Infanzia

di Lev_siberialion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fratelli ***
Capitolo 2: *** Chi è là? ***



Capitolo 1
*** Fratelli ***


"Svegliati Taka. Sei sempre in ritardo". Un brusco risveglio non c'è che dire, ma oramai era abituato. Aprì gli occhi e prese un enorme sbadiglio: "Buongiorno papà" rispose con tutta calma. Fu Uru a salutarlo nel migliore dei modi: da madre sapeva cosa fosse il meglio per i suoi figli. "Ehy Taka! Era ora che ti svegliassi" gli venne detto alle spalle. "Lasciami in pace. Oggi non è giornata" e si allontanò dall'abbraccio materno. "Non lo è mai, per te. E poi secondo me una lotta ti farebbe bene: migliori i riflessi, i muscoli" e il giovane leone lo abbatté poco dopo. Taka non ci stava e tentò di ribaltare la situazione, venendo atterrato ancora. "Mufasa, un re non ha bisogno solo dei muscoli" e lo spinse via. "Lo faccio per te; sei così fragile che basterebbe una zampata di papà per romperti le ossa". Detto ciò, si unì agli altri cuccioli, lasciando Taka da solo. La solitudine era un problema dato che non era invitato dagli altri cuccioli a giocare. Il suo passatempo preferito era cacciare insetti: un'attività che riteneva potesse potenziargli il ragionamento e la caccia. Certo non sarebbe stato il suo compito una volta adulto, ma chi poteva dire cosa gli avrebbe riservato il futuro?

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Capitolo 2
*** Chi è là? ***


Saltellava di qua e di là, mimando i balzi di una cicala. La vide sul terreno e si mise dietro per non spaventarla con l'ombra. Raccolse il respiro e con un balzo cadde giù in precipizio. Atterrò per fortuna su delle ossa, che attenuarono lo schianto. Il cucciolo si guardò attorno e non notò altro che enormi e bianchi oggetti: alcuni ricurvi, altri molto spessi. Venne accolto da uno strano animale, scuro e maculato, con le dita nere delle zampe e due occhi interrogativi: "Che ci fa un leone come te qui dentro? E chi sei?".

"Mi chiamo Taka, e sono il futuro re di queste terre! Tu invece?" si mostrò altezzoso, ma presto capì che quel comportamento non gli apparteneva e usò un atteggiamento più "elegante": sguardo fisso sugli occhi ed espressione perennemente seria.
"Sono Shenzi. I leoni non sono invitati qui, quindi fuori da qui o chiamerò mia madre con tutto il branco" ringhiò e Taka non si mosse a quella minaccia, facendo apparire stupore sul volto del canide.
"Tutti hanno paura di noi. Perché tu no?" gli chiese Shenzi. "Come potrei essere tanto spaventato da qualcuno come te? Dopotutto non sei un mio simile". Si leccò le zampe e riprese: "Sono caduto dopo che affinavo le mie abilità da cacciatore. Mi spiace di essere capitato per sbaglio qui. Anzi è un bene che ti abbia trovato: se mi accompagni ad un' uscita potrei ricompensarti. Spero che i topi ti piacciono" detto ciò, notò un roditore. Lo rincorse e dopo avergli rotto la spina dorsale, lo appoggiò ai piedi della femmina.
"Sei strano. Ma accetto lo scambio" prese in bocca la preda e accompagnò all'uscita lo straniero.

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