Un
bacio per una buonanotte
[Asra
Alnazar x Female! MC]
Si
svegliò di soprassalto, il fiato corto e il cuore che batteva
all'impazzata. Un urlo strozzato le morì in gola mentre con le
mani tastava il perimetro attorno a sé nel tentativo di
riprendere pian piano coscienza della realtà. Era pur sempre
al buio ma almeno era nel suo letto. Fu un piccolo sollievo
realizzare che quello era stato solo un incubo. L'ennesimo incubo.
Ormai si facevano strada nel suo subconscio da mesi, senza nessuna
intenzione di lasciarla in pace. Ciò che più la
spaventava era che si ripetevano sempre secondo il medesimo schema :
grida che si levavano miste a pianti disperati che chiedevano aiuto,
una cortina di fuoco e fumo, una sensazione di claustrofobia poi il
vuoto. Frammenti di sogno, così vividi da sembrare ricordi ma
che non riusciva a collocare, le procuravano mal di testa martellanti
di giorno e notti pressoché insonni.
Anche
quella volta non si sarebbe rimessa a dormire così facilmente.
L'eco di una voce straziata che ripeteva all'infinito il suo nome le
rimbombava senza tregua nelle orecchie quando poggiò il capo
sul cuscino, gli occhi ancora sbarrati.
A
un certo punto una fioca luce giunse a darle conforto, insieme a una
voce familiare.
“Stai
bene ?”. Sull'uscio era comparso Asra, il suo amico e maestro :
doveva essersi alzato di fretta, mettendosi addosso alla bell'e
meglio una vestaglia e reggeva un moccolo da cui proveniva la debole
fonte di luce.
“Nulla,
solo un incubo”replicò lei, liquidando la faccenda come
di poco conto.
“Non
è solo un incubo”insistette Asra. “Credi
che non me ne accorga ?”. Era come se tra i due ci fosse una
sorta di connessione per cui capiva sempre se qualcosa non andava in
lei.
“Non
puoi farci granché, devo imparare a conviverci”. In
realtà le costava ben più di quanto lasciasse
trasparire.
“Potrei
prepararti un decotto per conciliare un sonno profondo”propose.
“Dammi solo il tempo di trovare le erbe giuste...”.
Ma
lei lo interruppe. “Non voglio dipendere da un sonnifero e
scappare dai miei problemi. Devo affrontarli. Tu non mi lascerai da
sola vero ?”. La sua domanda equivaleva ad affidarsi a lui come
ultimo appiglio.
“Certo,
non devi neppure dubitarne”rispose senza esitare un'istante.
Calò
un silenzio irreale mentre entrambi cercavano le parole giuste da
dirsi. La conversazione sarebbe potuta cadere lì. Asra sarebbe
ritornato nelle sua stanza e lei avrebbe cercato di guadagnare
qualche preziosa ora di sonno.
Ma
quando lui era già sul punto di fare dietrofront, una flebile
voce lo fermò sul posto.
“Resteresti
con me ? Almeno per stanotte ?”. Asra credette di aver capito
male eppure lei era in attesa di una risposta.
“Se
me lo permetti...”. Si sentì d'un tratto incredibilmente
impacciato mentre faceva un passo verso di lei. Mise la candela sul
comodino e si sedette sul fondo del letto, con la stessa scioltezza
di un ciocco di legno. Rimase impietrito anche quando lei gli prese
la mano e lo invitò a sdraiarsi. Non oppose resistenza e si
abbandonò docile alla morbidezza del materasso. Erano a un
millimetro di distanza, sentiva il petto che si alzava ed abbassava
ad ogni respiro cadenzato. Gli sarebbe bastato allungare una mano per
sentire il contatto con la sua pelle ma non avrebbe mai mosso un dito
senza il suo consenso.
Come
se gli avesse letto nella mente lei sussurrò “Abbracciami”.
Un 'esortazione che suonava più come un'ordine a cui Asra,
innegabilmente, fu ben felice di ubbidire. La cinse tra le sue
braccia mentre lei si accoccolava sul suo petto. Il suo cuore pareva
andare a tempo con quello di Asra, percepire quei battiti la
tranquillizzava, così come ritrovarsi in quella rassicurante
stretta. Da parte sua Asra era immobile, a malapena si ricordava di
respirare, assalito da uno strano tepore. Sentirla così vicina
e soprattutto viva lo riempiva di gioia, facendogli pensare che forse
tutto che aveva passato non era stato vano.
“Anch'io
faccio degli incubi qualche volta. Penso che non se ne andranno mai
via del tutto”esordì, giocherellando con alcune delle
ciocche di capelli di lei. “Appaiono talmente reali che quando
mi sveglio temo il peggio”.
“E
che fai per tranquillizzarti ?”.
“L'incubo
che più mi terrorizza è perdere una persona a me cara.
Così mi focalizzo su un ricordo positivo che ho con lei, mi
concentro cercando di riviverlo e convincermi che sta bene. Credo che
questo sia il solo pensiero che mi ha permesso di non impazzire fino
ad ora”.
“Dev'essere
molto fortunata questa persona ad averti accanto”.
Asra
non si era accorto di come la mano di lei si fosse posata sulla sua
guancia e indugiasse con lo sguardo sulle sue labbra.
“Non
quanto lo sono io”.
Le
prese delicatamente il mento tra le dita e la guardò negli
occhi, trovando quella muta richiesta che non aspettava altro che di
essere accontentata.
La
baciò. Dapprima fu solo un leggero tocco, appena percepibile
ma non era abbastanza.
Così
la bacio di nuovo, con più trasporto e lasciò che lei
ricambiasse.
Gli
sembrava un sogno da cui sperava di non svegliarsi più. La
trasse ancora più a sé, le mani corsero alla sua
schiena e quelle di lei sul suo volto. Era un bacio che sapeva di
conforto e disperazione. Quando, a malincuore, si separarono Asra
ringraziò il fatto che fosse troppo buio per notare il rossore
fino alla punta delle orecchie.
“Dovremmo
dormire”riuscì a dire nell'imbarazzo, una considerazione
rivolta a lei o più probabilmente a se stesso. La sentiva
tremare, non sapeva se per il freddo o per l'emozione appena vissuta
che li aveva scombussolati parecchio. Tuttavia non si scostarono di
un millimetro l'uno dall'altro. Le spiegazioni avrebbero trovato
posto il mattino dopo.
Asra
la sentì lentamente scivolare in un sonno il più
possibile tranquillo e dopo essersi assicurato che si fosse assopita
le sussurrò con dolcezza “Buonanotte”.
Quella
notte non ebbe nessun incubo.
Note dell'autrice
Eccomi qui con una nuova os, questa volta sul mio personaggio preferito di The Arcana ovverno Asra.
Ho un debole per questo fluffy magician, ha
un pezzetto del mio cuore. .
Ci tengo a
nonbinary ma utilizza i pronomi maschile, quindi lo ho scelti anche
all'interno della storia
Spero vi sia piaciuta, nel caso
fatemi sapere, sono aperta a pareri e consigli.
- Yours Julie |