Rivelazione

di janerizzoli
(/viewuser.php?uid=811563)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 ***
Capitolo 5: *** Cap.5 ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 ***
Capitolo 8: *** Cap.8 ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 ***
Capitolo 10: *** Cap.10 ***
Capitolo 11: *** Cap.11 ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 ***
Capitolo 13: *** Cap.13 ***
Capitolo 14: *** Cap.14 ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 ***


~~Vi spiego come funziona tra le “” ci sono le frasi parlate invece tra ( parentesi) ci sono i pensieri.

 

Cap.1

“ Ehi, Supergirl come va?”

“ Non va per niente bene, questo alieno è veramente un osso duro ma da dove viene?”

“ Sembrerebbe essere un Darkaniano”

“ Darkanieno? Mai sentito”

Un tonfo sordo riecheggia  nella radio.

“ Supergirl!”

“ Questo invece l'ho sentito davvero”

“ Stai attenta”

“ Non capisco, c'è qualcosa che non va mi sento debole”

Di colpo l'alieno estrae un pugnale dal fodero la cui lama inizia a luccicare di una intensa luce verde.

“ In che senso non va?”

“ Ha un pugnale di kriptonite”

“ Allontanati presto”

“ Non posso se mi allontano arriverà in città”

“ Ti abbiamo mandato dei rinforzi”

Questa volta il rumore fu davvero assordante e un urlo acuto riecheggiò nella stanza, poi ci fu un'esplosione e rumore di macerie in frantumi.

“ SUPERGIRL!”

Gridarono in coro Alex e Lena.
Non vi fu risposta.

“ SUPERGIRL RISPONDI PER FAVORE, CHE E' SUCCESSO?”

Qualcosa era andato storto.

**************************************************

(Non riesco a muovermi.)
(Questa è la fine.)

Supergirl era immobile, a terra, ferita e dolorante.
Il suo corpo di acciaio non rispondeva più, quelle braccia che avevano sostenuto un aereo adesso non riuscivano neanche a muoversi.

(Non può finire così.)
(Non adesso che L....)

Dei passi pesanti attirarono la sua attenzione, si avvicinavano, erano sempre più vicini, con un grande sforzo riuscì ad aprire gli occhi, sopra di lei l'alieno, in una delle sue mani destre impugnava la lama mortale, che le puntò al petto, le forze le vennero meno, lo guardava mentre stava per affondarla nella sua carne.
Supergirl si preparò a morire.
Poi qualcosa sollevò di peso l'alieno e lo scaraventò lontano, un'ombra nera si parò tra lei e l'essere.
Chi era?
Non riusciva a riconoscerlo.
La misteriosa ombra nera iniziò un furioso combattimento e riusciva ad avere la meglio.
Suo cugino non poteva essere o la kriptonite lo avrebbe fermato.
Ma non conosceva nessuno tanto forte.
L'alieno venne scaraventato vicino a lei, ormai esanime, con esso c'era anche il pugnale ma la figura lo prese e con un rapido gesto lo scaraventò lontano nel cielo, una scia verde che si perse tra le stelle.
Si sentì sollevare e la sua testa si appoggiò a qualcosa di morbido, sentiva il battito veloce di un cuore, poi una voce...

“ Kara ti prego resisti”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap.2 ***


~~Era una voce sconosciuta ma al contempo familiare.

“ Kara per favore rispondimi”

(Come fa a sapere la mia vera identità?)
(Chi è questa ragazza?)

Le domande si susseguivano nella mente di Supergirl mentre piano piano le forze le tornavano.

“ Perdonami sono arrivata tardi”

Aprì piano gli occhi, davanti a lei il volto preoccupato di una ragazza che avrà avuto la sua età.

(Ma chi è?)

Mentre cercava di mettere in ordine le idee si perse nei suoi occhi, conosceva quegli occhi, li aveva già visti, ma dove?
Forse in una vita passata?
Erano occhi scuri e brillanti.
Si era già persa li dentro lo sapeva ma non era possibile, lei era morta, era morta tanto tempo fa, insieme al suo pianeta, insieme alla sua famiglia, insieme al suo passato.
Eppure non poteva sbagliarsi ne era sicura.

“ Sono morta?”

“ No sciocca, non sei morta”

“ E allora ho battuto forte la testa e sto impazzendo perché tu sei morta”

“ Si, hai battuto la testa ma non stai impazzendo, sono io Kara, sono Rea e non sono morta solo mi dispiace di essere arrivata tardi”

“ Rea?”

Si sentì sollevare.

“ Andiamo ti porto al DEO hai bisogno di cure”

L'ombra nera spiccò il volo con Supergirl in braccio.

“ Rea sei davvero tu?”

“ Tranquilla Kara ti spiegherò tutto ma ora devi solo guarire”

*************************************************

Volarono velocemente e dopo poco atterrarono al DEO, le due furono subito accerchiate da guardie armate.
Arrivarono anche Alex, Lena e J'onn J'onzz.

“ Chi sei e cosa hai fatto a Supergirl?”

“ Ehi, ehi piano vi spiegherò tutto ma adesso curate lei per favore”

La misteriosa ragazza adagiò Supergirl sulla barella e la guardò allontanarsi circondata dai medici e da Lena.

“ Adesso ci devi una spiegazione, chi sei?”

“ Il mio nome è Rea Zor-El e provengo da Kripton e sono la sorella di Supergirl”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cap. 3 ***


~~Kara riprese conoscenza e si guardò intorno.

“ Lena”

“ Kara ti sei svegliata, mi hai...cioè, ci hai fatto prendere un colpo fortuna che c'era quella ragazza”

Disse Lena abbracciando forte l'altra.

“ Ragazza?”

Nella sua mente, piano piano i ricordi iniziavano a tornare al loro posto.

“ Rea? Ma allora è vero, non ho sognato tutto”

“ No, cara la mia casinista, non hai sognato un bel niente”

Disse una voce poco distante.
Una ragazza alta e snella dai lunghi capelli castani era appoggiata allo stipite della porta sul suo volto un leggero sorriso.

“ Ma come è possibile?”

Gli occhi azzurri iniziarono a riempirsi di lacrime.

“ Tu...tu...io credevo che fossi morta”

Le due si guardarono senza dire niente per alcuni secondi.

“ Supergirl conosci davvero questa ragazza?”

Alex le era alle spalle ancora titubante e poco decisa a credere a quella perfetta sconosciuta.

“ Vi racconterò tutto”

Disse la sconosciuta avvicinandosi un poco al letto.

 “Ma prima ti devi rimettere, te le sei fatte suonare davvero bene, non è da te”

“ Io sto benissimo”
 
Disse, saltando giù dal letto e correndole incontro abbracciandola.
La ragazza ricambiò l'abbraccio.

“ Mi sei mancata lo sai”

“ Mi sei mancata tanto anche tu bionda combina guai”

“ Ora vorremmo una spiegazione”

Disse  J'onn J'onzz senza distogliere lo sguardo pronto ad entrare in azione ad una mossa sbagliata della sconosciuta.

“ Bene vi racconterò tutto, c'è qui un posto un po più comodo?”

Si allontanarono lungo il corridoio, Lena era rimasta ferma accanto al letto da quando aveva visto Kara correre veloce ed entusiasta verso la sconosciuta per poi abbracciarla, uno strano senso di angoscia e irritazione le era entrato dentro.
Si riscosse e seguì il gruppetto, voleva proprio sapere chi diavolo era quella li.

**************************************************

Si sedettero tutti intorno ad un grande tavolo, Kara sempre vicina alla ragazza.

“ Bene possiamo cominciare, mi presento di nuovo, io sono Rea Zor-El, provengo da Kripton e come ho detto sono la sorella di Supergirl”

“ Puoi anche usare il mio vero nome, qui tutti conoscono la mia vera identità”

La ragazza annuì.

“ Allora, sono la sorella di Kara o meglio la sorella adottiva, noi siamo nate lo stesso giorno alla stessa ora, le nostre madri erano amiche, purtroppo i miei genitori morirono quando avevo poco più di tre anni e così fui adottata dalla famiglia di Kara, siamo cresciute insieme fino a quel giorno, quando il nostro pianeta iniziò il collasso.”

“ Sai ero disperata nel non vederti arrivare ma dovevamo partire”

“ Lo so, io arrivai un attimo dopo che la tua navicella e quella di Kal-El furono partite, non feci in tempo a salutare nessuno, fui scaraventata dentro e lanciata nello spazio, anche io come te sono finita nella Zona Fantasma e come te ne sono uscita grazie a quella esplosione”

“ Ma non riesco a capire, come hai fatto a sconfiggere il Darkaniano aveva la kriptonite, ti ho vista prenderla in mano senza che ti facesse del male”

“ E' semplice, sono immune alla kriptonite”

“ Cosa? E come è possibile?”

Tutti si guardarono sbigottiti.

“ Quando il nostro pianeta è esploso alcuni frammenti hanno colpito la mia navicella incastrandosi nel sistema di ventilazione, il tempo trascorso nella Zona Fantasma respirando l'aria intrisa di kriptonite invece di uccidermi mi ha reso immune al suo potere.”

“ E come mai non ti sei mai fatta viva? Dove sei stata tutto questo tempo?”

“ La mia navicella è precipitata in una foresta a nord, non è stato facile ma grazie ai nostri poteri sono arrivata a una vecchia casa, li mi hanno presa in custodia e li sono rimasta fino a che non ho saputo di Superman così appena ho potuto mi sono messa in viaggio verso Metropolis, ero li da poco quando è comparsa anche Supergirl e ti ho riconosciuta subito quindi ho mollato tutto e sono venuta a National City, ti ho cercata e quando ti ho trovata non ho avuto il coraggio di rivelarmi, ti ho vista felice con i tuoi amici, avevi una bella vita, un bel lavoro e un super lavoro così ho deciso che ti avrei solo coperto le spalle quando ne avessi avuto bisogno e così ho fatto per tutto questo tempo.”

“ Sei una stupida, credevo di averti perso per sempre”

Dicendo questo Kara abbracciò nuovamente la ragazza.

“ Scusami, non volevo ricordarti un passato doloroso”

“ Invece saresti stata un bel ricordo”

Kara iniziò a piangere.

“ Ma come mai non abbiamo mai intercettato la navicella? O la tua presenza sulla terra?”

“ Non ne ho idea siete voi i geni del settore”

Lena osservava la scena, c'era qualcosa che le dava fastidio, poi parlò.

“ Rea, hai detto che sei immune alla kriptonite, ti dispiace se faccio qualche test su di te?”

“ Qualche test in che senso?”

“ Lena che vuoi fare, lei non è pericolosa”

“ Tranquilla Kara è solo che se capiamo come il suo organismo riesce a eliminare la kriptonite possiamo cercare una cura anche per te e Superman così i vostri nemici non potranno più usarla contro di voi”

“ Se è per aiutare Kara non ci sono problemi”

“ Grazie, vieni il laboratorio è da questa parte”

Le due donne si avviarono insieme verso il corridoio.

( Voglio si aiutare Kara ma soprattutto voglio sapere più cose su di te).

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cap. 4 ***


~~“ Prego siediti sul lettino”

Rea si mise seduta come le aveva detto Lena.

“ Questo è uno strumento che usiamo per verificare i parametri vitali di chi non è terrestre devi solo mettere il tuo dito qui sopra”

“ Ok, così va bene?”

“ Benissimo, vediamo”

Bip,bip, bip, biiiiiiiiiiii

“ Il tuo battito è un po accelerato”

“ Sono un po nervosa”

“ Per quale motivo?”

( Se nascondi qualcosa lo scoprirò)

“ E' che non mi hanno mai fatto degli esami”

“ Capisco, allora visto che non posso prelevarti del sangue potrei analizzare un tuo capello”

“ Ma certo”

Lena fece per tagliarlo ma logicamente era come tentare di tagliare un filo di acciaio con delle forbici da bambini.

“ Giusto che sciocca”

“ Aspetta”

Rea spostò delicatamente le mani di Lena e poi con un gesto deciso si strappò un capello.

“ Ecco spero vada bene”

“ E' perfetto grazie”

Lena prese il capello e lo mise in una provetta.

“ E così tu e Kara siete sorelle”

“ Se non fosse stato per i genitori di Kara non sarei qui, erano davvero delle stupende persone e Kara ha preso tutto da loro sopratutto da sua madre, lo stesso sorriso luminoso, gli stessi occhi azzurri e la sua cocciutaggine”

“ E' vero quando si mette in testa una cosa non c'è verso di fermarla”

Le due donne si sorrisero al pensiero comune di Kara.

“ Togliti la maglia”

Disse Lena arrossendo leggermente.

Rea si tolse la maglia, il suo fisico era ben scolpito, il ventre piatto e gli addominali visibili ma non eccessivi.
Lena la osservò, forse troppo a lungo.

“ Che c'è? tutto bene?”

“ Come scusa?”

“ Dico tutto bene?”

“ Si, Si tutto bene”
“ Sei...sei davvero in forma”

Lena deglutì, ma che le prendeva?

“ Grazie, anche tu, ma credo sia tutto merito dei miei geni extra terrestri”

(Già gli stessi geni di kara e gli stessi muscoli messi in risalto dal costume.)
Lena sorrise al pensiero senza accorgersene.

Le braccia di Lena passarono dietro le spalle di Rea sfiorandole la pelle, inspirò il suo profumo, era come quello di Kara che la inebriava ogni volta che si abbracciavano.
Una leggerissima folata di aria fece entrare qualcosa  nell'occhio di Lena.

“ UUUUHHH”

Rea prese il volto di Lena fra le mani e con molta delicatezza controllò l'occhio avvicinando il suo volto a quello della mora.

Dietro le loro spalle, il super udito aveva captato qualcosa.
Lena: Togliti la maglia..... Sei davvero in forma.....
Rea: Anche tu.....
Lena: UUUUHHHH
Le bastarono quelle poche, frammentate parole per non far capire più nulla a Kara.
Aprì la porta quel tanto che bastava per vedere Rea di spalle, seminuda, con il viso sopra quello di Lena il suo stomaco fece un salto e poi un' altro stava per entrare urlando nella stanza quando la situazione cambiò.

“ Ecco, tolta, era una ciglia tutto qui”

“ Grazie”

Il respiro di Kara ricominciò ad essere regolare.

( Era solo una ciglia, e poi è logico che sia mezza nuda deve fare dei test ma cosa ti è preso Kara).

La bionda bussando entrò nella stanza.

“ Allora come vanno i test?”

Le due si voltarono.

“ Bene ho quasi finito per ora, ma ne vorrei fare altri”

Disse Lena.

“ Nessun problema”

( Cara sorellina lo spettacolo non finisce certo qui)

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Cap.5 ***


~~Kara, Rea, Lena e Alex si erano riunite tutte a casa di Kara.
Lena e Alex si sedettero sul divano con un bicchiere di vino in mano mentre Kara e Rea si sedettero a terra vicino a loro.

“ Allora sei cresciuta con Kara dai raccontaci qualcosa di imbarazzante su di lei”

Disse Alex.

“ ALEX!! Rea non oserai vero?”

“ Io? Certo che no, non racconterei mai di quando a sette anni tua madre ti beccò a rubare i dolci e nasconderli sotto il cuscino sporcandolo tutto e ti mise in punizione per una settimana”

“ Guarda che c'eri anche tu con me”

“ Ah già è vero, non siamo mai state delle brave ladre”

“ No, ma almeno eravamo insieme”

Kara prese la mano di Rea, sorridendogli.
Lena si irrigidì un po.

“ Insieme, l'una per l'altra”

“ Sai durante questi anni in cui volavi in giro per a salvare tutti ti sono sempre stata alle spalle, nell'ombra, pronta ad intervenire se ce ne fosse stato il bisogno e sono felice nel dire che sono intervenuta solo tre o quattro volte, sono veramente fiera della guerriera che sei diventata”

“ Sono cresciuta con il tuo ricordo, di quando mi proteggevi dai bulli su kripton”

Kara si strinse tra le braccia della ragazza poggiando la testa sul suo petto.

“ L'ho sempre fatto e sempre lo farò e voglio ringraziare Alex per esserti stata vicina ed essere stata la sorella che io non sono potuta essere”

“ E' un onore essere la sorella di Kara”

“ Lo so”

“ Basta ragazze mi state mettendo in imbarazzo”

Con la mano Kara si coprì il volto.

“ Bé Kara dicono solo la verità, sei davvero una persona eccezionale”

Esordì Lena, che non riusciva a distogliere lo sguardo da Kara, stretta tra le braccia di Rea.

“ Concordo con te”

Disse Rea alzando il bicchiere.

“ A Kara”

“ A KARA”

“ Grazie, ma ora raccontami cosa hai fatto in questi anni”

Chiese la bionda distendendosi e poggiando la testa sulle gambe della sorella che iniziò a giocare con i suoi capelli sorridendoli.

“ Come ho detto la mia navicella è caduta in una foresta, quando sono uscita ho camminato per molto tempo prima di arrivare davanti ad una vecchia casa, fortuna che la nostra costituzione aliena mi ha protetta, li una vecchia signora mi prese in custodia,  cercò di chiamare la polizia per farmi aiutare ma involontariamente, nel tentare di fermarla ruppi telefono e mobile, non controllavo ancora la mia forza, pensai che si sarebbe spaventata ma dopo lo smarrimento iniziale mi guardò e mi disse “tu sei come lui”, io non capivo, chi era lui?
Mi raccontò che anni prima, quando ancora guidava ebbe un brutto incidente dove l'auto si ribaltò prendendo fuoco, pensava di morire, chiamava aiuto ma nessuno la sentiva, poi dal nulla apparve un ragazzo che sollevò l'auto, spense le fiamme con un soffio e le disse di non preoccuparsi e che avrebbe chiamato aiuto l'unica cosa che voleva era che non dicesse a nessuno della sua esistenza, le sorrise, spiccò il volo e sparì, la donna non dimenticò mai il suo sorriso e mantenne il segreto per tutti gli anni a seguire.
Disse che in me rivedeva lui e che mi avrebbe aiutata in modo da ricambiare il favore.
Prese un giornale e mi mostrò una foto, era Superman, mi lesse l'articolo e rimasi scioccata, la donna mi disse che era lui il ragazzo che anni prima l'aveva salvata ora era un uomo ma gli occhi erano gli stessi, ero allibita, aveva tutti i miei stessi poteri, ma non riuscivo a capire chi potesse essere, solo io, tu e Kal-El eravamo gli unici ad essere partiti, in teoria, Kal-El doveva essere un bambino, non sai che shock quando ho capito che ero rimasta intrappolata per anni e che quello in effetti era il bambino a cui cambiavamo i pannolini”

“ Posso immaginare, anche per me è stato strano rivedere Kal ormai adulto”

“ Quindi sono partita per Metropolis, volevo capire, e poco dopo il mio arrivo è comparsa Supergirl, ti ho riconosciuta e sono subito venuta a National City non è stato facile scoprire la tua identità terrestre ma ci sono riuscita”

“ Ma perché hai deciso di non farti vedere?”

“ Eri felice, io sarei stata solo un problema, ti ho vista circondata da persone che ti amano, così ho deciso che sarei stata la tua ombra e ti avrei protetta ma senza farmi notare dopo tutto il mondo aveva la sua super eroina, così ho aperto un'agenzia di investigazione privata ed eccomi qua”

“ Sei un'investigatrice privata? Forte!”

“ Con i nostri poteri è un scherzo e mi dà da vivere” 

“ E la navicella?”

Interruppe Lena, più per distrarre le due che per l'interesse verso l'informazione.

“ L'ho recuperata e nascosta”

“ Ancora resta un mistero come la tua navicella non sia stata intercettata ne dal DEO ne da Superman”

“ Non ne ho idea, probabilmente erano tutti presi da quella di Kara da non accorgersi di un secondo oggetto”

“ Errore imperdonabile, per fortuna eri tu se fosse stato qualche alieno malvagio le terra sarebbe stata in pericolo”

La serata passò allegra con chiacchiere leggere.

“ Oh, ma è tardissimo devo andare a casa”

Disse Alex.

“ Accidenti hai ragione è più del l'una”

Lena e Alex si alzarono.

“ Si, è meglio andare domani vi aspetta un altro grandioso giorno da eroi”

E si avviarono verso la porta.

“ Rea?”

“ Si, Kara?”

“ Ti va di rimanere qui? Con me, come quando eravamo piccole?”

Rea sorrise al ricordo.

“ Ma certo”

Un brivido corse lungo la schiena di Lena che nonostante la strana sensazione salutò e uscì per tutto il tragitto fino alla sua auto un sodo allo stomaco la faceva sentire male.
Una volta salita in auto guardò in alto verso l'appartamento di Kara e una gran voglia di correre su per le scale la avvolse ma proprio in quel momento le luci si spensero e una miriade di pensieri invase la sua mente.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Cap. 6 ***


~~Lena era seduta nel suo ufficio, era notte inoltrata, ormai era passata più di una settimana dal' apparizione di Rea e aveva fatto le sue ricerche.
In effetti si, aveva la licenza da investigatore quindi almeno quella era la verità, grazie alle sue conoscenze aveva scoperto anche che razza di casi accettasse, per lo più erano di persone scomparse, bambini in maggioranza e le aveva ritrovate tutte, pagava le tasse, faceva volontariato in ospedale e dai senza tetto e in più era una Super, era perfetta e Kara la adorava.... non aveva nessuna speranza contro di lei.

Mentre era assorta nei suoi pensieri sentì bussare alla porta del terrazzo, si voltò pensando di vedere Supergirl invece rimase stupita di vedere Rea.
Si alzò dirigendosi alla porta, l'aprì.

“ Ciao, cosa posso fare per te?”

Rea sembrava imbarazzata, si passò una mano fra i capelli.

“ Ehm, io...io...stavo facendo un voletto sulla città e ho notato le luci accese così sono scesa e ti ho vista....e mi sono chiesta come mai eri ancora in ufficio....e bé....niente, volevo solo sapere se avevi bisogno di qualcosa...”

Balbettava guardando ovunque tranne Lena.

“ Avevo solo del lavoro da terminare”

“ Ah, bene, ecco....allora...se va tutto bene posso andare...”

Fece un passo indietro.

“ Ti va di entrare?”

Non sapeva perché l'aveva invitata, dopo tutto neanche la conosceva.

“ Entrare? Certo, grazie”

Le fece strada.

“ Posso offrirti qualcosa? Un drink?”

“ Si, grazie”

Lena preparò due drink e si diressero sul divano.

“ Prego siediti pure”

Rea prese il drink dalle mani di Lena sfiorandole appena la mano.

“ Sai Rea, voglio essere sincera con te”

La ragazza annuì.

“ Ho fatto delle ricerche su di te, perché voglio bene a Kara e non vorrei che soffrisse”

“ Non farei mai del male a Kara”

“ Lo so, e vedo che l'hai presa bene, pensavo ti arrabbiassi per aver violato la tua privacy?”

“ Perché dovrei? L'hai fatto per Kara, l'avrei fatto anche io, non ho nulla da nascondere e... ti va bene quello che hai scoperto? ”

“ Direi di si, sei una brava persona, non hai mai sfruttato i tuoi poteri per tranne vantaggio, tranne immagino per il tuo lavoro che da quanto ho scoperto sai fare molto bene”
La ragazza fissò per un attimo il suo bicchiere.

“ Perdere qualcuno a cui si tiene è tremendo, nessuno dovrebbe mai provarlo, voglio fare del mio meglio per rendere questo mondo un posto migliore”

“ Allora perché non ti sei unita ai Super?”

“ Il mondo ha già i suoi super eroi, che fanno grandi cose ma ha anche bisogno di persone normali che facciano cose normali nel loro piccolo, perché un terrestre non potrà mai sperare di volare o respingere un proiettile e quindi non ci proverà mai, ma può essere ispirato da una persona normale a fare piccoli atti di bontà quotidiana”

Lena ascoltava attenta.

“ Scusa blatero troppo”

“ Non ti scusare è bellissimo quello che fai”

“ Non è niente di che”

Lena posò una mano sulla gamba di Rea.

“ E invece è molto”

Le due si guardarono l'un l'altra.
Si misero a parlare del più e del meno quasi fossero amiche da sempre fino a quando Rea non si accorse di una cosa.

“ Santo cielo ma sono le 5.45, ti ho fatta stare sveglia tutta la notte mi spiace”

“ Ah, davvero sono le 5.45?”

Lena neanche si era accorta del passare del tempo.

“ Oddio, scusami tanto, sarai stanchissima e in più oggi dovrai lavorare”

“ Tranquilla sto benissimo e poi sono io il capo posso anche prendermi un giorno di riposo”

“ Davvero? Meno male”

Rea si tranquillizzò.
Questo fece sorridere Lena.

“ Allora se non sei stanca ti posso chiedere una cosa?”

“ Certo dimmi”

“ Ehm, so che non ti piace tanto volare ma verresti con me in un posto?”

Lena era stupita di quella richiesta.

“ E dove?”

“ E' una sorpresa ma non insisterò se dirai di no”

La ragazza ci pensò un attimo su.

“ Ok accetto”

“ Davvero? FANTASTICO!!”

Disse alzandosi di colpo.
Cosa che fece ancora una volta sorridere Lena.

“ Vieni”

Le porse la mano.
Lena l'afferrò come aveva fatto altre volte con Supergirl.
Rea la portò sul balcone, la prese tra le braccia e spiccò il volo.
Passarono solo pochi minuti prima che atterrassero di nuovo in un piccolo spiazzo circondato da alberi sopra la città.

“ Adesso aspetta qui un attimo, torno subito”

“ Dove vai?”

Lena iniziava a pentirsi.

“ Non ti preoccupare ci vorranno pochi minuti”

Rea volò via ad velocità sostenuta lasciando Lena da sola.

(Accidenti a me e quando ho accettato)

Lena iniziava ad agitarsi quando la sagoma di Rea si ripropose davanti a lei.

“ Eccomi, scusa”

La ragazza reggeva in mano un sacchetto di carta.

“ Vieni sediamoci”

Fece accomodare Lena per terra sedendosi accanto a lei.
Alcuni rami si spezzarono alle loro spalle.

“ Cos'è stato?”

“ Si sarà rotto qualche vecchio ramo, succede nel bosco”

Un sorriso furbo si formò sul volto di Rea.

“ Ecco questo è per te”

Le porse un bicchiere di caffè  e delle ciambelle.

“ E questo perché?”

“ Guarda”

Disse indicando l'orizzonte.
Lena si voltò.

“ E' l'alba”

Il sole stava sorgendo lungo la sky line della città, all'inizio solo una piccola linea dorata poi l'astro imponente iniziò la sua ascesa.

“ E' bellissimo”

“ Visto che ti ho fatto fare tardi volevo almeno che vedessi qualcosa di bello”

“ Grazie”

Disse Lena bevvero entrambe un sorso di caffè.

“ Uffa, volando veloce sono diventati freddi”

“ Non importa”

“E invece si, dammi qua”

Rea grazie alla sua vista scaldò il caffè di Lena che ne bevve un sorso.

“ E' perfetto ma come facevi a sapere che lo prendo così?”

“ Bé”

Disse imbarazzata.

“ Sai, osservando Kara ho anche involontariamente imparato qualcosa su di voi che le state vicino, ma non sono una stalker”

Si giustificò immediatamente.

“ Non ti preoccupare capisco”

Fecero così colazione, in silenzio, guardando l'alba di un nuovo giorno nascere sulla città.

“ Ora ti porto a letto”

L'espressione di Lena si tramutò in stupito, confuso e ironico.
E Rea lo capì.

“ No, cioè, volevo dire che è l'ora che tu...ed io...no...volevo dire... insomma...hai capito è meglio che sto zitta”

Rea sospirò arresa
Lena rise di gusto.

“ Sai non sei poi così male”

Le disse sollevando il suo volto con un dito.

CRACK....BUMM...

“ Meglio andare qui cadono rami come nulla e tu non sei invulnerabile”

Le due si alzarono.

“ Si, ma qui ho te”

E volarono via.
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Cap. 7 ***


~~(Voglio passare a vedere cosa fa Lena sono sicura che è ancora in ufficio.)

Supergirl si diresse verso la L-corp ma quando arrivò notò che Lena non era sola.

( Ma quella è Rea, che ci fa con Lena?)

Kara rimase a osservarle a debita distanza usando il suo super udito per cercare di captare la loro conversazione.
Le due entrarono nell'ufficio, si sedettero sul divano iniziando a parlare.

( Le sta offrendo da bere)

Kara iniziava ad essere nervosa.

( Certo che le offre da bere, Lena è una persona educata)

Rea prese il bicchiere.

( Le ha sfiorato la mano)

Le dita tamburellavano su costume.

( Per forza il bicchiere è piccolo come doveva prenderlo al volo?)

Kara si mise in ascolto.

( Lena a fatto delle ricerche su Rea per proteggermi)

(Dai Kara vai, non ascoltare, non sono affari tuoi sono sicura che Rea ha un buon motivo per essere li.)

( Su allontanati)
Ma la ragazza d' acciaio non riusciva ad allontanarsi.

(Lena le ha posato una mano sulla gamba, perché?)
( Ma perché mi da così fastidio?)

Rimase li ad ascoltarle e osservarle per ore incapace di volare via.

“ Ehm, so che non ti piace tanto volare ma verresti con me in un posto?”

( Cosa? E dove la vuole portare? In volo poi, quello è compito mio, dì di no, dì di no)

“ Ok accetto”

( Come accetti?)

Quando vide Lena afferrare la mano di Rea e poi finire tra le sue braccia il cervello di Supergirl fece crack.
Le due si alzarono in volo.
Kara le seguì a debita distanza per non farsi vedere.
Atterrarono.

“ Adesso aspetta qui un attimo, torno subito”

( Che fa la lascia sola? In un posto così isolato, alla mercé di tutti i malintenzionati, assassini, alieni muta-forma, meteoriti...)

“ Eccomi, scusa”

( Ah eccoti era l'ora)

“ Vieni sediamoci”

( Grrrrrrrr)

Crack, un ramo si spezzò tra le mani di Kara.

“ Cos'è stato?”

( Oh cavolo)

“ Si sarà rotto qualche vecchio ramo, succede nel bosco”

( Cosa le sorridi?)

 “ Ecco questo è per te”

( Il caffè? Davvero? E le ciambelle? Io porto la colazione a Lena in volo!!!)

“ E' perfetto ma come facevi a sapere che lo prendo così?”

“ Bé”

“ Sai, osservando Kara ho anche involontariamente imparato qualcosa su di voi che le state vicino, ma non sono una stolker”

( Lo sai solo grazie a me)

“ Ora ti porto a letto”

( COSAAAAAA?)

“ No, cioè, volevo dire che è l'ora che tu...ed io...no...volevo dire... insomma...hai capito è meglio che sto zitta”

“ Ahahahah”

( Lena ma che fai? No, no, no!)

“ Sai non sei poi così male”

Kara dal nervoso spezzò in due letteralmente un tronco reggendolo per un soffio.

“ Meglio andare qui cadono rami come nulla e tu non sei invulnerabile”

“ Si ma qui ho te”

Kara le osservò volare via, posò finalmente a terra il tronco, era agitata e nervosa e....gelosa.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Cap.8 ***


~~“ Buon giorno Kara”

“ Buon giorno Rea, passata una buona notte?”

“ Direi di si, grazie”

( E lo so che hai passato una bella notte)

“ La tua come è stata?”

“ Agitata, direi”

“ Ah si? Mi spiace, ti va fare colazione? Offro io.”

( Ma non l'hai già fatta?)

“ Ti devo parlare, Kara”

Le due donne si diressero verso la caffetteria, presero un caffè e si sedettero ad un tavolo.

“ Cosa volevi dirmi?”

“ Questa notte l'ho passata con Lena”

“ COSAAAAAA? L'HAI PASSATA CON LENA? ”

Lo sapeva ma non si aspettava che Rea glielo dicesse così apertamente.

“ Ma cosa urli, che hai capito? A parlare, volevo parlare con lei e chiarire alcune cose”

“ Ah si? E cosa?”

“ Le volevo spiegare che non sono pericolosa che non ti farei mai del male, ne a te ne a nessun altro”

Dicendo questo posò la sua mano su quella di Kara, sorridendole.

“ Volevi spiegarti? E per quale motivo?”

“ Ho notato che non si fidava tanto di me e a pensarci bene non aveva tutti i torti, ho i super poteri e non posso essere fermata dalla kriptonite, dal modo in cui mi guardava ho pensato che forse avesse paura, spero che dopo la nostra chiacchierata si sia almeno un po tranquillizzata”

Il dito di Rea andava su e giù sul dorso della mano di Kara.

( Voleva solo tranquillizzare Lena e io che mi sono fatta tutta una storia dietro, che sciocca che sono)

“ Sono sicura che Lena ha capito”

“ Vorrei tanto che fossimo amiche, lei per te è importante vero?”

“ Si lo è”

Le loro mani ancora unite, Rea continuava a giocare con le dita d Kara.

“ Sai in tutti questi anni avrei voluto tanto averti vicino per parlare di tante cose”

Disse Kara.

“ Riprenderemo il tempo perso, sei la mia sorellina e ti voglio bene”

Rea appoggiò la fronte su quella di Kara, occhi negli occhi.

Kara sorrise ripensando a tutte quelle volte che su Kripton erano state vicine e si erano supportate a vicenda.

“ Dai allora, andiamo, dobbiamo fare tante cose”

Disse alzandosi e porgendo la mano a Kara.
La ragazza si alzò, Rea la tirò a se abbracciandola.

“ Prometto che non ti lascerò mai più da sola”

Kara da prima stupita ricambiò l'abbraccio e sorrise.

“ Grazie, neanche io ti lascerò più”

Rea diede un veloce bacio sui capelli di Kara.

“ La mia sorellina”
.
.
.
.
Oltre la strada proprio davanti alla caffetteria Lena osservava tutta la situazione.
Le loro mani unite che si accarezzavano, i sorrisi, l'abbraccio e il bacio.
Non si accorse di stritolare letteralmente il bicchiere di caffè che aveva in mano.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Cap. 9 ***


~~I giorni passavano e Kara passava sempre più tempo con Rea, le due erano inseparabili.

“ Ragazze vi va se passiamo il week end nella mia casa in campagna, c'è la piscina”

Chiese Lena al gruppetto riunito al DEO.

“ Perché no, Kelly tornerà la prossima settimana”

Rispose Alex.

“ Kara?”

“ Si certo”

“ Rea?”

“ Anche io?”

“Certo, anche te”

Sul volto della ragazza si formò un enorme sorriso.

“ Mi farebbe davvero molto piacere”

“ Bene allora finiamo i test e poi via a casa a fare le valige partiamo nel pomeriggio”

***************************************************

“ Questi saranno gli ultimi test poi vedremo se i risultati diranno qualcosa”

“ Spero davvero di essere utile”

“ Male non farà...uhm posso chiederti una cosa?”

“ Certo”

“ Perché non credevi che ti avrei invitata?”

“ Bé, non sono una tua amica, mi conosci appena”

“ Tu sei mia amica, Kara si fida di te e io mi fido ciecamente di Kara”

“ Davvero?”

“ Si, certo”

“ Non sono abituata ad avere amici a parte Kara, sono sempre stata sola per la maggior parte della mia vita, spero di non fare cavolate”

Lena prese una scatola e la poggiò vicino ad Rea.

“ Anche per me è stato uguale, la mia famiglia mi ha sempre fatto credere di non potermi fidare di nessuno e che sarebbe stato meglio non avere amici ma poi ho conosciuto Kara e con non poca difficoltà sono riuscita ad avere amici di cui mi posso fidare”

“ Kara riesce sempre a conquistare tutti”

“ E' una ragazza speciale e non parlo dei suoi poteri”

Rea annuì.
Le due si guardarono negli occhi per un tempo infinito, poi Rea ruppe il silenzio.

“ Che c'è nella scatola?”

“ Kriptonite verde, voglio vedere una cosa”

“ Ok”

Tirò fuori dalla scatola il pezzo di kriptonite e lo avvicinò a Rea.

“ Senti niente?”

“ No, come ho detto la kriptonite non ha effetto su di me”

Lena prese un braccio di Rea e vi posò sopra la roccia facendola scivolare su e giù.

“ Ora?”

“ No”

Provò a bucare con un ago nelle vicinanze della roccia ma ancora la sua pelle era invulnerabile.
Alzò gli occhi e notò che quelli di Rea erano verdi.

“ Senti niente?”

“ No”

“ I tuoi occhi sono diventati verdi”

“ Cosa?”

“ Si, brillano di un verde acceso”

“ Che vuol dire?”

“ Non so ma almeno ora sappiamo che se i tuoi occhi diventano verdi c'è in giro kriptonite”

“ Ed è utile per aiutare Kara?”

“ Non ne ho idea”

“ Fantastico sono come una di quelle statuette che cambiano colore se piove”

Lena scoppiò a ridere.

“ Più o meno”

Poi si fermò un attimo a pensare.

“ Sei immune anche alla kriptonite rossa?”

“ Non lo so, ho visto che effetti ha su Kara ma io non ne sono mai stata a contatto”

“ Dovremmo provare”

“ Non so se è una buona idea, se perdessi il controllo chi mi fermerebbe, non voglio fare del male a Kara o a voi”

“ Hai ragione penseremo ad un' altro modo”

**************************************************************************

“Bene ragazze partiamo”

Salirono tutte sulla limousine di Lena.

“ Wow, non ero mai salita su una di queste”

Rea si guardava intorno eccitata.

“ Il viaggio sarà lungo ho pensato che con questa sarebbe stato più comodo”

“ Dove si trova casa tua?”

“ E' a Kristenson un paesino a circa tre ore da qui”

“ In volo ci metterei si e no dieci minuti”

Disse Kara.

“ Non tutti volano e sinceramente non mi dispiace fare un giro su una limousine ”

Rispose Rea.

“ Bene allora partiamo”

“ Kara, perché Alex poi non è venuta? Sembrava entusiasta stamattina”

Kara si schiarì la voce, sistemandosi gli occhiali.

“ Bé...Kelly è tornata prima e ...ecco....avevano da fare”

“ OH!?”

Dissero in coro Lena e Rea.
Dopo circa tre ore di viaggio, passare a ridere e scherzare arrivarono alla casa di campagna di Lena.
Scesero e si trovarono davanti una villa enorme.

“ Alla faccia della casa di campagna!”

“ E' una Luthor che ti aspettavi, questa sarà la più piccola che hanno”

“ In effetti è una tra le più piccole”

“ Ci date le biciclette o i viveri per andare da una parte all'altra?”

“ Ma non siete super veloci?”

“ Si, ma questa casa è enorme”

“ Dai andiamo vi mostro le stanze e poi ceniamo”

Le stanze erano tutte a fila.
 Rea, Lena e Kara.

“ Riposatevi e tra un ora si mangia, poi faremo una passeggiata”


****************************************************

“ Cena veramente ottima”

“ E ottima compagnia, ragazze”

“ Che dite andiamo a fare una passeggiata ?”

Domandò Lena.

“ Si ho mangiato veramente tanto rischio di mettere su ciccia”

Fece Kara passandosi una mano sulla pancia.
Rea l'abbracciò da dietro posando la testa sulla spalla della bionda.

“ Ti ricordo che il nostro metabolismo extra terrestre ci permette di mangiare di tutto senza ingrassare di un grammo”

Schioccandole un bacio sulla guancia per poi alzarla in aria sopra la sua testa.

“ E poi vedi, sei leggerissima”

“ Rea, noi solleviamo aerei ti ricordi?”

“ Ah già, allora mettiti a dieta perché credo di essermi fatta male a sollevarti”

Disse massaggiandosi la schiena per poi  scappare dalla furia omicida di Kara.

“ REAAAAAAA”

Kara iniziò a correre dietro alla sorella afferrandola e scaraventandola sul divano per poi salirci sopra a cavalcioni.

“ Rimangiati quello che hai detto”

Il suo volto a pochi mm da quello di Rea.
La ragazza ne approfittò per dare un' altro bacio veloce, questa volta sulle labbra.

“ Ok, ok mi rimangio tutto ora alzati che non respiro”

In risposta si beccò uno scappellotto per poi iniziare a ridere.

“ Vado a prendere il telefono e andiamo”

Concluse Kara alzandosi e scomparendo dietro la porta.
In tutto quel trambusto Lena era rimasta ferma ad osservarle, si sentiva strana, tutta quella confidenza, quel toccarsi e poi quel bacio veloce, Lena non se lo sapeva spiegare ma le aveva dato fastidio e la sua faccia lo doveva mostrare.

“ Che faccia che hai Lena che ti è successo?”

“ Ehm...nulla...io...pensavo...si ripensavo a quello che hai detto sul metabolismo alieno”

“ Cioè?”

“ Niente è che io devo fare almeno due ore di palestra ogni giorno non è giusto”

“ Eh si, io e la mia sorellina siamo fortunate”

( Sorellina, giusto, è sua sorella è normale che siano intime)

“ E comunque”

Disse avvicinandosi all'orecchio di Lena.

“ Funziona alla grande, hai un fisico da urlo”

Lena rimase immobile il volto in fiamme.

“ Eccomi ragazze andiamo”

“ Lena ti senti bene? Hai il viso tutto arrossato”

“ Si! Benissimo! Andiamo ora”

Kara prese Rea e Lena sotto braccio e si avviarono verso la porta.


**************************************************

“ Ma è davvero un posto bellissimo”

Kara era elettrizzata e aveva leggermente allungato il passo lasciando le altre due da sole più indietro.
Lena era silenziosa ripensava a poco prima, quando una folata di vento la fece rabbrividire, si strinse le braccia al petto.
All'improvviso sentì sulle spalle qualcosa e vide Rea che le poggiava delicatamente la sua giacca su di esse.

“ Ho visto che hai freddo, prendi la mia giacca”

“ Ma tu?”

“ Io non sento il freddo”

Le sorrise.

“ Grazie”

Rispose stringendosi a se la giacca, il suo profumo le invase le narici, era un buon profumo.

“ Posso farti una domanda?”

Chiese poi.

“ Certo”

“ Tu e Kara siete molto intime”

“ In che senso?”

“ ….Il....Il bacio poco fa...”

“ Quale bacio?”

“ Quello che le hai dato sulle labbra”

Era imbarazzatissima, come le era venuto in mente di fare una domanda del genere.

“ Ah, quello, l'abbiamo sempre fatto è un segno di affetto, di confidenza, che mi fido di lei, perché?”

( E ora che le dico?)

“ No è solo che, sai io non ho mai avuto nessuno di tanto intimo per fare una cosa del genere è per questo forse che mi è sembrato così strano”

“ La tua famiglia non era molto dedita hai gesti di affetto, vero?”

“ No, a parte mio padre nessuno nella mia famiglia mi ha mai accarezzata o presa per la mano”

“Bé”

Disse Rea prendendola sotto braccio e stringendole la mano.

“ Non potrò mai sostituire l'affetto di una madre o di un padre ma, sempre se lo vuoi, puoi essere parte della mia famiglia insieme a Kara”

La stretta calda della giovane, la sua vicinanza, la fece per un attimo agitare ma poi piano piano si lasciò andare.
Gli occhi scuri della ragazza brillavano alla poca luce che rimaneva, erano dolci e sinceri, quella ragazza infondeva in Lena una calma disarmante, la conosceva da poco ma, come Kara, le era già entrata sotto pelle, era forse un altro potere kriptoniano.

“ Ehi, che fate voi due?”

Kara si era un po innervosita nel vederle vicine.

“ Kara, da oggi abbiamo un'altra sorella, perché come noi ben sappiamo non sono i legami di sangue a fare una famiglia ma l'amore e il rispetto che lega le persone, e nessuno deve rimanere solo, dico bene?”

Kara sorrise e si portò accanto a Lena prendendole anche lei la mano.

“ Benissimo”

Disse Kara baciando sulla guancia Lena, che arrossì.

“ Saremo una stupenda famiglia Supercorp”

“ Supercorp?”

Dissero insieme Lena e Rea.

“ Si, l'ho appena coniato, vi piace”

“ Mi piace moltissimo”

Rispose Lena.

“ E' perfetto”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Cap.10 ***


~~Lena si era svegliata presto come sempre del resto ma quella mattina era diversa, per la prima volta aveva dormito serena, niente incubi, niente ombre.
Si alzò dal letto e si diresse al balcone di camera, aprì la finestra ed uscì, l'aria era fresca e le pungeva un po il viso.
Dopo tanti anni, si sentiva finalmente bene, si sentiva al sicuro e non perché accanto a lei c'erano due degli esseri più potenti dell'universo ma perché accanto a lei c'erano due degli esseri più importanti del suo universo.

La giornata delle ragazze passò spensierata in piscina, tra risate, tuffi e tentativi di annegare Kara.
La sera, dopo aver cenato decisero di uscire in giardino al fresco e ascoltare un po di musica.

“ Avete un impianto stereo in tutto il giardino?”

“ Si, puoi passeggiare e goderti la tua playlist preferita”

Lena fece partire la musica, per un po chiacchierarono poi però con l'arrivo della canzone preferita di Kara la ragazza saltò in piedi e iniziò a ballare.

“ Dai ragazze balliamo”

Le altre due si guardarono poi Rea tese la mano a Lena.

“ Dai andiamo, tanto Kara non ci lascerà stare e poi ci farà bene fare quattro salti”

La mora accettò e tutte e tre ballarono fino allo sfinimento poi Lena si allontanò.

“ Ok, ragazze faccio un salto in casa a prendere qualcosa da bere”

Le altre annuirono e continuarono a ballare.
Ad un certo punto iniziò un lento, Rea fece per sedersi ma Kara la prese per un braccio e la tirò a se.

“Mi concede questo ballo?”

Rea sorrise e cinse la vita di Kara lei invece posò le sue braccia attorno al collo e iniziarono a ballare.
La musica era come se le avvolgesse, i loro occhi non smettevano un attimo di cercarsi, non si parlavano ma riuscivano lo stesso a dirsi tante cose.
E senza rendersene conto iniziarono a fluttuare a pochi centimetri da terra tutto il mondo intorno sembrava sparito fino a quando la musica non finì e iniziò una nuova canzone.
Le due erano ancora abbracciate ma ormai tornate a terra, si sorrisero, il sorriso di chi si è perso e poi ritrovato.
Dalla finestra della cucina Lena le osservava, aveva visto Kara afferrare Rea e poi abbracciarla e poi ballare e poi...volare, lei non sapeva volare.
Vederle le faceva male ma non capiva perché, loro avevano un rapporto speciale, quello che avrebbe voluto avere lei. Anche lei avrebbe voluto avere qualcuno che la stringesse  e ballasse con lei.
Anche lei avrebbe voluto fluttuare in aria, e sorridere felice.
Ma lei era una Luthor e probabilmente non si meritava di essere felice.
Aspettò che le due si separassero per tornare in giardino e rimettersi la sua maschera.
Una Luthor non piange.
Una Luthor non mostra i suoi sentimenti.

***************************************************

L'orologio segnava le 3:36, decise di alzarsi forse un po di aria fresca le avrebbe fatto bene, aprì la finestra e uscì sul balcone.
Si guardò intorno e rimase stupita nel vedere che anche Rea non dormiva, era appoggiata con la schiena al muro seduta sul parapetto della terrazza con le cuffie alle orecchie il suo sguardo sperduto fra le stelle.
La ragazza si voltò e vide Lena, le sorrise togliendosi le cuffie.

“ Anche tu non riesci a dormire?”

Chiese Lena.

“ Non dormo tanto, spesso le notti le passo a osservare il cielo, immaginandomi che fra quelle stelle, forse su di un piccolo pianetino, qualcun altro del mio pianeta vive felice una nuova vita”

“ Ti manca, vero?”

“ Moltissimo, ma per fortuna ho Kara”

La mora si rattristò un attimo e il ricordo di loro due abbracciate che ballavano le tornò prepotente alla mente.
Rea se ne accorse e volando leggera superò lo spazio che divideva le due terrazze atterrando davanti a Lena.

“ Che c'è? Perché sei così triste?”

“ Non è niente”

Rea sollevò il volto di Lena.

“ Non mentirmi lo vedo che c'è qualcosa che non va”

Era vero c'era qualcosa che non andava ma come spiegarglielo se non sapeva spiegarselo neanche lei.
Ma gli occhi gentili di Rea le infondevano sicurezza e si ritrovò a parlare senza neanche accorgersene.

“ Vi ho viste stasera, vi ho visto ballare insieme e mi sono sentita gelosa”

“ Gelosa? Di cosa?”

“ Del vostro rapporto credo, è speciale, l'ho visto nei vostri sguardi”

“ E sei gelosa di questo?”

“ Si, sono una Luthor, nessuno ballerà mai con me in quel modo perché le persone hanno paura di me, e forse hanno ragione, non mi merito di essere felice”

“ Io non ho paura di te, non mi interessa se sei una Luthor, a me piace Lena ”

Il cuore della mora iniziò a battere forte.
 Rea appoggiò delicatamente le cuffie nelle orecchie di Lena e fece partire la musica, le note di River Flows In You iniziarono a risuonare leggere, poi si avvicinò posando le mani sui fianchi di Lena, la ragazza tranquillizzata da sorriso di Rea posò le sue al collo dell'altra e cullata dalla musica iniziò a ballare, si librarono in volo continuando a danzare senza mai staccare lo sguardo da quello dell'altra.
Era tutto perfetto.
La musica finì e le due tornarono a terra.

“ Lena, non avere paura di seguire i tuoi sentimenti, sei una persona meravigliosa e tutti si meritano la felicità devi solo aver il coraggio di accettarla, credi in chi sei, non una Luthor, ma Lena, la ragazza che ha salvato il mondo più volte senza aver bisogno di stemmi sul petto o tute aderenti, anche se ti starebbero da dio”

Lena sorrise, poggiando la testa sul petto di Rea.

“ Grazie”

“ Di cosa? Di dire la verità?”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Cap.11 ***


~~“ Kara ti posso fare una domanda?”

“ Certo Rea dimmi pure”

“ Ehm....Lena...”

La ragazza si contorceva le dita.

“ ….Lena....è....”

“ Cos'è Lena?”

“ Ecco si, insomma, sai se a Lena piace qualcuno?”

Kara quasi si strozzò con il vino che stava bevendo.
Quando riuscì a respirare di nuovo guardò Rea con sguardo allibito.

“ Cosa? Perché?”

“ Ecco perché, niente, è una bella ragazza ma non l'ho mai vista con nessuno, seriamente”

Kara guardava ancora con sospetto l'altra.

“ Non che io sappia”

“ Oh, capisco, ne sei sicura?”

“ Rea tu mi nascondi qualcosa”

“ E' solo che...tu e lei sembrate...cioè...”

“ Io e lei sembriamo cosa?”
 
“ A te interessa Lena?”

“ A me? NO, CERTO CHE NO!! Ma cosa dici...io e Lena, ma no figuriamoci se...no,no,no ma dai...è mia amica...”

“ Davvero?”

“ Ma certo, ma che dici”

Bevve tutto il resto del bicchiere in un solo sorso.

“ Ah ok, perché sai non volevo...visto che tutte le donne kriptoniane sono bisessuali, non volevo insomma...che te...e lei...insomma sembrate... ma se mi dici che non ti interessa vorrei chiedergli di uscire”

Kara era senza parole, Rea e Lena avevano legato molto nelle ultime settimane lo aveva visto benissimo ma non credeva che Rea potesse.... e soprattutto non credeva che...no, no, no Lena, no di certo, anche se...

“ Allora le chiederò di uscire”

“ Ma...ti piace Lena...insomma...da quando?”

“ In realtà l'ho sempre ammirata, solo non pensavo che l'avrei mai avvicinata e poi, nel conoscerla meglio non è quella persona dura e “ Invulnerabile”, passami il termine, che vuole far credere, una volta scalfita la superficie è sensibile, dolce e ha quel bellissimo sorriso, e gli occhi che le brillano e so di non essere alla sua altezza ma mi piacerebbe provare a renderla felice sempre con la tua benedizione”

Kara era un misto di agitazione e negazione, che doveva fare?
Doveva incoraggiare Rea o dirgli che Lena non era fatta per lei, che era meglio che la dimenticasse e cercasse qualcuno un po più adatto a lei.

“ Allora? Dovrei chiederglielo? Ho il tuo consenso?”

( NO!NO! NO! Kara di di NO!)

“ Ma certo”

( Stupida, stupida Kara!!)

“ Fantastico, lo farò domani in mattinata, spero che accetti il mio invito a cena”

“ Lo spero anche io”

( Ancora STUPIDA; STUPIDA kara!!!)

***************************************************************************


“ Miss Luthor c'è qui Miss Morningstar e chiede di lei”

“ Ma certo, falla accomodare”

“ Prego entri pure”

“ Ah, Katie, Miss Morningstar  ha libero accesso al mio ufficio”

“ Come desidera”

Rea entrò nella stanza.

“ Rea, come stai? ”

“ Ciao Lena, molto bene grazie”

“ Ma dimmi cosa posso fare per te?”

“ Ecco io...sono venuta qui per...per chiederti una cosa”

“ Certo dimmi pure”

“ Si, io...vorrei chiederti...”

“ Lena ho bisogno di...”

La voce di Supergrl interruppe il momento.
La ragazza era appena entrata nella stanza volando.

“ Oh, Rea, ma sei qui, scusa ma c'è un'emergenza e ho bisogno di..di...si, di quel coso identifica alieni”

Lena annuì e si diresse alla cassaforte.

“ Kara hai bisogno di aiuto, posso venire con te?”

“ Ehm...”

Kara si guardò intorno.

“ Si, si, certo non si sa mai”

“ Ecco tieni”

“ Grazie Lena”

“ Scusa Lena io...”

“ Non ti preoccupare vai parleremo poi”

 Le due kriptoniane partirono in volo.

Volarono sopra la città per un paio d'ore, sembrava quasi che Kara non sapesse cosa fare.

“ Kara ma cosa sta succedendo? Non vedo nessun alieno e nessun pericolo”

( E adesso cosa le dico?)

“ Aspetta sento il DEO”

Kara parlò all'auricolare.

“ Alex non riusciamo a trovare l'alieno...a si?...ok allora rientriamo”

“ Rea, Alex dice che hanno perso le sue tracce e che possiamo tornare indietro per ora”

“ Ok”

Rea fece per tornare verso la L-Corp.

“Senti ti va se andiamo a prendere un caffè?”

La ragazza si fermò voltandosi.

“ In realtà Kara avrei...”

“ Ma dai solo un caffè con la tua sorellina”

“ Va bene”

Rispose Rea sospirando.
Kara la tenne occupata per tutto il giorno e quando finalmente la salutò erano ormai le 21 passate.
Rea tornò a casa, si buttò a peso morto sul divano e ripensò alla giornata.
All'improvviso le arrivò un messaggio.
Guardò chi fosse a chiamarla a quell'ora.
Il nome sullo schermo la fece sorridere.
Lena.
Aprì il messaggio.

“ Ciao, ti va di venire da me? “

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Cap. 12 ***


~~Rea volò veloce fino all'appartamento di Lena, stava per passare dalla finestra quando pensò che sarebbe stato più educato passare dalla porta.
Bussò, dopo poco la porta si aprì e Lena apparve sorridente.

“ Ciao Rea”

“ Ciao”

“ Ti aspettavo alla finestra”

“ Ho pensato che fosse più educato bussare ad una porta”

Lena aveva indosso una tuta, la felpa le lasciava scoperta una spalla e i capelli erano un po bagnati segno che aveva fatto il bagno da poco.

“ Prego entra”

“ Grazie, scusa sono arrivata troppo presto?”

“ Ma no, tranquilla mi sono solo messa comoda, vieni andiamo in salotto”

Lena le fece strada attraverso il grande appartamento.

“ Ecco questo è per te”

Rea le porse una bottiglia di vino.

“ Grazie, che ne pensi se la beviamo subito?”

La ragazza annuì.
Si sedettero sul divano.

“ Ecco a te”

Lena le porse il bicchiere.

“ Allora come è andata la caccia all'alieno? L'avete preso?”

Chiese sedendosi poco distante dall'altra.

“ In realtà no, o meglio abbiamo girato per tutta la città per due ore, sembrava che Kara non sapesse dove andare”

“ Che strano”

“ Già, poi ha chiamato Alex, al DEO, che gli ha detto che ne avevano perso le tracce”

“ Ma Alex non era al DEO oggi”

“ Come?”

“ Si, mi ha chiesto un consiglio su dove portare Kelly per una gita romantica, credo che sia l'anniversario o qualcosa del genere”

“ Chissà perché Kara avrà fatto una cosa del genere”

“ Probabilmente voleva passare più tempo con te e non sapeva come dirtelo”

“  In effetti dopo ha voluto a tutti i costi prendere un caffè e fare un giro per la città, ma bastava che me lo chiedesse sono sempre felice di passare del tempo con lei”

“ Le vuoi tanto bene, vero?”

“ Siamo sempre state insieme, ci siamo sempre protette, io per lei, lei per me, non riesco a concepire una vita senza di lei, è mia sorella, tutto ciò che rimane della mia famiglia”

“ Ti capisco, cioè, non posso capire come può essere perdere tutto, pianeta compreso e essere una dei pochi sopravvissuti ma nel mio piccolo anche io ho perso tutta la mia famiglia”

“ Ho capito benissimo quello che vuoi dire  e non credere che il dolore sia diverso ma per fortuna abbiamo attorno a noi persone che ci amano”

Rispose Rea prendendo la mano di Lena e sorridendole.

“ Ho Kara e anche tu, sai, ti vuole davvero un mondo di bene, lo vedo da come protegge te prima di tutti”

“ Gliene voglio anche io, è stata l'unica che ha creduto in me, sempre, anche quando nemmeno io ci credevo, è speciale, quel giorno quando l'hai portata al DEO svenuta ho avuto una paura folle di perderla”

“ Già, anche io e solo perché sono arrivata in ritardo di qualche secondo, lei non lo avrebbe mai fatto, non so cosa avrei fatto se le fosse successo qualcosa di irreparabile”

Gli occhi della giovane iniziarono a diventare lucidi.
Lena se ne accorse e l'abbracciò.

“ Dai non ci pensare più, è tutto passato e poi lo sai che non è vero.”

Si staccò ma di poco, asciugando quell'unica lacrima che era riuscita a sfuggire.

“ Grazie, scusami tanto, di solito non sono così fragile”

“ Sai a me è stato insegnato a non piangere mai, a non farsi mai vedere deboli, ma Kara mi ha fatto capire che la vera forza sta nelle nostre fragilità”

La mano di Lena era ancora sul viso della giovane, Rea aveva poggiato la sua su di essa e per un breve istante le due erano rimaste immobili in quella posizione, poi come risvegliatasi del sonno Lena si scostò, schiarendosi la voce.

“Ora raccontami qualcosa di te, del tuo lavoro, voglio conoscerti meglio”

“ Bé non c'è molto da dire, ho vissuto con Melissa, la donna di cui vi ho parlato, lei mi consigliò di non mostrare al mondo i miei poteri, mi adottò e mi fece andare a scuola, vinsi una borsa di studio per il MIT dove mi sono laureata in ingegneria e poi sono venuta qui dove ho aperto la mia agenzia investigativa.”

“ Al MIT? Accidenti, ti terrò presente per la L-Corp”

Sorrise.

“Deve essere davvero molto fiera di te”

“ Spero di si, purtroppo lei è morta poco dopo la mia laurea, una sera si è addormentata e non si è più svegliata era molto anziana”

“ Mi spiace”

“ Era una persona speciale, la vita l'aveva messa a dura prova, aveva perso suo marito e suo figlio, forse è per questo che ha deciso di salvarmi, lei vedeva sempre del buono nelle persone e io le devo molto”

“ Sono sicura che la stai rendendo felice, non la conoscevo ma credo proprio che le assomigli tanto, vedi del buono persino in me, in una Luthor”

“ Vedo solo la verità, non è un nome a fare una persona è quello che si ha dentro, tu sei una persona buona, hai saputo andare oltre a tutto ciò che ti hanno insegnato ci vuole molta forza per farlo”


*************************************************

Passarono le ore a parlare, alle due passate la bottiglia di vino era già finita.
E le loro mani poggiate sullo schienale del divano non si erano mai lasciate.
Ma le due parevano non farci caso.

“ Ora vado, è tardi, ti lascio riposare, sei una donna in carriera non posso permetterti di non essere al meglio”

La ragazza era quasi delusa.

“ Va bene, anche se sai benissimo che non ho problemi a passare la notte con te”

La faccia di Rea fece capire a Lena il piccolo lapsus che le era scappato.

“ Cioè, volevo dire che...che...che parlare con te è così facile che potrei passarci tutta la notte”

Un leggero rossore si irradiò sulle guance di Lena.
Rea scoppiò in una grande risata.

“ L'avevo capito”

Le due si avviarono alla porta.

“ A proposito, cosa mi volevi chiedere oggi?”

“ Come?”

Rea era stata presa alla sprovvista, tutto il discorso che si era preparata la mattina era andato in fumo.

“ Ehm....io...io...ero venuta per...appunto per...”

Si grattò la testa.
La mora continuava ad osservarla.

“Si! Ecco io...Ero venuta per chiederti di uscire una sera”

Lo sguardo di Lena era stupito.

“ Ma...guarda...capisco se non vuoi....cioè io sono....lo so di non essere...e va bene...”

“ Mi farebbe davvero piacere uscire con te”

“ Davvero?”

“ Si”

Un sorriso apparve sul volto di Rea.

“ Perfetto allora ci penso io”

“ Ok”

“ Allora ciao”

“ Ciao”

Lena chiuse la porta appoggiandosi ad essa, senza sapere perché la riaprì e vide Rea ballare nel corridoio e anche sul suo viso apparve un bellissimo sorriso.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Cap.13 ***


~~“ Alex, ciao, hai un minuto da dedicarmi?”

“ Ciao, ma certo vieni, dimmi pure”

Le due si incamminarono lungo il corridoio.

“ Ieri Kara mi ha fatto volare per la città in cerca di un alieno che non esisteva”

“ Come scusa?”

“ Ho detto a Kara che sarei passata da Lena per chiederli di uscire insieme e quando ero da lei è arrivata  all'improvviso dicendo che le serviva una cosa, che c'era un alieno, ma era strana”

“ Ahahahah, davvero? E brava la mia sorellina”

“ ????”

“ Rea, Kara è gelosa, gelosa marcia di te e di Lena”

“ Ah, meno male allora te ne sei accorta anche tu che quelle due sono cotte l'una dell'altra?”?”

“ Credo che le uniche a non essersene ancora accorte siano loro, ma a te interessa Lena?”

“ In realtà sto facendo di tutto per far in modo che si rendano conto dei loro sentimenti ma a parte lo sguardo omicida che mi lanciano quando mi avvicino all'altra non si danno una mossa”

“ Non è facile accettare questi sentimenti”

“ Lo so ma vederle così, in un limbo mi fa stare male vorrei che fossero felici”

“ Anche io vorrei che fossero felici”

“ Bene perché  pensavo...”


Un boato enorme fece tremare il DEO.

“ Che diavolo è successo?”

“ C'è stata un'esplosione nel laboratorio 11”

Le due donne corsero verso il laboratorio.
Alex entro nella stanza seguita da Rea.

“ Cosa c'è in questo laboratorio?”

“ Qui stanno studiando la kriptonite”

Il fumo era denso e acre.
All'improvviso un'altra esplosione colpì le due.

**************************************************

Supergirl arrivò quasi subito aver ricevuto la chiamata di Winn che le diceva che c'era stato un incidente al DEO e che Alex era ferita.

“ J'onn che è successo? Dov'è Alex?”

“ C'è stata un'esplosione nel laboratorio 11, Alex è corsa a vedere”

“ Ma ora dov'è? Come sta?”

“ Ora sta bene è in infermeria ma...”

Non fece in tempo a dire altro che Kara sparì  verso l'infermeria.

“ Alex, per Rao, come stai?”

“ Va tutto bene Kara, ho solo preso un brutto colpo”

“ Sicura? Non hai ferite, lesioni interne? Vuoi che usi i raggi X per controllare?”

“ No, hanno già fatto tutti gli esami del caso, ma ora c'è un altro problema ben più grave”

“ Quale?”

“ Con me c'era Rea, è corsa anche lei nel laboratorio e quando tutto è esploso mi ha fatto scudo ma è stata colpita da alcuni frammenti di kriptonite”

“ Ma lei è immune alla kriptonite”

“ Non a quella rossa pare”

“ Cosa?”

“ Mi ha trascinata fuori e poi si è accasciata al suolo, non respirava bene, ti ricordi quando Lena ci ha detto che i suoi occhi diventavano verdi alla presenza della kriptonite, bé i suoi occhi sono diventati rossi e allora ho capito”

“ Rea non è immune alla kriptonite rossa? Ma è un disastro”

“ Kara, Rea adesso è molto pericolosa, l'ho visto, era come te, ha detto che adesso porrà fine a quello che hanno iniziato su Kripton, la devi trovare e fermarla”

“ Lo farò ma cosa intendeva?”


“ Non lo so, farò qualche ricerca ma prima chiama Lena assicurati che stia bene e portala in un posto sicuro perché penso che sia in pericolo”

Kara a quelle parole sbiancò.

“ COSA? LENA? No, perché”

“ Fallo e basta abbiamo poco tempo”

Kara corse via e chiamò Lena.

“ Pronto?”

“ Lena, ascoltami bene, sei in percolo, dimmi dove sei che ti vengo a prendere”

“ Kara, Kara rallenta un attimo, non capisco, in pericolo? Perché?”

“ Non ho tempo di spiegarti al telefono, sei in ufficio?”

“ Si, ma...”

“ Tranquilla sto arrivando”

Una voce fece gelare il sangue a Kara.

“ Ciao Lena, pronta per il nostro appuntamento?”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Cap.14 ***


~~Kara volò più in fretta che poteva e quando arrivò nell'ufficio di Lena non riusciva a credere ai suoi occhi, tutto era devastato, sulla parete inciso c'era scritto “ Vieni a prendermi”.
Kara si sentì ribollire il sangue nelle vene, doveva trovarle ma non sapeva come fare.
Tornò al DEO dove chiese a Winn di aiutarla.

“ Winn, c'è un modo per rintracciare Rea e Lena?”

“ Vediamo, potremo scannerizzare la zona e cercare tracce di kriptonite rossa oppure usare il satellite per incrociare i dati e vedere...”

“ Ragazzi, Lena è una persona intelligente perché non provate a rintracciare il cellulare?”

Disse Alex alle loro spalle.

“ Giusto iniziamo da questo”

Dopo qualche istante Winn intercettò il cellulare di Lena che si stava spostando a velocità sostenuta.

“ Avevi ragione ha con se il cellulare”

“ Mi sembra troppo facile, Rea non è così sprovveduta”

“ Ti ricordo che è sotto l'effetto della kriptonite rossa forse non ha il pieno controllo e non pensa lucidamente.”

“ Può essere, allora vado”

“ Supergirl ascolta ho pensato di parlare con Superman dopo che Rea è stata colpita dalla Kriptonite e mi ha rivelato una cosa sconcertante”

“ Cosa?”

“Gli ho chiesto di fare delle ricerche più approfondite su Rea nella Fortezza della Solitudine”

“ E cosa ha scoperto?”

“ Rea non è la figlia di un' amica di tua madre ma la figlia di due criminali Kriptoniani molto pericolosi, assassini, capisci, condannati dagli El alla Zona Fantasma per i loro reati, i tuoi l'adottarono per salvarla”

“ Non ci credo, Rea non è cattiva”

“ Lo so, ma stai comunque attenta, stai a debita distanza e guarda dove la porta, non rischiare la vita di Lena”

“ Non lo farei mai io...”

La ragazza volò via, guidata da Winn.

Rea portò Lena in una caverna in mezzo ad una foresta dove la legò.
Dopo un po la ragazza riprese i sensi.

“ Dove mi trovo?”

“ Ben svegliata principessa, sei nella mia “ fortezza della solitudine”

Lena si guardò intorno e notò da una parte la navicella.

“ Che vuoi farmi?”

“ A te? Nulla, per ora è Supergirl che voglio”

“ Che le vuoi fare?”

“ E' semplice la voglio uccidere ma non prima di averla fatta soffrire”

Lena notò lo sguardo di Rea, i suoi occhi erano rossi e allora capì.

“ Rea sei stata esposta alla kriptonite rossa, questa non sei te, ti posso aiutare”

“ Non mi serve il tuo aiuto, non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, sono sempre stata sola, io voglio solo vendicarmi di Kara e tu mi servi a questo”

“ In che senso?”

“ Quando arriverà qui, perché so che lo farà, io le farò provare quello che si sente quando perdi qualcuno che ami”

“ Non capisco”

“ Non capisci, non hai mai capito, Kara è innamorata di te, da sempre”

“ Ma cosa dici? Kara non può essere innamorata di me”

“ E invece si”

“ Ma perché ce l' hai tanto con Kara?”

“ Vedi, cara Lena, quando ancora ero su Kripton, poco prima del suo collasso mi fu detta tutta la verità su chi sono veramente, la mia famiglia è stata condannata dai grandi El, ho perso mia madre e mio padre per colpa loro quindi ora mi vendicherò di Kara e poi di Kal-El”

Proprio in quel momento un fulmine blu irruppe nella caverna.

“ Rea, lascia immediatamente Lena”

“ Ma certo, subito dopo però che tu l'avrai vista morire”

Rea tirò fuori un telecomando.

“ Vedi questo, aziona un dispositivo posto sotto la sedia di Lena e diciamo che non è rilassante”

“ Non ti permetterò di farle del male”

“ Ah si? E perché? Lei è solo una sciocca umana, debole e fragile potrei spezzarle il collo con solo due dita”

“ Non è vero Lena è importante...”

“ Per chi? Nessuno la vuole, è sola, nessuno la ama”

Rea prese il collo di Lena e lo torse facendo lamentare la mora.

“ Io...io...LASCIALA”

Kara si scagliò verso l'altra che in un lampo si scostò.
Attaccò ancora e ancora ma i suoi colpi andavano tutti a vuoto si sentiva stranamente stanca.

“ Giusto, che sciocca, non ti ho detto che non solo sono immune alla kriptonite ma mi ha anche aumentato i poteri”

“ Non mi importa pur di salvare Lena sono disposta a morire”

“ NO, KARA, NON LO FARE”

Urlò Lena.

“ Lena ti prometto che ti salverò in un modo o nell'altro”

Le due kriptoniane iniziarono la lotta ma sembrava che Kara non riuscisse a colpire Rea.

“ Allora Kara non ne hai abbastanza? Non ti senti stanca? Ah mi ero dimenticata di dirti una cosa, al laboratorio ho preso un souvenir per te”

Rea tirò fuori un pezzo di kriptonite verde e poi si avvicinò ancora a Lena.

“ Credo sia giunto il momento del pezzo forte”

Rea si posizionò alle spalle di Lena.

“ Kara guarda morire una persona che nessuno ama”

“NOOOOOOOOO, IO; IO; IO AMO LENA”

Con le lacrime agli occhio la bionda si rialzò, barcollò un po in avanti verso di loro ma poi ricadde a terra stremata.

“ IO, IO la amo, la amo da sempre, Lena io ti amo da quel giorno nel tuo ufficio, e ti salverò è una promessa”

Lanciò un fascio di luce dagli occhi che colpì Rea ad una spalla facendola volare lontano.

“ E brava, vedo che hai ancora delle forze, ma io sono più forte di te, lo sono sempre stata, piccola sciocca”

Rea si rialzò, la kriptonite e l'enorme sforzo debilitarono ancora di più Supergirl.
Rea, anche se ferita, le si avvicinò.

“ Lena guarda bene la fine dell'eroina invulnerabile, che preferisce morire per qualcuno che non la ama, l'amore è il nostro unico punto debole, l'unica cosa che ci rende vulnerabili non la kriptonite e ora lo vedrai con i tuoi occhi”

“ NOOOOOO, basta, basta perché lo fai?”

“ Perché lei ti ama e tu no, che senso ha vivere quando la persona che ami non ti vuole”

Rea prese per i capelli Kara e fece per sferrargli un pugno.

“ Ti prego fermati, anche io la amo...LA AMO!”

Kara aprì gli occhi.

“ Lena, tu?”

“ Ti prego non la uccide, lei è tutto quello che ho al mondo, darei via tutta la mia fortuna per lei, darei la mia vita per lei, perché lei è la mia vita, ti prego non portarmela via”

Rea sorrise, lasciando Supergirl.

“Davvero? Allora questa è proprio la fine che vi meritate”

La ragazza prese il telecomando le due la videro mentre premeva il pulsante.

“ NOOOOOOOO”

Urlò Supergirl.
Lena chiuse gli occhi aspettando di morire mentre uno scoppio si propagò nell'aria.
Ma tutto quello che videro, quando riaprirono gli occhi, furono solo coriandoli colorati caderli sulle spalle.

“ Alex hai sentito tutto? E' andato tutto secondo i piani, solo c'è voluto più del previsto, sono veramente delle teste dure queste due”

Le due ragazze si guardarono.

“ Stai parlando con Alex?”

“ Certo perché credi che il DEO ancora non sia intervenuto”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Cap. 15 ***


~~10 ore prima...


“ Alex, ciao, hai un minuto da dedicarmi?”

“ Ciao, ma certo vieni, dimmi pure”

“ Ieri Kara mi ha fatto volare per la città in cerca di un alieno che non esisteva”

“ Come scusa?”

“ Ho detto a Kara che sarei passata da Lena per chiederli di uscire insieme e quando ero da lei è arrivata  all'improvviso dicendo che le serviva una cosa, che c'era un alieno, ma era strana”

“ Ahahahah, davvero? E brava la mia sorellina”

“ ????”

“ Rea, Kara è gelosa, gelosa marcia di te e di Lena”

“ Ah meno male allora te ne sei accorta anche tu che quelle due sono cotte l'una dell'altra?”

“ Credo che le uniche a non essersene ancora accorte siano loro, ma a te interessa Lena?”

“ In realtà sto facendo di tutto per far in modo che si rendano conto dei loro sentimenti ma a parte lo sguardo omicida che mi lanciano quando mi avvicino all'altra non si danno una mossa”

“ Non è facile accettare questi sentimenti”

“ Lo so ma vederle così, in un limbo mi fa stare male vorrei che fossero felici”

“ Anche io vorrei che fossero felici”

“ Bene perché  pensavo...”


ESPLOSIONE

“ Che diavolo è successo?”

“ C'è stata un'esplosione nel laboratorio 11”

Corsero verso il laboratorio in fiamme.

“ Cosa c'è in questo laboratorio?”

“ Qui stanno studiando la kriptonite”

ALTRA ESPLOSIONE

“ Alex, stai bene?”

“ Si, grazie a te che mi hai fatto da scudo”

“ Non c'è di che”

Rea si alzò e aiutò anche Alex, per fortuna il sistema antincendio funzionava bene.

“ Fantastico ci sarà da lavorare parecchio per rimettere tutto a posto”

La kriptonite era ovunque.

“ Fortuna che non ti fa nulla”

“ C'è anche della kriptonite rossa qua dentro?”

“ Si, certo, ma vedo che il contenitore non ha subito grandi danni è molto più robusto di quello tradizionale”

“ Meno male, non so che effetti ha su di me”

“ Allora è andata bene”

“ Alex?”

“ Si?”

“ Mi è venuta un'idea mi aiuteresti?”

“ Che idea?”

“ Puoi procurarmi delle lenti a contatto rosse?”

***********************************************

“ E COSI' TU E QUELLA PAZZA DI MIA SORELLA NONCHE' TUTTO IL DEO VI SIETE MESSI D'ACCORDO PER FARMI VENIRE UN INFARTO?”

“Non urlare, e non essere esagerata, al limite una tachicardia”

“ IO, IO, IO davvero non ho parole e Alex, Alex, non ci posso credere”

Kara girava per la stanza come una pazza inveendo contro Rea.

“ Si, ma almeno adesso ti sei liberata di un peso”

“ E ci voleva tutta questa messa in scena?”

“ In realtà all'inizio avevo progettato qualcosa di più soft, sono settimane che vi stuzzico ma con voi era veramente dura e poi si è presentata questa occasione”

“ Non siete normali”

Kara scosse la testa.

“ Toc, toc, posso?”

“ Lena, ma prego entra”

La ragazza entrò nella stanza.

“ Come va la ferita?”

“ Bene grazie, Kara è molto protettiva con ciò che ama”

Le due arrossirono.

“ Ora vi lascio sole, dovete parlare di molte cose”

“ Ah, Rea”

“ Si?”

“ Scusa per quello”

Indicò la ferita provocata dal suo colpo.

“ Guarirò, ma mi devi un super gelato”

E facendoli l'occhiolino sparì dietro la porta.

***********************************************


“ Allora quelle due finalmente chiariranno i loro sentimenti?”

Chiese Alex.

“ Spero di si, non ho voglia di farmi friggere un'altra volta”

“ Non è facile ammettere una cosa del genere, io lo so bene”

“ Lo so”

*************************************************

La sera a cena.

“ Kara per favore mi passi l'insalata?”

“ Non so, ancora non ti ho perdonata e neanche a te Alex”

“ Daaaaiiiii ma quanto durerà questa storia? Ho solo rapito la tua ragazza e minacciato te e lei di una morte orribile, ma quante storie neanche avessi, per sbaglio, macchiato di vino il tuo maglioncino azzurro preferito”

“ Che hai fatto?”

“ Io? Nulla!! Ma non lo cercare fino a lunedì”

Lena sorrideva e stringeva la mano di Kara sotto la tavola.

“ Ma come ti è venuta in mente una cosa del genere?”

“ Bé, sai, nell'osservare Kara che non si facesse male ho anche notato quanto è cambiata da quando sei entrata nella sua vita, l'ho vista proteggerti come non faceva con nessun altro e tu facevi lo stesso, come si protegge chi si ama, ma vi ho anche viste non riuscire a dare un nome a quel sentimento e instaurare storie che finivano puntualmente in un disastro, questo mi faceva stare male. Pensavo allora di essermi sbagliata, che forse la vostra era davvero solo una bella amicizia, ma poi Alex ha confermato quello che pensavo, le ho spiegato quello che stavo facendo ma che non riuscivo comunque a sciogliervi così abbiamo deciso di sfruttare l'esplosione a nostro vantaggio”

“ Diabolico vero?”

Sorrise Alex.

“ Voi due messe insieme mi fate paura”

Rea e Alex risero mentre Kara le indicava.
Battendo il cinque.

“ E gli occhi rossi?”

“ Lenti a contatto, un dettaglio utile per farvi credere di essere sotto l'effetto della kriptonite rossa”

“ E la storia di Kripton e della tua famiglia?”

“ Un altro colpo di genio lo so, dovrei mettermi a scrivere libri”

“ Dovresti farti vedere da uno bravo, te e Alex”

Le due si guardarono.

“ NAAAAAAA”

“ Lena mi scuso per le parole che ti ho detto,  ma volevo che questa  testa bionda dura come i sassi si decidesse a confessare quello che provava”

“ EHI!!! io sono qui!”

**************************************************

La serata passò tranquilla.

“ Ragazze io vado, Kelly mi sta aspettando”

“ Vado anche io vi lasciamo sole avrete di sicuro cose da fare”

Disse Rea facendo l'occhiolino e le virgolette cosa che fece arrossire le due.
Si avviarono alla porta.

“ Kara?”

“ Si, Rea?”

La ragazza la prese da parte.

“ Kara mi raccomando non lasciarti sfuggire questa occasione, Lena è davvero una persona speciale,promettimi che non la farai soffrire o giuro che non servirà la kriptonite rossa per farmi perdere il controllo”

“ Te lo prometto”

“ Brava sorellina”

La baciò sulla guancia.

“ Lena?”

“ Si?”

“ Mi raccomando mi fido di te, tienila d'occhio”

“ Lo farò”

“ Vi voglio un mondo di bene “Sorelline”, ”

Le abbracciò forte entrambe.

“ Ah, Lena per la parete del mio ufficio...bè...il conto...”

“ No, non ti farò certo pagare nulla, scherzi”

“ No, volevo dire manda il conto a Kara è per colpa sua che ho dovuto mettere in scena tutta questa storia”

“ COOOOSAAAAA?”

“ E dai, stavo scherzando, ma voglio davvero pagare quel disastro”

“ Quel disastro mi ha fatto bene, non pagherai proprio nulla, anzi penso di tenerlo come arte moderna”

“Come preferisci, lo so di essere una grande artista”

Rispose Rea pavoneggiandosi.

“ Stare sulla terra ti ha fatto male, su Kripton eri molto più seria”

“ Invece a te ha fatto benissimo”

Indicò Lena ammiccando, questo fece arrossire ancora una volta le due.

“Ora però vado”

Posò un bacio leggero sulla guancia di entrambe e se ne andò.

“ Sai, sono stata molto gelosa di questi baci e abbracci fra te e Rea”

“ Davvero?”

“ Ma ora capisco, è bellissimo avere qualcuno che ti vuole bene in modo incondizionato, che ti vuole bene solo perché sei te e non per quello che possiedi”


 “ Lo so, ho sempre potuto contare su Rea e te potrai sempre contare su di me; e poi non immagini come mi sono sentita io mentre Rea ti faceva la corte”

“ Siamo due sciocche, abbiamo perso molto tempo”

“ Sai non credevo che una persona importante come te potesse mai amare una semplice reporter e non volevo che confessandoti quello che provavo la nostra amicizia finisse, sei troppo importatane per me”

“ Ti devo confessare che io stavo per dirtelo, ero terrorizzata dalla tua reazione ma non potevo più resistere poi mi rivelasti di essere Supergirl e allora pensai che ero una sciocca, una Super non avrebbe mai potuto amare una Luthor così mi accontentai della nostra amicizia”

“ Ci siamo fatte influenzare da cosa siamo invece di essere solamente CHI siamo”

“ E CHI siamo?”

“ Lena e Kara due semplici persone che si amano profondamente”

Kara fece partire la musica e abbracciò Lena, le due iniziarono a ballare.
Piano piano si alzarono da terra.
Lena appoggiò la testa sulla spalla di Kara.

“ Kara....ti amo”

“Ti amo anche io, Lena”

 

 


P.S.


Non importa chi sei, come sei vissuto, e quanta conoscenza pensi di avere, ritarda sempre il giudizio. Dai agli altri il privilegio di spiegarsi. Quello che percepisci può non essere la verità.
E per Rao, amate,  amate profondamente, se avete un sentimento esprimetelo prima che la vita vi tolga l'opportunità di farlo.
Potete decidere se vale la pena l'imbarazzo di un secondo o il rimpianto di una vita.
Non chiedetevi di cosa ha bisogno il mondo, chiedevi cosa vi rende felice, e fatelo, il mondo ha bisogno di persone felici.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3890292