..You're not alone , Harry...

di CatherineC94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo. ***
Capitolo 2: *** -Capitolo Secondo- ***
Capitolo 3: *** -Capitolo terzo- ***
Capitolo 4: *** -Capitolo Quarto- ***
Capitolo 5: *** -Capitolo Quinto- ***
Capitolo 6: *** -Capitolo sesto- ***
Capitolo 7: *** -Capitolo settimo- ***
Capitolo 8: *** -Capitolo Ottavo- ***
Capitolo 9: *** -Capitolo nono- ***
Capitolo 10: *** -Capitolo Decimo- Prima Parte ***
Capitolo 11: *** -Capitolo decimo- Parte seconda- ***
Capitolo 12: *** Extra- Christmas/New Year Special ***
Capitolo 13: *** Capitolo undicesimo- prima parte- ***
Capitolo 14: *** Capitolo Undicesimo -Parte seconda- ***
Capitolo 15: *** Dovute spiegazioni ***
Capitolo 16: *** -Capitolo Dodicesimo- ***
Capitolo 17: *** -Capitolo tredicesimo- Parte Prima ***
Capitolo 18: *** Capitolo tredicesimo- seconda parte ***
Capitolo 19: *** Capitolo Quattordicesimo ***
Capitolo 20: *** Capitolo quindicesimo ***
Capitolo 21: *** Capitolo sedicesimo ***
Capitolo 22: *** Capitolo diciassettesimo ***
Capitolo 23: *** Capitolo diciassettesimo-seconda parte ***
Capitolo 24: *** Special Halloween ***
Capitolo 25: *** Capitolo diciottesimo -parte prima- ***
Capitolo 26: *** Capitolo diciottesimo -parte seconda- ***
Capitolo 27: *** Capitolo diciannovesimo ***
Capitolo 28: *** Capitolo ventesimo. ***
Capitolo 29: *** Capitolo ventunesimo. ***
Capitolo 30: *** Capitolo ventiduesimo ***
Capitolo 31: *** Capitolo ventitresimo ***
Capitolo 32: *** Capitolo ventiquattresimo. ***
Capitolo 33: *** Capitolo Venticinquesimo prima parte ***
Capitolo 34: *** Capitolo venticinquesimo-parte seconda ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo. ***


Inizio con un piccola premessa.
James e Lily, che immagine tormentata per  noi lettori del Mondo di Harry Potter, vedere il nostro beniamino triste, molte volte solo.
Questa storia non ha , forse, nè capo e nè coda nell'universo di JKR, ma ho sempre pensato che le cose forse sarebbero andate diverse con dei genitori dietro al piccolo ragazzo sopravvissuto.
Non modificherò la storia,  seguirò tutto fino al settimo libro ed  andrò oltre.
Harry sconfiggerà Voldemort, con l'amore dei suoi genitori vicini al suo cuore.
Vi prego di perdonarmi se forse sarò troppo sentimentale, ma il mondo dei Marauders in questa fic è ancora vivo.
Grazie per l'attenzione.
Catherine



Desclaimer : Questi  personaggi non mi appartengono, sono  di JKRowling  e sono usati senza fini  di lucro.

 -Capitolo Primo-
Pianto

"Petunia, tesoro...Piange ancora" sussurrò Vernon ,  mentre si copriva la testa con il cuscino.
Petunia stancamente si alzò,guardò il piccolo orologio sul comodino e sbuffò ; le tre di notte.
Come se il suo piccolo Dudley non bastava... Come se fosse una vera e propria punizione divina.
Con passi lenti e strascicati si accinse  nella camera di suo nipote e di suo figlio.
Aprì la porta e rimase per un'attimo basita.
Dudley si dibatteva, con le lacrime agli occhi ed Harry, era scomparso.






La piccola cucina di Godrics Hollows era rimasta silenziosa per giorni.
L'aura misteriosa  che avvolgeva ogni piccolo anfratto  ormai distrutto dell'abitazione era ancora palpitabile.
Solo  un piccolo gorgolio, un minimo rumore, irrompeva in tutto questo.
"James, il piccolo"disse Lily Potter mentre guardava con occhi strabiliati il divano del soggiorno, intatto dalla  distruzione dove il piccolo Harry dibbatteva le mani.
James Potter guardò   in quella direzione e rimase di stucco.
Cosa faceva  lì il piccolo Harry?
Lily avanzò e tese le mani verso il volto paffuto di Harry.
Provò ad accarezzarlo ma niente, non poteva nemmeno stringerlo a sè.
Sospirò triste.
"Perchè siamo qui?"chiese singhiozzando; "Devo rimanere soltanto a guardare Harry senza poterlo nemmeno sfiorarlo?".
James ringhiò.
"Dobbiamo parlare con  Silente..."disse deciso.
"Non farà niente, non potrà fare niente Jamie"disse costernata,  specchiandosi in quei piccoli occhi uguali ai suoi.
"Senti, per quanto ne so , noi siamo morti, ma  siamo ancora qua. Non sento di andare avanti. Anzi voglio rimanere qui."disse  medibondo James.
"Ancora non è la nostra ora"disse piano Lily.
"No, ancora potete rimanere"disse una voce dietro le loro spalle.
Sobbalzarono entrambi, strabiliati.
Albus Silente , con gli occhi colmi di lacrime si era avvicinato, prendendo Harry tra le braccia .
"Albus..."disse Lily fioca.
Lui sorrise .
"Bentornati"disse colmo di felicità.
"Cosa?"disse James interdetto.
"N-noi s-siamo morti Albus.."singhiozzò Lily.
"Non credo che sia esatto"disse il vecchio preside.
I due coniugi Potter si guardarono straniti.
"Potrete tornare"disse con semplicità.
James rise amareggiato.
"Albus, nessuna magia può ridestare i morti, lo sai" disse Lily.
"Allora perchè siete rimasti qui?!"disse Silente sardonico.
"La vostra morte non è oggi, ma credo che dopo qualche nipotino da parte di Harry"disse ridendo.
James lo guardava stranito, era pazzo senza  dubbio.
"Tranquilli, vi spiegherò tutto a tempo debito"disse enigmatico, mentre il piccolo Harry ridacchiava stringendo la sua lunga barba.



Continua...


Prossimo capitolo : 15 ottobre 2011 in tardo pomeriggio.

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Capitolo 2
*** -Capitolo Secondo- ***


Come promesso eccomi qui! Ringrazio tutti per i complimenti :) Troppo gentili :)
      kymyit : Grazie di cuore! :)
 Puffola_Lily : Thanks :)
 Blue Dream  : Ihihih :) Grazie;)

-Capitolo Secondo-




-Io vivo nei
Panni di un alieno che non vola
Che
Non mi assomiglia ma
Io vivo ai margini
Di una vita vera
E non mi riconosco-
[L'alieno, Franco Battiato]











 

Quella tarda mattina del 15 novembre 1981 tutto sembrava normale; il cielo era sereno  e il sole appena sorto.
I primi raggi del sole colpivano Privet Drive , rendendola ancora  più armoniosa. L'inverno era ormai alle porte ,  ma niente era in confronto a quella mattina  che sembrava primavera inoltrata.
Nel numero quattro dell'assolata via , Petunia Dursley camminava avanti  e indietro, avvolta nella lunga veste da notte  blu ed ancora con i bigodini in testa.
Vernon Dursley,  il suo amato "normale marito" come lo definiva lei, era seduto nella piccola poltroncina  che risaltava la sua enorme figura , ingombrante  e forse impacciata.
Reggeva tra le mani il piccolo Dudley e borbottava frasi sconnesse del tipo :"Anormali, ecco cosa ci doveva capitare! Scomparso ,   nel cuore della notte!".
La donna  lo guardò  e sussurrò con voce  fioca :"E se viene qualcuno di quelli? Daranno la colpa a noi? Cosa diremo?".
Vernon  sbuffò.
"Non dobbiamo dire un cavolo! E' scomparso da solo, noi non abbiamo fatto niente!"urlò l'uomo.
"Ssshhh, sveglierai Diddino"sussurrò Petunia guardando il bambino che sonnecchiava innocente.
Il campanello suonò. Petunia  e Vernon trasalirono, senza muovere un muscolo. "Cosa facciamo?"bisbigliò la donna, tremante.
"Apriamo, tanto ci troveranno lo stesso"disse atono Vernon.
Sospirando Petunia aprì , sapendo che suo marito per una volta aveva completamente ragione.
"Buona sera signori Dursley, spero di non disturbare. Ho riportato a casa Harry"disse Albus Silente sorridendo cordialmente alle facce  impaurite dei due coniugi.


"Ci credi Lily? Potremo veramente tornare?"chiese James dubbioso, mentre sua moglie osservava triste la scala dove pochi giorni prima era   scappata  da Lord Voldemort.
"Ci pensi Jamie, qui..S-sei m-morto"mormorò inginocchiandosi e piangendo silenziosamente all'imboccatura della scala.
"Mi ricordo ogni istante"disse atono sedendosi a terra.
Guardava le sue  mani trasparenti incuriosito , provando a prendere un piccolo frammento di tegola. Niente da fare ,  l'ogetto lo trapassava  come tanti anni fa lui trapassava Nick Quasi-senza testa.
"Non avevo la bacchetta"mormorò sofferente James all'improvviso"Ma l'ho fronteggiato lo stesso, per tenerlo occupato".
Lily sosprirò e provo ad accarezzargli la guancia , ma senza successo .
Ricordava ancora  il contatto caldo e dolce che sentiva quando lo abbracciava, quando le loro labbra si baciavano oppure quando solo stavano accoccolati sul divano.
"Non ce la faccio così..Non ci riesco"mormorò afflitta.
"Harry, mi manca il nostro piccolo cercatore"disse James chiudendo gli occhi stanco.
Lily si alzò  e piano osservò il muro, dove tante fotografie si muovevano.
"Peter, è stato lui Jamie, lui ci ha traditi"disse sconsolata, mentre un Sirius mezzo ubriaco   sorreggeva Lily in abito bianco dentro la foto.
James  tese il pugno contro la parete per  colpirla dalla rabbia, senza fare alcunchè.
"Padfoot, dove sarà? Moony..? Saranno impazziti.."disse malinconico e impaziente implorando con lo sguardo sua moglie.
"No James, lo sai"disse contrariata"Silente ci ha proibito chiaramente di non dire niente , perchè ancora dobbiamo tornare veramente ".
"Non possiamo nemmeno andare da nostro figlio...! Perchè tutto questo Lily? Perchè non potevamo vivere in pace? A quest'ora Padfoot  sarebbe arrivato, sbronzo, affamato  con Moony che lo sorregeva  contrariato ma divertito e Wormtail dietro  sorridente..! P-perchè a noi?"singhiozzò sedendosi a terra  e piangendo come un forsennato.
Lily lo guardò, con il cuore a pezzi.
"Jamie, non ci perderemo altro. Adesso siamo qui e mi  fido si Silente"disse Lily determinata.
James la guardò e disse piano :"Torneremo da Harry?".
Lei sorrise e cacciò una ciocca ribelle dal viso.
"No James, non torneremo solo per Harry, torneremo per tutti quanti" mormorò concitata.
Un rumore sinistro li fece voltare.
"Chi sei? Fatti vedere"disse James mettendosi davanti a Lily, protettivo.
"Buffo Potter,  ultimamente non hai protetto Lily nel migliore dei modi eh?!"disse una voce beffarda.
Lily spalancò gli occhi stupefatta.
Severus Piton con la bacchetta tesa  avanzava tra le macerie.
"L-ily, t-tranquilla..T-tornerai!" mormorò piano.
"Come posso crederti Severus..Dimmi come"mormorò mentre James si scagliava  , per quanto trasparente e impotente senza una bacchetta fosse, a proteggere sua moglie.
"Lily,  ho sbagliato, ti prego perdonami..Ma adesso sono cambiato. Aiuterò Silente a farti anzi a farvi tornare"mormorò stizzito osservando James.
"Tranquilli , dice la verità"disse Silente sorridente , entrando nella cucina semi-distrutta.
"Harry?"chiese Lily apprensiva mentre James guardava torvo Piton.
"E' da Petunia che non sembrava molto, ehm , entusiasta . Ma sopravviverà fin quando non sarete pronti"mormorò.
"Preside, li portiamo ad Hogwarts?"chiese Piton .
"Tu non mi porti da nessuna parte Mocciosus!"disse rabbioso James.
"Bene , rimani qua e fluttua a vita!"disse l'altro adirato.
"James, Severus adesso basta!"disse Lily rabbiosa.
"Mettete da parte ogni dissapore , perchè ci vorrà del tempo, molto tempo. Dovremmo preparare una pozione che vorrà mesi, anni per finire ogni sua bollicina vero Severus?"disse Silente.
"Si"disse con precisione Severus.
"Bene, andiamo"disse prendendo un cuscino  intatto dalla distruzione e mormorò "Portus".
"Aspetta Albus"disse Lily.
Si voltarono tutti.
"Come ci siamo salvati?"chiese con semplicità la donna.
Silente sorrise.
"Quando Lord Voldemort uccise James lui ha combattuto? No.
Quando ha tentato di ucciderti ti sei arresa? No. L'amore per Harry è stato troppo forte, troppo presente  che vi ha imposto uno scudo. Non siete morti, ma non siete nemmeno vivi.
Vi siete sacrificati per Harry e quindi  avete meritato di rimanere con lui. Se la pozione funzionerà tornerete in un corpo, rimarrete con vostro figlio finchè la morte poi arriverà  inesorabile e  passeremo in altra vita. Ma per ora il destino vi vuole qui con il piccolo, avrà sempre bisogno di voi"disse Silente sorridendo.
James sorrise a Lily  che mormorò :" L'amore ci ha salvato?".
Silente ridacchiò e disse :"Proprio così miei cari Potter!".
Severus Piton  li guardò truce.
James sorrise ancora fiero .
Toccarono il piccolo cuscino  e scomparirono  nella notte scura,  mentre  il sole era ormai sorto  e un nuovo giorno era iniziato.


Continua...



Cath's angolo.
Sembra banale come scusa alla loro morte secondo voi? Beh, la questione è semplice.. Ancora Silente non ha scoperto gli Horcrux, perciò quelle che fa sono solo ipotesi.
Ma l'amore non ha salvato Harry così tante volte? Beh vi esorto quindi a continuare a leggere la mia piccola storia folle :) Adesso vi saluto , mia madre mi chiama e vi lascio al capitolo! :) Recensite se vi va :)
Grazie a chi ha messo la storia tra le preferite :
1 - Clady  
2 - Lily45
3 - martinuccinetta
4 - shary83
E  tra le seguite :
1 - Allice_rosalie_blak   
2 - Anne_Potter
3 - Blue Dream
4 - BridgetV
5 - fay90
6 - FrePotter
7 - I can fly
8 - Maia95
9 - mapitt
10 - Mayaserana
11 - Nutellomane
12 - Puffola_Lily
13 - tigre

Aggiornamento : 16/ o 17 Ottobre 2011

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Capitolo 3
*** -Capitolo terzo- ***


Post it : Ringrazio tutti i lettori,  che anche non  scrivendo quasi  nessuna recensione , hanno soltanto letto la storia, rendendola degna di   un pizzico di tempo nelle loro vite.
Ringrazio invece chi ha recensito, grazie, mi gratifichi per ciò che ho scritto
.


 Desclaimer : Questi  personaggi non mi appartengono, sono  di JKRowling  e sono usati senza fini  di lucro.


- Capitolo terzo-
 

[-Deve capire: capire è il primo passo per accettare, e solo accettando si può guarire-Albus Silente in Harry Potter e il calice di fuoco]







 

30 luglio 1991



 

Petunia Dursley, quella luminosa mattina di luglio si alzò spossata.
Ancora una volta aveva sognato, lei , Lily,  sua sorella.
La vedeva piangere in quel sogno, guardarla, implorarla di salvare suo figlio.
Petunia sempre rispondeva un freddo :"Lo sto facendo", anche se sapeva ormai da dieci anni che non era proprio così.
Non amava quel bambino, non lo aveva mai desiderato come  incognita della sua vita.
Era strano, anormale.
Quando aveva solo un anno, dopo la sua strana sparizione , Harry non si fece più sentire in alcun modo.
Dudley continuava a piangere,  a fare capricci , interrottamente  senza darlgi tregua...Ma lui no. Non piangeva, niente. Nessuna lacrima , nessun gemito . Guardava la finestra  con i suoi enormi occhi verdi, fastidiosamente uguali a quelli di Lily e silenzioso si addormentava come se trovasse qualcosa nelle stelle del cielo.
Tante volte Petunia si chiese il perchè, ma senza ricevere una vera a propria risposta.
Erano passati gli anni, ma lei non riusciva ad amarlo, nemmeno a guardarlo diritto negli occhi verdi , perchè scorgeva sua sorella  che l'accusava del suo cuore di pietra.
Aprì il cassetto sotto una piccola asse mobile e prese la lettera che 11 anni fa era appiccicata ad Harry e la rilesse, una, due tre volte; mentre con  gli occhi ammirava una foto che si muoveva da sola, come Lily gli aveva risposto tanti anni fa durante le vacanze estive:"Era Magica".
Sua sorella sorrideva felice, con il piccolo Harry tra le braccia e suo marito, James Potter.
Non sapevano quanto Harry fosse uguale a loro. Quanto Petunia odiasse quegli occhi ed anche quei dannati occhiali che portavano entrambi,  che la riportavano indietro nel tempo.

 

Harry guardava la tenda che  copriva il panorama circostante.
"Zia, posso aprire la finestra?"balbettò piano .  Petunia lo guardò truce e mormorò un secco"No, Dudley non vuole vedere fuori".
Harry sbuffò e guardò suo cugino.
Non si assomigliavano per niente, lui era grassottello e biondo, invece Harry era magro e con capelli sempre in disordine.
Piano il piccolo bambino avanzò e si avvicinò al ragazzo.
"Dudley ti va se apriamo la finestra? C'è il sole!"disse contento Harry.
Dudley lo guardò e  rise beffardo.
"No. Voglio tenerla chiusa!"disse divertito dalla faccia triste di Harry.
"Ci sono gli altri bambini fuori, possiamo andare!"disse ancora Harry per convincerlo.
In casa Dursley era tutto così; se piaceva a Dudley poteva prenderne parte anche lui, ma mai il contrario.
"Stai zitto quattr'occhi!"disse tirando un pugno in faccia ad Harry.
I piccoli occhiali si ruppero in due ed Harry  rimase basito.
"Maaammaaaaa Harry ha rotto gli occhiali!"urlò a squarciagola, sorridendo maligno ad Harry.
Petunia corse con ancora i guanti in mano utilizzati per il giro di pulizia pomeridiano affannata per la corsa.
"Cosa hai fatto ragazzo?!"disse rabbiosa.
Harry sussurrò concitato :"Non sono stato io zia Petunia, lo giuro!".
Zio Vernon irruppe nella stanza ridendo stizzito .
"Vorresti dare la colpa  a mio figlio?Non credo proprio"disse burbero.
Harry li guardava , con le lacrime prepotenti che provavano  ad uscire dai lati degli occhi.
Non doveva piangere, non doveva dare loro questa soddisfazione.
"Bene, non parli?Petunia prendi dello scotch e riparali in quelche modo e tu figliolo, perchè non esci..E' una bellissima giornata"disse Vernon .
Zia Petunia uscì dalla stanza e disse mesta :"Esci da qui e vai nel sottoscala, stasera niente cena".
Harry la guardò e le lacrime tante detestate debordarono dai suoi occhi.
Petunia Evans era la sorella di sua madre, che non aveva mai conosciuto.
Molte volte aveva chiesto  a sua zia di Lily, (così si chiamava sua madre), ma lei non aveva mai accennato una risposta.
Di suo padre sapeva solo che si chiamava James , ma nient'altro.
Harry sapeva questo perchè quando compresero che  mancavano gradi della sua vista , zio Vernon lo obbligò a  comprare gli occhiali per non "avere scrupoli" aveva detto e  lui  decise inspiegabilmente di  acquistare  un paio tondi  e sentì zio Vernon mormorare  convulsamente :"Come quelli di  quel dannato James Potter".
La sera stessa zia Petunia  quando lo vide  entrare rimase basita. Lo guardò   e sussurrò :"Nel sottoscala ora".
Oppure tanto tempo prima  aveva deciso di frugare nella soffitta, per trovare qualcosa che testimoniasse l'esistenza dei suoi genitori e trovò qualcosa, ma non fece in tempo a vederla, perchè sua zia lo trovò e lo costrinse a stare un giorno senza cibo.
"Erano morti in un incidente d'auto"diceva con le labbra strette sua zia Petunia, ma non  aggiungeva altro alle domande di Harry del tipo :"Com'era la mamma, bella?"oppure :"Era simpatico il mio papà?".
E quando scappava dal prepotente cugino non  sapeva come ma rusciva quasi sempre a farla franca.
Finchè suo zio lo metteva in punizione senza motivo.
Harry chiuse gli occhi, mentre una lacrima solitaria scendeva dai suoi occhi.
Quanto vorrei  avervi qui con me mamma e papà,pensò  mentre si addormentava.







Erano passati dieci anni da quando Lily e James Potter erano ad Hogwarts, in una piccola stanza sconosciuta ad altri che riposavano.
Dieci anni di dolori fisici (dovuti alla pozione) ed anche a quelli mentali dovuti invece alla lontanaza da Harry .
Severus Piton e Albus Silente erano indaffarati, per trovare  ingredienti che si dimostravano sempre più difficili da reperire per poter completare la pozione che serviva per dare loro un corpo.
Ormai erano quasi giunti al termine del secondo ciclo e James aveva assunto una forma quasi umana.
Lily dormiva beata, senza dar segno di volersi svegliare.
I capelli erano ritornati del rosso lucente di un tempo e James, ormai avendo una mano corporea li accarezzava ripetutamente.
"Buongiorno James"sussurrò Lily sorridendo.
"Ehi tesoro, ben svegliata"mormorò baciando la fronte della  donna.
Lily si alzò, malferma sui piedi  e sull'equilibrio recentemente acquistati e si rimirò nello specchio assieme a James.
Ormai erano tornati, non c'era dubbio.
I loro corpi erano formati, i loro occhi risplendevano vivaci  e felici di potersi almeno abbracciare.
"Ancora non siamo pronti, ma ce la faremo.."disse Jamie.
Lei ridacchiò e prese una bella tazza di caffè   bevebndo un sorso e rimirando una foto di Harry che Silente aveva reperito.
"Mio piccolo Harry, così simile a tuo padre"mormorò concitata.
James sorrise e come al solito si buttò sul tost che aveva spalmato di marmellata.
"Tua sorella non ama molto nostro figlio"affermò il ragazzo.
Lily storse il naso e sorrise dolcemente guardano l'espressione che aveva Harry mentre dormiva.
"Lo so, non mi perdonerà mai"mormorò malinconica.
James si stiracchiò e sorrise complice .
"Non è così terribile nostro figlio, sicuramente sarà calmo e riflessivo come la madre!"disse ridendo.
"Vorrei non chiederle tutto ciò" conclese affranta , alzandosi e attacando con un colpo di bacchetta la foto su un muro della stanza pieno di foto.
"Vedrai che fra un pò Harry tornerà da noi, è una promessa"mormorò concitato.
"Domani è il suo compleanno, sarà solo.. Come tutti gli anni precedenti!!"disse dispiaciuta.
"Sirius  sarebbe già andato a comprare una  nuova scopa al piccolo , magari una Nimbus, oppure Remus.."disse malinconico James,"Averebbe sicuramente regalato un libro ad Harry"disse  fintamente disgustato.
Lily lo cinse con le braccia e guardarono la foto dell'arresto di Sirius.
"Beh, almeno quando uscirà da lì grazie a noi, si vanterà di essere fotogenico"mormorò laconico James , facendo ridacchiare Lily.
"Buongiorno ragazzi, ecco la pozione"disse Silente entrando nella stanza e porgendo due enormi calici a James e Lily che bevvero tutto quanto in men che non si dica.
"Oggi Hagrid andrà da Harry"disse sorridente.
Lily sorrise rinfrancata.
"Quando potremo uscire da qui?"chiese James risoluto.
Silente sorrise con altrettanta solarità.
"Altri due anni"disse.
Lily e James sorrisero amari, ancora troppo tempo, I Malandrini ed Harry dovevano sapere  che loro erano vivi.
"Beh, ho delle faccende  da sbrigare...Ci vedremo stasera!"disse Silente .
Mentre il preside apriva la porta, lily urlò :" Ma possiamo parlare con lui quando sarà qui, vero?".
Silente ridacchiò.
"Certamente, ma non fatevi riconoscere ancora, quando sarà tempo, tornerete veramente"disse enigmatico, mentre James abbracciava di slancio sua moglie.


Continua...



Ringrazio tutti quelli che seguono la storia, chi  recensisce e tutto! Siete nel mio cuore.


Cath's Angolo.
Silente sa il fatto suo, eh?!
Bene, vi chiederete perchè proprio tra tre anni...Beh ci siete arrivati? Non vi posso annunciare niente, ma ci sarà una riunione malandrina in grande stile...
"Ramoso era tornato a correre di nuovo"HP3.
Quindi non allarmatevi e state tranquilli, durante questi due anni Harry vedrà e parlerà con i suoi genitori.
Adesso vi saluto, letteratura Spagnola mi chiama!
A presto,
Catherine.

Prossimo aggiornamento : Sabato 22/10/2011 in tardo pomeriggio.

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Capitolo 4
*** -Capitolo Quarto- ***


Post it Eccezionalmente posto di sera. Scusate il ritardo  ma l'importante è che il capitolo  sia postato.
 Con questo breve messaggio vi saluto, non posso rispondere a tutte le recensioni, ma vi rispondo a tutti lo stesso.
Grazie per le visite, le recensioni, le messe tra i preferiti e le seguite.
Siete la mia forza, mi spronate ad andare avanti.

Grazie.


Desclaimer : Questi  personaggi non mi appartengono, sono  di JKRowling  e sono usati senza fini  di lucro.




 

-Capitolo Quarto-
Un buon motivo.






["La vera altezza non ha
bisogno di sgabelli"
Marika Maurici]










Ancora una volta James osservava  il  cielo che era oramai  illuminato totalmente dal sole.  Contava i  minuti i  secondi che lo separavano da suo figlio.
Lily invece pettinava all'infinito la lunga massa di capelli rosso fuoco mentre con i suoi profondi occhi verdi scrutava la porta.
"Sono nervosa James"mormorò posando il pettine  sul comodino ed afferrando per la milonesima volta  una  foto del piccolo Harry che agitava i pugni sorridente.
James prese la sua mano solare e disse euforico :"Lo so, lo so anche io. Ma finalmente lo vedremo!".
Lily sorrise complice  e si alzò, prese la bacchetta  mormorò qualche incantesimo  sottovoce.
E  la donna cambiò.
La sua fisionomia i suoi capelli i suoi occhi. Ormai era irriconoscibile   sorrise di non aver dimenticato niente della sua istruzione e trasformò anche James che  subito non  necessitava più degli occhiali.
"Non ce la faccio senza i tuoi profondi occhi verdi"ammise serio, accarezzando la sua guancia.
Lily sospirò senza aggiungere niente; era uno strazio anche per lei non specchiarsi in quelle iridi nocciola così calde.
La portà si spalancò all'improvviso facendo sobbalzare entrambi.
"Severus"mormorò Lily , guardando l'uomo negli occhi.
"Lily"sussurrò  in una muta richiesta.
"Piton"disse James freddo.
"Potter, ecco qui la vostra dose di oggi. Il treno è quasi arrivato ad Hogsmeade "disse gelido.
"Severus, come potremo stare vicini ad Harry?"chiese Lily .
"Il preside ha detto che potrete, aiutare nelle lezioni come professori supplementari,ma non potrete lasciare il castello perchè  siete estremamente fragili"mormorò con una strana luce negli occhi.
"Lezioni?"disse atono James che si sentiva in trappola.
"Si, Lily Pozioni e tu Trasfigurazione"disse Pitono con un selvaggio trionfo negli occhi mentre usciva.
James sbuffò stanco senza dire una parola, ormai Piton  era coalizzato contro di lui e Silente gli aveva dato carta bianca.
"Su Jamie, non essere tragico, ce la faremo!"disse felice come una Pasqua.
James  abbozzò un sorriso e mormorò un "Certo" , mentre Lily sussurrava "E' arrivato".



Il cuore gli saltava in gola.
Non era stata facile la sua vita,  mai.
Non avrebbe mai desiderato altro che poter volare via da Privet Drive, via dal dolore, via dalla solitudine , via dalla tristezza.
Hagrid l'aveva salvato con quella lettera  che era arrivata anche in quella catapecchia dove non c'era energia elettrica, perchè era il suo destino.
Lui era il Bambino Sopravvissuto, senza saperlo,  era un eroe senza volerlo senza ,averlo chiesto.
Gli ultimi giorni dai Dursley erano stati terribili, Zia Petunia lo guardava in modo orrendoe  Zio Vernon non lo guardava  affatto, mentre Dudley  si nascondeva alla sua vista.
Ma era felice, finalmente avrebbe solcato gli stessi sentieri dei suoi genitori, come loro..Ma sarebbe stato alla loro altezza?
 Il desiderio di trovare delle tracce della loro esistenza era pulsante e forte nella sua mente, che infuocava   tutto il corpo. Era qualcosa di troppo forte.
Il cuore batteva ancora mentre il suo  nuovo amico Ron lo trascinava sulla scalinata ed entravano titubanti nella sala grande.



"Lily, guarda...Hogwarts...Lily il nostro mondo...Da quanto non uscivamo?"mormorò tremulo James stringendo la mano a  Lily ed entrando in Sala Grande.
Tutto era rimasto come prima. Tutto ricordava degli anni passati vissuti felici . Come se Sirius sbucasse dalle cucine con le braccia ricolme di  cibo sgraffignato agli elfi , oppure Remus con Peter dalla biblioteca con tomi in mano stanchi ma sorridenti di ritrovarsi insieme.
Lily guardava inebetita tutto, la vita di prima si presentava più forte che mai.
Mary, Emmaline, Dorcas, Alice , le sue care amiche che  non vedeva da troppo, troppo tempo.
Il cuore palpitava forte, come se volesse uscire dalla gabbia toracica.
"Insieme"disse James deciso, mentre varcavano la soglia.



"Voglio iniziare quest'anno come al solito"disse il professor Silente sorridente.
"Augurandovi tutta la fortuna del mondo e ripetendo quello che sapete già : la foresta è vietata a qualsiasi studente, i duelli nei corridoi sono banditi eccetera eccetera...  Vi consiglio di chiedere al Signor. Gazza.
Ma adesso bando alle ciance : abbiamo due novità quest'anno,
Susan Evans e Charlus Parker come aiutanti di Pozioni e Trasfigurazione"disse ancora giulivo, mentre Harry guardava  i nuovi insegnati, uno era alto con lunghi capelli neri arruffati e la barba  incolta . Gli occhi che traparivano una gioia trepidante.
La donna era alta e sinuosa, con lunghi capelli neri e gli occhi di un blu così  intenso che scaldarono il cuore di Harry, impaurito per lo smistamento.
Ma comprese mentre il capello  -incerto sulla sua casa - lo assegnò  a Grifondoro perchè sentiva che Serpeverde non era ciò che voleva.
Mentre mangiava e rideva con  i suoi compagni ,  comprese che finalmente era a casa.




La mattina dopo Lily e James corsero giù a colazione ,  intrepidi come non mai di poter vedere ancora Harry.
Identico  a James ma con gli occhi più belli del mondo.
Lo videro agitato a colazione, mentre James rideva ancora e irradiava orgoglio per "Un'altro Potter" in Grifondoro.
"Shhh Jamie, adesso basta"lo supplicò Lily mentre cantava ancora una volta l'inno di Hogwarts.
"Buongiorno signor Parker"disse Minerva McGranitt alle  loro  spalle.
Trasalirono entrambi.
"E-ehm B-buongiorno Prof-fess ehm Minerva"disse tremolante e molto confuso James.
Minerva McGranitt alzò  le sopracciglia interrogativa.
"Si..Buongiorno. Charlus ti aspetto nell'aula di trasfigurazione alla prima ora"disse con voce carica di sospetto, mentre andava via.
"Devi stare attento tesoro, se ci scoprono  siamo fritti" mormorò Lily  baciando la sua guancia e  scomparendo nei sotterranei mentre Piton le svolazzava attorno come un pipistrellone gigante.
Bevve un'altro sorso di caffè, depresso peggio di prima.



"Buongiorno ragazzi, questo come sapete è Charlus Parker, mio assistente. Lui è un'autorità come me qui in classe , perciò"disse severa la Professoressa McGranitt"Comportatevi adeguatamente" concluse con occhiate minaccianti.
James sorrise incoraggiante e cominciò ad andare in giro per i banchi.
Eccolo.
Le mani gli sudavano, il cuore palpitava.
Ecco suo figlio.
E le lacrime che scesero furono così giuste, così perfette che per niente poteva pentirsi.
Si erano sacrificati per lui, per una creatura che meritava di vivere  come tutti.
"Signor Parker..Tutto bene?"chiese  Harry.
Lui sorrise e guardò  gli occhi di suo figlio, quela mare verde che inondava da 11 anni i pensieri suoi e quelli di Lily.
"S-Si"mormorò.
Harry sorrise  .
"Mi può aiutare? Sa, è la mia prima lezione"chiese titubante.
James rispose entusiasta :"Certamente".





"Lily"mormorò Severus, mentre la donna si sedeva in uno dei sgabelli dei sotterranei.
Erano ormai le dieci  di mattina e aspettavano la classe di  Harry.
"Dimmi"disse atona.
Severus sentiva che qualcosa ancora poteva essere salvato e mormorò :"Ti prego...Perdonami. So che quello che abbiamo perso non tornerà mai... Ma almeno possiamo essere amici?".
Lily lo guardò, così come quando lo sgridava delle sue malefatte a scuola elui si perse, inghiottito da tutto.
"Si, Severus"mormorò sorridente.
Severus Piton non fu mai felice in vita sua come quel giorno.
La classe arrivò, veloce, interrompendo quella discussione.
Piton fece il suo discorso come al solito, mentre Lily se ne stava in disparte.
"Iniziamo con qualcosa di elementare, su"disse Piton, mentre si sedeva nella sua scrivania.
Lily iniziò ad aiutare  i ragazzi, specialmente uno, di cui riconosceva il sorriso e le orecchie a sventola.
Era il figlio di Alice e Frank, Neville.
La vista si annebbiò.
"Signora Evans.."mormorò impacciato di fronte al disastro combinato della sua pozione.
Lily sorrise e con un colpo di bacchetta aggiustò tutto.
Avanzò, mentre una ragazza con i capelli arruffati sorridente mostrava la sua pozione finita.
Lily mormorò :"Dieci punti a Grifondoro", scatenando i sorrisi a tutti.
Mentre guardava in avanti lo vide.
Harry.
Il suo piccolo  bambino.
Le forze gli mancarono e si tenne dal tavolo  che si trovava alla sua destra.
Quanto aveva bramato di vederlo, e seppe di aver patito tutto per una così giusta, così perfetta.
Mentre gli occhi  ancora  una volta  incrociavano  quelli di Harry si avvicinò.
Naturalmente era un disastro in pozioni come James,  ma ci provava con tutto sè stesso.
"Signor Potter.. "disse con voce tremula.
Lui sorrise gentile .
"Non sono molto, ehm capace"disse timido.
Lily sentì il cuore stringersi.
"Basta aggiungere polvere di scarafaggio tritato...Ed ecco qui!"disse solare.
Harry rise  e la ringraziò di cuore.
Lo guardò ancora indaffarato  e si sedette con Severus.
"Come stai Lils?"chiese apprensivo.
"Stremata"mormorò"Ma sono la donna più felice del mondo".


La sera James e Lily chiusero subito gli occhi, felici, orgogliosi, di aver creato una così bella al mondo, Harry.





Cath's angolo.
Bene, non mi dilungherò molto.
Di HP1 scriverò altri 3 o 2 capitoli  e
passeremo  dopo ad HP2, fino ad arrivare al punto cardine : HP3.
Lì cambierò qualcosa, perchè James e Lily sono tornati.
Adesso vi saluto e vi ringrazio di cuore.


Lasciate una recensione se vi va!


Prossimo aggiornamento : Sabato 29/10/2011.

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Capitolo 5
*** -Capitolo Quinto- ***


Come promesso ecco il capitolo!

Grazie a  chi ha messo la storia tra le seguite, le preferite e recensito .
 Puffola_Lily.
 Erika 97.
 luna19.
Umbrella .

 

 

[When She was just a girl
She expected the world
But it flew away from her reach
So she ran away in her sleep
Dreamed of paradise
Every time she closed her eyes [...]
Life goes on it gets so heavy
The wheel breaks the butterfly
Every tear a waterfall
In a night, the stormy night she closed her eyes
In a night, the stormy night away she flies
Dream of paradise-
Coldplay-Paradise]





  -Capitolo quinto-
Boccino.




31 Ottobre 1991





Quella sera,  il crepuscolo era ormai prossimo. Hogwarts era sempre più  maestosa , il cielo copriva ogni piccolo angolo, era scuro, uggioso per quell'ottobre .
Lily si era appena vestita e si rimirava nello specchio.
Erano ormai passati due mesi dall'inizio della scuola ed Harry era la sua risorsa  di vita con James.
Lo guardava, lo rimirava, lo comprendeva a volte .
Era solo al mondo ma non dava a vedere la sua paura oppure la sua tristezza.  Ma Lily sapeva che dietro quegli occhi c'era qualcosa di così doloroso, qualcosa di così terribile che rabbrividiva ogni volta.
James dal canto suo , sorrideva gioiva  senza contengno, come quando la professoressa McGranitt l'aveva scelto come cercatore, aveva perfino pianto.
"Padfoot sarebbe orgoglioso!" diceva felice ma triste . In cuor suo voleva tornare dai suoi amati malandrini, non riusciva a non pensare a loro.
La sera Lily lo trovava a guardare le vecchie foto, senza dare segno di cedimento..
Anche lei non era riuscita a  reprimere la voglia di sapere qualcosa di Alice, Mary, Emmeline.
Di Mary sapeva che era scomparsa dalla circolazione dopo aver saputo che erano morti, scomparsa nel nulla.
Emmeline era viva  , ma Alice... Non riusciva ad estrapolare niente da Silente.
"Non amo molto  questo completo da sera tesoro..."disse James entrando sorridente con il  vecchio smoking del matrimonio .
Lily lo guardò sorridente.
"Almeno non hai la pancetta e ancora abbottoni tutto normalmente"disse lei.
James rise felice come non mai.
Era dura, sentivano dolori in tutto il corpo ; la pozione era quasi al termine, ma il processo era altamente doloroso, molte volte li costringeva  a letto , (con molte imprecazioni da parte di Piton)  e non potevano andare a lezione.
"E tu? Questo era quel meraviglioso abito che hai indossato al matrimonio di Franky e Ali..Giusto?"disse con occhi velati di tristezza.
Lily rimirò il lungo vestito verde bottiglia, che amava come tutto quello che aveva del passato.
"Mi mancano troppo"ammise  Lily,ricacciando le lacrime indietro.
James l'abbracciò da dietro.
"Sshh tesoro mio, manca poco"disse baciando piano la guancia di lei e sorridendo beato.
Con un colpo di bacchetta   si trasformarono   ed uscirono dalla stanza, mentre James mormorava un :" Ce la faremo, torneremo " ed osservava malinconico i malandrini e una giovane  Lily che  ridevano da una foto in bella vista sulla parete.


"Albus, posso parlarti?"chiese la professoressa McGranitt , mentre raggiungeva il preside nella scala che conduceva alla Sala Grande.
Albus Silente sorrise compiaciuto e rispose :"Lo sapevo Minerva che saresti venuta".
Minerva s'irrigidì , le solite parole criptiche del preside.
"Beh, quindi sai anche cosa voglio chiederti"disse sbrigativa.
Silente la guardò sottecchi e mormorò :"Si, ma non posso rivelarti quello che, ahimè è complicato ".
La professoressa sbuffò , fece dei passi svelti e si parò davanti ad Albus  che ormai stava per entrare in sala.
"Sono identici a loro"disse sicura di sè"  Nel modo di parlare , nel modo di comportarsi. Sono stati entrambi miei alunni, conosco ogni minima magia che quelle bacchette hanno compiuto"mormorò guardando l'anziano preside negli occhi.
Silente rimase attento ed impassibile.
"Charlus Parker non può fare le magie che esattamente faceva con precisione J-james P-potter"mormorò tremante "E nemmeno quello che faceva Lily Evans. Loro ..Non può essere.. Ma sembrano proprio loro"sussurrò, tremante, trattenendo i singhiozzi che  quel 31 ottobre di 11 anni fa aveva soffocato.
Qui ragazzi erano così presenti in ogni angolo della scuola, che a volte li ritrovava in Fred e George Weasley oppure in Harry stesso.
"Minerva a tempo debito saprai tutto"disse Silente deciso, aprendo la porta ed entrando dentro.
"Ma hai ragione , quelle magie solo pochi di noi sanno farle"mormorò ancora il preside; Minerva McGranitt tremò alla vista dei due insegnanti.
Ricorava benissimo quei vestiti, erano in quei giorni della guerra che nessuno trovava la gioia tranne loro.
Il matrimonio di Alice Prewett e Frank Longbottom.
"Minerva , buona sera"disse la presunta Susan sorridendo in modo cortese.
Minerva vacillò, gli occhi verdi affioravano in quella marea azzurra.
Trasfigurazione di grado eccellente quante la sua, opera di James Potter, pensò.
"T-tutto bene"disse con la bocca asciutta.
E rimase di stucco quando vide Charlus Parker che rideva incosapevolmente con il piccolo professor Vitius.
Aveva ancora la spilla che quel sconsiderato di Sirius Black aveva appiccicato  nel vestito del suo matrimonio.
Perchè sapeva che era proprio James Potter?
Perchè la spilla era un boccino.



"Che ne dite, andiamo a sederci sulle panche a destra?"chiese Ron sorridente.
Harry annuì, Hermione era scomparsa nel bagno delle ragazze senza ritornare  indietro.
"Hermione..Perchè non torna?"disse insospettito.
Rono alzò le spalle e affondò la bocca in un grande bicchiere di succo di zucca.
"Un troll, nei sotterranei, un troll nei sotterranei!"irruppe il professor Raptor raggelando tutti sul posto.
"Io ve l'ho detto"disse cadendo a terra svenuto.
Harry e Ron si guardarono.
"Hermione"dissero in coro.



Dopo che James ancora una volta raccontava ad un alticcio Hagrid la barzelletta del lepricano che spendeva tutto il suo oro e Lily lo guardava male  tutto procedeva bene,
finchè Raptor apparì  nella stanza urlando di un troll che naturalmente li allarmò.
"Severus vai al terzo piano"disse Silente perentorio.
James e Lily  seguirono il preside con le bacchette sfoderate.
Piano si avvicinarono al  corridoio sotterraneo che  aveva indicato loro Raptor.
Rimasero sbigottiti dalla portata  del buco da  dove era entrato il troll, ma del mostro nessuna traccia.
" E' un diversivo"mormorò agghiacciato James correndo di sopra.




Lo spettacolo che avevano davanti era incredibile, non solo loro figlio e il suo amico avevano sconfitto il troll ma erano ancora incolumi e  sorridenti.
"Cinque punti , verranno assegnati a ognuno di voi, per la vostra sfacciatagine. Ora andate!"disse la McGranitt.
Sorridente suo figlio e  i suoi amici corsero fuori.
"Sono dei ragazzi con potenziali enormi..Io  non sarei riuscita a tenerlo a bada"mormorò la McGranitt.
Lily sospirò ancora scossa.
"Beh, i genitori saranno fieri del piccolo Harry"disse Minerva guardandoli  indispettiti.
James guardò altrove.
"Susan, Charlus, Minerva"disse Silente affabile.
Severus Piton li raggiunse dopo, zoppicante.
Padfoot, quanto vorresti una foto di Mocciosus zoppo! Pensò James divertito.
"Qui le cose non mi quadrano"disse sospettoso il preside.




Il giorno dopo  il Quiddich era in aria, ma Harry non ne respirava affatto  di aria dal nervosismo,la sua prima partita era il giorno seguente ed era molto nervoso.
Hermione era ormai annessa al gruppo e sorrideva compiaciuta.
"Cosa sorridi?"chiese Ron.
"Non puoi sbagliare, vieni con me!"disse pimpante trascinandoli nella sala trofei.
Lì nella piccola teca, un piccolo distintivo brillava , attirando l'attenzione del piccolo Harry.
"James Potter, miglior cercatore, 1978"lesse una voce alle loro spalle.
Sussultarono e sorrisero alla vista del professor Parker.
"Lo conosceva ?"chiese Harry titubante.
Vide il professore sorridere commosso da qualcosa che nessuno forse poteva comprendere.
"Si.. Era un giocatore molto portato, come lo sei tu"disse poggiando una mano sulla sua spalla.
Harry rimase sconvolto, sembrava così gentile il professore che dimenticò che Ron ed Hermione lo strattonavano .
"Arrivederci prof"disse   correndo via.
"Sono così orgoglioso di te, figlio mio"mormorò James Potter mentre osservava  suo figlio andare via.


La sera   stessa Lily e James bevevano di buon grado la pozione, mentre Silente li guardava compiaciuto.
"Vi siete già affezzionati al piccolo?" chiese.
Lily annuì.
"Manca poco"disse James, mentre Silente andava via.
"Albus pretendo di sapere cosa è successo ad Alice"disse all'improvviso Lily.
Silente la guardò triste.
"Te lo devo"disse stanco.
Si sedette sul piccolo letto e mormorò stanco :" Dopo che siete morti, sostenitori di Voldemort andarono a casa di Frank e Alice per sapere dove si nascondeva il loro padrone , poichè ignoravano il fatto che fosse morto" disse atono.
Lily strinse la mano di James, pensando al peggio.
"Non cedettero, li torturarono, hanno perso il senno....Sono al San Mungo..Non riconoscono nemmeno Neville"disse silente prendendo la testa tra le mani disperato.
Lily e James rimasero interdetti, i loro cuori rotti dal dolore .
Lily pianse  , ancora, ancora.
Aveva rovinato tutto Voldemort, tutto.
Non avrebbe permesso che tutto quello che era rimasto ancora andasse perduto.
Quindi giacendo sotto i cieli tempestosi
Lei ha detto: so che il sole è destinato a salire
Sara come essere in paradiso.*



Continua.....




Cath's angolo.
Bene eccomi qui, vi ringrazio  per avermi seguito.
Questo capitolo è molto commovente perchè diciamocelo : La McGranitt non poteva negare l'evidenza... Giusto?
Adesso vi saluto   e vi aspetto con il prossimo aggiornamento.

Lasciate un commentino se vi va!


Traduzione brani iniziali :
Quando era soltanto una ragazza
Si aspettava il mondo
Ma esso è volato via dalla sua portata
Così lei è scappata via nel sonno
Sognava il paradiso
Ogni volta che chiudeva gli occhi
La vita va avanti e diventa così pesante
La ruota spezza la farfalla
Ogni lacrima è come una cascata
In una notte, nella notte tempestosa lei chiuse gli occhi
In una notte, nella notte tempestosa lei volò via
Sognando il paradiso.




Prossimo aggiornamento : Domani o dopodomani (1/11/2011).

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Capitolo 6
*** -Capitolo sesto- ***



 

Grazie a tutti per le recensioni ecco il capitolo!



 

-Capitolo sesto-







[Od friend
why you so shy
aint like you to hold back
or hide from the light-
Adele-Someone Like You
]







Le prime luci dell'alba coprirono il parco di Hogwarts , risplendendo  ed irradiando ogni piccolo anfratto
 che magari non risaltava subito agli occhi.
Eppure ogni persona che  aveva frequentato Hogwarts  sapeva che ogni dettaglio doveva essere conservato, per non dimenticare il perdiodo migliore della propria vita.
James Potter camminava piano, strascicando i piedi ed aiutandosi con un bastone da passeggio poichè era affaticato  dalla dose di pozione che avevano assunto lui e Lily la mattina stessa.
Era domenica  e non  riusciva a stare chiuso dentro il castello.
Non riusciva ad essere bloccato in camera , troppe analogie con il passato che ritornava forte e vivido più che mai.
Con il fiato in gola si avvicinò al Platano Picchiatore e mormorò : "Immobilus".
Malfermo si avvicinò all'entrata dell'albero ed entrò.
Il tunnel era uguale a  prima, anche le loro firme sui muri , che pur coperte da licheni  risaltavano ancora come illuminate.
"I Malandrini"mormorò leggendo la parola sicuramente  nella contorta scrittura di Sirius.
I suoi pensieri ritornarono a  vagare  verso  suo fratello... Sirius.
Chissà se ogni tanto ripensava alla loro vita passata, oppure sentiva il tormento che lui  e sua moglie avvertivano quando guardavano quelle foto appese in quel dannato muro, come se ancora potessero riportarli indietro, quando tutto il dolore , la paura erano solo qualcosa di estraneo.
Perchè loro credevano di poter cambiare il mondo.
Erano giovani, eppure così grandi .
Mentre saliva le scale della Stamberga Strillante   si malediva ogni instante di aver dubitato di Remus e  di non aver pensato che forse il piccolo Petey ( come lo chiamava mentre ridevano e  scherzavano) fosse la spia che li aveva venduti.
Riuscì ad arrivare in cima e spinse la vecchia porta mal ridotta  e guardò la stanza con occhi spalancati.
Il vecchio letto, il pianoforte dove Sirius suonava  di tanto in tanto, le poltrone e tanto altro ancora.
Lily lo rassicurava ogni volta , ma lui sentiva che il momento di rivedere e di riabracciare i suoi amici era lontano e piano sprofondò con le ginocchia a terra mentre piangeva interrottamente.
"James..."disse all'improvviso Silente dietro di lui.
James trasalì e invece di alzarsi si sedette a terra ,appoggiando la testa contro la parete vecchia e polverosa.
 Silente comprese il suo silenzio e con agilità gli fece compagnia a terra.
James lo guardò e vide Silente trafiggerlo con i suoi profondi occhi blu, come quando era giovane ad Hogwarts.
" James , manca poco lo sai"disse pacato.
James lo guardò , reprimendo la rabbia accumulata dalla sua situazione frustrante.
" Mi sento impotente, voglio dire ad Harry chi sono, voglio salvare Sirius dalla condizione in cui è costretto... Non ce la faccio così.. Remus!Sircuramente odia Sirius ed è solo più che mai.. Oppure cercare Peter  chiedergli perchè l'ha fatto"disse tremante James stringendo le gambe  con le braccia.
Silente sospirò, come se tutto il peso crollasse sulle sue spalle.
"Dobbiamo pazientare ancora. Quando sarà il momento tornerete e salverete ciò che può ancora essere portato via da qualcosa di inesorabile"disse enigmatico il preside, mentre ammirava la stanza.
"Capisco cosa provi, qui è pieno  di ricordi.. In ogni angolo del castello tu ritrovi te stesso... "continuò , mentre James annuiva.
"Ma devi pensare ad Harry e a Lily"finì.
James s'infervorò, lui non pensare a sua moglie ed a suo figlio? Loro che lo facevano vivere?
"So che ami Lily più di te stesso, ma devi continuare a starle vicino, anche lei è così.. Fragile"disse con fermezza.
James lo guardò, come se si svegliasse da un sogno e disse  fermo :"Certo".
Silente sorrise e si alzò , pulendo la lunga veste porpora .
"Non devi dimenticare il passato James , ma devi anche vivere il presente. Puoi ancora recuperare tutto"disse saggio Silente.
"Grazie, mi stavo perdendo"disse a mò di scuse James.
"Beh, per ora concentramoci su Raptor..Che sta macchinando qualcosa...Poi fra dieci minuti Harry gioca..Perciò muoviamoci!"disse sereno.
James annuì e lo seguì nel tortuoso viottolo, mentre guardava ancora la stanza e leggeva una frase scritta di suo pugno.
"Padfoot, Moony, Prongs e Wormtail, consiglieri magici dei malfattori".
"Non mi dimenticherò di voi..."sussurrò ritornando all'aria aperta.
Il parco era illuminato in tutta la sua magificenza.
Non aveva mai capito quanto fosse bello quel posto, ma non aveva compreso ancora quanto fosse bello vivere.




Severus Piton guardava il panorama fuori della finestra silenzioso, Lily stava catalogando i compiti riveduti e corretti , anche se non era in forze.
"Dovevi stare a letto Lily"disse apprensivo.
Lei sorrise sgemba e mise  un broncio da bambina sussurrando un :"No no!".
Severus era felice più che mai di riaverla con sè, anche se come amica.
Ricordava ancora quando Silente era venuto poco prima di mezzanotte  a casa sua  dicendo :"Ancora possiamo salvarli".
Severus la guardò e  da quel giorno non si pentì di niente.
Certo, delle sue azioni  antecedenti  ancora ne portava i segni, ma da quel giorno l'aveva aiutata e anche  con Potter  le cose erano più o meno stabili.
Era contento di vederla felice, forse un giorno avrebbe trovato qualcuno come lei, ma per adesso era felice di rivederla così gioiosa  che il suo cuore scoppiava quasi dalla felicità.
"Sev, sono già le dieci, Harry sta per giocare..Andiamo?"chiese con occhi brillanti di entusiasmo.
Severus sorrise  e mormorò beffardo :"Sicuramente sarà tale ed uguale al padre".
"Certo Piton"disse Potter dietro di lui"Ma con l'intelligenza della madre".
Lily rise e Severus mormorò :"Senza dubbio".
Potter lo fulminò  con lo sguardo.
"Andiamo dai"disse pratica Lily.
Potter annuì  e strinse la sua mano.
Ti auguro solo il meglio
anche per te,nessuna preoccupazione o problema;
rimpianti ed errori
e ricordi...
Chi l’avrebbe detto
che sarebbe stato dolce-amaro
questo sapore?*
Severus chiuse la porta e li seguì.





"Dai Harry...Su...Sta per iniziare"urlò George fuori dallo spogliatoio.
Harry sosprirò e seguì Baston fuori.





"Ben tornati ragazzi!"disse Silente sorridendo e sedendosi sugli spalti.
Severus , Lily e James  presero posto.
La partita iniziò, fugace, mentre James sorrideva  ed incitava.
All'improvviso la scopa di Harry cominciò a disarcionarlo, mentre Lily imprecava .
"James fai qualcosa!"disse ansimante.
Provò tutti gli incantesimi possibili ed immaginabili, senza successo.
Intanto Harry  lottava senza sosta.
"E' Raptor!"mormorò Piton"Contatto visivo"disse ansante.
James si unì con il professore , provando tutto il possibile, ma niente.
Harry scivolava sempre più dal manico.
Lily singhiozzava.
"Signore sta andando a fuoco!"urlò un uomo alla destra di Piton.
Subito  spense il fuoco, ma nell'urto  Raptor cadde dagli spalti.
Harry salì dalla scopa, corse veloce con la sua scopa e  si gettò in una picchiata mozzafiato.
"Tuo figlio sarà come te Prongs..Un cercatore di fama internazionale"diceva Padfoot e Lily di sottofondo che diceva con Remus :"E se sarà un bravo pozionista?".
Le lacrime scendevano impotenti, mentre suo figlio prendeva il boccino ed esultava .



Voleva vedere la luna, ma non riusciva nemmeno ad intravedere i suoi raggi.
Prese la piccola ciotola sporca e la buttò contro il muro.
Non poteva nemmeno respirare ora?
Prese il volto con le mani , ormai scheletriche e cominciò a piangere.
Non ce la faceva, era troppo, troppo.
James, Lily, Remus.
Li aveva uccisi lui, con le sue mani, consegnati nelle spire di Lord Voldemort.
Voleva morire, voleva soffrire il doppio.
Perchè il suo cuore era oramai inesistente.
Non aveva mia avuto una vera  e propria famiglia, ma i Malandrini erano stati tutto per lui.
Il piccolo Harry, solo al mondo per colpa sua.
Voleva morire.
Da quella cella non vedeva nemmeno la luna, oppure si.
Era luna piena?
Forse.


Continua...




Cath's angolo.

Bene, scusate il ritardo ma sono in catalessi xD
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo che riguarda di HP1.
L'ultima parte del capitolo mi è venuta così... Amo troppo il personaggio di Sirius Black.
Adesso vi saluto e ringrazio chi ha letto, recensito  e messo la storia tra le preferite.
*Adele Someone Like You





Prossimo aggiormento : 5/11/2011

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Capitolo 7
*** -Capitolo settimo- ***


Post it
Inizio questo capitolo in modo tradizionale  o forse anche un pò ripetitivo. Forse la  mia storia può sembrare "strana"  , mi dispiace  di deludere le vostre aspettative. Ma voglio ribadire quello  avevo detto nel primissimo  capitolo  della storia :"Probabilmente nell'universo di JK Rowling questa storia  non ha nè capo e nè coda, ma voglio che il ricordo dei Marauders e di Lily e James in queste poche righe che scriverò ancora viva" ma voglio sottolineare che questa FF è AU e What if? quindi  sapete che ho cercato di rendere i "pezzi" combaciabili in tutti i modi possibili.
Dopo questo lungo , (moolto lungo post it) vado con il capitolo.
Sorpresa! Oggi abbiamo la fine per quanto riguarda HP1  e ..... Una piccola anticipazione.Perchè sarà un capitolo lungo, corposo e spero non pesante.
Ringrazio chi ha recensito, letto e messo la storia tra le preferite e le seguite.

Adesso vi lascio al capitolo.
Baci.


 

-Capitolo settimo-








[Perchè sei un essere speciale, ed io avrò cura di te.
Io si , avrò cura di te- La cura Franco Battiato]






Quella notte Lily non dormì a causa el dolore. C'era troppa, troppa sofferenza in quel fragile corpo.
James la sentiva sussultare nel sonno , dimenandosi.
Il sudere imperlava il volto candido come la luna e i lunghi capelli rossi sembravano vorticare intorno a lei.
"Tesoro..Tesoro"mormorò concitato James prendendo la mano di Lily.
Era gelida.
"Lily, rispondi, sù tesoro, ti prego!"mormorò  concitato James, con ormai le lacrime agli occhi.
Lei aprì piano le palprebre , gli occhi verdi spenti.
"J-james...C-chiama Silente"disse atona.
Ma James come poteva abbandonarla? Era bianca come un lenzuolo , i capelli sparsi sul cuscino come un ventaglio.
Sembrava..
James non voleva nemmeno pensarci.
"Non ti lascio sola"disse accorato baciando la fronte fredda come il ghiaccio.
Lily lo guardò contrariata.
"Vai ora"disse con il tono  che usava sempre per  rimproverarlo.
James singhiozzò, aprì la porta dove si nascondeva e corse, senza nemmeno badare al suo aspetto.
Correva, veloce  senza darsi tregua.
Ricordava ogni piccolo anfratto del castello e prese le scale che conducevano allo studio di Silente.
La statua che stava ai piedi dell'entrata lo guardò impaurito.
"Voglio vedere il professore Silente subito!"disse tenace.
"Mi dispiace è fuori sede"disse atono.
James crollò a terra.
I pensieri vagarono verso Harry , perchè erano rimasti solo per lui qui in questa terra attanagliata dal dolore..
Stavano perdendo Lily, per sempre questa volta.
Prese a pugni il muro, urlando :"Perchè a noi?!".
"Potter?Cosa fai qui" disse Severus Piton comparendo dientro a James .
James lo guardò .
Quei profondi occhi neri   scandagliarono la mente di James in tutto e per tutto.
James sapeva come difendersi dai Leggilimens, ma non si oppose.
"Salva Lily ti prego"mormorò.
Severus Piton annuì e lo trascinò con sè.


Quando entrarono nella piccola stanza Piton e James impallidirono ancora di più.
Lily ormai respirava a fatica e i suoi occhi erano ricolmi di lacrime.
"Sto morendo vero?"chiese con voce tenue.
James strinse la sua mano forte e sussurrò :"No , non morirai..Dobbiamo ancora vivere tante cose che Lord Voldemort ci ha tolto..."disse piangendo più della moglie "Non lasciarmi solo, ti prego Lily"continuò singhiozzando.
Lei sorrise benevola e  accarezzò la chioma ribelle di James Potter  consolandolo, anche se era lei che pativa pene  esorbitanti.
"Devi dire ad Harry che l'ho amato più di ogni altra cosa al mondo, chiaro?"disse sorridente.
James annuì , triste.
Non l'aveva mai protetta come doveva.
Intanto Piton sminuzzava foglie di qualche strana essenza.
James pregava piano, con litanie strascicate  pwe far rimanere Lily sveglia.
"Potter non farla prendere sonno in alcun modo"disse Piton  mentre  mescolava una sostanza cristallina dentro il paiolo che aveva reperito  nelle segrete.
"Tesoro.. Sù... Non dormire"la pregava James asciugando le lacrime che scendevano da quei grandi occhi verdi.
"Piton, perchè Silente non è ad Hogwarts?"disse James perentorio.
Piton guardò controluce l'ampolla dove aveva inserito la pozione e mormorò :"Il ministro gli ha  mandato una missiva urgente ed è dovuto andare di corsa a Londra".
James lo guardò interrogativo.
"Beh, mentre vostro figlio è in punizione da Hagrid.."disse millelfuo Piton  mentre si avvicinava alla donna.
James impallidì e disse tremante :" P-punizione? Dove?"
"Nella Foresta Proibita"disse atono, mentre si accingeva a versare  il liquido nelle labbra di sua moglie.
James guardava tutto apprensivo e disse a Piton :"Cosa è successo?".
Piton lo guardò ancora in modo prenetante e disse :"Ho delle ipotesi".
James lo esortò ad andare avanti.
"Lily è  molto fragile.. Lei ha protetto Harry.. L'anatema che uccide l'ha colpita in pieno.. Ma ormai le possibilità che perisca"e strinse le mani in pugni flebili " sono impossibili" continuò.
James sbuffò, sollevato e guardò  sua moglie.
Il colore  aveva ritinto quel viso delicato e un sorriso albeggiava  nella sua espressione beata.
"Grazie ad entrambi"mormorò con voce dolce.
James pianse  e  la strinse forte come nessuno mai aveva fatto.
Piton sorrise  e sussurrò :"Non  voglio essere il guastafeste , ma credo che  avvertirvi di una, ehm,  visitina da  parte di Raptor stanotte   davanti  ad  Harry sia  necessaria".
Lily e James sussultarono.
"Ha scoperto della Pietra?"chiese Lily bevendo un'altro sorso di pozione.
"Sicuramente"disse James.
Piton guardò dalla finestra e  borbottò rauco:"Domani notte andranno nella botola..Sicuro. Silente non è qui, è in pericolo".
James impallidì  come un limone.
"Dobbiamo sorvegliarli" disse Lily.
James si fece piccolo piccolo..
"Non li troverete mai"ammise con gli occhi bassi.
"Perchè?"disse Piton sospetto.
"Hanno il mio  mantello dell'invisibilità"disse James atono.
Lily sbuffò dicendo   rabbiosa :"Il solito immaturo!".






La sera dopo Lily si era ripresa , ma James era nervoso.
Sentiva che Harry era in pericolo  e Piton aveva confermato le sue paranoie.
Erano entrati nella botola.
"Dobbiamo avvertire Silente"disse Piton.
James prese la bacchetta.
"Scendo io"disse fermo.
"Potter non puoi.. Non può vederti"disse Piton esasperato.
"Non mi vedrà"disse aprendo la porta ed uscendo nella notte scura.





Dopo aver passato tutte quelle prove, Harry era stanco.
Stanco di soffrire, stanco di essere solo.
Harmione era ritornata indietro con Ron, ma lui era deciso  : doveva affrontare Piton.
Si perchè Piton    voleva aiutare Voldemort a ritornare.
Non poteva e non doveva ritornare , in alcun modo.
Aprì la porta  e si ritrovò davanti ad una realtà mai sospettata.
Era il professor Raptor , non Piton.




James si buttò nella mischia , sotto il tranello del diavolo.
"Forza Ron, ci siamo quasi"diceva una voce lontana.
Hermione Granger sicruamente con l'amico di Harry, Ron.
Perchè lui non era  tornato con loro?
La paurà s'insinuò dentro di lui come il gelo.
 Avanzò piano e rimase di stucco e  nauseato.
La testa di Voldemort era ancorata a quella di Raptor .
Le ginocchia cedettero sotto il peso  della paura che aveva nell'osservare quei profondo occhi rossi : il colore della morte.
"Il coraggio...  Anche i tuoi genitori avevano il coraggio" sibilava il mostro e James vide il suo volto nello specchio assieme a quello di Lily.
"Non  vuoi rivederli?"chiese cercando di abbacinare Harry  nel suo unico punto debole : la solitudine.
"Se vuoi rivederli, dammi la pietra, unisciti a me.. Insieme li faremo tornare" diceva millelfuo.
James ormai  era tormentato..
Doveva intervenire.
"NO. MAI"disse Harry, diritto e fiero come lo era stato James quella notte.
Raptor si scagliò contro di lui ,  James aveva la bacchetta pronta.
"Ssshhh ci sono io, torna da Lily è preoccupata da morire. Ormai Lord Voldemort non può far male a nessuno"disse Silente arrivando di soppiatto.
James annuì e piano corse da sua moglie, fiero ed orgoglioso di suo figlio. Un grande   uomo.


Harry prima di chiudere  gli occhi guardò lo specchio.
I suoi genitori sorridevano beati e lo salutavano.
Mamma , papà quanto vi vorrei qui.
Chiuse gli occhi, sperando che la pietra non andasse nelle mani  di Voldemort.
I suoi genitori si erano  sacrificati per un mondo migliore e lui da quel giorno decise che l'avrebbe difeso in tutti  i modi possibili  ed immaginabili.




 Giorni dopo la coppa delle case era ormai matematicamente nelle mani di Serpeverde, ma James e Lily mentre  scendevano per il banchetto sapevano che Silente avrebbe dato qualche bonus a Grifondoro.
Infatti la coppa la vinse Grifondoro ed Harry con i suoi amici  irradiava gioia per la vittoria e Lily era sempre più propensa a seguirlo nelle vacanze estive.
Ma ancora era presto, non potevano.
La  mattina dopo, prima di  prendere il treno ad Hogsmeade lo guardarono da lontano.
"Professor Parker.. Professoressa Evans"disse sorridente Harry .
James e Lily sorrisero radiosi.
"Beh, mio caro Potter hai strappato la vittoria all'ultimo minuto"disse baldanzoso James.
Harry ridacchiò e disse :"Meglio tardi che mai, no?!".
Lily accarezzò le sue spalle e lo guardò intensamente ed hHarry rimase di stucco  ; erano forse dei  bagliori verdi quelli che intravedeva in quella marea blu ?
"Riguardati Harry..Mi raccomando" disse dolce.
Harry sorrise e sussurrò : "Grazie".
James abbracciò Lily.
Quanto era bello solo rimirarlo e trovare tutte le caratteristiche  che ricordavano ogni giorno passato prima del 31 ottobre.
Mentre le lacrime scendevano alla vista del treno che si allontanava, James e Lily  si guardarono complici .
Una capatina in estate l'avrebbero fatta a Privet Drive.


Continua...


Cath's angolo
Mie cari fan posto tardissimo, mea culpa!
Ma il capitolo è pronto.
Spero che  sia di vostro gradimento,
nel prossimo capitolo si parlerà di HP2.
Un bacio ed un abbraccio,
Catherine.


Prossimo aggiornamento : Sabato 12/11/2011


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Capitolo 8
*** -Capitolo Ottavo- ***


GRAZIE  A TUTTI, ecco il capitolo.

-Capitolo ottavo-



 
[E cammino cammino vado incontro al domani
mi sento più forte se ti tengo le mani
e cerco e o m'invento, stravolgo la vita
perchè tu non dica stavolta è finita. Adriano Celentano -Cammino]
 










James andava avanti e indietro flebile. Guardava piano la porta dell'infermeria e  ogni tanto gettava occhiate al   paesaggio fuori dalla finestra.
Era luglio inoltrato, il caldo asfissiante imperlava di sudore la sua  fronte, rendendolo ancora più nervoso.
Lily era andata a parlare con  Silente di una possibile capatina a Privet Drive e lui era nervoso.
Aveva paura che l'anziano preside avrebbe  sicuramente detto un "No" pacato e intelligente aggiungendo inoltre :"E' troppo presto".
Ammirava Silente  , ma si sentiva come  rinchiuso dentro ad Hogwarts senza libertà.
"Dannato genio"diceva  sempre Sirius sorridendo mentre ascoltavano i suoi soliti discorsi di inizio anno, molto tempo fa,  che esoridievano  sempre con qualche parola strana.
Come il solito lo sguardo cadde sulla foto che troneggiava nella parete   dove caratteri cubitali occupavano tutta l'immagine :"Arrestato Sirius Black, pluriomicida".
Come stai fratello ? Chiese   a sè stesso con   una domanda muta guardando il cielo , sapendo che non avrebbe mai avuto risposta  certa finchè la pozione non  sarebbe finita.
Guardò la porta impaziente.
Lily ancora non tornava e così continuò a guardare il cielo.
Nella speranza che qualcosa cambiasse.





Certe volte si chiedeva se tutto questo era scritto nella sua esistenza.
Il dolore certo, l'aveva colpito da piccolo segnando la   sua vita , ma non pensava che le ferite che provava ogni luna piena fossero niente in confronto a quelle che sentiva quando incrociava quella foto.
Remus Lupin  accigliato guardò  la piccola pergamena che accuratamente aveva nascosto da 12 anni o forse più  nel baule della sua piccola casa e che non apriva mai , tranne quel giorno  inaspettatamente.
Aveva perso il mantello che usava come uniforme per i colloqui di lavoro e quindi era andato in soffitta.
Era l'unico indumento non rattoppato.
Sospirò e prese  la foto e la strinse forte...Osservando i ragazzi che ridevano spensierati.
James rideva mentre Sirius brandiva la coppa appena vinta di Quiddich  e Peter e lui sorridevano affabili.
Come al solito le lacrime prepotenti scesero e ringhiò rabbioso.
Sirius aveva distrutto  tutto quello che avevano costruito in un minuto.
Non ci  credeva , non poteva Padfoot  vendere Lily e James..
Il piccolo Harry era solo e quante volte era andato dove era costretto a vivere  e lo guardava soffrire mentre la sua zia lo trattava male oppure suo cugino lo  prendeva in giro.
E lui da vigliacco non andava a salvarlo ,non faceva niente.
James e Lily sicuramente  odiavano la sua vigliaccheria mentre vegliavano su Harry dal cielo.
Quante volte avevano salvato lui e adesso nemmeno faceva uno sforzo per il piccolo?
Posò la foto nel cassetto e veloce si vestì, correndo fuori nell'aria calda.
Era estate inoltrata ma aveva freddo , la luna piena era vicina.
"Buona sera , sono venuto per il colloquio"disse piano entrando  nel reparto accettazione di un piccolo negozio vicino   Hogsmeade .
La donna lo guardò piano  e disse : " Si prego inserisca  suoi dati  ".
Scrisse flebile tutto quello che doveva  e sotto malattie scrisse "Licantropia".
Porse il modulo alla donna che dopo che rilesse due volte la parola andò veloce dal capo e tornò tutta  seria.
"Signor Lupin lei ha le qualifiche necessarie ma la sua condizione fisica non è delle migliori.."disse gelida.
Remus annuì, correndo fuori dalla stanza scoppiò a piangere.
Non era mai stato coraggioso come loro .
Come James e Sirius.


"Mia cara Lily devi  sapere che ti aspettavo"disse Silente ridendo piano.
Lily dondolò le braccia in attesa.
"Albus sai che io e James  vogliamo vedere Harry... Fino a settembre.."disse implorante.
Silente la guardò e sorrise benevolo.
"Certo che potete vederlo , ma naturalmente non fatevi riconoscere"disse sornione " Magari fate una visita a Petunia..."cocluse .
Lily impallidì.
Petunia? Sua sorella?
"Albus..Petunia ed io ...La nostra situazione non è mai stata delle migliori..Nemmeno con James "disse tentennante.
Silente rise ancora di più.
"Non  sa che siete voi, giusto?"disse gioviale.
Lei annuì  senza convinzione.
"Beh andate ...Sù.. Sono sicuro che James dal nervosismo non riesce nemmeno a parlare!"disse allegro.
Lily  sorrise ancora  ma terrorizzata.
Come avrebbe reagito sua sorella?
Mentre si dirigeva da suo  marito in cuor suo sapeva già la risposta.



Harry prese la spazzola che teneva  nel baule e tentò di dominare i  suoi capelli ribelli ,dopo parecchi tentativi sospirò sfiduciato : era impossibile  tenerli in ordine.
Harry  amava molto quei capelli ribelli specialmente dopo che Hagrid  gli  aveva regalato  l'album delle fotografie  dove    erano contenuto centinaia di foto di Lily e James , i suoi genitori.
Sorrideva orgoglioso nel vedere i tratti del viso, i capelli, gli occhi così simili  a loro.
Lottava per sottolineare la sua appartenenza con i Dursley , mentre loro cercavano di soffocare ogni  scintilla di magia che affiorava in lui.
I libri, la bacchetta , la scopa  tutto nel vecchio sottoscala dove non poteva nemmeno avvicinarsi.
Ma l'album era rimasto con lui, inequivocabilmente.
Zia Petunia irruppe nella stanza, guardandolo  male .
"Cosa stai facendo? Devi scendere giù a falciare il prato!"disse aspra.
Harry sospirò e mormorò :"Si zia Petunia"  e chiuse l'album .
Troppo tardi, zia Petunia aveva interecettato il suo gesto.
"Cos'è questo? Tutte le tue cose devono essere giù.."disse sospettosa.
"Non è niente"mormorò  Harry provando ad acciuffarlo  dalle sue grinfie.
Invece fu lei più rapida e aprì l'album rosso rimanendo basita.
Guardò le foto con occhi spalancati e  disse atona :"Esci fuori".
Harry la guardò  strabiliato.
Zia Petunia si sedette su una sedia e sfogliò l'album.



La guardavo sorridere , stringere suo marito oppure soltanto ridere in quelle foto come se ancora fosse qui, in questa terra.
Molte volte bramava di rivederla, chiederle scusa  e riaverla con sè.
Girò pagina e osservò la seconda foto.
Lily  che stringeva Harry tra le braccia , felice come non mai.
Petunia singiozzò.
Girò ancora pagina  e rimase   terrorizzata.
Una piccola Lily stringeva Petunia vicino al parco.
Petunia ricordò.. Poco dopo sarebbe arrivato quel Piton e avrebbe rovinato tutto.
Chiuse il libro con uno scatto, asciugando le lacrime che erano scese contro la sua volontà e sentì l'eco della sua risata nella testa.
"Tunia, sono così felice" ripeteva Lily   sempre sorridendo,
con i lunghi capelli rossi che mulinavano al vento.
Ma lei era stata un mostro, la guardava con ribrezzo ,
era stata egoista, aveva rovinato tutto.
Non poteva tornare più indietro.



Lily e James camminavano nel lungo viale di Privet Drive.
"Mi ricordo quando sono venuto qui"disse penserioso James.
Lily sorrise nervosa.
"Tranquilla tesoro ce la faremo.."disse lui coinvolgente.
"Professoressa Evans..Professor Parker. Cosa fate qui?"disse una voce dietro le loro spalle.
Sussultarono entrambi.
"Harry..."disse James  sorridente.
"Cosa fai? Prendi un pò di sole?"disse Lily abbracciandolo di slancio.
Harry rise e disse :"No, stavo aiutando mia zia.."
Lily  rimase perplessa.
"Ragazzo, muoviti devi pulire il salone"disse Petunia arrivando.
James ringhiò.
Suo figlio non era uno schiavo.
"Buona sera sono Susan Evans e questo è  Charlus Parker siamo dei professori di Harry"disse Lily gioviale.
Petunia impallidì.
"Entra dentro"disse minacciosa al ragazzo. Harry li guardò  e sorrise dicendo:"Ci vediamo a settembre".
Lily lo abbracciò ancora , triste.
"Non so cosa o come avete saputo il nostro indirizzo ma non vi autorizza a venire qui!"disse  Petunia  irritata.
James scattò :"Anche lei non è autorizzata a trattare Harry come un elfo domestico".
"Jam-Charlus"disse Lily  correggendosi all'istante.
"Signora Evans"disse avvicinandosi e guardandola negli occhi -  le maree verdi e blu si scontrarono, come un tempo- mentre Petunia boccheggiava...
Quello sguardo, quella determinazione.
"Deve comportarsi adeguatamente con Harry, o risponderà a noi"disse minacciosa, prendendo James e smaterializzandosi all'istante.
Petunia cadde a terra.
Lily.
 Prese il volto tra le mani, quanto ancora doveva essere tormentata?




"Silente quei babbani maltrattano mio figlio"disse James mentre beveva la pozione, la sera in infermeria.
Il preside sbuffò, consapevole.
"Finchè non guarirete completamente non potrà andare in nessun posto" disse  porgendo l'altra caraffa a Lily.
Lei era pallida e sussurrò :"Petunia è un m-mostro".
James cinse  le sue  spalle comprensivo.
"Non ha nemmeno pietà per il mio piccolo Harry"disse ancora  mentre James raccoglieva con le sue labbra una lacrima solitaria che costeggiava il suo bel viso.

Quella notte  Lily dormì male e James rimase a vegliare su di lei.
"Potter, Potter"disse Piton sbattendo la porta.
James  aprì la porta e lo fece entrare.
"Cosa succede?"disse apprensivo.
"Tuo figlio si è fatto beffe delle regole come al solito"disse bellicoso"E' scappato con i ragazzi Weasley su una macchina volante..E' al sicuro, alla Tana volevo solo informarti"disse ancora beffardo scomparendo nella notte.
James guardò le foto dei malandrini
Rise , in modo liberatorio.
Suo figlio era tale e quale a loro!
Un vero   e proprio fuorilegge!



"Dannati ragazzi, che vogliono farmi morire...Andati a prendere Harry con la macchina volante!"diceva Molly Weasley digrignando i denti.
"Harry Potter?"chiese la piccola Ginny.
"Si" rispose lei.
Codaliscia rimase basito.
Il figlio di James  e Lily stava arrivando...
Doveva nascondersi, per non guardarlo in volto.
Sarebbe  stato atroce? Forse.
Ma aveva paura e doveva  salvarsi...
In tutti i modi possibili.
Rosicchiò una noce e zampettò via.
Era un mago nelle fughe.



Continua.....




Cath's angolo.
Mea culpa.
Una settimana  di ritardo.
Incredibile.
Ragazzi sono stata a Firenze e non ho avuto il buonsenso di postarlo prima  di partire.
Perdonatemiiiiiiiiiiiiiii
Ecco qui il capitolo di HP2.
Il prossimo sarà quello finale del libro e poi via HP3.
Ringrazio chi recensisce ,  chi legge, chi ha messo la storia tra le preferite  e le seguite.
GRAZIE.


Prossimo aggiornamento : Venerdì  25/11/2011 o Sabato 26. Ragazzi non ce la faccio per stasera a postare. Il capitolo è a metà , domani sarà pronto. Grazie!.

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Capitolo 9
*** -Capitolo nono- ***


Ringrazio ancora chi legge, recensisce e chi lascia suggerimenti.
Vi ringrazio, immensamente.




-Capitolo nono-





[L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.
-G. D'Annunzio]




Settembre 1992




"Quindi, aggiungete questa radice di camomilla. Girate tre volte in senso orario ed è fatta!"disse Lily gioviale mentre ragazzini del  terzo anno prendevano appunti.
Severus la guardava ammaliato, senza riuscire ad emettere un suono.
Non perdeva mai il tempo  di rimirarla e di essere grato ad Albus Silente per averla salvata.
Perchè sapeva che fine avrebbe fatto  senza lei accanto.
La campanella suonò, portando la sua mente alla realtà.
Lily si avvicinò e sorrise .
"Come al solito sono esausta"disse  mettendo una lunga ciocca di capelli rossi dietro la spalla.
Severus sorrise di rimando e disse tranquillo :"Ormai è l'ultima ora Lily dopo   c'è il pranzo".
"Beh, ancora Harry non è arrivato"disse malinconica.
Severus come al solito rimase  un pò male.
Harry, James, Harry , James.
Gli unici   pensieri di Lily.
Guardò a terra e ricacciò le parole che da sole affioravano  da dentro, che sicuramente l'avrebbero ferita  .
"Sev"mormorò all'improvviso "Manca così tanto per la fine di questa pozione?".
Severus la guardò e rimase basito : era implorante.
"Lily, ancora dovete aspettare, ma ormai il peggio è passato" rispose calmo ,ma aveva paura lo stesso per lei..
Era così  fragile!
Lily prese la  piccola valigetta che portava sempre con sè   e disse pratica :"Vado a  cercare James , ci vediamo dopo!" .
Severus la guardò scomparire nelle rampe delle scale  e sospirò malinconico.
Non era andata come fore il suo cuore aveva sperato dall'inizio.
Tanto non era mai stata sua.
Si alzò e guardò fuori .
Il cielo era limpido, nemmeno una nuvola scalfiva quella perfetta immagine.
Dopotutto era ancora viva  e questo gli dava un motivo in più per continuare  ad esistere.



"Jamie"disse Lily trovando suo marito  nel corridoio del secondo piano , mentre vagava con un numero esiguo di pergamene in mano.
"Tesoro!"esclamò lui sobbalzando sul posto e  buttando tutto  a terra.
Lily sbuffò e cominciò  a raccogliere  il disastro combinato da  James.
"Sbadato come al solito"disse sorridente lei.
James sbuffò e rispose :"Minerva mi fa correggere tutti i compiti e devo dire"disse pescando un compito dal mucchio "Che il nostro piccolo campione se la cava bene in Trasfiguarzione"disse  trovando  quello svolto da Harry e mostrandolo a Lily.
Lily lesse tutto quello che Harry aveva scritto con attenzione e notò con un fremito di affetto che le "g" erano uguali a come le scriveva lei.
Senza contare la "J" che era uguale  a quella che scarabocchiava  suo marito quando scriveva il proprio nome.
"Beh ha ereditato tutta la mia bravura a tutto il mio carisma, visto? E' richiesto da ogni ragazza di Hogwarts e dintorni..! Specialmente quella Weasley! E' un dato di fatto : ai Potter piacciono le rosse!"disse gonfiando il petto orgoglioso.
Lily sbuffò contrariata e con un colpo di bacchetta ed un "Evanesco" fece scomparire tutti i compiti .
James abbracciò Lily e ridacchiando disse :"Buffo  Allock vero?".
Lily rise ancora di più.
"Strano direi. Mi ha detto che  l'aconito è una pianta che rende sonnolenti gli animali..!"disse lei  orribilata  dall'incoerenza  della frase.
James la guardò stranito mentre varcavano la porta della Sala Grande e si separavano a  malincuore.
"Non era quello l'aconito? Io sapevo la stessa cosa!"disse  James provocando delle risa convulse a Lily e un  ghigno beffardo da parte di Piton.
James osservò Harry con un moto  di affetto ; erano negati entrambi in pozioni.
 "Susan vuoi  il succo di zucca?"chiese Piton a Lily .
"Grazie  mille , Sev"rispondeva lei, mentre James seppelliva la testa tra le mani rabbioso.
Troppo appiccicoso quel pipistrellone!

Ottobre 1992



Inutile dire che i coniugi Potter odiavano Halloween, odiavano Ottobre e tutto il resto.
Lily era sempre di umore cattivo e  ostentava sorrisi che  non ingannavano James.
Per dirla tutta sentivano sempre più il peso del rimorso e  dei rimpianti.
Ormai erano passati quasi 12 anni o più e non avevano ripreso quello che Voldemort aveva strappato loro.
Harry cresceva senza di loro e cominciava ad essere autonomo.
Ormai come diceva sempre Silente " E' grande" ma come potevano considerarlo tale?
Loro non avevano niente al di fuori di qualche foto mentre cresceva e remoti ricordi di quando nemmeno sapeva parlare.
Lily guardò la sua faccia  mentre si specchiava nella finestra della loro stanza.
Ormai vedeva le rughe che doveva necessariamente avere   ma i capelli erano sempre gli stessi ; lunghi e voluminosi  come erano un tempo.
James entrò di soppiatto  e disse baldanzoso :" Stasera sono un PlayBoy!".
Lily rise.
"Beh mio caro PlayBoy  allora dovrai cambiare moglie...!"disse ridendo ancora come una matta.
James sghignazzò e  la strinse da dietro le spalle.
"12 anni"disse baciando il collo della donna.
Lei guardò le sue mani, quelle forti mani, e le accarezzò mormorando un "Già" che  suonava dui ripetizione.
"Beh, sappiamo che ci siamo quasi"disse James.
Lily si voltò e lo guardò negli occhi  facendolo  vacillare.
Vedeva la sofferenza e tutto il rammarico del mondo in quelle iridi e la strinse a sè, come non faceva da tempo, trasmettendo tutta la disperazione che provava anche lui.
Lily sospirò e prese la bacchetta e mormorò i soliti incantesimi  .
James la guardò cambiare e diventare Susan Evans e  triste aprì la porta conducendola fuori.
"Sa professor Parker, oggi è Halloween"disse Lily all'improvviso.
James la guardò insospettito.
"Certo che lo so professoressa Evans"disse lui.
"12 anni fa tutti brindavano per il Bambino sopravvisuto"disse lei con occhi lucidi.
James la seguiva rapito.
"Dovremmo brindare anche noi, perchè la cosa più bella al mondo che avevamo ancora è su questa terra"concluse entrando in Sala Grande.
James sorrise commosso , mentre una lacrima solcava la  guancia rosata di Lily Potter.



Lily cercava Harry ma non era al  banchetto.
"Jamie! Harry non è qui"disse perentoria al marito.
Ma James non era nemmeno lì.
Il panico la travolse.
"Preside, preside!"urlò James entrando in Sala Grande,"Un'attacco!".
Quello che si dimostra intuito femminile è vero : Harry e i suoi amici erano stati trovati davanti alla gatta di Gazza pietrficata  senza sapere il perchè.
James per tutta la sera ripeteva :"Che perdita per Mrs Purr " oppure "Padfoot a quest'ora avrebbe festeggiato notte e giorno" ; ma la cosa che turbava tutti era la scritta  :
"La camera dei Segreti è stata aperta, nemici dell'erede temete".
Piton buttava battute sardoniche su Harry  facendo arrabbiare James ma Lily li rimproverava sempre .
Perchè stava per scatenarsi qualcosa di antico e pericoloso nel castello.


 Novembre 1992





Lily dormiva profondamente  mentre un pallido sole sorgeva dietro le montagne che circondavano Hogwarts.
James ormai era sveglio da un pezzo e aspettava impaziente da molto  tempo che la sua dolce metà si ridestasse .
Queste attese mattutine ricordavano quelle che avevano caratterizzato le   sue domeniche  da adolescente  mentre Sirius gli urlava di andare a letto.
Ma lui non ci riusciva, era più forte di lui.
Il Quidditch .
Quel giorno Harry giocava, come lui aveva giocato tanto tempo fa.
I giorni prima erano caratterizzati dal terrore  ovunque nel castello e una partita era appropriata per alzare il livello dell'umore collettivo.
Mrs Purr era stata pietrificata e tutti i sospetti erano contro Harry.
"Nemici dell'erede temete"recitava la parte finale della scritta che era apparsa nel muro.
James e Lily erano nervosi all'inverosimile , non sapevano cosa pensare..Impossibile che Harry fosse il mostro che pietrificava tutto..
Impossibile.
Silente non parlava, ma di  sicuro pensava che Voldemort fosse dietro tutto.
Si straiò ancora stanco e chiuse gli occhi.
Ad un certo punto si ritrovò  nel campo da Quidditch.
Era pomeriggio e il sole  colpiva ogni cosa .
" Vai Prongssssss!"urlò Sirius dagli spalti mentre brandiva uno stendardo che incitava la squadra di Grifondoro.
James lo salutò sorridente ma un'altra cosa attirò la sua attenzione.
Lily  lo salutava e con Remus e Peter urlvano con tutto il fiato in gola slogan contro i  Serpeverde.
James rise sguaiatamente e prese la  sua fidata scopa tra le mani e  guardò in avanti.
Era la sua ultima partita, doveva vincere.
Inforcò la Nimbus   e sfrecciò  nell'aria ; si sentiva libero.
"James, James"sussurrò Lily nella sua testa.
Superò il bolide , smarcò Dawlin che cercava di bloccarlo.
"Sveglia!"disse ancora Lily.
James aprì gli occhi all'improvviso, mentre Lily lo guardava inarcando le sopracciglia.
"Stavo sognando l'ultima partita di Quidditch"disse tirandosi su.
Lily lo guardò comprensiva.
"Andiamo, la partita è gia cominciata"disse   trascinandolo fuori.
Inutile dire che a quel punto James era più  sveglio di prima.


Harry giocava rapido.
Malfoy voleva smarcarlo e non riusciva a toglierlo di dosso.
Prese il manico della sua Nimbus e sterzò.
Malfoy non riusciva a stargli dietro, cadde ed Harry vide il bagliore oro  che caratterizzava il Boccino  d'oro.
Allungò la mano... Doveva vincere.



"Mio Dio che acrobazie!"urlò James mentre Harry sfrecciava ovunque.
Lily lo guardava apprensiva.
Erano troppo pericolose quelle acrobazie, troppo.
"Vai, prendilo è lì..Attenzione!"urlò  ancora James mentre un bolide rompeva letterlamente il braccio ad Harry.
"NO!"urlò lei.
Troppo tardi, Allock era entrato in campo ed aveva provato  ad aggiustare il braccio rompendolo del tutto.
Quella notte vegliarono su di lui, mentre la paura li attanagliava.
Vegliarono  su loro figlio in infermeria dove erano costretti anche loro da molto tempo.
All'improvviso Silente entrò in infermeria con la McGranitt.
Colin Canon era  la seconda vittima.
Silente non assicurava niente , ma la scuola era in enorme pericolo.
"Ho paura per Harry"disse LIly tremante.
James guardò Harry   e mormorò :"Anche io"


Natale 1992




Altre due vittime : Justin Finch-Fletchley e Nick-Quasi-Senza-Testa  colpiti dal mostro.
Ormai James non dormiva più ; sorvegliava notte e giorno  Harry  per tenerlo al sicuro.
Lily cercava dalla mattina alla sera in biblioteca qualcosa ma non trovava niente,ormai i sospetti erano sul piccolo.
"Non è lui, non il mio Harry!"ribadiva Lily accorata a James cercava indizi per poter   scagionarlo.
Il Natale era ormai alle porte e James aveva un sospetto : il trio nascondeva qualcosa.
Ma era festa e lui e Lily volevano soltanto tenerlo vicino, sentirlo unito come quando festaggiavano intorno al camino di Godric's Hollow.
"Un buon Natale a tutti!"disse Silente ridendo come un matto , mentre tutti trovavano regali magici  durante la cena .
"Harry, ciao!"disse Lily mentre lo vedeva uscire fuori dalla Sala..
"Professoressa Evans"disse cordiale.
"Così presto vi ritirate voi tre?"chiese James sospettoso.
Hermione sorrise ostentando una risposta:"Beh sa, siamo stanchi dopo tutti questi festeggiamenti".
Ronald Weasley annuiva.
"Allora buona notte"disse Lily.
"Notte!"disse Harry , scomparendo con  gli altri due nelle scale.
"Quelli stanno organizzando qualcosa"disse Lily.
Ma cosa?
La risposta non tardò ad arrivare : la notte stessa Hermione fu ricoverata in infermeria per una trasformazione in gatto che tutto conduceva ad una pozione andata a male.
I tre  cercavano qualcosa, indizi forse?


Primavera/Maggio 1993




"James non so che dirti, la situazione è difficile"disse Silente una sera nel suo studio.
James lo guardò  nervoso e disse piano :"Harry..Lo vedo stranito e impaurito".
Silente annuì, mormorando :"Lord Voldemort è vicino più che mai".
James scosso dai brividi non dimenticò il suo ultimo incontro con il Signore Oscuro.
"James state attenti,  non deve scoprire che siete ancora vivi"disse perentorio l'anziano preside.
La situazione stava peggiorando.
 Infatti poco tempo dopo anche l'amica di Harry, Hermione e  Penelope Light furono attaccate e tutti i presagi più oscuri si stavano avverando.
Come la notte  stessa ( 8 Maggio) Hagrid viene portato via ad Azkaban  e Silente estromesso.
"Lily mi raccomando, non fatevi vedere"disse Silente mentre prendeva il suo mantello da viaggio.
"Albus rimani  qui, o qualcuno morirà come l'ultima volta!"disse lei accorata.
"Non posso lo sai bene. Stai tranquilla per Harry. Ha appena parlato con Aragog  e sta tornando al castello"disse lui misterioso.
Lily si prese il volto tra le mani.
Quello sconsiderato di suo figlio era anche andato a fare visita all'animaletto di Hagrid nella Foresta Proibita!
 Silente non tornava e i problemi aumentavano.
Lily  e James pattugliavano notte e  giorno i corridoi con gli altri professori ma  nessuna traccia del mostro tranne quel 29 Maggio 1992.
Nel muro dove era stata ripulita la prima scritta  ne era comparsa un'altra dove c'era scritto che il mostro aveva rapito  una ragazza  : Ginny Weasley.
Subito James corse a perdifiato per bloccare Harry e il fratello della ragazza ma era tardi.
Harry e Ron erano  entrati nella camera portandosi dietro anche Allock.
Lily piangeva a dirotto ma James era convinto che lui sarebbe tornato sano  e salvo.
I minuti passavano  inesorabili.
Ma loro non perdevano la forza , l'amore  per il loro figlio  che si era dimostrato coraggioso e  altruista verso tutti.
"Sta  tornando. Vi comunico che ha sconfitto per ora Voldemort"disse Silente con voce fioca.
Lily scoppiò in un pianto liberatore e si aggrappò a James.
Ce l'aveva fatta anche quel giorno.



 
Inizio Estate 1993 


Dopo lo spavento della camera dei Segreti James e Lily  avevano preso un bel periodo di relax.
Allock era stato allontanato da Hogwarts( Giugno 1992) a causa di una maledizione ritorta contro lo stesso creatore  e la pace regnava sovrana.
Pochi giorni prima avevano ancora perso Harry, che tornato a Privet Drive era lontano più che mai.
La pozione era alla fine del suo ciclo, mancavano ancora una manciata di mesi ed erano liberi.
Quella mattina del 30 luglio James stava architettando un modo  per andare a Provet Drive  e Lily sferruzzava a maglia.
"Se andiamo sotto qualche incantesimo di Disillusione forse non ci trovaeranno mai.."borbottava piano James.
Lily sospirò.
"Silente ha detto che Harry può insospettirsi, andiamo , tu sei un professore giusto?! In quante case degli alunni vai a fare visita?"disse lei per centesima volta.
James si rabbuiò e guardò fuori.
"Guarda, il gufo della Gazzetta del Profeta"disse lui aprendo la finestra  e mettendo qualche zellino nella piccola tasca attraccata alla zampetta del gufo.
Il gufo piano lo pizzicò e planò nel cielo ; James aprì il giornale e rimase di sasso.
"Tesoro, muoviti voglio leggere anche io"disse Lily .
Ma James non si mosse di un millimentro.
Lily insospettita si avvicinò   e lesse il titolo che occupava tutta la prima pagina.
"J-james..T-tesoro?"chiese titubante.
Lui la guardò e mormorò correndo nello studio di Silente,  con il sorriso  furbo da Malandrino che da tempo ormai non affiorava più  nelle sue labra, :"E' un pazzo, un  genio, un folle!".
Lily  sorrise  guardando la foto e lacrime bagnarono  il giornale.
Rise e corse  dietro a James  mentre dava un'ultima occhiata al titolo  che diceva  : "Sirius Black evaso da Azkaban".


 

Continua...



Cath's angolo.
Come al solito ritardo, ma il capitolo c'è.
HP2 è finito  e adesso inizia il bello :)
Letteratura Spagnola mi aspetta e adesso vi saluto.
Se avete bisogno di delucidazioni vi prego di mandarmi un ms privato e sarò lieta di rispondervi.
Un Grazie a tutti per il vostro sostegno.
Alla prossima!




Prossimo aggiornamento : Sabato 3/12/2011

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Capitolo 10
*** -Capitolo Decimo- Prima Parte ***


Otto recensioni. OTTO RECENSIONI.
Beh non ho  le parole per ringraziarvi  , non le trovo .
Vi dico solo che siete la mia unica energia per continuare  a scrivere.
Grazie.



 

 

          -Capitolo decimo-


      _Parte Prima_





 

 

[Pensare a se stessi non è egoismo.
Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi - Fabio Volo]



  Agosto  1993



Il caldo era asfissiante e Sirius lo sapeva bene.
Ma quel dannato giorno sembrava sembre più marcato, come se la sua fuga non fosse già difficile ed impegnativa.
 Ancora stanco dalla lunga  fuga  da  Azkaban di fine luglio si sedette dietro un cespuglio.
Era sicuramente vicino  a qualche sobborgo babbano a giudicare dalle macchine  che affollavano le strade.
Annusò l'aria calda contrariato.
Aveva sempre detestato  i mesi estivi ..
Forse perchè doveva tornare a Grimmuld Place.
Sorrise amaro.
Molto probabile.
Guardò il solo illuminare la distesta che lo circondava.
Sembrava  che i raggi del sole irradiassero ogni cosa tranne lui.
Perchè lui era qualcosa di brutto, oscurato  forse dalla benevolenza del mondo dopo quello che aveva fatto.
Non passava giorno, anno , minuto in cui i suoi pensieri non  andassero  a James e Lily e   questo lo sapeva, ne portava i segni.
Perchè ogni volta provava sempre la stessa fitta lancinante al cuore .
Lui li aveva traditi con un mostro peggiore di Lord Voldemort stesso, nascosto tra le loro fila  dell'Ordine della Fenice, fingendo di combattere per un mondo migliore per i nuovi figli che dovevano nascere ; per Harry.
Aveva perso tutto per un codardo, un vile.
Ma non era lui il mostro. No, non era lui.
Remus ed Harry dovevano saperlo, dovevano riconoscere la sua innocenza.
Se ormai era troppo tardi per suo fratello James e per Lily , almeno doveva tentare per le uniche persone importanti che gli erano rimaste in vita.
Subito  gli occhi saettarono verso la strada sferrrata e ricominciò  a marciare veloce.
Il sole perforava la sua schiena  mentre balzava  e raggiungeva  Privet Drive.
Doveva almeno vedere Harry prima di partire , prima di tornare ad Hogwarts.
Si sarebbe tornato, eccome.
Girò intorno alle case senza vedere niente, ormai era buio e cominciava ad essere sconsolato, non trovava Harry.
Si diresse piano  verso un piccolo parco giochi.
"Aiutoooooooooooooo! Fatemiiii scendereeee ! Aiutoooo!" urlò una voce  sopra la sua  testa, che lo fece sobbalzare.
Una donna enorme volava nel cielo.
Si guardò intorno stranito.
Un ragazzo correva a perdifiato  nella strada con la bacchetta tra le mani e il baule di Hogwarts a cui era attraccata una civetta bianca.
Sirius in forma canina traballò.
Harry , il suo figlioccio.
Identico a suo padre ma gli occhi...
Gli occhi erano quelli di Lily, senza dubbio.
All'improvviso capì che qualcuno  era dietro di lui.
Sirius avanzò, ringhiò piano  e Harry sfoderò la bacchetta.
Un rumore assordante   lo fece scappare veloce, era il Nottetempo.
Era tranquillo così, sapeva  che sarebbe arrivato sano e salvo.
 Cominciò a correre veloce mentre nella sua  mente  il suo unico obbiettivo era quello di uccidere il traditore.
Peter Pettigrew.


Quell'agosto era ormai  come qualcosa di provissorio e di speranzoso  per Lily e James.
Erano ansiosi di tornare con Harry, di dirgli semplicemente : "Eccoci Harry, non ti abbiamo  mai abbandonato" ma  i mesi ancora erano una distanza al loro  traguardo.
Ma avevano fede, speranza.
Lily sorridente osservava  suo marito intento a    inventare un piano per poter  trovare Sirius.
"Sono sicura che verrà qui da noi"disse Lily.
James la guardò e sbruffò.
"Non sa che siamo ancora vivi Lily"disse impaziente.
Lei sorrise  e rifrancata baciò i suoi capelli.
Era tornato quello di un tempo.


Harry  guardava accigliato la finestra  fuori dal Paiolo Magico.
Era tutto troppo strano...
Aveva infranto la legge  ma il ministero non lo puniva.
Anzi, lo faceva rimanere qui , nel mondo magico  senza rimanere dai Dursley.
Non era così stupido e superficiale.
Qui qualcosa non qudrava.
 E sicuramente la chiave di tutto era Sirius Black.




"Harry ha  gonfiato Marge"disse Silente porgendo il calice ricolmo di pozione a James.
Lily lo guardò strabiliato.
"M-marge la sorella di Vernono?"chiese balbettando.
Silente annuì, ma non  in modo irato a impaurito .
Sembrava con enorme disappunto di Lily, divertito.
"Beh adesso è al Paiolo  Magico, tornerà qui con l'Espresso!"disse gioviale osservando  i coniugi  finire di bere la pozione.
James sorrise .
"Beh ragazzi, adesso devo andare"disse rapido Silente aprendo la porta dell'infermeria.
"A presto Albus"disse Lily poggiando la testa sul cuscino , stanca.
"Ah dimenticavo..."disse all'improvviso il preside ridestando entrambi.
"Remus prenderà il posto di Allock per la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure"concluse  giulivo lasciando di stucco James.
Moony sarebbe tornato  presto.
Molto presto.


 
 Hogwarts 1993 




   Remus Lupin guardò fuori dal finestrino impassibile.
Gli occhi gli  bruciavano e sentiva lo stomaco sottosopra.
Quanti anni erano passati ?
Venti o meno?
Si sentiva spossato  e non riusciva  a concentrarsi.
Quando entrarono loro tre.
Non aveva dubbi su chi fosse il giovane con i capelli spettinati e gli occhi verdi.
Il piccolo Harry.
Il cuore gli batteva all'impazzata e non respirava bene.
Fece finta  di dormire, non ci riusciva.
No.
Nemmeno  a guardarlo negli occhi, perchè avrebbe rivisto le persone a lui più care.
La rabbia prese il posto alla disperazione.
Perchè  Silente aveva così insistito a riaverlo ad Hogwarts?
Perchè doveva sibure quel dolore  che non era mai passato?
Sirius era scappato da Azkaban lasciandolo di sasso.
Se voleva cercare lui?
Remus Lupin non aveva paura di vederlo.
Non aveva paura di  fronteggiarlo, perchè sapeva che Lily e James magari quella notte avevano aperto forse la porta al "Vechio Padfoot", non sapendo che dietro di lui si nascondeva Lord Voldemort.
Remus non aveva paura, no.
Remus sentiva che la rabbia lo infuocava dentro  mentre  Harry nominava quello che doveva essere il suo padrino senza saperlo.
Remus non aveva paura nemmeno di quel Dissennatore che era entrato nello scompartimento del treno, perchè sapeva di dover  proteggere Harry e i suoi amici.
Remus non aveva paura, ma era solo al mondo.




Le carrozze sferragliavano veloci e James si posizionò dietro il grande portone di quercia per ascoltare il rumore  che  annunciava il loro arrivo.
Lily sorrideva beata e lui la guardava ammaliato.
Le carrozze arrivarono e James veloce prese posto vicino a Lily.
Remus entrò, emozionato e  si guardò intorno.
James lo guardò e un tonfo al cuore lo colpì.
Era invecchiato,  stanco, dolorante.
Chissà quante lune da solo aveva passato, quanto tempo a farsi del male.
Non meritava tutto questo, no.
"Buona sera, io sono il Pofessor Parker"disse avvicinandosi  e stringendo la mano al suo vecchio amico.
"Sono Remus John Lupin"disse cordiale.
Lily si avvicinò e lui  la guardò negli occhi  e rimase imbambolato.
"Cosa c'è Remus? Ha visto qualcosa?"chiese Lily con voce sottile dall'emozione.
Per un breve momento James sperava che li  riconoscesse, ma sapeva che non poteva succedere.
Voleva abbracciarlo, dirgli che non era solo.
"N-niente, sembravi una mia vecchia a-amica"balbettò lui  incerto  e non migliorò, perchè tentennò ancor di più quando  Lily si presentò con il suo falso nome .
Silente cominciò il suo solito discorso e  interruppe tutto.
In quel discorso c'era tutta la premura di tenere in salvo gli studenti ed Harry lo guardava incerto.
I Dissennatori erano ovunque  e la questione era grave.
Non migliorò la situazione il 31 ottobre quando lo sconsiderato di Sirius  entrò ad Hogwarts  scatenando il panico.
Lily era insospettita  : Sirius non avrebbe voluto Harry morto, ma allora chi cercava?
James dal canto suo era elettrizzato , il vecchio spirito Malandrino lo faceva  giore fino all'inverosimile.
I mesi passavano  e Natale aveva portato con sè un'altra ondata di sospetti.
Harry ricevette una Firebolt da parte di uno sconosciuto, cosa che allarmò parecchio Silente.
"Sirius  sta esagerando James , si sta mettendo contro tutti"disse grave  mentre una sera di Gennaio somministrava loro la pozione.
Ma James era naturalmente dalla parte di Sirius  con immensa disapprovazione di Lily.
Sapevano che Harry frequentava le lezioni contro i Dissennatori e sapevano il dolore che provava quando sentiva l'eco delle loro ultime parole.
Lily pianse quella notte, mentre James la stringeva a sè forte.
 Ma James è sempre stato con lei .
 Harry vinse  la coppa di  Quidditch e   toccò a Lily quella volta consolare un commosso James che  riusciva a stento a credere che quello fosse suo figlio.
Erano orgogliosi , erano fieri di lui.
Stava diventando un uomo.
Lily poi , toccava il cielo con un dito.
Sinceramente, James credeva che Lily fosse ormai  fuori controllo dalla gioia.
La vedeva  sorridere a tutti  ed emanava  sole  come se ne dipendesse direttamente.  Certo ancora  era "Susan Evans" ma poteva giurare  di vedere i lunghi capelli  rossi mulinare al vento ormai primaverile.
Guardava sempre la  vecchia foto del  matrimonio e sospirava impaziente.
Le loro vite ritornarono come un tempo quel 6 giugno 1993 , dove i Malandrini si trovarono ancora una volta insieme.
James era passato , quella sera dallo studio di Remus.
Aprì la porta e vide che il suo vecchio amico non c'era più.
Guardò la scrivania  e rimase di stucco : la  Mappa del Malandrino era aperta e indicava dei punti vicini.
I suoi Malandrini ed Harry , Ron ed Hermione.
Nella Stamberga Strillante.
Corse a perdifiato e portò Lily con sè, mentre Silente diceva sorridente :"E' ora di   tornare".
Corsero insieme , con la forza che scorreva nei loro cuori.
Salirono le scale e si guardarono negli occhi.
"E' stato Peter Pettigrew!"disse Sirius.
Guardarono Harry cercare di vendicarli inutilmente, mentre  l'attenzione di James era ad   un'altra parte.
Il topo.
Ecco cosa  cercava Sirius.
Wormtail.
Sirius lo ritrasformò e si dibatterono a lungo.
Sirius era distrutto dal dolore  con Remus  ed Harry..
Lui era incredulo.
Avevano costretto Peter  a terra, Remus  e Sirius con le bacchette tese.
"Avresti dovuto capirlo che se non ti avesse ucciso Voldemort l'avremmo fatto noi, insieme!"disse Sirius tormentato.
Harry rispose con un   :"No".
James sorrise comprensivo e Lily  asciugò una lacrima che solcava il suo viso.
"Harry questo è il motivo per tu sei orfano"disse Remus.
"Lo so"disse Harry.
"Hai sentito? La sua pellaccia era più importante dei tuoi genitori"disse Sirius irato.
Harry sussurrò :" So anche questo, ma so anche che mio padre non avrebbe voluto che i suoi due migliori amici diventassero assassini!".
Jame prese la bacchetta e pose fine alla loro copertura.
Spalancò la vecchia porta  e mormorò  :" Hai ragione figlio mio".
Lily avanzò sorridente  e disse :"  Come sempre".


Harry li guardò.
Quante volte  aveva osservato ogni minimo particolare, ogni somiglianza dei due volti più importanti della sua vita  nell'album?
Quante volte aveva pregato,sperato che la loro morte fosse stata tutta un bluff, tutta falsa?
Aveva sempre desiderato averli vicino nella sua vita.
Li guardò ancora  e cadde a terra.
 La donna   si avvicinò e  lo strinse forte sussurrando con la sua voce melodiosa :"Non stai sognando piccolo mio, siamo  qui con te. Siamo sempre stati con te".
"Anche con voi eh! Cari Moony e Padfoot!"disse James scoppiando dalla felicità.
Ron ed Hermione   guardavano la scena straniti.
Calde lacrime  scesero dai profondi occhi verdi di Harry.
Quel profumo di fiori, lo ricordava come se lo sentisse ogni giorno.
Era quello di una madre.
Sua madre.
Lily Potter.




_Fine Prima Parte_




Continua.....



Cath's Angolo.
Ed eccoci qua.
Sono cattiva vero?
Ihhihi interrompere tutto sul più bello..:)
Sadicaaaaaaaaaaaaaaa xD
Scherzo naturalmente :D
Bene vi ringrazio e vi aspetto il prossimo sabato con l'altra parte.
Ripeto come al solito : Se avete bisogno di delucidazioni mandatami un ms privato, sarà ben lieta di rispodervi.
Adesso vi lascio.
Buona notte.




Mischief Managed!


Prossimo aggiornamento : Sabato 10/12/2011.

NOX!

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Capitolo 11
*** -Capitolo decimo- Parte seconda- ***


Grazie ragazzi, grazie veramente.
Ecco qui la  tanto attesa seconda parte del capitolo 10.
Spero che sia  di vostro gradimento.


 

[ Venivano verso di lui, e su ciascun volto danzava lo stesso sorriso affettuoso.
James era alto esattamente quanto lui.
Indossava gli abiti nei quali era morto e aveva i capelli arruffati e gli occhiali un po' storti come quelli del signor Weasley.
Il sorriso di Lily era il più largo.
Avvicinandosi, spinse indietro i lunghi capelli,
e gli occhi verdi, così simili a quelli di Harry,
frugavano avidi il suo volto, come se non potesse mai saziarsi di guardarlo.
Joanne Kathleen Rowling - Harry Potter e i Doni della Morte
]



- Capitolo decimo-
-Seconda parte-

_A window  to the past_



Harry non riusciva  amuovere un muscolo, non riusciva nemmeno a respirare.
I suo genitori erano morti, Lord Voldemort  aveva  distrutto la loro  casa, le loro vite.
Sirius Black li aveva traditi, messi nelle mani del Signore Oscuro.
Almeno così aveva detto Hagrid al Paiolo Magico.
Eppure Harry aveva sentito quell'abbraccio come se ricordasse qualcosa di assopito nel tempo, come qualcosa già presente nella sua esistenza.
Si voltò verso Hermione che lo guardava strabiliato e vide sul suo volto quello che già sapeva : nessuna magia poteva ridestare i morti.
"N-non è possibile"mormorò il professor Lupin  pallido come un cencio.
Harry guardò Black   e tremò.
Il suo volto era cereo .
All'improvviso prese la bacchetta e si gettò contro quello che diceva di essere suo padre.
"Sirius no!"urlò la donna, cercando di trattenerlo.
"No, tu non sei mio fratello , non può essere vero!"urlò  .
La sua voce era terribile : un grido di  dolore  per la paura d'illudersi a ciò che non poteva mai essere vero..
Remus balzò con agilità  e lo spinse  indietro.
"Se sei veramente  James Potter  devi rispondere a questa domanda"disse piano.
Sirius lo guardava ancora teso, mentre una  lacrima scendeva dalla sua guancia.
Ed Harry si chiese  se fosse veramente colpevole quel pover uomo.
Il "presunto" James Potter annuì.
"In che animale ti trasformi da animagus?"disse ancora Lupin.
Animagus? Suo padre  poteva trasformarsi in un'animale?
Si voltò e guardò ancora Pettigrew in volto.
Trasudava paura e terrore  mentre osservava la scena.
"Io mi sono sempre trasformato in un cervo, perchè io sono  Prongs.
Uno  dei  Malandrini"disse l'uomo gonfiando il petto fiero.
Remus e Sirius si guardarono  sbalorditi.
Subito Black si gettò su James Potter e  l'abbracciò, piangendo, divincolandosi, urlando .
"Prongs! Prongs! Fratello!"  biascicava   piangendo.
"Padfooot!"urlava l'altro.
Invece Remus si avvicinò  a Lily  e  commuovendosi  disse   con voce rotta dal pianto :"Com'è  possibile tutto  questo Lily?".
Lily sorridente  rispose con una sola parola che sciolse ogni dubbio :"Silente."
Harry li osservava  abbracciati e comprese che veramente erano qui, suo padre e sua madre.
Intanto Peter Pettigrew voleva darsi alla fuga, ma Harry fu  veloce.
Si posizionò davanti alla porta  .
"Peter? Dove scappi?"disse James sarcastico.
"E-ecco io.."disse tremante.
"Perchè hai fatto tutto ciò? Spiegaci perchè.
Perchè nostro figlio ha vissuto 13 anni solo al mondo?Perchè Sirius ha dovuto sopportare 12 anni  ad Akzaban?!"disse irato.
Peter Pettigrew si fece piccolo piccolo, guardandoli terrorizzato.
"Lui stav-va con-nquistando tutto, io avevo paura! N-non sono  m-mai stat-to com-me v-voi!"disse piagnucolando.
Lily lo guardò e  triste si avvicinò ad Harry abbracciandolo.
"Mamma?"chiese .
Lei annuì  e sorrise.
Ad Harry parve che il mondo si fosse fermato, niente aveva più coerenza.
Sua madre, suo padre erano lì, erano tornati.
Aveva scoperto di non essere solo al mondo, aveva  scoperto di avere anche un padrino.
 James si gettò nell'abbraccio  e disse  sorridente :"Siamo di nuovo una famiglia".
Sirius e  Remus li guardavano da lontano e  Lily disse pratica :"Abbraccio di  gruppo?".
Harry sentiva calore che proveniva dal suo cuore, che lo riscaldava.
Questo si provava ad avere una famiglia?
Ron guardò Hermione  sbalordito e mormorò un "Miseriaccia!".
Harry sorrise felice. Quell'esclamazione era opportuna in quel momento!
"Harry adesso recupereremo tutto quello che abbiamo perduto"disse Lily.
Harry annuì.
"Qui.."disse James malinconico toccando la sua cicatrice.
Lily lo guardò amorevole.
"Harry non so se ne sei al corrente, ma io sono il tuo padrino."disse Sirius sorridente.
Sembrava un'altro uomo.
"Si lo so"disse il ragazzo.
"Quindi qualunque regalo tu voglia...E' a disposizione!"disse  Remus sorridente.
"Beh la Firebolt non è abbastanza Moony?"chiese Balck scatenando risate da parte dei coniugi Potter.
"Grazie Sirius" disse Harry  con gratitudine.
"Ti ho comprato il tuo primo manico di scopa quando nemmeno camminavi , quindi era necessario che te ne comprassi un'altra adesso" disse lui sorridente.
"Che ne facciamo di Pettigrew?" chiese Lupin.
" Gli toccherà la stessa  sorte che ha subito Sirius "disse James perentorio.
"J-jamie , non f-farmi questo! N-noi s-siamo a-amici!"disse lui piangendo.
James lo guardò.
Anche se  in quei profondi occhi acquosi rivedeva il suo passato, ricordava che il presente per colpa di Wormtail era andato  quasi a finire male.
Ma lui non era Lord Voldemort, non era un mostro e non doveva ucciderlo.
Perchè Harry aveva ragione.
Lui non voleva ucciderlo.
Doveva vivere , perchè alla fine James stesso sperava che un giorno fosse tornato il ragazzino che conosceva un tempo.
"Andrai e  testimonierai per scagionare Sirius. E' l'unica cosa che io e Lily ti chiediamo. Lo farai Worm?"chiese James.
Sirius ringhiò rabbioso sentendo il nome che James aveva usato.
Pettigrew non era degno  della sua bontà.
L'ometto annuì e James sorrise.
"Voi due avete bisogno di una mano, vero?"chiese James all'improvviso guardando Ron ed Hermione che sorrisero imbarazzati.
"A volte Sirius  è troppo veemente"disse Lily fulminandolo con lo sguardo.
Sirius disse sorridente  giustificandosi :" Stavo mirando al topo!", mentre Peter Pettigrew  sbuffava sollevato di non essere stato aggredito.
I morsi di Sirius erano veramente fastidiosi.


Erano scesi da quel tunnel quando il destino complicò la situazione.
Le nubi si  destarono e  apparve la luna.
Remus la guardò  fisso.
"Prongs...Trasformiamoci"urlò Sirius terrorizzato.
Lily sgomenta prese i ragazzi tra le mani e cominciò a correre.
"James! Sirius! State attenti!"urlò  nervosa.
James  sorrise e con un impercettibile movimento si trasformò in  un maestoso cervo.
Un enorme cane nero scodinzolava vicino mentre Remus ormai cominciava a sviluppare tutte le caratteristiche da lupo.
Harry , Ron ed Hermione erano paralizzati dal terrore, mentre la figura del loro professore cominciava ad allungarsi e il vero lupo  si manifestò.
Ma Lily fu pronta.
Veloce portò i ragazzi lontano , avvicinandosi al castello.
"Mamma..Dov'è Pettigrew?"chiese Harry quando ormai si trovavano in prossimità del lungo ponte di legno.
Lily si guardò attorno spaesata.
Era scappato.
"Lily!"urlò una voce da lontano.
Severus correva veloce con Silente e Caramell che reggevano il passo.
"Severus! Ron l'amico di Harry è ferito, dobbiamo subito fare qualcosa!"disse precipitosa.
Caramell la fissava con occhi spaventati .
"Buona sera Ministro"disse lei affabile.
"L-lily P-potter?!"biascicò terrorizzato , mentre silente sorrideva giulivo.
"In carne ed ossa"disse Lily sorridente.
Caramell  si voltò e guardò Silente  torvo :"Mi devi spiegare qualcosa Albus?".
"Beh, aspettiamo che arrivino gli altri"disse invece Silente con un tono che irradiava gioia da tutti i pori.





Il grosso cervo si stagliava nella foresta, prendendo velocità.
Sentiva la brezza notturna che da anni non lo sfiorava, sentiva la vicinanza di un grosso cane nero  che lo rincorreva.
Saltò , veloce.
Era felice .
Il cane nero abbaiò e  si avvicinarono  al lupo che li osservava curioso.
Il cervo con le sue corna fece segno di proseguire verso un laghetto .
Il cane abbaiò felice ed il lupo corse insieme  a loro.
Mentre si avvicinavano scorsero la piccola figura di un topo.
Il topo guardò James negli occhi , rammaricato.
James lo incitò a restare.
Ed il topo sapeva che doveva farlo, sapeva tutto questo.
Aveva troppi rimorsi.
Avrebbe testimoniato, ma sarebbe scappato via.
Il cervo e il cane lo  sapevano bene.
Un ululato li distrasse e si voltarono.
Il lupo  cercava di buttarsi nel lago.
Il cane latrò, contento, mentre il cervo cominciò a galoppare verso il lupo.
 Il topo perciò si unì al cervo, al cane ed al lupo.
Come se fosse una normale luna piena di quasi 20 anni fa.




"E' una storia incredibile"disse Caramell.
"Certo che lo è, ma vedi anche tu che molte volte le apparenze ingannano"disse Silente.
Lily sospirò e guardò Harry dormire in quel letto dell'infermeria.
"Beh, questa pozione è un vero e proprio ritrovato medico"disse ancora il Ministro  guardando Piton.
Il pozionista sorrise compiaciuto.
All'improvviso entrò Madama Chips tutta trafelata.
"Signor preside...Ci sono 4 uomini..Vogliono  entrare... J-james P-potter..B-black...E tutta l'allegra brigata dei vecchi tempi!"disse bianca come un lenzuolo.
"Poppy falli entrare"disse Silente .
Caramell diventò paonazzo.
"Black?? Dobbiamo subito chiamare i Dissennatori, subito..Finalmente, da mesi lo cercavamo..!"disse borbottando frasi sconnesse.
"Aspetta Cornelius prima di trarre conclusioni affrettate"disse Silente concitato.
Infatti la scena che Caramell  era diversa da quella che immaginava.
James Potter teneva con Sirius Black  Remus Lupin, profondamente addormentato , con un ometto vicino tutto nervoso che aiutava i due uomini a trasportare il ferito.
Quando guardò quella scena Lily  pianse.
Sembrava una normale giornata di tanti anni fa , quano tornavano dopo una luna piena, i famosi Malandrini.
Il Ministro riconobbe l'ometto e rabbrividì.
"Peter Pettigrew?!"chiese burbero.
All'improvviso un'ipotesi affiorò nel suo cervello.
Aveva rinchiuso per dodici anni l'uomo sbagliato?
Lily veloce abbracciò i suoi Malandrini,  riservando  a Peter solo un sorriso.
"Come al solito qui è un rebus Albus"disse Caramell irato.
"Adesso inizio a raccontare tutto"disse Silente.
"Prendete pure un pezzo di cioccolato, è veramente squisito!"disse ancora l'anziano preside.
Lily ridacchiò mentre chiudeva le tende dei tre ragazzi che dormivano beati.
Un giorno anche loro avrebbero saputo  tutto.




Le parti si rovesciano : Black innocente e Pettigrew accusato.
Quello che non  avreste mai sospettato :
I Potter ancora vivi.


Di Sterius Mitrun

Quello che la notte scorsa è successo alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha cambiato le sorti di una preannunciata morte per Sirius Black.
Ma il fato è stato differente per il giovane mago .
Quello che nessuno della comunità dei maghi si aspettava era che l'excompiato Pettigrew in realtà fosse la spia  e l'omicida che tradì James  e Lily Potter.
Questa notte i due coniugi davanti al Ministro Caramell in persona sono comparsi (non sono fantasmi, sono loro in carne ed ossa!) ed hanno chiarito tutto, con un Pettigrew  che ammetteva tutto quello che era successo.
Ma la cosa strana è che proprio questa mattina, mentre il Ministro Caramell attendeva i Dissennatori per scortare il traditore esso è misteriosamente scomparso.
Finiranno mai i mistreri ad Hogwarts?
Sta di fatto che Sirius Black è libero, I Potter sono tra i vivi ed il piccolo Harry ha di nuovo i suoi genitori.
Niente di nuovo, no?!



SEGRETI DI HOGWARTS pagina 10
SIRIUS BLACK : INNOCENTE FINO A PROVA CONTRARIA pag 15.


"Sono trooooppo fotogenico ragazzi!"disse Sirius mentre avventava un toast.
Lily lo rimproverò con lo sguardo.
"Difendimi Prongs!"disse Sirius.
James sorridendo disse :"Voglio un tuo calendario fratello!".
Toc, toc, bussava qualcuno alla porta.
Remus sbuffò spazientito mentre Lily  sconsolata aprì la porta .
Harry .
"Buongiorno figliolo!"disse James dal tavolo  allestito nella loro stanza di permanenza.
Harry li guardava colmo di felicità.
Non aveva sognato.
Loro erano lì con lui.
"Cosa c'è?"chiese Lily.
"Siete qui"disse lui semplicemente.
Lily commossa lo abbracciò e disse  :"Ci saremo sempre".
"Certo, adesso verrai a vivere con noi!"disse James.
Harry rise felice : scappava dai Dursley.
"Dobbiamo fare una capatina da  tua sorella, ehm come si chiamava , Violetta?"disse Sirius bevendo un sorso di caffè.
"Petunia!"disse Lily perentoria.
"Già...Scaltra la fuga di Pettigrew,m vero Prongs?"chiese Remus interrogativo.
James fischiettò innocente.
Harry sorrideva, beato.
Suo padre, sua madre, Sirius , Remus, erano le persone più generose ed altruiste del mondo.
"I Malandrini sono tornati a correre stanotte"mormorò James  guardando la grande fenice Fanny che si librava nel cielo limpido senza nuvole.



Continua...


Cath's angolino.
Ed eccolo qui, il tanto atteso ritorno dei malandrini.
Spero che appreziate fino in fondo questo capitolo, scritto con il cuore.
A presto!




Prossimo aggiornamento  : Domenica 18/12/2011. Il modeM mi ha abandonata! ç_ç , NIENTE CONNESSIONE ,quindi dovrete panzientare ancora qualche giorno. In caso se ci riesco posterò un bell extra per natale e subito dopo il capitolo. Adesso vi saluto, se mi becca la prof (scrivo da scuola) mi fucilaaaaa xD A presto(lo spero vivamente)! [EDIT 20/12/2011 ORE 12 : 17]




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Capitolo 12
*** Extra- Christmas/New Year Special ***


Anche il 2011 ormai è finito quindi si tirano le somme di questi 365 giorni passati.
Personalmente non mi pento di niente è stato un'anno pieno di soddisfazioni, gioie
indimenticabile, con lotte e vittorie.
Perciò auguro a tutti , senza nessuna distinzione di vivere un 2012 felice, senza nessun problema , perchè il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. Possa il nuovo anno portarvi nuovi bellissimi sogni e tante concrete soddisfazioni.
E alla faccia dei Maya! xD





[Faccio così , grido di più .
Voglio che tu da  lassù mi ascolti
-
Dolcenera ft Professor Green -
Read all about It
]







Christmas/New Year Special










Natale 1980








 

Quella mattina Sirius si alzò piano, Mary ancora dormiva e lui non voleva ridestarla.
Immancabilmente si perse in quei profondi occhi blu che l'osservavano.
"Non volevo svegliarti"disse piano , raccogliendo una  ciocca ribelle che ricadeva sulla sua tonda guancia rosea.
Lei ridacchiò e disse piano :"Non ho dormito per niente".
Sirius sentì il cuore fremere , il ricordo della notte precedente era troppo nitido .
Lei, Mary MacDonald , la ragazza che aveva sempre preso in giro, lei che l'aveva catturato  solo con uno sguardo come nessuno mai era riuscito a fare ,lei che amava con tutto sè stesso, senza distinzioni, Lei... La sua vita.
"No così non va bene mia cara.. Dovevi riposarti.. Lily ci aspetta per il pranzo " disse Sirius alzandosi e guardandosi allo specchio.
"Sono le undici e mezza,  siamo in orario "disse lei scomparendo in bagno.
Sirius rise della sua logica perfetta, mentre ancora guardava la sua figura nello specchio.
Era dotato di fascino, di bellezza degna di un principe nobile, di un Black.
Ma lui odiava tutto ciò.
Lui era Sirius, Padfoot, un Malandrino  , un componente dell'Ordine della Fenice , che lottava ogni giorno per salvare il mondo ormai corrotto dal male.
La paura lo attanagliò.
Sarebbe stato l'ultimo Natale?
Ma Sirius  cacciò via quei pensieri inutili  riaccendendo la vitalità  nei  suoi profondi occhi grigi.
"Che fai bel principe? "urlò Mary dal bagno "Non fai il bagno con me?"continuò.
Sirius rise, con quella risata simile ad un latrato di cane e la raggiunse.
Sicuramente Lily   sarebbe andata su tutte le furie per il loro ritardo.
Ma i suoi doveri da principe lo chiamavano...




Quella stessa mattina James era sotto il tavolo della cucina  , con i vestiti pieni di latte e i capelli arruffati peggio del solito.
Harry era a gattoni  a terra che lo guardava curioso.
"Non mi guardare così mio caro, perchè se sono qui è colpa tua. Hai perso il ciuccio , quindi lo cerco."disse  esausto.
Harry rise inconsapevolemente.
James perse tutto il nervosismo  e lo guardò amorevole.
Come  poteva sentirsi impaurito  davanti  a quel bambino , che rappresentava tutta la speranza  per un mondo nuovo?
James fece un balzo e avanzò, finalemente e lo trovò.
Un "Gratta e netta" sul ciuccio  e lo porse al piccolino.
La casa era un disastro  e Lily avrebbe  urlato. Oh, certo che avrebbe urlato.
Latte, pappette ovunque . Anche il gatto era intorno che miagolava.
James si sentì perso.
Guardò Harry che faceva gorgolii tranquillo e lo prese tra le braccia.
"Come lo diremo alla mamma tutto questo?"disse l'uomo rassegnato.
Harry  borbottò parole incomprensibili.
James sospirò e cominciò  a rassettare   finchè  Remus arrivò e prese in mano la situazione sorridendo e mormorando un :"Menomale che ci sono io, sennò... Eri fregato Prongs".
"Ragazzi?Siete in casa?" disse Lily entrando carica di borse della spesa.
"Si!"disse James aiutandola con la mole e  baciandola .
"Buongiono Lily!"disse Remus.
"Ciao Moony"disse lei.
James sorrise.
Quanto amava  quella  famigliola che aveva, quanto amava suo figlio.
Quanto amava i suoi amici  e sua moglie.
James era raggiante  e  le morti, il dolore quel giorno non lo scalfirono.
Quel giorno era felice.
"Il mio principino..Eccolo qui. Cosa ha combinato il papà? Dimmelo su, piccolo mio"mormorava  Lily baciando sulle guance Harry che sorrideva estasiato.
James guardò nervoso Remus.
"Qualcuno parlava di me?"disse Sirius entrando baldanzoso nella stanza con Mary e un'enorme pacco sulle spalle.
"Egocentrico!!"disse Remus scoccando al malandrino un'occhiata torva.
Sirius sorrise  e mormorò :" Buon primo capodanno mio piccolo Harry, il tuo caro padrino ti ha preso un kit di pluffe  e boccini, sperando che un giorno tu batta il presuntuoso di tuo padre" disse porgendo il regalo a Lily.
Harry lo guardò, come se fosse consapevole  e sorrise, mostrando  gli unici due dentini che aveva.
"Presuntuoso a chi?! Sacco di pulci!"urlò James   catapultandosi sull'amico.
Mary  e Lily li guardarono contrariati  e mormorando un :"Uomini" andarono in cucina  e prepararono un  pranzo con  i fiocchi.
Peter Pettigrew arrivò ,  tardi e si unì a loro.
Nessuno notò il suo tentennamento, nessuno vide l'ombra del tradimento dietro i suoi occhi.
Perchè tutti erano impegnati a guardare James e Sirius battibeccare su chi mangiare la coscia del tacchino , oppure erano tutti impegnati ad ascoltare  Lily che suonava il pianoforte in salotto con Mary che cantava  carole con parole incompresibili.
Nessuno badava  al male che ormai aveva avvelenato i Malandrini.
Nessuno, perchè erano felici, come in una bolla  privata.
Né  James e Lily si pentirono mai di aver costruito  quella famiglia nella macerie di una guerra, perchè aveva costruito la cosa più bella del mondo.





1993
James / Lily



James guardava la finestra , toccò il vetro con le mani  e sentì il freddo che lo ghiacciava da dentro.
Strinse Lily tra le braccia .
Quanto voleva quel Natale avere Harry con sè, quanto voleva dire  a Sirius che era tutto vero quello che aveva detto quel lontano Capodanno. Harry era molto più bravo di lui a Quidditch.
"Manca poco" mormorò guardando il cielo.
Non aveva più paura.



Sirius.

Sirius correva, correva correva.
Le lacrime scendevano da suo volto.
Mary,  James , Lily , i Malandrini.
Harry.
Guardò il cielo  e urlò :"  Vi vendicherò è una promessa".
Un urlo vano, perchè nessuno rispose al suo appello.


Remus.

Era Natale o Capodanno?
Non lo sapeva più.
Si guardò le mani e tremò.
La luna stava per sorgere ma  non aveva paura, no.
Ricordava  tutti i Natali passati  e il cuore gli doleva.
Guardò la luna  in segno di sfida.
James , Sirius, Lily.
Tutti lo sapevano anche quelli  che erano lassù.
La luna non gli faceva  più paura.



Peter Minus.

 Questo era quello che aveva prodotto nella sua misera vita..
Eppure si era sentito forte quando aveva consegnato i suoi unici amici nelle mani di Lord Voldemort.
Non aveva tentennato.
Sapeva che era l'unico che avrebbe   aumentato il suo potere.
Ma  viveva come un reietto, da topo.
Scorgeva Harry e tremava  davanti alla  sua somiglianza con James e quegli occhi... Lily.
Era mezzanotte.
Guardò il cielo.
Era solo.
Auguri Peter.


Harry.

Il ragazzo guardava la finestra, mentre la neve vorticava tranquilla.
Pensava ai Natali che non aveva mai avuto, ai maglioni che sua madre non aveva mai  cucito per lui, alle partite di Quidditch che con suo padre non aveva mai disputato.
Sospirò e pensò ancora  a loro , James  e Lily.
Aprì la finestra  e osservò il cielo.
Era luna piena.
"Mi mancate"gridò sperando che loro, che erano omai lassù avrebbero ascoltato la sua preghiera.
"Harry, scendi! Facciamo una partita  a scacchi!"urlò all'improvviso Ron.
Guardò ancora il cielo e  chiuse la finestra lasciandosi i rimpianti  muti nel cuore.



Nella foresta un lupo ululò.






Cath's angolino.
Lo speciale  :)
Il modem è tornato e quindi moi aussi!
Dalla prossima settimana nuovi capitoli :D
Spero che sia di vostro gradimento...:)
 A presto!
Catherine
.

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Capitolo 13
*** Capitolo undicesimo- prima parte- ***


Grazie a tutti :) Ecco il capitolo!


 


 

 

Capitolo undicesimo

_Prima parte_








 [E' così ingiusto che io abbia trascorso
così tanto tempo con  James e  Lily 
e tu così poco.
Ma ricorda : Chi ci ama non ci lascia mai veramente-
Sirius Black Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
]

Luglio 1994










 Quella mattina di giugno Petunia si alzò presto, svegliando il marito che sonnecchiava tranquillamente.
Prese un bel caffè, senza zucchero  e subito dopo ridestò dal sonno anche  il piccolo Dudley.
Tutto era perfetto e normale , certo.
Rabbrividì,  mentre il  volto sorridente di sua sorella faceva capolino come sempre nella sua mente.
Ogni mattina,  ogni volta  aleggiava  quel dolore che aveva messo a tacere molto tempo fa.
Lei era distaccata, aveva allontanato Lily dalla sua vita, senza lasciarla entrare.
Mentre osservava suo marito e suo figlio era soddisfatta della sua vita.
Ma c'era sempre quella parte di lei che pensava a quello che aveva perso tanto tempo fa.
"Tesoro, dobbiamo andare  a prendere tuo nipote"disse improvvisamente Vernon. ridestandola dai suoi vorticosi pensieri.
Petunia  lo guardò senza trasparire nessuna emozione e mormorò : "Non ci ha detto niente , nessuna lettera".
Vernon, rosso in viso, bevve un sorso di caffè e annuì.
"Mamma mamma è arrivata una lettera per te!"urlò Dudley portando la busta  alla donna.
Lei guardò la lettera.
Quella scrittura... Era familiare.
Aprì la busta  e rimase  a bocca aperta.



Mia cara Tunia,
sicuramente avrai capito chi sono.
Non  rimanere di stucco : sono io, Lily.
Non sono  morta,non sono scomparsa.
Sono ancora qui.
Silente ha trovato il modo e  siamo tornati.
Oppure non ce ne siamo mai andati via !
Dipende dai punti di vista :)
Verremo a prendere le cose di Harry oggi pomeriggio  quindi  fatti trovare in casa.
Un bacio,
Lily.



Petunia era sotto shock.
Vernon la sorreggeva e rileggeva quelle parole , quelle frasi che non potevano essere vere.



Lily guardava il panorama che costeggiava Hogwarts.
Era triste abbandonare  quei luoghi che ormai facevano   parte della sua vita.
"Mamma siamo pronti"disse Harry tirando la valigia.
Lily lo guardò sorridente.
Avevano patito tutte le pene e i dolori del mondo  per tornare ... Ma guardando Harry tutto non aveva  peso.
Erano tutti lì, erano tornati, la loro famiglia  ricomposta.
"Ragazzi sento che oggi pioverà"disse Sirius annusando l'aria.
Remus lo guardò stranito dicendo :"Padfoot c'è un sole così luminoso che  potremmo andare al mare!.
"Mai contraddire i sensi canini di Sirius"disse James facendo la sua comparsa nel vialetto.
"Va bene  bambini, andiamo!"disse  Lily impaziente.
"Harry!"urlò Ron in  lontananza.
Il ragazzo si allontanò  e lo raggiuse.
"Adesso dove andrete?"chiese Ron.
Harry sorridente mormorò :"A  casa, finalmente".
Hermione arrivò giuliva   e  disse :" Sirius ti farà uscire pazzo!".
Harry rise un pò, confermando quella frase.
"Quest'estate c'è la coppa mondiale di Quidditch quindi dovrete venire con noi !"disse Ron entusiasta.
"Ci saremo!"disse Harry.
"Figliolo..Sù!"disse James.
Harry abbracciò i suoi amici  e corse  dalla sua  famiglia.
In cuor suo poteva dire di essere felice.
Ne era sicuro.
Come quando guardò nello Specchio  delle Brame ancora una volta , prima di partire e vide solo sé stesso.





James fissava la casa con rimpianto.
Quanti anni... Quanti anni.
"Beh, almeno Silente l'ha ricostruita"disse Sirius sorridente.
Lily piano aprì il piccolo cancelletto e con la chiave  aprì la porta.
James la strinse forte.
Ogni angolo di quella casa era impregnato di ricordi...
"Mamma, la mia stanza?"disse Harry .
Lily  lo guardò e sorrise ancora.
"Su"mormorò cauta.
Harry, con passo malfermo, salì e  imboccò la stanza a destra dove con lettere eleganti c'era scritto "Harry".
Aprì la porta .
Le mani tremavano inconsapevolente , senza dare segno di fermarsi mentre guardava il letto , i quadri appesi , i pupazzi.
Finalmente era a casa.


"Le nostre foto"mormorò Sirius   guardando la parete.
James sorridente disse :"Eri bellissimo fratello".
Sirius indispettito disse :" Lo sono ancora razza di qudrupede corn-nut.. "stava dicendo mentre  la voce si affievolì.
I suoi occhi avevano rivisto Mary in quelle foto.
Remus lo guardò comprensivo.
"Sirius la troveremo"disse Lily sicura.
Lui la guardò e d annuì.
"Come Franky  e Alice"disse James"Li faremo tornare  , come noi"concluse.
"Harry scendi tesoro, dobbiamo andare da Zia Petunia"disse Lily chiamandolo dalle scale.
"Ah giusto. La sorella cattiva"disse Sirius  impaurito dall'occhiata torva che Lily gli aveva scoccato.




Il gruppo camminava nella strada di Privet Drive.
Remus osservava il cielo e ripeteva a sé stesso di non contraddire mai più il suo amico quando prevedeva il tempo.
Stava per piovere.
"Tesoro era il numero 6?"disse per la  quinta volta  James.
Lily mormorò seccata :"Il quattro", mentre Sirius spiegava  ad Harry come  incantare una moto, per  farla volare.
"Quindi, usando l'incanto volante, poi uno supersensor  puoi tranquillamente volare"diceva Sirius professionalmente.
"Ma se prendi una moto piccola?"disse il ragazzo.
"Semplice, fai anche uno frenante"disse l'uomo.
"Non avrai mai una moto"disse Lily.
Tutti e quattro la guardarono male.
"Che c'è?! E' per il suo bene!"disse autoritaria, mentre James suonava il campanello della casa.
Petunia piano aprì la porta e guardò sua sorella negli occhi. Dopo quasi 20 anni.
"L-lily?"biascicò.
"Si Tunia... Sono io"disse l'altra sorridente.
"Non  ci fai entrare?" chiese James .
Lei lo guardò ancora impaurita ma aprì la porta.
Mentre entravano , Lily osservava ogni dettaglio della casa dove aveva vissuto con i suoi genitori.
Non c'erano foto, non c'erano indizi che lei, sua madre, suo padre ed anche il piccolo Harry fossero passati da lì.
Il piccolo salotto lo ricordava  sempre lo stesso, ma questa volta era occupato da un omone che riconobbe come Vernon e da un suo equivalente giovane  senza baffi che sicuramente era suo nipote Dudley.
"Vernon, che piacere rivederti"disse lei sorridente.
Dalla sua  espressione facciale non sembrava un piacere condiviso.
"Tu sei Dudley giusto?"disse James  guardandolo.
Lui  squittì impaurito e  Sirius rise beffardo.
"Bene vorrai sicuramente sapere come mai siamo ancora vivi.."disse  Lily mentre Petunia entrava nell'esimia stanza.
La donna iniziò il suo racconto , mentre sua sorella la seguiva rapita, interrotta qualche volta da frasi che Vernon pronunciava  come :  "Baggianate" oppure " Cose da pazzi!", finchè Petunia  non la interruppe.
"Possono tornare anche mamma e papà?"mormorò Petunia.
Lily la guardò e una lacrima solcò il suo viso. Rivedeva sua sorella come era stata un tempo, la sua migliore amica.
"Loro sono voluti andare avanti, noi  siamo rimasti, per Harry"disse Lily abbracciando Harry.
Petunia li osservava  e  con un brivido comprese la frase pronunciata  da sua sorella.
"Basta! Non tollero  queste bestemmie! Petunia tesoro basta! Questi sono degli squilibrati!"tuonò Vernon  mentre Sirius e James lo guardavano minacciosi.
"Vernon, basta"disse lei , lasciando tutti  interdetti.
Guardò ancora una volta Lily negli occhi e sorridendo l'abbracciò, mormorando un :"Bentornata".



Quel giorno molte cose cambiarono .
Petunia  e Lily non erano unite come un tempo, ma si stavano riavvicinando.
La presenza di Sirius era inquetante ai Dursley , poichè era anche apparso in tv come prigioniero evaso quell'estate, ma tutto sommato non era una situazione  così disastrosa.
I Potter decisero qualche giorno dopo di andare da soli a trovare Frank e Alice Longbottom al  San Mungo.
Quella mattina James aveva un forte raffreddore e starnutiva di continuo, agitando Lily più del solito.
"Basta James!"disse aprendo la porta  del reparto.
Quando i suoi occhi incrociarono quelli della sua  Alice cadde  a terra.
"Alice, Oh Alice"mormorò affranta.
Quei visi tondi, pieni d'allegria non esistevano più.
James si avvicinò a Frank e mormorò piano :"Franky".
Frank lo guardò  e mormorò :"Tieni, prendi questo...I girasoli, loro ti  uccideranno se non  ce l'hai".
James guardò  l'oggetto nelle sue  mani.
Era la carta di una comma da masticare.





Harry guardava fuori dalla finestra...
Quante volte aveva immaginato tutto questo? Milioni.. O forse più.
Aveva una famiglia, aveva una casa.
"Figliocciooooooooooooooo"urlò Sirius dalle scale.
Harry si precipitò sotto e lo vide con addosso una vecchia uniforme da battitore .
"Cosa fai Sirius?"chiese inebetito.
"Mio caro, tuo padre era il più famoso cercatore di Grifondoro . Ma io ero anche un bravissimo e per giunta bellissimo battitore!"disse ridendo.
Harry l'abbracciò.
"Non ti farò vincere però lo stesso!"urlò correndo in giardino, mentre Harry lo inseguiva.



"Ti giuro, non ci riconoscono"mormorò afflitto James a Sirius quella sera.
Lily annuì affranta.
"Li faremo tornare , certamente"disse James ancora convinto.
La moglie lo guardò sorridente.
Aveva un ottimismo che non eguagliava nessuno...
"Mamma , Papà, Sirius, Ron e  la sua famiglia ci hanno invitato alla coppa di Quidditch"disse Harry piombando nella stanza.
Beh , sicuramente avrete immaginato le urla dei ragazzi  e lo sguardo alibito di Remus che entrando in casa li aveva visti fare una specie di danza della vittoria che faceva inquetudine. Molta inquetudine.
"Basta ragazzi!"urlò Lily.
Ma nessuno l'ascoltava...
Alla fine si unì anche lei ai festeggiamenti.
Sarebbe stata una lunga estate!





-Fine prima parte-






Cath's  angolino.
Quindi siamo nell'estate che precede HP4. :)
Spero che questa prima parte sia di vostro gradimento :)
Adesso vi saluto!
Baci,
Catherine.


Prossimo aggiornamento : In settimana.

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Capitolo 14
*** Capitolo Undicesimo -Parte seconda- ***


  Grazie a tutti :) Ecco il capitolo :)


 



          Capitolo Undicesimo
      _Parte seconda_








Peter si strinse nelle spalle la vecchia giacca logora di   quasi 20 anni fa.
Non credeva che quella foresta fosse così cupa e così fredda ...  Sentiva che la paura lo attanagliava  pian piano , senza arrestarsi.
"Wormtail.... Wormtail.."sentì.
Si voltò, tremante e lo trovò.
S'inginocchiò e mormorò :"Eccomi padrone".



"Poi, quando James prese il tuo libro tu hai iniziato  a correre, veloce , gettando schiantesimi qua e là.."mormorava dolcemente Lily, mentre stringeva la mano a Alice.
Alice la guardava, con i suoi grandi occhi  e borbottava frasi sconnesse .
Ma Lily non si abbatteva .
Andava quasi ogni giorno in ospedale con James e provavano a ridestare quelle anime assopite.
Per quanto riguarda  Sirius , lui   aveva provato in tutti i modi di far ridestare i  ragazzi , ma alla fine aveva rinunciato, imbronciato  . Dopotutto, la pazienza non era il suo forte.
"Adesso devo andare Alice, sai un amico di Harry  ci ha invitati alla coppa del mondo di Quidditch..."disse Lily accarezzando la sua mano.
Salutò Franck e aprì la porta.
"Ciao Lily"mormorò una voce dietro di lei.
Alice.
Quando si voltò, dormiva beata.


Mentre Lily tornava a casa James ed Harry  stavano meditando su cosa trasportare   alla partita.
"Papà, credo che non sia ragionevole portare anche le nostre scope, non giocheremo!"disse Harry guardando il padre indeciso.
"Certo  figliolo, ma credo che se vogliamo fare un giro ... Non possiamo chiedere in presto un manico di scopa!"disse cocciuto.
Harry sorrise, era una causa  persa!
"Prongssss!"disse Sirius  irruento, entrando nella cucina .
"Dimmi"disse James prendendo  la  divisa di Harry in mano .
"Verremo  io e il lupetto alla Coppa del mondo!"disse Sirius gonfiando il petto dall'orgoglio.
James lo guardò e ridendo  disse :"Come al solito fratello , ci daremo alla pazza gioia".
Harry li guardava e rideva sommessamente.
Era felice , aveva la vita che aveva sempre sognato...
Gli anni che aveva passato erano ormai un brutto ricordo.
"Bene  mio caro figlioccio, dovremmo  portare qualche bagaglio in più!"disse Sirius serio.
Harry lo guardò interrogativo.
"Devo portare anche la mia scopa!"disse allegro, facendo ridere James ed Harry.

"Arthur tesoro, dobbiamo fare spazio ai Potter in casa"disse Molly Weasley prendendo un sorso di cioccolata calda davanti al camino.
Dal canto suo, Arthur Weasley non  badava  molto alle parole della moglie, impegnato com'era a smontare una piccola macchinina giocattolo.
"Arthur! Mi senti?!"urlò la donna.
Lui si ridestò e disse piano :"Beh non sappiamo se si fermano a dormire oppure sono solo di passaggio".
Molly lo guardò truce e disse infervorata :"Non li facciamo partire, sa com'è potrebbero aver bisogno di riposo!".
Arthur annuì, certo , il loro ritorno aveva causato  un polverone mediatico enorme , ma  l'importante era che  Harry avesse la sua famiglia.
" Mi sembra di essere come prima... "disse Molly triste"Quando anhe F-fabian e G-Gideon...".
Arthur Weasley la strinse e mormorò :" Già... I vecchi tempi mancano anche  a me.. Pensa, prima avevo più capelli!".
Molly lo guardò e rise, trattenendo le lacrime che spuntavano ogni volta che pensava ai suoi fratelli scomparsi.
Si alzò e decise che una bella torta di melassa era appropriata in quel momento.


James e Lily erano immersi in una fitta conversazione che nemmeno Sirius riusciva a sentire.
Quella sera  a Godric's Hollow il caldo era asfissiante ed Harry, ormai addormentato sul divano  , non riusciva  a dormire tranquillo ; intanto Sirius era che origliava dalla porta.
"Prongs, mi dici cosa nascondete a tutti? E' ingiusto!"disse irrompendo nella piccola cucina.
Lily lo guardò e disse :"Harry fa sogni strani".
"Qual'è il problema? Anche io ... Eh che sogni!"disse ilare Sirius , ma cambiò subito tono vedendo la faccia seria di James.
"Sogna Voldemort"disse James atono.
Lily sospirò e prese una tazza di thè dal  ripiano della cucina  e disse :"Da  tre notti
e ogni tanto mormora anche il nome di Peter ".
Sirius strinse i pugni arrabbiato e disse :"Fratello e se Pettigrew è con Voldemort?!
E' scappato! Può fare quello che vuole".
James scoppiò  a ridere e disse :" Non credo che Peter ..."
Ma Lily lo interruppe  e disse minacciosa :"Come l'ultima volta?!".
Sirius annuì.
"Mamma"disse Harry entrando nella stanza.
"Dimmi tesoro"mormorò lei accarezzando il volto del ragazzo.
"Ho fatto ancora lo stesso sogno" disse atono.
Sirius guardò James  che disse :"  Parliamo con Albus".
"Non c'è bisogno, non voglio preoccupare nessuno... Sono solo dei sogni"disse Harry serio.
Lily lo guardò preoccupata e mormorò :"Non c'è niente di male  nel dire a Silente il problema".
"Mamma , no"disse il ragazzo uscendo dalla cucina .
"Non vuole essere debole davanti ai nostri occhi"disse Lily.
"Tutti quegli anni abituato a tenersi per sé  tutto"disse James preoccupato.
"Parliamo lo stesso con Silente, dopo la Coppa del Mondo"disse Sirius deciso.


Il sole illuminava le distese vicine alla Tana, mentre un gruppo di persone irrompevano in quella calma innaturale.
"Chiediamo a James Potter  com'è tornato!"disse vivace George a Fred.
"George! Non  ti  azzardare  a fare una domanda del genere ai Potter!"urlò rabbiosa Molly Weasley.
Il ragazzo la guardò e rise.
"Molly, può chiedere qualunque cosa"disse all'improvviso James Potter  irrompendo nella piccola casa.
"Oh James!"urlò Molly abbracciando l'uomo, commossa.
"Ciao Molly, non ci si vede da tanto, eh?!"disse James beffardo.
"Come al  solito  fai ridere  e piangere tutti nello stesso tempo"disse Arthur salutando il nuovo arrivato.
James si avvicinò e  strinse la sua mano.
"E' permesso? "chiese  Lily entrando con Harry dietro.
"Lily!"disse Molly commuovendosi per la seconda volta.
Lily sorridente l'abbracciò, quanto tempo era passato.
"Harry!"disse Ron chiamandolo  da parte.
Molly ed Arthur lo  salutarono e lo guardarono con affetto infinito.
"Finalmente è felice"disse Molly.
Lily sorrise e mormorò :"Certo".
"Non vi chiederemo come siete tornati, lo giuriamo!"disse Arthur sorridente mentre faceva accomodare i coniugi Potter.
"Ce lo chiedono in tanti , ma  tutto questo è opera di Silente"disse James sorridente.
"Ahhhhhh Silente, sa sempre tutto!"disse Molly prendendo la torta che aveva preparato prima.
"Molly, le tue doti culinarie  le ricordo ancora benissimo!"biascicò James avventandosi sulla sua fetta.
Lily alzò gli occhi al cielo divertita, era ancora un bambino!


"Allora dimmi"diss Ron mangiando una cioccorana.
Harry disse cupo:"Lo stesso sogno di sempre".
"Perchè non vuoi dirlo a Silente? Forse lui sa il perchè.."obbiettò Ron.
Harry scosse energicamente la testa e disse :"No meglio di no".
Ron lo guardò con un cipiglio che abitualmente  Harry associava ad Hermione, ma poi si rilassò e disse :"Partita?".
Harry annuì , sorridente.


La    grande distesa dove c'era lo stadio aveva lasciato Harry senza parole, era enorme e piena di gente che proveniva da qualunque parte del mondo.
Aveva incrociato tantissimi  compagni di  scuola , tutti sbalorditi davanti ai suoi genitori ma allegri per l'incontro vicino.
La cosa più divertente era  Sirius : si era accampato vicino alla loro tenda   organizzava mangiate e rideva come un matto , mentre Remus lo rimproverava  con lo sguardo .. Ogni tanto scompariva anche con qualche Veela, ma tutto sommato, suo padre diceva che questo era normale  in lui...
La partita aveva sempre più emozionato  Harry, mentre vedeva sfecciare i giocatori  e con suo padre vedevano i cercatori che si scontravano.
"Moran è magnifico"disse James prendendo  la mano di Lily.
"Certo ma Mullet ..."disse Sirius mentre tornavano alla tenda.
All'improvviso uno scoppio lontano li fece trasalire.
"James ! Ci sono i Mangiamorte!"urlò Arthur Weasley più impaurito che mai.
Il volto di James divento cereo, mentre trascinava sua moglie ed Harry lontano.
"Lily ascoltami, porta Harry al sicuro, mettetevi in salvo"disse deciso suo padre.
"James, ti prego,  questo discorso non mi è nuovo!"disse Lily supplichevole con le lacrime agli occhi.
"Ci siamo tutti noi qui, James non è solo"disse Remus deciso e Sirius annuì.
Lily prese Harry e   lo portò via, lontano.
Ma Harry li vide, incappucciati dalla testa ai piedi, mentre intonavano una nenia lugubre  che faceva rizzare i capelli in testa.
"Signora Potter!"urlò Hermione mentre correva con Ron.
"Ragazzi! Sù, venite con me"disse Lily sfoderando la bacchetta.
A quel punto Harry si accorse che mancava la sua.
"Mamma,  ho perso la bacchetta!"disse Harry.
"Cosa?"disse Lily esterrefatta.
"Torniamo indietro!"disse Harry mentre correvano.
Lily li affiancava e vide un ragazzino biondo che correva.
"Malfoy!"disse Ron sprezzante.
Malfoy... La mente di Lily faceva due più due...
"Harry, torniamo indietro"disse nervosa.
Ma non fecero in tempo, poichè una decina di voci gridarono "Stupeficium!".
"Fermi!"urlò la donna impaurita per i ragazzi.
"Crounch fermo!"urlò James  correndo verso Lily ed i ragazzi.
"James P-potter?!"balbettò l'uomo in questione, guardando prima James e poi Lily.
"Qualcuno ha evocato il Marchio!"disse Amos Diggory.
"Non certo mio figlio  e mia  moglie!"disse James stizzito.
"Tesoro, Harry... Ha perso la bacchetta!"disse Lily .
"Eccola"disse Barty  portando dietro sè un piccolo elfo.
"Harry che ci fa un elfo con la tua bacchetta?"chiese James  interrogativo.
"Sicuramente è caduta mentre eravamo alla partita"disse il ragazzo.
"E' scappato, l'abbiamo perso!"disse Sirius trafelato  , arrivando nello spiazzo.
"Era un uomo, l'abbiamo visto  da lontano!"disse Remus conciliante.
James annuì sicuro, mentre Harry guardava in cielo.
Un teschio enorme  con un serpente, trafiggeva il   suo sguardo, un dolore lancinante lo colpì alla cicatrice  e mise la mano sull'anatema.
Quel movimente fu intercettato da Lily che impaurita  vedeva il dolore che provava Harry  e quindi  appoggiava la frase che aveva detto Sirius ; dovevano parlare con Silente al più presto.



"Codaliscia, ripeti alla nostro gradita ospite la mia domanda"sussurrò Voldemort.
"Parla!" biascicò Codaliscia.
Bertha lo guardò con occhi  doloranti... Sentiva che il suo corpo ormai era mutilato, dopo tutte quelle torture, ma sentiva che  l'incubo presto sarebbe tornato, potente ed oscuro più che  mai.
Aveva detto tutto quello che sapeva, ma era conscia che la sua fine era vicina, abbandonata da tutti.
Aveva sempre spettegolato in vita sua...
Adesso era l'ultima volta che parlava.
Mentre  Lord Voldemort, nella  sua forma più mostruosa   mormorava la maledizione che l'avrebbe uccisa, Bertha chiuse gli occhi, mentre una lacrima solcava il suo viso.


Continua...



Cath's Angolo.
Bene ecco il tanto atteso capitolo :)
Adesso vi saluto, ho un 18 anni...:)
Devo prepararmi!
Alla prossima :)


Prossimo aggiornamento : Sabato 11/2/2012

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Capitolo 15
*** Dovute spiegazioni ***


Cari lettori,
mi dispiace di non aver scritto più niente.
Ho passato un mese che posso dirvi, è
stato il più buio della mia vita.
Nella ff che si chiama  Ho un pensiero che parla  di te
spiego molto bene quello che è successo nel mio cuore ultimamente.
Una perdita in famiglia ha ulteriormente aggravato il mio umore
e devo dirvi che non ho la forza di scrivere niente.
Per ora.
Avevo già scritto metà capitolo perciò non abbattetevi tornerò.
Spero di avervi vicini in questi momenti "senza felicità" che sto vivendo.
Un abbraccio  forte  dalla vostra Caterina.

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Capitolo 16
*** -Capitolo Dodicesimo- ***


Vi ringrazio immensamente.
Non  ho superato  tutto , ma  ho ripreso a scrivere.
Oggi sottolineo l'importanza dell'amore,
motore della vita che chi riesce ad ottenere ,
può colorare l'esistenza.


-Capitolo  dodicesimo-

["Senza l'amor nulla vale"-
Inno alla Carità- San Paolo]



 

Agosto 1994




Il sole era ormai quasi al tramonto, mentre Lily stendeva i panni in   quel tardo pomeriggio d'agosto.
La brezza inondava i suoi lunghi capelli e  la feceva sorridere inconsapevolmente.
"Lily"disse James arrivando all'improvviso.
Lei si voltò e sorrise.
"Dimmi"disse la donna dolcemente.
"Beh, non ho voglia di rimanere con le mani in mano. Abbiamo una fortuna depositata ma Harry prima o poi vorrà crearsi una famiglia, così ho pensato di fare domanda con Sirius per l'ufficio auror"disse James.
Lily inarcò le sopracciglia.
Lei non era compresa nel suo "piano" di lavoro.
"Sirius e tu?"disse arrabbiata"Io rimarrò qui a stendere panni a vita?!"continuò minacciosa.
James fece un passo indietro  intimorito e balbettò :" Mi ricordo l'ultima volta e non voglio rimanere  in ansia per te".
Gli occhi di Lily mandavano scintille dalla rabbia.
"Ed io?!"urlò."Credi che non pensi angosciata a te e a quel pazzoide canino di Sirius mentre  siete in giro  che combattete?!"concluse irata.
"Canino a chi?!"disse Sirius arrivando   con Harry dietro.
"Non tollero che mi tagliate fuori da questa storia. O tutti o nessuno, chiaro?!"disse Lily puntando il dito contro Sirius e  James, che la guardavano atterriti.
"Harry, tesoro,  vuoi una fetta di torta di melassa?"chiese tutta sorridente al ragazzo .
Lui annuì ridacchiando.
Sua madre era una vera e propria forza della natura!
James guardò sconsolato Lily che se ne andava con Harry senza nemmeno degnarli di uno sguardo.
"Tanto la vincerà lei Prongs, lo sai"disse Sirius sicuro.
James lo guardò preoccupato ed annuì.
Alla fine faceva quello che voleva!


La sera era scesa su Godric's Hollow mentre l'allegra famigliola era impegnata in una cena abbondante.
James Potter discuteva animatamente con suo figlio di una possibile mossa da escogitare durante una partita di Quidditch mentre Sirius Black con Lily e Remus Lupin le guardavano rassegnati.
Lily rimirava Harry e sorrideva, perchè vedeva così tanta bontà nella sua persona e non poteva associare il ragazzo come qualcosa di pericoloso, anzi.
 Era arrabbiata contro l'universo che aveva gettato su di lui l'ombra del male, Lord Voldemort  e che alla fine, sentiva, avrebbe chiuso il cerchio una volta per tutte.
Era terrorizzato, come tutti.
"Beh che dire, tale padre tale figlio"disse Lily sorridente.
Sirius annuì e si  alzò .
"Ragazzi , ci aspetta Silente verso le otto.."disse James .
"Già, Harry tu rimani con zio Moony"disse Sirius ilare.
Remus lo guardò torvo e disse :"Non è un bebè".
"Ah ricordo bene, quando mi salvasti la vita mio caro lupacchiotto!"disse James alzandosi dal tavolo.
"Già, quella volta eri in un mare di guai"disse Remus sorridente.
"Posso venire anche io"disse Harry.
"Beh.. Non so"disse James a disagio ... Non volevano che Harry nutrisse qualche paura infondata.
"Puoi venire"disse Lily entrando in cucina con una torta tra le mani ed ignorando James.
"Lily, tesoro.."incominciò lui ma lei disse stizzita :"Quando siete pronti chiamatemi, sono in laboratorio. Devo preparare un Distillato della Morte Vivente.. Severus  ne ha bisogno".
James deglutì impaurito.
Volevano ucciderlo tutti e due!
Il pipistrello voleva approfittare..!
"Amico devi assecondarla!"disse Sirius ironico cogliendo il suo sguardo impaurito.
Remus annuì convinto facendo ridere Harry.
"Beh figliolo, potremmo fare una partita domani. L'anno scorso hai fatto una manovra a dir poco spettacolare durante un match"disse James  orgoglioso.
"Si anche io stavo guardando dagli spalti"disse Sirius prendendo una fetta di torta.
Lily arrivò impetuosa  e mise fine alla conversazione dicendo determinata  : "Muovetevi".
Remus sbuffò  e disse pacato :"Andiamo che sono le otto!".

Hogwarts era più bella del solito.
Harry si guardava intorno e sentiva che l'estate ancora non aveva definitivamente abbandonato l'aria.
La fenice Fanny volava  nel cielo , maestosa,  ed Harry ripensò alla sua avventura nella camera dei segreti.
"Beh che dire, questo posto ha stile"disse James attraversando il grande portone in quercia.
"Chi siete voi!?"urlò burbero  Argus Gazza.
"Buona sera mastro Gazza"disse gioioso Sirius.
Gazza sbiancò e lo indicò con furente  gridando :"TU!"e guardandosi intorno continuò  ad urlare :"VOI! Siete tornati per farmi impazzire!".
Harry lo guardava strabiliato mentre suo padre , Sirius e Remus tenevano a stento le risate beffarde che probabilmente avevano sfoggiato tanto tempo fa.
"Pix, sei tu che hai architettato questo scherzo, vero?! Esci fuori! Ti caccerò da questa scuola! Parola di Argus Gazza!"urlava ancora Gazza con la  gatta Mrs Purr che miagolava arrabbiata.
"Mio caro Argus,non dare sempre la colpa a Pix"disse all'improvviso Silente  arrivando nell'atrio"Sono loro"concluse l'anziano preside benevolo.
"Buona sera ragazzi"disse sereno"Harry, ti trovo bene" concluse.
Harry annuì sorridente.
"Bene , che ne dite, andiamo nel mio studio? Intanto Harry , Hagrid ti aspetta nella sua capanna. Deve mostrarti una nuova creatura"disse Silente sbrigativo e facendo l'occhiolino al ragazzo.
Lily abbracciò Harry e lo lasciò andare via.
I maghi si diressero nello studio, attraversando con la parola "Zucchero Filato" e  con una risata canina da parte di Sirius  il Gargoyle.
"Allora Albus, cos'è tutta questa storia?"chiese James interrogativo.
"Non posso dirvi tutto quello che vorrei"disse Silente con gravità.
"Abbiamo diritto di conoscere ciò che può danneggiare Harry"disse Lily accorata.
Silente scosse la testa .
"Albus, è qualcosa di tanto grave?"sussurrò Remus, mentre Sirius impallidiva ancor di più.
Il vecchio preside li guardò e disse :" Vi dirò quello che devo, ma poi tutto andrà nel caso . Ancora non ne sono sicuro".



Il panorama che circondava Hogwarts era sempre più uggioso,  mentre Harry scendeva  verso la capanna di Hagrid.
Sapeva che tutti nascondevano qualcosa , ma non sapeva cosa.
"Hagrid! Ci sei?"urlò  il ragazzo.
Hagrid rispose burbero ma felice urlando :" Entra! Gli Schiopodi ti piaceranno!!"
Harry ridacchiando ed  entrò, anche se sapeva che sicuramente non erano  animali pacifici quelli preferiti dal guardiacaccia.
Il suo sguardo si sposò sul  castello .
Era sicuro  che qualcosa era in arrivo, qualcosa di terrificante..
 Ma non  era solo.
Adesso non più.



"Quindi, questo è tutto?"chiese James tremante.
Silente guardò il cielo fuori dalla finestra  senza dare una risposta esauriente alla domanda di James.
Era il crepuscolo.
"Non ci credo"balbettò Sirius.
Lily piangeva in silenzio.
"Non può tornare"disse Remus sicuro"Come può fare una cosa del genere? "concluse.
"Non so come farà a tornare, ma tornerà. Lo sapevo da quella notte a Godric's Hollow, l'ho sempre saputo" disse Silente.
"Non capisco come può rimanere ancorato alla vita, se è già morto? Nessun incantesimo può mantenere la vita dopo che esse è tolta dal proprio corpo"disse Lily parlando per la prima volta dopo tutti.
Silente la guardò con intensità e Lily capì quello che nessuno ancora non aveva compreso...
C'era un piano più grande forse nella mente di Silente, che ancora non era il momento di sapere.
Silente sapeva qualcosa, qualche altro dettaglio che mancava a tutto il puzzle.
"Rimanete con Harry non abbandonatelo mai"disse Silente.
"Siamo rimasti qui per questo"disse James serio.
Silente annuì .
"Quei sogni ci mostrano quello che pensavo. Voldemort è vicino . Queste sparizioni, queste morti occasionali... E' tutto collegato"disse Silente.
"Come l'ultima volta"mormorò Remus.
"Dobbiamo proteggere Harry"disse Sirius .
"Certamente. Ad Hogwarts quest'anno ho  convocato Alastor, che sarà presente come professore.
Poi, con questo torneo le cose si complicano, ma Harry è tagliato fuori"disse Silente  pacato.
"Gli mancano solo queste prove  che attentano alla sua vita"disse Lily  disperata.
James annuì e disse :"Ancora  non ha raggiunto i 17 anni... Stiamo tranquilli".
Silente lo guardò e scosse la testa impercettibilmente.



Le tende  vogliono caderti addosso, ma tu le combatti.
La polvere riempe i tuoi polmoni   come quella notte.
Erano scomparsi, morti tutti.
Eravate solo voi.
Ecco, i girasoli vogliono uccidervi.
Guardi quell'uomo che ti stringe sempre la mano   e sorridi.
Chi è?
Sai solo che è sempre stato con  te.
Adesso non siete soli...
Le tende sono verdi..
Verde.
Come gli occhi di lei.
Chi è lei?
"I girasoli"disse l'uomo.
"Sono come la divisa di Quidditch, gialli ed oro"concluse con un lampo di lucidità.
"Le tende sono verdi... "disse la donna.
Un forte dolore di testa.
Si accasciarono a terra.
"Verdi come gli occhi di Lily e di Harry"mormorò la donna.
"Gialli ed Oro come le divise di James e Sirius"mormorò l'uomo.
"Franck"mormorò la donna accarezzando il suo volto, mentre i capelli bianchi scomparivano, le rughe si ritiravano e gli occhi si vivacizzavano.
"Alice"mormorò l'uomo, mentre vedeva sua moglie bella com'era un tempo.
Un  singhiozzo li colpì  mentre entrambi balbettavano  insieme, accorati :"Neville".


Un gufo planò nello studio del preside, facendo sobbalzare tutti.
L'anziano preside  prese la lettera e sorridente disse :"Alice e Franck".
Gli occhi dei tre Malandrini e di Lily dardeggiarono entusiasti, mentre Silente diceva con commozione :"Sono anche loro tornati tra di noi".


Quella sera al San Mungo la sala dei lungodegenti era zeppa di persone.
C'era Augusta Longbottom  che piangeva a dirotto , Sirius Black che rideva dall'emozione e  anche Remus Lupin, che aveva portato scorte infinite di cioccolato come i vecchi tempi.
James Potter invece saltellava di qua e di là , impaziente  mentre Lily   sorrideva e mormorava dolce :"Nulla è impossibile se il cuore di ogni persona è ricolmo d'amore".
Harry se ne stava con Neville che stava tremando  anche lui dall'emozione , quando la porta si aprì .
Alice e Franck Longbottom entrarono, sorridenti.
"Mamma, papà"mormorò Neville gettandosi  nelle loro braccia.
Tutti piansero , festeggiarono, brindarono al ritorno dei Longbottom.
"Francky"disse James  abbracciandolo"Ci siamo tutti".
"Quasi tutti"disse Sirius amareggiato.
Alice si avvicinò e disse piano :"Troveremo Mary, stanne certo. Ormai nulla è impossibile".
Sirius scrutò l'orizzonte, chissà dov'era Mary... Chissà.


"Mio caro Wormtail..."sibilò Lord Voldemort.
Il piccolo uomo sussultò  quando sentì  che il suo padrone l'aveva chiamato e corse per raggiungerlo.
Era seduto dietro quella poltrona, con le fattezze di un bambino malaticcio e  dirigeva tutto.
"D-ditemi m-mio signore"disse piano.
"Leggi il giornale"sussurrò malignamente Lord Voldemort.
Con orrore Codaliscia vide tutti i Malandrini in prima pagina con Lily che rideva seduta con..
Ebbe un sussulto.
Alice e Franck Longbottom.
"La  g-guarigione d-dei c-coniugi L-longbottom"balbettò leggendo il titolo dell'articolo.
"Non erano i tuoi amici?"chiese con divertimento maligno.
"U-un t-tempo"mormorò, ma non ebbe il tempo, perchè il suo padrone era ormai nella sua mente.
"Legilimens".


Peter conosceva quel ricordo, oh si.


Era un lontano natale del 1978,
quando finalmente dopo tanti sforzi James
aveva fatto innamorare Lily Evans.
Erano tutti in sala comune, seduti.
"Indovina Padfoot! "disse James sorridente.
"Dimmi Prongs"disse Sirius annoiato.
"Francky e Alice si sposano"disse James.
Remus rise e Sirius  disse "E bravo il buon Francky!".
"Quando due persone si amano è normale"disse Peter arrossendo.
Tutti lo guardarono stralunato.
"Worm sei veramente una femminuccia!"disse Sirius
gettandosi sopra il ragazzo e  ridendo.
Tutti  imitarono Black e  si  ritrovarono
a terra con Lily ed Alice che li fissavano ridendo.


Peter ebbe un groppo al cuore.
Ecco un'altro ricordo.


I Mangiamorte li assalivano, non riuscivano a stanarli.
Fabian e Gideon erano appena morti e Sirius era ferito ad un braccio.
"Pad corri!"urlò James.
"Non vi lascio qui"disse Sirius amaramente.
Lily si batteva ferocemente con Bellatrix Lastrange  e Remus era impegnato con Malfoy.
"Avada Kedav..-"mormorò Bellatrix in sua direzione.
Ma James si scagliò sulla donna, salvandolo.
Peter si sentì inutile, erano tutti speciali e lui era di troppo.
"Grazie Prongs"disse Peter.
James lo guardò e sorrise  dicendo :" Avresti fatto la stessa cosa per me".


Peter rimase amareggiato e dolorante, mentre il Signore Oscuro guardava i suoi ricordi.

"Vi prego, proteggete Harry se non ci saremo più"disse Lily  , in una sera di fine ottobre a Godric's Hollow.
Sirius e Remus annuirono subito e Peter sentì che era arrivata l'ora di andare via.
"Peter, cosa c'è?"chiese Sirius scontroso.
Peter disse tremando :" H-ho la febbre, vado  a casa".
Lily sorrise e fece apparire dal nulla una tazza fumante  di cioccolata calda  e gliela porse.
"Bevi  Worm, ti sentirai meglio"disse Lily.
Peter  si perse negli occhi della donna e non poteva immaginarli vacqui    e privi di vita.
Qualcosa gli tirava i pantaloni.
Si voltò.
Il piccolo Harry.
"Wormmi"balbettò.
Peter lo guardò e si pentì di ogni cosa.
Il marchio nero gli bruciava.
Era troppo tardi.



"Ma  che magnifico quadretto...."mormorò Voldemort.
"P-padrone, v-vi p-prego"balbettò Peter inginocchiato a terra.
Voldemort rise crudele e mormorò ." Crucio!".


Continua...



Cath's angolino.
Sono tornata !
Che ne dite del capitolo?
Spero sia  di vostro gradimento :)
Non so quando aggiornerò, ma dipende dalla mole di compiti :X
A presto!

Catherine

Prossimo aggiornamento : Prossimamente.

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Capitolo 17
*** -Capitolo tredicesimo- Parte Prima ***


                                                               Capitolo tredicesimo

Parte prima.




["Quella notte non hai perso solo tu una madre. Io ho perso una sorella"
Petunia Dursley- HP e i Doni della morte scene tagliate]






Petunia Dursley era molto affaccendata.
 Stava controllando che lo stufato non bruci, che il riso non si freddi troppo e controllava anche la   finestra per vedere qualche   sagoma sospetta  che si avvicinava.
Petunia non vide nulla e  sospirò.
Aspettava  sua sorella e suo marito per un pranzo "riconciliatorio" ed era molto nervosa.
L'ultima volta non era andato fin troppo bene...
Il concetto che sua sorella fosse ancora in vita l'aveva scossa terribilmente .
 Non pensava che tutto questo potesse succedere mai, perchè come ben sapeva quando le persone care muoiono non possono più tornare indietro.
Ma Lily era tornata , era ancora qui.
Era l'amore, corsì aveva detto ,che aveva bloccato il suo transito verso l'altro mondo; era l'affetto che provava per suo marito e per Harry, quel ragazzo così simile a lei.
"Tesoro questa cravatta non va bene, ho anche un incontro con un direttore di banche"disse Vernon entrando in cucina.
Era irritato e scontroso.
"Non voglio scuse, vai a mettere la cravatta blu a righe  e scendi"disse Petunia decisa.
Lui la guardò e scuotendo la testa uscì dalla cucina.
Petunia questa volta era determinata : non doveva perdere ancora una volta  Lily.
Assaggiò lo sufato .
Mancava un pò di sale.



Intanto a Godric's Hollow, Harry , steso sul letto era pensieroso.
Gli ultimi mesi per lui erano stati i migliori della sua vita .
Aveva ritrovato una famiglia, una casa e una nuova vita.
Ma sentiva che qualcosa stava per scatenarsi.
Doveve essere forte, prendere in mano la situazione. Si sentiva anche un pò escluso dai suoi genitori, che magari con tutte le buone intenzioni , avevano omesso la  conversazione con Silente.
"Tesoro?"disse Lily entrando in camera.
"Si mamma?"chiese Harry.
"Dobbiamo andare"disse sua madre.
Harry sbuffò...
La cena dai Dursley.


James intanto era  seduto nervoso e scontroso  in cucina  e guardava Sirius  che l'osservava di rimando impassibile.
"Quel biscotto è mio cane"disse James allungando la mano.
Sirius sbuffò sorridente e mormorò :"Non sarei tanto sicuro se fossi in te, cervide".
Remus , seduto sul divano li guardava entrambi avvilito.
Non erano cambiati affatto..
Infatti con una mossa azzardata Sirius rubò l'ultimo biscotto e lo mangiò trionfalmente davanti a James che  guardava  la scena sconcertato.
"Dannato Padfoot"biascicò James corrucciato.
Lily entrò velocemente nella cucina  indaffarata ma dagli occhi trasudava un leggero nervosismo non trascurabile.
"Andrà tutto bene tesoro"disse  James tranquillo.
Sirius sbuffò ilare.
"Come l'ultima volta? Quando hai detto  a Vernon che hai parecchio  oro nella banca dei folletti... Oppure che preferisci una scopa ad una vettura babbana!"disse Lily infiammandosi.
James sorrise colpevole .
"Mamma sono pronto"disse Harry scendendo le scale.
Lily lo guardò e sorrise.
Non bastavano anni per bearsi di quel bel viso.



Verso l'ora di pranzo, Lily e James ed  Harry camminavano nel viottolo di Privet Drive.
Il caldo era ancora asfissiante , nonostante l'estate fosse alla fine.
"Aggiustati quella camicia James"disse stizzita Lily.
Harry ridacchiò  mentre suo padre impacciato  proveddeva ad eseguire l'ordine  impartito.
Arrivati davanti alla porta numero 4, Lily sicura di sè suonò il campanello.
Petunia Dursley aprì la  porta e sorridendo timidamente li condusse in sala da pranzo.


Harry aveva caldo, così allentò la cravatta che gli impediva di respirare.
Intanto suo padre era messo peggio di lui : sbuffava , si accigliava  e sbuffava ancora.
"Petunia questo riso è ottimo"decretò sua madre sorridente.
Petunia accennò un  sorriso e mormorò un "Grazie" che rincuorò Lily.
"Allora, ehm Harry... Cosa stai facendo adesso? Studi ancora?"chiese zia Petunia.
Harry si sentì a  disagio, sua zia non era mai stata cortese con lui e quindi tutta quella situazione era a dir poco agghiacciante.
"Beh io,  ancora studio. Sono al quarto anno" rispose Harry nervoso.
Lily sorridente gli accarezzò la guancia e disse :"Naturalmente Harry è  modesto. Ha già un livello alto come apprendimento nella scuola ed ha fronteggiato Voldemort altre due volte".
A sentire quel nome Vernon  mormorò burbero :"Non era morto ...Quel coso?".
James lo guardò stranito trattendendo una risata.
Petunia lo guardò male.
"Beh diciamo che qualche volta si fa rivedere"disse Lily vaga.
Petunia la guardò triste.
"Lily non sei costretta a tutto questo."mormorò flebile.
Lo sguardo di Lily si addolcì.
"Non ne posso fare  a meno"rispose Lily.
"Pazzi ecco cosa siete!"tuonò Vernon.
"Siete non so come vivi e ancora volete tornare lì ... Incoscenti. E poi ci lasciano una bocca in più da sfamare?! "urlò imperterrito Vernon.
James si alzò e freddo mormorò :"L'avevamo capito anche noi che Harry era solo un peso".
Petunia guardava la scena mortificata.
"E' rimasto qui anni ed anni e voi mai avete reso la vita di Harry migliore, escludendolo oppure trattandolo come un estraneo"disse ancora James infuriato.
"Noi siamo morti per lui, io non avevo bacchetta quando quel mostro è entrato in casa nostra.
Lily si è sacrificata per lui, poteva non subire tutto questo. E' qual'è la vostra preoccupazione adesso? Una bocca in più da sfamare? Scusami Lily, ma non ce la faccio"urlò ancora James uscendo dalla cucina  lasciando tutti gli altri commensali sbigottiti.


James camminava rabbioso per le strade di Magnolia Crescent.
Quello stupido di Vernon Dursley!
Avevano dato tutto per Harry e loro non erano nella posizione di  parlare e  di esprimere qualche opinione in merito.
Dalla furia era arrivato in un parco giochi, si sedette e guardò il cielo.
Molte volte si chiedeva perchè tutto questo era successo a loro.
Erano una famiglia disastrata  ma unita. Credevano in ideali giusti  e non  volevano la morte e la distruzione.
Ma questa volta era sicuro, nessuno sarebbe morto.
Un rumore improvviso lo fece girare  e sorrise.
Un grosso cane nero era arrivato  scodinsolando nella sua direzione.
"Ehi cane"disse  James sarcastico.
"Ciao cervo, cosa ti porta qui?"disse Sirius prendendo aspetto umano e sedendosi vicino a lui.
"Lily mi ucciderà, ho combinato un casino con il tricheco di Vernon"borbottò malinconico.
Sirius rise  e disse :"Ben fatto fratello!".
James lo guardò male  e Sirius si affrettò a dire :"Corri e chiedi scusa allora!".
James si alzò e  disse "Ci vediamo dopo".
"Ti aspetterò davanti casa, fedele  e amorevole!"latrò Sirius.
James ringhiò ridendo e si smaterializzò .
Sirius lo guardò scomparire e sorrise.
Suo fratello era l'uomo più pazzo e più buono del mondo.
Non poteva fare  a meno di notare la stessa espressione del suo figlioccio quando anche lui in preda alla rabbia era scappato via da quella casa.
Diventò ancora una volta un cane e scappò via nella notte, aspettando a Godric's Hollow il ritorno di James.


"Scusami ancora Petunia"disse Lily mortificata.
Petunia la guardò e disse piano :" Le pensavo anche io quelle cose, ogni signolo giorno che passava".
Harry la guardò e disse rabbioso :" Anche quando mi chiudevi nel sottoscala?.
Petunia lo guardò triste e disse :"Ogni volta".
Lily si alzò e mormorò :" Noi adesso andiamo. Quando deciderai di mettere da parte il tutto quello  che senti, ci rivedremo. "
Petunia accalorata disse :"Scomparirai ancora una volta?".
Lily sentì  il cuore piangere dall'emozione e disse piano :" sarò sempre qui, quando tu vorrai".
Lily prese la mano di Harry ed entrambi uscirono fuori, assaporando  un pomeriggio assolato e costellato da una brezza fresca.


Quella sera James chiese scusa a Lily per il comportamento che aveva assunto durante la cena, ma naturalmente Lily fu ferma e  decisa . Niente letto, bensì divano per quella notte.
Ma quella notte James era fuori, con i Maladrini, mentre una luna piena illuminava le camapagne e le montagne rendendo tutto più seggestivo.
Un cane nero era davanti a quello strano gruppo di  animali : un cervo e un lupo che ogni tanto si spintonavano per gioco o per noia.
Il cane abbaiò felice mentre erano arrivati a destinazione : il parco di Hogwarts.
Il cervo galoppò elegante e  diede inizio al divertimento.


"James svegliati"disse Lily perentoria.
James si voltò .
"James svegliati!"disse ancora la moglie.
"Peter.. Chiudi la  finestra .. Francky ha lasciato tutto aperto"biscicò ancora  James.
Lily lo guardò dolce ma prese la bacchetta e mormorando "Aguamenti"lo fece svegliare.
"Ma cosssucced?"mormorò stranito.
"Così impari a tornare presto dalle tue scorribanderie notturne. Oggi dobbiamo accompagnare Harry alla stazione per Hogwarts" mormorò ferma Lily uscendo dalla stanza. James sbuffò.

"Bagagli,cibo,gufo?"disse  Lily.
"Ho tutto mamma"disse Harry  abbracciandola.
Lily pianse piano, era qualcosa di straziante vedere che suo figlio andava via.
Ma questa volta l'avrebbe rivisto.
"La Mappa figliolo"disse James sorridente mentre gli scompigliava i capelli.
Harry salì sul treno e rise mentre un cane nero seguiva il treno in movimento mentre abbaiava sonoramente.



Lord Voldemort guardava le sue mani, piccole, inutili ed orribili.
Una rabbia violenta lo scosse.
Potter...
Questa volta non sarebbe sopravvissuto.
Guardò i resti di Bertha Jorkins a terra e mormorò :" Wormtail, pulisci il pavimento. Il tuo signore non deve risiedere in questo tugurio".
L'ometto scosso annuì disgustato e Voldemort sorrise sadicamente.
Ancora non aveva deciso  se l'avrebbe mantenuto in vita.
Ma per ora gli serviva.


 Continua...


Cath's Angolino.
Capitolo breve lo so, ma l'importante è aggiornare, giusto?
Poi non potevo stare  a guardare...
Dopo 11 recensioni.
Quello che voglio dirvi è un GRAZIE di cuore , siete le mie ancore in questo mare in tempesta.
Adesso aggiornerò più frequentemente.
Dal 8 giugno in poi, mi dedicherò a questa storia  assiduamente.
Un bacio,
CatherineC


Prossimo aggiornamento : 11 giugno 2012
(Tranquilli c'è una data xD )
Questa è la pagina facebook della storia, fate un salto!

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Capitolo 18
*** Capitolo tredicesimo- seconda parte ***


Capitolo dedicato a  :
Harry Potterish   che  spicca tra le recensioni, scoprendo i "meandri" nascosti della storia

Just a little wizard : che a letto in un giorno tutta la storia
 e a tutti voi, che  siete l'unica ragione per cui scrivo.


  Capitolo tredici
Seconda parte.










[Noi due non ci parliamo
 noi due non ci vediamo
noi due due foglie
 cadute dallo stesso ramo
noi due che dell'errore
 abbiamo fatto amore
noi due due arterie
 diverse dello stesso cuore
Tu ora dove sei
se vivi un'altra
storia con chi stai
chi ti prenderà
chi ti stringerà
chi ti griderà
 sei unica
mio danno
ed amore
Antonello
 Venditti-
 Unica.
]





 

Settembre 1994







 

Sirius era accigliato, guardava  fuori dalla finestra  contando  le ore  i  minuti e anche i secondi. Ogni tanto cambiava posizione,  sbuffava e  borbottava frasi sconnesse.
"Cosa avrà?"chiese James a Lily  e a Remus.
L'ultimo alzò le spalle interdetto dicendo :"La rabbia forse?".
Lily gli schiaffeggiò il braccio e disse minacciosa :"Remus!".
James ridacchiò e  disse all'improvviso  serio :"  Vado a  chiederglielo, questo silenzio è inquetante".
Il moro si avvicinò a Sirius e disse :"Ehi paddy, cosa ti succede?".
Sirius si voltò  e i suoi profondi occhi grigi intrisi di tristezza e  di dolore impressionarono James , che rimase di stucco.
"Niente James"mormorò stanco.
Il fatto che avesse chiamato il moro per nome insospettì Lily e Remus, nascosti  da pochi secondi come  dei ninja dietro il divano, in ascolto.
"Sirius, cosa succede?"chiese  ancora James serio.
L'altro  si arrese davanti allo squardo deciso di James e disse piano :" Voglio trovare Mary".
James sussultò sentendolo così tormentato e disse a sua volta fermo :" La troveremo".
Sirius scattò nervosamente facendo affiorare tutti suoi tormenti  e  mormorò  :" Quando? Fra dieci anni? Oppure dopo che avremo trovato anche gli altri membri dell'Ordine della Fenice?!".
James  con gravità si alzò e  disse :" Possiamo anche iniziare da ora, fratello. Lo sai che  dove vai tu ci sono anche io".
Sirius lo guardò e la rabbia scemò. Non doveva avercela con loro. Loro  avrebbero fatto tutto il possibile per trovarla Sorrise e ammiccò, abbracciando James.
"Ormai sei passato dall'altra parte  vero?"disse Sirius in falsetto.
James ridendo disse :"Solo per te amore mio!".
Sirius gli disse piano :" Diamo una lezione a quei due che amano origliare?".
James annuì e un cervo e un grosso cane nero si scagliarono su Remus e Lily , provocando risa convulse ad entrambi.



"Ron"disse Hermione entrando nello scompartimento.
" Ciao Hermione"disse Ron.
Lei gli fece un cenno e guardò Harry  che si toccava distrattamente la cicatrice.
"Mi fa ancora male"disse Harry.
"Devi farti vedere da qualcuno"disse Hermione prendendo il libro di Trasfigurazione  e sfogliandolo.
"Mia madre ne ha già parlato con Silente"disse Harry atono.
"Allora puoi stare tranquillo, Silente sa"disse Hermione sicura.
Ma Harry non stava tranquillo.
Sentiva che questa volta non era  un dolore di passaggio, stavolta era un presagio...
"Già leggi questa roba?"disse Ron estrerrefatto.
Hermione lo guardò altezzosa e disse :"Quest'anno siamo  in un punto cruciale della nostra istruzione Ronald, il prossimo anno avremo i G.U.F.O!".
Harry rise sollevato da quella risposta ed afferrò una brioche di zucca e l'addentò.



Davanti ad  una casetta  circondata da una fitta vegetazione, Alice e Frank Longbottom   si guardavano nervosamente.
"Direi che dall'ultima volta è veramente cambiata"disse Alice malinconica.
Frank prese le valige e cominciò ad entrare, risoluto come sempre.
Aprì la porta e  si ritrovarono davanti ad una vita passata che sembrava ormai morta  ingiustamente senza che loro potessero fare niente.
"Alice, oh Alice"disse Frank cadendo a terra  tremante.
La donna entrò e prese tra le mani la tutina che quella sera stava lavorando a maglia per Neville.
Trattenne a stento le lacrime e si avvicinò a suo marito abbracciandolo e dicendo piano :" Adesso  inizierà la nostra vita ; abbiamo avuto una seconda possibilità, non sprechiamola affondando nei ricordi".
E detto questo, Frank Longbottom si alzò, diritto e fiero sorreggendo sua moglie, come quella sera animato dalla voglia di vivere.



Intanto ad Hogwarts Harry era seduto  alla tavolata di Grifondoro con Ron ed Hermione che  ancora battibeccavano.
Harry li guardò  e scosse la testa sorridente.
Dopo la  Cerimonia dello Smistamento il discorso di Silente portò la grande novità : il Torneo Tremaghi  e un nuovo professore , Alastor Moody.
"Tipo strano  eh?"disse Ron entusiata.
Harry lo guardò attentamente e disse :"E' mai capitato un professore nell'ordinario, tranne Remus?".
Hermione ridacchiò e disse :" E' stato veramente  un peccato, sarebbe potuto rimanere".
"Già"disse Harry distogliendo lo sguardo dal nuovo professore e prendendo una fetta di torta.



Sirius aprì la porta del suo appartamento.
Si guardò intorno e storse il naso.
"Gratta e netta"mormorò  e tutto ritornò alle condizioni di un posto abitabile.
Fece quattro passi e   tolse la giacca di pelle  buttandola sul divano.
Il divano.
Mary.
Ringhiò nervoso e guardò nelle altre stanze.
Tutto era rimasto come quando era uscito da casa quella dannata notte.
Nessuno aveva frugato nei cassetti oppure negli armadi.
L'armadio.
Veloce si catapultò nella stanza e aprì quelle ante .
Eccolo, il vestito a fiori che Mary aveva messo qualche giorno prima.
Lo strinse  a sè, sentì l'odore  dolce ed intatto dopo tutti quegli anni  e lo strinse ancora, buttandosi sul letto .
Sirius non aveva mai pianto per nessuno,  tranne che per suo fratello e per Lily, certo.
Ma mai per nessun altro.
Lacrime calde e salate scendevano dal suo volto  macchiando temporaneamente il vestito mentre le sue labbra mormoravo  tormentate :"Mary, dove sei?".



Intanto James e Lily percorrevano Diagon Alley   tranquilli e beati.
"Sirius? Non si è fatto vivo per niente oggi"chiese Lily.
James disse amareggiato :" E' tornato nel suo appartamento".
Lily sorrise amareggiata.
"Poteva rimanere da noi"disse Lily.
"Lo sai com'è, vuole essere indipendente" rispose James.
"Beh, così sta solo male"disse Lily.
"Lo so.Andiamo a comprare una bella Burrobirra? Voglio salutare Rosmerta!"disse James esaltato.
Lily annuì sorridente.
"Stasera lo trascino a cena da noi  il malinconico Padfoot"disse James entrando nel locale.





 

  30/31 Ottobre 1994







"Cari mamma e papà,
qui le cose procedono come al solito. Oggi arriveranno le delegazioni di  Beauxbatons e Durmstrang a Hogwarts   e quindi tutti sono entusiasti.
Per quanto mi riguarda, vorrei solo fare qualche  volo  e giocare a Quidditch   ma dato che hanno avuto la brillante idea di sopprimerlo del tutto (papà la cosa è grave a questo punto) sono veramente giù  e poi vorrei una bella fetta di torta che solo mamma sa fare.
Adesso vi saluto, la prof MCGranitt ci ha chiamati pr scendere ed accogliere gli altri studenti.
 Vi scriverò presto,
Harry.
P.S. Naturalmente  saluto anche il mio sconsiderato padrino e Remus, di cui sento la mancanza ogni giorno di più a Difesa contro le Arti Oscure.
"lesse Lily sorridente.
"Ah devo dire a Silente che questa cosa di togliere il campionato di Quidditch è assurda"disse James accigliato.
"James! Quest'anno ci sarà il Torneo...!"lo rimproverò Lily.
"Bah, lasciamo stare con te non si ragiona. Moony, andiamo a visitare Paddy? Per vedere come ha rinnovato la casa"disse James a Remus , che se ne stava beatamente seduto sul divano.
"Così gli chiedo anche asilo politico per vivere con lui"disse Remus sorridente.
Lily  sorrise mentre  in un minuto si smaterializzavano.


"Questa zona è veramente carina"disse Lily passeggiando per le vie  di Londra.
"Mah, piena zeppa di autocobili"disse James.
"Automobili , James"lo corresse Lily.
"Ragazzi, benvenuti!"urlò Sirius arrivando da dietro.
"Paddy!"disse allegro James.
"Sirius chiedo di poter  usufruire del tuo appartamento per un periodo indefinito..."disse Remus formale.
Sirius   ridacchiando disse :"Certo  , bel lupacchiotto!Ma devi sapere che..".
Ma non seppero cosa voleva dire Sirius perchè si bloccarono davanti a lei.
Mary.
Era come tutti la ricordavano : con i lunghi capelli biondi e gli occhi blu come il mare, sorridente e vispa.
"M-mary?"mormorò Sirius tremante.
La donna si voltò e lo guardò stranita.
"Mi dispiace  signore, avrà sbagliato persona" rispose a disagio.
Lily sbiancò.
Sirius prese la testa tra le mani e rise, una risata prima di gioia.
Una risata che faceva rizzare i capelli in testa e gelare il sangue nelle vene.
Come poteva non essere lei?
Non l'aveva dimenticata un secondo  durante quegli anni e  quella voce...
Come poteva scambiarla per un'altra?
"Aspetti!"disse Lily  chiamando la donna che guardava la scena impaurita.
"Mi scusi signora ma se non la finisce di molestarmi, sarò costretta a chiamare la polizia"disse la bionda.
Sirius la guardò e  mormorò con una voce atona :"Mary, cosa stai dicendo?".
Ma lei scappò via.
"Fratello"disse James facendolo alzare.
"Perchè quando  ero felice la vita mi ha tolto tutto James?"chiese Sirius atono, mentre Lily tratteneva le lacrime che volevano uscire fuori.
Era la sua migliore amica.
Che non ricordava niente di loro.
"La ritroveremo "disse Remus .
Sirius scosse la testa amareggiato.
Era una causa persa.



"Harry Potter!"aveva urlato Silente.
Harry era boccheggiante,  stanco  e nervoso.
Non aveva voluto lui questo.
Aveva visto lo sguardo di Ron , aveva visto lo sguardo di tutti.
Ormai era  anche lui un campione .
Chi l'avrebbe detto ai suoi genitori?



"Basta bere"disse Lily prendendo la bottiglia di Ogden Stravecchio tracannata poco prima da  Sirius.
"Cosa vuoi dire  rossa ? Ancora la festa deve iniziare. Adesso arrivano Fabian e Gideon e poi si inizia"disse Sirius ammiccante.
Remus scosse la testa e lo  trascinò sul divano.
Si addormentò subito.
"Guardate, la  foto di quando abbiamo finito Hogwarts"disse James mostrandola agli altri.
"Ero molto più bello prima" ammise James.
Remus disse perentorio :" Ormai sei vecchio".
Lily rise  ma fu distratta da un gufo che aveva appena consegnato una lettera .
Diede un pò di pane al gufo e aprì la lettera sulla finestra.
Sbiancò leggendo la lettera.
"J-james, hanno scelto Harry come  quarto campione" balbettò tremante mentre tutti restavano scioccati.
Sirius riemerse dal suo dormiveglia dicendo :" Eh bravo il mio figlioccio!", mentre Lily si sedeva  confusa e James balbettava frasi sconnesse e senza senso.
Remus scosse la testa.
Ma tutte a loro capitavano?



Quella sera stessa , la donna bionda  guardava la TV tranquilla, mentre nella sua testa ronzavano mille interrogativi.
Chi erano quelle persone?
E quel... Sirius?
Ma lei forse lo conosceva, perchè erano  quegli occhi...
Erano così familiari.
Scacciò via   questo pensiero inopportuno e  continuò a guardare la TV.



"Bene, mio fedele servitore, continua così"disse Lord Voldemort  chiudendo  la lettera che aveva appena letto.
"P-padrone, a-allora?"chiese il buono a nulla di Wormtail.
" I giochi sono iniziati"mormorò Lord Voldemort.



Continua...


Cath's angolino.
Non vi aspettavate  questo aggiornamento, beh, che dirvi.
E' tornata l'ispirazione :)
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento  e vi ringrazio tutti per le recensioni e per i complimenti.
Qualcuno mi aveva chiesto come i Malandrini fossero arrivati ad Hogwarts... Beh... :)
Niente è impossibile a loro, giusto?
Adesso vi saluto!
Baci,
CatherineC


Prossimo aggiornamento :  Domenica 17 o Lunedì 18 giugno 2012.

Vi ricordo che c' è un gruppo facebook della storia QUESTO è il link.
Poi c'è una "sorpresuccia"
in QUESTO link c'è il prologo originale di ..You're not alone, Harry...


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Capitolo 19
*** Capitolo Quattordicesimo ***


Capitolo quattordicesimo.





[Once upon a time we fell apart
You’re holding in your hands the two Halves
of my Heart
Oh whoa-oh, oh whoa-oh.
 Once upon a time, we burn bright.
That all we ever seem to do is fight.
On and on…
And on and on and on…

Coldplay Ft. Rihanna- Princess of China]



Inizio Novembre 1994






Era notte a Godric's Hollow, tutto taceva.
James stava seduto beatamente in cortile sulla piccola dondola   e guardava le stelle  sornione e  taciturno, il Torneo Tremaghi l'aveva agitato parecchio e quindi rifletteva , mentre Lily si era appisolata sul divano del salotto per  tranquillizzarsi.
Sognava.
Ormai da tempo i suoi sogni erano affollati da quelle persone che avevano costituito il suo passato.
Quella notte c'era Marlene, seduta sul prato vicino al Lago Nero, che prendeva il sole.
"Lily, finalmente sei arrivata"disse con la sua voce melodiosa.
Lily la guardò  ... Marlene... Prima della sua morte, senza dubbio.  Era adulta e con i lunghi  capelli che un tempo da ragazza  raccoglieva,   sciolti che fasciavano le sue esili spalle.
Lily invece notò che indossava lo  stesso vestito   di quella dannata notte e sentì che quell'incontro non era per niente casuale anche perchè si trovavano nel parco di Hogwarts, lì dove era iniziato tutto.
"Marlene"disse sedendosi di lato alla donna  e accarezzando la sua mano .
"Oh quanto mi sei mancata Lily e quanto mi mancherai"disse malinconica.
"Dove sei?"chiese stupidamente Lily.
Marlene rise  e quel prato si riempì della gioia emanata da quella risata.
"Sai anche tu dove sono, in un posto che non mi concede di tornare indietro, perchè ormai è quello il mondo che mi appartiene, poichè la follia di un solo uomo ha deciso il mio destino.Ma oggi  devo dirti qualcosa, un giorno ci rivedremo, adesso dobbiamo solo pensare al presente"disse Marlene seria.
Lily annuì, guardano in lontananza e notò altre persone, che non riusciva a distinguere.
"Dovete stare attenti, una pozione riporterà quello che è stato ad essere tramite  una persona fidata che fa il doppio gioco"disse atona.
Lily strabbuzzò gli occhi e disse :" Cosa sigifica Marlene tutto questo?".
Lei la guardò, negli occhi lo sguardo amorevole che sempre le riservava   intriso di lacrime.
"Lily, da adesso in poi devi  riuscire a vedere bene e capire la verità dalla bugia e  devi stare attenta specialmente ai labirinti.. Certe volte è meglio trovare l'uscita senza andare al centro , è necessario scappare prima"disse ancora Marlene.
Lily strabbuzzò gli occhi ancora una volta e mormorò :" Marlene, non capisco cosa stai dicendo".
Marlene rise ancora e disse :" Per questo parlo così da  fantasma criptico come in quei film babbani che abbiamo visto! Ricordi? Comunque adesso devo andare".
Lily sentì che la tristezza l'assaliva e disse accorata:" Non andartene".
Marlene si era alzata e la sua lunga  veste mossa dal vento scosse i ricordi di Lily, che ricordava quell'ultima riunione dell' Ordine che avevano fatto e dopo la terribbile notizia della sua morte.
"Non dimenticatevi di noi"disse Marlene con voce soffocata  mentre si allontanava.
"Marlene!  Mary!"disse Lily.
Marlene si voltò mentre il vento scompigliava i lunghi capelli neri che incorniciavano il volto e mormorò :"Un cane, un cane".
Lily rimase interdetta.
"Sù Marlene!"urlò una voce familiare.
Fabian Prewett.
Lily cominciò a correre, voleva salutarli.
Ma Marlene gli fece segno di non proseguire e scomparì nella folla.
"Dì a Molly che qui  quando sarà  il momento, andrà  tutto bene"disse una voce in lontananza che riconobbe come quella di Gideon Prewett.
Si svegliò di soprassalto.
Lacrime calde segnarono le sue guance mentre sussurrava :"Oh Marlene...".


Sirius camminava interdetto per strada. Era solo, in un mondo dove il sole non brillava da tanto.  Ma lui si era sempre rialzato , senza farsi sentire , vedere, ma non per questo lui   si era dato per vinto.
Una goccia d'acqua cadde sulla  punta del suo naso e sentì che la luce dai suoi occhi era scomparsa, soltanto alimentata da suo fratello e da chi era rimasto.
Troppo morti, troppe stelle spente in strada dove  le persone ignoranti e  superficiali  avevano puntato il dito verso chi era  veramente innocente.
Sirius voleva avere solo un pò di pace e  una direzione giusta  che in quel momento non aveva.
"Paddy, adesso basta"disse James materializzandosi  davanti a lui.
"Prongs... "disse Sirius sorpreso.
"Non ti riconosco più. Adesso devi essere pronto a rialzarti ancora e ancora come sempre hai fatto.  Non devi perdere la voglia di urlare, anche se credi che nessuno ti scolti" disse serio James.
Sirius sentì  le lacrime pungere i  suoi occhi e le ricacciò dentro.
"James mi fai paura!"scherzò Sirius.
James si arruffò i capelli e disse  falsamente ferito :"  Sono un uomo sensibile io!".
Sirius rise, con quella  risata simile ad un latrato di un cane e prese a braccetto James camminando per il viottolo.
"Moony?"chiese Sirius.
"A casa con Lily, distillano pozioni"disse l'altro disgustato  all'idea di quel passatempo .
Sirius scosse la testa sconfitto e disse :" Rimarranno sempre i nostri Prefetti Perfetti".
James annuì.
"Ehi voi due!"urlò una voce dietro le loro spalle.
James e Sirius si voltarono.
"Mi ricordo di voi! Avete  oltrepassato i limiti di velocità con quella motocicletta!"disse un poliziotto fuori di sè.
James lo guardò interdetto e ricordando mormorò :"Oohh!".
Sirius rise più forte che mai e disse :" Ah mio caro  signore la moto era sua!".
James lo guardò male mentre il poliziotto scriveva una multa veramente salata.


"Devi dirmi come hai fatto a ricevere una multa di 1000 sterline"disse Lily irata con un mestolo in mano.
James arretrò e disse :"  Sono tante mille sterline? Credo che basteranno dieci Galeoni!" Poi vide lo sguardo irato della moglie e continuò giustificandosi:"Ci stavano inseguendo i Mangiamorte tesoro!".
Lily  rispose :" Bene, paga tu con i tuoi soldi io non ne voglio sapere niente".
Intanto   Sirius se ne stava  sul divano  e leggendo  il giornale disse   :" La prima prova è a breve".
James annuì e disse a sua volta :"Si se vi va possiamo andare".
Lily lo guardò e   rispose rabbiosa uscendo dalla stanza :" Tu ci va con la moto vero?!Incoscente!".
Sirius rise e borbottò davanti alla faccia desolata di James :" Tranquillo fratello, sono donne".



Harry era  esausto, seduto su un banco  nell'aula che prima avevano usato lui ed Hermione per allenarsi  nell'incantesimo d'Appello.
La situazione era orrenda : tutta Hogwarts era contro di lui e  anche Ron.
Non voleva avere la gloria eterna.
Domani finalmente c'era quella maledetta prova ed Harry non ce la faceva più.
Si diresse verso il dormitorio  e   provò a dormire, era la cosa  migliore fare.

La donna camminava  tranquilla  con in mano una bella pizza e pregustava già la cena.
Aveva la testa tra le nuvole , ancora pensava a quello strano incontro e non si capacitava dell'accaduto.
Mentre attraversava la strada un camion la stava investendo, ne era sicura, ma persa com'era nei suoi voli pindarici non si era accorta di nulla.
Chiuse gli occhi e senza sapere il perchè girò su se stessa   e  quando aprì gli occhi si ritrovò dall'altra parte della strada.
Non era possibile tutto questo.
No.
Guardò la strada innoridita.
C'era nel punto dove era lei la pizza, spiaccicata dal camion.





24 Novembre 1994.





Harry era nervoso, tremava ed era seduto  su una panca nella tenda allestita per gli altri campioni.
"Possiamo entrare?"chiese una voce alle sue spalle.
Sua madre.
Harry non ci pensò due volte e l'abbracciò,  beandosi del suo profumo e dei suoi occhi .
Abbracciò suo padre e salutò Sirius e Remus confortato dalla loro presenza.
"Figliolo ti vedo abbastanza nervoso"disse ironico James.
"Dici papà?"rispose Harry.
"Sù Harry, andrà tutto bene, devi pensare con  la testa e non fare cose affrettate"disse Remus confortante.
Sirius alzò gli occhi al cielo e borbottò :" Harry devi solo mantenere la calma".
"Ci siete tutti"disse gioviale Silente entrando nella tenda.
"Albus sono ancora arrabbiata con te" disse  Lily.
L'anziano preside  disse piano :" Anche io con me stesso, avrei dovuto intensificare i controlli".
"Miei cari campioni è ora"disse Barty Crouch  irrompendo nella convesazione.
"Buona fortuna Harry"disse  sua madre uscendo dalla tenda seguita dagli altri.
"Sono contento per te Harry, hai ritrovato la tua famiglia"disse  amichevole Cedric affiancandolo vicino al sacchetto che probabilmente conteneva i draghi  da sciegliere.
"Grazie Cedric"disse Harry troppo nervoso per esprimere una frase di senso compiuto.


"Che ne dite, ci sediamo qui?" disse Lily.
Gli altri annuirono  e  presero posto, mentre  Sirius osservava Hermione e Ron seduti dalla parte opposta.
"Quelli non sono gli amici di Harry?"disse James.
"Già"disse Remus.
"Guarda il   ragazzo come ci prova con Hermione!"disse Sirius esaltato.
"Paddy non dire scemenze, sono dei ragazzi"disse Remus.
"L'amore non ha età"disse James  ricordando che il suo amore per Lily risaliva al suo primo anno ad Hogwarts.
"Ma loro sono solo amici, miei cari   cervo e cane"disse  Lily che ancora ce l'aveva con  loro per la faccenda della moto.
"Lily!"disse una voce in lontananza.
Era Severus Piton, che avanzava  con la sua  veste  nera   come la notte.
James e Sirius  borbottarono frasi sconnesse e astiose contro il professore di Hogwarts e si bloccarono  quando  li raggiunse uno sguardo di fuoco da parte di Lily.
"Ciao Sev, come va?"chiese Lily.
Severus sorrise, ammaliato dalla sua bellezza e  confortato dalla sua presenza.
"Solita noia, pozioni che bollono, ribollono... Sai adesso è tutto così calmo"rispose Severus.
Intanto James sbuffava ancora dicendo :"Ma guarda questo...".
"Basta James... Ecco inizia!"disse Remus sorridente.
Videro tutti i campioni affrontare i draghi in modo diverso ma quando fu il turno di Harry capirono che  sarebbe stata una sfida ardua.
"Cosa aspetta?"disse Sirius innervosito guardando il suo figlioccio immobile  nel centro dell'arena.
All'improvviso la scopa che Sirius aveva regalato ad Harry sfrecciò nel cielo.
Harry la montò e sfidò il drago.
"Vai figliolo!"urlava James con le lacrime agli occhi per le acrobazie che Harry eseguiva in cielo.
Harry  superò la prova, come anche superò le sue  paure  sconfiggendo il primo tentativo di un complotto oscuro  più grande di lui.
Poco importava che fosse  ferito, subito dopo sua madre aveva provveduto anche a questo.
E quando Ron arrivò nella tenda sembrò che il mondo di Harry  fosse tornato in ordine.
"Noi andiamo tesoro"disse Lily abbracciando Harry dopo l'assegnazione dei punteggi.
"Ci sentiamo via gufo"disse James.
"Ciao ragazzi! "disse Remus avviandosi verso il cancello principale  insieme agli altri.
Sirius intanto stranamente parlava con un Ron imbarazzatissimo e dopo averlo salutato scappò con gli altri tre  incamminandosi nella  sera ormai giunta al suo  culmine.


"Cosa stavi dicendo a  quel povero ragazzo?"chiese Lily.
"Di farsi avanti con  Hermione, si vede da lontano che sono cotti l'uno dell'altra!" disse Sirius con fare ovvio.
Remus scosse la testa sconsolato  e James disse :"Ma cosa dici? Non è vero niente... Se  succederà una cosa di queste,per le mutande di Merlino  faccio un giro di Hogwarts a cavallo di una scopa nudo!".
Lily rispose  con tono omicida :" io sarò di sotto pronta per affatturarti, come quella volta che hai provato ad entrare nel nostro dormitorio".
James rabbrividì, ne portava ancora i segni di quella fattura, in un posto non  facilmente visibile.
Sirius ridendo disse :" Ho già pronta la macchina fotografica!".
James  disse  sicuro :" Non credo proprio".

Ma James non sapeva quanto le sue supposizioni fossero sbagliate.



Continua...



Cath's angolino.
Allora, eccoci qui.
Bene questo è il penultimo capitolo su HP4 dopodichè Voldemort tornerà.
Comunque non sono sicura di questo capitolo e scusatemi se ho deluso le vostre aspettative.
Vi ricordo che QUESTA è la pagina  Facebook ufficiale  della storia e QUESTO è il link del prologo originale  della storia. Se  volete farci un salto per esprimere le vostre opinioni sarei molto lieta di imparare da voi :) Precisazione : Il famoso episodio della moto riguarda il prequel di Harry Potter, scritto da JKRowling per beneficenza e parla di una corsa spericolata di James e Sirius che quasi finì con una multa della polizia babbana . :)
 Grazie a chi ha letto, recensito e messo tra le preferite la storia.
Un bacio,
Catherine.

Prossimo aggiornamento : Martedì 26 giugno 2012.

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Capitolo 20
*** Capitolo quindicesimo ***


Capitolo quindicesimo.





[E ti troverai nell'istante in cui ogni
sguardo sarà freddo
e gelido- Neffa, Nessuno
]

Dicembre 1994






La neve  scendeva piano sui tetti di Godric's Hollow  , rendendo il paesaggio ancora più grazioso e  fiabesco.
Il villaggio era decorato per il Natale e risplendeva con una luce fioca,   rendendo tutto ciò più suggestivo.
Le strade erano ricolme di persone  indaffarate  che ormai correvano in quei pochi minuti che rimanevano per comperare gli ultimi regali  , mentre un coro  allietava questi passanti con carole  antiche ed emozionanti.
"Tu scendi dalle stelle, o piccolo prongssss!"irruppe una  voce  irriverente,    che apparteneva a  Sirius Black con i lungi capelli  in un  ricercato disordine che incorniciavano il suo volto  sorridente e   con il corpo fasciato da un  elegante vestito a  righe bianche.
Mentre James Potter, il suo migliore amico lo guardava interdetto . Quest'ultimo  aveva indossato tre maglioni  e due sciarpe e non capiva come Sirius riuscisse a mantenere questa eleganza con quelle  basse temperature.
"Oh Paddy, so che ami il natale, ma questa tua storpiatura della carola è abbastanza inquetante...!" disse serio James mentre  trasportava una esigua busta ricolma di regali e sbuffava, perchè nessuno gli dava una mano.
Sirius rise beffardo e disse :" Povero  cervo  , non hai una bella voce come la mia!".
James scosse la testa deciso a non ribbattere , mentre  varcavano la soglia di casa.
"Siamo tornati tesoro"disse James entrando e posando il pesante  mantello che indossava e togliendo le sciarpe  ingombranti.
"Era ora!"disse Lily  dalla cucina.
Sirius rise e James colpì il suo braccio nervoso.
Lily intanto era occupata a  mettere in forno  l'arrosto  e canticchiava   piano qualche canzone che ricordava  con allegria.
James e Sirius sorridenti presero posto sul divano  e Lily guardandoli disse :" So perchè ridete , ho letto anche io  la lettera di Harry".
Sirius rise e disse piano :" Il piccolo Prongs è in cerca di una spasimante...!".
James   annuì e ricordò la lettera di suo figlio, arrivata con Edwige   qualche giorno prima.

"Cari papà e mamma,
Come va? Qui la situazione è tragica,non bastavano i draghi!
Adesso c'è una specie di ballo  il 25 Dicembre  e
bisogna assolutamente trovare  una partner.
Io e Ron siamo disperati.
Preferisco uno Spinato.
A presto,
Harry
P.S. Mamma puoi mandarmi un vestito per l'occasione?
".

Certo, James aveva riso fino alle lacrime dopo la lettera ma alla fine  si era commosso per altro.
Harry stava crescendo, provando a superare le timidezze e le indecisioni che caratterizzavano quell'età.
 "E' già grande"ammise James triste, mentre vedeva tutto appannato, poichè le lacrime scendevano copiose.
Lily lo guardò dolce  e disse  per  stramatizzare :"Già, ma è un disastro secondo me con le ragazze!".
James rise e Sirius   si unì a lui mentre prendeva una tazza di cioccolata calda tra le mani.
"Personalmente apprezzo la cioccolata"disse Sirius serio mentre beveva un lungo sorso dalla tazza.
"Veramente?  Guarda non lo sapevamo! Come quando hai rubato tutta la mia scorta nel dormitorio" disse Remus irrompendo nella stanza.
"Ciao Remus, rimani da noi a cena?"chiese Lily puntando la bacchetta verso il tavolo, indecisa se aggiungere un posto in più.
"Beh, non rifiuto le tue opere  d'arte culinarie"disse Remus sorridente mentre toglieva il mantello logoro.
"Moony dobbiamo fare shopping mi sa"disse Sirius.
Remus fece  una smorfia e annuì dicendo :"E' noioso , preferisco un combattimento  per annullare la monotonia".
James rise sguaiatamente  e disse :"Moony sei  sempre il solito".
Intanto Lily aveva apparecchiato e con voce autoritaria disse :"Sù ragazzi, è ora di pranzare!".
"Non te lo lascio ripetere due volte  cara Madama Prongs"disse Sirius irriverente  facendo ridere Lily.


Intanto ad Hogwarts finalmente  Ron ed Harry avevano trovato  due "madamigelle"  ed esausti  stavano seduti davanti al camino della sala comune, ricordando il pomeriggio passato  facendo una  battaglia di palle di neve memorabile con gli altri Weasley.
"Mi sa che dobbiamo prepararci, Hermione è da ore nel suo dormitorio"disse Harry ostentando vitalità.
Ron sbuffando disse :" Andiamo sù".
Harry sorridente pensò  che dopotutto, questo ballo non sarebbe durato in eterno. Il suo pensierò andò alla sua famiglia che come al solito non poteva vedere per via delle circostanze.
Sapeva che il suo sconsiderato patrino era già sicuramente  un pò ubriaco e cantava con la sua voce  stonata assieme a suo padre e con Remus, mentre Lily, la sua  dolce mamma avrebbe guardato la scena con un divertito  disappunto.
Il cuore di Harry si riempì di emozione quando ricordò che  tutto questo era reale e quindi poteva vederli ancora.
"Miseriaccia! Harry! Miseriaccia!" urlò Ron.
Harry prese la bacchetta  impaurito, ma aprendo la porta scoprì che tutto quel panico era dovuto ad una piccola ma  antica divergenza  di vestiario di Ron.


Quella sera, Stacey aveva freddo. Sentiva che ogni singola terminazione nervosa del suo corpo   soffriva quel freddo.
Non aveva alcun rimedio.
Aveva chiamato la sua vicina, Miss Lucy  ma lei l'aveva ignorata del tutto intenta a festeggiare il Natale ; aveva chiamato   un pronto intervento ma nessuno aveva risposto.
Era Natale e Stacey era sola , come sempre.
Ma la domanda che sempre affiorava  nella sua mente  era insopportabile....
Quali altri Natali? E Stacey era il suo vero nome?
Lei non ricordava niente.
Strinse la coperta, mentre lacrime  copiose bagnavano il suo piccolo viso.
Aveva capito che vivere in quel modo era inutile, troppo inutile.
Scese in strada    e la neve accarezzò i suoi lunghi capelli.
E lei andò avanti, nessuno era in strada.
Tutti erano con qualcuno a festeggiare ma lei...
Era sola.





Qui non c'è nessuno che vuole vederti volare.







Strinse ancora una volta la coperta  e guardò il piccolo ruscello che  si stagliava vicino a casa sua.
Un passo, solo un passo.
Voleva che qualcuno la fermasse e la salvasse, ma nessuno arrivò.




Meglio che non dici a nessuno, che forse ancora  stai sperando.







Prese un respiro profondo  allungò il piede destro quando sentì un tonfo.
Si voltò terrorizzata , mentre due enormi occhi grigi la fissavano.
Un cane, enorme  e nero.
Si avvicinò e toccò le sue orecchie, pelose ma così felpate.
"Padfoot"mormorò con voce spezzata.



Solo un passo, nel futuro per vedere com'è.
Non è tempo di fuggire è tempo di tornare a  vivere.






Sirius la guardava, sorrideva, piangeva, rideva, ballava anche.
"Oh  Mary, tesoro"farfugliò mentre tornato in forma umana la stringeva.
Era gelata e tremava come una foglia, ma sorrideva.
"Sirius, vecchio cane"disse Mary prendendo la sua faccia e stringendola tra le mani.
I suoi occhi si beavano di lui , era sempre il solito Sirius eppure lei lo trovava così bello. I suoi occhi la perforavano e la facevano fremere di felicità.
"Amore mio"disse Mary con la sua voce acuta mentre con uno scatto fulmineo avvicinava le sue labbra a quelle  di Sirius  e suggellava quel momento inesorabile con un lungo ed appassionato bacio.

James e  Lily  accorsi   davanti alla casa di Sirius non credevano ai propri occhi .
Sirius sorridente come non mai stringeva  la donna che poco tempo fa avevano scambiato per Mary e lei sorrideva beata.
"Ciao Potty!"disse la donna abbracciando di slanci James.
E Lily singhiozzando cadde a terra.
Solo Mary chiamava James così.
Mary la guardò, commossa e si avvicinò  veloce  dicendo :"Tu non mi saluti  , Lily?".
Lily piangendo l'abbracciò e sentì che finalemente anche lei era qui con loro.
Remus trafelato li raggiunse e rimase estasiato quando guardò la scenetta da lontanto.
"Ciao Remmy"disse Mary giuliva.
Lui sbattè gli occhi interdetto e Sirius rise irriverente mentre  Mary lo abbracciava  e rendeva con il suo ritorno un Natale veramente speciale.







Febbraio 1995




Harry era veramente nervoso.
Strinse la bacchetta tra le mani e prese un respiro profondo   mentre con un profondo tonfo cadeva nell'acqua spinto da chissà chi.
La seconda prova era iniziata.


Intanto sugli spalti,James si dimenava e sbraitava  senza nessuna motivazione coerente ed apparente.
"Stai fermo o no ?"chiese Lily nervosa.
"Tesoro questa prova non mi piace per niente!"disse il marito terrorizzato.
"Oh Jamie non c'è alcun problema secondo me Harry se la caverà molto bene"disse Mary.
Ancora non aveva modo di  incontrare il ragazzo , ma immaginava che fosse una persona con "sale e pepe" e quindi sapeva che tutto sarebbe andato   bene, alla fine.
"Se lo dice Mary è vero"disse Sirius sorridente.
Remus scosse la testa per la sua logica inesistente.
"Potter!"disse una voce dietro  gli spalti, che apparteneva a Malocchio Moody.
"Malocchio! Come va?"disse James.
"Mmh non  mi lamento. Volevo dirti che ho sentito Kingsley oggi e mi ha detto che le vostre domande per  l'ufficio sono state varate e che vi faranno sapere al più presto" rispose  asciutta andando via.
"Ma Malocchio non era in pensione?"chiese Remus dubbioso.
Harry intanto era salito in superficie    alimentando  l'entusiasmo di tutto.
"La faccenda non quadra ragazzi" disse Lily .



Maggio 1995

"Albus, la cosa non mi piace"disse Sirius nervoso.
" Non credo che Alastor voglia il male di Harry"disse James fiducioso.
Lily scosse la testa e disse :" Qui c'è qualcosa che non quadra, niente  ha un senso logico. Andiamo, Harry   è in pericolo, lo sento".
Mary le strinse la mano comprensiva.
"Credo che dobbiamo solo aspettare"disse Silente.
Uscendo dallo studio, il gruppo  vide Harry e Piton  sconvolti.
Lily salutò il figlio, mentre Mary lo guardava con interesse.
"Barty Crouch era nel parco"disse atono  Silente,  facendo segno agli altri di iniziare una ricerca  a tappeto per trovarlo.

Quella situazione non era delle migliori, quelle sparizioni, quelle situazioni strane erano una replica esatta del passato.
Voldemort era nei paraggi.



 24 Giugno 1994



"Harry mi raccomando, stai molto attento"disse James guardandolo negli occhi .
Harry annuì  nervoso ma sollevato, ormai era alla fine.
Lily lo guardò sorridente e disse dolce :" Non importa se non vincerai, voglio solo che tu   esca da lì sano e salvo. Non ti biasimeremo mai."
Lily abbracciò suo figlio,  mormorando dolce :"Ti vogliamo un mondo di bene, non scordarlo mai".
"Già, e se guardi sugli spalti c'è il tuo responsabile patrino senza maglia  e pieno di slogan  dipinti nel corpo che ti incita"disse James allegro.
Harry alzò lo aguardo e ridendo vide Sirius pitturato di rosso ed oro  sul torace con Marry che sventolava  uno striscione e con Remus che scuoteva come al solito il capo  sorridente.
Con il cuore  in gola HArry entrò dentro, determinato   e con l'amore che  riempiva e lo leniva nelle sue ferite più profonde.



"Perchè non torna? Cosa succede?"urlò  Sirius raggiungendo con gli altri Lily e James davanti all'entrata.
James  era nervoso, sentiva che qualcosa non andava.
"Lily, da adesso in poi devi  riuscire a vedere bene e capire la verità dalla bugia e  devi stare attenta specialmente ai labirinti.. Certe volte è meglio trovare l'uscita senza andare al centro , è necessario scappare prima"
Lily ricordando quelle parole cadde a terra terrorizzata.
In quel preciso momento, Harry tornava con il corpo esanime di Cedric Diggory tra le mani e urlava con tutto il fiato  che aveva nei polmoni.
"Harry!" urlò avvicinandosi a lui.
"Mamma, Voldemort è tornato, dovevo riportare il corpo di  Cedric qui, ai suoi genitori, lui me l'ha chiesto"balbettò Harry.
Lily lo guardò e lo strinse a sè mentre mormorava :" Era questo il labirinto Marlene?", mentre tutti guardavano la scena impietriti.

Continua...


Cath's angolo.
Ok, lo so è vergognoso.
Troppo ritardo.
Perdonatemi.
Odio questo capitolo lo giuro.
 Alla prossima!
GRAZIE A CHI LEGGE E A CHI RECENSISCE  E A CHI HA AGGIUNTO QUESTA STORIA TRA LE PREFERITE E LE SEGUITE.

Prossimo aggiornamento : Lunedì 23 Luglio 2012
. Vi ricordo  che QUESTA è la pagina ufficiale della storia su facebook,
 e QUESTO è il PROLOGO UFFICIALE postato in separata sede :b Fateci un salto se vi va!

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Capitolo 21
*** Capitolo sedicesimo ***


   Capitolo sedicesimo.

 



[ E' proprio così che farei se io fossi Tu-Sai- Chi.
Perchè finchè sei solo,
non sei un vera e propria minaccia
-
Luna Lovegood  Harry Potter e
  l' Ordine della Fenice ( The movie)]



Primi di Luglio 1995


Lily guardava il sole che ormai si apprestava a  sorgere, l'alba era vicina e lei quella notte non aveva chiuso occhio per niente.
Tra le mani reggeva una tazza di caffè e una vecchia foto che osservava da ore.
C'erano lei  James  e i Malandrini ma anche Marlene , Mary , Emmaline, Alice e tutti gli altri.
Ripensò a tutto quello che   era successo in quei mesi e  sospirò triste.
Marlene in quel sogno l'aveva aiutata, aveva provato a darle qualche indizio.
Aveva detto di non andare al centro del labirinto, poichè la coppa avrebbe servito Harry su un piatto d'argento a Voldemort e poi aveva detto "Un cane"quando Lily aveva nominato Mary.
Mary vedendo Sirius trasformato   in cane aveva ritrovato la memoria.
Quanto era sottile il confine tra vivi e morti?
E quanto Lily era stata superficiale a quelle parole?
Avrebbe potuto evitare tutta quella sofferenza...
Avrebbe dovuto capire.
Lily chiuse gli occhi e singhiozzò piano.
Adesso Lord Voldemort era tornato  e tutto era come in passato.
Nessuno ci credeva  nessuno prendeva la situazione in mano, nessuno faceva  quello che doveva per proteggere quel mondo che tanto amavano.
Solo loro, un gruppo  di poche persone che combattevano contro il male che infettava quella società.
 "Tesoro, cosa fai qui ?"chiese James entrando in casa.
"Potrei dire  anche io la stessa cosa a te"rispose mesta Lily.
James si stiracchiò e disse sorridente :"Hai scordato la luna piena della scorsa notte?".
Lily  sbuffò e si alzò .
James veloce l'abbracciò per mettere a tacere le sue ansie e disse amorevole :" Non succederà come l'ultima volta, te lo prometto".
Lily si abbandonò al suo petto e disse piano :" Dobbiamo proteggere Harry in tutti i modi possibili ed immaginabili".


Intanto in piccolo appartamento  nei pressi di Londra Sirius Black camminava avanti e indietro nervosamente misurando con  grandi passi il salotto .
"Sirius non capisco cosa  stai facendo"disse Mary entrando nella  piccola stanza.
"Rifletto"borbottò  Sirius serio.
Mary  sorrise e  disse piano :" Non devi pensare che questa volta  sarà come  prima!".
Sirius sorrise a suo mal grado e disse piano :" L'ultima volta ho perso quasi tutti e sono  rimasto solo".
Mary ridacchiò  e mormorò :"Su non fare il depresso   mio bel rampollo dei Black. Adesso usciamo e andiamo a trovare  Lily e James per vedere come sta il piccolo Harry".
Sirius annuì  e la prese per mano  mentre si smaterializzavano da lì.



Harry stava guardando il sole che ormai era sorto  seduto fuori dalla finestra.
Nemmeno quella notte aveva chiuso occhio.
Cedric Diggory che lo guardava con gli occhi sbarrati privo di vita,   e lo  sguardo di Lord Voldemort erano i suoi tormenti nel sonno.
Era tutto  troppo frustrante.
Voleva cercare Lord Voldemort e voleva porre fine  a tutta quella sofferenza  che provocava.
Adesso era grande e poteva battersi con tutto ciò.
Chiuso in casa e  costretto a pensarci  sempre, ogni ora, ogni minuto.
Una rabbia lo  faceva estraniare dal mondo,  facendolo distanziare da tutti.
Ma sapeva  anche di non essere solo, di poter contare sulla sua famiglia.
Ancora una volta Harry guardò l'orrizzonte e sospirando  triste fu certo che qualunque cosa fosse successa lui sarebbe stato là, pronto a  rischiare tutto per le persone a cui teneva più della sua stessa vita.


"Paddy che piacere vederti qui alle prime luci dell'alba!"disse sarcastico James vedendo entrare  Sirius   con Mary  in cucina.
"Non ho chiuso occhio per niente mentre aspettavo Sirius e Remus tornare"disse Mary sbadigliando.
Lily annuì stanca e chiese  di Remus, non vedendolo là con gli altri.
Sirius sbuffò e disse :" L'unico che dorme è lui, era esausto dopo la nottata".
"Siete troppo spericolati, adesso avete una certa età!"disse Mary sedendosi sul divano sorridente.
James ridacchiò mentre all'improvviso un gufo planò e quasi investì con la sua irruenza il mago .
Sirius rise forte guardando quella scena e prese  la lettera attaccata alla zampa del gufo  e la  lesse veloce.
"Oggi riunione dell'Ordine"disse sorridente.
"Perchè sorridi?"chiese Lily sospettosa.
"Perchè finalmente si passa all'azione!"disse ribelle Sirius , scatenando risa a tutti  che non riuscirono a  trattenersi davanti alla sua straripante positività.

 Severus Piton cominciò a correre, veloce.
Era in ritardo.
Prese la seconda scala a destra  e cominciò a salire.
Trovò la porta  aperta ed entrò.
Lord Voldemort  sedeva solitario davanti al camino , con gli occhi fissi su quelle fiamme .
"Severus"mormorò con la sua voce simile ad un sussurro.
"Mio Signore, sono qui"disse Piton.
"Avvicinati"disse Voldemort.
Severus veloce lo affiancò ed evocando una sedia si sedette di fronte al mago più temuto degli ultimi tempi.
" Voglio chiarire una cosa con te mio  fedele  servitore "disse Voldemort.
Piton annuì meccanicamente.
"Mi dicono che tu sei stato il responsabile del ritorno dei Potter, con la  tua miracolosa pozione"disse l'Oscuro Signore perforando  con  gli occhi il suo sguardo.
Piton  sorrise sghembo e disse :"  Il mio Signore conosce il vero e ciò che si cela dentro di me. Albus Silente  non mi ha detto per chi era riservato quel mio ritrovato.
Poi, se mi è concesso  dire, ero sotto copertura ed un mio passo falso avrebbe messo a repentaglio tutto il lavoro  che ho costruito in tutti questi anni".
Lord Voldemort lo guardò e  lesse nella sua mente  che quello era solo il vero  e  soddisfatto annuì.
"Leggo nella tua mente  che quello che dici è vero.  Sei un servo fedele , Severus."disse Lord Voldemort.
"Adesso dobbiamo occuparci  dell'Ordine della Fenice. Sei in grado?"chiese ancora il mago.
Severus Piton annuì e si alzò dicendo :" Sempre ,mio Signore. C'è un riunione tra qualche ora.  Vado, con permesso".
Lord Voldemort si alzò  e lo guardò andare via  dicendo :"  Vai Severus. Ma devi trovare il nascondiglio dei Potter. Mi sono scappati una volta  ma la seconda non sarà ancora così fortuita".
Severus annuì  e scendendo veloce da quelle scale   i suoi pensieri ritornarono come sempre  su Lily.
Era per lei che faceva tutto questo .
Avrebbe dato anche la vita, per  quella donna che veramente    l'aveva capito  fino in fondo.



"Mio Signore, vi prego"pigolò  una voce che apparteneva a  Bellatrix  Lestrange .
Piton era appena andato via e la donna era a terra, inginocchiata davanti al suo signore.
Sul suo volto c'erano ancora i segni di quella bellezza trascurata caratteristica dei Black che Azkaban aveva sottratto prepotentemente  e i lunghi capelli ricci  che  la fasciavano fino alla vita  .
Lo sguardo era perso  nel  contemplare il suo padrone e   il fiato era mozzo,   impotente davanti a quella malevola maestosità.
Il Signore Oscuro la guardò con soddisfazione  e disse :" Vai Bella, epura la razza magica da questi abomini".
Lei diventò euforica dall'eccitazione repressa e s'inchinò baciando la veste del mago.
"Ciò che desiderate sarà fatto mio Signore"mormorò soave Bellatrix.
Lui annuì e  in un battito di ciglia la donna scomparve.
Lord Voldemort lo sapeva, pochi erano i veri Mangiamorte fedeli e tra quelli c'erano di sicuro  Bellatrix Lestrange e Severus Piton, colui che aveva rivelato la profezia che lo legava al moccioso di Harry Potter.
Ma questa volta sarebbe andata diversamente , avrebbe preso quella profezia in un modo o nell'altro.



"Harry? Tesoro?"chiamò Lily.
Harry scese  e  trovò tutti giù in salotto pronti ad uscire.
"Ciao Harry!"disse Mary sorridente.
Harry ricambiò il suo saluto e disse :" Dove andiamo?".
Lily guardò James    mesta.
"Abbiamo una riunione dell'Ordine figliolo"disse piano James.
 Harry  disse :" Posso partecipare anche io?".
"Ancora non sei maggiorenne tesoro"disse Lily .
"Ma che male c'è? Lui ha visto Voldemort tornare ed ha fatto esperienze maggiori in confronto ad altri!"disse Sirius  appoggiando Harry.
Lily lo guardò torva e disse :" No  Sirius! Sai anche tu che è rischioso ed Harry ancora non è maggiorenne!".
Harry  soffocò una risposta molto  offensiva e disse a denti stretti mentre saliva su :" Va bene ho capito. Ciao".
"Harry!"disse Lily apprensiva.
"Aspetta Lily, ci parlo io"disse Mary salendo veloce.
" Ma cosa gli prende?"disse Lily.
"Adesso comincia a diventare grande ed odia essere messo da parte , amore"disse James.
Lily  sospirò triste.
"Lily anche noi abbiamo iniziato a combattere contro i Serpeverde ad Hogwarts e quindi contro Voldemort  stesso a quella età..." disse Sirius scrollando le spalle.
Lily  gli disse rabbiosa :" Ed hai visto che fine abbiamo fatto!? Non voglio farlo soffrire ancora".
James sospirò e  riprese posto sul divano.
"Alzati Prongs, andiamo a svegliare Moony. Ci vediamo ad  Hogwarts" disse Sirius.
Lily annuì, ma ormai aveva la  mente altrove.



Mary entrò nella stanza e trovò Harry seduto fuori, quasi sul tetto.
"Ehy ragazzo, che fai lì?" chiese sorridente.
Harry sobbalzò  quando vide che Mary frugava qua e là nella sua stanza.
"Ciao Mary"disse Harry entrando nella  camera e sedendosi a terra.
Lei lo guardò e sorrise ancora ,dicendo piano :" Cosa ti succede? Con me ne puoi parlare."
Harry la guardò diffidente e  qualcosa in quello sguardo dolce lo costrinse a parlare.
" Mi sento tagliato fuori. Dopotutto io  mi sono  battuto contro Voldemort lo scorso giugno" disse pacato Harry.
Lei annuì e disse con una sincerità disarmante  :" Credi che noi non lo sappiamo? Ma  ti vogliamo troppo bene e quindi  preferiamo salvarti da tutto questo".
La rabbia di Harry scemò in quel momento  e lui sussurrò  sconfitto :"  Non posso ribattere, inutile".
Mary si alzò , gli scompigliò i capelli e disse :" Fai il bravo piccolo Prongs".
Harry sorrise, quell'appellativo lo usava molto spesso anche Sirius.
"Mary? Posso chiederti una cosa?" disse Harry.
Lei annuì.
"Come hai fatto  a perdere la memoria?"chiese il ragazzo curioso.
Mary lo guardò  e disse rabbuiata :" Mi ricordo solo che eravamo in missione, insieme a tuo padre ed a Sirius. Tua madre  era a casa, poichè stavi per venire al mondo, mancavano pochi giorni quindi per sicurezza è rimasta là.  Mentre combattevamo..."disse tremante" Ho visto un lampo viola e poi mi sono ritrovata per strada , senza sapere chi ero, con solo un nome, che poi fa veramente schifo! Stacey!" concluse disgustata.
Harry la guardò comprensivo e disse :" Grazie Mary, scusa se te l'ho chiesto".
"Tranquillo! Puoi chiedermi quello che vuoi, sei troppo gentile. Più di James!" disse  Mary uscendo dalla stanza, lasciando Harry un pò più calmo ma ancora un pò frustrato.



"Neville, noi andiamo"disse Alice sorridente.
Ma di Neville nessuna traccia.
Al dire il vero nemmeno di Frank.
Sentì un chiacchericcio sommesso e lo seguì.
Trovò Frank con Neville  nella piccola serra dentro casa, che potavano un cespuglio di  tentacula velenosa e ridacchiavano insieme.
"Vedi Neville, devi sempre cogliere di sorpresa  questo tipo di pianta. La prendi dalla base e recidi i rami secchi"disse Frank.
" Ma ogni quanto papà?"chiese Neville curioso.
"Ah guarda, ogni   sette mesi. C'è una cosa per te là, dietro quel telo"disse Frank allegro.
Neville si alzò e scorse dietro al velo una cosa inaspettata :  una piccola Mimbulus Mimbletonia.
"E' per me? Grazie papà!"disse entusiasta.
"Ehm ehm" si annunciò Alice,"Siamo in ritardo Frank per la riunione".
Frank annuì  e andò a  prendere il mantello da viaggio , salutando con un cenno Neville.
"Mi raccomando Neville, non andare in giro. Tempo qualche ora e saremo di nuovo a casa" disse Alice baciando la guancia del ragazzo e uscendo dalla porta.
Neville trattenne a stento le lacrime.
Non  esisteva nessuno al mondo  più felice  di lui in quel momento.


La riunione di quella sera era in  un casolare che un tempo apparteneva a Malocchio Moody, poichè ancora non era stata decisa una dimora fissa.
Erano tutti là, felice in un certo senso di ritrovarsi come un tempo, anche se le morti passate pesavano parecchio.
Fabian e Gideon , Benji , Caradoc , Dorcas  ,  Edgar, Marlene e tutti gli altri.
"Ed eccoci qua!Ciao Alice!"disse Lily abbracciando la sua vecchia amica di slancio assieme a Mary.
Lei sorrise amorevole.
"Franky!  Che fine hai fatto?" disse Sirius beffardo.
Frank sorrise e disse :" Ero in ferie cagnaccio!".
James si unì alle risate e abbracciò il vecchio amico.
"Bene,  ben trovati"irruppe Silente.
Tutti si voltarono  ad ascoltarlo.
"Ed eccoci qua, come un tempo.
Siamo  un pò aumentati oggi.
Abbiamo Arthur e Molly Weasley"disse indicando i conuigi che sorridevano,"Poi  Kingsley, un auror "indicò un uomo alto e sorridente " Poi Ninfadora Tonks" disse ancora e indicò una ragazza giovane che si fiondò tra le braccia di Sirius  dicendo :" Il mio cugino preferito!", "E poi" continuò Silente :" I coniugi Potter, i Longbottom, e Mary Macdonald".
Tutti sorrisero quando all'improvviso  irruppe Remus nella stanza imbarazzato dicendo :" Scusate il ritardo!".
Sirius rise e disse :" Sempre il solito, Moony!".
Remus gli scoccò un occhiata minacciosa e James  rise  contento.
"Ma non eravate andati a chiamarlo voi?"chiese dubbiosa Lily.
James e Sirius sorrisero complici e dissero :"Ci siamo un pò fermati in un pub...".
Lily sbuffò contrariata, che immaturi!
"Bene, adesso che  ci siamo tutti posso dirvi che la situazione è abbastanza grave. Voldemort sta tentando di  riformare il suo esercito  e quindi posso dirvi che siamo in  un grave allarme. Poi, Sirius"disse Silente "Ho paura per te. Codaliscia avrà detto la vostra bravura a  camuffarvi, quindi se puoi, propongo di utilizzare la tua vecchia casa a Grimmuld Place, dotata di ogni sorta di incantesimo. E quindi tu..." concluse  il preside lasciando il discorso in sospeso.
Sirius sbiancò, sapendo quale conclusione trarre e  disse :" Non sarò ancora prigioniero di quella casa. Adesso che siamo tutti uniti  non ritengo necessario nascondersi".
James annuì e disse :" Ci aiuteremo a vicenda".
"Un altro punto della riunione è la profezia. Dovremo impedire  a Voldemort di prenderla, Arthur tu che ne pensi?" disse Silente.
Arthur Weasley sorridente disse :" Credo che sorvegliandola in modo organizzato, possiamo concludere qualcosa di positivo!".
"Perfetto. Adesso dobbiamo occuparci di tua  sorella Lily"disse Silente facendo sorprendere tutti.
"Devi andare e mettere molte protezioni e devi raccomandarla di essere prudente." concluse l'anziano preside.
Lily annuì.
"Ed Harry?"chiese Remus  all'improvviso.
Silente lo guardò  serio e  disse :" Temo per la sua incolumità. Dobbiamo pensare a difenderlo anche mentalmente".
"Per questo ci sono io"disse Severus Piton irrompendo  nella stanza.
James e Sirius sbuffarono mentre Lily  salutava Severus con la mano.
"Severus,  ben arrivato. Ormai abbiamo finito però. Ci vedremo la settimana prossima  sempre qui. Ad agosto procederemo a stabilire il quartiere generale a Grimmuld Place. Vi auguro una buona serata e vi prego, estrema cautela" disse Silente .
"Qui la cosa è veramente seria"disse Mary pigra.
"Ma va?"disse Sirius .
"Ok ragazzi noi andiamo,abbiamo lasciato Harry a casa"disse James  smaterializzandosi con Lily .
Quando tornarono a Godric's Hollow lo trovarono addormentato con l'album rosso  aperto  sul letto.
Lily lo guardò triste e chiuse l'album.
Accarezzò il suo volto provato e gli tolse gli occhiali; uscì dalla stanza mentre mormorava :" Buona notte Harry".


Continua...


Cath's angolo.
Bene, eccomi qua.
Solo due giorni di ritardo :) Finalmenteeeeeee :D
Questo capitolo mi è piaciuto parecchio perchè ho
inserito diversi punti di vista e quindi  secondo me è migliore del precedente.
Per quanto mi riguarda , scriverò parecchio su Harry Potter  e l'Ordine della Fenice, c'è tanto da raccontare.
Un'altra precisazione : Harry non è solo "imbambolato" ma comincia a prendere una posizione.  Può sembrarvi esagerato ma secondo me il fatto che adesso i genitori sono presenti e     quindi prendono ogni cosa che succede e la  proteggono ai suoi occhi  è veramente seccante ;)
Per  chi mi ha chiesto di Sirius...
Ancora sono indecisa.
A tempo debito vedrete :) Altra precisazione: So che Bellatrix evade a GENNAIO 1996, ma nella mia testolina contorta immagino una Bellatrix al servizio di Voldemort. Perciò ho inserito lei in questo contesto come mediatrice ad Azkaban, quindi ancora è in prigione ma Voldy è pur sempre un mago potente perciò credo che lui riesca a farla muovere da lì a piacimento( I dissennatori sono suoi naturali alleati!) prima della vera e propria fuga.
Un'altra cosa e non rompo più : Non so quando aggiornerò,
poichè inizia il Gr.Est. e quindi parto dalle 16:00 e torno alle  19:30.
Appena possibile sarò qui.

Un  GRAZIE di cuore a chi legge, recensisce , aggiunge la storia tra le seguite e alle preferite.


Baci,
CatherineC.


Prossimo aggiornamento : Prossimamente.

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Capitolo 22
*** Capitolo diciassettesimo ***


Capitolo diciassettesimo.
_ Prima Parte_







[Now I finally see the light-
Muse Madness]






"Quello è Potter, James Potter!"bisbigliava una donna  bruna piano alla sua amica che  beveva velocemente un  the.
"Certo che non è cambiato di una virgola... Guarda quella è sua moglie!"rispose l'altra con fare sospettoso.
"Già, e   gli altri sono Sirius Black e un certo.. Lupin se non sbaglio"rispose la prima  curiosa.
L'altra donna annuì e disse  sbrigativa :" Lupin...Ormai fanno entrare tutte le razze qui. Mafalda, adesso ti saluto.  Devo scendere nell'atrio , Cornelius mi cercava".
Mafalda annuì e vide andare via la sua amica Dolores mentre ancora pensava a quel gruppo strano appena passato davanti ai suoi occhi.
Certo che le cose strane ormai erano all'ordine del giorno al Ministero...

"Ecco qui, ufficio del Ministro"disse Lily leggendo la targa appesa alla porta.
Remus annuì nervoso.
Sirius lo guardò impaziente e con gesto fluido ed elegante  bussò veloce.
"Prego, entrate"disse una voce pacata.
Era Cornelius Caramell in persona con il solito completo verde bottiglia e una bombetta poggiata sulla scrivania.
Sulle pareti erano stipata centinaia di foto tra cui una con Silente  molto sorridente.
"Salve Ministro"disse James serio.
"Bene, bene! E' un piacere avervi  qui"disse gioviale Caramell.
"Quello che  voglio dirvi è che siamo onorati di avervi nel nostro corpo auror. Sappiamo che avete grande esperienza  in questo ambito, perciò vi assegno a Kingsley .."disse ancora il ministro.
"Ehm ehm"bisbigliò una voce falsamente infantile interrompendolo.
Remus la guardò e trasecolò.
Dolores Umbrige avanzava con elegante disinvoltura nella stanza, munita di cappello rosa coordinato al soprabito.
"Rospo"bofonchiò Sirius mentre James rideva sommesso e Lily gli pestava un piede.
"Mio caro ministro, vorrei dare il benvenuto a queste valide persone"disse con tono falsamente gentile, mentre Lily sorrideva  di ricambio.
 "Ma,  Cornelius, dare la possibilià  a persone  come Remus Lupin, con intelletto non  pari a quello umano  di esercitare un ruolo fondamentale  nel mondo magico è pura follia..." concluse gelida.
" Non pari a quello umano?!"irruppe James rabbioso, mentre Lily tratteneva Sirius che già aveva  sfoderato la bacchetta pronto all'assalto.
"Ministro, Remus è un uomo eccellente, con   bravura da vendere. Se lei ha intenzione di metterlo da parte   a causa di una problematica minore rinunciamo anche noi"disse Lily decisa, mentre Remus diceva piano :" Non c'è  problema, Lily, ormai sono abituato".
Cornelius Caramell sorrise gioviale e disse pratico :"Silente ti ha  dato una cattedra ad Hogwarts giusto? Beh, mi fido  di lui. Adesso   andate, ci vedremo  domani alle 8:00. Puntuali, eh!".
Dolores li guardò gelida,  mentre il gruppo usciva silenzioso dalla stanza.
Sirius borbottava nervoso mentre Lily disse piano :" Cornelius Caramell che si fida di Silente?Ma se dice a tutti che è un matto!".
Remus  annuì e disse piano :" E' la sua strategia. Ci vuole vicini per tenerlo d'occhio".
James  sbuffò e disse :" Che fregatura questo lavoro!".

Intanto, Harry si apprestava  lentamente a riempire il baule scolastico poichè l'indomani sarebbe andato  in una casa sicura dell'Ordine, che naturalmente non sapeva dove fosse e di chi appartenesse.
Come al solito una piccola  lama di rabbia lo punse  nel vivo, facendolo scattare.
Non sapeva niente di niente e cosa peggiore , tutti lo trattavano
 come un bambino.
Aveva scritto una  moltitudine di lettere a Ron ed Hermione, ma loro avevano risposto  con debita sufficenza, poichè Voldemort poteva spiarli.
"Harry?!"chiese Mary entrando ancora una volta  nella sua stanza senza bussare.
"Ciao Mary"disse Harry continuando il  suo compito meccanicamente.
"Non sono tornati?"chiese nervosa.
Harry rispose secco :"No".
"Harry, non  fare cos-"iniziò Mary, ma Harry la interruppe e uscendo dalla stanza disse :"Non ora Mary".
La donna  lo guardò intristita.
Questa situazione non era delle migliori  specialmente per il ragazzo.



"Penso che quella donna sia veramente orrenda e non scherzo ragazzi"disse Sirius mentre entravano in un  treno  in un sobborgo  Babbano vicino Londra.
" Lo  so, ma credo che Silente non possa nemmeno provare a scoprire qualcosa di più su di lei... E' sorvegliato come altri"disse James alludendo anche al fatto che dovevano spostarsi anche loro in modo camuffato per non essere spiati.
Remus disse pacato :" Comunque dovreste dire qualcosa ad Harry, è stanco di tutto questo silenzio".
Lily scosse la testa frenetica e disse triste :"Non voglio farlo star male".
"Ma così lo rendi rabbioso ed impotente. Ti ricordi noi alla sua età? Beh, eravamo capaci di prendere il mondo tra le mani e farne ciò che volevamo!"disse Sirius con veemenza.
James annuì convinto.
Lily sospirò stanca  e disse :" Questa guerra è iniziata come quella precendente. Vuole dividerci tutti, rendendoci soli. Non diremo niente ad Harry per ora. Intesi?!"concluse minacciosa guardando i tre Maladrini che annuivano  nervosamente davanti alla sua espressione che non ammetteva repliche.



Molly chiuse gli occhi e prese una bella tazza di caffè.
Era  tutto troppo difficile per lei, la sua famiglia era in pericolo  e ricordava bene cosa significava perdere qualcuno che amava.
"Mamma, Fred ha bisogno di una mano"disse George irrompendo nella stanza.
Molly guardò suo figlio e trattenne un gemito spaventato; aveva mezza testa piena di pus viola e la guardava dolorante.
"COSA DIAVOLO STAVATE FACENDO?! ANCORA QUEL DANNATO NEGOZIO, EH?!"urlò impetuosa.
Loro si rimpicciolirono dalla paura.
Sfoderò la bacchetta e Fred  disse  scherzando :" Non mi ucciderai mica rossa?".
Molly si sentì persa, un'altra persona  aveva detto la medisima cosa... Ma tanto tempo fa.
Fabian.
Trattenne le lacrime mentre i suoi figli la guardavano meravigliata, poichè non continuava  la sua  lunga e tortuosa ,solita, sgridata.
Dopo aver portato tutto nella norma si sedette e sospirando si convinse a combattere.
Questa volta non avrebbe fallito, avrebbe protetto i suoi figli a costo della vita, come fecero i suoi fratelli...Fabian e Gideon.


"Harry? Siamo a casa"disse Lily entrando nella cucina che stranamente era avvolta dall'oscurità.
"Figliolo?"chiese  ancora James  nervoso prendendo la bacchetta.
"Ehy  chicos, il ragazzo è su in soffitta che guarda la luna e  riflette sul senso della vita"disse Mary irrompendo nella stanza facendo sobbalzare tutti.
"Tesoro, la prossima volta  accendi la luce"disse Sirius abbracciandola.
Lei ridacchiò  dicendo :"Codardo, aumentava la suspence".
Remus scosse la testa sconvolto da quella logica e disse :"Siete fatti l'uno per l'altra".
"Va bene, bravi ragazzini, vado  da Harry" disse nervosa  Lily.
Lily fece per salire ma James la bloccò dicendo fermamente :"Salgo io".
Lily lo guardò interdetta e quando suo marito scomparve su per le scale  Sirius disse  trattenendo a stento le risate :" Su Lily,  sono cose serie da amorevole padre cervo!".
Un cuscino del sofà arrivò in testa a Sirius mentre Remus batteva un cinque a Lily.


Quando James arrivò su in soffitta sorrise un pò. Vedeva suo figlio ma vedeva anche se stesso alla sua età.
Ma non  erano la stessa persona.
Suo padre Charlus e sua madre Dorea lo volevano proteggere in tutti i modi e lui aveva provato un risentimento fortissimo nei loro confronti...
Quanto sbagliava.
Adesso avrebbe voluto soltanto  impiegare quei momenti pieni di inutile rabbia riabbracciandoli e dicendogli quanto provasse affetto e amore per loro.
"Ehy cercatore, cosa fai qui? Dovresti essere in giro a firmare autografi!"disse scherzoso James per sdramatizzare.
Harry sorrise mesto.
"So come ti senti, ma non devi prenderla così..."disse James sedendosi al suo fianco.
Harry guardò  le stelle e rispose piano, controllando una rabbia che si percepiva:" Non puoi".
James rise e disse :" I tuoi nonni fecero così ed io... Ogni giorno  litigavo oppure  non li consideravo come dovevo. Devi sapere che essere qua è un dono grandissimo e noi non vogliamo perderti. So che è   difficile, ma ti prego, dai tempo al tempo. Quando darà ora, dovremmo combattere tutti".
Harry lo guardò sorpreso e disse :" Nonni?".
"Si, Charlus e Dorea, le persone più iper protettivedel mondo , dopo tua madre naturalmente..."rispose malinconico.
Harry guardò ancora una volta il cielo e  sentì la brezza estiva che lo colpiva.
Lì stava in pace.
"Adesso andiamo giù... Ma prima campione devi dirmi se c'è qualche  bella ragazza in fondo a quel cuore da eroe!"disse spavaldo James facendo arrossire Harry.
Il ragazzo   non rispose   vergognandosi un pò.
"Su, dai non  dirmi che non è rossa... Ai Potter piacciono le rosse da secoli, non c'è scampo!" disse ancora esaltato James.
Harry rise ancora e disse :" Non c'è la cena che ci aspetta?".
James rise e inseguì suo figlio giù dalle scale.
Sapeva che non l'aveva convinto, ma  aveva adorato ogni singolo secondo trascorso con lui.




"Mio Signore, nel Surrey ancora abbiamo tracce di possibili avvistamenti del ragazzo e della sua combriccola"disse Lucius  Malfoy .
Lord Voldemort lo guardò e disse piano :"Hai i tuoi mezzi al ministero? Usali".



Dolores Umbridge camminava tronfia  nei corridoi del settimo livello.
Quel Potter doveva essere messo a tacere in tutti i modi possibili ed immaginabili.
"Dolores?Vorrei parlarle"sussurrò una voce strascicata dietro le sue spalle.
"Certamente caro Lucius" rispose cordiale la donna.
Quell'incontro sarebbe stato interessante.




Una tarda sera di agosto tutta la famiglia Potter si trovava a Privet Drive.
Le cause erano molte, una meno improvabile delle altre. Ma era sicuramente una   di quelle  che premeva sulle altre : mettere al sicuro la famiglia Dursley.
"Petunia, stai tranquilla, Harry  dirà a Dudley di ritornare al più presto."disse Lily.
Harry aveva insistito a partecipare all'operazione assieme a lei , a suo padre e a Sirius.
Lei annuì, ma non convinta.
"Chissà dov'è a rimpilzarsi di cibo"bisbigliò Sirius mentre Lily gli pestava un piede.



Harry camminava  quando il gelo lo attanagliò.


I suoi genitori che gridavano nella testa.


"Harry, no ti prego, prendi me".


"Mamma, no, mamma no"mormorò tremante.


"Dudley, scappa. Dissennatori" urlò con tutta la voce che aveva in gola.


"Bene, direi che la trappola tesa è scattata"disse l'anziano preside guardando Fanny che dormiva beata.
"Se lo sospettavi , perchè non fermavi tutto questo?"chiese Severus Piton   torvo.
Silente mise il mantello da viaggio e disse pacato :" Ogni azione ha una sua reazione. Vediamo come andrà a finire".
Severus  scosse la testa sconsolato davanti a quella logica che alla fine solo lui capiva mentre l'anziano preside spariva inghiottito dalla notte.


Una lettera era piombata nella cucina di Petunia Dursley e Lily Potter la leggeva tremante mentre gli altri ascoltavano atteriti.
"Harry"disse spaventata alla fine della lettura mentre suo marito e Sirius correvano a perdifiato verso   la notte scura.

Un patronus a forma di cervo arrivò intanto a casa di Mary e di Remus per avvertirli.
Avvertirli dell'inizio.
Dell'inizio di una guerra contro  quel povero ragazzo.
Avevano tentato in tutti i modi di proteggerlo, ma alla fine avevano fallito miseramente.


Continua...Fine prima parte.





Cath's Agolino.
E' vergognoso, lo so aver aggiornato dopo tanto.
Che dirvi, sono tornata dopo 21 giorni dalla Spagna quattro giorni fa
 e devo dirvi che avevo già scritto la  prima parte.
Bene, come preannunciato di questo libro scriverò parecchio
adesso siamo verso agosto 1995 quindi c'è parecchio da scrivere.
Canzone ispirante è Madness dei Muse, che sinceramente mi tira un pò su  in questo periodo un pò così.
Adesso vado, spero che sia di vostro gradimento e grazie a tutte le recensioni passate.
Un bacio.
Vi ricordo  che questo è il gruppo su facebook della storia e  questo è il suo prologo originale della storia .
Fateci un salto, mi farebbe molto piacere!
Un bacio,
CatherineC.


Prossimo aggiornamento : Nella prossima settimana.

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Capitolo 23
*** Capitolo diciassettesimo-seconda parte ***








Capitolo diciassettesimo. _Seconda parte_


 

[A sort of madness- Muse Madness]






"Sospeso temporaneamente in attesa di giudizio"lesse Harry con voce atona,
senza espressione la lettera arrivata.
Alla fine  il ragazzo  colmo di rabbia , accartocciò la lettera  e la scagliò  a terra.
"Non devi preoccuparti, Silente aggiusterà tutto"disse James  guardando Harry negli occhi.
Lily annuì con le lacrime agli occhi ma decisa; Silente non  avrebbe permesso questo.
 Harry non badava a niente, li guardava dolorante dilaniato dalla rabbia... Aveva sempre  osservato anche  molto tempo fa  nel suo album di foto, i loro volti  ma in quel momento non voleva nemmeno parlare con loro...Voleva chiudersi in camera sua e riflettere, da solo.
Era uno stupido ipocrita?
Adesso che aveva finalmente una famiglia   doveva escludersi al mondo intero?
Per qualche strana fortuna erano lì, ma lui era arrabbiato...  lasciato a se stesso senza essere compreso.
"Figliolo!"disse James, ma Harry era scappato su in camera sua.
" Ci vuole tempo James, solo questo"disse ferma e fiduciosa Lily.
Ma James sapeva che sarebbe stato difficile.
Certo, in quel momento fu molto turbato  ma i giorni passarono ed Harry sembrava  che avesse messo  a bada quella rabbia che l'aveva scosso profondamente.
Ma i suoi occhi, fremevano  di rabbia repressa.



"Non credo che dobbiamo dire niente ad Harry!"disse per la decima volta Lily guardando tutti male.
Era il crepuscolo inoltrato e tutti i membri dell'Ordine della Fenice si trovavano riuniti da molte ore ormai...  in quel momento  la discussione aveva preso una piega importante sulla sicurezza di Harry.
James sbuffò e ripetè stanco :" Tesoro, Harry non è un bambino, si  scatenerà contro tutti noi prima o poi! Non riesce a trattenersi".
Silente sobbalzò a quella frase e guardò James allarmato e disse piano :"Da quanto va avanti questa storia?".
"Da qualche mese. Lo vedo che riesce a stento a controllare la sua rabbia... Ho paura per quando veramente esploderà. Perciò penso che sia giusto che sappia qualcosa, per non tagliarlo fuori, ha fatto molto per tutta la comunità magica Albus".
Sirius annuì convincente e Frank disse piano :"Dopotutto...Ha  combattuto contro Voldemort da quando era nella culla!".
Alice lo guardò torva e anche un pò apprensiva dicendo piano :" Non dovremmo caricarli di qualcosa più grande di loro. Per fortuna ci siamo noi adesso e possiamo proteggerli! Non occorre tutta questa tensione, quest'anno hanno i G.U.F.O. e non devono permettersi  distrazioni inutili   poi ad Hogwarts saranno protetti".
"Sono rimasti per troppo tempo da soli a combattere tutto questo male  che ha  quasi annientato tutto il nostro mondo, non possiamo chiedere ai ragazzi  di dimenticare tutto,  ci sono dentro come tutti quanti ormai  e per la cronaca, non sono ragazzini. Alla loro età  noi eravamo peggio di loro.. Ricordate vero?"disse Mary   pacata facendo riflettere tutti.
"Invece io sono d'accordo con  Lily, andiamo sono solo dei ragazzi!"disse infervorata Molly Weasley alzandosi dalla sedia  e guardando tutti severamente.
Silente li  osservava meditabondo  e pacatamente  disse"Appoggio Molly, Lily ed Alice... Specialmente per guanto riguarda Harry" volse uno sguardo  che non  ammetteva repliche a  James che sbuffò:"Si James..Pur avendo  affrontanto   così tanto, credo che alla fine Harry sia il più fragile  di tutti".
Lily abbassò gli occhi malinconica,  sapeva che era proprio così.
"Bene, adesso dobbiamo  parlare di un'altra cosa, l'undienza..."disse Silente piano.
Minerva McGranitt si alzò ed evocò la lettera che avevano spedito al ragazzo.
"Qui dice chiaramente che   è sospeso da ogni attività  magica"disse austera.
Sirius sbuffò beffardo e disse  infervorato :"Adesso se la prende con Harry... Quando dovrebbe solo prendersela con se stesso! Da quando abbiamo inziato a lavorare ci mette le spie ovunque anche quando siamo in bagno! E se permettete è veramente troppo inquetante andare in bagno con delle spie dietro" concluse rabbrividendo.
Remus annuì e disse :"Per non parlare della  Umbridge non parla nemmeno  quando ci troviamo nella stessa stanza".
Alice scosse la testa sconsolata mentre Arthur  Weasley disse con ottimismo:"Non dobbiamo abbatterci, abbiamo già Kingsley dalla nostra parte e poi per esempio  ci stiamo muovendo anche noi...! Una ragazza, Ninfadora Tonks  è prossima a raggiungerci nel'Ordine. ".
Sirius rise felice :" La mia cara cugina? Non ci credo!".
"Si, è proprio lei. Adesso è un auror"rispose cordiale Arthur.
Sirius  rise leggero e disse :"Moony aveva un debole per te  quando le facevamo da babysitter..Ricordi? Prongs quella volta che l'abbiamo trovato che cantava una ninna nanna!Ahahaha!".
Remus arrossì e  li minacciò perchè anche James  staa ridendo come un  forsennato.
"Tutto questo non è abbastanza. Voldemort è un  mostro, non si fermerà davanti a niente. Dobbiamo fare sempre di più."disse Moody severo interrompendo quel momento   di leggerezza.
"Tutti noi ci impegnamo Alastor e  credo che  lo faremo fino alla morte, lo sai?"disse sicuro Sirius e continuando disse ancora beffardo guardando Piton nascosco nell'ombra "Certo ...C'è chi fa un lavoro pulito e semplice".
Piton lo guardò sprezzante e disse :"Già, certo  tu Black ne sai qualcosa , vero? Mentre scodinzoli nei bagni del ministero?".
Sirius diventò rosso dall'indignazione e già pronto a  contro ribbattere ma Mary, veloce gli strinse la mano e disse piano :"Tesoro? Su...Calma".
Silente sorrise, quei battebbecchi erano storici   e divertenti, ma si schiarì la voce  interrompendo tutto.
"Bene, adesso dobbiamo salutarci. Prudenza e alla prossima riunione saremo  al nuovo quartier generale. Ricordate, prudenza e non dite niente di più di quello che devono sapere ai ragazzi, specialmente ad Harry. Credo che anche Bill avrà fatto qualcosa intanto e forse anche  Mundungus"disse l'anziano congedanoli in quella calda notte estiva, lasciandoli pieni di interrogativi.
"Dung?"chiese Sirius sorridente.
"Cosa?"disse Lily interdetta.
James rise e disse piano :" Si caro Paddy, è proprio lui".
Remus disse piano :"  Mi chiedo cosa fa in  tutto questo".
"Secondo me vuole protezione" disse Sirius.
"Ma di chi state parlando?"cheise Lily dubbiosa.
I Marauders risero e dissero :" Il vecchio Mundungus Fletcher!".
Lily scoppiò a ridere : un'altra canaglia come loro  in circolazione!




"Neville, tesoro, siamo a casa"disse Alice entrando nel piccolo salottino seguita  a ruota da Frank.
"Oh eccoli"disse una voce molto familiare.
Augusta Longbottom era seduta  in salotto in modo austero  ma guardandoli il voltò le  si tinse di gioia, illuminato da un caloroso sorriso,  rendendola più giovane di qualche anno.
"Augusta"disse cordiale Alice abbracciandola di slancio.
"Mia cara sono passata per dirti che il Prozio Algie.." continuò imperterrita Augusta mentre  Neville nemmeno ascoltava.
Aveva   già detto quanto fosse felice in  quel momento?




La casa era desolata, oppure no?
Sentiva che ormai non gli apparteneva, il freddo l'aveva  stretta in una morsa letale.
Camminava, spedito.
"Draco"lo chiamò sua madre.
Si voltò e disse:"Si madre?".
Lei si avvicinò e  tirando su il lungo vestito di velluto nero disse piano :" Non dovresti essere in giro a quest'ora.  Il Signore Oscuro ha indetto una riunione  e quind-"ma s'interruppe, inchinandosi al loro ospite che avanzava con la veste nera che  si muoveva impercettibilmente nel corridoio.
"Narcissa, lascia che Draco assista, è degno, ma la scelta è  solo sua naturalmente"disse Lord Voldemort.
Narcissa annuì  tesa.
Non aveva scelta.
La porta si aprì e rimase interdetto : il salone che molto spesso ospitava i suoi giochi  da bambino adesso era occupato  da un lungo tavolo con  molti commensali vestiti di nero  che discutevano animatamente ... L'eco delle loro brute voci lo assordavano e lo facevano istintivamente indietreggiare.
"Draco?"chiese Lucius Malfoy interdetto e  spaesato.
Ma sua zia strinse forte il suo braccio e  infervorata   s'inchinò davanti al Signore Oscuro dicendo:" Mio signore,  tutta la nostra famiglia è al vostro servizio".
Lord Voldemort annuì  compiaciuto.
Draco voleva tutto questo?
All'improvviso non era là ...
Voci brulicavano la sua mente e  chiuse gli occhi, meditabondo.
"Ed Harry Potter conquista 60 punti, la coppa delle case va a Grifondoro".
"Harry Potter batte Serpeverde  , prende il boccino dalle mani del cercatore avversario".
"Harry Potter  prende il boccino d'oro, la coppa di Quidditch è dei Grifondoro".
"Harry Potter  vince il Torneo Tremaghi".
"Harry Potter, il prescelto".

L'ira scoppiò  in Draco che  con un profondo inchino e sotto gli sguardi    orgogliosi dei suoi genitori e  anche   quello folle di felicità di sua zia Bella, il ragazzo prese il posto che gli  spettava.


"Su entrate"disse Sirius seccato trascinando tutti dentro.
Le vecchie lampade si accesero mentre tutti i Potter più Remus entravano a Grimmuld Place n°12.
Era  una casa lugubre e da molti anni non utilizzata e piena anzi  impregnata di quella strana  aria   malevola  che aveva contraddistinto i Black tanto tempo fa.
"Beh, carina Paddy"disse James.
Sirius lo fulminò con lo sguardo.
"Sudici traditori! Zozzura! TU! ABOMINIO della mia stessa  carne!"urlò un ritratto che rappresentava la madre di Sirius.
Lily  trasalì e Remus la guardò curioso.
"Signora Black, che piacere rivederla  in piena forma direi"disse James avvicinandosi.
Era brutta come un tempo!
Lei  lo guardò di  sottecchi e urlò :" TU! L'amico traditore   di mio figlio!".
Un colpo secco partì dalla bacchetta di Sirius.
"E stai zitta vecchiaccia!" disse perentorio l'uomo entrando nella cucina.
Il gruppo lo seguì ed entrarono nella cavernosa cucina dove c'erano già  Molly ed Arthur Weasley  che subito  abbracciarono  Harry e in un angolo, c'era anche Alastor Moody che leggeva  scartoffie e che salutò tutti con un leggero cenno.
"Direi che già ti sei messa ai fornelli"disse Lily sorridente notando le pentole che  emettevano fumo allegramente.
"Per far mangiare questa tribù!" disse ridendo  l'altra donna.
"Beh direi che non è poi così tanto male  qui"disse Remus abbandonandosi di peso sulla sedia più vicina.
Sirius lo fulminò con lo sguardo come aveva fatto con  James.
Inanto Harry era  già su,  da dove subito dopo sentirono delle piccole urla sommesse.
"Si chiariscono?  Spero di si, mi dispiace quando vedo che si isola dal mondo"ammise James bevendo un sorso di Burrobirra.
"Sentimentale come sempre" disse una voce millelfua dietro le sua spalle.
"Ah ecco il pipistrello"disse Sirius mentre Piton   stava già pensando a quale maledizione scagliare contro di lui.
"Iniziamo?"disse Arthur per  sedare la tensione.
"Aspettate!"urlò una ragazza, correndo ed inciampando nel  porta ombrelli a forma di zampa di  troll.
"Tonks!"urlò Sirius riconoscendola ed  abbracciandola di  slancio.
"La prigione ti ha reso affascinante caro cugino!"rispose lei con i capelli che  cambiavano colore ad intermittenza.
"James, Remmy, Lily!"urlò abbracciando tutti estasiata.
"Certo che  sei veramente grande ora"disse Lily  sorridente.
"Già  e Remmy, lasciatelo dire ma sei veramente invecchiato"disse la ragazza sorridente mentre Remus arrossiva.
Sirius rise, con la sua risata simile ad un latrato  disse  a James :"Una vera e propria Marauders".
 James annuì  convinto e rise ancor di più.
Severus Piton   intanto guardava la scena disgustato  con una smorfia orribile sul volto olivastro.
"Su dai non fatemi piangere"disse Mary entrando con Kingsley dopo un appostamento e baciando  teneramente Sirius, rischiando di far vomitare Piton.
"Adesso possiamo veramente iniziare" disse Malocchio Moody prendendo la parola.


Silente camminava avanti e indietro nel suo studio.
"Cosa c'è Albus? "chiese il cappello parlante.
"Troppi pesi sulle spalle caro cappello"disse l'anziano preside.
"Meglio toglierli uno alla volta quindi..." disse il vecchio cappello.
"Avrei dovuto farlo prima"disse amaramente l'anziano preside.
"Ancora c'è tempo"disse il cappello.
Silente  annuì  e si smaterializzò, diretto a Grimmuld Place.
Quel cappello era veramente saggio!



"Sappiamo cosa vuole. Sappiamo  anche che farà di tutto solo per mettere le mani sopra quella dannata profezia"disse Malocchio convinto.
"Ma come potrà prenderla nel Ministero?" chiese James.
"Harry" rispose  Moody.
Sirius scosse la testa  e disse seccato :" Un ringraziamento va alla persona che ha fatto questa bella soffiata al serpentone sulla profezia!".
Piton s'irrigidì.
"Sirius!"l'ammonì Lily.
"Ma dove sono Franky e Alice?"chiese Remus.
" Ci hanno dato il cambio"disse Mary.
"Buona sera"disse Silente entrando nella stanza.
Tutti lo salutarono e prese parola dicendo :" Harry dovrà  parlare il meno possibile con me, ho paura che Voldemort"...
"Cosa?"chiese Lily con gli occhi spalancati.
Silente la guardò...
Togliere i sassolini dalla scarpa?
"Possa usare i  sogni a suo vantaggio" concluse.
James chiuse gli occhi stanco.
Sarebbe stata una serata lunga.


Harry guardava tutto  da  fuori.
Ormai erano passati parecchio giorni dal suo arrivo lì. Con Ron ed Hermione aveva provato ad esternare i suoi sentimenti ma non era facile.
La casa era una  vera e propria creatura magica e tutti s'impegnavano a  renderla vivibile.
Ma il giorno tanto temuto era arrivato senza nemmeno un vero e proprio preavviso.
Oggi era fissata la sua udienza.



Quando i coniugi Potter entrarono al ministero della magia e poi nell'aula del Winzegamot  si levò un brusio spiacevole.
"Guarda figliolo, sono famoso come te!"disse James ironico per smorzare l'ansia.
Harry deglutì.
"Su tesoro, andrà tutto ben"disse Lily fiduciosa entrando  con gli altri nella sala.


"L'ho fatto per i Dissenatori" disse Harry , sovrastando quello stupido chiacchericcio.
Tutto si zittì.
"Ma per favore! Una storia perfetta direi!"disse Caramell sarcastico.
"Beh, sta di fatto che   ci sono testimoni"disse piano Silente.
Caramell diventò rosso.
"Ma naturalmente, potrebbe anche Lord Voldemort celarsi dietro tutto questo!"disse  ancora Silente.
"Basta! Lui non è tornato!"urlò il ministro.
"Non ha visto cosa ci ha fatto? Perchè vuole  chiudere gli occhi!"urlò James.
Caramell lo fulminò con lo sguardo e disse :" Potter,  lei deve solo  assistere non partecipare!".



"Quanti a favore?".
Tante  mani ed Harry chiuse gli occhi , sentendosi leggero come una piuma.
Lily sorrise e James sbuffò sollevato.
Silente uscì dalla segreta .
Non era finità lì.



"Adesso, dobbiamo prendere le mani  su Hogwarts"disse Caramell pomposo porgendo il contratto alla diretta interessata.
Dolores Umbridge sorrise mielosa e firmò quella carta che aveva davanti.
"Le auguro un buon lavoro"disse il ministro sorridente.
Dolores  disse piano :" Sarà fatto".



"Sev, perchè non vieni con me?".
Lui sorrise e prese una ciocca rossa tra le mani e chiuse gli occhi.
"Dimmi" chiese ancora la ragazza.
Severus disse piano :" Certo che sarò  con te  ad Hogwarts".
Lei rise felice e l'abbracciò.


"Severus Piton?".
Bum, bum.
"Severus Piton?".
Qualcuno bussava alla porta.
Piton si alzò , interrotto nei suoi sogni, mise la  veste nera e aprì la porta.
" Buona sera signor Piton, sono Dolores Umbridige,   che secondo il Decreto Didattico Numero Ventidue mi  è assegnata la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure ma anche da ehm, supervisore".
Piton la guardò  e disse :" Bene, buona notte".
Chiuse la porta in faccia  a quella donna .
Non le piaceva e dopo averlo interrotto  dal suo sogno ancora meno.



" Dovrai spiarli, fare tutto ciò che dico. Lo farai Draco? Dobbiamo distruggere Harry Potter , una volta per tutte" disse piano LOrd Voldemort.
Draco annuì.
Distruggere Harry Pottere la sua stupida fama.



Continua...



Cath's angolo.
Ed eccomi.
Spero che  sia di vostro gradimento e preciso una piccola cosa : non ho descritto  tutta  l'udienza perchè io  non voglio cambiare quella che JKRowling ha scritto :) Perciò, spero che il capitolo vi piaccia!
Vi ricordo che questo è il vero prologo della storia , lo troverete QUA e QUA la pagina facebook della storia dove ci sono spoiler e qualcosa in più.
Vi ringrazio di cuore  per tutte le recensioni e vi dico una bella cosa...
Posterò  probabilmente giorno  31.... Uno special forse?


 A presto!
CatherineC.

Prossimo aggiornamento : In settimana.

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Capitolo 24
*** Special Halloween ***



Una 'famosa' e altrettanto buia e tempestosa notte di tanti anni fa...


 


 

Halloween 1977

 

 

"Faceva un pò di freddo  quella  sera: le foglie turbinavano trascinate dal vento mentre l'aria era quasi mistica."disse con voce  eterea Sirius.
Era Halloween e tutti i Malandrini erano seduti sul pavimento  del loro dormitorio.
C'era James, che sgranocchiava con gli occhi ricolmi di paura una brioche, Peter che teneva con mano tremante  una candela e Remus,  indifferente che mangiava una barretta di cioccolato.
"Spicciati cane pulcioso!Domani abbiamo una giornata impegnativa"disse l'ultimo annoiato.
Sirius  innervosito riprese il discorso.
"Halloween non era soltanto una festa, anzi.
Nel mondo magico questa festività faceva proprio   apprezzare  ottobre e naturalmente, la nostra storia si tinge  in questo momento di vero e proprio mistero.
La storia che vi racconto è quella di una casa".
James scattò  veloce e disse :" Grimmuld Place.. Dove c'è un Elfo pazzo  e una donna... Una donna  cattiva... Credo che abbia anche una verrucaaaaa uuuhhhh!".
Sirius lo guardò torvo mentre Remus e Peter si rotolavano dalle risate.
"Zitto cervide e lasciami continuare!"disse Sirius e riprese :" Quella casa era buia e fredda".
James  dalla paura stritolò Peter che stava soffocando.
"Prongs  così mi uccidi!"squittì l'altro.
James rise e disse :" Worm, io non ti ucciderei mai...Preferirei morire io!".
Peter arrossì.
Remus scosse la testa annoiato.
"Bene, riprendiamo dopo questo piccolo siparietto amoroso"disse Sirius"Questa casa era  fredda  e faceva vento... Molto vento e le porte? Beh le porte si aprivano e si chiudevano in continuazione!".
All'improvviso la porta del dormitorio si spalancò e  lo zaino pensante appoggiato sulla maniglia cadde con un tonfo secco.
James urlò e si buttò su Remus  mentre Peter chiudeva gli occhi e singhiozzava.
Sirius impassibile continuò la storia.
" Be, dovete sapere... Che  milleni prima in quella casa viveva una  Elisabeth donna sposata e benestante  che un giorno s'innamorò di un  uomo... E l'uomo la ricambiava".
"Che carini!"disse piano Peter, riprendendo il controllo della voce.
"Sshh"! dissero in coro Remus e James.
"Una bambina li vide consumare il loro amore e mentre li spiava da un balcone cadde... In tutto il villaggio ecceggiò un profondo intenso urlo" disse piano Sirius.
La finestrà si aprì, mentre il vento e la pioggia  entrava nel dormitorio, ma nessuno ci badava... Un urlo straziante  irruppe nella stanza ...
"Elisabeth!".
"AIUTOOOOOOOOOOOOOOO"urlò James   chiudendosi in bagno.
Remus lo seguì e Peter  trovò rifugio sotto il letto.
"Bene, dovete sapere che ancora oggi, dopo millenni si sentono passi..."disse mistico Sirius con la candela in mano.
Tunk, tunk, tunk.....
"E' qui! Dannato cane pulcioso tu e le tue storie l'hai evocata tu!"urlò  Remus con la spazzola in mano a mò di arma uscendo dal bagno.
Sirius  lo guardava  con occhi vitrei.
"P-paddy?"chiese Remus balbettando.
"Io sono Marco, e non insulterai mai più la mia donna" parlò con voce  rauca Sirius.
All'improvvisò James uscì dal bagno    urlando e brandendo la bacchetta ma senza la voglia di usarla veramente.
Si aggrappò a Remus , ormai pronto alle lacrime.
La porta del dormitorio si aprì ed entrò una figura   che camminava lentamente , con passi strascicati.
James  e Remus tremavano come una foglia.
"Adesso, la mia dama vi  darà la lezione che meritate"disse ancora Sirius con voce rauca.
Il mantello della  figura  cadde a terra...
Quando  Lily, Alice, Mary uscivano da là ridendo come matte.
Remus e James caddero a terra mentre Sirius rideva come un forsennato e Peter usciva da sotto il letto.
"Cane pulcioso! Come hai potuto?"chiese James 'atterrando' sul suo migliore amico.
"James, tesoro, non pensavo fossi così pauroso!"disse Lily abbracciandolo.
James  la strinse ancor di più.
"Lasciatelo dire caro , ma ci sai fare!"disse Mary  dando il cinque a Sirius.
"Sono in ritardo?"chiese una voce.
"Franky! Come al solito!"disse Alice sorridente.
Quella sera ci fu una grande festa di Halloween,  insita di felicità in quel momento così difficile e quel futuro incerto.
Era l'ultimo anno  dei Malandrini e sapevano bene che ogni cosa era  destinata a finire.
Tranne l'amicizia e l'amore.


 

 
Halloween 1981 




 

"Harry! Su!"lo incoraggiò James sorridente.
Il piccolo bambino , vestito da zucca si  muoveva  con difficoltà.
"Sembra puffla, il gatto"disse ancora James.
Lily lo guardò torva, lo prese tra le braccia e si tuffò in quelle di James sorridente.
James chiuse gli occhi  beato.
Avrebbero vinto, ne era sicuro.
"Miaooo!".
"Ecco il tuo sosia figliolo!"  sghignazzò James mentre Lily  si alzava.
" E' tardi, vado  a metterlo a letto" disse sorridente.
Lui sorrise di rimando.


La porta si  spalancò...



 

 

Halloween 1995 


 

Sirius sedeva con una candela  in mano.
"Ancora non ha capito che le sue storie non mi mettono paura?"disse James abbracciando teneramente Lily.
"E' convinto che  ci riuscirà" disse Alice porgendo una tazza di cioccolata a  Frank.
Mary   ridacchiò.
Remus scosse la testa rassegnato.
"Dovete sapere, che questa storia inizia così..." ma non seppero mai come , perchè una cosa informe  entrò nel vecchio salone di Grimmuld Place.
Sirius sbiancò, quando quella 'cosa'   si diresse verso di lui, cadendo  a terra.
"C-cosa v-vuoi d-da m-me?"balbettò impaurito.
"La tua coda!" disse la 'cosa'.
Sirius strabuzzò gli occhi perplesso.
"Ahahah Dung! Togliti anche il mantello, ha imparato la lezione, credo!"disse James   mentre Remus aiutava Mundungus a disfarsi  delle  coperte.
"Dannati!"urlò Sirius, scatenando risate  fino a notte  fonda.
Il tempo era passato, molte persone erano scomparse, altrettante cambiate.


Ma  come già vi ho detto l'amore  e l'amicizia no, ancora  Voldemort  non avea capito quanto fossero fondamentali.
Adesso vi saluto e attenti ad Elisabeth!








Cath's angolo.


Ecco qui il famoso special.
Ringrazio le uniche tre recensioni  del capitolo precedente e
vi pongo la stessa domanda già fatta : " La storia è stancante?".
Rispondete così posso  adeguarmi oppure  terminarla qua.
QUI la pagina Facebook e QUESTO è il PROLOGO ORIGINALE dela storia.




Buon Halloween  a tutti!


 



CatherineC.

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Capitolo 25
*** Capitolo diciottesimo -parte prima- ***


Capitolo diciottesimo.

Parte prima

["Harry. Be safe, Be strong"
- Lily Potter e 
i Doni della Morte parte 2]


Il silenzio non era una cosa nuova per Harry, eppure gli occhi bruciavano, la mente pensava e  il cuore martellava fuorioso.
Poteva il silenzio essere tanto assordante?
"Tesoro?"cheise sua madre  entrando nella stanza che divideva con Ron.
"Si?"rispose atono.
Lily lo guardò preoccupata e disse piano :"E' pronta la cena".



" E poi ho preso il corridoio a destra e" disse James, interrompendosi nella parte finale del discorso perchè  aveva visto Harry che entrava in cucina.
"Figlioccio! Su col morale, fra un pò si torna ad Hogwarts... Con tutte quelle belle ragazze in giro!"disse Sirius ilare.
Harry fece un sorriso mesto.
" Mio caro Paddy,ricordo bene le nostre conquiste!"disse James con occhi velati  da una   dolce malinconia.
"Anche io! Specialmente quando  le lasciavate e venivano da me a  piagnucolare"disse Remus  sarcastico afferrando una fetta di pane tostato.
James   e  Sirius sghignazzarono .
"La maturità"borbottò LIly porgendo a Molly un piatto, mentre la seconda annuiva sapiente.
Le serate a Grimmuld Place erano calme    e familiari, emettevano calore, bontà ma  Harry sentiva come un'aura che lo divideva da tutto ciò... Era  da solo....Immerso in quel mondo difficile che da quando era nato l'aveva messo in difficoltà.
C'erano ogni tanto dei membri dell'ordine che andavano e venivano dalla casa e portavano una ventata  nuova a quelle vecchie ed anguste stanze.
"Vorrei sapere perchè  quel dannato elfo non ha mai pulito"disse Sirius, dopo un pomeriggio  di pulizie sfiancante  che li aveva costretti tutti sul divano stanchi.
Lily sospirò e disse: "Forse non  ha mai capito che doveva continuare a pulire".
James chiuse gli occhi stanco, mentre Remus, pallido come non mai annunciò che doveva congedarsi dalla compagnia.
Sirius ed James capirono al volo e lo seguirono sorridenti.


Un cervo , un  grosso cane nero e un lupo stavano seduti sulla riva di un ruscello.
Il cane abbaiò divertito, cadendo di peso nell'acqua gelida.
Il cervo lo seguì di rimando, mentre il lupo, guardava  distratto  la   fitta  boscaglia che  li circondava.
Annusò l'aria.
Scattò, veloce, con la bramosia di sangue che lo   scuoteva.
Il cervo allarmato fece cenno con le maestose corna  al cane che imperterrito lo seguì.
Il lupo correva, con veloci falcate verso la fonte della sua spietata voglia.
E li vide, con i suoi occhi verdi , mentre veloci camminavano  nella notte scura.
Due donne,  che sfidavano la notte imprudentemente...
Il cervo sussultò.
Erano Andromeda Black e ... Tonks.
Il cane abbaiò  furiosamente.
Il lupo proseguì velocemente verso le due donne, mentre le seconde spaventate urlarono.
Il cervo si stagliò contro, ma il lupo con la sua forza disumana lo buttò  a terra, sentirono un rumore di ossa rotte e il cervo, dolorante si ritrasformò in umano.
" Dio mio! James Potter!"urlò Andromeda balzando in avanti e sfoderando la bacchetta per tentare di curarlo.
Intanto nemmeno l'enorme cane nero riusciva a tenere a bada il lupo che ormai aveva posto la sua attenzione verso la ragazza.
Anche il grosso cane nero fu sbalzato e Tonks,  rimase scioccata nel vedere suo cugino Sirius cadere a terra sfinito.
Il lupo le si avvicinò, poteva sentire il caldo respiro che increspava  il suo volto.
Tonks sussurrò piano :"Remus, ti prego non farlo".
Il lupo la osservò guardigno e  ululando alla luna scappò via.




"Non dite niente di tutto questo a Remus"disse piano James ad Andromeda e a Tonks.
Era mattina inoltrata,  ed erano tutti a casa di Tonks, reduci da quella notte che James aveva definito "Un pò movimentata!".
Andromeda si era presa cura di tutti loro quella mattina,  mentre Remus beatamente dormiva sul divano.
James aveva un braccio rotto e Sirius escoriazioni varie, ma  chi veramente era rimasta ferita nell'animo era Tonks, che fissava Remus con occhi sbarrati.
"Non  pregiudicare  Remus da quello che hai visto prima. E' grande mago altruista  e tu lo sai" disse Sirius serio.
Lei annuì ma non rispose.
Nella sua testa vorticavano mille pensieri...
Un lupo mannaro quando si trova in piena trasformazione non riconosce nemmeno il suo migliore amico ma Remus... Aveva interrotto il suo attacco feroce e l'aveva guardata intensamente ed era scappato via.
"Bene, adesso lo portiamo al Quartier Generale. Grazie di tutto"disse Sirius riconoscente.
James sorrise e lanciò un'ultima occhiata ad Andromeda Tonks...
Gli vennero i brividi.
Era veramente molto simile a sua sorella Bellatrix e   questo lo inquetava parecchio.


"Dimmi  di tua cugina Andromeda"disse James , seduto nel salone di Grimmuld Place.
Sirius sospirò e disse piano :"E' una delle poche persone decenti che ha prodotto la mi famiglia.
Le sue sorelle  hanno   percorso la stessa strada dei propri avi...Ma lei non credeva in tutto questo ed è scappata, sposando un babbano di nascita, Ted Tonks".
James   annuì ammirato da tanto coraggio.
"Beh devo dire che avete impiegato bene il tempo!"disse Lily nervosamente irrompendo  nel salone.
"Fra un pò i ragazzi  devono prendere il treno!"disse ancora furibonda, facendo correre James  e Sirius ai ripari.




"Mi raccomando, non combinate guai"disse Molly Weasley abbracciando  Fred e George.
Loro annuirono sorridenti.
Lily guardava cupa la stazione , il rosso treno che sferragliava...
Ancora una volta avrebbe visto suo figlio andare via.
Era fragile  , si sentiva solo e tutto il mondo era contro di lui.
"Ciao Harry, ci rivedremo a Natale"disse James abbracciandolo come poteva dato il braccio rotto.
"Mi raccomando figlioccio.."disse Sirius  sorridente.
Lily trattenne le lacrime e abbracciò suo figlio mormorando dolcemente :"Harry...Stai attento e sii forte".
Harry chiuse gli occhi, beandosi de calore di quell'abbraccio.
"Harry!Il treno sta partendo!"urlò Ron.
Harry si voltò e  velocemente salì sul treno , lasciandosi alle spalle la stazione  e la sua famiglia.

 

Settembre/Ottobre 1995 



"Albus, cosa significa tutto questo?"chiese James irato, prendendo la Gazetta del Profeta e buttandola sul lungo tavolo di Grimmuld Place.
Silente chiuse gli occhi stanco.
"Dolores Umbridge nominata Inquisitore Supremo di Hogwarts" lesse Lily.
Silente disse piano :" Dobbiamo continuare a combattere. Questo voleva Voldemort : la divisione. Adesso dobbiamo solo fidarci di  noi stessi".




Mary chiuse gli occhi stanca, non riusciva a riposare....
La testa gli scoppiava e  sentiva la  mancanza di Sirius.
"Tesoro?"chiese  quest'ultimo irrompendo nella stanza da letto.
Lei sorrise stanca e disse :"Ehy".
Lui la strinse  a sè e disse piano :"Cosa succede?".
"Non mi sento molto bene"rispose  Mary.
"Ho  fatto un sogno.. Sai veramente strano eh-" stava dicendo ancora Mary , ma Sirius stava già dormendo, esausto.



Harry chiuse gli occhi stanco. Prese a pugni il letto.
Anche il Quidditch gli era proibito...
"Harry.."disse Ron irrompendo nel dormitorio.
"Lasciami solo"disse seccato.
Era stanco di tutto questo.


Dicembre 1995



"Sapete la novità?"disse Lily rabbiosa, guardando male James e Sirius che stavano consultando una mappa.
"Cosa?"chiese con finta innocenza   Sirius.
"Che Harry e company stanno allestendo un'associazione clandestina e che suo padre e il suo irresponsabile padrino  facciano finta di niente!"urlò ancora Lily
"Ma tesoro, fanno bene, devono allenarsi  bene!"disse James.
Lily sfoderò la bacchetta.
"Su  Lily... Sono ragazzi!"disse Sirius e  la donna uscì dala cucina sbraitando.
"Sono dei geni"disse Sirius.
James annuì.
"James, dobbiamo andare"disse Remus entrando in cucina.
Doveva darsi alla macchia, per tentare di convincere qualche altro licantropo  a cambiare lato.
"Stammi bene Moony, ci vediamo fra un mesetto!" disse Sirius sorridente.
Remus  sorrise, mentre James lo accompagnava  verso la zona prestabilita.

Molly Weasley sorrise alla vista di suo marito addormentato.
"Arthur, devi andare.."disse destandolo dal sonno.
Lui si alzò e sorridente gli diede un  buffetto  sulla guancia e  si diresse  fuori dalla stanza, ancora  in dormiveglia.



"Io vado Harry"disse Cho rossa in  viso.
Harry annuì ancora scosso.
Aveva appena dato il suo primo bacio.
La giornata aveva  preso una piega diversa.




"Adesso, Lord Voldemort si muoverà.Nessuno saprà come, ma questa sera  cambieranno  tante cose"disse piano Severus Piton a un manipolo di mangiamorte atterriti.


Un serpente  strisciava, sinuoso e sinistro.



"Ma che diavolo succede?"disse Arthur Weasley.


Strisciava, infervorato dalla sensazione di potere che precedeva un'assassinio.


"Oh Dio Mio"sussurrò flebile Arthur Weasley.



E le sue zanne lo colpirono.



"RON! T-tuo p-padre !"urlò Harry, matido di sudore.



"James, svegliati!"disse Sirius.
James si ridestò dal sonno, inforcando gli occhiali.
"Cosa succede? Lily?"chiese.
" Arthur è stato attaccato, Lily è giù in cucina con Molly" disse atono Sirius, mentre  James lo guardava con il volto funereo.



Lord Voldemort si erse in tutta la sua potenza.
Il suo esperimento aveva  avuto successo.
La prossima volta non avrebbe fallito.


 FINE PRIMA PARTE.





Continua...


Cath's angolo
Vi ringrazio immensamente per le recensioni, ecco qui la PRIMA PARTE  del capitolo.
Ci avviciniamo  alla fatidica morte(?) di Sirius... Perciò rimanete collegati!
Vi ricordo che questo è il vero prologo della storia , lo troverete QUA e QUA la pagina facebook della storia dove ci sono spoiler e qualcosa in più.
Grazie per le recensioni a presto!

Baci,
CatherineC.

Prossimo aggiornamento : in settimana

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Capitolo 26
*** Capitolo diciottesimo -parte seconda- ***






 

Capitolo diciottesimo.

Parte seconda.



 








"Su Arthur, bevi"disse Molly apprensiva mentre suo marito storceva il naso contrariato : quella pozione non voleva proprio andare giù.
"Dai Arthur!"disse James Potter   seduto su una sedia vicino  a Lily incoraggiante mentre gli altri  guardavano la scena  impotenti e desolati.
Quel serpente aveva messo  fuori gioco Arthur   e  in quel periodo il suo aiuto era necessario per l'Ordine.
Erano tutti là,  stipati in quella stanza.
C'erano  James , Lily, Sirius Mary e tutti i ragazzi più Malocchio e Tonks, tutti lì.
Mentro ognuno di loro era perso nei propri pensieri  Malocchio irruppe nella stanza.
"Ehy Alastor"disse Sirius gioviale, il secondo  lo guardò  torvo e  disse sarcastico:" Che bella situazione!".
Molly annuì tristemente.





Remus chiuse gli occhi stanco, anche quel giorno era ormai giunto al termine, l'ultima luna piena l'aveva veramente sfiancato anche se  l'aveva  condivisa  con James e Sirius.
Si alzò, sbadigliando  quando un piccolo foglietto scritto con la grafia
disordinata di James  sul tavolo lo distrasse.
Lo lesse e rimase sbigottito .
"Arthur è stato attaccato ed   è messo male. Siamo tutti al San Mungo".
Prese il mantello da viaggio e corse fuori.



Alice Longbottom  prese la bacchetta e sigillò la casa, rendendola invisibile agli occhi di tutti.
"Tesoro, sei sicura di voler ritornare al San Mungo?"chiese piano Frank.
Neville  scattò a quelle parole, anche per lui  qul posto era difficile da digerire.
Alice sorrise incoraggiante a suo marito e  a suo figlio   prendendo le loro mani e si materializzarono nella sala dove riposava Arthur Weasley raggiungendo il gruppo.

Intanto Harry si era staccato dal gruppo ...Non sopportava tutto quel calore, tutto quell'amore che alla fine sapeva di non  meritare.
Era lui il mostro, il serpente che aveva ferito il padre del suo migliore amico e non era degno  di avere tutto questo.



Natale  1995


Era Natale anche Grimmauld Place e tutti erano indaffarati a festeggiare scambiarsi regali e sorridere.
Lily con Molly e Mary avevano esaurito le forze cucinando  e preparando  manicaretti per tutti.
Era un Natale speciale, diverso specialmente per Harry che non riusciva ad essere felice come gli altri ed era continuamente oppresso da Lord Voldemort  e  dalla guerra che imperversava  fuori quelle mura.
"Adesso che siamo tutti qui, volevo fare un brindisi"disse  Sirius mentre prendeva un bel boccale di vino bianco  sorridente.
James rise  e annuì.
"Comunque, prima che il Cervo  m'interrompesse , volevo chiedervi di alzare i calici e brindare con me in onore   del nuovo mondo che vogliamo costruire e per  il  quale stiamo lottando... Ginny! Ragazza non abusare con i calici eh ?!"disse ancora Sirius ridacchiando in direzione di Ginny che aveva agguantato  furtiva un calice. La seconda rise e lo salutò  con la mano, rossa in viso visto che tutti la osservavano e  fra "tutti" c'era  anche Harry.
"Harry..Figliolo...Posso parlarti?"chiese James a suo figlio.
Harry annuì, mentre uscivano dalla stanza.
"So che Piton non ti piace...Non piace anche a me. Ma dovrai..Prendere delle lezioni..."disse James cauto.
Harry lo guardò supplichevole.
James gli strinse il braccio comprensivo  e disse :"Lo so ..Ma Silente..".
Harry si scostò da suo padre ed entrò nella stanza  con l'umore ancor più tetro.




Dopo anni ed anni eccolo  il vento.
Il vento gli scompigliava i capelli..Il vento , il vento e lui.
Lui, il grande e potente Signore Oscuro che in quel momento la osservava con uno sguardo soddisfatto.
"Bellatrix ritorna alla vita e riprendi la tua missione. Pulisci il mondo magico dall'abominio. Il tuo Signore  è  fiero della tua fedeltà"disse Lord Voldemort  in un sussurro.
La donna con le lacrime agli occhi s'inchinò, mentre le porte di Azkaban erano finalmente riaperte.


Gennaio 1996

"Tesoro, tesoro!"disse Alice svegliando Frank che dormiva placidamente.
"Cosa succede?"chiese il secondo sbadigliando e aprendo gli occhi.
"James cosa ci fai sul mio letto?"disse Frank guardando il su amico che l'osservava.
"Non ci tengo molto Franky...Ancora quel pigiama con le anatre..Comunque, è successa una cosa grave..."disse James serio.
Frank si alzò veloce, quando il suo amico era serio, qualcosa di grave veramente era successa.
"C'è stata una fuga di massa da Azkaban"diss James con voce atona.
Frank corse fuori in pigiama.
"Cosa fa?"chiese James seguendo Alice che a sua volta seguiva Frank.
"Non so Jamie"disse Alice nervosa.
Lo trovarono  fuori, nel cortile che con la bacchetta tesa aumenta  gli incantesimi di protezione.
"Questa volta non sarà come prima"disse Frank perentorio, lasciando interdetti gli altri due.




"Harry mi ha detto che sente Voldermort rinascere dentro di sè. Dobbiamo fare qualcosa! Sappiamo che qui la cosa non finirà bene. Silente è stato estromesso  i ragazzi sono stati  quasi espulsi, e per non parlare dell'evasione di massa da Azkaban"disse James  a tutti i componenti dell'Ordine della Fenice.
Ormai la situazione stava prendendo una brutta piega e niente presagiva qualcosa di buono.
Lily si alzò  e disse con tono deciso :"Dobbiamo soltanto  essere fiduciosi, Harry  e gli altri ragazzi sono al sicuro ad Hogwarts".
Severus Piton la guardò ed annuì.
Malocchio Moody invece ribbattè aspro :"Questi ragazzi ci hanno dato parecchi grattacapi, ammettetelo!".
Remus annuì, invece Sirius rispose infervorato :"Sono poche le persone che come loro hanno preso la situazione in mano ed hanno apertamente lottato contro questo regime!".
"L'unica cosa da fare è  stare con gli occhi aperti, solo questo" disse Alice perentoria, mentre tutti gli altri si guardarono sfiduciati.
Non sapevano che pesci prendere.


"Allora, ripeti Harry la frase  a pagina 34"disse Ron serio guardando l'amico negli occhi.
Harry  sbuffando disse :"Ron, domani abbiamo i G.U.F.O.  e io non voglio ripassare".
Ron annuì convinto lasciando Harry ai suoi pensieri davanti al camino della Sala Comune .
Harry chiuse gli occhi stanco.
Aveva la testa che gli scoppiava, letteralmente.
Aveva perso Cho, sentiva un'insolita rabbia che gli cresceva dentro e aveva la strana impressione che stava per scatenarsi un vero e proprio inferno.Erano quelle lezioni con  Piton...Sicuramente.
Oppure era solo l'ansia per gli esami?







"Come saranno andati i primi esami ad Harry?"chiese Lily a James  mentre bevevano un tranquillo the in giardino.
James  sorrise fiducioso e disse :"Benissimo".
Lily  disse piano  abbracciando James :"Sarò tranquilla solo quando lo riavremo a casa. ".



18 giugno  1996

"Indica i dodici usi del sangue di drago".

Harry sapeva quella domanda, era semplice.
Quindi, il primo era per le ferite da...

"Prendila Potter".
I suoi occhi erano dardeggianti, lo guardava malignamente con un sorriso  vincitore mentre scagliava una maledizione.
Suo padre, piegato da dolore  trattenne un grido mentre sua madre, con gli occhi pieni di lacrime  urlò.
"Lily e James Potter...Si muore una volta sola...Ma non vi è bastato  evidentemente".
Alzò la  mano scheletrica  puntando loro la bacchetta con un senso di vittoria, che precedeva ogni assassinio.


"NO!"urlò Harry facendo voltare tutti nella sala.
Si alzò e niente importava.




Harry correva a perdifiato, non riusciva a parlare, nessuno lo credeva.
Grimmuld Place era deserta, non c'ea nessuno avevano controllato.
Nemmeno Piton aveva capito...
Doveva combattere.
Avevano lottato contro la Umbridge, aveva messo da parte ogni cosa per loro.
Suo madre e suo padre, la sua famiglia che per miracolo era qui e un mostro voleva ancora   ditruggerla.
Non lo avrebbe permesso.





"Potter!Tuo figlio è scappato da scuola. Adesso si trova al ministero"disse Piton  mentre lui e Lily erano impegnanti in una missione lontanto dal Quartiere Generale.
Subito la paura, il dolore lo bloccarono, ma subito si ridestò, evocando un patronus e avvisando tutti.
Harry era in pericolo e dovevano aiutarlo.


Il suo figliocco era in pericolo, correva a perdifiato nei corridoi del ministero  per trovarlo.
Correva con Mary alle spalle, veloce per salvarlo.
"Stupeficium!"urlò colpendo un Mangiamorte sconosciuto.
"Macdonald"sibilò una voce dietro di loro.
"Rokwood"disse Mary odiosa riconoscendo  il possessore della voce.
L'uomo si avvicinò e disse piano :"Vedo che sei ancora fra di noi. Bene, la tua cara mammina  non contava molto su questo...Una sudicia filo-babbana  come te".
Mary rimase senza parole.
Rokwood rise  maligo e disse :"Non lo sapevi? La tua cara mammina aveva dato l'ordine di eliminarti..Ma il mollaccione di tuo padre ti ha nascosco bene.Non frignare"disse ancora vedendo le lacrime che scorrevano impetuose sulle sue guance "Adesso lo raggiungerai".
"CRUCIO!".
E Sirius lo colpì, veloce , pulsante di rabbia e  di slancio abbracciò Mary, determinato ad uccidere il mostro che si trovava davanti.


"Harry!Harry!"urlava Lily scagliando incantesimi a destra e a   manca seguita a ruota da James.
"Tesoro non lo trovo"disse James disperato.
Ma all'improvviso eccolo, cadere dalla stanza delle Profezie con gli altri ragazzi ed atterrare di fronte al velo posto al centro della stanza.
"Figliolo! Come ti è saltato in mente di venire qui!"disse James abbracciandolo.
Lily lo accarezzò piano mentre  Harry li guardava, contento come non mai di vederli ancora vivi.
Uno schiantesimo li sfiorò, mentre la battaglia infuriava intorno  a loro.
Remus contro Macnair, Malocchio, Kingsley e  Tonks ne  combattevano altri mentre Sirius combatteva con Lucius Malfoy e Rodolphus Lastrange.
Harry si liberò dalla stretta dei suoi genitori e combattè alla destra del suo padrino, surclassando Lastrange ed alla fine Malfoy.
"Caro cugino!"strillò una voce dietro di Sirius.
Il suo padrino si voltò e con maestria cominciò un combattimento mozzafiato con Bellatrix Lestrange.
Intanto gli altri combattevanol senza sosta.
Soltanto due continuavano a combattere, a quel che pareva ignari del nuovo arrivo. Harry vide Sirius schivare il fiotto di luce rossa di Bellatrix e deriderla.

*"Avanti, puoi fare di meglio!» le gridò, la voce echeggiante nella vastissima sala.
Il secondo getto luminoso lo colpì in pieno petto.
La risata non gli si era ancora spenta sul viso, ma il colpo gli fece sgranare gli occhi.[...]Harry colse un misto di paura e stupore sul volto sciupato, un tempo così attraente [...]Udì l'urlo di trionfo di Bellatrix Lestrange, ma sapeva che non significava niente...[...]«SIRIUS!» urlò Harry. «SIRIUS!»"


"FRATELLO!"urlò James con l'urlo più disumano e contorto che Harry nella sua vita abbia mai udito...
Tutto si mosse velocemente mentre un cervo, impennava le sue corna verso l'ingnoto...

Continua...


CATH'S ANGOLO.
Ed eccomi...Ehm scusate per la fine.Ma sapete che certe volte posso essere sadica xD Comunque..Se qualcuno ha letto la guida per le creature magiche forse saprà interpretare la situazione..Comunque  si sapà la prossima volta come andrà finire.
Naturalmente vi ringrazio immensamente per le recensioni e vi ricordo che
QUI potete trovare il prologo originale della storia(dove non guasterebbe un commentino  da parte vostra xD) e QUI il gruppo facebook.
Con * Ho segnalato le parti scritte da JKR e avete visto? Il mistero Mary Macd. è QUASI e ripeto QUASi svelato. Poi, (lo so è pubblicità xD )  se amate C.S.I. Las Vegas,
QUI ho iniziato una bella storia , fate un salto se vi va.
Adesso vi saluto e vi aspetto alla prossima volta!
Baci,

CatherineC.

Prossimo aggiornamento : in settimana



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Capitolo 27
*** Capitolo diciannovesimo ***





Capitolo diciannovesimo.

["Disperato,
raccolsi la mia ultima
riserva di energia [...]
eseguii l'Incantesimo Patronus.
 Quasi all'istante  sentii aria fresca  solleticarmi il volto."
Come Belby rivela in modo così drammatico, il Patronus
è l'unico incantesimo capace di respingere il Lethifold"
Gli animali Fantastici : dove trovarli, pag 38
]


 


"FRATELLO!"urlò James con l'urlo più disumano e contorto che Harry nella sua vita abbia mai udito...
Tutto si mosse velocemente mentre un cervo, impennava le sue corna verso l'ingnoto...




"Credo che tu abbia sbagliato momento..Cosa   fai qui?!" disse una   voce  sarcastica.
Sirius sorrise nell'udirla,  ma ancora frastornato aprì gli occhi e si trovò in un posto così strano che nemmeno  ebbe voglia di chiedersi cosa alla fine sarebbe successo.
"Sei  l'ultima persona che mi aspettavo in questo momento " ribbattè Sirius sarcasticamente.
La figura  si avvicinò  silenziosamente e con un sorriso beffardo  guardò Sirius.
"Regulus, lascia stare. Mi sembra tutto così melodrammatico. La   tua cara cugina Bella mi ha  appena scaraventato su un Lethifold  e adesso sono morto. Ironia della sorte, proprio quando dopo dodici anni ho finalmente ritrovato  la mia famiglia" ringhiò rabbioso Sirius.
Regulus spostò una ciocca ribelle  dal volto e disse :" Mi dispiace. Ma non sono qua per   ricordarti  quello che è successo in passato. Volevo solo dirti che non sono stato quello che credevi, tutto qua."
Sirius lo guardò con fare interrogativo chiedendo :"Cosa significano queste parole?".
Regulus sorrise.
Sirius lo guardò inebetito .
Non aveva mai visto un vero sorriso nel volto di suo fratello. Aveva   sempre sfoggiato un'aria superiore, algida.
Ma adesso era diverso, come cambiato... Cosa aveva sbagliato? Non aveva visto  giusto?
Vedendo la sua  espressione  stranita Regulus rise.
Una risata  ricolma di allegria che  risuonò in quel posto strano.
Prima che Sirius potesse dire qualcosa  il suo fratellino lo abbracciò.
Sirius chiuse gli occhi e  si riscoprì bambino, mentre con lui faceva volare il piccolo trenino che Orion aveva comprato a   Diagon Alley molti anni fa.
E la luce lo avvolse .
Guardò con occhi straniti il fiotto di luce  che emanava... un cervo.
"FRATELLO!"urlò James attraverso il Patronus.
E   Sirius capì, si voltò.
Regulus stava andando via.
"Reg!"urlò Sirius.
Lui si voltò e disse piano :" Ciao  Sir..ancora non è il momento, ci  rivedremo".
Sirius urlò, mentre una forza lo trascinava  lontano.
Svenne.



"Non apre gli occhi!"disse Remus angosciato mentre il corpo di Sirius inerme era a  terra.
Lily  faceva da scudo, mentre James come un bambino  singhiozzava  guardando Sirius.
"Harry?!  Dov'è?!" urlò Mary mentre lanciava uno stupeficium ad un Mangiamorte .




Harry correva.
Il dolore lo infiammava.
Sirius, Sirius.
Era morto.
Morto per colpa sua.
Scagliò la maledizione contro Bellatrix proprio quando apparve
Lord Voldemort.
Eccolo.
"Padrone, ho ucciso l'animagus Sirius Black" disse la donna baciando la sua veste.
Harry  ringhiò dal dolore  mentre Voldemort si avvicinava piano  con  una rabbia accecante nel volto.
La profezia era perita nella lotta.
Harry voleva soltanto chiudere gli occhi, perdere contatto con la realtà.



"Fratello, se mi stringi ancora così morirò veramente"irruppe  Sirius all'improvviso.
Lily rise felice, Remus esclamò un "Evvai!" fiducioso e James , abbracciando Mary  piangeva a dirotto.
Sirius si alzò e  togliendo la polvere dal suo  elegante vestito nero  si alzò tirando su Mary e baciandola con trasporto, mentre Malocchio borbottava :"Ci stanno attacando, volete svegliarvi?!".
"Fratello, con quel Patronus mi hai salvato, ti devo la vita" disse Sirius stringendo la mano a James  che emozionato  sorrise, sfoderando la bacchetta e riprendendo a  combattere.
All'improvviso comparve Silente, con la sua veste blu notte si avvicinò ai combattenti e disse pacato : "Harry sta fronteggiando Voldemort nell'atrio, dobbiamo andare subito, ha bisogno di noi!".





Silente  prese le redini della situazione. Fronteggiò l'Oscuro  Signore  con  forza , ma quando tutto sembrava finito, Lord Voldemort giocò l'ultima carta :  entrò nell'animo di  Harry.


Un serpente lo avvolgeva, le sue spire erano enormi.
Ma Harry non aveva paura, aveva visto molte volte la morte e questa volta non voleva  lottare.
Lord Voldemort  aveva reso la sua vita un inferno, voleva soltanto riposare.
Il dolore si era riversato dentro di lui potente.
Aveva visto sua madre morire, Sirius , Cedric.
Non voleva più vedere questo.
Chiuse gli occhi,  mentre il suo cuore voleva soltanto riposare.
E rivedere Sirius.
 Subito il suo cuore  fu ricolmo di commozione.
Non era solo, lo sapeva.
I suoi occhi  guardarono l'atrio : Ron, Hermione, Neville, Ginny, Luna...
"Harry! Figliolo!"urlò una voce in lontananza.
Era suo padre, con gli occhiali storti, i vestiti bruciacchiati e i capelli arruffati.
Poi c'era anche Remus , con i vestiti logori e anche sua madre.
I suoi bellissimi capelli rossi pieni di polvere  e un piccolo taglio sulla guancia.
Mary invece era tutta ammaccata  ma  sorretta...da Sirius.
Il cuore di Harry ebbe un tonfo.
Era ancora vivo.
 Aveva sempre pensato  in quei mesi che Voldemort proiettasse il suo male nel suo cuore, ma si sbagliava.
"Harry, non conta quanto siete simili, ma quanto non lo siete" disse Silente.
Harry urlò, scacciando via  quel mostro dalla sua anima, lasciandolo alla sua dannazione.
"Sei uno sciocco Harry Potter,  e perderai ogni cosa" sibilò Voldemort.
Dei tonfi fecero voltare tutti  mentre gli   uomini del ministero facevano irruzione nella'atrio.
Lord Voldemort lo guardò  negli occhi in segno di sfida.
Ma Harry non aveva paura.
Finalmente aveva capito che l'unico dei due destinato a perdere era proprio lui, Lord Voldemort ; poco dopo  stremato, Harry si assopì.




"Il ritono di Colui che non deve essere nominato" di Ludmilla M.

Quello che non volevamo sentirci dire è proprio successo : questa notte nel Ministero della Magia,  Cornelius Caramell ha scovato insieme a diversi auror  e   anche con l'aiuto dell'Ordine della Fenice dei Mangiamorte e il loro capo supremo.
Gli anni di  pace sono ormai  un mero ricordo, mentre le parole veritiere di Albus Silente  e  di Harry Potter sono state messe da parte precedentemente e condannate come una flebile richiesta di attenzione.
Cosa succederà ora? Non ci resta che aspettare.
Intanto sono stati  rimossi dai loro incarichi Cornelius C.  e Dolores Umbridge in attesa di indagini approfondite.
Non ci resta che sperare e  prestare cautela  : tutto quello che è stato  
in questi ultimi anni  adesso è  scomparso.


Quello che disse Silente pag.13
Un eroe che brancolava nel buio e nell'ipocrisia  generale : Harry Potter pag.21
I dettagli pag.34







"Buongiorno tesoro"disse Lily  vedendo entrare in cucina Harry.
Harry salutò  e prese posto a tavola aspettando la sua colazione.
"Figliolo, oggi Silente vorrebbe parlare con te".
Harry annuì, mentre addentava un toast.
Lily lo guardò preoccupata dicendo :"  Se non ti va, non credo che sia proprio necessario oggi.... Dopo tutto quello che hai passato!".
"No mamma è giusto così."disse Harry atono sorseggiando del caffè consapevole della gravità della situazione.



"Benvenuto Harry"disse Silente facendolo accomodare.
"Devo dirti una cosa che  ti ho nascosto per anni. Non giudicarmi, ma è  stato un peso gravoso da sopportare"disse l'anziano preside prendendo il pensatoio e sfiorandolo con la bacchetta.
Una voce rauca  si librò nell'aria:


"Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore...
nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese...
l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...
e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive...
il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese... "





"Sapevate tutto! Non mi avete mai accennato niente!"disse  irato Harry uscendo dallo studio di Silente.
"Era questa l'arma, era questo ciò che voleva!"urlò ancora.
Lily lo guardava con le lacrime agli occhi mentre James annuiva.
"Mi dispiace figliolo.."disse  quest'ultimo.
Harry scosse la testa angosciato e  si sedette a terra, mentre Lily si avvicinava e lo stringeva forte sussurandogli  dolcemente :" Non devi preoccuparti tesoro, non sarai mai solo, saremo sempre con te, affronteremo tutto questo insieme".
James distolse lo sguardo asciugando una lacrima che prepotentemente era scesa sulla sua guancia.




Sirius  , seduto sul piccolo divano guardava il paesaggio fuori dalla finestra pensieroso.
L'incontro con Regulus l'aveva turbato parecchio, perchè c'era qualcosa che non quadrava nella storia.
Come un pezzo di un puzzle che non riusciva a combaciare.
"Hey tesoro sono a casa"disse Mary entrando nella stanza.
Sirius si voltò e la guardò sorridente, ma sospettoso.
Da mesi Mary non stava molto bene  e l'aveva  costretta ad andare  per qualche controllo.
"Allora?"chiese nervoso.
Lei si avvicinò e gli bisbigliò qualcosa in silenzio.
Sirius sbiancò e disse :"Oh cavolo".
Mary rise.



In quel preciso istante, mentre i Potter aprivano la porta di casa, un patronus a forma di cane scondinzolava nel salotto e vedendoli disse con la voce  entusiasta  che apparteneva a Sirius  :"Prongs, Mary è incinta".
James rimase basito, Lily esultò ed Harry sorrise.
Sorrise quando  suo padre, Remus e Sirius si misero a festeggiare  tutta lo notte senza ritegno  e anche quando sua madre  e Mary con Alice  progettarono per una settimana intera giornate di compere forsennate.
Dopotutto, non era solo.
Avrebbe affrontato Voldemort, lo sapeva.
Ma sarebbe stato un combattimento  pari, poichè lui era ricolmo di amore, che come diceva Silente  era :"una forza al tempo stesso più meravigliosa e più terribile della morte".




I suoi occhi vagavano inesorabili.
Non vedeva più niente chiuso in quella oscurità opprimente.
Sotto la divisa  prese furtivamente una foto.
La guardò .
Era l'unico modo per sopravvivere.
"Narcissa"sussurrò accarezzando il volto che sorrideva , mentre nel silenzio assoluto, capì quanto aveva sbagliato   nella sua vita

Continua...


Cath's angolo.
Ed eccomi qua! Scusatemi, lo so. Sono imperdonabile.
Finalmente termino il 5 libro e dalla prossima volta inizio con il  6.
Grazie a tutti coloro che leggono, recensiscono.
Vi ricordo che  QUESTO  è il gruppo ufficiale della storia e QUESTO è il suo prologo.
A presto!

CatherineC.

Prossimo aggiornamento : in settimana.

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Capitolo 28
*** Capitolo ventesimo. ***


Capitolo ventesimo.

["Un'atmosfera sinistra
è calata sul paese"aveva concluso
l'avversario, nascondendo a
stento un largo sorriso-
Harry Potter e il  
Pricipe Mezzosangue
]



 

Luglio 1996


Il sole ormai era tramontato da un pezzo e l'oscurità ormai incombeva su una  piccola cittadina che si stagliava  su una collina ricca di vegetazione.
Era estate : il caldo annebbiava le menti e bruciava le energie, ma due uomini a dispetto di tutto questo procedevano spediti verso  quel piccolo villaggio.
"Veloce, ormai li abbiamo persi"disse il primo sfiduciato  mentre aggiustava gli occhiali  che a furia della  corsa ormai erano sbilenchi. James Potter ansimava per la corsa e rimpiangeva in quegli istanti la sua versatilità alle attività fisiche quando era adolescente.
Sirius Black, dal canto suo manteneva il ritmo con facilità.
Infatti,  dopo la fuga ad Azkaban aveva  sviluppato una certa bravura nelle fughe e nelle ricerche.
"Caro Prongs, ormai l'età non è soltanto un numero!"disse il secondo ridacchiando.
James sbuffò sornione e aumentò il ritmo della corsa  dimostrando che il suo fisico da cercatore era  ancora scattante.
Arrivati quasi all'imboccatura di un sentiero ripido Sirius disse :"Eccoli! Avery e Mulciber..".
James annuì e in un lampo diventò un maestoso cervo inseguito da un grosso cane nero.



Intanto a Godric's Hollow, Lily  era impegnata   in cucina ..  per lei curare la sua famiglia era tutto.  "Mamma, papà  e Sirius non  sono ancora ritornati?"chiese Harry  entrando nella stanza.
"Mi dispiace tesoro, ancora no"disse Lily provando a  non far trasparire la sua ansia .
Anche in passato, Lily sentiva molta paura quando i suoi familiari erano fuori per qualche missione e tentava  di mettere a tacere questo sentimento  mantenendo la mente impegnata.
Harry prese una sedia e un bicchiere di latte  osservando sua madre all'opera.
Vivere questa nuova esistenza era un susseguirsi di novità : non avrebbe mai minimamente pensato alla  maestosa bellezza di questi atti giornalieri che  vedeva compiere dai suoi genitori e da Sirius.
"Allora, cosa hai in mente per il tuo compleanno tesoro?"chiese Lily  mentre infornava una teglia di biscotti.
Harry fece spallucce e disse semplicemente :" La Signora Weasley mi aveva accennato l'idea di festeggiare tutti insieme alla tana".
Lily si appoggiò  al piano della cucina e annuì sorridente dicendo :" Si è una bella idea. Invitiamo l'Ordine e Hagrid che ne dici?".
Harry annuì  bevendo un sorso  di latte.
Lily però non sembrava soddisfatta, infatti poco dopo gli chiese :"Ma...Non vuoi che invitiamo qualcuno in particolare..Tipo una ragazza?".
Harry si alzò ridacchiando e disse pacato :"No mamma, va bene così. Vado  a  fare qualche  allenamento con la scopa, e  si starò attento a non uscire dalla barriera protettiva intorno alla casa"aggiunse inoltre intercettando il suo sguardo carico di apprensione e le parole che  avrebbe sicuramente detto.
Lily sorrise e subito dopo sbuffò  accorgendosi che non aveva acceso il forno.
Tirò fuori i biscotti e con un colpo di bacchetta, eccoli pronti da gustare.
"Tesoro, aspetta!Sono pronti i biscotti!"disse raggiungendo Harry in giardino  , mentre quest'ultimo guardando il cielo limpido si mise a ridere.



Albus sorrise .
"Ariana, perdonami"sussurrò .
Lei lo guardò, sorrise insieme a sua madre e suo padre.
Ma fu un attimo.
Il dolore l'assalì, la testa  diventò gravosa e si accasciò a terra.
Aprì gli occhi stupito dalla propria debolezza  e sospirò guardando la sua mano ormai persa.
Aveva soltanto creduto di vedere quello che bramava con ogni fibra del suo essere.
Come molti altri prima di lui, era caduto nella trappola.



 
Mentre correva sentiva il sangue che non fluiva più nel suo cuore.
Oppure era soltanto la  morte imminente che  la perseguitava, come una Spada di Damocle in testa?
Ah aveva ragione quindi..
Almeno avrebbe rivisto Marlene, sua madre, suo padre e tutti gli altri.
Dove sarebbe andata? Questo nessuno lo sapeva...
Non aveva paura.
Il lampo verde la colpì.
Emmaline chiuse gli occhi, non voleva guardare  gli uomini che l'avevano uccisa, non meritavano il suo ultimo sguardo.

"Emmaline, eccoti finalmente".



"Lily!Apri sono io! Sono Mary Macdonald, amo dormire con un pigiama rosso e sono figlia di una mangiamorte!Dannazione apri!!!" urlò Mary bussando alla porta dei Potter.
Lily corse veloce e aprì la porta ritrovandosi Mary con il volto sommerso dalle lacrime che si aggrappava a lei e diceva :"Lily, Emmaline...Hanno ucciso Emmaline!".
Lily rimase di stucco,  inebetita come quando   uno specchio   si frantuma, irremediabilmente rotto ...per sempre.
"N-no"mormorò accasciandosi a terra.
Mary l'abbracciò, forte mentre entrambe  singhiozzavano disperate.
"Mamma cosa succede?"chiese Harry irrompendo nella stanza.
Ma non ci fu bisogno di una risposta.



Lily  sospirò silenziosamente  mentre si sedeva su un vecchio scatolone in soffitta.
Cercava quelle foto come se ne dipendesse la sua esistenza , mentre Mary , costretta dalla prima dato la sua gravidanza, riposava al piano di sotto.
Dopo  un pò  , finalmente Lily trovo quello che cercava.
"Marlene..Emmaline"disse accarezzando i volti che si muovevano nella foto.
Ricordava bene quel giorno, era il compleanno di Mary e tutte avevano deciso di fare le ore piccole festeggiando nel dormitorio.
Lily pensò che ogni  uomo è volubile , poichè costretto a vivere in funzione di  tutti gli altri e delle loro bramosie.


Nei dintorni  di Grimmuld Place numero 12, il silenzio faceva da padrone.
Quella sera però, nella cucina  dell'antica abitazione dei Black c'ero un borbottio che non cessava.
"Con enorme dispiacere , vi annuncio che anche Amelia Bones è stata assassinata  questa notte  nella sua abitazione"disse Silente atono seduto a capo tavola .
Lily chiuse gli occhi incapace di parlare, mentre Alice ancora scossa per la morte di Emmaline  strinse suo marito provando a trattenere le lacrime inutilmente.
"Lei ed Edgar erano delle persone meravigliose"disse James desolato.
Sirius scosse la testa dispiaciuto mentre Mary fissava tutti con uno sguardo dolorante.
"Per questo combattiamo"disse Silente infervorato guardando  tutti con  sicurezza.
"Non dobbiamo scordare l'importanza della nostra lotta. Colui che non deve essere nominato  vuole  eliminarci, ma non sarà come l'ultima volta"aggiunse Arthur Weasley.
"Certo!"disse con fervore anche  Tonks arrivando in quel momento assieme a Malocchio e a Kingsley.
"  Hagrid con Madame Maxime hanno fatto il loro dovere. Inoltre, Remus da qualche mese ormai vive con gli altri lupi . Quindi  ora, Lily dobbiamo necessariamente occuparci  di tua sorella. Dobbiamo metterli al sicuro così possiamo operare più liberamente"disse  con un tono professionale Minerva McGranitt.
Lily assentì dicendo :"Possiamo anche andarci domani".
Gli altri annuirono.
"Kingsley, come va con il ministro babbano?"chiese Frank.
Kingsley  fece spallucce dicendo :"E' rimasto abbastanza scosso dopo l'incontro con Scrimegeur ma tutto sommato l'ha presa bene".
James annuì e disse :" La mia unica paura è che Voldemort  prenda il potere nel ministero.".
"Se gli lasciamo campo libero lo farà, Potter"disse   pacato Severus Piton  ricevendo un'occhiata torva da parte di James.
"E' mio parere che tutto questo sia solo l'inizio"disse ancora l'insegnante di Pozioni.
Silente annuì e disse :" E' la stessa cosa che penso anche io Severus".



Il giorno dopo, Lily , Silente ed Harry si ritrovarono a bussare al numero quattro di Privet Drive.
La presenza di Harry era stata parecchio discussa, ma Silente   con un enigmatico "Mi servono sia Lily che Harry" aveva messo a  tacere tutti.
Petunia aprì la porta e rimase  scossa nel rivedere sua sorella.
"Ehy Tunia"disse Lily sorridente, mentre la seconda  con un sorrisetto appena accennato li faceva entrare.


"Credo che suo marito non abbia molta simpatia verso di noi Lily"disse Silente riferendosi a Vernon , dopo che tutti e tre si erano smaterializzati in un piccolo villaggio molto lontano da Privet Drive.
"E' un tipo che non possiede ..diciamo larghe vedute"disse Lily sorridente.
"Professore dove siamo ?"chiese Harry guardandosi intorno.
Il villaggio di suo sembrava molto simile a Godric's Hollow ed era costellato da alti arbusti e da casette in  mattoni  bianchi.
Silente facendo strada ad entrambi disse raggiante :" Questo piccolo ma molto  grazioso villaggio è Budleigh Babberton. Dobbiamo fare una visita ad un vecchio amico".
Arrivati nella casa di quest'uomo rimasero inebetiti davanti alla distruizione   della medesima : finestre distrutte, mobili rotti  e tutto presagiva una visita in stile da parte dei  Mangiamorte.
Solo che poi alla fine era soltanto una piccola messa in scena da parte del Professore Horace Lumacorno, vecchio amico di Silente che voleva salvaguardare la propria vita.
Harry lo guardava e tutto in quell'uomo sembrava   ostentato.
Era molto robusto con dei baffi che lo facevano assomigliare ad un tricheco.
Quando Lumacorno vide Harry e Lily rimase di stucco.
"Professore!"disse Lily sorridente.
Horace Lumacorno disse  spaventato:"L-lily Potter?".
Lei sorridente disse :" Si professore..Sono proprio io.
Le presento mio figlio Harry".
Naturalmente fu troppo  e l'anziano professore stava per crollare  a terra, ma Lily fece apparire una bella sedia dal nulla.
Pochi minuti dopo , Lily aveva appena terminato la spiegazione degli eventi precedenti  poichè il professore aveva  un impellente bisogno di sapere  come mai lei e James erano ancora vivi.
Ogni tanto il professore nella spiegazione di Lily  alternava  un "Caspita" oppure "Si, Severus è sempre stato un asso nelle pozioni!" e con i suoi occhietti stava attento , come rapito da tutto ciò.
"Sono così contento di rivederti mia cara Lily , ma non tornerò a scuola. so perchè vi ha trascinato qui...Silente lo sa.. Mi stanno alle costole "disse il professore alzando il tono della voce, poichè il preside era andato alla toilette.
Lily  furba disse :" Caro Professore, non c'è posto più sicuro di Hogwarts..Ah..Ecco..Dimenticavo! Le ho portato qualcosa in memoria dei vecchi tempi."continuò sfoderando la bacchetta e facendo apparire la  bacinella d'acqua che moltissimi anni fa  gli aveva regalato.
Horace Lumacorno rimase basito  guardando all'interno...  subito dopo mormorò :"F-francis".
Lily scambiò  con Harry uno sguardo raggiante, l'impresa non sarebbe stata poi così tanto difficile.




"Quindi il vecchio Luma torna ad insegnare"disse James prendendo posto tra le coperte e abbracciando Lily.
Lei sorrise e disse :" E'  sempre il solito. Appena ci ha visti subito ha cambiato idea".
James ridacchiò e la strinse ancora di più.
"Sirius mi ha detto oggi che l'età si è fatta sentire"disse Lily ridendo.
James sbuffò e disse :" Dannato Padfoot!".
James non lasciò rispondere Lily, perchè si avventò su  di lei e baciandola disse :"Vediamo  se è così?", mettendo fine alla conversazione.

"Ragazza, dovresti dormire un pò"disse Sirius raggiungendo Mary in salotto ,  intenta a guardare la TV.
Mary sbadigliò e rispose di rimando :"Anche tu sai?".
Lui agilmente fece un balzo e poggiando delicatamente la testa sopra il piccolo ventre pronunciato disse :"Già  ma non ho molta voglia sai?".
Lei sorrise vedendolo tutto  concentrato ad ascoltare eventuali rumori dal ventre.
"Mary dovremmo sposarci"disse Sirius all'improvviso.
Lei rise e disse :"Siamo troppo ribelli per farlo!".
Sirius si alzò e disse :" Ma non per questo...Per la festa! Sarà trasgressiva e faremo impazzire Prongs".
Lei  si alzò e annuendo  disse :"  Mio bel principe, se mi porti a letto in braccio forse potrei dirti di si, sai?".
Ridendo, Sirius la prese fra le braccia e disse :"  Ma solo per la festa vero?".
Lei baciandolo disse :" Proprio così. Rimmaranno di sasso quando glielo diremo!".

"Sta ancora dormendo cane pulcioso silenzio!" disse una voce sopra la testa di Harry, suo padre.
"Zitti!"disse sua madre.
"Ma sta ridendo!"disse Sirius.
Harry con un movimento fulmineo prese gli occhiali e  li guardò.
"Tantiiiiii auguriiiiiiii!"urlarono in coro .
Il ragazzo non fece in tempo a rispondere perchè lo avvolsero in una miriade  di abbracci.
"Caro figliolo, i sedici anni sono una tappa fondamentale nel-"cominciò a dire James ma fu interrotto dal rumore di passi nella scala.
Nella stanza irruppe Remus sorridente ma molto emaciato.
"Tanti auguri Harry! Sono appena tornato!" disse sorridente.
E fu un vero e proprio tumulto.
Harry sorrise e si asciugò gli occhi.
Aveva immaginato questa scena milioni di volte, ma adesso che la stava vivendo non poteva crederci.



La sera stessa, tutti i Weasley , i Potter e gli altri componenti dell'Ordine della Fenice  più Hagrid si ritrovarono nel giardino della Tana.
Harry dal canto suo rideva, scherzava e mangiava con Ron e Hermione , mentre suo  padre e Sirius con Remus parlavano beatamente.
"Ragazzi, io punto tutto sulla piccola Weasley"disse Sirius predendo dei Galeoni dalla giacca.
James sbuffò impaziente e disse :"Ma non vedi che nemmeno parlano stupido cagnaccio!".
Remus li guardava disperato.
"Ti dico che secondo me c'è del tenero! Senti Moony non fare quella faccia! Ammettilo anche tu!"disse invece Sirius.
Remus dal canto suo disse :" NOn me ne sono accorto!".
James annuì sicuro , mentre Sirius saltellava impaziente.
"Ragazzi, lasciamoli perdere..Se la sbrigano da soli..Ehy! Dove vai Sirius?"disse vedendo che il suo amico  si allontanava furtivamente.
Lui sorrise malandrino e si avvicinò a Ginny mentre James si diresse verso Harry, lasciando Remus con la bocca aperta in un ghigno..
C'era veramente del tenero fra i due ragazzi, ma Remus non l'avrebbe mai  detto.



"Ciao Sirius!"disse Ginny vedendolo   arrivare  verso di lei.
Lui sorrise furbo  e disse malizioso :" Lo sai che i Potter da generazioni si sposano con le rosse?".
La  ragazza diventò rossa come i suoi capelli  e disse :" S-si?  Mi dispiace ma io..sono già impegnata sai?!".
Sirius  annuì soddisfatto vedendo il suo tentativo di sviare il discorso, aveva la vittoria in pugno perchè i due ragazzi sono innamorati.


"Figliolo, ancora non mi hai detto una  cosa" disse James passeggiando con Harry.
"Cosa?" chiese il ragazzo.
James soppesò le parole e disse mesto :" Non c'è nessuna fiamma?".
Harry lo guardò stranito e scppiò a ridere.
James disse infervorato :"Io e il tuo pazzo  padrino eravamo molto gettonati ad Hogwarts, sai?".
Harry continuò a camminare e disse :" Anche la mamma me l'ha chiesto.. Ma cosa state facendo? Scommesse clandestine?".
James guardò altrove  tentando di non farsi scoprire.
"Cervoooo ed Harry! Venite! Sto per fare un brindisi!"urlò Sirius facendoli ritornare alla festa, mentre James borbottava :"Ma non può chiamarmi con il mio bellissimo nome?!".


"Devi avere pazienza. Molte volte non è sempre una strada spianata"disse Lily comprensiva a Tonks, mentre Molly annuiva alle sue parole.
Ma la ragazza osservava Fleur e Billy che ballavano romanticamente e poi ..gli occhi di Remus.
Lui se ne accorse e imbarazzato distolse lo sguardo..
Lily la guardava dispiaciuta.
Intanto il brindisi di Sirius si era trasformato in un elogio  lunghissimo che aveva fatto vibrare dalle risate i baffi di Hagrid e di Silente , facendo inoltre indignare scherzosamente la MCGranitt.
Mary intanto entrava nel giardino con un enorme torta  sorretta anche da Hermione, facendo si che quel lungo spoloquio finisse.


"James, ci sono novità" disse Kingsley prendendolo da parte mentre la festa  cominciava a scemare.
"Cosa succede?"chiese James.
Kingsley abbassando la voce disse :"E' morto Igor Karkaroff ucciso dai Mangiamorte, Charlie con altri membri hanno trovato il cadavere a nord  .Inoltre Florian Fortebraccio e Olivander  sono stati rapiti.".
James sbiancò mentre Lily insospettita fece si  la festa terminasse al più presto, preoccupata.



"Adesso, fabbricante di bacchette mi dirai qual'è il problema. Perchè non lo posso eliminare?!" chiese Lord Voldemort con voce mortifera.
Olivander tremante disse :"N-non s-so!".
E con una risata gelida intrisa da una gioia malvagia il Signore Oscuro disse  :"Crucio!".


Continua...



Cath's angolo.
Salve gente! Come va? Grazie per le bellissime recensioni ! Ecco il nuovo capitolo, spero sia di vostro gradimento. Grazie a voi , essendo entusiasta  l'ho scritto in due giorni.
Grazie di cuore a chi recensisce e a chi legge!
Vi ricordo che QUESTA  è la pagina  ufficiale della storia e QUESTO il suo prologo!

Alla prossima,


CatherineC.

Prossimo aggiornamento : in settimana.

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Capitolo 29
*** Capitolo ventunesimo. ***


 
 
Capitolo ventunesimo.
 
Giuro solennemente di non
Avere buone intenzioni!”

 
 
Settembre 1997
Il sole filtrava dalle finestre, mentre una brezza leggere sfiorava i piccoli boccioli di rosa  a Godric’s Hollow.
Dentro  e fuori l’abitazione regnava il silenzio, interrotto all’improvviso da uno scoppio.
Un mantello svolazzò fugace nell’aria e nello stesso momento James Potter si voltò circospetto per vedere se qualcuno fosse nei paraggi.
Via libera!” pensò e con fare  veloce entrò nella casa, chiudendo il cancelletto.
Aprì la porta, buttando il mantello sul divano e appellando una tazza di caffè che sua moglie molto saggiamente aveva lasciando sul tavolo della cucina.
Seduto, mentre sorseggiava il caffè all’improvviso sentì  una presa dolce sulle spalle : la sua dolce Lily.
“Amore, ben tornato” disse baciando la sua guancia destra.
“Grazie Lils . Harry?” chiese James.
Lily prese posto  sul divanetto e disse :”Dorme, oggi deve prendere il treno per andare ad Hogwarts ti ricordi vero?”.
James annuì e le strinse la mano  vedendo la sua espressione preoccupata.
“Andrà tutto bene, vedrai.  Harry  non è solo, ci siamo noi e  Silente” disse suo marito con veemenza.
Lei sorrise rincuorata e accoccolandosi nelle sue braccia sussurrò :”Jamie, sono le solite preoccupazioni da madre”.
 
 
 
“La stirpe umana è solo un abominio, una costrizione  insensata che ci porterà alla rovina!”.
Un  urlo violento concluse la frase urlata da  Fenir Greyback, mentre un manipolo di uomini asseriva con grugnito grotteschi.
Remus rabbridì e si costrinse ad essere forte , ad essere coraggioso come James , Sirius e Lily .
Strinse forte i pugni, rimandando il gesto che sapeva di dover fare.
Ma tutti riponevano la loro fiducia in lui e doveva farlo doveva…
Non seppe come, ma all’improvviso un viso gli balenò in  mente : una viso rotondo e sorridente costellato da capelli color rosa cicca.
Il rimorso gli freddo lo stomaco, pensando che la sua natura era la causa delle sue sofferenze.
Con un balzo fulmineo uscì dal suo nascondiglio e cominciò a parlare.
Lo faceva per tutti loro e per assicurare un futuro migliore ad Harry e a Tonks.
 
 
 
 
“ Hai preso tutto Harry? La divisa di Quidditch?  Per Erbologia?”chiese Lily apprensiva.
Mentre anche Molly Weasley ispezionava  i figli e anche Hermione.
Harry annuì e disse pacato :”Si mamma!”.
James sorrise , mentre il suo sguardo si perdeva  nella stazione di Kings Cross.
Era come sempre affollatissima, cosparsa di fumo e di voci.
“Lascialo stare tesoro, ha preso tutto” disse sornione James, mentre Lily gli gettava un’occhiata torva.
Il trenò cominciò a  fischiare.
Lily strinse Harry molto forte e disse tremula :”Stai attento figliolo”.
James invece gli strinse la mano e disse :”A presto ragazzo! Ti salutano anche gli altri, ma oggi erano impegnati”.
Harry agitò la mano mentre assieme a Ron ed Hermione entrava nel primo scompartimento del treno libero.
 
 
“Che ne dici di questo modello?” chiese Lily a Mary porgendo  l’abito dall’asta dove era esposto.
Mary storse il naso avvicinandosi alle altre grucce .
Alice ridacchiò e disse :”Lily sei rimasta indietro! Adesso  un abito moderno è tutto ciò che serve!”.
“Alice  non capisci niente, un vestito prezioso è tutto quello che una donna può chiedere”
sbottò Lily.
“Basta, l’ho trovato” disse Mary perentoria mettendo a tacere entrambe.
 
 
“Allora farai il grande passo?” chiese per la decima volta James a Sirius , mentre facevano da  guardia vicino alla Villa dei Malfoy.
“Prongs, sei una lagna. Ti ho detto di si ..Ci ubriacheremo, mangeremo e canteremo in allegria! Contenta cara James?”disse il falsetto il secondo ridendo.
James si rabbuiò  e borbottò minaccioso :”Non verrò se fai così!”.
Sirius rise e disse :”Devi venire, perché sai… Sei il mio testimone! Ma adesso non piangere!”.
James si illuminò in viso contento  e stava per ribattere quando uno schiantesimo lo mancò per poco.
“Fratello qua ci vogliono freddare!” urlò  Sirius lanciando un incantesimo d’ostacolo ad un Mangiamorte  incappucciato, facendolo cadere .
James invece inveiva contro due di loro e con grande agilità  li buttò dietro il crinale di un piccolo bosco vicino la casa.
“Potter, ti inviterei ad entrare per un the, come avrebbe fatto tua madre, la mia cara Dorea, ma le circostanze non sono le migliori” disse una voce dietro James.
Il secondo si voltò e con rabbia riconobbe la voce di Lucius Malfoy.
“NON NOMINARE MIA MADRE!” urlò James irato, mentre  gli altri Mangiamorte  ridevano  carezzevoli  e gelidi.
Sirius vide l’amico  fuori di sé e  con un balzo istantaneo lo prese per la maglia e si smaterializzarono.
Si ritrovarono feriti e sanguinanti nel giardino di Godric’s Hollow, mentre James urlava :”Perché mi hai trascinato via?! Dovevo ucciderlo! Ha osato menzionare mia madre, con quale coraggio! Sir come hai potuto farmi questo!”.
Sirius dal canto suo  non riusciva a profferire parola, non aveva fiato e  sentiva dolore ovunque.
“James! Sirius! Cos’è successo!”urlò Lily seguita da Mary e Alice.
Rimasero di stucco, vedendo  Sirius sfiancato  e James ricoperto di ferite e di copiose lacrime  amareggiate.
 
 
 
 
 
Intanto, ad Hogwarts Harry si preparava a partecipare alla prossima lezione  di pozioni, mentre  stringeva fra le mani il suo nuovo libro.
Che fosse strano quello scritto, ormai era ben chiaro… Ma Harry ormai aveva preso troppa dimestichezza  con questo nuovo aspetto della sua vita.
Sia Hermione che Ron non approvavano e questo lo turbava … Ma anche Draco Malfoy aveva passato il segno  sul treno , prendendo  a pugni  il suo volto.. Harry era sicuro di una cosa però, nascondeva qualcosa, qualcosa di losco e legato a Lord Voldemort e lui l’avrebbe scoperto.
 
 
 
 
 
“Questa sera, facciamo un minuto  di silenzio per tutte le vittime  di Lord Voldemort, tra cui la madre di una studentessa : Hannah  Abbott.”disse Silente grave, guardando tutti negli occhi.
Ad un certo punto Arthur Weasley  disse  drammatico:” Silente, hanno  arrestato Stan Picchetto”.
L’anziano preside  annuì, sedendosi e disse  :”Voglio iniziare  degli incontri con Harry”.
Lily spalancò gli occhi stranita e mormorò :”Come mai?”.
Silente rispose pacato :”Questo, rimane tra me e lui”.
James scattò e disse :”Devi dircelo, siamo i suoi genitori!”.
Sirius annuì convinto mentre tutti gli altri membri dell’Ordine li guardavano tesi.
“Rimango della mia decisione”disse Silente perentorio, ponendo fine alla conversazione.
 
 
 
 
Quello che vedremo stasera, ci sarà molto d’aiuto”;
questa frase gli risuonò in testa per molto tempo.
Quello che aveva iniziato a  vedere con Silente era la prova lampante che qualcosa di  oscuro e mai saputo prima si celava nel Signore Oscuro.
Chiuse con uno sbuffo il libro di Erbologia, decidendo di andare a dormire, ma all’improvviso piombò Hermione dicendo :”Harry, tua madre vuole vederti!”.
 
 
 
 
 
“Non posso discutere questo con te Lily ,  a tempo debito saprai “disse per l’ultima volta il preside.
Lily lo guardò  nervosa spinta da un brutto presentimento che solo le madri possono avere ,
all’improvviso vide Harry arrivare nel corridoio dove si trovavano.
Lo vide stanco, teso ma  sorridente nel vederla là.
Corse ad abbracciarlo e  gli sussurrò :”Devi stare tranquillo, andrà tutto bene”.
Lui annuì, pervaso dal suo odore  dolce e confortevole, mente Silente diceva sorridente :” L’amore fra una madre e un figlio è una cosa meravigliosa”.
Lily sorrise ancor di più e disse ad Harry :”A Natale il tuo sconsiderato padrino si sposa , quindi sono passata per dirti che  dovrai ritirare  il vestito ad Hogsmaede”.
Harry annuì, mentre si perdeva nei suoi occhi capì di essere finalmente felice.
 
 
 
 
Ottobre 1997
 
“Katie Bell è stata attaccata”disse tremante la professoressa McGranitt a tutti i membri presenti e  attoniti.
Silente scosse la testa  e disse :”Tutto questo è opera di qualcuno che vuole arrivare a me, non ad Harry”.
“Questo dovrebbe rassicurarci?”chiese Sirius rabbioso.
“Si, perché è tutto  chiaro” rispose l’anziano preside, cominciando a spiegare  come  questi tentativi erano opera di una persona disperata.
 
 
“Allora, com’è andata la lezione?” chiese Hermione.
Harry avvicinandosi alle poltrone della sala comune prese posto  fra lei e Ron.
“E’ tutto un mondo strano, ma penso necessario.
Silente è abbastanza turbato… Non capisco cosa mi sfugge” disse Harry  guardando le fiamme vorticare voraci…
 
 
 
 
Dicembre 1997
 
 
 
“E’ strano essere qui, possiamo dire impossibile.
Non credevo   che il mio fratello canide  convolasse a nozze. Beh, adesso che devo fare questo discorso, chiedo a mia moglie Lily di venire a sorreggermi.. Ho  un profondo capogiro!” biascicò  James Potter guardando sua moglie che rideva rassegnata e si avvicinava.
Intanto Harry, seduto vicino ai suoi migliori amici rideva  come un matto , ma fu distratto da Ginny che sorrideva.
“Harry! Attento! Tuo padre sta parlando!”disse Ron attirando la sua attenzione.
“L’ho visto crescere, maturare, invecchiare. E cosa gli auguro? Tutto il bene del mondo. Tutta la felicità  e la bravura a letto..Ahia tesoro non pizzicare!” continuò James, mentre tutti ridevano guardando Lily.
Sirius e Mary ridevano a crepapelle  mentre James concludeva  il suo discordo dicendo :” Auguri ai piccioncini!”.
 
 
Una voce interruppe tutto.
 
 
 
Una voce intrisa di follia, freddezza.
“Tanti auguri caro cugino. Scusa il ritardo..Ma non sapevo cosa mettere!”disse  sghignazzando Bellatrix Lestrange.
Tutti li guardavano attoniti, mentre la donna  mormorò :”Uccideteli tutti”.
 
 
 
 
 
Continua…
 
 
 
 
 
 
Cath’s angolino.
 
 
 
Grazie a tutti per il supporto. Eccomi di nuovo qui, fuori sede ma con una grande voglia di scrivere.
Vi lascio al capitolo, a presto!

 
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Capitolo 30
*** Capitolo ventiduesimo ***





 

Capitolo  ventiduesimo.


"Lei sapeva vedere la bellezza negli altri.."


 

In quel momento tutto si fermò.
Sapete, come un momento eterno..sospeso in attimo che  ti toglie il respiro.
Prepotente, il male era ricomparso per forzare e distruggere con cattiveria  inaudita tutto il bene che voleva nascere in un deserto arido e inospitale.
Mary chiuse gli occhi e si aggrappò a Sirius tremante, quest'ultimo con una mossa  veloce sfoderò la bacchetta e la  prese tra le braccia.
"Lily! Tesoro!"urlò James provando   a schivare tutta quella gente che scappava in balia del terrore..urlava il suo nome  rauco e con un impeto di sollievo vide la sua chioma rossa  in lontanaza con Alice.
"Jamie..qui la cosa si mette male" disse Frank raggiungendolo trascinando suo figlio Neville ferito al braccio.
"Ragazzo stai  bene?"chiese James guardandolo apprensivo.
 Quest'ultimo annuì   tremante.
"Hai visto Harry?"gli chiese.
"N-no"balbettò.
Una fredda paura attanagliò i suo polmoni e cominciò a correre.
"Potter!"urlò Lucius Malfoy mentre gli scagliava una maledizione.
Con furia James contraccambiò facendolo  cadare rovinosamente a terra mentre urlava:"Non ora Malfoy!".
Vide la McGranitt combattere con Runcorn e poi Tonks che si batteva con Dolov... Ma Silente? Perchè non arrivava?
Lily arrivò veloce trascinando Alice con il vestito tutto lacerato e disse con le lacrime agli occhi :"Non trovo Harry! James dov'è Harry?".
James la guardò preoccupato e poi a un certo punto si accorse che tutto si era fermato.
Un silenzio regnava sul campo di battaglia mentre un mantello nero svolazzava   nel cielo e piano mise a fuoco la scena  con estremo terrore che un volto bianco, serpentesco  guardava tutti con rabbia.
Lord Voldemort.
"HARRY!"urlò Lily.
Si voltò.
Aveva trovato Harry.




"Sshh Ginny"sussurrò Harry tentando di calmarla, tenendola dietro la schiena.
Aveva combattuto senza pensarci due volte per salvarla durante quella battaglia , ma alla fine Lord Voldemort era arrivato.
Guardò suo padre e sua madre .. Sirius e Mary che  avevano sul viso uno sguardo terrorizzato.
"Mia fedele Bella,"disse la voce fredda del Signore Oscuro"Mi sa che abbiamo interrotto una festa. Che maleducati" concluse con la sua risata priva di gioia che rieccheggiò in tutto il campo.
Bellatrix   con il petto infervorato baciò la sua veste e emozionata disse :"Ancora la festa deve iniziare mio signore".
Voldemort  annuì e sollevò la mano verso di lei benevolo mentre quest'ultima quasi piangeva di fronte al suo signore.
Il signore Oscuro guardò tutti i combattenti lisi, feriti e  disse a  piano :"Finalmente  oggi si conclude tutto. Datemi il ragazzo".
"Fermi!"urlò Sirius, ma Lord Voldemort  fece finta di niente e  si avvicinò sempre più ad Harry, che  tentava inutilmente di proteggere la ragazza.
Il signore Oscuro lo guardò e ancora una risata uscì dalla sua bocca.
"Lascia lei"disse piano Harry.
I mangiamorte  risero a loro volta beffardi mentre James, Lily e tutti quanti guardavano impotenti costretti dai mangiamorte in superiorità numerica.
"Tale e quale ai tuoi stupidi genitori... Non si salverà lo  stesso lo sai bene.."disse Voldemort avvicinandosi sempre più.
"Lasciala"ripetè ancora il ragazzo.
Ginny tremante strinse la sua mano.
"Non credo proprio"rispose Lord Voldemort.
Con uno scatto fulmineo Harry si voltò con le spalle e abbracciò Ginny di slancio, mentre gli altri gridavano :"NO!".
Voldemort rise ancora, guardando la stupidità di quel ragazzo  di fronte alla sua potenza inafferabile .
"Basta Tom"sussurrò una voce dietro di lui.
"Ormai è finita"disse il secondo, ma Silente con agilità scaraventò i ragazzi dall'altra parte , mentre i membri dell'Ordine ricominciarono a  battersi .
Harry  e Ginny si ritrovarono   a terra , tremanti.
"Figliolo!""Harry!""Ginny!"erano le grida di tutti quelli che con felicità li videro sani e salvi.
"Grazie Harry"disse Ginny  stringendo ancora di più la sua mano.
Harry la guardò, come se fosse la prima volta.
Sorrise.



La battaglia imperversava, ma come quando cominciò al ministero Voldemort , frustrato dalla caparbietà di Silente e degli altri membri dell'ordine radunò i suoi e andò via, ancora una volta ostacolato.


"State tutti bene?"chiese James afflitto guardando tutti e cadendo a terra  stremato.
Annuirono tutti mentre Sirius appellava una sedia per Mary, stremata.
Intanto Hermione con l'essenza di dittamo provava a curare ferite a destra e manca  ; Molly Weasley non la smetteva di baciare e ringraziare un Harry in imbarazzo  mentre sua madre lo analizzava  furtiva per trovare qualche ferita.
"Albus non è un caso...qualcuno parla in anticipo e ci trovano sempre"disse Sirius  brusco.
James annuì e con un colpo di bacchetta aggiuustò l'abito da cerimonia lacerato.
"Questo non può essere...Chi mai di noi?"disse Arthur Weasley lasciando la frase in sospeso.
Tutti i presenti si guardarono attorno sfiduciati , ma James alzò la mano con fare sicuro e disse :"Nessuno ci ha traditi,  un agglomerato di maghi in una determinata zona si può scovare ovunque.Tutti noi stiamo combattendo per qualcosa e non credo che vogliamo perderla così..non vogliamo condannare la libertà e la nostra vita".

Era ormai l'alba.
Il sole sorgeva lento, immutabile.
Severus invece  correva senza sosta e con un groppo al  cuore.
Con la bacchetta sfoderata si destreggiava nel bosco, pronto a fare quello che doveva.
Sentiva un pesante fardello  sulle spalle e non riusciva a capacitava  di doverlo fare.
Ormai il cerchio stava per chiudere.
Aveva fatto tutto per lei, e nessuno l'avrebbe mai compreso.
Tutto per lei, il suo cielo e la sua unica ragione di vita...
L'avrebbe mai capito?
Avrebbe compreso la sottile verità che si celava.
La porta  di Villa Malfoy si spalancò e Severus continuò ad entrare nella stanza.
"Buona sera Severus, benvenuto"disse la sua voce gelida.
Severus si prostrò davanti a lui.
"Abbiamo  trovato il luogo grazie a te, ma come al solito  Albus Silente ha intralciato i  nostri piani. Ma questa vola non falliermo. Il ragazzo Malfoy farà quello che deve"mormorò mortifero Voldemort.
Severus annuì  con il capo basso, concentrandosi sul lussuoso tappeto verde dei Malfoy.
Si, stava pensando ai suoi occhi.

Gennaio 1997


"Secondo te è giusto che tu stia qui ogni sera anche se sei sposato brutto cane pulcioso?"chiese  James tentando di togliere Sirius dalla sua poltrona preferita.
Sirius con un savoir faire aristocratico disse :"Tu non sai nemmeno dove sta di casa l'ospitalità verso gli amici".
James  lo guardo inviperito e disse :"Ci sono altre tre poltrone in questa casa canide perchè proprio questa!".
Sirius ridendo disse :"Sono stato per dodici anni...ad Azkaban! E' li le poltrone non  esistono".
James a quel punto ci rinunciò e sbuffando si sedette sul divano , guardando torvo Sirius che sorrideva soddisfatto.
"Ecco il  the"disse Mary entrando in salotto, con un pancione già  enorme.
"Attenta tesoro"disse Sirius premuroso.
Lei sorrise e disse a Lily che  la seguiva con una torta di melassa :"E' diventato un noioso e premuroso marito".
James soffocò una risata.
"Zitto"disse Sirius fulminandolo con lo sguardo.
"Oggi ho ricevuto notizie da Remus"disse Lily mentre tagliava la torta.
"Dice  che tornerà molto presto   perchè la situazione è un pò difficile"concluse .
Mary annuì e disse :"Hai parlato di recente con Tonks?".
Lily annuì triste  dicendo :"Non vedo perchè Remus debba fare così..E' una persona meravigliosa, con grandi capacità che molti di noi non possediamo e si pone dei problemi stupidi. Lei lo accetta  e lui dovrebbe  dopotutto accettarsi".
James sbattè le palpebre perplesso come se avesse perso qualche passaggio,mentre Sirius disse stupito:"Il nostro Moony con la mia cuginetta?Quando è successo?!".
Mary scosse la testa e disse :"solo voi due non vi siete accorti di neinte...Beh non non è una sorpresa !".
"Quando torna gli faremo un bel discorsetto caro Paddy"disse solenne James  mentre Sirius annuiva  vigorosamente.




Da un pò di tempo Harry non era più tranquillo e il problema era Ginny.
Dopo l'attacco al matrimonio di Sirius e Mary , Harry aveva capito che qualcosa si era innescato dentro di lui, specialmente dopo  averla vista con Dean in un corridoio.
Quella era stata la goccia che aveva fatto trabboccare il vaso : i due stretti in un abbraccio mozzafiato si baciavano  ardentemente mentre lui con Ron li osservavano inebetiti  con la voglia di ridurre   a pezzettini il ragazzo.
La situazione era difficile, parlare a Ron era fuori discussione..ma provare a cancellare l'affetto che ormai era conscio di provare verso  di lei, lo era altrettanto .
Solo Hermione era consapevole di questo, mentre lo sorprendeva a fissarla..
Per non parlare delle lezioni di Silente..Un continuo  vortice di problemi.
Aveva scoperto un Tom Riddle giovane avido di potere e disprezzante di ogni umana legge che tentava di collezionare trofei senza badare alle vite altrui.
Il preside necessitava di un ricordo che soltanto Lumacorno aveva, ma quest'ultimo era riluttante verso questo argomento ed Harry non sapeva come fare.
Intanto Ron ed Hermione erano in perrenne guerra aperta senza nessuna esclusione di colpi fino al giorno del compleanno di Ron.
Quel famoso giorno Ron mangiando dei calderotti pieni di pozione d'amore si invaghì di Romilda Vane.
Non sapendo come fare Harry lo trascinò da Lumacorno, ma mentre brindavano  l'idromele era avvelenato ed Harry salvò per un pelo la vita del suo migliore amico.
In quel momento l'idilliaca storia d'amore con Lavanda finì e finalmente il trio si ristabilì.
Ma l'Ordine era abbastanza conscio della questione : un tentato avvelenamento non era poca cosa, così iniziarono delle indagini a rango stretto ma senza alcun risultato apparente.



"Signori Black, le comunichiamo che il sesso del nascituro è maschile"lesse Sirius per la decima volta, mentre James  saltellava sul posto felice e Mary li guardava spazientita.
"Un altro malandrino! Un altro!Fratello lo faremo diventare come noi...una vera e propria peste!"diceva James ridendo mentre Sirius annuiva solerte.
"Ragazzi ...Dovete andare"disse lei guardando l'orologio.
Sirius si alzò seguito da James e baciando sua moglie disse :"Stai attenta mi raccomando. Fra due ore arriva Lily e credo forse Alice ma non ne sono sicuro..visto che erano di turno oggi".
Lei sorridente annuì e chiuse la porta.


Prendere il ricordo di Lumacorno ormai era vitale, e la situazione perfetta si dimostrò al funerale di Aragog..Harry riuscì nel suo intento e portò tutto al preside.
Scoprì il segreto del mago oscuro più malvagio di ogni tempo e comprese la profonda difficoltà che lo attendeva.
Gli Horcrux, l'unica ancora dell'immortalità  ma che nel loro insieme rappresentavano l'abonio stesso.
 "Devi promettere che non dirai mai a nessuno quello che abbiamo scoperto..solo al signor Weasley e alla signorina Granger. Nessuno."disse Silente  con gravità.
Harry annuì, anche se era troppo difficile nascondere  tutto quesllo che aveva sentito ai suoi genitori, ma doveva farlo.
"Ci riusciremo signore a distruggerlo?"chiese  involontariamente.
Silente si avvicinò e poggiando la mano sulla sua spalla disse :"Sarà difficile, ma sono fiducioso. Ho fiducia in te. Ce la farai".
Harry non capì quelle parole, ma ben presto avrebbe compreso ogni cosa.



"Tuo figlio Potter  è tale e quale a te, e non mi stancherò mai di ripeterlo. Oggi ha usato un incantesimo che non avrei mai pensato  conoscesse"disse Piton beffardo a James nello studio del preside.
James sbuffò  e disse stizzito :"Anche tu facevi incantesimi  del genere Piton".
Silente sorrise e disse :"Non cambierete mai  vero?Comunque..Fra pochi giorni mi assenterò da solo con Harry e  non chiedete dove e perchè, questo rimane fra noi. Adesso andate..".
"Perchè dovevi punirlo proprio quando deve giocare a Quidditch?!"disse  ancora James rabbioso.
Piton sorrise trionfante :"Povero Grifondoro...Quest'anno niente coppa..Poi sarà un'attività interessante..Deve ricopiare tutti i registri delle punizioni e potrà leggere le gesta di suo padre".
James uscì sbattendo la porta e imprecando, mentre Silente diceva divertito :"Sei proprio vendicativo Severus!".



Il cuore gli batteva forte, mentre attraversava il buco del ritratto.
Dopo aver passato ore ed ore a ricopiare registri gli parve di vivere ancora.
"Abbiamo vinto! Abbiamo Vinto!" urlò Ron.
MA quando vide Ginny, quanto sentì il suo abbraccio e la baciò capì che finalmente aveva anche lui vinto.



"Ho la foto! Ho la foto! Ho le prove! Il ragazzo Canon me l'ha inviata! Ce l'ha fatta! Ha fatto centro! Bravo ragazzo! Bravo figlioccio!"urlò Sirius irrompendo nella stanza giulivo, trascinando James in una specie di danza della felicità e facendo ridere a crepapelle  Lily e gli altri.
"Ho vinto la scommessa! ricordate?!"diceva James.
Mentre tutti ridevano Mary disse :"Sirius..Ci siamo mi sa".
Sirius impallidì.
Tutto quello che successe dopo per quest'ultimo è sfocato nella mente, si sa solo che Mary partorì solo per la calma fredda di Lily.
Il momento in cui  Sirius comprese quello che diceva James sul combattere la libertà lo comprese quella sera stessa,m quando strinse fra le braccia suo  figlio.
Avrebbe dato la vita per costruire un mondo migliore, solo per lui.




"Caro Harry,
E' nato! Il piccolo Phil.."lesse Harry a Ginny.
Ormai era sera inoltrata ma ancora erano sotto un albero nel parco.
Il cuore di Harry  si gonfiò di commozione mentre Ginny sorridente lo abbracciava.
"Andiamo..Dobbiamo dirlo anche agli altri"disse lei.
Harry rise baciando il suo collo mormorò :"Più tardi".


Continua..

Cath's angolo
Dopo mesi e mesi rieccomi! Spero che sia di vostro gradimento..Un bacio Cath!

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Capitolo 31
*** Capitolo ventitresimo ***


Capitolo ventitresimo.


"Sshh silenzio piccola peste....Non vorrai svegliare la mamma  vero? Perchè se poi si sveglia  
si arrabbia e se si arrabbia e bisticcia col tuo  meraviglioso papà sono guai seri..
e poi    il tuo papà deve scappare dallo zio James..E lo zio James  vuole dormire e quindi fa finta di non sentire le mie imprecazioni sotto la finestra... 
il tuo meraviglioso papà dovrà dormire al freddo nella piccola dondola fuori dalla casa solo con la natura" bisbigliava Sirius al piccolo Phil
che lo guardava  con uno sguardo curioso e consapevole.
Sirius  si beava ogni giorno di quel grande miracolo, ritrovando con piacere  sul viso del piccolo i suoi occhi color del ghiaccio,
e lo sguardo profondo  ..Ma nella bocca e negli abbozzati capelli c'era sua moglie Mary.
Lo strinse piano e chiuse gli occhi, ripensando a quanto stava succedendo fuori nel mondo magico.
Pensò a quanto era successo prima e si sentì fortunato ad aver conquistato tutto quello che possedeva in quel momento.
Una risata lo distrasse dai suoi pensieri e si voltò, sorridente come non mai.
"Bel principe della nobilissima casata dei Black cosa fai in piedi? Era il mio turno"disse Mary trattenendo uno sbadiglio.
"Mi assicuro che il giovane  rampollo sia in ottime condizioni!"disse Sirius ridendo  sguaiatamente con la sua risata così simile ad un latrato,
poggiando delicatamente Phil nella sua culla.
Si avvicinò piano a Mary, abbracciandola e  riconducendola  a letto.
"Devo rimettermi in forma,  perchè ho la netta impressione che se continuo così dovrò rifare il guardaroba"sospirò Mary mentre si accoccolava sul petto di Sirius che continuava a ridere sommessamente.
"Non lo farei se fossi in te, tanto fra un  pò faremo un altro fratellino al giovane rampollo. La dinastia deve continuare"disse quest'ultimo chiudendo gli occhi.
"Non ci pensare nemmeno!"sbraitò Mary buttando un cuscino sul volto di un Sirius mezzo addormentato.
"Perchè no?"chiese  già quasi addormentato.
Lei si voltò dall'altra parte del letto e disse a denti stretti :"Perchè se  non la finisci stanotte dormi sulla dondola di James!"..ma era troppo tardi : Sirius già dormiva beato.


Camminare era a parer suo l'unico modo per distendere i nervi e bearsi della natura, anche se l'età non era quella  migliore per coprire grandi distanze.
Eppure aveva sempre amato guardare il cielo all'imbrunire, mentre tutto si preparava ad accogliere la notte.
Spesso si chiedeva se anche lui era pronto ad accoglierla  una volta per tutte la sua notte.
La sua mente era sempre stata un passo più avanti anche se di fronte a quello che aveva vissuto... Una vita comune con tutti i suoi cari era quello che il suo cuore aveva sempre aspirato, anche se ormai era abituato a non  nutrire utopie.
Era quasi giunto il momento e lo sentiva, la paura  di lasciare tutto quello che con forza aveva creato era forte..ma necessario.
Chiuse gli occhi, e poteva affermarlo : sentiva il peso degli anni addosso.
Quante persone, quanti volti aveva incontrato...e quante giovani vite distrutte.. Avrebbe  scambiato la sua esistenza , solo per riportarli alla vita.
Ma purtroppo aveva capito che  tra il volere e il fare c'era un concetto universale troppo grande per poter compiere qualsiasi altra azione,
Qualcuno bussò alla porta e disse :"Preside posso entrare?".
Era la voce gracchiante di Gazza, e l'anziano preside sospirò rassegnato.
Sopportare le sue inutili lamentele era una delle sue mansioni oltre a quelle che compiva per tentare di salvare il mondo magico e creare un futuro migliore.
"Avanti Mastro Gazza"disse paziente, conscio che   un'onda di insulti agli studenti era prossima.



Nella sala comune dei Grifondoro tutto taceva, solo lo scoppiettare del fuoco che proiettava ombre sul muro disturbava il momento di stasi.
All'improvviso però una figura si avvicinò mesta alla prima poltrona e si sedette.
Avvolto  in una coperta, Harry Potter tentava di aggiustare gli occhiali e di appiattire inutilmente i capelli.
Mentre faceva questo, un'altra figura si avvicinava veloce.
Ginny ridacchiò vedendo Harry così impegnato nel rendersi presentabile e di getto lo strinse da dietro sussurrando un :"Ho interrotto qualcosa".
Harry rise di gusto alzandosi e abbracciandola di slancio.
Erano ormai passate le due e anche se erano stremati  quello era l'unico orario possibile.
Ginny aveva i G.U.F.O. e quindi la mole da studiare era enorme, senza pensare a tutto quello che anche lui doveva studiare...
Ogni volta che la vedeva, che la stringeva e sentiva il suo dolce profumo Harry capiva perchè era di vitale importanza uccidere Voldemort.
Non sapeva se ce l'avrebbe fatta e la possibiltà di perire la sentiva molto forte..specialmente dopo aver scoperto   gli horcrux..
"Sei pensieroso stanotte "disse Ginny guardandolo dolcemente.
Harry sorrise,scacciando quei pensieri ed accantonandoli  per quell'istante.
In quel momento c'era solo lei.
Strinse la sua mano tra la sua  e avvicinando  il suo viso, accorciò le distanze.
Voldemort aveva distrutto molto, ma l'amore..quello no.
Non ce l'avrebbe mai fatta.

 
Giugno 1997

Le sue mani tremanti  si avvicinavano  all'oggetto, malferme.
Le guardò come ipnotizzato, erano la rappresentazione tangibile della sua situazione precaria. Sentiva il peso sulle sue spalle...Non ce la faceva più.
Aveva provato di tutto....di tutto.
E poi all'improvviso tutte le sue fatiche, i tentativi stupidi, le frustrazioni...Erano andati a buon fine..
Funzionava..L'amadio svanitore funzionava. scrisse con calligrafia quasi illegibile un messaggio e lo inviò dall'altra parte.
Lo doveva fare, doveva farlo a tutti i costi...doveva finire tutto senza battere ciglio.
Si sedette a terra  stringendo la testa fra le ginocchia tremando.
Era giusto così, era giusto così.
Tutto quello con cui aveva condiviso la sua vita era sbagliato e l'aveva capito.
Eccome se l'aveva capito.



"Guarda come muove i piedini!Su piccolo sorridi..fai un bel sorriso a zia Lily!"diceva Mary  mentre allegramente cambiava la maglietta al piccolino.
Lily intanto osservava la scena con un sorriso estasiato e disse :"Non ti avrei  mai immaginato  nell'intento di fare la mamma premurosa Mary..ricordo le nostre chiaccherate   e proprio vederti così mi fa effetto".
Mary storse la bocca e poggiò il bambino nella culla e ripensò alle feste  nel dormitorio  tanti anni fa..Lilyu come sempre diceva la cosa giusta.
"Hai ragione!  Non avrei mai pensato di fare la mamma a tempo pieno..Ricordo che Emmaline  mi prendeva in giro dalla mattina alla sera!" asserì Mary  facendo apparire delle sedie e sedendosi  esausta.
Gli occhi di Lily si velarono di tristezza quando sentì il nome di Emmaline e annuì mesta.
"Ci mancano, tantissimo"disse Mary stringendo le mani dell'amica che tratteneva le lacrime a stento.
"Dai! Pensa che oggi sono in missione i fantastici tre...Jamie, Sirius e Frank"tentò  Mary sorridente.
Lily rise un pò rincuorata e disse :"A quest'ora avranno già perso Frank!" , mentre Mary rideva di rimando.



Come aveva previsto Lily, James e Sirius avevano veramente perso Frank..Non si sapeva come  e quando, ma all'improvviso si accorsero che non c'era più.
"Cane pazzo ogni volta va a finire così"sbottò James tornando indietro  con la bacchetta puntata.
"Ma cosa vuoi?! Solo il buon distratto Frank può perdersi nella brughiera e dico brughiera!"urlò Sirius guardandosi intorno.
"SSSSHH!Che ci fai scoprire!"borbottò James mesto, mentre uno strano scricchiolio attirava la sua attenzione.
Si avvicinò prudente, pronto a scagliare un incantesimo quando....
"Ragazzi! Guardate! Una tentacula velenosa delle brughier-ahia che fai Sirius?!"disse malconcio Frank, mentre Sirius tentava di gettare sulla sua testa la tentacula velenosa in questione.


Finita la ricognizione i tre amici si separarono e tornarono alle rispettive case.
Appena entrato a casa, James  urlò un "Tesoro sono a casa" e si  lanciò quasi come un  saltatore provetto sul divano e si addormentò subito.
Inutile dirlo, già  dormiva.
Ma quel giorno anche sognava..e si trovava in un luogo molto conosciuto.
Era davanti ai gradini della sua vecchia casa di famiglia, andata distrutta dopo la morte dei suoi genitori.
Da tanto tempo non ci pensava..era proprio come ricordava.
Un tocco leggero gli sfiorò le spalle.
Era il tocco che avrebbe riconosciuto tra milioni...
"Mamma"mormorò con una morsa al cuore.
Ed era lei.
Il suo sorriso era la cosa più bella che avesse mai visto dopo Lily e naturalmente  dopo aver stretto  Harry tra le braccia.
Era proprio come la ricordava , con i capelli raccolti e gli occhi...
nei suoi occhi  scorgeva tutto l'amore del mondo.
"Jamie...Ti sei dimenticato di noi?"disse lei ridacchiando.
Quella risata..
"Mai"rispose di getto lui, mentre lei si avvicinava.
"Saluti Harry da parte mia? E gli dici che anche  mio padre volava bene come lui?"disse un'altra voce..
"Oh Papà.."mormorò James, trovandosi davanti anche Charlus Potter.
"Certo che sei diventato un vero e proprio frignone!"disse ancora Charlus Potter.
Dorea rise ancora.
"Cosa dovete dirmi?"chiese James preoccupato.
Loro risero ancora e si guardarono negli occhi.
James stava per rispondere  quando all'improvviso sua madre lo abbracciò.
E ritornò indietro nel tempo, si ritrovò bambino.
"Niente. Volevamo  solo dirti che siamo fieri di te"sussurrò sua madre.
James aprì gli occhi e di scatto di alzò, ritrovandosi nel salotto a Godric's Hollow.
"Jamie? Sono tornata..Ero da Mary! Vuoi qualcosa da mangiare?"disse Lily entrando facendolo sussultare.
"U-un toast tesoro,sono esausto..Abbiamo di nuovo Frank"disse James malfermo.
Guardò le foto  sul tavolino del salotto e scorse di nuovo i suoi genitori con una morsa al cuore
Si asciugò le guance.
James in quel momentò si sentì  straniato dal mondo..
"Tesoro? Tutto bene?"chiese Lily  entrando nel salotto con il toast.
James  si specchiò nei suoi occhi e tutto il mondo riprese colore; sorridente disse :"Si".



"E' questo è tutto  Albus"disse pacato Kingsley esponendo gli ultimi eventi.
Silente si alzò e camminando avanti e indietro per il lungo tavolo guardò tutti negli occhi e  disse :"Stasera mi assenterò con Harry. Non mi chiedete il perchè o il come ma sarà così. Per questo  ho bisogno di voi ad Hogwarts."
I membri dell'Ordine della Fenice si guardarono stupefatti e cominciarono a protestare, senza alcun risultato.
E  a quel punto Silente uscì dalla stanza seguito a ruota da Lily.
"Albus..Cosa succede?"chiese con voce incerta.
Silente si aspettava tutto questo.. lei aveva  sempre  capito le cose prima di tutti.
"Non mi chiedere niente Lily, non posso parlare"rispose quest'ultimo con gravità.
Lei capì che c'era qualcosa sotto, qualcosa di tremendo che nascondevano entrambi.
Lo sguardo del preside  era abbastanza per lei...aveva intuito qualcosa.
"Albus!"disse James , seguito da Sirius , Remus e Kingsley.
"Cosa succede? "chiese Remus insospettito.
"Fidatevi di Harry, è la nostra unica speranza"disse l'anziano preside, aprendo la porta e  scomparendo nel pomeriggio inoltrato.



"Non capisco perchè non possiamo capire cosa succede"disse rabbioso James, mentre  si preparava ad andare con gli altri ad Hogwarts.
Lily era tesissima, mentre Sirius guardava stranito Remus che distoglieva lo sguardo irritato.
Mancava un tassello...
E poi capì!
Vide Tonks, la sua cara cuginetta..Così triste...
"Dannato lupo...devi aggiornarci!"disse Sirius beffardo mentre tutti si voltavano a guardarlo stranito.
Remus  lo guardò in cagnesco e uscì dalla stanza come una furia.
"Sirius ti pare il momento?"disse James accigliato.
Sirius alzò le mani in segno di resa..dopotutto chi era lui per impedire l'amore?



"Andiamo Harry...Adesso  dobbiamo andare"disse Silente porgendogli il braccio.
Harry diede un ultimo sguardo  in direzione di Hogwarts  mentre i pensieri andavano a Ginny e a Ron ed Hermione...
"Si Signore"rispose allontanandosi da i Tre Manici Di Scopa.




"Questo luogo sarà la nostra prigione a vita mio caro Paddy"disse James mentre pattugliavano  i corridoi di Hogwarts.
Sirius sbiancò  nel sentire la parola prigione e rispose :" Invece mi piace tornare di tanto in tanto sai?".
Mentre proseguivano furtivi videro un gruppetto di persone che si nascondevano dietro un arazzo.
"Tana per i fuggitivi!"disse James ridendo  quando vide che erano Ron,Hermione,Ginny e i ragazzi del gruppo fondato da Harry l'anno precedente.
"Guarda un pò..Adesso mi sa che vi togliamo qualche punto!" disse Sirius  beffardo.
"Signor Potter..Sirius"dissero in coro i ragazzi ridendo di rimando.
"Vedi Paddy? A me dicono "Signor Potter..." scherzò James lanciando frecciatine al suo migliore amico.
Ma il suo migliore amico aveva preso Ginny da parte,  e con quest'ultima parlava sommessamente.
"Cosa le dici? Lasciala stare!Povera ragazza!"disse Lily arrivando dall'altro corridoio seguita da Remus e Tonks, impegnati a guardare direzioni diverse.
Sirius rideva e diede la mano a Ginny,  a mò di promessa ,  e  disse :"Devo informarmi su come se la cava il mio figlioccio no?".
James alzò gli occhi al cielo  sconsolato mentre Lily diceva  seria :"Ragazzi cosa fate in giro a quest'ora?".
Loro si fecero piccoli piccoli mentre Lily li guardava interrogativa...
Ma all'improvviso un urlo squarciò  la notte e tutti si voltarono verso la fonte di rumore.
"Ci sono i Mangiamorte! Correte!"disse Arthur Weasley raggiungendoli veloce.
"Lily prendi i ragazzi e mettili in salvo..Io e gli altri andiamo a vedere cosa succede"disse James nervoso.
"State attenti"disse Lily preoccupata mentre vedeva che tutti correvano nei corridoi presi dal panico.



I mangiamorte,arrivati ad Hogwarts avevano innescato una lotta senza esclusione di colpi.
L'ordine della Fenice  con gli altri professori ingaggiarono una  difesa audace, ma erano in netto vantaggio.
"Dov'è PITON?"urlò James a Sirius mentre quest'ultimo finiva un mangiamorte.
"DANNATO PIPISTRELLO!ECCOLO!"rispose di rimando quest'ultimo mentre il professore di pozioni saliva sulle scale di astronomia.
"Tonks!Attenta!"disse Remus salvandola da una  maledizione  da parte di Dolov..
"James!"disse Lily arrivando di corsa, piena di tagli e bruciature.
"Tesoro..Come stai? I ragazzi?"chiese James preoccupato.
Lei disse concitata :"Ci siamo dispersi..Ho mandato qualcuno a chiamare Severus...ma Harry..e  Silente..Dove sono?".
James scosse la testa desolato, non ne sapeva più di lei.


Harry non riusciva a muovere un muscolo, non era nemmeno sicuro se il suo cuore  pompasse il sangue al cervello.
Erano entrambi al capolinea : li avevano accerchiati..e Piton...anche lui sembrava...non ci credeva..
Silente lo guardò, nei suoi occhi una strana luce..ed Harry comprese che avrebbe visto
quella luce nei suoi occhi per l'ultima volta..
 «Abbiamo un problema, Piton» disse il goffo Amycus, senza distogliere da Silente lo sguardo e la bacchetta. «Il ragazzo non sembra in grado...»
Ma qualcun altro aveva pronunciato il nome di Piton, con dolcezza.
«Severus...»
Quel suono atterrì Harry più di ogni altra cosa che aveva vissuto quella sera. Per la prima volta, Silente supplicava. Piton non rispose. Avanzò e spinse rudemente Malfoy di lato. I tre Mangiamorte si ritrassero senza una parola. Perfino il lupo mannaro era intimorito.
Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio.
«Severus... ti prego...»
Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente.
«Avada Kedavra!»
Uno zampillo di luce verde schizzò dalla punta della bacchetta di Piton e colpì Silente in pieno petto. L'urlo di orrore non uscì mai dalla bocca di Harry; silenzioso e immobile, fu costretto a guardare Silente scagliato in aria: per un istante parve restare sospeso sotto il teschio lucente, e poi cadde lentamente all'indietro, oltre le merlature, come un'enorme bambola di pezza, e scomparve.»*

Harry cadde a terra, nascosto dal mantello dell'invisibilità, incredulo, mentre Piton scendeva dalla scala e diceva piano :"E' finita".
Tutti si fermarono, e gli sguardi di terrore  si fecero più acuti.
"Severus"mormorò piano Lily, mentre il suo più grande amico  capeggiava un manipolo di mangiamorte che fuggivano.
"SEVERUS"urlò Lily , mentre la sua mente faceva i conti...non voleva crederci...
Per una frazione di secondo Piton si voltò e i suoi occhi neri scandagliarono quelli verdi, come una muta richiesta di aiuto e di perdono, mentre con la morte nel cuore  scompariva nella notte conscio di aver perso ancora una volta la sua Lily.



"NO"urlò Harry , scendendo dalla scale veloce.
Lo doveva trovare..Lo doveva prendere...Aveva rovinato lui smepre tutto...
"Figliolo!Dove vai?"urlò James mentre vedeva correre il ragazzo.
Ma Harry corse,corse e lo raggiunse..
"VIGLIACCO!"urlò, e nella sua mente tutte le parole..tutte le frasi ricche del diprezzo più forte.
Severus lo guardò  ferocemente, lui vigliacco?
"SECT-"provò Harry, ma  fu interrotto da Piton che disse :"Tu vuoi gettare contro di me i miei incantesimi Potter? Si, io sono il Principe Mezzosangue".
"PITON!Lascia stare il mio figliccio!"urlò Sirius in lontananza raggiungendoli.
Severus li guardò, e sputando a terra per il disprezzo andò via seguendo gli altri lasciando Harry a terra con la  morte nel cuore.



La folla riunita intorno a Silente era immensa.
Harry si avvicinò malfermo sotto gli sguardi di tutti, mentre i suoi genitori piangevano sommessamente di fronte a quello che videro a terra.
Il loro mentore, Silente era morto.
Morta era la possibilità di vincere, di far trionfare la pace.
Harry non seppe trattenere i singhiozzi, mentre Ginny lo stringeva.
Aveva visto che non si trattava di un horcrux.
Era stato tutto inutile.



La notte era muta, risucchiata di ogni suo rumore. Il marchio nero trionfava nel cielo, mentre sulla terra le lacrime avevano oscurato ogni cosa.
E poi all'improvviso Fanny la  fenice aveva  iniziato a cantare, facendo le veci di Silente e dicendo addio ad Hogwarts, a tutte le persone e al mondo.




Continua...


*(J. K. Rowling, Harry Potter e il principe mezzosangue, pg. 539, capitolo 27, La torre)


Cath's angolo.

Scusate il mio enorme ritardo, ma eccomi.
Sono passati quattro anni dall'inizio della storia..Vi ringrazio per le vostre recensioni e  vi prometto di essere più presente.
Un bacio,
CatherineC

PROLOGO UFFICIALE/PAGINA UFFICIALE.








 

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Capitolo 32
*** Capitolo ventiquattresimo. ***



Capitolo  ventiquattresimo.

[Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Il cielo è vuoto c’è soltanto il respiro
È solo un miraggio per prenderci in giro
Non puoi più fingere con me
-
Cristiano De  André.]




 
Luglio 1997


Il mondo era muto e l'aria era fredda..fredda..si..ghiacciata.
Il cielo era coperto da nuvole pesanti, nessun bagliore si poteva percepire da quella pesante coltre di nubi. Quando qualcuno alzavagli occhi  al cielo, subito abbassava lo sguardo, inebetito.
Il mondo era solo, lasciato quasi orfano di un padre meraviglioso che ne garantiva luce.
Il mondo era ancora una volta  silenzioso, costretto a chiudere gli occhi di fronte alla bruta verità.
Poteva un silenzio essere così assordante?
Harry chiuse gli occhi , mentre  con uno scatto fulmineo chiudeva la finestra.
La morte dell'anziano preside aveva  ridotto a brandelli il suo essere e si sentiva mutilato, privato del conforto più dolce, più  saldo.
Il mondo era cambiato, così in fretta senza il tempo di capire, di pensare e agire.
Il mondo ormai per Harry era un'immensa cosa estranea.
Ma era una la più grande  sua certezza... doveva distruggere cioò che aveva distrutto lui sin da neonato.. e in questa strada c'era Voldemort..ma soprattutto Severus Piton.
Un impeto di rabbia lo  attraversò, chiuse ancora una volta gli occhi... vergognandosi della sua debolezza.. della sua incapacità.... non aveva fatto niente per salvarlo...
E aveva davanti quei occhi...  così profondi che lo guardavano con una forza incredibile.
All'improvviso sentì i passi di suo padre  sulle scale.
Veloce, si coricò coprendosi con  una coperta mentre James Potter  apriva la porta malfermo.
"Figliolo...la mamma dice che  la cena è pronta"disse piano.
Harry non rispose chiudendo gli occhi  stanco. Non voleva parlare con nessuno.
James sospirò e chiuse la porta;  Harry sentì i suoi passi  che pin piano scomparivano di sotto.
Harry aprì gli occhi,  pieni di lacrime : stavano guardando  una foto di gruppo  di qualche festa passata .Vicino a lui  e a Ron ed Hermione  c'era l'anziano preside , che sollevava   un calice in segno di festa con un sguardo emblematico , che sapeva non l'avrebbe mai più trafitto.



"Non scende" disse perentorio James, mentre  prendeva un toast dal tavolo, sedendosi mesto vicino alla moglie  sul divano.
Lily   sospirò affranta  e chiuse gli occhi stanca.  
La morte di Silente aveva destabilizzato un po tutti, lasciandoli senza terreno sotto i piedi ... adesso tutto sembrava così difficile d'abbattere, tutto così complesso da eliminare.
Ma la delusione più grande...Severus.
Lily non ci credeva,  si opponeva con tutte le sue forze... lui non poteva essere con Voldemort...lui li aveva riportati  in vita...
"Ci parlo io con Harry.."disse lei stanca, alzandosi  e  salendo su per le scale.
James la guardò triste,  incapace di fare qualcosa per farla stare meglio.



Nel silenzio  del pomeriggio inoltrato , due figure si avvicinavano  meste ad una casa, immersa nel verde con fare circospetto.
Una delle due figure con  sicurezza si accinse ad entrare nella casa, ma l'altra la strattonò veloce.
"Ninfadora, aspetta"disse Remus Lupin perplesso, guardando timoroso la donna.
Quest'ultima alzò gli occhi al cielo e sbuffando  borbottò :"Cosa c'è Remus e non chiamarmi Ninfadora per carità".
Lui  sospirò stanco e la guardò negli occhi senza emettere un fiato. Quello sguardò era molto significativo, erano racchiuse molte parole, molti interrogativi e soprattutto paure.. paure fino all'inverosimile.
Lei ridacchiò e con fare sicuro prese la sua mano  e lo trascinò in casa.
Nell'uscio c'era una sorpresa Andromeda Tonks, che  inarcò le sopracciglia sospettosa vedendo le mani di sua figlia che stringevano quelle di Remus Lupin.
"Ciao Mamma!"disse gioviale Tonks trascinando tutti un pò inebetiti  in un piccolo salotto.
Remus si fece piccolo piccolo, Andromeda Black.. la ricordava molto bene, quasi come fare un salto nel passato..
Aveva le palpebre pesanti e somigliava così tanto alla cara sorella squilibrata che inavvertitamente sentì un brivido  che saliva dalla schiena..
il tentato omicidio di Sirius  era un ricordo non molto lontano.
"Allora, cosa succede?"disse un'altra voce  che apparteneva sicuramente a suo suoc-dannazione, Remus nono riusciva proprio a dirlo.
Ed eccolo, Ted Tonks col volto insospettito entrare nalla stanza e guardare entrambi.
Remus guardò Ninfadora interrogativo, ma lei sembrava così rilassata, anche quando con voce squillante disse :"Io e remus ci sposiamo!", senza aver notato lo shock negli occhi dei suoi genitori.
Remus fu invaso da un'ondata di dispiacere e terrore di fronte alla situazione.
"Cosa?"chiese sua madre con voce atona, mentre Ted Tonks le si avvicinava e la guardava come in cerca di conferme.
La più felice in quello strano quadretto sembrava solo Tonks che saltellava dalla gioia, mostrando l'anello che Remus aveva  comprato qualche tempo prima, buttando qua e là  qualche oggetto posto sulle mensole di lato.
"Beh...E' una bella notizia!" biascicò Ted Tonks  che si alzò e gli strinse la mano..
Ma l'espressione di Andromeda Black diceva tutto : per lei non era una vera  bella notizia.




"Ma tu sai cos'è che deve dirci il lupacchiotto?"chiese Sirius, mentre  con uno scatto fulmineo prendeva Phil in braccio , poichè reclamava attenzioni.
"A dir la verità no tesoro, non capisco cosa sia successo"rispose Mary  mentre  allacciava la lampo di una gonna e si guardava allo specchio contrariata, la sua dieta non dava ancora i frutti che si aspettava.
Dal canto suo, Sirius guardava il piccolo Phil, nei suoi  profondi occhi grigi così simili ai suoi  meditando..lui un sospetto ce l'aveva eccome se ce l'aveva.
"Dici papà, dai figliolo"lo incitava, ma senza successo e sbuffando   disse alla moglie :"Ti sta veramente bene questa gonna donna".
Mary ridacchiò e prese il piccolo tra le braccia, dirigendosi in cucina dicendo :"Dirà prima mamma Black, stanne certo. E lasciami stare .. mi darò ai jeans".
Sirius inarcò le sopracciglia, ridendo con quel suo latrato che faceva ridere a sua volta anche Mary, e disse :"Vedremo".
Lei gli riservò un sorriso a mò di sfida e mettendo il mantello da viaggio disse :"Sei pronto? I ragazzi ci stanno aspettando".
Lui la guardò divertito e con uno scatto le tolse il mantello, e poggiando il piccolo   nella sua culla disse :"Ti faccio capire per un momento come questa gonna ti sta davvero bene."
Lei rise  , e Sirius si beò di quegli occhi, così profondi, così belli che  pensò di voler morire così.
"Sempre così va a finire...Ormai lo so"borbottò Mary baciando teneramente la base del collo di suo marito.
Sirius rise ancora, stringendola forte, era  tutto un sogno?
All'improvviso un suono catturò la loro attenzione :"Paap".
Una voce  squillante,cristallina da bambino..
"FIGLIOLO!LO SAPEVO!"iniziò ad urlare Sirius, che abbandonò la moglie sul  divano e  si mise a coccolare e a ballare sul posto col figlioletto.
E Mary non fui mai così felice, come in quel momento.


"Posso entrare?"chiese Lily titubante, aprendo la porta della stanza di Harry e  cercandolo nella penombra.
Lui non rispose ma lei entrò lo stesso.. tra poco sarebbero arrivati un pò tutti e lei non voleva che suo figlio rimanesse isolato da tutti nella camera, dove nemmeno  uno spiraglio di luce entrava.
Lo vide  guardare con sguardo  perso il soffitto e lei veloce lo abbracciò.
E lo sentì cedere, far crollare tutto,  stanco  di  quello che aveva subito.
E lei lo strinse forte, come solo una mamma sa e può fare, affinchè lui sapesse che non sarebbe mai stato solo.
Harry si beava di quel contatto, ormai era un uomo, ma la perdita  lo  logorava, sentiva come una voragine nel petto e chiuse gli occhi , mentre nella sua mente  ecceggiava un monito, un peso... quello che lo aspettava era troppo troppo anche  per lui.
Ora che li aveva ritrovati doveva partire, trovare  e distruggere le parti dell'anima di Voldemort.
"Non posso accettare niente di meno di quello che.....di quello che mi aspetto da te".
"Tesoro mio,  ti va di scendere? A quanto pare Remus deve dirci qualcosa...e ci  tiene"disse Lily con voce ancora rotta da un piano che  tratteneva da giorni.
Harry la guardò e annuì malfermo, conscio che sarebbe stato sotto lo sguardo di tutti.
Sua madre uscì dalla stanza, mentre Harry si alzava e  guardava un' ultima  volta la foto.
Il mondo era un posto vuoto senza Albus Silente.


Mentre camminava nella stanza, sentiva il peso  di un qualcosa che l'opprimeva e per la prima volta capì di essere solo. Solo al mondo, e lo sarebbe stato fino alla fine.
Chi avrebbe saputo? Chi avrebbe capito? Lei avrebbe  compreso che tutto era stato architettato nei minimi dettagli, affinchè suo figlio potesse salvare tutti, affinchè  tutto finisse.
Le sue mani erano flebili , mentre un singhiozzo cominciava a salire fino alla sua bocca.
Non ce la poteva fare.. non ci riusciva..
E il suo sguardo... quando era sceso dove aver ucciso l'anziano preside.. avrebbe preferito morire... e non vedere la sua espressione.
"Severus".
 Il signore Oscuro aveva    quasi sibilato il suo nome, riportandolo alla realtà.
Mise a fuoco  la vista e capì che si trovava  tra tutti i più fidati servi di Lord Voldemort, che discutevano di quando i Potter avessero in programma di cambiare la residenza a Petunia Dursley.
Ma  all'improvviso, un corpo troneggiava su di loro : era Charity  Burbage, insegnante di Babbanologia.
E Severus la vide morire davanti ai suoi occhi, mentre anche lei sussurrava quasi pregando il suo nome :"Severus, Severus".
Uscì da quella  stanza con il cuore che quasi non batteva più, irato con quel vecchio pazzo che aveva architettato tutto, tralasciando  la sua persona.
Chiuse gli occhi stanco... mentre i suoi pensieri correvano inesorabilmente verso lei...


"Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire".


"Ehm"borbottò Remus guardando tutti titubante, mentre Ninfadora sorrideva come se fosse Natale ogni giorno.
Intanto Sirius  sbuffava nervoso dicendo :"Lo sapevo, dai dillo, veloce..mi hai disturbato oggi lupacchiotto", lanciando uno sguardo malizioso a Mary che arrossì, mentre Lily li rimproverava con uno sguardo d'ammonimento.
James dal canto suo non aveva ancora capito un accidenti,  e guardava tutti stranito e arrabbiato perchè si sentiva tagliato fuori.
All'improvviso scese Harry e sorridendo un po titubante  salutò tutti mesto, mentre questi ultimi lo abbracciavano.
"CI SPOSIAMO SABATO!" disse Ninfadora ilare,  visto che Remus balbettava incerto da buoni dieci minuti.
Tutti scoppiarono  a ridere e felici si congratularono, mentre James  con un'espressione di chi aveva appena ricevuto un bolide in testa, dovette dare 25 galeoni a Sirius, soddisfatto della sua perspicacia.





 Erano tutti andati via..quando Harry si ritrovò da solo  sul divano.
Era stato un periodo molto difficile, aveva perso Silente e un altro tassello molto importante della sua vita..
Ed era buffo, come tutto sembra   meraviglioso.. ma a un certo punto si frantuma.
I suoi  pensieri tornarono a quel giorno...
La gente lo guardava sospettoso, sapevano che  nel moemnto in cui l'anziano rpeside morì lui era presente. Erano accorsi a migliaia per  il suo funerale ed Harry non ne poteva più.
La sua morte l'aveva portato a contatto con quello che sarebbe stato il suo futuru prossimo, la sua ricerca, la sua fuga.
Sapeva che i suoi genitori non avrebbero mai permesso  di andare via con Ron ed Hermione alla ricerca di un qualcosa di così pericoloso.. ma doveva... e sapeva di dover fare un'altra cosa, ancora più dolorosa.
Erano stati giorni meravigliosi, troppo belli per Harry, che quasi aveva vissuto un vita non sua.
"Ginny. Dobbiamo parlare"le disse. Lei si voltò, e il suo sguardo già lo colpì come un incantesimo potente.
Aveva capito...
E lui ne era conscio , per questo l'amava così tanto.
Lei capiva  subito Harry...l'aveva sempre capito in ogni silenzio, in ogni gesto.
La sua mano cercò quella di lui,  e quest'ultimo la strinse, per l'ultima volta forse.
Il suo cuore mancò di un battito.
E si beò  dei suo capelli , così belli, profumati.
Prese coraggio, la voce già gli mancava e  iniziò a dire malfermo :"Ginny io e te..non possiamo più stare insieme".. e continuò, pregando che tutto fosse uno scherzo, che tutto finisse...


"Figliolo"disse una voce interrompendo i suoi pensieri..
si era addormentato sul divano...
"P-papà"biascicò stranito.
James Potter lo guardava preoccupato e disse mesto :"Andiamo a prendere il vestito per Moony, ti andrebbe di accompagnarci?".
Un pò titubante  annuì...almeno scollegava la mente per un pò... e poi Sirius che prendeva in giro Remus non era cosa da tutti i giorni.

Il crepuscolo   capeggiava su Londra, mentre  a casa Balck eccheggiava un forte chiacchericci del tipo: "Ti aiuteremo noi, tranquilla. Mancano tipo  quattro giorni ma ce la faremo!"diceva Mary a un'assillante Ninfadora che si guardava attorno  sconsolata.
"Si..il vestito sarà qualcosa di facile da reperire.."asserì Lily porgendo a tutti una fetta di crostata.
"I fiori  se  permettete li mettiamo noi"disse Alice Longbottom entrando tutta sorridente.
"Tutto ok con la missione?"chiese Mary indaffarata.
Alice sbuffò e si sedette pesantemente su una poltrona   dicendo :" Onestamente è stata un po stressante.. adesso si nascondono meglio.. e ho paura che il ministero non durerà molto".
Mary annuì  e disse :"Da un mese che lo dico a tutti! Ormai che Albus ci ha lasciati hanno campo libero".
"Che ne dici di questo?"chiese Lily  mostrando un vestito a Ninfadora, mentre quest'ultima  guardava tutto in modo dubbioso.
All'improvviso  bussarono alla porta  rivelando un'Andromeda Tonks abbastanza contrariata.
"Andromeda"disse Lily a mo' di saluto, invitandola a sedere.
"Buona sera a tutte, posso parlare un attimo con Ninfadora?"chiese con voce austera.
Mary la guardò con attenzione  e rivide i modi, le parole e il tono dei Black... così freddi e distaccati... anche se Andromeda era diversa, nello sguardo non c'era quel vuoto  gelido che aveva scorto nello sguardo di sua sorella Bellatrix.
Ninfadora  seguì la madre nella stanza da letto di Sirius e Mary, mentre quest'ultima si soffermò su qualche foto del suo pazzo cugino.
Un sorriso le solcò il viso  e disse :"Quel pazzo di Sirius..Almeno quanto me direi".
Ninfadora la guardò interrogativa e disse :"Dimmi  mamma".
Andromeda  sospirò  e disse :"Non sono molto felice della tua scelta e non guardarmi così. Non c'entra molto il fatto che lui sia un lupo mannaro, sai che io non sono come loro. Mi chiedo se tu sia capace di convivere con tutto ciò ..oppure è soltanto l'impeto di un qualcosa che poi finirà..se è così lascia stare".
Ninfadora la guardò  con uno sguardò intenso, mentre i suoi capelli si tinsero di rosso :"Non mi farete cambiare idea. Io amo Remus, voglio stare con lui e basta".
Andromeda la guardò  negli occhi e vide la stessa tenacia che ebbe lei tanto tempo fa, rinnegando il suo sangue  e la sua vita.
Non poteva farle cambiare idea, e adesso l'aveva capito.
Si voltò e si diresse  nella cucina dicendo ridacchiando :"Muoviti, oppure  la nostra nuova cugina Mary ti farà  una  cerimonia con tanto di folletti".
Ninfadora sorrise di rimando..aveva più o meno convinto sua madre, ed era tutto dire.


"Sei un figurino"diceva Sirius scimmiottando Remus che lo guardava torvo, mentre James, Franck ed Harry  se la ridevano  di gusto.
"Basta Sirius"diceva il primo, mentre il secondo gli faceva gli occhi dolci chiamando la commessa e dicendo :"Si è questo!".
"Jamie..aspetta"disse Remus mentre già erano usciti dal negozio.
James lo guardò interrogativo mentre il sua amico diceva :"Sto facendo la cosa giusta?".
James scosse la testa e sorridente disse :"Non c'è cosa più giusta di questa.. e lo sai".
Remus sorrise e prepotentemente misa da parte  una voce che gli urlava di lasciar perdere.
Meritava anche lui un pò di felicità.


La mattina della cerimonia arrivò presto, dorata e felice...in contrapposizione ad un cielo cupo e distante, quasi a dimostrare la loro incessante lotta contro un mondo ormai ostile.
Anche se gli sposi avevano chiesto una cerimonia intima, tutto l'Ordine era presente, con svariati conoscenti.
Harry , Ron ed Hermione avevano un po preso le distanze per poter parlare da soli.
"Dobbiamo trovare il modo di fuggire...dopo che farai gli anni Harry potremmo provare"disse Hermione con forza.
Harry annuì, ma Ron  aggiunse :"Dopo il matrimonio di Bill e Fleur...Ti prego..Mamma ci rimarrà male se  non ci saremo".
Harry scosse la testa indeciso... la loro ricerca era di vitale importanza e stava per dire di no..ma quando intercetto lo sguardo implorante di Hermione sospirando  borbottò  un "va bene".
"Ragazzi..ma cosa state facendo qua?"chiese all'imporvviso Lily Potter sorprendendoli.
"Niente Mamma" rispose  Harry, facendole qualche complimento per distrarla.
Purtroppo Lily non era una sprovveduta e un brutto presentimento si era impossessato di lei,  e mentre li guardava  raggiungere la folla d'invitati  capì che c'era qualcosa che le sfuggiva.



"Pronto?"chiese Sirius aggiustando la cravatta a un Remus bianco come un cencio.
Non rispose e James scoppiò a ridere dicendo :"Moony..cosa c'è?".
Remus distolse lo sguardo sconsolato.. i  dubbi non l'avevano abbandonato del tutto e loro l'avevano capito.
"Ascolta.. tu sei una persona eccezionale, e  Tonks ti ama. Non farti dei problemi che non ci sono..siete  perfetti isieme e non vedo perchè devi rovinare tutto"disse James  sorridente.
"Bravo fratello..Non avrei mai saputo dirlo meglio. Adesso da bravo lupacchiotto...andiamo..ci saremo sempre noi a rompere lo sai vero?"aggiunse Sirius ilare.
Remus chiuse gli occhi felice e li abbracciò di slancio, ringraziando  Dio per avergli dato delle persone  al suo fianco meravigliose, e con voce rotta dall'emozione disse :"Grazie".
"Ehm ehm"si schiarì la voce   emozionata Sirius :"Andiamo? Sennò la mia cara cuginetta  pensa che tu sia scappato!"continuò trasciandolo nel patio dove tutti attendevano la sposa.

Il matrimonio riuscì bene, le lacrime di Lily, le risate di Mary e la felicità di tutti gli altri.
Harry era molto contento per Remus e Tonks  e guardava colpito Ron che aveva invitato a danzare Hermione.
Si sentì solo.
Prese un bicchiere di succo di zucca e   fece due passi.. riflettendo su come la sua vita nonostante tutto fosse  sempre colorata... anche se Lord Voldemort provvedeva  da sempre a rovinare  tutto.
All'improvviso la sua mano fu catturata da una più piccola..
la sua.. Ginny.
"G-ginny"disse piano..quel contatto era  stato troppo doloroso, come lamine di ferro nel cuore..
"Bella festa vero?"disse lei che guardava apparentemente  il panorama.
Lui si voltò di scatto, ma lei più veloce l'abbracciò , forte.
Il suo profumo, le sue mani ed Harry scoppiò in un pianto liberatorio, come se da tempo aspettasse solo questo.
"Aspetterò"sussurrò lei convinta.
Lui la strinse ancora più forte, con la morte nel cuore.. non voleva procurare altro dolore.. specialmente a lei.




Continua....





Cath's Angolo
Buon Pomeriggio a tutti.. e rieccomi..abbiamo iniziato con Harry Potter e i doni della morte finalmente :) Spero che il capitolo sia di vostro gradimento..  e vi invito a fare un salto nella PAGINA UFFICIALE e a lasciare qualche opione nel PROLOGO UFFICIALE.
Un grazie a tutti coloro  che hanno letto e recensito gli altri capitoli e a Faber... sono le sue poesie che mi hanno ispirata..ogni paragrafo è nato da diverse canzoni...

CatherineC




 

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Capitolo 33
*** Capitolo Venticinquesimo prima parte ***


Capitolo venticinquesimo- prima parte
 
 
 
La storia diceva tutto il contrario
ma i giovani provavano ad andare
soli senza strade dentro al grano.
I mostri terreni esistevano
ma erano fratelli sfortunati
col sangue avvelenato da neonati
riusciremo a piangere?
Mannarino-Un ’estate



 
 
 
Quella sera tutto taceva, era estate. E le estati si sa sono silenziose anche se nel loro precario momento di ebbrezza sono rumorose. Ma quella sera no, c’era solo una brezza leggera, sottile come le parole non dette o i sibili taciuti  a mezza voce. Un. Due , tre e quattro passi in avanti, altri un due tre quattro passi indietro ; James pensò di essere pazzo oppure  vicino alla follia. Nei suoi occhi marrone scuro si poteva vedere quello che nel suo cervello macchinava; troppo complicato, si ne era sicuro.
“Partiamo dal presupposto che ogni cosa che mettiamo in atto la sa sempre”, esordì guardando i membri  dell’Ordine Della Fenice, o per lo meno chi  era rimasto,” Comunque sia, dobbiamo monitorare quella zona io penso che lì Voldemort voglia prendere di mira quel centro abitato”aggiunse sospirando.
“Ma perché non possiamo infiltrarci..?”aggiunse Frank sornione, “Dopotutto con un po di pozione polisucco, nessuno verrebbe mai a sapere niente.. li aspetteremmo là, pronti all’azione!”concluse. Moody scosse la testa rabbioso e grugnì una risposta tetra e perentoria :”No. Io propongo di andarci e basta. Passiamo all’azione, troppo tempo a fare ipotesi..ai tempi miei si agiva e basta”.
Lily scosse la testa e disse più dolcemente possibile :” Alastor, abbiamo già perso molto, pensiamoci su prima di compiere  atti irragionevoli  e poi l’idea di Frank non è male dopotutto”.
In tutta risposta Frank annuì e Alice disse “Alla fine saremmo più al sicuro”.
Alastor scosse la testa rabbioso e ribatté :”Ho arrestato tutti i mangiamorte che marciscono ad Azkaban fino a prova contraria! Bisogna agire, così ci stermineranno tutti!”.
“Lo so lo so Alastor.. e proprio per questo dovresti stare attento..sapessi che discorsi che facevano tra quelle celle”ribatté deciso Sirius, James annuì di rimando; ma niente. L’anziano auror si alzò zoppicante si alzò, battè un pugno  sul tavolo e borbottò :”Partiamo alle 21 di domani, non fate ritardo nemmeno tu Black”guardò torvo Sirius e aggiunse :” Non aspetto nessuno, sai com’è ho una certa fretta”; detto questo fece un cenno ai presenti ed uscì dalla stanza.
Lily sospirò triste, sentiva che questa situazione non avrebbe portato nulla di buono.
James prese la bacchetta ed evocò una burrobirra, mesto si sedette e si prese il volto fra le mani e disse :” La morte di Albus ha stravolto un po’ tutti”.
Sirius si stiracchiò e disse beffardo :” Tutti tranne il lupacchiotto..a proposito ancora in luna piena di miele?”; Frank sghignazzò e gli diede il cinque mentre Alice diceva torva :”Finitela.. meritano un po’ di felicitò idioti”.
James annuì, guardando le fiamme vorticare nel camino; era sicuro che la felicità ormai era un lusso che pochi si potevano permettere.
 
 
 
 
 
 
Aprì il rubinetto mesto, era un po’ tardi per svegliarla. Si lavò il viso e si specchiò ancora una volta, non poteva credere a quello che era accaduto ultimamente nella sua vita. Entrò nella piccola camera da letto, e subito un foglietto gli diede all’occhio, lo prese e lo lesse :”Vacci piano lupacchiotto, è pur sempre mia cugina”. Diventò rosso, dannato Sirius. La sentì muoversi e la guardò , e Dio s’era bella…non aveva mai visto una cosa del genere. Non avrebbe mai potuto pensare che qualcuno al mondo avrebbe potuto capirlo ed amarlo così.
“Perché mi fissi?”chiese lei interrompendo il filo dei suoi discorsi. Remus sorrise salì sul letto e abbracciandola  disse :” Pensavo fossi scappata”. Tonks rise , una risata così bella che Remus si riempì il cuore di felicità di lei beandosi di tanta fortuna.
“Ormai ti ho sposato, quindi non so  se hai qualche altra cosa da rivelarmi che mi può far scappare “ disse Tonks sorridente; Remus sorrise malandrino e la cinse stretta  baciandole il collo, sussurrandole :”Oh, mai io non ti lascerò mai più scappare”.
Ridendo entrambi complici, misero fine alla conversazione.
 



 
“Harry? Harry?”chiese Lily entrando in cucina sfiancata; quella riunione l’aveva sfinita mentalmente. Non sentendo nessuna risposta iniziò a preoccuparsi quando all’improvviso un cervo l’aspettava mesto. “Tuo figlio mi sorprende”disse perentoria mentre il cervo diceva :”Mamma sono con Ron ed Hermione alla Tana non aspettarmi per cena”. James scrollò le spalle e togliendosi le scarpe di distese sul divano chiudendo gli occhi; sapeva bene perché andava alla Tana ;“E’ innamorato”aggiunse ridacchiando. Lily scosse la testa e mentre muoveva la bacchetta e iniziava a scaldare il pollo disse seria :”No Jamie, stanno complottando qualcosa alle nostre spalle, domani lo metto sotto torchio”.
James si alzò e con un movimento secco di bacchetta apparecchiò la tavola e prese posto; sorridendo disse :”E pure se fosse sono adulti ormai, anche se non vogliamo riconoscerlo”. Lily portò la pietanza sul tavolo e sbottò irritata :”E’ ancora un bambino, potrebbe dirci potremmo aiutarli alla fine che esperienza hanno? E non guardarmi così, se noi non abbiamo avuto una vera e propria adolescenza, non capisco perché devono prendere un peso così grande!”.
James abbassò lo sguardo mesto di fronte a quel rimprovero; certe volte gli sembrava di avere ancora 19 anni e di ritrovarsi sotto il pioppo nei giardini di Hogwarts mentre Lily lo rimproverava di non studiare abbastanza.
“Comunque, domani vorrei che tu rimanessi a casa tesoro”disse deciso guardandola negli occhi. Lei sospirò, posò la forchetta e lo guardò negli occhi dicendo :” Non starei in pace sapendoti lontano e in pericolo” aggiunse dolce.
James rimase imbambolato, perso nei suoi occhi annuendo.. dopotutto lo fregava sempre!
 
 

 
“Io dico che dovremmo andare prima del matrimonio…avanti se non lo fermiamo andrà a finir male”disse Harry infervorato guardando i due suoi migliori amici che a l’osservavano mesto a loro volta. Erano  fuori nel giardino della Tana, lontani da orecchi indiscreti. Hermione scosse la testa e disse  mesta :”Harry..qualche giorno meno qualcun altro in più… non possiamo mollare tutti”, Ron annuì. Harry sbottò  nervoso, ormai Ron diceva di si ad ogni affermazione di Hermione. Si distanziò, possibile che nessuno capiva la sua urgenza, il suo furore? Eppure le notizie più terribili arrivavano imperterrite e loro pensavano ad uno stupido matrimonio.
“Vorrei capire perché ti isoli”disse una voce alle sue spalle.
Tremò, la conobbe quella voce; Ginny.
Ed era lei, bella come non mai che lo guardava preoccupata. Lui guardò in avanti, di nuovo la rabbia cieca lo attraversò..eccolo un altro motivo per muoversi ad uccidere quel mostro. Lei i sedette di lato e guardò in avanti, seguendo il suo sguardo.
“E’ così bella”disse ancora, guardando la luna.
Harry sospirò, lui non aveva provato nemmeno a fare paragoni..non ci potevano essere con nessun’altra cosa. Lei avvicinò la sua mano a quella del ragazzo ed Harry si beò di quel momento; allungò il braccio e le cinse le spalle. Inspirò l’odore dei suoi capelli mormorando :” Così mi rendi le cose più difficili Ginny”.
Lei chiuse gli occhi e mormorò :” No, ti do un altro motivo per tornare indenne”. Harry sentì un nodo alla gola  e disse mesto :” Per te, ci potrebbe essere un’altra via più facile io..lo sai”.
Lei aprì gli occhi le guardò in un modo che nemmeno  a  parole poteva essere descritto; quella fu una risposta che Harry non riuscì a controbattere.
 
 
 
Persi dentro al mondo in un'estate
lontana quella voglia di morire
sprofondare in un albergo ad ore
senza neanche dirci che era amore
senza neanche dirci che era amore
passano i soldati e vanno a tempo
ma siamo stati lì per un momento.
 
 
 
Quella notte era rigida, c’era uno strato quasi invalicabile di neve, con un colpo di bacchetta lo eliminò. Si guardò intorno, nessuno lo seguiva, ne era sicuro.Iniziò a camminare mesto, era notte fonda ma lui sentiva la sentiva..la morte la sentiva di sopra  come un avvoltoio rapace. Eppure aveva la netta sensazione che davvero quella storia sarebbe finita male, l’aveva sempre pensato. Era passato così tanto tempo, ma così tanto che non pensava che qualcuno al mondo potesse pensare che quelle leggende fossero vere. Ebbe un fremito.. ma quali leggende era vero  e lo sapeva bene.
Vide in lontananza una luce, veloce bussò alla porta e una donna con i capelli biondi lo fissò ; lui rincuorato disse :” Margarete, ich brauche Hilfe!”. La donna lo guardò e sussurrò :” Was passiert Gregorovich?”.
 
 
 
 
 
 
 
Era ormai notte, ormai il buio aveva avvolto la piccola cittadina. Sembrava tutto tranquillo; la gente stava a casa propria ignara di un gruppo di persone che si muovevano come la notte : oscure, silenziose ed inafferrabili. “Lo sapevo, Black come al solito fa come gli pare”sbottò Alastor guardandosi intorno notando che Sirius era assente. Gli altri alzarono gli occhi esasperati , era pignolo fino all’inverosimile.
Iniziarono a camminare, guardandosi intorno circospetti arrivando ad un parchetto dismesso. “Potter prendi tua moglie e fate un giro nella parte inferiore del villaggio..Tu Longbottom..”iniziò a dire Alastor quando un rumore li distrasse.
“Bene bene bene bene bene bene”esclamò una voce stridente dal buio,”In una serata così piacevole, abbiamo compagnia anzi..”.
Guardarono tutti in quella direzione, quando comparve Bellatrix Lestrange col seguito, tutti ridevano sommessamente. Eppure Sirius aveva ragione, era una stupida e scontata trappola. James prese la bacchetta teso, mentre Alastor battè il suo bastone a terra.
“Suvvia, la festa deve ancora iniziare..”li scimmiottò la donna, alzando la manica della veste  premendo il suo marchio nero.
La sua risata eccheggiò nel silenzio del parco.
“Sono in troppi!”urlò Frank mentre la battaglia iniziò ad imperversare; nessuno risparmiava colpi di bacchetta, le maledizioni arrivavano da tutte le parti. James guardò Lily in preda al panico.
“Fratello!”urlò Sirius arrivando di soppiatto seguito da Fred e George. James urlò qualcosa ma Sirius nemmeno ascoltò  vedendo la situazione critica. Subito puntò Bellatrix Lestrange”Abbiamo un conto in sospeso “le urlò mentre lei rideva con la sua risata priva di gioia ed intrisa da una  distorta follia.
“Severus”mormorò Lily mentre ad uno di loro cadeva il cappuccio e lo riconobbe, riconobbe subito il suo migliore amico. Lui la guardò, impassibili alzando la bacchetta.“Dannato bugiardo”tuonò James puntandolo, mentre il sopracitato combatteva senza esclusione di colpi.
All’improvviso tutto tacque ed eccolo.
L’oscuro signore piombò su di loro e con un colpo di bacchetta uccise Alastor, mentre tutti all’unisono urlarono straziati; l’ultima sua immagine  James la conservò per sempre. Un uomo così grande, potente con gli occhi vacui  che cadeva inerme come una bambola  di pezza con l’occhio che ruotava.
James chiuse gli occhi rimettendo di stomaco.
“Inutili”sibilò l’Oscuro Signore, mentre i componenti dell’Ordine combattevano ancora instancabili. Scese in picchiata, prendendo dalla veste  James Potter  e sussurrandogli :” Dammi tuo figlio”.
“JAMIE!”urlò Sirius lanciando incantesimi inutili contro Voldemort, che guardava beffardo James; sorrise maligno dicendo :”Buffo, hai la stessa espressione dell’ultima volta che sei morto..ma stavolta non torni più dal mondo dei morti, non c’è più il vecchio a salvarti”. James sputò a terra e lo guardò ancora più tenacemente, non aveva nessun timore.
“FERMI!”urlarono un gruppo di maghi irrompendo nel campo di battaglia. Tutti si voltarono e videro gli uomini del ministero che lanciavano maledizioni a destra e manca. I mangiamorte si scagliarono senza remore, distratti così i membri dell’Ordine batterono in ritirata. “Il corpo! Il corpo di Alastor!”urlò Alice, ma non ci fu niente da fare, non riuscirono a fare nulla, Voldemort l’aveva già  fatto sparire.
 
 
James e Lily riuscirono a scappare, si ritrovarono col fiato corto nei pressi del giardino protetto dall’Incanto Fidelius che avevano imposto. Correvano senza respirare, sentivano le maledizioni che schizzavano da tutte la parti. Accerchiati quasi nei pressi di casa, pensarono che davvero era la fine quando all’improvviso una cosa bianca attirò l’attenzione dei loro ineguitori .
“EDVIGE!”esclamò Lily strabbuzzando gli occhi.
Un lampo di luce verde la colpì, e in un lampo James afferrò Lily riuscendo ad entrare in casa, ormai erano salvi.
 
L’urlo del Signore Oscuro squarciò la notte; anche quella notte aveva perso la sua occasione.
 
 
                                                                                                      .... e il vento ci portava nel profumo
di una vita vera di sudore
riusciremo a vivere?
Cantavamo senza paura
 
 
                                                          FINE PRIMA PARTE        
 


 
 
 
Cath’s Angolo
Buonasera a tutti..Rieccomi tornata a rompere! Da tanto tempo non ho più postato però vi do una buona notizia sono tornata! Spero che il capitolo sia di vostro gradimento…A presto con la sua seconda parte! vi invito a fare un salto nellaPAGINA UFFICIALE e a lasciare qualche opione nel PROLOGO UFFICIALE.
Un grazie a tutti coloro  che hanno letto e recensito

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Capitolo 34
*** Capitolo venticinquesimo-parte seconda ***


Capitolo venticinquesimo parte seconda
 
 
Agosto 1997
Il sole si era alzato pigro quella mattina, anche se tutto era in fermento; finalmente Bill Weasley avrebbe sposato la sua Fleur alla Tana circondato da tutti i suoi familiari ed amici. Harry, poggiato sul davanzale della sua finestra a Godric’s Hollow, non riusciva a trovare in sé stesso nemmeno un briciolo di allegria o eccitazione per l’evento, anche se tutti intorno erano entusiasti. Guardò camera sua, già camera sua; era strano anche pensarlo. Avere una camera, una famiglia, i genitori; era sempre stato un sogno folle ed impossibile che gli dava l’idea di sfiorare l’assurdo. Eppure da bambino ci aveva sperato davvero e quando era successo  aveva creduto che la felicità fosse qualcosa che avrebbe potuto avere anche lui; era meraviglioso sapere di aver qualcuno che lottasse al suo fianco. Però, con il passare degli anni si era  anche reso conto che avrebbe dovuto lottare con tutte le sue forze per mantenere questa felicità; soprattutto quando si trattava  di Ginny; sbuffò, ormai mancava poco. Sarebbero partiti all’insaputa di tutti alla ricerca degli Horcrux, lui Ron ed Hermione; senza alcun aiuto o supporto esterno. Harry, che negli ultimi due anni aveva bramato questa possibilità adesso si sentiva quasi colpevole del dolore e della preoccupazione che avrebbe causato ai suoi genitori e a Remus e Sirius; ma era tutto necessario ed obbligatorio, Dumbledore era stato chiaro. Non c’era modo di svicolare o di alleggerire alcun peso anche se, con un moto di orgoglio, Harry pensò che avrebbe fatto di tutto per salvare il mondo in cui viveva.
“Ragazzo, ora io non voglio metterti fretta però mi sa che dovresti darti una mossa”disse all’improvviso suo padre spuntando nella sua stanza. James Potter era alto quasi quanto lui, i capelli arruffati pieni di gel nel vano tentativo di domarli; indossava per quell’occasione un gilet color melograno che Harry  non gli aveva mai visto. “Sembra che mi sposo io”grugnì Harry alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso il bagno; James soffocò una risata e rispose :”Se continui  a fare l’eremita non ti sposerai mai”. Harry lo fulminò con lo sguardo e si chiuse in bagno mentre James ormai rideva liberamente; appoggiata ad uno stipite c’era Lily Potter, che  aveva osservato la scena senza che i due uomini di casa se ne fossero accorti. Per il matrimonio del giovane Weasley indossava un lungo vestito nero da strega adatto alle occasioni come quella; aveva assunto un’aria guardinga di fronte alle reazioni del figlio che ormai quasi non riconosceva più.“James io fossi in te eviterei le risate. Harry è troppo strano ci sta nascondendo qualcosa “disse  Lily mentre scendeva dalle scale diretta verso la cucina. Il marito, James sbuffò alzando gli occhi al cielo e le rispose mesto” Ormai è quasi un uomo, avrà i suoi pensieri”; dicendo questo prese la giacca del vestito e la indossò. “Ma che figurino il mio Prongs!”urlò una voce dalla porta sul retro e Lily seppe che Sirius da lì a poco avrebbe fatto irruzione in casa loro; così rassegnata si mise a sedere aspettando Mary ed il piccolo Phil. James si mise a ridere guardando suo fratello Sirius entrare; per l’occasione aveva addosso un completo da mago così sontuoso che nemmeno lo sposo Weasley avrebbe indossato; Mary dal canto suo sorridente e con in braccio il piccolo si avvicinò a Lily mentre quest’ultima strabuzzava gli occhi di fronte al bambino, era cresciuto ed era identico al padre. “Walburga sarebbe fiera di te, amico canide”disse James cingendogli le spalle con un braccio provocandolo; con una risata simile ad un latrato rispose:”La vecchia megera in questo momento mi starà mandando così tante maledizioni.. in effetti ho un torcicollo tremendo”così dicendo si massaggiò il collo facendo una smorfia dolorante.
“Quella è la vecchiaia non tua madre”puntualizzò Lily, mentre faceva volare il piccolo che rideva come un matto; Sirius la fulminò con lo sguardo e le disse :” Non scordare che sono evaso da Azkaban ed ho affrontato i dannati Dissennatori tutto da solo”. James prese un paio di burrobirre e rispose “Si certo caro fratello, ma l’altra volta stavi per essere mangiato da un velo!”; a quel punto Sirius incarcò le sopracciglia irritato ribattendo che almeno lui non era un verme nudo su una scopa come James. A quel punto l’amico sbiancò; si era completamente dimenticato di quell’episodio che prepotente riaffiorò nella sua mente…
Era il settimo anno ad Hogwarts e James ne ricordava esattamente il periodo, la fine di novembre aveva portato con sé pioggia e ghiaccio. Ma quel sabato, James sentiva solo caldo, calore eccitazione o qualsiasi sintomo di “un infarto prematuro”come aveva detto saggiamente prima Remus mentre Sirius e Peter annuivano di rimando. Ma James non aveva nessun sintomo fisico, bensì tutto il contrario; quel giorno sarebbe uscito per la prima volta con l’amore della sua vita, Lily Evans la donna più bella del ‘Potter-Universo’ come lo definiva Sirius. James aveva fatto di tutto per lei, si era calmato (apparentemente) e l’aveva convinta a dargli una chance; così dalle cinque di  quella mattina che girava come un pazzo  nel dormitorio, mentre Sirius gli lanciava tutto quello che gli capitava a tiro, perfino Peter. James indisturbato aveva continuato a fare l’anima in pena fino alle undici, fin quando la Evans non si era presentata tutta sorridente di fronte a loro nella sala comune. Sirius sollevato  e un po’ compiaciuto disse:” Allora Prongs mi raccondo, non fare cilecca come al solito”;  James con gli occhi ridotti a due fessure disse arrabbiato  :”Io non farò cilecca, e se sarà così giuro che mi faccio un giro nudo sulla scopa!”. Lily lo guardò scettica e tirandolo per il colletto lo trascinò fuori dal buco del ritratto dicendo:” Se non ti sbrighi Potter, cambio idea”; Sirius si mise a ridere trascinando dietro a sé gli altri membri Grifondoro presente nella stanza. Dopo cena Remus, Sirius e Peter si misero sulle poltrone della sala comune; spaesati si misero a cercare James ma videro solo la Evans che entrava compiaciuta. “Evans dov’è James?”chiese Sirius con gli occhi accesi di curiosità mentre Remus staccava gli occhi dal suo librone e Peter scartava beatamente una cioccorana; lei sorrise e puntò la bacchetta  aprendo la finestra. In quel momento, come un fulmine passò qualcosa anzi qualcuno; “Per le mutande di Merlino è nudo”urlò una ragazzina del terzo anno mentre Sirius, Remus e Peter si sganasciavano dalle risate. “Tu  si che sei perfetta per mio fratello Madama Prongs!”disse Sirius ridendo come un matto, mentre il buon Frank faceva foto dell’evento. “ Ma quindi avrà fatto davvero cilecca?”chiedeva dubbioso Peter a Sirius che urlava :” Attento ai gioielli di famiglia Potter, Prongs!”.
 
“Paddy”disse isterico James” Questa storia ormai la conoscono tutti”terminò minaccioso, mentre Harry entrava in cucina. “Cosa papà? La storia del verme nudo?”chiese l’ultimo arrivato. James deglutì, mentre Harry diceva “Io ho visto la foto  anche! Certo avrei dovuto fare anche io la foto a Ron ed inviarla alla signora Weasley quando non voleva indossare il suo vestito da cerimonia..”. Ci fu uno scoppio di risate generale e James, rassegnato disse “Ok ho capito, siete tutti contro di me però adesso andiamo. E tu”continuò indicando Sirius “Dannato canide pulcioso  stammi lontano”.
 
 
Poco tempo e drink dopo, James Potter aveva già scordato le minacce violente di morte subitanea al suo migliore amico mentre facevano scontrare due bicchieri di Whiskey Incendiario Ogden Stravecchio. Lily li guardava irritata mentre un’euforica Alice, provava a tenere a bada la madre dello sposo Molly nonché sua cugina; intanto Harry, Ron ed Hermione confabulavano in un angolo remoto del giardino dei Weasley. Lily dal canto suo li guardava da lontano insospettita; in realtà sapeva che c’era qualcosa sotto dall’estate, quando Dumbledore aveva deciso di parlare da solo con Harry. A nulla erano valse le sue dimostranza, il preside si era dimostrato irremovibile e non aveva detto niente a nessun membro dell’Ordine prima della sua scomparsa. “ Neville è cresciuto davvero tanto”disse Alice sorridente mentre Molly  si precipitava in casa “ Sono così fiera di lui, assomiglia molto a suo padre”aggiunse guardando suo marito che impacciato provava a tenere a bada  Sirius e James che ormai ballavano sul posto un bizzarro twist alcolico . Lily prese una tartina e rispose placida” Si, anche io ritrovo molto di James in Harry. Anche se il ragazzo sembra molto più responsabile del cervide”concluse ridacchiando. “Certo che manca solo il topastro e poi sarebbero proprio loro”disse Mary arrivando con Phil in braccio; Lily sospirò e Alice rispose mesta :” Ma voi immaginate cosa sarebbe successo se le cose non fossero andate così?”. Lily deglutì e con un groppo in gola sussurrò :” Non riesco a capacitarmene. Peter sembrava uno di noi..”; Mary annuì e aggiunse sicura :”Evidentemente non lo era, perché in caso contrario sarebbe qua. Ma parlando di cose serie, Remus e Tonks dove si sono cacciati?”. “Sono  là in fondo che parlottano fra di loro. Tonks è molto pallida, il lupacchiotto avrà  iniziato a sproloquiare di nuovo ed avranno litigato”disse Lily con un filo di nervosismo; odiava sentire Remus in quel modo, lui era un uomo di valore ,un leale e buon amico.
 
“Il ministro della magia  mi sembrava fuori di sé”ammise Ron turbato, mentre Hermione annuiva; Harry rispose: “ La spada  è fondamentale, non capisco chi abbia potuto prenderla”. Pochi giorni prima, il ministro aveva convocato i tre perché Dumbledore aveva lasciato degli oggetti in eredità; a Harry il primo boccino catturato , la spada di Grifondoro; a Ron il Deluminatore ed a Hermione una copia delle fiabe di Beda il Bardo. Tutto questo aveva lasciato di sasso un po’ tutti, allarmando i coniugi Potter e Weasley facendogli capire che in realtà c’era sotto un piano più grande che non li contemplava. “Harry”disse una voce dietro al giovane, che voltandosi sentì lo stomaco attorcigliarsi quando si rese conto che Ginny, la piccola di casa Weasley gli sorrideva radiosa. E’ bellissima si disse fra sé il giovane Potter, che non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, mentre Ron con le orecchie rosse veniva trascinato via da Hermione. “Quindi non tornerai ad Hogwarts”disse lei con decisione; Harry a disagio annuì dicendo :” Non possiamo.. Abbiamo una missione  da compiere”. Ginny inarcò le sopracciglia e gli rispose temeraria: “Fammi venire con voi, potrò darvi una mano”; Harry la guardò triste e le strinse una mano. “No Ginny, non puoi.Sarebbe troppo pericoloso; se ti so  ad Hogwarts”balbettò”so che sarai al sicuro”cocluse mesto Harry mentre vedeva Ginny infervorarsi ad ogni parola che pronunciava. “Tu sai quello che provo, ma forse sarebbe meglio che tu andassi avanti. Io ecco non so se..” Se tornerò vivo, voleva aggiungere ma le parole gli rimasero in gola. Ancora una volta lei lo guardò e lui quasi avrebbe voluto implorarla di non farlo, non in quel modo perché avrebbe ceduto; “Sapevo che avresti detto tutto questo ma per me non cambia nulla” ribatté furiosa andando via. Harry rimase inebetito mentre Sirius abbracciandolo gli disse un po’ alticcio :” Piccolo cucciolo di prongs, alle donne devi regalare fiori!”. La cerimonio fu molto bella anche se Harry forse era un po’ di parte visto che in tutta la sua vita non aveva assistito a nessuna cerimonia prima di quel  giorno; fu molto emozionante per tutti gli invitati vedere due giovani innamorati che nonostante tutto e tutti si amavano senza limiti.  “Ce ne vuole per fare altri cattivi ragazzi come voi eh James!” urlava Hagrid assieme a suo padre, al suo sconsiderato Padrino e a Remus che sorrideva di sbieco; “Hagrid i tuoi dolci mi hanno perforato un dente”rispondeva James ridacchiando, mentre Sirius borbottava  frasi del tipo “Ma se ti portavi sempre due nel dormitorio”. Harry ormai era abituato a tutto questo, poteva giurare che non avrebbe desiderato altro al mondo anche se, una nuova consapevolezza l’aveva assalito: proteggere il tutto e doveva uccidere di riflesso Lord Voldemort. Eppure ciò che Dumbledore  gli aveva detto non sembrava abbastanza; Elphias Doge poco fa gli aveva dato la prova che in realtà l’anziano preside fosse un enigma. Non sapeva che aveva vissuto a Godric’s Hollow oppure della presenza del fratello, niente; gli sembrava tutto così impreciso e nebuloso. Bevve un sorso di vino , guardando Ginny ballare con un ospite; chiuse gli occhi e bevve ancora esausto. All’improvviso, mentre tutti ballavano un patronus irruppe nella folla dicendo :”Il ministro è caduto. Arrivano”.
Quello che successe dopo fu molto sfocato. I mangiamorte irruppero distruggendo ogni cosa; un paio di invitati riuscirono a scappare, mentre Harry Ron ed Hermione sparirono dalla circolazione.
“James!! Non trovo Harry! Stupeficium!”urlò Lily mentre provava a schiantare un mangiamorte; James dal canto suo era spalla con spalla con Sirius che,  in preda all’ira provava a stendere qualsiasi nemico a tiro. La battaglia imperversò per un bel pò, finché non arrivarono i membri del ministero per interrogare i presenti; tutti i rimasti furono stipati nella piccola cucina della Tana. Lily in preda al panico si era resa conto che mancavano all’appello Harry, Ron ed Hermione; James le cingeva le spalle teso. “Cosa volete? E’ un reato anche celebrare un matrimonio in una proprietà privata” disse Sirius infervorato e sputando ai piedi del funzionario ministeriale; “Signor Black, si calmi a meno che non voglia far ritorno alla cella numero nove ad Azkaban”. Mary trattenne Sirius decisa, mentre il piccolo Phil sonnecchiava noncurante del baccano intorno; “Stai tranquilla Lily, loro sanno che fanno”bisbigliò Remus. Arrivarono nella cucina tutti i mangiamorte e gli uomini del ministero facendo segno di non aver trovato nulla; “Se cercate mio figlio, beh”disse all’improvviso James beffardo”Non lo prenderete mai”concluse, mentre Sirius rideva beffardo. “Fossi in te Potter”disse un mangiamorte, uno dei Carrow” Starei zitto. Già, perché sennò te ne ritorni all’inferno”. Lily socchiuse gli occhi preoccupata, sperando con tutte le sue forze che i ragazzi fossero al sicuro.
 
 
 
Continua…
 
 
 
Allora allora..mea culpa! Sono scomparsa per troppo tempo e vi chiedo scusa. Finita l’università ( ho conseguito anche la laurea Magistrale), ho deciso di darmi da fare e di pubblicare capitoli a più non posso. Come potete notare anche il mio stile è molto cambiato, quindi spero che il tutto sia di vostro gradimento. Vi ringrazio davvero tanto!
Cath

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