UNA NUOVA VITA

di 04_Dreamer
(/viewuser.php?uid=1143948)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** ARRIVO ***
Capitolo 4: *** PARTENZA ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Erano passati ormai 8 anni da quel fatidico giorno, da quando Alexia perse i genitori in un incidente stradale. Per la piccola Alexia niente era come prima, ma pian piano che gli anni passavano lei inizia a ad abituarsi a quel senso di vuoto che c'era nel suo cuore e imparava a controllare i suoi demoni. Iniziava anche ad abituarsi a quel senso di vuoto che c'era nel suo cuore, quello stesso cuore che però era pieno di ferite e cicatrici divenute indelebili. Ma non poteva dire di essere sola e di non sentirsi amata, perché accanto a lei, c'erano sempre sua nonna ( la luce presente nel suo mondo pieno di oscurità) e i suoi adorati cugini Luke e Sophie. Di una cosa era certa però, non si sarebbe mai arresa e che avrebbe fatto di tutto per non dare preoccupazioni a sua nonna; l'unica della famiglia che si era presa la briga di tenerla con se e di crescerla con amore e affetto. Probabilmente se non ci fosse stata lei, Alexia, sarebbe stata rinchiusa in una casa famiglia o in un orfanotrofio.

Nessuno sa cosa sia successo realmente quella notte, nessuno tranne lei, Alexia. Quella notte tutto cambiò per lei e tutte le sue certezze si frantumarono. Rendendosi conto della cruda verità mai svelate. Era una cosa troppo grande quello che stava succedendo per una bambina di soli 10 anni. Crescendo però Alexia ha imparato a nascondere i suoi pensieri e tutto ciò che prova realmente pur di non far soffrire sua nonna, l'unica persona che l'ha accudita per tutti quegli anni con tanto amore. Col tempo, ha anche imparato a gestire i sui attacchi di panico e a convivere con i sui incubi. Tutto è cambiato in lei da allora,trasformandola in quello che è oggi.... 

PRESENTE:

Oggi è un giorno come tanti altri per tutte le persone di questo mondo, ma non per me. Non so quello che accadrà in futuro, non voglio pensarci, anche se le preoccupazioni continuano a vorticarmi nella testa.

Cosi ho deciso di andare a parlare un po' a cuore aperto con i miei genitori.

Sono le quattro di pomeriggio e il cielo, per quanto mi piacerebbe, non è limpido.

Ho appena attraversato l'enorme portone di ferro costantemente aperto di giorno.

Calpesto la terra a tratti secca e a tratti umida, mentre con la testa mi trovo quasi in un'altra dimensione.

Dopo un lungo cammino, eccomi qui di fronte alla lapide dei miei genitori.

Chissà come sarebbero andate le cose se mi fossi fatta i fatti miei, già chissà, eppure è andata a finire così.

Forse non sei del tutto pronta ad abbandonare questo posto, mi ricorda la mia coscienza, ma nonna dice che sono più che pronta ad andare avanti e riprovare a ricostruire la mia nuova vita.

Oh..nonna non sai quanto lo spero... Mi sfugge un lungo sospiro a questo pensiero, lei non sa di quello che successe realmente quel giorno, magari se lo sapesse mi odierebbe.

Anche se in questi anni ho cercato di mantenere fede alla promessa che avevo fatto a me stessa quando ero piccola, c'è stato un momento di crisi ( questo secondo quanto aveva detto la mia ex psicologa).

Secondo me non è stata una crisi, era più un desiderio...

Volevo solo ritornare a stare con i miei genitori, la mia famiglia. Poi mi sono accorta che la mia famiglia non erano solo i miei genitori, ma erano anche mia nonna e i miei cugini; loro mi hanno dato la forza necessaria per lottare e sopravvivere.

Si perché ormai è questo quello che faccio.... Sopravvivo...

Non sono del tutto convinta di voler cambiare città e scuola, insomma non è facile ricominciare tutto daccapo e forse non ho mai superato la morte dei miei genitori, ma voglio far credere a tutti che tutto va per il meglio, non voglio essere un peso per Ermelinda, non più almeno.

E ora eccomi qui a parlare come una matta difronte alla tomba dei miei genitori.

All'inizio lo facevo più spesso, ma poi con il tempo ho cominciato a ridurre le visite in questo posto perchè non era molto salutare per me, facendomi rimanere ancorata nel passato. Anche se questo allontanamento era difficile da sopportare.

"ciao mamma, ciao papà..... Oggi probabilmente sarà l'ultimo giorno in cui vi parlerò e so già che sarà strano.... Come già vi avevo detto mi trasferirò a Miami con la nonna per ricominciare una nuova vita... Anche se non ne sono del tutto sicura... Ho paura.... Che.. Una volta che le persone sapranno quello che mi è successo e quello che ho fatto inizieranno ad avere pena per me...... E la nonna sa bene che questo io non lo sopporterei.... Inizierebbe a guardarmi con pietà... e... Io... odio quel tipo di sguardi, non ce nè di peggiori"

Iniziano a scendere copiose e rapide lacrime. Non voglio allontanarmi da qui non voglio stare lontana da loro.....probabilmente non lo sopporterei.

Un dolore improvviso si dilania nel petto.

Mi accascio sul terreno umido, cercando di fermare quelle lacrime traditrici.

Forse è il posto a farmi questo effetto, mi fa sentire nuovamente vulnerabile, mi fa tornare quella bambina che sembrava spensierata...

".... sapete, la verità è che ho paura di non saper affrontare tutto questo un'altra volta... e... e.... ho paura di deludere la nonna....di nuovo e di non saper come affrontare le situazioni, si ho paura....di ...cadere nuovamente in quel..baratro buio e senza fine...aiutatemi voi ad andare avanti...e...datemi la forza di desiderare la vita...vi voglio bene miei cari genitori .....e.....grazie di tutto"

Li ringrazio per aver deciso di lottare per me fino all'ultimo, capendo il loro eterno amore nei miei confronti.

Mi trovo ancora qui accanto a loro, sulla terra umida.

Vorrei aver passato più tempo con loro.

Vorrei che quel maledetto 8 febbraio di 8 anni fa non fosse mai arrivato.

Vorrei tante cose, ma ormai è troppo tardi.

Le lacrime sembrano essere diminuite.

Si che è arrivata l'ora di chiusura del cimitero, ma giuro, non c'è la faccio a lasciare questo posto. A lasciare loro.

Mi faccio forza e con un macigno sul cuore mi allontanò dalla fredda lapide.

Mi dirigo verso casa pronta a finire la valigia e con il cuore che piange;pronta per partire verso la mia nuova meta.

Chissà come sarà d'ora in poi?!
Cosa mi riserva il futuro?!
Riuscirò mai ad affrontare tutto d'accapo?!

Non so rispondere a queste domande, ma sono certa che non bisogna mai dare nulla per scontato.....

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** ARRIVO ***


Ci troviamo all'aeroporto di Miami,siamo appena arrivate. Finiamo tutti controlli, prendiamo le valigie e andiamo a prendere un taxi. Devo dire che è molto difficile trovarne uno, qui scorre tutto molto velocemente e le persone sembrano prese da una fretta improvvisa. Finalmente riusciamo a prenderne uno, diamo all'autista l'indirizzo di casa degli zii e dopo circa una mezz'oretta arriviamo a casa loro. Paghiamo la corsa e scendiamo dal taxi. Io e mia nonna siamo arrivate da poco qui a Miami e, ora siamo proprio difronte alla loro villetta. Non vedo l'ora di riabbracciare i miei 2 pazzi cugini. L'aria qui è sempre la stessa, non è cambiata di una virgola e, questo un po' mi rincuora. Suoniamo al campanello e ad aprirci è mia zia Lily, come suo solito sempre ben vestita e truccata per ogni evenienza, lei è l'eleganza fatta in persona..... "ciao mamma, Alexia cara.. Vieni fatti abbracciare.." ed eccomi stritolata tra le sue braccia...ecco da chi ha preso la figlia,ora capisco tutto....già me interiore, questa volta ti do ragione... "ciao zia" " figlia mia.." rispondiamo in coro io e mia nonna, come se fossimo telepatiche. Ci fa immediatamente entrare in casa e io mi guardo intorno alla ricerca di quelle 2 pesti dei miei cugini, per poterli finalmente riabbracciare, ma purtroppo non li vedo arrivare.... Strano, di solito si precipitano ad abbracciami.... Così mi decido a chiederlo a mia zia. "zia, ma dove sono Luke e Sophia?" "oh... Cara sono ancora a scuola, devono scontare una punizione.... Come al loro solito, non possono mai comportarsi per bene quei due...." "ok... Va bene li aspetterò qui magari. Ma che hanno combinato questa volta?" come al solito non riuscivo a contenere la mia curiosità... Almeno con le persone di cui mi fidavo.... Il mio pensiero venne interrotto dalla voce di mia zia. "cosa?.. Che hai detto zia?" "ho detto che se vuoi puoi andare con Bob" "sisi" accettai immediatamente, anche perché volevo passare del tempo con mio zio... non mi guardo quasi mai allo specchio prima di uscire proprio perchè ormai non ne sento molto la necessità, quasi non ne ho voglia e poi quasi subito raggiungo mio zio in macchina. Come al nostro solito,mio zio mise il CD dei nostri cantanti preferiti; noi non siamo tipi che in macchina parliamo, preferiamo stare in silenzio e goderci la tranquillità di un viaggio in auto, tutto al contrario rispetto a quando ci sono Luke e Sophie, loro non sopportano il silenzio, devono per forza parlare. Tutto questo inizialmente era un'abitudine presa quando i miei genitori sono morti, è un po' il nostro rito speciale questo, una cosa nostra insomma; anche perchè il CD che ha messo era anche il preferito di mia madre. Arriviamo all'entrata della scuola, quella che inizierò a frequentare a breve,e aspettiamo qualche minuti prima di vederli uscire. Sicuramente non si aspetteranno né che mio zio è venuto a prenderli, né che io sia con lui, per questo preferisco aspettare in macchina per fargli una sorpresa. Ad un certo punto vedo uscire dalla scuola un gruppo di ragazzi, una qualunque ragazza direbbe che alcuni di loro sono dei fighi da paura,.....dei greci direi io.....sta zitta coscienza..., non che non lo siano, questo lo devo ammettere, sono ragazzi molto carini, ma non fanno per me. come al solito c'è quella voce interiore che mi spinge a stare lontana dalle persone, specialmente se sono ragazzi. Non riesco proprio a fidarmi degli uomini e delle loro false promesse e delle loro dolci parole, per non parlare poi del loro sguardo ingannatore ..... sono con te sorella....caspita per una volta sei d'accordo con me.... si, ovvio, gli uomini sono solo degli approfittatori... Ad un certo punto vengo risvegliata da un urlo pazzesco, che riesce a spaventarmi così salto sul posto. Non mi ero resa conto che Luke e Sophia erano entrati in macchina e che lei stava cercando di abbracciarmi, nonostante ci fosse l'ingombro del sedile. Sophia vedendo che non riusciva ad abbracciarmi si rassegnò e mise su un finto broncio, proprio come una bambina. Sin da piccole noi eravamo legatissime quasi come sorelle e sono felice che questo legame non si sia sciolto. Da una parte però ho tirato un sospiro di sollievo, ripeto, non amo molto il contatto fisico. Trascorremmo il viaggio di ritorno tra urletti e di felicità da parte di Sofi e un Luke che cercava di tranquillizzarla, ma tutti i sui tentativi erano inutili. Mi erano mancate queste due pesti, con la loro voglia di vivere e soprattutto con il loro chiasso.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** PARTENZA ***


" nonnaaa.... dov'è la mia valigia?!..." ed eccomi quì con un ottimo risveglio con il mio solito grido rivolto a mia nonna dal piano superiore della casa. Manca solo un giorno al nostro trasferimento. Sto impazzendo per l'ansia e forse anche un po' per la felicità. Penserete sicuramente che io sono una ragazza solare ed energica, ma vi sbagliate; beh forse solo in parte, perchè si, io riesco ad essere così solo con le persone di cui mi fido,altrimenti sono forse e dico forse sono un tantino stronza e acida con gli altri; specialmente con i ragazzi. Io sono molto probabilmente la ragazza più asociale che conoscete, odio il contatto fisico, soprattutto con un ragazzo, dire poi che vado d'accordo con tutti è un eufemismo. Sono di origini italo-americane più o meno. Mia madre era di Roma la capitale italiana e mio padre era di origine americana, più precisamente di Miami. Per questi miei 18 anni di vita ho abitato nella città natale di mia madre, ovvero Roma. Odio come mi guardano in questa città, per via del mio passato, anche se nessuno sa come sono andate realmente le cose e questo un po' mi da fastidio, perchè giudicano senza sapere la verità. Ma ormai mi sono rassegnata, questo mondo è fatto così. Pieno di persone dai caratteri differenti, ma con l'ipocrisia in comune. Mi sarebbe piaciuto essere la classica ragazza bionda con gli occhi verdi.... si verdi perchè azzurri sarebbero la solita descrizione che si attribuisce alla ragazza bionda e figlia di papà, ma sfortunatamente non sono nulla di tutto ciò. Quindi direi di ripartire dall'inizio: mi chiamo Alexia White, ho 18 anni e sono una ragazza che non ama le feste, mi piace l'arte,la lettura e adoro i posti tranquilli. La mia è un'altezza media, ho capelli e occhi castani e le curve nella media direi. Non sono proprio una cima a scuola e sono poche le materie che realmente mi piacciono. Potrei dire che la mia paura per i botti è stupita e insensata, ma per me non è affatto così. Per finire questa breve mia descrizione posso dire che sono una ragazza che sta sempre sulle sue e che non ama socializzare e posso affermare che anche gli altri non hanno interesse a conoscermi, purtroppo li posso capire benissimo in quanto so che è difficile sopportare il mio caratteraccio. Comunque, bando alle ciance o cincio alle bande, come dice Luke torniamo alla realtà. Io e mia nonna ci stiamo trasferendo a casa dei miei zii, sono molto agitata, ma in fondo chi non lo sarebbe? insomma: nuova città, nuova scuola, nuovi compagni con cui sicuramente non legherò... forse l'unica cosa positiva è che starò con i miei cugini. Trovo finalmente la valigia e mentre la preparo sento il mio cellulare squillare, lo prendo e vedo sul display comparire il nome della mia cugina preferita: "Sofiiii....." "la mia Aliss......" per colpa del suo strillo ho dovuto allontanare il cellulare dal mio orecchio un giorno diventerai sorda mi ricorda la mia coscienza ".... non vedo l'ora che tu venga qui..... vedrai ci divertiremo un mondo noi due insieme, pensa soltanto che appena arriverai ti porterò ad una iper mega festaaaa" ed eccola qui la mia adorata cugina con la sua spontanea vivacità. Io mi chiedo come fa ad essere sempre così. "ei.... ei... frena, respira, calmati e parla più piano ahah" sorrido piano al suo modo di fare così energico, soprattutto quando lei è nervosa o contenta parla a raffica e a stento riesci a seguirla e capirla... e cosa più assurda di tutte è che ti trascina dove vuole lei uff ... ma smettila che anche a te piace questi suo caratterino ahah...e come al solito la mia coscienza si intromette. "lo sai che non amo molto le feste e poi....." "... e poi un corno Alexia, noi andremo a quella festa che ti piaccia o no, anche a costo di trascinati con la forza..."ed eccola qui con un tono un po' più alterato perchè come al solito cerco di evitare le feste e i party. Ci sono andata solo una volta con lei e non mi è piaciuto affatto, anzi me ne sono andata dopo circa mezz'ora. Sembrava quasi un'orgia, gente che si succhiava la faccia al posto di baciarsi e per non parlare delle ragazze che erano più nude che vestite e molte si strusciavano sui ragazzi, che tra l'altro apprezzavano il trattamento. E non solo questo, posso solo lasciarvi volare con l'immaginazione; per non parlare poi delle grandi quantità industriali di alcol e la musica a palla, insomma un vero caos o come lo definisco io un vero inferno. E dopo aver appurato tutto ciò credo di aver iniziato ad odiare ogni tipo di festa, soprattutto di questo genere e odio il fatto che Sophia cerchi ogni volta di coinvolgermi in queste sue assurde idee. " Sofi... non mi va adesso di andare a quella festa e, sicuramente non mi andrà neanche quando arriverò..... e poi devo aiutare la nonna lo sai e poi..... " " ah.." sbuffa esasperata e poi riprende con la sua mezza ramanzina....questa ragazza non sa fare altro che gridare e andare alle feste ..non ti ti mettere pure tu... " basta con i poi, lo sai che i miei aiuteranno la nonna e poi sai anche che lei sarebbe felicissima se ti divertirsi un po', soprattutto se passi il tempo con i tuoi cugini preferitiii.... " ... sfortunatamente ha ragione... mi ricorda la mia coscienza.... uffa non mi resta che aspettare e vedere di convincerla domani a non andare a quella dannata festa. Si, sarà questa la tattica che userò, spero solo che non mi si rivolti contro..ecco le solite ultime parole famose... certo che devi essere proprio pessimista tu eh?!... " uffa..... e va bene..... domani, al mio arrivo ne riparliamo... " lascio la frase in sospeso apposta per farle capire che non mi va di parlare molto di questo argomento.Speriamo solo che tutto vada secondo i piani. " non vedo l'ora che arrivi domani" " anche io cuginetta ahah" Ho dovuto di nuovo allontanare il telefono dal mio orecchio per non rovinare i miei poveri timpani. Quella ragazza non sa fare altro che gridare e andare a divertirsi alle feste... Zitta tu, è anche una brava ascoltatrice, beh questo è vero perché dover sopportare i tuoi lunghi e stressanti monologhi dovresti avere una santa al tuo fianco... Certo però che per sopportati ce ne vuole eh..guarda che io sono te...sisi ho afferrato il concetto uffa... Vengo distolta dal dialogo con la me interiore dalla voce squillante di mia cugina.. "ei..... Alis mi ascolti?" "sisi dimmi tutto mio splendore, ahah" "niente dicevo che non vedo l'ora di rivederti" "anche io, ora devo finire la mia valigia, ci vediamo al mio arrivo" " sisi ciao, un bacio" Ed eccomi qui che mentre finisco gli ultimi preparativi per la valigia che con la mente navigo ancora nei miei pensieri. Dopo aver cenato e aver parlato con nonna di quello che ci siamo dette io e Sophia, tra l'altro lei contentissima di vedermi uscire con lei, salgo e mi dirigo in camera mia e come ogni notte dopo aver fatto un lungo sospiro cado nelle braccia di morfeo. ~ IL GIORNO DOPO~ Mi alzo dal letto tutta assonnata, la sveglia non ha fatto altro che rompere troppo presto questa mattina uff. Anche se forse la cola del mio sonno sono io, perchè lo ammetto forse ho impiegato troppo la sera precedente a prendere sonno. Inizio a prepararmi e come al solito la nonna mi aspetta... Dovranno farla santa quella donna che per sopportati tutto il giorno ti ci vuole sai... Non rispondo neanche alla mia coscienza, oggi none ne ho la voglia. Usciamo di casa, prendiamo il taxi e arriviamo all'aeroporto. Siamo pronte andiamo a fare il check in, saliamo sull'aereo pronte a incominciare una nuova vita..... Di nuovo....

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3907744