A Noise in the Dark

di Sarah Shirabuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Baskerville ***
Capitolo 2: *** Ace Baskerville ***
Capitolo 3: *** Il ritorno di un antico nemico? ***



Capitolo 1
*** I Baskerville ***


Sabrie, regno dei Vampiri. Circa cinque anni prima. 

La bambina di circa sette anni osserva la madre, in silenzio. La donna invece rimane composta nella sua posizione: seduta, mani giunte e posate sulla gonna dell'abito viola che indossa. Il suo sguardo color oceano è puntato alla piccola dai lunghi capelli argentati. Il suo sguardo color ghiaccio continua a rimanere puntato alla giovane donna di fronte a sè che, nel giro di pochi istanti, posa dolcemente la mano sul suo bel viso. " Madre, posso chiedervi una cosa? ". Chiede semplicemente la bambina. La donna annuisce con il capo senza ancora proferire verbo, così che la piccola possa continuare nel suo discorso. " Mi parlate di mio padre? ". Chiede innocentemente. La donna si irrigidisce immediatamente per poi prenderla in braccio, nonostante la sua età. 

" Forza mia cara, è tempo per te di andare a dormire ". Sentenzia solamente la fanciulla dalla chioma rosa, raccolta in un'elaborata acconciatura. La bimba tuttavia scuote energicamente il capo, protestando per la prima volta in vita sua. 

" No! Vi prego madre, parlatemi di lui! Voglio sapere chi era, cosa facevaq, perchè non è qui con noi... vi prego! ". Si lamenta la piccola dalla chioma argentata, ittenendo solo di far arrestare bruscamente il passo della madre. La donna punta il suo sguardo severo nelle iridi confuse della figlia, poi prende finalmente un profondo sospiro ed in fine proferisce poche ma agghiaccianti parole. 

" Tuo padre era un mostro, mia piccola Noise: un uomo orribile dal quale devi stare lontana. Non ti rivelerò mai chi sia, questo segreto verrà nella tomba insieme a me. Non permetterò che vi avviciniate o che solo vi incontriate, perchè... ". Poi il buio assoluto. Il ricordo sembra avere un brusco termine. 


La ragazza di circa dodici anni spalanca gli occhi, agitata: la fronte madida di sudore e la gola secca, il respiro affannoso ed irregolare la costringe a mettersi seduta, cercando di riprendersi. I suoi lunghi capelli argentei le ricadono ai lati del viso mentre, di li a poco, qualcuno bussa alla sua stanza. La giovane si guarda intorno smarrita e come se cercasse qualcosa in particolare, per poi prendere in fine parola. " Avanti... ". Fa solamente per poi prendere il bicchiere d'acqua posto sul comodino, bevendo qualche sorso. La porta si apre, poi finalmente da essa entra qualcuno che la fanciulla ben conosce. 

" Oh, finalmente la bella addormentata si è svegliata! ". Esordisce: è una donna molto simile a sua madre in effetti, ma è evidente che non sia lei. La ragazzina sorride per poi posare il bicchiere sul comodino e prendere parola.

" Nonna, a cosa devo l'onore della vostra visita? ". Mantiene il proprio sorriso mentre colei che si è rivelata essere sua nonna le si avvicina. chinandosi per arrivare alla sua altezza ed accarezzandole la chioma. 

" Beh, ho percepito dal ritmo del tuo sangue che stavi avendo un sonno piuttosto agitato. Così ho allontanato Ursula e le ho detto che ci avrei pensato io a svegliarti. Ti dispiace? ". Chiede. La nipote scuote immediatamente il capo mentre la donna fa un lieve sorriso. Si siede sul letto dopo che la ragazzina le ha fatto spazio, facendole segno di avvicinarsi. La nipote, come accade sempre quando si confida con la nonna, si mette da prima seduta accanto a lei per poi posare il capo sul suo grembo. Rimangono in silenzio per un pò di tempo, tempo nel quale Risa Baskerville, Regina dei Vampiri e nonna della giovane ragazza, si limita ad accarezzarle i capelli con amore ed attendendo che sia proprio Noise a prendere parola. La sua attesa viene infatti premiata di li a poco tempo. 

" Nonna... ". Inizia a parlare l'argento, per poi riprendere di li a poco ed una volta assicuratasi di avere l'attenzione di sua nonna. " Ho sognato il giorno in cui chiesi alla mamma di parlarmi di papà. Mi ha profondamente colpita la sua risposta così perentoria, e... ". Risa le bacia dolcemente il capo per poi sospirare pesantemente. 

" Tesoro mio, è ovvio che tu sia curiosa di conoscere tuo padre. Ma credimi, la mamma ha ragione: è meglio se non conosci nulla di lui, ti farebbe solo male ". Cerca di convincerla ma Noise, testarda, scuote il capo. 

" Lo so che la mamma cerca di proteggermi, ma mi piacerebbe almeno sapere se è vivo? Se mi sta cercando o mi abbia mai cercata? Come mai si è allontanato da me e dalla mamma e tutti dite che è un mostro? Cos'ha fatto? ". Chiede confusa. Risa riflette un momento: non è facile per lei parlare di suo figlio. Lei ed Allen, suo marito e padre di Alexis, nata da una relazione con una domestica morta poco dopo la nascita della figlia, avevano concordato di non parlare mai a Noise di suo padre per non turbarla, in oltre questo è il volere di Alexis, madre della piccola. Ma è giusto? E' davvero giusto che Noise rimanga nell'ignoranza, si chiede?

" Tesoro, ascoltami bene... ". Inizia il discorso Risa mentre, curiosa, Noise si alza per poterla così guardare negli occhi. Risa sospira amaramente per poi accarezzarle il viso. " Gli assomigli così tanto, a tuo padre. Più ti guardo, più passa il tempo più mi rendo conto di quanto sia stato stupido, quel giorno a... ". Ma il discorso viene interrotto da qualcuno che entra nella stanza: indossa un meraviglioso abito rosso e rosa, come la sua chioma raccolta in un'elaborata acconciatura. Una rosa rossa posta nei capelli ed uno sguardo tra il severo ed il dolce, difficile dire esattamente cosa trasmetta in quel momento. 

" Madre ". Fa solamente Noise, guardandola. Alexis Baskerville si volta verso di lei e le sorride lievemente. 

" Ciao, tesoro: hai dormito bene? ". Le chiede solamente. Noise fa un cenno affermativo con il capo: non può certo rivelare la verità a sua madre, si arrabbierebbe di nuovo e lei non vuole. Risa salva la situazione prima che diventi troppo scottante, prendendo la nipote per mano. 

" Alexis cara, che ne dici se scendiamo a fare colazione? Tuo padre ci starà aspettando ". Fa solamente. lo sa bene: suo marito non è un uomo molto paziente, era così fin da bambini. Infatti oltre ad essere marito e moglie, Allen e Risa Baskerville sono fratello e sorella in quanto, tra Vampiri, una legge precisa permette e favorisce le unioni tra consanguinei, per mantenere un buon lignaggio e non macchiare il sangue puro della famiglia. La Regina fa per avviarsi verso la porta ma la figliastra le pone gentilmente una mano sulla spalla. 

" Risa, posso parlare con voi? ". Chiede. La donna annuisce mentre Alexis si china lievemente per dare un bacio sulla guancia a Noise. " Tesoro, io e la nonna dobbiamo parlare un momento. Ti dispiace raggiungere il nonno in sala da pranzo? Noi arriviamo subito ". Fa, dandole un lieve buffetto sul naso e facendo sorridere la figlia, che annuisce e si dirige alle scale, scendendole seppur sia ancora in camicia da notte. Risa guarda la figliastra per poi attendere che prenda parola. " Suocera, voi sapete cosa succede a Noise? Sono diverse notti che avverto il suo sangue scorrere in modo decisamente veloce, come fosse spaventata... ". Risa annuisce alla domanda.

" Certamente, lo so ma non te ne ho parlato per non turbarti: tua figlia è inquieta, tesoro mio. Vuole risposte su suo padre, risposte che tu hai deciso di precluderle in maniera troppo categorica ". Esita un momento ma, in fine, trova il coraggio di proseguire la frase. " Noise non è più una bambina. Devi spiegarle chi fosse suo padre e le ragioni per le quali non può assolutamente incontrarlo. Ti prego, se continui così tua figlia finirà per commettere qualche imprudenza, cercando ciò che tu le neghi ". Prova a farla ragionare Risa, ma Alexis scuote con enfasi il capo. 

" Neanche per sogno! ". Fa, ad alta voce per poi abbassare il tono di li a poco. " Non le parlerò mai di quel demonio che mi ha rovinato la vita, non le parlerò mai di lui. Non vedrà mai nemmeno un ritratto, una foto, nulla! Per lei, quell'uomo non deve esistere. Mi dispiace parlare così di vostro figlio, ma sapete cosa fece a me e cosa farebbe alla bambina se la incontrasse... ". Risa sospira pesantemente, annuendo ed osservando un punto imprecisato fuori dalla grande finestra.

" Spero tu abbia ragione, mia cara. Perchè credimi, il richiamo del sangue non è da sottovalutare. E se lui è ancora vivo, potrebbe... ". Non finisce la frase: gli occhi della figliastra si allagano di lacrime al solo pensiero.

" No! Non permetterò mai che la incontri, non permetterò che faccia del male alla sola cosa bella che mi ha lasciato. Risa, vi prego: aiutatemi. Aiutatemi a proteggere la mia bambina, mantenendo il silenzio ed i sigilli posti ". Sussurra. Risa annuisce: certo che la aiuterà. Suo figlio ha commesso degli atti troppo efferati per meritare anche solo di essere chiamato padre, figuriamoci di incontrare la figlia. Abbraccia Alexis la quale, travolta dai ricordi, scoppia in lacrime tra le sue braccia. 


Salve amici, eccomi qui con una nuova storia, come va? Per chi conosce Soledad, può considerare la storia come una What if? Per i nuovi arrivati invece, beh.. in questo primo capitolo partiamo con un sogno della piccola protagonista: sogna il momento in cui chiese alla madre di parlarle di suo padre. In seguito conosciamo anche Risa Baskerville, a quanto pare nonna paterna della ragazzina e che vorrebbe rivelarle parte della sua storia. Ma Alexis è categorica: quel " demonio " non deve entrare a far parte della vita della figlia. Perchè? Cosa sarà successo in passato di così terribile? Non ci resta che scoprirlo man mano che la storia proseguirà. Vi invito a leggere e, se vi va, a recensire. Baci

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Capitolo 2
*** Ace Baskerville ***


Sono passate alcune ore dal turbolento risveglio di Noise Baskerville e, al palazzo reale, le cose sembrano scorrere nel modo più tranquillo possibile. O meglio, per quasi tutti: la Principessa Alexis cammina nervosa su e giù per la sala del trono dove, di li a poco, entrano anche Allen e Risa. La Regina dei Vampiri è la prima ad accorgersi del turbamento della figliastra e, dopo uno sguardo d'intesa tra lei ed il marito si avvicina di alcuni passi. " Alexis... ". La chiama solamente. La donna sussulta ma, accorgendosi di chi si tratta, sospira sollevata. 

" Risa, scusatemi: non vi avevo vista ". Fa, per poi notare dietro la matrigna anche suo padre e facendo così un inchino in segno di rispetto. " Padre... ". Sussurra solamente. Lui la guarda per un momento mentre la moglie prende finalmente parola. 

" Tesoro, ti vedo nervosa. Se non vuoi, non sarai costretta a presenziare... ". Interrompe la frase a metà: la fanciulla dalla chioma rosa scuote il capo con enfasi per poi rispondere alla frase. 

" Apprezzo le vostre parole, Risa. Ma il mio compito oggi, è proprio quello di presenziare e dare coraggio a voi ed a mio padre. Per voi sarà molto più dura che per me ". Sussurra per poi osservare un dipinto: rappresenta lei qualche anno prima, insieme ad un altro giovane dalla lunga chioma corvina. Lo sguardo è dello stesso colore del suo, eppure non trasmette quasi nessuna emozione come se, persino dal ritratto stesso, trasparisse tutta la sua freddezza. " In oltre, se potremo garantire a lui ciò che non fu possibile per il padre della mia Noise, allora il mio sacrificio non sarà vano ". Si sforza di sorridere eppure, di li a poco, una lacrima le riga il viso. Finalmente suo padre si fa avanti: arriva a pochi centimetri di distanza dalla figlia per poi sollevarle il mento con le dita. Con la mano libera le asciuga quella lacrima per poi accarezzarle il viso. 

" So che lo amavi con tutta te stessa, e so bene che non avresti voluto prendere questa drastica decisione. Ma tesoro, avevi anche un altro figlio a cui pensare e da proteggere, oltre a Noise. Lo hai fatto solo per proteggerli ". Alexis annuisce eppure, in fondo al suo cuore, si sente colpevole per qualcosa che ancora non è dato sapere. Scuote il capo e si ricompone di li a poco, rivolgendosi al padre. 

" Tristàn? ". Chiede solamente, pronunciando quel nome con la voce lievemente rotta da quello che si sarebbe potuto tramutare in un forte pianto. Il Re dei Vampiri aspetta qualche istante per poi prendere parola. 

" Tuo figlio è insieme a sua sorella ed Ursula, in giardino. L'ho avvertita che ci saremo dovuti allontanare per un pò, e di occuparsi dei bambini ". Alexis annuisce, riflettendo: non vuole assolutamente che i suoi figli vengano a sapere ciò che succederà proprio quel giorno. Per il suo primogenito fu già traumatico quando, anni prima ed ancora molto piccolo, vide gli Anziani porre un sigillo sui poteri di suo padre e portarlo a ciò che è a tutti gli effetti un manicomio. Ma non un manicomio comune: Eichen House può essere definito praticamente un carcere di massima sicurezza, un luogo in cui persino i poteri del più forte tra i Purosangue vengono inibiti per poter permettere ai medici di curarli al meglio, principalmente dai loro problemi mentali. Ed Ace Baskerville, il padre di Tristàn e suo fratello maggiore, a quanto pare ne aveva parecchi anche se, fino a quel maledetto giorno di quattordici anni prima, non si erano mai manifestati. La Principessa preferisce non ricordare: lo amava davvero tanto, lui pareva ricambiare i suoi sentimenti. Erano una coppia meravigliosa ed invidiata in tutta Sabrie: i due fratelli promessi fin da piccoli, un amore da favola che portò ben presto alle loro nozze ed alla nascita del loro primogenito. Un amore che durò all'incirca tre anni poi, improvvisamente, tutto cambiò: suo marito sembrava essere un'altra persona, aggressivo con lei e persino con il piccolo Tristàn, fino a quel giorno in cui, senza un'apparente motivazione, perse totalmente la ragione e cercò di assassinare entrambi. O forse pensa, la ragione c'era eccome e portava un solo nome: quello di quel mostro, il padre di Noise. Colui che non osa nemmeno nominare ma che, al solo pensarci, fa salire in lei rabbia e terrore allo stesso tempo: se Ace è ormai fuori gioco in un manicomio, quell'uomo... il filo dei suoi pensieri è interrotto: l'orologio a pendolo segna le dieci, è ora di mettersi in viaggio per Eichen House. 

Eichen House, stesso istante. 

Il medico osserva l'eterno giovane di fronte a lui, sbigottito: è un paziente singolare, non c'è dubbio. Tutti quanti da quando lavora li dentro, nessuno escluso, al momento del processo iniziano a perdere le staffe. Gridano, strepitano, picchiano medici ed infermieri tanto da costringerli ad iniettare pesanti calmenti o peggio, a sottoporli a dei trattamenti per inibirli totalmente. Ma lui no: lui si limita a guardare dritto davanti a sè ed in direzione della parete. Il suo sguardo color oceano pare essere totalmente inespressivo, il suo sangue scorre lento e regolare: non è spaventato. " Ace? ". Prova a chiamarlo il medico, non ottenendo da lui alcuna risposta. " Ace, mi senti? ". Prova ancora, per poi proseguire di li a poco. " Tra poco inizierà il processo, saranno presenti anche tua moglie ed i tuoi genitori. Pensi di riuscire a sostenere la loro presenza senza avere scatti di rabbia e soprattutto, senza aggredirli? ". Chiede. Da prima il silenzio regna sovrano poi, improvvisamente, il giovane Principe stringe forte la mano del medico per poi in fine puntare il suo sguardo gelido in quello dell'altro e suscitandogli soggezione e si, lo deve ammettere, un brivido di terrore. 

" Ha avuto la faccia tosta di presentarsi qui? Dopo quello che mi ha fatto? ". Chiede. L'altro annuisce mentre il corvino si limita a rimanere in silenzio per qualche istante, per poi prendere parola di li a poco. " Non c'è cosa al mondo che desideri più di vedere la faccia di quella bastarda contrarsi di paura non appena mi vedrà di nuovo, dopo tutti questi anni in cui a causa sua ho patito le pene dell'inferno. Riuscirò a controllarmi, non temete dottore: io non sono pazzo, come ha cercato di far intendere la mia scellerata consorte ". Una vetrata si incrina ed il dottore rimane stupefatto: nonostante siano inibiti, i poteri di Ace Baskerville sono davvero molto, molto forti. 

Il processo si svolge senza nessun apparente intoppo: come previsto la condanna di Ace è confermata, grazie alla testimonianza fondamentale di colei che, fino a quel momento, non aveva mai trovato il coraggio di presenziare ad alcuna udienza: Alexis. La donna è sostenuta da suo padre e dalla sua matrigna, che le posa dolcemente una mano sulla spalla mentre l'altra cerca di trattenere le lacrime. " Tesoro, hai fatto ciò che dovevi: tutti noi siamo distrutti ma, come hai detto tu, lo abbiamo fatto per il suo bene. E vedrai che quando sarà guarito, tornerà a casa e te ne sarà grato ". Tuttavia Alexis non ne pare sicura: ha avvertito il ritmo del sangue di Ace nel solo vederla, la odia per ciò che gli sta facendo. Non comprende che in realtà, è solo per il suo bene. Dei passi fanno sussultare la giovane Principessa: il dottore che ha in cura suo fratello si avvicina, accanto a lui proprio il figlio maggiore di Allen e Risa. Alexis indietreggia per istinto ma il dottore le fa cenno di no con il capo: mostrarsi spaventata potrebbe solo far infuriare Ace, che non ritiene affatto di essere pazzo e non capirebbe il motivo di tanta reticenza. 

" Ma guarda guarda, finalmente ci rivediamo, eh moglie? ". Chiede con tono freddo colui che a tutt'oggi è ancora suo marito. Alexis deglutisce nervosa per poi prendere parola. 

" Ace, ti trovo... bene ". Commenta mentre lui ghigna sadicamente per poi lasciarsi sfuggire una lieve risata. 

" Non devi mentire con me: so bene che sei venuta solo per testimoniare le tue menzogne di fronte ai medici ed agli Anziani, così da confermare la mia detenzione in questo posto ". Ribatte acido. La donna trova la forza di rispondere di li a poco. 

" Sai bene che è per il tuo bene, che quando sarai uscito da qui starai meglio e potremo vivere finalmente come una vera famiglia. Tristàn ti stà aspettando ". Fa solamente la rosa mentre, in quel momento, qualcosa sembra scattare in suo marito. 

" E allora perchè non lo hai portato, oggi? Non lo sai? La vicinanza di mio figlio potrebbe essere l'unica cura efficace. L'amore, quello che tu non hai saputo darmi a sufficienza ". Non sembra perdere il controllo ma il suo tono è più alterato rispetto a prima. 

" Io ti amo ancora, più della mia stessa vita. E se ti ho rinchiuso qui dentro è solo per il tuo bene, per garantirti le cure necessarie per poter tornare a casa con me, con nostro figlio, e con Noise . Ha fatto male anche a me rinchiuderti, ma è stato solamente per il tuo bene e per proteggere la mia famiglia ". In quel momento qualcosa si accende nello sguardo di Ace. Con uno scatto improvviso afferra violentemente la moglie per il collo, quasi ad impedirle di respirare. 

" Ace, no! ". Fa il dottore, tentando di avvicinarsi. Ma una potente onda d'urto creata da una barriera di fuoco appena accennata lo sbalza lontano mentre, con una folle lucidità, il figlio di Allen e Risa prende parola mentre stringe la presa sul collo della donna. 

" Ma tu credi veramente che rinchiudendomi proteggerai la tua preziosa Noise? Sei solo una stupida, una cretina! ". Le sue parole fanno sgranare gli occhi ad Alexis, che comunque cerca di liberarsi da quella presa. " Suo padre non vi darà tregua. Credi veramente che, perchè è rimasto in silenzio per tutti questi anni, non si stia già muovendo!? Mio fratello non è uno stupido: sapeva bene che non avrebbe dovuto agire d'impulso, se avesse voluto compiere il suo piano fino in fondo e senza intralci, soprattutto da parte tua. Sai, no? Di ciò che hai fatto a me, lui ha fatto tesoro: non ripeterà lo stesso errore ". Frasi quasi sconnesse che tuttavia fanno agitare Alexis. 

" Cosa sai di quel bastardo?! Lo hai forse visto?! ". Chiede solamente la Principessa, faticando comunque a respirare per la stretta ferrea sul suo collo. 

" Se vuoi proteggere tua figlia, devi farmi uscire da qui. Solo così avrete una possibilità... ". Il medico si avvicina, tirando il proprio paziente e riuscendo seppur a fatica a separarlo da Alexis, che cade a terra tossendo e subito soccorsa dai genitori. 

" Andiamo Ace, andiamo! Non costringermi a fare ciò che non vorrei ". Fa l'altro uomo mentre, trascinato via dal medico, il corvino guarda ancora la moglie per poi iniziare a gridare. 

" Hai capito?! Devi farmi uscire da qui, se non vuoi perdere per sempre la tua bastardella! Fammi uscire, Alexis! Fammi uscire, e Noise si potrà salvare! ". Grida poco prima di andarsene, assieme al medico. La donna nel frattempo riprende le forze mentre i lpadre la aiuta a rialzarsi, aiutato da Risa. 

" Alexis, stai bene? ". Chiede solamente il Re dei Vampiri. La donna sente le lacrime scendere dai suoi occhi senza sosta e bagnarle il viso, per poi voltarsi verso di lui. 

" Padre, Ace era sincero: sa qualcosa che noi ignoriamo. Sa qualcosa su quell'uomo e sui suoi piani. Credo che abbiamo fatto un grave errore rinchiudendolo qui dentro... ". Sussurra mentre Allen la abbraccia, per farle coraggio. 

" Figlia mia, non farti condizionare dalle parole di Ace: tuo marito è in uno stato emotivo molto precario, probabilmente ti ha detto quelle cose solamente per convincerti a farlo uscire da qui ". Sentenzia. Ma in cuor suo, Alexis sente di aver appena commesso il più grosso errore della sua vita. 

A palazzo, nel frattempo. 

Noise è seduta a terra mentre, dietro di lei, il giovane che la tiene tra le braccia ha appoggiato la schiena ad un albero. Le accarezza amorevolmente la chioma argentata sotto lo sguardo intenerito di Ursula. La domestica si inginocchia per poi porre una coperta a coprire entrambi mentre il giovane apre gli occhi, sorridendole. " Grazie, Ursula ". Fa solamente. La donna sorride materna per poi sistemare la coperta al meglio. 

" Di nulla, Principe Tristàn. Sapete, è un piacere vedere voi e la Principessina così uniti ed affiatati: non è da tutti una simile unione, specie tra chi ha genitori differenti ". Ammette. Noise sorride dolcemente. 

" Ma io ed il mio fratellone ci vogliamo tanto bene. Vero, fratello? ". Chiede. Tristàn annuisce dopo aver ricevuto un bavio sulla guancia, ricambiando con uno sul capo della sorella. Noise avverte la tristezza di suo fratello e così, di li a poco, si volta per poter puntare le sue bellissime iridi di ghiaccio in quelle oceano dell'altro. " Sei triste? ". Chiede solamente. Lui esita un momento, in fine annuisce per poi riprendere parola di li a poco. 

" Oggi si è tenuto il processo a mio padre. Avrei voluto esserci, incontrarlo finalmente dopo tanti anni. Ma la mamma me lo ha categoricamente proibito ". Sospira pesantemente. Noise esita un momento per poi riprendere parola di li a poco. 

" Nemmeno a me vuole parlare di mio padre: si arrabbia subito e si chiude nel silenzio, ma non capisco perchè... ". Borbotta la principessa. Tristàn la stringe maggiormente a sè per poi risponderle di li a poco. 

" Almeno, tu puoi immaginare che tuo padre ti stia cercando e che ti voglia rivedere per dirti quanto ti vuole bene. Il mio invece, è chiuso in un manicomio e non credo ne uscirà tanto presto. In oltre, da piccolo cercò di assassinarmi... ". Mormora solamente. Noise gli mette una mano sul viso per poi posare la propria fronte su quella del moro. 

" Non importa: non mi importa dei nostri padri, mi basta solamente avere la mamma, i nonni e soprattutto te, fratellone. Ti voglio bene ". E detto ciò gli da un dolce bacio sulla guancia, mentre lui la abbraccia stringendola forte a sè. 

" Te ne voglio anche io, sorellina. Te ne voglio anche io, non sai quanto ". Sussurra mentre, poco distante, Ursula si commuove a quella dolce scena tra i due fratelli. 


Salve amici, come va? Ecco qui il secondo capitolo di questa storia, che ve ne pare? Allora, abbiamo qui conosciuto Ace Baskerville: marito e fratello maggiore di Alexis, rinchiuso in manicomio proprio da lei stessa e dai genitori. Veniamo anche a conoscenza dell'esistenza dell'altro figlio della Principessa: Tristàn, il quale sembra avere un bellissimo rapporto con la sorella Noise. Al processo Alexis trova la forza di presenziare e testimoniare ciò che suo marito le fece, ma a sorpresa lui la avverte: il padre di Noise si sta muovendo e solo se lo faranno uscire da quel manicomio potranno avere una speranza di sopravvivere alla sua furia. In oltre, il figlio maffiore di Allen e Risa non crede affatto di essere pazzo, assicurando al medico che qualcuno lo ha incastrato. L'uomo pare credergli, ed Alexis pare pentita della propria decisione. Cosa succederà adesso? Lo scopriremo nei prossimi capitoli! La comparsa di Ace Baskerville non è stata messa a caso, e molto presto capirete come mai. Un abbraccio, al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Il ritorno di un antico nemico? ***


Alexis ed i suoi genitori rientrano a palazzo, ad accoglierli c'è Tristàn: il giovane di circa diciassette anni si alza dalla poltrona su cui si era precedentemente seduto e fa un inchino in segno di rispetto, come si conviene ad un principe del suo rango. " Madre, nonni: spero che il viaggio non sia stato troppo stancante... ". Sussurra solamente il giovane che, con il passare del tempo, assomiglia sempre più a suo padre, una cosa di cui sia Allen e Risa che Alexis si sono resi conto. La principessa si avvicina al figlio per poi posargli una mano sul viso. 

" Tesoro, so che muori dalla voglia di chiedermi come sia andato il processo, te lo leggo negli occhi. Non serve che tu lo nasconda ". Sussurra solamente la rosa. Lui da prima abbassa lo sguardo per poi annuire mestamente con il capo. 

" Beh... a dire il vero... ". Fa semplicemente, per poi interrompersi come intimorito di fare arrabbiare la madre. La donna sospira pesantemente per poi accarezzargli la chioma corvina. 

" La condanna di tuo padre è stata confermata, tesoro mio: dovrà rimanere ad Eichen House ancora per moltissimi anni temo ". Tristàn trova il coraggio di alzare lo sguardo verso la madre che, comprendendo il suo stato d'animo, gli posa entrambe le mani sul viso. " Vieni qui, amore mio. Vieni qui ed abbraccia forte tua madre... ". Fa per poi passare ad attirare a sè e stringere forte il proprio primogenito. Tristàn ricambia l'abbraccio per poi riuscire a prendere parola di li a poco.

" So... so bene che nemmeno per voi è facile, madre. So che amate profondamente mio padre, però... ecco... se lo amate così tanto, perchè avete accettato di rinchiuderlo in quel luogo orribile? Perchè non curarlo qui, accanto alla sua famiglia? Io non capisco.. ". Sussurra con la voce rotta dal pianto. Allen gli si avvicina per poi porre quasi dolcemente la mano sulla chioma del nipote. 

" Tesoro mio, ascoltami: tuo padre non sta bene e non ha certo un semplice raffreddore: ancora oggi, nessuno sa cosa gli prese quando, molti anni fa, tentò di assassinare te e tua madre a sangue freddo. E' proprio per salvaguardare te, oltre che alla mamma, che abbiamo deciso di rinchiudere temporaneamente tuo padre ad Eichen House. Purtroppo in questo caso, il solo amore della famiglia non avrebbe mai potuto curarlo. Gli servono delle cure da parte di specialisti del campo, proprio per potergli permettere un giorno di tornare qui, a palazzo, insieme a tutti noi che non smetteremo mai di aspettare il suo ritorno. Ma dobbiamo essere pazienti, ora più che mai. Non adirarti con tua madre, d'accordo? ". Chiede il Re dei Vampiri. Tristàn annuisce per poi, di li a poco tempo, riprendere parola.

" Nonni, madre: posso chiedervi una cosa? ". Chiede una volta sciolto l'abbraccio. Allen, Risa ed Alexis lo osservano qualche momento, poi è la Principessa ad annuire. 

" Ma certo che puoi, dicci pure ". Fa solamente la rosa. Tristàn pare essere un pò titubante, poi prende un profondo sospiro e finalmente inizia a parlare.

" Vorrei vedere mio padre, almeno una volta ". Allen, Alexis e Risa si guardano shoccati. Alexis sta per negare fermamente, ma il figlio le fa cenno di lasciarlo proseguire e così, seppur riluttante, la principessa si mette a tacere. " Vi prego, madre: non negate con tanta veemenza. Lasciate che faccia ciò che mi sento, permettetemi di vedere colui che mi ha generato e che cercò di assassinarmi quando ero ancora piccolo. Permettetemi di far visita a mio padre, ne sento il bisogno ". Il suo sguardo color oceano incontra quello della madre, i genitori la osservano: oslo lei ha responsabilità sul destino del figlio, solo lei può decidere. La principessa da parte sua esita parecchio, poi alza lo sguardo determinata e lo punta in quello del figlio. 

Nello stesso istante Ursula si dirige verso un'area che, teoricamente, alla servitù sarebbe preclusa. 

La donna non sa nemmeno come o perchè ma, tutto un tratto, sente la necessità di raggiungere quel luogo. A dire il vero, tutto è iniziato da quando ha trovato una rosa blu semi appassita a terra, proprio sul pavimento della propria stanza. La mora avanza di qualche passo anche se, in sè stessa, sente che dovrebbe solo indietreggiare e fuggire via, come se un nefasto presentimento si fosse impossessato della sua persona. Come avvolta in una sorta di trance apre una porta rimasta chiusa per anni ed anni e, una volta entrata nella stanza, la richiude dietro di sè ma, di li a poco, sgrana gli occhi con orrore. " Mariana! Mariana, svegliati ti prego! ". Fa solamente la donna, allarmata: cosa ci fa la sua collega riversa a terra in una pozza di sangue? Chi può aver commesso una tale barbaria? " Mariana, ti supplico cerca di svegliarti. Ora chiamo aiuto..:! ". Fa, facendo per avvicinarsi come risvegliata da quello stato di trance, ed andare a soccorrere lka fanciulla prima che muoia dissanguata. " Vedrai che il Re e la Regina troveranno e puniranno il colpevole, resisti...! ". Fa per chinarsi e raggiungere la povera sventurata, i quali neri capelli sono sfuggiti totalmente alla crocchia che li teneva uniti ed ora ricadono sul pavimento scomposti. Ma prima che possa proseguire nei propri propositi, con scatto fulmineo qualcuno la allontana di prepotenza e si mette su Mariana, impedendole quindi di poter esaminare la sua ferita e richiuderla. 

" Non - toccare - la mia - preda...". Sibila il nuovo arrivato: le sue zanne sono ancora sporche di sangue, probabilmente quello di Mariana. Ursula fa per avvicinarsi ma lui, infuriato, quasi le rinchia contro e, spaventata per ciò che potrebbe accaderle, la domestica indietreggia allarmata per poi sgranare gli occhi sconvolta: ha riconosciuto di chi si tratta, ma non ci può credere! 

" Non... non fatele del male, vi prego! Non fate del male a Mariana... ". Lui la guarda gelidamente per poi puntare lo sguardo alla donna incosciente dotto di lui. Le passa un dito artigliato proprio sul collo, punto dal quale la mora sanguina a causa del morso. 

" Ma io non le voglio fare male, anzi: voglio rendere migliore la sua vita. Infinitamente migliore ". Ghigna sadicamente e con una luce totalmente folle negli occhi. Porta il proprio polso accanto alla bocca per poi morderlo, prendendo tra le labbra un pò di sangue. In seguito osserva quelle della donna che, a causa della perdita di sangue, sta sbiancando. La bacia improvvisamente per poi passarle il suo stesso sangue bocca a bocca. Mariana spalanca gli occhi di colpo per poi avvertire sul palato quel sapore che fin ora le era sconosciuto: il sapore del sangue. Inizia a dimenarsi sentendo come se il suo corpo stesse andando in fiamme, ma lui la tiene ferma e la costringe a bere tutto il suo sangue, senza sprecarne neppure una goccia. Solo un ultimo rivolo fuoriesce dal bordo del labbro della donna, macchiandole così lievemente la guancia per poi finire a terra. Di li a poco il misterioso nuovo arrivato si stacca dalle labbra della domestica, pulendo le proprie dal sangue residuo. Ursula lo guarda tentando di reprimere le lacrime. 

" Perchè lo avete fatto? Perchè avete reso Mariana... ? ". Non conclude la frase, è lui a farlo per lei. La risposta è preceduta da una risata sprezzante mentre un suo dito passa sulle labbra ancora macchiate di scarlatto della più giovane. 

" Io le ho fatto un dono: le ho concesso la vita eterna, e credimi mia cara Ursula: a lei non dispiacerà affatto. Dalle solo il tempo di trasformarsi definitivamente e lo capirai da te ". Nelle sue mani fa comparire una rosa blu che in seguito posa tra i capelli di Mariana, che lo guarda smarrita. In seguito toglie il cappuccio che parzialmente celava la sua identità, rivelando la sua chioma argento. Ursula rimane sgomenta: i suoi sospetti erano fondati! Ecco perchè è arrivata fino alla stanza che un tempo apparteneva a quell'uomo: deve averla attirata lui, dopo tutto pensa, le rose blu sono il suo simbolo. Osserva sconvolta il dipinto sulla parete: capelli argentei, sguardo di ghiaccio e che trasmette solamente freddezza e tanta, troppa crudeltà per avere solo pochi anni in più del Principe. Si tratta senza dubbio del padrone di quella stanza in cui ora i tre si trovano: quell'uomo insieme al principe Ace, poco prima che tutto quanto andasse in rovina e... i suoi pensieri vengono interrotti dal battito del proprio cuore che sembra essere letteralmente impazzito. 

" Voi... cosa...? ". Chiede, per poi inginocchiarsi agitata. " Padrone! Cosa ci fate qui? Se il Re e la Regina, o la Principessa.. .". Ma lui la interrompe: il suo sguardo di ghiaccio è puntato alla domestica più anziana mentre, dall'altro lato, sta ora stringendo a sè Mariana. 

" Dimmi dov'è lei ". Sibila. Ursula riflette: grazie ai sigilli posti da Alexis, Allen e Risa la Principessina è al sicuro, quell'uomo non può sentire la sua presenza ed una barriera lo dividerà sempre da lei. E lei certamente non la porrà in pericolo. In quel momento Mariana sembra stabilizzarsi: non è più agitata, le zanne affilate spuntano ora dalla sua bocca. I suoi capelli si sono allungati mentre i suoi occhi sono tinti di una luce rossa. Colui che in precedenza l'ha senza dubbio morsa al collo la guarda, lei ricambia smarrita. 

" Cosa.. .cosa mi è successo? ". Mormora solamente la domestica. Ursula scuote il capo on enfasi per poi riprendere parola. 

" Non so, non so dove si trova la Principessina. Sua madre la tiene al sicuro in un luogo non accessibile alla servitù ". Sentenzia. Lui la osserva gelidamente per poi percepire qualcosa. Distoglie lo sguardo ignorando totalmente Ursula, almeno in apparenza. Tuttavia di li a poco le rivolge nuovamente la parola, passando un dito sul viso di Mariana. 

" Ti conviene scoprirlo, allora: sai, non vorrei essere costretto ad eliminarti. E credimi, non ci metterei tanto a farlo. Ho ucciso per molto meno ". La donna sente il sangue gelarsi nelle sue vene mentre lui, spazientito dalla sua titubanza, perde la pazienza. " hai capito?! Portami quella bambina, Ursula! Portami mia figlia, o ti giuro che ne subirai le conseguenze in prima persona! ". Le grida, percependo una barriera tra quell'area ed il resto del castello: così come nessuno di estraneo può oltrepassarla, chi sta dall'altro lato non potrà percepire la sua presenza o sentire la sua voce, nè di chi parla con lui o percepire ciò che ha fatto a Mariana. " Ora, sparisci! E vedi di portare a termine il tuo lavoro, o ti giuro che la prossima volta che ci rivedremo sarà l'ultimo tuo giorno. Voglio quella piccola bastardella, capito?! ". Le ordina senza ammettere replica. Ursula annuisce mestamente e, una volta sentitasi congedata, corre fuori dalla stanza agitata: cosa voglia fare, non è dato saperlo, nè se obbedirà o meno all'ordine.

Nel frattempo Mariana è ancora piuttosto confusa: non sa come sia giunta in quella stanza, sa solamente che qualcuno le ha morso con forza il collo e, da li in poi, i ricordi sono sfocati e confusi. Colui che ora è a tutti gli effetti il suo padrone non l'ha ancora lasciata libera e, se possibile, la donna arrossisce ancor più di prima. " Cosa mi è successo? Chi siete voi...? ". Chiede semplicemente. Poi il suo sguardo passa dal ritratto a colui che la sta fisando con sguardo quasi famelico: è lui! E' lo stesso uomo del ritratto! " Siete... ". Non fa in tempo a dire null'altro. Improvvisamente lui sposta il dito che stava passando sulla sua guancia alle sue labbra, per poi scendere fino al collo. 

" Hai una pelle così morbida, incredibile che nonostante sia solo una serva tu possegga una tale bellezza. Una bellezza in grado di attrarre persino uno come me ". Mormora, chinandosi nuovamente su di lei e quasi annullando la distanza tra le loro labbra, tanto da far spalancare gli occhi alla donna. 

" Cosa volete da me? Se la Principessa scoprisse quanto successo, mi ucciderebbe seduta stante ". Mormora spaventata la mora. Lui sogghigna sadicamente per poi avvicinare nuovamente il viso al suo collo, leccando avidamente le tracce residue di sangue. 

" Tu avrai un compito molto importante, mia cara, dolce Mariana. Non mi fido di Ursula, ma di te... ". Lascia la frase a metà: con una mano afferra il mento della donna e la fa voltare verso di lui, costringendola a guardarlo. " Ricordati bene questo: ora sei mia. Sono io a decidere della tua vita, nesusno se non io potrà decidere quando morirai. Nè Alexis, nè Allen o Risa. Solo io, è a me che devi la più totale lealtà ". Mariana sembra smarrita ma, senza darle il tempo di dire altro lui la bacia nuovamente, stavolta non certo per farle bere sangue mentre, nell'impeto di quel momento e con un violento strattone strappa parzialmente e comunque abastanza per scoprirle la spalla destra l'abito della fanciulla. La mora rimane sbigottita e confusa, il suo cuore batte all'impazzata mentre un brivido la scuote: percepisce improvvisamente un tocco freddo sulla sua gamba coperta dalle sole calze che ben presto vengono rimosse, quasi con violenza. La mora rimane stranita: non si era neppure resa conto che il suo abito fosse stato sollevato, ha appena avuto il tempo di percepire quel tocco gelido " attutito " solamente dalle calze, ben presto letteralmente strappate via lasciando così la sua gamba scoperta ed esposta a quell'artiglio che ora sta passando su essa, lasciandole un graffio dal quale esce un lieve rivolo di sangue. Sorpresa e probabilmente percependo fastidio, la donna reagisce d'istinto: ricambia il bacio ponendo una mano tra i capelli argento di lui, che si stacca di li a poco dalle sue labbra. " Allora, accetti di servirmi e di aiutarmi a trovare e soprattutto, prendere quella piccola bastarda? ". Chiede semplicemente. La donna annuisce, ormai completamente soggiogata da quell'uomo che, dopo molti anni, ha rimesso piede a palazzo per poter trovare la persona che cerca da così tanto tempo. Sogghignando afferra la sua nuova alleata, prendendola in braccio e scomparendo con lei in un turbine nero, mentre una vetrata si incrina. Ma perchè abbia scelto proprio Mariana e soprattutto, che compito le affiderà, non è ancora dato saperlo. Così come non si sa ancora se Ursula rivelerà o meno di aver avuto questo sgradevole incontro, e quanto accaduto alla domestica più giovane. 


Salve amici, come va? Ed eccomi con il capitolo tre! Entrano in scena un uomo misterioso e Mariana, cameriera di palazzo. Ursula,la governante di palazzo, viene ricattata dal nuovo arrivato: cosa farà? Rivelerà tutto ai padroni o menterrà il segreto? E Mariana? Cosa le succederà? Che compito le verrà affidato? La donna sembra essere totalmente plagiata dal suo padrone. Intanto Tristàn chiede alla madre di vedere suo padre: Alexis accetterà? Lo sapremo nei prossimi capitoli! Un abbraccio, lla prossima!

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