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di niny95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sentimenti mai sopiti ***
Capitolo 2: *** Sguardi ***
Capitolo 3: *** Dolcezza ***
Capitolo 4: *** Falling in Love ***
Capitolo 5: *** Stupida ***
Capitolo 6: *** Marchio ***
Capitolo 7: *** Married ***
Capitolo 8: *** Litigi e Dispetti tra sorelle ***
Capitolo 9: *** Yugen ***
Capitolo 10: *** Gara in spiaggia ***
Capitolo 11: *** The Blue Spirit and The Painted Lady ***
Capitolo 12: *** Lettere ***
Capitolo 13: *** Fuga ***
Capitolo 14: *** Festival Glaciale degli Spiriti ***
Capitolo 15: *** Touch ***
Capitolo 16: *** Di chiavi e proposte di matrimonio ***
Capitolo 17: *** Family ***



Capitolo 1
*** Sentimenti mai sopiti ***


Sentimenti mai sopiti.

 
Lo scontro con Azula era stato lungo e sfiancante e se non fosse stato per Katara; Zuko ne era certo quell'ultimo attacco l'avrebbe ucciso. 
Adesso era lì, stanco e ansimante che cercava di riprendersi dall'ultimo fulmine che sua sorella  – adesso coinvolta in uno scontro  contro Katara – gli aveva lanciato. Ogni respiro gli costava fatica. Dopo aver legato per bene Azula, Katara gli si avvicinò «Scusami per averti fatto attendere.» disse. 
Zuko sorrise lievemente «Non scusarti. La mia pazza sorella aveva bisogno di te.» 
Katara gli sorrise di rimando «Adesso pensiamo a te però.» disse usando il dominio curativo su di lui. 
In breve tempo la freschezza dell'acqua quietò il bruciore dovuto dal fulmine fino a mitigarlo. 
Tuttavia Zuko non era sicuro che il tepore provato fosse dovuto solo al dominio. 

 
Era già passata una settimana da quando Aang aveva sconfitto Ozai e Zuko era diventato Signore  del Fuoco. 
Adesso il nuovo Signore del Fuoco era affacciato al balcone, il suo sguardo indugiava su Katara, la ragazza rideva divertita alle buffonate di Aang e Sokka. 
«Dovresti andare da lei e dirle quello che provi, sai?» Zuko sobbalzò al sentire la voce della sua ex ragazza. 
«Mai, di cosa stai parlando?» 
Mai sbuffò «Sei proprio uno stupido zuccone, eh? Ti dico solo una cosa Zuko:  se aspetti troppo potrebbe essere già troppo tardi.» e con questa premessa si allontanò. 

 
Azula era rannicchiata nella sua cella quando Zuko fece la sua comparsa. 
«Oh a cosa devo il piacere? Il mio egocentrico fratello nonché Sua Eccellenza il Signore del Fuoco ha deciso di onorarmi con la sua presenza. Mi scuserai se non ti offro un tè ma non è come se potessi.» la voce era ricolma del suo inconfondibile sarcasmo. 
Zuko sospirò «Piantala Azula, non sono qui per litigare.» 
Azula lo squadrò da dietro le sbarre «Già, ma allora perché sei qui? Avrei giurato che ormai ti fossi già dichiarato alla tua Dominatrice dell'Acqua preferita.» 
Un lieve rossore comparve nel viso del Signore del Fuoco «Come lo sai?» chiese imbarazzato. 
«La vera domanda è: chi non lo sa?» Azula si avvicinò ulteriormente alle sbarre «Guarda che se non fai in fretta l'Avatar te la porterà via.» 
«Perché continuate a ripetermelo ?!» sbottò Zuko. 
«Voleva essere un consiglio.» Azula fece spallucce «Ma vieni al dunque: parchè sei qui?» 
«Volevo liberarti, ad una condizione: non devi più muoverti in guerra contro noi.» 
Azula annuì «E a che pro? Ho fatto quello che ho fatto per avere l'approvazione di nostro padre.» 
Zuko annuì «Siamo rimasti entrambi ingarbugliati nella ragnatela di nostro padre.» 
Azula sorrise, il primo vero sorriso che rivolgeva a Zuko «Va' da lei Zuko, va' da Katara.» 
Zuko ricambiò il sorriso «Credo che lo farò.» 

 
Mai era stravaccata nel divano  quando Zuko fece la sua comparsa. 
«Beh che ci fai ancora qui? Va' da Katara veloce!» commentò la ragazza vedendolo. 
Zuko sorrise «Volevo prima parlare con te.» 
Mai sbuffò pur sorridendo «Dimmi tutto.» 
«Vorrei capire perché mi stai spingendo da Katara. Credevo che tu fossi...» il Signore del Fuoco arrossì lievemente «ecco ha capito.» 
«Se sono innamorata di te? Certo che sì, stupido idiota!» la voce di Mai era invariata mantenendo su di sé il solito alone  di menefreghismo che la caratterizzava. «Ma ho visto come la guardi e non è lo stesso modo in cui guardi me. Adesso va' da lei, non farmi perdere altro tempo.» fece un gesto con la mano come se stesse scacciando un nugolo di moscerini. 
Zuko rise «Grazie Mai!» 

 
«Quindi sei diventato talmente importante che per chiedere di incontrarmi  hai bisogno di un biglietto?» esordì Katara palesando la sua presenza e sorprendendo il Signore del Fuoco troppo perso nei suoi pensieri. 
Zuko si allontanò dal balcone e fece un lieve sorriso «Beh, non puoi dire che non ha svolto il suo lavoro.» 
Katara annuì «No, certo che no.» per poi andare subito al sodo «Di cosa volevi parlarmi?» 
Le guance di Zuko assunsero una colorazione molto simile a quella dell'elemento che dominava. «Beh, possiamo andare da qualche parte riservata?» 
Katara annuì seguendolo. 
Quando Zuko finalmente prese coraggio erano nel suo studio. Prese un respiro profondo, poi finalmente parlò: «Katara, tu mi piaci-» 
Katara sorrise «Ma certo Zuko, anche tu mi piaci.» 
Il Signore del Fuoco scosse la testa «No, non hai capito. Non mi piaci come amica, non solo. Io... io... io sono innamorato di te!» queste parole gli diedero il coraggio necessario a baciarla, appena le sue labbra toccarono quelle di Katara una sensazione di felicità lo invase subito sostituita dal dolore, uno schiaffo in pieno viso l'aveva colpito. Un'espressione di sorpresa si dipinse sul volto del Signore del Fuoco, poi una mano si alzò lentamente a sfiorare la parte lesa.
«Mi... mi dispiace.» sibilò Katara «Ma non puoi piombare qui dire che sei innamorato di me e baciarmi. Tutto questo è semplicemente troppo... ho... ho bisogno di elaborare.» disse allontanandosi. 
«Ti aspetterò.» bisbigliò Zuko ma Katara era già troppo lontana per sentirlo. 

Note: Ho recuperato da poco il cartone e questi due sono entrati subito nel mio cuore, di lì a poco la voglia di scriverci è stata tanta, davvero tanta.
Spero di non essere andata OOC, ma è la mia prima volta quindi siate clementi please ^^
Ma spero vi piaccia!
A presto credo!
Niny :)

 
 

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Capitolo 2
*** Sguardi ***


Sguardi 

 
 
Non riusciva a capire come fosse successo, Zuko aveva passato mesi interi tentando di catturare Aang e qualche volta ci era pure riuscito. Eppure quando erano rimasti imprigionati insieme Katara aveva visto qualcosa, evidentemente non era abbastanza visto che non ci aveva pensato due volte a schierarsi con Azula.  
Nonostante ciò Katara non riusciva a non pensare all’ultimo sguardo che avevano condiviso prima che Zuko prendesse la decisione di seguire la sorella.  
Aveva visto qualcosa in quello sguardo che non sapeva decifrare ed era proprio quello sguardo che vedeva ogni singola volta che chiudeva gli occhi. 
 


 
 
«Se vuoi posso provare a curare quella cicatrice.» Zuko non poteva smettere di pensare a forse le uniche parole gentili che Katara le aveva mai rivolto. 
Non che le importasse qualcosa, insomma loro erano rivali perché doveva interessargli? Ma lo sguardo che le aveva rivolto poco prima che se ne andasse con il corpo dell’Avatar inerme tra le braccia valeva più di mille parole. Il tradimento era dipinto in ogni singola cellula della sua faccia. 
Quello sguardo lo vedeva bruciare ogni volta che chiudeva gli occhi.  
 
Note: Questa cosina l'ho scritta ieri in montagna, non sarà un capolavoro ma non è neanche una completa schifezza XD 
E' piccina piccina e niente spero vi piaccia!
Niny :)

 
 

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Capitolo 3
*** Dolcezza ***


Dolcezza


 
La loro ultima tappa lì aveva portati all’Isola Kyoshi.  
Non appena Appa atterrò Sokka senza aspettare nemmeno un istante si precipitò da Suki con sguardo sognante baciando ripetutamente la ragazza prima di prenderla in braccio come se non pesasse niente e facendole fare una giravolta.  
Zuko sbuffò «Hanno davvero bisogno di essere così smielati?» disse. 
«Sai, Zuko» rispose Katara puntandogli un dito contro «non tutti sono acidi come te.»  
Zuko la guardò interrogativamente allontanarsi prima di prendere l'assurda decisione di seguirla. 
La trovò dopo qualche minuto davanti a uno specchio d'acqua  intenta a dominare il suo elemento nell'evidente tentativo di calmarsi. 
« Non avresti dovuto seguirmi.» disse Katara scaraventandogli una cascata d'acqua addosso. 
«Woo-oh! Vacci piano ragazza!»  obbiettò il Dominatore del Fuoco dopo essersi scansato velocemente «Che diamine ti prende? Di solito non difendi così Sokka.»  
Quelle parole ebbero l'effetto di far innervosire maggiormente Katara «Oh certo, e questo lo sai in base alla tua profonda conoscenza di me!» 
A quel punto Zuko scattò «Io sto provando a conoscerti, Katara. Ci sto provando davvero, ma tu non me lo permetti!» 
«Quindi adesso il problema sarei io, Zuko?» chiese la Dominatrice dell'Acqua e senza aspettare risposta continuò «No, mio caro. Il problema è che sei talmente chiuso in te stesso da non lasciare che nessuno si avvicini a te. Cavolo, sei talmente freddo da non riuscire a provare un po’di dolcezza nemmeno per due ragazzi che si amano!» 
Le sopracciglia di Zuko si inarcarono in un espressione perplessa  «Cosa?» disse poi guardando Katara dritto negli occhi «Posso essere dolce. Qualche volta. Per certe persone. Succede!» 
«Certe persone tipo te?» lo beffò la ragazza. 
La voce del Dominatore del Fuoco si affievolì «No, certe persone tipo te.» a quell'ultima affermazione Zuko si aspettava che Katara le tirasse una sberla invece... invece lei se lo tirò contrò incontrandolo in un bacio. Era sciatto e disordinato ma a Zuko parve di galleggiare. 
«Avrei voluto farlo da un po'.»  bisbigliò lei. 
Il Dominatore del Fuoco per tutta risposta la baciò nuovamente «Anch'io. Anch'io.» disse. 
 

 
 

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Capitolo 4
*** Falling in Love ***


Falling in love  
 
 
Katara era stesa sull'erba ad osservare il cielo, accanto a lei c’era Toph.  
I ragazzi erano al fiume a pescare.  
Le due ragazze erano perse nei loro pensieri, l’unico suono il fruscio del vento quando Katara ruppe il silenzio «Ehi, Toph ?» chiese.  
L’altra fece un suono indistinto, una sorta di hmmmph, per farle capire che la stava ascoltando.  
«A te non è mai piaciuto nessun ragazzo?»  
Toph ci pensò per qualche minuto, poi aprì un occhio nonostante non potesse vedere la sua interlocutrice «Beh, mi piace Aang… –»  
Katara non la fece finire di parlare prima di chiedere «Come amico o…?»  
Toph fece un verso disgustato, come se la sola idea le facesse venire la nausea «Come amico, ovvio! Che diamine vai a pensare?!»  
Katara ridacchiò poi tornando seria disse con un sospiro «Io credo di provare qualcosa di forte per qualcuno.»  
«Parli di Aang?» chiese Toph quasi certa della risposta.  
Katara scosse la testa nonostante l’altra ragazza non potesse vederla «No, no. Non ho quel rapporto con Aang.»  
Toph emise un suono a metà tra uno sbuffo e una risata «Quindi fammi capire: Aang si strugge per te mentre tu ti struggi per Zuko? Che casino!»  
«Come fai a… –» iniziò Katara ma fu fermata da Toph.  
«Katara, sarò anche cieca ma non sono stupida, non potevi mica essere innamorata di tuo fratello!»  
«Non ho mai detto che fosse un membro della Gaang però!»  
Toph mosse una mano come a scacciare via quel discorso «Pfff, come se ne avessi bisogno!»  
 
Nel frattempo al  fiume, non molto distante da Katara e Toph anche Zuko stava rimuginando su qualcosa.  
Aang, con l’acqua che gli arrivava fino alle ginocchia stava provando a pescare aiutandosi col Dominio dell’Acqua. Zuko e Sokka si erano affidati al vecchio modo: quindi con le canne da pesca ben tese erano seduti fianco a fianco a riva aspettando che qualche pesce si degnasse di abboccare.  
«Sokka, cosa si prova a essere innamorati?» Zuko ruppe improvvisamente il silenzio.  
«Le solite cose, sai: batticuore, farfalle nello stomaco, occhi a cuore e tutto il resto.» rispose Sokka con noncuranza «Ma ehi, questo dovresti saperlo, non avevi una ragazza nella Nazione del Fuoco?»  
Il dominatore annuì «Già, ma adesso è diverso.»  
L’altro ragazzo sobbalzò talmente in fretta che quasi cadde in acqua «Che vuol dire adesso è diverso? Stai parlando di mia sorella?»  
«Non ho intenzione di dirti di chi si tratta. Ma cosa ti fa dire che si tratta di Katara?»  
Sokka fece spallucce «Non poteva mica essere Toph. Insomma è Toph.» replicò, come se con quella risposta avesse spiegato tutto «In effetti quadra tutto: eri ossessionato dall’idea che Katara ti perdonasse perché ne sei innamorato!»  
Zuko fece spallucce «Non ho intenzione di confermare alcunché.» disse.  
 
Avevano cucinato il pesce che avevano pazientemente pescato, erano tutti concentrati a gustare il pasto, perfino Momo che sembrava lo gradisse da matti.  
Sokka nel frattempo non smetteva di lanciare occhiate furtive a Katara e Zuko elaborando chissà quali teorie.  
Non che stesse sbagliando in realtà, Sokka poteva anche essere la parte comica del gruppo ma sapeva vederci lungo.  
Come a confermare le ipotesi di Sokka, Zuko si avvicinò a Katara «Avrei bisogno di parlarti.» esordi.  
La Dominatrice dell’acqua annuì «Sì, vorrei parlarti anch’io.» rispose.  
Zuko le porse una mano aiutandola ad alzarsi poi i due ragazzi si allontanarono.  
 
«Di cosa volevi parlarmi?» dissero i due ragazzi all’unisono una volta che si furono allontanati abbastanza, poi risero.  
Presero un respiro profondo quasi allo stesso momento prima di dire «Tu mi piaci molto!» facendo accavallare nuovamente le loro voci.  
Risero di nuovo poi Katara con voce flebile chiese «Davvero? Provi quello che provo io?»  
Zuko annuì con fermezza «Mi sei piaciuta dal primo istante ma credo di essermi innamorato di te quando siamo stati fatti prigionieri insieme a Ba Sing Se.» disse.  
«E allora che stai aspettando? Baciami.» propose coraggiosamente Katara nonostante il viso in fiamme.  
Zuko non se lo fece ripetere due volte accostando le sue labbra a quelle della bruna.  
Le labbra di Katara avevano il sapore della rugiada che spunta al mattino sulle foglie degli alberi, sapevano di felicità.  

Note: Dunque questa shottina l'avevo pronta da circa una settimana ma ero senza pc e non ho potuto postarla. Non è niente di troppo pretenzioso, sono stata malissimo in questi ultimi giorni la mia cagnolina ci ha lasciato dopo 14 anni e avevo bisogno di fluff (e quale modo migliore se non scriverselo da soli?) così ho scritto questa cosetta.
Conto di tornare presto, a prescindere da questa raccolta vorrei scrivere una kidfic su Zuko e Azula, chissà quanto mi ci metterò ma mi piacerebbe XD
A presto!
Niny :)

 
 

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Capitolo 5
*** Stupida ***


Stupida
» "Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
» Prompt: #9 Inganno
» N° parole: 261

Katara non riusciva a credere di essere stata così stupida.
Zuko l'aveva ingannata e lei ci era cascata come una completa idiota, non che lui le avesse promesso chissà che eppure ...
Eppure lei aveva creduto che stavolta lui si sarebbe schierata dalla sua parte, ma effettivamente perché avrebbe dovuto? Solo perché avevano condiviso un momento in quella grotta?
Il peso di Aang inerme su di lei era il promemoria costante di quello che aveva quasi sacrificato... Aang, l'Avatar , colui che avrebbe posto fino alla sanguinosa guerra che continuava da cento anni senza accennare a smettere.
Spronò Appa ad andare più veloce, sperando che il frusciò del vento la facesse smettere di pensare alla sua stupidità.
Sì , da quando avevano lasciato Ba Sing Se non aveva smesso un minuto a darsi della stupida. Ma che altra parola avrebbe potuto usare per descrivere il modo in cui si era fidata della persona sbagliata? E dire che aveva provato tante e tante volte a catturare Aang! Ma no, facciamoci ingannare dal principe della Nazione del Fuoco come la più stupida degli idioti!
Katara si stava ancora rimproverando mentalmente quando la calda mano di Sokka la sfiorò distraendola dai suoi pensieri, il suo sorriso di solito così aperto era sparito sostituito da pura preoccupazione «Smettila di darti colpe che non hai. Zuko ti ha usato, è quello che fa la Nazione del Fuoco. Non è colpa tua. Adesso l'importante è trovare un posto sicuro dove far riprendere Aang e capire come contrattaccare.» sussurrò suo fratello.
Katara annuì «Già, hai ragione.» disse infine.

Note: Ed eccomi tornare in questo fandom che in breve ha preso un posticino nel mio cuore.
Diciamo che il prompt era perfetto per loro e spero vi sia piaciuta.
Alla prossima!
Niny :)

 

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Capitolo 6
*** Marchio ***


Marchio
» "Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
» Prompt: #17 Marchio
» N° parole: 361

Katara passò la mano nella cicatrice di Zuko quasi distrattamente, il ragazzo era sdraiato con la testa sopra le gambe della Dominatrice dell’Acqua.  
Per molto tempo quella cicatrice era  stata il marchio del suo fallimento, ricordava con rammarico i giorni passati a cercare l’Avatar per poter tornare da suo padre come un cagnolino obbediente, scosse la testa mandando via quel pensiero, stava passando del tempo con la sua fidanzata non era proprio il caso di pensare a suo padre, per quello che gli riguardava poteva marcire in prigione! Perfino Azula con l’aiuto di Ty Lee era riuscita ad abbandonare quella sete di potere, Zuko aveva provato a dare una chance ma lui non aveva dato segni di voler cambiare.  
Chissenefrega aveva altre cose a cui pensare, ad esempio la bellissima ragazza che aveva di fianco.  
Quando avevano iniziato a uscire insieme Katara si era offerta – nuovamente
 – di guarire la sua cicatrice ma Zuko aveva rifiutato, quello era il marchio di ciò che era e ciò che era diventato, ormai era parte di lui e andava bene così.  
«A che pensi?» chiese la fidanzata prima di baciarlo.  
«A questo e quello …  niente di importante insomma.» rispose «Ti penti mai di aver lasciato Aang?» domandò poi. 
Katara lo guardò come se improvvisamente gli fosse spuntata un’altra testa «Da dove viene questa domanda?» chiese sorpresa. 
Il ragazzo fece spallucce «Pura curiosità.» 
La ragazza sospirò «Se mi dispiace di aver ferito un amico? Sì. Ma onestamente le cose erano due: rimanere insieme ad Aang nonostante amassi te o lasciare Aang e vedere come sarebbero andate le cose con te. E sì, la prima situazione era la più semplice ma a che pro? Avrei sofferto io e avrei fatto soffrire Aang non amandolo. Ho preso la decisione più difficile e ne sono contenta .» 
Zuko sorrise «Anch’io lo sono. Lo sono davvero. Sono grato al destino per averti messo nella mia strada.» disse baciandola. 
Era inutile ogni volta che baciava Katara gli sembrava di galleggiare. 
E ogni volta che vedeva quella cicatrice interiormente ringrazia a suo padre, era stato grazie a quel marchio che si era imbarcato nel viaggio che gli aveva fatto conoscere Katara.  

Note: E niente questo prompt gridava Zuko da tutte le parti!
Spero vi piaccia.
Niny

 

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Capitolo 7
*** Married ***


Married

 
» "Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
» Prompt: #25 Arancia
» N° parole: 402


La prima volta che aveva visto Katara … Dio sembravano passati secoli, lui aveva ricevuto da suo padre l’ordine di catturare l’Avatar e lei aiutava Aang, le era piaciuta subito aveva quel qualcosa di … tipicamente suo che l’aveva attratto neanche fossero due poli opposti. 
Successivamente c’era stato Ba Sing Se e la lotta contro Ozai che li aveva fatti avvicinare molto. 
Tuttavia non avrebbe mai immaginato neanche nei suoi sogni più segreti quello che successe dopo. 
Zuko sorrise  spezzando un pezzetto di torta, questo fece sì che il ripieno di arancia fuoriuscì lui non se ne curò imboccando quella che da meno di due ore era sua moglie.  
Le arance avevano caratterizzato il loro rapporto tra l'altro: al palazzo c'era un grande albero d'arance dove era solito giocare con sua madre e Azula in quelli che sembravano eoni fa.
 Ed era stato lì che si erano scambiati i rispettivi sentimenti, lì si erano scambiati anche il primo bacio  — il Signore del Fuoco non poteva dimenticare quel bacio, ricordava ancora il sapore dell'arancia sulle sue labbra. — ed era stato lì che Zuko si era inginocchiato.
«A cosa pensi maritino?» disse Katara con un lieve accenno di presa in giro nella voce.
«A te, a noi e alle arance.» rispose lui facendo ridere la neo moglie.
Quel dolce momento fu rotto inconsapevolmente da Aang che con un dei suoi soliti sorrisi reclamò l'attenzione «Un brindisi agli sposi!» disse  supportato da Sokka e Toph.
Katara sorrise lievemente ricordava perfettamente come dopo aver capito i suoi sentimenti era corsa a parlarne con lui scusandosi, la paura di ferirlo era stata tanta,  lui invece l'aveva sorpresa: non aveva mostrato nessun segno di arrabbiatura o delusione,  anzi aveva sorriso lievemente e aveva detto «Non hai niente di cui scusarti, sei stata onesta con me e te ne sono grato. Avresti potuto continuare a stare con me ma nessuno dei due sarebbe stato felice ed è meglio così, davvero. » non si poteva certo dire che il ragazzo non fosse un meraviglioso Avatar e la futura Signora del Fuoco sperava che un giorno avrebbe trovato la felicità.
«Allora pronta Signora del Fuoco? È l'ora del nostro primo ballo!» la voce del marito la distolse dai pensieri.
«Sono nata pronta!» rispose lei prendendo la mano che il ragazzo gli porgeva e seguendolo in pista.
E quella era solo una delle tante danze che avrebbero condiviso come marito e moglie.
 

 
Note: Sono indietro di tre giorni e sono un attimino sclerataaaaaa!!
Detto questo spero che questa storiella vi sia piaciuta!
Alla prossima,
Niny :)


 

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Capitolo 8
*** Litigi e Dispetti tra sorelle ***


Litigi e Dispetti tra sorelle 

» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”
» Prompt: #1 Dispetto
» N° parole: 403

Erano passati appena cinque anni da quando Katara aveva sposato Zuko, i loro sentimenti si erano evoluti pian piano e sembrava che il loro amore crescesse ogni giorno di più: ma il loro amore aveva raggiunto il culmine con la nascita delle loro adorate bambine, Ursa di quattro anni: simile nell'aspetto e nel carattere a sua zia Azula. E Kya di appena tre anni: la versione in miniatura di Katara per aspetto e il carattere dolce e burlone di zio Sokka.
Le due bambine andavano abbastanza d’accordo, tuttavia non mancava mai qualche dispetto . Oltretutto le due bambine erano entrambe Dominatrici: quindi lì dove Ursa usava il Dominio del Fuoco, Kya rispondeva con quello dell’Acqua.
«Maaaaammaaaaaaa!! Ursa ha bruciato la bambola che mi ha regalato zio Sokka!!» piagnucolò Kya quel giorno correndo tra le braccia di Katara.
La donna accarezzando i capelli castani della bambina, stava per fare una ramanzina alla figlia maggiore quando Zuko manifestò la propria presenza «Su, su. Sono sicuro che non l’ha fatto apposta, vero Ursa?» disse con voce conciliante.
Ursa rimase in silenzio: certo che l'aveva fatto apposta, aveva chiesto, anzi no pregato Kya di mostrarle quella bambola fin da quando zio Sokka gliela  aveva regalata ma la sorella minore non aveva mai voluto sentire ragione: era per questo che aveva deciso di darle una piccola lezione, mentre Kya dormiva le aveva sfilato la bambola dalle braccia e evocando una piccola fiammella aveva bruciato i biondi capelli della bambola, giusto un po’ non voleva romperla del tutto!
La bambina per tutta risposta scosse le spalle con noncuranza «Non voleva farmela vedere.» disse con voce flebile.
Zuko inarcò un sopracciglio, certo che quella bambina sembrava davvero la fotocopia di Azula!  «Ursa, non puoi bruciare i giocattoli di tua sorella solo perché non te li fa vedere.» disse con voce ferma «Oltretutto sei la sorella maggiore, devi proteggere Kya, non farla piangere.»
 A sentire queste parole un’espressione colpevole si disegnò sul volto di Ursa «Scusa, Kya.» bisbigliò.
Ma la sorellina sfoderò un enorme sorriso «Beh in effetti era ora che cambiasse look! Andiamo a tagliarle i capelli.» disse sorprendendo tutti.
Così la pace fu presto fatta e le due bambine si allontanarono nuovamente.
I due genitori sorrisero.
«Sei un ottimo padre.» disse Katara guardando il marito con dolcezza e ammirazione.
«E tu un’ottima madre. Le nostre figlie sono fortunate.» rispose il Signore del Fuoco prima di baciare teneramente la moglie.

Note: Ebbene eccomi ricominciare col Writober, con una flash kidfic.
Un paio di chiarimenti: sia Zuko che Katara erano molto legati alle proprie madri, motivo per cui se da un lato ho messo Ursa, invece di Izumi (che se non avete visto Korra è la figlia di Zuko) dall'altro nonostante nel canon esiste già una Kya (che sarebbe la figlia di Aang e Katara) ho pensato opportuno mantenere il nome.
Detto questo spero vi piaccia!
Se vi va di dare un occhiata alle mie altre robe mi trovate qua (https://www.facebook.com/Niny95FanArtFanfiction)
Alla prossima,
Niny :)

 

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Capitolo 9
*** Yugen ***


Yugen
 
   » “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”   
» Prompt:  #11 Yugen 
» N° parole: 356
 
 
La prima volta che l’aveva vista era rimasto senza parole, era bellissima e i suoi splendidi occhi blu gli erano rimasti attaccati addosso ancora e ancora.  
Però erano rivali e Zuko non avrebbe dovuto desiderarla, eppure sapeva di non poterne fare a meno, la Dominatrice gli era entrata dentro e non sapeva come fare.  
«L’amore, mio caro ragazzo, è come un pugno allo stomaco.» aveva commentato una volta zio Iroh.  
Lui l’aveva guardato di traverso «Che intendi?»  
L’uomo anziano aveva scosso le spalle «Quella Dominatrice dell’Acqua, è bastato uno sguardo per sentirlo, no?» Iroh aveva sorriso consapevolmente «Tè?» aveva soffiato poi, cambiando discorso. Era incredibile come lo zio riuscisse a passare da un discorso all’altro così facilmente.  
Zuko annuì accettando volentieri la tazza di tè che l’uomo gli offriva, facendo vagare la mente.  
 
Unirsi alla Gaang era stata tra le tante scelte sbagliate la cosa migliore che potesse fare, è stranamente era stato accolto a braccia aperte dai suoi ex nemici o meglio da quasi tutti, tranne Katara.  
«Le passerà» Sokka gli era scivolato accanto, forse nel tentativo di rassicurarlo «Dopo averti preso a pugni, magari»  
Zuko sbuffò una risata «Rassicurante!»  
 L'altro ragazzo rise «Ehi, guarda che ho esperienza io. La prima volta che ho incontrato Suki per poco non mi ammazzava!» esclamò.
Ma Sokka aveva avuto ragione, Katara lo aveva perdonato dopo essersi scontrata con lui.
«La ami?» Zuko sobbalzò a sentire la voce dell'Avatar, il ragazzo gli scivolò accanto.
Zuko rimase in silenzio per diversi minuti ad osservare Katara che rideva insieme a Sokka e Toph.
Se amava Katara? Con ogni fibra del suo essere, ma Zuko non riusciva  ad esprimere a parole quello che provava per la Dominatrice dell'Acqua: ogni volta che lei lo guardava sentiva le gambe cedere e il suono della sua risata faceva migrare uno stormo di farfalle nel suo stomaco.
«Io non so niente d'amore.» il Dominatore del Fuoco attorcigliò un filo d'erba attorno a un dito «E …» Zuko si arrovellò il cervello alla ricerca delle parole che potessero spiegare quello che già sapeva, alla fine sospirò tirando con decisione, il filo d'erba gli rimase tra le mani.

Note: Ed eccomi qui sul filo del rasoio, questo prompt non è stato semplicissimo ma ho fatto del mio meglio <3
Spero vi piaccia!

Se volete vedere che altro combino vi aspetto qui (https://www.facebook.com/Niny95FanArtFanfiction)
Niny :)

 

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Capitolo 10
*** Gara in spiaggia ***


Gara in Spiaggia
 
 » “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”     
» Prompt:  #13 Spiaggia  
» N° parole: 354 
 
L’isola di Ember con le sue acque limpide era il posto ideale per rilassarsi.  
Ozai e Azula erano stati sconfitti e la pace regnava sovrana. Per l’occasione la Gaang aveva deciso di festeggiare in spiaggia e Zuko non ci aveva pensato due volte ad offrire la casa dov’era cresciuto nell’isola di Ember.  
Adesso il Signore del Fuoco era seduto a gambe incrociate, nella sabbia rovente ad osservare l’oceano.  
«Grazie per averci ospitato a casa tua.» disse Katara, sedendosi accanto. La sua pelle d’avorio era coperta solo dal semplice bikini blu, Zuko si sentì avvampare alla sua vicinanza.  
Fece spallucce «Sarebbe andata sprecata sennò, condividerla con i miei amici era il minimo.» rispose.  
«Mi sembra che da quando siamo arrivati tu sia spesso pensieroso, sbaglio?» la Dominatrice dell’Acqua lo guardava di sottecchi.  
Zuko sospirò «Questo posto mi evoca diversi ricordi: venivamo ogni anno qui, prima che mia madre sparisse, mio padre aveva più le sembianze di un padre e Azula non era completamente influenzata da mio padre.» disse.  
«Mi dispiace, meritavi di meglio.» Katara sorrise gentilmente, mettendo la sua mano sopra quella di Zuko.  
Zuko sorrise di rimando «Già, lo meritavamo tutti.»  
Per un po’ nessuno disse niente, i due ragazzi continuarono a osservare l’oceano: Sokka stava rincorrendo Momo mentre Toph e Aang ridevano.  
Il sorriso di Katara si allargò «Ehi ti va una sfida?» chiese.  
Il Dominatore del Fuoco la guardò incuriosito «Che genere di sfida?»  
La ragazza fece spallucce «Una semplice gara di velocità, chi raggiunge prima i ragazzi vince.»  
«E cosa si vince?» domandò Zuko con curiosità.  
Katara ci pensò su, un dito abbronzato che tamburellava sulle sue labbra «Che ne dici di un bacio?»  
«Un bacio?» ripeté confuso.  
L’idea di baciare Katara lo affascinava e spaventava allo stesso tempo.  
«Un bacio.» confermò Katara con un occhiolino e poi si alzò e iniziò a correre.  
Zuko non perse tempo e in breve tempo raggiunse anzi superò la ragazza «Ho…  vinto.» disse dopo aver ripreso abbastanza fiato.  
Katara ridacchiò, lasciando un bacio nella guancia del Dominatore.  
«Ehi voi, prendetevi una stanza!» li prese in giro Sokka.  
Zuko arrossì, furiosamente.  
Spiriti, sono fregato pensò.  

Note: Dai dai che forse riesco a mettermi in careggiata!!
Spero vi piaccia!
Niny :)

 
 
 
 

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Capitolo 11
*** The Blue Spirit and The Painted Lady ***


The Blue Spirit and The Painted Lady
 
 » “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”     
» Prompt:  #15 Secret Identity
» N° parole: 330
 
Katara era stata ostinata, nonostante Sokka e Toph le avessero detto che era una pessima idea, di smetterla lei aveva ugualmente assunto nuovamente l'identità della Signora Dipinta. Quei cittadini meritavano un po’ di speranza e qualcuno che li aiutasse contro i banditi che ogni giorno saccheggiavano le loro case.
Adesso si trovava lì, a usare il dominio dell'Acqua contro quei bruti, quando lo Spirito Blu si unì a lei.
I suoi movimenti fluidi ricordavano a Katara qualcuno, ma non riusciva a ricordare chi: non era la prima volta che vedeva lo Spirito Blu e ogni singola volta la curiosità era tanta, la Dominatrice dell'Acqua moriva dalla voglia di sapere chi si celava dietro quella maschera.
«Chi sei?»  chiese la Signora Dipinta, spalla contro spalla con lo Spirito Blu.
«Non mi sembra che scoprire le nostre identità sia di vitale importanza per l'esito di questo incontro.» rispose lui mentre si dava da fare con le due spade.
«Sì,certo. Ero solo … curiosa di chi fosse il mio misterioso aiutante.» disse Katara.
Lo Spirito Blu non rispose continuando a combattere.
Quando infine tutti i banditi furono sconfitti, lo Spirito Blu fece per andarsene ma Katara lo fermò afferrandogli un braccio «Aspetta.» disse «Togliti la maschera.» la sua voce era incredibilmente curiosa.
Lui scostò il braccio dalla presa della dominatrice «Fidati, è meglio se le nostre identità rimangono segrete.» disse.
 
Zuko sospirò togliendosi la maschera dello Spirito Blu, aveva riconosciuto chi si celava sotto i panni della Signora Dipinta fin dal primo istante in cui l’aveva vista combattere: avrebbe riconosciuto quel modo di dominare l’acqua ovunque.  
Era stato per questo che si era rifiutato di togliere la maschera, dopo come si era comportato a Ba Sing Se non poteva sopportare l’espressione che, ne era sicuro, si sarebbe dipinta sul volto di Katara.  
Non che non lo meritasse.  
Era meglio per tutti se ai suoi occhi lo Spirito Blu rimanesse un’entità benevola.  
Sospirò, smetterò mai di pensare a lei? pensò lasciandosi cadere nell’erba fresca.  
 
Note: Eccoci qui, un pelino in ritardo ma ci sono! Spero vi piaccia.
E se volete restare aggiornati date un occhiata in pagina (https://www.facebook.com/Niny95FanArtFanfiction)
Alla prossima!
Niny :)

 

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Capitolo 12
*** Lettere ***


Lettere

» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”      
» Prompt:  #19 First Person  
» N° parole:  752
 
 
Cara Katara,  
Come stai?  Mi dispiace non essermi fatto sentire molto ultimamente, ma  gli impegni del Signore del Fuoco non mi hanno dato tregua.  
Ho provato a riallacciare il rapporto con Azula ma …  non è semplice, mio padre l’ha plasmata a sua immagine e somiglianza, vorrei poter avere con lei il rapporto che dovrebbero avere un fratello e una sorella.  
Ma basta tediarti con i miei drammi!  
Parlami di te, dove siete stati? Avete visitato posti nuovi? Raccontami tutto!  
P. S. Non dimenticatevi di passare per la giornata del tè, zio Iroh non ve lo perdonerebbe!  
Con tutto il mio cuore,  
Zuko.  
 
Ehi, 
 Signore del Fuoco,  
Qui va tutto bene: Sokka è il solito idiota che pensa solo a mangiare; Toph è alla perenne ricerca di nuovi Dominatori del Metallo, a quanto pare vorrebbe fondare un accademia e Aang… fa l’Avatar come solo lui sa fare.  
Mi dispiace molto per te e Azula, spero che riusciate a ricucire il vostro rapporto, ma non demordere! Le persone possono cambiare, migliorare da i propri sbagli, tu ne sei la prova vivente! E se c’è qualcuno che può far vedere la luce ad Azula quello sei tu.  
Noi ci stiamo divertendo molto anche se, ehm tecnicamente saremo in missione diplomatica.  
P. S. Ovviamente non mancheremo alla giornata del tè! 
A presto,  
Katara.  
 
Cara Katara,
Che piacere avertivi rivisto alla giornata del tè.
Mi sarebbe piaciuto passare più tempo con voi, ma chi sono io per sottrarre l'Avatar ai suoi doveri? E del resto anche io ho i miei bei grattacapi.
Azula, addirittura non vuole più vedermi, ha però ricucito il rapporto che aveva con Ty Lee e sono molto grato a Ty Lee per non essersi allontanata da lei. Azula merita qualcuno che lei stia accanto, anche se quel qualcuno non sono io.
Dì pure a Toph che sarei felice di aiutarla a fondare la sua Accademia qui nella Nazione del Fuoco.
Spero di sentirti presto.
Tuo Zuko.
 
Caro Zuko,
Oramai l'unico modo per avere contatti con te sono queste lettere, eh?
Se devo dirti la verità mi manchi, mi manca il mio migliore amico.
Mi fa piacere che le cose con Azula stiano andando per il verso giusto, non demordere proprio adesso però! Vedrai che presto avrete un perfetto rapporto fraterno.
Noi siamo stati invitati dal re del Regno della Terra a un festa, oh Zuko avresti dovuto esserci!
P.S. l'ultima volta che ci siamo visti ti ho visto parlare con Mai, siete tornati insieme? Ammetto che mi ha dato un po’ fastidio, non che io abbia qualche diritto su di te ma alla vista di voi due insieme ho sentito il mio cuore spezzarsi.
Per sempre tua,
Katara.
 
Zuko,
Non ricevo tue notizie da un po’ e sono in pensiero.
È  successo qualcosa? Lo sai che al minimo problema noi verremo subito da te, non hai che da chiedere.
Siamo tutti preoccupati, sono preoccupata.
Ti prego rispondi.
Katara.
 
Zuko,
Come ben saprai siamo corsi da te non appena possibile, sospettavamo il peggio invece … andava tutto bene.
Sei stato distante nei miei confronti, ho per caso fatto qualcosa che potesse ferirti? Ti prego dimmi come rimediare perché non posso sopportare l'idea di perderti.
Mi manchi.
Tua Katara.
 
Katara,
Hai ragione mi sono comportato malissimo: ti ho fatto preoccupare, ho ignorato le tue lettere e sono stato distante nei tuoi confronti. Il fatto è … che non sapevo come comportarmi.
Dopo che mi hai detto di esserti ingelosita di Mai — che per inciso, siamo solo amici. E lo saremo sempre — mi sono illuso che anche forse anche tu provassi le stesse cose mie. Ho agito così perché ho avuto paura di essermi immaginato tutto.
La  verità è, mia cara Katara, che ti amo. Ti amo da così tanto tempo che non riesco quasi più a ricordare quando è cominciato tutto.
Mi dispiace di essere stato un tale idiota.
Mi manchi anche tu, è stato difficilissimo tenere le distanze.
A presto.
Zuko.
 
 
 Zuko,  
Ho dovuto rileggere la tua ultima lettera diverse volte prima di capire che, no, non era una mi allucinazione. 
Certo che provo le stesse cose, Zuko!  
Per quale motivo credi che mi abbia dato fastidio vederti accanto a Mai?  
Ti amo anch’io, stupido idiota, e se tu ne avessi parlato con me ci saremo evitato tutto questo dolore inutile. 
Se devo essere onesta avrei preferito che quelle due paroline me le dicessi di presenza, ma non si può certo avere tutto!  
Non vedo l’ora di vederti.  
A prestissimo.  
Per sempre tua, Katara.  
 
 Note: Stavolta ho un pò barato, tecnicamente io avevo scelto Argento ma non mi ispirava così ho ripiegato su First Person solo che io non mi trovo benissimo a scrivere in prima persona, la leggo tranquillamente ma ho qualche difficoltà a scriverci.
Così mi sono rigirato il prompt con questo scambio di lettere tra Zuko e Katara.
Spero vi piaccia!
Niny :)

 
 
 

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Capitolo 13
*** Fuga ***


Fuga
 
» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”       
» Prompt:  #22 Fuga
» N° parole: 285

Da quando sua madre era sparita Zuko era diviso in due parti: una parte di lui voleva compiacere suo padre qualunque fosse il prezzo, l'altra voleva solo fuggire più lontano possibile.
Poi aveva aperto gli occhi, aveva capito che quello che suo padre aveva fatto era incredibilmente sbagliato e la sua voglia di fuggire era aumentata a dismisura.
Ma era stato solo dopo che avevano preso zio Iroh che aveva davvero trovato il coraggio di fuggire, scusarsi con la Gaang e chiedere di poterli aiutare nella lotta contro Ozai e Azula aveva richiesto una differente dose di coraggio.
«E così sei fuggito?» aveva chiesto Aang quando il ragazzo gli si era presentato davanti, un  gran sorriso per far colpo sui suoi ex nemici.
Zuko aveva annuito.
«E perché dovremo fidarci di te? Dopo tutto quello che ci hai fatto?» era rimasto in silenzio all'accusa di Katara, e che avrebbe potuto dire? La Dominatrice dell'Acqua aveva ragione, non aveva dato loro motivo di fidarsi di lui. Fuggire da suo padre era stato un atto di coraggio, certo, ma era sufficiente a sotterrare tutto quello che aveva fatto?
Sospirò «Sentite, so di non essermi comportato bene nei vostri confronti, quello che ho fatto non ha scusanti. Ma non posso più tollerare il comportamento di mio padre, bisogna fermarlo. Per questo sono scappato via, non potevo più vivere così.»
«Sta dicendo la verità.» affermò Toph.
Zuko guardò speranzoso, i volti dei componenti della Gaang, che a sua volta si scambiavano sguardi come se parlassero in un linguaggio segreto.
«Non spetta a me decidere.» fu la secca risposta di Katara.
Perfetto: la persona che, oltre suo zio,l'aveva spinto inconsapevolmente a cambiare era anche colei che avrebbe preferito vederlo morto.

Note: Ed eccomi qui, con questa cosa ispirata alla terza stagione.
Abbiate clemenza, mi scocciavo a rivedere la puntata quindi sono andata un po' a memoria.
Spero vi piaccia!
Nel caso in cui vi interessi quello che scrivo vi lascio la pagina (https://www.facebook.com/Niny95FanArtFanfiction)
A presto,
Niny :)


 

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Capitolo 14
*** Festival Glaciale degli Spiriti ***


Festival Glaciale degli Spiriti
 
» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”        
» Prompt:  #23 Appuntamento  
» N° parole:  858
 
 
Quando Katara si rese conto di non essere davvero innamorata di Aang, ma di amare l'idea che la figura dell'Avatar costituiva per un po’ cercò di nasconderlo, ma quando capì che i sentimenti che pensava di provare per Aang in realtà erano destinati a Zuko, non poté più nascondere la verità: così prese il coraggio a due mani e ne parlò con l'Avatar.
«Finalmente l'hai capito!» fu la risposta dell'Avatar «L'avevamo capito tutti, tranne, forse, voi due.»
Fu così che qualche giorno dopo aveva  nuovamente preso il coraggio a due mani e aveva confessato i propri sentimenti a Zuko «Tipico di te, battermi sul tempo!» aveva detto il ragazzo ridacchiando.
Così adesso in occasione del Festival Glaciale degli Spiriti Katara aveva nuovamente il coraggio a due mani invitando il ragazzo a un appuntamento, i due ragazzi stavano insieme da un po’ ma non avevano ancora trovato il tempo per avere un appuntamento.
 
«A quanto pare Katara ha invitato Zuko a un appuntamento, durante il Festival Glaciale degli Spiriti. Dovremo controllarli.»  esordì Sokka quel giorno, il ragazzo aveva origliato la conversazione della sorella e aveva escogitato quell'idea.
«Non vedo perché dovremo.» Aang fece spallucce «A me basta soltanto che siano felici. Se lo meritano.»
«Appunto!» Sokka a quelle parole rincarò la dose «Proprio per questo dobbiamo accertacene!» esclamò il ragazzo giocherellando con Mr. Boomerang.
«Io ci sto!» dichiarò Toph «Sarà divertente!»
Aang a quel punto fu costretto ad aggregarsi, solo per assicurarsi che quei due non combinassero troppi danni ovviamente!
 
 
 Zuko rimase sbalordito, a vedere tutti quei colori. Era davvero strabiliante «Non sono mai stato qui, sono felice di esserci potuto venire in un occasione così particolare e soprattutto di esserci potuto venire con te.» disse. 
Katara arrossì «Hai mai visto così tanti spiriti? » chiese poi, nonostante il tono giocoso era chiaro che la ragazza era agitata. E Spiriti, era così bella! 
Zuko scosse la testa, troppo concentrata ad ammirare la ragazza per dire altro. 
«È in questo periodo che il velo che divide il Mondo degli Spiriti e quello fisico si sposta: per questo gli spiriti sono liberi di vagare tra noi.» spiegò la ragazza «Ma ehi, non è solo questo aspetta di assaggiare le nostre specialità!» disse trascinando il ragazzo.  
«Ooh guarda Raava!» esclamò a un certo punto Katara indicando un peluche che sembrava un aquilone bianco «È lo spirito più puro mai esistente, colui che fa di Aang l’Avatar!» disse.  
Zuko sorrise vedendo l’entusiasmo della ragazza «Ehi amico, cosa devo fare per avere quel peluche?» chiese al proprietario del gazebo indicando Raava.  
«Lo devi vincere!» rispose il venditore indicando la piramide di barattoli di argilla dietro le proprie spalle, dandogli una palla.  
Zuko annuì accettando la palla, prese la mira e tirò. I barattoli caddero uno dopo l’altro.  
Il venditore sorrise «Beh amico, ce l’hai fatta!» disse porgendogli il peluche di Raava.  
 
«Oh che carino, le ha vinto il peluche!» esclamò Aang, il binocolo che si era procurato Sokka ben piantato davanti agli occhi.  
«Ehi, fa vedere anche me!» esclamò il ragazzo tentando di togliere il binocolo dalle mani dell’Avatar.  
«No, tu l’hai tenuto finora. Adesso è il mio turno!» si difese Aang tenendo alto il binocolo per non farlo prendere all’altro ragazzo, aiutandosi col dominio dell’aria.  
«Tu non volevi nemmeno seguirli!» disse Sokka. 
«SILENZIO!» l’urlo di Toph probabilmente si sentì per tutto il Festival, i tre si beccarono più di qualche occhiataccia «Mi sa che li abbiamo persi. Ben fatto, deficienti!»  
I due ragazzi si guardarono intorno confermando i sospetti di Toph.  
 
Katara e Zuko stavano dividendo un panchina, aspettando quello, che secondo Katara, era il migliore Akutaq dell’intera Tribù dell’Acqua.  
«Ehi quelli non sono Sokka, Toph e Aang?» domandò Zuko indicando I tre ragazzi.  
La ragazza annuì «Vediamo che stanno combinando!» disse, alzandosi.  
Zuko scosse la testa sorridendo ma seguì comunque la ragazza.  
«Ehi, che ci fate qua?» chiese la Dominatrice dell’Acqua raggiungendo i propri amici.  
Sokka fece spallucce «Lo sanno tutti che qui fanno il miglior Akutaq, farlo provare ai nostri amici mi sembra il minimo!» rispose con noncuranza.  
Katara inarcò un sopracciglio, un espressione giocosa dipinta sul viso «Sokka, ricordi, vero che Aang è vegetariano?»  
«Oh ma non è un problema! Il fatto che io non mangi carne non vuol dire che Sokka e Toph non possono!» rispose l’Avatar.  
Sokka rivolse la sua attenzione a Zuko «Ehi, amico. Te la sei vista proprio brutta con quello spirito, eh?» disse.  
Aveva ragione: uno spirito piccolo, non più grande di un coniglio, attratto dal fermaglio di Zuko gli si era attaccato ai capelli e non voleva più staccarsi.  
Ma questo Sokka non avrebbe dovuto saperlo. 
Katara inarcò un sopracciglio «E tu come faresti a saperlo?» chiese.  
Sokka si guardò intorno, probabilmente nella speranza di trovare una scusa. Ma Katara non gli diede tempo «Ci avete seguiti?»  
Anche gli altri seguirono l’esempio di Sokka. 
Alla fine il ragazzo confermò «Ehi, sono il fratello maggiore. È compito mio assicurarmi che vada tutto bene.»  
Katara alzò gli occhi al cielo «So badare a me stessa, grazie!»  
Zuko a sentire i due fratelli litigare rise, una risata così pura e liberatoria che presto contagiò tutti gli altri.  
 

Note: Dunque, per chi non ha mai visto Korra, Il Festival Glaciale degli Spiriti viene da lì :) Anche Raava viene da Korra, ed è lo Spirito che fa di un Avatar... un Avatar!
l'Akutaq è un cibo tradizionale della cucina Yupik, è quello che mi sembrava più vicino alla Tribù dell'Acqua (è a base di frutta e carne, ecco perchè Aang non può mangiarlo)
Detto questo spero che questa cosina vi sia piaciuta!
Alla prossima,
Niny :)

 

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Capitolo 15
*** Touch ***


Touch
» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”           
» Prompt:  #28 Toccare
» N° parole:  288
 
La prima volta che Zuko aveva toccato Katara era stato quasi per sbaglio, il dominatore del fuoco stava restituendo la collana alla ragazza, le sue dita avevano sfiorato la pelle morbida. La ragazza era scappata via in fretta — il suo infatti non era altro che uno sporco tentativo di corrompere la giovane — , lasciandolo con la sensazione della sua pelle nelle punte delle dita e la sua collana tra le mani.
Poi c'era stato Ba Sing Se, lì si erano sfiorati più volte nel tentativo di condividere un po’ di calore. Erano bastati quei brevi tocchi e il sangue di Zuko si era come liquefatto.
Poi … poi si era unito alla Gaang, era stato difficile trovare il coraggio necessario per farlo, trovare la forza necessaria per perdonarsi prima di chiedere a loro di perdonarlo. Ma alla fine l'avevano fatto, l'avevano perdonato o meglio l'avevano perdonato tutti tranne Katara. Il ragazzo non capiva perché, ma non era riuscito a chiudere occhio per giorni, il motivo? Katara. Il ragazzo non biasimava la Dominatrice dell'Acqua, aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata con lui eppure lui … doveva fare qualcosa. E alla fine … alla fine c'era riuscito, era riuscito a farsi perdonare e Katara l'aveva ricompensato con un abbraccio. E, Spiriti! Zuko non poteva dimenticare la sensazione delle braccia della ragazza attorno al suo collo.
Poi, poi aveva capito di essere innamorato di quella ragazza, il che lo portava a quello: Katara, indossava il bel vestito cerimoniale rosso, da lì a poco sarebbe diventata sua moglie. E diamine, Zuko non vedeva l'ora.
Infatti, non appena il prete ebbe pronunciato le fatidiche parole le labbra di Zuko avevano incontrato quelle di Katara e niente era meglio di così.

Note: Eddai che ormai ci siamo! E mi sono rimessa in pari, anche se non ero indietrissimo :)
Spero vi piaccia e vi lascio il solito appuntamento alla paginetta (https://www.facebook.com/Niny95FanArtFanfiction)
A presto!
Niny :)

 

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Capitolo 16
*** Di chiavi e proposte di matrimonio ***


Di chiavi e proposte di matrimonio

«Ormai tra voi due le cose vanno talmente bene che non mi stupirei se un giorno ti consegnasse le chiavi del palazzo o ancora meglio ti chiedesse di sposarlo!» ridacchiò quel giorno Suki dando una lieve gomitata a Katara.  
Effettivamente negli ultimi tempi le cose con Zuko stavano andando benissimo, non potevano vedersi quanto avrebbero voluto ma è quello che succede quando stai con il Signore del Fuoco.  
Le era dispiaciuto rompere con Aang dopo tre anni, aveva avuto paura di poter spezzare il cuore dell’Avatar, ma lui si era dimostrato da subito comprensivo e, anzi, l’aveva spinta a dichiararsi «Se aspetti che sia lui a fare una mossa diventerai vecchia!» aveva commentato ridacchiando.  
La ragazza sorrise «Dì un po’ non hai la tua vita sentimentale a cui pensare invece di perdere tempo a pensare alla mia?» scherzò.  
«Andiamo, è divertente!» disse la Guerriera Kyoshi «E poi potremmo diventare presto cognate!» ridacchiò.  
A quelle parole Katara mostrò interesse «Perché? Sokka ti ha chiesto di sposarlo?» domandò.  
Suki sorrise complice «No, ma sto lasciandogli quanti più segnali possibile. Sai come sono gli uomini, no?»  
 
«Le cose tra voi stanno andando bene, eh?» chiese quel giorno Aang, guardando Zuko negli occhi mentre camminavano fianco a fianco.  
Il Dominatore del Fuoco non rispose subito, cercando di riordinare i pensieri e soprattutto di capire le intenzioni dell’Avatar. A volte si chiedeva se all’altro andasse davvero bene il rapporto che pian piano stava costruendo con Katara «La cosa ti crea problemi?» domandò con curiosità.  
Aang scosse semplicemente la testa, il ragazzo era un buon ascoltatore e Zuko si ritrovò quasi senza prevederlo a parlare di Katara, nonostante una parte di lui avesse la sensazione che fosse un po’ di cattivo gusto «Non ci vediamo da un po’. Volevo fare qualcosa di speciale.»  
«Sono sicuro che qualunque cosa andrà bene, a Katara basterà la tua presenza.» rispose l'Avatar con la sua solita dolcezza. 
Zuko per tutta risposta gli riservò uno sguardo dubbioso continuando a camminare. 
«Ehi!» Aang gli si parò davanti «Devo ricordarti che ha scelto te?!» sbottò, il tono offeso solo in apparenza. 
A quelle parole il Dominatore del Fuoco rivolse uno sguardo di scuse all'altro ragazzo, sapeva che quando Katara l'aveva lasciato, l'Avatar doveva aver sofferto molto, in fin dei conti ne era innamorato. Parlargli di Katara era stato del tutto inappropriato. Okay, era stato Aang a tirare fuori l'argomento ma con quale faccia si era lamentato come se niente fosse con nientemeno che il suo ex ragazzo? «Mi dispiace. Io non … non avrei dovuto.» mormorò sinceramente dispiaciuto. 
«No, non intendevo questo.» Aang scosse la testa, la freccia blu quasi riluceva alla luce del sole «Quello che voglio dire è …  Katara ti ama davvero molto. Quindi non stare a scervellarti troppo, sono sicuro che qualunque cosa penserai lei l'apprezzerà.» 

 Quando Zuko le aveva dato appuntamento all'Isola Ember, Katara tutto si sarebbe aspettata tranne che il ragazzo avesse organizzato un vero e proprio picnic sulla spiaggia. Lasciò  vagare lo sguardo tra la tovaglia a quadri stesa sulla sabbia e tutte le leccornie che, ne era sicura, Zuko aveva scelto personalmente e i suoi occhi si riempirono di lacrime «Zuko, tutto questo è … è stupendo!» esclamò commossa e l'unico motivo per cui non corse subito tra le braccia del suo ragazzo fu per non rovinare tutto quello che lui aveva sapientemente preparato. 
Il Dominatore del Fuoco fece spallucce «Non ci vediamo da un po’, volevo sorprenderti.»  
«Beh ci sei sicuramente riuscito!» confermò la ragazza, prendendo posto accanto a Zuko, scoccandogli un bacio a fior di labbra. 
Il Signore del Fuoco sorrise porgendole un sandwich «Ho dovuto corrompere la cuoca per poter preparare queste cose, pare che non sia conveniente che il Signore del Fuoco scenda in cucina!» esclamò. 
La Dominatrice dell’Acqua a quelle parole rise «E' quello che succede a vivere in un palazzo!» scherzò «Sai che sono giorni che Suki mi dice che presto mi consegnerai le chiavi del palazzo?» 
«Sì, anche Ty Lee mi ha detto una cosa del genere. A quanto pare è una prerogativa delle Guerriere Kyoshi impicciarsi degli affari altrui!» Esclamò il giovane scoppiando a ridere. Era così rilassato e la sua risata così contagiosa che Katara si lasciò trasportare e presto si unì a lui: per alcuni minuti, in quel punto, si udirono soltanto le risate dei due ragazzi, coperte appena dal suono delle onde che si infrangevano sulla battigia. Quando finirono tutto il cibo che avevano davanti, o comunque la maggior parte, Zuko guardò la sua ragazza con un scintillio divertito nello sguardo «Che ne pensi di un bagno?» propose indicando l'oceano qualche metro più avanti. 
La Dominatrice dell'Acqua inarcò un sopracciglio «Adesso?  Ma non ho portato un costume da bagno!» obbiettò. 
Il Signore del Fuoco fece spallucce «Credevo fossi più coraggiosa!» esclamò iniziando a togliersi svelto i vestiti, rimanendo in mutande, e correndo verso l'acqua. 
Katara scosse la testa alle buffonate del ragazzo, era bello quando lasciava intravedere quel lato di sé, si tolse anche lei i vestiti, riponendoli ordinatamente accanto a quelli di Zuko, rimanendo soltanto in mutandine e reggiseno e non perse tempo a raggiungerlo «Spero per te che tu abbia portato anche degli asciugamani, non ho intenzione di prendermi una broncopolmonite!» sbottò non appena entrò in acqua, le mani sui fianchi e il tipico sguardo che Sokka avrebbe definito da guastafeste
Zuko a quelle parole sorrise tirando la ragazza a sé e stringendola in un abbraccio «Tu, mia cara, dimentichi due cose molto importanti!» esclamò sciogliendo l'abbraccio e alzando la mano destra davanti al viso della ragazza «Primo» e così facendo sollevò il pollice «dovresti ormai sapere che non lascio nulla al caso, non ti avrei proposto di fare un bagno se prima non avessi avuto tutto l'occorrente!» disse «Secondo» l'indice si unì al pollice «Possiedo una bellissima casetta proprio a pochi passi da qui, e non mi tirerei di certo indietro se mi chiedessi semplicemente di stare accanto al fuoco a coccolarci!» 
Katara ridacchiò a quelle parole, uno sguardo giocoso poi mosse leggermente una mano provocando una piccola onda che bagnò Zuko dalla testa ai piedi. Il suo sorriso si allargò vedendo come i capelli del ragazzo si erano appiccicati alla faccia e, quando i suoi occhi incontrarono lo sguardo del Signore del Fuoco, la sua risata divenne ampia e rumorosa: Zuko indignato per motivi così stupidi era esilarante! «Magari non sarò un Dominatore dell'Acqua ma sono imbattibile in una gara di schizzi!» e così dicendo il ragazzo iniziò a schizzare ripetutamente acqua senza quasi prendere fiato. 
«Dimentichi … che l'Acqua è il mio elemento!» esclamò a sua volta Katara creando altre micro onde che colpivano il loro bersaglio ogni singola volta. 
Alla fine i due ragazzi uscirono dall'acqua ancor più  bagnati di quanto avrebbero dovuto essere ma col sorriso sulle labbra. Zuko non perse tempo ad avvolgere Katara in un morbido telo, stringendola tra le braccia. La ragazza sorrise grata. 
 
«Guarda che non scherzavo, possiamo andare in casa se vuoi.» ribadì Zuko porgendo i propri vestiti a Katara, il tipico tepore del Dominatore del Fuoco aveva contribuito a riscaldare più velocemente la ragazza.  
La giovane scosse la testa «No, va bene così. C’è un così bel panorama qui!» esclamò indicando il cielo limpido e luminoso di stelle.  
In effetti potrebbe essere il momento giusto per chiederglielo pensò Zuko, la collana che aveva fatto fare ben riposta al sicuro «Katara…?» domandò.  
La ragazza alzò lo sguardo in risposta.  
Zuko sospirò, prendendo tempo per capire come introdurre il discorso «Pensavo… se Suki avesse avuto ragione come la penseresti?» chiese.  
Katara inarcò un sopracciglio in risposta «Cioè se volessi consegnarmi le chiavi del palazzo?» ridacchiò.  
Zuko cercò la scatola tra le sue cose «Qualcosa del genere.» disse aprendola e mostrando la tipica collana matrimoniale della Tribù dell’Acqua: nel ciondolo il ragazzo aveva fatto incidere i simboli della Tribù dell’Acqua e della Nazione del Fuoco. «Non era previsto che te lo chiedessi adesso, la posseggo già da un po’. Non devi rispondere subito, ma ecco … mi piacerebbe molto fare di te la mia Signora del Fuoco, un giorno non molto lontano magari.» farfugliò. 
 Spiriti, doveva sembrarle così stupido! 
Invece Katara non rise di lui, e quando parlò nella sua voce non c’era il minimo accenno di presa in giro «Mi piacerebbe molto!» e per quella che forse era la prima volta, si tolse volontariamente la collana della madre «Mettimela!» aggiunse.  
«Sei sicura? Non voglio assolutamente farti fretta.» disse Zuko con incertezza.  
«Certo che sono sicura, stupido! Quindi se vuoi davvero fare di me la tua Signora del Fuoco dovresti davvero mettermi questa collana!» disse Katara, nonostante la palese presa in giro si capiva che era sincera.  
Il Dominatore del Fuoco a quel punto annuì, andando alle spalle della Dominatrice dell’Acqua, nell’allacciarle la collana i suoi polpastrelli sfiorarono la pelle morbida del collo. La tentazione di baciare quella distesa di pelle color cioccolato fu tanta, e fu proprio quello che fece: a quel contatto Katara girò la testa incontrando il ragazzo in un bacio carico di promesse e aspettative.  
Quello non era altro che il primo capitolo delle loro vite insieme.

Note: Dunque mi beccate in un periodo in cui inizio mille cose (e tutte su questi due tra l'altro! ) e non ne finisco mezza, quindi il fatto che io sia riuscita a finire questa è quasi un miracolo ahah. 
Spero vi piaccia! 
A presto (spero!) 
Niny :) 

 

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Capitolo 17
*** Family ***


Family
 
 
 Quel giorno Zuko si svegliò sentendo un peso sullo stomaco, aprì gli occhi per vederne  un paio dorati che lo fissavano con curiosità «Ursa» si tirò su – per quanto il peso della figlia maggiore gli consentisse – «Che succede?»   
«Vogliamo giocare!» esclamò Kya, spuntata anche lei da chissà dove.   
Zuko si stropicciò gli occhi, togliendosi le tracce rimaste di sonno «Vostra madre dov’è?»   
«Sta parlando di cose noiosissime-» Kya strascicò le parole in modo esagerato «- … con zio Aang.»   
«Okay allora, fatemi cambiare e arrivo subito!» fece un occhiolino alle due bambine che sorrisero complici prima di schizzare fuori dalla stanza.   
Dopo essersi cambiato, Zuko raggiunse  l’ala principale del castello, trovando le due bambine che si stavano rimpinzando di torta «Oh, sembra che abbiate trovato di che intrattenervi!» ridacchiò scompigliando i capelli delle due figliolette, prima di prendere lui stesso una fetta di torta. Poi salutò Katara con un bacio sulla guancia e Aang con una pacca sulla spalla.  
«Zuko!» fece Aang alzandosi dalla sedia e abbracciando il Signore del Fuoco «Sono passato per un salutino!»   
Zuko sorrise in direzione dell'amico «Ci fa sempre piacere riceverti! Come te la passi?»  
Aang fece spallucce «Ho sbrigato delle cose all'Isola Ember, ed ho approfittato dell'occasione  per fare un saluto ad Azula.»  
Il Signore del Fuoco inarcò un sopracciglio «Ma dai, che coincidenza! Spero non sia stata troppo … Azula.»   
L'Avatar a quella risposta ridacchiò «Non più del solito.»  
«Zia Azula?» chiese Ursa spuntando improvvisamente lì accanto «Verrà a trovarci?» La sorella infatti, terminato il periodo di esilio tre mesi prima, aveva accettato la sua proposta ed era andata a trovarli. Nonostante fosse stato davvero felice di rivederla, quel giorno, Zuko non aveva potuto reprimere totalmente l'apprensione all'idea che Azula potesse dire o fare qualcosa che avrebbe spaventato le figlie. Invece, inaspettatamente, non solo Azula si era comportata al meglio rendendo inutile  l'intervento suo o di Katara, ma le tre erano andate subito d’accordo. Da allora le due bambine non avevano fatto altro che chiedere notizie della zia.  
Aang non sapendo che rispondere, guardò Zuko in cerca di aiuto «E se andassimo noi a trovarla?» a quella proposta le due bambine alzarono le braccia in aria esultando.  
 ~~~  
«Oh mi hai portato i mostriciattoli?» esordì Azula, inarcando un sopracciglio e squadrando le due nipotine, con sguardo che poteva quasi definirsi dolce.  
Le due bambine alla visione della zia, le corsero intorno «Posso intrecciarti i capelli?» chiese Kya, guardando quasi con invidia i lunghi capelli corvini della zia.  
Azula a quella domanda inarcò un sopracciglio, sbigottita.  
Zuko non riuscì a trattenere uno sbuffo divertito, che gli costò un'occhiataccia.  
La situazione però, fu salvata da Ursa che, guardando la zia speranzosa, chiese «Zia Azula, mi insegni a dominare il Fulmine?»  
«Certo!» «Assolutamente no!» le voci di Zuko e Azula si accavallarono «Che c'è, Zuzù -» poteva anche essere cambiata, ma non c'era niente che Azula trovasse più divertente di stuzzicare il fratello maggiore «hai paura che tua figlia ti batta?»   
Zuko abbassò immediatamente lo sguardo «Certo che no, non vorrei si facesse male» disse facendo spallucce, ma vedendo lo sguardo deluso della figlia dovette ritrattare «Solo … state attenti.»  
Azula sorrise complice «Ovviamente.»  
«Sei sicuro?» chiese Katara dopo che i tre si furono allontanati.  
Zuko fece spallucce «Azula non lo ammetterà mai, ma adora le bambine» disse con voce calma «Diamole fiducia.»  
Katara sorrise dolcemente «Mi fido di te. Se tu sei tranquillo allora lo sono anche io.»  
«Tu hai avuto fiducia in me, voglio dare la stessa fiducia a lei» disse Zuko con un lieve sorriso.  
 «Mi dispiace» esordì Katara  dopo un po’, rompendo il silenzio.   
Zuko, la testa appoggiata sulle gambe della moglie, mentre quest'ultima passava le mani tra le corte ciocche castane, alzò lo sguardo inarcando un sopracciglio «Esattamente di cosa ti stai scusando?» chiese.  
La Dominatrice dell'Acqua abbassò lo sguardo imbarazzata «Azula» bisbigliò poi indicando la sorella «So quanto tu ci tenga, e vedo da me quanto lei stessa si stia impegnando» sospirò «Solo che … una parte di me è ancora restia a fidarsi di lei. E mi dispiace, sento che non ti sto essendo accanto come dovrei.»  
 «Sciocchezze!» Zuko mosse una mano come a liquidare la questione «Con il suo passato, se fossi stata un'altra persona, non avresti mai permesso che Azula venisse a casa nostra o che giocasse con le nostre figlie» si alzò, girandosi verso Katara e guardandola dritta negli occhi «Non ti chiederei mai ti fidarti improvvisamente di Azula, la fiducia è una cosa che va conquistata, nessuno lo sa meglio di me. Ma il solo fatto che tu mi stia  accanto in questa decisione è davvero tantissimo» sorrise grato, lasciandole un lieve bacio sulle labbra.  
«Che schifo!» esclamarono Kya e Ursa in coro con due perfette espressioni disgustate.  
«Già di ritorno?» chiese Zuko divertito.  
«Sì!» risposero le due bambine quasi sfidandolo.  
«Oh, ti tengono testa, eh?» ridacchiò Azula con aria soddisfatta «Evidentemente hanno preso dalla parte buona della famiglia.»   
Katara a quella risposta, lanciò un’occhiataccia alla cognata «E cosa ti fa pensare che non abbiano preso da me?»   
«Ma come cognatina, non ti consideri di famiglia?» Azula ghignò divertita «Allora Zuzù, ha fatto proprio un pessimo lavoro!»   
A quella battuta, Katara inaspettatamente, rise, seguita poco dopo da Azula a cui presto si unirono anche gli altri. 
 
Note: Dunque come giustificare questa shottina? Non so. Un mesetto fa è morto il mio Nico e così come è stato per Mia avevo bisogno di robe fluff e leggere non mi bastava più, quindi ho deciso di pensarci da me.
Azula probabilmente è un filino OOC, ma su dopo l'esilio (non è canon, non al momento almeno!) si è redetta, l'idea di farla giocare con le bambine mi è venuta dopo aver visto una fanart con Izumi che mi ha fatto sciogliere! Anche se devo amettere che non era nei piani inserire Azula proprio adesso, ma dettagli XD
In ogni caso ringranzio 
veronica85 per avermi aiutato con gli errori e a trovare un titolo e spero vi piaccia!
A presto,
Niny <3 

  
  
  
 
 

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