If I could turn back time

di Eponine17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Forever Young ***
Capitolo 2: *** We are golden ***
Capitolo 3: *** Cherry Bomb ***
Capitolo 4: *** Welcome to my life ***
Capitolo 5: *** Fuck you ***
Capitolo 6: *** So what ***
Capitolo 7: *** My favorite enemy ***
Capitolo 8: *** Psycho Killer ***
Capitolo 9: *** Cracks in the armor ***
Capitolo 10: *** Try ***
Capitolo 11: *** By 2 A.M ***
Capitolo 12: *** Start of something good ***
Capitolo 13: *** Hey Jude ***
Capitolo 14: *** Love or confusion (prima parte) ***
Capitolo 15: *** Love or confusion (seconda parte) ***
Capitolo 16: *** Blue as ice and desire ***
Capitolo 17: *** Tomorrow (prima parte) ***
Capitolo 18: *** Tomorrow (seconda parte) ***
Capitolo 19: *** Everywhere (Prima parte) ***
Capitolo 20: *** Everywhere (Seconda parte) ***
Capitolo 21: *** Let her go ***
Capitolo 22: *** Mr. Brightside (Prima parte) ***
Capitolo 23: *** Mr. Brightside (Seconda parte) ***
Capitolo 24: *** Mama ***
Capitolo 25: *** Thinking of you ***
Capitolo 26: *** This kiss (Prima parte) ***
Capitolo 27: *** This kiss (Seconda parte) ***
Capitolo 28: *** Go your own way ***
Capitolo 29: *** Say something ***
Capitolo 30: *** Should I stay or should I go? ***
Capitolo 31: *** Torn between two lovers (Prima parte) ***
Capitolo 32: *** Torn between two lovers (Seconda parte) ***
Capitolo 33: *** Perfect memory ***
Capitolo 34: *** Kiss me slowly ***
Capitolo 35: *** She could be you ***
Capitolo 36: *** I honestly love you (Prima parte) ***
Capitolo 37: *** I honestly love you (Seconda parte) ***
Capitolo 38: *** Holding her and loving you ***
Capitolo 39: *** Out of my league ***
Capitolo 40: *** Goodbye kiss (Prima parte) ***
Capitolo 41: *** Goodbye kiss (Seconda parte) ***
Capitolo 42: *** Please,please,please let me get what i want ***
Capitolo 43: *** Secret love ***
Capitolo 44: *** Potions ***
Capitolo 45: *** Love how it hurts ***
Capitolo 46: *** Don't speak (37° Capitolo - prima parte) ***
Capitolo 47: *** How to save a life (37° Capitolo-seconda parte) ***
Capitolo 48: *** Breakaway (Prima parte) ***
Capitolo 49: *** Breakaway (Seconda parte) ***
Capitolo 50: *** Home ***
Capitolo 51: *** Stay ***
Capitolo 52: *** Mad world ***
Capitolo 53: *** All I want ***
Capitolo 54: *** If I could turn back time (Prima parte) ***
Capitolo 55: *** If I could turn back time (Seconda parte) ***
Capitolo 56: *** Your call (Ultimo Capitolo) ***
Capitolo 57: *** Oh how happy (Capitolo extra) ***



Capitolo 1
*** Forever Young ***


“Forever young, I want to be forever young
Do you really want to live forever...
forever or never?
Youth’s like diamonds in the sun
And diamonds are forever.”
Alphaville - Forever Young
 
 
Intro
 
Sono ferma all’angolo di una strada che ho percorso mille volte, eppure mi sembra di vedere tutto con occhi nuovi. Mi guardo attorno, non c’è anima viva per strada. La gente è già in modalità ferie natalizie e,con questo freddo glaciale,invidio tutti quelli che sono ancora sotto le coperte. Sono contenta di non aver nessun passante in giro, ho bisogno di assaporare questo momento da sola. Infatti mi faccio coraggio, alzo la testa e punto il mio sguardo 20 metri più avanti. Ed eccolo lì, il Brody’s Cafè, (o il Body’s Cafè come lo chiamano tutti) con l’insegna ingiallita e la “r” penzoloni.
Mi sembra proprio di riuscire a scorgere attraverso le vetrate, me e i miei amici, seduti, intenti a fare colazione. Passavamo lì quasi ogni mattina,anche solo per un milkshake e la musica anni 80 del jukebox di Brody. Ed eccomi lì, sono seduta sul divanetto in pelle,con le spalle rivolte alla strada; ho ancora la faccia da “hosonnonessunomideveparlareofacciounastrage”.Seduti sul divanetto di fronte ci sono Peyton e Aiden. I miei due migliori amici. Peyton è seduta sul lato esterno, è leggermente girata,in modo da avere Aiden di fronte, seduto nella sua stessa posizione, solo all’interno del divanetto e con la schiena appoggiata al muro. La mia amica è intenta a lanciare le Skittels nella bocca del ragazzo, fallendo miseramente. Forse un pò per colpa mia, visto che cercavo di distrarre Aiden lanciandogli altre caramelle in faccia. Gli occhi valevano 100 punti. Si arrabbiava tantissimo,ma era così divertente. Mentre lui andava su tutte le furie, io e Pey scoppiavamo a ridere...era stupido? Immaturo? Probabile, ma avevamo sedici anni e tutto ci sembrava divertente, avventuriero ed eterno. Mi sembra ancora di sentire la risata a “risucchio” della mia amica mentre Aiden si strofina un occhio lamentandosi con la sua voce nasale. Mi scappa un sorriso. Dovevamo sembrare proprio degli stupidi agli occhi degli altri clienti. Quanto pagherei per tornare a quei giorni. Darei tutto per sentirmi di nuovo cosi forte, così invincibile e sicura sul futuro. Pensavamo davvero di poter conquistare il mondo,io e miei amici. Di superare tutto quello che la vita ci avrebbe riservato. Uniti, per sempre. Quanto ci sbagliavamo.
 
 
 Ciao a tutti! Questa è una breve introduzione alla mia storia. Ci tengo a precisare che è la prima volta che provo a scrivere, quindi ogni consiglio e/o commento è ben accetto. Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie :D
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** We are golden ***


“Teenage dreams in a teenage circus
Running around like a clown on purpose
Who gives a damn about the family you come from?
No giving up when you’re young and you want some
We are not what you think we are
We are golden, we are golden”
Mika- We are golden


1° Capitolo - 1 anno prima

Driiiiiiin Driiiiiiin Driiiiiin. Il suono della sveglia delle sette riempie tutta la mia stanza e martella prepotentemente nelle mie orecchie. Sbuffo e mi giro dall’altro lato. Voglio solo dormire altri cinque minuti...o dieci. Driiiin Driiiiiin Driiiiiin. Quella maledetta sveglia continua a suonare. Allungo la mano, senza cambiare posizione. Tic. Spenta. Ah,un pò di pace. “What is love, Baby don’t hurt me, don’t hurt me no more, baby don’t hu” Grrrrrr Aaaaaaaah, urlo con la testa tra il cuscino. Adesso è il mio stupido telefono che suona, con la stupida suoneria personalizzata per la mia stupida amica. Mi siedo, cerco il telefono tra le coperte. Maledizione,dove è andato a finire? Ah, eccolo.
<< Pront >>
<< Ehi sacco di patate, svegliaaaaaa. Muovi il tuo bel culetto! Sono per strada, non farmi aspettare >>
La chiamata è terminata così. Signore e signori, ecco la mia migliore amica. Peyton. 
Decido di alzarmi, non ho nessuna intenzione di far aspettare Pey, è sempre così disponibile a darmi uno strappo a scuola che il minimo che posso fare è “muovere il mio bel culetto” e vestirmi il prima possibile. Cerco di farlo alla velocità della luce, ma chi voglio prendere in giro? Ho la stessa vitalità di un bradipo. Sento della musica in lontananza, cazzo è già qui. Finisco di fare tutto in fretta e furia, ok...un ultimo sguardo allo specchio. Non male Alex. Ah, giusto, che stupida. Mi presento,sono Alex (Alexandra, ma solo per mia madre..e solo quando è davvero incazzata). Ho 16 anni, vivo in Pennsylvania, più precisamente a Chambersburg. Sono figlia unica, siamo solo io e mia madre (tralasciamo la parte che riguarda mio padre,non ne vale la pena. Sul serio). Sono abbastanza alta per la mia età, per anni il mio insegnante di ginnastica ha cercato di convincermi ad entrare nella squadra di Basket della scuola. Ahahahaha, io? Basket? Sport? Fatica? Non credo proprio. Ho capelli lunghi e scuri, occhi verdi e piercing alla lingua. Ho due tatuaggi e il mio colore preferito è il nero. Si,lo so lo so..il nero non è un vero colore bla bla bla. A scuola mi chiamano sfigata, stramba e tanto altro. Io dico che sono solo io. Basta. Forse un pò rock, ma ripeto, non amo etichettarmi. Tranne per una cosa. Sono lesbica. 100% lesbica, allevata a terra e nutrita ad Ellen e Joan Jett. PIIIIIIIIIIIIP PIIIIIIIIIIP. Cazzo, ho dimenticato che fuori c’è Peyton. Corro per tutte le scale,arrivo quasi all’ultimo scalino quando vedo qualcosa schizzare via. E’ un attimo, il mio piede tocca il vuoto e Sbang. La mia faccia bacia il pavimento.Ancora stordita dalla caduta, sento un leggero Fruuu fruuuu sulla testa. Una piccola palla di pelo mi fa le fusa. Ho dimenticato di aggiungere che ho anche un gatto. Gavroche. Era lui sulle scale, maledetto! Mi alzo a fatica, ok niente di rotto. Sfreccio fuori di casa, Peyton ha le braccia incrociate e lo sguardo accigliato. Ops! Salgo in macchina, mi giro verso la mia amica,sto per parlare quando mi zittisce subito.
<< Non dire una parola. Ogni mattina sempre la stessa storia. Mannaggia a me che ti vengo a prendere tutte le sante volte >>
Resto in silenzio per qualche secondo, poi inizio a fare il musino. Noto che la mia amica mi guarda con la coda dell’occhio.
<< Ah ah, no no. Non funziona così, non sono una stupida che si fa abbindolare così. Eh no cara mia >>
<< Scusa scusa scusa scusa, sei l’amica migliore del mondo,la più bella e divertente. La più intelligente e sexy >> le dico, e poi attacco di nuovo con il musetto.
<< Aaaah sei fortunata che ti voglio tanto bene! E che ti trovo adorabile >>
Sorrido soddisfatta.
<< Ti voglio bene anche io,scimmietta >>
Peyton mi fa la linguaccia e ride. Alzo il volume della radio, ah...Virgin Radio mi da sempre tante soddisfazioni. Guardo la mia amica, lei guarda me...e insieme iniziamo a cantare a squarciagola.
<< FOREVER YOUNG, I WANT TO BE FOREVER YOUNG. DO YOU REALLY WANT TO LIVE FOREVER..FOREVER OR NEVER? >>

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Capitolo 3
*** Cherry Bomb ***


“Can’t stay at home, can’t stay at school
Old folks say “your poor little fool”
Down the streets I’m the girl next door
I’m the fox you’ve been waiting for
Hello daddy, hello mom
I’m your ch-ch-ch-cherry bomb
Hello world I’m your wild girl
I’m your ch-ch-ch-cherry bomb”
The Runaways - Cherry Bomb
 
2° Capitolo
 
Riesco a vedere da lontano Alcatraz, quando mi accorgo che manca qualcosa, anzi, qualcuno.
<< Ehi, niente Aiden stamattina? >>
Peyton scuote la testa
<< Mi ha detto che la madre gli avrebbe dato uno strappo..cosa? Perchè questa faccia triste? >> mi chiede all’improvviso la mia amica
<< Perchè avevo intenzione di saltare le prime ore di lezione...ma senza Aiden a spalleggarmi,so che non avrò scampo con te >>
<< Esatto, ragazzina! Non possiamo saltare altre classi Alex, lo sai!Le nostre madri si sono coalizzate,sono peggio delle spie russe. Se lo scoprono, ci ammazzano >>
<< Sei noiosa >>
<< Sono saggia >>
<< Sei una saggia...noiosa >>
<< E’ il peso da sopportare per la mia saggezza >>
<< Quanti anni hai? 80? >>
<< Sono più grande di te e ho la macchina...la stessa che porta il tuo sederino in giro. Quindi posso primeggiare su di te quanto voglio >>
Cala per un attimo il silenzio.
<< Sei noiosa >>
La risata di Peyton riempie tutto l’abitacolo.
Pochi minuti dopo siamo nel parcheggio della scuola, usciamo dall’auto e ci avviamo verso Aiden fermo all’ingresso dell’istituto.
<< Ehi Bambi >> Peyton saluta il nostro amico che rotea gli occhi
<< Quante volte vi ho detto di non chiamarmi più così? >>
Io e Pey scoppiamo a ridere.
<< Ah ragazze...quanto vorrei saltare queste stupide prime ore. Magari andare al parco e sonnecchiare un pò >>
La mia faccia si illumina e sfoggio il mio sorriso a 32 denti. E’ la mia occasione per convincere Peyton a marinare la scuola, sto per aprire bocca quando noto che la faccia del mio amico sbianca. Così mi giro verso la mia amica e OMMIODDIOAIUTO, ha uno sguardo che se potesse ucciderebbe un intera popolazione con un solo battito di ciglia. Deglutisco, guardo Aiden...Aiden guarda me.
<< Ragazze, sarebbe bello saltare la scuola...ma ehi, non mi sembra il caso, no? Giusto Alex? >> il mio amico ha un sorriso così tirato che in questo momento potrebbe vincere l’oscar come miglior Joker al mondo. Annuisco, ormai rassegnata.
<< Andiamo in classe Bambi >> dico
<< Dio quanto vi odio >>
Io e Peyton scoppiamo a ridere, il mio amico inizia a fare il finto offeso e ci supera di qualche metro. Pey continua a ridere, poi scuote la testa e inizia a correre verso Aiden.
Li guardo mentre si danno dei pizzicotti e ridono. Sono davvero fortunata ad avere degli amici così. Peyton è più grande di me e di Aiden di un anno. E’ una ragazza bassina, con un fisico abbastanza allenato. Ha capelli corti, biondo cenere e due occhi marroni leggermente tirati all’insù. Io la trovo bellissima. E’ intelligente, divertente ed è un artista fenomenale. I suoi disegni sono uno più bello dell’altro ( e non lo dico perchè è la mia migliore amica,eh!). Poi c’è Aiden. Conosco Aiden da quando avevamo entrambi 6 anni. E’ il ragazzo più dolce e generoso che io conosca. E’ alto, magrolino, capelli scuri e occhi verdi. Ha un faccino adorabile, proprio un piccolo Bambi. La campanella della prima ora mi riporta alla realtà. Forza e coraggio, prima inizio e prima esco da questo inferno. Mi scrollo questi pensieri di dosso e inizio ad incamminarmi velocemente verso i miei amici, devo avere una pessima visuale perchè senza accorgermene mi scontro con una ragazza. Libri dappertutto. Ottimo lavoro Alex. Faccio per aiutarla ma vengo bloccata da alcune voci.
<< Ehi lesbica, attenta a dove metti i piedi! E non provare neanche a toccare la mia amica, chissà quali porcherie hai fatto con quelle mani >>
Roteo gli occhi, ci mancavano solo loro.
Noto che due cheerleaders stanno aiutando la loro amica a raccogliere i libri.
<< Buongiorno anche a te Badison >> marco il nome. In realtà si chiama Madison, lei è lla stupida e popolare Capo Cheerleader della squadra.
<< Tranquilla, non ho nessuna intenzione di avvicinarmi a lei o alle altre cheerbitches. Ho paura per la mia salute, i vostri corpi gridano “malattie sessualmente trasmittibili” da tutti i pori >>
Madison fa una smorfia.
<< Non pensare troppo ai nostri corpi, Davis. Già è difficile stare tranquille negli spogliatoi con te nei paraggi >>
<< Oooh tranquilla Badison! Non essere gelosa, l’unico corpo a cui penso è il tuo >>le dico con un occhiolino.
In risposta ho un altra smorfia disgustata.
Finalmente hanno raccolto le cose sparse a terra e stanno andando via.
La ragazza dello scontro, mi passa davanti dandomi una spallata.
<< Togliti di torno, perdente >>
<< Ah, Spencer Chapman, così mi spezzi il cuore >> esclamo con aria finta addolorata.
Faccio spallucce e raggiungo i miei amici che mi guardano con un espressione tipo “che cosa stai dicendo, Willis?”.
<< Il solito incontro ravvicinato del terzo tipo con le cheerbitches >>
<< Mi stavo quasi preoccupando. Era strano non fosse successo ancora nulla. Ah, quanto le odio >> esclama Pey.
Alzo le spalle, << A me divertono >>
<< A me eccitano >>
Sia io che Peyton guardiamo Aiden con aria disgustata.
<< Eeeew Bambi, rimettilo dentro >>
<< E poi ti eccitano loro? Sul serio? Ti facevo più intelligente >>
<< Ragazze, ragazze smettetela! Dico solo che sono molto carine, tutto qui! Non credete? >>
<< Preferisco spararmi sul piede piuttosto che ammettere una cosa del genere >> esclamo.
Drriiiiiin Drriiiiin
Perfetto,ecco la seconda campanella. Meglio sbrigarsi.

Ecco un altro capitolo! Preciso che i primi capitoli sono un pò lenti, giusto per dare una descrizione dei personaggi e delle loro vite. Ovviamente, ogni consiglio e/o commento è ben accetto! Grazie :D

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Capitolo 4
*** Welcome to my life ***


“Are you stuck inside a world you hate?
Are you sick of everyone around?
With the big fake smiles and stupid lies
But deep inside you’re bleeding”
Simple Plan - Welcome to my life
 
 
3° Capitolo
 
Ultima ora, finalmente! Purtoppo è quella di ginnastica, sto facendo il terzo giro e già voglio morire. A cosa mi serve saper correre intorno ad un perimetro? Non lo capirò mai. Guardo Aiden, suda copiosamente, è uno spettacolo imbarazzante. Credo che gli occhi gli stiano uscendo fuori dalle orbite! Lo supero facendo una linguaccia. Drrrriiiiiiin. Grazie al cieloè finita anche questa giornata. Vado agli spogliatoi, ovviamente è pieno di cheerbitches che hanno appena finito gli allenamenti.
<< Ragazze, copritevi! E’ arrivata la lesbica >> Madison esclama a pieni polmoni. Roteo gli occhi, non ho nessuna intenzione di darle corda, voglio solo tornare a casa.
<< Ehi, stramba! Stiamo parlando con te >>
Chiudo l’armadietto e mi volto verso i minions in gonnella.
<< No, state parlando di me. Non con me, ergo, non ho nessun obbligo a rispondere >>
Sento qualche esclamazione, ma decido di ignorare tutti e andare a fare la doccia.
Qualche minuto dopo, noto delle figure scappare dalla porta, accompagnate da delle risatine. Mi avvicino ai miei vestiti e COSA CAZZO?! sono tutti imbrattati con della vernice spray e, dulcis in fundo, sul mio armadietto c’è scritto “Lesbica”. Faccio un respiro profondo. Bene, questa è guerra. Indosso le mie Dottor Martens, mi copro quanto più è possibile con l’asciugamano. Prendo la bomboletta e aggiungo la parola “Fiera” sotto la scritta. Faccio per andare via quando noto Spencer, anche lei in asciugamano, che fissa il mio armadietto. Sembra avere un espressione triste.
<< Cosa? >> sbotto
<< Niente...penso solo che abbiano esagerato >>
Rido.
<< Tu pensi? Non credevo ne avessi la facoltà >>
<< Ehi, sto solo dicendo che mi dispiace >>
<< Non me ne faccio niente del tuo dispiacere...e sai perchè? Perchè puoi anche indossare questa tua espressione da santarellina, ma sei esattamente come loro. Solo spazzatura >>
Sembra ferita, ottimo. E’ quello che volevo. Raccolgo la bomboletta e mi avvicino a Spencer. Arretra di qualche passo, ma il muro la ferma. Siamo vicinissime, riesco a sentire il suo profumo e il calore del suo corpo ancora caldo. Resto un attimo senza parole, ha due occhi blu bellissimi...in realtà, vederla così, senza trucco e quasi innocente, sembra bellissima. Scuoto la testa, cosa mi viene in mente?
<< Tieni, prendila. Vuoi finire il lavoro delle tue amichette? >> le porgo la bomboletta. Lei mi guarda e deglutisce.
<< Sei una stupida, Alex Davis. Va al diavolo >> mi dice in tono brusco, poi mi supera e sparisce dietro ad un altra fila di armadietti. Meglio andare via di qui.
Sono nel parcheggio della scuola, ovviamente non passo inosservata. E i fischi e le battutine non mancano. Finalmente intravedo Peyton e Aiden. Sbiancano. Aiden mi corre in contro coprendomi con la sua camicia. Mi siedo in macchina senza dire niente.
Siamo quasi fuori casa mia, nessuno ha detto una parola ma vedo Pey stringere il volante così forte che le nocche sono diventate bianchissime. L’auto si ferma.
<< Ti va di parlarne? >>
<< Non c’è molto da dire >>
<< Questa storia deve finire >> Aiden sbotta all’improvviso.
<< Ragazzi, davvero. Non mi importa, però non me ne starò con le mani in mano! Pey, tua cugina è ancora un abile grafica? >>
<< Mmm si....perchè? Cosa c’entra adesso lei? >>
<< Mettimi in contatto con lei, e lo saprai >> esco dalla macchina, sto per togliermi la camicia ma Aiden scuote violentemente la testa.
<< Tienila, serve più a te che a me! Poi quando me la restituisci ci dormirò dentro..e snifferò il tuo profumo >> Aiden dice con espressione spiritata.
<< Eeeew maniaco >>
Tutti e tre scoppiamo a ridere. Li saluto ed entro in casa. Gavroche mi corre subito tra le gambe, furbetto, vuole la pappa.
<< Mammaaaaaaaaa >> nessuna risposta. Mi avvicino alla cucina e noto un bigliettino “Sono uscita a cena fuori. C’è del pollo con le patate...e il gelato. Ci vediamo domani mattina. Ti voglio bene”. A quanto pare sono sola soletta. Vi racconto un pò di più sulla mia famiglia. Mia madre incontra mio padre ad un concerto, lui è il chitarrista della band (band famosa, ma non ai livelli dei Rolling Stones o Guns n’ Roses), si innamora follemente. Sembra un sentimento reciproco. Si sposano, nasce una bellissima bambina (direi anche modesta). Sembra filare tutto liscio, ma il paparino è un incallito traditore in più è anche un drogato. Dopo anni di sopportazione, mia mamma decide di divorziare. Avevo nove anni, da quel giorno non ho più rivisto mio padre. E’ completamente fuggito da me. Fa schifo? Si, abbastanza...ma almeno ci ha lasciato la casa. Una casa enorme e bellissima. In estate io e miei amici facciamo spesso delle festicciole in piscina. Per quanto riguarda mia madre, santa donna, è sempre stata presente nella mia vita. Abbiamo un rapporto bellissimo e il suo amore incondizionato ha colmato tutto il dolore causato da mio padre. Da quasi un anno a questa parte, pare abbia conosciuto un uomo (io lo chiamo Mister X), ma non vuole ancora prensentarlo. Dice che presto lo farà, perchè la rende felice e amata...ed io sono davvero contenta per lei. Anche se questa identità nascosta mi inquieta un pò, spero non sia calvo. Ho un avversione contro i calvi. Beh, lo scoprirò a breve, spero. L’arrivo di un messaggio sul telefono mi riporta alla realtà. E’ Peyton, mi ha dato il numero della cugina. Sorrido soddisfatta, apriamo le danze. 

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Capitolo 5
*** Fuck you ***


“Look inside, look inside your tiny mind, now look a bit harder
‘cause we’re so uninspired
So sick and tired of all the hatred you harbour
So you say it’s not okay to be gay,
Well I think you’re just evil
You’re just some racist who can’t tie my laces
Your point of view is medieval
Fuck you, fuck you very very much
‘cause we hate what you do
And we hate your whole crew
So, please don’t stay in touch”
Lily Allen - Fuck You
 
 
4° Capitolo 
 
Finalmente ultimo giorno di questa settimana infernale. Mi sono svegliata presto, quasi
prima del suono della sveglia. Ho persino fischiettato mentre mi vestivo. Scendo in     cucina a fare colazione, ho una fame da lupo.
<< Certo, va bene va bene. A più tardi allora. Un bacio... >>
<< Mister X? >> domando, e mia madre salta dalla paura.
<< Gesù, Alex. Mi hai fatto prendere un colpo >>
Sogghigno mentre prendo un pancake dal tavolo.
<< Non hai risposto alla mia domanda! Era Mister X? >>
<< Si, ero al telefono con lui e, Alex, smettila di chiamarlo così >>
<< Come dovrei chiamarlo? Non so neanche il suo nome...non so niente di lui >> rispondo un pò stizzita. Tutta questa storia è assurda, potrebbe essere un serial killer, un  pervertito o che so! Mia madre sospira.
<< Hai ragione, mi dispiace non averti detto quasi niente su di lui...in realtà abbiamo    deciso di aspettare le vacanze estive e di organizzare una cenetta tutti insieme. Che ne pensi? >>
<< Era ora!Devo fargli il discorsetto! Comunque dopo la scuola vado con Pey e Aiden da Body, mangiamo qualcosa lì >>
<< Va bene, io stasera esco di nuovo a cena...mi raccomando non fare tardi >>
Annuisco, la nostra conversazione viene interrotta dal suono di un clacson.
<< E’ arrivato Aiden, ci vediamo più tardi >> mi sto già avviando alla porta
<< Aiden? Che fine ha fatto Peyton? >>
<< Aveva una cosa da fare, ci raggiunge dopo a scuola >>
<< Oh, ok! Ringrazia Paula per il passaggio...mi dispiace che sia venuta fin qui per venirti a prendere >>
Mi fermo sull’uscio, la guardo sorridendo
<< Beh cara mammina, se decidessi di regalarmi una macchina...non disturberei nessuno >> dico con fare innocente
<< Alex, ne abbiamo già discusso. Non sei capace di camminare a piedi, figurati con una macchina >>
La guardo annoiata. E’ sempre così melodrammatica.
<< Va bene, niente macchina. Mi accontento anche di una moto... >> sorrido sorniona
<< Ah ah ah...no! Dopo l’incidente di qualche mese fa,non se ne parla proprio! No, non provare a controbattere. E adesso fila, Paula sta aspettando >>
Sbuffo e raggiungo Aiden e la madre.
<< Ciao Bambi! Grazie Paula per il passaggio >>
Aiden rotea gli occhi, mi piace stuzzicarlo di prima mattina.
<< Figurati Alex, nessun disturbo! Sei di famiglia,lo sai >>. E’ vero, ho sempre considerato i genitori di Aiden un pò come la mia seconda famiglia. In fondo mi hanno vista  crescere. Arriviamo fuori scuola, ringrazio ancora Paula ed io e Aiden ci avviamo
all’entrata. Incrocio lo sguardo di Peyton, mi sorride maligna e alza il pollice. Sorrido
soddisfatta, Aiden mi guarda e sorride anche lui << Sei pronta? >>
<< Mai stata così pronta in vita mia >>
Raggiungiamo Pey, e insieme ci avviamo alla porta. C’è così tanta gente che non
riusciamo a camminare. Tutti con il cellulare in mano, che ridono e fanno battute. Due minuti dopo vedo comparire Badison, accompagnata da Spencer e Sherry. Si fanno
largo tra la gente fino ad arrivare alla porta. Ad aspettare Madison c’è una sua
gigantografia, completamente nuda, con la scritta “Stronza” sulle tette. Credo di non
aver mai visto una latina sbiancare così tanto. Madison e Sherry si apprestano a
staccare la gigantografia dalla porta mentre urlano cose a caso. Io e miei amici abbiamo le lacrime agli occhi. Ovviamente è un fotomontaggio, mi si accappona la pelle al solo pensiero di avere una vera foto di Madison nuda. Mentre sono lì a ridere a
crepapelle, noto degli occhi blu scrutarmi. Spencer è girata verso di me e sembra
sorridere sotto i baffi e, se la mia mente non ha deciso di farmi brutti scherzi, credo diaverla vista fare l’occhiolino. Ma non ho il tempo di decifrare la sua espressione che
già mi ha voltato le spalle e sta aiutando Madison a strappare la foto. La campanella
riporta tutti con la testa alla realtà, bisogna andare in classe. Io e miei amici ci
affrettiamo ad entrare quando un forte spintone mi fa quasi cadere a terra. Mi giro e,
ovviamente, mi trovo di fronte Badison e le sue amichette. Aiden e Peyton sono già in modalità attacco.
<< Non finisce qui Davis >> Madison mormora a denti stretti. Mi fingo sorpresa mentre lei mi guarda con disprezzo.
<< Ehi Madison, non ti facevo tipa da piercing vaginale >> Peyton esclama facendo
l’occhiolino.
Madison alza le mani al cielo e si allontana maledicendoci con qualche parola spagnola.
Scoppiamo a ridere, poi ci avviamo ognuno alle rispettive classi.
Siamo da Body, stiamo festeggiando la riuscita della nostra vendetta contro Madison.
Credo di non essere mai stata così felice in vita mia.
<< Aaaah la sua espressione resterà impressa nella mia mente per tutta la vita >> esclama Peyton. Annuisco sorridendo, Aiden scrolla la testa.
<< L’ha meritato tutto, così la prossima volta ci pensa due volte prima di prendere in
giro la mia amica >> esclama il ragazzo con superiorità.
<< Peyton, ringrazia ancora tua cugina per l’enorme favore! E’ stata formidabile >>
<< Sai, potresti sdebitarti uscendo con lei. Le sei sempre piaciuta >> la mia amica
ammicca con forza.
<< Perchè no! Tua cugina è sexy! >>
<< Si, decisamente sexy >> esclama Aiden
Io e Pey lo guardiamo inorridite.
<< Devo trovarmi degli amici maschi >> si lamenta il ragazzo.
<< Uh no, devi fare sesso Aiden >> controbatte la mia amica. Scoppiamo a ridere.
<< Sesso eh? Magari con lei...? >> il mio amico punta il dito davanti a lui.
Io e Peyton ci giriamo contemporaneamente, i nostri sguardi si fissano su Spencer. Rido.
<< Si, se vuoi beccarti la clamidia >>
<< E poi è una cheerleader >>
<< Ed è bionda >>
<< Non hai nessuna chances >>
<< A meno che non sei come lui >> indico la figura accanto alla ragazza. Lucas Bloom,
capo della squadra di Basket della scuola. Un vero idiota.
<< E’ sempre bello parlare con voi, davvero. Non mi fate sentire per niente una nullità. No no. >> Aiden incrocia le braccia. Io e Peyton ci guardiamo. Mi dispiace scherzare così con lui, so quanto può essere sensibile. Gli metto la mano sul braccio.
<< Aiden, noi scherziamo. Qualsiasi ragazza sarebbe fortunata a stare con te. Ma lei? No. E non perchè per te è inarrivabile, ti basta avere un quoziente intellettivo al di sotto della media per avere una possibilità con lei, ma perchè sei troppo intelligente,
divertente e gentile per una come lei >>
Peyton annuisce, << E poi secondo me...sei più carino di quel Luke >>
Aiden guarda Peyton sorridendo timidamente, << Davvero? >>
<< Assolutamente >> rispondiamo in coro io e la mia amica. Dopo aver fatto un giro in macchina, decidiamo di tornare a casa. Saluto i miei amici e apro la porta. Mia madre è seduta sul divano a guardare la tv, con una vaschetta di gelato in mano.
<< Ok, va tutto bene. Si allontani da quel gelato e nessuno si farà male >> esclamo.
<< Sei proprio un idiota >> mia madre risponde senza staccare gli occhi dalla tv. Mi siedo accanto a lei, noto che sta guardando un documentario sui pinguini. Faccio una smorfia
<< Tutto bene? E’ successo qualcosa? >> le chiedo preoccupata.
<< No, tutto bene tesoro. Sono solo un pò pensierosa >>
<< Riguardo Mister X? >>
<< Si ma non solo. Anche per te...non vorrei sconvolgerti troppo la vita. Ho un pò di
timore a fartelo conoscere... >>
<< Tranquilla mamma, non sarà niente di così estremo! Lo sai che mi adatto facilmente. A me interessa solo la tua felicità....tu sei felice? >>
<< Tantissimo... >> sembra una ragazzina quando lo dice. Sorrido dolcemente e appoggio
la mia testa sulla sua spalla. Restiamo così per qualche minuto.
<< Non è mica calvo? >>
Mia madre sbuffa divertita.
<< Alex >>
<< Rispondi, è importante >>
<< No, non è calvo!E’ un bellissimo uomo con i capelli. Ed è vedovo, lavora com.. >>
Non la faccio finire, alzo di scatto la testa.
<< Vedovo? Vedovo? Non avrà mica 80 anni? Mamma dimmi che non stai con lui per i soldi e che hai tutto un piano per avvelenarlo lentamente giorno dopo giorno fino alla
sua morte così da intascarti tutti i soldi! >> esclamo tutto d’un fiato. In cambio ho uno schiaffo sulla testa. Ouch.
<< Alexandra Elizabeth Davis, cosa diavolo ti viene in mente? >> scrollo le spalle.
<< E’ un no quindi? >>
<< Certo che non è così! E non ha 80 anni! >>
<< Ottimo! Non ho intenzione di vedere la tua storia in uno di quei programmi gialli
sulle reti private, tipo “Donne pericolose” e cose così. >>
Mia madre scuote la testa. Mi lascia il gelato sulle gambe, mi da un bacio sulla guancia e mi da la buonanotte. Sorrido e affondo il cucchiaio nella vaschetta. Mmm variegato ai Brownies, il mio preferito.

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Capitolo 6
*** So what ***


“I got a brand new attitude and I’m gonna wear it tonight
I wanna get in trouble
I wanna start a fight
Na na na na na
We’re all gonna get in a fight”
Pink  - So What
 
 
5° Capitolo
 
<< Ok, spiegatemi ancora una volta perchè siamo qui >> chiedo ai miei amici mentre siamo davanti alla porta di casa di Ian. Un altro giocatore di Basket.
<< Perchè Ian è mio cugino, se da una festa devo esserci anche io. Le nostre madri sono daccordo su questo. Io non ho scampo >> risponde Aiden.
<< Questo non spiega perchè devo esserci anche io >> mormoro a denti stretti
<< Col cavolo che vado a questa festa da solo. Siete le mie due migliori amiche, dovete stare con me nella buona e nella cattiva sorte >>
Sfoggio la mia mano sinistra, << Non vedo nessun anello a questo dito >>
Peyton mi mette un braccio intorno al collo << Pensa almeno che ci sarà alcool e cibo gratis >>
Cibo? Qualcuno ha parlato di cibo? Ok, mi hai convinta. Forse. Aiden bussa alla porta, sento già la musica e gli schiamazzi all’interno. Ad accoglierci c’è Ian, aggrappata al suo collo c’è una scimmia. Ok, non è una scimmia, è Sherry. Ma non c’è molta differenza.
<< Ehi Aiden >> esclama il ragazzo con espressione vuota. Wow, calma l’entusiaso amico.
<< Ian >>
<< Peyton >>
<< Ehi Ian >>
<< Alex >>
<< Ciuchino >> esclamo. Pessima battuta? Forse, poco importa. Ian mi guarda come se fossi un alieno. Si fa da parte e ci lascia entrare. Veniamo subito colpiti dalla musica assordante e dalla folla di gente che gira per casa. Roteo gli occhi, sono perlopiù atleti, cheerleaders e gli altri “popolari”.Fantastico, Avevo proprio voglia di festeggiare l’inizio delle vacanze estive con una festa con gente che non sopporto. Mi fiondo al tavolo degli alcolici. Saranno i miei nuovi migliori amici. Mi guardo intorno, Peyton e Aiden si sono già seduti sul divano, mi fanno cenno di voler bere anche loro. Gesù, non sono mica una cameriera. Mentre riempio gli altri due bicchieri, noto Madison intenta in un appassionante lezione di anatomia della lingua  di Nathan Scott. Tipico. I miei occhi scrutano Spencer appoggiata alla parete, con le braccia conserte mentre Lucas tenta di spiegarle qualcosa. La ragazza sembra scontenta. Forse stanno litigando perchè Luke ha le sopracciglia più definite delle sue o hanno dovuto cancellare l’appuntamento dall’estetista. Sogghingo stupidamente.
<< Da quando le lesbiche sono ammesse a questo tipo di festa? >>
Sposto lo sguardo verso Badison, si è avvicinata al tavolo.
<< Anche a me fa piacere vederti Maddy >> le dico in tono smielato. Lei si avvicina pericolosamente.
<< Guardati le spalle, Davis >>
<< Uhm, Madison....hai..uh hai qualcosa qui...sulla guancia... >> le indico il volto. Lei si tocca in automatico la faccia.
<< Mmm no, più su...più verso destra... >> la ragazza continua a muovere la mano.
Scrollo la testa, << Ah no, è proprio la tua faccia. Ops, scusa. Mi sa che non puoi farci niente >> sorrido mentre mi avvio verso i miei amici.
La prima ora l’abbiamo passata seduti sul divano, a bere, mangiare e fare commenti cattivi. Un pò come quelle vecchie zitelle di paese.
<< Ok, mi sto annoiando. Andiamo via... >> mi lamento.
<< Restiamo ancora qualche minuto..poi andiamo via, te lo prometto >> Peyton mi dice mentre sorseggia il suo drink. Ha una strana espressione. C’è qualcosa sotto. Sbuffo e mi avvio verso il giardino. Mi siedo sulla panca e inizio a giocherellare con il piercing nella mia bocca.
<< Sai, l’ho sempre trovato sexy >> una voce bassa e roca mi fa saltare dalla panca. Mi giro e wow, davanti a me c’è questa ragazza alta, capelli lunghi, un nasino perfetto e due gambe lunghe da far paura. Sorrido, modalità Sexy Alex attivata.
<< Giusto per chiarezza...quale, tra le tante cose di me, trovi sexy? >> le faccio l’occhiolino. Lei sorride, oh ciao Smiley. Ok, adesso sono un pò accaldata.
<< Il piercing....e subito dopo tutto il resto >> scoppiamo a ridere.
<< Ciao Chloe...è bello vederti >>
<< E’ lo stesso anche per me.... >>
Restiamo un attimo a fissarci. Sentite anche voi questa tensione sessuale nell’aria? No? Solo io?
<< Grazie per il fotomontaggio! E’ stato un successo...ti devo un favore >> finisco la frase con un tono malizioso.
<< E’ stato un piacere, credimi! Quando Pey Pey mi ha detto che avevi bisogno di una mano, non ho esitato ad accettare >>. Si, lei è Chloe, la cugina di Peyton. In passato ci siamo incrociate alcune volte, direi che ci siamo piaciute subito ma, per un motivo o per un altro, non abbiamo mai concluso niente. Qualcosa mi dice che stasera non sarà così.
<< Sai...forse c’è un modo per sdebitarti >> sembra stia facedo le fusa.
<< Sono a tua completa disposizione >>
Ed è un attimo,le nostre labbra si incontrano, fameliche e desiderose di questo contatto. Mi lascio sfuggire un gemito, era proprio quello che ci voleva. Le nostre mani viaggiano velocemente sui nostri corpi e l’unica cosa che desidero adesso..è farla mia. In questa casa, su questo prato, in mezzo a tutti questi decerebrati. Ci stacchiamo un attimo per riprendere fiato. Mi sento osservata, noto Spencer guardarmi da lontano con un espressione che non riesco a decifrare. Sto per tornare alle labbra della mia bellissima amica quando noto una figura accanto a Spencer. Sgrano gli occhi. E’ Aiden. Cosa diavolo sta facendo? Sta parlando con lei? Sembra in imbarazzo, la sua mano si gratta la testa e stringe le spalle. Aaaaw che cucciolo. Aspetta, Spencer sta sorridendo? Cosa si stanno dicendo? Non ho il tempo di formulare un pensiero che sento delle urla dentro casa. E’ un attimo, vedo Peyton schizzare fuori dalla veranda e correre verso Aiden e Spencer. Boom, Strike. Colpiti in pieno dalla trottola Pey. Aiden aiuta Spencera rialzarsi, si avvicina Luke. Oh oh, prevedo guai. Infatti neanche due secondi dopo il ragazzo stra strattonando il mio amico. Mi fiondo verso il terzetto ma vengo placcata e buttata a terra. Cosa cazzo? Mi giro, all’improvviso sento qualcuno su di me. Madison. Le faccio l’occhiolino, << E così ti piace farlo con la posizione da cow girl? >>. E’ un attimo, la sua mano colpisce prepotentemente la mia faccia. Che stronza. Reagisco subito e,dopo qualche schiaffo,riesco a scollarla di dosso. Mi guardo in giro, Aiden continua ad essere strapazzato da Luke mentre Spencer cerca di calmarlo. Alcune urla mi fanno girare dalla parte opposta, Peyton continua a correre per il giardino mentre viene inseguita da Brooke (presidentessa di istituto/sgualdrina). Cosa diavolo sta succedendo? Sono ancora allibita quando due braccia mi alzano da terra, è Chloe.
<< Io prendo Peyton, tu salva Aiden >>dice tutto d’un fiato, poi si fionda verso la cugina. Corro in direzione di Aiden. Riesco a sentire solo “prova di nuovo a toccare la mia ragazza e ti ammazzo”. Mh, promette bene.
<< Ehi Luke >> esclamo. Il ragazzo si volta verso di me
<< Cos.. >> il mio pugno colpisce la sua faccia. Ouch, questo fa malissimo. Senza perdere tempo prendo Aiden per mano e lo trascino via. Intercetto Chloe e Peyton, stanno correndo verso il vialetto. Ovvero verso la macchina. Saltiamo subito dentro e partiamo alla velocità della luce.
Restiamo in silenzio per qualche minuto.
<< Cosa diavolo è appena successo? >> Chloe esclama allarmata.
Ci guardiamo tutti in faccia e scoppiamo a ridere.
Abbiamo deciso di fermarci da Body, ci stiamo consolando con i suoi waffle. Come sottofondo c’è Take a chance on me degli Abba. Adoro gli Abba. Non fate quella faccia, sono fenomenali e non mi vergogno della mia passione per la musica anni 80. Body si avvicina al nostro tavolo e mi porge un sacchetto di piselli congelati. Ha un espressione come a dire “Perchè ti cacci sempre nei guai?”. Sono un pò offesa. Questa volta non è stata davvero colpa mia. Sospiro rassegnata, gli sorrido e metto i piselli sulla bocca. Quella stupida di Madison mi ha spaccato il labbro.
<< Ok, mi dici perchè quella tizia ti stava correndo dietro? >> Chloe sbotta all’improvviso. Peyton la guarda sorridendo. La mia amica ha qualche rotella fuori posto.
<< Perchè ho baciato il suo fidanzato >> esclama soddisfatta.
<< COSA??? >> io e Aiden urliamo insieme.
<< Hai baciato Mikey? >> le chiedo esterefatta, lei annuisce.
<< Quando?Perchè? Come? >> devo sapere tutto. Perchè la mia migliore amica non mi ha detto questa cosa? Sono un pò delusa. Credo che Peyton abbia decifrato la mia epressione perchè poco dopo mi dice << Ti racconterò tutto, promesso. Non era mia intenzione nasconderti...nascondervi niente. Ve lo giuro >>
Annuisco ancora poco convinta, poi mi giro verso Aiden.
<< Spencer Chapman? Sul serio Bambi? >>
Lui fa spallucce, << Ho colto un occasione! L’ho vista li tutta sola e mi sono fatto avanti >>
Io e la mia amica lo guardiamo allibite.
<< Sai, non sembra cattiva. Anzi, è molto dolce...il che la rende ancora più interessante >>
<< Non ci posso credere. Aiden, cosa diavolo stai dicendo? E’ amica di Madison, ti devo ricordare tutte le volte che lei e le sue amichette ci hanno preso in giro? Hai dimenticato le facce disgustate che fanno quando ci vedono? >> sono furiosa.
Il mio amico si fa piccolo piccolo e stringe le spalle.
<< Ho sempre visto Spencer come il riflesso di Madison, non credo che lei sia cattiva come vuole fare credere...ho questa sensazione. E poi...poi credo di essermi preso una cotta per lei >> l’ultima frase la dice in un sussurro. So che dovrei essere arrabbiata con lui, ho ancora la mano dolorante per avergli salvato il culo. Il fatto è che non riesco ad avercela con lui. Approvo il suo gusto nella scelta delle ragazze? Assolutamente no. Ma è il mio migliore amico, e non me la sento di accanirmi su di lui. Tanto gli passerà non appena avrà capito realmente chi è Spencer Chapman. Dopo aver finito di mangiare, decidiamo di tornare a casa. E’ stata una lunga serata e desidero solo stendermi a letto. Chloe mi ferma fuori casa, decide di accompagnarmi alla porta.
<< Non avrei mai pensato che un mio bacio potesse scatenare tutto questo putiferio >> esclama.
Rido, ouch stupido labbro. La ragazza deve essersi accorta del mio dolore, perchè si è avvicinata pericolosamente a me.
<< Ti fa male? >>
Annuisco. Poi un idea attraversa la mia mente. Così mi avvicino al suo orecchio.
<< Sai, con un bacio passa subito il dolore >> lei resta un attimo in silenzio, la mia improvvisa vicinanza l’ha scossa. Poi sorride e ammicca. Ed ecco di nuovo le sue labbra sulle mie, calde e morbide. E’ un bacio lento, quasi leggero. Si stacca leggermente e sussurra << Buonanotte Alex >>.
La vedo salire in macchina, mi lancia un ultimo sguardo e poi va via. Prima o poi finiremo a letto insieme. E’ inevitabile.Nessuno resiste al fascino di Alex Davis. Decido di entrare in casa, è tutto buio! Probabilmente mia madre deve ancora rientrare. Sto per avviarmi alle scale quando sento dei rumori sommessi provenire dal divano. Ok, niente paura Alex. Forse è un procione. Già, certo un procione. Come mi viene in mente? Decido di accendere le luci e << OMMIODIO, I MIEI OCCHI. I MIEI OCCHI. NON APRIRO’ MAI PIU’ GLI OCCHI >> grido con una mano sulla faccia. Mia madre e Mister X. Sul divano. Che si baciano. Ugh, uccidetemi adesso.
<< Alex, tesoro. Non essere esagerata. Non stavamo facendo niente. Togli la mano >>
Devo crederle? Sposto la mia mano.
<< Devi aprire anche gli occhi, stupida >>
<< Devo? Sicura? Mamma, dimmi che siete vestiti >>
<< Alexandra, smettila di fare la bambina e apri gli occhi! Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a questa cosa...non saresti dovuta tornare più tardi? >>
<< Sul serio,madre? E’ questa la tua scusa? >> le dico sempre con gli occhi chiusi.
<< Alex, sono Robert. Mi dispiace per tutta questa storia...ma ti puoi fidare >>
Oh, Mister X ha un nome. Sospiro e decido di aprire gli occhi. Ok, tutti vestiti. Fiuuuu. Sembrano due bambini colti con le mani nella marmellata.
<< Mi dispiace conoscerti così...ti assicuro che sono una persona seria >> Mister no, Robert mi si avvicina con la mano tesa. Lo guardo un attimo, non è male. Sembra un bell’uomo,anche gentile. Glielo leggo negli occhi...i suoi occhi. Hanno un qualcosa di familiare. Sono molto belli, piccoli ma di un blu intenso. Resto un attimo imbambolata, poi decido di stringergli la mano.
<< Non si preoccupi Robert, avremo modo di conoscerci meglio. In una situazione ehm..normale >>
Sia lui che mia madre annuiscono.
<< Beh, credo sia ora di andare via...Alex è stato un piacere. Diane..ehm ci sentiamo domani mattina... >>
Ooooh che carini, tutti e due impacciati. Ah ah ah, prenderò mia madre in giro per tutta la vita.
Mentre sono fermi sulla porta, decido di sgattaiolare su per le scale ma non faccio in tempo ad arrivare in cima che << Dove credi di andare signorinella? >> mi fermo di botto. Guardo mia madre, ha appena chiuso la porta e mi guarda a braccia conserte.
<< Sono un pò stanca...e poi sento il bisogno di lavarmi gli occhi con l’acido muriatico per cancellare dalla mia vita l’immagine di prima >> mi giro di scatto pronta a salire in camera
<< Non fare un altro passo. Adesso vieni qui e mi spieghi cos’hai fatto alla bocca >> il suo tono non ammette obiezioni. Sospiro, la mia serata non è ancora finita.

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Capitolo 7
*** My favorite enemy ***


“Well, I’ve been looking around
I get the feeling that something’s there
Don’t make a sound
Try to ignore everybody’s stare
She’s not my friend
She is my favorite enemy
Baby, baby, baby, baby
You are my favorite enemy”
The Animals - My favorite enemy
 
 
6° Capitolo
 
Finalmente un pò di relax. Dopo tutto quello che è successo qualche giorno fa alla festa, sono contenta di potermi godere queste vacanze. Infatti ho le mie chiappette immerse nella piscina, mentre rivolgo il viso al sole. Peyton è seduta sulla sdraio, anche lei intenta a prendere il sole come una lucertolina. Niente può rovinare questo momento.
<< BOMBA D’ACQUAAAAAA >> non ho neanche il tempo di realizzare cosa sta succedendo che sento un tonfo accanto a me; e in un attimo sia io che Peyton siamo bagnate fradice. Stupido Aiden. Guarda come se la ride.
<< Ugh, Aiden! Quanti anni hai? >>
<< Maledetto! Mi hai bagnato il telefono >> sbotta la mia amica. Aiden rotea gli occhi mentre esce dall’acqua.
<< Noiose >>
<< Idiota >> esclamo mentre esco anche io dalla piscina
<< Femminucce lamentose >>
Io e Peyton lo fulminiamo con lo sguardo. << Stupido Bambi, mi ha fatto ingerire litri d’acqua... >> borbotto mentre mi incammino verso la sdraio.
<< ALEEEEEEEX >> la mia amica urla all’improvviso, non faccio in tempo a voltarmi, che Aiden mi solleva da terra e mi butta in acqua.
<< Tsk. Così impari a chiamarmi Bambi >> ammicca. Odioso. Peccato che non si è accorto che c’è Peyton dietro di lui. E’ un attimo, lei lo spinge ma, ahimè, lui la trascina giù con sè. Adesso siamo tutti e tre in piscina, urliamo, ridiamo e cerchiamo di affogare Aiden.
<< Con tutto questo baccano, pensavo di trovarmi davanti tre bambini vivaci...siete delle pesti >>.
Mia madre è a bordo piscina, con le mani sui fianchi. Scuote la testa sorridendo.
<< Ciao mamma >>
<< Salve Diane >> i miei due amici dicono in coro.
<< Che ne dite se preparo dei sandwiches e mi unisco a voi?>>
Io annuisco vigorosamente. Voglio quei sandwiches!
<< Assolutamente si >> esclama Peyton. Aiden invece resta imbambolato con lo sguardo perso nel vuoto. Sta pensando qualcosa. Ha assunto la sua espressione da ebete. La mia amica gli da una gomitata e lui sembra risvegliarsi << Cccerto..perchè no...Diane >>. Io e Peyton roteamo gli occhi. Mia madre sorride soddisfatta, poi entra in casa. Tiro un pugno sulla spalla del mio amico.
<< Ouch, perchè? >> sembra sorpreso
<< Stavi fantasticando su mia madre in costume, vero? >>
La faccia di Aiden si colora di un rosso acceso, poi scuote la testa e assume un espressione saccente, << Non è colpa mia se tua madre è una bella donna...una Milf moooolto sex..ehiii, così mi fate male >> io e Peyton iniziamo a schiaffeggiarlo sulla testa.
<< Non osare terminare la frase >>
<< Pervertito >>
<< Maniaco >>
<< Depravato >>
<< Bambi cattivo >>
Finiamo solo dopo l’arrivo di mia madre. Giuro che per tutto il tempo in cui mia mamma è stata presente, Aiden non ha mai alzato lo sguardo verso di lei. E’ stato uno spasso vedere l’espressione sofferente del mio amico e quella interrogativa di mia madre. Fortuna per lui, lo strazio è durato poco. Mia madre era stanca, quindi è andata a fare un pisolino. Dopo aver scherzato e giocato un pò, ci troviamo tutti e tre seduti sulle sdraio.
<< Alloraaaaa >> inizio a parlare, << Tu e Mickey,eh? >> ammicco verso la mia amica. Aiden salta dalla sedia, << Aaah giusto! Devi raccontarci tutto >> finge di prendere dei pop corn dalle mani. Peyton sorride, << Non c’è molto da dire...è successo tutto così velocemente! Certo, nei giorni precedenti abbiamo flirtato un pò, ma era una cosa innocente...e poi, l’altro giorno, mentre lo stavo aiutando a smantellare le scenografie nel teatro..mi ha baciata >>. Continuiamo a parlottare un pò della vicenda, quando la mia amica mette in mezzo l’argomento Spencer. Questa volta l’attenzione è focalizzata su Aiden. Scrolla le spalle, << Niente di diverso da quello che vi ho detto l’altra sera da Body! >>
<< Ma di cosa avete parlato? >> chiedo curiosa e anche un pò indispettita. Ammetto che ancora non mi va a genio questa sua cottarella per Spencer. Fortuna che sono iniziate le vacanze, non dovrò preoccuparmi di vedere lei o Madison tutti i giorni. Io, come Aiden..così dimenticherà presto la ragazza e passerà ad altro.
<< Mah, le ho fatto dei complimenti... >> faccio una smorfia, puah! << Mi sono lamentato della festa e lei mi confidato un segreto..neanche a lei faceva piacere stare lì >> faccio un altra smorfia, che falsa! Falsa! << E anche io le ho confidato un segreto...cioè che la trovo sprecata con un tipo come Lucas e che merita di meglio >> conclude soddisfatto. Io e Pey ci guardiamo intenerite, è proprio un cucciolo. Poi faccio di nuovo una smorfia, ho dimenticato che sta parlando di Spencer.
Aiden nota la mia espressione, sospira sconsolato. Maledetto, così mi fai sentire in colpa. Decido di cambiare discorso, di rallegrare un pò la situazione.
<< Sapete chi ho beccato l’altra sera a pomiciare sul mio divano?? >>
<< NNOOOOOO >> i miei due amici gridano in coro. Mi tempestano di domande, così decido di raccontare loro tutta la scena.
<< Beh, almeno non li hai visti mentre facevano sesso >> esclama Peyton. Eeeeew eeeew, schifo.
<< Quindi a breve conoscerai “per bene” il tuo paparino? >> domanda il mio amico. Ma che problemi hanno i miei amici?
<< Si, una cenetta per conoscerci meglio >> mormoro. Aiden si siede accanto a me, mi cinge le spalle con il suo braccio magrolino ma estremamente forte.
<< Tutto ok? >>
<< Sono solo un pò nervosa, spero andrà tutto bene...lo spero soprattutto per mia madre >>. Peyton appoggia una mano sulla mia gamba, << Tranquilla! Non sarà niente di estremo...probabilmente sarà una cena noiosa e imbarazzante. Cosa potrà mai accadere? >>. Annuisco, ha ragione la mia amica..non c’è niente di cui preoccuparsi. Il pomeriggio è volato, i miei due amici stanno raccogliendo le loro cose per andare via. Li accompagno alla porta, nel frattempo ci raggiunge mia madre, con indosso un semplice copri costume. Guardo Aiden, è di nuovo tutto rosso. Gli do un pizzicotto e abbassa subito lo sguardo. Dopo aver salutato mia madre, i miei amici si incamminano alla macchina. Resto ferma a guardarli sulla porta con un sorriso stampato sul viso. Vado a cambiarmi prima della cena, sento il bisogno di indossare il mio comodissimo pigiama. Io e mia madre siamo sedute a tavola, stiamo parlottando del più e del meno, quando ad un certo punto si zittisce e mi guarda. Io la guardo. Continua a stare in silenzio. Mi guarda ancora ed io inizio a preoccuparmi.
<< Ho qualcosa tra i denti? >> la mia domanda sembra risvegliarla, scuote la testa.
<< Domani sera... >>
Aspetto che continui. Niente. Si è ammutolita di nuovo. Mi si è rotta la mamma. Madre ha smesso di funzionare. Error 404!
<< Domani sera cosa?? >> incalzo.
<< Domani sera c’è la cena con Robert >> dice tutto d’un fiato. La guardo un pò sorpresa. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento, ammetto di essere un pò nervosa. Guardo mia madre e, in confronto a me, sembra super nervosa. Sorrido e le prendo la mano.
<< Va benissimo. Non vedo l’ora! Andrà tutto bene >> cerco di far trasparire tutta la mia tranquillità verso la situazione. Mi guarda un pò titubante, poi mi stringe la mano e sorride.
Sono le due e mi sto rigirando da ore nel letto. Non so cosa aspettarmi da questa cena. I miei amici mi hanno scritto parole incoraggianti e sto seriamente pensando di smetterla di farmi tutte queste pippe e di dar loro ascolto. Così piano piano scivolo tra le braccia di Morfeo. Il giorno dopo passa in modo tranquillo, ho trascorso il tempo rilassandomi. Ho ascoltato un pò di musica, guardato la tv e parlato con i miei amici. Adesso è sera, sono seduta da un ora sul letto di mia madre, mentre lei si è rintanata nell’armadio in cerca dell’abito perfetto. Non capisco perchè fare tutte queste storie per un vestito. Non è mica la prima volta che si vedono. Mia madre esce dal guardaroba con un abito blu molto carino. Ok, è lui.Glielo leggo in faccia! Alzo il pollice in segno di approvazione. Annuisce contenta. Aaaah grazie Dio. Finalmente ce l’abbiamo fatta. Dopo un tragitto in macchina super silenzioso, finalmente arriviamo al ristorante. Vengo investita da un buon profumino e l’unica cosa a cui penso adesso...è il cibo. Ci stiamo avviando all’entrata, quando mia madre si ferma. Mi guarda e fa un respiro profondo. L’abbraccio.
<< Andiamo? >> le chiedo
<< Andiamo >> risponde decisa.
Mia madre cammina davanti a me, il cameriere ci sta facendo strada. Intravedo il sorriso di Robert, sorrido anche io. Ormai siamo quasi vicine al tavolo,ma vengo distratta da un cameriere che trasporta il carrellino dei dolci. Ugh, che fame. Sento mia madre salutare l’uomo, mi giro subito verso il tavolo. Devo restare concentrata. Ed è in quel momento che il sorriso scivola subito dalla mia faccia. Una sensazione di panico e nausea si sprigiona in tutto il mio corpo. No, non può essere vero. Ho le allucinazioni. Non può essere lei. Robert si alza per salutare mia madre e me, poi si gira verso la figura accanto a lui.
<< Diane, Alex...vi presento mia figlia. Spencer >>
I nostri sguardi si incrociano immediatamente. Occhi verdi fissi negli occhi blu.
<< TU??? >> esclamiamo insieme.
No, questo è un sogno. Non posso credere di avere davanti a me, Spencer Chapman.
 

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Capitolo 8
*** Psycho Killer ***


“I can’t seem to face up to the facts
I’m tense and nervous and I can’t relax
Don’t touch me, I’m a real live wire
Psycho killer,qu’est-ce que c’est?
Fa fa fa fa fa fa fa far better
Run run run run run run away”
Talking Heads - Psycho Killer
 
 
7° Capitolo
 
<< E’ uno scherzo,vero? E’ uno scherzo di pessimo gusto! >> sbotto.
<< Piccolo il mondo,eh? >>, guardo mia madre in cagnesco. No, madre. Non puoi usare il sarcasmo in una situazione del genere.
<< Ragazze, per favore, sediamoci e parliamone >>
<< Non ho nessuna intenzione di sedermi allo stesso tavolo con lei >> esclama Spencer
<< Siamo in due, biondina! Preferisco farmi divorare la faccia da topi pur di non stare accanto a te >>
<< Ok, ok...basta! Alexandra Elizabeth Davis, adesso smetti di parlare e ti siedi a questo tavolo >> mia mamma quando vuole è proprio una despota.
Mi siedo con aria imbronciata. Robert guarda la figlia con aria accigliata, indica con la testa la sedia. Siamo tutti e quattro seduti, nessuno fiata. Io e Spencer ci guardiamo in cagnesco.
<< Non so quale sia il vostro problema... >>, io e la ragazza stiamo per parlare,ma Robert ci ferma subito << e non mi interessa saperlo. Almeno non adesso. Io e Diane abbiamo organizzato questa cena per conoscerci meglio e per mettere in chiaro alcune cose >>
<< Stiamo insieme da un anno, siamo delle persone adulte e abbiamo parlato tanto di questa situazione. Ci amiamo e siamo felici...e vogliamo che anche voi condividiate questa felicità con noi >> mia madre si aggiunge al discorso di dell’uomo. Mi mordo il labbro, questa situazione è super incasinata.
<< Mamma, credimi se ti dico che sono felicissima per te...è tutto molto bello. L’importante è che io e lei.. >> indico Spencer << non dobbiamo interagire,nè fisicamente nè verbalmente >>, mia madre rotea gli occhi.
<< Mi dispiace papà...ma non riesco ad essere felice con questa decisione. Diane, non ho niente nei suoi confronti. Sono sicura che sia una bravissima donna che rende felice mio padre, lo ammetto. Ma non posso accettare questo.. .>> Spencer allarga le braccia e punta il dito verso di me.
<< Si può sapere che problema avete? >> esclama mia madre.
<< Semplice, ci odiamo. Lei è una mia nemica >> dico a denti stretti.
Mia madre e Robert ridacchiano. Io e Spencer li guardiamo confuse.
<< E’ così siete “nemiche”?! oh mio Dio, quanto siete tragiche. A volte dimentico queste dinamiche adolescenziali >> sbuffa mia madre.
<< Non c’è niente di divertente, madre. Puoi pensare quello che vuoi, ma io non ho intenzione di passare sopra questa cosa. Lei è solo una papera bionda in gonnella che si finge santarellina ma che non perde occasione per sputare odio a destra e a manca >>
<< E tu sei solo un immatura piena di sè che non ha nè arte nè parte che non concluderà niente di buono >>. Adesso siamo entrambe in piedi, pronte a mangiarci vive.
<< Adesso smettetela. Non è un comportamento che mi aspetto da due ragazze della vostra età. Non siete delle bambine capricciose, quindi, smettetela di comportarvi come tali >> adesso Robert ha alzato la voce. Io e Spence ci scambiamo un ultimo sguardo prima di tornare a sederci.
<< Qualunque sia il motivo che ha portato voi due ad odiarvi così tanto, cercate di risolverlo perchè...perchè io e Diane abbiamo deciso di andare a vivere insieme >>.
Credo di aver sentito mille aghi penetrarmi il corpo. Guardo mia madre per conferma...annuisce. Mi volto verso Spencer, è sbiancata.
<< Abbiamo pensato di vivere tutti a casa nostra, è molto più grande e decisamente più comoda... >> mia madre dice dolcemente. Scuoto la testa, oh Dio, sono nauseata. Vorrei poter dire qualcosa, ma le parole mi si sono fermate in gola.
<< No >> sento Spencer mormorare
<< Tesoro, so che è una notizia inaspettata ma credimi, andrà.. >>
<< No. Ho detto di no. >>
<< Spence >>
<< No, papà. Questo no, non lo posso accettare. Dite che siete gli adulti...allora comportatevi come tali. Questa nonè una decisione presa da persone mature. >>
<< Mi fa male ammetterlo, davvero,quasi non ci credo. Ma Taylor Swift qui ha ragione...noi abbiamo ancora il diritto di comportarti da ragazzine..ma voi? Questo è assurdo >> esclamo.
Mia madre e Robert si guardano per alcuni minuti, sembrano comunicare senza parlare.
<< Mi dispiace ragazze, mi dispiace davvero tanto che la pensiate così...ma noi abbiamo fatto una scelta..e non torniamo indietro. >>. Guardo Robert che cerca di darsi un contegno, poi sento un rumore alla mia sinistra. Spencer si è alzata di botto facendo cadere la sedia. Sta piangendo, ma le si legge in faccia che è infuriata.
<< Questa è la tua scelta? Bene, allora vai..trasferisciti da loro. Dimentica il nostro passato e inizia a vivere l’avventura della nuova famigliola felice con loro. Senza di me, perchè non ho nessuna intenzione di seguirti. Ecco la mia di scelta >> detto questo, sta per andare via ma il padre la ferma prendendole il braccio.
<< Spencer...io non posso farlo senza di te. Lo sai che sei tutto per me..sei la mia forza...affrontiamo insieme anche questa situazione >>. Robert ha un espressione così addolorata e triste che mi verrebbe voglia di abbracciarlo. Spencer guarda il padre, sembra addolcirsi...poi posa lo sguardo su di me. E niente, ritorna l’odio. Volge lo sguardo verso il padre, << Non ti perdonerò mai per questo >> e va via dal ristorante. Robert ci guarda sconsolato, mormora qualcosa e va via anche lui.
<< Grazie per avermene parlato prima. Grazie per aver pensato di preparami ad una situazione del genere...grazie davvero mamma >>. Mia madre mi prende le mani e le stringe forti.
<< Alex mi dispiace, non avrei mai pensato ad un risvolto del genere... >>
<< E’ questo il problema, non hai pensato. Non hai ragionato veramente su questa cosa, non ne hai parlato con me...questo è tutto sbagliato. Complimenti Diane, hai gestito le cose proprio di merda >>. Sono esausta e non ho più voglia di parlare, nè di guardare mia madre con la sua espressione da cane bastonato. Mi alzo e faccio per andare via, << Vado da Aiden,per favore..lasciami un pò da sola >>. Ore dopo sono qui, sul letto di Aiden a fissare il soffitto. Il mio amico non ha fatto domande, non è la prima volta che mi presento da lui senza avvisare. Quanto vorrei andare a dormire con la speranza di svegliarmi e sapere che è stato tutto un brutto sogno. Ma so che non sarà così, perchè ho ancora questa nausea che non mi ha lasciato dal momento in cui i miei occhi si sono fissati in quelli di Spencer.
<< Probabilmente non hai cenato...ti ho portato i Brownies, i tuoi preferiti. E un bicchiere di latte >> il mio amico mi riporta alla realtà. Lo guardo mentre mi porge il piatto e sorride dolcemente.
<< Grazie....per tutto.. >>
Mi da uno schiaffetto sulla spalla, << Non dire sciocchezze, Al! Sai che puoi sempre contare su di me >>, gli sorrido ancora una volta prima di addentare il dolcetto.
<< Mmm, adoro i Brownies di tua madre >> sono estasiata.
<< Lo so! Ah, ho anche un altra “coccola” per te...ho noleggiato D.E.B.S >>
Scoppio a ridere, << lo sai che lo adoro! Sicuro che non ti scoccia guardarlo? >>
<< Cosa? Scherzi? Hai visto quanto è sexy Lucy Diamond??? >> esclama con occhi spalancati.
<< Ecco perchè sei il mio migliore amico >>.

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Capitolo 9
*** Cracks in the armor ***


“ I hate when people say ‘How have you been?’
Cuz’ I’m relatively nice girl, but I’ll lie every time
It’s not you it’s me...no it’s you
I don’t really even know what’s wrong
Just know I never, quite belong
So I’m sorry if I stay in bed
Gotta do my best, fix what’s left of my head
I don’t mean to cause an uproar
It’s just these cracks in the armor.”
Killola - Cracks in the armor
 
 
8° Capitolo
 
<< Cosaaaaaa?? >>
Sono ancora da Aiden. Stamattina ho deciso di chiamare Peyton, ho bisogno dei miei migliori amici per capire come comportarmi in tutta questa storia. E adesso siamo tutti e tre in camera di Aiden...ed ho appena detto loro della fantastica cena di ieri. Dovreste vedere le loro facce. Se non fosse una situazione tragica, mi verrebbe da ridere per quanto sono sconvolti.
<< Quindi Mister X è il padre di Spencer. Spencer cazzo Chapman....questo è assurdo >> esclama la mia amica.
<< E’ surreale. Faccio fatica a crederci...e adesso verranno anche a vivere a casa mia. Vi rendete conto? >>
I miei due amici sono senza parole.
<< Cosa devo fare? Mia madre mi sta provando a chiamare da ieri sera...ma non so cosa dire o fare...mi ha colto alla sprovvista >>
<< Beh, magari con una casa così grande sarà difficile incrociarvi... >> mormora Pey. La guardo di traverso, e questo sarebbe un consiglio? Mi giro verso Aiden, << E tu? Non hai niente da dirmi? >>
Il ragazzo scrolla le spalle, << Questo vuol dire che vedrò Spencer tutte le volte che verrò da te...magari anche in costume >>.
Mi alzo di scatto, sono furiosa. << Dimmi che non sei serio? Dimmi che questa non è l’unica cosa a cui stai pensando! Perchè adesso ho bisogno dei miei due migliori amici, ho bisogno di consigli costruttivi perchè non so cosa fare...e non voglio spezzare il cuore di mia madre >> sbotto con le lacrime agli occhi. Aiden si alza subito e mi abbraccia, << Mi dispiace, scimmietta. Sono un idiota >> mormora accarezzandomi i capelli. Mi stacco dall’abbraccio e tiro su con il naso, << No, sei una testa di cazzo >> sorrido, << Una grandissima testa di cazzo >> aggiunge il mio amico. Scoppiamo a ridere. Aiden torna serio, << Al, conosco te e tua madre da tantissimo tempo...c’ero quando tuo padre è andato via. Ho vissuto con voi, con te..quel dolore. So che non ti piacerà quello che sto per dirti...ma non è un segreto che da un anno a questa parte tua madre sembra un altra donna. Felice, spensierata e innamorata. Credo che tu debba mettere da parte il tuo risentimento e lasciar spazio alla felicità di tua madre >>
<< Sono d’accordo con Bambi. So che questa è una situazione di merda...ma ora come ora tua madre ha bisogno di te. Sai che farebbe di tutto per renderti felice...anche rinunciare a Robert. Ma non merita una cosa del genere..merita di avere la possibilità di essere felice. Magari va male, magari si accorgono che vivere insieme non è così giusto o idilliaco come pensavano e cambiano idea...però adesso, per il momento...devi essere positiva per lei e per te >> i miei due amici mi guardano con tenerezza. Ecco, sto piangendo. Non volevo e loro mi hanno fatto piangere...maledetti.
<< Avete ragione....devo fare la persona matura e affrontare questa cosa. Solo che...come farò con Spencer? Non so se riuscirò a trattenermi dal punzecchiarla >> dico con tono maligno.
Peyton sorride, << Non avevamo dubbi! Credo che sarà difficile anche per lei trattenersi...l’unico consiglio che ti do è vedere questa cosa poco per volta. Vedere come può evolversi questo rapporto..è inutile iniziare entrambe con il piede di guerra >>
<< Wow, quando sei diventata così saggia? >> esclamo divertita. La mia amica mi punta il dito contro, << Un anno in più si fa sentire! Sono matura >>
<< Sei vecchia >> mormora Aiden.
La mia amica si gira di scatto, << COSA. HAI.APPENA. DETTO??? >> Oh,oh...prevedo guai per il piccolo Bambi. Non faccio neanche in tempo a formulare questo pensiero, che Peyton si è scagliata su Aiden e lo sta colpendo con il cuscino. Vorrei intervenire, davvero...ma è così divertente! Dopo aver dato una lezione al ragazzo, Peyton decide di accompagnarmi a casa. E’ arrivato il momento di affrontare mia madre.
<< Andrà tutto bene...ricorda che ci sono,per qualsiasi cosa e a qualsiasi ora! >>. Siamo ferme in macchina, di fronte casa mia.
<< Grazie Pey...ti voglio bene >>, l’abbraccio e mi avvio alla porta.
Sono dentro casa, c’è uno strano silenzio. Forse mia madre ha il turno di pomeriggio o forse è  di sopra.
<< Mamma... >> neanche due secondi dopo, vedo mia madre sbucare dalla cucina.
<< Alex...oh, Alex >> mi viene in contro e mi abbraccia.
<< Mi dispiace...mi dispiace tantissimo... >> mormoro,
<< No, tesoro...quella dispiaciuta sono io. Ho incasinato davvero tutto...non farei mai niente per ferirti..lo sai vero? >> mi dice tenendomi ancora stretta a lei. Annuisco debolmente. Ci stacchiamo dall’abbraccio e ci sediamo sul divano.
<< Alex, io vorrei.. >>
<< No, adesso mi ascolti e non dici una parola. Mi dispiace aver reagito così male ieri, è stato uno shock vedere Spencer lì. Mi è ancora difficile digerire il fatto che è la figlia di Robert. Ma non si tratta di me...si tratta di te e della tua felicità. Meriti tutto il meglio di questo mondo, sei stata e sei una mamma fantastica, ma soprattutto una donna meravigliosa che merita di essere amata e trattata con i guanti. E so che Robert ti fa sentire così, quindi...quindi ti prometto che mi impegnerò per far funzionare questa cosa e, cosa importante, cercherò di non fare troppo la stronza acida. Quindi mamma, hai la mia approvazione >> dico piano, scandendo tutte le parole.
Vedere mia madre con le lacrime agli occhi mi fa capire che sto facendo la cosa giusta e che devo mantenere la mia promessa.
<< Sei sicura...? >>
Annuisco sorridendo. Mi madre mi abbraccia di nuovo, << Sei la cosa più bella che potesse capitarmi Alex...sono così fiera di te >>. La stringo forte a me, farei di tutto per lei.
Ore dopo siamo sul divano, stiamo mangiando cinese mentre guardiamo “La rivincita delle bionde”, adoriamo questo film.
<< Ricordami di ringraziare Aiden e Peyton >> dice mia madre mentre afferra un raviolo.
<< Per cosa? >>
<< So che c’è il loro zampino. Ti hanno convinto loro a tornare e a parlare con me,vero? >>
<< Si, ho degli amici tremendamente noiosi e saggi >> esclamo sorridendo. Mi giro verso di lei,
<< Hai parlato con Robert? >>
<< Si...Spencer gli sta dando del filo da torcere...ma sta cercando di convincerla. Anche perchè stiamo pensando di fare il grande passo la prossima settimana... >>. Trattengo per un attimo il fiato.
<< Wow...ok...beh, allora dobbiamo preparare il tutto per il trasloco. Magari posso provare a parlare con Spencer... >>
<< Davvero lo faresti? Pensavo che preferissi farti sbranare la faccia dai topi >>
<< Ah ah ah, divertente. Ho detto che posso provare...ma non ti prometto nulla >>
<< Grazie tesoro...cosa posso fare per dimostrarti la mia gratitudine? >>
<< Potesti lasciarmi quella porzione di gamberi sale e pepe...per esempio >> dico con noncuranza.
<< Ringrazia il tuo metabolismo...altrimenti a quest’ora saresti una paziente del Dott. Nowzaradan >>
Roteo gli occhi, << E poi dici che sono tragica. Chissà da chi avrò preso >>. Restiamo un pò in silenzio.
<< Ti voglio bene Alex >>
<< Ti voglio bene anche io, mamma >>

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Capitolo 10
*** Try ***


“All I know is everything is not as it’s sold
But the more I grow the less I know
And I have lived so many lives
Though I’m not old
And the more I see, the less I grow
The fewer the seeds the more I sow
Then I see you standing there
Wanting more for me
And all I can do is try”
Nelly Furtado - Try
 
 
9° Capitolo
 
Il giorno è arrivato. Ok, sembra una profezia o altro. Ma per me è davvero la fine del mondo. Lo so, lo so...devo smetterla di essere così tragica. Io e mia madre abbiamo passato l’intera mattinata a riordinare casa, soprattutto la camera che andrà a Spencer. In realtà mia madre voleva darle una stanza molto carina che si trova alla fine del corridoio, ma le ho suggerito quella accanto alla mia. Non so perchè ma credo sia più adatta. Adesso sono immersa nella piscina mentre mia madre prepara il pranzo. Sto ignorando i messaggi e le chiamate di Aiden, so cosa sta cercando di fare. Ovvero, venire qui per vedere Spencer trovando qualche stupida scusa. Ah, non mi inganni Bambi. Non ho nessuna intenzione di alimentare la tua cottarella per quella. Aaah, finalmente si pranza, tutte quelle faccende mi hanno fatto venire fame. Dopo pranzo decido di rilassarmi ancora un pò in piscina, dopotutto sono in vacanza, no? Mentre sono assorta nei miei pensieri, sento il campanello suonare. Una volta. Due volte. Tre. << Mammaaaaaaaa la portaaaaaa >> . Chissà chi è che rompe le scatole alle....fammi vedere un pò, le quattro e mezza. Ugh, maledetto chiunque tu sia. Suonano ancora. Sbuffo, esco dall’acqua e mi avvio alla porta. Vuoi vedere che è quello stupido di Aiden? Lo ammazzo.
<< Tesoro, vai tu? >>
<< Certo che vado io! Chi altro dovrebbe andare? Diane, sul serio...dobbiamo prendere un cameriere o una cosa del gener >> mi stoppo appena apro la porta.
<< Oh... Ehi Spencer...Robert...>> sorrido falsamente
<< Ciao Alex...scusa, vedo che ti abbiamo interrotto...>> l’uomo mi riporta alla realtà. Sono ancora in costume, davanti a due estranei mentre sto gocciolando su tutto il pavimento. Arrosisco violentemente. Mi giro vero Spencer e noto che i suoi occhi viaggiano su tutto il mio corpo. Finalmente incontro il suo sguardo, sembra sorpresa. Le faccio un occhiolino e lei rotea gli occhi.
<< Figurati, Robert...mamma è impegnata in cucina quindi... >>. I due annuiscono.
<< Alexandra, perchè stai bagnando tutto il pavimento? E perchè non fai entrare Spencer e Robert? >> mia madre tuona dietro di me.
<< Non so, mi sembravano così carini alla porta. Stavo pensando che farebbero un figurone come ferma-porte, Diane >>
<< Sei la solita! Entrate e scusate Alex, ha dimenticato le buone maniere >>
<< Già... beh, vado a cambiarmi >>, mi avvio alle scale
<< Fai in fretta, così iniziamo a portare gli scatoloni dentro >> esclama mia madre. Indosso un sorriso a 32 denti, << Non vedo l’ora >>.
Torno 10 minuti dopo, mia madre e Robert fanno avanti e indietro dalla macchina al soggiorno con montagne di scatoloni. Noto Spencer fissare la piscina con le mani in tasca. Mi avvicino alla ragazza, << Credo sia l’unica cosa positiva dell’avere una casa così grande >> le dico mentre le sono accanto. Lei mi guarda interrogativa, indico l’acqua, << La piscina... >>, lei annuisce ma non dice niente. Sembra triste. << Stavo pensando che.. >> ma non mi lascia finire, << Non mi va di parlare, di sentire quello che hai da dire nè di fare questo stupido trasloco. E tanto meno mi interessa questa stupida piscina >>. Oh, wow...fanculo Spencer. Che stupida a voler essere carina. Scuoto la testa e mi avvio fuori, meglio finire il prima possibile questo trasloco.
<< Tesoro, perchè non fai vedere la stanza a Spencer? >> che ne dici di no, mamma? Scrollo le spalle e faccio cenno alla ragazza di seguirmi al piano di sopra. Passiamo davanti camera mia, noto che Spencer rallenta e sbircia attraverso la porta.
<< Questa è camera mia, ovviamente mi sembra intuile dire che è Off Limits >>
<< Come se mi interessasse >>. Ehi, chi le ha fatto la pipì nel caffè stamattina?
<< Ok, eccoci qui >> e apro la porta. La ragazza entra lentamente, i suoi occhi viaggiano per tutta la stanza poi si fermano sul balcone e inizia ad avviarsi fuori. Sorrido involontariamente. Si è affacciata e sta ammirando il panorama, sembra quasi sorridere. Giuro che questa ragazza è bipolare. Noto che la sua espressione cambia, sembra incuriosita. Mi affaccio e vedo che sta guardando il balcone accanto al suo.
<< Se te lo stai chiedendo, si...quello è il mio balcone...potresti assistere a qualche mio spettacolino indecente e, a volte, solo con la luna piena, mi metto ad ululare >>. Spencer mi guarda interrogativa, poi sorride. Ok, cosa sta succedendo qui? Io che faccio la carina con Spencer Chapman e lei sorride?
<< Eccovi qui! Allora, ti piace la stanza? >> mia madre sbuca all’improvviso. Io e Spencer rientriamo e, nel frattempo, ci raggiunge anche il padre.
<< Wow, questa stanza è enorme! Puoi tranquillamente metterci tutti gli attrezzi per la pittura >>. Guardo la ragazza, Spencer dipinge?
<< Non mi conosci poi così tanto bene, eh? >> mormora la biondina senza guardarmi.
<< Io volevo darti un altra stanza... ma Alex ha insistito per questa. Dice che è più bella >>. Tutti gli occhi sono puntanti su di me. << Ehm...si, insomma... è quasi uguale alla mia, che adoro...quindi ho pensato..ecco, si e poi c’è il balcone, che è molto carino, no? >>. Sto balbettando? Ma che mi prende? Spencer sorride divertita, << Mi piace molto... >>
<< Ottimo! Alex, vieni giù...aiutami a preparare la cena >> . La ragazza si irrigidisce. Bel lavoro mamma, così si rovina l’atmosfera.
Io e mia madre siamo in cucina, faccio finta di tagliare le carote da mettere nell’insalata...non riesco a non pensare a tutta questa nuova e strana situazione. Da oggi in poi dovrò vivere con altre persone. Non potrò girare nuda per casa, non potrò mangiare tutti i dolci in dispensa e non potrò sgattaiolare di nascosto durante la notte. E per di più, avrò accanto a me, nella parete affianco, una delle persone che più odio al mondo. Anche se oggi mi sembrava così indifesa...sembrava un altra persona. E poi...davanti alla porta d’ingresso, sono sicura che mi stesse squadrando con interesse. Può essere?
<< Spencer! >>
<< Eh? Cosa? Io non.. >> salto all’improvviso. Mia madre mi legge nel pensiero? Ouch, mi sono tagliata. Sono proprio sbadata.
<< Sono venuta a vedere se vi serve una mano >> la ragazza è ferma davanti al tavolo.
<< Ottima idea! Alex, perchè non fai vedere a Sp...oh, ma ti sei tagliata? >>
<< Naaa, è solo un taglietto.. niente di grave! Mi vado a sciacquare.. >> faccio per andare via quando Spencer mi prende la mano. Una scossa mi percorre tutto il corpo. La guardo con occhi sgranati.
<< Non è un taglio profondo, menomale... >> mormora guardando la mia mano. Poi fissa il suo sguardo nel mio, deve aver notato la mia espressione meravigliata, << Non pensavo che quelle come te potessero sanguinare >> aggiunge gelida. Cosa? Cosa? Cosa? Quelle come me? Ma che le prende? Sto per replicare quando sento il campanello. Chiunque tu sia, grazie. Mi avvio alla porta.Forse ho parlato troppo in fretta.
<< Aiden,cosa ci fai qui? >>
<< Ciao anche a te Alex! Sono venuto a vedere come se la passa la mia migliore amica, visto che mi sta ignorando da tutto il giorno >> esclama il ragazzo, mentre allunga il collo per sbirciare all’interno. Roteo gli occhi. << Sei più falso delle extension di Britney dopo che si è rasata a zero >>
<< Tesoro, chi è alla porta? >>
Cerco di spingere Aiden fuori, << Nessuno... un barbone! >> esclamo prontamente.
<< Buonasera Diane! >> il mio amico urla a squarciagola. Due minuti dopo appare mia madre,
<< Ciao Aiden! Entra, vieni! Alex, smettila di lasciare le persone sulle porte! Scusala, oggi si comporta in modo strano >>
<< Più del solito? >> domanda il mio amico. I due ridacchiano mentre si avviano in cucina. Ah ah ah, che risate. Che comici.
<< Ciao Spencer.... >>, Aiden ha un espressione imbambolata,
<< Ehi Aiden >>, wow che conversazione profonda.
<< Come mai da queste parti? >> chiede mia madre mentre gli porge un bicchiere d’acqua.
<< Volevo fare un saluto..e vedere se qualcuno necessitava del mio aiuto per spostare gli scatoloni e cose così >> dice rivolgendosi a Spencer. Lei sorride. Ehi, non fare la santarellina con il mio migliore amico.
<< Sei sempre tanto carino, Aiden! Il grosso lo abbiamo fatto, magari puoi passare in questi giorni e vedere se c’è qualcosa da fare! >> . Fulmino mia madre. No, cosa dici? Così rovini tuttooooo.
<< Sono sempre disponibile quando ci sono delle donzelle che hanno bisogno >> esclama tutto sorridente. Trattengo a stento una risata. Ha davvero detto “donzelle”? Guardo Spencer, sembra si stia trattenendo anche lei.
<< Beh, vuoi restare a cena da noi? >> cosa??? Mamma, ti prego, smettila.
<< Mi piacerebbe, ma ho già un impegno con mio padre. Vuole trascorrere una serata in campeggio... >> mormora il ragazzo. Oooh, che espressione triste.
<< Wow, Bambi passione campeggio. Quanto ti invidio! >> esclamo divertita.
Aiden mi fulmina con lo sguardo. Cosa ho detto? Spencer ridacchia, << Bambi?>>. Oh, ecco cosa ho detto.
<< Alex, smettila di prendere in giro Aiden! >> mia madre mi colpisce con uno schiaffetto. Spencer continua a ridacchiare. E non so perchè,vederla così...mi fa venire voglia di farla sorridere ancora di più. Mi avvicino al mio amico e gli prendo le guance,<< Prenderlo in giro? Mai! Però guarda che guanciotte morbide, e che occhioni teneri! Non sembra proprio un cerbiattino?>>. Il mio amico si libera dalla mia presa e inizia a solleticarmi la pancia, riesco a liberarmi e inizio a correre verso il soggiorno.
<< Questa me la paghi! >> esclama mentre mi corre dietro.
<< E lui chi sarebbe? >> chiede Robert appena entrato in cucina
<< Aiden, il migliore amico di Alex >> risponde mia madre a braccia conserte
<< Fanno sempre così? >> domanda Spencer sorridendo
<< Continuamente! Da quando hanno sei anni...a volte credo che siano rimasti a quell’età!>> risponde mia madre sconsolata.
Dopo una lunga corsa, apro la porta e spingo Aiden fuori.
<< Arrivederci Diane... buona serata Spencer >> urla mentre gli chiudo la porta in faccia. Stupido Bambi. Dopo un pò iniziamo ad apparecchiare, è quasi tutto pronto..dobbiamo solo metterci a tavola quando notiamo Spencer immobile, che fisssa il tavolo.
<< Spencer? >> Robert dice dolcemente, la ragazza chiude gli occhi << Io non... non ho più fame, scusate >> e in un attimo corre verso le scale. Tutti e tre ci guardiamo sorpresi, poi Robert decide di raggiungere la figlia in camera. Faccio spallucce e mi siedo.
<< Mi passi l’insalata? >>, mia madre mi guarda accigliata. Ehi, è lei quella che non ha fame. Dopo un pò iniziamo a sentire alcune urla dal piano di sopra, a quanto pare Spencer e il padre stanno discutendo. La cosa non promette bene. Dopo una decina di minuti Robert ci raggiunge a tavola.
<< Scusate, Spencer non verrà a mangiare. Possiamo iniziare >> mormora scuotendo la testa. Povero Robert, mi dispiace per lui. La cena è stata silenzionsa e un pò imbarazzante, non vedevo l’ora che finisse. Subito dopo sono andata in camera mia, che giornata piena. Dopo aver raccontato tutto, o quasi, a Peyton decido di mettermi in modalità “sonno”. E’ l’una e mi sto rigirando nel letto, non riesco a dormire. Sento dei rumore nella stanza accanto. A quanto pare neanche Spencer riesce a prendere sonno. Decido di scendere in cucina a fare uno spuntino. Sono sicura che non sono l’unica a mangiucchiare qualcosa nel cuore della notte. Arrivo al piano di sotto, apro il frigo e per poco non faccio cadere il cartone del latte. La luce del frigorifero illumina una figura seduta al bancone.
<< Gesù, Robert...mi hai fatto prendere un colpo >> dico con la mano sul cuore. L’uomo ridacchia, e mi ricorda Spencer.
<< Scusa Alex, ma non riuscivo a dormire >>
<< Mia madre russa forte, eh? >> dico mentre accendo la luce
<< No, non è lei il motivo della mia insonnia >> l’uomo mi sorride.
<< Dalle tempo... si abituerà >> gli dico dolcemente. Scuote la testa e fa un lungo sospiro.
<< Dice che sto facendo di tutto per dimenticare la madre. Come potrei? E’ stata mia moglie, la mia migliore amica per tantissimi anni. Non potrei mai. So che questa situazione è difficile per Spencer, da quando la madre è morta siamo stati sempre solo io e lei... e adesso mi sembra di farle un torto. Mi fa sentire in colpa..>>. Oh, povero Mister X.
<< So quanto possiamo essere ingiuste noi adolescenti. Anche io mi sono comportata male nei confronti di mia madre, perchè diciamocela tutta, questa è una situazione assurda. Sto cercando di affrontarla in modo maturo, ma è difficile. Cerca di essere paziente, falle capire che non dimenticherai mai tua moglie ma che vuoi essere felice di nuovo. Prima o poi capirà >> gli dico sorridendo. Lui annuisce.
<< Anche tu non riesci a dormire per questa situazione? >>
<< Io? Pfff naaa, sono solo affamata >> esclamo prendendo dei biscotti.
<< Vai a letto, domani andrà meglio >> aggiungo sorridendo. Mi sto avviando alle scale quando mi viene in mente qualcosa, così torno in cucina, prendo un altro bicchiere di latte e dei biscotti in più.
<< Notte Robert >>
<< Buona notte Alex...e grazie >>.
Arrivo in cima alle scale, invece di andare dritto in camera mia, busso alla porta di Spencer.
Un minuto dopo me la trovo davanti. Ha gli occhi rossi, i capelli in disordine e ha un pigiama azzurrino carinissimo. E’ davvero carina. Oddio, ho appena ammesso che Spencer Chapman è carina?
<< Cosa vuoi? >> la sua voce mi riporta alla realtà.
<< Prendi, è lo spuntino dei campioni! >> le allungo il bicchiere di latte e i biscotti. La ragazza mi guarda sorpresa, poi afferra il tutto.
<< Grazie.... >> mormora così piano che faccio fatica a sentire. Alzo le spalle, la saluto e mi avvio verso la mia stanza. Mi giro di scatto, << Non essere così dura con tuo padre >> dico in un soffio. Non so perchè glielo dico. So che dovrei farmi gli affari miei, ma è stato più forte di me. Lei resta in silenzio per un pò, poi mi guarda indispettita.
<< Faresti bene a farti gli affari tuoi. Nessuno ti ha chiesto un consiglio visto che non sai cosa significhi avere un padre >>. Sento una fitta di dolore al cuore. Alzo le mani al cielo, << E con questo, dichiaro conclusa questa giornata infernale. Notte Taylor Swift, attenta a non strozzarti con i biscotti >>. Mi chiudo la porta alle spalle. Ci ho provato, ma non c’è davvero niente che possa funzionare tra me e lei. Al diavolo Spencer Chapman. Continuerò la mia vita come sempre, ignorando lei e la sua piatta personalità.

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Capitolo 11
*** By 2 A.M ***


 Raise your hand
If you wanna get laid tonight
If you just wanna play tonight
If you just turned gay tonight
Play your cards right girl
The plans might get pretty
Or things could get shitty
If we don’t watch the time
Our game plans are different
But strangely our goals don’t differ
A night without drama”
Killola (Girltrash movie) - By 2 A.M
 
10° Capitolo
 
<< Aaaaaaaaah >> un urlo mi sveglia all’improvviso. Mi alzo subito dal letto, guardo la sveglia. Sono le 9 del mattino. Sento dei rumori nella stanza accanto. Oddio, che faccio? Senza pensarci troppo, prendo la chitarra appoggiata al muro e mi fiondo nella stanza di Spencer. Apro la porta e agito la chitarra in aria con gli occhi chiusi.
<< Cosa succede? C’è qualche pericolo? >> urlo sull’uscio della porta.
<< Credo sia entrato un animale... >> Spencer è all’impiedi sul letto. Apro gli occhi. Un animale? Speriamo sia un procione, li trovo adorabili. All’improvviso sento un miagolio sommesso. Sorrido e mi avvicino all’armadio.
<< Gavroche, esci subito di lì! Vieni dai, così ti do la pappa >> . Appoggio la chitarra sul pavimento e mi infilo nell’armadio.
<< Ecco la mia palla di pelo! >> dico al gatto che mi guarda con noia. Mi giro verso Spencer, mi guarda perplessa.
<< E’ il mio gatto, mi dispiace se ti ha spaventato. Come tutti i gatti, non ha il senso della privacy e in più gli piacciono gli spazi chiusi. Vero Gavroche? >> . La ragazza tira un sospiro di sollievo, si siede ai piedi del letto e guarda il gatto con tenerezza.
<< Gavroche... che razza di nome è per un gatto? >> mi chiede con sincerità. Scrollo le spalle,
<< E’ un personaggio dei “Miserabili”, mi sembrava adatto a lui. Poi detto da una che ha un nome maschile...è tutto un dire >>. La ragazza sembra voler dire qualcosa, poi ci ripensa. Cala per un attimo il silenzio. Mi sento osservata. Seguo lo sguardo di Spencer, solo in quel momento mi accorgo di essere in mutande e canotta.
<< Ehm, meglio che vado >>. Scappo dalla stanza e mi rintano nella mia camera. Faccio una doccia veloce e scendo in cucina. Vengo accolta da un odore invitante. Ed eccoli lì, tanti bei muffin che aspettano solo me. Sto allungando la mano quando qualcosa mi colpisce le dita.
<< Ouch, ma cosa..? >> mi volto e vedo mia madre con un mestolo in mano.
<< Buongiorno Alex, questi sono per tutti. Quindi, aspetta Robert e Spencer! >>
Faccio una risatina, già certo. Guardo mia madre, no...è seria. Che noia.
<< Che buon profumino >> Robert è appena entrato in cucina, seguito da Spencer.
<< Io e Alex vi stavamo aspettando per fare colazione insieme >> esclama mia madre. La guardo perplessa, << Davvero? >> le chiedo, in risposta mi da una gomitata. Grazie mamma.
<< Spencer tutto bene? Ti ho sentita urlare >> chiede mia madre, mi scappa una risata.
<< Credo che Spencer non abbia mai visto un gatto in vita sua >> esclamo sogghignando.
<< Hai fatto la conoscenza di Gavroche, vedo! Mi dispiace, a volte sa essere una fastidiosa palla di pelo >>
<< Non ti preoccupare, Diane! Fortuna che c’era Alex... qualsiasi animale o ladro sarebbe scappato via vedendola armata di chitarra >> sorride freddamente la ragazza. La mia faccia si contrae in una smorfia. Noiosa.
<< Beh, facciamo colazione? >> esclama Robert
<< Per quanto mi piacerebbe.... >> guardo Spencer, << ho appuntamento con Peyton e Aiden! Andiamo da Body >> dico con disinvoltura.
<< Speravo potessi dare una mano a Spencer a sistemare camera sua >> dice mia madre
<< Sono sicura che se la caverà bene anche da sola >> rispondo in modo affettato
<< Assolutamente, Diane! Non ho bisogno di Alex... >> mi guarda dritto negli occhi, << magari posso farmi aiutare da Madison >>. Credo mi sia partito un embolo dopo aver sentito quel nome. Non avevo preso in considerazione il fatto che Spencer potesse invitare le sue scimmiette coordinate.
<< Beh, puoi invitare chi vuoi...questa è anche casa tua >> dice mia madre. Ok, sparatemi adesso. Un colpo secco, in mezzo agli occhi.
<< Vi lascio chiacchierare amabilmente, vado ad aspettare Peyton fuori >>. Senza neanche aspettare una risposta, sfreccio fuori casa. Non vedo l’ora di passare un pò di tempo con i miei amici e di stare il più lontano possibile da quella casa.
<< Secondo me soffre di qualche disturbo mentale >> dico mentre mangiucchio il mio waffle. Sono da Body con i miei amici e, ovviamente, mi sto lamentando di Spencer.
<< Beh, è pur sempre una cheerleader, deve avere per forza qualche problema >> esclama Peyton. Ecco perchè l’adoro.
<< Sta solo cercando di ambientarsi. E’ una situazione nuova e difficile >> aggiunge Aiden. Ti pareva che non prendeva le sue parti.
<< Mica è difficile solo per lei! Io almeno ho avuto la decenza di comportarmi in modo umano >> sbotto.
<< Perchè tu sotto sotto sei una tenerona >> Aiden mi tocca il naso, faccio una smorfia
<< Solo con chi lo merita...e lei non rientra in questa cerchia >>. Trascorriamo il resto della giornata in giro per la città, decidiamo di prendere qualche panino e di fermarci al parco. Finalmente un pò di pace e tranquillità. Un posto dove non c’è Spencer. Verso le cinque decidiamo di tornare a casa. Invito i miei amici ad entrare in casa, non ho nessuna voglia di stare da sola con Taylor Swift.
<< Stasera vi va di fare qualcosa? >> chiedo ai ragazzi mentre mi butto sul divano, loro annuiscono.
<< In realtà ci sono già dei piani per stasera! Ciao ragazzi! >> mia madre sbuca dalla cucina. E’ peggio di un ninja.
<< Ah si? E quali sarebbero questi piani?>> dico annoiata
<< Spencer mi ha chiesto di invitare alcuni suoi amici per fare una piccola festa tra intimi in piscina >>
<< COSA??? >> io e miei amici esclamiamo insieme. Mia madre ci guarda perplessa.
<< Non sono affatto d’accordo con questa cosa >> sbotto infuriata.
<< Alex, smettila di fare la bambina. Ormai è anche casa sua, mi sembra giusto che possa portare i suoi amici qui...come fai tu. Ovviamente mi sembra superfluo dirti che dovrai stare qui anche tu...Aiden, Peyton voi siete i benvenuti >>
Mi alzo dal divano, << Col cazzo che resto qui insieme alle cheerbitches >>
<< Alexandra, non ammetto obiezioni >>
<< Come ti pare. Io vado in camera >> detto questo mi avvio verso la mia stanza. Cosa le passa per la testa? Solo perchè quella sciacquetta abita qui da un giorno, non vuol dire che questa è casa sua. Spencer Chapman, che tu sia maledetta. Due minuti dopo mi raggiungono Aiden e Peyton.
<< Ok, so che questa situazione fa schifo... ma davvero vuoi darla vinta a loro? Questa è casa tua, fai vedere chi comanda >> esclama la mia amica. Guardo Aiden, sorride complice. Hanno ragione, non devo farmi mettere i piedi in testa da quelle ochette. Sono le otto, mia madre e Robert decidono di andare a cena fuori, io e miei amici siamo seduti sul divano a guardare la tv, mentre Spencer è in cucina a preparare alcuni snack. Suonano alla porta. La ragazza va ad aprire, sento la voce di Madison. Roteo gli occhi, voglio morire.
<< Chi l’avrebbe detto che la sfigata avesse una bella casa! >>
<< Ehi, candida con le gambe! Ti ricordo che sei un ospite a casa MIA. Quindi ti conviene comportarti bene >> rispondo a tono.
<< Alex, questa è anche casa mia...quindi non essere scortese con i miei ospiti >> esclama indispettita Spencer. La guardo in cagnesco.
<< Sai quanto me che questa non è casa tua e mai lo sarà >> sbotto.
<< Andiamo chica, mostrami la piscina. La prossima volta assicurati di mettere la museruola alla bestiaccia >> esclama Madison. Sono già pronta a fiondarmi su di lei, quando i miei amici mi trattengono. Due minuti dopo bussano di nuovo alla porta. Entrano Sherry,Ian, Luke, Nathan e altri “popolari”. Peyton fa una smorfia, << Non avrei mai pensato di vedere questa gente a casa tua >>
Sospiro, << Dovrò disinfettare tutte le superfici >>, Aiden ridacchia, poi cambia subito espressione. Seguo il suo sguardo e resto a bocca aperta. Spencer è a bordo piscina, in costume. Ha un fisico pazzesco, non troppo allenato ma è decisamente in forma. Gambe sode, pancia piatta e sedere sodo. Scuoto la testa, non posso sbavare per una come lei. E’ assurdo. Anche le altre cheerbitches sono in costume, ma nessuna batte Spencer. Ehi, ancora con questi pensieri? Smettila Alex. Guardo Aiden, è ipnotizzato. Credo sia il giorno più bello della sua vita. Sento Peyton ridere, mi aggiungo alla sua risata.
<< Maschi! >> esclamo divertita
<< Già... peccato che anche tu avevi quell’espressione! >> dice la mia amica, la guardo e arrosisco. La serata, come volevasi dimostrare, è di una noia mortale. Guardare quegli imbecilli interagire tra loro, vedere mentre si sbaciucchiano o parlano di cose superficiali mi sta facendo venire un aneurisma. Aiden non riesce a togliere gli occhi di dosso a Spencer,peccato che la ragazza è impegnata in un tete a tete con Luke. Ho bisogno di svagarmi un pò, così prendo il cellulare e invio un messaggio. Speriamo bene. Mezz’ora dopo, sono seduta a bordo piscina, con i piedi immersi nell’acqua quando sento delle mani sugli occhi. Sorrido. Ora la serata ha un altro senso. Mi giro e la vedo lì, più bella che mai. Chloe.
<< Ce l’hai fatta >> esclamo
<< Scherzi? Non mi sarei mai persa una festa a casa tua >> ammicca.
<< Ehi vecchietta! Che ci fai qui? >> sento Peyton avvicinarsi
<< Ciao ragazzina! Alex mi ha invitato a questo, aspetta come hai scritto.. “noioso, stupido e superficiale party “ >> la ragazza mi sorride, ricambio il sorriso. Dio se è bella.
<< Bene, così puoi rallegrare un pò l’atmosfera! >> risponde Peyton.
<< Puoi dirlo forte! >> in un attimo la ragazza si scaglia contro la cugina e la fa cadere in acqua. Scoppiamo a ridere, poi vedo Chloe guardarmi famelica. Oh oh. Cerco di scappare ma già mi ha afferrata per i fianchi. Un secondo, e sono in piscina a fare compagnia a Peyton. Sentiamo Aiden urlare << Vi vendico io >> e correre verso di noi. Chloe con uno scatto fulmineo si sposta e il ragazzo finisce senza problemi in acqua. Adesso stiamo ridendo tutti. La ragazza mi porge la mano per uscire dalla piscina. Ugh, i miei poveri vestiti. Mi avvicino a Chloe << Maledetta, sono tutta bagnata... non c’è niente che puoi fare ? >> sussurro. La ragazza si morde il labbro, poi si avvicina e mi bacia. La sua lingua chiede subito il permesso di entrare, non la faccio aspettare oltre. I nostri baci diventano più spinti. Ci stacchiamo solo quando sentiamo Peyton tossire.
<< Gesù, prendetevi una stanza >>. Scoppiamo a ridere. Mi guardo in giro e vedo che Spencer mi fissa. Ha una strana espressione che non riesco a decifrare. I suoi occhi sono scuri. Un brivido mi corre lungo la schiena, sono ancora tutta bagnata...e questi stupidi vestiti non lasciano molto all’immaginazione. Incontro lo sguardo di Chloe, anche i suoi occhi si sono scuriti. So cosa sta pensando... siamo in due. Le prendo la mano e la trascino al piano di sopra.
<< Devo assolutamente toglire questi vestiti bagnati...mi accompagni? >> dico in modo sensuale. La ragazza annuisce e mi segue. Appena mi chiudo la porta alle spalle, Chloe si è già attaccata al mio corpo, le sue labbra lasciano umidi baci sul collo. Stringo il suo corpo al mio, faccio scivolare la mia gamba in mezzo alle sue. La sento gemere. Ci stacchiamo un attimo, giusto il tempo di spostarci sul letto. Sono a cavalcioni su di lei, mi aiuta a sfilare la maglietta poi la sua bocca inizia a baciarmi l’addome e i fianchi mentre le sue mani sono sul mio sedere. Ah, che sensazione fantastica. Mentre sono in estasi, sento un rumore nella camera accanto, poi delle risatine e dei passi correre giù per le scale. Sono così tentata di andare a vedere ma Chloe ha appena slacciato il mio reggiseno e adesso riesco a pensare solo a cosa succederà a breve. All’improvviso si sente una voce gridare << Fuori, fuori tutti! >> . Io e Chloe ci blocchiamo. Riconosco subito la voce, è quella di Spencer. La ragazza continua ad urlare. Sta succedendo qualcosa. Guardo la bellissima creatura sotto di me, sospiro. << Mi dispiace... devo andare a vedere cosa sta succedendo >>
<< Aaaah, perchè ogni volta che ci baciamo c’è qualcuno che urla? >> esclama divertita ma anche un pò frustrata. Le do un rapido bacio e metto la prima maglietta che trovo pulita. Mi precipito fuori dalla stanza, Spencer è in cima alle scale e sta urlando a tutti di andare via. Mi affianco alla ragazza, noto i miei amici guardare nella mia direzione e fare spallucce.
<< Spencer cosa diavolo ti è preso? >> esclamo
<< Devono andare tutti via. Subito. >> sbotta con rabbia, poi si gira verso di me e....oh cavolo. Sta piangendo.
<< Falli andare via, ti prego >> mormora singhiozzando. Credo che il mio cuore si sia spezzato.
<< Ok, tutti a casa. La festa è finita! Ho già sopportato fin troppo la vostra presenza. Fuori tutti >> urlo scendendo le scale. Dopo una mezz’oretta e con l’aiuto di Aiden, Pey e Chloe la casa è finalmente vuota.
<< Possiamo restare se vuoi >> esclama il ragazzo
<< No, tranquilli. Credo che voglia stare sola...probabilmente caccerà anche me fuori di casa >> sorrido debolmente. Accompagno i miei amici alla porta, sono già quasi alle macchine quando chiamo Chloe, << La prossima volta... >>
Lei sorride e scuote la testa, << La prossima volta ti chiederò un appuntamento! >>. Sorrido a 32 denti. Mi chiudo la porta alle spalle, guardo in cima alle scale. Spencer non c’è, probabilmente è in camera sua. Faccio un respiro profondo e mi incammino. La trovo seduta a terra, con un carillon di vetro tra le mani. E’ rotto. Lo guarda con sguardo vuoto. Mi siedo accanto a lei.
<< Sono andati tutti via >> mormoro
<< Grazie... >>
<< Ascolta... so che non sono affari miei ma...cosa è successo? >>
<< Qualcuno è entrato in camera mia... ha fatto cadere il carillon. Il carillon che mi aveva regalato mia madre...>> dice tra i singhiozzi. No, direi che adesso mi si è spezzato il cuore.
<< Mi dispiace, Spence. Magari riusciamo a ripararlo >>
<< Non è questo il problema...mi manca, Alex. Mi manca da morire...>>. Adesso sta piangendo a dirotto. Cosa faccio? Io non sono esperta di queste cose. Provo ad abbracciarla? E se mi respinge e faccio la figura dell’idiota? Oh, al diavolo. Mi avvicino e la prendo tra le mie braccia. In un primo momento è irrigidita, ma adesso si è abbandonata nell’abbraccio..
<< So che fa male. E’ un dolore che non passerà mai... ma sono sicura che tua madre non vorrebbe vederti così. Vorrebbe vederti apprezzare il tempo passato insieme, vorrebbe vederti guardare al futuro senza una lacrima negli occhi >> le sussurro all’orecchio. Restiamo così per una ventina di minuti, poi sentiamo la porta di casa aprirsi. Ci stacchiamo dall’abbraccio. Entrambe imbarazzate. Spencer tira su con il naso, mi sorride dolcemente
<< Grazie Alex... credo di averti bagnato la maglietta >>
<< Non importa, tranquilla! Si lava senza problemi >> sorrido.
<< Alex, dove sei? >> la voce di mia madre ci riporta alla realtà
<< Sono qui su! Sto sacrificando Spencer a Satana >> urlo.
La ragazza scoppia a ridere, poi si ferma di colpo. Allunga la mano verso il mio collo, mi sfiora leggermente ma ho subito la pelle d’oca.
<< Spero di non aver interrotto niente di importante >> mormora. La guardo stranita.
<< Hai un succhiotto, Alex! >> esclama tra il divertito e lo scocciato. Sgrano gli occhi, mia mamma mi ucciderà.
<< Eccovi qua! Oh cielo, cosa è successo Spencer?>> mia madre si precipita nella stanza. Poi mi guarda perplessa, << Alex, cosa hai combinato? >> come scusa? Io? Perchè deve essere sempre colpa mia?
<< Alex non ha fatto niente di male, anzi...è stata dolcissima >> sussurra la ragazza. La guardo sorridendo, poi noto mia madre guardarmi strano. Credo che nessuno mi abbia mai definito dolce.
<< Tesoro, che succede? >> adesso è il turno di Robert. Spero che anche lui non incolpi me.
<< Il carillon della mamma... >> risponde la ragazza. Padre e figlia si guardano con dolcezza. Faccio cenno a mia madre di uscire.
<< Quei due hanno bisogno di chiarire e di fare pace >> dico mentre scendiamo le scale.
Mia madre sorride soddisfatta.
<< Direi che ti sei comportata bene...soprattutto nei confronti di Spencer. Ti darei proprio una fetta di torta che abbiamo comprato tornando a casa >>. Mi si illuminano gli occhi. Sto scodinzolando. Si, sono stata brava. Premiami!
<< Però voglio prima sapere cos’hai sul collo >> mia madre sta sorridendo e ha le braccia incrociate. Cazzo! Ho dimenticato il succhiotto. Sospiro, posso anche dire addio alla mia fetta di torta.

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Capitolo 12
*** Start of something good ***


“You never know when you’re gonna meet someone
And your whole wide world, in a moment, comes undone
You’re just walking around then suddenly
Everything that you thought that you knew about love is gone
And all my scars don’t seem to matter anymore
‘cause they led me here to you
[...]
And I’m gonna say what I need to stay
Don’t want to be misunderstood
But I’m starting to believe that
This could be the start of something good”
Daughtry - Start of something good
 
11° Capitolo
 
<< I was made for loving you baby, you were made for loving me! And I can’t get enough of you baby can you get enough of meeeee >> sto cantando a squarciagola nella mia stanza. Mi sto dilettando in qualche mossa rock saltando sul letto e in giro per la camera. Stamattina sono di buon umore. Vai con l’assolo di chitarra,yeah!
<< Wow peccato non avere con me una telecamera. Questo spettacolino è interessante >>. Salto dalla paura. Spencer è in piedi davanti alla porta.
<< Non si usa bussare dalle tue parti? Dio, mi hai fatto prendere un colpo >> esclamo mentre abbasso il volume dello stereo. La ragazza ride di cuore. Già, divertente. Sapete che Houdini è morto così? Non si scherza.
<< Ci ho provato! Ma eri così impegnata che non mi ha sentito >>
<< Già... beh, cosa vuoi? >>
<< Ti ho portato la colazione! Tua madre e mio padre sono usciti presto per andare al lavoro >>
Noto che ha in mano un piatto con dei pancakes e un bicchiere di succo. Prendo il tutto e mi siedo sul letto.
<< Grazie! Come mai questa cosa? >>, la ragazza scrolla le spalle.
<< Volevo ringraziarti per ieri sera... >>
<< Non devi...non ho fatto niente di che! Però accetto volentieri questa buonissima colazione >> sorrido già con la bava alla bocca. Noto che Spencer mi fisssa.
<< Cosa? >>
<< Dormi sempre così? >>. Dannazione, sono di nuovo in mutande davanti a lei.
<< Ehm si... sei fortunata. A volte dormo completamente nuda >>. Cosa? Perchè le ho rivelato una cosa del genere? Spencer si schiarisce la voce.
<< Eh si, direi proprio fortunata.. >> . Non sembra imbarazzata, anzi, direi quasi curiosa.
<< In realtà sono venuta a dirti anche un altra cosa... cioè, volevo scusarmi >>
La guardo perplessa. A cosa si riferisce? Oddio, vuoi vedere che mi ha avvelenato i pancake?
<< Per cosa...? >>
<< Per l’altra sera..quando ti ho detto di non impicciarti perchè ecco... perchè non hai un padre..è stato molto scortese e insensibile da parte mia >> dice tutto d’un fiato. Di solito la Alex che conosco avrebbe detto qualche battutina sarcastica o cattiva e invece la sincerità di Spencer mi ha spiazzata.
<< Non importa.... in fondo hai detto una cosa vera >>
<< Vera o meno non dovevo. Ho perso mia madre, dovrei essere più sensibile su queste cose >>
<< Tua madre non c’è più...lui è solo un drogato che ha deciso di fuggire via >>. Per un attimo cala il silenzio.
<< Beh, sei cresciuta benissimo anche senza di lui. Direi che hai vinto tu >> mi sorride e annuisco.
<< Quindi, ecco la mia colazione di pancake al gusto di grazie per essere stata così carina con me, accompagnata da un succo di concentrato di scuse per essere stata una stronza >> esclama divertita.
<< Wow, di solito il mio cibo dice solo “mangiami” >> rido, e dopo un pò anche lei.
<< Beh, ti lascio al tuo Rock Show, vado a fare un giro con Madison. Ci vediamo a pranzo >>
<< Mmm Madison, hai tutta la mia invidia >> dico con sarcasmo. Spencer rotea gli occhi, poi fa una linguaccia ed esce dalla stanza. Solo dopo alcuni secondi mi accorgo di stare sorridendo come un imbecille. Che ti prende, Davis? E cosa sta succedendo tra me e Spencer? Fino all’altro giorno volevamo vederci entrambe morte..e adesso? Parliamo civilmente? Forse sta provando ad essere più umana? Devo fidarmi?. Il resto della mattinata è passato tra chiacchere telefoniche con i miei amici e la nullafacenza più totale. Verso l’una mia madre e Robert entrano in casa con i sacchetti di cibo messicano. Siii, si mangia. Dopo un pò torna anche Spencer. Adesso siamo tutti e quattro seduti in giardino a goderci il pranzo. La ragazza sembra più rilassata e disponibile al dialogo. A quanto pare le cose con il padre vanno meglio. Guardo mia madre, è felice come non la vedevo tanto e la cosa mi riempie di felicità. Forse le cose stanno iniziando ad andare bene..forse questa situazione può davvero funzionare. Dopo pranzo aiuto mamma e Spencer a sparecchiare, in tre è decisamente più veloce.
<< Stasera non ci sono! Non sentire troppo la mia mancanza >> dico rivolta a mia madre
<< Più cibo per noi, visto che mangi come una donna incinta di due gemelli >> risponde la donna
<< E tu dovresti essere mia madre? La matrigna di Cenerentola in confronto è un pezzo di pane >>
<< Dovresti fare l’attrice per quanto sei melodrammatica >>. Noto con la coda dell’occhio Spencer che sorride divertita.
<< Comunque, esci con Peyton e Aiden? >> mi chiede mia madre
<< No >> . Mia madre mi guarda incuriosita, poi sorride.
<< Hai un appuntamento? Con chi? La conosco? >>. Roteo gli occhi, perchè dev’essere così...così...mamma?!
<< Si, e no non la conosci! >>
<< E’ forse la ragazza che ti ha lasciato quel bel ricordino sul collo? >>. Ok, mamma, adesso basta. Sei imbarazzante. Vedo che Spencer non sorride più.
<< Si, è lei. Si chiama Chloe ed è la cugina di Peyton. E adesso basta, non saprai più niente >> esclamo indispettita.
<< Ma ma come? Sono tua madre! Ho il diritto di sapere..ehi, dove vai? Non andare in camera, parla con me. Voglio sapere tutto >>
Ridacchio mentre mi lascio mia madre alle spalle e mi avvio in camera mia. Dopo un pò decido di affacciarmi nella stanza di Spencer. La porta è socchiusa, la ragazza è seduta davanti ad un cavalletto e ha una espressione seria mentre guarda la tela. E’ davvero carina tutta concentrata.
<< Ehi Van Gogh, disturbo? >>, la ragazza si volta verso di me, sorride e scuote la testa.
<< Stai dipingendo qualcosa? >>
<< Vorrei...ma non ho nessuna ispirazione. E’ da tanto che non dipingo..>> sospira
<< Non pensavo fossi un artista >>
<< Non sai molte cose >> sorride
<< Vero... non mi sembra di averti visto nel corso di pittura! Di solito aspetto Peyton fuori dall’aula >>
<< Non mi hai vista perchè non lo frequento. Per anni ho preso lezioni private, mia madre diceva che avevo un talento straordinario e che doveva essere seguito per bene. Le mamme tendono sempre ad esagerare >> ride
<< Beh, almeno la tua pensava fossi talentuosa. Mia madre pensa che io sia un pozzo senza fondo >> esclamo divertita. La ragazza ride di cuore. Mi avvio alla porta.
<< Beh, ti lascio al tuo momento artistico, a dopo >>.
Qualche ora dopo, sono in camera mia...più precisamente nel mio armadio. Sto cercando qualcosa di carino da mettere per l’appuntamento. Sono contenta di questa uscita, anche se sono un pò agitata. Non sono la tipa da relazioni, appuntamenti e cose serie. Mentre sono assorta nei miei pensieri, sento qualcuno bussare alla mia porta.
<< Sono nuda. Non puoi entrare, a meno che tu non sia Angelina Jolie >> urlo divertita, subito dopo vedo la testa di Spencer affacciarsi nella stanza.
<< Non sei nuda >> esclama
<< E tu non sei la Jolie. Non so chi è più delusa delle due >> le faccio un occhiolino. La ragazza ride ed entra nella stanza.
<< Ti stai preparando per l’appuntamento? >>
<< Si, almeno credo. Non riesco a trovare niente di carino mmm >> mi giro di nuovo verso l’armadio in cerca di ispirazione. Quando sento un calore sul collo.
<< Vuoi una mano? >> Spencer è dietro di me, vicinissima alla mia schiena. Riesco a sentire il suo profumo. Sembra cocco con una punta di vaniglia. Mi giro verso di lei.
<< Ehm no...non ti preoccupare...tranquilla >>, cerco di spostarmi ma inciampo nella chitarra accanto all’armadio. Sono già pronta a baciare il pavimento quando sento qualcosa trattenermi. Le mani di Spencer sono sui miei fianchi. Siamo di nuovo vicine, così vicine da sentire il suo alito caldo. Mi divincolo dalla presa e sorrido imbarazzata. Raccolgo la chitarra dal pavimento. Stupido strumento.
<< Suoni? >> mi chiede Spencer all’improvviso
<< Qualche volta... mi rilassa >>
<< Canti? >>
<< Qualche volta...quasi mai in realtà >> dico con noncuranza. Mi giro e vedo la ragazza sorridere. Oh oh...qualcosa mi dice che sono nei guai.
<< Canta qualcosa...>>. Ecco, come volevasi dimostrare!
<< Ah ah, non credo proprio >> dico ridendo
<< Ti prego, ti prego,ti prego >>
<< No, no... assolutamente no >>. Non posso mettermi in imbarazzo davanti a lei così.
<< Per favore... canta per me... >> dice in tono dolce e sommesso. Mi sta facendo anche il musino, così non vale. Sospiro rassegnata. Prendo la chitarra e mi siedo sulla sedia. Sento Spencer battere le mani eccitata. Maledetta.
<< Ok, qualche richiesta particolare? >> le chiedo mentre accordo lo strumento. La ragazza scuote la testa.
<< Vuoi solo mettermi in imbarazzo, giusto? >>, questa volta sorride e annuisce.
Ci penso un pò, poi magicamente le mie dita iniziano a muoversi da sole. Hanno deciso loro la canzone e non posso far altro che iniziare a canticchiare.
<< Looking from a window above, it’s like a story of love. Can you hear me? Came back only yesterday, I’m moving further away, want you near me? >> . Ho sempre amato questa canzone, quindi sono felice di cantarla. Tutta l’agitazione e l’imbarazzo sono spariti nel momento stesso in cui ho incrociato lo sguardo di Spencer. La ragazza sta sorridendo dolcemente.
<< All I needed was the love you gave, all I needed for another day, and all I ever knew...only you >>. Adesso Spencer mi guarda rapita, sembra pendere dalle mie labbra.
<< Sometimes when I think of her name, when it’s only a game and I need you. Listen to the words that you say, it’s getting harder to stay, when I see you >>. Mi sono persa in due gocce blu che adesso mi stanno guardando con serietà. Niente di severo o strano.. Spencer mi sta fissando e basta, lo fa con una di quelle sue espressioni che non riesco mai a decifrare.
<< All I needed was the love you gave, all I nee >> mi interrompo subito quando sento squillare il cellulare. Guardo di nuovo la ragazza. Sembra che il tempo si sia fermato. Il cellulare continua a squillare, così decido rispondere
<< Ehi Chloe! Sei già in cammino? Ottimo! Certo certo, io sono già pronta..quasi... >> mi porto una mano sulla fronte. Ho perso proprio la nozione del tempo.
<< Si si, va bene...a tra poco. Si, anche io non vedo l’ora...ciao >> attacco subito e mi giro verso l’armadio. Spencer mi ha preceduta, è alle prese con i miei vestiti. Si volta verso di me con in mano un completo pantalone-tuta nero, non troppo classico e con le tasche.
<< Secondo me stai benissimo così... >> mormora.
Prendo il completo e mi avvio in bagno << Lo scopriremo presto! Non ho molto tempo per scegliere altro! >> esclamo chiudendomi la porta dietro le spalle. Dieci minuti dopo sono pronta, esco dal bagno ma Spencer non c’è. Mi guardo intorno, tutto quello che è successo prima è davvero accaduto? Sembra un ricordo lontano. Un messaggio sul telefono mi porta alla realtà. Chloe è fuori che mi aspetta. Scendo di corsa le scale, sono tutti seduti sul divano. Appena entro nella stanza gli occhi sono puntati su di me.
<< Tesoro, sei bellissima! >> esclama mia madre, sorrido imbarazzata. Robert fa un fischio di apprezzamento. Ok, questo mi ha inquietata.
<< Tutto merito di Spencer, è lei che mi ha consigliato questo completo >> mormoro
<< Beh, io ho solo scelto il vestito...il resto è tutto merito tuo >>dice la ragazza. Ed ecco di nuovo la sua strana espressione.
<< Ok,meglio andare! Ci vediamo più tardi >> esclamo mentre mi avvio alla porta
<< Aspetta Alex, non vuoi far entrare Chloe qualche minuto? >> domanda mia madre con finta nonchalance.
<< Ah ah, ci hai provato Diane. No, non voglio farla fuggire. Notteeeee >> urlo chiudendomi la porta alle spalle. Vedo Chloe appoggiata all’auto. Certo che è proprio bella. Gioca bene le tue carte, Davis!  

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Capitolo 13
*** Hey Jude ***


“ Hey Jude, don’t make it bad
Take a sad song and make it better
Remember to let her into your heart
Then you can start to make it better
And any time you feel the pain
Hey Jude, refrain
Don’t carry the world upon your shoulder”
The Beatles - Hey Jude
 
12° Capitolo
 
<< Allora, dove mi porta di bello signorina Sawyer? >> chiedo alla ragazza mentre sono nella sua macchina.
<< Pensavo di portarla a mangiare un boccone e, se fa la brava, le compro un regalino in un posto di mia conoscenza che sono sicura le piacerà, signorina Davis >>. Sorrido soddisfatta.
<< Mi avevi già convinta con il cibo >>. La ragazza ride. Dopo un pò arriviamo in questo Bistrot molto carino, Chloe mi apre la portiera e mi accompagna all’entrata.
<< Sei molto bella stasera...>> mi sussurra all’orecchio mentre ci accomodiamo. Arrossisco violentemente. La serata procede bene, parliamo di tutto, flirtiamo continuamente e ridiamo come due ragazzine. Finiamo di cenare e ci incamminiamo alla macchina, quando noto Madison sul lato opposto della strada. Ugh, spero non mi noti, non ho voglia di farmi rovinare la serata da lei. La sento ridere e correre. Dietro di lei la segue un ragazzo che le afferra i fianchi e la bacia. Non sembra Nathan...aspetta un momento. Focalizzo lo sguardo e quasi mi scappa un urlo. E’ Luke. Chloe segue il mio sguardo << Ehi, quello non è il ragazzo che hai colpito in faccia alla festa? >>, annuisco ancora sconvolta.
<< Pensavo fosse fidanzato con quella Spencer! Non pensavo si fossero lasciati >>
<< Credo che neanche Spencer lo sappia...>> sussurro. Cosa succede? I due si sono lasciati o Luke tradisce Spencer con Badison? Devo indagare o non sono affari miei? La mia testa è piena di questi pensieri mentre sono in macchina con Chloe. La guardo, non è il momento di pensare a queste cose. Devoo godermi il mio appuntamento.
<< Eccoci arrivate! >> la voce della ragazza mi risveglia dai miei pensieri. Mi guardo attorno, c’è un edificio con tante luci colorate, della musica punk in sottofondo e una decina di skaters che scorrazzano in giro.
<< Che posto è? >> chiedo sorridendo.
<< E’ di un mio amico. E’ un bar/negozio/pista per skaters >> risponde Chloe. Entriamo ed è meraviglioso. La musica è fantastica, la gente è tutta alternativa e ci sono un sacco di oggetti bellissimi. Ci avviciniamo al bancone.
<< Ehi ecco Chloe! Iniziavo a sentire la tua mancanza! >> esclama un ragazzo dietro alla cassa.
<< Ciao Dylan! Ho pensato di far conoscere alla mia amica qui, il tuo piccolo angolo di paradiso >>
<< Mi casa es tu casa, dolcezza! Cosa bevete? >>. Io e Chloe ordiniamo da bere, con un pò di insistenza sono riuscita a farmi dare una birra. Nessuno lo verrà a sapere. Sssshh.
<< Questo posto è magnifico! >> esclamo estasiata.
<< Sapevo ti sarebbe piaciuto >> mi risponde la ragazza, << Ehi Dylan, hai una nuova fan! >> continua Chloe.
<< Non potrei essere più felice. Come ti chiami? >> mi chiede
<< Alex >
<< Beh, Alex...guardati in giro. Vedi se c’è qualcosa che ti piace >>, annuisco con forza, << Chloe, complimenti per la scelta >> Dylan lancia un occhiolino di intesa alla ragazza.
Sono immersa nella contemplazione di alcuni oggetti quando sento una presenza dietro di me, subito dopo due mani mi cingono la vita. Non so perchè la mia mente va a Spencer e a quello che è successo nel pomeriggio.
<< Trovato qualcosa di interessante? >> mi sussurra all’orecchio Chloe
<< Tutto? >> esclamo divertita, la ragazza ride.
<< Scegli una cosa, è il mio regalino per te! >>
Sgrano gli occhi, << Davvero? >>, Chloe annuisce sorridendo. Decido di prendere una canotta con una stampa dei Killola. Adoro questo gruppo e non riesco a trovare molte cose su di loro. Dopo aver passato ancora un pò di tempo al locale, decidiamo di tornare in macchina. Adesso siamo ferme fuori casa mia, ci stiamo baciando con trasporto. Questo appuntamento non poteva concludersi meglio. La ragazza si stacca giusto un pò, << E’tempo di entrare in casa, signorinella! Devo rispettare il coprifuoco >>, sorrido imbarazzata.
<< Sicura che non vuoi entrare? Possiamo andare anche da un altra parte >> propongo in un sussurro. La ragazza scuote la testa sorridendo.
<< Non voglio creare guai con tua madre. E poi sono sicura che se decidessi di accettare...qualcuno o qualcosa rovinerebbe il momento. Come sempre! Non vedi come è andato tutto liscio questo primo appuntamento? >> mi chiede Chloe.
<< Primo? Quindi vuol dire che ce ne saranno altri? >> chiedo maliziosa
<< Beh, di sicuro ci sarà un secondo...se per te va bene >> sorride a 32 denti
<< Direi di si... non sei così male >> rispondo con noncuranza. La ragazza cattura subito le mie labbra nelle sue
<< Buonanotte Alex >>
<< Notte Chloe, grazie per la bella serata >>
Esco dalla macchina ed entro in casa. Tutto è silenzioso e buio al piano terra. Mi avvio in camera quando sento Spencer discutere animatamente. Mi affaccio nella sua stanza e vedo che cammina avanti e indietro con il telefono alll’orecchio. La guardo perplessa, lei indica il cellulare e mormora “Luke”, poi rotea gli occhi. All’improvviso mi torna in mente la scena a cui ho assistito in serata. Dovrei dirglielo?
<< Aaah, va a quel paese, Lucas >> riaggancia arrabbiata e butta il telefono sul letto.
<< Problemi in paradiso? >> esclamo
<< No...si. Cioè non lo so. Dice che da quando mi sono trasferita sono diventata noiosa e petulante >> confessa la ragazza
<< Che idiota >> esclamo senza pensarci. Guardo Spencer con apprensione ma sorride e annuisce.
<< Abbastanza! >>
<< Cioè, voglio dire...è vero che sei noiosa e petulante...ma non è carino dirlo >> dico divertita, la ragazza mi lancia un cuscino in faccia.
<< E sei anche violenta. Povero ragazzo >> esclamo. Spencer scoppia a ridere.
<< Qualcuno sembra di buon umore! Immagino che l’appuntamento sia andato bene >>
<< Si, mi sono divertita! Chloe è molto interessante >> dico sedendomi sul letto accanto a Spencer
<< Questo vuol dire che vi rivedrete? >>
<< Si, ci siamo già messe d’accordo per un secondo appuntamento >> dico tutta impettita. La ragazza mi guarda senza espressione
<< Bene...mi fa piacere... >> sembra infastidita. Forse è ancora nervosa per la discussione con Luke. A quanto pare i miei sospetti erano veri, lui la tradisce con Madison. Che fare?
<< Non ho molto sonno... ti va di fare qualcosa? >> la voce della ragazza mi porta alla realtà
<< Certo... ti va di vedere un film? >>
<< Ci sto! Prendo il gelato? >>
<< Ooh, tu si che sai come conquistarmi >> esclamo divertita
<< Beh, non dirlo a Chloe, non vorrei pensasse di avere una rivale >> dice facendomi l’occhiolino. Non ho il tempo di replicare che Spencer è già uscita dalla porta. Che ragazza strana.
Il mattino dopo decido di contattare Peyton, ho bisogno di un suo consiglio. Così ci diamo appuntamento da Body.
<< Sei venuta a chiedermi l’approvazione per intrufolarti nelle mutande di mia cugina? >> esclama la mia amica mentre siamo sedute nel locale. Faccio una smorfia.
<< Sei pessima...e fuori luogo. E poi, come se mi servisse la tua approvazione! Tsk >>, Peyton sorride e scuote la testa
<< Allora perchè siamo qui? Di cosa vuoi parlare? >>. Allora inzio a raccontarle della scenetta tra Madison e Luke, e le chiedo cosa fare.
<< Niente >>. Resto sorpresa
<< Come niente? Non ha il diritto di sapere? >>
<< Certo, ma non da te! >>
<< E chi glielo dovrebbe dire? Madison? Luke? Sappiamo entrambe che quei due sono dei codardi senza spina dorsale >>
<< E perchè dovresti farlo tu? Ti metteresti una brutta posizione! Potresti non essere creduta e passare dalla parte del torto. In fondo non hai nessuna prova evidente del loro tradimento >>
<< Forse hai ragione... ma non mi piace quando qualcuno prende in giro un altra persona >> esclamo infuriata
<< Come quando Spencer e Madison prendevano in giro te? Non capisco perchè crucciarti tanto. Loro due si sono comportate uno schifo con te, lasciale scannare e non impicciarti >> risponde Peyton con rabbia. Ehi, perchè adesso te la prendi con me? Che ho fatto?
<< Non sono arrabbiata con te..cioè un pò si! Sei troppo buona Alex...non voglio che Spencer ti  trascini nel suo mondo >> dice con più calma
<< So che sembra strano.. lo è anche per me, credimi. Ma in questa settimana ho visto una Spencer differente...forse la vera Spencer. Quella che non è sotto l’influenza di Madison, quella che non deve indossare una stupida uniforme per far credere a tutti di essere migliore di chiunque altro... quindi mi dispiace per lei... >> mormoro. Peyton mi guarda con sospetto.
<< Mi stai dicendo che tieni a.. Spencer? >>. Resto un attimo in silenzio. E’ così? Tengo a lei? Come può essere? Fino a qualche settimana fa la odiavo a morte....e adesso? Adesso non lo so più.
<< Dico solo che è ingiusto. Al di là che si tratti di Spencer o meno >> dico con poca convinzione. La mia amica continua a guardarmi con curiosità.
<< Beh, il mio consiglio resta lo stesso. Non impicciarti. Lascia fare al corso delle cose >>. Passiamo ancora un pò di tempo insieme,poi decido di incamminarmi verso casa. Speravo di trovare delle risposte ai miei dubbi, ma Peyton ha solo peggiorato le cose. Forse ha ragione, non sono fatti miei. Magari è vero, non verrò creduta e farò la figura dell’idiota. Mi fermo dal camminare e faccio un respiro profondo. Sto per incamminarmi quando noto davanti a me, a qualche metro di distanza, Madison. Ferma a specchiarsi in una vetrina. Guardo al cielo, stai cercando di dirmi qualcosa? Le parole di Peyton risuonano nella mia testa, ma è troppo tardi! I miei piedi mi stanno portando verso la cheerleader ferma poco più avanti.
<< Dovresti smetterla >> dico all’improvviso. Sul serio, Alex? Tra tutte le cose che potevi dire questa è l’unica frase che è uscita dalla tua bocca?
<< Scusa? Cosa vuoi stramba? Hai dimenticato di prendere gli psicofarmaci stamattina? >> Madison mi guarda con disprezzo.
<< Tu e Luke, qualsiasi cosa stiate facendo...dovete smetterla >>, adesso la ragazza ha cambiato espressione. Sembra preoccupata. Bene, ti ho in pugno Badison.
<< Non so di cosa tu stia parlando. Anzi, smettila di parlare con me!non voglio che le persone inizino a farsi strane idee vedendoci insieme >>
<< Non fare l’ingenua, non ti si addice. La tua faccia conosce solo un espressione, quella di disprezzo. Non ti vergogni un pò di tradire l’amicizia della tua “migliore” amica, spassandotela con il fidanzato? >>
<< Non credo siano affari tuoi. E poi cosa ti importa? Credevo odiassi Spencer quasi quanto odi me >>
<< Non è questo il punto. Spencer non merita di essere trattata così...e se davvero per un attimo le hai voluto bene, sai che ho ragione. Se non tieni a lei, fatti da parte. Sii sincera per una volta nella vita, ammetti di essere una stronza e lasciala in pace. Tu e quel decerebrato di Luke. Spencer merita persone migliori nella sua vita, persone che tengono davvero a lei >> dico tutto d’un fiato. La ragazza mi guarda con dispiacere, poi scrolla la testa, si aggiusta i capelli e si avvicina a me << Altrimenti? Cosa farai? Glielo dirai tu? Ahahahah pensi che crederà a te? Quanto sei ingenua Alex. Fa una bella cosa, dimentica questa conversazione e striscia di nuovo nel buco da dove sei spuntata fuori! >>
La guardo con disgusto poi la mia espressione cambia. Madison, come Peyton, ha detto la verità. Perchè Spencer dovrebbe credermi? Il fatto che per qualche giorno di fila siamo riuscite a parlare senza scannarci non vuol dire niente. Chi sono io per lei? Nessuno. Il nessuno che per tutti questi anni lei,insieme alle sue amichette, ha sempre preso in giro. Guardo Madison, mi fissa con espressione interrogativa, poi sorride malefica e infine scoppia a ridere. La guardo inorridita. Cosa diavolo le prende?
<< Ahy Dios mio. No me lo puedo creer! Ti sei presa una cotta per lei, non è vero? Ahahaha povera, sciocca ingenua Alex. Mi fai quasi pena >> esclama ridendo. Cosa sta dicendo? E’ assolutamente uscita fuori di testa. Scuoto la testa tristemente. Mi avvicino alla ragazza.
<< Sai cosa mi fa pena? Tu, Madison. Mi fa pena la tua vita fatta di apparenze, superficialità, cattiveria e vuoto. Sei davvero felice così? Sei davvero soddisfatta e felice di te stessa quando la sera, dopo una giornata passata a calpestare i più deboli, ti metti a letto e chiudi gli occhi? O non riesci a dormire perchè sai quanto triste, patetica e vuota sia la tua vita? >>. Senza neanche darle il tempo di replicare, mi allontano da lei il più veloce possibile. Dopo un lungo girovagare, e aver saltato il pranzo, decido di tornare a casa. Mi sento svuotata. Stanca. Voglio solo chiudermi in camera e stare da sola. Entro in casa, fortunatamente non c’è nessuno. Salgo le scale, sono di fronte la mia porta quando sento la voce di Aiden provenire dalla stanza di Spencer. Sbianco. Ecco, è successo quello che cercavo di evitare con tutta me stessa. Me lo sento. Decido di farmi forza e aprire la porta. Resto un attimo senza parole. Aiden è seduto a terra, sta stringendo tra le sue braccia Spencer. La ragazza sta piangendo. Li guardo senza dire niente, i due si accorgono della mia presenza e si voltano verso di me.
<< Cosa succede? >> chiedo cercando di schiarirmi la voce
<< Uhm, bhe ecco... vedi.. >> Aiden cerca di parlare, ma Spencer lo precede subito
<< Luke mi tradisce con Madison >>. Dovrei fingermi sorpresa? Dovrei fare domande?
<< Oh... >> è tutto quello che riesco a dire. Complimenti Alex.
<< Qualcuno mi ha inviato una foto di loro due... non ci posso credere che stupida >> esclama la ragazza. Non ci sto capendo niente.
<< Qualcuno? Chi? >> chiedo incuriosita
<< Non so, un numero sconosciuto. Ma sono sicura che è qualcuno che conosco e che mi conosce bene >>. Cala per un attimo il silenzio.
<< Beh...mi dispiace >> dico sottovoce. La ragazza mi guarda con serietà.
<< So che ne eri al corrente, Alex >>. Un pugno in faccia avrebbe fatto meno male. Ecco, adesso me ne dirà di tutti i colori.
<< Aiden, puoi lasciarci un attimo sole? >> Spencer si è rivolta al ragazzo. Lui annuisce, si alza ed esce dalla stanza. Nel frattempo si è alzata anche Spencer e mi sta fissando. Questa adesso mi ammazza.
<< Spence....mi dispiace non avertelo detto prima.. io non..>> non finisco la frase che la ragazza mi abbraccia. Resto senza parole e immobile. Cosa sta succedendo?
<< Quando ho chiamato Madison per vomitarle addosso tutto il mio disprezzo, ha pensato che fossi stata tu a dirmelo. Quando ho chiesto spiegazioni, mi ha raccontanto della vostra discussione >> mormora Spencer sempre nell’abbraccio. Arrossisco e mi mordo il labbro. Avrò fatto la figura della stupida.
<< Non sei arrabbiata con me...? >> le chiedo in un sussurro. La ragazza alza la testa verso di me, ha ancora gli occhi rossi e gonfi
<< Come potrei? Hai messo a posto Madison, l’hai fatta sentire una nullità...solo per proteggere me >> esclama sorridendo. La guardo perplessa, lei scuote la testa << Sei senza speranze! Sei così convinta di essere una combinaguai che non ti accorgi neanche delle tantissime buone azioni che fai >>. Sorrido imbarazzata. Sicura finalmente del fatto di non aver incasinato la situazione, decido di ricambiare l’abbraccio di Spencer.
<< Finalmente >> mormora la ragazza.
 

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Capitolo 14
*** Love or confusion (prima parte) ***


Oh my mind is so messed up going around and around
must there be all these colors without names
without sounds babe
my heart burns with feeling
but oh but my mind is cold and reeling
is this love, baby or is it confusion?”
Jimi Hendrix - Love or confusion
 
 
13° Capitolo - prima parte
 
E’ da qualche giorno che ho la testa tra le nuvole. Mi passano davanti tutti i momenti condivisi con Spencer da quando è qui, nella mia mente risuonano ancora le parole di Madison. Non mi sono presa una cotta per lei, giusto? Ci stiamo solo comportando da persone civili. In fondo abitiamo sotto lo stesso tetto e poi Spencer non è così male. Cioè, non è la ragazza odiosa e superficiale che ho conosciuto in tutti questi anni di scuola. In realtà Spencer è dolcissima, generosa, divertente (in un modo buffo e imbarazzante), intelligente (direi anche saccente) ed è bello stare in sua compagnia. Aspetta, cosa? Cosa diavolo sto pensando? Aaaah sono così confusa. Cosa mi prende? Fino ad un mese fa la odiavo a morte,e adesso? Ho sempre pensato a lei come una delle mie nemiche più grandi ( il podio è sempre riservato a Badison, ovvio), adesso cosa dovrei pensare? Sono in camera mia mentre lascio punzecchiare la mia mente da queste domande. Ho la testa fra le mani e la scuoto di tanto in tanto.
<< Un penny per i tuoi pensieri >>
Lancio un urlo. Guardo Spencer appoggiata allo stipite, mentre ride di gusto. Perchè ultimamente le persone sentono il bisogno di farmi perdere anni di vita?
<< Dovresti smetterla di spuntare così all’improvviso! >> sbotto seccata. La ragazza ridacchia ancora un pò, poi si siede accanto a me sul letto.
<< Scusa, non era mia intenzione >>. Continua a sogghignare. Roteo gli occhi.
<< Potresti almeno evitare di ridere. Le tue scuse sembrerebbero più sincere >>. Spencer si fa seria, si alza da letto e si inginocchia davanti a me. Mi guarda intensamente e non so perchè ma mi si blocca il respiro. Non smetterò mai di pensare che i suoi occhi sono bellissimi. La guardo mentre si porta la mano sul cuore.
<< Alexandra Davis, sono profondamente addolorata per averle causato questo tremendo spavento. Le giuro sul mio onore che non accadrà più. La prego, mi perdoni >> esclama con solennità. Ecco a cosa mi riferivo per quanto riguarda il suo senso dell’umorismo! Le do uno schiaffetto sulla fronte e rido.
<< Stupida!>>
<> esclama ridendo, per poi tornare a sedersi accanto a me. Restiamo per un pò in silenzio.
<< Come va con la questione “Luke”? >> le chiedo con cautela. Lei sospira.
<< Bene, nel senso che non m’intressa quello che ha da dirmi, può scusarsi quanto vuole. E’ ormai fuori dalla mia vita. Come Madison. Cioè, come ha potuto fare questo alla sua “migliore amica”? >> non sembra arrabbiata, direi più delusa e annoiata dalla situazione. Scrollo le spalle.
<< E’ lei che ci ha perso. Anzi, entrambi hanno perso. Invece tu, ragazza mia, ci hai guadagnato. Ti sei tolta dalle scatole delle persone false e superficiali come loro due >>
<< Sarà.... intanto sono rimasta sola >> dice in un sussurro. Mi dispiace vederla così giù di morale. E mi fa rabbia sapere quello che hanno fatto quelle due nullità.
<< Beh, mi dici a cosa stavi pensando prima? >> . La voce della ragazza mi riporta alla realtà.
E adesso cosa le dico? Mi invento qualcosa? O le dico la verità? Che poi qual è questa verità?
<< Se non ti va di parlarne non importa. Non sei tenuta a dirmi tutto quello che ti passa per la testa, lo capisco. E poi hai tuoi amici per questo, ovviamente io non so.. >> Spencer sta iniziando a blaterare velocemente. E’ normale trovarla carina? No, non rispondete. Non voglio saperlo.
<< A te >> dico all’improvviso. La ragazza si ferma e mi guarda incuriosita.
<< Cosa? Non ho capito... >>
<< Mi hai chiesto cosa stessi pensando. Stavo pensando a te >> le dico scrollando le spalle.
Spencer mi guarda con occhi grandi e con aria interrogativa. Poi sorride dolcemente. Ed è in quel momento che mi rendo conto di quello che ho detto. E di quello che può sembrare. Credo di essere arrossita fin sopra le orecchie.
<< Cioè, voglio dire.... te, nel senso di tutta questa situazione. Di tuo padre..e te.. e tuo padre anche, ah si già l’ho detto. Insomma sai, di tutti questi cambiamenti...e io mi chiedevo, cioè in realtà stavo pensando, ma anche domandando a me...me stessa, una cosa su di te, cioè non proprio solo su di te...nel senso >> oddio, qualcuno mi fermi. Adesso sono io quella che sta parlando a vanvera. Sono un fiume in piena e non riesco a smettere. Che vegogna.
Spencer inizia a ridere di gusto, mentre io sto continuando a blaterare. Poi la ragazza mi posa un dito sulle labbra. Il mio cuore ha perso un battito.
<< Dio mio, calma ragazza! Non ho capito niente. Cosa stavi pensando su di me? >> mi chiede sorridendo. Il suo tono è tranquillo, cerco di raccogliere i pensieri e di formulare una frase coerente.
<< Stavo pensando a tutto quello che è successo ultimamente. Mi fa strano averti qui. Parlare con te senza insulti e odiandoci a vicenda. Stavo pensando a quante cose sono cambiate in così poco tempo. Mai in vita mia avrei pensato di trovarmi in questa situazione. Di avere Spencer Chapman nella mia stanza. Seduta sul mio letto. E mi stavo chiedendo.. se prima eravamo due sconosciute che si odiavano a morte... adesso cosa siamo? Cioè, è davvero cambiato qualcosa o è solo...un...pensiero... stupido... ? >> termino la frase con una smorfia. Mi passo le mani sul viso. Mi sento una stupida. Ugh. Dopo qualche secondo sento le mani di Spencer sulle mie. Mi libera la faccia e mi guarda con quella sua espressione.
<< Ultimamente ho pensato anche io a queste cose. Io non ti ho mai veramente odiato, Alex. Mi dispiace per le cattiverie che ci siamo dette in questi anni. Mi dispiace per Madison. Mi dispiace essermi comportata così male con te. In realtà mi hai sempre incuriosita. Pensavo fossi una persona interessante. A volte stupida, immatura e piena di sè. Ma c’era qualcosa che... non so. Questo tempo insieme...è strano. Non so, abbiamo passato così tanto tempo ad “odiarci” che non ci siamo accorte invece di quanto ci troviamo bene insieme >> . Resto un attimo senza parole. E’ così? Quindi pensiamo le stesse cose? Però aspetta.. questo vuol dire che noi siamo...
<< Amiche. Si, direi che possiamo definirci amiche. Strano, vero? >> esclama la ragazza. Cosa fa, mi legge nel pensiero?
<< Credimi, mai in vita mia avrei ammesso una cosa del genere. Strano? Direi stranissimo >> esclamo sorridendo.
<< Quindi...amiche? >> mormora
<< Amiche >> rispondo solennemente. Spencer sorride e sembra rilassarsi. All’improvviso il mio telefono decide di squillare, facendoci saltare dallo spavento. Mi fiondo alla scrivania e rispondo.
<< Ehi, ciao a te straniera! Si si, tutto bene... mah, al momento niente di che,tu? Ah si? Povera, non ti invidio affatto. Come? Stasera? Ugh,non posso. Ho il cinema con Pey e Aiden. Cosa? Ehi, non è assolutamente vero....certo che mi va ancora di vederti.... >> mi giro verso Spencer, è un pò imbarazzante parlare al telefono di queste cose davanti alla ragazza. Spencer fa un mezzo sorrisino, poi indica la porta ed esce dalla stanza. Dopo aver finito di parlare con Chloe, un pensiero si affaccia nella mia mente. Senza saperlo mi trovo davanti alla camera di Spencer. La porta è aperta, la ragazza è intenta a dipingere.
<< Ehi “amica” >> esclamo divertita. Spencer rotea gli occhi.
<< Cosa c’è? >>
<< Stai dipingendo?? uuuh voglio vedere! >> esclamo interessata. La ragazza mi punta il pennello contro. Mi fermo di botto.
<< Ah Ah, no. Sono all’inizio e non voglio ancora fare vedere niente >> dice seriamente.
<< Dai, solo un pochi >>
<< No. >>
<< Neanche una sbirciatina velo >>
<< Alex. Smettila. >> wooo, il suo tono non ammette obiezioni. Sospiro rassegnata.
<< Beh? >>
<< Beh, cosa? >> chiedo. Spencer sbuffa.
<< Perchè sei venuta qui? >>
<< Ah, giusto! Che stupida. Ti va di venire al cinema con me e i ragazzi? >>.
<< Perchè? >> . Roteo gli occhi. Che razza di risposta è?
<< Lo sai che non si risponde ad una domanda con un altra domanda? >> esclamo incrociando le braccia. La ragazza mi guarda con noia.
<< Perchè mi va di invitarti. Sono giorni che sei chiusa in casa, hai bisogno di distrarti un pò >> le dico con noncuranza. Adesso Spencer sorride, poi sembra ragionarci su. Credo di aver capito.
<< Non è un problema. Ai ragazzi farà piacere la tua presenza. Daiiiiii, vieni anche tuuuuu >> adesso la sto supplicando. Anche se vorrei darmi un calcio sui denti. Il mio piano di dissuadere Aiden dalla sua cottarella per Spencer , con questa mia mossa, si sta avviando alla deriva.
<< Ok, ok. Vengo. Adesso, esci dalla mia stanza e lasciami in pace >> esclama tra il divertito e l’annoiato. Mi chiudo la porta alle spalle con un sorriso a 32 denti.
<< Gesù Alex, smettila di sorridere così. Sei inquietante >> mia madre spunta dal corridoio. Salto  e sbatto la testa contro il muro. Ouch, trauma cranico in corso. Sento mia madre ridere di cuore mentre si avvicina per dare un bacio alla mia testa.
<< Grazie mamma. In questa casa dovete odiarmi proprio tanto. Ogni occasione è buona per farmi venire un mini infarto >> esclamo massaggiandomi la testa.
<< Esagerata! Alex... tutto bene? >> chiede la donna con aria seria
<< Si, non è niente di grave. Probabilmente mi verrà un bernoccolo >> dico con noncuranza
<< Non mi riferisco alla testa... dico in generale >>. La guardo incuriosita. Cosa significa?
<< Che vuoi dire? >>
<< Non so... ultimamente sembri avere la testa fra le nuvole. Sorridi senza motivo e sei più sbadata del solito >> confessa la donna. Scrollo le spalle.
<< Non so di cosa tu stia parlando >>. E sono seria. Da dove salta fuori questa storia? Mi madre mi guarda con insistenza. Mi stai mettendo ansia, donna. Smettila di guardarmi come sei fossi un esperimento appena fuggito dall’Area 51.
<< Oh mio Dio... ho capito cosa ti prende. Perchè non ci ho pensato prima >> . Ehm, qualcuno mi spiega a cosa si riferisce?
<< Sei innamorata! >> esclama battendo le mani. Se avessi avuto dell’acqua nella mia bocca, adesso mia madre sarebbe completamente bagnata. Innamorata? Io? Di chi? Che stupidaggine...
Mi sento osservata. Mia madre si è fatta seria. Sto sudando freddo. Forse lei sa qualcosa che io non so? Forse ha capito qualcosa che io non riesco a vedere? E perchè mi sto facendo tutte queste maledette domande?
<< Mamma, ma cosa stai dicendo? E poi, di chi dovrei essere innamorata? >> esclamo con noia. E’ vero che l’ho chiesto, ma ho quasi paura a sentire la risposta. Mia madre sorride.
<< Ma come di chi? Di Chloe, ovvio no? >> . Resto un attimo senza fiato. Chloe? Perchè se è così ovvio per mia madre.. io non ho pensato minimamente a lei?
<< No, mamma. Non sono innamorata di Chloe. Hai solo una figlia stramba. Rassegnati >> dico annoiata. Mi avvio in cucina, ho bisogno di bere dell’acqua. Mi sento completamente disidratata. 

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Capitolo 15
*** Love or confusion (seconda parte) ***


Capitolo 13° seconda parte
 
Busso alla porta di Spencer, ho sentito Aiden e Peyton, stanno aspettando fuori dal cinema.
<< Arrivo arrivo >> roteo gli occhi. Perchè ci impiega tutto questo tempo? Ah, donne!
La porta si apre e, davanti a me, c’è Spencer,in tutta la sua bellezza. Ha una gonna corta, stretta, che le fascia in modo divino i fianchi. Indossa un top blu che le fa risaltare gli occhi in un modo pazzesco. Noto che c’è una lieve scollatura ed io non so perchè, ma non riesco a staccare gli occhi dalla ragazza.
<< Chiudi la bocca, Alex! Potrebbe entrarci qualche mosca >> , Spencer sussurra al mio orecchio per poi avviarsi alle scale. Cosa diavolo mi prende? Devo smetterla di comportarmi come un ragazzino alle prese con gli ormoni impazziti. Mia madre ha deciso di darci un passaggio, visto che Peyton ha il culo moscio e non le andava di passare a casa mia. Dopo aver salutato mia madre, io e Spencer ci avviamo all’entrata del cinema. E oh, ragazzi. La faccia di Aiden è uno spettacolo. Credo si sia fatto tutto rosso, dalla testa ai piedi. Mi sembra di averlo visto controllare l’alito, ma spero di essermi sbagliata. Strambo Bambi. Incrocio lo sguardo di Peyton. I suoi occhi si sono ridotti a due fessure e ha le braccia conserte. Ahia, prevedo guai.
<< Ciao ragazz >> non faccio in tempo a terminare la frase che la mia amica mi afferra il braccio e mi trascina qualche metro più avanti. La guardo confusa.
<< Cosa ci fa lei qui? >> esclama furiosa
<< Ehm... sorspresa? >> balbetto. Peyton mi guarda con odio.
<< Non è il momento di fare del sarcasmo, Alex! Sono seria. Perchè Spencer è qui? >>. Faccio un respiro profondo.
<< L’ho invitata, ok? Mi dispiace non aver detto niente...immaginavo che avresti reagito così e ho preferito fare la codarda e portarla direttamente qui >> , la mia amica si passa una mano tra i capelli, esasperata.
<< Ascolta, so che non ti fa piacere.... ma dopo tutto quello che è successo ultimamente tra Luke e Madison...ecco, mi è dispiaciuto per lei. Sembra non avere più nessun amico...e non è giusto perchè lei non c’entra niente in tutta questa storia >> . Peyton continua a guardarmi, mentre ogni tanto si lascia sfuggire una smorfia.
<< Fidati di me, Pey Pey! Non è la cheerleader acida e presuntuosa che abbiamo sempre conosciuto. Dalle un opportunità... se continua a non andarti a genio allora non farò mai più una cosa del genere...va bene? >> la supplico. La ragazza mi guarda per qualche secondo, poi rotea gli occhi e lascia cadere le braccia lungo il corpo.
<< Va bene. Ci provo...ma solo per te >>. Sorrido soddisfatta. Nessuno resiste ad Alex Davis. Sto per incamminarmi verso Aiden e Spencer quando Peyton mi afferra la mano.
<< Un ultima cosa... se dovessi cambiare idea su Taylor Swift, e ho qualche dubbio al riguardo, ma se questo dovesse accadere...hai pensato ad Aiden? Hai pensato alla remota possibilità che lui riesca a farsi notare da Spencer? E se si mettessero insieme? >>. Il mio stomaco si è attorcigliato dopo aver sentito l’ultima frase. Non ci avevo pensato. Mi giro verso i miei amici. Aiden ha un sorriso ha 32 denti, anche se continua a grattarsi nervosamente il collo, sembra cavarsela bene perchè adesso Spencer sta ridendo. Sento un altro nodo allo stomaco. Perchè?
Non ho mai visto il mio amico così contento. Mi giro di nuovo verso Peyton.
<< Sarebbe così sbagliato? >> chiedo seriamente. La mia amica sgrana gli occhi. Sta per aprire la bocca ma le prendo la mano e la trascino verso l’entrata del cinema. Non ho più voglia di continuare questa discussione.
<< Finalmente! Che vi è preso? >> Aiden esclama esasperato
<< Cose tra ragazze >> taglio corto.
<< Ciao Peyton! >> esclama Spencer sorridendo
<< Uhm si, ciao >> risponde la mia amica. La fulmino con lo sguardo. In risposta ho una scrollata di spalle.
<< Entriamo? >> domanda Aiden. Tutte e tre annuiamo.
<< Ah scegliete voi il film, non mi interessa! Io vado a comprare qualcosa da mangiare >> esclamo allontanandomi.
<< Alex, già che ti trovi, mi puoi prendere le >>
<< Le Skittles >> anticipo subito il mio amico che mi sorride divertito. Come se non ti conoscessi, Bambi.
<< Ciao! Allora, un pacchetto di Skittles verdi, una porzione grande di pop corn salati, una piccola di quelli al caramello e una porzione media di nachos con salsa piccante. Ah, una coca grande e una bottiglia di acqua >> esclamo tutto d’un fiato.
<< Hai davvero intenzione di mangiare tutta quella roba? >> Spencer è accanto a me, e mi guarda sconvolta. Scrollo le spalle.
<< Certo che no! Le Skittels sono per Aiden >>. Subito dopo la ragazza scoppia a ridere. La sua risata mi sembra una dolce melodia.
<< Tu non prendi niente? >>
<< Mmm no...credo che ruberò qualche pop corn da te >> risponde maliziosa.
<< Ah ah, se hai a cuore la tua vita... non ti conviene metterti in mezzo tra Alex e il cibo >> Aiden esclama tragico.
<< Esagerato >> mormoro. Lui e Spencer scoppiano a ridere.
<< Andiamo? Il film sta per iniziare >> Peyton ci riporta alla realtà
<< Che film avete scelto? >> domando incuriosita
<< Horror >> esclamano insieme Aiden e la mia amica con dei risolini.
<< Ovviamente >> sussurro, sono davvero scontati.
Dopo qualche minuto di imbarazzo nello scegliere i posti, finalmente ci sediamo. Peyton all’esterno, subito dopo ci sono io, poi Spencer ed infine Aiden. Sorrido, non vedo l’ora di guardare il film. Mi giro verso Spencer e noto che ha entrambe le mani aggrappate ai braccioli della poltrona. E’ immobile e con gli occhi spalancati. Trattengo a stento una risata. Mi avvicino al suo orecchio
<< Non dirmi che hai paura? >>. La ragazza mi guarda e fa un mezzo sorrisino.
<< Non sono una fan dei film Horror >>
<< Avresti potuto dirlo! Avremmo scelto qualcos’altro >>
<< Si, certo. Così la tua amica avrebbe trovato un altro motivo in più per odiarmi >>. La guardo sorpresa.
<< Lei non ti odia >>. Spencer mi guarda con un espressione come a dire “già certo, credici Alex”
<< Ok... forse non è una tua fan! Ma dalle un pò di tempo per abituarsi alla situazione... le ho chiesto la stessa cosa nei tuoi confronti. Magari cambia idea >>
<< Come hai fatto tu? >> adesso sta sorridendo timidamente.
Annuisco, << Si, come ho fatto io... >>
<< Sssssssh il film sta per iniziare, chiudete quelle bocche! >> Peyton esclama esasperata. Guardo Aiden, sembra nervoso. Forse si sente tagliato fuori. Decido di dire un ultima cosa a Spencer, prima che Peyton mi stacchi la testa a morsi.
<< Se c’è qualche scena spaventosa.. ricorda che c’è Aiden accanto a te >>. La ragazza mi guarda incuriosita.
<< Io e Pey gli torturiamo sempre le mani quando c’è qualche scena terrificante >> ridacchio imbarazzata. Spencer sembra pensarci un pò, poi annuisce con un mezzo sorriso. La prima ora sembra passare tranquillamente, il film non è molto spaventoso...almeno per me. Con la coda dell’occhio riesco a vedere Spencer che cerca di trattenersi. Adorabile. All’improvviso c’è una scena inaspettata, l’assassino spunta dal nulla e devo ammettere che ha fatto venire un colpo anche a me. Solo dopo pochi sencondi mi accorgo di un lieve calore sulla mia mano. Abbasso lo sguardo e noto la mano di Spencer sulla mia. Non so perchè ma sento che il calore inizia a spostarsi per tutto il corpo rendendomi difficile concentrarmi. La ragazza deve essersi accorta del suo gesto inaspettato e ha ritirato subito la mano. Come se qualcuno avesse staccato all’improvviso una spina, ho sentito il mio corpo passare dal caldo al freddo in un attimo. Cerco di non pensare a questa strana sensazione ma un nuovo colpo di scena sullo schermo ci fa sobbalzare tutti. Ed è in quel momento che vedo la mano di Spencer su quella di Aiden. La ragazza non ha staccato gli occhi dallo schermo, mentre il mio amico resta imbambolato a guardare la mano della ragazza. Avevo anche io qull’espressione da ebete qualche minuto fa? Incrocio lo sguardo del mio amico, mi sorride soddisfatto poi fa una cosa inaspettata, lascia scivolare la mano di Spencer sotto la sua e la stringe. Distolgo subito lo sguardo. Cosa mi prende?
Finalmente il film è finito e iniziamo ad uscire pian piano dallla sala. Ho bisogno di prendere una boccata d’aria e di scrollarmi di dosso questa strana sensazione.
<< Ok, non era granchè! Insomma, ne ho visti di più spaventosi >> sento Peyton parlare mentre siamo all’uscita. Mi allontano un pò da loro. Mi sento ancora intontita e non capisco perchè.
<< Alex >>
Mi giro verso la voce che mi ha chiamato. A pochi passi da me c’è Chloe, in tutta la sua bellezza.
<< Ehi, straniera >> esclamo sorridendo. La ragazza mi viene incontro lentamente. Dio se è sexy.
<< Serata cinema, giusto? >> allunga la testa rivolta ai miei amici più indietro. Mi giro verso la loro direzione, noto Peyton salutare la cugina con una linguaccia, mentre Aiden si limita a scuotere la mano. Incrocio lo sguardo di Spencer, sembra infastidita.
<< Film interessante? >>, rivolgo di nuovo il mio sguardo verso Chloe.
<< Quanto può essere initeressante un Horror? >> esclamo divetita. La ragazza annuisce sorridendo.
<< Stavo pensando... ti va ancora di uscire con me? >> . Guardo Chloe mordicchiarsi il labbro. E’ nervosa? Oooh, che tenera.
<< Signorina Chloe, sta per caso pensando di invitarmi ad un secondo appuntamento? >> dico maliziosamente. La ragazza si porta una mano al cuore sorridendo.
<< Mi ha scoperto, signorina Alex.... allora, è un si? >>. Guardo Chloe, mi sono divertita con lei al primo appuntamento...e poi è innegabile che la trovi attraente. È bella, divertente e intelligente. E allora perchè sto tentennando?
<< Sai, c’è un posto non lontanto da qui, che serve la colazione ad orario di cena! E credimi, ha di tutto e le porzioni sono abbondanti >> incalza la ragazza.
<< Sta forse cercando di sedurmi? >> mormoro con ancora più malizia
<< Forse... sta funzionando? >>
Sto per rispondere quando sento alcune voci concitate dietro di me. Roteo gli occhi. E adesso che succede? Mi giro e vedo Lucas discutere con Spencer. Cos’altro vuole quel bastardo? Noto che la discussione si fa accessa. Il ragazzo sembra trattenere il braccio di Spencer. Ok, adesso vado lì e gliene dico quattro. Non faccio in tempo a fare un passo che entra in scena Aiden. Come un cavaliere dall’armatura scintillante, spinge Luke lontano da Spencer e credo che adesso gli stia intimando di andare via. Passano pochi secondi e il giocatore fa spallucce e si allontana. Vedo che il mio amico sta consolando Spencer e quest’ultima sembra annuire a qualcosa che Aiden le sta dicendo, poi, con mia grande sorpresa, lo abbraccia. Dura poco,una frazione di secondi ma tanto basta al mio cuore per perdere un battito.
<< Tutto bene? >>. La voce di Chloe mi riporta alla realtà. Mi giro verso di lei e annuisco.
<< Se non ti va di uscire lo capisco, insomma non è >>
<< Si >> esclamo all’improvviso. La ragazza si ferma e mi guarda incuriosita.
<< Si, mi va di uscire di nuovo con te, Chloe >> dico più decisa.
<< Domani sera? >> mi chiede la ragazza
<< Domani sera è perfetto >> . Chloe annuisce sorridendo, poi si avvicina e mi da un live bacio sulla guancia. Saluta velocemente gli altri e si allontana. Resto imbambolata ancora per qualche secondo poi decido di raggiungere i miei amici.
<< Vi va di andare da Body o vi accompagno a casa? >> Peyton chiede dopo un attimo di silenzio. Credo che si sia accorta anche lei della strana piega che ha preso la serata.
<< Forse è meglio tornare a casa.. >> dico infilandomi le mani in tasca. Tutti gli altri annuiscono.
Mentre ci avviamo alla macchina, mi avvicino a Spencer
<< Tutto ok? >>
<< Si, tranquilla! Non mi va di parlare di quel coglione...mi fa solo salire la rabbia >> . Annuisco poco convinta.
<< Sai cosa? Perchè non ordiniamo una pizza e guardiamo qualcosa su Netflix? >> chiedo con un sorriso a 32 denti. Spencer sembra pensarci un pò.
<< Ok...ma niente film Horror >>, sorrido soddisfatta.
<< Lascio a te la scelta...e non mi lamenterò >> dico solennemente.
<< Promesso? >>
<< Promesso! >> porto una mano sul cuore. Spencer sorride sollevata mentre sale in macchina. Forse questa serata non è del tutto da buttare. Guardo la ragazza e sorrido felice, poi sento il mio cellulare vibrare. E’ un messaggio. Mi affretto subito a leggere “ Non vedo l’ora di vederti domani sera. Stesso orario. Ps. Oggi eri davvero bella”. Ovviamente il messaggio è di Chloe. So che dovrei avere il cuore che batte all’impazzata e un sorriso appiccicato sulla faccia...allora perchè non è così? Perchè sento solo confusione?
Dopo aver lasciato Aiden e Peyton, io e Spencer entriamo in casa. Ad accoglierci ci sono i nostri genitori.
<< Ehi ragazze, già di ritorno? >> Robert è seduto sul divano mentre mia madre ha la testa appoggiata sulla sua spalla.
<< Si! Abbiamo pensato di ordinare una pizza e guardare un film >> risponde Spencer mentre si china a dare un bacio sulla guancia al padre
<< Una pizza? Alex, sono sicura che hai svaligiato il bar del cinema... e vuoi ancora mangiare? >> mia madre esclama esasperata. Roteo gli occhi.
<< Ho bisogno di crescere, Diane >>
<< Attenta a non far crescere solo alcune parti del corpo o non entrerai dalla porta >> risponde la donna con un sorrisino. Sento Spencer ridacchiare.
<< Ah ah ah, che divertente! Prendiamo in giro Alex uuh uuh. Che matte risate! Siete solo gelose, perchè posso mangiare come un maialino e avere comunque un fisico da fare invidia >> esclamo acidamente.
<< Lasciale perdere Alex. Il cibo è vita, è felicità, e poi sono d’accordo con te... hai un fisico invidiabile >> commenta Robert. Gli sorrido teneramente.
<< Grazie Robert, è bello avere qualcuno dalla propria parte! Uno si aspetta che sia la madre, la persona che l’ha messa al mondo e invece no. Che ingiusta la vita >> esclamo con enfasi.
<< Quanto sei melodrammatica >> sbuffa mia madre. Mi avvicino alla sua faccia.
<< Cosa vuoi fare? >> chiede spaventata la donna
<< Voglio darti un bacino! Fatti dare anche tu un bacino sulla guancia, fai vedere quanto vuoi bene la tua figlioletta >> dico maligna mentre mi avvicino alla sua faccia. Mia madre si libera dall’abbraccio di Robert e cerca di divincolarsi. Ma non le do tregua. Adesso stiamo ridendo tutti.
<< Sei insopportabile >> esclama ridendo mia madre. Le faccio un occhiolino.
<< Che ne dici se inizi ad andare in camera mia? Così scegli il film! Io intanto ordino la pizza >> dico rivolta a Spencer. La ragazza si porta una mano sulla fronte, facendo il saluto del soldato. Roteo gli occhi, in cambio ho una linguaccia. Siamo ancora in camera mia, il film e la pizza sono finiti ( ammetto di aver mangiato più spicchi di Spencer ), ci troviamo sul letto a parlottare.
<< Tu e Aiden siete amici da tanto, vero? >> e adesso da dove spunta fuori questa domanda?
<< Si! Da quando avevamo sei anni. Il suo è stato il primo pistolino che ho visto in vita mia >> rispondo ridendo
<< Ok, questo non lo volevo sapere >> esclama Spencer imbarazzata
<< E allora cosa vuoi sapere? >>
<< Perchè Bambi? >>
<< Ah ah, no no! Non posso dirlo. Aiden mi ammazza se viene a sapere che te l’ho detto >> scuoto la testa violentemente
<< Giuro che non lo dirò ad anima viva >>
<< Spencer... >>
<< Ti prego, ti prego, ti prego! A chi dovrei dirlo? Ormai non ho più nessun amico >> mormora la ragazza. Aaaah maledetta! Si sta giocando la carta della pietà.
<< Ah... d’accordo! Hai giurato,eh? >> dico sbuffando, Spencer annuisce seriamente.
<< Avevamo 10 anni, stavamo guardando un pò di tv qui a casa mia, mia madre aveva bloccato per l'ennesima volta i canali per gli adulti, quindi non c'era niente di divertente in tv. Dopo un pò di zapping incappiamo nell'inizio del cartone Disney, Bambi. Così decidiamo di vederlo e durante la scena della morte della mamma, Aiden scoppia a piangere. Singhiozzava e diceva "non è giusto, è troppo crudele"! da quel giorno in poi l'ho soprannominato Bambi>> concludo ridendo.
 <> ma anche Spencer sta ridendo, dopo qualche minuto decido di chiederle una cosa
 << Come mai mi hai chiesto di Aiden?>>
<< Curiosità, immagino. Oggi è stato molto carino a difendermi... sai,credo abbia una cotta per me >>
 << Spencer... lo sanno anche i muri >> dico tra il serio e il divertito. La ragazza mi guarda in silenzio. Sembra studiarmi.
<< Tu cosa ne pensi? >> le chiedo di getto
 <>
 << Della sua cotta >>. Vedo che Spencer sembra pensarci parecchio. Sembra combattuta.
<< Non so..è un ragazzo molto dolce, anche carino...sembra molto premuroso >>
<< Lui è tutto questo e molto di più...sei interessata a lui?>> domando a bruciapelo
<< Cosa?no..cioè ho appena lasciato il mio ragazzo perchè mi tradiva con la mia migliore amica >> risponde balbettando. Faccio un sospiro di sollievo.
<< Però mi ha detto una cosa mentre uscivamo dalla sala >>
Trattengo il respiro, Spencer sembra sorridere leggermente.
<< Mi ha detto " so che adesso è troppo presto, ancora non mi conosci bene e, so che sarebbe troppo sfacciato... ma uno di questi giorni ti inviterò a cena fuori, tu dirai di si e passerai la più bella serata della tua vita" >>. Resto senza parole. Aiden non è mai stato così sfrontato. Deve essersi preso davvero una bella cotta.
 << Tu cosa gli hai detto? >> . Anche se ora come ora mi pento di questa domanda. Forse non voglio saperlo.
 << Bhe, sono rimasta spiazzata! nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere. Non l'ho trovato sfacciato nè presuntuoso...ma sicuro e appassionato! E non so perchè..ma gli ho creduto >>
Guardo Spencer, ha un mezzo sorrisino. Dovrei dire qualcosa? E cosa? Sono senza parole. Tutti i miei timori su un probabile risvolto romantico tra Aiden e Spencer pare si stiano avverando. O forse sto correndo troppo con la fantasia?
<< Sembra stupido,vero? >> la voce della ragazza mi risveglia dai miei pensieri. Adesso mi guarda intimorita. Sta aspettando una mia risposta. Sorrido prontamente.
<< No, per nulla >>. Restiamo per un pò in silenzio. Forse dovrei dire qualcos’altro...ma il fatto è che non so cosa. Non riesco a formulare un pensiero. So solo che Aiden è una persona meravigliosa, è un ragazzo che sa dare amore incondizionato. E’ speciale, e quando sei accanto a lui... ti senti speciale anche tu. Vorrei poter dire a Spencer tutte queste cose, invece resto in silenzio. Un silenzio pieno di pensieri confusi, i miei e, forse, anche quelli di Spencer.

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Capitolo 16
*** Blue as ice and desire ***


“ I’ve seen this thing before
In my best friend and the boy next door
Fool for love and fool of fire
Won’t come in from the rain
She’s oceans running down the drain
Blue as ice and desire
She moves like she don’t care
Smooth as silk, cool as air
Ooh it makes you wanna cry”
Blondie - Maria
 
 
14° Capitolo
 
Un ultima occhiata allo specchio e, ok. Pronta! Scendo lentamente le scale mentre mi guardo in giro con cautela. Sono arrivata quasi alla porta di casa. Siii, ninja Alex. Fiuu.
<< E così esci di nuovo con Chloe? >> . Dannazione, sono stata scoperta. Ritirata. Sos. Mi volto verso mia madre.
<< Pensavi davvero di sgattaiolare via di casa? Allora, esci di nuovo con quella ragazza? >> la donna ha le braccia incrociate mentre aspetta una risposta. Sbuffo.
<< No, in realtà pensavo di fuggire e di unirmi al circo >>. Mia madre lascia cadere le braccia lungo il corpo.
<< Quando me la farai conoscere? >>
<< Ehm tipo, mai? >>
<< Alex >>
<< Diane >> rispondo seguendo il suo tono canzonatorio.
<< Non credi che abbia il diritto di conoscere la ragazza di cui si è innamorata mia figlia? >>. Roteo gli occhi.
<< Chi è innamorato di chi? >> Robert spunta all’improvviso dalla porta sul retro. Dietro di lui Spencer.
<< Ness.. >>
<< Alex >> . Guardo mia madre di traverso. Forse l’idea del circo non è male. Potrei farmi crescere la barba e campare sulla rendita dei miei peli.
<< Ma è meraviglioso! Dobbiamo fare una cena tutti insieme >> l’uomo esclama entusiasta. Sospiro rumorosamente. Vi prego, sotterratemi. Guardo Spencer impassibile,sembra assorta nei suoi pensieri.
<< Ok, ok. Smettetela prima che iniziate a preparare le partecipazioni per il matrimonio >> urlo annoiata. Mia madre e Robert smettono di parlare. Grazie a dio.
<< Io e Chloe stiamo solo uscendo insieme. Non abbiamo una relazione e, cosa importante, nessuna delle due è innamorata dell’altra. Chiaro? >> esclamo scandendo le parole una ad una. Guardo mia madre poi l’uomo. I due annuiscono poco convinti. Sento il telefono squillare, deve essere Chloe.
<< Meglio non far attendere la tua ragazza >> mormora Spencer. La guardo stupita. Davvero? Sei stata in silenzio fino ad ora e queste sono le uniche cose che hai da dirmi? Mi passo una mano tra i capelli. Insopportabili. Tutti.
<< Io vado, ci vediamo più tardi. Vi prego, comportatevi da adulti >> esclamo annoiata.
Sono in macchina con Chloe, la serata è passata in un attimo e, adesso, sono con lei ferma fuori casa mia.
<< Tutto ok? Stasera eri un pò....sotto tono? >> mi chiede la ragazza mentre mi accarezza la mano. Ha ragione, sono stata un pò distante e non so perchè.
<< Tutto bene... mi dispiace se non sono stata il massimo della compagnia >> mormoro dispiaciuta. Chloe sorride dolcemente.
<< Tranquilla, capita a tutti di avere una giornata no. Sei fortunata che ti trovo carina >>
Ridacchio imbarazzata. Le stringo la mano.
<< Sappi che non è niente a che fare con te. Sei stata perfetta ed è stato un bellissimo secondo appuntamento >> . La ragazza mi sorride felice, poi mi prende la faccia tra le sue mani e si avvicina. Le sue labbra sono così calde e morbide. Assaporo i suoi baci alla cannella. Chloe si stacca leggermente e mi guarda negli occhi.
<< Ovviamente io sono perfetta! Insomma, dove la trovi un altra come me, eh? >> sussurra sorridendo. La guardo un attimo negli occhi, nei suoi occhi castani...e per una frazione di secondo ho il desiderio di vederli blu. Scuoto la testa e metto su uno dei miei migliori sorrisi.
<< Hai ragione! Sono proprio una stronzetta fortunata >>
<< Esatto, Davis... e adesso vai, non voglio far arrabbiare mamma orsa >> esclama divertita. Annuisco e do un lieve bacio sulle labbra della ragazza.
Una volta entrata in casa, fortunatamente, non ho trovato nessuno a mettermi in imbarazzo. Lascio una piccola carezza a Gavroche e salgo in camera. Per un attimo sono tentata di bussare alla porta di Spencer, ma scaccio via questo pensiero e mi butto sul letto. Cosa diavolo mi prende? Che problema ho? Perchè di sicuro ho qualcosa che non va se non sono al settimo cielo dopo aver passato una bellissima serata con una delle ragazze più sexy che conosco. Mi rigiro nel letto, poi afferro il cellulare:
Io: “Domani mattina colazione da Body? Offro io“, dopo neanche un minuto Peyton mi risponde.
PeyPey: “Ci sto! Avviso anche Bambi? “
Io: “No, mi va di passare un pò di tempo con la mia scimmietta “
PeyPey: “Andata! Anche perchè non sopporto più i commenti smielosi di Aiden nei confronti di Spencer ‘-.- “ . Sorrido divertita. Ultimamente Aiden sembra una ragazzina tredicenne alle prese con la sua prima cotta. Insopportabile.
Io: “Tranquilla, niente Teen Drama domani! Quindi, allegra sorella “
PeyPey: “Yaya! Allora a domani, notte A. Davis <3 “
Io: “Notte P. Sawyer “
Dopo una bella dormita, mi sveglio di buon umore pronta per incontrare la mia amica...e per fare colazione. Scendo in salotto e decido di guardare un pò di tv in attesa di Peyton.
<< Ehi straniera! >> Spencer si siede accanto a me. Ha ancora il pigiama e i capelli arruffati dal cuscino. Ed è comunque bella. Che invidia, di solito la mattina io sembro un procione per colpa dell’eyeliner spalmato su tutta la faccia.
<< Ehi tu! >> saluto sorridendo.
<< Esci? >> mi guarda un pò annoiata
<< Si, mi vedo con Pey! Facciamo colazione insieme >> sembra soddisfatta della mia risposta.
<< Ieri sera pensavo saresti passata in camera mia! >>
<< E perchè avrei dovuto? >>
La ragazza scrolla le spalle, << Per fare un pò di gossip sul tuo appuntamento >>
<< Ah ah non credo proprio. Non hai più questo privilegio, carina! >> esclamo trionfante
Spencer corruga la fronte, << E da quando? >>
<< Mmm vediamo... forse da quando, cito, “ meglio non fa attendere la tua ragazza”? >> sbotto acidamente. La biondina ridacchia di gusto.
<< Oooh andiamo Alex! Era una situazione esilarante >>
<< Certo, uno spasso. Pensavo di poter contare sulla mia nuova amichetta >> esclamo con cattiveria. In risposta ho un cuscino in faccia. Sento Spencer ridere di cuore.
<< Come hai osato? >> sussurro. La ragazza smette di ridere.
<< Alex, Alex aspetta aspetta nooooo >> . Troppo tardi. E’ iniziata la guerra dei cuscini. Dopo alcuni minuti passati a stuzzicarci sul divano, Spencer riesce a scappare. A stento riusciamo a trattenere le risate. La inseguo per tutta la stanza quando all’improvviso si ferma di botto e urla “ Gavroche”. Si gira veso di me e, dannazione, non faccio in tempo a stoppare la mia corsa che mi schianto contro di lei. Inutile dire che siamo entrambe sul pavimento. Solo dopo qualche secondo mi accorgo che sono sopra Spencer. Non rido più. La ragazza sorride imbarazzata. Sento il suo petto alzarsi e abbassarsi contro il mio. Sono di nuovo pervasa da quel calore riscontrato al cinema e mi accorgo che mi sto perdendo nei suoi occhi blu. Grandi e stranamente scuri. Non ho mai visto Spencer così da vicino. Ha dei lineamenti delicati ed è così morbida. Aspetta un momento. Morbida?
<< Ehm....Alex? >> la ragazza mormora imbarazzata. Il mio sguardo segue il suo. Solo adesso mi rendo conto che Spencer ha ancora il pigiama. Oh mio dio. Non ha il reggiseno e la mia mano è proprio lì, sul suo seno...mi alzo di scatto. Devo essere rossa come un peperone. Senza dire niente allungo la mano per aiutare la ragazza ad alzarsi.
<< Io...ehm ecco, scusa non...non volevo io... >> BEEEP BEEEEP
<< E’ Peyton! >> urlo di gioia. La mia amica mi ha appena salvato da un discorso imbarazzante.
<< Ehm, si...lo vedo >> Spencer ridacchia, aspetta un momento. Anche lei ha le guance rosse.
<< Io...vado... a dopo >> senza neanche aspettare una risposta, mi fiondo fuori di casa. Dio che imbarazzo.
<> Peyton mi chiede appena mi siedo in macchina.
<< Nno...sto,sto bene >>. La mia amica annuisce poco convinta e mette in moto.
<< Ti va di finire il mio milkshake? >> abbiamo quasi finito di fare colazione e Peyton sembra pienissima. Certo che finisco il milkshake, mai sprecare il cibo.
<< Bambi mi ha detto che probabilmente a breve ci sarà un altra festa da Ian >>. Roteo gli occhi. Che gioia.
<< Non è che questa volta possiamo evitare di andare? >> chiedo annoiata
<< E perchè mai? L’ultima volta è stata uno spasso >> esclama la mia amica. La guardo accigliata.
Abbiamo un concetto diverso di spasso.
<< Non so se è una buona idea,Pey! Anche per quanto riguarda Spencer >>. La mia amica sbuffa esasperata.
<< Non c’è scritto da nessuna parte che te la devi portare dietro! Non è mica il tuo cagnolino! >>
<< Che sciocchezze dici! Mi dispiace lasciarla a casa...e poi il mio non è un dovere, ma un piacere! >> esclamo indispettita.
<< Ok ok! Non ti innervosire...chi l’avrebbe mai detto! >>
<< Detto cosa? >>
<< Che saresti caduta anche tu nella rete di Spencer Chapman >>
<< Oddio quanto sei drammatica! Peyton...Spencer è davvero una tipa a posto, credimi! >> la mia amica rotea gli occhi.
<< Sai che anche lei dipinge? Avete una cosa in comune >> provo a giocare la carta dell’arte.
<< Ooh, ma è stupendo! Perchè non me lo hai detto prima? Questo cancella in un attimo tutte le cattiverie che ha detto su di noi in tutti questi anni! Oh cielo, c’è qualcosa che la perfetta Spencer Chapman non sappia fare? >>. Ok, credo di percepire del sarcasmo qui.
<< Peyton, ti prego. Almeno provaci...è quello che mi hai detto anche tu settimane fa. L’ho fatto, lo sto ancora facendo, per mia madre. Tu potresti farlo per me? >>. La mia amica mi guarda in silenzio.
<< Ti odio >>
Sorrido soddisfatta, << No, tu mi amiiiiiii >> mi alzo e l’abbraccio.
<< Sappi che è un amore pieno di odio >>, la zittisco agitando la mano.
<< Andiamo a casa su! >>. Siamo in macchina, quando dopo aver cantato un pò a squarciagola la mia amica mi chiede come va con Chloe. Mi passano davanti tutte le immagini dell’appuntamento di ieri, i baci, gli sguardi, Spencer, gli occhi grandi di Spencer, il corpo caldo di Spencer. Aaaaaaah smettila Alex. Stupida testa,come ragioni?? Peyton è ancora in attesa di una risposta. Sospiro lentamente.
<< Alla grande >>. Come può andare alla grande se da stamattina non ho pensato neanche per un secondo a lei? Finalmente siamo arrivate a casa, invito la mia amica ad entrare ma veniamo attirate da delle risate dietro al giardino. Incuoriosite andiamo a vedere. Ritto in piedi nella piscina, c’è Aiden.
<< Ehi Bambi, che ci fai qui? >> chiedo sorpresa
<< Beh, sono passato qui per passare un pò di tempo con te ma,visto che le mie due migliori amiche hanno deciso di ignorarmi e di andare a fare le Serena e Blair della situazione, Spencer mi ha proposto un bagno in piscina >> spiega il ragazzo tutto contento.
<< Spencer? >> esclamiamo in coro io e Peyton.
<< Eccomi >> la ragazza è appena tornata con due bibite in mano. Ed è in costume. Un costume nero che lascia poco all’immaginazione. Il mio sguardo cade sul suo corpo e, inevitabilmente, sul suo seno. Mi ricordo dell’episodio di stamattina e distolgo subito lo sguardo.
<< Non è un problema, vero? Oh, ciao Peyton >> Spencer sembra un pò timorosa. Scuoto la testa sorridendo, << Certo che no! Anzi, credo sia stata un ottima idea. Io e Pey vi raggiungiamo subito! >>
<< Davvero? >> mormora la mia amica
<< SI >> bisbiglio tra i denti.
Dopo qualche ora passata a scherzare e giocare in piscina, veniamo raggiunti da mia madre.
<< Ecco i miei ragazzi preferiti! Aiden, Peyton..che ne dite di pranzare con noi? >>
<< Volentieri, Diane! >> risponde prontamente il mio amico. Io e Peyton ci guardiamo e facciamo roteare gli occhi.
Il pranzo è stato piacevole, anche se Aiden non ha smesso di guardare per un attimo Spencer. Come dargli torto? Quella ragazza ha un qualcosa che ti attira nella sua orbita e non ti lascia andare più. Non parlo solo della sua bellezza, ma è quello che trasmette. Sei stregato, come lo è il mio migliore amico, come lo sono i figli dei vicini appena l’hanno vista e, lo ammetto, come lo sono io.
<< Dimmi che non ho le allucinazioni! Ma Peyton e Spencer stanno davvero parlando? Cioè una vera discussione? >> Aiden mi si è avvicinato di soppiatto e mi sta sussurrando il suo stupore. Mi giro in direzione delle due ragazze, sorrido. La mia amica ci sta davvero provando e questo me la rende ancora più cara.
<< Se la terra non si è ancora squarciata e le fiamme dell’inferno non ci hanno inghiottiti. Si, amico mio...quelle due stanno parlando come due persone civili >> mormoro soddisfatta. In fondo è anche merito mio, no? E’ giusto che gongoli un pò!
<< Wow, chi l’avrebbe mai detto! >> Aiden sembra davvero sorpreso, << Non è fantastico, Alex? >>
<< Cosa? >> chiedo incuriosita
<< Come tutto stia andando bene. Tu e Spencer che andate d’accordo. Peyton che prova ad essere umana e poi io e Spencer... >> mi giro di scatto verso Aiden
<< Tu e Spencer cosa? >>
<< Sembriamo andare mooolto d’accordo! Sai che non sono bravo in queste cose e non sono uno che capisce le cose al volo...ma prima, quando eravamo da soli...non so. Sembravamo davvero in sintonia. Sai, credo di piacerle... >>. Mi si ferma un attimo il respiro. E’ così? Spencer prova qualcosa per Aiden? Perchè ho questa strana sensazione alla stomaco che non riesco a definire?
<< Ancora non ti va a genio la mia cotta per lei...? >> torno alla realtà dopo aver sentito la voce sommessa del mio amico. Mi guarda timoroso, e io mi sento in colpa. Per cosa poi?
<< Non è questo... non voglio che corri troppo con la fantasia. Aiden, non voglio che resti ferito, tutto qui. Ma se lei ricambia i tuoi sentimenti...allora...allora sono felice per te >>. Chi sto cercando di convincere? Lui o me? Aiden mi sorride felice e mi stritola in uno dei suoi abbracci ad orso. Si stacca e mi guarda impettito.
<< Così magari potremmo fare un doppio appuntamento. Io e Spencer e tu e Chloe >> il mio amico mi fa l’occhiolino e la linguaccia. Il solo pensiero mi crea le vertigini.
<< Aiden... non puoi fare l’occhiolino e la linguaccia insieme >> esclamo sorridendo
<< Cosa? Perchè no? >> chiede incredulo il ragazzo
<< Perchè sono due azioni che insieme non si possono guardare. Sembra che hai uno spasmo >> lo imito marcando le espressioni. Scoppiamo a ridere. Poco dopo Peyton ci avvisa che deve tornare a casa e Aiden si accoda alla ragazza. Io e Spencer li stiamo accompagnando alla porta.
<< Ehi Alex, sai...Peyton mi ha invitata al suo studio per dipingere un pò insieme >> esclama Spencer. Guardo la mia amica con espressione sconvolta. Peyton sembra essere in imbarazzo. Sorrido maligna, sto per aprire la bocca quando la mia amica mi punta contro il dito.
<< Non una parola, Davis >>. Scuoto la testa ridendo. A quanto pare anche la mia migliore amica è caduta nella rete di Spencer Chapman. 

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Capitolo 17
*** Tomorrow (prima parte) ***


“I think that you're mad, you spend a lot of time in your head
I know that you're mad, you spend a lot of time in your head
If you could come away with me
You should come away with me
You should have some faith in me
Tomorrow could be too late
I wish I could change the date
Tomorrow could be too late
If only you had some faith
Too young,
Too proud,
Too foolish.”
The Cranberries - Tomorrow
 
15° Capitolo - prima parte
 
Spencer POV
Sono seduta in camera mia,aspetto Peyton. Oggi mi porta a vedere il suo studio e sono super in ansia. Devo ammettere che la ragazza mi terrorizza da sempre. In tutti questi anni che conosco il terzetto, Peyton è sempre stata quella che mi metteva più soggezione. Non so perchè, forse perchè è di un anno più grande e ha questa aria da “mamma orsa”. Sempre sull’attenti e super protettiva. Non sono nervosa o spaventata per la mia vita, cioè, non credo che possa uccidermi a suon di pennelli per poi farmi a pezzettini e rinchiudermi nei barattoli di vernice,giusto? Oddio, la mia mente sta prendendo la stessa deviazione di quella di Alex. Alex...è lei il motivo per cui sono nervosa. Desidero piacere a Peyton perchè so che è la migliore amica di Alex. Non so, è un pensiero stupido? Sento un legame così forte con quella ragazza. Una cosa che non riesco a spiegare. In fondo ci siamo sempre “odiate”. In realtà è sempre stata Madison ad alimentare questa antipatia, credo di essermi solo fatta trascinare. Non ho mai veramente odiato Alex, nè tantomeno i suoi amici. Anzi, sono sempre stata un pò invidiosa della loro amicizia. Così forte e vera. Una complicità quasi fraterna. Li ho visti e, lo penso tutt’ora, come tre gemelli di madre diversa; legati da un invisibile cordone ombelicale dove, soffre uno e immediatamente gli altri due soffrono in contemporanea. Anche per questo desidero fare breccia nella corazza di Peyton, perchè desidero far parte del loro mondo. Alex è stata con me fino a dieci minuti fa, ha cercato di tranquillizzarmi con le sue solite battute idiote. Quella ragazza è un caso perso. Vuole fare tanto la dura e invece...invece quando guardo nei suoi bellissimi occhi verdi...riesco a vedere tutto il buono e il bello di questo mondo. Mi scappa un sorriso. Perchè adesso sto pensando a lei? Ah giusto, il suo pensiero mi rilassa,mi fa star bene. Aaaah Alex, Alex..perchè non faccio altro che pensare a te? BIP BIP BIP. Ecco il messaggio di Peyton. Mi alzo dal letto, faccio un respiro profondo e mi avvio alla porta. Se non dovessi tornare...beh, sapete chi incolpare.
 
Peyton POV
Mai, e dico mai in vita mia avrei pensato di avere Spencer Chapman nella mia macchina. Al massimo nel mio bagagliaio. Legata e imbavagliata pronta per essere seppellita chissà dove. E invece lei è seduta accanto a me perchè l’ho invitata al mio studio. Il mio studio. Il posto più importante e intimo per me. Vi state chiedendo perchè? Vorrei saperlo anche io. No, non sono pazza. Ho solo tanti pensieri contrastanti nella mia testa. Da un lato l’ho fatto perchè Spencer sembra davvero avere una passione per l’arte e, purtroppo, questo è uno dei miei punti deboli. Dall’altro lato, credo di farlo per Alex ( l’altro mio punto debole). Sembra davvero aver preso a cuore questa storia di far integrare Spencer nelle nostre vite. Questa cosa mi spaventa un pò. Cioè, non capisco da quali sentimenti è mossa. Lo fa per la madre? O perchè ha trovato in Spencer un amica? Ma le cose non mi convincono, perchè quando Alex guarda Spencer, o quando parla con o di Spencer....ha un espressione che non ho mai visto sul suo volto. Forse è la stessa che vedo sul viso di Aiden. Ed è questo che mi spaventa. Ed è per questo che devo cercare di conoscere Spencer e di vedere dove posizionarla all’interno del nostro trio. Sarà l’eterna cotta mai corrisposta di Aiden? Sarà invece la fidanzata di Aiden? Oppure diventerà una nostra amica che stravolgerà il nostro equilibrio facendo cambiare il trio in un quartetto? Oppure....oppure è sempre stato e sempre sarà Alex e Spencer...? Scuoto la testa. Forse sto correndo troppo con la fantasia. Forse devo affrontare le cose a step, un passo alla volta. Tipo adesso dovrei dire qualcosa, perchè siamo in macchina già da venti minuti e nè io, nè Spencer siamo andate oltre al saluto.
<< Domanda a bruciapelo... artista preferito! >> domando all’improvviso. Noto con la coda dell’occhio che la ragazza è saltata. Non si aspettava una mia reazione.
<< Mmm... solo uno? >>, annuisco con un mezzo sorriso.
<< Beh,spero di non risultare banale... ma ho sempre amato la passione, il talento, la forza e la disperazione di Frida Kahlo >>. Sembra intimorita e, mi fa strano ammetterlo, mi dispiace vederla così. Non mi va di farla sentire incomoda. Le faccio un occhiolino di intesa.
<< Chi non ama Frida? >>, mi sorride sollevata.
<< Invece tu? >>
<< Friederich, decisamente! >> esclamo senza esitazione. Spencer annuisce lentamente.
<< Elitario >> ricambia l’occhiolino.
<< Mi piace pensarlo >> sorrido.
Finalmente siamo arrivate al mio studio. Faccio strada alla ragazza e, dopo aver aperto il catenaccio, la faccio entrare.
<< Benvenuta nella mia topaia >> esclamo. Spencer ha un sorriso stampato in faccia, uno di quei sorrisi genuini e felici.
<< Adoro la tua topaia. Ti offendi se ti dico che è come se mi sentissi già a casa? >>
Sorrido sorniona, sono orgogliosa del mio piccolo angolo di paradiso quindi mi fa piacere quando qualcuno lo trova un posto speciale.
<< Affatto! Credo sia il complimento più bello che qualcuno potesse farmi. Aiden dice che sembra che un unicorno abbia vomitato arcobaleni per tutta la stanza >> esclamo ridendo. La ragazza ridacchia.
<< Invece Alex cosa dice? >>. Non so perchè, ma la sua domanda mi coglie alla sprovvista.
<< Alex dice che qui è il caos puro. Un caos calmo. Come se fosse un antro verso un altra realtà, dove puoi finalmente spogliarti del peso dei tuoi pensieri ed essere leggero >> dico, cercando di ricordare le parole esatte della mia amica. Sorrido, ricordo il giorno in cui l’ho portata qui. Era estasiata, curiosa e aveva una voglia matta di sporcarsi le mani. Mi giro verso Spencer, le sorridono gli occhi. Decido di smorzare l’atmosfera, prendo un cavalletto e lo posiziono accanto al mio. Trascino uno sgabello e gli attrezzi verso la tela.
<< Ti va di dipingere insieme? >>. La ragazza annuisce prontamente. Noto che prende dalla borsa alcuni fogli, forse degli schizzi fatti a casa.
<< Ci sono alcune idee che volevo mettere su tela...devo solo trovare i fogli, ah che casino in questa borsa >>. Non voglio sbirciare, davvero. Ma è più forte di me, la curiosità verso l’arte altrui è difficile da gestire. Noto con la coda dell’occhio alcuni schizzi molto interessanti ma è quando vedo un ritratto che mi si blocca il respiro. E’ Alex. Ha la chitarra in mano ed è seduta su quella che sembra essere una sedia. Incrocio lo sguardo di Spencer, ma dura una frazione di secondo perchè la ragazza è già tornata ai suoi disegni. Finalmente decidiamo di metterci all’opera, ho bisogno di pensare ad altro. Passiamo buona un ora in silenzio, si sente solo il fruscio dei nostri pennelli sulle tele.
<< Grazie per avermi portata qui... non sai quanto mi ha fatto bene >>, mormora Spencer mentre stiamo mettendo un pò in ordine.
<< Figurati... non è male dipingere in compagnia >> dico con sincerità
<< Ho sempre desiderato un posto tutto mio dove dipingere. Mia madre mi ha sempre supportato tanto...credo avesse capito la mia necessità di voler “fuggire” per qualche ora dal mondo per rifugiarmi in un posto che non fosse camera mia, infatti iniziammo a vedere qualche studio in affitto in giro per la città....poi, beh...poi si è ammalata e niente...sono rimasta nella mia camera >>. Sospiro, riesco a capire il suo stato d’animo. Questo posto per me è la mia salvezza e mi si stringe il cuore sentire la tristezza nella voce della ragazza.
<< Che ne dici se...ti lascio uno spazietto qui, nello studio? così quando vuoi fuggire...sai dove andare >> dico tutto d’un fiato. Oddio, ho davvero proposto a Spencer di dividere con me il mio studio? La ragazza ha una faccia sconvolta. E’ quasi esilarante.
<< Io...cioè..sei seria? Non posso...voglio dire, è il tuo studio..tu, tu non devi farlo perchè ti ho raccontato di mia madre...cioè non sei obbligata... >>
<< Ehi ehi ehi, ferma. Stop. Non lo faccio per pietà, credimi. So solo come ci si sente. Voglio solo darti la possibilità di provare quello che provo io quando sono qui >> dico decisa. Spencer mi guarda ancora titubante.
<< Solo se mi fai pagare metà del fitto e facciamo a metà anche per quanto riguarda la spesa del materiale >> dice seriamente.
<< Queste sono le uniche condizioni che accetti per dire di si alla mia proposta? >> domando nonostante conosca già la risposta.
<< Esatto. E guarda che sono seria! >>. Scrollo la testa, mi sa che non ho scelta. Beh, i miei genitori saranno sicuramente contenti di pagare meno. Allungo la mano verso Spencer.
<< Affare fatto >>, la ragazza guarda la mia mano, poi guarda me. Ha un mega sorriso che le illumina la faccia. Stringe la mia mano con forza.
<< Affare fatto >>.
Ho appena accompagnato Spencer a casa. Non avrei mai pensato che la giornata prendesse questa piega. Cioè, ho parlato con Spencer Chapman senza averle staccato la testa a morsi, ho apprezzato la sua compagnia, il suo talento e la sua persona....e le ho offerto di dividere il mio studio. Cosa diavolo ti prende,Peyton? Io dovrei odiare Spencer...e invece adesso siamo diventate cosa? Conoscenti? Colleghe? Amiche? Un brivido mi scuote il corpo. No, amiche no. Spero solo di aver fatto la cosa giusta. Una volta arrivata a casa, controllo il telefono. Ho un messaggio di Alex.
Alex: “MHUHUAHUAMHUHAUHAUHAUHAU”
Io: “??” le scrivo di rimando
Alex: “niente, era solo la mia risata diabolica”
Io: “perchè hai sentito il bisogno di inviarmi una risata diabolica?”
Alex: “perchè alla fine tu e Spencer andate d’accordo. Avete trovato un punto di incontro ed è tutto merito mio. Sono un genio del male”
Io: “sei un idiota. Ecco cosa sei. Non fare altre battutine o mi incazzo sul serio”
Alex: “ok, ok....la smetto. Ti dico solo questo.... grazie”
Io: “e adesso perchè mi ringrazi?”
Alex: “perchè per l’ennesima volta mi hai dimostrato perchè sei una tra le persone più importanti della mia vita. Perchè hai un cuore grande, Pey....quasi quanto il tuo culone”
Scoppio a ridere. Non riesco ad essere arrabbiata con lei neanche un secondo.
Io: “sempre una signora a modo tu, eh? Comunque è stata una cosa instintiva...non è niente di che”
Alex: “cazzate! Non sai quanto il tuo gesto è stato importante, sia per Spencer che per me. Vedrai anche tu quanto Spencer sia speciale”
Resto immobile e in silenzio per un pò. Non so cosa scrivere, nè cosa pensare. Credo che diventerò matta a furia di capirci qualcosa.
Io:“spero tu abbia ragione, Davis. Adesso vado a fare la doccia, a dopo”
Decido di non aspettare la sua risposta, mi dirigo in camera mia, pronta per una bella doccia rilassante. Il mio occhio cade sul telefono. Lo faccio o non lo faccio? Ok, lo faccio. Dopo alcuni squilli finalmente sento la sua voce.
<< Ehi Chloe, come va? Ascolta stavo pensando ad una cosa... >>

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Capitolo 18
*** Tomorrow (seconda parte) ***


15° Capitolo - seconda parte
<< Non so voi, ma ho una sorta di deja-vu >> esclama Peyton sorridendo.
<< A me sembra un incubo! Sai come nei film dove il protagonista si sveglia e rivive lo stesso giorno ogni volta. Ecco, mi sento così >> mi lamento
<< Solo che questa volta c’è anche Spencer >> aggiunge Aiden, la ragazza ridacchia.
Siamo tutti e quattro fuori alla porta di Ian per la sua ennesima festa. Ho già la nausea.
<< Ciao ragazzi, entrate! Abbiamo appena iniziato la partita a beer pong >> esclama Ian appena apre la porta. Almeno una cosa è sicura, c’è dell’alcool. Appena entrati sentiamo la stessa musica dell’altra volta, mi guardo in giro e noto le stesse facce. Gesù, questo sembra davvero un incubo. Guardo Spencer,sembra nervosa.
<< Tutto ok? >>
<< Si...sono un pò agitata. Non ho voglia di imbattermi in Madison e Luke sinceramente...ma credo di non avere scampo >> ammette la ragazza. Annuisco, ti capisco sorella. Mi viene una reazione allergica solo a sentir nominare i loro nomi. Prendo Spencer per mano e la trascino al tavolo degli alcolici.
<< Riponiamo i nostri pensieri in questi bicchieri! All’alcool, la causa di e la soluzione a, tutti i problemi >> metto nelle mani della ragazza un bicchiere colmo di Jack e Coca. Spencer fa un sorso e la sua faccia si contrae in una smorfia.
<< Non sono una fan degli alcolici >>, scuoto la testa delusa. Faccio per prenderle il bicchiere ma mi ferma subito.
<< Ma credo che stasera farò uno strappo alla regola >>
<< Brava ragazza! >>
Ci avviciniamo a Peyton, Aiden è stato trascinato a giocare al beer pong. Mi giro verso la mia amica.
<< Ti prego, stasera non mettere in atto nessun inseguimento! L’ultima volta sono tornata a casa con un labbro spaccato e la mano dolorante >> la imploro. Le due ragazze ridacchiano.
<< Parola di lupetto >> esclama la mia amica.
<< A proposito.... non ti ho mai fatto i complimenti per il perfetto gancio destro che hai tirato a Luke >> dice sorridendo Spencer. Le faccio un occhiolino di intesa.
<< Puoi anche chiamarmi Million dollar baby >>
<< Sei un idiota >> esclamano in coro le due ragazze. Le guardo sbalordita. Si scambiano un occhiata veloce e poi scoppiano a ridere.
<< Vi preferivo quando vi odiavate >> mormoro tra i denti.
<< Bene bene bene.. chi abbiamo qui?! Sfigata, sfigata 2 e sfigata 3 >> la voce di Madison si fa spazio tra i ragazzi. Io e Peyton siamo già in modalità difensiva. Spencer sembra preoccupata.
<< Ehi Badison, gira i tacchi. Vogliamo solo passare una serata tranquilla >> esclamo seccata
<< Chiudi quella bocca, Lesbo! >>
<< Perchè non me la fai chiudere tu >> le dico maliziosa
<< Disgustosa >> risponde Madison
<< Ti sei appena guardata allo specchio, Maddy? >> aggiunge Peyton
<< Non spreco il mio prezioso fiato con voi due! Spencer, possiamo parlare? >>. Io e Pey guardiamo subito Spencer. Si è irrigidita.
<< Non credo proprio, Badison >> esclamo prontamente. La ragazza rotea gli occhi e si avvicina pericolosamente a me.
<< Non sto parlando con te, perdente. Perchè non vai in cerca di qualcuno a cui importa quello che dici? Tipo il tuo paparino... ah, ops neanche a lui frega un cazzo di te >>. Resto senza parole. Quanto può essere crudele una persona? Non ho neanche il tempo di reagire che noto Madison a terra, con una mano sulla guancia. Mi giro verso le mie amiche e vedo Spencer fare dei respiri profondi mentre cerca di calmarsi. Peyton ha un espressione sbalordita. Spencer ha davvero colpito Madison? Wow.
<< Ho sempre odiato i tuoi commenti cattivi. Anche quando eravamo amiche. Sei solo una stronza senza dignità che nasconde le sue insicurezze dietro le cattiverie che dice sugli altri.Apri gli occhi, Madison. Sei sola al mondo, tutte le amichette che fingi di avere...stanno con te solo perchè hanno paura di te ma la verità è che sei solo una persona vuota. Grazie a Dio non sono più tua amica così posso finalmente dirti queste cose. E adesso sparisci dalla mia vista >>. Io e Peyton lanciamo un urlo di apprezzamento. Vai così ragazza. Subito dopo interviene Luke che aiuta Madison a rialzarsi.
<< Vai Luke, aiuta la tua ragazza. Siete perfetti insieme >>. Spencer sembra un fiume in piena e sono contenta di godermi questo spettacolo.
<< Ma smettila, Spencer. Sei noiosa e frigida. Ci credo che Luke ha deciso di tradirti... gli ho dato quello che tu continui a tenerti stretta >> Madison le fa un occhiolino. Aspetta, vuol dire che Spencer è vergine?
<< Tipo cosa? La clamidia? >> sbotta Peyton
<< Mi avete già stancata. Spencer, goditi l’estate perchè una volta tornate a scuola...sarà uno spasso vedere come gli altri prenderanno la notizia del tuo nuovo lato da lesbica >>. Detto questo, Madison si allontana velocemente. Restiamo tutte e tre in silenzio. Wow, non ho parole. Guardo Spencer, sembra assorta nei suoi pensieri.
<< Ehi...tutto bene? >> Pey le chiede seriamente preoccupata. La ragazza ci guarda per qualche secondo, poi scoppia a ridere. Io e la mia amica la guardiamo esterefatte. Cosa le prende? Sembra ridere di gusto.
<< Ahahahahahah sfigata, sfigata 2 e sfigata 3 ahahahahahaha >>. Io e Peyton siamo ancora più confuse.
<< Ahahahahahah Madison ha dei seri problemi con i numeri! Che fine ha fatto sfigata 1? ahahahahah >>. Inizio a ridere anche io, subito dopo mi segue anche Pey. Adesso stiamo ridendo tutte e tre con le lacrime agli occhi.
<< Ehi ragazze! Cosa mi sono perso? >> Aiden sbuca all’improvviso. Io e le ragazze continuiamo a ridere mentre il ragazzo ci guarda confuso.
Fortunatamente la serata procede tranquillamente. Ci stiamo divertendo, stiamo bevendo e stiamo facendo quattro chiacchiere. E’ bello vedere Spencer andare d’accordo anche con Peyton. Tutto ad un tratto mi vengono in mente le parole di Aiden. Tutto sto andando come aveva previsto...questo vuol dire che ha ragione anche per quanto riguarda il rapporto che si sta creando tra lui e Spencer? Sono così assorta nei miei pensieri che non faccio caso a quello che mi sta dicendo la mia amica.
<< Mi ascolti? Dove hai la testa? >>
<< Eh? Scusa, mi sono distratta! Cosa stavi dicendo? >>, Peyton mi guarda stranita.
<< Stavo dicendo...che tutto sommato, sono una coppia carina! >> mi dice mentre con la testa indica Spencer e Aiden seduti su una panca in giardino, l’uno accanto all’altro.
<< Già..adorabili.. >> sussurro. Non so se la mia amica ha intuito il mio tono sarcastico ma decide di cambiare subito argomento.
<< Comunque ho una sorpresa per te! >>. Ritorno con lo sguardo alla ragazza.
<< Una sorpresa? Per me? Ooooooh cosa cosa cosa? >>, Peyton sorride
<< Non cosa..ma chi! >> la guardo incuriosita, poi indica un punto dietro di me. Mi volto e, con mia grande sorpresa, vedo Chloe.
<< Oh... wow >> sono le uniche parole che riesco a dire. Perchè vederla lì, con un sorriso bellissimo e un vestito cortissimo, non mi fa battere il cuore?
<< Non sei contenta...? >>, mi giro verso Peyton, ha l’aria preoccupata. Come posso dirle di no? E’ pur sempre la cugina.
<< Certo che sono contenta...sono solo sorpresa! Mi hai colto alla sprovvista, tutto qui! >> cerco di essere convincente.
<< Bene! Allora che aspetti, va da lei! >>. Annuisco lentamente e mi avvio verso la ragazza.
<< Poi mi spieghi come fai ad intrufolarti senza problemi alle feste >> esclamo divertita, Chloe si stringe nelle spalle
<< Tutto pur di vederti >>. Il suo tono è così sincero e dolce che sento i sensi di colpa trafiggermi ovunque. Mi tende la mano sorridendo,
<< Ti va di sederti un pò lontano da questo fracasso? >>. Sento lo sguardo di Peyton attraversarmi la testa, mi affretto a prendere la mano della ragazza. Le faccio cenno di farmi strada. Dopo aver parlato del più e del meno, non so neanche io come siamo finite a baciarci. Una cosa è certa, la ragazza bacia divinamente. Dopo aver ripreso fiato, mi guardo un pò in giro e noto che dalla mia posizione riesco a vedere benissimo Aiden e Spencer, ancora seduti e, intenti a guardarmi. Ok, questo è imbarazzante. Il mio amico mi lancia un occhiolino di intesa mentre Spencer mi guarda intensamente senza battere ciglio; poi scuote la testa, alza il bicchiere verso la mia direzione e beve tutto d’un fiato. Senza dire niente, si alza e si avvia in casa. La seguo con lo sguardo mentre Aiden è subito dietro di lei, si fermano al tavolo degli alcolici. Il mio amico si china verso Spencer e le sussurra qualcosa all’orecchio, lei sorride complice e gli accarezza una guancia. Cosa sta succedendo tra quei due? Stanno flirtando? Desidero distogliere lo sguardo ma non ci riesco, i miei occhi sono incollati su di loro.
<< Volevo dirti una cosa... >>. Oddio, Chloe! Me ne ero dimenticata.
<< Dimmi tutto >> mi giro verso di lei, noto che si sta torturando le mani ed è impacciata. Cosa vuole dirmi?
<< Alex... tu mi piaci. E molto. Sto così bene quando sto con te...mi fai sentire leggera e felice, come non accadeva da tanto. So che è presto per questo tipo di dichiarazione e, spero, di non farti fuggire via....ma voglio che tu sappia che sono seria. Le mie intenzioni verso di te sono serie. So che non sei tipa da relazioni e, al momento non te lo sto chiedendo, ma se me lo permetti, ecco...desidero farti cambiare idea su questa cosa.. >>. Resto per un attimo senza parole. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. La guardo, è così bella quando è vulnerabile come in questo momento. Vorrei saltarle addosso e baciarla. Stringerla a me e dirle di si. A tutto. Ma non lo faccio. La guardo mentre aspetta una mia risposta e tutto quello che riesco a fare e stare in silenzio.
<< Wow...mi hai spiazzata, Sawyer! >> finalmente riesco a dire qualcosa. Niente di rilevante e sensato, me ne rendo conto ma almeno vuol dire che il mio cervello ha ripreso a funzionare.
<< So che ti ho colta alla sprovvista..infatti non ti chiedo di darmi una risposta adesso. Ti chiedo solo di pensarci... >>. Aaaah, perchè sei così dannatamente comprensiva, dolce e perfetta? Provo a trovare un difetto, una scusante o un motivo per cui dovrei dirle di no. Ma non c’è. Le prendo la mano e la bacio dolcemente.
<< Ti prometto che ci penserò...seriamente >>. Passiamo ancora un pò di tempo insieme, quando all’improvviso ci raggiunge Peyton.
<< Ehi Giulietta e Giulietta, mi sa che è arrivato il momento di tornare a casa! >>, guardo l’orologio, non è poi così tardi. Glielo faccio notare,al che la mia amica sospira rumorosamente.
<< Se il tuo intento è fare tardi, credimi...stanotte avrai parecchio da fare >>. La guardo confusa. Peyton indica un punto dietro di lei, mi affaccio e noto Aiden sorreggere una Spencer palesemente ubriaca. Perfetto, ecco la ciliegina sulla torta. Saluto Chloe e mi avvio verso la biondina che appena mi vede mi si getta addosso.
<< Ma quanto hai bevuto, Spence? Hai così tanto alcool in corpo che sei diventata un oggetto infiammabile >>
<< Aahahahahaha adorrro le tuie battute Ales >> la ragazza mi da un colpetto sulla spalla. Ouch, questo fa male. Cerco di trascinarla alla macchina, mio dio è messa proprio male. Guardo Aiden in cagnesco.
<< Avresti dovuto controllarla, Bambi >>
<< Sssscusa Alex....ti voglio bene >>, roteo gli occhi. Ottimo, abbiamo perso anche Aiden. Forse per questo prima erano così vicini. Perchè sono ubriachi! Magari non c’è niente tra loro...no? Smettila Alex, non è questo il momento per pensare a queste cose. Io e Peyton trasciniamo i due ragazzi in macchina e prego con tutto il cuore che Spencer non mi vomiti addosso. La ragazza ha la testa appoggiata sulla mia spalla, ha gli occhi chiusi e la sua mano sta giocherellando con i miei capelli. Non vedo l’ora di arrivare a casa. Aiden dorme già profondamente quando arriviamo fuori casa mia. Con non poche difficoltà riesco a trascinare Spencer in casa. Credo di aver impiegato dieci minuti solo a salire le scale. Faccio sedere la ragazza sul suo letto.
<< Spencer? Ehi, Spence! Ascolta, inizia a togliere i vestiti,io vado a prendere una bottiglia d’acqua e sono subito da te, ok? >> parlo lentamente e sottovoce, se i nostri genitori la vedono in questo stato, mi ammazzano. La ragazza annuisce debolmente, così decido di scendere in cucina. Torno in camera di Spencer e la trovo distesa sul letto, con i jeans sbottonati e il top alzato a metà, fermo sulla sua faccia. Per una frazione di secondo i miei occhi si soffermano sul suo addome piatto e sul reggiseno in bella mostra. Mi schiaffeggio mentalmente. Riprenditi, Davis. Mi avvicino alla ragazza e la faccio sedere di nuovo.
<< Forza Spencer, ti do una mano io. Alza le braccia... >>
<< Aleeeeex mia salvatrice..sssei sempre così buona con me >>
<< Sssssh, abbassa la voce! Se tuo padre ti vede così mi ammazza >> cerco di calmarla
<< Nnnon voglio meterti nei...nei guai >> dice piagnucolando
<< Bene, allora aiutami a toglierti questi vestiti! Così puoi metterti a letto e fare una bella dormita >>. Finalmente la ragazza sembra collaborare e con qualche piccola difficoltà riesco a svestirla. Non sono intenzionata a guardare il suo corpo vestito solo con slip e reggiseno, così mi giro in cerca del pigiama ma ritorno subito con lo sguardo verso la ragazza perchè sento la sua mano sulla mia. Spencer mi guarda intensamente, il suo respiro è un pò affannato e senza saperlo i miei occhi iniziano ad ammirare il suo corpo. Un piccolo raggio di luna la illumina un pò e mi ritrovo a trattenere il fiato per quanto è bella. Anche nella semi oscurità i suoi occhi risaltano e splendono. Sono così vivi.
<< Grazie per prenderti cura di me...sempre. Sei davvero meravigliosa... >>, la guardo sorpresa, sembra essere diventata di colpo sobria.
<< Figurati, Spence! Non c’è niente di meraviglioso... faccio sol >>
<< No >> non mi lascia terminare la frase, il suo no è così deciso che non oso continuare. Mi si avvicina pericolosamente e mi prende il viso tra le sue mani.
<< Spencer... >> mormoro piano
<< Sssshh >> mi zittisce, poi resta a guardarmi per un pò. E’ così vicina che ho il timore che possa sentire il mio cuore battere fortissimo.
<< Tu, Alex..sei meravigliosa. Mi tratti come se fossi la persona più importante di questo mondo...e adoro le tue attenzioni, mi fanno sentire speciale. Tu sei speciale... >>. Non riesco a dire o a fare niente. Sono completamente ipnotizzata dalle sue parole. Il suo tocco mi ha incatenata. All’improvviso Spencer chiude gli occhi e si avvicina lentamente. Come un riflesso incondizionato, chiudo anche io gli occhi. Sento il suo respiro alcolico sulle mie labbra e trattengo il fiato.
“ Miaoooooo”
Spencer mi libera il viso e spalanca gli occhi. Gavroche è spuntato da chissà dove, e adesso si sta strusciando tra le gambe della ragazza. Ritorno alla realtà, una realtà che mi colpisce in faccia come un mattone. Cosa diamine stavo facendo? Alex, che ti passa per la testa? Mi stacco violentemente dalla ragazza e inizio a cercare furiosamente il pigiama o una maledettisima maglietta da dare a Spencer. Afferro la prima cosa che trovo e gliela faccio indossare. La ragazza non ha spiccicato una parola ma continua a guardarmi; questa volta riesco a decifrare la sua espressione...è stanca morta. L’accompagno a letto e la faccio stendere.
<< Chiudi gli occhi e riposa, Spugna >> sussurro. Faccio per andare via quando Spencer mi afferra di nuovo la mano. Mi avvicino al suo volto.
<< Cosa c’è? non ti senti bene? >>, la ragazza scuote la testa poi mormora qualcosa di incomprensibile. Mi avvicino ancora di più e le chiedo di ripetere.
<< Ho detto... dormi con me. Non voglio stare da sola...per favore... >>. So che non dovrei accettare. So che dovrei augurarle la buona notte e andare via, in fondo è ubriaca e non si accorgerebbe di niente ma sento ancora la sua mano nella mia che mi stringe forte. Annuisco e mi stendo accanto a lei. Mi guarda con gratitudine per poi sprofondare subito in un sonno profondo. Beata lei! Io, invece, so già che non chiuderò occhio.

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Capitolo 19
*** Everywhere (Prima parte) ***


“ Something’s happening, happening to me
My friends say I’m acting peculiarly
Come on baby, we better make a start
You better make it soon before you break my heart
Oh, I want to be with you everywhere”
Fleetwood Mac - Everywhere
 
16° Capitolo - prima parte
La luce del mattino fa capolino prepotentemente nella stanza e, sulla mia faccia. Senza aprire gli occhi, cerco di stiracchiarmi ma mi accorgo di avere qualcosa di pesante sullo stomaco. Apro gli occhi e vengo colpita dalla realtà. Spencer dorme accanto a me, è a pancia in giù, il viso incastrato nel mio collo e il braccio sulla mia pancia. La guardo dolcemente, sembra dormire beatamente...povera, tra un pò si sveglierà con un dopo sbornia leggendario. Nonostante abbia bevuto come una spugna, riesco ancora a sentire il suo profumo vanigliato misto a whiskey. E’ quasi piacevole. La guardo ancora un pò, non riesco a non pensare a quello che è successo anzi, a quello che stava per accadere ieri notte. Perchè è palese che ci stavamo quasi baciando. Posso scusare Spencer,perchè era ubriaca..ma io? Che scusa ho? Desideravo quel bacio? E adesso come devo comportarmi? Vado nella mia stanza e invento scuse su scuse? Mentre sono assorta nei miei pensieri sento la ragazza mormorare qualcosa per poi aprire gli occhi. Incrocia il mio sguardo. Resto un attimo in silenzio, non è male iniziare la giornata con due occhi così belli che mi guardano. Spencer sorride poi una smorfia le contrae la faccia.
<< Aaaaah ho la testa che mi scoppia >> il suo tono è così doloroso che sto male io per lei.
<< Non dovevi bere così tanto! Perchè l’hai fatto? >> le chiedo incuriosita, la ragazza si è portata le mani sul viso
<< Non lo so... non volevo pensare a niente >> mormora ancora con il viso coperto. Vorrei chiederle cosa cercava di dimenticare ma ammetto di voler andare via il prima possibile. Ho il timore di affrontare l’argomento “cosa è successo ieri?”. Così mi alzo dal letto e mi avvio alla porta.
<< Fai una bella doccia, mangia qualcosa e prendi un aspirina! Andrà meglio >> le dico con compassione, sto quasi per uscire quando la sento chiamarmi. Mi giro, adesso è seduta in posizione indiana. Ha il trucco sbavato, i capelli arruffati e gli occhi stretti in due fessure...e penso sia bellissima. Aaaah, dannazione Alex. Riprenditi.
<< Cosa c’è? ti senti male? >>, la ragazza scuote la testa ma rimpiange subito il movimento perchè fa un altra smorfia di dolore.
<< Ti volevo ringraziare per ieri.... >> . Mi si ferma il cuore, vuol dire che ricorda? Mi fingo stupita e incuriosita. Spencer sembra aver letto la mia espressione e adesso mi guarda pensierosa, poi abbassa la testa
<< Non ricordo molto di ieri sera... solo che mi hai aiutata ad entrare in casa e, da come ci siamo svegliate stamattina...credo tu sia rimasta per controllarmi durante la notte, giusto? >>. Allora non ricorda. So che dovrei essere sollevata, una parte di me lo è...ma un altra piccolissima parte è un pò delusa. Metto su uno dei miei migliori sorrisi.
<< Esatto! Non mi andava stamattina di trovarti morta soffocata nel tuo vomito...quindi sei in debito con me, Champan >>. Spencer fa una smorfia di disgusto.
<< Non c’era bisogno di inserire questo dettaglio...comunque sono contenta di non aver fatto o detto qualcosa di imbarazzante. Qualcosa di cui mi sarei pentita >>. Non riesco più a mantenere il sorriso così mormoro un “tranquilla,è tutto ok” e scappo dalla camera. Ho bisogno di distrarmi. Dopo aver fatto una doccia, decido di andare da Peyton. Passerò la giornata con lei, anzi credo proprio che dormirò a casa sua.
<< Sicura che va tutto bene? >>, siamo a letto mentre guardiamo qualche episodio di Black Mirror
<< Va tutto benissimo, Pey! Questa è la decima volta che me lo chiedi >> esclamo un pò annoiata. La mia amica mi conosce fin troppo bene e sa che c’è qualcosa che mi turba.
<< Ok, ok! Chiedevo...ti ricordo solo che io ci sono, per qualsiasi cosa >>, mi dice stringendomi la mano. Oh, Pey credimi, non sai quanto vorrei parlare con te...ma non posso,almeno non ora perchè devo capire cosa mi sta succedendo.
<< Lo so...e ti adoro per questo >> le rispondo sorridendo. Passiamo un altra oretta a chiacchierare e a guardare la tv, quando Peyton prende il telefono, controlla alcuni messaggi e getta il cellulare sul letto.
<< Stupido Bambi >> esclama infastidita. La guardo incuriosita.
<< Ok, so anche io quanto può essere stupido Aiden...ma cosa ha fatto adesso? >>. Peyton sbuffa
<< Gli ho chiesto di accompagnarmi domani a prendere alcune cose per lo studio. Sai, cavalletti nuovi, tele e altre cose pesanti...ma mi sta ignorando! Non fa altro che parlare con Spencer tutto il giorno >> . Resto senza parole. Non sapevo si sentissero così spesso...credo che la cosa mi stia sfuggendo di mano.
<< Ti accompagno io. Non abbiamo bisogno di Bambi...girl power,no? >> esclamo cercando di spostare l’argomento su un altra strada. Peyton mi sorride e annuisce entusiasta. Adesso voglio solo dormire, mi sento esausta...la mia testolina non è abituata a pensare così tanto. Il mattino dopo rientro a casa, mia madre è in cucina che parla con il gatto.
<< Gavroche, sei avvisato! Se trovo un altro vasetto rotto ti metto a pane e acqua >>
<< Non ti conviene, potrebbe mangiarci tutti >> esclamo sorridendo.
<< Ehi, ciao tesoro! Ah, questo gatto mi farà impazzire >> mia madre mi si avvicina e mi lascia un bacio sulla testa.
<< Hai fame? Vuoi mangiare qualcosa? >>
<< In realtà no, non ho molta fame... credo che andrò un pò in camera >>. Non faccio neanche due passi che mia madre mi prende il viso tra le mani. La guardo terrorizzata, mi sta fissando intensamente...ed è inquietante.
<< Chi sei e cosa hai fatto a mia figlia? >>, roteo gli occhi, crede di essere divertente?
<< Non c’è niente di strano! Ieri sera ho mangiato parecchio,tutto qui >> le dico mentre ho ancora le sue mani sulla faccia. Mi guarda per qualche secondo poi molla la presa.
<< Ah, l’amour... >> sospira, la guardo torva.
<< Faccio finta di non aver sentito >> mormoro mentre mi avvio su per le scale.
Sono quasi alla mia porta quando incrocio Spencer. Stupido cuore, continua a battere e non fare brutti scherzi.
<< Ehi Spence! >>, la ragazza mi guarda di sfuggita, fa un cenno con la testa ed entra in camera sua. Oook, cos’era? Oddio, non è che adesso ricorda tutto? Mi odia? Cosa faccio? Senza pensarci ulteriormente, mi affaccio nella sua stanza. La trova stesa sul letto mentre ascolta della musica.
Si accorge della mia presenza e rotea gli occhi. No, sul serio...cosa sta succedendo qui?
<< Tutto bene? >>, la ragazza annuisce ma non dice niente. Mi avvicino lentamente e mi siedo sul letto.
<< Sei una pessima bugiarda >> esclamo sorridendo cercando di alleggerire l’atmosfera.
<< Alex, non ho voglia di parlare. Nè con te, nè con chiunque altro. Voglio solo stare da sola >> scatta all’improvviso.
<< Spence, sai che puoi contare su di me....parlare fa sempre bene >>. Se solo seguissi anche io i miei consigli.
<< Cristo, Alex! Sei stupida o cosa? Non voglio parlare con nessuno e, se per un attimo hai pensato di essere così speciale da considerarti la mia confidente...beh, mi dispiace deluderti ma non è così. Adesso, per favore, puoi lasciarmi da sola? >>. Resto senza parole. Cosa le è preso? Perchè mi tratta così? C’è sicuramente qualcosa che la turba...ma ammetto che vederla così e sentirla così cattiva, mi ha fatto male. Mi ha ricordato la Spencer Chapman degli anni passati. Senza dire niente, mi alzo e mi avvio in camera mia. Ci resto fino all’ora di pranzo, una volta arrivata nella sala da pranzo mi accorgo che Spencer non c’è. Robert spiega che la ragazza non ha fame...lo guardo in cerca di risposte ma mi sembra distratto e un pò abbattuto. Certo che sono strani questi due! Dopo aver mangiato, decido di contattare Peyton e vedere di accompagnarla a prendere il materiale per lo studio. Devo uscire o di sicuro impazzisco in questa casa. Una volta che ho ricevuto l’ok dalla mia amica decido di raggiungere casa sua a piedi. Mia madre e Robert non ci sono e non ho nessuna intenzione di parlare con Spencer, quindi mi chiudo la porta di casa alle spalle e vado via. Dopo aver visionato tele, pennelli e pantoni di colori (che mi sembravano tutti uguali tra loro) io e Peyton lasciamo tutto allo studio e ci avviamo a casa sua. Mentre siamo nel suo vialetto sento il mio cellulare squillare “Mamma mia, mamma mia, mamma mia let me go”, roteo gli occhi. E’ la suoneria personalizzata per mia madre.
<< Si, Diane? >>
<< Alex, dove sei? >>
<< Sono con Peyton, perchè? >>
<< Perchè non hai avvisato che uscivi? >>, scrollo le spalle, che noia.
<< Non c’era nessuno a casa e non ci ho pensato >>
<< C’era Spencer! Potevi avvisarla o comunque portarla con te >>
<< Non credo proprio! Oggi la signorina è nervosa e non ho nessuna intenzione di essere il suo sacco da boxe! >> esclamo seccata. Mia madre resta in silenzio per qualche minuto.
<< Alex...oggi è l’anniversario della morte della mamma... >>. Sento una fitta al cuore. Mi sento male.
<< Mamma...non...non lo sapevo..io... >> non riesco a finire la frase. Peyton mi guarda stranita.
<< Lo so tesoro, non ti preoccupare...Spencer capirà. Adesso devo tornare a lavoro, non fare tardi >>. Resto imbambolata per alcuni minuti. Mi sento una persona orribile.
<< Ehi, che succede? >> Peyton mi si è avvicinata.
<< Peyton...mi presti la tua macchina? >> esclamo all’improvviso. La mia amica mi guarda titubante.
<< Ti prego...è una cosa urgente! Ti prometto che la tratterò bene... >> la supplico.
<< Mi devo preoccupare? >>
<< No, no..però ne ho bisogno. Per favore >>. Peyton sembra riflettere attentamente, poi mi mette nelle mani le chiavi della macchina. L’abbraccio e corro verso l’auto. Non posso lasciare Spencer da sola in un momento come questo.

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Capitolo 20
*** Everywhere (Seconda parte) ***


16° Capitolo - seconda parte
Durante tutto il tragitto non ho fatto altro che pensare a Spencer. A come si sente, a cosa dovrei dirle e a come comportarmi. So solo che mi sento male per averla ignorata, per non aver indagato sul motivo del suo malumore. Sono finalmente arrivata a casa. Faccio un respiro profondo e mi precipito dentro, faccio gli scalini due alla volta e in un attimo sono fuori la camera della ragazza. Senza sprecare altro tempo, spalanco la porta ed entro. Spencer mi guarda sorpresa e spaventata.
<< Cosa ci >> non le faccio terminare la frase, le prendo la mano e la trascino giù per le scale.
<< Adesso vieni con me. Passerai la giornata con me >> le dico decisa, mentre continuo a trascinarla per casa.
<< Cosa? Perchè? E poi non dovresti chiedermi se ne ho voglia? >> la ragazza mi risponde seccata. Scrollo le spalle, mi fermo solo dopo essere arrivata davanti alla macchina.
<< Non è la macchina di Peyton, questa? >>
<< Si, ottima osservazione Chapman! Forza, sali >>. Spencer sgrana gli occhi.
<< Hai intenzione di guidare tu? >> mi chiede sorpresa e, anche leggermente allarmata. Sul serio, perchè nessuno si fida di me?
<< Esatto! Sarò la Thelma per la tua Louise >> esclamo sorridendo. Spencer continua a guardarmi senza spiccicare una parola, inizio a sentirmi un idiota. Poi all’improvviso tira via violentemente la sua mano dalla mia.
<< Lo sai, vero? Ti hanno detto che giorno è oggi? >> la sua sembra più una affermazione che una domanda. E’ così vulnerabile e ferita in questo momento che non riesco a dire niente. Annuisco lentamente. Spencer fa una risatina beffarda.
<< Non voglio la tua pietà, Alex! Torna a fare le tue cose e lasciami in pace >> esclama indispettita. Sta per tornare in casa quando le prendo il braccio.
<< Ti sbagli, Spence. Non sono qui per pietà. Non ho mollato all’improvviso la mia migliore amica, costringendola a darmi la macchina, per pietà. Sono qui per te, perchè non posso sopportare l’idea di lasciarti sola in un momento come questo. Sono qui perchè è qui che voglio stare >> dico tutto d’un fiato. La ragazza adesso ha abbassato lo sguardo. Faccio scivolare la mia mano nella sua e la stringo leggermente.
<< Quindi, ti prego, sali in macchina >> mormoro. Spencer alza lo sguardo verso di me. Ha gli occhi lucidi ma mi sembra di vedere un ombra di sorriso sul suo volto.
<< Sicura che sai guidare? O devo preoccuparmi di fare davvero la fine di Thelma e Louise? >>. Roteo gli occhi.
<< Entra, spiritosa >>.
Siamo in macchina da un pò, ho già pensato a come trascorrere questa giornata ma non voglio forzare Spencer a fare qualcosa che non le va di fare.
<< Se ti va di fare qualcosa in particolare, dimmelo eh! Però io ho già pianificato il nostro itinerario >>
<< Va bene quello che hai pensato >> mormora indifferente. Aaah, sarà una lunga giornata...ma non mi farò abbattere dal suo comportamento. Dopo un pò arriviamo allo studio di Peyton, parcheggio e inizio a cercare la chiave di riserva. Dopo averla trovata, sotto al tappeto ( davvero originale, Pey), io e Spencer entriamo nello studio. La ragazza mi guarda incuriosita.
<< Perchè mi hai portata qui? >>
<< Ho pensato che potesse farti piacere. Ogni volta che Peyton è giù di morale, arrabbiata o triste..viene sempre qui. Dice che l’odore della pittura, i colori e il silenzio la rilassano. Succede la stessa cosa quando prendo in mano la chitarra o metto su un disco. E’ un rifugio >> le spiego. Spencer continua a guardarmi. Forse ho detto una stupidaggine. Mi sento così in imbarazzo.
<< Mi dispiace...forse ho sbagliato.. >> mormoro titubante.
<< No...affatto... mi piace la tua idea >>. Tiro un sospiro di sollievo. Fiuu. Adesso Spencer si è seduta e ha già preso in mano la tavolozza. Sorrido internamente.
<< Cosa fai lì impalata? Forza, dipingi qualcosa anche tu >> esclama all’improvviso.
<< Io? Ma non so dipingere... combinerei un macello >>
<< Non importa. Non mi piace essere osservata! Quindi... >> mi porge un pennello, << libera la fantasia, Davis >>. Sospiro mentre afferro il pennello. Cosa mi tocca fare.
E’ passata un oretta e, anche se non abbiamo detto una parola, ho l’impressione che Spencer si sia rilassata un pò. Guardo la mia tela e mi lascio sfuggire un gemito.
<< Oddio, è terribile. Sembra che un gatto abbia vomitato palle di pelo su tutta la tela >> mi lamento portandomi una mano sul viso. Sento Spencer ridacchiare. La guardo sorpresa. Finalmente sta sorridendo. Da una rapida occhiata al mio disegno.
<< Si, è davvero tremendo >> mi fa un occhiolino. Le faccio una linguaccia. La ragazza mi osserva e poi scoppia a ridere. Cosa?
<< Che c’è? >>
<< Hai della pittura su tutta la fronte >> continua a ridacchiare. Mi porto una mano sul viso e inizio a strofinare la pelle. Adesso la ragazza ride di gusto. Ok, non è carino.
<< Stai solo peggiorando la situazione! Smettila di toccarti ahahahahah >> . Rido anche io, perchè vederla così spensierata mi fa sentire leggera. Spencer si asciuga gli occhi, poi mi sposta la mano e si avvicina alla mia faccia. Trattengo il respiro. E’ così vicina che riesco a sentire il suo alito alla menta. Mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio e con il pollice strofina leggermente la mia fronte. I miei occhi sono incollati sul suo viso e sento la mia pelle rabbrividire al suo tocco.
<< Ecco fatto. Non c’è più niente >> sussurra, poi i suoi occhi incontrano i miei. Si morde il labbro e il mio sguardo cade subito sulla sua bocca. Mi rendo conto della cosa e ritorno a guardare le due gocce blu dei suoi occhii e noto che Spencer è arrossita. Balbetto un grazie e mi alzo. La ragazza annuisce poi ritorna alla sua tela. Cerco di regolare il respiro e il mio cuore.
<< Se hai finito... vorrei portarti in un posto >> esclamo cercando di smorzare l’atmosfera. Spencer annuisce di nuovo. L’aiuto a mettere tutto in ordine poi saltiamo di nuovo in macchina.
<< Dove questa volta, Clyde? >> mi chiede sorridendo.
<< Clyde? >>
<< Si, come Bonnie e Clyde >> esclama divertita.
<< Che fine hanno fatto Thelma e Louise? >>
<< Non mi piace la fine che fanno... e poi trovo che la storia di Bonnie e Clyde sia più eccitante >>. Sento una scossa nel basso ventre quando la sento dire “eccitante”. Gesù, Alex...riprenditi. Le faccio un occhiolino di intesa. Dopo una mezz’oretta arriviamo a destinazione. Parcheggio la macchina e faccio cenno alla ragazza di seguirmi. Ci troviamo in un boschetto silenzioso e poco illuminato, probabilmente a quest’ora non c’è nessuno. Camminiamo per una ventina di minuti, riesco a percepire lo sguardo curioso di Spencer, che cammina dietro di me.
<< Ok, questo è il momento in cui mi dici che mi hai portato qui per uccidermi, vero? >> esclama la ragazza. Sorrido divertita.
<< Esatto! Era il mio piano fin dall’inizio. >> rispondo seriamente. La ragazza mi da un pugnetto sulla spalla.
<< Eccoci qua >> esclamo guardandomi intorno. Spencer segue il mio sguardo e un sorriso le illumina il viso.
<< E’ bellissimo! Che posto è? >> . Mi siedo sull’erba e faccio segno alla ragazza di sedersi accanto a me.
<< E’ il mio posto “speciale” >>, Spencer mi guarda incuriosita. << Vengo qui quando ho bisogno di chiarirmi le idee o di stare semplicemente da sola, circondata dalla quiete e dalla natura. Nessuno sa di questo piccolo nascondiglio...fu mio padre a trovarlo. Venivamo sempre qui e continuo a tornarci,anche senza di lui >> . Di colpo sento qualcosa di caldo stringermi la mano. Non ho bisogno di voltarmi, so che è la mano di Spencer.
<< Grazie per aver condiviso con me il tuo posto speciale.. significa tanto >> . Sorrido debolmente e continuo a guardare davanti a me.
<< Adesso sarà anche il tuo posto speciale >> esclamo dopo qualche minuto di silenzio. All’improvviso sento dei singhiozzi, mi giro e Spencer sta piangendo, non perdo tempo e la stringo tra le mie braccia. Non so quanto tempo sia passato, la ragazza ha pianto tutte le lacrime che aveva. Ci staccchiamo dall’abbraccio e le accarezzo la guancia.
<< Parlami di lei...ti va? >> le chiedo timorosa. Non vorrei aver esagerato, fortunatamente la ragazza mi sorride e inizia a raccontare momenti, ricordi e frasi della mamma. Sento che piano piano la tristezza scivola via dalla sua voce e mi sorride il cuore. Dopo un pò mi accorgo che sta iniziando a fare buio, meglio andare via.
<< Allora,hai fame? >> le chiedo mentre ci stiamo incamminando verso la macchina.
<< In verità... non molta >>
<< Non molta...questo vuol dire che almeno un pizzico di fame ce l’hai! E conosco un posto che ha il miglior cibo “da coccola” che conosco >>, Spencer mi sorride incuriosita. Siamo ormai alla macchina, apro la portiera e porgo la mano alla ragazza
<< Allora, cosa ne dice Mademoiselle? >> metto su un pessimo accento francese. Spencer annuisce, prende la mia mano e si lascia aiutare ad entrare in auto. Il tragitto non è molto lungo, un quarto d’ora dopo parcheggio davanti al locale.
<< Signorina Chapman, benevenuta da “ Ruben’s Chocolaterie” >> esclamo felice
<< Cioccolato? Hai deciso di farmi ingrassare? >>
<< Tsk, per favore. Non devi preoccuparti di questo. Hai un fisico perfetto >> . Mi schiaffeggio mentalmente. C’era davvero bisogno di dire una cosa del genere, Alex? Davvero? Fortunatamente Spencer decide di ignorare il mio commento ed entriamo da Ruben. Veniamo subito investite dall’odore caldo, squisito e avvolgente del cacao. Sono in paradiso. Guardo la ragazza, ha gli occhi che le brillano. Sembra una bambina davanti ad un bancone di caramelle.
Saluto velocemente Ruben che ci fa accomodare al tavolino.
<< Il solito? >> mi chiede sorridendo
<< Il solito >> rispondo ammiccando. Spencer mi guarda incuriosita, ma la sua curiosità si ingrandisce quando Ruben ci porta una scatola con dieci cioccolattini.
<< Bon appetit >> esclama il proprietario per poi sparire dietro al bancone.
<< Ok... spiega >> dice la ragazza sorridendo.
<< E’ una sorta di... assaggio al buio. Questi dieci cioccolattini hanno dieci gusti diversi che non conosciamo...quindi ne scegliamo uno e vediamo cosa ci capita! >>. Spencer sorride ancora di più, sembra entusiasta.
<< Pronta? >>, la ragazza annuisce. Scegliamo i primi cioccolattini e mangiamo. Dio, quanto è buona questa cioccolata. Andiamo avanti così per tutta la serata, ho beccato alcuni gusti che mi hanno fatto fare delle smorfie disgustate, Spencer ha riso ad ogni mia singola smorfia e non potevo chiedere di meglio. La sua risata è musica per le mie orecchie. Ormai sono quasi le nove, è tempo di tornare a casa e, di restituire la macchina a Peyton. Sempre se non è morta prima di crepa cuore. Arrivate fuori casa della mia amica, quest’ultima non mi dice niente. Saluta me e Spencer ed entra in casa ma so, dal suo sguardo, che domani dovrò spiegarle tutto.
<< Mi dispiace...putroppo dobbiamo camminare un pò! Ma tranquilla, casa nostra non è lontana >>. La ragazza mi cammina accanto, è da quando abbiamo lasciato il boschetto che non ha smesso di sorridere.
<< Non mi dispiace fare due passi... è una bella serata >> . La guardo, si...è proprio una serata perfetta. Arriviamo a casa, mia madre e Robert guardano la tv sul divano. Spencer si accovaccia accanto al padre, credo sia giusto per lei avere questo momento padre-figlia. Restiamo un pò a parlare con i nostri genitori, poi di comune accordo, saliamo in camera. Sto per aprire la porta della mia stanza quando sento Spencer dietro di me, mi giro e vengo accolta da una delle sue strane espressioni.
<< Non ci sono parole per descrivere quanto io ti sia grata, Alex. Mi hai fatto trascorrere una giornata bellissima..hai fatto di tutto pur di rallegrarmi, di farmi stare bene...e hai fatto molto di più. Mi hai reso felice. Mi dispiace essermi comportata male stamattina ma.. >> non la lascio terminare.
<< Non devi scusarti, Spence. Hai tutta la mia comprensione. Sono contenta di aver reso questo giorno meno triste per te >> . Le sorrido dolcemente. La ragazza mi guarda e si morde il labbro, di nuovo. Ugh, non guardare Alex, non guardare, non guar ah, troppo tardi. Fisso le sue labbra rosate e mi sale un irrefrenabile voglia di baciarle. Oh dio, ho davvero pensato questo? E non so se è una mia impressione, ma sembra che Spencer mi abbia letto nel pensiero, perchè adesso si sta avvicinando lentamente al mio viso. Faccio un piccolo passo indietro ma la porta chiusa mi blocca e adesso ho il corpo della ragazza appoggiato al mio. Sento il mio cuore battere così forte che fa quasi male. Senza accorgermene la mia testa inizia lentamente ad abbassarsi verso il viso di Spencer, ci stiamo incontrando a metà strada, le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza... “DON’T GO WASTING YOUR EMOTION,LAY ALL YOUR LOVE ON MEEEE”. La suoneria del mio cellulare ci spaventa a morte, saltiamo dalla paura e ci allontaniamo bruscamente l’una dall’altra. Ci stiamo guardando con occhi sgranati senza dire una parola. Il mio maledetto telefono continua a squillare e, dal tipo di suoneria, so già chi è. Decido di rispondere.
<< Ehi Chloe.... >>. Spencer mi guarda con espressione accigliata. Oddio, che faccio adesso? La ragazza, ancora una volta, sembra leggermi nel pensiero. Sorride debolmente, mi si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia. Mi mormora un “grazie” e poi va in camera sua. La guardo andare via e una fitta si insinua nel mio cuore. Vorrei seguirla, parlare con lei, guardarla negli occhi e capire...capire cosa ci sta accadendo. E invece resto al telefono, Chloe parla...mi dice che le manco e che vorrebbe vedermi. Non ho la forza mentale per affrontare una conversazione con lei; sono ancora scossa. Mugugno qualcosa di incoerente, poi le dico che sono stanca e che vado a letto. Entro in camera mia, mi getto sul letto e mi porto le mani al viso. Sono fottuta. Sono completamente fottuta e impazzita. Tutto ha un senso adesso, tutti i miei strani pensieri,i miei dubbi e i miei cambiamenti d’umore. Mi sono presa una tremenda cotta per Spencer Chapman.

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Capitolo 21
*** Let her go ***


“ You see her when you close your eyes,
Maybe one day you’ll understand why
Everything you touch surely dies
But you only need the light when it’s burning slow
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
And you let her go”
Passenger - Let her go
 
 
17° Capitolo
Ho trascorso la notte in bianco. I miei pensieri non mi hanno fatto dormire. Sono le dieci passate ma non ho voglia di alzarmi dal letto, ho paura di affrontare Spencer. So che se poso il mio sguardo nel suo la verità mi colpirà in testa come un pianoforte gettato dall’ottavo piano e non sono pronta ad ammettere, di nuovo, con la luce del sole, i miei sentimenti per lei. Vorrei poter stare chiusa in questa stanza in eterno ma so che devo affrontare la realtà. Guardo il telefono, due messaggi. Peyton e Chloe. Roteo gli occhi, fantastico.
Peyton(09:00) “Colazione da Body?”
Peyton(09:50) “Oppure no,bella addormentata! Chiamami quando ti svegli...magari faccio un salto da te....”
Mmm, quei puntini sospensivi mi spaventano. La mia amica vorrà sapere cosa mi è preso ieri. Forse dovrei parlarne con lei,magari potrebbe aiutarmi a fare chiarezza...o forse no. Aaaah, sono così confusa. Leggo l’altro messaggio.
Chloe(08:00) “ Ehi straniera! Spero tu stia meglio...fatti viva ogni tanto! Anche perchè ho in mente di portarti ad una serata interessante ;)”
Corrugo la fronte, chi diavolo si sveglia alle otto del mattino in piena estate? Faccio un respiro profondo. Avevo dimenticato tutta la questione Chloe. Ah, sono proprio nella merda. Decido di fare una doccia veloce, poi chiamo Peyton. Inutile dire che non ho avuto scampo, la mia amica sta venendo a casa. Mi faccio coraggio e metto piede fuori dalla stanza, mi guardo intorno. Via libera. Scendo giù in salotto,sembra deserto. Tiro un sospiro di sollievo, pericolo scampato. Almeno per ora. Saluto Gavroche e afferro dei biscotti dal bancone della cucina, mi avvio verso il divano intenzionata a guardare un pò di tv in attesa dell’arrivo di Peyton. E la vedo. Spencer. È in giardino, a bordo piscina. E’ seduta con i piedi nell’acqua, sembra assorta nei suoi pensieri. Vorrei scappare in camera mia e lasciarla lì, ma le mie gambe mi portano da lei.
<< Ehi... >> mormoro piano, non so neanche se mi abbia sentito. Spencer alza di scatto la testa, mi guarda intimorita poi abbassa di nuovo lo sguardo.
<< Alex... >> la sua voce è così sottile, sembra lontana e ovattata. Sento una cappa di calore pesarmi addosso. Non so che fare.
<< Spence....credo che,ecco...forse dovremmo parlare sai... >> inizio a balbettare. La ragazza continua a fissare l’acqua. Sta evitando in tutti i modi il mio sguardo.
<< Spencer >> questa volta parlo con più decisione, infatti la biondina alza i suoi occhi verso di me. Sta per aprire la bocca quando il campanello di casa inizia a suonare ininterrottamente. Ma non riesco a muovermi, desidero,anzi, ho bisogno di parlare con lei. Ma so che adesso non è più il momento giusto, quindi sorrido debolmente e mi avvio alla porta.
<< Ehi Pey Pey! >> esclamo con troppa enfasi
<< Dio Alex, stamattina sei uno straccio >>. Sbuffo, grazie amica mia. Sto per chiudere la porta quando spunta Aiden. Lo guardo sorpresa.
<< Ciao scimmietta! Tutto bene? Hai una faccia stravolta >> esclama il mio amico.
<< Ho solo dormito male...che ci fai qui? >> chiedo senza mezzi termini. Aiden mi guarda tristemente, forse sono stata troppo rude.
<< Scusa, stamattina non sono di buon umore >> lo abbraccio velocemente.
<< Ehi Spencer >> urla Peyton, mi giro e vedo le due ragazze salutarsi calorosamente. Poi seguo lo sguardo della biondina e noto che sta guardando Aiden. Si sorridono timidamente. Aspetta, cosa sta succedendo qui? Prima di riuscire a formulare un altro pensiero, Peyton mi trascina in cucina.
<< Mi spieghi cosa ti è preso ieri? >>. Guardo la ragazza e, non so perchè, ma so che non posso dirle tutto. Forse questa è una cosa più grande di me e mi spaventa a morte. Scrollo le spalle,decido di raccontarle il motivo del mio comportamento. Dopo aver finito, Peyton mi guarda in modo strano. Sono sempre riuscita a decifrare le espressioni della mia amica, mi sono sempre vantata di conoscerla bene ma, in questo momento, non riesco a capire a cosa stia pensando.
<< Uhm...ok. Credo che abbia senso >> esclama poco convinta. Decidiamo di tornare nell’altra stanza, ma Aiden e Spencer sono in giardino a chiacchierare. Vedo la ragazza sorridere genuinamente e vengo colpita da una profonda tristezza. Fino ad un attimo fa sembrava così intimorita e pensierosa in mia presenza...e adesso scherza allegramente con il mio amico. Datti una calmata, Alex.
<< Ehi, gentaglia! Ho una proposta per voi >> Peyton esclama all’improvviso, << domani sera c’è un falò sulla spiaggia. E’ organizzato dai miei amici del corso di pittura, credo che dovremmo andarci >>. Cerco di non fare nessuna espressione in modo da non far trasparire il mio disagio. Non mi alletta l’idea di trascorrere una serata con Spencer che ignora il mio sguardo mentre Aiden cerca di fare di tutto pur di conquistarla. Peyton aspetta ancora una risposta, il mio amico sorride imbarazzato.
<< Ehm..ecco, in realtà.. >> Spencer cerca di prendere la parola. Sembra a disagio. T’oh, parla! Pensavo avesse perso l’uso della parola.
<< In realtà abbiamo un altro impegno >> si inserisce subito Aiden. Io e Peyton siamo confuse.
Guardo prima Spencer poi il mio amico. Cosa stanno cercando di dire?
<< Non capisco.. >> mormoro lentamente. Aiden mi guarda timoroso.
<< Pensavo che Spencer te l’avesse detto...l’ho invitata ad un appuntamento e ha detto di si. Usciamo domani sera >>. Resto imbambolata. La parola “appuntamento” mi si è conficcata nel cuore e fa male. Fa davvero male. Non riesco a pensare, a parlare o a respirare. Sento Aiden che continua a parlare ma è come se non riuscissi a distinguere una sola parola di quello che dice.
<< ...ultimamente abbiamo parlato spesso, così stamattina mi sono fatto coraggio e glie l’ho chiesto >> ritorno alla realtà. Stamattina? Guardo Spencer in cerca di una risposta, di un qualcosa..un segno. Ma il suo sguardo è completamente vuoto. Sento un braccio attorno al mio collo, è Peyton.
<< Beh, godetevi l’appuntamento. Io e la mia amica qui, invece, ci ubriacheremo in riva al mare! Giusto? >>. Non ho la forza di formulare una frase di senso compiuto, quindi mi limito ad annuire. Quanto vorrei sparire dalla faccia della terra. Dopo aver trascorso qualche ora insieme ai miei amici, i due decidono di tornare a casa e mi assale una tremenda paura di restare da sola con Spencer. Quindi, senza dire niente mi chiudo in camera. Resto seduta sul letto a guardare il muro per non so quanto tempo. Spencer uscirà con Aiden. Avranno un appuntamento romantico. Spencer. Perchè non mi ha detto niente? Lo so, lo so...sono stata chiusa in camera per ore stamattina...ma credevo che avrebbe avuto la decenza di parlare con me. Non ne sentiva la necessità forse? Pensavo fossimo amiche. Perchè ha accettato l’invito di Aiden? Dopo ieri sera... ieri sera cosa, Alex? Non è successo niente tra di voi, e mai succederà. E’ solo nella tua testa. Spencer non ha nessun interesse nei tuoi confronti, fattene una ragione. Probabilmente è meglio così, la situazione già è abbastanza complicata. Si, è decisamente meglio così. E allora perchè sento questo peso sul petto che non mi fa respirare? Il suono del mio telefono mi fa saltare. E’ un messaggio di Aiden. Mi chiede se sono arrabbiata e se c’è qualcosa che non va. Ah, il mio tenero Bambi. Rispondo che è tutto ok, sono solo sorpresa. Sento la porta di casa chiudersi e pochi minuti dopo la voce di mia madre urla che ha portato il pranzo. Eviterei volentieri questa tortura...ma desterei troppi sospetti, quindi trascino svogliatamente il mio corpo giù per le scale. Noto Spencer già seduta al tavolo, intenta a parlare con il padre; incrocia per un attimo il mio sguardo sorride debolmente. Ah, adesso mi guardi?
<< Alex...Alex,mi ascolti? >> la voce di mia madre mi riporta alla realtà. Sono tutti seduti e guardano me.
<< Scusa mamma,dicevi? >>
<< Ho detto, che aspetti a sederti? Ma ti senti bene? Hai una faccia oggi.. >> roteo gli occhi e mi siedo accanto a lei.
<< Sto bene,adesso mangiamo >> esclamo esasperata. Mangiare, che parolone! Non riesco a mandare giù niente, gli altri parlano ma non ho voglia di inserirmi nella loro conversazione.
<< Papà, domani sera ho un appuntamento con Aiden..mi sa che dovremo rimandare la nostra serata padre-figlia >> esclama Spencer. Perfetto, mettiamo dei cartelloni così tutti sanno di questo dannato appuntamento. Mia madre e Robert si guardano incuriositi.
<< Aiden? Il migliore amico di Alex? >> chiede l’uomo, la ragazza annuisce debolmente.
<< Devo fargli il discorsetto? Insomma, metto su la maschera da padre cattivo? >> domanda malizioso Robert.
<< Ooh, tesoro! Non ce ne è motivo. Aiden è un bravissimo ragazzo, lo conosco da dieci anni..non c’è niente di cui preoccuaparsi >> esclama mia madre dolcemente. Ok, adesso mi è passata definitivamente la fame.
<< Alex, non è meraviglioso? Farebbero una bella coppia,no? >>. Guardo mia madre allibita. Cos’è questo, un sadico gioco nei miei confronti? Sorrido falsamente e guardo Spencer
<< Assolutamente! Una coppia perfetta >>. Con mio grande sollievo, il pranzo è finito e mi precipito in camera. Dopo qualche minuto sento qualcuno bussare. Mi lascio sfuggire un gemito, lasciatemi in pace. Spencer si affaccia nella mia stanza, la sua espressione da cane bastonato mi urta i nervi.
<< Scusa, non voglio disturbarti...volevo solo chiederti una cosa. Cioè volevo spiegarti >>
<< Perchè non me l’hai detto? >> sbotto senza farla finire. La ragazza mi guarda sorpresa ma non dice niente.
<< Perchè non mi hai detto che vi sentite tutti i giorni? Perchè non mi hai detto che provi un interesse nei suoi confronti? E perchè non mi hai detto dell’appuntamento? Credevo fossimo amiche...perchè Spencer? >>
<< Perchè avevo paura di te >> esclama con forza. La guardo stupita. La ragazza si avvicina al mio letto e si inginocchia. Adesso siamo una di fronte all’altra.
<< Avevo paura che ti saresti arrabbiata...o che saresti stata delusa dal mio comportamento. Sono stata una cordarda,lo ammetto. Ho preferito tenerti all’oscuro di tutto ma solo perchè non ero intenzionata ad uscire con lui >>. Noto che ha gli occhi rossi e la sua voce è instabile.
<< Cos’è cambiato? >> le chiedo con un filo di voce. Spencer mi guarda alcuni secondi poi distoglie lo sguardo. Ieri sera. Glielo leggo negli occhi. Ecco cos’è cambiato. Tutta la rabbia che provavo prima è scivolata via lasciando spazio al timore e alla tristezza. Le accarezzo una guancia, il calore della sua pelle brucia il mio tocco.
<< E’ tutto ok, Spence >> mormoro. Adesso mi guarda speranzosa.
<< Non sai quanto siano importanti per me il tuo giudizio e la tua amicizia >> sussurra flebilmente. Cerco di deglutire, ma la parola “amicizia” mi si è incastrata in gola.
<< Lo so..e mi dispiace se in qualche modo ti ho impedito di essere sincera con me >> dopo aver finito la frase, Spencer si getta tra le mie braccia e affondo la faccia nei suoi morbidi capelli biondi.
<< Quindi io e te....è tutto ok tra di noi? Non mi odi? >> mormora nell’abbraccio.
<< No, Spence..non ti odio. Sono contenta che hai dato una chance ad Aiden. La merita >>> dico con difficoltà. Ci stacchiamo dall’abbraccio.
<< Ok.. >> esclama la ragazza.
<< E adesso sparisci! Ho voglia di ascoltare un pò di musica >> dico sorridendo. La ragazza mi fa una linguaccia e sorride. Due minuti dopo sono di nuovo da sola. Faccio un respiro profondo, ho fatto la scelta giusta. Mi sdraio sul letto e metto su il cd dei Lumineers, domani sarà una lunga giornata. Dopo un altra notte insonne, decido di non passare un altra giornata chiusa in casa,così mi lavo, mi vesto e scappo via di casa (questa volta ho lasciato un biglietto per avvisare). So che ieri ho detto a Spencer che tra noi è tutto ok, ma non riesco a fare finta di niente. Ho bisogno di ignorarla e stare un pò per conto mio. Sono tentata di chiamare Peyton ma ancora una volta, si affaccia il desiderio di solitudine così inizio a girovagare senza una meta. Mi fermo in libreria, al negozio di musica e anche da Body cercando di distrarmi. Alla fine i miei piedi mi hanno portato nel mio posto speciale e adesso sono seduta sull’erba, come due sere fa. Solo che non c’è Spencer a stringermi la mano, ma il suo pensiero si affaccia prepotentemente nella mia testa. Stasera uscirà con Aiden, il mio migliore amico. Passeranno una romantica serata insieme...lui l’accompagnerà alla porta di casa, si scambieranno parole affettuose e probabilmente ci sarà un bacio. Mi stringo la testa tra le mani. Devo smetterla. La mia è solo una stupida cotta, Alex Davis non si è mai fatta sopraffare dai sentimenti e men che meno da una ragazza. Quindi, reagisci, cazzo! Così alle quattro decido di incamminarmi e tornare a casa, non posso stare tutto il giorno per strada e poi stasera c’è una festa. Appena metto piede in casa, noto Robert fare capolino dalla cucina, lo saluto velocemente e mi avvio verso scale quando l’uomo mi chiama.
<< Alex, posso fare due chiacchiere con te? >>
<< Uhm...ok >>. Ci sediamo sul divano e aspetto. Cosa vorrà dirmi?
<< Ecco...volevo sapere...lo so che Aiden è il tuo migliore amico,quindi pensi solo il meglio di lui...ma ecco, sicura che non devo preoccuparmi? >> . lo guardo sorpresa, perchè tutta questa resistenza nei confronti del mio amico?
<< Posso farti prima una domanda? >> chiedo con sincerità, l’uomo annuisce.
<< Perchè sei così preoccupato di Aiden? Insomma...Spencer è uscita con quel decerebrato di Luke >> esclamo inorridita. L’uomo ridacchia.
<< Hai ragione...ma non mi sono mai preoccupato particolarmente di Lucas, sapevo che sotto sotto Spencer non aveva nessun interesse in lui. Quindi per me era innocuo. Ma non so, Aiden sembra più reale...sapere di questo appuntamento mi ha colto un pò alla sprovvista..poi ho iniziato a fare due + due e ho capito... >> lo guardo incuriosita.
<< E’ da un pò che ho notato che Spencer è più..rilassata, spensierata...felice. Insomma, se stessa. Non pensavo fosse merito di un ragazzo. E allora sai, se ci sono di mezzo i sentimenti di mia figlia.. divento un pò paranoico e protettivo >> conclude leggermente in imbarazzo. Grazie Robert, le tue non potevano fare meno male. Scuoto la testa, ricorda quello che ti sei detta al bosco Alex.
<< Robert...Aiden è si, il mio migliore amico, ma è anche un ragazzo straordinario. Sensibile, educato, generoso e premuroso. Ha degli ideali ed è sempre mosso da buone intenzioni,mette sempre gli altri al primo posto..e Spencer è fortunata per questo. Ho passato dieci anni con lui...dieci anni in cui si è preso cura di me. Ha soffiato sulle mie ginocchia sbucciate, non ha mai detto “ te lo avevo detto” quando avevo un indigestioni da dolci, mi ha protetto dai bulli e, cosa più importante, mi ha tenuta tra le sue braccia per ore intere quando mio padre mi ha abbandonata >> concludo con gli occhi lucidi. Mi sento in colpa, Aiden merita questa opportunità con Spencer.
<< Wow...beh, direi che il tuo amico è più che qualificato! E’ fortunato ad avere un amica come te >>. No, quella fortunata sono io. Finalmente la mia chiacchierata con Robert ha vita breve e posso andare in camera mia. Penso che farò una doccia e poi vedrò cosa mettere per il falò.
Mi sento meglio dopo aver parlato con Mister X ( si, a volte lo chiamo ancora così! Mi piace). Mi ha fatto capire quanto tengo ad Aiden e alla sua felicità. Probabilmente tra qualche giorno la mia cottarella sarà sparita e vivremo tutti felici e contenti. Sono ore che me lo sto ripetendo,ormai si è fatta sera e Peyton a breve sarà qui. Sono già vestita, niente di troppo appariscente ma neanche casual..in fondo è un falò,devo stare comoda,anche perchè a fine serata avrò la sabbia anche nelle chiappe.
<< Ehi, ma tu sei qui! Non ti ho sentita rientrare >>, sento la voce di Spencer piombare nella mia stanza mentre sono in bagno a sistemare i capelli. Mi affaccio e mi si blocca il respiro. La ragazza ha un vestitino bianco floreale, non troppo corto ma aderente nei punti giusti. Indossa dei sandali e ha i capelli sciolti. E’ bellissima. Resto imbambolata a fissarla senza dire una parola. So che suona come un clichè, ma sembra davvero un angelo.
<< Alex... >>
<< Ehm si,sono qui..ci sono! Wow..stai davvero bene.. >> non riesco a trattenermi. Spencer arrossisce e mormora un grazie.
<< Beh, tu vai al falò..giusto? >> mi chiede cambiando discorso. Grazie Spencer, lo apprezzo.
<< Per forza! Peyton mi trascinerebbe anche da morta >> esclamo drammaticamente.
<< Sarebbe divertente..un pò come in “Weekend con il morto” >> aggiunge la ragazza. Scoppiamo a ridere.
<< Adoro quel film >> ammetto sorridendo
<< Anche io! E’ esilarante >> sorride anche lei. Dio, anche il suo sorriso è perfetto.
<< Mi sa che devo salutarti... Aiden mi ha scritto, è qui fuori >>. Ad un tratto sento la realtà risucchiarmi nel suo vortice e spingermi sempre più giù. L’appuntamento. Certo.
<< Divertitevi allora... >>
<< Anche tu, ma non esagerare con l’alcool mi raccomando >>. Ci stiamo salutando, ma sembra che Spencer non sia pronta ad andare via. Ingoio un boccone amaro,amarissimo e le dico
<< Non farlo aspettare su...conoscendolo sarà sguazzando in un bagno di sudore >>. Spencer annuisce e si avvia alla porta
<< Spencer aspetta >> esclamo all’improvviso, la ragazza mi guarda confusa, << Non spezzargli il cuore... >> aggiungo. Non so perchè ho sentito il dovere di dire questa frase ma è uscita dalla mia bocca prima che potessi fermarmi. Adesso Spencer mi prenderà per pazza. Invece noto che mi guarda con serietà. Annuisce e va via. Il falò è stato piacevole, tutta gente simpatica e alla mano. Ho parlato,scherzato,ballato e bevuto ma non mi sono mai sentita così sola. Il pensiero di Spencer e, più precisamente, il pensiero di Spencer e Aiden mi ha tormentato tutta la sera. Adesso mi trovo qui, sul mio letto con ancora i vestiti addosso e la stanza che gira un pò. E i miei pensieri girano con essa. Sento una macchina fermarsi nel vialetto e so che sono loro. Una fitta mi attorciglia lo stomaco. Sento la porta chiudersi e dei passi salire le scale per poi fermarsi davanti alla mia porta. Trattengo il respiro. Spencer bussa leggermente, una volta...due ma non rispondo. Non ho il coraggio di guardarla in faccia e di vedere sul suo viso la felicità dovuta all’appuntamento. La ragazza si arrende e va in camera sua. Mi massaggio le tempie, devo trovare una soluzione. Dopo alcuni secondi afferro il cellullare e compongo un messaggio
“Signorina Sawyer, il suo invito è ancora valido?”. Invio.

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Capitolo 22
*** Mr. Brightside (Prima parte) ***


“And it’s all in my head
But she’s touching his chest
Now,he takes off her dress now
Let me go
‘Cause I just can’t look it’s killing me
And taking control
Jealousy turning saints into the sea
Swimming through sick lullabies
Choking on your alibis
But it’s just the price I pay, destiny is calling me
Open up my eager eyes
‘Cause I’m Mr. Brightside”
The Killers - Mr. Brightside
 
 
18° Capitolo - prima parte
“YOU ARE THE DANCING QUEEN, YOUNG AND SWEET ONLY SEVENTEEEEN” la suoneria del mio cellulare mi sveglia di soprassalto. Mi lascio sfuggire un lamento. Ho ancora gli occhi chiusi mentre cerco il telefono tra i cuscini.
<< Pron >>
<< Sono fuori alla tua porta. Apri >>.La chiamata è terminata. Resto a fissare lo schermo per buoni cinque minuti. Cosa? Sono ancora nel mondo dei sogni e non riesco a connettere. Cosa è successo? Ricompongo il numero.
<< Alex, perchè non hai ancora aperto la porta? >> Aiden mi domanda bisbigliando.
<< Pensavo di averlo sognato! E poi è il modo di rispondere al telefono? “sono fuori alla tua porta?” cos’è un indovinello? Un messaggio in codice? E per tutti i santi, Aiden...cosa diavolo ci fai fuori casa mia alle... >> allontano il telefono dall’orecchio e do uno sguardo all’orario << Alle maledettissime sette del mattino? >> urlo con la voce impastata.
<< Vieni giù e te lo dico. Ho portato le ciambelle >> lo sento sorridere attraverso il cellulare. Bofonchio qualcosa e attacco. Maledetto, sa come corrompermi. Mi trascino giù per le scale e apro la porta. Vengo accolta da un bicchiere di cappuccino e una busta di dolci e invitanti ciambelle. Guardo il mio amico in cagnesco.
<< Entra, rompiscatole >>
Siamo seduti sul divano, ho la faccia affondata nel caldo e squisito liquido fumante.
<< Devo chiederti un favore >> sbotta Aiden. Lo guardo di traverso.
<< Questo favore non poteva aspettare un orario decente? >> esclamo infastidita
<< Perchè mai? Con una bella giornata come questa, come fai a non essere felice? >> mi dice sorridendo.
<< Non trovo niente di felice prima delle undici del mattino >> rispondo tra un morso e un sorso.
<< Comunque, che vuoi? Così posso tornare a dormire >>
<< Ehm...ecco... stavo pensando che..ecco,le cose tra me e Spencer vanno bene. Però ecco...ho notato che c’è un pò di imbarazzo e quindi...volevo chiederti, se tu insomma... >>
<< Gesù, Aiden! Taglia corto...avanti, dimmi tutto >> esclamo esasperata.
<< Voglio invitare Spencer ad un secondo appuntamento ma sono troppo nervoso...quindi ho pensato, perchè non organizzare un doppio appuntamento? Io e Spencer e tu e Chloe! >> dice tutto d’un fiato. Sgrano gli occhi. Sta scherzando, vero? Lo guardo allibita. Aiden sembra nervoso e si sta rosicchiando le unghie. Faccio un respiro profondo.
<< Aiden... >>
<< Lo so, lo so. Ti sembra una pessima idea ma non te lo chiederei se non fosse importante >> mi dice in tono supplichevole.
<< Bambi, questa non è una pessima idea. Questa è la regina delle pessime idee. Assolutamente no. Come potrebbe aiutarti con Spencer una situazione del genere? >> esclamo infastidita.
<< Perchè creerebbe una situazione più leggera. Eliminerebbe stupidi silenzi imbarazzanti e io mi sentirei più a mio agio...ti prego scimmietta! >>
Col cavolo che accetto. Altro che situazione leggera! Preferirei camminare sui carboni ardenti pur di non vedere Spencer e Aiden in atteggiamenti amorosi.
<< No, Aiden...non puoi chiedermi questo >> dico in un sospiro
<< Se non lo chiedo a te, che sei la mia migliore amica, allora a chi dovrei rivolgermi? Ti prego Alex! Spencer mi piace così tanto...ti prego, ti prego, ti prego >>. Il mio amico adesso si è inginocchiato davanti ai miei piedi e ha le mani unite davanti al viso. Ogni fibra del mio corpo grida “NO”, a grandi lettere cubitali ma so quanto Aiden desideri costruire qualcosa di serio con Spencer e, cito sue testuali parole, da migliore amica quale sono, non mi posso tirare indietro. Sospiro rumorosamente, mi avvicino e gli lascio un tiepido bacio sulla fronte. Il ragazzo sposta le mani e mi guarda sorridendo. Due secondi dopo mi si getta addosso.
<< Si, si si si! Ti voglio bene, scimmietta. Aaah, quanto ti adoro >> grida tra le mie braccia. Sorrido divertita anche se ho una fitta al cuore che so che non andrà via facilmente. Finalmente Aiden è andato via, adesso sono di nuovo a letto ma non ho più sonno. Come potrei? Ah, che io sia maledetta. Sarà il giorno più brutto della mia vita. Mi copro la faccia con un cuscino e inizio ad emettere suoni incomprensibili quando, all’improvviso, sento qualcuno bussare alla mia porta. Sposto il cuscino e borbotto un “avanti”. Spencer fa capolino nella mia stanza, ha un espressione divertita e incuriosita.
<< Ho sentito dei lamenti e ho pensato di venire a controllare! Tutto ok? >>. Annuisco debolmente. La ragazza sorride e si butta nel letto, accanto a me. Mi si blocca il respiro. Sento il calore del suo corpo scottarmi la pelle. Ha la faccia impiatricciata dal sonno, ma la trovo estremamente carina. Restiamo a guardarci per un pò, noto una piccola ciocca di capelli davanti ai suoi occhi e, senza accorgermente, allungo la mano e la sposto delicatamente dietro all’orecchio. Mi rendo conto del gesto solo dopo aver visto la ragazza arrossire. Alexandra, ma sei impazzita? Spencer si schiarisce la gola e sorride, come se niente fosse.
<< Stasera ti va una maratona di “Scream” accompagnata da chili di pop corn e gelato? >>. Mi si illuminano gli occhi! Passare una serata a guardare film horror trash e mangiare schifezze? Questo è quello che definisco il mio appuntamento ideale. Aspetta un momento. Che cosa ho pensato? Appuntamento? Uuuugh perchè sono fatta così male?? oh, cavolo. Appuntamento. Mi sono appena ricordata che stasera mi vedo con Chloe. Il mio sorriso svanisce lentamente.
<< Mi piacerebbe...ma stasera ho un appuntamento con Chloe >> mormoro. Spencer mi guarda in silenzio per alcuni secondi, poi sorride.
<< Tranquilla, sarà per un altra volta >>. Adesso si è alzata e si sta avviando alla porta mentre io sono rimasta nella stessa posizione cercando di non sentire la mancanza del suo corpo vicino al mio.
<< Che ne dici se..facciamo colazione e passiamo la mattinata in piscina? >> mi chiede quasi speranzosa. La guardo mentre si mordicchia il labbro.
<< Dico che è un ottima idea! >> esclamo sorridendo.
<< Ottimo! Vado a preparare i pancakes...sarai affamata! >> e,senza aspettare una mia risposta, esce dalla porta. Mi porto una mano sullo stomaco. Ok, vai con la seconda colazione! Gli Hobbit sarebbero fieri di me. Sono placidamente sdraiata al sole,quando noto qualcosa farmi ombra. Apro un occhio e noto il viso di Spencer a pochi centimetri dal mio. Mi guarda incuriosita. Io invece ho gli occhi sgranati e il fiato corto, il mio sguardo è sulle sue labbra rosee...sembrano così soffici,sono tentata di catturarle tra le mie per sentirne il sapore.
<< Uhm...Spence...cosa fai? >> mormoro con difficoltà.
<< Hai davvero accettato un doppio appuntamento con me e Aiden? >>, annuisco timidamente
<< Perchè? >>. Eh, bella domanda! Me lo chiedo anche io. Scrollo le spalle. Spencer si allontana dal mio viso e io riesco a respirare normalmente.
<< E’ un problema? >>, la ragazza sembra rifletterci un pò su
<< No, cioè...non lo so. Perchè hai detto di si? >>
<< Aiden me l’ha chiesto...e non ho saputo dirgli di no.. >> lo so che non è una vera risposta, ma non so cos’altro dirle. La ragazza mi fissa ancora per qualche secondo poi annuisce lentamente. Stupido Bambi, in che situazioni mi metti? In tutto questo ancora non ho chiesto a Chloe se le va bene questo appuntamento a quattro, speriamo bene. Ore dopo, sono pronta per uscire con Chloe ma non sono per niente emozionata e la cosa mi fa sentire una persona orribile. Ma le ho promesso che ci avrei provato e sono intenzionata a mantenere la mia parola. Siamo in un parco non lontanto dalla città, stiamo facendo un pic-nic serale e sto trascorrendo davvero una bella serata, ma non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione di star passando il tempo con una buona amica e niente di più. Ugh, perchè sono così complicata?
<< Ehm, Chloe..ecco..dovrei chiederti una cosa! Ovviamente se non ti va lo capisco perfettamente eh...in fondo è una cosa assurda cioè ai limiti dell’imbarazzante.. >> sto farfugliando stupidamente e la ragazza ridacchia di gusto.
<< Sei adorabile quando farfugli cose senza senso >> mi dice dolcemente per poi lasciarmi un tenero bacio sulle labbra
<< Avanti...cosa mi devi dire >>. Faccio un respiro profondo. Ora o mai più.
<< Ti va di andare ad un doppio appuntamento? >> dico tutto d’un fiato. La ragazza mi guarda incuriosita
<< Aiden mi ha chiesto di aiutarlo ad alleggerire un pò l’atmosfera tra lui e Spencer..e ha pensato a questa soluzione... >>
<< Oh.. >> è tutto quello che mi dice. Che significa? “Oh” si va bene, o “Oh” tu sei fuori di testa insieme al tuo amico?
<< Ripeto, non sei obbligata eh, posso tranquillamente dire ad Aiden di no, è un suo problema non nostro..insomma è grande e vaccinato può cavarsela da so >> le labbra di Chloe fermano il mio fiume di parole. Ricambio il bacio e la sento sorridere sulle mie labbra.
<< Certo che accetto! Sarà divertente >> esclama. Oh, Chloe..io e te abbiamo un concetto totalmente differente di “divertimento”. Torno a casa, più confusa che mai. Tutta questa situazione mi farà perdere anni di vita, vedo già dei capelli bianchi sulla mia testa. Sono entrata nel salone e noto la tv accesa, mi affaccio leggermente e vedo Spencer rannicchiata sul divano che dorme. Un sorriso spontaneo si affaccia sul mio viso. E’ una scena dolcissima. Non resisto e mi avvicino alla ragazza, mi abbasso lentamente e la osservo più da vicino. Lo so, creepy. Ma è più forte di me. Le sposto una ciocca di capelli che le copre il viso, cerco di fare piano per non svegliarla nel mentre la mia mano scende lentamente sulla sua guancia. L’accarezzo leggermente e il contatto con la sua pelle calda e morbida sprigiona scariche elettriche per tutto il mio corpo. Sospiro. Non posso continuare a provare questi sentimenti. Non voglio incasinarle la vita perchè è questo che farei, la trascinerei nel mio mondo di indecisioni e paure e non è questo quello che voglio. Desidero che lei sia felice, desidero che sia amata e rispettata. Voglio che si senta al sicuro ed io sono instabile e inaffidabile. Lei ha bisogno di una persona diversa da me. Ha bisogno di Aiden. Mi alzo controvoglia e mi avvio in camera, non vedo l’ora di fare una bella dormita. Controllo il cellulare, tre messaggi. Li apro:
“Chloe: Ah, Signorina Davis! Non so cosa mi ha fatto...una magia? Un incantesimo per legarmi a lei? E’ l’unico motivo che mi viene in mente visto che ho accettato di fare un appuntamento a 4 XD Scherzo ( forse ), grazie per la serata...buona notte ragazzina”
“Aiden: Ok, ho già organizzato la serata. Sarà un doppio appuntamento con i fiocchi! Ci vediamo venerdi, scimmietta <3”
“Peyton: Ugh, odio queste stupide cene in famiglia. E odio te e Aiden. Perchè mi lasciate in balia dei miei parenti? Ho passato la serata seduta accanto a mio nonno che non ha fatto altro che giocare con la dentiera. Non mi abbandonate per un paio di tette, tu e Aiden ricordatevi sempre di me. Ah, devo trovarmi un ragazzo o devo iniziare ad iscrivermi a qualche corso come futura “zitella gattara”. Ah,ti odio. No, non è vero. Ti voglio bene A. Davis. Notte <3”
Rido di cuore, ah...fortuna che c’è Peyton.

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Capitolo 23
*** Mr. Brightside (Seconda parte) ***


18° Capitolo - seconda parte
Vi capitano mai quei giorni in cui vi svegliate e pensate “lascio tutto e scappo?”, contornato da tanto di “sono un idiota”, “ho qualcosa che non va” e, dulcis in fundo, “voglio morire”? No? Si? Beh, oggi per me è uno di quei giorni. Sono seduta sul mio letto, sto fissando la parete da mezz’ora e le mie mani continuano a sudare vergognosamente. Oggi è venerdì. Ovvero è il giorno dell’appuntamento e non sono affatto pronta. Mentalmente. Sarà un totale disastro, me lo sento. BIP BIP BIP, mi è arrivato un messaggio. Sarà sicuramente Chloe, meglio avvisare Spencer...ah,giusto. Volete sapere la ciliegina sulla torta in questa imbarazzante situazione? Chloe si è offerta di venire a prendere me, Spencer e Aiden. Adorabile,non trovate? Si nota il sarcasmo? Faccio un respiro profondo e mi avvio in camera di Spencer. Busso e attendo. Niente. Busso di nuovo ma nessuna risposta.
<< Chapmaaaaaaaan! Sei viva? >> urlo da dietro la porta. Ancora niente. Ok, sto perdendo la pazienza! Spalanco la porta e mi precipito nella stanza. Ed eccola lì, seduta davanti al cavalletto, intenta a dipingere chissà cosa e con le cuffie alle orecchie. E’ così bella mentre è assorta nelle sue cose che resterei a guardarla per ore senza stancarmi. La sua bellezza è una droga. Finalmente la ragazza si accorge della mia presenza e sorride entusiasta.
<< Scusa, ho perso la nozione del tempo! Dobbiamo andare? >> mi chiede mentre inizia a mettere tutto a posto. L’unica cosa che riesco a fare è annuire, perchè sono troppo impegnata a guardare Spencer in tutta la sua bellezza. Ha degli shorts così aderenti che sembrano cuciti addosso, una camicetta bianca a spalle scoperte che fa risaltare l’abbronzatura color caramello e ha i capelli legati in una morbida treccia. Questa ragazza sarà la mia morte.
<< Alex..ALEX!!! >>, mi riprendo un attimo e noto che Spencer è accanto a me e mi agita una mano davanti al viso.
<< Sssi...sono qui, ehm si dobbiamo andare...forza! >> le prendo la mano e la trascino fuori casa. Se resto ancora un pò a fissarla mi viene un colpo. Siamo nel mio vialetto quando noto Chloe nella macchina. Mi guarda sorridendo, poi alza il volume della radio e inizia cantare a squarciagola nella mia direzione
“ THAT KIND LOVING TURNS A MAN TO A SLAVE, THAT KINDA LOVING SENDS A MAN RIGHT TO HIS GRAVE...I GO CRAZY, CRAZY BABY, I GO CRAZY. YOU TURN IT ON, THEN YOU’RE GONE, YEAH YOU DRIVE ME CRAZYYYY”
Rido imbarazzata e, ammetto, anche un pò lusingata. Quando mi capita una serenata rock da una bella ragazza? Mi avvio alla macchina ma Chloe è già uscita e mi viene incontro. Senza neanche riuscire a dire una parola, sento le sue calde labbra sulle mie. Si stacca e mi sorride maliziosa.
<< Finalmente! >> esclama accompagnato da un occhiolino. Mormoro un “mi dispiace” imbarazzato. Gesù, riprenditi Alex. Sembri una bambina di 5 anni che si nasconde tra le gambe della mamma.
<< Ciao Spencer >> sento Chloe salutare la ragazza. Oddio, avevo dimenticato Spencer. Mi giro a guardarla e ha di nuovo una di quelle sue espressioni indecifrabili..
<< Chloe... >> è l’unica cosa che dice Spencer. Ok, questa tensione nell’aria è strana. Ci accomodiamo in macchina e ci avviamo verso casa di Aiden. Durante tutto il tragitto, Spencer non dice una parola mentre Chloe non smette di parlare e di accarezzarmi la mano, la guancia, i capelli e la spalla. Non ricordavo fosse così “fisica”. Finalmente si aggiunge anche Aiden che saluta me e Chloe per poi dare un leggero bacio sulla guancia a Spencer. Distolgo subito lo sguardo. Non vedo l’ora di finire questa serata. Arriviamo alla SteakHouse e io ho già l’acquolina in bocca solo leggendo l’insegna. Si, penso solo al cibo, fatevene una ragione. Ci sediamo al tavolino, io all’interno con affianco Chloe e dall’altro lato Spencer all’interno,quindi di fronte a me, con Aiden al suo fianco. Ed è appena calato un silenzio imbarazzante. Il mio amico mi guarda terrorizzato, i suoi occhi mi gridano “aiuto”.
<< Ehi Bam...ehm Aiden! Sai cosa mi è venuto in mente? >> esclamo all’improvviso, adesso ho gli occhi di tutti puntati addosso.
<< Di quella volta da Body, in cui c’era quella ragazza carina seduta da sola che veniva presa in giro dalla brutta copia delle Mean Girls,perchè aveva mentito sull’esistenza del suo fidanzato e invece era completamente sola! Ricordi? E tu senza pensarci un attimo ti sei seduto accanto a lei esclamando “scusa il ritardo,amore” >>
Spencer e Chloe guardano Aiden con occhi sgranati.
<< Davvero ti sei finto il suo fidanzato? >> chiede Spencer con stupore misto a dolcezza. Il mio amico sembra aver capito il mio tentativo di fargli fare bella figura, si gira verso la ragazza e tutto impettito le racconta l’accaduto. Spencer lo guarda rapita e gli lancia sorrisini timidi.
<< Beh, Aiden...se non fossi lesbica ti farei una corte spietata! Sei il ragazzo perfetto >> ammicca Chloe. Il mio amico ridacchia imbarazzato.
<< Fortuna che l’ho tolto dalla piazza, così non ho a che fare con la concorrenza >> rimarca Spencer in tono affettato mentre poggia la sua mano su quella del ragazzo. Mi si blocca il respiro. Devo distogliere lo sguardo, il mio cuore non può reggere ad una visione del genere, so che devo...ma non ci riesco. E mi maledico, perchè adesso Aiden ha lasciato un piccolo bacio sul naso di Spencer. Ok, no..non posso passare tutta la serata così. Ne va della mia salute. Incrocio lo sguardo di Spencer e mi sembra di leggerci, non so...rimorso? Senso di colpa? Non riesco a decifrarlo. Decido di distogliere lo sguardo e mi concentro su Chloe che sembra a suo agio. Che inividia.
<< Ok, adesso passiamo alle cose divertenti. Raccontami qualche avventura fatta con questa pazzoide qui >> esclama Chloe, rivolta al mio amico.
<< Non basta una serata, credimi. Questa scimmietta mi ha trascinato nelle più assurde situazioni >> confessa sorridendo Aiden. Gli faccio una linguaccia.
<< Tipo quali? >> chiede Spencer, la guardo sorpresa. Sembra eccitata di scoprire le mie scorribande. Il mio amico ci pensa un pò su e poi scoppia a ridere. Mi basta guardarlo e già ho capito a cosa ha pensato. Inizio a ridere anche io. Le due ragazze ci guardano confuse.
<< Ricordo che era un pomeriggio d’estate. Avevamo quattordici anni ed eravamo tremendamente annoiati. Accanto a me abitava un vecchietto malaticcio e antipatico. Era anche un pò inquietante. Ricordo che io e Alex abbiamo litigato un paio di volte con lui perchè le nostre palle andavano a finire sempre nel suo giardino e lui,puntualmente, le bucava ogni volta >> inizia a raccontare il ragazzo.
<< Adorabile >> esclama Chloe, io e Aiden ridacchiamo.
<< Comunque, quel pomeriggio, Alex mi fa “ ti va di intrufolarci dal Signor Bavoso? E’ da qualche giorno che non lo vediamo...magari è morto e nessuno se ne è accorto”, ovviamente dico di no. Solo un pazzo farebbe una cosa del genere >> continua il mio amico.
<< Femminuccia >> mormoro sorridendo. Aiden mi da un calcio sotto al tavolo. Ouch!
<< Stavo dicendo, io mi sono rifiutato categoricamente ma...sappiamo tutti quanto può essere persuasiva questa scimmietta qui! Così con nonchalance girovaghiamo nel suo giardino, poi piano piano ci avviamo alla porta sul retro e lo vediamo lì, seduto sulla sedia a dondolo con gli occhi chiusi e la testa piegata da un lato >>
<< Oddio...non mi dire che era morto.. >> esclama Spencer inorridita
<< Ssssh Chapman, non interrompere >> le dico con finta serietà, la ragazza rotea gli occhi sorridendo.
<< L’abbiamo pensato anche noi. Infatti io volevo andare via e magari avvertire un adulto ma no, la signorina Davis, cito testuali parole, voleva “accertarsi che il Bavoso avesse tirato le cuoia”, avvertire la stampa e dichiarare “quanto fossimo stati coraggiosi e di buon cuore”, insomma un esempio per i cittadini >>, Spencer e Chloe ridono prendendomi in giro. Si, sono sempre stata un pò egocentrica.
<< Comunque, senza saperlo siamo già entrati in casa. Alex si avvicina alla sedia e con mano tremante tocca il braccio del vecchietto. Io intanto ero qualche passo dietro di lei che trattenevo il respiro. Alex allora gli tocca la mano ma niente. Si gira verso di me e sussurra “mi sa che è morto”, poi torna di nuovo con lo sguardo sull’uomo e lancia un urlo agghiacciante. Il vecchietto ha gli occhi spalancati, inizia a sbraitare mentre cerca di alzarsi. Nel frattempo Alex cade all’indietro, completamente terrorizzata. L’uomo urla, io urlo e Alex urla. Decido di afferrarla per il braccio e la trascino via. Iniziamo a correre senza meta, io avanti e Alex nettamente indietro mentre il signor Bavoso ci maledice da lontano. Dopo aver corso un pò, mi giro in cerca della mia amica e... non la vedo. Panico. E’ stata presa? >> Aiden cerca di trattenere una risata mentre io ho già le lacrime agli occhi.
<< Decido di farmi coraggio e inizio a cercarla. La chiamo per buoni cinque minuti quando all’improvviso sento dei rumori strani dietro ad una staccionata di una casa. Mi affaccio..e vedo Alex incastrata in un rovo di rose, a gambe all’aria e in mutande >> a questo punto il mio amico non resiste più e inizia a ridere in modo incontrollato. Seguito subito dopo da noi tre.
<< Come hai fatto a perdere i pantaloni? >> mi chiede Spencer con le lacrime agli occhi.
<< Erano dei pantaloncini di una taglia più grande...saltando la staccionata si sono impigliati e mi sono ritrovata con la faccia nel cespuglio >> confesso divertita. Continuiamo a ridere di gusto.
<< Dovevate vedere la sua faccia. Completamente ricoperta di spine. Mia madre ci ha impiegato mezz’ora per toglierle tutte >> Aiden aggiunge divertito.
<< Ehi, è stato dolorosissimo! >> esclamo indignata.
<< Oooh, povera la mia piccola ribelle >> commenta Chloe, per poi prendere il mio viso tra le mani e lasciare piccoli baci su tutta la mia faccia. Credo di essere diventata rossa come un peperone. Sorrido imbarazzata, mentre Aiden e Chloe continuano a ridacchiare. Spencer invece è tornata seria e guarda altrove, infastidita. Come mai questo cambio di espressione? Fortunatamente la cena prosegue in modo più leggero ma sempre imbarazzante. Ogni volta che c’è uno scambio affettuoso tra Aiden e Spencer distolgo subito lo sguardo. E ogni volta che Chloe mi tocca o mi dice qualcosa di carino, Spencer mi guarda con noia. E questa cosa mi lascia perplessa. E’ tempo di tornare a casa. Grazie a Dio. Adesso siamo in macchina, fuori casa mia. Sto per uscire quando Chloe mi prende la mano e mi chiede di parlare un attimo.
<< Mentre voi amoreggiate, accompagno Spencer alla porta >> il mio amico approfitta subito della situazione. Maledetto.
<< Ti volevo ringraziare per la serata. Mi sono divertita e lo ammetto, non me lo aspettavo >> mi confida la ragazza. Le sorrido dolcemente, ah Chloe, sei così perfetta...ma non per me. E questa cosa mi spezza il cuore.
<< Sono felice della possibiità che mi stai dando...spero sia lo stesso anche per te >>. Ottimo, la situazione non poteva essere più complicata.
<< Certo che è lo stesso anche per me...sei davvero una ragazza meravigliosa, Chloe >> esclamo con sincerità. La ragazza sorride poi mi lascia un tenero bacio sulle labbra. Esco dalla macchina e mi avvio alla porta di casa, quando mi si gela il sangue. A pochi metri di distanza, ci sono Aiden e Spencer che si baciano. Non riesco a muovermi. Sento il respiro fermarsi e una morsa mi attanaglia lo stomaco. So che loro stanno uscendo insieme, lo so...ma vederli così. Vedere questo bacio mi ha fatto capire quanto reale è questa situazione e quanto non riesco a fare finta di niente. Perchè adesso sento la gelosia invadere ogni fibra del mio corpo. Perchè vorrei solo cancellare le labbra del mio amico da quelle di Spencer e cambiarle con le mie. Perchè desidero sentire il suo sapore mescolarsi con il mio e invece resto ferma dove sono mentre sento il mio cuore andare in mille pezzi.
<< Forza Romeo, salta in macchina. Non ho tutta la notte >> grida Chloe. I due si staccano imbarazzati e Aiden si avvia all’auto. Non oso guardare Spencer negli occhi. Non so cosa potrebbe vederci. Senza dire niente, entriamo in casa. Il silenzio ci accompagna fino al piano superiore. Davanti alle nostre porte.
<< Buonanotte Alex >> mormora la ragazza. Faccio un respiro profondo.
<< Notte, Spencer >>

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Capitolo 24
*** Mama ***


“ Oh mama, hola hola hola
Don’t know what it is,
Oh mama hola hola hola
Oh what I do now?
I see my body in a different light
As if I wake up in a different life
Feels like I’m walking with my heart on fire
Somebody pass me the water
‘Cause I’m burning”
Clean Bandit - Mama
 
 
19° Capitolo
Sono passati alcuni giorni da quando ho visto Aiden e Spencer baciarsi. Ho scoperto tramite il mio amico che quello era il loro primo bacio. Che fortunata che sono stata ad assistere a tale magnificenza. Adesso vorrei solo avere un telecomandino per cancellare dalla mia memoria quella scena, un pò come nel film di Jim Carrey, e invece “il bacio” mi sta ossessionando e non riesco a non pensarci,, ecco perchè in questi giorni sto cercando di evitare o,limitare al minimo, i miei contatti con Spencer. Ho bisogno di tempo per digerire la cosa. Fortuna (?) che la ragazza mi rende le cose facili, ormai passa parecchio tempo in compagnia di Aiden quindi sono sempre accerchiata da Peyton e Chloe. Il loro continuo blaterare/battibeccare mi tiene impegnata e ne sono felice. Il problema è la sera,quando sono da sola nel mio letto e il pensiero di Spencer,nella camera accanto, si affaccia prepotentemente nella mia mente. Devo usare tutte le mie forze,sia fisiche che mentali, per fermarmi dal bussare alla sua porta e sentire la sua voce sottile e perdermi nei suoi occhi blu. So che non potrò fuggire per sempre da lei nè dai miei sentimenti, sto solo cercando di capire come affrontare questa situazione.
<< Dio, non posso credere che l’estate sia già quasi finita...non sono pronta mentalmente a tornare a scuola >> sbuffa Peyton mentre siamo sedute da Body. Mi lascio sfuggire una smorfia sofferente.
<< Non me lo ricordare, ti prego! Il solo pensiero mi fa piangere >> esclamo tristemente.
<< Quanto siete melodrammatiche! Godetevi questi anni di liceo..perchè l’università sarà dieci volte più stressante >> aggiunge Chloe.
<< Grazie cugina, tu si che sai come sollevare il morale! >> sbotta Peyton
<< Ehi, vi sto solo preparando al peggio >>
<< E noi lo apprezziamo >> dico dolcemente mentre lascio un leggero bacio sulla guncia della ragazza ma, prima di riuscire ad allontanarmi, quest’ultima mi afferra teneramente il viso e mi da un bacio sulle labbra.
<< Ooooh quanto siete smielate. Ho il diabete a mille >> esclama Peyton sogghignando. Io mi limito a roteare gli occhi.
<< Comunque, vado in bagno e poi andiamo via? >> continua la ragazza, io e Chloe annuiamo.
<< Grazie a Dio un pò di pace >> esclama in un sospiro Chloe, la guardo incuriosita.
<< PeyPey! L’adoro, non fraintendermi...ma ultimamente è sempre tra i piedi e vorrei passare un pò di tempo sola con te! Questo fa di me una cattiva persona? >>. Scuoto la testa sorridendo.
<< Assolutamente no! E’ la mia migliore amica...ma a volte sento proprio il bisogno di prendermi una pausa da lei >> confesso divertita. Chloe annuisce ridendo.
<< Per questo...stavo pensando che domani potremmo passare tutto il giorno insieme. Solo tu e io >> mormora la ragazza.
<< Sai, potremmo andare al lago, fare un pic nic lì e passare la giornata a prendere il sole... >>, guardo Chloe che mi fissa con aria speranzosa. Non so come comportarmi con lei. Mi piace stare in sua compagnia, ma non riesco ad essere me stessa al 100%, mi sento sempre un pò frenata. Il fatto è che mi ripeto sempre di darle una possibilità, di impegnarmi in questo legame che stiamo costruendo, ma in realtà non lo faccio. Seguo solo il corso degli eventi ma se voglio cambiare le cose, se voglio dare una svolta alla mia vita, devo smetterla di provarci..devo farlo e basta.
<< Direi che è un ottima idea! Così avrò la possibilità di guardarti tutto il giorno in costume >> dico maliziosamente.
<< Secondo te perchè l’ho proposto? Per poter guardare sfacciatamente il tuo corpo vestito solo da un misero bikini >> esclama la ragazza facendomi un occhiolino. Mh, la cosa si fa interessante.
<< Ok, andiamo a casa. Mi sono già stufata di voi due...sono giorni che vi ho intorno. Direi che può bastare >> spunta all’improvviso Peyton. Io e Chloe ci guardiamo esterefatte. E’ seria? Dio mio, questa ragazza è assurda. Sono appena tornata a casa, mia madre e Robert sono sul divano a guardare la tv, più precisamente National Geographic. Gesù, questi due sono perfetti insieme. Perfettamente noiosi.
<< Sera, vecchietti >> esclamo divertita
<< Ciao ragazzina >> saluta mia madre. Faccio una smorfia.
<< Non sono una ragazzina >>
<< E noi non siamo dei vecchietti >> rimarca mia mamma
<< Disse la donna sdraiata sul divano con la copertina addosso in piena estate che guarda documentari sugli animali >> mormoro tra i denti. Robert ridacchia ma si becca un pugnetto sulla spalla. Ah, quest’uomo è un santo.
<< La copertina è accogliente e ti da sicurezza >> dice mia madre indignata
<< Certo, Linus >> esclamo divertita, la donna si limita a scrollare le spalle.
<< Beh, vado a letto...mi raccomando, non esagerate troppo con la natura selvaggia >>
<< Buonanotte Alex >> mi risponde la coppia.
Entro in camera mia ma non mi metto subito a letto, decido di sedermi fuori al balcone per godermi un pò il silenzio del quartiere.
<< Ehi, Davis >>, la voce di Spencer risuona all’improvviso. La ragazza è affacciata al suo balcone. Un sorriso spontaneo mi accende subito il viso.
<< Ehi, Chapman >> esclamo di rimando. Restiamo un attimo in silenzio.
<< Sei tornata da poco? >> le domando cercando di mantenere viva la conversazione.
<< Si, io e Aiden siamo andati al cinema >>
<< Non dirmi che ti ha trascintata a vedere quell’assurdo film su un imminente guerra con gli alieni? >> chiedo preoccupata. La ragazza ridacchia.
<< Ebbene si. Mi sono lasciata convincere...pessima scelta >>
<< Perdonalo. Non ha ottimi gusti in materia di film >>
<< Si, l’ho notato. Ma ci passo su...per tutto il resto non ho da lamentarmi >> confessa Spencer con tono sommesso. Trattengo una smorfia. Tutto ad un tratto non ho più voglia di fare conversazione.
<< Che ne dici se faccio un salto da te? >> esclama all’improvviso. Resto un attimo spiazzata. Non so se è una buona idea averla così vicina.
<< In realtà...mi piace questa conversazione tra “balconi comunicanti” >> dico sorridendo. Credetemi, internamente sto cadendo a pezzi.
<< Ok, ci sto >>. Fiuuu, menomale. Iniziamo a parlare del più e del meno e, devo ammettere, che mi mancava passare del tempo con lei. Ma l’ho fatto per un buon motivo. Ad un certo punto, la ragazza si ammutolisce. Guarda un punto indefinito davanti a se, poi mi guarda intensamente.
<< Alex...secondo te, cos’è l’amore? >>. Trattengo il respiro. Perchè tutto ad un tratto mi fa questa domanda?
<< Io..non so...cioè...non mi sono mai davvero innamorata >> confesso timidamente.
<< Neanche io... secondo te, come dovrebbe essere? >> incalza la ragazza. Ah, non molla la presa la biondina.
<< Uhm... così mi metti in difficoltà >> esclamo sorridendo.
<< Chiudi gli occhi e pensa... >> sussurra Spencer. La guardo stranita.
<< Perchè per te è così importante saperlo? >>
<< Io..non lo so. Vorrei solo sentire il tuo pensiero >> ammette sorridendo. Ok, questo è strano. Non so davvero da dove iniziare...sembra stupido, però faccio davvero come mi ha chiesto Spencer, quindi chiudo gli occhi. Resto un attimo in silenzio, poi sorrido.
<< Credo che per me l’amore è quando ti rendi conto che sei rilassata, a tuo agio! cioè quando puoi chiacchierare e scherzare con qualcuno su cose stupide e assurde e magari continuare a farlo per un intera notte,senza stancarti, senza avere la voglia di andare a dormire solo per il piacere di stare in compagnia dell'altra persona...e ad un tratto ti rendi conto che diventi più “te stesso” con quella persona, più vulnerabile, ma in senso buono. Perchè hai scelto deliberatamente di esporti a quella persona senza avere il timore di sembrare una "stramba". Credo anche che te ne accorgi subito, come se scattasse qualcosa in te e lo sai, lo sai e basta. Le farfalle nello stomaco, le guance che fanno male perchè hai sempre un sorriso genuino stampato sulla faccia,lo stomaco che si attorciglia...tutto questo prova soltanto che avevi ragioni dal primo momento. Ma non è tutto rose e fiori..insomma,credo sia anche dolore..un dolore che però vuoi provare ancora e ancora. Amore è anche sacrificio, fatica..è come un giro sulle montagne russe,un minuto di esaltazione e subito dopo paura,poi di nuovo euforia e così via... >> faccio una breve pausa
<< Alla fine credo che l'amore sia come tornare a casa dopo un lungo viaggio... >> adesso ho riaperto gli occhi, sto guardando Spencer
<< ... Si, è come tornare a casa >> concludo. All’improvviso sento il mio corpo far male. Ossa,muscoli e organi..un ammasso di dolore. Il cuore mi batte così forte che lo sento anche nella testa. E’ lei. Durante tutto il tempo in cui ho avuto gli occhi chiusi, ogni parola che dicevo era accompagnata dall’immagine di Spencer. Spencer è la mia definizione di amore. Adesso l’ho capito. Io, Alex Davis...mi sono perdutamente innamorata di Spencer.
Un rumore nella direzione della ragazza mi porta alla realtà.
<< Spencer...? >> la chiamo debolmente. Sento di nuovo quel rumore, cos’è? sembra un singhiozzo trattenuto.
<< Tutto bene? >> chiedo preoccupata. Mi pare di sentire la ragazza tirare su col naso. Sta forse..piangendo? Mi alzo subito dalla sedia pronta per andare in camera sua
<< No >> esclama all’improvviso. Mi fermo di botto.
<< Va tutto bene, Alex. Sono solo rimasta colpita dalle tue parole, tutto qui... >> dice con voce instabile. Perchè non riesco a crederle?
<< Sicura..? >>
<< Sicurissima! Davvero...però adesso credo sia arrivato il momento di andare a letto. Sono un pò stanca >>. Mi siedo di nuovo senza sapere cosa fare.
<< Uhm...ok >>. La ragazza fa per entrare in camera quando si ferma sulla soglia del balcone.
<< Mi mancava parlare con te... notte, Alex >>. Senza aspettare una mia risposta, entra nella stanza e spegne la luce. Adesso sono sola con tutti questi miei pensieri, questi miei sentimenti che sono spuntati fuori così, inaspettatamente. E mi sento improvvisamente stanca. Prosciugata. Poi un pensiero mi colpisce in pieno petto. Perchè Spencer mi ha fatto questa domanda? Forse perchè...no, non è possibile. Voglio dire...è troppo presto no? Sarà che Spencer si è innamorata di Aiden? Mi porto le mani sul viso. Questa situazione mi ucciderà.
Sono quasi le otto del mattino, mi trovo seduta sul divano a guardare la tv. Chloe ha detto che sarebbe arrivata alle nove ma io non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte. Quindi eccomi qui, già vestita e in anticipo di un ora. Non posso credere di essermi innamorata di Spencer, cioè tra tutte le ragazze di questo mondo, perchè proprio lei? Ah giusto, perchè ho un talento innato per cacciarmi nelle situazioni più complicate. Cosa devo fare? Non posso continuare così, devo parlare con qualcuno..ma con chi?
<< Che ci fai sveglia a quest’ora? >>, la voce di mia madre mi provoca un mini infarto.
<< Esco con Chloe...tutto il giorno >> rispondo senza guardarla. Dopo qualche minuto di silenzio sento una presenza accanto a me. Mi volto e vedo mia madre fissarmi preoccupata.
<< Che c’è? >> chiedo incuriosita.
<< E’ una cosa seria tra te e Chloe? >>, scrollo le spalle.
<< Uhm non direi..cioè ci stiamo conoscendo meglio. Credo sia presto per definire questa cosa.. >>
<< Alex...ma a te piace davvero questa ragazza? >>. La guardo sorpresa. Da dove spunta fuori questa domanda?
<< Perchè me lo chiedi? >>. La donna si morde il labbro pensierosa.
<< All’inizio credevo fossi davvero presa... perchè ti ho vista così spensierata, leggera, felice..e ho subito collegato questo cambio d’umore a Chloe. Ma ultimamente mi sembri nervosa, giù di tono e pensierosa...e ogni volta che esci con questa ragazza,non so..non mi sembri più la Alex che ho descritto prima. E allora mi chiedo, ti piace davvero? O, ti è mai piaciuta sul serio? >> mia madre conclude con sincerità. Forse dovrei parlarne con lei,ovviamente evitando di fare nomi. Magari potrebbe darmi qualche consiglio, e Dio solo sa quanto ne ho bisogno. Mi schiarisco la gola.
<< Chloe mi è piaciuta dal primo momento che l’ho vista. E ho sempre voluto conoscerla meglio, uscirci insieme sai...così quando è successo ero molto contenta, nervosa ma contenta. Stava andando tutto bene... >>
<< E poi cos’è successo? >>. Spencer. Ecco cos’è successo. Ma non posso dirglielo. Sarei come kamikaze che fa esplodere tutta la famglia. Mia madre deve aver notato il mio cambio d’umore, perchè adesso mi stringe la mano. Le sorrido debolmente.
<< E’ successo che mi sono innamorata... >> dico lentamente, la donna mi sorride felice, << di un altra persona... >> aggiungo in un sussurro. Mia madre sembra sorpresa.
<< E questa persona lo sa? Ricambia i tuoi sentimenti?>>, scuoto debolmente la testa.
<< No..è all’oscuro di tutto e, no...non ricambia >>
<< Come lo sai? Magari pensa che tu non sia interessata a lei...o aspetta una tua mossa >> cerca di incoraggiarmi.
<< No, mamma... è complicato >>. Lo so, suona come un clichè, ma è così.
<< Cosa c’è di complicato? >> incalza la donna. Erm, tutto?
<< Credo che lei sia innamorata di un altra persona..di un ragazzo >>
<< Credi? Quindi non lo sai per certo! >>
<< Mamma... >> dico debolmente. Tutto ad un tratto non ho più voglia di parlare.
<< Dico solo che tutta questa situazione è un pò confusionaria. Mi dici che lei non prova i tuoi stessi sentimenti..però non ne avete mai parlato, quindi come fai ad essere così sicura? Fermati un attimo a pensare...ci sono stati dei momenti in cui hai pensato che lei potesse provare per te qualcosa oltre l’amicizia? Attimi in cui ti è sembrato di vedere qualcosa in più di un semplice gesto di amicizia? >>. Resto un attimo in silenzio. Mi viene in mente la sera in cui Spencer era ubriaca, oppure il giorno dell’anniversario della morte della mamma. Ci sono stati momenti strani ed intensi, devo ammetterlo.
<< Non ha importanza... >> esclamo scuotendo la testa.
<< Tesoro, certo che ce l’ha. Perchè se c’è una minima speranza...devi coglierla. Devi lottare per i tuoi sentimenti e per questa persona >>. Ah mamma, se solo sapessi. Non saresti qui a darmi questo consiglio.
<< Non posso...rovinerebbe tutto >>
<< Tutto cosa? >>
<< Tutto. La mia vita, la sua...e quella di altre persone >> mormoro intimorita. La donna corruga la fronte. Cavolo, spero di non aver detto troppo.
<< Quindi cosa farai? Nasconderai i tuoi sentimenti e sarai infelice? >>
<< Si, più o meno è quello che ho intenzione di fare. Magari prima o poi andranno via >> sorrido debolmente.
<< Non funziona così, Alex. Anzi, più andrai avanti così..più questi ti consumeranno. E poi, non hai pensato a Chloe? >>, la guardo sorpresa.
<< Se quella ragazza si è presa una cotta per te...ma tu non puoi ricambiare, la farai soffrire. Quindi pensa bene a quello che fai >>. Sono spiazzata. Non avevo minimamente pensato al dolore che potrei procurare anche a Chloe. Perfetto, sono una persona disgustosa.
<< Hai ragione, mamma... >>, un messaggio interrompe il mio discorso. E’ Chloe, mi sta aspettando fuori. Mi alzo dal divano.
<< E’ lei...meglio che vado >>
<< Alex, pensa a quello che ti ho detto >> mia madre mi sussurra mentre mi stringe in un abbraccio. Annuisco flebilmente e mi avvio alla porta.
<< Ah Alex.. >>, mi giro verso la donna
<< Non importa se non rispondi...ma sono curiosa. Conosco tutte le tue amicizie..la persona in questione è una di queste? >>. Il mio cuore batte così forte che ho il timore che da un momento all’altro mi possa fuggire dal petto.
<< No, mamma.. >> riesco a dire tutto d’un fiato. << Ci vediamo più tardi >>, apro la porta e metto piede fuori. Guardo Chloe sorridere dalla macchina. Forza e coraggio, Davis.

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Capitolo 25
*** Thinking of you ***


“ You said move on, where do I go?
I guess second best is all I will know
‘Cause when I’m with him I am thinking of you
What you would if
You were the one who spending the night
Oh, I wish that I was looking into your eyes”
Katy Perry - Thinking of you
 
 
20° Capitolo
Dopo aver trascorso un intera giornata con Chloe, sono arrivata alla conclusione che sono davvero una persona orribile. Perchè? Perchè ho pensato a Spencer. Sempre. E nonostante tutto non ce l’ho fatta ad essere sincera con Chloe. Non ce l’ho fatta a dirle che non posso darle quello che mi sta chiedendo. Che non sono coinvolta sentimentalmente. Almeno non quanto lei. Sapete perchè non ci sono riuscita? Perchè ho paura. Paura di stare da sola con i miei sentimenti e i miei pensieri verso Spencer. Ho paura di non reggere la situazione e di fare qualcosa di stupido. Qualcosa di cui potrei pentirmi. Stare in compagnia di Chloe attenua un pò questi sentimenti. E forse, piano piano, un giorno magari..potrò amarla come merita. Vedete? Sono terribile. Merito tutto questo dolore che sto provando adesso,perchè Chloe non merita questa parte di me. Anzi, non merita me. Adesso sono in camera mia. Sono sdraiata sul letto a fissare il soffitto. Non sapevo quanto fosse interessante il mio soffitto fino a questo momento, in cui non ho voglia di pensare a niente e di stare da sola. Ho evitato accuratamente mia madre e Spencer. La ragazza sa quando c’è qualcosa che non va e so che non molla la presa fino a quando non le dico il motivo e non posso parlare con lei adesso. Quindi ho mugugnato un “sono stanca morta” e mi sono chiusa in camera. Sento il mio cellulare vibrare. È un messaggio di Peyton.
PeyPey: “Domani mattina. Tu ed io. Body. 9:30. Non accetto un no come risposta”.
Sorrido teneramente.
Io: “Non dico mai di no alla colazione di Body! Pfff”
PeyPey: “ Ottimo. Ti aspetto domani, non fare tardi <3”.
Sbuffo, facile per lei. Ha una macchina, non deve fare affidamento solo sulle sue gambine. Decido di fare una doccia e di andare a dormire, o almeno, provarci.
Sono le nove meno qualcosa di una splendida mattinata di fine agosto. Sono pronta per andare a fare colazione da Body. Incrocio mia madre in soggiorno che mi saluta con un rapido bacio sulla guancia.
<< Come mai sveglia così presto? Esci di nuovo con Chloe? >>
<< No, mi vedo con Peyton! Facciamo colazione da Body >>
<< Ottimo... uhm, Alex...riguardo al discorso di ieri.. >>
<< Mamma... >> la fermo subito, << Non prenderla a male, ma non mi va di parlarne >>. Mia madre annuisce seriamente.
<< Va bene, tesoro...però sappi che se hai bisogno di fare un altra chiacchierata...io ci sono. Per qualsiasi cosa >>
<< Ti è paciuto fare un pò “Una mamma per amica”, eh? >> esclamo sorridendo. La donna ridacchia divertita.
<< Si, lo ammetto. Però sono seria, Alex... sono qui per te >>. Le lascio un bacio sulla guancia.
<< Lo so, e lo apprezzo. Adesso vado o faccio tardi! >> dico mentre mi avvio alla porta.
<< Ciao Rory! >> esclama mia madre sorridendo
<< Ciao Lorelai! >> rispondo ridacchiando.
Arrivo fuori alla tavola calda e noto la mia amica seduta al solito posto mentre gioca con il telefonino. Apro la porta e vengo accolta dalle note di Bonnie Tyler in cerca di un “hero”. Sorrido contenta. Questa giornata è iniziata col piede giusto.
<< Qualcuno è di buon’umore oggi >> esclama Peyton. Mi siedo di fronte a lei.
<< Forse >> rispondo con nonchalance
<< Questo cambio d’umore ha a che fare forse con mia cugina? >> mi chiede sorridendo maliziosamente. Continuo a mantenere il mio sorriso ma in realtà mi sento di colpo triste.
<< Forse... >> ripeto con poca convinzione. Peyton mi guarda stranita.
<< Alex...è da un pò che voglio farti questa domanda >> mi dice seriamente. E non so perchè, ma ad un tratto sono preoccupata.
<< Fino ad ora sono stata in disparte, ma adesso la curiosità mi sta mangiando viva >> la ragazza fa una pausa, << Che intenzioni hai con Chloe? >>. Trattengo il respiro. Ottimo,mi mancava solo questo.
<< Che vuoi dire? Cosa vuoi sapere, Peyton? >> le chiedo quasi annoiata. Sono stanca di tutti questi pensieri.
<< Vuoi davvero stare con lei? >>
<< Non lo sto già facendo? >>
<< No >> esclama prontamente. La guardo confusa.
<< Mi sembra che tu ti stia facendo trascinare ma che non sei esattamente coinvolta. Sbaglio? >> riprende a parlare la mia amica. Dannazione, mi conosce fin troppo bene.
<< E’ complicato >> è l’unica cosa che riesco a dire.
<< No, non lo è! Ti piace? Allora dimostralo, non ti piace? Allora sii sincera. Perchè tu sei la mia migliore amica...e lei è mia cugina. C’è troppo in ballo e non voglio che qualcuno qui si faccia male >>. Resto un attimo in silenzio. Peyton ha ragione. Devo fare una scelta e devo farla subito.
<< Io non ti capisco.. >> riprende la ragazza, << Ti è sempre piaciuta. Dal di fuori sembrate una coppia perfetta, lei è pazza di te. E’ una ragazza meravigliosa. È una persona che può renderti felice... non capisco perchè non ti lasci andare. Perchè? >> . Perchè lei non è Spencer. Deglutisco e cerco di riordinare i pensieri. Ma la mia amica incalza.
<< C’è forse qualcun’altra? >>. Perfetto. Adesso come rispondo?
<< Certo che no! Da dove salta fuori questa domanda? >>. Peyton scrolla le spalle.
<< Ultimamente ti comporti in modo strano... >>
<< Non sono sempre strana? >> sbotto sorridendo
<< Decisamente. Ma ripeto, ultimamente lo sei di più. Come se avessi sempre qualcosa per la testa..o qualcuno >>. Mi stringo nelle spalle, sperando che possa valere come risposta.
<< Adesso che ci penso..sei cambiata da qualche mese...da quando...ecco, da quando Spencer si è trasferita da te >>. Guardo la mia amica, i suoi occhi mi scrutano. Indagatori. E mi manca il fiato,perchè lo sa. Peyton sospetta qualcosa e io non sono pronta ad ammetterlo davanti a lei. Non posso. Devo inventarmi qualcosa.
<< Non hai pensato invece che ho semplicemente paura? >> mormoro lentamente. La mia amica sembra sorpresa.
<< Paura? Di cosa? >>. Scrollo le spalle.
<< Di impegnarmi. Di provare dei sentimenti. Di affidare questi sentimenti ad una persona e sperare di non avere il cuore infranto. O di non far soffire l’altra persona. Insomma, hai capito..no? >> confido con sincerità. In fondo è vero. Non è riferito a Chloe, ma il senso è quello. Adesso è la mia amica a stare in silenzio. Mi guarda per qualche secondo, poi mi prende la mano.
<< Scusa...hai ragione. Io non ci avevo pensato...dio, sono terribile. Penso subito al peggio invece di pensare alla cosa più ovvia >> mi dice timorosa. E io mi sento così male che non ho la forza di dire niente, mi limito a stringerle la mano.
<< Ok, non ne parliamo più. Solo un ultima cosa... non lasciar prevalere la paura, Alex. Perchè potresti perderti tanto,che sia la felicità di amare un altra persona o avere il cuore infranto. Come dicono i Lumineers? “It’s better to feel pain than nothing at all”, no? >>. Mi sorride teneramente e non posso far altro che sorridere di rimando. Dopo aver trascorso un pò di tempo insieme alla mia amica, la ragazza decide di accompagnarmi a casa. Mentre sto per uscire dall’auto sia il mio telefono che quello di Peyton suonano in contemporanea. Ci scambiamo uno sguardo incuriosito. Apro il messaggio, è di Aiden. Ha incluso anche Pey e Spencer nella conversazione.
Bambi: “ Signore e...signore, siete cordialmente invitate, domani mattina, ad una giornata di sole, mare e divertimento organizzata da me medesimo. Destinazione, Ocean City! Non si accetta un no”
Bambi: “Alex, scimmietta..questo messaggio è per te. Si parte presto,quindi, non osare fare tardi o saranno guai <3”.
Roteo gli occhi. Come osa minacciarmi? Tsk!
<< Ooooh mi piace questa idea! Sole, mare, ragazzi a petto nudo, caldo, sabbia, ragazzi a petto nudo >> esclama Peyton. Ridacchio.
<< L’hai già detto >> le faccio notare. La ragazza scrolla le spalle.
<< E’ l’unica cosa che trovo eccitante >>. Scuoto la testa sorridendo. Poi un pensiero si affaccia nella mia testa.
<< Ehi...sai che ti dico? Adesso invito anche Chloe! >> esclamo rivolta verso la mia amica che adesso mi guarda entusiasta. Si, credo proprio che lo farò.
 
Spencer POV
Sono le sei e mezzo del mattino, ci siamo messi in viaggio da pochi minuti. Aiden sta guidando con un sorriso stampato sul viso, non so come fa ad essere così felice a quest’ora del mattino. Sedute dietro ci sono Peyton, Alex e Chloe. Le due cugine stanno sonnecchiando sulle spalle di Alex che non ha aperto bocca da stamattina. Ha gli occhiali da sole, una tazza di caffè in mano e un espressione accigliata che farebbe accapponare la pelle a chiunque. Non è molto mattiniera la ragazza. Sorrido internamente. Solo io la trovo adorabile? Aiden ha acceso la radio e sta canticchiando una canzone di Taylor Swift. Strambo Bambi. Come direbbe Alex.
<< Cristo santo, Aiden. Cambia frequenza o ti smonto la radio. Non sopporto questa lagna di Swift alle sei del mattino >> sbotta acidamente Alex.
<< Ti riferisci a me o alla vera Taylor Swift? >> esclamo provocatoria. La ragazza sbuffa e mugugna qualcosa. Mi trattengo dal non ridere. Aiden rotea gli occhi sorridendo, poi cambia stazione.
<< Come fai a sopportarla? >> dico al ragazzo. Lui fa spallucce.
<< Dopo dieci anni...ti abitui. La ignori >>
<< Ehm, vi faccio notare che io sono qui. Vi sento >> esclama Alex infastidita.
<< Aiden, hai sentito qualcuno parlare? >> dico tra il serio e il divertito.
<< Mmm no, non mi pare! Sarà stato qualche insetto >> risponde il ragazzo. Sentiamo Alex borbottare
<< Stupido Bambi e stupida Taylor Swift >>. Io e Aiden scoppiamo a ridere.
Dopo un oretta anche Alex si è addormentata, immagino sia estenuante essere di cattivo umore a prima mattina. Prendo il cellulare e inizio a fare delle foto, Aiden che guida, Peyton con un pò di bavetta sulla bocca. Poi sposto l’obiettivo su Alex. Sembra così in pace e rilassata che non resisto e le faccio una foto. Poi mi accorgo che la sua mano è intrecciata con quella di Chloe e ad un tratto mi blocco. E resto ferma a guardare le due ragazze. Non so perchè, ma non riesco a distogliere lo sguardo dalle loro mani.
<< Sono carine insieme, non trovi? >>. La voce di Aiden mi porta alla realtà. Lo guardo confusa.
<< Alex e Chloe. Le trovo perfette insieme, non credi? >>. Mi giro di nuovo verso le due ragazze e mi trattengo dal dire subito “no”. Mi limito a scrollare le spalle.
<< Spero che funzioni tra loro due. Ad Alex farebbe bene >>
<< Cosa? Una fidanzata? >> esclamo divertita e forse un pò infastidita.
<< Si, cioè...una persona che l’ami. Non fraintendermi, io e Peyton l’amiamo alla follia, ma è un tipo di sentimento completamente diverso dall’amore. È fraterno. >> spiega il ragazzo.
<< E pensi che lei abbia bisogno di questo? Del “vero amore”? Non è un discorso un pò sempliciotto? Un clichè? Tipo come nelle favole, che la principessa aspetta il principe azzurro per suggellare il loro amore con un bacio e vivere felici e contenti? >>. Aiden sorride.
<< Potrebbe sembrare un discorso superficiale. Ma nonè così, perchè stiamo parlando di Alex >>
<< Appunto >> incalzo infervorata. Incrocio le braccia e mi giro verso il ragazzo.
<< Alex è la persona più buona e generosa che conosco. Vede sempre il lato buono delle cose e mette sempre avanti gli altri piuttosto che se stessa. Lo fa perchè ha paura di mettersi in gioco. Di rischiare. Di risultare vulnerabile e fragile agli occhi di qualcun’altro. Così ha deciso di costruire un muro, un “mi vedi ma non mi puoi far del male”. Un muro che ha costruito da quando il padre l’ha abbandonata >>, il ragazzo fa una pausa << Per questo spero che Chloe riesca a fare breccia nel suo cuore, perchè così Alex riesce a capire che anche lei merita di essere amata >>. Guardo Aiden a bocca aperta. Non sarei mai riuscita a formulare un pensiero del genere, direi che i dieci anni di amicizia hanno un loro peso. Il ragazzo mi guarda velocemente poi torna a guardare la strada.
<< Cosa? >>. Scrollo le spalle.
<< Sei davvero una bella persona, Aiden >> esclamo con sincerità. Il ragazzo sorride timidamente. Guardo fugacemente Alex dallo specchietto retrovisore, poi sposto il mio sguardo fuori dal finestrino. Aiden ha ragione. E allora perchè non mi va a genio l’idea che possa essere Chloe la persona giusta per Alex? Il solo pensiero mi fa sentire incomoda. Alex merita di meglio. Devo aver viaggiato molto con la fantasia perchè non mi sono accorta di essermi addormentata. La macchina è ferma, sento delle voci in lontananza ma non ho ancora aperto gli occhi. All’improvviso sento un lieve calore sulla guancia e qualcuno sussurrare il mio nome. Apro lentamente gli occhi e mi trovo Alex affacciata nel finestrino, a pochi centimetri dalla mia faccia. Ha gli occhiali appoggiati sulla testa, così che è possibile vedere i suoi bellissimi occhi verdi. Ha un sorrisino stampato sulle labbra e mi guarda con espressione dolce.
<< Ehi, principessina! Siamo arrivati....forza, scendi dall’auto e goditi questo bel panorama >> mormora sorridendo. Preferisco di gran lunga il panorama dei tuoi occhi a quello del mare, vorrei dirle. Ma mi rendo conto di quanto assurdo e sciocco sia il mio pensiero. Annuisco sorridendo e Alex sposta la sua mano dalla mia guancia e l’unica cosa che desidero è sentire di nuovo il suo calore. Perchè ogni volta che sono così tremendamente vicina a questa ragazza ho difficoltà a trattenermi dal toccarla? È una calamita. I miei pensieri vengono interrotti da Chloe che si fionda su Alex e la trascina per i fianchi.
<< Andiamoo, voglio fare il bagno con te >> la sento urlare
<< Beh dammi almeno il tempo di spogliarmi >> risponde Alex
<< Non aspetto altro >> aggiunge Chloe. Non riesco a trattenermi dal fare una smorfia. Esco dall’auto e vado in cerca di Aiden. Lo trovo sulla spiaggia intento a sistemare l’ombrellone mentre Peyton sembra infastidirlo dicendogli come fare. Mi avvio verso di loro quando noto Alex togliersi piano i vestiti. Ho già visto la ragazza in costume, ma non so perchè, in questo momento non riesco a toglierle gli occhi di dosso. E’ davvero mozzafiato. Con la coda dell’occhio vedo Chloe godersi lo spettacolo. Roteo gli occhi, può essere meno evidente? Sposto lo sguardo perchè mi sento osservata e infatti vedo Peyton scrutarmi con curiosità. Guardo altrove in cerca di qualcosa da fare. Dopo esserci sistemati, decidiamo di andare a fare il bagno. Alex ha tentato di annegarmi un paio di volte, fortuna che c’era Aiden in mio soccorso. Il ragazzo poi mi fa salire sulle sue spalle, mentre Alex è sulle spalle di Peyton.
<< Pronta ad ingoiare un pò d’acqua, Chapman? >> esclama in tono di sfida Alex. Le faccio un occhiolino
<< E tu sei pronta ad andare giù, Davis? >> rispondo a tono. In un attimo ci scontriamo, le mani della ragazza sono su tutto il mio corpo mentre cerco di spingerla via. La vedo perdere l’equilibrio ma subito dopo ritornare alla carica. Aiden si sbilancia e mi afferro ad Alex per non cadere. Le mie mani nelle sue. Incatenate. Sento una scossa attraversarmi tutto il corpo e resto per un istante imbambolata. La ragazza ne approfitta per spingermi all’indietro ma nel farlo fa sbilanciare Peyton che inizia ad urlare furiosamente.
<< ALEX SMETTILA DI MUOVERTI! MI STAI CONFICCANDO UN PIEDE NELLE COSTOLE! AAAAH MALEDETA, SMETTILAAA >>. La scena è così esilarante che Alex inizia a ridere di cuore. Mi fermo a guardarla. Adoro vederla così. Adoro la sua risata genuina e contagiosa.
<< Ora o mai più >> sento Aiden bisbigliare. Mi risveglio e approfitto del momento di debolezza e spingo la ragazza all’indietro che non fa in tempo a riprendersi che casca giù trascinando con se anche Peyton.
<< Siiiiiiiii! Abbiamo vintoooo, ah perdenti >> esclamo divertita. Le due ragazze riemergono dall’acqua con espressioni accigliate.
<< Sei solo stata fortunata >> esclama Alex
<< Fortuna o meno...sei andata giù,baby >> dico sorridendo mentre scendo dalle spalle di Aiden.
<< Questa si che è la mia ragazza! >> esclama il ragazzo mentre mi lascia un bacio sulle labbra. Non so perchè ma guardo subito Alex, i suoi occhi sono fissi nei miei e sembrano tristi. Dopo alcuni secondi distoglie lo sguardo e inizia a battibeccare con Peyton. Restiamo ancora un pò in ammollo, poi io,Aiden e Peyton decidiamo di raggiungere gli asciugamani mentre Alex e Chloe restano in acqua. Sono passati già venti minuti e le due ragazze continuano a stare in acqua mentre io sono seduta sull’asciugamano senza riuscire a distogliere lo sguardo da loro due. Vedo Chloe ridere di cuore a qualche battuta di Alex. Vedo quest’ultima cercare continuamente un contatto fisico con l’altra. E poi le vedo baciarsi. E ogni volta che mi capita di vedere un loro bacio sento uno strano dolore al cuore, come se vedessi qualcosa di sbagliato. Ma non capisco perchè. Finalmente le due ragazze decidono di raggiungerci, Chloe si siede subito mentre Alex cerca di scrollarsi di dosso l’acqua in eccesso. Resto imbambolata a guardare le gocce d’acqua scendere lentamente lungo il corpo della ragazza. Piccole e grandi gocce che passano su tutta la sua pelle, sui suoi tatuaggi e sul suo fondoschiena sorprendendemente allenato. E per un attimo, sono stata invidiosa di una stupida goccia d’acqua. Scuoto la testa. Che razza di pensieri mi passano per la testa? Vedo Chloe trascinare Alex sull’asciugamano e sedersi dietro di lei. Le sta lasciando tiepidi baci sulle spalle. Dopo qualche secondo sento un calore dietro la mia schiena. E’ Aiden. Si è messo anche lui dietro di me e con un braccio mi cinge i fianchi. Gli lancio un rapido sorriso ma ritorno di nuovo a guardare l’altra coppia. Vedo Alex rilassarsi tra le braccia di Chloe. Le mani di Alex accarezzano lentamente le braccia dell’altra ragazza. Sento una mano passarmi sul braccio. Guardo di nuovo Aiden. Guardo i suoi occhi verdi e mi rendo conto che non sono belli come quelli di Alex. Sento il suo braccio stringermi forte e penso a quanto invece è delicata Alex quando mi abbraccia. Sento il profumo del suo dopobarba e mi viene in mente quello dolciastro di Alex. Sento il calore del suo corpo sul mio ma non mi riscalda affato,mentre so che anche solo una carezza di Alex riesce a bruciare la mia pelle. Sono tra le braccia di Aiden e, per un attimo, desidero stare tra quelle di Alex. Ed è in quel momento che lo sento. Un click. Un qualcosa che si è attivato,qualcosa che si è acceso nel mio cuore ma non riesco a capire cosa.

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Capitolo 26
*** This kiss (Prima parte) ***


“ It’s the way you love me,
It’s a feeling like this,
It’s centrifugal motion,
It’s perpetual bliss,
It’s that pivotal moment,
It’s ah, subliminal
This kiss, this kiss
It’s criminal
This kiss, this kiss”
Faith Hill - This kiss
 
 
21° Capitolo (prima parte)
Una settimana. Una settimana dall’inizio della scuola, e un giorno al mio compleanno. Ebbene si, a breve sarò una diciassettenne. Mia madre vorrebbe organizzare un mega party ma le ho fatto gentilmente notare che ho solo quattro amici, cinque se contiamo anche Gavroche. Quindi le ho proposto un barbecue in giardino e coprifuoco allungato oltre la mezzanotte. Direi che sono più che soddisfatta. Sono sul divano a fare zapping quando Spencer si siede accanto a me e sospira rumorosamente. Una volta. Due. Tre.
<< O hai qualche problema respiratorio o stai cercando di dirmi qualcosa >> esclamo senza staccare gli occhi dallo schermo. La ragazza sbuffa e mi prende il telecomando. Adesso la tv è in modalità muta. Roteo gli occhi e mi giro verso di lei.
<< Ovviamente voglio dirti qualcosa! Stavo solo cercando di attirare la tua attenzione >> sbotta corrucciata.
<< Hai ragione. Mea culpa, dovevo capirlo dal secondo sospiro! >> dico in modo sarcastico. La ragazza fa il musino e incrocia le braccia. Quanto vorrei allungarmi e lasciare un bacio su quelle labbra. Ah,sono un caso perso.
<< Cosa vuoi dirmi? Sono a tua disposizione >> esclamo teneramente mentre mi giro completamente verso di lei.
<< Sono preoccupata..e nervosa >> mi dice mordendosi il labbro. Dio, Spencer..smettila o non rispondo delle mie azioni.
<< Quindi sei preoccuposa! Anzi no, nervuppata >> sogghigno divertita.
<< Lascia perdere, non importa >> Spencer fa per alzarsi ma la trattengo per la mano.
<< Scusa, sono un idiota. Ti prego, siediti e dimmi cosa ti preoccupa >> dico seriamente. La ragazza sembra pensarci su poi torna a sedersi.
<< Mi preoccupa il rientro a scuola. Mi preoccupa Madison e tutte le altre... >>
<< Sei nervosa per quello che potranno dire su di te o sul fatto che ti vedranno insieme a noi? >>. Spencer mi guarda indignata.
<< Non mi interessa se hanno da ridire su chi frequento. Siete più amici voi che quelle ochette di cheerleaders >>. Sorrido orgogliosamente.
<< E allora non capisco di cosa ti preoccupi >> esclamo con sincerità
<< Dei pettegolezzi. Delle cattiverie che ci saranno sul mio conto e sul vostro. Non voglio essere al centro dell’attenzione, già è stato complicato scrollarmi di dosso quello da “poverina, orfana di madre”. E, soprattutto non voglio che nessuno di voi si trovi al centro di gossip inutili per colpa mia >> si confida la ragazza. Le stringo la mano dolcemente.
<< Spence, non devi preoccuparti per noi! Siamo immuni ai pettegolezzi. Io sono ancora la “lesbica stramba senza padre”, Aiden è sempre lo “sfigato nerd” e Peyton la “psicopatica” >> esclamo ridendo. Spencer ride incuriosita.
<< Perchè psicopatica? >>
<< Dio, hai davvero bisogno di chiederlo? Quella ragazza sembra piccola e carina ma è completamente senza freni. Ha minacciato di morte, litigato e spaventanto metà scuola >>. Adesso ridiamo entrambe.
<< Tutto questo per dirti che... sei dei nostri. Non devi preoccuparti di nulla! Per qualsiasi cosa puoi contare su di noi, perchè ci siamo passati e sappiamo come funziona. Ce la sappiamo cavare..e anche tu >> concludo sorridendo.
<< Hai ragione. Ho voi..ed è l’unica cosa importante! Grazie Alex >>. Spencer si alza e mi lascia un bacio sulla guancia per poi sparire al piano di sopra. Sospiro rumorosamente e riprendo il telecomando, finalmente posso tornare a guardare la tv. Un messaggio disturba la mia quiete.
Bambi: “Preparati, ti sto venendo a prendere. Facciamo un giro e due chiacchiere”. Roteo gli occhi. Perchè non mi lasciano guardare la tv in pace?
Io: “Dammi un buon motivo per cui dovrei accettare”
Bambi: “Ti porto a prendere il gelato”
Io: “Ok, non dire altro. Dieci minuti e sono pronta”
Ehi, sono solo un povero essere umano.
<< Ok, non voglio sembrare ingrata e non mi sto assolutamente lamentando. Ma...come mai questo gelato improvvisato? >> chiedo al mio amico mentre affondo il cucchiaino nel morbido e delizioso composto gelato.
<< Non posso passare un pò di tempo con la mia scimmietta senza che dietro ci sia una doppia finalità? >>. Lo guardo seriamente.
<< No >>. Aiden sospira sorridendo.
<< E va bene, hai ragione. C’è un motivo dietro a questa uscita. Il fatto è che sono preoccupato per l’inizio della scuola >>. Roteo gli occhi. Davvero? Devo di nuovo affrontare questo discorso? Cosa sembro, una cazzo di psicologa?
<< E di grazia, di cosa sei preoccupato? >> domando esasperata.
<< Di me e Spencer. Ho paura che una volta tornato tutto alla “normalità”, lei possa cambiare idea su di me..su di noi. Ho il timore che mi possa lasciare con una pacca sulle spalle mentre mormora un “è stato bello finchè è durato” e addio. Magari si guarda in giro e si rende conto che può trovare di meglio... >>. Mi trattengo dal fare una smorfia. Poi dicono che noi ragazze siamo melodrammatiche.
<< Gesù, Aiden...pensi così poco di Spencer? Voglio dire, hai imparato a conoscerla, credi davvero che farebbe una cosa del genere? >> domando seccata. Il ragazzo scrolla le spalle. Dio, dammi la forza.
<< Che ne so! Magari una volta che rientra nel suo habitat insieme alle cheerleaders ritorna quella di prima. Insomma, io ricordo ancora come lei e le sue amichette ci hanno trattato in questi anni >> confessa il mio amico.
<< Il suo habitat? Non è mica un pinguino che ritorna al Polo Nord dopo un soggiorno allo zoo... >>
<< Polo Sud >>
<< Mh? Come? >>
<< I pinguini. Vivono al Polo Sud invece tu hai detto Polo Nor >>
<< Aaaah zitto, Bambi! Non è questo il punto. >> esclamo esasperata, << Neanche io ho dimenticato le cose brutte che hanno detto o fatto le cheerbitches ma il fatto è che Spencer ci ha dato modo, in questi mesi, di conoscere la vera Spencer. Abbiamo capito che si faceva trascinare da Madison & Co. Stupido come comportamento, certo, ma in fondo sai che ho ragione. Hai solo paura di perderla e di essere ferito ma...credimi, Spencer non ti farebbe mai una cosa del genere. Quindi smettila di farti tutte queste pippe mentali e tieniti stretto quella ragazza >> concludo alterata. Il mio amico resta in silenzio per qualche secondo, poi mi stritola tra le sue braccia.
<< Sei la migliore >> esclama sorridendo. Sbuffo, questi due mi porteranno alla pazzia. Finalmente è sera, tra qualche ora sarà il mio compleanno e non riesco a prendere sonno. Non sono emozionata per l’evento in se per se. Non sono mai stata una fan dei compleanni. Pensate che l’anno scorso ho costretto i miei due amici a guardare tutta la notte la filmografia completa di Harry Potter per poi finire a giocare a Mario Karts completamente brilli. Il giorno dopo mia madre era completamente fuori di testa. No, sono nervosa perchè ho uno strano presentimento ma non riesco a capire il motivo. Forse sono solo paranoica. Tra un pensiero e un altro, sprofondo in un sonno comatoso.
<< Sssh fai piano, altrimenti ci sente >>
<< Aspetta, faccio un video >>
<< Sono sicura che le verrà un colpo >>
Sento delle voci intrufolarsi nella mia testa, ma non oso aprire gli occhi. Probabilmente sto facendo uno dei miei strani sogni.
“ TANTI AUGURI A TEEEE, TANTI AUGURI A TEEE, TANTI AUGURI ALEX, TANTI AUGURI A TEEE”. Salto dal letto spaventata. Cosa cazz? Mi guardo intorno e vedo mia madre con Gavroche in braccio che indossa un cappellino a punta. Non sembra entusiasta. Robert ha un sorriso a 32 denti mentre ha il cellulare in mano e poi c’è Spencer con un vassoio colmo di cibo per la colazione. Resto imbambolata per alcuni secondi.
<< Auguri tesoro >> mia madre mi lascia un bacio sulla testa. Poi si ferma a guardarmi sconsolata. Che ho fatto adesso? Mi sono appena svegliata! Sento Robert schiarirsi la gola mentre Spener ridacchia.
<< Gesù, Alex...metti dei pantaloncini! >> esclama mia madre. Oh, ecco.
<< Gesù, Diane...vivi con me da diciassette anni e non ricordi che dormo così? >> rispondo a tono. Gavroche approfitta di questo momento di distrazione per urlare un MIAO pieno d’odio e buttare all’aria il cappellino per poi sfrecciare via dalla porta. Adesso stiamo ridendo tutti.
Ringrazio per gli auguri e mi fiondo sul vassoio con la colazione. Forse posso riconsiderare questa storia dei compleanni. Sono così assorta nel cibo che non mi sono accorta che nella mia stanza adesso c’è solo Spencer.
<< Ehi >> dico con la bocca piena.
<< Ehi tu! >> risponde la ragazza sorridendo. Vedo che mi fissa senza dire niente ed io non so che fare. Continua a fissarmi, così decido di smettere, a malincuore, di ingozzarmi.
<< Vuoi dirmi qualcosa...? >> le chiedo timorosa. Spencer sembra risvegliarsi.
<< Uhm si..cioè no. In realtà, ecco...vorrei..vorrei darti il mio regalo >> balbetta teneramente.
<< Spence, non dovevi! Davvero... >>. La ragazza inarca un sopracciglio.
<< Lo stai dicendo solo per cortesia, vero? >>. Sogghigno maliziosa.
<< Ovvio. Forza, dammi il mio regalo! >> esclamo battendo le mani. Spencer sparisce per poi ritornare due minuti dopo con un pacchetto colorato. Me lo porge timidamente. Mi rigiro il regalo tra le mani. La sua forma suggerisce già il contenuto ma sono comunque curiosa.
<< Cosa aspetti? Scarta questo benedetto regalo >> esclama esasperata la ragazza. Roteo gli occhi. Vi pare che devo essere bullizzata anche nel giorno del mio compleanno? Straccio ferocemente la carta e sgrano gli occhi. Resto senza fiato. Sento gli occhi bruciare e mi sforzo di non piangere.
<< Come...dove...dove l’hai trovato? >> chiedo flebilmente. La ragazza si inginocchia davanti a me.
<< Forse conosco un tizio, che conosce un altro tizio, cugino di un cugino che mi ha aiutata >> dice con un sorrisetto furbo. Sorrido debolmente.
<< E’ bellissimo, Spencer...io..non ho parole. Davvero. L’ho cercato per anni senza riuscirci >> mormoro ancora stupefatta.
<< Beh, dovevo arrivare io per far si che accadesse >> esclama divertita. Si, dovevi arrivare tu a sconvolgermi la vita e a renderla più bella. Guardo la ragazza ancora difronte a me e, senza pensarci due volte, la stringo tra le mie braccia. Sento le sue mani che si aggrappano ai miei fianchi per non cadere.
<< Grazie...non sai quanto sia importante per me >> sussurro emozionata. Ci stacchiamo dall’abbraccio.
<< Oh no, lo so. Per questo ho smosso mari e monti per trovarlo,sciocchina >>. Sorrido dolcemente.
<< E adesso goditi il mio regalo. Ci vediamo giù, in cucina >>. Mi lascia un tenero bacio sul naso ed esce dalla stanza. Resto a fissare il vinile della band di mio padre. E’ introvabile anche perchè è autografato da tutti i membri. Ho provato a cercarlo dapperttutto senza risultati. Per me è importante perchè questo disco è stato pubblicato nell’anno della mia nascita e, all’interno, c’è una canzone che mio padre ha scritto solo per me. Sono ancora scossa per la sorpresa. Ma ancor di più dal gesto di Spencer. Ricordo di aver accennato a questo disco settimane fa, e la ragazza non l’ha dimenticato. Mi porto il vinile sul petto mentre mi sdraio sul letto. Aaah, questa ragazza fa di tutto per rendermi la vita difficile. Come posso non amarla? Dopo aver ascoltato un pò il disco, fatto una doccia e risposto agli auguri di Peyton, Aiden e Chloe, decido di scendere in cucina. Trovo mia madre immersa tra pentole, cibo e vassoi. La guardo inorridita. Robert scuote la testa sorridendo.
<< Ehm mamma...stai cucinando anche per i miei 18 anni? >>
<< Non dire sciocchezze, Alex. Non credo ci sia troppo cibo >> esclama la donna.
<< Definisci troppo >> mormoro tra i denti. Mia madre scrolla le spalle. Il mio sguardo cade su Spencer che sta affettando qualcosa, mentre Robert va avanti e indietro pulendo la cucina. Sospiro sconsolata. Mi avvicino a Spencer e le poggio le mani sulle spalle. La ragazza salta al mio contatto.
<< Non hai un pò di vergogna? Sai che questo è sfruttamento minorile? >> esclamo divertita verso mia madre. La donna si gira furiosa mentre brandisce una spatola.
<< Alexandra Elizabeth Davis, smettila di fare la spiritosa o questo sarà l’ultimo compleanno che festeggerai >>. Ridacchio divertita, adoro stuzzicarla.
<< Pssst, Robert...scappa finchè sei in tempo >> bisbiglio mentre sono ancora dietro Spencer. Padre e figlia cercano di trattenere le risate. Mi avvicino all’orecchio della ragazza.
<< Vale anche per te >> mormoro lentamente. Noto che Spencer ha smesso di tagliuzzare e ha la pelle d’oca.
<< Ok, adesso te le do di santa ragione >> esclama mia madre esasperata mentre mi si avvicina pericolosamente. Lancio un urletto e uso Spencer come scudo, mentre la ragazza inizia a ridere convulsamente. Smette all’improvviso quando vede mia madre fermarsi davanti a lei,ancora con la spatola in mano. E’ un attimo e si libera dalla mia presa lasciandomi faccia a faccia con la donna. Urlo un “traditrice” e scappo via dalla cucina. Sento le risate fino in camera mia. Sorrido divertita, forse questo compleanno sarà diverso da tutti gli altri. Dopo un pranzo leggero, in attesa del barbecue di stasera, siamo seduti tutti e quattro sul divano a guardare Mean Girls. Adoro questo film..e ho una tremenda cotta sia per Rachel McAdams che per Amanda Seyfried. Dopo aver visto alcune scene mi viene in mente una cosa. Sogghigno divertita,mi giro verso Spencer ma prima di riuscire ad aprire bocca la biondina mi blocca.
<< Ah ah. Non osare dire quello che stai pensando >> esclama la ragazza. Sgrano gli occhi. No, non può avermi letto nel pensiero. La guardo incuriosita mentre continua a guardare lo schermo.
<< Non assomiglio per niente a Regina George >> aggiunge indispettita. Resto a bocca aperta. Come? Cosa?
<< Come facevi a sapere che stavo pensando questo? >> chiedo sorpresa. La ragazza si gira verso di me sorridendo maliziosamente.
<< Ormai ho imparato a conoscerti, Davis >>. Ed ecco che per la seconda volta, in questa giornata, Spencer mi ha lasciato senza parole. Si è avvicinata l’ora di cena, io e Robert stiamo finendo di sistemare le cose in giardino. Sono un pò nervosa, perchè mia madre, a breve, conoscerà Chloe. Sono in pena per quella ragazza. Sento il campanello e mi avvio verso la porta. Ad aspettarmi ci sono Peyton e Aiden che non appena mi vedono si fiondano addosso e mi riempiono di baci. Rido divertita. Li adoro. I due ragazzi salutano gli altri e si accomodano in giardino, sto andando anche io quando sento suonare di nuovo il campanello. Oddio, ecco Chloe. Adesso sono agitata. Faccio per andare alla porta quando vengo spinta bruscamente da mia madre che si fionda ad aprire. Roteo gli occhi. A volte è peggio di una ragazzina.
<< Buonasera Signora Davis, è un piacere conoscerla >> sento la voce calda e profonda della ragazza.
<< Ooh, quante formalità! Chiamami Diane, tesoro >> esclama mia madre mentre stritola Chloe in un abbraccio. Mimo con la bocca un “mi dispiace” sincero. La ragazza si limita a sorridere.
<< Dio, Alex..non mi hai mai detto quanto è bella >> dice mia madre.
<< Sarebbe stato riduttivo >> rispondo sorridendo. Noto che Chloe è arrossita tutta. Aawww che tenera. Dopo alcuni secondi mi viene incontro e mi lascia un bacio sulla guancia.
<< Auguri festeggiata >> mormora al mio orecchio. Le prendo la mano e la guido in giardino. Inziamo questo barbecue.

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Capitolo 27
*** This kiss (Seconda parte) ***


21° Capitolo (seconda parte)
La serata procede bene, mi sto divertendo e sto mangiando come un maialino. Fortunatamente Aiden e Spencer hanno limitato le loro effusioni d’amore. La mia sanità mentale ringrazia. Sto parlando con Aiden quando mi accorgo che sia Spencer che Chloe mancano da un bel pò. Incuriosita mi affaccio nel soggiorno e non ho mai desiderato in vita mia di avere una pala con cui sotterrarmi, come in questo momento. Mia madre è seduta sul divano, ai suoi lati ci sono le due ragazze intente a guardare il mio album di foto. Mi fiondo verso il terzetto.
<< Madre! Cosa. Stai. Facendo? >> esclamo infuriata. La donna mi zittisce sventolando la mano. Come osa? Sento le due ragazze ridacchiare.
<< Mamma... >> l’avverto di nuovo. Mi ignora.
<< Questa è la mia preferita! >> esclama la donna. No, la foto dove ho la faccia completamente rossa per l’allergia no. Ti prego. Sento Spencer e Chloe esclamare un “aaaaaaw” all’unisono e non posso far altro che nascondere la mia faccia tra le mani.
<< Mamma... >> piagnucolo ancora con il viso nascosto.
<< Non essere imbarazzata! Eri adorabile >> esclama Chloe mentre mi cinge i fianchi con le mani.
<< E’ bello vedere che fin da piccola avevi la tua inconfondibile espressione da furbetta >> commenta Spencer sorridendo. Mia madre annuisce con fin troppa convinzione.
<< Era un uragano. Sapevo che sarebbe stata una peste già dal momento del parto. Ha impiegato sedici dolorossissime ore di travaglio per uscire fuori >> confessa mia madre.
<< Te la sei sempre presa comoda >> esclama Aiden mentre entra in soggiorno, seguito da Peyton e Robert. Ah bene, certo. Facciamo un comizio sulle mie foto con le chiappette all’’aria. Invitiamo anche i vicini,perchè no!
<< O forse ci ha impiegato tutto quel tempo perchè era cicciottella >> aggiunge ridendo Peyton. La fulmino con lo sguardo. Questa me la paghi.
<< COSA? >> esclamano in coro Chloe e Spencer. Mia madre scoppia a ridere. La guardo. I miei occhi la stanno supplicando di non andare oltre.
<< Ebbene si, questa principessina pesava 4.650 Kg. >> esclama la donna. Ok, un altro nome da aggiungere alla mia lista nera. Adesso tutti ridono con le lacrime agli occhi. Perfetto. Ho già cambiato idea su questo stupido compleanno. Adesso faccio una strage. Finalmente mia madre decide di mettere fine al mio imbarazzo e propone di aprire la torta. Ma la donna si è appena accorta che mancano le candeline così obbliga quel pover uomo di Robert a comprarle. Nel frattempo decido di scartare i regali dei miei amici. Inizio a scartare quello di Aiden. È un pacchetto piccolissimo. Dopo aver tolto tutta la carta,mi ritrovo con un portachiavi a forma di chitarra. Carinissimo, per carità ma..che razza di regalo è? guardo il mio amico con perplessità.
<< Ehm..grazie? >> esclamo titubante. Procedo con quello di Peyton. Ok, è palesemente un cd. Già va meglio. Scarto il pacchetto e resto sorpresa. È un mix di canzoni rock anni 80 per viaggi in auto.
<< Ok,ragazzi..io vi adoro,lo sapete no? Ma...che razza di regali mi avete fatto? >> esclamo corrucciata. I miei due amici scoppiano a ridere. Strambi. Non ho il tempo di formulare un altra cattiveria che il rumore di un clacson risuona nel vialetto.
<< Sarà Robert! Alex, puoi andare a vedere? >> chiede mia madre. La guardo con sospetto. Scrollo le spalle e mi avvio fuori. Resto senza fiato per alcuni minuti. Robert scende dall’auto e mi sorride sornione.
<< Ancora tantissimi auguri, Alex...questa è per te >> esclama mettendomi in mano delle chiavi. Sento mia madre abbracciarmi da dietro.
<< Ti prego, fai attenzione e guida con prudenza. Auguri piccola mia >>. Sono ancora senza parole. Poi mi libero dall’abbraccio di mia madre e inizio a correre verso la macchina urlando di gioia. Ho una macchina. Anzi no, ho LA macchina. Perchè è quella che desideravo da anni. Una bellissima Mercury Comet del ‘63 decappottabile, completamente nera e con gli interni rossi. Praticamente il sogno della mia vita. Dopo averla ammirata per buoni dieci minuti, mi precipito verso mia madre e Robert, e li abbraccio forte.
<< Grazie, grazie, grazie >> esclamo felice. Mi stacco dall’abbraccio e noto Aiden e Peyton con i regali in mano che sorridono.
<< Adesso ti piacciono di più i nostri regali? >> sbotta Aiden. Corro ad abbracciare anche i miei due amici. I furbetti sapevano già tutto.
<< Adesso che hai anche tu una macchina, posso finalmente andare a scuola con più tranquillità senza dover aspettare il tuo culo moscio >> esclama Peyton per poi rivolgersi a mia madre
<< Grazie, Diane. Hai salvato la mia flebile sanità mentale >>. Roteo gli occhi, esagerata.
<< Bene, che ne dite di mangiare questa torta? Credo che Alex qui abbia un impegno >> dice mia madre mentre rientriamo in casa. La guardo incuriosita.
<< Impegno? A cosa ti riferisci? >>. La donna si limita ad indicare Chloe. Mi giro verso la ragazza che ha in mano dei foglietti.
<< Credo sia arrivato il momento di darti il mio regalo! >> mi dice sventolando i fogli. Li afferro e sgrano gli occhi.
<< OH MIO DIO >> urlo eccitata. Senza rendermene conto salto addosso alla ragazza che, fortunatamente, mi afferra subito saldamente.
<< Cosa? Cosa? Vogliamo sapere anche noi >> eclama Aiden.
<< Sono due biglietti per il concerto dei Killola, per questa sera! >> spiego mentre sono ancora aggrappata a Chloe.
<< Mi sembra di capire che qualcuno qui ha apprezzato il mio regalo >> esclama la ragazza sorridendo. Annuisco con forza. Questo compleanno è semplicemente perfetto. Senza rendermene conto lascio un lungo bacio sulle labbra di Chloe. Mi perdo in quel momento, ma ritorno alla realtà solo quando sento dei fischi di apprezzamento. Mi stacco dalla ragazza e ritorno con i piedi per terra, in tutti i sensi. Tutti stanno ridendo e sorridendo felici, tutti..tranne Spencer. Ha le braccia incrociate e sembra arrabbiata. E mi chiedo il motivo. Mangiamo la torta in fretta e mi precipito in camera per darmi una sistemata. Non vedo l’ora di andare al concerto. Mi do un ultima occhiata allo specchio poi mi fiondo fuori la porta e SBAM, mi scontro con Spencer. Riusciamo a non perdere l’equilibrio e finire a terra.
<< Sembri felice >> esclama la ragazza.
<< Lo sono. E’ stato un compleanno fantastico. Ho avuto dei regali fantastici e l’ho trascorso con le persone più importanti della mia vita. Non potevo chiedere di meglio >> confesso con gioia. Spencer sorride ma non mi sembra un sorriso sincero.
<< Meglio che vada, non vorrei arrivare a concerto già iniziato >> aggiungo mentre mi avvio alle scale. Poi mi fermo di botto, torno verso la ragazza e le do un bacio sulla guancia cogliendola di sorpresa.
<< Grazie ancora per il regalo... >> mormoro timidamente. Spencer annuisce sorridendo. Faccio per andare via quando mi prende la mano. La guardo sorpresa. Ha gli occhi fissi sul pavimento e si sta mordendo il labbro.
<< So che sei felice ma...ti prego, non farti trascinare troppo dall’euforia. Non fare scelte avventate >>. Questa sua confessione mi coglie alla sprovvista e non so come e cosa rispondere. Fortunatamente sento Chloe chiamarmi dal basso, così Spencer lascia la mia mano e mi guarda con un espressione che vuole dire “ricorda quello che ho detto”. Faccio un lieve cenno con la testa e scendo le scale. Non so perchè, ma le sue parole mi hanno scombussolata.
<< Oh mio Dio! Credo che ricorderò questo giorno per tutta la vita! >> esclamo estasiata e, ametto, anche un pò brilla. Io e Chloe siamo appena uscite dal locale, il concerto è finito ed è ormai mezzanotte passata.
<< Felice di aver contribuito a renderlo tale >> sorride felice la ragazza. Annuisco con decisione, ma rischio di perdere l’equilibrio, fortuna che Chloe mi afferra subito.
<< Piano, tigre! Qualcuno qui è un pò brillo >>
<< Forse.. >> mormoro timidamente. La ragazza ride e scuote la testa.
<< Sei davvero adorabile! Dai, andiamo in macchina,ti porto a casa >>. Scuoto la testa e metto su il muso. Chloe mi guarda incuriosita.
<< Cosa c’è? >>
<< E’ presto...non mi va ancora di tornare a casa! >>
<< Mmm ok...cosa ti va di fare,allora? >>. Scrollo le spalle. Non ne ho idea.
<< Ti va di andare a bere qualcosa? >>. Scuoto la testa.
<< Vuoi mangiare qualcosina? O fare una passeggiata? >>
<< Oh no, niente cibo. Sono ancora piena dal barbecue. E niente passeggiata, sono troppo pigra per camminare >> esclamo divertita. Chloe sembra pensarci su, poi si avvicina lentamente e mi bacia. E’ un bacio lungo, sensuale e carico di trasporto. Si stacca leggermente e si morde il labbro.
<< Ti va di venire a casa mia? I miei non ci sono... >> mormora titubante. Il suo invito mi coglie alla sprovvista. Non so che fare, insomma fare sesso con lei stasera sarebbe la ciliegina sulla torta per questa splendida giornata..ma sento qualcosa che mi frena. Ho la testa così leggera che non riesco a ragionare lucidamente. Mi passo le dita sulle labbra,dove un attimo fa ho assaporato quelle di Chloe e mi rendo conto di volerlo. Sento il desiderio e la voglia. Mi avvicino alla ragazza e la bacio intensamente.
<< Andiamo a casa tua... >> bisbiglio con un mezzo sorrisetto.
Mi stendo accanto a Chloe, mentre cerco di riprendere fiato. La ragazza avvicina il suo corpo nudo e caldo al mio, mentre intreccia le sue gambe alle mie. La guardo sorridendo mentre le accarezzo i capelli.
<< E’ stato... >>
<< Wow! Si... >> aggiungo prontamente. Non avevo dubbi che il sesso tra me e Chloe sarebbe stato fantastico. Ho sempre notato una certa tensione sessuale tra noi. L’euforia svanisce di colpo e tutto ad un tratto mi sento svuotata. Perchè adesso questa sensazione? Che mi prende?
<< Per quanto vorrei dormire stretta a te tutta la notte...credo sia arrivato il momento di accompagnarti a casa >>. La voce della ragazza, calda e roca mi riporta alla realtà. Annuisco stancamente. Le lascio un leggero bacio sulle labbra e mi alzo dal letto in cerca dei miei vestiti.
<< Mademoiselle, ecco la sua fermata >> esclama Chloe, fermando la macchina nel vialetto.
<< Grazie per questa serata...è stato bello...tra di noi, dico...molto bello... >> ecco, adesso sto balbettando. Sexy proprio!
<< Si,lo è stato. E tu sei bellissima...non mi devi ringraziare. L’ho fatto solo perchè lo meriti! >> la ragazza mormora sorridendo. Mi bacia lentamente.
<< Buonanotte, ragazzina >>
<< Notte, Chloe >>.
Apro la porta di casa, non so perchè ma il profumo di Spencer mi colpisce dritto in faccia. Questa ragazza è dappertutto. Mi passo una mano tra i capelli. Sono sentimentalmente esausta. Mi chiudo in camera mia, ormai tutti dormono, sono quasi le due. Mi sfilo la maglietta quando sento qualcuno entrare nella stanza. Mi giro di scatto cercando di coprirmi il petto. Resto un attimo paralizzata, Spencer ha la schiena appoggiata alla mia porta e mi sta fissando.
<< Spence...mi hai fatto prendere un colpo! Cosa ci fai sveglia a quest’ora? Ti ho svegliato? >> bisbiglio preoccupata. La ragazza scuote la testa. Lascio cadere le braccia lungo i fianchi.
<< In realtà ti stavo aspettando >>. La guardo incuriosita, poi annuisco lentamente. Sto per indossare di nuovo la maglietta ma Spencer mi ferma. Quando si è avvicinata? Sento i suoi occhi su di me. La sua mano mi accarezza il collo. Ho la pelle d’oca su tutto il corpo.
<< L’hai fatto,vero? Hai ignorato il mio consiglio e l’hai fatto >> mormora sommessamente. Corrugo la fronte.
<< Sei andata a letto con lei... >>. Sgrano gli occhi. Come fa a saperlo?
<< Hai un succhiotto. Sicura che non è un vampiro? >> esclama la ragazza. Il suo tono è scherzoso ma la sua espressione è seria.
<< Io... si... è successo... >>. Perchè non riesco a dirlo? Guardo Spencer, adesso la sua espressione è triste. Si allontana bruscamente da me e mi da le spalle.
<< Dio, Alex! Perchè? Insomma..perchè non mi hai dato ascolto? >> sbotta arrabbiata. Non riesco a formulare una risposta. Resto immobile a guardare la sua schiena. Cosa sta succedendo qui? Mi infilo subito la maglietta e mi avvicino. Le metto una mano sulla spalla.
<< Ehi, perchè adesso sei arrabbiata con me? >> mormoro dolcemente. La ragazza si gira di colpo.
<< Perchè fai sempre così. Fai di testa tua, ti fai prendere la mano e non pensi! >>
<< Pensare a cosa? >> domando un pò innervosita.
<< Alle consguenze >> esclama arrabbiata. Incrocio le braccia annoiata, perchè sono sotto accusa?
<< Quali conseguenze? E perchè diavolo mi urli contro? Insomma, qual è il problema? E’ solo sesso! >>. Spencer ride freddamente.
<< E’ proprio questo il problema. Fai tutto così facile,senza pensare se è giusto o meno >>.
<< Spence... >> mormoro avvicinandomi alla ragazza, ma quest’ultima fa un passo indietro, si gira e sta per andare via. Le afferro il polso.
<< Aspetta, dove vai? Spiegami meglio.. >>
<< Non c’è niente da spiegare >> sbotta acidamente senza girarsi. Cerca di liberarsi dalla mia stretta ma non glielo permetto. Le do un piccolo strattone e la faccio girare verso di me.
<< Alex, lasciami andare >>. Scuoto la testa e la guardo intensamente. Spencer sbuffa e fa un passo indietro ma si ritrova con la schiena appoggiata alla porta.
<< Spencer.. parla con me, ti prego >>. La ragazza abbassa lo sguardo.
<< Voglio solo andare a letto, per favore Alex >> sussurra senza guardarmi. Faccio un respiro profondo. Adesso sono annoiata. Le lascio il polso e faccio un passo verso di lei. Siamo così vicine che riesco a sentire il suo alito al sapore di menta. La ragazza alza subito la testa dopo il mio improvviso avvicinamento. I suoi occhi sembrano spaventati.
<< Io non riesco a capire cosa ho fatto di male perchè tu te la sia presa così tanto con me. Qualunque cosa sia...mi dispiace. Odio vedere il disappunto nei tuoi occhi...spero tu non pensi meno di me adesso >> faccio una pausa, << scusa se ho insistito. Non ti trattengo più... >>. Faccio un passo indietro e fisso il pavimento. Passano alcuni minuti di immobilità e silenzio quando all’improvviso sento le mani di Spencer sul mio viso. La guardo sorpresa. Non ho il tempo di dire qualcosa che sento le sue labbra sulle mie. Ho gli occhi sgranati e resto immobile. Ma è solo una questione di secondi, perchè cingo i suoi fianchi con le mani e l’avvicino a me. Inizio a ricambiare il bacio.E’ un bacio, lento e delicato ma allo stesso tempo passionale. Sento il mio cuore battere all’impazzata. Le mie gambe fanno fatica a reggersi in piedi. Sento i fuochi d’artificio scoppiarmi nel petto. Assaporo le sue labbra così morbide,hanno il sapore del miele e trattengo a fatica un gemito per quanto è bella questa sensazione. Sento che potrei morire in questo momento ed essere felice. Perchè baciare Spencer è qualcosa di indescrivibile. Qualcosa che non ho mai provato prima. Mi sento come una straniera nel mio stesso corpo perchè ogni suo bacio mi porta in un altra dimensione a me sconosciuta. Passo la mano nei suoi capelli e mi perdo in questo bacio che sembra senza fine. Ci stacchiamo lentamente, in cerca di ossigeno. Restiamo a fissarci per qualche secondo anche se a me sembra un eternità. Vedo il viso di Spencer trasformarsi in una maschera di terrore. Si porta le mani sul viso e mi guarda spaventata. Oh, cazzo. Cosa cazzo abbiamo fatto? Cosa cazzo è successo? Allungo una mano verso la ragazza ma lei arretra scuotendo la testa.
<< Spence... >> mormoro
<< No...no..Alex, questo è sbagliato. E’ stato stupido. Perdonami >>. Non ho il tempo di reagire che la ragazza è già fuori dalla mia stanza. Appoggio la testa alla porta. Cerco di trattenere le lacrime. Come può quel bacio essere sbagliato? Era tutto fuorchè sbagliato. Era dannatamente giusto. Ed io sono completamente spacciata e con il cuore a pezzi.

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Capitolo 28
*** Go your own way ***


“ Loving you
Isn’t the right thing to do
How can i, ever change things that I feel
If I could, baby i’d give you my world
How can I, when you won’t take it from me
You can go your own way
You can call it another lonely day”
Fleetwod Mac - Go your own way
 
 
22° Capitolo
Spencer mi ha baciata. Ho baciato Spencer Chapman. Spencer Chapman la cheerleader con la puzza sotto il naso. Spencer la ragazza di Aiden. Aiden, il mio migliore amico. Lascio sfuggire un lamento mentre affondo la testa nel cuscino. Ho passato l’intera notte a rigirarmi nel letto senza riuscire a prendere sonno. Come potevo? Ogni volta che provavo a chiudere occhio avevo davanti a me la scena del bacio. Mi sembra ancora di vedere gli occhi spaventati di Spencer e di sentire il sapore delle sue labbra sulle mie. Quanto darei per baciarla ancora. No, devo smetterla di pensare a queste cose...è sbagliato. Io sto con Chloe e lei sta con Aiden. Nessuno dei due merita questo. E poi magari per Spencer quel bacio non ha significato niente. Eppure...è stata lei la prima a prendere l’iniziativa,vorrà pur dire qualcosa,no? Forse dovrei parlarne con lei. Ma non voglio. Però devo. Anche se ho paura. Ma non posso stare con questo dubbio. E se è davvero stato solo uno sbaglio per lei? Non voglio ritrovarmi a dover raccogliere i pezzi del mio cuore infranto. Aaaah perchè dev’essere tutto così complicato? All’improvviso qualcuno bussa alla mia porta. Oddio, è lei! E’ venuta per parlare. Non sono pronta ad affrontarla. Che faccio? Mi fingo morta, come con gli orsi..solo che Spencer non è un orso, è una splendida ragazza con due occhi che mi hanno rapito l’anima. Mi colpisco la testa. Smettila, Alex! Bussano di nuovo. Ho il cuore che batte a mille. Cerco di regolare il respiro e la mia voce.
<< Avanti >> esclamo con voce stridula. Sono un imbranata.
<< Tesoro sei ancora a letto? >> mia madre fa capolino nella stanza. Sospiro sollevata.
<< Ehm si, sono tornata tardi ed ero stanca >>. La donna annuisce sorridendo, poi si siede accanto a me. Mi guarda incuriosita.
<< Alex >>
<< Mamma >>
<< E’ per caso un succhiotto quello? >>. Mi tocco instintivamente il collo.
<< No... è un morso di zanzara >>. Mia madre scuote la testa.
<< Mi sa che dovrò fare due chiacchiere con questa zanzara! >> esclama la donna. Roteo gli occhi, sarcasmo materno. Proprio quello di cui ho bisogno.
<< Forza, alzati!! io sto per uscire, fai mangiare il tuo gatto obeso e fai colazione. Magari organizzati per il pranzo visto che sei da sola a casa >>. Corrugo la fronte.
<< Sola? >>
<< Si, Robert è a lavoro e Spencer è andata con Peyton allo studio. Mangiano qualcosa insieme >>. Resto un pò delusa, sono sicura che Spencer mi stia evitando. Saluto mio madre e vado a sfamare la belva. Invio un messaggio a Chloe per vedere se vuole pranzare insieme ma la ragazza mi risponde che deve studiare per un esame imminente. Magari esco con Aiden...forse mi può dire qualcosa su Spencer. Dopo una doccia veloce, mi metto in macchina. Ah, è bellissima. Mi sento così felice nel guidarla. Arrivo fuori casa del mio amico e gli invio un messaggio. Dieci minuti dopo, lo vedo affacciarsi dalla porta.
<< Che ci fai qui? >> mi chiede incuriosito.
<< Ho deciso di portare il mio migliore amico a pranzo fuori, nella mia nuovissima e bellissima macchina >>
<< Non voglio morire giovane >> esclama il ragazzo. Sbuffo.
<< Porta il tuo culo gracilino nella mia macchina e non ti lamentare >>. Aiden sorride, poi fa quello che gli ho chiesto.
<< Dove mi porta, signorina? >> mi chiede il ragazzo con finto accento inglese. Lo guardo sorpresa. Scrollo le spalle.
<< Da Body? >>
<< No, Alex. No! Dovevi dire, “su una stella” >> esclama il mio amico. Scoppio a ridere.
<< Cosa? >> riesco a dire tra le risate.
<< E’ la scena di Titanic! Quando Jack e Rose sono nella macchina... >>. Rido ancora più forte.
<< Dio, sicuro che non sei gay? >> esclamo scuotendo la testa, in risposta ho un pugno sulla spalla.
<< Sono contento di questo pranzo, sai? E’ da un pò che non passiamo una giornata insieme... >> si confida il ragazzo mentre da un morso al suo panino. Gli sorrido teneramente.
<< Questo perchè sei tutto preso da Spencer e hai dimenticato la tua scimmietta >> esclamo con finta indignazione. Aiden smette di masticare e mi guarda seriamente.
<< Hai ragione...sono stato un pessimo amico in queste settimane.. >> gli prendo la mano e scuoto la testa.
<< Bambi, ti sto prendendo in giro! >>
<< No, Alex...è vero! Sono stato distante..non so più cosa ti sta succedendo nella vita e mi sento una persona orribile >>. Oh, Aiden...se solo sapessi. La persona orribile qui sono io.
<< Ehi, è tutto ok, davvero! Capisco la situazione...ti sei preso una bella cotta e ti stai vivendo questa relazione. E’giusto, non ti giudico >> cerco di tranquillizzarlo. Il mio amico si alza di scatto e mi abbraccia forte cogliendomi di sorpresa.
<< Sono fortunato ad averti come amica... >> sussurra teneramente. Sento i sensi di colpa mangiarmi viva.
<< Ok, ok....basta smancerie. Qualcuno qui potrebbe credere che stiamo insieme, su. >> esclamo divertita mentre mi stacco dall’abbraccio.
<< Che ne dici se passiamo tutto il giorno insieme? E mi racconti un pò cosa c’è nella testolina di Alex Davis in questo momento? >>. Mi mordo la lingua cercando di non dire che al momento nella mia testa c’è solo Spencer.
<< Ci sto! >> dico sorridendo.
<< Ottimo! Passerermo una giornata alla Rory e Laine >>
<< Direi più da Rory e Paris >>
<< Inutile dire che io sono Rory, vero? >> domanda Aiden divertito.
<< Assolutamente! Sono io la cinica qui >> rispondo seriamente
<< Sicuro che non sei gay? >> aggiungo tutto ad un tratto. Il mio amico scuote la testa ridendo.
Abbiamo girovagato un pò per la città, ci siamo fermati al negozio di musica e adesso siamo al parco mentre mangiamo le caramelle gommose. Aiden ha voluto sapere come vanno le cose con Chloe e sono stata sincera con lui. Nel senso che gli ho spiegato i miei dubbi,le mie paure e i miei timori (escludendo,ovviamente,qualsiasi riferimento a Spencer).
<< Credo che dovresti provarci, seriamente,dico. Secondo me Chloe può renderti felice. Poi sembrate molto in sintonia...ed è bello. Vi ho osservate, sembrate rilassate quando state insieme...e si vede lontano un miglio che Chloe è pazza di te >> guardo Aiden, ha un mezzo sorrisino che all’improvviso svanisce.
<< Vorrei che anche Spencer fosse pazza di me... >>. Mi giro di nuovo verso il ragazzo.
<< Che vorresti dire? >> chiedo titubante. Il mio amico fa spallucce.
<< Non so...ultimamente Spencer sembra distante. A volte noto che si isola, come se stesse pensando a qualcosa in particolare. Poi ritorna ad essere dolce e interessata a me... non so cosa pensare >> mormora tristemente. E mi si stringe il cuore a sentire le sue parole.
<< Beh, forse è solo bipolare. Come tutte le ragazze >> esclamo cercando di rallegrare le situazione. In risposta ho un mezzo sorrisetto.
<< Aiden...dalle tempo. Non tutte le persone agiscono in maniera uguale. Probabilmente lei sta ancora cercando di abituarsi a questa nuova situazione..questo non vuol dire che non tenga a te! >>. Il mio amico sembra riflettere su quanto ho detto.
<< Forse hai ragione...magari è per questo che stamattina era più strana del solito >>. Mi giro di scatto verso di lui.
<< Che vuoi dire? >> chiedo intimorita.
<< Non so...le ho proposto di vederci ma mi ha detto che aveva bisogno di stare un pò da sola. Mi ha assicurato che non è niente di brutto ma che doveva liberare un pò la mente e che sarebbe stata allo studio, probabilmente tutta la giornata...dici che mi devo preoccupare? >>. Doveva liberare la mente...dal nostro bacio? Lo rimpiange? Forse non è vero che non è stato importante...altrimenti non si sarebbe chiusa nello studio,no?
<< Alex..? >>. La voce del mio amico mi distrae dai miei pensieri.
<< Scusa...stavo pensando. Comunque no, non credo che dovresti preoccuparti. Anzi, fidati di lei se ti ha detto che non è niente di brutto...dalle lo spazio che desidera. Se fosse stato qualcosa di brutto in questo momento staresti piangendo come una ragazzina tra le mie braccia >> dico sorridendo. Aiden annuisce, si stende e fissa il cielo. Mi stendo anche io e,so con sicurezza, che sia io che il mio migliore amico, stiamo pensando alla stessa persona...probabilmente con la stessa intensità e gli stessi sentimenti. E questo mi terrorizza.
Sono passati sei giorni dal bacio. Sei giorni in cui io e Spencer ci siamo evitate. Ho cercato di passare più tempo possibile con Chloe, mentre Spencer si è divisa tra la pittura e Aiden. Sono stati sei giorni d’inferno e non riesco più ad andare avanti così. Ho bisogno di risposte. Domani inizia ufficialmente la scuola e mi sembra il momento adatto per affrontare questa situazione.
Mi faccio coraggio e busso alla porta della ragazza. Sento il suo “avanti”, faccio un respiro profondo ed entro. Spencer è seduta sul letto a leggere, alza lo sguardo dal libro e mi sembra di vederci la paura.
<< Ti disturbo? >> dico con voce tremolante.
<< Ehm..no...volevi dirmi qualcosa? >> chiede la ragazza che è ritornata a fissare il libro. Mi avvicino lentamente al letto e mi siedo.
<< Credo che dovremmo parlare... >>
<< Forse sono un pò stanca,sai? Magari finisco questa pagina e vado a letto. Che ne dici se rimandiamo questa conversazione? >> mi risponde tutto d’un fiato, sempre con gli occhi incollati al libro. Faccio respiro profondo.
<< Spencer >>. La ragazza continua ad ignorarmi.
<< Spencer...guardami >> le dico dolcemente. Ma niente. Così decido di strapparle di mano il libro. Adesso la ragazza mi guarda accigliata.
<< Alex, ti ho chiesto di poter evitare per questa sera. Non puoi aspettare? >>
<< No, ho aspettato sei giorni. Dobbiamo parlare. Adesso >> dico infastidita.
La ragazza si alza dal letto e inizia a girare per la stanza.
<< Ah, Dio. Va bene, vuoi parlare? Parliamo allora >> esclama esasperata.
<< Noi..ecco..ci siamo...insomma ci siamo baciate.... >>. Spencer si ferma un attimo, poi continua a girovagare per la stanza in cerca di qualcosa da fare. La guardo in attesa, ma non dice una parola.
<< Spence...hai sentito? >> mormoro.
<< Si, Alex. Ho sentito. Cosa vuoi che ti dica? E’ stato un gesto fatto senza pensare. Una cosa che non doveva accadere. Uno sbaglio. Uno sbaglio che dobbiamo dimenticare >> sbotta acidamente. Resto senza parole. Di certo non era la reazione che mi aspettavo. Cerco di regolare il respiro e di non cadere a pezzi davanti a lei. Mi alzo di scatto e prendo Spencer per i polsi. Il suo andirivieni mi innervosisce. La ragazza mi guarda sorpresa.
<< E’ questo quello che pensi? >> chiedo flebilmente.
<< Si, Alex. Non ha significato niente, quindi non capisco perchè farne una tragedia >> risponde la ragazza, ma non mi guarda più negli occhi. Resto a fissarla e sento di non riuscire più a trattenere le lacrime.
<< Credo anche che..forse dovremmo prendere un pò le distanze. Insomma, ormai io ho Aiden e tu hai Chloe. Penso che dovremmo concentrarci su questo >> aggiunge seriamente. Le lascio i polsi e faccio un passo indietro. Mi sta davvero chiedendo di evitarci?
<< E’ questo quello che vuoi? >> chiedo con tono gelido. Spencer mi guarda subito e noto che si sta mordendo il labbro. Tutto ad un tratto non è più la persona acida e distaccata di prima. I suoi occhi sembrano tristi.
<< E’ la cosa giusta, Alex...ti prego, rispetta questa mia decisione >> mormora mentre mi guarda con occhi imploranti. Annuisco debolmente ed esco dalla stanza. Mi precipito in camera mia, mi lascio scivolare sul pavimento e appoggio la schiena alla porta. Ed è in questo momento, solo ora, che lascio cadere le lacrime che ho trattenuto fino a qualche minuto fa. 

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Capitolo 29
*** Say something ***


“ And I will stumble and fall,
I’m still learning to love
Just starting to crawl
Say something I’m giving up on you,
I’m sorry that I couldn’t get to you
Anywhere I would’ve followed you,
And I swallow my pride
You’re the one that I love,
And I’m saying goodbye”
A Great big world - Say Something
 
 
23° Capitolo
Biiip Biiip Biiip. La sveglia suona in perfetto orario ma io sono già sveglia da un pò. Non sono riuscita a chiudere occhio e mi sento uno straccio...direi il modo migliore di iniziare questo primo giorno di scuola. Mi trascino fuori dal letto e vado a fare una doccia veloce. Metto su i miei adorati jeans neri strappati, Vans slip on e una magliettina bianca con una lista di improbabili scuse su un mio ipotetico ritardo. Dovete sapere che ho un debole per le maglie con le stampe. Arrivo in cucina e ad accogliermi c’è mia madre intenta a preparare la colazione.
<< Giorno, Diane >> mugugno annoiata.
<< Buongiorno, tesoro! I pancakes sono pronti..oh, Alex ieri sera hai fatto tardi? Hai una faccia stravolta >>. Sospiro sconsolata, se il buongiorno si vede dal mattino...mi aspetterà una giornata entusiasmante.
<< Oh, ciao Spencer! >> mia madre saluta la ragazza appena entrata nella stanza. Cerco con tutte le mie forze di non guardarla. Facciamo una colazione veloce e silenziosa poi sia io che Spencer ci alziamo pronte per uscire.
<< Aaaaw, guardate che carine che siete! Pronte per andare a scuola insieme >> esclama mia madre amorevolmente. Roteo gli occhi annoiata.
<< Vuoi fare una foto, Diane? Comunque scappo, Peyton mi aspetta >> sbotto mentre mi avvio alla porta.
<< E Spencer? >> domanda la donna.
<< Spencer ha Aiden >> rispondo senza voltarmi per poi uscire di casa. Non mi invento le cose, ieri sera il mio amico mi ha scritto un messaggio dove diceva che avrebbe dato lui un passaggio a a Spencer e, lo ammetto, ne sono sollevata. Sarebbe stato troppo doloroso fare il viaggio con lei.
<< Peyton Penelope Sawyer, smettila di giocare con la radio o ti stacco la mano a morsi >> esclamo esasperata mentre guido in direzione della scuola.
<< Calmati tigre! Volevo solo trovare una canzone carina >> piagnucola la mia amica.
<< Tu fa quello che ti dico e nessuno si farà male >>. Sento lo sguardo di Peyton scrutarmi dalla testa ai piedi. Mi volto velocemente verso di lei.
<< Che c’è? >>
<< Stai bene? >> mi chiede la ragazza preoccupata. Faccio un respiro profondo.
<< Si...sono solo assonnata e,ovviamente,scazzata per questo primo giorno di scuola >>. La mia amica resta per un pò in silenzio.
<< Comprendo totalmente, sorella! >>. Sorrido e do gas, ormai riesco a vedere il parcheggio della scuola. Scendiamo dall’auto e ci avviamo all’entrata.
<< Che dici, iniziamo ad entrare? >> chiedo a Peyton.
<< Cosa? No! Pazza! Chi sei e cosa hai fatto della mia amica? Da quando vuoi entrare così presto a scuola? E poi dobbiamo aspettare i due piccioncini >> esclama la ragazza. Esatto, Pey...è proprio questo il motivo per cui voglio entrare in classe. Ma, ovviamente, la fortuna non è dalla mia parte perchè da lontano vedo arrivare Aiden e Spencer. Più li vedo avvicinarsi più mi sudano le mani. Ho il cuore che mi scoppia e vorrei solo fuggire via.
<< Buongiorno ragazze >> saluta il mio amico. Bene, troppo tardi. Non c’è più via d’uscita. Mentre i miei amici parlottano allegramente,decido di giocherellare con il cellulare in cerca di distrazione.
<< Spencer...posso parlarti un attimo? >>. La voce di Sherri mi fa staccare gli occhi dallo schermo. Lancio una rapida occhiata a Spencer e vedo che è nervosa. Sono tentata di intervenire ma mi ricordo della conversazione di ieri e decido che non sono più affari miei. Spencer annuisce e si allontana con la ragazza.
<< Oddio,oddio,oddio...ecco, adesso ritorna con le cheerleaders e mi molla. Lo sapevo. Sapevo che sarebbe arrivato questo giorno. Adesso cosa faccio? Come facc >>
<< Cristo santo, Aiden. Chiudi quella bocca >> sbotto innervosita. Pey e il ragazzo mi guardano con occhi sgranati.
<< Scusa. Non volevo urlare....però mi dai sui nervi,Bambi. Abbiamo già fatto questo discorso. Dammi retta e sta tranquillo. Ti fidi di me? >>. Il mio amico annuisce lentamente. Tutti e tre guardiamo Spencer e Sherri abbracciarsi. Dio, spero di non essermi sbagliata.
<< Ok, adesso vogliamo sapere tutto >> esclama Peyton appena Spencer ritorna da noi.
<< Ammetto che è stata una conversazione surreale. Sherri si dissocia dalle cattiverie e dal brutto comportamento di Madison. E spera che io e lei, insieme alle altre, continuiamo ad essere amiche >> spiega Spencer.
<< E tu? >> chiede Aiden con apprensione.
<< Ho accettato... >> mormora la ragazza. Per un momento cala un silenzio tombale.
<< Solo ad una condizione...ovvero niente più commenti cattivi nei vostri confronti, perchè adesso siete anche voi miei amici e non vorrei scegliere tra voi e loro. Perchè sceglierei voi ogni volta >> continua Spencer. Noto Aiden rilassarsi e lasciare un rapido bacio sulla guancia della ragazza, mentre Peyton le da il cinque. Mi scappa un sorriso. Il suo comportamento mi ha resa fiera. Il mio sorriso svanisce immediatamente quando mi accorgo che non posso dirglielo. Spencer mi lancia un breve sguardo poi si volta verso Aiden. Finalmente vengo salvata dalla campanella di inizio. Non sono mai stata così contenta di entrare in classe. Dopo una lunga giornata di scuola sono seduta nella mia macchina con Peyton. La sto accompagnando a casa e la sto facendo giocherellare con la radio, oggi sono stata fin troppo acida.
<< Stavo pensando... >> inizia la mia amica.
<< Oh oh >> aggiungo sorridendo.
<< Ehi, che vorresti dire? >>
<< Niente..solo che mi preoccupi quando dici “stavo pensando”... >> ammetto sempre sorridendo.
<< Ah ah, simpatica. Comunque, pensavo...è da un pò che non facciamo un pigiama party a casa tua >>. La guardo incuriosita.
<< Questo perchè non lo abbiamo mai fatto, Pey >>
<< Appunto. Credo sia arrivato il momento. Insomma, in passato sarebbe stato un pò imbarazzante farlo solo con tre persone, tra cui una di queste, un ragazzo. Invece, adesso possiamo fare un bel pigiama party tra ragazze. Io, tu, Spencer e Chloe. Non è un idea geniale? >>. Sorrido falsamente.
<< Decisamente >>.
Sono passati cinque giorni dall’inizio della scuola. Cinque giorni in cui io e Spencer abbiamo continuato ad ignorarci e fa malissimo. Mi manca. Mi manca tutto di lei. Il suo profumo, le sue attenzioni e i suoi abbracci. Mi manca vedere i suoi occhi blu salutarmi al mattino. Sono nel parcheggio della scuola, le lezioni sono finite e sto per avviarmi alla macchina. Non devo accompagnare Peyton perchè deve restare a scuola per un progetto di arte, quindi mi sto pregustando il pensiero del viaggio di ritorno in tutta tranquillità. Sto per mettere in moto quando sento una presenza accanto alla macchina.
<< Ehi... >>. Non ho bisogno di voltarmi, so già a chi appartiene la voce. Mi giro e, infatti, eccola lì. Spencer.
<< Ehi >> rispondo. La ragazza mi guarda intimorita e sembra tremendamente nervosa.
<< Mi dispiace disturbare...ecco...il fatto è che Aiden non può accompagnarmi a casa e io...non so come tornare..quindi...scusa non voglio crearti problemi ma... >>
<< Entra in macchina, Spencer >> la fermo dolcemente. La ragazza mi guarda sorpresa, poi sorride timidamente e si siede accanto a me. Vengo subito investita dal suo profumo vanigliato e mi sento morire.
<< Grazie... >> mormora senza guardarmi. Faccio spallucce.
<< Figurati, andiamo nella stessa direzione >> esclamo sorridendo. Non riesco ancora a capacitarmi dell’effetto che mi fa questa ragazza. Mi basta una sua parola e sono felice. Tutto il dolore dei giorni precedenti è svanito e resta solo la smania e la voglia di stare in sua compagnia e di ascoltare la sua voce. “DON’T GO WASTING YOUR EMOTION,LAY ALL YOUR LOVE ON MEEEE”
La suoneria del mio cellulare interrompe il nostro silenzio. E’ Chloe, ma non posso rispondere. La sicurezza prima di tutto.
<< Immagino sia Chloe >> esclama Spencer. La guardo sorpresa.
<< Ehm, si...come fai a saperlo? >>
<< Riconosco le tue suonerie personalizzate. Quella per tua madre è Bohemian Rhapsody, quella di Aiden è Dancing Queen, Peyton invece ha What is Love...e invece Chloe questa >> spiega la ragazza. Resto ancora più sorpresa.
<< Wow, complimenti Sherlock >> esclamo divertita. Spencer ridacchia e il mio cuore fa una capriola.
<< Invece la mia? >> chiede all’improvviso la ragazza. La guardo confusa.
<< Hai una suoneria personalizzata anche per me? >> chiede timorosa. Deglutisco a fatica. Se dico di no, si offende...se dico di si, vuole sapere qual è. Praticamente sono spacciata. La guardo velocemente e annuisco.
<< Sarebbe? >>
<< Ehm...così, su due piedi..non ricordo. Perchè sai, a volte le cambio e non vorrei confondermi sai... >>. Magari può funzionare come scusa.
<< Mh...non dire altro. Ho io la soluzione >> esclama Spencer.
<< Cosa? Aspetta cosa vuoi fare? Spencer, aspetta un momento.. >> cerco di dire mentre la ragazza prende il suo cellulare dallo zaino.
<< Ssssh, altrimenti non sento >>
<< Spencer...davvero, lascia perdere..insom >>
“Whenever I’m alone with you, you make me feel like I am home again, Whenever I’m alone with you, you make me feel like I am whole again”. La canzone riempie l’abitacolo e io mi sento morire. La ragazza stacca la chiamata e resta in silenzio. Oddio, può esserci qualcosa di più imbarazzante?
<< Come...come si chiama questa canzone? >>. Si, può esserci qualcosa di più imbarazzante. Tipo questa. Resto in silenzio mentre fingo di concentrarmi sulla strada.
<< Alex..? >>. Mi lascio sfuggire un leggero lamento.
<< Si chiama Love song. E’ dei Cure >> dico tutto d’un fiato. Passano alcuni minuti di silenzio e senza accorgermene sono ferma nel vialetto di casa. Guardo Spencer, ha gli occhi puntati sul telefono. Tamburello nervosamente le dita sul volante, e adesso come me ne esco fuori da questo casino?
<< Siamo..ehm siamo arrivate a cas >>
<< Mi dispiace >> la voce della ragazza è un sussurro. Infatti non so se ha davvero parlato o meno. Spencer ha alzato lo sguardo e l’ha fissato nel mio.
<< Mi dispiace per quello che ti ho detto l’altra volta e per come mi sono comportata. Non ci sono scusanti, lo so. Ma sono andata nel panico e ho reagito a quel modo. Mi rendo conto che ingiusto, sbagliato e scortese da parte mia. Non meritavi un trattamento del genere... >>. La guardo senza dire una parola.
<< Sono stata proprio una stronza,lo ammetto >>. Faccio un respiro profondo.
<< So come ti sei sentita, Spence. Sono andata anche io nel panico...per questo volevo parlare con te. Per capire..insomma...cos’è successo... >> dico timidamente.
<< Lo so..e hai perfettamente ragione, Alex. Mi sono sentita tremendamente in colpa e vorrei chiarire le cose con te.. >>. La guardo e penso, ora o mai più. Forse adesso è il momento per dirle che per me quel bacio è stato tutto. Che mi piace,che mi sono perdutamente innamorata di lei...che...che non lo so. Che forse anche lei prova qualcosa per me,no?
<< Sono contenta che tu voglia parlare...perchè per me quel bacio non è stato uno sbaglio, Spence. Un bacio non è mai uno sbaglio...e vorrei sapere tu cosa ne pensi,ecco.. >>. Oddio, credo che adesso morirò.
<< Alex...io...non.. >> Spencer fa fatica a parlare ed è in quel momento che ho capito di aver fatto il passo più lungo della gamba. Le prendo la mano e le sorrido dolcemente.
<< Spencer, dì quello che senti. Non aver timore di me...sai che puoi dirmi tutto >>. La ragazza si morde il labbro e poi mi stringe la mano.
<< Alex, io ho sbagliato nei tuoi confronti. Il mio comportamento è stato immaturo e stupido...ma...ma non mi pento di quello che ho detto. Quel bacio...è stata una stupidaggine. Una cosa che non accadrà più perchè è sbagliato..voglio solo che ci lasciamo alle spalle questa storia e torniamo ad essere amiche. Perchè mi sei mancata...mi manca la mia Alex e non voglio che un gesto, dettato dall’impulso, rovini la nostra amicizia >>. Guardo Spencer, ha gli occhi rossi che mi supplicano di accettare. Che stupida sono stata a credere che potesse esserci qualcosa in più. Stupida, stupida Alex. Stupidi i tuoi sentimenti che non verranno mai ricambiati. Non lo vedi? Per lei sei solo un amica e basta. Stavi per mandare tutto all’aria, stavi rischiando di perdere anni di amicizia con Aiden solo per un bacio. Un bacio che ti ha cambiato la vita, si, ma che ha il potere di distruggere tutto. Distolgo lo sguardo. Adesso ho la possibilità di fare la cosa giusta, sul serio. E la cosa giusta è lasciar andare Spencer.
<< Alex...ti prego, di qualcosa... >>
Mando giù il magone che mi si è attorcigliato in gola e mi volto verso la ragazza in attesa.
<< Mi sei mancata anche tu, Taylor Swift. Ricominciamo da zero e dimentichiamo questa storia. Sei troppo importante per me... >> dico cercando di trattenere le lacrime. La ragazza mi si getta al collo e mi stringe forte. Affondo il viso nei suoi morbidi capelli, respiro il suo profumo cercando di trattenerlo con me il più possibile.
<< Ti voglio bene, Alex Davis. Anche tu sei importante per me...non immagini quanto... >> mormora Spencer mentre tira su col naso.
<< Dio, quando siamo diventate così smielate? >> esclamo sorridendo. Sento la ragazza ridere. Ci stacchiamo e restiamo a fissarci per qualche secondo. Divento seria.
<< Un ultima cosa...puoi ammetterlo senza problemi...bacio da Dio,eh? >>. Spencer rotea gli occhi e mi da uno schiaffetto sulla testa.
<< Sei incorreggibile, Davis >> esclama sorridendo per poi uscire dalla macchina e avviarsi in casa. La guardo sorridendo fino a quando non entra in casa, poi mi abbandono allo schienale dell’auto e mi porto le mani sul volto. Devo arrendermi alla realtà, non ci sarà mai niente tra me e Spencer. Non sarò mai quello che lei è diventata per me.

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Capitolo 30
*** Should I stay or should I go? ***


“ It’s always tease tease tease
You’re happy when I’m on my knees
One day is fine and next is black
So if you want me off your back
Well, come on and let me know
Should I stay or should I go?
This indecision’s bugging me
If you don’t want me,set me free
Exactly who am I supposed to be?
Come on and let me know
Should I stay or should I go?”
The Clash - Should I stay or should I go
 
 
24° Capitolo
Ho sempre accuratamente evitato di partecipare a qualsiasi evento sportivo o partita della mia scuola. Non amo particolarmente lo sport, nè l’odore di sudore che si sprigiona nella palestra e tantomeno il tifo sfegatato neanche fossimo ad una partita importante. Ma il motivo principale è che trovo assolutamente stupido...le cheerleaders. Per me non ha senso volteggiare o agitare le braccia al grido di “Go Warriors” mentre si sculetta. Sul serio, spiegatemi il senso? E poi i balletti sono stupidi. Invece adesso sono qui, seduta sugli spalti della palestra a guardare le cheerleaders fare pratica per l’imminente prima partita della stagione. E non riesco a togliere gli occhi di dosso a Spencer. Sono ipnotizzata dal movimento dei suoi fianchi. Dalle movenze sensuali del suo corpo allenato e sudato. La ragazza ha i capelli raccolti in una coda e riesco a vedere bene i lineamenti del suo viso concentrato nel ricordare i passi. Spencer fa roteare il bacino lentamente e involontariamente mi passo la lingua sulle labbra.
<< Ehi, smettila di sbavare sulla mia fidanzata! >> la voce di Aiden mi riporta alla realtà. Mi giro di scatto verso di lui, mi guarda sorridendo. Credo di essermi fatta rossa come un peperone.
<< I...io....io non...non stavo sbavando.. >> balbetto impanicata. Aiden scoppia a ridere.
<< Rilassati Alex, scherzavo! >>. Ah ah, che spasso. Già. Divento un attimo seria. Aspetta un momento.
<< La tua fidanzata? >> esclamo allarmata. Il mio amico sorride imbarazzato e si stringe nelle spalle.
<< Beh...no, cioè non gliel’ho ancora chiesto...ma spero di poter ufficializzare la cosa.. >> mormora intimidito. Riprendo a respirare regolarmente.
<< Noia, noia,noia,noia >> sento Peyton canticchiare accanto a me. Mi giro verso la mia amica che è seduta in modo svogliato mentre scarabocchia sul suo album.
<< Che ti prende? >> le chiedo divertita
<< Siete diventati noiosi. Bambi non fa altro che parlare di Spencer e tu, mah..da un pò sei strana, sembri sempre essere da un altra parte. Dove sono finiti i miei amici? Togliete le teste da sotto le gonnelline delle vostre ragazze e tornare ad essere divertenti >> si lamenta la ragazza mentre aggiunge delle corna al disegno di Madison in divisa. Mi mordo il labbro, ultimamente sono stata così assente che ho messo in secondo piano Peyton. Guardo Aiden, sembra sentirsi anche lui in colpa.
<< Hai ragione, Pey Pey! Per questo...sabato pigiama party da me! >> esclamo sorridendo. La mia amica salta dalla seduta e mi da un pugnetto sulla spalla.
<< Adesso si che si ragiona, Davis >>
<< Siii, pigiama party! Metterò quello con i procioni, il tuo preferito! >> si accoda Aiden. Lo guardo con tenerezza mentre Peyton lo fulmina con lo sguardo. Il ragazzo si fa serio e abbassa la testa.
<< Non sono invitato,vero? >> mormora tristemente.
<< Invitato dove? >> Spencer sbuca all’improvviso tra gli spalti. Raccolgo tutte le forze per non squadrare la ragazza dalla testa ai piedi. La sua sola vicinanza mi crea un vortice di emozioni difficile da controllare.
<< Alex ha organizzato un pigiama party sabato, per sole ragazze... >> risponde Peyton rivolgendo la parola “ragazze” verso Aiden, << quindi saremo io,tu, Alex e Chloe! Sarà uno spasso >>. Si, proprio uno spasso. Mi sono già pentita di questa idea. Inutile dire che i giorni sono passati così in fretta che adesso mi trovo a riordinare il salone in attesa di Peyton e Chloe per questo maledettissimo pigiama party. Mia madre e Robert sono già in camera da letto quindi abbiamo il piano terra tutto per noi. Gavroche sonnecchia beatamente sul divano mentre io ho appena sfornato la seconda teglia di biscotti.
<< E’ un pigiama party o un banchetto regale? Quanto cibo hai preparato? >> esclama Spencer appena entra nella stanza. Scrollo le spalle mentre la guardo sprofondare sul divano accanto a Gavroche,lasciandogli delle lente carezze sulla testa. La ragazza indossa un pantaloncino grigio super attillato e una canotta rosa aderente...è illegale essere sexy anche con un semplice pigiama. Mi siedo accanto a lei e stendo le gambe sul tavolino, ho già fame. Sento la ragazza muoversi e pochi secondi dopo mi trovo le sue gambe sulle mie. La guardo sorridendo, mi piace vedere Spencer così a suo agio con me. Non riesco a trattenermi e poggio le mie mani sulle sue gambe.
<< Mi piace il tuo pigiama...ti si addice >> esclama divertita. Do una rapida occhiata al mio outfit e corrugo la fronte.
<< Nel senso che sono un mostro blu? >> domando con serietà. Ho indossato il mio pigiama preferito, quello di Cookie Monster di Sesame Street. La ragazza si alza dal bracciolo e si mette seduta, sempre con le sue gambe sulle mie. Ed è tremendamente vicina al mio viso.
<< Un adorabile mostro blu >> sussurra con un sorrisino. In un attimo ho la gola secca e vengo pervasa da un irrefrenabile voglia di prendere il suo viso fra le mani e di spazzare via quel suo sorrisino malizioso con un mio bacio. Fortunatamente vengo salvata dal campanello di casa. Prendo le gambe della ragazza, mi alzo leggermente e le posiziono sul divano per poi avviarmi alla porta. Respira Alex, respira. Vengo accolta da Peyton vestita con un mega pigiama da unicorno e con delle buste contenenti delle bottiglie. Subito dopo di lei c’è Chloe che, mi sorride felice, per poi lasciarmi un bacio sulle labbra. Peyton inizia a mettere le bottiglie di alcool sul tavolo mentre Spencer sorride rassegnata.
<< E’ davvero uscita di casa vestita così? >> chiedo a Chloe. La ragazza rotea gli occhi esasperata.
<< Lasciamo perdere...alcune persone hanno anche scattato delle foto >>. Sorrido divertita.
<< Ciao Spencer >> esclama Chloe
<< Chloe >> mormora la ragazza per poi alzarsi e aiutare Peyton a versare l’alcool nei bicchieri. Corrugo la fronte, questa è la seconda volta che Spencer tratta in modo freddo Chloe e,non ne capisco il motivo. Sento una mano sfiorarmi la guancia.
<< Vado a mettere il pigiama! Non iniziate senza di me >> mi dice Chloe sorridendo. Annuisco e mi avvio verso la tv in cerca di alcuni DVD.
<< Allora, che film scegliamo? >>
<< Niente di sdolcinato, per favore >>
<< Aggiungerei anche niente horror >>
<< Sei noisa, Chapman >>
<< Ehi, sto solo esprimendo un mio parere >>
<< Noiosa >>
<< Adesso metto “Le pagine della nostra vita”, vuoi vedere? >>
<< Provaci e ti soffoco con un cuscino >>
<< Dio, ragazze smettetela. Niente commedie romantiche nè horror. Ok? >> esclamo esasperata.
<< Ok >>
<< Ok >>
<< Bene.... quindi cosa vediamo? >>
<< Io ho un idea >> la voce di Chloe spunta all’improvviso in mezzo al battibecco delle due ragazze. Mi giro verso di lei e...dannazione. I miei occhi stanno sbavando. Chloe ha un pigiama in raso e pizzo, completamente nero. Composto da uno shorts che lascia poco all’immaginazione e un top corto con delle bretelle sottili e un’ampia scollatura riempita da un inserto in pizzo ricamato e trasparente. Ho perso la capacità di parlare e di formulare un pensiero coerente. All’improvviso sento un colpo morbido ma pesante sulla faccia. Mi giro e noto che Spencer mi ha colpito con un cuscino, la guardo sorpresa mentre Peyton e Chloe ridacchiano divertite.
<< Smettila di fantasticare, abbiamo un film da scegliere >> esclama una Spencer annoiata.
<< Giusto...il film...dormi davvero così? >> mi giro di nuovo verso Chloe che continua a ridacchiare.
<< Ebbene si, questo è il mio abbigliamento da notte >> risponde maliziosamente la ragazza
<< Già, certo.. >> sento Spencer bofonchiare, Chloe la guarda accigliata così decido di intervenire prima che si scateni chissà cosa.
<< Wow...adesso mi sento una bambina! >> esclamo timidamente mentre indico il mio pigiama. Chloe si avvicina e mi alza il viso con l’indice
<< Credimi, m’importa ben poco del tuo pigiama che, apro parentesi, trovo adorabile. Perchè so cosa c’è sotto..e fidati, non c’è niente di “bambina” >> mormora facendo un occhiolino.
<< Dio, prendetevi una stanza se questa è la vostra definizione di pigiama party..altrimenti venite qui e scegliamo questo film >> sbotta acidamente Spencer. Sgrano gli occhi davanti a questa sua uscita, noto che anche Peyton la guarda confusa. Sento Chloe fare un respiro profondo e,prima che la situazione degeneri, decido di spostare l’attenzione sul film.
<< Che idea avevi in mente? >> chiedo a Chloe che, dopo aver lanciato un ultimo sguardo a Spencer, mi guarda sorridendo. Adesso siamo tutte davanti alla tv, Peyton sdraiata sul divano e ai suoi piedi Chloe. Io seduta a terra con la schiena tra le gambe di Chloe e Spencer seduta a terra accanto a me. L’idea è quella di vedere “Fa la cosa sbagliata” e bere un cicchetto ogni volta che uno dei protagonisti accende una sigaretta, due cicchetti se fuma uno spinello e tre quando qualcuno esclama “Yo Shapiro”. Inutile dirvi che a metà film eravamo già parecchio brille. Direi anche fortunatamente,così la situazione sembra essersi alleggerita un pò.
<< Se sento ancora una volta “Yo Shapiro” vomito sul gatto >> esclama Peyton. Allontano con forza Gavroche dalla mia amica e la guardo accigliata.
<< Che ne dite se facciamo un gioco? >> esclama Chloe. Annuiamo entusiaste.
<< Gioco della bottiglia? >> propone ammiccando Pey.
<< Cuginetta non ho nessuna intenzione di infilare la mia lingua nella tua bocca >> esclama inorridita Chloe. Il mio viso si contrae in una smorfia.
<< Ehi, Davis! Non avevi quella faccia quando hai infilato la tua di lingua nella mia bocca >> urla Peyton. La fulmino con lo sguardo, nel frattempo sento gli occhi di Chloe e Spencer fissi su di me.
<< Voi due vi siete baciate? >> esclama sorpresa Spencer. Peyton ridacchia mentre si porta una manciata di pop corn in bocca.
<< Lunga storia, fatta di alcool e scommesse. Lasciamola per un altro momento >> mi affretto a dire.
<< Non capisco perchè farne una tragedia >> borbotta Pey << devo ammettere che baci bene >> aggiunge dopo un pò. Mi porto le mani sul viso mentre mi lascio sfuggire un gemito. La mia amica continua a ridacchiare sputacchiando pop corn su tutto il tappeto.
<< Devo concordare con mia cugina >> esclama Chloe facendomi un occhiolino.
<< Mi accodo anche io... >> sussurra Spencer. Mi volto di scatto verso di lei. Ho sentito bene? La ragazza evita il mio sguardo e incrocio gli occhi di Peyton. Mi guarda seria. Ha sentito anche lei?
<< Allora...questo gioco? >> esclamo cercando di cambiare discorso.
<< Pensavo a “Non ho mai” >> dice Chloe sorridendo. Annuisco seguita dalle altre due ragazze.
<< Ok,inizio io! Non ho mai...visto un film porno! >> sbotta Peyton. Nessuna beve e scoppiamo a ridere.
<< Mmm vediamo... non ho mai tradito >> dice Spencer. Tutte bevono tranne me. La ragazza mi guarda incuriosita.
<< Ah, Alice! Giusto...beh, diciamo che ti si è buttata completamente addosso >> spiega la mia amica. Sorrido imbarazzata, non ne vado fiera. Non era una cosa seria...ma ho tradito la ragazza con cui uscivo con questa Alice.
<< Ok,il mio turno. Non ho mai...fatto sesso >> esclama Chloe e, noto, che sta fissando Spencer. La ragazza in questione sembra in imbarazzo ma si fa coraggio e beve. La guardo sorridendo, cercando di farle capire che non c’è niente di male. Spencer sembra capire e mi fa un lieve cenno con la testa. Noto Chloe fissarmi per poi volgere lo sguardo verso la cugina.
<< Tocca a me,giusto? Allora...non ho mai ingoiato il mio stesso vomito per non farlo uscire >>. Sento arrivarmi un cuscino sulla faccia.
<< Eeeew Alex, sei disgustosa >>
<< Hai una mente malata >>
<< Potevi aspettare che finissi di mangiare, maledetta >>. Scoppio a ridere.
<< Quante storie! Vediamo chi beve su...vediamo quanto siete coerenti con i vostri commenti >> esclamo divertita. Solo Peyton non beve e tutte noi la guardiamo sorprese.
<< Ehi, perchè queste facce? Per chi mi avete preso? >> sbotta indignata.
<< Oh, ce l’ho! Non ho mai.... provato attrazione per una persona dello stesso sesso o, in questo caso per voi sporche lesbiche, del sesso opposto >> continua la mia amica. Senza pensarci due volte butto giù il mio bicchiere, stessa cosa fa Chloe. Restano solo Peyton e Spencer che si guardano incredule. Resto anche io sorpresa. Quindi Spencer...ha provato attrazione per una ragazza? Chi?
<< Ok,adesso voglio sapere! >> Chloe rompe il silenzio e si volta verso la cugina.
<< Nessuna in particolare! Era una ragazza random che ho visto per strada..e non so, l’ho trovata davvero sexy >> ammette la mia amica. Le faccio un occhiolino d’intesa, poi sposto il mio sguardo verso Spencer. Anche le altre due ragazze la stanno guardando in attesa. La biondina giocherella con il bordo del bicchiere e si agita un pò.
<< Uhm...ecco, in realtà...anche a me è successa la stessa cosa di Peyton. Nessuna in particolare >> ammette velocemente. Una parte di me è un pò delusa...ma cosa mi aspettavo? Di certo non poteva dire davanti a tutte che ero io la ragazza in questione, anche perchè non ne ho nessuna prova. Do un ultimo sguardo a Spencer e noto che mi sta guardando, poi si morde il labbro e sposta la sua attenzione sulle patatine. Questa serata sta prendendo una strana piega e io non sono abbastanza ubriaca per poterla reggere.
<< Per un attimo ho temuto dicessi Madison >> esclama la mia amica e noi tutte scoppiamo a ridere. Grazie a Dio c’è Peyton. Abbiamo abbandonato il gioco e la serata procede tra racconti imbarazzanti, commenti ai programmi trash, balletti improvvisati e karaoke stonato. Abbiamo aggiunto anche un piccolo siparietto di una scena tratta da “Il Re Leone” dove abbiamo incluso anche Gavroche. Sapete no, la scena di quando la scimmia alza in aria il leoncino...ecco. Io ero la scimmia e avevo tra le mani un Gavroche palesemente annoiato e Peyton cantava a squarciagola la canzoncina in una lingua tutta sua. Inutile dire che è stato esilarante. Spencer aveva le lacrime agli occhi e mi sono sentita così importante, perchè ero io la causa di tanta felicità. Sento i miei occhi pesanti, credo di essermi addormentata. Cerco di darmi una svegliata quando noto un silenzio tombale,c’è solo la tv accesa su una pubblicità dei coltelli. Provo a spostarmi ma sento un peso sullo stomaco,mi guardo intorno e noto Spencer ancora seduta a terra con la schiena appoggiata al divano, ha le braccia conserte e la testa piegata su un lato mentre le sue gambe sono sulla mia pancia. Sorrido dolcemente poi sposto il suo peso sul pavimento e cerco di alzarmi il più silenziosamente possibile. Mi porto una mano sulla bocca per stoppare una risata quando vedo Peyton sdraiata sul divano con Gavroche appollaiato sulla sua faccia, Chloe invece è sdraiata tra le gambe della cugina. Il mio occhio cade sulla sua scollatura e mi mordo il labbro. Questa ragazza è una vera tentazione. Scuoto la testa e mi avvio in bagno, tutto quell’alcool mi ha riempito la vescica. Dopo aver finito, esco lentamente cercando di non fare nessun rumore ma all’improvviso un ombra mi fa saltare,non ho il tempo di gridare che sento una mano coprirmi la bocca. Metto a fuoco e noto che davanti a me c’è Spencer. Sorride mentre si porta un dito sulle labbra,annuisco e mi libera la bocca.
<< Che ci fai sveglia? >> bisbiglio piano
<< Non sei l’unica a dover andare in bagno >>. Annuisco di nuovo, poi allungo la mano e indico la porta
<< Tutto suo, signorinella >>. Faccio per andare via quando Spencer mi prende la mano e il mio cuore fa una giravolta.
<< Scusa se all’inizio sono stata un pò..scortese. Desideravo passare una serata così con te...cioè tra ragazze...sai, niente effusioni e niente sentimenti amorosi >>. Già,niente sentimenti amorosi.
<< Tranquilla! Ti sei divertita? >> mormoro timorosa
<< Tantissimo. Peyton è uno spasso >>
<< Ah Peyton,eh? Capisco...bene bene >> mi fingo offesa. All’improvviso Spencer prende il mio viso tra le sue mani e mi si blocca il respiro. Riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra. Vodka e liquirizia alla fragola. Mi passo la lingua sulle labbra desiderosa di sentire il suo sapore nella mia bocca.
<< Peyton è uno spasso. Ma tu...tu, Alex Davis. Sei tutt’altra cosa. Le tue battutine sarcastiche,le tue facce buffe e i tuoi movimenti imbranati sono le cose più divertenti,adorabili e dolci che abbia mai visto. E sono anche le cose che adoro di te >>. Ecco, adesso vorrei davvero baciarla. Vorrei passare le mie mani tra i suoi morbidi capelli e avvicinarmi alle sue labbra. Come posso resistere quando mi dice queste cose? Come posso resistere quando mi guarda così, con i suoi grandi occhi blu che sembrano scavarmi dentro. Poggio le mie mani sulle sue e con il pollice le accarezzo piano. Siamo rimaste ferme in questa posizione per non so quanto tempo, solo guardandoci negli occhi. Mi avvicino e appoggio la mia fronte alla sua.
<< Spencer... >> sospiro. La ragazza sembra tornare alla realtà, perchè fa scivolare via lentamente le sue mani dal mio viso e arretra di un passo.
<< Uhm...devo...devo ancora andare in bagno... >> senza aspettare una mia risposta, sparisce dietro la porta. Faccio un respiro profondo e ritorno nel salone.
<< Ehi....dove eri finita? >> Chloe mormora con gli occhi chiusi.
<< Bagno >>. La ragazza mugugna qualcosa poi si alza, prende un cuscino dal divano e si stende a terra.
<< Stenditi accanto a me...voglio dormire tra le tue braccia >>. Guardo Chloe che mi fissa teneramente e non riesco a rifiutare. Appena mi stendo, sento il corpo caldo della ragazza stringersi a me. L’abbraccio forte e sento un sospiro compiaciuto.
<< Credi che dovremmo togliere Gavroche dalla faccia di PeyPey? >> esclama all’improvviso. Non resisto e scoppio a ridere,seguita subito dopo dalla ragazza.
<< Naaaa, lasciamoli dormire così >>
<< Ok! notte, ragazzina >>
<< Notte, Chloe >> sussurro piano. Sento aprirsi la porta del bagno e chiudo immediatamente gli occhi. Spencer arriva nella stanza ma mi accorgo che i suoi passi si sono fermati, per un attimo non sento alcun rumore poi la ragazza riprende a camminare e sento una fitta al cuore quando capisco che sta salendo le scale. Vengo circondata dal silenzio e so, che Spencer è andata in camera sua. Domani sarà una lunga giornata.
<< Alex, mi spieghi perchè ho la bocca piena dai maledettisimi peli del tuo gatto? >>> sbotta Peyton appena sveglia. Io e Chloe scoppiamo a ridere. Siamo sedute in cucina mentre mia madre ci sta preparando la colazione, dopo qualche minuto ci raggiunge anche Spencer che sorride a tutte come se niente fosse.
<< Ecco la principessina! Ha preferito dormire sul suo lettino comodo,eh? >> esclama Peyton. Spencer rotea gli occhi e afferra un biscotto.
<< E rischiare di fare la tua fine e dormire con un gatto appollaiato sulla mia faccia, no grazie >>. Peyton sgrana gli occhi.
<< Co...co...cosa? Sulla mia faccia? >>. Restiamo tutte in silenzio.
<< IL TUO MALEDETTO GATTO OBESO HA DORMITO SULLA MIA FACCIA??? ALEEEEEEX >> urla la ragazza mentre noi tutte scoppiamo a ridere in modo incontrollato. Dopo qualche ora passata insieme, le due cugine ci salutano e vanno via. E adesso sono da sola con Spencer. Ottimo.
<< Ehi..ehm..ti va di fare qualcosa? >> domando balbettando. Spencer alza il viso dal cellulare e si morde il labbro.
<< In realtà...ho già un impegno con Aiden. Ha detto che gli sono mancata e che vorrebbe portarmi a far un pic nic...non è adorabile? A volte non mi capacito di quanto sono fortunata >> risponde la ragazza tutto d’un fiato. Resto impalata a fissarla. Solo qualche ora fa era attaccata alla mia faccia dicendomi cose carine e adesso è tutta euforica di vedere Aiden? Che cavolo. Questa ragazza è bipolare. Ma la cosa che più mi spaventa è con quanta facilità riesce a giocare con i miei sentimenti. Dio, Spencer. Cosa vuoi da me? E come devo fare con te?

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Capitolo 31
*** Torn between two lovers (Prima parte) ***


“ Torn between two lovers,
Feeling like a fool
Loving both of you
Is breaking all the rules”
Mary Macgregor - Torn between two lovers
 
 
25° Capitolo (Prima parte)
<< Noioso, stupido, inutile, noioso, già visto, odioso... >> Spencer è sdraiata sul divano e sta facendo zapping mentre io sto cercando disperatamente di finire il mio compito di letteratura per domani. Il suo continuo parlottare/lamento mi distrae. Sospiro lentamente.
<< Spence...sto cercando di studiare >> la guardo con un mezzo sorrisino.
<< Ok... >> la ragazza non sembra afferrare il concetto, poi mi guarda con più attenzione,
<< Oh...oooh scusa Alex. Hai ragione! La smetto subito >>. Le sorrido grata e torno al mio tema.
Dopo neanche due minuti sento dei miagolii dal telefono di Spencer, seguiti dalle sue risatine. Roteo gli occhi, è seria? Mi schiarisco la gola, ma la ragazza continua a ridacchiare e a guardare qualche stupido video.
<< Chap, ehi Chapman! Ti dispiace?? >> esclamo esasperata mentre le indico il telefono. La ragazza mi guarda mortificata.
<< Oddio, scusa! Sono pessima...e solo che...guarda qui che cariniiiiii >> mi dice con un urletto per poi avvicinarsi a me. Adesso ho il suo telefono puntato sul viso.
<< Spence, no...non mi interes...oooooh Dio, che carinoooo! Ma è un patato cicciottoso...guarda guarda, è appena caduto ahahahahaha >> esclamo totalmente rapita dalla visione del video di un gattino.
<< Lo soooo, è adorabile! >> concorda la ragazza entusiasta. Mi sta facendo vedere un altro video quando mi ricordo del compito. Dannazione, concentrati Alex!
<< No, Spencer. Devo studiare! Mi hai costretta a scendere nel salone per farti compagnia e in cambio hai promesso che mi avresti fatto studiare >> sbotto disperata.
<< E che mi annoiooooo...non sono abituata ad una Alex silenziosa e seria >> sbuffa la ragazza mentre appoggia la sua testa sulle mie gambe. Roteo gli occhi fingendo di essere seccata quando in realtà non mi dispiace questo contatto fisico ed essere disturbata dalla sua presenza. A volte Spencer sembra essere una bambina capricciosa desiderosa di attenzioni e la trovo insopportabilmente adorabile. Le prendo il viso tra le mani e mi avvicino
<< Se mi lasci finire questo tema... dopo iniziamo quella nuova serie tv che tanto desideri vedere,ok? >> mormoro dolcemente. Gli occhi della ragazza si illuminano e annuisce contenta. Tiro un sospiro di sollievo, che pazienza. Spencer si alza dalle mie gambe e afferra un libro di lettura accanto al tavolino e,finalmente, cala per un attimo il silenzio. Neanche due minuti dopo il mio telefono squilla avvertendomi dell’arrivo di un messaggio. Ma si può avere un attimo di pace? Controllo il display e noto un messaggio di Chloe.
Chloe: “Se domani sera ti invitassi ad uscire?”
Io: “ Magari..ma è in settimana e mia madre non sarà per niente d’accordo”
Chloe: “Aaah lo so..ma volevo tentare lo stesso. Avevo pensato ad una serata speciale...”
Mi mordo il labbro, mi piacerebbe vederla e poi è passato un pò di tempo da quando abbiamo fatto sesso...e ammetto che non mi dispiacerebbe ripetere quella serata. Ehi, anche io ho dei bisogni.
Io: “ Non dire così che poi ci resto male...sai che mia madre è un osso duro! Rimandiamo nel week end?”
Chloe: “Mmm forse si..forse no. Fammi vedere cosa riesco a fare”
Io: “Che vorresti dire?”
Chloe: “ Lascia fare a me...non ti preoccupare ;)”
Fisso il telefono incuriosita. Cos’ha in mente? Non credo di poter sgattaiolare nel cuore della notte,ormai in casa ci sono troppi occhi indiscreti.
<< Faresti bene a finire i compiti, Alex! Chloe può aspettare >> Spencer mormora senza staccare gli occhi dal libro. Come diavolo fa a sapere con chi sto parlando? La guardo sorpresa.
<< Come sai che è Chloe? >> chiedo con aria di sfida. La ragazza scrolla le spalle.
<< Hai la tua faccia da “Chloe” >> mi risponde ancora con gli occhi incollati sul libro. Corrugo la fronte e mi lascio sfuggire una risatina.
<< La che? Io non ho nessuna faccia da Chloe >> esclamo divertita
<< Si che ce l’hai >>
<< E quale sarebbe? >>
<< Questa! >> la ragazza indica la mia faccia. Sbuffo, come se potessi vedermi.
<< Credo sia una stupidaggine! Comunque, tranquilla...niente e nessuno mi impedirà di mantenere la mia promessa. Guarderemo quella serie tv >> esclamo seria. Spencer ha ancora lo sguardo fisso sulle pagine del libro ma sta sorridendo dolcemente. Mi stiracchio compiaciuta e torno ai miei doveri. Dopo qualche ora mi ritrovo a letto, ho da poco dato la buonanotte a Spencer, abbiamo finalmente visto quella benedetta serie e adesso sono pronta per dormire. Sono esausta. Dover reprimere i miei sentimenti e combatterli tutto il giorno, è davvero sfiancante. E a volte, Spencer non aiuta. Ci sono momenti in cui dice o fa qualcosa che mi manda fuori di testa e fa battere il mio cuore a tremila lasciandomi confusa. Lasciatemelo dire, è proprio una situazione del cazzo. Sospiro rumorosamente. Domani è un altro giorno e andrà meglio. Continuo a ripeterlo ogni sera con la speranza che si avveri...fino ad ora non è ancora successo.
Ho appena parcheggiato la macchina nel mio vialetto, finalmente è terminata anche questa giornata di scuola. Sono ancora nell’auto quando noto un altra macchina ferma davanti alla mia. Corrugo la fronte, sembra quella di Chloe. Può essere? Mi avvio alla porta ed entro. Seduta sul divano, accanto a mia madre, c’è proprio Chloe. Resto sorpresa e, momentaneamente, senza parole.
<< Ehi...che...che ci fai qui? >> riesco a dire senza risultare scortese. Non fraintendetemi, non ho nulla contro la ragazza ma vederla lì, con mia madre, mi rende nervosa.
<< Ciao anche a te, ragazzina >> esclama Chloe divertita.
<< Alex, è il modo di trattare un ospite? E dov’è Spencer? >> si intromette mia madre.
Sbuffo e appoggio lo zaino a terra, poi mi avvicino a Chloe e le lascio un bacio sulla guancia.
<< Spencer aveva l’allenamento, così Aiden si è offerto di aspettarla >> spiego cercando di celare il mio malcontento. Mia madre annuisce compiaciuta, poi si alza di scatto.
<< Beh, vado a preparare un the mentre parlate >>. La guardo incuriosita mentre sparisce in cucina. Guardo Chloe.
<< Parlare di cosa? >>. La ragazza mi lascia un rapido bacio sulle labbra.
<< Ho convinto tua madre a farti uscire stasera! >> esclama tutto d’un fiato. Sgrano gli occhi.
<< Le ho promesso di riaccompagnarti presto e di non fare niente di, cito, “illegale,alcolico o molesto” >> continua Chloe. Roteo gli occhi,davvero mamma?
<< Peccato..e io che avevo proprio voglia di fare qualcosa di molesto >> esclamo seria.
<< Alex, guarda che ti sento. Non fare la spiritosa >> sento mia madre urlare dalla cucina. Chloe ridacchia divertita e resto a fissarla rapita. Sono davvero fortunata. Insomma, chi farebbe una cosa del genere? Le prendo il viso tra le mani e le lascio tanti piccoli baci sulla faccia.
<< Sei davvero straordinaria. Tutto questo solo per vedermi? >>. La ragazza diventa subito seria.
<< Farei questo ed altro pur di vederti, Alex >>. Mi sono appena sciolta come neve al sole.
<< Quindi.... >> Chloe si alza dal divano, << fa tutti i compiti, perchè tra qualche ora ti vengo a prendere, ok? >>. Annuisco con un sorriso a 32 denti.
<< Vai già via, Chloe? >> mia madre sbuca dalla cucina.
<< Si, devo fare alcune commissioni..grazie ancora per l’ospitalità e per avermi dato il permesso di uscire con Alex >> esclama la ragazza mentre saluta mia madre con un breve abbraccio. T’oh, ma guardale. Già vanno d’accordo.
<< Tranquilla...e passa quando vuoi. Sei sempre la benvenuta >>
<< Si si, tutto molto bello. Rose e fiori e coniglietti, adesso lasciala un pò a me >> esclamo esasperata. Mia madre sbuffa e Chloe ridacchia mentre la spingo fuori dalla porta. Accompagno la ragazza alla macchina e intreccio la mia mano nella sua. Chloe guarda le nostre mani e poi me..e sorride dolcemente. Cosa ho fatto per meritare una ragazza così meravigliosa? Ci scambiamo qualche tenero bacio e ci mettiamo d’accordo per la sera. Rientro in casa e trovo mia madre ad aspettarmi con un sorriso stampato sul viso. Roteo gli occhi.
<< Cosa? >> le chiedo mentre afferro lo zaino
<< Niente >>
<< Mmm..ok >> faccio per salire le scale quando mi volto verso di lei.
<< Come mai hai accettato di farmi uscire in settimana? >>. La donna si stringe nelle spalle.
<< Chloe sa essere molto persuasiva! Ma credo che sia stata la sua sincerità a farmi decidere.. >> la guardo incuriosita, << Alex...le piaci davvero,davvero tanto. E sembra una persona che può trattarti come meriti...e ci tiene a te. Penso che Chloe ti faccia bene...spero che te ne accorga anche tu >> conclude mia madre. Resto un attimo senza sapere cosa dire o che fare. Annuisco e mi avvicino alla donna per lasciarle un bacio sulla guancia.
<< Grazie mamma >> dopodichè mi avvio in camera. Cerco di scuotermi di dosso le sue parole e mi concentro sullo studio. Non posso perdere tempo prezioso. Sono alle prese con l’ultimo quesito di algebra quando sento entrare Spencer in camera mia. Sembra sfinita.
<< Ehi >> esclamo sorridendo
<< Ehi tu >> risponde la ragazza per poi crollare sul mio letto << Aaaah sono distrutta >>.
<< Ah, la dura vita da cheerleader >> esclamo sarcastica. Spencer rotea gli occhi.
<< Almeno io mi tengo in forma! Il tuo concetto di esercizio fisico si riduce al semplice aprire e chiudere il frigorifero >> borbotta la ragazza.
<< Ed è per questo che ho dei bicipiti da far paura >>
<< Certo, Alex... comunque, stasera ti va di continuare la serie tv? >> Mi mordo il labbro, Spencer ha sempre un tempismo perfetto.
<< Uhm..non posso! Devo uscire con Chloe >> dico sommessamente mentre ritorno al mio quesito senza capirci niente.
<< In settimana? >> esclama la ragazza che adesso è seduta e mi guarda incuriosita. Annuisco distrattamente. Dio quanto è difficile questo problema.
<< Oh...ok >> sento Spencer mugugnare. Mi porto la testa tra le mani e mi lascio sfuggire un gemito.
<< Ma se non finisco questo stupido problema non andrò da nessuna parte >>, dopo neanche un minuto sento Spencer accanto a me. Si è abbassata e fissa il libro mentre io non posso far altro che fissare il suo viso così vicino al mio. Ha le guance rosse per l’esercizio fisico e noto alcuni capelli appiattiti sul collo.
<< Non hai fatto la doccia? >> domando all’improvviso. Spencer mi guarda e siamo vicinissime, poi sgrana gli occhi.
<< No...oddio, puzzo? >>. Scoppio a ridere per quanto è carina.
<< Naaa, sei a posto >> la rassicuro, << come mai non ti sei fermata a farla a scuola? >>
<< Menomale! Mah, non mi andava di far aspettare ulteriormente Aiden e poi volevo tornare subito a casa... >> annuisco sorridendo
<< ...e passare un pò di tempo con te >> aggiunge subito dopo la ragazza. Sento il suo sguardo cercare il mio ma non oso staccare gli occhi dal libro. Ci risiamo. Mi basta una parola dolce di Spencer che ammutolisco.
<< Beh, il problema non è difficile...solo noioso. Che ne dici se ti do una mano,così sei libera per stasera? >> mi chiede dopo un pò. Finalmente la guardo.
<< Si, per favore >> esclamo grata. Aveva ragione, l’esercizio non era difficile..ma ci ho impiegato comunque un pò per finirlo. Era difficile concentrarsi con il corpo di Spencer così vicino al mio, con il suo respiro caldo sul mio collo e i suoi capelli morbidi che mi solleticavano il viso. Dopo aver terminato il problema, la ragazza decide di andare a fare la doccia e decido di seguire il suo esempio. A breve verrà Chloe e voglio farmi trovare pronta. Inutile dire che ho dovuto fare le corse, infatti, quando Chloe ha bussato alla porta,sono corsa giù e ho urlato un “io esco a dopooo” e mi sono precipitata fuori. Sapete dove mi ha portato la ragazza? Ad un festival nella città vicina. Sono entusiasta perchè ci sono i carretti con i pop corn, le crepes e caramelle gommose. Ci sono gli stand con i giochi e tutto intorno c’è aria di festa. Mi sto divertento un sacco. Sto iniziando ad apprezzare davvero la compagnia di Chloe, mi sento più a mio agio e sento anche di starmi legando a lei. E’ assurdo con quanta facilità la ragazza si sta facendo spazio nel mio cuore.
<< Ok...abbiamo un ultimo giro da fare prima di riaccompagnarti a casa! >> esclama Chloe sorridendo, << Quindi..vieni con me >> e mi prende la mano. Dopo esserci allontanate un pò dal caos, arriviamo ai piedi di una carinissima e coloratissima ruota panoramica.
<< Sawyer, non ti facevo tipa da clichè >> dico in modo sarcastico, la ragazza sbuffa sorridendo.
<< Sto solo cercando di essere romantica...guastafeste >>. Rido divertita e le lascio un bacio sulle labbra, sto per tirarmi indietro quando Chloe mi cinge a se e mi morde teneramente il labbro.
<< Andiamo...? >> sussurra tra le mie labbra. Annuisco e inizio ad accomodarmi nella cabina. Siamo sedute una di fronte all’altra, siamo arrivate in cima e si vede un panorama mozzafiato. Sono ancora assorta nella contemplazione della veduta quando sento Chloe stringermi la mano, mi volto e la trovo che mi guarda con uno sguardo che non so...non l’ho mai visto prima ma sembra davvero pieno di trasporto e di sentimento.
<< Alex...volevo fare qualcosa di carino questa sera perchè vorrei dirti alcune cose >> inizia la ragazza, le stringo la mano per inicitarla a continuare e lei fa un respiro profondo, << Ok..ormai ci stiamo frequentando da un pò, stiamo imparando a conoscerci..e io,più ti conosco più divento pazza di te. Ti ringrazio per avermi permesso di farlo..ho notato i tuoi sforzi nel farmi entrare nella tua vita e,credimi, mi hai reso felice. Abbiamo avuto un inizio un pò strano...insomma, ci siamo viste qualche volte nel corso di questi anni, stuzzicandoci a vicenda..poi una sera, dal nulla, ci siamo baciate. Poi abbiamo iniziato a darci appuntamenti, e poi abbiamo fatto sesso. E adesso siamo qui. Su una ruota panoramica, come in uno di quei film sdolcinati e voglio chiederti una cosa. Perchè questa volta voglio fare le cose per bene >> Chloe si ferma e mi guarda timorosa. Nel frattempo io sono rimasta col fiato sospeso durante tutto il suo discorso.
<< Alex...vuoi essere la mia fidanzata? >>. Sento un colpo al petto e sgrano gli occhi. Sta davvero succedendo? Oh mio Dio. Io non credo di poter accettare..insomma..non riesco..ma incrocio lo sguardo della ragazza. Credo di non essere mai stata guardata così e all’improvviso sento uno strano calore pervadere il mio corpo. Ad un tratto mi risuonano nella testa le parole di mia madre. Chloe può farmi bene. Chloe non è Spencer ma so che mi può rendere felice e che mi può amare. Libero la mia mano dalla sua stretta e la ragazza mi guarda allarmata, non perdo tempo e la bacio con trasporto,mettendoci tutta me stessa. Mi stacco e Chloe adesso ha uno sguardo confuso. Le prendo il viso tra le mani e annuisco lentamente.
<< Si...Chloe >> sussurro.
La ragazza si lascia sfuggire un gridolino poi mi bacia con passione. Sento il suo sorriso sulle mie labbra. Sorrido anche io...ma è un sorriso che si ferma sul volto e non arriva al cuore. 

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Capitolo 32
*** Torn between two lovers (Seconda parte) ***


25° Capitolo (Seconda parte)
Sono appena tornata a casa, in orario, come aveva promesso Chloe. Chloe. Mi passo un dito sulle labbra, dove un attimo fa c’erano quelle della ragazza. E’ davvero successo? Io e Chloe stiamo insieme..ufficialmente. So che dovrei saltare dalla gioia ma una parte di me è triste. Non so cosa pensare...ho la testa piena di pensieri confusi anzi, di sentimenti confusi,contrastanti tra di loro. Avrei voluto fermare il tempo su quella ruota, dove tutto sembrava giusto perchè una volta tornata con i piedi a terra sento la testa girarmi, come se fossi stata sulle montagne russe e non ha senso, sapete? Sono stata su una cazzo di ruota panoramica ma mi sembra di aver fatto un triplo giro della morte sulle montagne russe. Chloe è la mia ruota panoramica, ferma lì, illuminata e nascosta dal casino. Pronta ad accogliermi nella sua cabina sicura e confortevole. E Spencer è la fottutissima montagna russa che con un suo gesto o una sua parola è in grado di portarmi nei punti più alti ed esaltanti per poi lasciarmi cadere giù, in picchiata, verso lo sconforto, la paura e il brivido dell’ignoto. E se anche stasera sento di aver pagato il biglietto per il giro panoramico...ho ancora la sensazione di stare facendo la fila per il giro della morte. Mi trascino su per le scale e sono tentata di bussare alla porta di Spencer. So di trovarla sveglia. Sono tentata di dirle “Ehi, sai cosa? Mi sono appena fidanzata!”. E poi? Cosa dovrei aspettarmi? Un “congratulazioni,raccontami tutto”? O di nuovo un bacio inaspettato? In entrambi i casi,sarebbe troppo doloroso. Decido di andare in camera mia, troppe emozioni per stasera...ho bisogno di riposare. Il suono della sveglia mi penetra nelle orecchie e, non ho ancora aperto gli occhi, e sono già stufa di questa giornata. Fortuna che è venerdì. Scendo in cucina e trovo mia madre e Spencer parlottare allegramente. Dio, dove prendono l’energia di primo mattino? Annuncio la mia presenza mugugnando qualcosa che si avvicina ad un buongiorno e affondo la testa nel caffè.
<< Buongiorno Grinch! >> esclama Spencer. La guardo in cagnesco mentre mia madre ridacchia e mi scombina i capelli con una carezza. Le due ritornano a parlottare e sento un peso sul petto che mi opprime e non mi fa concentrare.
<< Ok..statemi a sentire un attmo >> richiamo la loro attenzione, << lo dico solo una volta e non ho intenzione di ripetermi. Nè tantomeno risponderò alle vostre domande >>. Mia madre e Spencer mi guardano incuriosite ma non dicono niente. Faccio un respiro profondo.
<< Ieri sera Chloe mi ha chiesto di essere la sua fidanzata...e io ho accettato. Fine della questione >> dico tutto d’un fiato. Cala per un attimo il silenzio. Ok, questo è strano. Non mi aspettavo una reazi..
<< OOOHMMIODIO ma è fantastico Alex >> mia madre mi stritola in un abbraccio mentre mi ha perforato il timpano. Ecco, questa è la reazione che stavo aspettando. Sbuffo annoiata e i miei occhi incrociano quelli di Spencer. Ha quella sua strana espressione e la bocca si è ridotta ad una sottile fessura. Mi guarda e non dice niente. Il suo sguardo, non so perchè, mi fa sentire tremendamente in colpa. Mi fa sentire in colpa anche per cose che non ho fatto, tipo la guerra in Siria o Trump come presidente o addirittura l’ananas sulla pizza. Finalmente mia madre mi libera dalla sua presa e Spencer sembra risvegliarsi.
<< Congratulazioni >> mi dice mentre mi fa un mezzo sorrisino.
<< Aaaah sono così contenta, tesoro! Ho davvero avuto il timore che finissi come una vecchia zitella gattara >>. Roteo gli occhi. E questa dovrebbe essere mia madre? La donna che mi ha messa al mondo?
<< Rilassati, Diane! Probabilmente non sarò una zitella...ma stai ben certa che sarai circondata da gatti perchè quelli...saranno gli unici nipotini che avrai >> esclamo saracastica.
<< Nipotini? Stai già pensando così avanti? >> mi chiede la donna emozionata. La guardo allibita.
<< Io..non...non era questo quello che...ah, lascia perdere. Non importa >>. Mi volto verso Spencer, << Chapman, andiamo prima che facciamo tardi >>. La ragazza si limita ad annuire e ci avviamo verso la porta.
<< Magari una di queste sere possiamo fare una cena tutti insieme... >> sento mia madre blaterare alle mie spalle.
<< Continua a sognare, Diane >> urlo mentre mi chiudo la porta alle spalle.
Siamo quasi arrivare a scuola e Spencer non ha detto una parola. Non mi ha neanche rivolto uno sguardo e sento il mio cuore farsi piccolo piccolo. Vorrei tanto sapere cosa le passa per la testa.
 
Spencer POV
Ho un ora di spacco prima della prossima lezione,quindi sono seduta sugli spalti della palestra. Aiden mi sta facendo compagnia mentre finisce alcuni compiti. Non riesco a togliermi dalla testa le parole di Alex. Si è fidanzata con Chloe. Sono ancora spiazzata e non so il perchè! Infatti non sono riuscita a spiccicare una parola durante tutta la mattinata. Ho tante emozioni contrastanti. Sono arrabbiata, delusa, annoiata e nervosa. Insomma, tutti sentimenti negativi. Perchè? Dovrei essere felice per Alex, di solito è una cosa bella,no? Impegnarsi seriamente con una persona e renderlo ufficiale. Ma l’idea non mi va proprio giù. Forse perchè non mi piace Chloe. Non la trovo adatta per Alex. Mi sembra troppo sfacciata, a volte presuntuosa e piena di sè. E poi mi da la sensazione di non conoscere veramente Alex perchè da quando stanno insieme sembra solo darle pressioni su tutto. Quando è risaputo che Alex odia le situazioni stressanti, le evita come la peste. Alex è speciale proprio perchè ha i suoi tempi, sa lei quando lasciarsi andare e abbassare la guardia e quando lo fa, ti senti la persona più fortunata del mondo perchè ti ha dato la possibilità di farlo,si è fidata di te. Credo che Alex abbia bisogno di una persona paziente, dolce e che le sappia tenere testa. Una persona come te, Spencer? Ah, cosa vado a pensare? Forse sei solo gelosa. Gelosa? Che sciocchezza è questa? Perchè dovrei essere gelosa?
<< A cosa stai pensando? >> la voce di Aiden interrompe i miei pensieri. Scrollo le spalle.
<< A questa storia del fidanzamento >> rispondo con sincerità.
<< Assurdo,vero? >>. Guardo il ragazzo con aria speranzosa. Forse anche lui pensa che sia una cosa avventata.
<< Insomma...chi l’avrebbe mai detto che, Alex, la ragazza che non voleva impegnarsi,adesso è fidanzata. Finalmente,era ora! >> esclama Aiden ridacchiando. Sento un ondata di tristezza travolgermi. Possibile che nessuno la pensi come me? Dannazione, anche Diane è al settimo cielo. Forse il problema non è Chloe. Forse il problema sono io. Sento come se avessi subito un ingiustizia...come se qualcuno avesse preso qualcosa di mio.
<< Non sei d’accordo? >> Aiden mi riporta di nuova alla realtà. Mi stringo nelle spalle.
<< No..cioè...sono solo sorpresa. Forse penso sia solo presto...tutto qui >>. Noto un ombra passare sul viso del ragazzo.
<< Non credo sia questione di tempo...quando una cosa è giusta e bella, lo è e basta. Senza nessuna regola temporale >>. Gli occhi verdi di Aiden mi scrutano attentamente e per un attimo il mio cuore ha perso un battito. Cosa mi vuole dire? La campanella di fine lezione mi salva da questa conversazione imbarazzante. Dopo aver terminato anche l’ultima ora di questa lunghissima giornata, mi avvio al parcheggio. Alex è già in macchina, intenta a messaggiare convulsamente al telefono. Apro la portiera e mi siedo.
<< Ehi >> esclamo dopo aver messo la cintura. La ragazza finisce di scrivere un messaggio e poi decide di ricambiare il saluto. Trattengo una smorfia.
<< Non mi dire che sei una di quelle tipe che appena si fidanzano spariscono dalla circolazione e passano tutti il tempo a chattare o a stare con la fidanzata?! >>. Alex mette in moto e mi guarda sorpresa.
<< Finalmente una reazione >> esclama sorridendo. Corrugo la fronte.
<< Stamattina hai spiccicato solo un misero “congratulazioni”..insomma, speravo in qualcosa in più >> confida sommessamente.
<< Hai ragione...il fatto è che mi hai colto alla sprovvista. Tutto qui >>. Ci fermiamo ad un semaforo rosso, Alex si volta verso di me.
<< Quindi...non sei arrabbiata..o che so >> mormora grattandosi il collo nervosamente. Mi mordo il labbro. E’ normale trovarla così carina?
<< Arrabbiata? No! Perchè mai? >> Alex scrolla le spalle, << Se è una cosa che ti rende felice..beh, allora sono felice anche io >> dico sorridendo ma mi rendo conto di suonare falsa e poco convincente.
<< Suppongo di si.. >> mormora la ragazza.
<< Supponi? >>
<< Beh, è una situazione nuova per me...credo di dover abituarmi alla cosa >>. Annuisco distrattamente. Vorrei tanto chiederle se davvero le piace Chloe. Se davvero pensa che può renderla felice. Sento il bisogno di sapere queste cose..e invece mi lascio prendere dalla paura e non dico niente. Perchè? Per paura della risposta? Il week end è volato, ho intravisto Alex poche volte perchè ha passato tutti i giorni con Chloe ed io sono stata intrattabile tutto il tempo. Povero Aiden e povera Peyton che mi hanno sopportata. Sono di ritorno da un gelato con il ragazzo, siamo in macchina fuori al vialetto di casa.
<< Spence >> mormora Aiden. Il mio viso ha uno spasmo inaspettato. Solo Alex mi chiama così.
<< Dimmi >>. Il ragazzo mi prende la mano e la bacia dolcemente.
<< Ricordi il discorso che ti ho fatto in palestra? Sul fatto di fare una cosa che reputi giusta senza tenere conto del tempo? >> inizia nervosamente. Annuisco lentamente e sento il cuore battere forte.
<< Ecco...io non sono bravo con le parole. E sono una frana con i gesti, però ecco...mi piaci tantissimo, Spencer. Ogni minuto che passiamo insieme ma soprattutto il tempo in cui siamo lontani...questo sentimento nei tuoi confronti non fa altro che aumentare e rafforzarsi. Quello che è successo ad Alex mi ha dato modo di pensare che non bisogna avere timore di dire o fare qualcosa che ci fa stare bene...quello che voglio dire è che...muoio dalla voglia di essere il tuo fidanzato... >>. Lo guardo con occhi sgranati, non può essere serio.
<< E tu, Spencer...vuoi essere la mia fidanzata? >>. Credo di aver dimenticato momentaneamente come respirare. Guardo questo dolce e meraviglioso ragazzo e penso, perchè non dovrei voler essere la sua fidanzata? Aiden è perfetto. E allora perchè sento qualcosa trattenermi? Perchè sento che non potrò mai dargli tutto quello che lui desidera da me? Il rumore di alcune risate mi distrae da questi miei pensieri. Mi volto e noto Chloe uscire dalla porta di casa, seguita da Alex. Stanno ridendo e si tengono per mano. Ed eccolo di nuovo lì, quel sentimento di rabbia e nervoso. Ritorno con lo sguardo al ragazzo ancora in attesa.
<< Si, voglio essere la tua fidanzata >> esclamo seriamente. Aiden tira un sospiro di sollievo e mi abbraccia forte. Poi un senso di paura mi attanaglia lo stomaco. Adesso dovrò dirlo ad Alex. Senza perdere tempo, una volta che è rientrata in casa, sono andata dritta in camera sua. E gliel’ho detto. Senza mezzi termini. Breve e concisa. Prima è scoppiata a ridere, credendo stessi scherzando. Poi ha fatto una battuta sul fatto che Aiden è un maledetto copione e poi mi ha detto “congratulazioni” con una pacca sulla spalla. Una pacca. Cosa mi aspettavo? Non lo so...ma sicuramente qualcosa di diverso da questo. La ragazza non si è unita alla cena, quindi è rimasta tutto il tempo chiusa in camera ed io sono più confusa che mai. Intanto è iniziata un altra settimana,adesso mi trovo in macchina di Aiden in direzione della scuola e sono un pò agitata perchè tutti sapranno di me e Aiden. Spero di aver fatto la scelta giusta. Raggiungiamo Alex e Peyton ferme all’entrata e mi accorgo che il ragazzo ha preso la mia mano. Ok, forza e coraggio Spencer. Andrà tutto bene. Salutiamo le due ragazze e noto che lo sguardo di Alex è caduto sulle mani intrecciate mie e di Aiden, poi mi guarda velocemente e inizia a giocherellare con il telefono. Decidiamo di avviarci nell’edificio quando ci imbattiamo in Madison. Perfetto, mancava solo lei all’appello.
<< Bene, bene, bene...ecco il mio gruppo di sfigatelli preferiti >>
<< Oddio Badison, ma non riposi mai? Come fai ad essere così rompicoglioni di primo mattino >> Alex esclama esasperata. Madison fa una smorfia disgustata poi guarda me e, più precisamente, la mia mano. Un sorriso maligno le compare sul viso.
<< Chica, ti sei davvero messa con il nerd sfigato? Ahahahahah quanto sei caduta in basso,dio mio >>. Roteo gli occhi seccata.
<< Certo però che mi hai sorpresa...credevo che la tua scelta, tra questi tre sfigati, sarebbe ricaduta su un altra persona >> continua la ragazza che lancia una rapida occhiata ad Alex e, prima di andare via, mi fa un occhiolino. Resto imbambolata. Ha davvero insinuato che potesse esserci qualcosa tra me e Alex?
<< Cosa ha voluto dire? >> esclama Aiden palesemente confuso e direi anche un pò preoccupato. Vorrei poter rispondere ma le parole mi si sono fermate in gola. Cosa mi sta succedendo?
<< Andiamo,Bambi! Non dar peso alle cazzate di Madison...sappiamo che non è capace di formulare un pensiero coerente >> sbotta Alex salvandomi da un silenzio imbarazzante. Aiden annuisce e lascia la mia mano,la brunetta non perde occasione per saltargli sulla schiena.
<< Andiamo, mio prode amico! Verso l’infinito e oltre >>. I due amici corrono verso l’entrata mentre ridacchiano divertiti. Cerco di camminare quando incrocio lo sguardo di Peyton. E’ tremendamente seria e mi sento sotto accusa. So cosa mi vogliono dire i suoi occhi,così abbasso subito lo sguardo perchè ho paura che possa leggerci la mia risposta...quella che sto cercando in tutti i modi di tenere nascosta.
<< Meglio andare >> mormoro incamminandomi in direzione dei due ragazzi. Peyton non dice nulla, si limita a seguirmi e mi sembra di sentire ancora il suo sguardo puntato su di me, che mi trafigge la testa e mi fa tremare le mani.

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Capitolo 33
*** Perfect memory ***


“ But then this world slipped through my fingers
And even the sun seemed tired
I still cared
As I lowered you down, my heart just jaded,
In that moment the earth made no sound
But you were there,
You helped me lift my pain into the air,
And I’ll remember you
And the things that we used to do,
And the things that we used to say
I’ll remember you that way”
Remy Zero - Perfect memory
 
 
26° Capitolo
 
Tra me e Spencer non c’è niente e mai ci sarà.Tra me e Spencer non c’è niente e mai ci sarà.
Tra me e Spencer non c’è niente e mai ci sarà.Tra me e Spencer non c’è niente e mai ci sarà.
Continuo a ripeterlo all’infinito da quando ho saputo che lei e Aiden ormai fanno coppia fissa. Continuo a ripeterlo ma, come tutte le parole che si dicono fino allo sfinimento, perde di valore, di significato e sembra non avere più nessun effetto sulla mia mente. Il che è sbagliato, sbagliatissimo perchè ormai io sto con Chloe e lei con Aiden. Sono ancora scossa dalla notizia. Quando me l’ha detto ho cercato di dissimulare il più possibile ma quanto è stato difficile. Probabilmente la cosa più difficile che ho dovuto fare in vita mia. La notizia mi ha colto di sorpresa...insomma, non è un pò presto? Che bisogno c’era di affrettare le cose? Ma in un certo senso non biasimo Aiden, capisco che stare con Spencer è una fortuna così grande che vuoi che tutto il mondo lo sappia. Aaah, devo smetterla di pensare queste cose...anche io sono fortunata a stare con una come Chloe e non devo darla per scontata nè trascurarla. Un messaggio interrompe i miei pensieri.
Chloe: “Il 31 ottobre c’è una festa in maschera da Dylan! Andiamo?”
Siamo già a fine ottobre? Dio, come vola il tempo.
Io: “Ovvio! Adoro quel posto...e adoro Dylan”
Chloe: “ Ottimo...sai, ho un idea per i costumi...lasci fare a me?”
Io: “Assolutamente! Trovo estremamente noioso andare in giro in cerca di costumi”
Chloe: “Non so perchè..ma la cosa non mi sorprende XD Allora io mi occupo dei nostri costumi, tu intanto avvisa Pey e tutti gli altri”
Mi mordo il labbro,ovviamente verranno anche Aiden e Spencer. Sarà una notte da incubo, in tutti i sensi. Faccio un unico messaggio da inviare a tutti e mi stendo sul letto. Sto ascoltando il cd della band di mio padre, a volte vorrei tornare indietro nel tempo..a quando ero piccola e le cose mi sembravano più semplici ma più felici.
<< Aleeeeex, andiamo...vieni fuori >> la voce di Chloe risuona nel mio bagno. Ho indossato il costume per la festa di stasera, ma ho vergogna ad uscire. Maledetta me che ho fatto fare tutto a Chloe. Faccio un respiro profondo.
<< Arrivo, arrivo...qualcuno è impaziente qui! >> urlo prima di darmi un ultima occhiata allo specchio. Apro la porta e resto piacevolmente sorpresa. Io e Chloe ci guardiamo per qualche secondo o meglio, ci spogliamo con gli occhi. Siamo vestite dai drughi di Arancia Meccanica...ma in maniera sexy. Ovvero pantaloncini al posto di quelli lunghi, calze a rete, body bianco e camicetta corta che arriva alle costole e, l’immancabile bombetta. Mi avvicino alla ragazza seduta sul letto, mi metto a cavalcioni su di lei e catturo le sue labbra in un famelico bacio.
<< Che dici se saltiamo il party...e organizziamo una nostra festa personale? >> domando in un sussurro. La ragazza non perde tempo e mi bacia con passione, lascia scivolare la sua lingua nella mia bocca mentre le sue mani afferrano il mio fondoschiena. Mi lascio scappare un gemito, stacco momentaneamente le mie labbra dalle sue per spostarle lungo il collo fino a risalire al suo orecchio. Sento il respiro di Chloe farsi più pesante mentre sento nascere il desiderio nel mio basso ventre. Ci baciamo di nuovo, con più foga, le nostre lingue iniziano una battaglia che non sono disposta a perdere. Inizio a muovermi lentamente su di lei quando all’improvviso si spalanca la porta di camera mia.
<< Alex sei pro...ommiodio,scusa...io non...oddio... >> Spencer urla con una mano sugli occhi. Mi stacco rapidamente da Chloe e cerco di darmi una sistemata. Dio, che imbarazzo.
<< Spence... >> mormoro timidamente
<< Ehm..tranquilla..cioè,scusate..io volevo,ecco volevo solo avvisarvi che Aiden e Peyton sono arrivati. Vi aspetto giù >> esclama la ragazza tutto d’un fiato per poi sparire dietro la porta. Dopo un attimo di silenzio sento Chloe ridere, lo faccio anche io ma credetemi, non ci trovo niente di divertente. Spencer è già in macchina con Aiden, Peyton e..un ragazzo. Credo sia l’accompagnatore di Pey, non voleva assolutamente andare al party e fare il quinto incomodo. Io e Chloe siamo nella sua macchina, davanti a loro, in modo da mostrare la strada. Avrò spiccicato si e no due parole, sono ancora in imbarazzo per prima. Dio, che figuraccia...e poi davanti a Spencer. Sotterratemi. Finalmente arriviamo al locale e sento già tornare il buon umore...adoro questo posto! Vedo i miei amici uscire dall’auto e mi si blocca il respiro. Durante tutto il casino di prima non sono riuscita a vedere il costume di Spencer e adesso..beh adesso mi godo lo spettacolo. La ragazza ha deciso di vestirsi da Elle Driver di Kill Bill. Questa sua scelta ha mandato completamente in pappa il mio cervello. Primo, perchè è un personaggio che amo, secondo perchè ho una tremenda cotta per Daryl Hannah e terzo..Spencer è fottutamente sexy e non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
<< Dannazione ragazze, siete bellissime >> esclama Peyton rivolta a me e Chloe. Le sorrido grata per aver fermato la mia mente malata. La ragazza ci presenta il suo accompagnatore, Chad. Sembra carino...almeno credo. Con tutto il trucco riesco a vedere ben poco. Guardo Aiden e resto confusa.
<< Ma...non vi siete vestiti a coppia? >> domando indicando prima lui poi Spencer. La ragazza in questione sbuffa.
<< Era questo l’intento...ma Aiden non ha approvato il mio riferimento cinematografico...quindi abbiamo deciso che ognuno si sarebbe vestito a proprio piacimento >>. Faccio una smorfia di disapprovazione.
<< Bambi, sul serio? Non apprezzi Kill Bill? Sicuro che sei il mio migliore amico? >> esclamo sorpresa.
<< Non mi piaceva nessun personaggio >> si lamenta il ragazzo. A quanto pare ha optato per il vestito da Joker. Noioso. Mentre Peyton e Chad si sono mascherati da Chucky e Tiffany della filmografia della Bambola Assassina. Ben fatto,ragazzi. Decidiamo finalmente di entrare nel locale e di iniziare questa festa. E’ passata un oretta, ci stiamo divertendo come matti e abbiamo conosciuto tante persone simpatiche. Mi fermo a fare due chiacchiere con Dylan mentre Chloe è in bagno ma la mia attenzione viene catturata da Spencer sulla pista da ballo, la ragazza ha deciso di farmi venire un infarto. Ha iniziato a ballare in modo sensuale con un Aiden palesemente in imbarazzo. Non riesco a staccare gli occhi dalle movenze ipnotiche e sensuali del corpo di Spencer. Solo io sento questo caldo? Si? No? Sto andando a fuoco. Vorrei solo alzarmi e posare le mie mani sui suoi fianchi e seguirne i movimenti. Affondare il viso nei suoi capelli e premere il petto contro la sua schiena.
<< Ti va di andare a ballare? >>. Chloe è davanti a me e mi sta porgendo la mano. Annuisco e la seguo mentre si fa spazio tra la folla. La ragazza intreccia le sue braccia al mio collo mentre inizia a far ondeggiare i fianchi, le mie mani si attaccano immediatamente alla sua vita e l’avvicino a me mentre lascio scivolare una gamba tra le sue. Adesso siamo praticamente appiccicate mentre ci strusciamo lentamente. Ah, ho bisogno di una doccia fredda. Sposto per un attimo lo sguardo e noto due occhi blu fissarmi intensamente. Spencer sta ballando distrattamente mentre non stacca lo sguardo dal mio e, per un breve momento, ho la sensazione di trovarmi da sola con lei. Tutti sono spariti, non c’è più nessuna musica assordante...ci siamo solo io e lei.
<< Ok, ok ragazzi. Ho una sorpresa per voi >> l’improvvisa voce di Dylan si spande per tutto il locale. Tutti si girano verso di lui ma io sto ancora fissando Spencer.
<< Forse pochi di voi conoscono questa band ma confido ancora nel buongusto dei miei clienti rockettari che sanno apprezzare il vecchio e cazzuto rock n’ roll di un gruppo che negli anni d’oro ha reso la Pennsylvania e dintorni, la culla della buona musica... >>. Dylan continua a parlare ma io sono ancora persa nei miei pensieri e sono completamente sommersa dai sentimenti.
<< Quindi, diamo un caloroso benvenuto ai... DEEEEEP DEAAAATH >>. Sgrano gli occhi e mi si blocca il respiro. Mi giro velocemente verso il palco e sento le mie forze abbandonarmi. A pochi metri di distanza vedo la band posizionarsi e tra di loro c’è lui. Mio padre. Sento qualcuno stringermi il braccio e forse mi sta anche chiamando ma non riesco a riprendermi. Non riesco a staccare gli occhi dall’uomo.
<< ALEX...ALEX >> la voce di Aiden risuona al di sopra della folla ed entra prepotentemente nelle mie orecchie. Guardo il ragazzo che adesso mi sta fissando con aria spaventata.
<< Al...A--AL---Alex? >>. Sento una fitta allo stomaco. Mi giro verso la voce che mi sta chiamando. Occhi verdi negli occhi verdi. Mio padre si è sporto dal palco e mi guarda sorpreso. Chiudo per un attimo gli occhi e cerco di regolare il respiro ma il dolore è troppo grande, così, senza pensarci due volte, inizio a correre. Corro tra la folla,supero l’uscita e continuo a correre. Corro senza meta, corro il più veloce possibile senza fermarmi. Non so da quanto tempo sto correndo, non so neanche dove sto andando ma non mi interessa. Devo solo andare il più lontano possibile da lui. Ho la sensazione che qualcuno mi stia chiamando, ho il timore che sia mio padre quindi accellero ma sento una stretta al braccio che mi trascina all’indietro.
<< Alex, per favore...fermati! Sono io...Spencer >> sento la ragazza ansimare dietro di me. Chiudo gli occhi rabbrividendo. Solo adesso mi accorgo di quanto faccia freddo.
<< Spence..lasciami andare... >> mormoro esasusta.
<< Col cavolo che ti lascio scappare ancora >> dice la ragazza tra un respiro e un altro. Tiro via bruscamente il braccio e mi volto verso Spencer. E’ leggermente piegata in avanti e si mantiene il fianco con una mano cercando disperatamente di riprendere fiato. Sento la musica in lontananza, dannazione..quanto sono lenta. Riconosco subito la canzone e mi sento di nuovo male. Senza rendermene conto mi trovo in ginocchio. Non riesco a respirare. Nel vero senso della parola.
<< Alex, che succ >>
<< Spence...non...non riesco...non riesco a respirare.. >>. La ragazza mi guarda confusa.
<< C-ccredo che...sto av-avendo un attacco....un attacco di panico >> dico con difficoltà. Spencer si inginocchia subito di fronte a me e mi guarda terrorizzata.
<< Ok..ok Alex. Calma. Cerca di respirare,ok? Concentrati su un punto in particolare >>. Inizio a guardare il suolo ma non succede niente e sento il panico aumentare.
<< N-nnon...non ci riesco >>
<< Va bene, tranquilla! Pensa..mmm pensa a qualcosa di bello, ok? >>. Annuisco ma la mia mente è completamente vuota. Mi lascio sfuggire un gemito. Scuoto la testa e chiudo gli occhi.
<< Alex.. guarda me! >>. Non riesco ad aprire gli occhi. All’improvviso sento le mani della ragazza sul mio viso e il suo respiro caldo sulle labbra.
<< Alex, guardami... >> sussura Spencer. Apro gli occhi e mi perdo in due bellissime gocce blu.
<< Adesso respira con me,ok? Inspira... >>, faccio quello che mi dice la ragazza senza staccare il mio sguardo dal suo, << e adesso espira...bravissima! Ancora una volta, inspira... >>. Continuiamo così per non so quanto tempo e all’improvviso mi accorgo che sono riuscita a regolare il mio respiro. Spencer si alza e mi tende la mano, l’afferro subito e adesso mi sono alzata anche io.
<< Grazie... >> mormoro in imbarazzo. La ragazza si fionda addosso e mi stringe tra le sue braccia.
<< Non scappare mai più da me...Alex, ricorda che ci sono io per te,ok? >>. Annuisco nell’abbraccio e mi lascio coccolare dal profumo vanigliato di Spencer.
<< Voglio andare a casa... >>
<< Chiamo subito gli altri così andiamo >>. La ragazza sta già prendendo il cellulare quando la fermo.
<< Aspetta...non...non voglio rovinare ulteriormente la serata e non voglio troppe persone intorno! Chiama solo Aiden...per favore >>. Spencer sembra voler dire qualcosa ma si limita ad annuire. Dopo dieci minuti vedo arrivare la macchina con il mio amico dentro.
<< Vieni scimmietta, ti porto a casa >> è l’unica cosa che mi dice e gliene sono grata. Si aggiunge anche Spencer e in un attimo sono nel vialetto di casa.
<< Sicura che non vuoi compagnia per stasera? >> esclama Aiden dopo aver spento il motore. Annuisco e lo abbraccio forte. Sto per uscire dall’auto quando il mio amico mi prende la mano.
<< Alex...lo sai. Non sei sola..ti basta una parola e sono subito da te >>. Gli sorrido teneramente ed esco dalla macchina. Sono arrivata alla porta quando mi accorgo di una presenza dietro di me.
<< Spence..che fai? >>. La ragazza scrolla le spalle ed entra in casa.
<< Puoi anche aver detto di voler stare da sola..ma non ho nessuna intenzione di lasciartelo fare >>, sto per replicare quando la ragazza mi zittisce.
<< Non accetto un no, Alex. Questa è la mia decisione, fattene una ragione >>. Resto momentaneamente senza parole, mi sa che non ho scelta.
<< Ti va di fare qualcosa? Guardare un pò di tv? >> mi chiede la ragazza.
<< Uhm no...se non ti dispiace vorrei andare a letto. Mi sento a pezzi >> mormoro nervosa. Spencer mi tende la mano e,ancora una volta, non esito a stringerla. Adesso siamo in camera mia, ho messo il pigiama e crollo sul letto.
<< Bene..adesso riposa e, Alex, sono seria...chiamami per qualsiasi cosa,ok? >> Spencer esclama genuinamente. Sta per andare via quando le prendo instintivamente la mano.
<< Ehm... Spence...ti va...ecco..ti va di dormire con me? >> sussurro timidamente. Alzo lo sguardo verso la ragazza che adesso mi guarda sorridendo.
<< Su,spostati e fammi un pò di spazio >>. Adesso sto sorridendo anche io. Ci stendiamo e do subito le spalle alla ragazza. Dio, che imbarazzo. Forse non è stata una buona idea. Mentre sono assorta nelle mie paranoie, sento un braccio cingermi la vita. Il mio cuore batte a tremila.
<< Se ti da fastidio..dimmelo >> mormora Spencer. Senza pensarci mi volto verso di lei e mi rannicchio nelle sue braccia. La ragazza non perde tempo e mi stringe a lei. Dio, che bella sensazione.
<< Spence... >>
<< Ssshh...va tutto bene! >>. Cala il silenzio. Mi stringo ancora di più a lei e oh, ragazzi. Non mi sono mai sentita così a casa come adesso. Così al sicuro e protetta, tutto questo solo stando tra le sue braccia. Piano piano sento il mio corpo rilassarsi e scivolare nel sonno. Spencer mi lascia un leggero bacio sulla testa.
<< Buonanotte, Alex >>.

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Capitolo 34
*** Kiss me slowly ***


“ Well, I’m not sure what this is gonna be,
But with my eyes closed
All I see is the skyline through the window,
The moon above you & the streets below
Hold my breath as you’re moving in,
Taste your lips & feel your skin,
When the time comes, baby don’t run,
Just kiss me slowly”
Parachute - Kiss me slowly
 
 
27° Capitolo
Sento qualcosa solleticarmi il naso,senza aprire gli occhi sposto via qualsiasi cosa mi stia infastidendo. Mi gratto di nuovo,poi esasperata,agito la mano violentemente in aria e sento di aver colpito qualcosa. Spero non sia Gavroche.
<< Ouch! Cosa ho fatto per meritare uno schiaffo? >> la voce impastata di Spencer mi sveglia di soprassalto. Sono ancora rannicchiata tra le sue braccia, come ieri sera. Ieri sera. Oh, Dio...non era un brutto sogno. Mi stacco dalla ragazza che adesso mi guarda preoccupata.
<< Come va? >>. Sospiro rumorosamente.
<< Bene... >>. Spencer mi guarda come se avessi detto la più colossale delle bugie. Ah, odio il fatto che mi conosce bene.
<< Grazie per ieri... >> mormoro timidamente. La ragazza mi accarezza la guancia.
<< Non dirlo neanche per scherzo! Ero così preoccupata per te.. >>. Mi lascio cullare dal calore che la mano di Spencer mi provoca.
<< Credo di dover parlare con mia madre... >>. La ragazza annuisce poi si allunga a prendere il mio cellulare.
<< Credo che dovresti controllare anche il tuo telefono! Non ha smesso di squillare un attimo >>. Do una rapida occhiata, dieci chiamate perse e altrettanti messaggi da Peyton, Chloe e Aiden. Mi passo una mano tra i capelli,non ho voglia di parlare con nessuno. All’improvviso sento un calore sulla mia mano, noto che Spencer la sta stringendo nella sua.
<< E’ tutto ok. Non devi affrontare tutto adesso...un passo alla volta. Prima tua madre..poi tutto il resto >> mi dice teneramente. Le sorrido grata. Dopo aver fatto una doccia veloce e aver indossato dei vestiti comodi, raggiungo Spencer in cucina, intenta a mangiare dei cereali mentre scrolla distrattamente Facebook. A quanto pare mia madre non c’è, vuol dire che le parlerò più tardi.
<< E comunque eri davvero sexy ieri >> esclamo di soppiatto. Vedo la ragazza saltare e quasi soffocare con il latte. Non riesco a trattenermi dal ridere.
<< Per quanto sia contenta di sentire la tua risata...la prossima volta vorrei evitare di morire >> dice Spencer cercando di riprendersi. Ridacchio divertita e mi siedo accanto a lei mentre afferro la bottiglia di succo.
<< E grazie...so di essere estremamente sexy e attraente >> aggiunge dopo un pò. Mi porto una mano sul petto.
<< Oddio..non riesco a respirare.. >> esclamo tutto ad’un tratto. Spencer si alza all’improvviso e mi prende le spalle.
<< Il tuo ego ha risucchiato tutta l’aria nella stanza >> aggiungo tragicamente. La ragazza rotea gli occhi e mi guarda infuriata. Inizio a ridere convulsamente, così Spencer mi da un piccola spinta e cado con il sedere per terra. Ouch. Adesso è lei quella che ride e non riesco a trattenermi,stiamo ridendo entrambe. Mi alzo a fatica e noto che la ragazza mi guarda seriamente.
<< Non scherzare più così...io...io ero terrorizzata ieri...non sapevo cosa fare e ho temuto il peggio...è stato doloroso vederti così,Alex.. >> mi dice con aria seria. Mi mordo il labbro, può esserci qualcosa di più tenero di questo? Senza pensarci due volte, l’abbraccio forte.
<< Mi dispiace..ho un pessimo senso dell’umorismo. Ieri sei stata eccezzionale..non so come avrei fatto senza di te >> confesso con sincerità. La ragazza si libera dal mio abbraccio e mi pizzica il naso.
<< Sono solo contenta che adesso stai meglio >> mormora a pochi centimetri dal mio viso. Restiamo così per non so quanto tempo, ognuna persa negli occhi dell’altra e Dio, quanto vorrei baciarla. Desidero sentire di nuovo le sue morbide labbra sulle mie. E’ bastato solo un suo bacio e sono settimane che mi sento in astinenza. Mi schiarisco la gola.
<< Forse..ehm..forse è meglio che avviso gli altri. Saranno preoccupati... >> cerco di dire mentre mi allontano lentamente dalla sua vicinanza. La ragazza annuisce sorridendo poi si siede sul divano a fare zapping. Mi chiudo in camera e inizio a chiamare i miei amici sperando di non dover stare troppo al telefono. Non ho ancora nessuna voglia di parlare apertamente di quello che è successo. Inutile dire che ho passato circa un ora e mezza ripetendo fino allo sfinimento, “si, sono sicura”, “va tutto bene”, “tranquilla/o, ne parleremo”, “si,lo so che ci sei per qualsiasi cosa” e così via. Non fraintendetemi, li adoro e so che sono preoccupati per me...ma se non digerisco prima io la situazione non posso farlo anche con loro. Sento la porta di casa chiudersi e so che è appena tornata mia madre. E adesso? Come introduco la cosa? Cose le devo dire? Forse non è una buona idea parlargliene..insomma, magari posso fare finta di niente. Aaaah, no Alex. Non funziona così...non puoi sempre fuggire dalle cose,giusto? Devi affrontarle. Faccio un respiro profondo e scendo al piano di sotto.
<< Ehi tesoro,ciao! >> mia madre mi accoglie con un bacio sulla testa. Sorrido debolmente, poi incontro lo sguardo di Spencer e mi sembra di leggerci un “vai, ce la puoi fare”. Annuisco e mi volto verso la donna.
<< Ehm...mamma...vorrei dirti una cosa >>. Mia madre si gira verso di me e mi guarda in attesa.
<< Io...io vado in camera, devo...uhm devo fare una cosa importante >> Spencer dice tutto d’un fiato per poi sparire al piano di sopra. Sorrido nervosamente.
<< Dimmi tutto, Alex! >> la voce della donna mi riporta alla realtà. Faccio un altro respiro.
<< Ecco vedi,ieri sera..alla festa...è successa una cosa..ecco..io ho vist >> non faccio in tempo a finire la frase che sento suonare il campanello di casa. Roteo gli occhi. Sul serio? Forse devo prenderlo come un segno del destino, cioè non dire nulla e dimenticare l’accaduto. Mi trascino svogliatamente verso la porta e apro...e, per la seconda volta in neanche 24 ore, mi si blocca il respiro. Davanti a me, c’è mio padre con il suo solito sorrisino beffardo.
<< Ciao principessa >> esclama con la sua immancabile voce roca. Non riesco a dire niente, sono immobilizzata.
<< Ray..cosa diavolo ci fai qui? >> sento mia madre tuonare dietro di me. Mio padre rotea gli occhi.
<< Andiamo Diane, non credi che sia arrivato il momento di smetterla? >>. Vedo mia madre incrociare le braccia e fulminare l’uomo con uno sguardo.
<< Non mi fai entrare? >> chiede mio padre,questa volta rivolto a me. Sento il cuore battere a mille. Vorrei poter dire qualcosa, davvero, ma ho perso l’uso delle parole.
<< Perchè dovrebbe? Ray, forse è meglio se vai via... >> esclama mia madre palesemente irritata.
<< Credo che Alex possa parlare per se, Diane. E sono stufo di stare nascosto in un angolo solo perchè mi hai pregato di farlo. L’ho fatto una volta, adesso non ho intenzione di ripetere lo stesso errore >> risponde di rimando l’uomo. Corrugo la fronte. Di cosa diavolo stanno parlando?
Mi giro verso mia madre.
<< A cosa si riferisce? >>
<< Niente >> esclama prontamente la donna.
<< Credo che Alex sia grande e vaccinata per sapere la verità >> adesso l’uomo è entrato in casa e si è affiancato a mia madre. Sono ancora più confusa e, ammetto, innervosita da tutta questa situazione.
<< Quale verità? Si può sapere di che diavolo state parlando? >> sbotto esasperata.
<< Due anni fa,sono venuto a cercarti... >> inizia mio padre
<< Ray..>> lo ammonisce mia madre ma lui la ignora e si avvicina a me.
<< Due anni fa, ho bussato a questa porta sperando di vederti e di parlare con te. Quando ti ho lasciato,ho promesso a me stesso che sarei tornato solo se mi fossi ripulito. Niente più droga o alcool. Niente più cazzate. Ero appena uscito dalla riabilitazione e sono subito corso qui...ma tu non c’eri. Ho cercato in tutti i modi di convincere tua madre a credermi. Che ero cambiato e che volevo un altra possibilità con te >>. Sento le sue mani sulle mie e non riesco a staccare gli occhi dal suo viso. Sembra estremamente sincero e triste.
<< Ma tua madre non me l’ha permesso. Ha detto che avrei rovinato di nuovo tutto e non poteva permetterlo. Sono stato uno stupido allora...dovevo insistere, invece i sensi di colpa hanno avuto la meglio. Ho pensato che avesse ragione...che il fatto che fossi sobrio non cambiava niente. Ho avuto il timore di poterti ferire di nuovo...e sono andato via. Questo fino a ieri sera, quando ti ho vista alla festa. E ho capito, ho capito che la vita è una sola...siamo noi a reinventarla ogni volta per far si di rimediare ai nostri sbagli. Ho capito che dovevo parlarti e che dovevo trovare il modo di arrivare a te >> conclude con gli occhi lucidi. Il mio cuore batte così forte che sembra voler uscire dal petto. Mi giro verso mia madre, mi guarda con tristezza.
<< E’...è...tutto vero? Sta..sta dicendo la verità? >> chiedo con fatica. La donna non risponde ma i suoi occhi lo fanno per lei. Sento la testa pesante e chiudo per un attimo gli occhi.
<< Perchè? >> mormoro
<< Alex, devi capire che... >>
<< Perchè non me l’hai detto? >> adesso sto urlando ma non mi interessa.
<< Non avevi il diritto di tenermelo nascosto. Perchè l’hai fatto? >>, sento le lacrime scivolare lentamente sulle mie guance.
<< Tesoro, ascolta... >> mia madre cerca di avvicinarsi ma arretro velocemente. All’improvviso vedo spuntare Spencer sulle scale. Ha un espressione sorpresa. Dopo essersi guardata intorno, capisce tutto. Non riesco a sopportare più questi sguardi puntati su di me, così afferro le chiavi della macchina e mi precipito fuori. Vi ricordate quando ho detto che non devo più fuggire? Ecco, cazzate. Adesso desidero solo andare il più lontano possibile da tutti loro. Sono ferma in auto da più di un ora, ho la testa che mi scoppia. Non posso credere che mia madre mi abbia nascosto questa cosa in questi due anni. Avrei potuto avere ancora un padre. Forse le cose sarebbero state diverse,di sicuro non avrei dovuto subire per anni i commenti cattivi di Madison & co. So che l’ha fatto per il mio bene...ma non dovevo avere anche io voce in capitolo in tutta questa storia? Il mio parere conta così poco? Sento salire la rabbia. Colpisco il volante e mi lascio sfuggire un urlo. Sono così stanca di dover trattenere sempre i miei sentimenti e i miei pensieri cercando di essere una buona figlia e una buona amica quando gli altri non si fanno problemi a compiere azioni palesemente sbagliate. Esco dall’auto e mi incammino, alla fine sono andata dritta al mio posto speciale. So che qui nessuno mi può disturbare. Mi siedo e cerco di regolare il respiro,mi devo calmare. Sono qui da una mezz’ora e non so cosa fare,non voglio tornare a casa..non sono ancora pronta.
<< Sapevo di trovarti qui >>. Sgrano gli occhi. Spencer è ferma a qualche metro di distanza.
<< Che...come...come sei arrivata qui? >> cerco di raccogliere i pensieri.
<< Noi essere umani abbiamo quelle cose chiamate..gambe! >>. Resto sorpresa, è davvero arrivata fin qui a piedi?
<< Ti dispiace se mi siedo? Sono stremata...soprattutto mentalmente. Confesso che ho avuto il timore di perdermi più di una volta >> continua la ragazza. Distolgo lo sguardo e resto in silenzio. Sento Spencer sedersi accanto a me mentre si porta le ginocchia al petto.
<< Ascolta..apprezzo il tuo gesto. Ma non voglio vedere nè parlare con nessuno >> dico decisa.
<< Possiamo anche stare in silenzio tutto il tempo che vuoi >>. Ok, adesso mi sto innervosendo di nuovo.
<< No, grazie. Se non vuoi andare via..vuol dire che lo farò io >> esclamo infastidita.
<< Che ne dici di restare qui? Invece di continuare a scappare >>. Mi alzo di scatto.
<< Cosa vuoi da me,Spencer? Eh? >> inizio ad urlare, << ho detto che voglio stare da sola. Che ne sai tu di cosa sto provando? Cosa sai di me? Te lo dico io, niente. Quindi non azzardarti a dire che sto fuggendo perchè non ne hai il diritto. Se non sai cosa sto provando allora non puoi parlare >>. Mi brucia la gola per quanto ho urlato. Mi volto e inizio ad incamminarmi verso la macchina ma una mano mi ferma.
<< Hai ragione, non so cosa provi...per questo sono qui. Perchè voglio aiutarti e non voglio lasciarti da sola con tutti questi sentimenti. Smettila di tenerti tutto dentro, Alex. Quando capirai che non sei sola e che ci sono persone che tengono a te? >>. Cerco di trattenere le lacrime, odio sentirmi così debole.
<< Persone che possono andare via? Che decidono di mollarti da un giorno all’altro senza pensare minimamente alle conseguenze? Queste persone dici? >> urlo ancora mentre mi sono girata verso la ragazza. Sento le lacrime rigarmi il viso ma non arrivano a toccare terra perchè le mani di Spencer sono sulle mie guance.
<< Non tutte le persone sono come tuo padre, Alex. Guardami...io non sono tuo padre e non ti lascerò, per nessun motivo al mondo. Devi credermi...anche quando vorrai spingermi via, come in questo momento, non me ne andrò. Sarò sempre con te... >> esclama la ragazza con gli occhi lucidi. Restiamo un attimo in silenzio, si sentono solo i grilli in lontananza e qualche battito di ali.
<< Perchè....perchè non ha lottato per me? Perchè non ha smosso mari e monti per vedermi..anche solo per parlare con me? Eh? Forse perchè non ne valgo la pena...ecco perchè >> tiro su col naso mentre cerco di regolare la voce, << Allora se anche mio padre mi ha voltato così facilmente le spalle...cosa ti impedisce di farlo anche tu? O Aiden, o Peyton? Eh? >> dico in un sussurro. Provo a svincolarmi dalla presa ma Spencer mi trattiene ancora il viso.
<< Oh Alex. Tu ne vali la pena, credimi. Non lo vedi quanto sei importante nelle nostre vite? Non immagini che impatto positivo hai avuto sulla mia di vita. Non ho mai conosciuto una ragazza come te...tuo padre ha sbagliato, cavolo anche tua madre. Ma siamo dei semplici esseri umani, Alex. Abbiamo paura, abbiamo dei dubbi che non ci lasciano dormire,abbiamo dei rimpianti che ci consumano dentro...siamo deboli il più delle volte. Spesso proprio nei confronti di chi amiamo. Non sto giustificando nessuno dei tuoi genitori..sto solo cercando di farti capire che quando una persona si trova di fronte ad una scelta...non sempre fa quella giusta,questo non vuol dire che non tenga all’altra persona >> Spencer fa una piccola pausa, poi appoggia la sua fronte sulla mia, << Tu, Alex Davis, ne vali la pena. Se non fosse così, tuo padre adesso non ti starebbe cercando per tutta la città, tua madre non starebbe chiamando Aiden e Peyton ininterrottamente ed io non avrei percorso tutti questi chilometri per arrivare da te >>. Guardo la ragazza negli occhi e mi sento meglio. Giusto quel pò che basta per farmi smettere di frignare come una bambina. Sorrido grata.
<< Graz >> non riesco a terminare la frase perchè sento le labbra di Spencer sulle mie. Spencer mi sta baciando.Mi sta baciando e sento un intero zoo scatenarsi nel mio stomaco. Come può un semplice bacio provocarmi tutto questo? Sento la sua bocca indugiare piano sulla mia. Il suo bacio è quasi un sussurro ma ha la forza di scombussolare ogni fibra del mio corpo. Non ricordavo quanto fossero morbide le sue labbra, ho un irrefrenabile voglia di morderle. Sto per ricambiare il bacio quando mi ricordo della nostra situazione. Mi stacco a malincuore. Non va bene così, non posso cascarci di nuovo. Non adesso che sono così vulnerabile.
<< No...questo non doveva succedere. Non ho bisogno anche di questo, Spencer. Non posso combattere anche contro questa cosa...questo tuo comportamento. Non è giusto nei miei confronti >> dico tutto d’un fiato. La ragazza mi guarda colpevole e so che devo andare. Perchè se resto ancora un secondo di più mi arrendo al suo tocco..perchè non ho più la forza di combatterlo. Mi incammino velocemente verso la macchina e sono sollevata nel constatare che Spencer non mi ha seguita.

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Capitolo 35
*** She could be you ***


“ I wish that I could tell you
What you don’t know,
I dream about that day but it’s impossible,
In another world I’ll be yours tonight
But I can’t break free from this life”
Shawn Hlookoff - She could be you
 
 
28° Capitolo
<< SVEGLIAAAAAA PIGRONAAAA >> la voce squillante di Peyton mi fa saltare dal letto. La guardo accigliata mentre lei se la ride di cuore.
<< Lo trovi divertente? >> esclamo infastidita
<< Si,direi di si! >>. Roteo gli occhi davanti alla stupidità della mia amica.
<< Si può sapere perchè mi hai svegliata così presto? Non ho intenzione di andare a scuola >> mi lamento mentre affondo la testa nel cuscino.
<< Lo so, lo so...sono giorni che non ci vai e...sinceramente? Sto iniziando a stancarmi della tua presenza qui! Devi tornare a casa,Alex! >>. Resto in silenzio. Sono tre giorni che mi sono accampata a casa di Peyton evitando accuratamente mia madre,mio padre,Aiden e Spencer. Dio, Spencer. Perchè mi ha baciata? Cosa le è passato per la testa? Sono così arrabbiata con lei. Sembra provarci gusto ad incasinarmi la testa,come se non avessi altri problemi a cui pensare.
<< Pey... >> mormoro stancamente.
<< Alex,smettila. So che questa è una situazione di merda,ok? Non oso immaginare come ti senti..però prima o poi devi affrontare il mondo fuori. Non puoi rintanarti qui per sempre..anche perchè mangi come un camionista! >> dice la ragazza sorridendo, << Ascolta, stare qui non ti darà nessuna risposta. Devi parlare con tua madre..e con tuo padre. Per quanto ti possa far male..devi farlo e lo sai anche tu >> conclude prendendomi la mano. Ha ragione, devo affrontare tutto questo..e poi odio far soffrire mia madre,nonostante abbia sbagliato nei miei confronti,so che adesso sta male e non voglio questo.
<< Che ne dici se salto anche io la scuola oggi? Facciamo un giro in macchina, ci schiariamo un pò le idee e poi mi fai sapere se vuoi tornare a casa >>. La guardo sorridendo, come posso rifiutare?
<< Ovvio! Quando mi capita una Peyton Sawyer pronta a marinare la scuola? Di sua spontanea volontà poi! >> esclamo divertita.
<< Lo faccio solo per te. Ritieniti fortunata >> mi ammonisce seriamente la ragazza. Siamo andate fuori città,abbiamo fatto un giro e adesso siamo in un parco a sgranocchiare delle patatine. Che pace qui. La mia mente sembra essere andata off line. Devo affrontare la situazione un passo alla volta. Prima mia madre, poi mio padre...e poi Spencer. Devo parlare chiaro con lei..e voglio che lei faccia lo stesso perchè così non può andare avanti. Faccio un respiro profondo.
<< Pey...voglio tornare a casa >> mormoro piano. La ragazza si limita a sorridere per poi stringermi in un forte abbraccio. Sono davanti alla porta di casa mia da buoni dieci minuti senza avere il coraggio di entrare. I vicini mi avranno presa per pazza. Devo sembrare uno di quei Sim fermi sul posto incapaci di fare qualsiasi azione. Forza, Alex. Inspira ed espira. Apro la porta e metto piede in casa.
<< Mamma... >> dico non troppo forte. Due minuti dopo sento dei passi scendere frettolosamente le scale. Senza neanche avere il tempo di formulare un pensiero, vengo stritolata dalle braccia di mia madre. Il suo profumo avvolge tutta la stanza.
<< Alex...oh, Alex...sei qui. Sei qui...non sai quanto sono felice di vederti >> esclama tra i singhiozzi. Mi si stringe il cuore. Mi stacco dal suo abbraccio e mi accorgo che sto piangendo anche io. Dio, che piagnone che siamo!
<< Dobbiamo parlare... >> mormoro seria. La donna annuisce e mi trascina sul divano.
<< Voglio sapere tutto,mamma...questa volta voglio la verità >>. Dopo più di un ora, mi trovo di nuovo tra le braccia della donna,mentre mi accarezza i capelli e mi sussurra parole dolci. Mio padre ha detto la verità, due anni fa è venuto a cercarmi. Voleva farsi perdonare e recuperare il nostro rapporto. Era pulito e sincero ma mia madre aveva così paura che potesse di nuovo ferirmi,che potesse di nuovo sparire da un giorno all’altro che ha preso la difficile scelta di non dirmi niente. So che le è costato tanto, sa che non era un suo diritto scegliere per me..ma, cito, “sono la cosa più preziosa a questo mondo e non potevo rischiare di vederti soffrire ancora una volta”. Ho cercato di mettermi nei suoi panni e, in un certo sento, l’ho capita. Ho inteso le sue motivazioni e il suo stato d’animo. E l’ho perdonata. In fondo, ha agito per il mio bene.
<< Adesso sta a te, tesoro...non interferirò più in questa situazione. Se vuoi parlare con lui..se vuoi dargli una possibilità..beh ecco..sta a te. Voglio solo che tu sia cauta. Tutto qui >> si confida la donna mentre siamo ancora sedute sul divano. Mi mordo il labbro.
<< Io...io non...non vorrei farti stare male se dovessi scegliere di dargli una possibilità >> mormoro titubante.
<< Non si tratta di me, tesoro...si tratta di te e di quello che senti. Io sarò contenta con qualsiasi scelta che farai...purchè ti renda felice >>. Annuisco grata e le lascio un bacio sulla guancia.
<< Tieni, questo è il suo numero..lo ha lasciato qui qualche giorno fa... >> mia madre mi tende un bigliettino che prendo con mano tremante.
<< Ok... >> esclamo poco convinta.
<< Alex >> la donna mi prende il viso tra le mani, << Non sei obbligata a fare niente. Prenditi il tuo tempo...ok? >>. Annuisco di nuovo. Tutto ad un tratto mi sento stanchissima, desidero solo sprofondare nel mio morbido letto. Mi dirigo verso camera mia quando mi blocco. Forse è arrivato il momento di parlare anche con Spencer. Mi faccio coraggio e arrivo alla sua porta. Un bel respiro e....
<< Oh cavolo! Oddio...io...scusate...credevo...ok,vado in camera mia >> balbetto freneticamente. Mi chiudo velocemente la porta alle spalle e scappo nella mia stanza. Spencer e Aiden sul letto. Il ragazzo a torso nudo sulla ragazza. Cos’è questo dolore al cuore? Credo sia delusione. Insomma...sto attraversando dei giorni infernali, non mi faccio sentire per giorni e il mio migliore amico cosa fa? Cerca di portarsi a letto Spencer. Wow, dovevano essere davvero preoccupati per me. Ed ecco che mi sale la rabbia. Non nei confronti di Aiden ma di Spencer. A che gioco sta giocando? Mi bacia per ben due volte e poi corre dal suo fidanzato. Non ho nessuna intenzione di stare alle sue regole. Sento bussare alla porta e so che sono loro,quindi indosso il mio sorriso migliore ed esclamo un “avanti” falso quanto le banconote del Monopoly. Ed eccoli lì, rossi in viso e,palesemente, a disagio.
<< Sei tornata! >> esclama il mio amico.
<< In realtà sono un ologramma..tra dieci secondi sparirò >> dico sempre sorridendo. Dio, mi verrà una paralisi.
<< E’ bello vederti...e sentire le tue idiozie >> ridacchia Aiden mentre mi abbraccia fortissimo.
<< E’ bello essere tornata...Peyton mi stava facendo impazzire >>. Guardo di sfuggita Spencer che è rimasta ancora in silenzio, in piedi davanti alla porta. Mi fissa intimorita. Ah no,non ci casco biondina. Basta sguardi da cane bastonato.
<< Lo so che sei appena tornata...ma vieni con me. Andiamo a fare un giro e due chiacchiere. Possiamo fermarci a prendere un Pretzel al formaggio da Sal e lo mangiamo al parco. Come i vecchi tempi, che dici? >> Aiden mi dice teneramente mentre mi stringe la mano. Guardo di nuovo Spencer e il mio amico segue il mio sguardo.
<< Solo tu ed io >> aggiunge prontamente, << non ti dispiace se sto un pò con questa scimmietta, vero? >> dice rivolgendosi a Spencer.
<< No...per nulla. Anzi, fate bene >> esclama la ragazza. Sento una fitta al cuore, dannazione..come può solo la voce di Spencer procurarmi tutti questi sentimenti?
Quindi eccomi qui, al parco, con un Pretzel caldo in una mano e una Sprite nell’altra. Ho raccontato ad Aiden della mia conversazione con mia madre, dei sentimenti che ho provato in questi giorni e dell’idea di contattare mio padre. Il ragazzo da un morso al suo Pretzel e si gira verso di me.
<< Credo che dovresti farlo. Credo che un confronto con lui ti possa far bene. E’ un 50 e 50,Alex. Tanto puoi decidere di non averci davvero più niente a che fare, tanto invece...potresti riavere tuo padre. In entrambi i casi, ci guadagni >> dice masticando. Lo guardo incuriosita.
<< Come posso guadagnarci? >>. Il ragazzo da un ultimo morso e si stringe nelle spalle.
<< Perchè se dovessi renderti conto che,nonostante il fatto che lui sia cambiato, tu non hai alcun desiderio di riaverlo nella tua vita..beh, almeno hai avuto la possibilità di avere una chiusura definitiva. Senza rimpianti e senza ripensamenti. Così puoi andare tranquillamente per la tua strada. In caso contrario..beh, semplice, hai riavuto tuo padre >> conclude sorridendo.
<< Mh...da quando sei così saggio? >> domando diverita.
<< Non lo sono...ho solo messo in fila un mucchio di frasi fatte >> esclama ridendo. Dopo un attimo di silenzio, decido di farmi coraggio e di fargli la domanda da un milione di dollari.
<< Allora....tu e Spencer.... >>. Il mio amico si fa rosso come un peperone e scuote violentemente la testa.
<< Quello che hai visto...ha colto di sorpresa anche me. E’ stato un caso...è la prima volta che ci siamo spinti così oltre >> mormora imbarazzato.
<< Wow, mi sento onorata >> esclamo sarcastica.
<< Stupida...è stato imbarazzante >>. Trattengo una smorfia. Per te è stato imbarazzante? Sul serio Bambi?
<< Il fatto è...che sono pronto...sai...a fare il passo successivo >> inizia a dire il mio amico, mi mordo la lingua per evitare di lasciarmi sfuggire un lamento, << e sentire Spencer così coinvolta...mi fa capire che forse è lo stesso anche per lei >>. Meraviglioso, non potevo desiderare niente di meglio che passare il mio pomeriggio ad ascoltare il mio migliore amico parlare di quanto desidera portarsi a letto Spencer.
<< Alex.. credo di essermi innamorato di lei >>. Mi giro di scatto verso Aiden. Sento il mio stomaco attorcigliarsi. Mi porto le ginocchia al petto e affondo la testa tra le gambe.
<< E allora dovresti dirglielo... >> dico in un sussurro. Restiamo qualche minuto in silenzio.
<< Lo penso anche io >> mormora dopo un pò il ragazzo.
Sono appena tornata a casa e sono stremata. Voglio solo chiudere gli occhi e svegliarmi direttamente tra qualche anno. Sto prendendo seriamente in considerazione l’idea di ibernarmi e magari risvegliarmi in un futuro con le macchine volanti e le strade piene di Robot. Sprofondo nel divano mentre coccolo Gavroche. Mi è mancata questa antipatica palla di pelo.
<< Alex >>. Chiudo immediatamente gli occhi.
<< Spencer >> dico in un sussurro. La ragazza si è seduta accanto a me.
<< E’ bello riaverti a casa >> esclama con un sorriso palesemente finto.
<< Uhm grazie... >>mormoro distrattamente.
<< Volevo..ecco..volevo parlare di quello che è successo al bosco...insomma..vorrei chiarire... >>
<< Spencer >> esclamo interrompendola, << Se hai intenzione di dirmi che è stato uno sbaglio, un impulso dettato da un momento palesemente delicato, che non volevi farlo e che non significa niente... allora risparmia il fiato. Lo so già >>. La ragazza mi guarda dispiaciuta.
<< Se invece vuoi dirmi qualcosa di diverso..allora fallo. Sono qui..tutta orecchi >> incalzo con decisione. Spencer apre la bocca ma la richiude subito dopo. Cala un silenzio insopportabile. Mi alzo di scatto dal divano.
<< Come immaginavo...io vado a letto. Notte, Spence >>. Senza aspettare una sua risposta, mi fiondo in camera. Basta giochetti. Basta segnali contrastanti. Basta Spencer. Basta tutto. Mi fiondo sul letto e fisso il soffitto per buona mezz’ora,poi afferro il cellullare e compongo un messaggio.
Io: “Ehi..sono io,Alex...credo che dovremmo parlare”. Dopo neanche due minuti mi arriva la risposta.
Ray: “ Non sai quanto mi hai reso felice con questo messaggio...ti va di vederci domani? Dopo scuola?”
Continuo a messaggiare con mio padre per concordare l’orario e il posto. Dopo qualche minuto afferro di nuovo il cellulare.
Io: “ Mi dispiace se sono sparita in questi giorni..ma domani ho bisogno di te. Possiamo vederci?”
Chloe: “Contaci, ragazzina”
Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. E’ la cosa giusta.

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Capitolo 36
*** I honestly love you (Prima parte) ***


“ If we both were born in another place and time,
This moment might be ending in a kiss,
But there you are with yours
And here I am with mine.
So I guess we’ll just be leaving it at this,
I love you, I honestly love you”
Olivia Newton-John - I honestly love you
 
 
29° Capitolo (Prima parte)
Sento la mano calda di Chloe stringere la mia. Sono così terrorizzata ma faccio un respiro profondo e mi incammino. Entriamo nel caffetteria ed eccolo lì,mio padre. Sta guardando distrattamente il menù.
<< Ehi... >> mormoro. L’uomo alza la testa di scatto e mi sorride entusiasta. Si alza velocemente ma urta il porta tovaglioli,spargendo tutto il contenuto sul tavolino. Trattengo una risata, ecco da chi ho preso la mia sbadataggine.
<< Ciao Alex...e amica di Alex >> dice mio padre mentre indica a me e Chloe di accomodarci.
<< Ehm..lei è Chloe >> inizio a dire, poi guardo fugacemente la ragazza, << la mia fidanzata >>. L’uomo mi guarda per qualche istante.
<< Spero non sia un problema aver portato anche lei... >> mi affretto a dire ma vengo fermata dalla sua risatina.
<< Fidanzata? Wow...beh, in fondo lo avevo sempre sospettato! Comunque nessun problema...anzi, è un piacere conoscerti, Chloe >> esclama mio padre,poi si avvicina lentamente a me,
<< Ottima scelta,principessa >> termina con un occhiolino. Sorrido imbarazzata.
<< Credo che adesso dovremmo iniziare a parlare di cose serie... >> aggiunge dopo un pò. Annuisco lentamente e sento il cuore battere forte. Chloe mi stringe la mano sotto il tavolo. Che lo show abbia inizio.
Non so quanto tempo sia passato, ho pianto,urlato,riso e parlato tanto. Mio padre ha risposto a tutte le mie domande,ha incassato ogni colpo e mi ha supplicata. Mi è sembrato sincero...ma sono ancora un pò titubante, credo sia anche normale. Per questo gli ho chiesto di darmi un pò di tempo per digerire tutta questa conversazione e che mi sarei fatta sentire io. Ha accettato senza problemi e forse sono davvero intenzionata a dargli una possibilità. Siamo usciti dal locale e io e Chloe stiamo accompagnando mio padre al parcheggio.
<< Non dirmi che questa bellezza è tua?! >> esclamo eccitata. Mio padre scoppia a ridere e accarezza la motocicletta accanto a lui.
<< Ebbene si, questa piccoletta è tutta mia! Magari uno di questi giorni ti insegno a guidarla >>. Lo guardo con sorpresa poi annuisco violentemente. Sarebbe un sogno poter guidare un Harley Davidson.
<< Bene..adesso devo proprio andare... >> l’uomo si è avvicinato a me, << Alex...grazie per questa chiacchierata...credo sia stato il secondo giorno più bello della mia vita >>. Corrugo la fronte.
<< Perchè il secondo? Qual è il primo? >> chiedo confusa. L’uomo mi scombina i capelli con una  leggera carezza.
<< Quando sei nata tu...sciocchina >>. Mi mordo il labbro, non piangere Alex, non piangere.
<< Posso darti un abbraccio? >> mi chiede intimorito, annuisco leggermente e in un attimo mi trovo tra le sue forti braccia. Dio, dopo tutti questi anni..ha ancora lo stesso profumo.
<< You’re my sunshine...my only sunshine >> mio padre inizia a canticchiare lievemente mentre continua a stringermi tra le sue braccia, << you make me happy when skies are gray..you’ll never know dear, how much i love you... >> si stacca leggermente e mi guarda con occhi rossi.
<< Please don’t take my sunshine away.. >> concludo io per lui. L’uomo ride emozionato mentre io mi sono arresa alle lacrime.
<< Ricordi? La cantavamo insieme ogni notte prima di andare a letto.. >>. Annuisco sorridendo.
<< Ricordo tutto... >>. Mio padre mi lascia un ultimo sguardo per poi saltare in sella e sfrecciare via. Respiro profondamente,mi sento così scossa. Sento una mano accarezzarmi la guancia.
<< Ehi...sei stata bravissima. Sappi che sono fiera di te >> mormora Chloe. Le lascio un leggero bacio sulle labbra e l’abbraccio. Finalmente posso dire di essere felice.
Ormai è passata una settimana dall’incontro con mio padre, e abbiamo iniziato a sentirci telefonicamente. Chloe dice che abbiamo lo stesso senso dell’umorismo e la stessa espressione furba. Ah, Chloe. In questa settimana è stata meravigliosa,ha contribuito ad aumentare la mia felicità e sono stata più che contenta di passare più tempo possibile con lei. In compenso, io e Spencer ci siamo viste pochissimo e parlato pochissimo. Per mia scelta,aggiungerei. Sono ancora confusa/arrabbiata con lei e al momento voglio solo concentrarmi su me stessa e su quello che mi fa stare bene...e, purtroppo, Spencer non rientra in queste cose.
<< Alex... >> sento qualcuno chiamarmi ma sono troppo stanca per aprire gli occhi.
<< Aaaaleeeex >> magari sto sognando
<< Alex Alex Alex Alex >>, mi lascio sfuggire un lamento mentre mi giro dall’altro lato del letto. All’improvviso sento un spostamento d’aria, poi qualcosa colpisce la mia faccia. Mi alzo di scatto.
<< Co...cos...chi...cos’è successo? >> esclamo con voce impastata. Cerco di mettere a fuoco e noto Spencer seduta sul mio letto,con un cuscino in mano mentre ridacchia.
<< Finalmente! A quanto pare ti piacciono le maniere forti >> dice la ragazza indicando il cuscino. Roteo gli occhi.
<< Spence...perchè mi hai svegliata alle nove del mattino e per di più di domenica? >> sbotto seccata. La ragazza si fa seria.
<< Perchè voglio passare l’intera giornata con te. In questa settimana mi sembra di non averti vsto per niente..e mi sei mancata >> confessa timidamente. La guardo in silenzio. Da dove spunta fuori questa cosa?
<< Va bene...lasciami riposare ancora un pò e poi faremo qualcosa. Magari un film o cose così... >> dico mentre mi sto appoggiando di nuovo sul cuscino,ma la ragazza con una mossa fulminea me lo strappa da sotto la testa.
<< No! Già so che passerai l’intera mattinata a sonnecchiare, per poi mangiare ininterrottamente per tutto il giorno e poi finiremo a guardare un film o un telefilm >> esclama la ragazza piagnucolando.
<< Hai appena descritto la giornata ideale di qualsiasi adolescente >> mormoro infastidita mentre mi stendo sul letto, subito dopo sento Spencer mettersi a cavalcioni su di me e mi si blocca il respiro. Ho gli occhi sgranati e la gola secca. Non riesco ad evitare di far viaggiare la mia mente verso pensieri sconci. Sentire le cosce sode della ragazza sulle mie e il peso del suo corpo sul mio bacino mi rendono impossibile pensare lucidamente.
<< Ssspencer..co..cosa fai? >> riesco a dire balbettando. La biondina porta le sue mani vicino ai miei fianchi e ammicca diabolicamente. Sgrano gli occhi, ho appena capito cosa vuole fare.
<< No,no,no,no ti prego Spencer..non lo fare >> inizio a dire a raffica.
<< Allora accetta di passare un intero giorno con me >> esclama la ragazza. Roteo gli occhi e scuoto la testa. Senza aspettare oltre sento le dita di Spencer solleticarmi i fianchi. Inizio a dimenarmi convulsamente mentre non riesco a trattenere le urla.
<< Ti....ti....prego...Spencer....basta >> dico con difficoltà.
<< Accetta e ti lascio andare >> urla la ragazza. Non dico niente e continuo ad essere torturata da quelle sue malefiche dita.
<< OK OK BASTA. ACCETTO. ADESSO BASTA, TI PREGO >> urlo con le lacrime agli occhi. Spencer smette immediatamente e sorride vittoriosa. Ah,maledetta. In cosa mi sono cacciata? Dopo aver avvertito i nostri genitori e i nostri rispettivi fidanzati,io e la ragazza ci avviamo alla macchina. Metto in moto e mi giro verso Spencer che non ha smesso un attimo di sorridere maliziosamente. Sospiro internamente, sarà una lunga giornata.
<< THAT’S ALL THEY REALLY WAAANT SOME FUUUUN WHEN THE WORKING DAY IS GONE,OOH GIRLS THEY WANNA HAVE FUUUUN >> io e Spencer stiamo cantando a squarciagola in auto mentre stiamo percorrendo strade deserte in cerca di qualcosa da fare. La ragazza sta continuando a cantare/ridere e non riesco a distogliere lo sguardo da questa stupenda visione. Non ho mai visto Spencer così spensierata e felice come in questo momento. E’ incredibile come non riesca a dirle di no,a come mi passa subito l’arrabbiatura se guardo nei suoi occhi blu. Sono spacciata, ma questo già lo sapevo. All’improvviso vengo distratta da un insegna,così mi guardo intorno e faccio inversione di marcia il più velocemente possibile.
<< Alex,sei impazzita? Mi hai fatto prendere un colpo >> esclama Spencer incredula. Sbuffo divertita
<< Andiamo Chapman, ho tutto sotto controllo! Fidati di me...e poi l’ho fatto per una giusta causa >> dico sorridendo mentre fermo la macchina in uno spiazzale. La ragazza si guarda in giro incuriosita poi,come è successo a me, viene attirata dall’insegna.
<< Ci sono i cigni??? >> esclama con occhi grandi. Sorrido sconsolata, sembra una bambina..ed è adorabile. Io e la ragazza usciamo dall’auto e ci avviamo al lago.
<< Non so se riusciamo a vederne qualcuno...siamo a Novembre e il clima è troppo freddo per loro. Preferiscono un clima più mite >> spiego mentre ci incamminiamo lentamente sul sentiero. Sento su di me lo sguardo di Spencer.
<< Cosa? >> chiedo incuriosita
<< Da quando sei un esperta di cigni e di clima? >> sbotta divertita la ragazza. Arrossisco violentemente.
<< Forse una volta ho visto un documentario con mia madre >> dico tutto d’un fiato. Sento Spencer ridere di gusto. Maledetta mia madre e National Geographic. Arriviamo al lago ma è completamente vuoto. L’acqua è piatta e priva di increspature. Speravo che Spencer potesse vedere un cigno,maledizione.
<< Oddio Alex...eccolo >> sento la ragazza bisbigliare. Mi guardo attorno e lo vedo. Spencer mi stringe il braccio mentre cerca di trattenere qualsiasi suono.
<< E’ bellissimo... >> si gira verso di me con occhi grandi, << oddio,oddio...sta venendo qui >> continua a sussurrare la ragazza.
<< Gesù, Spencer...sembri una di quelle ragazze nei film adolescenziali che vede la propria cotta andarle incontro >> esclamo divertita. La ragazza si limita a darmi un pizzicotto. Wow,molto matura. Non mi sono accorta che il cigno si è avvicinato pericolosamente ai bordi del lago.
<< Ehm, Spence...forse è meglio arretrare un pò >> dico impanicata.
<< Scherzi? Quando ci capita di vedere un cigno così da vicino? >> esclama la biondina, poi mi guarda per qualche secondo e scoppia a ridere.
<< Non dirmi che hai paura >>. Sbuffo infastidita.
<< Paura? Io? Pff che stupidaggine...perchè dovr AAAAAAAAAH oddio oddio mi ha preso la gamba >> inizio ad urlare come un ossessa. Quello stupido animale si è appena attaccato al mio jeans. Sento Spencer ridere di gusto.
<< Chapman,toglimelo di dossooooo >>. La ragazza continua a ridere con le lacrime agli occhi. Sul serio? Ti sembra il momento? Finalmente Spencer decide di intervenire e inizia ad agitare un rametto davanti alla bestiaccia che,dopo un ultimo strattone,mi lascia libera. Ci allontaniamo velocemente e ci sediamo in macchina. Cerco di regolare il respiro e di recuperare gli anni di vita che ho perso per lo spavento. Mi giro verso Spencer e noto che è rossa in viso e che si sta coprendo la bocca con la mano.
<< Non. Ridere. >> esclamo seriamente. La ragazza annuisce senza guardarmi. Mi agito nervosamene sul sedile.
<< Mi avrebbe potuta divorare. Sono animali aggressivi...e cattivi >> aggiungo accigliata. Con la coda dell’occhio noto che Spencer si è fatta ancora più rossa e, come un inevitabile countdown, scoppia in una fragorosa risata liberatoria. La guado seccata...però poi dopo qualche secondo inizio a ridere anche io. Scuoto la testa e metto in moto, dio sono così felice di essere ancora viva. Stiamo girovagando ancora in macchina quando sento un rumore provenire dallo stomaco della ragazza.
<< Qualcuno qui è affamato >> esclamo divertita.
<< Forse... >> mormora innocentemente Spencer. Mi guardo in giro, ugh sembrano tutti chiusi. Dannazione! Passano dieci minuti e un tendone cattura la mia attenzione, così accosto l’auto e scendo.
<< Aspetta un attimo qui..torno subito >> mi rivolgo alla ragazza che si limita ad annuire. Mi fermo davanti all’entrata del tendone e leggo quello che c’è scritto sulla lavagnetta. Mi si accende subito una lampadina. Corro alla macchina e afferro la mano di Spencer.
<< Vieni con me...ho un idea >>.
Entriamo nel tendone e veniamo accolte da rumore di posate, risate e da una leggera musica in sottofondo. Sto per incamminarmi verso il buffet quando Spencer mi trattiene per un braccio.
<< Alex..non dirmi che ci siamo appena imbucate ad un matrimonio >> bisbiglia allarmata. Ridacchio divertita.
<< Ebbene si! Quindi comportati con disinvoltura e cerca di non dare nell’occhio >> sussurro eccitata. La ragazza sgrana gli occhi ma si limita a seguirmi. Distolgo lo sguardo da alcune occhiate indagatorie e inizio a riempire i piattini mentre Spencer sogghigna divertita. Dopo una ventina di minuti decidiamo di svignarcela, gli sguardi delle persone iniziano a farsi più insistenti. Prendo la mano della ragazza e mi avvio all’uscita quando il Dj decide di interrompere la musica e di fare un annuncio.
<< Bene, signore e signori...vorrei invitare qualcuno degli ospiti qui sul palco per spendere due parole nei confronti di questa bellissima coppia! Chi viene? Nessuno? >>. Intanto io e Spencer abbiamo quasi raggiunto l’uscita, << Avanti, non siate timidi! Per esempio, voi due..lì, vicino all’uscita! Perchè non dedicate un bel discorso agli sposini?! >>. Tutto ad un tratto abbiamo gli occhi di tutti puntati addosso. Sento Spencer trattenere il respiro. Oh,cazzo. Sorrido imbarazzata e scuoto la testa.
<< Suuu andiamo, non fatevi pregare! Signori,facciamo un applauso di incoraggiamento per queste due ragazze >>. Stupido Dj, perchè non stai un pò zitto? Senza accorgermene vengo trascinata sul palco mentre Spencer si è fatta rossa come un peperone e si sta coprendo il viso con le mani. Cerco di sfoderare il mio sorriso migliore e mi accorgo che gli sposi mi guardano incuriositi. Mh, la vedo male.
<< Ehm...vorrei poter trovare le parole giuste per descrivere l’amore che lega queste due persone...ma è..è impossibile. Quindi..ecco..mi limiterò a citare i versi di una canzone...si..allora “if you want my future forget my past, if you wanna get with me better make it fast, now don’t go wasting my precious time,get your act together we could be just fine” >> inizio a dire balbettando. Vedo Spencer guardarmi a bocca aperta mentre gli ospiti mi fissano esterefatti,
<< i’ll tell you what i want, what i really really want, so tell me what you want,what you really,really want...i wanna ,i wanna,i wanna really really really...wanna zigazig ah.... >> concludo lentamente. La sala è completamente ammutolita. Sento Spencer fare dei leggeri lamenti mentre cerca di non ridere e credetemi, mi sto trattenendo davvero con tutte le forze per non scoppiare in una fragorosa risata. Con la coda dell’occhio noto i due sposi parlare animatamente per poi stopparsi e guardare nella mia direzione. Oh oh,prevedo guai. Lo sposo si alza e si avvicina a me.
<< Si può sapere chi diavolo siete? Non fate parte di nessuna famiglia qui! >> sbotta innervosito. Sento le mani sudarmi.
<< Ehm...questo non è il matrimonio di Susan e Tom? >> chiedo con innocenza. L’uomo si limita a scuotere la testa. Mi porto tragicamente una mano sulla fronte.
<< Oddio, che sbadate! Abbiamo sbagliato matrimonio...ops! >> esclamo a voce alta, lascio un rapido bacio sulla guancia dell’uomo e corro velocemente verso l’uscita trascinando Spencer con me.
<< Beh, auguri e figli maschi >> urlo mentre esco dal tendone. Lascio la mano della ragazza e saltiamo in macchina. Meglio sfrecciare il più veloce possibile da qui. Dopo dieci minuti di tragitto, Spencer mi guarda sorridendo.
<< Le Spice Girls? Davvero Alex? >>. Mi stringo nelle spalle e scoppiamo a ridere. Credo di non aver mai riso così tanto in vita mia.

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Capitolo 37
*** I honestly love you (Seconda parte) ***


29° Capitolo ( Seconda parte)
Siamo in giro da qualche ora,Spencer mi ha fatto fermare una decina di volte, perchè doveva scattare qualche foto, fare pipì o semplicemente sgranchirsi le gambe. Questa è la prima volta che trascorriamo così tanto tempo da sole...e mi sento così felice. Così a mio agio ma continuamente desiderosa di far stare bene Spencer. Non so, è una sensazione così strana...non mi sono mai sentita così prima, credo che questo sia lo stato d’animo di ogni persona innamorata.
<< Alex... >>, mi volto verso la ragazza che mi guarda imbarazzata. Roteo gli occhi.
<< Spence..non mi dire che devi andare di nuovo in bagno?! sei peggio di una vecchietta...hai bisogno di un pannolone? >> esclamo seccamente. Spencer sbuffa,poi appoggia la testa sulla mia spalla. Sorrido teneramente.
<< No,non devo andare in bagno, antipatica. Però..ecco...ho fame! >>. Mi mordo il labbro, in effetti è passato un bel pò dal buffet e non abbiamo mangiato chissà quanto.
<< Di cosa hai voglia? >>
<< Mmm...cioccolato! >> risponde entusiasta. Ridacchio.
<< Cioccolato sia >>
Solo che...dove trovo della cioccolata in queste strade deserte? Mi accorgo dell’insegna di un imminente area di servizio. Ottimo, approfitto anche per mettere la benzina. Arriviamo alla pompa e Spencer salta subito fuori dall’auto e si stiracchia.
<< Ehi, vado a pagare per la benzina,torno subito! Non dare confidenza agli sconosciuti e non accettare caramelle dagli estranei >> esclamo divertita.
<< Si, mamma >> risponde la ragazza facendomi un occhiolino. Entro nel negozio,pago per la benzina e mi aggiro tra gli scaffali in cerca del cioccolato. Non sapevo quante barrette prendere nè quali scegliere...così esco dal locale con le braccia completamente piene di cioccolato e caramelle. Forse ho esagerato. Noto Spencer appoggiata alla macchina e resto imbambolata a fissarla. La sua bellezza riesce sempre a togliermi il fiato. Sono così persa nei miei pensieri che non mi accorgo che stanno cadendo le barrette, così mi abbasso per afferrarle ma ne cadono altre. Bestemmio internamente. Cerco di recuperarle tutte ma ne continuano a cadere delle altre. Mi lascio sfuggire un lamento. Stupido cioccolato. Vengo distratta dalla risata della ragazza che mi sta fissando con un sorriso smagliante.
<< Hai intenzione di ridere di me tutto il tempo o mi dai una mano? >> domando senza riuscire a trattenere un sorriso. Decidiamo di metterci di nuovo in viaggio e di avvicinarci verso casa. Spencer continua a mangiucchiare le barrette, poi si allunga verso di me e mi lascia un tenero bacio sulla guancia.
<< Grazie per il cioccolato >> mormora timidamente. Scrollo le spalle sorridendo. Passiamo davanti ad una villa abbandonata e Spencer mi obbliga a fermarmi.
<< E’ bellissima! È davvero un peccato che sia disabitata... >> dice senza staccare lo sguardo dalla casa. Mi limito ad annuire. La ragazza si gira subito verso di me e mi guarda maliziosa.
<< Dici che possiamo entrare? >>. La guardo sorpresa.
<< Stai dicendo che vuoi intrufolarti in una casa abbandonata? Cioè, sai che questa è violazione di domicilio? >> esclamo sempre esterefatta.
<< Pff, ma se non abita più nessuno qui! Non dirmi che te la fai sotto?! >>. Scuoto la testa, Alex Davis non ha paura di niente. Tranne dei cigni. Quelli sono terrificanti. Iniziamo a girovagare attorno alla casa quando riusciamo a trovare un pezzo di muretto crollato. Faccio segno alla ragazza di seguirmi e in un attimo siamo dentro alla proprietà. Decidiamo di non inoltrarci troppo all’interno perchè potrebbero esserci parti pericolanti.
<< Andiamo sul tetto? >> esclama all’improvviso Spencer. Sgrano gli occhi.
<< Sei seria? >> domando incredula. La ragazza annuisce sorridendo. Dio, perchè non riesco a dirle mai di no? Fortunatamente riusciamo a trovare un scala, un pò malandata, per salire sul tetto. Con molta cautela saliamo gli scalini e ci sediamo sul tetto.
<< Wow...la vista da quassù è spettacolare >> mormora Spencer. Non riesco a staccare gli occhi dalla ragazza.
<< Si, è davvero una vista meravigliosa >> esclamo sempre guardandola, Spencer si volta verso di me e restiamo a fissarci per qualche minuto. Vorrei che questo momento durasse per sempre.
<< Ti va una birretta? >> domando cercando di smorzare l’atmosfera.
<< Una birra? E dove la vorresti prend.. >> la ragazza non finisce la frase che ho già tirato fuori la bottiglia dallo zaino. Le faccio un occhiolino.
<< Non mi piace trovarmi impreparata, Chapman >> esclamo divertita. Iniziamo a smezzarci la birra e a chiacchierare tranquillamente. Dopo un pò noto che Spencer inizia a dare segni di squilibirio, Dio questa ragazza non riesce proprio a reggere un pò di alcool.
<< Ehi voi due! Cosa state facendo lì? >> all’improvviso sentiamo una voce in lontananza. Noto un uomo nella proprietà accanto. Cazzo, siamo state scoperte.
<< Scendete immediatamente da lì! Questa è una proprietà privata >> urla l’uomo.
<< Proprietà privata un cavolo. Non c’è nessuno qui...la smetta di essere un guastafeste >> urla Spencer. Mi porto una mano sulla fronte.
<< Sssh Spencer, sta zitta >> bisbiglio impanicata.
<< Come ha detto signorinella? Adesso vediamo se fa tanto la ribelle dopo aver chiamato la polizia >> esclama l’uomo palesemente infastidito. Perfetto, ci mancava solo questo. Mi alzo di scatto.
<< Non si preoccupi, stiamo andando via...non c’è nessun motivo di chiamare la polizia! Ci scusi per il disturbo >> urlo preoccupata. L’uomo mi fissa con odio e tira fuori il cellulare. Dannazione!
<< Spencer...Spence, alzati! Dobbiamo andare via o finiremo nei guai! Forza, dammi la mano >>. La ragazza si alza borbottando bestemmie verso l’uomo. In un altra occasione avrei riso ma adesso sono solo intenzionata a non cacciarci nei guai. Arrivo al bordo del tetto e, porca miseria, la scala è caduta. Mi lascio sfuggire un lamento.
<< Spencer, aspetta qui,ok? Non ti muovere...vado a recuperare la scala >>. La ragazza si limita ad annuire. Faccio un respiro profondo e guardo giù. Ok, ce la puoi fare Alex. Ricorda tutte le volte che da piccolina sei saltata giù dagli alberi..rompendoti un braccio, no ok, magari non pensare a questo. Un altro respiro profondo, dai..non è così alto. Oddio, spero di non spezzarmi il collo. Conto fino a tre e salto giù. Fortunatamente atterro senza problemi, fiuu. Sto per afferrare la scala quando vengo colpita da un peso e mi trovo spiaccicata a terra. Mi guardo intorno e vedo Spencer con il busto sulla mia schiena.
<< Chapman, che diavolo?! ti avevo detto di aspettare..non di saltare >> urlo mentre mi massaggio la schiena.
<< Ouch....Alex... >> il viso della ragazza si contrae in una smorfia dolorosa. Mi alzo subito in piedi e mi avvicino.
<< Cosa c’è? ti sei fatta male? >> esclamo preoccupata.
<< Credo di aver preso una distorsione. Ho la caviglia in fiamme >> mormora Spencer. Magnifico,semplicemente magnifico.
<< Ce la fai a camminare? Dobbiamo assolutamente andare via di qui! >> chiedo preoccupata. La ragazza annuisce e cerca di mettersi in piedi, fallendo miseramente. Sento alcune voci avvicinarsi e mi prende il panico. Guardo verso la direzione delle voci, poi verso Spencer..senza pensarci ulteriormente, faccio salire la ragazza sulla mia schiena e inizio a correre come un ossessa. Cerco di far sedere Spencer nella macchina e mi precipito verso il volante, metto in moto e sfreccio il più veloce possibile. Dopo una ventina di minuti, mi accorgo che la ragazza si massaggia la caviglia cercando di trattenere le lacrime. Mi mordo il labbro, devo portarla in ospedale. Dopo un ora usciamo dal pronto soccorso, ho dovuto avvisare mia madre e Robert...so già che mi aspetterà una ramanzina con i fiocchi. Infatti eccoli lì, fuori dall’uscita e con le braccia conserte. Sospiro rassegnata mentre spingo la carrozzella con Spencer sopra.
<< Alex, prima che ci ritroviamo sommerse dalla paternale che ci faranno...ti voglio ringraziare per questa giornata. Ho amato ogni minuto con te...è stato probabilmente il giorno più bello della mia vita >> mormora piano la ragazza. Mi si è appena sciolto il cuore. Vorrei poter replicare ma siamo arrivate davanti ai nostri genitori.
<< Signorine, siete in un mare di guai >> esclama Robert.
<< Alex, vengo in macchina con te! Forza,andiamo >> dice mia madre in tono deciso. Abbasso la testa sul petto e faccio quello che dice mentre Spencer entra in macchina con il padre. Durante tutto il tragitto di ritorno, mia madre ha iniziato a fare una ramanzina infinita, credo di meritarla. Arriviamo fuori casa e, prima di entrare, ci fermiamo tutti e quattro nel vialetto.
<< Inutile dirvi che siete in punizione. Niente telefoni, internet e niente uscite per due settimane >> esclama Robert. Mi lascio sfuggire un lamento. Perfetto, saranno due settimane di inferno. I due adulti lasciano me e Spencer nel vialetto mentre si avviano in casa.
<< Mi dispiace Spencer...è stata tutta colpa mia >> mormoro tristemente.
<< Cosa? No, assolutamente Alex. Non dirlo neanche per scherzo >> esclama la ragazza.
<< Invece si,avrei dovuto dire di no! Però mi sono fatta trasportare dalla situazione e non ho saputo dirti di no. Mi risulta diffcile farlo >> ammetto sconsolata. Adesso Spencer sta sorridendo.
<< E così non riesci a dirmi di no? >>. Roteo gli occhi.
<< Entriamo in casa, Chapman >> borbotto rossa in viso.
<< Aspetta...Alex, ero seria prima! E’ stata davvero una giornata indimenticabile. Corsa all’ospedale inclusa. D’altronde con te, è tutto meraviglioso...quando sto con te, tendo a dimenticare tutto perchè hai questa capacità. Riesci a spazzare via tutto il resto e ci sei solo tu. Alex, io....io credo di essermi..di essermi... >>
<< Ehi ragazzina >>. La voce di Chloe ci coglie alla sprovvista. Cosa ci fa qui? La ragazza è appena uscita dalla mia porta di casa, seguita da Aiden. Perchè sono qui? Guardo Spencer, ha gli occhi puntanti sulla strada e si sta mordendo il labbro. Cosa voleva dirmi? Non riesco a scrollarmi di dosso la delusione di vedere Chloe e Aiden aspettarci all’entrata. Era tutto perfetto...forse fin troppo.
<< Che ne dici se mi dai un ultimo passaggio...prima di tornare alla realtà? >> chiede sommessamente Spencer. E all’improvviso vengo colpita dalla verità. Ora tutto torna come prima, io tra le braccia di Chloe e Spencer tra quelle di Aiden. Raccolgo tutte le forze per non crollare a pezzi. Annuisco e faccio salire la ragazza sulle spalle mentre mi incammino verso casa. Ci sono così tante cose che vorrei dire a Spencer. Tipo che anche per me è stato il giorno più bello della mia vita, un giorno che non dimenticherò mai. Che avrei voluto fermare il tempo e stare in sua compagnia per un momento indefinito. Che questo tempo insieme ha solo confermato il mio amore per lei. Il mio cuore, la mia testa, il mio corpo...la mia essenza sono suoi. Tutto di me è suo. Per sempre. Vorrei poterle dire che l’amo e poi vorrei baciarla. Lentamente. E morire sulle sue labbra. Invece sono qui, con il peso dei miei sentimenti sulle spalle mentre mi incammino verso la mia fidanzata e lascio Spencer alle cure amorevoli del suo fidanzato. Tutto è tornato al suo posto. Come dovrebbe essere. Io con Chloe e Spencer con Aiden. Tutto al proprio posto, tranne il mio cuore. Quello...quello ce l’ha Spencer.

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Capitolo 38
*** Holding her and loving you ***


“ It’s the third hardest thing I’ll ever do,
Leaving here without you
And the second hardest thing I’ll ever do,
Is telling her about you.
She’s been good to me
When things were going rough,
How can I tell her now, good ain’t good enough
Oh, the hardest thing I’ve ever had to do,
Is holding her and loving you”
Earl Thomas Conley - Holding her and loving you
 
 
30° Capitolo
Questo tempo in punizione non giova molto alla mia attuale situazione sentimentale e mentale. Da quando siamo tornate dalla nostra “folle” giornata, Spencer si comporta in modo strano. Nel senso che è sempre attaccata a me, qualsiasi cosa stia facendo...lei c’è. Anche quando Chloe mi viene a trovare a casa, trova un pretesto per stare in mia compagnia. Ora, non fraintendetemi, non mi sto lamentando,anzi,amo passare il tempo con lei...solo che questo suo cambio di atteggiamento mi lascia perlplessa. Insomma, cosa devo pensare? C’è qualcosa sotto a questo suo comportamento? Ormai le due settimane di punizione sono quasi al termine e non ho fatto altro che pensare a queste cose. Credo che impazzirò. Sento la necessità di parlarne con qualcuno..ma con chi? Lascio vagare lo sguardo per tutta la stanza, quando i miei occhi si soffermano sul vinile di mio padre. Mmm perchè no! Decido di scendere in cucina e di tentare la sorte.
<< Ciao mamma! >> esclamo mentre mi siedo sullo sgabello. Uuuh patate al forno,che fame! Allungo la mano per rubarne una.
<< Ouch >> urlo dolorante. Mia madre mi ha appena colpito la mano con la spatola.
<< Sono per la cena di stasera. Mangia un frutto se hai fame >> sbotta la donna con aria accigliata.
<< MaNgIA Un FRutTO Se hAI FAmE >> le faccio il verso, in risposta ho uno scappellotto dietro la nuca.
<< Non hai niente di meglio da fare che rompermi le scatole? >> mi chiede mia madre a braccia conserte.
<< In realtà sono scesa per chiederti una cosa... >>
<< No, non ti ridurrò la punizione >> mi interrompe subito la donna. Roteo gli occhi.
<< Non ti voglio chiedere questo...ecco,in realtà...vorrei sapere se papà può venire dopo cena? >> esclamo tutto d’un fiato.
<< Oh... >> è l’unica parola che dice mia madre.
<< Visto che sono in punizione e non posso uscire..ho pensato di invitarlo qui >> mi affretto a dire. La donna mi fissa senza dire niente. Mh, forse ho esagerato.
<< Sai cosa? Non importa, posso aspettare tranquillamente la fine delle due settimane >>
<< No, Alex....è tutto ok! Va bene se vuoi invitarlo dopo cena >> esclama finalmente mia madre.
<< Sei sicura...? >>
<< Sicurissima...ma non fare tardi! Domani hai scuola >>. Annuisco sorridendo e lascio un rapido bacio sulla guancia della donna.
<< Mi piace come hai arredato la tua stanza! Ti rispecchia...ehi, ma quello è il mio cd! >>. Mio padre è seduto in camera mia e,sembra più in imbarazzo di me.
<< Si, me l’ha regalato Spencer per il mio compleanno >>
<< Spencer,eh? >> l’uomo mi guarda con una strana espressione,mi limito ad annuire.
<< Beh, principessa...come mai mi hai chiesto questa visita serale? >>. Scrollo le spalle.
<< Mi andava di vederti >>
<< Mh..lo sai che noi Davis siamo geneticamente incapaci di mentire,vero? >> esclama mio padre. Mi mordo il labbro.
<< E che mi sento una stupida..ma ho bisogno di parlare con qualcuno e mi sei venuto in mente tu >> dico con sincerità.
<< Perchè una stupida? >>
<< Perchè si tratta di...questioni ehm ecco..questioni amorose >> balbetto imbarazzata. L’uomo ridacchia poi si alza e si siede accanto a me sul letto.
<< Alex...sono una frana nelle relazioni amorose,non so se te ne sei accorta >> inizia a dire con sarcasmo, << però sono contento che tu abbia pensato a me..quindi farò in modo di esserti il più utile possibile. Avanti...dimmi tutto >>. Faccio un respiro profondo.
<< Ecco...mi sono innamorata di una ragazza che non è Chloe >>, mio padre mi fa segno di continuare, << Questa ragazza, ah..mi manda in tilt. Pensa che prima ci odiavamo e invece adesso..adesso non so. Abbiamo questo strano rapporto...ci siamo baciate,due volte. Ma non abbiamo mai affrontato realmente il discorso. So che sono completamente innamorata di lei...ma lei,non lo so. A complicare le cose ci sono i nostri fidanzanti..perchè si,anche lei è fidanzata. Ed io non so che fare. So che dovrei fare un passo indietro e concentrarmi su Chloe, che è una certezza e non mandare all’aria il rapporto di complicità che ho con quest’altra ragazza. Ma non ci riesco. Papà... >> faccio una pausa, << e’ meravigliosa. Ha sempre un sorriso stampato sul viso, appena entra in una stanza la illumina con la sua vivacità. E’ intelligente ma insopportabilmente saccente. E’ divertente, a modo suo.. >> mi lascio sfuggire una risatina, << e poi è dolcissima, gentile e generosa. Sembra piccola e docile ma quando vuole sa essere un uragano che vuole sempre averla vinta. E cosa importante...sa come prendermi. Mi tiene testa e mi fa stare bene,mi fa desiderare di essere una persona migliore. Ma ho paura di fare il passo più lungo della gamba,ho paura di far soffrire delle persone a me care...in primis Chloe. Non lo merita, perchè è una ragazza eccezzionale..ma Chloe...non è... >>
<< Non è Spencer >> aggiunge mio padre. Annuisco persa nei miei pensieri quando mi giro verso di lui con occhi sgranati.
<< Sssp...Spencer? Co..cosa c’entra adesso Spencer? >> farfuglio impanicata. L’uomo si lascia sfuggire una leggera risata,poi mi prende la mano.
<< Alex,è tutto ok. Questa conversazione non uscirà da questa stanza >>. Sento mancarmi il fiato.
<< Come...come hai fatto? >> chiedo incredula. Mio padre si stringe nelle spalle.
<< Mi è bastato fare due conti. Quando parliamo al telefono, in un modo o nell’altro spunta il nome di Spencer. Due settimane fa ti sei messa nei guai dopo aver passato un intero giorno con lei. Ti ha addirittura regalato il cd della mia band,questo vuol dire che ti fidi al tal punto di lei da dirle tutto. E poi ricordo che la sera del concerto, al locale, quando sei fuggita..e lei che ti è corsa dietro. E’ lei che sapeva dove trovarti quando sei scappata di casa >> l’uomo mi guarda sorridendo, << Ho solo fatto 2+2...e poi sono un ottimo osservatore >> conclude con un occhiolino. Cerco di sorridere ma il mio viso si contrae in una smorfia e,senza accorgermene, sto piangendo a dirotto. Mio padre mi prende subito tra le sue braccia.
<< Ssshh è tutto ok, Alex..tranquilla >> sussurra l’uomo.
<< No che non è ok, papà! Ti rendi conto della situazione assurda in cui mi sono cacciata? Dio, ma che problemi ho? >> esclamo disperata.
<< Lo so che suona come una frase fatta..ma non scegliamo di chi innamorarci,Alex >>. Mi stacco dal suo abbraccio.
<< E io dovevo proprio innamorami della fidanzata del mio migliore amico? La figlia del compagno di mamma? >> sbotto in preda ad una crisi di nervi.
<< Ok,ok..calmati adesso. Fai un respiro profondo >> cerca di tranquillizzarmi l’uomo. Faccio come mi dice,cerco di regolare il respiro. Tiro su con il naso e mi giro verso di lui.
<< Cosa devo fare? >>
<< In un altra situazione...ti direi, rischia il tutto per tutto. Dichiara i tuoi sentimenti e vedi come va. Ti direi che, come già citato prima, non scegliamo di chi innamorarci e se lasciamo scappare questa persona,beh..poi ce ne pentiremo per tutta la vita >>, mio padre fa una pausa e si schiarisce la gola, << Ma in questo caso ti direi di pensarci bene. Di non lasciarti trascinare dai sentimenti e di essere più obiettiva. In primis, credo che dovresti essere sincera con Chloe e troncare la vostra relazione. Le faresti solo del male. E poi devi parlare con Spencer...in modo sincero e senza sotterfugi. Infine..devi concentrarti solo ed unicamente su te stessa. So che ti risulta difficile perchè abiti sotto lo stesso tetto della ragazza...ma Alex, se Spencer dovesse ricambiare i tuoi sentimenti,succederebbe un disastro. Sei troppo giovane per incasinarti così tanto la vita. Magari ora, in questo tempo, non è il vostro momento...se c’è davvero qualcosa di importante tra te e Spencer...allora anche tra cinque,anche tra dieci anni..sarete sempre destinate a stare insieme...ma adesso... >>
<< Adesso non è possibile >> concludo con un sospiro. L’uomo annuisce e mi sorride tristemente.
<< Che senso ha dichiararmi a Spencer se non possiamo stare insieme? >> chiedo confusa.
<< Ti toglieresti un peso enorme dallo stomaco,credimi. Dover tener tutto dentro non è salutare..e poi servirà anche a Spencer. Saprà che non dovrà più dire o fare certe cose in tua presenza e questo aiuterà entrambe a prendervi i vostri spazi >>. Mi lascio sfuggire un lamento. Non voglio allontanarmi da Spencer, non voglio che il nostro rapporto cambi...non sopporterei l’idea di vederla uscire dalla mia vita, di essere vista da lei come un estranea.
<< Ehi, andrà tutto bene..ok? Ci sono qua io...ti aiuterò per qualsiasi cosa >> mormora mio padre.
Restiamo qualche minuto in silenzio.
<< Magari potresti passare le feste natalizie con me...allontanarti da tutto questo potrebbe farti bene >> esclama all’improvviso. Mi mordo il labbro. Saltare il primo natale insieme con Spencer? Non poter addobbare l’albero? Non poter saltare sul suo letto la mattina del 25 e gridare “E’ Natale”? Non fare nessuna guerra con le palle di neve in giardino? Niente cioccolata calda con i marshmallows mentre guardiamo il Grinch? Sento la tristezza prendere il sopravvento. Vorrei poter condividere con lei tutti questi momenti...e tanti altri. Ma probabilmente lei farà tutte queste cose con Aiden e io dovrò farle con Chloe...e quale sarebbe il senso? Il natale dovrebbe essere gioia,voglia di festeggiare e stare insieme..se resto qui,so già che sarà il natale più triste e doloroso della mia vita.
<< Forse potrebbe essere un idea...ma devo prima parlarne con mamma >> mormoro lentamente.
<< Ovvio...sappi che la mia porta è sempre aperta per te,non solo a Natale,ok? >>. Annuisco debolmente. Mi sento così stanca. Dopo un oretta,saluto mio padre e sprofondo nel letto. Domani. Domani parlerò con Spencer.
Dopo un intera giornata scolastica, trascorsa ad evitare Spencer e a cercare di fare chiarezza nella mia testa, mi trovo, dopo cena, davanti alla porta della camera della ragazza. Faccio un respiro profondo,ora o mai più. Entro nella stanza e la trovo stesa sul letto, intenta a leggere un libro ed ho una sorta di deja-vù.
<< Ehi, Spence >> esclamo con voce strozzata. Dio, che imbranata che sono. La ragazza alza lo sguardo dal libro e mi sorride.
<< Ehi,tu! Che ci fai qui? >>
<< Volevo parlarti... >>
<< Oh, oh...sembra una cosa seria >> ridacchia Spencer.
<< Infatti lo è >> mi limito a dire. La ragazza si fa subito seria, mette da parte il libro e incrocia le gambe.
<< Ok...mi devo preoccupare? >> chiede allarmata. Scuoto la testa debolmente, poi mi siedo accanto a lei. Faccio dei piccoli respiri per riuscire a calmarmi.
<< Alex..tutto bene? Sai che puoi dirmi tutto,vero? >> esclama Spencer seriamente. Annuisco e le prendo le mani.
<< Spencer...promettimi che non mi odierai dopo quello che sto per dirti >>
<< Odiarti? Perchè? Cosa...Alex..cosa succede? >>
<< Prometti >> esclamo decisa.
<< Ok, ok...te lo prometto >> si affretta a dire la ragazza.
<< Ho cercato di fare finta di niente, ho provato a nascondere questi sentimenti per tanto tempo. A volte ho anche creduto di esserci riuscita...ma mi sono solo illusa. Mi sono ripetuta tantissime volte quanto fosse sbagliato...ogni sera, per tutti questi mesi, l’ho ripetuto incessantemente. Ma ogni volta mi sono trovata sempre punto e accapo. E poi...poi tu mi hai baciata. Ed io mi sono completamente persa... >> prendo un piccola pausa.
<< Alex, non capisco...cosa..cosa vuoi dirmi? >> mormora la ragazza.
<< Spencer..tu mi piaci. Non come un amica. Ma molto di più. Credimi, ho cercato di scacciare via questi sentimenti ma non ci riesco, non ne ho più la forza. Penso a te continuamente, anche quando siamo nella stessa stanza, il mio pensiero è sempre rivolto a te. Mi piace tutto di te. Dal tuo profumo dolciastro, alla punta del naso che arrosisce subito con un pò di freddo. Mi piace la tua testardaggine, la tua intelligenza..mi piace anche il tuo amore per le commedie romantiche. Mi piace quando metti le tue mani fredde nelle maniche della mia felpa per riscaldarti. Mi piace la rughetta che si forma tra le sopracciglia quando sei concentrata, mi piace il tuo ottimismo quasi fastidioso, mi piace il tuo entusiasmo anche per le piccole cose...mi piace il sapore delle tue labbra e i tuoi bellissimi occhi blu che sembrano leggermi dentro e che mi lasciano senza fiato ogni volta che mi guardano. Mi piaci da morire...e mi odio per questo. Perchè so che non dovrei provare questi sentimenti, so che sto rovinando tutto...ma tenermi tutto dentro sta rovinando me...quindi ti prego, ti prego...non odiarmi,non lo sopporterei >> concludo con le lacrime agli occhi. Dio, non posso credere di averlo fatto. Ho davvero detto a Spencer quello provo? Quindi adesso quando arriva la parte in cui mi sento meglio? Perchè al momento sento solo mancarmi le forze. In più, Spencer mi guarda ma non dice niente. Ormai è troppo tardi per tirarmi indietro.
<< Alex...non potrei mai odiarti >> dice la ragazza in un sussurro. Ok,bene...già è qualcosa.
<< Perdonami, Spencer...so che è ingiusto da parte mia. Vomitarti addosso tutti i miei sentimenti, così da un giorno all’altro. Sono un egoista, lo so...perdonami, davvero io.. >>
<< Dio, quanto parli! Faccio fatica a riconoscere questa versione loquace di Alex Davis >> mi interrompe la ragazza con un mezzo sorrisino. Sto per aprire bocca ma la richiudo di nuovo.
<< Come devo fare con te, Alex? Eh? >>. E’ una domanda retorica? No, perchè non ho assolutamente una risposta.
<< Ho provato in tutti i modi ad evitarlo. A volte ho cercato di sminuirlo ma era difficile. Ho provato a nasconderlo in fondo alla mia testa, come si fa con la polvere sotto il tappeto ma niente, mi bastava un tuo sguardo, un tuo gesto o una tua semplice parola..ed eccolo li, il cumulo che ho provato a nascondere spuntava di nuovo >> inizia a dire la ragazza. La guardo confusa.
<< Evitare e nascondere cosa? >> chiedo con il cuore in gola.
<< Questo sentimento che provo per te >> esclama tutto d’un fiato. Sgrano gli occhi, no..non può essere. Spencer mi stringe le mani.
<< Alex...anche tu mi piaci. Davvero,davvero tanto..e sono così confusa,così spaventata da questo sentimento così grande che il mio primo pensiero è di negare tutto e far finta di niente. Ma,come abbiamo potuto constatare, questo comportamento non ci ha portato a niente. Perchè adesso siamo qui, con i nostri cuori in mano...credo che non siamo mai state così vulnerabili come in questo momento >>.
<< Quindi...io ti piaccio? >> esclamo stupita. Sento Spencer ridacchiare.
<< Tra tutte le cose che ho detto..ti sei concentrata solo su questa? >>. Sorrido imbarazzata. La ragazza si fa seria e mi stringe le mani.
<< So perchè hai deciso di dirmi queste cose...lo capisco. Per questo non ti odio e non devo perdonarti niente. Avevamo bisogno di dire questa cosa ad alta voce. Ma..Alex..sai che...che non possiamo fare niente...vero? Nel senso...è una situazione così complicata che io non... >> non le lascio terminare la frase.
<< Lo so, Spence. Lo capisco, perfettamente..credimi. Volevo solo essere sincera con te... >>. Restiamo per qualche minuto in silenzio.
<< Questo cambia tutto...lo sai,vero? >> domanda la ragazza interrompendo il silenzio.
<< Si..e forse è meglio così >> mormoro mentre una fitta mi attraversa il cuore.
<< Credi che..alla fine andrà tutto bene? Tra di noi,dico.. >>. Mi stringo nelle spalle.
<< Non lo so..Spence. Vorrei poterti dire di si..il fatto è che non ho una risposta >> rispondo flebilmente. La ragazza annuisce e,dopo alcuni secondi, inizia a piangere. La stringo subito tra le mie braccia.
<< Chapman, ascolta...ascoltami. Questo non vuol dire che non potrai contare su di me per qualsiasi cosa,ok? Non voglio che siamo due estranee. Voglio ancora far parte della tua vita, qualsiasi sia il mio ruolo. Ricorda, la mia porta è sempre aperta...e il mio balcone è sempre lì per quando hai bisogno di fare una chiacchierata. Ok? >> sussurro cercando di trattenere le lacrime. Sento il corpo della ragazza scosso dai singhiozzi e, vorrei solo spazzare via tutto questo dolore. Restiamo abbracciate ancora per qualche minuto, poi Spencer si stacca dall’abbraccio e annuisce. Le asciugo le lacrime e le sorrido.
<< E’ la cosa giusta... per tutti. Aiden non merita niente di tutto ciò >> mormora la ragazza.
<< Neanche Chloe... >> aggiungo tristemente.
<< E’ la cosa giusta... >> continua a ripetere Spencer e non so se sta cercando di convincere me o se stessa. Sento di non riuscire a sopportare più questo dolore, così mi alzo dal letto. Noto la ragazza guardarmi allarmata, sta per afferrare la mia mano ma ferma il gesto a mezz’aria, sorride debolmente e abbassa lo sguardo. Le lascio un bacio sulla fronte, indugio più del dovuto, voglio imprimere nella mia testa questo momento. Voglio sentire il profumo vangliato del suo shampoo e la morbidezza dei suoi capelli. Chiudo gli occhi. Ancora qualche secondo. Apro gli occhi e mi stacco bruscamente, senza dire una parola mi precipito fuori dalla stanza, senza guardami indietro, senza tentennare. E’ la cosa giusta, è la cosa giusta, è la cosa giusta...continuo a mormorare mentre entro in camera. E’ la cosa giusta, è la cosa giusta, è la cosa giusta...e scoppio a piangere.
Le due settimane di punizione sono finite. Ne sono passate altre due da quella sera nella camera di Spencer. Abbiamo preso le nostre distanze, abbiamo inventato scuse su scuse per non restare incastrate in serate, momenti o giornate insieme. Spencer ormai passa parecchio tempo nello studio e io mi sono completamente immersa nella relazione con Chloe. Non ce l’ho fatta a lasciarla. So di comportarmi da egoista, perchè sotto sotto so che la sto sfruttando per non sentire il peso della mia solitudine,del mio sconforto e della mia profonda tristezza. So che prima o poi pagherò le conseguenze di questo mio comportamento scorretto. Al momento sono sdraiata sul divano di casa mia, con Chloe stesa tra le mie braccia mentre guardiamo distrattamente la tv.
<< Alex >> la voce della ragazza mi risveglia dai miei pensieri.
<< Mh mh >> mugugno senza staccare gli occhi dallo schermo.
<< Stai bene con me? >> domanda lentamente. Mi giro di scatto verso di lei.
<< Cosa? >> chiedo con il cuore in gola.
<< Ti rendo felice? >>. Resto a fissarla senza dire niente. Il suo sguardo in attesa mi fa sentire incomoda.
<< Ccccerto...certo che mi rendi felice >> farfuglio distogliendo lo sguardo. Sento Chloe irrigidirsi e so che non ha creduto minimamente alle mie parole. Veniamo interrotte, fortunatamente, dal rumore dell’apertura della porta di casa, subito dopo sentiamo dei risolini risuonare nel salone e, dopo qualche secondo, vedo Spencer seguita da Aiden che l’abbraccia da dietro. I due notano me e Chloe e si fermano bruscamente. Il ragazzo ha ancora un sorriso a 32 denti stampato sulla faccia mentre Spencer si è fatta seria. Mi lancia un breve sguardo pieno di tristezza per poi salutare velocemente e trascinare Aiden su per le scale. Cerco di controllare il battito del mio cuore per paura che Chloe possa sentire quanto va veloce. Stringo forte la ragazza tra le braccia e affondo il viso nell’incavo del suo collo. Non pensavo che la cosa giusta..fosse anche la più difficile da fare.

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Capitolo 39
*** Out of my league ***


“ Cause I love her with all that I am,
And my voice shakes along with my hands
Cause she’s all that I see and she’s all that I need
And I’m out of my league once again,
It’s masterful melody when she calls my name to me,
As the world spins around her,
She laughs rolls her eyes
And I feel like I’m falling but it’s no surprise”
Stephen Speaks - Out of my league
 
 
31° Capitolo
<< Ti prego, ti prego, ti prego >>
<< Pey... >>
<< Bambi, di qualcosa anche tu! >>
<< Uhm...ti prego? >>. Roteo gli occhi. Io, Peyton e Aiden siamo seduti da Body a sorseggiare una cioccolata calda. All’inizio ero contenta di questa uscita tra soli “amici”, come ai vecchi tempi, ma adesso sto avendo alcuni ripensamenti. Soprattutto dopo che Peyton sta cercando di convincermi in tutti i modi ad andare ad una serata al locale di Dylan. Tutti insieme. TUTTI. Ultimamente è stato estremamente difficile evitare queste uscite in comitiva. Io e Spencer abbiamo inventato parecchie scuse per far in modo di non trovarci nella stessa stanza insieme ma, ovviamente, i miei amici iniziano a sospettare qualcosa.
<< Dai,scimmietta! È da una vita che non usciamo tutti insieme >> esclama Aiden tristemente.
<< Esatto! Ed io sono stanca di dovermi dividere tra Chalex e Spaiden >> piagnucola Peyton. La guardo confusa.
<< Che? >> chiedo spaesata.
<< Ho dato dei nomi alle vostre coppie, è sfiancante dover dire ogni volta “Alex e Chloe” e “Aiden e Spencer” >> confessa alterata la ragazza. Scuoto la testa sconsolata. Guardo i due miei amici e so che sto per cedere. Insomma, cosa potrà mai succedere? Si tratta solo di una serata. Faccio un respiro profondo.
<< E va bene, facciamo questa stupida serata insieme >>. I due ragazzi urlano soddisfatti mentre metà locale ci guarda male. Ho degli amici stupidi.
<< Aleeeeex! Peyton e Chloe sono quiiii >> sento mia madre urlare dal piano di sotto.
<< Arrivoooo >> urlo di rimando. Mi do un ultima occhiata allo specchio, afferro il cappotto ed esco dalla stanza...fortuna vuole che mi imbatto in Spencer.
<< Ehi.. >> mormora la ragazza.
<< Ehi... >> saluto a tono. Restiamo per qualche secondo a fissarci. Mi sembra di non vedere Spencer da una vita e,sarà una mia impressione, ma mi sembra stanca. Come se non facesse una bella dormita da un pò.
<< Tutto bene? >> chiedo timidamente. La ragazza annuisce ma non mi convince molto. Senza pensarci due volte, mi avvicino a lei e le prendo le mani.
<< Davvero, Spence. Come stai? >> chiedo con più decisione. Cerco di non pensare alla pelle d’oca causata dal semplice contatto con le sue mani e mi concentro sul viso della ragazza. Spencer mi sorride debolmente.
<< Cosa vuoi che ti dica,Alex? >> esclama sommessamente per poi abbassare lo sguardo,
<< Sto come stai tu...immagino.. >> aggiunge dopo un pò. Sento il mio cuore stretto come in una morsa. Mi sento così in colpa. Non volevo causare niente di tutto ciò. Preferirei fare bungee jumping dall’Empire State Building, senza corda, pur di non veder soffrire Spencer. Sto per aprire bocca quando la voce di mia madre mi interrompe. Mi lascio sfuggire un gemito.
<< Arrivo, Diane....dannazione >> esclamo infastidita. La ragazza si libera dalla mia presa e fa un passo indietro.
<< Meglio che vai...ci vediamo al locale,no? >>. Annuisco lentamente e mi trascino giù per le scale. Questa serata non è neanche iniziata che già non vedo l’ora che finisca.
Io, Chloe e Peyton siamo al locale, stiamo chiacchierando con Dylan e ci godiamo un pò di buona musica quando vediamo arrivare Aiden e Spencer e mi butto a capofitto nella mia bottiglia di birra.
<< Piano, tigre! Non vorrei portarti a casa con il cucchiaino >> esclama Chloe. Le sorrido imbarazzata e distolgo lo sguardo dalla coppia che si è appena aggiunta al bancone. Metà serata è trascorsa con me che cercavo in tutti i modi di evitare qualsiasi contatto con Spencer. Ho addirittura ballato con Peyton che, lasciatemelo dire, è davvero imbarazzante. In compenso però mi sono divertita e ho lasciato svagare un pò la testa. Ma non è stato facile anche perchè ho avuto gli occhi di Spencer puntati addosso tutto il tempo..e questa cosa mi ha fatta sentire incomoda per tutta la serata. Dannazione, Spencer...così mi rendi tutto ancora più difficile.
<< Ok, bella gente...adesso movimentiamo un pò la serata! >> la voce di Dylan riecheggia per tutto il locale. Io e miei amici puntiamo lo sguardo sul ragazzo, in piedi, sul palco.
<< Abbiamo introdotto un nuovo passatempo che speriamo possa piacere a tutti voi...signore e signori! Diamo il via alla...serata karaokeeeee >>. Vedo con la coda dell’occhio Peyton saltellare freneticamente.
<< Chi vuole essere il primo? >> domanda Dylan mentre guarda tra la folla.
<< Io, io,io io,io >> Peyton urla a squarciagola. Io e Aiden ci guardiamo stupiti. Dopo alcuni minuti vediamo la nostra amica salire sul palco e inziare a salutare convulsamente. E’ completamente fuori di testa. Guardo Chloe che ha un espressione sconsolata.
<< Credi che sia una buona idea? >> chiedo preoccupata.
<< Se c’è di mezzo mia cugina..sai benissimo che non è mai una cosa buona >> risponde la ragazza. Ridacchio divertita e punto lo sguardo sulla mia amica. Le note di “I want you to want me” dei Cheap Trick iniziano a riempire il locale e Peyton si butta a capofitto nella canzone. E, oh dio ragazzi, non ho mai visto o sentito qualcosa di più imbarazzante. Sapete la scena del Karaoke del film “Il matrimonio del mio migliore amico”? Quella dove Cameron Diaz canta davanti a tutto il locale? Si, esatto. Terribile. Io e i miei amici ci guardiamo esterefatti per poi scoppiare a ridere con le lacrime agli occhi. Anche se Peyton è stonata come una campana e la sua voce ha l’effetto delle unghie sulla lavagna...vederla così a suo agio, così felice..beh, ti fa dimenticare tutto. Si sta divertendo un mondo e ormai tutto il locale sta cantando con lei. Scuoto la testa sorridendo, adoro quella pazza scatenata. Dopo l’esibizione di Peyton, assistiamo ad altre performance..alcune migliori altre..lasciamo perdere. Sento che l’atmosfera si è alleggerita un pò e so che devo ringraziare la mia amica per questo. La serata sta per giungere al termine e non potrei essere più felice,sono esausta.
<< Ok, prima di concludere questo Karaoke che, devo ammettere, è riuscito sorprendentemente bene, invitiamo un ultima persona a salire qui sul palco...forza,chi se la sente? >> Dylan urla nel microfono. Vedo la gente parlottare tra di loro,probabilmente in cerca di una cavia quando una scena cattura la mia attenzione. Chloe si è avvicinata al ragazzo e sta bisbigliando qualcosa al suo orecchio. Dopo qualche secondo la vedo tornare accanto a me con un sorriso stampato in faccia.
<< Cosa sei andata a far >> non termino la frase che sento chiamare il mio nome.
<< Alex! Alex Davis..sei stata cordialmente invitata a salire sul palco >> esclama Dylan con un ghigno malefico sul viso. Guardo Chloe con occhi sgranati.
<< Non mi dire che sei stata tu... >> esclamo impanicata. La ragazza si limita a scrollare le spalle.
<< Aleeeeex...su non essere timida! Ragazzi, incoraggiamo un pò Alex,che ne dite? >> urla Dylan. Lo guardo in cagnesco mentre in un secondo la folla erutta in un urlo disumano. Oh dio, che imbarazzo. Sento i miei amici dire frasi di incoraggiamento e, credo, di aver ricevuto una spinta non troppo amichevole da parte di Peyton. Maledetta. Maledetta lei e la cugina. Sospiro sconsolata. In un attimo mi trovo sul palco accanto a Dylan e vorrei sprofondare sotto terra. Riesco a sentire Aiden urlare il mio nome. Perfetto, adesso ho anche Bambi versione groupie. Dylan mi chiede la canzone ed io non so minimamente cosa cantare. Ho la mente completamente vuota. Oddio, farò la figura dell’idiota. Guardo tra la folla e incrocio lo sguardo di Spencer e,senza sapere come, mi sono avvicinata all’orecchio del ragazzo e gli sto bisbigliando il titolo. Partono le prime note della canzone e sento il mio cuore battere fortissimo. Mi sembra di sentirlo anche nella mia testa.
“ Saying I love you, is not the words I want to hear from you, it’s not that I want you not to say, but if you only knew how easy it would be show me how you feel, more than words is all you have to do, to make it real then you wouldn’t have to say that you love me, ‘cause I’d already know...”
Senza rendermene conto ho fissato il mio sguardo in quello di Spencer. La ragazza mi guarda con quella sua espressione indecifrabile ed io non posso far altro che continuare a cantare e a perdermi nei suoi occhi.
“ Now that I’ve tried to talk to you and make you understand, all you have to do is close your eyes and just reach out your hands and touch me, hold me close don’t ever let me go, more than words is all I ever needed you to show, then you wouldn’t have to say that you love me...’cause I’d already know”
I miei occhi sono ancora fissi in quelli di Spencer. Tutto è sparito. Non c’è più nessuno davanti a me, nessuna folla che riempie il locale, nessuna luce puntata addosso, nessun suono al di fuori della mia voce, nessuna persona al di fuori di Spencer. Ci siamo solo io e lei. Occhi negli occhi. Ci sono solo io, in piedi su un palco, con il mio cuore tra le mani e tutto il mio amore per Spencer. Mi preparo per l’ultima strofa, chiudo un attimo gli occhi e puff. Come per magia, ritorno alla realtà. Le urla dei miei amici, i fischi di apprezzamento della folla, Dylan che applaude entusiasta e le luci accecanti per tutto il locale. Mi sento così scossa che non so neanche io come sono scesa dal palco e mi sono incamminata verso i miei amici. So solo che adesso Chloe mi sta abbracciando fortissimo. Peyton e Aiden saltellano come due fan sfegatate e Spencer....Spencer ha gli occhi lucidi. La vedo trascinare Aiden qualche metro più indietro e bisbigliare qualcosa al suo orecchio. Due minuti dopo, il mio amico ci annuncia che accompagna Spencer a casa perchè si sente poco bene. Resto imbambolata alcuni secondi, mi risveglio solo dopo aver visto la ragazza uscire di corsa dal locale e ho dovuto attingere a tutte le mie forze per non correrle dietro.
 
Spencer Pov
Dovevo andare via. Non potevo restare in quel locale un minuto in più. Non sarei riuscita a reggere...sarei crollata davanti a tutti. Sono seduta in macchina con Aiden, siamo fermi nel vialetto di casa e sento ancora il mio cuore battere dolorosamente. Non sono riuscita a dire niente durante tutto il tragitto. Come avrei potuto? Qualsiasi parola sarebbe stata riduttiva perchè non c’è nessuna definizione che può spiegare come mi sento in questo momento. Sentire Alex cantare quella canzone...vedere i suoi occhi fissi nei miei...mi ha causato un eruzione di emozioni che non mi aspettavo. Ha fatto fuoriuscire tutto quello che ho cercato disperatamente di tenere a bada. E adesso non riesco più a fermare questo flusso di sentimenti. E’ troppo tardi. Vorrei piangere, urlare e scappare. Invece sono ferma qui. Con le mani nelle mani mentre questo sentimento fuoriesce e cola tutto intorno a me. Come lava calda che brucia tutto, spazza via qualsiasi cosa. Dubbi,paure,rimorsi e panico. Ha coperto e bruciato tutto, lasciando solo un sottile strato di cenere. E in mezzo a tutte queste macerie resta sempre una sola costante. Alex.
<< So che forse non è il momento adatto...perchè stai poco bene. Ma ecco..non so, questa serata mi ha suscitato qualcosa...un sentimento che si sta facendo prepotentemente spazio nel mio petto..e sta pian piano spingendo per salire su...per arrivare alla bocca,per uscire..per dirti che..insomma.. >> la voce di Aiden mi porta alla realtà. Faccio fatica a seguire il suo discorso..ma quando mi accorgo dove sta andando a parare mi sale il panico.
<< Aiden, aspetta! >> esclamo prontamente. Il ragazzo si blocca immediatamente e mi guarda nervosamente. Non posso lasciarlo continuare. Non potrei reggere anche questa situazione.
<< Scusa, non volevo interromperti...ma...ma credo di stare proprio male >>, mi porto una mano sullo stomaco, << Forse è qualcosa che ho mangiato...o bevuto non so ma...devo assolutamente entrare in casa. Scusami...davvero >> aggiungo freneticamente. Aiden mi fissa per alcuni secondi poi annuisce violentemente.
<< Certo, Spencer. Non ti preoccupare, anzi...corri subito dentro! Non vorrei che la cosa si aggravi >>. Dio, sono una persona terribile.
<< Vuoi compagnia? Insomma...se hai bisogno di aiuto sai.. >>. Scuoto la testa e sorrido debolmente.
<< Tranquillo...non c’è motivo... >>. Noto che la macchina di Chloe si è fermata dietro di noi e a me si è appena fermato il cuore. Vedo Alex uscire dall’auto e salutare distrattamente le ragazze. Cammina velocemente verso di noi, saluta frettolosamente me e Aiden e,senza guardarmi, entra in casa. Non so cosa mi è preso, ma saluto velocemente il ragazzo e mi fiondo alla porta di entrata. Alex è già in camera sua e, senza perdere tempo, faccio gli scalini due alla volta. Arrivo davanti alla porta della stanza della ragazza e la spalanco. Alex è in piedi, al centro della camera e mi guarda senza dire niente. Ha un espressione sofferente e i suoi occhi sono rossi. Faccio un passo verso di lei ma arretra subito.
<< Spencer...sono stanca! Qualunque cosa tu voglia dirmi..può aspettare domani >> mormora con difficoltà.
<< No >> esclamo decisa. La ragazza mi guarda e si, mi sembra davvero stanca. Ma non per l’ora tarda, nè per la serata in sè per sè. No, è un altro tipo di stanchezza e so che è uguale alla mia.  Faccio un respiro profondo. Ora o mai più.
<< Ricordi quando ti ho chiesto, secondo te, cos’ è l’amore? Quel giorno non sapevo dare una definizione a quello che provavo,come te, non mi ero mai davvero innamorata di qualcuno. Adesso lo so, o almeno, questo è quello che penso io >> dico tutto d’un fiato.
<< Perchè me lo stai dicendo? Perchè adesso? >> mi domanda Alex palesemente confusa.
<< Perchè ne sento il bisogno..adesso >> mormoro spaventata. La ragazza fa un respiro profondo.
<< Ok...allora dimmi, Spencer...cos’ è per te l’amore? >> chiede stancamente.
<< Attenzione >> rispondo prontamente. Alex mi guarda incuriosita.
<< Attenzione? >>. Annuisco sorridendo.
<< Si, attenzione. Sono d’accordo con tutto quello che mi hai detto quel giorno, ma ci aggiungerei anche questo >>. La ragazza continua a fissarmi incuriosita.
<< Ok...del tipo? >>. Sorrido, contenta di aver catturato la sua attenzione.
<< Tipo...quando parlo! Magari di qualcosa di assolutamente futile e superfluo e l’altra persona mi guarda, mi ascolta veramente, con attenzione. Mi guarda negli occhi e sembra davvero interessata, come se stessi dicendo la cosa più importante del mondo. Come quella volta che ti ho spiegato le varie posizioni e i ruoli delle cheerleades, una cosa che a te non importa...invece eri lì intenta a guardarmi e a fare domande per farmi capire che mi stavi realmente ascoltando. Attenzione anche nei piccoli particolari, come quando una volta ti ho detto che preferisco la parte centrale dei Brownies e tu, ogni volta che tua madre li prepara, mi lasci sempre quel pezzettino, oppure quando guardiamo la tv e tu cambi subito canale quando c’è un film horror perchè sai che ho paura. O quando dipingo, sai che voglio stare da sola e mi lasci il mio spazio senza curiosare perchè hai fatto attenzione quando ti ho detto che se c’è qualcuno che mi osserva, mi blocco. Sei così attenta nei miei confronti che sai quando sono nervosa o se c’è qualcosa che mi turba. A volte lo sai ancor prima di me, mi conosci così bene che in quei momenti sai che non voglio stare realmente da sola e fai di tutto per farmi sorridere. Tu, Alex..sei attenta nei miei confronti. Nei gesti che fai, nelle parole che dici e in quelle che taci... >>. Cala per un attimo il silenzio ed io cerco di regolare il respiro. Sono un fiume in piena e non ho nessuna intenzione di fermarmi.
<< Io...io...non...non capisco..cosa vuoi dirmi? >> mormora piano la ragazza. Mi avvicino a lei e,questa volta, non arretra. Le prendo il viso tra le mani e noto che i suoi bellissimi occhi verdi sono ricoperti da un sottile strato di lacrime.
<< Quello che sto provando a spiegarti è che...per me l’amore è questo. Anche questo. Attenzione. E adesso non solo so dare una definizione a questo sentimento, ma anche un nome. Il tuo >> faccio una breve pausa, vedo le mie mani tremare leggermente, << Alex..io ti amo >> concludo in un sospiro. La ragazza sgrana gli occhi e questo permette alle sue lacrime di scendere violentemente giù per il suo viso. Mi avvicino lentamente e poggio le mie labbra sulle sue. Al contrario delle volte precedenti,Alex ricambia subito il mio bacio ed io sento il cuore scoppiarmi nel petto. Stringo subito la ragazza a me,decisa a non farla scappare via e continuo a baciarla,lentamente, cercando di trasmetterle tutto il mio amore. Sento subito le sue braccia cingermi la vita e so che il mio corpo si è appena fuso con il suo. Schiudo leggermente le labbra e sento la sua lingua cercare la mia,non perdo tempo e inizio a baciarla più intensamente. Finalmente riesco a sentire il suo sapore e non c’è sensazione più bella. Alex Davis è maledettamente perfetta e anche i suoi baci lo sono. Ed io so che non posso più tornare indietro, non posso evitare più tutto questo..perchè è impossibile. Perchè io, Spencer Chapman, sono appena rinata, qui, in questo preciso momento, sulle labbra di Alex.

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Capitolo 40
*** Goodbye kiss (Prima parte) ***


“ Doomed from the start,
We met with a goodbye kiss, i broke my wrist
[..]
Maybe the days we had are gone,
Living in silence for too long,
Open your eyes and what do you see?
The last stand, let go of my hand.
[..]
I hope someday that we could meet again”
Kasabian - Goodbye kiss
 
 
32° Capitolo (Prima parte)
Mentre sono qui a baciare Spencer, una parte di me sta urlando e scalciando, insomma sta cercando in tutti i modi di convincermi a staccarmi dalle sue labbra e fuggire. La ragazza, come se avesse avvertito questo pericolo, fa scivolare le mani dietro alla mia testa e mi spinge verso di lei e, non posso far altro che arrendermi. Arrendermi alle sue labbra che incatenano magistralmente le mie, alla sua lingua che assapora meticolosamente la mia bocca. Arrendermi alla forza delle sue mani intrecciate al mio collo,al calore del suo corpo che si incastra perfettamente al mio. Ci stacchiamo per riprendere fiato e mi perdo negli occhi grandi e blu di Spencer. Ha le guance rosse e le labbra leggermente gonfie per l’intensa sessione di baci. Un senso di paura inizia a salirmi su per il petto. Questo è sbagliato. Sto per aprire bocca quando Spencer si fionda tra le mie braccia e mi fa cadere sul letto mentre nasconde il viso nell’incavo del mio collo. In automatico le mie braccia la stringono forte e mi perdo nel suo inconfondibile profumo. Sento il cuore pulsare in ogni fibra del mio corpo. Questo è sbagliato. Davvero, davvero sbagliato.La mia mente viaggia verso Aiden...Chloe..mia madre e mi sento male. Faccio un respiro profondo.
<< Spence.. >> esclamo dolcemente, ma la ragazza si stringe ancora di più a me.
<< Ti prego...non dire niente, Alex. Possiamo stare così ancora per un pò? >> mormora timidamente Spencer. Questo è sbagliato. Sbagliato sotto tutti i punti di vista. Eppure Spencer mi ama. E io amo lei. Questo è sbagliato, ma in questo momento, mentre stringo tra le braccia la ragazza che amo, in camera mia, sul mio letto, mi sembra tutto maledettissimamente giusto. E non voglio perdermi un secondo di questo momento, ho paura che, come tutte le cose belle, possa finire da un momento all’altro. Inizio ad accarezzare lentamente i capelli della ragazza. Guardo come le sue chiome bionde e morbide scivolano attraverso le mie dita e penso che il contrasto del color cenere dei suo capelli si sposa perfettamente con il pallore delle mie mani. Le lascio un leggero bacio sulla testa.
<< Tutto quello che desideri, Spencer >> sussurro sorridendo.
Devo essere crollata in un sonno profondo, perchè sento alcun rumori provenire dal di fuori e so che probabilmente sono i vicini che, come ogni maledettissima mattina, urlano e litigano con i figli. Non ho ancora aperto gli occhi, ma sento qualcosa solleticarmi la guancia. Sorrido internamente.
<< Mmm, Gavroche smettila. Sei fastidioso quanto Spencer >> mugugno divertita. Dopo alcuni  secondi, vengo colpita in faccia da un cuscino.
<< Ehi, non c’è bisogno di essere così aggressivi >> esclamo divertita mentre mi metto seduta e guardo lo spettacolo che ho di fronte. Spencer è seduta sulle ginocchia, ha le braccia conserte e sembra arrabbiata. Dio, se è adorabile.
<< Mi hai davvero paragonata al tuo gatto? >> domanda corrucciata. Sorrido e scuoto la testa.
<< Scusa, hai ragione... tu sei decisamente più fastidiosa >>. Vedo che Spencer sta per aprire bocca ma mi avvicino velocemente e le lascio un leggero bacio sulle labbra, << Ma anche terribilmente bella >> sussuro a pochi centimetri dal suo viso. Mi accorgo che la ragazza si è fatta rossa come un peperone, non so se per il bacio inaspettato o per la frase carina. Sto per allontanarmi quando Spencer mi prende il viso tra le mani e mi bacia più intensamente. Ed eccolo lì, il vortice di emozioni che mi scatena ogni suo bacio. Dopo aver passato alcuni minuti a coccolarci nel letto, sento Spencer fare un respiro profondo. Deglutisco, ecco...ci siamo. E’ arrivato il momento.
<< Quindi adesso...sono lesbica? >> esclama tutto d’un fiato. Rilascio il respiro che stavo trattenendo e la guardo allibita. Ok, non mi aspettavo questo. Inizio a ridere convulsamente.
<< Cosa c’è di divertente? >> sento Spencer piagnucolare e non riesco a non smettere di ridere.
<< Aleeeex, smettila! Non prendermi in giro...sono seria >>. Ridacchio ancora un pò, poi decido di calmarmi. Prendo le mani della ragazza e le bacio velocemente.
<< Scusa, non volevo ridere...solo che...non so, mi aspettavo un altro tipo di domanda e..non lo so,vederti così seria e confusa mi ha fatto sorridere >> confesso divertita. Spencer rotea gli occhi e mi punta un dito contro.
<< Sei un idiota >> esclama infastidita, poi ritorna seria, << Adesso puoi rispondere alla mia domanda? >>. Resto in silenzio alcuni secondi per riordinare le idee.
<< Ha davvero senso etichettarti? >> chiedo sinceramente, Spencer si limita a scrollare le spalle. << Insomma..a che pro? Siamo constantemente bombardati da una società che ci obbliga ad etichettarci, a vivere nei clichè e stronzate simili. Che senso ha? Solo perchè adesso provi dei sentimenti per me, che sono una ragazza, non vuol dire che sei lesbica. Se assaggio un panino con il seitan e mi piace, non vuol dire che sono diventata di colpo vegana. Sono attratta dalle torte..questo di certo non è un buon motivo per iniziare una relazione amorosa con loro >> dico scherzando, noto Spencer ridacchiare e scuotere la testa, << Tutto questo per dirti che..non ha importanza. Tu sei tu, Spence. I tuoi sentimenti non hanno bisogno di un etichetta. Tu, non hai bisogno di un etichetta...hai bisogno solo di seguire questo... >> continuo mentre appoggio una mano sul petto della ragazza. Sento il suo cuore battere fortissimo e mi sembra il suono più bello del mondo. Spencer mi sorride dolcemente e appoggia la sua mano sulla mia.
<< Lo so che non c’è bisogno di etichettare questa cosa..ma ho il timore che se non lo faccio..non so, questo sentimento che provo per te possa risultare frivolo,senza fondamenta..>>. Scuoto la testa.
<< Non lo è, tranquilla..perchè lo sento..proprio qui >> confesso indicando il suo cuore. Restiamo alcuni secondi a fissarci senza dire niente, poi la ragazza torna seria.
<< Beh..adesso devi solo scusarti e possiamo iniziare questa giornata >> esclama impettita. La guardo confusa.
<< Scusarmi per cosa? >>
<< Perchè hai detto che sono fastidiosa >> esclama seccata. Ridacchio.
<< Credici, Spence >> sbuffo divertita.
<< Bene...vuol dire che mangerò io l’ultima fetta di cheesecake al caramello >> urla la ragazza mentre salta dal letto e si precipita alla porta. Scatto subito e la raggiungo giusto in tempo. La faccio girare verso di me e le stringo saldamente i polsi mentre li appoggio alla porta. Ora siamo a pochi centimetri di distanza e Spencer sta cercando di liberarsi dalla mia stretta.
<< Cosa? Adesso non fai più la spiritosa? Vediamo un pò come ti liberi >> mormoro malignamente. Vedo il viso della ragazza passare dal corrucciato al malizioso in un nano secondo. Senza preavviso mi trovo sommersa dalle labbra di Spencer e resto senza fiato. E’ un bacio rude ma al tempo stesso dolce e avvolgente. Mi lascio sfuggire un gemito e prendo il suo viso tra le mani, un secondo dopo averlo fatto sento una forte spinta e mi ritrovo col sedere sul pavimento. Guardo la ragazza con aria sorpresa mentre lei si limita a sorridere per poi fare un occhiolino e sparire il più velocemente possibile dietro la porta. Inizio a ridere con gusto. Quella maledetta furbetta. Mi alzo di scatto e corro giù per le scale.
<< Questa me la paghi! E non osare mangiare la mia cheesecakeeeee >> urlo mentre entro in cucina. Il mio sorriso svanisce immediatamente quando noto Aiden seduto nella stanza con una tazza di caffè in mano. Guardo immediatamente Spencer e mi sembra di leggere sul suo viso la paura, la colpa e forse anche un pò di noia.
<< Buongiorno scimmietta >> esclama il mio amico mentre mi scombina i capelli. Deglutisco a fatica e metto su uno dei miei sorrisi migliori.
<< Ciao Bambi...che ci fai qui? >> chiedo con finta nonchalance
<< Sono venuto a controllare come si sente la mia fidanzata, ovvio >> risponde il ragazzo mentre intreccia la sua mano in quella di Spencer. Sento lo stomaco sottosopra. Due minuti dopo spunta Peyton dal ripostiglio. La guardo confusa.
<< Qual è la tua scusa? >> domando seccata. La mia amica fa spalluce.
<< Sono venuta a svuotarti la dispensa, ovvio >> esclama agitando il pacco di biscotti nella sua mano. Roteo gli occhi. Bentornata alla realtà,Alex. Non so quanto tempo è passato...un ora?due?
O forse solo dieci minuti,il fatto è che sono rimasta a fissare Aiden e Spencer dal divano,senza staccare gli occhi dalla coppia. All’improvviso sento qualcosa colpirmi la faccia. Mi giro e vedo Peyton lanciarmi dei cereali sul viso.
<< Ehi..smettila! Perchè mi stai lanciando i cereali addosso? E poi da dove li hai presi? >> esclamo infastidita. La mia amica scrolla le spalle.
<< Se non fossi impegnata a stalkerare in maniera inquietante SpAiden,ti saresti accorta che mi sono alzata e ho frugato ancora nella tua dispensa >>. Roteo gli occhi.
<< Primo,non sto stalkerando nessuno e,secondo...smettila di chiamarli Spaiden! E’ imbarazzante..sembri una di quelle ragazzine che shippano le coppie dei telefilm >> sbotto acidamente per poi dirigere di nuovo il mio sguardo verso la coppia.
<< Lo stai facendo di nuovo! Che ti prende? >> domanda la mia amica in tono canzonatorio, la guardo perplessa e mi stringo nelle spalle.
<< Sembra tu voglia staccare la testa a morsi a uno dei due..ma non so ancora a chi >> continua Peyton. Forse dovrei smetterla di fissare la coppia o mi caccio nei guai.
<< Ok, ti aspetto qui allora >> sento dire Aiden mentre lascia un leggero bacio sulle labbra di Spencer. Sento una fitta dolorosa allo stomaco. Insomma, cosa mi aspettavo? Che Spencer dichiarasse il suo amore davanti ai miei amici,per poi fuggire insieme e sposarci a Las Vegas mentre un finto Elvis celebra la funzione? Vedo con la coda dell’occhio Spencer lanciarmi un rapido sguardo per poi salire le scale mentre Aiden si siede sul bracciolo del divano.
<< Dove andate? >> chiede Peyton.
<< La porto alla nuova pista di ghiaccio che hanno montato fuori città >> risponde il mio amico tutto sorridendo. E non posso far altro che essere gelosa. Dovrei portare io Spencer a pattinare sul ghiaccio...dovrei tenerle io la mano mentre cerca di mantenersi in piedi sui pattini...e ridere con lei delle mie probabili cadute. Ma non posso farlo, perchè io e Spencer non stiamo insieme. Non so neanche cosa siamo in questo momento. Mi alzo di scatto dal divano,attirando gli sguardi incuriositi dei miei amici.
<< Ehm....ho dimenticato il cellulare in camera! Vado a prenderlo..torno subito >> esclamo frettolosamente. Ignoro lo sguardo indagatore di Peyton e corro su per le scale. Arrivo alla porta di Spencer ed entro in camera. La trovo seduta sul letto con il viso tra le mani.
<< Spence... >> mormoro timidamente. La ragazza alza di scatto la testa e fissa il suo sguardo sul mio.
<< Scusa...ho provato a dire di no..ma Aiden è così insistente che..non ci sono riuscita >> sussurra debolmente. Mi mordo il labbro, odio vederla così fragile.
<< Tranquilla..lo capisco.. >>. Spencer si alza e mi si avvicina lentamente. Ogni suo movimento mi ipnotizza.
<< Dobbiamo parlare,Alex...questa situazione è.. >>
<< E’ una situazione del cazzo,lo so.. >> finisco la frase per lei. La ragazza annuisce tristemente.
<< Forza..preparati e passa una bella giornata! Più tardi parliamo.. >> cerco di dire mentre mando giù il magone che mi stringe la gola. Sto per andare via quando Spencer mi afferra la mano e mi bacia. Credo che non mi abituerò mai all’effetto che mi provoca un suo bacio. La ragazza appoggia la sua fronte alla mia.
<< Sappi che penso davvero tutto quello che ti ho detto ieri...e non mi pento di niente,Alex. Ricorda questo,per favore >> mormora a pochi centimetri dalla mia bocca. Trattengo a stento le lacrime e annuisco.

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Capitolo 41
*** Goodbye kiss (Seconda parte) ***


32° Capitolo ( Seconda parte)
 Un oretta dopo, Aiden e Spencer escono di casa e,per mia sfortuna, Peyton è ancora qui.
<< Allooora... >> esclama mentre siamo sul divano a fare zapping.
<< Allora cosa? >> le chiedo senza staccare gli occhi dallo schermo.
<< Tra un pò c’è il ballo d’inverno! >>. Sbuffo internamente, avevo completamente dimenticato il ballo.
<< Non vedo come questa cosa possa interessarmi >> sbotto sarcastica. La mia amica afferra il telecomando dalla mia mano e mi colpisce in testa.
<< Aaaah...ma che diavolo ti prende? >> esclamo dolorante.
<< A me niente. Te invece che diavolo ti prende? >> domanda Peyton palesemente arrabbiata.
<< Non so di cosa tu stia parlando >> borbotto seccata mentre continuo a massaggiarmi la testa.
<< Alex..sei la mia migliore amica da..anni! Ok? So quando c’è qualcosa che ti turba..e ultimamente ti ho ossevata e,ragazza mia, sembra che tu abbia un grosso peso sullo stomaco che non ti fa vivere bene >> confessa la mia amica. Distolgo lo sguardo dalla ragazza e cerco di regolare il respiro. Cosa dovrei dirle? E’ la mia migliore amica e sa che sono incapace di mentire...
<< Pey..sto bene,davvero! Non so cosa dirti..va tutto perfettamente bene >> esclamo cercando di risultare il più sincera possibile.
<< Col cazzo,Alex >> sbotta la ragazza per poi fare un respiro profondo.
<< Ricordi cosa ti ho detto la prima volta che ci siamo conosciute? >>. La guardo confusa.
<< Uhm..che le diete iperproteiche sono sopravvalutate? >>
<< No, non questo..ok,la seconda cosa che ti ho detto >> chiede di nuovo la ragazza.
<< Che non importa se ci troviamo davanti ad una situazione terrificante e più grande di noi, dovremmo avere sempre il coraggio di parlarne perchè solo così avremo modo di aiutarci a vicenda >> recito a memoria le parole della mia amica.
<< Esatto! E questo abbiamo fatto fino ad ora...ma adesso..adesso ho la sensazione che non sia più così per te.. >> mormora la ragazza. Bene, adesso mi sento malissimo. Guardo Peyton e vorrei dirle tutto...dall’inizio alla fine. Ma sono spaventata per la sua possibile reazione. Se dovesse odiarmi? Non posso sopportare di perderla. Prendo le mani della ragazza e le sorrido grata.
<< Mi dispiace...sento di star fallendo miseramente come amica.. >> faccio un respiro profondo, << Hai ragione..c’è qualcosa che vorrei dirti..però ti chiedo di essere paziente ancora un pò,perchè ho bisogno di altro tempo per capire meglio questa situazione e...e ti prometto che te lo dirò >> concludo con il cuore in gola. Peyton mi guarda per qualche secondo poi mi stringe le mani e annuisce. Finalmente riesco a respirare regolarmente.
<< Un ultima cosa... >> sento dire dalla mia amica, << Questa...mh questa cosa che mi devi dire..ecco...una volta che verrà fuori,apporterà dei cambiamenti tra di noi? >>. Potrei dire di “no”,semplice..ma guardando negli occhi della ragazza mi accorgo che non ha più senso mentire.
<< Intendi tra noi due? >> chiedo esitante.
<< Tra noi tre.. >> la sento mormorare. Sto stringendo così forte i pugni che mi fanno male le dita.
<< Si... >> dico in un sussurro. La mia amica non fa in tempo ad aprire la bocca che mia madre entra dalla porta, salvandomi da un imminente catastrofe.
<< Ehi,ciao ragazze! >> esclama la donna mentre arruffa i miei capelli e quelli della mia amica.
<< Peyton, resti a pranzo da noi? >> chiede mia madre mentre sistema le buste della spesa in cucina. La ragazza mi guarda per qualche secondo.
<< Ehm no, Diane! Grazie per l’invito ma mia madre mi reclama...infatti è meglio se vado >> confessa la ragazza mentre si alza dal divano, saluta mia mamma e poi me,con un rapido abbraccio. Resto a fissare la porta per non so quanto tempo. Dio, sono fottuta.
<< Alex...tesoro? Perchè stai fissando il vuoto? Forza, vieni a darmi una mano con la spesa >>. La voce di mia madre mi porta alla realtà, guardo distrattamente l’orologio e non vedo l’ora di vedere Spencer. La ragazza ha pranzato fuori con Aiden. Non mi sorprende,insomma,so che il mio amico sa essere parecchio convincente. Inutile dire che la mia mente ha iniziato ad immaginare scenari romantici tra i due che mi hanno rovinato ancora di più l’umore. Sospiro rumorosamente mentre sono sul mio letto ad ascoltare la musica. Ho gli occhi chiusi e le cuffie alle orecchie,sono così agitata per questa conversazione con Spencer. Non so cosa pensare. Tutto ad un tratto sento qualcosa di caldo e morbido posarsi sulle mie labbra. Sorrido nel bacio e apro gli occhi. Mi trovo faccia a faccia con due bellissime gocce blu e sento un ondata di felicità agitarsi e infrangersi contro le pareti del mio cuore. Adoro gli occhi di Spencer, hanno la capacità di farmi sentire a casa come dopo una lunga giornata fredda. Mi danno quella sensazione di pace come quando bevi una bevanda calda nei giorni di pioggia o di familiarità come quando dopo tanto tempo riprendi a leggere un buon libro che avevi messo momentaneamente da parte e finalmente hai la possibilità di leggere. Ricambio il bacio mentre trascino la ragazza su di me e la stringo tra le mie braccia.
<< Finalmente... >> mormoro sorridendo.
<< Mi sei mancata... >> sussurra Spencer tra le mie braccia,sento i suoi capelli solleticarmi il collo. Sapete quando avete la sensazione di aver trovato il vostro posto nel mondo? Io mi sento così adesso...e non vorrei trovarmi in nessuna altra parte. La ragazza si libera dal mio abbraccio e appoggia i gomiti sulla mia pancia mentre posiziona la sua testa tra le mani.
<< Ugh, Spence..mi stai conficcando i gomiti nello stomaco >> piagnucolo divertita.
<< E che mi piace guardarti..e mi piace stare attaccata a te! Questa è la posizione adatta per fare entrambe le cose....quindi, soffri in silenzio >> esclama candidamente. Ridacchio e le scombino i capelli. Tutto ad un tratto la ragazza si fa seria.
<< Cosa stiamo facendo,Alex? >>. Resto un attimo in silenzio.
<< Qualcosa di inevitabile >> sospiro accarezzandole la guancia.
<< Non ci stiamo neanche provando ad evitarlo... >> mormora Spencer.
<< Perchè lo abbiamo già fatto..e alla fine ci ha portato comunque a questo >> bisbiglio teneramente.
<< Dobbiamo dirlo ad Aiden..e a Chloe >>. Salto dal letto e la guardo inorridita.
<< Cosa? No..non possiamo...Spence, faremo scoppiare un putiferio! >> sbotto allarmata. La ragazza incrocia le braccia.
<< E cosa dovremmo fare? Continuare a farlo in segreto? Alle spalle dei nostri fidanzati? Non posso, Alex...non sai quanto è stato difficile dissimulare oggi con Aiden >> esclama infastidita Spencer.
<< Non sto dicendo di tenere questa cosa nascosta...solo che non possiamo dire “ehi Chloe, ehi Aiden...sapete cosa? Io e Spencer stiamo insieme! Adesso andiamo tutti a prendere una birra” >> faccio una pausa, << Forse dovremmo solo..non so..lasciarli e basta. Inventarci una scusa e farlo >> confesso titubante.
<< Non lo so,Alex...se dovessero sospettare qualcosa? >> domanda esausta la ragazza. Mi avvicino a lei le prendo le mani.
<< Prendiamoci del tempo per farlo...e fino ad allora...limitiamo i nostri contatti fisici.. >> mormoro a fatica. Spencer sgrana gli occhi.
<< Cosa? No,non voglio...Alex, mi è costato tantissimo trattenermi in questi mesi..e adesso che finalmente ho l’opportunità di farlo...non voglio rinunciarci >>
<> esclamo sorridendo. Dio, non posso credere di star facendo questo ad Aiden,al mio migliore amico. Ma non riesco più a combattere contro i miei sentimenti. Sono sicura che il karma mi sta aspettando dietro l’angolo a braccia aperte.
<< Va bene..facciamo così >> dice in un sospiro la ragazza. Dalla sua espressione noto che non è elettrizzata all’idea. Spencer si alza, sta per avviarsi alla porta quando torna indietro e mi bacia con trasporto. Non posso far altro che ricambiare.
<< Solo un ultimo bacio... >> mormora tra le mie labbra, annuisco e la bacio ancora. Solo un ultimo bacio. La ragazza si stacca di malavoglia e, senza dire niente, esce dalla stanza. Solo un ultimo bacio,prima di avere la possibilità di farlo senza timori e paure. Un ultimo bacio pieno di promesse...ma allora perchè ho la sensazione che sia stato un bacio d’addio?

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Capitolo 42
*** Please,please,please let me get what i want ***


“Good times for a change,
See the luck I’ve had can make a good man turn bad,
So please please please,
Let me,let me,let me
Let me get what I want,this time”
The Smiths - Please,please,please let me get what I want
 
 
33° Capitolo
Trascino svogliatamente il mio corpo nei corridoi della scuola,non vedo l’ora di prendere le vacanze di Natale, anche se questo vuol dire vedere Spencer 24 ore su 24. Sarà una tortura...forse dovrei davvero accettare l’invito di mio padre. Mentre sto camminando,il mio occhio cade sul volantino del ballo d’inverno. Mi lascio sfuggire una smorfia, odio questi stupidi balli! Io e i miei amici li abbiamo sempre evitati come la peste,spero sarà così anche quest’anno. Mentre sono assorta nei miei pensieri, non mi accorgo che sono andata a sbattare contro qualcuno.
<< Oddio,scusa..non ho visto dove stavo andando >> mi affretto a dire mentre cerco di riprendere l’equilibrio.
<< Tranquilla.. >>. Alzo di scatto la testa, riconosco questa voce.
<< Ciao Spence>> esclamo imbarazzata.
<< Ehi >> si limita a mormorare la ragazza. Restiamo un attimo in silenzio. Ok, questo è imbarazzante.
<< Allora... >> inizia a dire Spencer mentre si conficca le mani in tasca, << Ci vai? >>. La guardo confusa,seguo il suo sguardo e mi ritrovo a fissare di nuovo quello stupido volantino. Roteo gli occhi.
<< No,grazie! Odio queste cose..insomma,che senso ha? Mettere dei vestiti scomodi,stare su dei tacchi dolorosi mentre balli su canzoni di pessimo gusto per tutta la serata. Per di più senza neanche poterti stordire con un pò di alcool >> sbotto tutto d’un fiato. La ragazza si morde il labbro e fissa il pavimento.
<< Beh..io ci vado. Ecco...Aiden mi ha invitata... >>
<< Oh.. >> è l’unica cosa che riesco a dire. Insomma,cosa le è passato per la testa di accettare? Così rende solo la situazione più difficile.
<< Divertiti,allora! >> mormoro lentamente mentre mi avvio all’uscita.
<< Alex, Alex aspetta...fermati >> la ragazza mi è corsa dietro.
<< Cosa avrei dovuto fare? Dire di no? Al posto mio avresti davvero avuto il coraggio di guardare negli occhi Aiden e dire di no? >> esclama tutto d’un fiato. Mi blocco all’improvviso e la guardo.
<< Non lo so,ok? So solo che..aaaah odio questa situazione! Già è difficile dover far finta di niente..adesso ci si mette anche questo stupido ballo! E ciliegina sulla torta...ci vai con Aiden,come una coppietta felice e innamorata! >> sbotto acidamente. Spencer incrocia le braccia.
<< Sei ingiusta... >> sussurra corrucciata. Sospiro sconsolata.
<< Lo so..mi dispiace. E che ho la sensazione che..questa cosa non finirà bene..che non riusciremo mai ad avere quello che desideriamo >>. Spencer sta per aprire bocca quando sento qualcuno chiamare il mio nome. Mi giro in direzione della voce e,oh cavolo,cosa è successo alla mia macchina? Vedo Peyton agitare il braccio e saltellare contenta. Mi volto verso Spencer che è rimasta a fissare la mia auto senza dire una parola. La mia bellissima Mercury è ricoperta di palloncini neri e rossi,mentre sul vetro c’è scritto a grandi lettere “Ragazzina,vuoi venire al ballo con me?”. Spero che quella scritta sia lavabile altrimenti faccio succedere un casino. Dopo alcuni secondi sento due mani poggiarsi sui miei occhi.
<< Allora...è un si? >> la voce calda di Chloe mi solletica l’orecchio. La ragazza mi libera gli occhi e mi fissa speranzosa. Mi guardo intorno, c’è un sacco di gente che si è fermata a vedere la scena,in più c’è anche Peyton che mi guarda con due occhioni enormi. Senza far cadere lo sguardo su Spencer, annuisco a Chloe che urla vittoriosa per poi baciarmi a lungo. Sento alcuni fischi di apprezzamento ma vorrei solo sprofondare a 100 metri sotto terra. Mi libero dal bacio della ragazza e mi accorgo che Spencer non c’è più...questa non ci voleva proprio. Ugh! Dopo aver trascorso un oretta in compagnia delle due cugine,finalmente riesco a tornare a casa e affrontare Spencer. Apro la porta di casa e mi fiondo su per le scale quando vengo fermata dalla voce di mia madre.
<< Tesoro! Ho saputo della bella notizia >> esclama con voce squillante. La guardo confusa.
<< Cioè...Elvis è ancora vivo e un giorno tornerà a deliziarci con la sua musica? >> domando sarcasticamente.
<< No,sciocchina! Del tuo invito al ballo,ovvio! >>. Sto quasi per cadere dalle scale. Come fa a saperlo?
<< Dobbiamo andare a comprare il vestito, e le scarpe! E poi dobbiamo prenotare il parrucchiere e poi... >> mi avvicino alla donna e le metto una mano sulla bocca.
<< Non mettere a dura prova la mia pazienza,Diane! >> esclamo sconsolata, << E poi mi sono già organizzata con Pey per comprare il vestito >> aggiungo con un mezzo sorrisino. Mia madre inizia a fare il musino.
<< In compenso puoi farmi tutte le foto che vuoi..ok? Non mi lamenterò >>. La donna mi sorride felice,ah che pazienza. Mi incammino velocemente per le scale, ho bisogno di parlare con Spencer. Apro la porta di camera sua e la trovo sul letto a scarabocchiare qualcosa sul suo blocco dei disegni. Faccio un respiro profondo.
<< Spence >>. La ragazza non mi degna di uno sguardo e continua a disegnare. Mi siedo accanto a lei.
<< Parla con me..per favore >> mormoro disperata. Spencer finalmente mi guarda e sembra decisamente seccata.
<< Cosa vuoi che ti dica? Divertiti,Alex. Sarete una bella coppietta innamorata >> mima il mio tono di qualche ora fa. Ok, è palesemente arrabbiata.
<< Scusa per come ho reagito prima..adesso so cosa hai provato davanti all’invito di Aiden. Hai ragione,sono stata ingiusta nei tuoi confronti...come te,non sono riuscita a dire di no >> confesso sommessamente. Spencer mette da parte il blocchetto e mi guarda.
<< Almeno io avevo un buon motivo per accettare. Insomma, Aiden è un bravo ragazzo..non merita di soffrire >> borbotta la ragazza. Corrugo la fronte.
<< E Chloe si? >> sbotto infastidita.
<< Oh andiamo! Davvero non capisco cosa ci trovi in lei..è sfacciata, saccente,piena di sè e invadente >> esclama incrociando le braccia. Sorrido divertita.
<< Cosa c’è di divertente? Smettila di sorridere,sei inquietante >> sbotta la ragazza. Inizio a ridacchiare.
<< Alex, smettila >> mi ammonisce Spencer. Inizio a punzecchiarle i fianchi.
<< Sei gelosa! >> esclamo divertita. La ragazza si fa rossa in viso e apre e chiude la bocca più di una volta.
<< Pff, gelosa? Che idiozia è questa? Gelosa di Chloe,tsk! Perchè dovrei? Sembra solo uscita da una passerella di Victoria’s Secret >> borbotta Spencer. Inizio a ridere convulsamente, dopo qualche secondo sento la ragazza tapparmi la bocca con le mani.
<< Smettilaaaa..Dio,quanto sei fastidiosa >> esclama seccata. Continuo a ridere di gusto mentre Spencer fa per allontanarsi, ma l’afferro per i fianchi e l’attiro a me.
<< Chloe è una bravissima persona,davvero. In un altra situazione,probabilmente,mi sarei perdutamente innamorata di lei >> inizio a sussurrare, la ragazza cerca di liberarsi ed è palesemente infastidita, ma la stringo ancora più forte a me, << Ma lei non è te, Spence. Solo tu mi fai provare cose che non pensavo ci fossero in me. Solo tu mi rendi capace di un amore che non credevo di sentire... >> continuo mentre mi accorgo che la ragazza si è rilassata nella mia stretta, << E Chloe potrà anche sembrare una modella appena uscita da una sfilata...ma ai miei occhi,tu...Spencer Chapman,sei la ragazza più bella che possa esistere >> concludo in un sussurro. Adesso Spencer mi guarda sorridendo. Poi si lascia sfuggire un lamento e nasconde la sua faccia sul mio petto.
<< Ti odio. Odio te e la tua stupida espressione da furbetta. E odio il tuo essere così paraculo >> borbotta infastidita. Scoppio di nuovo a ridere.
<< No,non mi odi!>> esclamo impettita.
<< Si,invece >> sbotta la ragazza.
<< Mh mh..non è vero! >> incalzo sorridendo. Spencer alza la testa e mi guarda corrucciata mentre cerca di trattenere un sorriso.
<< Hai ragione..non è vero. Perchè ti amo...tanto... >> mormora con gli occhi lucidi. Sento il mio cuore sciogliersi. Sto per aprire bocca quando sento il mio cellulare squillare. Roteo gli occhi e rispondo.
<< Si,Aiden... >> esclamo seccata, con la coda dell’occhio noto Spencer intristirsi per poi scivolare via dal mio abbraccio.
<< Mh? Si,ci sono..ti ascolto! Ok..ok,Bambi ho detto ok,va bene! Dio, devi trovarti delle amicizie che non hanno le tette! >> sbotto esasperata. Attacco e mi volto verso la ragazza che ha lo sguardo incollato al suo cellulare.
<< Aiden mi ha chiesto di accompagnarlo a comprare o fittare il vestito.. >> mormoro imbarazzata.
<< Perfetto...Pey ha appena organizzato il giorno per andare a comprare insieme i vestiti. Io,tu e lei. Semplicemente perfetto >> sbotta la ragazza. Mi lascio sfuggire un lamento.
<< Magari posso dire a Peyton di mmm non so...andare da sola oppure... >> inizio a dire velocemente.
<< Lascia perdere,Alex. Non cambierebbe niente... >> esclama Spencer innervosita.
<< Sei arrabbiata? >> chiedo titubante.
<< No..cioè si...non lo so. Sono solo stanca...ok? Non era questo che mi aspettavo quando ho immaginato come sarebbe stato innamorarmi per la prima volta...tutto qui >> ammette sommessamente.
Restiamo per un pò in silenzio. Vorrei poter dire o fare qualcosa per migliorare questa situazione..ma so che non c’è niente che posso fare.
<< Vuoi..mmm...fare qualcosa,insomma non so parlare.. >>
<< Voglio solo stare un pò da sola...va bene? >> mormora la ragazza e mi sento morire.
<< No,ok..è ok,tranquilla. Insomma..lo capisco! >> dico frettolosamente mentre mi avvio alla porta.
<< Ci vediamo uhm...in giro >> farfuglio mentre mi chiudo la porta alle spalle. Faccio un respiro profondo,morirò giovane,lo sento!
Sto parcheggiando la macchina di fronte al negozio di vestiti dove mi stanno aspettando Peyton e Spencer. Sono in ritardo,ma Aiden ha impiegato un ora e mezza per decidersi. Sul serio? Peggio di una ragazza vanitosa. Mi precipito nel negozio e vengo accolta dallo sguardo seccato di Pey. Roteo gli occhi.
<< Lo so,lo so...sono in ritardo! Dai la colpa a Bambi passione fashion style! >> sbotto drammaticamente. Sento Spencer ridacchiare, mi volto nella sua direzione e mi manca il respiro. Non ho mai visto niente di più bello in vita mia. La ragazza ha un lungo vestito azzurro,formato da vari strati di tulle di tonalità di azzurro diversi. C’è un leggero strato secondario che ha degli inserti quasi floreali che risaltano solo quando si sposta un pò la gonna. Il corpetto è bianco,con uno scollo sottile che si ferma proprio sopra la vita e lì si trova una cinta ricamata in argento. E’ una visione celestiale e non riesco a staccare gli occhi da Spencer. Sembra un meraviglioso angelo.
<< Wow...io..cioè...wow >> sono le uniche parole che riesco a dire. Sento la ragazza ridacchiare e farsi rossa in viso. Dio,se è bellissima.
<< Ok,credo che abbiamo trovato anche il vestito per Spencer,adesso tocca a te. Forza! >> Peyton esclama seccata. Abbiamo girovagato per il negozio almeno per un oretta senza trovare niente che mi piacesse. Odio lo shopping e odio i vestiti.
<< Alexandra Davis, la mia pazienza ha un limite! Prova un dannato vestito e andiamo! >> sbotta la mia amica. Sbuffo e mi guardo per l’ennesima volta in giro. Vedo Spencer afferrare qualcosa e porgermelo.
<< Tieni,prova questo! >>. Guardo la ragazza,poi il vestito.
<< Ma è rosso >> piagnucolo. Sento Peyton ringhiare furiosamente.
<< Ok,ok...lo provo,Dio quanto sei insopportabile >> esclamo esasperata. Dopo una decina di minuti sono ancora nel camerino. Mi guardo allo specchio e non mi riconosco...odio non avere il controllo sul mio aspetto.
<< Alex,se non esci entro 5 secondi,giuro che ti trascino fuori a forza >> urla Peyton.
<< Arrivoooo >> urlo di rimando. Faccio un respiro profondo e metto piede fuori. Sento la mia amica fare un fischio di apprezzamento,mentre Spencer si limita a guardarmi a bocca aperta.
<< Devi assolutamente prenderlo. E’ perfetto per te..ti sta un incanto! >> esclama Pey. Sorrido timidamente e rivolgo il mio sguardo verso Spencer. La ragazza si morde il labbro e mi squadra dalla testa ai piedi. Ok,credo di essere arrossita.
<< Va bene..lo prendo >> dico convinta.
<< Grazie Dio, Gesù e qualsiasi altro santo che ha ascoltato le mie preghiere >> esclama la mia amica. Io e Spencer ci limitiamo a ridacchiare.
<< Mentre ti cambi e torni ad essere il mio brutto anatroccolo,vado a pagare il mio vestito >> aggiunge la ragazza mentre lascia me e Spencer sole nel camerino.
<< Allora..che ne pen >> non finisco di terminare la frase che la ragazza mi sta baciando con passione. Quanto mi erano mancate le sue morbide labbra. Noncurante del pericolo,ricambio subito e mi sento di nuovo a casa. Ci stacchiamo per riprendere fiato.
<< Sei bellissima..vederti così...mi hai tolto il fiato,Alex >> mormora Spencer con gli occhi rossi.
<< Ehi,che succede? Tutto bene? >> chiedo preoccupata.
<< Sto solo pensando che vorrei andare al ballo con te. Entrare nella scuola mano nella mano e stringerti a me tutta la sera.. >> sussurra con voce strozzata. Le accarezzo la guancia.
<< Lo vorrei anche io..credimi. È stata la prima cosa che ho pensato quando ti ho vista con quel vestito.. >> mormoro cercando di trattenere le lacrime.
<< So che non sarà possibile..però,Alex..per favore,conserva un ballo solo per me. Per favore...è l’unica cosa che desidero... >>. L’abbraccio forte a me e le lascio dei leggeri baci sulla testa.
<< Tutto quello che desideri, Spence >> sussurro teneramente. Finalmente questa giornata infernale è finita, adesso mi trovo in camera mia e sto fissando il vestito appeso all’armadio. Ogni ragazza dovrebbe essere eccitata all’idea di andare al ballo. Dio, dovrei essere al settimo cielo perchè ho una fidanzata bellissima che tiene davvero a me. E io invece sono qui,con una fitta al petto mentre riesco a pensare solo a quanto vorrei trascorrere il ballo insieme alla ragazza che ha il mio cuore. Sospiro rumorosamente. Quanto vorrei avere,una volta,una sola volta nella mia vita, quello che desidero. Ed io desidero solo Spencer.

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Capitolo 43
*** Secret love ***


“ When you’re living a life that you gotta deny,
When you feel how we feel,
But you gotta keep lying,
It’s only gonna mess you up inside.
When you walk by each other, in a crowded room,
And nobody sees how I’m looking at you,
But we’ll meet in a minute at the rendez-vous,
Only you know what I mean.
Are we in love if nobody’s knows?
Are we in love if nobody’s knows,yet?
I guess it’s a secret”
Hunter Hayes - Secret Love
 
 
34° Capitolo
Sono beatamente seduta nella sala pranzo della scuola a godermi il mio sandwich, completamente da sola. Peyton sta aiutando i ragazzi del laboratorio di pittura con le decorazioni per il ballo. Spencer ha un allenamento extra prima delle vacanze natalizie e Aiden. Non ne ho idea. Sono contenta di godermi un attimo di pace,di solitudine...è raro in questi giorni. Sono sempre ossessionata dai dubbi,pensieri e gente che mi sta intorno. Ho già detto che sto seriamente pensando di accettare l’invito di mio padre? No perchè sento che sto per impazzire!
<< Mi serve il tuo aiuto. Ora >> esclama all’improvviso Aiden. Urlo per lo spavento.
<< Cristo, Bambi. Che diavolo ti prende? Che bisogno c’è di venire alle mie spalle di soppiatto? >> sbotto con la mano sul cuore. Sento il ragazzo ridacchiare. Giuro che lo ammazzo,sempre se non muoio prima.
<< Comunque ho bisogno di te! >>
<< Ti sei di nuovo chiuso il pistolino nella zip? >> chiedo divertita. Vedo il mio amico roteare gli occhi.
<< E’ successo una volta..e avevo otto anni,Alex >> esclama piagnucolando. Ridacchio ricordando il momento.
<< Comunque...voglio organizzare una serata “perfetta” per Spencer. E ho bisogno del tuo aiuto >> aggiunge il mio amico. Il mio buon umore svanisce del tutto.
<< Perchè vuoi organizzare questa serata? E a cosa ti servo? >>> chiedo seccata. In realtà non voglio sapere il motivo,sono sicura che non mi farà piacere saperlo.
<< Perchè mi va...voglio fare qualcosa di carino per lei..sai, per dimostrarle il mio amore! >> esclama con sincerità. Venghino signori, conficcate anche voi un paletto nel cuore di questa povera ragazza. E’ gratis.
<< Ok...ancora non capisco cosa c’entro io >> incalzo innervosita.
<< Sembra strano...ma ho l’impressione che tu conosca Spencer meglio di me. Non so,sarà che abitate insieme..o che sembrate andare molto d’accordo. E poi lei parla spesso di te. Quindi..ho pensato che potessi darmi una mano >> si confida il mio amico. Spencer parla spesso di me? Aaaaw,il mio cuore ha fatto una capriola.
<< Bambi..non so...io non sono molto brava in queste cose..insomma,io vivo più alla giornata,non pianifico niente >>. La verità è che non ho nessuna voglia di aiutare il mio amico in questa serata romantica.
<< Lo sooooo...ma non posso chiedere a Peyton..per lei la cosa più romantica è passare la serata a mangiare cibo spazzatura e giocare a Pictonary >> esclama Aiden disgustato. Mi scappa una risata. Si, è proprio da Peyton. Il mio amico si fa di colpo serio.
<< Voglio che Spencer passi una bella serata,voglio farla sentire speciale...perchè lei così mi fa sentire. Quest’anno è stato parecchio difficile per lei..tra la relazione dei vostri genitori,il trasloco,il tradimento di Luke e la perdita dell’amicizia con Madison...sento di volerle dedicare una serata speciale >> confessa timidamente. Dio, Aiden...la smetti di farmi sentire completamente in colpa? Non posso credere di star tramando alle sue spalle per avere Spencer tutta per me. Dopo tutto quello che ha fatto per me,dopo tutti questi anni di incondizionata amicizia..non posso fargli questo. Devo parlare con Spencer. Non possiamo continuare ad essere delle persone orribili.
<< Ok...cosa avevi pensato? >> chiedo seriamente. Aiden mi guarda senza dire niente.
<< Non dirmi che non ti è venuto niente in mente?! >>
<< Ehm..no? >>. Roteo gli occhi. Davvero? E lui sarebbe il suo fidanzato?
<< Ok,ok...fammi pensare un attimo... >> borbotto mentre mi perdo nei miei pensieri. Cosa potrebbe piacere a Spencer? Mmm no, troppo generico. Vediamo un pò...inizio a pensare a cosa organizzerei io se dovessi portare la ragazza ad un appuntamento e,dopo alcuni minuti,ho già tutto organizzato. Mi volto verso il mio amico e sorrido.
<< Allora...so che c’è una mostra di un certo artista,poco fuori città. Spencer ne è ossessionata,quindi potresti portarla lì. Prima di andare alla mostra, ti puoi fermare alla pista dei Go Karts, so che Spencer vorrebbe provare a guidarne uno..visto che ha detto, cito sue testuali parole, “probabilmente sarà l’unica macchina che guiderò” e,aggiungo,ti conviene farla vincere..sai quanto può essere competitiva. Dopo la mostra puoi portarla da Wonka’s. Così concludi la serata con una buonissima cioccolata calda..sai che Spencer adora il cioccolato e lì ne hanno di tutti i gusti e puoi metterci dentro qualsiasi cosa. Si divertirà tantissimo a provare le innumerevoli combinazioni >> dico senza fermarmi e con un sorriso stampato sul viso. Aiden mi guarda allibito per qualche secondo.
<< Wow...non sarei riuscito ad organizzare una serata del genere neanche in un mese. Sembra che tu conosca la mia fidanzata meglio di me... >> mormora con espressione confusa. Mi sale il panico,forse ho esagerato. Dissimula,Alex,dissimula.
<< Beh, sai..tra ragazze si parla continuamente. Bla bla bla a non finire..e poi,come hai detto tu,abitiamo sotto lo stesso tetto. Sono avvantaggiata..tutto qui. Quindi goditi questi benefici >> esclamo con un finto sorriso.
<< Hai ragione! Dio, non so cosa farei senza di te. Sei proprio la mia scimmietta >> dice Aiden lasciandomi un bacio sulla fronte. Brucerò all’inferno, me lo sento.
 
Spencer POV
Aiden mi ha praticamente pregata di uscire con lui questa sera. Sono giorni che si comporta in modo strano,sembra sfuggente e misterioso. Per l’ennesima volta, non sono riuscita a dirgli di no. Ma sto seriamente pensando di fargli il famoso discorsetto dopo il ballo. Non posso più continuare così. Adesso sono in macchina con lui e non ho la più pallida idea di dove mi stia portando. Una ventina di minuti dopo leggo l’insegna “Go Karts” e mi si illuminano gli occhi. Ho sempre desiderato andarci...probabilmente sarà l’unica auto che guiderò visto che mio padre è terrorizzato all’idea di farmi prendere la patente. Non chiedetemi il motivo. Non lo so neanche io. Io e Aiden ci precipitiamo al botteghino,non vedo l’ora di provare una di queste macchinine. Dopo due giri,in cui,specifico,ho stracciato Aiden..stiamo tornando all’auto e sono entusiasta. Mi sono divertita tantissimo.
<< Qualcuno qui si è divertito >> esclama il ragazzo con un sorriso smagliante. Annuisco e mi allaccio la cintura.
<< Bene..adesso invece facciamo qualcosa di più tranquillo >> aggiunge dopo un pò e,ammetto,la cosa mi incuriosisce parecchio. Dopo un oretta mi accorgo che abbiamo lasciato la città da un pò e mi chiedo dove mi stia portando. Quando arriviamo fuori all’edificio non posso far altro che sgranare gli occhi.
<< Non ci posso credere...come facevi a sapere di questa mostra? >> esclamo sorpresa. Aiden si limita a scrollare le spalle, mi prende la mano e mi trascina all’entrata. Sono completamente immersa nella contemplazione dei quadri, credo di aver spiccicato si e no due parole..ma l’emozione è troppo forte per essere espressa in miseri vocaboli. Sto ammirando un dipinto quando sento due braccia cingermi la vita. So che è Aiden..ma ho desiderato così tanto che fosse Alex. Ho pensato a lei tutto il tempo,ho immaginato di camminare per queste stanze con lei attaccata al mio fianco mentre guarda con aria incerta i quadri. Avrebbe fatto sicuramente qualche battutina stupida e mi avrebbe fatta morire dal ridere con quelle sue espressioni buffe. Sento un velo di tristezza calare sul cuore e tutto ad un tratto vorrei solo tornare a casa ma sarebbe ingiusto nei confronti di Aiden. Dopo la mostra, stiamo tornando in città,ma il ragazzo decide di fare un ultima fermata. Leggo l’insegna “Wonka’s” e sono subito incuriosita.
<< Ok, so che non è una cena vera e propria...ma chi rifiuta una buonissima cioccolata calda,specialmente con questo freddo? >> esclama Aiden sorridendo. Oh Dio, cioccolato. Sento già l’acquolina in bocca. Ci sediamo al tavolino e mi brillano gli occhi. Ci sono tantissimi gusti e posso metterci l’inverosimile. Sono appena morta e questo è il paradiso? Guardo il ragazzo e mi sento terribilmente in colpa. Aiden è la persona più genuina e buona che conosca. Sono sicura che,in un altra occasione,avrei completamente perso la testa per lui. Insomma,è perfetto. Ma non è la perfezione che cerco..è l’inaspettato,l’ignoto, la sfida e la naturalezza. E tutte queste cose mi fanno pensare ad Alex,perchè lei è così. È maledettamente complicata,sfuggente,inaspettata e imprevedibile. Un minuto è fuori di testa e l’altro è capace di gesti dolcissimi che ti lasciano senza fiato. Sospiro internamente. Ho passato la serata perfetta ma non riesco ad essere felice,perchè non riesco a pensare che se avessi fatto tutte queste cose con Alex..sarebbe stato come toccare il cielo con un dito,anzi che dico, con tutta la mano,il braccio..tutta me stessa. Adesso siamo in macchina, Aiden mi sta accompagnando a casa ma..dannazione devo assolutamente andare in bagno.
<< Uhm..Aiden...devo..devo andare in bagno >> mormoro imbarazzata. Il ragazzo mi guarda divertito.
<< Ok...è urgente urgente? >> mi chiede sorridendo e annuisco violentemente.
<< Bene..allora,visto che siamo più vicini a casa mia..ecco,ti lascio usare il mio bagno. Che ne dici? >>. Resto un attimo sorpresa dal suo invito. Non sono mai andata a casa di Aiden,nonostante precedentemente lui avesse insistito,soprattutto per farmi conoscere i genitori. Ehm,no grazie. Mi accorgo che non resisto più e alla fine accetto l’invito. Entriamo in casa ed è deserta,dopo un pò Aiden mi spiega che suoi genitori sono fuori città,in visita da alcuni parenti. E non so come,nè perchè...mi trovo a pomiciare con lui sul suo divano. Non chiedetemi come ci sono finita,forse mi sono fatta trasportare dalla serata. Dal suo sguardo speranzoso. Non lo so..fatto sta che adesso la situazione si sta scaldando e ho la sensazione di non riuscire più a tornare indietro. Devo fermarmi. Non posso andare oltre,sarebbe sbagliato. Mi stacco dal bacio e guardo nervosamente Aiden.
<< Scusa, Spencer...forse ti ho fatta sentire incomoda..non volevo. Davvero...perdonami >> si affretta a dire il ragazzo. Ed io mi sento morire,perchè non riesco ad amarlo?
<< No,Aiden..no,tu...tu sei stato perfetto. Dio, tutta la serata è stata perfetta...sono io il problema >> mormoro tristemente. Sento una mano accarezzarmi la guancia.
<< Non dire sciocchezze,Spencer. Non dobbiamo fare niente che non vuoi...sono contento che hai passato una bella serata. Era quello che desideravo. Forse avrei dovuto chiedere ad Alex un consiglio anche per il dopo serata >> ridacchia imbarazzato il ragazzo. Lo guardo confusa.
<< Cosa c’entra Alex? >>. Aiden si stringe nelle spalle.
<< Probabilmente penserai che sono un imbranato..ma ho chiesto aiuto a lei per questa serata. E’ stata lei a suggerirmi tutti questi posti... >> mormora imbrazzato. Sento il cuore perdere un battito. Dovevo immaginarlo,insomma non so neanche io perchè sono così sorpresa. Solo Alex mi conosce così bene e tutto ad un tratto ho vergogna di me stessa. Stavo per fare una cosa completamente sbagliata,stavo per cedere ai sensi di colpa mentre per tutto questo tempo Alex è rimasta a casa, probabilmente con il cuore in gola,mentre trascorrevo la serata che la ragazza desiderava passare con me. Cerco di riordinare i pensieri e invento una scusa plausibile per farmi accompagnare a casa. Ho bisogno di vedere Alex. Subito. Appena fuori al vialetto, saluto velocemente Aiden e sfreccio in casa,corro per le scale e spalanco la porta della camera della ragazza. Alex mi guarda stupita.
<< Spence,cosa ci fai qui? >>
<< Io...io non..non... >> ad un tratto mi si fermano le parole in gola. Alex mi si avvicina prontamente.
<< Ehi,che succede? Stai bene? >> mi chiede allarmata.
<< Non ce l’ho fatta >>
<< Non ce l’hai fatta a fare cosa? Spencer, mi stai facendo preoccupare >> esclama la ragazza.
<< Aiden...lui è perfetto...è premuroso,gentile,buono..è tutto quello che una ragazza può desiderare..e mi ama, lo sento..sento che mi ama davvero.. >> dico tutto d’un fiato. Noto Alex palesemente confusa e,forse,anche un pò ferita dalle mie parole.
<< Oook... >>. Scuoto la testa energicamente.
<< No,non è ok! Perchè io sono la sua fidanzata,dovrei amarlo come lui ama me. Dovrei fidarmi di lui ed essere felice. Dovrei sentirmi a mio agio tra le sue braccia. Dovrei desiderare i suoi baci,le sue carezze...dovrei desiderare di fare l’amore con lui,no? >> esclamo esasperata.
<< Spencer..io...io non capisco.. >> balbetta Alex.
<< E’ stata una serata perfetta. E mi sono ritrovata a pomiciare con lui sul suo divano.. >> vedo la ragazza impallidire, << non so cosa mi è preso..forse ho pensato che se mi lasciavo andare,se facevo il grande passo..tutto sarebbe stato più sempice... >>
<< No,no,no...Spence! Non è così che funziona. Non è perchè sei fidanzata,anche con il ragazzo più speciale del mondo, automaticamente devi...devi andare a letto con lui! Devi farlo perchè ti senti pronta >> mormora teneramente.
<< E’ questo il problema,Alex. Io sono pronta. Lo so che lo sono...ma non per lui. Ci ho provato,credimi..ma non posso continuare a stare con lui,non posso fare l’amore con lui. Non posso farlo con una persona che non amo. Con una persona che non sei tu.. >> cerco di riprendere fiato. Vedo Alex terrorizzata.
<< Spencer... >>
<< No! >> la fermo subito, << Non posso,perchè se chiudo gli occhi..è te che vedo. Quando mi bacia,mi accarezza o mi guarda..è te che sento. Sempre. Accanto a me,intorno a me..e dentro me. E’ te che voglio. E non posso più far finta di niente,è sfiancante e,sinceramente,non ho più le forze per combattere. Io voglio te,Alex. Voglio tutto di te >> concludo in un sussurro. In un attimo le labbra della ragazza sono sulle mie. Prima delicate poi fameliche. Le sue mani iniziano a viaggiare su tutto il mio corpo e sento la mia pelle bruciare sotto il suo tocco. Alex inizia a trascinarmi verso il letto e,come sempre,non oppongo resistenza,mi lascio guidare dalla sua voglia che accende immediatamente la mia.

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Capitolo 44
*** Potions ***


“ When you pull me in, I don’t want to look away,
Got me in your gaze,my eyes they fall for it.
You’re all I need,between my sheets
Just you an me
Don’t ever slow down.
Your hands should be all over me,your lips,your teeth,
Don’t ever stop now.
Out of breath,out of mind
Addicted to your light
These potions and potions,babe”
See - Potions
 
35° Capitolo
La mia mente si è svuotata di ogni pensiero. Ho scacciato via ogni voce che mi diceva di non farlo e mi sono concentrata solo su Spencer. Spencer,così vulnerabile e genuina,davanti a me,che mi desidera,come io desidero lei. Credo di non aver mai ricevuto una dichiarazione così veritiera e spontanea. Alla fine ho ceduto,questa volta conscia del punto di non ritorno. Il mio unico pensiero è Spencer. Infatti adesso sono su di lei,mentre siamo entrambe sdraiate a letto. Non ho smesso un attimo di baciarla,per il timore che possa tirarsi indietro. Le sto accarezzando la guancia e la ragazza mi sembra così fragile sotto di me. Voglio farla sentire a suo agio..ma voglio anche trasmetterle il desiderio che provo in questo momento. Così mi stacco dalle sue labbra ed inzio a sfilarmi la maglietta,la ragazza sgrana gli occhi e,credo,abbia appena trattenuto il respiro. Decido di prenderle le mani e di poggiarle sul mio addome,voglio farle capire che non c’è niente di cui aver paura,che sono fatta di carne e pelle proprio come lei. Sento le mani di Spencer bruciare la mia pelle,le guido lungo il mio addome e sui miei fianchi;dopo qualche minuto lascio la presa e,con mia grande sorpresa,la ragazza allunga le dita dietro la mia schiena,arriva al mio reggiseno e mi guarda. Si morde il labbro e mi guarda,quasi in cerca di permesso. Annuisco lentamente e in un attimo sento il reggiseno slacciarsi e le spalline cadere lentamente sulle mie spalle. La ragazza resta immobile, così decido di incoraggiare le cose e finisco di sfilare l’indumento. Non mi sono mai sentita così vulnerabile agli occhi di qualcuno. Lo sguardo di Spencer vaga su tutto il mio corpo e si sofferma sul mio seno,la vedo arrossire violentemente ma, noto, con estrema soddisfazione,i suoi occhi carichi di desiderio. Faccio sedere la ragazza e inizio a baciarle lentamente il collo,Dio,anche il sapore della sua pelle mi manda in estasi. Le sposto i capelli su un lato e mi fiondo di nuovo sul suo collo,lasciando una scia di piccoli baci fino a risalire al suo orecchio e lo catturo fra le mie labbra. Appena lo faccio sento le mani di Spencer afferrarmi con forza i fianchi mentre si lascia sfuggire un lieve gemito. Sentire la ragazza gemere mi ha eccitata ancora di più. Abbandono il suo collo e inizio a far scivolare le mie mani sotto la maglietta lasciando leggere carezze sulla sua pelle,nel farlo il tessuto inizia ad alzarsi lentamente. Spencer deve aver capito le mie intenzioni perchè adesso ha fissato il suo sguardo nel mio e senza dire una parola,annuisce. Sento le mie mani tremare leggermente ed è una sensazione completamente nuova. Sentirmi così cauta e nervosa. Di solito quando faccio sesso sono sempre molto sicura di me..a quanto pare Spencer è riuscita a sconvolgermi anche in questo. Le sfilo lentamente la maglietta e resto a fissare il suo petto ansimante. Per quanto vorrei farla mia adesso,so che non è il modo giusto. So quanto può essere spaventata e insicura in questo momento e l’unica cosa che desidero è farla sentire protetta. Le accarezzo lentamente le braccia,per poi risalire sulle spalle,lascio scivolare il mio dito prima sulle clavicole e poi sullo sterno fino all’attaccatura del reggiseno. Noto che Spencer ha la pelle d’oca e il suo respiro è irregolare. Mi lascio sfuggire un sorrisino malizioso quando noto che il suo reggiseno ha l’apertura frontale. Ok, questo mi ha eccitata parecchio. Con una mano porto il suo viso all’altezza del mio e la guardo intensamente e,con l’altra,le sgancio la clip. I miei occhi si soffermano sul suo ventre piatto e allenato e,ovviamente,sul suo seno piccolo ma sodo. Mi mordo il labbro,il mio desiderio aumenta sempre più. Noto che Spencer ha abbassato la testa e non perdo tempo,le faccio alzare nuovamente il viso.
<< Sei bellissima.. >> mormoro dolcemente. La ragazza abbassa di nuovo lo sguardo ma le prendo il viso tra le mani e la guardo seriamente.
<< Guardami Spence...ehi, guardami... >> Spencer finalmente incrocia i miei occhi, << Sono seria..sei maledettamente bella >> sussurro con più convinzione. La ragazza sorride timidamente e incatena le sue labbra alle mie. Non mi stancherei mai di baciarla. Ci stacchiamo leggermente e la faccio stendere,poi afferro le sue mani e incastro le mie dita alle sue per poi guidarle al di sopra della sua testa. Ora i nostri corpi semi nudi sono completamente saldati tra di loro,come se fossimo un unica cosa. Ed è una sensazione elettrizzante. Riesco a sentire il suo calore,il suo respiro e il suo cuore fondersi con il mio. Non riesco a trattenere un sorriso genuino che si trasforma in uno a 32 denti quando vedo Spencer sorridere con la mia stessa intensità. Catturo le sue labbra in un dolce e tenero bacio per poi iniziare a scendere lentamente,più scendo più il mio nervosismo sale. Ho così paura di fare la cosa sbagliata che sto dubitando delle mie capacità e di aver fatto davvero sesso in passato. Arrivo al suo seno e,dopo un attimo di esitazione, inizio a baciarlo. I suoi capezzoli,come se avessero risposto ad un mio comando,diventano turgidi e non resisto alla tentazione di far scivolare la mia lingua prima su uno,poi sull’altro. Spencer incarca subito la schiena e questo mi spinge a continuare. Concentro la mia bocca solo su un seno mentre la mia mano afferra l’altro e inizia a massaggiarlo lentamente ma con forza. Sento le mani della ragazza farsi spazio nei miei capelli e dare una leggera stretta. Sorrido soddisfatta. Dopo aver stuzzicato ancora un pò il seno di Spencer,decido di continuare la mia discesa di baci,sempre lenti e delicati,fino ad arrivare al bordo dei jeans. Alzo lo sguardo e vedo la ragazza palesemente agitata. Forse dovrei fermarmi qui. Magari non è davvero pronta. Mi avvicino velocemente al suo viso.
<< Non dobbiamo fare niente che non vuoi,Spence...io voglio che tu sia sicura al cento per cento...voglio che ti fidi di me! Non c’è nessuna fretta...il solo vederti così, il poter stare con te in questo modo,sentire il tuo odore e averti vicina..mi appaga di qualsiasi cosa >> mormoro seriamente. Spencer mi guarda per qualche secondo,senza dire niente e,per un attimo,ho il timore che possa spingermi via. Invece mi bacia ferocemente mentre fa scivolare la sua lingua nella mia bocca.
<< Non sono mai stata così sicura nella mia vita come adesso,Alex...ero sincera prima. Voglio tutto di te... >> la ragazza fa una breve pausa, << Voglio sentirti dentro di me.. >> sussurra con decisione. Il mio cuore è appena esploso in una miriade di coriandoli. Sbottono i jeans e li sfilo delicatamente mentre accompagno ogni mio movimento con dei piccoli baci. Voglio farla sentire desiderata ogni secondo. Sto per togliere l’ultimo indumento quando do un ultimo sguardo in direzione della ragazza e i suoi bellissimi occhi blu parlano per lei. Ora posso ammirare Spencer in tutta la sua bellezza e vulnerabilità e,credo,anzi,so con certezza,che non c’è visione più bella al mondo.
<< Dio,quanto sei bella... >> mormoro ipnotizzata. Lascio vagare le mie mani lungo le sue morbide cosce e,per quanto muoia dalla voglia di sentire il suo sapore,so che sarebbe una mossa troppo azzardata. Così mi posiziono tra le sue gambe e faccio scivolare la mano sul suo centro. Già pronto per me. Riesco a sentire la sua eccitazione e mi lascio sfuggire un gemito. Inizio a muovere lentamente il mio dito e Spencer inarca subito la schiena mentre si morde il labbro cercando di non emettere nessun suono. Continuo a stuzzicarla con movimenti lenti e veloci mentre mi godo lo spettacolo del suo corpo che reagisce meravigliosamente al mio tocco.
<< Alex...Al...semettila di...di stuzzicarmi.. >> ansima la ragazza. Sorrido maliziosamente,volevo proprio portarla a questo punto. Faccio un respiro profondo ed entro dentro di lei. Sento Spencer trattenere il fiato e mi avvicino subito a lei.
<< Respira...fai dei piccoli respiri... >> sussurro il più dolcemente possibile. Dopo un pò la ragazza inizia a seguire il mio consiglio e incomincio a muovere la mia mano,lentamente. Finalmente sento Spencer rilassarsi,tanto da incrociare le sue gambe attorno ai miei fianchi. Sorrido soddisfatta. Sto iniziando a muovermi più velocemente quando la ragazza mi avvicina il più possibile a lei. Il mio viso è a pochi centimetri dal suo.
<< Voglio..voglio..guardarti negli occhi.. >> dice con difficoltà. Non so perchè,ma questa semplice frase mi ha completamente mandato fuori di testa. Poter guardare per tutto il tempo Spencer nei suoi bellissimi occhi mentre la faccio mia,beh...è qualcosa di indescrivibile. Non posso far altro che esaudire la sua richiesta. Non so quanto tempo siamo andate avanti, il mio unico pensiero era di essere il più gentile e passionale possibile. Mi sono completamente persa negli occhi della ragazza e nel movimento del suo bellissimo corpo che seguiva il mio. Ad ogni gemito,fremito e suono che emetteva Spencer,mi innamoravo sempre di più...perchè sono riuscita a vederla nella sua totalità...e non c’è cosa più bella,perchè,per la prima volta in vita mia,mi sono sentita un intero e non più una metà di un qualcosa. Adesso sono distesa sul mio letto,cercando di riprendere fiato mentre la ragazza ha la sua testa appoggiata al mio petto,anche lei cerca di regolare il respiro. Le accarezzo le braccia e cerco di imprimere nella mente ogni singolo dettaglio di questa meravigliosa notte.
<< Ehi...Spence >> mormoro teneramente. La ragazza si libera dalla mia stretta e,senza dire niente,inizia a sbottonarmi il jeans. Mi si blocca il respiro.
<< Spencer... >> non faccio in tempo a finire la frase che Spencer mi poggia un dito sulle labbra.
<< Ssshh...tu, signorina Davis...sei troppo vestita per i miei gusti >> sussurra maliziosamente. Resto imbambolata senza dire una parola e con la gola secca. Spencer ridacchia compiaciuta per poi mettersi a cavalcioni su di me,due secondi dopo mi trovo le sue labbra sulle mie in un bacio pieno di trasporto. Mi afferro ai suoi fianchi perchè sento il mio corpo così leggero che ho paura di volare via. La ragazza mi mordicchia leggermente il labbro e mi ritrovo a gemere rumorosamente. Spencer mi fa un occhiolino,poi si sposta dal mio corpo e ricomincia a sbottonare il pantalone. Dove è spuntata fuori questa versione di Spencer Chapman? I miei pensieri vengono bruscamente interrotti quando sento le sue labbra posarsi delicatamente nel mio interno coscia. Mi mordo il labbro,questa sarà una lunga notte. E non ne sono affatto dispiaciuta. 

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Capitolo 45
*** Love how it hurts ***


“ Three little words,that’s all that I’ve got
Three little word,like it or not.
Tell me you noticed?
Tell me you heard?
For you I’d have run to the ends of the earth.
I couldn’t keep you,but I’ll keep my word
It’s the most beautiful pain in the world.
I love how it hurts.
I’ve been losing my mind, I pretend that it’s fine,
Trying to keep it together while I crumble inside.
You got a friend at the end of the line”
Scouting for girls - Love how it hurts
 
36° Capitolo
Spencer Pov
Sapete quando da ragazzine fantasticavate sul vostro primo bacio e sulla "prima volta"? L’ho fatto anche io,ovviamente. Ricordo il mio primo bacio,avevo tredici anni ed è stato con Simon. Un quattordicenne un pò brufoloso che si era preso una cotta per me. Era carino, simpatico e dolce. Quando ci baciammo rimasi profondamente delusa. Troppa lingua, troppa saliva e decisamente troppa forza. Era questo quello che le mie amiche decantavano tanto? Mh, no grazie. Crescendo ho pensato che fosse stato solo un caso. Entrambi inesperti e poco coinvolti sentimentalmente. Qualche tempo dopo ne baciai un altro. Niente, sempre insoddisfacente. Un altro ci metteva più denti che altro! Poi c'è stato il turno di Luke. Ero un pò preoccupata,perchè lui era più esperto e molto sicuro di sè. Non baciava male...ma i suoi baci non mi trasmettevano niente. Non ci ho dato molto peso,forse ero io il problema o comunque poco mi importava,non ero innamorata di lui. Poi è spuntato Aiden. Dolce, delicato e attento,come i suoi baci. Sento che i suoi baci hanno un significato,un sentimento. Per un attimo ho pensato che il suo fosse il bacio che aspettavo da una vita. Questo, fino a quando non ho baciato Alex. Ah, i baci di Alex non sono solo bocca,labbra e lingua...sono mani, brividi, carezze,dita,corpo..tutto. C'è passione, trasporto, sentimento. Il suo e, finalmente,anche il mio. Tutto ha senso con un suo bacio. Il suo sapore mi resta incastrato sulle labbra lasciando il mio corpo sfinito ma desideroso di volerne ancora. E’ bastato un bacio di Alex per cancellare via tutti gli altri. Ed è per questo che ho desiderato fare l'amore per la prima volta con lei. Perchè se un suo bacio mi scatenava questo...non immaginavo farci l'amore. Non ho avuto paura, non ho avuto nessun ripensamento...desideravo solo sentirla. E non mi pento di niente,perchè mi ha fatta sentire a mio agio, mi ha trattato con gentilezza e amore e mi sono sentita desiderata per la prima volta in vita mia. E’ stato passionale ma delicato al tempo stesso. E’ stato eccitante e fuori di testa. Ero così nervosa quando ho preso il controllo della situazione,avevo paura di fare qualcosa di stupido o di fare la figura dell'imbranata. Ma Alex mi ha detto di fare qualsiasi cosa mi passasse per la testa,purchè mi facesse sentire a mio agio. E,ragazzi,vedere il suo corpo reagire al mio tocco è stata la cosa più bella del mondo. Ricordo che ero ipnotizzata da ogni sua movenza,respiro ed espressione. Mi sembra di sentire ancora il suo corpo sul mio, la sua pelle calda e le sue mani esperte su di me. Mi mordo il labbro, è stato così bello sentirla dentro di me! Mi giro verso la ragazza che dorme accanto a me e vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi dolcemente e ho un irrefrenabile voglia di toccarla e di farla mia ancora una volta. Allungo una mano e le accarezzo delicatamente i capelli, Alex mugugna qualcosa poi si avvicina e si posiziona tra le mie braccia mentre intreccia le sue gambe alle mie. Credo sia la sensazione più bella, dormire nuda abbracciata ad Alex. La stringo dolcemente a me e sorrido come un idiota... questa è decisamente la mia definizione di felicità. Vorrei silenziare tutto il mondo fuori e stare così per un tempo indefinito. Ma inizio a sentire le voci dei vicini e so che, a breve,le sentirà anche Alex. Non voglio che si svegli..ho paura che possa fuggire via da me. Conoscendola so che andrà fuori di testa non appena aprirà gli occhi. Dopo alcuni minuti sento la ragazza muoversi lentamente mentre emette strani rumori.
<< Stupidi vicini del cavolo >> borbotta con la voce impastata dal sonno. Ridacchio divertita. Alex spalanca gli occhi e alza il viso verso di me. Dio, non smetterò mai di pensare che i suoi occhi sono i più belli che abbia mai visto. La ragazza guarda la posizione dei nostri corpi e diventa subito rossa. Aaaaw c’è qualcosa di più adorabile?
<< Ehi... >> mormora timidamente. Mi mordo il labbro,la riempirei di baci. Le accarezzo piano la guancia.
<< Ehi tu >> sussurro sorridendo. Alex mi guarda senza dire niente.
<< Ehm...come stai? >> mi chiede titubante. Corrugo la fronte.
<< Insomma..sai...dopo stanotte. Ecco...volevo solo sapere se è tutto ok.. >> inizia a farfugliare e non riesco a trattenermi dal sorridere.
<< Alex,cosa vuoi chiedermi? >>
<< Ecco..se sei stata bene..se non ti ho fatto male..insomma sai... >> continua a balbettare in modo adorabile. Decido di mettere fine al suo supplizio e la zittisco con un bacio. Le prendo il viso tra le mani e la guardo negli occhi.
<< E’ stata la notte più bella della mia vita...è stato tutto perfetto. Tu sei stata perfetta. Non potevo desiderare altro... >>> sussurro dolcemente. In risposta ho un sorriso a 32 denti. Restiamo per non so quanto tempo in silenzio,sempre strette l’una all’altra mentre le nostre mani giocano tra di loro e le nostre dita formano figure immaginarie.
<< Credo che dovremmo scendere in cucina o ci daranno per disperse >> esclama la ragazza con poca convinzione. Mi lascio sfuggire un lamento.
<< Non possiamo restare qui per sempre? >> piagnucolo mentre affondo la testa sul suo petto. Sento Alex ridacchiare.
<< Credimi,lo vorrei anche io...ma non credo sia possibile. Anche perchè ad un certo punto ci verrà fame..e devo ammettere che sei parecchio appetitosa >> esclama la ragazza. Le do un colpetto sulla pancia mentre sorrido stupidamente.
<< Spence... >>. Roteo gli occhi.
<< Ok,ok...alziamoci. Guastafeste! >> sbotto infastidita. Alex mi lascia un rapido bacio sulle labbra per poi alzarsi dal letto. Mi si blocca il respiro. Vedere il suo corpo nudo,alla luce del sole,mi provoca un tumulto nel petto che non riesco a descrivere. Questa ragazza non ha idea di quanto sia bella. I miei occhi non si staccano dalle sue curve perfette e dai suoi tatuaggi che la rendono ancora più sexy. Mi è salita una tremenda voglia di fare di nuovo l’amore.
<< Visto qualcosa di interessante,Chapman? >> esclama all’improvviso Alex mentre indossa una sua maglietta extra large.
<< Si, Davis...qualcosa di estremamente interessante che muoio dalla voglia di avere... >> sussurro famelica. La ragazza mi guarda sorpresa. In effetti lo sono anche io..mai avrei pensato di avere questo lato sfacciato..direi che Alex tira fuori il meglio di me!
<< Tu...sarai la mia morte >> mormora la ragazza mentre mi lascia un altro bacio.
Dopo esserci vestite,siamo pronte per scendere in cucina ma sento un peso sul petto che devo far uscire.
<< Alex..prima di varcare questa porta..ecco..io voglio dirti che ho deciso. Lascio Aiden. Oggi stesso >> dico tutto d’un fiato. La ragazza sgrana gli occhi.
<< Spencer,io non credo che sia il momento giusto... >> esclama spaventata. Incrocio le braccia e fisso il mio sguardo nel suo.
<< Sul serio? Davvero non credi che sia il momento adatto? Dopo quello che è successo tra di noi? >> dico indispettita. Alex si porta le mani sul viso e sospira rumorosamente.
<< Non fraintendermi, Spence! Non sto dicendo che dobbiamo continuare a fare tutto alle spalle degli altri...e che..il ballo è tra pochi giorni. Aiden è al settimo cielo...gli si spezzerebbe il cuore.. >>, non la lascio terminare,
<< Avrà comunque il cuore spezzato,Alex! >> esclamo infastidita.
<< Giusto...però,aspettiamo almeno dopo il ballo? Credo che glielo dobbiamo... >> mormora titubante la ragazza. Lascio cadere le braccia lungo il corpo. Sono così stanca di aspettare.
<< Non abbiamo già aspettato abbastanza? Capisci cosa mi stai chiedendo,Alex? Di continuare a fingere. Continuare a reprimere i miei sentimenti per cosa? Per uno stupido ballo? Dover vedere te e Chloe ballare e passare la serata insieme? Dover vedere Chloe baciarti e toccarti? Vuoi davvero trascorrere la serata a vedere me e Aiden in atteggiamenti amorosi? >> sbotto disperata. Alex si avvicina subito a me e mi prende le mani.
<< Hai ragione..mi dispiace. Dio,sono una stupida! Cosa diavolo stavo pensando?! >> mormora a testa bassa. Ecco,adesso mi sento in colpa. Faccio un respiro profondo e l’abbraccio.
<< Va bene...ma dopo il ballo non ho nessuna intenzione di continuare a mentire,ok Alex? >> sussurro stancamente. La ragazza si stacca dall’abbraccio e annuisce lentamente.
<< Grazie... >> mormora con un mezzo sorriso. Scuoto la testa, non riesco mai a dirle di no.
 
Alex POV
<< Ok,ce l’ho,ce l’ho >> urla Peyton saltando dal divano. Roteo gli occhi. Sarà la ventesima volta che lo dice ma non indovina mai.
<< E’ un coniglio che ha appena vomitato dei pezzi di pollo fritto! >> esclama trionfante. Guardo Spencer di fronte a me,la ragazza si limita a scrollare le spalle.
<< Pey...dove diavolo vedi un coniglio in tutto questo? >> sbotto incredula mentre indico il disegno che ho appena fatto. La mia amica si stringe nelle spalle. Deve avere qualche rotella fuori posto. Siamo sedute in salotto a giocare a Pictonary, fortunatamente mancano all’appello Aiden e Chloe,entrambi impegnati in altre faccende. Sarebbe stato davvero complicato dissimulare con loro presenti. E’ passato un giorno da quando io e Spencer abbiamo fatto l’amore. Ah,mi sembra ancora surreale. Non ci posso credere. Vorrei poter saltare per tutta la casa ma,ovviamente,la situazione non è delle più floree. Io e Spencer siamo sempre sul filo del rasoio, riusciamo a rilassarci solo quando è sera e abbiamo la possibilità di ritagliarci un momento tutto nostro. Inutile nascondere che i sensi di colpa mi stanno mangiando viva ma ormai non si può più tornare indietro. E una parte di me non vuole. Desidero solo riavere Spencer tra le mie braccia il prima possibile,anche se questo significa vedere il mio migliore amico con il cuore a pezzi.
<< Sei disgustosa >> esclamo con espressione schifata.
<< Esagerata! Ehi, sai cos’è disgustoso? >> domanda la mia amica, << I vostri genitori! >>. Io e Spencer ci guardiamo confuse.
<< Prima li ho visti uscire dalla camera da letto mentre continuavano a sbaciucchiarsi come due ragazzini. Non facevo Diane tipa da vocine smielate >> aggunge la ragazza. Fulmino Peyton con lo sguardo.
<< Ehi,vacci piano! Stai pur sempre parlando di mia madre >> esclamo indignata. Spencer ridacchia divertita mentre la mia amica alza le mani in segno di arresa.
<< Calmati,tigre! Non voleva essere un offesa..anzi,li ho trovati estremamente carini,per la loro età >> confessa la ragazza. Roteo gli occhi. << E’ bello vedere tua madre felice...ehi,credi che si sposeranno? >> aggiunge subito dopo la mia amica. Resto un attimo sorpresa.
<< Insomma...sembra una cosa seria,no? ti immagini? Tu e Spencer sorellastre! >> esclama eccitata Peyton. Mi si blocca il respiro. Guardo Spencer che è sbiancata. Non avevo pensato a questa cosa..oddio,sarebbe un disastro. No,non possono farlo. Ok,sento che mi sto impanicando.
Respira Alex,respira. Sento la mia amica che continua a blaterare e vorrei solo che la smettesse.
<< Peyton,non dire sciocchezze! >> sbotto all’improvviso. Le due ragazze mi guardano confuse.
<< Non credo che mia madre stia pensando di risposarsi..specialmente dopo il primo matrimonio. E Robert penso sia della stessa opinione,non è facile pensare ad un passo del genere quando hai perso da qualche anno tua moglie. Quindi... >> faccio una pausa per calmarmi, << ti pregherei di smetterla di fantasticare e scherzare su questa cosa >> concludo con serietà. Cala per un attimo il silenzio.
<< Uhm...ok,scusa se ho esagerato >> mormora Peyton ancora palesemente confusa. La serata procede tra silenzi imbarazzanti e conversazioni stentate,ormai si respira un aria pesante. La mia amica finalmente decide di tornare a casa e adesso siamo rimaste solo io e Spencer. Ancora sedute sul divano. Ancora in silenzio.
<< Credi davvero a tutto quello che hai detto? >> domanda all’improvviso la ragazza. La guardo per qualche secondo e scuoto la testa.
<< Allora...perchè reagire a quel modo? >> incalza Spencer.
<< Perchè non volevo pensare che abbiamo dimenticato la cosa più importante. I nostri genitori. Spence...non voglio neanche immaginare uno scenario del genere... >> esclamo disperata. La ragazza mi si avvicina velocemente.
<< Ti prego,non dirmi che hai cambiato idea..non dirmi che hai dei ripensamenti su di noi... >> mormora spaventata. La guardo ma non riesco a dire niente.
<< Alex... >> mi supplica con la voce e con gli occhi, decido di prendere il suo viso tra le mani.
<< Ho solo paura...Spence. Paura che tutto questo causerà solo danni e alla fine non ci darà quello che veramente desideriamo >> confesso con voce tremante. La ragazza avvicina la fronte alla mia.
<< Sono spaventata anche io,Alex..da morire. Ho paura di rovinare questo splendido equilibrio che si è creato tra i nostri genitori e i nostri amici...ma sai cosa mi spaventa di più? Non avere te. E’ una paura così forte,così grande che spazza via tutte le altre preoccupazioni...farei di tutto per te.. >> sussurra Spencer con occhi rossi. Le accarezzo la guancia.
<< Cosa dobbiamo fare? >> domando stremata.
<< Non lo so..ma,per favore,qualsiasi scelta...promettimi che la faremo insieme,ok? >>. Prendo la ragazza tra le mie braccia e la stringo forte.
<< Te lo prometto... >> mormoro con il cuore in gola.

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Capitolo 46
*** Don't speak (37° Capitolo - prima parte) ***


“ You and me,we used to be together
Everyday together,always.
 I really feel that I’m losing my best friend
I can’t believe this could be the end
It looks as though,you’re letting go
And if it’s real,well I don’t want to know”
No Doubt - Don’t speak
 
37° Capitolo (Prima parte) 
<< Non mi convince molto... >> mormora Spencer titubante.
<< Perchè no? Insomma..potrà non avere un bell’aspetto..ma credo sia buono >> esclamo sulla difensiva.
<< E’ troppo denso...sicura di aver messo le dosi giuste? >> incalza la ragazza. Roteo gli occhi.
<< Chapman,so ancora leggere >> sbuffo infastidita. Spencer mi ignora e da una rapida occhiata al foglio. Tamburello nervosamente le dita sul bancone.
<< Qui c’è scritto 25 gr di farina..quanta ne hai messa? >>
<< Che? Quale 25! c’è scritto 250 grammi >> sbotto esasperata. La ragazza mi guarda confusa,poi guarda di nuovo la ricetta.
<< Mh mh,no..porta 25 grammi... >>. Strappo il foglio dalle mani della ragazza e controllo meglio.
<< Questo è uno zero! >> esclamo
<< Alex,questa è una “g”! >> urla Spencer. Corrugo la fronte.
<< No,è uno zero! >>
<< E’ una “g”...la g di grammi >> sbotta la ragazza. Osservo meglio il foglio. Ops.
<< Uhm...non è colpa mia se sembra uno zero! >> esclamo sulla difensiva.
<< Sei senza speranze >> borbotta Spencer.
<< SEi seNZa sPEranZE >> le faccio il verso. Neanche il tempo di finire la frase che sento qualcosa di granuloso colpirmi la faccia. Sgrano gli occhi.
<< Sul serio,Spence! Quanti anni hai? Cinque? >> sbotto incredula. Sento la ragazza ridere di gusto mentre mi pulisco la farina dalla faccia. La guardo ridere con le lacrime agli occhi e non posso far altro che sorridere. Maledetta. Afferro un pugno di farina e la colpisco dritta in faccia. Spencer smette subito di ridere e mi guarda seria.
<< Questa me la paghi! >> urla sorridendo. Iniziamo a lanciarci la farina mentre corriamo per tutta la casa. Le stanze si riempiono delle nostre risate e,non importa se sono ricoperta di farina,mi sento stupidamente felice. Con una mossa fulminea riesco ad afferrare Spencer che lancia un gridolino e mi trascina a terra con lei. Adesso siamo una sopra l’altra, completamente bianche e ansimanti. Restiamo per un attimo a fissarci negli occhi. Adoro questi momenti di assoluta pace tra me e Spencer.
<< Ehi,che succede qui? >> la voce di mia madre ci fa scattare subito in piedi e,dietro di lei,notiamo Aiden con delle buste della spesa in mano.
<< Ehm,volevamo provare a fare un dolce... >> sussurra Spencer palesemente in imbarazzo. Vedo il mio amico guardarci con espressione confusa e mi sale il panico.
<< Dio..anche la casa fa parte del dolce? >> esclama mia mamma mentre si guarda intorno sconsolata.
<< Scusa...metto subito a posto >> mormoro timidamente.
<< Tranquilla,tesoro! Sono contenta che vi state divertendo..e che non hai incendiato la cucina,come l’ultima volta >> borbotta divertita mia madre. Spencer corruga la fronte.
<< Conserviamo questa storia per un altra volta >> mi affretto a dire. In tutto questo tempo,Aiden non ha spiccicato una parola, si è limitato ad aiutare mia madre con la spesa. Questo suo silenzio mi turba. Dopo alcuni minuti,il mio amico convince Spencer a fare la doccia mentre le assicura che mi avrebbe aiutato a ripulire tutto. Non so perchè,l’idea di trovarmi da sola in sua compagnia mi mette agitazione. Abbiamo quasi finito di pulire quando Aiden si ferma e mi guarda. Lo guardo in attesa ma non dice niente. Continua a fissarmi per qualche minuto.
<< Bambi.. >> esclamo preoccupata. Il ragazzo sembra risvegliarsi.
<< Ehm...vorrei parlarti di una cosa... >> mormora nervosamente. Annuisco e gli faccio cenno di continuare.
<< Lo so che può sembrare assurdo..in realtà mi sento uno stupido a parlarne ma...sento l’urgenza di chiederti questa cosa... >> balbetta a fatica. Sono completamente confusa.
<< Ecco..ultimamente,ho notato che tu e Spencer vi siete avvicinate parecchio e passate molto tempo insieme... >>, inizio a sudare freddo ma non oso aprire bocca, << il che è stupendo,davvero..mi fa piacere che la mia fidanzata va d’accordo con la mia migliore amica...ma ecco..ultimamente ho come l’impressione che Spencer preferisca passare il tempo con te che con me... >> confessa il ragazzo. Sto serrando così forte i pugni che sento le unghie entrarmi nella pelle.
<< Insomma...per non tirarla a lungo..ecco..ti vorrei chiedere ecco..di farti un pò da parte..? >> esclama tutto d’un fiato. Un pugno in faccia avrebbe fatto meno male.
<< Che sciocchezze dici, Aiden? Insomma..è assurdo..cioè >> balbetto confusamente. Mi rendo conto di non star dicendo niente di coerente.
<< Lo so,sembra assurdo..ma è quello che sento. Ed è una cosa che mi fa sentire inquieto..per questo ti sto chiedendo di fare un passo indietro.. >> sussurra nervosamente. Lo guardo senza dire una parola. Aiden non è uno stupido,sa che c’è qualcosa sotto..altrimenti non mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere.
<< Almeno durante il ballo? >> esclama il mio amico. Ritorno alla realtà.
<< Uhm.. >> non so davvero cosa dire. In che razza di situazione mi sono cacciata? Ah,troppo tardi per avere questo tipo di rimorso. Guardo Aiden e faccio un respiro profondo.
<< Ok...mi farò da parte >> dico in un sospiro. Se Spencer lo viene a sapere, mi ammazza. In fondo si tratta solo di qualche ora,no? Posso farcela. Fortunatamente il giorno dopo è stato facile evitare la ragazza, non abbiamo nessuna classe in comune quindi l’ho vista di sfuggita solo al mattino e durante la pausa pranzo. Adesso sto tornando a casa, devo prepararmi per il ballo di stasera. Ugh, che noia. Spencer è arrivata qualche minuto dopo di me,mi ha lasciato un rapido bacio ed è andata a vestirsi. Tra qualche ora Aiden e Chloe saranno qui. Mi guardo allo specchio,non male Davis. Sento mia madre urlare dal piano di sotto e so che i miei amici sono arrivati. Ok, iniziamo questa farsa. Inizio a scendere le scale e tutti gli occhi sono puntati su di me. Mia madre sta già piangendo. Sul serio,Diane? Quanto sei sensibile. Incrocio lo sguardo di Chloe che,lasciatemelo dire,stasera è da togliere il fiato, mentre mi guarda a bocca aperta. Sorrido imbarazzata.
<< Accidenti,Alex! Sei molto bella >> esclama Robert con un sorriso a 32 denti. Awww è adorabile. Cala per un attimo il silenzio,quando vedo Spencer scendere le scale. Lo so,l’ho già vista con il vestito per il ballo..ma questa visione,completa di tacchi,trucco e capelli perfetti,mi lascia estasiata. E’ così bella da far male. Incrocio il suo sguardo e non so perchè,faccio un passo verso di lei ma vengo subito superata da Aiden che incatena la ragazza in un tenero abbraccio. Sento già la gelosia impossessarsi del mio corpo. Mi accorgo che adesso anche Robert ha gli occhi lucidi,davvero,cosa vi prende gente? Manco ci stessimo sposando. Passiamo almeno mezz’ora a scattare foto,fare battutine e cercare di sottrarci dalle grinfie di mia madre. Il rumore della macchina di Peyton ci salva da questa situazione imbarazzante. Entro in macchina di Chloe,mentre Spencer in quella di Aiden. Ci lanciamo un breve sguardo e partiamo in direzione della scuola. La serata procede bene..no,scherzo. La serata è un disastro. Io e Spencer non abbiamo avuto la possibilità di scambiare neanche due parole...in compenso non abbiamo smesso un attimo di guardarci. Ed è davvero difficile,sapete? Vedere Aiden ballare con lei, toccarla e baciarla...quando sono tutte cose che vorrei fare io. Ogni volta che Chloe mi bacia o si attacca me,vedo il viso di Spencer trasformarsi in una maschera di tristezza. Questo ballo è stata proprio una pessima scelta. L’unica cosa positiva è che,chissà come mai,hanno scelto come tema gli anni 80. Almeno mi sto godendo della buona musica. Mentre sono seduta ad un tavolino a sorseggiare un punch scialacquato, vedo una mano stendersi nella mia direzione. Alzo gli occhi ed eccola lì,Spencer.
<< Signorina Davis,se non ricordo male..lei mi ha promesso un ballo >> esclama sorridendo. Mi mordo il labbro. E adesso che faccio? La ragazza deve aver intuito il mio disagio,perchè si avvicina leggermente
<< Aiden è in bagno..idem per Chloe e Peyton! Ne avranno per un pò,c’è parecchia fila >> mormora speranzosa. Come posso dirle di no? Insomma...è bellissima ed io desidero solo poterla stringere tra le mie braccia. Anche solo per qualche minuto. Le prendo la mano e sorrido emozionata. Spencer mi stringe forte la mano e mi ringrazia con gli occhi. Arriviamo sulla pista da ballo e,ragazzi,appena inizia la canzone sento il cuore sciogliersi come neve al sole. La ragazza sgrana gli occhi,poi scuote la testa e appoggia le mani sui miei fianchi.
“Looking from a window above, it’s like a story of love. Can you hear me? Came back only yesterday, I’m moving further away, want you near me?”. Sorrido come una stupida e stringo Spencer forte a me.
<< Ricordi? Te l’ho cantata in camera mia.. >> sussurro dolcemente.
<< Certo che lo ricordo. Non potrei mai dimenticare quel momento...ero completamente rapita dalla tua voce,dalla tua figura e dalle tue dita. Non sai quanto mi ha scombussolata quella situazione >> ammette la ragazza.
<< Perchè? >> chiedo incuriosita. Spencer si stringe nelle spalle.
<< Non lo so..mi aveva colpita. Ero senza parole..eppure sentivo tante emozioni passarmi per il corpo...solo che non capivo.. >>. Restiamo per un attimo in silenzio, ci limitiamo a ballare lentamente mentre ci guardiamo negli occhi. Dopo un pò, vedo Spencer ridacchiare. La guardo confusa.
<< Cosa? >>
<< Sto ancora pensando a quel momento...Dio, ero proprio un ingenua. Non mi ero accorta che stavo già provando qualcosa per te... >> confessa la ragazza. Sgrano gli occhi.
<< Davvero? >> mormoro incredula. Spencer annuisce sorridendo.
<< C’è sempre stato qualcosa in te che mi intrigava..forse era il tuo modo di fare,così diverso dal mio. Così genuina e spontanea. Ricordo che mi hai completamente disarmata con la tua dolcezza >>, arrossisco violentemente, << Sono stata proprio una stupida a non capirlo prima..avevo così paura di tutti questi sentimenti...ma a quanto pare è stato inevitabile. Era inevitabile che mi innamorassi di te.. >> conclude con occhi rossi.
<< COSA? >> la voce di Aiden spunta all’improvviso facendoci prendere uno spavento. Credo di essere sbiancata. No, non può aver sentito.
<< Cosa sta succedendo qui? >> esclama il ragazzo,palesemente arrabbiato.
<< N...nnniente >> balbetto.
<< Niente? Spencer... >> adesso il mio amico si è girato verso la ragazza, << Hai davvero ammesso di essere innamorata di..di..di Alex? >>. Cala per un attimo il silenzio. Sento un senso di nausea salirmi dallo stomaco. Non sta davvero accadendo.
<< RISPONDI >> urla Aiden. Spencer fa un salto indietro per lo spavento. Credo di non aver mai visto il mio amico così arrabbiato.
<< Si.. >> sussurra all’improvviso Spencer. Chiudo gli occhi e cerco di regolare il respiro.
<< Io..io..non...posso crederci..tutto questo tempo..tu..tu mi hai solo preso in giro >> esclama furioso il ragazzo. La ragazza inizia a singhiozzare e,automaticamente,le prendo la mano. Al mio amico non sfugge il gesto,infatti mi guarda per qualche secondo e,credo,di averlo visto sbiancare.
<< Voi...voi..tu e lei...Alex...tu..tu,ti prego,non dirmi che hai fatto quello che sto pensando... >> sussurra implorandomi. Deglutisco a fatica. Senza neanche rendermene conto,sto piangendo.
<< Aiden..io...non è..ho provato a non farlo..ma io.. >> non riesco a terminare la frase. Fa troppo male. Noto che l’espressione del mio amico cambia, da dolorante a disgustato.
<< Come hai potuto farmi questo? >> urla sconvolto e io sono troppo spaventata per dire qualcosa.
<< COME,ALEX? COME HAI POTUTO? RISPONDI >>. Mi accorgo che stiamo attirando alcuni sguardi indiscreti, così allungo una mano verso il braccio del mio amico. Ma lui si scosta bruscamente.
<< Non provare a toccarmi. Anzi, non rispondere neanche a quello che ti ho chiesto. Non c’è nessuna giustificazione. Mi fate schifo >> conclude a denti stretti. Sento le mie forze abbandonarmi. No, non doveva succedere. Non posso perdere Aiden. Non voglio. All’improvviso vengo scossa da una spinta e mi accorgo che il ragazzo si sta precipitando all’uscita. Non perdo tempo e lo rincorro. Non posso lasciarlo andare via così. Devo parlare con lui. Ho bisogno che mi ascolti. Mi sfilo i tacchi e corro più veloce, vedo Aiden avviarsi alla macchina e lo chiamo disperatamente mentre continuo a corrergli dietro. Non posso credere di aver appena perso il mio migliore amico. 


* A domani con la seconda parte ;)

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Capitolo 47
*** How to save a life (37° Capitolo-seconda parte) ***


“ Where did I go wrong?
I lost a friend
Somewhere along in the bitterness
And I would have stayed up with you all night
Had I know how to save a life”
The Fray - How to save a life
 
37° Capitolo ( Seconda parte)
Con un ultimo scatto fulmineo,riesco ad entrare nella macchina prima che Aiden mette in moto.
<< Alex, esci immediatamente dalla mia auto >> esclama il ragazzo a denti stretti. Scuoto la testa e incrocio le braccia.
<< Col cavolo! Abbiamo bisogno di parlare..non posso farti andare via così >> dico tutto d’un fiato.
<< ALEX,SCENDI DA QUESTA CAZZO DI MACCHINA >> urla Aiden. Salto dalla sorpresa. Non mi ha mai urlato contro..anzi,per quel che mi ricordo,Aiden non ha mai detto una parola cattiva nei miei confronti. I miei occhi si riempiono di lacrime,ho rovinato tutto.
<< Aiden... >> mormoro titubante. Il ragazzo non mi degna di uno sguardo.
<< Voglio stare da solo..e voglio stare il più lontano possibile da te. Puoi lasciarmi in pace? >>. Scuoto di nuovo la testa e mi allaccio la cintura. Aiden fa un respiro profondo poi il suo sguardo si posa a pochi metri più avanti. Seguo la sua traiettoria e noto Spencer uscire di corsa dalla porta. Oh Spence!
<< Te lo dico per l’ultima volta...esci >> esclama il ragazzo in cagnesco.
<< E io te lo dico nuovamente..non ho nessuna intenzione di uscire da questa macchina. Almeno fino a quando non mi avrai ascoltato >> mormoro decisa. Con la coda dell’occhio noto Spencer avvicinarsi. Aiden non perde tempo e mette in moto. Nel giro di pochi minuti stiamo sfrecciando via dal parcheggio della scuola,noto dallo specchietto retrovisore Spencer correre nella nostra direzione. Il mio amico,se così posso ancora chiamarlo, accelera violentemente e,l’unica cosa che riesco a vedere è Spencer rimpicciolire sempre più velocemente fino a scomparire dalla mia visuale. Siamo in giro già da dieci minuti e non ho aperto ancora bocca. Sto cercando di riordinare i miei pensieri per trovare le parole giuste ma,mi rendo conto,che non ce ne sono. Sospiro stremata,ho un peso sul petto che mi fa tremendamente male.
<< Aiden...so che non hai nessuna intenzione di starmi a sentire..ma ti prego,credimi quando ti dico che non era mia intenzione causare tutto questo... >> inizio a dire con voce tremante. Vedo il ragazzo stringere forte il volante..
<< Non so neanche io come è successo...da un giorno all’altro ho iniziato a provare dei sentimenti che mi hanno terrorizzata. Ho provato con tutta me stessa a fare finta di niente..cazzo,ho anche accettato di impegnarmi seriamente in una relazione perchè sapevo che quello che stavo provando era sbagliato. Che non dovevo farti questo.. >>
<< Dannazione,Alex...tra tutte le ragazze di questo mondo. Perchè proprio lei? Perchè Spencer? >> sbotta Aiden.
<< Credi che non me lo sia chiesto anche io? Cosa pensi,che mi sono svegliata una mattina e ho detto “Mh,sai cosa? Oggi ho deciso di incasinarmi la vita..quindi mi innamoro di Spencer Chapman,che è la fidanzata del mio migliore amico,così mando tutto all’aria” >> esclamo con le lacrime agli occhi. Per un attimo nell’abitacolo cala il silenzio.
<< Tu...tu la ami..? >> mi chiede il ragazzo in sussurro. Chiudo gli occhi. Sarebbe inutile continuare a mentire,il danno è fatto.
<< Si... >> mormoro a testa bassa.
<< Ho sempre sperato che un giorno tu saresti venuta da me..con un mega sorriso stampato sul viso e mi avresti detto “Ehi Bambi,sai cosa? Mi sono innamorata!”. Desideravo che provassi questo sentimento..perchè meritavi una persona che ti amasse e che,finalmente,tu potessi amare >> Aiden fa una breve pausa, << Ma mai mi sarei immaginato che quella persona potesse essere la mia ragazza. Alex..la mia maledettissima fidanzata. Sapevi dei miei sentimenti per lei. Sapevi quanto ardentemente volessi stare con lei...perchè Alex? Perchè non sei venuta da me? >> urla il ragazzo. Ormai non riesco più a frenare le lacrime che scendono copiosamente sul mio viso.
<< Perchè avevo paura di tutta questa situazione. Avevo paura dei miei sentimenti. Avevo paura di perderti... >> termino la frase in un sussurro. Aiden si lascia sfuggire una risata sarcastica.
<< Guardaci adesso? Non so cosa sarebbe successo se fossi venuta a parlare con me..ma so una cosa con certezza...adesso,in questo momento,puoi davvero dire di avermi perso >> sbotta il ragazzo.
<< Ti prego, Aiden..non dire così... tu sei la persona più importante per me >> esclamo piagnucolando.
<< Più importante? Davvero? Questo prima o dopo avermi pugnalato alle spalle? Eh, Alex? >>. Resto in silenzio,i singhiozzi scombussolano il mio corpo e non riesco ad andare avanti.
<< Dio,che stupido che sono... >> mormora scuotendo la testa.
<< Non sei uno stupido, Aiden... >> cerco di dire ma il ragazzo mi ferma subito.
<< Perchè no? Insomma,questa è la figura che ci faccio. Ed io che correvo da te per ogni mio piccolo dubbio o problema con Spencer >> Aiden fa un altra risatina sarcastica, << Dev’essere stato un spasso,vero? Prenderti gioco di me insieme a lei. Sai quante risate vi siete fatte alle mie spalle?! “Oh,povero piccolo e ingenuo Bambi! Si sta spaccando la testa per cercare di conquistare Spencer quando invece io sto facendo il doppio gioco e me la spasso con la sua fidanzata a sua insaputa” >> esclama con cattiveria. Scuoto violentemente la testa.
<< Sai che non è così! Non ho mai pensato una cosa del genere,Aiden...ti prego,credimi! Sai che io non sono così >> sbotto ferita.
<< Io non so più cosa pensare,Alex! Lo capisci? Non so cosa credere...fino a qualche ora fa si,credevo di conoscerti. Pensavo che ero fortunato ad avere un’amica come te. Una persona su cui contare..una persona che non mi avrebbe mai fatto del male...adesso,adesso tutto il mio mondo è crollato. Tutto questo per cosa,Alex? Per una ragazza? Credevo che la nostra amicizia fosse più forte... >> urla con le lacrime agli occhi.
<< Aiden,lo so...Dio, hai ragione. Hai ragione su tutto..sono una persona orribile..io..io volevo solo.. >>
<< Tutto. Tu volevi tutto,Alex. Perchè sei un egoista, egocentrica e codarda. Ecco cosa sei..volevi la ragazza per cui dici di esserti innamorata ma volevi anche preservare la nostra amicizia..ma, ovviamente, mica potevi perdere l’occasione di avere per te un’altra ragazza che si è letteralmente gettata ai tuoi piedi si,mi riferisco a Chloe. Perchè Alex Davis crede di essere un Dio...quando in realtà è solo una ragazzina immatura che preferisce scappare via dalle difficoltà >>. Sento un dolore così forte al cuore..ogni sua parola è come una pugnalata. Ma non devo prendermela..perchè Aiden ha soltanto detto la verità e merito questo suo disprezzo. Perchè si,mi disprezza...glielo leggo sul viso.
<< Da quanto tempo va avanti? >> chiede all'improvviso. Deglutisco a fatica.
<< Uhm...da..da poco...più o meno dalla serata Karaoke da Dylan >> balbetto stupidamente. Vedo il ragazzo assimilare l’informazione per poi perdersi nei suoi pensieri. Probabilmente sta facendo mente locale di tutti i vari episodi successi tra quella notte e i giorni a seguire.
<< E’ passato davvero poco tempo da quella serata...com'è possibile che hai mandato tutto a puttane per qualcosa di così incerto e breve? >> sbotta incredulo.
<< Non è incerto... Aiden, io mi sono resa conto dei miei sentimenti per Spencer...da mesi ormai >> confesso stremata.
<< E in questi mesi è successo qualcosa? Prima della serata,dico.. >> mi chiede il ragazzo. Perchè mi chiede queste cose? Gli piace soffrire.
<< Alex, rispondi! >> insiste Aiden.
<< Solo...uhm..solo due baci..ecco >> dico sommessamente. Il ragazzo scuote la testa.
<< Sono senza parole..cioè..io davvero...non so cosa dire. Io sono completamente allibito.. >> esclama asciugandosi frettolosamente gli occhi.
<< E dopo..ecco, dopo la serata..voi due,insomma...è successo altro tra voi due? >> domanda dopo un pò. Mi si blocca il respiro,sento di star rimpicciolendo..e lo spero,così da poter sparire il prima possibile.
<< Sai cosa? Non lo voglio sapere. Non cambierebbe niente. Mi fate schifo entrambe...e niente di quello che mi dirai potrà farmi cambiare idea. E adesso, sono davvero stufo e stanco di avere a che fare con te...quindi ti riaccompagno a casa >> dice Aiden tutto d’un fiato.
<< No,no, no...dobbiamo ancora parlare. Ti prego,ancora un pò...ti prego Aiden.. >> sento il panico aumentare e ormai sono completamente in lacrime.
<< Smettila...Alex,smettila...non capisci? Non capisci quanto mi fa male la tua presenza adesso? >> esclama il ragazzo con la voce strozzata. Sto piangendo a dirotto...tutto questo è solo colpa mia. Sto causando solo dolore alle persone che più amo al mondo. Aiden si ferma al semaforo e fa un respiro profondo.
<< Sai cosa? Adesso ti riaccompagno al ballo. Almeno uno dei due avrà il lieto fine che desidera >> mormora tristemente. Lo guardo con occhi sgranati.
<< Aiden... >> sussurro tra i singhiozzi. Il semaforo torna verde e il ragazzo mette in moto. Sto per aprire bocca quando all'improvviso una luce accecante riempie l’abitacolo. Chiudo istintivamente gli occhi e sento un clacson suonare ininterrottamente. In un frangente, si sente un forte rumore di metallo. Uno schianto assordante. Uno sbalzamento d’aria. Urla. Luce. Silenzio ed infine...buio. 

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Capitolo 48
*** Breakaway (Prima parte) ***


“ I’ll spread my wings and I’ll learn how to fly,
Though it’s not easy to tell you goodbye
I gotta take a risk,take a chance,make a change
And break away.
Out of the darkness and into the sun
But I won’t forget the place I come from”
Kelly Clarkson - Breakaway
 
38° Capitolo (Prima parte)
Buio.
Silenzio.
All’improvviso una luce fioca.
Un mormorio debole.
E poi dolore.
Lancinante.
Apro lentamente gli occhi. Faccio fatica a tenerli aperti. Il dolore torna ad ondate. La luce sterile mi acceca la vista. Il mormorio di prima diventa più distinto. Adesso sono delle voci. Con un ultimo sforzo,apro di nuovo gli occhi. Cerco di mettere a fuoco. Mi trovo in una stanza bianca,fredda ma non sono sola. A qualche metro di distanza noto Peyton affacciata ad una finestra. Ha i capelli scombinati e guarda fuori con occhi spenti. Sento una fitta alla testa,cerco di allungare la mano ma mi accorgo che c’è qualcosa di pesante che la frena. Abbasso lo sguardo. La testa di mia madre è appoggiata al mio braccio,credo stia dormendo. Cosa sta succedendo? Provo a schiarirmi la gola,ma è completamente secca. Mi lascio sfuggire un lamento. Peyton si gira così velocemente che ho la sensazione di averlo immaginato. Ci guardiamo per qualche secondo,poi la ragazza sgrana gli occhi e si precipita al mio fianco.
<< Oh mio Dio, Alex...sei sveglia! Sei sveglia... Diane,svegliati...svegliati >>. Vorrei poterle dire di non urlare ma mi accorgo di non avere le forze per farlo. Mia madre si alza di scatto e mi prende il viso tra le mani. Sta piangendo a dirotto e mi sta ricoprendo di baci.
<< Grazie a Dio...la mia Alex...sei qui,sei sveglia..oh amore mio... >> mi dice tra i singhiozzi. Con la coda dell’occhio,noto Peyton stringersi le braccia attorno al corpo mentre il suo labbro trema ininterrottamente. Dopo alcuni minuti,entra il dottore e,mi visita,mi fa domande,quando in realtà vorrei solo riposare.
<< Allora,come ti senti, Alex >> mi chiede con voce baritona. Ugh, perchè dovete urlare?
<< Come se avessi messo il mio corpo in un frullatore >> dico a fatica. L’uomo si limita ad annuire.
<< Lo capisco,il tuo corpo sta reagendo al dolore. Ti daremo degli antidolorifici per attenuarlo..come puoi vedere, hai una bella cicatrice sulla testa e due costole incrinate..tra un mesetto sarai come nuova >> il medico fa una pausa, << Ci hai fatto prendere uno bello spavento,eh? Te la sei presa comoda..hai ripreso coscenza solo dopo quattro giorni >>. Sgrano gli occhi. Quattro giorni? Mi volto verso mia madre e Peyton. Adesso che le guardo bene, noto le  profonde occhiaie, i visi scavati e i capelli arruffati e spenti. Il dottore ci lascia da sole, per un attimo cala il silenzio. Vorrei poter chiudere gli occhi,ma ho bisogno di risposte.
<< Dov’è Spencer? >> domando titubante poi,sento il cuore battere fortissimo. L’incidente. Aiden.
<< Do...dov...dov’è Aiden? >>. Peyton sposta lo sguardo sul pavimento mentre mia madre si limita a guardarmi. Intensamente.
<< Mamma...dov’è Aiden? >> chiedo con più forza. La donna mi bacia la mano e sento il petto scoppiarmi.
<< Aiden...lui...tesoro..ecco...Aiden è..è in coma >> dice a fatica. La stanza inizia a girare vertiginosamente per poi fermarsi di botto. Credo di aver smesso di respirare. Credo che il mio cuore abbia smesso di battere. I miei occhi si riempiono subito di lacrime. Vorrei urlare ma non riesco ad emettere nessun suono. Scuoto violentemente la testa.
<< NO NO NO NO >> esclamo esasperata. Non è possibile. Non è vero. È solo un brutto sogno. Sento mia madre stringermi tra le sue braccia e non riesco a fare altro che piangere. A dirotto. Non so per quanto ho pianto...so solo che alla fine mi sono addormentata,sfinita,ancora tra le braccia della donna. Dopo un pò sento una mano accarezzarmi lentamente i capelli. E’ rilassante. Apro gli occhi e Spencer è seduta accanto a me. Senza neanche riuscire ad aprire bocca, sento le braccia della ragazza stringermi delicatamente. Vedo il suo corpo scosso dai singhiozzi e,con non poca difficoltà,cerco di accarezzarle la schiena.
<< Credevo di averti persa...io..io non..ho avuto così paura,Alex...non potevo perdere anche te. Non potevano togliermi anche te...Dio,è così bello poterti guardare negli occhi. Ho avuto paura di non poterlo più fare... >> balbetta freneticamente mentre mi prende il viso tra le mani. Sorrido debolmente. Anche lei,come mia madre e Peyton,ha il viso completamente sconvolto.
<< Mi dispiace...non volevo farti proccupare >> mormoro stancamente.
<< Non importa...quello che conta è che sei qui,con me.. >> esclama con occhi rossi, poi mi lascia un lungo bacio sulle labbra. Si stacca leggermente e poggia la sua fronte alla mia.
<< Dio, quanto ti amo... >> sussurra dolorsamente. Sento una fitta al petto e,so,che non è il dolore legato alle costole, ma è il senso di colpa. Sto per aprire bocca, quando la porta della stanza si spalanca di colpo lasciando entrare Peyton e Chloe. C’è un attimo di silenzio. Le tre ragazze si guardano brevemente, poi Spencer mi lascia un bacio sulla testa e si allontana dal letto.
<< Vado a prendere un caffè...passo tra un pò >> mormora fugacemente. Non ho il tempo di controbattere che la ragazza è già fuori dalla stanza. Vedo Peyton fissare a lungo la porta per poi spostare lo sguardo verso di me.
<< Ehi..ragazzina >> esclama Chloe titubante. Dio, che imbarazzo. Dopo una ventina di minuti,scanditi da frasi fatte,silenzi imbarazzanti e frasi mai dette, Chloe mi saluta e informa la cugina che l’aspetta al parcheggio. Mi sale il panico. Ho paura di restare da sola con Peyton.
<< Sono contenta che tu non ci abbia lasciato le penne...non te lo avrei mai perdonato >> esclama la ragazza. Mi lascio sfuggire un sorrisetto.
<< Cosa? Saresti stata arrabbiata con me perchè sono morta senza chiedere il tuo permesso? >> chiedo in modo sarcastico. Peyton si limita ad annuire, poi il suo sorriso si trasforma in una smorfia e inizia a piangere a dirotto. Sento il cuore andare in mille pezzi. Faccio cenno alla ragazza di avvicinarsi e,senza perdere tempo,mi si getta al collo. Piangiamo come due bambine per non so quanto tempo.
<< Pey...parlami di Aiden >> dico in un sussurro. Sento la ragazza irrigidirsi tra le mie braccia. Si mette a sedere e tira su con il caso.
<< Alex, non credo che adesso sia il caso.. >>
<< Ti prego. Ho bisogno di sapere... >> mormoro implorante. Peyton annuisce debolmente.
<< E’...è arrivato in ospedale in stato di incoscienza,entrambi lo eravate. Uhm...l’urto è stato parecchio forte...ha colpito in particolar modo il lato del guidatore quindi..ecco...Aiden ha...ha subito un forte trauma cranico, ha un polmone collassato e..e...ed è arrivato con una preoccupante emorragia interna.. >> la ragazza fa un respiro profondo ma trema visibilmente, << Uhm..lo hanno immediatamente portato in sala operatoria..ma era messo parecchio male..ecco..c’era la possibilità che non ce l’avrebbe fatta..Dio, non so quante ore è stato in quella maledetta sala...poi uhm..poi ci hanno detto che..che era entrato in coma... >> conclude in un singhiozzo. Sto per aprire bocca quando la mia amica mi precede.
<< No,non sanno quando...si sveglierà... se si sveglierà >> mormora con le lacrime agli occhi. Mi porto le mani sul viso e inizio a piangere istericamente. Dopo non so quanto tempo,passato a piangere e in totale silenzio,chiedo alla mia amica di lasciarmi un pò da sola. Ho bisogno di assimilare tutte queste informazioni. Mentre sono assorta a contemplare la parete di fronte a me, sento una mano accarezzarmi la guancia. Guardo con sorpresa al mio fianco.
<< Alex..tutto bene? Stai male? Ti sto chiamando da cinque minuti! >> esclama preoccupata Spencer.
<< Sto...sto bene... Spencer? Cos’è successo? >> chiedo incuriosita, la ragazza mi guada confusa, << Mi riferisco all’incidente... >>
<< Non ricordi niente? >> mi domanda la biondina. Scuoto la testa.
<< A quanto pare, un camion è passato con il rosso. Il conducente dice che la strada era deserta..per questo ha infranto il codice stradale..ma all’improvviso è spuntata la macchina di Aiden e...e quando se ne è accorto..era troppo tardi >>. Chiudo gli occhi. “All’improvviso” un corno.
<< Ed è vivo...? >> chiedo in un sussurro. Spencer si limita ad annuire. Ridacchio sarcasticamente. Ovvio che è ancora vivo. Io sono ancora viva. Solo Aiden,il mio migliore amico,la persona più eccezionale al mondo,solo lui lotta tra la vita e la morte. Dovrei stare io al suo posto..perchè è solo colpa mia. Tutto questo, è solo colpa mia.
<< Alex... >>. La voce di Spencer mi risveglia dai miei pensieri. Non riesco a guardarla negli occhi.
<< Ti...ti dispiace se...se mi lasci un pò da sola? Sono molto stanca e...e vorrei provare a riposare.. >> dico in un sussurro. Vedo la ragazza osservarmi attentamente per poi annuire leggermente. Si alza e mi lascia un bacio sulla testa.
<< Hai ragione,hai bisogno di riposare...ma, Alex..ti prego...non chiuderti in te stessa,non allontanarti da me..ma conta su di me,ok? >> sussurra preoccupata. Sento salire un senso di nausea. Necessito di stare da sola. Ora.
<< Va bene..tranquilla. E prova a riposare anche tu...ok? >> dico con sincerità. Spencer annuisce poco convinta e, finalmente, mi lascia da sola con i miei pensieri. Sono trascorse alcune settimane,sto decisamente meglio fisicamente,infatti hanno deciso di dimettermi. Dovrebbe essere una cosa positiva ma,detto sinceramente,non riesco ad essere contenta. Da quando ho saputo di Aiden non riesco a provare più niente. Ormai i giorni passano e non me ne accorgo. Sembro un automa. Non esco dalla mia stanza e mangio raramente. Ogni respiro che faccio mi sembra un ingiustizia nei confronti del mio amico appeso tra la vita e la morte. Mia madre piange continuamente,non so se per Aiden o per l’ombra che sono diventata di me stessa. Peyton mi viene a trovare tutti i giorni,si sforza di essere positiva e giocosa come sempre..ma si vede lontano un miglio che sta male. Ed io ho la perenne sensazione che sotto sotto m’incolpi dell’incidente. Insomma,come darle torto...lo faccio anche io,continuamente. Non abbiamo mai parlato di quello che è successo al ballo..ma so che prima o poi mi toccherà parlarne e non sono pronta. Spencer non ha lasciato per un attimo il mio fianco,è con me giorno e notte...ma sono troppo consumata dai sensi di colpa per poter apprezzare la sua compagnia. Non riesco ancora a guardarla per più di un minuto. Non riesco a baciarla o a toccarla. Il solo pensiero mi fa sentire sporca e so che,facendo così,le faccio solo del male. Ormai mi sono rassegnata al fatto che da qualche mese a questa parte non ho fatto altro che procurare dolore alle persone che amo. In primis, Aiden e poi tutti gli altri. Non so più cosa fare,vorrei solo tornare indietro nel tempo e cambiare le cose. Essere sincera dal primo momento..ma non è possibile ed io sento che sto perdendo la ragione. Faccio un respiro profondo,sono le due del mattino e non riesco a dormire. Spencer dorme accanto a me,quanto vorrei allungare un braccio e stringerla a me..ma non ci riesco. Decido di alzarmi e di scendere in cucina,già so che questa sarà un altra notte insonne. Sto guardando distrattamente la tv quando vedo Robert sedersi sul divano accanto a me.
<< Non riesci a dormire? >> mi chiede sussurrando. Mi limito a scuotere la testa. Cala per un attimo il silenzio.
<< So che adesso può sembrare tutto un incubo...so che ti sembra di non trovare una via d’uscita...ma con il tempo le cose miglioreranno e non perchè il tempo guarisce tutte le ferite,quelle sono cazzate. Siamo noi che facciamo in modo di rimarginarle. Stringiamo i denti e andiamo avanti, cercando di essere il più positivi possibile >> l’uomo fa una breve pausa, << Sai, quando è morta mia moglie..ah,io non lo riuscivo ad accettare. Tutto ad un tratto mi sono sentito la persona più sola al mondo,credevo che nessuno potesse capire il mio dolore. Era come se tutta la mia vita precedente si fosse di colpo cancellata con la morte di Annie..e dovevo imparare a vivere di nuovo. Non ne avevo la forza,volevo solo lasciarmi andare..ma il pensiero di Spencer mi ha dato la spinta per lottare. Alex, tu non sei sola..hai tutti noi, pronti a darti una mano. Ma devi prendere il coraggio tra le mani e affrontare la realtà >> conclude Robert. Resto a fissarlo con gli occhi lucidi. La sua sincerità mi ha sciolto il cuore.
<< Cavolo, Mr. X...tu si che ci sai fare con le parole >> esclamo sorridendo. L’uomo si limita a ridacchiare. Torna di nuovo il silenzio.
<< Ehm..Robert? Domani mi accompgni da Aiden? >> domando timidamente.
<< Certamente, Alex >> risponde prontamente. Dopo qualche minuto, l’uomo mi da la buonanotte e resto di nuovo sola. Domani vedrò Aiden. Dal giorno dell’incidente,non sono mai andata a trovarlo. Avevo troppa paura di vederlo inerme in un letto d’ospedale,attaccato a degli stupidi macchinari. Ma credo sia arrivato il momento di affrontare la realtà.

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Capitolo 49
*** Breakaway (Seconda parte) ***


38° Capitolo (Seconda parte)
Sono ferma davanti alla porta della stanza di Aiden. Robert era disposto a farmi compagnia, ma ho gentilmente rifiutato. È una cosa che devo fare da sola. Ormai sono passati buoni venti minuti, ma non ho la forza di abbassare la maniglia ed entrare. Ho paura della scena che mi troverò davanti. Le infermiere del reparto mi hanno lanciato sguardi perplessi,forse pensano che sia scappata dal reparto di psichiatria,non le biasimo,devo avere un aspetto stravolto. Faccio un respiro profondo ed entro. Mi si blocca il respiro in gola. Aiden è sdraiato sul lettino,è attaccato a dei tubi e ha la testa fasciata. Mi sembra così piccolo e indifeso. Non ho mai visto il mio amico così...ho sempre visto Aiden come un ragazzo mingherlino,si,ma sempre forte quasi invincibile. È sempre stato il mio Bambi dall’armatura scintillante,pronto a salvarmi da qualsiasi situazione. Complice in tutte le mie scorribande e le mie disavventure. Ho sempre visto Aiden come la mia roccia,invincibile e indistruttibile. Invece adesso,adesso sembra il bambino magrolino con i pantaloni sempre più grandi della sua taglia e,con i lacci delle scarpe sciolti,che ho conosciuto la prima volta che i nostri genitori ci hanno presentati. Sento le lacrime salirmi agli occhi e mi scappa un singhiozzo. Mi precipito accanto a lui e gli stringo la mano.
<< Mi dispiace...mi dispiace tantissimo, Aiden..io non volevo tutto questo...non... >> non riesco a terminare la frase, sto piangendo a dirotto. I singhiozzi mi scuotono tutto il corpo e non posso far altro che aggrapparmi alla sua mano e piangere. Non so quanto tempo è passato, adesso mi trovo a fissare il volto del mio amico e,desidero solo vederlo aprire gli occhi.
<< Non so se puoi sentirmi...Aiden,non mi perdonerò mai per quello che è successo. E’ stata tutta colpa mia..fin dall’inizio. Ho sbagliato tutto..e adesso tu ne stai pagando le conseguenze. E non è giusto, non è giusto che ti trovi in questo maledetto letto di ospedale per colpa mia. Per colpa della mia debolezza e del mio essere egoista. Avrei dovuto farmi da parte, avrei dovuto reprimere i miei sentimenti e lasciarti essere felice con Spencer. Avrei dovuto fare tante cose...e alla fine ho deciso di agire contro il tuo bene..ma ti prego,Aiden...perdonami e credimi,credimi quando ti dico che ti voglio bene..e che adesso, adesso mi farò da parte. Promettimi solo che aprirai gli occhi e tornerai a vivere. Il mondo ha bisogno di persone come te...la tua famiglia ha bisogno di te... >> tiro su con il naso e prendo fiato, << Ti chiedo solo un ultima cosa..so che non dovrei..non ne è ho il diritto...ma devi svegliarti..perchè devi prenderti cura di Spencer,ok? >>. Mi alzo e lascio un leggero bacio sulla fronte del ragazzo.
<< Ti voglio bene, Bambi... >>.
Sono nel parcheggio dell’ospedale, sto aspettando l’arrivo di Peyton. Le ho chiesto di venirmi a prendere...ho bisogno di parlare con lei. Dopo una decina di minuti vedo arrivare la mia amica, entro nell’auto e, in silenzio, guidiamo verso casa. Siamo ferme nel vialetto, ho appena finito di parlare con Pey che,adesso, mi sta stringendo tra le sue braccia. Ci stacchiamo leggermente e noto che la ragazza ha gli occhi rossi.
<< Sei davvero sicura...? >> mi chiede con voce tremante.
<< Si..è la cosa giusta...e ho bisogno dell’appoggio incondizionato della mia migliore amica... >> rispondo in un sussurro. Peyton si morde il labbro e si limita ad annuire. Le do un ultimo abbraccio e mi precipito fuori dall’auto,senza voltarmi indietro. Adesso devo affrontare mia madre. Dopo aver trascorso un ora con lei, un ora piena di pianti,scongiuri e urla, mi trovo seduta sul portico di casa con il cuore in gola mentre cerco di raccogliere tutti i miei pensieri. Mi guardo intorno, cercando di memorizzare ogni piccolo particolare. E’ la cosa giusta. Faccio un lungo respiro e mi alzo,mi avvio alla macchina e metto in moto. Noto dallo specchietto retrovisore,la mia casa rimpicciolire sempre più e,come un mantra,mi ripeto che sto facendo la cosa giusta. Ho guidato per cinque ore,ma non sono stanca,ormai non sento più niente. Sono solo un guscio vuoto. Mi fermo in una stradina desolata,costellata da villette famigliari e vialetti illuminati. Prendo il cellulare e controllo il messaggio, lascio vagare il mio sguardo sulle case e, finalmente,trovo quella che mi interessa. Conto fino a dieci, poi esco dall’auto, afferro il borsone e mi avvio alla porta. Busso tre volte e resto in attesa. Dopo qualche minuto vengo circondata da due braccia forti e da un leggero sentore di fumo.
<< Benvenuta a casa mia, principessa...dammi la borsa,entra..ho preparato dei biscotti >>. La voce roca di mio padre mi riscalda il cuore e non posso far altro che sorridere e seguirlo dentro casa. Mi guardo in giro e cerco di non scoppiare a piangere. Dovrò abituarmi all’idea di chiamare questa casa...la mia casa. Dovrò abituarmi alla mia nuova vita qui,in Virginia, a casa di mio padre. È la cosa giusta. Perdonami, Spencer.

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Capitolo 50
*** Home ***


“ Laugh until we think we’ll die
Barefoot on a summer night,
Never could be sweeter than with you
And in the streets you run a-free,
Like it’s only you and me,
Geez, you’re something to see.
Oh home let me come home,
Home is whenever I’m with.
La la la la take me home,
Mama I’m coming home”
Edward Sharpe & The Magnetic Zeros - Home
 
39° Capitolo - Un anno dopo
Sono ancora assorta nei miei pensieri mentre fisso il Body’s Cafè. E’ passato già un anno,mi guardo attorno e sembra tutto uguale ma al tempo stesso diverso. Non so,ha senso? Faccio un respiro profondo e lascio entrare l’aria gelida di dicembre nei miei polmoni. Dio, che freddo. Mi mordo il labbro,che ci faccio qui? Non sarei dovuta tornare..forse non è ancora il momento giusto per affrontare tutto quello che mi sono lasciata alle spalle. O forse sono solo terrorizzata e,come sempre,il mio primo pensiero è di fuggire via. Ma non posso scappare in eterno. Ho lavorato tanto su me stessa in questo ultimo anno e sento di aver fatto dei progressi...ed è arrivato il momento di metterli in atto.
<< Ehi, sacco di patate! >> all’improvviso una voce mi scuote dai miei pensieri. Non è una voce qualsiasi..la riconoscerei tra milioni.
<< Ehi,topo di fogna! >> rispondo a tono. Mi volto ed eccola lì, a pochi metri di distanza con le mani poggiate sui fianchi. Restiamo a fissarci sorridendo per qualche secondo.
<< Che dici, hai intenzione di darmi un abbraccio o vuoi fare la bella statuina tutto il giorno? >> esclama sarcastica. Scuoto la testa sorridendo. Senza pensarci due volte, mi fiondo tra le sue braccia. Dio, quanto mi è mancata.
<< Finalmente! Mi si stava congelando il culo >> borbotta nell’abbraccio. Rido di cuore. Mi stacco e la fisso intensamente.
<< E’ bello vederti,Pey >> sussurro con sincerità.
<< Bentornata a casa, Alex >> mormora teneramente la mia amica.
Stiamo passeggiando distrattamente per le stradine della città, Peyton mi sta raccontando dell’imminente mostra d’arte a cui dovrà partecipare,è un occasione fantastica per lei,infatti il suo enorme talento le ha permesso una borsa di studio in una delle più prestigiose università di New York. Si, la grande mela. Questo vuol dire che a breve dovrà partire e lasciare Chambersburg alle spalle. Sono davvero fiera di lei.
<< Che ne dici se mangiamo qualcosa? Così ti racconto per bene tutta la storia della mostra >> mi chiede la ragazza. Annuisco e la mia amica mi fa cenno di seguirla mentre si incammina velocemente. La seguo senza pensarci due volte,come ho fatto tante volte da ragazzina, quando sgusciavamo via dalle lezioni o scappavamo di notte dalle nostre camere. Lo facevo senza timore e senza pensarci due volte. Solo che a quei tempi Peyton mi teneva la mano. Mi fermo un attimo, persa nei ricordi mentre la mia amica continua a camminare. Perchè mi sembra tutto così lontano e difficile? Perchè non è più così naturale? Sono una stupida a pensare che dopo un anno tutto possa tornare normale. Mentre continuo ad arrovellarmi il cervello con tutte queste stupide domande, vedo una mano tesa verso di me,bianca,con le punta delle dita un pò arrossate e lo smalto rosso mangiucchiato. Seguo con lo sguardo il braccio fino ad arrivare alla faccia di Peyton. Sorridente e in attesa. Con un gesto meccanico allungo la mia mano per intrecciarla alla sua. Tutto ad un tratto mi sembra di essere tornata di nuovo a quei tempi,mentre seguivo la mia migliore amica chissà dove. Siamo sedute da un oretta in un nuovo locale e la ragazza mi sta raccontando della mostra e del suo nuovo fidanzato. Esatto, PeyPey si è innamorata. Strano,vero? La guardo attentamente e,non posso far altro che bearmi della sua figura. Sembra maturata parecchio, ha lasciato crescere i capelli e sta da Dio. Noto che non è più la testa calda di prima ma, fortunatamente,leggo ancora nei suoi occhi la pazzia che l’ha sempre contraddistinta e che amo.
<< Mi sei mancata, Peyton >> esclamo all’improvviso interrompendo il discorso della ragazza. La mia amica si ferma di botto e mi fissa. Mi sorride tristemente mentre si stringe nelle spalle.
<< Davvero,Alex? Perchè in questo anno non mi è sembrato... >> mormora distogliendo lo sguardo. Sento il mio cuore andare in mille pezzi. So che sono stata una pessima amica, sono stata poco presente e merito queste accuse. Allungo una mano verso quella di Peyton.
<< Hai ragione..mi sono fatta sentire poco e,ammetto, sono stata un pò distante...mi dispiace Pey...ma dovevo combattere anche io contro i miei demoni...come tutti voi qui.. >> sussurro con occhi rossi. La ragazza mi guarda per qualche secondo, poi afferra la mia mano e la stringe.
<< E’ tutto ok...ora sei qui. Avremo modo di parlare.. >> esclama sorridendo. Restiamo un attimo in silenzio. Vorrei chiederle di Spencer ma ho troppa paura della sua reazione.
<< Alex...ecco..uhm >> Peyton rompe il silenzio e il corso dei miei pensieri.
<< Devo dirti una cosa.. credo sia arrivato il momento che tu lo sappia.. vedi il fatto è che.. >>
<< Eccola qui,la mia bellissima ragazza >> all’improvviso una voce maschile tuona dietro di noi. Noto un ragazzo avvicinarsi al nostro tavolo, lascia un lungo bacio sulle labbra della mia amica e si siede accanto a lei. Alzo un sopracciglio.
<< Mark...Alex, Alex..questo è Mark,il mio fidanzato >> esclama Peyton. Sorrido entusiasta,finalmente è arrivato il momento di mettere in imbarazzo la mia migliore amica. Trascorriamo insieme un altra oretta, Mark sembra un ragazzo fantastico..già per il semplice fatto che riesce a sopportare quella pazza,merita una medaglia. Dopo qualche ultima chiacchiera,decido di salutare i due ragazzi e di incamminarmi a casa. Mia madre non sa che sono qui e voglio farle una sorpresa. Mi metto in auto e guido in direzione di casa mia. Non riesco a non pensare a cosa stava per dirmi Peyton...sembrava una cosa seria. Mah, chissà cosa sarà mai. Senza accorgermene mi trovo nel vialetto di casa. Ho il cuore in gola. Non so cosa aspettarmi. Ci sarà Spencer? Se si, come reagirà? La paura mi sta pietrificando...ma devo affrontare la realtà. E poi,per quanto sia terrorizzata, sento il bisogno di vedere mia madre. È proprio un bisogno fisico. Faccio un respiro profondo e scendo dall’auto. Frugo nelle tasche per trovare le chiavi di casa e,dopo alcuni secondi,apro la porta. Trattengo il respiro. Quanto mi sono mancate queste quattro mura.
<< Mamma >> esclamo con voce tremante. Andiamo Alex,datti una calmata. Sento dei passi dal piano di sopra e mi preparo all’incontro. Noto mia madre in cima alle scale, ha i capelli un pò arruffati e indossa la vestaglia da notte. Restiamo a fissarci lungamente.
<< Scusa..stavi dormendo? Non volevo svegliarti..non sape >> non faccio in tempo a finire la frase che sento due braccia stringermi forte. Dopo un momento di smarrimento, ricambio l’abbraccio e mi perdo nel profumo inconfondibile di mia madre. Il profumo di familiarità, di amore, di comprensione e,finalmente da quando sono tornata in città, il profumo di casa.
<< Bentornata, tesoro >>.
Sorrido tra le lacrime. Si,sono finalmente a casa.

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Capitolo 51
*** Stay ***


Doppio capitolo per voi...giusto per augurarvi Buona Pasqua e,sperare,di "allietare" questa Pasquetta in quarantena :)
 
“ My whole life, waiting for the right time,
To tell how I feel.
Now I try to tell you that I need you
Here I am without you.
I feel so lost,but what can I do?
‘cause I know this love seems real
But I don’t know how to feel.
We say goodbye in the pouring rain
And I break down as you walk away.
‘cause all my life I felt this way
But I could never find the words to say,
Stay..stay”
Hurts - Stay
 
 
40° Capitolo
Solo dopo un paio d’ore sono riuscita a svincolarmi dagli abbracci stritolanti di mia madre. Adesso mi trovo al piano di sopra,nel corridoio. Pochi metri mi separano dalla stanza di Spencer e non so cosa fare. Sono completamente terrorizzata. E’ in camera sua? Non c’è? e se c’è..cosa le devo dire? Non so davvero come comportarmi. Faccio un respiro profondo e busso alla sua porta. Mi fa eco il silenzio. Busso di nuovo,ma niente. A quanto pare non è in casa. Una parte di me è sollevata nel constatare la sua assenza...l’altra parte,beh...muore dalla voglia di poter guardare di nuovo nei suoi bellissimi occhi blu. Mi stendo sul mio letto,quanto mi era mancata la familiarità e la sicurezza di camera mia. Tutto è rimasto immutato, come se non fossi andata via un anno intero. Sospiro rumorosamente,una piccola parte dentro di me rimpiange l’essere andata via. Chissà come sarebbero andate le cose se fossi rimasta. Devo essermi addormentata,perchè adesso qualcuno mi sta accarezzando i capelli. Apro gli occhi e mia madre è seduta sul letto accanto a me.
<< Ciao tesoro! Dovevi essere proprio stanca...hai dormito parecchio! >> mi sussurra dolcemente. Mi limito ad annuire sorridendo.
<< Vieni dai,la cena è pronta >> aggiunge dopo un pò.
<< Due minuti e ti raggiungo >> esclamo con voce impastata. Sono di nuovo da sola e mi sale il panico. La cena. Vuol dire che vedrò Spencer? Oh Dio,adesso che faccio? Vai in cucina e affronti le cose da persona adulta,ecco cosa fai,Alex! Giusto! Devo reagire. Ad ogni scalino sento il cuore battere più forte. Ho paura di alzare lo sguardo e di incontrare i suoi occhi. Ho paura di leggerci dentro qualcosa a cui non sono preparata. Dopo l’ultimo gradino, alzo gli occhi e..non c’è. Spencer non c’è. Seduti al tavolo ci sono mia madre e Robert,quest’ultimo mi stringe in un tenero abbraccio e mi da il bentornata. Mi siedo al mio solito posto e resto in attesa. Forse Spencer sta per arrivare. Invece vedo mia madre iniziare a mangiare e non riesco a trattenermi dal corrugare la fronte.
<< Che c’è,tesoro? Non hai fame? >> mi chiede la donna.
<< Uhm si..certo >> esclamo poco convinta mentre afferro la forchetta. Ma non riesco ancora a mangiare. Fisso il mio sguardo sul posto vuoto di fronte a me e resto immobile.
<< E’ allo studio. Probabilmente resterà a dormire lì..come sempre >> mormora Robert. Mi risveglio dalla mia trance e noto che l’uomo mi sta guardando.
<< Come? >> chiedo confusa.
<< Spencer. Se ti stai chiedendo dov’è...è allo studio. Ormai passa tutto il tempo lì >> risponde Robert sconsolato.
<< Oh... >> è l’unica cosa che riesco a dire. Tutto ad un tratto non ho più fame. Non so perchè ma questa informazione mi ha lasciata incomoda. Dopo cena decido di guardare un pò di tv con mia madre. Sono comodamente rannicchiata tra le sue braccia...questa donna non ha il senso di “spazio personale”.
<< Mamma,puoi anche allentare la presa sai..non vado da nessuna parte >> esclamo divertita.
<< Questo non posso saperlo con sicurezza,Alex...quindi,per il momento,ti tengo stretta a me. Arrenditi >> sussurra tristemente la donna. Sento subito un ondata di sensi di colpa scoppiarmi nel petto. Posso solo immaginare quanto sia stato difficile per lei quest’anno senza di me. Adesso mi trovo di nuovo in camera mia, ho da poco finito di parlare con Peyton per l’organizzazione della mostra di domani. Ci sarà anche Spencer? Finalmente la vedrò? In questo anno ho avuto solo alcune notizie su di lei e,non tutte da Pey. La cosa mi preoccupa. Ho il timore che le due non si parlino e la cosa,se fosse vera,mi spezzerebbe il cuore. Il mattino dopo sono stata trascinata da mia madre in giro per la città per alcune compere,in primis, il vestito per la mostra di Peyton. Sul serio? Un vestito? Fatto sta che non sono riuscita a dirle di no,quindi abbiamo passato praticamente tutto il giorno fuori. Adesso stiamo pranzando dal nostro ristorante messicano di fiducia e non riesco più a trattenermi. Ho bisogno di sapere.
<< Quindi...Spencer non è venuta a dormire ieri notte? >> domando con finta nonchalance.
<< No, e stamattina è tornata per una doccia veloce per poi andare ad aiutare Pey con la mostra >> risponde la donna mentre afferra un nachos super formaggioso. Quindi le ragazze sono in buoni rapporti? Respiro sollevata.
<< Ehm..da quanto ho capito, Spencer passa parecchio tempo nello studio... >> incalzo cercando di non far trapelare la mia curiosità. Mia madre sbuffa esasperata.
<< Praticamente vive là. Tra l’incidente...e la tua partenza...ormai si è chiusa nel suo mondo >>. Sento una fitta al cuore. La mia Spence...
<< Ma sono sicura che con il tuo ritorno...sarà differente >> esclama prontamente mia madre. Le sorrido a stento. Già...differente,solo che non so se sarà un “differente buono” o “cattivo”. Finalmente torniamo a casa e,grazie a Robert, apprendo che abbiamo mancato Spencer di alcuni minuti. Non so perchè, ma ho la sensazione che la ragazza mi stia evitando. A questo punto non so se si presenterà alla mostra...ma non potrà ignorarmi per sempre. Credo di aver trascorso buoni venti minuti a fissarmi allo specchio. Ah,odio vestirmi elegante...l’ultima volta che ho indossato un vestito è stato...ah..è stato al ballo.
<< Alexandra Davis,sbrigati >> urla mia madre dal basso. Mi lascio sfuggire un lamento.
<< Arrivo Dianeeeeee >> sbraito esasperata. Forza e coraggio. Arriviamo alla mostra e,ammetto,la trovo bellissima. Le opere esposte non sono solo di Pey ma anche di altri artisti talentuosi. Mi guardo intorno e trovo subito i dipinti della mia amica. Sono meravigliosi e non mi interessa se sono di parte,Peyton è un artista eccezionale e sono davvero fiera di lei. Sono riuscita a scambiare con lei giusto due chiacchiere perchè sembra richiestissima, ma va bene così...è il suo momento e fa bene a goderselo. Non posso pensare che tra meno di un mese andrà via. Le cose stanno cambiando così velocemente. Inutile dire che ho trascorso la prima ora in cerca di Spencer ma con scarsi risultati e,forse,la mia intuizione era vera. Probabilmente non verrà. All’improvviso sento qualcuno stringermi la mano, per un attimo mi sale il panico..quando mi volto,noto Peyton sorridermi entusiasta.
<< E’ bello vederti così felice >> esclamo con sincerità.
<< E’ bello sentirmi così felice..avevo quasi dimenticato come ci si sentisse >> mormora con un sorrisino triste. Le stringo la mano, è stato un anno duro per tutti.
<< Comunque..vieni con me,voglio farti vedere una cosa >> dice tutto ad un tratto e,senza aspettare una mia risposta, mi trascina per tutta la sala. Arriviamo in una camera poco illuminata e, apparentemente vuota.
<< Ok,questo è il momento in cui confessi il tuo amore per me e inziamo a fare sesso selvaggio? >> esclamo tutto d’un fiato. Sento l’inconfondibile risata “ a risucchio” tipica di Peyton e sento il mio cuore crescere di due taglie per la gioia.
<< No,idiota. Guarda lì.. >> dice la ragazza mentre indica un punto dietro di me. Mi volto e resto senza fiato. C’è un piccola e flebile luce che illumina un quadro di media grandezza appeso alla parete. Sulla tela si alternano foto e disegni che ritraggono me,Peyton e Aiden nel corso degli anni. Alcune foto le avevo completamente rimosse. Sento le lacrime salirmi agli occhi.
<< E’ stupendo...perchè...perchè non è esposto? >> chiedo senza staccare lo sguardo dal quadro.
<< Perchè è la mia opera più personale. Più intima e preziosa..ed è solo per me. Non voglio che altri la guardino o la giudichino. E’ solo mia..e tua,ovviamente >> risponde la ragazza sorridendo. Restiamo per qualche minuto in silenzio. Non riesco a staccare gli occhi dal viso di Aiden. Mi manca terribilmente.
<< Alex... >> mormora Peyton.
<< Si, Pey >> dico senza guardarla. Cala per un attimo il silenzio.
<< Aiden è sveglio... >> confessa in un sussurro la ragazza. Sento gelarmi il sangue nelle vene. Non riesco più a respirare e so che il mio cuore si è appena fermato. Mi giro lentamente verso la mia amica e la guardo con occhi sgranati.
<< Cccosa..sveglio? Aiden...è....è sveglio? >> domando confusamente. Peyton si limita ad annuire.
<< Come...cosa..insomma...quando? >> balbetto freneticamente. Il mio Bambi è sveglio...è vivo. Aiden è vivo.
<< Uhm...circa...ecco,circa quattro mesi fa.. >> confessa la ragazza. Resto letteralmente a bocca aperta.
<< Come quattro mesi fa? Perchè lo vengo a sapere solo ora? >> esclamo indignata. La mia amica distoglie lo sguardo e resta in silenzio.
<< Cristo santo,Pey! Perchè nessuno mi ha detto niente? >> sbotto con le lacrime agli occhi. La ragazza finalmente mi guarda.
<< Che differenza avrebbe fatto..? >> sussurra impercettibilmente. Ma l’ho sentita. Eccome se l’ho sentita, vorrei non averlo fatto..perchè questa sua frase è stata una pugnalata dritta al cuore.
<< Alex,scusa io non volevo...mi dispiace.. >>si affretta a dire la ragazza, ma non ho nessuna intenzione di stare ad ascoltare quello che ha da dirmi. Mi asciugo velocemente gli occhi.
<< No,Peyton. Capisco benissimo..tranquilla. Perdonami,ma adesso preferisco andare a casa...ancora congratulazioni >> esclamo velocemente per poi incamminari a passo svelto all’uscita. Supero corridoi,stanze e persone e finalmente mi ritrovo all’uscita. Senza fiato e sconvolta. Mi aggrappo alla parete e inizio a piangere. Non so neanche io perchè. Se per la felicità di sapere che il mio amico è fuori pericolo, per tutto il dolore di quest’anno,per la frase di Peyton, per tutti i sensi di colpa che continuano a mangiarmi viva o, semplicemente perchè ne ho bisogno. Perchè in tutto questo tempo,non ho pianto neanche una volta. Continuo a piangere per non so quanto tempo, ormai mi sono accasciata a terra e il mio corpo è scosso dai singhiozzi.
<< Alex...? >>
Smetto immediatamente di piangere. No,non è possibile. Forse è frutto della mia immaginazione.
<< Alex, stai bene? >>
Alzo gli occhi ed eccola lì. A pochi metri di distanza. Più bella che mai. Spencer. La mia Spencer. Mi alzo in fretta e mi asciugo le lacrime. No,non è un sogno. E’ davvero lì,davanti a me.
<< Ssp...Spence.. >> sussurro tra i singhiozzi. Restiamo a fissarci per qualche secondo,poi,senza accorgermene,mi trovo tra le sue braccia. La stringo forte a me,la stringo il più possibile per timore che possa sparire da un momento all’altro. Affondo la testa nei suoi capelli e vengo sopraffatta dal suo dolcissimo profumo. Sto piangendo di nuovo, ma non sono l’unica. Sento le lacrime calde di Spencer bagnarmi la spalla. Ci stacchiamo leggermente e mi perdo nei suoi occhi. Dio, ogni volta che guardo nei suoi bellissimi occhi sento di perdermi in un altra dimensione. Vengo colta alla sprovvista quando sento le sue morbide labbra sulle mie. Ricambio subito il bacio, non voglio perdere altro tempo prezioso. Ci baciamo lentamente,assaporiamo entrambe le nostre lacrime. È un bacio salato che racchiude tutta la nostra passione. Il nostro amore. Finalmente mi sembra di tornare a respirare. Per un anno mi sono sentita chiusa in una bolla,lontana da tutti e insensibile a qualsiasi stimolo e sentimento. Invece,adesso, grazie ad un bacio di Spencer, sono tornata a vivere. Ci stacchiamo per riprendere fiato, non ho il tempo di aprire bocca che sento un forte bruciore sulla guancia. Guardo la ragazza con occhi sgranati. Spencer mi ha appena dato uno schiaffo. Resto a fissarla,ha il fiatone ed ha un espressione sconvolta. I suoi occhi mi dicono quanto sia arrabbiata e triste contemporaneamente. E’ uno spettacolo straziante.
<< Perchè Alex? Perchè sei andata via,eh? Perchè? >> urla con voce rotta. Cerco di allungare una mano verso di lei ma la ragazza arretra violentemente.
<< No,non osare toccarmi. Non guardarmi così Alex. Sei scappata, sei andata via e mi hai lasciata qui a fare i conti col casino che abbiamo causato. Hai preferito fare quello che fai sempre. Voltare le spalle a tutto e a tutti. Mi hai fatto terribilmente male, Alex. Mi hai distrutta,lo capisci? Sei andata via e mi hai lasciato una stupida lettera. Una lettera,Alex? Sul serio? Non hai avuto neanche il coraggio di guardarmi negli occhi... >> Spencer continua ad urlare e non posso far altro che sentirmi una nullità.
<< Spencer...ti prego.. >> cerco di dire,ma la ragazza mi punta il dito contro.
<< No, Alex. Non voglio stare qui ad ascoltare le tue stupide scuse e le tue fantomatiche ragioni. Non merito tutto questo...non meritavo di essere trattata così. Mi hai spezzato il cuore..e non ti perdonerò mai per questo >> conclude con le lacrime agli occhi. Non riesco a dire o a fare niente. Resto immobile mentre guardo Spencer correre via da me.

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Capitolo 52
*** Mad world ***


“ All around me are familiar faces,
Worn out place,worn out faces.
Bright and early for the daily races,
Going nowhere,going nowhere.
Their tears are filling up their glasses,
No expression,no expression
Hide my head, I wanna drown my sorrow,
No tomorrow,no tomorrow”
Michael Andrews ft. Gary Jules -Mad World
 
 
 
41° Capitolo
Dopo aver trascorso una notte insonne,sono ancora sdraiata sul mio letto. Le parole di Spencer continuano a risuonarmi nelle orecchie. Vederla così sofferente mi ha spezzato il cuore. Dio, quanto sono stata stupida,in tutto quello che ho fatto. È assodato che,nella mia breve vita,non ho fatto una scelta giusta. Mi sembra di sbagliare ogni volta,ad ogni passo che faccio. Ho bisogno di affrontare di nuovo Spencer,non posso lasciare le cose così...deve sapere quanto sono dispiaciuta e quanto l’amo. Dopo alcuni istanti,decido di alzarmi e di scendere in cucina. Mi fermo nel corridoio e resto a fissare la porta di Spencer. Magari posso provare a vedere se c’è.
<< Se cerchi Spencer..non c’è! >> la voce di Robert mi spaventa a morte. Mi porto una mano sul cuore e cerco di regolare il respiro.
<< Gesù, Robert...avvertire,no? Si vede che ti sei integrato bene in questa famiglia! A quanto pare adorate farmi venire un infarto >> esclamo esasperata. L’uomo si limita a ridacchiare. Dio, quanto mi ricorda Spencer. Restiamo a fissarci per qualche minuto.
<< Che ne dici se mi raggiungi in cucina? Magari facciamo due chiacchiere.. >> dice l’uomo. La sua richiesta mi lascia perplessa ma annuisco comunque. Mi siedo sul divano accanto a Robert, mentre mangio distrattamente il mio latte con i cereali.
<< Come stai,Alex? >> Robert mi domanda rompendo il silenzio imbarazzante.
<< Sto...bene >> rispondo cautamente.
<< Alex..sul serio. Com’è stato questo anno? Ma,soprattutto,come stai dopo ieri sera? >> incalza l’uomo. Lo guardo attentamente.
<< Sinceramente? Non lo so...non so come sto. È da un anno a questa parte che non so cosa sento..ci sono giorni in cui sto bene,mi sembra di vedere le cose in modo diverso,positivo. Poi ci sono giorni in cui i sensi di colpa non mi fanno alzare dal letto e sento un dolore squarciarmi il petto, e la mia mente continua a ripercorrere tutti gli errori che ho commesso e sento di sprofondare in un vortice di tristezza. Direi che la maggior parte delle volte,mi sento come una sopravvissuta. Non sto vivendo..ma vado avanti a piccoli passi...e so che non è abbastanza,perchè so che non avrò mai la forza di perdonarmi... >> concludo con gli occhi rossi. Deglutisco a fatica,non posso credere di aver detto queste cose così personali.
<< Perdonarti per cosa,Alex? Sai che non è stata colpa tua...vero? >> mi domanda Robert allarmato. Sorrido sarcasticamente.
<< Come puoi dire questo? Certo che è stata colpa mia...tutte le scelte che ho fatto nell’anno precedente,hanno portato a quella sera. Se non mi fossi... >> mi interrompo bruscamente. Non posso andare oltre.
<< Se non ti fossi cosa? Se non ti fossi innamorata di Spencer? >> esclama l’uomo dolcemente. Sgrano gli occhi. Robert mi prende la mano.
<< Si,lo so Alex. Ne sono al corrente..non chiedermi come,ma lo so. Posso non conoscere tutti i particolari, anche perchè Spencer non mi parla di queste cose, ma so una cosa con certezza...non è assolutamente colpa tua >> confessa l’uomo.
<< Non...non sei..non sei arrabbiato? >> chiedo titubante.
<< Arrabbiato? Perchè? Sono confuso,sorpreso e un pò disorientato...ma arrabbiato? No,mai. Non ne avrei motivo >>
<< Ho rovinato tutto,Robert... >> mormoro stancamente. L’uomo mi stringe la mano.
<< Non hai rovinato niente... >>
<< Scherzi? Il mio migliore amico ha quasi rischiato di morire dopo aver scoperto che sono innamorata di Spencer. Probabilmente non mi perdonerà mai. Idem per Spencer che,sicuramente,al momento mi odia. Ho mentito a tutti e sono scappata via,senza dare troppe spiegazioni...credi davvero che non ho rovinato niente? >> esclamo sarcastica.
<< Ok...capisco il tuo punto di vista. Alex, è vero..sono successe tante cose,tutte spiacevoli ma,Spencer non ti odia..credimi. Da quando sei andata via..non è stata più la stessa,questo perchè,al di là di tutto il casino,sentiva la tua mancanza. Aiden adesso sta bene..e sono sicuro che, prima o poi,troverà lo spazio nel suo cuore per perdonarti. Posso solo immaginare che situazione difficile sia stata per te...essere divisa tra la lealtà verso il tuo amico e l’amore verso mia figlia. Non ti giudico...nessuno lo sta facendo. L’unica persona che ti odia...sei tu. >> conclude Robert. Senza accorgermene,sento le lacrime rigarmi il viso. Quanto vorrei credere alle sue parole,quanto vorrei aggrapparmici e andare avanti. Ma non ci riesco. La strada per il perdono è ancora lunga.
<< Perchè nessuno mi ha detto di Aiden? >> chiedo con voce alterata. Vedo l’uomo agitarsi nervosamente.
<< Uhm...ecco, in realtà..è stata una scelta di tua madre... >> mormora titubante. Resto a bocca aperta. Cosa? No,non può essere...
<< Mia madre? Cosa? Ma...ma perchè? >> chiedo incredula. L’uomo si limita a fissarmi in silenzio. Sento la porta di casa aprirsi e,poco dopo,vedo spuntare mia mamma. Il suo sorriso svanisce nel momento stesso in cui vede le mie lacrime.
<< Tesoro,cosa succede? Stai bene? >> domanda preoccupata.
<< No,mamma..non sto bene. Perchè ho appena saputo che mia madre mi ha tenuto nascosto per quattro mesi il risveglio di Aiden.. >> esclamo con voce rotta. La donna impallidisce,guarda prima Robert,poi me.
<< Alex.. >> prova a dire,ma mi alzo di scatto dal divano.
<< No,non provare a scusarti o altro. Rispondi solo alla mia domanda.Perchè? >>. Mia madre fa un respiro profondo e distoglie lo sguardo.
<< Perchè sapevo che non saresti più tornata... >> sussurra tristemente. La guardo incredula.
<< Cosa...cosa significa? >> chiedo completamente disorientata.
<< Ti conosco,Alex. Sei mia figlia. So che nel momento stesso in cui avresti saputo del risveglio di Aiden,ti saresti fatta prendere dal panico,dalla paura di doverlo affrontare e non saresti più tornata... >> confessa con occhi rossi. Mi mordo il labbro. Ha ragione,probabilmente quattro mesi fa non sarei tornata. Chissà quando lo avrei fatto.
<< Questo non giustifica quello che hai fatto. Non ne avevi il diritto,mamma. E lo sai. E’ la seconda volta che decidi per me...smettila. Smettila di prendere queste decisioni senza prendermi in considerazione >> urlo disperata.
<< Alex,tesoro..ascolta...vieni qui, siediti e parliamo...ti prego >> mi supplica la donna.
<< Non ci riesco...almeno non ora. Adesso ho bisogno di stare un pò da sola,ok? Voglio..voglio schiarirmi le idee. Torno,tranquilla..ma ne ho bisogno,va bene? >> dico con più calma. Mia madre si limita ad annuire. Respiro profondamente e mi avvio all’uscita. Ho girovagato un pò per la città per schiarirmi le idee. Provo tanti sentimenti contrastanti. Sono arrabbiata,delusa,triste e stanca. Di tutto. Alla fine mi sono fermata nel parchetto dove ho trascorso la maggior parte della mia infanzia/adolescenza. Ho la testa piena di pensieri. Aiden si è svegliato, ed io sono completamente terrorizzata all’idea di vederlo. E poi,sa che sono qui in città? Avrà mai chiesto di me in questi quattro mesi? Poi c’è Spencer,non so come affrontarla...vorrei solo che mi perdonasse. E, dulcis in fundo,mia madre. Prendo la testa tra le mani e chiudo gli occhi.
<< Ed eccoti qui! Lasciami dire che sei un pò scontata >>, la voce di Peyton riecheggia fra gli alberi. La guardo distrattamente mentre si siede accanto a me.
<< Che ci fai qui? >> chiedo stancamente.
<< Diane mi ha detto della discussione...e ho pensato di venire a controllare come stai >> risponde la ragazza. Annuisco lentamente. Cala per un attimo il silenzio.
<< Mi dispiace per quello che ho detto l’altra sera... >> inizia a dire la mia amica, scuoto la testa.
<< Non dispiacerti...è tutto ok >> mormoro senza guardarla.
<< Mi dispiace anche per non averti detto di Aiden... >>. Faccio un respiro profondo.
<< Pey,è tutto ok..davvero >>. La ragazza mi guarda confusamente.
<< Non sei arrabbiata? >>
<< Non più... >> mi stringo nelle spalle per poi voltarmi verso la mia amica, << Per quanto mi abbia fatto male sapere mesi dopo del risveglio di Aiden..lo capisco. Capisco le ragioni che hanno spinto mia madre a fare questa scelta e,ovviamente,capisco le tue buone intenzioni nel voler seguire il suo pensiero >>
<< Davvero? >> mi chiede incredula Peyton
<< Si..insomma, è risaputo che non sono una che regge bene i confronti,una che preferisce scappare...probabilmente, quattro mesi fa non sarei tornata..nè ora nè..chissà. Non ero pronta,forse non lo sono neanche ora..ma sicuramente tutto questo tempo mi è servito per lavorare su me stessa...sai,per cercare di migliorare.. >> confesso timidamente. Peyton si limita a sorridere tristemente. Restiamo in silenzio per un bel pò.
<< Alex... >> mi giro verso la mia amica, << Cos'è successo? Tra te e Spencer....la sera del ballo... >>. Guardo confusamente la ragazza.
<< Scusa ma...Aiden o Spencer non ti hanno detto niente? >> esclamo incuriosita.
<< Ben poco...Spencer mi ha detto solo che è stato inevitabile e che non si sa spiegare neanche lei come è finita ad innamorarsi di te.. e Aiden,beh..lui non ne vuole parlare >> confessa Peyton. Sapere che Aiden non ne vuole parlare mi fa pensare che non mi perdonerà mai.
<< Ok... >> dico in un sospiro.
Le ho raccontato tutto. Dall’inizio alla fine. Ogni minimo particolare,ogni sentimento,paura e dubbio. E più ne parlavo, più mi rendevo conto che avrei dovuto farlo tempo prima. Ma ormai è troppo tardi. Per un momento cala un imbarazzante silenzio. Lascio che Peyton assimili tutto quello che le ho detto.
<< Mi odi...? >> chiedo sommessamente.
<< Odiarti? No..mai,Alex..ma odio il fatto che tu non abbia sentito il bisogno di parlare con me..forse,forse tutto questo non sarebbe successo.. >> risponde con sincerità la ragazza. Annuisco lentamente.
<< Forse hai ragione...ma non lo sapremo mai. Devi capire che non era mia intenzione lasciarti all’oscuro..ma era una situazione più grande di me e,che comprendeva tutti noi.Egoisticamente,ho pensato che sbrigandomela da sola..sarei riuscita a risolvere la situazione.. >> confesso tristemente.
<< O forse non volevi risolvere la situazione! >> esclama la mia amica. La guardo confusa. << Alex, sapevi benissimo in cosa ti stavi cacciando! Magari non all’inizio ma,dannazione,dopo che avete confessato i vostri sentimenti, lì era palese che sarebbe scoppiato un putiferio. E nonostante tutto,non ti sei fermata. Non hai parlato con me o con chicchessia. Hai pensato di continuare a portare avanti la tua storiella...io,non so Alex...sembra che tu abbia fatto tutto senza pensare a niente >>
<< Non è così,Pey! Credi che non mi sia fermata a pensare a quello che stavo facendo? Al dolore che avrei potuto procurare ad Aiden? Al fatto che dovevo parlarne con te? >> esclamo infastidita.
<< E allora perchè lo hai fatto? >> sbotta la ragazza.
<< Perchè la amo! Ok? Sono perdutamente innamorata di Spencer. E qualunque pensiero,dubbio o paura..veniva offuscato da lei. Dall’amore che provo per lei. So di essermi comportata di merda..ma parlare è facile,Pey! Non sai quanto ci ho provato... >> urlo con gli occhi rossi. Peyton sembra spiazzata da questa mia reazione. Si limita a fissarmi.
<< Capisco tutto,Alex...davvero. Speravo solo che avessi un pò di buon senso e avresti lasciato mia cugina fuori da tutta questa storia... >> mormora la ragazza. Chloe. Sento una fitta al petto.
<< Lo so..non volevo che fosse un altra vittima innocente in questo casino che ho creato.. >> sussurro sconsolata. La mia amica annuisce lentamente,poi si alza e mi si piazza davanti.
<< Ascolta...non ti odio. Nessuno qui ti odia,Alex. Sono arrabbiata? Si,parecchio. Ma non sono qui per dimostrarti la tua totale incapacità di fare scelte giuste..visto che ne sei già consapevole. Ma credo che tu debba fare i conti con altre persone. Non devi niente a me. Ma c’è qualcun’altro a cui devi dare delle scuse. Parla con Chloe... >> fa una piccola pausa, << E va a trovare Aiden! >> conclude con fermezza. Mi si blocca il respiro.
<< Pey... >> cerco di dire ma la ragazza mi ferma subito.
<< No,basta tirarsi indietro. Sei qui...fai quello che avresti dovuto fare un anno fa. Glielo devi >> esclama duramente. Senza aspettare una mia risposta, Peyton va via. Mi porto le mani agli occhi e inizio a piangere. Dio, sono qui da un giorno e non ho fatto altro che piangere e allontanare ancora di più le persone a cui tengo. Ottimo lavoro,Alex.

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Capitolo 53
*** All I want ***


“ When you said your last goodbye
I died a little bit inside.
I lay in tears in bed all night,
Alone without you by my side
But if you loved me,why’d you leave me?
Take my body,take my body
All I want is and all I need is to find somebody,
I’ll find somebody like you”
Kodaline - All I want
 
 
42° Capitolo
Le cose tra me e mia madre vanno meglio,abbiamo parlato e,in un certo senso,abbiamo risolto. Ormai il danno è fatto,è inutile portare rancore. Sono comodamente sprofondata sul divano a fare zapping,mentre accarezzo svogliatamente Gavroche. Lo tasto ben bene,mmm secondo me si è fatto più cicciottoso! Devo fare due chiacchiere con mia madre,lo sta viziando troppo. In questi giorni ho intravisto pochissimo Spencer,tra la scuola,gli allenamenti e la pittura la ragazza non è mai a casa. Mia madre e Robert non scherzavano quando dicevano che ormai vive allo studio. Fisso il mio sguardo sullo schermo mentre passa la pubblicità di un mega aspirapolvere astronomico che sembra fare di tutto,tranne che pulire,quando all’improvviso sento la porta di casa aprirsi. Mi affaccio leggermente e,con mia sorpresa,vedo Spencer fare capolino dall’entrata. Mi si ferma il cuore in gola. Restiamo a fissarci per qualche secondo. Poi la ragazza scuote leggermente la testa e si avvia alle scale. Resto a fissare il vuoto per poi alzarmi di scatto e correre al piano di sopra.
<< Spencer...possiamo parlare? >> chiedo sommessamente mentre seguo la ragazza fino alla porta di camera sua.
<< No! >> esclama prontamente la ragazza. Ouch.
<< Ti prego...credo che sia necessario... >> la imploro piagnucolando. Spencer rotea gli occhi e mi fa cenno di entrare in camera. Sorrido internamente. La vedo sedersi sul letto con le braccia conserte.
<< Allora? >> sbotta annoiata. Ok, ce la puoi fare Alex. Mi asciugo velocemente le mani sul jeans.
<< Dire che mi dispiace è riduttivo... >> inizio a parlare, vedo la ragazza sbuffare infastidita, << ma questo non vuol dire che non meriti le mie scuse. Non vado fiera di quello che ho fatto, credimi. E’ stato un comportamento immaturo ed egoista il mio. E hai ragione quando dici che non lo meritavi,non meritavi fare i conti con tutto quello che ho causato...non meritavi una stupida lettera zeppa di patetiche scuse...meritavi una persona al tuo fianco ed io non c’ero...e non me lo perdonerò mai,Spence... >> sussurro tristemente. Mi avvicino al letto e mi siedo lentamente ma la ragazza si alza di scatto.
 
Spencer POV
<< Tu non sai niente,Alex...credi di sapere come mi sono sentita o cosa sento adesso...ma la verità è che non sai niente. E sai perchè? >> sbotto a braccia conserte. La ragazza si limita a scuotere la testa.
<< Perchè non ti interessa, non ti è mai interessato quello che le persone pensano veramente. Sei sempre stata concentrata solo su te stessa. E lo sei ancora. Io,io,io. Io so questo, io ho fatto questo, io provo questo. Smettila,Alex. Lo vuoi capire che non ci sei solo tu? Non sei l’unica ad aver causato tutto questo casino. Eravamo in due, o l’hai dimenticato? Mi avevi promesso che avremmo preso delle scelte insieme,che avremmo affrontato la situazione insieme. INSIEME. Invece hai fatto di testa tua,come sempre >>
<< Hai ragione, Spence ma.. >> non la lascio terminare.
<< No, non darmi ragione. Non me ne faccio niente. Io avevo bisogno di te,un anno fa. Non ora. Non ora che mi sono rimboccata le maniche,ho lavorato su me stessa, ho chiesto perdono,ho pianto e mi sono sentita umiliata. Tutto,senza di te. Mentre tu ha preferito scappare. Lasciarti tutto dietro e puf. Sparito tutto. Spariti tutti. Per te non contava più niente. E adesso torni qui e,cosa ti aspetti? Che bastano due paroline e tutto si risolve? >> urlo fuori di me. Alex abbassa la testa sul petto e scuote lentamente la testa.
<< Quindi, risparmiami le tue scuse e,perdonami se non ho voglia di ascoltarti ulteriormente. Ma non ne vedo il motivo. Cosa vuoi, il mio perdono? Va bene, ti perdono Alex. Adesso ti senti meglio? Adesso che hai ottenuto quello che volevi, puoi andare per la tua strada. Continua la tua vita lontano da qui,sembra farti bene l’aria della Virginia >> concludo senza fiato. Cerco di regolare il respiro,ah..mi sembra di essermi tolta un macigno dal petto. All’improvviso vedo Alex scattare in piedi.
<< Credi davvero questo? Credi che ho scelto di andare via così non avrei sentito il peso delle conseguenze delle nostre azioni? Così avrei dimenticato tutto e sarei tornata a vivere felice? >> sbotta furiosa. Resto un attimo sorpresa dalla sua uscita.
<< Credi che sia stato facile per me andare via? Lasciare tutto e tutti..lasciare te e andare via? Ma volevo fare una cosa giusta,per me,per tutti. Perchè restare qui,nelle condizioni in cui mi trovavo,non mi avrebbe portato a niente. Pensi davvero che in Virginia ho ritrovato la felicità? Pensi così poco di me? >> continua ad urlare ma,mi accorgo subito,che ha gli occhi rossi.
<< Spencer,avevo gli incubi ogni notte. Ogni fottuta notte. Anzi,li ho ancora ma,fortunatamente,di meno. Mi svegliavo in un bagno di sudore e con il cuore in gola. Rivivevo ogni maledetto istante di quell’incidente. La luce accecante, il rumore assordante,lo schianto e il dolore. Ritornava tutto,ogni volta che chiudevo gli occhi. Non parlavo quasi mai,mangiavo anche meno. Non uscivo di casa,se non per andare a scuola e tornare >>, Alex riprende fiato e si asciuga velocemente le lacrime. Sento il mio cuore andare in mille pezzi,non ho mai visto la ragazza così...così distrutta.
<< Sto andando da un cazzo di psicologo perchè mio padre aveva paura che stessi sprofondando in una sorta di depressione. Aveva timore che potessi fare qualche gesto estremo.. >>. Sgrano gli occhi e sento mancarmi il fiato.
<< Cci...ci...ci hai mai pensato? >> balbetto allarmata.
<< Non è questo il punto >> esclama la ragazza, << Voglio solo dirti che mi dispiace. Non volevo causare niente di tutto questo..e non mi perdonerò mai per averti abbandonata. E’ stata una scelta avventata,egoista ma credimi,credevo di farlo per il bene di tutti. Specialmente il tuo. So che può sembrarti assurdo,ma è così. Ma ti prego,non pensare che per me sia stata una passeggiata. Non pensare che stare lontana da tutti voi sia stato facile. Questo non te lo permetto... >> Alex fa una breve pausa per riprendere fiato ed io sento le lacrime rigarmi il viso.
<< L’hai detto anche tu,tempo fa,siamo esseri umani e sbagliamo. Specialmente quando ci troviamo davanti a scelte che coinvolgono le persone che amiamo...la mia scelta è discutibile. Imperdonabile. Ma è stata fatta perchè pensavo di fare la cosa giusta nei tuoi confronti,nei riguardi della persona che amavo...e che amo ancora >> conclude in un singhiozzo. Sento il cuore battere così velocemente che fa quasi male. Alex non mi ha mai detto che mi ama.
<< Alex... >> mormoro titubante mentre allungo una mano, ma la ragazza scuote violentemente la testa.
<< No,Spence. Fai bene ad essere arrabbiata con me,ne hai tutte le ragioni. So che non potrai mai perdonarmi,cavolo,neanche io so che lo farò. Ma volevo solo farti capire che dietro ogni mia azione...c’è sempre stato il tuo pensiero...sempre. >> sussurra tristemente. Vorrei poter dire qualcosa,davvero, ma tutto questo mi ha letteralmente spiazzata. Sono così assorta nei miei pensieri,che non mi sono accorta che Alex si sta avviando alla porta. Vorrei correrle dietro,abbracciarla e dirle che andrà tutto bene,che insieme,questa volta,supereremo tutto. Invece resto in silenzio mentre il mio sguardo segue ogni suo movimento.
<< Non ho mai pensato di farmi del male...sai...non potevo rischiare di non vedere più i tuoi occhi. Anche se non eri con me...sappi che i tuoi bellissimi occhi mi hanno dato la forza,ogni giorno,ogni momento della mia giornata... >> mormora dolcemente la ragazza per poi sparire dietro la porta. Mi accovaccio a terra,stremata. E,per l’ennesima volta, in un anno,mi ritrovo a piangere per Alex. E’ l’unica cosa che riesco a fare,perchè per quanto ci abbia provato non l’ho mai odiata. Non ho mai smesso di amarla. Ma non so davvero più cosa pensare. Dio, Alex..perchè hai dovuto rovinare tutto? Perchè? Perchè dici di amarmi se poi sei andata via?
 
Alex POV 
Mi appoggio alla porta e cerco di regolare il respiro. Mi sento a pezzi. Scombussolata. Sfinita. Ma dovevo farlo,dovevo dire tutto quello che mi sono tenuta dentro in questo anno. In realtà,avrei voluto continuare a parlare con Spencer,ma stavo troppo male e,il mio psicologo,mi ha consigliato di fare piccoli passi e di non strafare. Sorrido sarcastica,dovrebbe vedermi adesso. Ho bisogno di prendere una boccata d’aria. Avviso velocemente mia madre che non torno per cena e sfreccio via di casa. Non so dove andare,ma ho bisogno di schiarirmi le idee. Dopo tanto girare,mi sono fermata da Dylan, è bello vedere una faccia amica. Parlando di amica..ho inviato un messaggio a Peyton,scrivendo che sono al locale e che mi farebbe piacere vederla ma,credo,che la ragazza mi stia evitando. Sospiro rumorosamente mentre mi porto la bottiglia di birra alle labbra. Mi sembra di non avere più niente che mi trattenga qui. Dopo un pò,decido di sedermi al tavolino del locale e di farmi compagnia con una seconda birra.
<< Ehi,ragazzina! >> sento una voce familiare spuntare dietro alle mie spalle. Ho quasi paura a voltarmi, ma lo faccio comunque. Ed eccola lì,la bellissima e perfetta Chloe. Sorrido imbarazzata.
<< Ehi.. >> mi limito a mormorare. Sento la ragazza ridacchiare.
<< Non offenderti...ma sembri davvero un pò sfigata seduta qui fuori da sola con una birra >> esclama Chloe sorridendo. Mi lascio sfuggire una leggera risata.
<< Nessuna offesa,anzi...credo tu abbia ragione! >> dico dopo un altro sorso di birra. La ragazza si siede accanto a me.
<< E’ da un pò che non ti vedo in giro,sei stata indaffarata? >> domanda con tono giocoso. Ridacchio e scuoto la testa.
<< Ah, quindi te ne sei accorta? >> chiedo con lo stesso tono.
<< In realtà no,me ne sono resa conto solo ora! >> esclama con finta indifferenza. Rido divertita. Cala per un attimo il silenzio.
<< Come mai non mi hai ancora staccato la testa a morsi? >> domando seriamente. La ragazza si stringe nelle spalle.
<< Sono una pacifista >> esclama dandosi delle arie, inarco un sopracciglio, << Perchè dovrei farlo? >> risponde con serietà.
<< Perchè mi sono comportata malissimo nei tuoi confronti. Sono andata via senza darti una spiegazione e poi..poi c’è tutta la questione di Spencer... >> mormoro imbarazzata.
<< Spencer...giusto... >> sussurra Chloe, poi si volta verso di me, << Ascolta, si..ti sei comportata di merda, Alex. Ma dopo un pò,ho cercato di capire le tue ragioni,il tuo comportamento. E,anche se non lo giustifico,lo capisco >>. La guardo con occhi sgranati.
<< Non...nnnon...tu non mi odi? >> balbetto vergognosamente.
<< Naa,non più almeno. Certo, all’inzio ho immaginato mille modi per ucciderti e farlo sembrare un incidente..ma fortunatamente ho abbandonato l’idea >> esclama facendo un occhiolino. Dopo qualche secondo ritorna seria.
<< Sai..credo di averlo saputo fin dall’inizio... >> mormora impercettibilmente.
<< Saputo cosa? >> chiedo confusa
<< Che non mi avresti mai amata come io amavo te... >> risponde con un mezzo sorrisino.
<< Chloe.. >> mi limito a dire tristemente.
<< No,è ok..davvero. E poi vedevo come guardavi Spencer...ho sempre sospettato qualcosa ma,speravo,fossi più intelligente e non ti saresti cacciata in una situazione del genere >> confessa quasi divertita.
<< E’ assodato che sono incapace di prendere decisioni...Chloe, scusami...ho provato davvero ad essere la persona che meritavi di avere al tuo fianco..ma sapevo che, al di là dei miei sentimenti per Spencer, non sarei mai stata alla tua altezza >> dico con sincerità, noto la ragazza scuotere la testa.
<< No, credimi. È la verità! Chloe, sei davvero una ragazza eccezionale...non meritavi di essere trattata in quel modo. Perdonami per quello che ti ho fatto..non so se può esserti di consolazione, ma sono stata davvero bene con te, ho apprezzato ogni momento che abbiamo condiviso insieme. Mi hai fatta sentire amata e mi hai fatto capire che è bello ed è giusto affidarsi sentimentalmente ad un altra persona... >> confesso con occhi rossi.
<< Ma non è stato abbastanza... sono contenta però di averti trasmesso questa fiducia. E sono contenta che,tutto sommato,tu sia stata bene con me...sappi che è stato lo stesso anche per me. Nonostante tutto,porterò sempre un bel ricordo della nostra relazione perchè so che ci hai davvero provato,anzi..ti ringrazio per avermi permesso di conoscerti per come sei, Alex >> esclama la ragazza con un mezzo sorriso. Sento un magone in gola, Dio, non meritavo Chloe prima e non la merito adesso.
<< Perdonami...davvero..io... >> non riesco a terminare la frase che scoppio a piangere. Senza perdere tempo,la ragazza si alza e mi abbraccia forte.
<< E’ tutto ok,Alex...ti perdono. Va tutto bene,ok? >> mi sussurra dolcemente all’orecchio. Restiamo così per non so quanto tempo, poi Chloe si stacca e mi da un pugnetto sulla spalla.
<< Su, smettila di piangere. Mi fa strano vedere Alex Davis in lacrime >> esclama divertita. Sorrido tra le lacrime.
<< Ok.. >> mi limito a dire. Restiamo ancora un pò a parlare poi la ragazza mi avvisa che deve andare via.
<< Ah,un ultima cosa...Alex,non dovevi provare ad essere alla mia altezza. Non hai mai capito che già lo eri...non desideravo niente di diverso da te. Ma alla fine mi sono rassegnata al fatto che non ero io quella che volevi veramente... >> confessa Chloe per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
<< Ah,ancora una cosa...anzi, tre! >> esclama la ragazza, << Non mollare con Spencer,quella ragazza ti ama...è palese. Fai di tutto per riprendertela. Sii paziente con Peyton,è arrabbiata si..ma è anche profondamente ferita. Cerca di fare pace con lei,a breve andrà via..non lasciare le cose in sospeso con lei,te ne pentirai. E ultimo,ma non meno importante. Va da Aiden. Ne hai bisogno tu..e ne ha bisogno lui. Credimi,Alex..per quanto possa farti paura..è il passo definitivo verso la giusta via. Dai retta ad un amica. >> conclude con un occhiolino. Sono così sopraffatta dalle emozioni e dalle sue parole che riesco solo ad annuire. Dopodiché vedo Chloe avviarsi alla macchina e sparire dalla mia visuale. Dio,che serata.

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Capitolo 54
*** If I could turn back time (Prima parte) ***


“ I didn’t really meant to hurt you,
I didn’t wanna see you go,
 Know I made you cry but baby,
If I could turn back time,
If I could find a way
I’d take back those words that have hurt you
And you’d stay.
If I could reach the stars,
I’d give’ em all to you,
Then you’d love me,
Love me like you used to do”
Cher - If I could turn back time
 
43° Capitolo (Prima parte)
Sono ferma davanti ad una porta che,nel corso della mia breve vita,ho visto innumerevoli volte. La sto fissando da un tempo indeterminato. Lascio vagare il mio sguardo sul legno duro,bianco. I miei occhi si soffermano sulle leggere crepe create dal tempo,sui cardini un pò arrugginiti e dai numeri grandi e neri che risaltano prepotentemente sul candido colore della porta. Intorno a me c’è solo silenzio,a farmi compagnia il battito accelerato del mio cuore. Giro lentamente la testa dietro di me e, noto la macchina ferma sul vialetto. Lascio vagare lo sguardo sulla figura nell’abitacolo. Guardo Peyton con occhi imploranti ma la mia amica si limita a sorridere e ad alzare i pollici all’insù. Bell’incoraggiamento. Faccio un respiro profondo,mi volto verso la porta e busso. I lunghissimi secondi scandiscono i battiti del mio cuore. Finalmente la porta si apre e vengo accolta da una faccia palesemente sorpresa..in modo positivo,direi.
<< Alex..che bello vederti! >> la voce di Paula è come balsamo per il mio nervosismo. Sorrido genuinamente.
<< E’ lo stesso anche per me... >> mormoro mentre mi accomodo in casa.
<< Per quanto vorrei tartassarti di domande e sapere come stai...so che sei qui per una ragione ben precisa,quindi non ti trattengo ulteriormente ma,sappi che la mia porta è sempre aperta per te. Per qualsiasi cosa. Sei come una figlia per me... >> esclama la donna. Sono così sopraffatta dalle emozioni che mi limito ad annuire.
<< Beh,inutile che ti indico la strada...sei di casa >> aggiunge dopo un pò Paula. Annuisco ancora una volta e inizio a salire i gradini della mia infanzia. Busso alla porta e resto in attesa. Non so neanche io dove ho trovato il coraggio di fare tutta questa strada per arrivare fin qui. Mi sembra di essermi mossa come un automa,macchinalmente senza ricordare il percorso che ho fatto fino ad ora.
<< Mamma,smettila! Ho già detto che non ho voglia di vedere la gara di pattinaggio artistico con te >> urla una voce palesemente annoiata. Non riesco a trattenermi dal ridacchiare. Decido di farmi coraggio e ruoto la maniglia. Ed eccolo lì, il mio migliore amico...sdraiato sul letto con il pc sulle gambe. Sento il cuore scoppiarmi di gioia..l’ultima volta che ho visto Aiden era in un letto d’ospedale che lottava tra la vita e la morte. Il ragazzo non si è ancora reso conto della mia presenza, ma,come se si fosse accorto di essere osservato, alza lo sguardo verso la mia direzione. Noto una miriade di emozioni passare sul suo volto per poi assumere un espressione neutra.
Restiamo a fissarci per un pò,ci studiamo scrupolosamente. Sembra dimagrito e ha il viso stanco.
<< Alex... >> mormora dopo un attimo che sembrava un eternità.
<< Aiden...ehi...io,non so se è un buon momento,insomma se ti disturbo,ecco...in realtà non so neanche se vuoi parlare con me...però non mi interessa,cioè,nel senso che non importa se non vuoi, posso parlare anche solo io,ecco si... >> farfuglio impanicata. Sento il ragazzo ridacchiare.
<< Gesù, Alex...respira! >> esclama con un mezzo sorriso,per poi spostare il pc e mettersi a sedere. Mi guarda ancora una volta,poi mi fa cenno di sedermi sulla sedia accanto alla scrivania. Annuisco e,con gambe tremanti,mi accomodo.
<< Sapevo che prima o poi saresti venuta... >> dice sommessamente.
<< Per quanto non meriti di stare in tua presenza...so che ti devo almeno delle scuse per l’incidente e,delle risposte,se vuoi farmi delle domande >> sussurro guardandomi le mani.
<< Alex, non guidavi tu quel camion >> dice in un sospiro Aiden.
<< Non sarebbe successo niente se non avessi fatto tutte quelle scelte sbagliate... se avessi affrontato la situazione in maniera differente >> mormoro tristemente.
<< Vero... >> dice in un sussurro e sento delle fitte trafiggermi il petto, << ma non voglio delle risposte...in realtà,voglio solo che mi racconti tutto. Dall’inizio alla fine >>. Deglutisco a malapena.
<< Ok... >>
Gli ho raccontato tutto,ogni particolare e ogni sentimento che ho provato in tutti quei mesi in cui combattevo con i dubbi,le paure e le emozioni. Non so quanto tempo sia passato, Aiden è ancora seduto sul letto ma non mi guarda più. Credo stia assimilando tutto quello che gli ho detto.
<< Ti ho fatto una cosa terribile,imperdonabile..lo so. Mi sono dimostrata, non solo un amica terribile, ma una persona di merda...avevi ragione,io volevo tutto e non ero disposta a perdere niente. Non ero disposta ad ammettere che mi stavo comportando da persona egoista ed immatura. Avevi ragione su tutto...e se solo potessi tornare indietro...farei tutto diversamente...mi dispiace Aiden...mi dispiace... >> cerco di concludere senza scoppiare a piangere. Sento il ragazzo sospirare rumorosamente.
<< Alex... >> mormora stancamente, incrocio il suo sguardo e resto in attesa, << come stai? >>. La confusione mi colpisce dritto in faccia. Cosa...cosa vuol dire? Non mi aspettavo una domanda del genere.
<< Che..in che..in che senso? >> balbetto confusamente.
<< Come in che senso?! Come stai? Fisicamente e mentalmente >> incalza Aiden.
<< Uhm...sto...sto bene >> dico cautamente.
<< Alex...ti conosco da una vita. So quando mi dici una bugia. So quando stai male.. >> esclama il ragazzo.
<< Sto...io,ecco..beh è stato un anno difficile per tutti... >> mormoro lasciando vagare lo sguardo per la stanza.
<< Voglio essere sincero con te...non sono ancora pronto a perdonarti... >> inizia a parlare il mio amico, annuisco debolmente e sento di nuovo le lacrime salirmi agli occhi, << ma non riesco ad odiarti,non riesco a non pensare a tutto quello che mi hai detto >>, alzo di scatto la testa e fisso con incredulità il ragazzo.
<< Ti conosco,Alex...posso immaginare quanto sia stato difficile per te cercare di capire come affrontare tutta la situazione. Hai fatto i conti con troppi sentimenti tutti in una volta e,ammetto, che riesco a capire il tuo stato d’animo di quei mesi... >>
<< No, Aiden no.. >> cerco di dire,ma il mio amico mi ferma.
<< Non ti sto giustificando,sono stato in coma ma non sono impazzito! Hai sbagliato,specialmente nei miei confronti. Avresti potuto fare scelte differenti...avresti potuto fare tante cose diversamente ma,probabilmente,credevi di agire nel giusto...voglio solo dirti che...ti capisco. E non ti odio... >>. Adesso sto piangendo senza freni. Non posso credere alle parole di Aiden. All’improvviso, sento delle braccia forti cingermi le spalle. Sono travolta dall'inconfondibile profumo di Aiden e piango ancora più forte.
<< Non...nnon merito..non lo merito...io..iio non >> cerco di dire tra i singhiozzi mentre provo a librarmi dalla sua stretta.
<< Alex,smettila...ehi,calmati >> il ragazzo sussurra lentamente. Scuoto la testa ripetutamente.
<< Ok,adesso stammi a sentire >>, Aiden si stacca dall’abbraccio e mi guarda seriamente, << hai sbagliato,Alex. Hai tradito la mia fiducia e non so quando avrò la forza di perdonarti. Ma c’eri anche tu in quella macchina. Anche tu hai rischiato di morire e,non so tu,ma io ho ancora gli incubi. E’ stato un incidente,ok? Di questo,nessuno ne ha colpa...quando si tratta della vita di una persona,non c’è nessuna colpa. Smettila di farti del male,perchè lo vedo nei tuoi occhi...e per quanto non riesca a dimenticare il tuo tradimento,mi risulta ancora più difficile vederti così a pezzi >> conclude con forza. Lo guardo allibita.
<< Perchè? >> mormoro incredula.
<< Perchè ti voglio ancora bene,stupida >> risponde Aiden con le lacrime agli occhi. Mi aggrappo al suo petto e continuo a piangere. Non so quanto tempo siamo rimasti abbracciati,so solo che ho pianto tutte le lacrime che avevo e,adesso,mi sento stremata.
<< Posso...ecco,posso farmi sentire..ogni tanto? >> domando dopo essermi staccata dal suo abbraccio.
<< Io...uhm...ok,direi che..che va bene sentirci qualche volta..ho ancora bisogno di tempo,Alex.. >> mormora il ragazzo.
<< Assolutamente..lo capisco. E’ già tanto che mi concedi questa possibilità.. >> mi affretto a dire. Restiamo un pò in silenzio. Forse dovrei andare via adesso...anche se non voglio. Ho paura che, una volta varcata la soglia di casa, tutto quello che è appena successo possa sparire.
<< Sai, Spencer mi viene a trovare spesso.. >>, il mio amico decide di rompere il silenzio.
<< Per quanto possiamo aver sbagliato tutte e due..neanche lei meritava tutto questo. E’ una brava persona,come te... >> confesso con un mezzo sorriso.
<< E come lo sei tu >> aggiunge prontamente Aiden, scuoto debolmente la testa ma non mi va di discutere ulteriormente.
<< All’inizio,voleva raccontarmi a tutti i costi la sua versione dei fatti. Ma ho sempre aspettato te. Volevo sentire prima te. Spencer sarà stata anche la mia ragazza..ma tu eri la mia migliore amica. Avevi la priorità su questa cosa >> continua il ragazzo. Cerco di dissimulare la fitta al cuore dopo aver sentito “eri”.
<< E’ stato difficile vederla..sapere quello che aveva fatto...che avevate fatto. Poi è diventato difficile cercare di evitarla,mi stava mandando fuori di testa. Voleva farsi perdonare a tutti i costi...Dio, mi ha stressato! >> esclama esasperato ma con un mezzo sorriso. Non riesco a trattenere una risata.
<< Oh,ti credo! Sa essere davvero insistente! >> aggiungo prontamente.
<< Quindi adesso..siete..uhm amici? >> domando cautamente. Il ragazzo scrolla le spalle.
<< Si..più o meno...insomma,ci stiamo lavorando su! Sto ancora cercando di far riappacificare per bene Spencer e Peyton...non voglio perdere nessuno di voi,sai..quindi spero che tutti noi, a piccoli passi,riusciamo a perdonarci a vicenda ecco.. >> risponde Aiden. Scuoto la testa. Trovatemi una persona più eccezionale di lui,vi sfido.
<< Lo spero anche io...per questo sono tornata... >> sussurro timidamente. Sento il ragazzo ridacchiare e lo guardo confusamente.
<< Alex,non metto in dubbio che tu sia tornata qui per questo...ma, diciamoci la verità! Tu sei tornata principalmente per Spencer >> esclama Aiden. Sgrano gli occhi mentre il cuore mi è salito in gola. Vedo il ragazzo sorridere genuinamente e, in un certo senso,mi rilasso un pò.
<< L’ami ancora,vero? >> mi chiede sempre sorridendo. Lo guardo imbarazzata.
<< Non ho mai smesso.. >> sussurro con un mezzo sorriso. Il ragazzo annuisce per poi mettermi una mano sulla spalla.
<< E allora...metti la testa a posto. Metti le cose a posto. Rimettiti a posto...e riprenditi Spencer >> esclama solennemente. Credo che la mia bocca sia finita a terra. Aiden mi ha davvero dato la sua benedizione?
<< Aiden...come puoi dirmi queste cose dopo tutto quello che è successo? >> chiedo stordita.
<< Alex..abbiamo rischiato di morire. Le persone a noi care,hanno rischiato di perdere una figlia/o...non c’è spazio per l’odio. Per quanto mi faccia male,tu e Spencer avete qualcosa di veramente speciale. Lo leggo nei vostri occhi...forse l’ho sempre saputo ma non mi sono mai soffermato troppo sui segnali che entrambe mi stavate dando,anche solo inconsciamente. Quindi..questo ecco >> conclude il ragazzo.
<< Ti voglio bene, Aiden... >> dico con occhi rossi.
<< Ti voglio bene anche io,scimmietta >> mormora dolcemente.
Ho salutato Aiden,ho fatto due chiacchiere veloci con Paula e adesso mi sono chiusa la porta di casa alle spalle. Mi affaccio al finestrino dell’auto e noto che Peyton si è addormentata. Mi scappa un sorriso. Sono felice. So che non merito di sentirmi così...ma non lo riesco ad evitare. Aiden mi ha dimostrato per l’ennesima volta che persona meravigliosa sia e,non ho più intenzione di deluderlo. Farò quanto in mio potere per farmi perdonare e per far si che lui possa fidarsi di nuovo di me. Ma devo seguire il suo consiglio. Devo rimettermi a posto. Solo così posso ricominciare. Busso rumorosamente al finestrino e noto Peyton saltare dallo spavento e colpire il clacson ripetutamente. Scoppio a ridere convulsamente.
<< Dio,quanto sei idiota! >> urla la mia amica cercando di riprendere fiato. Si,sono proprio felice.

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Capitolo 55
*** If I could turn back time (Seconda parte) ***


43° Capitolo (Seconda parte)
Sono trascorsi alcuni giorni dall’incontro con Aiden, stiamo continuando a sentirci e,non potrei essere più felice. So che il ragazzo è ancora sulle sue,lo capisco e lo accetto...ma non ho intenzione di mollare,voglio riprendermi il mio migliore amico. In questi giorni ho avuto modo di pensare a tante cose,in primis la mia situazione con Spencer. Dall’ultima volta che abbiamo parlato,abbiamo scambiato si e no due chiacchiere,la ragazza continua ad evitarmi. Probabilmente, dopo la scelta che ho fatto,mi odierà ancora di più di quanto non lo stia già facendo. Ma questa volta sono sicura delle mie motivazioni...spero solo di riuscire a convincere anche la ragazza. Al momento mi trovo seduta sul divano di casa,in attesa di mia madre e Robert di ritorno da lavoro. Spero solo che dopo quello che dirò loro,mia mamma non impazzirà. Sento la porta di casa aprirsi e,finalmente,i due entrano nel salotto.
<< Ehi tesoro,ho comprato dei cinnamon rolls lungo il tragitto >> esclama la donna mentre mi lascia sulle gambe lo scatolo pieno di dolci. Mi si illuminano gli occhi.
<< Aaaaw,sei la madre migliore del mondo >> urlo felice. La donna si limita a scuotere la testa sconsolata mentre Robert mi guarda ridacchiando.
<< Uhm mamma,prima che inizi a preparare la cena...ecco...vorrei parlarti di una cosa! In realtà vorrei parlare ad entrambi >> mormoro facendo passare il mio sguardo da mia madre all’uomo.
<< Ok...bhe,allora di cosa si tratta? >> domanda la donna mentre si siede accanto a me.
<< Mamma...io sono innamorata di Spencer >> dico tutto d’un fiato. Noto l’espressione neutrale della donna,probabilmente,già lo sapeva, << Non te lo sto dicendo perchè voglio sentirmi dire quanto è sbagliato e bla bla bla. Non voglio più nascondere questi miei sentimenti e mi sembrava giusto rendervi partecipi di questa situazione. Io voglio stare con Spencer. E’ l’unica cosa che so con certezza...ma so anche che al momento,non sono al mio massimo...e io voglio essere all’altezza di Spencer. Per farlo,ho bisogno di continuare a lavorare su me stessa. Cercare di fare chiarezza nella mia testa,riuscire a perdonarmi e portare davvero qualcosa al termine,altrimenti sarò sempre la solita Alex che fugge da tutto senza concludere niente. Non voglio più essere quella persona. So che Spencer merita di meglio...ma non ho nessuna intenzione di lasciarmela scappare. Non sto chiedendo la vostra approvazione. Ho già fatto la mia scelta...e so...so che devo tornare in Virginia. Lì sto cercando di rimettere a posto i pezzi e li devo concludere il mio percorso >> concludo fermamente. Noto mia madre cercare di assimilare tutte le informazioni che le ho appena dato. Robert invece,mi guarda sorridendo.
<< Capisco tutto,Alex...e sono molto orgogliosa del fatto che tu voglia cambiare..ma devi per forza tornare in Virginia? Non puoi farlo anche qui? >> chiede tristemente la donna. Scuoto leggermente la testa.
<< Mamma,non posso di nuovo cambiare scuola,interrompere momentaneamente gli studi e tornare qui. Sto facendo un percorso lì...non solo scolastico ma anche, uhm...mentale. Che mi sta aiutando..e so che ne ho ancora bisogno >> confesso con decisione.
<< Percorso mentale..? che significa? >> chiede Robert confusamente. Faccio un respiro profondo.
<< Sono in cura da uno psicologo... >> dico tutto d’un fiato.
<< COSA? >> esclama mia madre allarmata.
<< Calmati,Diane! Non ti preoccupare... >> cerco di dire tranquillamente.
<< Come puoi dirmi una cosa del genere? Ovvio che mi preoccupo! Perchè non mi hai detto niente? >> sbotta la donna.
<< Ok,ok..adesso ti racconto tutto! >>.
Dopo una mezz’oretta passata a spiegare la storia dello psicologo a mia madre,adesso ci troviamo immersi in uno strano silenzio.
<< Dopo tutto quello che mi hai detto...sono ancora più contraria al fatto di farti andare via >> esclama la donna a braccia conserte.
<< Invece,proprio dopo tutto quello che ti ho detto..dovresti capire meglio le mie intenzioni >> dico tristemente. Vedo mia madre allungarsi e stringermi la mano.
<< Lo capisco,tesoro..solo che..mi si spezza il cuore sapere che vuoi tornare di nuovo in Virginia >> mormora con occhi rossi.
<< Cosa? >> all’improvviso la voce di Spencer risuona nella stanza. Trattengo a stento un urlo. Dio,questa ragazza è un ninja. Fisso il mio sguardo nel suo e,per l’ennesima volta,ci vedo delusione e tristezza. Perdonami Spencer per tutto questo dolore.
<< Spence... >> cerco di dire,ma la ragazza mi blocca subito.
<< E’ vero? te ne torni in Virginia? >> sbotta scioccata. Mi limito ad annuire. Sento Spencer ridere sarcasticamente.
<< Dio,che stupida che sono! >> esclama lasciando vagare lo sguardo per la stanza,per poi soffermarsi nella mia direzione, << Beh, buon viaggio Alex. Non resto a dormire,ci vediamo domani >> si affretta a dire per poi sfrecciare fuori di casa. Mi porto le mani sul viso. Non era così che avevo immaginato di darle la notizia. Lascio passare qualche ora, poi decido di andare allo studio,so di trovarla lì. So che sono l’ultima persona che vuole vedere,ma ho bisogno che mi ascolti. Sono arrivata allo studio, dopo alcuni minuti di attesa..decido di entrare. Spencer è completamente assorta nel dipinto,non mi ha vista entrare e,molto probabilmente,non mi ha sentita visto che ha la musica a palla. Mi fermo a fissarla,cercando di godermi questi pochi attimi di pace prima della tempesta. Finalmente la ragazza alza lo sguardo e,per un millesimo di secondo,la vedo sorpresa ma dura poco,perchè ora il suo volto ha un espressione dura.
<< Non dovevi scomodarti a venire qui per salutarmi, non l’hai fatto la prima volta,perchè farlo adesso? >> sbotta la ragazza mentre mette a posto alcuni pennelli. Ok,è decisamente arrabbiata.
<< Sai, mentre dalla Virginia tornavo qui, pensavo che lo stavo facendo per Peyton,sai per la mostra e cose così, pensavo di farlo anche perchè sentivo la mancanza di mia madre..ma la verità è un altra,Spence. Sono tornata per te,sono tornata perchè non ti ho mai detto quanto ti amo. Non l'ho fatto quando sei stata tu la prima a dirlo, neanche quando stavamo insieme. Non l'ho mai fatto e me ne pento. In realtà mi pento di molte cose ma ormai è superfluo parlarne. Voglio solo dirti che è vero, sto andando via ma questa volta è diverso, non sto scappando,questa volta sento che è davvero la cosa giusta da fare.Per me,per te..per tutti. Nella mia breve vita non ho fatto altro che scappare. Dalle situazioni difficili, dai sentimenti, dal dolore, dalle persone..anche da me stessa. Quando sono andata via un anno fa, ho pensato che sarebbe stato facile per tutti..ma mi sbagliavo. Per quanto potessi andare lontano, per quanto cercassi di occupare la mente e le mie giornate in cose futili, non sono mai riuscita davvero a fuggire da te! Credo sia stata la giusta punizione per la mia codardia..avere te nei miei pensieri, 24 ore su 24. Non mi perdonerò mai per tutto il dolore che ti ho causato,per la delusione che leggo ancora nei tuoi occhi. Ma non voglio più essere così, so che devo cambiare e piano piano lo sto facendo, voglio essere la persona che meriti di avere al tuo fianco,pechè Spencer,io ti amo così tanto che fa male,  e non voglio più scappare. Ma devo tornare in Virginia perchè devo portare a termine quello che ho iniziato lì. Ti prometto che quando tornerò sarò una persona diversa...quando tornerò sarà diverso...questo sempre se...sempre se tu mi vorrai ancora.. >> concludo quasi senza fiato. Sono un fiume in piena. Spencer mi guarda accigliata,poi incrocia le braccia.
<< Proprio non capisci,vero? questo..tutto questo che mi stai dicendo adesso,dovevi farlo un anno fa,Alex! Dovevi restare, dire che mi amavi e che avremmo trovato una soluzione. Insieme. Perchè è questo quello che fanno le persone che si amano,prendono delle decisioni insieme, invece tu no..oh no, tu dovevi fuggire via! >>, la ragazza fa una piccola pausa,mi accorgo che adesso sta tremando, << ti ho dato tutto,Alex. Ti ho dato me stessa, il mio cuore e il mio corpo. E adesso sei qui, che mi dici le parole che desideravo sentirti dire un anno fa..e non hanno più senso. Cosa dovrei fare? Aspettarti ancora? Credi che non l'abbia già fatto? Ogni maledettissimo giorno ho pregato e sperato di vederti spuntare dal balcone della tua stanza e vedere quella tua stupida espressione furbetta. Ma i giorni passavano Alex e, tu non c'eri. Così ogni sera promettevo a me stessa di dimenticarmi di te, di non amarti più...sai qual è la cosa buffa? quando chiudevo gli occhi, ci riuscivo. non c'era più il tuo pensiero che mi ossessionava ma la mattina,quando riaprivo gli occhi..non ce la facevo. Rompevo la mia promessa e tornavo ad amarti di nuovo. Quindi, è davvero questo quello che mi stai chiedendo? >> conclude cercando di asciugarsi gli occhi. Ormai sto piangendo anche io.
<< Ho avuto paura.. >> dico in un sussurro, << sono sempre stata una bambina e una ragazzina senza paura. Mi arrampicavo sugli alberi più alti, scorrazzavo sugli skateboard su discese vertiginose, sgattaiolavo fuori di casa in piena notte solo per il brivido di camminare per strada da sola,al buio. Niente mi faceva paura...questo fino al momento in cui ho posato gli occhi su di te, e ti ho vista davvero per la prima volta. Avevo paura di tutti questi sentimenti che mi facevi provare,di questo amore che mi ha lasciata completamente a nudo, davanti ai tuoi occhi. Ho ancora paura Spence,ma non voglio scappare più da te >>. La ragazza scuote la testa.
<< E cosa stai facendo adesso? Non stai scappando? >> domanda acidamente.
<< No,non è la stessa cosa. Perchè adesso ho affrontato tutto quello che mi faceva paura. In primis, Aiden >> confesso debolmente.
<< E cosa mi dice che questa volta sarà diverso? >> chiede Spencer palesemente esausta. Mi avvicino cautamente alla ragazza, la vedo fare un piccolo passo indietro ma decido di accorciare di nuovo la distanza tra noi due e,questa volta,non arretra.
<< Lo sarà perchè finalmente sono stata sincera, Spence. Con me stessa ma soprattutto con tutti. Ho ammesso i miei sentimenti e, in particolar modo le mie paure,ho messo a nudo le mie emozioni e mi sono sentita vulnerabile,una cosa che odio,lo sai.ma dovevo farlo. I nostri genitori sanno quanto ti amo, Peyton e Chloe sanno quanto ti amo..e anche Aiden >> vedo Spencer sgranare gli occhi, approfitto di questo momento per avvicinarmi ulteriormente, << e sai perchè sarà diverso? perchè, è vero, ho intenzione di apportare alcuni cambiamenti al mio carattere,ma una cosa sarà sempre la stessa...questo >> prendo la mano della ragazza e la metto sul mio petto,sul mio cuore. Aspetto qualche secondo per vedere la reazione di Spencer e,fortunatamente la ragazza non tira via la mano,così decido di mettere la mia sul suo petto, << lo senti? li senti questi battiti? sono per te,lo sono sempre stati e sempre lo saranno. Ricordi quando ti dissi, in questa stessa posizione, che non avevi bisogno di etichettare niente,perchè potevo sentire dal tuo cuore quello che provavi...è ancora così. Per me è ancora così... >> esclamo con voce tremolante. Spencer fissa per un pò le nostre mani, poi mi guarda con le lacrime agli occhi.
<< Davvero hai detto ai nostri genitori di noi? >>. Ridacchio nervosamente.
<< Sul serio? di tutte le cose che ti ho detto, ti sei focalizzata solo su questo? >> esclamo allibita e,per una frazione di secondo,mi sembra di aver intravisto un leggero sorriso sul volto della ragazza. Lascio scivolare via la mano ma la porto sulla sua guancia, << comunque si, è vero. E vorrei urlarlo al mondo intero...perchè solo tu mi fai sentire così,Spencer. Posso e voglio amare solo te...e farò di tutto per riaverti nella mia vita >> concludo decisa.
<< Io..io non so cosa dirti Alex >> mormora la ragazza, ma vedo un qualcosa nei suoi occhi che non so,mi da speranza. Anche se flebile,mi basta per portare avanti il mio percorso.
<< Non dire niente,ok? le parole sono sempre state superflue tra noi... >> sussurro accarezzandole la guancia. Mi faccio coraggio e mi avvicino alle sue labbra. Attendo qualche secondo,per vedere la sua reazione ma Spencer ha già chiuso gli occhi. Noto il suo labbro tremare impercettibilmente e,senza perdere altro tempo,la bacio. Assaporo le sue labbra dolcissime e mi sento rinascere. Mi stacco leggermente e le lascio dei piccoli e teneri baci sulla bocca.
<< Ci vediamo presto,Chapman >> mormoro sorridendo.

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Capitolo 56
*** Your call (Ultimo Capitolo) ***


“ And I’m tired of being all alone,
And this solitary moment
Makes me want to come back home,
‘Cause I was born,to tell you I love you,
And I am torn to do what I have to,
To make you mine,stay with me tonight”
Secondhand Serenade - Your call
 
44° Capitolo - 4 mesi dopo
Mi lascio cullare dal leggero vento di Aprile che entra dolcemente dal finestrino della mia macchina. Tamburello le dita sul volante al ritmo dell’intera playlist di Sia,mi lascio sfuggire qualche verso mentre cerco di concentrarmi sulla strada senza dar troppo peso al mio nervosismo. Sono passati quattro mesi da quando sono andata via,quattro mesi da quella notte allo studio di Spencer. Quella piccola,flebile luce di speranza che ho visto negli occhi della ragazza,mi ha fatto andare avanti in questi quattro mesi. Posso dire che sto bene,non ho più gli incubi,cerco di affrontare ogni problema senza avere la costante voglia di girare i tacchi e fuggire. In questi mesi ho cercato di recuperare le mie amicizie,anche se distante chilometri,mi sono impegnata e,alla fine,credo di esserci riuscita. Non vedo Peyton dall’inizio di Febbraio,ormai è lanciatissima nel mondo dell’arte ma,grazie alla tecnologia,riusciamo a vederci tramite Skype. Lei e Aiden sono venuti a trovarmi prima che la ragazza partisse per New York. All’inizio mi spaventava l’idea di Peyton completamente da sola nella Grande Mela..ma fortunatamente,qualche settimana dopo è stata raggiunta dal suo fidanzato. Avevo timore che potesse mettere a ferro e fuoco un intera città e,conoscendola, ne sarebbe stata capace. Aiden..ah,con lui è stato più difficile recuperare il rapporto ma,dopo settimane anzi,mesi di corte spietata...sono riuscita a far breccia nel suo cuore. Sto cercando di essere il più sincera e limpida possibile e sembra funzionare. Certo,il ragazzo non mi ha completamente perdonata,la strada è ancora lunga..ma sono a buon punto e,non potrei essere più felice. Ci sentiamo quasi ogni sera e,già mi è venuto a trovare tre volte da quando sono tornata da mio padre. So che fremete dalla voglia di sapere di Spencer...bhe,in questi quattro mesi,anche se fisicamente lontana,ho cercato in tutti i modi di farle sentire la mia vicinanza. Non ho mancato un messaggio del buongiorno nè della buonanotte. L’ho tenuta aggiornata su ogni cosa che accadeva nella mia giornata,sia con chiamate che con messaggi. Le ho scritto lunghe lettere che Shakespeare scansate. Le ho inviato regali,fiori e cioccolata. Tanta cioccolata. Ma la ragazza non mi ha mai risposto. Ha rifiutato le mie chiamate,ha ignorato i mie messaggi e non ha risposto alle mie lettere. Ma non mi sono mai arresa,non mi sono mai fermata e ho continuato a farmi sentire. Ho chiesto sue notizie a mia madre e a Robert,giusto per sapere che stava bene. Per quanto il suo silenzio mi abbia fatto male,non l’ho mai giudicata..aveva tutte le ragioni per ignorarmi..ce l’ha tutt’ora. Probabilmente,se fossi rimasta,le cose sarebbero andate diversamente..o forse no. Chi può mai dirlo. Ma,nonostante tutto,sono contenta di essere andata via. Ho concluso il mio percorso dallo psicologo,continuo a lavorare costantemente sulle mie paure e le mie debolezze. Mi sono diplomata,in anticipo,grazie ai buoni voti e la possibilità di poter fare gli esami prima di tutti gli altri. E adesso,adesso sto tornando a casa. Definitivamente. Sento di essere una persona diversa,migliore..e forse,dico forse,all’altezza di Spencer. Ho deciso di non andare subito a casa ma di inviare un messaggio a Spencer, per farle sapere che l’aspetto al mio,anzi,ormai nostro posto segreto. Ho bisogno di vederla. Ho bisogno di guardare nei suoi occhi e capire se c’è ancora quella piccola fiammella di speranza,per me..per noi. Guardo distrattamente l’orario,ancora una mezz’oretta e sono arrivata a Chambersburg. Finisco la mia Red Bull e mi concentro sulla strada. Dopo quaranta minuti,mi trovo al posto segreto. Mi sono seduta sull’erba e resto in attesa. Non so quanto tempo dovrò aspettare prima dell’arrivo di Spencer. Non so neanche se verrà. Scuoto debolmente la testa,devo scacciare via questo pensiero. Devo restare positiva. Non ho un discorso pronto,sarebbe inutile perchè,nel momento stesso in cui incrocerò il suo sguardo, le parole mi morranno in gola. Vorrà dire che improvviserò. Mi sdraio e porto le braccia dietro la testa mentre ascolto i lievi rumori del bosco. E se non dovesse venire? Mi mordo il labbro. Non importa,l’andrei a prendere ovunque si trovi. E se non volesse stare con te? Certo,potrebbe essere un ipotesi, ma non mi fermerei davanti al suo no. Combatterei per riaverla nella mia vita.
E se fosse innamorata di un altra persona? Sento il cuore perdere qualche battito. L’idea di vedere Spencer con un altra persona..mi spezzerebbe il cuore. Ma continuerei a combattere..o forse no. Insomma,se la ragazza ha trovato una persona che la rende felice,che la tratta come merita e non la fa soffrire...non posso essere egoista e continuare a farle del male. Probabilmente mi farei da parte... E se invece... No,ok cervello. Basta. Stai funzionando male. Smettila. Mi metto seduta e guardo l’ora. È già passata un ora e della ragazza neanche l’ombra. Mi guardo in giro sperando di vederla spuntare all’improvviso ma intorno a me c’è solo il silenzio e alberi. Sospiro rumorosamente. Ricordo quando ho portato qui Spencer la prima volta...era l’anniversario della morte della mamma,la ragazza era così triste..non sapevo cosa fare per farla sentire meglio. Il mio sentimento per lei era ancora acerbo..ma c’era. Aveva già gettato il seme e,pian piano stava mettendo radice. Mi scappa un sorriso se penso a quanto ci siamo odiate,quante parole cattive ci siamo dette in passato...poi mi è bastato un attimo,in cui ho potuto guardare nei suoi occhi,per vedere la vera Spencer ed innamorarmene. Un brivido mi percorre la schiena. Non avrei mai pensato di amare di un amore così tanto grande una persona. Ho sempre creduto che i sentimenti,in particolar modo,l’amore,rendessero deboli. Vulnerabili. Ho visto il matrimonio dei miei genitori sfasciarsi davanti ai miei occhi,ho visto la delusione,il dolore e la tristezza sul volto di mia madre e mi sono sempre promessa di non cascarci anche io,in questa trappola chiamata amore. Invece,eccomi qui. Mi è bastato uno sguardo di Spencer e tutte le mie convinzioni,tutti i miei muri,sono crollati. Uno ad uno. Avevo costruito un muro così alto che,quando la ragazza lo ha fatto crollare,ho potuto vedere un mondo nuovo. Come se quei mattoni avessero coperto un intera visuale,una vita diversa da quella che avevo progettato per me. Ho respirato a pieni polmoni questa ventata di aria fresca e adesso non ne posso più fare a meno. Non ci sono più macerie intorno a me, ma solo un paesaggio esteso dove non si intravede l’orizzonte ma è solo infinito. Questo è quello che sento quando penso al mio amore per Spencer. Mi alzo e arrivo alla macchina,prendo un altra Red Bull e un pacchetto di patatine...probabilmente mi toccherà aspettare un bel pò. Devo essermi persa nei miei pensieri perchè quando abbasso lo sguardo sull’orologio,mi accorgo che sono passate due ore. Più quella di prima...sono già tre ore che aspetto la ragazza e,non vorrei impanicarmi,ma ormai ogni minuto che passa sento l’angoscia crescere. Tiro fuori il cellulare,controllo i messaggi ma nessuna risposta da Spencer. Inizio a giocherellare a Candy Crush,giusto per tenere la mia mente occupata ma dopo dieci minuti decido di smettere per timore che si scarichi la batteria. Se Spencer dovesse contattarmi...non si sa mai...mi alzo lentamente e mi stiracchio. Decido di fare due passi per sgranchirmi le gambe ma,mi rendo conto che sto camminando ossessivamente sempre sullo stesso tragitto. Dio,sto perdendo la ragione. Mi guardo intorno speranzosa ma ad accogliermi c’è sempre e solo il silenzio. Quattro ore. Quattro ore ormai e, non so più come tenermi occupata...forse dovrei salire in macchina e andare da lei. Probabilmente è allo studio,intenta ad ignorarmi. Mi mordicchio nervosamente le unghie. Si,magari faccio così...e se poi io vado via e lei viene? Se non mi vede cosa può pensare? Che mi sono arresa? Che l’ho abbandonata per l’ennesima volta e che non ho mantenuto la mia promessa? ...mi lascio sfuggire un lamento. Perchè diavolo ho pensato di fare una cosa del genere? Ho visto troppe commedie romantiche. Cosa mi aspettavo? Questa è la vita reale. Mi abbandono stancamente al terreno portando le ginocchia al petto. Poggio la mia testa tra le mani e cerco di fare dei respiri profondi.
<< Sembri disperata....hai aspettato tanto? >> la voce di Spencer mi risveglia immediatamente. Giro velocemente la testa nella sua direzione e sento le lacrime formarsi negli occhi. È venuta. È lì davanti a me con un mezzo sorrisino sul viso.
<< Avrei aspettato tutta la vita per te.. >> mormoro mettendomi in piedi. La ragazza sembra colta alla sprovvista dalla mia frase e sorrido internamente. Ho le mani sudate e i battiti accelerati. Spencer è ancora più bella di come ricordavo.
<< Sei venuta.. >> dico in un sussurro. La ragazza si stringe nelle spalle e inizia a guardarsi intorno.
<< Che ci fai qui,Alex? >> mi chiede sempre senza guardarmi.
<< Sono tornata per non andare più via >> rispondo lentamente.
<< Per non andare più via di casa? Dalla Pennsylvania? >>
<< Per non andare più via da te! >> esclamo con forza. Spencer finalmente decide di guardarmi.
<< Chi ti dice che ti ho aspettata? Chi ti dice che ti voglio ancora? >>. Deglutisco a fatica,il tono duro della ragazza mi fa tremare il cuore.
<< Nessuno. Ma sei qui...vorrà pur dire qualcosa,no? >> mi avvicino lentamente a lei << E poi ti ho detto che sarei tornata! Una volta aver fatto i conti con me stessa,una volta intrapreso la strada del cambiamento,sarei tornata >> dico con decisione. Spencer mi fissa per alcuni minuti,sembra studiarmi.
<< Sembri diversa...ma contemporaneamente la stessa. Non so,ha senso? >>. Scrollo le spalle con un sorrisino.
<< Forse..non so >>
<< Quando dici che hai intrapreso la strada del cambiamento..cosa intendi? >>. La guardo un attimo confusa.
<< Sei ancora la Alex che salta dai tetti e si imbuca ai matrimoni? Sei ancora la Alex che mangia chili di cibo spazzatura e che è completamente imbranata? >> incalza la ragazza. Mi lascio sfuggire una leggera risata.
<< Purtroppo si >> rispondo mentre mi gratto nervosamente il collo. Cala per un attimo il silenzio.
<< Sto cercando di essere una persona migliore,Spence... >> inizio a dire mentre mi avvicino di qualche passo alla ragazza, << Non sono fiera della persona che ero..della persona che ha fatto tutte quelle scelte sbagliate. Della persona che non è rimasta al tuo fianco...e che non ti ha mai detto quanto importante tu sia per lei. Quanto ti ama...e quanto vorrebbe passare il resto della sua vita a farsi perdonare da te e a diventare una persona migliore... >> mi avvicino ancora di più, << So che non la merito..ma Spencer,dammi un altra possibilità! Non per forza ora,ma dammi la possibilità di dimostrarti quanto bene mi fai...e quanto non sarò più quella persona che ti ha spezzato il cuore. Ti chiedo di darmi la mano nei momenti in cui avrò paura,in cui sarò assalita dalle insicurezze...so che non posso farlo completamente da sola. Ho bisogno di te e voglio poter contare su di te...ma soprattutto,voglio che tu possa avere la possibilità di poter contare su di me. Aiutami, Spence... >> concludo con occhi rossi. Ormai sono a qualche metro di distanza dalla ragazza,riesco a sentire il suo profumo vanigliato. Spencer mi guarda ma non dice niente ed ogni secondo che passa sento una fitta allo stomaco.
<< La Alex che conosco...non avrebbe mai chiesto aiuto,non avrebbe mai ammesso le sue debolezze e le sue paure. Vorrei che lo avesse fatto... >> mormora la ragazza tristemente. Abbasso la testa sul petto cercando di regolare il respiro. Ecco,questo è il momento in cui Spencer mi manda a quel paese. All’improvviso sento due mani poggiarsi sulle mie guance. Alzo lentamente la testa e mi trovo la ragazza a pochi centimetri di distanza dal mio viso. Sgrano gli occhi.
<< Mi piace questa nuova Alex...forse potrei darle una possibilità >> esclama dolcemente la ragazza. Sento le parole sciogliersi sulla lingua.
<< Qu..que...questo..vu..vuol di..dire che..mi perdoni? Che..che mi..mi dai un altra poss...possibilità? >> balbetto vergognosamente. Spencer avvicina la sua fronte alla mia e mi stringe leggermente il viso.
<< Per quanto sono contenta di questa versione di te...sono felice di sapere che sei ancora la Alex ingenua e disorientata di sempre. Sei ancora la mia Alex >> sussurra sorridendo la ragazza. La mia Alex. Sento il mio cuore sorridere. Non perdo tempo e afferro il viso di Spencer tra le mie mani,mentre avvicino pericolosamente le mie labbra alle sue. Riesco a sentire il suo respiro sfiorarmi la bocca. Spencer ha già gli occhi chiusi ed io mi perdo momentaneamente nei bellissimi lineamenti del suo volto.
<< Alex...baciami >> mormora dolorosamente la ragazza. Senza farmelo ripetere due volte,poso le mie labbra sulle sue. Ed eccola lì,la bellissima sensazione di pura estasi che mi scatena un bacio di Spencer. Ci baciamo lentamente,per tanto tempo,cercando di assaporare ogni secondo di questo scambio di sentimenti. Lascio scivolare le mani lungo i suoi fianchi per poi stringerla a me. Ho bisogno di sentire tutto il suo corpo contro il mio per sentirmi viva. La mia lingua accarezza dolcemente la sua ,senza fretta,senza nessuna guerra per il dominio dell’una sull’altra. Mi sono completamente persa sulle sue labbra e,non ho nessuna intenzione di ritrovare la strada del ritorno. Spencer è l’unica destinazione che conosco. Ci stacchiamo leggermente per riprendere fiato. La ragazza appoggia nuovamente la fronte sulla mia.
<< Alexandra Elizabeth Davis...non provare mai più a scappare da me. Non ci sarà un altra possibilità...inteso? >> esclama con forza. Sorrido dolcemente.
<< Mai più...te lo prometto! Non posso sopportare di stare neanche più un secondo lontana da te.. >> le accarezzo teneramente la guancia, << Sono completamente,stupidamente ed eternamente tua...Spencer Chapman >>.
 

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Capitolo 57
*** Oh how happy (Capitolo extra) ***


Ciao a tutti! Ho pensato di pubblicare un capitolo extra giusto per salutare,come si deve,le nostre protagoniste! E' stato un lungo viaggio e,sono davvero contenta che abbiate seguito la mia prima storia. Vi ringrazio per i commenti,i giudizi e le opinioni...avete reso questa mia prima storia,davvero indimenticabile! Qualcuno mi ha chiesto se ho in programma un sequel..per il momento no ma,devo ammettere, l'idea è alquanto interessante...quindi,non perdiamoci di vista ;)
 
 
“ In our years together
We have had stormy weather
But our love has been strong,
That somehow we’ve carried on
Oh how happy you have made me,girl
You bought joy to my delight
And all that was wrong you have made it right
And I love, I love, I love, I love you
Oh how happy you have made me”
Shades of blue - Oh how happy
 
 
Capitolo Extra - 3 anni dopo
Mi appoggio alla portiera della macchina,ho le braccia conserte mentre lascio vagare il mio sguardo sulla casa. Mi sento improvvisamente travolta dalla nostalgia. Queste quattro mura hanno racchiuso milioni di ricordi..non pensavo che un giorno avrei sentito la mancanza di una cosa materiale come una casa. Concentro il mio sguardo sul piano superiore, quante volte sono sgattaiolata di notte per incontrare Aiden o qualche ragazza random per cui avevo preso una cotta. Sposto lo sguardo verso l’albero di fronte al mio balcone,quando avevo otto anni mi ci sono arrampicata senza paura e indecisione mentre Aiden mi guardava dal basso. Facevo tanto la sbruffona che sono inciampata e sono caduta sul mio braccio,rompendolo. Guardo il giardino, la piscina..quanti barbecue e bagni ho fatto! Mi scappa una risata quando ricordo una giornata estiva dove io,Peyton e Aiden avevamo all’incirca quattordici anni...mia madre era affaccendata con il barbecue mentre io e miei amici sguazzavamo in piscina e,tutto ad un tratto,vediamo il costume di Aiden galleggiare placidamente sul pelo dell’acqua. Io e Peyton abbiamo iniziato ad urlare come due isteriche mentre il ragazzo,rosso per la vergogna,cercava di coprirsi in tutti i modi mentre nuotava per afferrare il costume. O di quella volta in cui Peyton si addormentò sdraiata al sole ed io e Aiden pensammo bene di disegnare con la crema,un pene sulla schiena della ragazza. Non ha indossato magliette o vestiti scollati per quasi un mese. Ritorno con lo sguardo alla porta di ingresso. Ricordo quando ero piccola e tornavo da scuola,mia madre era sempre pronta ad accogliermi dalla porta con un vassoio di biscotti in mano. Faccio un respiro profondo. Ormai i ricordi iniziano a susseguirsi rapidamente. L’arrivo inaspettato di Spencer, la sera in cui l’ho vista piangere per la prima volta, le serate trascorse a fare zapping e a parlare di tutto e di più. Le conversazioni tra i nostri balconi. Le incomprensioni,i litigi..il primo bacio. La prima volta che abbiamo fatto l’amore. Dio,se queste mura potessero parlare. Improvvisamente,la porta di casa di spalanca.
<< Sul serio,Alex? Vuoi dirmi che sei stata tutto il tempo a braccia conserte mentre io facevo tutta la fatica? >> sbotta Aiden con in mano due scatoloni. Scrollo le spalle.
<< Sei tu l’uomo della situazione...secondo te perchè ti ho chiesto aiuto? >> chiedo senza spostarmi di un millimetro.
<< Primo, sappiamo entrambi che sei più uomo di me >> inizia a dire il ragazzo,faccio roteare gli occhi, << Secondo...non me l’hai chiesto. Mi hai solo inviato un messaggio dicendo che mi aspettavi a casa tua per il trasloco >>.
<< Hai ragione..sono più uomo di te,sei proprio una checchetta! >> sbotto sarcastica. Aiden mi lancia un occhiataccia per poi sistemare gli scatoloni nel furgoncino fermo dietro la mia macchina. Lascio vagare il mio sguardo all’interno della casa dopo che il mio amico ha lasciato la porta aperta e,noto Gavroche camminare svogliatamente per il salotto. Mi mancherà quella palla di pelo. Sento una presenza accanto a me, mi volto e noto Aiden fissarmi con un leggero sorriso.
<< So che è dura...all’inizio sarà difficile abituarsi ma..credimi,è un nuovo ed entusiasmante inizio. E sono sicuro che dopo un pò non sentirai più la mancanza di nessuno >> esclama sarcasticamente il mio amico. Lo guardo sconvolta.
<< Bambi,non dirlo neanche per scherzo! Sei il mio migliore amico...anche se ci saranno chilometri a dividerci so che avremo sempre la possibilità di volare l’uno dall’altro >>. Il ragazzo sorride teneramente mentre mi da un colpetto sulla spalla.
<< Lo so,scimmietta! Stavo solo scherzando >> esclama mentre mi scombina i capelli.
<< Sul serio? Voi due siete qui a ridere e a scherzare mentre c’è ancora tanto da fare? Ci sono scatoloni su scatoloni da portare fuori, per non parlare dell’orario! Se non seguiamo la tabella di marcia non... >> bla bla bla. Il mio cervello è andato in stand by mentre la mia ragazza farfuglia come una completa maniaca. Mi avvicino a lei sorridendo. La trovo adorabile anche quando rompe le scatole. Decido di zittirla con un bacio passionale e,ovviamente,ci riesco. La ragazza non perde tempo e fa scivolare la sua lingua nella mia bocca. All’improvviso sento qualcuno schiarirsi la gola. Ah,giusto.Aiden...ops!
<< Vado a prendere gli altri scatoloni..e per la cronaca,se mi sono distratto è solo colpa della tua fidanzata >> chiarisce il ragazzo per poi entrare in casa borbottando. Ridacchio divertita ma mi fermo di botto quando vedo la ragazza fissarmi seriamente, così decido di poggiare le mie mani sui suoi fianchi.
<< Lo sai che sei adorabile? Sei la mia piccola nazista dei traslochi >> esclamo sorridendo.
<< Aleeeeex,smettila di fare l’idiota e dai una mano... >> piagnucola cercando di trattenere il sorriso,poi torna di nuovo seria e si avvicina pericolosamente alle mie labbra, << Non vuoi iniziare la nostra nuova vita insieme? Non vuoi andare il prima possibile nella nostra nuova casa...e inaugurare la camera da letto? >> sussurra facendo le fusa. Sento un brivido percorrermi il corpo.
<< Ok,forza! Muoviamoci con questo trasloco..su,questi scatoloni non si spostano da soli >> esclamo con energia. Sto per avviarmi in casa quando sento una mano trattenermi e,poco dopo,le mie labbra vengono assalite da un bacio dolce ma passionale.
<< Ti amo,Alex Davis... >>. Sorrido teneramente.
<< Ti amo anche io,Spencer Chapman >>
Dopo quasi due ore, il furgoncino è pieno e possiamo metterci in viaggio. Aiden sta guidando il furgoncino mentre io e Spencer lo seguiamo con la mia macchina. Stiamo andando incontro alla nostra nuova vita,abbiamo appena terminato l’università e abbiamo deciso di trasferirci in Virginia. Spencer ha,ovviamente,seguito un percorso di studi artistico e sta pensando di prendere una specializzazione per poter insegnare nelle scuole mentre lei e Peyton stanno cercando di mettere su una galleria d’arte. Ah,Peyton...quanto sono orgogliosa della mia amica che ormai si è fatta un nome nella Grande Mela ma sono contenta che,nonostante il successo,sia rimasta sempre la pazza squinternata che tutti conosciamo. Aiden invece ha concluso gli studi di Psicologia e già da un pò sta collaborando con un associazione che aiuta i più bisognosi...bambini abbandonati,donne maltrattate e uomini con dipendenza. E’ il mio piccolo orgoglio,nessuno meglio di lui può aiutare le persone più in difficoltà. L’unica pecca è che si è trasferito a Washington e,ormai,con me che sto andando via...ognuno di noi tre è sparso un pò qua e un pò la. Ma non sono preoccupata,questi ultimi anni hanno rafforzato ancora di più la nostra amicizia e so che non saremo mai veramente distanti. Per quanto riguarda me,ho terminato anche io gli studi,ho frequentato la stessa università di Spencer,solo che io ho scelto il percorso musicale e sto andando in Virginia perchè io e mio padre stiamo pensando di aprire una nostra casa discografica. Mia madre e Robert non stanno più insieme,dopo un momento di tristezza da parte di tutti,i due ci hanno spiegato che si sono accorti che funzionano meglio come amici. L’unica cosa che mi interessa è la felicità di mia madre e,se lei è contenta così...ben venga. Mi risveglio dai miei pensieri e guardo fugacemente Spencer seduta accanto a me. Si è addormentata. Non riesco a credere che dopo tre anni,anche solo la sua immagine mi fa tremare il cuore e mi riempie di felicità. Sono stati anni bellissimi,abbiamo condiviso tanto,abbiamo litigato..tanto. Ma ci siamo anche amate tanto..oggi ancora di più. Ogni mattina mi sveglio e ad accogliermi ci sono i suoi bellissimi occhi e so che la mia giornata è già iniziata in modo perfetto. Non potrei essere più fortunata...o forse si. Do un ultima occhiata alla ragazza e,assicuratami che stia dormendo,tasto il taschino interno della mia giacca. Tiro frettolosamente fuori lo scatolino e lo apro velocemente..giusto per essere sicura che il contenuto sia ancora lì. E c’è...è lì e,non vedo l’ora di poter chiedere a Spencer di rendermi a tutti gli effetti,una donna fortunata. Non vedo l’ora di fare di Spencer Chapman la donna della mia vita per sempre.

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