Cento parole per dirti cosa?

di nique_j
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L’amore possono farlo tutti. Fare la guerra è per pochi. ***
Capitolo 2: *** L'Ultima Festa ***
Capitolo 3: *** Ti sembro per caso un fantasma? ***



Capitolo 1
*** L’amore possono farlo tutti. Fare la guerra è per pochi. ***


L’amore possono farlo tutti. Fare la guerra è per pochi.
 
 
Tutto in lei trasuda forza. Ogni singolo gesto, ogni azione, ogni movimento del corpo. 
I lineamenti delicati che ultimamente - o forse solo quando tu la vedi?- sono sempre più tesi. 
Le mani affusolate che tiene sempre appoggiate al corpo. Non importa dove, ma deve sentirle addosso a sè, come a ricordarsi che lei ce l’ha ancora, un corpo. 
Le dita sottili che si attorcigliano in modo forte e vigoroso attorno alla bacchetta, anche quando la estrae per sistemare i piatti nella credenza. 
Dorcas sistema i piatti nella credenza come se stesse per lanciare uno Stupeficium ad un nemico, con la stessa determinazione e sicurezza negli occhi.
 
[103 parole]
 
*
 
La prima volta che l’hai vista, non sei riuscito a fissarla per più di 5 secondi.
Aveva incastrato il suo sguardo nel tuo, forse per scrutarti meglio, forse per conoscere le tue intenzioni, forse per conoscere te. Perché si dice che la prima impressione è quella che conta. Ed eri sicuro di non averle fatto una bella impressione. Non te l’aveva detto, ma l’avevi capito dal modo in cui ti stava scrutando e dall’espressione che apparve subito dopo sul suo volto. 
Ti ha incuriosito sin dal primo momento, perché non ti era mai capitato di distogliere lo sguardo da qualcuno, di rompere un contatto visivo. 
All’inizio non capivi perché dopo una settimana non aveva ancora rivolto la parola a te, Remus, James o Lily.
Ma poi, avevi casualmente e in maniera del tutto innocente origliato quella conversazione. 
 
Sono troppi giovani, Albus
E tu pensi che io abbia scelto persone che non ritengo abbastanza capaci di duellare contro Voldemort?”
Non ho detto che non li ritengo capaci. Ho detto solo che sono troppo giovani.”
 
[172 parole]
 
*
 
“Pensi davvero che sia troppo giovane per combattere con l’Ordine?”
“Hai origliato la mia conversazione”
“Questo non ha importanza”
“Non ti stavo facendo una domanda, era una semplice affermazione”
 
La sua voce è calma, piatta. Ogni volta che la guardi noti come sembri molto più matura dei suoi trent’anni. Ogni volta che si intrattiene per parlare con qualcuno, soprattutto con te , sembra sempre che abbia fretta di andare altrove.
Noti come per lei sia quasi tempo perso quello sprecato in chiacchiere con gli altri membri, e a meno che non si parli della missione successiva, è poco incline a rispondere in modo garbato.
Ti guarda come se dovessi andare avanti a parlare, perché infondo sei stato tu ad afferrarla per il polso e a trattenerla sul retro della casa. 
E adesso ti sta guardando ancora, dritto negli occhi, con quelle iridi scure e penetranti che sembrano velare mille pensieri, mille demoni, e allo stesso tempo sembrano leggerti dentro.
 
Abbiamo finito?”
 
[161 parole] 
 
*
 
 
“Non ci provare neanche”
“Scusa”
 
Ti sei sentito sbattere fuori dalla sua mente subito, non appena hai cercato di penetrarla. Ovviamente avevi messo in conto il fatto che lei potesse accorgersene, ma speravi che almeno sarebbe successo dopo aver sbirciato un po’ nei suoi pensieri, perché alla fine sei sempre stato abile nella legilmalzia. O almeno, così credevi. 
Ti saresti anche aspettato uno schiaffo, che però non arriva. Ti colpisce semplicemente con uno di quei suoi sguardi taglienti, e pensi che sarebbe stato più doloroso per te ricevere uno schiaffo in pieno volto. 
Eppure avresti dato di tutto, avresti dato qualsiasi cosa pur di capire che cosa vive all’interno della sua testa. 
 
[111 parole]
 
*
 
Non sai come sia successo, ma senti il suo corpo appiccicato al tuo. 
Con un gesto quasi impetuoso le afferri i capelli castani e la trascini verso di te con violenza. Affondi le labbra sulle sue e risponde al tuo bacio in maniera violenta e decisa. 
Senza indugiare, le togli i vestiti e lasci che lei faccia lo stesso, mentre senti le sue mani tremanti accarezzarti ogni parte del corpo. 
La guardi, e in questo momento ti sembra di non aver davanti a te l’eroina decisa e coraggiosa che hai appena visto là fuori. 
Ti sembra più una bambina, una donna indifesa che ha bisogno di aiuto e che cerca un appiglio, qualcosa di reale a cui aggrapparsi in notti come queste.
E che poi, ha trovato te.
Così durante tutta la notte vi bramate, vi cercate e vi volete, su quel vecchio divano logoro ed impolverato.
 
E quando la mattina seguente, le chiedi se ti reputa ancora un semplice ragazzino, vedi apparire sul suo volto il solito amaro sorriso. 
 
L’amore, quello lo possono fare tutti. Ma la guerra ... La guerra è per pochiSirius Black
 
[184 parole]
 
 
 
 
Angolino dell’autrice
eccomi tornata a scrivere qualcosa su Sirius, perché già mi mancava. 
Allora, l’ispirazione di questa storia  e soprattutto la frase finale mi è venuta mentre mi stavo lavando i denti, ve lo giuro – si sono strana ma spero mi vogliate anche così-
Che dire, ho deciso di raccogliere 3 storie (o forse di più, chi lo sa) sulla coppia Sirius – Dorcas. 
Ho letto molte storie che sottolineano la differenza di età tra i due ragazzi (che nella mia versione è di 10 anni, calcolando che quando Sirius e gli altri malandrini sono entrati nell’ordine dovevano avere circa 20 anni e la mia dorcas qui ne ha 30) , e ho voluto sviluppare questa prima storia partendo proprio da questo, per mostrare le fragilità di Sirius e fornire un ritratto di un Black un po’ meno spavaldo, impulsivo e meno “sono il più bello del mondo e mi cadono tutte ai miei piedi”. 
Come al solito, se mi lasciate un pensierino e se mi dite che cosa ne pensate mi rendete una persona molto felice. 
 
Kisses
Nique. 

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Capitolo 2
*** L'Ultima Festa ***


L’Ultima Festa 
 
 
 
C'è una festa qui dentro There's a party going on in here 
Succede da molti anni It's been happening for many years 
Tu sei stato invitato e non vuoi restare You weren't invited and don't want to stay 
Ma continui a fare festa comunque But keep partying anyway
 
 
 
La pioggia scroscia impetuosa fuori dal Quartier Generale dell’Ordine della Fenice. Il freddo invernale che avvolge Londra questa sera però, sembra non riuscire a penetrare attraverso i muri di questa casa, come se fosse protetta da un incantesimo Protego.
Al suo interno, l’atmosfera è più accesa che mai. Si è appena conclusa una delle riunioni di routine, quelle in cui viene fatto il punto della situazione a fine di ogni giornata, e si prepara il piano per la missione successiva. 
In questi giorni, aleggia in questa casa la consapevolezza che ogni volta potrebbe essere l’ultima volta. 
Ogni risata potrebbe essere l’ultima risata.
Ogni sguardo potrebbe essere l’ultimo sguardo. 
Ogni parola di conforto ad un amico potrebbe essere l’ultima. 
E ogni paura, sarebbe potuta essere l’ultima.
 
 
 Dj suona la melodia familiare Dj's playing the familiar tune 
Li faccio ballare, scuotendo la stanza Got them dancing, shaking up the room 
Sentono il battito ma non conoscono le parole They hear the beat but they don't know the words 
È la canzone più triste che abbia mai sentito This is the saddest song I've ever heard
 
 
Quando a fine riunione balzi in piedi sulla sedia sulla quale sei appena stato seduto per più di due ore e alzi in aria il tuo bicchiere gridando: “Bene, è ora di fare una festa!” – nessuno dei tuoi compagni all’interno della stanza rimane stupito. 
Anzi, un sorriso si dipinge sui partecipanti a questa riunione speciale dell’Ordine.
In pochi secondi, il salotto è inondato da bottiglie di whisky incendiario - il tuo preferito- e l’intera casa avvolta da una musica calda e avvolgente, una di quelle che ti fa venire voglia di ballare ed è in grado di farti dimenticare tutto il resto. 
 
 
Se potessi guardare al futuro, lo faresti?  If you could look into the future, would ya? 
Se potessi vederlo, vorresti persino farlo? If you could see it, would you even want to? 
Ho la sensazione che ci siano brutte notizie in arrivo Got a feeling that there's bad news coming 
Ma non voglio scoprirlo But I don't want to find it out
 
 
Si sono spostati tutti nel piccolo salone, o almeno quasi tutti.
La vedi che è rimasta seduta sulla sua sedia, l’unico movimento che ha fatto è stato quello per spostarla leggermente avvicinandola alla finestra della cucina, per poter guardare fuori. Tiene in mano un bicchiere di whisky e il suo sguardo è spento mentre guarda fisso un punto fuori nell’oscurità. 
È talmente immersa nei suoi pensieri che non si è accorta che sei era sgattaiolato via dalla stanza principale e te ne stai in piedi sulla soglia della cucina da ormai cinque minuti, la schiena appoggiata allo stipite, mentre silenzioso la fissi. 
 
 
 
“Pensierosa?”
 
Non sai esattamente quali parole utilizzare per rompere il silenzio che si è creata attorno. Hai pensato per un momento di tornare indietro, lasciandola lì sola con i suoi pensieri. Probabilmente non ha bisogno di te, sicuramente sei solo un ulteriore elemento di disturbo. Ma quando avevi visto che era l’unica che mancava a quel party improvvisato nel piccolo salotto, ti sei sentito in dovere di andare a cercarla. 
 
Ti rendi conto che la tua voce calda l’ha appena destata prepotentemente dai suoi pensieri. 
Si volta verso di te, guardandoti intensamente negli occhi. 
In risposta alla tua domanda, si limita ad alzare le spalle, tornando a guardare fuori dalla finestra.
Si aspetta che tu se ne vada, e per un momento l’hai pensato. Ma Dorcas sembra aver quasi dimenticato che la tua abilità più grande è sempre stata quella di disattendere le sue aspettative. Per questo motivo, vedi che sul suo viso si disegna un’espressione alquanto stupita nel momento in cui ti siedi sgraziatamente accanto a lei, balzando agilmente sul lungo tavolo di legno, iniziando a fissare l’oscurità insieme a lei. 
 
“Sai Sirius, ho sempre detestato le feste”
“Perché pensi che sia inutile festeggiare in un momento così?”
“Perché non sono mai stata un’ipocrita e non riesco a fare finta di essere felice neanche per dieci minuti”
“Vieni a ballare con me”
 
 
La guardi mentre appoggia delicatamente le labbra al suo bicchiere e in questo momento ti sembra non esista altro. Solo lei, le sue labbra e il whisky incendiario che ormai senti scorrere in ogni singola vena del tuo corpo. 
Senza aspettare una sua risposta, le prendi la mano facendola alzare dolcemente, trascinandola nella stanza accanto, quella da cui proviene il suono ovattato della musica. 
 
 
 
Se è la fine del mondo, facciamo festa  If it's the end of the world, let's party 
Come se fosse la fine del mondo, facciamo festa  Like it's the end of the world, let's party 
Avvolgi le braccia intorno a tutti  Wrap your arms around everybody 
Se moriremo tutti, facciamo festa If we're all gonna die, let's party
 
 
 
Le sue dita ancora sono intortigliate alle tue, senti su di te il calore del suo corpo.
Si lascia guidare da te, mentre vedi che finalmente si è lasciata andare. 
Sorridi un attimo pensando che forse infondo, anche tu hai qualche effetto su di lei. 
Questa è la tua piccola conquista. Averla trasportata via dai suoi pensieri è qualcosa che ti sembrava impossibile, anzi eri sicuro che ti avrebbe schiantato prima di aver raggiunto il piccolo spazio adibito provvisoriamente a pista da ballo.
Invece no. Perché Dorcas ti aveva guardato e ti aveva sorriso. E lei quel sorriso non te l’aveva mai regalato.
Perché lei, che non abbassa mai la guardia, in questo momento – abbracciata a te - si sta facendo trasportare solo dal tuo corpo che si muove lentamente sulla musica. 
Hai paura di fare qualsiasi cosa, perché temi che questo momento si possa infrangere. Perché ora, se si materializzasse davanti a te un Molliccio non prenderebbe la forma di Lord Voldemort, ma quella di lei che andandosene via da te, torna a guardarti in maniera minacciosa.
Con un’incredibile delicatezza, porti dolcemente due dita sotto il suo mento, facendole alzare lo sguardo e aprire i grandi occhi castani . 
 
“ Se fosse successo qualcosa e io non avessi ancora ballato con te, me ne sarei pentito per tutta la vita” 
“Sai, credo di essere un po’ più felice adesso, Sirius Black”
 
 
C'è una festa qui dentro There's a party going on in here 
Succede da molti anni  It's been happening for many years 
E anche se tutto va male And even if it all goes bad 
È stato il momento migliore che abbiamo mai avuto It was the best time we ever had*
 
 
* Last Party - Mika
 
 
 
 

Angolino dell’autrice
Allora prima di tutto, molto importante : avevo pubblicato questa storia qualche settimana fa, ma ho deciso di revisionarla e di inserirla all’interno di questa raccolta, perché ero più ispirata!
In questo capitolo non ho inserito il conteggio delle parole, perché ogni blocco era già diviso dal testo della canzone e avevo paura risultasse troppo.
Quindi diciamo che ha più una struttura della One Shot che della Flahfic, mi sembrava opportuno specificarlo.
 
Ringrazio di cuore tutte le persone che stanno recensendo, e seguendo le mie storie. 
Grazie, grazie. Perché sono tornata attiva su EFP dopo tantissimo tempo e ogni vostra parola mi regala delle soddisfazioni incedibili. Se fosse possibile verrei ad abbracciarvi tutte ma il decreto me lo impedisce quindi vi mando un bacio virtuale enorme. 
 
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, diciamo che questa raccolta è un vero e proprio esperimento e spero che sia all’altezza del capitolo precedente. 
Come sempre, la cosa più importante è sapere la vostra opinione quindi … let me know. 
 
PS: Siete fantastiche.  
 
Un bacio 
Nique. 

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Capitolo 3
*** Ti sembro per caso un fantasma? ***


Ti Sembro Per Caso Un Fantasma? 
 
 
In your head, in your head, they are fighting
With their tanks, and their bombs
And their bombs, and their guns
In your head, in your head they are crying

Zombie, The Cranberries
 
Questa mattina, Remus è entrato in camera tua aprendo la porta in modo violento.
Non l’aveva mai fatto.
Remus Lupin era sempre stato quello delicato, quello posato, il ragazzo - e ora l’uomo- che fa la cosa giusta al momento giusto. 
Perché Remus Lupin meditava sempre su ogni sua singola azione. Questa mattina però, non l’ha fatto.
Ti sei svegliato pochi secondi dopo aver sento il rumore violento della maniglia che si abbassa e quello della porta che scricchiola fastidiosamente e hai aperto gli occhi, spalancandoli. 
Sono le prima ore della mattina e la maggior parte dei tuoi ospiti, qui a Grimmauld Place, sta ancora dormendo. 

 
“Ti devo parlare Sirius”
“E lo devi fare proprio mentre dormo?”
“Alzati” 
 
Ti alzi sedendoti sgraziatamente sul lenzuolo appallottolato che giace sul letto, e noti il leggero raggio di sole illumina la stanza attraversando delicatamente le persiane semichiuse - ami che la luce del sole entri in camera tua per permetterti lentamente di abituarti al nuovo giorno che arriva, perché ad Azkaban di luce non ne arrivava mai e quel raggio di sole mattutino è l’unica cosa che riesce a farti svegliare dolcemente. 
E adesso quella stessa luce sta illuminando i tratti del viso invecchiato prematuramente - come il tuo, del resto- del tuo ultimo migliore amico rimasto in vita.
 

 
“Promettimi che dopo aver sentito questa cosa non darai di matto”
“Mi conosci, Lunastorta. Se lo dici è perché sai che lo farò”
“Tu promettimi che cercherai di trattenerti”

 
 
Ti guarda scrutando il tuo volto, cercando anche il minimo gesto di assenso, e tu capisci che non sarebbe andato avanti se non lo avesse trovato.
Sposti leggermente gli occhi su di lui per incontrare il suo sguardo, e annuisci. 

 
 
 
“Lo so che deve essere uno shock per te scoprirlo”
“Da quanto lo sapevi?”
“Tu eri appena stato portato via” 
“Due anni, Remus. Due anni che ci sentiamo ogni singolo giorno, e tu per tutto questo tempo non mi hai detto nulla?”


Il tuo migliore amico distoglie lo sguardo dal tuo, ma tu continui a cercarlo insistentemente, come se avessi bisogno di vedere dentro ai suoi occhi per capire che non sta mentendo, che ti sta dicendo la verità. 
 
“E perché me lo stai dicendo adesso?”
“Perché lei sta venendo qui” 


Mentre scendi a balzi rapidi le scale, ti sembra che la testa abbia iniziato a girarti velocemente. Piombi nell’ingresso proprio mentre noti che la porta si sta aprendo, mentre senti lo stipite cigolare, e fai fatica a mettere a fuoco quella figura che si trova in piedi difronte a te. 
 
*

“Non sei morta” 
“E tu non sei uno sporco traditore assassino” 
“Sono sempre stato bravo a fare le cose in grande stile
” 


Non è cambiata di una virgola. Certo, forse il suo sguardo può sembrare più maturo, e riesci a vedere una piccola ruga sulla fronte corrucciata. Ma sei sicuro, che quella davanti a te sia Dorcas Meadowes. La stessa Dorcas che credevi morta, anni prima. La stessa Dorcas a cui hai dato animae corpo. La stessa Dorcas che, a modo tuo, avevi amato. 
 

Mi sembra di essere difronte ad un fottuto fantasma
Cambia tono Sirius, per favore” 
Ritorni dall’oltretomba e la prima cosa che fai è farmi la paternale?”

Ti sorride. Non ti aveva mai sorriso così prima di questo momento.
Ti regala un sorriso misto di sensi di colpa, dolore, sorrisi mancati, sofferenze e lacrime taciute per anni. I suoi occhi brillano di una luce strana e tu ti senti come quel ragazzino ventenne che non riusciva a sostenere il suo sguardo.
 
Ti sembro per caso un fantasma, Sirius Black?”
“Mi sembri una tornata per combattere la sua guerra.”
“La nostra guerra, Black. Questa è diventata la nostra guerra ormai”
 
Gli occhi iniziano a farti male, per la fatica di tenerli aperti. Lei ti sembra l’unica fonte di luce in mezzo alla stanza buia e oscura della tua mente. 
La sua immagine inizia ad affievolirsi mentre urli con una voce che ormai non ti appartiene più. 
Forse sta succedendo tutto nella tua testa, ma dovrebbe voler dire che non è vero?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Eccoci qui!
Finalmente dopo quasi un mese – si, chiedo umilmente perdono – sono riuscita ad aggiornare questa raccolta e pubblicare l’ultima storia!
Ero molto dubbiosa, devo dire la verità. Prima di tutto, perché l’unica cosa che sono riuscita a scrivere di getto sono stati i dialoghi, mentre per il resto ho fatto mooolta fatica – immagino che si noti.
In più, il fatto che la nostra Dorcas in realtà non sia stata uccisa era un particolare a cui tenevo molto, ma allo stesso tempo ho paura che non venga apprezzato!
Per questo motivo, il finale aperto … alla fine noi siamo confusi come Sirius. E va bene così. 
Mi piace lasciarvi con questo piccolo dubbio. 
(E ovviamente devo specificare che l’ultima frase è stata presa da Harry Potter e i Doni della Morte. )
Detto questo, pongo ufficialmente fine a questa piccola raccolta! Anche perché al momento mi sto immergendo al massimo nella scrittura della mia prima – lol – e nuova long, Blood’s Traitors, a cui tengo davvero davvero tanto, quindi se vi va di fare un salto, sarei davvero molto felice! 
Un bacio, grazie per essere restati con Dorcas e con Sirius .
Nique

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