Tutti gli uomini di Yanli

di Chocolat95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Viola chiaro ***
Capitolo 2: *** Viola scuro ***
Capitolo 3: *** Rosso ***
Capitolo 4: *** Giallo scuro ***
Capitolo 5: *** Giallo chiaro ***
Capitolo 6: *** Blu ***



Capitolo 1
*** Viola chiaro ***


Ho sempre amato i fiori di loto. Il loro profumo, il loro colore delicato, i loro lunghi steli che afferravamo per poter prendere i gustosi semini nascosti tra i petali o che sembravano delle foreste quando nuotavamo tra essi. Perché sì, soprattutto mi piaceva nuotarci nei laghi di fiori di loto.
Al pontile è pieno, ovunque ti giri potresti tuffarti in una pozza fresca e trasparente. Ed è sempre stato il passatempo preferito di tutti i ragazzini e soprattutto mio e dei mie fratelli.
L’unica cosa che mi dispiace, è che io abbia dovuto rinunciare presto a questo divertente intrattenimento. Loro hanno potuto indugiarci molto più; “una signorina di buona famiglia non perde tempo in sciocchezze del genere” perciò mi sono rassegnata presto.
Non li invidiavo in ogni caso, mi bastava poterli accompagnare e vederli felici.

Una volta mi lasciai convincere a tuffarmi lo stesso e solo dopo mi ricordai che non avevo un cambio subito disponibile, perciò mi crucciai per come avrei potuto giustificarmi con mia madre se mi avesse scoperta con l’abito bagnato. 
Mentre ancora pensavamo una soluzione e già uno dei due stava uscendo dall’acqua per correr nelle mie stanze, qualcuno ci raggiunse al pontile “tua madre ti aspetta” e con un sorriso gentile come quando era arrivato, dopo aver posato una pila di sete asciutte, mio padre se ne andò.






Angolo dell'autrice:
nonostante mi sia impelagata nel fandom di MDZS da ormai sei mesi, e oserei dire senza speranza di redenzione, questa è in assoluto la prima fanfiction che pubblico. Non la prima che ho scritto o pensato, ma sicuramente la prima che condivido.
E ho deciso di darmi una mossa adesso perchè tempo fai ne ho scritta una sullo stesso modello ma nel fandom di Lady Oscar
...traggo esempi dal mio primo amore per dare forma a quello più recente <3
Perciò spero venga una cosa decente ^^'

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Capitolo 2
*** Viola scuro ***


Gli stendardi fluttuavano al vento sinuosi come draghi celesti, e ogni volta potevo leggere l’entusiasmo e la meraviglia negli occhi di chi li ammirava.
Non che io non li avessi mai visti ma così grandi, così in alto, decorati con lo stemma di Yunmeng soprattutto nelle grandi occasioni o nelle manifestazioni ufficiali faceva proprio un certo effetto.
Rappresentavano noi, la nostra forza, ma anche la nostra unità e vedevo sempre miriadi di ragazzini indossare con fierezza la divisa del nostro clan. Essere avvolti tutti da quello stesso colore brillante, faceva sentire parte di un’unica grande famiglia, poi durante gli allenamenti, vedere decine di figure tutte simili muoversi allo stesso ritmo era di certo uno spettacolo assai affascinante.
Preferivo infatti assistervi che prenderne parte, non mi sentivo adatta per questo genere di attività e grazie al cielo nessuno sembrava preoccupato di impormela.
O almeno non in maniera evidente.
In ogni caso avevo le mie guardie del corpo personali, di cosa mi sarei dovuta preoccupare? Era un continuo “ti proteggeremo noi! Nessuno potrà farti del male!” "Sì, nessuno potrà ferire la nostra jie! Ancor meno quando sarò diventato capo clan!” ed era a quel punto che mi mettevo a ridere davanti al viso ancora innocente di a-Cheng.

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Capitolo 3
*** Rosso ***


Il motto della nostra famiglia da secoli era “Tenta l’impossibile” e benché fossi abbastanza sicura che non andasse preso proprio in maniera letterale, mi ritrovai spesse volte a riflettere sul suo significato.
Soprattutto guardando i ragazzi di Yunmeng, che al pontile del loto tra uno scherzo e una risata, provavano davvero a diventare anche degli uomini le cui gesta si sarebbero narrate nei secoli  a venire.
Erano ammirabili certo, finché non si mettevano nei guai, guai molto seri a volte e con conseguenze talvolta dolorose.

"Le donne son deboli, non sopportano il sangue".

Se solo sapessero quante ferite ho curato solo io, quante ginocchia sbucciate, alla meno peggio e bendaggi con conseguente  costrizione a letto nei casi più seri.
Ma mai una volta che abbia visto questi ragazzini imparare la lezione.
Anzi, mi sembrava che ogni ferita procurasse loro maggior orgoglio come a dire che erano già sufficientemente pieni d’esperienza, pronti per le battaglie vere.

E come potevo rimproverarli quando il sangue rimasto in corpo colorava teneramente quelle guance ancora vagamente infantili, accompagnando la foga del resoconto delle loro mirabolanti avventure? Quando il volto brillava e gli occhi splendevano sognando già la gloria degli eroi?
Non potevo, certamente non potevo, soprattutto uno, soprattutto  a-Xian.





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Capitolo 4
*** Giallo scuro ***


La ricchezza e lo sfarzo certamente attiravano tutte le fanciulle, mie coetanee e non, ma non nascondo che così tanto tutto insieme mi dava sempre una leggera sensazione di disagio.
Pur venendo da una famiglia importante mi sentivo in un certo qual modo sempre un po’ inadeguata, motivo per cui non ero certo io ad insistere nel visitare quell’immenso palazzo più grande di qualunque altro avessi mai visto.
Ma le pressioni o i cortesi inviti non potevano essere ignorati così, perciò non mi sottraevo a quegli innumerevoli incontri, interamente pianificati da altri “per la mia felicità”. Se non altro per educazione e riconoscenza di poter avere un futuro sicuramente migliore di tante altre.
O almeno me lo auguravo.

C’era tutte le premesse perché ciò accadesse ma fino alla fine non potei esserne certa.
Anzi il punto di maggior crisi sembrò essere sfiorato proprio quando tutto ormai andava per il meglio ma questo mi risvegliò dal mio sogno e mi costrinse a considerare il punto di vista altrui. Di un altrui che non conoscevo praticamente per nulla e che a sua volta non mi conosceva. Né sembrava molto intenzionato a farlo.
Ma ho visto coi miei occhi l’oro sciogliersi e lo stesso accadde per fortuna con Jin Zixuan.





 

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Capitolo 5
*** Giallo chiaro ***


La luce mi arrivava suffusa sulle palpebre chiuse, tiepida e confortevole, invitante ma le forze erano davvero poche.
Cercavo di concentrarmi sul respiro e sulle essenze profumate che erano state accese e sulla calma che finalmente regnava in quella stanza dopo una giornata decisamente lunga ma ancora ben lontana dal concludersi.

Finalmente ero stata lasciata un momento da sola.
Non ero mai stata abituata ad avere tanta gente in torno, a casa mia ero abbastanza libera di fare come volevo e muovermi come piaceva a me senza eccessivo controllo ma capivo bene che la situazione ora era assai diversa. Soprattutto adesso, soprattutto ora che un peso in più si era aggiunto al mio sul materasso.
A dire il vero si trattava di un peso piuttosto esiguo, leggero quasi come una piuma eppure già capace di farsi sentire se voleva.

Allungai una mano e la posi sull'involto di stoffe ricche e raffinate che mi era stato posto vicino al viso
"Jin Ling... credo sia un bel nome"





 

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Capitolo 6
*** Blu ***


Non avevo mai associato l'estate alla parola "freddo".
Fino a quella volta almeno.

Sicuramente ci era stato detto di prepararci al cambio di ambiente ma assolutamente non aveva idea che sarebbe stato così diverso. Sotto vari aspetti tra l’altro, tanti in effetti.
Però mi piaceva, le novità non mi avevano mai spaventata, del resto se avevo imparato una cosa, era proprio che nulla rimane sempre uguale a dispetto delle apparenze.
E poi nonostante la nota austerità, trovavo quel luogo rilassante, capace di tranquillizzarmi, soprattutto quando potevo perdermi nella contemplazione degli immensi banchi di nuvole che mutavano forma ad ogni soffio di vento.

E mentre mi perdevo nel susseguirsi di questi e altri pensieri, mi veniva poi anche sempre in mente che come certe montagne di ergevano fisse tra le nubi, così una sola persona avevo visto sempre fare, indipendentemente da ogni cosa.
Mentre tutti noi ci saremmo potuti levare al vento alla prima occasione, incerti e incostanti come la maggior parte dei ragazzi alla nostra età, solo il secondo giovane maestro Lan pur nella sua giovinezza mi pareva maestoso come le cime di Gusu.





Angolo dell'autrice:
ok, sono riuscita a finire il mio progetto ma il risultato non è esattamente come me lo ero immaginato. Diciamo che vuoi averci pensato all'ultimo vuoi l'aver scelto un personaggio il cui punto di vista non è così comune da leggere, sento che sarebbe potuto uscire meglio il tutto.
Per ora ritengo la storia conclusa così ma è probabile che in futuro ci rimetta mano
...se non altro per sfizio personale.

Grazie comunque se siete arrivati fin qui :-)

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