Il custode dei nostri sogni

di Marlena_Libby
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


- Phil, quanto manca ancora? - chiese Connie dal sedile posteriore.
- Non molto, siamo quasi arrivati - rispose lui mentre guidava.
Dato che le loro ultime indagini erano state particolarmente dure, Connie e Phil avevano deciso di prendersi qualche giorno di vacanza e di andare alla vecchia casa di campagna del pupazzo. Vivendo in città, la campagna era il posto perfetto per evadere da tutto e rilassarsi. Con loro era venuta anche Bubbles, la fidanzata di Phil.
Dopo altre due svolte, finalmente arrivarono: la casa aveva le pareti gialle e il tetto rosso e non era molto grande, ma Phil aveva detto che c'erano abbastanza stanze per tutti e tre.
All'entrata c'era un corridoio da cui si poteva accedere alla cucina e al salotto e alla fine c'era una scala che conduceva al piano di sopra. Entrarono nel salotto, dove c'erano due poltrone bianche a fiori rosa, un divano verde e un tavolino con sopra dei vecchi giornali. Ma ciò che colpì di più Phil erano le foto appese alle pareti: ritraevano lui e Larry da bambini tutte le volte in cui erano venuti lì con i genitori. In quelle foto erano felici e si divertivano; allora tutto sembrava così bello e facile...
Guardarle gli faceva venire una fortissima nostalgia e Bubbles, accorgendosene, gli mise una mano sulla spalla e gli sorrise con fare confortante.
- Purtroppo temo che non potremo rilassarci finché non avremo sistemato un po' questo posto - intervenne Connie. - E io che speravo di riposarmi subito!
Infatti, dato che nessuno metteva piede lì da anni, quella casa era piena di polvere e c'era anche qualche ragnatela.
- Già. Per fortuna che ci siamo portati anche gli attrezzi per le pulizie - disse Phil.
Andarono alla macchina e, dopo aver preso tutto, tornarono in casa.
- Io direi di cominciare dal piano di sopra dato che è lì che dovremo dormire - propose Bubbles.
Phil e Connie accettarono e tutti insieme salirono. Iniziarono dalla vecchia camera di Phil e Larry, dove avrebbe dormito Connie. Stavano spolverando le pareti, quando a un tratto a Phil cadde il cellulare dalla tasca dei pantaloni, che era bucata e lui non se n'era accorto. Il cellulare scivolò fino a finire sotto uno dei letti.
Phil sbuffò infastidito, si abbassò accanto al letto e cercò di raggiungere con la mano, ma non ci riusciva.
- Non ci arrivo - disse alle due donne.
Connie e Bubbles insieme spostarono il letto e Phil riuscì a riprendersi il cellulare. Mentre si stava rialzando guardò il retro della testata del letto e il suo sguardo divenne strano.
- Phil, che ti prende? - chiese Connie.
Anche lei e Bubbles guardarono la testata e videro una scritta che diceva "Il tesoro si trova dal custode dei nostri sogni".
- La calligrafia è di Larry, la riconosco - disse Phil rialzandosi. - Deve averla fatta quando eravamo bambini.
- Ma che significa? Di quale tesoro parla? - chiese Bubbles.
- Non lo so. Ah, lasciamo stare e finiamo di pulire - rispose lui frettolosamente.
Tre ore dopo avevano finito di pulire e finalmente potevano rilassarsi.
- Ah, che meraviglia! - disse Connie accomodandosi su una delle poltrone del salotto, mentre Phil e Bubbles si misero sul divano.
Il pupazzo aveva lo sguardo perso nel vuoto e ce l'aveva avuto anche durante le pulizie.
A Bubbles questo non era sfuggito, così mise una mano sulla sua e disse: - Stai ancora pensando a quella scritta, vero?
- Cosa? No, che dici! - rispose lui.
- Si vede lontano un miglio che c'è qualcosa che ti preoccupa - continuò lei.
Dopo un attimo di silenzio, Phil rispose: - Ok, è vero. Stare qui mi fa tornare in mente tanti bellissimi ricordi di quando io e Larry eravamo bambini. Non so perché, ma sento che il tesoro di cui parla quella scritta è qualcosa di davvero importante e vorrei tanto ritrovarlo, ma non mi ricordo cosa sia e nemmeno dov'è.
- Ti aiuterò io a ritrovarlo! - disse Bubbles.
- Davvero? - chiese lui.
- Sì, se per te è importante lo è anche per me! E poi mi entusiasma l'idea di fare una caccia al tesoro, da piccola le adoravo! - rispose lei felice.
- Grazie piccola, ti adoro! - esclamò lui baciandola dolcemente sulle labbra.
Entrambi guardarono Connie per sapere che intenzioni aveva e lei rispose: - Ok, ho capito! Il mio riposo dovrà aspettare ancora per un po'!
Gli altri due sorrisero entusiasti.
- Allora, ragioniamo: la scritta dice che il tesoro si trova dal custode dei vostri sogni, giusto? - disse Connie e Phil annuì. - Bene, allora potreste averlo affidato a una persona che conoscevate qui. Pensaci Phil, quali amici avevate qui?
Phil ci pensò un attimo, poi disse: - C'è il signor Steve Kibble, che gestiva un negozio di caramelle chiamato "Le delizie di Kibble". Io e Larry adoravamo le caramelle che vendeva, ci andavamo sempre! Il signor Kibble era sempre molto gentile con noi e con tutti i bambini del paese.
- Bene, allora direi di andare subito da lui! - disse Bubbles con entusiasmo.
Così salirono in macchina e partirono alla volta del negozio di caramelle.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


- Eccoci, siamo arrivati - disse Phil fermando la macchina.
Davanti a loro c'era il negozio "Le delizie di Kibble". Scesero ed entrarono: alle pareti c'erano un sacco di scaffali pieni di caramelle di ogni tipo e ce n'erano anche alcuni barattoli sul bancone. Però una cosa li colpì in particolare: su una delle pareti c'erano anche tante foto di un uomo con la pelle rosea, i capelli e i baffi castano scuro e gli occhi brillanti in compagnia di tanti bambini.
- Ditemi, cosa posso fare per voi?
Si voltarono verso destra e videro un uomo con addosso un grembiule e un cappellino in testa entrambi bianchi a strisce rosa. Anche se adesso i capelli e i baffi erano grigi, aveva le rughe e una leggera gobba, bastò poco per riconoscerlo: era Steve Kibble, proprietario del negozio e l'uomo che compariva nelle foto.
Phil lo fissò un attimo con stupore, poi disse: - Signor Kibble?
Anche l'anziano si stupì dopo averlo guardato meglio e disse: - Ma... Ma sei proprio tu, Phil Phillips?
Dopo un attimo di silenzio, l'anziano scoppiò a ridere ed esclamò: - Non riesco a credere che tu sia qui! Accidenti, mi sembrano passati secoli dall'ultima volta che ti ho visto! Mi arrivavi a metà coscia e adesso guardati: sei un uomo!
Anche Phil rise ed entrambi si strinsero la mano.
- Allora, che cosa ti riporta qui? - chiese Steve.
- Sono venuto qui per prendermi una pausa dal lavoro.
- Ah. E queste due simpatiche signorine chi sono?
- Lei è Bubbles, la mia fidanzata, e lei è la mia collega Connie Edwards.
Steve sorrise a entrambe in segno di saluto.
- Vedo... Vedo che a lei piacciono molto i bambini - disse timidamente Bubbles indicando le foto.
- Oh, sì! In tutti i miei anni di attività ho conosciuto un sacco di bambini. Ho praticamente visto crescere tutti quelli che sono nati in questo paese, che sono diventati la mia famiglia, ma non ho mai dimenticato nemmeno quelli che venivano da fuori. Spesso mi faccio scattare delle foto con loro, così è come se fossero sempre qui con me. A proposito Phil, ho una cosa che potrebbe interessarti.
Andò nel retro del negozio e tornò con una foto. Quando Phil la vide si sentì invadere da un profondo calore: in quella foto c'erano lui e suo fratello Larry da bambini nel negozio tanti anni prima. I due erano davanti al bancone e avevano in mano rispettivamente un biscotto a forma di tulipano con la glassa rosa e un lecca lecca color arcobaleno. Invece Steve era dietro al bancone con le mani appoggiate su di esso e sorrideva.
- Me la ricordo... L'abbiamo scattata la prima volta che siamo venuti qui! - disse emozionato.
- Tienila. Voglio che l'abbia tu.
- Cosa?! - esclamò Phil preso alla sprovvista. - No signor Kibble, non posso accettarla! Questa foto è sua e so quanto siano tutte importanti per lei!
- Non dire sciocchezze! Nella foto ci sei anche tu questo la rende anche tua. Poi non capita tutti i giorni che un bambino ormai uomo ritorni qui! Pensavo che non ti avrei più rivisto, quindi questo è un giorno davvero speciale ed è giusto che ora questa foto stia con te!
- Wow... Non so davvero come ringraziarla!
- Di niente! - rispose Steve incupendosi leggermente. - Sono sicuro che anche Larry l'avrebbe apprezzato.
In quel momento all'anziano signore venne quasi da piangere: quando qualche tempo prima aveva scoperto che tutti membri del cast di "L'Allegra Combriccola", tra cui Larry, erano morti per lui era stato un colpo al cuore. Lui considerava tutti i bambini che aveva conosciuto dei tasselli importanti della sua vita e scoprire che uno di loro se n'era andato, e per di più in un modo così brutto, era stato un dolore terribile, anche se sapeva che probabilmente Larry non era l'unico.
Phil capì subito che cosa passava per la testa al proprietario visto quanto i telegiornali avevano parlato di quel caso, così disse: - Larry le ha voluto bene come tutti quelli che l'hanno conosciuta. La ringrazio anche da parte sua.
Steve si sentì rassicurato e ritrovò il suo solito sorriso.
- Comunque c'è un motivo particolare per cui siamo venuti qui - intervenne Connie.
- Ah sì? E di che si tratta? - chiese l'anziano.
Allora gli raccontarono della scritta.
- Si ricorda se io e Larry le abbiamo mai affidato qualcosa? - chiese Phil.
Steve ci pensò un attimo, poi scosse la testa e rispose: - No, mi dispiace, sono sicuro che altrimenti me ne ricorderei. Ho un'ottima memoria per le cose importanti.
Phil abbassò lo sguardo dispiaciuto e disse: - Non importa, grazie lo stesso.
- Ma forse so chi può aiutarvi.
- Davvero?! E chi?! - esclamò Phil.
- Andiamo Phil, mi sorprende che non te ne ricordi! Parlo di Camille Wallace, quella bambina che stava sempre insieme a te e Larry!
Phil, ricordandosene, sgranò gli occhi: - Ma certo! Era la nostra migliore amica! Venite ragazze, mi ricordo ancora dove abita!
Fecero per andarsene, quando Steve li fermò dicendo: - Aspettate, voglio darvi un'altra cosa.
Prese un sacchetto di carta e lo riempì di piccole sfere di cioccolato fondente con il ripieno alla fragola.
- Ecco! Le Bolle Ciocco-Fragolose! Ricordo che erano le caramelle preferite di voi tre!
- Grazie, signor Kibble! Non solo per le caramelle, ma per tutto! - rispose Phil prendendo il sacchetto e uscendo con Connie e Bubbles.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Mezz'ora dopo arrivarono a casa di Camille, che era una piccola fattoria. Nel cortile c'erano un asino, quattro maiali, una mucca e un pollaio pieno di galline.
Bussarono alla porta e vennero accolti da una pupazza leggermente più bassa di Phil: aveva la pelle rosa, gli occhi rotondi, la bocca grande e i capelli biondi, lisci e lunghi fino alle spalle.
- C... Camille? - la chiamò Phil.
- Oh cielo... Phil, sei davvero tu? - disse lei di rimando.
I due si fissarono in silenzio per qualche secondo, poi scoppiarono a ridere dalla gioia e si abbracciarono fortemente.
- Non riesco a credere che tu sia davvero qui! - esclamò Camille. - Non so nemmeno quanto è passato dall'ultima volta che ci siamo visti! Oh, sono così felice di vederti!
- A chi lo dici! - rispose Phil sciogliendo l'abbraccio. - Ti presento la mia ragazza Bubbles e la mia amica e collega Connie.
- Molto piacere - disse Camille alle due. - Prego, entrate, vi offro qualcosa.
Phil, Connie e Bubbles si accomodarono nel salotto, che era molto simile a quello della casa di campagna di Phil. Poi poco dopo Camille arrivò con un vassoio di tazze di tè e biscotti alle mandorle.
- Allora, che cosa ti riporta qui dopo tanto tempo? - chiese Camille mentre mangiavano.
- Io e Connie abbiamo deciso di prenderci qualche giorno di vacanza dal lavoro e così siamo venuti qui con Bubbles - rispose lui. - I tuoi genitori dove sono?
- Qualche anno fa sono andati a vivere a Washington dai miei zii - rispose lei con uno sguardo un po' malinconico.
- Ti mancano molto, vero? - chiese Bubbles.
- Un po', ma tornano sempre qui a Natale e per il mio compleanno e qualche volta vado anche io lì da loro. E poi ci sentiamo al telefono tutti i giorni.
- Peccato, mi sarebbe piaciuto rivederli - disse Phil. Poi guardandosi intorno aggiunse: - Questa casa non è cambiata di una virgola. Ricordo ancora tutte le volte in cui io e Larry venivamo qui a giocare!
- Già, a volte ne combinavamo talmente tante tutti e tre da far venire i capelli bianchi ai miei! Soprattutto tu e Larry! - rise Camille.
- Che dici?! Non è vero! - si difese Phil.
- Ah no? - insistette lei con un sorriso furbetto. - Ti devo forse ricordare di quella volta che avete legato cento palloncini al tetto del pollaio facendolo volare lontano dalla fattoria in balia del vento finché non è rimasto impigliato a un grosso cespuglio?
Connie e Bubbles fissarono Phil con occhi sgranati e lui si fece piccolo piccolo dalla vergogna.
- Non ti preoccupare, non è che adesso sia tanto diverso - disse Connie rivolta a Camille.
- Smettila! - ribatté Phil offeso.
Le tre donne scoppiarono a ridere e alla fine anche Phil si unì a loro.
- Ok, ora però cambiamo argomento: che lavoro fate tu e Connie? - chiese Camille.
- Siamo poliziotti - rispose Phil.
- Ah sì, ricordo che anche quando eravamo piccoli dicevi sempre di volerlo diventare! Invece Larry diceva sempre di voler fare l'attore. A proposito, come mai non è venuto anche lui con voi?
I tre si guardarono indecisi: non volevano dare a Camille la triste notizia e rovinare quella magnifica riunione, ma era giusto che lo sapesse.
Allora Phil disse con voce tremante: - Vedi, Camille... Larry è... Morto... Un anno fa.
Camille sgranò gli occhi e si portò una mano alla bocca: - Ma che stai dicendo?! No... Non è possibile!
- Invece è vero, purtroppo - disse Phil abbassando lo sguardo.
Camille era così sconvolta che le vennero le lacrime agli occhi. Allora Phil si alzò, andò vicino a lei e le mise una mano sulla spalla con fare confortante.
- Mi dispiace avertelo detto così.
- Non fa niente - rispose lei asciugandosi le lacrime. - È solo che... Mi dispiace un sacco di non averlo rivisto.
- Sono sicuro che anche a lui mancavi e che sarebbe stato davvero felice di rivederti - disse lui.
Lei lo guardò un attimo in silenzio, poi sorrise e disse: - Grazie.
Anche Phil le sorrise. Poi le tornò in mente il motivo della loro visita e disse: - Ah, stavo per dimenticarmene! C'è un altro motivo per cui siamo venuti qui!
- Davvero? E quale? - chiese lei curiosa.
Allora lui le raccontò della scritta che avevano trovato.
- E così tu e Larry avreste nascosto un tesoro da qualche parte?
- Già, ma non mi ricordo né cosa sia né dove l'abbiamo nascosto. Prima siamo passati anche al negozio del signor Kibble che, a proposito, mi ha dato queste per te.
Così le diede il sacchetto.
- Le Bolle Ciocco-Fragolose! Le nostre preferite! - esclamò lei aprendo il sacchetto.
- Per caso sai qualcosa che potrebbe aiutarci? In fondo stavi sempre insieme a loro - chiese Bubbles.
- Mi dispiace, no. Mi ricordo abbastanza bene tutti i momenti passati insieme e non mi sembra di averli mai sentiti parlare di tesori - rispose lei.
- Non ti preoccupare - disse Phil. - Comunque penso che continueremo domani le ricerche: tra il pulire casa e queste due fermate non abbiamo avuto un attimo per riposarci, siamo molto stanchi.
I tre si avviarono verso la macchina e Camille li seguì.
- È stato bello rivederti - le disse Phil.
- Anche per me - disse Camille. - La prossima volta che vai da Larry digli che lo saluto, che mi è mancato un sacco in questi anni e... Che non lo dimenticherò mai.
- Lo farò, contaci - promise lui.
I due si scambiarono un altro abbraccio, poi Phil salì in macchina e partirono.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Quando arrivarono a casa e scesero dalla macchina, Bubbles notò una cosa che quando erano arrivati non aveva visto: qualche metro davanti casa loro c'era una collina con sopra un albero e a un ramo particolarmente lungo era legato un dondolo.
- Phil, tu sai chi ha messo lì quel dondolo? - chiese per curiosità al fidanzato.
- Sì, è stato mio padre a metterlo - rispose Phil. - Era il posto speciale mio e di Larry, andavamo sempre lì per stare un po' per conto nostro e... Oh, cavolo! Ora ricordo! Il tesoro è lì!
- Davvero?! - esclamò Connie.
- Sì, ne sono sicuro! Forza, andiamo!
Tutti e tre presero delle pale e corsero verso la collina. Quando arrivarono in cima presero a scavare con foga accanto all'albero. Dopo un po' la pala di Phil colpì qualcosa di metallico.
Tolsero un altro po' di terra e ne venne fuori una scatola di metallo verde a pallini gialli. Phil la prese in mano e la aprì: dentro c'erano dei distintivi della polizia fatti di cartone, alcune immagini di attori famosi, una pistola giocattolo e una torcia.
- Ma queste cose riguardano le carriere tue e di Larry: il poliziotto e l'attore! - esclamò Bubbles.
- Sì, è vero! - aggiunse Phil.
- Non capisco però cosa c'entri la torcia - disse Connie prendendo in mano l'oggetto in questione.
- A volte, quando da piccoli Larry giocava a fare l'attore, mi chiedeva di puntargli la luce di quella torcia addosso come se fosse stata un riflettore - rispose Phil.
Poi nella scatola videro anche degli oggetti che però sembravano non c'entrare nulla con nessuno dei due lavori: due piccoli elastici azzurri intrecciati tra di loro e un vecchio foglio piegato.
Phil prese il foglio in mano, lo aprì e disse: - È una lettera.
E si mise a leggerla ad alta voce...

Cara gente del futuro,
non so se questa scatola è stata ritrovata da noi o da uno sconosciuto. Nel secondo caso è meglio che mi presenti: mi chiamo Larry Phillips e questa scatola è mia e di mio fratello Phil. Ha detto che dovevo essere io a scrivere questa lettera perché sostiene che so scrivere molto meglio di lui. Abitiamo a Los Angeles con i nostri genitori, ma veniamo sempre qui a passare l'estate. Ci divertiamo sempre molto qui e vogliamo tanto bene al signor Kibble, il proprietario del negozio di caramelle, e alla nostra amica Camille.
Ma torniamo alla scatola: io da grande voglio fare l'attore e Phil il poliziotto, quindi abbiamo deciso di mettere in questa scatola degli oggetti che riguardano queste carriere e di seppellirla accanto a questo albero sperando che ci porti fortuna. Questo è il nostro posto speciale, io e Phil veniamo sempre qui quando vogliamo stare un po' per conto nostro, quindi questo albero da oggi in poi sarà il custode dei nostri sogni e ci aiuterà a realizzarli. Nella scatola ci sono anche due elastici azzurri intrecciati tra di loro che potrebbero sembrare senza significato, ma in realtà sono il tesoro più importante di tutti: quegli elastici rappresentano me e Phil. Anche se non dovessimo riuscire a diventare un attore e un poliziotto, per noi la cosa più importante di tutte è restare sempre insieme, per questo li abbiamo intrecciati e messi nella scatola.
Phil, se siamo stati noi due a ritrovare la scatola e adesso stiamo leggendo questa lettera, spero che siamo riusciti a realizzare i nostri sogni, ma soprattutto che siamo rimasti insieme, fratellino.

Ti voglio bene,
Larry.


Quando Phil finì di leggere la lettera aveva gli occhi pieni di lacrime. Prese in mano i due elastici e li guardò: ora ricordava tutto alla perfezione. Ricordava quando avevano deciso di fare quella scatola, il motivo, tutto! Alla fine la loro idea aveva funzionato: entrambi avevano realizzato i loro sogni, anche il più importante di tutti, rappresentato dai due elastici. Perché anche se Larry non c'era più Phil sapeva che in realtà sarebbe rimasto sempre con lui nei suoi ricordi.
Bubbles, intuendo i suoi pensieri, gli mise una mano sulla spalla e gli sorrise, anche lei con le lacrime agli occhi. Anche Connie gli sorrise.
Allora Phil rivolse lo sguardo verso il sole, che in quel momento stava tramontando creando un bellissimo spettacolo di luci e colori, e mormorò: - Non vedo l'ora di rivederti.

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