Scorci di vite passate

di Mash
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Rendersi utili ***
Capitolo 3: *** Sogni d'infanzia ***
Capitolo 4: *** Il cuore rubato ***
Capitolo 5: *** Flebile fiducia ***
Capitolo 6: *** Libero da catene ***
Capitolo 7: *** Gli amanti ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


La storia partecipa al COWT10
M2 - Tarocchi
Prompt: Il Matto
Interpretazione: L'inizio di un nuovo cammino.


Aveva alla fine deciso di lasciare la dimora che l’aveva ospitata per gli anni d’infanzia e per tutta la sua giovinezza. Aveva radunato ben poco delle sue cose, uno zaino riempito con l’essenziale e tutti i rimpianti per non aver potuto raggiungere la persona che amava.

Quella stessa persona che avrebbe pensato che l’aveva lasciata perché non lo reputava abbastanza importante da mettere tutta la sua stessa esistenza in gioco.

Al solo pensiero il cuore sembrò scoppiarle.

Il Boggart la odiava adesso?

Lydia non poteva saperlo e probabilmente non l’avrebbe saputo per molto tempo ancora.

Guardò per l’ultima volta la sua dimora, prese le ultime cose e uscì, senza guardarsi più indietro. Chiuse gli occhi, prese un profondo respiro e fece il primo passo verso una nuova avventura.

Sapeva dove sarebbe andata e che avrebbe messo a frutto quello che aveva appreso nel suo addestramento.

Era una cacciatrice, avrebbe messo alla prova le sue abilità sulla scala, a fare cosa ancora non poteva saperlo.

Quella casa però aveva troppi ricordi dolorosi.

Ora che lui non c’era più e lei non aveva idea di dove fosse andato non poteva rimanere.

Doveva trovare un nuovo punto in cui cominciare una nuova vita.

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Capitolo 2
*** Rendersi utili ***


La storia partecipa al COWT10
M2 - Tarocchi
Prompt: Il Bagatto (Mago)
Interpretazione: ispirazione nel creare qualcosa, di solito per gli altri o migliorare una condizione precedente.

Doveva creare qualcosa di epico.

Aveva sventato un attentato che avrebbe potuto sfociare nel disastro, per la missione successiva anche lui avrebbe avuto degli aggeggi che avrebbero potuto aiutarlo nell’incapacità fisica e nel non saper effettivamente combattere con una vera e propria arma.

Una silfide sorseggiava un succo di frutta con aria annoiata, mentre sfogliava dei libri di cose che non le interessavano minimamente e con la coda dell’occhio osservava che nessuno disturbasse il suo amico all’opera.

Aidan stava armeggiando con elementi di cui lei ignorava persino il nome, ma finché era felice, per lei non sussistevano problemi.

Montò l’ultimo componente e poi si alzò in piedi quasi di scatto.

-Pronto!- esclamò, tutto fiero di quanto aveva creato.

Siobhan si avvicinò incuriosita.

-Cos’è?- chiese, osservando lo strano strumento.

-Beh! Spara un getto d’inchiostro sul nemico e lo acceca.- disse Aidan fiero del suo marchingegno: - Fico, no?- domandò retorico.

Forse la silfide non l’avrebbe definito proprio fico, ma non sembrava una cosa da buttare.

-Potrebbe tornare utile.- si limitò a dire, senza commentare il fatto che non fosse decisamente “fico”: -Interessante, non vedo l’ora di vederlo all’opera.- aggiunse, sapendo che il suo amico apprezzava sempre un riconoscimento da parte sua.

Il giovane soladino abbassò lo sguardo, imbarazzato e mugugnò qualcosa che la ragazza non comprese alla perfezione, tornando con un gran sorriso ad occuparsi delle ultime modifiche dello strano strumento.

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Capitolo 3
*** Sogni d'infanzia ***


La storia partecipa al COWT10
M2 - Tarocchi
Prompt: La Papessa
Interpretazione: Una conoscenza segreta, proibita. Dualismo.


Non avrebbe mai intrapreso la via delle armi e questo lo sapeva fin da giovane, ma non avrebbe mai immaginato che la fine della guerra gli permettesse di evitare di andare a combattere e coronare finalmente il suo sogno.

-Posso andare all’università, studiare, prendere una laurea ed evitare di dover impugnare un’arma e uccidere qualcuno.- sussurrò alla silfide accanto a lui, che ammirava l’acqua del fiume in cui lui muoveva i piedi.

Quelle chiacchierate con la sua amica forse sarebbero state le uniche cose che gli sarebbero mancate del suo separarsi dalla casa familiare, ma al momento l’idea che avrebbe finalmente potuto fare ciò che desiderava da anni era l’unica cosa a cui riusciva a pensare.

Siobhan sorrise dolcemente rivolta ad Aidan mentre gli ultimi raggi di luce la colpivano sul volto etereo e pallido.

-Sono contenta per te.- disse, realmente felice per l’amico.

Dopo qualche minuto di silenzio, in cui si sentiva solo il rumore dell’acqua e della natura circostante, il soladino parlò di nuovo.

-Quello che sognavamo da bambini sta diventando realtà…- Aidan ridacchiò, nervoso e desideroso di riempire quel silenzio.

Siobhan annuì, non del tutto convinta, era preoccupata per quel cambiamento, Aidan aveva sempre contato sul suo aiuto e lei, anche se non l’avrebbe mai volentieri ammesso, su quello dell’altro. Se la sarebbero davvero cavata bene da separati? Lontani per così tanto tempo l’uno dall’altra? Aidan continuava a parlare, al contrario di lei che preferiva i silenzi, lui voleva riempirli a tutti i costi.

-Poi, una volta presa una o due lauree e tu sarai diventata una grande duellante, ci rincontreremo e allora diventerai la mia guardia del corpo e mi accompagnerai in tutte le mie missioni per conto delle Terre dei Liberi Domini.- Aidan sembrava su di giri per avere l’opportunità di studiare e di realizzare il suo sogno.

Lei cosa pensava veramente?
Immersa nelle parole di Aidan un’ultima volta, cercava di ricordare il suo sogno.

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Capitolo 4
*** Il cuore rubato ***


La storia partecipa al COWT10
M2 - Tarocchi
Prompt: L'imperatrice
Interpretazione: (rovesciata) razionalità analitica che ci porta a una scelta sentimentale negativa se non vogliamo soffrire.


Avanzando nel buio, i due in avanscoperta si muovevano come due ombre, letali e invisibili, stordendo tutti i soldati che incontravano sul loro cammino, nascosti nell’oscurità della stazione dove erano stati rinchiusi, prigionieri di un gruppo di estremisti.

Davanti a lei, Micah le fece un occhiolino e poi scomparve come se di lui non ci fosse mai stata precedente presenza. Nessuno era mai riuscito ad agitare il suo cuore a parte Aidan, ma se l’amico lo faceva agitare perché provava del vero affetto nei suoi confronti, l’altro l’aveva fatto agitare per via di un’emozione che non aveva mai provato prima. Sconosciuta quanto pericolosa.

Si concesse di ripensare a quel momento solo quando la loro piccola fuga si concluse e tutti i nemici furono abbattuti.

A ripensarci a mente lucida, fu proprio allora che a Siobhan fu rubato il cuore da un ladro dei bassi fondi.

Era da sempre stata attratta dalla forza e dall’abilità e quello sluagh, nonostante cercasse in tutti i modi di scacciarlo dalla sua mente, sembrava possedere entrambe.

L’aveva colpita, piacevolmente e non si aspettava che quel suo attacco potesse essere così potente da farle perdere la testa in breve tempo.

Ora, ogni volta che si trovava a pensare all’altro sentiva un fastidioso dolore al petto, che sapeva avrebbe dovuto scacciare con la forza o assecondarlo in qualche modo.
La duellante, infine, decise per la prima opzione.

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Capitolo 5
*** Flebile fiducia ***


La storia partecipa al COWT10
M2 - Tarocchi
Prompt: L'imperatore
Interpretazione: una figura importante in campo lavorativo, con principi forti e intaccabili.

Ira borbottò insofferente, mentre faceva su e giù nel suo studio, in attesa.

Aveva appena ricevuto l’informazione che avrebbe accompagnato un ragazzino fresco di laurea che pensava di saperne più di lui nel lavoro di cui si occupava da ormai decenni.

-Tsk. Credono di risolvere i problemi solo ragionandoci un po’ su? Sciocchezze!- esclamò con un tono che trasudava tutto il suo fastidio per la situazione, il temperamento focoso che emergeva quando c’era qualcosa che lo turbava nel profondo.

Micah lo guardava muoversi per tutto lo studio, come se non aspettasse altro che la chiamata degli altri soldati per invitarlo a prendere posto sul ponte e aspettare il giovane accademico.

-In cinque anni di pace ci siamo stati noi gendarmi a proteggere il porto e i cittadini. Ora non si fidano più del nostro lavoro? Su quali basi?-

Continuò a parlare da solo per altri interminabili minuti, prima che un ondino non entrasse per chiamare il suo amico, avvisandolo che erano arrivati gli ospiti.

Ira sbuffò.

-Fatti trovare nelle vicinanze del porto, se dovesse servirmi qualcosa ti voglio più vicino possibile.-

Micah abbassò leggermente il cappello a fare un cenno di assenso: -Non ti ficcare nei guai come al solito. Pensa prima di agire.– concluse con un sorriso.

Ira scoppiò in una fragorosa risata doveva rendergliene atto, quando parlava, quello sluagh era tremendamente divertente.
-Non rubare le mie battute, ragazzino.-

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Capitolo 6
*** Libero da catene ***


La storia partecipa al COWT10
M2 - Tarocchi
Prompt: il Papa
Interpretazione: (rovesciato) Ribellione, ribellarsi a delle regole e a pressioni sociali.

Curare le ferite spirituali di solito era più complicato rispetto quelle fisiche, per Dimitri la cosa non era diversa. Dopo la vittoria alla stazione qualcosa dentro di lui si era come incrinato.

Era rimasto talmente tanti anni alla capitale, protetto dietro il suo ruolo di Guardia d’Onore che quasi aveva dimenticato il motivo per il quale si era arruolato.

Dimostrare il suo valore e aiutare il prossimo.

Si era reso utile, tornare alla vita di tutti i suoi giorni era impensabile.

-Ma Dimitri non puoi assolutamente andare in prima linea!- urlò una donna.

Lui continuò a camminare con tutta l’intenzione di ignorare sua madre, asfissiante come sempre. Aveva finalmente realizzato come mai non aveva potuto provare prima il suo valore sul campo, quella donna era stata la causa di tutti i suoi guai.

L’aveva sì protetto, ma in maniera troppo ossessiva.

Ma adesso aveva smesso di seguire le regole della sua famiglia e di accontentare sua madre.

-Te lo proibisco!- la donna continuava a urlare mentre lui recuperava ciò per cui era tornato nella vecchia casa di famiglia.

-Non sono più un bambino da anni madre; hai perso il diritto di proibirmi qualcosa.-

-Dimitri, non parlare così a tua madre- interruppe suo padre, preoccupato anch’egli della sua decisione: -dovresti darle retta; hai una bella vita alla capitale, vuoi sprecarla per cosa?- domandò.

-Per fare la cosa giusta. Ho sempre voluto essere un soldato e aiutare gli altri; se per farlo devo rinunciare alle comodità che mi avete concesso in questi anni, togliendomi il mio sogno, beh, rinuncerò a tutto.-

Fece un sorriso sicuro di sé come non riusciva a farlo da anni, libero dalla pressione imposta dalla società.
-Sono pronto.-

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Capitolo 7
*** Gli amanti ***


La storia partecipa al COWT10
M2 - Tarocchi
Prompt: gli Amanti
Interpretazione: nel vero senso del termine.

Le strinse con tenerezza le mani e le portò alle labbra.

-A questa sera Ly…- sussurrò con dolcezza mentre la lasciava andare. Sul volto della giovane soladina fu come se si fosse acceso un piccolo lume.

Annuì distogliendo lo sguardo da lui, nonostante si conoscessero da anni e il loro amore fosse sbocciato da qualche tempo aveva ancora quegli atteggiamenti che la lasciavano sempre senza parole. Era un perfetto gentiluomo, non avrebbe potuto descriverlo altrimenti.

-Mi troverai ad aspettarti.-

Ma quella sera lui non l’aveva trovata.

Era lui che aveva aspettato. Aveva aspettato per quello che era sembrato un’eternità, eppure lei non era mai arrivata. Cinque minuti, poi erano diventati dieci, trenta, infine un’ora…

Due ore dopo aveva realizzato a malincuore che non sarebbe venuta e che se voleva veramente lasciare casa senza essere fermato doveva sbrigarsi e partire.

Dove sarebbe andato l’avrebbe scoperto in seguito ma non poteva restare sapendo che lei era così vicina e che non voleva vederlo più. O peggio, che qualcuno non volesse che lo vedesse più e che lei aveva accettato quelle condizioni che in passato aveva promesso di non accettare.

Lydia non sarebbe partita con lui. Non l’avrebbe più rivista.

Aveva il cuore spezzato e gli occhi gonfi, non avrebbe saputo le ragioni della sua scelta.

-Addio…- sussurrò a un’entità imprecisata, mentre si incamminava verso l’ignoto.

Aveva avuto la sua occasione e aveva sbagliato.

La giovane età l’aveva fatto innamorare di quella che era stata prima la sua compagna di giochi, poi la sua migliore amica e infine qualcosa di più, non avrebbe compiuto un simile errore un’altra volta.

Ore dopo che lui se n’era andato, o forse solo qualche minuto più tardi, Lydia si presentò al punto che avevano concordato.

Non l’aveva aspettata.

La delusione fu forte nonostante sapesse benissimo quello a cui andava incontro quando decideva di aspettare al capezzale di suo padre invece di presentarsi all’appuntamento.

Prima che sorgesse il sole, Lydia si buttò ai piedi del grande albero e pianse tutte le sue lacrime prima di decidere che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui se lo sarebbe permesso.

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