Potere

di fedcan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1

8 maggio 2005

 

La sede di Londra della Gazzetta del Profeta si trova nella via principale di Diagon Alley, esattamente al numero 90 lato sud della strada. L’edificio in sé è una bella costruzione in mattoni, ricoperto da un intonaco bianco, ed è molto vecchio(anche se non si direbbe), di almeno 400 anni. É sede del giornale dal 1883. A piano terra cè l’ingresso e la segreteria, al piano -1 c’è la tipografia vera e propria, a salire al primo piano ci sono gli uffici dei vari giornalisti che, a seconda del titolo e dell’esperienza, possono avere un proprio ufficio o lo devono condividere. All’ultimo piano c’è la stanza del direttore ed editorialista Barnabas Cuffe. La sala è molto grande ed occupa tutto il piano. Di solito il direttore di un giornale deve “solo”controllare i vari articoli scritti dai suoi sottoposti giornalisti ed eventualmente correggere per poter essere poi pubblicati il giorno dopo. Oggi però Barnabas, cosa che fa raramente, sta intervistando un uomo a sua volta, il professor Lumacorno, titolare della cattedra di pozioni della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il panciuto direttore comincia a fare delle domande all’ormai anziano professore:

“Signor Lumacorno” con una voce piuttosto assonnata, come se avesse dormito poco in questo periodo “Cosa ne pensa delle riforme recentemente approvate dal governo? Forse troppo filo babbane dicono alcuni esponenti delle istituzioni magiche. Lei cosa ne pensa?”

“Io parlo della scuola, che è l’ambito che conosco meglio”

“Certamente professore”

“Per vedere gli effetti di questi cambiamenti dovremo aspettare l’anno prossimo, tuttavia, a livello teorico, una maggior integrazione tra nati babbani e maghi di nascita è comunque buona cosa, anche perché glielo dico direttore, tra i ragazzi, tranne qualche caso sporadico, non ci sono particolari confitti di questo tipo; magari litigano a morte su molte altre questioni, ma la tua provenienza non importa a quasi nessuno, anzi credo che noi adulti, e nel mio caso anziani, dovremmo forse imparare molto da loro.”

“A livello teorico ha perfettamente ragione, professore; tuttavia mi chiedo se leggi di questo tipo non potrebbero creare dei casi di emarginazione al contrario, in cui diverrebbero i purosangu… volevo dire i nati maghi ad essere mal visti. Potrebbe succedere una cosa del genere secondo lei?”

“Ovviamente è un rischio, ma non credo che possa realmente succedere una cosa del genere. I ricordi della guerra sono ancora dentro la mente di molte persone e soprattutto sono ancora ben ricordate le cause della guerra: la presunzione di essere migliori degli altri non per quello che si è fatto, ma per cause esterne non controllabili. Quindi no, non credo che possano avvenire, almeno nel breve periodo, eventi di emarginazione al contrario.”

Appena finita la frase, dalla porta dello studio arriva una donna sui 40/43 anni, con dei lunghi capelli biondi, un vestito blu e degli anfibi neri molto alti:

“Direttore, le devo parlare”

“Sto facendo un intervista con il professore per l’editoriale di domani e avevo detto niente interruzioni”

“Lo so e me scuso, ma è appena arrivata una notizia dal ministero. Il Wizengamot, in seduta straordinaria, ha sfiduciato il governo.”

A quelle parole Barnabas rimane letteralmente a bocca aperta. Congeda frettolosamente il professor Lumacorno e fa sedere al suo posto Rita:

“Non è un’ altra delle tue invenzioni, vero?” Chiede il direttore quasi urlando

“No no, sono stato informato via gufo da Percy Weasley, che era nella tribuna ad assistere alla seduta.”

“Questa è una bomba, scrivi subito un articolo e portalo subito alle stampe. Dobbiamo vendere prima che lo faccia il Cavillo”

“Va bene direttore”

“Torna al lavoro Rita”

La giornalista esce di corsa dallo studio del direttore, il quale si gira e guarda verso la finestra. Da lì si vede Diagon Alley e il suo formicolio di persone camminare sulla strada. In fondo alla via a destra si intravede la Gringott che sta venendo riparata dopo l’esplosione di una settimana fa, che aveva causato la morte di 4 persone. Si era pensato ad una rapina, ma non era stato trafugato nulla di valore.

 

 

Nel frattempo

 

Il consiglio del governo magico era in riunione, la sua ultima, in quanto era stato appena sfiduciato. Il primo ministro Forumor, un uomo anziano e grande amico del defunto Silente, si alza in piedi e, visibilmente emozionato, inizia il suo ultimo discorso:

“Cari colleghi, care colleghe, io vi parlo per l’ultima volta come ministro della magia in quanto il nostro esecutivo è stato sfiduciato dal Wizengamot giusto 10 minuti fa. Voglio fare solo un paio di dichiarazioni: la prima è grazie; grazie per tutto quello che avete fatto in questi 4 mesi. Potrebbero sembrare pochi, ma in realtà sono stati sufficienti per attuare i nostri punti cardini. Io ormai sono vecchio, ho 135 anni e potrei morire in qualunque momento, anche domani, anche oggi, anche adesso. Con questa sfiducia quindi la mia lunghissima carriera politica è giunta alla sua naturale conclusione. Come detto in questi 4 mesi abbiamo ottenuto importanti risultati, ma ovviamente non bastano, c’è ancora troppa disuguaglianza nel nostro paese, nelle nostre città, nelle nostre comunità, nelle nostre scuole, perfino nelle case stesse. Per poter condurre a compimento le nostre idee, le nostre battaglie, dovremo quindi essere rieletti. Tra non molto ci saranno le nuove elezioni, che dobbiamo vincere a tutti i costi. Non possiamo permettere che i conservatori, quelli che chiamano molti di voi qui dentro “mezzosangue” e i pochi nati maghi come me “Lecca babbani”, tornino al potere; non dovrà accadere. Un’ultima cosa: qualcuno di voi deve scoprire come mai siamo stati sfiduciati, quale sia il calcolo politico dietro a questa cosa e chi lo abbia sponsorizzato. Ancora una volta grazie, grazie davvero.”

Partono gli applausi da parte di tutti i partecipanti della riunione, in particolare Hermione, che era più volte sul punto di scoppiare a piangere mentre Forumor parlava. Quest’ultimo si avvicina alla ragazza, che era ancora seduta a rimettere a posto le sue cose nella borsa:

“Signora Weasley, come sta?”

Lei alza gli occhi, e lo vede con la sua mano destra sulla spalla sinistra, come se avesse bisogno di un appoggio

“Tutto bene, signor Ministro.”

“Non sono più ministro ormai”

“Per me lo sarà sempre”

Un sorriso si forma per un istante nella bocca di Forumor, poi torna subito serio:

“Lei ha svolto un grande lavoro al Dipartimento dell’applicazione della legge magica. Persone con la sua cultura e la sua preparazione sono sempre ottime risorse, specialmente se molto giovani come lei. Vorrei solo assicurarmi che in ogni caso resterà nel mondo della politica. Lo farà, vero?”

“Certo, ormai sono legata a questo posto, non potrei mai andarmene.”

“Ne ero sicuro. Ora vado a preparare le ultime cose, poi me ne andrò in Guatemala per una meritata vacanza. Alla prossima signora Weasley"

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


CAPITOLO 2

 

24 Aprile 2005

 

Il nuovo millennio ha cambiato completamente la città di Liverpool, trasformandola da città industriale e centro finanziario e leader europeo del settore finanziario. Solo poche attività industriali sono rimaste attive ed anche lo storico porto ha perso molto della sua rilevanza. Alcune cose però sono rimaste identiche, tra cui le case con i mattoni rossi a vista in Tabley Street, quartiere dall’anima operaia vicino ai moli delle navi cargo. La primavera è arrivata anche qui, in particolare nel giardino della signora Roselove, dove i suoi ciliegi hanno cominciato a fiorire e il prato del suo giardino si è riempito di margherite. La casa è piuttosto grande ma purtroppo lei vive da sola da ormai vent’anni, poichè suo marito e i suoi due figli erano morti in un incidente aereo nel 1984. Dopo aver innaffiato le piante e dato una sistemata al giardino, Marilyn( così si chiama di nome la signora Roselove), rientra in casa. Comincia a sentire un odore nauseabondo, prima lieve, poi sempre più intenso fino a quando non diventa insopportabile. Curiosa di capire da dove provenga, si avvicina a tutti i muri della casa, arrivando a quello della camera da letto, dove l’odore si rivela particolarmente intenso. Il muro dietro il letto è divisorio tra quello di casa sua e quello del signor Stamford. Così Marilyn esce e bussa alla porta del suo vicino. Non risponde nessuno, in compenso capisce che l’odore proviene da lì in quanto anche la porta è maleodorante. La porta è chiusa a chiave e, non possedendo una copia delle chiavi di casa del signor Stamford né avendo il suo numero di telefono, chiama i vigili del fuoco per poter capire cosa sia successo. I pompieri decidono di non adottare mezze misure e sfondano direttamente la porta: l’odore è sempre più forte, servirebbe una maschera antigas. Velocemente i pompieri ispezionano la casa fino a che non arrivano alla camera da letto. La porta è socchiusa. L’odore è fortissimo; qualunque sia la causa proviene da lì. I vigili aprono la porta. Lo spettacolo è orribile: c’è un uomo, probabilmente il signor Stamford, legato all’anta dell’armadio da un cappio al collo. Si è suicidato lasciandosi strangolare dalla corda. Viene chiamata immediatamente la polizia e i vigili non possono altro che dare la spiacevole notizia alla signora Roselove. Dopo 5 minuti arrivano tre auto della polizia. In tutto scendono una decina di poliziotti, tra cui l’ispettore capo Nicholas Jespen, l’unico in borghese. Arriva anche un’altra auto, una Peugeot 307 nera, dalla quale scende un uomo alto, capelli neri lisciati all’indietro con dosi enormi di gel, faccia spigolosa con dei jeans denim e una giacca nera di pelle, dalla quale intravede spuntare una maglietta bianca. I suoi occhi sono neri, come il carbone. Nicholas gli va incontro:

“Buongiorno Richard, sono contento che sia venuto qui, ad aiutarci”

“Lo sai che ci sono sempre per dare una mano. Di che si tratta?”

“Sembrerebbe un caso di suicidio. Ora ti mostro.”

Mentre salgono le scale verso le camere, Richard nota come tutta la casa sia in perfetto ordine, mentre in salotto sembra sia passato un tornado. Arrivati nella camera da letto, Richard comincia subito ad ispezionare il cadavere:

“Trovato niente?” chiede Nicholas

“A giudicare dallo stato di decomposizione” mentre lo dice una larva gli sta camminando sulla mano sinistra “É qui da diversi giorni, almeno 4. Devo dedurre che lui abiti da solo e probabilmente nessuno lo cerca: se controllate la rubrica del telefono scommetto che non ci sono chiamate. Vedo diverse camicie e cravatte nel suo armadio, il che mi fa pensare avesse un lavoro da ufficio e cosa interessante vedo macchie di inchiostro su molti dei suoi abiti, il che mi fa dedurre che fosse o un giornalista o un avvocato: qual’è delle due?”

“Giornalista” risponde Nicholas

“Lavorava al Liverpool Echo?”

“Si, come giornalista politico”

“Lavorare in un ambito del genere potrebbe portarti ad avere diversi nemici, anche se non comprendo cosa potrebbe spingerlo a suicidarsi. Una persona come lui, che non aveva particolari legami affettivi,è difficilmente ricattabile da quel punto di vista...”

“Perchè? Potrebbe avere dei legami affettivi con delle persone, magari amanti...” Interviene un poliziotto che era in quella stanza

Richard di gira e lo guarda con occhi straniati:

“Impossibile, avrebbe avuto più cura del suo corpo e del suo vestiario. Inoltre noto un anello al dito, una fede nuziale...”

“Ma non si era detto che non aveva legami affettivi?”

“Probabilmente ha divorziato, e diverso tempo fa aggiungerei. Tuttavia tiene comunque la fede: indica che era rimasto molto legato alla ex moglie e non ce lo vedo ad andare a escort. Tornando al mio ragionamento, escludendo ricatti amorosi, dobbiamo ragionare su eventuali ricatti politici, magari si era fatto dei nemici importanti che avevano scoperto delle cose spinose sulla sua vita ed era ricattato per questo. Controlla Nick se in bagno ci sono delle droghe o simili”

Nicholas con un segno della mano manda un poliziotto a controllare in bagno: dopo un paio di minuti torna con una scatoletta cilindrica arancione contenente delle pasticche gialle. Nick toglie il tappo ed annusa:

“Si direbbe ecstasy. Sei un genio Riky.”

“Lo so, non c’è bisogno tu lo ripeta. Dobbiamo adesso semplicemente indagare se ha scritto degli articoli in quest’ultimo anno particolarmente spietati contro un politico o un partito in particolare. Ci penserò io personalmente se mi darai il permesso. Voi cercate invece di rintracciare la moglie e chiedetele il motivo del divorzio.”

“Va bene, faremo così. Da dove vuoi cominciare?”

“Voglio andare alla sede del Liverpool Echo e controllare il suo archivio, potrei trovare qualcosa di interessante. Voi fate quello che ho detto, e ovviamente prima eseguite un’autopsia ed un’ispezione di tutta la casa. Fatemi sapere se ci sono novità. Mi metto subito al lavoro.”

“Chiamo il direttore per fargli sapere che stai arrivando.”

“Ottimo. Alla prossima, Nick.”

“Ciao Riky”

Mentre Richard scende le scale, il poliziotto accanto a Nick parla con quest’ultimo:

“Sono nuovo ispettore: chi è quello? Perchè sono sicuro che non è un poliziotto, eppure lo tratta come fosse il suo capo. Mi vuole spiegare?”

“Si chiama Richard Mouser, ed è stato qui nella polizia fino al 1998, quando il 10 luglio, entrato nella casa di un certo Tom Renton, rimase talmente impressionato dalla quantità di sangue che svenne e decide di smettere di lavorare nella polizia. Era un ottimo poliziotto ed è tuttora un buon amico. Mi da sempre un aiuto quando c’è un caso, a condizione che non ci sia sangue, ne ha letteralmente il terrore. Adesso gestisce una sua agenzia di investigazione privata, la Mouser Investigation, che si occupa principalmente di tradimenti ed adulteri.”

“O ok grazie ispettore”

“Di niente ragazzo”

 

 

 

 

 

10 maggio 2005

ore 18 45

I Tiri Vispi dei fratelli Weasley sono nell’ora di punta serale, quando i genitori, tornati da lavoro, vanno lì per comprare dei regali ai figli. Ron è alla cassa mentre il fratello George è nel suo ufficio a lavorare. Suona l’allarme della porta sul retro. Da una telecamera George riesce a vedere chi c’è alla porta: c’è un fattorino

“Parlo con il signor George Weasley?”

“Si sono io. É qui per la fornitura di pasticche vomitose?”

“Si, 5 pacchi da 150 l’uno: giusto?”

“Perfetto: adesso apro la porta”

Da un bottone situato sotto la sua scrivania fa scattare la serratura della porta. Il fattorino entra con due pacchi su una carriola: dovrà fare due viaggi pensa George. Il fattorino, vestito con una tuta delle SPEDIZIONI MAGICHE e un cappello sempre dello stesso marchio, entra nel negozio e lascia i pacchi vicino all’ingresso, poi ritorna al camion, ma stranamente non riprende le altre scatole ma semplicemente se ne va. Dopo un attimo di straniamento, George si dirige verso la porta dell’ufficio per controllare il retro, quando una tremenda deflagrazione fa tremare tutto il palazzo. La porta viene scardinata ma incredibilmente non finisce addosso a George, che comunque cade rovinosamente a terra per l’onda d’urto. Gli fischiano le orecchie ed è immerso in una marea di polvere che lo ricopre del tutto. Dopo circa 10 secondi di puro isolamento, torna in se e sente delle urla strazianti. Guarda l’interno del negozio. É scioccato. Gli scaffali sono stati in buona parte distrutti e i pochi integri sono caduti su decine di persone. Guarda verso le casse. Ron è a terra che si sta toccando un braccio evidentemente rotto. La polvere via via si dirada sempre di più rendendo ben visibile la scena. Arrivano delle persone, probabilmente auror. George non capisce, è ancora troppo sconvolto per poter fare qualsiasi cosa. Un auror gli si avvicina:

“Che è successo?”
George non risponde, non lo guarda nemmeno.

“Avanti, cosa diavolo è successo?”

Ancora nessun segno di vita da parte di George

“Portatelo al San Mungo, è in evidente stato di shock. E contattate la famiglia Weasley”

“Crede siano stati ancora loro, capo”

“Vorrei non fosse così, ma lo sono stati di sicuro.”

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


CAPITOLO 3

 

12 Maggio 2005

 

“4 Febbraio 2000, biblioteca magica di Edimburgo, reparto pozioni, una deflagrazione distrugge buona parte della sezione distruggendo libri molto vecchi, anche di seicento anni, e soprattutto periscono 3 persone, due che erano lì a studiare e un addetto della biblioteca. 8 Agosto 2000, a Dover, nel pub dei fratelli Richer, luogo di nascita della burrobirra Richer, esplode una bomba sotto il bancone uccidendo Marvalus Richer, il più piccolo dei tre fratelli, e 5 clienti che erano lì seduti. 2 Gennaio 2001, a Newcastle Upon Tyne, esplode una bomba situata proprio sotto la strada principale del quartiere magico di Mazzaus. Muoiono 20 persone. 31 Luglio 2004, 24 compleanno di Harry Potter, allo stadio “Albus Silente” di Londra, quartiere West Ham, nel prepartita del primo incontro della stagione di quidditch tra le Holyday Harpies e il Puddlemore United, una bomba esplode nella curva sud. Questo è l’episodio più grave: 33 morti e 245 feriti. 1 Maggio 2005, una bomba esplode all’interno della banca Gringott di Diagon Alley. Muoiono 6 persone. E arriviamo a due giorni fa, il 10 Maggio 2005, negozio Tiri Vispi dei fratelli Weasley, una bomba esplode all’interno del negozio. Per ora non si segnalano morti, ma ci sono minimo 7 persone in gravissime condizioni, tra cui purtroppo 4 bambini. Finora siamo a 69 morti in cinque anni, ma, come detto prima, potrebbero ancora aumentare. Non possiamo tollerare ancora una situazione del genere, dobbiamo fermarli, chiunque essi siano, vanno fermati, prima che colpiscano ancora.”

Con queste parole esordisce il ministro della magia ad interim Kingsley Shakebolt, richiamato per traghettare il paese verso le elezioni programmate per il 4 Luglio. Alla riunione d’emergenza ci sono le principali autorità del paese, tra cui il generale Auror Saul Rockfeller, che era stato messo proprio da Shakebolt nel 2000 a capo dell’operazione anti terrorismo. Insieme a lui ci sono anche degli agenti, tra cui Harry Potter, auror dal 2000, la cui prima missione fu proprio quella di soccorrere i feriti ad Edimburgo. Ci sono anche tutti i capi dei vari uffici e dipartimenti del ministero, compreso anche l’ormai in pensione Arthur Weasley, ormai invecchiato e quasi completamente pelato. Dopo una mini pausa per riprendere fiato, Kingsley ricomincia attaccando direttamente Saul:

“Generale Rockfeller” quest’ultimo si gira verso il Primo ministro. Vorrebbe apparire calmo e sicuro, ma si vede chiaramente che è nervoso, gli stanno letteralmente tremando le gambe e le mani “Io ricordo quella fredda mattina del 7 Febbraio del 2000, quando l’avevo messa a capo dell’operazione Tempesta. Scelsi lei perché la ritenevo il migliore… evidentemente mi sbagliavo.”

“Ma… signore…” Dicendo questo Saul si alza, come gesto quasi involontario

“Non l’ho interpellato, signor Generale. E si sieda per favore”

“Come stavo dicendo, forse ho sbagliato a scegliere lei signor generale, ma ritengo che cambiare leadership in un momento come questo mi sembra alquanto inopportuno”

“Come hanno fatto i giudici del Wizengamot?” Chiede un ragazzo in fondo alla sala in maniera chiaramente provocatoria

“Non è questo il momento di parlare di politica. Ma lei chi è?”

“Sono il figlio di Timitus Silvertus De Voont, Bartolomeus De Voont.”

“E in qualità di cosa lei è qui? Se non ricordo male dovresti avere 16 anni, e i ragazzi della tua età dovrebbero stare a scuola” Fa segno a un agente auror di portarlo fuori di lì.”

“Come vi stavo illustrando prima di essere interrotto, Saul Rockfeller rimarrà a capo dell’operazione ma a una condizione: se ci dovesse essere un altro attentato, di qualunque entità, lei sarà radiato da qualunque incarico pubblico. Sono stato chiaro?”

“Certo ministro. Vorrei subito mostrarvi i primi risultati delle nostre indagini. Le telecamere del negozio di George Weasley mostrano un uomo, di cui non si riesce a distinguere molto tranne l’abito, entrare nel negozio dal retro con due pacchi. Dalle analisi effettuate risulta che dentro ci fosse presente della Pozione esplosiva molto potente… e del fulminato di mercurio, probabilmente per l’innesco. Vi starete chiedendo cosa sia questo fulminato di mercurio… è una pozione babbana, presente nella maggior parte delle bombe di questi attentatori. Ciò fa desumere che il responsabile sia una persona che conosce molto bene sia il mondo magico che il mondo babbano. Tuttavia bisogna escludere che sia un babbano che conosca la magia, in quanto attentati con questo tipo di esplosivi non sono stati fatti in luoghi babbani. In virtù di questo, il responsabile è un mago che conosce bene le pozioni babbane. Per quanto riguarda l’uomo che ha portato la bomba, come anticipato prima, non sono purtroppo evidenti le sue fattezze fisiche. Sappiamo però che la ditta SPEDIZIONI MAGICHE, nome scritto sulla sua tuta, esiste davvero, e doveva fare una consegna proprio quel giorno a quell’ora al negozio di George Weasley; questo spiega come mai sia riuscito ad entrare così facilmente. Questa conoscenza delle abitudini dei luoghi da colpire è una costante di tutti gli attentati. Ciò indica quindi una attenta preparazione e di un corpo ben organizzato, quasi militare per certi versi. I nostri sospetti ricadono principalmente su mangiamorte in cerca di vendetta, ma non ne siamo certi.”

Una donna di circa 45 anni proprio di fronte a Saul alza la mano

“Prego signora...”

“Marianovalanavan. Volevo chiederle se pensate che possano esserci anche dei collegamenti con i babbani del 1998… lei sa a chi mi riferisco. E vorrei inoltre un commento sulla morte di Nick Stamford e se ciò potrebbe essere un problema”

“No, lo potrei tranquillamente escludere e per quanto riguarda Nick Stamford provvedemmo allora alla rimozione di qualunque elemento che potesse portare a noi, quindi no, la sua morte non è un problema per noi. Altre domande?”

 

Due ore dopo

 

Hermione era già stata al San Mungo, ma mai come questa volta era molto agitata (non che sia tranquilla di suo). Si trova lì ovviamente per trovare suo marito Ron e suo fratello George. Sono al quarto piano, nell’ala ferite da incantesimi. I due fratelli sono nella stessa stanza, la numero 3, proprio accanto all’ascensore. Stanno entrambi bene, con qualche acciacco (Ron ha una spalla lussata e George ha dei piccoli problemi di respirazione per la polvere nei polmoni):
“Ciao Herm, tutto bene a casa? Mio padre sta bene?”

“Si, ha trovato anche la forza per andare alla riunione di Shakebolt. Ma voi due, tutto bene?”

“Diciamo di si, anche se sono stato meglio. Cadendo per terra mi si era girata la spalla, un male terribile. Fortunatamente sono stato portato qui velocemente e mi hanno curato. E te invece? Ti ha parlato Formaleus della linea da seguire per le elezioni?”

“Non mi sembra questo il momento di parlare di politica Ron”

“Ha ragione lei. Tanto non te ne intendi, quindi non capiresti nulla. È già tanto ti riesca contare i soldi alla cassa, e qualche volta ho il sospetto che sbagli i resti” dice George che fino a un attimo fa stava dormendo

“Parli solo perché non posso alzarmi, altrimenti saresti già cadavere.”

“Dicevi così anche quando avevi 8 anni, eppure incredibilmente sono ancora qui”

Hermione li guarda divertita. Arriva un’infermiera con il mangiare per i due malati:

“Lei è la moglie di uno dei due, vero?”

“Si, in effetti l’anello mi tradisce.”

“Non è per l’anello signora, ma è per la pancia. Resti qui un secondo che prendo il test.” L’infermiera esce un attimo. Rientra con una specie di termometro:

“L’abbiamo preso in prestito dai babbani. Vada in bagno, faccia la numero uno e metta un po’ di liquido qui dentro. Poi torni qui da me.” Stranita e anche un po’ inquietata, Hermione va in bagno con quella specie di termometro. Ron guarda l’infermiera con sguardo impaurito:

“Che cos’ha mia moglie?”

“Potrebbe avere una terribile malattia, ma tranquilli, se lo fate subito potete liberarvene, ma dopo tre mesi diventa impossibile.”

“Eh, ma di che sta parlando?”

“Sono dei parassiti che si sviluppano nell’addome delle donne.”

“Cosa? Oddio, mi sento svenire”

Hermione esce dal bagno:

“Fatto come le ho detto?”

“Si ma...”

“Dia il test a me”

L’infermiera scuote per un paio di secondi il termometro, poi si ferma:

“Mhh due tacche. Complimenti signora, lei è incinta. Prepari la festa” Detto questo l’infermiera se ne va dalla sala. Hermione è letteralmente basita, poi si guarda allo specchio, si tocca l’addome. Si avvicina a Ron. Vorrebbe dire tutte le parole del mondo ma riesce solo a dirne tre:

“Ti amo Ron”

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


CAPITOLO 4

 

25 Aprile 2005

 

La sede dell’Echo di Liverpool si trova in Saint Paul Square, vicino agli storici Royal Docks, un tempo centro dell’economia cittadina. Thomas non aveva mai visto un edificio così brutto: un casermone grigio di 10 piani di uffici che sarebbe stato bene nella Mosca sovietica di trent’anni prima. Non c’è veramente nient’altro da dire, se non il fatto che sia incredibilmente deprimente. Dopo l’ingresso si trova quella che dovrebbe essere la segreteria, ma non c’è nessuno, neanche un’anima. Il silenzio è inquietante, nemmeno un rumore, si potrebbe sentire una mosca ronzare anche dall’altra parte dell’edificio. Dopo 2 minuti che sembravano infiniti, arriva una signora piuttosto anziana (deducibile dai capelli grigi e dalle rughe, molto pronunciate, soprattutto intorno agli occhi) di almeno sessantanni ma probabilmente di più. La signora, che ha tutta l’aria di non essere contenta di visite, si siede sulla sedia dietro al bancone:

“Benvenuto all’ Echo di Liverpool. In cosa posso esserle utile?”

Nemmeno un morto parla così pensa Thomas:

“Sono venuto per il signor Stamford, immagino abbiate saputo...”

“Mi è stato detto mezz’ora fa. Lei quindi è il poliziotto… Scusi se glielo chiedo, ma è in borghese?”

“No, in realtà sono un investigatore privato collaboratore delle indagini della polizia. Potrei sapere adesso dove si trovi l’ufficio di Stamford?”

“Prenda l’ascensore, quarto piano, porta numero 8. Tenga queste” Da due chiavi all’investigatore “Questa qua grande è per la porta dell’ufficio, mentre questa piccola è per la sua sezione dell’archivio, se avesse bisogno di controllare i suoi scritti, tanto non credo che si offenderà...”

“Grazie mille, signora...”

“Fidger, e di niente, è un piacere collaborare con la polizia. Quando ha finito riconsegni le chiavi”

“Certamente. A dopo, signora Fidger.”

Congedatosi, Thomas va all’ascensore, preme il pulsante 4 e arriva al piano. Davanti a lui si apre un lunghissimo corridoio, grigio come il palazzo, con decine di porte sulla destra e uno spoglio muro sulla sinistra. L’ufficio di Nick Stamford è perfettamente nei canoni dell’edificio: pareti grigie senza né un quadro né una foto, una scrivania nera, diversi fogli da ufficio, un po’ di penne in un contenitore cilindrico e un computer. Indossa i guanti ed accende il computer:sul destkop non c’è molto, solo i programmi del sistema operativo, dei programmi di scrittura, il link ad Internet Explorer e il cestino. Nei cassetti de tavolo non c’è niente di interessante, quindi Thomas comincia ad esplorare il computer. La casella di posta non conteneva messaggi interessanti o sospetti e nel programma di scrittura c’erano salvati solo gli articoli dell’anno in corso Devo ispezionare il suo archivio per poter visionare i più vecchi. Uscito dall’ufficio di Nick Stamford, Thomas si imbatte in una ragazza, probabilmente delle pulizie a giudicare dallo spray odorante che stava spruzzando in giro:

“Mi scusi se la interrompo, ma dove posso trovare l’archivio? Devo fare un controllo nell’archivio di Nick Stamford”

“Se è hi para lui deve essere della polisia. Sono assai dispiaciuta para lui, era così hentile con me.. L’archivio esta al desimo piano.”

“Grazie. Scusi, ma lei è spagnola per caso?”

“No no, sono dell’Honduras. Sono qui da tres annos con mia madre e le mie tre sorelle.”

“Capisco… Beh arrivederci, e grazie”

Quanto cazzo è bella, la devo rivedere prima o poi. La sala degli archivi è un gigantesco stanzone pieno di cassetti di tutti gli originali dei vari giornalisti. Apre con la chiave quello di Nick Stamford. Ci sono tutti i suoi originali dal 31 dicembre 2004 in giù. Sono principalmente attacchi politici nei confronti soprattutto di Tony Blair, ma anche di leader conservatori. Era contro tutti, potrebbe aver avuto nemici da tutti i lati. 2003, 2002, 2001, 2000, 1999, 1998 ,1997...Aspetta un attimo, c’è qualcosa di strano qui… e in effetti c’era: misteriosamente, da metà giugno 1998 alla fine di agosto dello stesso anno non aveva scritto più niente. Ma non c’è solo questo: prima della sua misteriosa sparizione lui non era contro Blair, anzi, il giorno del suo insediamento lui ne era contento, mentre criticava in maniera aspra il governo conservatore degli anni ‘80 e dei primi anni ‘90. Dopo essersi segnato queste informazioni su un taccuino ed aver riconsegnato le chiavi all’arpia( così aveva soprannominato la segretaria), esce dal palazzo. È mezzogiorno e mezzo, sarà meglio trovi qualcosa da mangiare, e poi devo parlare con Nicky.

 

Nel frattempo

 

Nicholas si trova ancora a casa del signor Stamford per le perquisizioni di rito. Stava per andarsene a mangiare, quando:

“Capo!”

“Trovato qualcosa Scott?”

“Sì, crediamo sia un messaggio. Venga in salotto.”

Nicholas legge il messaggio, trovato sotto una montagna di libri

 

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“Cosa diavolo vorrà dire?”

“Non lo so, ma credo sia questa la causa della confusione in salotto e poi del suicidio”

“Chiamo subito Tommy”

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


CAPITOLO 5

 

13 Maggio 2005 ore 12:00

 

La politica della comunità magica inglese è da anni ormai divisa in due blocchi, potremmo quasi chiamarlo bipolarismo, tra una parte conservatore, che vuole preservare determinati privilegi per i nati maghi (intendiamoci, non è il partito di Voldemort, non vogliono la sottomissione totale dei mezzosangue, propongono più una cosa stile Apartheid), e ci sono dall’altro lato i progressisti, che invece vede nella completa uguaglianza un obiettivo possibile e da raggiungere. Entrambe le correnti si rifanno ad uno specifico partito, il Partito Purista inglese( PPI) per i conservatori e il Movimento Trasversalista per i progressisti. Le loro sedi si trovano entrambe a Diagon Alley, la prima al numero 88 della via centrale, proprio accanto alla Gazzetta del Profeta, mentre la seconda è al numero 23, non lontano dall’ingresso del Paiolo Magico. La prima è un edificio molto simile a quello del giornale ( mura bianche ed è anch’esso molto vecchio, anche se non si direbbe), con al centro una bandiera Bianca con due bande nere che si incrociano, mentre la seconda è un edificio molto più recente, in quanto prima era una libreria distrutta dai mangiamorte. La facciata è di un bel turchese con delle linee rosa intorno alle finestre, 9, suddivise in tre piani. Anche qui c’è una bandiera, sfondo rosso con una bacchetta e una scopa che si incrociano e sotto un libro nero con sopra scritto: UNA IN PUGNAM, UNA IN VICTORIA. Dopo decenni di dure lotte come opposizione, il 13 Gennaio 2005 l’ormai anzianissimo avvocato Franciscus Maiestus Marodor Ritrofer Forumor, a capo del movimento da ormai 50 anni, era riuscito a vincere le elezioni ministeriali: non era mai successo dalla fondazione dell'organizzazione nel 1946. Tuttavia l’esperienza governativa è durata poco, come purtroppo la vita politica di Forumor. É stato trovato stamattina senza vita nella sua camera da letto della sua casa di campagna del Surrey. Oggi la sede del movimento è infatti chiusa per lutto. Motivo in più per vedere cosa sta invece succedendo al numero 88 di Diagon Alley: Appena entrati, si nota subito un’aria di grandi festa. Il salone di solito adibito per i convegni del circolo culturale è stato trasformato in una sala banchetti. Ci sono leccornie di qualunque tipo: dalle caramelle del negozio dei Weasley alla carne di Unicorno (teoricamente illegale ma di fatto mangiata da molte persone). Ci sono tante persone, anche le più impensabili, come Pansy Parkinson, Adrian Pucey, Padma Patil e tanti altri. Improvvisamente il borbottio di sottofondo finisce: è entrato un uomo che, con passo deciso, si dirige verso il palco della sala( di solito usato per mettere in evidenza chi parla durante il dibattito): è Blaise Zabini, da poco nominato capo del partito dei puristi. É evidentemente stanco, ma nonostante questo cerca di mostrare un artificioso sorriso. Ha messo su anche qualche chilo, ma il suo vestito blu su misura gli calza comunque a pennello:

“Buongiorno a tutti. Vorrei ringraziare tutti voi per essere qui e dirvi solo due parole. Intanto buon compleanno a Bisantius Marchovic, uno dei nostri maggiori finanziatori. Lui purtroppo non potrà venire, impegni di lavoro, ma sono sicuro che se faremo un bell’applauso ci sentirà ugualmente. Su fatevi sentire”

Tutti i presenti battono le mani, e il rumore è veramente forte, anche per colpa delle mura che fanno rimbombo

“E come seconda cosa, vorrei dedicare un minuto di silenzio al nostro avversario Forumor, che...”

“Quello stronzo Lecca Babbani!! Menomale che è morto, motivo in più per festeggiare ahaha!” Non tutta la sala, ma almeno metà delle persone lì dentro applaude alle parole di un giovane ragazzo, nemmeno 20 anni, in fondo alla stanza

“Chiunque tu sia, ma soprattutto coloro che applaudono alle sue parole, vergognatevi.” Cala un silenzio tombale, nessuno si sarebbe aspettato quelle parole

“Si, lo ripeto, vergognatevi. É vero, non siamo d’accordo con quello che lui pensava, io per primo, ma era una brava persona, onesta, e soprattutto intelligente… di sicuro più di voi deficienti che insultate un uomo morto, un uomo che ha lottato per ben due volte contro il male assoluto quale Voldemort, mentre voi non facevate nulla per non dire che lo sostenevate. Lui ha lottato anche per dare a voi il diritto di dire queste calunnie. Tuttavia credo nella libertà d’espressione, perciò invito coloro che hanno applaudito alle parole di quell’idiota, a salire su questo palco e ridirle, davanti a tutti, se ci credono davvero… avanti, io aspetto” Ovviamente non sale nessuno.

“Guardate che codardi che siete, non avete nemmeno un briciolo di coraggio, mentre Forumor ne aveva tanto. E adesso tutti zitti, compreso me, per il minuto di silenzio”

Quel silenzio durò diversi minuti, più per la paura di contraddire Blaise che per vero e proprio rispetto nei confronti di Forumor. Pian piano la festa riprese il suo normale corso, ma non con la stessa allegria di prima, e nel frattempo Blaise se ne era andato. Nessuno sa dove, è stato semplicemente visto uscire dalla porta sul retro.

 

Nel frattempo

 

A casa Weasley regna il silenzio. E sarebbe strano il contrario considerando che non c’è nessuno tranne Ginny Weasley, la “sorellina” di Ron e George. Chi è alla veglia funebre di Forumor, come Hermione, chi è a lavoro, come Harry, e chi è in ospedale, come tutta la famiglia di Ginny. In quanto sportiva teoricamente non dovrebbe concedersi nessun tipo di vizio, ma, e questo nessuno lo sa, ogni tanto fuma sigarette babbane di nascosto. Gliele fece conoscere quando era bambina suo padre, grande appassionato di cultura babbana. A differenza di tutti gli altri, lei era stata abbastanza intelligente da capire come funzionassero. Ovviamente lo sapevano anche Hermione e Harry, ma non ne volevano sapere di provarle. Dal fuoco del fornello da cucina ne accende una e se la mette in bocca, aspira un po’ di fumo fino a portarlo in gola, e poi il resto lo butta fuori. Che sensazione piacevole. Probabilmente non sa delle possibili complicazioni che porta il vizio del fumo, ma anche se lo sapesse, se ne infischierebbe: si sta troppo bene ogni volta che si fuma, perché smettere?

Qualcuno bussa alla porta Cazzo, devono essere i miei, meglio la spenga. Spenta la sigaretta nel lavandino e poi buttata nel cestino, apre la porta. Quello che( o meglio, chi) si trova davanti la sorprende per non dire sconvolge:

“E tu cosa ci fai qui, Malfoy?”

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