descendants- la figlia di Ade

di Cielo_Pietra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'Isola degli Sperduti ***
Capitolo 2: *** Il nuovo carcere ***
Capitolo 3: *** Segugi Infernali ***
Capitolo 4: *** Buio e Luce ***



Capitolo 1
*** l'Isola degli Sperduti ***


CIAO A TUTTI!!!! non so se qualcuno di voi avrà mai letto qualche mio lavoro. comunque avevo questa idea, dovevo realizzarla, spero piaccia e sia vincente. se volete lasciarmi un commento saranno tutti apprezzati positivi e non, buon lettura :)
















La terra di Auradon era un sogno che diventava realtà, principi e principesse vivevano lì in armonia e pace con uccellini, cerbiatti, fatine e buoni sentimenti. La mia realtà era ben diversa dalla loro, io vivo in un buco di fogna, anzi per la precisione sotto. In un buco nel buco di quel buco di fogna, di cui si compone l’Isola degli Sperduti.
Quando la Bella e la Bestia decisero di unificare tutti i regni, decisero anche di catturare tutti i figli dei cattivi e di rintanarli in questa discarica per punirli. Ovviamente sono passati diversi anni e i reali hanno avuto figli ma, anche i cattivi, hanno sviluppano la futura progenie del male. Insegnando ai loro figli come essere loro o peggio, ogni trucco, ogni inganno e ogni vendetta ci viene tramandata ora dopo ora, giorno dopo giorno. Io sono una di loro naturalmente, mi chiamo Demon sono la figlia di Ade, il Re dell’Oltretomba. Indossavo sempre una tuta nera aderente, mi avvolgeva dalle spalle fino alle caviglie, dai fianchi partiva una gonna aperta di velluto blu che strisciava fino al pavimento; i miei capelli sono neri e lunghi con punte blu cobalto.
Tutti giorni era necessario ricordare chi fossi alle persone in superfice, avevo paura che se fossi rimasta nei sotterranei anche un solo giorno, qualcuno avrebbe potuto montarsi la testa e pensare di essere meglio di me.
‘’Dove va la mia infernale figlia?’’ chiese lui fissando il canale delle anime comodamente seduto
‘’A ricordare ai terreni, quanto sono diabolica, non mi ci vorrà molto’’ replicai con un ghigno malefico sul volto
‘’Ecco la mia ragazza, ma non scordare Pena e Panico’’
Pena e Panico erano due segugi infernali, simili a grossi cani avvolti da ombre nere ma che potevano prendere fuoco e sbranare, non andavo da nessuna parte senza di loro. Erano tremendamente comodi nelle trattative ed era bellissimo il terrore sui volti della gente quando li vedevano.
Salita in superfice coi segugi al mio fianco, andai dritta dritta verso il porto ma venni interrotta da Mal e la sua mandria.
‘’Sua infernale crudeltà è salita ai piani alti’’ disse Mal, figlia di Malefica
‘’Vedo, che come al solito sei sul gradino più basso di inventiva, sprechi il tuo tempo con me, sapendo che sono nettamente superiore e i tuoi cagnolini ti seguono’’ dissi a tutti loro
Se in questa puzzolente isola c’era una persona che detestavo più di altre, era Mal, era proprio una di quelle persone che ritenevano di essere peggio di quel che non erano in realtà. Io avevo ereditato gran parte di divinità e gli faceva comodo che non avessi i miei poteri sull’isola, altrimenti avrei vinto con più distacco. Quella sotto specie di lucertola, si portava sempre in giro Evie, figlia della Regina Cattiva; Carlos, figlio di Crudelia De Mon e Jay, figlio di Jafar.
‘’Ancora senza banda, vedo’’ replicò Mal
‘’A differenza di tutti in questa lurida Isola, non mi serve nessuno; so difendermi da sola e poi ho Pena e Panico’’
Entrambi i segugi confermarono emettendo un ringhiò di gola, notai che Carlos fece un passo indietro e io mostrai il mio ghigno compiaciuto. All’improvviso un’ombra apparve dietro di me e l’espressione cambiò in tutti e quattro, mi voltai.
‘’Che delusione, ancora a bisticciare state?! Siete proprio dei ragazzini, dovreste unire le forze’’ disse Malefica rivolta a tutti e cinque
‘’Io non mi unisco proprio a nessuno’’ replico guardandola in faccia
‘’Attenta ragazzina, non provocarmi. Quasi scordavo ho una notizia, voi cinque siete stati scelti per andare a Auradon a scuola’’ annunciò lei esaltata
Provai a correre ma venni bloccata da uno dei suoi scagnozzi e obbligata ad ascoltare. Non esisteva proprio che rinunciassi al mio dominio per una banale scuola piena di regali inchini e pizzi vari.
‘’Non esiste’’ fece Mal prima che riuscissi a dirlo io e ci guardammo in cagnesco
‘’Non siate scocche, là la vostra magia si riattiverà e potrete rompere la barriera, potrete fare quello che volete’’ indicando tutti noi
NEL FRATTEMPO A AURADON….
“Sarò il prossimo sovrano di Auradon e come tale voglio farlo bene, voglio che anche i figli dei cattivi possano venire a vivere qui. I figli sono ancora innocenti e possiamo insegnargli tante cose, dargli quello che sull’Isola manca, in fondo anche loro fanno parte del mio popolo. Come posso essere un buon Re se non faccio il bene di tutti, proprio di tutti. Gli ho già scelti: Jay (figlio di Jafar), Carlos (figlio di Crudelia), Evie (figlia della Regina Cattiva), Mal (figlia di Malefica) e Demon (figlia di Ade).
Ma Mal e Demon avranno i poteri qui, poteri inimmaginabili, Ade è un Dio dopotutto e Malefica possiede quasi tutta la magia nera del Regno
Se ci riflettete nessun cattivo nasce come tale, lo diventa per risentimento o rancore, perciò nemmeno i loro figli nascono malvagi gli viene insegnato, tanto quanto a me state insegnando a governare. Perciò penso che offrendogli una realtà diversa, dio loro anche una nuova prospettiva per il loro futuro
Così sia, allora.”
Senza possibilità di scelta, tutti e cinque l’indomani avevamo le valigie pronte e una macchina ci era venuta a prendere. Avevo sperato che mio padre, nella sua immensa crudeltà mi impedisse di andare per aiutarlo con gli affari, invece appellandosi proprio a quella crudeltà, mi aveva preparato un sacco con le mie poche cose e mi aveva cacciato su quella macchina. Quando quel giorno uscì dal sotterraneo con Pena e Panico, tutti si spostarono per lasciarmi passare, l’autista vedendo i due segugi infernali stava aprendo bocca, ma cambiò subito idea guardandomi negli occhi.
‘’Vengono anche quei cosi?’’ chiese Carlos a Jay
‘’Si, problemi?!’’ chiesi in maniera retorica
‘’No certo, che no’’ replicò lui buttandosi in macchina
Era esilarante dover andare fino ad Auradon con quelle mezze cartucce e doverle pure sopportare. Credo che quella scuola cadrà in mille pezzi molto presto, solo io potrei distruggere le fondamenta senza grossi problemi, credo che mi divertirò in fondo.
La macchina aveva appena preso la direzione del ponte e superato la barriera, un incredibile energia mi attraversò le vene, come una scossa elettrica nel cervello.
‘’La mia magia si è attivata’’ dissi in un sussurrò
‘’La sento anche io’’ avvertì Mal
Un secondo mi venne quasi l’istinto di guardarla poi ci ripensai e sghignazzai accarezzando Pena e Panico, un lampo di luce blu mi comparve negli occhi.
 






Spero vi sia piaciuto e ci vediamo alla prossima. buona quarantena a tutti, speriamo finisca in fretta e potremmo riguadagnarci la libertà. BYE BYE 

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Capitolo 2
*** Il nuovo carcere ***


ciao a tutti, scusate la lunga assenza, mi ero un attimo congelata hahaha comunque buona lettura. 












La macchina si fermò di fronte all’ingresso, scesi dalla macchina e venni abbagliata dal sole, allora era vero che dove vi erano le principessine la luce le inseguiva. Indossai gli occhiali da sole, io era allergica a tutta quella luce e anche se non fossi stata allergica, non l’avrei sopportata lo stesso. Tutti e cinque eravamo allineati come se fossimo lì per farci ammirare, bestie selvagge appena entrate nel loro piccolo circo. Una tromba squillò e tre persone si avvicinarono a noi, mi dovetti coprire le orecchie per non essere assordata, dopo essere stata accecata.
‘’Benvenuti, sono il Principe Ben e questa è la Fata Smemorina, la preside della scuola’’ disse un ragazzino minuto e spilungone
‘’E io sono la Principessa Audrey, la ragazza del nostro futuro Re’’ disse in modo petulante la ragazzina in rosa
Lo spilungone si avvicinò per stringerci la mano a tutti, quando si allungò verso la mia mano, Pena e Panico si misero tra noi e gli ringhiarono contro.
‘’E loro sono Pena e Panico e mordono, non so come siete abituati qui principini, ma io non mi faccio toccare da nessuno. Ignorami e andremo d’accordissimo, di questi qua puoi farci quello che vuoi per quanto mi riguarda’’ replicai io, un bagliore azzurro uscì dalle mie mani e mi libero totalmente la strada e andai verso la scuola. Quella scuola sarebbe stato il primo passo verso la conquista di tutto il Reame, adesso che avevo libero accesso ai miei poteri il mondo avrebbe avuto ancora più timore, avrebbe liberato suo padre da quell’isola e nessuno l’avrebbe fermata, nemmeno quella piccola spocchiosa di Mal.
‘’Ciao, tu devi essere una dei nuovi’’ disse un ragazzino magro e pallido che si fece avanti
‘’Wow, allora non siete tutti stupidi. Da cosa l’hai capito? Il vestito di pelle, i segugi infernali oppure…’’ feci comparire una sfera di fuoco blu sulla mano e la scagliai contro quel tipo, che dovetti ammettere fu abbastanza veloce da scansarsi e così feci un buco nel muro
Dietro di me si levò un rumore di passi, ma non si stavano allontanando, si avvicinavano.
‘’Fermi fermi’’ replicò il ragazzo di prima mettendosi in mezzo a noi
‘’Hai fegato ragazzino, vediamo quanto te ne rimane attaccato’’ dissi io formando un’altra palla di fuoco che all’improvviso scomparve e rimasi a fissarmi la mano perplessa
‘’Salve ragazzi, scusatemi il ritardo, io sono la Fata Smemorina, la Preside di questa scuola. Il Principe Ben sono certa vi abbia fatto un’ottima accoglienza, ma mi sento in dovere di ricordavi qualche regola.
Uno: niente magia
Due: non si attaccano i compagni
Tre: rispettare le prime due
Tutto chiaro, tesori? ’’ concluse la signora rivolta in primis a me e poi verso gli altri
‘’C-R-I-S-T-A-L-L-I-N-O’’
‘’Niente magia?!’’ chiese Mal
‘’No mi spiace, non tutti sono in possesso di poteri qui e per evitare disparità, nessuno può usare la magia, io inclusa’’
 ‘’Tipico, ci togliete sempre tutto. Siamo appena stati liberati dalla prigione creata dai genitori di questo damerino, che ci trascinate a forza in un’altra prigione, meno degradata lo ammetto, ma non ci avete fatto un favore, avete solo spostato la detenzione. Appena riotteniamo la nostra magia per diritto di nascita, ce la togliete un’altra volta. Ho…forse dimenticato…qualcosa?!’’ replicai io girando in tondo alla Preside e al Principino     
A quelle parole me ne andai, cercando quella cosa che loro chiamavano stanza, seguita a ruota da Pena e Panico.
 Ho scoperto a mio malgrado che quella cella prevedeva due coinquiline, Mal e Evie dovevano a quanto pare stare lì con me, avevo già provato a sbatterle fuori ovviamente ma erano tornate tutte le volte, alla fine la cosa mi annoiava ed ho smesso.
‘’Come farete ad attivare il vostro piano quindi?’’ chiesi io sfogliando una rivista
‘’Tu non ti preoccupare, non ci servi ’’ replicò Mal acida
Uscendo dalla stanza annoiata dalla loro compagnia e recandomi in giardino, qualcuno mi finì addosso e caddi a terra rovinosamente, Pena e Panico scattarono subito in avanti per separare me dal mio aggressore, che si stava avvicinando, gli ringhiavano ma lui non ci badò molto.
‘’Mi dispiace veramente tanto, non ti avevo vista’’ disse questo tipo riccio e muscoloso
‘’Mi pare evidente’’ dissi alzandomi e richiamando i segugi
‘’Sono Magnus comunque, figlio di Hercules’’ replicò lui presentandosi
Non potevo crederci per un attimo rimasi sbigottita, quanta fortuna potevo mai avere nell’imbattermi proprio nel figlio del nemico più grande di mio padre. Per Zeus se avessi portato a mio Padre questo ragazzino, avrebbe finalmente riconosciuto il mio valore e mi avrebbe permesso di regnare insieme a lui sugli Inferi.
I miei occhi luccicavano di magia ed energia e il mio sorriso era ghiaccio, era la mia occasione.

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Capitolo 3
*** Segugi Infernali ***


I'm Back!!! muahaha 
finalmente ho avuto il tempo di scrivere un paio di righe, grazie a dio. buona lettura. 












Le mattine ad Auradon erano troppo luminose, troppo felici e troppo buone. Come se non bastasse tutti questi buoni sentimenti nell’aria, mi toccava pure svegliarmi con Evie la mega diva e Mal che non provo nemmeno a descrivere. Questa mattina aveva però un obiettivo speciale, il piano era semplice, distruggere il figlio del semidio.
‘Dove stai andando?’ chiese Mal
‘Voi avete il vostro piano immagino…io ho il mio’ risposi
Dovevo recuperare quel piccolo semidivino e schiacciarlo tra il pollice e l’indice. Mi accovacciai davanti a Pena e Panico e gli dissi di trovarlo, i due segugi annusarono l’aria e partirono alla velocità dell’ombra. Alla loro vista, gli studenti si spostavano spaventati gridando e correndo nella direzione opposta. Forse avrei dovuto dire a qualcuno che fiutavano la paura, più urlavano e scappavano davanti a loro e più acquistavano forza e velocità.
‘Miss Demon, mi scusi, venga un attimo’ mi richiamava quella sottospecie di insetto cresciuto
Feci finta di non sentirla e provai a proseguire, ma una forza mi bloccava la fuga, mi girai di scatto
‘Scusi Trilli, ma non aveva detto che la magia era proibita?!’ replicai io
‘hahahah ma non sono Trilli sciocchina, lei è mia sorella. Oh ma la magia può essere usata come incentivo per gli studenti duri di orecchi signorina. A tale proposito, i suoi adorabili animaletti, dovrebbe non farli correre liberi per la scuola, grazie a lei. Buona giornata’ concluse la Preside, definendo un ordine
Stavo per perdere la pazienza, visto che nessuno si poteva permettersi di darmi un ordine, quando Pena arrivò di corsa, avevano trovato la mia preda. Pena riprese a correre e io lo seguito con camminata decisa, non dovetti spostare nemmeno persone lungo il mio cammino, tutti erano talmente terrorizzati che si chiudevano nelle aule pur di non intralciarmi. Quasi quasi mi piaceva questo posto, avevano rispetto per i superiori a differenza di Mal e la sua banda.
Pena mi aveva portato in mensa, dove su un tavolo Panico stava ringhiando a Magnus, che non sembrava minimamente spaventato però.
‘Panico’ richiamai il segugio che scese dal tavolo
‘Sono dei bei cagnoloni vivaci’ replicò lui
Mi accomodai di fronte a lui e cercai di sorridere, dopo un po' ci rinunciai però, non potevo cadere così in basso solo per attuare un piano di vendetta.
‘Beh si, sono vivaci. Mi dispiace se ti ha disturbato’ dissi io
‘Ci sono abituato, ne abbiamo uno a casa anche noi, la signora O’Leary’ replicò lui continuando a mangiare
‘Strano nome per una creatura infernale, così le mancate di rispetto ’ risposi io, la conversazione cominciava a farsi interessante
‘Rispetto a lei o a te?!’ chiese Magnus
‘Direi a entrambe, sono la futura Signora dell’Oltretomba’ dissi guadandolo negli occhi, un po' irritata
‘Brava complimenti…mi passi il sale? O devo fare richiesta scritta a Caronte’ disse lui
Mi alzai di scatto in piedi, non ero mai stata trattata con così poco riguardo in vita mia, non un fremito o un movimento di labbro fuori posto. Una cosa era certa, lui non aveva paura di me adesso, ma presto avrebbe imparato ad averne come tutti quelli che mi avevano cosciuta. Mi si illuminarono gli occhi di un bel blu freddo e il sale si rovesciò lungo tutto il tavolo e poi me ne andai più scontrosa che mai.
 
Tornai in quella fogna di camera, che avevo un pizzico alle mani incredibile. Chiusi la porta e urlai, sprigionando una scia di potere blu e nera che si sparse per la stanza e spense tutte le luci. Non mi resi conto che Evie e Mal fossero lì, cominciarono a ridere.
‘Guarda Evie, a sua malignità è andato storto qualcosa’ disse divertita Mal
‘Non preoccuparti, ho tastato il terreno, domani farò centro. Pensa al tuo di piano lucertola’ replicai io
Mal e gli altri andarono non si sa dove, quindi finalmente avevo camera tutta per me, e rimasi stesa sul pavimento a pensare alla prossima mossa, accarezzando la testa a Pena e Panico.
Non fallirò mai, dimostrerò di essere degna di mio Padre.




ALLA PROSSIMA!!!! sperando di non dovervi far aspettare troppo ancora...bye bye

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Capitolo 4
*** Buio e Luce ***


ALOHAAAAAA!!!!!!!! 
Piano piano si va avanti....chiedo scusa ma sto avendo problemi a scrivere -.-' 
Spero che comunque vi piaccia il nuovo capitolo. Buona lettura, lasciate commenti se vi va.









Quella mattina non potevo fallire, avevo passato la notte a ristudiare tutta la Mitologia Greca per studiare qualcosa che mi potesse tornare utile e alla fine avevo trovato la cosa perfetta. Non avevo dormito molto, mi ero coricata alle cinque o sei del mattino, dormire era qualcosa che competeva agli umani, non sicuro per la futura Signora dell’Oltretomba. Il tempo per stare con gente che dormiva non mi sarebbe mancato in futuro, questo era certo. 
Qualcuno mi afferrò i piedi e mi scaraventò a terra. Balzai in piedi con una sfera di fuoco blu pronta contro chi aveva osato svegliarmi, mi trovai una palla di fuoco verde puntata contro di me.
‘Sembra siamo ad un punto di stallo ’ dissi io
‘Sembra di si’ affermò Mal
‘Che cosa vuoi? Sai che ho ucciso per molto meno?!’ chiesi io con ostio 
‘Non so cosa tu abbia in mente di fare e non mi interessa, ma per il mio piano…loro si devono fidare di noi, di tutti noi e per farlo funzionare dobbiamo andare a queste patetiche lezioni’ mi spiegò lei
‘Quello che descrivi è un tuo problema o sbaglio?! Cosa ci guadagno io?’ replicai
‘Pensaci, alla fine conviene anche a te che si fidino di te ’ incalzò Evie
Ci pensai un secondo poi feci scomparire la magia e decisi di assecondarli per questa volta. Forse non era così stupido come piano, ma il mio rimaneva li, avrei attratto il giovane semidio in una trappola, fosse stata l’ultima cosa che avrei fatto e probabilmente lo sarebbe stata davvero. Zeus avrebbe finalmente riconosciuto il valore di Ade e saremmo tornati alla vetta più alta non solo del mondo, ma di tutto L'Olimpo.  
Dovetti, quindi, seguire le lezioni per tutta la giornata facendo finta pure mi interessasse qualcosa. Il corso peggiore di tutti era quello di bontà, ovviamente riservato a noi dell’Isola e tenuto da quel insidioso insetto della Preside. Quando finalmente ero convinta di essermi liberata, ecco che vengo richiamata dalla Fata Smemorina. 
‘Scusami tesoro, so che sarai stanca, ma hai un ultimo corso alla quale ti abbiamo iscritta, penso ti piacerà’ disse lei, costringendomi a seguirla
Stavo immaginando ogni possibile recita o pantomima floreale e regale, alla quale pensavano di farmi partecipare, la Preside si diresse verso un campo verde, come se l’erba potesse esistere sulla terra se non marcia o calpestata. In questo suddetto prato, vi erano altri ragazzi e ragazze e numerosi oggetti molto familiari a dire il vero. 
‘Cosa sarebbe sta buffonata?’ domandai incrociando le braccia 
‘Allenamento Semi-divino, per fartela breve’ rispose l’uomo in tuta. 'Io sono il Coach Jackson, Benvenuta al tuo primo allenamento, scegli un arma e mettiti col tuo compagno' la fece breve il Coach
Un ragazzo in elmo mi si avvicinava a spada alzata, presi la prima lancia che trovai e mi scagliai verso di lui. Non avrei mai immaginato che permettessero ai loro angeli di ferirsi in battaglia, mi stavano rendendo tutto più divertente. La mia ferocia non bastava a colpirlo, schivava con grande tecnica, io non avevo mai acquisito strategie di nessun tipo, mi bastava puntare e giocare sporco molto spesso. Il ragazzo mi sovrastò ma solo per un secondo, io crollai a terra e ribalzai in piedi, avverivo una fatica improvvisa e quando formai una sfera di azzurra.....tutto si fece buio. 



Luce....
Balzai sul letto all'improvviso ed ebbi un cerchio alla testa. Qualcuno mi fece ricoricare, quando sbattei gli occhi cominciai a mettere a fuoco la stanza.
'Dove mi trovo?' chiesi a nessuno
'In infermeria' rispose una signora vestita di bianco
'Non osi toccarmi' replicai quando si avvicinò 
'AH vedo che stai meglio, bel ringraziamento. Sei svenuta sul campo, un tuo compagno ti ha portato qui' rispose l'infermiera
Un brivido mi risalì lungo tutta la spina dorsale, qualcuno mi aveva vista debole e senza difese. Chissà quanto si saranno divertiti gli altri a sentire che avevo perso i sensi come una comune principessa, che vergogna. Ade aveva proprio ragione, questo posto ti fa il lavaggio del cervello, ti addolcisce, ti rende uguale a loro. Non avranno anche me, non lo permetterei mai, che prendano Mal, Evie, Carlos e Jay; non mi importa, ma io restererò fedele a mio Padre e tornerò per regnare al suo fianco. Un altro brivido percorse il mio corpo, mio padre non dovrà mai sapere di questo, mai nessuno. 
'Vieni è sveglia, vi lascio soli'  l'infermiera si dileguò e comparve Magnus
Ecco! Era venuto a gongolare, a dirlo a tutti, a mettermi al pari degli umani. 
'Come stai?' domandò prendendo una sedia
Non accettavo che sta situazione imbarazzante continuasse, mi alzai dal letto ma crollai rovinosamente sul pavimento. Di male in peggio proprio. Mi aggrappai al letto e mi sollevai in cima. 
'Dai ridi e facciamola finita, tanto sei qui per questo, no?! Quanti lo sanno?' nemmeno lo guardai negli occhi
'Certo l'istinto di ridere è forte, ma non sono qui per questo. Quando è stata l'ultima volta che hai mangiato o dormito?' domandò lui
'Mi prendi in giro?! Sono una Dea non ho bisogno di cose così futili' replicai io guardandolo sta volta negli occhi 
'Lo sapevo' e sghignazzò. 'Primo: sei una Semi-Dea, significa che metà di te è umana. Non sei invincibile. Secondo: Questo comporta che tu debba mangiare e dormire come un comune essere vivente, rassegnati. Tutti gli anni viene qui uno nuovo, si convince di essere onnipotente e sviene in mezzo alla scuola'   concluse la sua speigazione e si alzò. 'In ogni caso, ho raccontato di averti colpito in testa per sbaglio con l'elsa della spada. Nessuno sa che sei svenuta, piuttosto credono che tu sia negata nel combattimento' si girò verso la porta
'Mezza Dea- Mezza Strega' aggiunsi io
'Come?' si rigirò 
'Mia....madre è mezza strega, non umana' precisai 
Se ne andò e cercai di non incontrarlo per le restanti settimane.  Dovevo limare la mia mossa finale ormai, quasi mi dispiaceva rovinare la sua vita così dal nulla. Seguì il suo consiglio in ogni caso, mangiavo, dormivo, mi dirigevo in classe e ad allenamento. La vita però non era così semplice, non era tutta Auradon; l'Isola era sempre più vicina, più forte e determinata che mai, lo percepivo. 
La mia energia era sempre più forte, quindi il tempo era vicino, sarei stata la Regina dell'Oltretomba, in un caso o nell'altro, avrei guidato io la rivolta verso L'Olimpo prima, poi contro questa scuola, Auradon e infine tutto il mondo. Un sorriso debole mi rigò le labbra, lo persi quasi subito fissando il punto in cui l'ombra di casa era appena percettibile, perdendomi nei miei pensieri. 





Non devo commentare molto questo capitolo....ma ci avviciniamo alla fine della storia, prevedo altri due o tre capitoli, quindi resistete. Tanti progetti in vista gente. Ancora Narnia, Tenebre e Ossa, un altro Harry Potter, Fidanzati dell'inverno e altro ancora....basta metterli in fila :P                      BYE BYE!!!!!!

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