Il Corvo e il Drago

di Ree
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: il Torneo ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Il piccolo Drago ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Altri Draghi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


"Chi sei?" urlò Aegor Rivers mentre lottava con furia contro suo figlio Aegon "Sono Aegon Blackfyre" rispose il figlio parando la stoccata del padre; nonostante avesse solo 12 anni il piccolo Aegon era un grande spadaccino molto veloce e intelligente e tutti i giorvi duellava con suo padre per allenarsi, il tempo delle spade spuntate era finito e ormani il piccolo Aegon era riuscito a guadagnarsi il cognome della madre: Calla Blackfyre, insieme a un posto come tenente della Compagnia Dorata. Il ragazzo non aveva mai conosciuto la madre in quanto quest ultima era morrta di parto, lui all'inizio aveva avuto il cognome Rivers ma sconfiggendo tutti i suoi zii riuscì a ottenere il cognome Blackfyre. Lo scontro tra lui e suo padre era una tradizione oramai, una tradizione in cui molto spesso Aegon era finito per terra, ma ora....... il ragazzo piantò per terra la spada normale per tirar fuori la sua: Fiamma Azzurra, una lunga spada nera e blu in vetro di drago e lapislazzulo, la spada era stata fatta fabbricare da Aegor come regalo in onore dei capelli di Aegon che per sfuggire dalle spie a Essos si tinse di blu; "Vediamo se la sai usare quella spada" rise Aegor snudando la sua seconda spada: Teschio d'Oro una lunga lama in oro massiccio, Aegor tirò una stoccata al figlio che parò per poi colpire col piatto il fianco destro del padre e con estrema slealtà tiro un pugno con la mano libera, Aegor più grosso e esperto mise la mano sul polso del figlio bloccandolo per poi lanciarsi in un affondo, il ragazzo allontanando la mano del padre e con un colpo mise tutta la sua forza colpendo la spalliera sinistra del padre, tanto era forte il colpo che la spalliera si frantumò e crepe invasero la corazza "Per oggi basta. Tra un poco credo che sarai tu a dare lezione a me" tuonò Aegor lasciando il figlio solo. Aegor raggiunse la tenda dei comandanti, l'unico a mancare era Aegor che ancora troppo piccolo delegava i suoi compiti al padre per allenare se stessso, leggere o allenare gli altri ragazzi che un giorno avrebbero formato la sua scorta nella Compagnia; "Bene l'ordine del giorno è pianificare l'invasione di Westeros" disse indicando il continente sulla mappa posizionata sul tavolo, poi all'improvviso un uomo gli si avvicinò "Lunga vita a Daeron Blackfyre" e poi pugnalò alle spalle Aegor, "maledizione non seguiranno mio figlio ma quel...2 questi furono gli ultimi pensieri di Aegor prima di spegnersi.

Mentre tornava alla sua tenda, Aegon si trovò davanti due guardie "Vieni con noi Rivers se non vuoi fare la fine di tuo padre" disse il primo "Blackfyre, principe Blackfyre per te; Che avete fatto a mio padre?" rispose Aegon mettendo la mano sulla sua spada azzurra "Lo abbiamo ucciso per il legittimo Drago Nero, Daeron" disse la seconda guardia sorridendo; Aegon sempre calmo li squadrò: due uomini bassi ma tonici armati di lancia e spada corta e pesantemente corazzati... facili vittime, estratta la sua spada disarmò velocemente le guardie per poi mozzargli la testa: Fiamma Azzurra non in acciaio di Valyria ma era comunque tanto dura molto più del semplice acciaio, entrato nella tenda prese la sua sacca con un pò d'oro per imbarcarsi e fuggire, una sola persona poteva aiutarlo e si trovava a Westeros.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: il Torneo ***


Era un giornata di festa ad Approdo del Re in quanto era il compleanno del principe Aerion Targaryen e in suo onore era stato organizzato un torneo, Lord BloodRaven non voleva venire a leccare il culo a qualche lord ma Re Daeron glielo aveva ordinato; la sera prima aveva litigato con Shiera e lei probabilmente si sarebbe messa a civettare con qualsiasi idiota vagamente attraente; stava girando per le strade quando vide il principe festeggiato: Aerion, fiero in armatura stava vicino a una ragazza e a suo marito “Bene bene, chi abbiamo qui? Da quel che so la prima notte non è stata applicata…. Dovrò pensarci personalmente” rise il principe avvicinandosi alla donna, “Quel diritto non esiste più dal regno del Conciliatore. Non dovresti andare a partecipare alla grande mischia?” lo bloccò Brynden Rivers, il maestro dei sussurri era vestito nella sua solita cappa nera e con l’occhio rimanente sembrava scrutare l’anima del principe, Aerion rabbrividì leggermente “Me ne vado” disse Aerion con una nota di follia negli occhi. Tornato al padiglione principale del torneo BloodRaven si sedette accanto a Shiera per scoraggiare eventuali pretendenti mentre la mischia iniziava. Nella mischia vi erano numerosi principali lottatori: Leo Tyrell, Aerion Targaryen e suo cugino Valarr; accanto a questi vi era un ragazzo molto giovane che indossava una leggera armatura rossa e blu con il volto celato da una maschera blu, la cosa più inquietante del cavaliere misterioso era il suo vessillo: il vessillo targaryen ma con il drago blu e lo sfondo nero. La mischia iniziò con una veloce danza che portò all’eliminazione di tutti i cavalieri più deboli, l’unico che suscitava l’interesse di Brynden però era il cavaliere misterioso che rimaneva sempre fermo almeno finché qualcuno non si avvicinava lo sfortunato presto si ritrovava a terra, il ragazzo era veloce e combatteva con due stili diversi usando anche calci e pugni combinandogli agli attacchi dati con la sua spada nera e blu. Verso l’ultima era erano rimasti solo Aerion, Valarr e il cavaliere misterioso, Brynden era sempre molto interessato a lui quel drago e quei movimenti gli ricordavano qualcuno….. “Fatti avanti codardo” urlò Aerion dirigendosi contro il cavaliere misterioso insieme al cugino Valarr entrambi in splendenti corazze rosse, circondarono il cavaliere misterioso “Chi sei tu per paragonarti al drago?” chiese Valarr “Lo saprete dopo” li derise il Drago Blu, poi con la sua spada mollò una stoccata sulla spalla di Valarr, che però resse il colpo e anzi tentò di rispondere ma il cavaliere misterioso si scansò di lato mostrando che Aerion stava tentando di colpirlo alle spalle: i cugini si colpirono a vicenda e prima che i due si rendessero conto il Drago Blu li colpì entrambi di piatto facendoli cadere. Nessuna applaudiva tranne BloodRaven “Bravo cavaliere, mostra il tuo volto e avrai qualunque premio tu voglia” disse Brynden tentando di attirare lo sconosciuto nella sua trappola, il ragazzo si rimosse l’elmo mostrando dei capelli argentei con solo una ciocca azzurra poi si inchinò a tutti i lord e al Re “Sono Aegon Blackfyre, figlio di Aegor Rivers. No, non sono qui per detronizzare, mio padre è morto e io ho scelto dove schierarmi” disse fiero Aegon facendo sbiancare tutti, il primo a parlare fu il Re “ Bene se non hai mire espansionistiche puoi restare a corte. Quindi dimmi cosa vuoi da Lord BloodRaven?” chiese Daeron spezzando la tensione “C’era solo un uomo che mio padre temeva e io voglio capire il motivo. Mi piacerebbe diventare l’aiutante di Lord Brynden” chiese il cavaliere “Accordato” disse BloodRaven, l’uomo sapeva che così l’avrebbe potuto tener sotto occhio…. Nulla poteva nascere di buono da Aegor

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Il piccolo Drago ***


Brynden tornò nelle sue stanze pieno di pensieri: quel ragazzo, chi era? E perché lo voleva come maestro? Aveva fatto bene ad accettarlo come allievo per controllarlo oppure forse aveva fatto un errore ad avvicinare un potenziale rivoltoso per altro figlio di Aegor Rivers. Mentre tornava ai suoi appartamenti trovò Shiera sul letto “Hai un nuovo fan a quanto pare, eh?” disse la donna “Sei tornata…. Peccato” disse ignorandola Brynden mentre si toglieva la lunga cappa nera “Devi scoprire se dice la verità o se è una spia di Aegor” lo rimproverò Shiera “Conoscendo Aegor il ragazzo sarà un buzzurro sarà facile mandarlo via dal suo ruolo di aiutante” rispose Brynden con la sua solita espressione seria “Pensando a cose più gradevoli…. Vuoi fare pace?” chiese Shiera con suo solito fare suadente “Ma certo” rispose il ragazzo col suo sorriso maliziosi. La mattina dopo Brynden si alzò all’alba baciò la fronte di Shiera (che era ancora addormentata) si mise una cappa nera col suo vessillo: un drago bianco a una testa, l’albino di dirige nel suo studio per aspettare il ragazzo. Aperta la porta però nota che Aegon è già lì con un libro in mano: il ragazzo stavolta indossa un abito da scudiero nero e sul petto porta un simbolo: uno stemma diviso in 4 quadranti, nel primo quadrante regnava il suo drago blu nel secondo il simbolo del drago nero Blackfyre e nel terzo il marchio di suo padre Aegor: un enorme stallone con ali da drago che sputava fiamme, l’ultimo quadrante era nero e vuoto; il ragazzo hai i corti capelli spettinati col ciuffo blu messo davanti e due vistose occhiaie “Sei stato qui tutta la notte?” chiese Brynden “Certo, non velevo arrivare in ritardo” rispose noncurante il ragazzo “Cosa stai leggendo?” chiese Brynden indicando il libro “Leggo i resoconti del regno di Jahaerys” rispose con un sorriso il ragazzo “Posa. Mi hai voluto come mentore ora mi devi obbedire, metti a posto il libro e poi ordina la biblioteca per ordine cronologico e preparami tutti i resoconti delle tasse e dell’esercito” concluse con un velo di disprezzo Brynden. Passarono dieci giorni con Brynden che dava ordini e Aegon che obbediva a quei compiti insulsi finché dopo aver compilato e portato sulla scrivania l’ennesimo resoconto Aegon parlò “Mi scusi Lord Brynden ma…. Credo che dovrei iniziare il mio percorso come nuovo signore dei sussurri e non fare queste idiozie” “Non ti permettere, sarò io a decidere quando sarai pronto lurido bastardo” rispose BloodRaven “Non sono un bastardo” rispose Aegon mettendo una mano sulla spada “Sai usare bene quella lama no? Vediamo se reggi il confronto” lo sfidò l’altro brandendo Sorella Oscura. I due andarono sul campo di addestramento sotto l’occhio dei curiosi poi la battaglia iniziò: Aegon lo tempestò di colpì usando Fiamma Azzurra venendo sempre bloccato da Brynden, Aegon tentò un affondo al volto riuscendo a fare un taglio sottile sulla guancia di Brynden che stranamente sorrise e con un singolo colpo la sua spada in acciaio di Valyria distrusse Fiamma Azzurra “Noooooo” urlò Aegon mentre l’ultimo legame col padre esplodeva in mille pezzi poi all’improvviso prese e se ne andò nelle sue stanze, senza parlare con nessuno con fare malinconico di chi ha veramente perso tutto

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Altri Draghi ***


Dopo la rottura della sua spada Aegon era divenuto un guscio vuoto: di giorno serviva alla lettera Brynden e la notte spariva ma quella settimana Brynden aveva ben altri problemi ovvero l’arrivo di Maelys Targaryen un cugino alla lontana di Re Daeron che aveva combattuto contro i Blackfyre svariate volte, Maelys portava tre figli: la sedicenne Yenyra, e i gemelli dodicenni Rhenyra e Maelor “Qualche ragazzo dell’età di Aegon. Magari riescono a ravvivarlo la fedeltà di un ostaggio Blackfyre non vale molto se l’ostaggio è quasi lobotomizzato. Parlo come se fosse mio figlio, Shiera mi prenderebbe in giro per anni……..” penso Brynden mentre compilava gli ultimi moduli per il banchetto “Aegon” chiamò Brynden “Si mio Lord” rispose subito l’attendente che stava compilando il libro paga di qualche spia “Tra poco arriveranno dei Targaryen della tua età mostrati felice di stare qui, e cerca di dormire sarai anche un drago nero ma quelle occhiaie non sono ben viste” gli disse l’uomo senza staccare gli occhi dal libro “Sto puntando a un progetto” rispose con una piccola luce negli occhi Aegon “Allora sbrigati a finirlo, tu ti pettinerai, sarai galante lotterai con Maelor e farai finta di perdere poi starai zitto” gli ordinò Brynden alzandosi e guardando negli occhi Aego. La settimana dopo attracò nel porto la nave di Maelys con suo vessillo personale: il drago bianco a tre teste con al seguito i tre figli: la maggiore Yenyra era vestita elegantemente con i capelli argentei ben pettinati, i due gemelli Rhenyra e Maelor erano vestiti con un farsetto nero con il drago bianco e un piccolo mantello d’armellino, Rhenyra aveva i capelli biondi pettinati in un'unica treccia posta su una spalla mentre Maelor aveva un piccolo caschetto platinato; appena arrivati Maelys tese la mano al Re “Che piacere rivederla mio Re” urlò “Anche per me è un piacere” rispose l’altro; dopo Maelys si avvicinò a Lord BloodRaven con i suoi tre figli “Ehi vecchio corvo chi è il tuo attendente, finalmente tu e Shiera…” chiese Maelys avvicinandosi a Aegon, prima che BloodRaven potesse aprir bocca il ragazzo dal ciuffo blu rispose “Sono Aegon Blackfyre” rispose l’altro pur sapendo l’odio di Maelys verso la sua famiglia, il Drago bianco restò di sasso mentre Yenyra gli porse la mano solo per poi rimuoverla all’ultimo “Scusa, credevi che stringessi la mano a quelli come te?” chiese la ragazza ridendo maligna, “Il ragazzo è due volte più forte e coraggioso di tuo fratello. Mentre voi tre succhiavate il latte lui lottava con Acreacciaio” rispose piatto Brynden “Questo è tutto da vedere” rispose scorbutico Maelys; Aegon invece si comportò meglio con i gemelli che si dimostrarono educati. Quel pomeriggio Aegon litigò di nuovo con Yenyra arrivando a chiamarla “Puttana” la ragazza e il padre indignati chiesero che a Aegon venisse mozzata la lingua “Sono ragazzi risolviamo con un duello” li bloccò Brynden, non voleva che il suo ostaggio si facesse male ma neanche voleva che il ragazzo a cui aveva spezzato lo spirito perisse ancora “Aegon vieni qui” gli ordinò poi gli diede Sorella Oscura “Sono anche io un bastardo, vinci ora non piegarti mai e un giorno tu sarai il maestro dei sussurri e avrai questa” gli disse, fu quasi orgoglioso di se nel vedere il ragazzo prendere con cura la lama e tirare dei fendenti al vuoto “Non mi avevi detto di volerlo adottare” gli disse una voce alle spalle…. Shiera “Sarebbe un degno erede” rispose Brynden “Ora ti preoccupi per lui?” chiese Shiera “Si” pensò l’uomo. I due ragazzi girarono intorno studiandosi “Hai parlato male di mia sorella bastardo” lo sfotté Maelor “E ne vado fiero” rispose ridendo il bastardo “Sei un debole lo sai vero?” “Mio nonno era Daemon Drago Nero Blackfyre e mio padre era Acreacciaio la forza la ho nel sangue” “Sangue di Bastardo” rispose Maelor e poi la battaglia iniziò: Maelor tentò con affondi e stoccate ma con qualche tecnica rapida Aegon evitò tutto poi piantò bene i piedi per terra e mentre Maelor correva per l’ennesimo assalto lui colpì di piatto con la lama Valyriana e in attimo spezzò in due la lama del nemico catapultando per terra il ragazzo “Sei stato forte, se non avessi la spada di Brynden avresti avuto una possibilità” disse il bastardo tendendo la mano a Maelor che accettò “Bello scontro” rise il piccolo Drago Bianco “Ci vediamo al banchetto”.

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