, coi capelli rossi, dall’aria visibilmente seccata.
-
Già di ritorno dal nuovo pianeta? – domanda con un
pizzico di malignità.
-
Non potevo certo debellare ogni singolo luogo pubblico personalmente, ho lasciato
disposizioni a tutti gli Assaltatori sparsi sulla Terra.-, rimbecca
Kylo Ren.
Puoi
avvertire della tensione tra i due, ma ciò che ti interessa
veramente, al
momento, è capire come mai Kylo sia capitato proprio nel tuo
locale, con tanti
posti sulla Terra.
-
Ho cose più importanti di cui occuparmi, generale.
– aggiunge.
L’uomo
dai capelli rossi lancia un’occhiata nella tua direzione.
-
Come sequestrare delle terrestri?
Ti
senti chiamare in causa e lanci un’occhiata a Kylo, sperando
che, finalmente,
riveli il vero motivo per cui ti ha portata lì.
-
Sono cose che non ti riguardano.
-
Sicuramente riguarderà il Leader Supremo, quando
scoprirà che il proprio
allievo perde tempo dietro a un’insulsa-
Il
colorito pallido del viso dell’uomo, diventa rosso
all’improvviso.
Si
porta una mano al collo e intuisci immediatamente cosa gli sta
succedendo.
Gli
Stormtrooper presenti osservano la scena impassibili, tuttavia non puoi
giudicare le loro reali emozioni dietro quelle maschere.
Ma
tu sai cosa si prova ad essere soffocati da Kylo Ren.
-
È proprio con Snoke che devo conferire, so quello che
faccio. Ricorda il tuo
posto, generale Hux.
Quello
che deve chiamarsi Hux sembra al limite della sopportazione: Kylo
abbassa il
braccio e può tornare a respirare.
-
Scortate la ragazza nella cella 75.
Due
Assaltatori ti costringono a camminare, puntandoti contro le loro
pistole
laser.
Lanci
un ultimo sguardo a Kylo, che sembra ricambiare, poi si incammina in
una
direzione differente dalla tua e lo perdi di vista.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente! Innanzitutto mi scuso per aver impiegato un po’ di
tempo per aggiornare,
detto ciò ringrazio coloro che seguono la storia e
l’hanno inserita fra le
preferite/ricordate/seguite.
In
questo capitolo ho dovuto descrivere un salto nell’iperspazio
con gli occhi di
qualcuno che non ne ha mai fatto esperienze e che ignora ci sia la
possibilità
di passare velocemente da un punto dello spazio ad un altro, per cui
spero d
averlo reso al meglio.
D’altronde,
tutto ciò che accade è vissuto da una persona che
non aveva mai fatto esperienza
di navi spaziali, pistole laser e così via.
Attendo
le vostre opinioni in merito alla storia, grazie ancora per aver letto
fino a
qui, a presto.
Nephy-
|
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Capitolo 4 *** Capitolo III ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/F: Nome Fidanzato
Capitolo
III
Dopo
una lunga serie di corridoi tutti uguali, vieni portata davanti a
quella che
intuisci essere una cella.
Uno
degli Stormtrooper che ti sta scortando, inserisce un codice sul
piccolo
monitor affisso al muro.
La
porta si apre e vieni spinta, con poca grazia, all’interno
della tua nuova
“stanza”.
-
Che modi! – borbotti.
Ma
il loro atteggiamento è l’ultima delle tue
preoccupazioni.
Non
sapere cosa ti aspetta è ancora più logorante.
La
cella è praticamente spoglia, solo un letto arreda la
stanza, non esiste un
bagno e tanto meno un tavolino.
Percorri
quei pochi metri quadrati, andando avanti e indietro, cercando di
pianificare
una via di fuga.
Ma
sembra impossibile lasciare quel posto.
Anche
se riuscissi a scappare dalla cella e non farti catturare da centinaia
di
Assaltatori, come riusciresti a tornare sulla Terra?
Te
la cavi con la macchina, ma guidare un’astronave è
ben diverso.
Lo
sconforto, che tanto avevi cercato di tenere a bada, si fa sentire con
prepotenza, e pura disperazione ti pervade.
Non
potrai mai scappare da lì, ormai la tua vita non ti
appartiene, è nelle mani di
Kylo Ren, nelle mani del Primo Ordine: saranno loro a decidere se
vivrai o
meno.
Ti
sembra logico credere che non ti riporteranno indietro, dopo aver
ottenuto ciò
che vogliono da te.
Smetti
di camminare e ti siedi sul letto.
Chissà
se Lucy, la tua collega di lavoro, ha già informato i tuoi
zii del perché sei svanita nel nulla.
Chissà
se (n/a), la tua migliore amica, ha già avvisato la polizia
della tua
scomparsa.
E
anche se fosse così, che potere avrebbe la polizia, per
riportarti indietro?
Per
lo meno, non hai dei genitori che potrebbero stare in pensiero per te.
Tuttavia, quella constatazione non è d’aiuto,
perché, in fondo, egoisticamente, avresti
voluto avere una madre e un padre disperati per la tua scomparsa.
Invece
hai dovuto soffrire tu la loro perdita. Ed eri solo una bambina.
Calde
lacrime iniziano a scorrere sul tuo viso.
Avvicini
le gambe al busto e ti rannicchi su te stessa, su quello scomodo
materasso
polveroso.
Tutta
la negatività accumulata viene fuori
all’improvviso, come un fiume in piena.
Piangi
sommessamente, finché esaurisci le forze e cadi in uno stato
di dormiveglia tormentato.
***
A
svegliarti è il suono della porta che si apre, produce un
piccolo rumore, ogni
qualvolta viene inserito il codice per sbloccare la serratura.
Kylo
Ren entra nella cella, mentre la porta si richiude alle sue spalle.
Resta
in piedi, ad osservarti in silenzio, e non sai cosa aspettarti,
ne’ tanto meno
osi parlare.
Lui
riesce sempre a trasmetterti un senso di inquietudine.
-
Non devo torturarti -, dichiara, eppure quell’affermazione
non riesce a placare
la tua agitazione.
-
Devo solo… capirti meglio.
-
Cos’è che vuoi capire? – ti viene
spontaneo chiedere.
Ma
probabilmente sai già la risposta: vuole capire
perché vi siete sognati a
vicenda, tempo prima.
-
L’intero Universo è governato da qualcosa che
accomuna esseri viventi e natura.
E questo qualcosa è conosciuto come Forza. – ti
spiega invece lui. – Solo pochi
sono in grado di percepirla e controllarla.
Ascolti
con interesse, sebbene non capisci dove voglia arrivare.
-
Ma, come tutte le cose, essa si divide in luce e oscurità.
E, tra le due, il
Lato Oscuro è di gran lunga più potente.
Non
impieghi troppo a intuire che lui faccia parte del Lato Oscuro.
-
Se te ne parlo, è perché ho avvertito qualcosa,
in te. Qualcosa che ci ha
connessi, qualche anno fa. Io voglio capire cos’è
e perché ha unito le nostre
coscienze.
Rimani
sorpresa, nel sentire le sue parole, potrebbe essere solo un folle che
vaneggia, ma hai visto di cosa è capace, conosci i suoi
poteri sovrannaturali,
quindi potrebbe realmente aver percepito qualcosa in te.
Ti
chiedi se sia per questo che la vita ti ha riservato tanto dolore.
È forse
perché, in qualche modo, sei speciale?
-
Dovrò scavare per
ottenere le
informazioni che cerco.
Vorresti
sapere cosa intende per “scavare”, ma la risposta
giunge quando solleva la mano
e avverti una presenza estranea, e
indesiderata, frugare nei tuoi ricordi.
È
fastidioso: vorresti respingerlo.
-
Non opporre resistenza, o farà più male.
– ti comunica Kylo.
Stringi
il lenzuolo sotto di te: più scava nei tuoi ricordi,
più si intensifica la
fitta di dolore che senti nella testa.
Riesce
a vedere la tua quotidianità, quando ancora lavoravi da Jo e
il Primo Ordine
non aveva invaso e sottomesso la Terra.
Poi
passa alla tua adolescenza, quando frequentavi il liceo: non eri una
ragazza
popolare, avevi solo (n/a).
Sorvola
la tua piccola storia d’amore con (n/f), e porta alla luce i
ricordi delle
medie: quei bulli ti facevano piangere tutti i giorni.
I
ricordi sono insopportabili, vuoi porre fine a quella tortura.
-
Basta, smettila! -, esclami di colpo.
Senti
la presenza di Kylo Ren svanire dalla tua testa, nonostante lui tenga
ancora la
mano puntata verso di te.
Stai
tremando, avevi pianto da poco, e provocarti altro stress psicologico
non è
d’aiuto.
Noti
che lui si avvicina e, d’istinto, ti allontani,
schiacciandoti contro la
parete, col cuore che pompa veloce nel petto.
Kylo
si immobilizza, poi indietreggia.
-
Per oggi basta così, hai bisogno di riposo. –
annuncia, più a se stesso che a
te.- Tornerò più tardi.
E,
con quella promessa indesiderata, esce dalla stanza.
Vorresti
abbandonarti ad un altro pianto liberatorio, ma sembra che le lacrime
non
vogliano uscire.
Riesci
solo a restare ferma e non importa se ti sei infilata sotto le
lenzuola, il
freddo che senti non dipende dalla temperatura esterna.
Quel freddo è dentro di
te.
E
non c’è modo per scaldare il tuo cuore, in quel
momento.
***
Trascorrono
un paio d’ore quando finalmente riesci a smettere di tremare
e riacquistare
lucidità.
Il
fatto che Kylo, non solo abbia riportato alla luce quegli spiacevoli
ricordi,
ma li abbia vissuti lui stesso, attraverso i tuoi occhi, ti fa sentire
violata,
come se abbia rubato una parte intima di te, che non aveva il diritto
di
prendere.
Proprio
quando ti illudi di sentirti meglio, ecco che la porta si apre
nuovamente,
gettandoti nel panico.
Con
stupore, riconosci l’uniforme bianca degli Stormtrooper.
Uno
di loro entra nella tua cella e, sorprendentemente, ha con
sé un vassoio
ricolmo di cibo.
- Le
è stato ordinato di mangiare. -, annuncia, porgendoti il
vassoio.
Lo
prendi con entrambe le mani e ti rendi conto che contiene pane, del
formaggio e
alcuni salumi.
Non
hai idea se si tratti di alimenti sottratti al tuo pianeta, tuttavia
non hai
bisogno che ti venga ordinato di mangiare, sei a digiuno da parecchie
ore e
quindi ti avventi sul cibo.
Il
fatto che l’Assaltatore rimanga nella stanza ad osservarti,
ti mette a disagio,
ma sei troppo affamata per preoccupartene.
-
Potrei avere dell’acqua?
La
richiesta sembra spiazzarlo, come se avessi chiesto una navicella per
scappare.
Balbetta
qualcosa, poi ti sottrae il vassoio vuoto ed esce senza aggiungere una
parola.
Rimani
di stucco, mentre la porta si chiude alle sue spalle.
Possibile
che siano tutti così scontrosi?
Stai
per stenderti nuovamente, quando nella cella si fa vivo lo
Stormtrooper, sei
quasi certa che sia lo stesso di prima e, noti con stupore, ha in mano
una
fiaschetta.
L’afferri
e bevi, ha ascoltato la tua richiesta.
Magari,
trascorrendoci un po’ di tempo in più, potresti
veramente corromperlo e trovare
un modo per scappare.
Ma
non bisogna affrettare i tempi.
Quindi
inizi col ringraziarlo: lui non risponde, probabilmente è la
prima volta che
qualcuno gli dice “grazie”.
-
Come ti chiami?
Gli
restituisci la borraccia, ma lui continua a restare in silenzio.
La
conversazione non dev’essere il suo forte, per il momento ti
arrendi.
Lo
Stormtrooper si avvia fuori dalla stanza e tu, con un sospiro, ti
abbandoni sul
materasso.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente! Inizio col ringraziare tutti coloro che hanno recensito il
capitolo
precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le
seguite/preferite/ricordate.
Dunque,
ho cercato di fare il capitolo un po’ più lungo:
iniziamo a conoscere meglio la
nostra protagonista e parte del suo passato.
Fatemi
sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate che accadrà!
A
presto, Nephy-
|
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Capitolo 5 *** Capitolo IV ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
Capitolo
IV
Hai
gli occhi chiusi, stai provando a rilassarti, quando il breve istante
di quiete
viene interrotto per l’ennesima volta.
E
si tratta proprio di Kylo Ren.
-
Spero tu abbia riposato, perché dobbiamo riprendere
ciò che abbiamo lasciato in
sospeso.
Balzi
in piedi.
-
Non hai il diritto di leggere nella mia mente!
Lui
si avvicina con fare minaccioso, l’ondata di coraggio, che ti
aveva pervasa, si
disperde in pochi secondi.
-
Con te posso fare ciò che voglio.
Vorresti
ribattere, la verità è che lui, con te,
può veramente fare ciò che vuole.
Sei
sua prigioniera e possiede delle doti sovrannaturali, può
spezzare la tua vita
in un istante.
-
Ti scongiuro… è doloroso.
Cerchi
di puntare sul suo lato più umano, sempre che ne abbia uno.
Fin’ora
si è dimostrato un essere freddo e spietato.
-
Questo perché mi resisti.
-
Sono ricordi personali.
Kylo
si avvicina ulteriormente, ti supera di parecchi centimetri, ma tu
continui a
fissarlo a testa alta.
Provi
un certo timore, nei suoi confronti, ma niente può smorzare
il tuo temperamento
battagliero.
-
Ricordi necessari a svelare perché ti ho vista in sogno.
-
Non so quale sia il motivo, ma non ho intenzione di lasciarti entrare.
Kylo
dev’essere al limite della pazienza, solleva la mano ed
invade all’improvviso
la tua mente.
È
doloroso il modo con cui fruga nei tuoi ricordi, la sua è
una presenza
indesiderata e lotti con tutte le tue forze per respingerlo.
-
Non opporti. -, ti ordina.
Rivivi
uno scherzo di cattivo gusto di un tuo compagno delle medie, quando
aveva
versato della vernice sulla sedia, sporcando l’unico
vestitino che i
tuoi zii avevano potuto comprarti.
Il
ricordo è insopportabile: pianti bene i piedi sul pavimento
e gridi.
-
Esci dalla mia testa!
Avverti
chiaramente Kylo mollare la presa e ricadi sul letto, senza forze.
Quanto
meno sei riuscita a cacciarlo.
Lui
è visibilmente irritato, te ne accorgi dal modo in cui
stringe i pugni dentro i
suoi guanti in pelle,
emette un verso
stizzito, o almeno credi, considerato che la maschera modifica la sua
voce.
-
Se non collabori sarò costretto a forzarti.
Non
osi immaginare quanto più dolore potrebbe provocarti.
-
So cosa significa sentirsi soli, incompresi. -, aggiunge.
Lo
guardi con stupore, perché ti sta dicendo questo?
Lo
stupore si intensifica quando porta le dita sul suo elmetto e fa
scattare il
meccanismo per sfilarlo.
Finalmente
“l’uomo con la maschera” mostra il suo
vero volto, ed è strano constatare che,
effettivamente, lì sotto, si nasconde una persona in carne
ed ossa.
Il
fatto che abbia rivelato la sua vera identità ti sconvolge,
ma nonostante
questo, una piccola parte di te deve ammettere che ha un certo fascino.
Oltre
ai folti capelli neri e le labbra carnose, il suo sguardo è
penetrante.
Ti
mette in soggezione e sei costretta ad abbassare i tuoi occhi (c/o) sul
pavimento.
-
Perché l’hai fatto? -, vuoi sapere.
-
Per dimostrarti che sono un essere umano, proprio come te. Che puoi
fidarti.
La
sua voce è profonda… e dannatamente sensuale.
Speri
con tutto il cuore che adesso Kylo non ti stia leggendo nel pensiero,
sarebbe
imbarazzante.
-
Non è mostrando il tuo volto che puoi conquistare la mia
fiducia. -, rispondi –
il tuo “impero” ha massacrato la mia gente. Tu
stesso hai sventrato un uomo
davanti ai miei occhi.
Mandi
giù un nodo in gola, pensando al povero Jo…
Kylo
annuisce.
-
Abbiamo ancora del tempo, prima di raggiungere la Base, un paio di
giorni.
Vorresti
chiedere delucidazioni a riguardo, ma sai che non ti dirà
nulla.
-
Ti darò tempo fino ad allora per fidarti di me e lasciarmi entrare spontaneamente. In caso
contrario userò i miei
metodi e, credimi, non saranno piacevoli.
Chiederti
di fidarti di lui in un paio di giorni, o al contrario subire atroci
torture, è
un ricatto bello e buono. Forzandoti
otterrà l’effetto contrario.
D’altro
canto sai di non avere altra scelta.
-
Ci proverò.
Kylo
indossa nuovamente la sua maschera di metallo ed esce dalla tua cella,
lasciandoti da sola in balia delle tue preoccupazioni.
***
Le
ore trascorrono in modo monotono.
Hai
camminato un po’ nella stanza, poi sei rimasta stesa sul
materasso, a
contemplare il soffitto.
Non
hai la più pallida idea di che ora sia, sempre che il tempo,
nello Spazio,
scorra nello stesso modo come sulla Terra.
Vorresti
fare una doccia calda, in modo da lavare via la stanchezza e le ansie
che ti
affliggono.
Hai
anche provato a riflettere sulla “questione Kylo”.
La
verità è che la fiducia non si può
regalare, va guadagnata.
E
lui non ti ha dato neppure un motivo per confidargli i tuoi ricordi
più
preziosi.
Oltretutto,
non sai cos’abbia in mente per te, una volta raggiunto il suo
obiettivo.
Forse
dovresti cambiare approccio con lui: ha confessato di sentirsi solo e
incompreso, proprio come te, e se rivelasse più spesso
questo suo lato “umano”,
sarebbe più facile instaurare un rapporto civile.
La
porta scorrevole si spalanca, uno Stormtrooper entra nella stanza e ha
una
borraccia con sé.
È
strano che qualcuno si preoccupi di tenerti in forze, ti domandi se sia
Kylo a
dare gli ordini, e il perché lo faccia.
Dovete
raggiungere una Base, così ha detto, forse deve tenerti in
vita fino a quel
momento.
Ad
ogni modo accetti di buon grado e bevi due lunghi sorsi.
-
Avrei bisogno di usare un bagno.-, annunci.
L’altro
prende la fiaschetta e fa un cenno col capo.
-
E questa potresti lasciarla qui, sai? -, indichi la borraccia
contenente l’acqua.
-
È Kylo Ren che decide, io seguo solo gli ordini.
Così
esce dalla tua stanza, ignorando la tua richiesta.
Dunque
è veramente Kylo a provvedere ai tuoi bisogni.
Ti
chiedi se ti permetterà di usare un bagno, ma ne dubiti, in
fondo sei pur
sempre una prigioniera.
Eppure
lo Stormtrooper torna, tiene in mano una delle pistole laser che
utilizzano
solitamente, e ti incita a seguirlo.
Capisci
che tentare la fuga o qualsiasi altro “passo falso”
ti costerebbe la vita, così
lo segui silenziosamente fuori dalla cella.
Percorrete
a ritroso il corridoio e, dopo aver attraversato
l’hangar, imboccate un altro corridoio.
Lo
Stormtrooper si ferma di fronte una porta che somiglia a quella della
tua
cella, tuttavia non inserisce un codice, resta fermo davanti
all’ingresso,
finché la porta si apre.
Ti
incita ad entrare, puntandoti contro la pistola che impugna.
-
Vado, vado. -, esclami, affrettandoti ad entrare nella stanza.
Quando
la porta si chiude alle tue spalle, realizzi di essere in una cella
simile alla
tua, ma più spaziosa.
Vi
è un letto, un mobile di metallo, che sospetti sia una sorta
di armadio, e un
tavolino.
Scorgi
una piccola porta collocata vicino al letto.
Ti
domandi come mai quell’Assaltatore ti abbia portata qui e se
questa stanza sia
l’alloggio di qualcuno.
Un
rumore improvviso richiama la tua attenzione.
Ruoti
il capo e sussulti, notando un robot nero fermo accanto ai tuoi piedi.
Ha
un busto rotondo, che usa per spostarsi sul pavimento, e una mezza
sfera sopra
esso, come fosse la sua faccia.
Rotola
fino alla porta accanto al letto e rimane fermo lì.
-
… Dovrei raggiungerti?
Emette
degli strani suoni.
-
Mi dispiace deluderti, ma non conosco la lingua dei robot.
Il
droide
si muove freneticamente avanti e indietro, così decidi ad
avvicinarti e la porta
scorre a sinistra, rivelando un bagno dotato di lavabo e quello che
dovrebbe
essere un wc.
Studi
meglio la stanza e noti uno spazio rettangolare scavato nel pavimento.
Il
robot si avvicina ad esso, dal suo busto esce un piccolo braccio
metallico che si
allunga fino a toccare il fondo dello spazio rettangolare.
Lo
ritrae velocemente e un fruscio ti fa capire che sta scorrendo
dell’acqua, da
qualche parte.
Lo
spazio scavato nel pavimento si rivela essere una sorta di piscina.
Si
riempie velocemente.
-
Oh… grazie. -, sussurri al robot.
Ti
risponde con un suono incomprensibile, poi si sposta ancora, vicino a
una pila
di asciugamani che avevi ignorato del tutto.
Tocchi
l’acqua nella piscina: è calda.
Inizi
a spogliarti, ben lieta di poter fare un bagno caldo, quando ricordi di
non
essere da sola.
-
Potresti uscire?
Sai
bene che è solo un robot, ma questo non ti fa sentire meno a
disagio.
Il droide
pare sussultare, come colto di sorpresa, sempre che i robot siano
dotati di
simili emozioni, ed esce dalla stanza, borbottando qualcosa nella sua
lingua.
Ti
immergi nella piscina, il calore dell’acqua ti dona
serenità: socchiudi gli
occhi e ti senti grata per essere ancora viva. Nonostante tutto.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente!
Ed
eccoci con un altro capitolo, grazie mille a tutti coloro che stanno
seguendo
la mia storia!
Parlando del
capitolo, pare che il nostro caro Kylo
Ren abbia difficoltà a penetrare nella memoria della nostra
protagonista,
chissà come mai e perché c’è
questo legame tra i due.
Il
piccolo robot nero è il droide BB-9.
Fatemi
sapere cosa ne pensate o cosa vi aspettate che accada, a presto,
Nephy.
|
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Capitolo 6 *** Capitolo V ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
V
Il
bagno caldo ti è servito.
Ti
ha aiutato ad allentare la tensione
Avvolgi
un asciugamano intorno al tuo corpo.
E
una strana sensazione ti pervade, ti senti positiva, sai che ogni cosa
si
sistemerà, a tempo debito.
Anche
se al momento ti sembra impossibile.
Indossi
gli abiti che avevi precedentemente tolto ed esci dal bagno.
Il
robot è immobile in un angolo, ma quando muovi dei passi
verso di lui, questo
ricomincia a fare rumore.
-
Che hai da brontolare? Ecco, è così che ti
chiamerò: Brontolo. –
Il
droide sembra calmarsi, ti chiedi se il nome gli piaccia o no, ma non
hai il
tempo di scoprirlo, la porta d’ingresso si spalanca e uno
Stormtrooper ti
invita a seguirlo, puntandoti una pistola laser contro.
***
Dunque
sei di nuovo nella tua cella, di Kylo Ren neppure l’ombra.
Meglio
così: non riesci a fidarti di lui e se ti chiedesse di
lasciarlo frugare nei
tuoi ricordi, in quel momento, non glielo permetteresti.
Dopo
quel bagno caldo vuoi solo stenderti e riposare.
Ma
sembra tu sia condannata a non dormire più, almeno
finché ti trovi su
quell’astronave.
La
porta si spalanca e vi entra un uomo alto, dai capelli rossicci.
Lo
riconosci dopo qualche istante, è lo stesso con cui Kylo Ren
ha avuto un
battibecco.
È
accompagnato da una coppia di Assaltatori, teme forse che tu possa
ferirlo, in
qualche modo?
Disarmata
e fragile come sei, non potresti nuocere neppure a una formica.
-
Io sono il Generale Hux.
Sai
chi è, ricordi bene come Kylo Ren lo ha strangolato con un
semplice gesto delle
dita.
Sono qui per porti delle domande. Rispondi sinceramente o me
ne accorgerò.
Rimani
seduta, incerta sul da farsi.
-
Da dove vieni?
-
Dal pianeta Terra…?
Hux
sembra irritato.
-
Da dove, precisamente? Il vostro pianeta, seppur piccolo, è
diviso in
continenti, se non erro.
-
Il mio continente si chiama Europa, sono nata e cresciuta a (n/p)
Il
generale tiene le mani incrociate dietro le braccia, ti scruta
attentamente,
cerca di capire se tu stia mentendo .
-
E di cosa ti occupavi?
-
Facevo la cameriera. – Hux pare perplesso, così
aggiungi – chiedevo alle
persone cosa volessero mangiare e servivo ciò che avevano
ordinato.
-
Eri una schiava? -, deduce.
Scuoti
il capo, non è facile spiegare il tuo mestiere a qualcuno
che non ha la più
pallida idea di come si viva sulla Terra.
- Ero pagata per farlo, era un
mestiere umile,
mi serviva per vivere.
Il
generale guarda a destra e a sinistra, come per accertarsi che
nessun’altro lo
stia ascoltando, poi parla sottovoce.
-
Cosa ti lega a Kylo Ren? Perché ti ha portato qui?
Vorresti
avere una risposta a quel quesito, ma sfortunatamente non ne hai idea.
-
Non lo so.
Hux
si avvicina con fare minaccioso.
-
Non mentire.
-
Se sei così bravo a capirlo, dovresti sapere che non sto
mentendo. -,
rimbecchi.
-
Osi dubitare delle mie capacità?
Alza
il tono di voce e ti fissa con i suoi occhi spiritati.
-
Generale Hux.
Entrambi
sussultate, riconoscendo la voce metallica di Kylo Ren.
-
Perché sei qui?
Il
suo tono è incolore, eppure ti fa rabbrividire.
Non
vorresti essere nei panni del generale.
-
Sto interrogando la prigioniera, è evidente. Dobbiamo
conoscere meglio questi
umani, adesso li abbiamo sottomessi, ma chi ci assicura che non si
ribelleranno?
Vorresti
controbattere, sta decisamente improvvisando.
La
sua vera intenzione era capire cosa legasse te a Kylo Ren.
-
È la mia prigioniera -, annuncia Kylo –
sarò io a darti il permesso d’interrogarla,
se lo riterrò opportuno.
Per
un brevissimo istante, quel “mia” ti fa vibrare
l’animo.
Probabilmente
poiché nessuno ti aveva reclamato come
“propria”.
Se
non fosse per quel “prigioniera”.
Ti
convinci di essere impazzita e rimani in silenzio, mentre Hux annuisce
e va
via, seguito dagli Stormtrooper.
La
porta si chiude.
Tu
e Kylo rimanete a fissarvi per qualche secondo, è lui a
parlare per primo.
-
Ti senti pronta?
Sai
a cosa si riferisce e no, non sei pronta.
Quindi
scuoti il capo.
-
Non ti rimane molto tempo, (t/n).
Sobbalzi
impercettibilmente, costatando che ricorda il tuo nome.
E
sentirglielo pronunciare ti destabilizza.
-
Sarà meglio che tu prenda in fretta una decisione. O lo
farò io per te.
Così
dicendo, Kylo Ren esce dalla stanza.
Mentre
tu avresti voluto aggiungere qualcosa, tentare di conoscerlo meglio.
Ma
devi riconoscere che avrebbe potuto torturarti subito, senza attendere
il tuo
consenso, per terminare ciò che ha iniziato nella tua testa.
Invece
ti sta dando del tempo.
Ma
perché?
Sei
certa che un volta ottenuto quello che cerca, si libererà di
te.
***
Non
riesci a prendere sonno in quello scomodo letto della tua cella, ti
giri a destra
e a sinistra in cerca di una posizione comoda, ma nulla da fare, non
sei in
grado di addormentarti, nonostante tu non abbia chiuso occhio da
parecchie ore.
Forse
sei semplicemente agitata, scossa dalla serie di eventi che ti hanno
vista
protagonista, o forse per via del futuro incerto che ti aspetta.
Uno
Stormtrooper fa il suo ingresso nella cella.
Ruoti
il capo, e noti che l’Assaltatore ha con sé un
vassoio con del pane e dei
formaggi.
-
Deduco non abbiate un cuoco qui – commenti, mentre ti metti a
sedere – o forse
è il cibo che riservate ai prigionieri? In effetti
è una fortuna che mi
portiate da mangiare.
Noti
che l’altro rimane immobile, sembra che ignori i tuoi
discorsi.
Intuisci
che la conversazione non è in voga tra gli Stormtrooper.
Inizi
a mangiare sotto il suo sguardo vigile, ti chiedi perché
debba restare lì in
piedi, a guardare come addenti un pezzo di pane.
Di
colpo allunga il braccio, pensi che stia per prendere la sua pistola,
così
smetti di masticare e rimani a fissarlo timorosa.
Invece
l’Assaltatore ti porge una borraccia.
Lo
ringrazi e mandi giù un boccone che ti era rimasto in gola
per lo spavento.
Poi
bevi.
Una
volta terminato di mangiare, lo Stormtrooper raccoglie vassoio e
fiaschetta,
pronto ad andarsene.
-
Sei lo Stormtrooper dell’ultima volta?
Lui
fa un cenno col capo, lo interpreti come un sì.
-
Non mi hai detto il tuo nome.
-
Non sono autorizzato a condividere queste informazioni.
La
sua voce è camuffata dalla maschera, ma supponi si tratti di
un maschio.
-
Ho solo chiesto il tuo nome! Io mi chiamo (t/n)
L’altro
esita un istante, poi si avvia fuori dalla stanza
-
Sappi che se non me lo dici, troverò io un nome per te. -,
lo metti in guardia,
mentre lui digita il codice per uscire dalla cella.
Sosta
qualche istante sulla soglia di ingresso.
-
GG-2123
-
Come?
-
GG-2123 è il mio nome.
Così
dicendo scompare dietro la porta.
Dunque
gli Assaltatori sono considerati solo dei numeri? Soldati progettati
per
combattere?
Nessuna
identità?
Quella
constatazione ti fa riflettere: se non conoscono altro, a parte la
guerra, la
loro vita dev’essere infinitamente triste e vuota.
Passeggi
un po’ nella tua cella.
Temi
di non poter più far ritorno sulla Terra.
Saranno
passati due o tre giorni da quando ti trovi su quella navicella, ma ti
manca
osservare il cielo: sia nelle giornate soleggiate, trascorse a
passeggiare per
le strade della tua città, senza una meta; sia nei giorni
uggiosi, coperto da
nuvole scure.
Ti
mancano i tuoi zii.
Sei
preoccupata: sono grandi d’età e hai paura che zio
(n/z) non riesca a
sopportare la tua scomparsa.
Il
suo cuore è così debole.
Stai
per cadere nuovamente in un abisso di disperazione, quando
l’ennesimo
Stormtrooper entra nella tua stanza.
Vorresti
urlare di lasciarti in pace, ma è armato e ti incita a
seguirlo.
Ti
chiedi se sia GG-2123, ma dal modo fiero e deciso con cui cammina,
intuisci che
non si tratta di lui.
Hai
notato che GG-2123 si muove in modo più impacciato, come
fosse un novellino.
Dopo
aver attraversato dei corridoi, riconosci la stanza misteriosa, dove
l’ultima
volta hai potuto fare un bagno.
Lo
Stormtrooper attende che la porta si apra, poi ti spinge
all’interno.
-
Che modi! -, ti lamenti, incapace di abituarti a
quell’atteggiamento brusco che
hanno tutti quanti su quell’astronave.
Aspetti
qualche momento, ma non accade nulla.
Probabilmente
si aspettano che tu utilizzi il bagno e lo fai.
Ma
stavolta non c’è Brontolo ad attivare il
meccanismo per riempire quella sorta
di piscina, deduci che non ti è concesso fare un altro bagno
caldo e questo ti
delude.
Torni
nell’alloggio principale e il letto è un richiamo
troppo forte.
Sembra
decisamente più comodo di quel materasso puzzolente, che ti
hanno rifilato.
Le
lenzuola sono sistemate meticolosamente, se le potessi misurare con un
metro,
di certo noteresti che sono perfettamente allineate.
Sfili
le scarpe e ti stendi sul lenzuolo: un profumo ti invade le narici,
sembra un
profumo familiare, ma non sai dove hai già avuto
l’occasione di annusarlo.
Ti
accoccoli meglio sul letto, il cuscino è così
morbido…
Ben
presto ti addormenti.
|
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Capitolo 7 *** Capitolo VI ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
Capitolo
VI
Buio.
L’oscurità è tutto ciò che
vedi.
Non hai la più pallida idea di dove
ti trovi.
Senti delle voci, non riesci a
identificarle, eppure ti donano un senso di sicurezza,
ti senti protetta, sai che nulla di male
potrà accaderti.
Ma sei così debole… il buio ti
avvolge.
Poi una piccola luce, così lontana,
ma così intensa.
Il buio vorrebbe inghiottirti
completamente e lotti con tutte le tue forze per raggiungere quella
luce:
corri, corri, ma più cerchi di raggiungerla, più
questa ti sfugge.
-
(T/N)
Qualcuno
chiama il tuo nome, una
voce femminile, rassicurante.
Riesci a toccare la luce, che si
espande lentamente, fino a divenire accecante…
***
Qualcosa
sta toccando il tuo braccio.
Socchiudi
gli occhi, scorgendo il piccolo robot nero, accanto al letto.
-
Brontolo? -, mormori, ancora mezza assonnata.
Stranamente,
il droide non emette alcun suono, indietreggia e ritrae il piccolo
braccio
metallico.
Ti
metti a sedere e stropicci gli occhi: quella dormita ti ha rimessa a
nuovo, più
della doccia calda.
Avevi
proprio bisogno di quel profondo riposo.
Sarà
stata la morbidezza del materasso, o quel profumo che ha invaso le tue
narici.
-
Come mai oggi non borbotti, eh? -, domandi, ma il robot rimane fermo
dov’è.
Ti
stiracchi appena ed è allora che lo vedi: in un angolo della
stanza, quella
stanza che credevi vuota e abbandonata, sosta in piedi Kylo Ren.
Sobbalzi
per lo spavento, lui ti viene incontro, con le mani dietro la schiena,
indossa
la maschera.
-
Che ci fai qui? -, chiedi, provando a calmare i battiti cardiaci.
-
È la mia stanza -, dichiara, lasciandoti di stucco.
Questo
significa che ti ha lasciato utilizzare il suo bagno?
E
hai appena dormito… nel suo letto!
Ecco
perché hai sentito quell’odore e ti è
sembrato familiare.
Quella
consapevolezza ti colpisce come fosse uno schiaffo.
-
Io… io non ne avevo idea!
Probabilmente
non gli ha fatto piacere trovarti nel suo letto, ma non è di
certo colpa tua, se
nessuno degli Stormtrooper si è disturbato a dirti che era
la sua stanza.
-
Lo so, non temere, non sarai punita per questo.
-
Da quanto mi stavi… osservando?
Lui
esita, non risponde, ritiene più saggio cambiare discorso.
-
Spero che questo sia servito a guadagnarmi la tua fiducia.
Vorresti
fosse così semplice, ma non lo è affatto.
-
È ancora un po’ presto -, annunci, mettendoti in
piedi
In
fondo non c’è dialogo, tra voi, solo un costante
senso di inquietudine quando è
nei dintorni.
Come
se fosse avvolto da un’aurea di negatività, che
infetta l’aria.
Eppure,
nonostante queste vibrazioni negative, ci sono brevi istanti in cui ti
senti profondamente
attratta da lui.
Probabilmente
dipende da quel qualcosa che vi lega.
Inaspettatamente,
un cuscino si schianta contro la parete alle tue spalle, passando
vicinissimo
al tuo volto.
Sussulti.
-
Non ho intenzione di attendere oltre.
Kylo
solleva la mano: sai quello che sta per fare e provi a fermarlo:
-
Aspetta!
Speri
che non sia già entrato nella tua testa, ma non averti alcun
dolore, quindi
deduci che abbia accolto il tuo appello.
-
Non posso lasciarti frugare nei miei ricordi.
Kylo
chiude le mani in un pugno, dev’essere proprio irritato.
-
Però posso raccontarteli io stessa, a patto che tu trascorra
del tempo con me.
Non
puoi dirlo con certezza, per via della maschera, ma sei quasi certa di
averlo
spiazzato, con la tua richiesta.
-
Perché mai dovrei trascorrere del tempo con te?
Effettivamente,
detta così, fa strano anche a te, ma cerchi di motivare
quella proposta.
-
Se ti dovrò fornire delle informazioni personali, devo
accertarmi che non le
utilizzerai per fare del male ai miei cari. Ed è anche
l’unico modo affinché io
possa fidarmi di te.
In
realtà, la tua spiegazione è incompleta.
Di
certo vuoi trascorrere del tempo con lui per essere sicura che,
qualsiasi cosa
stia cercando nei tuoi ricordi, non metta a rischio vite innocenti.
Ma
c’è dell’altro: vuoi stare in sua
compagnia per non dover restare da sola con i
tuoi pensieri.
Hai
già affrontato periodi bui, nella tua vita, e non vuoi che
le vicende si
ripetano.
Ti
trovi lontanissima, non solo dalla tua casa, ma perfino dal tuo
pianeta, in
balìa di eventi che non puoi comprendere e tanto meno
controllare.
Ti
senti smarrita e, paradossalmente, il tuo rapitore è
l’unica persona con cui puoi conversare.
Cerchi
di ricordare a te stessa che Kylo è un assassino, che
tortura le persone, te
compresa.
Nonostante
questo, senti che anche lui nasconde qualcosa, basti pensare al fatto
che
indossa una maschera: un uomo sicuro di sé non avrebbe
bisogno di indossare una
maschera, per mostrarsi autorevole e minaccioso.
Teme
forse che, guardando il suo volto, gli altri riescano a vedere delle
emozioni
che tenta di nascondere?
Per
tutta risposta, Kylo sfila la maschera.
-
Non ho paura di mostrare il mio viso.
L’ha
fatto di nuovo, ha letto nei tuoi pensieri.
Eppure,
sai che la sua è una mezza verità, non sapresti
dire perché hai questa
sensazione: lo sai e basta.
-
BB-9.
Il
robot nero si avvicina.
-
Comunica a GG-2123 che, d’ora in poi, porterà qui
il cibo per la prigioniera.
Spalanchi
gli occhi, elaborando la frase: vuole che tu rimanga nel suo alloggio?
-
Hai detto che vuoi trascorrere più tempo con me, giusto?
Kylo
risponde ai tuoi pensieri e la cosa ti infastidisce.
-
Si ma io…
Di
certo non era ciò che intendevi.
Vuol
dire che dovrete condividere il letto? E se dovesse venirgli qualche strano
pensiero mentre dormi?
Vorresti
prenderti a schiaffi, per esserti messa nei guai con le tue stesse mani.
-
Non sono solito riposare. – ti rassicura Kylo – e
non ho quel tipo di interesse, nei
tuoi confronti.
Ti
senti sollevata, sebbene una piccola parte di te si senta anche offesa:
non ti
trova affatto attraente?
Probabilmente
non sarai una fotomodella, ma puoi vantare di rientrare nello standard
di
“ragazza carina”, con i tuoi folti capelli (c/c) e
grandi occhi (c/o).
Immagini
che Kylo ti sta ancora leggendo nel pensiero e ti aspetti un suo
commento a
riguardo, ma sorprendentemente non aggiunge nulla.
Lancia
un’occhiata a BB-9, sembra stia seguendo la conversazione, ma
non appena realizza
di essere osservato, scatta fuori dalla stanza.
-
Adesso devo andare, ma quando tornerò, mi aspetto che tu
collabori, o non ci
penserò due volte a-
-
Torturarmi, si lo so. -, interrompi Kylo, - il concetto è
chiaro.
Quest’ultimo
serra la mascella, non deve provare molta simpatia nei tuoi confronti,
ma
d’altronde la cosa è reciproca.
Indossa
il suo elmetto di metallo ed esce dalla stanza.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente! Ed eccoci con un nuovo capitolo.
Intanto
volevo ringraziare tutti coloro che hanno inserito la mia storia fra le
preferite/seguite/ricordate e coloro che hanno recensito i capitoli
precedenti,
grazie di cuore, la vostra opinione conta molto per me.
Tornando
al capitolo, ebbene la stanza apparteneva a Kylo Ren, adesso i due
trascorreranno più tempo assieme ;)
Dunque,
cosa vi aspettate accadrà nei prossimi capitoli??
Grazie per seguire
la fan fiction, a presto,
Nephy-
|
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Capitolo 8 *** Capitolo VII ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
C/P:
Canzone preferita
*:
Data di nascita
Capitolo
VII
Kylo
Ren è andato via da qualche minuto: la noia -e la
curiosità- ti
spingono a frugare nel suo armadio.
Sai
che potresti essere punita per questo, tuttavia devi pur raccogliere
informazioni su di lui.
Nel
mobile di metallo vi sono diversi indumenti appesi, pantaloni e
magliette,
tutti rigorosamente neri, ma null’altro.
Tasti
i lati dell’armadio, convinta che ci sia qualche cassaforte
nascosta.
Eppure
non noti nulla di sospetto, tutti quei film di spionaggio che hai
guardato, non
si sono rivelati utili.
Richiudi
l’armadio e fai per sederti sul letto, quando ricordi che
quel letto appartiene
a Kylo.
Non
riesci ad ignorare quel dettaglio, così preferisci
accomodarti sul tavolino,
ripromettendo a te stessa di non dormire mai più su quelle
lenzuola.
Nella
stanza torna il robot nero e ricordi che Kylo l’ha chiamato
BB-9, ma ti sembra
troppo impersonale, perfino per un droide, quindi continuerai a
chiamarlo col
nome che hai scelto per lui.
-
Brontolo!
Devi
ammettere che la sua compagnia è gradevole, sebbene non
riusciate ad avere una
conversazione “normale”.
Lui
si avvicina ed iniziare a borbottare qualcosa, suo solito.
-
Non si potrebbe avere della musica?
Il
droide smette di parlare e ti osserva, probabilmente non ha la
più pallida idea
di cosa sia la musica, oppure è sorpreso che tu
gliel’abbia chiesto.
-
Sai, note musicali messe insieme che producono una melodia?
Il
robot rimane in silenzio, intuisci sia confuso.
-
Assomiglia a tutti i suoni che produci tu, ma meno… robotici
e confusi.
Ancora
il silenzio.
Decidi
di fare un esempio pratico e inizi a canticchiare una canzone, si
tratta di
(c/p), ma dubiti che il droide la conosca.
Quando
stai per gettare la spugna, Brontolo inizia ad emettere dei rumori
molto simili
alla canzone che stai cantando.
Come
se stia adeguando i suoni che produce, al ritmo della melodia che
canticchi.
-
Bravo Brontolo, proprio così!
Continui
a cantare e ti metti in piedi, fingendo di avere un microfono in mano:
cammini
un po’ per la stanza, seguita dal robot, e ti ritrovi a
pensare che formate un
duetto formidabile.
Presa
dall’enfasi del momento, sfili le scarpe e balzi sul letto,
scuotendo la testa
a ritmo con la musica.
Ma
proprio sul più bello, BB-9 smette di
“suonare”, mentre tu continui a cantare e
ad accennare passi di danza improvvisati.
-
Avanti Brontolo, perché ti sei fermato?
Il
robot cerca di comunicarti qualcosa, ma tu non capisci, continui a
fissarlo
sorridendo, così estrae il suo braccio di metallo e indica
un punto preciso
della stanza.
Giri
il capo e ti rendi conto che, vicino la porta d’ingresso,
Kylo Ren ti osserva:
indossa la maschera e, da una parte, ti senti sollevata
poiché non puoi vedere
l’espressione che ha assunto, assistendo al tuo
“spettacolino”.
Rimanete
a guardarvi per una manciata di secondi, tu resti immobile, quasi
sicuramente
rossa per la vergogna.
Quando
ti riprendi, scendi immediatamente dal letto, infilando le tue scarpe.
Vorresti
spiccar parola, dire qualcosa per giustificarti, ma Kylo solleva un
dito e tu
chiudi la bocca.
-
Non voglio sapere.
Getta
uno sguardo al droide, che ha fatto sparire il braccio.
Quest’ultimo
esclama qualcosa nella sua lingua, ma Kylo interrompe anche lui.
-
Puoi andare BB-9.
-
Non è colpa sua -, ti affretti a puntualizzare –
l’ho coinvolto io.
L’uomo
sembra ignorare le tue parole.
In
fondo, non stavate facendo nulla di male, dovrai pur passare il tempo,
in
qualche modo.
-
Abbiamo una conversazione in sospeso, seguimi.
Annuisci
e gli vai dietro: uscite dalla stanza, attraversando alcuni corridoi.
Gli
Stormtrooper che incontrate sul cammino fanno un cenno di riverenza a
Kylo, che
non ricambia e prosegue dritto per la sua strada.
-
Sai, sotto quelle tute bianche ci sono delle persone, potresti anche
salutarli,
ogni tanto.
Mentre
termini la frase, ti scontri con qualcosa di duro.
Alzi
gli occhi e noti di aver sbattuto contro la schiena imponente di Kylo,
che si è
fermato in mezzo al corridoio.
Indietreggi
in imbarazzo, lui si volta, sei certa ti stia fissando in cagnesco,
dietro
quella maschera.
-
Sono loro a dovermi portare rispetto.
-
Io stavo solo dicendo che potresti-
Nuovamente
quella morsa invisibile ti mozza il respiro.
-
La tua opinione non conta nulla qui. Ancor meno conta per me.
Ti
lascia andare e tossisci violentemente.
Inizi
a pensare che Kylo sia un tantino permaloso e tenda ad essere piuttosto
aggressivo.
Se
non fossi così spaventata da lui, gli consiglieresti un
corso per imparare a
controllare la sua rabbia.
-
Se tu non mi provocassi, io non reagirei così.
Dimentichi
che riesce a leggerti nel pensiero.
-
Beh, se tu mi permettessi di esprimere un giudizio-
Ti
blocchi, quando vedi che solleva di nuovo la mano, e rimani in silenzio.
Proseguite
nel corridoio e poi raggiungete una porta.
Kylo
muove la sua mano e la porta scorre a sinistra: entrate in una stanza
spaziosa
e rimani a bocca aperta per qualche minuto: non è il lungo
tavolo al centro
della camera, circondato da sedie, a lasciarti di stucco;
bensì le pareti, vale
a dire enormi finestre che ti consentono di ammirare
l’universo circostante,
come se tu stessa sia sospesa in quell’immensità
di costellazioni.
Ti
avvicini ad un vetro e ci posi la mano, come a voler toccare
l’ambiente
esterno.
Kylo
Ren ti osserva per un breve istante, poi prende posto al tavolo e ti
invita ad
accomodarti di fronte a lui.
Esegui
il comando e ti senti un po’ nervosa, per qualche motivo.
-
Dunque, - inizia col dire – Quando sei nata?
-
Sono nata il (*)
-
Dove sei nata?
-
(T/p). È dove mi hai trovata.
In
quel momento, vorresti chiedergli come mai lui sia venuto proprio nella
tua città,
ma conservi la domanda per dopo.
-
Qual è il nome della tua migliore amica?
-
(N/a). Non lo sapevi già? Nei ricordi che hai visto, lei
c’era.
-
Mi assicuro che tu non menta.
Sbuffi:
tu, a differenza sua, sei sincera.
-
Non ho intenzione di mentire, so che mi puniresti. E non era
così che
immaginavo le nostre conversazioni, sembra un interrogatorio.
Kylo
resta in silenzio, certamente sorpreso.
-
E cosa ti aspettavi?
-
Che parlassimo come persone normali. Intanto senza quel… coso, che hai sul viso.
Indichi
l’elmetto che indossa.
L’altro
posiziona le mani sulla maschera e la toglie.
Ultimamente
lo fa spesso, ma quando vedi il suo viso, provi sempre le sensazioni
della
prima volta: Kylo Ren ti incute timore, è vero, il suo
sguardo è indecifrabile,
non esprime emozioni, eppure ha qualcosa che ti affascina.
Kylo
in generale ti affascina.
-
Meglio così?
Annuisci,
sperando che non abbia visto cosa ti passi per la testa, ogni qual
volta che
sfila il copricapo.
-
Quanti anni avevi quando i tuoi sono morti?
La
domanda improvvisa ti destabilizza.
-
A detta dei miei zii, un anno e poco più, lo ricordo a
stenti.
Non
ti sfugge il modo in cui Kylo aggrotta le sopracciglia, probabilmente
quel
dettaglio ha suscitato il suo interesse.
-
Come si chiamavano i tuoi genitori?
-
Giorgio e Sara (t/c)
Prima
che Kylo continui con le sue domande, ne hai una che non può
più aspettare.
-Kylo.
Lui
sussulta impercettibilmente, sentendoti pronunciare il suo nome.
-
Come mai hai scelto proprio il bar di Jo, quando sei venuto sulla Terra?
-
Avevo disposizioni per far chiudere i luoghi di svago, ne ho visitati
un paio,
per comunicare gli ordini alle truppe d’Assalto, tra cui quel
locale.
-
Si, ma avresti potuto scegliere qualsiasi altra città,
qualsiasi altro locale.
Tu sapevi che io ero lì?
Kylo
sembra esitare per un momento, non risponde subito, e quel silenzio ti
sembra
un assenso da parte sua.
Non
hai il tempo di scoprirlo, lui ruota ilo busto e spalanca la porta con
i suoi
poteri, il generale Hux sobbalza per lo spavento.
-
Stavo giusto appunto per bussare-
Viene
trascinato da una forza invisibile vicino al tavolo.
-
Cosa ti serve, Generale?
Lui
fa scorrere rapidamente i suoi occhi su di te e sull’elmetto
di Kylo, posato
sul tavolo, poi si decide a parlare.
-
Volevo comunicarle che tra un giorno raggiungeremo la Base.
-
Cos’è la base? -, domandi, ma entrambi ti
rivolgono un’occhiataccia.
Alzi
le mani in segno di resa.
-
Ho solo chiesto!
-
C’è dell’altro. -, aggiunge il generale
Hux.
Non
parla, ma sicuramente Kylo gli sta leggendo nella mente, per non
condividere
quelle informazioni con te.
La
porta si apre nuovamente e uno Stormtrooper entra nella stanza.
-
FM-5123, accompagna la prigioniera nella cella.
L’assaltatore
esegue il comando di Kylo, puntandoti una pistola contro e incitandoti
a
seguirlo.
Preferisci
di gran lunga la compagnia di GG-2123, ma pare dovrai accontentarti.
Ti
metti in piedi e lanci un ultimo sguardo al panorama, che si staglia
dinanzi ai
tuoi occhi.
Prima
di uscire, il tuo sguardo si posa su Kylo Ren.
Non
ha ancora indossato la sua maschera e, come se abbia percepito i tuoi
occhi su
di te, ti fissa di rimando.
Abbassi
lo sguardo e segui lo Stormtrooper.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente!
Ebbene,
eccoci con un altro capitolo. Di questi tempi un po’
particolari, scrivere è
tutto ciò che mi tiene occupata e spero sia una distrazione
per tutti coloro
che son costretti a restare a casa.
Ma
bando alle ciance, i nostri due ragazzuoli iniziano a conoscersi
meglio, o
quanto meno Kylo Ren inizia a scoprire di più sulle origini
della nostra
protagonista, così come voi lettori!
(D’altronde
sa leggere nel pensiero, a volte vorrei poterlo fare anche io, sarebbe
molto
utile in determinate occasioni!)
Ho
un motivo preciso per aver scelto io i nomi dei genitori, ogni dubbio
sarà
sciolto in futuro.
Voglio
ringraziare tutti coloro che seguono la mia storia, l’hanno
inserita tra le
preferite/seguite/ricordate, in particolar modo AuroraDea
che ha recensito il capitolo precedente.
Vi
invito a lasciare un commento, per farmi sapere cosa ne pensate e cosa
vi
aspettate che accadrà, a presto,
Nephy-
|
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Capitolo 9 *** Capitolo VIII ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
VIII
Una
volta dentro la stanza, ti domandi di cosa stiano discutendo Kylo Ren e
il
generale Hux.
Il
secondo sembrava visibilmente agitato.
Guardi
il letto: pensandoci bene, non puoi restare tutto il tempo in piedi.
Ti
siedi sul materasso e, a gambe incrociate, inizi a canticchiare una
canzone.
Mantieni
un tono di voce basso, non vuoi che Kylo assista nuovamente alle tue
esibizioni
canore.
La
porta si apre e smetti immediatamente, ma non si tratta
dell’uomo vestito di
nero, bensì di uno Stormtrooper che ti ha portato del cibo.
Tecnicamente,
l’Assaltatore che si occupa del tuo nutrimento dovrebbe
essere GG-2123 e, dal
modo in cui si muove, ti sembra lui, ma non ne sei sicura.
Così,
quando ti porge il vassoio e una borraccia d’acqua, chiedi il
suo nome.
Non
ricevi alcuna risposta, forse non si tratta di lui.
Come
al solito, sul vassoio ci sono diversi salumi, del formaggio e qualche
fetta di
pane.
Mentre
inizi ad addentare il pane, con una fetta di prosciutto sopra, lo
Stormtrooper
si schiarisce la voce.
-
Sono GG-2123.
Mandi
giù il boccone e sorridi.
-
E quindi è questo il tuo nome? -, domandi, sinceramente
interessata.
-
Si.
-
Lo hai scelto tu?
-
No. Ci viene assegnato quando veniamo reclutati. -, spiega
l’Assaltatore.
-
Ci sono delle selezioni per far parte delle truppe di Assalto?
Lui
non risponde subito.
-
Non ci sono delle selezioni -, dichiara all’improvviso
– veniamo arruolati da
bambini.
E
in quel momento ricordi.
Ricordi
che molti bambini, sulla Terra, sono stati strappati alle proprie
famiglie.
Ignoravi
quale fosse lo scopo di sottrarre dei bambini innocenti ai propri
genitori, ma
adesso lo sai.
Quei
bambini saranno addestrati a diventare soldati, senza avere la
possibilità di
poter scegliere, non potranno opporsi: non avranno più
un’identità e il loro
unico obiettivo sarà obbedire ciecamente al Primo Ordine.
Di
colpo ti è passato l’appetito.
Lasci
il pezzo di formaggio che avevi in mano e restituisci il vassoio allo
Stormtrooper.
-
Quello che ti hanno fatto, anzi che hanno fatto a tutti voi,
è terribile.
GG-2123
non commenta, si limita a prendere in mano il vassoio.
Ma
tu continui.
-
Vi hanno privato della vostra libertà.
Hai
gli occhi lucidi, pensi a tutte quelle madri e quei padri a cui son
stati
portati via i propri figli.
E
tu sai bene cosa significhi crescere senza i propri genitori.
-
Per me è un onore poter servire il Primo Ordine.
Annuncia
l’Assaltatore, ma la sua sembra una frase pre-impostata, come
se qualcuno gli
abbia fatto un lavaggio del cervello e lo abbia convinto che venire rapiti e addestrati per combattere sia
un privilegio.
-
Un onore? Sei stato portato via ai tuoi genitori!
-
Era un sacrificio necessario.
Lo
fissi basita, non puoi credere a quello che dice.
-
E ti sta bene non avere un nome?
-
Il mio nome è GG-
-
Non è un vero nome.
–, lo interrompi.
Noti
che stringe il vassoio con veemenza e, senza aggiungere altro, gira sui
tacchi
e se ne va.
Probabilmente
è la prima volta che qualcuno fa vacillare le sue
convinzioni.
Sei
dispiaciuta, lui è sempre stato molto gentile con te e
adesso dubiti che lo
vedrai ancora, o comunque che ti rivolgerà più la
parola.
Una
cosa è certa: più conosci il Primo Ordine e
più ne sei disgustata.
Rannicchi
le gambe al petto e provi a rilassarti.
Farsi
prendere dal panico o dalla rabbia sarebbe controproducente.
Ma
lo sconforto ha la meglio, e giuri a te stessa di porre fine a questa
situazione, in un modo o nell’altro.
***
Quando
Kylo Ren fa il suo ingresso nella stanza, balzi in piedi e ti avvicini
a lui.
Non
indossa la maschera, quindi la sua espressione sorpresa, mentre gli vai
incontro, è ben visibile sul suo volto.
-
Che cosa mi succederà, una volta ottenuto quello che ti
serve?
Kylo
non risponde.
E
la sua non risposta ti preoccupa.
-
Hai intenzione di uccidermi?
Ancora
il silenzio.
-
Perché se è così… fallo
subito.
Lotti
per non scoppiare in lacrime: hai paura di morire, certo, ma se
dovranno
ucciderti comunque, preferisci che avvenga prima di condividere i tuoi
ricordi
con Kylo.
Al
diavolo il motivo per cui siete legati.
Non
vuoi avere più nulla a che fare con il Primo Ordine.
L’uomo
si avvicina a te: non è solo la sua altezza, a
risultare minacciosa, bensì egli stesso.
Di
riflesso indietreggi, scontrandoti con il muro alle tue spalle, ma
continui a
guardarlo a testa alta.
Kylo
non parla, solleva il braccio destro e un oggetto vola nella sua mano.
Sgrani
gli occhi, riconoscendo il cilindro di metallo.
È
l’arma che ha usato per uccidere Jo: la luce rossa divampa ,
illuminando i
vostri volti.
Il
tuo cuore vorrebbe scoppiare nel petto, eppure non stacchi neppure per
un
istante i tuoi occhi dai suoi.
-
È questo ciò che vuoi? -, domanda. Il suo tono
è incolore. – Rinunci così alla
tua vita?
-
Non ho mai smesso di lottare nella mia vita. -, replichi –
sono cresciuta senza
i miei genitori. I miei zii hanno fatto quel che potevano per crescermi
al
meglio. Ma c’era sempre qualcosa che mancava.
A
scuola le cose sono peggiorate: ero sempre quella esclusa, io non
indossavo abiti
carini come quelli delle mie compagne.
Il
ricordo ti fa male, ma prosegui col discorso.
-
Non ho potuto continuare gli studi, avevo bisogno di lavorare, per
guadagnare dei
soldi e comprare delle medicine a mio zio, è molto malato.
La
luce rossa è ancora vicinissima al tuo viso, Kylo ascolta
impassibile.
-
Forse non conta nulla per te, ma è tutta la vita che lotto
per andare avanti. Quindi,
se devi mettere fine alla mia vita tormentata, fallo adesso.
Noti
l’arma muoversi, la luce rossa fendere l’aria,
così chiudi gli occhi, sicura
che sia giunta la tua fine.
Ma
non avverti alcun dolore.
Quando
riapri gli occhi, scopri con stupore che Kylo non ti ha sfiorata.
La
luce rossa è scomparsa.
Lui
si allontana e realizzi di aver smesso di respirare per un istante.
Non
ti degna di una parola, semplicemente si avvia fuori dalla stanza.
Rimani
a fissare il punto in cui è uscito,
perplessa e ancora un po’ spaventata.
Cerchi
di rallentare i battiti cardiaci e scivoli lungo il muro alle tue
spalle,
finendo col sederti sul pavimento freddo.
Ti
domandi come mai non ti abbia uccisa, dopo avergli servito
quell’idea su un
piatto d’argento.
Forse
è ancora intenzionato a scoprire il perché siete
legati e gli servi viva,
successivamente ti ucciderà senza ripensamenti.
Ma
allora, perché non farlo subito, in fondo gli hai chiesto tu
stessa di mettere
fine alla tua vita, se è comunque quella la sua intenzione,
nel futuro.
Mille
dubbi ti assalgono, mentre una strana sensazione si fa spazio dentro di
te,
quando ripensi a quanto tu e lui foste vicini.
Scacci
via quella sensazione indesiderata.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
a tutti!
Intanto
ringrazio calorosamente Mentos E
CocaCola, AuroraDea e Calliope82 che hanno recensito il
capitolo precedente e tutti coloro che hanno inserito la storia tra le
preferite/seguite/ricordate.
In
più, vorrei dedicare questo capitolo a tutti quelli che
lottano quotidianamente
per affrontare la vita.
Anche
se i motivi possono essere molteplici, ognuno di noi deve affrontare
ogni
giorno dei problemi, che siano piccoli o grandi; e di questi tempi,
penso che
tutti noi ci troviamo a fronteggiare momenti difficili.
Sappiate
che non siete soli, che prima o poi i vostri sforzi saranno ripagati,
magari
non verrà un Kylo Ren a rapirvi, ma non smettete mai di
credere in voi stessi e
nelle vostre qualità. Questa costanza sarà
ricompensata.
Immagino
che qualcuno avesse bisogno di sentirselo dire.
Detto
ciò, aspetto un vostro commento.
A
presto, Nephy-
|
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Capitolo 10 *** Capitolo IX ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
IX
Quando
BB-9 entra nell’alloggio, gli chiedi se può
prepararti un bagno caldo.
Solo
lui sa come attivare il meccanismo per riempire la vasca e in quel
momento ne
hai proprio bisogno.
Il
robottino emette dei suoni, ma poi si avvia nel bagno e tu lo segui.
Sbirci
dove infila il braccio metallico, per riempire la vasca, e noti una
fessura
quadrata sul pavimento.
Dunque
il ruolo del droide è fondamentale.
Stavolta,
quando inizi a spogliarti, non gli chiedi di uscire, non sei
più a disagio in
sua compagnia, ma è BB-9 stesso che, dopo essersi assicurato
che la vasca sia
piena, si avvia verso la porta.
-
Puoi restare, se vuoi! -, lo rassicuri, ma il droide prosegue per la
sua
strada.
Controlli
che ci sia un asciugamano nei dintorni, ne scorgi uno poggiato sul
lavabo, così
ti immergi nella vasca e l’acqua calda ti dona una calma
interiore che, al
momento, non ti appartiene.
Ma
almeno per qualche istante puoi rilassarti.
Cerchi
di liberarti di tutti i pensieri negativi che affollano la tua mente,
eppure,
non puoi fare a meno di rimuginare sul perché Kylo ti abbia
risparmiato la
vita.
In
fondo avrebbe potuto torturarti, ottenere ciò di cui ha
bisogno, e ucciderti
subito dopo.
Ti
convinci che avrà dei motivi ben precisi, a lui non importa
della tua vita e
tanto meno gli importa quello che hai dovuto affrontare negli anni.
Ti
immergi completamente, chiudendo gli occhi, e quel silenzio assoluto,
quella
quiete che ti circonda, ti permette di dimenticare ogni preoccupazione,
almeno
per un momento.
Emergi
dall’acqua e ti dirigi verso l’asciugamano: lo
avvolgi intorno al tuo corpo,
mentre ne utilizzi un secondo per tamponare i capelli bagnati.
Hai
bisogno di un phone, o di qualsiasi cosa che possa asciugare i capelli,
così ti
affacci fuori dal bagno, e chiami Brontolo.
Ma
il tuo cuore si ferma per un istante.
Kylo
Ren è nella stanza, indossa solo un paio di pantaloni neri
ed una semplice
maglietta, fruga nell’armadio, in cerca di qualcosa, ma di
colpo si
immobilizza.
Ruota
il capo, notando la tua figura sulla soglia del bagno.
Sei
quasi certa di essere arrossita violentemente: sosti in quel punto, con
solo un
asciugamano addosso, i capelli ancora umidi e un’espressione
smarrita.
Lui
ti osserva per qualche istante e, come al solito, ignori cosa gli stia
passando
per la testa, in seguito abbassa gli occhi, probabilmente realizzando
che sei
mezza nuda.
E
tu ne approfitti per tornare dentro il bagno, la porta si richiude alle
tue
spalle ed esali un lungo sospiro.
Ti
rivesti velocemente e non vorresti più uscire da quel bagno,
tanto è
l’imbarazzo.
Tuttavia
dovrai pur tornare nella stanza, così, speri con tutta te
stessa che Kylo sia
andato via.
Invece
è ancora lì, indossa la sua solita uniforme nera
ed è prossimo ad indossare la
sua maschera, ma si blocca quando fai capolino dietro la porta.
-
BB-9 mi aveva assicurato di aver chiuso la porta del bagno. -,
annuncia, come a
volersi giustificare.
-
Non… non fa nulla. -, balbetti, visibilmente a disagio.
-
Devo incontrare il Leader supremo. -, annuncia -, ma quando
sarò di ritorno,
riprenderemo la nostra conversazione.
Annuisci,
vorresti parlargli di prima, quando ti ha quasi uccisa, ma non hai il
coraggio
di farlo.
Quell’audacia
nel tenergli testa è svanita, nel momento in cui hai temuto
che potessi morire
veramente.
Ma
Kylo sa leggere nel pensiero.
-
Se ti avessi voluto uccidere, avrei preso ciò che mi
interessa e saresti già
morta.
La
schiettezza con cui pronuncia quella frase ti lascia sconcertata.
Ma
rinnova le tue speranze: forse, una volta che si sarà
conclusa questa storia,
Kylo ti lascerà vivere.
Lui
non aggiunge altro e neanche tu, così esce dalla stanza.
Di
BB-9 non c’è traccia, per cui ti rassegni a
rimanere coi capelli umidi, d’altronde
in quella stanza fa caldo.
Ti
stendi sul letto e provi a riposare un po’.
***
Di
nuovo, il buio ti avvolge
completamente.
Senti delle voci, parlano in modo
concitato, qualcosa li preoccupa.
In quell’oscurità, riesci a
distinguere due figure, ma sono sfocate, non riconosci i loro volti.
Tuttavia riesci ad ascoltare parte
della loro conversazione.
- Com’è possibile che ci abbiano
trovato?
È una voce maschile.
Non l’hai mai sentita prima, eppure
è così familiare.
- Non lo so, ma lei non è al
sicuro.
Questa è una voce femminile.
Cerchi di mettere a fuoco le due
persone che hai di fronte, ma ti è impossibile, quello
sforzo ti costa fatica.
Un tremore improvviso ti fa
sobbalzare.
- Dobbiamo fare in fretta! -, grida
la voce maschile.
Un’altra scossa, come fosse un
terremoto, poi tutto diventa confuso.
Quando
apri gli occhi, capisci che quel tremore non era solo nel tuo sogno:
per
qualche motivo, la navicella su cui ti trovi sta oscillando
violentemente.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente! Mi scuso per l’enorme ritardo, ho avuto dei problemi
con il computer ed
è già una fortuna che oggi sia riuscita a
pubblicare, ma il mio pc potrebbe
abbandonarmi da un momento all’altro e spero che non lo
faccia, soprattutto in
questo periodo. A tal proposito, spero che stiate tutti bene.
So
che questo capitolo risulta un po’ corto, tuttavia
è perché ho dovuto
spezzarlo, altrimenti questo e il successivo sarebbero stati troppo
lunghi, per
questo motivo cercherò di aggiornare il prima possibile!
Grazie
a coloro che hanno recensito il capitolo precedente, i lettori che
hanno
inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Aspetto
un vostro parere, a presto,
Nephy-
|
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Capitolo 11 *** Capitolo X ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
X
Scatti
in piedi e senti dei rumori all’esterno, intuisci che
qualcosa non va, ma non
sai cosa stia accadendo, finché l’astronave trema
nuovamente.
Capisci
che qualcuno sta attaccando la navicella spaziale e, per un brevissimo
istante,
speri che quel qualcuno sia venuto a salvarti.
Così,
senza rifletterci troppo, ti avvicini alla porta e ti sorprendi quando
questa
scorre a sinistra, permettendoti di uscire.
Quindi
Kylo non ti tiene chiusa a chiave lì dentro, o roba simile-.
Ti
incammini nei corridoi, curiosa di conoscere chi sta tentando di
abbattere
l’astronave.
Un
gruppo di Stormtrooper ti passa accanto, e stai per alzare le mani in
segno di
resa, ma non ti degnano di uno sguardo, continuano a correre e tu li
osservi
stupita: dev’essere una situazione decisamente grave.
Ricordi
ancora la strada per raggiungere la sala con le pareti trasparenti, da
lì
potrai capire meglio cosa sta accadendo.
Quando
la raggiungi, ti aspetti di trovare Kylo Ren all’interno, ma
di lui non c’è
traccia.
Ti
avvicini ai vetri per comprendere cosa stia provocando quel tumulto e
scorgi, a
qualche chilometro di distanza, numerose navicelle spaziali, molto
più piccole
rispetto alla Star Destroyer, che sfrecciano
nell’oscurità e sparano dei raggi
laser contro la nave.
La
Star Destroyer sta rispondendo ai colpi, usando i propri cannoni, e
abbatte
alcune navicelle, ma queste sono numerose e attaccano da diversi punti,
non è
facile contrastare quell’incursione.
-
(T/N)!
Ruoti
il capo, sentendo Kylo chiamare il tuo nome.
Nonostante
indossi la maschera, riconosci la sua voce anche quando è
modificata dal
modulatore.
Ti
viene incontro e tu abbassi lo sguardo, colpevole.
-
Cosa stai facendo?
-
Ero curiosa, volevo sapere cosa stesse succedendo.-, spieghi
– so che non avrei
dovuto lasciare la stanza.
-
Infatti non avresti dovuto.- ti rimprovera lui, a pochi passi da te.
-
Perché ci stanno attaccando?
-
Sono i Ribelli.
Ti
sorprendi nel sapere che c’è qualcuno che si
ribella al Primo Ordine.
Il
pensiero di chiedere aiuto a loro ti sfiora la mente.
-
La loro ribellione è insensata. Il Primo Ordine ha portato
armonia ed
equilibrio nella Galassia. -, annuncia Kylo.
Come
se stia provando a convincerti che il loro operato è giusto.
-
Anche ammettendo che sia vero, sottomettere dei pianeti secondo le
vostre
regole, talvolta inumane, pur di portare ordine nella Galassia,
è un prezzo
troppo alto da pagare. –, rimbecchi.
Lui
rimane in silenzio, dubiti di aver smosso la sua coscienza.
Prima
che uno dei due possa aggiungere altro, una navicella vola vicinissima
alla
sala in cui vi trovate: Kylo solleva la mano e ti senti trascinare
indietro:
sei quasi fuori dalla stanza, quando la navicella ribelle colpisce la
sala con
uno dei suoi raggi saler: Kylo non ha il tempo di bloccarlo coi suoi
poteri e
il vetro finisce in mille pezzi, tu sei costretta ad aggrapparti alla
porta per
non essere risucchiata all’esterno.
L’uomo
con la maschera utilizza le sue doti sovrannaturali per danneggiare
l’astronave
nemica, che prende fuoco improvvisamente; in seguito si occupa del
vetro,
riportandolo alla forma iniziale.
Molli
la presa, capendo che le pareti sono tornate al loro posto e ti rendi
conto
che, all’esterno, non vi sono più navicelle
ribelli.
Devono
essere riusciti a respingere l’attacco.
Cerchi
di nascondere la tua delusione: quei “ribelli”
sarebbero potuti essere la tua
unica speranza.
I
tuoi occhi (c/o) scivolano su Kylo, ancora steso sul pavimento, ed
è in quell’istante
che noti un liquido scarlatto colare dal suo fianco sinistro.
Spalanchi
gli occhi e ti accovacci accanto a lui.
Lui
preme la ferita con una mano e ti chiedi come mai stia sanguinando.
-
Dev’essere stata una scheggia di vetro. -, spiega lui,
leggendoti nel pensiero.
Sarebbe
l’occasione buona per scappare o quanto meno per lasciarlo al
suo infausto
destino.
Ma
se è stato colpito, è perché ha
pensato prima ad allontanare te, e poi si è
occupato dell’astronave.
In
un certo senso, ti ha salvato la vita.
-
Ho bisogno di garze e disinfettante.
Ignori
la sua espressione, indossa la maschera, certo, ma immagini sia
sorpreso.
Non
lascerai che muoia così, gli devi un favore, e hai fatto un
corso base di primo
soccorso, riuscirai ad occuparti della sua ferita.
-
È solo un graffio.
Dal
mondo in cui sanguina, invece, sospetti sia un taglio profondo.
Fa
per mettersi in piedi, ma tu lo blocchi per le spalle.
BB-9
compare nella stanza, proprio al momento giusto, e gli ordini di
trovare qualcuno:
hai bisogno di forbici, garze e disinfettanti.
Il
droide corre, sembra agitato, e tu rimani al fianco di Kylo, che sfila
l’elmetto di metallo.
-
Posso alzarmi e andare in infermeria da solo.
-
In queste condizioni non credo, non ci sono dei medici a bordo?
-
Non su questo shuttle.
La
cosa ti sorprende, sono così presuntuosi da pensare che
nessuno possa attaccarli?
O che siano immuni alle ferite?
Il
droide interrompe i tuoi pensieri, trascinando con sé un
piccolo carrello.
All’interno
vi sono delle forbici, ago e filo, garze e altri oggetti che dovrebbero
servire
in casi di emergenza, come quello.
-
È questo il disinfettante? -, indichi una borraccia e BB-9
risponde con dei
suoni.
-
È un si -, dichiara Kylo.
Sorridi
e la prendi, assieme alle forbici.
-
Quindi parli anche la lingua dei robot? Ve la insegnano a scuola?
Lui
ti guarda perplesso.
Lasci
perdere il discorso e ti occupi della ferita.
-
Dovrò lacerare la tua veste, va bene?
La
smorfia sul viso di Kylo ti fa intuire che no, non va bene, ma non ci
badi
comunque.
Inizi
a disinfettare la parte lesa e poi tagli la stoffa nera.
-
Potrebbe fare un po’ male -, lo avvisi, mentre tiri via il
pezzo di tessuto.
Lui
rimane impassibile e guarda altrove.
Adesso
che non c’è la maglia a coprirlo, riesci a vedere
quanto è profondo il taglio.
Fortunatamente,
è meno grave di quel che ti aspettavi.
-
Brontolo, passami le bende.
Il
droide, sentendosi chiamare in causa, esegue l’ordine,
porgendoti delle garze
col suo braccio metallico.
Ne
disinfetti una e la usi per tamponare il taglio.
Kylo
digrigna i denti, ma cerca di mantenere la sua compostezza.
-
D’accordo adesso dovrei chiudere la ferita…
L’altro
ti lancia un’occhiata tra lo stupito e il preoccupato.
Si
starà domandando se tu sia in grado di ricucirlo a dovere.
Non
è che tu abbia tutta questa dimestichezza con ago e filo, ma
tua zia ti ha aiutato
a cucire degli orsacchiotti, qualche volta, quanto mai sarà
diverso?
-
Direi che è molto diverso. – commenta Kylo piccato.
-
Dovresti smetterla di leggere i miei pensieri.
-
Sto cercando di capirti meglio.
Quell’affermazione
ti lascia di stucco, mentre disinfetti l’ago.
L’indecifrabile
Kylo Ren che non riesce a inquadrare te, la persona più
semplice sulla faccia
della terra.
-
Lo farai a tempo debito, non entrare più nella mia testa,
cortesemente.
Lui
vorrebbe replicare, ma non gliene dai il tempo: trapassi la sua carne
con
l’ago, facendolo sussultare.
Stavolta
storce il viso in una smorfia.
-
Prometto di metterci poco. -, annunci, cercando di tenere la mano ferma.
È
un’operazione disgustosa, non avresti mai potuto fare la
dottoressa, ti trovi a
riflettere.
Fingi
di star cucendo uno dei tuoi peluche e non un lembo di pelle.
Termini
nel giro di pochi minuti, ti passi un braccio sulla fronte, sudata per
la
tensione, e ti volti radiante verso il droide.
-
Operazione riuscita. -, poi ti rivolgi al
“paziente” – Ti consiglierei di non
fare sforzi per un po’, o potrebbe riaprirsi.
Kylo
fa un cenno col capo, ti sta osservando e il suo sguardo penetrante ti
mette a
disagio.
-
Non resta che bendarlo. -, esclami, prendendo un’altra garza.
BB-9,
come se ti abbia letto nel pensiero, ti porge dello scotch.
-
Non è lo strumento più indicato, ma
andrà bene.
È
curioso come Kylo se ne sia stato buono e si sia affidato alle tue
competenze
mediche, ti saresti aspettata più resistenza da parte sua.
Ti
chini e sistemi la benda sul taglio, quando sollevi il capo, il tuo
cuore perde
un battito: il viso di Kylo è a pochi centimetri dal tuo.
E
sei quasi sicura che non eravate così vicini, mentre curavi
la ferita.
Quella
vicinanza ti ha colta di sorpresa, dovresti allontanarti, eppure resti
ferma
dove sei.
D’altro
canto, anche lui rimane immobile, non sapresti dire cosa gli passi per
la
testa, ha la solita espressione impassibile stampata in faccia.
Poi,
il suo sguardo scivola sulle tue labbra, è solo per una
frazione di secondo,
tanto che ti convinci di essertelo immaginato.
Non
vuoi essere la prima a cedere, qualsiasi cosa stia accadendo fra voi
due, ma senti
che se resterete in quella posizione un altro singolo minuto, il tuo
cuore non
reggerà.
La
porta si spalanca al momento giusto.
O
forse sbagliato,
dice una vocina nella tua testa, vocina che cerchi di reprimere
velocemente.
Due
Assaltatori entrano nella stanza, entrambi scattate in piedi, lontano
l’uno
dall’altro.
Perfino
il droide, di cui avevi dimenticato l’esistenza, sobbalza.
-
Signore, tutto bene? -, chiede uno di loro.
Kylo
Ren annuisce.
-
Avete catturato qualcuno dei ribelli?
Gli
Stormtrooper chinano il capo, uno dei due trova il coraggio e risponde.
-
Nessuno, signore.
L’uomo
emette un grugnito e chiude la mano in un polso: lo sfortunato
Assaltatore che
ha parlato, si ritrova in ginocchio, agonizzante.
Vorresti
fare qualcosa per mettere fine a quella tortura, muovi dei passi verso
lo
Stormtrooper, ma Kylo ti lancia un’occhiataccia.
Resti
fermi dove sei, mentre senti la rabbia crescere.
Per
un piccolo istante, ti eri illusa che ci fosse qualcosa di umano, in
lui.
Per
un istante credevi che lui stesse per…
Scuoti
il capo.
Kylo
interrompe la tortura.
-
Una volta alla Base, me ne occuperò personalmente.
Metterò fine alla
Resistenza. -, annuncia, più a se stesso che a voi presenti.
– scortate la
prigioniera nel mio alloggio.
Così
dicendo, vieni invitata a seguire i due Assaltatori.
Mentre
esci, tieni gli occhi fissi sul pavimento, temendo di incrociare quelli
di
Kylo.
Ma
sei convinta che lui, invece, ti stia osservando.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente! Intanto vorrei augurare buona Pasqua e Pasquetta e tutti voi,
sperando
che abbiate passato giornate spensierate, anche se a casa!
Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto, ho cercato di allungarlo un po’, non
potevo aggiungere molto altro,
anche perché iniziano dei momenti
“intensi” per i nostri personaggi.
Grazie
a tutti per aver recensito lo scorso capitolo, e coloro che seguono la
storia.
A
presto, Nephy.
|
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Capitolo 12 *** Capitolo XI ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XI
Siedi
sul letto di Kylo, quando uno Stormtrooper entra nella stanza, con un
vassoio
in mano, non osi chiedere di chi si tratti.
Anche
se è GG-2123, quello che sa avanzando nella tua direzione,
dubiti che voglia
rivolgerti la parola, dopo il diverbio che c’è
stato tra di voi.
Sei
dispiaciuta: non ha colto il motivo reale per cui ti sei arrabbiata,
l’idea di
quei bambini rubati alle proprie famiglie ancora ti crea una sensazione
di
disgusto.
L’Assaltatore
ti porge il piatto e tu inizi a mangiare in silenzio,
d’altronde, l’ultima
volta, hai assaggiato solo un pezzo di pane e la fame è
tornata a farsi
sentire.
Quando
concludi il pasto, ti viene data una borraccia con dell’acqua
e bevi tutto d’un
fiato.
Restituisci
il vassoio e l’altro si avvia verso l’uscita.
Di
colpo si blocca, sulla soglia della porta, e ruota il busto, per
guardarti.
-
Ho pensato a ciò che hai detto.
Lo
fissi di riamando, sorpresa.
-
Non ci avevo mai riflettuto, fin’ora.
Capisci
si tratta di GG-2123 e che, con tutta probabilità, si
riferisce alla questione
di cui avete discusso il giorno prima.
-
E… credo tu abbia ragione. Non ci hanno dato scelta.
Sembra
che tirar fuori quelle parole gli costi fatica.
-
Ma questo posto è la mia casa, ormai. Non ho più
una famiglia.
Ti
si stringe il cuore, ascoltando quelle parole.
-
Ma puoi sempre trovare un’identità. -, annunci.
-
E come?
-
Iniziando con sceglierti un nome, ad esempio.
Lo
Stormtrooper rimane per un po’ in silenzio.
-
Ma io non saprei che nome scegliere.
Picchietti
due dita sulle labbra e tieni lo sguardo fisso sul pavimento, pensando
a un
nome da attribuirgli.
Ci
sei riuscita con Brontolo, lo troverai anche a lui.
-
Che ne pensi di Greg?
In
fondo è anche un modo per conservare l’iniziale
del nome che gli hanno dato,
una volta reclutato.
Non
puoi vedere la sua espressione, dietro la maschera bianca che indossa,
ma
quando parla, il tono dissipa ogni tuo dubbio.
-
Mi piace Greg!
E
sembra molto entusiasta.
Sorridi
e rimanete ad osservarvi per un po’.
Di
colpo la porta della stanza si apre, Greg sussulta, e tu con lui.
Fa
il suo ingresso Kylo Ren, seguito da due Assaltatori.
-
Ancora qui GG-2123?
Lo
Stormtrooper abbassa il capo e si congeda, uscendo
dall’alloggio.
Kylo
si rivolge a te, fortunatamente indossa il suo elmetto di metallo,
altrimenti saresti
sicuramente arrossita nell’incrociare il suo sguardo.
Dopo
quello che è successo poi…
-
Siamo quasi arrivati alla Base. -, ti comunica – seguimi.
Scatti
in piedi, seguendo Kylo, con gli Assaltatori che vi scortano, mentre
percorrete
i corridoi.
Raggiungete
l’hangar e da lì puoi osservare
l’esterno.
Rimani
a bocca aperta nel trovarti davanti un pianeta enorme, che sembra
essere
completamente ghiacciato.
Lo
shuttle su cui viaggiate attracca sul pianeta e, dopo aver superato
un’immensa
distesa di montagne, giungete in un punto pianeggiante, ricoperto di
neve, dove
si erge un edificio.
E
ti domandi cosa accadrà, adesso che siete giunti a
destinazione.
***
Osservi
le manette che hai ai polsi, mentre l’ascensore è
in movimento.
Kylo
Ren è al tuo fianco.
Non
capisci perché abbia dovuto bloccarti le mani, considerato
che non c’è alcun
pericolo che tu riesca a scappare, anche senza manette.
Non
hai idea di dove ti stia conducendo.
Avete
percorso dei corridoi, non molto diversi da quelli della Star destroyer
, Kylo
ha congedato gli Stormtrooper e siete saliti su
quell’ascensore.
-
Come va la ferita? -, domandi.
Kylo
indossa la maschera, ma sbirci comunque nella sua direzione.
Resta
immobile e in silenzio.
-
Potresti almeno dirmi dove stiamo andando?-, insisti, ma nulla.
Le
ante dell’ascensore si spalancano e giungete in uno spazioso
atrio, il
pavimento e le pareti sono verniciate di un rosso acceso e, in fondo
alla sala,
seduto su un trono, si trova un uomo.
Ai
suoi lati sostano quelli che credi siano esseri umani, considerato
l’aspetto, ma
potrebbe trattarsi di robot, vestiti interamente di rosso e con delle
specie di
lance nelle mani, del medesimo colore.
Vi
avvicinate all’uomo seduto sul trono e i suoi lineamenti si
fanno sempre più
nitidi: è stempiato e il suo viso rugoso, ma ha qualcosa
di… inumano.
Non
sembra un semplice anziano: e non solo per la testa sproporzionata
rispetto al
mento, o le sue guance scavate: è il suo sguardo che ti
mette i brividi.
Il
senso di inquietudine che ti trasmette Kylo, non è nulla in
confronto a quello
che stai provando nel guardare quell’essere.
Kylo
Ren si inginocchia davanti all’uomo.
-
Mio Maestro, ho portato la terrestre.
L’anziano
si mette in piedi e tu non riesci a sostenere il suo sguardo.
-
Così è lei la ragazza apparsa nei tuoi sogni.-,
mormora, girandoti intorno.
-
Una creatura così debole… ma percepisco
qualcosa in lei.
Arresta
il suo cammino e rimane in piedi, di fronte a te.
-
Sei riuscito a scoprire da cosa dipende il vostro legame?
Kylo
tiene il capo chino.
-
Non ancora.
-
Perché ci stai impiegando tanto tempo?
Il
moro non risponde, ma l’altro sorride, e più che
un sorriso, ti sembra uno
squarcio sul suo volto.
-
Affascinante. -, proferisce – non riesci a penetrare fino in
fondo la sua
mente.
Lanci
un’occhiata a Kylo Ren, ma lui ha ancora gli occhi sul
pavimento.
-
Magari se intervenissi io… - inizia a dire l’uomo.
Per
qualche motivo, senti che essere torturata da lui sarebbe
un’esperienza
peggiore rispetto a quelle provate con Kylo.
-
Mio signore, sono certo che scoprirò la verità.
Abbiamo fatto dei progressi, in
questi giorni. -, interviene il moro, sorprendentemente.
L’altro
fa scorrere lo sguardo su di te e, successivamente, sul ragazzo.
Torna
a sedere sul suo trono.
-
Percepisco anche il legame tra voi
due. – commenta, - è molto forte.
Guardi
nuovamente Kylo al tuo fianco, ma lui non ti degna
d’attenzione.
-
Immagino che se fossi io ad invadere la mente della ragazza, ci
sarebbero
conseguenze spiacevoli. – aggiunge l’anziano,
confermando i tuoi sospetti.
-
Dunque lascerò che sia tu a proseguire. Sono certo che
questa terrestre ci
riserverà grandi sorprese.
Kylo
Ren si rimette in piedi.
-
Come desidera Leader Supremo.
Leader
Supremo,
quell’appellativo ti fa capire chi hai davanti.
Quello
è Snoke: il Leader Supremo del Primo Ordine.
Quello
è lo spietato Snoke che ha invaso pianeti, strappato bambini
alle proprie
famiglie, compiuto chissà quali atti orribili.
L’odio
nei suoi confronti, sostituisce il timore che ti incute.
Avessi
i poteri di Kylo, avresti fatto di tutto per porre fine al suo dominio.
A
proposito di Kylo, questo ti fa un cenno col capo, un muto invito a
seguirlo.
Così
vi avviate fuori da quell’atrio.
-
Ma tieni a mente che, se fallirai, mi occuperò personalmente
di lei.
Il
moro arresta per un istante il suo cammino, ruota il busto verso Snoke
e fa un
inchino.
Insieme
uscite dalla sala.
Un
brivido di terrore ti percorre la schiena.
Cosa
vuole da te il Leader Supremo?
ANGOLO
AUTRICE
Salve
bella gente! Eh si, anziché dormire sforno capitoli, ma
d’altronde sono anche
in ritardo, per cui spero che vi piacerà.
Un
piccolo appunto: la Base su cui Kylo Ren e la protagonista si trovano,
è la
Base Starkiller, il pianeta che è presente
nell’episodio VII (si quella che
viene distrutta, ma questi avvenimenti si collocano prima di
quell’episodio,
per cui è ancora ben presente nella nostra storia.)
L’atrio in cui
risiede Snoke, invece, è quello
mostrato nell’episodio VIII, e ho deciso di spostarlo su
questa Base poiché non
avevo idea di come sarebbe potuto essere l’alloggio di Snoke
sulla Starkiller,
se qualcuno avesse qualche appunto da fare a riguardo sarà
ben accetto.
Dunque,
prima di lasciarvi in pace, un caloroso grazie a coloro che hanno
recensito la
storia e anche chi l’ha inserita fra le seguite, preferite,
ricordate.
Vi
invito sempre a lasciare un parere, augurandomi che stiate tutti bene.
A
presto, Nephy-
|
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Capitolo 13 *** Capitolo XII ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
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Nome del Paese/città
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Nome dello Zio
Capitolo
XII
Tu
e Kylo non vi siete rivolti parola
sull’ascensore e neppure quando avete percorso i corridoi
affollati dagli
Stormtrooper, fino a raggiungere una camera simile a quella in cui ti
trovavi
sulla Star Destroyer, tuttavia è più spaziosa e
con una finestra che
affaccia all’esterno.
-
È la mia stanza. -, dichiara Kylo
all’improvviso.
Sei sorpresa, non credevi che anche qui
avreste condiviso la camera.
- Se hai bisogno di riposare…
Fa un cenno con la mano verso il letto.
- Dovresti farti controllare la ferita. -,
gli comunichi, mentre ti avvicini al materasso.
Hai veramente bisogno di riposo.
Kylo, che si apprestava ad andar via, si
blocca sull’uscio ma non risponde.
Rimane fermo una manciata di secondi, poi
esce senza aggiungere altro.
E così ti fiondi sul letto.
Ma
di prender sonno non se ne parla.
Per cui ne approfitti per studiare meglio il
luogo in cui ti trovi.
La finestra si affaccia su un bosco innevato,
almeno è quello che ti sembra.
Oltre al letto e una poltrona, vi è un’altra
stanza.
Controlli cosa si cela dietro la porta e sei
lieta di scoprire che si tratta di un bagno perfettamente uguale a
quello preente
sulla Star Destroyer.
Faresti volentieri un bagno caldo, ma non v’è
traccia di Brontolo.
Ti domandi che fine abbia fatto, così come
Greg.
Saranno ancora loro ad occuparsi di te, o
dovrai familiarizzare con altri Stormtrooper e droidi? Sempre che
vogliano
socializzare…
Torni
in camera e scorgi un piccolo armadio
accanto al letto.
Sai che non dovresti farlo, ma la curiosità è
troppo forte: oltre ai soliti indumenti di Kylo, tra cui giacche e
pantaloni
neri, vi è una piccola scatola di metallo.
Provi ad aprirla, ma realizzi che è bloccata,
noti un piccolo riquadro con una serie di numeri.
Probabilmente la scatola è protetta da una
password.
La riponi al suo posto, così ti accomodi
sulla poltrona e rimani ad osservare il paesaggio esterno, circondata
dal
silenzio più totale.
***
Kylo
Ren rientra nella stanza dopo qualche
minuto, ma tu dormi beatamente sulla poltrona e non puoi accorgerti
della sua
presenza.
Si avvicina lentamente, cercando di non fare
alcun rumore e ti osserva per qualche istante: non è la
prima volta che succede,
pensa con un pizzico di vergogna.
Ti aveva già trovato a dormire nel suo letto,
sulla Star Destroyer, ma, come quel giorno, non ha l’impulso
di svegliarti.
O
meglio, preferisce restare a contemplarti
in silenzio: ha bisogno di studiarti meglio, di capire
perché i vostri destini
sono legati.
Tuttavia, il suo sguardo si sofferma sui tuoi
lineamenti delicati, suoi tuoi folti capelli (c/c), che ricadono
morbidi sulla
spalliera della poltrona.
Il tuo viso è sereno, le labbra appena
arricciate, forse stai facendo un bel sogno.
Così, decide di sfilare la maschera, la posa
sul tavolino vicino il letto e siede di fronte a te.
Sentimenti contrastanti iniziano a lottare
dentro di lui.
Le sue dita scorrono sulla ferita di poche
ore prima, quella ferita che tu hai
curato.
Non
riesce a capire perché lo abbia fatto:
lui ha ucciso l’uomo per cui lavoravi davanti ii tuoi occhi,
ti ha rapita, ha violato i tuoi
ricordi, e probabilmente
dovrà eliminarti, una volta trovato quello che sta cercando.
Nonostante
questo, tu sei corsa in suo aiuto,
non appena ne ha avuto bisogno.
E sebbene riesca a leggerti nel pensiero,
comprenderti gli costa fatica.
Di colpo, il tuo viso si contrae in una
smorfia, inizi ad agitarti sulla poltrona e un lieve lamento sfugge
alle tue
labbra: Kylo scatta in piedi, incerto sul da farsi...
***
Quel
sogno ti perseguita: quelle voci, che
sembrano familiari, ma sei certa di non averle mai sentite, continuano
a
ripetere che “lei non è al sicuro”,
“qualcuno ci ha trovati” e ciò che segue
è
solo il caos.
Il pavimento sembra tremare e avverti una
paura e un’angoscia crescere dentro di te, mentre le figure
sfocate intorno si
muovono freneticamente.
Ma poi li senti urlare e, inerme, non puoi
fare nulla per farli smettere.
Socchiudi gli occhi, ricordando di essere
sulla Base, nell’alloggio di Kylo.
Devi esserti addormentata sul divano.
Quando
sollevi lo sguardo, il tuo cuore perde
un battito.
Kylo è a pochi metri da te, in piedi, e ti
osserva.
Sembra… preoccupato?
-
Che stavi sognando?
Tralasciando il fatto che ti stava spiando
mentre dormivi, ciò che ti
lascia di stucco è il suo interesse nei tuoi confronti.
Come se a lui importi dei tuoi incubi.
- Potrebbero tornare utili a capire il nostro
legame. -, spiega lui, dopo averti letto nella mente.
Quasi vorresti schiaffeggiarlo perché continua
a leggerti nel pensiero.
- Non credo che potrebbe servire a qualcosa
raccontarti i miei sogni.
- Sai a cosa andrai incontro se non
collabori? -, domanda Kylo allo stremo della pazienza – il
Leader Supremo non
esiterà a strapparti i ricordi e ogni informazione che
potrebbe rivelarsi
utile.
Rabbrividisci all’idea.
Sai che ha ragione e non hai intenzione di
farti torturare da quell’essere.
-
È un sogno ricorrente -, inizi a
raccontare, mentre Kylo siede di fronte a te – credo di
esserci io, ma è tutto
molto… confuso.
Cerchi le parole adatte per descrivere tutta
quell’oscurità che avvolge i sogni che hai di
recente.
- Ci sono due figure, li sento parlare. Credo
che siano un uomo e una donna.
Kylo ascolta con interesse, è evidente data
la sua espressione seria e concentrata.
- Continuano a ripetere “lei non è al
sicuro”.
- Pensi si riferiscano a te? -, domanda il
moro.
Ci
pensi un po’ su.
- Credo di si.
Kylo attende qualche istante, i suoi occhi ti
guardano, come a voler trovare una risposta a quei sogni nel tuo
sguardo.
Ma tu sei troppo in imbarazzo e guardi altrove.
- Farò rapporto al Leader Supremo.
Fa per andarsene, ma tu lo blocchi, chiamando
il suo nome.
-
Si?
- Puoi restare un po’ qui?
La domanda spiazza Kylo.
Ritieni saggio motivare il perché di quella
richiesta, mentire sarebbe inutile.
- Fare questi sogni mi fa stare male… -, spieghi
– sono sempre più frequenti, mi lasciano una
spiacevole sensazione. E stare da
sola con me stessa non aiuta.
Kylo sosta in piedi e valuta se sia una buona
idea trascorrere del tempo con te, magari in questo modo potrebbe
scoprire di
più sul tuo conto.
- D’accordo, ma solo per poco.
Un sorriso genuino si fa strada sul tuo viso,
non sai neanche tu perché l’idea di passare del
tempo con lui ti entusiasmi
tanto.
E in quel momento non vuoi pensarci.
-
Dunque, cosa fai nel tempo libero? -,
domandi a Kylo.
Siete entrambi seduti sul letto, a una certa
distanza, e quasi dimentichi che si tratta del terribile Kylo Ren, ti
sembra
piuttosto di scambiare due chiacchiere con un amico di vecchia data.
Il moro, però, sembra in difficoltà.
-
Farai pur qualcos’altro, a parte voler
conquistare e sottomettere l’intera Galassia.
- Mi alleno.
- E poi?
- Medito.
- E poi?
Kylo ha esaurito le risposte.
- Ci sarà pure un hobby!
Dal suo silenzio, capisci che no, non c’è.
- Quindi passi il tempo a invadere pianeti, a
combattere e meditare?
L’altro fa spallucce.
- Questa è la mia vita, questo è tutto
ciò in
cui credo e non ho tempo da dedicare ad altro.
- Non hai una famiglia da visitare?
Di colpo vuoi conoscere tutto di lui.
Lo
hai sempre trovato molto affascinante,
proprio per l’alone di mistero che lo avvolgeva, ma adesso
vuoi indagare meglio
sulle sue origini, vuoi sapere che uomo si nasconde
dietro quella la maschera.
Sei certa che troverai affascinante tutto ciò
che lo riguarda.
Tuttavia
l’argomento lo mette in difficoltà,
lo intuisci dal modo in cui si è irrigidito.
- Sono cose che non ti riguardano.
- Non è giusto che sia solo tu a indagare
sulla mia vita.
- Io sono costretto a indagare sulla tua
vita, - replica Kylo – non mi importa chi siano i tuoi
genitori, se sono morti,
o se sei stata presa di mira dai tuoi compagni di classe, da bambina.
Quelle
parole ti feriscono.
Lo guardi per un istante dritto negli occhi e
li senti pizzicare, ma non piangerai, non davanti a lui.
Ciò che ti ferisce maggiormente è
l’illusione
di essere riuscita a instaurare un rapporto civile con lui, di non
essere solo
un’insulsa prigioniera.
La verità è che ti considera tale.
Scatti
in piedi e corri in bagno.
Quando la porta si chiude alle tue spalle, ti
abbandoni a un pianto sommesso.
|
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Capitolo 14 *** Capitolo XIII ***
ABOUT
DESTINY
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Capitolo
XIII
Sono
trascorse delle ore da quando ti sei
chiusa in bagno.
Decidi di uscire, solamente perché stare accovacciata
a terra ti causa svariati dolori a gambe e schiena.
Fortunatamente Kylo Ren non è nella camera,
così ti abbandoni sulla poltrona, asciugando le lacrime
ancora fresche sulle
guance.
La porta dell’alloggio si apre e fai per
alzarti, pronta a tornare in bagno, ma non si tratta di Kylo,
bensì di uno
Stormtrooper con un vassoio in mano.
- Greg? -, domandi, e speri con tutta te
stessa che sia lui.
L’Assaltatore
fa un cenno col capo, venendoti
incontro.
- Sì, sono io …Ti hanno fatto del male? -,
vuole sapere, sembra preoccupato.
Deve aver notato i tuoi occhi gonfi e rossi.
Scuoti il capo e, quando Greg posa il vassoio
sul tavolino, ti lanci su di lui, per abbracciarlo.
Lui rimane di pietra, mentre tu quasi scoppi
di nuovo in lacrime.
- Mi mancano i miei zii. -, inizi a dire, -
mi manca la mia amica, (n/a) e vorrei tornare a casa.
È orribile stare qui, non so cosa vogliano da
me e non so neppure se ne uscirò viva!
Greg
non sa cosa dire, sempre che tu voglia
sentirti dire qualcosa.
Probabilmente hai solo bisogno di sfogarti.
Ti stacchi da lui, scusandoti per il tuo
comportamento impulsivo.
Torni a sedere sulla poltrona, non hai fame.
Greg
rimane in silenzio, poi fa qualcosa di
veramente sorprendente: sfila il suo copricapo.
Finalmente
vedi il volto dello Stormtrooper
gentile: si tratta di un ragazzo dai capelli rossi, con qualche
lentiggine
sparsa sulle guance.
Sembra avere diciotto anni o poco meno.
Lo guardi stupita.
- Non devi dirlo a nessuno. -, ti mette in
guardia – non sono autorizzato a toglierlo, posso farlo
unicamente quando mi
trovo completamente solo, nel mio alloggio.
- Non preoccuparti, non dirò nulla -,
rispondi – ma… perché lo hai fatto?
Greg si tortura le mani.
- Ho pensato che vedere una persona umana, in
carne ed ossa, senza maschere… ti avrebbe fatto sentire
meglio.
Sorridi riconoscente.
- Mi è servito, grazie Greg.
- Perché non mangi un po’? -, propone lui.
Prendi il vassoio dal tavolino e siedi sul
letto di Kylo, poco importa se lo sporcherai.
- Perché non assaggi?
Greg è sorpreso.
- Oh beh, io non potrei…
- Solo un assaggio!
E così, riesci a corromperlo con una fetta di
pane e prosciutto. Non sai dove si riforniscano, ma devi ammettere che
il cibo
è sempre buono, quanto meno.
Lo
Stormtrooper socchiude gli occhi, sembra
al settimo cielo.
- Che animale cacciate voi terrestri, per
avere quest’ottimo cibo?
Dunque loro hanno un’alimentazione diversa?
- Dei… maiali?
- Non credo che ce ne siano sul mio pianeta
natio, o su altri pianeti visitati finora, non ricordo di aver mai
mangiato
nulla di così buono.
Sei contenta che il ragazzo abbia apprezzato.
- Dovresti assaggiare la cioccolata!
- Cioccolata? -, domanda lui.
Deduci che non abbia idea di cosa si tratti e
sei quasi dispiaciuta perché non ha mai avuto l'occasione di
assaggiarla.
- Credi che potrei averla insieme al resto,
se lo chiedessi?
Greg pare rifletterci su.
- Noi abbiamo l'ordine di nutrirti, ed
essendo tu una terrestre, scegliamo alimenti a caso sottratti da alcuni
luoghi
sulla Terra. -, ti spiega – ma se potessi descrivermi
com'è fatta questa… ciocolata,
potrei cercarla.
Sorridi.
- Si chiama cioccolata, e solitamente è una
stecca rettangolare ricavata da semi specifici, semi di cacao.
Solitamente è
conservata dentro confezioni di plastica ed è di colore nero.
Il giovane ragazzo annuisce e ripete fra sé
“cioccolata, rettangolare, di colore nero.”
Quando
avete entrambi finito, Greg indossa la
maschera e recupera il vassoio.
- Grazie. -, dice.
- Ma no, grazie a te -, gli rispondi – mi hai
strappato un sorriso.
Così
vi salutate e speri di rivederlo presto.
Oltre a Kylo Ren, lui è l’unico volto
familiare su quel pianeta lontanissimo da casa, con la differenza che
Greg è di
gran lunga più simpatico e gentile, rispetto
all’uomo dai capelli neri.
Ma ignori se anche lui abbia ucciso degli
innocenti, sebbene quel viso dolce ti fa credere che non sarebbe capace
di
torcere un capello a nessuno.
Ti
stiracchi un po’ e vai in bagno.
Non puoi fare un bagno caldo, non hai notizie
di Brontolo, da quando sei lì, ma almeno puoi sciacquarti il
viso.
Gli occhi sono ancora un po’ arrossati, ma
meno gonfi rispetto a prima.
Senti
la porta riaprirsi e immagini sia nuovamente
Greg, probabilmente ha dimenticato di dirti qualcosa, o forse non ha
portato
via la borraccia con l’acqua.
Tuttavia, noti con disappunto, si tratta di
Kylo Ren.
Decidi
di ignorarlo bellamente, accomodandoti
sul letto: non hai intenzione di rivolgergli parola, il tuo sguardo
volge verso
l’esterno: si posa sul terreno bianco.
Non avresti mai immaginato che potessero
esistere altre forme di vita, nella Galassia, figurarsi la neve.
Ricordi che da bambina, l’inverno era la tua
stagione preferita e trascorrevi interi pomeriggi a modellare pupazzi
di neve
con tuo zio (n/z).
Ti piacerebbe poter passare del tempo
all’esterno, affondare i piedi in quel soffice manto bianco.
Ma sfortunatamente sei rilegata lì dentro.
Kylo,
intanto, non ha detto una parola, ha sfilato
la maschera e l’ ha posata sul tavolino, ed ora rimane in
piedi, a fissarti.
Non che il suo sguardo ti sia completamente
indifferente, ma ricordi ancora le sue parole, il modo in cui ha
dichiarato,
nel modo più cinico possibile, che non gli importa nulla di
te, se non fosse
che siete accomunati da un misterioso legame.
- Dobbiamo riprendere la nostra conversazione.
Ti ostini a guardare altrove: che ti torturi
pure.
Si
schiarisce la voce e avverti il materasso
abbassarsi, sotto il peso di Kylo, che ora siede al tuo fianco.
-
Sono nato su Chandrila* -, comincia a dire.
Non ti giri a guardarlo, ma ha catturato la
tua attenzione.
- Un pianeta ricco di pianure e diviso in
piccoli villaggi.
Gli lanci un’occhiata, sinceramente
interessata.
- Poi… Luke Skywalker mi ha scelto come suo
allievo, quand’ero ancora un bambino, e ho pochi ricordi con
i miei genitori.
Ruoti il busto, incrociando infine lo sguardo
di Kylo.
- Allievo?
- Luke Skywalker è un Maestro Jedi.
Aggrotti le sopracciglia, ignorando
completamente il significato del termine “Jedi”.
- Ricordi quando ti ho parlato di
quell’energia che permea ogni cosa, nell’Universo,
conosciuta come Forza? E che
ci sono degli esseri capaci di percepirla
e controllarla?
Annuisci.
- Dunque, i Jedi sono un gruppo di individui
sensibili alla Forza, e preferiscono utilizzare solo il Lato Chiaro di
essa.
Mentre i Sith,
sfruttano il Lato Oscuro.
Non
ti è facile seguire il discorso,
d’altronde è la prima volta che senti parlare di
Jedi, Sith e tutto il resto.
-
Perché hai scelto il Lato Oscuro della
Forza?-, ti viene spontaneo chiedere.
Come suggerisce anche il nome, immagini che
il lato che ha scelto Kylo non comporti nulla di buono.
E le sue azioni ne sono la conferma.
-
Il Lato Chiaro della Forza comporta dei
limiti: una rigida condotta che non consente ai Jedi di raggiungere il
loro
massimo potenziale.
Assorbi come una spugna ciò che Kylo ti
spiega.
- Un Jedi non può lasciarsi andare, non può
dare libero sfogo alle sue passioni e alle sue emozioni. Deve sempre
tenere
sotto controllo la rabbia e l’odio, e non può
bramare un potere più grande.
Questo li rende, irrimediabilmente, deboli.
Rimanete
qualche istante in silenzio, in modo
tale che tu possa elaborare le informazioni ricevute e farti
un’idea personale
al riguardo.
-
Non credo che questi Jedi di cui mi hai
parlato siano deboli -, esclami all’improvviso. –
dici che la loro fragilità
risiede nel dover controllare le loro emozioni. Ma non è
forse questo che li
rende forti?
È molto più facile lasciarsi travolgere dalle
passioni umane, da emozioni quali rabbia, odio paura…
Ciò che è veramente difficile, è
saperle controllare,
non lasciarci accecare da esse.
Kylo ti osserva inebetito.
Ne sei sicura: devi aver fatto vacillare, per
un brevissimo istante, i suoi ideali.
-
L’odio per Luke Skywalker, per i miei
genitori, per le menzogne con cui sono stato cresciuto, mi hanno reso
più
forte!-, sbraita di colpo.
Ignori perché provi tanto odio per il suo
vecchio Maestro e per i suoi genitori, devi aver toccato un tasto
dolente.
-
La gente trema anche solo a pronunciare il
mio nome.
Non riesci a fare a meno di pensare che si
sia alterato poiché, in fondo, sa che hai ragione.
- È questo che ti fa sentire appagato? L’idea
di essere temuto?
Scatta
in piedi e tu di riflesso, solleva la
mano, e tu chiudi gli occhi, preparandoti a subire un qualche tipo di
tortura.
- Ho deciso di parlarti di me, affinché tu
possa fare lo stesso, non per avere un tuo giudizio.
Lo fissi a testa alta, senti le guance andare
a fuoco e non solo per il vostro battibecco, piuttosto
perché vi separano pochi
centimetri.
- Perché si, sono soddisfatto di quello che
sono diventato -, continua Kylo – e non sarà
un’insulsa terrestre a farmi
cambiare idea.
La tua mano si muove prima che tu possa
ragionare con lucidità: il suono dello schiaffo echeggia
nella stanza.
Non
è solo l’appellativo
“insulsa”, che ha
fatto scaturire quello schiaffo, ma anche le parole crudeli che ha
usato in
precedenza e per il suo orgoglio smisurato, che lo rende cieco, tanto
da non
riconoscere che, qualsiasi sia l’obiettivo che sta
perseguendo, non lo porterà
di certo al potere, ma solo alla distruzione di se stesso.
Tuttavia,
svanita l’adrenalina del momento,
realizzi di aver appena schiaffeggiato un assassino dotato di poteri
sovrannaturali, che potrebbe mettere fine alla tua vita in qualsiasi
istante.
Kylo si avvicina maggiormente, se possibile,
e tutta la tua audacia scompare definitivamente.
Ti chiedi come riusciate ad essere così
vicini, senza che i vostri corpi si tocchino.
Gli
occhi di Kylo sembra vogliano scavarti
nell’anima, mentre l’aurea che lo circonda ti
incute timore.
Deglutisci e fatichi a sostenere il suo
sguardo.
- I- io… - balbetti, tentando di stemperare
la sua furia: sei quasi certa che non uscirai viva da quella situazione.
Perché ti sei concessa un gesto così stupido?
Credevi
che non ci sarebbero state delle
conseguenze?
Che potessi farlo rinsavire, mettendo fine alla
sua brama di potere, con un sonoro schiaffo?
Più volte la vita ti ha insegnato che non
esiste il bene in chiunque: alcune persone sono crudeli e sono
destinate a
rimanere tali.
Nonostante
ciò, contro ogni aspettativa, Kylo
non ti infilza con la sua spada laser, ma abbassa lo sguardo sulle tue
labbra
e, stavolta, per un periodo troppo lungo per dubitare che
l’abbia fatto
realmente.
Lo vedi chinarsi, ti supera di parecchi
centimetri e il tuo cuore minaccia di esplodere: sai perfettamente cosa
sta per
fare e dovresti allontanarti, respingerlo… Qualsiasi cosa!
E non provare quella strana euforia mista ad
impazienza…
Impazienza, si: anche tu vuoi dannatamente
baciarlo.
La
porta dell’alloggio si spalanca
all’improvviso, tu fai un balzo indietro per lo spavento,
mentre Kylo rimane immobile
ad osservarti.
- Signore, il generale Hux richiede la sua
presenza. -, annuncia uno Stormtrooper.
- Sarò da lui in un momento.-, risponde Kylo,
senza staccarti gli occhi di dosso.
D’altro canto, tu non riesci a sostenere il
suo sguardo, così giochi nervosamente con una ciocca di
capelli, come nulla
fosse.
Come se voi due non foste stati in procinto
di baciarvi.
-
Quando torno usciremo all’esterno e continueremo
fuori le nostre conversazioni. -, annuncia il moro.
Sollevi lo sguardo, sorpresa.
Lui sembra impassibile, come se quello sia
stato un ordine, eppure quella proposta ti ha -positivamente- colpito.
- D’accordo.
Kylo fa un cenno col capo, poi indossa la sua
maschera ed esce dalla stanza, seguito dall’Assaltatore.
Senti
lo stomaco in subbuglio e sai che non è
per via di ciò che hai mangiato.
Un piccolo sorriso affiora sul tuo volto,
mentre ti lasci cadere sul letto.
Che ti sta succedendo?
*
Chandrila: ho appreso questa informazione
utilizzando questo sito: https://starwars.fandom.com/it/wiki/Kylo_Ren
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Capitolo 15 *** Capitolo XIV ***
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Capitolo
XIV
Stai
sonnecchiando quando qualcosa ti tocca
una gamba.
Socchiudi un occhio e cacci un urletto di
gioia nello scorgere BB-9 ai piedi del letto.
- Brontolo! -, esclami, gettandoti su di lui
e tentando di abbracciarlo.
Il droide emette alcuni suoni, provando a
liberarsi dalla tua presa ferrea.
- Avanti lo so che sei felice di vedermi! -,
lo rimproveri, lasciandolo andare.
Il
robot allunga il braccio, porgendoti un
oggetto, sembra una limetta di metallo piegata in modo da somigliare a
un
bracciale. O almeno credi.
- È per me?
BB-9 fa su e giù con la testa e deduci stia
annuendo.
Per qualche motivo, quel regalo inaspettato
ti riempie di gioia, una gioia che non provavi da tempo: il droide ha
pensato a
te, e l’idea di contare qualcosa per qualcuno, in quel posto,
lontana da tutti
i tuoi affetti, ti scalda il cuore.
Gli
depositi un bacio sulla testa e sussurri
un grazie quasi commosso, mentre infili il braccialetto.
Il droide borbotta qualcosa, ma probabilmente
è solo contento di rivederti.
- Sai avrei proprio bisogno di un bagno caldo-,
gli dici.
Così lui rotola fino alla stanza adiacente e
tu lo segui.
Non sai per quanto durerà quella serenità che
stai provando, ma in quel momento non vuoi pensare a nulla, solo a
godertela.
***
Una
volta uscita dal bagno, di Brontolo non c’è
traccia.
Scrolli le spalle e siedi sul letto,
giocherellando col bracciale che il droide ti ha regalato, e un piccolo
sorriso
affiora nuovamente sul tuo viso.
Kylo entra di colpo nella stanza, sembra
alterato, la porta alle sue spalle si chiude con violenza,
probabilmente l’incontro
con Hux non è andato come previsto.
Ti domandi se abbiano discusso di te o se
altri motivi abbiano fatto agitare Ren.
Quando incrocia il tuo sguardo interrogativo,
il suo viso torna ad essere serio ed impassibile.
Temi sia pentito di averti quasi baciata, o abbia
realizzato che hai osato tirargli uno schiaffo, e adesso vuole punirti
per
questo.
Il
suo sguardo si posa brevemente sul
bracciale con cui stai giocando nervosamente, poi torna a fissarti.
- Seguimi. -, ti ordina e capisci dove vi
state dirigendo.
***
Il
bosco è silenzioso, l’unico suono che
emerge è il rumore dei tuoi piedi, che calpestano la neve,
ma è quasi
piacevole.
Kylo ti precede senza spiccar parola, con le
braccia incrociate dietro la schiena.
Ogni tanto lo guardi di sottecchi,
chiedendoti cosa gli passi per la testa, eppure, nonostante non indossi
la sua
maschera, il viso non lascia trapelare alcuna emozione.
Tuttavia quella quiete ti fa dimenticare ogni
cosa: l’invasione del Primo Ordine, l’essere stata
strappata dalla Terra e fata
prigioniera.
Ti fa perfino dimenticare che Kylo Ren è il
tuo aguzzino, che ha ucciso Jo e chissà quanti altri, e
l’unica cosa che pensi,
mentre gli lanci un’occhiata furtiva, è come foste
vicini qualche ora prima.
Era
così evidente che volesse baciarti e tu, anziché
respingerlo, hai sperato con tutta te stessa che lo facesse.
Colpevole, distogli lo sguardo.
Poi ti viene un’idea.
È un’idea pericolosa, che potrebbe costarti
la vita, ma decidi di agire ugualmente.
Ti chini e prendi un mucchietto di neve,
modellandola nelle mani, finché assume una forma sferica.
Senti addosso lo sguardo di Kylo, certamente
incuriosito da ciò che stai facendo.
Quando
gli lanci contro la palla di neve, lui
rimane sbigottito e immobile.
- Non dirmi che non hai mai giocato a palle
di neve con i tuoi amici! -, esclami, per motivare quel gesto ed
evitare che
ponga fine alla tua vita seduta stante.
Lui solleva la mano e temi che voglia
torturarti per aver osato tanto, invece un cumulo di neve ti colpisce
in pieno
viso.
Visibilmente
stupita, scoppi a ridere e ti
chini a modellare quanta più neve ti è possibile,
ma una serie di palle di neve
ti colpisce in più punti.
- Non è valido usare i tuoi poteri! -,
replichi, passando al contrattacco.
Kylo
si china sul manto, usando le proprie mani per modellare
la neve e tu lo
colpisci alla schiena.
Successivamente inizi a correre nel bosco,
sapendo di essere in svantaggio contro di lui, che sembra avere un
talento
naturale in questo gioco.
Ti
giri a guardare alle tue spalle e del moro
non c’è traccia.
Quando ruoti nuovamente il capo, te lo
ritrovi davanti e sussulti.
Ti lancia una palla di neve che ti colpisce
un fianco, e poi una sul viso.
- Mi arrendo, mi arrendo! -, ridi, sedendoti
sul terreno fresco.
Kylo
sorride a sua volta, il che ti lascia di
stucco per qualche secondo, probabilmente è la prima volta
che lo vedi
sorridere.
Siede al tuo fianco e pulisce i guanti di
pelle sui pantaloni.
Non credevi si sarebbe lasciato andare ad una
frivolezza simile.
Ti osserva in silenzio.
- Non hai mai fatto un pupazzo di neve con i
tuoi genitori? -, vuoi sapere.
Dalla sua espressione interrogativa, deduci
che non abbia la più pallida idea di cosa sia un pupazzo di
neve.
-
Quando sono stato scelto per diventare un
Jedi ero molto piccolo. -, ti ricorda – Ho trascorso ben poco
tempo con i miei
genitori.
- Dev’essere stata dura -, cominci a dire –
io non ho mai conosciuto i miei genitori e nonostante questo mi mancano
moltissimo. Dovevano mancare anche a te…
- All’inizio è stato così, ma adesso
è come
se fossero morti.
La
sua frase ti spiazza, l’odio trasuda dalle
sue parole e ti domandi perché sia così
arrabbiato.
- Quando sei passato al Lato Oscuro?
- È stato un percorso graduale, mentre mi
allenavo per diventare un Jedi. Il Leader Supremo mi ha mostrato quanto
sarei
potuto diventare potente, nel lato Oscuro – ti spiega
– e quando il mio maestro
ha compreso quanto fosse grande il mio potere, ha tentato di uccidermi,
così ho
capito. Ho compreso l’ipocrisia dei Jedi: il loro
comportamento rigido, privo
di passioni, considerato troppo umane,
è il solo modo che hanno per tenere a bada le loro paure.
Ascolti
il suo discorso con interesse, ben
lieta che Kylo ti stia raccontando una vicenda tanto personale.
- Il tuo stesso maestro ha cercato di
ucciderti… – mormori – deve averti fatto
soffrire.
- Non importa, ho giurato di mettere fine all’ordine
dei Jedi. Li ho uccisi tutti, resta lui.
La tua bocca minaccia di spalancarsi.
- Uccisi?
- Si -, ammette, - ho causato la morte di
tutti gli allievi di Luke Skywalker, lui è
l’ultimo rimasto.
Balzi indietro e indietreggi.
- Erano persone innocenti…
Avresti voglia di piangere, ma d’altronde non
avresti dovuto esserne così stupita: sapevi bene chi era
Kylo Ren.
- E lui era mio zio! -, sbotta Kylo – ma
considerami pure un assassino.
Anche lui si mette in piedi e, con la sua
spada laser taglia a metà il tronco di un albero.
La scoperta non ti lascia indifferente, ma
non giustifica ciò che ha fatto.
- Capisco tu sia furioso, tradito dal tuo
maestro, nonché tuo zio… - ti avvicini a lui,
tremando – ma la vendetta, il
rancore non ti aiuteranno a stare meglio.
La luce rossa della spada scompare, Kylo
ruota di poco il busto, guardandoti di traverso.
-
Non esiste solo il Bene o solo il Male. Se
il Lato Chiaro della Forza ti ha deluso, non vuol dire che tu sia
costretto a far
parte del Lato Oscuro, a provare rabbia e odio.
Kylo
si gira completamente e ti guarda fisso
negli occhi, quasi ti mette in soggezione, tanto è intenso
il suo sguardo. Ti
domandi se sei riuscita a fare breccia nel suo cuore.
China il capo all’improvviso e chiudi gli
occhi.
Sai che è sbagliato, e probabilmente ne è
cosciente anche lui, ma adesso non c’è spazio per
la ragione.
Ti bacia delicatamente, e quasi sospiri di
sollievo: finalmente si è deciso.
Premi le tue labbra sulle sue, mentre lui ti
stringe a sé.
Non credevi fosse capace di tanta dolcezza.
Quelle mani che ti stringono, sono macchiate
dal sangue di persone innocenti. Provi a ricordarlo a te stessa, ma
proprio non
ci riesci, tutto quello che riesci a pensare è come siano
morbide le sue
labbra.
Le vostre lingue si intrecciano all’improvviso
e il tuo cuore minaccia di esplodere.
Per fortuna Kylo ti sorregge, altrimenti le
tue gambe avrebbero ceduto.
Il
bacio è sempre più passionale come se
entrambi ne foste stati privati a lungo, e ora dovete recuperare il
tempo
perso.
È
lui a interromperlo, allontanandosi
bruscamente, il che ti lascia di stucco.
Il suo sguardo si fa più duro, temi sia
pentito di ciò che è accaduto fra di voi, e di
conseguenza i sensi di colpa
assalgono anche te.
Vorresti giustificare il tuo comportamento,
in qualche modo, ma sai bene che non ti ha costretta e tanto meno ti ha
influenzata con i suoi trucchi mentali.
Avresti avvertito la sua presenza nella tua
testa, invece sai bene che desideravi quel bacio tanto quanto lui.
-
Devo andare. -, annuncia lui.
Annuisci e fissi il terreno innevato sotto i
tuoi piedi.
Kylo si avvia al’interno della Base e tu lo
segui in silenzio.
Incontrate una coppia di Sturmtrooper lungo
il cammino e Kylo Ren ordina di preparare il suo shuttle.
Ti chiedi come mai, ma sai che lui non te lo
dirà, quindi continuate a camminare.
Giungete nel suo alloggio, e quando la porta
si chiude alle vostre spalle, Kylo si avvicina.
-
Ho un compito da portare a termine, su un
pianeta vicino, starò via per un po’.-, ti
comunica.
E per qualche motivo, la notizia ti getta
nello sconforto.
Per lo meno conosci la ragione per cui deve
andar via.
- Dovremo interrompere le nostre
conversazioni per qualche giorno.
Annuisci.
Quindi è per questo motivo che ha interrotto
il vostro bacio? O per qualche ripensamento?
Lui
indossa il proprio mantello e la
maschera.
Lo osservi in silenzio, vorresti parlare di
ciò che è accaduto, ma non ne hai il coraggio.
Ruoti il busto e guardi l’esterno, ripensando
a quello che è successo, come il terribile Kylo Ren abbia
lasciato il posto a
un semplice ragazzo con dei sentimenti e adesso quel ragazzo sembra
essere scomparso.
Sospiri afflitta, ignorando il fatto che lui
sia ancora nella stanza.
Improvvisamente
qualcosa ti sfiora il fianco.
Abbassi lo sguardo e ti rendi conto che si
tratta della mano di Kylo.
Lo guardi, cercando di immaginare la sua
espressione dietro quell’elmetto di metallo.
- Non mi pento di ciò che ho fatto. -,
dichiara, confutando le tue paure.
Così dicendo si avvia fuori dalla stanza.
E una strana felicità ti riempie il cuore.
ANGOLO
AUTRICE
Ma
salve gente!!
Ed eccoci con questo nuovo capitolo,
leggermente più lungo del solito e con una scena che,
probabilmente,
aspettavate in molte! Ditemi cosa ne pensate, eventuali errori di
distrazione,
o se ve lo immaginavate diversamente.
Grazie a tutti coloro che seguono la storia e
in particolare a SeiraBrizzi, Mentos E CocaCola e Mary
Aisha che hanno recensito il
capitolo precedente.
Grazie anche a coloro che hanno inserito la
storia tra le preferite/seguite/ ricordate.
A presto, Nephy-
|
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Capitolo 16 *** Capitolo XV ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XV
Una
volta sola con te stessa, però,
l’adrenalina del momento lascia il posto a mille dubbi.
Lui è il nemico.
Come hai potuto baciarlo?
Ha ucciso Jo e chissà quante altre persone
innocenti.
I sensi di colpa prendono
il sopravvento.
Ma ricordi le parole di lui: non mi pento di
ciò che ho fatto.
Quella frase si ripete nella tua mente e ti
basta per rendere tutto il resto superfluo, perché tutto
ciò che conta, per te,
in quel momento, è sapere che lui non è pentito
di averti baciata.
Forse conti davvero qualcosa per lui.
Il
generale Hux entra nella stanza all’improvviso,
mentre siedi sul letto di Kylo, e ancora fantastichi sul bacio che vi
siete
scambiati.
Uno Stormtrooper è al suo fianco.
- Seguimi.
- Lo ha ordinato Kylo?
La tua domanda sembra irritarlo.
- Ren non è qui al momento, quindi sono io a
dare ordini. -, annuncia l’uomo, tenendo le mani incrociate
dietro la schiena.
Hai una strana sensazione al riguardo.
Hai sempre avuto l’impressione che Kylo e il
generale non andassero d’accordo e temi che, in qualche modo,
ne pagherai anche
tu le conseguenze, ora che non c’è Kylo a
occuparsi di te.
Ti
metti in piedi e lo Stormtrooper ti punta
la pistola laser contro, così segui il generale Hux, che ti
conduce in una
stanza non troppo distante dagli alloggi di Kylo.
È
una stanza esagonale, completamente
spoglia, se non fosse per una struttura di metallo al centro di essa,
decisamente poco rassicurante.
Il generale Hux fa un cenno e lo Stormtrooper
ti spintona verso quella struttura rettangolare.
Quando la tua schiena si adagia su essa, l’Assaltatore
dispone le tue mani all’interno di quelle che hanno
l’aria di essere manette: prima
che tu possa protestare, queste si chiudono automaticamente, bloccando
sia i
polsi che le caviglie.
-
Cosa volete farmi? -, domandi.
Vorresti mostrarti sicura di te, ma il tono
flebile che usi ti tradisce.
Lo Stormtrooper si posiziona all’entrata
della cella, mentre il generale Hux si avvicina a te.
- Adesso tu mi rivelerai ogni cosa.
Lo fissi interrogativa, non hai proprio un
bel niente da confessare.
- Cosa ti lega a Kylo Ren?
- Quante volte dovrò ripeterlo affinché tu lo
capisca? Non lo so.
Lo schiaffo dell’uomo ti coglie di sorpresa.
La tua guancia brucia, tanta è stata la
violenza con cui ti ha colpito.
- Proviamo di nuovo. -, ribatte il generale
Hux – cosa ti lega a Kylo Ren?
Senti il sangue ribollire di rabbia.
- Non. Lo. So. -, proferisci con decisione.
Hux
fa un passo indietro e fa un cenno allo
Stormtrooper, che mette da parte la sua pistola laser, estraendo un
oggetto
dalla sua tuta, simile a un bastoncino di metallo bianco.
Lo poggia sul tuo fianco e deglutisci: a cosa
serve quello strumento?
- Ultima chance. -, ti mette in guardia il
generale Hux.
Anche
se sapessi il motivo per cui tu e Kylo
siete legati, dubiti che lo diresti a lui.
Sostieni lo sguardo dell’uomo e non aggiungi
altro.
In
quel momento, una scossa elettrica percorre
tutto il tuo corpo, strappandoti un gemito di dolore.
Capisci a cosa serve l’aggeggio che impugna
l’Assaltatore.
- Allora? -, ti esorta Hux.
- Non lo so!
Il dolore ricomincia, più forte e per un
periodo prolungato.
Urli tanta è la sofferenza.
Quando
lo Stormtrooper allontana il
bastoncino, quasi sospiri di sollievo.
- Chi sei in realtà? Sei un Jedi?
- Un Jedi? -, mormori – sono una persona
qualunque che viveva sulla Terra.
- Non mentire! -, grida Hux, facendo un cenno
all’Assaltatore.
La tortura ricomincia, ancora più intensa se
possibile, gli urli di smettere, mentre gli occhi ti si riempiono di
lacrime.
- Dunque?
- Non lo so! -, ribadisci, allo stremo della
sopportazione.
Il dolore è troppo intenso, e lo
Stormptrooper non accenna a fermarsi: in quell’istante le tue
mani sembrano
tingersi di rosso, come fossi una torcia, emanano una luce fluorescente.
Ma il dolore è troppo forte, tutto diviene
confuso e perdi i sensi.
***
Senti
delle voci, non sei sicura se si tratti
di un sogno o stia accadendo realmente, ti senti stordita, il tuo corpo
è
intorpidito, non sembra poter muoversi anche se glielo stai ordinando.
-
Si Leader Supremo, la ragazza ha reagito.
Socchiudi
gli occhi e, nonostante la vista sia
sfocata, riesci a vedere il generale Hux in piedi, ti da le spalle,
mentre
parla con una proiezione del viso di Snoke.
-
Non appena riprenderà conoscenza,
ricominceremo con il test.
Reputi più saggio fingerti ancora svenuta,
senti i passi di Hux farsi sempre più distanti, intuisci
abbia lasciato la
cella.
Socchiudi gli occhi, sei ancora in piedi, adagiata
su quella struttura di metallo e ammanettata.
Di
colpo ricordi come le tue mani abbiano
preso a brillare innaturalmente.
Ma quando le controlli, sembra siano tornate
alla normalità e quasi dubiti che sia successo realmente, se
non fosse che Hux
ha confermato i tuoi sospetti: c’è qualcosa
dentro di te.
Qualcosa che si è scatenato per via della
tortura che hai subito.
La porta si apre e chiudi gli occhi velocemente,
temendo che vogliano tormentarti nuovamente.
Senti
una mano sfiorarti il braccio e tremi dalla
paura.
- Sono Greg. –, annuncia una voce metallica.
Decidi di aprire gli occhi quando elabori la
frase: non puoi vederlo, per via della maschera, ma sentire la voce di
Greg ti
rincuora.
Grosse lacrime ti solcano il viso.
Ti porge una borraccia e bevi a piccoli sorsi
l’acqua.
- Va tutto bene. -, continua a ripeterti, -
sei al sicuro adesso.
Ma tu scuoti il capo, incapace di controllare
le lacrime.
-Torneranno -, sussurri,- lo faranno di
nuovo.
La voce ti si spezza in gola, mentre Greg ti
accarezza delicatamente il braccio.
-
Devo andarmene… -, mormori.
L’Assaltatore sembra in difficoltà,
poiché non
risponde.
- Devo scappare Greg… non sono al sicuro.
Devi aiutarmi.
- Io… Ci ucciderebbero entrambi.
- Sai pilotare un’astronave? BB-9 potrebbe
darci una mano!
- Certo che la so pilotare, ma ci
troverebbero subito.
- Greg ti prego, mi uccideranno comunque …
L’altro scuote il capo, facendo dei passi
indietro.
- Non avremmo un posto dove andare. Non posso
…
Prima
che esca dalla stanza, con un fil di
voce, chiami il suo nome.
- Greg, loro non sono la tua famiglia.
Lui esita una manciata di secondi,
continuando a darti le spalle, prima di lasciarti nuovamente da sola.
- Kylo … - sussurri con la voce rotta dal
pianto. – Dove sei?
ANGOLO
AUTRICE
Salve
bella gente!
Finalmente ho sfornato il nostro nuovo
capitolo, chiedo scusa in anticipo se è un po’
corto e soprattutto se ho
bellamente torturato la nostra protagonista.
Ma come avrete potuto constatare, era
necessario, poiché vengono fuori nuovi dettagli sulla storia
e sul passato
nebuloso della nostra fanciulla.
Fatemi sapere cosa ne pensate, cosa vi
aspettate e sempre se c’è qualche errore che mi
è sfuggito!
Un grazie a tutti coloro che hanno inserito
la storia tra le seguite, recensite, ricordate e in particolare a Mentos E CocaCola, Mary
Aisha, AuroraDea, SeiraBrizzi e Calliope82
che hanno recensito lo scorso capitolo.
A presto, Nephy-
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** Capitolo XVI ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XVI
La
spada laser si spegne, Kylo la
ripone nella sua custodia e osserva il corpo esanime di un uomo ai suoi
piedi:
la rabbia ha nuovamente preso il sopravvento: quando si tratta di Luke
Skywalker, viene accecato dall’odio e non
c’è nulla che non farebbe pur di
trovarlo.
Anche uccidere persone innocenti.
Lo ha sempre fatto, da quando è passato al Lato Oscuro,
quindi perché adesso
sente quella strana sensazione nel petto?
Ha un obiettivo preciso: porre fine alla stirpe dei Jedi e divenire
forte come
suo nonno Vader nella Forza.
E se ha ucciso quell’uomo, è stato unicamente
poiché ha opposto resistenza,
tentando di ucciderlo.
Uccidere lui, il grande Kylo Ren.
Che mossa sciocca da parte di un semplice contadino.
Se almeno gli avesse rivelato qualche informazione utile su Luke
Skywalker,
forse avrebbe potuto risparmiarlo.
Si riscuote da quei pensieri, quando un movimento impercettibile alle
sue
spalle lo spinge a estrarre nuovamente la spada laser.
Un giovane ragazzo, con gli occhi pieni di lacrime, osserva il cadavere
ai piedi di
Kylo.
E a Kylo non serve la sua telepatia per comprendere che si tratta del
figlio di
quel contadino.
La luce rossa saetta nella stanza, pronta a fendere il corpo del
ragazzo, ma si
spegne poco prima che Kylo possa porre fine alla sua vita.
Per qualche motivo, decide di lasciarlo in vita.
Poi una voce.
La conosce bene.
Chiama il suo nome: si tratta di (t/n).
Sembra stia piangendo.
"Kylo... dove sei?"
Kylo Ren fa dietro front e si avvia verso la sua navicella.
Ignora come sia riuscito a percepirti, considerato quanto siete
distanti, ma il
tono con cui hai pronunciato quella frase, la disperazione nella tua
voce, lo
ha allarmato.
Teme che, in sua assenza, Snoke abbia tentato di estrapolare per conto
suo le
informazioni di cui ha bisogno, o che il generale Hux abbia rivendicato
la sua
autorità, conducendo egli stesso delle indagini sul tuo
conto.
Kylo conosce bene i metodi usati da Hux per interrogare i propri
prigionieri.
Mentre milioni di possibilità si affollano nella sua mente,
balza all’interno
della sua navicella.
Sa di non avere alcun diritto su di te, sei una prigioniera del Primo
Ordine, e
il legame che vi accomuna non gli dà alcuna esclusiva nei
tuoi confronti.
Eppure l’idea di saperti sola e spaventata sulla Base
Starkiller lo agita.
Non ha il tempo, né il desiderio, di scoprire cosa siano
quelle emozioni
contrastanti che lottano dentro di lui.
Tutto ciò che riesce a pensare è che deve tornare
presto alla Base.
***
Quando
la porta si spalanca e il
generale Hux fa il suo ingresso, il tuo corpo trema convulsamente, ben
conscio
a cosa andrà incontro.
- Spero tu sia pronta, perché non abbiamo finito il nostro
discorso. -,
annuncia l’uomo, come se provi piacere nel torturarti - non
appena arriverà un
Assaltatore, riprenderemo.
- Ti prego no ... - lo scongiuri.
Hux si avvicina, è a pochi centimetri dal tuo viso.
- Forse quegli occhi (c/o) da cerbiatta possono incantare Kylo Ren -,
annuncia
con tono serio, scrutando bene il tuo volto - ma non funzionano su di
me.
In un impeto di rabbia, decidi di sputare in faccia al generale, che
indietreggia inorridito.
- Tu! Lurida ...-
Solleva la mano e chiudi gli occhi, certa di ricevere un suo schiaffo.
Ma questo non arriva, un colpo secco richiama la tua attenzione e
realizzi che
un Assaltatore ha colpito in pieno viso Hux, spendendolo a terra.
Il generale, sbigottito e confuso, fa per rimettersi in piedi, ma un
droide
dall’aria familiare tira fuori il suo braccio di metallo, dal
quale si propaga
una piccola scossa, che mette il generale al tappeto.
- Brontolo! - esclami con entusiasmo.
Il robottino rotola avanti e indietro, probabilmente per esprimere la
sua gioia
nel rivederti.
- Prego, non c’è di che. - commenta lo
Stormtrooper che si rivela essere Greg.
Sorridi riconoscente, mentre si mobilita per liberarti da quella gabbia
di
metallo.
Quando hai le mani e i piedi liberi di muoversi, abbracci di slancio
Greg, che
quasi perde l'equilibrio tanta la foga con cui gli salti addosso.
- Grazie.
Si schiarisce la voce e ti scansa gentilmente.
- Adesso dobbiamo fare in fretta.
Annuisci.
- Qual è il piano?
- Abbiamo poco tempo prima che il generale riprenda i sensi, dobbiamo
rubare
uno shuttle.
Lanci un’occhiata a Hux svenuto sul pavimento.
- Ricordami di non provocare mai BB-9.-, commenti.
- Fingerò di portarti negli alloggi di Kylo, ma andremo
nell’hangar.
Non ti sembra un granché come piano, ma non importa:
ciò che conta è che Greg
sia venuto a salvarti e speri che quel piano di fuga funzioni.
Vi incamminate fuori dalla stanza, Brontolo si assicura di chiudere per
bene le
porte scorrevoli, affinché Hux rimanga bloccato
lì dentro il tempo necessario
per permettervi di fuggire.
Greg ti punta contro la pistola laser, facendo un cenno col capo ad
ogni
Stormtrooper che passa.
Quando giungete nell'hangar, Brontolo rotola a qualche metro di
distanza, cercando
uno shuttle che non sia legato alla Base, ma non vi sono navicelle
disponibili.
- E adesso? - domandi sottovoce.
- Ci toccherà improvvisare. -, annuncia Greg.
Così correte verso lo shuttle più vicino,
richiamando l’attenzione di un paio
di Assaltatori.
- G-2123 dove stai andando con la prigioniera?-, domanda uno di loro.
Non ricevendo risposta, lui e i compagni aprono il fuoco.
Cerchi di ripararti, mentre salite sullo shuttle.
Greg accende i motori e Brontolo infila il suo braccino di metallo in
una
presa.
- BB-9 non funzionerà. -, gli dice il ragazzo, mentre prendi
posto accanto a
lui.
Gli spari colpiscono la nave.
- Che sta cercando di fare?
- Sta provando a bypassare il sistema, per staccare lo shuttle.
Altri Stormtrooper giungono nell’hangar.
- Accidenti! -, impreca Greg, facendo sollevare la navicella, ancorata
alla
Base.
Scorgi gli Assaltatori puntare l’astronave con armi da fuoco
molto più grosse
delle semplici pistole laser, frattanto l’ingresso
dell’hangar inizia a
chiudersi.
- Brontolo! - esclami - qualsiasi cosa tu stia provando a fare, fallo
più in
fretta!
Dal robot provengono suoni confusi, quasi seccati.
- Non è il momento di lamentarti!
La navicella trema sotto i colpi degli Assaltatori, mentre Greg tenta
di
staccare la navicella dalla Base.
Il droide emette un verso esasperato e lo shuttle finalmente si stacca.
Esulti in direzione di BB-9, mentre con una velocità
inaudita, e una manovra
azzardata attraverso le porte metalliche pronte a chiudersi, riuscite a
scappare.
Ma delle navicelle vi stanno addosso.
-
Greg! - gridi, indicando le
astronavi.
- Li vedo, li vedo! -, rimbecca lui.
- Devo assicurarmi che non verremo tracciati, una volta fatto il salto
nell’iperspazio.
Lo fissi allibita, incapace di seguire il discorso.
Vedendo la confusione sul tuo volto, Greg scuote il capo.
- Non importa, cerca di sparare ai TIE dietro di noi.
Sei ancor più incredula.
- Ma non ho la più pallida idea di come fare!
- Ho bisogno di guadagnare tempo. -, annuncia Greg, tentando di
schivare i
colpi delle astronavi dietro di voi. - fatti aiutare da BB-9.
Il robot rotola a qualche metro di distanza, mostrandoti una postazione
dove
poter sparare.
Ti siedi e prendi i comandi, incerta sul da farsi.
BB-9 indica alcuni pulsanti e borbotta suoni che ancora non riesci a
interpretare.
- Fermo, fermo, con calma!
Il robot sembra scuotere il capo, rassegnato.
- Ehi è la mia prima volta! -, replichi piccata.
Un colpo fa vibrare lo shuttle.
- (T/n) potresti sparare? -, ti urla Greg.
- Ci sto provando!
Cerchi di puntare all’astronave più vicina, quella
sulla destra, il colpo
esplode fuori dal cannone e va nella direzione opposta.
Brontolo si muove freneticamente, indicando i comandi.
- D’accordo, adesso ho capito.
Spari nuovamente e stavolta colpisci il caccia alla vostra destra.
Brontolo esulta e tu con lui.
Ma un colpo richiama la tua attenzione.
- Pensa a sparare! -, ti rimprovera Greg.
- E tu muoviti con quel salto nell’ipercoso -, controbatti,
muovendo i piccoli
cannoni laser e puntando alla seconda astronave nemica.
Inizi a sparare, fallendo nel centrare il bersaglio.
Lanci un’occhiata fugace a BB-9.
- Non dire niente.
Il droide pare fischiettare.
Provi ancora un paio di volte, quando finalmente riesci a colpire
un’ala del
caccia, che va a schiantarsi contro un altro caccia.
- Due in uno! -
Ti vanti col droide.
Ma quando torni a guardare fuori, il sangue ti si gela nelle vene: una
dozzina
di TIE è dietro di voi, e si avvicina rapidamente.
- Greg! -, esclami con tono preoccupato.
- Ci siamo. Preparati.
Non hai idea di cosa sia un salto nell’iperspazio,
così tieni le mani ben salde
sui comandi e il corpo ben adagiato sul sedile.
I caccia son sempre più vicini e, nonostante tu stia
sparando senza sosta, ne
abbatti solo un paio.
- Salto in tre... -, annuncia Greg - due...
"(t/n)."
Sgrani gli occhi, riconoscendo la voce di Kylo nella tua testa.
Scorgi un’astronave spiccare tra le altre, si muove ad una
rapidità maggiore,
così vicina che riesci a vedere il pilota al suo interno.
-Kylo ... - sussurri e contemporaneamente Greg grida "uno!"
Ti senti strattonare fuori dallo shuttle, il tuo corpo affonda nel
sedile e chiudi gli occhi.
***
-
Tracciate quello shuttle. -,
ordina Kylo all’interno del suo TIE.
Ma non riceve alcuna risposta dai
suoi sottoposti.
Ed intuisce che quello Stormtrooper
con cui sei fuggita ha disabilitato il localizzatore.
Serra la mascella e inverte la
rotta, la collera percorre ogni centimetro del suo corpo, mentre si
chiede come
sia possibile che tu e un giovane Assaltatore siate riusciti ad eludere
intere
squadriglie di Stormtrooper.
Avendo lasciato il generale Hux al
comando, la cosa non dovrebbe sorprenderlo più di tanto.
Ciò che veramente lo stupisce, è
perché tu abbia deciso di fuggire.
Dopo
quello che è successo.
Quello che c’è stato tra di voi
continua a tormentarlo e nasconderlo al Leader Supremo gli è
quasi impossibile.
Tuttavia, impiega tutto se stesso
per farlo, se Snoke dovesse scoprire quello che è accaduto,
non solamente la
sua vita, ma soprattutto la tua, sarebbero a rischio.
Giunge
alla Base in men che non si
dica, un gruppo di Stormtrooper rimane a capo chino in un angolo, Kylo
non ha
bisogno della Forza per intuire che loro erano presenti, mentre tu e il
giovane
Assaltatore rubavate uno shuttle sotto il loro naso.
Si occuperà di loro in seguito, ora
gli preme trovare quell’incapace, nominato generale
per qualche motivo a lui sconosciuto.
Prosegue lungo i corridoi ed avverte
la presenza di Hux dietro una cella.
La porta è stata danneggiata e una
coppia di Assaltatori si sta prodigando per aprirla.
Solleva la mano e con un gesto fa
scorrere le ante di metallo.
-
Oh sei qui! -, esordisce il
generale, rosso di rabbia – la prigioniera è
fuggita! Lo dicevo che avremmo
dovuto prendere ciò che ci serviva e liberarcene il prima
possibile!
Kylo Ren resta in silenzio,
ignorando per un momento il blaterare di Hux e osservando il lettino su
cui
devono averti torturata.
Può ancora percepire la
tua agonia.
-
Ma è stata aiutata, dal tuo robot!
-, continua il generale, tentando di richiamare l’attenzione
dell’altro.
- E da un tuo sottoposto. -, gli fa
notare Kylo, prendendo nota che BB-9 è divenuto tuo
complice.
In un altro contesto, la vicenda lo
avrebbe divertito, avendo egli stesso programmato BB-9, e nonostante
questo tu
sei riuscita a corrompere perfino un droide.
Ma questo lo aiuterà a ritrovarti.
- La prigioniera deve averlo
costretto. Chissà di quali altri poteri è dotata!
Finalmente il generale ha
l’attenzione di Kylo, che sembra ben poco entusiasta della
notizia.
- Poteri?
Hux cerca di mostrarsi sicuro di sé.
- Di quali poteri stai parlando?
- Il Leader Supremo ha affidato a me
questo compito, non ti riguarda.
Un piccolo movimento delle dita e il
generale avverte il petto bruciare, come se i suoi organi stiano
prendendo
fuoco.
- Di quali poteri parli? – proferisce
Kylo. Hux si contorce dal dolore.
-
Basta così, Kylo Ren.
Il ragazzo esita un istante, prima
di mollare la presa, lasciando Hux stramazzare al suolo, dolorante.
Ruota il busto ed osserva la
proiezione del volto di Snoke.
- Leader Supremo.
- Ho dato io l’ordine al generale di
mettere alla prova la terrestre.
Per qualche motivo quel mettere alla prova
infastidisce Kylo,
che fa del suo meglio per non darlo a vedere.
- Raggiungimi, abbiamo di che
discutere.
- Come desidera Maestro.
Snoke svanisce nel nulla, mentre il
generale Hux si rimette in piedi.
Kylo valuta l’idea di rivelare che
ha impiantato un localizzatore in BB-9, ma ha intenzione di occuparsi
personalmente della vicenda, non permetterà che sia dato ad
Hux l’ordine di
trovarti.
Esce dalla stanza senza aggiungere
altro, ignorando l’aurea negativa che emana il generale.
ANGOLO
AUTRICE
Salve
a tutti! Spero di essermi fatta
perdonare con questo nuovo capitolo un po’ più
lungo!
Inizio ringraziando calorosamente
coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e tutti coloro che
seguono la mia
storia.
Spero che questo doppio punto di
vista non vi dispiaccia, ma ritengo che adesso sia indispensabile
sapere cosa
accade sia a Kylo che alla protagonista.
D’altronde i due sono
momentaneamente separati e tutti aspettavamo il momento del confronto
tra Kylo
e il caro Hux.
So che avreste voluto vedere
violenza e sangue, ma chissà, in futuro … ;)
Fatemi sapere che ne pensate e cosa
vi aspettate, a presto,
Nephy-
|
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Capitolo 18 *** Capitolo XVII ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XVII
-
(t/n).
Quando apri gli occhi, la prima cosa che vedi è il viso di
Greg, che non
indossa più la maschera.
Realizzi di avere le mani ancora salde intorno ai comandi e ti decidi a
lasciarli andare.
- Dove siamo? -, domandi, lievemente confusa.
Quella serie di eventi ti ha destabilizzata e hai bisogno di qualche
secondo
per fare mente locale e ricordare ciò che è
accaduto.
- Siamo diretti su Thandra*.
È il
primo pianeta pacifico che ho localizzato nelle vicinanze, dopo aver
fatto il
salto nell’iperspazio.-, ti spiega Greg.
Cerchi di assimilare le informazioni.
Un rumore di sottofondo richiama la tua attenzione.
- Brontolo! -, esclami gioiosa, assicurandoti che il droide stia bene e
non
abbia riportato graffi.
- Sta bene. -, ti rassicura l’Assaltatore.
Ti metti in piedi e controlli la cabina principale: - Se tu sei qui,
chi guida?
- Tranquilla, ho inserito il pilota automatico.
Pian piano metabolizzi ciò che è successo: Hux ti
ha torturata, le tue mani
hanno preso fuoco, Greg e Brontolo ti hanno salvata.
Kylo ha tentato di raggiungervi, ma sembra non ci sia riuscito.
Probabilmente il suo era un tentativo di riportarti alla Base, ma se
sapesse cosa
ti hanno fatto, forse ci penserebbe due volte prima di riconsegnarti al
Primo
Ordine.
O forse no, forse non si farebbe scrupoli a portarti indietro e a
lasciarti
torturare ancora.
Scuoti il capo, non vuoi pensarci, dedichi la tua attenzione al ragazzo
che ti
ha salvato.
- Hai tolto la maschera.
Greg abbozza un sorriso: - Non mi serve più ora.
Così inizia a sfilare la tuta davanti ai tuoi occhi, il che
ti lascia di
stucco, ma fortunatamente sotto indossa un paio di pantaloni e una
t-shirt,
entrambi neri.
- E neanche questi. -, afferma, lanciando i pezzi della sua tuta da
Stormtrooper in un angolo.
Ti sorride e tu ricambi, capisci che aveva bisogno di farlo.
- Molto meglio. -, commenti.
Lui si passa una mano fra i capelli arruffati, un po’
impacciato.
- Cosa vuol dire fare un salto nell'iperspazio?
Greg ti fa cenno di seguirlo al posto di comando e lo fai.
Vi accomodate sui sedili, poi lui ti indica un pulsante.
- Quello serve per spingere lo shuttle oltre la velocità
luce. -, spiega, -
questo vuol dire che riusciamo ad entrare in un’altra
dimensione e a
raggiungere punti piuttosto distanti nella galassia nel giro di qualche
istante.
L’informazione ti lascia sbigottita.
- Adesso capisco perché mi sento sbalzare fuori dal mio
corpo.
Greg sorride.
- Devi solo farci l’abitudine.
Annuisci, mentre BB-9 alle vostre spalle inizia a emettere dei suoni.
- Si lo so, siamo quasi arrivati.
Osservi l’esterno e, nel mezzo del nulla, inizia a delinearsi
un pianeta
prettamente rosa.
- Perché siamo venuti qui e non sulla Terra? -, domandi.
Ti aspettavi ti avrebbe portato lì.
Greg riprende il comando dello shuttle, il suo sguardo sembra
rattristarsi.
- Ci sono distanze che il salto nell’iperspazio non
può raggiungere, eravamo
troppo lontani dalla Terra -, risponde e senti che il suo tono di voce
è
diverso - faremo rifornimento su questo pianeta, è
più sicuro, poi ti riporterò
sulla Terra.
Annuisci, prima di capire che lui non ha intenzione di restare.
- E dopo avermi riportata sulla Terra dove andrai?
- Immagino sul mio pianeta natio.
La cosa ti rammarica, sei genuinamente affezionata al ragazzo. -
Perché non
rimani sulla Terra? Sai, è un bel pianeta.
Greg si sforza di sorridere: - Non è il mio posto quello,
è il tuo.
Vorresti dirgli che oramai può scegliere da sé il
posto dove stare, ma non vuoi
costringerlo a prendere decisioni contro la sua volontà.
- Capisco. -, dichiari, mentre raggiungete Thandra.
***
La
stanza rossa sembra diversa, Kylo ha
sempre trovato affascinante quel colore, ora, tuttavia, gli
è quasi
insopportabile.
- Sembri… assente -, Snoke richiama
l’attenzione del ragazzo, che fa del suo meglio per non
lasciar trapelare i
suoi sentimenti.
- Attendo solo suoi ordini, Leader Supremo.
-, annuncia Kylo, tenendo il capo chino.
- Vuoi saperne di più sulle capacità
della ragazza.
Kylo non ha saputo tenere questo pensiero per
sé, ma meglio che Snoke veda questo e non altro.
Il Sith abbandona il suo trono e si avvicina
al suo allievo.
- Come ben sai, ho avvertito qualcosa
in quella terrestre. E,
considerati i tuoi fallimenti nel frugare nella sua mente, ho chiesto
al
generale Hux di metterla alla prova.
Snoke è ormai a qualche metro di distanza,
tiene le mani incrociate dietro la schiena, e Kylo può
percepire il disappunto
del suo Maestro, per esser dovuto ricorrere ad Hux per scoprire di
più su di
te.
- Effettivamente torturarla si è rivelata una
saggia decisione: il corpo della ragazza ha reagito, ha sprigionato
un’energia
sconosciuta, ma molto simile a quella Forza.
Kylo solleva lo sguardo, visibilmente
sorpreso.
- Quindi la ragazza potrebbe essere un… Jedi?
Snoke scuote il capo, perplesso.
- Ne’ il Lato Oscuro, ne’ il Lato Chiaro
della Forza operano in lei. Eppure riesco ad avvertirla. E credo che il
suo potere sia più
grande di ciò che
sospettiamo. -, conclude Snoke, tornando a sedere sul suo trono.
- Dobbiamo riportarla qui. Immagino che
potrebbe rivelarsi utile al Primo Ordine, se comprendiamo come sfruttarla.
Kylo può solo annuire, accettando l’incarico
di Snoke.
Si domanda come mai perfino il Leader Supremo
non riesca a comprenderti.
- Suppongo voglia essere tu stesso a trovare
la terrestre, avendo una sorta di legame con lei.
- Come desidera, Maestro. -, risponde il
ragazzo, sapendo di non poter manifestare quanto voglia ottenere quel
compito.
Dopo
un cenno col capo di Snoke, Kylo si
congeda e si avvia fuori dalla stanza, ma la voce del Leader Supremo
risuona
nella sua testa.
- Non deludermi nuovamente, Kylo Ren.
***
Thandra
è molto diversa da quel che ti
aspettavi, ma d’altronde l’unico pianeta a te
familiare è la Terra, per cui
qualsiasi altro satellite o corpo celeste nella galassia ti appaiono
bizzarri.
Il suolo sotto i vostri piedi è di un tenue
rosa, ti sembra di camminare su strati di neve, tuttavia non restano
impronte
sul terreno. Alberi alti come grattacieli, anch’essi dalle
folte chiome rosate,
circondano l’ambiente.
Appena
scesa dall’astronave, hai avuto la
sensazione di calpestare zucchero filato solido, e dirlo ad alta voce
lo ha
reso ancor meno sensato, Greg non ha la più pallida idea di
cosa sia lo zucchero
filato e tanto meno BB-9.
-
Dobbiamo raggiungere il villaggio più
vicino. -, comunica l’ex Assaltatore. – Ci
forniranno del carburante e delle
provviste per il viaggio, impiegheremo qualche giorno per giungere
sulla Terra.
Segui Greg in silenzio, con Brontolo che
rotola al tuo fianco, e ti chiedi cosa diranno i tuoi zii quando ti
rivedranno.
Non vedi l’ora di poter riabbracciare loro e
la tua migliore amica (n/a).
-
Hai detto che gli abitanti di Thandra sono
pacifici, giusto? -, domandi all’improvviso, sinceramente
curiosa di scoprire
nuove etnie.
- Spero di sì
Per qualche motivo quella risposta non ti
rassicura, tuttavia proseguite lungo il percorso.
-
Sei sicura di voler tornare sulla Terra?
La domanda di Greg ti spiazza.
- Certo.
Credevi fosse ovvio.
- Voglio dire, ormai il Primo Ordine ha
conquistato il vostro pianeta. -, continua a dire il giovane ragazzo,
lanciandoti un’occhiata furtiva – sei scappata
dalla tua prigionia, per poi tornare
su un pianeta dove sarai una schiava?
- Non sarò una vera schiava -, rimbecchi –
dovrò sottostare alle regole del Primo Ordine, è
vero, ma potrò riabbracciare i
miei cari!
Ti penti immediatamente di averlo detto, sai
che Greg non ha più nessun familiare ad aspettarlo.
- E cosa farai quando prenderanno con la
forza tuo figlio e lo costringeranno a diventare un Assaltatore?
Tu
e Greg smettete di camminare, vi guardate
dritto negli occhi e puoi scorgere rabbia, nei suoi.
BB-9 vi osserva, probabilmente incuriosito.
Sai che quell’argomento tocca particolarmente
Greg, l’ha vissuto in prima persona, e comprendi
perché sia così furioso, ma
non hai intenzione di abbandonare i tuoi zii.
- Io…
Un
fruscio alle vostre spalle vi costringe a
interrompere la conversazione, Greg ti fa cenno di non muoverti e tu
obbedisci.
Qualcosa fa capolino dietro un tronco, poi si
nasconde nuovamente.
Il
droide si agita alle tue spalle e provi a
tranquillizzarlo.
- Va tutto bene, sta’ calmo Brontolo.
- Non vogliamo farti del male. -, dice Greg,
sollevando le mani.
Restate fermi e in silenzio, finché la
creatura sbuca dietro il tronco e si muove, incerta, verso di voi.
Resti di stucco mentre la osservi:
sembrerebbe il corpo di un bruco, ma dotato di gambe e braccia, la sua
pelle
sembra essere morbida come il suolo sotto i vostri piedi, tuttavia
è color
lilla.
Quando vi raggiunge, comprendi che vi supera
di parecchi centimetri, i suoi occhi sono grandi, ma vi è
qualcosa di dolce in
essi.
- Uomini in bianco? -, domanda con una voce
appena udibile.
Ne’ tu, ne’ Greg capite cosa intenda dire.
- Veniamo in pace. -, ribadisce il ragazzo,
ma non appena apre bocca, la creatura indietreggia velocemente.
Decidi di intervenire.
- Mi chiamo (t/n), e lui è Greg. Qual è il
tuo nome?
Non sei certa che possa capirti, ma si
avvicina nuovamente a voi.
Indica il ragazzo al tuo fianco: - Greg e -,
punta il dito contro di te – (t/n).
Gli sorridi.
- Si è il nostro nome.
- Io Miso. Voi no uomini in bianco?
Finalmente intuisci cosa intenda dire.
- No, non siamo uomini in bianco.
Greg ti guarda interrogativo.
- Crede siamo Stormtroopen -, annunci a bassa
voce.
Miso
indica BB-9: - Uomini in bianco con
sfere.
Scuoti il capo e indichi il droide.
- Lui è Brontolo. Siamo amici.
Miso pare sorridere: - Sfera amica di Greg e
(t/n), sfera amica di Miso.
Brontolo emette un verso stizzito e perfino
tu, che non conosci la lingua dei droidi, capisci che non gli
è piaciuto essere
appellato “sfera”.
-
Abbiamo bisogno di carburante. – esclama
Greg, indicando lo shuttle a qualche metro di distanza.
- Miso non ha uccelli di metallo.
- No, non mi serve un’altra astronave, mi
serve del carburante! Carburante per uccello di metallo.
Greg sembra esasperato, mentre prova a comunicare.
- Oh! – esclama l’altro – Greg segue
Miso.
Miso dona carburante.
Tu e il ragazzo vi scambiate un’occhiata,
valutando se sia una buona idea, e soprattutto se
quell’abitante di Thandra
abbia capito di cosa avete bisogno.
Ma d’altronde non avete molta scelta.
Così decidete di seguire Miso.
THANDRA:
Questo pianeta non esiste
nell’universo di Star Wars ma è una mia
invenzione, così come i suoi abitanti.
ANGOLO
AUTRICE
Buonasera
gente! Ebbene, eccoci tornati alla
nostra storiella, sarò molto breve, lascio a voi ogni
commento e ringrazio
tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e seguono questa
fan
fiction. Siete sempre più numerosi e ne sono davvero lieta.
Quando l’ho iniziata non avevo idea di cosa
sarebbe successo esattamente, mi sono lasciata guidare dalle mie
sensazioni,
capitolo dopo capitolo, e sapere, dalle vostre recensioni, di non
avervi deluso
è una grande soddisfazione, e mi auguro che
continuerà ad essere così.
Come
ho già detto, Thandra è un pianeta
fittizio, sfornato dalla mia immaginazione e spero riuscirò
a farvelo conoscere
meglio prossimamente! Per ora ne avete avuto un assaggio! (che ne
pensate di
Miso??)
Dunque, spero di ricevere presto vostri commenti,
un abbraccio,
Nephy-
|
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Capitolo 19 *** Capitolo XVIII ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XVIII
-
Quindi il Leader Supremo ha
affidato a te il compito di ritrovare la prigioniera?
C’è dell’astio nel tono del generale
Hux, Kylo può percepirlo, ma non ha intenzione di perdere un
minuto di più con
lui, si limita a fare un cenno col viso e continua per la sua strada,
diretto
all’hangar.
-
E come pensi di ritrovarla? L’Assaltatore
ribelle ha disattivato il localizzatore.
Hux è scettico, non confida troppo
nell’altro, in più, lo irrita il fatto che
l’incarico non sia stato affidato a
lui.
- Ho i miei metodi.
Kylo
Ren è all’orlo della pazienza,
una parola di più da parte del generale e non si
farà scrupoli a strangolarlo a
mani nude, senza neppure l’uso della Forza.
L’idea che Hux ti abbia torturato
non gli da’ pace, per qualche motivo, il fatto di non
trovarsi lì, mentre eri
sottoposta a tanto dolore fisico, lo infastidisce, e teme dipenda dal bacio che vi siete scambiati.
Ricorda a sé stesso i suoi doveri.
Monta
sul suo TIE, ignorando il
blaterare di Hux sul tenerlo aggiornato, non appena ti avrà
rintracciato.
Sul display dell’astronave digita un
codice, il codice di BB-9, per definire la sua posizione nella
galassia, immagina
che non siate andati troppo lontano, lo shuttle che avete rubato aveva
bisogno
di rifornimento, dopo il salto nell’iperspazio il carburante
dev’essere finito.
Il localizzatore è ancora
funzionante.
- Thandra. - Kylo indossa la sua
maschera e accende i motori, le parole di Snoke risuonano nella sua
testa.
Non
deludermi ancora.
***
Sono
circa dieci minuti che
camminate: Greg ti precede, non avete più aperto il discorso
“tornare o no
sulla Terra”, ma siete entrambi troppo concentrati a seguire
Miso, ancora
incerti se abbia capito cosa vi serve o meno.
Sul
pianeta non fanno che
susseguirsi alberi dalle fronde colme di foglie rosa e cespugli del
medesimo
colore. Il suolo, morbido sotto ai tuoi piedi, non sembra risentire del
vostro
peso e rimane intatto, nonostante abbia la consistenza di un soffice
materasso.
BB-9
continua a borbottare suoni e
Greg, di tanto in tanto, gli risponde che potete fidarvi
dell’abitante di
Thandra, che è pressoché innocuo.
Infine, giungete in un ampio
appezzamento di terra, sgombro degli alti alberi, ma con quelle che
presumi
essere capanne, composte probabilmente dalle foglie rosa che perdono
gli
alberi.
-
Questo nostra casa. -, esclama
Miso, indicando una capanna a qualche metro di distanza.
- Dove sono tutti? -, ti viene spontaneo
chiedere.
Non hai incontrato nessun’altro
lungo tutto il tragitto, neppure adesso, che sembra siate giunti al
loro
villaggio.
Gli occhi del bruco sembrano
adombrarsi.
-
Uomini in bianco catturato molti Thandrani.
Intuisci che il Primo Ordine è passato
da questo pianeta, rapendo i suoi abitanti per chissà quale
motivo.
- Miso uno dei pochi rimasti.
Resta in silenzio, senza aggiungere
altro, forse non se la sente di raccontare cosa è accaduto e
ti dispiace averlo
turbato, così scegli di cambiare discorso.
-
La tua casa sembra molto bella.
Miso torna a sorridere, se così si
può dire, e raggiungete la sua dimora.
All’interno vi è un semplice cumolo
di foglie rosate, probabilmente funge da letto, e qualche ciotola
composta da
fili d’erba intrecciati, del medesimo colore.
-
Greg e (t/n), mette comodi. -,
Miso indica il giaciglio di foglie.
Il ragazzo sembra un po’ restio,
così sei la prima a sedere, mentre Brontolo ti si avvicina.
Greg si decide a prendere posto al
tuo fianco.
Miso
afferra una ciotola e ve la
porge, all’interno vi sono numerose palline sferiche, di
colore viola, simili a
bacche.
- Greg e (t/n) mangia.
Tu e il ragazzo vi scambiate
un’occhiata, incerti sul da farsi.
Non vorresti offendere Miso, ma non
sei certa che quella sorta di bacche siano commestibili, almeno per te.
Brontolo emette dei suoni.
- Dice che possiamo mangiarle.
Lanci un’occhiata titubante verso la
ciotola.
- Se dovessi morire, tornerò
dall’aldilà per tormentarti -, dici a Brontolo,
mentre prendi una bacca fra le
mani e l’annusi.
Sembra inodore, Miso ti fissa
entusiasta, felice che tu abbia accettato di assaggiare, e non puoi
fare altro
che mandare giù quella bacca.
Non riesci a percepire subito il
sapore, dopo averlo masticato per un po’, però,
inizi ad avvertire un gusto
amarognolo, che non è completamente spiacevole, ma simile a
un qualche tipo di
verdura amara.
Dall’espressione
schifata di Greg,
intuisci che anche lui non ha un debole per quelle bacche, ma ti sforzi
di
sorridere in direzione di Miso e lo ringrazi.
-
Abbiamo bisogno di carburante. -,
esclama Greg – ricordi?
Miso annuisce.
- Greg e (t/n) aspetta qui. Miso
porta carburante.
Senza attendere una risposta, il
Thandrano esce dalla stanza.
-
Credi abbia capito?
Scuoti il capo, per nulla convinta.
- Quelle… cose erano
disgustose. -, commenta il ragazzo, indicando la ciotola
con le bacche.
Sorridi: - Decisamente, ma è tutto
ciò che ha e ce l’ha offerto.
Brontolo rotola intorno alla stanza,
come se voglia ispezionarla.
- Sai cos’è successo agli abitanti
di Thandra? -, domandi.
Greg scrolla le spalle.
- Non ne ho idea, non ho preso parte
a nessuna missione su Thandra.
Annuisci e ripensi al modo in cui il
volto di Miso si è rabbuiato.
Ti domandi se non sia l’unico
abitante su quel pianeta, e come trascorra le sue giornate solitarie.
Ti dispiace per lui, la solitudine è
la peggiore sensazione che si possa provare, sentirsi abbandonati da
tutti,
senza nessuno con cui poter condividere gioia o tristezza.
-
Non credi che dovremmo chiedere a
Miso di venire con noi?
Greg ti lancia un’occhiata sorpresa.
- E dove vorresti portarlo? Sulla
Terra?
- Se io posso sopravvivere sul suo
pianeta, lui può sopravvivere sul mio.
- Ma questa è la sua casa, non
riuscirebbe ad adattarsi. E se gli Stormtrooper dovessero trovarlo? Che
gli
accadrebbe?
Effettivamente,
non puoi tenere un
bruco alto due metri come animaletto di compagnia.
Probabilmente l’unico cibo di cui
può nutrirsi sono quelle bacche e non sei certa che potresti
sostituirle con
della verdura amarognola.
In più, non potresti costringerlo a
restare chiuso in casa, ha sempre vissuto in mezzo ai boschi, e
potresti
metterlo in pericolo, se il Primo Ordine venisse a sapere di lui.
Con amarezza, ricordi a te stessa
che il Primo Ordine ha conquistato la Terra.
-
So che ti dispiace per lui –
annuncia Greg, - e dispiace anche a me, perché è
costretto a vivere qui tutto
solo, per colpa di un Impero che ho servito per diciassette anni.
Dunque il ragazzo ha diciassette
anni.
- Ma questo è il suo posto.
Non puoi fare altro che annuire.
-
Greg, riguardo a prima… -, inizi a
dire.
Ma il ragazzo stramazza al suolo,
privo di sensi.
Ti inginocchi al suo fianco,
terrorizzata, e inizi a scuoterlo per le spalle.
- Greg!
Lui non sembra dare segni di vita, così
poggi indice e medio sul suo polso: tiri un sospiro di sollievo, ma
è solo
svenuto.
Ma perché mai è svenuto?
La risposta giunge alle tue spalle,
quando avverti una presenza dietro
di
te.
-
Kylo.
- (T/n).
ANGOLO
AUTRICE
Salve
gente! Inizio subito a
ringraziare coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e tutti
coloro che
seguono la storiella.
Come vedete, Kylo e la nostra
fanciulla sono stati lontano poco tempo!
Mi scuso se nel capitolo non succede
nulla di significativo, ma posso spoilerarvi che dal prossimo ne
vedrete delle
belle!
Cercherò di aggiornare il prima
possibile, un bacio, Nephy-
|
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Capitolo 20 *** Capitolo XIX ***
ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XIX
Senza
pensarci due volte, ti avventi su Kylo,
provando a colpirlo, ma lui ti immobilizza con la Forza.
- Che gli hai fatto? – ruggisci.
Kylo
Ren porta la sua maschera e tiene la
mano sospesa a mezz’aria, non ti risponde, ma lancia
un’occhiata a BB-9 alle
tue spalle.
- Brontolo scappa! -, gli dici, ma il droide
rimane in un angolo, col capo chino.
- BB-9 esegue solo i miei comandi. Mi ha
condotto lui da voi.
Hai uno sguardo incredulo dipinto in volto,
non puoi credere sia vero.
Guardi il robot e lui emette dei suoni, ma
non puoi capirlo.
- Il suo compito è sorvegliarti, è quello che
ha fatto sin dal primo giorno, e il localizzatore al suo interno mi ha
portato
fino a qui.
Ti
senti tradita: credevi che Brontolo fosse
veramente legato a te.
Guardi con malinconia il braccialetto che hai
al polso, quello che ti ha regalato.
Ma d’altronde è un droide, avresti dovuto
capire che non può provare sentimenti umani.
-
Andiamo adesso. -, Kylo ti costringe con la
Forza a seguirlo, i tuoi piedi non toccano terra, mentre ti trascina
come fossi
un peso morto.
Brontolo vi segue, sempre col capo chino.
Guardi Greg rimpicciolire alle tue spalle, ancora
svenuto sul pavimento, poi ti rivolgi a Kylo, furiosa.
- Vuoi riportarmi indietro? Mi hanno
torturata!
Il moro si ferma per un breve secondo, poi
riprende a camminare.
- Ma certo, a te non importa. – commenti
irata, ma la rabbia serve a tenere a bada le lacrime, – tu
devi solo eseguire
gli ordini.
L’idea che quel bacio, tra
voi due, non conti nulla, ti spezza il cuore.
-
Non ti importa se mi faranno del male… -,
mormori, mentre proseguite nel bosco silenzioso.
La rabbia ha ormai ceduto il posto alla
tristezza, non vuoi credere che lui sia completamente indifferente.
Scorgi Kylo serrare le mani in un pugno:
smette di camminare e si volta a guardarti.
-
Non ero al corrente dei piani di Snoke. Non
sapevo volesse torturarti. Non sapevo delle tue capacità.
- Cosa… sono, io?
Hai bisogno di sapere.
Trascorre qualche istante, vi inoltrate nel
bosco.
- Non lo so -, confessa Kylo – non sei come
noi.
Intuisci si riferisca ai Jedi e ai Sith.
- Ma qualcosa ci accumuna.
Guardi per un istante le tue mani, ricordi
come abbiano preso a brillare innaturalmente.
- E l’unico modo per saperne di più, è
quello
di portarti al limite del dolore.
- Ci dev’essere un altro modo.
Non vuoi essere nuovamente torturata, il solo
pensiero ti fa tremare.
Kylo riprende a camminare, senza risponderti,
e cerchi di trattenere le lacrime, mentre in lontananza scorgi un TIE
familiare.
-
Cos’hai fatto a Greg?
- Se parli di GG-2123, è solo svenuto.
Quella frasi ti tranquillizza, almeno non
l’ha ucciso.
Brontolo ti si avvicina, i suoni che emette
sono lievi e appena udibili.
- Non può capirti. – gli dice Kylo.
Il droide torna in silenzio.
Ma sospetti si sia scusato con te.
- Non fa nulla, Brontolo, non sono arrabbiata
con te.
In
quell’istante, Kylo si volta per
l’ennesima volta, e ti fissa.
Un leggero venticello spettina i tuoi capelli
(c/c), osservi l’altro con aria interrogativa, chiedendoti
cosa gli passi per
la testa, e vorresti il suo potere, per potergli leggere nel pensiero.
-
(T/n). - sussurra, con la sua voce
metallica, sei certa che voglia dirti qualcosa, ma un rumore vi distrae.
Un rumore di passi. E sembrano numerosi.
Dalla
parte destra del bosco sbuca un gruppo
di Stormtrooper, capeggiato da Hux.
- Cosa ci fai qui? -, domanda Kylo, piuttosto
irritato.
Il generale avanza nella vostra direzione,
con un mezzo sorrisetto stampato in faccia.
- Il Leader Supremo mi ha assegnato il
compito di seguirti e accertarmi che avresti portato a termine la
missione.
Kylo
comprende che Snoke inizi a dubitare
della sua lealtà, si sorprende: il suo Maestro ha
considerato l’eventualità che
lui non sarebbe tornato sulla Base Starkiller con la prigioniera.
In
un angolo remoto della sua testa, una
vocina gli fa presente che ha veramente valutato
quell’opzione, ma al momento è
troppo infastidito dalla presenza del generale per farci caso.
- Come vedi, ecco qui la terrestre.
Il generale Hux sembra deluso, probabilmente
sperava che Kylo non portasse a termine il suo compito.
- E l’Assaltatore ribelle? Lo hai eliminato?
Puro panico si sprigiona sul tuo viso, non
puoi permettere che facciano del male a Greg.
- L’ho fatto.
La risposta di Kylo ti spiazza: sta mentendo.
-
Bene, allora sarà il caso che eliminiamo
anche questo qui, la sua pelle è preziosa per le nostre tute.
Il gruppo di Stormtrooper si allarga,
lasciando passare un Assaltatore che tiene sotto tiro…
-
Miso! – urli.
Il
Thandrano ha gli occhi sgranati,
probabilmente per la paura.
Comprendi che fine abbiano fatto i suoi
compagni, la loro pelle è utilizzata per le tute degli
Stormtrooper*: reprimi
un conato di vomito.
Ti
ribelli, provi a muoverti, ma non puoi
nulla contro il potere di Kylo, che ti costringe a restare immobile.
- Lasciatelo stare! -, gridi con tutto il
fiato che hai in gola.
Il generale Hux ti lancia un’occhiata
compiaciuta, mentre lo Stormtrooper costringe Miso a mettersi in
ginocchio.
- Dritto in testa, non danneggiare il resto.
– si raccomanda Hux -, ci vediamo sulla Base, Ren.
Così si avvia per la sua strada, scortato da
una coppia di Assaltatori.
Tu
continui a gridare, Kylo ti osserva in
silenzio, ma non molla la presa.
Miso ti guarda negli occhi.
- (T/n) e Miso sono amici?
Senti gli occhi pizzicare.
- Certo che siamo amici io e te. -, rispondi.
- Miso felice.
Poi
lo sparo.
Il sangue ti si gela nelle vene, rimani
pietrificata, e non perché Kylo ti blocchi con la Forza, ma
per lo shock del
momento.
La
rabbia arriva subito dopo, senti un’ira
incontrollabile pervadere ogni centimetro del tuo corpo, un urlo
frustrato ti
sale in gola, ed è in quel momento che le tue mani si
illuminano nuovamente, di
un rosso acceso.
Inizi
a camminare, nonostante Kylo tenga la
mano ferma nella tua direzione e ti stia ordinando, mentalmente, di non
muoverti.
Una
coppia di Assaltatori prova a fermarti,
il primo ti punta contro una pistola laser, ma con un solo gesto gli
mozzi la
mano, come se le tue dita siano coltelli roventi, il secondo decide di
sparare,
ma il laser rimane sospeso a mezz’aria, elabori in seguito
che è stato Kylo a
fermarlo, sei troppo concentrata sullo Stormtrooper che ha tolto la
vita a
Miso.
Lo
raggiungi e lui indietreggia, prova a
spararti, ma il tuo intero corpo si accende di un bagliore rossastro,
il colpo
rimbalza sul tuo petto.
Afferri l’Assaltatore per il collo, perforando
la sua tuta e affondando le dita incandescenti, così lo
ustioni fino a
ucciderlo.
Ruoti
il busto, Kylo è in piedi alle tue
spalle, ha il viso nascosto dalla maschera, ma sei certa sia incredulo.
Muove dei passi verso di te.
-
Non ti avvicinare. -, lo minacci,
puntandogli contro un braccio. – Stai lontano.
Il ragazzo sfila l’elmetto, incontrare il suo
volto ti fa vacillare, ma solo per un istante.
L’odio
che provi ti offusca la mente.
- Va tutto bene (t/n).
Lo fissi diffidente, mentre si avvicina
ancora di qualche metro.
-
Non voglio farti del male.
- Vuoi riportarmi indietro! – gli urli contro
– hai visto cosa fa il Primo Ordine? Causa solo morte e
dolore!
Kylo lancia una rapida occhiata ai due
Stormtrooper sopravvissuti, uno si stringe il polso mozzato,
l’altro non può
muoversi, Kylo sta usando la Forza per tenerlo fermo.
Osserva il tuo corpo incandescente, si
domanda da cosa dipenda quel bagliore, sembra lo stesso che emana la
sua spada
laser, e non avere la più pallida idea di cosa stia
succedendo, lo turba.
Come non ha potuto tutta quell’energia dentro
di te?
Vederti uccidere quell’Assaltatore senza
batter ciglio lo ha scosso nel profondo, tu che sei riuscita ad
affezionarti
persino ad un droide. Adesso sa che non può portarti da
Snoke.
Il Leader Supremo vorrà di certo quel potere
per sé, e farà di tutto per ottenerlo. Anche a
costo di strappartelo via.
Ma Kylo non può permetterlo: non sa
esattamente quando qualcosa dentro di sé si sia rotto, quando tutti i suoi ideali abbiano
iniziato a vacillare.
Tuttavia, sente
che tutto quello che è successo è profondamente
sbagliato.
-
Non voglio riportarti indietro. -, annuncia
infine.
Stenti a credergli, sei ancora furiosa.
- Non mi fido!
Kylo
è a pochi centimetri da te, a dividervi
è il tuo braccio rovente, che usi come scudo.
- (T/n). Devi fidarti.
Il tuo sguardo finisce per qualche secondo
sul cadavere di Miso ai tuoi piedi.
- Perché dovrei?
Kylo schiocca le dita e i due Stormtrooper
finiscono sul pavimento, quasi certamente solo svenuti.
Estrae la spada laser e tu indietreggi, preparandoti
a colpirlo, ma la getta sul pavimento.
Non
parla, ma in quel silenzio e in quello
sguardo impassibile, comprendi che è sincero.
I tuoi battiti cardiaci iniziano a rallentare
e il bagliore, che sprigiona il tuo corpo, si fa sempre più
lieve, fino a
sparire del tutto.
E così, quando tutta quella rabbia che avevi
in corpo svanisce, la prima cosa che ti viene da fare è
abbracciare Kylo di
slancio, per poi abbandonarti a un disperato pianto.
Lui rimane immobile, spiazzato dal gesto.
- Era innocente… -, mormori, riferendoti a
Miso – non aveva fatto nulla di male. È stato
gentile con noi…
Kylo ti ascolta in silenzio, non osa
circondarti con le sue braccia, il solo pensiero gli crea una strana
sensazione
nel petto.
Qualcosa
ti sfiora una gamba, Brontolo sta
usando il suo braccino di metallo per accarezzarti.
Gli regali un mezzo sorriso, mentre calde
lacrime ti scorrono sulle guance.
Sciogli l’abbraccio con Kylo, lievemente in
imbarazzo.
-
Dobbiamo andare. -, annuncia lui, - Hux si
domanderà dove sono finiti i suoi Stormtrooper.
- Non senza Greg.
Kylo serra la mascella.
- L’Assaltatore ribelle?
Annuisci.
- Non c’è tempo, e tanto meno spazio sulla
mia navicella, per GG-2123.
- Useremo il nostro shuttle.
- È a corto di carburante.
Ricordi
quel piccolo dettaglio, osservando il
corpo esanime di Miso.
Si
sarebbe dovuto occupare lui del
carburante, ma non hai idea di dove avrebbe potuto prenderlo.
- Miso diceva che ci avrebbe fornito lui del
carburante.
Kylo sembra rifletterci per qualche istante:
si guarda intorno e osserva il terreno sottostante.
Si piega e prende una manciata di terra,
strofinando dei granelli rosa tra pollice e indice.
- So dove trovarlo: su questo pianeta ci sono
dei ruscelli dove si accumula un materiale, che contiene
dell’ammonio*, lo
useremo come carburante.
Con
un sorriso amaro, giungi alla conclusione
che Miso aveva capito perfettamente cosa vi servisse. Trattieni a
stenti le
lacrime, che vorrebbero venir fuori nuovamente.
-
Tu e BB-9 occupatevi di GG-2123, io mi
occuperò del rifornimento.
Annuisci, finché il tuo sguardo finisce sullo
Stormtrooper che hai ucciso.
Una sensazione sgradevole ti pervade, fissi
le tue mani, terrorizzata.
- Non possiamo perdere tempo, (t/n).
Guardi Kylo, il suo sguardo sembra quasi apprensivo,
e per il momento cerchi di
focalizzarti sul tuo compito: recuperare Greg.
- Ritroviamoci qui.
Tu
e Brontolo correte verso il villaggio,
mentre Kylo si avvia nella direzione opposta.
*Non
ho la minima idea di cosa siano fatte le tute degli Stormtrooper, ma in
questo caso ho deciso che sono state utilizzate le pelli dei Thandrani,
ecco spiegato come mai Miso era uno dei pochi rimasti sul pianeta.
*Ho
letto che nel carburante delle astronavi si trova dell'ammonio, insieme
ad altri componenti, se rintraccio il link lo inserirò qui
(si perchè come una scema mi sono documentata ma ho perso il
link del sito -.-)
ANGOLO
AUTRICE
Dunque
dunque dunque, ho deciso di pubblicare
oggi, poiché domani dovrò fare un piccolo
intervento e non so quando potrò
aggiornare di nuovo, avendo interrotto la storia in un momento
così importante,
ho cercato di completare il capitolo il prima possibile, quindi eccoci
qui!
Ora, so di essere una persona orribile, vi ho
fatto affezionare al nostro brucone di due metri per poi farlo
ammazzare. Sì,
ci ho sofferto anche io, e se mi aspetterete nel prossimo capitolo con
i
forconi, pronte a infilzarmi… lo capisco XD
Ma era un passaggio necessario! Perché,
sorpresona, la nostra protagonista fa invidia a Torcia Umana dei
fantastici 4.
Ovviamente c’è un motivo, lo scoprirete solo vivendo
leggendo.
Quanto meno Kylo è dalla nostra parte adesso.
O almeno così sembra.
Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie per
seguire con tanto entusiasmo questa piccola fanfiction, mi scaldate il
cuore.
A presto, Nephy-
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Capitolo 21 *** AVVISO ***
Salve a tutti! Mi scuso per essere
scomparsa così a lungo,
volevo farvi sapere che sto molto meglio, un grazie a tutti coloro che
si sono
preoccupati per la mia salute!
So di non aggiornare da molto tempo e ne sono davvero
dispiaciuta, sfortunatamente, nonostante riesca nuovamente a scrivere
sul pc,
ho il famoso “blocco dello scrittore”. Non dipende
assolutamente da mancanza di
idee, anzi ne ho fin troppe per la storia e so già come si
svolgeranno gli
eventi futuri, bene o male. Tuttavia non riesco a proseguire e
preferisco non
aggiornare se non sono del tutto sicura del capitolo, non mi piace
continuare
le storie tanto per, per cui mi scuso nuovamente e spero di poter
riprendere al
più presto!
Grazie a tutti coloro che mi hanno
supportato e che hanno
seguito la storia, in particolare a AuroraDea,
Calliope82, Mary
Aisha, SeiraBrizzi
e greylican che hanno
ritagliato del tempo per recensire i capitoli,
grazie davvero!
Un saluto, Nephy.
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