SCP: Free?

di Aladidragocchiodiluce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Fuga ***
Capitolo 3: *** Discussione ***
Capitolo 4: *** 4011 e 4015 ***
Capitolo 5: *** Trapped ***
Capitolo 6: *** The end? ***
Capitolo 7: *** Epilogo ***
Capitolo 8: *** Curiosità ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


-Dovrebbe collegarsi a momenti.- Disse un uomo, rivolto al compare, osservando il proprio orologio.

Si trovavano nella stanza di una delle sedi della fondazione SCP, sigla che stava per “Secure, Contaiment and Protect”, una fondazione con lo scopo di mettere in sicurezza e contenimento di anomalie che si manifestavano del mondo per la protezione dei civili e i due uomini ne facevano parte.

Si trattava di due signori di circa trentacinque/quarant'anni ciascuno, vestiti entrambi di un lunghi camici bianchi che li identificava come scienziati e stavano di fronte ad uno dei tanti computer della stanza in cui si trovavano ed avevano l'aria parecchio agitata.

Finalmente il monitor si accese, rivelando un uomo in ombra su una scrivanie con le braccia incrociate.

I due scienziati si irrigidirono: si trattava di uno degli 05, i capi indiscussi della Fondazione.

Dopo i convenevoli, uno dei due iniziò:

- Abbiamo inviato i rapporti dell'attacco.-

-Lo so, li ho sottomano in questo momento.- Rispose l'uomo in ombra con calma apparente.

- Avete fatto un buon lavoro con la descrizione dell'attacco, le perdite e l'esecuzione delle procedure di sicurezza. Ma non avete spiegato COME È POTUTO ACCADERE!- Esclamò l'ultima frase, battendo i pugni sul tavolo, facendoli sobbalzare.

-Ancora non siamo sicuri... Sospettiamo la presenza di una talpa...-Balbettò l'uomo.

-Non parlo solo di quello!

Come hanno fatto a spostare una lucertola gigante senza farsi notare? E per non parlare dei due esemplari di 939!

Non sono facili da nascondere e mi state dicendo che li hanno portati via e la squadra che avete inviato non è riuscita a rintracciarli?-

-Ci sono stati dei ritardi con l'allarme.- Intervenne il secondo uomo, rimasto in silenzio fino a qual momento.

-Non sappiamo ancora chi sia l'organizzazione che ha attaccato, ma sembrava sapere esattamente quando e dove colpire e sono stati in grado di coprire le proprie tracce in fretta.-

Lo 05 non sembrava soddisfatto della risposta, sollevò una pila di fogli e li studiò mentre domandava con voce ancora nervosa:

-Avete già iniziato le indagini per individuare l'infiltrato?-

-Naturalmente signore.

Riguardo la ricostruzione del sito sono già in atto le procedure per spostare in sicurezza gli SCP rimasti in modo da iniziare la ristrutturazione.-

-A proposito, leggendo i rapporti, noto ci sono alcuni SCP che non dovevano trovarsi lì.-

- 4015 si trovava momentaneamente al sito come tappa temporanea durante il trasporto; 4011 era lì per alcuni test mentre 73 doveva immagazzinare alcune informazioni.- Spiegò in breve.

L'uomo in ombra rimase in silenzio per un attimo, come a riflettere e annunciò che ne avrebbe parlato con i suoi pari e chiese ai due di rimanere a disposizione per eventuali richiami, per poi concludere la chiamata.

Prima di lasciare la stanza, rilesse per l'ennesima volta la lista degli SCP sequestrati: 682, 79, 73, due esemplari di 939, 372 e 49 con la loro descrizione.

Arrivò agli ultimi due documenti: 4011 e 4015; i documenti recitavano:

“SCP 4011 “Ciò che sembra”

Classe: Safe

Procedure di contenimento: a SCP-4011 è concessa una stanza standard nel sito [DATI CANCELLATI]. Le è concesso lasciare la stanza e girare per il sito a qualunque ora del giorno, presentarsi alla mensa comune durante i pasti e interagire con il personale. Non le è concesso uscire nelle ore notturne e/o fuori dal sito o rimuovere/disattivare il dispositivo di tracciamento.

Qualsiasi elemento esterno richiesto da SCP-4011 deve prima essere approvato da uno o più membri di classe B.


 

Descrizione:

SCP-4011 non possiede un aspetto fisso in quanto chiunque la veda, interpreterà la sua figura come quella di un conoscente o comunque una figure che cui l'osservatore reputa “innocua” alla quale non farebbe mai del male.

Le forma il cui sembra “manifestarsi” maggiormente sono bambini, o comunque parenti dell'osservatore.1

Ogni tentativo di foto o ripresa di SCP-4011 è fallito in quanto l'unico risultato è una macchia sfocata ma altri metodi di analisi ne hanno confermato l'aspetto umano ed è stata rivelata la sua altezza di 1.75.

Fra i pochi elementi a non variare vi sono i vestiti e la voce, anche qualsiasi contatto fisico con SCP-4011 lascia trasparire i suoi veri tratti.

SCP-4011 si dimostra molto collaborativa.


 

Addendum 01

Ulteriori test hanno dimostrato che SCP-4011 simula esclusivamente persone, non può apparire come vegetale, animali o oggetti.

In una recente intervista, ha rivelato di saper parlare correttamente inglese, francese e spagnolo


 

1.Il dottor **** ipotizza che sia un metodo di autodifesa.


 

Intervista effettuata due giorni dopo la cattura:

Log del **/**/19**

Dr***: Salve, io sono il dr. **** e devo farti qualche domanda, vuoi rispondere?

4011: Si...

Dr***: Le è stato spiegato perché si trova qui?

4011: Si... Sono a conoscenza della mia... Del mio essere diversa.

Dr***: Da quanto sei... In queste condizioni?

4011: Penso da quando sono nata...

Dr***: “Pensa”?

4011: Non ho nessun ricordo fino a quando mi sono svegliata in un vicolo a [DATI CANCELLATI] e mi sono accorta che non ero come gli altri... Ricordo di aver visto un giornale, mi sembra fosse datato [DATI CANCELLATI]

Dr***: Quindi è da allora e forse anche prima che sei in circolazione. Hai mai incontrato altre anomalie?

4011: No, mai * sbadiglia * Mi scusi, non ho riposato correttamente da quando sono qua...

Dr***: Si figuri, anzi penso che per oggi possa bastare. *Si alza dalle sedia*La contatterò per altre interviste come questa

4011: Prima di andare... P-posso farle una domanda un po' strana?

Dr***: Oh... Bhe immagino di si

4011: Con che aspetto mi vede?

Cioè... Voglio dire... Nemmeno io vedo il mio vero aspetto.

Dr***: Domanda molto insolita.

In ogni caso, la vedo come una persona a me cara di cui preferisco non fare il nome.* Si interrompe * Il tuo ultimo commento mi ha fatto venire in mente un ulteriore domanda: controlli questo tuo “potere”?

4011: *Scuote la testa in segno negativo* No, ci ho provato.

Fine Log


 

Addendum 02

Inserire credenziali di livello 3 o superiore

Su SCP 4011 è stata rilevata un nuovo agente memetico, esso agisce sull'osservatore in maniera analoga ad un tranquillizzante, inducendogli un senso di fiducia e tranquillità nell'osservatore.

Lo studio sulla sua replicazione e altri utilizzi è ancora in corso.

La proposta di riclassificare 4011 come Euclid è in fase di discussione.”


 

“SCP 4015 “Siren”

Classe Keter

Procedure di contenimento: SCP-4015 deve essere contenuta in una cella insonorizzata 7x7 munita di una brandina per il riposo del soggetto nella struttura [DATI CANCELLATI]. La cella deve essere pulita una volta alla settimana. Non è consentito inoltrare alcun oggetto esterno alla cella di SCP-4015.

Il personale è tenuto ad indossare tute insonorizzate e comunicare fra loro tramite auricolari, non è permesso comunicare o interagire con il soggetto in alcun modo al di fuori dei pasti.

In caso di spostamento all'esterno della cella, SCP-4015 deve indossare delle manette ai polsi e un collare di [DATI CANCELLATI] che le copra il collo per inibire gli effetti dei suoi “fischi”.

Update:

A seguito dell'incedente 4015-**/**/20**-2 le interazioni con latri SCP di tipo “creature” e altri test analoghi sono sospesi fino a nuovo ordine.


 

Descrizione:

SCP-4015 si presenta come una giovane ragazza di nazionalità sconosciuta alta 1.65, dalla carnagione olivastra dai lunghi capelli neri. Caratteristiche peculiari sono gli occhi completamente neri che non presentano né iride né pupilla e tre tagli per lato sul collo, simili per aspetto a branchie. Questi ultimi vengono utilizzati dal soggetto per emettere dei “fischi” che le permettono il controllo di qualsiasi essere in base alla loro frequenza e tramite essi ha la facoltà di terminare la vita di un essere vivente.

Il soggetto è particolarmente ostile al personale, approfittando di ogni tentativo di contatto per aggressioni. Di recente il numero di aggressioni è diminuita, ma è da attribuire alle nuove misure di sicurezza.

SCP-4015 è in grado di parlare correttamente l'inglese ma durante le interviste limita la comunicazione ad insulti o minacce, richiedendo di essere rilasciata.

Dalle analisi effettuati su campioni di sangue e tessuto, risulta che le sue cellule invecchino molto lentamente, di conseguenza il soggetto può essere in circolazione da più tempo di quanto precedentemente pensato.


 

Addendum:

A seguito di vari test, è risultato che i suoi “fischi” possono controllare le creature, compresi SCP, circostanti ma non ne può alterare la natura ( es. SCP-999 non diverrebbe violento) ma può “aizzarli” a compiere i suoi ordini.

Nelle interviste risguardo le sue particolarità, SCP-4015 si rifiuta di rispondere e il Dr***** ha suggerito di evitare ulteriori test che potessero permetterle di scappare fino a quando non si troveranno misure di contenimento adeguate.


 

Incidente 4015-**/**/20**-1

Durante un tentativo di intervista, SCP-4015 ha aggredito fisicamente il Dr*** ma il personale di guardia è intervenuto per bloccarla e riportarla nella cella di contenimento.

A parte lo spavento e qualche leggero ematoma, il Dr*** sembra stare bene e l'incidente è servito a sottolineato l'aggressività del soggetto.


 

“Non oso immaginare cosa accadrebbe se riuscisse a prendere il controllo di 939 o ancora peggio, di 682.”

Dr.*****”


 

Angolo autrice

Ed eccomi qui con la mia prima fic nel fandom SCP, che ne pensate?

Per evitare fraintendimenti, Scp 4011 e 4015 sono mie Oc, ma non mi sorprenderebbe se quei “numeri” siano già “occupati” nell'elenco uffciale.

Lista scp nominati:

Scp939: “Con molte voci”

Scp397: “Saltatore periferico”

Scp682: “Rettile indistruttibile”

Scp79: “Una vecchia I.A.”

Scp73: “Caino”

Scp49: “Il Medico della Peste”

In quanto agli aggiornamenti, salvo imprevisti, verranno pubblicati nuovi capitoli il martedì e il venerdì.

Saluti da Ala

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Capitolo 2
*** Fuga ***


Un esplosione spezzò la quiete della notte.

La fonte sembrava essere una vecchia fabbrica per la lavorazione del legno in mezzo ad un bosco; pochi sanno che in realtà si tratta della base dell'organizzazione che, ormai due mesi prima, aveva attaccato il sito della Fondazione.

Essa si sviluppava parecchi metri sottoterra, ramificata in lunghi corridoi, un vero labirinto per chiunque non vi lavorasse.

Ma torniamo all'esplosione.

Per capirne la provenienza, bisogna spostarsi nella parte più profonda della base, dove vi erano diverse celle chiuse da una doppia porta blindata e un vetro antiproiettile ne mostrava l'interno.

Due guardie armate di strani fucili e vestite entrambe con resistenti tute anti-proiettile nere stavano pattugliando i corridoi per assicurarsi che i loro prigionieri non tentassero la fuga.

Uno di essi sbirciò attraverso il vetro di una delle celle occupate al cui interno vi era una ragazza dai capelli neri e la pelle olivastra, indossava una tuta nera con ricamato sulla schiena il simbolo dell'organizzazione che l'aveva rapita: una falce bianca dal manico viola.

Gli stava dando le spalle, intenta a prendere a pugni il cuscino ma appena capì di essere osservata si voltò a lanciargli occhiatacce di disprezzo con i suoi occhi completamente neri e rivelando di indossare un bizzarro collare metallico attorno al collo.

-Scp 4015?- Domandò la prima guardia.

-Esatto.

Attento che morde.- Rispose l'altra, osservando la cella parallela ad essa, apparentemente vuota mentre Scp-4015 lanciava il cuscino contro il vetro come se sperasse colpirli.

Avanzando di un paio di passi, si arrivava ad un'altra cella e dal vetro si poteva intravedere un uomo vestito di quella che sembrava una lunga tunica nera e una bizzarra maschera bianca, identico ad un medico della peste medievale.

Egli non fece nulla se non seguire con lo sguardo i due, mettendoli a disagio.

Quando si furono allontanati si spostò a sinistra e bussò un paio di volte sulla parete.

Gli occupanti delle altre celle risposero allo stesso modo.


 

-A me è sembrato tutto a posto.- Commentò la guardia di prima.

-Si, approfittiamone finché sono pochi, quando ne cattureranno altri...-

Il resto della frase fu coperto dal suono di una sirena, subito sovrastato da un ruggito.

-Cazzo! Abbiamo parlato troppo presto!

Quella maledetta lucertola!- Imprecò mentre imbracciava i fucili insieme al compare.


 

Ben preso il corridoio delle celle si riempì degli uomini dell'organizzazione, uno di essi aprì la porta dal Medico della peste.

-Il lucertolone è diretto qui, dobbiamo spostarvi.

Ma non provare a fare scherzi!- Gli disse, puntandogli il fucile.

Esso si alzò con calma, rispondendo, con la voce soffocata per via della maschera, in inglese con un accenni di francese nella pronuncia:

-Fare scherzi non è nelle mie abitudini.-

In breve tempo gli vennero messi guanti speciali con manette e lo fecero uscire assieme agli altri.

In breve nel corridoio vi era una piccola processione, oltre al Medico e a Scp-4015, anch'essa in manette, vi erano altre due persone: uno era un uomo dagli arti metalli con uno strani simbolo in fronte e i capelli scuri e l'altra una ragazza dalla carnagione pallida corti capelli neri e gli occhi azzurri; almeno così era come la vedeva il Medico della Peste in quanto era di fronte a lei, ma essa aveva l'abilità di presentarsi come un soggetto diverso in base a chi la osservava. Entrambi indossavano abiti identici a quelli di 4015.

Altre due guardie trasportavano invece: il primo una sorta di computer portatile con sulla faccia un viso mezzo bianco e mezzo nero dall'aria innervosita; l'altro una gabbia in plexiglas al cui interno saettava qualcosa di piccolo e verde.

In tutto erano una dozzina di agenti, probabilmente il grosso era impegnato con il lucertolone.

Quando arrivarono in un altra ala, Medico della Peste guardò con la coda nell'occhio 4015, dietro di lui, e scrollò le spalle, come per stiracchiarsi.

La ragazza recepì il messaggio e si voltò al suo fianco, gettando un sorriso inquietante, apparentemente indirizzato alla guardia che si occupava dell'altra ragazza.

Quest'ultima iniziò a rallentare reggendosi la pancia.

-4011 muoviti!-L'avvertì una delle guardie.

-Mi scusi...io...-Non finì la frase che si accasciò a terra.

Le guardie si preoccuparono immediatamente e si avvicinarono per controllarla.

Approfittando della distrazione, 4015 entrò in azione, tirando una craniata al a guardia che ancora la teneva e in attimo, ebbe fra le mani la sua pistola di riserva con la quale sparò ad un paio di agenti.

Anche l'uomo si ribellò, ma si limitò a liberarsi delle manette e a mettere fuori combattimento le guardie che lo trattenevano con un paio di colpi ben assestatati per poi liberare anche la compare.

Il Medico della Peste venne spinto via nel tentativo di allontanarlo dal gruppo e impedirgli di liberarsi; ma fu inutile: l'uomo si liberò delle guardie con facilitò disarmante.

-Ma se eri così bravo, perché non ti sei arrangiato a scappare?- Gli domandò 4015, la sua voce era graffiante e fastidiosamente acuta.

-Non potevo senza di voi, e senza un piano non si va da nessuna parte.- Le rispose con calma, recuperando le chiavi dalle guardie e usandole per liberare i compagni, persino la creatura verde nella gabbia che sfrecciò via per poi trasportare il computer.

-Era ora!

Di qua se vogliamo recuperare i cuccioloni.- Disse, una volta che si fu sbarazzata del collare, facendo cenno di seguirla.

Nel tragitto, il Medico della Peste fece tappa all'interno di una stanza e ne uscì con una borsa nera dichiarando di aver recuperato i “ferri del mestiere”.

L'allarme era ancora attivo, perciò non si sorpresero di non trovare troppe guardie in giro, probabilmente erano tutte occupata con il rettile.

Finalmente arrivarono alle due gabbie che cercavano.

Dopo essersi sbarazzate delle guardie le aprirono e ne uscirono due creature molto simili a enormi canidi, ma privi di occhi e il corpo sembrava composto interamente da muscoli; avevano l'aria di essere pronti ad azzannare i loro liberatori con i loro denti affilati.

-Buoni belli.-Disse dolcemente 4015, mentre dei tagli posti ai lati del suo collo si aprivano, emettendo un leggero fischio.

Immediatamente le creature smisero di essere ostili; una di esse si lasciò persino accarezzare la testa mentre la ragazza continuò:

-Ora ce ne andiamo e voi potrete mangiare chi volete.-

-Via libera.- Annunciò 4011, rimasta a controllare l'ingresso.

-Miglior percorso per uscire acquisito.- L'accompagnò una voce metallica proveniente dal computer, precedentemente collegato ad un terminale dell'organizzazione.

Il bizzarro gruppo, preceduto dai due “cani”, corse lungo il corridoio seguendo le istruzioni appena acquisite ma appena svoltarono una curva, la strada venne bloccata da delle spesse sbarre di ferro, come se non bastasse, alle loro spalle erano in arrivo delle guardie.

-E adesso?-Domandò preoccupata 4011 mentre la compare continuava a guardare davanti a sé ed emettere lunghi fischi.

Il Medico della Peste e i cani si misero in prima linea, pronti ad affrontare i nemici in avvicinamento ma vennero preceduti da un potente ruggito.

Oltre le sbarre era comparso quello che sembrava un coccodrillo gigantesco, con il muso allungato dalla bocca munita di una sfilza di denti affilati e malvagi occhi gialli.

Con un colpo di muso, sfondò senza problemi le sbarre, permettendo al resto del gruppo di proseguire assieme a lui.

-Richiesta di fermarsi.-Annunciò il computer, facendo comparire sullo schermo un punto esclamativo.

-79! Spero sia importante!- Sibilò 4015.

-Richiesta collegamento.

Obbiettivo: rallentare gli inseguitori.- Spiegò, facendo comparire una freccia che indicava una porta al loro fianco.

L'uomo, che lo teneva ancora in mano, recepì il messaggio e vi entrò; lasciando il resto del gruppo contro le guardie in avvicinamento.

-Spero che facciano in fretta.- Disse fra sé il Medico della Peste, osservando i nemici in avvicinamento mentre il lucertolone ruggiva e partiva all'attacco.


 

Nella stanza.

-Maglio che ti sbrighi.- Lo incitò l'uomo, osservando lo scontro dalla porta.

-Scp 73: troppa fretta.

Scopo ricerca: bloccare inseguitori.

Obbiettivo localizzato.- Rispose.

Da qualche parte dietro gli inseguitori, dei cavi vennero mandati in cortocircuito e un tubo del gas venne danneggiato, causando un esplosione che eliminò la maggior parte delle guardie mentre il resto si ritrovò orribilmente ustionato.

Persino il lucertolone venne coinvolto, ma bastarono pochi minuti affinché la sua pelle si rigenerasse e tornasse come prima mentre il resto degli Scp era abbastanza lontano per non ricevere alcun danno.

A quel punto, la ragazza dai capelli neri emise un paio di fischi e si arrampicò sulla schiena del lucertolone annunciando:

-Scp 682 Espress in partenza! Tutti a bordo!-


 

In un attimo, erano tutti sulla schiena del rettile che avanzava rapidamente lungo i corridoi, travolgendo tutto ciò che incontrava lungo il suo cammino.

Il Medico della Peste si guardò in giro, sentiva che c'era qualcosa che non quadrava.

Era tutto fin troppo semplice, possibile che non abbiano modo per fermare il lucertolone e per non parlare delle guardie: incontravano poca o nessuna resistenza.

Solo Scp73 capì cosa non quadrava.

-Siren, ferma 682!-Urlò per farsi sentire.

La ragazza dai capelli neri, seduta proprio sul collo della creatura, emise uno dei suoi fischi e l'animale si fermò nel bel mezzo del corridoio, sbuffando indispettito.

-Che succede, Caino?-Domandò il Medico.

-Siano già passati di qui!-Rispose, indicando le pareti.

-Non dirmi che stiamo girando in tondo!-Si lamentò Siren.

-Opzione Altamente Probabile.

Scp 73: possiede una memoria fotografica.- Aggiunse 79.

-Quindi cosa facciamo?- Chiese 4011.

Sia Siren che la lucertola guardarono verso la parete alla loro destra.

-Seguendo la strada andiamo in cerchio?

Bene: creiamone una nuova!- Annunciò con un sorriso.

Prima che qualcuno potesse chiederle cosa avesse in mente, essa fischiò e 682 si impennò, colpendo con forza la parete fino ad abbatterla.

Il movimento improvviso fece quasi cadere il Medico ma 4011 gli afferrò la mano al volo a lo aiutò ad issarsi su. Una volta fatto e ripreso il proprio posto, lanciò uno sguardo sorpreso alla compagna.

Scp 682 continuò la sua avanzata, abbattendo ogni parete che lo intralciava, riuscendo infine a trovare la via per la superficie.

Il lucertolone si guardò attorno, fiutando l'aria e, trovata una direzione sicura, continuò la sua avanzata, lasciando dietro di sé una scia di distruzione.

Giunse così alle rive di un enorme lago e, deciso che era il miglior modo per far perdere le proprie tracce, vi ci tuffò dentro seguito a ruota dai due “cani” e si lasciò trasportare dalla corrente.


 

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Capitolo 3
*** Discussione ***


Seguendo la corrente, l'enorme rettile arrivò all'imboccatura di un fiume e continuò la sua nuotata, rimanendo sul filo dell'acqua per permettere ai suoi “passeggeri” di respirare.

Fra questi ultimi regnava il silenzio, rotto solo quando 4011 emise un verso di sorpresa che fece voltare tutti verso di lei.

-Ho visto qualcosa... piccolo e verde...-Bofonchiò.

-Era solo 397, fifona.- L'ammonì 4015 dalla sua postazione.

-S-scusate.-Balbettò, arrossendo per la vergogna.

Siren sbuffò, per poi tornare a osservare la riva. A differenza dei compagni, i suoi occhi completamente neri erano in grado di vedere nell'oscurità e grazie a ciò individuò uno spiazzo abbastanza grande e ordinò a 682 di dirigersi lì.

Grugnendo, il lucertolone obbedì e risalì nel punto indicato dove avvistò una strada che poteva percorrere con facilità in quanto priva di alberi e la imboccò; giungendo infine ad una raduna abbastanza grande dove passarono la notte.


 

La mattina dopo, alle prime luci del mattino.

Il primo a svegliarsi fu Caino, addormentatosi sul dorso del lucertolone, si guardò attorno e sui sporse abbastanza da toccare il ramo di un cespuglio vicino.

In breve tempo le foglie schiarirono fino ad ingiallirsi per poi cadere, rilavando i rami al di sotto ormai secchi. L'SCP tirò un sospiro rassegnato. Questa era la sua maledizione: portare morte ad ogni elemento vegetale con la quale entrava in contatto.

Non potava nemmeno scendere o avrebbe creato una zona morta che non sarebbe di certo passata inosservata.

Uno scricchiolio attirò la sua attenzione, facendolo voltare.

Dalla vegetazione emerse Siren affiancata dai due “cani”, uno dei quali trascinava un enorme cervo.

-Ben svegliato!- Lo salutò buttando a terra un mucchio di rami che reggeva fra le braccia.

-Ho portato la colazione.- Continuò indicando il cervo.

-Spero che nessuno ti abbia visto.-Le rispose, guardandola con preoccupazione.

Essa scrollò le spalle.

-Chi vuoi che giri a quest'ora?

Piuttosto sai come cucinarlo? Ho una fame.-


 

Alla fine per scuoiare l'animale dovettero svegliare 49 per chiedergli se aveva qualcosa con la quale tagliare la carne e per loro fortuna la risposta fu affermativa anche se non sembrava molto contento di prestarli.

Mentre il Medico, ormai sveglio, andava a recuperare acqua potabile assieme a qualcosa con cui condire la carne e la ragazza accendeva il fuoco, Caino lavorò sull'animale, rimanendo ancora sul dorso di 682 il quale finì per svegliarsi sentendo l'odore del sangue.

Una volta finito e dati al lucertolone gli scarti fra cui pelle e ossa, la “grigliata” fu pronta per essere cotta, procedimento che durò un altra oretta durante la quale anche 4011 si svegliò.

-Sveglia con una colazione deliziosa e sostanziosa in un bel posto senza essere in una gabbia.

Cosa possiamo chiedere di più?-Esclamò Siren mentre si gustava il pasto.

-4011: sbagliato.

Intelligenze biologiche! Tsk!- Borbottò la vecchia I.A. in quanto, essendo un computer non poteva nutrirsi in quella maniera.

-Mi chiamo SIREN! S-i-r-e-n! Non 4011!- Rispose la diretta interessata non gradendo venire chiamata con il proprio numero identificativo

-Calma, 79 non aveva intenzione di offenderti.- Intervenne Caino.

La ragazza sbuffò e azzannò la propria porzione di carne mentre 49 commentava:

-Sono d'accordo con Siren riguardo la tranquillità di questo posto. Ma temo che ben presto le cose cambieranno: abbiamo due, se non più, organizzazioni la darci la caccia e dobbiamo stare attenti a non attirare l'attenzione.-

-L'ultima parte potrebbe essere più complicata del previsto...- Si unì 4015, osservando l'enorme stazza di 682.

-Come se non bastasse, se non sto attento, anche il mio potere potrebbe rendere difficile mantenere un basso profilo.- Concordò il bruno.

-Possiamo parlare di cosa faremo dopo aver mangiato?- Si lamentò Siren.

-Ritengo che questo sia il momento più opportuno.- Dovette contraddire il Medico per poi continuare:

- Voialtri cosa avete intenzione di fare?-

-Ovvio no?

Me ne ritorno a fare i fatti miei come prima che quelle scimmie senza pelo mi prendessero.- Rispose prontamente Siren.

-Sono d'accordo con te.- Rispose una voce profonda e graffiante: scp 682, per la prima volta da quando erano scappatiti, aveva preso la parola.

Ma a parte lui nessun altro sembrava appoggiarla: 79 rimase in silenzio, 4015 aveva abbassato lo sguardo da quando l'argomento era stato accennato e Caino sembrava più intento a finire il pasto piuttosto che partecipare alla conversazione.

-Beh? Non siete d'accordo con me?- Domandò allora la ragazza dai capelli neri, sorpresa di trovare così poco appoggio.

-Non ditemi che volate tornare in gabbia!- Continuò.

-Beh... Non è che stava così male...- Mormorò a voce bassissima la ragazza, peccato che la compare aveva sentito benissimo le sue parole.

-La fai facile te! Sei considerata Safe!

Scommetto che ti danno ogni cosa che chiedi!- L'aggredì con furia.

-Calma! Karen non intendeva questo!- Intervenne Caino, rivelando il vero nome di scp 4015.

-Ragiona: è più facile vivere all'interno della Fondazione.-

-Ragionamento SCP 73: logico.- L'appoggiò la vecchia I.A.

-Da lui che ha in testa tutti i nostri i dati quasi me lo aspettavo ma non da te!-Commentò Siren, sempre più nervosa.

-Scp 73: parla di creatura umanoidi.

Obbiettivo scp 79: libertà.-

- E non facevi prima a stare collegato nei computer dell'organizzazione?-

-Negativo: elementi isolati.

Libertà impossibile.-

-Stiamo aggirando il discorso.- Intervenne il Medico della Peste.

-Non nego di ricevere maggiori vantaggi se ritornassi alla fondazione, ma devi tenere conto di cosa sta accedendo ora: ci stanno cercando.

Nonostante l'idea di rimanere in libertà sia allettante, non bisogna dimenticare che ciò comprenderebbe: latitanza continua.

La Fondazione Scp, a differenza delle altre è di certo la più “affidabile” e meno incline a usarci come armi. -

-Ma non dire stupidaggini uccellaccio del malaugurio!- Esclamò scattando in piedi.

-Loro ci studiano per trovare un modo di distruggerci!

Guarda solo 682: non è un segreto che stiano ancora cercando un modo per ucciderlo e l'unico motivo per cui non mi hanno accoppata subito è per studiare il modo in cui posso controllare persone, animali e SCP. Credete non lo sappia?

Ma se soffrite così tanto di sindrome di Stoccolma non sarò di certo io a fermarvi!-

Detto ciò, diede le spalle al resto del gruppo, emise un pio di fischi per richiamare i “cani” e si allontanò.

Passò di fianco al muso del lucertole e ne approfittò per buttagli in bocca il resto del suo pasto commentando :

-Mi è persino passato l'appetito.-

Gli altri la guardarono allontanarsi senza dire nulla finché non sparì alla vista.

-Avremmo dovuto... fermarla?- Domandò timidamente Karen.

-Meglio di no, lasciamola sbollire.

Forse cambierà idea e in caso contrario... non potrà dire che non l'avevamo avvisata.- Commentò Caino.

La ragazza gettò uno sguardo preoccupato a SCP 682 prima di alzarsi.

-Penso...che farò un giro qui intono.- Disse per poi allontanasi nella direziona opposta a quella della compagna.

Fra gli SCP rimanenti cadde il silenzio.

-...Forse dovresti parlarle.-Suggerì il bruno.

-Già fatto, hai visto il risultato.- Ribatté con calma, il medico.

-Intendo con Karen, mi è sembrata preoccupata.-

-Non potresti andarci tu?-

-Vorrei.- Rispose con un sospiro.

-Chiedo scusa.-

Detto ciò, scp 49 si alzò e si avviò nella direzione presa dalla ragazza.

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Capitolo 4
*** 4011 e 4015 ***


Karen sospirò mentre vagava senza una meta precisa, completamente immersa nei propri pensieri quando il medico della peste la chiamò, facendola voltare.

- Caino e io siamo preoccupati per te, è tutto a posto?- Domandò.

-Non proprio, sono solo pensierosa...

Concordo con te sul fatto che con la Fondazione siamo al sicuro rispetto altri posti, ma non è solo quello il motivo per cui voglio tornarci.- Ammise a capo chino.

Mentre parlava, i due continuarono a camminare l'uno di fianco all'altra e il Medico la lasciò continuare.

-Io... non ho la più pallida idea di come abbia ottenuto questi “poteri” o se li abbia avuti sin dalla nascita.

Non so chi erano i miei genitori, se avevo una casa o qual'era il mio nome prima di scegliere “Karen”... La Fondazione per me è come una casa e forse potrebbe aiutarmi a riempire quel vuoto di memoria.-

Scp 49 la capiva bene, pure lui non ha memoria dell'origine dei suoi poteri e abilità; l'unica cosa su cui è sicuro è il suo obbiettivo: liberare il mondo dalla Pestilenza, con ogni mezzo necessario, come se fosse nato solo per quello scopo.

-Capisco, dunque è per capire chi sei che vuoi tornare alla Fondazione.- Le disse.

-Esatto.

Da quello che ho capito, il tuo obbiettivo invece è di continuare i tuoi studi.-

-Esattamente e la Fondazione è ricca di personale qualificato, seppur preferiscono seguire lo stomaco* piuttosto che il cervello.

Per adesso i miei esperimenti sono in sospeso, ma poco male; ho abbastanza tempo per rivedere i miei appunti e migliorare la Cura.

A questo proposito, avrei una domanda per te.-

La ragazza si voltò verso di lui con aria interrogativa.

-Durante la fuga, sei entrata in contatto con me.-Iniziò.

-Certo è una cosa normale ma... i miei poteri includono anche portare la morte con il solo contatto.-

La ragazza spalancò gli occhi dalla sorpresa, fermandosi per guardarsi le mani.

-Ma con te, con mio grande sollievo sembra non avere effetto.

Nonostante il rischio, potrei chiederti di provare a ripetere l'azione per assicurarne la tua effettiva immunità?- Domandò il compare, porgendole la mano.

La ragazza lo guardò per un attimo, poi allungò la mano, tentennando solo un attimo prima di stringerla.

Attesero il tempo necessario, ma non accadde nulla.

-Possiamo considerare concluso questo test.- Dichiarò Il Medico, mollando la presa per poi domandare:

-Hai avvertito qualcosa di strano? Come una sensazione di freddo o caldo?-

-Niente, solo...normale.-Rispose la ragazza scuotendo la testa, confusa per la scoperta della nuova abilità.

Scp 49 stava per dire qualcosa quando udirono dei passi e voci sconosciute riempirono l'aria.

-Prova a prendermi se ci riesci!-

-Non vale! Sei partito prima!-

-Ragazzi! Non vi allontanate troppo!-

I due scp si guardarono: umani!

Sentendo i passi avvicinarsi pericolosamente, il medico si guardò intorno e individuò un cespuglio in cui si nascose mentre la ragazza, data la sua apparenza umana, si limitò ad aspettare.

Dalla boscaglia spuntarono due ragazzini di 11 e 13 anni che, sorpresi dalla sua presenza, si fermarono a guardarla.

Karen li salutò timidamente con la mano e disse:

-Scusate, mi sono persa.

Sapete dove mi trovo esattamente?-

I due si guardarono.

- Ehm, è la prima volta che veniamo qui.

Ma puoi chiedere ai nostri genitori.-Rispose il ragazzo più grande.

L'scp seguì i due ragazzini fino ai loro genitori, che stavano preparando una grigliata assieme a degli amici, con la quale parlò mentre il Medico della Peste osservava il tutto da lontano.

Da quella distanza non poteva percepire se qualcuno di loro avesse la Pestilenza, ma non era un male: non avrebbe resistito all'impulso di curarlo e si sarebbe scatenato il finimondo.

Non si accorse che uno dei presenti lo aveva visto e aveva deciso di scattagli una foto.


 


 

-Mucchio di rimbambiti!- Imprecò Siren, calciando un sasso dalla rabbia mentre i due cani la guardavano da lontano.

Non fu una buona idea: ora oltre ad essere di malumore le faceva male il piede.

Mentre saltellava imprecando mentalmente per il dolore, qualcosa piccolo e verde gli saltò sulla spalla: scp 397, meglio noto come “Saltatore Periferico”.

-Almeno tu sei d'accordo con me.- Mormorò mentre si sedeva.

L'insetto emise una serie di versi simili al frinire delle cicale che l'entità sembrò essere in grado di capire.

-Si, forse non è stata una buona idea allontanarmi, ma non voglio stare con la compagnia “Torniamo in gabbia che si sta bene”.

Proprio non li capisco, possiamo andarcene dove vogliamo e loro scelgono dai nostri carcerieri?-

Mentre parlava, la mora aveva iniziato a gesticolare animatamente.

-E poi sai come mi hanno presa?

Ero in giro a farmi gli affari miei, quel giorno non stavo nemmeno infastidendo nessuno!

Poteva essere una bella giornata ma no, mi hanno addormentata e al risveglio mi ritrovo in un orribile cella.

E poi si chiedono perché sono sempre di malumore!-

397 approfittò di quella breve pausa nel discorso per dire la sua.

-Già, siamo stati fortunati.

Forse sapevano di trovarci lì, ma non avevano previsto la mia presenza, né quella di Caino.

Perché mi trovavo lì?

La mia cella originale è danneggiata e durante il trasferimento ho fatto tappa in quella struttura quando ci hanno “rapiti”.

Bella botta di culo, no?

In ogni caso come credono di entrare in contatto con...-

Si interruppe, aveva sentito qualcuno avvicinarsi dietro di sé.

Svelta, agguantò un sasso e lo scagliò in quella direzione ma era solo 049 che si chinò per evitarlo.

-Che vuoi?- Sbottò mentre l'insetto si allontanava.

-Siamo più vicini ad altri umani di quanto pensassimo, conviene spostarci.- Le rispose con la sua solita calma.

Per un attimo sembrò che non avesse intenzione di seguirlo ma poi sbuffò:

-Arrivo.

Many voices! Con me!-Richiamò i “cani” con un fischio.

In fondo sapeva che senza di lei, 682 e 939 erano ingestibili.


 

A proposito del rettile difficile da distruggere...

Approfittando del fatto che fosse stato lasciato solo con la vecchia I.A. e Caino avesse deciso di farsi un riposino, si mise a parlare con la prima.

- Finalmente siamo fuori, se non fosse per quella tipa seccante avrei già iniziato la mia opera di distruzione.- Commentò.

-Scp 4015: assente.

682: libero.- Gli rispose.

-Vorrei fosse così.-Ringhiò di frustrazione.

-Ma a quanto pare i poteri di quella bipede mi impediscono di attaccare lei o chiunque altro.

Sono bloccato finché non mi ordina di agire diversamente.-

Sottolineò la parola “ordina” con un ringhio.

Odiava essere controllato da qualcuno. Se non ci fosse stata lei, avrebbe eliminato chiunque, compresi i suoi attuali “compagni di viaggio” ad eccezione di scp79, unico elemento di cui gradiva la presenza e con la quale condivideva le opinioni sugli umani e idea di “libertà”.

Appena scp 4015 fece la sua comparsa, lo guardò con espressione spaventata e lui scoprì i denti, facendola sobbalzare.

Detestava anche lei, non quanto scp 4011, ma quello sgorbio aveva l'orrenda abilità di sembrare amichevole a tutti.

Odiare gli umani faceva parte della sua natura, e per questo vedeva l'scp solo come una macchia indistinta e il suo carattere fifone forse la rendeva adorabile agli occhi degli altri ma per lui era solo patetica, per non dire disgustosa. Faceva bene a temerlo: non avrebbe esitato a divorarla.

Ben presto scp 49, assieme a 4011, 397 e 939 li raggiunsero e si prepararono per lo spostamento.


 

“Qualcuno sta prendendo il BirdWatching troppo sul serio”

Così recitava la frase che accompagnava la foto del Medico della Peste postata nel profilo Facebook del suo autore.

Al di sotto vi era una sfilza una lunga fila di commenti, da battute sarcastiche a chi faceva le teorie più assurde.

Ma ad interessaci è a chi è giunta quella foto; in quel momento analizzata da un apposito tecnico per accertarsi che non sia un falso e localizzarne la provenienza.

Una volta fatto inviò un messaggio di conferma ai suoi superiori i quali diedero l'ordine ad un apposita squadra di recupero.

-Allora è sicuro che non sia un falso o una persona in vena di scherzi?- Domandò un uomo mentre il compagno chiudeva la chiamata dopo aver dato l'ordine.

-Ancora non del tutto, ma è meglio non rischiare.

Non siamo gli unici a cercarli.-Rispose, voltando lo sguardo verso uno strano simbolo disegnato alla parete con al di sotto la scritta “SCP Foundation”

Ignoravano che, in un altra base, un'altra organizzazione unita sotto il logo di una falce, stava compiendo la stessa mossa.


 

*Per chi non lo sapesse, ragionare con lo stomaco voleva dire anche lasciarsi prendere dalle emozioni


 

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Capitolo 5
*** Trapped ***


-Credevo volessi tornartene in gabbia.- Commentò acida Siren, mentre avanzavano seguendo il fiume.

-La fondazione SCP non è l'unica a cercarci.

Trovato un luogo sicuro penserò ad un modo affinché mi rintraccino.- Rispose 49.

-Sei proprio un cretino.-Borbottò la mora, voltandosi a guardare scp682.

Data la sua mole, che avrebbe attirato l'attenzione, stava avanzando immerso nel fiume come un enorme coccodrillo con Caino ancora seduto a gambe incrociate sulla sua schiena.

-Secondo quello che mi hanno detto, avanzando da questa parte dovremmo imbatterci una vecchia centrale idroelettrica in disuso.

Potremmo nasconderci lì.- Propose Karen.

-Mi pare una buona idea.- Commentò Caino, sollevato all'idea di poter finalmente scendere senza creare un deserto attorno a sé.

Non si accorsero di un drone che volava alle loro spalle.

 

-Hanno confermato la presenza delle anomalie.- Disse un uomo con addosso una divisa nera con una tuta antiproiettile con sulla spalla il disegno di una falce, rivolto al resto del gruppo vestiti in maniera analoga.

-Ma hanno avvistato anche i membri della Fondazione.-

-Cerchiamo di mantenere un basso profilo, non devono rilevare la nostra presenza.

Abbiamo la possibilità di precederli?- Domandò il caposquadra.

-Affermativo, siamo riusciti a batterli sul tempo.- Rispose l'uomo a cui è stata rivolata la domanda, dopo aver consultato un collega tramite un dispositivo di comunicazione.

-Allora cerchiamo di mantenere il vantaggio.-

 

Intanto, il gruppo di SCP si imbatté in una diga, costringendoli ad allontanarsi momentaneamente dal fiume per avanzare nella vegetazione.

Durante il tragitto, il Medico della Peste e Siren avevano continuato a discutere se tornare alla fondazione o meno, arrivando ad un compromesso: il giorno dopo si sarebbero divisi e chi voleva tornare sarebbe rimasto alla centrale mentre gli altri se ne sarebbero andati dove volevano.

Mentre la mora stava per introdurre il problema con 682, la coppia di 939 si fermò ed iniziarono a fiutare l'aria, attirando la sua attenzione.

- Che c'è?- Gli domandò.

-Aspetta...-Intervenne 049, guardandosi attorno.

-Dov'è Karen?-

Infatti la ragazza, rimasta in fondo alla fila per tutto il tempo,era sparita.

-Non ditemi che abbiamo perso Sfocatina.- Si lagnò Siren.

-Io non la vado a cercare.-

-Io si.- Ribatté il Medico, ripercorrendo la strada dalla quale erano venuti.

-Forse ci ha solo persi di vista.-

-Non ti aspettiamo!- Gli urlò dietro la mora, prima di voltarsi e avanzare.

-Quello per me s'è preso una cotta.- Aggiunse, rivolta a Cain.

-Dovremmo aspettarli.- Commentò quest'ultimo.

-Sanno dove stiamo andando e non mi va di aspettare quella lumaca senza senso d'orientamento.-

Mentre parlavano, non si accorsero che i due "Many Voices" si erano accasciati a terra privi di sensi.

-A proposito, la vecchia scatoletta è ancora fra noi o si è scaricata la batteria?- Domandò la ragazza.

-4015: non spiritosa.

079: in buono stato.- Le rispose la Vecchia I.A. situata in sella al lucertolone assieme al compare.

La mora sorrise, quell'intelligenza artificiale aveva iniziato a stargli simpatica in quanto avevano gli stessi obbiettive, ciò non toglie che preferisce essere chiamata per nome.

Stava per dire qualcosa quanto venne attaccata alle spalle da un membro della fondazione Cronus. Per via della sorpresa non riuscì a reagire in tempo e si trovò immobilizzata con un pugnale alla gola

-Lasciala subito andare!-Urlò Caino, in posizione d'attacco, imitato dal rettile che ringhiò minacciosamente.

Il soldato non si fece intimorire e rispose:

-Non siete in posizione di dare ordini: una mossa sbagliata e lei...-

Non finì la frase che Siren scoppiò a ridere.

-Stupide scimmie senza pelo!- Li insultò.

-Sapete che solo io posso controllare 682. Uccidetemi e lui si scatenerà.-

-Lo sappiamo benissimo.- Sbottò in risposta l'agente mentre il resto dei suoi colleghi emergevano della boscaglia.

-Ma credo tu voglia rimanere tutta d'un pezzo mentre vieni con noi.-

Sottolineò il concetto premendo il coltello alla sua gola, lasciandole un sottile segno rosso.

La mora ringhiò e guardò Cain nella speranza che facesse qualcosa, ma egli aveva già alzato le mani in segno di resa.

-Ora, se non ti dispiace, ordina al rettile di seguirci senza fare storie.-

Siren avrebbe voluto ordinargli "stacca la testa di questo tipo a morsi" ma il coltello era veramente troppo vicino e se l'avesse fatto, sarebbe morta o ferita gravemente e francamente non erano quelli i suoi piani.

Obbedì ed emise un paio di fischi, ma alterando l'ordine con:"seguiamo i suoi ordini finché non trovo il modo di liberarmi".

Nemmeno scp 682 era contento di come si era evoluta la situazione, ma era costretto a seguire l'ordine senza possibilità di ribellione.

La squadra, dopo aver legato gli ultimi due scp, iniziò ad avanzare con sicurezza per la boscaglia fino a raggiungere una raduna dove li attendevano dei furgoni e un enorme camion, probabilmente per contenere il Rettile.

Ipotesi confermata nel momento in cui l'uomo che teneva Siren le diede l'ordine di farcelo entrare dopo che Cain fu a terra e rinchiuso in uno dei furgoni.

Stessa sorte stava per toccare alla mora quando si udirono dei rumori di spari in lontananza e dalla radio dell'uomo che la teneva qualcuno esclamò:

-"SONO ARRIVATI!"-

-Cosa?

Muovetevi a sgombrare, noi abbiamo finito.-Comunicò l'uomo, affrettandosi a far salire anche l'scp.

In quel momento, la ragazza si rese conto che le manette precedentemente messe ai suoi polsi si erano allentate e con la coda nell'occhio vide una macchia verde spostarsi in fretta.

Capito l'accaduto, sorrise, e mentre l'uomo stava per metterle il collare che avrebbe bloccato i suoi "fischi" si liberò del tutto per assestagli un cazzotto in piano viso.

Anche i suoi compagni, resosi conto della libertà ottenuta, si erano sbarazzati delle manette.

Scp 49, dopo essersi liberato dei suoi carcerieri, andò ad aiutare Karen e insieme si misero al riparo dietro ad uno dei furgoni.

-E ora?- Domandò la ragazza, in tono spaventato, sapeva che gli uomini ci avrebbero messo poco a riprendere il controllo della situazione.

Ma un ruggito e il rumore di metallo che si strappa fece loro cambiare idea: il rettile si era liberato.

 

Se c'era una cosa che 682 odiava più degli umani era di essere controllato e rinchiuso da essi.

Ma per fortuna nell'ultimo "ordine" la bipede fischiatrice gli aveva imposto di stare al gioco finché non si fosse liberata, non aveva specificato cosa avrebbe dovuto fare dopo.

Con un ruggito di gioia, schiacciò sotto la zampa alcuni uomini che tentavano la fuga, consci dell'inutilità dei propri fucili contro di lui, e con la coda fece ribaltare la maggior parte dei veicoli.

Notò con soddisfazione che anche i due 393 avevano reagito, azzannando e uccidendo chi gli capitava sotto tiro.

Sollevò il muso e fiutò l'aria e la sua bocca formò un sorriso: aveva appena individuato un posto da distruggere.

Ormai certo di non aver più nulla da fare lì, si diresse a grandi passi verso la traccia che aveva individuato

 

Appena il rettile si era scatenato, Cain aveva pensato bene di rifugiarsi in una delle macchine, senza prevedere che sarebbe stata colpita dalla coda della creatura, facendola ribaltare.

Ritrovatosi a testa in giù, tentò di uscire passando dal finestrino dal lato opposto della bestia, ciò gli permise di vedere una figura fuggire.

Appena la riconobbe, spalancò gli occhi dalla paura: Siren li aveva abbandonati!

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Capitolo 6
*** The end? ***


-Muoviamoci.- Esclamò il Medico della Peste, correndo tenendo la mano di Karen

Quando il rettile si era liberato e aveva iniziato la stage, avevano deciso di allontanarsi il più possibile passando per il bosco. Erano sicuri che i loro compagni stessero bene e presto si sarebbero riuniti.

Durante la fuga, la ragazza inciampò in una radice, rischiando di portare con sé anche il compare.

-Scusa, non sono molto veloce...-Si scusò mentre si alzava.

-Non importa, ora dovremmo essere lontani.- Le rispose, porgendole la mano per aiutarla.

-Qua ce ne sono due!!-

-Per la misera, uno è 049! Non avvicinatevi troppo!-

I due SCP si voltarono nel punto in cui provenivano le voci e il Medico si posizionò davanti alla ragazza come per proteggerla appena vide i prime uomini spuntare dalla vegetazione. Ma quando furono abbastanza vicini tirarono un sospiro di sollievo: non erano i membri dell'organizzazione CRONUS, bensì una delle squadre speciali mobili della Fondazione.

Onde evitare inutili ostilità, i due alzarono le mani in segno di resa e accettarono di venire scortati senza ulteriore resistenza, non prima di fornire informazioni riguardo a quello che era accaduto.

-Alla fine è sempre quel lucertole a creare problemi, preferisco scortarvi che vedermela con lui.- Commentò uno degli uomini, mentre guidava i due SCP verso un elicottero.


 

Senza Siren, 682 era ormai libero e si sarebbe scatenato questo Caino lo sapeva fin troppo bene. Per questo decise di correre il rischio e uscire dal veicolo ormai inutilizzabile per raggiungere uno dei furgoni ancora interi.

Quasi immediatamente, l'erba tutto intorno a lui iniziò a seccarsi fino a diventare polvere, stessa sorte toccò agli alberi e tutta la vegetazione nel raggio di 20 metri, a causa della sua maledizione.

Anche con la sua immunità aveva poche speranza di battere o fermare il rettile ma doveva provarci o almeno limitare le vittime.

-Scp 73 in evidente difficoltà.-

Il bruno quasi sobbalzò all'udire la voce della vecchia AI accanto a sé: il dispositivo che la conteneva era proprio sul sedile a fianco.

-Scp 79, può aiutare.-

-Ti conosco, sei amico con il rettile, finiresti per voltarci le spalle proprio come Siren.- Gli rispose, mentre sterzava per imboccare un altro sentiero in modo da non incrociare la creatura.


 

Intanto dall'elicottero, i due scp riuscivano a vedere l'avanzare del rettile verso il la piccola cittadina.

-L-lo fermeranno?-Balbettò la ragazza.

-Certo, il problema sono i civili. Le operazioni di evacuazione stanno richiedendo più tempo del previsto.- Commentò il pilota.

Dalla propria visuale, Karen notò una coppia di jet in avvicinamento che si avvicinarono per sparare una coppia di missili contro la creatura la quale emise un ruggito più di furia che di dolore e cercò di colpirli con la sua coda.


 

Dalla sua posizione, anche Caino udì il rumore dell'impatto e il ruggito successivo.

Non aveva idea se fosse opera della fondazione o dell'Organizzazione Cronus, nel dubbio premette sull'acceleratore.

Quando finalmente giunse al paese, notò subito le vie vuote e dopo una curva si trovò davanti delle auto scure.

-Hey tu! Perché non sei andato con gli altri?- Gli urlò un uomo in assetto militare avvicinandosi.

Con certo sollievo, il bruno si rese conto che indossava il logo della fondazione così gli bastò mostrare il viso per venire riconosciuto.

Immediatamente, uno di essi lo scortò verso il loro capitano alla quale consegnò la vecchia IA.

-È una fortuna che sei capitato da noi, qualche metro più in là e avresti incrociato scp 76.- Gli disse l'uomo una volta messa al sicuro.

Il bruno si rabbuiò.

Conosceva bene scp 76, meglio noto come Able, sapeva che se si fossero incrociati anche solo per errore l'avrebbe attaccato a vista per poi rimanere ucciso.

Scosse la testa per liberarsi da quei pensieri e domandò:

-È stato chiamato per 682?-

-Esatto, quando c'è di mezzo quel bestione è meglio andare sul sicuro.-

In quel momento, un ruggito squarciò l'aria.


 

Dalla loro posizione il Medico delle Peste e Karen videro con chiarezza qualcuno attaccare il rettile ma data la distanza non avevano idea di chi fosse ma dal successivo ruggito della creatura intuirono che doveva averla almeno ferita.

- E adesso?- Domandò Karen.

-Conoscendo la fondazione, lo ricattureranno.- Rispose 49 continuando a guardare fuori dal finestrino.

-In quanto a noi, credo che ritorneremo al laboratorio.-

-Per te un laboratorio... per me è coma una casa.- Disse Karen mentre l'elicottero si allontanava dal luogo dello scontro.


 

Siren seguì con lo sguardo l'elicottero.

Non sapeva chi c'era al suo interno, ma era consapevole che appartenesse alla Fondazione.

Sorrise.

Questa volta non l'avrebbero presa.

Mentre si allontanava, senza sapere nemmeno lei la meta, il saltatore periferico le saltò sulla spalla.

-Sai piccoletto, non ho intenzione di chiamarti sempre “372” o “saltatore periferico”.

Hai un nome o te ne trovo uno io?-

Dopo che ebbe ascoltato la risposta, commentò:

- Jupiter eh?

Mi piace.-


 

Angolo Autrice

Scusate per il ritardo ma ho dovuto riscrivere questo capitolo in quanto le prime versioni non mi piacevano per niente... onestamente non mi convince nemmeno questo, voi che dite?

Comunque non è il finale: domani e dopodomani verrà pubblicato il vero epilogo e il capitolo curiosità e ringraziamenti ^^


 

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Capitolo 7
*** Epilogo ***


Incidente del **/**/20**

In data **/** il sito (dati cancellati) fu soggetto di un attacco da parte dell'organizzazione Cronus i quali riuscirono a sequestrare con successo i seguenti SCP: 4015, 4011, 682, 397, due esemplari di 393, 373, 79, 73, 49.

Si sospettò la presenza di una infiltrato il quale venne individuato e (dati cancellati).

In data **/** grazie ad una segnalazione giunta alla fondazione, venne individuata la posizione degli scp sequestrati, nel frattempo riusciti a scappare, in prossimità di (dati cancellati). Venne inviata una squadra con il compito di recuperarli..

Vennero recuperati con successo scp 49, 4015, 79 e 73; scp 682 venne ricontenuto con difficoltà.

A causa delle forte resistenza e pericolosità i due esemplari di 939 sono stati abbattuti e i loro resti recuperati e trasferiti all'interno del sito (dati cancellati).

Scp 4011 e 372 risultano ancora dispersi.


 

Addendum:

A seguito all'incidente nuove pagine sono comparse in scp 152, esse hanno trovato un riscontro a un resoconto di Passeggero 52-**


 

RICHIESTA AUTORIZZAZIONE DI LIVELLO 4

ACCESSO CONSENTITO

Addendum 2

Nell'ultima riunirne degli 05 si è presa la decisione di istituire una squadra interamente composta da SCP il cui supervisori saranno il Dr Bright, dr *** e Dr.ssa ***.

I primi a farne parte saranno gli scp 73, 4015, 49; altri scp verranno aggiunti esclusivamente a seguito di (dati cancellati) e il loro ingresso dovrà essere approvato da due o più 05.

Il progetto è stato rinominato “Per battere i mostri”.


 


 

Angolo Autrice

Ebbene si, questo è l'ultimo capitolo della fic ma non temete: un seguito ci sarà ma non so dirvi quando.

Ci vediamo domani con lo speciale curiosità

Saluti da Ala

P.s. Gli ultimi scp citati sono:

SCP 52: treno che viaggia nel tempo

SCP 152: il libro dei finali

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Capitolo 8
*** Curiosità ***


1) Inizialmente doveva essere presente anche Scp 96 “Shy guy” ma ho cambiato idea all'ultimo, un altro scp che doveva essere presente era 999 il mostro del solletico ma...mi sono dimenticata di aggiungerlo e mi sono resa conto la sua presenza non era necessaria

2) Il nome dell'organizzazione mi è venuto in mente per caso: avevo appena finito di rileggere la saga “Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo”

3) Al capitolo 3, la frase di 79 “intelligenze biologiche! Tsk” è una citazione a PKNA: infatti è una battuta ricorrente dell' I.A. Uno, mentre per il suo strano modo di parlare mi sono ispirata a Soundwave in alcune fic inglesi

4)All'inizio avevo in mente di mettere 49 con 4015, ma ho cambiato idea: la loro ship è solo posticipata

5)In capitolo 5 è stato parzialmente riscritto: inizialmente quelli dell'organizzazione Cronus avrebbero appiccato un incendio per deviare il percorso degli SCP e rallentare la Fondazione ma mi sono resa conto che non sarebbe servito a nulla

6)Sempre nel cap5 il fatto che Siren chiami gli umani scimmie senza pelo è un riferimento a Elfen Lied

7) Doveva essere rivelato che il nome Karen derivi dal fatto che la ragazza vide il nome sullo stesso giornale in cui ha visto la data e decise di chiamarsi così

8) Ho deciso di rinominare “saltatore periferico" Jupiter perché quando lessi il suo nome in inglese per la prima volta, al posto di Jumper lessi Jupiter

9) Se 682 dovesse subire danni uditivi, la sua rigenerazione e adattamento lo renderebbe immune all'abilità di Siren

10)Per chi si aspettasse una fic più lunga, sappiate che questo è solo il mio personale esperimento per scrivere qualcosa sul fandom SCP, infatti vi sarà un sequel, in più questa storia sarà collegata ad una futura fic Crossover

Aggiornamento: no, per il momento non sono in lavorazione seguiti per questa storia e il crossover è stato cancellato


 

Angolo Autrice

Ed eccoci qui con il finale, forse potevo fare di meglio ma in generale non mi è dispiaciuto scrivere questa mini fic.

Ringrazio tutti i lettori, in particolare il mio recensore di fiducia Manu_00

Un saluto & un abbraccio da Ala

See soon!

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