La Storia Infinita

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Contenere il caos ***
Capitolo 2: *** Un individuo poco raccomandabile ***
Capitolo 3: *** Il mistero del libro ***
Capitolo 4: *** Nella tana della volpe ***
Capitolo 5: *** Un labirinto infinito ***
Capitolo 6: *** Prendersi gioco del proprio nemico ***
Capitolo 7: *** Uniti per la sopravvivenza ***
Capitolo 8: *** Le cronache dell'infinito: il drago, il minotauro e lo stregone ***
Capitolo 9: *** Coraggio non indifferenti ***
Capitolo 10: *** Salvare i propri compagni ***
Capitolo 11: *** Ritrovamenti ***
Capitolo 12: *** Un luogo che rimarrà isolato per sempre ***



Capitolo 1
*** Contenere il caos ***


Lavoravano giorno e notte senza un attimo di pausa.
Il Capitano Bogo era sull’orlo di una crisi di nervi non riuscendo a trovare il bandolo della matassa della scomparsa di decine di individui molto influenti nella politica della città.
Mentre il toro era impegnato a dare alcune dritte ai suoi sottoposti, l’irruenta entrata del sindaco nel suo ufficio lo destabilizzò improvvisamente.
< Capitano Bogo, vorrei parlarle in privato. >
< Non adesso, sindaco. Devo aiutare i miei compagni alla ricerca dei suoi sostenitori. >
< Non possiamo rimandare il nostro colloquio. Dobbiamo parlare adesso. Non accetterò un no come risposta. >
< Capitano… >
< Aspettatemi nel cortile della centrale. Io cerco di risolvere le preoccupazioni del nostro sindaco. >
< Non credo che sarà molto facile, Capitano Bogo. >
Con lo sguardo serio e rabbioso, il Capitano della centrale di polizia più importante di Zootropolis accolse il sindaco Leodore Lionheart nel suo ufficio completamente disordinato. >
< Che cos’è tutta questa confusione? >
< Volevo sapere di più sui suoi sostenitori, Sindaco Lionheart. Peccato che siano tutti incensurati e senza un passato notevole alle spalle. In poche parole non so niente di loro. >
< Perché? Cosa c’è da sapere? >
< Io e i miei compagni stiamo cercando di scoprire quale possa essere il filo conduttore che lega tutte queste scomparse. >
< Perché lei crede che ci sia un collegamento? >
< Perché lei no? Ogni girono allo scoccare della mezzanotte succedono cose molto strane nella biblioteca della città. I mei uomini non hanno intenzione di entrare per paura di fare una brutta fine… Mi sono dovuto limitare a chiudere i battenti immediatamente e ad arrestare il proprietario di tale attività. >
< Con quale accusa? >
< Perché tiene degli ostaggi contro la loro volontà. Tutti sanno che è stato lui, però non vuole confessare. >
< Ho la facoltà di vederlo, Capitano? >
< Non credo che sia una buona idea, Sindaco. Mi lasci lavorare in pace e pensi alla sua attività politica. >
< Come posso rimanere tranquillo in questo frangente mentre tutti coloro che stanno dinanzi a me vengono rapiti da un pazzo squilibrato? >
< Ancora non abbiamo prove in tutto questo… Solo piste ed ipotesi che portano solo a strade senza uscite. >
< Quindi lei non sta facendo altro che fare buchi nell’acqua, Capitano? >
< Ho solo bisogno di altro tempo. Tutto qui. >
< Mi dispiace per lei Capitano, ma il suo tempo sta per finire. Se entro tre giorni non avrò delle informazioni che potrebbero smuovere questo caso intrigato, lei verrà immediatamente sostituito. >
< Non può farlo. >
< Invece posso eccome. Sono il sindaco di questa città e ho a cuore il futuro dei miei cittadini. Lei non sta adoperando la sicurezza necessaria per lavorare sotto copertura. >
< Non è colpa mia se questa notizia è diventata di dominio pubblico! >
< I miei sostenitori sono importanti quanto me. È normale che potesse diventare di dominio pubblico… Lei continua a brancolare incessantemente nel buio, Capitano. Si dia una smossa. Subito. >
< Non ha nessun diritto di minacciarmi. Non nel mio ufficio! >
< Per quanto tempo questo ufficio potrà essere suo? Il panico potrebbe dilagarsi da un momento all’altro e non possiamo permettercelo. Quindi faccia uno sforzo mentale e metta in atto tutte le questioni dei miei uomini scomparsi… E’ impossibile che lei non abbia trovato nessun collegamento tra di loro. >
< E con ciò? Cosa ci posso fare! Sembrano scomparsi come per magia! >
< La magia non esiste, Capitano. Lei sta solo vaneggiando. >
< E se tutto ciò fosse un espediente per allontanarmi dal mio posto di Capitano. Ricopro questo ruolo da molto tempo ormai… Forse sono diventato molto scomodo. >
< Che cosa vuole insinuare? >
< Che anche lei, Sindaco Lionheart, è sulla mia lista dei sospettati. Le proibisco di parlare in pubblico su tutte le faccende che riguardano la nostra città. Lei lavorerà esclusivamente nel suo ufficio senza parlare alla stampa. Mi sono spiegato. >
< Non può farlo. Domani ho un importante conferenza sul clima della città. >
< La conferenza può aspettare. Se lei non acconsentirà a tale richiesta, verrà subito sbattuto in carcere… Forse potrebbe sentirsi più al sicuro, non trova? >
< Le sue minacce non mi scalfiscono affatto. Se fossimo nella giungla… >
< Lei sarebbe il re. Ma siamo in una società civile atta a rispettare la legge. E in questo momento la legge sono io… Ha qualcos’altro da dirmi prima di andarsene? >
La rabbia del Sindaco Lionheart stava per prendere il sopravvento, ma come aveva detto il Capitano Bogo, non erano più degli animali selvatici, ma animali civili atti a rispettare la legge e il buon senso per il bene di tutti.
< Non cadiamo in trappola di qualcuno che vuole dividerci mediante questa storia. Se vogliamo che questa situazione abbia un lieto fine felice, dovremmo lavorare assieme. E lei ed io dovremmo farlo sotto copertura. >
< Non ha nessuna intenzione di riaprire la biblioteca? Non può trattenere il proprietario in prigione contro la sua volontà. >
< Proverò a fare un altro tentativo parlandoci a quattr’occhi. Se non riuscirò a cavargli nessuna parola o fatto atti a sbloccare la situazione, libererò il prigioniero per mancanza di prove. >
< Conosco quell’animale da molto tempo. Non potrebbe fare niente di male. >
< Talvolta l’apparenza inganna, sindaco. Non se lo scordi. >
< Quando questa sera tornerò a casa, mi sentirò molto solo senza i miei sostenitori. Il prossimo posso essere io. >
< Ho messo in conto tale possibilità. Posso darle una scorta armata se vuole. Due dei miei uomini più bravi e fidati. Hanno già salvato la città una volta e possono proteggerla anche a costo della vita. Sto parlando di Judy Hopps e Nick Wilde. >
< La coniglietta e la volpe? Sta sbagliando ancora una volta, Capitano. >
< Che cosa vuole dire? >
< Quei due ci servono per pattugliare la zona! Sapete che cosa le dico? Mi guarderò le spalle da solo. Mandatemi se volete una scorta sotto la mia villa. Ci saranno i miei servitori che saranno i miei occhi ovunque mi muoverò nella mia abitazione. >
< Visto che lei potrebbe essere il prossimo Sindaco, le consiglio di non fare molto affidamento sui suoi servitori. Potrebbero avvelenarla da un momento all’altro. >
Nel sentire quelle parole, il leone divenne improvvisamente pallido.
< E’ solo un avvertimento. Stia attento. >
< Vuole fare lei la ronda notturna sotto la mia abitazione, Capitano Bogo? >
< Mi dispiace sindaco, ma non ne avrei il tempo. Devo seguire questo intrigato caso lasciando gli altri casi meno importanti ad altri uomini fidati. >
< Mi dica un’ultima cosa, Capitano Bogo: lei si fida di tutti i suoi uomini? >
< Certo che sì. Perché farebbero qualsiasi cos per la divisa che indossano. Anche morire da un giorno all’altro. >
< Lei è molto ingenuo, Capitano. Si dovrebbe guardare bene le spalle e non fidarsi di nessuno. >
< La stessa cosa vale per lei visto che potrebbe essere il prossimo a scomparire. >
Ma prima che il leone se ne potesse andare definitivamente, gli venne in mente un particolare improvviso da prendere in considerazione.
< Ho sentito parlare che questa situazione potrebbe essere legata ad un libro maledetto. Lei che cosa ne pensa, Capitano? >
< Che è tutta una farsa. Andiamo, non siamo in un mondo fantastico dove possono succedere cose strane. Siamo nel mondo reale, dannazione. >
< Allora non c’è nessun problema se lei e i suoi uomini andate a perlustrare la biblioteca della città. >
< Ci sono già stati e non hanno rinvenuto niente d’importante. Contento? >
< Comunque secondo me c’è qualcosa di strano da non sottovalutare là dentro… stia molto attento, Capitano. >
< Glielo ripeto ancora: anche lei. Ha qualcos’altro da dirmi? >
< No. La mia giornata finisce qui. Meglio che me ne vada a casa a riflettere. Lì mi sentirò molto più al sicuro. >
< Lo spero per lei. Buonanotte, sindaco. >
< Buonanotte anche a lei, Capitano Bogo. >
Mentre il toro stava facendo un po’ di pulizia nel suo ufficio, gli venne in mente che controllare sotto stretta sorveglianza il sindaco lo avrebbe reso un bersaglio molto più facile.
< Capitano, voleva vedermi? >
< Quali tra i nostri uomini fidati sono liberi nel fare la ronda nella villa del Sindaco Lionheart? >
< Solo Benjamin Clawhaser. >

< Mi dispiace Capitano, ma tutti gli uomini sono impegnati alla ricerca degli animali scomparsi. Non possiamo fare altrimenti. >
< E Judy e Nick? Che cosa stanno facendo? >
< Sono all’interno della biblioteca di Zootropolis controllando ogni scompartimento e ogni scaffale del negozio. Non vogliono che gli sfugga nessun dettaglio. >
< Con il proprietario rinchiuso nelle nostre celle sarà meno probabile che gli possa accadere qualcosa, no? >
< Sì, è vero. Ma non so per quanto tempo possono andare avanti senza mai riposarsi? Ormai sono molte ore che non dormono più e non hanno nessuna intenzione di dare il cambio a nessuno di noi. >
< Andrò a controllare la biblioteca di persona. Subito dopo aver interrogato uno dei nostri sospetti principali: il Signor Gildeon Grey. >

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Capitolo 2
*** Un individuo poco raccomandabile ***


< Capitano, non so se è una buona idea > fece un sottoposto del Capitano Bogo mentre si muovevano tra i corridoi della centrale.
< Perché? Cosa mai potrebbe andare storto? >
< Quell’individuo non mi piace per niente. Il suo sguardo e i suoi modi pacati mi fanno sentire molto scettico. Nasconde per forza qualcosa. >
< Lo credo anch’io. Ma se non riusciamo a scoprire niente sul suo conto dovremmo rilasciarlo tra non molto. Avete fatto le dovute indagini sul suo conto? >
< Sì e non abbiamo trovato niente di strano sul suo conto. Una volpe incensurata che ha studiato giardinaggio prima di dedicarsi alla lettura e alla vendita dei libri. >
< Un bravo animale, non c’è che dire. Ma allora perché tutte quelle scomparse nel suo negozio? >
< Lui si difende dicendo che non sono mai avvenuti all’interno del suo negozio, ma nei vicoli vicini durante le giornate buie e di pioggia. >
< Certo. Sembra quasi un racconto horror, non trovi? >
< Lo penso, anch’io, Capitano? >
< Nel mentre che la situazione non si smuove, io farei riposare gli uomini che da più di un giorno a questa parte non hanno mai staccato. È fondamentale che lavorino riposati, altrimenti rischiamo tutti d’impazzire. >
< Capitano, ne è sicuro? Il sindaco non sarebbe contento di tale decisione. Lui vuole… >
< Il sindaco non è qui adesso e sono io che prendo le dovute decisioni. Non porta spronare i miei uomini all’infinito rischiando di perderli per giorni. Tutto questo è schiavismo e io non voglio incorrere in uno scandalo. Gli uomini che stanno cercando di trovare risposte ce ne sono molti… E per di più posso contare su alcune spie qualificate che nessuno mai potrebbe sospettare. >
< Lei ha messo a disposizione alcune spie? >
< Direi più animali che hanno votato la loro vita alle arti marziali. Sono completamente insospettabili e si comportano come individui normali che si muovono in mezzo a noi. Non ti devi preoccupare per nessun motivo, agente Skelly. Non ti faranno mai del male. >
< Perché dovrebbero farmene? >
< Non lo so. In questa situazione siamo tutti dei sospettati. Almeno finché non riusciamo a trovare indizi atti a prendere strade ben precise. Adesso vai a riposarti, agente. Ne hai bisogno. >
< Non posso rimanere con voi mentre interroga il sospettato? >
< No. Posso benissimo farcela da solo. Adesso vai. >
< D’accordo. Se ha bisogno di me Capitano… >
< Non farmelo ripetere due volte > rispose il toro con voce dura.
< Certo. Ci vediamo domani. >
Una volta che il Capitano entrò nella cella dove era rinchiuso Gideon Grey, il suo sguardo enigmatico e invariato si distese in un sorriso falso.
< Capitano Bogo. Volevo vedere per quanto altro tempo sarei rimasto da solo. >
< Almeno poteva pensare alle sue prossime mosse… Oh, che sbadato. Non potrà mai visto che è rinchiuso in questa cella per l’accusa di rapimento e tenuta in ostaggio di alcuni degli uomini più vicini al nostro sindaco. Che cosa vuole fare, Signor Grey? Una specie di colpo di stato? Vuole ripulire tutti gli individui immersi nella politica vendicando una sua vecchia amica? >
< Di quale amica sta parlando? >
< Signor Grey, crede che io non abbia capito il legame che ha con la Signora Bellwether? Anche se è in una cella d’isolamento fuori la città di Zootropolis, può essere molto pericolosa se tra le sue file ha dei “Seguaci” e tirapiedi che possono diventare all’insaputa molto pericolosi. >
Nel sentire la motivazione del Capitano, Gideon Grey non poteva che trattenere una risatina isterica.
< C’è forse qualcosa da ridere in tutto questo? >
< Sì. Come potete sospettare di me in questo modo? Io non vedo la Bellwether da molti anni ormai. Non so nemmeno che fine ha fatto prima che lei mi dicesse che fosse in una cella d’isolamento. >
< Torniamo alla sua biblioteca. Da quanto tempo è aperta? >
< Ho rilevato l’attività da un signore che stava andando in pensione circa un anno fa’. >
< E chi è tale individuo? >
< Non lo so. Non ricordo il suo nome… Potrebbe essere importante? >
< Certo che sì visto che le situazioni strane potrebbero succedere all’interno del suo negozio. Magari il vecchio proprietario potrebbe risalire ad eventi alquanto “Anormali”. Anche se non si sono mai registrati fatti strani al suo interno prima del suo acquisto, Signor Grey. >
< Dove vuole andare a parare, Capitano? Vuole che rintracci il vecchio proprietario? >
< Posso farlo benissimo da solo. Adesso mi deve dire che cosa stava facendo la notte prima in cui i miei uomini potessero fare irruzione nel suo negozio e mettere i sigilli. >
< Ero a casa. Stavo sistemando le mie cose nella mia dimora. >
< Giura che lei non era nella sua biblioteca? >
< Assolutamente sì, lo giuro. >
< Che tipo di libri tiene nel suo negozio? >
< Libri di ogni tipo. La mia biblioteca è molto vasta. >
< Quanti animali andavano e venivano nel suo negozio? >
< Molti. Ma non so dirgli per la precisione quanti… E vuole sapere una mia opinione? La nostra conversazione è praticamente fuori luogo. Nessuno troverà niente di anormale nella mia biblioteca. Perché è un luogo di pura fantasia dove tutti gli animali di tutte le età cercano di immergersi per rimanere fuori dalla vita reale. >
< I miei uomini stanno ancora controllando ogni singolo scaffale del vostro negozio… >
< E con quali risultati? Mi dica. >
< Questi non sono affari suoi. Mi dispiace. >
< Adesso mi sono veramente stancato di questa storia: o mi liberate immediatamente, o ci9 dovrò mettere di mezzo un avvocato che non ci metterà molto a farmi uscire di qui. Voi della polizia di Zootropolis avete avuto un abbaglio. Le scomparse e le vostre indagini stanno per giungere ad un punto morto… Nessuno ha prove contro di me. Nemmeno lei, Capitano Bogo. >
< Le indagini vanno avanti senza sosta. Prima o poi riusciremo ad incriminarla. >
< Mi dica una cosa: perché non aspettate altro che io finisca dietro le sbarre? Che cosa ho fatto di male? Solo perché prima ero un bullo di categoria non vuol dire che io sia una cattiva persona. Infatti, se interrogate alcuni dei miei clienti più affezionati, scoprirete che sono la persona più buona e gentile che avessero mai incontrato nella loro vita. Soprattutto i bambini. >
< Non mettiamoci in mezzo bambini innocenti. >
< Perché scusi? Solo loro la voce della verità. Non voi grandi. >
< Prima o poi lei farà qualche passo falso, Signor Grey. E sarà in quel momento che la sbatterò in gabbia per tutto il resto della sua inutile vita. >
< Minacciarmi non serve a niente. Lei non fa così paura come può sembrare, Capitano Bogo. Adesso posso finalmente andarmene? O vuole che torni nella mia prigione facendo lo sciopero della fame e della sete? >
< Cambierebbe qualcosa? >
< Sì. Farò una brutta pubblicità sulle forze dell’ordine della città. Non potete tenere in carcere un uomo innocente contro la sua volontà. Se lo metta bene in testa… Adesso voglio farle un’alktra domanda: da quanto tempo sono iniziate le scomparse che state indagando? >
< Dall’inizio dell’anno ovvero quasi due mesi. >
< Esatto. A questo punto non crede che gli animali là fuori e la stampa di Zootropolis vogliano delle risposte? Capitano, forse lei non lo sa ma è con le spalle al muro. Ancora non riesco a capire come il sindaco non l’abbia ancora destituito del tutto. Lei è un animale inutile. >
Sentendo quelle parole piene di odio, il Capitano Bogo si imbufalì all’istante inchiodando al muro il presunto sospettato.
< E’ come pensavo. Lei non cambierà mai. >
< Se sta cercando di farsi ammazzare, è sulla strada giusta. >
Ma l’intervento di una delle sue spie più fidate lo interruppero all’istante prima che potesse commettere qualcosa di tremendamente irreparabile.
< Capitano > fece l’animale richiamandolo all’ordine. >
< Tigre. Sei già tornato? >
< Devo darle alcune notizie riguardanti la nostra missione. >
< Arrivo subito. Sistemo la faccenda con il nostro sospettato e… >
< Adesso, Capitano. Il sospettato può attendere. >
Fissando con occhi9 pieni di rabbia la volpe, il toro non poteva mai immaginare di cadere così in basso.
< Capitano Bogo, come si sente? >
< Mi lasci in pace. >
< Ve lo dico io: frustrato. Ma in fondo ha tutte le ragioni di esserlo. Se fossi in lei, anch’io mi sentirei così… Adesso vada pure a parlare con la sua spia. La sta attendendo da alcuni minuti. >
< Come fa a sapere che Tigre… >
< Mi dispiace per lei, Capitano Bogo. Sono più furbo di quello che posso far credere. >
Lasciando momentaneamente il sospettato mentre stava ridendo istericamente, il Capitano sperava che la sua spia principale potesse dargli delle buone notizie.
< Allora? Avete scavato fino in fondo in quella biblioteca degli orrori? >
< Sì Capitano, ma non abbiamo trovato niente. >
< Che significa che non avete trovato niente? >
< Quello che ho appena detto. L’interno dell’edificio è tutto normale e non ci sono segni di violenza o di qualsiasi altra cosa che possano ricondurci ai sospettati. >
< Tigre, sappiamo che i sostenitori di Lionheart frequentavano quella biblioteca per cercare libri o altre generi di cose per piccoli da regalare ai loro figli. Come si spiega che non c’è niente che possa ricondurci a loro? >
< E se fossero scomparsi in un altro punto della città? Voglio ricordarle che la biblioteca di Zootropolis è collocata in una zona poco raccomandabile della città. La criminalità in quella zona è molto alta e non mi sorprendere sei aggressori o criminali di ogni genere abbiano fatto sparire quei poveri animali. >
< Quindi lei crede che il Signor Grey non potrebbe essere minimamente sospettato? >
< Io credo che dovremmo liberarlo e tenerlo d’occhio. Solo così potremmo avere una possibilità di risalire agli animali scomparsi. Mi convenga nel dire che la sua permanenza qui scatenerebbe la furia e la rabbia di alcuni dei suoi amici e la tristezza dei bambini. >
< I bambini non immaginano minimamente che il loro beniamino sia in prigione. Non perdono il loro tempo a leggere i giornali o a guardare il telegiornale. Soprattutto quando sono impegnati a capire dove sono andati i loro genitori. >
< Da quello che ho scoperto, le madri di quei bambini sono stati portati fuori città e precisamente in campagna. Anche se non sono un grande problema, dovremmo fronteggiare l’insistenza delle mogli degli animali scomparsi. Domani mattina lei dovrà tenere un importante conferenza sugli ultimi aggiornamenti di questo intricato caso. Se ne era forse dimenticato? >
< No. Purtroppo no. Voglio che anche lei e tutti le altre spie che lavorano a tale indagine vengano alla conferenza di domani mattina. Sono stato chiaro? >
< E chi terrà d’occhio eventuali sospettati se siamo tutti alla conferenza? >
< Sì, hai ragione… Credo che Mantide, essendo un animale molto piccolo, possa intrufolarsi ovunque. Lei cosa ne pensa? >
< Dico che è un’idea giusta. >
< Molto bene… A questo punto vado a liberare il prigioniero, per quanto mi costi farlo. >
< Non si preoccupi, Capitano. Presto giustizia sarà fatta. >
< Spero che lei abbia ragione. >
Ma appena il Capitano Bogo seguito da Tigre tornarono nella sala interrogatori della centrale, con grande sorpresa videro che il sospettato Gideon Grey non c’era più.
< La porta è stata forzata. Come abbiamo fatto a non accorgerci di niente? >
< Eravamo distratto e il criminale ha portato al termine il lavoro come se niente fosse. >
< Maledizione! Questa non ci voleva! >
Mentre il Capitano Bogo tuonava tutta la sua rabbia contro il povero Tigre, ricevette una telefonata da  Benjamin Clawhauser.
< Agente Clawhaser, non è questo il momento… >
< Capitano, devo darle una spiacevole notizia. Non so come dirla ma… >
< Parla piano e scandisci le parole una volta per tutte stupido! Così non riesco a capirti. >
< Si tratta del sindaco: è scomparso dinanzi ai miei occhi. >
< Che cosa? >
< Non so come spiegarlo, ma ad un tratto era nella sua stanza mentre stava leggendo un libro e un attimo dopo non c’era più. >
< Mantieni la calma e gli occhi aperti e rimani nel veicolo finché non giungo io, d’accordo? Non lasciare la volante della polizia o sarai accusato come primo responsabile della sua scomparsa. >
< Ma io non ho fatto niente! >
< Arrivo immediatamente. >
Agganciando la chiamata, il Capitano Bogo capì che tutta la situazione gli stava sfuggendo di mano.
< Tigre, credo che domani non ci sarà nessuna conferenza: il sindaco Lionheart è scomparso. >

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Capitolo 3
*** Il mistero del libro ***


< Dove sono tutti i suoi compagni? >
< Sono tornati al loro rifugio appena fuori città. >
< Le dica immediatamente di alzarsi. Dobbiamo raggiungere l’abitazione del sindaco. Alla svelta! >
Mentre l’ansia imperversava nella mente del povero toro, Bogo non sapeva assolutamente cosa fare.
Sembrava che qualcuno stava facendo di tutto per toglierlo di mezzo mettendolo in una situazione alquanto complicata.
Dopo la scomparsa del leone, il toro era divenuto l’animale più influente della città.
Ma come poteva sentirsi potente se il prossimo a scomparire poteva essere proprio lui?
< Capitano, crede che sia saggia lasciare la centrale di polizia completamente sguarnita? >
< Allora richiama i tuoi compagni immediatamente qui. Andrò da solo nella villa del sindaco. >
< E se fosse una trappola? Se qualcuno stesse cercando di dividerci? Forse sarebbe meglio se io venissi con lei. >
< No. Saprò cavarmela. Davvero. >
< Lo spero bene, Capitano. >
< Tigre, ho affrontato situazioni molto più difficili di questa. Non si preoccupi. >
< Lo credo bene. Senza di lei, la città di Zootropolis potrebbe cadere in un caos irreversibile. >
< Nono credo proprio. Oltre a me ci sono altri animali che possono proteggere la città anche a costo della vita. Basta credere in loro. >
< E di chi si tratta? >
< Se mi dovesse succedere qualcosa di male, potrà contare sull’agente Hopps e sul suo compagno Wilde. Di loro non deve avere nessuna paura. >
< D’accordo, però vorrei che questa possibilità non accada mai. >
< Nemmeno il. Teniamoci aggiornati, Tigre. >
< Senz’altro. >
 
 
Una volta giunti dinanzi all’abitazione del leone, il Capitano Bogo vide uno schieramento di poliziotti circondare tutto l’intero perimetro.
< Chi vi ha chiamati? >
L’agente Clawhauser, Capitano. >
< Dove si trova adesso quel buono a nulla? >
< L’ultima volta l’ho visto che stava mangiando una ciambella… Almeno prima che potesse entrare dentro l’abitazione del sindaco. >
< Che cos’ha fatto?! >
Completamente inorridito con l’agente Clawhauser, il Capitano Bogo entrò senza paura nell’abitazione sfondando tutte le porte che gli si presentavano dinanzi.
< Agente Clawhauser! > gridò il toro con voce imponente.
< Capitano, ha fatto molto in fretta. >
< Che cosa le avevo chiesto? Doveva rimanere nel veicolo fino al momento del mio arrivo. Perchè non mi ha ascoltato? >
< Perché volevo vedere di persona cosa poteva essere successo… >
< Non aveva nessun diritto di farlo! poteva rimetterci la pelle! >
< Qui sembra tutto tranquillo, Capitano… >
< L’apparenza può ingannare anche i più furbi, agente. Anche quelli stupidi come lei. >
< Lei crede davvero che io sia così inutile? >
< Io credo in primis che lei dovrebbe rimanere la suo posto. Anzi, dovrebbe far ritorno alla centrale al banco principale per le denunce. È lì ilo vostro posto. >
< Capitano, secondo me non ha nessun diritto di maltrattare l’agente Clawhauser con così tanto astio. >
La voce della coniglietta Hopps risuonò nelle orecchie dell’animale come una manna dal cielo.
< Agente Hopps, stavo pensando giusto a lei. >
< L’agente Clawhauser potrebbe tornarci utile, Capitano. Non l’ha messo in conto? >
< Perché avrei dovuto farlo? >
< Magari ha visto cose che noi non potremmo mai immaginare. >
< Che cosa vuole che abbia visto quel buono a nulla? Molto probabilmente se l’è fatto scappare per il semplice motivo che stava mangiando come fa di solito. >
< No, non è vero. Stavolta sono innocente > si difese l’agente.
< Silenzio! >
< Capitano, meglio mantenere la calma > s’intromise l’agente Wilde < Facciamolo parlare tranquillamente, non crede? Benjamin, hai qualcosa da dirci al riguardo? >
< Purtroppo non so se sarò di molto aiuto. Non mollavo gli occhi di dosso da quell’individuo.
Se ne stava nel suo letto a leggere un libro dalla copertina celestina chiara ma che non riuscivo a vedere il suo nome.
Tutto sembrava stranamente tranquillo, fino a quando scompare dalla mia vista misteriosamente. >
< Benjamin, il sindaco si trovava in camera sua? >
< Sì, Judy. È così. >
< Molto bene. Allora sarà da quella stanza che partiranno le nostre indagini. >
< Ho controllato personalmente, ma non ho trovato niente d’importante. >
< E il libro che stava leggendo il sindaco? Non hai trovato nemmeno quello? >
< Sinceramente no. Anche se quando sono entrato nella sua zona ho sentito alcuni rumori strani e sono uscito immediatamente dalla sua camera per la paura. >
< Il solito felino codardo. >
< Nick, che cosa ne dici di andare a controllare? >
< Credo che sia una buona idea, Judy. >
< Forse sarebbe meglio che voi due stiate attenti. Per la vostra incolumità. >
< E’ tutto sotto controllo, Benjamin. Non ti preoccupare. >
Rassicurati i compagni di polizia, Judy e Nick entrarono nella camera del sindaco senza notare niente di particolarmente strano.
< Qui dentro è tutto in ordine. Ancora non credo che sia stato rapito. >
< E se fosse scomparso improvvisamente? Come per magia. >
< Nick, tu credi a queste cose? >
< Magari qualcuno o qualcosa l’ha risucchiato. Non bisogna lasciare niente al caso. >
Controllando accuratamente ogni singolo centimetro della stanza, i due agenti di polizia riuscirono solo a trovare il misterioso libro che Benjamin aveva adocchiato dalla finestra al momento della scomparsa del sindaco.
< Che cosa potrebbe esserci di strano in questo libro? > domandò la volpe.
< Non lo so… A parte il titolo, non mi sembra niente di curioso: La Storia Infinita. >
< Un titolo molto vago che potrebbe significare qualsiasi cosa, Judy. >
< Lo so. Infatti per riuscire ad avere qualche idea, dovremmo parlare personalmente con il proprietario che ha venduto questo libro al sindaco: Gregory Grey. >
< Un tuo vecchio amico, se non ricordo male. >
< Siamo rimasti degli ottimi amici malgrado l’infanzia difficile che mi ha fatto passare. Non vorrei che la sua indole furba e malvagia abbia preso il sopravvento in qualche modo e sia cambiato come in passato. >
< Non ci resta altro che fargli visita, allora. >

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Capitolo 4
*** Nella tana della volpe ***


Il buio era diventato sempre più fitto nella città di Zootropolis.
Il silenzio veniva rotto solo dal passaggio dei servizi pubblici e dall’ululare di alcuni animali che si trovavano nei locali notturni per svagarsi dopo una lunga giornata di lavoro.
Ma per Judy e Nick la loro notte non era ancora finita.
I più influenti uomini di politica della città erano scomparsi senza un apparente motivo e non c’era nessun indiziato da ricollegare all’indagine molto delicata che stavano seguendo i poliziotti più importanti del posto.
< Guarda come si divertono quegli animali. Mi manca molto la vita mondana, sai Judy? >
< Magari quando avremo archiviato questa storia potremmo andare a festeggiare insieme. Non ti pare, Nick? >
< Purtroppo penso che questa storia non avrà fine molto presto… Non per altro il libro che abbiamo rinvenuto sul luogo della scomparsa del sindaco Lionheart si chiama “La storia infinita”. >
< Non lasciar credere alle apparenze. Anche se la città è molto grande, non è possibile che non ci possa essere nessuna risposta a questo caso. >
< Sarà, ma comunque non vedo la luce in questo tunnel. >
< Tu sei tropo pessimista. Arriviamo nel negozio di Gregory e vediamo se cambierai idea. >
Una volta giunti dinanzi all’edificio nei quartieri più malfamati della città, Judy si chiedeva come una giovane volpe come lui abbia fatto successo in un posto squallido come quello.
< Io non metterei mai piede in questo posto nemmeno se fosse l’ultima biblioteca della città. Come facevano i bambini a giungere fin qui? Non capisco. >
< Magari erano accompagnati dai loro genitori, Judy. >
< Fa lo stesso. Il degrado in questi quartieri è inimmaginabile. Non riesco a crederci. >
< Sarà, ma questo non è il nostro problema. Cerchiamo di trovare alcuni indizi e leviamo immediatamente il disturbo. >
< Nick… >
< Che cosa succede adesso, Judy? >
< I sigilli. Sono stati forzati. Qualcuno è entrato qua dentro. >
< Magari sono stati le famigerate spie del nostro Capitano. Mi piacerebbe sapere che faccia hanno. >
< Non credo che siano stati loro. Qui c’è qualcosa di molto strano… >
< Tutta l’area che abbiamo percorso è molto singolare. Secondo me ci cacceremo presto in un brutto guaio, Judy. >
< Non credevo che una volpe coraggiosa come te se la potesse fare addosso dalla paura. >
< Che cosa? Do forse questa sensazione? >
< Sì, mio caro. >
< Non ci posso fare niente. Mi dispiace. >
< Aiutami a cercare se vedi qualcosa di anormale. Questa biblioteca sembra il posto adatto per girare un film horror. >
< Lo credo bene. >
Mentre il loro cammino era solo illuminato dalla luce delle loro torce, alcuni rumori nelle vicinanze li misero in allarme.
> Judy, hai sentito? > domandò la volpe terrorizzata.
< Sì, ho sentito bene… Non siamo soli in questa biblioteca, Nick. >
< Molto bene. La sensazione che stiamo per finire nei guai si è già avverata... Adesso possiamo andarcene? >
< No, Nick. Non è ancora l’ora. >
< Ma Judy… >
< Se vuoi dartela a gambe fai pure. Io rimango qui. >
Ma anche se Nick era completamente spaventato, non avrebbe mai lasciato solo la sua compagna.
Girando lo sguardo in tutti gli scaffali della sezione drammatica, Judy, vide che mancavano molti libri.
“Com’è possibile? Gideon faceva grandi affari in così poco tempo? Eppure questa biblioteca da quello che so non c’è da molto… E se fosse una copertura per i suoi loschi affari.”
< Il proprietario di queste mura non ha avuto tempo di sistemarla ancora a dovere. >
Una voce acuta dietro le sue spalle fece sobbalzare Judy dalla paura.
< Chi è che ha parlato? >
< Non mi vedi perché sono molto piccolo… Ma non ti preoccupare. Non ti farò del male, Judy Hopps. >
< Come diavolo sai il mio nome? >
< Il Capitano Bogo mi ha parlato molto di te e del tuo compare. Sì chiama Nick Wilde, giusto? >
< S-sì, hai indovinato. >
< Illumina il pavimento e finalmente potrai vedermi negli occhi. >
Acconsentendo alla richiesta della voce sconosciuta, Judy vide che si trattava di una Mantide.
< Ciao, piccoletto. >
< Grazie per aver sminuito il mio spirito, coniglietta… Mi piacerebbe essere alto come te o i miei compagni, ma noi animali siamo di queste dimensioni. Che vita triste. >
< Scusami. Non volevo sminuirti… Tu chi sei? Se conosci il Capitano Bogo dovresti essere un suo amico o prestare al suo servizio. >
< La seconda opzione è quella giusta. Io e gli altri miei cinque compagni siamo le spie incaricate dal Capitano in persona per sbrogliare questa situazione enigmatica. >
< E dove sarebbero tutti gli altri tuoi compagni? > domandò la volpe.
> Siamo immersi nell’oscurità. È normale che tu non ci veda. >
Infatti Judy e Nick sentivano a malapena il rumore dei loro passi.
< Perché non vi mostrate? Avete forse paura? >
< Paura di voi? Ma fateci il piacere. Anche se siete degli agenti di polizia non conoscete le arti marziali come noi. >
< Una voce femminile… Chi potrebbe essere. >
< Sono io, tesoro. Il mio nome è Vipera. >
< Ed io invece sono Scimmia. Molto piacere. >
< Siete solo in tre. Manca uno all’appello. >
< Sì, Gru. Spero che non si sia perso nei corridoi di questa biblioteca… Non possiamo credere che sia così vasta. All’esterno non sembra così grande. >
< Già, anch’io ho avuto la stessa sensazione > mormorò Nick per gettare l’attenzione su di lui < Sembra quasi di trovarci in un labirinto. >
< In effetti è proprio così > rispose Gru piombando all’improvviso.
< Dannazione! Ci hai spaventati, pennuto da strapazzo. >
< Farò finta di non aver sentito, volpe misogina. >
< Come mi hai definito, scusa? >
< Smettila, Nick. Non siamo qui per litigare ma per trovare una valida risposta… Allora, adesso che siamo al completo, potreste dirci che cosa avete scoperto? >
< Niente. A parte che ci troviamo in un grande labirinto. >
< E non vi siete ancora persi? >
< No. Riusciamo ad avere un ottimo senso dell’orientamento. Ma non siamo ancora andati oltre quella sezione > rispose Scimmia indicando il corridoio.
< “Sezione Fantasy” > fece Judy leggendo i caratteri cubitali < Ma guarda te che strano. >
< Che cos’hai visto, coniglietta? >
< Tutti i libri di questa sezione hanno la copertina celeste. Com’è possibile? >
< Magari il proprietario di queste mura amava dividere i generi letterali in colori. Chi lo sa. >
< Sapete dove possiamo trovare la nostra volpe? Perché da quello che credo, penso che qui siamo soli. >
< Da quello che so credo che sia ancora in centrale mentre viene interrogato sui suoi presunti “misteri”. Ma il Capitano Bogo non c’ha detto niente al riguardo > fece Mantide.
< Stiamo aspettando una sua chiamata, ma non ci ha ancora avvertito su niente. >
Nel mentre le quattro spie stavano parlando con i due agenti di polizia, il cellulare di Scimmia iniziò a squillare.
< E’ Tigre. Che cosa potrebbe mai volere? >
< Se non rispondi non lo potrai mai sapere, genio > fece Vipera con tono ovvio.
< Tigre? E chi sarebbe? > domandò Nick.
< La nostra quinta spia, nonché la più brava e la più efficiente tra tutti noi > fece Gru.
< Sì, ma non mandateglielo a dire. Altrimenti si monta la testa. >
< Segreto ricevuto. Non diremo niente. >
< Pronto? Tigre? >
< Ragazzi, dove vi trovate? > domandò con insistenza l’animale con tono flebile.
< Siamo all’interno della biblioteca di Gideon Grey. Alla centrale che cosa sta succedendo? >
< Raggiungeteci immediatamente qui. Il nostro sospettato è scomparso nel nulla dopo il sindaco di Zootropolis. La situazione sta prendendo una brutta piega e il Capitano Bogo sta cercando di mettersi in contatto con Judy Hopps e Nick Wilde, due agenti di polizia della città. >
< Ma siamo noi! > esclamò Nick < Ma perché il nostro Capitano ci sta cercando? La nostra radiolina non ha mai suonato… >
Guardando più accuratamente, Nick e Judy videro che la loro cintura dove era contenuta la radiolina, la pistola e altri oggetti che gli servivano per difendersi non c’era più.
< Come abbiamo fatto a perderla? Non capisco. >
< Magari qualcuno ce l’ha sfilata senza che ce ne potessimo accorgere, Nick. >
< Dannazione! Una volpe come me non può essere fregata in questo modo. >
< Ragazzi, voi state bene? > gli domandò Tigre.
< In questo momento sì. Anche se io non ho mai visto un luogo così lugubre prima d’ora.
< Dovreste tornare alla centrale immediatamente. Il Capitano vuole parlarci a quattr’occhi per decidere come comportarci sulla scomparsa del sindaco. >
< E’ semplice. Dobbiamo cercarlo > rispose Nick con tono ovvio.
< Non è così semplice, stupida volpe > rispose adirata Tigre < Non possiamo farci vedere alla luce del giorno. La popolazione di Zootropolis potrebbe essere in subbuglio mentre la loro pazienza si sta per esaurire. Gli animali scomparsi stanno facendo molto scalpore visto che si tratta di gente in politica. Io e il Capitano stiamo pensando ad un sostituto che possa placare i loro animi. Ed è per questo che abbiamo bisogno dei vostri consigli. >
< D’accordo, come non detto. Torniamo subito alla base. >
< Bene. Fate in fretta > disse infine Tigre prima di riagganciare la chiamata.
< Molto bene. Missione conclusa. Almeno per ora… >
Ma prima che tutti potessero uscire dalla biblioteca misteriosa della città, qualcuno li aveva rinchiusi dentro senza farsi vedere.
< Accidenti! La porta non si apre! > fece Judy.
< Ci toccherà sfondarla in qualche modo, allora > rispose Mantide.
< Peccato che sia una porta blindata, genio. >
< Bene. Qualcuno di voi ha un’idea migliore? >
< Non ci resta altro che scoprire chi ci ha chiuso dentro > mormorò Judy < Qualcuno sta cercando di intimorirci ma ancora non sanno di che pasta siamo fatti. Occhi aperti e zanne bene in vista. La nostra caccia è appena iniziata. >

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Capitolo 5
*** Un labirinto infinito ***


< Non riesce a vedere niente con questo buio > protestò Nick con tono rude < Non c’è nessuno di voi che ha un cellulare con una torcia o qualcosa del genere che ci possa illuminare il cammino? >
< Noi spie non andiamo in giro con attrezzi simili > spiegò Vipera < Ce la caviamo senza mezzi in ogni frangente. >
< Stupendo. Allora perché non cerchi di liberarci visto che sei tanto brava, Vipera? >
< Osi mettere in dubbio le mie tecniche? >
< Dico solo che se avessimo avuto qualcosa per vedere meglio sarebbe diverso. >
< Certo. Non moriresti di paura > fece Gru.
< Ehi, pennuto. Tu sei l’unico che riesce a volare tra noi. Non puoi ergerti sopra gli scaffali e vedere dove finisce questo dannato negozio? >
< Purtroppo non è così facile. Io non riesco a vedere al buio. >
< Ma che razza di spie siete? >
< Nick, adesso smettila di lamentarti. Stai esagerando. >
< Assolutamente no. Sto solo dicendo la verità. >
< Visto che hai così paura, perché non cerchi tu di farci uscire da qui? >
< Mi piacerebbe sapere come… >
< Ecco, come credevo > rispose Mantide < Questa volpe non ci è di nessuno aiuto. >
< E come se non bastasse, il maggiore indiziato è un tuo simile. La cosa non mi sorprenderebbe se fosse davvero stato lui a sequestrare i vostri oggetti e a rinchiuderci qui dentro. >
< Noi volpi non siamo tutti uguali. Io non sono un sequestratore seriale come Gideon. >
< Questo è ancora tutto da vedere… >
< Che cosa volete insinuare? Parlate chiaro! >
< Ora basta! > gridò Judy mentre la sua voce risuonava nel negozio < Lo volete capire che litigare non serve a niente? visto che l’uscita principale è bloccata, dovremmo cercare all’interno della biblioteca. Magari ci può essere una seconda uscita d’emergenza. >
< Coniglietta, non credevo che tu fossi più sciocca del tuo compare > s’intromise Scimmia < Secondo te colui che ci ha rinchiuso qua dentro non si è premurato di bloccare tutte le altre possibili uscite? Siamo in trappola. Non c’è nient’altro da fare. >
< Comunque Judy ha ragione >mormorò Vipera < Rimanere a discutere qui dentro ci farò solo perdere tempo. Avanziamo in questo negozio stando molto attenti a non perderci, ok? >
< Tu la fai facile, Vipera. Questi due sono solo due spine del fianco. >
< Ehi, al contrario di voi noi facciamo parte della polizia > protestò Nick.
< Sai che onore. Noi invece siamo cinque spie riconosciute a livello internazionale. >
< Ora però siete in quattro > precisò ancora la volpe.
< Non fa nessuna differenza. >
< Giuro che se non tappate quella bocca ci penserò io a farlo > mormorò la coniglietta digrignando i denti < Non m’importa se siamo disarmati e non abbiamo nessun mezzo con noi. Dobbiamo far valere la ragione. Solo così avremmo una possibilità di uscire vivi da qui. Avete capito una volta per tutte? >
< Judy, hai forse un piano strategico per uscire da questo posto? >
< A mio parere questo dannato labirinto in cui siamo stati rinchiusi ha una via d’uscita. Bisogna mantenere il sangue freddo e andare avanti passo dopo passo rimanendo uniti senza discutere. Siete sicuri di riuscire a farcela? >
< Sarà molto difficile > rispose Scimmia per tutti < Ma ci proveremo. >
< Molto bene. Mi farò bastare questa risposta… Adesso avanziamo in completo silenzio. Il nostro nemico vuole vederci vulnerabili. E se siamo uniti, abbiamo una possibilità di riuscire a fermarlo. >
< Spero che tu abbia ragione, Judy. >
Ma nel mentre la coniglietta stava per dare le direttive della missione, un rumore acuto risuonò in lontananza all’interno del labirinto.
< Questo era il ruggito di un animale feroce > fece Nick cercando di mantenere la calma.
< Lo spero tanto. Non vedo l’ora di affrontare ogni sorta di nemico a quattr’occhi. Le intimidazioni sono solo per i deboli. Proprio come quella volpe > rispose Judy riferendosi al suo vecchio nemico Gideon.
< Se davvero è stato lui, la mia collera diverrà implacabile. >
< Certo che è stato lui, stupido > rispose Vipera con tono ovvio < Non c’è nessun indiziato in questa storia. E cosa ancora più importante, siamo all’interno della biblioteca di quella dannata volpe. >
< Magari può avere un complice. Chi lo sa. >
Avanzando piano piano e stando molto attenti a non battere contro gli scaffali, Judy riusciva molto bene a muoversi al buio.
< Tutti questi corridoi sono uguali > fece Mantide < Sarà una vera fortuna se non torneremo al nostro punto di partenza. >
Camminando per più di un’ora, Judy si sentiva alquanto impaurita dal silenzio surreale che regnava in quel luogo.
< E’ da molto tempo che non sentiamo nessun tipo di rumore > fece Scimmia cono tono basso < Le mie orecchie non riescono a percepire nessun tipo di pericolo e allarmismo. >
< Fai silenzio! Vuoi gufarla subito tu? >
< No. stavo solo esprimendo la situazione in tempo reale. >
Girando lo sguardo, Judy vide una specie di torcia che si accese improvvisamente.
< Chi diavolo ha acceso quale fuoco? > domandò Nick.
< Andiamo a controllare. >
< E se fosse una trappola? >
< Vuoi rimanere fermo senza fare nulla, grande genio? >
< Magari sarà la fiammo ad avvicinarsi a noi. >
< Peccato che da alcuni secondi non si sta muovendo, caro Gru. >
< Visto che tu sei molto piccolo, perché non vai a vedere personalmente? Fece il volatile al suo compagno Mantide.
< Va bene. Tanto non ho paura. >
Mentre Mantide si stava avvicinando sempre di più, il suo spirito forte stava per avere una brisca sorpresa.
Appena si ritrovò dinanzi alla fiamma, vide con occhi sorpresi che non c’era nessuno che sorreggeva il fuoco.
< Ragazzi? >
< Hai scoperto qualcosa d’interessante, Mantide? >
< No. ma la cosa sconvolgente è che questa fiamma sta in aria da sola. Com’è possibile? >
< Stupidi trucchi di magia > precisò Nick < Quando ero un truffatore, molte volte abbagliavo i poveri animali con questi stupidi trucchi. >
< Pensi davvero che sia così stupido? >
Una voce forte e lieve allo stesso tempo risuonò nelle orecchie della volpe.
< Chi ha parlato? >
< Il tuo peggiore incubo, Nick Wilde. Perché non sei stato tu ad avvicinarti a me? >
< Dovevo proprio? >
< Certo. Così sarebbe stato un grande privilegio per me arrostirti come un pollo in gabbia. >
Improvvisamene, la fiamma che illuminava quella parte di labirinto si spense improvvisamente per fare spazio subito dopo all’illuminazione generale del corridoio.
< Queste luci rosse soffuse sembrano quasi che ci troviamo sottoterra > fece Vipera non capendo ancora cosa stava succedendo.
< Non vi preoccupate. Siete ancora all’interno del mio negozio… Almeno per ora. >
< Si può sapere chi sei? Fatti vedere! > esclamò Judy senza paura.
< Cara coniglietta, credi davvero di farmi paura con le tue minacce? >
< Non ti sto minacciando. Voglio solo invitarti a farti vedere. Così ci potremmo fare un’idea su chi ci ha intrappolato qua dentro. >
< Sono stato io > fece Gideon uscendo dal buio all0improvviso < Benvenuti nel mio mondo infinito, agenti delle forze speciali. Qui non troverete la realtà e l’istinto di una vita, ma tutto questo sarà un illusione. Presto verrete immersi in un mondo che non riuscirete mai a comprendere. >
< Che cosa stai dicendo, Gideon? Sei forse diventato matto? >
< No. non sono mai stato sano di mente prima d’ora > rispose la volpe con ghigno malefico < Siete finiti dritti nella mia trappola e cosa ancora più sensazionale senza aver utilizzato il libro che ho scritto personalmente. >
< Di che libro ti riferisci? >
< A quello che avete trovato nella camera del sindaco Lionheart: La storia infinita. >
< Tu avresti scritto un libro? Da quando? >
< E’ stato il coronamento di un sogno. Dopo aver abbandonato la mia vita precedente, ho voluto dedicarmi interamente alla scrittura e alle storie per bambini.
Dopo che ho pubblicizzato il mio libro, tutti gli animali grandi e piccini di Zootropolis si sono riversati nella mia biblioteca che avevo aperto da poco a comprare la mia prima opera, suscitando un successo insperato.
La cosa più sensazionale però, è che più leggevano quel libro, più si sentivano dentro questa storia che ho scritto. Quindi ad uno di loro gli dissi: “Saresti felice di far parte della mia storia?”
“Ovvio che sì. Ma come dovrei fare, scusa? Vorresti scrivere un seguito?”
“Esattamente. E sarete proprio voi i protagonisti della mia prossima storia.”
Fatto ciò, con il mio sapere magico e intellettuale, ho rapito le più alte cariche della città compreso il sindaco che non ho mai sopportato e ho iniziato a scrivere un seguito promettente dove i prigionieri del mio libro dovranno fronteggiare le forze del nulla e cercare un modo pratico per tornare al mondo reale. >
< Fammi capire una cosa > fece Judy < Tu hai fatto tutto questo grazie alle tue arti magiche? Quindi hai intrappolato gli animali scomparsi nel tuo libro? >
< Esattamente. E voi tutti sarete i prossimi. >
< Non ci sperare, caro mio > fece Nick avanzando con impazienza verso di lui < Prima dovrai passare sul mio corpo. >
< Non ce ne sarà bisogno. >
Una volta che Gideon lanciò il libro addosso a Nick, quest’ultimo fu aspirato mediante un tornado all’interno del libro sotto gli sguardi sconcertati dei presenti.
< Che cosa aspettate? Non andate a salvare il vostro amico? >
< Ma che razza di stregoneria è mai questa? >
< Bello, non è vero? Sono molto fiero di quello che ho creato. Le mie arti magiche mi stanno finalmente ripagando… Judy, non vuoi salvare la tua dolce metà? >
< Il mio compagno di avventure non è il mio fidanzato > precisò la coniglietta alquanto adirata.
< Fa lo stesso. Spero che tu e gli altri non lo lasciate in ballo al suo destino. Vi predirò una fatto molto preciso: senza il vostro aiuto, Nick Wilde non uscirà vivo dal mio libro. È destinato a morire proprio come tutti gli altri. Dovreste leggere voi stessi. >
Appena Gideon lanciò il suo libro contro Judy, quest’ultima non venne risucchiata come il suo compagno.
Mentre il giovane Nick Wilde vagava in mezzo alla foresta di rovi mentre i lupi famelici lo stavano inseguendo, doveva trovare un espediente per cercare di uscirne vivo se voleva ritrovare i suoi amici.
< Queste sono solo alcune righe di quello che hai letto, giovane coniglietta > fece Gideon con sorrisetto compiaciuto < Sei pronta ad accogliere la mia sfida e a salvare il suo compagno? >
Senza sapere cosa fare del suo destino, alla fine Judy accettò a malincuore.
< Però ad una condizione? >
< E sarebbe? >
< Libera i miei compagni spie. Loro non meritano una fine del genere. >
< Sono al servizio del Capitano Bogo, un’altra figura che non ho mai sopportato a causa dei miei problemi con la legge. Perché dovrei lasciarli in vita? >
< Prendi solo me. Ti prego. Il tuo libro sarà avvincente con noi due e riusciremo a salvare gli ostaggi una volta per tutte. >
< Questo è tutto da vedere… Anche se avevo pensato ad una moltitudine di protagonisti, forse è meglio che tu rimanga da sola. D’accordo. Salverò i tuoi compagni… Ma sei pronta a riabbracciare il tuo Nick in un mondo illusorio? >
< Sì. Avanti, fai quello che devi. >
Chiudendo gli occhi, dopo alcuni secondi, Judy si ritrovò nella foresta di rovi mentre l’oscurità ricopriva tutta l’area.
“Molto bene. Adesso devo raggiungere il mio compagno alla svelta prima che i lupi possano sbranarlo. Ma dinanzi a me… c’è solo il vuoto. Che vuol dire?”
< Buonasera, Judy > fece Gideon riscuotendola dai suoi pensieri < Sei nel mondo del nulla, dove le cose e gli oggetti che appaiono dinanzi a te, possono scomparire improvvisamente. >
< Che razza di libro depravato stai scrivendo? >
< E’ introspettivo. Ma d’altronde che cosa ne vuole capire una come te? >
< Dammi qualche indizio. Dove posso trovare Nick? >
< Prova a pensare. Sei molto brava a creare situazioni in cui cerchi di uscirne senza problemi. Chiudi gli occhi e vedrai. >
< No, tu non mi convinci. La tua è solo una trappola. >
< Vuoi essere aiutata oppure no? a te la scelta? >
Non sapendo bene cosa fare, alla fine Judy ascoltò la richiesta della volpe e subito dopo un’immensa foresta di rovi circondarono il suo perimetro mentre inavvertitamente Nick gli piombò addosso.
< Judy! Ma allora anche tu sei qui! >
< Nick, sono felice di vederti ancora in vita. >
< Sì, ma non per molto. Quel dannato Gideon sta giocando con le nostre menti. >
< Sì, hai ragione. Tutto questo è un illusione. Dobbiamo prepararci al peggio. >
< Illusione o no, gli ululati che ho sentito poco fa’ sembravano molto veri. >
< Sei riuscito a seminare i tuoi inseguitori? >
< Ancora non lo so… Ma non voglio rimanere qui senza fare niente. Dobbiamo trovare subito un riparo. >
< Va bene. Avanziamo nella foresta senza fare rumore. Sarà molto difficile per il nostro nemico trovarci con questo buio. >
< Spero che tu abbia ragione. >
Mentre Gideon scriveva e ripensava agli eventi del suo libro, non vedeva l’ora di far cadere nella sua trappola i suoi nuovi protagonisti.
“Presto capirete che cosa vuol dire ritrovarsi improvvisamente in mezzo al nulla e subito dopo rischiare la vita in maniera indegna e incredibile. A vostre spese capirete anche che questa foresta non ha una fine… A meno che non lo decida io. Ma non tutte le foreste sono così normali… Gli incontri improvvisi sono all’ordine della storia e presto lo assaggerete sulla vostra pelle.

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Capitolo 6
*** Prendersi gioco del proprio nemico ***


< Ragazzi, siete rimasti soli purtroppo per voi > fece Gideon con tono rassicurante < Mandate un messaggio al vostro capitano e ditegli che lo aspetto fuori il mio negozio domani sera a mezzanotte. Se vorrà rivedere i suoi beniamini, è meglio che non faccia il furbo. Per il suo bene. >
< Il nostro capo non ascolterà tale ricatto > ribadì Vipera adirata.
< Ahahah perché non dovrebbe farlo? È nel suo interesse. A meno che non voglia… >
< Va bene, non aggiungere altro. Riferiremo il tuo dannato messaggio > rispose Scimmia troncando la conversazione < Adesso facci uscire immediatamente da qui. Abbiamo perso fin troppo tempo. >
< Perché tanta fretta? Non volete vedere tutta la mia collezione di libri? Non sono tutti magici come “La Storia Infinita”. Potrete sfogliare altri libri senza farvi del male. >
< Grazie, ma non ci teniamo. E poi il nostro Capitano ci reclama da un bel po’. >
< Peccato. Mi sarebbe piaciuto un po’ di compagnia. Sarà per un’altra volta> rispose Gideon prima di scomparire nell’ombra.
< Ehi! Ma dove diavolo si trova l’uscita?! >
< Ma come? Non lo sapete da che parte siete venuti? > fece la voce di Gideon deridendoli liberamente.
< ci stai forse prendendo in giro? Non ti conviene, stupida volpe. >
< Credi davvero che io sia come mi hai sottolineato? Se sono così stupido, perché allora non trovate la via d’uscita da soli? Andiamo, sono convinto che riuscirete a farcela… magari tra cento anni. >
< Non ci sperare. Non siamo così sprovveduti come credi > rispose invece Mantide < Gru, sei l’unico dei presenti che riesce a volare. Renditi utile in qualche modo e trova questa uscita. >
< Ma come posso fare? Non si riesce a vedere un palmo dal becco. >
< Dannazione! Non possiamo rimanere bloccati qui in eterno! > sbraitò Scimmia.
< Ho paura che avrete ancora bisogno di me. >
Mentre improvvisamente il buio della biblioteca faceva spazio ad una luce fioca che illuminava tutti gli scaffali, le quattro spie di Bogo riuscirono ad adocchiare l’uscita proprio dinanzi a loro.
< Guardate dinanzi a noi. C’è una porta > fece Vipera strisciando molto velocemente.
< Aspetta! Fermati subito! > tuonò Scimmia.
< Adesso si può sapere che cosa ti prende? >
< E se fosse una trappola ordita dal nostro nemico? Secondo me vuole farci impazzire in qualche modo. >
< Non lo so e non m’interessa. Non rimarrò qui dentro un minuto di più. Prendiamo questa uscita prima che sia troppo tardi. >
< E dove vuoi che vada, scusa? >
Ma appena Vipera si avvicinò alla porta, improvvisamente scomparve sotto i suoi occhi andandosi a scontrare contro un enorme scaffale che per poco non cadde a causa del colpo dell’animale.
< Che cosa significa questa stregoneria?! >
< Te l’avevo detto che era un trucco, stupida.>
< Quel dannato animale non può trattarci così! Fatti vedere se hai il coraggio. >
< No grazie, non ci tengo > rispose Gideon mentre fissava nell’ombra ogni singola mossa degli animali < Mi diverto molto vedervi brancolare nel buio… Avanti, la porta è molto più vicino a voi di quanto potete immaginare. >
Svoltando il lungo corridoio, Gru riuscì ad intravedere non una porta, ma ben tre porte dinanzi a lui.
< Ragazzi, tutto questo è una stupida illusione. >
< Grazie per avercelo fatto capire > rispose Mantide con tono sarcastico < Quella dannata volpe si diverte a giocare con le nostre menti. Ma se pensa che impazziremo davvero, ti sbagli di grosso. >
< Dovremmo trovare un valido piano in modo che saremo più furbi di lui. >
< Credo che sia impossibile, Scimmia > rispose ancora la volpe < Siete all’interno del mio negozio. Nessuno riuscirà ad essere più furbo di me. Qui comando solo io. >
< Vuoi o no che portiamo il tuo messaggio al nostro Capitano? >
< Certo che sì. Ma possiamo attendere ancora un po’. D’altronde che fretta avete? I vostri amici si stanno divertendo nella foresta delle illusioni mentre qualcuno sta cercando di sbranarli… Davvero divertente non trovate? Forse sarei molto bravo come scrittore di libri horror. >
< I tuoi libri e le tue intenzioni fanno schifo! > gridò Mantide esasperato < Se solo tu fossi della mia altezza, non ci penserei due volte a staccarti il collo. >
< Le vostre minacce non m’intaccano minimamente… Che cosa spettate a cercare una via d’uscita? Il tempo scorre e anche se la luce illumina il vostro cammino, improvvisamente dentro il negozio si sente la temperatura che sta scendendo in maniera notevole. >
< Che cosa? Ma io non sento niente… > fece Vipera con tono spaventato.
< Purtroppo quel maledetto ha ragione > mormorò Scimmia digrignando i denti < La temperatura è scesa di molto. >
< Sì, adesso lo sento anch’Io > fece Gru < Ragazzi, dobbiamo decidere la nostra uscita. Immediatamente. >
< Vi vorrei avvertire di una cosa > fece la Volpe nascondendo il suo divertimento < Una volta aperta una porta, sarà impossibile per voi tornare indietro. Una è l’uscita dalla biblioteca, mentre le altre vi getteranno in un inferno in cui non farete mai ritorno. Buona sorte a tutti voi. >
< Aspetta un momento! Vuoi vederci morti prima del previsto?! > gridò Scimmia senza ricevere nessuna risposta.
< Credo che abbia tagliato la corda prima del previsto. >
< Molto bene. Secondo voi chi è così fortunato da scegliere la porta giusta? > domandò Mantide.
< Adesso basta! L’ho detto prima e lo ripeto ancora: non rimarrò qua dentro più del dovuto. Scimmia, apri la porta centrale. >
< Perché proprio quella centrale? >
< Perché il mio istinto dice che è quella giusta... Fallo prima che io cambi idea! >
< Ragazzi, voi che cosa pensate di fare? >
Ma gli altri due animali si limitarono ad abbassare lo sguardo facendo finta di niente.
< Va bene… Spero tanto che la buona sorte sia dalla nostra parte. >
Appena Gru aprì la porta, un vortice fortissimi risucchiò le quattro spie per poi gettarli nell’ufficio principale del Capitano Bogo.
Non credendo ai loro occhi, i quattro animali ci misero alcuni minuti per credere a quello che era successo.
< Era un varco dimensionale > mormorò Mantide mentre si toccava la testa < Davvero ingegnosa quella volpe. >
< Varco o no, si è divertito a prenderci gioco di noi > mormorò ancora Vipera visibilmente arrabbiata < Vi prometto che non la passerà liscia. Fosse l’ultima cosa che faccia. >
< Meno male che non abbiamo portato Po con noi, altrimenti sai che fine avrebbe fatto la nostra buona sorte? >
< Lascia stare quel povero Panda, Scimmia. Lui non avrebbe né migliorato né peggiorato la nostra situazione già compromessa. >
Sentendo alcune voci nelle vicinanze, il Capitano Bogo fu molto felice di vedere le sue quattro spie.
< Ma da qunto tempo siete arrivati qui? >
< Da pochi secondi, Capitano > rispose Gru< E se le spiegassimo come abbiamo fatto, non ci crederebbe mai. >
< Non ho tempo di ascoltare la vostra storia… Dove sono l’agente Hopps e l’agente Wilde? >
< Ecco, non sappiamo come dirlo, ma… >
< Parla chiaramente Scimmia! Non ho bisogno di giri di parole! > rispose il Toro furibondo < Devo già contenere una popolazione profondamente arrabbiata e non ho tempo da perdere. >
< Purtroppo i due agenti di polizia sono prigionieri di Gideon Grey. >
< E la cosa sconvolgente è che sono imprigionati in un libro fantastico scritto di pugno dal nostro nemico. >
> Rinchiusi in un libro? Ma che diavolo state dicendo? >
< Sappiamo che è molto difficile da spiegare Capitano, ma è così come ha detto Mantide > rispose Vipera senza convincere minimamente il Toro.
< Ma come diavolo può aver fatto? >
< Non lo sappiamo nemmeno noi. È successo tutto così in fretta e non abbiamo avuto il tempo di fermarlo. >
< Voi siete le migliori spie nonché i migliori combattenti di arti marziali. Non posso crederci che vi siete fatti fregare da uno stolto mago da quattro soldi. >
< Non abbiamo potuto fare niente. Ci ha lasciati spiazzati! >
< Spero per voi che i due agenti siano tuttora vivi, altrimenti la mia ira diventerà funesta e implacabile… Ora raggiungete la stanza degli interrogatori. Lì potremmo parlare più al sicuro > fece il Toro fissando la finestra del suo ufficio mentre la popolazione di Zootropolis chiedeva a gran voce la testa dell’animale.
< Capitano, ce l’hanno tutti con lei? >
< Sono spazientiti e arrabbiati. Purtroppo il mio tempo è scaduto… Meglio cercare riparo alla svelta prima di… >
Ma nel mentre gli animali stavano lasciando la stanza, la folla inferocita si apprestava a sfondare i muri e a rompere le finestre.
< Andiamocene di qui! Alla svelta! >

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Capitolo 7
*** Uniti per la sopravvivenza ***


< Judy, questa foresta non finisce mai > mormorò Nick con tono sfinito < Eppure sono più di due ore che non facciamo altro che camminare avanti per il sentiero. >
< La cosa che mi risolleva il morale e mi fa stare tranquilla è che non abbiamo più i predatori alla spalle. >
< Sì, ma per quanto tempo? >
< Per tutto il tempo che Gideon crederà. Questo è ovvio. Vorrei ricordarti che siamo all’interno del suo stupido libro. >
< Io eviterei di offenderlo pubblicamente. Secondo me ci sta ascoltando pure adesso. >
< Ragazzi miei, non siete ancora stanchi? > domandò la volpe mentre comparve improvvisamente dinanzi ai loro occhi.
< Accidenti a te! Ci hai spaventato! >
< Sicuramente sarete felice di vedermi, spero. >
< Non ci sperare affatto > rispose sprezzante Nick.
> Caro il mio volpone, tu si che eri un grande truffatore… Perché mettersi dalla parte della giustizia? Eppure credevo saresti stato molto più furbo di quello che vuoi fari credere. >
< Quella è la mia vecchia vita… E non ci sarà niente e nessuno che mi farà cambiare idea al riguardo. Non ci sperare. >
< Hai seguito il tuo destino e presto avrai una brutta sorpresa… Allora, com’è l’ambiente nel mio libro? >
< Lo vuoi davvero sapere? Molto sgradevole. >
< Ci farai l’abitudine, coniglietta siete entrati in un mondo dove tutto o niente più succedere. >
< Ti stai prendendo gioco delle nostre menti? >
< Magari improvvisamente vi ritroverete in mezzo al nulla e a quel punto vi domanderete: che sta succedendo? Come vi potreste comportare? >
< Manterremo sempre i nervi saldi come abbiamo fatto finora > rispose la volpe.
< Bravo, coraggioso il tuo compagno Judy. Non per altro è un mio simile… Mi piacerebbe davvero vedere per quanto tempo potrà ancora correre? Nick Wilde, sei pronto per l’ennesima prova di sopravvivenza? >
< Che cos’hai in mente? Torna subito qui! > gridò Nick prima di veder scomparire il suo nemico.
< Correte, giovani avventurieri. L cacciatori non aspettano altro che assaporare la vostra carne. >
Sentendo un urlo acuto in lontananza, Judy e Nick capirono che i lupi predatori stavano per raggiungerli.
> Nick, dobbiamo correre! >

< Tu provaci lo stesso! Muoviti! > gridò la coniglietta spronando e trascinando il suo compagno all’interno di quei rovi infiniti mentre l’oscurità diventava sempre più insistente.
 
 
Una volta che le cinque spie e il Capitano Bogo si erano riuniti nelle sale sotterranee della centrale di polizia dove si poteva godere di una protezione a prova di assalitori, il Capitano Bogo cercava di riassumere la situazione.
< A causa del rapimento di due dei migliori agenti che Zootropolis abbia mai avuto negli ultimi anni, la situazione sulla scomparsa dei governatori e sostenitori della politica della città sta letteralmente prendendo una brutta piega. La popolazione non sente più vicino a sé la protezione della polizia e la criminalità sta aumentando in maniera paurosa.
Ladri e assassini di ogni tipo rovinano e distruggono vite con il solo piacere di farlo per cercare di impossessarsi della città.
Quel dannato bibliotecario sta facendo di tutto per spingerci sull’orlo della guerra civile.
Per questo ho assoluto bisogno del vostro aiuto: dobbiamo riportare la calma in città e dopo penseremo a Gideon Grey. >
< Capitano, ma se Gideon Grey potesse diventare un intoccabile? Insomma, ha già tolto di mezzo due dei suoi migliori agenti. Non potremmo essere i prossimi > replicò Tigre.
< Lo so bene, ma non posso fare altrimenti. Ho bisogno del vostro aiuto più presto e del vostro coraggio per placare questi piccoli crimini che stanno gettando la città sull’orlo del baratro. Penserò personalmente a Gideon Grey e ai due agenti di polizia finiti nelle sue mani… Tigre, ti ordino primo coordinatore di questa missione. Tutti gli ordini passeranno da te. >
< Ma Capitano, è un compito più grande di me… >
< No, Tigre. Tu sei il migliore tra tutti i presenti. Potrai contare su altre forze di polizia. Anche se non siamo in molti, sono sicuro che riusciremo nel nostro intento. >
Improvvisamente, alcuni scoppi risuonarono nelle orecchie degli animali.
< Sentite questo? È il caos che si propaga in tutta la città. Dobbiamo entrare in azione alla svelta… Per ora potete contare sul alcune decine di uomini. E se saremo molto bravi a tenere a galla la situazione di questa città, le altre metropoli vicino a noi ci aiuteranno in questa impresa. >
< Capitano, davvero la situazione è fuori controllo? > domandò Vipera.
< Sono stato uno sciocco a pensare che sarei riuscito a sconfiggere un nemico ignobile ma molto più abile di tutti noi. Il sindaco Lionheart aveva ragione: non potevo curare la situazione da solo. Infatti credeva che voi spie non eravate abbastanza. >
< Allora dovremmo ricredere il suo sindaco, Capitano > fece Scimmia con determinazione < Ancora non conosce le nostre abilità. >
< Sì, esatto. Il nostro maestro Shifu ci ha insegnato a non mollare mai in ogni frangente. Anche se la situazione è irrimediabile… Noi ne usciremo fuori perché siamo forti. Non è vero, ragazzi? >
< Parole sante, Gru > rispose Mantide.
< Capitano, anche se non sono molto sicuro del suo ordine, cercherò di non deluderla. Glielo prometto. >
< Grazie, ragazzi. Grazie a tutti per quello che fate e per quello che continuerete a fare. Davvero… Anche se ho avuto una vita molto difficile fatta di sacrifici, voi mi ripagate in tutto e per tutto. >
Mentre le bombe all’esterno della centrale erano molto insistenti, Tigre spronò i suoi per entrare immediatamente in azione.
< Capitano Bogo… Cerchi di stare molto attento. >
< Grazie Tigre. La stessa cosa vale per te. >
Mentre il Toro si stava facendo largo tra i criminali che stavano distruggendo la città, raggiunse la biblioteca di Gideon Grey vagando per l’ombra senza trovare intoppi imprevisti.
“La porta di questa biblioteca è aperta…”
Entrando all’interno dell’edifico oscurato dal buio più profondo, Bogo cercava di mantenere la calma.
“Se solo avessi portato con me qualche oggetto che mi avesse illuminato il cammino… Ma per fortuna ho un’ottima vista che mi può servire in questo caso intrigato.”
< Capitano Bogo, la stavo aspettando. >
Sentendo una voce rombante dietro le sue spalle, il Toro si girò di scatto.
< Chi ha parlato? Sei tu, Grey? >
< Certo. Chi volevi incontrare? >
< Dove sono gli agenti Hopps e Wilde? >
< Sono all’interno di una prova di sopravvivenza, mio caro. Devono ancora vedersela con gli animali feroci del mio libro… Vorresti entrare anche tu a far parte del mio mondo? >
< Non ci pensare nemmeno. Lascia andare i miei compagni, altrimenti… >
< Mi dispiace Bogo, ma non sei nelle condizioni di minacciarmi. Sei entrato nella tana della volpe e non ne uscirai bene… Anche perché non sono solo. >
Dopo una risatina isterica che mise in allarme il toro, seguì un silenzio surreale che Bogo cercava di prenderlo come un agguato improvviso. >
< Dove sei finito, Gideon? Fatti vedere se hai il coraggio. >
< Capitano Bogo. Quanto tempo > rispose una voce femminile.
< Chi sta parlando? Non vedo niente con questo buio. >
< E’ questo il bello della biblioteca: brancolare nel buio. >
Appena il toro si girò piano piano per vedere realmente chi fosse, rimase sconcertato di ritrovarsi davanti Dawn Bellwether.
< Signora Bellwether, che cosa ci fa lei qui? >
< Ho deciso di darmi alla lettura come può ben vedere, Capitano… Non crede che Gideon Grey sia uno scrittore di grande talento? Legga queste frasi:
Mentre Judy e Nick cercavano invano di camminare con le loro residue forze, la piccola coniglietta crollò a terra esasperata mentre veniva circondata da un’orda di lupi famelici che non le lasciavano scampo.
Judy non avrebbe mai immaginato di trovarsi in tale situazione e l’aiuto insperato di Nick fu impedito proprio da lei.
“Se devo morire, lo farò da sola. Nick deve riuscire a salvarsi per il bene comune.”
>
< No… Non è possibile… >
< Solo lei può ribaltare il destino della sua agente preferita, Capitano Bogo. Perché non vuole raggiungerla? >
< Come diavolo posso fare? >
< Guardi attentamente le pagine del libro e lo scoprirà subito. >
In pochi secondi, il Capitano Bogo si ritrovò dall’oscurità della biblioteca in mezzo ai lupi come aveva letto poco fa? In quelle righe.
< Capitano Bogo, è proprio lei? >
< Agente Hopps, corra il più veloce possibile. Non può rimanere qui. Adesso è il mio turno. >
< Mi piacerebbe molto, ma sono sfinita. >
< Non può mollare proprio ora. La prego, agente. Ancora un piccolo sforzo e... >
Ma  mentre il Capitano stava cercando di spronare la sua agente, i lupi decisero di attaccare in massa ferendo lievemente il grande mammifero.
< Se ne vada! Ora! >
Vedendo come stava andando la situazione, Nick tornò verso di loro armato di un fucile e di alcune pistole.
< Nick, dove hai trovato questo arsenale? >
< All’interno di un aereo precipitato qui vicino. Adesso stai dietro di me. >
Mentre Nick stava facendo fuori tutto il branco di lupi, finalmente Bogo poté tirare un sospiro di sollievo.
< Capitano, è un vero piacere rivederla > mormorò Nick < Mi dispiace solamente che l’abbiano catturata com’è successo a noi. >
< Non ti preoccupare, Nick. Ho deciso di comune accordo con il complice di Gideon per raggiungervi in questo libro maledetto. >
< Ci vuole forse dire che la volpe ha un complice? >
< Sì, e non crederete mai di chi si tratta: la Bellwether. >
< Maledetta! Come ha fatto quella pecorella da strapazzo ad uscire di prigione? >
< Non lo so ma in questo momento dobbiamo fare di tutto per uscire da qui, poi penseremo a quei due. >
< Suggerimenti sulla situazione, Capitano? >
< Purtroppo no. Cerchiamo un riparo qui vicino. Ho paura che nuovi assalitori siano ancora sulle nostre tracce. >
< Nick ha trovato un aereo abbandonato qui vicino. Magari potremmo rifugiarci lì. >
< Buona idea, ragazzo. Trovare luoghi di sopravvivenza sono molto importanti per situazioni come queste. Andiamo. >
Nel mentre i tre agenti di polizia se l’erano cavata per il rotto della cuffia, Bellwether non fu soddisfatta per come aveva pensato il seguito della storia il suo complice.
> Gideon, dovevi eliminarli subito! >
< Perché? La situazione sta diventando sempre più ingarbugliata. Mi piace come stanno andando le cose… Il lettore sarà molto felice di leggere il seguito. >
< Ma io no! >
< Non ti devi preoccupare, Bellwether. Il loro futuro è segnato. Anche se hanno eliminato il gruppo di lupi, non possono cavarsela contro le creature mitologiche di questa storia. >
< Di quale creature stai parlando? >
< Lo scoprirai solo leggendo. >

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Capitolo 8
*** Le cronache dell'infinito: il drago, il minotauro e lo stregone ***


Una volta giunti in mezzo all’aereo abbattuto ricoperto da una folta vegetazione, Judy non fu mai lieta come quel momento per aver ritrovato riparo.
< Adesso che siamo usciti da quella foresta piena di rovi, possiamo tirare un sospiro di sollievo > fece Nick appoggiandosi su uno dei sedili dell’aereo < E cosa ancora più importante, nessuno ci darà mai la caccia. >
< Nick, vorrei ricordarti che siamo all’interno di un libro di un pazzo assassino che si diverte a giocare con le nostre vite. Davvero ti senti tranquillo? >
< Voglio pensare di essere in salvo. Tutto qui. >
< Vedi però di non abbassare la guardia, Agente Wilde. Sarebbe un errore madornale. >
< Non lo farò, Capitano. Stia tranquillo… Parlando di tutt’altro, dove sono finiti le sue cinque spie provenienti da non so dove? >
< Stanno cercando di riportare l’ordine in città. Siamo sull’orlo di una guerra civile. >
< E crede davvero che cinque individui riusciranno in questa impresa? >
< Certo che sì. Mi fido ciecamente di loro. Darei la mia vita e il mio sangue. >
< Capitano, ci potrebbe dire come li ha conosciuti? >
 domandò la coniglietta.
< Sì, esatto! Forse lei non ce l’ha mai detto, ma è andato anche all’estero? >
< Esatto. Sono stato in Cina. Ed è proprio in quel paese che ho conosciuto le mie spie reclute. La sotria è davvero incredibile, per questo vi terrà attenti ai fatti che si susseguiranno… >
< Bene. Ascoltiamo molto volentieri. >
Ma prima che il Capitano Bogo cominciò a raccontare la sua storia, sentì nelle vicinanze avanzare qualcuno di sospetto.
< Zitti! Non aprite per nessun motivo la bocca e non muovetevi > gli sussurrò il Toro mentre la paura si stava impadronendo dei due agenti.
Appena vide che era appena dietro di loro, il Capitano Bogo fece un sobbalzo contro il nemico.
< Che razza di storia è questa?! Benjamin Clawhauser! Che ci fai nei panni di un… >
< Capitano! È un vero piacere ritrovarla! > rispose il leopardo grasso al settimo cielo < Ma guarda! Ci sono anche Judy e Nick! Sono davvero contento di vedervi in salute. >
< Non si sa per quanto… > rispose sottovoce Nick.
< Sì può sapere come diavolo ci hai raggiunti qui? >
< Non so dirvelo con certezza perché è accaduto tutto d’un tratto: stavo per riprendere la mia postazione abituale alla centrale, quando improvvisamente mi si avvicina un individuo basso dalla voce roca.
Subito dopo mi porge un libro che mi invita a leggere e preso dalla curiosità, inizio a sfogliare le prime pagine.
“Lo sai? Anche tu sei menzionato in questo romanzo” mi fece l’individuo misterioso.
“Davvero? Chi poteva essere mai stato?”
“L’autore non ha importanza. Guarda le figure rappresentate in esso.”
Più guardavo quel libro misterioso, più la situazione si stava facendo alquanto singolare.
In pochi secondi, mi ritrovo in mezzo alla vegetazione completamente spaesato e conciato come uno stregone con questa bacchetta e il cappello a punta, fino a quando non ho vagato per la foresta raggiungendovi qui adesso. >
< L’individuo misterioso deve essere stata la Bellwether, non c’è dubbi > mormorò il Toro < Tu perché hai osato accettare oggetti dagli sconosciuti? I tuoi genitori non ti hanno insegnato niente al riguardo? >
< Capitano, non mi parli come mia madre. Già si preoccupa molto per me e non fa altro che rendermi la vita impossibile… A questo punto dovrei avvertirla che non sono più nel mio mondo perché altrimenti si preoccuperà tantissimo. >
< Prima di tutto preoccupati per la tua pelle che è meglio > fece Judy rinfrancata dalla breve pausa < Adesso che il nostro gruppo si è allargato, direi di cercare un’uscita in questo romanzo in cui siamo imprigionati. >
< L’unica maniera sarà trovare Gideon. È lui che manovra i pensieri di questo libro. >
< Bene. Allora sarà meglio che si facci vivo il prima possibile prima che la mia pazienza si esaurisca. >
< Parli tu Nick che non hai fatto altro che morire di paura? > mormorò Judy prendendolo in giro < Vedi di sdebitarti e fai la volpe una volta per tutte. Per ora sei stata la vergogna della tua specie. >
< Judy, pensi davvero questo di me? >
< Adesso andiamo ed evitiamo di entrare più nel dettaglio. >
Non credendo di averla ferita nei suoi modi di fare, Nick proseguì insieme a loro con la testa china e i pensieri più frivoli e distratti nella sua mente.
< Non ti preoccupare, amico mio > fece Benjamin dandogli una sonora pacca sulla spalla < Riuscirai ad avere il tuo momento di gloria. Me lo sento. >
< Voglio proprio vedere come. >
< Se agiremo tutti insieme, vedrai che ne usciremo bene. Altrimenti potremmo almeno dire di averci provato, no? abbiamo tutto da perdere, ma d’altronde non possiamo farci nulla. >
< Lo sai Benjamin? Sono le prime parole sensate che udisco da te da quando ti conosco. >
< Sempre lieto di migliorare. >
 
 
Nel mentre i tre agenti di polizia e il presunto stregone stavano facendo di tutto per rincontrare il loro nemico tra le vie misteriose e impervie del libro, le cinque spie stavano facendo un grande sforzo per riportare la pace in città.
< Il versante sud è completamente controllato dalle bande di Zootropolis > fece Scimmia con tono serio < Sarà molto difficile riportare l’ordine, Tigre. >
< Dovremmo provarci lo stesso. L’abbiamo promesso al nostro Capitano. >
< Noi l’abbiamo promesso? Sei stata tu! >
< E con ciò? Non potevo tirarmi indietro… Voi che cosa avreste fatto al mio posto? >
Guardandosi intorno, Tigre capì la loro risposta.
< Lo sapevo… Adesso torniamo alla nostra missione. Non c’è un minuto da perdere. >
 
 
Tornando all’interno del libro di Gideon, i quattro poliziotti non facevano altro che camminare per cercare qualcuno o qualche segno di libertà che li avrebbe aiutati.
< L’unica cosa positiva che siamo usciti dalla foresta > fece Benjamin.
< Già. Peccato che siamo entrati in una landa desolata dove non cresce nemmeno un foglio d’erba > rispose Judy mentre la sua preoccupazione aumentava.
< Esatto. Sembriamo essere capitati in un luogo ostile dove questa puzza di fumo ci ottura le narici. >
< Davvero? Io non sento niente, Capitano. >
< E ti pareva? Da quando in qua tu sei d’aiuto? >
< Sto cercando di fare il possibile, Capitano. Ma lei sa meglio di me che in questa veste non mi ci vedo proprio. >
< Sai cosa dovresti fare in questo frangente? Chiudere la bocca. >
Benjamin non ci fece caso alle parole dure del suo Capitano, abbassando la testa prima di guardarsi intorno.
Rocce acuminate e un cielo completamente oscurato da nuvole nere rendevano il luogo più che ostile, davvero triste e opprimente.
Per i quattro poliziotti non avrebbero mai saputo se la loro attenzione sarebbe stata sufficiente, preparandosi in ogni evenienza ad un eventuale attacco a sorpresa.
< In questa landa desolata non si vede la fine. Proprio come è successo all’interno della foresta di rovi. >
< Prima o poi andando avanti riusciremo a trovare qualcosa di diverso > rispose Judy.
< Certo che Gideon poteva scrivere un libro assai diverso > replicò Nick.
< Tu ti stai preoccupando del libro? Preoccupati per il tuo futuro che è meglio. >
< Il Capitano ha ragione, Nick. Tu che sei una volpe come lui, non riesci a trovare una sorta di punto debole che potrebbe avvantaggiarci? >
< Noi volpi non siamo tutti uguali… E poi sei tu che lo conosci meglio di me, Judy. >
< Sì, su questo hai ragione. Peccato che negli ultimi anni sia cambiato moltissimo. >
Nel mentre i due poliziotti stavano discutendo animatamente, Benjamin sentì un urlo acuto che risuonò nelle sue orecchie.
< Ragazzi, credo che stiano per cominciare i guai > mormorò il leopardo spaventato.
< Che cosa stai dicendo? >
Subito dopo qualche secondo, i quattro poliziotti si ritrovarono intrappolati da un drago di enormi dimensioni che gli bloccarono il passaggio.
< E questo animale da dove sbuca? >
< Credo dalle montagne circostanti, Capitano. >
< Non occorreva che tu mi rispondessi > fece il Toro digrignando i denti.
Mentre si preparava a sputare fuoco, i quattro poliziotti fecero in tempo a disperdersi mentre l’area veniva ricoperta dalle fiamme più ardenti.
La trappola ordita dalla mente di Gideon fu descritta in maniera meticolosa, gettando i protagonisti in una sorta di circolo di morte.
< Non potremmo fuggire per sempre! > gridò Judy.
< Hai qualche idea al riguardo, coniglietta? >
< Non chiamarmi così, Nick. Sai che non lo sopporto. >
< Scusa. Non volevo. >
< Ragazzi, dobbiamo tornare indietro alla svelta! > tuonò il Capitano Bogo.
< E come faremo? Questo drago distruggerà tutto quello che incontra sul suo cammino. >
< Dovremmo provare a tornare alla foresta. Forse i rovi lo fermeranno. >
< E se così non fosse, Capitano? Se verremo fatti arrosto in maniera indegna? Non possiamo darla vinta al nostro nemico! > precisò Judy.
< Se rimaniamo qui verremo fatti arrosto lo stesso. Fidatevi di me. >
Non avendo nessun’altra possibilità, i tre poliziotti corse verso la foresta cercando un riparo insperato dalla furia del drago.
Ma soltanto dopo qualche minuto il Capitano Bogo notò che mancava un elemento alla sua squadra.
< Benjamin! Dove sei?! >
il grasso leopardo si era riparato dietro ad una roccia spessa mentre il drago cercava di sgretolarla con la forza delle sue fiamme.
< Capitano, non possiamo lasciarlo indietro > fece la volpe.
< Voi andate pure. Lo vado a prendere io. >
< No, Capitano! Aspetti! >
ma il coraggio del toro fu talmente improvviso che i due agenti non poterono far niente in quel momento.
Cercando di distrarre il drago in qualche modo, Bogo riuscì a raggiungere il suo compagno prima di finire in trappola pure lui.
< Capitano, che cosa ci fa qui? >
< Non lo vedi? Ti sto salvando, stupido. >
< Doveva lasciarmi qui. Tanto sono un animale inutile. >
< Non dire sciocchezze, recluta. Tu sei importante tanto quanto gli altri… E ora smetti di frignare e vedi di correre con quelle tue zampe flaccide, altrimenti il drago ti arrostirà senza che tu te ne accorga. >
< Capitano, lei crede davvero che ce la farò? >
< Sì. Io credo che tu possa fare qualsiasi cosa. >
Convintosi delle parole del suo superiore, Benjamin iniziò a correre per la disperazione mentre Bogo riusciva a malapena a stargli dietro.
i due animali riuscirono a raggiungere i loro amici non senza evitare difficoltà.
Il piano di Bogo era riuscito alla perfezione: aveva fermato il drago grazie ai rovi.
Ritornati al punto di partenza, i quattro poliziotti tirarono un sospiro di sollievo mentre il drago scomparve dalla loro vista.
< Secondo voi ci potrebbero essere altre vie oltre a questa? > domandò Nick in maniera affannosa.
< Non lo so. Secondo me dovremmo tornare al centro della foresta. Secondo me sarà lì che ci sarà un’altra via. >
< No, Nick. Potrebbe essere tutta una perdita di tempo. >
< Questo non lo sappiamo, Judy. >
Appena il Capitano Bogo si rialzò dopo l’estenuante corsa di poco fa’, vide dietro di sé che tutta la foresta stava scomparendo improvvisamente.
< Ma che significa tutto ciò? >
< Oh cielo! Verremo cancellati da questo libro! > grid Benjamin.
< No… Al posto della foresta sta venendo disegnato qualcosa di diverso. >
Avvicinandosi con fare circospetto, Judy notò che lei e i suoi compagni si trovavano all’interno di un’arena da combattimento.
< Spero che non dovremmo affrontare altri animali > mormorò il leopardo.
< Mi dispaice Benjamin, ma non sarà così. >
Appena una figura misteriosa comparve oltre le mura dell’arena, Judy lo fissò con sguardo truce e serio.
< Un minotauro… La sua possenza è incredibile. >
< Benvenuti nella mia arena, ragazzi > fece la’nimale con tono serio < Allora, chi vuole essere il primo a morire? >
< Ragazzi, credo che stavolta tocchi a me > rispose il Capitano Bogo.
< Stia indietro Capitano. Lei ha fatto già troppo in questa missione > rispose Nick avanzando verso il suo nemcio.
< Agente Nick, cosa vuoi dimostrare? >
< Che non sono così inutile come pensate… Preparati, minotauro da strapazzo. La tua condanna è ormai decisa. >
< Il combattimento durerà molto meno di quello che penso > rispose il minotauro precipitandosi verso la volpe.

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Capitolo 9
*** Coraggio non indifferenti ***


< Nick, cosa vuoi dimostrare? > domandò il suo Capitano.
< Che non sono così inutile come potete tutti pensare > rispose l’animale fissando in maniera accigliata la sua compagna di polizia Judy.
< Nick, ti prego… >
< Ormai ho preso la mia decisione, Judy, e non cambierò idea repentinamente. Se devo morire, lo farò da eroe. >
< No caro, lo farai in maniera stupida. Non hai nessuna possibilità contro il tuo nemico, mentre io e la mia stanza potremmo dire la nostra. >
< Più sono grossi, più faranno rumore mentre cadono a terra > rispose Nick senza abbandonare la sua sfida.
< Avanti, Capitano Bogo > fece il minotauro con tono malefico < Lo lasci a me. Le prometto di non fargli troppo del male. >
< Nick, ti prego. È troppo pericoloso. >
< Ormai ho preso la mia decisione. >
Togliendosi la sua divisa da poliziotto, Nick si sentiva più libero e senza restrizioni.
Sapeva meglio di chiunque altro che se voleva sconfiggere tale nemico doveva essere più rapido e più furbo di lui.
< Voi state indietro. Sarò solo io che mi divertirò con la sua carcassa > rispose il minotauro preparandosi ad attaccarlo.
Con grande maestria, Nick riusciva a schivare tutti i suoi colpi grazie agli insegnamenti di strada e dell’accademia di polizia che aveva imparato in tutti quegli anni.
Consapevole dei propri mezzi e delle proprie capacità, Nick cercava di trovare un punto debole che avrebbe messo al tappetto o ferito in qualche modo il suo nemico.
< Non riuscirai mai a farmi del male nemmeno se tu volessi. >
Una volta abbassata la guardia improvvisamente, Nick fu ferito in maniera grave al volto e ai suoi occhi, rendendo quasi impossibile il suo proseguo del suo combattimento.
< Volevi forse accecarmi? >
< Voglio farti così male per farti pentire di avermi sfidato. >
< Mi dispiace, ma non mi pentirò mai di tale scelta. >
< Ti conviene rimanere immobile e fare spazio al tuo destino nefasto. Sarà molto più divertente e meno faticoso per me. >
Appena il minotauro si diresse verso il malconcio Nick, il Capitano Bogo non poteva sopportare tale crudeltà, entrando in azione a fianco del suo compagno e spintonando la creatura lontano da loro.
< Capitano, lei non si doveva impicciare! >
< Mi dispiace, ma non posso vedere i miei compagni soffrire in questo modo… Nick, come ti senti? >
< Ho avuto giorni migliori, Capitano. >
< Adesso riposati e lascia fare a me. >
< Capitano Bogo, si pentirà amaramente di essersi intromesso. In guardia! >
Ma prima che il minotauro potesse colpire il toro, improvvisamente l’animale nemico venne colpito da una lancia che si trafisse in mezzo al suo corpo.
Ferito a morte, la creatura cadde a terra ricoperto di sangue mentre il Capitano, Judy e Nick non riuscirono a capire da dove possa essere scaturito tale colpo.
< Sono stato io > fece Benjamin agitando la sua bacchetta magica < In questi minuti ho fatto pratica e devo dire che far comparire oggetti dal nulla mi riesce molto. >
< Quindi saresti stato tu a scaturire tale colpo? >
< Esattamente, Capitano. Anch’io non ci credo, però è davvero così. >
< Sei stato davvero abile, Benjamin. Non so cosa dire al riguardo a parte ringraziarti. >
< Sì figuri, Capitano. Farei qualsiasi cosa per i miei amici. >
Dopo questa manifestazione d’affetto e d’amicizia, il corpo del minotauro scomparve senza che i quattro poliziotti se ne potessero accorgere.
< Adesso secondo voi che cosa potrà succedere? > domandò Judy.
< I miei complimenti, cari protagonisti. State sopravvivendo meglio di quello che potevo immaginare > fece Gideon piombando dal nulla < Ma la vostra sorte non è ancora salva. Dovrete superare altre prove che la mia mente perversa penserà per voi. Adesso vi do tempo per ricaricare le energie. Ne avrete bisogno. >
< Lasciaci andare! > gridò il Capitano all’indirizzo di Gideon < Nick è ferito gravemente. Ha bisogno di cure. Basta con tutta questa follia! >
< La volpe ce la farà, stia tranquillo… Almeno per ora > disse infine la volpe scomparendo proprio com’era riapparso.
< Capitano, davvero Nick sta male? >
< In questo momento è svenuto. Dobbiamo trovare alcune cure atte a prolungare la sua vita, altrimenti è spacciato. >
< Non mi dica così, Capitano > fece la coniglietta intenta a piangere.
< Mi dispiace, ma la faccenda è molto seria. >
< Meglio se adesso cerchiamo un riparo. Poi penseremo a curare il nostro amico > fece Benjamin sconsolato.
 
 
Mentre le cinque spie di Bogo incaricate a riportare l’ordine in città non conoscevano pause e riposo, Tigre decise di provare ad eliminare il problema alla radice.
< Tutto è cominciato da quando Gideon ha gettato la città nel caos. Dovremmo fermare le sue intenzioni e provare così a liberare i nostri amici. >
< E come faremo? > domandò Mantide.
< entrando all’interno della biblioteca. È l’unica maniera. >
< E se fallissimo? Non possiamo lasciare la città sguarnita e senza protezioni. I cittadini agognano di libertà. Non possiamo lasciarli al loro destino. >
< Lo so bene Scimmia ed è per questo che ti nomino mio successore. Io entrerò all’interno della biblioteca da solo alla ricerca di Gideon. >
< No Tigre, il Capitano Bogo non avrebbe mai voluto che prendessimo una decisione del genere. >
< Purtroppo abbiamo perso molto tempo. Gideon doveva essere fermato il prima possibile… Adesso toccherà a me tornare nel luogo dove tutto è cominciato. >
< No Tigre, aspetta! >
Ma l’animale non sentì ragione, schivando le macerie e la degradazione della città per poi raggiungere il luogo della follia.
L’oscurità era irreversibile in quel luogo, ma Tigre non si faceva intimorire.
Camminando a passo felpato, l’animale riusciva a vedere anche al buio grazie ai suoi addestramenti duri avuti in giovane età.
“Con il mio fiuto non riesco a trovarlo… Però c’è un profumo molto strano che non riesco a capire da dove possa provenire.”
Sentendo che qualcuno lo stava attaccando alle spalle, Tigre riuscì a schivare il colpo appena in tempo.
< Bellwether, credeva davvero che fossi così stupido e senza difese? >
< Non riuscirai mai a trovare Gideon. È nascosto ben bene in un luogo inaccessibile a tutti. >
< Nessuno luogo è inaccessibile per me. >
< Smettila di fare il gradasso. Non ti conviene. >
< Come pensi di difenderti da sola? Una pecorella smarrita come te non ha nessuna possibilità contro di me. >
< Questo è tutto da vedere. >
Improvvisamente, un’orda di libri caddero sulla testa del povero Tigre mentre Bellwether non la smetteva di sghignazzare sotto i baffi.
< Allora? Credi davvero che io sia così indifesa come credi? >
Ma Tigre non era uno sprovveduto, riuscendo a prendere le zampe della sua nemica e a bloccarla improvvisamente
< Lasciami andare! Subito! >
< Dawn Bellwether, la dichiaro in arresto per concorrenza criminale… Per fortuna che ci troviamo in una società civile e non selvatica, altrimenti non ci penserei due volte nell’aggredirla e nel mangiarla. >
< La polizia non mi tratterrà contro la mia volontà, anche perchè la città non ha più un corpo di polizia. >
< Anche se non c’è più la polizia a Zootropolis, la a giustizia non verrà mai debellata. >
< Tu ti credi un giustiziere, Tigre? >
< Esatto… Adesso dimmi dove si trova il tuo complice Gideon, prima che ti riduca in mille pezzettini. >
Ma Bellwether evitò di rispondere, distogliendo lo sguardo dal suo nemico e continuando a ridere sommessamente.
< Cosa c’è di tanto divertente? >
< Caro Tigre, mi dispiace per te, ma il coltello dalla parte del manico ce l’ho ancora io. >

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Capitolo 10
*** Salvare i propri compagni ***


< Non osare sfidare la mia pazienza, Bellwether. Non le conviene. >
< Allora perché non mi uccide senza pensarci due volte? Sarebbe molto più facile per tutti e due. >
< Non così in fretta. Io non sono un assassino. >
< Davvero? Ma può sempre diventarlo. La tua rabbia sta prendendo il sopravvento. >
Tigre non sopportava le supposizione della pecora, stringendola sempre più forte cercando di farla smettere.
< Stai cercando di strozzarmi? Bravo. >
< Fai silenzio! Non ti sopporto più! >
< Facciamo una cosa: perché non torni ad aiutare i tuoi compagni nella ripulita della città dal crimine e dal caos? Sarebbe più produttivo per te. >
< I miei compagni possono benissimo farcela da sola. >
< Ne dubito. Da questo punto sto vedendo Vipera che sta soffrendo le pene dell’inferno. >
< No, non è vero… >
< Perché non vai a vedere con i tuoi stessi occhi. >
Spaventato per le sorti dei suoi compagni, Tigre legò la Bellwether prima di riuscire dalla biblioteca.
< Come fa a sapere cosa sta succedendo ai miei compagni? >
< Riesco a leggere lo spirito delle persone più vicine a te. è molto difficile capirlo, ma è una dote segreta che ho imparato a sviluppare nel corso della mia prigionia. >
< Spero che lei non mi prenda in giro, altrimenti la mia furia sarà implacabile. >
< E’ proprio quello che voglio! Però non ti sto mentendo… Fai presto prima che tutti i tuoi compagni non riescano ad uscirne vivi. >
< Tornerò presto > disse infine Tigre prima di tornare in mezzo alla distruzione.
 
 
Dopo aver annientato il minotauro, per i quattro poliziotti arrivava il momento cruciale della loro avventura.
Non dovevano affrontare creature e ambienti ostili dinanzi a loro, ma il nulla più assoluto venuto a presentarsi e a divorare il loro spirito.
< Questa distesa di bianco non mi lascia per niente tranquilla > fece Judy < Che cosa starà pensando quella dannata volpe? >
< Secondo me è un nuovo tranello che sta preparando. >
< Sarà, ma adesso noi che dobbiamo fare? > domandò Benjamin
< Aspettare qui senza fare niente. È l’unico modo. >
< Non possiamo perdere tempo, Nick! >
< Tu cosa pensi di fare, Judy? >
< Dobbiamo curarti e siamo in questa distesa bianca senza un’idea abbastanza efficace per salvarti. >
< Riuscirò a cavarmela. Non ho ancora perso del tutto la vista. >
< Non posso continuare a vederti così, Nick. >
< Judy, tu e gli altri non potete fare niente per me. Mettitelo bene in testa. >
< Perché hai voluto fare un simile gesto sconsiderato? Se non fosse stato per il nostro Capitano… >
< Volevi dire se non fosse stato per Benjamin > ribadì Nick < E’ lui che ci ha salvati. >
Sentendo il nome del leopardo, Judy si voltò all’istante al suo indirizzo.
< Non voglio essere ricordato come un eroe > fece l’animale < Sono solo un umile agente di polizia al servizio della legge. Peccato che siamo tutti intrappolati qua dentro. >
< Dovresti chiedergli scusa, Judy. Tu e anche il Capitano per non aver creduto in lei. >
< Io chiedere scusa? Non ci pensare nemmeno, Wilde > fece il Toro rabbioso < E poi non è questo il nostro principale problema. Perché Gideon non ci da’ un indizio per andare avanti? >
< Perché non ne avete bisogno > fece Gideon piombando all’improvviso < Credo di aver esaurito tutte le idee al riguardo per farvi soffrire. Il mio libro dovrebbe parlare di un terrore e di una tortura infinita atti a farvi soffrire, ma in questo momento voglio giocare con le vostre menti, senza dimenticare il fatto che non mangiate e né bevete da qualche giorno. >
< Siamo abituati a situazioni ben peggiori di queste > replicò Judy.
< Ne dubito, coniglietta… Come sta il vostro compagno Nick? >
< Ancora bene per tua sfortuna. >
< Certo… Ma per quanto tempo riuscirà a rimanere in vita secondo voi? >
< Per tutto il tempo necessaria finchè non ti avremmo dato dei bei calci nel tuo fondoschiena. >
< Non so se riusciresti in tale intento, Benjamin. La tua grossezza è pari alla tua goffaggine. >
< Voglio ricordarti che sono diventato uno stregone. Posso fare qualsiasi cosa con questa bacchetta. >
< Certo, perché l’ho deciso io… >
< Che vuoi dire? >
< Tutte le vostre azioni sono legati al mio volere. Se vorrò decidere che voi moriste all’istante, non ci metterò molto per scrivere quattro righe e decidere la vostra fine… Ma mi sto continuando a divertire, quindi cercate di resistere il più possibile, ok? Ohm che sbadato. Decido anch’io sulla vostra resistenza > rispose Gideon con tono malefico < A presto, miei cari. >
< Aspetta un momento! perché siamo finiti in mezzo al nulla? > domandò il toro adirato.
< Perché il nulla è il sinonimo dell’infinito… Godetevi questa prova a sfondo mentale. Ne avrete bisogno > rispose la volpe prima di sparire nel nulla.
< Aspetta! Non te ne andare! >
< Troppo tardi, Capitano. La situazione sta diventando davvero insostenibile > fece la coniglietta.
< E come se non bastasse, sono molto più stremato del previsto. >
Improvvisamente, il povero Nick cadde a terra senza forze mentre le preoccupazioni dei presenti crebbero all’istante.
< Non so se riuscirà a resistere per molto, Judy. Ormai la sua fine è quasi giunta. >
< Capitano, non mi dica così. La prego. >
< Non siamo muniti per nessuna cura. Non posiamo fare molto per lui. >
< Quindi morirà senza che noi riusciremmo a salvarlo. >
< Ho paura di sì. >
Mentre la rabbia e la disperazione ricoprirono la mente della povera coniglietta, tutta la sua frustrazione fu consumata con un grido che risuonò in tutto il nulla.
< Gideon Grey! Appena ti ritroverò dinanzi a me ti pentirai di aver provocato la mia rabbia più dolorosa. Parola mia. >
 
 
Alla fine Tigre riuscì a raggiungere i propri compagni feriti vicino al centro commerciale della città.
< Vipera! Ragazzi! >
Il povero animale che era messo male rispetto agli altri, respirava affannosamente a causa delle ferite che si riversavano in tutto il suo corpo esile.
< Tigre, perché sei tornato qua? Dovevi salvare Bogo e gli altri agenti dio polizia. >
< Voi venite prima di qualsiasi altra cosa… Dove sono gli altri? >
< Non lo so. Io mi sono nascosta per evitare i colpi di arma da fuoco di quei ribelli che hanno preso d’assalto il centro commerciale. Purtroppo nelle mie condizioni non posso fare nulla. Mi sento molto debole e senza energie. >
< Riuscirai a sopravvivere, Vipera. Io non ti abbandono. >
< Dovremmo raggiungere l’ospedale se voglio avere qualche possibilità di sopravvivenza… Ma so anche che non posso abbandonare i miei compagni. >
< Promettimi una cosa: rimani in vita mentre io vado a cercare gli altri, d’accordo? >
< Cercherò di fare il possibile, Tigre. >
Una volta entrato all’interno dell’edificio, Tigre guardò all’interno di tutti i corridoi del posto, senza riuscire a trovare nessuno.
I suoi compagni stavano combattendo nel retro all’esterno contro una banda di criminali armata fino ai denti come aveva detto Vipera.
< La vostra ora è giunta. Preparatevi. >
Scimmia, Gru e Mantide erano stati incatenati e in attesa di venire uccisi a sangue freddo dal capo della banda che riversava il terrore in tutta la città, ma l’intervento tempestivo di Tigre risultò avere un segno di speranza per i suo compagni.
Disarmando tutti i suoi nemici con attacchi a raffica, la banda criminale della città fu fatta scappare per il timore di venire uccisi.
< Ragazzi, come state? >
< Abbiamo avuti giorni migliori > rispose Mantide < Tu? Sei riuscito a salvare il Capitano e i suoi compagni? >
< Purtroppo no. Sapevo che voi eravate in grave pericolo. Per questo ho interrotto la mia missione. >
< Però non sappiamo che fine ha fatto Vipera. >
< Per ora sta bene Gru. Ma anche lei è messa molto male. >
Liberati i suoi compagni, Tigre raggiunse la sua compagna Vipera ormai in fin di vita mentre l sua disperazione stava per prendere il sopravvento.
< Raggiungiamo l’ospedale della città subito. Li avremmo più possibilità di curarci. >
< Tigre, devi sapere che l’ospedale di Zootropolis è stato abbandonato a causa dei disordini che stanno colpendo tutta quest’area. Nessun medico deciderà di curarci. Sono scappati tutti. >
< Allora vuol dire che riusciremo a curarci da soli. Proprio come facevamo durante i nostri addestramenti duri. >
< Ma anche se non lo sapevamo, in quei momenti ci proteggeva il nostro maestro Shifu. >
< Vorrà dire che useremo i suoi insegnamenti preziosi nelle cure per riuscire a ritornare in forma per gli ultimi assalti finali. Sento che mi sto avvicinando a Gideon ora che ho fermato la Bellwether. >
< Allora tu ritorna alla tua missione. Noi riusciremo a cavarcela. >
< Ma ragazzi, siete sicuri… >
< Non discutere e vai! Gideon deve essere fermato. Al più presto. >
Non riuscendo in nessun modo a far cambiare idea ai suoi compagni, Tigre ritornò alla biblioteca dove ad attenderlo c’era ancora la Bellwether incatenata.
< Credo di averti fatto un favore, stupido felino. E tu come mi ringrazi? Tenendomi ancora incatenata contro il mio volere. >
< Dimmi dove si trova Gideon Grey. Adesso. >
< Che ne dici se movimentiamo la situazione con una nuova missione? >
< Che tipo di missione hai in mente? >
< Avanza vero questi corridoi. Vedrai che saranno piene di sorprese e ti condurranno a Gideon. >
< Ne ho abbastanza di questi giochetti! Dimmi come lo raggiungo e basta! >
< Te l’ho appena detto, stupido. Non dovrai fare altro che seguire questo sentiero e poi la tua sorte deciderà per te… Io non posso fare niente. >
Completamente esasperata dalla situazione, Tigre non aveva altra scelta.
< Adesso che i tuoi compagni sono in salvo, devi decidere tu sul tuo futuro. >
< Bellwether, aveva un’occasione per allearsi con me e ridiscutere della sua posizione, ma la sua malvagità non avrà limiti. >
< Io so da che parte stare… Non mi fare nessuna lezione di vita, Tigre. Non ne ho bisogno. >
< Presto sapremo chi tra noi due avremo la meglio. >
< Non vedo l’ora. >

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Capitolo 11
*** Ritrovamenti ***


Tigre era stanca di questo gioco pieno di misteri dove dietro l’angolo si poteva aspettarci un massacro o un omicidio.
Doveva ritrovare Gideon Grey in quella biblioteca piena di misteri e contraddizioni a qualunque costo.
< Bellwether? >
< Adesso che cosa vuoi, Tigre? >
< Visto che non voglio essere il solo a rischiare la mia vita, lei verrà con me. >
< Non ci pensare nemmeno. >
< Non si può sottrarre. Lei farà quello che dico, altrimenti… >
< Mi trascinerai con la forza? >
< Posso farlo. >
< Non si tratta così una signorina come me? >
< Lo sa? Mi sta spingendo a mangiarla e a divorarla per la sua inettitudine. >
< Allora lo faccia. Io ho una certa paura del buio. >
< Adesso basta scherzare. Lei viene con me senza discussioni. >
Liberandola dalle manette che la tenevano ferma, la Bellwether non faceva altro che lamentarsi.
< Faccia silenzio! Non sopporto la sua voce stridula. >
< Dovevi pensarci prima, Tigre. >
< MI ascolti bene: se riusciremo a trovare Gideon, magari potrei cambiare opinione su di lei. >
< Grazie, ma non ci tengo che tu lo faccia. Te l’ho già spiegato prima. >
< Quel dannato mostro sta distruggendo la sua amata città. Perché non vuole capire?! >
< Perché non m’importa niente della sorte di questi abitanti. Io penso solo a me stessa. >
< Lei è davvero crudele. >
< Purtroppo mi hanno disegnata così. >
Avanzando nel buio con la consapevolezza che la verità era ancora molto lontana, Bellwether cercò di carpire da Tigre il perché non si allea con le forze del male divenendo un nuovo complice di Gideon.
< Ho votato la mia vita al servizio e alla protezione del prossimo e non sarà le parole piene di tranello di una pecorella indifesa a farmi cambiare idea. >
< D’accordo. Sei stata abbastanza esplicita. >
< Bellwether, come ha fatto il suo complice a costruire tale edificio senza che venisse registrato nella giunta comunale o semplicemente che qualcuno lo venisse a sapere? >
< E’ stato molto abile > spiegò la pecora < In fondo, quale sano di testa penserebbe di venire a cercarlo in questi vicoli dimenticati da tutti? >
< Eppure si è fatto una discreta clientela visto tutti quegli uomini di polizia compreso il sindaco. >
< Dopo aver finito la costruzione della sua biblioteca, Gideon ha reso il luogo e le vie malmesse di Zootropolis un luogo per tutte le età e tutte le persone buone. Si è fatto ben volere da tutti, continuando sottobanco il suo piano proibito di far scomparire tutte le figure politiche che sostenevano il sindaco per poi diventare lui il padrone di questa città.
Peccato che poi non è riuscito ad allearsi con i membri più alti della polizia come il Capitano Bogo… >
< Mi sta forse dicendo che Bogo sapeva tutto? >
< Lo sospettava, ma non è mai arrivato a tale conclusione. Non ha mai pensato che Gideon fosse una creatura orribile e priva di sentimento. Senza dimenticare che cosa poteva creare la sua mente contorta. >
< E poi? Quando Bogo ha capito tutto che è successo? >
< Ormai era troppo tardi: i membri del sindaco erano tutti scomparsi e subito dopo proprio il sindaco Lionheart in persona. Bogo si sentiva con le spalle al muro e aveva assoluto bisogno di trovare nuovi alleati che l’avrebbero potuto aiutare. E chi se non voi dannate spie? >
< Sì… Devo dire che vi è andata male. >
< Non è esatto, Tigre. Gideon sta piano piano torturando i suoi prigionieri nel suo libro senza dimenticare che ha trasformato le persone scomparse in statue di pietra che popolano questo edificio. >
< Che cosa sta dicendo? Delle statue di pietra? >
< Guarda dinanzi a te. >
Fissando con occhi attoniti le numerose figure, Tigre capì che la soluzione era quasi alla fine.
< Gideon si trova qui nelle vicinanze, vero? >
< Forse sì. Ti consiglio di non fare troppo rumore. Potrebbe essere fatale. >
Arrivato in fondo al corridoio, un enorme quadro sovrastava un piccolo scaffale di racconti fantastici.
< E questo enorme quadro che raffigura quel dannato? >
< Gideon è incorreggibile. Non cambierà mai la sua inerzia di potere. >
Capendo che c’era qualcosa di molto strano, Tigre vide che il quadro proteggeva un’entrata segreta.
< Mi divertirò a distruggere la figura di quella dannata volpe. >
Con un poderoso calcio, Tigre entrò in una stanza segreta mentre Gideon era intenzionato a scrivere le ultime righe del suo romanzo.
< Finalmente ci sei riuscito a trovarmi, Tigre. Sei stato molto lento… Ottimo lavoro, Bellwether. L’hai portato da me. >
< In verità ha fatto tutto da solo, Gideon. >
< Fa lo stesso… Bellwether, incatena questo maledetto. >
< Non osate avvicinarmi, altrimenti… >
< Sei tu che non devi fare mosse azzardate, Tigre. A meno che tu non voglia finire insieme ai tuoi amici. Sarebbe davvero imperdonabile da parte tua. >
< Farei di tutto per raggiungere il mio Capitano. >
< Certo. Ma dopo come potresti fare nel liberarli? Anche tu saresti in trappola. >
< Ci sono sempre i miei compagni. >
< I tuoi compagni non sono così intelligenti come te. Non arriverebbero mai alla mia stanza segreta… E comunque non farebbero in tempo… Sei arrivato giusto in tempo per leggere le mie ultime righe del mio romanzo dove descriverò la morte dei tuoi amici. >
< Non lo farai. >
< Ne sei sicuro? Che cosa potrebbe spingermi a cambiare idea? >
< Magari un duello di furbizia: una tigre contro una volpe. >
< Che intendi come duello di furbizia? >
< Lo scoprirai tra poco. Però ti consiglio di mollare il tuo romanzo. Non voglio scherzi. >
Non riuscendo a capire dove volesse andare a parare Tigre, Gideon Grey accettò lo stesso.
< D’accordo. Sarà un duello a mani aperte. Sono pronto ad ascoltare le tue intenzioni. >

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Capitolo 12
*** Un luogo che rimarrà isolato per sempre ***


La volpe attendeva la mossa della Tigre con estrema attenzione.
< Le tue mosse non saranno così veloci. Non mi troverai mai impreparato. >
< Questo lo vedremo, volpe… Perché non la facciamo finita e non ti costituisci per sempre? >
< Perché dovrei farlo? io non ho fatto niente di male. >
< Hai gettato i miei amici all’interno del tuo romanzo con l’intenzione di ucciderli. Credi che non sia abbastanza? >
< Non è un reato. Tutto questo è frutto della mia fantasia. >
< Hai sequestrato le cariche più importanti del governo di questa città. Evita di fare il furbo con me. >
< Tanto molto presto si scorderanno di loro… Sono solo dei leoni insignificanti. Proprio come il Sindaco. >
< Perché brami così tanto il potere? Vuoi rendere la città di Zootropolis un campo di battaglia per il tuo romanzo? >
< In effetti è già così… Bande rivali che distruggono la città e seminano il terrore ovunque. Anche queste diciture sono state scritte nel mio romanzo. >
< Con quale coraggio mi confessi una cosa del genere? >
< Tigre, tu non capisci: perché fermarmi come piccolo coltivatore di carote quando potevo diventare una star internazionale come Gazelle? Adesso il tempo è della scrittura. Molti animali hanno appianato i loro desideri di scrittura e di fantasia immergendosi in passatempi come videogiochi o altre cose che potessero avvelenare il loro cervello… Ma con questa nuova tendenza e con i seguaci che desidereranno seguirmi, ci sarà un posto per tutti loro a Zootropolis… Ma chi sarà contro di me, verrà puniti severamente e risucchiato in altri miei romanzi. >
< Nessuno deciderà di seguire i tuoi desideri. Sei solo un pazzo scatenato. >
< Perché non comprendi la mia natura. Non sai davvero chi sono veramente. >
< Sei Gideon Grey, un inutile volpe che ha rovinato la vita di tutti gli abitanti di questa città. >
< Occhio a come parli, Tigre ossessionata dal kung fu > fece Gideon avvicinandosi paurosamente al suo avversario < Se stai cercando di farmi arrabbiare, ci stai riuscendo benissimo. >
< Come hai fatto ad attaccarmi con questa velocità? >
< Perché sono molto più rapido di quello che pensi, oltre ad essere un tipo molto furbo. >
< Non ti lodare troppo. Il nostro combattimento non è ancora iniziato. >
< Secondo me tu non vuoi combattere… Mi stai solo facendo perdere tempo. >
< Perché? Io non ho niente da perdere. >
< Adesso basta con queste stupidaggini! Sei pronto a raggiungere i tuoi compagni? >
< Sei tu che farai una brutta fine, non io. >
Muovendosi ad una velocità considerevole, Tigre scomparve dalla vista di Gideon.
< Bellwether, aiutarmi a rintracciarlo. Sono sicuro che è ancora qui. >
< E come potrei fare, scusa? è velocissimo. >
< Allora renditi utile in qualche modo! >
Guardandosi intorno, Tigre riuscì ad acchiappare la pecorella e ad imbavagliarla senza che se ne potesse accorgere.
< Tigre, tigre, tigre… Stai mettendo a dura prova la mia pazienza. Ed io sono molto irascibile quando mi arrabbio. >
Muovendosi nell’ombra, Tigre cercò di aggu8antare il romanzo di Gideon che stava portando a compimento.
< Che cosa vuoi da me? Perché non mi attacchi? Aspetti che io abbassi la guardia? >
< Parli troppo per i miei gusti > rispose Tigre < E’ giunto il momento di finirla una volta per tutte. >
Ritrovando il suo sfidante dietro le sue spalle, Gideon riuscì a ferire al braccio l’animale grazie alla sua matita appuntita.
< Ma come diavolo hai fatto? >
< Hai visto? Basta poco per far del male ad una creatura. >
< Ma questa non è una lama di una matita normale… Che mi sta succedendo? Vedo tutto opaco. >
< Ho messo del veleno molto potente all’interno del mio oggetto per scrivere. Piano piano ti addormenterai fino a quando il veleno non riuscirà a raggiungere le tue vene del cervello… E subito dopo il nuovo salvatore di Zootropolis non esisterà più. >
< Maledetto… la pagherai… >
< Sono molte le cose che devo pagare. Ma credo che rimarranno tutte impunite… Adesso lasciami finire il mio romanzo e… >
Appena Gideon riaprì il libro, vide che alcune cose del suo romanzo erano misteriosamente cambiate.
< Che significa? Dove sono i protagonisti? >
< Ti piace rimanere immerso nel buio, vero? >
Senza nemmeno accorgersene, Gideon fu legato in pochi secondi alla sua sedia mentre Judy e Nick stavano facendo di tutto per fare un po’ di luce in quella stanza buia.
< Capitano Bogo… Come diavolo ha fatto ad uscire dal mio romanzo? >
< Diciamo che hai fatto un piccolo errore di valutazione, Gideon Grey: Benjamin Clawhauser è molto abile con le arti magiche. E grazie al suo aiuto, siamo riusciti a fare un contro incantesimo e ad uscire dal tuo romanzo. >
< Esatto. E tutto senza che qualcuno si potesse fare del male… Tranne Nick, ovviamente. Il nostro amico ha bisogno di cure immediate. Judy, sei l’unica che in questo momento può aiutarlo. Respira affanno0samente. >
< Benjamin ha ragione, agente Hopps. Recati immediatamente in ospedale. Li sapranno curarlo a dovere. >
< E per quanto riguarda Gideon? >
< Ci occupiamo io e Benjamin di lui. Porta via anche Tigre. La sua ferita sta per diventare mortale. >
< Il suo braccio sta per diventare viola > rispose Benjamin spaventato.
< Ormai mancano pochi minuti alla dipartita della vostra Tigre. Non riuscirà mai a salvarsi. >
< Lo dici davvero? >
< Chi ha parlato adesso? >
Mentre un misterioso animale si muoveva nell’ombra, il suo sguardo magnetico pareva spaventare i presenti.
< Spero che non sia un tuo nuovo seguace, Gideon. >
< No, Bogo… Purtroppo no. >
< Non vi preoccupate. Sono venuto qui per curare Tigre e il povero Nick Wilde. Grazie a queste cure a base di erbe molto forti, i nostri eroi torneranno ad essere vivi e forti come un tempo. >
< Davvero? E in che modo? >
< Stai a vedere. >
Mettendo una specie di unguenti molto misteriosi sulle ferite di Tigre e di Nick, i due ripresero conoscenza dopo appena pochi secondi.
< Le ferite sul viso di Nick sono sparite > fece Judy non credendo ai suoi occhi.
< Ed il braccio di Tigre non è più viola. >
< Fortuna che sono riuscito a trovarvi in tempo > fece la creatura misteriosa < Ho raggiunto i miei vecchi alunni all’ospedale e mi hanno detto che Tigre si trovava in un posto lugubre e dimenticato da Dio. Non sono mai stato in questa città, ma devo dire che sono riuscito ad orientarmi bene. Del resto un montanaro come me che ha passato la sua vita a studiare e a intraprendere le arti del kung fu, sa sempre dove andare e non si perde mai. >
Levandosi la maschera che gli ricopriva il viso, la creatura misteriosa era una vecchia conoscenza di Tigre e delle altre quattro spie di Bogo.
< Maestro Shifu, sono molti anni che non ci vediamo. >
< Bogo, come stai? Alla fine sei riuscito a diventare uno stimato agente di polizia. >
< Sì… Però ho fallito la missione più importante>: proteggere Zootropolis dalla devastazione e dal crimine più spietato. >
< Sì, Zootropolis ha bisogno di essere ricostruita. Ma niente è impossibile. Anche stavolta riuscirai a superare la missione più difficile: fare in modo che la gente creda in te. >
< E come posso fare? >
< innanzitutto, devi sistemare una questione alla volta… Come il nostro individuo qui davanti. >
< Che cosa pensate di farmi? >
< Bogo, potresti prendere il suo libro e portarlo qui da me? >
< Certo. Ecco a lei. >
< Grazie… Adesso perché non leggi accuratamente le tue ultime parole che hai scritto, Gideon? >
< Perché dovrei farlo? >
< Perchè altrimenti la tua punizione sarà molto più severa di quella che credi. Leggi subito! >
< D’accordo, d’accordo. >
Mentre Gideon leggeva le parole che lui stesso aveva scritto, Shifu mormorò alcune parole incomprensibili che sembravano quasi un rituale magico.
Dopo qualche secondo, Gideon, Bellewether e tutta la biblioteca fu risucchiata all’interno di quel libro magico mentre gli eroi che avevano salvato la situazione erano stati riportati all’interno della centrale di polizia.
Bogo e tutti gli altri agenti di polizia non potevano credere a quello che avevano assistito.
< Maestro, come ha fatto? >
< In ogni romanzo si può scrivete tutto quello che ci passa per la testa… D’altronde in un mondo come questo niente è impossibile. Volere è potere ed io ho avuto potere contro il nemico giurato. >
< Ci deve essere una sorta di segreto, altrimenti non si spiega > rispose Benjamin.
< Nessun segreto… Adesso godetevi la vostra nuova vita. Tutto dinanzi a noi sta tornando alla normalità. Guardate fuori dalla finestra. >
Mentre il sole stava nascendo verso l’orizzonte, Bogo e tutti gli altri agenti di polizia videro che la città era come dovrebbe essere: bella e movimentata.
< Tutto è tornato… non ci credo… >
< Capitano Bogo, è tutta la mattina che la sto cercando! > tuonò il sindaco Lionheart raggiungendolo a grandi passi < Tra poco ci sarà il mio discorso alla popolazione e vorrei che fosse presente. >
< Sindaco, io… >
Incredulo, Bogo non riusciva a trovare le parole adatte.
< Allora? Cosa mi dice? >
< Certo che ci sarò! Con grande piacere! >
< Molto bene. L’aspetto tra un’ora alla piazza principale della città. Non faccia tardi. >
< Certo che no. >
Girandosi verso il maestro Shifu, il Capitano Bogo non seppe come ringraziarlo.
< Credi sempre in te nulla sarà impossibile. Ricordati queste parole, Bogo. >
< Non le dimenticherò mai, maestro. >
< Adesso raggiungi il sindaco, altrimenti chi lo sente? >
< Vado subito. Ragazzi, voi venite? > domandò il toro riferendosi ai suoi agenti di polizia più fidati.
< Certo che io vengo! > rispose Benjamin euforico < Ci saranno un sacco di pasticcini. Per non parlare del buffet in generale! >
< Capitano, io e i miei compagni dobbiamo ripartire subito per la Cina. Il nostro paese ci reclama > rispose Tigre a malincuore.
< Lo capisco… Grazie mille per tutto quello che hai fatto per me, Tigre. Non lo dimenticherò mai… E grazie anche a tutti voi. Siete state delle spie eccellenti > rispose il Toro prima di salutare i suoi compagni < Maestro, io… >
< Mi hai già ringraziato abbastanza… Buona fortuna per tutto, Bogo > rispose Shifu prima di scomparire insieme ai cinque cicloni.
< Agente Wilde e Hopps, voi che fate? >
< La raggiungiamo subito, Capitano. Prima io e Nick dobbiamo chiarire una cosa. >
< Bene. Non metteteci troppo, però. >
Fissando lo sguardo felice di Judy, Nick non riusciva a capire cosa potesse volere da lui.
< Nick, vorrei chiederti scusa per come mi sono comportata durante la nostra ultima avventura… Io so che sei importante come me e tutti gli altri agenti di polizia. Non sei affatto inutile. >
< Non devi chiedermi scusa, Judy. Mi hai fatto ritrovare fiducia in me stesso. Ed è quello che mi serviva… Adesso sono pronto per una nuova missione. >
< Magari dopo il buffet cerimoniale del sindaco. >
< Esatto. Non facciamoci attendere. Gli eroi non lo fanno mai. >

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