About Destiny

di Nephertiti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 15: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XV ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 18: *** Capitolo XVII ***
Capitolo 19: *** Capitolo XVIII ***
Capitolo 20: *** Capitolo XIX ***
Capitolo 21: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

Prologue

 

 

 

 

 



 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

 

 

 

 

 

La prima volta che lo avevi sognato, era una fredda sera di febbraio.
Avevi avuto una giornata pesante, a lavoro, e spiacevoli ricordi erano riaffiorati nella tua memoria, ricordi di un passato che volevi dimenticare, ma che prepotente continuava a fare ritorno.
La tua migliore amica aveva insistito affinché usciste, ma avevi bisogno di stare da sola.
Sentivi che nessuno poteva capirti.
Non che avessi molti amici, solo (n/a).
Ma nessuno avrebbe potuto immaginare tutto il dolore che la vita ti aveva riservato, a partire dalla morte dei tuoi.

Avevi mangiato una cotoletta, senza alcun contorno, e ti eri buttata sul letto: il lavoro prosciugava la maggior parte delle tue energie, ma non avevi altra scelta, se volevi vivere in modo dignitoso.
I tuoi zii avevano fatto del loro meglio per non farti mancare nulla, durante l’adolescenza, ma non ti eri potuta permettere un’università.
E così eri finita a lavorare in un triste bar, a servire anziani appassionati di calcio.
D’altronde, le partite di calcio, che venivano trasmesse quasi ogni sera, erano l’unico motivo per il quale qualcuno frequentava ancora quella specie di pub.

Il tenebroso uomo con la maschera si era manifestato all’improvviso nei tuoi sogni, era un personaggio molto singolare: indossava un completo nero ed era avvolto in un mantello, per non parlare della maschera, che non rivelava nulla del suo viso, neppure gli occhi.
Era sorpreso quanto te, quando vi eravate trovati faccia a faccia.
- Chi sei?
Aveva chiesto e, nonostante fossi un po’ spaventata, gli avevi risposto.
-Mi chiamo (t/n).
Lui era rimasto in silenzio, aveva piegato il capo, come a studiarti meglio.
- Da che pianeta vieni?
- Pianeta… Terra?
- Mai sentito.
La sua affermazione ti aveva fatto sorridere, era decisamente il sogno più bizzarro che avessi mai avuto.
- Chi sei tu? - Avevi replicato.
E lui aveva dichiarato di chiamarsi Kylo Ren.
Il nome stesso suscitava un certo timore.

Quando ti eri svegliata, non avresti mai creduto di avere una così fervida immaginazione.
Ma Kylo era comparso nuovamente nei tuoi sogni, la notte seguente e quella successiva ancora.
L’intera faccenda ti turbava.
Anch’egli si chiedeva perché riuscisse a vederti nei suoi sogni.
Come se fosse dotato di vita propria, come se anche lui fosse in grado di sognarti a sua volta.

Avevi fatto delle ricerche, credendo di essere pazza, ma non avevi trovato nulla che spiegasse come mai, nel tuo spazio onirico, si materializzasse sempre lui da un paio di giorni.
Quindi ti eri convinta che fosse solo la tua mente, a giocarti brutti scherzi, probabilmente era un periodo stressante e quella sensazione di solitudine aveva creato questa sorta di amico immaginario nei tuoi sogni.
- Certo, potevo sceglierlo meno inquietante... – avevi pensato.

Così, quando lo avevi sognato nuovamente, avevi cercato di approfondire la vostra conoscenza, ma lui non sembrava incline a raccontare nulla di sé.
Tuttavia, non perdeva occasione nel raccogliere informazioni sul tuo conto, deciso ad interrompere questa specie di connessione fra voi due.

E così gli avevi raccontato di essere nata sulla Terra, come se lui provenisse da un altro pianeta, e di aver vissuto con i tuoi zii, in quanto i tuoi genitori erano morti poco dopo la tua nascita.
Un incidente d’auto, avevi spiegato, ma lui ignorava cosa fosse un’automobile.
Il fatto che avessi perso i tuoi genitori, da bambina, non sembrava averlo toccato minimamente, però era difficile giudicare cosa gli passasse per la testa, con quell’elmetto che nascondeva ogni sua espressione e, in più, modificava la sua voce, rendendola robotica.
Avresti voluto chiedergli di toglierla, ma probabilmente la tua fantasia non aveva immaginato un vero volto, sotto quella maschera.
Kylo Ren restava solo un ipotetico uomo dall’identità sconosciuta.
Che fosse un uomo si capiva dall’altezza e dalla costituzione.

Un giorno, però, così com’era comparso, svanì dai tuoi sogni.
Trascorsero mesi, poi anni.
Quando pensavi di aver dimenticato quella strana vicenda, Kylo Ren apparve nuovamente nella tua vita, ma non in sogno, questa volta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 
Salve gente!
Da accanita fan di Star Wars, non potevo non dedicare una fan fiction a questo fandom, e spero che non sarà l’ultima.
Partiamo dal presupposto che, durante gli episodi della nuova trilogia, ho shippato fin da subito Kylo Ren/Ben Solo e Rey. 
Capisco chi non condivide la ship, ma io ho esclamato “finiranno insieme” sin da “Il risveglio della Forza”.
E non farò commenti a riguardo, soprattutto se alcuni di voi non hanno guardato “L’ascesa di Skywalker”.
Per chi l’avesse guardato e avesse bisogno di parlare con qualcuno, sentitevi liberi di contattarmi privatamente.

Ma torniamo alla nostra storiella che, come vi anticipavo, sarà una Kylo Ren x Reader.  Non ci saranno spoiler, per il momento almeno, poichè si colloca nel periodo che precede l'episodio VII.
A chi non piacerebbe sentirsi protagonista e ricevere le attenzioni di Kylo Ren??
È la prima volta che scrivo un personaggio x lettore, ma non avendo trovato molto materiale in giro, non in italiano almeno, ho deciso di scriverne una io stessa e ho partorito un’idea un po’ contorta ma interessante, almeno spero XD
Tuttavia la vostra opinione conta molto, quindi vi prego di lasciare un giudizio, che sia una recensione o un messaggio privato, soprattutto a partire dal prossimo capitolo, poiché vorrei sapere cosa ne pensate e se ci sono eventuali errori grammaticali, non si sa mai.
Adesso vi saluto, concludendo questo lunghissimo spazio autrice!
Grazie in anticipo per chi ha letto la mia storia, a presto,
Nephy-

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo I

 

 

 

 

 

Tutti i notiziari parlano ancora dell’accaduto, perfino le televisioni in vendita, nelle vetrine dei negozi, continuano a mostrare quelle navicelle venute dallo spazio.

Ma ormai nessuno si sofferma più a guardare quelle “edizioni straordinarie”.

 I giornalisti stessi erano scappati subito dopo il servizio: inizialmente si era parlato di alieni.
Ed effettivamente, erano usciti strani esseri, da quella sorta di navi spaziali, completamente vestiti di bianco.
Erano atterrati in diverse parti del mondo e c’era voluta una seconda occhiata per capire che si trattava di costumi: uomini o donne, non si sapeva dire con certezza, che indossavano quella specie di armatura, uguale per tutti, con una maschera sul capo annessa.

La gente nei dintorni, spiazzata dall’avvenimento, aveva tentato un approccio con questi alieni, che, in realtà, nell’aspetto sono molto simili agli esseri umani, se non fosse per quei costumi che indossano.

L’evento straordinario era ben presto giunto alle orecchie di ogni persona nel mondo, attraverso le radio, internet e i notiziari.

Nessuno di quei tizi vestiti di bianco aveva pronunciato una parola, ma quando un gruppo di impavidi si era avvicinato a curiosare attorno le astronavi, quegli altri avevano aperto il fuoco.
E non si trattava di semplici pistole: i colpi che erano usciti dalle loro armi, simili a fucili, erano luminosi e letali come proiettili, se non di più.

Così si era generato il caos: centinaia di persone, che avevano avuto la sfortuna di trovarsi nelle vicinanze, erano state uccise da quelle armi “aliene”.

I politici a capo di ogni nazione si erano riuniti, per discutere sul da farsi, in una situazione così assurda e rischiosa, e alla fine avevano deciso di contrattaccare, ma la guerra contro gli invasori era stata breve: era durata solo alcune settimane, ma non per questo era stata meno devastante e traumatica.

Milioni di militari e civili avevano perso la vita.
I carro armati non avevano potuto nulla contro la potenza dei cannoni delle navicelle.

E poi, la tecnologia degli alieni è di gran lunga superiore a quella terrestre, mentre il loro “leader” possiede doti sovrannaturali, che hanno favorito la vittoria, impedendo perfino alle bombe di esplodere.
Nessuno sa da dove siano spuntati: nei pianeti limitrofi alla Terra, non era mai stata registrata alcuna forma di vita.
Ma probabilmente sono arrivati da una galassia molto lontana…

E così è stato creato un nuovo stato, un impero, così lo hanno definito.
La Terra, ormai, non è altro che l’ennesimo pianeta colonizzato dal Primo Ordine.

La gente è stata obbligata a riprendere le attività quotidiane, ma seguendo alcune nuove regole imposte dal leader supremo, conosciuto come Snoke.
Chi si è ribellato, è andato incontro alla morte.
Molti bambini sono stati strappati alle proprie famiglie, per essere addestrati ed entrare a far parte delle truppe d’Assalto, vale a dire gli uomini con l’uniforme bianca.

 

***

 

Ancora stenti a crederci.
Una mattina ti sei soffermata a guardare un telegiornale, dietro la vetrina di un vecchio negozio di elettronica, che trasmette sempre la stessa notizia, e hai scosso la testa: com’è potuto accadere?
Come, delle astronavi sbucate dal nulla, hanno conquistato la Terra?
Come fosse un film fantascientifico anni novanta, con l’unica differenza che gli “alieni” sono simili agli esseri umani.

Ti sei domandata nuovamente com’è potuto accadere, poi hai ripreso a camminare, diretta a lavoro.

I semplici bar non sono stati toccati, mentre qualsiasi locale più sofisticato è stato costretto a chiudere.
Così come i ristoranti di lusso, le discoteche e qualsiasi cosa considerata troppo pretenziosa.
Il Primo Ordine odia gli sprechi.
Forse non è stata una così brutta idea lavorare da Jo, il proprietario del posto.
Almeno adesso non ti ritrovi a casa, senza un impiego.

Una volta dentro il bar, inizi a servire i tavoli e la tua collega ti fa notare che un gruppo di Stormtropper, così si chiamano i membri delle truppe d’Assalto, sono appena entrati nel locale.
Si accomodano ad un tavolo e spetta a te prendere le loro ordinazioni.
Non hanno ancora preso familiarità con il “cibo terrestre”, così c’è chi ordina dei pancakes, chi dei tramezzini.

- Loro non pagano.
T’informa Jo.
Questo è un incentivo in più, affinché il bar non venga distrutto.
Annuisci scocciata, odi sottostare a quelle creature che vi hanno rubato vite umane e la libertà stessa.

Poi, una strana sensazione ti percorre la schiena, come un brutto presentimento, come se la temperatura sia di colpo precipitata.
Noti gli Stormtropper scattare in piedi, sull’attenti, e ti volti a guardare alle tue spalle, per scoprire chi è appena giunto nel bar.

Il tenebroso uomo mascherato, mormora una vocina nella tua testa.
Kylo Ren ha appena fatto il suo ingresso, col suo completo nero e quella maschera inquietante a coprirgli il viso.
Rimani immobile a fissarlo, cercando di capire se sia ancora una volta la tua immaginazione a tirarti brutti scherzi.
Ma, considerata la reazione degli Assaltatori, balzati in piedi all’improvviso, capisci che non è solo frutto della tua fantasia.

Lui si accorge di te pochi secondi dopo, punta la sua maschera sulla tua figura e intuisci che ti sta osservando.
I presenti sembrano intimoriti dalla sua figura, è più alto di quanto avresti immaginato, te ne accorgi quando ti passa affianco, senza degnarti di una parola, e raggiunge i suoi compagni.
Da come lo trattano, dev’essere un pezzo grosso, nel Primo Ordine.

Vorresti parlargli, hai capito che non era solo un personaggio nei tuoi sogni, ma una persona reale, in carne ed ossa, e per qualche strano motivo, vi sognavate a vicenda.
Riesci ad origliare la sua conversazione.

- Il leader Supremo ha dato nuove disposizioni: niente luoghi di svago. Ripulite questo locale.
Sgrani gli occhi, sentendo Kylo pronunciare quegli ordini.

- Non potete farlo! – sbotti in preda all’ira.

Sei quasi certa che gli Stormtropper siano rimasti di stucco, lo capisci dal modo in cui alternano lo sguardo tra te e Kylo Ren, probabilmente nessuno si era mai rivolto a lui con quel tono.

Posa i suoi occhi su di te, o almeno credi, e rimane in silenzio a fissarti.
Vorresti aggiungere qualcosa, tipo che vi hanno già privato di tante libertà, ma sei paralizzata dalla paura.

- Gli ordini del Leader Supremo non si discutono, sarà meglio che ti faccia da parte.
Così dicendo, fa un cenno con la mano ai suoi sottoposti, i clienti vengono cacciati malamente dal bar.

La tua collega ti affianca, è spaventata, ma tu continui a guardare Kylo Ren dritto nella fessura della sua maschera, così scura che non lascia alcun spazio all’immaginazione.

Jo esce dalla cucina.
- Che sta succedendo? – chiede.
Kylo spiega che è stato deciso di eliminare i luoghi pubblici, tra cui bar, ristoranti, centri commerciali e così via, ogni abitante dovrà provvedere da sé al proprio nutrimento.
- Ma questo è il mio locale! Non avete il diritto! – insiste il proprietario, mentre degli Stormtropper ripuliscono la dispensa. 

Jo si avventa su uno di loro, tentando di strappargli di mano una cassa di birre artigianali.
- Queste le ho fatte personalmente! Non vi lascerò portar via nulla! –
A quelle parole, un seccato Kylo Ren estrae un oggetto cilindrico e da esso si propaga una striscia luminosa: con un colpo deciso trapassa il busto dell’uomo.
Tu e la tua collega indietreggiate, in preda al terrore, a lei sfugge un urlo.

Quello che sembrava essere solo una creazione della tua mente, si è rivelato un essere reale e spietato.
- Tornate a casa. – vi ordina Kylo e la tua collega non ci pensa due volte a raccogliere la sua borsetta e scappare via dal bar.
Sulla soglia d’ingresso, si rende conto che tu sei ancora lì dentro, accanto a quell’assassino, e ti incita a seguirla fuori.

- Perché l’hai fatto? Era innocente! – sbotti invece, rivolgendoti a Kylo.
- Stava intralciando il Primo Ordine.
Hai gli occhi lucidi e tremi, ma non hai intenzione di demordere.
- Voleva solo proteggere il suo locale!
Un Assaltatore si avvicina a Kylo, annunciando che tutti i beni sono stati sequestrati, ma lui non lo degna d’attenzione e resta fisso nella tua direzione.

- Prendete anche lei e disfatevi del corpo.
Questo è il suo comando, ma non elabori la frase finché uno Stormtropper ti ammanetta all’improvviso.
Ti ribelli ma non puoi nulla contro di loro, ti hanno legata e ti spingono fuori, vi dirigete verso la navicella.

La tua collega ti vede passare, mentre ti dimeni, e muove qualche passo nella tua direzione.
La noti e scuoti il capo in dissenso: deve scappare, almeno lei che ne ha la possibilità.
Una lacrima le solca il viso, sai bene cosa sta pensando, poiché è quello che stai pensando anche tu: cosa mi succederà adesso?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
ANGOLO AUTRICE

 
Salve gente!
Vi confesso che mi è stato difficile scrivere questo capitolo, visto che tratta di un’invasione del Primo Ordine sulla Terra, inizialmente era molto più lungo e dettagliato, spero che non risulti troppo una forzatura, ma era necessario per lo sviluppo della trama, vi chiedo quindi di essere clementi se non tutto è stato spiegato chiaramente,  se avete qualche critica o qualche suggerimento, saranno ben accetti.

Comunque la vera e propria storia inizia adesso, in fondo è una Kylo Ren x Reader, dunque le attenzioni saranno concentrate su i due personaggi principali.
Vorrei ringraziare coloro che hanno recensito il capitolo precedente, hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate e anche i lettori silenziosi, invito tutti a lasciare una piccola opinione, per me è importante.

A presto,
Nephy-

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo II

 

 

 

 

 

 

La navicella su cui sali non è eccessivamente grande, è una navetta con un’ala centrale e due laterali.
Vieni caricata di forza all’interno e gettata su un sedile, gli Stormtrooper ti liberano delle manette, mentre al tuo fianco si accomoda proprio Kylo Ren, che prende il comando del veivolo.

Fai per alzarti, è rischioso, ma devi pur tentare la fuga, tuttavia una forza invisibile ti costringe a rimanere seduta.
Ti guardi intorno, cercando di capire se si tratti di magia o tecnologia, e noti che Kylo tiene la mano destra sospesa a mezz’aria.
Che sia dotato di… poteri?

 - Allaccia le cinture. -, ti ordina.
Senti le braccia libere dalla morsa invisibile e, seppur riluttante, esegui il comando.
Sai bene che, se ti ribellassi, Kylo ti punirebbe senza esitare.
L’astronave si solleva, con un lieve ronzio di sottofondo, e puoi scorgere le ali laterali spiegarsi, così si stacca dal terreno.

 L’uomo mascherato impiega entrambe le mani per afferrare i comandi e tu osservi gli edifici e le case sottostanti rimpicciolirsi sempre di più.
Con una velocità inaudita, la navicella continua a salire, oltre le nuvole, oltre il cielo stesso, e di colpo tutto diventa confuso: è come trovarsi sulle montagne russe, senti lo sbalzo di velocità inchiodarti sul sedile.
Chiudi gli occhi e ti aggrappi ai braccioli laterali con tutte le tue forze, temendo di essere sbalzata via dalla rapidità con cui vi state muovendo.
All’improvviso vi fermate.

- Puoi aprire gli occhi. -, annuncia Kylo Ren e quando lo fai, ti rendi conto di trovarti nel bel mezzo del nulla, milioni di puntini bianchi ad illuminare
l’oscurità.
- Ci troviamo nello… spazio?
L’altro non ti degna di una risposta, ma intuisci che è proprio così.
L’idea di trovarti così distante dalla Terra ti terrorizza.
Non vedi alcun pianeta nei dintorni, non sapresti dire con certezza dove vi trovate.
E le tue conoscenze sulla galassia, si limitano alla Via Lattea, che ospita il sistema solare e dunque la Terra.

Non avresti mai creduto che la vita ti avrebbe riservato questo destino.
Credevi di aver affrontato abbastanza, negli anni passati, e che avresti trascorso il tempo che ti restava lavorando da Jo.
Magari avresti trovato un ragazzo educato e gentile, non come il tuo precedente fidanzato, vi sareste sposati e avreste vissuto una normalissima vita di coppia.

Invece mi trovo su una fottuta navicella spaziale, chissà dove nella Galassia, con la compagnia di un’omicida.
Ti trovi a pensare.
- Dove stiamo andando? – tenti ancora una volta, non può ignorarti per sempre, dovrà pur cedere, e tu vuoi assolutamente sapere che cosa ti aspetta.
- Ti spiacerebbe rispondermi?
Ancora il silenzio.

- Mi hai rapita e trascinata in un punto indefinito nello spazio, potresti almeno degnarmi di una-
La parole ti muoiono sulle labbra, una stretta intorno alla gola ti mozza il respiro.
Ti porti le mani intorno al collo, sperando di liberarti da quella presa soffocante.
Kylo tiene pollice e indice vicini, come se siano quelli a strangolarti.
Quando distende le dita, tossisci violentemente, cercando di recuperare quanto più ossigeno possibile.

Lo fissi con sconcerto.
Sicuramente ha delle doti sovrannaturali, che gli permettono di controllare le persone, di immobilizzarle, se lo aggrada, o di soffocarle...
Ti domandi di cos’altro sia capace.
- Cose che vanno oltre il limite della tua comprensione. -, annuncia, rispondendo ai tuoi pensieri.

Ottimo, riesce anche  a leggere nella mente?
Ti chiedi, soppesando la sua reazione.
Non muove un muscolo e continua a guidare l’astronave, ma sei certa che sia in grado di entrare nella testa delle persone, in qualche modo.
Vorresti aggiungere qualcosa, ma, dopo il suo gesto, tieni la bocca chiusa.

- Se avessi voluto ucciderti, l’avrei già fatto.
Il tono che usa, mescolato al modulatore che distorce la sua voce, ti mette i brividi.
E non dubiti neppure per un istante che stia mentendo.
Basta pensare a come ha brutalmente ucciso il povero Jo.

- Devo studiarti.
Quella dichiarazione ti lascia perplessa: hai timore di spiccar parola, ma vorresti chiedere delucidazioni a riguardo, tipo se ha intenzione di vivisezionarti come una rana.
Già ti immagini, stesa su un tavolo di metallo, legata mani e piedi, pronta per essere aperta in due.
Kylo Ren si decide a voltare il capo.
- Sarebbe eccessivo perfino per me.
- Quindi mi stai veramente leggendo nel pensiero, non ne hai il diritto! -, esclami, come se avessi colto un bambino a rubare caramelle.
E lui ha quasi l’istinto di giustificarsi, prima di ricordare a sé stesso il ruolo che ricopre.
- Non sono un tuo simile, dovresti rivolgerti a me con riverenza.
- Ma sei un essere umano. -, gli fai notare.
O almeno credi lo sia.
- Vero e sono anche il maestro dei Cavalieri di Ren, nonché allievo di Snoke, quindi portami rispetto.
Non hai la più pallida idea di chi siano questi Cavalieri di Ren, ma conosci bene quel nome, Snoke.
Il Leader Supremo.

- Adesso che atterreremo, ascolta i miei ordini o ci saranno delle conseguenze spiacevoli.
Ti mette in guardia Kylo, ma tu sei troppo occupata ad osservare un’astronave dalle dimensioni sproporzionate e costellata di cannoni, che si staglia a qualche chilometro da voi, se così si può dire, essendo sospesi nello spazio.
- Cos’è?
- Ti trovi davanti uno Star Destroyer.
E con quell’informazione, fate il vostro ingresso all’interno dell’hangar.

***

Tu e Kylo Ren venite accolti da un gruppo di Stormtrooper, capeggiato da un uomo alto, coi capelli rossi, dall’aria visibilmente seccata.
- Già di ritorno dal nuovo pianeta? – domanda con un pizzico di malignità.
- Non potevo certo debellare ogni singolo luogo pubblico personalmente, ho lasciato disposizioni a tutti gli Assaltatori sparsi sulla Terra.-, rimbecca Kylo Ren.
Puoi avvertire della tensione tra i due, ma ciò che ti interessa veramente, al momento, è capire come mai Kylo sia capitato proprio nel tuo locale, con tanti posti sulla Terra.

- Ho cose più importanti di cui occuparmi, generale. – aggiunge.
L’uomo dai capelli rossi lancia un’occhiata nella tua direzione.
- Come sequestrare delle terrestri?
Ti senti chiamare in causa e lanci un’occhiata a Kylo, sperando che, finalmente, riveli il vero motivo per cui ti ha portata lì.
- Sono cose che non ti riguardano.
- Sicuramente riguarderà il Leader Supremo, quando scoprirà che il proprio allievo perde tempo dietro a un’insulsa-
Il colorito pallido del viso dell’uomo, diventa rosso all’improvviso.
Si porta una mano al collo e intuisci immediatamente cosa gli sta succedendo.
Gli Stormtrooper presenti osservano la scena impassibili, tuttavia non puoi giudicare le loro reali emozioni dietro quelle maschere.
Ma tu sai cosa si prova ad essere soffocati da Kylo Ren.
- È proprio con Snoke che devo conferire, so quello che faccio. Ricorda il tuo posto, generale Hux.
Quello che deve chiamarsi Hux sembra al limite della sopportazione: Kylo abbassa il braccio e può tornare a respirare.

- Scortate la ragazza nella cella 75.
Due Assaltatori ti costringono a camminare, puntandoti contro le loro pistole laser.
Lanci un ultimo sguardo a Kylo, che sembra ricambiare, poi si incammina in una direzione differente dalla tua e lo perdi di vista.

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salve gente! Innanzitutto mi scuso per aver impiegato un po’ di tempo per aggiornare, detto ciò ringrazio coloro che seguono la storia e l’hanno inserita fra le preferite/ricordate/seguite.
In questo capitolo ho dovuto descrivere un salto nell’iperspazio con gli occhi di qualcuno che non ne ha mai fatto esperienze e che ignora ci sia la possibilità di passare velocemente da un punto dello spazio ad un altro, per cui spero d averlo reso al meglio.
D’altronde, tutto ciò che accade è vissuto da una persona che non aveva mai fatto esperienza di navi spaziali, pistole laser e così via.

Attendo le vostre opinioni in merito alla storia, grazie ancora per aver letto fino a qui, a presto.

Nephy-

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Capitolo 4
*** Capitolo III ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/F: Nome Fidanzato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo III

 

 

 

 

 

Dopo una lunga serie di corridoi tutti uguali, vieni portata davanti a quella che intuisci essere una cella.
Uno degli Stormtrooper che ti sta scortando, inserisce un codice sul piccolo monitor affisso al muro.
La porta si apre e vieni spinta, con poca grazia, all’interno della tua nuova “stanza”.
- Che modi! – borbotti.
Ma il loro atteggiamento è l’ultima delle tue preoccupazioni.

Non sapere cosa ti aspetta è ancora più logorante.

La cella è praticamente spoglia, solo un letto arreda la stanza, non esiste un bagno e tanto meno un tavolino.

Percorri quei pochi metri quadrati, andando avanti e indietro, cercando di pianificare una via di fuga.
Ma sembra impossibile lasciare quel posto.
Anche se riuscissi a scappare dalla cella e non farti catturare da centinaia di Assaltatori, come riusciresti a tornare sulla Terra?
Te la cavi con la macchina, ma guidare un’astronave è ben diverso.

Lo sconforto, che tanto avevi cercato di tenere a bada, si fa sentire con prepotenza, e pura disperazione ti pervade.
Non potrai mai scappare da lì, ormai la tua vita non ti appartiene, è nelle mani di Kylo Ren, nelle mani del Primo Ordine: saranno loro a decidere se vivrai o meno.

Ti sembra logico credere che non ti riporteranno indietro, dopo aver ottenuto ciò che vogliono da te.

Smetti di camminare e ti siedi sul letto.
Chissà se Lucy, la tua collega di lavoro, ha già informato i tuoi zii del perché sei svanita nel nulla.
Chissà se (n/a), la tua migliore amica, ha già avvisato la polizia della tua scomparsa.
E anche se fosse così, che potere avrebbe la polizia, per riportarti indietro?

Per lo meno, non hai dei genitori che potrebbero stare in pensiero per te.
Tuttavia, quella constatazione non è d’aiuto, perché, in fondo, egoisticamente, avresti voluto avere una madre e un padre disperati per la tua scomparsa.

Invece hai dovuto soffrire tu la loro perdita. Ed eri solo una bambina.

Calde lacrime iniziano a scorrere sul tuo viso.
Avvicini le gambe al busto e ti rannicchi su te stessa, su quello scomodo materasso polveroso.
Tutta la negatività accumulata viene fuori all’improvviso, come un fiume in piena.
Piangi sommessamente, finché esaurisci le forze e cadi in uno stato di dormiveglia tormentato.

***

A svegliarti è il suono della porta che si apre, produce un piccolo rumore, ogni qualvolta viene inserito il codice per sbloccare la serratura.
Kylo Ren entra nella cella, mentre la porta si richiude alle sue spalle.
Resta in piedi, ad osservarti in silenzio, e non sai cosa aspettarti, ne’ tanto meno osi parlare.
Lui riesce sempre a trasmetterti un senso di inquietudine.

- Non devo torturarti -, dichiara, eppure quell’affermazione non riesce a placare la tua agitazione.
- Devo solo… capirti meglio.
- Cos’è che vuoi capire? – ti viene spontaneo chiedere.
Ma probabilmente sai già la risposta: vuole capire perché vi siete sognati a vicenda, tempo prima.

- L’intero Universo è governato da qualcosa che accomuna esseri viventi e natura. E questo qualcosa è conosciuto come Forza. – ti spiega invece lui. – Solo pochi sono in grado di percepirla e controllarla.
Ascolti con interesse, sebbene non capisci dove voglia arrivare.
- Ma, come tutte le cose, essa si divide in luce e oscurità. E, tra le due, il Lato Oscuro è di gran lunga più potente.
Non impieghi troppo a intuire che lui faccia parte del Lato Oscuro.
- Se te ne parlo, è perché ho avvertito qualcosa, in te. Qualcosa che ci ha connessi, qualche anno fa. Io voglio capire cos’è e perché ha unito le nostre coscienze.

Rimani sorpresa, nel sentire le sue parole, potrebbe essere solo un folle che vaneggia, ma hai visto di cosa è capace, conosci i suoi poteri sovrannaturali, quindi potrebbe realmente aver percepito qualcosa in te.

Ti chiedi se sia per questo che la vita ti ha riservato tanto dolore. È forse perché, in qualche modo, sei speciale?
- Dovrò scavare per ottenere le informazioni che cerco.
Vorresti sapere cosa intende per “scavare”, ma la risposta giunge quando solleva la mano e avverti una presenza estranea, e indesiderata, frugare nei tuoi ricordi.
È fastidioso: vorresti respingerlo.

- Non opporre resistenza, o farà più male. – ti comunica Kylo.
Stringi il lenzuolo sotto di te: più scava nei tuoi ricordi, più si intensifica la fitta di dolore che senti nella testa.
Riesce a vedere la tua quotidianità, quando ancora lavoravi da Jo e il Primo Ordine non aveva invaso e sottomesso la Terra.

Poi passa alla tua adolescenza, quando frequentavi il liceo: non eri una ragazza popolare, avevi solo (n/a).
Sorvola la tua piccola storia d’amore con (n/f), e porta alla luce i ricordi delle medie: quei bulli ti facevano piangere tutti i giorni.
I ricordi sono insopportabili, vuoi porre fine a quella tortura.

- Basta, smettila! -, esclami di colpo.
Senti la presenza di Kylo Ren svanire dalla tua testa, nonostante lui tenga ancora la mano puntata verso di te.
Stai tremando, avevi pianto da poco, e provocarti altro stress psicologico non è d’aiuto.

Noti che lui si avvicina e, d’istinto, ti allontani, schiacciandoti contro la parete, col cuore che pompa veloce nel petto.
Kylo si immobilizza, poi indietreggia.
- Per oggi basta così, hai bisogno di riposo. – annuncia, più a se stesso che a te.- Tornerò più tardi.

E, con quella promessa indesiderata, esce dalla stanza.
Vorresti abbandonarti ad un altro pianto liberatorio, ma sembra che le lacrime non vogliano uscire.
Riesci solo a restare ferma e non importa se ti sei infilata sotto le lenzuola, il freddo che senti non dipende dalla temperatura esterna.
Quel freddo è dentro di te.

E non c’è modo per scaldare il tuo cuore, in quel momento.

***

Trascorrono un paio d’ore quando finalmente riesci a smettere di tremare e riacquistare lucidità.
Il fatto che Kylo, non solo abbia riportato alla luce quegli spiacevoli ricordi, ma li abbia vissuti lui stesso, attraverso i tuoi occhi, ti fa sentire violata, come se abbia rubato una parte intima di te, che non aveva il diritto di prendere.

Proprio quando ti illudi di sentirti meglio, ecco che la porta si apre nuovamente, gettandoti nel panico.
Con stupore, riconosci l’uniforme bianca degli Stormtrooper.
Uno di loro entra nella tua cella e, sorprendentemente, ha con sé un vassoio ricolmo di cibo.

- Le è stato ordinato di mangiare. -, annuncia, porgendoti il vassoio.
Lo prendi con entrambe le mani e ti rendi conto che contiene pane, del formaggio e alcuni salumi.
Non hai idea se si tratti di alimenti sottratti al tuo pianeta, tuttavia non hai bisogno che ti venga ordinato di mangiare, sei a digiuno da parecchie ore e quindi ti avventi sul cibo.

Il fatto che l’Assaltatore rimanga nella stanza ad osservarti, ti mette a disagio, ma sei troppo affamata per preoccupartene.
- Potrei avere dell’acqua?
La richiesta sembra spiazzarlo, come se avessi chiesto una navicella per scappare.
Balbetta qualcosa, poi ti sottrae il vassoio vuoto ed esce senza aggiungere una parola.

Rimani di stucco, mentre la porta si chiude alle sue spalle.
Possibile che siano tutti così scontrosi?
Stai per stenderti nuovamente, quando nella cella si fa vivo lo Stormtrooper, sei quasi certa che sia lo stesso di prima e, noti con stupore, ha in mano una fiaschetta.
L’afferri e bevi, ha ascoltato la tua richiesta.

Magari, trascorrendoci un po’ di tempo in più, potresti veramente corromperlo e trovare un modo per scappare.
Ma non bisogna affrettare i tempi.
Quindi inizi col ringraziarlo: lui non risponde, probabilmente è la prima volta che qualcuno gli dice “grazie”.
- Come ti chiami?
Gli restituisci la borraccia, ma lui continua a restare in silenzio.
La conversazione non dev’essere il suo forte, per il momento ti arrendi.

Lo Stormtrooper si avvia fuori dalla stanza e tu, con un sospiro, ti abbandoni sul materasso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Salve gente! Inizio col ringraziare tutti coloro che hanno recensito il capitolo precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate.

Dunque, ho cercato di fare il capitolo un po’ più lungo: iniziamo a conoscere meglio la nostra protagonista e parte del suo passato.
Fatemi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate che accadrà!
A presto, Nephy-

 

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Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo IV

 

 

 

 

 

Hai gli occhi chiusi, stai provando a rilassarti, quando il breve istante di quiete viene interrotto per l’ennesima volta.
E si tratta proprio di Kylo Ren.
- Spero tu abbia riposato, perché dobbiamo riprendere ciò che abbiamo lasciato in sospeso.
Balzi in piedi.
- Non hai il diritto di leggere nella mia mente!
Lui si avvicina con fare minaccioso, l’ondata di coraggio, che ti aveva pervasa, si disperde in pochi secondi.

- Con te posso fare ciò che voglio.
Vorresti ribattere, la verità è che lui, con te, può veramente fare ciò che vuole.
Sei sua prigioniera e possiede delle doti sovrannaturali, può spezzare la tua vita in un istante.
- Ti scongiuro… è doloroso.
Cerchi di puntare sul suo lato più umano, sempre che ne abbia uno.
Fin’ora si è dimostrato un essere freddo e spietato.
- Questo perché mi resisti.
- Sono ricordi personali.

Kylo si avvicina ulteriormente, ti supera di parecchi centimetri, ma tu continui a fissarlo a testa alta.
Provi un certo timore, nei suoi confronti, ma niente può smorzare il tuo temperamento battagliero.
- Ricordi necessari a svelare perché ti ho vista in sogno.
- Non so quale sia il motivo, ma non ho intenzione di lasciarti entrare.

Kylo dev’essere al limite della pazienza, solleva la mano ed invade all’improvviso la tua mente.
È doloroso il modo con cui fruga nei tuoi ricordi, la sua è una presenza indesiderata e lotti con tutte le tue forze per respingerlo.
- Non opporti. -, ti ordina.

Rivivi uno scherzo di cattivo gusto di un tuo compagno delle medie, quando aveva versato della vernice sulla sedia, sporcando l’unico vestitino che i tuoi zii avevano potuto comprarti.

Il ricordo è insopportabile: pianti bene i piedi sul pavimento e gridi.
- Esci dalla mia testa!

Avverti chiaramente Kylo mollare la presa e ricadi sul letto, senza forze.
Quanto meno sei riuscita a cacciarlo.

Lui è visibilmente irritato, te ne accorgi dal modo in cui stringe i pugni dentro i suoi guanti in  pelle, emette un verso stizzito, o almeno credi, considerato che la maschera modifica la sua voce.
- Se non collabori sarò costretto a forzarti.
Non osi immaginare quanto più dolore potrebbe provocarti.

- So cosa significa sentirsi soli, incompresi. -, aggiunge.
Lo guardi con stupore, perché ti sta dicendo questo?
Lo stupore si intensifica quando porta le dita sul suo elmetto e fa scattare il meccanismo per sfilarlo.

Finalmente “l’uomo con la maschera” mostra il suo vero volto, ed è strano constatare che, effettivamente, lì sotto, si nasconde una persona in carne ed ossa.

Il fatto che abbia rivelato la sua vera identità ti sconvolge, ma nonostante questo, una piccola parte di te deve ammettere che ha un certo fascino.
Oltre ai folti capelli neri e le labbra carnose, il suo sguardo è penetrante.
Ti mette in soggezione e sei costretta ad abbassare i tuoi occhi (c/o) sul pavimento.

- Perché l’hai fatto? -, vuoi sapere.
- Per dimostrarti che sono un essere umano, proprio come te. Che puoi fidarti.
La sua voce è profonda… e dannatamente sensuale.
Speri con tutto il cuore che adesso Kylo non ti stia leggendo nel pensiero, sarebbe imbarazzante.

- Non è mostrando il tuo volto che puoi conquistare la mia fiducia. -, rispondi – il tuo “impero” ha massacrato la mia gente. Tu stesso hai sventrato un uomo davanti ai miei occhi.
Mandi giù un nodo in gola, pensando al povero Jo…

Kylo annuisce.
- Abbiamo ancora del tempo, prima di raggiungere la Base, un paio di giorni.
Vorresti chiedere delucidazioni a riguardo, ma sai che non ti dirà nulla.
- Ti darò tempo fino ad allora per fidarti di me e lasciarmi entrare spontaneamente. In caso contrario userò i miei metodi e, credimi, non saranno piacevoli.

Chiederti di fidarti di lui in un paio di giorni, o al contrario subire atroci torture, è un ricatto bello e buono.  Forzandoti otterrà l’effetto contrario.
D’altro canto sai di non avere altra scelta.
- Ci proverò.
Kylo indossa nuovamente la sua maschera di metallo ed esce dalla tua cella, lasciandoti da sola in balia delle tue preoccupazioni.

 

***

Le ore trascorrono in modo monotono.
Hai camminato un po’ nella stanza, poi sei rimasta stesa sul materasso, a contemplare il soffitto.
Non hai la più pallida idea di che ora sia, sempre che il tempo, nello Spazio, scorra nello stesso modo come sulla Terra.
Vorresti fare una doccia calda, in modo da lavare via la stanchezza e le ansie che ti affliggono.

Hai anche provato a riflettere sulla “questione Kylo”.
La verità è che la fiducia non si può regalare, va guadagnata.
E lui non ti ha dato neppure un motivo per confidargli i tuoi ricordi più preziosi.
Oltretutto, non sai cos’abbia in mente per te, una volta raggiunto il suo obiettivo.
Forse dovresti cambiare approccio con lui: ha confessato di sentirsi solo e incompreso, proprio come te, e se rivelasse più spesso questo suo lato “umano”, sarebbe più facile instaurare un rapporto civile.

La porta scorrevole si spalanca, uno Stormtrooper entra nella stanza e ha una borraccia con sé.
È strano che qualcuno si preoccupi di tenerti in forze, ti domandi se sia Kylo a dare gli ordini, e il perché lo faccia.
Dovete raggiungere una Base, così ha detto, forse deve tenerti in vita fino a quel momento.
Ad ogni modo accetti di buon grado e bevi due lunghi sorsi.

- Avrei bisogno di usare un bagno.-, annunci.
L’altro prende la fiaschetta e fa un cenno col capo.
- E questa potresti lasciarla qui, sai? -, indichi la borraccia contenente l’acqua.
- È Kylo Ren che decide, io seguo solo gli ordini.
Così esce dalla tua stanza, ignorando la tua richiesta.

Dunque è veramente Kylo a provvedere ai tuoi bisogni.

Ti chiedi se ti permetterà di usare un bagno, ma ne dubiti, in fondo sei pur sempre una prigioniera.
Eppure lo Stormtrooper torna, tiene in mano una delle pistole laser che utilizzano solitamente, e ti incita a seguirlo.
Capisci che tentare la fuga o qualsiasi altro “passo falso” ti costerebbe la vita, così lo segui silenziosamente fuori dalla cella.
Percorrete a ritroso il corridoio e, dopo aver attraversato  l’hangar, imboccate un altro corridoio.

Lo Stormtrooper si ferma di fronte una porta che somiglia a quella della tua cella, tuttavia non inserisce un codice, resta fermo davanti all’ingresso, finché la porta si apre.
Ti incita ad entrare, puntandoti contro la pistola che impugna.
- Vado, vado. -, esclami, affrettandoti ad entrare nella stanza.
Quando la porta si chiude alle tue spalle, realizzi di essere in una cella simile alla tua, ma più spaziosa.
Vi è un letto, un mobile di metallo, che sospetti sia una sorta di armadio, e un tavolino.
Scorgi una piccola porta collocata vicino al letto.
Ti domandi come mai quell’Assaltatore ti abbia portata qui e se questa stanza sia l’alloggio di qualcuno.

Un rumore improvviso richiama la tua attenzione.
Ruoti il capo e sussulti, notando un robot nero fermo accanto ai tuoi piedi.
Ha un busto rotondo, che usa per spostarsi sul pavimento, e una mezza sfera sopra esso, come fosse la sua faccia.
Rotola fino alla porta accanto al letto e rimane fermo lì.
- … Dovrei  raggiungerti?
Emette degli strani suoni.
- Mi dispiace deluderti, ma non conosco la lingua dei robot.

Il droide si muove freneticamente avanti e indietro, così decidi ad avvicinarti e la porta scorre a sinistra, rivelando un bagno dotato di lavabo e quello che dovrebbe essere un wc.

Studi meglio la stanza e noti uno spazio rettangolare scavato nel pavimento.
Il robot si avvicina ad esso, dal suo busto esce un piccolo braccio metallico che si allunga fino a toccare il fondo dello spazio rettangolare.
Lo ritrae velocemente e un fruscio ti fa capire che sta scorrendo dell’acqua, da qualche parte.

Lo spazio scavato nel pavimento si rivela essere una sorta di piscina.
Si riempie velocemente.
- Oh… grazie. -, sussurri al robot.
Ti risponde con un suono incomprensibile, poi si sposta ancora, vicino a una pila di asciugamani che avevi ignorato del tutto.

Tocchi l’acqua nella piscina: è calda.
Inizi a spogliarti, ben lieta di poter fare un bagno caldo, quando ricordi di non essere da sola.
- Potresti uscire?
Sai bene che è solo un robot, ma questo non ti fa sentire meno a disagio.
Il droide pare sussultare, come colto di sorpresa, sempre che i robot siano dotati di simili emozioni, ed esce dalla stanza, borbottando qualcosa nella sua lingua.

Ti immergi nella piscina, il calore dell’acqua ti dona serenità: socchiudi gli occhi e ti senti grata per essere ancora viva. Nonostante tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salve gente!
Ed eccoci con un altro capitolo, grazie mille a tutti coloro che stanno seguendo la mia storia!
Parlando  del capitolo, pare che il nostro caro Kylo Ren abbia difficoltà a penetrare nella memoria della nostra protagonista, chissà come mai e perché c’è questo legame tra i due.

Il piccolo robot nero è il droide BB-9.
Fatemi sapere cosa ne pensate o cosa vi aspettate che accada, a presto,
Nephy.

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Capitolo 6
*** Capitolo V ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo V

 

 

 

 

Il bagno caldo ti è servito.
Ti ha aiutato ad allentare la tensione
Avvolgi un asciugamano intorno al tuo corpo.
E una strana sensazione ti pervade, ti senti positiva, sai che ogni cosa si sistemerà, a tempo debito.
Anche se al momento ti sembra impossibile.

Indossi gli abiti che avevi precedentemente tolto ed esci dal bagno.
Il robot è immobile in un angolo, ma quando muovi dei passi verso di lui, questo ricomincia a fare rumore.
- Che hai da brontolare? Ecco, è così che ti chiamerò: Brontolo. –
Il droide sembra calmarsi, ti chiedi se il nome gli piaccia o no, ma non hai il tempo di scoprirlo, la porta d’ingresso si spalanca e uno Stormtrooper ti invita a seguirlo, puntandoti una pistola laser contro.

***

Dunque sei di nuovo nella tua cella, di Kylo Ren neppure l’ombra.
Meglio così: non riesci a fidarti di lui e se ti chiedesse di lasciarlo frugare nei tuoi ricordi, in quel momento, non glielo permetteresti.
Dopo quel bagno caldo vuoi solo stenderti e riposare.

Ma sembra tu sia condannata a non dormire più, almeno finché ti trovi su quell’astronave.

La porta si spalanca e vi entra un uomo alto, dai capelli rossicci.
Lo riconosci dopo qualche istante, è lo stesso con cui Kylo Ren ha avuto un battibecco.
È accompagnato da una coppia di Assaltatori, teme forse che tu possa ferirlo, in qualche modo?
Disarmata e fragile come sei, non potresti nuocere neppure a una formica.

- Io sono il Generale Hux.
Sai chi è, ricordi bene come Kylo Ren lo ha strangolato con un semplice gesto delle dita.
 Sono qui per porti delle domande. Rispondi sinceramente o me ne accorgerò.

Rimani seduta, incerta sul da farsi.
- Da dove vieni?
- Dal pianeta Terra…?
Hux sembra irritato.
- Da dove, precisamente? Il vostro pianeta, seppur piccolo, è diviso in continenti, se non erro.
- Il mio continente si chiama Europa, sono nata e cresciuta a (n/p)

Il generale tiene le mani incrociate dietro le braccia, ti scruta attentamente, cerca di capire se tu stia mentendo .

- E di cosa ti occupavi?
- Facevo la cameriera. – Hux pare perplesso, così aggiungi – chiedevo alle persone cosa volessero mangiare e servivo ciò che avevano ordinato.
- Eri una schiava? -, deduce.

Scuoti il capo, non è facile spiegare il tuo mestiere a qualcuno che non ha la più pallida idea di come si viva sulla Terra.
- Ero pagata per farlo, era un mestiere umile, mi serviva per vivere.

Il generale guarda a destra e a sinistra, come per accertarsi che nessun’altro lo stia ascoltando, poi parla sottovoce.
- Cosa ti lega a Kylo Ren? Perché ti ha portato qui?
Vorresti avere una risposta a quel quesito, ma sfortunatamente non ne hai idea.

- Non lo so.
Hux si avvicina con fare minaccioso.
- Non mentire.
- Se sei così bravo a capirlo, dovresti sapere che non sto mentendo. -, rimbecchi.
- Osi dubitare delle mie capacità?
Alza il tono di voce e ti fissa con i suoi occhi spiritati.

- Generale Hux.

Entrambi sussultate, riconoscendo la voce metallica di Kylo Ren.
- Perché sei qui?
Il suo tono è incolore, eppure ti fa rabbrividire.
Non vorresti essere nei panni del generale.

- Sto interrogando la prigioniera, è evidente. Dobbiamo conoscere meglio questi umani, adesso li abbiamo sottomessi, ma chi ci assicura che non si ribelleranno?
Vorresti controbattere, sta decisamente improvvisando.
La sua vera intenzione era capire cosa legasse te a Kylo Ren.

- È la mia prigioniera -, annuncia Kylo – sarò io a darti il permesso d’interrogarla, se lo riterrò opportuno.
Per un brevissimo istante, quel “mia” ti fa vibrare l’animo.
Probabilmente poiché nessuno ti aveva reclamato come “propria”.
Se non fosse per quel “prigioniera”.

Ti convinci di essere impazzita e rimani in silenzio, mentre Hux annuisce e va via, seguito dagli Stormtrooper.

La porta si chiude.
Tu e Kylo rimanete a fissarvi per qualche secondo, è lui a parlare per primo.
- Ti senti pronta?
Sai a cosa si riferisce e no, non sei pronta.
Quindi scuoti il capo.
- Non ti rimane molto tempo, (t/n).
Sobbalzi impercettibilmente, costatando che ricorda il tuo nome.
E sentirglielo pronunciare ti destabilizza.
- Sarà meglio che tu prenda in fretta una decisione. O lo farò io per te.

Così dicendo, Kylo Ren esce dalla stanza.
Mentre tu avresti voluto aggiungere qualcosa, tentare di conoscerlo meglio.
Ma devi riconoscere che avrebbe potuto torturarti subito, senza attendere il tuo consenso, per terminare ciò che ha iniziato nella tua testa.
Invece ti sta dando del tempo.
Ma perché?
Sei certa che un volta ottenuto quello che cerca, si libererà di te.

***

Non riesci a prendere sonno in quello scomodo letto della tua cella, ti giri a destra e a sinistra in cerca di una posizione comoda, ma nulla da fare, non sei in grado di addormentarti, nonostante tu non abbia chiuso occhio da parecchie ore.
Forse sei semplicemente agitata, scossa dalla serie di eventi che ti hanno vista protagonista, o forse per via del futuro incerto che ti aspetta.

Uno Stormtrooper fa il suo ingresso nella cella.
Ruoti il capo, e noti che l’Assaltatore ha con sé un vassoio con del pane e dei formaggi.

- Deduco non abbiate un cuoco qui – commenti, mentre ti metti a sedere – o forse è il cibo che riservate ai prigionieri? In effetti è una fortuna che mi portiate da mangiare.
Noti che l’altro rimane immobile, sembra che ignori i tuoi discorsi.
Intuisci che la conversazione non è in voga tra gli Stormtrooper.
Inizi a mangiare sotto il suo sguardo vigile, ti chiedi perché debba restare lì in piedi, a guardare come addenti un pezzo di pane.

Di colpo allunga il braccio, pensi che stia per prendere la sua pistola, così smetti di masticare e rimani a fissarlo timorosa.
Invece l’Assaltatore ti porge una borraccia.
Lo ringrazi e mandi giù un boccone che ti era rimasto in gola per lo spavento.
Poi bevi.

Una volta terminato di mangiare, lo Stormtrooper raccoglie vassoio e fiaschetta, pronto ad andarsene.
- Sei lo Stormtrooper dell’ultima volta?
Lui fa un cenno col capo, lo interpreti come un sì.

- Non mi hai detto il tuo nome.
- Non sono autorizzato a condividere queste informazioni.
La sua voce è camuffata dalla maschera, ma supponi si tratti di un maschio.
- Ho solo chiesto il tuo nome! Io mi chiamo (t/n)
L’altro esita un istante, poi si avvia fuori dalla stanza

- Sappi che se non me lo dici, troverò io un nome per te. -, lo metti in guardia, mentre lui digita il codice per uscire dalla cella.
Sosta qualche istante sulla soglia di ingresso.
- GG-2123
- Come?
- GG-2123 è il mio nome.
Così dicendo scompare dietro la porta.

Dunque gli Assaltatori sono considerati solo dei numeri? Soldati progettati per combattere?
Nessuna identità?
Quella constatazione ti fa riflettere: se non conoscono altro, a parte la guerra, la loro vita dev’essere infinitamente triste e vuota.

Passeggi un po’ nella tua cella.
Temi di non poter più far ritorno sulla Terra.
Saranno passati due o tre giorni da quando ti trovi su quella navicella, ma ti manca osservare il cielo: sia nelle giornate soleggiate, trascorse a passeggiare per le strade della tua città, senza una meta; sia nei giorni uggiosi, coperto da nuvole scure.

Ti mancano i tuoi zii.
Sei preoccupata: sono grandi d’età e hai paura che zio (n/z) non riesca a sopportare la tua scomparsa.
Il suo cuore è così debole.

Stai per cadere nuovamente in un abisso di disperazione, quando l’ennesimo Stormtrooper entra nella tua stanza.
Vorresti urlare di lasciarti in pace, ma è armato e ti incita a seguirlo.

Ti chiedi se sia GG-2123, ma dal modo fiero e deciso con cui cammina, intuisci che non si tratta di lui.
Hai notato che GG-2123 si muove in modo più impacciato, come fosse un novellino.

Dopo aver attraversato dei corridoi, riconosci la stanza misteriosa, dove l’ultima volta hai potuto fare un bagno.
Lo Stormtrooper attende che la porta si apra, poi ti spinge all’interno.
- Che modi! -, ti lamenti, incapace di abituarti a quell’atteggiamento brusco che hanno tutti quanti su quell’astronave.

Aspetti qualche momento, ma non accade nulla.
Probabilmente si aspettano che tu utilizzi il bagno e lo fai.
Ma stavolta non c’è Brontolo ad attivare il meccanismo per riempire quella sorta di piscina, deduci che non ti è concesso fare un altro bagno caldo e questo ti delude.

Torni nell’alloggio principale e il letto è un richiamo troppo forte.
Sembra decisamente più comodo di quel materasso puzzolente, che ti hanno rifilato.
Le lenzuola sono sistemate meticolosamente, se le potessi misurare con un metro, di certo noteresti che sono perfettamente allineate.

Sfili le scarpe e ti stendi sul lenzuolo: un profumo ti invade le narici, sembra un profumo familiare, ma non sai dove hai già avuto l’occasione di annusarlo.
Ti accoccoli meglio sul letto, il cuscino è così morbido…
Ben presto ti addormenti.

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Capitolo 7
*** Capitolo VI ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo VI

 

 

 

 

Buio.
L’oscurità è tutto ciò che vedi.
Non hai la più pallida idea di dove ti trovi.
Senti delle voci, non riesci a identificarle, eppure ti donano un senso di sicurezza,  ti senti protetta, sai che nulla di male potrà accaderti.
Ma sei così debole… il buio ti avvolge.
Poi una piccola luce, così lontana, ma così intensa.
Il buio vorrebbe inghiottirti completamente e lotti con tutte le tue forze per raggiungere quella luce: corri, corri, ma più cerchi di raggiungerla, più questa ti sfugge.

- (T/N)

Qualcuno chiama il tuo nome, una voce femminile, rassicurante.
Riesci a toccare la luce, che si espande lentamente, fino a divenire accecante…
 

***

Qualcosa sta toccando il tuo braccio.
Socchiudi gli occhi, scorgendo il piccolo robot nero, accanto al letto.
- Brontolo? -, mormori, ancora mezza assonnata.
Stranamente, il droide non emette alcun suono, indietreggia e ritrae il piccolo braccio metallico.

Ti metti a sedere e stropicci gli occhi: quella dormita ti ha rimessa a nuovo, più della doccia calda.
Avevi proprio bisogno di quel profondo riposo.
Sarà stata la morbidezza del materasso, o quel profumo che ha invaso le tue narici.

- Come mai oggi non borbotti, eh? -, domandi, ma il robot rimane fermo dov’è.

Ti stiracchi appena ed è allora che lo vedi: in un angolo della stanza, quella stanza che credevi vuota e abbandonata, sosta in piedi Kylo Ren.

Sobbalzi per lo spavento, lui ti viene incontro, con le mani dietro la schiena, indossa la maschera.
- Che ci fai qui? -, chiedi, provando a calmare i battiti cardiaci.
- È la mia stanza -, dichiara, lasciandoti di stucco.
Questo significa che ti ha lasciato utilizzare il suo bagno?
E hai appena dormito… nel suo letto!
Ecco perché hai sentito quell’odore e ti è sembrato familiare.
Quella consapevolezza ti colpisce come fosse uno schiaffo.
- Io… io non ne avevo idea!

Probabilmente non gli ha fatto piacere trovarti nel suo letto, ma non è di certo colpa tua, se nessuno degli Stormtrooper si è disturbato a dirti che era la sua stanza.

- Lo so, non temere, non sarai punita per questo.
- Da quanto mi stavi… osservando?
Lui esita, non risponde, ritiene più saggio cambiare discorso.
- Spero che questo sia servito a guadagnarmi la tua fiducia.
Vorresti fosse così semplice, ma non lo è affatto.
- È ancora un po’ presto -, annunci, mettendoti in piedi

In fondo non c’è dialogo, tra voi, solo un costante senso di inquietudine quando è nei dintorni.
Come se fosse avvolto da un’aurea di negatività, che infetta l’aria.
Eppure, nonostante queste vibrazioni negative, ci sono brevi istanti in cui ti senti profondamente attratta da lui.
Probabilmente dipende da quel qualcosa che vi lega.

Inaspettatamente, un cuscino si schianta contro la parete alle tue spalle, passando vicinissimo al tuo volto.
Sussulti.

- Non ho intenzione di attendere oltre.
Kylo solleva la mano: sai quello che sta per fare e provi a fermarlo:
- Aspetta!
Speri che non sia già entrato nella tua testa, ma non averti alcun dolore, quindi deduci che abbia accolto il tuo appello.
- Non posso lasciarti frugare nei miei ricordi.
Kylo chiude le mani in un pugno, dev’essere proprio irritato.
- Però posso raccontarteli io stessa, a patto che tu trascorra del tempo con me.

Non puoi dirlo con certezza, per via della maschera, ma sei quasi certa di averlo spiazzato, con la tua richiesta.

- Perché mai dovrei trascorrere del tempo con te?
Effettivamente, detta così, fa strano anche a te, ma cerchi di motivare quella proposta.

- Se ti dovrò fornire delle informazioni personali, devo accertarmi che non le utilizzerai per fare del male ai miei cari. Ed è anche l’unico modo affinché io possa fidarmi di te.

In realtà, la tua spiegazione è incompleta.
Di certo vuoi trascorrere del tempo con lui per essere sicura che, qualsiasi cosa stia cercando nei tuoi ricordi, non metta a rischio vite innocenti.

Ma c’è dell’altro: vuoi stare in sua compagnia per non dover restare da sola con i tuoi pensieri.
Hai già affrontato periodi bui, nella tua vita, e non vuoi che le vicende si ripetano.
Ti trovi lontanissima, non solo dalla tua casa, ma perfino dal tuo pianeta, in balìa di eventi che non puoi comprendere e tanto meno controllare.
Ti senti smarrita e, paradossalmente, il tuo rapitore è l’unica persona con cui puoi conversare.

Cerchi di ricordare a te stessa che Kylo è un assassino, che tortura le persone, te compresa.
Nonostante questo, senti che anche lui nasconde qualcosa, basti pensare al fatto che indossa una maschera: un uomo sicuro di sé non avrebbe bisogno di indossare una maschera, per mostrarsi autorevole e minaccioso.
Teme forse che, guardando il suo volto, gli altri riescano a vedere delle emozioni che tenta di nascondere?

Per tutta risposta, Kylo sfila la maschera.
- Non ho paura di mostrare il mio viso.
L’ha fatto di nuovo, ha letto nei tuoi pensieri.
Eppure, sai che la sua è una mezza verità, non sapresti dire perché hai questa sensazione: lo sai e basta.

- BB-9.
Il robot nero si avvicina.
- Comunica a GG-2123 che, d’ora in poi, porterà qui il cibo per la prigioniera.
Spalanchi gli occhi, elaborando la frase: vuole che tu rimanga nel suo alloggio?

- Hai detto che vuoi trascorrere più tempo con me, giusto?
Kylo risponde ai tuoi pensieri e la cosa ti infastidisce.
- Si ma io…
Di certo non era ciò che intendevi.
Vuol dire che dovrete condividere il letto? E se dovesse venirgli qualche strano pensiero mentre dormi?
Vorresti prenderti a schiaffi, per esserti messa nei guai con le tue stesse mani.

- Non sono solito riposare. – ti rassicura Kylo – e non ho quel tipo di interesse, nei tuoi confronti.
Ti senti sollevata, sebbene una piccola parte di te si senta anche offesa: non ti trova affatto attraente?
Probabilmente non sarai una fotomodella, ma puoi vantare di rientrare nello standard di “ragazza carina”, con i tuoi folti capelli (c/c) e grandi occhi (c/o).

Immagini che Kylo ti sta ancora leggendo nel pensiero e ti aspetti un suo commento a riguardo, ma sorprendentemente non aggiunge nulla.
Lancia un’occhiata a BB-9, sembra stia seguendo la conversazione, ma non appena realizza di essere osservato, scatta fuori dalla stanza.

- Adesso devo andare, ma quando tornerò, mi aspetto che tu collabori, o non ci penserò due volte a-
- Torturarmi, si lo so. -, interrompi Kylo, - il concetto è chiaro.
Quest’ultimo serra la mascella, non deve provare molta simpatia nei tuoi confronti, ma d’altronde la cosa è reciproca.
Indossa il suo elmetto di metallo ed esce dalla stanza.

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salve gente! Ed eccoci con un nuovo capitolo.
Intanto volevo ringraziare tutti coloro che hanno inserito la mia storia fra le preferite/seguite/ricordate e coloro che hanno recensito i capitoli precedenti, grazie di cuore, la vostra opinione conta molto per me.

Tornando al capitolo, ebbene la stanza apparteneva a Kylo Ren, adesso i due trascorreranno più tempo assieme ;)
Dunque, cosa vi aspettate accadrà nei prossimi capitoli??
 Grazie per seguire la fan fiction, a presto,
Nephy-

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Capitolo 8
*** Capitolo VII ***


 

 

ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

C/P: Canzone preferita

*: Data di nascita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo VII

 

 

 

 

 

 

 

 

Kylo Ren è andato via da qualche minuto: la noia -e la curiosità-  ti spingono a frugare nel suo armadio.
Sai che potresti essere punita per questo, tuttavia devi pur raccogliere informazioni su di lui.
Nel mobile di metallo vi sono diversi indumenti appesi, pantaloni e magliette, tutti rigorosamente neri, ma null’altro.
Tasti i lati dell’armadio, convinta che ci sia qualche cassaforte nascosta.
Eppure non noti nulla di sospetto, tutti quei film di spionaggio che hai guardato, non si sono rivelati utili.
Richiudi l’armadio e fai per sederti sul letto, quando ricordi che quel letto appartiene a Kylo.
Non riesci ad ignorare quel dettaglio, così preferisci accomodarti sul tavolino, ripromettendo a te stessa di non dormire mai più su quelle lenzuola.

Nella stanza torna il robot nero e ricordi che Kylo l’ha chiamato BB-9, ma ti sembra troppo impersonale, perfino per un droide, quindi continuerai a chiamarlo col nome che hai scelto per lui.

- Brontolo!
Devi ammettere che la sua compagnia è gradevole, sebbene non riusciate ad avere una conversazione “normale”.
Lui si avvicina ed iniziare a borbottare qualcosa, suo solito.
- Non si potrebbe avere della musica?
Il droide smette di parlare e ti osserva, probabilmente non ha la più pallida idea di cosa sia la musica, oppure è sorpreso che tu gliel’abbia chiesto.
- Sai, note musicali messe insieme che producono una melodia?
Il robot rimane in silenzio, intuisci sia confuso.
- Assomiglia a tutti i suoni che produci tu, ma meno… robotici e confusi.
Ancora il silenzio.
Decidi di fare un esempio pratico e inizi a canticchiare una canzone, si tratta di (c/p), ma dubiti che il droide la conosca.

Quando stai per gettare la spugna, Brontolo inizia ad emettere dei rumori molto simili alla canzone che stai cantando.
Come se stia adeguando i suoni che produce, al ritmo della melodia che canticchi.
- Bravo Brontolo, proprio così!

Continui a cantare e ti metti in piedi, fingendo di avere un microfono in mano: cammini un po’ per la stanza, seguita dal robot, e ti ritrovi a pensare che formate un duetto formidabile.
Presa dall’enfasi del momento, sfili le scarpe e balzi sul letto, scuotendo la testa a ritmo con la musica.

Ma proprio sul più bello, BB-9 smette di “suonare”, mentre tu continui a cantare e ad accennare passi di danza improvvisati.
- Avanti Brontolo, perché ti sei fermato?
Il robot cerca di comunicarti qualcosa, ma tu non capisci, continui a fissarlo sorridendo, così estrae il suo braccio di metallo e indica un punto preciso della stanza.

Giri il capo e ti rendi conto che, vicino la porta d’ingresso, Kylo Ren ti osserva: indossa la maschera e, da una parte, ti senti sollevata poiché non puoi vedere l’espressione che ha assunto, assistendo al tuo “spettacolino”.
Rimanete a guardarvi per una manciata di secondi, tu resti immobile, quasi sicuramente rossa per la vergogna.

Quando ti riprendi, scendi immediatamente dal letto, infilando le tue scarpe.
Vorresti spiccar parola, dire qualcosa per giustificarti, ma Kylo solleva un dito e tu chiudi la bocca.
- Non voglio sapere.
Getta uno sguardo al droide, che ha fatto sparire il braccio.
Quest’ultimo esclama qualcosa nella sua lingua, ma Kylo interrompe anche lui.
- Puoi andare BB-9.
- Non è colpa sua -, ti affretti a puntualizzare – l’ho coinvolto io.
L’uomo sembra ignorare le tue parole.
In fondo, non stavate facendo nulla di male, dovrai pur passare il tempo, in qualche modo.
- Abbiamo una conversazione in sospeso, seguimi.

Annuisci e gli vai dietro: uscite dalla stanza, attraversando alcuni corridoi.
Gli Stormtrooper che incontrate sul cammino fanno un cenno di riverenza a Kylo, che non ricambia e prosegue dritto per la sua strada.

- Sai, sotto quelle tute bianche ci sono delle persone, potresti anche salutarli, ogni tanto.
Mentre termini la frase, ti scontri con qualcosa di duro.
Alzi gli occhi e noti di aver sbattuto contro la schiena imponente di Kylo, che si è fermato in mezzo al corridoio.
Indietreggi in imbarazzo, lui si volta, sei certa ti stia fissando in cagnesco, dietro quella maschera.
- Sono loro a dovermi portare rispetto.
- Io stavo solo dicendo che potresti-

Nuovamente quella morsa invisibile ti mozza il respiro.

- La tua opinione non conta nulla qui. Ancor meno conta per me.
Ti lascia andare e tossisci violentemente.
Inizi a pensare che Kylo sia un tantino permaloso e tenda ad essere piuttosto aggressivo.
Se non fossi così spaventata da lui, gli consiglieresti un corso per imparare a controllare la sua rabbia.

- Se tu non mi provocassi, io non reagirei così.
Dimentichi che riesce a leggerti nel pensiero.
- Beh, se tu mi permettessi di esprimere un giudizio-
Ti blocchi, quando vedi che solleva di nuovo la mano, e rimani in silenzio.

Proseguite nel corridoio e poi raggiungete una porta.       
Kylo muove la sua mano e la porta scorre a sinistra: entrate in una stanza spaziosa e rimani a bocca aperta per qualche minuto: non è il lungo tavolo al centro della camera, circondato da sedie, a lasciarti di stucco; bensì le pareti, vale a dire enormi finestre che ti consentono di ammirare l’universo circostante, come se tu stessa sia sospesa in quell’immensità di costellazioni.
Ti avvicini ad un vetro e ci posi la mano, come a voler toccare l’ambiente esterno.

Kylo Ren ti osserva per un breve istante, poi prende posto al tavolo e ti invita ad accomodarti di fronte a lui.
Esegui il comando e ti senti un po’ nervosa, per qualche motivo.

- Dunque, - inizia col dire – Quando sei nata?
- Sono nata il (*)
- Dove sei nata?
- (T/p). È dove mi hai trovata.
In quel momento, vorresti chiedergli come mai lui sia venuto proprio nella tua città, ma conservi la domanda per dopo.

- Qual è il nome della tua migliore amica?
- (N/a). Non lo sapevi già? Nei ricordi che hai visto, lei c’era.
- Mi assicuro che tu non menta.
Sbuffi: tu, a differenza sua, sei sincera.

- Non ho intenzione di mentire, so che mi puniresti. E non era così che immaginavo le nostre conversazioni, sembra un interrogatorio.
Kylo resta in silenzio, certamente sorpreso.
- E cosa ti aspettavi?
- Che parlassimo come persone normali. Intanto senza quel… coso, che hai sul viso.
Indichi l’elmetto che indossa.

L’altro posiziona le mani sulla maschera e la toglie.
Ultimamente lo fa spesso, ma quando vedi il suo viso, provi sempre le sensazioni della prima volta: Kylo Ren ti incute timore, è vero, il suo sguardo è indecifrabile, non esprime emozioni, eppure ha qualcosa che ti affascina.
Kylo in generale ti affascina.

- Meglio così?
Annuisci, sperando che non abbia visto cosa ti passi per la testa, ogni qual volta che sfila il copricapo.
- Quanti anni avevi quando i tuoi sono morti?
La domanda improvvisa ti destabilizza.
- A detta dei miei zii, un anno e poco più, lo ricordo a stenti.
Non ti sfugge il modo in cui Kylo aggrotta le sopracciglia, probabilmente quel dettaglio ha suscitato il suo interesse.
- Come si chiamavano i tuoi genitori?
- Giorgio e Sara (t/c)
Prima che Kylo continui con le sue domande, ne hai una che non può più aspettare.

-Kylo.
Lui sussulta impercettibilmente, sentendoti pronunciare il suo nome.
- Come mai hai scelto proprio il bar di Jo, quando sei venuto sulla Terra?
- Avevo disposizioni per far chiudere i luoghi di svago, ne ho visitati un paio, per comunicare gli ordini alle truppe d’Assalto, tra cui quel locale.
- Si, ma avresti potuto scegliere qualsiasi altra città, qualsiasi altro locale. Tu sapevi che io ero lì?
Kylo sembra esitare per un momento, non risponde subito, e quel silenzio ti sembra un assenso da parte sua.

Non hai il tempo di scoprirlo, lui ruota ilo busto e spalanca la porta con i suoi poteri, il generale Hux sobbalza per lo spavento.
- Stavo giusto appunto per bussare-

Viene trascinato da una forza invisibile vicino al tavolo.
- Cosa ti serve, Generale?
Lui fa scorrere rapidamente i suoi occhi su di te e sull’elmetto di Kylo, posato sul tavolo, poi si decide a parlare.
- Volevo comunicarle che tra un giorno raggiungeremo la Base.
- Cos’è la base? -, domandi, ma entrambi ti rivolgono un’occhiataccia.
Alzi le mani in segno di resa.
- Ho solo chiesto!

- C’è dell’altro. -, aggiunge il generale Hux.
Non parla, ma sicuramente Kylo gli sta leggendo nella mente, per non condividere quelle informazioni con te.
La porta si apre nuovamente e uno Stormtrooper entra nella stanza.

- FM-5123, accompagna la prigioniera nella cella.
L’assaltatore esegue il comando di Kylo, puntandoti una pistola contro e incitandoti a seguirlo.
Preferisci di gran lunga la compagnia di GG-2123, ma pare dovrai accontentarti.
Ti metti in piedi e lanci un ultimo sguardo al panorama, che si staglia dinanzi ai tuoi occhi.

Prima di uscire, il tuo sguardo si posa su Kylo Ren.
Non ha ancora indossato la sua maschera e, come se abbia percepito i tuoi occhi su di te, ti fissa di rimando.

Abbassi lo sguardo e segui lo Stormtrooper.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Salve gente!
Ebbene, eccoci con un altro capitolo. Di questi tempi un po’ particolari, scrivere è tutto ciò che mi tiene occupata e spero sia una distrazione per tutti coloro che son costretti a restare a casa.
Ma bando alle ciance, i nostri due ragazzuoli iniziano a conoscersi meglio, o quanto meno Kylo Ren inizia a scoprire di più sulle origini della nostra protagonista, così come voi lettori!
(D’altronde sa leggere nel pensiero, a volte vorrei poterlo fare anche io, sarebbe molto utile in determinate occasioni!)
Ho un motivo preciso per aver scelto io i nomi dei genitori, ogni dubbio sarà sciolto in futuro.
Voglio ringraziare tutti coloro che seguono la mia storia, l’hanno inserita tra le preferite/seguite/ricordate, in particolar modo AuroraDea che ha recensito il capitolo precedente.
Vi invito a lasciare un commento, per farmi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate che accadrà, a presto,
Nephy-

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Capitolo 9
*** Capitolo VIII ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo VIII

 

 

 

 

 

 

Una volta dentro la stanza, ti domandi di cosa stiano discutendo Kylo Ren e il generale Hux.
Il secondo sembrava visibilmente agitato.
Guardi il letto: pensandoci bene, non puoi restare tutto il tempo in piedi.
Ti siedi sul materasso e, a gambe incrociate, inizi a canticchiare una canzone.
Mantieni un tono di voce basso, non vuoi che Kylo assista nuovamente alle tue esibizioni canore.

La porta si apre e smetti immediatamente, ma non si tratta dell’uomo vestito di nero, bensì di uno Stormtrooper che ti ha portato del cibo.
Tecnicamente, l’Assaltatore che si occupa del tuo nutrimento dovrebbe essere GG-2123 e, dal modo in cui si muove, ti sembra lui, ma non ne sei sicura.
Così, quando ti porge il vassoio e una borraccia d’acqua, chiedi il suo nome.
Non ricevi alcuna risposta, forse non si tratta di lui.
Come al solito, sul vassoio ci sono diversi salumi, del formaggio e qualche fetta di pane.
Mentre inizi ad addentare il pane, con una fetta di prosciutto sopra, lo Stormtrooper si schiarisce la voce.

- Sono GG-2123.
Mandi giù il boccone e sorridi.
- E quindi è questo il tuo nome? -, domandi, sinceramente interessata.
- Si.
- Lo hai scelto tu?
- No. Ci viene assegnato quando veniamo reclutati. -, spiega l’Assaltatore.
- Ci sono delle selezioni per far parte delle truppe di Assalto?
Lui non risponde subito.
- Non ci sono delle selezioni -, dichiara all’improvviso – veniamo arruolati da bambini.

E in quel momento ricordi.
Ricordi che molti bambini, sulla Terra, sono stati strappati alle proprie famiglie.
Ignoravi quale fosse lo scopo di sottrarre dei bambini innocenti ai propri genitori, ma adesso lo sai.
Quei bambini saranno addestrati a diventare soldati, senza avere la possibilità di poter scegliere, non potranno opporsi: non avranno più un’identità e il loro unico obiettivo sarà obbedire ciecamente al Primo Ordine.

Di colpo ti è passato l’appetito.

Lasci il pezzo di formaggio che avevi in mano e restituisci il vassoio allo Stormtrooper.
- Quello che ti hanno fatto, anzi che hanno fatto a tutti voi, è terribile.
GG-2123 non commenta, si limita a prendere in mano il vassoio.
Ma tu continui.
- Vi hanno privato della vostra libertà.
Hai gli occhi lucidi, pensi a tutte quelle madri e quei padri a cui son stati portati via i propri figli.
E tu sai bene cosa significhi crescere senza i propri genitori.

- Per me è un onore poter servire il Primo Ordine.
Annuncia l’Assaltatore, ma la sua sembra una frase pre-impostata, come se qualcuno gli abbia fatto un lavaggio del cervello e lo abbia convinto che venire rapiti e addestrati per combattere sia un privilegio.
- Un onore? Sei stato portato via ai tuoi genitori!
- Era un sacrificio necessario.
Lo fissi basita, non puoi credere a quello che dice.

- E ti sta bene non avere un nome?
- Il mio nome è GG-
- Non è un vero nome. –, lo interrompi.
Noti che stringe il vassoio con veemenza e, senza aggiungere altro, gira sui tacchi e se ne va.

Probabilmente è la prima volta che qualcuno fa vacillare le sue convinzioni.
Sei dispiaciuta, lui è sempre stato molto gentile con te e adesso dubiti che lo vedrai ancora, o comunque che ti rivolgerà più la parola.
Una cosa è certa: più conosci il Primo Ordine e più ne sei disgustata.
Rannicchi le gambe al petto e provi a rilassarti.
Farsi prendere dal panico o dalla rabbia sarebbe controproducente.
Ma lo sconforto ha la meglio, e giuri a te stessa di porre fine a questa situazione, in un modo o nell’altro.

 

***

 

Quando Kylo Ren fa il suo ingresso nella stanza, balzi in piedi e ti avvicini a lui.
Non indossa la maschera, quindi la sua espressione sorpresa, mentre gli vai incontro, è ben visibile sul suo volto.
- Che cosa mi succederà, una volta ottenuto quello che ti serve?
Kylo non risponde.
E la sua non risposta ti preoccupa.
- Hai intenzione di uccidermi?
Ancora il silenzio.
- Perché se è così… fallo subito.
Lotti per non scoppiare in lacrime: hai paura di morire, certo, ma se dovranno ucciderti comunque, preferisci che avvenga prima di condividere i tuoi ricordi con Kylo.
Al diavolo il motivo per cui siete legati.
Non vuoi avere più nulla a che fare con il Primo Ordine.

L’uomo si avvicina a te: non è solo la sua altezza, a risultare minacciosa, bensì egli stesso.
Di riflesso indietreggi, scontrandoti con il muro alle tue spalle, ma continui a guardarlo a testa alta.
Kylo non parla, solleva il braccio destro e un oggetto vola nella sua mano.
Sgrani gli occhi, riconoscendo il cilindro di metallo.
È l’arma che ha usato per uccidere Jo: la luce rossa divampa , illuminando i vostri volti.

Il tuo cuore vorrebbe scoppiare nel petto, eppure non stacchi neppure per un istante i tuoi occhi dai suoi.
- È questo ciò che vuoi? -, domanda. Il suo tono è incolore. – Rinunci così alla tua vita?

- Non ho mai smesso di lottare nella mia vita. -, replichi – sono cresciuta senza i miei genitori. I miei zii hanno fatto quel che potevano per crescermi al meglio. Ma c’era sempre qualcosa che mancava.
A scuola le cose sono peggiorate: ero sempre quella esclusa, io non indossavo abiti carini come quelli delle mie compagne.

Il ricordo ti fa male, ma prosegui col discorso.
- Non ho potuto continuare gli studi, avevo bisogno di lavorare, per guadagnare dei soldi e comprare delle medicine a mio zio, è molto malato.

La luce rossa è ancora vicinissima al tuo viso, Kylo ascolta impassibile.
- Forse non conta nulla per te, ma è tutta la vita che lotto per andare avanti. Quindi, se devi mettere fine alla mia vita tormentata, fallo adesso.

Noti l’arma muoversi, la luce rossa fendere l’aria, così chiudi gli occhi, sicura che sia giunta la tua fine.

Ma non avverti alcun dolore.
Quando riapri gli occhi, scopri con stupore che Kylo non ti ha sfiorata.
La luce rossa è scomparsa.

Lui si allontana e realizzi di aver smesso di respirare per un istante.
Non ti degna di una parola, semplicemente si avvia fuori dalla stanza.

Rimani a fissare il punto in cui è uscito,  perplessa e ancora un po’ spaventata.
Cerchi di rallentare i battiti cardiaci e scivoli lungo il muro alle tue spalle, finendo col sederti sul pavimento freddo.
Ti domandi come mai non ti abbia uccisa, dopo avergli servito quell’idea su un piatto d’argento.
Forse è ancora intenzionato a scoprire il perché siete legati e gli servi viva, successivamente ti ucciderà senza ripensamenti.
Ma allora, perché non farlo subito, in fondo gli hai chiesto tu stessa di mettere fine alla tua vita, se è comunque quella la sua intenzione, nel futuro.

Mille dubbi ti assalgono, mentre una strana sensazione si fa spazio dentro di te, quando ripensi a quanto tu e lui foste vicini.
Scacci via quella sensazione indesiderata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Salve a tutti!
Intanto ringrazio calorosamente Mentos E CocaCola, AuroraDea e Calliope82 che hanno recensito il capitolo precedente e tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.

In più, vorrei dedicare questo capitolo a tutti quelli che lottano quotidianamente per affrontare la vita.
Anche se i motivi possono essere molteplici, ognuno di noi deve affrontare ogni giorno dei problemi, che siano piccoli o grandi; e di questi tempi, penso che tutti noi ci troviamo a fronteggiare momenti difficili.
Sappiate che non siete soli, che prima o poi i vostri sforzi saranno ripagati, magari non verrà un Kylo Ren a rapirvi, ma non smettete mai di credere in voi stessi e nelle vostre qualità. Questa costanza sarà ricompensata.
Immagino che qualcuno avesse bisogno di sentirselo dire.
Detto ciò, aspetto un vostro commento.
A presto, Nephy-

 

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Capitolo 10
*** Capitolo IX ***


 

ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo IX

 

Quando BB-9 entra nell’alloggio, gli chiedi se può prepararti un bagno caldo.
Solo lui sa come attivare il meccanismo per riempire la vasca e in quel momento ne hai proprio bisogno.

Il robottino emette dei suoni, ma poi si avvia nel bagno e tu lo segui.
Sbirci dove infila il braccio metallico, per riempire la vasca, e noti una fessura quadrata sul pavimento.
Dunque il ruolo del droide è fondamentale.

Stavolta, quando inizi a spogliarti, non gli chiedi di uscire, non sei più a disagio in sua compagnia, ma è BB-9 stesso che, dopo essersi assicurato che la vasca sia piena, si avvia verso la porta.

- Puoi restare, se vuoi! -, lo rassicuri, ma il droide prosegue per la sua strada.
Controlli che ci sia un asciugamano nei dintorni, ne scorgi uno poggiato sul lavabo, così ti immergi nella vasca e l’acqua calda ti dona una calma interiore che, al momento, non ti appartiene.
Ma almeno per qualche istante puoi rilassarti.

Cerchi di liberarti di tutti i pensieri negativi che affollano la tua mente, eppure, non puoi fare a meno di rimuginare sul perché Kylo ti abbia risparmiato la vita.
In fondo avrebbe potuto torturarti, ottenere ciò di cui ha bisogno, e ucciderti subito dopo.
Ti convinci che avrà dei motivi ben precisi, a lui non importa della tua vita e tanto meno gli importa quello che hai dovuto affrontare negli anni.

Ti immergi completamente, chiudendo gli occhi, e quel silenzio assoluto, quella quiete che ti circonda, ti permette di dimenticare ogni preoccupazione, almeno per un momento.
Emergi dall’acqua e ti dirigi verso l’asciugamano: lo avvolgi intorno al tuo corpo, mentre ne utilizzi un secondo per tamponare i capelli bagnati.
Hai bisogno di un phone, o di qualsiasi cosa che possa asciugare i capelli, così ti affacci fuori dal bagno, e chiami Brontolo.

Ma il tuo cuore si ferma per un istante.
Kylo Ren è nella stanza, indossa solo un paio di pantaloni neri ed una semplice maglietta, fruga nell’armadio, in cerca di qualcosa, ma di colpo si immobilizza.
Ruota il capo, notando la tua figura sulla soglia del bagno.
Sei quasi certa di essere arrossita violentemente: sosti in quel punto, con solo un asciugamano addosso, i capelli ancora umidi e un’espressione smarrita.

Lui ti osserva per qualche istante e, come al solito, ignori cosa gli stia passando per la testa, in seguito abbassa gli occhi, probabilmente realizzando che sei mezza nuda.
E tu ne approfitti per tornare dentro il bagno, la porta si richiude alle tue spalle ed esali un lungo sospiro.

Ti rivesti velocemente e non vorresti più uscire da quel bagno, tanto è l’imbarazzo.
Tuttavia dovrai pur tornare nella stanza, così, speri con tutta te stessa che Kylo sia andato via.

Invece è ancora lì, indossa la sua solita uniforme nera ed è prossimo ad indossare la sua maschera, ma si blocca quando fai capolino dietro la porta.
- BB-9 mi aveva assicurato di aver chiuso la porta del bagno. -, annuncia, come a volersi giustificare.
- Non… non fa nulla. -, balbetti, visibilmente a disagio.

- Devo incontrare il Leader supremo. -, annuncia -, ma quando sarò di ritorno, riprenderemo la nostra conversazione.
Annuisci, vorresti parlargli di prima, quando ti ha quasi uccisa, ma non hai il coraggio di farlo.
Quell’audacia nel tenergli testa è svanita, nel momento in cui hai temuto che potessi morire veramente.

Ma Kylo sa leggere nel pensiero.
- Se ti avessi voluto uccidere, avrei preso ciò che mi interessa e saresti già morta.
La schiettezza con cui pronuncia quella frase ti lascia sconcertata.

Ma rinnova le tue speranze: forse, una volta che si sarà conclusa questa storia, Kylo ti lascerà vivere.
Lui non aggiunge altro e neanche tu, così esce dalla stanza.
Di BB-9 non c’è traccia, per cui ti rassegni a rimanere coi capelli umidi, d’altronde in quella stanza fa caldo.
Ti stendi sul letto e provi a riposare un po’.

***

Di nuovo, il buio ti avvolge completamente.
Senti delle voci, parlano in modo concitato, qualcosa li preoccupa.
In quell’oscurità, riesci a distinguere due figure, ma sono sfocate, non riconosci i loro volti.
Tuttavia riesci ad ascoltare parte della loro conversazione.
- Com’è possibile che ci abbiano trovato?
È una voce maschile.
Non l’hai mai sentita prima, eppure è così familiare.
- Non lo so, ma lei non è al sicuro.
Questa è una voce femminile.
Cerchi di mettere a fuoco le due persone che hai di fronte, ma ti è impossibile, quello sforzo ti costa fatica.
Un tremore improvviso ti fa sobbalzare.
- Dobbiamo fare in fretta! -, grida la voce maschile.
Un’altra scossa, come fosse un terremoto, poi tutto diventa confuso.

Quando apri gli occhi, capisci che quel tremore non era solo nel tuo sogno: per qualche motivo, la navicella su cui ti trovi sta oscillando violentemente.

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salve gente! Mi scuso per l’enorme ritardo, ho avuto dei problemi con il computer ed è già una fortuna che oggi sia riuscita a pubblicare, ma il mio pc potrebbe abbandonarmi da un momento all’altro e spero che non lo faccia, soprattutto in questo periodo. A tal proposito, spero che stiate tutti bene.

So che questo capitolo risulta un po’ corto, tuttavia è perché ho dovuto spezzarlo, altrimenti questo e il successivo sarebbero stati troppo lunghi, per questo motivo cercherò di aggiornare il prima possibile!
Grazie a coloro che hanno recensito il capitolo precedente, i lettori che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Aspetto un vostro parere, a presto,
Nephy-

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Capitolo 11
*** Capitolo X ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo X

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scatti in piedi e senti dei rumori all’esterno, intuisci che qualcosa non va, ma non sai cosa stia accadendo, finché l’astronave trema nuovamente.
Capisci che qualcuno sta attaccando la navicella spaziale e, per un brevissimo istante, speri che quel qualcuno sia venuto a salvarti.

Così, senza rifletterci troppo, ti avvicini alla porta e ti sorprendi quando questa scorre a sinistra, permettendoti di uscire.
Quindi Kylo non ti tiene chiusa a chiave lì dentro, o roba simile-.
Ti incammini nei corridoi, curiosa di conoscere chi sta tentando di abbattere l’astronave.
Un gruppo di Stormtrooper ti passa accanto, e stai per alzare le mani in segno di resa, ma non ti degnano di uno sguardo, continuano a correre e tu li osservi stupita: dev’essere una situazione decisamente grave.

Ricordi ancora la strada per raggiungere la sala con le pareti trasparenti, da lì potrai capire meglio cosa sta accadendo.
Quando la raggiungi, ti aspetti di trovare Kylo Ren all’interno, ma di lui non c’è traccia.
Ti avvicini ai vetri per comprendere cosa stia provocando quel tumulto e scorgi, a qualche chilometro di distanza, numerose navicelle spaziali, molto più piccole rispetto alla Star Destroyer, che sfrecciano nell’oscurità e sparano dei raggi laser contro la nave.

La Star Destroyer sta rispondendo ai colpi, usando i propri cannoni, e abbatte alcune navicelle, ma queste sono numerose e attaccano da diversi punti, non è facile contrastare quell’incursione.

- (T/N)!
Ruoti il capo, sentendo Kylo chiamare il tuo nome.
Nonostante indossi la maschera, riconosci la sua voce anche quando è modificata dal modulatore.
Ti viene incontro e tu abbassi lo sguardo, colpevole.
- Cosa stai facendo?
- Ero curiosa, volevo sapere cosa stesse succedendo.-, spieghi – so che non avrei dovuto lasciare la stanza.
- Infatti non avresti dovuto.- ti rimprovera lui, a pochi passi da te.
- Perché ci stanno attaccando?
- Sono i Ribelli.
Ti sorprendi nel sapere che c’è qualcuno che si ribella al Primo Ordine.
Il pensiero di chiedere aiuto a loro ti sfiora la mente.

- La loro ribellione è insensata. Il Primo Ordine ha portato armonia ed equilibrio nella Galassia. -, annuncia Kylo.
Come se stia provando a convincerti che il loro operato è giusto.

- Anche ammettendo che sia vero, sottomettere dei pianeti secondo le vostre regole, talvolta inumane, pur di portare ordine nella Galassia, è un prezzo troppo alto da pagare. –, rimbecchi.

Lui rimane in silenzio, dubiti di aver smosso la sua coscienza.

Prima che uno dei due possa aggiungere altro, una navicella vola vicinissima alla sala in cui vi trovate: Kylo solleva la mano e ti senti trascinare indietro: sei quasi fuori dalla stanza, quando la navicella ribelle colpisce la sala con uno dei suoi raggi saler: Kylo non ha il tempo di bloccarlo coi suoi poteri e il vetro finisce in mille pezzi, tu sei costretta ad aggrapparti alla porta per non essere risucchiata all’esterno.

L’uomo con la maschera utilizza le sue doti sovrannaturali per danneggiare l’astronave nemica, che prende fuoco improvvisamente; in seguito si occupa del vetro, riportandolo alla forma iniziale.
Molli la presa, capendo che le pareti sono tornate al loro posto e ti rendi conto che, all’esterno, non vi sono più navicelle ribelli.
Devono essere riusciti a respingere l’attacco.
Cerchi di nascondere la tua delusione: quei “ribelli” sarebbero potuti essere la tua unica speranza.

I tuoi occhi (c/o) scivolano su Kylo, ancora steso sul pavimento, ed è in quell’istante che noti un liquido scarlatto colare dal suo fianco sinistro.
Spalanchi gli occhi e ti accovacci accanto a lui.
Lui preme la ferita con una mano e ti chiedi come mai stia sanguinando.

- Dev’essere stata una scheggia di vetro. -, spiega lui, leggendoti nel pensiero.
Sarebbe l’occasione buona per scappare o quanto meno per lasciarlo al suo infausto destino.
Ma se è stato colpito, è perché ha pensato prima ad allontanare te, e poi si è occupato dell’astronave.
In un certo senso, ti ha salvato la vita.

- Ho bisogno di garze e disinfettante.
Ignori la sua espressione, indossa la maschera, certo, ma immagini sia sorpreso.
Non lascerai che muoia così, gli devi un favore, e hai fatto un corso base di primo soccorso, riuscirai ad occuparti della sua ferita.
- È solo un graffio.
Dal mondo in cui sanguina, invece, sospetti sia un taglio profondo.

Fa per mettersi in piedi, ma tu lo blocchi per le spalle.
BB-9 compare nella stanza, proprio al momento giusto, e gli ordini di trovare qualcuno: hai bisogno di forbici, garze e disinfettanti.
Il droide corre, sembra agitato, e tu rimani al fianco di Kylo, che sfila l’elmetto di metallo.

- Posso alzarmi e andare in infermeria da solo.
- In queste condizioni non credo, non ci sono dei medici a bordo?
- Non su questo shuttle.
La cosa ti sorprende, sono così presuntuosi da pensare che nessuno possa attaccarli? O che siano immuni alle ferite?

Il droide interrompe i tuoi pensieri, trascinando con sé un piccolo carrello.

All’interno vi sono delle forbici, ago e filo, garze e altri oggetti che dovrebbero servire in casi di emergenza, come quello.
- È questo il disinfettante? -, indichi una borraccia e BB-9 risponde con dei suoni.
- È un si -, dichiara Kylo.
Sorridi e la prendi, assieme alle forbici.
- Quindi parli anche la lingua dei robot? Ve la insegnano a scuola?
Lui ti guarda perplesso.

Lasci perdere il discorso e ti occupi della ferita.
- Dovrò lacerare la tua veste, va bene?
La smorfia sul viso di Kylo ti fa intuire che no, non va bene, ma non ci badi comunque.
Inizi a disinfettare la parte lesa e poi tagli la stoffa nera.
- Potrebbe fare un po’ male -, lo avvisi, mentre tiri via il pezzo di tessuto.
Lui rimane impassibile e guarda altrove.

Adesso che non c’è la maglia a coprirlo, riesci a vedere quanto è profondo il taglio.
Fortunatamente, è meno grave di quel che ti aspettavi.
- Brontolo, passami le bende.
Il droide, sentendosi chiamare in causa, esegue l’ordine, porgendoti delle garze col suo braccio metallico.

Ne disinfetti una e la usi per tamponare il taglio.
Kylo digrigna i denti, ma cerca di mantenere la sua compostezza.

- D’accordo adesso dovrei chiudere la ferita…
L’altro ti lancia un’occhiata tra lo stupito e il preoccupato.
Si starà domandando se tu sia in grado di ricucirlo a dovere.
Non è che tu abbia tutta questa dimestichezza con ago e filo, ma tua zia ti ha aiutato a cucire degli orsacchiotti, qualche volta, quanto mai sarà diverso?
- Direi che è molto diverso. – commenta Kylo piccato.
- Dovresti smetterla di leggere i miei pensieri.
- Sto cercando di capirti meglio.
Quell’affermazione ti lascia di stucco, mentre disinfetti l’ago.
L’indecifrabile Kylo Ren che non riesce a inquadrare te, la persona più semplice sulla faccia della terra.

- Lo farai a tempo debito, non entrare più nella mia testa, cortesemente.
Lui vorrebbe replicare, ma non gliene dai il tempo: trapassi la sua carne con l’ago, facendolo sussultare.
Stavolta storce il viso in una smorfia.
- Prometto di metterci poco. -, annunci, cercando di tenere la mano ferma.

È un’operazione disgustosa, non avresti mai potuto fare la dottoressa, ti trovi a riflettere.
Fingi di star cucendo uno dei tuoi peluche e non un lembo di pelle.
Termini nel giro di pochi minuti, ti passi un braccio sulla fronte, sudata per la tensione, e ti volti radiante verso il droide.
- Operazione riuscita. -, poi ti rivolgi al “paziente” – Ti consiglierei di non fare sforzi per un po’, o potrebbe riaprirsi.

Kylo fa un cenno col capo, ti sta osservando e il suo sguardo penetrante ti mette a disagio.
- Non resta che bendarlo. -, esclami, prendendo un’altra garza.
BB-9, come se ti abbia letto nel pensiero, ti porge dello scotch.
- Non è lo strumento più indicato, ma andrà bene.
È curioso come Kylo se ne sia stato buono e si sia affidato alle tue competenze mediche, ti saresti aspettata più resistenza da parte sua.

Ti chini e sistemi la benda sul taglio, quando sollevi il capo, il tuo cuore perde un battito: il viso di Kylo è a pochi centimetri dal tuo.
E sei quasi sicura che non eravate così vicini, mentre curavi la ferita.

Quella vicinanza ti ha colta di sorpresa, dovresti allontanarti, eppure resti ferma dove sei.
D’altro canto, anche lui rimane immobile, non sapresti dire cosa gli passi per la testa, ha la solita espressione impassibile stampata in faccia.

Poi, il suo sguardo scivola sulle tue labbra, è solo per una frazione di secondo, tanto che ti convinci di essertelo immaginato.
Non vuoi essere la prima a cedere, qualsiasi cosa stia accadendo fra voi due, ma senti che se resterete in quella posizione un altro singolo minuto, il tuo cuore non reggerà.
La porta si spalanca al momento giusto.

O forse sbagliato, dice una vocina nella tua testa, vocina che cerchi di reprimere velocemente.
Due Assaltatori entrano nella stanza, entrambi scattate in piedi, lontano l’uno dall’altro.
Perfino il droide, di cui avevi dimenticato l’esistenza, sobbalza.

- Signore, tutto bene? -, chiede uno di loro.
Kylo Ren annuisce.
- Avete catturato qualcuno dei ribelli?
Gli Stormtrooper chinano il capo, uno dei due trova il coraggio e risponde.
- Nessuno, signore.
L’uomo emette un grugnito e chiude la mano in un polso: lo sfortunato Assaltatore che ha parlato, si ritrova in ginocchio, agonizzante.

Vorresti fare qualcosa per mettere fine a quella tortura, muovi dei passi verso lo Stormtrooper, ma Kylo ti lancia un’occhiataccia.
Resti fermi dove sei, mentre senti la rabbia crescere.
Per un piccolo istante, ti eri illusa che ci fosse qualcosa di umano, in lui.
Per un istante credevi che lui stesse per…
Scuoti il capo.
Kylo interrompe la tortura.

- Una volta alla Base, me ne occuperò personalmente. Metterò fine alla Resistenza. -, annuncia, più a se stesso che a voi presenti. – scortate la prigioniera nel mio alloggio.

Così dicendo, vieni invitata a seguire i due Assaltatori.
Mentre esci, tieni gli occhi fissi sul pavimento, temendo di incrociare quelli di Kylo.
Ma sei convinta che lui, invece, ti stia osservando.

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 
Salve gente! Intanto vorrei augurare buona Pasqua e Pasquetta e tutti voi, sperando che abbiate passato giornate spensierate, anche se a casa!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho cercato di allungarlo  un po’, non potevo aggiungere molto altro, anche perché iniziano dei momenti “intensi” per i nostri personaggi.
Grazie a tutti per aver recensito lo scorso capitolo, e coloro che seguono la storia.
A presto, Nephy.

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Capitolo 12
*** Capitolo XI ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XI

 

 

Siedi sul letto di Kylo, quando uno Stormtrooper entra nella stanza, con un vassoio in mano, non osi chiedere di chi si tratti.
Anche se è GG-2123, quello che sa avanzando nella tua direzione, dubiti che voglia rivolgerti la parola, dopo il diverbio che c’è stato tra di voi.

Sei dispiaciuta: non ha colto il motivo reale per cui ti sei arrabbiata, l’idea di quei bambini rubati alle proprie famiglie ancora ti crea una sensazione di disgusto.

L’Assaltatore ti porge il piatto e tu inizi a mangiare in silenzio, d’altronde, l’ultima volta, hai assaggiato solo un pezzo di pane e la fame è tornata a farsi sentire.
Quando concludi il pasto, ti viene data una borraccia con dell’acqua e bevi tutto d’un fiato.
Restituisci il vassoio e l’altro si avvia verso l’uscita.
Di colpo si blocca, sulla soglia della porta, e ruota il busto, per guardarti.

- Ho pensato a ciò che hai detto.
Lo fissi di riamando, sorpresa.
- Non ci avevo mai riflettuto, fin’ora.
Capisci si tratta di GG-2123 e che, con tutta probabilità, si riferisce alla questione di cui avete discusso il giorno prima.
- E… credo tu abbia ragione. Non ci hanno dato scelta.
Sembra che tirar fuori quelle parole gli costi fatica.
- Ma questo posto è la mia casa, ormai. Non ho più una famiglia.

Ti si stringe il cuore, ascoltando quelle parole.
- Ma puoi sempre trovare un’identità. -, annunci.
- E come?
- Iniziando con sceglierti un nome, ad esempio.

Lo Stormtrooper rimane per un po’ in silenzio.
- Ma io non saprei che nome scegliere.
Picchietti due dita sulle labbra e tieni lo sguardo fisso sul pavimento, pensando a un nome da attribuirgli.
Ci sei riuscita con Brontolo, lo troverai anche a lui.

- Che ne pensi di Greg?

In fondo è anche un modo per conservare l’iniziale del nome che gli hanno dato, una volta reclutato.
Non puoi vedere la sua espressione, dietro la maschera bianca che indossa, ma quando parla, il tono dissipa ogni tuo dubbio.
- Mi piace Greg!
E sembra molto entusiasta.
Sorridi e rimanete ad osservarvi per un po’.

Di colpo la porta della stanza si apre, Greg sussulta, e tu con lui.

Fa il suo ingresso Kylo Ren, seguito da due Assaltatori.
- Ancora qui GG-2123?
Lo Stormtrooper abbassa il capo e si congeda, uscendo dall’alloggio.
Kylo si rivolge a te, fortunatamente indossa il suo elmetto di metallo, altrimenti saresti sicuramente arrossita nell’incrociare il suo sguardo.
Dopo quello che è successo poi…

- Siamo quasi arrivati alla Base. -, ti comunica – seguimi.
Scatti in piedi, seguendo Kylo, con gli Assaltatori che vi scortano, mentre percorrete i corridoi.
Raggiungete l’hangar e da lì puoi osservare l’esterno.
Rimani a bocca aperta nel trovarti davanti un pianeta enorme, che sembra essere completamente ghiacciato.
Lo shuttle su cui viaggiate attracca sul pianeta e, dopo aver superato un’immensa distesa di montagne, giungete in un punto pianeggiante, ricoperto di neve, dove si erge un edificio.
E ti domandi cosa accadrà, adesso che siete giunti a destinazione.

***

Osservi le manette che hai ai polsi, mentre l’ascensore è in movimento.
Kylo Ren è al tuo fianco.
Non capisci perché abbia dovuto bloccarti le mani, considerato che non c’è alcun pericolo che tu riesca a scappare, anche senza manette.
Non hai idea di dove ti stia conducendo.
Avete percorso dei corridoi, non molto diversi da quelli della Star destroyer , Kylo ha congedato gli Stormtrooper e siete saliti su quell’ascensore.

- Come va la ferita? -, domandi.
Kylo indossa la maschera, ma sbirci comunque nella sua direzione.
Resta immobile e in silenzio.

- Potresti almeno dirmi dove stiamo andando?-, insisti, ma nulla. 

Le ante dell’ascensore si spalancano e giungete in uno spazioso atrio, il pavimento e le pareti sono verniciate di un rosso acceso e, in fondo alla sala, seduto su un trono, si trova un uomo.

Ai suoi lati sostano quelli che credi siano esseri umani, considerato l’aspetto, ma potrebbe trattarsi di robot, vestiti interamente di rosso e con delle specie di lance nelle mani, del medesimo colore.

Vi avvicinate all’uomo seduto sul trono e i suoi lineamenti si fanno sempre più nitidi: è stempiato e il suo viso rugoso, ma ha qualcosa di… inumano.
Non sembra un semplice anziano: e non solo per la testa sproporzionata rispetto al mento, o le sue guance scavate: è il suo sguardo che ti mette i brividi.
Il senso di inquietudine che ti trasmette Kylo, non è nulla in confronto a quello che stai provando nel guardare quell’essere.

Kylo Ren si inginocchia davanti all’uomo.
- Mio Maestro, ho portato la terrestre.

L’anziano si mette in piedi e tu non riesci a sostenere il suo sguardo.
- Così è lei la ragazza apparsa nei tuoi sogni.-, mormora, girandoti intorno.
- Una creatura così debole… ma percepisco qualcosa in lei.
Arresta il suo cammino e rimane in piedi, di fronte a te.
- Sei riuscito a scoprire da cosa dipende il vostro legame?
Kylo tiene il capo chino.
- Non ancora.
- Perché ci stai impiegando tanto tempo?
Il moro non risponde, ma l’altro sorride, e più che un sorriso, ti sembra uno squarcio sul suo volto.

- Affascinante. -, proferisce – non riesci a penetrare fino in fondo la sua mente.
Lanci un’occhiata a Kylo Ren, ma lui ha ancora gli occhi sul pavimento.
- Magari se intervenissi io… - inizia a dire l’uomo.
Per qualche motivo, senti che essere torturata da lui sarebbe un’esperienza peggiore rispetto a quelle provate con Kylo.

- Mio signore, sono certo che scoprirò la verità. Abbiamo fatto dei progressi, in questi giorni. -, interviene il moro, sorprendentemente.

L’altro fa scorrere lo sguardo su di te e, successivamente, sul ragazzo.
Torna a sedere sul suo trono.
- Percepisco anche il legame tra voi due. – commenta, - è molto forte.

Guardi nuovamente Kylo al tuo fianco, ma lui non ti degna d’attenzione.
- Immagino che se fossi io ad invadere la mente della ragazza, ci sarebbero conseguenze spiacevoli. – aggiunge l’anziano, confermando i tuoi sospetti.
- Dunque lascerò che sia tu a proseguire. Sono certo che questa terrestre ci riserverà grandi sorprese.
Kylo Ren si rimette in piedi.
- Come desidera Leader Supremo.

Leader Supremo, quell’appellativo ti fa capire chi hai davanti.
Quello è Snoke: il Leader Supremo del Primo Ordine.
Quello è lo spietato Snoke che ha invaso pianeti, strappato bambini alle proprie famiglie, compiuto chissà quali atti orribili.
L’odio nei suoi confronti, sostituisce il timore che ti incute.
Avessi i poteri di Kylo, avresti fatto di tutto per porre fine al suo dominio.

A proposito di Kylo, questo ti fa un cenno col capo, un muto invito a seguirlo.
Così vi avviate fuori da quell’atrio.

- Ma tieni a mente che, se fallirai, mi occuperò personalmente di lei.
Il moro arresta per un istante il suo cammino, ruota il busto verso Snoke e fa un inchino.
Insieme uscite dalla sala.
Un brivido di terrore ti percorre la schiena.

Cosa vuole da te il Leader Supremo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Salve bella gente! Eh si, anziché dormire sforno capitoli, ma d’altronde sono anche in ritardo, per cui spero che vi piacerà.

Un piccolo appunto: la Base su cui Kylo Ren e la protagonista si trovano, è la Base Starkiller, il pianeta che è presente nell’episodio VII (si quella che viene distrutta, ma questi avvenimenti si collocano prima di quell’episodio, per cui è ancora ben presente nella nostra storia.)
L’atrio in cui risiede Snoke, invece, è quello mostrato nell’episodio VIII, e ho deciso di spostarlo su questa Base poiché non avevo idea di come sarebbe potuto essere l’alloggio di Snoke sulla Starkiller, se qualcuno avesse qualche appunto da fare a riguardo sarà ben accetto.

Dunque, prima di lasciarvi in pace, un caloroso grazie a coloro che hanno recensito la storia e anche chi l’ha inserita fra le seguite, preferite, ricordate.
Vi invito sempre a lasciare un parere, augurandomi che stiate tutti bene.
A presto, Nephy-

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Capitolo 13
*** Capitolo XII ***


 

 

ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XII

 

 

Tu e Kylo non vi siete rivolti parola sull’ascensore e neppure quando avete percorso i corridoi affollati dagli Stormtrooper, fino a raggiungere una camera simile a quella in cui ti trovavi sulla Star Destroyer, tuttavia è più spaziosa e con una finestra  che affaccia all’esterno.

- È la mia stanza. -, dichiara Kylo all’improvviso.
Sei sorpresa, non credevi che anche qui avreste condiviso la camera.
- Se hai bisogno di riposare…
Fa un cenno con la mano verso il letto.
- Dovresti farti controllare la ferita. -, gli comunichi, mentre ti avvicini al materasso.
Hai veramente bisogno di riposo.
Kylo, che si apprestava ad andar via, si blocca sull’uscio ma non risponde.
Rimane fermo una manciata di secondi, poi esce senza aggiungere altro.
E così ti fiondi sul letto.

Ma di prender sonno non se ne parla.
Per cui ne approfitti per studiare meglio il luogo in cui ti trovi.
La finestra si affaccia su un bosco innevato, almeno è quello che ti sembra.
Oltre al letto e una poltrona, vi è un’altra stanza.
Controlli cosa si cela dietro la porta e sei lieta di scoprire che si tratta di un bagno perfettamente uguale a quello preente sulla Star Destroyer.
Faresti volentieri un bagno caldo, ma non v’è traccia di Brontolo.
Ti domandi che fine abbia fatto, così come Greg.
Saranno ancora loro ad occuparsi di te, o dovrai familiarizzare con altri Stormtrooper e droidi? Sempre che vogliano socializzare…

Torni in camera e scorgi un piccolo armadio accanto al letto.
Sai che non dovresti farlo, ma la curiosità è troppo forte: oltre ai soliti indumenti di Kylo, tra cui giacche e pantaloni neri, vi è una piccola scatola di metallo.
Provi ad aprirla, ma realizzi che è bloccata, noti un piccolo riquadro con una serie di numeri.
Probabilmente la scatola è protetta da una password.
La riponi al suo posto, così ti accomodi sulla poltrona e rimani ad osservare il paesaggio esterno, circondata dal silenzio più totale.

***

Kylo Ren rientra nella stanza dopo qualche minuto, ma tu dormi beatamente sulla poltrona e non puoi accorgerti della sua presenza.
Si avvicina lentamente, cercando di non fare alcun rumore e ti osserva per qualche istante: non è la prima volta che succede, pensa con un pizzico di vergogna.
Ti aveva già trovato a dormire nel suo letto, sulla Star Destroyer, ma, come quel giorno, non ha l’impulso di svegliarti.

O meglio, preferisce restare a contemplarti in silenzio: ha bisogno di studiarti meglio, di capire perché i vostri destini sono legati.
Tuttavia, il suo sguardo si sofferma sui tuoi lineamenti delicati, suoi tuoi folti capelli (c/c), che ricadono morbidi sulla spalliera della poltrona.
Il tuo viso è sereno, le labbra appena arricciate, forse stai facendo un bel sogno.
Così, decide di sfilare la maschera, la posa sul tavolino vicino il letto e siede di fronte a te.
Sentimenti contrastanti iniziano a lottare dentro di lui.
Le sue dita scorrono sulla ferita di poche ore prima, quella ferita che tu hai curato.

Non riesce a capire perché lo abbia fatto: lui ha ucciso l’uomo per cui lavoravi davanti ii tuoi occhi, ti ha rapita, ha violato i tuoi ricordi, e probabilmente dovrà eliminarti, una volta trovato quello che sta cercando.

Nonostante questo, tu sei corsa in suo aiuto, non appena ne ha avuto bisogno.
E sebbene riesca a leggerti nel pensiero, comprenderti gli costa fatica.
Di colpo, il tuo viso si contrae in una smorfia, inizi ad agitarti sulla poltrona e un lieve lamento sfugge alle tue labbra: Kylo scatta in piedi, incerto sul da farsi...

***

Quel sogno ti perseguita: quelle voci, che sembrano familiari, ma sei certa di non averle mai sentite, continuano a ripetere che “lei non è al sicuro”, “qualcuno ci ha trovati” e ciò che segue è solo il caos.
Il pavimento sembra tremare e avverti una paura e un’angoscia crescere dentro di te, mentre le figure sfocate intorno si muovono freneticamente.
Ma poi li senti urlare e, inerme, non puoi fare nulla per farli smettere.
Socchiudi gli occhi, ricordando di essere sulla Base, nell’alloggio di Kylo.
Devi esserti addormentata sul divano.

Quando sollevi lo sguardo, il tuo cuore perde un battito.
Kylo è a pochi metri da te, in piedi, e ti osserva.
Sembra… preoccupato?

- Che stavi sognando?
Tralasciando il fatto che ti stava spiando mentre dormivi, ciò che ti lascia di stucco è il suo interesse nei tuoi confronti.
Come se a lui importi dei tuoi incubi.
- Potrebbero tornare utili a capire il nostro legame. -, spiega lui, dopo averti letto nella mente.
Quasi vorresti schiaffeggiarlo perché continua a leggerti nel pensiero.
- Non credo che potrebbe servire a qualcosa raccontarti i miei sogni.
- Sai a cosa andrai incontro se non collabori? -, domanda Kylo allo stremo della pazienza – il Leader Supremo non esiterà a strapparti i ricordi e ogni informazione che potrebbe rivelarsi utile.
Rabbrividisci all’idea.
Sai che ha ragione e non hai intenzione di farti torturare da quell’essere.

- È un sogno ricorrente -, inizi a raccontare, mentre Kylo siede di fronte a te – credo di esserci io, ma è tutto molto… confuso.
Cerchi le parole adatte per descrivere tutta quell’oscurità che avvolge i sogni che hai di recente.
- Ci sono due figure, li sento parlare. Credo che siano un uomo e una donna.
Kylo ascolta con interesse, è evidente data la sua espressione seria e concentrata.
- Continuano a ripetere “lei non è al sicuro”.
- Pensi si riferiscano a te? -, domanda il moro.

Ci pensi un po’ su.
- Credo di si.
Kylo attende qualche istante, i suoi occhi ti guardano, come a voler trovare una risposta a quei sogni nel tuo sguardo.
Ma tu sei troppo in imbarazzo e guardi altrove.
- Farò rapporto al Leader Supremo.
Fa per andarsene, ma tu lo blocchi, chiamando il suo nome.

- Si?
- Puoi restare un po’ qui?
La domanda spiazza Kylo.
Ritieni saggio motivare il perché di quella richiesta, mentire sarebbe inutile.
- Fare questi sogni mi fa stare male… -, spieghi – sono sempre più frequenti, mi lasciano una spiacevole sensazione. E stare da sola con me stessa non aiuta.
Kylo sosta in piedi e valuta se sia una buona idea trascorrere del tempo con te, magari in questo modo potrebbe scoprire di più sul tuo conto.
- D’accordo, ma solo per poco.
Un sorriso genuino si fa strada sul tuo viso, non sai neanche tu perché l’idea di passare del tempo con lui ti entusiasmi tanto.
E in quel momento non vuoi pensarci.

- Dunque, cosa fai nel tempo libero? -, domandi a Kylo.
Siete entrambi seduti sul letto, a una certa distanza, e quasi dimentichi che si tratta del terribile Kylo Ren, ti sembra piuttosto di scambiare due chiacchiere con un amico di vecchia data.
Il moro, però, sembra in difficoltà.

- Farai pur qualcos’altro, a parte voler conquistare e sottomettere l’intera Galassia.
- Mi alleno.
- E poi?
- Medito.
- E poi?
Kylo ha esaurito le risposte.
- Ci sarà pure un hobby!
Dal suo silenzio, capisci che no, non c’è.
- Quindi passi il tempo a invadere pianeti, a combattere e meditare?
L’altro fa spallucce.
- Questa è la mia vita, questo è tutto ciò in cui credo e non ho tempo da dedicare ad altro.
- Non hai una famiglia da visitare?
Di colpo vuoi conoscere tutto di lui.

Lo hai sempre trovato molto affascinante, proprio per l’alone di mistero che lo avvolgeva, ma adesso vuoi indagare meglio sulle sue origini, vuoi sapere che uomo si nasconde  dietro quella la maschera.
Sei certa che troverai affascinante tutto ciò che lo riguarda.

Tuttavia l’argomento lo mette in difficoltà, lo intuisci dal modo in cui si è irrigidito.
- Sono cose che non ti riguardano.
- Non è giusto che sia solo tu a indagare sulla mia vita.
- Io sono costretto a indagare sulla tua vita, - replica Kylo – non mi importa chi siano i tuoi genitori, se sono morti, o se sei stata presa di mira dai tuoi compagni di classe, da bambina.

Quelle parole ti feriscono.
Lo guardi per un istante dritto negli occhi e li senti pizzicare, ma non piangerai, non davanti a lui.
Ciò che ti ferisce maggiormente è l’illusione di essere riuscita a instaurare un rapporto civile con lui, di non essere solo un’insulsa prigioniera.
La verità è che ti considera tale.

Scatti in piedi e corri in bagno.
Quando la porta si chiude alle tue spalle, ti abbandoni a un pianto sommesso.

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Capitolo 14
*** Capitolo XIII ***


 

 

ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XIII

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono trascorse delle ore da quando ti sei chiusa in bagno.
Decidi di uscire, solamente perché stare accovacciata a terra ti causa svariati dolori a gambe e schiena.
Fortunatamente Kylo Ren non è nella camera, così ti abbandoni sulla poltrona, asciugando le lacrime ancora fresche sulle guance.
La porta dell’alloggio si apre e fai per alzarti, pronta a tornare in bagno, ma non si tratta di Kylo, bensì di uno Stormtrooper con un vassoio in mano.
- Greg? -, domandi, e speri con tutta te stessa che sia lui.

 

L’Assaltatore fa un cenno col capo, venendoti incontro.
- Sì, sono io …Ti hanno fatto del male? -, vuole sapere, sembra preoccupato.
Deve aver notato i tuoi occhi gonfi e rossi.
Scuoti il capo e, quando Greg posa il vassoio sul tavolino, ti lanci su di lui, per abbracciarlo.
Lui rimane di pietra, mentre tu quasi scoppi di nuovo in lacrime.
- Mi mancano i miei zii. -, inizi a dire, - mi manca la mia amica, (n/a) e vorrei tornare a casa.
È orribile stare qui, non so cosa vogliano da me e non so neppure se ne uscirò viva!

Greg non sa cosa dire, sempre che tu voglia sentirti dire qualcosa.
Probabilmente hai solo bisogno di sfogarti.
Ti stacchi da lui, scusandoti per il tuo comportamento impulsivo.
Torni a sedere sulla poltrona, non hai fame.

Greg rimane in silenzio, poi fa qualcosa di veramente sorprendente: sfila il suo copricapo.

Finalmente vedi il volto dello Stormtrooper gentile: si tratta di un ragazzo dai capelli rossi, con qualche lentiggine sparsa sulle guance.
Sembra avere diciotto anni o poco meno.
Lo guardi stupita.
- Non devi dirlo a nessuno. -, ti mette in guardia – non sono autorizzato a toglierlo, posso farlo unicamente quando mi trovo completamente solo, nel mio alloggio.
- Non preoccuparti, non dirò nulla -, rispondi – ma… perché lo hai fatto?
Greg si tortura le mani.
- Ho pensato che vedere una persona umana, in carne ed ossa, senza maschere… ti avrebbe fatto sentire meglio.
Sorridi riconoscente.
- Mi è servito, grazie Greg.
- Perché non mangi un po’? -, propone lui.
Prendi il vassoio dal tavolino e siedi sul letto di Kylo, poco importa se lo sporcherai.
- Perché non assaggi?
Greg è sorpreso.
- Oh beh, io non potrei…
- Solo un assaggio!
E così, riesci a corromperlo con una fetta di pane e prosciutto. Non sai dove si riforniscano, ma devi ammettere che il cibo è sempre buono, quanto meno.

Lo Stormtrooper socchiude gli occhi, sembra al settimo cielo.
- Che animale cacciate voi terrestri, per avere quest’ottimo cibo?
Dunque loro hanno un’alimentazione diversa?
- Dei… maiali?
- Non credo che ce ne siano sul mio pianeta natio, o su altri pianeti visitati finora, non ricordo di aver mai mangiato nulla di così buono.
Sei contenta che il ragazzo abbia apprezzato.
- Dovresti assaggiare la cioccolata!
- Cioccolata? -, domanda lui.
Deduci che non abbia idea di cosa si tratti e sei quasi dispiaciuta perché non ha mai avuto l'occasione di assaggiarla.
- Credi che potrei averla insieme al resto, se lo chiedessi?
Greg pare rifletterci su.
- Noi abbiamo l'ordine di nutrirti, ed essendo tu una terrestre, scegliamo alimenti a caso sottratti da alcuni luoghi sulla Terra. -, ti spiega – ma se potessi descrivermi com'è fatta questa… ciocolata, potrei cercarla.

Sorridi.
- Si chiama cioccolata, e solitamente è una stecca rettangolare ricavata da semi specifici, semi di cacao. Solitamente è conservata dentro confezioni di plastica ed è di colore nero.
Il giovane ragazzo annuisce e ripete fra sé “cioccolata, rettangolare, di colore nero.”

Quando avete entrambi finito, Greg indossa la maschera e recupera il vassoio.
- Grazie. -, dice.
- Ma no, grazie a te -, gli rispondi – mi hai strappato un sorriso.

Così vi salutate e speri di rivederlo presto.
Oltre a Kylo Ren, lui è l’unico volto familiare su quel pianeta lontanissimo da casa, con la differenza che Greg è di gran lunga più simpatico e gentile, rispetto all’uomo dai capelli neri.
Ma ignori se anche lui abbia ucciso degli innocenti, sebbene quel viso dolce ti fa credere che non sarebbe capace di torcere un capello a nessuno.

Ti stiracchi un po’ e vai in bagno.
Non puoi fare un bagno caldo, non hai notizie di Brontolo, da quando sei lì, ma almeno puoi sciacquarti il viso.
Gli occhi sono ancora un po’ arrossati, ma meno gonfi rispetto a prima.

Senti la porta riaprirsi e immagini sia nuovamente Greg, probabilmente ha dimenticato di dirti qualcosa, o forse non ha portato via la borraccia con l’acqua.
Tuttavia, noti con disappunto, si tratta di Kylo Ren.

Decidi di ignorarlo bellamente, accomodandoti sul letto: non hai intenzione di rivolgergli parola, il tuo sguardo volge verso l’esterno: si posa sul terreno bianco.
Non avresti mai immaginato che potessero esistere altre forme di vita, nella Galassia, figurarsi la neve.
Ricordi che da bambina, l’inverno era la tua stagione preferita e trascorrevi interi pomeriggi a modellare pupazzi di neve con tuo zio (n/z).
Ti piacerebbe poter passare del tempo all’esterno, affondare i piedi in quel soffice manto bianco.
Ma sfortunatamente sei rilegata lì dentro.

Kylo, intanto, non ha detto una parola, ha sfilato la maschera e l’ ha posata sul tavolino, ed ora rimane in piedi, a fissarti.
Non che il suo sguardo ti sia completamente indifferente, ma ricordi ancora le sue parole, il modo in cui ha dichiarato, nel modo più cinico possibile, che non gli importa nulla di te, se non fosse che siete accomunati da un misterioso legame.
- Dobbiamo riprendere la nostra conversazione.
Ti ostini a guardare altrove: che ti torturi pure.

Si schiarisce la voce e avverti il materasso abbassarsi, sotto il peso di Kylo, che ora siede al tuo fianco.

- Sono nato su Chandrila* -, comincia a dire.
Non ti giri a guardarlo, ma ha catturato la tua attenzione.
- Un pianeta ricco di pianure e diviso in piccoli villaggi.
Gli lanci un’occhiata, sinceramente interessata.
- Poi… Luke Skywalker mi ha scelto come suo allievo, quand’ero ancora un bambino, e ho pochi ricordi con i miei genitori.
Ruoti il busto, incrociando infine lo sguardo di Kylo.
- Allievo?
- Luke Skywalker è un Maestro Jedi.
Aggrotti le sopracciglia, ignorando completamente il significato del termine “Jedi”.
- Ricordi quando ti ho parlato di quell’energia che permea ogni cosa, nell’Universo, conosciuta come Forza? E che ci sono degli esseri capaci di percepirla e controllarla?
Annuisci.
- Dunque, i Jedi sono un gruppo di individui sensibili alla Forza, e preferiscono utilizzare solo il Lato Chiaro di essa.
Mentre i Sith, sfruttano il Lato Oscuro.

Non ti è facile seguire il discorso, d’altronde è la prima volta che senti parlare di Jedi, Sith e tutto il resto.

- Perché hai scelto il Lato Oscuro della Forza?-, ti viene spontaneo chiedere.
Come suggerisce anche il nome, immagini che il lato che ha scelto Kylo non comporti nulla di buono.
E le sue azioni ne sono la conferma.

- Il Lato Chiaro della Forza comporta dei limiti: una rigida condotta che non consente ai Jedi di raggiungere il loro massimo potenziale.
Assorbi come una spugna ciò che Kylo ti spiega.
- Un Jedi non può lasciarsi andare, non può dare libero sfogo alle sue passioni e alle sue emozioni. Deve sempre tenere sotto controllo la rabbia e l’odio, e non può bramare un potere più grande. Questo li rende, irrimediabilmente, deboli.

Rimanete qualche istante in silenzio, in modo tale che tu possa elaborare le informazioni ricevute e farti un’idea personale al riguardo.

- Non credo che questi Jedi di cui mi hai parlato siano deboli -, esclami all’improvviso. – dici che la loro fragilità risiede nel dover controllare le loro emozioni. Ma non è forse questo che li rende forti?
È molto più facile lasciarsi travolgere dalle passioni umane, da emozioni quali rabbia, odio paura…
Ciò che è veramente difficile, è saperle controllare, non lasciarci accecare da esse.
Kylo ti osserva inebetito.
Ne sei sicura: devi aver fatto vacillare, per un brevissimo istante, i suoi ideali.

- L’odio per Luke Skywalker, per i miei genitori, per le menzogne con cui sono stato cresciuto, mi hanno reso più forte!-, sbraita di colpo.
Ignori perché provi tanto odio per il suo vecchio Maestro e per i suoi genitori, devi aver toccato un tasto dolente.

- La gente trema anche solo a pronunciare il mio nome.
Non riesci a fare a meno di pensare che si sia alterato poiché, in fondo, sa che hai ragione.
- È questo che ti fa sentire appagato? L’idea di essere temuto?

Scatta in piedi e tu di riflesso, solleva la mano, e tu chiudi gli occhi, preparandoti a subire un qualche tipo di tortura.
- Ho deciso di parlarti di me, affinché tu possa fare lo stesso, non per avere un tuo giudizio.
Lo fissi a testa alta, senti le guance andare a fuoco e non solo per il vostro battibecco, piuttosto perché vi separano pochi centimetri.
- Perché si, sono soddisfatto di quello che sono diventato -, continua Kylo – e non sarà un’insulsa terrestre a farmi cambiare idea.
La tua mano si muove prima che tu possa ragionare con lucidità: il suono dello schiaffo echeggia nella stanza.

Non è solo l’appellativo “insulsa”, che ha fatto scaturire quello schiaffo, ma anche le parole crudeli che ha usato in precedenza e per il suo orgoglio smisurato, che lo rende cieco, tanto da non riconoscere che, qualsiasi sia l’obiettivo che sta perseguendo, non lo porterà di certo al potere, ma solo alla distruzione di se stesso.

Tuttavia, svanita l’adrenalina del momento, realizzi di aver appena schiaffeggiato un assassino dotato di poteri sovrannaturali, che potrebbe mettere fine alla tua vita in qualsiasi istante.
Kylo si avvicina maggiormente, se possibile, e tutta la tua audacia scompare definitivamente.
Ti chiedi come riusciate ad essere così vicini, senza che i vostri corpi si tocchino.

Gli occhi di Kylo sembra vogliano scavarti nell’anima, mentre l’aurea che lo circonda ti incute timore.
Deglutisci e fatichi a sostenere il suo sguardo.
- I- io… - balbetti, tentando di stemperare la sua furia: sei quasi certa che non uscirai viva da quella situazione.
Perché ti sei concessa un gesto così stupido?

Credevi che non ci sarebbero state delle conseguenze?
Che potessi farlo rinsavire, mettendo fine alla sua brama di potere, con un sonoro schiaffo?
Più volte la vita ti ha insegnato che non esiste il bene in chiunque: alcune persone sono crudeli e sono destinate a rimanere tali.

Nonostante ciò, contro ogni aspettativa, Kylo non ti infilza con la sua spada laser, ma abbassa lo sguardo sulle tue labbra e, stavolta, per un periodo troppo lungo per dubitare che l’abbia fatto realmente.
Lo vedi chinarsi, ti supera di parecchi centimetri e il tuo cuore minaccia di esplodere: sai perfettamente cosa sta per fare e dovresti allontanarti, respingerlo… Qualsiasi cosa!
E non provare quella strana euforia mista ad impazienza…
Impazienza, si: anche tu vuoi dannatamente baciarlo.

La porta dell’alloggio si spalanca all’improvviso, tu fai un balzo indietro per lo spavento, mentre Kylo rimane immobile ad osservarti.
- Signore, il generale Hux richiede la sua presenza. -, annuncia uno Stormtrooper.
- Sarò da lui in un momento.-, risponde Kylo, senza staccarti gli occhi di dosso.
D’altro canto, tu non riesci a sostenere il suo sguardo, così giochi nervosamente con una ciocca di capelli, come nulla fosse.
Come se voi due non foste stati in procinto di baciarvi.

- Quando torno usciremo all’esterno e continueremo fuori le nostre conversazioni. -, annuncia il moro.
Sollevi lo sguardo, sorpresa.
Lui sembra impassibile, come se quello sia stato un ordine, eppure quella proposta ti ha -positivamente- colpito.
- D’accordo.
Kylo fa un cenno col capo, poi indossa la sua maschera ed esce dalla stanza, seguito dall’Assaltatore.

Senti lo stomaco in subbuglio e sai che non è per via di ciò che hai mangiato.
Un piccolo sorriso affiora sul tuo volto, mentre ti lasci cadere sul letto.
Che ti sta succedendo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Chandrila: ho appreso questa informazione utilizzando questo sito:  https://starwars.fandom.com/it/wiki/Kylo_Ren

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Capitolo 15
*** Capitolo XIV ***


 

ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XIV

 

 

 

 

 

Stai sonnecchiando quando qualcosa ti tocca una gamba.
Socchiudi un occhio e cacci un urletto di gioia nello scorgere BB-9 ai piedi del letto.
- Brontolo! -, esclami, gettandoti su di lui e tentando di abbracciarlo.
Il droide emette alcuni suoni, provando a liberarsi dalla tua presa ferrea.
- Avanti lo so che sei felice di vedermi! -, lo rimproveri, lasciandolo andare.

Il robot allunga il braccio, porgendoti un oggetto, sembra una limetta di metallo piegata in modo da somigliare a un bracciale. O almeno credi.
- È per me?
BB-9 fa su e giù con la testa e deduci stia annuendo.
Per qualche motivo, quel regalo inaspettato ti riempie di gioia, una gioia che non provavi da tempo: il droide ha pensato a te, e l’idea di contare qualcosa per qualcuno, in quel posto, lontana da tutti i tuoi affetti, ti scalda il cuore.

Gli depositi un bacio sulla testa e sussurri un grazie quasi commosso, mentre infili il braccialetto.
Il droide borbotta qualcosa, ma probabilmente è solo contento di rivederti.
- Sai avrei proprio bisogno di un bagno caldo-, gli dici.
Così lui rotola fino alla stanza adiacente e tu lo segui.
Non sai per quanto durerà quella serenità che stai provando, ma in quel momento non vuoi pensare a nulla, solo a godertela.

***

Una volta uscita dal bagno, di Brontolo non c’è traccia.
Scrolli le spalle e siedi sul letto, giocherellando col bracciale che il droide ti ha regalato, e un piccolo sorriso affiora nuovamente sul tuo viso.
Kylo entra di colpo nella stanza, sembra alterato, la porta alle sue spalle si chiude con violenza, probabilmente l’incontro con Hux non è andato come previsto.
Ti domandi se abbiano discusso di te o se altri motivi abbiano fatto agitare Ren.
Quando incrocia il tuo sguardo interrogativo, il suo viso torna ad essere serio ed impassibile.
Temi sia pentito di averti quasi baciata, o abbia realizzato che hai osato tirargli uno schiaffo, e adesso vuole punirti per questo.

Il suo sguardo si posa brevemente sul bracciale con cui stai giocando nervosamente, poi torna a fissarti.
- Seguimi. -, ti ordina e capisci dove vi state dirigendo.

***

Il bosco è silenzioso, l’unico suono che emerge è il rumore dei tuoi piedi, che calpestano la neve, ma è quasi piacevole.
Kylo ti precede senza spiccar parola, con le braccia incrociate dietro la schiena.
Ogni tanto lo guardi di sottecchi, chiedendoti cosa gli passi per la testa, eppure, nonostante non indossi la sua maschera, il viso non lascia trapelare alcuna emozione.
Tuttavia quella quiete ti fa dimenticare ogni cosa: l’invasione del Primo Ordine, l’essere stata strappata dalla Terra e fata prigioniera.
Ti fa perfino dimenticare che Kylo Ren è il tuo aguzzino, che ha ucciso Jo e chissà quanti altri, e l’unica cosa che pensi, mentre gli lanci un’occhiata furtiva, è come foste vicini qualche ora prima.

Era così evidente che volesse baciarti e tu, anziché respingerlo, hai sperato con tutta te stessa che lo facesse.
Colpevole, distogli lo sguardo.
Poi ti viene un’idea.
È un’idea pericolosa, che potrebbe costarti la vita, ma decidi di agire ugualmente.
Ti chini e prendi un mucchietto di neve, modellandola nelle mani, finché assume una forma sferica.
Senti addosso lo sguardo di Kylo, certamente incuriosito da ciò che stai facendo.

Quando gli lanci contro la palla di neve, lui rimane sbigottito e immobile.
- Non dirmi che non hai mai giocato a palle di neve con i tuoi amici! -, esclami, per motivare quel gesto ed evitare che ponga fine alla tua vita seduta stante.
Lui solleva la mano e temi che voglia torturarti per aver osato tanto, invece un cumulo di neve ti colpisce in pieno viso.

Visibilmente stupita, scoppi a ridere e ti chini a modellare quanta più neve ti è possibile, ma una serie di palle di neve ti colpisce in più punti.
- Non è valido usare i tuoi poteri! -, replichi, passando al contrattacco.
Kylo  si china sul manto, usando le proprie mani per modellare la neve e tu lo colpisci alla schiena.
Successivamente inizi a correre nel bosco, sapendo di essere in svantaggio contro di lui, che sembra avere un talento naturale in questo gioco.

Ti giri a guardare alle tue spalle e del moro non c’è traccia.
Quando ruoti nuovamente il capo, te lo ritrovi davanti e sussulti.
Ti lancia una palla di neve che ti colpisce un fianco, e poi una sul viso.
- Mi arrendo, mi arrendo! -, ridi, sedendoti sul terreno fresco.

Kylo sorride a sua volta, il che ti lascia di stucco per qualche secondo, probabilmente è la prima volta che lo vedi sorridere.
Siede al tuo fianco e pulisce i guanti di pelle sui pantaloni.
Non credevi si sarebbe lasciato andare ad una frivolezza simile.
Ti osserva in silenzio.
- Non hai mai fatto un pupazzo di neve con i tuoi genitori? -, vuoi sapere.
Dalla sua espressione interrogativa, deduci che non abbia la più pallida idea di cosa sia un pupazzo di neve.

- Quando sono stato scelto per diventare un Jedi ero molto piccolo. -, ti ricorda – Ho trascorso ben poco tempo con i miei genitori.
- Dev’essere stata dura -, cominci a dire – io non ho mai conosciuto i miei genitori e nonostante questo mi mancano moltissimo. Dovevano mancare anche a te…
- All’inizio è stato così, ma adesso è come se fossero morti.

La sua frase ti spiazza, l’odio trasuda dalle sue parole e ti domandi perché sia così arrabbiato.
- Quando sei passato al Lato Oscuro?
- È stato un percorso graduale, mentre mi allenavo per diventare un Jedi. Il Leader Supremo mi ha mostrato quanto sarei potuto diventare potente, nel lato Oscuro – ti spiega – e quando il mio maestro ha compreso quanto fosse grande il mio potere, ha tentato di uccidermi, così ho capito. Ho compreso l’ipocrisia dei Jedi: il loro comportamento rigido, privo di passioni, considerato troppo umane, è il solo modo che hanno per tenere a bada le loro paure.

Ascolti il suo discorso con interesse, ben lieta che Kylo ti stia raccontando una vicenda tanto personale.
- Il tuo stesso maestro ha cercato di ucciderti… – mormori – deve averti fatto soffrire.
- Non importa, ho giurato di mettere fine all’ordine dei Jedi. Li ho uccisi tutti, resta lui.
La tua bocca minaccia di spalancarsi.
- Uccisi?
- Si -, ammette, - ho causato la morte di tutti gli allievi di Luke Skywalker, lui è l’ultimo rimasto.
Balzi indietro e indietreggi.
- Erano persone innocenti…
Avresti voglia di piangere, ma d’altronde non avresti dovuto esserne così stupita: sapevi bene chi era Kylo Ren.
- E lui era mio zio! -, sbotta Kylo – ma considerami pure un assassino.
Anche lui si mette in piedi e, con la sua spada laser taglia a metà il tronco di un albero.
La scoperta non ti lascia indifferente, ma non giustifica ciò che ha fatto.
- Capisco tu sia furioso, tradito dal tuo maestro, nonché tuo zio… - ti avvicini a lui, tremando – ma la vendetta, il rancore non ti aiuteranno a stare meglio.
La luce rossa della spada scompare, Kylo ruota di poco il busto, guardandoti di traverso.

- Non esiste solo il Bene o solo il Male. Se il Lato Chiaro della Forza ti ha deluso, non vuol dire che tu sia costretto a far parte del Lato Oscuro, a provare rabbia e odio.

Kylo si gira completamente e ti guarda fisso negli occhi, quasi ti mette in soggezione, tanto è intenso il suo sguardo. Ti domandi se sei riuscita a fare breccia nel suo cuore.
China il capo all’improvviso e chiudi gli occhi.
Sai che è sbagliato, e probabilmente ne è cosciente anche lui, ma adesso non c’è spazio per la ragione.
Ti bacia delicatamente, e quasi sospiri di sollievo: finalmente si è deciso.
Premi le tue labbra sulle sue, mentre lui ti stringe a sé.
Non credevi fosse capace di tanta dolcezza.
Quelle mani che ti stringono, sono macchiate dal sangue di persone innocenti. Provi a ricordarlo a te stessa, ma proprio non ci riesci, tutto quello che riesci a pensare è come siano morbide le sue labbra.
Le vostre lingue si intrecciano all’improvviso e il tuo cuore minaccia di esplodere.
Per fortuna Kylo ti sorregge, altrimenti le tue gambe avrebbero ceduto.

Il bacio è sempre più passionale come se entrambi ne foste stati privati a lungo, e ora dovete recuperare il tempo perso.

È lui a interromperlo, allontanandosi bruscamente, il che ti lascia di stucco.
Il suo sguardo si fa più duro, temi sia pentito di ciò che è accaduto fra di voi, e di conseguenza i sensi di colpa assalgono anche te.
Vorresti giustificare il tuo comportamento, in qualche modo, ma sai bene che non ti ha costretta e tanto meno ti ha influenzata con i suoi trucchi mentali.
Avresti avvertito la sua presenza nella tua testa, invece sai bene che desideravi quel bacio tanto quanto lui.

- Devo andare. -, annuncia lui.
Annuisci e fissi il terreno innevato sotto i tuoi piedi.
Kylo si avvia al’interno della Base e tu lo segui in silenzio.
Incontrate una coppia di Sturmtrooper lungo il cammino e Kylo Ren ordina di preparare il suo shuttle.
Ti chiedi come mai, ma sai che lui non te lo dirà, quindi continuate a camminare.
Giungete nel suo alloggio, e quando la porta si chiude alle vostre spalle, Kylo si avvicina.

- Ho un compito da portare a termine, su un pianeta vicino, starò via per un po’.-, ti comunica.
E per qualche motivo, la notizia ti getta nello sconforto.
Per lo meno conosci la ragione per cui deve andar via.
- Dovremo interrompere le nostre conversazioni per qualche giorno.
Annuisci.
Quindi è per questo motivo che ha interrotto il vostro bacio? O per qualche ripensamento?

Lui indossa il proprio mantello e la maschera.
Lo osservi in silenzio, vorresti parlare di ciò che è accaduto, ma non ne hai il coraggio.
Ruoti il busto e guardi l’esterno, ripensando a quello che è successo, come il terribile Kylo Ren abbia lasciato il posto a un semplice ragazzo con dei sentimenti e adesso quel ragazzo sembra essere scomparso.
Sospiri afflitta, ignorando il fatto che lui sia ancora nella stanza.

Improvvisamente qualcosa ti sfiora il fianco.
Abbassi lo sguardo e ti rendi conto che si tratta della mano di Kylo.
Lo guardi, cercando di immaginare la sua espressione dietro quell’elmetto di metallo.
- Non mi pento di ciò che ho fatto. -, dichiara, confutando le tue paure.
Così dicendo si avvia fuori dalla stanza.
E una strana felicità ti riempie il cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Ma salve gente!!
Ed eccoci con questo nuovo capitolo, leggermente più lungo del solito e con una scena che, probabilmente, aspettavate in molte! Ditemi cosa ne pensate, eventuali errori di distrazione, o se ve lo immaginavate diversamente.
Grazie a tutti coloro che seguono la storia e in particolare a SeiraBrizzi, Mentos E CocaCola e Mary Aisha che hanno recensito il capitolo precedente.
Grazie anche a coloro che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ ricordate.
A presto, Nephy-

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Capitolo 16
*** Capitolo XV ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XV

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una volta sola con te stessa, però, l’adrenalina del momento lascia il posto a mille dubbi.
Lui è il nemico.
Come hai potuto baciarlo?
Ha ucciso Jo e chissà quante altre persone innocenti.
I sensi di colpa  prendono il sopravvento.
Ma ricordi le parole di lui: non mi pento di ciò che ho fatto.
Quella frase si ripete nella tua mente e ti basta per rendere tutto il resto superfluo, perché tutto ciò che conta, per te, in quel momento, è sapere che lui non è pentito di averti baciata.
Forse conti davvero qualcosa per lui.

Il generale Hux entra nella stanza all’improvviso, mentre siedi sul letto di Kylo, e ancora fantastichi sul bacio che vi siete scambiati.
Uno Stormtrooper è al suo fianco.
- Seguimi.
- Lo ha ordinato Kylo?
La tua domanda sembra irritarlo.
- Ren non è qui al momento, quindi sono io a dare ordini. -, annuncia l’uomo, tenendo le mani incrociate dietro la schiena.
Hai una strana sensazione al riguardo.
Hai sempre avuto l’impressione che Kylo e il generale non andassero d’accordo e temi che, in qualche modo, ne pagherai anche tu le conseguenze, ora che non c’è Kylo a occuparsi di te.

Ti metti in piedi e lo Stormtrooper ti punta la pistola laser contro, così segui il generale Hux, che ti conduce in una stanza non troppo distante dagli alloggi di Kylo.

È una stanza esagonale, completamente spoglia, se non fosse per una struttura di metallo al centro di essa, decisamente poco rassicurante.
Il generale Hux fa un cenno e lo Stormtrooper ti spintona verso quella struttura rettangolare.
Quando la tua schiena si adagia su essa, l’Assaltatore dispone le tue mani all’interno di quelle che hanno l’aria di essere manette: prima che tu possa protestare, queste si chiudono automaticamente, bloccando sia i polsi che le caviglie.

- Cosa volete farmi? -, domandi.
Vorresti mostrarti sicura di te, ma il tono flebile che usi ti tradisce.
Lo Stormtrooper si posiziona all’entrata della cella, mentre il generale Hux si avvicina a te.
- Adesso tu mi rivelerai ogni cosa.
Lo fissi interrogativa, non hai proprio un bel niente da confessare.
- Cosa ti lega a Kylo Ren?
- Quante volte dovrò ripeterlo affinché tu lo capisca? Non lo so.
Lo schiaffo dell’uomo ti coglie di sorpresa.
La tua guancia brucia, tanta è stata la violenza con cui ti ha colpito.
- Proviamo di nuovo. -, ribatte il generale Hux – cosa ti lega a Kylo Ren?
Senti il sangue ribollire di rabbia.
- Non. Lo. So. -, proferisci con decisione.

Hux fa un passo indietro e fa un cenno allo Stormtrooper, che mette da parte la sua pistola laser, estraendo un oggetto dalla sua tuta, simile a un bastoncino di metallo bianco.
Lo poggia sul tuo fianco e deglutisci: a cosa serve quello strumento?
- Ultima chance. -, ti mette in guardia il generale Hux.

Anche se sapessi il motivo per cui tu e Kylo siete legati, dubiti che lo diresti a lui.
Sostieni lo sguardo dell’uomo e non aggiungi altro.

In quel momento, una scossa elettrica percorre tutto il tuo corpo, strappandoti un gemito di dolore.
Capisci a cosa serve l’aggeggio che impugna l’Assaltatore.
- Allora? -, ti esorta Hux.
- Non lo so!
Il dolore ricomincia, più forte e per un periodo prolungato.
Urli tanta è la sofferenza.

Quando lo Stormtrooper allontana il bastoncino, quasi sospiri di sollievo.
- Chi sei in realtà? Sei un Jedi?
- Un Jedi? -, mormori – sono una persona qualunque che viveva sulla Terra.
- Non mentire! -, grida Hux, facendo un cenno all’Assaltatore.
La tortura ricomincia, ancora più intensa se possibile, gli urli di smettere, mentre gli occhi ti si riempiono di lacrime.
- Dunque?
- Non lo so! -, ribadisci, allo stremo della sopportazione.
Il dolore è troppo intenso, e lo Stormptrooper non accenna a fermarsi: in quell’istante le tue mani sembrano tingersi di rosso, come fossi una torcia, emanano una luce fluorescente.
Ma il dolore è troppo forte, tutto diviene confuso e perdi i sensi.

***

Senti delle voci, non sei sicura se si tratti di un sogno o stia accadendo realmente, ti senti stordita, il tuo corpo è intorpidito, non sembra poter muoversi anche se glielo stai ordinando.

- Si Leader Supremo, la ragazza ha reagito.

Socchiudi gli occhi e, nonostante la vista sia sfocata, riesci a vedere il generale Hux in piedi, ti da le spalle, mentre parla con una proiezione del viso di Snoke.

- Non appena riprenderà conoscenza, ricominceremo con il test.
Reputi più saggio fingerti ancora svenuta, senti i passi di Hux farsi sempre più distanti, intuisci abbia lasciato la cella.
Socchiudi gli occhi, sei ancora in piedi, adagiata su quella struttura di metallo e ammanettata.

Di colpo ricordi come le tue mani abbiano preso a brillare innaturalmente.
Ma quando le controlli, sembra siano tornate alla normalità e quasi dubiti che sia successo realmente, se non fosse che Hux ha confermato i tuoi sospetti: c’è qualcosa dentro di te.
Qualcosa che si è scatenato per via della tortura che hai subito.
La porta si apre e chiudi gli occhi velocemente, temendo che vogliano tormentarti nuovamente.

Senti una mano sfiorarti il braccio e tremi dalla paura.
- Sono Greg. –, annuncia una voce metallica.
Decidi di aprire gli occhi quando elabori la frase: non puoi vederlo, per via della maschera, ma sentire la voce di Greg ti rincuora.
Grosse lacrime ti solcano il viso.
Ti porge una borraccia e bevi a piccoli sorsi l’acqua.
- Va tutto bene. -, continua a ripeterti, - sei al sicuro adesso.
Ma tu scuoti il capo, incapace di controllare le lacrime.
-Torneranno -, sussurri,- lo faranno di nuovo.
La voce ti si spezza in gola, mentre Greg ti accarezza delicatamente il braccio.

- Devo andarmene… -, mormori.
L’Assaltatore sembra in difficoltà, poiché non risponde.
- Devo scappare Greg… non sono al sicuro. Devi aiutarmi.
- Io… Ci ucciderebbero entrambi.
- Sai pilotare un’astronave? BB-9 potrebbe darci una mano!
- Certo che la so pilotare, ma ci troverebbero subito.
- Greg ti prego, mi uccideranno comunque …
L’altro scuote il capo, facendo dei passi indietro.
- Non avremmo un posto dove andare. Non posso …

Prima che esca dalla stanza, con un fil di voce, chiami il suo nome.
- Greg, loro non sono la tua famiglia.
Lui esita una manciata di secondi, continuando a darti le spalle, prima di lasciarti nuovamente da sola.
- Kylo … - sussurri con la voce rotta dal pianto. – Dove sei?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salve bella gente!
Finalmente ho sfornato il nostro nuovo capitolo, chiedo scusa in anticipo se è un po’ corto e soprattutto se ho bellamente torturato la nostra protagonista.
Ma come avrete potuto constatare, era necessario, poiché vengono fuori nuovi dettagli sulla storia e sul passato nebuloso della nostra fanciulla.
Fatemi sapere cosa ne pensate, cosa vi aspettate e sempre se c’è qualche errore che mi è sfuggito!
Un grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, recensite, ricordate e in particolare a Mentos E CocaCola, Mary Aisha, AuroraDea, SeiraBrizzi e Calliope82 che hanno recensito lo scorso capitolo.
A presto, Nephy-

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Capitolo 17
*** Capitolo XVI ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XVI

 

 

 

 

 

 

 

La spada laser si spegne, Kylo la ripone nella sua custodia e osserva il corpo esanime di un uomo ai suoi piedi: la rabbia ha nuovamente preso il sopravvento: quando si tratta di Luke Skywalker, viene accecato dall’odio e non c’è nulla che non farebbe pur di trovarlo.
Anche uccidere persone innocenti.
Lo ha sempre fatto, da quando è passato al Lato Oscuro, quindi perché adesso sente quella strana sensazione nel petto?
Ha un obiettivo preciso: porre fine alla stirpe dei Jedi e divenire forte come suo nonno Vader nella Forza.
E se ha ucciso quell’uomo, è stato unicamente poiché ha opposto resistenza, tentando di ucciderlo.
Uccidere lui, il grande Kylo Ren.
Che mossa sciocca da parte di un semplice contadino.
Se almeno gli avesse rivelato qualche informazione utile su Luke Skywalker, forse avrebbe potuto risparmiarlo.

Si riscuote da quei pensieri, quando un movimento impercettibile alle sue spalle lo spinge a estrarre nuovamente la spada laser.
Un giovane ragazzo, con gli occhi pieni di lacrime, osserva il cadavere ai piedi di Kylo.
E a Kylo non serve la sua telepatia per comprendere che si tratta del figlio di quel contadino.
La luce rossa saetta nella stanza, pronta a fendere il corpo del ragazzo, ma si spegne poco prima che Kylo possa porre fine alla sua vita.
Per qualche motivo, decide di lasciarlo in vita.

Poi una voce.
La conosce bene.
Chiama il suo nome: si tratta di (t/n).
Sembra stia piangendo.
"Kylo... dove sei?"
Kylo Ren fa dietro front e si avvia verso la sua navicella.
Ignora come sia riuscito a percepirti, considerato quanto siete distanti, ma il tono con cui hai pronunciato quella frase, la disperazione nella tua voce, lo ha allarmato.

Teme che, in sua assenza, Snoke abbia tentato di estrapolare per conto suo le informazioni di cui ha bisogno, o che il generale Hux abbia rivendicato la sua autorità, conducendo egli stesso delle indagini sul tuo conto.
Kylo conosce bene i metodi usati da Hux per interrogare i propri prigionieri.

Mentre milioni di possibilità si affollano nella sua mente, balza all’interno della sua navicella.
Sa di non avere alcun diritto su di te, sei una prigioniera del Primo Ordine, e il legame che vi accomuna non gli dà alcuna esclusiva nei tuoi confronti.
Eppure l’idea di saperti sola e spaventata sulla Base Starkiller lo agita.
Non ha il tempo, né il desiderio, di scoprire cosa siano quelle emozioni contrastanti che lottano dentro di lui.
Tutto ciò che riesce a pensare è che deve tornare presto alla Base.

***

Quando la porta si spalanca e il generale Hux fa il suo ingresso, il tuo corpo trema convulsamente, ben conscio a cosa andrà incontro.
- Spero tu sia pronta, perché non abbiamo finito il nostro discorso. -, annuncia l’uomo, come se provi piacere nel torturarti - non appena arriverà un Assaltatore, riprenderemo.

- Ti prego no ... - lo scongiuri.
Hux si avvicina, è a pochi centimetri dal tuo viso.
- Forse quegli occhi (c/o) da cerbiatta possono incantare Kylo Ren -, annuncia con tono serio, scrutando bene il tuo volto - ma non funzionano su di me.
In un impeto di rabbia, decidi di sputare in faccia al generale, che indietreggia inorridito.
- Tu! Lurida ...-
Solleva la mano e chiudi gli occhi, certa di ricevere un suo schiaffo.
Ma questo non arriva, un colpo secco richiama la tua attenzione e realizzi che un Assaltatore ha colpito in pieno viso Hux, spendendolo a terra.
Il generale, sbigottito e confuso, fa per rimettersi in piedi, ma un droide dall’aria familiare tira fuori il suo braccio di metallo, dal quale si propaga una piccola scossa, che mette il generale al tappeto.

- Brontolo! - esclami con entusiasmo.
Il robottino rotola avanti e indietro, probabilmente per esprimere la sua gioia nel rivederti.
- Prego, non c’è di che. - commenta lo Stormtrooper che si rivela essere Greg.
Sorridi riconoscente, mentre si mobilita per liberarti da quella gabbia di metallo.
Quando hai le mani e i piedi liberi di muoversi, abbracci di slancio Greg, che quasi perde l'equilibrio tanta la foga con cui gli salti addosso.
- Grazie.
Si schiarisce la voce e ti scansa gentilmente.
- Adesso dobbiamo fare in fretta.
Annuisci.
- Qual è il piano?
- Abbiamo poco tempo prima che il generale riprenda i sensi, dobbiamo rubare uno shuttle.
Lanci un’occhiata a Hux svenuto sul pavimento.
- Ricordami di non provocare mai BB-9.-, commenti.
- Fingerò di portarti negli alloggi di Kylo, ma andremo nell’hangar.
Non ti sembra un granché come piano, ma non importa: ciò che conta è che Greg sia venuto a salvarti e speri che quel piano di fuga funzioni.

Vi incamminate fuori dalla stanza, Brontolo si assicura di chiudere per bene le porte scorrevoli, affinché Hux rimanga bloccato lì dentro il tempo necessario per permettervi di fuggire.
Greg ti punta contro la pistola laser, facendo un cenno col capo ad ogni Stormtrooper che passa.

Quando giungete nell'hangar, Brontolo rotola a qualche metro di distanza, cercando uno shuttle che non sia legato alla Base, ma non vi sono navicelle disponibili.
- E adesso? - domandi sottovoce.
- Ci toccherà improvvisare. -, annuncia Greg.
Così correte verso lo shuttle più vicino, richiamando l’attenzione di un paio di Assaltatori.
- G-2123 dove stai andando con la prigioniera?-, domanda uno di loro.
Non ricevendo risposta, lui e i compagni aprono il fuoco.

Cerchi di ripararti, mentre salite sullo shuttle.
Greg accende i motori e Brontolo infila il suo braccino di metallo in una presa.
- BB-9 non funzionerà. -, gli dice il ragazzo, mentre prendi posto accanto a lui.
Gli spari colpiscono la nave.
- Che sta cercando di fare?
- Sta provando a bypassare il sistema, per staccare lo shuttle.
Altri Stormtrooper giungono nell’hangar.
- Accidenti! -, impreca Greg, facendo sollevare la navicella, ancorata alla Base.
Scorgi gli Assaltatori puntare l’astronave con armi da fuoco molto più grosse delle semplici pistole laser, frattanto l’ingresso dell’hangar inizia a chiudersi.

- Brontolo! - esclami - qualsiasi cosa tu stia provando a fare, fallo più in fretta!
Dal robot provengono suoni confusi, quasi seccati.
- Non è il momento di lamentarti!
La navicella trema sotto i colpi degli Assaltatori, mentre Greg tenta di staccare la navicella dalla Base.
Il droide emette un verso esasperato e lo shuttle finalmente si stacca.
Esulti in direzione di BB-9, mentre con una velocità inaudita, e una manovra azzardata attraverso le porte metalliche pronte a chiudersi, riuscite a scappare.
Ma delle navicelle vi stanno addosso.

- Greg! -  gridi, indicando le astronavi.
- Li vedo, li vedo! -, rimbecca lui.
- Devo assicurarmi che non verremo tracciati, una volta fatto il salto nell’iperspazio.
Lo fissi allibita, incapace di seguire il discorso.
Vedendo la confusione sul tuo volto, Greg scuote il capo.
- Non importa, cerca di sparare ai TIE dietro di noi.
Sei ancor più incredula.
- Ma non ho la più pallida idea di come fare!
- Ho bisogno di guadagnare tempo. -, annuncia Greg, tentando di schivare i colpi delle astronavi dietro di voi. - fatti aiutare da BB-9.

Il robot rotola a qualche metro di distanza, mostrandoti una postazione dove poter sparare.
Ti siedi e prendi i comandi, incerta sul da farsi.
BB-9 indica alcuni pulsanti e borbotta suoni che ancora non riesci a interpretare.
- Fermo, fermo, con calma!
Il robot sembra scuotere il capo, rassegnato.
- Ehi è la mia prima volta! -, replichi piccata.
Un colpo fa vibrare lo shuttle.
- (T/n) potresti sparare? -, ti urla Greg.
- Ci sto provando!

Cerchi di puntare all’astronave più vicina, quella sulla destra, il colpo esplode fuori dal cannone e va nella direzione opposta.
Brontolo si muove freneticamente, indicando i comandi.
- D’accordo, adesso ho capito.
Spari nuovamente e stavolta colpisci il caccia alla vostra destra.
Brontolo esulta e tu con lui.
Ma un colpo richiama la tua attenzione.
- Pensa a sparare! -, ti rimprovera Greg.
- E tu muoviti con quel salto nell’ipercoso -, controbatti, muovendo i piccoli cannoni laser e puntando alla seconda astronave nemica.
Inizi a sparare, fallendo nel centrare il bersaglio.
Lanci un’occhiata fugace a BB-9.
- Non dire niente.
Il droide pare fischiettare.
Provi ancora un paio di volte, quando finalmente riesci a colpire un’ala del caccia, che va a schiantarsi contro un altro caccia.

- Due in uno! -
Ti vanti col droide.
Ma quando torni a guardare fuori, il sangue ti si gela nelle vene: una dozzina di TIE è dietro di voi, e si avvicina rapidamente.
- Greg! -, esclami con tono preoccupato.
- Ci siamo. Preparati.
Non hai idea di cosa sia un salto nell’iperspazio, così tieni le mani ben salde sui comandi e il corpo ben adagiato sul sedile.
I caccia son sempre più vicini e, nonostante tu stia sparando senza sosta, ne abbatti solo un paio.
- Salto in tre... -, annuncia Greg - due...

"(t/n)."
Sgrani gli occhi, riconoscendo la voce di Kylo nella tua testa.
Scorgi un’astronave spiccare tra le altre, si muove ad una rapidità maggiore, così vicina che riesci a vedere il pilota al suo interno.
-Kylo ... - sussurri e contemporaneamente Greg grida "uno!"
Ti senti strattonare fuori dallo shuttle, il tuo corpo affonda nel sedile e chiudi gli occhi.

***

- Tracciate quello shuttle. -, ordina Kylo all’interno del suo TIE.
Ma non riceve alcuna risposta dai suoi sottoposti.
Ed intuisce che quello Stormtrooper con cui sei fuggita ha disabilitato il localizzatore.
Serra la mascella e inverte la rotta, la collera percorre ogni centimetro del suo corpo, mentre si chiede come sia possibile che tu e un giovane Assaltatore siate riusciti ad eludere intere squadriglie di Stormtrooper.
Avendo lasciato il generale Hux al comando, la cosa non dovrebbe sorprenderlo più di tanto.
Ciò che veramente lo stupisce, è perché tu abbia deciso di fuggire.

Dopo quello che è successo.
Quello che c’è stato tra di voi continua a tormentarlo e nasconderlo al Leader Supremo gli è quasi impossibile.
Tuttavia, impiega tutto se stesso per farlo, se Snoke dovesse scoprire quello che è accaduto, non solamente la sua vita, ma soprattutto la tua, sarebbero a rischio.

Giunge alla Base in men che non si dica, un gruppo di Stormtrooper rimane a capo chino in un angolo, Kylo non ha bisogno della Forza per intuire che loro erano presenti, mentre tu e il giovane Assaltatore rubavate uno shuttle sotto il loro naso.
Si occuperà di loro in seguito, ora gli preme trovare quell’incapace, nominato generale per qualche motivo a lui sconosciuto.
Prosegue lungo i corridoi ed avverte la presenza di Hux dietro una cella.
La porta è stata danneggiata e una coppia di Assaltatori si sta prodigando per aprirla.
Solleva la mano e con un gesto fa scorrere le ante di metallo.

- Oh sei qui! -, esordisce il generale, rosso di rabbia – la prigioniera è fuggita! Lo dicevo che avremmo dovuto prendere ciò che ci serviva e liberarcene il prima possibile!
Kylo Ren resta in silenzio, ignorando per un momento il blaterare di Hux e osservando il lettino su cui devono averti torturata.
Può ancora percepire la tua agonia.

- Ma è stata aiutata, dal tuo robot! -, continua il generale, tentando di richiamare l’attenzione dell’altro.
- E da un tuo sottoposto. -, gli fa notare Kylo, prendendo nota che BB-9 è divenuto tuo complice.
In un altro contesto, la vicenda lo avrebbe divertito, avendo egli stesso programmato BB-9, e nonostante questo tu sei riuscita a corrompere perfino un droide.
Ma questo lo aiuterà a ritrovarti.


- La prigioniera deve averlo costretto. Chissà di quali altri poteri è dotata!
Finalmente il generale ha l’attenzione di Kylo, che sembra ben poco entusiasta della notizia.
- Poteri?
Hux cerca di mostrarsi sicuro di sé.
- Di quali poteri stai parlando?
- Il Leader Supremo ha affidato a me questo compito, non ti riguarda.
Un piccolo movimento delle dita e il generale avverte il petto bruciare, come se i suoi organi stiano prendendo fuoco.
- Di quali poteri parli? – proferisce Kylo. Hux si contorce dal dolore.

- Basta così, Kylo Ren.
Il ragazzo esita un istante, prima di mollare la presa, lasciando Hux stramazzare al suolo, dolorante.
Ruota il busto ed osserva la proiezione del volto di Snoke.
- Leader Supremo.
- Ho dato io l’ordine al generale di mettere alla prova la terrestre.
Per qualche motivo quel mettere alla prova infastidisce Kylo, che fa del suo meglio per non darlo a vedere.
- Raggiungimi, abbiamo di che discutere.
- Come desidera Maestro.
Snoke svanisce nel nulla, mentre il generale Hux si rimette in piedi.
Kylo valuta l’idea di rivelare che ha impiantato un localizzatore in BB-9, ma ha intenzione di occuparsi personalmente della vicenda, non permetterà che sia dato ad Hux l’ordine di trovarti.
Esce dalla stanza senza aggiungere altro, ignorando l’aurea negativa che emana il generale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti! Spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo un po’ più lungo!
Inizio ringraziando calorosamente coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e tutti coloro che seguono la mia storia.
Spero che questo doppio punto di vista non vi dispiaccia, ma ritengo che adesso sia indispensabile sapere cosa accade sia a Kylo che alla protagonista.
D’altronde i due sono momentaneamente separati e tutti aspettavamo il momento del confronto tra Kylo e il caro Hux.
So che avreste voluto vedere violenza e sangue, ma chissà, in futuro … ;)
Fatemi sapere che ne pensate e cosa vi aspettate, a presto,
Nephy-

 

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Capitolo 18
*** Capitolo XVII ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XVII

 

 

 

 

- (t/n).
Quando apri gli occhi, la prima cosa che vedi è il viso di Greg, che non indossa più la maschera.
Realizzi di avere le mani ancora salde intorno ai comandi e ti decidi a lasciarli andare.

- Dove siamo? -, domandi, lievemente confusa.
Quella serie di eventi ti ha destabilizzata e hai bisogno di qualche secondo per fare mente locale e ricordare ciò che è accaduto.
- Siamo diretti su Thandra*. È il primo pianeta pacifico che ho localizzato nelle vicinanze, dopo aver fatto il salto nell’iperspazio.-, ti spiega Greg.
Cerchi di assimilare le informazioni.
Un rumore di sottofondo richiama la tua attenzione.
- Brontolo! -, esclami gioiosa, assicurandoti che il droide stia bene e non abbia riportato graffi.
- Sta bene. -, ti rassicura l’Assaltatore.
Ti metti in piedi e controlli la cabina principale: - Se tu sei qui, chi guida?
- Tranquilla, ho inserito il pilota automatico.
Pian piano metabolizzi ciò che è successo: Hux ti ha torturata, le tue mani hanno preso fuoco, Greg e Brontolo ti hanno salvata.
Kylo ha tentato di raggiungervi, ma sembra non ci sia riuscito.

Probabilmente il suo era un tentativo di riportarti alla Base, ma se sapesse cosa ti hanno fatto, forse ci penserebbe due volte prima di riconsegnarti al Primo Ordine.

O forse no, forse non si farebbe scrupoli a portarti indietro e a lasciarti torturare ancora.
Scuoti il capo, non vuoi pensarci, dedichi la tua attenzione al ragazzo che ti ha salvato.
- Hai tolto la maschera.
Greg abbozza un sorriso: - Non mi serve più ora.
Così inizia a sfilare la tuta davanti ai tuoi occhi, il che ti lascia di stucco, ma fortunatamente sotto indossa un paio di pantaloni e una t-shirt, entrambi neri.
- E neanche questi. -, afferma, lanciando i pezzi della sua tuta da Stormtrooper in un angolo.

Ti sorride e tu ricambi, capisci che aveva bisogno di farlo.
- Molto meglio. -, commenti.
Lui si passa una mano fra i capelli arruffati, un po’ impacciato.
- Cosa vuol dire fare un salto nell'iperspazio?
Greg ti fa cenno di seguirlo al posto di comando e lo fai.
Vi accomodate sui sedili, poi lui ti indica un pulsante.
- Quello serve per spingere lo shuttle oltre la velocità luce. -, spiega, - questo vuol dire che riusciamo ad entrare in un’altra dimensione e a raggiungere punti piuttosto distanti nella galassia nel giro di qualche istante.
L’informazione ti lascia sbigottita.
- Adesso capisco perché mi sento sbalzare fuori dal mio corpo.
Greg sorride.
- Devi solo farci l’abitudine.
Annuisci, mentre BB-9 alle vostre spalle inizia a emettere dei suoni.
- Si lo so, siamo quasi arrivati.

Osservi l’esterno e, nel mezzo del nulla, inizia a delinearsi un pianeta prettamente rosa.
- Perché siamo venuti qui e non sulla Terra? -, domandi.
Ti aspettavi ti avrebbe portato lì.
Greg riprende il comando dello shuttle, il suo sguardo sembra rattristarsi.
- Ci sono distanze che il salto nell’iperspazio non può raggiungere, eravamo troppo lontani dalla Terra -, risponde e senti che il suo tono di voce è diverso - faremo rifornimento su questo pianeta, è più sicuro, poi ti riporterò sulla Terra.
Annuisci, prima di capire che lui non ha intenzione di restare.
- E dopo avermi riportata sulla Terra dove andrai?
- Immagino sul mio pianeta natio.
La cosa ti rammarica, sei genuinamente affezionata al ragazzo. - Perché non rimani sulla Terra? Sai, è un bel pianeta.
Greg si sforza di sorridere: - Non è il mio posto quello, è il tuo.
Vorresti dirgli che oramai può scegliere da sé il posto dove stare, ma non vuoi costringerlo a prendere decisioni contro la sua volontà.
- Capisco. -, dichiari, mentre raggiungete Thandra.

 

***

 

La stanza rossa sembra diversa, Kylo ha sempre trovato affascinante quel colore, ora, tuttavia, gli è quasi insopportabile.
- Sembri… assente -, Snoke richiama l’attenzione del ragazzo, che fa del suo meglio per non lasciar trapelare i suoi sentimenti.
- Attendo solo suoi ordini, Leader Supremo. -, annuncia Kylo, tenendo il capo chino.
- Vuoi saperne di più sulle capacità della ragazza.
Kylo non ha saputo tenere questo pensiero per sé, ma meglio che Snoke veda questo e non altro.
Il Sith abbandona il suo trono e si avvicina al suo allievo.
- Come ben sai, ho avvertito qualcosa in quella terrestre. E, considerati i tuoi fallimenti nel frugare nella sua mente, ho chiesto al generale Hux di metterla alla prova.
Snoke è ormai a qualche metro di distanza, tiene le mani incrociate dietro la schiena, e Kylo può percepire il disappunto del suo Maestro, per esser dovuto ricorrere ad Hux per scoprire di più su di te.
- Effettivamente torturarla si è rivelata una saggia decisione: il corpo della ragazza ha reagito, ha sprigionato un’energia sconosciuta, ma molto simile a quella Forza.
Kylo solleva lo sguardo, visibilmente sorpreso.
- Quindi la ragazza potrebbe essere un… Jedi?
Snoke scuote il capo, perplesso.
- Ne’ il Lato Oscuro, ne’ il Lato Chiaro della Forza operano in lei. Eppure riesco ad avvertirla. E credo che il suo potere sia più grande di ciò che sospettiamo. -, conclude Snoke, tornando a sedere sul suo trono.
- Dobbiamo riportarla qui. Immagino che potrebbe rivelarsi utile al Primo Ordine, se comprendiamo come sfruttarla.
Kylo può solo annuire, accettando l’incarico di Snoke.
Si domanda come mai perfino il Leader Supremo non riesca a comprenderti.
- Suppongo voglia essere tu stesso a trovare la terrestre, avendo una sorta di legame con lei.
- Come desidera, Maestro. -, risponde il ragazzo, sapendo di non poter manifestare quanto voglia ottenere quel compito.

Dopo un cenno col capo di Snoke, Kylo si congeda e si avvia fuori dalla stanza, ma la voce del Leader Supremo risuona nella sua testa.
- Non deludermi nuovamente, Kylo Ren.

***

Thandra è molto diversa da quel che ti aspettavi, ma d’altronde l’unico pianeta a te familiare è la Terra, per cui qualsiasi altro satellite o corpo celeste nella galassia ti appaiono bizzarri.
Il suolo sotto i vostri piedi è di un tenue rosa, ti sembra di camminare su strati di neve, tuttavia non restano impronte sul terreno. Alberi alti come grattacieli, anch’essi dalle folte chiome rosate, circondano l’ambiente.

Appena scesa dall’astronave, hai avuto la sensazione di calpestare zucchero filato solido, e dirlo ad alta voce lo ha reso ancor meno sensato, Greg non ha la più pallida idea di cosa sia lo zucchero filato e tanto meno BB-9.

- Dobbiamo raggiungere il villaggio più vicino. -, comunica l’ex Assaltatore. – Ci forniranno del carburante e delle provviste per il viaggio, impiegheremo qualche giorno per giungere sulla Terra.
Segui Greg in silenzio, con Brontolo che rotola al tuo fianco, e ti chiedi cosa diranno i tuoi zii quando ti rivedranno.
Non vedi l’ora di poter riabbracciare loro e la tua migliore amica (n/a).

- Hai detto che gli abitanti di Thandra sono pacifici, giusto? -, domandi all’improvviso, sinceramente curiosa di scoprire nuove etnie.
- Spero di sì
Per qualche motivo quella risposta non ti rassicura, tuttavia proseguite lungo il percorso.

- Sei sicura di voler tornare sulla Terra?
La domanda di Greg ti spiazza.
- Certo.
Credevi fosse ovvio.
- Voglio dire, ormai il Primo Ordine ha conquistato il vostro pianeta. -, continua a dire il giovane ragazzo, lanciandoti un’occhiata furtiva – sei scappata dalla tua prigionia, per poi tornare su un pianeta dove sarai una schiava?
- Non sarò una vera schiava -, rimbecchi – dovrò sottostare alle regole del Primo Ordine, è vero, ma potrò riabbracciare i miei cari!
Ti penti immediatamente di averlo detto, sai che Greg non ha più nessun familiare ad aspettarlo.
- E cosa farai quando prenderanno con la forza tuo figlio e lo costringeranno a diventare un Assaltatore?

Tu e Greg smettete di camminare, vi guardate dritto negli occhi e puoi scorgere rabbia, nei suoi.
BB-9 vi osserva, probabilmente incuriosito.
Sai che quell’argomento tocca particolarmente Greg, l’ha vissuto in prima persona, e comprendi perché sia così furioso, ma non hai intenzione di abbandonare i tuoi zii.
- Io…

Un fruscio alle vostre spalle vi costringe a interrompere la conversazione, Greg ti fa cenno di non muoverti e tu obbedisci.
Qualcosa fa capolino dietro un tronco, poi si nasconde nuovamente.

Il droide si agita alle tue spalle e provi a tranquillizzarlo.
- Va tutto bene, sta’ calmo Brontolo.
- Non vogliamo farti del male. -, dice Greg, sollevando le mani.
Restate fermi e in silenzio, finché la creatura sbuca dietro il tronco e si muove, incerta, verso di voi.
Resti di stucco mentre la osservi: sembrerebbe il corpo di un bruco, ma dotato di gambe e braccia, la sua pelle sembra essere morbida come il suolo sotto i vostri piedi, tuttavia è color lilla.
Quando vi raggiunge, comprendi che vi supera di parecchi centimetri, i suoi occhi sono grandi, ma vi è qualcosa di dolce in essi.
- Uomini in bianco? -, domanda con una voce appena udibile.
Ne’ tu, ne’ Greg capite cosa intenda dire.
- Veniamo in pace. -, ribadisce il ragazzo, ma non appena apre bocca, la creatura indietreggia velocemente.
Decidi di intervenire.
- Mi chiamo (t/n), e lui è Greg. Qual è il tuo nome?
Non sei certa che possa capirti, ma si avvicina nuovamente a voi.
Indica il ragazzo al tuo fianco: - Greg e -, punta il dito contro di te – (t/n).
Gli sorridi.
- Si è il nostro nome.
- Io Miso. Voi no uomini in bianco?
Finalmente intuisci cosa intenda dire.
- No, non siamo uomini in bianco.
Greg ti guarda interrogativo.
- Crede siamo Stormtroopen -, annunci a bassa voce.

Miso indica BB-9: - Uomini in bianco con sfere.
Scuoti il capo e indichi il droide.
- Lui è Brontolo. Siamo amici.
Miso pare sorridere: - Sfera amica di Greg e (t/n), sfera amica di Miso.
Brontolo emette un verso stizzito e perfino tu, che non conosci la lingua dei droidi, capisci che non gli è piaciuto essere appellato “sfera”.

- Abbiamo bisogno di carburante. – esclama Greg, indicando lo shuttle a qualche metro di distanza.
- Miso non ha uccelli di metallo.
- No, non mi serve un’altra astronave, mi serve del carburante! Carburante per uccello di metallo.
Greg sembra esasperato, mentre prova a comunicare.
- Oh! – esclama l’altro – Greg segue Miso. Miso dona carburante.
Tu e il ragazzo vi scambiate un’occhiata, valutando se sia una buona idea, e soprattutto se quell’abitante di Thandra abbia capito di cosa avete bisogno.
Ma d’altronde non avete molta scelta.
Così decidete di seguire Miso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

THANDRA: Questo pianeta non esiste nell’universo di Star Wars ma è una mia invenzione, così come i suoi abitanti.

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera gente! Ebbene, eccoci tornati alla nostra storiella, sarò molto breve, lascio a voi ogni commento e ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e seguono questa fan fiction. Siete sempre più numerosi e ne sono davvero lieta.
Quando l’ho iniziata non avevo idea di cosa sarebbe successo esattamente, mi sono lasciata guidare dalle mie sensazioni, capitolo dopo capitolo, e sapere, dalle vostre recensioni, di non avervi deluso è una grande soddisfazione, e mi auguro che continuerà ad essere così.

Come ho già detto, Thandra è un pianeta fittizio, sfornato dalla mia immaginazione e spero riuscirò a farvelo conoscere meglio prossimamente! Per ora ne avete avuto un assaggio! (che ne pensate di Miso??)
Dunque, spero di ricevere presto vostri commenti, un abbraccio,
Nephy-

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Capitolo 19
*** Capitolo XVIII ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XVIII

 

 

- Quindi il Leader Supremo ha affidato a te il compito di ritrovare la prigioniera?
C’è dell’astio nel tono del generale Hux, Kylo può percepirlo, ma non ha intenzione di perdere un minuto di più con lui, si limita a fare un cenno col viso e continua per la sua strada, diretto all’hangar.

- E come pensi di ritrovarla? L’Assaltatore ribelle ha disattivato il localizzatore.
Hux è scettico, non confida troppo nell’altro, in più, lo irrita il fatto che l’incarico non sia stato affidato a lui.
- Ho i miei metodi.

Kylo Ren è all’orlo della pazienza, una parola di più da parte del generale e non si farà scrupoli a strangolarlo a mani nude, senza neppure l’uso della Forza.
L’idea che Hux ti abbia torturato non gli da’ pace, per qualche motivo, il fatto di non trovarsi lì, mentre eri sottoposta a tanto dolore fisico, lo infastidisce, e teme dipenda dal bacio che vi siete scambiati.
Ricorda a sé stesso i suoi doveri.

Monta sul suo TIE, ignorando il blaterare di Hux sul tenerlo aggiornato, non appena ti avrà rintracciato.
Sul display dell’astronave digita un codice, il codice di BB-9, per definire la sua posizione nella galassia, immagina che non siate andati troppo lontano, lo shuttle che avete rubato aveva bisogno di rifornimento, dopo il salto nell’iperspazio il carburante dev’essere finito.
Il localizzatore è ancora funzionante.
- Thandra. - Kylo indossa la sua maschera e accende i motori, le parole di Snoke risuonano nella sua testa.

Non deludermi ancora.

 

***

 

Sono circa dieci minuti che camminate: Greg ti precede, non avete più aperto il discorso “tornare o no sulla Terra”, ma siete entrambi troppo concentrati a seguire Miso, ancora incerti se abbia capito cosa vi serve o meno.

Sul pianeta non fanno che susseguirsi alberi dalle fronde colme di foglie rosa e cespugli del medesimo colore. Il suolo, morbido sotto ai tuoi piedi, non sembra risentire del vostro peso e rimane intatto, nonostante abbia la consistenza di un soffice materasso.

BB-9 continua a borbottare suoni e Greg, di tanto in tanto, gli risponde che potete fidarvi dell’abitante di Thandra, che è pressoché innocuo.
Infine, giungete in un ampio appezzamento di terra, sgombro degli alti alberi, ma con quelle che presumi essere capanne, composte probabilmente dalle foglie rosa che perdono gli alberi.

- Questo nostra casa. -, esclama Miso, indicando una capanna a qualche metro di distanza.
- Dove sono tutti? -, ti viene spontaneo chiedere.
Non hai incontrato nessun’altro lungo tutto il tragitto, neppure adesso, che sembra siate giunti al loro villaggio.
Gli occhi del bruco sembrano adombrarsi.

- Uomini in bianco catturato molti Thandrani.
Intuisci che il Primo Ordine è passato da questo pianeta, rapendo i suoi abitanti per chissà quale motivo.
- Miso uno dei pochi rimasti.
Resta in silenzio, senza aggiungere altro, forse non se la sente di raccontare cosa è accaduto e ti dispiace averlo turbato, così scegli di cambiare discorso.

- La tua casa sembra molto bella.
Miso torna a sorridere, se così si può dire, e raggiungete la sua dimora.
All’interno vi è un semplice cumolo di foglie rosate, probabilmente funge da letto, e qualche ciotola composta da fili d’erba intrecciati, del medesimo colore.

- Greg e (t/n), mette comodi. -, Miso indica il giaciglio di foglie.
Il ragazzo sembra un po’ restio, così sei la prima a sedere, mentre Brontolo ti si avvicina.
Greg si decide a prendere posto al tuo fianco.

Miso afferra una ciotola e ve la porge, all’interno vi sono numerose palline sferiche, di colore viola, simili a bacche.
- Greg e (t/n) mangia.
Tu e il ragazzo vi scambiate un’occhiata, incerti sul da farsi.
Non vorresti offendere Miso, ma non sei certa che quella sorta di bacche siano commestibili, almeno per te.
Brontolo emette dei suoni.
- Dice che possiamo mangiarle.
Lanci un’occhiata titubante verso la ciotola.
- Se dovessi morire, tornerò dall’aldilà per tormentarti -, dici a Brontolo, mentre prendi una bacca fra le mani e l’annusi.
Sembra inodore, Miso ti fissa entusiasta, felice che tu abbia accettato di assaggiare, e non puoi fare altro che mandare giù quella bacca.
Non riesci a percepire subito il sapore, dopo averlo masticato per un po’, però, inizi ad avvertire un gusto amarognolo, che non è completamente spiacevole, ma simile a un qualche tipo di verdura amara.

Dall’espressione schifata di Greg, intuisci che anche lui non ha un debole per quelle bacche, ma ti sforzi di sorridere in direzione di Miso e lo ringrazi.

- Abbiamo bisogno di carburante. -, esclama Greg – ricordi?
Miso annuisce.
- Greg e (t/n) aspetta qui. Miso porta carburante.
Senza attendere una risposta, il Thandrano esce dalla stanza.

- Credi abbia capito?
Scuoti il capo, per nulla convinta.
- Quelle… cose erano disgustose. -, commenta il ragazzo, indicando la ciotola con le bacche.
Sorridi: - Decisamente, ma è tutto ciò che ha e ce l’ha offerto.
Brontolo rotola intorno alla stanza, come se voglia ispezionarla.
- Sai cos’è successo agli abitanti di Thandra? -, domandi.
Greg scrolla le spalle.
- Non ne ho idea, non ho preso parte a nessuna missione su Thandra.
Annuisci e ripensi al modo in cui il volto di Miso si è rabbuiato.
Ti domandi se non sia l’unico abitante su quel pianeta, e come trascorra le sue giornate solitarie.
Ti dispiace per lui, la solitudine è la peggiore sensazione che si possa provare, sentirsi abbandonati da tutti, senza nessuno con cui poter condividere gioia o tristezza.

- Non credi che dovremmo chiedere a Miso di venire con noi?
Greg ti lancia un’occhiata sorpresa.
- E dove vorresti portarlo? Sulla Terra?
- Se io posso sopravvivere sul suo pianeta, lui può sopravvivere sul mio.
- Ma questa è la sua casa, non riuscirebbe ad adattarsi. E se gli Stormtrooper dovessero trovarlo? Che gli accadrebbe?

Effettivamente, non puoi tenere un bruco alto due metri come animaletto di compagnia.
Probabilmente l’unico cibo di cui può nutrirsi sono quelle bacche e non sei certa che potresti sostituirle con della verdura amarognola.
In più, non potresti costringerlo a restare chiuso in casa, ha sempre vissuto in mezzo ai boschi, e potresti metterlo in pericolo, se il Primo Ordine venisse a sapere di lui.
Con amarezza, ricordi a te stessa che il Primo Ordine ha conquistato la Terra.

- So che ti dispiace per lui – annuncia Greg, - e dispiace anche a me, perché è costretto a vivere qui tutto solo, per colpa di un Impero che ho servito per diciassette anni.
Dunque il ragazzo ha diciassette anni.
- Ma questo è il suo posto.
Non puoi fare altro che annuire.

- Greg, riguardo a prima… -, inizi a dire.
Ma il ragazzo stramazza al suolo, privo di sensi.
Ti inginocchi al suo fianco, terrorizzata, e inizi a scuoterlo per le spalle.
- Greg!
Lui non sembra dare segni di vita, così poggi indice e medio sul suo polso: tiri un sospiro di sollievo, ma è solo svenuto.
Ma perché mai è svenuto?
La risposta giunge alle tue spalle, quando avverti una presenza dietro di te.

- Kylo.
- (T/n).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salve gente! Inizio subito a ringraziare coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e tutti coloro che seguono la storiella.
Come vedete, Kylo e la nostra fanciulla sono stati lontano poco tempo!
Mi scuso se nel capitolo non succede nulla di significativo, ma posso spoilerarvi che dal prossimo ne vedrete delle belle!
Cercherò di aggiornare il prima possibile, un bacio, Nephy-

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Capitolo 20
*** Capitolo XIX ***


ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XIX

 

 

 

 

 

Senza pensarci due volte, ti avventi su Kylo, provando a colpirlo, ma lui ti immobilizza con la Forza.
- Che gli hai fatto? – ruggisci.

Kylo Ren porta la sua maschera e tiene la mano sospesa a mezz’aria, non ti risponde, ma lancia un’occhiata a BB-9 alle tue spalle.
- Brontolo scappa! -, gli dici, ma il droide rimane in un angolo, col capo chino.
- BB-9 esegue solo i miei comandi. Mi ha condotto lui da voi.
Hai uno sguardo incredulo dipinto in volto, non puoi credere sia vero.
Guardi il robot e lui emette dei suoni, ma non puoi capirlo.
- Il suo compito è sorvegliarti, è quello che ha fatto sin dal primo giorno, e il localizzatore al suo interno mi ha portato fino a qui.

Ti senti tradita: credevi che Brontolo fosse veramente legato a te.
Guardi con malinconia il braccialetto che hai al polso, quello che ti ha regalato.
Ma d’altronde è un droide, avresti dovuto capire che non può provare sentimenti umani.

- Andiamo adesso. -, Kylo ti costringe con la Forza a seguirlo, i tuoi piedi non toccano terra, mentre ti trascina come fossi un peso morto.
Brontolo vi segue, sempre col capo chino.
Guardi Greg rimpicciolire alle tue spalle, ancora svenuto sul pavimento, poi ti rivolgi a Kylo, furiosa.
- Vuoi riportarmi indietro? Mi hanno torturata!
Il moro si ferma per un breve secondo, poi riprende a camminare.
- Ma certo, a te non importa. – commenti irata, ma la rabbia serve a tenere a bada le lacrime, – tu devi solo eseguire gli ordini.
L’idea che quel bacio, tra voi due, non conti nulla, ti spezza il cuore.

- Non ti importa se mi faranno del male… -, mormori, mentre proseguite nel bosco silenzioso.
La rabbia ha ormai ceduto il posto alla tristezza, non vuoi credere che lui sia completamente indifferente.
Scorgi Kylo serrare le mani in un pugno: smette di camminare e si volta a guardarti.

- Non ero al corrente dei piani di Snoke. Non sapevo volesse torturarti. Non sapevo delle tue capacità.
- Cosa… sono, io?
Hai bisogno di sapere.
Trascorre qualche istante, vi inoltrate nel bosco.
- Non lo so -, confessa Kylo – non sei come noi.
Intuisci si riferisca ai Jedi e ai Sith.
- Ma qualcosa ci accumuna.
Guardi per un istante le tue mani, ricordi come abbiano preso a brillare innaturalmente.
- E l’unico modo per saperne di più, è quello di portarti al limite del dolore.
- Ci dev’essere un altro modo.
Non vuoi essere nuovamente torturata, il solo pensiero ti fa tremare.
Kylo riprende a camminare, senza risponderti, e cerchi di trattenere le lacrime, mentre in lontananza scorgi un TIE familiare.

- Cos’hai fatto a Greg?
- Se parli di GG-2123, è solo svenuto.
Quella frasi ti tranquillizza, almeno non l’ha ucciso.
Brontolo ti si avvicina, i suoni che emette sono lievi e appena udibili.
- Non può capirti. – gli dice Kylo.
Il droide torna in silenzio.
Ma sospetti si sia scusato con te.
- Non fa nulla, Brontolo, non sono arrabbiata con te.

In quell’istante, Kylo si volta per l’ennesima volta, e ti fissa.
Un leggero venticello spettina i tuoi capelli (c/c), osservi l’altro con aria interrogativa, chiedendoti cosa gli passi per la testa, e vorresti il suo potere, per potergli leggere nel pensiero.

- (T/n). - sussurra, con la sua voce metallica, sei certa che voglia dirti qualcosa, ma un rumore vi distrae.
Un rumore di passi. E sembrano numerosi.

Dalla parte destra del bosco sbuca un gruppo di Stormtrooper, capeggiato da Hux.
- Cosa ci fai qui? -, domanda Kylo, piuttosto irritato.
Il generale avanza nella vostra direzione, con un mezzo sorrisetto stampato in faccia.
- Il Leader Supremo mi ha assegnato il compito di seguirti e accertarmi che avresti portato a termine la missione.

Kylo comprende che Snoke inizi a dubitare della sua lealtà, si sorprende: il suo Maestro ha considerato l’eventualità che lui non sarebbe tornato sulla Base Starkiller con la prigioniera.

In un angolo remoto della sua testa, una vocina gli fa presente che ha veramente valutato quell’opzione, ma al momento è troppo infastidito dalla presenza del generale per farci caso.
- Come vedi, ecco qui la terrestre.
Il generale Hux sembra deluso, probabilmente sperava che Kylo non portasse a termine il suo compito.
- E l’Assaltatore ribelle? Lo hai eliminato?
Puro panico si sprigiona sul tuo viso, non puoi permettere che facciano del male a Greg.
- L’ho fatto.
La risposta di Kylo ti spiazza: sta mentendo.

- Bene, allora sarà il caso che eliminiamo anche questo qui, la sua pelle è preziosa per le nostre tute.
Il gruppo di Stormtrooper si allarga, lasciando passare un Assaltatore che tiene sotto tiro…

- Miso! – urli.

Il Thandrano ha gli occhi sgranati, probabilmente per la paura.
Comprendi che fine abbiano fatto i suoi compagni, la loro pelle è utilizzata per le tute degli Stormtrooper*: reprimi un conato di vomito.

Ti ribelli, provi a muoverti, ma non puoi nulla contro il potere di Kylo, che ti costringe a restare immobile.
- Lasciatelo stare! -, gridi con tutto il fiato che hai in gola.
Il generale Hux ti lancia un’occhiata compiaciuta, mentre lo Stormtrooper costringe Miso a mettersi in ginocchio.
- Dritto in testa, non danneggiare il resto. – si raccomanda Hux -, ci vediamo sulla Base, Ren.
Così si avvia per la sua strada, scortato da una coppia di Assaltatori.

Tu continui a gridare, Kylo ti osserva in silenzio, ma non molla la presa.
Miso ti guarda negli occhi.
- (T/n) e Miso sono amici?
Senti gli occhi pizzicare.
- Certo che siamo amici io e te. -, rispondi.
- Miso felice.

Poi lo sparo.
Il sangue ti si gela nelle vene, rimani pietrificata, e non perché Kylo ti blocchi con la Forza, ma per lo shock del momento.

La rabbia arriva subito dopo, senti un’ira incontrollabile pervadere ogni centimetro del tuo corpo, un urlo frustrato ti sale in gola, ed è in quel momento che le tue mani si illuminano nuovamente, di un rosso acceso.

Inizi a camminare, nonostante Kylo tenga la mano ferma nella tua direzione e ti stia ordinando, mentalmente, di non muoverti.

Una coppia di Assaltatori prova a fermarti, il primo ti punta contro una pistola laser, ma con un solo gesto gli mozzi la mano, come se le tue dita siano coltelli roventi, il secondo decide di sparare, ma il laser rimane sospeso a mezz’aria, elabori in seguito che è stato Kylo a fermarlo, sei troppo concentrata sullo Stormtrooper che ha tolto la vita a Miso.

Lo raggiungi e lui indietreggia, prova a spararti, ma il tuo intero corpo si accende di un bagliore rossastro, il colpo rimbalza sul tuo petto.
Afferri l’Assaltatore per il collo, perforando la sua tuta e affondando le dita incandescenti, così lo ustioni fino a ucciderlo.

Ruoti il busto, Kylo è in piedi alle tue spalle, ha il viso nascosto dalla maschera, ma sei certa sia incredulo.
Muove dei passi verso di te.

- Non ti avvicinare. -, lo minacci, puntandogli contro un braccio. – Stai lontano.
Il ragazzo sfila l’elmetto, incontrare il suo volto ti fa vacillare, ma solo per un istante.

L’odio che provi ti offusca la mente.
- Va tutto bene (t/n).
Lo fissi diffidente, mentre si avvicina ancora di qualche metro.

- Non voglio farti del male.
- Vuoi riportarmi indietro! – gli urli contro – hai visto cosa fa il Primo Ordine? Causa solo morte e dolore!
Kylo lancia una rapida occhiata ai due Stormtrooper sopravvissuti, uno si stringe il polso mozzato, l’altro non può muoversi, Kylo sta usando la Forza per tenerlo fermo.
Osserva il tuo corpo incandescente, si domanda da cosa dipenda quel bagliore, sembra lo stesso che emana la sua spada laser, e non avere la più pallida idea di cosa stia succedendo, lo turba.
Come non ha potuto tutta quell’energia dentro di te?
Vederti uccidere quell’Assaltatore senza batter ciglio lo ha scosso nel profondo, tu che sei riuscita ad affezionarti persino ad un droide. Adesso sa che non può portarti da Snoke.
Il Leader Supremo vorrà di certo quel potere per sé, e farà di tutto per ottenerlo. Anche a costo di strappartelo via.
Ma Kylo non può permetterlo: non sa esattamente quando qualcosa dentro di sé si sia rotto, quando tutti i suoi ideali abbiano iniziato a vacillare.
Tuttavia, sente che tutto quello che è successo è profondamente sbagliato.

- Non voglio riportarti indietro. -, annuncia infine.
Stenti a credergli, sei ancora furiosa.
- Non mi fido!

Kylo è a pochi centimetri da te, a dividervi è il tuo braccio rovente, che usi come scudo.
- (T/n). Devi fidarti.
Il tuo sguardo finisce per qualche secondo sul cadavere di Miso ai tuoi piedi.
- Perché dovrei?
Kylo schiocca le dita e i due Stormtrooper finiscono sul pavimento, quasi certamente solo svenuti.
Estrae la spada laser e tu indietreggi, preparandoti a colpirlo, ma la getta sul pavimento.

Non parla, ma in quel silenzio e in quello sguardo impassibile, comprendi che è sincero.
I tuoi battiti cardiaci iniziano a rallentare e il bagliore, che sprigiona il tuo corpo, si fa sempre più lieve, fino a sparire del tutto.
E così, quando tutta quella rabbia che avevi in corpo svanisce, la prima cosa che ti viene da fare è abbracciare Kylo di slancio, per poi abbandonarti a un disperato pianto.
Lui rimane immobile, spiazzato dal gesto.
- Era innocente… -, mormori, riferendoti a Miso – non aveva fatto nulla di male. È stato gentile con noi…
Kylo ti ascolta in silenzio, non osa circondarti con le sue braccia, il solo pensiero gli crea una strana sensazione nel petto.

Qualcosa ti sfiora una gamba, Brontolo sta usando il suo braccino di metallo per accarezzarti.
Gli regali un mezzo sorriso, mentre calde lacrime ti scorrono sulle guance.
Sciogli l’abbraccio con Kylo, lievemente in imbarazzo.

- Dobbiamo andare. -, annuncia lui, - Hux si domanderà dove sono finiti i suoi Stormtrooper.
- Non senza Greg.
Kylo serra la mascella.
- L’Assaltatore ribelle?
Annuisci.
- Non c’è tempo, e tanto meno spazio sulla mia navicella, per GG-2123.
- Useremo il nostro shuttle.
- È a corto di carburante.

Ricordi quel piccolo dettaglio, osservando il corpo esanime di Miso.

Si sarebbe dovuto occupare lui del carburante, ma non hai idea di dove avrebbe potuto prenderlo.
- Miso diceva che ci avrebbe fornito lui del carburante.
Kylo sembra rifletterci per qualche istante: si guarda intorno e osserva il terreno sottostante.
Si piega e prende una manciata di terra, strofinando dei granelli rosa tra pollice e indice.
- So dove trovarlo: su questo pianeta ci sono dei ruscelli dove si accumula un materiale, che contiene dell’ammonio*, lo useremo come carburante.

Con un sorriso amaro, giungi alla conclusione che Miso aveva capito perfettamente cosa vi servisse. Trattieni a stenti le lacrime, che vorrebbero venir fuori nuovamente.

- Tu e BB-9 occupatevi di GG-2123, io mi occuperò del rifornimento.
Annuisci, finché il tuo sguardo finisce sullo Stormtrooper che hai ucciso.
Una sensazione sgradevole ti pervade, fissi le tue mani, terrorizzata.
- Non possiamo perdere tempo, (t/n).
Guardi Kylo, il suo sguardo sembra quasi apprensivo, e per il momento cerchi di focalizzarti sul tuo compito: recuperare Greg.
- Ritroviamoci qui.

Tu e Brontolo correte verso il villaggio, mentre Kylo si avvia nella direzione opposta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 *Non ho la minima idea di cosa siano fatte le tute degli Stormtrooper, ma in questo caso ho deciso che sono state utilizzate le pelli dei Thandrani, ecco spiegato come mai Miso era uno dei pochi rimasti sul pianeta.

*Ho letto che nel carburante delle astronavi si trova dell'ammonio, insieme ad altri componenti, se rintraccio il link lo inserirò qui (si perchè come una scema mi sono documentata ma ho perso il link del sito -.-)

ANGOLO AUTRICE

Dunque dunque dunque, ho deciso di pubblicare oggi, poiché domani dovrò fare un piccolo intervento e non so quando potrò aggiornare di nuovo, avendo interrotto la storia in un momento così importante, ho cercato di completare il capitolo il prima possibile, quindi eccoci qui!
Ora, so di essere una persona orribile, vi ho fatto affezionare al nostro brucone di due metri per poi farlo ammazzare. Sì, ci ho sofferto anche io, e se mi aspetterete nel prossimo capitolo con i forconi, pronte a infilzarmi… lo capisco XD
Ma era un passaggio necessario! Perché, sorpresona, la nostra protagonista fa invidia a Torcia Umana dei fantastici 4. Ovviamente c’è un motivo, lo scoprirete solo vivendo leggendo.
Quanto meno Kylo è dalla nostra parte adesso. O almeno così sembra.
Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie per seguire con tanto entusiasmo questa piccola fanfiction, mi scaldate il cuore.
A presto, Nephy-

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** AVVISO ***


Salve a tutti! Mi scuso per essere scomparsa così a lungo, volevo farvi sapere che sto molto meglio, un grazie a tutti coloro che si sono preoccupati per la mia salute!
So di non aggiornare da molto tempo e ne sono davvero dispiaciuta, sfortunatamente, nonostante riesca nuovamente a scrivere sul pc, ho il famoso “blocco dello scrittore”. Non dipende assolutamente da mancanza di idee, anzi ne ho fin troppe per la storia e so già come si svolgeranno gli eventi futuri, bene o male. Tuttavia non riesco a proseguire e preferisco non aggiornare se non sono del tutto sicura del capitolo, non mi piace continuare le storie tanto per, per cui mi scuso nuovamente e spero di poter riprendere al più presto!

Grazie a tutti coloro che mi hanno supportato e che hanno seguito la storia, in particolare a AuroraDea, Calliope82, Mary Aisha, SeiraBrizzi e greylican che hanno ritagliato del tempo per recensire i capitoli, grazie davvero!

Un saluto, Nephy.

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