Come tutto ebbe inizio

di Andreina_98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno ***
Capitolo 2: *** Un bambino per casa -parte 1- ***



Capitolo 1
*** Primo giorno ***


Bip-bip...Guardo la sveglia che segna le 6.40 di mattina e l'inizio della mia nuova vita. Sento dal fondo delle scale mia zia che mi chiama “Tesoro! Scendi che è pronta la colazione.” “Arrivo subito zia” rispondo. 

Mi metto a guardare un momento il soffitto ripensando a tutto quello che è successo in questo periodo: al trasferimento, al mio cambio di vita, al fatto di aver lasciato tutti i miei amici a Londra e lui... soprattutto lui. Alex...il ragazzo che amavo ma che ho lasciato perchè non riuscivo a sostenere una relazione a distanza. Siamo rimasti comunque in ottimi rapporti e infatti per mia consolazione ha promesso che per le vacanze invernali sarebbe venuto a trovarmi. Ah si, scusate se ancora non mi sono presentata, che sbadata ahahahah...Be il mio nome è Lena Ivans, ho 16 anni e sono di origine inglese. Essendo che i miei genitori non sono mai a casa per via del loro lavoro mi sono trasferita in Francia e d’ora in poi vivrò con Isabella che sarebbe la sorella di mio padre fino al compiere della maggiore età, ovviamente tornerò nella mia città natale per le vacanze. Oggi sarà il mio primo giorno di scuola qua e frequenterò il Dolce Amoris. Mia zia ha detto che è un bel liceo e che mi troverò sicuramente bene...almeno così pensa lei. Io lo spero tanto, sono una ragazza timida e questo è stato sempre un problema da quando sono piccola per quanto riguarda relazionarmi in fretta con gli altri.

Mentre continuo a pensare a tutto questo mi torna un lampo di lucidità, scatto in piedi e corro ad aprire l’armadio, oggi ho deciso di indossare dei jeans aderenti a vita alta, una maglia smanicata bianca è una camicia a scacchi bianchi e grigi legata in vita. Ovviamente devo mettere la spilla d’orata con le iniziali D.A della scuola sulla mia tracolla. Dopo essermi vestita vado in bagno a rinfrescarmi il viso e truccarmi. Un po’ di eyeliner nero e un pò di matita nella rima inferiore degli occhi, spazzolo la mia folta chioma bionda e prima di scendere prendo la borsa con il libri. Appena arrivo in cucina trovo mia zia seduta al tavolo che mi aspetta per la colazione, mi siedo di fronte a lei e inizio a bere il mio caffè-latte “Allora tesoro sei pronta per il primo giorno di scuola?“

“Si dai, ma sono molto agitata”

“Non ne hai motivo cara. Nonostante la tua timidezza sei sempre riuscita a fare nuove amicizie” mi dice sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi di incoraggiamento.

“Spero tanto zia...Oh cielo sono super in ritardo " dico guardando l'orologio della cucina che segna le 7.40, bevo di fretta il mio caffè-latte, saluto la zia e esco di corsa. Inizio a correre e mentre svolto un angolo vado sbattere per sbaglio contro qualcuno cadendo per terra. Appena alzo lo sguardo un po’ dolorante mi trovo davanti un ragazzo alto, magro, con i capelli lunghi fino alle spalle rossi e gli occhi color pece. Noto che indossa una maglia rossa, dei jeans neri strappati, una collana a girocollo e una giacca in pelle del medesimo colore dei jeans.

“Attenta a dove metti i piedi ragazzina”

“Simpatia portami via mi dicono! Mica l’ho fatto apposta eh” controbatto ancora a terra. Il rosso continua a fissarmi finché non scoppia a ridere divertito.

“Cos'hai tanto da ridere tu?” domando infastidita

“Ahahahahah scusa...ahahahaha ma è troppo divertente” Dice mentre mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi. Noto che ha le mani grandi e forti  “Grazie” rispondo semplicemente

“Piacere io sono Castiel. E tu saresti...?”

“Lena, piacere.”

“Sei  nuova di qui vero?”

“Si..ma tu come lo sai?”

“Be hai la spilla con il logo della mia scuola” e mi mostra sul suo zaino la stessa spilla che ho io sulla tracolla “Però non ti ho mai vista, nemmeno alla cerimonia di inizio anno” dice scrutandomi dalla testa ai piedi.

“Hai ragione. Mi sono appena trasferita”

“Capisco..be ci si becca ciao...Lena” mi fa un cenno con la mano e se ne va dalla parte opposta di dove si trova la scuola.

“Aspetta ma la s...” Non faccio in tempo a finire la frase che se n'è già andato. Non ho tempo di stargli dietro e continuo a dirigermi verso la scuola. Nel mentre che corro mi ritorna in mente Castiel, è un tipo strano, ma è anche carino, molto carino...Lena ma che pensi! Non lo conosci neppure dai! Scuoto la testa e inizio a correre più velocemente sapendo di essere già in ritardo il primo giorno di scuola. Finalmente arrivo davanti all’edificio anche se con il fiatone, ma rimango subito a bocca aperta per quanto bella e grande con un cancello in stile romantico pieno di rifiniture, il cortile è immenso a differenza di quello che c'era nella mia vecchia scuola pieno di verde e alberi. Su una panchina, non molto distante dal cancello, vedo una ragazza bionda che fuma una sigaretta con due sue amiche. Alla sua destra c’è una ragazza asiatica con capelli lunghi e neri come la pece intenta a sistemarsi il rossetto, la ragazza invece seduta alla sua sinistra ha i capelli castani legati in una coda alta e porta al collo una macchina fotografica. Dopo qualche minuto di esitazione entro nel grande cortile e in lontananza noto un cagnolino color nocciola venirmi incontro iniziando a farmi le feste

“Ma tu da dove spunti?” dico inginocchiandomi a terra

“Ahahahaha dai smettila di leccarmi la faccia, mi fai il solletico”

“Wof, wof” mi risponde mettendosi a pancia in su “Ti piacciono le coccole eh? Ahahaha” mentre continuo a coccolarlo sento in lontananza una voce chiamare il mio nuovo amico peloso, a quel punto sentendosi chiamare si alza e trotterellando se ne va. Quando mi alzo vedo un ragazzo alto biondo, con gli occhi color ocra che mi fissa in silenzio tenendo in braccio quel piccolo batuffolo

“Piacere, sono Nathaniel per gli amici Nath e sono il segretario delegato. Sei la nuova alunna e sei in ritardo giusto?” mi chiede sorridendo.

“Si, piacere mi chiamo Lena e questo è il mio primo giorno qua, per curiosità che ore sono?” chiedo sconfortata e tesa 

“Le lezioni sono già iniziate da 30 minuti” mi risponde ridendo dato che la mia tensione si vede fino alle stelle “Ma tranquilla, non è un problema almeno hai conosciuto Kiki e comunque saresti entrata in classe in ritardo lo stesso dato che prima ti devo far fare il giro della scuola”

“Kiki?” Domando perplessa.

“Kiki è lui” dice indicando il cagnolino color noce “È il cane della preside e la mascotte della scuola” aggiunge sorridendomi.

“Capisco, be allora è un vero piacere conoscerti Kiki” 

“Wof-wof” 

Senza aggiungere altro seguo Nath dentro la scuola, mi fa vedere tutti i club, la palestra, la mensa e il famoso cortile che, se fuori sembrava grande, dentro era una specie di labirinto. Finito lungo giro mi accompagna davanti alla mia classe: 3F

“Be ora devo andare, spero di rivederti presto Lena”

“Grazie Nath a presto” rispondo arrossendo mentre lo vedo andar via con Kiki. Ed eccomi qua, da sola davanti alla porta...Dopo un grande sospiro e qualche istante di esitazione busso...“Avanti” mi dice una voce femminile. Davanti a me vedo una signorina un po bassetta e paffutella intenta a spiegare una poesia “Piacere di conoscerla signorina, io sono la professoressa Laurent e insegno italiano” mi dice sorridendo.

“Piacere... il mio nome è Lena, Lena Ivans” dico un po’ nervosamente avendo gli occhi della classe puntati tutti su di me. Mi guardo un pò intorno e noto subito due ragazze sedute vicino alla finestra una con i capelli viola e l'altra arancioni che mi guardano sorridendo, un altro ragazzo con i capelli argentati, gli occhi bicolore e vestiti vittoriani seduto dietro di loro concentrato a scrivere su un taccuino

“Bene signorina Lena, vada pure a sedersi...mmmh vediamo...si ok, vada pure a sedersi vicino al signorino Forest” mi dice indicando il ragazzo con lo stile vittoriano. Annuisco per poi dirigermi verso questo ragazzo vedendo che ci sono 3 banchi uno dei quali naturalmente è occupato da lui 

"Posso sedermi vicino a te?" chiedo timidamente, lui a quel punto alza il viso e mi guarda per un pò “Si certo! Tanto penso che il mio compagno di banco verrà in ritardo anche oggi come il solito e poi si può mettere nel banco esterno senza problemi” mi dice sorridendo. Ricambio il sorriso e mi siedo affianco a lui tirando fuori i libri. Essendo che la lezione ormai è alla fine le due ragazze davanti a me si girano verso di noi

“Ciao! piacere di conoscerti io mi chiamo Iris Schiller” mi dice la ragazza con i capelli arancioni tendendomi la mano

“Piacere Lena Ivans” rispondo stringendole la mano, la ragazza con i capelli viola affianco a Iris timidamente dopo un po’ si presenta a sua volta “Ciao...Io sono Violet Woods”

“Piacere Violet” le rispondo sorridendole.

“Violet è timida ma è una bravissima ragazza con un grande cuore” mi spiega Iris.

“Non preoccuparti Violet,  per via di timidezza siamo sulla stessa lunghezza d’onda” le dico e lei si limita a sorridere.

“Mentre lui è Lysandro Forest” indicando infine il ragazzo che al sentire il suo nome alza gli occhi dal taccuino "Piacere di conoscerti Lena, io sono Lysandro come già ti ha detto Iris ma Lys per gli amici. Spero che faremo amicizia”

“Lo spero anche io Lena " mi dice Iris

“Sarebbe davvero bello” sento che sussurra Violet. 

“Mi farebbe molto piacere” rispondo felice.

Al suono della terza ora le ragazze mi dicono che la professoressa non c'è quindi non avremo fatto lezione e che era una buona occasione per fare amicizia, Lysandro decide così di mettere via il taccuino e unirsi a noi nella conversazione. Mi parlano del più e del meno raccontandomi un pò della scuola, di chi la frequenta e sopratutto di una certa Ambra, una ragazza subdola ed egoista che cerca sempre di umiliare i più deboli e, a parer loro, si crede la reginetta della scuola cosa che non è. Mentre continuiamo a conversare entra in classe un ragazzo che mi pare di aver già visto ma non ricordo dove...lo fisso lui e lui fissa me finchè di soppiatto mi alzo dalla sedia e contemporaneamente urliamo “E tu che ci fai qui?!” Indicandoci contemporaneamente “Questa è la mia classe. Sarei io a doverlo chiedere a te”

“Be la fatalità ha voluto che mi mettessero in questa classe” gli dico alzando gli occhi al cielo finché non mi che mi sta guardando male “Quello è il mio posto” dice imbronciato 

“Be non c'è il tuo nome quindi non è tuo e mi posso sedere dove voglio” gli rispondo ottenendo solo una fragorosa risata 

"Perchè diamine anche stavolta ridi?” Gli urlo offesa puntandogli il dito contro.

“Scusa ahaha ma rido ahaha perchè sono divertito. Sei la prima ragazza che mi risponde a tono...ok dai per questa volta ti lascio il banco ma da domani torna a me chiaro?!” Mi risponde asciugandosi una lacrima dall’occhio per il troppo ridere “Comunque stamattina non abbiamo avuto modo di fare una presentazione umana. Io mi chiamo Castiel ragazzina Castiel Blade” facendomi l'occhiolino

“Lena..Lena Ivans piacere di nuovo” rispondo ancora offesa ma allo stesso tempo vittoriosa, mentre gli altri tre non possono fare a meno i ridere "Scusate siete troppo divertenti ma quindi vi siete già conosciuti?” Chiede Iris. 

“Si ci siamo scontrati stamattina essendo che QUALCUNO non guarda dove va” risponde Castiel

“Senti chi parla” ribatto con il viso imbronciato

“Che carini” aggiunge Violet con un tono così alto che finalmente mi permette di sentire la sua voce.

“Cass ma da quando hai un cuore tenero?” chiede Lys ridendo.

“Mai avuto e mai lo avrò caro il mio migliore amico, lo faccio solo perché è il suo primo giorno” dice sedendosi vicino a me nel banco esterno. Passiamo così quell'ora a parlare di noi e scopro che Castiel e Lys sono migliori amici dalla prima liceo, vogliono formare una band, sono più grandi di noi di due anni perchè Castiel è stato bocciato 2 volte e vive a casa da solo perché i suoi genitori come i miei sono sempre in giro per lavoro mentre Lys ha fatto un incidente alle medie che lo ha costretto a casa un anno, finite le medie aveva iniziato a frequentare un liceo che però non faceva per lui è ha deciso di cambiare solo che quando si è trasferito ha dovuto ripartire dalla prima, praticamente ha perso due anni ed è lì che ha conosciuto Castiel. Vive con suo fratello maggiore Leigh e i loro genitori, Iris vuole aprire un grande negozio di botanica tutto suo e Violet vuole diventare una pittrice. Quando è il mio turno spiego di essermi trasferita da mia zia perché i miei appunto come i genitori di Castiel sono sempre in giro per lavoro, la situazione però non è cambiata molto dato che pure mia zia c’è e non c’è. La terza ora vola in fretta e quando suona la campana di inizio ricreazione decidiamo di passarla noi 5 insieme e decidiamo di dirigerci verso le macchinette per prendere qualcosa da sgranocchiare. Iris indecisa su cosa prendere schiaccia un bottone a caso e così si ritrova con una Fiesta, Violet e Lys invece preferiscono prendere qualcosa di più salutare mentre Castiel prende una cola. Io non avendo  portato con me degli spiccioli non posso prendere niente 

"Scusa Lena ma ho speso gli ultimi spiccioli per la mia Fiesta” mi dice tristemente Iris 

“Ma va tranquilla non ha importanza”

“Dispiace anche a me ma porto sempre i soldi giusti per non rischiare di esagerare troppo”

“Anche io faccio come Lys” risponde Violet.

“Tranquilli ho detto, non preoccupatevi...mica muoio se non mangio o bevo ora” dico sorridendo. Sono contenta di aver trovato degli amici così. Ad un certo punto mi ritrovo davanti Castiel che mi mette in mano un panino e una cola

“Tieni” mi dice arrossendo

“G-grazie Castiel” e mi ritrovo a fissarlo come stamattina finchè non sento una voce da oca urlare

“Tuuuuuuuu! Cosa stai facendo con il MIO ragazzo??!!!” Mi giro per vedere chi è e vedo arrivare la stessa ragazza bionda ricciola che stava fumando in cortile stamattina, tutta rossa in viso da quanto è arrabbiata. Quando è a due passi da me inizia a urlarmi contro “Ehi tu! Sto parlando con te piccola ochetta. Devi stare lontano dal mio Castieluccio chiaro???!” 

L’unica cosa che mi vien da fare d’istinto in quel momento è guardare Castiel e vedo che è ancora più incavolato di lei.

“Ma cosa dici Ambra! Dio santo! Come devo dirtelo ancora?! Non mi piacevi, non mi piaci e non mi piacerai mai! Mai capito? M-A-I!” 

Mi metto a ridere quando sento come scandisce le lettere che compongono la parola mai e naturalmente lei mi sente 

“Tu che hai da ridere???” Dopodiché si gira verso Cass cercando abbracciandolo invano dato che il rosso all’ultimo si sposta facendola quasi cadere. 

“Ma tesoruccio non dirai sul serio vero?? Lo sai che sono la tua ragazza e non posso sopportare che tu stia con degli sfigati così e specialmente con una sfigata così” dice mandandomi un'occhiataccia e attaccandosi al braccio di un Castiel esasperato. Sinceramente non mi importa di quel che pensa ma quando sento Violet scoppiare in lacrime e Iris e Lys cercare di consolarla mi sale una rabbia a non finire 

“Ehi tu finta bionda” lei si gira verso di me mollando Cass “Dici a me?”

“Si dico a te idiota! Non mi importa chi sei ma non ti azzardare più a dire cose assurde!

1. Cass non è tuo chiaro?! 

2. se ha scelto di stare con noi forse è perchè non gli piacciono persone mediocri come te.

3. il fondotinta devi sfumarlo e non metterlo come cemento armato!” 

Vedo gli occhi di tutti che mi guardano sbalorditi e mi sento realizzata. Detto questo afferro Cass per la mano e le volto le spalle allontanandomi seguita a ruota da Lys, Iris e Violet che la guardano con occhi sprezzanti. Cass sembra confuso per quella scena e anche per il fatto che lo sto tenendo per mano, ovviamente sento ancora quell'oca di Ambra sbraitare della rabbia ma questa cosa mi rende contenta. Quando usciamo da cortile mollo la mano di Castiel e respiro profondamente finchè Iris e Violet non mi saltano al collo urlando " Sei stata favolosa! le hai tenuto testa fino alla fine Lena! Sei un mito cavolo!”

“E si che mi sembravi una ragazza tranquilla e timida" mi dice Lys ridendo.

“Hai fegato ragazzina. Davvero. Non pensavo le avresti risposto così schiettamente” mi dice Castiel con le braccia incrociate al petto e un sorriso beffardo. 

“Siete miei amici e non sopporto chi tratta male i miei amici.” 

“Ragazzina da quand’è che mi chiami per soprannome?” mi chiede Castiel con quel solito sorrisino

“Non so, mi è venuto spontaneo!” Ribatto tutta  rossa in viso. A quella reazione tutti scoppiano a ridere e alla fine anche io non posso farne a meno. Poco dopo suona la campana di fine ricreazione e ci avviamo tutti in classe. Le restanti ore scolastiche passano tranquille e a fine scuola decidiamo di passare tutti insieme il pomeriggio in città. Andiamo per negozi, al parco, al cinema...insomma in tutti i posti che riusciamo a visitare e devo dire che mi sono divertita molto con loro, mi sono resa conto anche che quando sto vicina a Castiel non so perchè ma il cuore va a mille ma non capisco il perché. Dopo essere andati in tutti quei posti guardò l’orologio e vedo che si son fatte le 22 così decidiamo di andare a casa. 

"Allora a domani e grazie per la bella giornata” dico ai ragazzi

“Grazie a te Lena, ci siamo divertiti parecchio e di certo rifaremo tante altre giornate così” mi dice sorridente Lys mentre vedo Iris e Violet annuire felici.

“Be buonanotte anche a te Cass a domani”

“No aspetta, ti accompagno...tanto casa mia è a due isolati dalla tua quindi devo fare la stessa strada” A sentire quelle parole arrossisco annuendo. Dopo aver salutato tutti ci incamminiamo senza proferire parola. 

“Ma da quanto ti viene dietro Ambra?” chiedo per rompere quel silenzio imbarazzante

“Dalle elementari se non sbaglio” a quella risposta lo guardo sgranando gli occhi “Scherzi vero? Cioè esattamente 11 anni”

“Non sono mai stato così serio, ma come mai ti interessa ragazzina?”

“Curiosità” e faccio spallucce. 

“Tutto è iniziato perchè le si era rotta una cavolo di bambola e io l'ho aggiustata dato che mi sembrava un gesto carino da fare, ma niente più e a quanto pare lei ha frainteso” dice mettendosi le mani in tasca e scuotendo la testa. Dopo l’imbarazzo iniziale iniziamo a parlare e scherzare per tutto il tragitto finchè non arriviamo a casa mia.

“Be eccoci arrivati, io abito qui”

“Sembra carina dall’esterno”

“Non mi lamento, dentro è molto spaziosa e per due persone basta e avanza ahahah”Buonanotte Cass” e gli do un bacio sulla guancia "Buonanotte ragazzina” mi dice arrossendo dandomi subito le spalle. Io lo osservo incamminarsi verso casa sua finchè non sparisce dietro l'angolo. Appena entro in casa mi catapulto in camera e mi butto sul letto ripensando a tutta la giornata di oggi proprio come stamattina con la differenza che invece di essere pensierosa sono sollevata, felice ed emozionata della mia nuova vita. Ripenso a quell'oca di Ambra e un pò mi viene da ridere, poi ripenso a Lys, Cass, Iris e Violet...i miei nuovi amici, le uniche persone con cui sia riuscita a legare così velocemente in tutta la mia vita. Però a una persona in particolare vanno i miei pensieri...Castiel, quel rosso, quel bulletto che sotto, sotto sa essere dolce a modo suo. Mi ha colpita subito e gli voglio bene, non che non ne voglia agli altri ma chissà se quel voler bene si trasformerà in qualcos’altro con in tempo nei suoi confronti. Pensando a tutto ciò mi addormento con un sorriso stampato sulle labbra impaziente di iniziare una nuova giornata al Dolce Amoris.

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Capitolo 2
*** Un bambino per casa -parte 1- ***


Apro gli occhi e fuori tutto ancora è scuro, cerco il cellulare sul mio comodino e appena vedo l'ora mi rendo conto che sono le 5.45. E' ancora molto presto così provo a riaddormentarmi ma è inutile così decido di vedere il sorgere del sole...da mozzare il fiato con tutti quei colori mescolati, il rosso, l'arancio il rosa...a parer mio una cosa magnifica. Mi vesto, mi pettino, mi trucco e scendo in cucina ma non vedo mia zia, trovo attaccato al frigo un biglietto: -Buongiorno tesoro, scusa ma mi devo assentare per due settimane per questioni lavorative importanti. Ti ho lasciato un pò di soldi nella busta sul tavolo in caso ti servissero. Un bacione.- Sbuffo ripiegando la lettera... E ti pareva...Ormai ci ho fatto l'abitudine a stare a da sola dato che era sempre così ancora quando abitavo con i miei per cui la cosa non mi pesava più di tanto. Apro il frigo e mi preparo una tazza di latte a cui poi aggiungo dei cereali. La zia mi avrebbe sicuramente sgridata perchè dice che devo fare una colazione corposa ma non è colpa mia se alla mattina ho poca fame... Mi siedo e inizio a mangiare la mia genuina colazione fin quando i miei occhi non cadono sulla busta che contiene 200 euro circa, ne prendo 50 per evenienza. Finita la colazione sistemo tutto ed essendo che è ancora presto accendo un pò la televisione tanto da far passare il tempo più velocemente. ad un certo punto guardo l'orologio e vedo che si son fatte le 7.20 quindi meglio se inizio ad andare verso scuola se non voglio arrivare tardi. Spengo la TV prendo la mia borsa a tracolla e esco di casa e son contenta di vedere che oggi è proprio una bella giornata di sole. Mentre chiudo a chiave la porta sento dietro di me "Ciao ragazzina, siamo mattiniere oggi?" "Di sicuro a differenza di qualcun'altro si" rispondo sapendo chi mi sarei trovata di fronte una volta che mi fossi girata "Se ti stai riferendo a me ti sbagli, non sono io quello che è arrivato tardi il primo giorno di scuola" "Si okok come vuoi sapientone rosso, comunque andiamo a scuola insieme?" "No ma dai, dici sul serio?" mi risponde in modo ironico. Io faccio finta di essermi arrabbiata e inizio a camminare ma nemmeno due secondi dopo me lo ritrovo di fianco "Io sarò arrivata pur arrivata tardi ma almeno non con due ore di ritardo" "Per me fare tardi è una cosa da nulla, anzi se posso dirlo onestamente è una cosa normale" "Ma i tuoi non dicono niente?" "Io vivo da solo ragazzina ricordi?" "Ah si...Me ero dimenticata...Comunque sai che sembri più piccolo? Ahahaha" dico sapendo che a lui da fastidio infatti mi fulmina subito con lo sguardo. Mi metto a ridere ancora e poco dopo sospiro "Anche per me era come vivere da sola quando stavo con i miei dato che erano sempre in viaggio. Anche se sono venuta qua per uscire da quella situazione di solitudine non è cambiato molto. Mia zia deve lavorare fuori città a volte e ci sono periodi in cui resta fuori parecchi giorni" "Ora è a casa o è al lavoro?" "E' via per due settimane. Mi ha lasciato un biglietto stamattina" "Non ti senti sola?" "A volte si, ma è da quando sono piccola che va avanti così quindi ci sono abituata...Tu invece non ti senti solo?" "A dire il vero no...Almeno ho la mia indipendenza" "Il ragazzo solitario insomma" "Praticamente si ahaha" Mentre camminiamo passiamo davanti a tanti negozi finchè non mi accorgo che la mia scarpa si è slacciata, dopo averla sistemata raggiungo Castiel giocherellando con un sassolino per terra andando a sbattere contro qualcosa: la schiena di Castiel. Lo guardo e noto che sta osservando un robot messo in esposizione dentro la vetrina di un negozio "Castiel?" nessuna risposta "Castiel?" ripeto scuotendolo "Scusa, cosa stavi dicendo?" "Io niente a dire il vero solo che ti sei imbambolato a guardare quello li" gli dico indicando il giocattolo "Vedi oggi viene il mio nipotino di 5 anni da me per una o due settimane, mia sorella deve raggiungere mio cognato il Italia per lavoro e non ha nessuno a cui lasciarlo perciò mi ha chiesto questo favore. Volevo prendergli un regalo ma non ho soldi con me adesso" "Ma non va all'asilo?" "Mia sorella vive a due ore da qua quindi anche volendo sarebbe stato impossibile riuscire a mandarlo. Le maestre hanno detto che per questa circostanza faceva lo stesso. Alla fine va ancora al nido non all'elementari quindi non hanno fatto storie." "Ho capito" mi limito a dire ma mi dispiace che non riesca a prenderglielo. Poi mi viene in mente che mi ero portata via i soldi che mi aveva lasciato la zia in caso di evenienza e questa mi sembra una grande evenienza. "Vieni con me" dico prendendolo per un braccio e trascinandolo nel negozio "Dove mi porti? Ti ho detto che non ho soldi per prenderlo!" "Tu cammina e zitto" Entriamo nel negozio e vado alla cassa dove trovo un signore vecchiotto con gli occhiali un pò paffutello che sta leggendo il giornale "Buongiorno signore" "Buongiorno ragazzi, avete bisogno di qualcosa?" Prima che Castiel potesse dire qualcosa lo precedo "Vorremmo sapere quanto costa il robot che c'e nella vetrina in esposizione" "Aspetti che vado a vedere subito" mi dice sorridendo Intanto Castiel è li immobile che mi osserva senza proferire parola "Sono 15 euro signorina" "Va bene lo compriamo" "Volete un sacchettino?" mi chiede gentilmente "Si grazie" "Ecco a voi ragazzi" "Grazie mille, arrivederci" "Grazie a voi e a presto" Appena usciamo dal negozio porgo il sacchetto a Castiel "Grazie ma non dovevi, non volevo farti spendere i soldi" "Figurati per me è un piacere e poi almeno ho fatto la mia buona azione per oggi. A proposito a che ora arriva tuo nipote?" "Alle 15 circa, credo" "Ottimo! Nemmeno ti ricordi? Ahahah" "Certo che mi ricordo! Per chi mi hai preso?" "Ahahaha ok sapientone ma muoviamoci o arriviamo in ritardo anche oggi" iniziamo così a correre verso scuola. Appena arriviamo vedo arrivare verso di noi Ambra con fare minaccioso "Oh no, Ambra ore 12 con le sue due amiche" dico alzando gli occhi al cielo "Forse non sono stata sufficientemente chiara la prima volta! Ti ho detto che non devi stare affianco al mio ragazzo. Quante altre volte te lo devo dire prima che tu lo capisca?" Io guardo Castiel cercando del sostegno ma lui è troppo occupato a ridere godendosi la scena "Grazie eh, mi sei davvero di aiuto" lo rimprovero sbuffando "Allora hai capito o no che gli devi stare distante metri,metri e metri?" "E tu hai capito che non lui non è il tuo ragazzo e che non vuole avere niente a che fare con una come te?" "Ma come ti permetti?" mi dice dandomi uno spintone che mi fa perdere l'equilibrio e cascare. Chiudo gli occhi pronta a cadere ma invece di sentire il suolo sento due braccia che mi afferrano e appena riapro gli occhi mi ritrovo tra le braccia di Castiel molto incazzato "Stai bene? Ti sei fatta male?" mi chiede preoccupato "No tranquillo, non mi sono fatta nulla...Grazie" gli rispondo rialzandomi "Cass ma perchè tu.." "Intanto non chiamarmi così.Provaci un'altra volta e dovrai ringraziare di essere nata donna Ambra!" "Ma perchè mi tratti così? Io ho cercato sempre di capirti e tu mi tratti così. Preferisci stare con lei anzi che con me nonostante tu sappia benissimo cosa provo per te" urla tutta rossa in viso dalla rabbia "Be io non provo per te queste cose come la mettiamo? Ambra te l'avrò detto mille volte che non mi interessi e che non potrà mai esserci nulla tra di noi!" "No! Non lo accetto! Non accetto di essere messa da parte per una come lei!" "Accettalo e fattene una ragione" le risponde prendendomi per mano allontanandoci e lasciandola urlante come una furia mentre Lee e Charlotte cercano di calmarla. Mentre camminiamo mi accorgo che Castiel mi sta tenendo ancora per mano e appena se ne accorge anche lui la leva subito "Grazie per prima" "Mi fa venire i nervi quella ragazza...Ti giuro" "Bè non pensarci più, l'importante è che non sia successo nulla di grave" Quando arriviamo in classe troviamo Ly, Violet e Iris "Dove vi eravate cacciati?" chiede Iris mentre mi siedo "Abbiamo avuto un piccolo inconveniente" risponde Castiel sedendosi tra me e Lys abbastanza infastidito "Ambra?" "Come fai a saperlo?" chiedo a Lys "E' l'unica persona che infastidisca così tanto" mi dice ridendo "Cos'è successo?" domanda Violet "Succede che miss rompi scatole quasi fa cadere Lena" "Capisco...Si piò dedurre che sia gelosa di te" "Ma gelosa di cosa Lys? tra me e Castiel non c'è nulla" "Esattamente, nulla" ribadisce Castiel Iris, Violet e lys si guardano con un sorrisino strano e poca convinzione "Che avete da guardarvi così voi tre?" "Nulla, nulla ma cambiando discorso cos'hai dentro a quel sacchetto?" chiede Lys guardando il pacchetto "Dici questo?" chiede iniziando ad agitare la confezione non in modo delicato "Un gioco per Axel che viene a star con me da oggi" "Ah il piccolo Axel starà da te per un pò?" chiede Violet "Si per una o massimo due settimane finchè mia sorella è in Italia per lavoro" e si mette ad agitare ancora la confezione "Ehi! L'ho comprato io quello! Vorrei che lo ricevesse tutto funzionante sai?!" "Non lamentarti, sei stata tu a volerlo comprare" "Si ok ma non ti ho detto di romperlo" "Oddio quanto sei polemica ragazzina" "Ragazzi avete intenzione di andare avanti così?" chiede Lys "E? lei che ha iniziato" "Non è vero sei stato tu!" "Ma cosa dici" Sto per rispondergli male ma il suono della campana mi nega questa possibilità. Durante metà lezione della prima ora mi arriva un bigliettino da parte di Castiel: -Non prendertela ma sai che mi diverto a darti fastidio :p- Mi viene da sorridere e gli tiro una piccola gomitata. Le prime tre ore non passano più, l'insegnante di chimica e geografia sono così noiosi che Lys sta scrivendo qualcosa sul suo taccuino e suppongo siano canzoni, Violet sta dipingendo, Iris sta leggendo un libro e Castiel si è addormentato con le cuffie nelle orecchie. Ammetto che anche dorme è proprio bello, gli accarezzo il viso e sposto un ciuffo di capelli che gli cade davanti agli occhi...sembra un angelo, peccato che si possa dire altrettanto quando è sveglio. "Ti piace fissarmi?" mi chiede sottovoce sogghignando. Arrossendo distolgo subito lo sguardo sentendo accellerare i battiti del mio cuore senza sperne i motivi. Finalmente queste tre lunghe e interminabili ore finiscono e suona la campana e vedo Castiel catapultarsi fuori dalla classe senza dire niente a nessuno "Lys sai per caso dove sta andando Castiel?" "Non ne ho la minima idea ma ho visto anch'io che è uscito senza dire niente" "Per caso è arrabbiato?" gli chiedo con un velo di preoccupazione "Non credo, tranquilla ora vado a cercarlo" "Va bene, grazie Lys" Capendo che i ragazzi probabilmente non passeranno la pausa con noi io e le ragazze decidiamo di uscire a prendere una boccata d'aria sul prato in cortile sotto un albero all'ombra POV CASTIEL Appena suona la campana mi fiondo sul terrazzo della scuola a fumarmi una sigaretta godendomi il sole e l'aria fresca. Mi siedo in un angolo tra il muro e la ringhiera chiudendo un pò gli occhi "Immaginavo di trovarti qui." "Mi conosci bene amico" dico aprendo un occhio e vedendo Lys davanti a me "Com'è che sei uscito senza proferire parola?" "Avevo solo bisogno di stare un pò per conto mio" "Capisco...posso farti una domanda?" "Sai che tu puoi chiedermi tutto quello che vuoi" "Cosa succede con Lena?" mi chiede sedendosi affianco a me "Niente perchè?" "Ti vedo molto attaccato a lei nonostante la conosci da solo due giorni e mi stupisce anche il fatto che dopo la litigata con Ambra fossi così tanto nervoso" "L'ha spinta facendola quasi volare a terra, se non ci fossi stato io si sarebbe potuta anche fare male cos'avrei dovuto fare? Poi lo hai detto anche tu che lei è l'unica in grado di farmi saltare così tanto i nervi" "Si l'ho detto ma non immaginavo in questo modo, nonè che inizia a piacerti?" "Non dire cavolate, diciamo che mi sta simpatica e apprezzo la sua compagnia" "Se lo dici tu, ma io resto comuque della mia idea" "Resta della tua idea se vuoi ma non è come pensi e poi sai che io n perfettamente che io non sono uno da relazioni...Non dopo di lei almeno" "Lei non era fatta per te. Non ti meritava e non ti merita nemmeno ora dopo quello che ti ha fatto" "Lo so...tranquillo che lo so" Tra me e Lys cala il silenzio e così finisco la mia sigaretta "Che dici se andiamo a prendere qualcosa da bere? Ho sete" "Effettivamente ho sete anche io e poi le ragazze si chiederanno che fine abbiamo fatto. Lena sopratutto... Prima quando sei uscito senza dare spiegazioni, era un pò preoccupata pensava che fossi arrabbiato" A sentire quelle parole mi viene da sorridere, Lena che si preoccupa per me...chi lo avrebbe mai detto. Andiamo alle macchinette a prendere delle coca-cole e vedendo che in classe non ci sono usciamo in cortile dove le troviamo sotto un albero poco distante dall'entrata. POV LENA Mentre io e le ragazze stiamo chiacchierando vediamo arrivare Lys e Castiel "Dove siete stati?" domanda Iris "In giro" "Siamo di colpo di mal umore?" "Sai che ho gli sbalzi d'umore" mi risponde facendomi la linguaccia "Sei un cafone" "E tu sbadata" "immaturo" "Ritardatario" "Ehi, ehi, ehi ragazzi piantatela ahahaha" dice Violet "Siete come cane e gatto" aggiunge Lys Restiamo in cortile fino quasi al termine della pausa e poi ci dirigiamo in classe sotto lo sguardo assassino di Ambra. Le ore restanti proseguono abbastanza velocemente fino al suono della campana di fine lezioni. Salutiamo Iris e Violet che vanno via subito mentre Lys si ferma un attimo con noi prima di dirigersi verso casa "Cass ricordati che oggi pomeriggio ci sono le prove della band" "Cavolo è vero! E io come faccio con Axel?" "Ormai ho confermato ad Armin non posso disdire" "Penserò a una soluzione" dice grattandosi la testa "Se vuoi posso venire alle prove anche io con tuo nipote" "Nemmeno per sogno! Mio nipote alle prove no! "Cass è l'unica soluzione che abbiamo" "Ma Lys l'ultima volta che è venuto ricordi quanti casini ha combinato?" dice con fare esasperato "Vero però aveva solo due anni l'ultima volta e poi stavolta c'è lena che lo tiene d'occhio, giusto Lena?" "Si certo! Non preoccupatevi" mi affretto a dire "Non ne sono molto convinto" "Dai Cass ti prego! Non puoi mancare" dice Lys in modo supplichevole "Ok va bene ma se succede qualcosa la colpa è tua ragazzina capito?" "Ci penso io non ti preoccupare, vedrai che non succederà niente" "Bene allora alle 16 allo studio" afferma Lys vittorioso "A dopo" Si limita a dire Castiel mentre io lo saluto con un cenno della mano e ci incamminiamo verso casa "Stavo pensando...Essendo che sei a casa da sola io non ho molta esperienza con i bambini piccoli ti va insomma di venire a stare da me finchè c'è Axel? Alla fine forse tu potresti sapere meglio come gestire la situazione" Resto qualche minuto a pensarci...non mi sarei mai aspettata che mi chiedesse una cosa del genere, non che non mi faccia piacere però è strano ma alla fine accetto "Va bene ma solo perchè sono curiosa di conoscere Axel" "Guarda che faccio sempre in tempo a ritirare la domanda" dice fingendosi offeso "Dai che scherzo scemo! Devo solo passare da casa a prendermi i cambi" Castiel annuisce e dopo un pò di camminata arriviamo davanti al cancello di casa mia "Vuoi entrare?" "No grazie ti aspetto fuori" "OK, ci metto poco" Dopo una quindicina di minuti esco con un borsa grande "Bene possiamo andare" dico iniziando a camminare quando sento la mano di Castiel prendere le cinghie del mio borsone e caricarselo su una spalla, lo ringrazio arrossendo leggermente "Non pensar male è solo per sdebitarmi del robt" "Ma infatti immaginavo fosse solo per quello" dico sbuffando. Dopo due isolati arriviamo davanti a una villetta "Benvenuta a casa mia" E' grande e bellissima, ha un cancello alto in ferro nero e un giardino immenso. Appena entrati un grande cane mi assale "Giù Demon! Fai il Bravo" "Il tuo cane è davvero grande" "Non è cattivo, vuole solo giocare" detto questo lo porta in giardino. io lo aspetto in salotto e rimango sbalordita dal fatto che è due volte la mia cucina con il pavimento in legno marrone chiaro, le pareti bianche e i mobili bianchi e neri. Di fronte al divano c'è una televisione gigante... meglio del cinema. Saliamo le scale nere con la ringhiera in vetro per andare al secondo piano dove si trova la mia stanza. Entro dentro e anche di questa ne rimango a bocca aperta perchè è enorme e semplicemente stupenda. il letto è matrimoniale a baldacchino con di fronte una vetrata che porta su un grande balcone che da su una bellissima piscina, affianco alla porta si trova un'ampia scrivania. Do un'occhiata anche al bagno e wao è magnifico... Il pavimento composto da piastrelle azzurre lucide, ha una vasca idromassaggio e il lavandino in marmo bianco e nero. "Spero che la stanza sia di tuo gradimento, dietro a questa porta c'è una cabina armadio dove puoi mettere tutti i tuoi vestiti. La mia stanza è di fronte alla tua in caso avessi bisogno. Mentre tu ti sistemi io scendo a preparare qualcosa da mangiare" Annuisco e inizio a tirare fuori i miei vestiti per metterli nella cabina armadio che ovviamente piccola non è. Ha tanti ripiani e uno specchio immenso. Appena finisco di sistemare tutto mando un messaggio sul gruppo con Iris e Violet "Ehi ragazze, non potete immaginare cosa mi è appena successo!" I: "Che cosa?" V: "Spero nulla di grave" "No tranquille solo che..." I: "Solo che?" "Solo che abiterò da Castiel finchè c'è suo nipote" V: "Dici sul serio?" "Si serissima. oddio aiutoooo sono agitata" I: "Immagino!!!!" "Leeeenaaaa scendi che è pronto il pranzo" "Arrivo subito" "Ragazze ora vado ciao ciao" V: "Ciao tesoro e buona fortuna" I: "Buona fortuna amica mia" "Grazie siete fantastiche" Dopo aver inviato il messaggio scendo in cucina per pranzare dopo di che andiamo in salotto e ci mettiamo a guardare un po di televisione "Com'è il tuo nipotino?" "Bè, emmm...piccolo, carino, timido e un pò frignone" mi dice tenendo sempre gli occhi fissi sul televisore "E' la prima volta che sta da te così per così tanto tempo?" "No pero di solito c'è sempre mia sorella con lui, mio cognato rare volte perchè è sempre indaffarato con il lavoro. Questa vota però mia sorella lo accompagna e basta" Ad un certo punto sentiamo suonare al citofono "Chi è?" ".........." "Avanti venite pure" e preme il pulsante per aprire il cancello "E' mia sorella, torno subito" intanto sento Demon che fa le feste. "Pochi minuti dopo lo vedo rientrare con una borsa seguito da una ragazza molto giovane che potrebbe avere la mia età, davvero molto bella con i capelli color caramello e gli occhi scuri seguita da un bimbo con i capelli corti e gli occhi neri. La ragazza appena mi vede fa subito un grande sorriso e mi viene ad abbracciare cosa che mi lascia molto stupita ma ricambio l'abbraccio "Ciao, piacere di conoscerti mi chiamo Elisabeth, tu sei la ragazza di Casti?" "Eli non iniziare" interrompe Castiel alzando gli occhi al cielo "Emmm no sono solo una sua compagna di classe. Piace Lena, tu sei la sorella di Castiel giusto?" "Mmmm ho capito. Già, non so se per fortuna o sfortuna ahahaha il mio piccolo fratellino" "Guarda che sono sempre qua e ti sento. Non è che mi devi trattare ancora come se fossi un bambino piccolo solo perchè sei più grande di me di 5 anni" ribatte mettendo le braccia conserte, io rimango sbigottita dato che sembra più piccola. "Capisco già quello a cui stai pensando dalla tu faccia" mi dice scoppiando a ridere "Eh si, anche se può non sembrare ho già ben 23 anni...che vecchia he sono" "Ma n-no però sembri molto più giovane" "Ahahaha grazie, meno male. Comunque fa il bravo il mio fratellino?" "Al momento si abbastanza" "Bene sono contenta. Ora però devo andare ragazzi. Ciao piccolo mio, fai il bravo e ascolta sempre lo zio va bene?" Il bimbo annuisce e abbraccia la mamma. "Ciao fratellino, ci vediamo presto. Trattala bene ok? Grazie mille ti voglio bene" e gli da un bacio sulla guancia "Ciao sorellona ti voglio bene anche io" "E' stato un piacere conoscerti Lena, spero di rivederti in futuro e ti chiedo un favore" mi dice avvicinandosi al mio orecchio *Occupati di mio fratello, può sembrare burbero e duro ma in fondo è un ragazzo dolcissimo° "Me ne occupo io, è in buone mani" le dico sorridendo. Appena Elisabeth se ne va rimaniamo noi tre "Che ti ha detto mia sorella?" "Nulla di importante, te lo dirò forse in futuro" e gli faccio la linguaccia "Mmmm sarà...Comunque Axel saluta l'amica dello zio" sento dire da Castiel ma il piccolo appena mi vede i primi secondi si nasconde dietro a suo zio però dopo un pochino inizia a venire verso di me "Come ti chiami?" mi chiede "Lena e tu?" domando con un sorriso "Axel e ho 5 anni" mi risponde facendo il nuemero 5 con la manina "Sei un ometto grande allora" "Si e tu hai la stessa età dello zio?" "No sono un pò pù piccola" Mentre io parlo con il bambino Castiel porta le sue cose nella cameretta in cui dormirà Axel e poi ci raggiunge con il pacchetto che abbiamo preso oggi "Axel guarda cos'ho?" appena il bambino vede il regalo si precipita a scartarlo "Waooooh che bello! Grazie!" "Prego ma ci giocherai in studio perchè lo zio deve andare a fare le prove con la band, intanto tu stari con Lena ok?" Axel annuisce e ci prepariamo ad uscire. Oggi andiamo in macchina così facciamo prima ad arrivare. Arrivati allo studio cad aspettarci ci sono Lys e un altro ragazzo moro dagli occhi azzurri. "Ehi ragazzi finalmente siete arrivati e vedo che c'è anche il piccolo Axel con voi " il bambino appena vede Lys gli corre subito in braccio "Come stai ometto? Vedo che sei diventato grande" Axel annuisce e poi scende "Come sta tua sorella?" "Benone dai anche se era abbastanza di fretta" "Ottimo, mi piacerebbe rivederla un giorno" "La conosci da molto?" chiedo a Lys "Ragazzina devi saper che il nostro buon vecchio Lys quando mia sorella era al quinto e noi al primo si era preso una bella gran cotta" dice ridendo "Davvero?" chiedo a Lys "Castiel Blade! Dovevi proprio dirlo?" "Ovvio o dove sta il divertimenti?" gli risponde facendogli l'occhiolino "Quanta pazienza ci vuole a volte con te" dice Lys alzando gli occhi cielo "Comunque lui è Armin il nostro batterista, Armin lei è Lena una nostra compagna di classe" "Piacere Armin" "Felice di fare la conoscenza di una ragazza bella come te" a quelle parole arrossisco un pò "Cof-cof...Allora andiamo o vogliamo prendere un thè?" dice Castiel squadrando il moro "Andiamo,andiamo" e prendo per mano Axel seguendo i tre musicisti nello studio. Mentre loro provano io sto con il bambino che è preso a giocare con il robottino e non posso fare a meno di guardarli...Lys è il vocalist è ha una voce stratosferica, Castiel è alla chitarra elettrica e Armin appunto alla batteria, le prove durano circa due ore e quando sono le 18 arriva l'ora di tornare a casa. POV CASTIEL E anche per stasera le prove sono finite, dopo che abbiamo salutato tutti ci dirigiamo verso la macchina. "Allora ti è piaciuto ascoltarci?" chiede curioso "Si un casino, siete stati bravissimi, la voce di Lys poi è una cosa che non si può spiegare" "Già Lys è il migliore" "Ma anche voi non siete stati da meno e lo pensa anche Axel, vero piccolo?" dice guardandolo dallo speccihetto "Siiiii! Ho lo zio più bravo e forte di tutti" e ci mettiamo tutti a ridere. Arrivati a casa Lena inizia a preparare la cena mentre io apparecchio e Axel gioca in salotto con Demon. "Axel vieni che è pronta la cena" dico "Arrivo zio" e dopo qualche minuto sbuca dal salotto, ci mettiamo a tavola e iniziamo a cenare chicchierando, è strano mi sembra davvero come se fossimo una famiglia vera e proprio. A cena finita sparecchio e gioco un pò con Axel mentre Lena mette le stoviglie a lavare. Verso le 21.30 è il momento di metterlo a nanna anche perchè si sta praticamente addormentando in piedi così Lena lo prende in braccio e lo accompagniamo al piano di sopra ma mentre saliamo le scale fa una richiesta strana "Posso......" POV LENA E' giunta l'ora di mettere Axel a letto, lo prendo in braccio e con castiel iniziamo a fare le scale per portarlo nella sua cameretta "Posso dormire con voi?" chiede mezzo addormentato, io guardo Castiel e lui guarda me "Se vuoi puoi dormire con lo zio, io ho un altra stanza" gli rispondo accarezzandolo "No, voglio che ci sia anche tu...altrimenti non dormo" non so cosa fare quindi guardo Castiel per capire cosa rispondergli "Va bene ma solo per questa volta" gli dice dolcemente. A quell'affermazione Axel sorride e si addormenta subito come immaginavo. Andiamo nella camera di Castiel e naturlmente anche la sua è enorme, ha un letto matrimoniale nero con la testata imbottita nera e le lenzuola bianche, due chitarre elettriche appoggiate al muro, un amplificatore, una tastiera, un lettore CD e due grandi casse. Anche lui ha un'ampia scrivania, una cabina armadio e il bagno in camera. Metto il pigiama al piccolo prima di metterlo a letto "Vado in bagno a cambiairmi" gli dico un pò imbarazzata "Ok" mi risponde senza guardarmi, credo sia imbarazzato anche lui. Torno poco dopo con addosso una lunga maglia a maniche corte come pigiama mentre Castiel ha una canotta e dei pantaloncini. Castiel si mette alla destra e io alla sinistra di Axel "Cosa pensi di fare domani? Andiamo a scuola o stiamo a casa?" "Io pensavo di stare a casa anche perchè ho promesso a Eli di stra con lui tutto il tempo che era qua e poi non mi va di lasciarlo a qualcun'altro" "Effettivamente hai ragione. Domani manderò un messaggio a Iris per avvisarla" "Si è meglio" "Bene, allora buonanotte Cass" "Buonanotte Lena" e così ci addormentiamo tutti e due abbracciati ad Axel. La mattina seguente alle 6.40 suona la sveglia ma la disattivo subito anche se ancora mezza addormentata per avvisare Iris "Buongiornoooo, volevo avvisarti che per qualche giorno se non di più non verremo a scuola per badare a Axel. Ciao baci" Appena inviato mi riaddormento. Così passiamo i tre giorni seguenti tra stare dietro ad Axel, uscire con i ragazzi, ridere e divertirci come non mai. Più passano i giorni più mi rendo conti di iniziare ad affezionarmi a Castiel anche se a volte mi fa davvero arrabbiare ma gli voglio bene e spero che questo rapporto non si sgretoli mai perchè ora sono ancora più felice della mia nuova vita. Angolo dell'autrice: Eccoci al secondo capitolo,sto cercando di riadattare la mia vecchia storia nel miglior modo possibile xD spero che vi piaccia e che continuiate a leggerla :) se vi piace fatemelo sapere :)

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