wonderland

di DMSGMCJB
(/viewuser.php?uid=589034)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** riflessioni ***
Capitolo 2: *** HIM ***
Capitolo 3: *** CIRCLE ***
Capitolo 4: *** --> 4 ***



Capitolo 1
*** riflessioni ***


La pioggia batte forte sui vetri della stanza, un rumore flebile ma, che alle 04:00 del mattino riempie la stanza come se fossi ad un rave.

La mente mi riporta a ricordi che vorrei cancellare, mi fa sentire sensazioni provate che mi farebbero venire voglia solo di tagliarmi via la pelle.

Quando gli effetti delle varie sostanze lasciano il mio corpo un cocktail fatale di ricordi mi investono la mente provocandomi conati di vomito e lacrime che rigano lungo il mio volto. La soluzione l’avrei a portata di mano , mi basterebbe aprire il comodino ma, cazzo Miley sei troppo forte per caderci, una sostanza non può condizionarti così tanto la vita !

Questo stavo ripetendo a me stessa da ormai un paio di ore, tra i primi sintomi di astinenza,  la rabbia per la lucidità e la consapevolezza di essermi scelta una vita di merda.

Ma come tutti i tossici sono diventata bravissima ad inventare scuse anche a me stessa pur di drogarmi,  questa mattina  a scuola avrei una verifica importante, e non posso permettermi di sbagliarla o rischio di non diplomarmi;  quindi pensai  che la mia disintossicazione dovrà aspettare la fine della maturità !

Aprii velocemente il cassetto del comodino affianco al letto, presi il foglio di stagnola bruciato, il pippotto e l’accendino, accesi la abat-jour e mi misi seduta sul letto cercando  di incrociare la gambe ma fanno veramente troppo male , avvicino il piccolo rotolino di stagnola alle labbra, una mano tiene il foglio con sopra dei rimasugli di eroina e con l’altra accendo l’accendino e brucio il foglio per far creare quel fumo bianco ed intenso, che inizio ad aspirare avidamente, dopo la terza o quarta scesa inizio a calmarmi, la testa è molto più leggera e tutto scompare, la nausea, i brividi ed i dolori scompaiono, eppure io mi chiedo questa può essere vita ? Schiava di una polvere per essere normale, per mangiare per non piangere, per sopravvivere ?

Finito quel poco che mi sono lasciata dal pomeriggio, metto tutto accuratamente dentro un fazzoletto per nascondere ogni traccia, e lo misi dentro allo zaino di scuola, apro la finestra della camera mi accendo una sigaretta ed inizio a guardare il paesaggio, una strada buia illuminata solamente dalla luce arancione di un lampione la cui luce viene modificata dalle gocce di pioggia, ho sempre amato guardarla fin da bambina, mi ricordo che mi ero inventata una mia spiegazione riguardo la pioggia, ero convinta che fossero le lacrime delle persone a noi care decedute e le fanno scendere sulla terra per farci capire che ci pensano, credo che già da bambina facevo uso di qualche sostanza psicoattiva forte hahah.

La sveglia suonò puntualmente alle 06:15, non ci misi molto ad alzarmi dal letto, chi si è mai addormentato ?! Il contatto con il pavimento freddo mi fa sorridere, anche perché in questo momento il freddo è l’ultima cosa che soffro, vado velocemente dentro il bagno ed inizio a sistemarmi, giusto per non far capire la mia dipendenza a famiglia, insegnanti e compagni . 

Faccio una doccia super veloce, giusto per dare un colorito più vivo al mio corpo, mi trucco velocemnte, un filo di fondotinta, mascara, matita occhi e terra per fare un contouring molto semplice e veloce.

Esco velocemente dal bagno con un asciugamento intorno al corpo, rientro in camera ed inizio a vestirmi velocemente, perizoma nero semplice leghins neri, di quelli che si usano per la palestra, un reggiseno nero ed una canottiera nera e sopra una felpa crop di Pull&Bear grigia con una rosa rossa attaccata sopra la testa destra, ai piedi metto le mie amate Air Max 90 completamente nere, prendo il mio solito piumino che ormai avrà 1000 anni ma che adoro e metto lo zaino su una spalla, passo in cucina salutando i miei genitori.

  • Mamma : tesoro oggi torni a casa a mangiare ?- chiese abbracciandomi stretta 
  • Miley : no mi spiace mi fermo in biblioteca a studiare, sai ho ancora un pio di materie sotto e mi sto facendo aiutare da alcuni compagni -  risposi mettendo su un finto sorriso per evitare di farli preoccupare e convincerli che nella mia vita vada tutto bene.

Mio padre senza che gli chiedessi nulla mi lascia 20 euro in mano e mi saluta dandomi un abbraccio.

Piena di sensi di colpa esco dalla porta di casa ed entro in macchina, mi sento una merda, da fuori sembra che la mia vita sia perfetta, due genitori amorevoli, una cosa decorosa, ho una macchina che condivido con mia madre, non nuoto nell’oro ma posso permettermi di stare un po’ tranquilla a livello economico; eppure questo non mi è mai bastato ho sempre avuto la sensazione di avere dei vuoti emotivi che non sono mai riuscita a colmarli, nemmeno con le relazioni anzi forse quelle hanno sempre e solo peggiorato questo vuoto.

 

 

—————————————————————————————————————————————————————————————————————

 

Read me :

Allora vi sembrerà che ci sono delle incongruenze ma, posso spiegarle :

  • All’inizio la nostra Miley sembra che voglia davvero smettere di usare, in realtà da fatti lo si dice sempre ma , è quando inizia a mancare la sostanza che la vera sfida inizia.
  • Il raccontare bugie, altra cosa tipica delle persone che hanno una dipendenza ( alimentare, tossica o da persone ) per raggiungere il  loro scopo inventeranno 1000 scuse per darsi una motivazione a farlo.
  • La descrizione della sua situazione famigliare, siamo perfettamente consci della realtà che ci circonda ma, siamo troppo impegnati a distruggerci per capire che potremmo farcela anche senza.
  • Tutti i giorni è un terno all’otto per evitare di essere sgamato dalle persone, quindi cerci in vano di truccarti vestirti bene ecc… per non far notare che in realtà hai un problema.

Vorrei un feedback da voi riguardo questo capitolo e riguardo questa storia, qualsiasi consiglio verrà preso in considerazione. Premetto so di quello  che sto parlando, molto più avanti magari farò uscire di più il mio punto di vista.

 

IG: viky_vape_97

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** HIM ***


05:10 di mattina, la sveglia suona, allungo il braccio per spegnerla, e subito il freddo della stanza mi ricorda che sono vivo, e che sarà un’altra giornata di merda.

Accendo la luce sul comodino e cerco di scendere velocemente e di convincere il mio organismo che ha ancora qualche minuto di autonomia, prendo i vestiti da lavoro lasciati la sera prima sulla sedia davanti alla televisione e salgo le scale per arrivare in cucina. Tutte le mattine la stessa storia, vedo lei, la causa di tutti i miei casini e problemi sdraiata su quel cazzo di divano a giocare al cellulare o dormire beatamente come una bambina . 

Senza neanche considerarla apro l’involucro di plastica della capsula del caffè ed infilo la capsula nella macchinetta, cerco in vano di prendere una tazzina ma, non ne trovo, tutte le mattine la solita storia, sempre qualcosa che manca, sempre 1000 problemi , sempre lei che se ne frega dei bisogni della famiglia.

  • Justin : MA CAZZO, FAI VERAMENTE SCHIFO NEMMENO I PIATTI ORA FAI - urlai talmente forte da svegliarla, la sua faccia è la stessa di una bambina sgridata, senza nemmeno rispondere si sdraia nuovamente e si gira con la faccia nascosta dallo schienale del divano.
  • Justin : OH CAZZO, VUOI RISPONDERMI ? IO DEVO ANDARE A LAVORA NON COME TE CHE NON FAI UN CAZZO DALLA MATTINA ALLA SERA!!!!! - credo che le vene del mio collo siano totalmente fuori, e che fra poco scoppino, e l’unica risposta che ricevetti fu un dito medio e qualche borbottio incomprensibile.

Senza nemmeno più rivolgerle la parla per evitare di fare qualcosa di cui sicuramente poi me ne sarei pentito più avanti, scesi nuovamente le scale, ed andai in camera mia a prepararmi.

Fra una decina di minuti sarebbe arrivato Marco, per andare a lavoro, apro l’armadio, prendo la mia bottiglietta di metadone il suo bicchierino ed ingoiai quel liquido semi zuccherino, senza di lei potrei permettermi di scalare, ma come si fa a vivere con una tale schifezza umana ? Tutti i miei pensieri furono mandati via dal rumore del telefono, apri la porta che avevo in camera, ed usci velocemente per dirigermi nella macchina di Marco.

  • Marco : Bimbo bello, hai una faccia che farebbe spavento ad un fantasma, preso il caffè ? - Disse sorridendomi, con uno di quei sorrisi che infastidirebbero chiunque ma, alla fine è simpatico e mi torna utile per andare a lavora senza dovermi far  portare da mia madre.
  • Justin : lascia stare và, se ci fermiamo al bar davanti al cantiere te ne offro uno-  risposi cercandomi il pacchetto di sigaretta dentro le tasche dei pantaloni.

Ne presi una che portai velocemente alla bocca e l’accesi. Come al solito il viaggio fu abbastanza silenzioso non sono un tipo che parla molto di se stesso con colleghi o amici, tendo sempre a farmi i cazzi miei, e pretendo che gli altri facciano lo stesso con me .

 

La giornata lavorativa passa come al solito, sempre nervoso, perché quel branco di idioti con cui sono in squadra non vogliono faticare e mi tocca fare tutto a me!

Mentre mi dirigo all’uscita del cantiere, prendo il mio cellulare dalla tasca, e mi affretto  a fare una chiamata, inizio ad agitarmi non ricevendo subito una risposta, le mie mani a sudare e la mia testa a pensare a possibili rimpiazzi, ma dopo il 5 squillo sento quella voce troppo famigliare ma, che in questo momento è veramente una “salvezza”

  • X : sciao, amigo- 
  • Justin : Oh fra dove stai ? - dissi abbastanza nervoso, e cercando di non farmi sentire da quelli che avevo intorno.
  • X : solito posto - 
  • Justin : ok fra, 10 minuti e son lì - dissi sbrigativo prima di chiudere la chiamata e rincorrere marco Marco.

Lo rincorsi per 300 metri prima che si rendesse conto che gli stavo urlando dietro, mi serve troppo questo passaggio, se no rischio che quello stronzo se ne vada e mi lasci in bianco.

  • Justin : Ma potresti darmi uno strappo ai palazzoni ?- chiesi speranzoso ed affannato, che manco avessi corso la maratona di New York
  • Marco : va bene ma, non posso aspettarti, è il compleanno di mia moglie sta sera ed andiamo a mangiare fuori- disse aprendo la macchina frettolosamente.

Lo ringraziai, ed entrai in macchina, il viaggio fu relativamente breve, e meno male ogni minuto che passava speravo che quel bastardo non mi lasciasse in bianco.

  • Marco : bene Juss, siamo arrivati, ci vediamo lunedì mattina alla solita ora - disse con un gran sorriso.
  • Justin : sicuro, come farei senza un collega come te? Dimmi poi quanto ti devo della benzina per questa settimana!- non gli diedi nemmeno il tempo di rispondere che stavo già andando nel posto indicatomi.

Salii le scale che mi portavano al luogo dell’appuntamento, e non c’era, c’era solo una ragazzina che stava fumando una sigaretta. Porca troia, magrebino bastardo, ti dico di aspettarmi e che fai te ne vai ma cazzo se me la paghi, oh questa è la volta buona che ti faccio saltare tutti i denti, io giuro che ti faccio male… I pensieri furono bloccati da una voce 

  • X : Se stai cercando Amin è andato su in casa, sta tornando per me - guardai per capire da dove veniva quella voce e mi accorsi che apparteneva a quella ragazza, troppo bella e ben tenuta per essere una tossica.
  • Justin : grazie, piacere Justin, tu sei ? - chiesi speranzoso di poter fare due chiacchiere con la ragazza 
  • X : Miley, e guarda sta arrivando 

 

—————————————————————————————————————————————————————————————————————————————

 

Read me =)

 

Allora qui vi presento una figura diversa, da quella di Miley, come avrete capito si tratta del protagonista maschile Justin.

Lui è una figura strana, si crede migliore, il ragazzo perfetto, da a sua madre le colpe di tutti i suoi problemi senza rendersi conto che in realtà è solamente lui il colpevole di alcuni di questi.

Questa parte è stata più difficile da scrivere e forse anche meno brillante, ma spero che vi sia piaciuta lo stesso, prometto che le parti maschili miglioreranno. Per il resto posso solo dire enjoy and stay tune, penso che pubblicherò 2 capitoli alla settimana.

Spero che questo mio progetto vi possa aiutare o far riflettere, spero ancora in un vostro feedback e di ricevere consigli da parte vostra su cosa inserire e/o modificare o eliminare all’interno della storia. Per qualsiasi cosa contattatemi su Instagram

 

IG : viky_vape_97

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** CIRCLE ***


L’immagine grigia della scuola davanti ai miei occhi appare ancora più oppressiva di quella che realmente è. Una struttura completamente grigia, priva di colore, con poche finestre che sembrano istigare al suicidio, tutto intorno alla scuola sembra spegnersi ed ingrigire. 

A testa bassa entro dentro all’alto cancello di metallo, cercando il pacchetto delle sigarette dentro la tasca esterna dello zaino. Sono come sempre in anticipo quindi mi siedo sul grande sasso davanti all’entrata scuola ed inizio a fumare guardando divertita tutti, coppie che si baciavano, amiche che spettegolavano di compagne di classe e persino ragazzini di prima rincorrersi e spintonarsi giocosamente, beati loro che sono ancora così piccoli e spensierati.I miei pensieri vengono bruscamente interrotti da qualcuno che mi scuoteva .

  • Miley : ma che caz…Ke mi hai detto qualcosa, scusami stavo pensando - dissi guardandolo in quei suoi occhi color caramello, così intensi che è difficile non annegarci dentro, e le sue labbra così perfette e rosee, cazzo quanto vorrei baciarlo.
  • Kevin : Terra chiama Miley, ci sei rimasta bambina, comunque ti ho chiesto se hai una sigaretta per farne su una - disse mettendomi una ciocca di capelli ,che stavo cercando di sistemare ma, che puntualmente torna a cadermi sul viso, dietro l’orecchio e  mordendosi il labbro inferiore.

Presi una sigaretta dal pacchetto e gliela porsi, ricambiando il sorriso, almeno credo che il suo sia stato un sorriso.

  • Miley : devi smetterla di chiamarmi bambina, lo saiche mi fai arrossire -dissi facendo la faccia da finta arrabbiata
  • Kevin : sei la mia bambina, scontrosa e selvatica- non riuscì a finire la frase senza scoppiare in una fragorosa risata che quasi la mista gli cascò dalla mano, ma senza starci troppo a pensare si ricompose ed iniziò a girare la canna.
  • Miley : oh scemo stai attento, che se ti cade mi tocca pure farti fumare un personello - lo rimproverai con tono materno, ecco un’altro colpo al cuore.

La sua lingua che lecca quella cartine, mi fa quasi sussultare, è elegante e sexy allo stesso tempo. Inizia a pensare alle sue mani sul mio corpo, la sua lingua fra le mie cosce ed il suo sapore all’interno della mia bocca.

  • Kevin : Tieni bimba, oggi hai qualcosa di strano non sei la mia Miley, sicura che vada tutto bene ?- il suo sguardo era circospetto, come se stesse iniziando a sospettare qualcosa della mia vita segreta.
  • Miley : sisi, è solo che ho dormito poco, ho studiato per la verifica di mate - dico velocemente, aspirando e buttando subito fuori quel fumo bianco e dolciastro
  • Kevin : Hai ragione mi ero pienamente dimenticato della verifica, me la passi vero? Tanto abbiamo la Mara, con lei è impossibile non copiare - disse facendo la voce da bimbo, e mettendo la sua testa nell’incavo del mio collo e dandomi un bacio nella mandibola.

Di tutta risposta, gli buttai il fumo in faccia con fare sexy, e gli bacio la guancia.Alzò la mia mano e diede un tiro alla canna .

  • Kevin: cazzo ragazza, non pupi fare così, sai l’effetto che mi procuri ogni volta che mi guardi in quel modo- disse a pochi millimetri dalle mie labbra soffiandomici il fumo sopra , di tutta risposta socchiusi le labbra  e chiusi gli occhi.

Il tempo sembra essersi fermato, siamo solo noi due, così vicini da poter sentire i nostri fiati ma, ancora così distanti da non sentire il calore delle nostre labbra, tutto intorno a noi va rallentatore, il fumo in mezzo a noi sembra formare una corda e legarci, ma tutto questo vien interrotto dal suono della campanella 

  • Kevin : dai andiamo in classe bimba- porgendomi una mano per aiutarmi a scendere da dove prima mi ero seduta, e mentre vado verso la porta sento la sua mano appoggiarsi sul mio sedere.

 

La verifica era alla seconda ora, è andata piuttosto bene ma, non ne avevo dubbi, non perché fossi brava o cose del genere ma, perché abbiamo una professoressa talmente tanto scema che ha paura degli studenti e quindi possiamo copiare e passarci il test tranquillamente. 

Le tre ore successive passarono tranquille, con qualche pausa sigaretta.

Io e Kevin siamo nella stessa classe, tutti pensano che fra noi due ci sia qualcosa ma , non c’è mai stato nemmeno un bacio; anche se il suo comportamento questa mattina mi ha mandato molto in crisi. 

Oggi abbiamo rientro alle 2 ed usciamo alle 16:30, tutto perfetto, così posso fare rifornimento per essere tranquilla sta sera e domani mattina. 

Era troppo poca quella che mi ero lasciata, iniziano a venirmi i primi brividi ma, devo resistere è tutto già organizzato quindi non devo agitarmi.

  • Miley : dato che c’è rientro e non posso tornare a casa che ne pensi se , pranziamo insieme o hai da fare ? - feci gli occhioni da cucciolo, so che non mi resiste quando li faccio.
  • Kevin : mi dispiace piccola,  devo fare due sbatti ma, se vuoi questo sabato ti porto al mare, devo parlarti- mi diede un tenero bacio sulla guancia  facendo scivolare la sua mano nel mio fianco, in un modo molto dolce.

Lo vidi sparire dal mio campo visivo, ed ora che sono sola cosa faccio ho un oretta? Automaticamente il mio corpo risponde  prendendo il mio telefono dalla tasca dello zaino lo sbloccò e fece il primo numero che avevo nella cronologia.

  • Miley : ehiii, ciao si sono la ragazza amica di Mike, come stai bello ? Ma senti ci possiamo vedere subito ?- dissi trattenendo un conato, questo è tanto paranoico che se mi sente stare male è capace di buttarmi il telefono in faccia e non rispondermi più.
  • X : si, vieni casa palazzoni -
  • Miley : due minuti e sono li- nel mentre gli rispondevo avevo già acceso la macchina e girata nella direzione che mi interessava percorrere.

Ci misi letteralmente due minuti ad arrivare nella casa dove lo stanno  ospitando, busso alla porta e subito vengo investita da odore acre un misto di sudore, pattume cocaina ed eroina, insomma un odore che nessuno apprezza ma, che per ora è l’odore più buono che possa sentire. In casa ci sono  2 ragazzi, uno su una sedia testa appoggiata al muro e pera ancora nel braccio, al tavolo seduto c’è il padrone di casa  con una stagnola sul tavolo ed una bottoglietta attaccata alle labbra, mi fa un cenno di saluto  che ricambio ma, i miei occhi stanno cercando lui, lo trovo seduto nel divano letto e mi fa cenno di andare li da lui.

Non penso molto a cosa potrebbe capitarmi, penso solo che in questo momento ne ho bisogno e nulla importa.

  • Amin : vieni, io regalo a te, ma tu mostra tette - 

Venni invasa da mille emozioni, odio essere così lucida, così rimuginosa , ma non posso perdere la possibilità di averne una ad un prezzo così alto ma basso economizzante.

 Lentamente mi tolgo la felpa, e la metto sul letto, tolgo le spalline della canottiera e la lascio cadere sul mio addome piatto, troppo per alcuni ma, non per me; mi avvicinai a lui in reggiseno, prendo le sue mani e le metto  sopra il mio seno, le stringe, quasi a farmi male, mi tira ii capezzoli quasi a farmi lacrimare, ma forza Miley puoi resistere.Le sue viscide labbra si posano sul mio collo e le mani scendono sul mio posteriore iniziano a palparlo e tirarmi piccoli schiaffi, una mano dal sedere risale  lungo la schiena ed va a prendere una grossa ciocca di capelli e me li tira portandomi la testa indietro, ho sempre sofferto i capelli fin da bambina e quindi mi provocò non poco dolore. L’altra mano si poggiò sopra il mio sesso, ringrazio di avere ancora i leghins, la massaggia un pò e poi mi lancia via. Porta una mano nella tasca del giubbotto sul letto e ne estere un quantità enorme di palline, ne prende 1 e me la da.

  • Amin : su dai foglio a ragazza, e fai fumare crack - disse al padrone di casa, che mi passa un foglio e di stagnola e la bottiglia.

Mi sistemo sul tavolo, metto le sigarette, l’accendino, il pippotto che ho sempre nello zaino, uso sempre lo stesso per fumare così quando sto male e non ho possibilità almeno riesco a tranquillizzarmi perché un po’ di sostanza lo ho sempre, prendo la bottiglia metto la cenere che c’era nel posacenere sopra il braciere , la piccola pietra di base sopra la cenere, le labbra nella banconota arrotolata dentro al buco della bottiglia, con una mano tengo la bottiglia e con l’altra scaldo la cenere. Il mio petto viene invaso da un forte bus, il mio cuore sembra che sta per esplodermi, il fumo è ancora tutto dentro ai miei polmoni, piano piano lo lascio uscire e mi accingo a preparare subito la pallina di roba per evitarmi di andare in calo completamente di vomitare davanti a tutti.

Non ci metto molto a finirla di fumare, l’agitazione della coca è passata, meno male anche perché devo tornare a scuola, e non farmi beccare ne da Kev ne dai professori.

Arrivo proprio a pelo a pelo, con il suono della campanella.

  • Kevin : Bimba, pensavo facessi buco, non ti ho visto, ti ho tenuto due tiri- mi da un bacio sulla guancia 
  • Miley: scusami sono andata a mangiare dalla nonna di una mia amica e non mi sono resa conto di quanto tempo era passato- pure le mie labbra si poggiano sulla sua guancia ma, leggermente sull’angolo esterno delle labbra.

Sorride e mi stringe a lui, abbiamo due ore di piscina, già è brutto fare piscina a scuola poi quando sei l’unica ragazza in una classe di 23 uomini è ancora più imbarazzante .

  • Miley : Prof, non faccio piscina oggi, ho il ciclo- cerco di essere il più convincente possibile, faccio anche la faccia dolorante, deve credermi per forza.
  • Prof: è la 4 volta che hai il ciclo questo mese, su vatti a mettere il costume ed entra in acqua hai solo 10 minuti- severo come sempre 

Anche le due ore di piscina passano tranquillamente, la parte imbarazzante è stata entrare e mostrarmi a tutti ma , poi mi sono sciolta ed ho pure nuotato.

Rimango l’ultima nella zona dove ci sono tutti gli asciuga capelli, tanto ho un po’ da aspettare quindi posso prendermela con calma.

  • Kevin : bimba ti aspetterei volentieri ma rischio di perdere il pullman per andare a casa, ci vediamo domani- mi passa il joint mi saluta con un forte abbraccio ed una volta staccato si incammina verso l’uscita.

Mi sono già messa d’accordo con Amin, alle 5 dalla palestra, vicino a dove era oggi, quindi faccio tuto con molta calma, mi incammino in macchina, la parcheggio sotto il luogo dell’appuntamento ed inizio a salire le scale, mi accendo il joint lasciatomi, ed inizio ad aspettare, in lontananza intravedo un ragazzo, mi sembra carino ma, nulla di speciale, ha una faccia troppo da presuntuoso . Lo vedo infuriarsi con l’aria, credo che stia aspettando Amin, ha la faccia troppo da tossico.

  • Miley : Se stai cercando Amin è andato su in casa, sta tornando per me - non deve essere molto sveglio siamo solo in due e si guarda intorno, è buffo 
  • X : grazie, piacere Justin, tu sei ? - chiesi speranzoso di poter fare due chiacchiere con la ragazza 
  • Miley : Miley, e guarda sta arrivando 

Finalmente arriva il tunisino maledetto, facciamo tutto quello che dobbiamo e vengo fermata dal ragazzo

  • Justin : conosco un posto per qui, se ti va possiamo andarci insieme ?- la sua faccia diceva tutto tranne che fidati ma, credo sia l’astinenza
  • Miley : guarda ho la macchina qui sotto parcheggiata, quindi se vuoi possiamo andare nel mio posto- dissi arrogantemente, in realtà non ho molta voglia di fumare con questo ragazzo ma magari ci guadagno qualche fumata gratis.

 

 

—————————————————————————————————————————————————————————————————————————————

 

Ω READ ME  Ω

 

Non è stato semplice scrivere certe cose, mi scuso anche per la lunghezza, non so in realtà come sarà una volta formattato. Chiedo scusa se a qualcuno possano dare noia certe descrizioni. 

Sto cercando di far uscire il carattere dei personaggi, siate buoni e come sempre, i vostri commenti e suggerimenti sono ben accetti. Un bacio 

 

IG: viky_vape_97

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** --> 4 ***


 

Penso di aver fatto bingo, una bella ragazza e pure patentata quindi, potrò muovermi in modo molto più agevole rispetto a quello che sto facendo fin ora. E’ molto silenziosa, per tutto il tragitto in macchina è la musica a tenerci compagnia ma, giuro che se non arriviamo subito in quel posto vado fuori di testa, fosse stato per me staremmo già fumano e magari facendo anche altro.

  • Miley : ecco siamo arrivati - la sua voce è piatta, un po’ morta, questa merda la sta mangiando dall’interno, eppure sembra così bella fisicamente .
  • Justin : menomale, stavo iniziando a pensare che non saremmo mai arrivati e che volevi darmi un colpo in testa e prendermi tutto -  dissi cercando di intensificare le parti ironiche per non darle fastidio non conosco bene questa ragazza, e non mi sembra una molto autoironica.
  • Miley : nooo! Come hai fatto a capire il mio intento ? Ora dovrò cambiare piano - scoppiò in una fragorosa risata contagiosa.

La vidi posizionare tutto meticolosamente sul cruscotto della macchina, sigarette, stagnola , pippotto, poi la vidi prendere un pezzo di un sacchetto e dividere la polverina della busta, una la fece per ora e l’altra la richiuse e la mise dentro un calzino che era nel suo zaino.

  • Miley : cosa stai aspettando ? Che scenda qualcuno da cielo per farti o hai bisogno di qualcosa ?- la sua voce era divertente ma, anche strana e non mi sono reso conto di essere rimasto imbambolato a vederla.
  • Justin : no scusami è che ero rimasto bloccato coi miei pensieri- presi tutto il necessario dal mio zainetto del lavoro, misi l’acqua nella fiala la polverina filtrai il tutto con un pezzetto di filtro della sigaretta e ed aspirai il tutto in siringa e mi cercai una vena.

Non la trovo, inizio a sudare, inizio a bucarmi ogni vena che vedo ma non ne riesco a prendere una, ho le braccia messe veramente troppo male, la maggior parte sono rotte, e o troppo profonde.

  • Miley : su dammi la siringa ed allunga il braccio, ci penso io ne ho vista una bella al lato- sono titubante nel dargliela ma non voglio che si coaguli e quindi l’ago si tappi.

Prese la pera la tappo’ e se la mise sopra l’orecchio, le allungai il braccio, si tolse l’elastico che la le teneva legati i capelli in una coda disordinata e me lo mise a livello del gomito e lo strinse più che poteva, con la mano desta andò a toccare e a stendare la parte dove aveva visto la vena e con un gesto troppo esperto la prese al primo colpo, iniziando ad infondere il liquido giallo, mischiato col mio sangue. L’atto durò circa 30 secondi finito tutto mi tolse elastico, spada , prende un fazzoletto e me lo mette sopra al piccolo buco che stava perdendo sangue e tornò a fumare. Non so capire cosa mi attiri di lei, ha un viso particolare, due occhi azzurri ghiaccio, che solo a guardarli di testi congelare e due labbra talmente perfette che il solo pensiero di averle sopra al mio metro me lo fa diventare duro. E’ giovanissima e non capisco come possa ave accettato questa vita, non deve, mi sembra anche una ragazza buona, ed un po’ ingenua. La sua voce mi portò alla realtà.

  • Miley : allora ragazzo misterioso, parlami di te? Io ti ho portato in macchina ma cosa ne so che non sei un omicida o uno stupratore seriale ? - rise ancora una volta e non posso non sorridere alle sue affermazioni .
  • Justin : ragazzina, non ti hanno mai detto di non dare confidenza agli sconosciuti ? - cercai di fare la voce da dure e credo di averla impressionata.
  • Miley : me lo hanno detto in tanti, come mi hanno sempre detto di stare a trenta a quelli che in discoteca ti mettono la droga nel bicchiere, beh nel primo caso è così che ho conosciuto la maggior parte delle persone mie amiche ed i secondi devo ancora trovarli! - non riesco a capirla un minuto prima ride e quello dopo è completamente seria.

Parlammo del più e del meno per circa un oretta, è simpatica la ragazza, ha un cervello ed allora perché deve rovinarsi in questo modo. Ci scambiammo i numeri e mi portò a casa, per uno strano caso fortuito abitiamo letteralmente a 10 minuti di macchina. Appena entro in casa  la spensieratezza del tempo passato con lei mi abbandona e mi sale tutta la cattiveria che ho repressa per quella donna, quando al naso mi sale l’odore di piscio di gatto.

  • Justin : CAZZOOOOOO, MA FAI PROPRIO SCHIFO, IL TUO CAZZO DI GATTO MI HA PISCIATO IN TUTTA LA CAMERA!!!- salii velocemente le scale, e la vidi ridere con il suo cellulare in mano.
  • Justin : ma lo capisci che sei la causa di tutti i miei danni brutta stupida ?!!!- sta volta non urlai, il mio tono era freddo e tagliente ma, non penso che capisca.
  • Mamma : senti da chi viene la predica, da quel tossico di mio figlio, ma guardati, sei fatto, puzzi mi fai schifo- disse a pochi millimetri dalla mia faccia, sono abituato alle sue uscite quindi non mi fanno nulla.
  • Justin : se tu avessi usato il preservativo, invece di fare la zoccola, ora non avresti me come problema, CHE OLTRETUTTO TI TOGLIE SEMPRE DA TUTTA LA MERDA ! CHE E’ FINITO IN GALERA PER PAGARE I TUOI MERDA DI DEBITI!!!, E TOGLITI DA DAVANTI LA MIA FACCIA-  la sua faccia è da ebete, non capisce quanto odio provi per lei e quanto vorrei che si svegliasse e cambiasse il suo modo di vivere
  • Mamma : io sono stanca, lo capisci, tu non apprezzi mai quello che faccio, e SMETTILA DI FARE LA VITTIMA, CHE BUTTI TUTTI I TUOI SOLDI DIETRO QUELLA MERDA, E SMETTILA DI URLARE CHE TUTTO IL VICINATO TI ASCOLTA- il suo tono è da prima donna, le mie parole le sono entrare da un orecchio ed uscite dall’altro.

Il nervoso è troppo forte, per non tirarle uno schiaffo sbatto il pungo sul tavolo talmente forte da far scappare il gatto che fino a quel momento c’era addormentato beatamente sopra. Scendo velocemente le scale, mi cambio i vestiti, attacco l’xbox ed inizio a giocare cercando di calmarmi.

Le ore passano, abbastanza tranquille, il mio gatto sonnecchia nel letto ed ogni tanto prova ad uscire dalla finestra della camera. Quella ragazza, Miley, mi è rimasta in testa, vorrei troppo cambiarla è troppo sexy e buona per fare questa vista, dai Juss prova ascriverle se ha voglia di vederti sta sera, magari riesci a farti una bella serata ed anche una scopata.

  • Text 
    • Justin : Eh-Yoh son Justin, che ne dici se dopo cena ci vediamo ? Mi farebbe piacere passare una serata insieme, potrebbe essere divertente.-

Spero in una risposta rapida, nel mentre andrò a farmi una doccia, e a vedere se mia madre ha intenzione di preparare qualcosa da mangiare. L’acqua sul mio corpo mi fa stare bene, so che dovrei smettere di farmi, ho le braccia troppo distrutte ma, l’atto mi da più dipendenza della sostanza in se.Penso di essere stato in doccia circa una mezzora, controllo il telefono per vedere se ho avuto una risposta al messaggio e inaspettatamente trovo una risposta.

  • Text 
    • Miley : ehilà, daje ci sta è venerdì sera, sarò da te alle 9:00, fatti trovare fuori xoxo.-
    • Justin : okay , a dopo xx- premo sul pulsante invio e metto il telefono sul tavolo

La cena passò tranquillamente, io e mia madre abbiamo questa tipologia di rapporto possiamo scannarci ma , poi le passa dopo un oretta. Io non so più come dirle che vorrei vederla cambiare e fare una vita normale. Alle 8.30 finii di cenare, scesi in camera e mi cambiai, un paio di jeans neri stretti una polo nera, una felpa della Adidas e le mie amate Nike air-max 90 completamente nere.

 

—————————————————————————————————————————————————————————————————————————————

 

Ω READ ME Ω

 

Come anticipato anche nel capitolo scorso, non amo particolarmente i POV su Justin, anche perché immedesimarmi sui comportamenti di un altra persona, non è sempre molto facile.

Questa è una storia che mi sta molto a cuore e alla quale sono molto vicina, spero che le mie descrizioni non diano fastidio a nessuno ed anzi possano aiutare qualcuno che è in una situazione simile, ad uscirne. 

Roma non è stata costruita in un giorno ed io non mi voglio rassegnare, continuerò allo sfinimento a chiedervi dei feedback anche negativi, solo per sapere se questa corrente che ho preso vi può piacere o se devo aggiustare il tiro e scrivere in un modo diverso.

 

Vi lascio il mio contatto di Instagram, così se vi possono interessare dettagli e/o avete bisogno di parlare e sfogarvi con qualcuno di completamente estranio ma vicino al problema ci sono.

IG : viky_vape_97

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3906486