Matrimonio

di My fair lady
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Famiglie a confronto ***
Capitolo 2: *** Primedonne ***
Capitolo 3: *** Maschere ***
Capitolo 4: *** Amore e cani ***
Capitolo 5: *** Celebrazione ***



Capitolo 1
*** Famiglie a confronto ***


MATRIMONIO
- Capitolo 1° -



Premessa

Questo racconto è liberamente ispirato dal film Reinas.
E’ stato scritto diversi anni fa, precisamente nel 2006, quando ancora non era uscito l’ultimo libro della saga, né ‘the cursed child’
Quella che segue è una fanfiction What If, quindi molti eventi sono cambiati, rispetto a quelli del libro.
Uno dei cambiamenti più grossi è che Lily e James Potter non sono mai morti, e Draco ed Harry sono una coppia.
Spero vivamente che vi piaccia perché ci sono molto affezionato.
 
Capitolo 1. Famiglie a confronto.
 
Bib…bip… il suono di una sveglia, era l’unica cosa che rompeva quel silenzio, quel silenzio così bello.
Una mano tastò il comodino e la spense, allora un corpo emerse dal groviglio di coperte. Tastò un'altra volta il comodino, e prese un paio di occhiali, che inforcò subito.
Era un uomo, sui ventisette anni circa, aveva occhi verdi, molto belli, dei capelli neri, solitamente ribelli e di prima mattina ancora di più e una cicatrice sulla fronte a forma di saetta. L’uomo sorrise e svegliò la persona che dormiva a fianco a lui, che sbuffò un paio di volte e poi aprì gli occhi. L’uomo aveva capelli molto chiari, quasi platino, occhi chiari, e un profilo asciutto.
“Oggi posso dormire di più…”
“Sì ma…ti ricordo che oggi è il gran giorno.”
Draco si svegliò di soprassalto “Cazzo. Mi ero dimenticato!” e iniziò ad agitarsi. Harry rise “Amore, respira, respira…È soltanto un incontro tra le nostre famiglie…per parlare del matrimonio e magari scucire qualche galeone…Dobbiamo rilassarci e tutto andrà bene.”
“Andrà bene? Tu conosci mio padre. Quando gli ho detto che stavo con te mi ha lanciato la maledizione Cruciatus!” esclamò Draco, nervoso.
Harry sospirò “Non è stato facile neanche per i miei accettare che stavo con un figlio di Mangiamorte, ma ora siamo qui.” Harry baciò il suo fidanzato e continuò “La cena è alle sette e mezza. Abbiamo molto tempo per preparare tutto, ok?”
Draco singhiozzò “Giuro che se tua madre dice un’altra volta che sono la donna della coppia la schianto.”
“E se tuo padre dice che l’ano serve solo per cagare, lo faccio grattare fino a scuoiarsi.”
I due risero, e poi decisero di alzarsi, facendo doccia e colazione, per poi andare a lavorare.
Draco, una volta finito Hogwarts, e libero almeno in parte dal condizionamento dei genitori aveva scoperto il suo grande gusto raffinato, e quindi lavorava come arredatore per maghi, cercando pezzi unici e collezioni perdute.
Harry aveva lavorato qualche anno al Ministero della Magia, ma poi, resosi conto che si annoiava e basta, era entrato nella squadra inglese di Quidditch.
Il pomeriggio, quando entrambi tornarono dal lavoro, iniziarono i primi preparativi, e il disturbo ossessivo compulsivo di Draco si impadronì di lui, che si materializzava in giro per la casa e bofonchiava.
“A mio padre piace uno stile sobrio, quindi ogni cosa colorata deve sparire!”
“A proposito dove lo vuoi mettere questo…?” chiese Harry disgustato, tenendo in mano un mezzo busto di Salazar Serpeverde.
“Amore! L’hai trovato! Bravo! Uhm…forse all’ingresso…così sarà la prima cosa che vedranno.”
“E purtroppo anche i miei” constatò Harry, chiedendosi se la vista del busto di Salazar Serpeverde sarebbe piaciuto ai suoi genitori, fieri Grifondoro.
“Comunque, non capisco perché ti agiti tanto. È solo una cena. Tuo padre sta digerendo che tu sia gay, altrimenti non verrebbe…Tu pensa solo a rilassarti. Io ho parlato con mio padre e ha detto che farà il bravo e che non riaprirà vecchie ferite di Hogwarts. Io punterei sul far andare d’accordo le madri.”
Draco sorrise “Sembra più una guerra che una cena. Hai pensato al menù? Perché io opterei per una cena a base di pesce. Mio padre adora i crostacei.”
Tra progetti e strategie, arrivarono le sette di sera, e la famiglia Potter arrivò puntuale, con un ospite in più.
Harry aprì la porta del loro appartamento a Diagon Alley, e si vide piombare addosso Argo, il grosso Golden Retriever di Lily.
Il cane saltò addosso ad Harry e iniziò a leccarlo ovunque. Harry gli diede qualche carezza, e con la bacchetta pulì subito i peli dorati che il cane aveva già lasciato ovunque. Salutò i genitori
“Mamma, perché hai portato Argo? Draco ha la fobia dei cani.”
Lily sospirò “Lo so amore, ma quando è solo Argo piange sempre, non potevo lasciarlo a casa, poi si deprime.”
James ironizzò “Tua madre ti ha totalmente rimpiazzato con un cane.”
“Attento, Potter senior, anche tu sei rimpiazzabile!” rise Lily, con la sua risata cristallina. Harry si lasciò sfuggire una risata. Adorava il modo in cui i suoi genitori si stuzzicavano, ma restava comunque il problema del cane.
“Possiamo metterlo sul terrazzo.” Propose.
“Lui ha sempre bisogno del mio contatto, altrimenti piange.” Ad Harry gli sembrava di aver già sentito questa storia. Disse, con più fermezza “Questa casa contiene mobili preziosi, che Draco ha rubato in giro per il mondo, e quasi tutti pezzi unici, perciò non possiamo permettere che Argo distrugga qualcosa, perciò va fuori.”
Lily sbuffò e acconsentì, prendendo il guinzaglio e portando il cane in terrazzo.
Draco arrivò e quando vide il cane si mise dietro Harry balbettando “C-c-cosa ci fa quel c-c-cane?”
Lily sorrise “Ciao caro. Non preoccuparti. Argo è tanto buono e dolce.”
Non fece in tempo a finire la frase che con una strattonata, il cane si liberò dal guinzaglio e corse con grandi falcate verso Draco, il quale preso dal panico, non riuscì a pensare ad altro che a usare la magia. “Protego!”
Harry non riuscì a trattenere una risata, poi decise di salvare il suo fidanzato “Non c’è bisogno della magia, amore. Adesso Argo va in terrazzo”
Draco si allontanò qualche metro da Lily, solo per borbottare “Sono sicuro che tua madre l’ha fatto apposta” ma Lily urlò dal soggiorno “Guarda che ci sento benissimo!”
Dopo mezz’ora arrivarono i Malfoy, come sempre impeccabili ed eleganti. Anche Draco era tirato a lucido, cercando di eliminare dalla sua faccia ogni traccia di calore.
Il giovane uomo baciò sua madre, e dopo un po’ di incertezza, strinse la mano a suo padre. Lucius si guardò intorno e sogghignò “Vedo che i miei soldi sono stati usati bene. Apprezzabile questo busto.”
E fu come se un’ondata di gelo pervase la casa.
Lucius Malfoy si tolse i guanti, e si sedette su uno dei due divani.
Narcissa aveva sempre un po’ lo sguardo tormentato, ma quel giorno particolarmente. Infatti, guardò il figlio “Più tardi dovremo farti un annuncio. Ma adesso, cerchiamo di trascorrere questa serata in maniera piacevole”
Piacevole era un’utopia, ma ci avrebbero provato.
“Vado a vedere se Harry ha bisogno di aiuto in cucina.”
“Ma perché non prendete un elfo domestico?” sospirò altezzoso Lucius.
“Beh…noi cerchiamo di farcela da soli...”
E poi corse in cucina per non sentire gli improperi del padre. Il ragazzo che era sopravvissuto, stava controllando la cena, e le vongole in padella.
Draco aprì la dispensa, prese un liquore ad alto tasso alcolico e se ne versò un bicchiere abbondante, che bevve tutto d’un fiato.
“Amore, la cena è solo all’inizio. Non ti giocare subito i super alcolici. Ho fatto qualche complimento a tuo padre. È quasi più vanitoso di te.”
Draco rise “Te l’avevo detto. Non so come fai a restare calmo.”
Harry si avvicinò e prese il volto di Draco, per poi baciarlo. Il biondo ricambiò con passione e affetto. Quando si separarono, una vena di preoccupazione emerse in Harry “Avevamo detto di non lasciarli mai soli…e se noi siamo qui…chi sta con loro?”
Draco iperventilò per qualche secondo, poi si diresse in soggiorno, portando quattro calici, facendoli levitare in aria con la bacchetta, e poi con un altro movimento di essa, versò il vino, per poi distribuirlo agli ospiti, per poi lasciarsi cadere sulla poltrona che separava i due divani e le due famiglie.
“Buona scelta Draco.” Disse Lucius, facendo roteare il vino. “Io avrei scelto qualcosa di più leggero, ma è accettabile…ma…che ci fa quel cane in terrazzo?”
La parola ‘cane’ era stata sputata in maniera molto dispregiativa, cosa che non sfuggì affatto a Lily Potter. “Quel cane è mio. Si chiama Argo. È un cucciolone. Voi non avete cani, vero? Forse preferite i serpenti.”
Gli occhi di Narcissa si assottigliarono, ma non raccolse la provocazione. “No in effetti no. Abbiamo diversi Falchi, che usiamo come gufi...”
“Per comunicare con i vostri amici Mangiamorte?”
“Mi dispiace per te Potter, ma sai benissimo che noi abbiamo cambiato vita. Anche prima della seconda caduta del Signore Oscuro.” Rispose Lucius senza scomporsi.
“Ma lo chiami ancora Signore Oscuro….Non lo fanno solo i Mangiamorte?”
Lucius si alzò, e già Draco temeva l’inizio di un duello magico.
“Non sono venuto qui per farmi insultare.”
Lily Potter si alzò e puntò la bacchetta alla gola, aumentando il volume della sua voce “Adesso basta. Non siamo venuti qui per giudicare vecchie colpe, siamo qui per festeggiare i nostri figli che si sposano.”
Narcissa sbottò “Non urlare ti prego Lily, già lo sanno troppe persone.”
Si rivolse verso il figlio “Draco, perché vuoi ostentare la tua scelta di vita? Non ti basta vivere insieme a Potter? A che serve sposarsi?”
Lily si erse a paladina dei ragazzi “Non sono affari nostri. Se mio figlio e il suo fidanzato vogliono sposarsi, qual è il problema? E’ una cosa normale, se ne parla sempre anche in televisione.”
“Tu guardi la televisione?” chiese Narcissa.
“Beh sì, siamo nel ventunesimo secolo…a proposito Draco…mi toglieresti una piccola curiosità? Che vuol dire Attivo e passivo?”
Harry fece capolino dalla cucina e urlò “Chiedilo a papà!” ironizzò.
James rise e raggiunse Harry in cucina, per aiutarlo con il cibo.
Lucius era palesemente seccato. “Allora Draco, perché vuoi sposarti?”
“Padre…è una conquista per i nostri diritti…io e Harry verremo riconosciuti come una vera coppia, cioè quello che siamo. Noi ci amiamo e vogliamo dimostrarlo davanti al Ministro.”
Lily si era versata qualche drink, per cercare di stare buona, e l’alcol iniziava a fare effetto. “Forse i tuoi genitori non riescono a capire il concetto di sposarsi per amore.”
Harry corse in salotto e urlò “Mamma!” Che stai dicendo! Perdonatela, deve aver bevuto troppo…”
Lily iniziò a ridere senza motivo, fino a che Narcissa non parlò, e tutti si zittirono.
“Harry, in realtà tua madre non ha tutti i torti.” Si rivolse al figlio. “L’annuncio che volevamo farti è che io e tuo padre divorziamo. Dopo tanti anni, ci siamo resi conto che non c’è più nulla che ci tiene insieme, neanche la reputazione delle nostre casate, adesso che le famiglie Purosangue hanno sempre meno valore…”
Questo annunciò lasciò tutti sconvolti, come se avessero ricevuto un incantesimo delle pastoie.
“Ma…perché? Così all’improvviso?”
“Draco. Certamente non è stata una cosa improvvisa.” Spiegò Lucius “Abbiamo cinquant’anni, e se vogliamo potremmo ancora rifarci una vita, perciò è un buon momento.”
Draco aveva sempre saputo che tra i suoi genitori non c’era mai stato questo folle amore, ma credeva che ci fosse qualcosa, e quella notizia lo sconvolgeva più di quanto voleva ammettere.
Narcissa continuò “E…ci sarebbe un’altra cosa. Io vorrei chiedervi ospitalità. Finché non trovo un posto mio.”
Questa volta anche Harry rimase attonito. I due si guardarono, preoccupati, e poi Draco sospirò “Madre, non credo che questo sia un ambiente consono per te, nel senso, sei abituata ad essere servita, mentre qui, noi non ci siamo quasi mai a casa.”
“Ci sono pochi posti dove noi ex mangiamorte siamo i benvenuti.”
Lily rise, ancora sotto gli effetti dell’alcol “Sono cazzi amari Narcissa…”
Harry sbuffò “Oh per la barba di Merlino, papà portala via!”
James Potter annuì, avendo compreso la gravità della situazione e prese la moglie a braccetto.
Lucius sospirò di sollievo “Finalmente. Hai fatto bene ad allontanare la tua madre nata babbana.”
Poi si rese conto lui stesso di ciò che aveva detto, ma era troppo tardi. Prima che Harry potesse reagire, Draco sbuffò “Padre, non insultare la madre di Harry!”
Lucius assottigliò gli occhi pericolosamente, inarcando le sopracciglia chiare “Tu, mi hai dato un ordine? Draco. Sono ancora tuo padre e non ti permetto di mancarmi di rispetto. Addio!”
Si smaterializzò, lasciando Narcissa in quella casa.
Lei guardò i due fidanzati come se fosse un cane bastonato, anche essendo lei, l’effetto era piuttosto inquietante
“Non vi ho mai chiesto nulla. E ho cercato di far ragionare tuo padre quando tu hai detto che stavi con Potter.”
I due si guardarono. Harry sperava internamente che Draco le negasse l’ospitalità.
Il vecchio Draco l’avrebbe fatto, ma quello nuovo, purtroppo no.
“Certo Madre. Puoi restare. Purtroppo, non potremo esserci spesso a casa.”
“Non è una novità essere sola.”
“Ma almeno qui c’è la televisione. Provi Netflix. È fantastico.” Propose Harry, cercando di sembrare felice per la notizia. Ma non lo era affatto.

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Capitolo 2
*** Primedonne ***


Salve a tutti.
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Prima del secondo capitolo, volevo inserire una piccola sinossi, per farvi seguire meglio questa fanfiction ovvero gli eventi successi in questo universo alternativo di Harry Potter:
“Anche se Lily e James Potter effettivamente non morirono dopo l'attacco di Voldemort, fecero credere al mondo magico di essere morti, perché sapevano che sarebbe tornato e che c’erano tanti seguaci ancora rimasti fedeli a lui
Così Harry per diversi anni credette veramente che i suoi genitori erano morti, fino a quando al terzo anno non si trovò ad Hogsmeade, dove i Potter si erano trasferiti per stargli vicino, ovviamente modificando la loro identità e fisionomia, e li vide, o almeno credeva di averli visti, quando poi si palesarono durante la metamorfosi di Lupin, per salvare la vita ad Harry, Sirius e gli altri.
Fu così che la famiglia Potter si riconciliò, ma dovettero separarsi per poi riunirsi definitivamente nell'ordine della Fenice, al quinto anno di Harry.
Dopo la morte di Silente, per mano di Piton, i Malfoy misero in dubbio la loro fedeltà al signore Oscuro, e grati al nuovo preside di Hogwarts, Piton, per aver impedito che Draco diventasse un assassino, decisero di passare dalla parte dell’Ordine della Fenice.
Prima di morire Silente aveva avviato una sorta di ‘magico programma di protezione testimoni’ per proteggere le famiglie dei Mangiamorti Pentiti, ospitarli in un luogo sicuro, ovvero la casa di Sirius Black.
Così Draco ed Harry si ritrovarono a vivere insieme, con tante altre persone, e passando molto tempo insieme, tra loro scattò la scintilla dell’amore. La loro rivalità si trasformò in amore, anche se questo sentimento non poteva certo essere vissuto alla luce del sole, e i due dovettero separarsi perché Harry doveva procedere con la ricerca degli Horcrux.
Riuscirono a riunirsi solo dopo la battaglia di Hogwarts, e allora dichiararono il loro amore a tutta la comunità magica.”
 

Ecco qui. Ho cercato di dare un filo logico agli eventi passati della mia storia. Spero che apprezziate.
 
Capitolo 2.
 
Draco ed Harry erano in bagno, e si stavano preparando per la notte.
Harry si era seduto sul water e si stava levando le scarpe, quando vide il suo fidanzato che sembrava molto perplesso
“Cosa c’è che non va?”
Draco si sciacquò la bocca, poi rispose “Mi sembra strano vedere mio padre e mia madre separati. Non sono mai stati una grande coppia, ma ero convinto che ci fosse qualcosa tra di loro…”
“Beh, potrebbe anche fare bene a Narcissa, magari dedicarsi a sé stessa.”
Draco rise “Sì certo. Ce la immagino mia madre che si trucca e poi va al supermercato a fare la spesa. Non è fatta per vivere come un…”
“Babbano? Dopo tutti questi anni ancora odi questa parola?”
Draco annuì “Beh, a volte sembra quasi che ti dimentichi che siamo maghi.”
Harry notò che il suo fidanzato aveva addosso solo la camicia slacciata e i boxer, e lo trovò molto sexy. Si avvicinò, suadente “Che ci posso fare se ho vissuto parte della mia vita come babbano…”
Draco intuì le intenzioni del fidanzato e sospirò “Frena gli ormoni. Non so come potremo vivere la nostra intimità con mia madre nella camera degli ospiti.”
Harry e Draco erano vicini. I loro sospiri si univano. Harry bisbigliò all’orecchio del fidanzato “Che intendi per intimità?”
Draco sorrise, sentendo dei brividi di piacere in tutti il corpo. Lasciò cadere la sua camicia a terra, e rise “Beh…intendo questo…se ci andasse di farlo?”
Harry gli diede una serie di baci a fior di labbra, e poi rispose con voce bassa “La camera degli ospiti è dall’altra parte della casa…e noi possiamo fare piano…Ora ti faccio vedere.”
Lo baciò, con passione, e nonostante volesse resistere, Draco si sciolse, e ricambiò il bacio che si faceva sempre più ardente. Le loro mani si toccavano, curiose e affamate.
I due corsero in camera, senza smettere un secondo di baciarsi, e poi Harry spinse Draco sul letto, per poi buttarcisi pure lui a peso morto. Tra gemiti e sussurri, Harry vide Narcissa sulla porta e dopo un secondo la vide anche Draco.
I due si affrettarono a coprirsi con la coperta. Il viso di Draco non era mai stato tanto rosso come in quel momento.
“Madre…cosa vuoi?”
Narcissa rispose con voce atona e sguardo assente. “Non riesco a dormire.”
Harry per qualche secondo ebbe paura che la suocera chiedesse loro di mettersi in mezzo al letto, quando invece chiese solo dove stavano gli alcolici.
“Li trovi in soggiorno. Abbiamo di tutto Narcissa…Whisky Incendiario, Assenzio... “
Draco sospirò “Forse faresti meglio a dormire, madre”
“Potrei dirvi la stessa cosa” facendo intuire palesemente che aveva assistito a tutta la scena. Poi, quasi fluttuando, come se fosse un fantasma di Hogwarts, se ne andò.
Harry guardò Draco, con sguardo sexy e sorrise “Beh…dove eravamo?”
Si chinò per baciare il petto di Draco, ma questo gli bloccò la testa e disse “Harry Potter, credo che dopo quello che è successo non avrò più voglia di fare sesso.”
Harry sbuffò e controvoglia tornò nella sua parte di letto.
“Se vuoi ti faccio un Oblivion e ti dimentichi tutto.”
“Potter, sei sicuro di sopravvivere ad un’altra Avada Kedavra?”
 
********************************************

Il sole filtrava attraverso le finestre e andava a disturbare il viso di Draco, obbligandolo ad aprire gli occhi. L’uomo si stiracchiò e osservò il suo compagno che dormiva rannicchiato in posizione fetale. Anche stanotte gli aveva preso tutte le coperte, come faceva sempre.
Draco guardò l’ora e visto che era presto, decise di svegliare Harry con un bacio.
Harry si svegliò, ma fece finta di dormire, per riceverne altri, ma poi si arrese.
“Visto che oggi non lavoro, ti preparo i pancake. Mi ha insegnato la ricetta la signora Weasley. A proposito, oggi vado a trovare Ron e Hermione. Hanno trovato una nuova casa.”
Draco non poté fare a meno di storcere la bocca nel sentire quei nomi. Anche se erano i migliori amici del suo fidanzato, questo non voleva dire che gli dovessero piacere.
I due fidanzati si vestirono e poi andarono in cucina, notando la tavola già apparecchiata con piatti pieni di uova, rosti di patate, bacon e cereali.
Draco notò sua madre nel soggiorno, seduta in poltrona, con la televisione accesa su un programma tipo quiz a premi, che rideva istericamente ogni dieci secondi.
“Oh, mio Troll! C’è mia madre qui da noi! Perché non me l’hai impedito?”
“Ci ho provato, dolcezza. Vado a vedere come sta, tu intanto prepara un caffè bello forte.” Sorrise Harry, poi notando la loro riserva di liquori parecchio intaccata.
Sospirando, si avvicinò alla donna e le augurò il buongiorno.
Narcissa si girò e ridacchiò “Oh salve Harry! Vi ho preparato la colazione, o meglio ho chiamato la mia elfa e l’ha fatta lei. Come avete dormito? Io sono stata tutta la notte sveglia a vedere la televisione! Avevi ragione! È bella!”
La donna parlava a raffica, il che era strano, visto che con la quantità di alcol che aveva ingurgitato, avrebbe dovuto essere in stato comatoso. Ma quanto cavolo reggeva l’alcol?
“Ad un certo punto ho cercato anche fra i vostri DCD, si chiamano così vero? Ne ho visti alcuni pieni di tizi nudi!”
Harry fu sul punto di piangere. Voldemort non gli aveva mai fatto tanta paura, quanto Narcissa che guardava i loro film porno. “Narcissa, forse dovresti mangiare qualcosa anche tu.”
Narcissa protestò qualche secondo, poi scoppiò a ridere in faccia ad Harry, rivelando un fiato che avrebbe potuto accendere un fuoco.
Harry la aiutò ad alzarsi, ma dopo qualche passo, la donna si portò le mani allo stomaco. Come era prevedibile, l’alcol stava per tornarle su. Harry la implorò “Ti prego Narcissa, aspetta, ti porto in bagno.”
Narcissa continuò a ridere sguaitamente “Ma che cavolo di titolo danno ai film porno di adesso? “Servizio Attivo!” Spassoso! Oppure “Pratiche Fuori Orario!” continuando a ridere parlò “Ho visto un nero! Allora è vero che hanno la bacchetta più grande!”
Draco raggiunse i due, iniziando a desiderare quell’Oblivion che Harry gli aveva proposto, e  aiutò Harry a portare la madre in bagno, che più che portarla, la stavano trascinando.
La donna vide il figlio e sorrise “Oh Draco come sei bello, sei bello per essere il figlio di un preservativo bucato.”
Draco guardò Harry disperato. Il suo fidanzato in realtà, trovava molto comica quella situazione, ma non voleva assolutamente darlo a vedere a Draco, che si sarebbe offeso moltissimo.
Erano quasi arrivati ormai al bagno, quando Narcissa non riuscì più a trattenere i suoi succhi gastrici e vomitò addosso alla libreria del 1600, procurata a fatica da Draco, appartenuta a Lady Diana stessa, che in realtà era una Strega famosa.
Il povero uomo, alla vista del mobile imbrattato, si afflosciò a terra, sconsolato. “Questa libreria…rovinata…”
Harry sospirò “Non è successo nulla guarda.”
Con un colpo di bacchetta, la macchia scomparve, ma purtroppo l’odore no.
Nel frattempo, Narcissa era svenuta. Draco la fece levitare con la magia e la sistemò a letto.
Harry guardò l’orologio e salutò Draco con un bacio, doveva correre a trovare i suoi amici.
Draco quel giorno non doveva lavorare, quindi rimase a casa.
Poco dopo mezzogiorno, mentre stava preparando il tè, qualcuno si materializzò in casa. Solitamente non ricevevano molte visite.
Sentì una voce piuttosto familiare, e non meno spiacevole e riconobbe la sua proprietaria. “Lily. Cosa ci fai qui?”
Ovviamente non era sola, ma aveva sempre con sé il suo fedele Argo.
Draco indietreggiò subito, cercando un posto dove nascondersi.
“Oh, su via Draco. Ma come fai ad avere paura di Argo? Lui è una coccola vivente.” Rise Lily.
Drago balbettò stizzito. “Si da il caso che da piccolo, un cane per poco non mi portava via la mano. Basta come motivazione?”
“Oh ma Argo è tanto buono.” E il cane per tutta riposta abbaiò, con il risultato di spaventare ancora di più Draco. “Non lasciarlo. Come mai sei qui?”
Lily sbuffò “C’è una ragione per venire a casa di mio figlio a trovarlo?”
“In realtà questa casa è a nome mio.”
La donna inarcò un sopracciglio “Ah sì? Quindi se tu e Harry vi lasciate, a lui non viene in tasca nulla, eh? Furbo.”
“Io amo Harry. Perché dovrei volerlo lasciare?” sbuffò l’uomo biondo. Lily Potter aveva il grande dono di infastidirlo abbastanza.
La donna rise, alzando le spalle “Non si può mai sapere, gioia. Comunque, Harry mi ha chiesto se venivo ad aiutarti con Narcissa, mi ha detto che non sta bene.”
Draco maledì il suo fidanzato nella sua testa, meditando vendetta, ma cercò di restare calmo. “Non c’è motivo di allarmarsi. Ha bevuto solo un po’ troppo. Ora dormi.”
La donna annuì “Io conosco molti metodi magici e non per far smaltire una sbornia. Avresti dovuto vedere quante volte ho curato James, Sirius, Remus… Intanto potresti farmi un favore, caro.”
“Cosa?”
“Potresti portare Argo a fare la passeggiata? Se non fa almeno cinque passeggiate al giorno, poi non dorme bene, povera stella.”
Il contegno di Draco non resistette e lui sbottò “Ma come te lo devo dire? Ho paura dei cani, figuriamoci a portarne uno a spasso.”
Lily non ammise repliche.
Diede il guinzaglio in mano a Draco, con la bacchetta aprì la porta di casa, e poi diede una piccola spinta magica, facendolo uscire di casa. Argo fece il resto, iniziando a correre all’impazzata, trascinando Draco con se.
L’ultima cosa che il giovane Malfoy vide, fu il sorriso perfido di quella strega che gli diceva “Prima o poi arriva per tutti il momento di affrontare le proprie paure. Ciao caro!”
Dopo circa un’ora di corsa, Argo iniziava a calmarsi. Draco era con l’umore a terra. Sospirò “Allora Argo, tiriamo le somme. Mia madre è ubriaca e single, Mia suocera, ovvero tua madre è una stronza, e il mio ragazzo, quasi marito mi lascia da solo, in balia di quella psicopatica, che mi manda a portare a spasso uno stupido botolo ringhioso. Senza offesa.”
Argo abbaiò, poi Draco vide un gatto attraversare la strada, e Argo scattò all’inseguimento, trascinando per diversi metri Draco, e quando la frizione con il guinzaglio gli provocò abrasioni ai palmi delle mani, mollò la presa, lasciando scappare il cane che abbaiava furiosamente.
Ci vollero qualche secondi per realizzare che aveva perso il cane.
Non che gliene importasse qualcosa, ma era già preoccupato per la reazione di Lily. Ma poi la sua capacità di mantenere la lucidità tornò utile.
Se Lily si fosse offesa e dispiaciuta, forse avrebbe smesso di venire a casa loro. E quella non poteva essere altro che una bella notizia.
Draco si materializzò a casa. Trovò sua madre sdraiata sul divano, sveglia, ma lamentosa.
Lily vide subito l’assenza di Argo e chiese allarmato “Che fine ha fatto il mio cucciolo?”
Draco sfoderò i suoi talenti drammatici. “Oh Lily…mi dispiace, ma...quando ha visto un gatto è impazzito. Ho provato a non lasciarlo andare, ma mi sono anche fatto male alle mani…mi dispiace...”
“Non me ne importa niente delle tue mani! Tu l’hai fatto apposta!”
“Cosa??”
Lily piagnucolò “L’hai innervosito con la tua paura, e per questo è scappato.”
Draco perse ufficialmente la pazienza “Tutto questo è assurdo! Stai in casa mia e mi accusi di cose assurde. È solo uno stupido cane! Io invece sono gravemente ferito!”
In quel momento comparve Harry in soggiorno, felice della giornata che aveva passato con i suoi migliori amici, e delle belle notizie che gli avevano dato, dicendogli che forse sarebbe diventato zio, ma ogni traccia di allegria scomparve, quando percepì l’atmosfera in casa sua. Harry vide la madre che piangeva e chiese “Che è successo?”
Draco si fece avanti per spiegare la situazione, ma fu investito da Lily Potter che piangeva disperata “Ha fatto scappare Argo! Dice che è scappato perché ha visto un gatto, ma io so che l’ha fatto apposta!”
Anche Draco, stava in crisi crescente “Io ho cercato di tenerlo, ma il guinzaglio mi ha tagliato le mani!”
Harry andrò da Draco e gli prese le mani per controllarle. “Non preoccuparti, conosco un incantesimo per le abrasioni.”
Pronunciò “Ileas” con la bacchetta e i tagli scomparvero.
Lily era rimasta seccata e basita che il figlio avesse preferito ascoltare il suo fidanzato piuttosto che lei “Il tuo fidanzato perde due gocce di sangue e ne fa una tragedia. Io invece sono stata privata del mio cane!”
“Mamma, calmati! Lo ritroveremo. Useremo la magia, e se non funziona, potremo fare dei manifesti da appiccicare agli alberi con le foto di Argo. Ora basta. Non voglio sentirvi litigare!”
Lily guardo Draco, di sottecchi. “L’hai fatto arrabbiare tu.”
“Ma cosa diavolo centro io?” ribatté stupito l’uomo.
La donna si sedette sulla poltrona e sorrise sicura “Io sono la madre di Harry, tu il suo fidanzato. Ricorda che nel suo cuore sono più in alto di te.”
In quel momento Harry si fece avanti e parlò in tono calmo ma deciso “Non è una competizione mamma. Io ti voglio bene, te ne vorrò sempre, ma per me è importante anche Draco, e la vita insieme a lui. Non intendo farmi rovinare questo momento così importante da te… Mi dispiace.”
Lily rimase allibita dalle parole del figlio. Non poté fare a meno di mostrare quanto l’avesse ferita.
“Hai già dimenticato tutti i sacrifici che io e tuo padre abbiamo fatto per te? Ogni nostra azione era per te, per garantirci la tua protezione, anche permettere che tu passassi le estati a casa di Petunia.” La donna guardò per terra. “Ricordatelo. Prima di gettare al vento la tua famiglia per un Malfoy.”
Si smaterializzò, senza permettere al figlio di replicare,
Harry sospirò e Draco lo abbracciò. I due si strinsero, poi il moro sorrise “Le passerà, vedrai.”
Una testa bionda emerse dal divano. Narcissa si era svegliata.
La donna si teneva la testa tra le mani e non riusciva nemmeno ad aprire completamente gli occhi. “Che cosa è successo?”
“Benvenuta nel dopo sbornia.” Ironizzò Harry.
“Io devo prendere le mie cose a Villa Malfoy.”
Draco protestò “Non puoi smaterializzarti in queste condizioni, chissà dove finiresti. Andrò io.”
Harry sospirò “Più tardi dobbiamo incontrarci con la Wedding Planner per gli ultimi dettagli.”
“Cercherò di tornare in tempo, ma in caso…ricorda di dire di mettere la canzone di Adele per il primo ballo e dopo un mix anni 70-80 di musica babbana, almeno così la gente balla.”
Harry annuì, e poi baciò il suo compagno, che si smaterializzò.
 

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Capitolo 3
*** Maschere ***


Salve a tutti. Noto che la storia è seguita molto e ringrazio chi ha recensito il precedente capitolo. Lo apprezzo veramente molto. Spero che vi piaccia anche questo terzo capitolo, che sarà un po' più corto degli altri.


Capitolo 3. Maschere.

Draco riconobbe immediatamente gli arredi della Malfoy Manor, che più che villa, era simile ad un castello.
Ci aveva vissuto per diciotto anni, prima di andare via con Harry nella loro prima casa, un buco praticamente, ma era l’unica che potevano permettersi.
Girare per i lunghi corridoi della magione gli procurava sempre un po’ di ansia. Specie per il fantasma che girava ogni tanto, e che da piccolo lo terrorizzava, beh, del resto vedersi un uomo evanescente con la bocca aperta innaturalmente non era proprio una cosa piacevole appena svegliati.
Era arrivato in camera da letto dei suoi genitori e vide suo padre.
“Buongiorno Padre.”
Lucius era quasi irriconoscibile. Indossava un paio di occhiali, pigiama e vestaglia, e non sembrava essersi pettinato o lavato. E non è che fosse mattina.
“Ciao Draco.” Rispose lui, freddo.
“Sono venuto a prendere le cose della mamma.” Poi lo guardò meglio, notando un accenno di barba incolta “Cosa ci fai in vestaglia?”
Lucius si sentiva colto in fragrante. “Ho preso dei giorni di malattia al ministero. Anzi…volevo chiederti a che ora sarà il…matrimonio.” Sottolineando questa ultima parola con nota appena dispregiativa.
Draco sospirò “Te l’ho detto già sei volte. La cerimonia sarà sabato alle 10, mentre i festeggiamenti inizieranno verso le due di pomeriggio.”
“Ancora non capisco cosa ci sia da festeggiare.”
“Forse il fatto che tuo figlio è felice ed è amato?”  rispose Draco guardando il padre con aria di sfida.
Lucius si alzò e iniziò a camminare in tondo. “Quel Potter ti ha messo strane idee in testa.”
“Harry non mi ha reso ciò che sono. Oppure preferivi che io mi sposassi con una strega purosangue per poi di notte andare a scopare in qualche buco fetido?”
Lucius alzò di poco la voce “Non mi piace quel linguaggio, e nemmeno il tuo tono insolente. Ma suppongo che ormai tu sia così…Vieni…Ti porto nella stanza di tua madre.”
“Stanza di mamma?” chiese curioso Draco.
“Era già da un po’ che dormivamo in stanze separate.”
Draco percepì un piccolo moto di senso di colpa, per essere stato così cieco, di fronte al matrimonio dei genitori. Forse se si fosse accorto prima che c’era qualcosa che non andava, avrebbe potuto aiutarli.
Draco prese una valigia, la aprì, e con la bacchetta iniziò a far volare tutti i vestiti della madre, che prima di entrare nella valigia si restringevano.
“Perché avete deciso di divorziare?” chiese improvvisamente.
“Perché vuoi saperlo?” rispose Lucius evasivo.
Draco sospirò “Perché sono vostro figlio, e vorrei capire.”
Lucius si sedette sul letto, e poi schioccò le dita.
Comparve l’elfa domestica dei Malfoy. Lui le chiese di portare due calici di Whisky Incendiario, poi Lucius iniziò a raccontare, sorseggiando il suo drink.
“Rimarrai deluso credo. Non c’è una storia eclatante fatta di tradimenti o bugie dietro il nostro divorzio. Poi come tu sai, non siamo mai stati come ‘Romeo e Giulietta’ Il nostro matrimonio era stato deciso dalle famiglie per salvare il sangue…tutte queste cose che per me erano più importanti di qualunque cosa.
Poi però…dopo la caduta del Signore Oscuro, e dopo che tu hai dichiarato davanti al mondo dei maghi di essere…”
Draco sorrise “Gay? Non riesci neanche a dirlo, papà.”
“E’ la prima volta che mi chiami ‘papà.’.” sorrise Lucius “Comunque sì. Ma ciò che non sai che alla fine quando l’onore dei Malfoy è stato distrutto, allora io e tua madre iniziammo a interrogarci sul nostro amore, se ci fosse qualcosa di vero, oppure no…e per anni siamo rimasti insieme, ma ora forse…è il momento di vivere altre vite.”
Draco rimase in silenzio per qualche secondo, poi bevve tutto d’un fiato il suo Whisky Incendiario, e parlò. “Sai…da piccolo ti vedevo come un gigante, una persona impossibile da raggiungere. Anche se facevo quello che tu volevi non era mai abbastanza. Oggi…per la prima volta ti vedo come un uomo.”
Lucius non rispose. “Io credo di aver fatto bene ad aprire il vaso di Pandora…” disse Draco.
Prese la valigia e fece per andarsene, quando Lucius annuì “Anche io lo credo.” e un sorriso, quasi fraterno comparve nel suo volto.
“Padre, tu ami ancora la mamma?” chiese Draco.
“Non lo so. Però so che questa casa senza di lei sembra vuota. Sono rimasto solo. E’ la mia punizione per le cose orribili che ho fatto.”
“Non hai fatto solo sbagli. Ti sei schierato dalla parte del bene prima della battaglia finale, e mi avete sempre protetto. Mamma ha persino fatto un voto infrangibile con Piton per impedire che diventassi un assassino.”
“Allora lo sai.” Mormorò Lucius con lo sguardo basso.
Draco si avvicinò al padre, e lo abbracciò, solo per pochi secondi, e non aveva ottenuto la reazione sperata, anche se era convinto che entrambi ne avessero bisogno.
Sentiva già le prime lacrime scorrergli sulle guance quando si smaterializzò.
Ricomparve nel soggiorno della sua casa, quella che lui chiamava tale, ma non riusciva a smettere di piangere. Probabilmente aveva comunicato più oggi con il padre che per il resto della sua vita.
Harry arrivò in soggiorno, con una mela in mano, e si accorse subito delle lacrime di Draco.
Rapidamente il moro si avvolse intorno a lui, e lo abbracciò. Draco poggiò la testa sulle spalle del suo fidanzato.
“Ehi…cos’è successo?”
Draco non riusciva a parlare. Aveva la bocca impastata. Poi deglutì e disse solo “Stammi vicino.”
Harry rispose “Lo voglio.”
 
 

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Capitolo 4
*** Amore e cani ***


Salve a tutti. Questo è il penultimo capitolo di questa storia, ma non disperatevi.
Ci sarà un Sequel, con più capitoli, nuovi personaggi esplosivi e nuove emozioni. Si in fin dei conti sono un romanticone.
Spero che questa storia vi stia piacendo e vi do appuntamento per il gran finale.


Capitolo 4 – Amore e cani

Mancavano pochi giorni al matrimonio, e in casa Potter-Malfoy era un continuo di gufi che venivano e andavano, per decidere gli ultimi preparativi.
Solo durante i pasti, la situazione si calmava, almeno apparentemente.
“Che fiori scegliamo?” sospirò Harry.
Harry, Draco e Narcissa erano in sala da pranzo, a consumare la cena.
“Dovreste scegliere le Ortensie” propose Narcissa, dopo aver ingoiato un boccone di roastbeff.
Draco prese il libro sul linguaggio dei fuori, e poi scosse la testa “Negativo. Significano ‘separazione e morte’. Non mi sembra un bel messaggio per un matrimonio.”
“Non sono male le Dalie…cosa dice il libro?”
Draco aprì il libro ad una pagina e rispose “Lussuria.”
Harry ironizzò “Allora sono perfette per noi.”
La battuta fece quasi strozzare Narcissa con un broccolo, e causò l’arrossamento di Draco.
L’uomo biondo si portò una mano ai capelli “E’ assurdo. Non abbiamo ancora i fiori! Sarebbe molto più semplice se tua madre non si smaterializzasse ogni ora per vedere se abbiamo trovato Argo.”
“Non dare sempre la colpa a mia madre.”
Narcissa scosse la testa “Ma guardatevi. Voi non avete bisogno di sposarvi. Vi comportate già come una vecchia coppia di sposi.” Si accese una sigaretta.
“Da quanto fumi, madre?”
“L’ho visto fare in televisione e mi ero incuriosita. Pare che molte casalinghe fumino.”
Harry ironizzò “Narcissa tu non sei una casalinga. Non pulisci nulla. Sei un parassit…ehm Ospite.”
Draco rimproverò con lo sguardo Harry, con uno dei suoi sguardi gelidi.
“Non mi sei mai piaciuto Harry, e vivendo con te capisco anche il perché” sospirò Narcissa laconica. “Lily mi ha invitato stasera ad andare al cinema. È una cosa babbana, dove pare che ci siano delle immagini in movimento come nelle nostre foto.”
La donna finì la sua cena e si alzò, senza neanche togliere il piatto per andare a cambiarsi.
Rimasti soli Draco sbuffò “Perché tratti male mia madre?”
“Perché è un incubo! Sono già cinque giorni che sta in casa nostra! E non alza un dito!” sospirò esasperato il suo fidanzato.
“Non preoccuparti…sto escogitando un piano per levarcela di torno.” Sorrise Draco.
“Quale?”
Draco si avvicinò e parlò sottovoce “Ho in mente di far tornare insieme mio padre e mia madre.”
Harry urlò “Ma ti ha punto un velenottero?”
“Io sono convinto che mio padre ami ancora mia madre, e se solo glielo dicesse le cose potrebbero tonare a posto.”
Harry guardò di nuovo Draco, per assicurarsi che fosse sano di mente. “Non credo che sia così facile.”
Narcissa uscì di casa, senza salutare ovviamente. E ad Harry non parve vero avere la casa tutta per loro.
“Siamo soli…” disse in tono suadente al suo fidanzato.
I giorni di astinenza iniziavano a farsi sentire, per entrambi. Harry mise una mano sull’interno coscia di Draco, e già questo, bastò a farlo fremere.
Senza perdere tempo, Harry sparecchiò con un gesto della bacchetta, e poi si appoggiò sul tavolo, seguito da Draco.
Volarono, e senza magia, magliette, cinture, jeans, calzini...La passione cresceva tra i due, ed erano pronti ad andare al passo successivo, quando una sagoma si materializzò nel soggiorno, e i due recuperarono in fretta i vestiti.
Era Lucius. Non appena vide i due mezzi nudi, si girò dall’altra parte, con evidente disagio “Scusatemi se ho interrotto qualcosa.”
“Deve essere una prerogativa della famiglia Malfoy riuscire a comparire nei momenti giusti.” Ironizzò Harry.
“Ho bisogno di parlarti Draco.” Disse semplicemente Lucius.
Draco annuì “Ok, ma non girarti ancora.” E poi pronunciò “Accio Mutande!”
I due furono costretti a rivestirsi, e poi Draco fece accomodare il padre “Vuoi qualcosa da bere?”
La domanda era superflua, dopo ciò che aveva visto Lucius, quindi Draco preparò un bel cocktail forte.
“Non sapevo sapessi fare i cocktail”
“Qui non abbiamo elfi domestici, quindi…ho imparato a fare tante cose.” Sospirò, pensando che in effetti a volte trovava ridicola la decisione di Harry di non volere elfi domestici, ma sapeva quanto lui era stato legato a Dobby. “Qual è il motivo della tua visita?”
Lucius bevve il suo cocktail tutto d’un fiato, come fosse acqua, e poi disse “Io credo che…sì insomma…penso che… mi manchi tua madre.”
Draco non fece in tempo a dire altro, che in quel momento si smaterializzarono Lily e Narcissa.
Narcissa si accorse subito della presenza del marito “Cosa ci fai qui?”
Lily come sempre, sovrastò le altre voci “Ho ricevuto una chiamata sul mio numero babbano di qualcuno che ha visto Argo. Dobbiamo andare a cercarlo. TUTTI!”
Poi puntò lo sguardo su Draco, con una vena di sadismo negli occhi “Ci divideremo in gruppi. Tu con me! Harry con James!”
“Non posso andare con Harry?”
“Tu hai perso Argo, quindi tu lo ritroverai, e io ti aiuterò!”
Draco piagnucolò, ma Lily gli afferrò la mano e si smaterializzarono.
Riapparvero vicini al punto in cui Argo era scappato.
“Io credo che tu provi piacere nel vedermi soffrire.” Disse solo Draco alla sua futura suocera.
Lei gli diede uno scappellotto leggero e rispose “Io credo che tu sia bello però tonto come un bolide!”
“Grazie.”
“Non volevi fare in modo che i tuoi genitori si chiarissero? Ecco ora possono farlo.”
Draco comprese e sorrise “Allora forse non è poi così…”
“Stronza? Se ho tirato su un figlio come Harry direi di no. Comunque, la chiamata l’ho ricevuta per davvero, quindi dovremo comunque cercare il mio povero cucciolo!”
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Lucius si era accomodato in cucina, aveva rifiutato di sedersi vicino al tavolo in soggiorno dopo aver visto suo figlio e il suo fidanzato in atteggiamenti intimi. Non sapeva come iniziare il discorso. “Sei molto…bella oggi.”
Banale, ma sperava efficace.
“Vuoi bere qualcosa?” chiese Lucius
“No grazie. Ho già avuto la mia quota di alcol. Mi sono ubriacata la prima sera che sono venuta qui, e ho dato spettacolo. Mi sono persino lasciata sfuggire che Draco è stato un figlio ‘imprevisto’.”
Lucius e Narcissa ripensarono al momento della nascita di Draco.
“Allora eravamo felici.” Disse Lucius, con voce atona.
Narcissa sospirò. “Forse. Anche se io ricordo anche che Draco era debole quando nacque, e mentre combatteva per la vita, tu dissi che non te ne importava, e che solo i più forti potevano essere degni della casata Malfoy.”
Lucius abbassò lo sguardo, colpevole. “Ho fatto del male, sia a Draco che a te, ma non è troppo tardi per rimediare. So che sarà difficile, ma sto cercando di essere un padre migliore per Draco…e vorrei essere un marito migliore per te.”
Narcissa quasi rise, in modo isterico. “Apprezzo le tue intenzioni, e so che sono sincere, ma non so se basta voler cambiare. L’importante è farlo veramente.”
“Tu non provi più nulla per me?”
Narcissa rimase in silenzio diversi secondi. Poi sospirò “Non lo so… Forse sì, ma non so se è affetto, o il fatto che comunque sei il padre di mio figlio… Il nostro problema è che la nostra vita è fatta di ricordi, Lucius.”
“E qual’è il problema?” chiese Lucius speranzoso.
“Che i ricordi non sono emozioni. Non ti scaldano il letto, non ti fanno sentire meno sola. Ed è così che mi sono sentita per tanto tempo.”
Lucius era in crisi. Non sapeva cosa fare. Forse, anche se non l’aveva mai fatto, era arrivato il momento di assecondare il cuore.
Si inginocchiò davanti a Narcissa e disse solenne. “Se tu me lo permetti, riempirò la tua vita di emozioni. E costruiremo altri ricordi, ricordi più vivi...”
Narcissa era totalmente impreparata a quello che aveva appena visto. Lucius aveva uno sguardo diverso negli occhi, un calore che non aveva mai visto. Ma non sapeva cosa rispondere.
“Narcissa Lestrange, vuoi non divorziare da me?”
La donna sospirò, e fece alzare suo marito. Non disse niente, ma lo baciò. Lucius ricambiò quel bacio con passione.
“Possiamo riprovarci…” rispose lei.
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James ed Harry avevano acceso le loro bacchette con ‘lumos’ e stavano perlustrano i vicoli del loro angolo di città.
James sorrise “Sei pronto per il grande giorno?”
“Non so…penso di sì…L’importante è che sposo la persona che amo.” Rispose nervoso Harry.
“Quando mi hai detto che eri gay mi stava benissimo, ma quando ho scoperto che stavi con un Malfoy…è stata dura. Ma credo che alla fine sia la persona giusta per te.”
Harry era quasi commosso. Con gli occhi lucidi disse solo “Grazie papà. Per volermi bene e per avermi trasmesso la tua bravura come giocatore di Quidditch.”
James inarcò un sopracciglio “E’ solo per quello che mi vuoi bene, figlio ingrato?”

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Draco camminava con le mani in tasca, irritato.
Lui e Lily stavano seguendo le tracce del cane, tramite un incantesimo, che aveva fatto apparire una scia luminosa.
“Forse sarebbe più semplice se volassi sulla scopa…” disse Draco seccato.
“Sì, ottima idea. Peccato che questo sia un quartiere babbano. Come pensi che reagiranno alla vista di uno sbarbatello su un manico di scopa?”
Lily sorrise “E poi quel completo non è troppo elegante e costoso per volare?”
“C’è una cosa che devo riconoscere ai babbani. Hanno un gusto per la moda molto migliore dei maghi. Questo è un Dolce e Gabbana. Pagato 2500 sterline.”
“Non posso credere che Harry stia per sposare un tipo così vanitoso e superficiale.”
Draco si fermò, e sentendosi offeso ribatté “Cosa ne sai tu di me? Se Harry mi ama ci sarà un motivo, no?”
“Sicuramente, ma saresti disposto a rinunciare a tutto per lui?”
“L’ho già fatto. Ho rinunciato all’onore della mia casata, e i primi tempi, anche ai soldi di mio padre. Ho perso molti ‘amici’ per il mio amore con Harry.”
Lily sembrava averlo ascoltato a malapena, infatti riprese a parlare di tutt’altro “Com’è evidente che hai avuto poco amore in vita tua, mio caro.”
Draco sbuffò “E questo che diavolo c’entra?”
Lily fece una cosa inaspettata. Afferrò Draco e lo trascinò in un abbraccio.
Il giovane mago per qualche secondo rimase basito, poi lentamente iniziò a sciogliersi al calore di quell’abbraccio, dato dalla persona che meno si aspettava.
Si sciolsero e Lily sorrise “Io sono una madre. Capisco quando un ragazzo ha bisogno di affetto…anche quando ne ho davanti uno dalla capacità di espressione emotiva di uno Schiopodo.” Rise della sua battuta, e poi continuò “Hai alzato una barriera contro il mondo, che Harry riesce in qualche modo ad aggirare, ma tutti gli altri no…E forse è arrivato il momento di abbassarla un pochino. Non trovi?”
I due rimasero in silenzio per qualche secondo, mentre continuavano a camminare seguendo la scia luminosa. Draco non aveva mai trovato una persona che lo comprendesse, a parte Harry, e ora era rimasto scioccato, ma forse anche sollevato.
“Ci proverò. Proverò ad abbassarla.”
Lily sorrise, poi gli diede un forte strattone al braccio “Per la barba di Merlino! E’ lui!”
Draco si voltò e vide un grosso cane che rovistava tra i rifiuti. La pelliccia era arruffata e sporca ma era Argo, e sembrava anche stare bene.
Lily lo chiamò e lui corse verso di loro.
Draco pensò che andasse a schiantarsi dalla padrona, ma invece per qualche motivo, in un balzo saltò addosso a Draco, facendolo cadere rovinosamente all’indietro.
Il giovane mago serrò gli occhi, convinto che il cane volesse vendicarsi, invece sentì una lingua calda che gli leccava il naso, le orecchie, la faccia.
Draco aprì gli occhi, e capì che la sua paura dei cani, era passata. Circondò con le braccia il grosso cane e lo accarezzò. Era contento che Argo fosse tornato a casa, ma si sentiva anche lui stesso come se fosse tornato a casa dopo un lungo viaggio.
 
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I quattro Maghi si ricongiunsero, davanti a casa Potter e si salutarono.
Harry fece per smaterializzarsi, quando Draco gli propose una passeggiata.
I due si incamminarono, mano nella mano.
“Sembri strano…e puzzi di cane!” sbuffò Harry “E ti sei strappato il vestito di Dolce e Gabbana!”
Draco rise “Non mi interessa il vestito…Credo che forse da adesso…darò più attenzione alle cose giuste.”
“Mia madre ti ha fatto la maledizione Imperio?”
“No, però in qualche modo c’entra anche lei. È una donna saggia, stronza, ma saggia.”
Harry rise e continuarono la loro camminata.
Arrivati a casa, Draco sentiva l’urgente necessità di farsi una doccia, e passando per la camera degli ospiti fece una scoperta, per lui inquietante.
Lucius e Narcissa dormivano avvolti dalle coperte e dai vestiti per terra, si poteva presumere che fossero nudi.
“Per favore Harry, obliviami.”
Harry raggiunse il suo fidanzato e sorrise “Però sono carini…”
“Hai una strana idea di carino quanto Hagrid ne ha di innocuo.”
I due si baciarono e spensero la luce, andando a dormire.

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Capitolo 5
*** Celebrazione ***


Eccoci qui. 
Siamo all'ultimo capitolo di questa breve storia. Spero che vi piaccia.
Presto pubblicherò il sequel, e se vi è piaciuta questa storia, adorerete il seguito.

Capitolo 5 - Celebrazione.

Era arrivato il grande giorno.
Gli sposi erano bellissimi, emozionati come non mai.
Ovunque svettavano composizioni di gigli e narcisi. Gli sposi si erano decisi per quei due fiori, un po’ come omaggi alle loro madri, e anche perché il significato di quei fiori piaceva ad entrambi: Io ho amato solo te e lo mostro con orgoglio
La cerimonia si era tenuta in una sezione del Ministero, ed era stata piena di gente, basti pensare a tutti i compagni di squadra di Harry, la famiglia Weasley che già da sola si era presa due file di sedie.
Dopo la cerimonia, i due, ora sposi, con l’unione delle mani, cerimonia magica che legava le vite di due maghi per tutta la vita, furono investiti da una nuvola glitter.
Era così che si smaterializzava Miss Alexandra Morris.
Alexandra era una drag queen, proprietaria dell’Unicorno Rosa, un locale che aveva aperto da qualche anno ad Hogsmeade, per accogliere maghi e streghe LGBT.
Harry e Draco avevano frequentato diverse volte quel locale, per divertirsi e sentirsi accolti in qualcosa di più grande.
I due avevano chiesto ad Alexandra, che era una persona fatta per il palcoscenico di animare i festeggiamenti.
La drag queen indossava un abito di pailettes, e un boa di struzzo, non si poteva non riconoscere.
“Ehi ecco i due sposini! Auguri splendori!”
Baciò entrambi sulla guancia. Le sue sopracciglia enormi sbattevano a velocità supersonica dalla commozione.
“Forse tra poco vi seguirò anche io…vi presento…Rodrigo.”
Vicino a lei c’era un attraente uomo di venticinque anni circa. I due si baciarono e lei rise giuliva “Non è bellissimo? È un mago del sudamerica. Si occupa di relazioni diplomatiche con il Ministero della Magia Argentino”
Draco ammise “Beh…complimenti.”
Harry lo guardò di sottecchi, con una punta di gelosia.
“E’ il fidanzato perfetto! È sempre arrapato e non capisce quasi nulla di quello che dico!”
Lily uscì dalla stanza dove si era tenuta la cerimonia. Era avvolta in un vestito color avorio, semplice, ma elegante, con un foulard quasi trasparente sulle spalle.
Riconobbe Alexandra e la salutò.
“Lily! Ancora non ti hanno arrestata?” ironizzò la drag “Per vecchiaia?”
Lily rise e finse di essersi offesa “Io vecchia? Scommetti che riesco a rubarti il chico latino?”
Le due risero, e poi si presero a braccetto, smaterializzandosi nel luogo dei festeggiamenti.
Anche se erano circondati da amici, parenti, colleghi, Harry e Draco si sentivano quasi come se ci fossero solo loro. Felici come non mai.
*********
 
Dopo pranzo ci fu il momento delle dediche degli amici. Il momento che tutte le coppie aspettano e temono allo stesso momento.
La prima fu Alexandra, come sempre voleva essere al centro dell’attenzione.
Si puntò la bacchetta alla gola e si presentò “Salve a tutti. Sono Alexandra e sono un’alcolista. Ops, sbagliato gruppo.” Tutti risero.
“Oggi sono qui per festeggiare una coppia felice che corona il suo sogno, ovvero Harry e Draco. Quando li ho conosciuti, ci ho persino provato con entrambi, ma niente, non c’è stato verso! Sono come uno Snaso e un gioiello! Io li trovo addirittura troppo zuccherosi, ma… Vi voglio bene!”
Lily prese il suo posto subito dopo.
“Avrei voluto fare questo discorso insieme a mio marito, ma sta parlando con il fidanzato di Alexandra. Speriamo che non me lo seduca! Io volevo solo dire che sono fiera di mio figlio. Di ogni sua scelta, e alla fine, anche quella di scegliere Draco come suo compagno per la vita.”
Draco le lanciò un’occhiataccia, ma in modo scherzoso.
Narcissa prese il suo posto davanti ai riflettori. “Salve a tutti. Sono la madre dello sposo, ehm…di Draco. Negli ultimi giorni la mia vita è cambiata molto, in modi che non avrei mai immaginato…e forse…questo è merito anche dei due…sposi...che sono qui, davanti a noi. E quindi…Io auguro loro ogni felicità.”
Lily si alzò, perché voleva parlare di nuovo, ma Alexandra sbuffò “Via strega. Lascia spazio anche ad altre persone…come per esempio…i migliori amici di Harry!”
Tutti si voltarono verso Hermione e Ron, che in realtà, non amando molto la visibilità, si imbarazzarono principalmente. Hermione era avvolta in un vestito rosa pesca e una acconciatura molto graziosa. Ron invece indossava un completo da mago standard.
Hermione sorrise “Questa ce la paghi Alexandra. Ti ricordo che ho le tue foto senza trucco! Comunque noi conosciamo Harry da quando avevamo undici anni, e la nostra amicizia è sempre stata forte. A parte quando ci ha rivelato di stare con Malfoy.”
“Beh, quando ce lo disse, noi eravamo in giro a cercare gli Horcrux, e io non gli ho più parlato per giorni.” Ammise Ron
Hermione ironizzò “Non è che tu sia proprio famoso per le tue reazioni pacate. Quando ti ho detto che sono incinta, sei scappato per tre giorni.”
I due iniziarono a stuzzicarsi nella loro maniera, dimenticandosi che gli altri li stavano guardando. Poi imbarazzati augurarono la felicità alla coppia.
Finite le dediche, Alexandra si schiarì la voce e si puntò la bacchetta alla gola “Come disse la Divina una volta, I will survive, e la nostra coppia è sopravvissuta a letteralmente di tutto. Persino alla morte. E credo che questa sia la caratteristica dell’amore di Harry e Draco. Sopravviverà sempre. Anche al loro…PRIMO BALLO!
Con uno schiocco delle dita, si diffuse la musica di Adele.
Draco ed Harry si alzarono dal tavolo e si diressero verso il centro della pista.
“C’è una cosa che non sai Harry” disse Draco “Non so ballare.”
Lui rise, e lo afferrò, prendendogli la mano, iniziando un lento.
“Non pensavo ci fossero ancora cose che non so di te.” Disse serio Harry.
“Beh… Prima dovevo incastrarti nel matrimonio…e ora le scoprirai.”
Continuarono a ballare per due minuti, poi Alexandra cambiò tipo di musica, ovvero disco music anni 70-80 e tutti si diressero verso la pista.
Harry vide Alexandra ‘rapire’ Lucius Malfoy e iniziare a ballare con lui e non riuscì a non ridere.
Lucius era molto rigido nei movimenti, ma la drag queen non ci faceva caso “Avanti dolcezza, segui la musica, sciogliti!”
Dopo un po’ arrivo Narcissa a salvare suo marito “Ehi. Lui è mio.”
“Hai un gran bel pezzo di uomo come marito.”
Narcissa rise maliziosa “Lo so.”
I due iniziarono a ballare, e vicino alla moglie, Lucius sentì di potersi rilassare un pochino di più. “E’ la prima volta in trent’anni di matrimonio che ti vedo così…”
“Forse perché adesso sto con te perché è quello che sento, non perché è un obbligo.” Rispose la donna, facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli biondi ad ogni movimento.
James e Lily stavano ballando scatenati.
“Avanti vecchio mago arrugginito, sciogliti!” strillò Lily.
James protestò “Non è il mio genere di musica. Ti ricordi al concerto dei Pink Floyd?”
“Il nostro primo bacio…come posso dimenticare.” Sorrise lei sognante per qualche momento, poi tornò ad essere la solita donna irriverente di sempre “Avanti James! Muovi le chiappe! Hai ancora un culetto niente male!” Lui, con aria di sfida replicò “Avanti Rossa. Vediamo che sai fare.”
Dopo il primo ballo, Harry e Draco si erano seduti, perché a Draco non piaceva la musica babbana, almeno così diceva.
Però poi Harry notò che muoveva la gamba a ritmo, e allora sorrise “Perché non proviamo?”
Draco si lasciò convincere, e i due si trascinarono nella mischia.
Harry sapeva bene come muoversi, e sicuramente per lui era più facile sciogliersi. Prese suo marito per le mani e disse “Guarda solo me. Non pensare alle altre persone. Pensa solo alla musica.”
Draco iniziò a lasciarsi andare, e iniziò ad ondeggiare a ritmo di musica, per poi improvvisare delle mosse.
Passò qualche minuto e ci prese gusto. “Non credevo fosse così divertente.”
“Secondo te perché ho voluto che fosse suonata questa musica?” rise Harry.
Poi Draco diventò serio. Si avvicinò al suo sposo e disse solo “Ti amo. Voglio passare il resto della mia vita con te. E tu?”
“Prova a impedirmelo.” Rispose lui.
                                                                                                   
                                                                                                          FINE 

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