Nao

di RitornoAlleCeneri
(/viewuser.php?uid=829796)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** Basta ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***



Capitolo 1
 *** 1 ***


Era un altro dei miei periodi bui, inutile negarlo.
Non sentivo il bisogno di parlare: volevo che mi capissero.
Volevo vedere fino a che punto avrebbe potuto spingersi la pazienza di chi mi stava vicino.
Volevo vederli consumati dal mio vuoto
Molto egoista da parte mia, vero?
Ma arriva quel momento nella vita di ognuno di noi , in cui un po' di egocentrismo non fa male.
Mi decisi.
Presi qualche indumento dall'armadio , solo l'essenziale. Chiusi in una casacca i prodotti del bagno e chiusi l'enorme zaino da alpinista. 
Spensi la luce della mia camera e me ne andai senza guardarmi alle spalle.

Ritorna all'indice

Capitolo 2
 *** 2 ***


Arriverà quella persona che ti farà paura. Ti farà temere la sua assenza Arriverà il momento in cui appena la vedrai ti si mozzerà il fiato e neanche una parola riuscirà ad uscirti dalla bocca. Arriverà quella persona che ti farà stare bene con te stesso Arriverà e tu non sarai pronto.

Ritorna all'indice

Capitolo 3
 *** 3 ***


A volte non sopportavo che fosse così silenzioso, ero gelosa dei suoi pensieri. Volevo conoscere ogni piccolo pensiero, che sia bello o brutto, che sia offensivo, amorevole o totalmente indifferente. Mi chiedevo cosa pensasse ogni volta che mi guardava, se pensava che fossi bella, intelligente. Se amasse il suono della mia voce, del modo in cui gesticolavo e se i mio straparlare fosse dolce. Non si esprimeva mai, non mi diceva mai che mi amava, ma lo dimostrava in così tanti modi che mi scordavo dei normali convenevoli. Riusciva a farmi dimenticare i gesti da coppie normali come le fedine. Nel mio petto, nelle mie mani, nelle mie dita, nei miei capillari e ogni zona sensibile del corpo sperava nelle fedine, perché significava che voleva prendersi l'impegno con me, che anche lui sognava un futuro insieme.

Ritorna all'indice

Capitolo 4
 *** 4 ***


Passare il sabato sera a casa non era una novità, solo che mi annoiavo. Stavo aspettando il risultato dell'esame di biologia, i miei due amici più vicini non potevano uscire, e il resto erano sparsi per Roma, Torino, Viterbo ed Amsterdam. Il mio ragazzo era stanco e ci saremmo visti Lunedì sera. Solo che io mi annoiavo, non sapevo cosa fare, le serie tv le finivo tutte con non nulla, se iniziavo un libro non smettevo di leggerlo finché non lo terminavo. Avevo solo voglia di bermi coca cola oppure un succo di frutta. Sembravo svogliata da qualsiasi cosa, quindi mi sono messa a scrivere mentre ''Una mamma per amica'' andava avanti su netflix con la sua trama ed eventi. Mi annoiavo e nient'altro.

Ritorna all'indice

Capitolo 5
 *** 5 ***


Le vere torture non sono le catene, essere appesi per i pollici, unghie strappate o la ceretta. Queste sono solo delle splendide passeggiate in campagna d'estate, la vera tortura è mentire alle persone

Ritorna all'indice

Capitolo 6
 *** 6 ***


Non è facile tornare sui propri passi, non dopo averli fatti insieme a qualcuno. Eravamo solo io e te, così felici, così giovani che niente poteva toccarci. Neanche un litigio. Ma tutto finisce, a volte bene, a volte male; altre volte si risolve ma cambia tutto. Cambiano i luoghi, le persone e cambiamo noi e solo una cosa resta L'amore

Ritorna all'indice

Capitolo 7
 *** Basta ***


Tiratemi fuori da questa gabbia, non si respira! Non riesco a trovare un'armonia, anche se molti ci riescono. Ho bisogno dello spazio, di essere lontana da quel piedistallo che mi torreggia sopra, come a marcare la sua autorità. Non appartengo a nessuno, lasciatemi stare, andate via. Non guardatemi con quegli occhi caritatevoli, non battete un dito sull'asta di una di queste. Basta oppure... non posso andarmene, non posso muovermi.

Ritorna all'indice

Capitolo 8
 *** 8 ***


Credi che aiutare gli altri sia un dovere, che trascurare la propria salute sia necessario, ma non è così. Credo tu debba capire che il senso di colpa non può guidare le nostre relazioni, niente deve essere fatto a causa del senso di colpa; è come se al posto mangiare spaghetti, mangi serpenti 

Ritorna all'indice

Capitolo 9
 *** 9 ***


Il mio viso 
e le mie parole
potranno ingannare gli altri,
ma tu che vedi il mio cuore
non sarai mai ingannato

Ritorna all'indice

Capitolo 10
 *** 10 ***


Mi dici sempre 
che hai paura di perdermi 
 
Mi dici sempre che hai paura,
 che possa andare via
 e mi viene da ridere perché
 tu hai mille ragioni  per
 starmi lontano eppure sei qui 

Ritorna all'indice

Capitolo 11
 *** 11 ***


 Non esiste cosa
più frustrante dell'amare
 qualcosa e non essere in grado di averla

Ritorna all'indice

Capitolo 12
 *** 12 ***


Il guadagno è direttamente proporzionale al desiderio o inversamente proporizionale alla pretesa? Un pò come quando ti dimentichi in tasca cinque euro, poi ritorni a quella tasca cinque anni dopo ed eccoli lì. In questo caso ci guadagni o è come prima? Ogni tanto penso che il mio desiderio troppo grande di guadagnare per non far spendere i soldi ai miei, immagino l'universo dirmi: No, l'accidia e l'avidità sono peccati, tu paghi per i tuoi peccati e non vieni pagato. 

Ritorna all'indice

Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3895002