These Violent Delights Have Violent Ends

di fantaysytrash
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** If We Get Burned, At Least We Were Electrified [Gellert/Albus] ***
Capitolo 2: *** Hold On to the Memories, They Will Hold On to You [Sirius/Remus] ***
Capitolo 3: *** See Me In Hindsight, Tangled Up With You All Night [Sirius/Harry] ***



Capitolo 1
*** If We Get Burned, At Least We Were Electrified [Gellert/Albus] ***


Personaggi: Gellert Grindelwald, Albus Silente

Pairings: Gellert/Albus

Genere: Introspettivo, Romantico, Erotico

Note/Avvertimenti: Missing Moment, Lime

Prompt: Desiderio

Contesto: Generale/Vago

Note: Di tutte le coppie trovate nei vari pacchetti – e, in generale, di tutte quelle che shippo – la Grindeldore è sicuramente quella più complessa da trattare, motivo per cui ho deciso di dedicargli il componimento più breve. Spero tuttavia che le poche parole siano comunque sufficienti a caratterizzare al meglio i due personaggi. Il titolo è tratto da un verso della canzone “Dress” di Taylor Swift – che ormai è la mia unica fonte d’ispirazione quando si tratta di denominare le mie storie.

Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a J.K. Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.





THESE VIOLENT DELIGHTS HAVE VIOLENT ENDS

#1 – IF WE GET BURNED, AT LEAST WE WERE ELECTRIFIED



“I desire the things that will destroy me in the end.”

— Sylvia Plath


Dita affusolate esplorano ogni centimetro del tuo corpo, prestando particolare attenzione ai punti più sensibili.

Tormentarti nel miglior modo possibile è sempre stato uno dei passatempi preferiti di Gellert, e non ti saresti aspettato altrimenti anche nell’ambito privato, lontano dagli sguardi carichi di aspettativa delle folle adoranti.

“Ti desidero, Albus,” sussurra soavemente, il suo respiro caldo quasi sufficiente a farti perdere ogni contatto con la realtà.

Gellert si allontana leggermente, e lo sguardo che ti rivolge è pura malizia. Ti rendi conto per l’ennesima volta che non hai mai avuto una reale possibilità di resistergli.

“Sono tuo, Gellert,” rispondi, ed entrambi percepite la verità assoluta di quelle parole. “Per sempre.”


[110 parole]

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Capitolo 2
*** Hold On to the Memories, They Will Hold On to You [Sirius/Remus] ***


Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black

Pairings: Sirius/Remus

Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico, Erotico

Note/Avvertimenti: Missing Moment, Lime

Prompt: Ricordo

Contesto: Libro III, Marauders Era

Note: Il titolo è un verso della canzone “New Year’s Day” di Taylor Swift. 

Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a J.K. Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.





THESE VIOLENT DELIGHTS HAVE VIOLENT ENDS

#2 – HOLD ON TO THE MEMORIES, THEY WILL HOLD ON TO YOU



Memories warm you up from the inside. But they also tear you apart.”

— Haruki Murakami


Remus fa scorrere le dita sulla carta ingiallita della Mappa del Malandrino, dove i quattro nomi scritti sulla prima pagina sembrano prendersi gioco di lui man mano che li legge.

Lunastorta.

Un mostro che ha perduto tutto ciò che di più caro aveva, restando solo in un mondo troppo crudele per il suo temperamento.

Codaliscia.

Spazzato via in meno di un secondo da una maledizione ben piazzata, troppo debole per resistere agli intrighi del lato oscuro.

Ramoso.

Tradito dal suo migliore amico, ucciso a sangue freddo insieme al resto della sua famiglia.

Remus indietreggia quindi sul nome precedente, ed è colpito da un conato di vomito improvviso ma non inaspettato.

Felpato.

Non riesce nemmeno a formulare dei pensieri coerenti mentre si sofferma su quello che un tempo era un soprannome affettuoso appartenuto a un uomo gentile.

Una persona leale, un amico fidato, un amante generoso.

Se si concentra intensamente, Remus riesce ancora a percepire le carezze delicate che Sirius gli riservava nel cuore della notte, mentre James e Peter dormivano nei loro letti e loro due ne condividevano uno solo.

Ricorda come – non potendo scagliare un incantesimo Muffliato quando gli altri due erano nella stessa stanza – erano costretti a mantenere i loro gemiti a poco più di lievi sussurri, le dita intrecciate che rischiavano di lasciare lividi e gli occhi resi scuri da quel piacere totalizzante che solo i loro incontri notturni riuscivano a donare.

La bocca di Sirius, così abile ed esperta, su cui fantasticava anche da sveglio, è ancora oggetto dei suoi più reconditi desideri e risveglia in lui un lato quasi animalesco che non ha niente a che vedere con la sua natura mannara.

Molto spesso si vergogna con quanta frequenza si ritrovi immerso nei ricordi, nella sensazione ingannatrice del corpo inebriante del suo ex-amante, ma non può essere biasimato quando il passato è di gran lunga migliore del presente.

Cosa gli è rimasto infondo ora? Ha un lavoro – che è molto più dignitoso di quanto abbia mai osato sperare – ma non ha amici, non ha famigliari, non ha accolto nessun altro nel suo letto in oltre dodici anni.

È un uomo solo, e l’unica cosa di valore che possiede è il ricordo di tempi passati, la memoria di una felicità perduta.

Riporta lo sguardo sulla pergamena che ha tra le mani e accarezza quasi inconsciamente la parola Felpato, accorgendosi a malapena della singola lacrima che ha centrato in pieno la ragione della sua angoscia.


[408 parole]

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Capitolo 3
*** See Me In Hindsight, Tangled Up With You All Night [Sirius/Harry] ***


Personaggi: Sirius Black, Harry Potter

Pairings: Sirius/Harry

Genere: Introspettivo, Romantico, Erotico

Note/Avvertimenti: Crack!Pairing, Underage, Lime

Prompt: “Non c’è bisogno di avere paura.” / “Non ce l’ho.” / “Non c’è neanche bisogno di mentire.”

Contesto: Libro V

Note: Credo di aver traviato il prompt principale come non mai, ma questo è ciò che la mia mente malata ha saputo produrre; spero non mi tiriate i pomodori. Avrei inoltre voluto che la oneshot risultasse più lunga, ma ho lasciato passare troppo tempo dalle altre due storie e ammetto di aver perso gran parte dellispirazione che avevo in origine; in ogni caso il contest mi ha spronata a buttare giù qualcosa e di questo non posso che esserne felice. E naturalmente anche questo capitolo è intitolato con un verso di una canzone di Taylor Swift, in questo caso di “Wildest Dreams”.

Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a J.K. Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.





THESE VIOLENT DELIGHTS HAVE VIOLENT ENDS

#3 – SEE ME IN HINDSIGHT, TANGLED UP WITH YOU ALL NIGHT



We always long for the forbidden things, and desire what is denied us.”

Francois Rabelais


Sirius guarda con affetto il suo figlioccio mentre questi si districa dal suo corpo sudato e si sistema al suo fianco, il fiato affannato e i capelli disordinati.

Harry evita il suo sguardo, imbarazzato e impaurito dalle azioni appena compiute. Non è la prima volta che cede alle avances del più grande, ma non ha ancora imparato a gestire il dopo, il momento in cui la realtà si abbatte su di lui e non può più far finta di essere qualcun altro.

È ben conscio del fatto che quei momenti rubati dovrebbero essere utilizzati per organizzare una strategia di guerra, per sviluppare un piano d’azione contro Voldemort, per qualunque altra cosa che non sia rotolarsi tra le lenzuola con la più vicina figura paterna che abbia mai conosciuto.

Eppure quando Sirius inizia ad accarezzargli teneramente la spalla, tracciando cerchi concentrici sulla sua pelle con la punta delle dita, Harry non è in grado di resistergli e lascia che gli occhi si chiudano in un apparente gesto di rilassamento, mentre le piccole rughe sulla fronte tradiscono i suoi veri sentimenti.

“Non c’è bisogno di avere paura,” mormora Sirius, muovendo languidamente le dita lungo la sua guancia e sorridendo quando nota i brividi di piacere correre sulle braccia del ragazzo. Sirius non può fare a meno di compiacersene, quasi orgoglioso di saper ancora suscitare un tale effetto su un’altra persona, nonostante gli anni trascorsi in cattività.

“Non ho paura,” è la risposta quasi istantanea, di riflesso, che riceve.

Si sofferma quindi a guardarlo attentamente; le guance infuocate, gli occhi lucidi e la pelle madida di sudore rendono Harry la creatura più bella su cui abbia mai posato gli occhi. Il suo sguardo è però ostinatamente focalizzato sul soffitto e la postura rigida è un muro solido nonostante la vicinanza dei loro corpi.

No, pensa mentre scruta gli occhi verde smeraldo del giovane nonostante questi cerchino disperatamente di sfuggirgli, Harry non ha paura; Harry è terrorizzato.

Non è difficile presupporne il motivo, le ragioni spaziano dall’inadeguatezza della situazione, girando per questioni morali e scivolando veloci su quelle di tipo legale, per concludere infine al punto di partenza.

Entrambi sanno quanto sbagliato sia quello che stanno facendo; la differenza di età e il contesto inappropriato in cui si trovano sono solo due dei motivi per cui dovrebbero smettere. Volendo essere puntigliosi, ci sarebbe anche la loro pseudo-parentela che sicuramente non gioverebbe in loro favore in caso venissero scoperti.

Ma Sirius ha progettato la fuga dal carcere più sicuro del Mondo Magico; sa come tenere nascosta la sua piccola tresca amorosa.

“Non c’è neanche bisogno di mentire,” sussurra quindi imperterrito, aumentando la presa sul torso di Harry e traendolo a sé per poi posare il mento sopra il suo capo.

Il giovane resiste per brevi attimi, prima di sospirare rumorosamente e portare finalmente lo sguardo cristallino sul padrino. Istintivamente, gli butta le braccia al collo e lo bacia con fervore, abbastanza forte da quietare i suoi pensieri assordanti.

E quando Sirius gli passa la lingua sul labbro inferiore, sostando solo per un momento prima di morderglielo delicatamente, Harry non ha più bisogno di mentire.

Perché per qualche ora ancora riesce veramente a non avere paura.

 

[530 parole]

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