La Dolce Verità di Miss_Juls_giu (/viewuser.php?uid=54898)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Un Mese Prima... ***
Capitolo 3: *** Sorprese ***
Capitolo 4: *** Tenerezza ***
Capitolo 5: *** Addio. ***
Capitolo 6: *** "Anche Se Ogni Cosa Sta Cambiando, Non Significa Che Non Sia Mai Stata Così.." ***
Capitolo 7: *** Non Ci Sono Scelte Giuste o Sbagliate, Ci Sono Solo Le Scelte Che Prendiamo, Ogni Giorno. ***
Capitolo 8: *** "Pozze Di Tristezza, Onde Di Gioia...." ***
Capitolo 9: *** Non Rovinare Ciò Che hai, Per Il Desiderio Di Ciò Che Non Hai... ***
Capitolo 10: *** Nove mesi dopo.. ***
Capitolo 11: *** Il ritorno ***
Capitolo 12: *** "Credo nel rumore di chi sa tacere, che quando smetti di sperare inizi un pò a morire." ***
Capitolo 13: *** Io sono il mio dolce sorriso. ***
Capitolo 1 *** Prologo. ***
Prologo
Sospirai.
Non poteva essere così.
Lo guardai ancora una volta.
Cosa avrei fatto?
“Posso entrare, Susan?”
Lucy busso piano alla porta.
Io mi morsi il labbro. Dovevo dirlo a qualcuno.
Sospirai ancora, sfregando le mani sulle guance, e cercando di cancellare i segni delle lacrime.
Lucy bussò ancora.
“Susie....?”
Feci un ultimo grande respiro.
“Si, Vieni pure
Lucy” Cercai in tutti i modi di mantenere un tono pacato e
tranquillo, ma quando uscì, la mia voce tremò
terribilmente.
Lucy richiuse la porta dietro di se e prese posto accanto a me.
Restammo in silenzio per alcuni minuti, sedute a terra, con le spalle contro il muro.
“Susie.. Che ti succede?” Lucy si voltò verso di me, aveva un sorriso triste.
Gli occhioni grandi, velati dalla stanchezza.
Io la guardai, stupendomi di quanto il tempo potesse passare il fretta.
Lucy era cresciuta davvero.
La bambina a cui leggevo le favole la sera prima di andare a dormire, era ormai diventata una donna.
Le presi una mano e la strinsi forte.
Lei si avvicinò e mi abbracciò.
Era incredibile quando non servisse parlare con lei, quanto poteva capirmi senza il bisogno delle parole.
Ci allontanammo un po' l'una dall'altra.
Io sopirai ancora.
“devo dirti una cosa, Lucy.”
Lei annuì, dimostrandomi che era pronta ad ascoltare.
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Capitolo 2 *** Un Mese Prima... ***
ggg
Un Mese Prima....
Faceva così caldo in quella classe.
E il tempo sembrava non passare mai.
Presi una penna e iniziai a
scrivere tutto ciò che mi passava per la mente.. nonostante i
miei pensieri fossero popolati principalmente da una persona.
mi mancava così tanto.
erano oramai trascorse due settimane dal nostro ritorno a Londra e ogni giorno che passava il mio cuore perdeva un pezzo.
la campanella era suonata finalmente.
presi il foglio sul quale avevo scritto il SUO nome così tante volte e lo infilai nella tasca del cappotto.
per la prima volta, mi sentii
una ragazza come tante altre, che scrive il nome del ragazzo di cui
è innamorata ovunque.. riempiedo pagine e pagine.
del resto, era vero.
non ero più La Regina Susan.
non lì, non in quel momento.
Mai più.
Ed ero follemente innamorata di qualcuno che lì non esisteva neppure.
Sentii le lacrime ferme sulle ciglia e quel famoso groppo in gola.
Presi la borsa dirigendomi verso il giardino.
Camminai nel largo corridoio senza alzare lo sguardo, ero stanca di incrociare i miei occhi, perennemente lucidi, con quelli degli altri.
Mi sedetti sull'erba e inspirai profondamente.
L'odore dei fiori mi invase e riuscì a farmi sorridere.
Mi stesi sul prato, sistemando la gonna in modo che nessuno potesse intravedere nulla.
Cercai di concetrarmi solo su quel momento, sul cielo, sull'odore delle margherite, sulle foglie degli alberi scosse dal vento.
Per qualche secondo ci riuscii.
Ma inevitabilmente, come ogni volta che provavo a non pensare
Il il SUO volto balenava nella mia mente.... con quel suo sorriso smaliante, quegli occhi così profondi.
Basta.
Quando sarebbe finito tutto questo?
Un rumore alle mie spalle mi riportò alla realtà.
Mi voltai e vidi Peter che mi salutava con la mano.
Mi risedetti, tranquillizzandomi un pò.
"Ehi" Disse lui, sistemandosi accando a me.
Io ricambiai il saluto con un sorriso.
“Come stai?”alzai le spalle.
“Come vuoi che stia” risposi senza guardarlo in viso.
Lui annuì, con aria rassegnata.
“Dovresti...” Cercò di dire qualcosa, ma non proseguì.
Forse sapendo che qualunque consiglio mi avesse dato, non l'avrei mai nemmeno preso in considerazione.
“Domani iniziano le
vacanze di Natale... hai in programma qualcosa?” Lo ringraziai
con gli occhi per aver cambiato discorso.
“Dovrei studiare...” Sapeva anche lui che non l'avrei mai fatto, ma annuì ancora.
“Io, Edmund e Lucy pensavamo di andare a trovare Mamma e Papà.” Trattenni il respiro.
Mi voltai, evitando accuratamente di rivolgere lo sguardo a mio fratello.
Da quando eravamo tornati, l'unica cosa che desideravo era restare sola.
Tutto ciò che mi accadeva intorno riusciva solo a scivolarmi addosso.
Caspian
Caspian
Caspian...
L'unica cosa che avevo nella mente, e detestavo chi solo per un secondo mi distraesse dal pensare a lui.
Tenevo tutto dentro, persino la sofferenza... perchè la paura, che parlandone potesse svanire tutto, mi lacerava dentro.
Ma in quel momento, l'idea di restare sola davvero, mi spaventò immensamente.
“Peter...” Finalmente riuscii a guardarlo, e quando lo feci I miei occhi si riempirono di lacrime.
“Il suo volto.... Sta
sparendo, non riesco più a ricordarlo... come farò quando
non riuscirò più vedere i suoi occhi.... il suo
sorriso... la sua bocca... Come farò a sopravvivere?”.
Vivevo nel ricordo di Caspian.
Vivevo Per ricordare Caspian.
Avevo lasciato me stessa e il mio cuore a Narnia... A lui.
Peter mi guardò dolcemente e mi strinse a se.
Piansi.
Lo sentii fare lo stesso sulla mia spalla.
Mi allontanai per guararlo bene in faccia.
Un sorriso sbucò, tra le mie lacrime.
“Peter Pevensie.... stai piangedo?” Lui si toccò le guance, quasi volesse averne la conferma.
“No, credo sia l'allergia al polline...” Io scoppiai a ridere, per la prima volta dopo tanto tempo.
Sorrise anche lui, abbracciandomi di nuovo.
“Ti voglio così bene...” Mi prese il volto tra le mani, baciandomi sulla testa.
“Odio vederti soffrire”.
“Anche io, odio vedermi
soffrire, ma non ho altra scelta...” Capì che non era il
momento per uno dei suoi discorsi da “fratello maggiore”,
così si limitò ad asciugarmi le lacrime rimaste sulle
guance.
“Credo che sia il caso che io torni in classe” Disse, alzandosi.
Si sistemò la camicia. “Ci vediamo a pranzo?” Io annuii.
Lui sorrise e si voltò, iniziando a camminare.
“PETER...!!!”Gli urlai, temendo che fosse già troppo lontano.
Si voltò.
“Ti voglio bene anche io.” Non lo dissi tanto forte, ma fui certa dalla sua espressione, che aveva
capito.
Allora questo capitolo ho preferito dedicarlo ai sentimenti di Susan....
Spero che vi sia piaciuto!!
Già dal prossimo ci saranno parecchie sorpresine....
Vi dico solo un nome: Caspian.
Immaginate.^^
Allora, devo ringraziare un po' di persone:
mff_castle27: Sono così
contenta che ti piaccia... Ma per sapere cosa Susan dovrà dire a
Lucy... credo dovrai aspettare ancora un po'^^
Spero di non aver deluso le tue aspettative con questo capitolo però!
Alla prossima un bacione.
Simba: Ecco il tuo seguito^^...
però non credo che confermi la tua teoria... e io non posso
proprio dirti nulla;).... spero che ti sia piaciuto comunque il
capitolo, fammi sapere cosa ne pensi!Baci:)
Enya: Sono contentissima che ti piccia l'inizio!!Ecco il seguito, spero ti sia piaciuto altrettanto, fammi sapere!!Bacioni
Bulmenttina: Spero di essere riuscita a soddisfare le tue curiosità^^
Già dal prossimo ci saranno... parecchie sorprese!!Aspetto di sapere cosa ne pensi^^
4everWITCH: Sono contenta che ti piaccia, fammi sapere cosa ne pensi!!
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Capitolo 3 *** Sorprese ***
SORPRESE
SORPRESE
“Susie, sei sicura di voler rimanere qui?” Lucy mi abbracciò forte.
Eravamo alla stazione.
Dopo aver parlato con Peter
mi sentivo più forte e avevo bisogno di sapere di poter fare i
conti con i miei sentimenti senza che questi mi distruggessero
completamente.
Forse avrei potuto farcela.
Sorrisi a Lucy e le diedi un forte bacio sulla guancia.
“Si, credo che ora sia finalemente arrivato il momento di ritrovare me stessa.” Lei mi guardò radiosa.
“E tu... stai fuori dai guai, mi raccomando” Mi rivolsi a Edmund, abbracciando anche lui.
“Sicuro” Mi disse
“E tu sbrigati a ritrovare la Susan di una volta... sento quasi
la mancanza di quella rompi palle di mia sorella....” Io lo
guardai a bocca aperta, dandogli un leggero buffetto sulla spalla.
“Edmund Pevensie, facciamo i conti quando torni” Gli dissi sorridendo, metre lui saliva sul treno.
Peter, sorrise, osservando la scena.
Quando mi voltai, rimenemmo a guardarci in silenzio.
Un silenzio carico di parole e sentimenti.
Lui sospirò, avvicinandosi a me.
“Non fare stupidagini.” Mi sussurrò all'orecchio.
Abbozzai un sorriso.
“Tranquillo, mi troverai ancora qui, quando tornerete.”.
Lui mi baciò sulla fronte.
“Mi mancherai” Gli dissi, senza pensarci.
“Anche tu”. Prese la valigia e si diresse verso il treno.
Quando tornai in camera, mi gettai sfinita sul letto.
Presi il cuscino e lo strinsi forte a me.
Mi sentivo svuotata, così leggera che un soffio di vento avrebbe potuto spazzarmi via.
Guardai il letto vuoto di Lucy di fronte a me, era davvero incredibile quanto fosse vuota la stanza sensa di lei.
“Susan?...Ci Sei?”. Ellen, una ragazza che seguiva con me il corso di storia, bussò alla porta.
Presi un libro dal comodino e feci finta di leggere “...Ehm... Si, Ellen”
Lei fece capolino, restando ferma sullo stipide della porta.
“Posso?” Mi chiese sorridendo.
“Oh, si... stavo solo leggendo” Cercai di ricambiare il sorriso, cosciente di non esserci riuscita molto bene.
“Noi.... Io e Juliet...
Abbiamo pensato che... forse ti andava di venire ad una festa...”
Si sedette sul bordo del letto, cercando di occupare il minor spazio
possibile.
Oddio, una festa.
Chiusi il libro e lo sistemai sul comodino.
“Io... Non lo so....”.
Mi guardai intorno e mi resi conto di non avere la più minima voglia di restare ad osservare il soffitto tutta la notte.
Sorrisi, più a me stessa che a Ellen.
“... Ma si dai. Mi farà bene un po' di distrazione” Il suo viso si illuminò in un sorriso.
“Oh, Che bello.... Ci vediamo alle sette e mezza, Al cancello della Scuola.”
Io annuii.
“Il coprifuoco è
a mezzanotte durante le vacanze.... ma so che il portiere potrebbe
chiudere un occhio per questa volta”.
Devo aver avuto una brutta
espressione, Infatti Ellen sorrise dicendo “Non preoccuparti, non
faremo tanto tardi”. Io anuii ancora.
“Ok... sarà
meglio che ora mi prepari” Dissi, alzandomi dal letto, sapendo
che se fosse rimasta qui per altri dieci secondi, avrei cambiato idea.
Lei si alzò
immediatamente “Oh, si.... Certo! Scusa se mi sono trattenuta
così a lungo infatti... E' che volevo assicurarmi...”.
“Ma no, non preoccuparti. Anzi grazie per l'invito.” Andai ad aprirle la porta.
“... Ricordati... Alle...”
“... Sette e mezzo Al cancello della scuola, Perfetto!”.
Le feci il sorriso più sincero che potevo e richiusi la porta.
Mi lasciai scivolare per terra, con le spalle contro di essa.
“Susan Pevensie, sei davvero unica!” Dissi a me stessa, scuotendo la testa.
Guardai l'armadio, come fosse il mio peggior nemico.
Se Lucy fosse stata
lì, avrebbe sicuramente detto che qualunque cosa mi fossi messa
sarebbe andata bene, mi sembrò quasi di sentirla.
Susan, la tua bellezza trascende dal tuo modo divestire. Saresti bella anche in camicia da notte.
Sorrisi tra me.
Facendomi guidare dall'intuito presi un vestito.
Lilla, il mio colore preferito.
Raggruppai i capelli in una coda alta, ma li sciolsi subito.
Cercado di fare esattamente l'opposto di ciò che mi veniva in mente.
Quando arrivai, le trovai già lì.
Parlavano e si scambiarono sorrisi ammiccanti quando due ragazzi passarono accanto a loro.
Mi vennero i brividi.
Cercai di stamparmi in faccia un sorriso e le raggiunsi.
“Buonasera ragazze”.
“Oh, ciao Susan!.... Sei molto bella”.
Annuii, ma non dissi niente.
“Beh... credo sia il caso di andare.” disse Juliet, iniziando a camminare.
Passammo per il parco e entrammo in un piccolo cancello, di cui non avevo mai notato l'esistenza.
“Oh, ci saranno così tanti ragazzi!” Disse Ellen.
Io roteai gli occhi, sapendo che era buio e che non avrebbero potuto vedermi.
“Che bello...”Dissi in modo palesemente ironico, ma forse per la loro spiccata intelligenza, non sembrarono capirlo.
Arrivammo davanti ad un grande casale.
La musica era forte, ma fu l'unica cosa che mi spinse ad entrare in quel posto.
Juliet riconobbe subito delle amiche, salutandole con la mano da lontano.
“Ci sono Mary e Ronnie!” Disse a Ellen, che si alzò sulle punte per salutarle.
“Oh, Susan... Vieni ti facciamo conoscere delle persone!” Le seguii, non avendo molta altra scelta.
Ci presentammo e rimenemmo a chiacchierare lì con loro.
Due ragazzi misero una canzone veramente terribile.
Io sbarrai gli occhi.
“.... Lo so, a volte hanno un senso del gusto questi uomini...da far accapponare la pelle!” Sorrisi.
Certamete Mary aveva molto più senso dell'umorismo rispetto ad Ellen e Juliet.
Prese due boccali di birra e me ne passò uno.
Io la guardai esterrefatta.
“Dai, per una sera mettila da parte la brava ragazza!”.
“Io non credo che sia...”.
Mary, scosse la testa.
“O bevi o niente!”.
Sospirai.
Mi voltai e vidi Juliet che si avvicinava ad un ragazzo per baciarlo.
Il mio stomaco fece una
capriola e nella mia testa si formò il ricordo di quel
giorno...il volto di Caspian... sul terrazzo.... il Nostro primo ed
ultimo bacio.
Guardai Mary dritta negli occhi.
“Dammi quella Birra.”
Lei sorrise, passandomi il boccale.
Ne bevvi metà tutta d'un sorso, mi venne un conato di vomito.
“Eh, lo so.... capita a
tutti la prima volta.” Disse lei, sorridendo “Ma più
la bevi, più ti piace!”.
Dopo il secondo bicchiere cominciò a girarmi la testa.
Dovetti sedermi sul divano per evitare di crollare a terra.
Pensai a Peter.
Non fare stupidagini...
Forse non ero poi così pronta per ritrovare me stessa.
Mi presi la testa tra le mani, facendo respiri profondi.
“La prima volta, eh?” Una voce mi costrinse ad alzare lo sguardo.
Un ragazzo era seduto accanto a me.
“...Già.” Dissi, rimenedo con i gomiti sulle ginocchia.
“Mi chiamo Andrew, comunque.”
“Scusa Andrew, io credo di dover dare di stomaco... E tutto questo non aiuta”
Mentre cercavo di capire il senso di ciò che avevo detto, notai quanto fosse vicino a me.
Lo guardai inorridita.
“.... Scusa, ma ora
devo proprio andare” Cercai di alzarmi, ma la testa
cominciò a girarmi vorticosamente e dovetti risedermi, mio
malgrado.
“Non mi sembra il caso che tu ti muova” Disse lui, sorridendo.
Io lo guardai bene in viso.
Non che fosse brutto, era solo.... come tanti altri.
Non era un Principe, Ne un Re....
A questo pensiero mi si strise il cuore.
“Come ti chiami?” Non avevo nemmeno la forza di mentire.
“Credo Susan, se la memoria non mi inganna.” Lui sorrise.
“Beh, domani lo ricorderai di certo” Si avvicinò pericolosamente.
Io mi scansai, alzandomi immediatamente.
“Ehi... non vorrai mica provarci con me, sai?” Lui mi guardò allibito.
“Lo stavo facendo, in realtà”.
Ci pensai per qualche secondo.
“Accidenti, è vero.” Cercai con lo sguardo Ellen o Mary, ma non vidi nessuna delle due.
“In ogni caso credo che tu debba rassegnarti”.
Dissi, recuperando il mio cappotto e infilandolo.
“Perchè?” Chiese lui, venendomi dietro.
“Perchè credo di
essere alticcia e già innamorata quindi, fattene una
ragione” Mi diressi, barcollando verso l'uscita.
Quando finalmente riuscii a mettere piede in giardino, fu un vero e proprio sollievo.
L'aria gelida, pungendomi sul viso, mi fece stare molto meglio.
Raggiunsi il colleggio in
pochi minuti, evidentemente non era ancora passata la mezzanotte e il
portiere, che se fosse stato il contrario avrebbe dovuto portarmi dalla
preside, non disse nulla.
Fortunatamente la mia mia camera era al primo piano, e dovetti fare solo una rampa di scale.
Mi tolsi il vestito, gettandolo sul letto ed entrai nel bagno per farmi una doccia.
Speravo che l'acqua cancellasse tutti i segni di quella serata dalla mia pelle.
Mi sentivo così male...
E mi sentii ancora peggio quando pensai alla nottata che mi aspettava.
Uscii dalla doccia e prendendo la spazzola, iniziai a districare i nodi dai miei capelli, ancora bagnati.
Cercai di concentrarmi solamente su quel gesto, che avevo ripetuto così tante volte ormai.
Quando un rumore improvviso mi distrasse.
Era come se qualcuno stesse bussando ripetutamente alla finestra.
Posai la spazzola e con cautela uscii dal bagno.
La prima persona a cui pensai fu Andrew, logicamente.
Ma quando guardai in direzione della finestra, rimasi immobile.
Non ebbi più la forza di muovere alcun muscolo, il mio cuore si era fermato.
Con gli occhi sbarrati, pensai di vedere l'impossibile.
Lui mi guardò, continuando a bussare e a chiamare il mio nome.
Cercai di credere che fosse tutto frutto della mia immaginazione, ma sembrava così reale.
Senza pensare mi avvia alla finestra e la aprii.
Trovando il suo volto a pochi certimetri dal mio.
“Ce l'hai fatta.” Mi sussurrò sorridendo.
Vidi quegli occhi, che avevo tentato tanto di non dimenticare perdersi nei miei...
Sentii le cambe cedere sotto il peso del corpo e la vista annebbiarsi.
“Caspian..” Riuscii a dire, prima di perdere i sensi.
Allora, è un capitolo un po' particolare, però a mio parere è davvero carino.
Ho cercato di
“attualizzare” un pochino la storia, senza allontanarmi
troppo dalla realtà delle cose, volevo che Susan fosse la
ragazza di sempre, che cerca di stare fuori dai guai, ma che quasi
ingenuamente finisce in una festa e in un mondo che non è il
suo...
Beh, chi deve giudicare siete voi però, IO scrivo per voi!!^^
Allora, passiamo ai ringraziamenti:
bulmettina: Sono contenta che la mia
storia ti piaccia così tanto, non posso che essere onoratissima
per questo!!Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo, Fammi
sapere!!^^Un bacione.
mff_castle27: Beh, sono veramente contenta che tu reputi bella e scritta bene la mia storia.
Questo capitolo è leggermente
diverso dagli altri, ma era una sfida che volevo porre a me stessa e a
mio parere credo di essermela cavata abbastanza bene, ma aspetto un tuo
giudizio, fedelissima lettrice!!A presto, un bacio grande.
ps la tua storia è davvero stupenda!!!!
Lucia lair. Sono onorata che la mia storia ti piaccia, fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, mi raccomando!Baci
Enya: Ehi, eccomi qui con il terzo capitolo.... ho aggiornato presto anche questa volta, visto?^^
Grazie per tutti i complimenti!!Sono
così contenta che ti piaccia!Spero che anche questo capitolo sia
stato di tuo gradimento, fammi sapere!!Un Bacio e Grazie ancora.
MonicaLaBuona:Ma grasssie, sono
contenta che ti piaccia così tanto, ho cercato di aggiornare il
prima possibile^^Spero che ti piaccia anche questo capitolo, aspetto di
sapere cosa ne pensi allora!un bacione.
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Capitolo 4 *** Tenerezza ***
Tenerezza
TENEREZZA.
Quando riaprii gli occhi, mi ritrovai distesa sul letto.
Caspian, seduto accanto a me, accorgendosi del mio risveglio si voltò guardandomi sorridente.
Era vero.
Era lì.
Sentivo il cuore che palpitava all'impazzata.
Lui avvicinò una mano alla mia guancia, accarezzandola dolcemente.
“Ehi, non vorrai svenire di nuovo eh?” Lo guardai e senza neanche accorgermene scoppiai in lacrime.
Lui mi osservò sorpreso, ma si avvicinò per abbracciarmi.
Lo strinsi con tutta la forza che avevo in corpo, come se da qual contatto dipendesse la mia vita.
“...Scusa... Io non credevo... voglio dire... mi ero rassegnata ormai...”.
Lui si allontanò pochissimo da me, senza sciogliere l'abbraccio.
“Schhh...” Mise un dito sulle mie labbra “Non
importa.” Quel tocco fece aumentare maggiormente il battito del
mio cuore.
Lui sembrò accorgersene, perchè sorrise dolcemente.
Ci abbracciammo nuovamente.
Passai la bocca sull'incavo del collo e respirai il suo profumo.
Indescrivibile la sensazione di avere, improvvisamente, tutto
ciò per cui hai pianto, provando a rassegnarti e credendo che
aggrapparti ai ricordi fosse l'unica cosa che avresti potuto fare.
Lo baciai sul collo, lui mi prese il viso tra le mani.
Mi persi nuovamente nei suoi occhi.
Avrei voluto affogare in quel mare nero.
Si avvicinò, colmando l'inutile distanza che c'era tra noi.
Posò piano le sue labbra sulle mie, inizialmente il bacio fu dolce.
Poi lo sentii schiudere le labbra e feci lo stesso, le nostre lingue giocavano, prima lentamente, poi più velocemente.
Ci allontanammo solo per riprendere fiato.
Non volevo sapere perchè era lì, volevo solo che il tempo non passasse mai.
Volevo che i suoi baci fossero eterni.
Lo presi per il collo della camicia, e lo trascinai sul letto sopra di me.
Continuammo a baciarci, poi lui si allontanò improvvisamente.
Io lo guardai sorpresa, lui sorrise.
“Vuoi consumarmi tutto questa sera?” Sentii le guance
bruciare e solo in quel momento mi resi conto di avere addosso solo
l'asciugamano.
Caspian sorrise ancora, avvicinandosi per darmi un leggero bacio sulle labbra.
Io sorrisi contro le sue.
“Credo che sia meglio che vada a mettermi qualcosa addosso, allora”.
Mi alzai, tenendo l'asciugamano con entrambe le mani.
Entrai in bagno e mi guardai allo specchio.
Le labbra avevano assunto un leggero color porpora, allora non mi ero immaginata tutto.
Sorrisi, sentendomi viva per la prima volta da settimane.
Cercai di vestirmi più veloce che potevo, provai a trovare un po' di pazienza per sistemare i capelli.
Il risultato non era niente di che, ma non aveva la minima importanza.
“Quasi mi stavo dimenticando quanto fossi bella” Mi disse, quando mi sedetti sul letto, accanto a lui.
“Ancora di più quando arrossisci.” Aggiunse poi,
sapendo che la mia reazione sarebbe stata esattamente quella.
Io gli presi una mano e la strinsi forte.
“Dimmi come hai fatto ad arrivare qui”. Lui annuì.
“Aslan ha detto che avevi bisogno di me e che avrei potuto fare
una scelta... Non rivederti mai più e vivere sapendo il dolore
che provavi e sperando che prima o poi sarebbe svanito o venire
qui.”
Io lo guardai, nella mia mente la domanda che echeggiava era una sola,
e lui quasi leggendomi nel pensiero, disse “ Non so se
potrò tornare ancora, Aslan non ha detto che questa sarebbe
stata l'ultima volta... So che abbiamo due giorni...” Non
concluse la frase, sapendo che avevo capito cosa intendeva dire.
Io sospirai.
“Stavo morendo senza di te.” Dissi improvvisamente, tutto d'un fiato.
Lui Si voltò, guardandomi preoccupato.
“Forse non avrei dovuto alimentare tutto questo dolore...”.
Io lo guardai e mi avvicinai a lui, baciandolo dolcemente.
Caspian abbassò lo sguardo.
“Guardami, ti prego” Gli dissi.
Avevo bisogno di immergermi nei suoi occhi.
Quando lo fece, riuscii a trovare la forza che avevo perso.
“Quando sono partita ti ho lasciato il mio cuore spezzato.
E' terribile scoprire cosa voglia dire amare, soffrendo, mi sembrava di
essere caduta in un fosso e di non poterne più uscire.”
Feci una pausa, cercando di trovare le parole adatte.
“Fino a due ore fa vivevo con la consapevolezza di non poterti
vedere mai più, ora vivrò con la speranza di rivederti
ancora.”
Caspian rimase in silenzio per diversi secondi, poi sorrise.
“Sei così brava con le parole” Sorrisi anche io.
“Ma meno brava nella pratica però.” Lui alzò malizioso le sopracciglia.
“Davvero?” Io annuii “Beh, se consideriamo...”
Mi serrò la bocca con un morbido bacio, facendomi perdere
completamente il filo del discorso.
Quando mi svegliai la mattina seguente, Caspian mi cingeva la vita con il braccio.
Avevamo dormito tutta la notte abbracciati.
Il freddo era riuscito ad impedire qualunque altra cosa avessimo in mente.
Cercai di alzarmi piano, per non svegliarlo.
Era così bello guardarlo dormire con quell'espressione beata sul volto.
Quando uscii dal bagno si era appena svegliato, ed era seduto sul letto
con i capelli un po' arruffati e i vestiti stropicciati.
Io sorrisi, sedendomi accanto a lui.
“Ma quanto sei bello!” Gli dissi, prendendo il suo volto tra le mani e dandogli un sonoro bacio sulla bocca.
Lui scoppiò a ridere.
“Immagino...”.
Io lo presi per la mano facendolo alzare dal letto.
“La giornata è corta, abbiamo così tante cose da fare!”
Lo condussi verso il bagno “Sbrigati!” Gli dissi scherzando.
Lui fece un piccolo inchino “Certo, vostra Altezza” Mi baciò dolcemente e forse troppo velocemente.
“Hai detto che devo sbrigarmi...” Disse, di fronte alla mie espressione insoddisfatta, chiudendo la porta.
Io scossi la testa sorridendo.
Iniziai a sistemare la camera, quando bussarono alla porta.
Rimasi immobile.
“Susan... sono Ellen.” Tirai un sospiro di sollievo, alzando gli occhi al cielo.
Andai ad aprirle la porta e rimasi sullo stipite, impedendole di entrare.
“Ciao Ellen” Le dissi, cercando di coprire lo scroscio della doccia.
“Susan... volevo sapere come stavi, Mary ha detto che hai bevuto e che ti sei ubriacata...”
“Non Mi sono affatto ubriacata!” Dissi, indignata.
Lei non sembrò ascoltarmi.
“Cos'è questo rumore?” disse, cercando di sporgere la testa all'interno.
“Quale rumore?Io non lo sento.” Dissi cercando di chiudere la porta.
“Credevo che tua sorella fosse partita” Mi disse, provando ancora a sbirciare dentro la stanza.
“Infatti lo E'.” Dissi quasi urlando e chiudendoci entrambe fuori.
“Scusa, mi era sembrato di sentire il rumore della doccia...” Io la guardai interdetta.
“Ehm... senti, io credo di dover andare a fare una cosa importante...” Le dissi.
Ellen mi guardò, inarcando le sopracciglia.
“Ve bene.”
Io annuii “Ah, grazie ma non dovevi preoccuparti, io sto benissimo!”
Le risposi entrando e richiudendo la porta alle mie spalle.
Caspian, appena uscito dal bagno, indossava solamente un asciugamano bianco.
“Chi era?” Chiese lui, divertito dal mio sguardo imbarazzato.
“Ehm... Ellen... una mia...” Lo guardai avvicinarsi.
“Non importa, posso sopravvivere anche senza saperlo”
Si sporse verso di me per baciarmi.
Eccovi un altro capitolo... questo è già più.... corposo, come dire^^
Sono così contenta che l'altro vi sia piaciuto!!
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la mia storia tra i preferiti, in particolare:
mff_castle27: Ehilà!!Non puoi
immaginare quanto mi faccia felice sapere che ti piaccia così^^E
se il tuo giudizio è positivo allora mi fido!!Anche riguardo la
sfida con me stessa:)
Ho cercato di aggiornare il prima possibile... e spero che il risultato ti piaccia.
Un bacione!!
MonicaLaBuona: guarda come sono stata brava??' Ho aggiornato due capitoli in un giorno solo!!
Sono contenta che ti piaccia così tanto, spero che valga lo stesso anche per questo capitolo.
Grazie mille per tutti complimenti, non posso che essere onorata. Bacioni.
Ladygryffindor: Grazie mille!!Beh si
in effetti non poteva proprio arrivare ad ubriacarsi... E' riuscita a
mantenere il controllo della situazione anche in quel caso!!
Spero che sia stato di tuo gradimento anche questo capitolo^^
Fammi sapere:)bacioni.
Lucia lair: Ecco il quarto capitolo, sono veramente contenta che ti piaccia addirittura da matti^^
Questo non può che farmi felicissima.
Mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo!
Grazie anche a chi ha letto e non ha commentato^^
BaciONi.
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Capitolo 5 *** Addio. ***
capy quinto
ADDIO
Passammo una giornata bellissima insieme.
Lo portai nei posti più famosi di Londra, e girammo moltissimi negozi.
Mi costrinse a provare quasi tutto.
Guardandomi con l'aria spaesata, tutte le volte che gli mostravo qualcosa di cui a Narnia non si conosceva l'esistenza.
Rientrammo solo verso le nove, io dalla porta e lui, rigorosamente, dalla finestra.
E quella fu la seconda volta che mi reputai fortunata di avere la stanza al primo piano.
Non volevo pensare a cosa sarebbe accaduto il giorno successivo, se l'avrei rivisto oppure no.
Non osavo chiedergli dove fosse questo portale per Narnia.
Mi sedetti sul letto e gli feci cenno, battendo con la mano sul materasso, di sedersi accanto a me.
Lui lo fece, stringendomi a se.
“Ti amo così tanto, Susan” Il mio cuore si strinse in una morsa.
Provai in tutti i modi a non piangere.
Odiavo piangere.
Odiavo essere così fragile.
Odiavo dimenticare.
Mi voltai verso di lui improvvisamente.
Non volevo perdere neanche un instante di quella giornata.
Avvicinai il suo volto al mio...
Fu un bacio così dolce e triste.
Mi stesi sul letto e presi Caspian per la mano tirandolo verso di me.
Si accomodò al mio fianco.
Ci guardammo negli occhi per un tempo che a me parve infinito.
Quando in un soffio, pose le sue labbra sulle mie, sapevo già che sarebbe stato un bacio diverso dagli altri...
Mise le mani tra i miei capelli per avvicinarmi, se possibile, ancora di più a lui.
Sentii la sua bocca sfiorare il mio collo e torturalo con tanti piccoli baci, sempre più avidi e sensuali.
Scese sulle spalle e poi sempre più giù, mentre tentava di sbottonarmi la gonna.
Rimasi immobile a guardarlo, con la gola improvvisamente arida e secca.
Posai la mia mano sulla sua, fermandolo.
Lui alzò lo sguardo, le guance leggermente arrossate.
Sentii i muscoli del suo corpo tendersi.
Nei suoi occhi trovai la
certezza di ciò che sarebbe accaduto e scoprii di desiderarlo
veramente, come mai avevo desiderato nulla prima.
Sorrisi, sbottonando la gonna per lui.
“Mi sento pronta.”.
Sorrise anche lui, attirandomi a se e baciandomi.
Riversai in quel bacio tutta me stessa, cercando il suo corpo con il mio.
Mi persi nella sua dolcezza,
nel suono meraviglioso della sua voce mentre pronunciava il mio nome,
come nessun altro mai prima di allora aveva pronunciato.
Nella morbidezza del suo
corpo scolpito, Nel tepore delle sue braccia, Nella delicatezza delle
sue mani, che correvano ovunque, lasciando una scia indelebile sulla
mia pelle.
Nei suoi baci, che bruciavano sul mio corpo.
Cercai di imprimere nella mia testa ogni suo tocco, ogni suo bacio... ogni singolo istante di quella notte.
Quando aprii gli occhi, era l'alba.
Il sole spuntava prepotente tra gli alberi.
Allungai una mano accanto a me.
Mi voltai, sorpresa di non trovare Caspian.
Un orribile vuoto si formò nel mio stomaco.
Mi alzai all'improvviso, trascinando il lenzuolo dietro di me, per coprirmi.
Non c'era...
Guardai fuori dalla finestra.
Piccoli fiocchi di neve cadevano dal cielo.
Tornai a sedermi sul letto, con la testa tra le mani.
Mi imposi di non piangere, sapevo che quel momento sarebbe inevitabilmente arrivato.
Come sapevo che sarebbe stato difficile, se non impossibile sopportarlo.
Notai un foglio, sulla scrivania sotto la finestra e allungai la mano per prenderlo.
Susan, spero riuscirai a perdonarmi per aver deciso di non svegliarti.
Il nostro ultimo addio è stato così terribile e ho preferito non infliggerti ancora tutto questo dolore.
Voglio che nella tua mente l'ultimo ricordo, se mai dovesse essere l'ultimo, che hai di me sia quello di questa notte.
Fare
l'amore con te è stata l'esperienza più bella che io
abbia mai fatto e che mai farò in tutta la mia vita.
Pregherò Aslan perchè mi dia la possibilità di tornare da te, ma se non vorrai potrò capirti.
Vai
avanti con la tua vita Susan e nessuno ci dice che un giorno non
potrò tornare lì a viverne un pezzetto con te.
Ti amo immensamente
Per sempre.
Caspian.
La rilessi così tante volte da impararla a memoria.
Dopo averla piegata con cura, la nascosi tra due maglioni, nel mio armadio.
L'unico posto dove ero certa, Lucy non avrebbe mai guardato.
Mi feci velocemente la doccia...
Temendo quasi di eliminare il profumo di Caspian dalla mia pelle.
Presi le lenzuola e le appallottolai, per portarle in lavanderia.
Ero intenta a strofinare i lenzuoli, quando Ellen spuntò alle mie spalle.
“Ehi Susan!” Disse, facendomi sussultare.
“Ellen... che ci fai qui?” Le chiesi, non preoccupandomi di mascherare l'irritazione nella mia voce.
“Ti ho vista scendere e pensavo che avessi bisogno d'aiuto...” La vidi alzarsi le maniche.
Divenni improvvisamente di pietra.
“Oh, non ho bisogno d'aiuto... posso lavarle benissimo da sola, non ti disturbare”.
“Ma... sono lenzuola....”Le guardò incuriosita.
Io continuai a strofinare più forte.
“...Susan, ma non sono passati due giorni fa a cambiarle?” Abbassai lo sguardo, sentendo le mie guance bruciare.
“Si... Ma.... Scusa,
non posso essere libera di lavare le mie lenzuola?Cos'è... un
affare di stato?” Lei mi guardò sorpresa.
“No... io volevo solo capire il motivo per cui...”
“Non c'è sempre
un motivo Ellen!Lo capisci? Le cose che ci accadono intorno non possono
sempre essere spiegate... Anche a me piacerebbe sapere il motivo di
tante decisioni, di tante scelte che ho preso o che qualcun altro ha
preso per me, ma non posso.
Vale anche per le lenzuola.
Forse quando ti
troverai anche tu qui a lavarle e ci sarà chi, come tu stai
facendo con me, ti chiederà il motivo, saprai cosa
rispondere.” Lei aprì e richiuse la bocca diverse volte,
cercando di parlare.
“Scusa, non volevo farmi i fatti tuoi... Credo che tornerò in camera”.
La guardai lasciare la sala.
Continuai a strofinare le lenzuola, con le lacrime agli occhi.
Aprii la porta della mia camera e la richiusi alle mie spalle.
Quando mi voltai, trovai Lucy seduta sul letto.
“Susie... Dove sono Le tue Lenzuola?”
Scusate se ci ho messo un po' di
più per aggiornare questa volta, ma oggi ho un mal di testa
terribile e scrivere davanti al computer non migliora molto le cose...
Questo capitolo è il punto centrale della storia, e spero che sia venuto almeno benino...
considerato il mal di testa....
Dovete dirmi cosa ne pensate assolutamente!
Allora, passiamo ai ringraziamenti:
Pavi: in effetti hai ragione, infatti
inizialmente la bozza del capitolo comprendeva delle battutine da parte
di Caspian sui servizi igenici del nostro mondo, ma poi ho preferito
cancellarle perchè non mi sembravano appropriate....^^Ti chiedo
scusa umilmente...
Sono contenta però che ti piaccia, e spero anche questo capitolo!!
Aspetto di sapere cosa ne pensi:)
mff_castle27: Allora, io credo che uno
scrittore di qualunque genere debba naturalmente avere dei lettori che
lo spronino per voler continuare a scrivere, e io ti devo ringraziare
enormemente, perchè tu sei tra quelle persone che mi fanno
venire la voglia di andare avanti con la mia storia e di scrivere
ancora!!
Aspetto che tu mi faccia sapere cosa
ne pensi di questo capitolo... Spero tanto che ti sia piaciuto, il tuo
giudizio è importante;)
Bacioni.
Lucia lair: Sono contentissima che ti piaccia!!Davvero, ma mica è finita qui....;)
Fammi sapere cosa ne pensi, mi raccomando!!!Grazie per tutti i complimenti,Me onoratissima.
Simba: Si, ho cercato di intervallare
i momenti Susan/Caspian con queste piccole scenette per alleggerire un
po' la storia, altrimenti sarebbe stata abbastanza diabetica e pesante^^
Sono così contenta che ti piaccia, Fammi sapere cosa ne pensi logicamente di questo capitolo.
Ladygryffindor: Oh, quale onore.... arrossisco ora con tutti questi complimenti...
Grazie davvero, si... aggiorno
abbastanza in fretta perchè adoro scrivere... e quando ho
l'ispirazione, chi mi ferma più!!
Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo^^
Grazie ancora.
Enya. Oh, non preoccuparti per non aver recensito... abbiamo tutti un po' da fare, No??
Beh, per ora non ce l'hai ancora un
bel fidanzato, ma chissà che un sosia di Caspian non si presenti
alla tua porta????Tu penserai, magari....ihihih. Vabè dai, si
scherza^^
Sono così contenta che ti piaccia, davvero davvero!!!!
Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo:)
E il “bello” deve ancora arrivare!!!
Grazie anche a chi ha letto e non ha recensito.
Alla ProSSima....
BaciONi
JUls*
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Capitolo 6 *** "Anche Se Ogni Cosa Sta Cambiando, Non Significa Che Non Sia Mai Stata Così.." ***
.....
“ANCHE SE OGNI COSA STA CAMBIANDO, NON SIGNIFICA CHE NON SIA MAI STATA COSI'....”
“....E Poi la mamma ci ha fatto una torta enorme, con il cioccolato come piace a me...”
Erano trascorse poco più di due settimane dal ritorno di Peter,
Edmund e Lucy e lei non aveva ancora finito di raccontarmi tutto quello
che avevano fatto.
Ero in bagno, seduta a terra con le ginocchia contro il petto.
La sentivo parlare dietro la porta a voce più alta, per farsi sentire.
Non avevo detto a nessuno che Caspian era stato qui...
Il battito del cuore accelerava quando i miei pensieri si fermavano su quella notte, facendomi arrossire.
Avevo bisogno di lui.
In quel momento più che mai...
Sentii un bruciore nello stomaco, solo al pensiero del suo viso.
Lucy fece capolino dallo stipite della porta, risvegliandomi dai miei sogni ad occhi aperti.
“Susan... Ma cosa ci fai per terra?” Io mi guardai intorno, cercando una scusa possibile.
“Io... avevo perso una cosa...” Dissi annuendo.
Lucy mi guardò poco convinta.
“Susie... sei sicura di stare bene?” Mi chiese con aria preoccupata.
“...Lucy... perchè non vai a chiamare Peter e Edmund e
andate al parco?Vi raggiungo tra poco” Lei abbassò lo
sguardo, conoscendomi con un libro aperto, capì che nascondevo
qualcosa.
“Va bene...” E intuì anche che fosse qualcosa di cui non avevo voglia di parlare.
Solo quando la sentii chiudere la porta della stanza, mi lasciai andare sospirando con la tesa tra le mani.
Aspettavo.
Le Aspettavo.
Le avevo odiate da sempre e ora mi ritrovavo a desiderarle con tutto il mio cuore.
Avevo un ritardo.
E a Rigor di logica un ritardo un quel momento poteva significare solo una cosa.
Non volevo pensarci.
Decisi di non deludere Lucy.
Facendomi forza, mi alzai, presi il cappotto e uscii.
La neve aveva ricoperto quasi ogni cosa.
Lì vidi seduti su una panchina, Edmund gesticolava animosamente e Lucy lo guardava sorridendo.
Peter li osservava distratto.
“Buongiorno” Dissi, sedendomi accanto a lui.
Lucy mi scrutò, cercando cercando di leggere oltre i miei occhi.
“....Edmund ci raccontava del sogno che aveva fatto questa
notte” Disse poi, evidentemente nel tentativo di rompere
l'imbarazzante silenzio in cui eravamo caduti.
Era brava in queste cose, la piccola Lucy.
“Allora racconta...” Dissi, cercando di mostrarmi interessata.
Lui annuì, guardando Lucy che gli fece cenno di proseguire.
“Eravamo... A Narnia....” Un'improvvisa nausea mi assalì, partendo dallo stomaco.
Non riuscii più a seguire le parole di Edmund, che arrivavano sconnesse alle mie orecchie.
Mi alzai improvvisamente.
“....E quando Lo incontrammo...”.
Lucy gli diede una gomitata per farlo smettere, indicando me con la testa.
“Che hai?” Mi chiese Peter.
Ero piegata con le mani sulle ginocchia tentando di respirare.
Piano si stava affievolendo.
“Vuoi che chiami......” Scossi lentamente la testa.
“Non ce n'è bisogno....” Dissi, in un sussurrò.
Si guardarono.
“Forse è solo un po' di influenza, passerà” Dissi, quando cominciai a sentirmi meglio.
Per tranquillizzarli.
Chi avrebbe tranquillizzato me?
“Credo che sia meglio che io rientri, non vorrei prendermi anche un bel raffreddore” Cercai di sorridere.
“Posso accompagnarti se vuoi” Chiese Lucy, preoccupata.
Io mi avvicinai e la baciai sulla guancia.
“Sto bene” Lei sembrò poco convinta, ma non insistette.
“Ci vediamo più tardi” Mi rivolsi a Edmund e Peter, loro annuirono.
Mi incamminai verso l'entrata.
Continuare ad aspettare non aveva senso.
Mi voltai, in direzione della biblioteca.
Quando entrai, vidi la l'anziana bibliotecaria sorridermi.
Era sempre stata gentile con me.
La salutai con un cenno della mano.
Mi incamminai tra gli scaffali, fermandomi solo quando trovai ciò che cercavo.
Presi il pesante libro, dirigendomi verso il primo tavolo libero che trovai.
Lo aprii, iniziando a scorrere con il dito parola per parola.
Gravidanza...
La trovai.
“Stanchezza.... Può capitare che la gestante al mattino si svegli senza energie...
Leggera sensazione di vuoto allo stomaco.... nausea improvvisa, sono i possibili sintomi di una gravidanza....”
Lessi a me stessa.
Spostai la sedia e mi sedetti, cercando di ragionare.
“Ehi Susan...” Sentii quella voce stridula, che seppi riconoscere anche in un sussurro.
“Ellen” Dissi, sapendo chi fosse senza il bisogno di guardarla oramai.
Si sedette accanto a me.
Chiusi il libro di scatto.
Lei sembrò non rendersene conto, aveva un volto mortificato.
“Ti prego perdonami per aver messo il naso dove non dovevo,
volevo solo darti una mano...” Si fermò, notando il libro.
“Leggevi L'enciclopedia?” Scossi la testa, rassegnata.
“Cercavo un'informazione, l'enciclopedia solitamente serve a
questo... Però tu potresti provare a leggerla tutta, magari la
trovi interessante.” Lei mi guardò ferita.
“Scusa, è che non sono in un periodo facile...” Lei mi sorrise “Se hai bisogno di..”
“Ellen, posso farti una domanda?” Lei annuì
“Perchè ti preoccupi tanto per me, si può
sapere?”
Lei rimase immobile a guardarmi.
“Non lo so... Forse perchè mi sembra che tu viva in un
mondo così diverso da tutti gli altri, Riesci a vedere le cose
da una prospettiva differente e mi piacerebbe capire come fai...
perchè sono stanca di sembrare la solita ragazza sciocca e
superficiale... vorrei smettere di vedere il mondo così
complicato e pensavo che tu potessi mostrarmi com'è il tuo, per
una volta” Rimasi a bocca aperta.
Mi sentii così male per aver pensato che Ellen fosse sciocca e come tutte le altre.
La guardai, sorridendole veramente per la prima volta.
“Il mondo non è complicato, Ellen. Devi solo saperlo prendere.”
Tornai in camera, con la consapevolezza di dover fare qualcosa per capire davvero se fossi incinta.
Trovai Lucy seduta sul mio letto, tra le mani aveva un foglio.
“Lucy...” La chiamai, con la voce tremante, sperando con tutta me stessa che non fosse ciò che immaginavo.
Lei alzò lo sguardo.
Le lacrime le scorrevano sulle guance.
E anche questo è andato.... Spero tanto che via sia piaciuto...
Alcuni di voi l'avevano capito fin dall'inizio... ma non è mai detta l'ultima parola....
Vi lascio con il beneficio del dubbio.
Ci sono ancora molte cose che devono succedere.....
Grazie a tutti voi, anche chi ha letto senza recensire.
mff_castle27: ma lo sai che la tua recensione mi ha fatto commuovere... già.
E comunque immagino cosa intendessi dire...
Ti capisco, vale anche per me.
ho cercato di scrivere basandomi sulle
mie emozioni, perchè senza quelle è difficile che una
storia riesca, l'hai detto tu per prima ricordi??^^
Si quelle lenzuola potrebbero davvero
parlare... Lucy sta scoprendo piano piano il segreto di Susan.... Beh,
fedelissima lettrice, spero che ti sia piaciuto questo capitlo.
Un BaCio Grande.
Bella4: Ehi, lo so.... ha reso triste anche me tutto questo, ma era necessario per la storia... non credi?
E poi, come ho già scritto su... non è mai detta l'ultima parola, ci saranno delle sorprese.
Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, mi raccomando.
Baci.
Simba: beh, la storia non è ancora finita eh.... Non so se per la tua gioia o menoXD
Mamma mia quanti complimenti che mi fai... Quando leggo le vostre recensioni il magone ce l'ho io, sono veramente contenta.
Spero che mi farai sapere cosa ne pensi di questo capitolo....^^
BaCi.
MonicaLaBuona. Non preoccuparti per non aver recensito, non è mica un problema^^
Beh... hai visto a cosa mi riferivo con “bello”??'
Beh, ma questa non sarà mica l'unica sorpresa eh...
Ce ne saranno ancora....
Sono curiosa di sapere cosa ne pensi di questo capitolo^^
Bacioni.
Alexialil: Sono veramente onorata che tu mi abbia messo tra i preferiti, davvero davvero!!
Come sono onorata che la storia ti piaccia così tanto.
L'avevi intuito immagino, vero???^^
Beh... fammi sapere.
Un bacione.
Pavi: oooh quale onore, tutto il
giorno ad aspettare che postassi, mi dispiace averti fatto aspettare
però, il mal di testa oggi mi è passato, (sono
meteoropatica... quando cambia il tempo è una prassi^^)quindi
spero di aver fatto un buon lavoro... che mi dici??
Io sono contenta quando mi fanno
notare i dettagli che non potrebbero non andare nella storia... se
posso li cambio, sennò.... chi legge usa un po' la fantasia
giusto???^^
Non potrei mai ringhiare ad un lettore, se c'è qualcosa che non va è suo diritto dirmelo.
Sono contenta che ti piaccia tanto, naturalmente fammi sapere cosa ne pensi di questo.
Bacioni
Alla ProSSima
Un bacione
JUls*
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Capitolo 7 *** Non Ci Sono Scelte Giuste o Sbagliate, Ci Sono Solo Le Scelte Che Prendiamo, Ogni Giorno. ***
GGGGG
NON CI SONO SCELTE GIUSTE O SBAGLIATE, CI SONO SOLO LE SCELTE CHE PRENDIAMO, OGNI GIORNO.
“Perchè...” Mi avvicinai a Lucy e le strappai il foglio dalla mano.
“Perchè l'hai letto?” Le dissi, urlando.
Lei mi guardò impaurita.
“....Scusami Susan... Io volevo sapere cosa ti stesse
succedendo... Ho trovato quel foglio...” Cercò di spiegare
Lucy, piangendo.
Io sospirai, cercando di mantenere la calma.
“Nessuno ti da il diritto di sapere cose che non ti riguardano,
capito? Non Provare a dirlo a Nessuno, Tanto meno a Peter.” Le
dissi, forse troppo duramente, rimettendo la lettera dov'era.
Uscii dalla camera sbattendo la porta.
Scesi le scale in fretta, più in fretta che potevo.
Era tutto così ingiusto.
Così sbagliato.
Uscii dal cancello.
Dovevo sapere.
Volevo sapere.
Entrai Nella prima farmacia che vidi.
Mi avvicinai titubante, tranquillizzandomi leggermente quando notai che la farmacista era una donna.
Tamburellai con le dita sul bancone, cercando di allentare il nervosismo che scorreva nelle mie vene.
“Posso aiutarti?” Disse lei, gentilmente.
Io restai in silenzio, senza sapere bene cosa dire.
Mi guardai intorno imbarazzata.
“Io... vorrei... c'è qualcosa per scoprire se si è
incinte?” chiesi tutto d'un fiato, abbassando lo sguardo.
L'infermiera sorrise comprensiva.
Si voltò, cercò qualcosa in uno scaffale.
Prese una piccola confezione e la mise sul bancone.
“E' un test di gravidanza. Dentro ci sono scritte le
istruzioni.... Hai un ritardo?” Io annuii “Di
quanto?”
Ci pensai “....Quattro giorni” Annuì anche lei, pensierosa.
“Se il test dovesse risultare negativo, ripetilo diverse volte nell'arco di tre giorni” Fece una pausa.
“Potresti essere incinta comunque” Io continuavo ad annuire.
Il cuore batteva ogni secondo di più.
“...E se continua a risultare negativo dovrai andare da un
ginecologo.... Se invece dovesse essere positivo, dovrai andarci in
ogni caso.” Sorrise, provando ad incoraggiarmi.
Tutto questo sembrava così assurdo.
Così Lontano dalla persona che ero.
Così lontano da me.
Entrai Nell'atrio della scuola infreddolita.
Quando arrivai in camera Lucy era seduta alla scrivania, intenta a leggere un libro.
Non mi rivolse la parola e non si voltò per salutarmi.
Appesi il cappotto nell'armadio.
Indugiai davanti alla porta del bagno, indecisa se parlarle oppure no.
Abbassai lo sguardo, entrando e chiudendo la porta alle mie spalle.
Tenendo ancora la borsa in mano mi sedetti a terra.
La aprii e tirai fuori la piccola scatolina.
Era il momento di scoprire la verità.
Mi resi conto di tremare, solo quando estrassi il piccolo bastoncino che avrebbe dovuto prendere colore.
Lessi le istruzioni, era semplice.
Feci ogni cosa, con la minima lentezza, consapevole che la mia vita sarebbe potuta cambiare da un momento all'altro.
Avevo così tanta paura.
Avrei voluto qualcuno che fosse lì a stringermi la mano.
Avrei voluto che Caspian fosse con me.
Oppure semplicemente, avrei voluto che le cose andassero diversamente.
Promisi a me stessa di non pentirmi mai.
Anche se sapevo che non l'avrei mai fatto, qualunque fosse stato il risultato.
Guardai la piccola striscia...
Le mani tremanti...
Naturalmente, sapevo già tutto ciò che vidi poi con i miei occhi.
Lo sentivo.
Non ne avevo mai dubitato veramente.
Mi sentii vuota.
Completamente vuota.
Le lacrime, trattenute per troppo tempo, finirono per riversarsi in rivoli sulle mie guance.
Ero incinta.
Lo ero davvero.
Pensai a cosa avrebbero detto tutti, ma non provai la minima vergogna di me stessa.
Avere la certezza che una parte di Caspian fosse in me, mi fece sentire molto più vicina a lui di quanto credessi.
“Posso entrare, Susan?”
Lucy busso piano alla porta.
Io mi morsi il labbro. Dovevo dirlo a qualcuno.
Sospirai ancora, sfregando le mani sulle guance, e cercando di cancellare i segni delle lacrime.
Lucy bussò ancora.
“Susie....?”
Feci un ultimo grande respiro.
“Si, Vieni pure Lucy” Cercai in tutti i modi di mantenere
un tono pacato e tranquillo, ma quando uscì, la mia voce
tremò terribilmente.
Lucy richiuse la porta dietro di se e prese posto accanto a me.
Restammo in silenzio per alcuni minuti, sedute a terra, con le spalle contro il muro.
“Susie.. Che ti succede?” Lucy si voltò verso di me, aveva un sorriso triste.
Gli occhioni grandi, velati dalla stanchezza.
Io la guardai, stupendomi di quanto il tempo potesse passare il fretta.
Lucy era cresciuta davvero.
La bambina a cui leggevo le favole la sera prima di andare a dormire, era ormai diventata una donna.
Le presi una mano e la strinsi forte.
Lei si avvicinò e mi abbracciò.
Era incredibile quando non servisse parlare con lei, quanto poteva capirmi senza il bisogno delle parole.
Ci allontanammo un po' l'una dall'altra.
Io sopirai ancora.
“devo dirti una cosa, Lucy.”
Lei annuì, dimostrandomi che era pronta ad ascoltare.
Le raccontai ogni cosa.
Le dissi di Caspian, del motivo per cui era venuto da me.
Non ebbi timore di dirle cosa era successo tra noi, forte del fatto che l'avesse già letto.
“Susan... come ti sei sentita dopo?” Mi chiese, con un filo d'imbarazzo nella voce.
Io la guardai negli occhi, ora che avevo lei accanto a me, la paura stava svanendo man mano.
“Completa, Amata...mi sono sentita una donna.”
Le dissi.
Lei sorrise, invitandomi a continuare.
“Non è tutto qui, però” Aggiunsi, prendendo il test, che avevo nascosto sotto la borsa.
Lo mostrai a Lucy, che lo guardò incuriosita.
“Sai cos'è?” Lei scosse la testa, continuando ad osservarlo.
“La fascia al centro prende colore blu, se aspetti un bambino.” Lei spalancò gli occhi.
“Oddio..” Sussurrò.
Io abbassai lo sguardo, temendo di averla sconvolta.
La sentii sospirare.
Le presi la mano, stringendola di nuovo.
“Lucy, cosa pensi?” Le chiesi, in un filo di voce.
Lei mi guardò.
“Penso che Susan Pevensie sarebbe una madre stupenda, deve solo
farsi forza e sapere che le cose sono sempre più semplici di
come appaiono ai nostri occhi”
Io le sorrisi, abbracciandola nuovamente.
“Vorrei Tanto che Caspian fosse qui con me...” Le dissi, mentre ci scioglievamo dall'abbraccio.
“Tornerà, Susan.” Io la guardai, sorpresa dalla sua fermezza.
“Come fai a saperlo?” Lei alzò le spalle.
“Lo sento.”
Scendemmo le scale ed uscimmo dalla scuola.
Peter e Edmund ci aspettavano al cancello.
“Che avete Fatto fin ora?” Chiese Quest'ultimo
"Ci avete fatto aspettare venti minuti"
Io e Lucy ci guardammo sorridendo.
“Ehm.... Perchè non andiamo a prenderci un caffè,
così chiacchieriamo un pò...." Proposi , cercando di
sembrare disinvolta.
Peter indicò un bar poco più avanti.
"Venite" Disse.
"Cosa vi porto?'" Chiese la cameriera, quando ci sedemmo.
"Tre caffè e una cioccolata calda, vero Lucy?" Dissi guardandola.
Lei, annuì sorridendo.
"Arrivano" Si allontanò, lasciandoci soli.
"Allora, qualcuno di voi ha qualche novità?" Chiese Peter, guardandoci.
"Oh, si." Dissi, facendo una pausa.
"Sono incinta."
Allora... ecco finalmente spiegato il mio prologo.... che ne dite????
ho voluto tenervi sulle spine fino alla fine perchè sono cattiva, lo so...
Però spero che vi sia piaciuto....
Non so come la prenderà Peter... ora che Susan dovrà raccontagli ogni cosa...
Il fatto che diventerà zio del figlio di Caspian.....Beh aspettatevi di tutto.
Allora, Grazie mille a tutti quelli che hanno aggiunto la mia storia nei preferiti e anche a chi non ha recensito.
mff_castle27: Secondo me io e te a
forza di scrivere queste storie diventeremo un alter ego di Susan....
Ci immedesimiamo troppo!!^^Mi stava venendo la tachicardia quando ho
letto del suo rapimento!!!
Però immedesimarsi significa
apprezzare meglio ciò che scriviamo e quindi ben venga...(Non
troppo però....Non vorrei ritrovarmi con un bebè a
diciassette anni)
Spero ti sia piaciuto^^ Un BACIO.
Lucia lair: e alè... Susan è incinta davvero...Lucy sembra non prenderla troppo male.... ma peter???
Fammi sapere cosa ne pensi, ci tengo^^
AlexiaLil: No, non sei tu a dare
troppe cose per scontate... sono io che faccio la... cattiva e vi tengo
sulle spine fino all'ultimo...^^
Già.... è il figlio di Caspian... e Caspian????Tornerà davvero......
Boh.
Fammi sapere cosa ne pensi. Un bacione!!
ladygryffindor: Oh, sono sicura che il
bimbo/a sarà bellissimo.... e non mi pare che Lucy l'abbia presa
tanto male, che dici??Ora vedremo Peter.... cosa ci dirà....
Grazie per tutti complimenti.
10000000 bacioni anche a te^^
Bella4: Ecco la risposta a tutte le tue domande^^
Ma ora è il turno di Peter e Edmund....
E Peter... si sa com'è alla fine, no!?!?!
Ma non si può mai dire...
Fammi sapere che ne pensi eh.
Un Bacione!!!
bulmettina: Ecco a te questo capitolo.... ho soddisfatto tutte le tue curiosità....
Quasi tutte...
Sono curiosa di sapere cosa ne pensi di questo capitolo, fammi sapere mi raccomando^^
Baci^^
Enya. Si, Lucy l'aiuterà parecchio e Susan ne avrà molto bisogno...
Susan inizialmente si è arrabbiata parecchio, hai visto??
A me è successa una cosa simile, solo che la lettera l'ha letta mia madre....Che vergogna.*_*
Vabè, Fammi sapere che ne pensi^^ Un bacione grande.
MonicaLaBuona: Grazie mille per tutti questi complimenti... mamma mia..^^
Mi dispiace di averlo scritto
più corto, lo so... ma era un capitolo “di
passaggio” se l'avessi unito a questo sarebbe stato troppo lungo
e poi tenervi sulle spine è il mio più grande
divertimento(Me cattiva....)
Fammi sapere che ne pensi^^
Simba: lo sai che ci ho pensato ad
accoppiare quei due....potrebbe essere un'idea, hanno un
tempismo...^^Comunque non voglio farti morire d'infarto, perciò
ho cercato di postare più in fretta possibile e.... si Susan
è veramente incinta...!!!
E Caspian????Beh... Credo che in un
modo o nell'altro lo verrà a sapere.... tu che dici???Visto che
sei stata la prima ad azzeccare come la storia sarebbe andata a
finire(ma io sono stata cattiva e non ti ho detto niente....ehehehe)
Fammi sapere cosa ne pensi^^
Bacioni.
Pavi: ti capisco... anche io faccio il
liceo classico.... Però il secondo liceo.... tra due anni si
chiude con la scuola(Dici poco....^^)
Beh, spero di ave soddisfatto le tue curiosità....
Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitlo^^
Bacioni.
Alla ProSSima
Un BacioNE
JUls*
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Capitolo 8 *** "Pozze Di Tristezza, Onde Di Gioia...." ***
ffffff
“POZZE DI TRISTEZZA, ONDE DI GIOIA....”
Peter mi guardò, con gli occhi spalancati.
Io non feci nessun cenno.
Lui scoppiò improvvisamente a ridere.
Edmund non si mosse.
“... Scommetto che ora
mi dirai anche che il figlio è di Caspian, immagino” Io
alzai le sopracciglia, Peter continuava a guardarmi divertito.
Vidi Lucy trattenere il respiro.
“E' così.” Dissi in un sussurro.
Il sorriso di Peter si spense lentamente.
Guardò Edmund, che sua volta rivolse lo sguardo a me.
“Susan, hai bevuto?” Disse lui, esterrefatto.
Scossi la testa.
“No, è tutto vero.... Quando siete partiti lui è venuto da me, qui.”
Feci una pausa, abbassando lo sguardo.
“Aslan gli ha dato la possibilità di scegliere cosa fare...” Peter si alzò, prendendo il cappotto.
“Credo che sia meglio che io esca da qui” La rabbia trapelava da ogni singola parola.
“Peter, aspetta...”Mi alzai anche io, lui mi rivolse il suo sguardo di ghiaccio.
“Aslan non avrebbe
dovuto permettergli di venire da te, Caspian non avrebbe dovuto
farlo...” La sua voce si alterava sempre di più.
“L'ha fatto per me...” Peter scosse la testa, ridendo amaramente.
“Cosa, Susan? Portarti
a letto e metterti incinta.... L'ha fatto per te?Farti soffrire
ancora?Anche questo L'ha fatto per te?” Divenni rossa per la
rabbia.
“Cosa credi?Eh? Che mi
abbia costretta? Non perchè tutti non ragionano come te, devono
per forza sbagliare!” Lui mi guardò sconvolto.
“Pensavo che fossi
diversa, che sapessi cosa è giusto e cosa è sbagliato...
E che non andassi a darla al primo che passa!”.
Gli diedi uno schiaffo.
Non riuscii a trattenermi.
Accadde tutto così velocemente.
“Non ti permettere più di rivolgerti a me in questo modo Peter.
Sai bene quello che provo per
Caspian e sai che non è decisamente il primo che passa!”
Lui serrò le mascelle, respirando velocemente.
Mi guardò un ultima volta, poi uscì.
Io mi lasciai andare sulla sedia.
“Sei stata un po' indelicata...” Disse Lucy timidamente.
Edmund la guardò, facendole segno di stare zitta.
“No ha ragione, ma credi che sarebbe cambiato qualcosa se l'avessi detto diversamente?” Dissi.
Lei abbassò lo sguardo.
“Avresti potuto dirglielo in qualunque altro modo, La reazione sarebbe stata esattamente questa.
Anzi, ha semplicemente risparmiato tempo” Disse Edmund, senza guardarmi.
“Scusate, io li ho fatti ormai, li lascio qui?” La cameriera ci guardò intimorita.
Io annuii, facendole spazio per sistemare le tazze sul tavolo.
“Li metta pure qui.”
Sorseggiai la mia tazza di caffè.
Vidi Edmund lanciarmi occhiate furtive con la coda dell'occhio.
“Sentite, è
inutile restare qui in silenzio” Dissi io, Lucy sospirò,
poggiando la sua tazza di cioccolata calda sul tavolo.
“Non credi che dovresti trovare il modo di dirlo a Caspian?” Chiese Edmund.
Lei gli diede un calcio sotto il tavolo.
“Ahi...” Sussurrò lui, massaggiandosi la gamba.
Avrei voluto dirlo a Caspian più di ogni altra cosa.
Improvvisamente il timore che prima mi aveva abbandonato, tornò.
Mi alzai, indecisa sul da farsi.
“...Credo che
Tornerò in camera, ho bisogno di riflettere...” Infilai il
cappotto, avviandomi verso la porta d'uscita.
Feci due passi indietro.
“Edmund li hai i soldi per pagare?” Chiesi, ferma sullo stipite della porta.
Lui annuì, senza alzare lo sguardo.
Uscii, chiudendo la porta alle mie spalle.
Mi strinsi nelle spalle, rabbrividendo dal freddo.
Pensai alla faccia di Ellen, Mary... oppure Juliet quando avrebbero visto la mia pancia crescere sempre di più.
Pensai a mia madre... a mio padre.
Alla scuola.
A Narnia.
A Caspian....
Per la prima volta ebbi paura di ciò che avevo dentro di me.
Sarei mai stata all'altezza?
Sfiorai la pancia con la mano, sospirando.
Dovevo esserlo.
Avevo altra scelta?
Vidi Peter seduto sulla panchina del parco.
Mi avvicinai, sapendo che se non l'avessi fatto io, lui non mi avrebbe rivolto la parola.
L'orgoglio era il suo più grande pregio e difetto.
Mi sedetti accanto a lui.
Abbassai lo sguardo, cercando le parole adatte.
“Scusami” Disse improvvisamente.
Trattenni il respiro, sorpresa.
“Non avrei dovuto dire... quello che ho detto prima, non è stato bello”.
“No, è stato terribile.” Dissi, senza mai guardarlo.
Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti, lo sentii sospirare.
“Susan... che facciamo ora?”.
Che facciamo?
Sorrisi, sapendo che non mi avrebbe abbandonata mai.
Che sarebbe rimasto con me fino alla fine.
Sentii il suo bene incondizionato nei miei confronti.
“Non ne ho la più pallida idea.” Dissi.
Lui annuì.
“Hai paura?” Mi chiese, sapendo già la risposta.
“Se tu, Edmund e Lucy
siete con me, molta di meno” Abbassò la testa, forse non
era proprio ciò che si aspettava.
Sospirò.
“Certo che sono con te, Susan.... Cosa pensi? Che sia in grado di abbandonarti?” Gli strinsi la mano.
“Non ho mai detto questo, non l'ho nemmeno mai pensato.... Re Peter Il Magnifico non lo farebbe mai.” Lui sorrise.
“Peccato che ora sono semplicemente Peter” Mi voltai verso di lui.
“Il Tuo nome è cambiato, ciò che hai dentro non lo farà mai.”
“Allora tira fuori la
tua tenacia Susan, perchè le battaglie di Narnia sarebbero una
passeggiata in confronto a tutto quello che ci aspetta.”
Io mi guardai intorno, l'insicurezza, la paura erano ferme detro di me.
Pesavano terribilmente.
“Peter, secondo te ce la farò?” Lui mi guardò, alzando le sopracciglia.
“Mi stupirei del contrario”.
Sorrisi, abbracciandolo più forte che potevo.
Rientrai in camera sorridendo.
I miei fratelli erano una parte essenziale di Me.
In quel momento vedevo un piccola luce lontana in fondo al lungo, lunghissimo tunnel in cui ero finita.
Ma a confortarmi era il fatto che loro, l'avrebbero percorso con me.
Pronti a tendermi la mano in ogni momento.
Posai la borsa sul letto, chiedendomi dove fosse Lucy.
“Signorina Pevensie, è in camera?” La voce del portiere mi fece sobbalzare.
Andai ad aprire la porta e vidi l'uomo minuto, perennemente con il cappello in testa, tendermi una busta.
“E' per lei, ho detto a
quel signore che la posta si consegna il mercoledì, ma ha detto
che era urgente.... Gli dica che non la cosa non deve ripetersi”.
Senza darmi il tempo di rispondere se ne andò.
Richiusi la porta, sorpresa.
Girai La busta per leggere cosa ci fosse scritto sul retro.
“Alla Signorina Susan Pevensie....” Lessi a me stessa.
La aprii.
Ebbi un tuffo al cuore.
Eccolo, questo capitolo.... scusate se
vi ho fatto aspettare, ma ho avuto una marea di cose da fare e devo
darvi una brutta notizia, questo capitolo non è decisamente
l'ultimo(Come avrete notato), ma non posso assicurarvi che da domani io
riesca ad aggiornare così in fretta, una sola parola SCUOLA.-_-'
ma vi prometto che non vi mollo così, nel nulla senza sapere
più come andrà a finire...
Leggerete l'ultimo capitolo, ma mi
dovete promettere che ci sarete sempre a farmi sapere che ne pensate,
perchè senza di voi scrivere mi sembra davvero inutile.^^
Di chi sarà la lettera?Io non lo so.... Anzi diciamo che lo so, ma per ora non ve lo dico.
You use your immagination....
E fatemi sapereeee^^
Grazie a tutti, anche a chi ha letto
senza recensire.... grazie a chi ha inserito la mia storia nei
preferiti, che aumentano ogni giorno di più.
Ora un grazie particolare a:
mff_castle27: Ce l'ho fatta a scrivere finalmente, spero tanto che ti sia piaciuta perchè l'ho scritta un po' di corsa...
Mamma mia, se penso che domani
ricomincerà tutto e io avrò così poco tempo per
scrivere mi viene un ansia terribile.
Vabè, stavo divagando, Sorry:)
Un BACIO
Ps la tua storia mi ha fatto sciogliere.... Accidenti...
Ilaria1993:Peter alla fine.... è comunque Peter!!Dai fammi sapere che ne pensi, mi raccomando
Alexialil: Scusa se ho aggiornato solo ora....
Ti aspettavi questo comportamento da parte di Peter... Edmund invece sembra non aver ancora realizzato bene la situazione.
Fammi sapere cosa ne pensi, e grazie per tutti i complimenti^^
Lucia lair: mamma mia, ma grazie, davvero...
Ho cercato di aggiornare più in fretta che potevo, ma (purtroppo) la scuola incombe...
Spero di non aver deluso le tue aspettative con questo capitolo, fammi sapere.
Baci
Bulmettina:Eh... si, dopo averli letti
varie volte i vostri commenti ho capito chi era Lucia lair e chi
bulmettina... apparte gli scherzi sono contenta che ti sia piaciuto.
Fammi sapere, mi raccomando.
Baci
Bella4:.....mMm... così...
Peter naturalmente si è arrabbiato,ma alla fine resta comunque
Peter, sempre pronto ad aiutare la sorella.
Fammi sapere che ne pensi.
Bacioni.
Ladygryffindor: Si forse troppo
diretto.... ma alla fine, come dice Susan, sarebbe stata la stessa
cosa, non credi?Cioè Peter si sarebbe arrabbiato comunque...
Anche parecchio O___o
Bacio e grazie Mille per tutti i complimenti, sono commossa.
MonicaLaBuona: Grazieeee per tutti i complimenti che mi fai, mamma mia!!
E' bene che tu non sappia come si
faccia un Test di gravidanza per ora!!Io l'ho visto fare alla mia
migliore amica e per fortuna era negativo....
quei momenti sono stati terribili, davvero. L'ansia si poteva sentire nell'aria.
Vabè, grazie ancora!!!
Un Bacione
franci_93: grazie, sono contenta che
la storia ti piaccia!E per quanto riguarda l'indelicatezza, secondo me
è stato meglio che abbia usato questo tono diretto, tanto Peter
l'avrebbe presa male in ogni caso... e poi alla fine... è sempre
Peter.
Fammi sapere che ne pensi.
Bacioni.
Simaba:Oh, non ti preoccupare, quando
devo leggere una fic che mi piace anche io controllo tantissime volte
al giorno, lascio anche recensioni che pregano lo scrittore di
continuare(consapevole che non si potrebbe fare.... U_____u)
Grazie grazie grazie grazie GRAZIEEEEE per tutti i tuoi complimenti.
A proposito di storie, accetto molto volentieri la tua proposta.
Mandami una mail e spiegami bene come vorresti sviluppare la scena.
Un BacioNe
Pavi: Ma grazie di cuoreeee, mamma mia, sono cos' contenta che ti piaccia, mi commuovi...
Si, anche io dopo 45 esercizi di inglese sarei ubriaca...
Però non è male inglese, cioè è la prof che io odio, la lingua è così bella...^^
Grazie ancora. Un baCione
Gloria_Potter: grazie con tutto il cuore, fammi sapere che ne pensi però.
Alla ProSSima...
Un bacione
JUls*
|
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Capitolo 9 *** Non Rovinare Ciò Che hai, Per Il Desiderio Di Ciò Che Non Hai... ***
edrfrr
"NON ROVINARE CIO' CHE HAI, PER IL DESIDERIO DI CIO' CHE NON HAI..."
Epicuro.
Ad ogni passo il cuore accelerava sempre di più.
Scesi le scale di corsa ed arrivai nell'atrio più veloce che potevo.
“Chi le ha dato questa lettera?” Chiesi, quasi urlando al portiere.
Lui mi scrutò con sospetto.
“Non sono tenuto a dirle una cosa del genere” Io lo guardai inarcando le sopracciglia.
“Si rende conto della sciocchezza che ha detto? Chi l'ha scritta,
l'ha indirizzata a me, ciò significa che....” Lui
sbuffò sonoramente.
“Signorina, Non si rivolga a me con quel tono.” Disse.
Io lo implorai con lo sguardo.
Lui alzò gli occhi al cielo, sbuffando nuovamente.
“Era un signore grasso.” Io lo guardai annuire, pensieroso.
“Aveva una lunga barba... troppo lunga, sembrava quasi che si
fosse scordato di tagliarla...” Disse, accennando un sorriso.
“Beh... solo questo... Non lo so, mi dica com'era vestito” Lo incalzai io.
Si passò una mano sulla fronte, tentando di ricordare.
“Si... aveva una veste marrone... Si credo che fosse un frate... ha presente?” Io lo guardai stupefatta.
“Certo che ho presente un frate.” Dissi, scocciata.
Lui annuì. “Ah, bene allora.”.
Attesi, con le mani sui fianchi, che parlasse ancora, ma non lo fece.
Decisi di non insistere, sarebbe stata solo una perdita di tempo.
Misi la lettera nella tasca, varcai la soglia ed uscii.
Vagabondai diversi minuti senza una meta precisa, quando
Vidi Edmund con una ragazza, camminavano mano nella mano.
Sorrisi, sorpresa.
Lui incrociò il mio sguardo, sbarrando gli occhi.
Le disse qualcosa, dopo averle dato un leggero bacio sulla guancia.
Lei si allontanò, salutandolo con la mano.
Edmund mi raggiunse, imbarazzato.
“Non avevate lezione di pomeriggio il mercoledì?” Io alzai le sopracciglia, scuotendo la testa.
“Ah.” Abbassò lo sguardo, arrossendo.
“Pensi che io possa farti la predica?” Gli dissi, scherzando.
Lui tornò a guardarmi, accennando un sorriso.
“No, Dopotutto sei tu quella incinta...” Disse sorridendo.
“Hai ragione...” Aggiunsi io, mordendomi il labbro.
Pensai di mostrargli la lettera, ma decisi di aspettare.
“Sai dov'è Lucy?” Chiesi, guardandomi intorno.
“Credo sia in biblioteca” Disse.
Io annuii.
“Allora faccio un salto da lei.” Annuì anche lui.
“Ci vediamo dopo” Lo salutai con la mano e mi incamminai nuovamente verso l'entrata.
“Edmund!” Mi voltai improvvisamente, richiamandolo.
Lui fece lo stesso.
“E' veramente carina”.
Mi sorrise, arrossendo.
“Lo so” Disse.
Quando entrai in biblioteca, sapevo già dove avrei trovato Lucy.
Era seduta al tavolo, sotto la finestra.
Le piaceva così tanto stare lì.
La raggiunsi, sedendomi silenziosamente accanto a lei.
Lucy alzò lo sguardo, sorridendo.
“Ehi...” Disse.
Chiuse il libro, poggiandosi con i gomiti sopra di esso.
“Mi è arrivata una lettera.” Sussurrai.
“Che lettera?” Lei mi guardò sorpresa.
La estrassi dalla tasca e la sistemai sul tavolo.
“Prima di sentire il suo pianto, sarai già a Narnia cavalcando quel famoso manto...” Lesse.
Alzò lo sguardo.
Era bocca aperta.
“Che significa?” Chiese rileggendola ancora.
“Non lo so, Il portiere ha detto che un signore grasso con la barba l'ha portata.” Lucy mi guardò.
“Il Dottor Cornelius...” Sussurrò, più a se stessa che a me.
“Secondo te è stato lui?” Le chiesi, sorpresa di non averci pensato prima.
“Ma come ha fratto ad arrivare qui?” Lei alzò le spalle.
“Come ha fatto Caspian...” Azzardò Lucy.
Qualcosa non ci permetteva di completare il nostro puzzle.
“Si... ma il pianto di chi?” Io mi guardai intorno, quando
sentii un improvviso gorgoglio provenire dall'interno della pancia.
Presi la mano di Lucy, sorridente.
“Ma certo, che stupida... Il pianto del bambino!”
Lei mi guardò.
“E il manto...?” Abbassai lo sguardo.
“...Non lo so.”
Lucy si alzò, prendendo il libro dal tavolo.
“Credo che dovremo dirlo a Peter” Suggerì.
“Aspettiamo ancora, non vorrei che pensasse chissà cosa” L'aiutai a sistemare il libro sullo scaffale.
“Come vuoi tu Susan, fai quello che reputi più giusto” Sapevo che non era d'accordo.
La sabbia bianca, il mare limpido come in nessun altro luogo possibile ed immaginabile.
I boschi verdi, gli alberi che danzavano.
Eravamo a Narnia.
Caspian, la sua mano nella mia.
Le sue labbra rosee sulle mie.
Il ruggito di Aslan a rompere quella magia.
“Attendi Susan, Attendi.”.
Il leone mosse la sua criniera.
“Potrò mai avere tutto questo davvero?” Chiesi.
“Potrai averlo solo se lo vorrai veramente... Non rovinare ciò che hai ora, per il resto ci sarà tempo.
Puoi farlo, guarda dentro di te Susan, troverai molto più di quanto tu creda”.
Caspian sfoggiava il suo magnifico sorriso.
Posò una mano sulla mia pancia...
Sobbalzai seduta sul letto.
La fronte imperlata di sudore.
“Susan, che succede?” Chiese Lucy, la voce ancora impastata dal sonno.
Finalmente era tutto chiaro.
Finalmente sapevo qual'era il mio destino.
“Niente Lucy, era solo un sogno”.
Ecco qua.... miracolosamente ce l'ho fatta ad aggiornare!!
Che ne dite di questo capitolo?
State cominciando a capire come andrà.... forse.... io cambio idea da un momento all'altro, vi dico solo questo^^
Non aspettatevi ciò che probabilmente c'è da aspettarsi.
Oppure potreste anche credere che non sia tutto semplice come sembra, e in realtà lo è davvero.
E' tutto nelle mie dolci mani....
Purtroppo per voi:)
un grazie particolare a:
Bella4: beh... la lettera non è proprio di Caspian, ma ci siamo vicini, che dici??
Sono contenta che l'altro capitolo ti sia piaciuto... era particolare e diverso.
BacioNe
Bulmettina: Ecco per te il nuovo capitolo, più in fretta che potevo^^
Si Peter è un grande fratello....
Fammi sapere che ne pensi!!
mff_castle27: hai ragione, basta parlare di gravidanze... così diventiamo matte^^
la scuola è cominciata da due giorni e già sono scoglion... ok, evitiamo di dire parolacce pure qui...
diciamo che già sono stufa^^
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto... ci stiamo avvicinando alla fine e il prossimo sarà... molto diverso.
Un bacione grande e buon inizio anno!!
ilaria1993: è vero, l'amore
fraterno che hanno tra loro è così bello.... e forse mi
sono ispirata molto al rapporto che ho io con mio fratello..
vabè, spero che anche questo ti sia piaciuto!
Fammi sapere. Baci
MonicaLaBuona: Si, la famiglia è importantissima, e ho scritto questo capitolo proprio per sottolineare questo...
Lo so che non vuoi che te lo dica, ma grazie per tutti i complimenti!!!!!
Mi rendo davvero felice^^
Un BaCione
Lucia Lair: Sono davvero contenta che
il mio modo di scrivere ti spinga a voler leggere, sai, è quella
a cui aspiravo dal primo momento in cui ho iniziato a scrivere^^
Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!!
Si... Nove mesi sui banchi, dopo tre mesi di emerita pacchia non credo che potrò sopportarli...
Baci
Ladygryffindor: ma grazie mille!!!Si Peter è un fratello davvero favoloso....
Volevo ringraziarti ancora,
perchè tu sei tra i miei lettori più fedeli fin
dall'inizio e questo mi rende così onorata!!
Grazie^^
Tem94: grazie mille^^
Sono così contenta che le mie
idee e il mio modo di scrivere ti piacciano, e grazie anche per aver
messo la mia storia tra i preferiti...
Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo
Baci
Simba: Scusa se aggiorno solo ora.....
Oddio, mi dispiace che per leggere la storia tu abbia fatto tardi... ma devo dire che mi sento anche molto onorata;)
Si Peter è davvero un bravo fratello...^^
La mia mail è questa “gilletta91@live.it” ed è anche il mio contatto msn... se vuoi aggiungermi.
Un bacione
valevigi1995: grazie per tutti i complimenti!! sono contenta che la storia ti sia piaciuta.
Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!
Baci
franci_93. Grazie ancora per tutti i complimenti... mi fate arrossire^^
Questo capitolo vi dice parecchie cosette....
Questo capitolo??Come ti sembra??
Fammi sapere.
Baci!!
Pavi: hai ragione, hanno davvero un bel rapporto^^
Tranquilla, non preoccuparti per non
aver recensito subito, semmai sono io che ho ritardato un po' ad
aggiornare questa volta....
Sorry^^
Bacioni
Grazie a tutti..
Alla ProSSima
Un bacioNe
JUls*
|
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Capitolo 10 *** Nove mesi dopo.. ***
ononno
NOVE MESI DOPO..
Sfiorai leggermente la mia pancia ormai
grande, troppo grande per passare inosservata
e sospirai felicemente, era passato
tanto tempo e ogni ferita aveva lasciato una cicatrice
evidente, ma che presto sarebbe
sparita, permettendomi di tornare la Susan di una volta.
Presto il sogno si sarebbe avverato,
mi fidavo di Aslan e sapevo che non mi
avrebbe mai tradita.
“Che fa, scalcia?” Mi chiese Lucy,
divertita
Io le presi una mano e la posai proprio
dove sentivo il piedino muoversi irrequieto
Lucy sorrise allegramente “Ormai
manca poco..”
Io chiusi gli occhi e alzai lo sguardo
verso il sole d'estate, quel calore
mi solleticò il viso e mi aiutò a
mantenere la calma apparente che avevo abilmente
costruito intorno a me in quei nove
mesi.
Affrontare tutto fu molto più
complicato di quanto avrei mai potuto immaginare.
Mio padre fu lo scoglio più difficile,
mia madre pianse.
Le mie compagne mi chiesero del sesso,
ma s'interessarono poco a quello che il sesso stesso aveva
comportato, o probabilmente era io ad essere troppo matura anche per
questo.
Lucy, Edmund, ma soprattutto Peter, non
mi abbandonarono mai.
Divennero una parte essenziale di me,
molto più di quanto lo fossero prima.
E io, io imparai ad aggrapparmi a quel
bambino molto prima che lo diventasse.
Sentivo una parte di Caspian dentro di
me e fu questo a permettermi di sopravvivere,
sapere che qualcosa di Lui dipendeva
completamente da me e che era il filo doppio che non mi avrebbe mai
allontanata da Caspian.
Caspian..
Mi mancava più di ogni altra cosa al
mondo, ma quella luce che il sogno aveva acceso dentro di me..
“…Potrai
averlo solo se lo vorrai veramente... Non rovinare ciò che hai ora,
per il resto ci sarà tempo.
Puoi farlo, guarda dentro di te
Susan, troverai molto più di quanto tu creda...”
Dovevo
vivere, riuscire a farlo e Aslan mi aveva dato ciò che più mi
occorreva per farlo, la speranza.
Quel
bambino era il mio portale per Narnia e il desiderio che saremmo
vissuti lì, io Caspian e il frutto di tutto il nostro amore mi
pervadeva ogni giorno di più, ma allo stesso tempo mi spaventava la
paura che non sarebbe stato così.
Accarezzai
piano l'erba e staccai un filo che il vento strappò impertinente
dalla mia mano
“Susan,
hai sentito cosa ho detto?”
Lucy
mi fissava imbronciata “Non stavi ascoltando..”
Io
la guardai dispiaciuta, lei mi perdonò con un sorriso
“ho
detto, sai già come lo chiamerai?”
Restai
immobile.
A
questo non avevo mai pensato, ma mi spaventò che Caspian fu il primo
nome che apparve nella mia mente.
IL
GRANDE RITORNO!
Un
anno c'è voluto per spingermi a completare questa fic!
Chiedo
umilmente scusa a tutti coloro che mi hanno aspettato tanto e invano,
ma il liceo classico, lo studio e come ben sapete tutto il resto mi
hanno occupato ogni singolo istante impedendomi di coltivare l'unico
grande hobby che ho, scrivere!
Spero
di riuscire a soddisfare i vostri desideri concludendo questa fic!
Mi
dispiace avervi fatto aspettare tanto e spero con tutto il cuore che
gli accaniti lettori di una volta tornino a commentare e che ne
arrivino di altri!
Confido
in voi e vi prego di scusarmi
Non
vi deluderò.
Un
bacione grande
Juls*
|
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Capitolo 11 *** Il ritorno ***
bev gtrwefc
IL
RITORNO.
“Susan,
posso entrare?”
Io
sbuffai scocciata, accomodandomi seduta sul letto della mia camera
“Vieni
Ellen, sono qui”
Ellen
fece capolino dallo stipite della porta, sorridendo
“Che
bello vederti Susan! Quando sono partita per le vacanze mi chiedevo
se avrei fatto in tempo a rivederti dopo... “ Abbassò lo sguardo
imbarazzata.
La
scuola non transigeva che al suo interno potesse esserci una
studentessa con una pancia più grande del dovuto, credo sia stato
per questo che mi abbiano “gentilmente” consigliato di
abbandonare gli studi e sposare chiunque mi avesse
“ridotta
così”.
Avrei
studiato a Narnia, il mio futuro era un altro.
Speravo
con tutta me stessa che lo fosse.
“Oh,
non preoccuparti Ellen, mi ha fatto piacere” Le sorrisi
distaccatamente, distratta da un calcio troppo intenso del bambino.
Sussultai
e il mio cuore iniziò a battere velocemente, troppo velocemente.
“Cos'hai?”
mi chiese Ellen, preoccupata.
Io
iniziai a respirare, respiravo piano, come mi aveva detto il dottore,
feci
esattamente ciò che mi era stato insegnato e quello che vidi fare a
mia madre prima che nascesse Lucy, ma il dolore rimase forte senza
alcuna intenzione di affievolirsi.
“Vuoi
che chiami l'ambulanza?”
Sbarrai
gli occhi.
La
fronte imperlata di sudore, sentivo il cuore del bambino battere
dentro di me, i suoi palpiti veloci si confondevano con i miei.
Non
era così che doveva andare.
“No
Ellen, va a chiamare Lucy..” Un gemito mi sfuggì per il dolore.
Lei
si alzò di scatto annuendo “Dove la trovo?”
“In
biblioteca.. sicuramente..”
Strinsi
le coperte con tutta la mia forza e quando Ellen uscì, richiudendosi
la porta alle spalle, abbandonai la testa indietro, respirando sempre
più profondamente.
Per
un secondo mi parve quasi che stesse passando, un sollievo spontaneo
mi pervase..
Ma
ciò che venne dopo lo cancellò completamente.
Una
fitta mi scosse completamente, il dolore fu il peggiore che provai
penso, in tutta la mia vita, credetti di partorire lì e che quello
fosse solo l'inizio della fine di un sogno.
Per
un momento il volto di Caspian, Narnia, Aslan, i miei fratelli e
l'illusione di tornare ad essere la Regina Susan mi abbandonarono
lasciandomi sola con quel fardello dentro.
La
realtà mi cadde addosso come una doccia gelida, mi fece molto più
male di quanto pensassi.
Chiusi
gli occhi e quando li riaprii la stanza stava letteralmente sparendo,
il letto si confondeva con lunghi e inimmaginabili alberi verdi,
l'armadio, la scrivania, le pareti svanirono completamente lasciando
il posto ad una vasta pianura d'erba, del colore che solo l'erba di
Narnia aveva..
Il
soffitto non c'era più, vidi un cielo diverso, azzurro, accogliente,
vidi il mio cielo.
Vasto
ed illimitato.
Capii
di non essere più a Londra.
Mi
abbandonai ad un ultimo e straziante urlo di dolore
e
svenni.
Riaprii
piano gli occhi, muovere le palpebre fu dolorosamente piacevole.
Mi
guardai intorno e ciò che vidi mi fece sorridere spensierata..
Ero
a Narnia.
Ero
a Narnia.
Non
era solo pura illusione.
Mi
alzai da terra, e mi resi conto assurdamente, di averlo fatto senza
la più minima fatica.
Quasi
con timore cieco, alzai il braccio per toccarmi la pancia...
Era
piatta.
Era
la mia pancia, la pancia che mi era stata invidiata per anni, era
nuovamente piatta e perfetta.
La
paura mi travolse completamente.
Possibile
che avessi partorito senza rendermene neppure conto?
Mi
guardai intorno in cerca di qualcosa, di qualcuno.
Quando
vidi in lontananza la sagoma di un ragazzo alto, con i capelli neri
scompigliati dal vento, venire verso di me sorridendo, le lacrime mi
annebbiarono la vista.
Iniziai
a correre.
Oooh,
Eccolo qua!
Un
nuovo capitolo..
Ormai
manca davvero poco, ma le sorprese non mancano eh.. xD
Io
amo le sorprese, quindi non aspettatevi nulla di tutto ciò che
immaginate..
Volevo
ringraziare chi ha letto e commentato la mia storia!
In
particolare
Bulmettina:
oooh! Che bello sapere che c'è qualcuno che si è ricordato di me!
Questa
storia è una delle mie preferite, scrivo molto ma questa mi è
proprio rimasta nel cuore, per questo ho deciso di finirla.
Ti
ringrazio per esserti ricordata!
Ah,
fammi sapere che ne pensi di questo capitolo eh!
Un
bacione grande!
FrancyDenis:
Beh, decisamente non finisce così... ;)
Queen
Susan: Grazie! È un piacere per me sapere che le mie storie
emozionino!
Lo
scopo sarebbe quello, sono felice di averlo raggiunto, un bacione!
Mi
raccomando fammi sapere che ne pensi anche di questo capitolo!
Grazie
anche a tutti gli altri
Non
vi terrò sulle spine, confido di aggiornare entro questa sera o
domani ^^
Un
bacione
Alla
prossima
Juls*
|
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Capitolo 12 *** "Credo nel rumore di chi sa tacere, che quando smetti di sperare inizi un pò a morire." ***
GUGIL
"CREDO NEL RUMORE DI CHI SA TACERE, CHE QUANDO SMETTI DI SPERARE INIZI UN PO' A MORIRE"
Correre,
Correre più veloce che potevo, lui fece lo stesso, e mi raggiunse
velocemente.
“Oddio
Susan..” disse abbracciandomi,
e
io mi persi, mi persi nell'odore dei suoi capelli, tra le sue
braccia, mi persi accarezzando quella schiena, la sua..
persi
me stessa o forse fu proprio il contrario.
Lo
allontanai da me per baciarlo e assaporare quelle labbra che
ridiedero colore alla mia vita, lui intrappolò una mano tra i miei
capelli, e con l'altra cinse la mia vita, stringendomi forte.
“Non
ti lascerò più scappare..” sussurrò sulle mie labbra, io
abbozzai un sorriso
“Non
eri tu ad essere scappato?” lui affondò il suo volto sulla mia
spalla.
Non
avevo bisogno di alcuna risposta, la mia risposta era lui, e lui era
tutto ciò per cui valeva porsi qualsiasi domanda.
Restammo
lì per un tempo che mi parve infinito, o forse lo era davvero.
Ogni
pezzo del puzzle era al suo posto e ogni paura era scomparsa..
“Che
succederà Caspian?” Lui mi guardò e nonostante tutto mi sentii
sicura che qualunque cosa fosse accaduta tutto questo non sarebbe
sparito nel nulla.
“Aslan
vorrebbe parlarti..” mi disse, sciogliendosi delicatamente
dall'abbraccio e prendendomi la mano,
la
strinsi.
Ci
incamminammo verso Cair Paravel,
tutto
di Narnia mi mancava, il vento leggero, l'acqua limpida del mare, le
fitte foreste verdi, chi non avrebbe voluto poter vivere in un
paradiso così, in quella realtà che incontra la fantasia?
Quando
salimmo le ampie scale del castello mi sentii davvero a casa.
Trovammo
Aslan nell'atrio ad aspettarci e appena lo vidi corsi ad abbracciare
la sua folta criniera
“Aslan,
tutto questo è.. bellissimo.. ma non capisco, io ero..”
Mi
resi improvvisamente conto di non aver detto nulla a Caspian, del
bambino, di cosa fosse accaduto in quei nove mesi e di cosa stesse
accadendo proprio mentre venivo catapultata a Narnia.
Vederlo
aveva distorto la percezione di ogni cosa e soprattutto la realtà,
la mia realtà.
“Calmati
Susan ,ti spiegherò ogni cosa..”
Io
guardai Caspian, che mi sorrise rassicurante.
“Lasciamo
che il Principe Caspian vada a sistemare le ultime cose, vuoi?”
Annuii senza scelta, Caspian mi salutò con un bacio leggero sulla
guancia
“Non
preoccuparti non scappo” mi sussurrò all'orecchio, facendomi
sorridere.
Lo
guardai allontanarsi verso il giardino e solo quando divenne un
puntino lontano scossi la testa, cercando di ritrovare la ragione che
perdevo ad ogni suo tocco.
Aslan
era fermo, paziente, al mio fianco.
“Sono
pronta” gli dissi e lui annuì, mi sembrò quasi sorridesse..
Iniziò
a camminare verso al spiaggia, ormai illuminata dalla luce flebile
del tramonto, io lo seguii desiderosa di sapere.
“Susan..”
cominciò piano “ Tu hai scoperto cosa significhi amare molto prima
di molti altri, sei una donna ora ed è giusto che tu faccia delle
scelte..”
lo
guardai senza capire
“..
Io sono fiero di te, di ciò che sei e di come sei arrivata ad
esserlo, non hai perso la speranza Susan, sei stata forte e
coraggiosa, valore che non appartiene a tutti quanti.
Hai
portato un bambino in grembo per tutto questo tempo, l'hai cresciuto
e hai capito cosa volesse dire vivere davvero per qualcosa, è stata
la tua ancora, la tua salvezza e tu sei stata la sua.
Ma
non era ancora il tuo momento, sei una donna, e devi ancora imparare
ad esserlo prima di diventare madre”
Tutto
prendeva forma, mentre tenevo lo sguardo fisso su quell'immobile
tavola azzurra..
“Vuoi
dire che..”
“Voglio
dire che io non ho poteri sul tuo mondo, ma ne ho sul mio e sul
passaggio tra in nostro e il vostro mondo..”
Capivo.
“Sono
stato io a far sì che quel bambino non fosse mai esistito..
saresti
stata in grado di amarlo meglio di chiunque altro e lo sarai, ma non
ora, la tua vita sarebbe spezzata e non è così che le cose devono
andare..”
Spostai
lo sguardo su di lui
“E
com'è che devono andare?”
“Susan
il tuo posto non è qui..”
Mi
fermai improvvisamente, immobile e incapace di formulare qualsiasi
pensiero
“Che
vuoi dire?” Aslan si fermò, assecondandomi.
“Voglio
dire che devi tornare dai tuoi fratelli, loro hanno bisogno di te, e
tu di loro, qui il tuo compito è finito, la regina Susan ha dato
tutto ciò che doveva al suo popolo, ora è libera di essere Susan
Pevensie, una donna vera”
Senza
volerlo iniziai a piangere, come potevo rischiare di perdere tutto
questo?
Come
potevo accettare di non rivedere più Caspian di vivere senza di lui?
“E
se io non volessi essere libera di vivere la vita di Susan Pevensie?
Se io non volessi..” mi accasciai a terra singhiozzando.
“Non
sarai sola”
Alzai
lo sguardo confusa “Non sarò..”
“Non
sarai sola, non potrei permetterti di tornare da sola, tutto questo
perderebbe il suo scopo”
Io
lo guardai conscia di ciò che stava per dirmi.
“Caspian
verrà con te”
Il
mio cuore si fermo completamente.
Allora,
miei prodi!
Diciamo
che il prossimo potrebbe essere l'ultimo capitolo...
Dispiace
più a me che a voi!
A
questa storia e a Narnia mi ero affezionata davvero!
Per
questo pensavo di chiedervi un parere, non su Susan e Caspian perchè
ho esaurito i neuroni celebrali adatti a questo tema, devo aspettare
che si ricreino (xD) ma su altri personaggi di Narnia una storia la
leggereste?
Fatemi
sapere che ne pensate e io mi atterrò al volere dei lettori^^
Ringrazio
tutti coloro che hanno letto e commentato, in particolare:
Ardiarsun:
Grazie mille! Sono così contenta che ti piaccia, mi ha fatto molto
piacere che tu abbia provato interesse nel leggerla!
Fammi
sapere che ne pensi, mi interessa molto il tuo giudizio!
Un
bacione!
Ps.
è sì.. un figlio come Caspian lo vorrebbero tutti... ma diciamo
ancora di più un ragazzo!^^
(Quell'uomo
elimina ogni freno inibitore =))
Bulmettina:
Eccoti il tuo seguito!
E
anche tutte le dovute spiegazioni ^_^
Spero
tanto ti sia piaciuto, fammi sapere!
Un
bacione!
Queen
Susan: Grassssie!!!
Che
piacere sapere che ti piace così tanto!
Sono
davvero contenta, beh hai capito tutto quello che è accaduto..^^
Dimmi
che te ne pare mi raccomando!
Un
bacione!
FrancyDenise:
No, niente cesareo o cose simili..
Diciamo
magia ^^
Beh,
ti è piaciuto questo capitolo?
Un
bacione alla prossima!
|
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Capitolo 13 *** Io sono il mio dolce sorriso. ***
jujuju
IO SONO IL MIO DOLCE SORRISO.
“Tenga
regina Susan, preda questa per dormire starà più comoda”
Un'anziana
governante dall'aspetto dolce e sincero sistemò una camicia da notte
sul tavolo, accanto a me, io le sorrisi ringraziandola con lo
sguardo.
“Non
si angosci Maestà, vedrà che tutto andrà come deve...”
Mi
lasciai andare sullo schienale della sedia,
pensai
al giorno seguente,
a
quanto sarebbe stato duro lasciare Narnia per sempre, un'altra volta.
Ecco
il vero scopo di tutto questo.
Aslan
mi aveva messo alla prova, la prova più ardua che potessi superare.
Mi
alzai e, dopo aver ringraziato la vecchia signora, a passo lento mi
diressi verso la mia camera.
Sfilai
i vestiti con poca cura, la camicia grande e slabbrata sulla vita non
aveva più alcun senso, i pantaloni sarebbero stati troppo larghi
perfino se li avessimo indossati io e Lucy insieme..
Lucy,
cosa avrebbe detto di tutto questo?
Mi
vestii, distratta dalla pienezza della luna,
pensai
che sarebbe stato bello essere lei, spensierata nel suo cielo,
poi
ricordai però, che non aveva diritto di vedere il sole e questo mi
fece paura.
“Susan,
sei qui?”
La
voce di Caspian mi allontanò dal torpore dei miei pensieri.
“Vieni”
gli dissi, freddamente, ma già sentivo la mia voce flebile tremare.
Lui
entrò piano, chiudendo la porta alle sue spalle.
In
silenzio si sedette accanto a me, cercò la mia mano nel buio e
quando la trovò e la strinse, io non riuscii a sottrarmi a quel
tocco.
Dio,
quanto potevo amarlo.
Dio,
quanto in quel momento avrei voluto che non fosse così.
Lo
sentii muoversi irrequieto al mio fianco, sapeva che qualcosa mi
turbava.
“Caspian,
perchè?” gli chiesi, cercando di mantenere un tono fermo e pacato.
Non
potevo vederlo, ma sentivo il suo sguardo, quegli occhi bruciavano su
di me.
“Hai
rinunciato a tutto questo, al tuo regno, a Narnia, ad una lunga e
felice vita, per cosa?”
Lasciò
la mia mano e questo mi fece cadere nell'insicurezza,
sapevo
di averlo ferito.
“Non
permetterti di dire una cosa del genere Susan, non sei l'unica a
soffrire per amore qui, Aslan mi ha proposto un accordo e io l'ho
accettato, e vuoi sapere “per cosa?” ”
Domandò,
imitando il mio tono.
Io
non dissi nulla, aspettando che continuasse
“Perchè
ti amo Sue e non sai cosa significa avere tutta questa bellezza e non
poterla condividere con te, l'agonia che provavo mi stava uccidendo..
potrei
essere ovunque con te, perchè non conta dove, ci sei tu, è questo
quello che conta”
Distrusse
ogni barriera che la mia paura di soffrire aveva costruito su di me,
lasciandomi nuda, inerme davanti a lui, proprio come quella notte,
proprio come quel giorno d'inverno, nove mesi fa.
Iniziai
a piangere, scoprendo l'assurdità dell'amore, come si può credere
di amare talmente tanto e scoprire di amare ancora di più?
Quantitativamente
l'amore non ha quantità.
Né
confini.
Né
qualsiasi altro freno.
Mi
stesi sul letto e lo tirai per un braccio, facendolo distendere
accanto a me,
il
suo calore mi faceva rabbrividire, il suo odore svenire.
Lo
sentivo passare per la gola, nello stomaco, sempre più su, fino ad
arrivare a torturarmi piacevolmente la testa, annebbiando ogni
cellula vitale del mio corpo.
“Potresti
essere illegale sai?” Gli dissi, baciandolo sempre più
appassionatamente sul collo.
“illegale?”
mormorò lui, sbottonando distrattamente la camicia da notte.
Sorrisi,
infilando una mano sotto alla sua maglia, sussultando al contatto con
la sua pelle calda.
“tutto
ciò che porta assuefazione ai tuoi livelli è illegale, sei una
droga..”
Caspian
mi trascinò con un solo movimento sopra di lui, slacciando gli
ultimi bottoni, con pazienza orefice.
“E
allora dovrebbero arrestarti..” Disse malizioso, sfilando del tutto
quel che restava della camicia da notte.
Le
sue mani sfioravano ogni parte del mio corpo, risvegliandola.
Mi
baciò, accarezzandomi le cosce, i fianchi e pian piano sempre più giù,
tutto tornava a prendere forma, le sue carezze divennero sempre più intense, ma
nonostante desiderassi questo momento da nove mesi, posai una mano
sopra alla sua, fermandolo.
“Non
ora, non qui.. Rischiamo troppo..”
Gli sussurrai, combattendo contro tutta me stessa.
Caspian
mi baciò sulla punta del naso e con delicatezza mi fece distendere
nuovamente al suo fianco.
“Tanto
abbiamo tutta la vita..” Disse, soddisfatto.
Io
mi raggomitolai al suo fianco, sentendomi finalmente completa.
“Dormi, altrimenti potrei cambiare idea..” gli dissi, sorridendo.
“Siate
prudenti e ricordatevi che non c'è valore più bello della
sincerità, credete sempre in voi e nel vostro amore, sempre”
Strinsi
Aslan più forte che potevo e Caspian fece lo stesso.
“Mi
mancherà Narnia, mi mancherai tu..” Gli dissi, e lui mi spinse
affettuosamente con il muso.
“Ora
andate..”
Presi
Caspian per la mano, prima di varcare il famoso portale nella
corteccia di legno mi voltai un ultima volta verso quella meraviglia,
cercando di imprimerla per sempre nella mia mente, come una
fotografia.
“Addio..”
sussurrai e guardai Caspian in cerca di quella sicurezza che solo lui
era in grado di darmi.
Con
un solo passo cademmo in piedi in una realtà lontana da Narnia e da
qualsiasi tipo di fantasia, ma che forse insieme avremmo saputo
vivere.
Eravamo
nella mia camera, il sole era basso nel cielo, doveva essere il
crepuscolo.
Cercai
Lucy con lo sguardo, ma di mia sorella neppure l'ombra,
ricordai
cosa stesse per accadere l'ultima volta che mi trovai in quella
stanza e strinsi più forte la mano di Caspian.
“dove
saranno tutti?” Chiese lui, guardandosi intorno.
“Oh,
se conosco bene i miei fratelli so dove potrebbero essere..”.
Come
immaginavo,
trovammo
Peter, Edmund e Lucy seduti sul prato, quasi stessero aspettando
proprio noi.
Peter
rideva guardando il muso lungo di Edmund, doveva aver fatto una
battuta che la suscettibilità di mio fratello più piccolo non gli
aveva permesso di capire, Lucy osservava il cielo, sorridendo.
Compresi
che Aslan aveva ragione, la mia vita senza di loro non sarebbe stata
la mia vita.
“Ma
guarda chi si vede!” Urlai, camminando verso di loro.
Li
salutai con il braccio in lontananza, vidi il sollievo sui loro
volti.
Guardai
alle mie spalle, Caspian si era fermato
Sapevo
che temeva di essere di troppo,
Lo
raggiunsi e presi la sua mano stringendola.
“tu
fai parte di tutto questo ora, fai parte di me e loro capiranno”
Insieme
riprendemmo a camminare
“Ti
amo” gli sussurrai.
Lui
sorrise, cancellando dal suo volto ogni traccia di timore.
Peter
si alzò e mi corse incontro, abbracciandomi.
“Dio!
Ci hai fatto morire di paura, sei sparita!” io lo strinsi forte,
felice di rivederlo.
“Susan!”
anche Lucy ci raggiunse, seguita da Edmund.
“Ellen
non è venuta ad avvisarvi...?” Chiesi, abbracciando mia sorella.
Loro
si guardarono “E cosa avrebbe dovuto dirci?”
Restai
immobile, tentando di capire.
...Sono stato
io a far sì che quel bambino non fosse mai esistito...
Nessuno
ricordava che fossi incinta.
Nessuno
sapeva e ora potevo rimettere tutto al proprio posto.
Ricominciare
tutto d'accapo.
Il
corso degli eventi era cambiato e Caspian era con me.
Sorrisi.
“Niente,
non avrebbe dovuto dirvi Niente”
Peter
guardò Caspian pensieroso
“Credo
proprio che dobbiate raccontarci qualcosa..”
Lo
scrutò per un pò, poi fece ciò che mi ricordò finalmente Peter il
Magnifico, tese la mano a Caspian, che l'afferrò altezzoso.
Sorrisi
guardandoli,
con
il tempo tutto sarebbe stato più facile.
Ci
sedemmo e gli raccontammo tutto, loro ascoltarono stupiti, Lucy ci
chiese quando sarebbe potuta tornare a Narnia, le dissi di non
perdere la fiducia,
sarebbe
tornata prima o poi.
Quando
finimmo il nostro racconto, il sole aveva lasciato il posto alla
luna, che splendeva solitaria nel cielo.
“Andiamo
a casa” dissi, alzandomi e spolverando i fili d'erba dalla mia
gonna.
“Io
non dormo con te.. Judith mi ha invitato in camera sua, facciamo una
sorta di festa..” disse Lucy, raccogliendo la sua borsa.
Io
guardai Caspian, che ricambiò il mio sguardo malizioso.
“Posso
andare?” Chiese Lucy, ingenuamente.
“Oh,
beh, certo...” Dissi, evitando lo sguardo dei miei fratelli.
Lei
si allontanò sorridente.
“Beh,
noi allora andiamo..” dissi, schiarendomi la voce.
“Già..”
disse Caspian, guardandosi intorno imbarazzato.
Peter
alzò gli occhi al cielo sbuffando lievemente, ma fui certa che sulle
sue labbra ci fosse un sorriso, mentre lo guardavo andare via.
Raccolsi
le mie cose, divertita.
“Susan..
verresti un secondo?” Edmund mi chiamò imbarazzato.
“Tieni..
così ti eviti parecchi casini..”
Guardando
in basso, mi porse una scatolina
“Edmund
Pevensie.. dove hai preso questi?”
Chiesi
sconvolta e divertita allo stesso tempo
“Ce
ne hanno dati un paio ad educazione sessuale... ho pensato che
potessero servirti, dentro ci sono le istruzioni.. non è poi così
difficile...”
Lui
arrossì e io scossi la testa ridendo.
“Grazie,
ne farò buon uso”
Gli
diedi un bacio sulla guancia
“Aspetta..
Aspetta.. tu li usi?” gli chiesi curiosa, prima di allontanarmi,
pensando a ciò che aveva detto.
Lui
alzò le spalle “Questa è un'altra storia”
Sorrisi,
cosciente di quanto fosse cresciuto in fretta.
“Cosa
sono?”
Chiese
Caspian curioso, io scoppiai a ridere.
“Qualcosa
che certamente ti piacerà” dissi maliziosa, infilando le chiavi
nella serratura.
Lui
aggrottò la fronte.
“E
come si usano?”
Gli
diedi un bacio leggero a fior di labbra e lo presi per mano.
“Ti
farò vedere”
Aprii
la porta della stanza e la richiusi alle mie spalle.
Ecco
a voi “la dolce verità”.
E
questo è tutto miei cari Narniani! Sapete, sono davvero dispiaciuta,
mi stavo affezionando particolarmente e scrivevo perchè i vostri
commenti di tiravano seriamente su di morale, spingendomi a
continuare!
Come
farò senza di voi?
Beh,
sapete che vi dico? Ho già in mente la “storiella” di cui vi
parlavo, avendo capito che a quanto pare la leggereste, la scriverò.
Perchè
come ho già detto, io scrivo per voi^^
Ditemi
che ne pensate di questo capitolo e del finale!
Diciamo
che sono scesa più nei “particolari” essendo la fine volevo
osare un po'.. xD
Vi
ringrazio di cuore, veramente, per il sostegno ed i complimenti!
Un
bacione immenso a tutti voi
Spero
di ritrovarvi a commentare la prossima eh! ^______^
Grazie.
Juls*
Un
ringraziamento ed un abbraccio particolare a
Ardiarsun
QueenSusan
Bulmettina
FrancyDenis
Che
mi hanno sostenuto in questo “finale” tanto atteso.
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