Senza inibizioni!

di 33NaLu33
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L’inizio della fine ***
Capitolo 2: *** Leccare ***
Capitolo 3: *** Nudi e Felici ***
Capitolo 4: *** Il regalo più bello ***
Capitolo 5: *** Com’è potuto succedere? ***
Capitolo 6: *** Ai draghi piacciono le… ***
Capitolo 7: *** È tornata... ***
Capitolo 8: *** Ultima possibilità ***
Capitolo 9: *** La fine della fine ***



Capitolo 1
*** L’inizio della fine ***


Senza inibizioni!
L’inizio della fine
 
 

 
 
Che la giornata a Fairy tail fosse iniziata bene era una questione ancora tutta da stabilire, perché tra il consueto chiasso e l’altrettanto forte baccano tutto sembrava relativamente normale.
“Relativamente normale” almeno secondo gli standard della singolare gilda.
 
Con un bicchiere pieno di succo di frutta all’arancia in mano, seduta su uno degli sgabelli davanti al bancone di Fairy Tail, Lucy guardava Mira, che con un panno in mano asciugava le posate e i vari boccali.
 
 
Fa caldo penso facendo roteare il liquido arancione dentro il bicchiere di vetro, e anche se indosso dei semplici shorts blu e una canottiera del medesimo colore non riesco a smettere di liquefarmi lentamente e inesorabilmente a causa dell’afa estiva.
Voltando lo sguardo in cerca di una soluzione intravedo Gray che dall’altra parte della gilda seduto allo stesso tavolo con Natsu, Juvia, Wendy, Happy e Charle sta facendo colazione insieme a loro.
 
Ancor prima di pensarci, sempre col bicchiere in mano, sono in piedi e mi dirigo nella loro direzione.
 
-Ciao- saluto allegramente accostandomi al tavolo.
-Buongiorno- mi risponde la piccola Wendy insieme a Juvia. La prima indossa una semplice maglietta rossa a maniche corte con sotto dei pantaloncini corti, mentre la seconda ha un vestito sgargiante azzurro lungo fino al ginocchio che aderente le fascia tutte le curve.
-Ciao- saluta a sua volta Gray dopo aver alzato lo sguardo dal suo piatto. Come al solito, a eccezione dei boxer, lui ha perso tutto il resto dei suoi vestiti dio solo sa dove.
All’altra estremità del tavolo Happy e Charle dopo con cenno di buongiorno continuano a mangiare in tutta tranquillità.
 
Passo la mia attenzione su Natsu che con una t-shirt con sopra la scritta “I’m all fired up”, l’inseparabile sciarpa bianca, dei pantaloni bianchi e i sandali sta ancora masticando dopo avermi salutato a sua volta con un cenno.
-Natsu? – lo richiamo mentre incantata guardo la sua mascella.
-Mm…? - chiede tra un boccone e l’altro
-Vorresti fare sesso con me? –
 
Sputando tutto quello che sta mangiando e iniziando a tossire fissa i suoi occhi verdi su di me che guardandomi mi scrutano come se fossi pazza. Al resto del tavolo tutti i presenti hanno fatto lo stesso. Wendy, così come Juvia mi guardano sconvolte, mentre a poco a poco l’attenzione di tutti gli altri membri della gilda si focalizza su di noi, curiosi di sapere cosa sta succedendo.
 
-Ho chiesto- ripeto –Natsu, vorresti fare sesso con me? –
Ammutolito non riesce a fare altro se non fissarmi. –Stai scherzando? – chiede alla fine.
-No- dico tranquillamente –sono seria. Allora? -
 
Spostando lo sguardo tra me e Natsu tutti aspettano la sua risposta, risposta che non arriva.
-Lo prenderò per un no- decido alla fine facendo spalluce. –Gray? – chiedo voltandomi verso l’altro ragazzo presente al tavolo.
-Gray? – urla Juvia alzandosi –come ti…? –
-Metteresti del ghiaccio nel mio bicchiere? – domando interrompendo la maga dell’acqua ed allungando la mano con l’aranciata nella direzione del moro.
-Cosa? – chiede quest’ultima interdetta.
-In effetti ero venuta qui per questo- decreto alla fine. Chissà perché ho chiesto a Natsu se volesse fare sesso con me penso senza però soffermarmici troppo, scrollando la testa decido che non ha importanza.
 
-Non puoi uscirtene chiedendo a Natsu se vuole fare sesso con te e poi fare finta di niente! – esclama Gajeel avvicinandosi a noi.
-Non sto facendo finta di niente- dico tranquillamente –lui ha detto no, quindi ora sto chiedendo a Gray se può gentilmente mettere del ghiaccio nel mio bicchiere- concludo mostrando anche a lui la mia bevanda.
-Non ho detto di no- afferma Natsu attirando l’attenzione su di sé.
-Quindi vuoi? – chiedo piegando la testa di lato tornando a guardarlo.
 
-Perché lo stai chiedendo a lui? – domanda invece Gajeel impedendo al mago di fuoco di rispondere.
-Perché è lui che voglio- dico con ovvietà –e poi a chi dovrei chiederlo? A te? Lo sanno tutti che te la fai con Levy, anche se personalmente non sono ancora riuscita a farglielo ammettere- concludo portandomi l’indice sulle labbra.
-Cosa? – urla la turchina diventando rossa dall’imbarazzo mentre il resto della gilda se ne sta in silenzio a godersi la scena.
-Me lo sono sempre chiesta Levy-chan, riesci a prenderlo tutto? – domando puntando l’indice su Gajeel. –Oppure- affermo chiudendo la mano a pugno –vale la regola della L*? – chiedo alzando il mignolo.
Spalancando la bocca in una o perfetta Gajeel mi fissa.
Ma del resto tutti nella gilda mi stanno fissando.
-Cosa? – affermo guardandoli a mia volta –che ho detto di strano? –
-Non so- dire ironico Gray –tipo… tutto? –
 
 





 
*La Regola della L dice che:
La lunghezza del pene è inversamente proporzionale all'altezza dell'individuo preso in considerazione.
In teoria un uomo alto dovrebbe avere un pene corto e viceversa un uomo basso dovrebbe avere un pene lungo...
 
 
 
 


 
Angolo autrice!
Si sono fatte le quattro anche oggi, domani devo svegliarmi alle otto, sono in ritardo, dio aiutami ahahaha *piango*
Anyway, perché ho scritto questa storia? non ne sono sicura!
Come la continuerò? Non ne ho assolutamente idea, comunque ci sarà molto di demenziale!
Grazie come sempre per essere arrivati fino a qui!
Alla prossima! 33NaLu33

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Capitolo 2
*** Leccare ***


Leccare
 
 




-Cosa? – affermo guardandoli a mia volta –che ho detto di strano? –
-Non so- dice ironico Gray –tipo… tutto? –
 
-La regola della L? – sbotta d’un tratto Gajeel attirando tutta l’attenzione dei presenti su di se iniziando ad avvicinarmisi con aria minacciosa. Sinceramente non mi spiego tutta la sua rabbia, penso tra me e me io ho semplicemente fatto una domanda medito. –Te la faccio vedere io la regola della L- afferma puntandomi l’indice contro senza smettere vi avanzare nella mia direzione.
-Uuuuh…- esclamo fischiando -lo sta per uscire- urlo –sta per far uscire Gajeel junior- annuncio ad alta voce così che tutti possano ben sentire.
-Gajeel junior? – ripete incredulo –come ti permetti? – chiede torreggiando su di me.
-Preferisci: il “piccolo Gajeel?” – domando virgolettando le ultime due parole con le dita. 
Diventando rosso di rabbia inizia a guardarmi con astio, e se lo sguardo potesse uccidere io sarei già morta e sepolta. Forse c’è l’ha veramente piccolo e si è incazzato perché non lo vuole ammettere medito.
-Io non devo ammettere un bel niente- esclama.
-Ho pensato ad alta voce? – chiedo invece ignorando le sue minacce.
 
-Ehi- afferma Gray alzandosi e frapponendosi tra me e il dragon slayer di ferro –manteniamo la calma-
-A proposito! Levy- continuo imperterrita –tu che hai potuto approfondire molto la conoscenza con mini Gajeel dicci: ha un piercing pure lui? –
-Mini Gajeel? – esclama il mago.
-Perché lo chiedi a me? – chiede invece nello stesso momento Levy.
-Allora? – la esorta Mirajane che nel frattempo si è avvicinata senza perdere tempo e precedendomi dal rispondere alla mia migliore amica sul perché è proprio lei tra tutte che sa se lì sotto ci sono veramente piercing oppure no.
-Da che parte stai Mira? – domanda sconvolta la turchina.
-Vedi? – affermo invece io –anche lei se lo chiede, come tutto il resto della gilda- concludo mentre nel frattempo sono tutti impegnati ad ascoltare.
 
-Io non me lo chiedo- esclama Laxus appoggiato contro la parete alzando le mani in alto pronto ad andarsene, assolutamente indifferente di fronte a tutta la discussione.
-Di te invece mi sono sempre chiesta chi tra le tre ti faccia- dico cambiando argomento.
-Come scusa? – chiede alzando un sopracciglio.
-Si- affermo -tra Mira, Cana e Lisanna, sono curiosa di sapere chi ti porti a letto-
-Non sono affari tuoi- risponde di scatto.
-Quindi non stai negando- puntualizzo.
-Non è vero- urla Lisanna ripresasi dallo shock.
-Mancano solo Cana e Mira. Allora? chi vuole farsi avanti? – chiedo contenta battendo le mani ma vedendo che nessuna si vuole esporre.
 
-Stai facendo un gioco pericoloso- mi ammonisce Gajeel sporgendosi in avanti verso di me.
-Pericoloso? A me sembra di fare delle domande normalissime- affermo scostandomi da lui e Gray e avvicinandomi alle ragazze.
-Quindi? – esorto questa volta Laxus –Cana o Mira? Oppure… entrambe? –
-Per chi ci hai prese? – chiede Cana intervenendo per la prima volta.
-Per due che se la farebbero con Laxus- dico facendo spallucce.
-Tu invece? – mi sfida il dragon slayer del tuono prendendo la parola, mentre con la coda dell’occhio vedo Macao che afferra per il braccio Cana cercando di trattenerla. Chissà, forse si fa proprio lei penso, ma d’altro canto anche Mira sta sorridendo in modo alquanto inquietante.
-No, non mi piaci, e poi sono fermamente convinta del fatto che finisci alla velocità di un fulmine. Hai capito no? Ancor prima di iniziare – affermo facendo scoppiare a ridere Evergreen che inizia a tossire per nascondere le risate.
Alzando anche l’altro sopracciglio mi fissa imperterrito: -Intendevo: tu saresti migliore di loro? –
-Allora vedi che ho ragione e te le fai entrambe? ora la domanda è: loro lo sanno che tradisci l’una con l’altra oppure fate direttamente cose a tre? –
-Nessuna delle due- dice gelido –intendevo -ritenta –tu che vorresti farti Natsu nel tuo “immaginario” collettivo saresti migliore di loro? – conclude sprezzante.
-Non ho mai detto di essere migliore di loro, ho semplicemente detto apertamente a Natsu che vorrei andare a letto con lui. In più gliel’ho chiesto gentilmente- dico annuendo.
-Possiamo parlare d’altro? – chiede il mago di fuoco.
 
-Perché lui? – domanda invece Laxus.
-Niente di personale- affermo – ma almeno lui è caliente, sempre se capisci cosa intendo-
-No, non capisco cosa intendi-
-Caliente significa caldo- ribatto
-So che cosa significa caliente, ma non capisco comunque cosa intendi-
-Che lo voglio nudo sopra di me-
-Okaaaay- urla Makarov zittendo tutti –questa conversazione ci sta sfuggendo di mano-
-Lei dice Master? –chiede ironica e con voce stridula Levy che è ancora rossa in viso.
-Decisamente- concorda.
 
-Non si deve vergognare- affermo invece voltandomi verso di lui.
-Vergognarmi di cosa? – domanda incredulo.
-Del fatto che ha più barba che capelli- inizio – e del fatto che vuole concludere la conversazione perché la sua vita sessuale è una favola-
-Nel senso di meravigliosa? – chiede Gajeel.
-No, nel senso che: c’era una volta-
 
-Questa conversazione è appena degenerata- afferma Makarov in piedi sul tavolo.
-Si alzi Master- dico incitandolo –e gliene dica quattro! –
-Sono già in piedi- esclama nello stesso momento in cui tutti gli altri ribattono: -perché c’è ne dovrebbe dire quattro? Sei tu quella che ha incominciato tutto questo casino-
-Ora basta- sbotta Laxus ad alta voce facendo zittire tutti di nuovo.
-Si può sapere che ti prende Lucy? – chiede Gray avvicinandomisi.
-Non riesco a capire quale sia il problema- dico scrollando le spalle.
-Perché quello che stai dicendo ti sembra normale? – domanda invece.
-Si- esclamo.
 

-Cana? – la richiama il mago del ghiaccio.
-Perché guardi me? – chiede quest’ultima seduta a gambe incrociate sul tavolo.
Gelato penso.   
-Le hai dato qualcosa? –
-Tipo cosa? –
Sicuramente gelato
-E io che ne so, ma qualsiasi cosa fosse è bella forte-
-Io non le ho dato un bel niente- dice la mora che punta il dico contro Juvia. -Perché invece non lo chiedi a lei se le ha dato qualcosa? Sai com’è, di solito quando succedono queste cose lei c’entra sempre qualcosa-
O forse no?
-Ma io…- inizia la maga dell’acqua.
-Ragazzi io sto bene- ribatto interrompendo Juvia. Un attimo dopo ho la faccia di Gray tra le mani e la mia lingua sulla sua faccia.
 
Un inquietante silenzio scende nella stanza.
-Lucy ha leccato Gray-sama- afferma Juvia incredula venendo verso di me a passo di marcia -La rivale in amore ha leccato la guancia di Gray- urla afferrandomi per la spalla e spingendomi via lontano dal mago di ghiaccio.
-Cosa? - chiedo –che ho fatto di male? -


 
 
 




 
Angolo autricee!
Ebbene la storia mi è decisamente sfuggita di mano! Yeah!
Scherzi a parte che ne pensate, Lucy sopravvivrà? Chissà!
Beh, alla prossima!
33NaLu33

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Capitolo 3
*** Nudi e Felici ***




Nudi e Felici
 



 
 
-Lucy ha leccato Gray-sama- afferma Juvia incredula venendo verso di me a passo di marcia -La rivale in amore ha leccato la guancia di Gray- urla afferrandomi per la spalla e spingendomi via lontano dal mago di ghiaccio.
-Cosa? - chiedo –che ho fatto di male? –
- Dal: che ho detto di strano, al: che ho fatto di male, in un attimo - ironizza Gray passandosi una mano a pugno sulla guancia per asciugarsela, mentre con l’altra trattiene la maga dell’acqua, che con occhi furenti continua a guardarmi –Juvia- la richiama quest’ultimo attirando subito l’attenzione della ragazza.
-Si mio amato Gray-sama? – risponde l’interpellata lanciandomi un’altra occhiataccia che in circostanze diverse potrebbe veramente uccidere.
-Le hai dato qualcosa? – chiede il mago indicandomi.
-No- affermiamo entrambe all’unisono, anche se personalmente non sono stata interpellata.
-Sicura? – insiste lui scettico guardandola fisso negli occhi. Come prima non si rivolge a me, ne da segno di avermi minimamente ascoltata.
-Juvia è sicura- ribatte lei abbastanza offesa per l’evidente mancanza di fiducia da parte del suo amato. Offesa che ovviamente non dura a lungo. Troppo concentrata su di lui che la tiene ancora per il braccio si è dimentica completamente della mia presenza.
 
-Io non capisco- si arrende alla fine Gray dopo un interminabile minuto di silenzio, silenzio in cui tutti i presenti hanno trattenuto il respiro evidentemente sorpresi del fatto che la guerra imminente sia stata sventata ancor prima di iniziare –Cana non ti ha dato niente, Juvia nemmeno. Allora che cos’hai? E in più: si può sapere perché accidenti mi hai leccato via mezza faccia? -
Come riscossa dai suoi pensieri, e più reconditi sogni, la maga dell’acqua torna a fissarmi truce.
-Non ho niente– dico sinceramente – che dovrei avere? – continuo non capendo quale sia il problema -ti ho leccato perché mentre parlavi con Cana mi sono chiesta se sapessi di gelato. Così ho provato e basta- rispondo facendo spallucce.
-Hai provato e basta? – chiede Juvia subito sul piede di guerra nello stesso momento in cui Natsu afferma sconvolto: -Di gelato? –
 
Come riscossosi dal suo stato di trans contemplativo, Natsu, è uscito finalmente dal momentaneo mutismo e si è unito di nuovo alla conversazione, a quanto pare, questa volta più allibito che mai.
Che avrò mai detto di male? penso per l’ennesima volta iniziando a fare avanti e dietro sui talloni.
-Sentite- si intromette di nuovo Makarov interrompendo sul nascere ulteriori dibattiti e riprendendo il controllo della precaria situazione. Juvia che nel frattempo non ha ancora smesso di guardarmi male sembra sul punto di saltarmi addosso.
Non capisco veramente perché si stiano tutti comportando in modo così strano medito aspettando che il master continui a parlare.  
-Finché non capiamo cosa sta succedendo manderei Mest e Wendy a chiamare Porlyusica …- afferma venendo subito appoggiato da tutti, me compresa, che contenta, annuisco. Finalmente qualcuno di più esperto potrà aiutare i miei compagni a tornare alla normalità –… e Lucy in infermeria- conclude nervosamente.
-Io? – chiedo sorpresa.
-Soprattutto tu- tossisce qualcuno.
-Ma perché? E gli altri? –
-Noi che centriamo? – ribatte Gajeel ignorando le mie obbiezioni duro e freddo quanto il suo stesso ferro. Evidentemente ancora non riesce ad accettare la realtà della sua alquanto consonante situazione. Infondo essere affetti dalla regola della L non deve essere facile per uno come lui.
-Vi state comportando in modo così strano…- ribatto affermando l’ovvio con voce piena di pena per le loro impervie sorti–… chiaramente chiamare Porlyusica per farvi aiutare è un’ottima idea – concordo con il Master – ma non capisco perché dovrei andare in infermeria-
-Ma è chiaro invece…- urla Makarov facendo sussultare me e zittire i presenti, che a quanto pare a giudicare dalle espressioni irate sulle face dei presenti penserei non abbiano gradito molto il mio commento veritiero sulla loro situazione. –Lucy preparerà tutto il necessario. Così all’arrivo di Porlyusica sarà tutto pronto. Ti va di aiutarci, vero Lucy? –
-Ma certamente! – esclamo decisa. Qualsiasi cosa per i miei amici.
-Ottimo- annuisce il master che nel frattempo ha iniziato a sudare copiosamente –Levy che ne dici di accompagnarla e farle compagnia? -
-Sarebbe fantastico- mi intrometto allegra –così potrò chiederle tutti i dettagli più piccanti e scandalosi-
-Devo proprio? – squittisce quest’ultima ancora in evidente imbarazzo.
-Su, su, non ti preoccupare- la incoraggio –prometto che non ti chiederò quale unità di misura hai dovuto usare per il piccolo Gajeel, infondo che io sappia non hanno ancora inventato il millimometro…- affermo scuotendo in aria il mignolino.
-Ti prendo a calci in culo! –urla furioso Gajeel scattando contro di me.
 
Sono pronta a schivarlo saltando su uno dei tavoli interdetta da questo suo scoppio d’ira, ma Natsu mi precede. Placcando il dragon slayer di ferro con un pugno in piena faccia lo fa finire schiena a terra sul pavimento.
-Sei impazzito anche tu? – abbaia Gajeel dopo un interminabile momento di incredulità. Evidentemente non si aspettava di venir colpito.
-Le stavi per saltare addosso-
-Notizia dell’ultim’ora: era proprio quello il mio intento- afferma il nero ancora più furibondo rialzandosi lentamente.
-Allora vedi di cambiarli i tuoi intenti – lo imita Natsu facendogli il verso.
-Si può sapere cosa accidenti prende pure a voi? – domanda Gray mettendosi tra i due. –Volete darvi una scusa per far scoppiare una rissa per caso? –
-Idea non molto intelligente -concordo con il mago di ghiaccio –visto e considerato che Erza è in missione e non potrebbe farvi rinsavire tutti a suon di sculaccioni-
-Ma la sentite? – si intromette di nuovo Gajeel indicandomi. La vena pulsante sulla sua fronte mi preoccupa, che forse stia per avere uno svenimento?  –vuoi sapere chi sarà l’unico qui a venir sculacciato? – domanda riacquistando tutta la mia attenzione -Tu- conclude tornando alla carica dopo aver spostato di peso Gray.
-Non sculaccerai proprio nessuno- afferma Natsu spingendolo via nello stesso momento in cui io rispondo: -non sono interessata, ma grazie. In più pensavo che ti piacesse sculacciare e cavalcare qualcun… altro- sorrido spostando lo sguardo tra lui e Levy, e a giudicare dalla faccia di quest’ultima ci ho preso assolutamente in pieno.
È un commento che a quanto pare invece di rallegrare il dragon slayer del ferro lo fa infervorare ancora di più. Se continuano così però presto Natsu e Gajeel arriveranno alle mani.
 
-Basta! – proclama, o meglio, tuona Laxus lapidario apparentemente irritato da tutta la situazione facendo bloccare i due litiganti sul posto, infondo che sia rimasto fino a questo punto degli avvenimenti già di per se è un vero e proprio miracolo, non c’è decisamente bisogno di farlo irritare come invece stanno facendo Gajeel e Natsu.
 
-Mira potresti accompagnarla tu in infermeria? – chiede subito quasi urlando Makarov intromettendosi ed evitando per l’ennesima volta dibattiti e insurrezioni.
Lanciandogli uno sguardo eloquente l’albina gli riserva un sorriso che definirei non di buon presagio.
-Cana…? – ritenta il master interpellando questa volta la mora che, con la bottiglia ancora in mano, beve un sorso di quello che molto probabilmente è vino.
-Uuuu, siii – esclamo di getto contenta –così potrò sfoderato tutte le mie battute sugli alcolisti-
-Alcolisti? – domanda lei dopo aver sputacchiato in giro la sua bevanda.
-Per esempio: sai qual è il mare più alcolico in assoluto? -
-Ti sembro alcolizzata? – ribatte invece stridula e rossa in volta. Rossore che non attribuirei al vino. Che sia arrabbiata?
-Il Mar… tini – concludo comunque sorridendo felice. Peccato però che nessuna rida. Gliela devo spiegare? Possibile che non l’abbiano capita?
 
-Così non va! - urla di nuovo il master salvando la situazione per la millesima volta e uno, distraendomi, per di più, dai miei pensieri–Levy no, Mira no, Cana no, Juvia decisamente no, Lisanna? – chiede speranzoso ignorando i mormorii in sottofondo.
Che si stiano confrontando per capire la mia battuta? Che carini! Sorrido contenta.
-Fantastico! - mi intrometto di nuovo nella conversazione impedendo all’interpellata di rispondere –così potremo parlare di Natsu e di come…-
-L’accompagno io- afferma il dragon slayer di fuoco interrompendomi e sorprendendo tutti.
-Ma… Lisanna? – domando contraddetta mentre lo guardo avvicinarsi.
-Dopo- conclude afferrandomi per il braccio ed incamminandosi con me dietro.
 
Non ribatto, non protesto, mi lascio semplicemente trascinare lontano dagli altri, -che iniziano una discussione accesa su solo dio sa chi non appena usciamo dal salone principale- e poi su per le scale.
Fa caldo penso tra me e me sempre più soffocata dall’afa estiva, forse avrei dovuto prenderlo quel ghiaccio.
Scrutando la schiena di Natsu cerco di capire le sue intenzioni, e nel momento esatto in cui entriamo dell’infermeria vengo investita da un’illuminazione.
Che voglia…?
-Come ti sen…? –
Prendendolo per le spalle provo a spingerlo contro la porta, evidentemente sorpreso, non aspettandosi la mia mossa, finisce per colpire la superficie di legno con la schiena.
Esattamente dove lo volevo rimugino iniziando ad arrampicarmi su di lui.
-Lucy che stai facendo? – chiede afferrandomi per le spalle e iniziando visibilmente a sudare.
Che abbia caldo? Impossibile. Che voglia spingermi via? Possibile.
-Non mi vuoi? – chiedo mettendo il broncio e passandogli una mano sotto la sciarpa e sul collo, e l’altra tra i bellissimi capelli rosa. 
-Io…- si interrompe guardandosi freneticamente intorno. Non mi ha ancora spinta via, il che è decisamente un buon segno, eppure di solito è così deciso e sicuro di se, mentre adesso…
Prendendogli il mento tra le mani lo esorto a guardarmi. Che abbia bisogno di un incentivo?
Alzandomi in punta di piedi nell’intento di arrivargli faccia a faccia, mi struscio quanto più possibile contro di lui.
Fissandolo intensamente negli occhi sono a un soffio di distanza dalle sue labbra e anche se ho sempre sognato, per la mia prima volta, di venir baciata, per Natsu, e solo per lui, posso tranquillamente fare un’eccezione.
Sarò io a baciarlo penso decisa e al diavolo tutte le smancerie romantiche. È da decisamente troppo tempo che aspetto questo momento. Chissà perché non l’ho fatto prima? Mi chiedo per una frazione di secondo relegando subito dopo questi pensieri in un angolino della mente.
 
-Hai leccato Gray- afferma senza smettere di guardarmi, chiaramente temporeggiando.
-Ero solo curiosa di scoprire se sapeva di gelato- bisbiglio ipnotizzata dalle sue labbra.
Fa tanto caldo, rimugino sovrappensiero, e sinceramente non so se sia lui oppure il tempo arido e cocente a farmi questo effetto.
-E sapeva di gelato? –
-No, non sapeva assolutamente di niente – continuo strusciandomi ancora di più contro di lui.
-Juvia…- ritenta continuando a sudare copiosamente –non l’ha presa bene-
-Davvero? – domando imbronciando le labbra e abbassando una mano per infilandogliela sotto la T-shirt rossa.
-Decisamente- risponde iniziando a respirare affannosamente.
Possibile che anche lui abbia caldo? Penso facendo risalire le dita sui suoi muscoli contratti. Forse dovrei aiutarlo a spogliarsi medito, così non sentirebbe più tutto questo calore decido alla fine. 
-Ho già un’idea sul come farmi perdonare da Juvia- sussurro passandomi la lingua sulle labbra, ora dischiuse in un sorriso.
-Io…- si blocca.
-Tu? – lo incalzo curiosa. Forse dovrei iniziare dal basso a togliergli i vestiti. Prima lo aiuto e poi lo bacio, annuisco tra me e me facendo drasticamente cambiare direzione alla mia mano, che inesorabile ora punta verso sud.
-Io dovrei andare a vedere se Mest e Wendy sono partiti per andare a chiamare Porlyusica- afferma tutto d’un fiato bloccandomi il polso e fissandomi con gli occhi sgranati.
Anche se non mi ha respinto fisicamente mi stacco di colpo da lui: -Non mi vuoi? – chiede inclinando la testa.
-Questa non sei tu- ribatte lasciandomi andare.
-E chi dovrei essere? – domando allibita. Perché prima tutti si comportano in modo strano e poi dicono che quella strana sono io?
-Tutto questo…- afferma gesticolando freneticamente indicando prima me, poi se stesso e infine tutto il resto della stanza –e per tutto questo intendo: Tutto. Questo. non è normale. Non ha senso-
-Lo so! – concordo
-Lo sai? – domanda interdetto.
-Ovvio! Vi comportate tutti in modo così anormale- scuoto la testa preoccupata.
-Non siamo noi a comportarci…- prova a protestare.
-Se non mi vuoi basta dirlo- lo interrompo iniziando a spazientirmi. Non c’è veramente bisogno che anche lui si metta ad accusarmi di avere comportamenti strani. Lo so che tutti hanno bisogno di aiuto e che devo rimanere calma per il loro bene eppure… –Sarei dovuta andare sin dall’inizio da Reedus –rimugino passando senza sosta tra un pensiero e l’altro.
-Cosa c’entra Reedus adesso? – domanda allibito al limite dell’assurdo.
-Sai cosa si dice dei pittori, no? – chiedo a mia volta allegra.
Vedendo che non risponde concludo la frase al posto suo: -Loro fanno gli… schizzi migliori- sorrido provocante.
-Quindi è questo quello che vuoi Lucy? Del sesso? – cambia subito espressione. Da confuso a cupo in una frazione di secondo.  
-Sai cosa significa la parola sesso? – lo prendo in giro fintamente sorpresa come se niente fosse.
-Lucy…- afferma, o meglio, ringhia digrignando i denti. Ha un’espressione talmente tanto tesa e seria che in altre circostanze metterebbe paura, mentre adesso mi viene solo da ridergli in faccia.
-Natsu… - rispondo a tono, più precisamente, con il suo stesso tono grave –No. Io voglio solo te, ma a quanto pare qui sembra non capirlo nessuno. Tu…- continuo puntandogli un dito sul petto –compreso-
Anche se mi sono fisicamente allontanata da lui continuo ad avere molto caldo.
-Perché? – chiede dopo un tempo che è sembrato infinito.
-Non dovevi andare a vedere se Mest e Wendy sono partiti? – lo provoco non più desiderosa di rispondere ad altre domande stupide –ora hai magicamente voglia di parlare? -
-Si- esclama teso fino al limite. Ha la mascella tanto contratta che non mi spiego come non gli sia ancora rotto un dente.
-Beh, io no- scuoto la testa incrociando le braccia al petto. Mi sta velocemente salendo la voglia di prenderlo a calci, cosa non molto produttiva visto il caldo. Non che il sesso raffreddi, eppure è decisamente più proficua come attività.
 
-Vado a vedere- decide alla fine intuendo, forse, che da me non otterrà altre risposte. Per il momento almeno - ci metterò due minuti-
-Va bene- annuisco.
-Devi promettermi che rimarrai qui- afferma per niente convinto della mia immediata accondiscendenza.
-Promesso- concordo di nuovo tornando a sorridere.
Lanciandomi un’ultima lunga occhiata mi si avvicina quanto basta per aprire la porta e sparirci dietro.
 
Uno. Due. Tre secondi
Caldo. Caldo. E ancora più caldo.
Di getto afferro l’orlo della mia maglietta e me la tolgo il più velocemente possibile.
 
Quattro. Cinque. Sei secondi.
Non è possibile che faccia ancora così caldo.
Lanciando la canottiera sul pavimento mi sbottono gli shorts facendoli scivolare lungo le gambe.
 
Dieci secondi. Venti. Trenta.
Quanto durano due minuti?
Iniziando ad aggirarmi per la stanza mi avvicino alle finestre. Fuori Magnolia è così piana di vita, così… rinfrescata.
Apro l’imposta. Devo rimanere qui penso Natsu si preoccuperà o si arrabbierà. Si arrabbierà come Juvia…
Juvia…
È ora di mettere in pratica la mia idea così non c’è l’avrà più con me!
 
Senza ulteriori indugi scavalco.
­Cinquanta secondi. Un minuto.
­Senza voltarmi indietro mi calo fuori dalla gilda.
Missione: farsi perdonare da Juvia. Iniziata!
 
 
 




 
Angolo autrice!!
Le scommesse sul che cosa avrà in mente Lucy sono aperte! Se volete provate a indovinare!  
 
 
[È da una vita che non aggiorno questa storia e anche se avevo promesso di aggiornare per prima: un increscioso incidente mi dispiaceva lasciare in sospeso questa ff.
Il prossimo aggiornamento sarà ovviamente per UII seguito da FT e gli dei dell’Olimpo.]
Come sempre grazie di cuore per essere arrivati fino a qui!
Alla prossima! 33NaLu33

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Capitolo 4
*** Il regalo più bello ***


Il regalo più bello
[FINE PRIMA PARTE]



 
 
 
Attenzione: questo capitolo contiene scene DEMENZIALI
che non stanno ne in cielo ne in terra,
continuate a leggere a vostro rischio e pericolo!
 



 
Una donna nuda… penso sconcertata dirigendomi verso la sede della gilda. Che scostumata mi indigno scuotendo energicamente la testa incredula. A detta dei passanti e degli abitanti della città infatti, è da più di un’ora che una donna tutta nuda vaga senza meta per le strade di Magnolia.
Chissà cosa l’ha spinta a farlo poi?
 
Tenendo ben stretto il mio regalo di scuse per Juvia, seguita da occhiate incredule e sguardi furtivi mi dirigo silenziosamente verso la mia meta, rimuginando sul come e il perché una donna adulta possa aver voluto compiere una tale azione.
 
-O mio dio… Lucy! -
Sussultando sorpresa dall’improvviso quanto inaspettato grido proveniente dalle mie spalle mi volto ritrovandomi davanti agli occhi le figure imponenti di Natsu e Gray che allibiti mi fissano attoniti.
-Ciao! – li saluto sorrido allegramente –stavo proprio tornando alla gilda- affermo indicando la strada che ogni mattina mi porta alla sede.
In un attimo e senza nessun preavviso, Natsu si sfila la maglietta, mettendo non solo, in bella vista gli addominali scolpiti ma venendomi anche incontro.
-Hai finalmente cambiato idea? – chiedo speranzosa, ma di nuovo senza uno straccio di spiegazione, lui mi infila l’indumento dalla testa.
Tenendo faticosamente il mio regalo, prima con una mano, e poi con l’altra, faccio passare una alla volta le braccia nelle maniche indossando per bene la t-shirt. T-shirt che mi arriva a metà coscia tanto è grande.
Ma infondo l’ho sempre saputo che Natsu è enorme.
 
-Si può sapere cosa accidenti ti è saltato in mento? – mi rimprovera il mago di fuoco fissandomi intensamente dritta negli occhi. E anche se so che molto probabilmente quello che mi sta chiedendo è importante, a causa della sua vicinanza, non riesco a concentrarmi minimamente sulle sue parole.
-Ma più importante…- si intromette Gray attirando la mia attenzione –si può sapere che accidenti è… quello? –
Seguendo il suo indice guardo l’oggetto tra le mie braccia.
-Il mio regalo per Juvia ovviamente-
-Questo coso dovrebbe essere un regalo? – chiede a sua volta Natsu che allibito ha iniziato a guardarmi in modo strano.
-Che ha che non va? – domando sulla difensiva imbronciandomi. Secondo me a Juvia piacerà.
 
-Forse perché è un dildo gigante? – domanda sconcertato il mago del ghiaccio passandosi una mano tra i capelli neri mentre freneticamente si guarda intorno irrequieto -Dove diavolo l’hai rimediato? E col mio nome inciso sopra per di più! -
-Bello vero? – chiedo sollevando il finto quanto disumanamente grande apparato riproduttore maschile perfetto in ogni dettaglio, lungo ben settantasei centimetri e largo trenta tre –C’era anche in vari colori! Rosa, bianco, verde, marrone, nero, giallo…-
-Oh Gesù-
-Puoi dirlo forte! – esclamo d’accordo –chi mai lo prenderebbe giallo? –
-Fidati, non è del colore che stavo parlando-
-In ogni caso l’ho preso blu perché secondo me si intona benissimo con Juvia-
-Ti prego non descriverlo come se fosse un soprammobile – afferma esasperato Gray, mentre Natsu continua silenziosamente a fissarmi.
 
–Comunque se la cosa può interessarti l’ho preso da giochi golosi. Quel negozietto rosso e nero poco frequentato in periferia -
-Chissà perché è poco frequentato…- mormora Natsu. –Come facevi a conoscerlo? -
Non so veramente che cosa gli prende ma oggi passa dal mutismo al partecipare alla conversazione nel giro di un attimo.
-Qui la vera domanda è: perché c’era un dildo gigante col mio nome sopra? –chiede di rimando Gray impedendomi di rispondere a Natsu.
-Non c’era- rispondo affermando l’ovvio.
-Ma c’è il mio nome lì sopra- puntualizza indicando la belva di plastica.
-C’è l’ho fatto incidere- sorrido allegramente.
-Perché ho paura di chiedere: il dove? –
-Da Delia-
-La gioielleria? – chiede terrificato. Che speri in un no?
-Certo-
-Tu lo sai che si trova vicino alla Cattedrale? –
-Ovvio, ho incrociato anche il prete mentre stavo uscendo-
-Santo dio- afferma sconcertato.
-Dobbiamo andare- si intromette il mago di fuoco e questo suo continuo entrare e uscire dalle conversazioni sta iniziando veramente a stancarmi.
Anche se… non sarebbe affatto male se entrasse e uscisse in qualche altro posto, magari in una posizione più orizzontare e con decisamente meno vestiti addosso.
-Il prete Natsu! – Mi indica Gray visibilmente su di giri -con quel coso in mano! Col mio nome sopra! Gesù! La situazione è sfuggita di mano maledizione-
-È per questo che dobbiamo andare alla gilda- ci esorta quest’ultimo.
-Ma certo- esclamo come in preda a un’illuminazione interrompendo il loro battibecco –come stanno gli altri? –
-Hanno bisogno di aiuto- risponde Gray dopo essersi scambiato una lunga occhiata con Natsu. In un attimo un silenzio carico di tensione cala su di noi.
 
Improvvise quanto infermabili lacrime iniziano a sgorgare copiosamente dai miei occhi mandando nel panico più totale i due maghi.
-E ora perché stai piangendo? – chiede Natsu agitato.
-Come ho potuto dimenticarmi di loro? – chiedo singhiozzando –sarei dovuta rimanere ad aiutarli e invece me ne sono andata in giro a comprare regaliiiii- piagnucolo piangendo ancora più forte. E mentre prima tutti i passanti ci fissavano per un lungo momento prima di proseguire oltre ora si stanno iniziando a fermare attirati dal mio pianto rumoroso e incontrollato.
-Natsu fa qualcosa! – esclama Gray che nel frattempo cerca di allontanare la folla di curiosi con scarsi risultati.
-Ti prego…- mi si para davanti il dragon slayer di fuoco –calmati-
Affermazione che purtroppo sortisce l’effetto opposto facendomi rattristire e piangere ancora più intensamente.
-Natsu- gli urla Gray rimproverandolo.
-Ci sto provando- alza la voce anche Natsu nel panico –ma non so che cosa fare! Lucy, che cosa posso fare? – chiede questa volta rivolto a me.
Fermandomi un poco lo guardo attraverso gli occhi pieni di lacrime.
-Sesso con me? -
La mia voce è esitante eppure allo stesso tempo so esattamente cosa voglio.
-Qui? – domanda allibito guardandosi attorno. Non ha detto di no penso contenta e speranzosa smettendo di singhiozzare.
-Allora un abbraccio- mormoro concedendogli una tregua dalla mia insistenza –un caldo abbraccio-
 
Senza aggiungere altro Natsu si avvicina ancora di più fino a invadere il mio spazio personale mentre, con esasperante lentezza, mi passa le braccia intorno ai fianchi. In un attimo mi rilasso appoggiandomi completamente a lui, e mentre il suo calore mi entra fin dentro le ossa il resto del mondo sembra sparire completamente lasciando solo noi due.
Accarezzandomi la schiena mi passa una mano tra i capelli stringendomi ancora più forte e stretta.
 
Sarebbe tutto fantastico e perfetto se non fosse per il mostro tra di noi, e per quanto preferisca un altro tipo di presenza preferibilmente quella di Natsu, la bestia qui presente si sta intromettendo un po’ troppo per i miei gusti.
-È una scenetta indubbiamente romantica ma dobbiamo andare- si intromette Gray infrangendo la magia del momento mentre è ancora alle prese coi passanti. Guastafeste –e già che ci siamo buttare via quel coso! – conclude indicando per l’ennesima volta il mio regalo per la sua non-ancora-ma-molto-presto futura ragazza.
-Come ti senti? –chiede invece Natsu ignorando le parole del mago di ghiaccio non accennando a volermi lasciare.
-Meglio- mormoro senza alcuna voglia di muovermi a mia volta.
-Ragazzi- ci richiama per l’ennesima volta Gray –Porlyusica sarà già arrivata alla gilda e sapete tutti e due quanto lei odia aspettare-
-Di già? –mormoro mentre mi allontano controvoglia dal calore e dalle braccia di Natsu.
 
-Ti abbiamo certato per più di un’ora – mi fa notare Gray facendomi tornare alla mente un altro particolare. E anche se dovrei sentirmi in colpa per averli scomodati nella loro situazione non riesco a fare altrimenti: non riesco a non pensare a quest’altra faccenda.
-E per caso l’avete vista? – domando con un pizzico di irritazione nella voce. Non molto per quanto riguarda Gray, chi guarda e cosa fa sono affari suoi, ma mi da tanto fastidio che l’abbia vista Natsu.
 
-Chi? – domandano all’unisono.
-La donna -
-Quale donna? -
-Quella nuda-
Lanciandosi tra di loro, per l’ennesima volta, un’altra occhiata stranita tornano a fissarmi interdetti. È possibile che non l’abbiano vista, ma è possibile che non ne siano nemmeno venuti a conoscenza?
Di nuovo tranquilla mi avvicino ai due iniziando a bisbigliare e mormorare con aria cospiratoria: -Ho sentito che è da più di un’ora che per tutta Magnolia gira una donna nuda-
Evidentemente esasperato Gray si passa una mano davanti alla faccia sbuffando e sospirando teatralmente.
-Andiamo – si ricompone dopo un attimo strappandomi il dildo gigante dalle mani e incamminandosi senza ulteriori chiacchere verso la gilda.
-Ehi! – protesto seguendo il signor guastafeste mentre di nuovo in silenzio e in disparte Natsu cammina dietro di noi.
 
-*-
 
Dieci minuti e un bel pezzo di strada dopo stiamo già varcare la soglia della sede.
-Oh grazie a Dio- esclama il master vedendoci arrivare.
Stranamente a parte lui, Mira, Porlyusica, Wendy e un altro paio di membri tra cui Laxus e i Raijinshuu, seduti al consueto tavolo, tutti gli altri si sono volatilizzati nel nulla.
-Dove sono tutti? – chiedo guardandomi attorno nello stesso momento in cui Laxus domanda –E quello cos’è? –
Voltandosi tutti verso Gray lo fissano con aria stranita.
-È un regalo…- affermo precedendolo.
-Il suo…- mi indica provando a giustificarsi.
-Per Juvia…- concludo allegramente.
-Avete finito di finirvi le frasi a vicenda? –
Lanciando un’occhiata a Natsu noto che si è allontanato. Che gli è preso?
-Juvia ne sarà molto contenta- sorride Evergreen come se niente fosse appoggiando il mento sul palmo della mano.
-Lo penso anche io! – concordo orgogliosa del mio dono. –Allora? – li esorto –dove sono tutti? –
-Erano usciti a cercarti- mi risponde finalmente il master.
-Ovviamente prima sono stati curati- afferma subito Gray molto probabilmente temendo un mio altro scoppio di lacrime.
-Come stanno? –
-Tutti bene- mi tranquillizza Mira con voce rassicurante –ma…-
-Ma? –scatto preoccupata.
-Porlyusica dovrebbe visitare anche te, sai nel caso è sempre meglio prevenire che curare-
-Certo- concordo continuando a guardare Natsu che in silenzio si è seduto a uno dei tavoli. Il suo sguardo sembra anni luce lontano da qui.
-Forza ragazzina- mi esorta Porlyusica avviandosi verso il secondo piano, molto probabilmente in infermeria–prima ci sbrighiamo prima me ne posso tornare a casa-
E anche se vorrei lasciar perdere tutto e correre tra le braccia di Natsu per capire cosa c’è che lo turba in questo modo mi impongo di seguire la donna su per le scale.
 




 
Nel prossimo capitolo:
-Allora? Che cos’ha? –
-…-



 

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Capitolo 5
*** Com’è potuto succedere? ***


Com’è potuto succedere?
[INIZIO SECONDA PARTE]
 



 
[Natsu]
Natsu non riusciva a capacitarsi dell’assurdità di quella giornata! Era iniziata in modo tranquillo -per non osar dire- noiosamente normale ma ad un certo punto aveva preso una piega talmente tanto strana da risultare irreale.
Lucy, la sua compagna di team, nonché migliore amica, nonché ragazza a cui non era mai riuscito a confessare i propri sentimenti gli aveva chiesto di fare sesso… davanti a tutti… come se fosse niente… Come se dalla sua risposta non dipendesse l’intero Genere Umano…
In ogni caso, si era quasi ingoiato la lingua per la sorpresa e se non fosse stato per tutti i presenti che lo fissavano con aspettativa negli occhi era sicuro che sarebbe scappato a gambe levate.
Lui: Natsu Dragneel, dragon slayer del fuoco e mago di Fairy Tail che aveva combattuto contro: imperatori, re, ladri, furfanti, nemici, amici, avversari e Erza, era pronto a scappare di fronte a una semplice e innocua domanda a cui di base si può rispondere solo in due modi: o si, o no.
Le cose poi erano andate anche peggio: Lucy aveva provocato più di metà gilda, si era denudata, aveva girato per tutta Magnolia ed era tornata con un dildo gigante.
Dildo che stava fissando da più di mezz’ora, più precisamente da quando Porlyusica e Lucy erano sparite al secondo piano per iniziare la visita e a parte guardare proprio il membro sovraumano lasciato dalla maga degli spiriti stellari su uno dei tavoli, non c’era molto da fare.
 
Tutti gli altri a poco a poco sono tornati, e come me, aspettano l’esito del dottore. Nessuno parla, nessuno è pronto a sparare giudizi o sentenze e nessuno dei presenti –io, Gray e pochi esclusi- è disposto a fare la domanda che hanno in testa tutti, ossia: “Perché c’è un dildo gigante blu, col nome di Gray Fullbuster inciso sopra, appoggiato su uno dei tavoli della gilda, come fosse un qualsiasi soprammobile?”
Inutile dire che alla vista del mostro: Cana ha trascinato via Wendy, io ho coperto gli occhi a Happy e Bisca e Alzack dopo aver lanciato un’occhiataccia al mago di ghiaccio, aver preso la figlia si sono dileguati nel giro di un attimo.
Tutti gli altri invece –Juvia inclusa- si limitano a passare lo sguardo perplesso tra il gigante buono e un imbarazzatissimo devil slayer che accuratamente evita le occhiate di tutti.
 
Dal piano di sopra, il suono di una porta che si chiude attira la nostra attenzione. Porlyusica ha finalmente finito e –in apparenza- sta scendendo le scale con tutta la tranquillità del mondo.
-Allora? Che cos’ha? – mi precede il master. La sua voce è talmente alta da risultare stridula persino alle mie orecchie.
-Niente-
-Cosa? – chiedo sicuro di aver capito male.
Increduli ci guardiamo tra di noi.
-Non capisco per quale motivo mi siate venuti a chiamare- sbuffa spazientita incrociando le braccia al petto –ma ve lo assicuro, la ragazzina non ha assolutamente niente-
 
Sto per insistere che si sbaglia, che deve tornare su, controllare ancora e –se necessario- fare di nuovo l’esame ma non faccio in tempo, perché un urlo persino più stridulo della voce del master mi interrompe bruscamente:
-Juviaaaa-
Lucy corre sorridendo giù per le scale, prende lo slancio e salta addosso alla maga dell’acqua. L’abbraccia stretta come se non la vedesse da mesi interi e ride di gioia.
-Juvia, finalmente! – urla la bionda –vieni, ho un regalo per te! -
Voltandosi si precipita a prendere il mostro, lo afferra e con estremo orgoglio negli occhi si gira di nuovo tornando verso l’altra maga.
-Per te- esclama porgendoglielo.
-Per Juvia? – chiedono all’unisono: l’interpellata e il resto dei presenti.
-Certo! – annuisce Lucy –Quella volta che mi sono intrufolata di nascosto a Fairy Hills ho notato che alle tue riproduzioni di Gray manca una parte e dal momento che quello vero non si vuole decidere a dartelo ho pensato di farlo io! -
-Sei entrata di nascosto nel dormitorio? – gridano le ragazze che ci abitano nello stesso momento in cui l’azzurra risponde esitante: -Juvia non sa cosa dire-
Ignorando le prime Lucy risponde solo alla seconda –Non c’è bisogno di dire niente. Accetta il mio regalo-
Vedendola esitare Lucy si incupisce.
Oh cazzo penso ricordando lo scoppio di lacrime di nemmeno un’ora prima. Ti. Prego. Non. Piangere.
Sto per farmi avanti e…
Lucy precede qualsiasi mio tentativo si conforto mettendosi la mano nella scollatura abbondante e tirando fuori da dio solo –e neanche lui – sa dove, il suo amato astuccio con le chiavi.
Non perde tempo e in un attimo ha già evocato lo spirito stellare dei gemelli. Facendogli segno li esorta ad avvicinarsi per potergli sussurrare qualcosa all’orecchio mentre noi -per la millesima volta in quella singola giornata- siamo l’uno più confuso ed esterrefatto dell’altro.
Che cosa avrà in men…
Non faccio in tempo a finire il mio pensiero che una versione identica e a grandezza naturale di Gray ci appare davanti. Nudo… come un verme. Non che sia una novità ma il modo in cui Lucy gli fissa il membro mi fa ammutolire e arrabbiare.
Cosa –letteralmente- cazzo c’è di così affascinante da guardare? A me non sembra poi quel gran spettacolo.
Fortunatamente anche Juvia è troppo presa ad arrossire e a fissare a sua volta Gray 2.0 per rendersi conto dello sguardo fin troppo concentrato della bionda.
-Non lo so Gemini- dice passandosi la mano sul mento pensierosa –mi sa che glielo hai fatto troppo piccolo-
Accanto a me Gray 1.0 si strozza con la saliva.
Sono pronta a separare Juvia da Lucy ma di nuovo lei non presta attenzione alle parole della maga degli spiriti stellari.
-Qualcuno ha un righello? – urla Lucy guardandosi attorno. –così già che ci siamo possiamo dare anche a Gajeel la possibilità di stupirci? –
-Smettila! – abbaia il povero drago preso in causa.
Fin quando si tratta di parole va bene –anche io sono sulla soglia di una crisi, la prima in vita mia devo ammettere- ma se prova ad aggredirla come ha fatto prima, questa volta, gli spacco la faccia.
-Nessuno? –
Ancora nessuna risposta.
-Non fa niente- sospira –Gemini allungalo ancora un pochino-
Come richiesto lo spirito stellare fa quello che gli è stato detto.
Juvia –come del resto tutti- sono ancora più senza parole. La prima ha un’aria sognante in viso, mentre tutti gli altri sono solo allibiti.
Il vero Gray invece sta decisamente diventando viola.
Che io lo debba rianimare forse?  
-Ancora un po’! – li esorta Lucy.
Nel frattempo per tutta la gilda non si sente volare una mosca.
-Va bene così? – domanda Gray 2.0 saltellando e iniziando a far ondeggiare e andare e su e giù il –decisamente non piccolo- Gray 1.5.
Dopo questo, devo proprio cavarmi gli occhi. Penso passandomi la mano sulla faccia.
-Non lo so, non mi convince. Allungalo ancora un po’-
-E basta! – urla Laxus alzandosi in piedi. –Glielo vuoi far arrivare fino alle ginocchia? –
-Juvia tu cosa ne pensi? – lo ignora Lucy –ti va bene così? O lo vuoi più lungo? Gemini…- si volta tornando a guardare lo spirito –riesci a farlo lungo fino al pavimento? –
-O santa madre di dio…- mormora il master evidentemente traumatizzato.
-No, fermo- lo interrompe la bionda –finirà per sembrare una proboscide. Fallo più grosso-
Che qualcuno ci salvi…
-Juvia ti piace? – le sorride Lucy facendo segno a Gemini di continuare a ingrandire.
-Juvia pensa che…-
Non fa in tempo a finire la frase che la poverina sviene dall’emozione.
-Juvia? Juvia! – urla Lucy preoccupata. Lancia il dildo gigante a Levy e si precipita a soccorrere la maga dell’acqua.
-Mi sto sentendo male- rantola il vero Gray accanto a me.
È. Una. Tragedia. rifletto mentre l’idea più assurda che mi sia mai venuta si fa strada dentro di me.
-Lucy? – la richiamo ottenendo subito la sua attenzione.
-Si? –
-Vuoi ancora fare sesso con me? –
Uno scoppio di mormorii esplode subito dopo la mia domanda.
-Certo- scatta subito sull’attenti.
-Che ne dici se adesso facessi sparire Gemini e andassimo al piano di sopra? – il brusio di sottofondo diventa anche più forte. Maledizione ragazzi, sto solo cercando di aiutarvi penso mentre la mia coscienza mi urla contro bugiardo! Non lo stai facendo solo per loro.
-Si- urla chiudendo subito il portale e dando Juvia alle cure di Mira –Ma sei sicuro che vuoi farlo qui alla gilda? –
-Sicurissimo- le sorrido apertamente.
Senza ulteriori indugi mi viene incontro saltellando, mi prende per mano e inizia a trascinarmi su per le scale.
Prima di arrivare al primo gradino mi volto verso gli altri
-Trovate una soluzione- bisbiglio senza farmi sentire da Lucy –ALLA SVELTA! -
 






Angolo autrice!
Che ne pensate? Cosa vi espettate dal prossimo capitolo?
Grazie come sempre per essere arrivati fino a qui!
Alla prossima
Baci 33NaLu33

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Capitolo 6
*** Ai draghi piacciono le… ***


È ridicolo. Sono un mago del fuoco e sto sudando come un dannato in chiesa.
Mantieni la calma! È solo Lucy per l’amor del cielo. Cosa potrà mai fare?
 
-Puoi chiudere la porta- comanda la maga degli spiriti stellari dopo un lungo mutismo. È la prima volta che parla da quando abbiamo iniziato a salire verso il patibol… a salire le scale verso l’infermeria.
Cazzo.
-Sarebbe meglio lasciarla aperta- mormoro con la maniglia ancora in mano. Ho il volto verso la porta di legno ma sento perfettamente che dietro di me Lucy si sta muovendo. Il coraggio di voltarmi a guardarla? Sparito come il mio sangue freddo.
Non essere ridicolo! Quando mai ho avuto sangue freddo?
Ma del resto temporeggiare mi farà guadagnare tempo! Ed il tempo è esattamente quello che non ho ma di cui, dio mi è testimone, ho disperatamente bisogno.
Mi verranno a salvare. Non mi abbandoneranno qui… giusto?
-Vuoi che gli altri sentano-
Per l’amor di dio: cosa devono sentire?
-Cosa? –
-Noi che facciamo sesso-
Il fiato mi rimane incastrato in gola, insieme a saliva, cuore, anima e fegato.
-Io pensavo a qualcosa di meno… si, insomma, diretto-
-Noi che: “facciamo l’amore”? – ritenta interpretando male le mie parole.
-Non intendevo diretto in quel senso-
Ho il volto in fiamme, le orecchie bollenti e la maniglia ancora in mano.
-Oh-
Ha capito! Gioisco  
Ti prego non piangere.
-Possiamo masturbarci a vicenda! Ho sempre voluto fare un pompino-
D.I.O.
-Non intendevo nemmeno questo! –
-Giusto, giusto. Natsu… -
Oddio
-Si? –
-Ho sempre voluto farti un lavoretto di bocca-
Questo non aiuta!
Si sta addentrando in un argomento molto duro. Cioè spinoso! Non duro, duro no. Spinoso si. Molto, molto spinoso.
Non devo pensare al suo viso, alla sua bocca e men che meno alle sue labbra.
Le sue labbra su di me.
Le sue labbra molto calde e molto bagnate su di me…
Nel silenzio che si dilata tra di noi la maniglia inizia a scricchiolare pericolosamente. Con il sudore che mi cola sulla tempia abbasso lo sguardo solo per ritrovarmi le nocche sbiancate.
-Natsu? – sussurra languidamente.
La sua mano destra si posa, con estrema lentezza, sul mio addome.
Accidenti, quando si è avvicinata?
Le do ancora le spalle ma non riesco a voltarmi. Non posso, perché: come una versa seduttrice ha premuto il suo petto contro la mia schiena.
Il seno morbido e molto, molto prosperoso mi si struscia contro, e accidenti, se riesco a sentire: Ogni. Fottuta. Cosa.
-Sei duro per me Natsu? –
No, duro è male, duro è…
-Spinoso-
Cosa?
-Cosa? - chiede anche lei.
-Volevo dire…-
La sua dolce mano saetta pericolosamente verso sud facendomi strozzare a metà frase. Passa sui miei addominali e poi continua a scendere ancora più giù verso la cintura.
-Volevi dire? - ripete mordendomi la spalla.
-Io… - ansimo -non me lo ricordo più-
Come un consenso da parte mia a continuare fa scivolare le dita sotto l’orlo dei pantaloni.
Tocca i boxer e…
La maniglia si spezza con un colpo secco.
Cazzo.
Una fitta di dolore mi si propaga per tutta la mano.
-Accidenti. Stai bene? –
Nell’arco di zero virgola due secondi è passata da lasciva ed eccitata a super spaventata. Con una determinazione inaspettata mi fa voltare verso di lei, mi esamina la mano e mi toglie la scheggia dal dito.
-Andrà tutto bene- mormora mettendosi l’indice ferito in bocca per succhiare via in sangue. La sua lingua mi lecca, una, due, tre volte, alla quarta sto per mettermi in ginocchio e pregarla di continuare. 
-Vedi? Tutto a posto-
-Si, tutto a posto- ripeto parola per parola come un idiota.
-Perfetto-
Il secondo dopo è in ginocchio.
-Che stai facendo? – chiedo col fiato bloccato in gola.
Ho così tante cose incastrate nella trachea che non so come faccia ancora a respirare. Già le vedo le prime pagine dei giornali che legge Lucy: “mago di Fairy Tail morto annegato sulla terra ferma”
-Ti prendo in modo “poco diretto” –
-Penso di aver cambiato idea-
Sto merendo dentro accidenti! Sia ben inteso: mi piacerebbe molto, moltissimo… con la manica mi asciugo il sudore sulla fronte. Accidenti! Amerei fare l’amore con Lucy ma lei non è in sé. E se una volta fatto se ne pentisse una volta tornata sana?
-Ancora meglio! – saltando in piedi si affretta verso uno dei letti. Si lascia ricadere sul materasso e con l’indice mi fa segno di avvicinarmi.
Non guardare è una cosa impossibile.
Ha i capelli sparsi sul cuscino, le gambe un po’ divaricate e la mia maglietta sollevata un po’ troppo sulle cosce, dalla quale intravedo delle mutandine arcobaleno raccattate dio solo sa dove.
Bella. Più che bella, bellissima.
In silenzio ingoio a vuoto.
-Non vieni? –
Ammutolito, rimango impalato a fissare. Corrucciando la fronte Lucy cambia drasticamente espressione.
-Forse ho capito- sussurra riacquistando il sorriso birichino.
In un battito di ciglia si volta sulla schiena e con movimenti impudenti si mette a quattro zampe.
-Così va meglio eh? Ti piace di più-
L’ultima parte della frase un’affermazione invece che una domanda.
-Perché questa posizione… cioè, perché così dovrebbe piacermi di più? –
-È risaputo-
-Che cosa? –
-Che hai draghi piace così-
Uno, io non sono esattamente un drago. Due, concesso e ammesso che sia vero, come fa a sapere una cosa del genere?
A me le due posiz… cioè tutti e due i modi piacciono allo stesso… modo.
-E dimmi cosa piace ai draghi? –
-Ai draghi piacciono le… pecore-
Cosa?
-Cosa? -
-Questa posizione si chiama a “quattro zampe”, più comunemente detta: a pecora. Ai draghi piacciono le pecore ergo uno più uno uguale sei. –
-Uno più uno fa due, e che ne sai che gli piacciono le pecore-
-L’ho letto-
-Dove? –
-Su un libro illustrato-
Ma che davvero?
Sto per dirle che i libri per bambini non sono esattamente affidabili ma un leggero bussare alla porta mi blocca.
-Siete ancora vestiti? –
Gray?
-Si- affermo nello stesso momento in cui Lucy obbietta: -purtroppo-
Rimettendosi in piedi fissa il mago di ghiaccio che zitto zitto è entrato nella stanza. Sinceramente non so se essere contento o no della sua presenza. Di certo una mano in più non guasta mica.
-Cosa vuoi? –
Si, cosa vuole?
-Sono venuto a… guardarvi-
Eh?






Angolo autrice:
Abbassate i forconi e uscirò con le mani in altooo!!
Sono tornata si. Chiedo scusa per tutto il tempo che ci ho messo ad aggiornare T-T
Detto ciò ci becchiamo alla prossima!
33NaLu33


 

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Capitolo 7
*** È tornata... ***


-Sono venuto a… guardarvi-
Eh?
-Che sei venuto a fare? – chiedo allibito.
Che sia impazzito pure lui? Stranamente l’ipotesi è estremamente possibile.
Sono pronto a prenderlo per un braccio e a trascinarlo fuori dalla stanza in cerca di spiegazioni ma Lucy mi precede. Non esce dall’infermeria però. Lo afferra e se lo tira dietro fino all’altro capo della stanza.
-Senti Gray, lo so che c’è l’hai moscio e sei depresso perché non ti si alza ma se vuoi davvero passare alla versione hard del tuo gingillo, e leggi bene le mie labbra perché non lo ripeterò: Vai. Da. Juvia! -
-Non… -
-Non provare a negare- lo interrompe senza pietà –si vede lontano un miglio che te la vuoi scopare. Perché non l’hai ancora fatto è un mistero universale-
-Ma…-
-In più io qui sto cercando di fare un pomp… un lavoretto di bocca a Natsu quindi sparisci! –
-Glielo hai già visto? È grosso? –
-Cosa? –  chiede sorpresa Lucy.
Cosa?
-Cosa? – ripeto traumatizzato.
Ha veramente chiesto quello che ha chiesto?
-No… cioè non ancora ma sono sicura che sia grosso. Anzi: Enorme! –
-Più lungo del… tuo regalo per Juvia? –
Morirò qui lo so. Me lo sento accidenti!
In silenzio Lucy si volta a fissarmi.
-Mmm-
Non sta seriamente pensando alla risposta vero?  
-No, mi sa di no. Trenta tre centimetri sono difficili da battere -
-Già… io punterei più sui venti-
È definitivo: questa cosa mi traumatizzerà a vita. Sento già i primi segni di tic nervoso all’occhio e di cedimento psicologico.
-Voi lo sapete che sono qui, vero? Che vi sento? -
Tutti e due si girano a fissarmi.
-Un attimo che butto fuori Gray e sono subito da te-
Mi ha messo in attesa? Mi ha seriamente messo in attesa?  
-Io volevo guardare però- ribatte il mago del ghiaccio… sconsolato?
Oh no. Lui non guarderà un… cazzo di niente.
Deciso a dare un taglio a questa follia attraverso la stanza a grandi passi, lo afferro per il colletto della maglietta che inspiegabilmente ha ancora addosso e lo trascino dall’altra parte dell’infermeria.
-Senti un po’ sei andato fuori di testa anche tu? – bisbiglio senza farmi sentire da Lucy.
-Certo che no- sputa fissandomi storto.
-Ho i miei seri dubbi- ribatto contrariato.
Insomma chi chiede le dimensioni del cazzo di un suo amico? Solo un fottuto sociopatico! Un deviato mentale! Ecco chi!
-Volevi aiuto no? E lo volevi in fretta. Io volevo andarmene dalla mensa perché mi stavano fissando tutti e me la volevo svignare in fretta quindi scusami se il mio piano non è dei migliori! –
Questo lui lo definiva aiuto?
-Assecondare Lucy non è un piano è un cazzo di suicidio! È già difficile starle dietro così figurati se ti ci metti di mezzo anche tu - 
-Oh scusami signor so tutto io! Se sei così in gradi di gestirla da solo io me ne vado. Voglio proprio ignorarti quando griderai aiuto non appena ti sarà saltata addosso per scoparti –
-Chi ti dice che chiamerei aiuto? –
Allibito si volta e mi fissa senza parole.
L’ho detto sul serio?
Dal suo sguardo deduco proprio di si.
-Ma se è da sta mattina che le dici di no come un ossesso! –
-Ma se è da anni che dici di no a Juvia come un idiota! Non mi pare che tu non te la voglia fare però! -
La mascella gli si spalanca in una o perfetta.
Colpito e affondato! Penso fin troppo soddisfatto e fiero di me. Il problema è che sto divagando.
Ho bisogno di una mano, sul serio, ma Gray non sta aiutando e Lucy è… sparita.
Incredulo mi volto completamente.
Dove cazzo è andata?
Era qui fino a un attimo fa! La sentivo rimbalzare sul letto per la miseria. Con il cuore a mille mi precipito in corridoio.
-Lucy? –
Che sia saltata di nuovo fuori dalla finestra? Per andare dove però?
-Natsu! Gray! Venite sotto ho un’idea! -
Oh Dio, cosa c’è adesso? Cosa deve succedere ancora? Quanto cosa un terapista? Uno psicologo è meglio? Forse c’è bisogno di un esorcista direttamente.
Quando arriviamo alla sala principale della gilda, Lucy sta bisbigliando qualcosa all’orecchio di Juvia. La maga dell’acqua annuisce poco convinta ma a Lucy sembra bastare.
Piena di gioia la maga degli spiriti stellari torna da noi.
-Senti Gray con te tra i piedi non stiamo concludendo nulla quindi tanto vale risolvere il tuo problema. Se ci organizziamo bene: tu rimorchi Juvia, io mi scopo Natsu e siamo tutti contenti, no? –
Il suo ragionamento non fa una…
Fa acqua da tutte le parti!
Gray non asseconderà mai una cosa del…
-Va bene- concorda il moro.
Come scusa?
Non è possibile che faccia solo finta! Cazzo! Capisco che il suo piano è assecondare Lucy per farci guadagnare tempo ma questo è un po’ troppo! Soprattutto per lui… a meno che non stia usando Lucy come scusa per farsi avanti con Juvia.
Piccolo, stronzo e pure intelligente.
-Che devo fare? –
Lucy lo prende per un braccio e lo trascina davanti a Juvia che zitta zitta fissa la scena ancora scettica. Il perché sia così calma è un mistero. Forse Lucy le ha detto qualcosa in precedenza?
In ogni caso la bionda posizione una sedia accanto al mago del ghiaccio, ci sale sopra e inizia a sussurrargli all’orecchio.
-Bene. Ripeti con me-
Anche se sono lontano una decina di metri sento tutto alla perfezione grazie al mio udito fin troppo sviluppato.
Gray con fin troppa enfasi ripete, parola per parola la frase di Lucy: -La vedi la luna? La prenderei per farne un diadema per te. Le vedi le stelle? Le prenderei per farne orecchini per te.  Li vedi i pianeti? Li prenderei per farne una collana per te. Allora me la dai o devo distruggere l’universo? -
Sinceramente non so se ridere o colpirmi da solo.
-Da quanto tempo è così hai detto? – chiede Porlyusica nel silenzio che si è venuto a creare. Grazie agli Dei è ancora qui.
-Da sta mattina- mormora il Master attirando l’attenzione di Lucy.
-Master vuole anche lei qualche consiglio? –
-No! – urla –sto bene così –
-Gajeel? –
-Perché sempre io? –
-Perché…-
-Ragazzi sono tornat… che ci fate tutti qui? –
La voce di… Erza?
-Erza! – urla Lucy correndo incontro alla maga di classe S –Vieni! Ci sono tantissime cose che devo raccontarti! Ma prima dimmi: sai che cos’è una donna? -
Senza lasciare il tempo alla poveretta di rispondere la maga degli spiriti stellari riprende a parlare: -La donna è un insieme di curve che fa raddrizzare un segmento-
Bentornata Erza. Si… è così che siamo messi…
 
 
Angolo autrice:
Siamo quasi alla fine ragazzi! Spero che la storia vi stia piacendo!
Alla prossima settimana.
Baci 33NaLu33

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Capitolo 8
*** Ultima possibilità ***


Erza guarda gli altri, e poi di nuovo Lucy. Gli altri e poi di nuovo la maga degli spiriti stellari. Siamo messi male se perfino lei non ha parole.
-Lucy? –
A richiamarla però non è Erza ma Porlyusica.
-Si? – chiede la bionda voltandosi nella direzione della donna. In piedi accanto al nonnetto la dottoressa guarda Lucy con aria assorta.
-Io ti indicherò alcune delle persone presenti, tu puoi per favore dire ad alta voce qual è la prima cosa che ti passa per la testa quando le guardi? –
La cosa non finirà per niente bene. Non che fino ad ora le cose siano andate a gonfie vele!
-Certo! – sorride Lucy pronta a cominciare.
Non ho la più pallida idea di cosa abbia in mente Porlysica ma spero con tutto il cuore che almeno lei possa trovare una soluzione a tutto questo casino. Non possiamo continuare così!
 
Dopo un breve momento di silenzio Porlysica indica con sicurezza Levy.
-Le ragazze piatte sono come i pantaloni senza tasche: non sai mai dove mettere le mani- dice prontamente Lucy facendo cadere la mascella alla piccola scripter.
Porlysica indica se stessa.
-Come fai a sapere che stai diventando vecchia? Quando senti un dolore acuto al petto, guardi in basso e scopri che stai pestando la tua stessa tetta.-
La dottoressa punto il dito su Wakaba.
-La tua vita sessuale è talmente scarsa che stai partecipando ai campionati mondiali di astinenza. Nelle semifinali incontrerai il Papa.-
L’indice passa su Laxus.
-Il sesso tra un uomo e una donna può essere meraviglioso, a patto che tu riesca a metterti tra il giusto uomo e la giusta donna.-
Il prossimo sono io.
-"Sesso" non è la risposta. "Sesso" è la domanda. La risposta è "Sì".-
Quella dopo è Mira.
- Sapete com'è con le ragazze cattoliche. Cominciano tardi e devono recuperare il tempo perduto.-
Poi Warren.
-Sei contrario all'uso dei preservativi perché ti fa sudare troppo la mano?-
Dopo ancora Nab.
-C'è qualcosa in lui che attrae le donne verso gli altri uomini.-
L’indice di Porlyusica punta su Makarov.
-Il sesso a novant’anni è come giocare a biliardo con una corda-
Senza un attimo di pausa il prossimo è Gray.
-L’uomo è come il cemento. Dopo essere stato steso, ci vuole un sacco di tempo prima che diventi duro-
Porlyusica indica Lisanna.
-È colpa tua se non riesco a stare con Natsu-
Sollevando un sopracciglio fisso Lucy. Porlyusica ha già puntato il dito su Juvia ma la maga degli spiriti stellari sta ancora guardando l’albina.
Con cinque veloci falcate Lucy è davanti a Lisanna. Faccia a faccia la fissa inespressivamente.
-Non riesco a togliermi la tua faccia dalla testa – la provoca la bionda. –Sei un chiodo fisso-
-Cosa? – chiede Lisanna guardandomi incerta.
In silenzio faccio spallucce. Non ho veramente la più pallida idea di cosa Lucy stia dicendo.
-Non sono ancora saltata addosso a Natsu a causa tua- continua, senza pietà, la maga degli spiriti stellari.
-Ma io non ho fatto nulla- si difese l’albina.
-L’hai fatto, e sai come? –
Incerta Lisanna scuote la testa.
-Mi sono presa una cotta per te-
-Cosa?- chiediamo all’unisono io, Lisanna e tutto il resto della gilda.
-Guardati! –afferma Lucy –sei dolce, intelligente, bellissima e incredibilmente sexy! –
Credo di aver capito male.
Cosa?
-Lisanna, vuoi fare sesso con me? –
-Cosa?- ripete l’albina.
-E io? – chiedo mettendomi in mezzo.
Come siamo passati da: “Natsu scopami” a “Lisanna fai sesso con me”?
-Non sono interessata a una cosa a tre-
Allibito la fisso senza parole. La mia intenzione non era di certo fare una cosa a tre!
-Che c’è? – chiede –Mi hai già scaricato-
-Io non ti ho scaricato-
-Ma se non hai fatto altro che evitarmi da quando ti ho chiesto di fare sesso-
Non posso smentire accidenti. Ha ragione, ma non la sto di certo evitando perché non voglio. La evito perché non sono sicuro che lei lo voglia sul serio. Ora dice di si, ma poi? Quando tornerà normare, perché adesso non lo è di certo, proverà le stesse cose?
-Io voglio…-
-Prima di dire a vuoto che vuoi fare sesso con me al piano di sopra…- mi interrompe bruscamente -fatti due conti! –
Ha ragione, non posso ingannarla un'altra volta.
-Me li sono fatto! –
O la va o la spacca.
-Bene, perché i miei fanno trenta tre-
Trenta tre. Perché ogni dannata cosa deve essere per forza multipla di tre?
-Natsu, vuoi fare sesso con me?- chiede per l’ennesima e forse ultima volta.
Gli occhi di tutto rimbalzano dalla mia faccia alla faccia della bionda.
-Si-
-Ne sei sicuro?-
-Si- ripeto più convinto.
-Lisanna, vuoi essere la mia amante?-
-No! – urliamo all’unisono sia io che l’albina.
-Peccato- le fa l’occhiolino Lucy. –Però mi piaci sul serio. Hai un corpo mozzafiato e penso che dovresti dare una possibilità a Freed. Sai… a furia di farsi le seghe finirà per avere anche la faccia verde oltre che i capelli-
-Questa cosa non ha senso!- sbuffa il preso in causa.
-Ma di certo ha fondamento- se la ride Lucy.
 
-Lucy- la richiama per la seconda volta Porlyusica.
-Mh? – chiede la bionda saltellando verso di me. Ha un sorriso enorme e gli occhi le brillano di felicità.
-Potresti dirmi che ore sono? –
Smettendo di saltare Lucy si volta verso la dottoressa e poi verso l’orologio.
-Sono le trenta tre e zero sei minuti-
Cosa?
-Sapresti dirmi quanto fa uno più uno? –
-Nove-
-E uno più due? –
-Trenta tre-
-Invece uno più tre? –
-Fa sei, lo sanno tutti! –
Scrollando le spalle si volta di nuovo verso di me.
-Ho capito! – Afferma Porlyusica.
-Cosa? Che è pazza? – tossisce qualcuno.
-Non è pazza, ma ora so! So che cosa ha Lucy Heartfilia! –
Oh grazie a Dio!
 

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Capitolo 9
*** La fine della fine ***


-Cosa? Che è pazza? – tossisce qualcuno.
-Non è pazza, ma ora so! So che cosa ha Lucy Heartfilia! –
 
-Cos’ha? – chiediamo con l’aspettativa alle stelle mentre, nello stesso momento, Lucy ribatte tranquillamente: -Io non ho nulla che non vada-
Spostando lo guardo sulla bionda Porlyusica sorride. Un sorriso tirato e di circostanza, ma pur sempre un sorriso.
-Certo. Certo mia cara ma potresti precedere Natsu al piano di sopra?-
Lucy la fissa scettica.
-Vecchia, Natsu non è un po’ troppo giovane per te?-
Allibito fisso la maga degli spiriti stellari. Insomma Porlyusica è tante cose ma di certo non una donna a cui puoi rivolgerti in questo modo. La dottoressa ha minacciato altri di morte per molto… molto meno.
Sollevando gli occhi al cielo, Porlyusica sbuffa.
-Devo parlare un attimo con lui-
-Di cosa?- si vuole informare Lucy. In apparenza è tranquilla ma si vede lontano un chilometro che non vuole essere interrotta di nuovo.
Sbuffando di nuovo la dottoressa fissa prima me e poi la maga bionda.
-Di prevenzione-
Perché la situazione deve sempre degenerare? Non si può proprio avere una conversazione “normale” in questa gilda?
Lucy guarda con interesse Porlyusica poi Makarov e infine Laxus… perché sta guardando Laxus?
-Ora capisco- dice sorridendo.
-Sono l’unico qui che non vuole sapere di cosa sta parlando?- chiede Gajeel esponendo un po’ il pensiero generale dei presenti.
No amico, non sei l’unico.
-Cosa?- domanda invece Cana beccandosi un’occhiataccia da parte di tutti.
-Beh, Makarov non è mai stato sposato…- mormora Lucy picchiettandosi indice sulle labbra.
-Quindi?- si intromette questa volta Gray.
Si può sapere da quale cazzo di parte state?
-Nemmeno Porluysica…- dice la maga degli spiriti stellari con un sorrisetto malizioso.
Oddio…
Possibile che?
-Quello che fa o non fa il nonnetto non è affar nostro- affermo iniziando a sudare freddo. Insomma il padre di Laxus da qualche parte deve pure essere uscito, ma proprio da Makarov e Porlyusica? E poi cosa centra questo con la prevenzio… un momento: Ivan Dreyar figlio illegittimo?
-Aspettami di sopra- esclamo facendola voltare. La giornata è già degenerata abbastanza così non c’è bisogno di ulteriori casini! -io arrivo tra un attimo!-
Lucy non protesta. Si volta a guardarmi, lascia cadere l’argomento MakarovPorlyusicaLaxusIvan e sale per la terza volta nell’arco di una mattinata al secondo piano.
-Cos’ha?- taglio corto fissando Porlyusica. Non ho né il tempo né la pazienza di stare calmo. Questa storia deve essere risolta adesso. Non tra cinque minuti. Non tra un’ora ma adesso! In questo preciso istante.
Sorvolando sul mio tono poco accondiscendente la donna risponde con voce estremamente contrariata: -Si è mangiata Inhibition-
-Chi?-
Facendo una smorfia orripilata mi guarda con disappunto.
-Non chi, ma cosa!-
Nel silenzio sconcertato che segue le sue parole lanciamo tutti un’occhiata a Juvia ma lei sembra più perplessa di noi.
-Cos’è?- si fa avanti Gajeel precedendomi.
-Una pianta estremamente segreta oltre che illegale-
Di nuovo: cosa? Dove accidenti l’ha trovata Lucy una cosa del genere? Ma soprattutto:
-Lucy non si mangerebbe mai una pianta!-
Porlyusica mi fissa storto.
-Certo che no. Individualmente inhibition ha un sapore orribile. Diventa commestibile solo se messa nel cibo o in una ricetta-
-Questo implica il fatto che qualcuno gliel’ha non solo fatta mangiare di proposito ma anche di nascosto- medita Levy prendendo parola.
La ceca rabbia mi assale mentre fiamme scarlatte prendono possesso delle mie mani. Qualcuno le ha fatto questo, le ha fatto perdere la ragione, ma chiunque sia il colpevole non sopravvivrà per poterlo raccontare. Non appena Lucy si riprenderà darò fuoco al maledetto stronzo che ha osato tan…
-Fermi tutti!- urla Cana facendomi trasalire –In che tipo di ricetta?-
Sono pronto ad abbaiarle contro che non è importante ma Porlyusica mi precede rispondendo col solito tono calmo e piatto.
-In una qualsiasi, anzi nei dolci è ancora meglio. Lo zucchero copre di più il sapore-
-Anche nei biscotti?- si vuole informare la mora.
Con sospetto mi volto verso di lei. C’è qualcosa nelle sue domande che non mi torna per niente. Che importanza ha se sono biscotti o caramelle? Qui l’importante è che il bastardo che ha fatto questo a Lucy la paghi!
-Natsu calmati- mormora Gray affiancandomi. È evidentemente preoccupato per me ma non gli presto la minima attenzione. Sono troppo concentrato su Cana.
-Certo- afferma Polyusica facendo spallucce.
-Ow…- sussurra Cana attirando tutta l’attenzione –colpa mia!-
Nuvolette di puro vapore mi escono dalle narici mentre sbuffo sonoramente.
-Cana, che hai fatto?-
Lei esita.
-Cana!-
-Va bene, va bene, non c’è bisogno di scaldarsi tanto! Ieri sera l’ho solo portata con me in un sexy shop-
Ma. Che. Cazzo? Certo ora mi spiego come Lucy faccia a conoscere un: “negozietto rosso e nero poco frequentato in periferia” ma perché?
-Volevo andarci con Wendy ma non l’avrebbero lasciata entrare- si giustifica Cana con una scrollata di spalle.
Wendy… voleva portarsi Wendy in sexy shop ma come sostituto dell’ultimo secondo si è trascinata dietro Lucy? Non ho nessuna intenzione di chiederle perché avesse bisogno di andare in un locale a luci rosse ma porca tro…
-Come la curiamo?-
Ecco, ora ho un tic all’occhio…
-Non possiamo-
Frustrato mi volto verso Porlyusica.
-Che significa? Rimarrà così per sempre?-
Non può rimanere così per sempre accidenti!
-No, basterà aspettare la fine dell’effetto. Di solito dura un massimo di ventiquattro ore-
-Ma avevi detto che la sua condizione non aveva nulla di magico- protesto a gran voce. C’è qualcosa in tutta questa storia che mi sfugge ma non riesco proprio a capire cosa maledizione!
-Infatti- mi guarda male la donna –inhibition non è una pianta magica-
-E allora che cos’è?-
-Una pianta con dei forti estratti naturale. Una volta mangiata inibisce quella parte del cervello che viene comunemente chiamata coscienza. L’unico sintomo negativo, se così vogliamo dire, è che chi la ingerisce perde l’uso della logica matematica Quindi è incapace di contare e di fare anche la più piccola addizione –
E questo spiega il continuo sbagliare l’ora ma…
-Ed è per questo che è senza freni?- chiede Gray.
-Si, in sostanza dice e fa letteralmente tutto quello che le passa per la testa-
Letteralmente tutto quello che le passa per la testa.
-Questo vorrebbe dire che tutto quello che ha detto e fatto: la regola della L, il regalo per Juvia, il fatto che ha una cotta per Lisanna e che vuole scoparmi è vero?- chiedo al limite di una crisi esistenziale.
-A grandi linee si-
Non sembra sicura al cento per cento.
-O e si o e no- sbotto senza darle tregua.
-È come quando sei arrabbiato. Urli cose che pensi ma che non diresti mai in faccia a qualcuno-
In silenzio ci fissiamo tra di noi ma è palese che stiamo pensando tutti le stesse identiche cose: Lucy pensa che Gajeel ce l’ha piccolo, Lucy ha una cotta per Lisanna, Lucy vuole scoparmi…
Lucy vuole fare sesso come me… e lo pensa sul serio. Anche se non dovrebbe l’idea è estremamente affascinante, allettante.
-Cana a che ora siete andate al sexy shop ieri sera?- chiedo fin troppo esaltato.
Calmo. Devo. Stare. Calmo.
-Alle otto e mezza-
Mancano altre quattro ore e quindici minuti alla fine dell’effetto.
-Domani Lucy si ricorderà tutto? –
E speranza quella nella mia voce?
-Ovviamente-
È tutto chiaro adesso: quello che Lucy ha detto e fatto l’ha e lo pensa sul serio, domani si ricorderà tutto e… io cosa ci sto esattamente facendo ancora qui?
Lucy lo vuole… Lucy mi vuole! Ma non posso più temporeggiare.
Non l’avrei mai pensato possibile ma Lisanna è la mia… rivale in amore! Non posso perdere quest’occasione. La mia ultima occasione.
A passi svelti mi dirigo verso l’infermeria.
-Dove stai andando?- mi urla Gray.
-Non sono affari tuoi- lo liquido così su due piedi. Non mi importa quello che pensano, questo è un momento irripetibile!
 
Chiudendomi la porta dell’infermeria alle spalle guardo Lucy che ha inauditamente deciso di aspettare.
-Hai…-
La raggiungo in un battito di ciglia, la afferro per la vita e me la carico in spalla.
-Ehi!- protesta afferrandomi la maglietta. –Che stai facendo?-
-È ora di andare a casa- sorrido andando verso la finestra. L’ultima cosa che sento prima di lanciandomi dall’altro lato del cornicione è Lucy che ride di gioia.
 
 
Extra:
[Il giorno dopo]
-Natsu?- Rigirandosi tra le mie braccia mi fissa con i grandi occhi nocciola. È così bella… ed è finalmente tornata in sé.
-Si?-
-Mi aiuti a uccidere Cana?-
No, non penso lo farò.







Angolo autrice:
GRAZIE DI CUORE! Grazie a tutti per aver seguito questa ff fino a qui!
GRAZIE
Avevo scritto questa storia un po’ per caso, un po’ per noia, ma sono veramente felice di avervi strappato un sorriso!
A presto con nuove avventure!
Baci 33NaLu33

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